e romboidale, che dal legamento cerdale'un muscolo del collo e del dorso che presenta
apofisi spinosa dell'ultima vertebra forma di un rombo. esso si attacca internamente al legacervicale
che romoriani, x-1-263: aggiogati ad un aratro di struttura pribole e pietre per
rombolare. mitiva di quando in quando un agricoltore menava due 2. produrre
agricoltore menava due 2. produrre un rumore fragoroso (il tuono).
morsemi / solchi una intersecantisi l'un l'altro così che il poco terreno coltivato
. pesci che han la forma d'un rombo, delle pinne de'pesci di
corpo. boide, era; di un afoso colore zafferano; vera luna afri
, 1-387: per dispregio vien chiamato rombolo un carradori, iii: parte del
dicesi 'foglia... romboidea'santi a un suo amico. m. villani, 1-56
dottore. pellico, 3-301: salir vede un canuto / che pare (ed è
figlio di re che è preso da un grande oblìo e non continua il suo romeàggio
goffo come corebo, c'avea per favorito un cappone così tronfo com'insolente. gioberti
carducci, iii19- 103: magiaro l'un morto, polacco l'altro; il sacerdote
una parte dell'altar maggiore, sopra un altro altare che chiamavano l'altar romano
tiene / maltrattato a maraviglia. / quivi un conte a passar venne, / un
un conte a passar venne, / un romeo di normandia. / quivi ei seppe
normandia. / quivi ei seppe che un tant'uomo / dentro in carcere languìa.
tornato da santo jacopo di galizia, un buon romeo traeva verso sera l'infermo fianco
che in abito di romeo, condotto da un paesano ratico delle vie, ei s'
la vita di dante fu quella d'un pellegrino, non pellegrino di amore,
in partic. tale denominazione rimane a un tratto della vecchia via popilia, che
seguito, ridottasi la vecchia strada a un sentiero fra le paludi e le pinete
: la casa di nostra donna, vicina un tempo al litorale dell'adriatico, su
. che compie (o ha compiuto) un viaggio a roma; che è diretto
o si immagina che debba compiere) un percorso postale lungo e travagliato ed è
sm. ant. pellegrino diretto verso un santuario o un luogo sacro, in partic
. pellegrino diretto verso un santuario o un luogo sacro, in partic. a
il 1140. 8 'ro- mesine'formavano un 'ducato'di argento. ce ne dà notizia
sicilia e duca delle puglie, scrive che un pane solo valeva 'sex romesinis'.
1136 entravano in numero di 105 per un 'soldo d'oro'. l'engel, crede
a esser lui mi manca. / sono un poeta ed un mercante ebreo, /
mi manca. / sono un poeta ed un mercante ebreo, / grave ho l'
romena, sf. ant. pellegrinaggio verso un santuario o un luogo sacro, in
ant. pellegrinaggio verso un santuario o un luogo sacro, in partic. a roma
: pigliaro parole insieme e fe- ciaro un romiccio. = denom. da romicciare
con le altre erbe; ritengono per altro un sapore agretto... 'rumex
; sono erbe annue o perenni, di un aspetto proprio, di sapore più o
, 464: prezzava più il baldacchino di un romiglio che le tavole indorate e gli
si sono intrecciati i gruppi, è un romìo e un lavorìo di piatti, di
i gruppi, è un romìo e un lavorìo di piatti, di bicchieri e di
3. echeggiare, risonare (un luogo). latini, rettor.
desire. mormorare, gorgogliare (un corso d'acqua), -in che
= etimo incerto: forse deriv. da un longob. hraumjan 'stormire'piuttosto che
sf. letter. tranquilla solitudine di un luogo disabitato o poco frequentato e isolato
: uscio fuor dello rumitaggio / per un sportello k'avea la porta, / pensando
, 69: poi lo re fecie andare un bando ch'a pena della vita che
inospite e selvaggio / ove atrovò nel mezo un romitaggio. n. franco, 7-399
a visitare il corpo di santa rosalia in un romitaggio lontano sette miglia, sopra un
un romitaggio lontano sette miglia, sopra un altissimo monte... nell'entrata
.. nell'entrata mostrasi a sinistra un buco entro il quale orava la penitente
, finché mi vidi in faccia apparire un romitaggio, quali avevano i monaci dell'egitto
abitudini, dei costumi, delle regole di un ambiente eremitico; vita eremitica.
dar fondo al disio e terminar in un romitaggio disgiunto il romeaggio continuato. mamiani,
tutti insieme a fare del vocabolo mondo un vero sinonimo di profanità e di peccato
me. ho bisogno contro me stesso di un carcere, di quattro pareti sepolcrali,
, 4-114: nascosto in fondo a un aranceto, invisibile dalla stradicciuola per la quale
potevano passare, lo studio del natali era un vero romitaggio. ojetti, i-85:
vuol [d'annunzio] comprare anche un prato, sm ciglio opposto, così da
d'archeologia o di plastica, olimpia è un poetico romitaggio. all'ombra di quei
in mia casa, che è adesso un romitaggio. -vita o periodo trascorso
'solitariamente', 'solettamente'. l'usa un moderno e può cadere nel verso.
6-35: era in quella stagione in pavia un frate iacopo bos- solaro de'romitani.
frati romitani di santo augustino, è un luogo presso a la città per ispazio di
alla meditazione e alla pratica ascetica (un luogo). sermini, 164:
un supermercato è come mettere in orbita un satellite artificiale: o si ha il
. -vena satellite: vena che accompagna un organo, in partic. un'arteria
conico il cui asse ruota intorno a un altro asse, parallelo o normale (e
condizione di stretta dipendenza e subordinazione a un centro economico o politico più importante e
satellizio di gerosolima che non osasse arrestare un solo de'vostri seguaci, avereste per compagni
: pochi ed inermi custodi bastano ad un numero di prigionieri che, governati in altro
: due camerieri..., con un satellizio di servitori in livrea listata di
deriverebbe); l'insieme dei satelliti di un pianeta. campanella, 1086: non
3. figur. appoggio dato a un dominio oppressivo (e l'atteggiamento servile
agg. letter. che è satellite di un pianeta. campailla, 3-40: la
volta, / in molt'ore, ed un dì la via rotonda. / in tredici
2. mettere in orbita nello spazio un satellite artificiale. = denom
saterigno, agg. ant. tipico di un satiro, che ne ricorda le fattezze
donna indiana è quello di sacrificarsi in un sati ». = voce sanscr.
e lucido per effetto della satinatura (un tessuto, una carta).
i dobloni. marino, 1-15-30: disovra un manto, anzi più tosto un velo
disovra un manto, anzi più tosto un velo, / ha di satì vergato a
portava una specie di figaro o bolero d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro
d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro corsettino inverosimilmente corto e stretto sopra
ha la lucentezza e la levigatezza (un tessuto). volponi, 9-73
di ottavia e concludeva che era proprio un cappotto da ragazza: rosa, di
filettatura pesante, con la fodera di un rosa più chiaro, lucida e satinosa
tipici di una categoria di persone o di un singolo individuo o che discordano dall'ideale
invitato la stessa sera a cenar da un cantante, dove frequentemente trovavasi l'autor
i-637: orazio nella satira v narra d'un suo viaggio compiuto in compagnia del retore
signor giuseppe ad esilarare i convitati con un suo interminabile decameróne, tutto frizzi,
è difficile, / quando di criticare un si compiace, / che non usi
d'una satirétta ingrassata nel chiuso d'un molino. = voce dotta,
agg. che richiama l'aspetto di un satiro. l'illustrazione italiana [1-xii-1907
fatto del cielo, e della divinità un drama; e il santo colle maschere de'
e argomenti da panegirici: trova in un esercito di persone oggetti, in suo
una persona, gli aspetti negativi di un costume, un'istituzione, una situazione
intr. fare satira o ironia; usare un linguaggio pungente e mordace per mettere in
o biasimare (anche in relazione con un compì, d'argomento).
quel che par che, satireggiando, accennasse un galantuomo, cioè che stiano così le
suoi cantari, / quando si trova ad un lauto convito, / del ciel,
, 539: luciano zùccoli è un conservatore tenace: qual meraviglia, adunque
: fra 1 toscani, iacopo soldani ha un suo fondo sano e austero, e
. letter. comportarsi o vivere come un satiro, dando libero stogo agli istinti
373: si può difficilmente credere che un satireggiatóre così garbato... abbia
abbia creduto di poter trattenere e dominare un pubblico elegante e smaliziato con un intreccio
dominare un pubblico elegante e smaliziato con un intreccio così puerile. = nome d'
o carattere satirico (un'opera, un discorso); acre, mordace,
. che è proprio o caratteristico di un satiro, che ne richiama l'aspetto
selvaggie spoglie / e satiresche forme / un drammatico eroe stassene ascoso. d'annunzio,
gambe] e battere il tempo in un ballo satiresco. -licenzioso, osceno
croce, ht-57: occorre in certi paesi un male della pelle universale, il qual
fermo si muta e sembra quella di un satiro. = voce dotta,
: erezione continua della verga accompagnata da un insaziabile desiderio del corpo. carducci,
martello, 6-i-522: è la satirica un dramma che né tragedia né commedia può
stemperata in prosa e applicata satiricamente in un libricciuolo volgare chiamato favole d'esopo.
mai di satiricamente comico! -in un componimento satirico. salvini, 26-pref.
una satiricità, però, e di un umorismo, quanto mai, anch'essi,
comici, satirici, eroici si rinviene un copiosissimo erario dei costumi e riti di quel
detrimento que'freddi petti ed esangui d'un fiacco..., d'un petronio
d'un fiacco..., d'un petronio satirico per la sola oscenità rinomato
e i contenuti propri della satira (un componimento, un discorso, un giornale
propri della satira (un componimento, un discorso, un giornale); che
satira (un componimento, un discorso, un giornale); che contiene o presenta
giornale); che contiene o presenta un giudizio o un'intenzione ironica, sarcastica
contro napoli. de roberto, 383: un giornaletto satirico settimanale, il « ficcanaso
-improntato al sarcasmo (il tono, un modo, uno stile letterario).
son lasciato accendere dal satirico afflato ad un ingenuo sfogo. muratori, 5-iv-282:
estens. mordace, malizioso, beffardo (un atteggiamento, un intento, un discorso
malizioso, beffardo (un atteggiamento, un intento, un discorso, una battuta,
(un atteggiamento, un intento, un discorso, una battuta, ecc.
lecito, messer francesco, che d'un ragionamento morale quale è stato il nostro trapassiamo
quale è stato il nostro trapassiamo in un satirico e odioso. buonarroti il giovane,
ix-1-286: dante fuggiva dalla vendetta d'un tremendo tiranno irritato da'motti satirici.
