vita); misero e scarso (un cibo). g. f.
f. f. frugoni, 1-305: un pietro pescatore degli uomini, che,
giamboni, 10-45: assettati a sedere sotto un bel porticale de la cella del romito
.. vedemmo nell'oste de'vizi un segnore ch'andava cavalcando per lo campo.
dinanzi a una croce, a'piè d'un sasso, / un romito trovai,
, a'piè d'un sasso, / un romito trovai, che ne l'aspetto
errati arroti. pulci, 21-83: un lume s'è scoperto / dove abitavan tre
: -donde uscì lo 'oimé'? -da un mio amante poveretto, che dell'altro
gozzi, 4-226: giunto il guascone un giorno a una callaia, / vide
callaia, / vide poco da lunghe un romitorio, /... / dove
: appresso a lui viene nella capanna un omiciattolo barbuto, una specie di gnomo
barbuto, una specie di gnomo con un cappellaccio da prete sul capo ricciuto e
da prete sul capo ricciuto e con un vecchio mantello color tabacco sulle spalle.
, da basso, lassù in cima, un romito che legge e prega.
io mi trovo ora in monte granaro a un mio benefi- ciotto, come un romito
a un mio benefi- ciotto, come un romito che sta nel deserto, sperando
, 1-6: ha [il poeta] un viso lungo lungo rifinito / che pare
; / ha una barbuccia che pare un romito, / un codin come quello del
barbuccia che pare un romito, / un codin come quello del maiale, /
codin come quello del maiale, / un cappello che pare un spicchio d'aglio /
maiale, / un cappello che pare un spicchio d'aglio / e che ripara
/ e che ripara l'acqua come un vaglio. manzoni, pr. sp.
rimasto solo? solo! solo, come un romito! leopardi, 11-24: quasi
f. doni, 2-94: stava un romito domestico nei monti di brianza a far
, a essere d'una volontà, d'un animo e d'un cuore, e
volontà, d'un animo e d'un cuore, e in una abitazione e in
cuore, e in una abitazione e in un volere in dio. -sf.
fatto appresso a dio non far mai un minimo peccatuzzo, anzi viver come una romita
ella fosse. puerio, 3-236: è un più profondo ed intimo / sentir d'
romita, / mi tragge irresistibile / ad un penoso obblio / dell'ore e delle
-nascosto alla vista, acquattato (un animale). fazio, v-16-75:
. 3. lontano da un centro o dalle vie di comunicazione;
costruzioni o edifici; fuori mano (un luogo, un edificio, una strada
edifici; fuori mano (un luogo, un edificio, una strada, ecc.
che 'l più di toscana / mi disegnò un frate col suo dito. ariosto,
che 'l vaticano, / scende, rigando un bel pratello al piano, / e
/ e muor nel serchio indi non lungi un fonte. fiamma, 296: romito
uiti- m'ora, / s'ode un suono di dolor. / è clarina,
, 1-127: venite, amica; in un solingo sito / ho preso stanza entro
solingo sito / ho preso stanza entro un vecchio abituro / con un bel sottoporti
preso stanza entro un vecchio abituro / con un bel sottoporti co romito. panzacchi,
co romito. panzacchi, 1-340: dopo un giorno di tedio / nell'ampia tua
cella romita, il manto reale in un aspro cilicio, lo scettro altero in
.. / di spose, di vergini un popol devoto. praga, -61:
-sm. parte più interna e solitaria di un luogo. morando, 119: così
4. per estens. tipico di un luogo solitario, raccolto, tranquillo,
invita, / prendete subito, prendete un lume, / e andate a leggere
scrivere alcuni miei pensieri sulla religione e un volume di storia popolare d'italia.
celato nel profondo dell'animo, intimo (un sentimento, una virtù, una sofferenza
sacrifici da sopportare (la via per raggiungere un determinato fine, in partic. la
, / ché una formica in bocca a un lione / sarebbe un toro a lui
in bocca a un lione / sarebbe un toro a lui, sendo arrostito.
. -far scappare la pazienza a un romito: essere una persona insopportabile.
e'farebbe scappar la pazienza / a un romito macero nell'eremo. -farsi romito
guardando che voi prima che altro piaceste a un romitèllo, a un giovinetto senza
piaceste a un romitèllo, a un giovinetto senza sentimento, anzi ad uno
bernardino da siena, 2-i-196: elli fu un santo padre, il quale,
a. cattaneo, i-9: così fece un buono e santo romitèllo vivuto alcuni anni
romitóne. beicari, 2-124: vedendo un tornitone di grande statura maravigliossi molto perché
, xxvi-3-188: negl'intestini / peggior d'un tornitacelo passaggiere / che svisi co'cazzotti
: monastero, convento o cella di un convento. anonimo senese, in
cavalca, 9-8: si spogliò e lassò un suo fratello maggiore, col quale era
fratello maggiore, col quale era in un certo romitorio, ed andossene al diserto
stando in orazione sentì e visibilmente udì un fracasso di demonia di sembianza di schiere di
: in quella poca di pianura trovamo un tale 'romitoro', così come a dire una
due campane / e scorson dalla lunga un romitoro, / che non facea mai festa
legname, qual veniva dal bosco, un romitorio tutta alla rustica. pacichelli,
una potesteria gotica in terra ferma, un romitorio più gotico che mai con una casina
, come brefotrofio, ciò che vagisce a un tratto nella chiarità della vita senza incomodo
. desideri, lxii-2-vi-33: uno è un alto e scabroso monte che ha alla
e scabroso monte che ha alla metà un ripiano con un magnifico tempio d'idoli
che ha alla metà un ripiano con un magnifico tempio d'idoli tenuto in somma
tranquillo e isolato; edificio situato in un luogo solitario o lontano da altre abitazioni.
gente. chiabrera, 5-1: faccio fare un piccolo romitorio in villa, il quale
464: aveva [diocleziano] introdotto un vero romitorio in quel suo ritiro..
romitorio è incantevolmente turbata dal suono d'un pia- no-forte. gozzano, i-1340:
no-forte. gozzano, i-1340: sono un po'triste. e tanto stanco.
in romitorio. -parere uscito da un romitorio: ostentare un aspetto austero,
-parere uscito da un romitorio: ostentare un aspetto austero, severo e compunto (
la verità era ingabbiata, la si mosse un dì con certi passi gravi; e
che parea uscita in quel punto da un romitorio, si presentò alla sollecita compagnia.
presentò alla sollecita compagnia. -ritirarsi in un romitorio: rinunciare alla vita di società
dito de vo- lerme ritirar in t'un romitorio. -stare in romitorio:
ant. adatto alla vita eremitica (un luogo). lampsonio [in
, compatto, continuo; spaccare con un colpo violento, determinando fratture irregolari;
partic.: abbattere, demolire un edificio, una parete, una muraglia;
, inf., 19-20: l'un de li quali [pozzi], ancor
molt'anni, / rupp'io per un che dentro v'annegava. fatti di alessandro
gli fu rotto e pesto / e foratogli un braccio da una polza. gualdo priorato
e de'passi, non più ballerini in un momento ma, quali erano in effetto
i carbonari vi si mescolavano, ad un atto assai più biasimevole, e questo
annaffiarmi l'orto a caso, / con un urto rompestimi quel vaso / dov'era
durissimo corpo. achillini, 1-62: un fulmine ruppe il tetto del palagio, in
che romperlo. leoni, 500: un fulmine dei più elettrici ruppe un angolo della
: un fulmine dei più elettrici ruppe un angolo della casa, spaccò in tre
-distruggere o attenuare le proprietà fisiche di un corpo, m una sostanza. mattioli
l'altro cinquanta piatti d'oro, vedemmo un ago messo in sultultimo piatto per di
dei numeri. -strappare, lacerare un foglio. leggenda aurea volgar.,
in più pezzi spezzati. -lacerare un tessuto, strapparne un lembo. falugi
. -lacerare un tessuto, strapparne un lembo. falugi, 1-55: pezze
, mise il disordine nelle coppie, ruppe un lembo dell'abito a camilla.
-tipogr. staccare le sbavature di fusione da un carattere di stampa. carena,
in quelle vicinanze vidi anche, sopra d'un monte, il celebre castello d'emaus
l'odore del pane locale, come un tempo. -spezzare il guscio in
-spezzare il guscio in cui è racchiuso (un pulcino). barilli, ii-94:
pulcino). barilli, ii-94: un anatroccolo che ha rotto proprio allora il
. -lacerare l'involucro esterno (un seme in germinazione); spezzare la
e rompono le sottili tuniche. -intaccare un gruzzolo f. argelati, cxiv-3-158:
dell'arrivo de'fogli e gli bonificarò un testone per la spesa de'medesimi nella spedizione
travi, le colonne tonde per far in un canto vivo del muro d'una casa
più larghe che alte, coperte di un cuoio armato di punte di ferro; ed
, quei dei cardi sono piccoli e un po'incurvati per rompere le materie che
la rompa [la carta bagnata] con un martelletto o di ferro o di legno
ve- scicali (un'acqua minerale, un medicamento). crescenzi volgar.,
cotto con apio e vino e indolcito un poco con zuccaro giova a quelli che
metropoli un chiarore o, meglio, un preannuncio di chiarore che solo chi ha vissuto
figur. balenare alla mente all'improvviso (un pensiero). tozzi, ìv-204
intensità, modulato (una voce, un canto). sbarbaro, 4-32:
saltare in alto qualcuno, fargli fare un balzo, farlo alzare di scatto.
villano. 2. far rimbalzare un oggetto; lanciarlo o rilanciarlo in alto
sul braccio al rapitor disserra / di lancia un colpo che di man gli sbalza /
campane: questa fu sbalzata dal campanile come un giocattolo da bambini in uno degli ultimi
mare). socci, ii-1-596: un forte libeccio aveva cominciato a soffiare;
improvvisamente e a più riprese qualcuno da un luogo a un altro; sballottare.
