e resistente o, anche, con un carattere assai saldo, incrollabile.
, 1-66: il fratello del capitano, un uomo dalle spalle quadre e dal capo
cantù, 2-486: fui ammesso in un gabinetto, ove trovai radunate persone tutte
piccola noce, ma col guscio tutto d'un pezzo, globoso e liscio, contenente
altre porcherie. pirandello, 7-1274: un panciotto bello largo e lungo, avuto in
in elemosina, che doveva esser stato un tempo elegantissimo e sopraffino (ora il
e con la roccia alta sul dosso un palmo. -tose. fibra di
nel sec. xii), che continua un lat. volg. * rocca (
mezza cucciaiata di zucchero, poco olio, un pizzico di sale ed acqua in proporzione
che anche dicesi 'treccia, roccio', è un fascio di paglia di segale o di
pa- dule, da farlo somigliare a un grosso canapo. = var.
no, in cambio di squadrarlo, un ròcciolo, può essere che si sciupi.
montale, 3-31: 'il verdaccio', un piccolo porto naturale difeso da alti roccioni,
da alti roccioni, nel cuore di un semicerchio di vecchie case attaccate insieme o
rocciosità, sf. letter. carattere di un paesaggio roccioso e dirupato. -per estens
. -anche: sassoso, petroso (un luogo, un paesaggio naturale).
sassoso, petroso (un luogo, un paesaggio naturale). verga,
razia che la provvidenza poteva concedere sotto un cielo greve ed angustiato dalle montagne rocciose
alaska) fino al new mexico, per un totale di oltre 6000 km, con
africa, hanno fi nito per sviluppare un tipo che, malgrado il biondo dei
s'oco: da paolo rossi a un intelligentissimo bettega, da tbrini a zaccarelli
corpo steso sul pavimento, chiuso in un sonno roccioso. 5. tose
filocolo con molti scacchi, e solamente un punto per sua salute gli rimane nel
re, non potè sofferire, ma fece un tratto, movendo un suo cavallo a
sofferire, ma fece un tratto, movendo un suo cavallo a posta per aprire la
liberò dal periglio ov'era, ma lasciò un suo rocco in perdita senza guardia alcuna
, i-217: ti pare degna occupazione di un vescovo, al cui carico stanno tante
marte ed or su quei gradini / saliva un fresco, or sen levava un fiacco
saliva un fresco, or sen levava un fiacco: / qui per pedine serviano i
ancora il rocco ». -proporsi un obiettivo, uno scopo. pavese,
il cavaliere: trovarsi di fronte a un avversario imbattibile. g. villani,
uomini armati'; non si potrebbe escludere un accostamento al bastone del santo pellegrino
niccolò da poggibonsi, cxxxi-65: andando un poco ritto su per una salita,
piazza [castelga- gliardo] fabbricata s'un rocco sopra il fiume sena. 2
braccio, della canape che accoccano per un capo a un rocco che gira fisso a
canape che accoccano per un capo a un rocco che gira fisso a un palo,
capo a un rocco che gira fisso a un palo, gira per una fune che
da una grande ruota carraia ridotta come un arcolaio. 3. tose.
redi, 17-132: 'rocco'o 'rocchio': un rocco di salsiccia. 4.
pellegrino. mamiani, 1-52: un umil rocco / di volgar pellegrina a
con certi roccoletti di vitella ripieni e con un certo inguan- gueretto saporito, che il
, 18-158: luis si metteva là in un cantuccio della cucina e fumando una pipa
della cucina e fumando una pipa raccontava un po'della sua vita di roccoliere.
. appostamento fisso di uccellagione formato da un pergolato semicircolare o a ferro di cavallo
ma io so che non piacerà mai a un bergamasco intendente di poesia. monti,
dei tordi, s'era fatto riattare un vecchio roccolo, dandosi alla caccia collo
mezzano, ma i furbi lo vedono un roccolo. antongini, 197: « agenzia
che ingenuo sei mai? l'agenzia è un ròccolo per i gonzi ».
sedurre. ghislanzoni, 18-49: un accidente alle contrade, alle case,
ricordo dei più deliziosi contralti e anche un po'la rochezza delle ugole lavate continuamente
preda] abbia rochezza secca, piglia un picione grasso e dagli a bere una
and roll') e caratterizzata fondamentalmente da un impianto ritmico binario, da uno schema
]: il tuo bacio è come un rock. arbasino, 19-63: le gran
valore aggett.: che canta o esegue un brano musicale di tale genere.
marzo 1992], 14: esiste un rapporto necessario tra lo stile di vita manifestato
tra lo stile di vita manifestato da un musicista rock, la qualità di ciò che
di brani di tale genere musicale (un concerto). arbasino, 19-139:
e straccio / el cor ch'è fatto un marmo e 'l sangue un ghiaccio,
è fatto un marmo e 'l sangue un ghiaccio, / e sol per chiamar morte
notturno dell'asma. -che emette un verso sordo o stridulo (un animale)
-che emette un verso sordo o stridulo (un animale). ugurgieri, 376:
f. frugoni, 3-ii-83: odi un inquieto grillate di tenebrosi campestri, di rospi
sono: una ghiandaia reca, / un micio, una bertuccia che ha nome maka-
la mezzanotte, che è quando canta un po'roco. gadda conti, 1-415:
aiti ». moniglia, 1-i-664; con un roco vocione / rispose quel barbone [
venuta? » chiese egli con la voce un po'roca. moravia, ix-80:
roca e affannosa che pregava: « ma un momento fermati, che diamine, che
urtata, e viso contro viso, un alito schifoso, la voce roca: «
soffocata, o aspra, alterata (un lamento, un grido, ecc.)
aspra, alterata (un lamento, un grido, ecc.). dante
raggi, / mutar lor canto in un « oh! » lungo e roco.
lagrimare 10 desto, / e con un roco oimè, languido e mesto, /
terra una creaturina paonazza, che emise un vagito roco, e scappò nella sua
stanchezza; sentiva le voci ormai diventate un roco bisbiglio. -con riferimento al
rotte. beltramélli, iii-73: udì un zinzillular di rondini, udì una calandra
una calandra e il brontolìo roco di un cane. 3. sordo,
prolungato, o anche stridente, disarmonico (un suono, un rumore).
stridente, disarmonico (un suono, un rumore). ugurgieri, 244:
solfori bollenti / fanno orribil là dentro un fragor roco. cesarotti, 1-iv-371: una
pascoli, 4: urtava, come un povero, alla porta / il tramontano
annunzio, iv-1-124: la barcaccia metteva un chioccolìo roco ed umile. pirandello, 7-176
-che produce, che emette un tale rumore o suono. -in partic
con interrotto e tardo passo / mormora un roco rio tra sasso e sasso.
impreparato o incapace di trattare con proprietà un argomento o di celebrare adeguatamente qualcuno.
ne è frutto (uno stile o un aspetto stilistico, un'opera poetica);
sì poca / che non se ^ orlerebbe un calamaio; / io ti vo'dir
à gran capo e men cervel ch'un oca. speroni, 1-2-100: quelle poscia
. 7. incapace di manifestare un sentimento a causa di un'emozione.
tettonico di gusto tardobarocco, tendente a un modellato morbido e fluente, a una
.. seppero adescare i suffragi d'un intero secolo... e sotto il
: nome che i francesi diedero ad un noto loro stile architettonico del tempo di
migliore illustrazione; qui brilla il genio di un secolo spesso definito lezioso, invece pieno
, che appartiene a tale stile (un mobile, una decorazione). tenca
berretto in man ti mette drento / ad un ampio salone rococò / tappezzato a tabarri
rombi di ghirlande rococò, racchiudenti ognuna un episodio alternato della miseranda favola di piramo
bartolini, 18-110: non avevo mai visto un giardino rococò con i piccoli portici e
da tale stile e gusto artistico (un periodo storico). b. croce
quella letteratura tabaccosa e rococò, di un odore nauseabondo, come la cotta di
odore nauseabondo, come la cotta di un pievano vecchio, a periodi avviluppati come
un uomo fortemente maravigliato, conchiudendola con un grave ed emfatico suspiro, farà pervenir
prosciugato. -grinzoso, increspato (un tessuto vegetale). anonimo [c
semenza, eccetto una semenza di grandezza d'un bianco sottile,... serrata
cielo). manzini, 8-120: un volo numeroso, asciutto, aveva mosso
dei piccoli [26-xii-1943], 6: un tifoso... si scalia sull'
le mani sia coi piedi, su un campo rettangolare di 66 / 70 x 125
rauco caratteristico del leone (o di un altro felino). guido delle colonne
-rauco e forte; terrificante (un urlo). calandra, 4-101:
alto le braccia furiose, scoppia in un urlo ruggente, pieno di un'angoscia
che risuona di grida e fragore (un luogo). - anche al figur.
i-270: cercherà [l'anima] salvo un porto / fuor de'ruggenti abissi.
il fuoco); che rimbomba cupamente (un vulcano, la bufera).
al morbo vittorioso. -rombante (un motore). buzzati, 6-12:
di palazzi nuovi. gli altri giorni sarebbe un caos di macchine ferme e ruggenti,
manifesti del futurismo, 2: un automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia
sobbrietà. 5. caratterizzato da un grande fervore di attività (un periodo
da un grande fervore di attività (un periodo, in partic. 'gli anni venti'
dei giovani marxisti anche il libro di un regista sovietico che, provenendo dagli anni
. per estens. rabbioso, cupo (un urlo). cesarotti, 1-iv-89:
entro la sdrascita nave; / ora un meschin, che rinfelici braccia /
3. che, percosso, produce un rumore fragoroso. carducci, iii-3-61:
: africo pose mente e venir vide / un fier cinghiai fortemente ragghiando / con frecce
: sembrava che avessero dato la via a un branco di cani arrabbiati che si rincorressero
, i-371: venivano [i lupi] un branco a urlare sin presso la casa
. -fare rumorosamente le fusa (un gatto). bacchelli, ii-125
cairoli al ministero, il crispi partì per un nuovo viaggio all'estero,..
riferimento al manifestarsi rabbioso o minaccioso di un essere demoniaco. -anche sostanti
al posto. 3. sollevare un frastuono violento, prolungato e inquietante (
frastuono violento, prolungato e inquietante (un violento fenomeno meteorologico); rimbombare (
, 9-68: uscì quel sasso a far un colpo strano: / ragghiando andò a
placate. -stridere, cigolare fortemente (un uscio). dante, purg.
tr. emettere versi o suoni cupi (un animale). salvini, 23-207:
brunelleschi, lxxxvtii-i-660: quella fantasia d'un senza scola, / ogni falso pensier
mettea dal grande petto / ogni tanto un respiro; e parea ragghio / di
-per estens. verso rauco o stridulo di un animale. bacchelli, 2-xxiii-443
: serrò le pugna e, messo un ragghio, gridò alto: « gavino,
ma si volgeva contro al predicatore con un certo ragghio giù nella strozza. panzini,
ii-641: vedo mia madre che manda un ragghio di spavento. bacchelli, 1-i-229
bavaglio non aveva potuto soffocar del tutto un ragghio spaventoso del torturato. pavese, i-18
la sigaretta e la scagliò via, con un ragghio come gettasse anche la mano.
