impassibilità virginea rompe timidamente per me in un somso, io mi senta turbato..
spontanea di uno stato d'animo (un gesto, un grido, anche la
stato d'animo (un gesto, un grido, anche la poesia).
fin di passion sofferto, / rompe un sospir dal travagliato fianco. aleardi,
: così dal core il canto / un tempo mi rompea, / poi vasta m'
rompere dal cuore. savinio, 380: un urrà formidabile... ruppe come
gett.): ripido e scosceso (un pendio, una salita). tecchi
. pratesi, 5-101: una volta per un viottolo buio, dove passava tutte le
che io me ne possa aiutare, un rimordimento e un dispiacere che per parecchi
ne possa aiutare, un rimordimento e un dispiacere che per parecchi giorni sto come
, 4-11: si discemeva... un seguito di scalette ripide, di scaglioni
-determinare la rovina di qualcuno (un fatto, una situazione).
. giuliani, ii-321: gli è un luogo allettevole; delle ombre e vene
indigenza. mattio franzesi, xxvi-3-86: un poveretto, / a cui manchi da
una vita organizzata dall'industria e da un clima duro, in cerca di evasioni che
artistiche. -rompere credenza: abbandonare un proposito. bembo, 9-4-80: ora
bandi, 23: mi faccia fare un telegramma che dica sta bene, e
g. bianchetti, 1-37: un uomo, avendo letto due o tre
trica. -rompere i bambocci: fare un putiferio. muratori, 14-38: lo
se tu romperai li aspri fati, tu un altro marcello sarai. -rompere
il colmo: straripare per la piena (un corso d'acqua). montale
: rotto il colmo sull'ansa, con un salto, / il volturno calò,
fenoglio, 1-i-1313: saltò più d'un pasto per non rompere il suo contatto
crede essere in porto, / urta in un cieco scoglio /: he rompe
. glielo. -segnare un totale distacco dal passato. -rompere il
vittorini, 7-8: la letteratura oggi ha un / del bemia o d'un di questi
oggi ha un / del bemia o d'un di questi semidei / che rompon tutto 'l
per tributo, / e non vi dico un sol, ma bella donna, ond'
-rompere il cuore a qualcuno: procurargli un dolore grandissimo, quasi mortale.
che rompa il freno / al cor riconoscente un popol fido. -rompere il freno
, 3-118: s'apron per te d'un custodito seno / le nevi e rompi
languisca. -rompere il fronte a un sentimento: superare l'impaccio che produce
di gaeta [29-xii-1860], 93: un giornale di napoli assicurava giorni fa,
80: la sera passata dieta maestà ebbe un grande beneficio naturale, perché sponte sua
. -rompere il partito: dichiarare decaduto un accordo. gir. soranzo, lxxx-3-701
il pensiero: impedire l'attuazione di un progetto. alamanni, 7-ii-354: non
pancrazi, 2-36: cani e lupi un giorno ruppero in guerra. i cani
. i cani si scelsero per generale un cane greco. -rompere in onte
ché ogni ardire saria stato infruttuoso con un giudice sì prevenuto. -rompere i
'soffiato', ai bei tempi, un aspirante alla mano? bernari, 3-100
freno: lanciarsi a galoppo sfrenato (un cavallo). l. adimari,
5. -rompere l'accia: guastare un accordo. de'sommi, 1-18:
-rompere la clausura: entrare indebitamente in un convento di clausura (un laico);
indebitamente in un convento di clausura (un laico); uscire di clausura (
laico); uscire di clausura (un religioso). tommaseo [s
aiata e spolverar que'mannelli, è un disio. -rompere la lena: spossare
per non dar poco si vuole un occhio una costanza un coraggio che a lungo
si vuole un occhio una costanza un coraggio che a lungo andare rompono la
. -rompere la palla: bloccare un passaggio (nel calcio).
simili altri luoghi, reputando quasi a tutto un paese i misfatti di qualche privato uomo
di quella terra e di tutti facendo un fascio. -rompere le chicchere di
: determinare l'urgenza di agire (un avvenimento improvviso). colletta, i-39
-rompere ogni diga: travolgere ogni ritegno (un sentimento). d'annunzio,
lancia1, n. 19. -rompere un augurio con qualcuno: scambiarselo. de
montagna non aveva nessuno con cui rompere un augurio. -rompere un bicchiere con
cui rompere un augurio. -rompere un bicchiere con qualcuno: v. bicchiere,
, n. 3. -rompere un contrasto per armi: risolverlo ricorrendo alla
dirittura del vincitore. -rompere un groppo in gola: vincerlo riuscendo a
signor colonnello? », chiese rompendo un groppo in gola de nada.
in gola de nada. -rompere un prezzo: fissarlo, proporlo all'acquirente.
che non la rompa del tutto, ed un rispetto ch'io ho di farlo con
, signor tranquillo. -scontare duramente un errore o una colpa commessa; sopportarne
la legge del valore del marx non è un fatto empirico, ma un fatto del
non è un fatto empirico, ma un fatto del pensiero. -troncare un'
: egli [machiavelli] metteva in campo un nuovo sistema di ordinarsi e di combattere
ardire d'andar da lei liberamente a bere un bicchier di vino o di sidro per
con la famiglia, a ribellarsi anche in un modo chiaro, attivo.
il mal stato di germania, così apporta un bene a chi è fuori di essa
, o eroi, che belli e fieri un giorno / vi rompevate il grugno /
giorno / vi rompevate il grugno / l'un l'altro! -rompersi il petto
in qualche viaggetto / e sempre in un viaggio mi destina / da taroccare e
-rompersi le gambe: subire un serio danno. verga, 1-399:
. crudeli, 2-210: tu trovi un uscio senza corridore, e una scala
idem, cvi-282: la lingua rompe un diamante. guicciardini, 2-1-204: dice
monosini, 4: e'può rompere un bicchiere e starci. idem, 5:
chi rompe la cavezza da giovane riesce poi un uomo come si dèe. proverbi toscani
, 202: non si rompe mai un bicchiere, che non se ne rompan tre
siri, ii-1548: tuttavia il fine d'un pericolo e travaglio, serviva di scalino
, serviva di scalino per montare ad un altro più calamitoso. segneri,
una città. becelli, 1-125: né un sol scalino chi si cade fa.
2. agric. porzione di un campo di forma irregolare, rientranza.
monachi, 51: farrà il magliuol un cugnono / per volta benché 'l sol
riversa / fie pien di fuoco d'un piano scalito. = deriv. da
pratesi, 4-145: è tutto scallaiato come un gallo che abbia avuto troppe galline nel
, con valore intens., e da un denom. da calla1 (v.
, con valore privat., e da un denom. da callo1 (v.
. popol. leggero malessere dovuto a un brusco passaggio dal
di calore. domenichi, 2-54: un certo gran bevitore ammalò di fe- bre
nievo, 130: non era raro che un drappello intero si trovasse con quattro archibugi
-improvviso e vivo interesse per un autore o per un'idea, in
pubblicarne inediti? boine, iv-71: un amico onesto ha detto loro o suppergiù,
ha nello sguardo qualcosa di vetrino. un uomo di fronte a lei si tiene nell'
pecchi, 12-138: fu lei che a un certo punto desiderò che io lasciassi il
saltavo su a berciare e a inveire come un ossesso, creando di continuo casi personali
strano spettacolo di tole- ranza quello di un fantaccino che, vestito da state nel cuor
corteo e farlo marciare al passo, come un reggimento. 2. manifestare clamorosamente
me, si scalmanava troppo per riuscire un soldato perfetto. capuana, 9-43: non
intemazionale. 3. ant. prendersi un malanno da raffreddamento (per lo più
suo tesoretto in campagna, vi trovò un sito opportuno e ve lo nascose; ma
stava per mettersi in moto, quando un signore scalmanato vociò dalla riva. pirandello
battergli le mani ed a crederlo proprio un grande poeta sul seno fu ed è
dea correttezza. -scandalistico (un giornale). de marchi,
,... 'il nipote d'un vescovo'. 3. rabbioso,
spiriti liberi; qualche insolente spacconata d'un collegiale discolo; le pantalonesche spavalderie degli
quel servizio, prese doglioso a chiedergli un sorso di acqua, onde ristorare le fauci
acutissima. d'annunzio, iv-1-893: è un buon cristiano, della nostra contrada.
, della nostra contrada. va a portare un vóto. è convalescente. vedi come
dicono 'scalmare', significante il sentire un gran caldo o sete. 2
o sete. 2. prendere un raffreddore, costiparsi. -anche di animali
, noi la vogliamo alta piedi 6 et un quarto. guglielmotti, 1575: 'scalmata'
segneri, ii-383: in arrivare a un certo torrente, dugento di quei soldati,
d'aragona, 14-61: dove restato un bel pianetto v'era, / trovowi
fu il primo a piantare le vigne, un giorno, scalmato di sete, si
-che si è guastato prima della maturazione (un frutto). bruno
apparecchio generale di tutti gli scalmi in un bastimento da remo. pascoli, 661:
spacio ch'è tra il ligamento d'un remo e l'altro, si piglia quella
poi attenti al fischio, e giù in un attimo i remi dagli scarmi; il
, al modo d'una forcella ricavata da un ramo d'al- ero, potato
sopra, fa'scannotto o dente alto un terzo di palmo in circa, e questo
avendo... accordato di fare un vasceletto, farà una nave, debbono i
, 1-i-410: 'scalo': è un terreno preparato in pendio dolce, per servire
scorrere la nave all'acqua. è un piano fatto di legname con lo stesso pendìo
: piano inclinato di legno posto fra un magazzino e la riva del mare, sul
'scalo di magazzino': è il nome di un piano inclinato verso il mare, che
di più pezzi di legno dinanzi ad un magazzino d'alberi, di pennoni, di
fa a napoli, arriva sempre con un giorno di ritardo. barilli, 5-v
barilli, 5-v: fraccaroli essendo partito con un buon vapore che costeggia l'africa e
141: il nocchiero voleva farla uscire un poco, per esercitare l'equipaggio, ché
, in partic. quello in cui un aereo fa tappa durante un viaggio
quello in cui un aereo fa tappa durante un viaggio per imbarcare passeggeri, merci
: sosta per lo più tecnica in un aeroporto. marinetti, 1-104: 'scalo'
anno prima. calvino, 12-21: è un negozio di pellami, valige e articoli
lungo corridoio che 1 funai percorrevano da un capo all'altro torcendo la canapa {
, 1-i-41: 'scalo de'funaioli': è un luogo dove si fila e si torce
ragazzi. lo scalo suol essere lungo un cinquanta passi almeno, ogni passo computato circa
sto che considerare la voce un deverb. da scalare 'calare'.
cucina le arrivavano i primi effluvi d'un salmi con tocchetti di prosciutto, qualche
quando i suddetti suoi mirabili affreschi subirono un lagrimevole restauro. landolfi, 8-125: perché
che verranno. ma non passano: non un frullo; non un trillo.