più riprese qualcuno da un luogo a un altro; sballottare. desideri, lxii-2-v-124
si trovò divenuto una 'pupa', ossia un 'bamboccio', che il padre ne sbalza a
6. scaraventare con forza una persona in un luogo o gettarla fuori dal luogo in
che s'accorgono che 'l passaggiero sia un poco ignorante, sarà da essi burlato
al trasferimento o confinare una persona in un luogo. pindemonte, 15-470: te
, fermo e lucia, 394: un tiranno ha sbalzato questo sventurato giovane lontano
lampedusa, 199: egli si trovava da un mese in sicilia, nella parte più
-far uscire bruscamente una persona da un ^ ^ fvrésah, 2-239: che
-figur. trascinare alla rovina (un vizio). moneti, 177:
qualcuno, far saltare dalla gioia (un guadagno). lupis, 406:
. 10. divellere dal terreno un albero. vita di cola di rienzo
11. oltrepassare l'orlo (un liquido), traboccare. murtola,
12. incidere, lavorare a sbalzo un materiale. fanzini, iv-610: 'sbalzatore'
. y. intr. compiere un balzo (un animale). bellincioni
y. intr. compiere un balzo (un animale). bellincioni, cvi-267:
). bellincioni, cvi-267: passando un fiumicello, e'panni s'alza,
che parien di latte; / percosse un pesse in quelle e sguixza e sbalza.
ribelle fatto / ad una maestà, a un tanto sire, / indietro sbalza inorridito
-procedere a balzi, con andatura irregolare (un cavallo). grisone, 1-47
modo brusco da una situazione o da un atteggiamento a uno diverso. goldoni,
noi abbiamo avuto forse il torto di far un gran salto e pretendere che il pubblico
mese d'ottobre. -smontare con un balzo da cavallo ariosto, 2-7:
sbalza. -saltare giù da un veicolo. a. verri, 2-i-215
mare per le onde, quella di un fiume per gli ostacoli frapposti).
: si gonfia a l'euro in un momento / il mar tirreno, e sbalza
dei massi. -figur. subire un forte aumento di prezzo (una merce
r. carli, 2-xiii-126: vedersi in un momento minorar rintrinseco valor de'metalli d'
momento minorar rintrinseco valor de'metalli d'un 5, io e forse 15 o 20
! della porta, 5-95: con un pugno, che ti cacciarò nel capo,
o, priva d'essenza, in un semplice nome terminasse, o, svelate le
rompersi. frisi, 253: se un fiume incassato anche tra ripe parallele incominci
21. saltare fuori improvvisamente da un nascondiglio (una persona).
4-18: tra occhio et occhio fo nascondere un servo dietro le tavole, il qual
saltare agli occhi (una considerazione, un errore). berchet, 1-221:
una roccia); volare via (un copricapo). aretino, 20-274:
20-274: nel brandire la spada per uccidere un soldato che gli arancava inanzi, si
proprietà del vento, mentre soffia da un punto dell'orizzonte, di cangiare istantaneamente
per gradi disgiunti (le parti di un contrappunto). g. paolucci,
tedeschi] si contorsero e afflosciarono, un quarto piombò sulla strada, come sbalzato da
brusoni, 890: in questo conflitto successe un caso lagri- mevole, poiché un vassello
successe un caso lagri- mevole, poiché un vassello francese, chiamato 'santa teresa',
8. privato del potere, deposto (un sovrano). giuglaris, 2-610:
sbalzato dal trono, fu portato su un palco. papi, 2-1-119: fingeano
luogo di lavoro o di residenza a un altro. -anche: confinato, esiliato (
là di quelli [monti] neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in
fuori del suo paese, è come un albero svelto che lascia nel terreno molta parte
mattia fece al casini, sbalzato a un tratto, senza ragione, in sardegna.
lasciava andare il giovane funzionario sbalzato a un tratto dalla capitale a un luogo d'
sbalzato a un tratto dalla capitale a un luogo d'esilio. pea, 8-145:
luogo d'esilio. pea, 8-145: un soldato... sbalzato dal seno
. io. lavorato a sbalzo (un metallo). ojetti, i-71
è sbalzato e trapunto leziosamente, come un pezzo di argenteria da tavola.
con grande vigore, ben caratterizzato (un personaggio). bacchetti, 9-197:
personaggio). bacchetti, 9-197: un esempio, fra tanti, è il vicario
ma sbalzato in origine, col peso d'un grave problema morale, con la più
sbalzellare), agg. saltellante (un suono). tozzi, v-140:
inanimate, una danza universale, un caos agitato d'immagini. slataper,
del lotto, sono arrivato tutto d'un pezzo, a dispetto d'una litania
, mi raccontava che aveva fatto serbare un bel frusone maschio pel priore di san
de amicis, i-18: di lì a un minuto lo vedevo arrivare ai lontano curvo
lo vedevo arrivare ai lontano curvo curvo sotto un gran carico di paglia, a passi
. p. petrocchi, 2-184: un vascello senza giusto peso va sbalzellóni sulle
volte filava non torcendo da nessuna parte un capello. = deriv. da sbalzellare-
ogni altro dubbio. -sobbalzo di un veicolo. carducci, iii-27-139: gli
questi ovi, salta in suso e fa un sbalzo, come se fusse una palla
mutamento dell'intensità o dell'altezza di un suono, della voce. piovene,
di tono che mi faceva pensare ad un pallone a cui avessero tagliato d'un
ad un pallone a cui avessero tagliato d'un colpo gli ormeggi. idem, 1-232
senso dell'incremento) del valore di un titolo o del prezzo di un bene
di un titolo o del prezzo di un bene. fanzini, iii-408: questa
, ii-13-248: la storia stessa umana è un seguirsi di sbalzi che dagli uomini delle
, d'insegnamento negli stati uniti, un paio di generazioni di ragazze educate al
. carducci, ii-4-18: perché io finisca un lavoro, isogna che mi ci
che nello svolgimento artistico o storico d'un concetto. ora né riscaldamenti né svolgimenti
al fondo dei piedi per tener pronto un contrapeso negli sbalzi di qualche lode.
qualche lode. piovene, 6-15: un fallimento così indipendente da me, in
rame da brezzi e dorata, è un occhio, e s'illumina: la lampada
a prevalere. gozzano, i-477: un gran vassoio d'argento, bronzi, rami
a sbalzo. bacchetti, 11-37: pare un simbolo che quei mirabili artefici dello sbalzo
, 19-128: fece portare... un grosso album con fotografie di tovaglie d'
-rilievo di una facciata; dislivello di un tetto; irregolarità di una superficie.
giuliani, i-161: per bene affondare un pezzo, s'opera il torsello.
allo sbalzo delle masse, quali a un dipresso sono raggiunti dallo scultore nei basso
o piano dell'aggettato fissato solo per un lato. 15. locuz. -a
. -a sbalzi: con rapidi passaggi da un oggetto a un altro o da un
con rapidi passaggi da un oggetto a un altro o da un argomento a un altro
un oggetto a un altro o da un argomento a un altro; capricciosamente.
a un altro o da un argomento a un altro; capricciosamente. galeotti,
gli zuavi... si scagliavano come un lampo contro il nemico; combattevano come
per essere espresse a sbalzi e con un gergo più moresco che veneziano non erano
iii-14-77: il poeta, interponendo un suo cugino a raggiustare le partite co
sbalzo il contadino ruzzante, coperto d'un gabbano, portando reti da uccellare,
può rettamente, come, volendo battere un fianco coperto dall'orecchione, si ferrirà nella
all'una del pomeriggio la porta di un ristorante per vedere una sala gremita come
ristorante per vedere una sala gremita come un rifugio. un'ondata ai caldo, un
un rifugio. un'ondata ai caldo, un frastuono di voci ci vengono incontro di
non s'arriva mai alle monarchie tutto d'un sbalzo, ma a poco a poco
rebora, 3-i-324: ora ho avuto un improvviso rifiorimento di sbalzo, dopo un
un improvviso rifiorimento di sbalzo, dopo un certo tempo nel quale potevo credere di
mandare via. lippi, 1-64: un certo diavol d'una mona cionna, /
una mona cionna, / figliuola d'un guidone ignudo e scalzo, / ne venne
. cantù, 2-301: sbalzonato da un padrone all'altro come la
d'austria e il principato di lucca a un borbone. = deriv.
tempo giusto, per natale; e dopo un seguito d'inverni disordinati e sbalzosi,
disfarsi, sfilacciarsi come il cotone (un tessuto, un filato).
come il cotone (un tessuto, un filato). tommaseo [s
, che si sfilaccia, che rizza un pelo per cui si può quasi sfare
allarga, si sbambagia, proprio come un fiocco di cotone. 3.
mi par di vedere quel golfo come un paradiso estatico, col mare lucente, col
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di bambagia (v.)
suoi dolori, vista la presente farave un lamento, un epi- tafio, uno
, vista la presente farave un lamento, un epi- tafio, uno epigrama, una
, uno epigrama, una desperazion, con un sberlar de occhi e un buttar via
, con un sberlar de occhi e un buttar via de testa, un storzer de
occhi e un buttar via de testa, un storzer de colo, un sbam- polar
de testa, un storzer de colo, un sbam- polar de brazze, un traghetar
, un sbam- polar de brazze, un traghetar de buelle. = voce di
, con valore intens., e da un denom. da bampa, var.
comodo. viani, io-io: sbancacciò un mucchio di sabbia, si fece un
un mucchio di sabbia, si fece un capezzale. = frequenti di sbancare2
di riferimento: una casa solitaria, un albero, uno sbanca mento
: -fate come faccio io. due a un zecchino. -un zechin xe tropo (
così anche i vostri arabi? meglio un caffè che un pranzo ».
i vostri arabi? meglio un caffè che un pranzo ». 3.