, se non che qualche volta brontola un rugghio... come fiera ancora
il mare, e in lontananza / un rugghio si sentìa, qual di remoto
le nubi. barboni, ii-1-894: un vulcano in piena conflagrazione udito nei suoi
catzelu [guevara], i-167: un uomo quando è stizzato non sa far
tempesta; il vento 'a; un pastore su di uno scoglio tiene in bocca
pastore su di uno scoglio tiene in bocca un o per chiamare le pecore.
e di colore bruno-rossastro sulla superficie di un oggetto di ferro o di altro metallo ossidabile
le ferramenta rose dalla ruggine ne era un certo indizio. pascoli, 836: tra
lessona, 1278: 'ruggine nobile': dicesi un idrocarbonato di rame, di color verde
di una medaglia, l'occipite di un marco aurelio. -in espressioni comparative
-ant. macchia che altera la luminosità di un corpo celeste. restoro, ii-98
la stella... ch'elli sia un altro corpo de necessità entra l'uno
targioni tozzetti, 12-7-202: in fondo è un tritume raspo e cenerino di pietre sfracelate
esso, sui suoi ruggini dolorosi, un solicello indicibile. -con riferimento al colore
dal laghetto, sporgono i rami nudi d'un unico albero che ha perduto le foglie
: due servi... portano un quadro molto alto: un ritratto in piedi
. portano un quadro molto alto: un ritratto in piedi di giovane gentiluomo arabo
: che ha la buccia bruno-rossastra (un frutto, per lo più pere o mele
, 1-iii-125: non è ancora passato un mese ch'io avea delle pere ruggini o
-per specificare la sfumatura rossastra di un altro colore. soldati, 2-129
altro colore. soldati, 2-129: un signore di mezza età, grosso, rosso
che assai più tagliente scalpello ci volea che un passeggiere rincrescimento, a volemela estirpare.
a volte mi piglia una voglia maledetta, un prurito, un assillo, di provare
una voglia maledetta, un prurito, un assillo, di provare se la ruggine abbia
volta. slataper, 2-249: giornate un po'inquiete... ruggine nel cervello
interiore; inclinazione peccaminosa; propensione a un vizio. latini, rettor.,
la ruggine del sospetto e sussurrano me complice un dì, oggi traditore dei banditi.
5-8: uno sguardo, una parola, un freddo saluto, bastava a cambiare in
linguistica in uno scritto; traccia di un substrato o di influenze straniere in una lingua
loro intrinseca ruggine. bertola, 1-65: un altro potrebbe rispondere che que'parecchi non
cui pur la poca ruggine lombardesca conferisce un fascino singolare. -residuo di un'interferenza
una corrente letteraria precedente nell'opera di un autore. papini, iv-1289: verso
tempo nei confronti di una persona, di un gruppo, di uno stato.
.., quanta fosse difficultà a trovar un amico che veramente amico chiamar si potesse
non sia sempre una reggine, / un certo che fra noi, che tolga tutta
, quali, ahimè, / furo un tempo le nostre? siri, ii-838:
carissimo il mio cecco, io ho un po'di reggine con voi. papi,
, fastidio per una situazione o per un oggetto. tarchetti, 6-i-75: gubart
antica reggine. moravia, xl-515: in un punto solitario, ci costrinse a fermarci
andar a buttar giù la 'réclame'di un grande magazzino con la quale lui ci
tal franchezza come se andassero a corcarsi in un letto, perocché hanno tanta reggine su
appunto non concepiscono il cataletto se non per un letto, e la morte se non
, e la morte se non per un sonno a cui non succeda vigilia.
3-988: è [il furore eroico] un calor acceso dal sole intelligenziale ne l'
reggine de le umane cure, dovien un oro probato e puro, ha sentimento della
. cecchi, 405: ho vedutoci / un altro bravo che par tutto ruggine.
12. accidia, misantropia sedimentata in un animo torbido, ambiguo e non aperto
con tutta quella ruggine in corpo dentro un sogno dalle pareti d'argento.
potevano avere la virtù di togliermi neppure un giorno dei settantun anno, che pesavano
e le arrossa, quasi arroventate da un intimo fuoco, prima d'essere mature.
ruggine e la verzura si struggevano in un tremulo di violoncello. montale, 7-233
all'anno, dopo lunghe meditazioni. è un pittore di macchine, di ruggini,
dire e venir meno, simili a un giovane che di robusto diviene macilente,
condizionate: in uno bisogno non si armeria un fante com- pidamente di quelli. documenti
catenazzo mio raggine, hai da sperare un pezzo ch'io scriva per te di cose
simile / cosa. - ci è un spiedo antico e tutto raggine. -fare
: / e'mi parea di lungi un monticello »; / e cominciava a spiccargli
, 6-107: abitava una testuggine / in un lago ampio ed ameno / che di
e ragine de le altre mie carte un tempo, perché, conoscendo io el
alla spada già bella o accrescergli solamente un poco di lustro. -togliere la
lo posero a servizio in casa d'un pittore. e noi sa il proverbio?
, i-92: egli è roso da un pochino d'invidia e ha un po'di
roso da un pochino d'invidia e ha un po'di ragginuzza con me.
. arrugginito, ricoperto di ruggine (un oggetto di metallo ossidabile, in partìc
aveva, ma legato / d'orso un velluto cuoio con rilucenti / unghioni al
: così nascosto per alquanti mesi, un giorno [il rasoio], ritornato
: a mezza scala sentì a stridere un usciolino e gli si affacciò un uomo
a stridere un usciolino e gli si affacciò un uomo che avea un ceffo oscuro da
gli si affacciò un uomo che avea un ceffo oscuro da atterrire orlando, con
sudiciume (una parte del corpo, un abito). anonimo genovese, 1-1-251
3. intaccato da una muffa (un vegetale). leonardo, 7-ii-161:
4. per estens. arrochito (un suono). bacchelli, 16-140:
camera, son traitor insemo; e l'un consuma raltro, roe e mangia sengga
letter. ant. traccia lasciata da un metallo arrugginito. betussi, 3-203:
3-203: si tagliò [isicratea] con un paio di forbici i capelli d'oro
. arrugginire, ricoprirsi di ruggine (un metallo o un oggetto di metallo ossidabile
ricoprirsi di ruggine (un metallo o un oggetto di metallo ossidabile).
torpido, perdendo elasticità e vigore (un arto, un membro). castiglione
elasticità e vigore (un arto, un membro). castiglione, 114:
i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse, per non ruginire
. effetto dell'ossidazione sulla superficie di un metallo. imperato, 1-4-42: il
ricoperto di ruggine, arrugginito (un metallo ossidabile, per lo più il
per lo più il ferro, o un oggetto di metallo ossidabile).
rovistando ogni cosa; / ma solo un certo sbergo gli fu buono, / ch'
sotto il moggio, 7 sotto un moggio vecchissimo nascosta / che non misura
imposte rosse si scorgevano di là da un prato i reticolati nemici rugginosi tra il
-costituito da ruggine (il sedimento su un oggetto metallico). giulio strozzi
. -rivestito di armi arrugginite (un guerriero). andrea da barberino,
perché vi ha sede l'officina di un fabbro (un edificio). marino
sede l'officina di un fabbro (un edificio). marino, 1-1-71:
fabro entro la grotta. / più d'un callo ha la man forte e robusto
polvere, ingrommato (una persona, un oggetto o anche un luogo).
