salvini, v-4-5-1: abbiamo un basso proverbio che dice: '
. che può essere interrotto o troncato (un rapporto affettivo). cassiano volgar
che la guardavano e quel rompiantìfone d'un prete, che ogni mezzo minuto,
atello quando gli chiedo perché non dà un tagho alla sua [ragazza],
guasta le domestichezze, pretendendo di obbligare un povero galantuomo a ricevere in dono quello
pregarmi da tutte le parti per avere un simile favore; e tanti rompicapo m'ebbi
alle signore per la difficoltà di trovare un costume originale. 2. indovinello
b. croce, iii-q-70: era un rompicapo dei vecchi libri d'istituzioni,
pirrone pensava che il mondo doveva sembrare un gran rompicapo a chi non conoscesse matematiche
pedanteria. emanuelli, i-62: è un pittore, ma anche un rompicoglioni.
i-62: è un pittore, ma anche un rompicoglioni. pasolini, 13-330: sarebbe
assolutamente ingiusto definirlo [il corvo] un 'rompicoioni', eppure, in fondo, sì
convien dico non di subito / gettarsi a un pol- tronissimo decubito, / ma ci
ci sono. guarini, 379: un rompicollo..., facendo di me
fattoio di mill'altri, in men d'un anno mi consumò tutta quella facoltà che
97): ti vorrei forse dare un parere contro il timor di dio? se
volontà de'tuoi parenti, per prendere un rompicollo., ma, contenta me
chi fa nascer tutte le difficoltà è un birbone. verga, 8-356: era diventato
. verga, 8-356: era diventato un rompicollo, dopo la storia della prima donna
scolari, che tutti passavano per scapati e un po'rompicolli, io ero forse il
bicocca / tra scheggie e balze d'un petron ferrigno, / ed ha 'n cima
ed ha 'n cima al cucuzzol d'un mecigno / un pezzo di sfasciume d'una
cima al cucuzzol d'un mecigno / un pezzo di sfasciume d'una rocca.
, morone, che siamo giunti ad un rompicollo: alza il piede, e bene
7-ii-95: quest'ultimo tratto e stato un vero viaggio del cinquecento; io a
quando arrivammo in una viuzza ch'era un rompicoìlo, egli si fermò davanti a
a una porta sgangherata, taprì con un calcio e, pregandomi di aspettarlo, vi
del treno, correre in treno, e un gran piacere! 3.
, 1-309: nella casa di gilio era un continuo gridio, un tambussarsi, un
di gilio era un continuo gridio, un tambussarsi, un braveggiare da caserma, un
un continuo gridio, un tambussarsi, un braveggiare da caserma, un vero rompicollo.
un tambussarsi, un braveggiare da caserma, un vero rompicollo. 4.
assai da quella magnanimità che s'avevano un tempo i per lo più la vita di
lippi, 8-4: la notte disse è un vaso di pandora, / bruciacchiarvi i pantaloni
di viaggiare a rompicollo, senza sostare un tratto. verga, 4-287: don gesualdo
maledetta macchina, a rompicollo, da un comando all'altro. -molto rapidamente
rovina dell'arte, quand'hanno preso un dirizzone, non ristare finché non sian
sian iti a rompicollo. -in un profluvio, a più non posso.
vi corrono dietro a voi senza spendervi un soldo. martello, 77: né v'
giù a rompicollo. -dare in un rompicollo: agire in modo irragionevole e
. -vendere a rompicollo: vendere a un prezzo molto inferiore rispetto al valore effettivo
voi gli davate era stimata da voi un prezzo che non era giusto?
v-2-574: il vendere a rompicollo porterebbe un danno peipetuo, senza punto rimediare alle
. dispositivo che serve a rendere regolare un getto d ^ acqua o di altro liquido
tutta la prora, destinata ad aprire un passaggio tra i ghiacci dei mari polari
le nuove brince... offrono un rompigranèlla di nuova concezione che garantisce la
. guadagnoli, 1-i-195: certo il rompere un cristallo / a me par non lieve
il complimento; / non è nulla un rompimento? -divisione di una roccia
, in senso concreto, breccia in un muro). filarete, 1-i-70:
muraglie i castelli nella città, con un di quelli... distrussero gran
altea, con vino e acque e con un poco de mastici cotta, vale al
\ 'azeglio, 7-i-380: sarà almeno un mese che avrei voglia di scrivervi due
inghilterra, d'onde aspetto risposta ad un nuovo progetto che ho fatto a'miei
quanti ne ho fatti in passato. ancora un paio d'anni di rompimento di testa
, ci sarebbe per la loro rozzezza un continuo rompimento di capo. -difficoltà
5. mancamento della parola data o di un impegno morale; il venire meno a
una promessa o alla lealtà dovuta a un amico, a un alleato, a dio
lealtà dovuta a un amico, a un alleato, a dio. g.
. -rottura di una tregua o di un accordo. boterò, 510: si
della tregua. -infrazione di un divieto, di una legge. bibbia
nell'osservanza di una virtù o di un precetto. capitoli della compagnia dei disciplinati
-turbamento della pace spirituale o (in un contesto scherz.) di uno stato
congrega. -fine, cessazione di un amore. fra giordano, 7-304:
discioglimento d'amore. -scioglimento di un congresso. bisaccioni, 3-493: avvenendo
7. interruzione dello svolgimento di un tema all'interno di una composizione letteraria
delle clausole ed il trapasso di uno in un altro quadernario e d'uno in altro
, 1-vti-226: ci veggo in questo disegno un non so che di misto del suo
, dove due fiumi s'imboccano in un terzo che di lor si forma il doppio
di stige, 'un fracasso', cioè un rompimento, 'd'un suon pien di spavento'
fracasso', cioè un rompimento, 'd'un suon pien di spavento'. 11
spavento'. 11. rifrazione di un raggio luminoso. leonardo, 2-162:
2. chi pratica una breccia in un muro a scopo di rapina.
alfieri, 12-34: qui sceso appena un saggio del suo pare / diè tosto
7: certamente quel minà è sempre un rompino. = deriv. da rompi
dossi, 3-92: finiti, o dato un taglio a suoi studi, izar
[in tiziano, 69]: « un rompi-persona, un logora- calze e
, 69]: « un rompi-persona, un logora- calze e un dispera-famiglia è
rompi-persona, un logora- calze e un dispera-famiglia è il cavalcare », disse colui
marinetti, 2-iii-255: spiego che occorre un poema assolutamente senza versi né classici né
. imbriani, 1-81: è un rompiscatole, un seccatore, un ateo
imbriani, 1-81: è un rompiscatole, un seccatore, un ateo. de amicis
: è un rompiscatole, un seccatore, un ateo. de amicis, xii-41:
remo. -estrarre campioni di liquido da un recipiente. baruffaldi, 1-66: mosto
. guarini, 2-55: -voi siete un valentuomo, signor vernerò, ma gran
, 171: essendo il regno da circa un milione di fochi con li franchi e
,... vedasi a quanto ascende un vestito e quanto dura: ché,
i passi. comisso, 16-129: a un tratto nello scandagliare metro per metro la
signore e binoccoli. -esaminare un oggetto 0 valutarne una qualità. lupis
bene la cosa ricevuta, sedersi a un tavolino e scrivere un biglietto o una
, sedersi a un tavolino e scrivere un biglietto o una lettera.
. studiare la natura, la compattezza di un terreno, anche prelevando opportuni campioni.
. bettinelli, 3-525: se non che un bravo spagnuolo fatto romano di gusto anche
gusto anche in musica con alla mano un principio semplicissimo, che è la sola maniera
le meglio veggenti quando trattisi di scandagliar un dolore, d'indovinare un sentimento. imbriani
di scandagliar un dolore, d'indovinare un sentimento. imbriani, 12-9: su
, 12-9: su via, rimugini un po'nella sua memoria, si scandagli
po'nella sua memoria, si scandagli un po'la ritentiva, come un soldataccio malandato
scandagli un po'la ritentiva, come un soldataccio malandato dopo quarantott'ore senza rancio
e rovescia la saccapane m busca d'un qualche rimasuglio di galletta muffita. cicognani
non lo credo da tanto d'avere un partito. scandagliato a fondo, non
marchese] a tuo riguardo hanno preso un non so che di affettuoso., che
nella profondità, con lo scandaglio (un corso d'acqua, una voragine).
del fiume sorga, a guisa di un pozzo o di un largo imbuto,
, a guisa di un pozzo o di un largo imbuto, non ancora scandagliato.
acqua. le abbiamo rilevate servendoci di un battello con due uomini e di una
lo scandaglio a sagola, costituito da un peso troncoconico di ferro o di piombo
altezza di venti passi; e poi navigando un poco, trovarono l'altezza pur di
nipote, venne alla sua nave con un battello, dicendo che trovava fondo di
misurazione dell'intervallo fra 1'emissione di un suono dalla nave e l'eco di
, riflesso dal fondo e raccolto da un ricevitore. -scandaglio a pressione o idropneumatico
asta piatta e graduata di ferro con un foro a una delle estremità, che viene
legata a una corda e calata in un buco corrispondente al pozzo di sentina di
mediante la quale lo strumento si cala per un buco, corrispondente al pozzo della tromba
vengono rimandati dal fondo e rivelati da un apposito ricevitore, insensibile ai rumori parassiti
misura della profondità del mare, di un fiume o di un lago. patrizi
del mare, di un fiume o di un lago. patrizi, 3-194: vengo
nei baza. non ha per ora che un permesso di ricerche; ma dai primi
l'uso continuo. ha bisogno d'un gran traino per suo utensile e per condurre
traino per suo utensile e per condurre un solo cannone da batteria in ogni luogo con
magazzino,... trovo che abbiamo un credito ai 3000 cappotti circa. papini
del sistema medesimo, affin di trovare un senso determinato ed unico a quelle parole
per analizzare e valutare la profondità di un sentimento o per scoprire una verità interiore
/ che fa tornar gfi amici ad un per cento. poerio, 2-75: se
lv-194: si trascun il rilievo che qualora un tal prezzo fosse stato al livello dello
roma), che è forse da un lat. volg. * scandacùlum, deriv
a rispetto, fu a'cristiani perdere acri un diletto. leggenda aurea volgar.,
che ne staranno in pace bene un pezzo. liburnio, 35: essa,
, 6-2: o vo'fareste scandalire un santo: / vuoi non avete indiscrezion nessuna
una risposta appariva necessaria, anche ad un uomo che detesta lo scandalismo. alfabeta
aspetti clamorosi di una vicenda per trame un vantaggio personale o per nuocere ad altri
la stampa sena e indipendente avesse tenuto un atteggiamento più riservato, non avrebbe fatto
, 17-135: nella nostra piccola città un tempo, prima della stampa scandalistica,
con le forme diffuse e accettate (un modo espressivo, uno stile).