. 3. togliere di mezzo un concorrente dal mercato. r. m
su'confortini, ne'quali avete fatto un profitto cotale che avete sbancato li beri-
: 'sbancare': smontare i banchi di un palischermo per adattar nel vuoto di quello un
un palischermo per adattar nel vuoto di quello un altro palischermo più piccolo. =
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di banco1 (v.)
airone [15-vii-1982], 31: un assalto massiccio di speculatori edilizi che con
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. di banccp (v.)
. dissotterrato, portato alla luce (un tesoro). de roberto, 15-96
e sbancato. 3. sventato (un pericolo, una minaccia). baldini
intera somma messa in palio dal banco in un gioco d'azzardo. pea,
scoccare al fin delle tre ore / corre un galante paggio a sbanchettarci / ch'era
. ant. scioglimento e dispersione di un esercito. davila [gherardini]:
. inclinazione del piano di simmetria di un aereo rispetto alla verticale effettiva, che si
corretta. 3. deviazione improvvisa di un veicolo dovuta alla perdita del controllo da
sbandaménto2, sm. milit. disgregazione d'un corpo armato in conseguenza di una disfatta
conseguenza di una disfatta militare o di un atto di indisciplina. garibaldi,
scioglimento, per ordine dell'autorità, di un esercito, di un corpo armato o
autorità, di un esercito, di un corpo armato o, anche, di una
morale o del rigore nell'osservanza di un impegno, di una disciplina o di
degli scolari codesta necessità di correre da un punto all'altro della città per andare a
17-201: malgrado qualche sbandamento - verso un po'troppo di visceralità e di grossolanità -aspri
barbarie e delle sue tante irreligiosità con un perpetuo sbandamento la pena. = nome
equilibrio (una persona, anche su un veicolo). sbarbaro, 6-99:
correndo, la sua direzione, sbandò, un piede gli si avvolse sull'altro,
asciutto polverio che sollevavano mi riempiva d'un senso d'allegna spericolata. andavo in
accidentali o per una manovra errata (un veicolo). buzzati, 1-809:
. si sbanda e si rovescia su un fianco. soldati, 2-50: arrivava in
sulla curva: qui inchiodava la macchina, un unico colpo secco: sbandava con
corso con una svolta molto accentuata (un fiume). g. raimondi,
non essere ben fermo sui propri sostegni (un tavolo). bacchelli, 3-14
calma, come se questo sospetto fosse un demonio in lui. e sbandò verso idealismi
subito il discorso cominciava a sbandare come un ubbriaco. 8. tr.
con valore di allontanamento, e da un denom. di banda1 (v.)
o, anche, per indisciplina (un esercito, un soldato).
, per indisciplina (un esercito, un soldato). livio volgar.
treché i regi, sbandandosi, incontrato avrebbero un paese nimichevole tutto all'intorno. carducci
sbandato allo scoppio, e ci voleva un po'di tempo per rimetterlo in fila
, sparpagliarsi per seguire direzioni diverse (un gruppo di persone); dividersi da
gruppo di persone); dividersi da un gruppo (una persona). chiari
persona). chiari, 2-ii-127: un giorno volle la fatalità mia che mi
una archibugiata,... avea preso un sentiero a traverso. cesarotti, 1-i-83
e di dar luogo, rispondevano con un cupo e lungo mormorio; nessuno si
si sbandano; ne addenta uno per un orecchio, e lo tira in ischiera;
lo tira in ischiera; ne spinge un altro col muso. d'annunzio, iv-1-847
col muso. d'annunzio, iv-1-847: un piccolo branco di pecore...
sbandava trascinando giù per il pendìo sassoso un mucchio di cenci turchinicci. ungaretti,
morale e spirituale (una famiglia, un popolo). genovesi, 271:
una sorella s'era fatta monaca, un fratello era scappato in america.
scappato in america. -allontanarsi da un luogo. f. f. frugoni
3. fuggire verso differenti direzioni o da un luogo. becelli, 1-188:
spaventati verso tutte le direzioni sbandandosi in un bizzarro e fantastico smarrimento. tecchi,
, si assottiglia. -divergere da un comportamento, da un atteggiamento formale.
-divergere da un comportamento, da un atteggiamento formale. soffici, v-2-701
, separare, per lo più con un ordine o con un'azione di guerra,
azione di guerra, i ranghi di un esercito (o, anche, una formazione
. per estens. costringere una persona o un animale alla fuga o ad allontanarsi da
animale alla fuga o ad allontanarsi da un luogo. viani, 4-126: uno
messa sta per finire, quando improvviso un grande urlo e un impeto sbanda la folla
, quando improvviso un grande urlo e un impeto sbanda la folla: una donna
volto esce belluina e si scaglia contro un gruppo di giovani ritornato a vedere attratto
insinuare. -licenziare qualcuno da un servizio. cattaneo, i-2-461:
i domestici. 7. scacciare un pensiero. imbriani, 7-76:
. 9. spargere, effondere un profumo. comisso, 1-49: i
mento o separazione, e da un denom. da banda2 (v.)
sf. deviazione brusca e improvvisa di un veicolo da una traiettoria. bacchelli
ciò che aveva urtato: ha creduto, un paracarro, e si è fermato dopo
angolo di inclinazione di una nave o di un aereo rispetto alla sua verticale.
del fiume l'artiglierie di campagna e un gran banda di moschettieri, i quali
spazzano la coperta. comisso, iv-112: un piroscafo stava sbandato contro alla banchina.
2. deviato dalla traiettoria desiderata (un oggetto) e da quella regolare (
oggetto) e da quella regolare (un volo). r. sacchetti,
, piegato (una parte del corpo di un uomo o di un animale).
del corpo di un uomo o di un animale). e. cecchi
punto, a produrre subito 1'immagine di un esterno che non corrisponde a nulla e
che, illuminate all'improvviso, apparirebbero un po'di traverso, un po'sbandate
, apparirebbero un po'di traverso, un po'sbandate, un po'buffe.
di traverso, un po'sbandate, un po'buffe. -strabico (un occhio
, un po'buffe. -strabico (un occhio). savinio, 118
occhio sbandato. -posto di traverso (un cappello). comisso, vii-171:
-impreciso, non ben delineato (un contomo). banti, 8-80
dei quartieri nuovi, con una leggerezza automatica un po'sbandata. montale, 1-85:
uscito dai ranghi militari o comunque da un gruppo originariamente organizzato e ordinato.
strada e gente sbandata che segue volentier un campo per far male generalmente a ciascuno vedendosi
sparpagliato in diversi luoghi e direzioni (un gruppo di persone). -in partic.
. -in partic.: disunito (un nucleo familiare, un partito).
: disunito (un nucleo familiare, un partito). z z
: talora alla campagna il villanelle / d'un campanaccio al suon raccoglie e chiama /
del tuono. pascoli, 685: ecco un grande tremulo belato / s'udì venire
tremulo belato / s'udì venire, e un suono di zampogna, / e sufolare
f. pona, 4-287: ci sarà un povero gentiluomo fatto malsano nella corte,
. -in disordine, sparso (un gruppo di oggetti). carletti
-sregolato, scapestrato, disordinato (un comportamento). beltramelli, iii-572:
mia madre gli risponde. « che un uomo abbia lavorato fino all'ultimo, e
v. bompiani, i-29: fare un volume di racconti che raccogliesse i tre
. -composto con scarso rigore prosodico (un testo poetico). bacchelli,
. 8. che non ha un centro ideologico preciso. piovene, 7-444
, come una corrente che ha trovato un ostacolo, naffluiscono indietro senza direzione precisa
2. figur. rifiuto di un sentimento. fausto da longiano, iv-263
i suoi germi divelti dal suo seno ad un colpo di spada ed a un vomito
ad un colpo di spada ed a un vomito di piombo. f f
cacciare via o allontanare da sé o da un determinato luogo una persona o un gruppo
da un determinato luogo una persona o un gruppo di persone. tedaldi, 28-1
x. tenere lontano un animale dannoso o pericoloso. b.
. 5. figur. respingere un sentimento, ritenendo negativo il provarlo;
virtù o, anche, allontanare da sé un vizio o una tentazione. dominici
la carità. boterò, 8-68: un prencipe, che vuole la sua grandezza
il secondo, privò la morale di un grande aiuto. -respingere l'uso di
è singolare a vedere come, quando un sistema è invalso per opera di grandi uomini
con valore di allontanamento, e da un denom. di banda2 (v.)
da parte perché ritenuto ormai sorpassato (un artista). e. cecchi
, ed i suoi predicatori confinati in un angolo di cantone, si vegga richiamata con
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bandella (v.)
, agg. ant. che consiste in un provvedimento di esilio. busone da
infrazione di gioco o la sostituzione di un giocatore. g. pansa [
prima che il tempo scadesse c'era un gol di juary preceduto dallo sbandieramento del
juary preceduto dallo sbandieramento del guardalinee per un netto fuorigioco. 2. figur.
e confondere le carte, guicciardini offrirebbe un intellettuale correttivo, crudele quanto salutare.
3. ostentazione di una pratica, di un comportamento (ritenuto illecito e deprecabile)
e colla mamma, / sotto un reai sontuoso dossello / a san
poi lo diede in mano ad un bidello / che precedesse e che di quando
del ravennate. -per simil. agitare un foglio di carta, un indumento,
simil. agitare un foglio di carta, un indumento, ecc., facendolo ondeggiare
lire / sbandierava ed a contanti / un esotico marchese. moravia, 26-129: pascasie
lo riconobbe da lontano e gli fece un cenno di saluto. il vecchio commosso
: da uno squarcio pende la tela d'un soffitto e il vento la sbandiera.
le porte, / sbandierava per l'alto un lenzuolo. fenoglio, 5-ii-514: non
acacie. e. cecchi, 6-225: un conferenziere, al proscenio, s'era
alla conclusione d'ogni argomento, sbandierava un opuscolo, un libretto, dove si
ogni argomento, sbandierava un opuscolo, un libretto, dove si sarebbero trovati, con
verrà mai a strappare alla tua stanca vecchiaia un cencino di autografo, uno sbrendolo di
qualità, una dote morale o materiale, un privilegio, una prerogativa, un'opinione
[gogol'], 76: michelangelo era un fanfarone, perché non pensava ad altro
4. intr. ondeggiare al vento (un indumento, un tessuto).