(una persona, un oggetto o anche un luogo). - anche come ingiuria
. v. acheronte]: 'acheronte': un fiume del inferno, ove sta un
un fiume del inferno, ove sta un vecchio così detto, co una barca scassata
capelli, quasi completamente grigi: di un grigio rugginoso, irregolare, sporco. fenoglio
dal suo rugginoso stagnolo, apparve ad un pelo dalla verminosità. -incrostato da
pelo dalla verminosità. -incrostato da un deposito di tartaro, nerastro (i
cristallo, /... / sembra un povero che accatti. -in un
un povero che accatti. -in un contesto figur., con riferimento ai denti
alberghi. -squallido, irto (un personaggio infernale). obizzo, 10-25
. elle vi stanno rinchiuse dentro di un lungo tubulo o cannello di materia crostosa
crostosa, di color rugginoso di avato, un tantin più duretto dei gusci dell'uova
tutto ciò che trova ed impietrendosi, forma un tufo o poro acqueo di colore rugginoso-pallido
: si schiodava dall'alto impetuoso / un nembo d'aria diaccia, diluviava /
. landolfi, i-418: di su un colle scorgemmo a un certo punto la
i-418: di su un colle scorgemmo a un certo punto la luna calante che,
remota valle. pavese, 2-41: un sentierino di lastre di tufo accostate portava
e dell'erica prendeva l'aspetto di un vello spesso e caldo. -che
di solazzarsi con molti per goder d'un solo. idem, 2-126: ad altro
: la sua faccia rugginosa si chinò un istante sul bambino. -destinato a
stento. -indebolito dall'età (un uomo). fenoglio, 4-24:
efficiente ed efficace (una regola, un principio). bruno, 3-28:
. -non illuminato, tenebroso (un luogo). restoro, ii-98:
12. roco, gutturale (un suono, la voce); affannoso
(il respiro); stridente (un rumore). cesari, i-190:
cesari, i-190: voi dovete maravigliarvi che un uomo sappia sì bene conformare ed aggiustar
: la voce era rugginosa, d'un tono solo, dyun colore, avresti detto
2-i-980: di tanto in tanto come un olio cola su loro una lamentosa preghiera
rugginose / catene, onde l'awolse un cieco e rio / desir di penetrar l'
pena di peccato irremissibile a valersi d'un termine anche oscuro, rugginoso, inesatto
, sol perché nostro, piuttosto che adottarne un altro noto, calzante, adeguato,
che qualche volta uno scrittore si mortifichi come un giullare di dio del più scaduto fra
che potrebbe darsi... che un lavorino abbastanza ben rifinito e leggiadro venga
luigi pirandello s'è fatta distanziare da un verbo più sottile e trasparente: un
un verbo più sottile e trasparente: un verbo nel quale traccia non rimane della
, l'insopportabile 'sesso'delle parole di un verga, di un capuana.
delle parole di un verga, di un capuana. 16. che ha
capuana. 16. che ha un gusto acre, forte. volponi,
volponi, 2-390: confermai tutto con un paio di cognac, anche questi ragginosi
illanguidire e venir meno, simili a un giovane che di robusto diviene macilente,
ha la buccia di colore ruggine (un frutto, in partic. la pera)
/ di darti, te so dire, un ragiolone. g. m. cecchi
di allarme (il leone e genericamente un felino). cavalca, 21-210
la voglia di sentir urlare e ruggire un orso, almeno all'aperto. gnoli,
e 'n bosco, / o pur lungo un corrente e chiaro fiume, / e
affetto interno. -sibilare fortemente (un serpente). g. visconti,
ochi ardenti e rubri. -emettere un verso cupo e stridente (un animale)
-emettere un verso cupo e stridente (un animale). tassoni, xvi-565:
, sbraitare (una persona o anche un personaggio infernale). cicerchia, xliii-388
se accosta / e per disdegno come un porco rugge. varchi, 22-71: chi
avrei sbranato., infame! ardisce insultare un uomo che mostra nelle sue cicatrici i
», uscì a dire come ruggendo un giovinetto quasi imberbe e di fisonomia tempestosa.
..., trascinavano per le braccia un ossesso, che si dibatteva sotto le
fanzini, ii-730: gli aveva preso un gran male nello stomaco, che non poteva
fa ruggire han da essere celati dentro un gioco di illusioni. -protestare violentemente
stato arrestato e condotto ai contini, diventò un vero leone, e da ghera ruggiva
del secolo passato... a torino un edmondo lagrimucciava; a bologna un giosuè
torino un edmondo lagrimucciava; a bologna un giosuè ruggiva. -manifestare violentemente spiriti
di ritorno, recandosi tra le braccia un bambinello in fasce, che non poteva
messo a studiare. il tempo rammarginerà un poco la cicatrice. molineri, 1-277
grida supplicando. -con riferimento a un animale ferito. tebaldeo, son.
6. vociare, schiamazzare, rumoreggiare (un gruppo di persone, la folla)
/ stretta raggia la calca e d'un sol passo / non pro- cedea.
, attribuendo a quanto dice l'attore un senso inatteso. -sostant.
animo; scatenarsi, palpitare vividamente (un sentimento, una passione).
sento al principio il viver greve / e un dolor che dentro al petto rage,
dentro al petto rage, / e veggo un foco acceso che mi strage / e
così di mandar fuori del mio petto un certo fuoco che ruggiva dentro di me e
/ nel cor otente affetto / sprigiono un grido, fugge / sghignazzando effetto.
. -essere profondamente turbato e scosso da un crogiuolo di sentimenti (una persona,
ecco, prende [l'anima] un subitano ardire / e da la stretta
si vede. e non oso domandare. un vago pudore mi tiene e il cuore
vi colai. 8. produrre un rumore fragoroso e minaccioso (il temporale
frastuono (il mare in burrasca, un fiume in piena); soffiare sibilando
, ché la nave e sicura senza un periglio al mondo. buonarroti il giovane,
il navigante. tommaseo, 11-122: ad un soffio tuo il gelo impetra, e
è la faccia dell'abisso: ad un soffio tuo tacque ruggono dissolute e minacciando si
lati. pascoli, 54: fischia un grecale gelido, che rade: / copre
grecale gelido, che rade: / copre un tendone i monti solitari: / a
fortemente a causa del vento impetuoso (un bosco, gli alberi). panzini
testa. / ve', scoccan ambe un tratto, l'una mi regge ai piedi
); minacciare altri con furia (un pericolo). giovanni da samminiato [
il trambusto che precede la partenza d'un legno di mare. la caldaia ruggiva
suona. ìx. rombare (un motore). montale, 21-18
dei colonnati. pavese, 8-200: un motore che rugge e non ingrana mai
. bertini la portò fuori; diede un colpo al pedale d'avviamento, e
e ben stirati! -rimbombare (un luogo, per il rumore delle macchine
e ruggendo, come la canna d'un organo. manifesti del futurismo, io:
ormai officine innumerevoli. -tonare (un cannone). guerrini, 2-532:
e lugubre (uno strumento musicale, un coro). graf, 5-342:
e singhiozza! -erompere (un canto); scoppiare (una risata)
risate. -echeggiare di risa (un luogo). fenoglio, 5-i-598:
* 5; essere caratterizzato da un registro aspro e ruggirà d'intorno
, 3-i-381: quando il peri- alto (un tipo di poesia). -:
felice da massa marittima, xliii-229: sotto un tetto fuor de la cittade /.
con straordinaria intensità (il fuoco o un vulcano in eruzione o una città incendiata
città incendiata). - anche in un contesto figur. boccaccio, vii-182:
ruggisce e va inondando e discorrendo come un fiume, e tuttavia teme di non
-essere affibbiato con intento ingiurioso (un soprannome). niccolò del rosso
. pronunciare concitatamente e con voce alterata un discorso, un'esclamazione; gridare,
, proferire con dolore un'invocazione, un lamento; rivolgere con arroganza un comando
, un lamento; rivolgere con arroganza un comando o una minaccia. - anche
tanagliata nelle carni, da fargli spiccare un salto, quand'anche esso, più
il giovanotto dell'altra tavola aveva dato un balzo dalla sua seggiola, precipitandosi invelenito
: « voglio vederti! » ruggì a un tratto fra i denti l'or- sani
sani. buzzi, 5: rugge [un piccolo abbandonato], in una soffogazione
tono di voce vigoroso ed enfatico (un attore o un personaggio di un testo
vigoroso ed enfatico (un attore o un personaggio di un testo teatrale).
enfatico (un attore o un personaggio di un testo teatrale). ghislanzoni,
ferale proposito di squarciarsi il petto con un pugnale, si fa innanzi ruggendo questi versi
versi. -comporre versi magniloquenti (un poeta). carducci, iii-25-224:
! 20. esprimere con energia un sentimento. carducci, iii-25-201: in
rugge evviva, / tace sdegnoso solo un conviva. 22. infondere un
un conviva. 22. infondere un desiderio, un sentimento. pratesi,
22. infondere un desiderio, un sentimento. pratesi, 5-435: la
ruggisse vendetta. 23. propagare un suono altissimo o anche spaventoso. aleardi
: 1 giodecretò la caduta d'un tiranno. montanelli, 72: so come
vengono a patti. marradi, 408: un urlo d'esecrazione, / „
uno di quei gruppetti di animosi, appena un ruggito di gioia e di minaccia. /
giunto in piazza della pace, udì alto un ruggito. lucini, 8: dinanzi a
ventre 0 del -con riferimento a un animale fantastico. b. corsini,
, 1-160: dall'aquila latina / sorse un lion con l'ale, e il
altri, il cui ufficio era menare un orribil fracasso, battendo sconditamente certi lor
in cambio della voce, / dà fuora un acerbissimo ruggito. nievo, 9-224:
, 9-224: tu non m'odi: un ruggito / mandi, e a pugnar
risuonavano per la vallata; non era piu un combattimento, eran cento duelli in cui
al buon giorno dei popolani rispondeva con un ruggito. gadda conti, 1-96: le
bambini. landolfi, i-418: con un ruggito di gioia egli si precipitò alla porta
convito. / videro il cocchio e misero un ruggito / palleggiando la clava.
nessuno intende, nessuno è inteso. un 'patois'tedesco, e ruggiti d'orsi
commesse malvagità. faldella, ii-2-161: un ruggito, un'imprecazione scocca dalle labbra di
sarebbe andato a parare. -in un contesto in cui l'eroe è indicato con
eco formi al tremendo ruggito, / come un dì contro i mori oppressor. carducci
il vigilante / di caprera lion con un ruggito / fiutando la battaglia alzò la testa
ii-2-350: quel manipolo dei garibaldini mandò un ruggito di leoni, che sperse i
4. fremito violento ed esasperato di un popolo o di una folla in rivolta
patria, libertà, indipendenza suonò da un capo altaltro della terra italiana: grido
devoti al martirio. garibaldi, 2-362: un ruggito di sdegno e di approvazione surse
frastuoni di trombe e d'applausi e un vocìo come di baccanale, strilli disumani e
tremendi giudizi di quel signore... un san bernardo che ruggiti non dava
spaventevole prodotto dalle grida dei contendenti durante un combattimento. petruccelli della gattina, 1-i-49
le povere mani brancolavano sulle lenzuola con un moto incosciente, suoni indistinti le uscivano
. 7. rombo assordante di un motore. marinetti, 2-iii-88: non
àrmi. linati, 17-46: ma ecco un ruggito. è una motoaratrice che sta
ruggito. è una motoaratrice che sta dissodando un campo. fenoglio, 5-ii-451: ci
si urtassero tutto intorno, formava tutto un tempo, accorciava stranamente le ore.
