corso vostro ogni ritegno. -forzare un assedio, un blocco navale. g
ritegno. -forzare un assedio, un blocco navale. g. bentivoglio,
è più praticata che il tentarsi di rompere un assedio con la diversione d'un altro
rompere un assedio con la diversione d'un altro. leoni, 238: fui oggi
arsenale, ov'è un'attività e un fervore grandissimo,... e ciò
seggiovia. -fermare, respingere, rintuzzare un attacco. fatti di cesare, 212
le forze loro, e conseguentemente con un urto de'tuoi ti sarebbe facil cosa ai
37 prigionieri. -con riferimento a un incontro di calcio. g. de'
. 25. scompigliare, disordinare un corteo ordinato di persone; passare attraverso
folla aprendola e facendovisi largo; costringere un gruppo a sciogliersi al proprio passaggio.
ufficiali tedeschi, rompendo, col passare da un punto all'altro della sala..
n. 8. 26. sciogliere un organismo collegiale dichiarandolo decaduto. compagni
l'armonia, l'intima coerenza di un ragionamento o di un concetto, di
intima coerenza di un ragionamento o di un concetto, di un'opera letteraria o
continuata degli eventi, la tranquillità di un persona, l'allegria di una festa,
4-1-177: non potevano patire gli ecclesiastici che un luogo solo rompesse il corso delle passate
ciò che fa natura. -disgregare un patrimonio spirituale. b. croce,
-sconvolgere l'ordinamento di uno stato o un equilibrio politico. benvenuto da imola
-modificare a fondo, alterandolo, un processo reale della storia o del pensiero
e classi. -mutare i termini di un problema. benivieni, 70: tanto
facoltà di rompere il fascino di « un ritmo primamente accolto » e di trasportarne
28. mandare a monte un piano, impedire che un disegno sia
mandare a monte un piano, impedire che un disegno sia attuato, che uno scopo
; ostacolare, intralciare l'attuazione di un proposito. latini, 2-15: di
di successo erano sempre rotte, quasi da un accompagnamento in sordina, da altri propositi
lasciarti affondare nel tempo. -vincere un incantesimo. landolfi, 2-197: rompendo
partenza. -ostacolare una persona o un gruppo di persone nell'attuazione dei propri
qui narrare. 29. parare un colpo o impedire un'azione di scherma
s'ebbe a disperare perch'io gli ruppi un capitolo de lo sbemia o de ser
rompere una continuità... con un solo scatto, con una volontà cieca.
ruppemi l'alto sonno ne la testa / un greve truono, sì ch'io mi
32: rotto li fo il sonno da un gran pianto. bibbiena, 2-133:
stendermi / nel letto et a fornirvi un suavissimo / sonno che tu m'hai
sconvolgere la quiete, il silenzio di un luogo (un suono, un grido,
, il silenzio di un luogo (un suono, un grido, un rumore)
di un luogo (un suono, un grido, un rumore). -al
luogo (un suono, un grido, un rumore). -al figur.:
picciola stanza ombreggiata dolcemente dagli alberi d'un boschetto vicino, dove rompe il silenzio della
, 1-178: ruppe i silenzi stellati / un colpo di rivoltella. capuana, 11-09
di tutto / il tonfo malinconico d'un frutto / che giunge rotolando sino a
poggi sui vecchi lecci dell'altura / un velo lubrico. gadda conti, 1-542:
22-130: tosto ruppe le dolci ragioni / un alber che trovammo in mezza strada.
frugoni, i-2-226: allor da manca un tuono / ruppe il mio dir repente.
rompeva i nostri ragionamenti colla novella d'un bizzarro 'cocal'che piantò sua stanza in capo
il discorso. -indurre a tacere (un rumore improvviso). aretino, 14-168
a punto ne la selva entrata / un rumor, che direste: o
gnoli, lx-267: queste parole e un rumore d'armi ruppero a un tratto il
e un rumore d'armi ruppero a un tratto il poeta, e già monsignore
e lucia, 356: cominciò a guardare un po'fuori delle cortine, e vista
il silenzio balbettò timidamente: « sembra un po'più calma., da che
noi ». pea, 7-422: dopo un poco la donna
.., dopo mille rivolgimenti per un continuato tratto di una sola via sotterranea o
-sorgere, innalzarsi in seguito a un fenomeno geologico o a un movimento tellurico
seguito a un fenomeno geologico o a un movimento tellurico. pagano, i-22:
i-22: isole nuove che o sbucciarono in un subito dal fondo dell'oceano o sono
brusoni, 6-234: sbucciò fuori da un viottolo di traverso una donna in una
una donna in una bellezza, in un portamento e in una acconciatura che non
sorgere, spuntare, riapparire nel cielo (un astro). ghislanzoni, 10-155
calore / che fan sbocciar la luna come un fiore! de pisis, 3-139:
fiore! de pisis, 3-139: un sole improvviso era sbocciato. -accendersi
fiamma, una luce); illuminarsi d'un tratto (un ambiente). pascoli
luce); illuminarsi d'un tratto (un ambiente). pascoli, 443:
e. cecchi, 2-36: a un tratto il cielo nero si rigava di fuochi
grandi rose d'oro, riempiendo d'un pulviscolo radioso lo scheletro aereo delle voliere
delle voliere. venditti, 1-57: un fanale / sboccia nell'ombra violetta.
violetta. montale, 1-01: sbocciava un razzo su lo stelo, fioco /
sboccia. guglielminetti, 1-7: come un razzo in ciel notturno ogni ora /
ciel notturno ogni ora / mi sboccia un riso di seduzioni. bernari, 3-39:
sbocciavano dall'acqua cheta. -emergere da un vaso (un mazzo di fiori).
cheta. -emergere da un vaso (un mazzo di fiori). malaparte,
malaparte, 7-424: sulla sua scrivania un mazzo di rose sbocciava da un vaso
scrivania un mazzo di rose sbocciava da un vaso di cristallo. 6.
improvviso e per lo più gradevole (un suono, una voce, un rumore)
gradevole (un suono, una voce, un rumore). linati, 16-51:
). linati, 16-51: era un canto vocale, dolcissimo, vellutato,
apparecchio telefonico] era come quella d'un bimbo che parlasse sollevandosi sulla punta dei
, a forgiarsi, a modellarsi (un materiale plastico o il marmo usato per
da sé sbocciava, rorido, ad un tratto, / dalla tonda boccia. bacchetti
egli recasse nell'opera la cupidigia di un animo carnale. -completarsi nella forma
imprigionata. / ella era chiusa in un buio convento / perché sbocciava più bella
convento / perché sbocciava più bella d'un fiore / e dava ombra alla sua madre
in una bellezza inattesa, che appariva davvero un miracolo della felicità. -manifestarsi
forma o un'opera d'arte, un movimento culturale, una moda);
o conoscitivo, da un'ideologia, da un concetto. genovesi, 77
l'innocenza sbocciò con la fragranza di un fiore. 11. manifestarsi,
presentarsi nella mente o nell'animo (un sentimento, un pensiero, un ricordo,
o nell'animo (un sentimento, un pensiero, un ricordo, un desiderio
(un sentimento, un pensiero, un ricordo, un desiderio, un'aspirazione
, un pensiero, un ricordo, un desiderio, un'aspirazione). poerio
quell'affetto era sbocciato nell'animo suo d'un tratto. calandra, 3-78: sentii
tratto. calandra, 3-78: sentii un ricordo sbocciar come un profumo nel cervello
, 3-78: sentii un ricordo sbocciar come un profumo nel cervello. pirandello, 8-627
che dio allora fece sbocciare la carità, un reciproco bisogno d'aiuto e di conforto
10-141: è sbocciato quest'odio come un vivido amore / dolorando. pratolini,
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da boccio (v.)
. che si è schiuso dal bocciolo (un fiore). salvini, 39-iv-205:
sp., io (167): un fiore appena sbocciato s'abbandona mollemente al
per simil. che si è schiuso (un uovo); uscito dal guscio o
dall'involucro chetinoso dopo la muta (un uccello, un rettile, un insetto)
dopo la muta (un uccello, un rettile, un insetto). f
muta (un uccello, un rettile, un insetto). f. f.
a sbuffo, rigonfio (la manica di un vestito). gatto, 1-164:
si è formato, affermato, diffuso (un modo di vita, un atteggiamento culturale
diffuso (un modo di vita, un atteggiamento culturale, un genere letterario).
di vita, un atteggiamento culturale, un genere letterario). mazzini, 1-35
le più ingenue e precise manifestazioni di un naturalismo di razza, sbocciato col culto del
, fisica e non, a meno che un giorno o poco più di quella disperata
non imprimesse su tutti, anche su un genio cfimminente sbocciatura, quel marchio bestiale
toscano e col 'petrarchino'e sboccievole con un 'sì a fé', con un 'giuro a
con un 'sì a fé', con un 'giuro a dio'e con un 'bacio la
, con un 'giuro a dio'e con un 'bacio la mano', li pare d'
: il primo sboccio delle foglioline è un divampare di fiammelle verdi. -in pieno
. vampa di luce, fiammata (di un fuoco d'artificio o del colpo di
, v-2-480: uno sboccio di razzi, un ticchettìo di lucenti ammicchi, un'ondata
v-2-445: l'assoluto di lina è un poco il mio. essa concepisce questo sentimento
dell'amicizia resa perfetta e totale da un pieno sboccio dei sensi. e. cecchi
-nascita e primo sviluppo di un amore felice, di idee creative.
piena s'incanala e s'adagia in un alveo prestabilito, spesso le ostacola.
sta sulle mode e sugli spassi ed ha un procedere franco e vivace. =
sboccinolo). togliere a una pianta un certo numero di boccioli. =
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. da bocciolo (v.)