, alla maldicenza (una persona, un popolo). oliva, i-2-174:
, mi tiri addosso le smanie d'un uomo consolare,... tremato da
canzonella, ma di cuor buono e d'un buon senso precoce. 3.
. fanzini, iii-500: c'era un gentiluomo col naso aguzzo, abito austero di
penna alla derisione. milizia, v-341: un satirico prese occasione di dire che l'
operette del momento, spezialmente se tengono un po'del lubrico o del satirico.
sonetto], ma perché egli è un po'troppo satiricotto non voglio mandarglielo.
: hogli fatto [al primo tomo] un po'di pre- fazioncina alquanto satiricuccia.
rappresentato da attori mascherati da satiri (un dramma). piccolomini,
gigli, 115: calzeranno i cavalieri poetici un coturno spaccato da piedi alla satirica.
2. sm. attore che impersona un satiro. muratori, 7-ii-393: coloro
superlativi. = denom. da un accr. di satirico \ satìridi,
agg. letter. che è proprio di un satiro t t o
, colle labbra vizze e ratratte a un riso satirino. = deriv. da
minori e rosse. produce il fusto alto un gombito e nudo, il fiore bianco
di fuori e bianca di dentro come un uovo al gusto dolce e non ingrata alla
cappello verdastro e viscido, che emana un odore sgradevole. = voce dotta,
gravida, vide nel sonno che ella partoriva un satirisco. landino, 93: la
madre gravida in costui sognò che partoriva un satirisco. = voce dotta, lat
iìi-257: -signor lelio, voi siete un bravo poeta, ma (perdonatemi) siete
bravo poeta, ma (perdonatemi) siete un poco pungente. -in oggi,
-per estens. essere usato in un componimento satirico. de sanctis,
a modo a'uno satiro o come un gatto mammone che va la notte e fa
annunzio, ii-799: al suon d'un sufoletto erto su l'ugne / fésse,
che danza. pavese, 3-195: parlano un satiro e un'amadriade. amadriade.
la prendono. qualcuno ci spera magari un migliore raccolto. -in un quadro
magari un migliore raccolto. -in un quadro o in una scultura. filarete
, 2-21 (341): avevo fatto un satiro in ciascuno de'siti delle colonne
di certi rami e verzure sta nascosto un satiro che, contemplando la bellezza di
persona dalle fattezze rozze e animalesche o un uomo libidinoso. gemelli careri, 2-i-454
una donna son bestiale, insaziabile come un satiro. 2. figur.
gobetti, ii-168: chi non ricorda un rosso di san secondo lirico di fini sorrisi
nel suo teatro soltanto l'impotenza di un satiro scatenato. calvino, 14-14:
spalle come sfuggisse alle insistenze moleste di un satiro. -chi è smodatamente dedito
, / ma guarda che furtivo / un satirel giù sotto / da reo desir condotto
pratesi, 1-234: il giardino errava per un viale coperto di gelsomini fino a una
una vaschetta a conchiglia, sostenuta da un satirello. d'annunzio, i-405: ride
grandezza del ciclope, gli dipinse a canto un satiretto che con un suo tirso gli
dipinse a canto un satiretto che con un suo tirso gli misurava un dito d'una
satiretto che con un suo tirso gli misurava un dito d'una mano. fantoni,
g. argoli, 131: fiero coltello un satirino impugna. carducci, iii-14-208:
tali. forteguerri, 29-21: ecco un satiraccio orrendo e strano, / che
e va con ella / da tutti in un balen tanto lontano. =
, 6-ii-531: il satiro è sempre un maligno quando non è un cattivo.
è sempre un maligno quando non è un cattivo. 2. per estens
oltra modo satiro e rampognoso, veduto un sere che era infame di carte false
acconciamente avviato lungi dalle colture, prendere un cireneo e buttargli addosso il satiroso fiume
e messo a coltura; seminativo (un terreno).
, traspiantandole in differenti categorie come in un suolo sativo e fecondo, ne propaghi
satolla: il breve sonno che segue un pasto. tommaseo [s. v
. pieno appagamento di una curiosità, di un interesse o ai un piacere intellettuale (
curiosità, di un interesse o ai un piacere intellettuale (e il godimento stesso
tempo e di sentirvi come ringiovanito ad un tratto? 6. dimin. satollina
bambina. volponi, 2-243: quando un giovane nemico, f f
, 1-2: chi cerca fama affetta un suono / ch'empie l'orecchie, ma
stimolo della fame o della sete (un cibo, una bevanda). - anche
vive forze prenda. -riempire un recipiente. allegri, 15: pratico
-accrescere delle proprie acque (un affluente). martello, 6-i-220:
innanzi qualche cosa e, quasi sospendendola ad un filo, non gli traessi dietro a
antifrastico: far patire fino in fondo un danno, un male. livio volgar
patire fino in fondo un danno, un male. livio volgar., 2-244
conoscono bene che tutto questo mondo è un buon morsello per cuore d'uomo satollare,
. 5. appagare la curiosità o un desiderio (e anche l'animo che
più spesso materiale e fisico; soddisfare un bisogno, un'inclinazione, un istinto,
soddisfare un bisogno, un'inclinazione, un istinto, anche vizioso o maligno.
come nerone, che voleva tutta roma in un palazzo: loro vorrebbero tutto il mondo
da satollare la mia provinciale noia per un pezzo. -soddisfare con la violenza
. diatessaron volgar., 284: era un altro uomo il quale era mendico,
suoi. siri, ii-253: poteva un prelato in roma con 1500 scudi annui
rason se saola, / e andando per un zovo / en la volpe s'entopa
, stimando che fiorisse e languisse ad un tempo. -rifornirsi di prestiti linguistici.
-cessare di compiere un'azione (espressa da un inf.). lupis,
amici e parenti non si satollava di publicarlo un rifiuto della progenie e un macchiato tralcio
di publicarlo un rifiuto della progenie e un macchiato tralcio del sangue. 9
con la particella pronom. impregnarsi di un liquido. fatti di cesare, 213
combaciano scambievolmente. -inzeppato da un gran numero di espressioni. cornolai caminer
di assicurazioni di rispetto e di amicizia che un uomo che dovesse ritornare al mondo dopo
uno o due secoli avrebbe bisogno d * un dizionario per sapere il giusto valore delle
.. a pena voglian servir più di un giorno se non son nel vino fino
la vita afflitta e molla, / come un cagnotto, fuor stava aspettando / che
anni addietro avevan supplito, fino a un certo segno, al difetto; e la
satollo, ne ripone buona provisione in un sacco che dal collo gli si stende
: quando l'automobile rallenta per attraversare un villaggio, l'odore del mosto entra
animi ben robusti e queti ponno / chi un sorso sol ne gusta far satolli.
. -ben rifornito di carburante (un veicolo a motore). a.
. -per simil. soddisfatto (un desiderio, anche biasimevole, e in
soddisfatto (per lo più in relazione con un compì, che indica il motivo della
pur sappiamo / anche noi torre a scaponire un libro che mal si lasci 'ntendere:
quel crnha fatto la terra: / un mostro orrendo, mai del mal satollo!
amato colle? tasso, 8-63: un popolo barbaro e tiranno, / che non
, i-23: non giova torre d'impiego un satollo per mettervi un affamato.
torre d'impiego un satollo per mettervi un affamato. -con uso antifrastico:
, di una situazione difficile, di un determinato comiortamento o di un'azione ripetuta
volte (per 0 più espressa da un inf.). lancia, 3-16
1-124: come avea delle penne dato un crollo, / così l'erranti rose eron
5. per simil. impregnato di un liquido, in partic. di una
al torrente. sacchi, 16-18: avvegnaché un drappo sia di un colore,.
, 16-18: avvegnaché un drappo sia di un colore,... può nondimeno
saturo per l'abbondanza di una merce (un mercato). m. ciriello
io abbo / per folle dir procacciat'un satollo, / al qual me'converria ventre
grasso, 21: io vado a farmi un satollo di fri- telle, alla barba
dalità, prendendo l'occasione da un suono, da un gesto, da
prendendo l'occasione da un suono, da un gesto, da una risposta apparentemente insensata
mio satrapato? »... « un momento. prima è meglio visitare il
ant. atteggiamento spocchioso di chi esercita un potere dispotico, sia di carattere intellettuale
. idem, vi-224: io che sono un zugo così fatto, non vorrei miga
-schi). autoritario, dispotico (un atteggiamento, un potere).
autoritario, dispotico (un atteggiamento, un potere). faldella, i-4-211
autorità di satrapo e il territorio governato da un satrapo. boiardo, 1-105
. provincia sottoposta all'autorità assoluta di un governatore. serdonati, 9-85:
si riferisce, che è proprio di un satrapo. tasso, n-ii-388:
tasso, n-ii-388: io ho veduto in un libretto ch'ad aristotele è attribuito che
, vi-166: vidi sulla schiena d'un dromedario portar sul dorso in donativo ad
dromedario portar sul dorso in donativo ad un satrapa. metastasio, 1-i-383: si
chalibon, rarissimo tesoro, / in un corno sottil di liocorno. papini,
dalla sua zecca, mentre era dominata da un monarca, maltrattata da un satrapa.
dominata da un monarca, maltrattata da un satrapa. amari, 2-47: firuz,
ciascuno comandava a cinquantamila combattenti e reggeva un dei quatro quartieri del reame di badel
tribù, e noi ne facemmo colla guerra un impero compatto. bacchelli, 2-xxiv-274:
ai voti. -consigliere fidato di un re, dignitario. filarete, 1-i-402
becetli, 1-87: é gonnella in un canto della mensa / stava, e
intera giornata passata coi 'miei satrapi ad imbastire un progetto di legge che tolga agli uni
prebende. z. chi occupa un grado elevato in una gerarchia militare,
consiglieri / attendon d'ora in ora un fine amaro. i. nelli, ii-331
orientale intendersela col satrapo crispi, accordandogli un appartamento magnifico. 4.