e di proposito. pasolini, 8-19: un giornalista può inventare solo dentro un sistema
: un giornalista può inventare solo dentro un sistema ristrettissimo, e ogni sua invenzione
la sensibilità o la coscienza morale con un discorso o con un comportamento che contrasta
la coscienza morale con un discorso o con un comportamento che contrasta con una norma
costituisce, secondo la teologia cattolica, un esempio di colpa o di peccato).
voi cristiano? o volete voi in un venerdì santo scandalizzare e voi e me
conto alcuno, / perch'i'sono un cotale innocentino / che non vorre'scan-
urtandone la suscettibilità o il gusto con un discorso inusuale o spregiudicato o con un atteggiamento
un discorso inusuale o spregiudicato o con un atteggiamento sconveniente o provocatorio o anche
eisler). -offendere una persona o un sentimento. musso, 15: i
addottrinati. -provocare uno sconvolgimento interiore, un turbamento, un senso di indignazione (
uno sconvolgimento interiore, un turbamento, un senso di indignazione (un pensiero,
turbamento, un senso di indignazione (un pensiero, un discorso, un'espressione
senso di indignazione (un pensiero, un discorso, un'espressione artistica, uno
assicuro... che non batterei più un quattrino per vederne un'altra festa dei
e spezialmente tanti preti, assistere a un passatempo di tanta crudeltà nel propno santo
, 16-181: il signor lodovico era un uomo pericoloso... le sue massime
, col decoro, e possono costituire un esempio di vizio e di peccato.
di passare la mia giornata disteso su un sofà, senza battere una palpebra. serao
.: turbarsi per una situazione o per un discorso contrario (o che tale è
: stupirsi, sconcertarsi, indignarsi per un comportamento o per un discorso spregiudicato,
, indignarsi per un comportamento o per un discorso spregiudicato, inatteso, inopportuno,
, di una rappresentazione artistica, di un uso linguistico, ecc. gilio,
se io spesse fiate ho allegate sopra un solo accidente molte autorità, le quali
si scandalizzerebbero gl'indiani se si stendessero un poco le gambe o se...
per una leggiera tinta, che come un aereo velo si stende sopra due candide
era non poco scandolezzato in vedere che un giovinotto di talento, un distinto musicista
vedere che un giovinotto di talento, un distinto musicista come lei, non partecipasse
beicari, 6-278: perdonami, padre, un giovanetto si scandalizzò in me, e
uno di quei frati si scandalezzò con un altro, e pensava nel cuore suo com'
esultare. 7. spaventarsi (un animale). ramusio [oviedo]
superi, scandalizzatissimo). turbato da un discorso 0 da un comportamento contrario alla
. turbato da un discorso 0 da un comportamento contrario alla morale corrente, al
sarfi, ii-58: le cose esser in un stato che, se il concilio non
birago, 130: per una imposizione d'un novo tributo, restarono li popoli tanto
, 1-iii-148: mio figlio si mostrò un poco scandalezzato del mio contegno. monti
mio contegno. monti, x-2-512: un uomo d'intendimento, quale voi siete
pratesi, 1-70: tutto questo pareva un gran male alla gigia, che ripeteva
-in partic.: sconvolto, turbato da un discorso contrario alla morale religiosa corrente.
da un'espressione artistica inusuale o da un concetto opposto alle idee correnti. algarotti
c. carrà, 660: davanti ad un misterioso aggruppamento di colori-tipo, l'osservatore
mitighiamo il rigore. -scosso da un evento violento o sanguinoso. cicerchia,
: le pareva che stesse bene mostrarsi un po'scandalizzata da quel giudizio.
(il volto, un'espressione, un atteggiamento, un discorso). visconti
volto, un'espressione, un atteggiamento, un discorso). visconti venosta, 241
tiene: la quale mentovando, induce un altro scandolizzatore, dicendo che quello cotale
. indignazione. fenoglio, 5-i-678: un sergente alpino dei lontani disertori stava indirizzando
o sconvolgimento della sensibilità etica provocato da un comportamento, da un evento, da
etica provocato da un comportamento, da un evento, da un'immagine o da
evento, da un'immagine o da un discorso che è in
partic.: sconvolgimento interiore provocato da un atto o da un discorso che costituisca
interiore provocato da un atto o da un discorso che costituisca un esempio di vizio
atto o da un discorso che costituisca un esempio di vizio o di colpa
nelle quali ciò che è appresso alcune nazioni un oggetto di stima e di edificazione,
universale dei buoni veduto abbiamo ultimamente sorgere un frate di nessuna riputazione...,
per burla e con grave scandalo di un prete di valdinievole che lo pigliava sul
suscitato involontariamente con un'azione o con un discorso (ed è contrapposto, nel
quando in quando si sbronzava a tivoli con un suo druao macellaro: e ci voleva
clamoroso e di ampia risonanza, relativo a un abuso di potere, a un caso
a un abuso di potere, a un caso di corruzione, a un comportamento
, a un caso di corruzione, a un comportamento illecito, irregolare, ecc.
, che fossero tutti un'anima e un cuore per l'onore della università,
son astretto a credere che lo sviamento d'un paese cattolico dipende per lo più dagli
diffusa, anche indesiderata, suscitata da un avvenimento, da un'azione, da un
un avvenimento, da un'azione, da un discorso eccezionale o in contraddizione col costume
, non far scandalo piccina » disse un di coloro coll'accento forestiero. « noi
histoire du sol- dat'di strawinsky: un vero scandalo di pubblico la prima sera
prosperi e vi mantenga sani ed infiammati l'un de l'altro e vi lievi sempre
buonarroti il giovane, 9-225: tiriamoci un po'più qua, parliam fra noi.
nel dicembre del 1429, secondo la quale un consiglio di cittadini era chiamato a indicare
costringevano per non dar scandalo / a un contegno corretto fino a sera / così lenta
-venire a scandalo con qualcuno: a un contrasto, a una controversia.
cose passono benissimo, quiete e sanza un minimo scandaluzzo. baldini, 3-30:
nel salotto da pranzo, intento, come un cane che si lecchi i calci ricevuti
degli impiegati, già convocata per chiedere un aumento percentuale degli stipendi, 'scandalosamente inadeguati
del pudore, ecc.; che costituisce un esempio di vizio o di colpa (
esempio di vizio o di colpa (un comportamento, un'azione, un atteggiamento
(un comportamento, un'azione, un atteggiamento). roseo, v-206
per le quali non è lecito a un cardinale di uscire a piedi e sarebbe scandaloso
jahier, 35: è scandaloso che un orfano con cinque fratelli minori manifesti delle
a persone inesperte o troppo scrupolose (un discorso, uno scritto, un racconto
(un discorso, uno scritto, un racconto). e e
parlaron di costui, / come se avesse un pocolin dì dose / su certi fatti
in cui conveniva, o dire un no più strano, più inaspettato, più
più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte detto; lo ripetè,
-sgradevole alla vista, indecente (un oggetto). cicognani, v-1-413:
gente a pretendere che uno porti, rinvoltato un granatino, una pentola o un vaso
rinvoltato un granatino, una pentola o un vaso da notte? pea, 7-247:
norme linguistiche, stilistiche o espressive (un artista, la sua opera).
, delinquente abituale, dissoluto e costituisce un pericolo per l'ordine pubblico (una
boterò, 1-5-64: era nella città un uomo pronto a ogni male, perciò
buonarroti il giovane, 9-794 questi è un tristo / scandaloso, ch'avea messo sozzopra
scandaloso, ch'avea messo sozzopra / un infinito numero di donne, / alle quali
egli sa bene che il foscolo fu un donnaiuolo scandalosissimo. angelini, 1-30:
viani, 10-307: il mio è un buon partito: ho del mio,
o di olio galleggiante sulla superficie di un liquido. carena, 2-265: 'brodo
12-3-390: la vite è di sua natura un frutice scandente, come la granadilla,
cesarotti, 1-xxxviii-281: mi fu d'un piacevole trattenimento lo scorrere ciascheduno di quei
percorrere uno spazio in salita; scalare un dirupo. dante, par.,
2. raggiungere una condizione o un grado gerarchico elevato. domenico da
3. intr. dirigersi verso un punto elevato; ascendere al cielo.