plur. -chi). l'immettersi di un corso d'acqua in un altro o
immettersi di un corso d'acqua in un altro o in un bacino; lo sfociare
corso d'acqua in un altro o in un bacino; lo sfociare in mare di
bacino; lo sfociare in mare di un fiume. -anche: il punto in cui
b. davanzali, i-294: apparecchiò un convito allo sbocco dell'acqua. guglielmini
di pochi anni... si fermavano un momento a far pipì, in atteggiamenti
viste. pavese, 7-116: c'era un viale di platani allo sbocco del ponte
allo sbocco della valle, era illuminata da un chiarore d'alba. pratesi, 5-289
sbocco d'una gola deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido
deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro
tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro. montale,
, 360: a garibaldi sarebbe rimasto un altro campo più vasto e importante d'a
alpini. -accesso al mare di un territorio; la zona costiera che lo
riservetta, qualche passo più in là un camminamento di sbocco verso i reticolati.
d'improvviso feriti. -limite di un bosco. stampa periodica milanese, i-210
sbocco della foresta. -vomitorio di un teatro romano. gianelli, iii-122:
morì il zendrini... da un polipo, ne'sintomi di enfiatura universale,
che la sanità ne'mortali è appiccata ad un fragilissimo filo. pellico, 2-221:
avuti da lodovico, questi si trova un po'meglio. betteioni, iv-61: verso
. betteioni, iv-61: verso il tocco un assalto di tosse e uno sbocco di
monelli, 1-150: il secondo ha un colpo di tosse, poi incomincia dolcemente
6. scarico delle acque in eccesso da un bacino, da un corso d'acqua
in eccesso da un bacino, da un corso d'acqua; il canale che consente
anch'io l'ho detto che tu sei un buffone », / risponde il re
-bocca del tubo di scarico di un impianto igienico. soldati, 2-218:
il riversarsi di una massa di persone in un luogo, in partic. di truppe
-anche: mercato che assorbe la produzione di un dato settore o i prodotti di un
un dato settore o i prodotti di un dato paese. mazzini, 62-311:
vitale. -esportazione di merci da un paese. il monitore fiorentino, lv-197
... lo sbocco delle produzioni di un gran numero di altre aziende meccaniche operanti
campo privato. -mercato di un prodotto letterario. guerrini, 2-163:
il suo sbocco. -conclusione di un processo storico; risultato di un'attività
espressione di sentimenti e di idee di un artista; manifestazione della sua creatività.
, con valore intens., e da un denom. da boccone (v.
riscaldò. 2. infiammazione di un organo; sensazione di bruciore che ne
l'imperversare di una guerra o di un combattimento. -anche: il raggiungimento della
spegnere l'ardore di una passione o di un ideale. guerrazzi, 1-836: la
. intr. placarsi (una persona, un popolo). guerrazzi, 1-895:
, con valore privat., e da un denom. da bollente (v
disus. esporre una questione, proferire un discorso, una sentenza, talvolta facendo
hanno a capitare. 2. compulsare un codice o un repertorio di leggi estrapolando
. 2. compulsare un codice o un repertorio di leggi estrapolando parti di esso
fu. 3. riduzione di un esercito in brandelli. g. sansa
vh'333: s'io fossi stato un asino d'oro, può esser che mi
in bocca / e far la gola come un saliscendo: / sbocconcellando intanto, il
3. sbrecciare, scheggiare la superficie di un corpo o un oggetto (in partic
scheggiare la superficie di un corpo o un oggetto (in partic. l'orlo di
[s. v.]: 'sbocconcellare un piatto o altro vaso': romperne un
un piatto o altro vaso': romperne un pezzetto da qualche parte, non molto
di bronzo contro lo spigolo e sbocconcellato un mattone. 4. figur.
la gloria. 5. dividere un testo in parti o brani. papini
. imitare aspetti ed elementi particolari di un autore. mazzini, 21-14: i
a poco una somma di denaro, un patrimonio. guerrazzi, 1-615: la
con valore intens., e da un denom. da bocconcello, dimin.
dei quali dorme, tenendo stretto in mano un pezzo di pane sbocconcellato. moretti,
fame, / quando la mente segue un suo pensiero. bernari, 6-273: staccò
: staccò le dita dai tasti appena un attimo, il tempo di sollevare il
di sollevare il voluminoso incartamento per disseppellire un panino sbocconcellato. -becchettato.
2. sbeccato, scheggiato (un recipiente, una stoviglia). alfieri
parzialmente crollato (un'opera muraria, un edificio, una statua). verga
di calcistruzzo sbocconcellate. cicognani, 6-223: un busto sbocconcellato d'un personaggio mediceo sopra
, 6-223: un busto sbocconcellato d'un personaggio mediceo sopra una porta a capo
in piccole parti (una nazione, un territorio). nievo, 715:
piccole parti di una nazione o di un territorio. guerrazzi, 4-1-47: io
con valore intens., e da un denom. da bocconcino (v.)
che sbofonchia (anche con riferimento a un atteggiamento). l. bellini
, / poi te le stiappia con un albagìa / sì pettoruta, sbufonchiante e
e tronfia, / ch'e'par un pollo d'india quand'e'gonfia.
di separazione o allontanamento, e da un denom. da bolgetta, dimin. di
. ($bòlgio). cadere male (un abito). tommaseo [s
e faccia sacco. cotesto soprabito vi sbolgia un po'sul davanti; bisogna ritirarlo.
, con valore intens., e da un denom. da bolgia (v.
(il giro della boxe) gli trovò un avversario di comodo, un umile e
gli trovò un avversario di comodo, un umile e sbolinato italiano, per giunta sordomuto
tra le lavagne bianche stratificate su di un bancone di argilla compatta, l'acqua gemeva
. figur. manifestarsi con grande vigore (un modo artistico, pittorico).
privativo o intens., e da un denom. da bolla1 (v.)
togliere i bolli, i sigilli a un documento ufficiale o a una lettera.
(ant. sboglientante). che emana un intenso calore. bibbia volgar.
proprio del periodo più caldo dell'anno (un segno zodiacale). crescenzi volgar
del nocchiere], la qual guarda d'un alto monticello lo stretto e sboglientante mare
sbollento). immergere per breve tempo un cibo (in partic. frutta o verdura
partic. frutta o verdura) o un animale macellato in acqua bollente, in
boni, 191: sbollentate a parte un cavolo piuttosto piccolo, passatene le foglie in
la particella pronom. diventare bollente (un corso d'acqua). simintendi,
taglia. 6. accendersi di un sentimento o di una passione vivi e
ex-, con valore intens. e da un denom. da bollente (v.
per breve tempo in acqua bollente (un cibo). g. vialardi
aggiungete 6 decagrammi di butirro fresco, un po'di prezzemolo trito fino sboglientato e sgocciolato
. viani, 10-307: il mio è un buon partito: ho del mio,
scalciati. 2. bollente (un liquido). combattimento di orlando e
, sbollisci). smettere di bollire (un liquido). tommaseo [
, venire meno (una sensazione, un sentimento, l'ira, lo sdegno,
: si sentì sbollire la collera in un attimo. stuparich, i-51: tutti i
miei entusiasmi guerrieri sbollivano: invece d'un capitano orgoglioso mi sentivo l'animo d'
capitano orgoglioso mi sentivo l'animo d'un vagabondo in cerca d'un asilo che
l'animo d'un vagabondo in cerca d'un asilo che non trova. tornasi di
è stata quella di trasferire immediatamente in un altro posto questa guardia minacciata per fare
3. tr. far diminuire, mitigare un sentimento, uno stato d'animo,
e di sbollire i propri entusiasmi con un brindisi poetico. bacchelli, 2-xix-386: questo
. moravia, xii-196: tutto ad un tratto mi balenò un'interpretazione plausibile del
2. di scarsissima capacità (un poeta). arpino, 19-56:
circa ventidue ore, era preso in un pensiero molesto: sbolognare alla prima occasione
una città o di una fortificazione con un ariete. - per estens.: assediare
piazza non era in tutto oppugnata per un rivellino che contendea il passo. che
fece? lo sbolzonò tanto che v'aperse un gran sberleffe.
moschetto, e fa'divario / da un disutil messo al commissario: / bisogna altro
mai può farsi affronto / maggiore ad un che il ricettarlo in casa / e
), intr. ant. effettuare un bombardamento. sanudo, xiv-151: e1
porte aperte. 2. provocare un grande fragore (uno spettacolo pirotecnico,
uno spettacolo pirotecnico, lo scatenarsi di un temporale). -anche sostant.
. 4. tr. colpire un obiettivo col tiro delle artiglierie; bombardare
, in tal modo che la sbumbardaro un dì et una nocte. aretino,
, con valore intens., e da un denom. da bomba1 (v.
sbòmichi). letter. effondersi (un odore). pirandello, 7-559:
fai, che sbonzoli? / -ho trainato un asin pien ai cose, / de
6. creparsi, fendersi, aprirsi (un muro). b. davanzati,
ne volle più; e vennegli in un tratto tanta rabbia e tanta stizza che.
, con valore intens., e da un denom. da bónzola, var.
. ant. affetto da ernia (un animale). dino da firenze [
. ant. privato del borace (un pezzo d'argenteria durante la lavorazione).
, con valore privat., e da un denom. da borchia (v.
(sbordo). eliminare l'orlo di un abito, di una tenda, di
2. intr. traboccare da un recipiente (un liquido); straripare
. intr. traboccare da un recipiente (un liquido); straripare (un corso
(un liquido); straripare (un corso d'acqua). 3.
acqua). 3. sporgere oltre un bordo. = comp. dal pref
. sbordatura, sf. porzione di un oggetto che fuoriesce da un orlo.
porzione di un oggetto che fuoriesce da un orlo. -in partic.: parte di
2. praticare la prostituzione in un postribolo (anche con riferimento a personificazioni
di londra. pavese, i-164: ora un uomo qualunque, ora un giovane,
: ora un uomo qualunque, ora un giovane, ora un gnippetto di soldati
uomo qualunque, ora un giovane, ora un gnippetto di soldati e di sbordellatori chiassosi
e infanga le città storiche, sono un etrusco de'tempi di tarconte, un trecentista
sono un etrusco de'tempi di tarconte, un trecentista de'tempi di dante.