: non un frullo; non un trillo. il cane non si muove:
(i-iv-675): quando le mandava un mazzuol d'agli freschi, ch'egli
aveva i più belli della contrada in un suo orto che egli lavorava a sue
lavorava a sue mani, e quando un canestruccio di baccelli e talora un mazzuolo
quando un canestruccio di baccelli e talora un mazzuolo di cipolle malige o di scalogni.
cavato il nome... benché un capo di scalogno faccia più spicchi e
scalogno faccia più spicchi e sfessi l'un dall'altro, non coperti tutti insieme come
una foglietta per capo, e non un cesto di più foglie insieme. targioni pozzetti
tegame con mezzo bicchier d'aceto forte, un bicchiere di buon fondo o sugo,
quando sono cotti a fondo, aggiungete un bicchier di sugo, un po'di pepe
, aggiungete un bicchier di sugo, un po'di pepe, noce moscata,
e fecemi a mio dispetto fot- terla un tratto, che mi apuzzò in modo di
la base su una retta (o su un piano) comune e i lati (
: il penultimo gonfaloniere della repubblica fu un carducci, a cui i medici fecero
'arrabbiati'. pratesi, 5-337: abitava un palazzo principesco dai vasti scaloni e dalle
più gusto e non s'impediscano l'un l'altro. -a scaloni:
2-200: il gioglio altro non è che un vizio delle biade,...
case... hanno a colmo un terrazzo, su cui si stenta a tenersi
. de marchi, ii-159: un cameriere... prese a recitare la
. (scalorisco, scalorisci). curare un animale dalla febbre. - anche rifl
, con valore privat., e da un denom. da calore (v.
= nome d'agente da un denom. da calotta (v.)
già soffiati; tradizionalmente si effettua imprimendo un movimento rotatorio all'oggetto dopo avere surriscaldato
e = nome d'azione da un denom. da calotta (v.)
cinelli, n-112: 'olga fece un passo indietro. allora cecco scivolò dal suo
dell'antico villaggio lariano. casette a un piano, in pietra nera, senz'
panorama », 20-ix-1987], 14: un pezzo di legno... svelato
istoriata di oloferne, graziosamente intagliata da un artista balinese e di fatto scalpata dall'
f f -eliminazione di un rilievo celebrativo a colpi di scalpello.
x-2-565: mi legge la prima parte di un suo saggio su de maistre dove non
dove non ritrovo la vigoria scalpellante di un tempo. scalpellare1 { scarpellare)
tr. { scalpèllo). lavorare un materiale duro (pietra, marmo, legno
., lo statuario d'avere scalpellato un marmo al rovescio. baretti, 6-172:
a colpi di scalpello un'iscrizione o un fregio celebrativo. vasari, i-337:
. d annunzio, v-1-818: con un ferraccio scarpello il leone alato.
c'era giorno che non gli capitasse un paio di tonsille da togliere o una
tre scar- pellate in triangolo almeno di un ditto. bisaccioni, 1-230: il
scalpellata, se è lecito il dirlo, un omerico lineamento del giove olimpico di fidia
il piacere che mi dava da bambino un lastrico scalpellato a nuovo. -sm
: s'addossa... a un sepolcro assente l'un de'prigioni dal bonar-
.. a un sepolcro assente l'un de'prigioni dal bonar- roto estorto al
orifici tutta la frattura, e poscia con un scalpelletto lenticulato ed il martelletto di piombo
, i-53: mi pare / che un affannato / nugolo di scalpellini / batta il
. giuliani, i-161: per levare un tanto vivo, c'è questo scarpello
il cui scarpel divino / si rammollisce un duro marmo e pensa, / canova
statue in pietra tenera, opera di un grazioso scalpello del settecento. 3
. l'azione di un'emozione o di un sentimento o di uno stato d'animo
ognuno. d'annunzio, iv-2-1360: un dolore senza lacrime, un dolore d'
iv-2-1360: un dolore senza lacrime, un dolore d'eroe, che par gli
: con tutto questo non le manderò un segretario formato, e... resterà
, ridotta a linee rigide, prodotte da un duro scalpello, che la rendevano lunga
/ e qual potrà scalpello / d'un ostinato oblìo trame pur scaglia? 5
per aprir una vena, per tagliar un ascesso non molto profondo, per scarificar
ascesso non molto profondo, per scarificar un membro e per altre simili operazioni. tarchetti
uno dall'altro, intra i quali un poco poi si pone frutto d'erba coca
me ne prometto nuovi motivi, se un giorno vi cade in acconcio di valervi del
contarvi con qual destrezza e delicatezza incomparabile un indiano vi taglierebbe l'unghie con certi suoi
, i-741: passa tra gli albatrelli densi un branco scalpicciante che si rivela al grave
2. per estens. che produce un picchiettio continuo, insistito, scrosciante.
il campicello di puccettino.. frequentare un luogo.. girolamo volgar. [
i pioppi tinti in color rosa / suona un continuo scalpicciar per via. calvino,
5. per estens. avanzare provocando un rumore particolarmente fragoroso (un veicolo a
avanzare provocando un rumore particolarmente fragoroso (un veicolo a motore). govoni,
ponti che rabbrividiscono. -produrre un suono ripetuto e cadenzato (con partic
con partic. riferimento al battere di un martello o al calpestìo ritmato di danzatori
/ di quell'uomo seduto scalpiccia su un ciottolo / dentro il molle terriccio.
levi, 6-201: sul terreno c'era un palmo di neve, scalpicciata e mezza
rinuccio coi piè faceva, subitamente tratto fuori un lume per veder che si fare.
mi riscosse impercettibilmente il lieve scalpiccio di un passo sulla neve, dietro di me.
il fianco anelante, per avviso di un santo uomo imparo da quella fiera ad
modo impetuoso e con gran rumore (un cavallo). foscolo, sep
si spandea lungo ne'campi / di falangi un tumulto e un suon di tube /
ne'campi / di falangi un tumulto e un suon di tube / e un incalzar
e un suon di tube / e un incalzar di cavalli accorrenti / scalpitanti su
e frenetici; vivace, agitato (un ballo, un gioco, ecc.)
vivace, agitato (un ballo, un gioco, ecc.). gadda
in se stessa. vittorini, 6-12: un pezzo era che più non osavo giocare
man... /... un cavallo affrena / pallido e spregiator d'
procedere col rumore cadenzato delle ruote (un veicolo a motore). baruffaldi,
: adriano tombolò la scala scalpitando come un puledro lanciato di primavera dalla stalla al
, 39-201: per la terza volta in un secolo giusto e scarpe tedesche scalpitano in
. nievo, 863: tutto ad un tratto io sentii giù nel fosso uno
, la bella marchesa scalpitava impaziente come un giovine poliedro intollerante delle pastoie. moretti,
irritazione, e senza accorgersene forse fissa un po ^ troppo la gazzaniga.
anima e col pensiero... in un godimento tranquillo. -tentare di
tranquillo. -tentare di emulare un modello poetico. lucini, 4-298:
ribollire nell'animo (un'emozione, un sentimento). -anche sostant.
a. botto, xc-505: come un armonico / liuto oscillo; / la
dentro mi scalpitava forte, cercai mantenermi un aspetto sereno. c. e.
. gadda conti, 1-620: in un cantuccio del suo cuore più avido e ribelle
scalpitare lunga via. -schiacciare sotto un peso eccessivo. anonimo, ix-446:
8. sonare con foga, con un ritmo saltellante. rapini, iv-915:
incupito dalla galleria e vederselo tutt'a un tratto addosso, scalpitante fumo e fuoco
), piuttosto che deriv. da un lat. volg. * scalpitare, frequent
ripetuto passaggio di uomini o animali (un terreno, una via). -per
ch'era chiusa, odono quelle grida d'un grande scalpitìo e di voci di rammarichìo
com'è, cornacchie l'idea d'un borgo montano la può dare; né gli
il calpestìo sul terreno degli zoccoli di un cavallo lanciato al galoppo o di
cavallo lanciato al galoppo o di un altro animale che procede calcando il suolo
miracolo vero la zampa anteriore destra d'un enorme cavallo della ditta fratelli gondrand, che
. bersezio, 2-123: sentii vicino un rumore, un fruscio di foglie mosse
, 2-123: sentii vicino un rumore, un fruscio di foglie mosse, uno scalpito
nievo, 175: non avea camminato un trar di sasso che lo scalpito d'una
, un'esplosione di furore lavorativo, un correre dietro alle idee. 4
i-|85: una orchestra da ballo, da un folto di palme, cominciò ad esalare
passaggio ripetuto di uomini e animali (un terreno); calpestato, battuto.
valloni, / trovò duo cavallieri ad un poggetto / e sentendo il scal
giovanni, 3-166: di questo fu un grande iscalpore per roma, veggendo la
di tale preminenza levatagli non fece che un po'ai scalpore. buonarroti il giovane
estens. risonanza particolare e clamorosa che un avvenimento o una notizia desta nell'opinione
notizia desta nell'opinione pubblica o in un determinato ambiente, suscitando interesse, stupore
di qualcosa: dare grande risonanza a un fatto, a un'opinione. leoni
innanzi al natale: se ne fece un grande scalpore. 3. letter
avresti allor tonfi, scalpori, / un cigolio di seggiole, un urlare.