-anche: percorrere i gradi del sapere in un determinato campo. leandreide,
6. diffondersi verso l'alto (un suono); estendersi fino a raggiungere
suono); estendersi fino a raggiungere un determinato punto. leandreide, iv-13-54:
. scàndere2, tr. scandire un verso; comporre versi secondo le regole
gitta. 2. accompagnare con un suono cadenzato. graf, 4-72:
: questo battito, multiplo, scande un baccano, ritornelli, alterchi, per disotto
de le lunate spalle. -dare un particolare andamento alla prosa. tesauro,
, 2-114: quantunque la prosa non abbia un numero certo, ell'ha però un
un numero certo, ell'ha però un certo numero che consola ed offende colui
il periodo con una sintassi e con un ritmo fin troppo personali. 3
note. fanzini, ii-81: usciva un palpitante scandere di note di cembalo.
cembalo... seguire un percorso. montale, 1-41:
faldella, 13-237: egli ci ammanisce un pezzo di carne, che pare della
o in qualche stranissima scandescenza od in un qualche dolo- nsissimo spasimo tra tanti e
che spezzano i sassi sono pagati a un tanto lo scandiglio. quattro scandigli formano
tanto lo scandiglio. quattro scandigli formano un metro'. 'uno scandiglio di sassi':
ant. e letter. scansione di un verso. tesauro, 2-113: quest'
guerra mondiale e la successiva formazione di un sistema economico e commerciale comunitario che include
accolto in una casa coltamente scandinava, un salotto grande e agiato e fittamente popolato di
agiato e fittamente popolato di quadri e un grande pianoforte a coda. calvino, 17-36
harald dorme colla moglie morta avvolta in un mantello magico che la conserva come viva
. [scandisco, scandisci). leggere un verso secondo l'alternarsi di arsi e
mano. cicognani, 6-142: aveva un parlar cadenzato in tono di sicurezza quasi
prima ». -emettere con regolarità un verso (un animale). alvaro
-emettere con regolarità un verso (un animale). alvaro, 2-196:
). alvaro, 2-196: soltanto un gufo scandiva nell'aria notturna le sue
ritmici, con movimenti cadenzati; battere un tempo musicale; accompagnare con gesti la
; accompagnare con gesti la scansione di un verso.
seduto al suo tavolone da studio, brandendo un gran tagliacarte d'avorio col quale scandiva
(il ticchettìo o la sonerìa di un orologio, il rintocco delle campane,
-interrompere il silenzio a intervalli regolari (un suono). campana, 84:
di una pattuglia. -produrre un suono come di parole scandite. moravia
. -battere ritmicamente la corrente di un fiume (le pale di un'imbarcazione
5. accompagnare una marcia, un percorso, lo svolgersi di un'attività
, lo svolgersi di un'attività (un inno, una musica, un suono
attività (un inno, una musica, un suono particolarmente ritmato). monelli
cappellano lo sa benissimo -non sono che un mezzo magico per sopportare la fatica. gadda
o di sillaba tonica e atona (un verso); composto in modo da
raimondi, 1-63: perdutamente profetava di un dio orfico e platonico, nello scandito eloquio
elettriche. -che si svolge secondo un preciso andamento ritmico (la prosa)
, 3-27: ci si rammenterà per un pezzo di rèbora: una prosa scandita
e ben distinto nei suoi elementi (un tema musicale). barilli, 5-160
il fardello rispondono in coro, con un motivo scandito di due note acute seguite
, 22-298: camminiamo d'ora innanzi sopra un sonoro pavimento di legno, e
2. accompagnato o guidato da un ben cadenzato ritmo musicale o vocale.
è rappresentata in movimento, o in un passo di danza scandito da una che
di danza scandito da una che suona un tamburello. volponi, 9-372: lei tirava
fuori una voce appannata, soffocata da un velo d'emozione che suscitava una complicità
-accompagnato da gesti solenni, ieratici (un discorso). bacchelli, 1-ii-381
3. forte, distinto (un suono); ben ritmato (un
(un suono); ben ritmato (un rumore). g. raimondi
tempo); interrotto da pause regolari (un discorso). comisso, v-338
5. che si sussegue secondo un preciso ordine. r. de benedetti
204: gruppi di onde scanditi secondo un determinato ritmo nel tempo. -compiuto
tempo. -compiuto a intervalli regolari (un gesto); cadenzato (un passo
(un gesto); cadenzato (un passo di marcia). manzini,
di averla attraversata tutta... a un passo di strada che si trasformava in
sfumatura. 7. ordinato secondo un processo discendente e ascendente (l'ontologia
perspicuità situazioni e stati d'animo (un poeta). cardarelli, 952:
in una manifestazione di piazza o in un corteo, scandisce per primo le parole
mariuolo (come epiteto ingiurioso rivolto ad un uomo).
, ii-1-595: se certi comitati avessero agito un poco più sul serio, non si
sterpi e la verdura / io colgo un ramo di sei fiori adorno: i.
, con valore intens., e da un denom. dal lat. canus 'bianco'
, con valore intens., e da un denom. da canapuccia (v.
, con valore intens., e da un denom. da canizza (v.
: stando lo scanna-battesimo in prigione, un medico, salariato dalla comunità per i poveri
coltello con la punta ricurva, usato un tempo per scannare gli ovini.
mentre che egli dormiva, scannare con un coltello torto a guisa di scannabécco.
mi fece il ritratto spietato di più di un collega. boine, iv-64: in
, e ricordateve che non servite un scannaconfétto. = comp. dall'
era in una nobile città a noi vicina un giovane di alto legnaggio...
una sorta di fortificazione, e probabilmente un condotto murato pel quale si poteva dar
è prassi normale, cioè sospendere per un tratto lo scannamento reciproco, e convivere civilmente
muratori, cxiv-6-314]: il ro è un scannapalpè del pretorio. non si dimentichi
. posto in obblio così presto per un pazzarello, per un cortigiano scannapane per
così presto per un pazzarello, per un cortigiano scannapane per uno di quella parte
saccomanno. faldella, 7-86: circola un errore volgare: che gli eroi,
indulgenze. aretino, 20-55: un romito scanna-penitenze... se ne veniva
anche sostanti tassoni, viii-1-14: un scannapidòcchi, un patriarca / degli asini
tassoni, viii-1-14: un scannapidòcchi, un patriarca / degli asini da basto,
opra / che scannò più migliaia in un momento. metastasio, 1-iv-285: hanno nella
scorsa settimana scannato nel suo proprio gabinetto un agente di guerra per rubarlo. foscolo
tessere scannato a ogni minuto mi pare un agonizzare in una morte lenta, obbrobriosa.
aveva fatto scannare per servire alla vendetta di un suo corrispondente. guerrazzi, 10-89:
o ti scanno » urlò il ladro con un rapido scambietto, facendo lucicar la lama
scambietto, facendo lucicar la lama d'un coltello. nievo, 872:
, ti aspetta e ti scanna come un agnello. -assol. bartolomeo da
per le vie si scannava a prò di un jota aggiunto o levato.
queltinfemale sentenza portava che, messi sur un carro, fossero condotti al luogo del
gola: scannatemela. -in un contesto iperb. aretino, vi-112:
servitori! io lo voglio scannare con un bastone. idem, vi-213: lasciatemi
sola per scannarla. 2. uccidere un animale recidendogli la carotide per dissanguarlo.
o tre coloni, fu scannato con un coltello forbitissimo. ungaretti, ix-12:
sarà s'io ne mangio. -immolare un animale alla divinità sgozzandolo con gli strumenti
. 3. azzannare alla gola un altro animale o, anche, un
un altro animale o, anche, un essere umano, e ucciderlo (un animale
un essere umano, e ucciderlo (un animale feroce o predatore).
predatore). fazio, v-9-55: un animai, ch'è detto iena, /
ritrovato che una di queste, preso un grosso gambaro e portatolo sopra un arbore
preso un grosso gambaro e portatolo sopra un arbore, esso, presa la pica nella
l'appetito che mi scanna / che un diavol cotto ancor mi parrà manna.
parte v'erano de'panni / sur un appiccatoio, e a dirimpetto / il focolar
. -arrovellare la mente per sviscerare un problema. 5. carlo da sezze
la nanna, / fuor che qualch'un che il debito lo scanna.
lo scanna. 7. rovinare un testo apportandovi tagli e correzioni indiscriminati.
foscolo, xvi-337: al panegirico aggiunto un magro estratto del montecuccoli, che que'
1-ii-167: 'scannare il fosso': fare un taglio od un'apertura nel fosso del
suo suocero a morire e scannarsi con un rasoio. b. davanzati, i-411:
da uno schiavo non dare, ma tenere un pugnale alto e fermo: presegli la
: il suo cadavere fu trovato sotto un albero in una campagna del padovano.
cadavere e alla gola segata fu trovato un temperino insanguinato e un omero.
gola segata fu trovato un temperino insanguinato e un omero. -con uso recipr.
uomini fanno fra loro per iscannarsi l'un l'altro. massaia, iii-58: giunse
loro per ambizioni di regno, mandò un messo alla corte per pacificazione. verga,
deboli e riguadagnarci o farci scannare l'un l'altro quando che sia. marinetti,
padrone di qualche roffianesmo, sei sempre un furfante, un mazzacane da uattro carlini
roffianesmo, sei sempre un furfante, un mazzacane da uattro carlini al mese,
servendo. -farsi scannare per un quattrino: essere avarissimo. pananti,
stillerebbero perfino, / si fariano scannar per un quattrino. -piuttosto mi faccio
pidocchio per torti la pelle; scanneresti un cimice per berti il sangue.
separazione o allontanamento, e da un denom. da canna [della gola]
di separazione o allontanamento, e da un denom. da canna (v.)
scannare3, tr. neol. individuare un prodotto o accertarne la natura e le
, ad esempio, sono subito contrassegnati con un codice computerizzato a barre, uno «
terminale della ditta è possibile, con un truce anglicismo, scannare il plico, cioè
. per estens. inserire nella memoria di un elaboratore. m. cerofolini [«
ant. che serve per scannare (un coltello). f. f
, perché aspettava ch'ei, preso un coltellaccio scannaréccio che sulla parete ad un
un coltellaccio scannaréccio che sulla parete ad un uncino rugginoso,... era attaccato
. era attaccato, m'accoppiasse ad un così poltrone come infelice quadrupede. =
scannare1), agg. sgozzato da un pugnale o da un coltello o trafitto da
. sgozzato da un pugnale o da un coltello o trafitto da una freccia o
nella fossa, e due vittime scannate, un ragazzo e una ragazza, irrorarono di
privilegio regale. -sterminato (un popolo). mazzini, 46-23:
. ucciso con il taglio della carotide (un animale); macellato dopo essere stato
testate, pende in mezzo alla porta un vitellino scannato e scuoiato sostenuto come un
porta un vitellino scannato e scuoiato sostenuto come un angioletto delle apparatore delle chiese.