, con valore intens., e da un denom. da bordone? (v
con valore detrattivo-priva- tivo, e da un denom. da borghese (v.)
ant. spingere la vista avanti in un luogo oscuro. castelvetro, 131:
. schiocco eseguito tendendo la guancia con un dito posto all'interno della bocca e
a andare a marino: è però un miracolo che la malattia no v'abbia fatta
iersera. verga, 7-360: se un povero diavolo... piglia una sbornia
esaltazione, entusiasmo e fervore momentanei per un ideale politico e civile o per una
ai una millantata sbornia d'amore in un postribolo greco. -senso di stordimento
una dormita passa, e non compare neanche un po'di peso alla testa ».
da sborniare1, il quale potrebbe essere un prestito dal fr. ivrogner con raccostamento
3. rendere meno doloroso e opprimente un sogno, un pensiero, un ricordo
meno doloroso e opprimente un sogno, un pensiero, un ricordo. govoni,
opprimente un sogno, un pensiero, un ricordo. govoni, 9-381: chi
.]: 'sborniare': scorgere, distinguere un oggetto. dell'uso familiare. 'senza
-recipr. nieri, 41: un uomo, andando a caccia col suo schioppo
in sulle spalle, s'incontrò con un lupo. tostoché si furono sborniati,
, con valore intens., e da un denom. da bornio1 (v.
un'altra topolino che non c'entrava un fischio. sborniatura, sf.
. libera ma nifestazione di un sentimento o di uno stato d'animo.
sbórro). traboccare, straripare (un corso d'acqua). - anche:
: 'borra'altro non è che un luogo pantanoso, dove si ramano acque
legno facciam stecche. -fuoriuscire (un umore). soderini, iii-215:
l'umor concorra / per volerlo in un tratto poi sbarrare, / ché quella cosa
girolamo leopardi, 2-86: bisogna qualche volta un po'sborrare, / ma veggio tanto
poter riparare. -confessare senza alcuna reticenza un reato, vuotare il sacco.
creativa. allegri, 207: in un tratto venendomene la fizima straordinaria, è
5. rovinarsi, deteriorarsi (un oggetto). p. m.
. tr. far defluire l'acqua attraverso un argine o una chiusa. zonca
dimandati sborradori. 8. allagare un terreno (le acque piovane).
, manifestare con scritti o con parole un sentimento, una preoccupazione, un tormento
parole un sentimento, una preoccupazione, un tormento interiore rimasti a lungo inespressi;
darti uno uomo, et hoti dato un vii pezzo di legno ». beolco,
ora / sborra il furore che non dura un passo. parabosco, 1-53: qualche
veleno. -smascherare gli aspetti deteriori di un ambiente. aretino, 10-58: io
13. sfogare la passione amorosa; soddisfare un capriccio. schioppi, 34:
di separazione o allontanamento, e da un denom. da borra1 (v.)
bene e bene poi attorno impeciandolo, un legno voto di lunghezza di due
di lunghezza di due braccia, con un vaso accomodatovi in cima della medesima
capacità creativa (la vena poetica di un artista). caro, 11-143
uscito fuori in modo brusco e inaspettato (un insieme di persone). c
veduto in una sola città sborrata fuori in un tratto ciurma sì grande di calvinisti.
sm. disus. canale di scolo di un bacino o di un corso d'acqua
di scolo di un bacino o di un corso d'acqua, dotato solitamente di
corso d'acqua, dotato solitamente di un sistema di chiuse e atto a impedire le
nella parete del canale di alimentazione di un mulino idraulico e fornita di cataratta per
, con valore intens., e da un denom. da borra1 (v.
admirazione di quelli che considerano che in un così picciol luogo si asconda e dispaia una
innn damò / che te no me daissi un po'di
queste altre do feste, a prender un poco di sboro. = deverb
§borsacchisci). tose. sbocciare (un fiore). gargiolli, 224
gargiolli, 224: noi diciamo 'sborsacchire'd'un fiore che spunta dal bottone o borsa
di separazione o allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.)
per li quali si disse che vendette un cavalierato, si riconciliò meco per mezo
lo scandalo, appena evitato pubblicamente attraverso un certo sborsamento di franchi svizzeri,.
o di metalli preziosi) per ottenere un oggetto, una merce o un servizio,
ottenere un oggetto, una merce o un servizio, un'opera, un lavoro
o un servizio, un'opera, un lavoro, per partecipare a un'impresa,
danni arrecati a qualcuno, per fare un prestito, per saldare un debito o
per fare un prestito, per saldare un debito o compiere un'opera di beneficenza
una tassa o una multa; spendere un determinato prezzo (e il termine indica
dalla borsa o dalla tasca); erogare un salario, una rendita, una dote
qualonque sborsava cento lire, si dicessi avere un luogo su la compera; e chi
c. gozzi, 1-114: egli volea un prezzo, le comperatrici sborsarne un altro
volea un prezzo, le comperatrici sborsarne un altro. alfieri, xiv-2-11: ho dato
frutta e vino senza riuscirmi di sborzare un centesimo. brignetti, 10-142: non ho
fanti. berni, 76: un papato composto di rispetti, / di considerazioni
tutta in pezzi da dodici tari, l'un sull'altro.. ha le mani
provvedere qualcuno dei mezzi di sostentamento (un lavoro, una professione). n
una perdita, in una rinuncia, in un sacrificio, nella sopportazione di dolori e
e sofferenze) per l'acquisizione di un bene morale 0 per il raggiungimento della
per il raggiungimento della perfezione o di un vantaggio spirituale o del perdono divino.
cuore di rispondere con sì esecrande voci ad un dio che tanto ha patito per me
me, che per la mia salute sopra un patibolo ha sborsata sino l'ultima stilla
suoi creditori. -patire le conseguenze di un errore, di un atto o di
-patire le conseguenze di un errore, di un atto o di un comportamento incauto,
errore, di un atto o di un comportamento incauto, da cui sono derivati
e presto o tardi ce ne fa sborsare un caro e doloroso prezzo; e soltanto
de'contenti. 4. comporre un gran numero di versi (e ha valore
, v-618: il conti, ch'avea un cervellone in contanti, era così pronto
di separazione o allontanamento, e da un denom. da borsa1 (v.)
preziosi); corrisposto, erogato (un salario, una dote).
annodano ritenuto amore e danaruzzo sborsato in un gioco di armoniosissima grazia.
una somma di denaro; corresponsione di un salario. sanudo, lii-446: il
scritto da roma che sono inviati in pesaro un paro di forzieri miei. di grazia
, xii-1-12: egli aveva promesso di fare un gagliardo sborso col ritratto di certi vini
stanza e ritorno oltre allo sborso per un molto degno onorario. goldoni, iii-485
, 1-iii-207: il signor pietro vergoli un giorno aveva voluto bonificare [la vailazza
debitore di una determinata somma o per un certo impegno. f. argelati,
perdita, in una rinuncia, in un sacrificio, nel patimento di dolori e sofferenze
e sofferenze) per l'acquisto di un bene morale, per il raggiungimento della
gli uomini dall'unghie di satanasso con un cenno della sua potenza. non però
. 3. manifestazione esteriore di un sentimento, di un moto dell'animo
manifestazione esteriore di un sentimento, di un moto dell'animo. loredano, 1-195
, che finalmente altro non sono che un naturale sborso di tenerezze col quale gli
maddalena, la quale incontrò di avere offeso un signore così amorevole che con un atto
offeso un signore così amorevole che con un atto d'umiliazione si placa e con
di poche parole e la consegna d'un principato sempiterno, vo sospettando che alla
... eccoti or tra gli altri un altro sborso di piccoli denari, che
). disus. estirpare da un terreno ogni sorta di vegetazione spontanea
convertito in quei giorni alla fede un pover uomo,... e
ordine dopo la orazione di sboscare un pezzo di terra su la riva del lago
riva del lago per far guivi un orto. a. cattaneo, i-335:
cresino... si compero un picciol campo, lo sboscò dalle spine che
l'in- grombavano e, avuto un anno di buon raccolto, si com
raccolto, si com però un altro boccon di terra abbandonata, e poi
altro boccon di terra abbandonata, e poi un altro, fin a farsi una
difetti, imperfezioni o ostacoli per raggiungere un determinato scopo. g. p.
. con la particella pronom. uscire da un bosco venendo allo scoperto. fenoglio
4-330: johnny gli fece cenno, poi un fischio e quello si sboscò, con
, con valore privat., e da un denom. da bosco (v.
e sm. ant. che disbosca un terreno. garzoni, 1-751:
l'ascolta gli fa nel suo magone un mal servis. = inf. sostant
mandare, far arrivare qualcosa (imprimendo un moto dall'alto verso il basso)
: si dice nel pistoiese quando in un campo l'acqua piovana, non avendo corso
, i-407: se l'acqua avesse un empito da cascare in basso (senza ritegno
allontana mento, e da un denom. da botro'(v.)
prodotta dallo scolo delle acque in un terreno o da un torrente.
acque in un terreno o da un torrente. tramater [s.
