secondo una legge qualsiasi, questa ha un ritmo proprio, affatto semplice e quindi
quantitativi { teoria, spiegazione qualitativa di un fenomeno, di un fatto).
spiegazione qualitativa di un fenomeno, di un fatto). -ant. relativo alla
o astratta, considerato in relazione con un giudizio di valore; che riguarda il
e non giova all'azione che come un impiegato d'ordine può giovare in un'azienda
livello di benessere o di cultura di un momento storico o di un popolo.
cultura di un momento storico o di un popolo. bacchelli, 2-xxi-15: 1
-finalizzato alla qualità del prodotto (un tipo di produzione industriale).
fonet. che si riferisce alla qualità di un suono. -apofonia qualitativa: quella che
non sia più quantità d'acqua piu in un luogo che in un altro.
acqua piu in un luogo che in un altro. = var., di
, nel modo in cui (ed esprime un rapporto di simiglianza o di identità,
qualmente tre anni fa 10 mi credessi un uomo di consigli. verga, i-409:
come qualmente in iselin vivea / indiebusilli un uom pien d'one- state. c
così e come qualmente e'non fosse un canonico che faceva all'amore (come
della staél), ma sì veramente un gran pensatore e un gran cittadino. baldini
ma sì veramente un gran pensatore e un gran cittadino. baldini, 9-68:
era qualora egli volea, sol che un poco d'amore più all'una che all'
dal secondo vetro mescolati, produr dovranno un color di vino. parini, 455:
testi veneziani, 11: quaior que l'un de questi non fose a venesia.
a venezia una buccia di arancio in un canale sembra una scarpina di una dogaressa
capo, cioè col proposito di creare un complesso fantastico da valere insieme come opera
cartella con putti compiuta sotto la sovrintendenza di un qualsia sciagurato nebbia guerra o ricci da
prezzolini, cxxi-i-127: casati non ha un tuo ritratto, qualsia?
con la stessa rapidità del pensiero in un qualsiasi punto della terra o dello spazio
-con valore etimologico (e si riferisce a un sost. già accompagnato dall'art.
. 2. in relazione con un agg. dimostrativo indica l'assoluta indifferenza
inventore d'una macchina mediante la quale un uomo nudo, sciolto e libero da qual
da qual siasi impaccio può discendere in un profondo canale. e. cecchi, 2-52
. qualunque cosa (in relazione con un compì, partitivo). b.
amor d'ambidue que'pastori violentemente a un tempo rapita. breme, conc.,
: gli antichi e diversi statuti prestavano un comodo testo a qualsifósse interpretazione. tarchetti
. galileo, 3-3-203: voglio qui interporre un mio tal qual si sia pensiero per
stimata la povertà e la mendicità di un san francesco di assisi. pilati, xviii-3-
richiede al merito ed alla prudenza di un qualsissia santo, ma conforme che loro
supplenze e lezioni, in attesa di un concorso qualsisia. -con valore rafforzativo nell'
accentuato valore etimologico (in relazione con un sost. già accompagnato dall'art. determinativo
. 2. in unione con un agg. dimostrativo indica l'assoluta indifferenza
persuadersi che sia carità, per liberar un colpevole dal castigo, un reo dalla prigione
per liberar un colpevole dal castigo, un reo dalla prigione, una figlia dalla
persuadersi che sia carità far a dio un giuramento falso? baretti, i-298: se
come se ella avesse a servire a un officio solo, ma si modera e
il partitivo. segneri, iii-1-261: un certo vantatore facea dell'astrologo senza fine
. d'aragona, xliv-191: se un misuratore, misurando un campo o qualsivoglia
, xliv-191: se un misuratore, misurando un campo o qualsivoglia altra cosa, sarà
. giustiniani, lii- 1-183: fece un editto nel suo regno che tutti quelli che
. capponi, 1-i-435: a chi paga un console o un ambasciatore in terra
a chi paga un console o un ambasciatore in terra di barbari per vana apparenza
-in formule di cortesia, per designare un oggetto o un ambiente di scarso valore
cortesia, per designare un oggetto o un ambiente di scarso valore, modesto.
p. tiepolo, lii5- 20: un solo esecutore, il quale si conosce per
la donna da per sé, ovvero un altro dal padre o avolo ovvero sia
altri qualtivògli. -in relazione con un sost. plur. giamboni, 7-44
. salvtni, 39-i-205: sarebbe quasi un far torto a qualuna si fosse delle
. condizione pro pria di un uomo mediocre, privo di spiccate e positive
diritto alla pubblicità gratuita? quando devia un po'dalla sua onesta qualunquaggine.
travollo / e sì mi giro che paio un bigollo, / tanta è la pena
e più affettuose lettere non rappresentano che un parossismo febbrile, nel quale io sarei
35. -ant. in relazione con un sost. plur. dante, conv
e 'l fiume, / e talor farsi un seggio / fresco, fiorito e verde
io corressi anelando alla felicità, dopo un aspro viaggio pieno di errori e di
(e designa ciascun elemento costitutivo di un insieme considerato nella sua singolarità).
abito pastorale in quella selva, addivenne un grande e famoso giudice, e ogni quistione
parolaccia. -ant. in relazione con un sost. plur. testi fiorentini,
2 sacchi, 115-93: sia un cerchio qualunque eguale all'ut grave.
: non mi curo affatto di prendere un marito 'qualunque '. mazzini, iv-1-4
di qual fennento mi sia la lettura d'un libro, d'una storia qualunque.
storia qualunque. d annunzio, 8-69: un uomo lascia un'altra donna qualunque:
: se non che, a rivolgersi a un medico qualunque, non amico, potrà
, m'ero subito fatto portare a un albergo qualunque. capitò ch'era un albergo
a un albergo qualunque. capitò ch'era un albergo più qualunque del solito. vecchio
più bella. però l'ha fatta un uomo. ragione per cui è qualunque,
desiderio, alla fine, d'essere un uomo qualunque. ungaretti, i-59: una
contadinella abruzzese che strilla al suon di un organino, una storia qualunquissima, che
motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla. -l'
primo congresso nazionale. -in relazione con un sost. plur. nievo, 408
di sasso. -in relazione con un agg. dimostrativo per esprimere indifferenza o
cesari, 1-2-179: entrò a'marinai un pensiero di fuggir della nave e prendere quella
che sempre le accompagna ci fecero dentro un tal vóto che la penuria si fece
le affermazioni degli storici tipo sombart hanno un valore, quel qualunque loro valore non
sia d. p., egli è un infame a nominare il nome di lui
umana viste ingombra, / quanto d'un vel che due begli occhi adombra, /
io mi sia, tu innanzi vedi / un di que'duo che la gran torre
iscena, poteva egli mettere in bocca loro un più bel ragionamento di questo per renderlo
l'altro indifferentemente (in relazione con un compì, partitivo). bonarelli,
non guardino, qualunque s'è l'un di questi, ogni menomo suo pericolo più
). qualsiasi (e conserva spesso un accentuato valore etimologico per rilevare l'assoluta
: certo ch'ai giudizio vo'lasciare un pezzo sonare la trombetta del buttasella,
buttasella, e a cavallo, dormendoci un cica cica più degli altri, poiché
degli altri, poiché loro ci resusciteranno un tratto, e io, destatomi a
rawistare, tr. ant. fornire un ambiente di luce naturale aprendo una o
ravveduto ed emendato di una colpa, di un peccato o di un errore.
colpa, di un peccato o di un errore. lippi, 6-14:
lippi, 6-14: se, ravvista un tratto del suo fallo, / bada a
: chi poi versi di pianto amaro un rio, / com'egli fé, del
miserie che è la morte datagli da un fiero cignale. vien poscia cangiato in
re ad una moglie noiosa si prepara per un rinascimento, lì a cento anni.