apparatore delle chiese. -eviscerato (un pesce). v. lancellotti,
immolato per sgozzamento secondo le modalità di un rito sacrificale (un animale).
le modalità di un rito sacrificale (un animale). baldelli, 3-29:
... i fatemi torno tomo un capannello / e state attenti al vostro stenterello
come lui. nieri, 2-374: se un povero scannato piglia moglie gli fanno gli
uno scoppio di strida così disperate che ad un tratto pare di esser cascati in uno
nomi, 13-90: lasciamo di grazia per un poco / questa ierra, anzi questo
xiii-199: 'scannatoio': una trattoria, un albergo, dove si pelano gli avventori
: il gran porto egiziano era tutto un mercato, uno scannatoio e un bordello.
era tutto un mercato, uno scannatoio e un bordello. emanuelli, 3-24: intanto
nell'elezione del sito voi raffigurate subito un ripostiglio, un nascondiglio o, come suol
sito voi raffigurate subito un ripostiglio, un nascondiglio o, come suol dirsi,
vegnui a moho corno si e fosse un laro e robaor de straa e scanaor
: mascherati con ali e speroni, un piede scalzo, stivalato l'altro, di
sacrifìci cruenti. alfieri, 5-213: un sacerdote, che di sangue immonde / le
scannatrici mani al ciel non erge, / un iddio più divino in sé nasconde.
polli, storditi e appesi alle staffe di un trasportatore aereo a catena).
ferita di taglio praticata sul corpo di un animale. roseo, iii-210: si
. roseo, iii-210: si pigli un giovenco rosso di trenta mesi che non
sia scannato... e con un buon filo forte e gagliardo se gli debba
porco e di la schena / d'un buon cingial, il suo collo e persuto
allesso vuol esser la scannatura appiccata con un pezzo di spicco di petto e,
papa, 3-136: quando il ghiaccio è un pezzo assai grosso, il sai comune
consuma in quella guisa che lo struggerebbe un carbon di fuoco che lo stesso ghiaccio
. letter. tentacolo estro- flesso di un mollusco. salvini, 23-247:
pesci, / bocconi sull'arena, sotto un nicchio 7 serrata; e ancor
poi con la maestra lima / rese un carcasso e scannellò con l'oro. tramater
, con valore intens., e da un denom. da cannello (v.
. { scannèllo). region. sfoltire un canneto tagliando le canne più sottili e
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da cannella1 (v.)
. sprizzare liquido come una cannella da un recipiente pieno. adr. politi,
di separazione o allontanamento, e da un denom. da cannella1 (v.)
di separazione o allontanamento, e da un denom. da cannello (v.)
scannèllo). spezzare una canna fra un cannello e l'altro, in corrispondenza dei
cacciatovi dentro il pesco, ricongiungerlo con un salcio. = comp. dal pref
con valore di separazione, e da un denom. da cannello (v.)
di stretti incavi in serie ordinata (un elemento architettonico e, in partic.,
tra due colonne scannellate e congiunte da un festone di fiori e frutta, sembra presieda
di due fanciulli in atto di porgersi un anello. 2. disposto in
in pieghe lunghe e non appiattite (un abito, una tenda). r
stivaloni porcini, gedeone nutre per elisabetta un amore superiore a quello che il guardiacaccia
o fittamente increspata o profondamente ondulata (un organismo animale o vegetale, le concrezioni
papa, 3-136: quando il ghiaccio è un pezzo assai grosso, il sai comune
, venere. savinio, 10-26: in un castellac- cio presso fondi, cuore della
(una superficie, la faccia di un utensile). ramelli, 109:
per ridurre o annullare la trasparenza (un vetro). cicognani, 9-158:
arrivare fino a una certa porta in un certo vicolo: l'ingresso lavato di
alloggiamento per componenti o parti mobili di un oggetto o di un meccanismo.
parti mobili di un oggetto o di un meccanismo. serlio, 4-159:
, ogni scannellatura delle quali poteva contenere un uomo, come in una nicchia.
di quinta, a due posti, un po'strettito, con la tavoletta a
di rughe s'aggrottano sopra ed hanno un color di sangue sbiadito colà dove la
confronto di quello laziale, accenna ad un trattamento più riguardoso dell'animale, più
tal palagio. cantù, 1-121: un uomo di forme maestose, a cui i
delle costruzioni navali, piegatura eseguita su un profilato per compensare lo spostamento della faccia
e, volendola allesso, vuol essere un pezzo dove sia lo scannello appiccato. cervio
175: la stella, che stava in un angolo sul suo scannétto, si nascose
in partic., indica il trono di un sovrano, il seggio di tribunale,
signore alla mensa o lo stallo di un coro). guido delle colonne volgar
cvi-322: ella si siede sola sopra un scanno: / io mi vò tramutare in
dorato scanno, / può la stanchezza un bel cespo levarme. bandello, 1-22 (
si getta su uno scanno largo quanto un giaciglio, coperto di cuscini scarlatti.
, 1-476: il direttore, seduto su un alto scanno, all'estremità dei telai
. -con metonimia: chi occupa un posto di potere o di prestigio,
lor danni, / sendone al partir d'un mille venuti, / ch'avarco intero
monti, vi-326: questo poema è un bello e nuovo alloro alla sua chioma,
agonia. -livello di difficoltà di un argomento. firenzuola, 926: se
-ordine di successione delle parti che compongono un testo. antonio di guido, lxxxviii-i-193
parte del cielo in cui si verifica un fenomeno naturale. fazio, v-4-63:
sopra uno scanno contadinesco e mangiando in un catino di legno..., fu
gendarmi. d'annunzio, iv-2-289: un carro... recava 'la soma':
-posto economico, popolare, in un teatro, al di fuori dei palchi
g. bassani, 5-236: se esisteva un borghese, a ferrara, al quale
-alto sgabello accostato al bancone di un bar o di un tavolo di gioco
al bancone di un bar o di un tavolo di gioco. montale, 3-12
una guastadetta piena d'acqua nanfa simile a un pero. g. moro,
g. moro, lii-14-376: mangiano in un piccol scanno che gli vien messo davanti
però uno imbasamento di legno alto forse un palmo più dei comuni scanni, quivi
dei comuni scanni, quivi stava accomodato un seggiolone. -piedistallo. cellini
; / et io sbattuto son, senza un quattrino. 11. nicchia,
nanni / in cima quattro scale sott'un tetto. / dall'una banda era
. / dall'una banda era appoggiato un letto / e dall'altra un armadio con
appoggiato un letto / e dall'altra un armadio con tre scanni. fenoglio,
. region. banco di sabbia che fronteggia un litorale basso o la foce di un
un litorale basso o la foce di un fiume. ca 'de mosto,
164: sul lato opposito v'era un alto scanno di sabbia circondato di palafitte,
felici, / par n'aver per un otto. / ma s'el cage de
ta- nuccesca e del sopraso fatto a un cardinale. dacché quello stronzolo è salito
si può sedere / e due ghiotti a un taglier soglion mal stare. m.
condurmi sicuro, ma di fare anco un grande sdrucito ne la francia. e
, con valore privat., e da un denom. da canonico (v.
scansaménto, sm. ant. l'evitare un inconveniente. salvini, 39-vi-62: solo
bernari, 3-409: sapevo che era un poco di buono.. cercavo di scansarlo
. cercavo di scansarlo. -scoraggiare un approccio amoroso. sbarbaro, 1-130:
distanza, non lasciare avvicinare qualcuno a un luogo. fenoglio, 5-i-707: johnny
. 2. togliere fuori da un percorso o da un itinerario una città
. togliere fuori da un percorso o da un itinerario una città, un luogo,
o da un itinerario una città, un luogo, una via. b.
campo di morte. -con riferimento a un corso d'acqua. bacchelli, 1-ii-488
o saltando uno spazio circoscritto; evitare un impedimento materiale che si trova sul cammino
. bini, 1-238: non avrei fatto un passo più lungo del solito per iscansare
appoggiasse. brignetti, 10-128: con un fascio di canne sulle spalle sono dovuto
-allontanare da sé, spostare e scostare un oggetto; mettere da parte.
stretti. bernari, 6-101: con un piede scansa il calamaio posato a terra accanto
dagli occhi. -evitare di urtare un oggetto con la mano. g.
raccolto, gli attrezzi; trasferire da un luogo a un altro un bene per
gli attrezzi; trasferire da un luogo a un altro un bene per metterlo al sicuro
trasferire da un luogo a un altro un bene per metterlo al sicuro sottraendolo al saccheggio
. evitare a qualcuno una circostanza, un evento spiacevole. alfieri, 6-123:
con essa / sol per parlarti d'un affar che forse / potrìa spiacerti e ch'
scansartelo vorrei. -far deviare (un corso d'acqua). milizia,
i piccioli fiumi che si scaricano in un porto o in una rada, perché
onte. -dispensare qualcuno da un incarico. banti, 8-87: il
corpo (testa, fianco) con un movimento rapido per evitare un colpo.
fianco) con un movimento rapido per evitare un colpo.