.. ruardate s'è giusto che un tal satrapo posseda una donna spiritosa come
obeso, tonfando lento e cadenzato come un motore ad olio, saliva fino ai
inquilini indietro col pagamento e gorgogliava come un acquaio intasato. 5. chi
. chi si atteggia a conoscitore esperto di un argomento o anche di tutto lo scibile
ognor con le bilance, bada a un ette, / è un che apporrebbe fino
bada a un ette, / è un che apporrebbe fino alle pandette. gioberti
a chi sostenne per amor di essa un orribile e decenne supplizio? oriani,
: magari la ente lo immaginava un satrapo che viveva nelle orge e si
mandò qui in nome del re moabdar un satrapùccio per farmi strangolare.
ricciardi, 38: facemmo per impresa a un satrapóne / della prudenza il serpe e
mercurio, / ma si cangiò con un fallace augurio / in quel vago animai di
, cantante e sfrenato. = da un toponimo giapponese. sattézza, sf
uno spettacolo misto di varie arti nel quale un testo cantato (a cui gli attori
/ don- d'era uscito, in un stupor tremendo. -intr. per lo
dei camerieri. -per estens. soddisfare un desiderio, una necessità o un'aspirazione
le sue lanose schiame, / fecesi un santo padre molto umile / per saturare l'
/ mi trae, giamai non satura un exiguo / i suoi desir di lagrime
se l'aria in cui vien confinato un corpo in combustione venga saturata di flogisto
de amicis, xii-371: aveva inteso un vecchietto ciccolone fare i più neri pronostici
suoni, rumori, voci o chiacchiere un ambiente, un luogo o l'atmosfera.
, voci o chiacchiere un ambiente, un luogo o l'atmosfera. di giacomo
invasero il mercato, lo saturarono di un frinìo acre e unito. 3
sole estivo mi saturava di noia, un organetto di barberia finiva di spossarmi i
. pervadere intensamente con la propria influenza un periodo artistico, letterario o culturale (
scoperta 'le vite parallele's ^ imposero con un duplice prestigio. nel testo e nella
jacopo sannazzaro fu il creatore responsabile di un genere letterario che ebbe una immensa diffusione
scritta o una parte di essa (un aspetto stilistico, un motivo).
di essa (un aspetto stilistico, un motivo). cardarelli, 996
. sfruttare pienamente le capacità produttive di un impianto industriale. r. alquati [
7. chim. sciogliere sostanze in un solvente fino alla massima concentrazione possibile.
. vj: 'saturare': far sciogliere in un liquido una tal quantità di checchessia,
granelli d'una polverina in sospensione in un liquido, e invece continuamente s'addensa
invece continuamente s'addensa come se da un condotto invisibile continuasse il gettito di particelle
il solfo si satura di ossigene e forma un altro acido potentissimo, detto acido solforico
, e la saturiamo con una molecola di un acido monobasico, ad esempio acido cloridrico
la metà della base. -trasformare un composto contenente legami multipli in un altro
-trasformare un composto contenente legami multipli in un altro avente solo legami semplici.
8. elettron. rendere saturo un circuito magnetico o un dispositivo elettronico.
. rendere saturo un circuito magnetico o un dispositivo elettronico. 9. matem.
elettronico. 9. matem. saturare un indice: cambiare un'espressione letterale fornita
giungere altesaurimento delle proprie possibilità espressive (un genere letterario). flaiano, 1-ii-1206
forte dolcezza, comparabile a quella di un frutto maturo, profumato, squisito.
di ricevere ulteriori afflussi di popolazione (un territorio). piovene, 10-510:
risulta dalle sperienze che l'aria espirata da un animai sano non è interamente saturata di
e saturato d'oltraggi. -pervaso da un grande dolore. guido delle colonne volgar
o dispositivo con cui si può provocare un fenomeno di saturazione. 2
zuccherifici, operaio addetto al funzionamento di un macchinario che riduce l'alcalinità del succo
3. figur. chi introduce in un determinato contesto culturale, colmandone le lacune
determinate caratteristiche fisiche o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza raggiungono la
tanto da non essere più suscettibili di un ulteriore incremento. sfallanzani,
la piena saturazione. -saturazione di un legame chimico: reazione con cui si
chimico: reazione con cui si trasforma un legame da insaturo a saturo. -elettron
-elettron. saturazione magnetica: stato di un circuito magnetico, in cui a un
un circuito magnetico, in cui a un aumento della corrente stimolatrice non corrisponde più
determinate caratteristiche fisiche o chimiche appartenenti a un corpo o a una sostanza. -in
al nuovo -si era già pervenuti a un punto di saturazione preoccupante, che cosa accadrà
-massima densità tollerabile di case in un centro abitato o di auto in una
altesaurimento delle capacità del mercato di assorbire un determinato prodotto (anche nell'espressione saturazione
predicatori e profeti delle teorie, che un tempo avevano fornito argomento ai consueti gingilli
. raggiungimento della piena capacità produttiva di un impianto industriale. f. barbieri [
acquisizione di capacità professionali da parte di un lavoratore o di un gruppo di lavoratori
professionali da parte di un lavoratore o di un gruppo di lavoratori. s
, della parte capitalista... sotto un aspetto che possiamo magari definire 'insufficienza di
della parte socialista... sotto un altro aspetto che possiamo forse definire 'saturazione
ma solo la produzione di film d'un alto livello che fossero talmente vitali da render
nella metropoli, che egli sintetizzerà in un famoso saggio dedicato alla saturazione nervosa degli
. 5. completa maturità espressiva di un artista. bacchelli, 2-xxiii-389: sono
arte o da un'opera o da un aspetto stilistico. e. cecchi
. dieci libre di seme basta ad un iugero. mescolano col seme la satureia,
frombolando / lo spettator co'raggi, un tristo un altro / irraggiando, allorché ne'
lo spettator co'raggi, un tristo un altro / irraggiando, allorché ne'lor confini
mal avresti saputo dire se esso fosse un antico saturnale tripudio. = voce dotta
oltre alla 'farsaglia'che leggiamo, compose un poema di orfeo e un altro de'saturnali
, compose un poema di orfeo e un altro de'saturnali. carducci, iii-6-140
, scandalose... volli avere un saggio di tutti questi saturnali per curiosità.
a tarda sera si riunivano insieme in un vuoto retrobottega per fare ipotesi e piani
fra que'guizzi fu veduto in ridde / un tumulto di demoni irrisori / col piè
-momento di massimo e clamoroso fulgore di un sistema scientifico o filosofico o di diffusione di
? -condizione di massima intensità di un clima. montale, 1-104: non
satùrneo, agg. che rivela un temperamento malinconico, saturnino. faldella
e... l'unica città dove un uomo di spirito,... si
saturno. sinisgalli, 9-91: era un fantasma saturnino / azzurro e verde mio
quid est oeconomia? » gli dimandò sbadigliando un esaminatore magherò, saturnino. montale,
. faldella, i-2-102: forse fu un bene che egli [sella] così restasse
cotesta maliosa di rango nobiliare, con un suo infernale ingegno saturnino, s'era
mano, la cui particolare evidenza indicherebbe un temperamento pensieroso e malinconico. citolini,
5. che suscita malinconia, tristezza (un luogo, un paesaggio).
malinconia, tristezza (un luogo, un paesaggio). vasari, iv-43:
(una passione); che manifesta un umorismo nero, luciferino. bacchelli,
i-62: non vorrei che, in un giorno di saturnina ilarità, il santo padre
incesto. 7. sfrenato (un ballo, una danza). cavacchioli
due membri separati da dieresi, solitamente un dimetro giambico catalettico e un itifallico o
, solitamente un dimetro giambico catalettico e un itifallico o un reiziano. vico
dimetro giambico catalettico e un itifallico o un reiziano. vico, 4-i-960: così
quadrata / dal sole amsa, e mormorava un lento / saturnio carme.
la sintomatologia è caratterizzata dalla formazione di un orletto gengivale grigio-bluastro, accompagnata da anemia
», settembre 1984], 7: un altro problema quasi insormontabile posto dalla caccia
: la imagine di saturno è di un uomo vecchio, che ha in mano una
se stesso, se non fosse più tosto un saturno che divora i propri figliuoli per
satelliti e ruota intorno al sole con un periodo di circa 29, 4 anni con
, 37 (655): la neghino un poco, se possono, quella fatale
cibi o bevande (una persona o un animale). guido delle colonne volgar
bisogna, dico, avere il petrarca per un ravano, verbigrazia, e assaggiarlo dietro
2. fortemente impregnato, permeato di un aroma, di un odore, di
, permeato di un aroma, di un odore, di un umore, di una
aroma, di un odore, di un umore, di una sostanza finissima,
una sostanza finissima, ecc. (un ambiente, l'atmosfera). e
e e cagna, 1-152: un tepore nutritivo, saturo di fritto e di
1-79: 'aria era satura di un tepore come di primavera. pirandello,
. e. cecchi, 9-294: un episodio della vita di guarnigione, un
un episodio della vita di guarnigione, un dormiveglia al 'florian', nell'atmosfera satura
-intriso di sostanze aromatiche o di un particolare aroma. massaia, iv-158
3. pieno, sovraffollato (un locale). fenoglio, 1-i-1466:
buffet della stazione, si rifugiarono in un caffeuccio vicino. -brulicante di vita
4. compenetrato e fortemente pervaso da un motivo o da un tema dominante;
fortemente pervaso da un motivo o da un tema dominante; informato, ispirato o
da una determinata dottrina o cultura (un discorso, un'opera letteraria o figurativa)
figurativa). praga, 4-74: un giorno, leggendo il vangelo, gli era
caduta sott'occhio quella sentenza, satura di un sublime socialismo, che dice: «
in verità vi dico è più facile che un cammello passi per la cruna di un
un cammello passi per la cruna di un ago, che non un ricco entri
la cruna di un ago, che non un ricco entri nel regno dei cieli »
ma inceppata qualche volta dalla commozione, un discorso saturo di ringraziamenti ed ammonimenti.