e il marito si trova, in un mondo affatto sconosciuto, faccia a faccia colla
. il rendere vivo, attuale e operante un merito. segneri, i-701: il
e. cecchi, 13-13: da un ravvivamento della coscienza del valore dei nostri
riportare in vita (anche con un miracolo o un prodigio); far
in vita (anche con un miracolo o un prodigio); far risorgere.
salute e in forze una persona o un animale ammalato; guarire. n.
e turgore. -anche con riferimento a un soggetto inanimato. marmitta, 57
sapere quant'acqua occorre, sia per irrigare un prato, sia per coprire una risaia
per coprire una risaia, sia per ravvivare un campo i di cui prodotti siano suscettibili
conferire di nuovo brillantezza e intensità a un colore o a una superficie dipinta o anche
sulle balconate. -rendere di nuovo lucido un metallo. stampa periodica milanese, i-465
mortalmente vitale così contrarie tempre che in un medesimo tempo e nuoca e giovi,
ravvivi? 6. rinforzare (un vento). varano, 1-127:
mare. pea, 7-98: un cielo chiaro, unicolore e senza cirri:
lo ravviva. 7. insaporire un cibo. magalotti, 9-1-191: al
e non faceva grazia al palato a un gran pezzo, come al naso. credetti
, come al naso. credetti che un po'd'agro dell'istesso limone potesse ravvivarla
. -rendere più gradevole e intenso un sapore. montano, 1-99: un
un sapore. montano, 1-99: un sapore nascosto di sotto al soave per
lama. pea, 7-428: con un pezzo di pietra scura, ruvida e bislunga
ruvida e bislunga come la lingua di un vitello, ravvivava il filo di un
di un vitello, ravvivava il filo di un ferro, senza manico.
attiva e gli spigoli taglienti per mezzo di un utensile con punta di diamante.
. figur. rendere più intenso e fervido un sentimento languente o svanito, una qualità
virtù, un'attitudine, la speranza, un ricordo. e e dante
che già lo conoscevano, ma in un subito fece acquisto d'una simpatica corrispondenza
e sacerdotale, che non esclude un placido rammarico e una casta tene
gli ravvivano il lontano ricordo d'un sorriso sotto le lumiere o in un bosco
d'un sorriso sotto le lumiere o in un bosco. -eccitare, stimolare.
un'ironica condiscendenza, si è cambiato d'un tratto: una luce di rancore lo
nuove imprese o riportarla in auge dopo un periodo di offuscamento; ripristinare lo splendore
al contrario ho la buona sorte di posseder un figlio che ravviverà il mio nome,
ogni tanto uno scandalo di società, un duello, un furto di una collana di
scandalo di società, un duello, un furto di una collana di perle, i
collana di perle, i versi d'un poeta, una caduta da cavallo venivano a
manzini, 12-46: si sa bene che un complimento ha nove decimi d'esagerazione,
f. f. frugoni, 1-484: un vescovo che si sveni, se non il
, ogni modo per ravvivarli. -incitare un animale. n. e l
la mano, onde, se ben un cavallo s'impigrisce ed illanguidisce nel pigliar
561: aglaura, -riprese dopo un istante di silenzio per ravvivare la conversazione
studiato. -rendere più interessante un argomento, una trama.
intenzione del suo nobilissimo autore di fare un confronto fra i costumi naturali e i
curioso e raro. -abbellire un luogo, un paesaggio. bertola,
raro. -abbellire un luogo, un paesaggio. bertola, 3-164: due
del buio qualcosa ha ravvivato il paesaggio: un bran- chetto di pacchiane del retroterra.
-riprodurre le fattezze di una persona in un ritratto fedele e realistico. bruni
motteggiano le qualità della persona e con un motto ravvivano un morto. -essere
della persona e con un motto ravvivano un morto. -essere la copia di
martello, 6-ii-192: vuoi sassi? eccoti un marmo, che candido e pulito /
sen della gran vasca. -eguagliare un modello. c. i. frugoni
13. far rivivere il nome di un defunto imponendolo a un bambino.
il nome di un defunto imponendolo a un bambino. pallavicino, 6-1-26: dopo
lui due figli, una femmina ed un maschio, che, applicando all'architettura,
14. rimettere in vigore una legge o un tributo. cantini, 21-48: avendo
., ardisco supplicare. -rinnovare un prestito con un rendimento maggiore.
supplicare. -rinnovare un prestito con un rendimento maggiore. broggia, 262
quell'istante depositato. -rinnovare un pagamento, una concessione. cattaneo,
veramente fraterna. 15. riprendere un uso, anche linguistico, dopo un
un uso, anche linguistico, dopo un periodo di oblio. giovannini, 5-172
lingua, e chi osa di ravvivare un termine dell'epoca primitiva è certo di
e felicità. rajberti, 1-43: un buono o cattivo sistema doganario ravviva o
in firenze con l'intenzione di stabilirvi un negozio libraio destinato specialmente a ravvivare le
arti ed il commercio. -rilanciare un periodico. mazzini, 23-26:
il lodato progetto zanelli. -rivendicare un diritto o una pretesa. gir
barella è compiuta. la coprono d'un saccone e di fieno e v'adagiano
. 20. riprendere a vegetare dopo un periodo di stasi per le condizioni sfavorevoli
dal potar. govoni, 115: un mazzo di rose thèe estenuate / nelracqua
estenuate / nelracqua fresca si ravviva ancora un poco / per poi morire più melanconicamente
così facella languidetta e stanca / scorgesi a un tratto scintillar vivace: / crede ciascun
cominciano ad apparirvi come le faville d'un incendio che sia per ravvivarsi di sotto
pasti /... si ravviva un poco nel colore / ai donne che sfaccendano
: non è si bello il rinverdir d'un faggio / o 'l ravvivar
. figur. riacquistare intensità e fervore (un sentimento, la speranza, il godimento
che ella si stagnava, mi ravvivai un pochette. muzio, 5-21: mi si
5-345: eccitati dal compare i convitati, un po'alla volta si ravvivarono con storielle
28. abbellirsi, ornarsi (un luogo). carducci, iii-4-303:
ravivato). richiamato in vita con un miracolo; resuscitato. f
altresì alla medesima le ravvivate membra di un pargoletto che ancor pendea, caro vezzo,
mezza figura di s. geminiano, con un putto da lui ravvivato che si attiene
-trasformato, dopo la morte, in un altro essere vivente. lemene,
rendi ancora al mondo / ravvivato in un fioretto: / tale appunto dopo morte
. che appare più intenso e brillante (un colore). sbarbaro, 5-121:
, 5-121: era una villa settecentesca d'un rosa stinto ravvivato dal lustro delle magnolie
magnolie intorno. -colorito più intensamente da un cosmetico. cicognani, 13-49: appena
cosmetico. cicognani, 13-49: appena un po'ravvivate le labbra. pratolini,
, le labbra appena ravvivate dal rossetto e un volto di adolescente ormai fiorita.
5. reso più celere (un movimento). gozzano, ii-515:
a spegnersi; or ravvivata, in un impeto spasmodico. 6. figur
poche lungaggini tecniche e sempre ravvivate da un interesse più largamente umano. -abbellito
.. inasprito, accresciuto (un dolore). egneri, i-201:
. 9. rimesso in vigore (un provvedimento legislativo). michieli vitturi,
1790. 10. riportato a un notevole grado di sviluppo, incrementato.
nuova serie o con nome nuovo (un periodico). stampa periodica milanese,
correttori, i rinnovatori e i ravvivatoli di un comunismo... che rappresenti dawero
comunismo... che rappresenti dawero un alto progresso intellettuale e morale del genere
che pur aveva in john bur- roughs un degno seguace di emerson e presto trovò in
emerson e presto trovò in josiah royce un rawivatóre di calda originalità, veniva via
o in una lima per mezzo di un utensile con punta di diamante.