, / un cigolio di seggiole, un urlare. = deriv. da
utilità loro è spartir gli ossi l'un dah'altro overo partir l'osso grande
maligno / chfoi crede il mio sogghigno un riso d'ardor malinconico.
tanto capitale il mio capo per celebrar un principe così grande, ho colla scaltrezza supplito
segni che quegli con cui trattava era un gran profeta, che doveva fare?
inclinava quasi a credere che si trattasse d'un vasto scaltriménto a fine di deludere gl'
scaltri- mento, / e, pur un poco sia d'amor forato, / sì
invidia. -rendere più affinato un sentimento. d'annunzio, v-2-20:
2. rendere edotto ed esperto riguardo a un certo argomento e a una determinata materia
e scaltriva a usar la menzogna come un doveroso istramento al servizio di dio e
sono opera di toscani. -esprimere un sentimento nel modo più gradevole e adatto
pianto o in lamentar trabocchi, / l'un a me noce e l'altro /
e delle esperienze; acquisire esperienza in un campo o in una materia o perizia tecnica
. per la sua finzione di essere un discepolo che via via si scaltrisce. rebora
del buon tempo. = da un lat. volg. * excauterìre, comp
. region. staccarsi, cadere da un muro scalfito o crepato. petruccelli
gli pinse in cima al capo anche un paio di comicini. pascoli, i-15:
poeta, forse / di tutti, in un istante della vita; / ma è
279: non è concesso ad un uomo fatto, sapiente e scaltrito di
all''alter ego', cioè a un altro meno spiegato, meno risoluto se
piena conoscenza e dominio delle tecniche di un mestiere, e in partic. dei mezzi
ogni tentazione edonistica e ogni distrazione. un artista meno scaltrito sarebbe caduto, senza dubbio
micidiali. -che è giunto a un alto grado di consapevolezza e di elaborazione
una forma d'arte, lo stile di un artista). gozzano, i-289:
di aver costretto nei duri modi di un psicologismo ravveduto e scaltrito il senso tenero
pensieri. carducci, iii-23-431: è un diplomatico scaltrissimo e capace di andar molto
sagacia o convenienza (una decisione, un comportamento, ecc.).
dimande del mori, che non era un balordo, fu manifesto che costui era una
penitenza. -arguto, sottile (un detto, un ragionamento). giovio
-arguto, sottile (un detto, un ragionamento). giovio, ii-190:
scaltro: / che presto, morto un papa, se 'n fa un altro.
morto un papa, se 'n fa un altro. 2. che è
dissimulazione o slealtà (un'azione, un espediente, un discorso, un atteggiamento
slealtà (un'azione, un espediente, un discorso, un atteggiamento).
, un espediente, un discorso, un atteggiamento). del carretto, cvi-669
frugoni, i-6-41: sai che scaltro un vero affetto / talor prende un altro
che scaltro un vero affetto / talor prende un altro aspetto, / sai che amor
mio rivale implacabile. -che rivela un carattere astuto o intenzioni ingannatrici e fraudolente
« voi porgetemi orecchio » parlò sommesso un altro, / un che aveva l'aspetto
» parlò sommesso un altro, / un che aveva l'aspetto volpino e l'
dall'otto- nelli, ha qui corretto un errore grossolano nel quale era caduta.
scaltra e tenace. -che ha raggiunto un grado elevato di perfezione stilistica, espressiva
a storia speculativa può essere considerata come un ritorno, in forme letterarie rese più
, 2-37: conosco ben ch'io sono un sciocco semplice buffalaccio, e poi mi
. potato radicalmente dei rami degli alberi (un bosco, una foresta).
[bucchero] a me, che sono un povero scalzacani, io le darei un
un povero scalzacani, io le darei un no tanto fatto? batacchi, 3-87
243): « ora » mormorava un altro, « ogni scalzacane vorrà dir la
2-301: lui era uno scalzacane, un fallito. -come ingiuria.
scalzacani. giusti, 4-u-681: eccoti un patnziuccio scalzacani / che con le mani
che se per altro ei fosse / un qualche scalzagatti o uno sgraziato. passeroni,
243): « adesso », mormorava un altre, « ogni scalzagatto vorrà dir
di pochi scalzagatti,... sarà un paese da trarne partito per molti lati
asportazione di terreno dovuta all'azione di un corso d'acqua. leonardo
: è necessario che il medico faccia un diligente scalzamento alla lor taciturnità.
gonnelle corte e stracciarine, / cor un cencio di scarpe senza fibbie.
dolce, l-i- 191: èwi un fanciullo ignudo con l'ali che le scalcia
ali che le scalcia piedi, et un altro dal disopra che le ordina i capegli
. petruccelli della gattina, 2-115: un contadino si gettò ai piedi del marchese
casa. -per estens. togliere un indumento a qualcuno o, anche,
non lo tagliamo: io li lavorarò un poco la terra da piei e scalzarollo
o principiare ad abbattere o a sradicare un albero (mettendone a nudo le radici)
(mettendone a nudo le radici), un bosco, ecc. anonimo romano
padre macario vide questo benefattore vicino a un suo gran noce e quattro contadini, con
rincalzo dalla parte inferiore del muro di un edificio, di un portale o di
del muro di un edificio, di un portale o di un altro elemento architettonico
edificio, di un portale o di un altro elemento architettonico in modo da indebolirne
basi. -staccare dalla sua sede un elemento di costruzione. cellini, 1-109
erodere una roccia; sbarbare radici (un corso d'acqua). crescenzi volgar
, l'onda radente / ne porta quando un cespo e quando un altro, /
ne porta quando un cespo e quando un altro, / piccole selve, a secondar
abbattere una costruzione (l'azione di un corso d'acqua). grandi,
questa pescaia sempre più rincalzata e fattole un parapetto davanti, dovea finalmente rimanere fra
-per estens. far crollare con un bombardamento. baldini, i-206: ora
di scalzare il campanile, che reputano un osservatorio, a cannonate. 4
4. scoprire parte della radice di un dente o liberare l'orlo della matrice
di un'unghia per lo più in un intervento terapeutico. bencivenni, 7-87:
o del restringimento del tessuto gengivale (un dente). crescenzi volgar.,
vento). caproni, 5-80: un vento / friabile scalza la fronte / già
annoverando più volte, pur trovava meno un danaio. disselo alla fante. ella rispose
ella disse: « sì, posai a un bel cavaliere e pagommi finemente ».
poi li tradisce e sé avvantaggia; sta un pezzo co'lango- bardi e quando li
. monelli, 2-497: pensai per un poco di portare con me la giovanetta acina
: 'scalzare l'autorità di persona, d'un ordine di persone': indebolirla o tentare
comisso, 12-54: avevamo pensato di organizzare un gruppo tra i legionari più intelligenti e
e di preparare con adunate e discussioni un movimento per scalzare dal comandante tutta la
anche, mutare radicalmente uno stato, un potere, un'istituzione. algarotti,
2-496: il partito repubblicano lavorava da un pezzo in francia e scalzava le istituzioni
... giova assai più largamente di un milione di paragrandini, onde non conviene
. 9. vincere e annullare un atteggiamento o una condizione di vita negativa
di vita negativa; eliminare dalla mente un pensiero, un'idea, un'immagine.
scalzano, si fissano e si abbassano in un momento. 11. ant
ben lo scalza. -privare di un bene (anche morale). detto
alla regola imposta a chi entra in un ordine religioso (e in partic. a
del convento erano stinchi di santi: ma un diavolo incarnato di quella fatta lì non
vti-356: indi si farà al di dentro un muro di fabbrica in maniera che l'
imprevedibile e illogico che si verifica in un concorso a pronostici. =
, 9-435: hawi per terzo / un altro che, scalzato, / pare che
. privo del ferro (la zampa di un cavallo). fanfani [s.
intorno al pedale o alle radici (un albero). -anche: dissodato in
); che mostra il pedale (un vecchio albero). targioni tozzetti,
, 12-8-360: nella valle di strido in un dirupato fossato trovai nel 1742, scalzato
scalzato ed isolato dal- l'acque, un grandissimo tronco di querce. d'annunzio,
-staccato, asportato (la buccia di un frutto). arpino, 9-87:
terreno smosso e asportato alla base (un muro); smosso dalla sua posizione nel
smosso dalla sua posizione nel muro (un mattone). d. bartoli,
eroso o asportato dall'azione dell'acqua (un argine, una roccia, le pietre
per il restringimento del tessuto gengivale (un dente). lacopone, 22-52:
, quasi che sotto ci fosse un altro dente nuovo che granisse. viani
unghia) o dalle escrescenze cutanee (un callo, una verruca). mattioli
6. indebolito (la coesione di un gruppo). tommaseo, 3-i-xii:
7. rovinato, mandato a monte (un progetto). michelstaedter, 30:
pianta o, anche, alla base di un muro per indebolirlo. manuzzi
a costui doversi dare / per assistente un di questi sottili / esperti scalzator,
, con valore intens., e da un denom. da calzetta (v.
iv-1-730: ciascuno incappato aveva a fianco un fanciullo scalzo che raccoglieva la cera liquefatta
1-269-1: scalga, spemata a modo d'un ribaldo, / tra molti diavoli che
: pur alla fin, volendo riparare / un colpo, un tratto lo scudo su
, volendo riparare / un colpo, un tratto lo scudo su alza; / rinaldo
lo scudo su alza; / rinaldo vide un bel colpo da fare, / e
la quasi totale mancanza di sonorità di un passo o di un rumore. tornò
mancanza di sonorità di un passo o di un rumore. tornò ari, 4-45:
viene a portare. anche lei: un fagotto di fiorellini vizzi. caproni, 101
fiorellini vizzi. caproni, 101: a un umano / fragile strappo di catarro i
2. per estens. che ha un aspetto misero, malridotto; privo di
risorse economiche (anche in unione con un altro agg. con valore rafforz.