. ondeggiare al vento (un indumento, un tessuto). boine, i-122
. comisso, vti-112: vi era un grande orto immondo e sterile, attraversato da
orto immondo e sterile, attraversato da un gran pavese di biancheria al sole che al
, con valore intens., e da un denom. da bandiera (v.
un'altra musica'è una rivista in un prologo, due atti e ventinove quadri,
3. rifiuto della cultura che costituisce un atto di prevaricazione. f.
sbandiménto2, sm. ant. scioglimento di un esercito. siri, xii-768:
sbandiménto3, sm. ant. superamento di un tratto grafico al di sopra o al
e del 'h', si messe a fare un altro volume e lo battezzò 'discordia degli
omicidio commesso una notte nella persona di un nobile cavaliere..., fu
della terra. -figur. dannare un peccatore, vietandogli il paradiso.
santetate. -per simil. cacciare un insetto. zaguri, lx-3-24: i
r. zappata, 173: con un sol cenno, sbandisce le tempeste e
quel misero dalla tua casa? -espellere un popolo dal territorio in cui risiede.
primi abitatori. -cacciare dal regno un sovrano. -con metonimia: abbattere una
. -per estens. cacciare fuori un nemico dai territori occupati. delfico
si ordinò una polizia centrale diretta da un magistrato superiore... che tener
superiore... che tener dovea un registro di tutti i passeggeri, di accordare
6. censurare un'opera letteraria, un testo, proibendone la diffusione; vietare
virtù nella sua integrità e durata (un comportamento, un modo di vivere, un
integrità e durata (un comportamento, un modo di vivere, un costume malvagio
un comportamento, un modo di vivere, un costume malvagio o dissoluto).
reprimere radicalmente in sé o in altri un sentimento considerato non morale, uno stato
manzoni, fermo e lucia, 578: un momento di riflessione avrebbe dovuto bastare a
ii-173: determinai in questo viaggio sbandire un nome molto basso nella cina che abbiamo di
per te. 9. eliminare un dubbio: correggere e cancellare un errore
eliminare un dubbio: correggere e cancellare un errore. tolomei, 3-106: squarcisi
. espungere una parola, un'espressione, un modo linguistico o una convenzione ortografica
dalle arti figurative o dalla scrittura letteraria un tema, una tecnica, un modo stilistico
letteraria un tema, una tecnica, un modo stilistico in quanto superati o considerati
-far apparire fuori moda un'acconciatura, un tipo di abbigliamento. cantù,
, 2-217: non capisco (saltò su un numismatico) come mai il pittore migliara
12. evitare del tutto l'uso di un oggetto, di un arredo.
tutto l'uso di un oggetto, di un arredo. comanini, l-iii-320:
altri metalli. -eliminare dalle abitudini alimentari un piatto, una bevanda; bandirli dalla
spirito. 14. letter. divulgare un fatto privato, una questione riservata;
tutti i suoi beni e fatto seguace di un amico, non più principe, ma
: dante è, nella realtà temporale, un povero sbandito errante, senza titoli,
iacopone, 92-83: annega onne entelletto en un quiito, / però che son ghiacciate
l'essere come sbandita dalla famiglia le era un peso insopportabile. -escluso dai
ah, se il petto dell'uom fosse un cristallo, / caro signor, che
vostro / ai suoi monti, come un mostro / di scoperta infedeltà. 4
strana cosa dovrebbe parere che anche oggidì un valentuomo di gran riputazione in francia sparli
sbandito. -tenuto fuori da un ragionamento o, in generale, daltambito
6. soffocato, represso (un sentimento, un moto deltanimo);
. soffocato, represso (un sentimento, un moto deltanimo); reso non più
7. non accettato, respinto (un genere letterario, un modo stilistico,
, respinto (un genere letterario, un modo stilistico, ecc.).
una lingua, una parola, anche un uso). giovannini, 5-172:
: io venni qui riputato scozzese da un prete dal quale mi confessai, stupefatto
, di gusto (una parola, un registro espressivo). manzoni, vi-1-83
? e da chi? -qui, da un vostro ufficio. / -che fia moneta
di pesca o ad altri usufrutti (un bene demaniale). leggi e bandi
sbando, sm. scioglimento di un esercito o di un corpo armato (
. scioglimento di un esercito o di un corpo armato (in esecuzione di un ordine
un corpo armato (in esecuzione di un ordine del- t autorità).
, 1-iv-25: 'sbando': scomponimento d'un esercito col disfare i corpi che lo formano
case loro. 2. scioglimento di un ordine religioso. de roberto, 380
: le cronache di questi mesi raccontano un paese allo sfascio e allo sbando.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da bandolo (v.)
che indicava l'angolo di sbandamento di un velivolo, costituito da una sferetta rotolante
velivolo, costituito da una sferetta rotolante in un condotto conico, ripieno di liquido incongelabile
strumento di bordo per misurare lo sbandamento di un velivolo. = voce dotta
te. 3. lasciare incustodito un luogo affidato alla propria sorveglianza.
, sbaracchi). andare via da un luogo, trasferirsi altrove con i propri
. arpino, 19-233: sistemavano in un motocarro con grandi sforzi i mastelli di
limoni che ornavano la piazza. con un soffio d'incitamento li sollevavano l'uno
, 8-13: dàmmi almeno due giorni un punto d'appoggio / da sbaraccare un po'
giorni un punto d'appoggio / da sbaraccare un po'tutti quei trabiccoli / chiudere lasciare
forza », disse olga, « è un uomo spettacoloso, sbaracca tutto al suo
e come critico, sulla fortuna di un genere la cui evoluzione si stende quasi
possibile. credo che andrà avanti per un mese, un mese e mezzo.
che andrà avanti per un mese, un mese e mezzo. -costringere un'impresa
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da baracca (v.)
sbaragliaménto, sm. disus. lo sbaragliare un esercito, una flotta.
tr. (sbaràglio). sconfiggere un esercito nemico determinandone lo sbandamento; metterlo
altri guerrier ratto si scaglia. / un ferisce nel capo, un ne la coscia
scaglia. / un ferisce nel capo, un ne la coscia, / e pon fin
eserciti spartani, non gittassi in polvere un solo omicciatto cattivo! monti, 13-466:
2-68: il valoroso teixeira non esitò un momento, e comandò si mettessero i
di proiettili. -sopraffare l'avversario in un duello. n. agostini, 5-2-41
e il ferro mena in giro, a un punto stretto, / a un punto
, a un punto stretto, / a un punto sciolto, urta, sbaraglia.
. c. gozzi, i-225: un certo cherico appellato placido bordoni, sviscerato
pretese di sbaragliare la nostra accademia con un libricciuolo a cui pose il titolo di
, le onde, la corrente di un fiume). giorgio dati, 1-22
ripiena di finissima polvere e tirata con un cannone dentro a tali bastioni di terra
di terreno. nievo, 1-551: con un urto potente sbaraglio la porta.
scudo o maglia vaglia: / a un tratto tutte le sbaraglia e taglia.
3. figur. superare una difficoltà, un ostacolo. aretino, vi-475: sbaragliate
dover continuamente sbaragliare una difficoltà nuova o un nemico. -risolvere con facilità un
un nemico. -risolvere con facilità un problema matematico. moravia, 14-16:
4. confutare una sentenza, un ragionamento; dimostrarlo infondato. muratori
opposizioni. foscolo, v-113: in un batter d'occhio sbaragliò tutti i miei
cose del re che, mostruosamente formato un essercito di varie nazioni, ebbe la
. ant. spendere, sperperare; dissipare un patrimonio. velluti, 66: velluto
questi. costo, 2-590: fu già un ricchissimo e riputato mercatante ch'aveva un
un ricchissimo e riputato mercatante ch'aveva un sol figliuolo, il qual era un
un sol figliuolo, il qual era un gran giocatore e prodigo, tal che
incomodi e ridicoli, chi però darebbe un suo piede per tutto lione, pel
disperdersi disordinamente, sbandarsi, sciogliersi (un reparto militare). pulci,
e di mano in mano disordinandosi l'un l'altro, quasi tutti gli squadroni
viii-106: la sera del 16 maggio un proclama dichiarava che rimanevano completamente guarentite tutte
sbaragliataménte, aw. senza esitazione, un poco allo sbaraglio. bocchelli
, disperso, volto in fuga rovinosa (un esercito). nardi,
f. frugoni, 2-274: maria è un nome così guerriero che, mentre s'
2. per estens. sventato (un pericolo). bùgnole sale, 6-162
4. ant. dissipato, dilapidato (un patrimonio). 5. bernardino da
lippi, 11-38: quei preso di quivi un sbaraglino, / una casa con esso
, 11-38: 'preso di quivi un sbaraglino, / una casa con esso a
uno sbaraglio fisico e della mente, quasi un dolce vaneggiare. -a gran
s'attende. -fare scempio di un corpo. imperiali, 4-514: l'
: l'ebreo cominciò da mettere innanzi un monte di difficoltà: temeva esporsi a qualche
su uno sgabello, l'altra aveva trovato un tipo di suo serio, non
serio, non scherzare (con riferimento a un comportamento particolarmente deciso, energico).