2. medie. guarigione terapeutica di un tessuto necrotico (in contrapposizione all'asportazione
. avvolgere uno o più oggetti in un foglio di carta, in un involucro
oggetti in un foglio di carta, in un involucro ripiegato più volte; impacchettare.
. i... i entro ad un libro voi li riponete. / perché
filamenti. d'annunzio, i-821: un boa immane mi rawolge e lacera /
la vetta. montale, 15-759: è un azzurro subacqueo / che ci rawolge.
2. ripiegare due o più volte un indumento, un mantello, una fascia
ripiegare due o più volte un indumento, un mantello, una fascia intorno alla persona
si rawolge intorno. -rivestire con un indumento, fasciare con un drappo una
-rivestire con un indumento, fasciare con un drappo una persona o una parte del
non credo ben fatto parlarne; è un dargli importanza, lo leggeranno pochissimi per
suo velo indulgente. -ricoprire (un indumento). stampa periodica milanese,
. stampa periodica milanese, i-335: un forestiere... che arriva alla
-in partic.: avvolgere il filo in un gomitolo o su un fuso; arrotolare
il filo in un gomitolo o su un fuso; arrotolare una striscia. boccaccio
, operò di camparlo da morte, dandoli un gomitolo di filo, acciocché, rawolgendoselo
s'uniscono insieme dalla filatrice e costituendo un filo di seta più o meno fino,
più o meno fino, sono rawolti sovra un aspo. -incurvare.
, 115-93: rawolta la corda musica in un cerchio. -emettere volute di vapori
non trova, / guizza le orecchie, un tremito lo assale; / e il
tra mano il ditale,... un compiacimento intimo. -afferrare in un
un compiacimento intimo. -afferrare in un vortice. bandello, 1-47 (
rawolgeva a turbine la pioggia, come un gorgo. -portare con sé.
da veruno! -rendere succubo di un vizio, prigioniero di una passione.
lo rawolse con mille fuochi, suscitandogli un inestinguibile ardore carnale per quella donna non
mi rawolse. -rifl. sobbarcarsi un impegno. nievo, 2-143:
, per mantenerla, con grande affetto un signore. oliva, i-3-271: non vi
condurtene in salvo. calandra, 4-90: un concetto, che rawolgeva da più giorni
le passioni, quando passi certi limiti è un reale tradimento ai patti cui tutti quaggiù
andarle ravolgendo. 10. rendere un discorso involuto, complicato e prolisso,
aquilino, con una benevolenza che gli dava un senso di piacere. -ricoprire di
amore al vero e di carità fraterna emendare un errore altrui, ma niuno di questi
11. rifl. avvolgersi in un indumento. slataper, 2-52: mi
ruvidi si ravvolge. -volgersi su un fianco e sull'altro stando a giacere;
colombi. lupis, 3-37: peggiore di un bruto si ravvolge nel fango delle sue
laidezze. 14. concentrarsi su un pensiero, riflettere. patrizi, 1-63
di cristo], 1-25-2: èssendo un cotale turbato nell'animo e spesso ondeggiando
, essendosi gettato in certa chiesa appiè d'un altare, in questi pensieri andavasi ravvolgendo
con la particella pronom. aggirarsi in un luogo, vagare, anche senza una meta
per l'ampie sale. -frequentare un determinato ambiente sociale. c. bini
rawolve il sangue! -rotolare (un macigno). cesarotti, i-xv-375:
dall'oriente all'occidente. -compiere un moto di rotazione (un corpo celeste)
-compiere un moto di rotazione (un corpo celeste). g. l
. -avvolgersi col fusto intorno a un sostegno (una pianta rampicante).
sp., 34 (606): un cavallaccio che andava di carriera..
urlando; e tutto si ravvolse in un nuvolo di polvere che volava lontano. de
catena si ravvolge come nel fumo denso d'un incendio. 19. figur.
, sm. l'awolgere in spire un filo, una striscia o un elemento
spire un filo, una striscia o un elemento allungato. -anche, in senso
pietre, mentre che le raccia di un debile ragazzo vanno ritenendo e radunando l'
89: si dà il moto con un ordigno chiamato da vitruvio lingula e da noi
di ferro e riserrata medesimamente dentro da un tamburo di ferro di maggior larghezza che
quando si scarica. -drappeggio di un tessuto, di un velo. boccaccio
-drappeggio di un tessuto, di un velo. boccaccio, 21-32-37: ella
-fascia per neonati. -anche in un contesto figur. bembo, iii-328
staccar la penna dal foglio, in un sol tratto segnano con mille e mille ravvolgimenti
2. ansa, meandro di un fiume o di un corso d'acqua
ansa, meandro di un fiume o di un corso d'acqua. boccaccio,
f f tasso, 16-1: un giardin v'ha ch'adomo è sovra l'
s'aprissi bocca, accompagna- ronsi con un altro e, avvoltomi il drappo al volto
. galiani, 3-238: il denaro soffre un ravvolgimento più lungo: e il far
delle nuvole. grafi 5-243: in un gran ravvolgimento / d'incendiate nuvole profonde
. -movimento di rotazione, di un corpo celeste. anonimo [agricola]
una statua in forma umana, con un cappello in capo di color celeste in segno
-il rimenare energicamente, manipolazione di un impasto. magalotti, 23-182: voi
de'popoli. marini, i-125: da un ragionamento in altro passando, intese calloandro
formano una certa catena che, qualora un uomo di spirito si lascia prendere da
addirittura, che lo svolgimento ulteriore sia invece un ravvolgimento nel brutto, nell'ignobile,
: la... veste era di un drappo sottilissimo... con una
il primo dito della mano di un uomo, e se ne davano venti e
avviluppare, in partic. in un indumento, in un telo.
in partic. in un indumento, in un telo. manuzzi [s.
lino. 2. stringere con un movimento rotatorio, attorcigliare. brusoni,
tutto pensoso. 3. riprendere un motivo musicale. gianellì, i-137:
. ant. ravvolgimento, torsione lungo un asse. salvini, 5-iv-356: la
ant. ravòlto). avvolto in un involucro, in un foglio di carta
). avvolto in un involucro, in un foglio di carta, in un panno
in un foglio di carta, in un panno a scopo protettivo. bibbia
toma e me la porta ravolta in un poco di velluto nero, legata con fili
. 2. rivestito interamente da un indumento, in partic. da un
un indumento, in partic. da un ampio mantello; fasciato da un drappo
. da un ampio mantello; fasciato da un drappo, da una coperta.
bracciolini, 5-5-8: porta sopra la testa un cappell'unto, / rawolto intorno d'
(no): ecco in faccia un altro antenato, magistrato, terrore de'
nera. ntevo, 432: in un canto della sala venti patrizi al più stavano
iii-729: tre bestie alle stanghe, un carico di legna e un uomo che dorme
stanghe, un carico di legna e un uomo che dorme, lassù, sulle
: poco discosto è teseo, seduto sopra un macigno, ravvolto anche il capo nel
potesse proseguire, gridava a testa come un toro ferito: « tradimento! tradimento
bianco e la vipera cilestra ravvolta con un uomo rosso in bocca. boccaccio,
, 9-5 (i-iv-808): essendo ella un dì di meriggio della camera uscita in
dì di meriggio della camera uscita in un guamel bianco e co'capelli ravolti al
lombrico] si raggruppò a foggia di un cercine intorno intorno ravvolto. metastasio,
distesa per diritto, ma ravvolta in un cerchio. arici, i-136: tra le
. stampa periodica milanese, i-335: un pezzo di scorza d'albero ravvolta a
albero ravvolta a cilindro... conduceva un lieve fil d'acqua.