, e nel tempo stesso satura di un contenuto espressivo assolutamente nuovo, rivoluzionario.
mente di rubens. -che rievoca un determinato periodo storico. g. bassani
, da uno stato d'animo, da un pensiero, da un ideale.
animo, da un pensiero, da un ideale. leoni, 629:
di livore e d'invidia, organizzarono un turpe agguato contro uno dei più spettabili e
. l'ho visto, luccicare a'un mazzo di teste cariche di rosolio,
il clair, venuto dal giornalismo (era un reporter deìr « intransigeant »),
« intransigeant »), si tuffò per un primo tempo nel cinematografo intellettuale, e
davvero. 6. assorbente (un sentimento). bacchetti, 14-109:
possibile e non è più suscettibile di un ulteriore incremento (una caratteristica fisica o
una caratteristica fisica o chimica appartenente a un determinato corpo e sostanza). -che
. -che contiene solo legami semplici (un composto chimico). 8.
60: è iniziato... un viaggio alla scoperta del misterioso ed inesplorato pianeta
saùglio, sm. ant. dente di un serpente velenoso. s.
saul, 'pungiglione', deriv. da un lat. volg. exaculedre 'pungere',
), 637]: 'saura': è un pezzo di corda grossa quanto un dito
è un pezzo di corda grossa quanto un dito, floscia, che serve per
dirò che il mostruoso tendeva a diventare un avanzo, una sopravvivenza: per esempio
nome di òuaesitosaurus, cioè, traducendo un po'liberamente dal latino 'sauro problematico'.
. pascarella, 2-216: si prende un bastone e lo si ricopre di carne
è invece spostato all'indietro e ricorda un poco quello degli uccelli).
fulvo o rossastro (il mantello di un equino, in partic. di un
di un equino, in partic. di un cavallo o, anche, di un
un cavallo o, anche, di un bovino); si distinguono le sfumature
ariosto, 6-76: quivi a ruggier un gran corsier fu dato, / forte,
. -con riferimento al piumaggio di un uccello. sederini, iv-389: avanzano
colore biondo, fulvo o rossastro (un cavallo). documenti della milizia italiana
tor fu valentino, / che passeggiando venne un destrier sauro. c. gozzi,
arsa al casino vèrgoli in galante apparato d'un legnetto 'ottima marca milanese, attaccato
e può anche indicare in senso generico un cavallo di grande valore). boccaccio
pirandello, 7-339: il cavallo, un sauro, montato dalla sinorma che stava
.. m'è passato davanti in corsa un bel sauro, sulla strada maestra.
stesso). marinetti, lxxv-344: un giorno, in un gran porto,
marinetti, lxxv-344: un giorno, in un gran porto, sauro, bituminoso,
uno di quei cavalli da 'polo', un saurèllo che portava il nome shakespeariano di
rotonda s'apre a semicerchio e disegna un arco giallo-roseo di piccoli sedili bassi di
di polmoni, in quanto vivono per un certo periodo dell'anno in acqua e
periodo dell'anno in acqua e per un altro nel fango lasciato dal periodico prosciugamento
pesci singolarissimi, siccome quelli che costituiscono un legame tra la classe dei pesci e
specie; sono erbe perenni fomite di un tubero dal quale germoglia una foglia all'
dai teropodi carnivori, erano dotati di un corpo molto pesante sorretto da quattro membra
cavità cerebrale ridotta, era sorretto da un lungo collo con vertebre cervicali molto allungate,
istologiche sembrano meglio interpretabili come dovute ad un adattamento specializzato a un sistema di vita
come dovute ad un adattamento specializzato a un sistema di vita terrestre da parte di animali
dopo aver raggiunto notevoli dimensioni; avevano un cranio con un solo paio di finestre
notevoli dimensioni; avevano un cranio con un solo paio di finestre temporali, poste in
nasali; lo scheletro era costituito da un numero variabile di vertebre a cui si
pasolini, 8-287: se la realtà è un linguaggio esso non può essere dunque che
basse e striscianti; nella fauna occupano un posto importante i mammiferi sia erbivori (
trasformò in una savana impazzita, in un volare di torroncini e caramelle e biscotti
. soldati, 6-251: dice che un ottimo vino di romagna è anche il
calvino [queneau], 33: sferrò un ben assestato colpo di savate contro la
artificiale scavato per raddrizzare l'alveo di un fiume o per favorire lo scarico delle
loro seccaggine si levasse da dosso, un pensiero. anonimo romano, 1-86:
e ottenne dal popolo che si publicasse un perdono generale a tutti quei nobili che
tutti gli aspetti di una questione o di un problema. guicciardini, 2-1-294: avendo
chi vuole portare la sua vita saviamente scelga un buono uomo nelranimo suo, el quale
, 3-x-10: porto d'onestà sola un manto / e sono innamorata saviamente,
4-121: ho... conosciuto un cavaliere di gran merito e saviezza, che
conversazione chi descriveva la giustizia fatta di un omicida, preso da un improvviso sfinimento,
fatta di un omicida, preso da un improvviso sfinimento, cadde dalla sedia in
esame dipendesse e dalle diffidenti ricerche d'un marito geloso. pecchio, 2-105:
: in quell'occasione ebbi a conoscere un bravissimo soggetto nel signor pretore. uomo
altre gravi ragioni richiedevano la direzione d'un uomo di molta saviezza e di molta energia
di convenienza, si lasciò prendere da un subito languore. gozzano, ii-353: venite
della giovinezza! -validità razionale di un sistema filosofico. pellico, 2-29:
2. lungimiranza, senso dell'equilibrio di un sovrano, di un governo, di
dell'equilibrio di un sovrano, di un governo, di un amministratore pubblico;
sovrano, di un governo, di un amministratore pubblico; equità e senso della
; equità e senso della giustizia di un legislatore (o di un codice legislativo
giustizia di un legislatore (o di un codice legislativo). porcacchi, i-m
ad altri, è parsa questa concessione un bel tratto di clemenza, e una
a milano. -abilità strategica di un comandante. frachetta, 587: corbulone
, ii-280: la somma saviezza di un perfetto cortigiano sta posta in aver l'
milanese, i-192: la saviezza ad un tempo e la fecondità dell'ingegno di
e di vaghezza. -talento di un attore. stampa periodica milanese, i-98
/ incontra * uno scoiaio / su 'n un muletto baio / che venia da bologna
« siate savio » ella soggiunse, un poco affannata, ravviandosi, con una gentile
e serene. -in relazione con un compì, di limitazione. boccaccio,
, xxviìi-864: prese [il soldano] un nobile di- striere e mandògliele..
agricoltori oltre i rispetti propri erano anche un seminario di soldati, molte cose indussero
saggezza o dal buonsenso, ragionevole (un comportamento, un'azione, un discorso
(un comportamento, un'azione, un discorso, una legge, ecc.)
destra vede nei passi retrogradi del ministero un 'savio pentimento'. d'annunzio, lv-i-
lv-i- 206: io mi abbandono un poco a questo nuovissimo sentimento, chiudendo
giornata di tenerezza fraterna e vi voglio un bene molto savio. -con litote
tutti due non basteranno forse per far rinsavire un solo pazzo, ma ce n'è
forte ad increscere che l'anima d'un così valente e savio e buono uomo per
un vano amor, poco del zio / e
i-350: la nostra scuola istruiva, un poco; ma non si curava di rendere
il nostro divinissimo poeta vergi- lio fu un savio uomo e in ogni sorte di dottrina
letteratura. -in relazione con un compì, di limitazione: che ha
affatica volentieri. cavalca, 19-215: un frate... fu con meco nel
in quei regni, gli fu mosso un dubio dai loro savi: se la santa
1). patecchio, xxxv-i-569: un mat se tien plui savio e de
-savi cenanti insieme: nome con cui era un tempo conosciuta l'opera dell'erudito greco
astuto, scaltro (anche in relazione con un compì, di limitazione).
che ha grande esperienza e pratica di un attività; fornito di buona competenza professionale;
è per lo più in relazione con un compì, di limitazione). giamboni
prenderebbe. cavalca, 20-609: essendo un calonaco nella chiesa cattedrale molto savio in medicina
-che fa bene all'organismo; salutare (un cibo; e ha valore iron.
. novellino, xxviii-839: chiunque ricevea un gran torto sì
-consiglio del savio: parere richiesto a un giureconsulto da un magistrato o dalle parti
: parere richiesto a un giureconsulto da un magistrato o dalle parti in causa per
e di esperienza, facente parte di un organo collegiale, con funzione per lo
comuni di prima classe sono composte di un podestà e di sei savi.