: io v'aviso che io non ò un grosso e sono si può dire scalzo
2-15: el disposto di rascia ed un meuccio, / con quattro scalzi ed
meuccio, / con quattro scalzi ed un roncone armato, / se ne menavan preso
roncone armato, / se ne menavan preso un gran lettuccio. gheri, 13-ii-57:
in parte dalla gengiva, scalzato (un dente). soderini, iv-110:
5. tenue, scialbo, sbiadito (un colore). marotta, 5-152:
, con valore intens., e da un denom. da calzone (v.
, con valore privat., e da un deriv. da calzone (v.
, con valore privat., e da un denom. dal gr. xpe (
. battere la lana o anche un tappeto o i panni per liberarli dalla
. -battere la pelle di un animale con appositi strumenti per renderne la
. e, lettolo, scamatatelo a un dipresso, non conforme ai suo bisogno,
fino tultimo scrupolo di polvere, per esaminare un po'di che qualità ella sia.
, sm. chi batte la lana, un tessuto, un panno, un indumento
batte la lana, un tessuto, un panno, un indumento per toglierne la polvere
, un tessuto, un panno, un indumento per toglierne la polvere.
intenzione di macchietta, che così rimane un semplice inchiacco come la mosca scamazzata nel
carne e sangue, che già di fame un scamazzo di loro tira m'era salita
che può ricoprire la medesima funzione (un oggetto, una merce).
una gran disgrazia la nostra, che un tal momento fatale [la morte] sia
e automatiche, perfino lontane da quelle di un
prima del dottor astolfo, e trovarvi sotto un deposito qualunque di verità socialmente accettabile e
[agricola], 275: ne nasce un vetro che a punto ha colore di
del gagate e de le altre che hanno un colore solo, ma de le scambia
poltro e cresciutoli l'appetito, prese un piè a la suocera. giraldi cinzio,
vostre a lei. -confusione di un nome con un altro. manni,
. -confusione di un nome con un altro. manni, 2-235: né
impetrato lo scambiamento. -sostituzione di un sovrano sul trono. siri, x-625
di una parola o di una parola con un sinonimo alfintemo di un discorso.
una parola con un sinonimo alfintemo di un discorso. bencivenni, 4-117: lo
scambia quello che è manco noto con un più noto e più chiaro. varchi,
4. scambio vicendevole dei rispettivi letti in un equivoco comico. p. fortini
le vie di tali scambiamenti, ha solo un capitale morto di carta stampata.
fa di mestiero di prendere per te un abito più popolare, che tu non abbia
re vecchio, facesse il ritratto d'un nostro contadino, chiamato il giuggiola, fu
altro non gli mancava per farsi credere un re di corona che lo scambiamento de'
panni. 7. contraccambio reciproco di un dono. buonarroti il giovane, i-594
scambiamento. 8. spostamento da un luogo a un altro. balaelli,
8. spostamento da un luogo a un altro. balaelli, 3-101: stimi
avevi? -mutamento della posizione di un oggetto al- l'intemo di un gruppo
di un oggetto al- l'intemo di un gruppo o di una serie; variante dell'
di una raccolta o delle parti di un singolo testo. firenzuola, 326:
antichi. -uso di un'espressione in un campo semantico differente da quello per cui
-interpretazione errata di una parola o di un discorso; alterazione di un racconto.
o di un discorso; alterazione di un racconto. manso, 1-85: perché
farà confronto, con conoscere quanto facilmente un simile alterato racconto, chente è la
... non ti arebb'egli un prologo del davo terentiano o del plautino
. -mutamento repentino nelle sorti di un conflitto. domenichi, 5-85: in
12. errore di calcolo di un fenomeno astronomico o della datazione di un
un fenomeno astronomico o della datazione di un evento. -con metonimia: lasso di
fatto intercorrere fra il verificarsi effettivo di un evento e la datazione posticipata ed errata
di tempo sì enorme non mica di un anno, ma quasi d'un intero
mica di un anno, ma quasi d'un intero secolo, fa vedere che né
). identificare erroneamente una persona, un animale, un oggetto, un luogo
erroneamente una persona, un animale, un oggetto, un luogo, ecc.
persona, un animale, un oggetto, un luogo, ecc., con altri
testi sangimignanesi, 71: mi iscambiava ad un altro. boccaccio, dee.,
non ismarrirle o scambiarle fece lor fare un certo segna- luzzo per lo quale egli
fagiuoli, ii-16: quei che fa un ritratto e lo colora / non dèe lasciar
conosciuto letto né mensa, tanto che un di loro, avendo vista finalmente una
tavola apparecchiata, si inginocchiò scambiandola per un altare. ojetti, i-30: mi pareva
tua servai », traboccò sul selciato come un sacco di piuma. fenoglio, 5-i-700
: qualcuno lo potrebbe anche scambiare per un feroce moralista o per un misantropo che
scambiare per un feroce moralista o per un misantropo che rifugge la vita e gli
crudeltà medesima, avendo egli fatto morire un uomo sì segnalato e beneficato da lui
la causa o lo scopo finale di un procedere con i mezzi atti a raggiungerlo.
qualità ciò che è, invece, un difetto; confondere il bene con il male
servi. -equivocare il significato di un vocabolo o il sintomo di una malattia
una malattia; interpretare in maniera errata un tono di voce. foscolo, xvl-41
, 1-67: « no » disse in un tono sordo che scambiò per malizioso.
che scambiò per malizioso. -confondere un nome o una lettera con altri.
de'nomi, quando e'si scambia l'un dall'altro. v. borrilini,
si possa scambiare un'opera mediocre per un capolavoro. e e
di prigionieri. ottimo, ii-193: un altro dice che, per trarre il'detto
, iv-n-187: nel 1941 fu mandato in un campo di concentramento e poi scambiato con
in una gara o nel compimento di un ufficio. zanobi da strato [s
e uguali alla virtù sua si scambiano l'un dopo l'altro e così per vicenda
la femmina e così si scambiono l'un l'altro a portar loro il cibo et
col titolo 'ti mangerei'. -alternare un reparto militare con un altro. m
mangerei'. -alternare un reparto militare con un altro. m. villani, 4-12
, scambiarne un'altra. -alternare un animale con un altro per concedergli riposo
un'altra. -alternare un animale con un altro per concedergli riposo durante un viaggio
con un altro per concedergli riposo durante un viaggio o in battaglia. ser gorello
in luogo di un'altra; sostituire un indumento con un altro. boccaccio,
un'altra; sostituire un indumento con un altro. boccaccio, dee.,
fece di subito togliere giù delle spalle un buon mantello di scarlatto e scambiare la
aveva scambiato la vestaglia di seta con un vestitino di cotonina dai vivaci colori.
condizione di vita o uno stato con un altro (o la pena eterna con quella
: cascata è 'n piè la cosa com'un gatto / e a cecco è piovuta
il mio consueto modo di vivere con un zinzin di vita operativa, per la
-sostituire il proprio registro linguistico con un altro più adatto o comprensibile. annotazioni
farebbe altro, se non che scambierebbe un modo di parlare più raro e più
parlare più raro e più leggiadro ad un altro più commune e più triviale. bonghi
molta confusione. aretino, v-1-261: un cortigiano scarso e astuto... per
rigidezza del prigioniere che scambiò al segretario un servo moro datogli a recare il cibo
della moglie e de'figliuoli; ed un ve ne pose del nostro parlare ignorante
i consoli, perché si scambiavano ad un primo capriccio del generale o del commissario
volo rovesciato. 5. commutare un bene in un altro di equivalente valore
5. commutare un bene in un altro di equivalente valore. - in
: il cambio del quale trattiamo è un trafico nel qual si scambia danaro con
cosa. -dare in potere ad altri un territorio o una piazzaforte in cambio di
un'altra ritenuta meno opportuna per esprimere un concetto; sostituire con un sinonimo.
per esprimere un concetto; sostituire con un sinonimo. - anche assol. varchi
che somiglia un'acqua che scorra sopra un letto di rupi; e sento il bisogno
; e sento il bisogno d'avere un volto gentile col quale io potessi scambiare
volto gentile col quale io potessi scambiare un sorriso e dimenticare le faccende politiche che
moretti, ii-129: se volevamo scambiarci un bacio, ce lo davamo dietro una
entrambi responsabili o meritevoli, si scambiavano un sorriso. 8. dialogare;
: fare all'amore senza potere scambiare un pensiero finiva per riuscirgli tedioso. silone
a mezzodì scoperse due batterie e incominciò un foco vivissimo, che fu scambiato dai nostri
. ne godevano insieme per poter iscambiare un giorno il dolce nome di madre, runa
quasi mai non possono star ferme in un luogo: e tu le vedi a volare
carnascialeschi, i-m: donne, quest'è un moro di granata / di reai sangue
questa donna gli è restata, / là un più mogli tien come sapete; /
può 'l cibo scambiare. -modificare un disegno o l'interpretazione di un testo
-modificare un disegno o l'interpretazione di un testo. v. borghini, 4-i-332
offerivan da sé. -cambiare stanza a un reparto militare. -anche con uso recipr
.., ma li scambiava d'un luogo in altro. bollettini della guerra
linee. -mutare la posizione di un oggetto, rivolgendolo da un lato all'
posizione di un oggetto, rivolgendolo da un lato all'altro. cellini, 617
in su la testa di sopra percuoti con un grosso martello a due mane..