'sbrotatura': gran corrosione fatta da un torrente o da un botro nelle sue ripe
fatta da un torrente o da un botro nelle sue ripe e nel suo fondo
/ di sbottar, di sgorgar di vino un fluvio. viani, 19-37: avevano
. agitare, far girare all'interno di un recipiente. messisburgo, 114: pigliarai
recipiente. messisburgo, 114: pigliarai un terzo di latte e due terzi di
, spesso con violenza e risentimento, un sentimento o un'emozione intensa a lungo
fanno dubitar forte. viani, 19-221: un altro accattarotto..., entrato
4. intr. sgorgare (un liquido). buzzati, i-795:
. buzzati, i-795: si udì un crac e la manopola girò a vuoto
sbotta fuori dalla giacca e vola come un enorme pallone rosso sul golfo di rapallo.
rapallo. -uscire in massa da un ambiente chiuso, sciamare (un gran
da un ambiente chiuso, sciamare (un gran numero di persone). dossi
di colpo per sfogarsi o per esprimere un pensiero o un sentimento o un'emozione
sfogarsi o per esprimere un pensiero o un sentimento o un'emozione intensa e a
. e. cecchi, 13-156: un poeta che sbotta tutto dentro la vita
vita è perduto o non è mai stato un poeta: un poeta distanzia, oggettiva
o non è mai stato un poeta: un poeta distanzia, oggettiva la vita,
le tremò allorché il telefono sbottò a un solo minuto dalla mezzanotte.
, che indica allontanamento, e da un denom. da botte1 (v.)
agg. scritto di getto, con un linguaggio immediato. c. e
, con valore privat., e da un denom. da bottiglia (v.
di vomito. savinio, 27-220: un rauco sbotto di vomito salì su dal
di risa. angioletti, 182: un pagliaccio, dovendo sostenere la parte dell'
dovendo sostenere la parte dell'impassibile durante un dialogo bislacco, si lasciava invece sfuggire
tr. (sbottono). aprire un indumento o una parte, un accessorio,
aprire un indumento o una parte, un accessorio, una calzatura, sfilando il
gancio, o staccando le due parti di un bottone automatico. plutarco volgar
inginocchiato nanti il fanciullo e, presentandogli un bacinetto di maiolica, portar l'altra
9-205: mi devi aiutare anche per alzare un bicchiere. comincia con lo spogliarmi.
per lo più ostentatamente e impulsivamente, un sentimento, un'opinione, una volontà
con cui ti sbottoni », disse un altro. arpino, 13-124: ci abbiamo
è ora. -risolvere, spiegare un mistero. barilli, 9-271: vogliamo
sbottonarsi da sé i pantaloni: essere un inetto, non saper fare nulla.
: pareva, ai prima veduta, un bozzone moscio che non fosse capace di sbottonarsi
per i suoi campi ragionativi ti scappava fuori un altro uomo. = comp.
, con valore privat., e da un denom. da bottone (v.
, con valore intens., e da un denom. da bottone, n.
, agg. aperto, slacciato (un indumento o un accessorio a cui sono
aperto, slacciato (un indumento o un accessorio a cui sono stati sfilati i
verga, 7-545: di lui le rimase un bel ritratto in fotografia, formato gabinetto
colla bocca sorridente, la pelliccia sbottonata, un mazzetto di ciondoli sul ventre. moravia
sbottonate. 2. che indossa un indumento con i bottoni sfilati fuori dalle
modestia, appena sbottonato, eccoti aprirsi un uscio appresso di me e uscire da
spregiudicato o, anche, licenzioso (un modo di parlare o di comportarsi).
che inumanità d'uomo, che fierezza di un sposo procurare che una moglie si vegga
nei tribunali e uccisa dalla mannaia di un boia. sbottonatura, sf.
sf. lo sbottonare o lo sbottonarsi un indumento. -anche: apertura fra i lembi
apertura fra i lembi non allacciati di un indumento. carena, 2-32:
a parlare, atteggiando la bocca a un ghigno di compiacimento per la sua loquela
sapeva mai se, anche quando taceva un complimento, sbottoneggiasse a suo modo.
. davanzati, ii-379: due preti, un loro famiglio e un frate, che
: due preti, un loro famiglio e un frate, che sbottoneggiarono di questa podestà
, con valore privat., e da un denom. da bozzacchio1 (v.
. (sbozzo). sgrossare un materiale grezzo (pietra, marmo, legno
opera plastica. -anche: produrre un manufatto semilavorato. marino, 1-1-80
, dandole la prima forma che in un secondo tempo sarà completata e perfezionata.
alla luce. lessona, 2-365: un oscuro manovale imparava a sbozzare sulla pietra
sta sbozzando una statua, raffaello dipinge un quadro,... e ognuno s'
all'opera. pratolmi, 4-86: un giorno mi ero allontanato da loro parenti
da loro parenti incuriosito al lavoro di un marmista che sbozzava una croce.
ne andava col toccalapis nelle tasche e con un libriccino, e di quanti bei visi
ne abbiano dieci geni a sbozzare un omaggio a dio in quel povero vaticano.
per estens. fabbricare in modo rudimentale un oggetto. capuana, 1-ii-207: mastro
in momento, te la stira lunga in un albero o ne sbozza il fucinato d'
albero o ne sbozza il fucinato d'un pignone. -tracciare (una strada
/ sbozzando qua l'arco massiccio d'un ponte. 4. figur.
stesura, provvisoria e incompleta, di un discorso, di un'opera letteraria,
punti fondamentali di una questione, di un progetto. romoli, 6: avendo
resta a dire che vi convien di avere un sollecito e prattico credenziere. tesauro,
siri, ii-811: aveva fatto sbozzare un editto nell'idioma italiano a più chiara intelligenza
156: voglio ridurre la faccenda ad un libro e l'ho già sbozzato.
promessi', male ci si difende da un pensiero ingenuo e grosso: che manzoni
e grosso: che manzoni aveva sbozzato un romanzo anche più grande di quello che
che virgilio ed orazio resero sì elegante un secolo dopo. -descrivere rapidamente e
a sbozzartele. 5. accennare un sorriso, un movimento. cantoni,
5. accennare un sorriso, un movimento. cantoni, 537: tita
bettini, 1-274: impallidì, e sbozzò un penoso sorriso, mentre con uno strappo
mene, le àncore o altre manovre con un tipo di cavo chiamato bozza.
, 1-12-52: v'era dopo costoro un giovinetto / più d'ogni altro feroce e
una statua sbozzata in creta, cui un rozzo fattore dell'artefice copre, da
artefice copre, da testa, con un umido panno. sveno, 2-427: quel
1144: uno degli 'schiavi'michelangioleschi, un di quei quattro che il titano lasciò
serenissimo gran duca di toscana si vede un quadro che rappresenta la caduta di fetonte
sbozzata, dimostra però la straordinaria sufficienza di un tal maestro. paolieri, 97:
picciole, ma di marmo tutto d'un pezzo;... però non son
imperfetta e provvisoria (una lezione, un documento, un romanzo, ecc.
provvisoria (una lezione, un documento, un romanzo, ecc.).
. c. arrighi, 318: un secondo romanzo che tengo già bello e
in modo o in forma essenziale (un affare, una trattativa). tesauro
trattativa). tesauro, 2-247: un negozio incominciato si chiama 'sbozzato'.
. -ideato in forma primitiva (un metro). carducci, iii-11-322:
egli ebbe accorgimento di vero artista pigliando un metro dal popolo per averlo vitale e
tesauro, 3-557: con orrenda solennità deposero un papa già creato a genio loro per
papa già creato a genio loro per idolatrare un antipapa sbozzato a genio di ottone.
, legno, ecc.) con un lavoro di sgrossatura prima di passarla all'artista
a pian terreno, che davano in un orticello affidato alle cure amorose di donna piera
la sua stessa preghiera era increspata da un sospetto di gelosia. -per estens
addetto alla sbozzatura dei lingotti metallici in un treno di laminazione. 4. nell'
ritaglia a mano, per mezzo di un trincetto, le suole e 1 tacchi
reversibile universale con tavola di 3 m, un treno finitore continuo per la produzione di
tr. figur. individuare il nucleo di un problema o di un argomento liberandolo dagli
il nucleo di un problema o di un argomento liberandolo dagli elementi che ne impediscono
, che indica allontanamento, e da un denom. da bozzolo1 (v.)
una zizzola! / a cento a un tratto e bracci e gambe sbozzola.
, con valore intens., e da un denom. da bozzolo2 (v.
guardavo le pecore, e quando fui un poco sbozzolata, la mi'mamma volle mettermi
nieri, 375: ah! se fossero un po'tutti sbozzolati e tutti belli e
sbozzolato2, agg. ant. sciolto (un terreno). soderini, iii-454:
quale si dà la prima forma a un blocco di materiale greggio (legno,
imperfetta, di uno scritto, di un trattato. marino, xii-54: la
volesse imprenderlo. cassieri, 11-148: un milione e passa di abbonati tra veglia
veglia e sonno sono pronti ad alternare un sorso di caffè con la disamina di
può dir ch'elle sieno altro che un dirozzamento o sbozzatura con qualche buona attitudine
termine. papini, 39-64: siamo un paese di sbozzature: si tenta ogni
2-iv-1959], 38: la sbozzatura di un diamante grezzo, la sfaccettatura, la
, con valore privat., e da un denom. da bozzima (v.
) a ferro tondo ci serve quando un vuole portar via la grossezza del legno.
, 5-648: quasi nel centro, un pozzo, / sul cui marmoreo fianco /
, attrito e stanco, / d'un rilievo lo sbozzo. bacchelli, 2-xxv-
estens. ipotesi, proposta, traccia di un progetto, di una ricerca, di
progetto, di una ricerca, di un accordo, ecc., formulata in
.. vi è anche lo sbozzo di un progetto per migliorare il porto di napoli
vedrò l'iscrizione e gliene manderò copia. un prete, dopo varie diligenze a tenore
de'quali dogmi paiono uno sbozzo e un avanzo di dottrina cristiana una volta seminatavi
fecero. -breve accenno a un argomento. fr. morelli, 108
all'altra vita, ma anche a dare un attestato che ho trapassato questa come uomo
picciol saggio, qual non è ch'un semplice sbozzo di questa gran principessa.
panni per vestire il morto, trovarono un inserviente che li aspettava, sbracalato col
calzoni); sformato, sciatto (un abito). bartolini, 113:
, con valore detrattivo, e da un deriv. da braca (v.)