. fragore altissimo di una tempesta, di un uragano, delle acque agitate del mare
acque agitate del mare o in piena di un nume. sannazaro, iv-112:
iv-112: pervenni finalmente a la falda di un monte, onde un gran fiume si
la falda di un monte, onde un gran fiume si movea, con un ruggito
onde un gran fiume si movea, con un ruggito e mormorio mirabile, massimamente in
ed al ruggito del vento, spiccava un rimbombo prodotto dallo staccarsi delle frane dalla
rimbombo causato dal ripercuotersi del suono in un grande spazio vuoto. pascoli, 1119
crepitio intenso delle fiamme; rimbombo di un vulcano in attività. fucini, 439
iv-42: accanito, ronzante / ruggito d'un sole ignudo. ruggito delle
mario e la insuperabile grisi avrebbero dato un concerto cantando una quindicina di pezzi a
che sarebbe diventata, in bocca a un diavolo che non fosse toscano (e veramente
la trombetta del buon diavolo dantesco. un ruggito, un tuono, una libecciata,
buon diavolo dantesco. un ruggito, un tuono, una libecciata, altro che
[hudson], 59: scoppiò in un altro ruggito d'ilarità.
. -tono aspro e rude di un componimento poetico. de sanctis, ii-13-104
, ma finisce rilassandosi: il ruggito diviene un lamento pieno di grazia e di dolcezza
la divisa straordinaria per l'ingresso » « un urlo, immagino, un ruggito »
» « un urlo, immagino, un ruggito ». = lat. rugitus
. -tricé). che lascia uscire un potente e roco frastuono. bùgnole sale
e adirato, manifestando con la voce un carattere bizzoso (una persona).
morte di attila nel norico, dove costituì un regno indipendente, distrutto da odoacre nel
quali io gli vidi a l'ombra d'un bel velo. cassiano volgar.,
qual fece lui cingere e lavare / d'un giunco schedo e de pura rogiata,
carro di sdegno nel considerare che un po'di roggiada, quelle lagrime ch'essa
. pascoli, 193: senti un odore d'ombra e d'umidore, /
: ella imaginava gli israeliti camminanti per un deserto tutto coperto di quaglie, sotto una
collo lungo, a cui si accomoda un coperchio di vetro accioché, posta sotto le
e di gratitudine tutti gli ossequi d'un animo grato, tutti gli affetti d'un
un animo grato, tutti gli affetti d'un cuore amico, onde non poteva non
iii-90: gran dio di giuda, se un dì ti piacque / l'arca noetica
arca noetica scampar dall'acque, / se un dì al tuo popolo alta una spanna
essere colpito dalla siccità; inaridirsi (un luogo). dante, purg.
pioggia d'aprile, che passa in un tratto, come una rugiadétta della mattina,
e provenienza settentr., presumibilmente da un lat. volg. * rosata o *
aiere e le fronde. -bagnare un territorio attraversandolo. gherardi, lxxviii-iii-384:
2. figur. far discendere sugli uomini un dono spirituale, una grazia (anche
del popolo. essere quindi necessario insegnargli un po'di morale, un poco di
necessario insegnargli un po'di morale, un poco di tante altre coserelle, veri gingilli
scherzosetti armenti e col rio che forma un mormorio. parini, mat. [1763
, 42: cadde dal puro cielo / un nembo rugiadoso, / ed il boschetto
bacio, o luna, / ha un palpito d'arnor fin la laguna.
(la notte o l'aurora o un astro). ariosto, 1-42:
carico di umidità o di pioggia (un vento, una nuvola). buonaccorso
vezzoso par che fiocchi / di dolce pioggia un rugiadoso nembo / che le misere piaghe
mandar si miri, / pinta poi d'un color d'oliva e rosa, / nel
ma abbastanza per velare i selciati di un madore rugiadoso sul quale il piede sdrucciolava.
inzuppato, grondante acqua o un altro liquido in piccole gocce; gocciolante
avvivi rugiadose e molli, / nasce sovente un bel ceruleo fiore. b. tasso
. gadda, 22-116: confuse per un po'di tempo le veneri tizianesche della
al mondo per sanarmi, / fuorché un bacio rugiadoso. nievo, 109:
potuto fisar gli occhi ed anche arrischiar un bacio sulle palpebre socchiuse e sul bocchino
6. umido, fresco (un luogo, l'aria). f
cieco, / di pomi e latte un umil don l'arreco. domenichi [plinio
. né secca, né uliginosa, ma un poco rugiadosa. -bagnato, irrigato
rugiadosi. 8. che ha un aspetto particolarmente florido, formoso e piacente
lidia, l'altr'ieri assisa sovra un colle / la vaga pastorella / dicea
di uel signore, perché gli è un farabutto. bandi, 120: per-
che avessero preso il generale garibaldi per un poverone che si raccomandasse alla loro ragiadosissima
-edulcorato (un'opera); melenso (un discorso). bacchelli, 2-xxiii-69:
infanzia rugiadosi. -che denota un gusto lezioso (un indumento).
-che denota un gusto lezioso (un indumento). alvaro, 14-29:
per salvare la capra e i cavoli proposero un progetto di legge tutto rugiadoso e stillante
allampanati e il 'rugiadoso'ti mostra invece un frate bello, tondo, grasso e
6-vt-312: fate che non troviamo più un rugiadoso in roma al nostro ritorno.
, nel vestibolo del tempio, dappertutto, un formicolio di gente, un ragliamento diffuso
dappertutto, un formicolio di gente, un ragliamento diffuso massiccio di chiacchiere, di
rugliare), agg. che emette un mugolio sordo e minaccioso (un animale)
emette un mugolio sordo e minaccioso (un animale). p.
. (ràglio). tose. emettere un mugolio sordo e rabbioso; ringhiare (
di alcuni animali, che mandino come un mugghio... dicesi più spesso del
v-378: quando, a mezza barba, un piccione entrò ragliando, ciro, nel
. 2. figur. emettere un suono sordo e indistinto, in segno
ragliava, e chi l'intendeva in un modo e chi nell'altro. de meis
, 1-144: si buttò tragicamente in un canto, con una voglia matta di
la pancia, il barbagianni lacrimava come un bambino, la rade sbirraglia mugghiava e
si lasciava dir nulla e ragliò come un cane le due volte che tentai.
»: e papà gli fu addosso d'un altro passo. « chi è?
nell'animo, senza potersi manifestare (un tormento interiore). boine, cxxi-i-199
uno sfogo, cerca uno sbócco ad un suo tumulto che raglia nella profondità chiusa
raglia nel petto. 4. mandare un rumore cupo, indistinto e prolungato.
che bolle, il mare in tempesta, un corso d'acqua in piena, ecc
piena, ecc.); rombare (un motore). pananti, i-45:
cattivo. idem, 575: apersi un poco la finestra: udii / ragliare in
/ ragliare in piena due torrenti e un fiume. cinelli, 1-136: rugliò un
un fiume. cinelli, 1-136: rugliò un automobile e poco dopo, ferdinando di
,... e di lì a un po'un balenio contìnuo, tutto un
.. e di lì a un po'un balenio contìnuo, tutto un baleno,
un po'un balenio contìnuo, tutto un baleno, che ci rischiarava la strada e
lo considera allotropo di rugghiare, da un lat. volg. * ruguldre, a
tose. mugolio sordo e rabbioso di un animale. pirandello, 6-614: io
non altrimenti che se avesse voluto fare un gargarismo senz'acqua.
. rumore cupo e minaccioso prodotto da un fenomeno naturale. landolfi, 16-26:
e dial. grugnire, mugolare (un animale). -per estens.: brontolare
là. bocchini, 610: un can, / defensor d'altre bestie de
: la corte plebea è composta di un vecchio servo e poltrone, che ruga
inturpitì dalle bricciolette e pellicole, e anco un po'di saliva, [il pappagallo
té crèpet? ». -stridere con un rumore sordo e insistente (uno strumento
sollevato il capo ». -emettere un verso sordo e gutturale simile al grugnito
sordo e gutturale simile al grugnito (un animale). -in partic.: ringhiare
sue budelle, piglia zuccaro bianco con un puoco di canfora e mettila sul pasto
, vi-496: se tu hai mai veduto un cagnaccio rugnire intorno a l'osso che
intorno a l'osso che ei rode o un gatto innamorato, vedi due dei ribaldi
stecco il viso del compagno a guisa di un cane quando ragnisse. -respirare
, 20-25: come si sia, odo un ansciare, un sospirare, un rugnire
come si sia, odo un ansciare, un sospirare, un rugnire e un raspare
odo un ansciare, un sospirare, un rugnire e un raspare che parea che venisse
, un sospirare, un rugnire e un raspare che parea che venisse da dieci
donna furiosa e stizzosa... è un gran spasso udirla rognire. ricchi,
4: e1 vero amore è com'un foco c'arda / ogni spino,
sole ci traguardava presso il mormorare d'un rio o rugo come dicono qui [a
stavano in una zona meno illuminata o un sole tenue li sfiorava, rilevandone le
gente. -asperità, anfratto di un rilievo montuoso. de marchi, ii-778
colle sue massiccie rugosità sorgeva davanti come un gran muro. l'illustrazione italiana [
folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti canuti, e sparsi
cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
, 8-359: il vecchio allora ebbe come un ricordo negli occhi appannati, nel viso
. luzi, 4-52: tirando in un guizzo altero il filo / delle labbra
. frugoni, i-15-149: farlo passar per un deucalione, / che con la moglie
annunzio, iv-1-361: il venditore, un omuncolo tutto rugoso e pelloso come una
, proprio senza intenzione, strizzò per un momento gli occhi allo scopo di rivedere
solcature, raggrinzimenti (una superficie, un oggetto, un albero, la corteccia
(una superficie, un oggetto, un albero, la corteccia, anche un frutto
un albero, la corteccia, anche un frutto avvizzito). p p
cono [i grani di pepe] in un caldaro, accioché portati in queste nostre
della mia nuova vita: speranze labili sopra un ruvido fondo. cassola, 2-369:
posti. -percorso da crepe (un muro, una costruzione). -per
, incappucciata di nubi eterne, viveva un vecchio alchimista, vedovo e lunatico.