12. ipp. cambiare andatura (un cavallo). pascoli, 425:
.: aiutarsi vicendevolmente nell'assolvimento di un compito; ricambiare favori. borgese,
. sembra che tutti sieno impegnati in un lavoro comune; che facilmente si debbono
e i bimbi se li scambiavano da un braccio all'altro, le madri in
nella valutazione di una situazione o di un fatto. lorenzino, 138: -io
spiritata e non v'è stato nessun un pezzo fa. -spiritata? mi piacque
/ che ha di voi dette in un libraccio in cui / sputava fuoco, noi
sotto l'effetto di fenomeni naturali (un clima). arici, i-310:
. disus. trasformarsi nel complementare (un intervallo armonico). sacchi, 88-73
interpreta a rovescio, o almeno in un altro modo, se medesimo...
amicis, i-998: in piazza san carlo un maresciallo dei carabinieri a cavallo, scambiato
dei carabinieri a cavallo, scambiato per un generale, è ricevuto da una dimostrazione
da una dimostrazione clamorosa che gli cagiona un grande stupore. -preso per
grande stupore. -preso per un altro esteriormente affine (un oggetto).
-preso per un altro esteriormente affine (un oggetto). buonarroti il giovane,
. 2. messo al posto di un altro per errore (il nome di
l'altro nuova esca all'interesse per un gruppo di pittori che il ghiberti,
. -invertito nella posizione, spostato (un carattere tipografico). carena,
o scambiati. -attribuito per errore a un evento diverso. tommaseo, 15-161:
: c'è chi, per amore di un ideale concepito a suo senno, vorrebbe
3. fatto oggetto di scambio (un prigioniero). g. villani,
rosso di parma. -sostituito a un altro (un oggetto). statuto
parma. -sostituito a un altro (un oggetto). statuto dell'università e
5. che costituisce la battuta di un dialogo; comunicato reciprocamente o inviato vicendevolmente
comunicato reciprocamente o inviato vicendevolmente (un messaggio orale o scritto). carducci
pace: nei paesi infestati di benessere un odore di piazza e di donne nubili,
7. cambiato (l'argomento di un dibattito). manzoni, vi-1-15:
da avere la radice in comune con un altro vocabolo, ma una differente terminazione
-trice). che opera, con un altro o altri soggetti, uno scambio di
tre brave persone le quali, dopo aver un po'litigato sul prezzo, si mettono
gru] doveva fare da sostegno per un impianto di chimica abbastanza complicato, con
piccole, degli scambiatori di calore e un mucchio di tubazioni. f. galvano
parve che [la luna] oscillasse un poco. scambiettare, intr.
aver condotto il tutto per far ad un tratto due burle al vecchio rimbambito,
ballerini,... quando egli hanno un gran pezzo scambiettato, raggiratisi e saltabeccato
il damo... prillava e scambiettava un bel po'sen- z'avanzare. d'
sotto gli ippocastani frenò e scambiettò come un vitello che sia riuscito a slegarsi ma si
tutti m'erano intorno... un solo in disparte s'abbandonava ad una folle
pino. 2. tr. eseguire un rapido movimento. lorenzo de'medici,
della mano / nella scarpetta e con un bell'inchino, / diceva: « al
sia terminato: non è vero; vogliono un ballo alla gagliarda ed egli ritocca ed
attraverso lo sparato della bocca e mandandogli un ultimo bacio. loria, 1-189:
venne alla ribalta e attaccò sulla musica un intreccio di piedi, un turbine di scambietti
sulla musica un intreccio di piedi, un turbine di scambietti così perfetti che tutto
de le scuole?... farò un capotomelo in greco e uno scambietto in
. -passaggio rapido e disinvolto da un argomento all'altro. nievo,
virtuosistica; rapido passaggio (anche di un uccello) da una tonalità vocale a
scambio di una consonante; sostituzione di un vocabolo con un altro. magalotti,
consonante; sostituzione di un vocabolo con un altro. magalotti, 1-21: né
, a sua volta, lo ricambia (un sentimento). p p
e nel rivedersi in cotal guisa insieme l'un altro, per scambievole compassione, a
). domenichi, 5-136: era un costume fra soldati... che per
facultà naturali che gli uomini si dànno l'un l'altro a fine di conseguire l'
farsi alcuna donazione scambievole e reciproca con un solo e medesimo atto. periodici popolari,
guerra navale e con iscambievol uccisione per un poco di guadagno si consumano l'un l'
un poco di guadagno si consumano l'un l'altro. -con riferimento a
e a qualunque causa risponder dèe un effetto all'attività sua proporzionato, i
altri oggetti naturali. -che prevede un uguale comportamento della controparte (un dovere
prevede un uguale comportamento della controparte (un dovere, un impegno, un riguardo)
comportamento della controparte (un dovere, un impegno, un riguardo). davila
controparte (un dovere, un impegno, un riguardo). davila, 582:
nelle stame, le quali quasi per un anno stanno in loro compagnia. giordani
è da empedocle espresso colla imagine di un cerchio che si rivolve. piovene, 2-50
due interlocutori 0 cantori; amebeo (un canto). benivieni, 1-103:
, che si riguardano e rispondonsi l'un l'altro. -che si alterna
-che si alterna in posizioni diverse (un astro). landino [plinio]
persone o cose (una relazione, un legame). caro, 5-155:
di sassonia. -reciprocità di un dovere da compiere o di un comportamento
-reciprocità di un dovere da compiere o di un comportamento concordato. salvini, 39-iii-158
tutto 'l mondo. -dipendenza di un fenomeno fisico da un altro, considerato
-dipendenza di un fenomeno fisico da un altro, considerato determinante. porcacchi
alterava mai. -reciprocamente, l'un l'altro; a vicenda. livio
secondo il consiglio... d'un suo liberto asiatico, col quale,
confine, perché, passando scambievolmente l'un bandito di qua e l'altro eli là
conoscerci scambievolmente giustificava abbastanza la curiosità di un tal servidore e la mia. foscolo,
gli dice: « son qui ». un oh! di sorpresa, un alzar
». un oh! di sorpresa, un alzar di braccia, un gettarsele al
sorpresa, un alzar di braccia, un gettarsele al collo scambievolmente. massaia,
effetto per entrambe le parti contraenti di un trattato o di un patto; con un
parti contraenti di un trattato o di un patto; con un contratto che leghi
un trattato o di un patto; con un contratto che leghi reciprocamente i contraenti.
pregare a suo bell'agio di cercarmi un giovinotto o per meglio dire ammannirmi un
un giovinotto o per meglio dire ammannirmi un servitore... lo preferirei senese
vari modi delle tre voci s'aiutano l'un l'altro ne'tempi affini, i
tempi di ciascun modo si derivano l'un dall'altro e le varie persone di ciascun
luogo detto i piovighi, imbalsimata, sopra un catafalco rilevato apparato d'oro con la
; confusione di una cosa o di un luogo con un altro che presenti caratteristiche
di una cosa o di un luogo con un altro che presenti caratteristiche simili (anche
la polemica che il jacobi condusse contro un altro scambio di grave conseguenza pratica, quello
bisogno di dolersi di lui, essendo in un tratto caduto da tanta speranza, gli
voce esitante e scherzosa: « beh, un regalo, un soldato l'ha regalato
: « beh, un regalo, un soldato l'ha regalato a noi e noi
ha regalato a noi e noi abbiamo fatto un regalo a lui.. ».
di voti elettorali o di preferenze per un candidato che, in compenso, offre
anche, l'impegno a convogliare su un altro candidato, a condizione di reciprocità
-alternanza di battute o parole in un dialogo; manifestazione vicendevole di opinioni o
farmi capire che avrei avuto nel viaggio un assai più vasto e nuovo campo d'
per iscambio de quella trovò lo cavaliere con un fido fa- meglio. aretino, vi-146
o più prigionieri alla parte avversaria in un conflitto, allo scopo di ottenere la
carica politica o in una missione o in un posto di comando o gli subentra in
scambio. -stor. chi rimpiazzava un soldato deceduto o una persona che,
, si avvaleva della possibilità di mandare un altro al suo posto. documenti della
spese. -disus. sostituto di un servitore temporaneamente indisposto. carena,
che per alcun tempo va a servire un padrone che si trovi sprovvisto di servitore
5. sostituzione, uso o presenza di un oggetto o di una situazione o di
oggetto o di una situazione o di un elemento del paesaggio in luogo di un
un elemento del paesaggio in luogo di un altro. -in scambio di qualcosa: al
nuovo e metterne uno in iscambio d'un altro. nannini [olao magio],
'n o n'. -adozione di un atteggiamento o di un modo d'agire
-adozione di un atteggiamento o di un modo d'agire o della meta di
modo d'agire o della meta di un viaggio invece di un'altra.
, 176: colui che vuole onorare un santo dovrebbe ricercare di seguitar le sue
della nazione intera. -passaggio a un opposto stato d'animo. f.
scelta di una direzione in corrispondenza di un bivio del percorso (scambio semplice)
la tettoia e passò sugli scambi con un fragore assordante. svevo, 8-22: la
sereni, 3-51: sceso all'incrocio un manovratore / lavora allo scambio con la
tipo di forze, all'interno di un legame chimico omopolare, grazie a cui
: processo per cui si può verificare un passaggio di carica da un ione positivo
può verificare un passaggio di carica da un ione positivo o un atomo neutro.
di carica da un ione positivo o un atomo neutro. -integrale di scambio:
se ne ottiene un'altra grazie a un cambio metatetico di vocali o consonanti.
nerbo. / l'ipotesi che tutto sia un bisticcio, / uno scambio di sillabe
[forasiepe], scambio di spada, un punteruolo, / col quale ha fatto
giorni addietro, le prime pagine di un libro... pubblicato una ventina
dalla soluzione in cui è immerso (un materiale, in partic. una resina)
li trattenga e che cosa possa fare un polifenolo sul bromuro d'argento lo immagini
scambuzzare, tr. ant. immergere in un liquido bollente per breve tempo.