, lasciato cadere no alle ginocchia (un indumento). pasolini, 1-43:
scostumati, a risa sguaiate, a un linguaggio triviale; accentuata scompostezza. -anche
impropri de le figure. or mirate un poco quali sbracamenti fanno i santi davanti
i santi davanti al salvatore; guardate un poco che gesti sconvenevoli a'beati manzi
13-305: l'uso di parole oscene in un discorso pubblico... sta a
sembra che il risultato di solito sia un adeguamento allo sbracaménto generale, e non
adeguamento allo sbracaménto generale, e non un approfondimento e uno svelamento di verità.
quaglia ghiandaia allo struzzo camelo. c'è un momento di sbragaménto, all'arrivo di
evasione. ma qui il discorso è un altro: qui si tende a configurare quasi
grazzini, 409: io vi teneva prima un ciurmadore, / or v'ho per
il monginevra. 2. liberare un oggetto, un collo, ecc.,
2. liberare un oggetto, un collo, ecc., dai legami
sì santo che non si gli sbrachi come un satiro. allegri, 182: boschereccia
proceduta dal non avere io mai trovato un verbo che equivalga allo 'sbracarsi'ch'
detto in assemblea: « non cederemo di un metro, le linee del piave sono
-lasciarsi andare ad atteggiamenti scomposti o a un linguaggio sguaiato, non mantenendo un contegno
o a un linguaggio sguaiato, non mantenendo un contegno dignitoso o la disciplina.
materno sfoggiato da tante donne mi sembra un pretesto per sbracarsi, abbandonarsi alla innata
: le giubbe sbottonate della disfatta, un elmo / ruzzolante tra 1 crateri, sugli
gini maciullati / facce su facce lungo un canale a ridosso di un muro /
facce lungo un canale a ridosso di un muro / un reparto in sfacelo che si
canale a ridosso di un muro / un reparto in sfacelo che si sbraca, se
in breve tempo dei propri argomenti con un loro capo e una coda...
. e soprattutto assegnando a ciascun bambino un tempo uguale, perché tutti prendano davvero
1-ii-1064: le feste più illustri sbracano a un certo punto nella spaghettata.
, con valore privat., e da un denom. da braca (v.
sbracataggine delle loro grosse strofe, non mai un galantuomo. 2. mancanza
adoprarsi con burbante mostra / vicino a un calderotto ed isbracato, / ove s'affina
-89: ognuno può qui andar, come un famiglio, / scalzo, sbracato e
, / scalzo, sbracato e con un camiciotto, / che ad ogni modo vi
/ che ad ogni modo vi parrebbe un giglio. verga, 7-180: almeno sottoterra
7-23: i due si videro così d'un tratto mescolati ad un esercito sbragato,
si videro così d'un tratto mescolati ad un esercito sbragato, scalzo.
pirandello, ii-2-1313: veste sbracato, un nero giacchet- tone a larghe falde e
colpi suoi nota la musa / ch'un certo bastian da sant'oreste, /
oneste: / ed egli tosto gli aggiustò un quadrello / nel foro a pel de
comparire per di dietro fra due candide brache un meleto sbracato e bestiale. d'annunzio
che gli ballava dalla grande ira, fece un gesto come per scagliarsi sul malaugurato visitatore
-scherz. tordo sbracato: giunto a un eccesso di frollatura. tommaseo [
, ii-5-96: come? dirà qualcheduno: un giudice il signor curcio? un giudice
: un giudice il signor curcio? un giudice? ed e sì disposto..
. 2. scomposto, sguaiato (un gesto, un'andatura, un atteggiamento
(un gesto, un'andatura, un atteggiamento). aretino, 20-201:
animo vada più a uno che a un altro, fingi mostrarlo coi segni, e
e insulse, può essere pericoloso per un individuo pletorico, certamente arteriosclerotico. calvino,
arteriosclerotico. calvino, 2-199: vide un guardiacaccia che passava, a mani in
attenuato, senza impegni e preoccupazioni (un modo di vivere). caro,
del michelaccio. -caotico, rumoroso (un locale). banti, 9-51:
sul sedile. -che usa un linguaggio scurrile, volgare. cicognani,
, rotta ad ogni turpitudine, in un ambiente di cinismo e di depravazione, per
cadenzati e magnifici, passare sul ritmo d'un andante sostenuto..., e
egli pensa che il teatro debba essere un onesto divertimento. onesto ma un po'
debba essere un onesto divertimento. onesto ma un po'grassoccio, libero senza essere sbracato
-che è caratterizzato o fa ricorso a un linguaggio grezzo, poco elegante e grossolano
'magna'. -oltremodo intenso, smodato (un desiderio). g. gozzi
accento ligure. -incontenibile (un impulso fisiologico). monti,
avveri)., come rafforz. di un agg.: grasso sbracato: grassissimo
. civinini, 7-204: lui era un omaccione sulla cinquantina, grasso sbracato,
, con la testa a pera, e un muso porcino sempre affocato dalle gran sbornie
. lanci, ij: -gli innamorati fanno un gran dolersi e rammaricarsi. -sì,
6-49: così alle donne, ed anco un punto più, come eziandio agli uomini
caldi mi fa maraviglia di vederlo sbraccettare un elefante. pratesi, 2-6: le
, con valore intens., e da un denom. da braccetto (v
a coprire bologna, piantandoci noi da un giorno all'altro. = nome
, per accingersi in partic. a un lavoro faticoso. poliziano,
. calvino, 1-138: ci fu un gran sbracciarsi di saluti da una
il bamboccio altrui fa sgambettare e sbracciare un arlecchino di cartapesta. viani, 19-141
per ottenere uno scopo, per raggiungere un risultato. ippolito olivetano, 4-i-136:
. parini, 486: ecco già l'un si mette / attorno a quel gran
fuoco e di gelo / si fa in un tempo, e non lo muove un
un tempo, e non lo muove un pelo. cantù, 3-247: contro di
pirandello, 12-107: si sbraccia a mettergli un po'd'ordine nella stanza, ed
essere condizionati e fazionati i capezzoli per un miglior suc- ciamento. de roberto,
di quella razza. -liberarsi di un ambiente ristretto e gretto per poter dimostrare
l'ingegno e l'arte / ci vuol un gran teatro e una gran parte.
sull'attenti a vederci passare senza battere un occhio.
7. arrotolare le maniche di un indumento. canti carnascialeschi, 1-212:
quale egli sbraccia con la pala ai francesi un flagello di virtù che non hanno mai
. o intens., e da un denom. da braccio1 (v.)
superi. sbracciatissimo). che indossa un indumento con le maniche corte o senza
: presentossi ad appollo nel tempo stesso un cuoco che, tutto sbracciato et anelante,
corte o rimboccate; senza maniche (un abito, una camicia, ecc.)
adolescente. pratolini, 10-334: ella indossava un vestito intero di lana leggera, verde
arà munta la mammella, / lasciato un po'posare il latte, il gaglio /
v.]: 'sbraccio': quando in un luogo non si ha lo spazio occorrente
del massimo allungamento del braccio snodabile di un dispositivo, di una macchina (come
, che indica allontanamento, e da un denom. da brachetta (v.)
fascio lo buttò su quel mucchio; un altro, con un mozzicone di pala
su quel mucchio; un altro, con un mozzicone di pala mezzo abbruciacchiato, sbracia
tozzetti, 2-138: non basta per ravvivare un annegato il solo calore esterno comunicato alla
più vivace ed euforica l'atmosfera di un ambiente. nievo, 234: dopoché
guerrazzi, ii-120: i nemici si sbraciarono un sacco di lodi. -riconoscere in
, 1-317: sbracia e spende come un cesare. giusti, 4-i-212: adesso sbraciano
, con valore intens., e da un denom. da brace (v.
ho stoppato, e non pavento / un tantino tantin le tue sbraciate. salvini,
tu hai da essere, se anco un nerone potè vantarsi sbraciatóre di libertà ai
con voce del nostro moderno popolo, d'un cotal greco sbracio si dovrebbe dar titolo
sanese e per traslato che non stimo un frullo e non ho punto in grazia il
, diffuso in una società o in un ambiente. c. mariotti [
disotterrato, / abbia fatto alla morte un cilecca, / si scuote. menzini,
la laurea no; meglio era dargli un sasso / nel capo o una pedata arcisolenne
: nel fertile contado lodigiano / vivea già un tempo un grasso, sbraculato, /
contado lodigiano / vivea già un tempo un grasso, sbraculato, / arcispensieratissimo piovano.
che fusse stato uno orlando et egli era un pecora! panigarola, 3-app. -n
, cv-m: 0 sono bene un vituperoso, se mentre il nostro rabì è
piccolomini, 2-13: -io era sopra un murello ad aspettar ch'ella passasse per
, venuti alle mani, cominciò l'un d'essi a bravar l'altro..
di averle bruciate. ci mise più d'un quarto d'ora a raccontare questa sbrasata
-lode sperticata. bernini, 1-8-54: un uomo tanto insigne e altrettanto servitor di
3. eccessivamente retorico e parolaio (un sistema di governo). l'
timbro familiare, è anche quando sbraitano un tantino, la loro voce è quella di
mamma i cui richiami e rimbrotti nascondono un tesoro di tenerezza per burberi che possono
a preferenza di tutti... fanno un perpetuo sbraitare contro le messe di chi
. pronunciare con tono concitato o risentito un discorso, una critica, una minaccia;
nino cominciò a sbraitare che forse era un disastro. calvino, 7-35: fu la
che era partita per ultima, a sbraitare un discorso più argomentato. -introduce
ecco il signor alberti a sbraitare come un onesto facchino: « va'là, birbante
la sorella. faldella, 1-51: a un certo punto un vecchio invasato si mise
, 1-51: a un certo punto un vecchio invasato si mise a sbraitare: «
, con valore intens., e da un probabile lat. volg. * bragitare
sbramare1, tr. appagare pienamente un desiderio, un'aspirazione, una curiosità
una curiosità, un'inclinazione naturale o un vizio, un impulso, una passione
un'inclinazione naturale o un vizio, un impulso, una passione intensa o la
chi ha una passione da sbramare e un proposito da raggiungere. viani, 19-157
. -procurare il pieno appagamento di un desiderio o di un impulso.