'l piè si6. respingere, rifiutare un uso linguistico. (268): questi
e non la... caminano con un avvertimento grande, si scansano per pascal
; scansa ogni giro di non imbrattarsi pure un tantino. p. della valle, 3-85
una formula. bianciardi, strade, quando un nobile passa, tutti gl'ignobili si scan
-evitare a sé o ad altri un colpo, un veicolo in movimento,
a sé o ad altri un colpo, un veicolo in movimento, una folata di
con molta destrezza il suo rabicano da un canto per iscan- sare le non molto
le punte assicurate e rese ottuse da un pezzo di legno tor- niato.
ad ucciderlo. carducci, ii-17-106: un mulo mentre io lo scansavo fece una
una situazione pericolosa materialmente o moralmente, un comportamento considerato dannoso, sconveniente, un
un comportamento considerato dannoso, sconveniente, un arduo impegno intellettuale, un evento,
sconveniente, un arduo impegno intellettuale, un evento, un'occasione o un'attività
, i-15-114: per mia fé voi mostrate un gran cervello 7a scansar con la fuga
. pirandello, 8-60: a volere scansare un male, tante volte si rischia d'
tante volte si rischia d'intoppare in un male peggiore. bacchelli, 13-254:
, a un'incombenza sgradevole, a un compito difficile, a un dovere,
, a un compito difficile, a un dovere, a un impegno. g
difficile, a un dovere, a un impegno. g. p. maffei
l'ha scansata fin oggi. -declinare un invito. - anche assol. anonimo
-evitare di incorrere in un'improprietà, in un errore, in un difetto stilistico 0
improprietà, in un errore, in un difetto stilistico 0 formale. ginnastica
. pea, 3-243: l'auto di un 0. rucellai, 3-5:
rallenta mica la corsa per rispetto, se un materie ci sarà osservata la grammatica
guisa mentre egli [l'architetto] metterà un giusto rapporto tra l'altezza e l'
facile a dire che la omissione di un 'che'offenda la grammatica...
interesse; non svolgere, non trattare un argomento. a. f. doni
dietro a una comune usanza e a un detto familiare. ferd. martini, 5-249
familiare. ferd. martini, 5-249: un insegnante di aritmetica nella scuola tecnica di
canto della 'divina commedia'. -rimuovere un pensiero. pecchi, viii-157: che
cosa pensava fabrizio della madre? ecco un argomento penoso. raffaello avrebbe preferito non
7. disus. evitare l'obbligo di un finanziamento, di un contributo; risparmiare
l'obbligo di un finanziamento, di un contributo; risparmiare una spesa, una sovvenzione
8. rifl. difendersi sottraendosi a un colpo o a un attacco o a
. difendersi sottraendosi a un colpo o a un attacco o a un pericolo.
colpo o a un attacco o a un pericolo. giovio, i-274: li
insulti. -cercare di sottrarsi a un approccio amoroso. g. gozzi,
evitare a se stessi un'azione, un impegno, un obbligo spiacevole, dannoso
stessi un'azione, un impegno, un obbligo spiacevole, dannoso, fastidioso.
con voi io potrei veramente scansarmi da un discorso che non è il più piacevole che
. stampa periodica milanese, i-223: un cattivo pagatore credea scansarsi dal soddisfacimento di
cattivo pagatore credea scansarsi dal soddisfacimento di un debito da lui contratto. nievo, 76
, 76: egli si scansava con un grazie, e buttata a clara un'occhiatina
tanto vanitoso da non saperti scansare da un omaggio di tal sorta, hai da essere
, arrivatomi a paro all'uscire, d'un balzo si scansò col suo bene:
più guai! ma io ce l'avrò un posto? si scanserà un po'la
ce l'avrò un posto? si scanserà un po'la vittoria per darlo alla sua
nonna. -rifugiarsi, riparare in un luogo. guerrazzi, 1-458: francescomaria
mantova. -ant. allontanarsi da un luogo. laude cortonesi, 1-iii-109:
, 5-131: più tardi la luna ha un eclissi..., in cui la
diogen disse / ad alessandro: « scansa un po'dal sole ».
si fissa davanti a ciascuno stipite di un portone per proteggerlo dagli urti dei veicoli
2. aggirato, superato (un punto, un luogo). conti
. aggirato, superato (un punto, un luogo). conti, 365:
-parcheggiato al margine della strada (un veicolo). pea, 3-221:
e sm. ant. che evita un rischio, un pericolo. buonarroti il
ant. che evita un rischio, un pericolo. buonarroti il giovane, 9-159
fanfani, 1-8: sul tavolino più grande un palchetto a scansia col bisognevole per scrivere
, iii-21: il salotto si illeggiadriva in un angolo per via di una scansiétta che
ristrignerlo a'caladi... sarebbe un darsi folle impaccio. sinisgaìti, 6-158:
-in senso generico: andamento ritmico di un componimento poetico. g. manganelli
la sottigliezza con cui leopardi ha trasformato un affetto, un sentimento o che altro
con cui leopardi ha trasformato un affetto, un sentimento o che altro sia, in
la superba dinamica con cui ha trasformato un concetto in parole, frasi, scansioni
-sequenza di immagini (o di linee in un dise- gno). e.
3. netta articolazione del ritmo di un brano musicale. montale, 18-185:
scansioni new-wave. o di un campione; trova applicazione specialmente nelle apparecchiature
, n-i-1984], ii: da oltre un decennio la tecnologia del restauro delle opere
. ant. ascesa, salita (in un contesto figur.). p.
di prendere una decisione, di raggiungere un risultato. gir. priuli,
di facile scanso. -elusione di un dovere, di un impegno (anche
-elusione di un dovere, di un impegno (anche economico).
133: da dove ha da escire un sì fatto miracolo, se non dallo
de amicis, ix-18: è per un po'di tempo un giuoco continuo e
ix-18: è per un po'di tempo un giuoco continuo e comico di scansi,
cui ci si mette in salvo da un attacco e da un violento fenomeno naturale
in salvo da un attacco e da un violento fenomeno naturale (e la salvezza
per negazione una semplice omissione, anzi un sottinteso, e a scanso d'altri
-caricare a scanso: noleggiare una nave a un prezzo fisso, indipendentemente dalla quantità della
una somma determinata, e non a un tanto per tonnellata. -senza scanso
scelta impegnativa. giusti, 4-6: un arte piccina e minuta di vivere a forza
al di fuori. idem, ii-180: un uomo che sappia e ardisca manifestare il
certuni che vivono di scansi, è un corvo bianco. -prendere precauzioni per
ad arrivare a una certa altezza (un tipo di macchina). cesariano,
del mugnaio, da lui considerata come un diritto nativo e vantata come un privilegio
come un diritto nativo e vantata come un privilegio dell'arte. = comp
bacchelli, 18-i-20: quelli che scantinano un poco sono i nervi.
, con valore peggior., e da un denom. da cantino (v.
piazza, / la sua lingua este un torrente, /... / ché
, con valore intens., e da un denom. da cantina (v.
chi vive in uno scantinato, in un locale situato al disotto del piano stradale
tanto di qualifica: 'scantinatisti'. di un edificio, per lo più della stessa superficie
gli parve di distinguere al piano superiore un rumore netto di maniglia girata, di
sé e la capra nello scantinato di un ciabattino, sito tanto umido che vi
.: tutt'al più, passando per un marciapiede periferico, accanto ad uno scantinato
, con valore intens., e da un deriv. da cantina (v.
, con valore intens., e da un deriv. da canto2 (v.
che si impaurisce facilmente, ombroso (un animale). soderini, iv-183:
scantonaménto, sm. lo scantonare un angolo, uno spigolo. -in senso
. -in senso concreto: scantonatura di un edificio. milizia, v-53:
ciare la satirica. -elusione di un argomento. boine, cxxi-iii-944: è
lettera passata. -il sottrarsi a un impegno assunto. g. gonella [
. fenoglio, 1-i-1317: correva basso un inaliamo vento pre- invemale, scantonante come
inaliamo vento pre- invemale, scantonante come un giovane ladro. scantonare, tr.
gli angoli vivi o gli spigoli di un blocco di pietra o di marmo
o di altri materiali di costruzione, di un muro, di un edificio, di
costruzione, di un muro, di un edificio, di mattoni, di lastre di
, pulita dalle bave et alquanto scantonata un poco, debbesi radere da tutte a
noi scan0 che queste zolle ci venissero un poco sodette, o che si assodassero
cavallieri. -arrotondare gli angoli di un foglio. magalotti, 7-144: questo
. magalotti, 7-144: questo è un ovato mandato a donare al gran duca
pitteri. -moderare gli eccessivi rigori di un precetto. lambruschini, 2-116: l'
presenza può causare imbarazzo, svoltando a un angolo della strada, nascondendosi dietro a
angolo della strada, nascondendosi dietro a un ostacolo o entrando all'interno di un edificio
un ostacolo o entrando all'interno di un edificio. contile, 4-3-34: ilargiro
creditore: dargli, come si dice, un canto in pagamento. alfieri, i-251
sembra / -per ironia di circostanza - / un paracadute, / scantona una traversa bestemmiando
colpo o in fretta o sbucare da un angolo della strada, da un edificio,
da un angolo della strada, da un edificio, per lo più per non
la sera, scantonare lesto lesto, come un mastino, per certe viuzze sudice e
ombra nera, s'ostina in cielo un sole / freddoloso; e l'altre ombre
dei venditori ambulanti, cessava: era un continuo scantonare per il chiostro di santa
si ravviano ed escono in piazza con un gusto nuovo; è tutto un chiamarsi,
piazza con un gusto nuovo; è tutto un chiamarsi, un salutarsi, un trattenersi
nuovo; è tutto un chiamarsi, un salutarsi, un trattenersi a lungo per mano
tutto un chiamarsi, un salutarsi, un trattenersi a lungo per mano; i più
era rifugiata, quasi alla chetichella, su un piccolo poggio che scantonava all'improvviso.
improvviso. 5. allontanarsi da un gruppo di persone; dirigersi, volgersi
un'altra. barilli, ii-20: non un viso ti appariva, non una voce
appariva, non una voce, non un gemito nasceva da quella quiete e,
quiete e, per quanto scantonassi, un mare di catapecchie schiacciate e fumose ti
: negli anni passati, come vedevamo un assembramento, un'adunata, una sfilata
-cambiare direzione, compiere una deviazione (un veicolo). angioletti, 1-112:
-piegare in una determinata direzione (un corso d'acqua). ungaretti
in là lo zwyn in persona, un tempo fiumone gremito di alberature e di
. 6. figur. evitare un discorso o un argomento imbarazzante, sgradevole
6. figur. evitare un discorso o un argomento imbarazzante, sgradevole o impegnativo o
nel corso di una conversazione o di un dibattito; divagare, fare una digressione
sbarbaro, 1-275: non era che un gomito di torrente in magra,..
spaventati verso tutte le direzioni sbandandosi in un bizzarro e fantastico smarrimento. e.