[dei savi di ferrara] è un magistrato che dal giudicare e determinare nelle
ogni volta che si farà elezion de un delli sari de terraferma alla scrittura,
, sia all'istesso modo fatta elezion de un altro di essi sari di terraferma alla
dello studio. memmo, 48: un mio zio paterno... avea la
di grammatica o di rimario, ma d'un vocabulario chi per alfabeta gisse, acciò
saggezza ed equilibrio. -con riferimento a un bambino: stare buono e tranquillo,
. ibidem, 76: sanno più un savio e un matto che un savio solo
76: sanno più un savio e un matto che un savio solo. ibidem,
sanno più un savio e un matto che un savio solo. ibidem, 102
si spassano a veglia. -agli ulivi un savio da piè e un pazzo da capo
-agli ulivi un savio da piè e un pazzo da capo: per indicare che
. monosini, 375: agli ulivi un savio da piè e un pazzo da
: agli ulivi un savio da piè e un pazzo da capo. giuliani, i-233
che, per tenerli bene, ci vuole un pazzo sopra e un savio dappiedi.
bene, ci vuole un pazzo sopra e un savio dappiedi. -chi si
cavano dal pozzo una pietra gettatavi da un matto; un pazzo getta una pietra nel
una pietra gettatavi da un matto; un pazzo getta una pietra nel pozzo,
cavano dal pozzo una pietra gittatavi da un matto. proverbi toscani, 298:
matto. proverbi toscani, 298: un pazzo getta una pietra nel pozzo, che
fuori. -sa meglio i fatti suoi un matto o un pazzo che un savio
-sa meglio i fatti suoi un matto o un pazzo che un savio quelli deeli altri
suoi un matto o un pazzo che un savio quelli deeli altri; ne sa più
savio quelli deeli altri; ne sa più un matto o un pazzo a casa sua
altri; ne sa più un matto o un pazzo a casa sua che un savio
o un pazzo a casa sua che un savio a casa d'altri: bisogna
xxv-2-364: sa meglio / e'fatti suoi un matto che un savio / quelli d'
/ e'fatti suoi un matto che un savio / quelli d'altri. b.
altri... più ne sa un pazzo a casa sua, che un savio
sa un pazzo a casa sua, che un savio a casa d'altri. -savio
ministri antichi della dea minerva, o un dei sacerdoti di diana, o veramente
dei sacerdoti di diana, o veramente un di quei savioni di grecia. buonarroti il
questa corte elettorale di baviera ci è un giovine cavaliere bolognese figliuolo del conte senator
, a strofe di quattro versi, un settenario sdrucciolo con un endecasillabo piano.
quattro versi, un settenario sdrucciolo con un endecasillabo piano. savioliano, agg.
. boni, 999: il biscotto savoia un tempo si eseguiva in stampe monumentali ed
sacchetti, 1-183: uno che, con un grosso crocione di legno, divelto a
a metterci su il piede; ma un altro corse per carpirla. 4.
casi suoi e battersi lo stomaco con un mattone. = dal toponimo savoia
: si portò, qualche anno fa, un ingegnere savoiardo detto per nome monsieur di
: là seppi l'arrivo in massauah di un nuovo missionario, il padre leone des
malaparte, 9-7 ^: non è un villaggio di montanari savoiardi, ville des
savoiardi, ville des glaciers, ma un villaggio militare, tutto nuovo.
1-i-264: la duchessa vedova si ritira in un castello del mantoano, chiamato goito,
iii-429: giornata di grandi soddisfazioni: un savoiardo ha lodato il mio francese.
quel francese vecchio, blaise, con un naso aguzzo, e che parla pietrasantino coll'
indipendenza o l'autonomia della savoia (un partito). cavour, iii-206:
mi costringa di muovere il passo sopra un terreno così delicato; ma poiché lo
, garofano, coriandoli, di ciascuno un gramma, 2 grammi di macis, versatevi
, 2 grammi di macis, versatevi sopra un litro di spirito di vino, fatele
: in questa villa che nasconde sotto un rifacimento settecentesco la solida struttura di una
confezionato secondo le consuetudini della savoia (un capo di abbigliamento). marchesa
. 3. parlato in savoia (un dialetto). -sm. ciascuno o
cominciata. carducci, ii-8-370: sotto un estense sarei monarchico. che bella città
: la cuoca aveva fatto... un dolce di savoiardi coperti di crema e
. bertola, 2-290: v'è un ginnasio; dovrebbe esservi un'università,
giunta, cominciò a narrarme / che un certo navigante savoino, / uom di gran
giardin non poco. aretino, 20-241: un gentiluomo (can- caro a le gentilezze
, (salvo il vero), un certo volto-di-lantema, aveva giocando vinta una
concepiste la formazione del regno italiano come un ingrandimento del savoino. fucini, 11-114
soldati, 2-22: la cuoca aveva fatto un gelato di vaniglia più alto e più
vaniglia più alto e più grosso di un panettone, e un dolce di savoiardi
e più grosso di un panettone, e un dolce di savoiardi coperti di crema e
: sulle sedie savonarolesche, intorno ad un tavolone conventuale, sono assisi signori e signore
bacchelli, 10-191: lo diceva con un piglio savonarolésco sulla faccetta puntuta, che
nel nome di una fede, di un amore. = comp. di savonaroliano
disegno la troviamo nella voluminosa opera di un savonaroliano fanatico, nel 'vulnera diligentis ^ di
simile a quella del miele, usato un tempo nella cura della tosse, del catarro
per ora ad altro rimedio che d'un poco d'oglio d'amandole dolci, sa-
provvede a sfumare il brano dell'acuto di un sax tenore. arbasino, 3-90:
luglio 1990], 48: un altro grande maestro del saxtenore, don byas
, simile al fliscomo, formato da un tubo conico ravvolto su se stesso,
ravvolto su se stesso, terminante in un ampio padiglione, con bocchino a forma
simile a quella del clarinetto, che producono un suono lamentoso e penetrante; è costituita
obiezioni, i lagni e le risate d'un ottentotto che soffre il solletico. moretti
ghiaccio per il whisky. dal transistor viene un suono di saxofono. -con
di podio: c'era una grancassa, un violino, un tamburo, un sassofono
c'era una grancassa, un violino, un tamburo, un sassofono e una batteria
, un violino, un tamburo, un sassofono e una batteria: ciascuno dei suonatori
per la conservazione (una pietanza, un alimento). anonimo genovese, 1-1-297
albertazzi, 23: la fame è sempre un desiderio saziabile. rebora, 3-i-220:
3. appagamento del desiderio di un bene terreno, della ricchezza.
è segno manifesto che queste cose sono un enfiamento, che pare che deano saziamente
. appagamento di un'esigenza spirituale, di un bisogno religioso a opera di dio.
volgar., 3-56: ad alcuni viene un saziamente di vivere come del far sempre
il gusto (ed è anche seguito da un complemento di specificazione).
del sangue di qualcuno. -appagare un profondo bisogno interiore (con riferimento alle
, 9-19: mio padre mi schiaffeggiò come un ragazzino, mi saziò di pugni e
eri / lenta all'aurora, / quasi un ganchetto / ove non saziano i vini
la saziai, dopo il pranzo dormii un sonno tranquillo privo di sogni. gozzano
. -placare la sete. -anche in un contesto figur. boccaccio, viii-2-17:
pietra, subitamente n'uscì per divino miracolo un fiume d'acqua di soavissimo sapore,
lupini indolciti, sì per saziare in un tratto e la fame e la sete,
lupa. 5. inebriare (un profumo). 5. gregorio magno
leggenda aurea volgar., 1384: era un ponte sotto 'l quale correa uno caliginoso
della vista della persona amata, di un paesaggio, di un oggetto di devozione,
amata, di un paesaggio, di un oggetto di devozione, di uno spettacolo
gratificare una persona con l'elargizione di un dono, con una lode, con una
la sua grazia, la partecipazione a un sacramento, anche la madonna).
pago col piacere che ne deriva (un possesso, uno spettacolo, una condizione
, ecc.); appagare pienamente (un piacere). - anche assol.
così si turbano come se contra natura un grandissimo e scelerato male fosse stato commesso
; tuttavia questo esiguo filmetto girato come un 'provino', benché ci porti ricino sotto
o crudele con la vendetta o con un delitto. giusto de'conti, i-124
colmo d'ira, / ma d'un spietato tigre e il cor d'un orso
d'un spietato tigre e il cor d'un orso. caro, 5-62: è
ingordo di sanguinosa crudeltà. -placare un dio pagano o il destino avverso.
incomincia a saziare, sempre si schiude un rifugio tra le cosidette arti minori.
costoro,... non altramenti che un leon famelico neltarmento de'giovenchi venuto or
più feroce inquisitore. 13. appagare un desiderio di conoscenza, un'aspirazione religiosa
de le cose rechisi attento là in un canto e ascolti il duca d'urbino
dubiti dei vostri sensi, ma per saziar un desiderio ch'io tengo del vostro bene
suo desiderio. govoni, 6-72: un altro per saziare la mia curiosità /
14. soddisfare il desiderio di un bene terreno, della ricchezza; appagare
, vili-1-120: dicono a questo inferno essere un portinaio, e questo dicono essere cerbero
parlamenti. -appagare un'ambizione, un interesse personale, un desiderio di gloria
un'ambizione, un interesse personale, un desiderio di gloria, di fama o di
in sen, quei perfidi tiranni, / un cuor maligno, scellerato e reo,
e di lei. 15. appagare un desiderio amoroso o un bisogno affettivo;
15. appagare un desiderio amoroso o un bisogno affettivo; soddisfare il desiderio sessuale
corpo resta ignudo / e ch'ogn un di mirarla più s'invoglia, / la
-rispondere pienamente a un'aspettativa, a un gusto (un discorso, un'opera
un'aspettativa, a un gusto (un discorso, un'opera letteraria).
/ che, per saziarla fattosi uom un dio, / alla morte per me s'
offrì veloce. 17. riempire un recipiente. smisgalli, 6-141: la
. e per guarirla c'è soltanto un rimedio: saziarla. -alimentare un
un rimedio: saziarla. -alimentare un fuoco. nievo, 37: s'
volta tanto non si richiedeva meno d'un mezzo passo di legna. 18
14-18: per mezza toscana si spazia / un fiumicel che nasce in falterona, /
non saziano. io. incrementare un commercio. bandini, 2-i-153:
varthema, 79: in questa sana sta un soldano il quale ha xii figlioli,
vive contenta. -dissetarsi (anche in un contesto figur.). beccuti,
ripetuto di una stessa azione, di un comportamento tenuto a lungo, di un
di un comportamento tenuto a lungo, di un atteggiamento assunto in modo eccessivamente costante
che si è disposti a compiere indefinitamente un atto di omaggio, di gratificazione,
, 9-72: la giovanetta, soprafatta da un torrente di consolazione, chiamandomi l'unico
saziava la marchesa di far girare ora in un modo ora in un altro i globetti
far girare ora in un modo ora in un altro i globetti della luce secondo ch'
! non so saziarmi di mangiarne quasi fosse un dolce. gadda conti, 1-127:
volto. -appagarsi del godimento di un bene materiale o spirituale, di una
camera, così intorno al core sentì un certo non so che parendogli nel viso
ghiar avien disire; / saziarsi l'un dell'altro non potieno, / quantunque
di musco dove un'intera notte e un intero giorno mi saziavo di lei.
io. tarchetti, 6-i-638: bouvard desidera un affetto... un amore di
bouvard desidera un affetto... un amore di cui saziarsi o morire.