. (scàmero). ant. restituire un bene confiscato. b.
togliere dal sequestro o dah'incameramento un bene economico. leti [rezasco]
, si ruzzoli; / chi cade tutto un gruppo, chi si sdraia, /
perdita della parte esterna o camicia di un proiettile nell'attraversare un ostacolo. =
o camicia di un proiettile nell'attraversare un ostacolo. = nome d'azione da
sdrucite e luride gallerie scricchiolano sinistramente sotto un calpestio e un mugulamento di formidabile acqua
gallerie scricchiolano sinistramente sotto un calpestio e un mugulamento di formidabile acqua rinchiusa e poco
ogni costo. 3. privare un muro dell'incamiciatura. bresciani, 6-vi-4
, con valore privat., e da un denom. da camicia (v.
s'indossa una giornea nuova, e un nuovo panciotto, di mezzo al quale spunta
, 46: scamiciato, sbracciato, con un grembiule dinanzi, mi metto all'opera
avanguardia nell'arte; che milita in un partito rivoluzionario; facinoroso, fanatico,
fatto e farebbe, anche nel futuro, un certo quale effetto sulla canaglia scamiciata.
fremebonda, non può rendere la voce ad un cantante sfiatato. boine, cxxl-iii-737:
o tre in fila sul finir d'un periodo, che sembrano gli stecchi sul didietro
lxxv-240: vomita nel cerchio luminoso / un ubriaco / vino cattivo / e canti scamiciati
5. smerlato, sbrecciato (un muro, un edificio). bresciani
. smerlato, sbrecciato (un muro, un edificio). bresciani, 6-xi-32:
nievo, 1-353: dietro questo, un campanile scamiciato e sopravi un angelo di
questo, un campanile scamiciato e sopravi un angelo di bronzo. 6.
6. privo del rivestimento esterno (un proiettile). g. pisano [
24-ii-1955], 16: si trattava di un proiettile 'scamiciato'proprio delle rivoltelle a tamburo
che serve da basamento alle colonne di un edificio; zoccolo di colonna.
, scapestrato. costo, 2-221: un giovane scaminato, per lo troppo andare
separazione o di allontanamento, e da un deriv. da ca [m] minol
. muoversi con l'andatura tipica di un cammello. g. giudici,
, con valore intens., e da un denom. da cammello (v.
, con valore intens., e da un deriv. da cammello (v.
o chipolate, / come qualc'un pur tropo ghe ne fa. goldoni,
. dial. smorfioso, affettato (un atteggiamento). c. gozzi
e la conducono poco a poco aa un leggero e scamoffioso pavoneggiarsi ad un affettato
aa un leggero e scamoffioso pavoneggiarsi ad un affettato e snaturato modo di gestire e di
/ e buffa all'aglio e dàgli un bucconcello. = voce da connettere forse
de le tue budella, / ti fece un servizial di scamonea. redi, 16-ii-85
scamonea. redi, 16-ii-85: ordinerogli un servizial d'aceto, / un beveron
ordinerogli un servizial d'aceto, / un beveron di pretta scamonea, / anzi di
, 7-205: tutte le erae astringenti dànno un latte di sapore acerbo o aspro e
e nero ed i titimali, producono un latte che cagiona dolori e scioglimenti di
agg. preparato con la scamonea (un rimedio purgativo). -anche so- stant
19-638: i ragazzi s'eran levati come un branco di corvi e volavano via sulla
cacio. soldati, 6-287: su un grande tavolo ricoperto di carta gialla da
. tappare le orecchie pe? non sentire un rumore molesto. cassieri, 11-139
occhi senza dover scamosciare i padiglioni: un sonno di dieci ore filate. =
conciato e lavorato in modo da assumere un aspetto vellutato (una pelle).
vecchi appresso al midollo gran pezzi d'un certo panno bianco, simile al cuoio
carte più personali e riservate le tengo in un portafoglio scamosciato, della misura di una
busta postale, chiuso al centro da un bottoncino automatico. 2. sm
, con valore intens., e da un deriv. da camoscio (v.
una mezza-tuba dello stesso color del vestito e un par di guanti scamoscio. =
di sgradevole o per fingere di risolvere un problema.
che la cultura possiede. mi fai un servigio utilissimo per lo scammottaggio dei volumi
scamottano sul prezzo e sul peso. è un orrore! = adattamento del fr
scamottare), agg. evitato con un trucco. faldella, 10-93: grazie
.: recidere tutti i rami di un albero o quelli che non fruttificano più
. giuliani, i-276: quando poi un castagno comincia a perdere, che si vuota
primo mi parlò di cecco frate'fu un vecchio cavatore, ubaldo sarti, a cui
lo schianto di una mina aveva scamozzato un braccio. 2. per estens
travi ciondoloni. viani, 19-594: un grande arco di pietra scamozzato mostrava l'
alcuni o di tutti i rami di un albero; scapitozzatura. -anche: quantità
: quelle frasche che si levano da un albero scamuzzandolo. e dell'uso.
per mettere al coperto le volute ed un fiore o qualche foglia per nascondere il
scamózzo, sm. tose. scapitozzatura di un albero. fanfani, uso tose.
v.]: 'scamozzo': lo scamozzare un albero, che è un certo modo
lo scamozzare un albero, che è un certo modo di potatura, è di uso
sentito usare da persone di segromigno parlando di un piccolo pezzo di terra.
e letter. salvezza, scampo da un pericolo. novellino, 42 (74
..., che mi facciate un dono. le donne risposero: « domanda
giovine la quale aveva potuto promettersi a un poco di buono, a un sedizioso,
promettersi a un poco di buono, a un sedizioso, a uno scampaforca in somma
scampagnata, e questo per lo più d'un dì solo. periodici popolari, ii-96
. pananti, i-247: è fissato un gran pranzo a un osteria / per
i-247: è fissato un gran pranzo a un osteria / per fare una gradita scampagnata
'scampagnata': spasso che ci si piglia un giorno andando in campagna. 'fare una
in campagna. 'fare una scampagnata': andare un giorno in campagna per sollazzarsi e darsi
cantoni, 99: ritornò a milano dopo un buon mese di scampagnata, più bella
e pranzi, per dire di conoscere un paese! = deriv. da
. ant. scampo, salvezza da un rischio, da un grave danno fisico o
, salvezza da un rischio, da un grave danno fisico o morale o anche
, con valore intens., e da un deriv. da campanaccio, alter,
), agg. che scampana (un campanaro). -per estens.; risonante
estens.; risonante di campane (un campanile, un luogo). ojetti
risonante di campane (un campanile, un luogo). ojetti, ii-326:
, i bubboli (una mandria, un gregge in movimento). calvino,
. idem, 10-158: incontrai una volta un capraio che spingeva rasente i muri un
un capraio che spingeva rasente i muri un armento scampanante. 2. per
2. per estens. che produce un sonoro rumore metallico (un oggetto urtato
che produce un sonoro rumore metallico (un oggetto urtato da un altro).
rumore metallico (un oggetto urtato da un altro). baldini, i-47:
sonare le campane in maniera prolungata (un campanaro o, per metonimia, un
un campanaro o, per metonimia, un campanile, una chiesa, un paese)
, un campanile, una chiesa, un paese). -scampanare a distesa
rintocchi intervallati regolarmente, per annunciare con un suono lento e lugubre il trapasso o
morì colpito dal fulmine mentre scampanava durante un temporale. verga [in de roberto,
dopo il pieno scampanare della benedizione, un lungo silenzio si diffuse per la casa
uno scampanare a festa, / con un altro più piano e più lontano. palazzeschi
campanacci e campanelle (ima mandria, un gregge in movimento). c.
acustici; scampanellare (una vaporiera, un tram). savimo, 2-125:
. g. raimondi, 1-33: un tram scampanava nella campagna. 2
per estens. sonare rumorosamente, facendo un gran baccano. -in partic.: fare
cima la gabbia per mettervi di notte un fanale, ballonzava e scampanava fieramenta sulla
figur. sbraitare, fare clamore per rendere un argomento di dominio pubblico, per protestare
udirà da tivoli; / scampanerà, farà un romor da diavoli. -concionare,
. n. martelli, 25: un altro t'esce da canto per aver fatto
favellino, e squa- dèmati a dosso un sonettaccio. 6. risonare in un
un sonettaccio. 6. risonare in un verso, in un componimento poetico (
6. risonare in un verso, in un componimento poetico (una parola).
. tr. divulgare una notizia, rendere un fatto di dominio pubblico dandogli grande rilievo
sbraitare, in partic. per fare un aspro rimprovero. aretino, iv-3-199:
, con valore intens., e da un denom. da campana'(v.
. locuz. essere la stessa scampanata con un diverso maestro di cappella, con una
forma simile a quella della campana (un indumento). moravia, 17-35
: era, come ho detto, un po'più alta di lui, sottile,
. sciascia, 11-162: ha trovato poi un paio di calzoni che gli arrivano scampanati
agg. che suona a lungo o ripetutamente un campanello; che scampanella (anche con
che scampanella (anche con riferimento a un tram). marinetti, 2-iii-100
levi, 6-113: ricordavo fra gli altri un vecchio, incontrato in inghilterra, a
, il paese di shakespeare, con un carrettino di gelati tirato da un poney
con un carrettino di gelati tirato da un poney infiocchettato e scampanellante. 2
intr. (scampanèllo). sonare (un campanello, un sonaglio).
). sonare (un campanello, un sonaglio). salvini, vii-2-5:
sua censa. 2. sonare un campanello a lungo o ripetuta- mente.