pieno appagamento di un desiderio o di un impulso. mamiani, 1-312: non
fame sempre nuova e intera. -saziare un animale con le proprie spoglie. l
o esaudito in un'aspirazione, in un desiderio, in una curiosità, in
desiderio, in una curiosità, in un impulso, in una passione. lancellotti
esaurirsi, estinguersi (una curiosità, un istinto, anche malvagio). bresciani
ex-, con valore privai, e da un deriv. dal fr. bran (
agg. soddisfatto, appagato in un desiderio, in una curiosità.
c. e. gadda, 11-205: un riso non interamente sbramato, cioè non
di pilatura del riso, costituito da un cilindro contenente due mole coassiali.
avveniva pubblicamente. -il divorare un cibo con avidità, in modo bestiale.
o divorare con ferocia una persona o un animale (una bestia feroce, anche
-per estens. dividere nei vari tagli un animale macellato (e ha valore enfatico
la moltitudine degli agnelli, onde in un subito se ne segarono, scorticarono,
e con valore enfatico, per indicare un odio profondo, un contrasto insanabile o
, per indicare un odio profondo, un contrasto insanabile o, anche, la
il padre, e ci si sbranerebbe l'un con l'altro! stuparich, 5-287
mezzo una donna e ci sbraneremo tutti un con l'altro come lupi affamati.
lupi affamati. 3. addentare un cibo con voracità. -anche asso!.
sbrodolano le corazze. 4. smembrare un territoio, uno stato; devastarlo con
tonda... e vi mettono un lungo stoppino e gi dànno fuoco e si
l'animo, il cuore), suscitandole un senso di angoscia o di ansia.
1-296: il cor mi sbrana 7 un dubbio orrendo. carducci, ii-9-197:
9. percorrere rapidamente, in un baleno (anche con riferimento a un
un baleno (anche con riferimento a un mezzo di trasporto). fenoglio,
il collo. 11. soffrire di un grande dolore. g. f.
con valore di allontanamento, e da un denom. da brano (v.)
); secondo alcuni, sarebbe invece un adattamento dal fr. ant. esbraoner,
, fatto a brani, divorato da un animale feroce o inferocito.
contro i loro compagni e ad ammazzarsi l'un l'altro. e. visconti,
gagliarde e divorati dalle zanne terribili d'un leone o d'una tigre. d'
per lo più in battaglia, o un animale in una battuta di caccia)
? pantera, 1-155: vedendosi in un istesso tempo quello sbranato, questo abbrusciato,
l'uno affogato e l'altro trafitto d'un archibugio. pisani, 154:
. pisani, 154: veggio un tersite imbelle, / che cimenti guerrieri
. per estens. lacerato, stracciato (un tessuto, un oggetto).
lacerato, stracciato (un tessuto, un oggetto). giulio strozzi, 9-50
armi e la sbranata insegna / ad un tronco d'un'edera le appese. padula
-staccato, strappato (una falda, un brandello). pratesi, 5-461:
mediante due strisce di tela, sbranate da un vecchio lenzuolo e passate dietro il collo
4. scavato, eroso (un monte). lineili, 1-14:
e sbranato il murtola infelice / nuotava un dì legger come una sarda e dicea.
equilibrio. foscolo, lv-307: se un uomo dotato del doppio genio di condurre
/ dobermann, non ne farei / un maestro di sbranatoli / un assassino.
ne farei / un maestro di sbranatoli / un assassino. 2. ladro, truffatore
titolate vecchiette inginocchiate dall'infanzia davanti a un ineffabile, inseparabile, sculettato bambino roseo
. divisione, allontanamento dei componenti di un gruppo, di un partito, di
dei componenti di un gruppo, di un partito, di un'alleanza; dispersione
, uno sbarbazzare di questi signoretti, un giunger d'improvviso per tutto, uno
improvviso per tutto, uno accennare in un loco e dare in un altro,
uno accennare in un loco e dare in un altro, e certi altri tratti che
uso in questo paese, stavano in un certo modo forsennati, aspettando una maggiore
, troncare, spezzare i rami di un albero. bandello, ii-1061: i
fatica i folti rami; / ma s'un ne sbranco, un altro il capo
; / ma s'un ne sbranco, un altro il capo estolle. bonarelli,
/ ambe le genti s'affrettaro a un tempo / quinci gli estinti a rintracciare
2. figur. estirpare completamente un pensiero, un sentimento, un'aspirazione
figur. estirpare completamente un pensiero, un sentimento, un'aspirazione. petrarca,
artificiale dello sviluppo dei rami superiori (un albero). 5. dipartirsi (
, con valore privat., e da un denom. da branca (v.
. far uscire, separare dal branco un animale; separare gli animali di un
un animale; separare gli animali di un branco. caro, i-290:
. allontanare o far appartare qualcuno da un gruppo; staccare uno stato da una
rinuccini e di conversazione andatisene a comperare un libro sciolto e de'moccoli, se ne
da morte sbrancarmi.;. trovare un determinato tipo di persona (con ore
stormo; disperdersi (una mandria, un branco). s s
7. separarsi o isolarsi da un gruppo di persone o da qualcuno,
; disperdersi, sparpagliarsi o sbandarsi (un gruppo di persone o una formazione armata
come morti. onufrio, 16: un brutto autunno, che gli affaracci andavano
massimo, sperando di avere per principe un tito. 8. prov.
con valore di allontanamento, e da un denom. da branco (v.)
o separato dal branco, dallo stormo (un animale); sparpagliato (un gregge
(un animale); sparpagliato (un gregge). buonarroti il giovane
lagrime non più che col fischio d'un avviso! carrer, 2-72: 1
alla testa di questa greggia sbrancata v'avea un angelo del signore, l'abate di
i-4-134: il crispi da principio parve un cospiratore un po'sbrancato. 2
il crispi da principio parve un cospiratore un po'sbrancato. 2. per
2. per estens. disperso (un esercito, un corpo militare);
per estens. disperso (un esercito, un corpo militare); separato dalla propria
); separato dalla propria unità militare (un soldato). nannini [ammiano
un'armata navale, non tutta in un corpo, ma sbrancata a pochi legni insieme
a pochi legni insieme. -smarcato (un giocatore, nel gioco del calcio).
disgregato, disunito alfintemo o rispetto a un centro politico (un popolo, una nazione
o rispetto a un centro politico (un popolo, una nazione). cesari
forma di governo. manzoni, iv-317: un popolo che, anche inerme, sbrancato
e ora collegati e ben fermi in un corpo di monarchia, con un sol
fermi in un corpo di monarchia, con un sol capo e una sola mente assistente
sbrancatura, sf. l'acquisire un maggiore sviluppo dei rami di un albero
acquisire un maggiore sviluppo dei rami di un albero rispetto al tronco principale.
. che ha subito saccheggi e ruberie (un territorio). giusti,
i modi, finisce col far degenerare un valore politico. giusti, iii-274:
tr. { sbrandello). ridurre un tessuto o un vestito in brandelli; lacerare
sbrandello). ridurre un tessuto o un vestito in brandelli; lacerare, strappare
e ivi gli sbrandellò. -staccare un brandello. b. davanzati, ii-454
ogni vittima portata loro ad immolare sbrandellavano un gherone, per lor manicare. 3
. andare in brandelli, lacerarsi (un tessuto, un indumento). di
brandelli, lacerarsi (un tessuto, un indumento). di giacomo, i-430
i-430: alta, bionda, vestita d'un camice roseo dalle larghe maniche orlate d'
camice roseo dalle larghe maniche orlate d'un pizzo gialletto che s'era sciupato e
). cesareo, 354: pullula un albor vago a oriente, / cresce,
, con valore intens., e da un denom. da brandello (v.
, agg. lacero, strappato (un vestito, un tessuto); malandato
lacero, strappato (un vestito, un tessuto); malandato (una scarpa
: è vecchio, è calvo, con un mantello sbrandellato che muovesi ad ogni poco
-figur. corrotto, mutilo (un testo). l. salviati,
e duro, ma o sospeso o con un membro sbrandellato del tutto diventa senza alcun
2. per estens. fatiscente (un edificio). faldella, i-2-181:
rosso. -dissipato, dilapidato (un patrimonio). faldella, 2-196:
varchi [crusca hiimpress.]: cavone un piacere sbardel- lato. baruffaldi, iii-189
, 'rime burlesche': e 'cavone un piacere sbardellato'. a proposito della gola,
non abbia cimentata la sua pazienza? e un ippolito, che lascia sbrandellata la vita
. lippi, 6-59: si vede un nudo, che si vaglia e duole,
3. strappo, lacerazione di un tessuto, di un vestito; squarcio
strappo, lacerazione di un tessuto, di un vestito; squarcio di un tronco,
, di un vestito; squarcio di un tronco, di un asse. giusti
; squarcio di un tronco, di un asse. giusti, ii-522: trovai
asse. giusti, ii-522: trovai un grande sbrano in una cappa che m'
prese una viottola tra i cerri, in un terreno argilloso, giallo, con degli
e lo. sbrano; / quello è un lupo, gli è un ventre di balena
/ quello è un lupo, gli è un ventre di balena. 9.