* 1: guardò meglio, era un farfallino, un 'microlepidottero ',
guardò meglio, era un farfallino, un 'microlepidottero ', pensò. le
pensò. le aiucce nere ravvolte come in un ventaglio chiuso. -bene afferrato
nome. carducci, iii-4-233: a un tratto la caligine ravvolta / intorno al montebianco
sole, / ai dossi ravvolto è un mantello / che striscia un lembo vicino
dossi ravvolto è un mantello / che striscia un lembo vicino / al biancor spento del
, i rialti delle sette montagne prendevano un sembiante cupo e ravvolto. graf 5-530
taciturno? 5. immerso in un liquido. f. f. frugoni
attoniti pioppi; / discende ravvolta in un lume / di pallido sogno. r
6. figur. coinvolto in un vizio o nell'errore che rende prigionieri
pervaso da una passione; assorbito da un pensiero o da un dolore.
passione; assorbito da un pensiero o da un dolore. ser giovanni, 3-xxviii-12
3-76: trascorsi arido il giorno su un cupo dolore ravvolta. -impacciato
. -che si trova coinvolto in un pericolo o in episodi di guerra o
suoi pensieri. -dissimulato con ipocrisia (un sentimento). alfieri, 1-246:
il papato ha ucciso la fede sotto un materialismo più assai funesto e abbietto di quello
8. circondato da mistero (un modo di agire). tasso,
426): trovò... in un cantuccio riposto e profondo della mente le
[s. v. cercine]: un ravvolto di panno a foggia di cerchio
avvolgere in fretta o più volte in un indumento, in un telo.
o più volte in un indumento, in un telo. p. petrocchi [
. v.]: lo ravvoltolò in un lenzolo. 2. arrotolare un foglio
in un lenzolo. 2. arrotolare un foglio, una striscia. ferd.
de amicis, ii-423: allora ebbi un momento d'ebbrezza:...
. risi e mi ravvoltolai nell'erba come un bambino. -di animali.
con la particella pronom. rovesciarsi in un mucchio, rimescolarsi, aggrovigliarsi insieme.
, agg. avvolto alla meglio in un indumento o in una coperta.
s. v.]: ravvoltolato in un vecchio mantello. civinini, 7-128:
porta, ravvoltolato nella coperta, guardava un triangolo a'anatre in viaggio.
anatre in viaggio. -rannicchiato su un giaciglio. pea, 8-27: uno
8-27: uno spettacolo ridicolo e schifoso: un birol- done ubriaco ravvoltolato nel falasco già
concime. -distorto, storpiato (un arto). praga, 4-28:
luoghi, oppure il meridiano, formando un angolo piu o meno acuto. -anche
meno acuto. -anche: veleggiare verso un punto determinato. -con riferimento a un'
imbarcazione: pescare troppo, anche con un carico modesto. dizionario universale
geografia e navigazione riguarda la situazione d'un luogo dall'altro rispetto ai punti della bussola
razare in linguaggio di mare. quando un vascello veleggia verso la spiaggia si dice
che 'raza 'colla terra. quando un vascello ch'era sopra vento viene sotto
sopra vento viene sotto la poppa d'un altro e così gli dà il vento
parte ove dà il vento. se un vascello entra a vele spiegate in un porto
se un vascello entra a vele spiegate in un porto col vento a 'bordeggio '
col porto... dicono anche: un vascello 'raza ', quando avendo
mediocre s'abbassa troppo in acque con un carico leggerissimo e perciò non può portare
è che si fondino sull'intuito di un concreto obbiettivo e assoluto. 2
princìpi o concetti o nello svolgimento di un ragionamento puramente logico (e anche il
pensieri poetici furono cercati e trovati in un freddo raziocina- mento artificiale. b.
diritto incivilito, giunge via via a un certo termine di chiarezza, al quale per
e fermi con massime ragionate sull'idea di un giusto esterno; e questo raziocinaménto e
fatica che dalla nostra si possa levare un esercito e renderlo saldo e disciplinato..
che scambia la logica 2. discutere di un argomento. della filosofia con la logica
diligenti e cronometrici della colori d'un bello stile, a lui prestati dalla fantasia
]: il popolo dice: « è un uomo che sa identica a
sa che l'arte non si risolve in un frase, modi logici inusitati nel linguaggio
i quali »: legamenti logici di un pensiero raziocinante e naturalmente complesso, eredità
..., sono la manifestazione di un ingegno e di un carattere indirizzato nativamente
la manifestazione di un ingegno e di un carattere indirizzato nativamente, naturalmente, necessariamente
della ragione per indagare o riflettere su un problema teorico, per formulare un giudizio
su un problema teorico, per formulare un giudizio; mettere in opera le proprie
esse nella ricerca del vero; svolgere un ragionamento logico. e e
sora e non fare che facciano tutto un discorso ben tessuto e en accordato,
della potenza per raziocinare e dedurre da un principio vero conseguenze vere. rosmini,
in questo luogo. gli è invece un altro suo difetto, il più radicale:
non direi che egli abbia mai avuto un periodo di vita religiosa. bacchetti,
raziocinare), agg. articolato in un ragionamento complesso o astratto, pensato o
; e anche lui fu, dunque, un 'metrico ', che faticosamente riempiva
2. ant. calcolato con precisione in un progetto. cesariano, 1-9: cose
passioni). cattaneo, iii-4-124: un popolo incredulo e raziocinatore, trapassato e
ragionamento filosofico e teorico; riflessione su un problema, speculazione; discorso logico.
quella che chiamano raziocinazione, che forma un dialogo nel soliloquio e ad un tempo
forma un dialogo nel soliloquio e ad un tempo ci fa maestri e discepoli di noi
esercitare la ragione, ad articolare logicamente un pensiero (mentale o espresso con parole)
con parole), a formulare correttamente un giudizio in base aeli elementi disponibili,
dell'esperienza, a indagare intorno a un problema, a compiere una ricerca teoretica
conservando sempre una mente così limpida e un raziocinio così forte che mai non l'
; riflessione, anche prolungata, su un problema o su un argomento determinato;
prolungata, su un problema o su un argomento determinato; disamina di una questione.
: procedimento logico che giunge a formulare un giudizio partendo da due premesse o da
avendo fatto altro che procurato ai sostenere un mio picciolo raziocinio in favore della sensibilità
allora che da due giudizi ne deduciamo un terzo, una tale operazione chiamasi raziocinio.
scudo;... dunque orazio è un codardo. sarebbe come se tu dicessi
se tu dicessi: giosuè carducci è un povero rimatore, ma omero dante ariosto
e della mediazione. -risultato di un ragionamento espresso da una frase conclusiva;
. genovesi, 1-i-98: è questo un raziocinio che naturalmente fa ognuno che commette
: perché non si può fare cavaliere un bue, uno asino o altra bestia
e... cristiano grandissimo; d'un cristianesimo che non è propriamente quello mistico
in modo ragionevole, assennatamente, secondo un ragionamento sensato. chiose al
: trei esperit fei deus: l'un si est invisibel e racional, e no
sono così organati fra loro da riuscirne un termine solo. perocché il corpo è ricevuto
vegetativa; il pensiero platonico pone invece un potere razionale dell'anima, distinto da
pone, / e così esser l'un sanza l'altro osa / com'alma razionai
è così angusta che appena può introdursi un uomo. chi v'entra bisogna che sia
uomo. -ant. proprio di un essere dotato di ragione (l'esistenza
-dettato dalla ragione o conforme a essa (un atto, un intento, un piano
conforme a essa (un atto, un intento, un piano). dante
(un atto, un intento, un piano). dante, conv.