, yyr. don angelo s'attaccò ad un cordone che gli pendeva sul capo e
paesaggio. alvaro, 17-304: era un chiasso che scacciava nel sottofondo lo scampanellare
attaccati al collo o ai finimenti (un animale). - anche sostant.
bovi incita. d annunzio, iv-2-5: un biancicore dubbio stendevasi innanzi nella chiarità plenilunare
pancrazi, 2-163: c'era una volta un cane che senza abbaiare mordeva. perciò
perciò il padrone gli attaccò al collo un campanello; e quello via, tutto glorioso
. -con riferimento al trillare di un uccello, al frinire delle cicale,
. pascoli, 16: sogno d'un dì d'estate. / quanto scampanellare
. 4. tr. annunciare un evento mediante il suono di un campanello
annunciare un evento mediante il suono di un campanello. pratolini, 3-48: dal
, con valore intens., e da un denom. da campanello (v.
dopo molte scampanellate, venne ad aprirmi un cameriere tedesco. pirandello, 8-1096:
, restavano... tutti per un istante in attesa. piovene, 6-112:
attesa. piovene, 6-112: tirava un pomo d'ottone incastrato nel muro. scatenava
i suoi numeri di pazzia come sopra un palcoscenico girante.
v.]: alla porta del debitore un continuo scampanellio. fanfani [s.
orecchi. de roberto, 372: un scapitar più frequente e un più vivace
, 372: un scapitar più frequente e un più vivace scampanellio di sonagliere annunziavano il
sottostante veniva qualche volta lo scampanellìo di un gregge. -per simil.,
grilli. pirandello, 7-94: sentì un lontano, tremulo scampanellio di grilli.
baiami, 5-115: i grilli non tacciono un momento, né giorno, né notte
riferimento al rumore prodotto dal frantumarsi di un oggetto di porcellana. borgese, 1-234
contrada / ché s'è attaccato fuoco a un ceraiuolo. casti, i-1-308: intanto
ceraiuolo. casti, i-1-308: intanto un grande scampanio s'intese / e incudi
): di lì a poco, sente un altro scampanìo più vicino, anche quello
, anche quello a festa; poi un altro. verga, 8-4: una dopo
di fuoco. d'annunzio, iv-2-176: un grande scampanìo veniva dalla chiesa madre.
campanacci prodotto da una mandria, da un gregge. d'annunzio, iv-1-601:
pubblicitario dato a una notizia, a un fatto. bresciani, 6-ix-161: pe'
quel tumulto aereo risponde / dal cuore un fioco scampanìo, sì lieve, / come
pass, anche scampo). salvarsi da un pericolo; sottrarsi a un possibile danno
salvarsi da un pericolo; sottrarsi a un possibile danno; uscire indenne da una
morte quasi sicura. lasciai il letto dopo un anno di malattia, incadaverita, consunta
più rade volte scampati coloro che dopo un gran terrore contraevano la peste, che
dieci, quindici anni. -evitare un errore, rimanerne esente. mamiani,
da una situazione gravosa; liberarsi da un vizio. -anche sostant. uguccione
329: in 655581 tonnellate di naviglio un servizio o in costruzione al io giugno 1940
tuttora in servizio. -unito con un compì, pred., in espressioni del
nell'espressione scampare via e unito con un compì, di moto da luogo.
, di moto da luogo. -unito con un compì, di moto a luogo:
di moto a luogo: rifugiarsi in un luogo. francesco da barberino, iii-172
aretino, 20-345: non solamente consentì a un bel giovane, ma scampo via con
essa, dopo avergli lasciato credere per un istante alla vittoria, dà una scossa e
una persona o anche una collettività da un pericolo o, genericamente, dal rischio di
dal rischio di morte; sottrarla a un grave danno fisico o morale. -in
che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè
da morte, a condizione però che un altro morisse per lui. saluzzo roero
, se tal non fusse, con un schiaffo pian piano che ti dessi, ti
del popolo per richiedere la grazia per un condannato a morte. aretino,
rimasi elementi ». -unito con un compì, pred. dell'ogg.,
pena di peccato irremissibile a valersi d'un termine anche oscuro, rugginoso, inesatto,
sol perché nostro, piuttosto che adottarne un altro noto, calzante, adeguato,
-superare una situazione di sofferenza (un vegetale). crescenzi volgar.,
7. salvare la propria vita sfuggendo a un rischio mortale (nelle espressioni scampare,
gli rispondo al mio figliolo, se un giorno ne ho uno e mi dice:
ho uno e mi dice: idiota di un genitore, sei stato alla guerra,
miei capitali nemici. -garantirsi un guadagno. baldi, i-154: «
altare maggiore. 8. evitare un danno, un guaio, un profondo dolore
8. evitare un danno, un guaio, un profondo dolore, fisico
. evitare un danno, un guaio, un profondo dolore, fisico o morale;
dolore, fisico o morale; sfuggire un pericolo, anche mortale o dell'anima
dato, e fra gl'infetti ancora / un numero minor fuggì la morte. e
, avevano l'aria d'avere scampato un grosso guaio. -scansare una fatica.
parer me- gliori. -evitare un rimprovero. attribuito a petrarca, xlvii-121
alla battaglia schiero. -evitare un vizio, una cattiva abitudine. cavalca
duca ruberto. -evitare la distruzione (un edificio). ammirato, 169:
-scamparla, scamparsela: salvarsi; superare un grave rischio, per lo più mortale.
buon per te! » « sto ancora un po'male in gambe, come vedi
-scamparla bella, grossa: salvarsi da un grave pericolo; superare una situazione rischiosa
una situazione rischiosa o difficoltosa; evitare un grosso guaio. g. gozzi,
. gozzi, i-iii: la scampò bella un galantuomo che, passato di là e
e udito il remore e la notizia di un ferito, domandò ad esso titella chi
ringraziarlo. -scamparla per miracolo, per un pelo: salvarsi insperatamente, contro tutte
, i-255: l'aveva scampata per un pelo. vittorini, 8-200: « il
monosini, 243: chi scampa d'un punto, scampa di cento. fanfani
. v.]: 'chi scampa d'un punto scampa di mille'. il male
di allontamento o separazione, e da un denom. da campo [di battaglia]
agg. che si è salvato da un grave pericolo; che è uscito indenne
si commuovono facilmente. e questo è un eccezionale tenero vecchio, scampato dalla morte
questo scampato suona stonata chioccia farfugliante in un dialetto mal intelleggibile frasi smozzicate.
darci la caccia. -fuggito da un luogo per rifugiarsi in un altro.
-fuggito da un luogo per rifugiarsi in un altro. gir. priuli, i-307
x. evitato; schivato, sventato (un pericolo). massaia, vi-26:
5. risparmiato da una ruberia, da un saccheggio, da una requisizione.
da quella polita de uer maistro è un sorzador quaxi scampador dal ostro fin al
cetti, 1-iii-134: il tonno è l'un de'grossi pesci del mare; se
della vita o di una persona da un pericolo che la minaccia. g
può mettere in atto per salvarsi da un pericolo o per impedire il verificarsi di
incoronarlo. 2. liberazione da un assalto, da un assedio, da
2. liberazione da un assalto, da un assedio, da un accerchiamento; lo
assalto, da un assedio, da un accerchiamento; lo sfuggire a un inseguimento;
da un accerchiamento; lo sfuggire a un inseguimento; levitare la resa, la
, 1-49: floro, essendo stato un pezzo ascoso in certe macchie, si salvò
3. grazia della vita di un condannato a morte; levitare la pena
risposta. cesarotti, 1-xxvti-105: se un povero popolano, un dei più,
, 1-xxvti-105: se un povero popolano, un dei più, cade sciauratamente in un
un dei più, cade sciauratamente in un qualche fallo, non dèe da voi
bel sole, / se non quest'un, del suo celestre lume / conven ch'
vestigia eterne lassa. -in un contesto iperb.: appagamento o conforto
1 vincoli dei precetti hanno fine in un con la vita, e quei dei
. 7. mezzo per sfuggire a un pericolo; modo o causa di salvamento
fuga. novellino, vi-224: disse un giorno lancelotto, per uno male che
sperare, in quelle solitudini selvagge, un aiuto, uno scampo. montale, 1-39
natura / la nostra fiaba bnicerà in un lampo. -chi offre ad altri
ad altri aiuto, difesa e riparo da un pericolo, da un attacco, dalle
e riparo da un pericolo, da un attacco, dalle avversità. busone da
siete. -allontanamento o partenza da un luogo o da una situazione spiacevole;
tesser, che m'è stato / un buono scampo della vita. genovesi, i-iif-98
n'ha del soverchio. -riparo da un colpo di lancia o di arma da
di arma da fuoco; parata di un tiro in un gioco di palla.
fuoco; parata di un tiro in un gioco di palla. leanareide,
d. bartoli, 2-3-381: appresosi un grande incendio nelle case da un lato
appresosi un grande incendio nelle case da un lato del suo palagio,...
san marino. -nascondiglio (in un gioco). fracchia, 675:
tuo scampo, / trovar non vi potresti un testimone. cellini, 2-83 (446
e disposto di non voler piglial e un soldo, solo per mio scampo, acciò
il giovane, -367: dentro un mar di ghiaccio, / senza scampo smarrita
in una sodaglia tra due numi, dentro un chiuso di pali e di ferro spinato
di pali e di ferro spinato, senza un fil d'ombra e col sole a
valore aggett.: indubitabile, certo (un evento futuro). siri,
di monte, / sembra il risveglio un terribile agguato / dove l'ansia e l'
in povertate; / zappando cum sudor un steril campo, / getta querele a
/ il qual, raceso di pietà d'un vampo, / manda da lui mercurio
« una chateaubriant? » chiese. « un 've- louté'di scampi in coppa?
ogni scampolo'è una figura e un fatto. poiché barnum riesce ancora
, insufficiente o appena sufficiente per confezionare un abito. statuto dell'università e
/ condotti, com'ei suole, un par eli trampoli, / ove salito a
: sta con gli altri due presso un tavolino ed esamina con l'occhialetto e
una tela di pablo picasso, rappresentante un occhio di toro. -composizione letteraria
-ant. avanzo del liquido contenuto in un recipiente. mannelli, 178: santo
per estens. area limitata, lembo di un territorio, di un possedimento, di
, lembo di un territorio, di un possedimento, di una tenuta. soderini
possiamo attingere dalla « france galante » (un repertorio dell'epoca) questo scampolo di
dopo, non senza, forse, un po'di disordine. -rappresentante di
repertorio è composto di tre farse, un documentario sulle abitudini dei coccodrilli ed uno
salario. 6. frazione di un periodo di tempo. moretti, ii-554
malinconia. 8. accenno di un motivo musicale. c. e.