ai elefanti e ippopotami. -pieghettato (un tessuto, un indumento). fr
ippopotami. -pieghettato (un tessuto, un indumento). fr. colonna,
capita spesso che ci emozioni di più un fatto trasmesso dalla televisione che non il
, sulla bocca di lei, con un bacio, ed era allora un duello di
, con un bacio, ed era allora un duello di baci... tutto
baci... tutto finiva in un mgugliar di colombi, in un sospiro
finiva in un mgugliar di colombi, in un sospiro di felicità. =
ant. e letter. ruminante (un animale). salvini, 16-529
tenean tra le primiere / vacche un assai ben rugumante toro. pirandello,
tr. ruminare il cibo rigurgitato (un animale, in partic. erbivoro)
e dentro alla capanna in compagnia di un asinelio si stava mgumando un bue.
compagnia di un asinelio si stava mgumando un bue. segneri, iv-85: il montone
ombra. -per estens. masticare un cibo a lungo, rivoltandolo nella bocca
gemelli careri, 1-iii-104: gli spagnuoli fanno un composto... con gesso;
2. figur. rimeditare, ripensare lungamente un concetto, un discorso, un argomento
rimeditare, ripensare lungamente un concetto, un discorso, un argomento, ponderandolo e
lungamente un concetto, un discorso, un argomento, ponderandolo e sviscerandolo; volgere
; volgere a lungo nel proprio animo un pensiero, un sentimento, una considerazione.
lungo nel proprio animo un pensiero, un sentimento, una considerazione. cavalca,
: la lezione propone la materia come un cibo dell'anima. la meditazione lo mastica
. g. gozzi, i-2-126: lasciami un poco rientrare in me medesimo, sicché
ne'pensieri miei, io stia così un pochetto mgumando ed esaminando da me a me
1-29: non piangete, lasciate prima un poco / ragumar not- tilucio sopra ciò
del papa e mgumatovi sopra, si desse un gran picchio nel capo.
una opra d'altri, discorrendola con un rugmar di giudizio ischifo del punto fermo e
di cibo rigurgitato. - anche in un contesto figur. ottimo, ii-279:
oriani, x-7-203: il vaticano è un teatro di buffoni, la filosofia una
resti di un'opera muraria, di un edificio o di un insieme di edifici
muraria, di un edificio o di un insieme di edifici crollati (anche parzialmente
virtù latine! baretti, 6-274: vedemmo un castello rovinato..., presso
di triste e di solenne nelle mine d'un edificio che ha veduto succedersi tante generazioni
vasca prosciugata e in mina lessi in un mattino piovigginoso questi ridicoli versi. gozzano,
avrebbe innalzato sul luogo della chiesetta in mina un magnifico tempio. s
cominci. 'oi li combatteremo se un giorno potremo uscire laceri e affamati dalle
caduta, danno o cedimento strutturale di un edificio o di un'opera muraria tale
ancora che si fa di muraglia ad un muro per rimediar alla sua mina. tassoni
mina. tassoni, xvi-337: suppongasi un edificio minoso. a tenerlo in piedi
erano abbandonati alla mina e tutto presagiva un avvenire funesto, se al pontefice fossero
) timidamente la roba sua: « ma un morsel- linof un solo spicchio di frutto
sua: « ma un morsel- linof un solo spicchio di frutto! »
da mao- met ii... un stefanello venne m bosina con quanto potè
la mina. -con riferimento a un mostro fantastico. cavalca, 20-399:
[il dragone] / più d'un braccio la trasse fuori, / e per
. -sconfitta, disfatta militare di un esercito o di un paese (e
disfatta militare di un esercito o di un paese (e anche la conseguente conquista di
. -pesante e travolgente urto di un corpo o di un oggetto.
e travolgente urto di un corpo o di un oggetto. boiardo, 1-4-65:
: d'alto monte in precipizio cade / un omo antico, i cui rami pur
può udire. -rottura di un oggetto per effetto di un colpo vigoroso
-rottura di un oggetto per effetto di un colpo vigoroso. ariosto, 2-11
tutta la nave. -velocità di un corpo in movimento. cantoni, 349
tutta la gente che sta dentro di un treno simile, ma vederla senza i
tenuta per forza che, come ella truova un poco di buca da uscire, tutta
questa cosa [la grandinata] durò un pezzo, pur poi cessò e noi,
andavamo inverso l'aloggiamento, mostrandoci l'un l'altro gli scalfitti e le percosse,
gli scalfitti e le percosse, trovammo un miglio innanzi tanta maggior ruina della nostra
, più bello e più grato in un tratto ci si fa vedere il sereno,
del cielo e del mare, se in un subito vien racchetato, non poco di
, è tutto l'universo, da cui un granello di sabbia non si può sottrarre
inabissa nella ruina. -caduta di un governo o di un ministro (o,
. -caduta di un governo o di un ministro (o, comunque, di
propri vantaggi. -caduta o decadenza di un principio, di un ideale, di
-caduta o decadenza di un principio, di un ideale, di una fede o di
il senato, al di cui cenno un giorno / tremava il parto, im-
s'ode. -radicale eliminazione di un vizio, di un difetto. panigarola
-radicale eliminazione di un vizio, di un difetto. panigarola, iag: il
parrebbe bella una crociata e fors'anche un 'auto da fé'. ntccolini, iii-4:
fabbrica. delfico, i-182: dopo circa un secolo veggiamo sorgere un altro legislatore,
: dopo circa un secolo veggiamo sorgere un altro legislatore, il quale elevò un
un altro legislatore, il quale elevò un nuovo tempio alla giurisprudenza sulle ruine e con
saputo moribondo per giorni e giorni sopra un letto lontano, intorno a cui si
ma affannatissimo da'suoi affari domestici che per un accidente andavano in ruina, ha dovuto
bene è vero che l'uomo mai un disegno non fa che la fortuna un
un disegno non fa che la fortuna un altro non ne faccia... tutta
offro qual vuoi, / tuo sostegno in un punto o tua mina. -espugnatore di
stessa). tansillo, 1-375: un fiaschetto del vin, ch'io v'ho
toglie la mina, / ché può sanar un popolo impestato. fiamma, 4-i-521:
meschine! » -danno causato da un contagio. rappresentazione di s. maria
maggior mina. -indebolimento di un organo del corpo. papi, 4-101
: questo so bene / ch'a un vecchio si conviene / tanto più spender tore
-andare a, in ruina: crollare (un edificio). p. cattaneo,
129: farà il signor del fiume spirare un vento tale all'incontro del fiume che
tale all'incontro del fiume che, rattenendo un poco l'impeto di lui e aiutando
e pel sesso / e femmi stare un giorno sur un cesso / e mi mandò
/ e femmi stare un giorno sur un cesso / e mi mandò le budella in
con altri. menechini, cvt-131: un giottone et un falso ridiculo / m'
menechini, cvt-131: un giottone et un falso ridiculo / m'ha con la
costoso per le possibilità economiche di un marito. aretino, vi-43:
letter. crollo, distruzione violenta di un edificio o di una città. giamboni
-con metonimia: violento rumore prodotto da un corpo in caduta o che rotola precipitando pesantemente
e di campane. -cascata di un corso d'acqua dotata di grande forza
3. figur. tentazione di un vizio (e l'occasione di una
. -lanciato a grande velocità (un veicolo). d'annunzio, iv-2-935
s'mcalzavano, s'accalcavano... un odore acre avvelenava l'afa; le
x. violento, distruttore (un terremoto). m. morasso [
avanzato (una civiltà, una cultura, un regime politico). giovanni dalle
tende rapidamente verso il corrompi- mento di un sistema di valori. mamiani, 6-38
fatiscente, sul punto di crollare (un edificio o una parte di esso,
tuoi. beicari, 6-83: per un repentino e grande terremoto le città marittime
scoglio sta una fera ria, / and un gran mostro se debbe appellare, /
quella mura, / come dui faggi sopra un erto monte / tagliati dal boschier.
muri. -scendere a precipizio lungo un terreno scosceso. tommaseo, 11-84:
bechi, 2-229: i soldati sostano un po'incerti sull'orlo, poi minano giù
-per estens. digradare molto sensibilmente (un pendio). fogazzaro, 5-377
a valle a scopo di conquista (un esercito). niccolini, ii-97:
. niccolini, ii-97: di francia un volgo minò dall'alpi / a cercar
. -schiantarsi pesantemente al suolo (un masso, un albero).
pesantemente al suolo (un masso, un albero). guarini, 160:
graf, 5-450: di tanto in tanto un arbore nel folto / per troppa età
al suolo dopo essere stato reciso da un taglio netto (il frumento).
-irrompere improvvisamente con grande foga (un animale, una massa di uomini, un
un animale, una massa di uomini, un corpo di cavalleria). simintendi
e al minar deltamme dannate, / un immobile sta satana invitto. 4
. l'orizzonte si sgretolava, minando in un abisso di fuoco. -con
6. scendere, scorrere impetuosamente (un corso d'acqua); precipitare a
alpestre dimpato monte / tra i macigni mina un picciol rio. carducci, ii-9-323:
monti. d'annunzio, i-135: siccome un fiume che mini a valle / gonfio
prima, / far mala morte per un gran peccato. s. gregorio magno volgar
, però che, avendo uno già fatto un peccato..., elli è
elli è più agevole a ricascare che un altro che non fece mai tal peccato
-con valore attenuato: incorrere in un grave errore. borsieri, 15
, anche personale; perdere il potere (un sovrano); dissolversi (uno stato
/ come puledra imbizzarrita. -subire un grave insuccesso, una sconfitta (in
cosa non è che più facci iocundo / un fido amante che l'amar coperto,
a essere gravemente compromesso nella consistenza (un patrimonio). baldi, 7-100:
, non avere alcun esito o avere un esito negativo (un'impresa, un'
profondamente e radicalmente mutato o sconvolto (un principio giuridico o politico). bucini
9. soccombere, cadere vittima di un nemico. machiavelli, 1-i-82: queste
g. prati, i-281: ed ecco un altro feretro! oh, mia casa
mia casa / così fiorente e romorosa un giorno, / tu sarai presto desolata
portol seco adosso. -prorompere (un suono). niccolini, i-lxvni:
l'appassionato canto mina ed avventasi come un torrente. 12. tr.