. disfatta, sconfitta e sbandamento di un esercito; confusione fra le fila che
, / tre notti fra dumi tentando un sentier. gusto e s'era
ha dovuto vivere lungamente allo sbaraglio, un grande candore intellettuale. -senza
siri, vii-1202: la prudenza repugnava ad un trascorso ove l'onore e la sigurtà
la propria anima allo sbaraglio per salvare un altro, quegli la salverà.
sporcato apposta. lo fa per parere un soldataccio, uno sportivo rotto a tutto,
soldataccio, uno sportivo rotto a tutto, un uomo allo sbaraglio. bacchelli, 2-xxiii-270
sbaraglio. bacchelli, 2-xxiii-270: era un uomo calamitoso, campana, quando
, su strade e percorsi accidentati (un mezzo di trasporto). comisso,
persone chiassose. nievo, 8-32: un sucido / dì monelli sbaraglio / gli fu
groppe e di carte allo sbaraglio, un rumore d'inferno. 4.
che per loro / è già più d'un rovinato e fallito. adr. politi
. sba ragliare, sgominare un esercito, una schiera, met
, / mai non fu visto un re tanto gagliardo. giovio, i-115:
alla spada, se almeno con un colpo non ho speranza di squar
tar cento uomini, sbarattar un essercito, cacciarmi dinanzi dieci bandiere
estens. far disperdere, scompigliandolo, un corteo, una processione. guerrazzi,
una processione. guerrazzi, 10-640: un maroso popolare sbarattò la processione.
edifici, fortificazioni; mettere lo scompiglio in un luogo. boiardo, 1-9-29:
». 3. rendere nullo un trattato. birago, 442: non
si veggono. -fare a pezzi un impero. seneca volgar., 3-169
in ti maniera sbarattato / che ora da un canto, or da l'altro pigava
rispondere. -agitarsi, imbizzarrirsi (un animale). bresciani, 288:
orribilmente. 6. sgombrare da un impedimento. a. falconi, i-19
non impediscili l'artegliaria. -lasciare libero un luogo allontanandosi. fr. serafini,
de intorno persona. -andarsene da un luogo. a. monti, 471
, con valore intens., e da un denom. di baratta2 (v.
. sbaragliato, sgominato, disperso (un esercito, una truppa, il nemico)
sbaratto, sm. scompiglio causato da un attacco nemico; sbandamento e disfatta di
attacco nemico; sbandamento e disfatta di un esercito. nannini [olao magno]
sbaratto, poich'io m'accosciava dietro un rovinaccio ch'era di fianco e traevo
si compie per predisporre il terreno a un determinato uso. capuana,
sbarazzare (sbarrazzare), tr. sgomberare un luogo, un mobile, ecc.
, tr. sgomberare un luogo, un mobile, ecc., rimovendo ciò che
che chiamano lupinella, et appena che un campo è stato sbarazzato dagli strami suddetti
le ginocchia della borsa. -liberare un luogo della presenza importuna di una persona
altrove. -lasciare libero il passaggio (un mezzo di trasporto). f.
di mezzo quanto ostacola il conseguimento di un fine, lo svolgimento di un'attività
di un'attività, la chiarificazione di un problema. dorfies, 7-17: vorrei
. -liberarsi di persone che costituiscono un intralcio in un'attività, in partic
improvvisati. -per estens. svotare un piatto mangiandone avidamente il contenuto.
per sei; ma non potè sbarazzare un pranzo preparato secondo l'usanza dei villaggi
l'ingombra, in partic. di un bagaglio, di un pacco che regge in
partic. di un bagaglio, di un pacco che regge in mano, del
. moravia, i-19: nel vestibolo un servitore preso a nolo li sbarazzava dei loro
3. per estens. eliminare un liquido fisiologico da un organo.
estens. eliminare un liquido fisiologico da un organo. soderim, ii-95: i
di manoscritti, di cose d'arte che un giorno furono il pensiero, le cure
, non sarebbe venuta a capo di un delitto senza perché. cassola, 2-275:
senza perché. cassola, 2-275: ho un pacco di materiale nascosto in casa e
di essere sorvegliato. -liberarsi di un bagaglio, di un indumento, di
-liberarsi di un bagaglio, di un indumento, di un oggetto che si
bagaglio, di un indumento, di un oggetto che si regge in mano deponendolo o
del fucile. -rendersi libero da un dovere, da un impegno, da
-rendersi libero da un dovere, da un impegno, da un vincolo morale o
dovere, da un impegno, da un vincolo morale o di natura economica.
roberto, 3-150: si potrebbe contrarre un mutuo dando ipoteca sulla proprietà; poi
lavoro, tirava fuori da una cassetta un libro di 'biblioteca circolante'. -liberarsi
circolante'. -liberarsi nella scrittura da un vincolo metrico. monti, iii-42:
lei mi ha dato occasione di sbarazzarmi di un peso che era appunto l'immoralità di
peso che era appunto l'immoralità di avere un gabinetto personale.
-rinunciare a un valore morale per opportunismo, per comodità
sbarazzarsi del fratello infermiere e vado mulinando un mio piccolo stratagemma per allontanarlo. pirandello
6. intr. andarsene da un luogo che deve essere lasciato sgombro;
7-53: il ragazzo si fece bianco: un tremito forte lo scosse e si travagliò
2. che si è liberato di un indumento scomodo. cicognani, iii-2-34:
tutto il libro c'è... un misto di austerità ma di gusto per
130: pinocchio... è davvero un ragazzaccio, un disubbidiente e uno svogliato
... è davvero un ragazzaccio, un disubbidiente e uno svogliato che, invece
noi convittori lo sguazzalotro, figliuolo d'un ben fornito speziale della via ricasoli,
alzò la faccia con le pustoline e con un aspetto e un tono che egli presumeva
le pustoline e con un aspetto e un tono che egli presumeva dovessero incutere sbigottimento:
. arrighi, 3-56: prese in affitto un quartierino ammobiliato, lo stesso che aveva
faceva lo sbarazzino, scriveva con paladini un giornaletto « il figurinaio » in cui se
(una persona, in partic. un ragazzo). di giacomo, i-600
). di giacomo, i-600: un giovanotto sbarazzino, che aveva un fazzoletto
: un giovanotto sbarazzino, che aveva un fazzoletto di seta rossa attorno al collo e
spigliato, vivace o malizioso, furbesco (un atteggiamento, un modo di fare o
malizioso, furbesco (un atteggiamento, un modo di fare o di apparire).
, con l'aria spigliata, sbarazzina d'un vecchietto galante. deledda, iii-932:
. jovine, 2-208: don matteo ebbe un puerile soprassalto: il colonnello se ne
palazzeschi, 5-189: rirì si era comprata un cerchietto d'oro che portava all'anulare
con grazia sbarazzina. -irrequieto (un animale). sanmimatelli, n-103:
6. anticonformista o irriverente (un periodico). lucini, 11-89:
7. vivace, allegro (un suono). linati, 30-72:
dai rami e fuggono pel bosco con un gemito lungo e sbarazzino. landolfi,
uso, scommetto, dà fiato a un fischio sbarazzino. 8. sf
variante della scopa in cui chi gioca un asso (chiamato asso pigliatutto o sbarazzino)
o furbesco. -in partic.: portato un po'all'indietro e inclinato (un
un po'all'indietro e inclinato (un berretto, un cappello). govoni
all'indietro e inclinato (un berretto, un cappello). govoni, 1-236:
= contro l'ipotesi tradizionale di un deriv. da sbaraz zare
ticamente) la proposta ai un adattamento tose, della forma it
(una stanza); di servizio (un lo cale). -
mettere a profitto anche nelle abitazioni di un sito angusto e irregolare... e
cenci,... gli appare come un immenso manicomio. pirandello, 8-219:
vicolo che il sole d'agosto infocava come un forno e che accecava per gli sbarbagli
tabella due arrabbiatissime lampade elettriche scaraventano friggendo un violento sbarbaglio livido su un manifesto rosso
scaraventano friggendo un violento sbarbaglio livido su un manifesto rosso. 2. figur
2. figur. frivolezza mondana di un comportamento, di un discorso.
frivolezza mondana di un comportamento, di un discorso. giocosa, 1-186: lo
, in quello che per voi è stato un momento, uno sbarbaglio, un fresco
stato un momento, uno sbarbaglio, un fresco breve stupore di sogno vivo, luminoso
quel giovinetto andò per terra / come un olmo novel, che 'l vento sbarbi.
il dico o '1 taccio?) / un sospiroso e lagrimabil suono / da l'
e querce eccelse. magazzini, 5-37: un colombo solo, in un'ora,
un'ora, è abile a guastare un campo di fagiuoli e un popo- naio
abile a guastare un campo di fagiuoli e un popo- naio, perciocché con molta destrezza
(406): quand'è stato sbarbato un grand'albero, il terreno rimane sgombro
-con riferimento a una tempesta, a un ciclone, ai fulmini, ecc.
: scorge [la meschina] esterrefatta / un gruppo strano, e parie che s'
arpioni dagli stipiti. -mettere in movimento un veicolo. galileo, 4-4-322: mentre
. e vestitomi da città, scrissi un biglietto al signor cardinale acciaiuoli. foscolo,
sentì gridarsi proprio dentro l'orecchio con un suono che gli passò il cervello come un
un suono che gli passò il cervello come un ago: « e, ora,
4. per estens. asportare chirurgicamente un callo, una verruca, ecc.