. 7. figur. prendere un abbaglio, sbagliare. carducci, ii-18-71
brutta fine. viani, 4-108: un... di quei giovinotti a serie
arrotondare gli spigoli (una pietra, un blocco di marmo). vasari
como il re cuniberto. -sottrarsi a un dovere o a un'imposizione. pataffio
. o di allontanamento, e da un denom. da cantone * (v.
da una linea di condotta o da un programma. carducci, iii-26-vi
mia posta. i due articoli, per un esempio, su l'aleardi, io
); arrotondato (gli angoli di un foglio di carta, una lastra di metallo
); che presenta una scantonatura (un edificio). cennini, 3-135:
i (piali hanno la penna grossa un dito, e un dito e mezzo d
la penna grossa un dito, e un dito e mezzo d all'altra parte;
in foggia che sta fa polpa di un dito. vasari, ii-587: avendo
e torte che pare proprio pendessero in sur un lato e rovinassero veramente. temanza,
, in modo che rende l'aspetto di un tempio ad otto facce. targioni tozzetti
orli; smozzicato (una pietra, un edificio, una statua). caro
: tutto 'l muro insieme rappresenta come un pezzo d'anticaglia rosa e scantonata. lorenzino
e scantonata. lorenzino, 139: un rubino in tavola. io credo che fosse
bella mostra: legato all'antica, scantonato un pochette da una banda. botta,
lo stemma logoro, scantonato, appeso ad un uncino arrugginito, al di sopra della
nell'angolo scantonato dell'abaco, sur un oriuolo a polvere, la massiccia corona
3. ridotto di superficie (un territorio). giannone, 1-i-410:
: consiste [il monumento] in un masso quadrangolare scantonato da quattro fasci consolari
fasci consolari, il quale riposa su di un alto basamento quadrato a due ripiani.
dallo spazio, / guardare il mondo come un padreterno. scantonato *, agg.
*, agg. letter. posto in un angolo, messo in disparte.
una statua è pasquino... e un moccicone di sasso, corroso dal tempo
smussatura di una pietra, di un elemento architettonico, ecc. -in partic.
smusso piano, arrotondato o concavo di un cantone o dello spigolo di un edificio
di un cantone o dello spigolo di un edificio che può avere una funzione sia formale
). -anche: smussatura interna di un locale che ne modifica la pianta da
3. tipogr. smussatura dello spigolo di un carattere. carena, 1-78: 'spalla'
p 2. sbreccare o smussare un angolo, uno spigolo. checchi,
ben cotti e lisci; / poi con un colpo secco del martello / i troppo
, con valore privat., e da un denom. da cantuccio (v.
, agg. sbocconcellato, rosicchiato (un pezzo di pane). -anche
claudia così dette. sonori le septiane da un libertino ritrovate di perfetta ritondità, le
, da rappresentare con distaccata ironia (un artista). flaiano, i-164:
ironia, umorismo irridente, spavalderia (un atteggiamento, un gesto, ecc.
irridente, spavalderia (un atteggiamento, un gesto, ecc.); proprio di
nelle tasche, la testa alta e un sorrisetto tra cordiale e scanzonato. bacchetti,
e trascicata, che dava alle parole un sapore curioso, fra melanconico e scanzonato,
. -spiritoso e non convenzionale (un nome). baiaini, 7-99:
. baiaini, 7-99: se mai un nome scanzonato ha potuto improntare di sé
. disposizione ad affrontare o a trattare un problema in modo disinvolto, ironico e
: il ragazzo... correva come un frugolo dietro le farfalle, tra i
per scapaccionarlo. fucini, 31: un bicchiere schizzò, dopo avere empito di
della mano destra a scapaccionare cecchino per un caso simile. calvino, 6-19:
se si trattasse di uno spreco, di un rompere un oggetto proprio a vuoto,
trattasse di uno spreco, di un rompere un oggetto proprio a vuoto, per non
poltrunzon.. no, no, pantaloni un nom infin da sco- pazzon. de
: con uno scapaccione sulla gobba od un calcio., a posteriori, lo
tuppete! », gridò in falsetto un mammolo nel ribaltare, colto da gioia improvvisa
vennero i rimproveri della maestra perché ero un ragazzo irrequieto, i pianti della mamma
di confidenza, di affetto, in un momento di allegria o di euforia.
verga, 8-88: il padrone stette un momento a guardarla così, sorridendo anch'
, sorridendo anch'esso, e le diede un altro scapaccione affettuoso. fucini, 198
: il sindaco fu lì lì per dare un amichevole scapaccione di contentezza al suo subordinato
. -risoluto colpo della mano contro un oggetto. borgese, 1-234: guardava
-per simil. colpo violento di un corpo contundente. barilli, 8-83:
di finire annegati sotto gli scapaccioni di un mulino a pale? 2.
dell'esaminatore o, anche, per un favoreggiamento. tommaseo [s. v
passato a scapaccione. -entrare gratuitamente in un teatro o in un locale pubblico.
-entrare gratuitamente in un teatro o in un locale pubblico. tommaseo [s
violentemente. tecchi, 10-206: come un uomo simile,... brillante espositore
, proprio lui, nella trappola di un mezzo matrimonio qual era quello in cui
, xln-128: se tu dici a un bambino, per ischerzo: « bada che
cino', un'altra parola poco usata e un po'lunga. = comp.
bronzino, 1-21: incaparbì per un tempo alamagna; / ma,
alamagna; / ma, perch'un fu caparbio più di lei, / fu
, con valore privat., e da un denom. da caparbio (v.
ogni due mesi. / questo è un signor ch'è detto in latin grecolo
legale... gli aveva regalato un libricino come quelli da messa: il codice
o che indica allontanamento, e da un denom. da capo (v.)
; che si ricava da esso (un liquido). mattioli [dioscoride
senza malizia, da ignorante, come un topo nella trappola: nulla di serio
d'azeglio, 1-395: conoscevo a roma un giovane, guardia nobile,..
m'aveva votato il borsellino) stampai un libnccino di versi. settembrini, 1-21
scandalezzi. d azeglio, 1-559: se un giovane era scapato, se una ragazza
se una donna era civetta, dopo un po'di tramenio per la forma.,
, spero che andando in là inciamperemo in un po'di giudizio. fanfani, 46
. che tutti passavano per scapati e un po'rompicolli, io ero forse il più
una matta! sbarbaro, 1-127: è un rumore di morra che esce dalla soglia
in svaghi e in occupazioni futili (un periodo della vita). capuana,
. scapatèllo. ìmbriani, 4-235: un certo brioso pittore, scapatello e bizzarro
scapatello e bizzarro, fu chiamato in un paesuccio di provincia, sepolto fra gli
. più da considerare la ignara scapatella di un tempo. sanminiatelli, 11-186: «
famiglie, quello più posato e quello un po'più vivo ». =
, con valore privat., e da un deriv. da capo (v.
con valore intens., e da un denom. da capo (v.)
la svizzera, loro sorella, stava in un canto, seduta su di una poltrona
, / tu ti fai sulla spiga un fier galluzzo. = comp. dal
o che indica allontanamento, e da un denom. da capecchio1 (v.)
lesse, ghignò, scapeggiò, borbottò un: « cossa diséla? » e mi
dal capestro, sciogliersi della cavezza (un cavallo, un mulo, ecc.
sciogliersi della cavezza (un cavallo, un mulo, ecc.).
e norma sociale (una comunità, un organismo politico, militare). a
imperversar per le strade, condottier di un branco di seguaci suoi pari. bresciani
essi i debiti. -eccedere in un comportamento o in un costume riprovevole;
. -eccedere in un comportamento o in un costume riprovevole; passare la misura.
lasciarsi andare senza freno e misura (un comportamento riprovevole, la fantasia).
misura, dai termini della decenza (un genere di poesia). fanfani,
lvii-20: la poesia giocosa, semplice e un po'sostenuta da principio, tempo per
. per simil. allontanarsi dal gregge (un agnello). guerrini, 2-215
). guerrini, 2-215: quando un agnello scapestra, ecco il mastino lo
. 7. tr. liberare un cavallo dal capestro. n. villani
destner, chi lo scapestra. -sciogliere un laccio. -al figur.: rimuovere
fue. - liberare da un legame sentimentale. boccaccio, vii-50:
ch'io / son per iscaprestarti in un momento / da quel dolor nel quale amor
visconti, 2-40: gustava una letizia, un gaudio interno né parole accorte / né
8. manifestare senza freni e inibizioni un vizio, tirannide (un popolo)
e inibizioni un vizio, tirannide (un popolo). una cattiva qualità.
popolaccio] - affrancarsi da un governo dispotico, da una foscolo,
ributtò le squadre fulminatrici. -demolire un edificio. pascoli, 3-46: il
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capestro (v.)
, 6-42: l'intendente mastromarino aveva un figliuolo in napoli, dissipatore e buono a
al sole, quando il rimbombo di un fiero abbattimento s'udì verso la porporata
vidde in una contrada andar innanzi a sé un giovane scapestrato e vago di rumori e
brighe: il quale, vedendo star un cane a una porta quietamente, gli tirò
una porta quietamente, gli tirò impertinentemente un sasso e gli ruppe una gamba. moneti
scapestrata cotanto? bar etti, 6-72: un gruppo di scapestrati furfantelli mezzo briachi,
tanti scapestrati e gaudenti e voluttuosi è un problema che mal si riesce a sciogliere.