. g. visconti, 2-177: d'un servo non voler parte omicida, /
questo acto razionale, / ma a'un crudo voler, fiero e bestiale. ariosto
fuor che l'ignea energia operante secondo un ordine razionale per un eterno succedersi di
energia operante secondo un ordine razionale per un eterno succedersi di cicli.
-che attinge la pienezza della ragione (un grado, un momento della vita spirituale
pienezza della ragione (un grado, un momento della vita spirituale). b
di uno svolgimento lineare che conduca da un primo irrazionale ad un ultimo che vorrebb'
che conduca da un primo irrazionale ad un ultimo che vorrebb'essere razionalissimo, ma
gramsci, 1-39: se si forma un gruppo sociale omogeneo al 100 % per
inverificabile (un principio, un metodo, un procedimento
inverificabile (un principio, un metodo, un procedimento).
inverificabile (un principio, un metodo, un procedimento). mamiani, 6-16
perché fossero fondati sopra argomenti tratti da un più forte raziocinio, ma perché sembravano
reimmergersi in esso. -conformè a un retto ragionamento, a un giusto criterio
-conformè a un retto ragionamento, a un giusto criterio logico. - anche con
prima tassa il ministro faceva capitale cavarne un cinquanta milioni e tanti ne distribuì sopra
qui c'è poco da fare per un avvocato, e ci sarà anche meno da
dialettiche del pensiero (la mentalità di un popolo, il carattere di una civiltà
osservazione e deduzione. -sistematico (un criterio di ordinamento, una procedura)
sia da ricercare in quelli archivi né un catalogo né un ordinamento, non dirò
ricercare in quelli archivi né un catalogo né un ordinamento, non dirò scientifico né razionale
fatte a memoria: e cotestui era un professorello di filosofia razionale. -meccanica
superfluo o puramente decorativo; funzionale (un edificio, un imianto, un oggetto
decorativo; funzionale (un edificio, un imianto, un oggetto, ecc.
(un edificio, un imianto, un oggetto, ecc.). -anche:
: che subordina estetica alla praticità (un vestito). panzini, iv-570
della esperienza, dell'arte... un cappello, un paio di scarpe,
dell'arte... un cappello, un paio di scarpe, un colletto,
cappello, un paio di scarpe, un colletto, possono avere l'onore di essere
'razionali '. ojetti, i-84: un pollaio modello o, come si dice
ed aerato, con casette di legno su un piano di cemento. jahier, 147
salute. unica scuola che abbia serbato un orario ragionevole: accordato col sole; che
accordato col sole; che abbia serbato un abito razionale: accordato alla media del clima
étagère 'liberty. ungaretti, xi-247: un porto è quasi disumano, tanto è
bestie, / me ne vo'pigliar teco un po'di spasso, / per far
8. disus. contabile (un libro). -maestro razionale: v
quello il cui rapporto è espresso da un numero intero. v. galilei,
fondamentali come enti primitivi, caratterizzati da un sistema di postulati. -curva razionale:
possano esprimere come funzione razionale invertibile di un parametro. -superfìcie razionale: superficie algebrica
si possano esprimere come funzioni razionali di un certo numero di parametri. a
petto entrando nel santuario, costituito da un quadrangolo di bisso multicolore, intrecciato con
] nel petto el razionale, come un quadretto di panno con dodici pietre preziose,
..., ciascuna d'esse era un tesoro. f. casini, iii-5:
da indossare sopra la pianeta, come un pallio, che molti vescovi, specialmente
razionale3, sm. amministratore di un patrimonio, incaricato di tenere la contabilità
funzionario o dignitario al servizio di un signore. sacchetti, 259: virtù
consiglio o di camera) o di un banco. giannone, 2-ii-271: oltre
2-ii-271: oltre il fiscale, tiene anche un agente fiscale al quale ultimamente si sono
sono aggiunti uno scrivano di camera ed un nuovo uffiziale chiamato il razionale del consiglio
che tende a introdurre o a stabilire un ordine razionale. vittorini, 7-104:
fatto nella letteratura del primo novecento (un po'ovunque). = deriv
ragioneria nell'amministrazione dello stato o di un banco. galanti, 1-ii-103:
pensiero di hegel), che riconosceva un principio razionale o logos come origine e
di tutte le cose, inquadrate in un ordine finalisticamente necessario. -razionalismo religioso,
di vani simboli, della sua storia un tessuto d'imposture o favole. de sanctis
fin che non si ricompose come in un sistema scientifico. pareto, 937: una
e nell'indifferenza, ma salendo a un razionalismo ben altrimenti comprensivo e concreto.
5-21: il razionalismo seguito da kant è un razionalismo assoluto... chiamo razionalismo
filosofare nel quale non si pone, come un dato primitivo dell'esperienza, l'esistenza
me reale in sé si pone come un dato primitivo della coscienza ed in cui
221: se è giusto rimproverare a costoro un eccesso di razionalismo e di teoria,
'architettonico? certamente la letteratura secondo un piano, cioè la letteratura 'funzionale '
cioè la letteratura 'funzionale 'secondo un indirizzo sociale prestabilito. = deriv
invenzioni poetiche. carducci, iii-3-126: un tempo ei fu razionalista / e rivoluzionario
di averci la stoffa il sindaco di un villaggio piemontese popolato di novecento anime ragionevoli
si fonda sui princìpi del razionalismo (un metodo). balbo, 5-449:
, il protestantismo non è più che un amalgama di credenze disparate e contrastanti.
al gusto di tale movimento architettonico (un edificio, un ambiente). c
tale movimento architettonico (un edificio, un ambiente). c. e.
spese uno studio 'razionalista 'in un edificio 'razionalista 'dove egli,
coi medesimi strumenti razionalistici e pragmatici di un sovrano 'illuminato 'del settecento.
. levi, 3-59: avevo chiesto ad un uomo... che cosa fossero
razionalistica prudenza: -non può essere: un pezzo così grosso! ma vogliono dire
storia come opera della razionalità umana (un tipo di storiografia). b.
, 4-38: esprimeva i propri sentimienti con un tono che poteva sembrare scettico, razionalistico
logico: appunto perché prodotto ultimo di un punto di vista umano che, in
ed efficienza a un'organizzazione o a un sistema economico, politico o sociale.
togliere superstiti vincoli e disuguaglianze e di un generale ammodernamento e ra- zionalizzamento per un
un generale ammodernamento e ra- zionalizzamento per un più snodato e largo modo di vita e
,... furono il primo un razionalista settecentesco del progresso e il secondo
razionalista settecentesco del progresso e il secondo un cattolico razionalizzante. 2. che introduce
. 2. che introduce o ripristina un ordine logico nell'espressione. vittorini
pasolini, 13-137: voi giovani avete un unico dovere: quello di razionalizzare il
3. organizzare un'azienda, un ente, un processo produttivo o distributivo
. organizzare un'azienda, un ente, un processo produttivo o distributivo, o anche
processo produttivo o distributivo, o anche un servizio o un ufficio, secondo rigorosi
distributivo, o anche un servizio o un ufficio, secondo rigorosi criteri di funzionalità
5. rifl. letter. assumere un modo di comportarsi e di vestire sobrio
efficienza e redditività (un'azienda, un processo produttivo, ecc.).
spesso limitate a un'azienda o a un gruppo di aziende. -pianificato (
. che intende sottoporre il reale a un riordinamento e a un chiarimento rigorosamente razionali
il reale a un riordinamento e a un chiarimento rigorosamente razionali. calvino,
nel sottomettere la complessità del reale a un metodo semplificatore e razionalizzatóre: questi potrebbero
essere... i connotati d'un nuovo tipo d'intellettuale. idem,
idem, 17-70: kublai khan a un certo momento impersona la tendenza razionalizzatrice,
. organizzazione di un'azienda, di un ente, di un processo produttivo o
azienda, di un ente, di un processo produttivo o distributivo, o
o distributivo, o anche di un servizio o di un ufficio, secondo
, o anche di un servizio o di un ufficio, secondo criteri di funzionalità,
società capitalistica. calvino, 13-103: solo un elevato grado di razionalizzazione dell'economia,
modo capzioso e pretestuoso (ed è un meccanismo di difesa dell'io dai sensi
. bruno, 3-104: veggiamo un corpo aereo, etereo, spirituale,
alla coscienza diffusa che è stato raggiunto un certo rapporto tra la società e la
muore e non si arrende 'sia 'un detto sublime ', è formalmente (
pronunziò mai quelle parole. -da un punto di vista razionale, scientifico.