, distruggere, abbattere una città, un edificio, una sua parte. livio
tetti arde e mina. -saccheggiare un territorio compiendovi scorrerie e razzie e portando
i raccolti o una pianta fruttifera (un animale). chiabrera, 3-109:
chiabrera, 3-109: hassi a sapere che un cinghiale minava quel contado; però meleagro
maggior rossore nel vedere dentro la città un nuovo teatro non condotto a termine, di
similmente le mineranno. -schiantare un albero. tasso, 9-39: ne
14. far franare o smottare violentemente un rilievo o far crollare un centro abitato
smottare violentemente un rilievo o far crollare un centro abitato o una costruzione con forti
o una costruzione con forti scosse (un movimento tellurico). donato degli albanzani
mondo. sanudo, xvi-265: sentirete un caso che scrivendo non mi trovo in
in quella, signandome, el vene un teramoto qual durò un 'credo'e piu
signandome, el vene un teramoto qual durò un 'credo'e piu, tale che ha
o scaraventare qualcuno a terra, sferrandogli un colpo potentissimo. cieco, 18-11:
1-35: insieme col destner tutto in un monte / fu da la sponda minato al
ebbe dette le parole / che d'un fenile uscì ben venti armati. / burato
. 17. sconfiggere, sbaragliare un esercito o un paese belligerante infliggendo dure
17. sconfiggere, sbaragliare un esercito o un paese belligerante infliggendo dure perdite.
moltitudine dei signori uniti con la potenzia di un tanto re. m. cavalli,
che i protestanti avranno occasione di minar un vescovo o altro principe cattolico, si
, di minare i francesi avendo praticato un monferrino abitante nella cittadella, a cui
-far decadere o abbattere uno stato, un sistema o un'organizzazione politica, provocando
una trattativa, impedire l'esito di un progetto; compromettere o deludere un'aspettativa,
gravemente la sopravvivenza e l'ortodossia di un credo religioso. - anche assol.
, / m'è minato adosso in un momento / e toltomi da quel ch'
: irrompere con risolutezza e decisione (un ideale). carducci, iii-30-331:
di agenti atmosferici o calamità naturali (un edificio, un muro, una città
o calamità naturali (un edificio, un muro, una città).
disse [il nocchiere] che vedea un sepolcro minato. sanudo, 153: di
d'italia, gioveni e forti: un arco guasto, un tempio disfatto..
gioveni e forti: un arco guasto, un tempio disfatto... vai più
una tenda crescea di caprifoglio / sopra un dilubro minato. carducci, iii-3-3: io
ii-61: al centro dell'orto v'è un mucchio di sassi, / di pietre
importanza, autorità (uno stato, un sovrano, un ceto sociale, un'
autorità (uno stato, un sovrano, un ceto sociale, un'istituzione).
3. che ha subito perdite gravissime (un esercito). -con valore attenuato:
rifugio che lo ristorò in termine d'un mese. -gravemente o mortalmente ferito.
terra. praga, iv-15: era costui un chincagliere minato che la trattava orribilmente male
aspetto, che suggerisce l'immagine di un paesaggio di rovine (una pietra,
[in etruria, 2-150]: a un tratto tanto ramosamente e presto el suo
ha una grande capacità di distruzione (un agente atmosferico). livio volgar
trascinando detriti ed erodendo le sponde (un fiume). -anche con uso avvertì
/ sì ramoso e fier che pare un. drago. boiardo, 1-10-53: di
nel tempo guazoso, / giù de un gran monte viene un fiume in volta,
/ giù de un gran monte viene un fiume in volta, / che va
non posa. fiacchi, 104: un dì per pioggie estive / gonfio il torrente
. fera. martini, 1-i-162: occorrerebbe un ponte per traversare il torrente che è
cadente; che è in rovina (un edificio, una città). sermoni
nondimeno di lei molto è simile ad un fenile ruinoso. tassoni, xvi-337:
ruinoso. tassoni, xvi-337: suppongasi un edificio ruinoso. a tenerlo in piedi
. -vibrato con estrema violenza (un colpo). boiardo, 1-6-11:
che debil sostegno avrei potuto sperare da un povero gentiluomo. -segnato da una fatale
carducci, iii-7-345: allora ci pare che un raggio dell'antica gloria illumini cotesta roma
tutte insieme col mondo e spinte da un innato desio a stare nelle ramose magioni de'
, dirupato, erto o a picco (un pendio, un monte, una roccia
o a picco (un pendio, un monte, una roccia, un percorso)
, un monte, una roccia, un percorso). frezzi, ii-14-1:
). frezzi, ii-14-1: salendo un monte ramoso, / noi ci partimmo.
valle ruinosa. papini, 28-155: un viottolo ramoso tra schegge di sasso e balze
). ariosto, 9-73: dietro un canto postosi di piatto, / [orlando
argine sinistro, a traverso canneti, un crepitìo ruinoso propagavasi d'improvviso come se
corso pieno e ruinoso / se è un barone e l'altro riscontrato. seraonati,
7. che provoca conseguenze nefaste (un fatto, una decisione); pericoloso
-fallace, che induce all'errore (un consiglio, una spiegazione).
contrarie ad esse. -gravissimo (un danno); disastroso (lo scadimento
dal petrarchiano [discorso]! è un vero scadimento ramoso. ho bisogno di
ramoso. ho bisogno di ritemprarmi, restando un po'di tempo senza scrivere.
gioco. fanzini, iii-331: c'è un elegante piccolo teatro... c'
piccolo teatro... c'è un 'casino reale': chiuso. « lì »
]: 'rollétta': curva descritta da un punto collegato con un epiciclo che rotola
curva descritta da un punto collegato con un epiciclo che rotola su una linea fissa
rullàggio, sm. percorso a terra di un aereo, effettuato sulle ruote del carrello
: raccordo fra le piste principali di un aeroporto. -pista di rullaggio: v
. rullaménto1, sm. scorrimento di un rullo o di un corpo posto su
. scorrimento di un rullo o di un corpo posto su rulli. 2
rulli. 2. rullaggio di un aereo. = nome (fazione da
due tigri, ma 'l facea rotolar un cavallo, spinto da un valletto a
'l facea rotolar un cavallo, spinto da un valletto a piè che compassionava quel quadrupede
metalliche tese che creano l'effetto di un suono secco e prolungato (ed è,
. le vele a superficie variabile restano un sogno, anche se si diffondono i 'rullaranda'
ruotare), tr. far rotolare un oggetto o uno strumento su una superficie.
se non vuoi fare con mano, togli un pezzoletto di spugna ben gentile, intinta
certi manifesti rossi. -far rotolare un macigno precipitandolo dall'alto. porcacchi,
a rotelle. viani, 19-81: un servo rullava la poltrona sul pietrate del
vedi accannonare. 3. percuotere un tamburo con colpi rapidi e sonori.
lisi, 2-105: si affaticava invano un soldato a rullare il tamburo per chiamare
mal maritate che, aprendo il pianoforte un quarto d'ora al giorno, vi
della musica, il loro motivo preferito, un motivo di verdi. -eseguire una
della sfiducia. 4. spianare un campo, rompendo le zolle con un
spianare un campo, rompendo le zolle con un rullo, anche dentato. p
: 'rullare': sminuzzare col rullo dentato un terreno zolloso. o comprimerne uno troppo sciolto
5. levigare e rendere più compatto un campo di tennis o di bocce.
spama, 13-33: d'in sul palagio un gran sasso venia, / forte rullando
vorticosamente. pirandello, 8-1060: a un certo punto, sentii posare le forbici
al fin, se si trastulla / un nel suo studio, e calcula e bischizza
9. procedere su ruote (un veicolo). buzzi, 1-27:
ancora caldi / sulle mani tremanti, l'un dell'altro, a vicenda, /
-per simil. trasferirsi continuamente da un luogo all'altro. - anche sostant
. io. effettuare il rullaggio (un velivolo). ojetti, i-648
l'apparecchio rullerà sul campo per circa un chilometro fermandosi davanti alla stazione aerea.
stazione aerea. 11. emettere un suono continuo per i colpi che si
-sonare il tamburo facendogli emettere un rombo continuo e cupo. pea
pea, 7-152: l'urlo di un corno che rimbomba in eco. il
-per simil. battere incessantemente provocando un rumore continuo (la pioggia).
legno, rivestito quasimodo, 2-18: un giorno, un solo / giorno per noi
quasimodo, 2-18: un giorno, un solo / giorno per noi, o
al trabalzante stridere dei freni. un palmo, lungo alquanto più, ricoperto di
nella produzione dei cap- figur. avere un ritmo incalzante (un compopelli per comprimere
figur. avere un ritmo incalzante (un compopelli per comprimere le falde.
menterello o spianatoio. te (un pensiero, un desiderio). gnolt
spianatoio. te (un pensiero, un desiderio). gnolt, v-147:
). gnolt, v-147: solo un desiderio mi rulla nell'anima.
mila mila fin nelle radici del sangue un lontanissimo temporalesco brontolio di odio.
eseguire la rullata. = da un lat. volg. * rotulàre, denom
], 27: paolo rossi è un povero figlio fmstrato dall'impazienza e dalle
dalle incertezze psicologiche (come quelle di un altista o di un lunghista che non
(come quelle di un altista o di un lunghista che non azzecchino lo stacco o
, agg. spianato, livellato (un campo di tennis). g
trae da uno zuf- folino di nichelio un fischio rullato. rullatóre, sm.
sm. tipogr. operaio che, con un rullo a mano, inchiostra la forma
piega lamiere e profilati facendoli passare fra un sistema di tre o più rulli opportunamente
terreno mediante uno o più passaggi con un rullo anche dentato. 4. tecnol
ogni pezzo ricavate col rulletto di legno un ovale piuttosto sottile. 5. ant
ant. ruota dentata che, muovendosi su un asse fisso, permette lo scorrimento di
inglese con apertura variabile per mezzo di un cilindretto a vite. = dimin
che andava diradandosi. dossi, 1-ii-905: un tratto si ode un fragoroso rullio.