26. ant. acquietarsi, sciogliendo un dubbio. dante, par.,
non si sazia meno una formica per un granel di grano, che si faccia un
un granel di grano, che si faccia un leofante per dieci staia.
saziativo, agg. ant. che dà un appagamento spirituale. s.
ne cavono l'a- nime tue dilette un suave licore che dà loro un nutrimento
tue dilette un suave licore che dà loro un nutrimento saziativo, quale sazia di una
a bocca aperta. tecchi, 13-126: un viso appuntito che... del
e mai saziata. -sfogato (un dolore). dottori, 3-31:
roba da mangiare a pancia vuota è un po'come infliggersi un doppio tormento: ricordarsi
pancia vuota è un po'come infliggersi un doppio tormento: ricordarsi tutto il tempo
carne luminosa / non è più che un bottino / una ricchezza da saccheggiare /
, percioché quella continua vista partunrebbe in un certo modo sacietà e disprezzo. algarotti
il vostro medico / farebbe ben per un pezzo a levarselo / d'attomo, ché
. -che può essere appagato (un desiderio). iacopo aa benevento volgar
e dispettosa. domenichi, 2-272: era un certo vecchio molto sazievole e strano in
varchi, v-23: dubito che a un bisogno [le lingue] non vi
-in partic.: stucchevole (un cibo, un odore). sodenni
partic.: stucchevole (un cibo, un odore). sodenni, iii-567:
e grammaticale, dalla lunga consuetudine di un piacere, dalla riproposta stucchevole di modi
maggio), il quale per tutto un articolo di fondo, intitolato a mio
'poeta'con la feroce sazievolezza di un savio prematuro. infelice! egli è
potriano / e con pane e coltello un poco i poven / famigli, tutto in
. lasciolloj: drusilla, moglie d'un imperadore, a cui li diè licenzia
a cui li diè licenzia che per un dì la cavalcassero quanti uomini volevano ed
che ci si è procurati o di un bottino o di un guadagno anche illecito
è procurati o di un bottino o di un guadagno anche illecito. p
di finanze e pieno e sazio, un anno dopo confessò ad un suo amico che
e sazio, un anno dopo confessò ad un suo amico che egli si aveva ritenuti
appagato per le vittorie riportate, per un piacere goduto, per la fama ottenuta,
riposo ei pensa. -esaudito in un desiderio di sapere, in una richiesta.
soddisfatto per un'azione compiuta, per un comportamento tenuto o per un atteggiamento assunto
compiuta, per un comportamento tenuto o per un atteggiamento assunto. -in frasi negative:
di tormentarmi e vuol ridurmi / a un estremo periglio, / a un estremo
/ a un estremo periglio, / a un estremo rimedio anch'io m'appiglio.
-con riferimento a una personificazione o a un soggetto inanimato. niccolò del rosso
questa / vita mortai mi resta / che un misero servaggio. colletta, i-273:
tenuta una sua figlia lungo tempo sotto un vescovo e 'l monsignore, sasio di quella
ventura, infinito, / ed offrirà bene un sito / a chi della terra è
nel cuore confondendo i nuovi visi in un balenìo. 8. pienamente esaudito
. 8. pienamente esaudito (un desiderio) o soddisfatto (una brama
sazio è il desio, / ch'un freddo verno amor caccia in oblio. fagiuoli
degna sposa. -pienamente corrisposto (un sentimento d'amore). boccaccio,
perfetto (ed è usato in unione con un sostantivo, con funzione rafforzativa).
serafino aquilano, 241: é1 vederemo un dì per sua desgrazia / stracciar da'
in essa seguita a struggersi fino ad un certo segno, ma che dopo,
liquefarsi scende al fondo. -nauseante (un odore). bacchelli, i-347:
glicine. -vivo, intenso (un colore). jovine, 3-1 io
, con valore intens., e da un denom. da baccano (v.
e dei facchini del porto, tra un continuo sbaccaneggiar di liti e i fischi
, con valore privat., e da un denom. da baccello (v.
sbacciolato). liberato dal guscio (in un contesto osceno). lorenzo
mi lasciando mai vedere, se non da un certo monsignor di fava sbaccellata che il
sbacchétto). percuotere una persona o un animale con una bacchetta. d'azeglio
la luna. / e la cagion fu un cane maledetto, / di cui più
ripetuto o no. dare una sbacchettata a un vestito da inverno prima di riporlo.
femm. -tricé). che forgia un vetro di ottica secondo fonne rotonde,
port said, ma non eccessivamente agevole a un infante a lisbona senza alibi d'eccezione
frittelle, e per rimettere possibilmente a nuovo un arsenale di calìe, che da qualche
sulla testa. pananti, i-108: un giorno il primo buffo / per un'
buffo / per un'inezia, perché un verso sbaglia, / parve una furia,
comincia il giuoco, ecco s'ascolta / un bizzarro intonar, qualora appicca / la
e riconcedesse alle amichevoli conversazioni le camere un tempo ospitali, egli, dimentico o
. v. j: il vento sbacchia un uscio, una finestra; gli fa
spalle, ci tormentava sbacchiandoci nel collo un nevischio duro e tagliente come vetro.
13-81: s'era messo giù anche un gran vento accompagnato da nevischio, che,
fracassata, ché venne di sotto in un ammenne a capo fìtto a sbacchiare sulla breccia
d'allora. idem, 59: a un tratto m'awedo che la corrente ci
una situazione diffìcile o complessa, in un caso d'emergenza, ecc. p
e in modo sdolcinato (anche in un contesto figur.). govoni
tutto per me quando mi aveva sbaciucchiato un paio di volte al giorno. landolfi
sbaciucchiarsi e fare insemina all'amore, un poco all'antica. moravia, 25-167:
cosa guardo?... un cane che corre a abbaia; due amanti
dondolare al suono del juke-box come da un altro pianeta, isolati dentro quel grande
bruno, 2-32: vedrete in un amante suspir, lacrime, sba- dacchiamenti
. ruscelli, 1-127: possiamo fare un fardellotto a piacer nostro de'libri,
usato per tenere aperta la bocca di un animale o di un uomo. muratori
aperta la bocca di un animale o di un uomo. muratori, 7-iii-337: i
guaito. baruffaldi, 2-28: d'un cagnolino mio detto finocchio / a cantar
quel suo sbadacchio / era per me un dolcissimo canticchio. = deverb.
sbadagli in bocca o puntellata la lingua con un legno o con un pezzo di coltello
la lingua con un legno o con un pezzo di coltello sopra la lingua e sopra
p. giustiniani, 228: fu un grandissimo concorso di popolo alla sua morte
del carmagnola], né si fece pur un minimo motto nel castigo di tanto grand'
che fu menato fuori di prigione con un sbadaglio in bocca che non potesse dir
che non potesse dir parola e con un manto di scartato. = deverb.
o della sbadataggine d'uno scrittore, sarebbe un lavoro inconcludente, anzi puerile, l'
, iii-6-155: benché al primo manchi un verso, propriamente quel di mezzo della
ma tali che in sì bel corpo fanno un brutto vedere e che, contrastando direttamente
calore d'una discussione solo per sgranchirmi un po'e magari per sbadataggine gli lascerei
loro lanterne. leopardi, i-238: vedemmo un giovanastro che con un grosso bastone,
i-238: vedemmo un giovanastro che con un grosso bastone, passando sbadatamente e come
sbadatamente e come per giuoco, menò un buon colpo a un povero cane.
per giuoco, menò un buon colpo a un povero cane. cantù, 503:
. -casualmente, per caso; senza un motivo o un ordine preciso.
, per caso; senza un motivo o un ordine preciso. manzoni, pr
ogni virgola e scoprono meravigliose bellezze in un epiteto, in una parola qualunque,
di prosodia. arpino, 16-62: un ozioso percorso lungo i viali domenicali quasi
predio. praga, 3-87: come un uomo celibe che... /.
alla foresta / coglie sbadato ai margini / un maz- zolin di fiori / e fa
maz- zolin di fiori / e fa un pazzo miscuglio / di forme e di colori
-che manifesta o è segno (un atteggiamento, un discorso) o è
o è segno (un atteggiamento, un discorso) o è compiuto (un'azione
, casuale, sbadato e ne provo un fastidio intollerabile. 2. disus
genovesi, 114: i locresi avevano un tempio di proser- pina onusto di ricchezze
: bisogna astenersi ancora di giuocare in un certo modo alla sbadata e trascuratamente, mostrando
. figur. non tenuto a freno (un vizio). valerio massimo volgar.
e quando ben mi venga, farò anco un pezzo di sonno, euh..
ed uscire da'caffè, acculattar sbadigliacchiando un sofà, andare a zonzo.
incozzano tre o quattro vocali che fanno un certo sbadigliamento, o vero iato che lo
l'ascolta. foscolo, vii-275: un uomo sbadigliante nel mezzo di una stanza
rivela svogliatezza, pigrizia, neghittosità (un atteggiamento, un'azione). pecchio
inati, 19-210: come entrai in paese un gruppo di ra gazzi,
. barili, 9-305: palazzo burroni aveva un portone immenso, clamoroso, sbadigliante.
solo la sua tipica maglia gialla e un paio di pantaloni sdrusciti; calza sandali
isbavagliando: « priegoti cne mi lasci un po'dormire; / va'prima tu,
la bocca. misasi, 6: un grosso gatto, che tutta la sera
i cammelli] su i ginocchi / con un grido sommesso. / poi sbadigliano al
torpore intellettuale (anche con riferimento a un soggetto collettivo). amico di dante
la venezia alla italia come si butta un soldo nel bussolo al cieco, e
servitù. carducci, ii-8-350: italia in un periodo di sdraiamento obliava tutto o almeno
. roccatagliata ceccardi, 51: già un sospir di fumo sbadigliava su tetti.
un'attività, recitare la formula di un rito manifestando scarso interesse e impegno,
-per questa notte il lupo ha sbadigliato: un ciclo si è concluso, i giochi
parte e chi si voltava a sbadigliare da un altra, tranne quello ricoperto da macchine
quel strepito tanto si commosse / che un brivido improviso sbaaiglievole / tutte le membra
il bembo) non sia fatta per ispirare un poeta umoristico. = agg
stanchezza, o, anche, da un malessere fisico. iacopo del pecora,
, tra una conquista ed uno stupro, un filo di noia veniva ad eccitare allo
leggeri sbuffi e sbadigli di chi riprende un sonno interrotto. - di animali
, ii-792: tu conosci il tale? un brav'uomo, molto??