. 2. in base a un preciso fine di funzionalità e di efficienza
nella fauna terrestre, uomo compreso, un gruppo di animali tanto vari, tanto razionalmente
scatolette cominciavano a scarseggiare. ulybin istituì un razionamento, e il morale di tutti
(e ha connotazione negativa, implicando un presuntuoso e vano orgoglio dell'intelletto umano
denaro. -anche: quantità prefissata di un determinato genere che spetta a un marinaio
di un determinato genere che spetta a un marinaio o a un soldato nell'ambito della
che spetta a un marinaio o a un soldato nell'ambito della fornitura quotidiana.
ingombro e assegnati per l'uso quotidiano dì un soldato in prima linea. -maestro di
, riotti alla meschina razione diaria d'un piccolo biscotto senz'altro. leoni,
, 338: ogni campo è comandato da un colonnello e ognuno riceve la razione giornaliera
volta, ma dieci, quando ricevette un tubetto coll'ordine dentro. -quantitativo
di denaro versata dall'amministrazione militare a un ufficiale perché provveda al suo vitto o
. -in spagna, salario di un servitore della corte reale. gir
2. quantità limitata e prefissata di un genere alimentare assegnata dalle autorità a ciascun
pane, quantunque si fosse ridotta ad un terzo la razione consueta, fra poco
consuma in una sola volta, in un singolo pasto.
di cibo destinato all'alimentazione quotidiana di un animale domestico o d'allevamento. -zootecn
giorno prima. pancrazi, 2-123: ella un giorno pensò che, se avesse raddoppiato
di foraggio assegnata per il mantenimento di un quadrupede dell'esercito. galanti, 1-ii-58
razione di foraggio contiene tomoli tre e un quarto di orzo, e rotoli 250 di
naia, nel far razioni, è un po'tirata davvero. 5.
s'erano [le ragazze] ancora fatto un loro progettato costume ideale per la pioggia
: è stato pure frustato per la città un officiale della scrivania di razione, per
. e. di voler fare un grand'utile al re, e poi essersi
la sua minuscola tribù, per formare un po'di scorta in vista di tempi
re, innalzò in sua propria casa un tribunale a parte col suo auditore ed attuario
si suddividerebbe l'umanità in base a un insieme di specifici caratteri biologici, somatici
.. ogni razza e ogni nazione è un aggregato d'individui fomiti di certe doti
parte li stringono fra loro, ne fanno un tutto e quasi un solo individuo collettivo
, ne fanno un tutto e quasi un solo individuo collettivo. tommaseo [s.
dietro impulso del regime fascista, da un gruppo di accademici, per auspicare l'
del ghetto, che per lui era un ottimo affare. -per simil.
. soderini, i-395: puossi usare ancora un altro modo di far barbate, le
materia,... se basta ad un uomo, che si sta su la
: / è meglio esser lombardo ed un coglione / che razza d'alagnino e di
, iv-18: divenuti romani e longobardi un popolo solo..., nessuna
l'umana razza, / in mano un augellin poni a un fanciullo: /
, / in mano un augellin poni a un fanciullo: / lo maltratta, lo
cent., 12-48: lor capitano er'un di franca razza. a. f
, ma obbligati alla guerra, sotto un capo loro proprio. moneti, 2-v:
2-v: ritrovandosi troppo mal vestito d'un abito assai rozzo e adattato alla rustica
'nella montagna... e un podere nella valle. buzzati, 6-326:
312: nell'unghie di razza contadina / un tal prurito sempre si ritiene / che
avere nobili origini e di appartenere a un gruppo ristretto di privilegiati. gnoli
-seguito dalla prep. di e da un epiteto ingiurioso è usato come insulto sprezzante
non mi sposi, io ti rifilo un pugno. g. gozzi, 1-4-213:
d'uomo si fosse; ma certo era un de'capi. piave, xc-258:
cime di birbanti! se lo mangiano in un boccone quello scomunicato di mio figlio!
/ poi ridi, e come spiccata da un vento / t'abbatti fra le braccia
finestrone della torretta della cascina si sporse un comandante con sul petto i binoccoli e
-enol. insieme delle caratteristiche organolettiche di un vino pregiato. a. piccinardi [
del vino]... 'razzai un rapporto di armonia ed eleganza, avverti
una personalità particolare. -avere razza (un vino): possedere caratteristiche organolettiche particolarmente
i-536: di tale malinconia, che è un po'di tutti i romagnoli di razza
albania, ch'era montato / s'un possente corsier di buona razza. bocchelli,
herzen (uno scienziato, dottor falleroni: un democratico di razza, e di che
volere entrarne in razza, trasporre in un vaso di terra cotta grande, perché quanto
nessuna caratteristica in comune con altri (un artista). giusti, 4-i-171:
tutti. d. martelli, 172: un artista strano che mi pare faccia assolutamente
far razza con noi e distese in un cantone opposto ricominciarono a ridacchiare tra loro
: venne qui trasferito a tenervi compagnia un poco di buono, che prima cosa fece
poco di buono, che prima cosa fece un discorso sovversivo
faccio. -chi va dentro perché un altro ha dato fuoco a un fienile,
dentro perché un altro ha dato fuoco a un fienile, deve stare attento a chi
mente una faraggine di storielle da averne per un pezzo. 6. prov.
, / i'non vi stimo tutti un vii buzzago. -peggior. razzàccia.
colline spelate: appena in esse nasce un po'di ginepro o razze o spine.
dei latini) e l'altro rappresentando un delfino, animale tanto celebrato nell'antica
. vialardi, 1-295: la razza è un pesce rotondo con lunga coda, che
della nostra nave ne comparse sopra acqua un pesce a guisa di race ma però
, 9-21: solamente lasscia in detta balla un buso com'a raza. =
: 'razzaio ': l'acqua in un letto di fiume che da una
]: 'razzaio ': punto di un fiume dove l'acqua scende da
1197: appena giunto era nell'aula: un tuono / rimbombò, subito, ed
tuono / rimbombò, subito, ed un lampo insieme / illuminò per l'aula
di zanzare / al campestre alveare / che un vortice d'api dorate / sciama nel
che procede mediante spinta propulsiva (un vet tore).