, vuol far giudizio, vuol divenire un uomo. cicognani, 13-176: stando
della famiglia col bello scapestrato che dopo neanche un anno la pianta dopo averle mangiato mezzo
. moravia, xi-38: osvaldo, un giovanotto simpatico, con una gran zazzera
pensava per tenerci allegri. -sregolato (un modo di vivere); licenzioso (un
un modo di vivere); licenzioso (un costume). boccaccio, viii-1-145
lavoranti della vigna del signore, v'era un partito rozzo incorruttibile tradizionale che si opponeva
invasione di questo scetticismo elegante ciarliero e un po'anche scapestrato. -senza modo
(un'intenzione, un'affermazione, un comportamento). botta, 4-10:
e a scovare questo tipo curioso per tenerlo un po'in briglia con quei suoi pensieri
nel pensare e nell'a- gire (un periodo storico). bembo, 9-1-259
aver bensì avuto sentor della trama da un certo eufileto, uno de'capi di questo
. quasi una parte dell'armatura e un distintivo de'bravacci e degli scapestrati.
, se cicerone e demostene avessero posto un freno alla strabocchevole e scapestrata lingua loro
di capestro, libero dalla cavezza (un cavallo). guido da pisa [
-per estens. bizzoso, irrequieto (un animale). aretino, 9-46:
e videndogli a la scrapistrata fare un novo ballo de personaggio e tale volta
sono accordati tutti insieme a volervi mettere un poco di museruola. garzoni, 7-318:
alla scapestrata con quelli che gli davano d'un rovescio su 'l mustaccio, con qualche
, 1-195: di bottegai! intorno ha un folto stuolo, / e la ragazzerìa
moretti, vii-526: in queste musiche d'un parigino autentico la scapestratura e le licenze
sm. disus. potatura radicale di un albero eseguita recidendo i rami alla sommità
-per estens. levigatura delle asperità di un masso. l. bellini,
di marmo. 2. rottura di un accordo. siri, xii-152: a
tr. { scapézzo). potare un albero fino al tronco; scapitozzare.
uva e spuntarli bene. -schiomare un albero (un colpo di arma da
bene. -schiomare un albero (un colpo di arma da fuoco).
sorgevano... come cippi giganteschi di un cimitero di barban. 2
2. per estens. demolire parzialmente un edificio, una fortificazione, privandola della
braccia quaranta. colletta, i-212: un campanile in messina fu scapezzato, un'antica
base. -eliminare le asperità di un masso; levigarlo. l. bellini
è quella / che tanta gente a un colpo scapezza? bresciani, 6-x-320:
114: giunse mio padre, e diemmi un gran buffetto / e scapezzommi e tirommi
figur.: abbattere una tirannide, un dominio oppressivo. tesauro, 3-455:
et obbrobrioso giogo straniero. -sciogliere un matrimonio. siri, 1-vii-694: fu
5. figur. compromettere l'attuazione di un progetto; rompere una trattativa.
il dì davanti sopravvenuto al le- ganès un messaggio che scapezzò tutte le cose. siri
maniere degli argomenti fallaci che scapezzar potrebbono un cervel di ferro. 7
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capezze, var. ant
. -privo interamente di rami (un tronco). f. f.
. periti, videro al lunar riflesso un tronco d'albero scapezzato che galleggiava a
terra. -schiacciato, piatto (un naso). linati, 20-231:
; privato del tetto; mozzato (un edificio). moniglia, 1-i-112:
che rimangono testimoni della perduta magnificenza di un antico edifizio. carducci, iii-21-
nel 1225 in pena di omicidio da un dei loro commesso, o piuttosto solo scapezzata
medioeuropa. 3. incompleto (un verso). tesauro, 2-225:
.., gittando due parolette di un verso scapezzato, il ti lascian finire a
absurdo. 4. compromesso (un accordo); rotto (una trattativa)
5. incapace di dominarsi per un desiderio smodato (una persona).
scapézzo, agg. disus. scapezzato (un albero). soderini, i-350
/ (a paragon del danaio) è un fanciullo / che con due scapezzoni si
modestia religiosa, diede per giuoco ad un altro uno scapezzone. amenta, 3-9:
mo'd'esempio, passar vicino a un vassoio carco di bicchieri e di chicchere
mandarlo in frantumi, né, incontrando un contadinello, vincer la smania di regalargli
l'esecutore della sua volontà. è un razzo, un fulmine, una saetta
della sua volontà. è un razzo, un fulmine, una saetta. si scapicolla
camere rapido come il vento e silenzioso come un fantasma. bacchetti, 9-404: sapevo
. -per simil. franare (un monte). bartolini, 17-25:
la fede in italia era intera, un giovinetto scapicollava alla sciamannata in sul bollor
4. tr. region. lussarsi un piede o un altro membro.
tr. region. lussarsi un piede o un altro membro. fanfani, uso
: dicesi a siena per stracollarsi o un piede o una mano. 'quella povera
donna è sdrucciolata e s'è scapicollata un piede'. = voce di provenienza centrale
al lontanamento, e da un denom. da capocollo, che è comp
2. locuz. -a scapicollo: con un pendio molto ripido. ottieri,
scivolo di terra; poi davanti a un salto di dieci metri nel buio, sopra
e anche strappando gli abiti (in un alterco, in una zuffa).
. per simil. scompigliare le fronde di un albero o di una selva (il
nell'aria. -ant. calpestare un pavimento. boiardo, 1-8-4: dentro
chiama? ah, chi m'afferra? un tirso / io sono, un tirso
afferra? un tirso / io sono, un tirso crinito di fronda, / squassato
mi discingo. govoni, 108: davanti un chiuso armario / scapigliandosi gli offre /
con valore privativo-peggio- rativo, e da un denom. da capegli, plur. ant
che pinghe /... il viso un poco più avante, / sì che
: tutto tremava e ne le labbra un gelo / mostrava tal che non copriva i
la sala piena di pietre, e nell'un de'canti la donna scapigliata, stracciata
così vegghiamo noi la lavandaia, / a un tratto diventata canterina, / ch'obblia
. alvaro, 5-220: egli appariva con un viso ro busto, forte
ro busto, forte, un poco scapigliato, come quando, agitandosi
in segno di lutto, in memoria di un evento doloroso (un componimento poetico)
in memoria di un evento doloroso (un componimento poetico). tedaldi, 1-1
è poco sana 0 sciocca, / s'un giovane è scorretto e scapi
di due scapigliati giovinastri che mi fanno un rumore diabolico in ambedue le orecchie.
sarei andato in certe ore, come in un tempio, a rifarmi il cuore
scapigliata e villana non è altro che un anelito aristocratico inferocito dalla miseria e dalla
voluto le barricate. -tumultuoso (un periodo storico). g. ferrari
-per simil. aggressivo, feroce (un animale). f. casini,
scapigliato malinconico che risse verso il '70, un impressionista tutto ricami e tristezza. soffici
espressioni più conformi al lieve realismo, un po'romantico e un po'scapigliato,
lieve realismo, un po'romantico e un po'scapigliato, che trionfava in versi con
, 532: lorenzo viani fu un artista scapigliato, un 'bohémien'nel senso
: lorenzo viani fu un artista scapigliato, un 'bohémien'nel senso più ampio del termine
gobetti, ii-59: si tratta di un futurismo nato... dall'esuberanza di
come vien viene. -licenzioso (un argomento). cameroni, 134:
e anche disordinata- mente o passando da un tema a un altro (una conversazione,
mente o passando da un tema a un altro (una conversazione, uno scritto
intimamente scapigliati, dove le volate di un entusiasmo aprioristico sollevano nubi di polvere tra
per natura, sia per il vento (un albero). e e
: lo scenario interno s'accende di un riverbero sanguigno, rofilando in nero i
. -arricciato (i petali di un fiore). dannunzio, iv-2-1133:
bartoli, 4-3-315: ecco venir loro incontro un uomo chiuso in un cotal mantelletto di
venir loro incontro un uomo chiuso in un cotal mantelletto di paglia scapigliata, arnese
una: / ed era in vero un po'scapigliatone. / ella [giunone]
vendicarsi aduna / tutte l'astuzie e chiama un serpentaccio / pien di velen, senza
agg. che scompiglia la capigliatura (un movimento). marinetti, 2-iii-159:
verso il 1817) ritenuta una propaggine un po'guasta della carboneria. 2
della tradizione soprattutto manzoniana, accompagnata da un atteggiamento programmaticamente trasgressivo nella vita privata secondo
romano) giosuè carducci. ci canta un inno a satana, dice alla sua musa
francia sbizzarriscono innocentemente contro le vesciche di un classicismo academico che non è mai stato
iii-7]: in quanto scapigliatura sia un programma biografico antiborghese, chi più scapigliato
visuale, farebbe presto ad apparire come un costume tendenzialmente rivoluzionario, proprio con prolungamenti
si usa come una mera etichetta letteraria, un cartellino di arte poetica: è l'
lamb a dickens e thackeray, su un piano europeo insomma, cerca l'eccezione
insomma, cerca l'eccezione lirica a un mondo preordinato tanto nello spregiudicato esame d'
e arrigo boito; che è ancora un ambiente milanese,... cioè determinato
altro boito, ma se si vuol reintrodurre un relativo rigore classificatorio, bisogna constatare che
. ghislanzoni, 221: io sono un vecchio matto, voi un giovane serio
: io sono un vecchio matto, voi un giovane serio ed assestato: io appartegno
scapigliatura e il 6 febbraio: titolo di un romanzo di c. arrighi pubblicato nel
: la scapigliatura e il 6 febbraio (un dramma in famiglia). 3
e sente, con profonda consolazione, che un po'di vivacità stilistica, un po'
che un po'di vivacità stilistica, un po'di umorismo, un po'di
vivacità stilistica, un po'di umorismo, un po'di scapigliatura, un po'di
umorismo, un po'di scapigliatura, un po'di 'bohème', un po'di cultura
scapigliatura, un po'di 'bohème', un po'di cultura classica mettono a posto
baffi ondulati, 1 capelli alzati da un colpo?? di spazzola
spazzola sulle tempie hanno ancóra... un certo che, si direbbe un gesto
. un certo che, si direbbe un gesto della scapigliatura di mezzo secolo fa
. -disposizione disordinata dei petali di un fiore. manzini, 16-87: esistono
in cima. e quella scapigliatura coinvolge un poco anche il gambo. 6
. 2. grave riduzione di un patrimonio. segneri, ii-132: alla
credito. -diminuzione del godimento di un piacere. pallavicino, 1-495: la
riputazione per la guerra mal retta in un luogo è uno svegliatolo de'più neghittosi
, intr. (scàpito). subire un danno economico, una perdita finanziaria;
rettitudine. periodici popolari, i-478: un viaggiatore (il poeta signor vignv),
franchi. -svalutarsi (una moneta, un capitale); diminuire di valore (
capitale); diminuire di valore (un titolo di credito). botta,
le rese in moneta che scapitava d'un quarto. bersezio, 1-76: le azioni
2. in senso generico: subire un danno materiale o morale; avere uno
ell'è bene in quanto a me un po'tenera / di età., che
. alfieri, 1ii-1-154: posto pure che un tal principe
gratitudine. collodi, 122: pinocchio esitò un poco; ma poi, ricordandosi che
. -subire un'involuzione; regredire in un processo formativo, professionale.