12-191: egli è la novità che dà un senso felice delle ore annullando lo sbadiglio
3. pronuncia difficoltosa e cacofonica di un nesso vocalico. regolette della nuova
diverse dizioni; e s'intrappone talvolta un 'd', come 'ed'ella, 'od'uom
'od'uom, 'ned'io e talvolta un 't'ch'è suo antistico, siccome 'et'
pe la gola da du ore, come un leone in gabbia. -
, udii il vecchio che narrava d'un famoso sposalizio avvenuto. m.
mentre lavoravo a sbadilare si era avvicinato un civile anziano. 2. tr.
(o, anche, tenere sgombro un fosso dai detriti usando il badile).
e passerebbe la giornata nella strada sbadilando un fosso fra una chiacchiera ed un saluto,
sbadilando un fosso fra una chiacchiera ed un saluto, lieto nel sole primaverile.
, con valore intens., e da un denom. di badile (v.
. disus. eliminare la ribaditura di un chiodo, di un gancio, ecc.
la ribaditura di un chiodo, di un gancio, ecc. fanfani [s
, 19-106: fortunato primo se rsbafò in un battibaleno [la colazione] e si forbì
-fra gli sbadigli o negli sbadigli: in un 2. mangiare e bere a spese altrui
ricominciar poi la iii-87: pur di sbafare un caffè o altra bibita, arrivava a
sociale o della funzione esercitata per ottenere un vantaggio personale. paolieri, 137
e là non so quante gassose senza contare un bicchierino di elixir di china 'sbafato'a
bicchierino di elixir di china 'sbafato'a un capitano medico di sua conoscenza.
manzini, 16-124: se... un colpo di ferro da stiro gli faceva
cosmetico). moravia, xiv-209: un tentativo di rossetto sbaffava le labbra sottili
di rossetto sbaffava le labbra sottili; un velo di cipria troppo rosa impolverava le
una veste nera e i capelli raccolti dentro un fazzoletto legato dietro la nuca, il
-sbavato (il rossetto, dopo un bacio). moravia, vii-145:
baffi. cicognani, vi-135: è un uomo sbarbato e sbaffato, coi capelli
li lascia crescere? sa che lei è un bel tipo? o perché vuole stare
rimangono isbaffati, come rimase a fano un certo giocator d'armi che si chiamava
. cecchi, 6-238: calavano come in un teatro i pendoni di musco; come
due sbaffi di nerofumo sotto gli occhi e un repugnante profumo di pacciulì che è il
. 3. tr. sgomberare un luogo da qualcosa. sarpi, ix-301
, con valore privat., e da un denom. da bagaglio (v.
impaccio dei bagagli e delle salmerie (un reparto militare). tarducci,
o il modo di compierla), un lavoro, una scelta, una valutazione,
una scelta, una valutazione, ottenendo un risultato impreciso, scadente o errato.
passava, in quelle parti, per un uomo di talento e di scienza: lode
di sbagliare il tono, di prendere un accordo falso, di mancare una nota
disse che sbagliavo colore. -mancare un bersaglio. cesarotti, i-xvl-1-311: sbagliò
sconsagrato con la spada tesa aizza come un mastino le sua gente; gli ho
bastava che i bombardieri si sbagliassero di un centimetro.. meglio non pensarci.
: « qualche ubriaco fradicio » continuò un altro « che sbaglia i muricciuoli per
. » carducci, ii-2-320: sbagliare un sentimento di riconoscenza con un sentimento di
: sbagliare un sentimento di riconoscenza con un sentimento di amore è cosa intrinsecamente difficile
strada e ancora la si sbaglierebbe per un convento di monache con la fila lunga delle
, in un'attività pratica, in un comportamento o, anche, violando le
salvatore, lo dipingevano al vivo sopra di un foglio. ho sbagliato, ché in
. casti, vi-213: che figura un tartaglia, / che a ogni sillaba
le sopracciglia, « di avermi fatto un piacere mettendomi a questo posto, si
'l fallire. -in un inciso, per indicare la volontà di non
affermare qualcosa senza riserve o di giustificare un eventuale errore. s s
acconciare / per custodir le donne in un serraglio. / così, se non
alvaro, 17-411: c'è chi aspetta un anno intero per guadagnare pochi soldi e
, piccolo, scontroso, che sbagliava un occhio, tutto chiuso in sé come
gli disse il più anziano dei borseggiatori: un bruno sui trent'anni, alto e
fine lo sento e me ne adiro un po'con la fortuna e un po'con
adiro un po'con la fortuna e un po'con me stesso. pascoli,
cotti. 2. erroneo (un giudizio, un'idea); fallace.
cose che sapeva, lui era in fondo un ingenuo che non sapeva niente della vita
precipitare? idem, 6-108: prigioniero di un amore falso e sbagliato, il cervello
, alle circostanze (una persona, un personaggio sto- rico). carducci
. g. raimondi, 6-122: un buon operaio vale di più di dieci
non voglio comandare sbagliato. comandare è un assoluto. vittorini, 5-63: si procede
era alto, magro, pallido e con un occhio, come si dice, un
un occhio, come si dice, un po'sbagliato. 8. che
lui e i suoi colleghi indicavano sempre un cavallo sbagliato perché la gente lo giocasse facendo
intellettuale, in una professione, in un comportamento, nella vita. s
padre apollo, / che attaccarti anche un sonaglio, / se il diventi, vuole
? carducci, ii-6-114: è successo un imbroglio nel petrarca: io mandai per
iii-68: le mando per la posta un mio libretto, facendo scrivere il suo
2. violazione delle norme che regolano un modo di esprimersi, un'arte,
, spezialmente di quel genere che richiedeva un medico per conoscergli ed emendargli, ed alquanti
suo cervello. carducci, iii-25-77: in un dizionario composto da un'accademia è colpa
uno sbaglio commesso in gioventù, durante un solitario turno di notte trascorso all'ospedale
. fagiuoli [tommaseo]: da un grillo a me v'è poco sbaglio.
messi alle strette, / mai avremmo osato un istante / (per sbaglio) confidare
d'alcuni sbaglietti nell'italiano, neppure un solo nei passi latini ne ha emendato.
professore le mette soggezione e che ha un gran timore di fare sbaglietti di ortografia
rumoreggiare che fanno le budella per vento, un altro gorgogliava prestamente: « è question
adorano, le dà in preda d'un pedante, d'un plebeo, d'un
dà in preda d'un pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'
un pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno isbaiafattore, d'
, ma che si menano attorno con un pezzetto di zucchero. = deriv
sia possibile che voi parliate tutte a un tratto. = deverb. da
fé nella oste bandire... un assalto generale,... nuove machine
notte / ombrosa sorga, sbaldanzito a un tratto / il tiranno vedrai, che dal
nell'ordine. corcano, 337: un giovine... si fece loro incontro
del cuore parla la bocca', volgarizzò un antico il passo 'ex abundantia cordis os
degli auge che col canto si rallegrano un poeta provenzale. = denom. da
con la sua querula pertinacia mi parve un marinaio venturiero. sbalenare, intr
sguardo). papini, vi-556: un pretino con gli occhi sbalenati che parla
si scaldò che, percosso colla lingua un dente, lo sbalestrò in terra di
corpi di piemontesi. foscolo, v-78: un asino morto, e non s'era
maligna se la cava di tasca ed in un attimo la sbalestra nel mare. panzini
ben oprata e mal pagata, / s'un ti scrocca non sol ma ti sbalestra
ma ti sbalestra. -emettere rumorosamente un peto (in segno di disprezzo nei
staffa, compagnone, / e sbalestragli un peto nel boccone. c. gozzi
, imprevedibile e controvoglia, qualcuno da un luogo a un altro, in par-
controvoglia, qualcuno da un luogo a un altro, in par- tic. in
! carducci, ii-18-268: tutt'a un tratto ecco un decreto... che
, ii-18-268: tutt'a un tratto ecco un decreto... che sbalestra da
tirato per sbalestrare ogni cosa, mi faranno un romore a tomo: « vedi come
v-1-362: io m'accorgo, e forse un po'tardi, d'essere trascorso troppo
sul registro, senza però rimettere di un pelo dell'arrogante pertinacia a volere sgararla
nottata ». -essere impreciso (un orologio). magalotti, 9-2-291:
-riuscire imperfetta (una rima, un verso). menzini, ii-131:
le mie nuove co- m'io sono un poco sbalestrato nelle potenze fisiche e intellettuali.
scansavo la gente e i ritrovi come un cane frustato. pavese, 4-270: mi
alla finestra. sinisgalli, 0-55: un pipistrello / sbalestrato all'odore di giugno /
-sostant. de pisis, 3-108: un artista rispetto agli altri uomini è spesso
accusano insomma di tutto quello che per un uomo come teodoro è più mortificante.