/ ma libere di muoversi / a un ritmo segnato.. / che dice la
razza. -intr. mostrare un prepotente impulso sessuale, eccitazione amorosa,
): e'vive fresco e razza com'un toro 7 e ha degli ottanta anni
-affondare gli artigli in una preda (un rapace). -anche in contesti allegorici
alla ricerca di cibo; razzolare (un volatile). citolini, 226:
d'ingiuriarla. -figur. esaminare un luogo con estrema accuratezza. tobino,
, si vien sopra quella, con un coltello, a razzar sotilmente molto leggien,
), tr. ant. rappresentare su un arazzo. -anche, per estens.
sopra e'flavii capei razzava assiso / un vivo serafin tuto di fuoco, / de'
l'occhio del coretto / nereggia sotto un ciuffo di viola. pirandello, 8-333:
più volgari strade di roma, per un momento mi figurai che, durante la notte
3. tr. riempire una superficie (un foglio di carta, un tessuto o
superficie (un foglio di carta, un tessuto o altro) con figure simili a
grazie a una spinta propulsiva (un missile). bocchelli, 20-168:
razzare4, tr. tose. potare un ramo con l'ausilio di un'accetta
l'ausilio di un'accetta o di un pennato, per lo più eseguendo un
un pennato, per lo più eseguendo un taglio leggermente obliquo. tommaseo [s
]: 'razzare ': allorché aa un albero o da una ceppa s'è
o da una ceppa s'è tagliato un ramo, un fusto, il pareggiare che
una ceppa s'è tagliato un ramo, un fusto, il pareggiare che si fa
'. il 'razzare 's'eseguisce un po'a pendio, perché non si
pennato affilato bene mozzare il capo vecchio un po'in tralice quando si pota.
fa alcun corpo spinto con violenza vicinissimo ad un altro. mi ha razzato il viso
pelle. cicognani, 13-46: in un momento in cui lo sguardo si
* razzata 'come egli diceva, un momento di distrazione. = deriv.
averani, ii-135: si cimentò un altro pezzo di rubino, e dopo 30
pella infiammata. 'gli è enfiato un braccio; e intorno all'enfiagione lo ha
e due rapporti di trame; raggiato (un tessuto). d'alberti [s
, agg. lanciato nello spazio (un missile); sparato (un fuoco d'
spazio (un missile); sparato (un fuoco d'artificio).
che tende a diffondersi a raggiera da un punto. manuzzi [s. v
. infiammazione che si espande radialmente in un organo interno. giusti, iii-322:
due paletti ovvero due grosse canne o pure un paletto e una canna per vite,
, razènte), agg. che ha un sapore gradevolmente frizzante (una qualità di
sorti di vini, per che ad ogn'un se ne dava di quello che addimandava
avezzo, avendo più del solito bevuto d'un vino schietto e razzente, senti muoverti
vigore e d'arguzia e di estro come un coro d'aristofane. dossi, 3-113
30-18: il nostro enologo mi spillo un bicchiere di bianco rosato: razzente ed amabile
bianco rosato: razzente ed amabile, un vero nettare. -sm. effervescenza
nettare. -sm. effervescenza di un vino. bresciani, 6-iv-273: senza
vino. bresciani, 6-iv-273: senza un po'di razzente il vino non frizzerebbe
2. per estens. che ha un aroma acre, penetrante. roberti,
, penetrante. roberti, iii-151: un acuto brasile e una razzente siviglia non
4. vivace, intenso (un colore). - anche sostant.
cicaleccio razzente, che va, va come un ruscello esilarante. bacchelli, 2-xk-454:
di cìcicof ', già si sente sorgere un che d'amaro, così come vi
ant. qualità frizzante di vino prodotta un tempo, in partic. nella riviera
, fanno l'uno e l'altro d'un vitigno medesimo... e volendo
una linea da un'ulcerazione, da un bubbone, da una piaga, ecc.
concepire che sotto il sole possa esservi un periodo di pace. deledda, v-114
'(una razzia), cioè un gruppo di ladri, camuffati e tinti,
razzia, e molti si fermavano in un paese tanto comodo e di risorsa.
(e in questo caso la parola assume un valore scherz.). cicognani
e dell'avorio. -arresto di un numero più o meno elevato di persone
persone effettuato da poliziotti o soldati durante un rastrellamento, per lo più con metodi violenti
, sempre una parola stravagante ed ho un disgusto fortissimo che sia caduta dalla penna di
croce, iv-i 1-237: è venuto un giovane di bologna, studente d'ingegneria,
. disus. reclutamento forzoso di uomini un tempo praticato nelle località costiere per formare
militare. -figur. raccolta di un certo numero di personalità diverse per un'
dei capolini fiorali del piretro, per un certo tempo esteso a indicare genericamente qualsiasi
rappresentarci come i di- scriminanti raziali di un qualsivoglia aggregato umano, non sono,
(e, in partic., fra un gruppo dominante e uno subalterno) nell'
nei confronti di persone perché appartenenti ad un grappo nazionale, etnico o razziale.
in una condizione di schiavitù o durante un rastrellamento. alvaro, 10-208: la
di quando in quando nel mezzo di un inno perché i tedeschi irrompevano a razziare
. -per estens. rastrellare (un luogo). pavese, 5-171:
luogo). pavese, 5-171: un altro giorno gli mandò a dire che non
intima e grata da una stufetta, un saccopelo, un tavolino, una poltrona razziata
da una stufetta, un saccopelo, un tavolino, una poltrona razziata chissà dove
razziato2, agg. letter. che ha un aspetto assai distinto, fine, signorile
nei primi giorni dell'occupazione alleata, un generale inglese. era... a
, camminava apoggiando la malferma persona a un bastoncino dan'impugnatura, a quanto mi
in mano di razziatori e riscattati su un mercato di schiavi dal padre di giobbe
appropria illecitamente di qualcosa; chi commette un furto (anche con connotazione scherz.
uso attuale, nome che si dà a un tipo di lanciarazzi a tubi multipli o
multipla mobile (trainata o montata su un autoveicolo, sulla torretta di un veicolo
su un autoveicolo, sulla torretta di un veicolo corazzato, su un mezzo navale
torretta di un veicolo corazzato, su un mezzo navale, ecc.).
per dar la via a molti razzi in un colpo. g. bisio [« la
sei così razzimato, tu mi pari un cesso ripulito. bersezio, 192: si
: spineto e macerie. 'tutt'un razzinaio '. = forma masch.
quella anche giuridica e istituzionale fino a un programma politico- militare di persecuzione e di
ha ricevuto, il 26 luglio xvi, un gruppo di studiosi fascisti, docenti delle
spinta, ormai passiva e intrisa d'un fetore di morte, del suo 'ideale
variamente motivato (per es. da un desiderio di tutela della propria identità culturale
razzistico contro i poveri. il razzismo è un odio classe inconscio. e.
. non sono praticante, ed è un razzismo che non capisco. =
, in senso generico: che ha un atteggiamento di intolleranza verso persone diverse per
2. ispirato, improntato a razzismo (un pensiero, un'idea, un comportamento
(un pensiero, un'idea, un comportamento); razzistico. gramsci,
ripetere a destra e a sinistra, come un luogo comune, che l''otello
ch'egli sia fatto segno / d'un odio razzista. avvenire [12-iv-1989],
germania che rivive il mito nazista. un grido: « turken raus! »
13-264: il tuo dividere gli uomini (un po'raz- zisticamente, come tu stesso
b. croce, iv-11-221: ho preso un bagno di poesia, di antica poesia
di antica poesia italiana, rileggendola in un volume antologico composto con molto gusto e
e accompagnato da sue fini traduzioni da un mio amico tedesco, hans feist, pubblicato
politicamente quanti professano idee di razzismo (un movimento, un partito politico).
idee di razzismo (un movimento, un partito politico). b. croce
d'oro) sono passati, prima in un senso, poi nell'altro, intorno
è di pekin o verde-pomo guarnita di un razzo al rovescio della stessa stoffa.
a piedi del suo trono, scorgevasi un inginocchiatoio con ricchi cuscini coperti da razzo
sovra la piazza de la città fosse elevato un catafalco ornato di panni razzi ed altri
su monte pirrusso, / sedea sovr'un destrier di grande razzo. = forma
luce emanata dal sole o da un altro corpo celeste. poesie bolognesi,
tutto questo mondo vide raccolto quasi sotto un razzo di sole. niccolò del rosso
: il camaleonte è animai grande come un ramarro, ma è brutto e gobbo
. scia luminosa tracciata dal movimento di un astro; coda di una cometa.