lacuna, vuoto (nella memoria, in un discorso). de amicis, ix-281
ben ricco e c'era da fare un bello sbrano alla cassa di lui, condannato
sia in orto ». si affacciò a un finestrino della sbratta cucina: « jetti
. sbrattare1, tr. liberare un luogo o una superfìcie (in partic
, una stalla, una casa, un tavolo) di ciò che ingombra o insudicia
conquistata una laurea, una clientela o un impiego, i più sbrattano la loro
il 15 febbraio. 2. sgomberare un luogo, cacciando, allontanando o facendo
indesiderate o pericolose, il nemico, un animale dannoso. ulloa [castagneda
3. levare e portare via un impedimento, un ingombro da un luogo
. levare e portare via un impedimento, un ingombro da un luogo; gettare via
via un impedimento, un ingombro da un luogo; gettare via cose inutili.
sbrattare la rosta, ma, trafitto da un pruno, si rimase. petruccelli della
via il cadavere ed a fare all'assassino un predicozzo di mansuetudine. bacchelli, 17-342
, sbrattando l'afa. -svestire un indumento. cinquanta, xxxiv-655: -sbratta
4. allontanare una persona da un luogo o da sé; cacciare via
1-iii-468: era salito alla luna per sbrattare un congresso di streghe che s'accordavano per
il mondo. -scaraventare da un luogo a un altro. bacchelli,
. -scaraventare da un luogo a un altro. bacchelli, 1-i-25: la
. 5. lasciare, abbandonare un luogo per scelta, necessità o in
scelta, necessità o in seguito a un provvedimento giudiziario.??
che l'occupavano e lo mortificavano come un cespugliame d'erbacce parassitarie. papini,
. eliminare una condizione negativa, cancellare un vizio. guerrazzi, 1-214: l'
9. ant. far eseguire in fretta un lavoro, io. rifl. ant
con la particella pronom. andarsene da un luogo per lo più rapidamente per necessità
al re. graf, 4-73: d'un balzo scatta e sbratta / e fuggendo
brutto imbecille. 12. emendarsi da un atteggiamento erroneo; purificarsi da un vizio
da un atteggiamento erroneo; purificarsi da un vizio, da una colpa o dal peccato
romane, 213: -però sarria mestier un vostro pare. / -è ben ver,
nelle scuole de'gesuiti una concia, un morbo, una pestilenza di dottrina papistica sì
. 113, che l'attesta in un documento del 1542 sull'orologeria, conservato all'
accompagnava. /... / in un momento la schiera sbrattava, / che
agg. sgomberato allontanando determinate persone (un luogo). aretino, vi-226
soperchieria. 2. eliminazione di un sortilegio. c. e. gadda
sbratti su una corte sudicia lercia, a un ta volino sconquassato sotto la
loro non poter cozzar co'le bestie a un bisogno, ma in capo; e
ma in capo; e qui vi facevono un grande sbravata, giove udito simu querele
comportarsi con spavalderia e arroganza o con un atteggiamento insolente e minaccioso (anche nella
se mi chiarisco, ruggiero può trovare un altro sposo per la sua sorella: né
) sembran pel mezzo / voler tagliar a un colpo i torrioni / e a fatti
cantù, 3-179: una volta feci un vero predicozzo a questi sbravazzoni. dizionario
sbraveggiare), agg. che ha un atteggiamento di sfida, di spavalderia.
2. per estens. compiere evoluzioni (un cavallo). cantù, io:
unirsi con altri, combriccolare, levar un borbottio minaccioso, far una coalizione,
). rompere, scheggiare all'orlo un piatto, un vaso o un altro
, scheggiare all'orlo un piatto, un vaso o un altro recipiente di terracotta
all'orlo un piatto, un vaso o un altro recipiente di terracotta, di porcellana
per estens. produrre crepe e graffi su un muro. pratolini, 9-655:
, con valore intens., e da un deriv. dal longob. brehhan 'rompere'
orli o agli angoli (il vasellame, un mattone, una mattonella, un mobile
, un mattone, una mattonella, un mobile). tommaseo [s
e sbreccate, rassomiglia alla natura morta d'un postimpressionista. r. longhi, 1-i-1-228
pagliericcio, gli mise fra le mani un piatto sbreccato e una forchetta, gli
sbreccato e una forchetta, gli spezzò un panetto fresco e stette a guardarlo mangiar
crepato per lo più nel margine superiore (un muro, un cornicione).
nel margine superiore (un muro, un cornicione). linati, 18-24:
interrotto a destra per dar luogo a un frammento di colline alberate e digradanti sul
. figur. privato di alcuni elementi (un gruppo). faldella, 9-86:
aprire una fenditura o una crepa in un muro. soffici, v-2-678: una
in breccia. 2. spezzare un utensile. mannetti, 2-i-867: che
mai trovato dei muscoli simili, in un addome! tu non sai che i
i tuoi muscoli te li invidierebbe un rinoceronte! son più duri di quelli
4. incrinare, guastare un'atmosfera o un sentimento. luzi, 11-209: eccola
, con valore intens., e da un denom. da breccia1 (v.
. che presenta brecce o crepe (un muro, un edificio).
presenta brecce o crepe (un muro, un edificio). -per estens.
. ha gli stipiti e l'architrave di un marmo venato di roseo, cogli spigoli
quel punto le mura, bisognava scalare un ripidissimo bastione, tutto sbrecciato. soldati,
. squarciato, lacerato o sfilacciato (un oggetto, un indumento). sereni
lacerato o sfilacciato (un oggetto, un indumento). sereni, 3-22:
, 10-114: è sempre stata solo un tramestio di carabattole sbrecciate, male assortite,
anche sbrecciata / se qua e là un po'sgonfiata. 3. fatto
fucini, 629: posai il foglio sopra un tavolino tinto di verde, ci misi
tinto di verde, ci misi sopra un mezzo mattone sbrecciato che era il suo
nel portacenere de pisis, 3-195: un bicchiere di vetro grosso opaco sbrec ciato
. gatto, 2-202: la statua raffigurava un grosso sol dato... la
fra lastra e lastra, c'è un foro appena visibile, una sbrecciatura.
sbrecciatura. bernari, 7-214: in un attimo era già davanti allo stento giardino
stento giardino, separato dal marciapiede da un basso muretto che recava ancora, fra
batteria. = deriv. da un frequent. di sbrecciare. sbreccolato,
in maglietta, ghiandolare e ossuto, un santo. = deriv. da un
un santo. = deriv. da un frequent. di sbreccare. sbregare
sbrégo, $bréghi). dial. spaccare un oggetto; lacerare una veste.
. region. taglio o squarcio in un tessuto. fanzini, ii-680: ecco
, 4-23: per ogni / graffio un rammendo, per ogni sbrego / una toppa
. -danno, sfregio (di un monumento). ojetti, iii-532:
. quando invece s'ha da interrare un rio, il governo dovrebbe sempre cominciare
1: io qualche volta mi rammarico un po'degli sbreghi fatti al parlamento di
, mal cucito o male indossato (un indumento, una parte di esso).
. gli s'attaccò il vestito a un chiodo; e il pezzo stracciato gli sbrendolava
. ridotto a brandelli, logoro (un tessuto, un indumento).
brandelli, logoro (un tessuto, un indumento). de amicis,
uscio d'una cameretta vicina, vestita di un abito di cotone, flaccido e sbrendolato
tessuto per lo più penzolante da un abito logoro. faldella, 13-54
badano di allacciarla con la gala di un nastro, acciocché gli sbrendoli non caschino
m cui avevano annodato, uno con un altro, i loro sbrendoli, sulle
di panno. cicognani, v-1-451: un ciuchino miserabile, col pelo triste e
loro grigia miseria in sbrendoli, fra un mucchietto di patate e quattro uova.
, cxxi-iii-1054: sono, signora, in un torpore inquieto, in un smarrimento abulico
, in un torpore inquieto, in un smarrimento abulico, in non so che disordine
mai a strappare alla tua stanca vecchiaia un cencino di autografo, uno sbrendolo di
accettandola di poi a sbrendoli, con un ecclettismo edonista, facilone e contento del
aggett.: tutto strappato, logoro (un abito, una bandiera).
marchi, i-931: il vecchio aveva indosso un soprabi- tone a sbrendoli. de roberto
a sbrendoli. soffici, v-2-516: un giacchetto bianchiccio a sbrendoli, una sottana
furono quasi brutalmente urtate e respinte da un corteo di guardie, che tenevano in
di guardie, che tenevano in mezzo un ragazzaccio a sbrendoli, colle mani legate
colle mani legate. -smozzicato (un discorso). bechi, 3-49:
con ricadente sbrendolàccio. pitò iersera al tardi un giovane / qui, uno sbrico proprio da
uno o due per volta ma tutti a un tratto: il che si dice fare
di separazione o allontanamento, e da un denom. da brescia. sbréscio1,
: 'sbrescio': 'uno sbrescio d'acqua', un osso schizzo, una stroscia. viani
, una stroscia. viani, 19-192: un torcione fu gato stretto stretto al malleolo
con valore privativo-detrat- tico, e da un denom. da briaco (v.)
$bricco, sbricchi). ant. vibrare un colpo. - anche assol.
giambullari, iii-i: il gigante sbricca / un tondo, che con quel sei teste
di separazione o allontanamento, e da un denom. da bricca (v.)
estens.: dividere con altre persone un premio, un riconoscimento. g
dividere con altre persone un premio, un riconoscimento. g. davico bonino
il volgo, 'biribicchi quanti? 'è un gioco nel quale si deve indovinare quanti
sei buon discepolo del tuo maestro! -veniamo un poco alla prova. - che prova
, con valore intens., e da un denom. da briccone (v.
ceralacca si sbriciò sul mattonato, come un coccero di porcellana. = comp.