, 1-ii-905: un tratto si ode un fragoroso rullio. il tamburino ha guadagnato
meccanico girevole o anche dalle ruote di un veicolo in movimento. misasi,
. misasi, 58: ci fu un momento di silenzio. malomo badava a
stemmata, [la carrozza] faceva un rullio cupo sui selciati. -per
-per simil. rumore cupo e intervallato di un cannoneggiamento lontano. borgese, 1-85
mano impugnasse la bacchetta e facesse emergere un breve rullìo più distinto. egli riconobbe,
più distinto. egli riconobbe, con un sussulto subito frenato, la voce del cannone
le gamelle colle bacchette dei fucili, facendo un rullìo indiavolato. -frullo d'
d'ali. onofri, 13-174: un rullio d'ali stringe e circoscrive /
. 2. movimento rotatorio di un congegno meccanico. faldella, i-5-255:
macchine; ci sentimmo ventare sulla faccia come un refrigerio l'alzata e la discesa delle
cardiologia, rumore cardiaco, provocato da un vorticoso flusso del sangue, che si
ro tante, costituito da un grosso e pesante cilindro, usata per
, se non se sia la calcina un poco più, facendo incorporare ben tutto
poi battendolo e pestandolo forte e con un rullo lungo appianando. salvini, 15-1
prima pareggiar si dèe 7 con un gran rullo. barilli, 5-265: galeotti
catena alle caviglie e alla vita spingono avanti un pesante rullo stradale. fratelli, 1-200
1-200: l'amore è passato come un rullo che schiaccia tutto. -figur
-figur. azione violenta e autoritaria di un regime politico. carducci, iii-7-374
la rullatura del terreno, costituito da un cilindro di legno, ghisa, cemento
lamiera metallica, che ruota sostenuto da un telaio soggetto a trazione animale o meccanica
permettendone il moto e dando luogo a un attrito minore di quello radente che si
-rullo portante: elemento della sospensione di un mezzo cingolato. -rullo trasportatore: ciascuno
trasportatore: ciascuno dei cilindri che sostengono un nastro trasportatore, tenendolo in tensione e
, lo strinse contro il petto come un bambino e, saltellando sulla sabbia come
e, saltellando sulla sabbia come per un balletto di nuovo genere, corse a sottoporlo
per motteggio condannato il bertuccione a dovere un contrappeso tener al culo, acciocché non potesse
pergole. così il rosso, fatto un rullo che girava con un ferro, quello
rosso, fatto un rullo che girava con un ferro, quello gli teneva, acciocché
preparate la pasta brisée. lasciatela riposare un poco, poi stendetela sottilmente col rullo di
adatto per assorbire liquidi, collegato a un manico e usato per l'applicazione di
scrivere, parte del carrello costituita da un cilindro rivestito di gomma sul quale scorre
alla macchina da scrivere, ho messo un foglio sotto il rullo e ho cominciato senz'
anzi, secondo ogni apparenza; come un canterano panciuto da una parte, una vecchia
eseguito. ojetti, iii-56: madero un giorno lo tenne a colazione, poi
è dentro il rullo liberatore... un rullo solo, una vecchia canzone del
romanza da trivio sguaiata e gentile ad un tempo. r. risaliti [« piano
quale vengono scritti i titoli di coda di un programma televisivo e che viene ripreso dalla
elementari, qui raccolti dal bonghi in un collegio, che deve essere per altro
onde a me che pensavo chieder pace rispose un rullo di tamburo, e un laico
rispose un rullo di tamburo, e un laico abruzzese mi domandò che lasciassi un'
. gadda conti, 1-149: da un istante all'altro poteva squillare l'adunata
di tromba, avente il ritmo di un rullo di tamburo, col quale si ordina
dei veicoli su una strada o su un selciato. pascoli, 575: ora
e fiera. /... / un frettoloso, lugubre giunge / suon di
empie la cerchia dell'orizzonte / d'un rullo immenso. -serie di scoppi
entoppa 'l matto / perde quello in un tratto / ch'avea acquistato in molti.
.. vi si tira dentro con un zoccolo di legno, grave, tondo,
per la pesca dei lamellibranchi, formato da un semicerchio di legno con rete, al
il moto senza avanzare (anche in un contesto metaforico). g. giudici
g. giudici, 11-16: in un lampo più presto che dire oh /
/ ogni giro che fa la ruota / un suo contrario annulla e svuota / corrono
, desima tinta, aggravandovi sopra con un rullo tondo, ma piano per tutto
uscir fuora dell'incavatura, per forza d'un torcolo, composto di due cilindri detti
. carena, 1-90: 'rullo'è un cilindro di legno, ricoperto di una mestura
-fare, giocare ai rulli: agire come un pazzo. g. m. cecchi
su i trampali': si dice di un mercante che di giorno in giorno sta per
-che ne dite signora? si può trovare un matto... più stravagante di
in tenda o nella rulotta, arriva un lavativo che si pianta lì vicino a
la stampa, n-v-1992], 20: un gruppo di roulottisti torinesi non vuole convivere
: tutti nuotan nel 'rum', e in un focoso / di riso estratto. carena
carducci, ii-1-223: al caffè avevo un conto di 35 lire, tutto per ponci
ponci e rum bevuto in meno di un mese. p. petrocchi [s
. sottoporre a minuziosa e attenta riflessione un testo; volgere a lungo nella mente un
un testo; volgere a lungo nella mente un pensiero, un sentimento, uno stato
a lungo nella mente un pensiero, un sentimento, uno stato d'animo.
. 4. tose. rimescolare un liquido o un impasto, in partic
4. tose. rimescolare un liquido o un impasto, in partic. un cibo
o un impasto, in partic. un cibo, durante la preparazione. -anche:
. giusti, 4-ii-561: come! un orbo che va sullo stampino / s'
imbianchino. -per estens. abborracciare un lavoro. giannini-nieri, 54: 'rumare'
rumi non lo so. -agitare un insieme di oggetti. viani, 19-289
non le facea fame! / mise un lenzuolo bianco al sacconcello, / ma prima
bianco al sacconcello, / ma prima un poco ne rumò lo strame.
il mestare, l'agitare. da'un po'una rumata alle foglie del saccone.
pattume, sterpaglia, stipa trascinata da un corso d'acqua. tommaso di silvestro
con rum (una bevanda, un dolce). dossi, 3-118
giorni di coltri, regalatimi da un rumatìssimo punchio, da me coraggiosamente
(rumìccio). tose. produrre un rumore lieve e continuo, in partic.
, talché chi passasse per quella faceva un tal rumiccio che di notte era agevole si
rumugante). ant. ruminante (un animale). p. fortini
adoron [gli ebrei] per de un idolo somegliante a 'l mangol chi romega e
fortini, 1-240: venne per sorte un giorno che li due amanti avendo quel
n'andomo, diportandosi tutti soli per un certo boschetto tutto adorno di verdi e frondosi
che molte fiate si pensa d'esser diventata un vermicello da seta, là onde non
ritrovarono, dove in quel tempo era un fico, e però quel luogo fu
, che è proprio del rumine di un animale. la stampa [26-ii-1986
studio'. 2. rielaborazione di un pensiero, di un'idea. scarfoglio
), agg. che rumina (un animale). boccaccio, v-28:
: la sua grossa mandibola inferiore aveva un movimento che ricordava quello dei ruminanti.
foraggio dopo averlo rigurgitato dallo stomaco (un ruminante). boccaccio,
doni, 4-20: il mulo, messosi un paro di ferri nuovi per far piacere
mangiare. ghislanzoni, 236: in un modesto salottino al pian terreno, due
mezza bottiglia d'acqua minerale, fece un cenno con l'indice teso, grosso come
piano e va via. - produrre un rumore continuo e sommesso. bacchelli,
: ruminava [il ghiacciaio] sordamente un suo perenne sgretolio, con quella specie di
agitare a lungo nella mente o neltammo un concetto, un pensiero, un sentimento
nella mente o neltammo un concetto, un pensiero, un sentimento; riesaminare attentamente
o neltammo un concetto, un pensiero, un sentimento; riesaminare attentamente un fatto,
pensiero, un sentimento; riesaminare attentamente un fatto, una situazione; riassaporare con
cui dolcezza si trasformi pian piano in un sapore oleoso e nauseabondo, andreina parve
oleoso e nauseabondo, andreina parve per un poco neppure avvertire il contatto di quelle
trovavano su 'l tappeto... era un perdere senz'alcuna utilitade il tempo.
quella loro passeggiata principiava ogni volta con un breve scambio di frasi e seguitava poi in
avesse dato all'altro da ruminare per un pezzo. -intr. dante
tua mente in sé ritrova / d'un inesausto ruminar frequente / ampio soggetto.
che la prima attività era quella di infilare un matlione. quale maglione? ne aveva
. -ponderare a lungo e minuziosamente un progetto o un rimedio o una macchinazione
a lungo e minuziosamente un progetto o un rimedio o una macchinazione. -anche in
la trama e lo sviluppo ideologico di un romanzo che rùmino da tempo.