disordine morale o, anche, pratico (un atteggiamento, un modo di vivere)
anche, pratico (un atteggiamento, un modo di vivere). cesari,
3. costretto a trasferirsi in un luogo o da un luogo a un
costretto a trasferirsi in un luogo o da un luogo a un altro da eventi fortuiti
un luogo o da un luogo a un altro da eventi fortuiti o imprevisti,
, controvoglia. foscolo, xviii-316: un giorno innanzi ch'io ricevessi l'ultima
... che l'uomo sia quasi un sasso nella mano del destino e gli
precocemente sfiorata e dei comuni conoscenti seduti un giorno scolarescamente con noi sulla medesima panca
in una situazione o, anche, in un ambiente diverso dal precedente. salvini
. bislacco, bizzarro (un'idea, un pensiero, un discorso).
bizzarro (un'idea, un pensiero, un discorso). guerrazzi, 1-725
come se di marmo, gli occhi un po'sbalestrati; sovente le palpebre le si
sulla seggiola smaniosamente. -scomposto (un movimento). leonardo, 7-i-153:
. sballaménto, sm. estrazione di un oggetto o di una merce dall'involucro
. sballare1, tr. togliere un oggetto dall'imballo, liberandolo dall'involucro
decise per la prima volta ad assumere un vero aspetto militare, sballando la bardatura,
c. e. gadda, 21-244: un va e vieni di quadri e di
2. figur. far uscire, pubblicare un componimento letterario. gigantea, 3
compenso che si sballa ogni biennio per un mezzo milione di tela dipinto, e
fole, / si tira dietro un nugol di persone. saccenti, 1-1-35:
7. sbagliare una previsione, un conteggio. calvino, 10-66: solo
minutaggio. -sbagliare la mira, un tiro (nel calcio). la
la stampa [1-v-1986], 24: un avventuroso passaggio indietro di solana veniva intercettato
. 8. mandare fuori giri un motore. arpino, 6-78: «
, 25: quei drogati che esprimono un totale rifiuto per il codice vecchio, normale
erranti /... / comparsi un dietro l'altro i duellanti, / armati
(un'idea, un'affermazione, un comportamento, un atteggiamento); insensato
idea, un'affermazione, un comportamento, un atteggiamento); insensato, scriteriato.
futurismo [3921-88 non si apre più un giornale senza leggere consigli e stroncature e
-male impostato e destinato a fallire (un affare, un'impresa).
teresa... capì che quello era un affare sballato e che il meglio sarebbe
suo padre, in fondo, era un ingenuo, come un bambino, pronto ad
fondo, era un ingenuo, come un bambino, pronto ad imbarcarsi per le
. e. gadda, 18-125: un affare sballato, per esempio lo sfruttamento
. -fuori bersaglio, riuscito male (un tiro o un lancio negli sport della
bersaglio, riuscito male (un tiro o un lancio negli sport della palla).
sempre arretrata e, spesse volte, tirava un frego per rimettere in pari le sballatissime
singolarmente vero e falso,... un gusto e una scuola, liguri e
tipo conventuale, si direbbe attratta da un occulto flauto angelico. la stampa [
giusti, 4-ii-522: più sballon d'un sensale livornese, / più ladro d'
sensale livornese, / più ladro d'un fattore maremmano / e più duro d'un
un fattore maremmano / e più duro d'un nobile pisano. dossi, i-318:
mandal- diàvol di tigri, avesse mostrato un occhio di più e qualche anno di
soffici, v-2-150: nel mezzo, in un cerchio di giorgine e di violacciocchi dai
io sballonzolavo dentro la culla come un turacciolo di sughero dentro una bottiglia sciaguattata
2. oscillare, ondeggiare (un oggetto, un'imbarcazione). linati
venuto a trovarsi man mano sballonzolato fra un duplice disagio. sballottaménto,
dal fortunale, si sarebbe potuto prospettare un annegamento e quindi lo sballottamento fin lì
croce, ii-12-261: la vita umana è un vertiginoso schia di guastare la piazza dei
il postalino si ferma ogni poco come un treno. sballottare tr. {
suo partito l'applaude freneticamente: un altro partito la fischia. moravia
con forza scatenata lo sballottò come un pupazzo. -far saltellare, cullare
-far saltellare, cullare fra le braccia un bambino. leopardi, iii-587: salutami
sobbalzare bruscamente, in partic. durante un viaggio (un veicolo, una cavalcatura
in partic. durante un viaggio (un veicolo, una cavalcatura, uno scossone
. betocchi, 6-23: di lì un ansimante autobus mi portava, sballottandomi, fino
qualcosa o qualcuno (le onde, un gorgo). fucini, 720:
). fucini, 720: a un certo punto, le ondate ci avvolsero e
affannosamente e in modo convulso qualcuno da un luogo a un altro. bandi,
modo convulso qualcuno da un luogo a un altro. bandi, 103: mentre
segnale al pilota. vittorini, 9-126: un oleoso chiarore violaceo sballottava entro il fondo
su una cavalcatura o all'intemo di un veicolo (una persona). verga
dietro. montale, 3-222: dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo
: dopo un tempuscolo che parve eterno seguì un cozzo riolentissimo e fui sballottato come un
un cozzo riolentissimo e fui sballottato come un bussolotto dentro la nera cabina della macchina
); trasportato qua e là (un oggetto). de roberto, 10-168
ad ogni scossa della barca sballottata come un pezzetto di sughero. boine, iv-219
bolla di sapone, da ultimo in un fiato si sfa, e giù ne goccia
a non capire più niente, sballottato tra un sentimento di rancore e uno di nostalgia
una classe e l'altra, tra un istituto e l'altro.
e panzini, sballottato tra i marosi d'un mondo in convulsione, superstite d'un'
superstite d'un'altra civiltà, ritrovò un momento di calma felice soltanto quando si
poco. tecchi, viii-204: sballottato in un campo per lui completamente nuovo e nel
stupore, profonda meraviglia, provocata da un evento inatteso o comunque eccezionale (
quali scrutare o creare il mistero è un bisogno. de roberto, 209: benedetto
. fenoglio, 5-ii-7: era stato un attimo di sbalordimento, su quel balcone
d'improvviso con prodigiosi accidenti e con un subito sbalordimento di sé e di tutta la
i singhiozzi, gli sbattimenti furono a un segno che, se i'avessi potuto
/ dal suo sbalordimento; / e calmate un po'l'ire / della moglie indiscreta
melodia. / e dormendo, sognò un sogno, / un sognar pien di spavento
dormendo, sognò un sogno, / un sognar pien di spavento. / si
si destò tutta in paura, / in un gran sbalordimento. verga, 8-314:
spalancò gli occhi, dove era in fondo un terror vago, uno sbalordimento accorato,
della ricci all'amicizia del gratarol potesse essere un sbalordimento d'un cervello leggero muliebre,
del gratarol potesse essere un sbalordimento d'un cervello leggero muliebre, cagionato dall'abilità
giovinetta] due occhi da sbalordire anche un cretino,... cilestri come l'
impressionista, ma un'architettura, cioè un insieme di linee e piani armonico;
tedio il vivere, di modo che parrebbe un regalo la morte in quel punto.
una stanza assai grande e consistono in un numero innumerabile di ruote, di suste,
: non essere in casa tua come un lione con isbalordire i tuoi domestici e
: non sarà questa la prima volta che un uomo si metta a cicalare senza sapere
da sbalordire. 3. frastornare (un forte rumore, le voci); fiaccare
la testa. nievo, 1-vt-711: un mare che sbatte il lastrico come se
raggi solari -la rifrazione - sbalordirebbe anche un toro.
vendetta rapida e forte è simile ad un fulmine cne sbalordisce; ma porta seco qualche
volta aa uldano e fèllo sbalordire / con un rovescio a traverso a la faccia /
aria nulla nuvilla si vedeva, venne un grandissimo tuono e baleno intanto che tutti
domenichi [plinio], 19-6: ecci un altro aglio che nasce da se stesso
. perdere di gusto e di profumo (un vino). landino [plinio
, con valore intens., e da un denom. da balordo (v.
con valore privativo-detrat- tivo, e da un denom. da balordo (v.)
occhio... 11 numero di un settimanale tedesco che proclamava, sbalorditivamente,
è difficile da credere o inusuale (un evento, un comportamento), o
da credere o inusuale (un evento, un comportamento), o per l'eccezionale
, o per l'eccezionale intensità (un sentimento); straordinario.
che veniva posto sul cavalletto illuminato da un riflettore elettrico, seguivano « ah! »
comune (una persona, un'opera, un luogo); sorprendente. saba
sbalorditiva quasi), una coerenza, un controllo costante su se stessi. ungaretti,
, ad affitti enormi; ha portato a un tenore di vita sbalorditivo. manzini,
mattioli [dioscoride], 202: mescendo un di loro il vino in una tazza
/ e quasi egli abbia in seno / un demon che nel porti affatturato, /
disperato, sbalordito! / certo, un diavol dell'inferno / qui li ha fatti
erd. martini, 5-213: dogali fu un triste episodio: ma non tale da
strada, ora si trovavano dinanzi a un altro poliziotto: devono aver creduto in
); intontito (dal sole, da un colpo, da una malattia).
aveva messo addosso quell'acqua, erano un poco sbalorditi. crudeli, 2-145: succede
imbarazzo: / fan trombe e comi un orrendo schiamazzo, / che d'o-
affatto e mi pare di avere nella testa un molino a vento. verga, 8-74
camminandogli allato, curvo sulla sella, un po'sbalordito dal gran sole. calandra
calandra, 404: era sbalordito come da un colpo sul capo. pavese, 15-405
. letter. sbiadito, poco luminoso (un colore). manzini, 17-142:
perché è difficile da credere o strano (un evento, una notizia); insolito
una notizia); insolito, inaspettato (un comportamento) o eccezionalmente intenso (un
un comportamento) o eccezionalmente intenso (un sentimento). alfieri, iii-2-53
, iii-2-53: qui tace e dà in un pianto dirottissimo, / che fa plenario
quel parlar religiosissimo, / cosa in un tanto sir sbalorditila. riccardi di lantosca
difficile e astrusa di tutte e, per un certo rispetto, la men sicura,
perché svanite le loro più belle speranze d'un monumento sbalorditolo da chiamare gl'inglesi nel
oltre l'ultima periferia dell'immensa metropoli un chiarore o, meglio, un preannuncio