, una verruca, ecc.; estrarre un dente. bencivenni, 7-87: alcuna
, 175: se ve ne capitasse un altro... il qual seccamente promettesse
sapere medicinale arrivasse più là del tagliarvi un callo senza portar ria un pezzo di
del tagliarvi un callo senza portar ria un pezzo di piede o dello sbarbar le pipite
sconosciuto... cavò dal sacchetto un ferro, sbarbò i quaranta denti del leone
grossi. -ant. far fuoriuscire un umore (un farmaco). bencivenni
-ant. far fuoriuscire un umore (un farmaco). bencivenni, 7-4:
apertagli la bocca, cacciare la punta d'un coltello alle radici della lingua e sbarbaritila
. monosini, 209: sbarbare un orecchio a uno. lippi, 6-68:
9-589: s'a chi v'invita d'un passo o d'un porto, /
v'invita d'un passo o d'un porto, / d'una misura, d'
porto, / d'una misura, d'un numer, d'un peso, /
una misura, d'un numer, d'un peso, / (barbaro) a
cani arrovellati. 6. estirpare completamente un vizio, un'inclinazione, una tendenza
e violenti un'abitudine di vita, un costume, una realtà culturale, una
una realtà culturale, una lingua, un credo fortemente affermati. zanobi da
possente non potrebbe forse sbarbarli tutti ad un tratto... senza produrre mali
produrre mali più gravi. -rimuovere un ostacolo, un impedimento. guicciardini,
gravi. -rimuovere un ostacolo, un impedimento. guicciardini, 2-2-68: chi
. bembo, 10-v-64: èmmi rimaso un catarro che dalla testa mi scende alle
città. -in partic.: divellere un tetto. lud. guicciardini, 3-153
lud. guicciardini, 3-153: venendo un temporale or rendo, cadde
temporale or rendo, cadde un fulmine dall'aria, il quale dato in
fulmine dall'aria, il quale dato in un portone fatto a guisa di torre propinguo
: il treno entrerà fra pochi istanti in un passaggio pericolosissimo, scavato fra due montagne
10. allontanare o espellere una persona da un luogo; cacciare un popolo invasore.
una persona da un luogo; cacciare un popolo invasore. b. corsini,
i-29: se... dalla patria un dì lo sbarbo, / lo vò
sbarbo, / lo vò far divenire un uom di garbo. baretti, 6-295:
s'è forse fatto in questa provincia un edifizio solo di marmo. botta, 6-ii-94
il fiorentino] da firenze e portarlo un chilometro più in là, bisognava svellerlo
addirittura. 11. far desistere da un proposito. forteguerri, 3-66: il
quali gli escursionisti si aggrappavano per aiutarsi un poco si sbarbavano alla rima tirata
poco si sbarbavano alla rima tirata un po'forte restando in mano a chi se
. -non sbarbarcela: non cavarsela in un lavoro o non trovarcisi a proprio agio.
.]: 'non ce la sbarba'in un esercizio, in uno studio: non
sbarbare il core. -senza sbarbare un capello dalla testa di qualcuno: senza
scasò una chiocciata di tirannotti senza sbarbare un capello dalla testa di un arcivescovo.
senza sbarbare un capello dalla testa di un arcivescovo. = comp. dal
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barba1 (v.)
... la voglia di sorpassarsi l'un l'altro fece sbarbarire un poco.
sorpassarsi l'un l'altro fece sbarbarire un poco. tommaseo, 3-i-144: croazia
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barbaro (v.)
. letter. eliminare ogni barbarismo da un testo. alfieri, v-2-918: vi
barba. fanzini, iii-458: « un vero uomo », disse la signora;
e sotterrate. linati, 9-149: un buon giardiniere ama sì l'ubertà de'
-per simil. strappato via (un arto); estratto (un dente
via (un arto); estratto (un dente). g. rucellai
la riviera. -portato via (un oggetto). b. davanzati,
peli sul volto (in partic. un bambino, un giovane, il volto,
(in partic. un bambino, un giovane, il volto, le guance
com'ho fatto io, ad amar un giovine sbarbato. ramusio [oviedo],
borghini, 3-34: se ben tu rassembrerai un uomo, sarai nondimeno simile a un
un uomo, sarai nondimeno simile a un giovane sbarbato, la cui delicata faccia
fare ad uno sbarbato la parte di un vecchio, io li dipingerei il mento
sì, e sì ponete / nel seggio un pargolo, un garzon di fasce!
ponete / nel seggio un pargolo, un garzon di fasce! / -sì, la
ogni coppia d'essi avea nel mezzo un frate minore sbarbato, tondo, pettoruto,
, i-4-239: sbarbato e rubicondo come un pomello rosso, è lo stesso crispi di
giovanni rientrò, il torso nudo e un asciugamano sulla spalla, sbarbato, pettinato
perfezionarne il profilo mediante l'asportazione di un velo di metallo in superficie.
in uso in questo paese, stavano in un certo modo forsennati. = comp
. 3, detrattivo), e da un denom. da barbazzale] (v.
senza freni, remore, inibizioni (un modo di esprimersi). -anche con
proposito. de amicis, xiii-247: un signore di mia conoscenza, che ha
variar la nota con: fare o dare un 'rabbuffo', una 'risciacquata', una 'lavata
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da barbetta (v.)
i-414: ogni guerriero... sbarbicava un albero come lo stelo d'una
la zaira dà una sgroppata che avrebbe sbarbicato un querciolo: crrrà: lisandro vola
a una tempesta, alla piena di un fiume. ghirardacci, 3-331: impetuoso
1-vt-192: non somiglia all'impeto d'un torrente che sbarbica una quercia!
2. per simil. strappare un arto; estrarre un dente (anche
per simil. strappare un arto; estrarre un dente (anche in espressioni iperboliche)
ohi, e'mi si sbarbica / un braccio, e'mi si tribbia 'l nerbo
una pozzanghera, / colmo è d'un vin sì forte e sì possente / che
. de sanctis, ii-13-88: succede un 'a solo', una stanza staccata che canta
l'onnipotenza del fato, paragonato a un masso sconcio, non possibile a sbarbicare
risoluzione. 6. estirpare completamente un vizio, un difetto, un'inclinazione
6. estirpare completamente un vizio, un difetto, un'inclinazione erronea dell'animo
totale e definitivo un'abitudine di vita, un costume, un'opinione, un credo
, un costume, un'opinione, un credo fortemente radicati. nuovi documenti intorno
giuliani, ii-45: siete tutti a un modo, voi altri contadini, caparbi:
, caparbi: come vi si radica un capriccio, è un gran santo chi ve
vi si radica un capriccio, è un gran santo chi ve lo può sbarbicare.
2. figur. eliminato completamente (un elemento o una situazione negativi o una
occulta tirannide di quella oligarchia che in un provvido governo democratico di libertà si vuol
sbarbificarsi, mangiata la foglia, tolto su un nerbo di bue, corse in sala
di peluzzo vermiglio, qua e là un po'consunto e sbarbificato. sbarbificazióne
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denv. di barbuccia (v.)
sbarcare sull'altra riva della magra, dove un certo numero di nostri doveva incontrarsi
guerra risalisse l'italia. -giungere in un luogo dopo un viaggio oltremare per stabilirvisi
italia. -giungere in un luogo dopo un viaggio oltremare per stabilirvisi (con partic
-marin. recarsi a terra, rimanendovi un certo tempo, per commissione, licenza
da bordo si reca a tema per restarvi un certo tempo (per diporto, licenza
riferimento alla diffusione di un'epidemia in un paese a opera di viaggiatori provenienti da
eccellenza. 2. scendere da un velivolo. barilli, ii-194: si
zona neutra. -giungere su un pianeta al termine di un viaggio spaziale
-giungere su un pianeta al termine di un viaggio spaziale. pasolini, 18-121
pasolini, 18-121: tra me e un ragazzo di quindici anni, che aspetta
. -per estens. scendere da un veicolo. banti, 6-51: ora
3. figur. arrivare in un dato luogo, spesso in modo fortunoso
e dopo varie peripezie; capitare in un albergo o in un'abitazione. f
gli riuscì di mettere insieme, fra un pasticcio e l'altro, un modesto peculio
fra un pasticcio e l'altro, un modesto peculio. -ridursi in una
5. figur. ant. pervenire a un risultato positivo. chiaro davanzati, 106-8
sbarcano le scorze dell'anguille affumicate, un asinaccio grande ed alto di gambe quant'
, 2-142: volle che si sbarcasse un cannone da 50 e che si piantasse una
, erano stati sbarcati a tradimento in un porto d'europa, dove avevan dovuto
ad insistere sulla sua vecchia idea di un piano di sviluppo economico. -marin.
-marin. mutare di destinazione o di funzioni un ufficiale o un membro dell'equipaggio di
destinazione o di funzioni un ufficiale o un membro dell'equipaggio di una nave o
licenziarlo. strafico, 1-i-407: 'sbarcare un ufficiale': si dice quando il comandante
il comandante, che ordinò l'imbarco di un ufficiale, gli dà un contrordine e
imbarco di un ufficiale, gli dà un contrordine e cambia la di lui destinazione.
[s. v. j: 'sbarcare un ufficiale, un marinaio': toglierlo dal
v. j: 'sbarcare un ufficiale, un marinaio': toglierlo dal ruolo.
e faticosamente, vivendo di espedienti, un periodo di tempo, 1'esistenza stessa
a casa moglie e liuoli e anche un po'di gruzzolo, tanto per isbarcarla
di separazione o allontanamento, e da un denom. di barca (v.)
, sbarchi). ant. allontanarsi da un porto, prendere il largo.