. 9. traccia, accenno di un sentimento, di un atteggiamento spirituale o
traccia, accenno di un sentimento, di un atteggiamento spirituale o emotivo. guerrazzi
ogni 'scampolo'è una figura è un fatto. 11. tempo che
. tempo che rimane prima della fine di un periodo determinato o della vita, o
poesia volgar bolognese. -estrema manifestazione di un gusto artistico. r. longhi
meschino. fagiuoli [tommaseo]: un che scampolo d'uomo lo direi.
/ feudatario in diminuzione: / per esser un perfetto cin- quecentesimottavo / scampolo di re
. -dire le cose in cento scampoli: un po'per volta, mai completamente.
, 5-462: ora era tutto pronto: un buon libretto della cassa postale, due
centesimi o una fetta di pane o un osso di costoletta o uno scampoletto di
, tagliare', a sua volta risalente a un lat. tardo capulàre.
notte tempo), se sentisse fumo d'un disordine tale che foste stati svaligiati
e minuzzolo / né scomuzzolo / in un gruzzolo / a l'uzzolo; / s'
incrocicchiate, aggiuntovi uno scamuzzolo per testa e un lungo strascico per coda. ranieri,
fuor la scanna: / et io son un di quei a cui la tocca,
van leccandosi le scane! / un deposito abbondante / di cotone fulminante
che fa la canaglia. -usare un linguaggio violento e volgare. l
direttore che... si rivolta come un serpente, rimbecca, scanaglia.
, con valore intens., e da un denom. da canaglia (v.
ex-, con valore privati, e da un denom. da canaglia (v.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da canale (v.)
separazione o di allontanamento, e da un denom. da canale (v.)
. assaggiavo, a occhi chiusi, un bicchierotto sull'altro, di quelli bassi e
a panneggio che imita la scanalatura (un tessuto, un abito). baruffaldi
imita la scanalatura (un tessuto, un abito). baruffaldi, i-141:
metallo, è scanalata per ordinario od un poco scavata in tutto il suo contorno per
o incavi legati alla funzione anatomica (un osso, un organo). redi
alla funzione anatomica (un osso, un organo). redi, 16-iii-68:
le scanalature... sono incavate un mezzo giro, se son tonde. b
a colpi d'ascia il tronco di un albero. -figur. particolare,
solchi paralleli che segnano la superficie di un oggetto in funzione dell'uso a cui
a cui è destinato; incavo di un ingranaggio. baruffaldi, iii-139: sono
2-158: una porta scorticata metteva subito in un locale dal pavimento di cemento a scanalature
. tomizza, 3-13: accesero un cartone d'impacco con le scanalature,
quadra. 3. plica di un tessuto animale; solco di una conchiglia.
: 'belemniti': conchiglie della figura di un cono prolungato... vi si osserva
5. canale di drenaggio di un terreno coltivato. tecchi, 15-20:
sfregamento di una bacchetta nell'incavo di un pezzo di legno secco. =
mi scanapùglio). dial. frantumarsi come un fuscello. giuliani, ii-220
giuliani, ii-220: nel cioncare un tronco di castagno, cadde, e
cadde, e gli s'è scanapugliato un braccio (rotto come un canapugliolo sotto
s'è scanapugliato un braccio (rotto come un canapugliolo sotto la maciulla).
ex-, con valore privati, e da un denom. da canapule (v.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da canapule (v.)
e letter. cancellatura di parole da un testo scritto. aretino, iv-4-223:
2. figur. cancellazione di un peccato, remissione della pena.
cancellare con sostanze abrasive; cassare con un tratto di penna ciò che sta scritto
in mia presenza scancellato alcune carte d'un libro il quale in quelle trattava di magia
ho gli occhi al foglio, e con un po'di stizza / scancello, scasso
-far sparire una lettera o una parola (un agente atmosferico, il tempo, ecc
.). lancellotti, 535: un fulmine cento giorni prima [della morte
/ se anche fossi cinese. basterà un soffio / di vento a scancellarlo.
per sovrapposizione di uno strato di colore un segno, una figura o un dipinto
colore un segno, una figura o un dipinto; privare delle immagini dipinte.
stesso della medesima videsi essere stato dipinto un bel crocifisso. pratesi, 5-311:
la polvere e il sudicio avevano ridato un po'di patina a quelle muraglie.
altro segno. idem, 9-40: in un giotto, in un michelangelo, il
9-40: in un giotto, in un michelangelo, il prezzo dell'opera, le
per terra l'affascinava. -coprire con un suono più forte. montale, 15-109
4. espungere, eliminare da un elenco, anche idealmente composto.
in polvere fina. -mutare radicalmente un sistema politico. machiavelli, 1-i-193:
osservare da tutti coloro che vogliono scancellare un antico vivere in una città e ridurla
usanza; annullare perfino il ricordo di un evento; abrogare una legge, annullare
evento; abrogare una legge, annullare un trattato o anche una distinzione sociale.
, e come a quel favella / con un sospiro ogni cosa scancella. guicciardini,
quei re, non solamente la cacciata d'un solo re, ma ancora lo aver
martelli, 117: essendovi di poi invecchiato un tal grido adosso, non ci veggo
costume e il sentimento. -annullare un atto ufficiale; estinguere un'ipoteca.
o persone; far dileguare dall'animo un sentimento, in partic. l'amore,
, l'affetto per qualcuno; annullare un piacere. cicco, 21-22: tu
bella; / ma la comincia sopr'un certo tuono / che scema il gusto
: il matrimonio scancella ben più che un amoruccio. panzini, ii-535: le tre
millo rimediò una vecchia balilla. -distruggere un ideale. leopardi, vi-57: ad
con una vittoria 0 una viltà con un atto di eroismo o un atteggiamento ingiusto
una viltà con un atto di eroismo o un atteggiamento ingiusto e deplorevole con uno degno
capace di stargli a paro) o un difetto con un pregio. guicciardini,
stargli a paro) o un difetto con un pregio. guicciardini, i-159: l'
, lxii-2-vii-30: il gange è tenuto per un fiume santo e santificante e che abbia
-abbandonare o far abbandonare un comportamento peccaminoso; espiare un peccato.
far abbandonare un comportamento peccaminoso; espiare un peccato. savonarola, i-n: se
. -annullare una sanzione; cassare un processo. aretino. iv-6-237: a
. manzini, 18-239: dovette avere un sorriso sforzato, che si scancellava,
non ben rilevato (l'impronta di un sigillo). grazzini, 2-130:
il nome del cancelliere, et acconciolla con un suggello scancellatìccio, che non si scorgeva
dispiacque. morante, 3-55: c'è un punto scancellato, sotto il segno del
. segnato da cancellature, da ripensamenti (un testo scritto). l.
scolorito (le linee e i colori di un dipinto). e. cecchi,
ammira, / quasi tutto scancellato, / un dittico in affresco. landolfi, 19-18
. -che si percepisce attenuato (un rumore). g. raimondi,
g. raimondi, 7-44: se un segno di vita si avverte e penetra
si avverte e penetra fin qui è un bisbiglio d'acqua in un lavandino, il
fin qui è un bisbiglio d'acqua in un lavandino, il rotolare lontano, scancellato
, il rotolare lontano, scancellato di un carro. 4. ricoperto dall'oblio
avessi desire. montale, 1-9: un rovello è di qua dall'erto muro.
futuro. 5. soffocato (un sentimento); non più vivo (uno
urli soli del frenetico, come ululati di un bieco lupo in tagliola: o di
, remissione di una colpa, di un peccato. segneri, 1-703: tu
propaganda del regime comunista cecoslovacco, di un dingente accusato di tradimento e impiccato.
cardinal bembo, potrebbe forse riferirsi a un mobile non guari dissimile a un cassettone
a un mobile non guari dissimile a un cassettone, ma più stretto e più alto
che la mia colera è più corta che un fumo di paglia, massime nella manifattura
, sf. ant. diagonale di un quadrilatero. - anche: linea obliqua.
rossino del benino a dargli una sera un ritrusto di pugnalate, ma una sola ne
scancìo lo zoccolo, uggita protesta, sollevò un suono risentito. -di storto,
vicina per mormorare una parola facendo balenare un sorriso, uno sguardo, che si
non cerchi così di scancio di schizzare un po'del suo inchiostro su 'l lenzuolo
-con valore aggett.: digradante (un terreno). soderini, ii-277:
ardo. -obliquo, trasversale (un movimento). passeroni, 6-119:
parte colla gamba destra, buttandosi d'un salto a sinistra con un moto di scancio
buttandosi d'un salto a sinistra con un moto di scancio, che lo pone
fuggendo. 2. parare un colpo (anche in contesto allegorico o
1-207-13: lo schifo sì avea in mano un gran bastone, / e co lo
misurare la profondità del mare, di un lago, di un corso d'acqua
del mare, di un lago, di un corso d'acqua con uno scandaglio,
14-18: casati spiegò a cheri come un marinaio messo di vedetta sulla prua per