. savinio, 12-248: come può un musico del nostro tempo, come può,
i costumi. -perdere forza militare (un esercito); declinare (le sorti
4. subire la ripercussione negativa di un evento; risentire negativamente di un fatto
di un evento; risentire negativamente di un fatto; risultare danneggiato. stri,
saputi. -diminuire gravemente di soldati (un esercito). assarino, 155:
: quando una donna come te, con un uomo come me, non iscapita,
in certe circostanze in certi momenti, è un gran segno di superiorità. de roberto
. boine, cxxi-iii-902: questo linati è un orafo, un cesellatore di paesaggi.
: questo linati è un orafo, un cesellatore di paesaggi... accanto a
, come dice goethe, 'elettive'fra un artista ed un altro: affinità
dice goethe, 'elettive'fra un artista ed un altro: affinità insopprimibili e per
, 185: prestaro gran lode ad un quadro del pesarese cantarmi, qual essendo
altar maggiore e per contro similmente ad un di guido, nulla parea scapitarvi di pregio
o suggestivo in confronto con altro (un paesaggio). rovani, i-43:
presso, la gaudenzi non scapitava d'un punto dell'effetto che produceva a chi la
, di reputazione (in relazione con un compì, di limitazione).
pesa più scapitar di concetto nell'opinione di un sol uomo degno che presso molti di
facoltà. e la morte neppur ti lascia un soldo. guerrazzi, 14-80: la
9. perdere robustezza o compattezza (un materiale di costruzione) o di qualità
svilito, messo in secondo piano (un valore); vedere diminuita la dignità,
; divenire più banale o fiacco (un genere letterario). solaro detta margarita
(o, per estens., un vantaggio acquisito). giusti, ii-141
bella sommetta. 12. ricevere un danno materiale o morale; non godere
morale arrecato a una persona o a un popolo da un evento o da una
a una persona o a un popolo da un evento o da una situazione negativa.
: perdita di una prerogativa, di un privilegio. -con valore attenuato: inconveniente
e. cecchi, cxxi-ii-207: ho ripreso un po'thompson, uno strano neocattolico che
strano neocattolico che ha una bella poesia, un po'claudel: ma sono ritorni di
, in un'operazione finanziaria, in un cambio di proprietà, ecc.;
sorte di negozio e di contrattazione tra un semplice e un tristo, vendendo questi
e di contrattazione tra un semplice e un tristo, vendendo questi a credenza a
sciano, s'impazientano, si disperano per un scapito di robe, dovendo alla fine
resto della società commerciante in virtù di un giusto e adeguato confronto. petruccelli detta
inutile. ramazzini, 135: in un professore di medicina la poesia è
professore di medicina la poesia è un grande scapito. -perdita di succhi utili
ii-220: le cose sono avanzate a un segno che senza scapito del mio decoro
del mio decoro non si può sospendere un tal matrimonio. botta, 5-319:
terzi. moretti, ii-125: in un banco simile, come si acquista,
di uno stato d'animo o di un ricordo. e. cecchi, 8-55
una disciplina; danneggiamento che subisce da un giudizio avventato o superficiale. magalotti
9. disus. diminuzione della quantità di un prodotto durante la lavorazione. b
. -diminuzione del livello d'acqua in un canale. galileo, 1-1-360: se
, si faccia come dall'uscita d'un lago quieto o pure l'ingresso sia impetuoso
, tr. (scapitozzò). potare un albero a capitozza. lastri,
lastri, vi-16: si può piantare un bosco da taglio e le piante da
botti. -per simil. sfrondare un testo. a. monti, 35
più snella e presentabile. -troncare violentemente un albero alla sommità (il vento)
che faceva schermo, calò, come un velivolo che atterri, sull'orto botanico e
foglia caduca. 2. demolire un edificio nella parte superiore; privarlo del
13-544: la chiesa... era un palazzo del rinascimento, colla facciata a
:... ne esce sovente un paese convulso, accidentato: monti scapitozzati
di scuri mattoni, coll'entrata da un capo e dall'altro terminante in torrioncello
privo di foglie che alla sommità presenta un fiore 0 un'infiorescenza; peduncolo.
snello / sorgi dal cespo, come un serpe alato / da un capitello;
cespo, come un serpe alato / da un capitello; / fiore che ringhi dai
è alto circa 20 centimetri e termina con un racemo unilaterale da 6 a 18 fiori
. privare della capocchia uno spillo o un chiodo. tommaseo [s. v
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da capocchia (v.)
, agg. privato della capocchia (un chiodo) o della cappella (un
un chiodo) o della cappella (un fungo). fracchia, 857:
. fracchia, 857: ecco qua un bel fungo porcino, là...
bel fungo porcino, là... un bel fungo adulto e scapocchiato.
schiena. deledda, v-7q7: eppure un certo brivido le tremò fra scapula
-voltare le scapole: fuggire via da un luogo. c. gonzaga,
prono la regione delle scapule, unitamente ad un gruppo d'altre più lunghe, impiantate
uno scapolare nero. serao, i-679: un san vincenzo ferreri misurava due terzi della
: le donzelle usano lo scaolare per un segnale dell'osservanza della loro castità. f
usato dai contadini siciliani (ed è un adattamento del sicil. scapularu)
, 6-32: vorrei più tosto custodir un sacco di sorci, scapularli e poi
propria corrente nel modo più impetuoso (un fiume). sannazaro, iv-122:
rompi e scapoli / tutte tonde in un punto et inabissiti, / poi che
suo zesti. 4. evitare un pericolo, un danno, una punizione,
4. evitare un pericolo, un danno, una punizione, una condizione
il mio nome e non li atterriva con un mastalli che rammentava una pagina fatale della
autorità romane. -superare senza danni un periodo di tempo critico.
, anzi nulla lo stimano. -schivare un obbligo, un'incombenza. nievo
perlustrazione e la guardia. -schivare un animale pericoloso. pascoli, 1475:
6. marin. oltrepassare un'isola, un istmo, un promontorio o anche un'
. oltrepassare un'isola, un istmo, un promontorio o anche un'altra nave senza
una zona pericolosa, una secca, un ostacolo. antichi portolani italiani, 236
di una nave nel senso di oltrepassare un capo, una punta, una secca,
a passarne a breve distanza. -disimpegnare un cavo o un sistema di cavi da
breve distanza. -disimpegnare un cavo o un sistema di cavi da un ostacolo che
cavo o un sistema di cavi da un ostacolo che ne impedisce il libero movimento.
[s. v.]: 'scapolare un paranco': disimpegnarlo. -nella manovra
7. intr. scappare, svignarsela da un luogo; mettersi in salvo con la
con la particella pronom. scampare a un pericolo, a un danno, a una
. scampare a un pericolo, a un danno, a una situazione spiacevole o
poverina ne scapolasse. -sottrarsi a un impegno, a un'incombenza.
quella cooperazione forzata; e, quando un d'essi venisse pure sorpreso da una
scapolarsela: cavarsela, uscire indenni da un pericolo, da una situazione incresciosa o imbarazzante
pensiero d'averla scappolata, quando per un maledetto destino ecco capitare un convoglio di
quando per un maledetto destino ecco capitare un convoglio di cavalli che occupavano tutta la
per tutt'e tre. -sottrarsi a un compito sgradito. rajberti, 5-221
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da capùlus (v.
scappatella. genovesi, 1-i-100: un atto o due, e di rado,
trasporto e scapolata renderà tristo ea iniquo un uomo giusto e dabbene.
. liberato dalla prigionia; fuggito da un luogo di detenzione. iacopone,
dormiva. 2. sfuggito a un pericolo, a una persecuzione, alle
3. evitato, scampato (un pericolo, una punizione, una reclusione
, mi ficco / nella figlia d'un gran signor di napoli: / e senza
coniugali, non ammogliato, celibe (un uomo). -anche sostant. g
a fare una visita di carità a un cugino scapolo, gaudente, ch'era condannato
se pur la vuol ritor marito, un giovane. 3. non trattenuto o
4. sciolto da lacci o catene (un animale). boccamazza, i-1-427:
ai cavalli che trainano una carrozza (un cavallo). desideri, lxii-2-v-181:
che alcuni tartari a cavallo, con un cavallo scapolo di soprappiù, spedita- mente
5. per estens. scampato a un pericolo o alla fase critica di una
combattere. -non più volto a un comportamento riprovevole, a un vizio.
volto a un comportamento riprovevole, a un vizio. burchiello, lxxxviii-ii-45 ^:
, ii-480: ricordo la riconoscenza d'un grande industriale lombardo, senatore del regno