, / ch'era il testé sbarcato un signor pio qualieri. pascoli,
mari / scorrean le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar
, a guadagnar danari / per farsi un campo, per rifarsi un nido. l'
/ per farsi un campo, per rifarsi un nido. l'illustrazione italiana [21-iv-1912
mare. -per estens. disceso da un veicolo. calvino, 1-521: per
stazione. -giunto d'improvviso in un luogo. piovene, 14-124: gemmine
con la sua conoscenza di quattro lingue ed un cappellino a tricorno. 2
a sug- ger le morbose abitudini da un petto contaminato. 3. marin.
marin. che non fa più parte di un equipaggio; esonerato dall'incarico sulla nave
carena, 2-339: 'sbarcatoio': è un luogo atto a sbarcare le mercanzie o
un'imbarcazione. -anche: occupazione di un territorio costiero controllato dal nemico (o
. il fare scendere coattivamente a terra un membro dell'equipaggio o altra persona che
su una nave. -anche: cessazione di un membro dell'equipaggio dal servizio su una
fuori del territorio nazionale, arbitrariamente sbarca un componente dell'equipaggio o un passeggero,
arbitrariamente sbarca un componente dell'equipaggio o un passeggero, ovvero li abbandona impedendone il
2. per estens. discesa da un veicolo. bacchelli, 9-294: allo
patriarcale. -discesa sulla luna da un mezzo aerospaziale; allunaggio. g
civiltà delle macchine », 47]: un giorno ormai imminente effettueremo uno sbarco sulla
lo sbarco sulla luna non è che un programma speciale della tv. 3.
operazioni militari di invasione dal mare (un contingente di truppe o di navi)
, agg. privo di bardatura (un animale). cassieri, 211
cassieri, 211: sullo scoglio del postiglione un asino sbardato e molto peloso si stagliava
e molto peloso si stagliava dal becco di un dirupo con le zampe anteriori che sfioravano
, tr. (sbardèllo). cavalcare un puledro con una bardella adatta a domarlo
in quelle esclamazioni, entra in fretta un valletto. -parlare a vanvera,
di co- testa loro uguaglianza, passava un ricco patrizio elemosiniere. -con
postegli in tavola, v'aveva fatto un semicirculo capace della sua sbar- dellatissima pancia
-in partic.: molto esteso (un centro abitato). sassetti, 7-231
). baruffaldi, 61: un vid'io, qual altro andromaco, /
[di tabacco] / in mano un pizzico / condir dei cavoli / i crespi
molto copioso (una quantità di denaro, un patrimonio). buonarroti il giovane
quassù? pirandello, 7-1119: senza un mal di capo, quel massaro aveva
2. madornale, marchiano (un errore); enorme (una menzogna
carezze, ma si gettano a sparpagliare un mondo di menzogne incredibili e sbardellate.
impudente presunzione con cui si spacciavano, un padre scolopio, numa tanzini, riprese
supera ogni attesa e ogni immaginazione (un piacere, un favore, un onore
e ogni immaginazione (un piacere, un favore, un onore, ecc.
immaginazione (un piacere, un favore, un onore, ecc.).
.. scomposto, sguaiato (un gesto, una risata, ecc.)
bacchettonello, si scompose, gittossi via con un gesto sbardellato e, sgangherando le fauci
a una bottega di fondaco dove stava un certo giovanaccio sbardellato. campanella, i-336
f. f. frugoni, iv-566: un altro asinotto... correa dietro
aretino, 20-112: intertenutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere
intertenutolo con tal ciancia un tempo, un dì mi lascio cadere a la sbardellata,
essermi sconcia, gli faccio portare in un catino di acqua tiepida una figurina di
uomo teneva la mazza, che stette un mese con esso al collo.
poliglotta; / e poi, chi mette un par d'orecchie, vola; /
. -per simil. sbandare (un veicolo). pasolini, 3-68:
pasolini, 3-68: la macchina sbarellò un po'nel bagnato. 2
figure del caso grillo e khomeini, è un pezzo che pippo sbarella, come si
capire, a seguire il filo di un discorso. linus [agosto 1977]
103: caro benny, non hai capito un cavolo. o, meglio, nai
o, meglio, nai capito sino a un certo punto. e poi hai sbarellato
delle sbarre si rispondevano i cenni dall'un capo all'altro della città. di
uguale, ove qualcosa di bianco s'agita un poco, trema un fievole sospiro.
di bianco s'agita un poco, trema un fievole sospiro. guglie iminetti, 1-36
m'attardo / presso il cancello d'un antico parco, / fra sbarra e sbarra
o come elemento mobile dell'ingresso di un recinto. poliziano, st.,
ghiaccio secondo lo stampo delle ghiacciaie di un tempo. montale, 3-160: la
, passarono uno strillone di giornali e un uomo che reggeva una sbarra di ghiaccio
necrologio o la notizia della morte di un personaggio di particolare importanza. moretti
, ii-438: rivedo la prima pagina d'un giornale con quelle due sbarre, una
, così dette da alcuni legni che un tempo si mettevano a traverso, acciò
la strada è attraversata da una barriera ossia un sbarra mobile, vietante il passo,
che quella vi sia. -barriera di un posto di blocco o di un passaggio
-barriera di un posto di blocco o di un passaggio a livello. fenoglio,
a livello con le sue sbarre alte da un anno. j j
gli imputati o che, nelle assemblee di un tempo, segnava lo spazio entro cui
papi, 1-2-28: i deputati di un quartiere furono l'undici del germile (
il colpevole si presentò alla sbarra con un contegno tranquillo. faldella, i-4-79:
.): che è sottoposto a un procedimento giudiziario. la repubblica [i7-iv-ig86
all'avvocato goldoni non riuscì difficile scoprire un collega nella donna veneziana; mettetene tre
sbarra. 4. leva di un torchio tipografico. spettacolo della natura,
della natura, 1-xii-243: si gira in un istante la sbarra che fa girare.
dai due coni ne riceve gl'impronti con un sol colpo in un momento.
gl'impronti con un sol colpo in un momento. -barra del timone.
barra del timone. -stanghetta di un meccanismo. giuseppe da capriglia, 5
castello,... i'altre quattro un po'più lunghe. 5.
. jahier, 37: il giorno ritorna un ragazzo: che è una fran forza
fran forza intatta operante da sola, un ragazzo di sangue uono, riconosciuto
cortile di palazzo pitti fu convertito in un luogo di spettacolo, che vide inscenare
là lontan... / per un riscontro lungo,... / ch'
ch'è buio..., / un lumicin piccin,... /
. / che mi dimostra, passato un usciuolo, / uno sgraziato incatenato e
e le sbarre alla bocca e in capo un sasso, / rabbuffato languire.
destra. ser giovanni, 3-224: un drago verde nel campo vermiglio con una
la città di barcellona, che sono un campo d'oro, quattro sbarre rosseggianti del
: consisteva [lo stemma] in un ellissi diviso da un fusto di palmizio in
stemma] in un ellissi diviso da un fusto di palmizio in due campi,
: 'neuma': è una linea frapposta ad un qualche numero di note, che taglia
di sporgersi molto innanzi o per rannodare un filo o per raccomodare qualche altra cosa
o naturale che impedisce l'accesso in un luogo o il passaggio (e può
o il passaggio (e può rappresentare un caposaldo difensivo) o è di ingombro
sbocco d'una gola deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido
deserta, tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro
tra un forte sbarramento da un lato e un orrido monte dall'altro. d'annunzio
di un'azione o l'attuazione di un progetto. -in partic.: disposizione
anche diga di sbarramento) costruita su un lago o su un nume per frenare,
) costruita su un lago o su un nume per frenare, incanalare e regolare
il livello dell'acqua o per creare un serbatoio artificiale. ferd. martini,
una percentuale di preferenze non inferiore a un limite prefissato. la stampa [5-xi-1989
che subordina tiscrizione e l'accesso a un corso di studi al superamento di un
un corso di studi al superamento di un esame di ammissione che dimostri la capacità
parallele, tracciate sulla faccia anteriore di un assegno, entro le quali può venire
quella che si opera con lo sbarramento di un assegno, con o senza l'indicazione
con o senza l'indicazione del nome di un banchiere. in questa ipotesi, infatti
e volti in fuga con gravi perdite da un efficace tiro di sbarramento. -sbarramento
sistema di difesa delle coste costituito da un insieme di mine subacquee, per impedire
, una strada, l'accesso a un luogo o tutti gli accessi a una
2. chiudere l'entrata di un ambiente, una porta o una finestra
berni, 6-41 (i-126): aveva un piede e mezzo di grossezza, /
sbarrava la porta, tale gli menò un colpo a traverso, là dove vedeva
ogni varco, / gittatemi intorno densissimo un vel! / d'orribile sogno mi preme
il passaggio. 4. contrassegnare un assegno bancario con due barre trasversali per
indicare che non può essere girato a un soggetto diverso da una banca, o dalla
. -annullare lo spazio rimasto bianco di un documento o di un assegno con una
rimasto bianco di un documento o di un assegno con una o due linee per
. incanalare o deviare il corso di un fiume. uca pulci, i-iio
segnare il viso (una ruga) o un terreno (una caratteristica geologica).
fronte. 8. figur. porre un impedimento insormontabile o comunque difficile da superare
!.. all'ideale ch'è un punto, / ch'è un nulla;
ch'è un punto, / ch'è un nulla; e la morte lo sbarra /
narro; / ma nell'orecchio mi percosse un duolo, / perch'io avante l'
quel che mi mostri pare a me un carro ». sacchetti, 147: altre
, disse il frate agguantando il paoli per un braccio e sbarrandogli negli occhi due occhiacci
, quegli occhi! parevano rubati a un gatto salvatico. piovene, 264: tante
aveva in mano una gran scimitarra / et un scudo d'osso d'elefante, /
le braccia sbarra, / poi lascia un colpo andar il fier gigante.