. -coltivare dentro di sé arrovellatamente un sentimento. f. f.
montano, 188: era un omaccione dall'aspetto ruminativo. moravia,
moravia, i-229: era... un uomo passionale, ma di una passionalità
climi e dalle mie memorie grevi. è un paese ruminativo. = agg
disordini, quietamente ruminati e stabiliti ad un tavolino, ridotti alla pratica si scuoprono
capì che il liscan aveva tentato malaccortamente un colpo. ruminato2, agg. bot
. -trice). che rumina (un animale). salvini, vti-4-6:
ruminatrici... le quali hanno un ventre apposta per questo affare.
donna che de- pose ai suoi piedi un grosso cesto, egli cominciò contro il
e scopo s'era ridotta alla ruminazione di un mondo che egli ifludevasi fosse il mondo
le pareti del rumine... hanno un centinaio di piccole cavità alrintemo delle quali
. il ruminare lento e continuo di un animale. jahier, 2-125: giocano
vecchi], continua a lungo. un ruminìo silenzioso, senza parole, senza
dell'odio. -ripensamento lungo e un poco ozioso e vano. vittorini,
c'è assai più vera vita in un inerte ruminio. l'attivismo per l'attivismo
fredda... s'abbassa / come un cupo gigante pipistrello / e le sue
... 1 quando noi fummo d'un romor soipresi, / simi- lemente a
: pervenni finalmente a la falda di un monte, onde un gran fiume si movea
la falda di un monte, onde un gran fiume si movea, con un ruggito
onde un gran fiume si movea, con un ruggito e mormorio mirabile, massimamente in
conduce de la luna il raggio / verso un romor che di lontano udiva, /
seccature. pascoli, 63: st! un rumore., ai labbri ti si
labbri ti si porta / la penna, un piede dondola.. che cosa?
. che cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta.
cosa? / nulla: un tarlo, un brandir lieve di porta. pascarella,
sogno lì meraviglioso. -in relazione con un agg. che ne qualifica l'intensità
): cadendo [l'arca] fece un gran romore. boiardo, 1-27-14:
. boiardo, 1-27-14: ferir l'un l'altro con alto romore, / ciascun
g. chiarini, 94: ode a un tratto la donna un romor vago /
94: ode a un tratto la donna un romor vago / che lentamente s'avvicina
lentamente s'avvicina. misasi, 3-200: un leggier rumore la fece trasalire: la
romore. butti, 51: a un tratto,... un grido venne
: a un tratto,... un grido venne dalla stanza della madre fino
, i-853: avverto... un romore indistinto, lontano. -in
, lontano. -in relazione con un compì, che ne specifica la causa
era parso d'udire dietro di sé un rumor di passi nell'ombra delle forre
solito uniforme e continuo, misurato in un determinato punto di un ambiente quando non
, misurato in un determinato punto di un ambiente quando non sono in funzione le
ronzio indistinto che si ode continuamente in un certo ambiente o luogo. del giudice
-inquinamento da rumore: presenza, in un luogo o in un ambiente, di
presenza, in un luogo o in un ambiente, di suoni di frequenza o intensità
una cascata o delle acque correnti di un fiume. boccaccio, vui-2-114: chiamasi
avverrebbe chi abitasse presso la cascata di un qualche fiume... se hanno le
., 6-concl. (1-iv-578): un fiumicello... cadendo faceva un
un fiumicello... cadendo faceva un romore a udire assai dilettevole. groto,
4-297: la fiamma scomparve di botto con un rumore di vento. -detonazione
di un'arma da fuoco o di un esplosivo. leonardo, 2-82: il
il motore frulla nel velluto, sembra un grosso gatto che fa le fusa. il
a bere, sorbiva il vino con un lungo risucchio delle labbra.
grafica o coloristica tesa a riprodurre visivamente un rumore. c. carrà, 16
porte, né potev'io farlo senza un romore che avrebbe svegliata la famiglia tutta
batacchi, 2-76: mentre pugnan costoro, un grido acuto / odesi raddoppiare a mezzo
che dimanda aiuto / e il rotolar d'un gran peso che cala / di scalino
fra 'combattenti. codemo, 143: un frastuono, un romor di spade,
. codemo, 143: un frastuono, un romor di spade, misto a vociferazione
, che rintronava tutto quel paese d'un pazzo suono. de'mori, i-iii
dire, discorsi. montale, 21-62: un rumore di nacchere tra le siepi.
solito sgradevole e fastidioso, prodotto da un gruppo per lo più numeroso, di
, xliii-335: fra quella tur- b'un gran romor si leva: / « muoia
chi ne pazzeggiava un'altra, tanto è un romore, un frastuono, un rombazzo
un'altra, tanto è un romore, un frastuono, un rombazzo, come se
è un romore, un frastuono, un rombazzo, come se voi vedessi oggi.
e qua e là saltando, / fanno un lieto romore. ghislanzoni, 2-95:
cavalieri s'inchinarono: la sala rientrò per un momento nel rumore. onofri, 3-72
montale, 2-89: ieri tutto pareva un macero ma stamane / pietre di spugna
occhi della duchessa che subito la levò un romore di maraviglia innistimabile. faldella,
. doni, 2-49: subito si levò un romore di risa.
com pagni, pervennero a un castello che si chiama alviano, e
i-161: tu acquisti, locamo, un grande onore / a dir sol fa sol
/ a dirti il ver gli abbaia meglio un cane. /... /
si mettevano a sedere coccoloni e con un rumor malinconico cantavano alcune altre canzoni.
occhi abbandonati / quando passò nella mente un romore / il qual dicea: «
: io odo fare alle fe- mine un sì gran romore quando son per partorire.
bandello, 1-20 (i-240): prese un pugnale che a lato aveva e percosse
asini... che si grattavano l'un raltro. il padre ne fece gran
o il potere statale, dovuta a un grave stato di malcontento o di miseria
popolare contro una dominazione straniera o un potere repressivo e autoritario; ribellione, rivolta
ad alcune vergini cittadine in hala, nacque un pe ricoloso rumore, scaramucciandosi fra li
arcivescovo primate. crudeli, 2-218: un magister, volendo un dì sedare certo
crudeli, 2-218: un magister, volendo un dì sedare certo romor fra il popolaccio
poter quietare tutti i romori a un tratto, mandò il mare- scial di
1-i-503: v'erano stati rumori e un principio d'insurrezione contro il permesso distrarre
fiorentini, 208: il sole avea già un poco il giorno riscaldato, quando una
, / ché adosso se gli scarca un gran romore. -minaccia o accenno
, anche, in cui ha luogo un duello. bibbiena, 99: armossi
, al concorso di una grande folla in un luogo per ascoltare personaggi noti o per
il giovane, 9-795: questi è un tristo / scandaloso, ch'avea messo soz-
, ch'avea messo soz- zopra / un infinito numero di donne: / alle quali
rubava gli spilli, / onde è nato un romor per questa piazza / che gli
. di vivere... come un uomo che ama la sua pace..
colla scena e di passare il tempo un po'più a conto mio. palazzeschi,
i-564): avete forse ancor inteso d'un gran buffettone che il cavalier soardo ha
cotesto fatto? la cosa è andata da un gran pazza- rone a un gran sempliciotto
andata da un gran pazza- rone a un gran sempliciotto. e che romor è stato
, v-282: in casa c'era stato un gran rumore tra il babbo e la
tra li grandi sono accidenti inseparabili ad un stato che si ritrovi senza principe vigilantissimo
boccaccio, viii-1-215: è la fama un romore generale d'alcuna cosa, la
abbandonata avesse. conti, 165: un rumor, che però credo bugiardo,
1-i-1271: su la fede / d'un incerto romor tu noi condanni? giusti
giusti, ii-25: a roma mi raggiunse un rumore confuso delle cose accadute costà.
. cecchi, 6-317: si diffuse un rumore che specialmente cedillo potesse agire a vantaggio
in collegio, io gran remor per un caso seguito in cotogna, dove è podestà
quale accopiamento d'emionia e di nausicaa fa un gran romore per esser tanto simile alle
pellico, 2-313: il 'grand commentaire'fa un romore terribile. tutti i giornalisti.
. -insistenza su un'idea, su un fatto, su una teoria, a
una teoria, a cui si dà un rilievo esagerato o che suscita reazioni sproporzionate
. 15. esaltazione di un fatto, di un'idea; celebrazione
del nostro dio, sopra cui facevamo un così gran romore, dicendone maraviglie da
: non è... commendabile che un pittore o uno scultore viva troppo intento
come né pur fossero uomini; e faceva un romore di quel grado e un così
faceva un romore di quel grado e un così gran vantarlo e a ogni due parole
non è il mondan romore altro ch'un fiato / di vento, ch'or vien
di essa è amata una continua sonorità e un rovinoso romore. de sanctis, i-103
18. segnale, indizio che preannuncia un fatto ormai imminente. cammelli,
22. cinem. effetto sonoro di un film. -colonna dei rumori: la
dei rumori: la colonna sonora di un film contenente gli effetti. p
parlato e alla musica, necessaria per un soddisfacente 'missaggio'. -rumore di fondo:
e quella del segnale di disturbo in un punto di un sistema elettronico.
segnale di disturbo in un punto di un sistema elettronico. 24. elettrotecn.
telecom. qualsiasi fenomeno sonoro che produce un effetto di disturbo sul messaggio, impedendone
fruscio, ronzio, sibilo emesso da un altoparlante di una catena elettroacustica per effetto
il livello sonoro misurato in prossimità di un altoparlante quando tutti gli apparecchi sono in
placentare'o tumore di soffio', è un soffio scompagnato da pulsazione, sincrono alla
mus. sonorità inarmonica usata per conseguire un determinato effetto espressivo. a ma a
. locuz.: -al rumore: in un luogo rumoroso. fra giordano, 1-306
senza rumore, e non doveva essere un segreto per nessuno. -a rumore
a la presenza de le donne e d'un servidor di casa: « moglie,
romor né da giullare. -fare un rumore in o sopra il capo o in
cagione del cruccio furono le parole d'un maladetto frate dal quale io una volta
che io aveva seco, mi fece un romore in capo che ancor mi spaventa,