, con valore intens., e da un denom. da brida (v.
sbrici e meschini / involti dentro a un piccolo tabarro / i poeti, ch'un
un piccolo tabarro / i poeti, ch'un tempo eran divini. giusti, 4-i-146
si voglia, alla mano: ma per un abatino sbricio, che dimani se non
oggi avrà bisogno di pane, era anche un bel declamare. betteioni, iv-28:
ii-2-470: per quella donna là! un uomo come quello, brutto, sbricio,
3. misero e logoro (un indumento). -anche in forme iter
trasandato. pecchi, 162: invano un pittore cercherebbe quegli abiti capricciosi delle
ad esser di carta... in un simile sbriciolamento si disfarebbero tutte le cose
insieme per qualche tempo. -degradamelo di un monumento o dei materiali di costruzione.
figur. diffusione parcellare, frammentazione di un discorso, di un concetto. boine
, frammentazione di un discorso, di un concetto. boine, iv-180: un
un concetto. boine, iv-180: un discorso non sta insieme se non è
di tanto in tanto alla bocca con un largo gesto distratto. -frantumare.
-con uso enfatico: piegare in due (un colpo). c. cederna,
, 6-63: credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbriciolar tutto il femmineo
. 2. sperperare, dilapidare un patrimonio. arpino, 9-35: pare
mia madre fosse ricca e che soltanto un uomo di idee eccentriche in affari come mio
mio padre potesse sbriciolare in pochi anni un autentico patrimonio. 3.
piombò e si sbriciolò sul pavimento con un suono stridulo. -degradarsi gravemente (
suono stridulo. -degradarsi gravemente (un monumento). bolaffi arte [dicembre
zolla. -rovinare; crollare (un edificio). pratolini, 9-819:
(uno stato); sbandarsi (un esercito). amari, 2-intr.
, anzi non ci credo affatto. un esercito non si sbriciola così.
ignora ciò che fanno le altre brigate, un reggimento ignora ciò che fanno gli
vita di colpe e mali 7che l'un nell'altro spia. = comp.
, con valore intens., e da un denom. da briciola (v.
micia, ha trovato che ci mancava un bottone: urli spaventosi, ruggiti da
, 3-24: che l'acqua non sia un corpo unito per continuazione di parti,
. 2. frammentario (un ricordo); sconnesso (un modo
frammentario (un ricordo); sconnesso (un modo di parlare). borsi
: la vita non è... un banchetto luculliano, senza dire che assai
una sostanza, in partic. di un cibo. -anche: materiale ridotto in
di macerie. moravia, xiv-249: un paesaggio sterminato, sparso di rovine,
presenta all'occhio in una città, dopo un terremoto o un incendio o altra catastrofe
una città, dopo un terremoto o un incendio o altra catastrofe simile.
barilli, 3-18: il sole è un cono incandescente, una lampada che si
: lunghe nubi sottili dentate, di un fulgore straordinario. 3. insieme
sbrigaménto, sm. rapido compimento di un lavoro; capacità di operare con solerte
. (sbrigo, sbrighi). eseguire un lavoro, attuare una decisione, portare
, portare a termine un'incombenza, un affare, una faccenda rapidamente o anche
16: io desidero di sbrigar presto un mio negozio per partirmene. marini,
. b. del bene, 1-64: un giugero di tal campagna si sbriga in
vivo, sbrigato più speditamente d'allora un negozio di dodici ghinee. manzoni,
una controversia, concludere una causa formulando un verdetto. savonarola, 7-i-227: se
passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di frontiera se le
nell'angolo. 3. trattare un argomento o affrontare una questione in modo
da voi. -portare a termine un lavoro. solinas donghi, 2-129:
la sbrigavano. -finire rapidamente un vestito. giusti, i-330: sabbatino
5. sgombrare, liberare per un determinato uso. g. michiel,
voi credete aver qui a fare con un uomo di carne e di ossa; ma
servono con la premura con cui si sbriga un importuno. -con riferimento a
, come sta sopra la terra; in un colpo lo sbrigo. pellico, 4-113
mesi. 8. liberare qualcuno da un peso che lo schiaccia, da indumenti
anche da una situazione pericolosa, da un obbligo fastidioso, da una persona molesta
popolari. 10. svolgere da un involucro. g. gozzi, 6-76
. -in partic.: concludere rapidamente un discorso, venire al dunque. s
sogni o piuttosto pazzie e vaneggiamenti d'un ammalato. serao, i-903: ella
stanca » disse. montale, 7-31: un sommesso suono di 'clakson'si fa sentire
fastidiose o noiose o di qiìalcuno (un nemico, un oppositore) che costituisce
noiose o di qiìalcuno (un nemico, un oppositore) che costituisce una minaccia,
oppositore) che costituisce una minaccia, un pericolo, un impedimento. da
costituisce una minaccia, un pericolo, un impedimento. da porto, 1-358:
di ristoro per eccesso d'afflizione mi sopravenne un deliquio, o mi credessero morto o
errico heine diceva che i tedeschi avevano un modo più tremendo de'romani di sbrigarsi
mortalmente nel petto 13. liberarsi da un impegno, disimpegnarsi da un obbligo;
liberarsi da un impegno, disimpegnarsi da un obbligo; riuscire a venirne a capo.
ponente hanno tostana arte a mietere in un dì quel che si penerebbe a mietere un
un dì quel che si penerebbe a mietere un mese per uomo; in uno die
in uno die ne sbriga un'opera d'un bue. castiglione, 3-i-1-159: e1
il mandare i figliuoli alla scuola è un trovato di que'padri i quali si vogliono
: pigliava le inchieste della signora a un di presso come si fa a quelle
o di altro ospedale si sbrigava battendo un dito, come un martelletto, su due
si sbrigava battendo un dito, come un martelletto, su due dita che teneva distese
, per lo più rapidamente, da un luogo. domenichi, 5-429: il
la colchide si può dire che sia un sol carcere, venendo talmente dalla natura serrata
qua. 15. sfuggire a un pericolo, a un'insidia, a una
lui tra 'piedi / sbrigasi a un tratto e si rinselva. serao, i-842
abito e, per isbrigarsene, le dà un piccolo calcio vivace ed inquieto.
16. giungere rapidamente alla conclusione di un argomento, di un tema, di un
alla conclusione di un argomento, di un tema, di un racconto. guidotto
un argomento, di un tema, di un racconto. guidotto da bologna, 1-44
don rodrigo. 17. rifiutare un principio fondamentale. giuglaris, 1-62:
, con valore privat., e da un denom. da briga (v.
giorno dovevasi a veterani, raccolta in un altro conto. = comp.
. solo flaubert fa eccezione e disdice un invito a pranzo sbrigativamente. pasolini, 5-195
gli insegnava a parlare, lo trattava come un normale, gli faceva ripetere, con
altro. faldella, ii-2-146: con un grande saluto da uomo ossequioso, ma
non stentò a capire d'essere stato un po'sbrigativo con lei. 2
rapidamente e senza incontrare particolari difficoltà (un impegno, un lavoro, ecc.
incontrare particolari difficoltà (un impegno, un lavoro, ecc.); agevole.
, v-123: furono pure piantate circa un centinaio di viti: alcune col metodo ordinario
più sbrigativo, cioè, facendo col palo un profondo buco e mettendovi dentro il tralcio
facili ragazzacce del paese, è semmai un goffo 'naif'roz- zone e toccone.
, frettolosità, rudezza e scortesia (un comportamento, un atteggiamento, il tono
rudezza e scortesia (un comportamento, un atteggiamento, il tono della voce).
sbrigativo. montale, 8-183: uscì un famiglio più gallonato dei precedenti che si
poteva impedirsi dal dare al suo discorso un timbro di sbrigativa soddisfazione.
portato a termine, concluso rapidamente (un lavoro, un'incombenza).
o non comporta inconvenienti 0 difficoltà (un comportamento, una situazione, una soluzione
il loro argumento che il governo d'un solo sia più sbrigato ed efficace e migliore
nelle loro urgenze mutano governo e mettonsi un solo per sopraccapo. trinci, 1-41:
i- 320: montato su di un cavallo, dovete venire da solara a
da solara a scandiano in compagnia di un uomo... il quale..
2. libero da un'occupazione, da un impegno o anche da una situazione critica
o da una preoccupazione; sollevato da un obbligo. michelangelo, 1-i-3: credo
, per lo più rapidamente e manifestando un certo sollievo, la trattazione di un
un certo sollievo, la trattazione di un argomento, la stesura di un'opera.
: della chiosa e del testo in un mi vedi / sbrigato. manzoni, v-1-619
, iii-18-25: si risvegliano (ed è un segno, quasi si. facesse l'
spago). giamboni, 7-173: un filo di refe sottile sbrigato nel capo
risorto, videsi lo scudo passato da un canto all'altro... e 'l
compiere un'azione, nel portare a compimento un lavoro; rapida soluzione di un problema
compimento un lavoro; rapida soluzione di un problema. gigli, 5-45:
in questo sbrigliamento della fantasia, trovare un conforto alla infelicità connaturata all'uomo mortale
-scuotere le briglie sul dorso di un cavallo da tiro per fargli accelerare l'
: pareva, di prima veduta, un bozzone moscio che non fosse capace di sbottonarsi
per i suoi campi ragionativi ti scappava fuori un altro uomo. 3.
uomo. 3. manifestare liberamente un sentimento, dargli libero sfogo. -in
ben sapete come in certi momenti, sbrigliato un po'il buon umore, andrei sull'
il buon umore, andrei sull'orlo d'un precipizio per pigliarmi un po'di spasso
sull'orlo d'un precipizio per pigliarmi un po'di spasso. carducci, iii-7-30:
26-277: - ecco a la nostra primiera un con tre setti e, mentre crede
miracoli, una figuraccia ribalda gli sottomette a un tren- tatré. - cosa da sbrigliare
toscano sbrigliandolo. faldella, i-4-68: divenne un oratore che sa sbrigliare decentemente la parola
la pelle, trasformata dàlia cicatrice in un freddo coagulo come di cera rappresa,
briglie o dalla guida del cavaliere (un cavallo). nievo, 388:
in forme o modi innovativi o audaci (un pensiero, la fantasia).
esagerare e la scorrettezza della forma essere un portato dello sbrigliarsi della fantasia.
se potete. breme, 86: in un convento io posso sbrigliarmi e saltare per