. 4. superare o eliminare un ostacolo. nannini [ammiano],
problemi in qualche modo, togliersi da un impiccio, da una difficoltà. caro
tr. disus. sventrare, sezionare un uomo o un animale fino a estrame le
. sventrare, sezionare un uomo o un animale fino a estrame le interiora.
lo sbarrarono come porco. -in un contesto osceno: penetrare. vignali,
mondo, non le sbararemmo da l'un canto a l'altro! -per
altro! -per estens. scuoiare un animale (con riferimento alla fatica di
combattuto e svaleggiato il galleon moresini et un altro vas- sello, et usato atti
f. porta, 114: nel maneggiare un arcobugietto a ruota, caricarlo, sbarrarlo
sf. ant. riparo, protezione di un luogo, costituito da una recinzione di
dalla fronte e dai lati, lasciando aperto un passo o due alle spalle d'onde
? » -circondato da recinzioni (un campo di gara) ariosto, 17-85
quei rispondean nella sbarrata piazza / per un dì, ad uno ad uno, a
. verga, 7-992: colla notte scese un gran silenzio. poscia, dietro le
le imposte sbarrate, si udì di nuovo un an tramestìo. di giacomo, ii-662
accecate. 3. ostruito da un ostacolo naturale o artificiale o, anche
o artificiale o, anche, da un eccessivo concorso di folla, che rende
il passaggio. -anche: protetto da un ostacolo naturale. d. bartoli,
i-793: il sole si levava in un immenso bagliore accecante. si vedeva dalla
di questo primo tratto era sbarrato da un muricciolo che pareva il parapetto di una
era sbarrata per tutta la sua lunghezza da un palo telegrafico abbattuto. 4.
ingolfava / dentro l'arcuata ripa / un mare pulsante, sbarrato da solchi, /
linea trasversale (il numero distintivo di un mezzo pubblico che compie un percorso parzialmente
distintivo di un mezzo pubblico che compie un percorso parzialmente diverso da quello della linea
ha messo [la natura] in me un intendimento vigilante, quasi come occhio sbarrato
con le due mani, tenuta da un orrore che par entrato nel luogo delle sue
sopra i monatti, dentiere splendide ridenti un gran riso da facce di morti.
a spiccare il volo (le ali di un uccello). montale, 15-
. sparato, esploso o fatto sparare (un colpo d'arma da fuoco o un'
se non, si fa il medesimo con un tiro di cannone sbarrato senza offesa,
rocciosi e terrosi che, trasportati da un ghiacciaio, si depositano a valle.
. 2. banc. sbarramento di un assegno. = nome d'azione da
, smarrita, sbalordita (anche in un ritratto). r. ponghi
sbarrèra, sf. ant. recinzione di un campo militare. a.
fu sbarricato, cioè levato e posto all'un dei canti. -assol. abbattere una
sbarricare che consistono per esempio nel prendere un idrante che c'è sempre nei corridoi (
. m. -1). trapezista di un circo. -anche: ginnasta specialista negli
di uno scopo, allo svolgersi di un evento. a. orlandi, xxxix-i-107
brignole sale, 5-262: questo si è un difetto, il quale è epilogo e
che il dir birro è dire in un sol motto biscazziere, puttaniere, poltroncione
, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. di barroccio (v.)
2. breve tirata delle briglie di un cavallo. carena, 2-321: sbrigliatura
come oggi ho veduta, sarebbe un gran trastullo il mio. egli è un
un gran trastullo il mio. egli è un giovinetto gagliardo come un toro: m'
. egli è un giovinetto gagliardo come un toro: m'ha tutta sbaruffata.
viani, 19-280: su di un pancaccio ci facevano il sant'antonio ai
mio padrone sbaruffandoli rignava: « è un piacere toccarli ». = voce
ex-, con valore privativo-detrattivo, e da un denom. di baruffo2 (v.
viani, 19-236: il caularo, un viso giallo a spiazzottori,..
. con dei baffacci biutosi, scagnati sotto un naso rincep- pato, sbasato, biforato
, pigliando moglie, ebbe per dote un campicello con un bel piè di fico,
, ebbe per dote un campicello con un bel piè di fico, e la prima
, 25-131: standosi a l'olio santo un di loro, il superiore comandò che
accanto una di quelle povere donne con un bambino in braccio, che ornai sbasiva
la gironda / il gran canzonamento, un uomo ardito / si trovò su la fun
, / ma se voi ne portate un piè ferito, / ed ei resta colà
e il povero / si furono in un tratto risentiti, / l'un sotto un
furono in un tratto risentiti, / l'un sotto un faggio, l'altro a
un tratto risentiti, / l'un sotto un faggio, l'altro a piè d'
faggio, l'altro a piè d'un rovero / dove la sera rimason sbasiti,
. nievo, 663: avea messo da un canto una bella sommerta per far figurar
d'esser fucilato. -inespressivo (un volto). c. arrighi,
a. f. doni, 3-118: un altro vento assaltò la povera pianta,
, con valore intens., e da un denom. di basoffia per bazzoffia (
del livello del mare o delle acque di un fiume. -anche: riduzione dello
riduzione dello spessore o dell'altezza di un oggetto, di una costruzione, ecc.
. targioni pozzetti, 12-3-44: è un problema insolubile in fisica lo spiegare il
di presente. -abbassamento del letto di un fiume o di un lago provocato dall'
-abbassamento del letto di un fiume o di un lago provocato dall'erosione della corrente o
arezzo. 2. riduzione di un interesse finanziario. metastasio, 1-v-34:
e lo sbassaménto de1 secondi debbono contare un terzo di meno di quello che prima riscotevano
richiedente il capitale prestato. -diminuzione di un tributo. de luca, 1-7-3-30:
. svilimento delle qualità di un individuo, el linguaggio teologico, umiliazione
ridurre d'altezza una costruzione; abbassare un soffitto o un pavimento. sanudo,
una costruzione; abbassare un soffitto o un pavimento. sanudo, iii-1010: a
altezza o di spessore una sostanza o un oggetto, anche in un'operazione tecnica
alto tre dita, e battasi tanto con un pistel di legno che si sbassi un
un pistel di legno che si sbassi un dito. tommaseo [s. v.
giù. -in partic.: abbassare un vessillo, in segno di resa.
dei turchi. -calare in basso un ponte levatoio. cesariano, 1-182:
, lii-3-64: né resterò di dire di un modo che il re enrico vili usò
, avendole per bisogno di danaro abbassate un quarto, e con questo mal esempio dopo
due grana, che fu poi sbassato ad un grano e mezzo, detto altrimenti pubblica
finanze. -diminuire il costo di un bene economico; ridurre il valore di
per estens. moderare o far venire meno un comportamento o un atteggiamento superbo, insensibile
o far venire meno un comportamento o un atteggiamento superbo, insensibile o presuntuoso proprio
uno aveva quasi spenti colonnesi, surgeva un altro inimico alli orsini, che li faceva
le figure. 6. svilire un argomento, trascurarne l'importanza e la
diminuire di livello (le acque di un fiume, di un lago o del
(le acque di un fiume, di un lago o del mare).
targioni tozzetti, 6-16: il mare in un certo tempo ed in un modo ignoto
il mare in un certo tempo ed in un modo ignoto a noi sbassò prestamente di
per l'azione erosiva delle piogge (un terreno). torricelli, ii-3-304:
contrari, che si anderanno incontro l'un l'altro, sbassandosi la terra ed alzandosi
i piani rialzano. -digradare (un rilievo). targioni tozzetti, 12-10-220
sue piu alte branche quasi in semicircolo, un braccio del quale si stende verso mezzogiorno
italiana si è sbassata, e da un pezzo d'oro di circa sei denari equipollente
equipollente circa a due zecchini è divenuta un pezzo d'argento che in milano non
città di lombardia non arriva nemmeno a un denaro. mamiani, 3-89: altro
, con valore intens., e da un denom. da basso (v.
sf. riduzione sommaria d'altezza di un oggetto. = femm. sostant
m. fiorio, 273: a l'un de lati di cotai chiusure è un'aia
umiliata. 3. ribassato (un prezzo). genovesi, 6-i-484:
prezzo). genovesi, 6-i-484: un zecchino rappresenta un tomolo di farina:
genovesi, 6-i-484: un zecchino rappresenta un tomolo di farina: è argomento che
. abbassamento, riduzione del livello di un terreno.
. 3. disus. sconto su un credito o sul prezzo di una merce
125- 7: accordato uno sbasso di un dieci per cento a ciascheduno dei debitori
-limitazione della circolazione di una moneta in un determinato stato. belloni, 2-ii-66:
belloni, 2-ii-66: perché con tanto profitto un solo incomodo patirebbe questo regno, cioè
con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di bastardo (v.)
). sbastare, tr. privare un animale da soma del basto.
con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di basto (v.)
con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denom. di bastiglia (v.)
con valore privativo-sottrat- tivo, e da un denv. di bastiglia (v.)
). privare dei punti dell'imbastitura un abito, una calzatura, ecc.
¦ fogazzaro, 5-142: ci sarà un poco di strepito e di sba- tacchiamento
, una persona, la sua testa, un animale per lo più in un accesso
, un animale per lo più in un accesso d'ira o di rabbia.
: si avventò ai ragazzacci mugghiando come un toro ferito; ne afferrò uno e lo
uno e lo sbatacchiò a terra come un sacco di cenci. pea, 1-45:
non sa lei ch'ei aveva in mano un coltello da cucina e si sbatacchiava alla
e grida. calzabigi, 75: un cantante si sbatacchia / e sviene nell'orchestra
cantante si sbatacchia / e sviene nell'orchestra un sonatore. pananti, ii-20: chi
dov'era incatenato, e diventò agevole come un agnello. -agitare ripetutamente qualcosa, anche
rumore. menzini, 5-6: sbatacchiare un campanel di bronzo. pascarella, 1-13
dei testimoni. d'annunzio, v-2-469: un colpo di spalla spalancava la porta;
il ritratto dell'amante, e per un momento le venne un rabbioso desiderio di
amante, e per un momento le venne un rabbioso desiderio di sbatacchiarlo in terra.
2. scuotere ripetutamente i rami di un albero per fame cadere i frutti.
sole. -picchiare ripetutamente col pugno un sacco di sabbia in un esercizio atletico
col pugno un sacco di sabbia in un esercizio atletico. settembrini [luciano]
è posto ». / dandoci altrove un vecchio un'occhiataccia, / la porta ci
ii-2-140: eggendo sulla fronte dell'amico un partito preso, duro come l'acciaio
la palla, appena tocca, scoppiò con un tonfo che parve colpo di artiglieria,
. pratolini, 9-737: « è un giorno memorabile e non voglio più rimandare
sobbalzare con violenza le persone trasportate (un veicolo o una cavalcatura). de
in: all'annoiato viaggiatore costretto in un vagone che sbatacchiandolo lo trasporta sopra,
de'medici andava sbatacchiando la sua rabbia un po'qua e un po'là.
sbatacchiando la sua rabbia un po'qua e un po'là. -oltraggiare, offendere.