cometa verso la parte di etiopia con un razzo molto lungo. targioni pozzetti, 6-68
lionato ed ogni razzo racchiude in sé un seme liscio e lustro pur di color lionato
di fuoco, e sopra la testa un sole. -ciascuno dei fasci di
cingono l'immagine di una divinità, di un santo, di un essere soprannaturale.
divinità, di un santo, di un essere soprannaturale. serdini, 1-141:
. -luminescenza prodotta dal corpo di un animale. a. f. doni
fuoco in buon'ora, ma è un certo baccherozzo che ha naturalmente quello rilucente
persona. chiaro davanzati, 8-3: un sol si vede, ch'ogni luminare
: la quale non è altro che un piccolo razo de l'infinita chiarezza di
che congiungono il cerchione della ruota di un veicolo al mozzo. machiavelli,
disposte radialmente a sostenere una copertura, un tetto. cenne da la chitarra,
. -in partic.: lancetta di un orologio. documenti sulla torre dell'orologio
a. falconi, 1-98: si fa un altro circolo disegnandovi 32 venti,
, ma da tramontana vi si lassa un razo tanto longo che resti nella superficie
9. bot. varietà di olivo un tempo coltivata in toscana, apparentemente assai
11. fuoco d'artificio costituito da un tubicino di cartone pieno di una sostanza
sia qualche folletto, / e saltar com'un becco lo vedrai. g. m
xvi-387: piglisi una leggierissima piuma e un razzo di olvere di salnitro di meza
: il razzo altro non è che un invoglio di carta candida nel di fuori e
: dalla riva di san giorgio maggiore un razzo partì con un sibilo veemente,
di san giorgio maggiore un razzo partì con un sibilo veemente, si levò diritto nell'
in faville tremule, si spense con un crepito sordo su l'acqua. pirandello,
che lanciare razzi e pestare mortaretti. è un uso di queste isole, i fuochi
suono che il leno roco. / sbocciava un razzo su lo stelo, fioco /
partic. per indicare uno scatto fulmineo, un movimento rapinoso, un fenomeno luminoso o
scatto fulmineo, un movimento rapinoso, un fenomeno luminoso o sonoro breve ma intenso
o ripieno, stoppinato e acceso come un razzo, ancor voi volereste. murtola
viaggio una strada risplendente come quella d'un razzo. b. corsini, 1-4
, anche qualche frase, ripetuta da un crocchio nel suo passaggio, gli si faceva
faceva sentire, come lo scoppio d'un razzo più forte si fa sentire nell'
si fa sentire nell'immenso scoppiettìo d'un fuoco artifiziale. carducci, iii-23-3:
più colori, poi tutto finisce in un fumacchio. de marchi, ii-112: demetrio
marchi, ii-112: demetrio scattò come un razzo. soffici, v-2-468: un merlo
come un razzo. soffici, v-2-468: un merlo nerissimo salterella e svolazza sulle zolle
violette... poi parte come un razzo, traversa di corsa il prato,
trovate, attraverso le quali, come un razzo che scoppia a fasi successive,
: la piazza della reggia si gonfia in un tumulto ribollente, unanime, e incominciano
ha comunicato ed è ripartito come un razzo per dare il via alla banda dei
cui uscirete per scendere al lido, un razzo avviserà gli inglesi di far sbarcare le
c. e. gadda, 13-215: un ordine riservato, riguardante le segnalazioni coi
e che non ho mai veduto ferire un solo individuo. leoni, 255:
individuo. leoni, 255: vedesi un continuo lampeggiare prodotto dal cannonamento, appaiono
e carbone. di più è fornito di un ferro acuto per configgersi dove arriva e
suo seno, le quali scoppiano dopo un tempo determinato. la mistura del razzo
, con tiro orizzontale, ponendoli sopra un cavalletto e lanciandoli negli ordini del nemico
il fumo delle sigarette, e con un razzo, viola o viola-azzurro, sulla
14. manifestazione violenta e improvvisa di un sentimento; impeto di una passione.
. guglielminetti, 1-27: cerca amore un bel razzo improvviso, / un breve
cerca amore un bel razzo improvviso, / un breve incontro in due eguali gesti,
uno scorribanda alla conversazione generale, lanciava un razzo di frizzi, di barzellette, d'
la scala dell'ultimo settore di sinistra un razzo di applausi. -mus.
15. scritto o declamazione caratterizzati da un linguaggio enfatico e ricco di metafore.
oarbaglio di una situazione piccante o di un personaggio che nessuno ha mai posto in
'caso svevo 'fu... un razzo assai spontaneo. -razzo
prokof ev. -conclusione a effetto di un discorso, di un'opera letteraria.
de amicis, xiii-260: non è un bel modo 'una stretta di mano
, più che belli; quello che un po'li diminuisce è il sentire che il
campi del ciel bella riluce; / è un razzo lieve, e suol per la
, eiettando in senso opposto al moto un getto di materia (detta propellente)
costruita e quella da costruire, e un veicolo governabile, un missile propulso e condotto
costruire, e un veicolo governabile, un missile propulso e condotto da un motore
, un missile propulso e condotto da un motore a razzo... fin dal
19. veicolo aerospaziale propulso da un endoreattore di qualsiasi genere (chimico,
nucleare, ecc.), pilotato da un equipaggio (nel caso dell'astronave)
nel caso dell'astronave) o fornito di un sistema di guida che permette il controllo
razzi astronautici. calvino, 16-56: un macchinario da fantascienza che ai nostri occhi
di messa in orbita oppure di evasione un certo carico utile di impiego spaziale (
certo carico utile di impiego spaziale (un satellite artificiale, una stazione spaziale,
attesa che l'aria calda fatale ascensionale di un pensiero, che più che incerto è
percorre una traiettoria balistica fino a raggiungere un bersaglio per lo più di natura bellica
o grandinifugo: proietto generalmente costituito da un endoreattore a propellente solido e da una
che deve essere raggiunto nello spazio da un altro veicolo. f. fergnani [
-bomba razzo: bomba autopropulsa lanciata da un aereo; ha il vantaggio di una maggiore
ravvicinata. 20. locuz. -accendere un razzo: produrre un effetto dirompente;
. locuz. -accendere un razzo: produrre un effetto dirompente; fare sensazione.
bella dell'arte è di saper accendere un razzo. -andare su a razzo
vertiginosamente di quotazione (una moneta, un titolo azionario, ecc.).
manifesto », 18-i-1986], 1: un esemio macroscopico è quello degli stati uniti
1: ogni singolo animale disponga di un suo inalienabile 'spazio di razzolaménto '
), agg. che razzola (un volatile). carducci, ii-10-172:
'io non voglio bene che un poco in pentola, così la prego a
col becco alla ricerca di cibo (un uccello e, in partic.,
uccello e, in partic., un gallinaceo). p p
p lud. guicciardini, 1-55: un gallo, razzolando un dì in un
guicciardini, 1-55: un gallo, razzolando un dì in un cortile, trovata una
un gallo, razzolando un dì in un cortile, trovata una bella pietra preziosa disse
coniglio. jovine, 2-35: c'era un po'di sole e le galline razzolavano
. cecchi, 2-20: il razzolare d'un cane nei terreni limitrofi.
dio. -ant. razzare (un cavallo). busone da gubbio,
sopra dante, 1-617: del sangue nacque un cavallo e misse ale e volò in
. andare frugando e rovistando minuziosamente in un luogo qualsiasi (anche nel terreno)
lippi, 5-58: non son iti ancora un trar di mano / che sen- ton
. verga, ii-153: tutt'a un tratto, coloro che stavano a guardia,
sino alle prime case, razzolando in un mondezzaio. faldella, ii-2-20: la ragazza
dentro la guardaroba. viani, 13-288: un uomo scarno, con una corta pala
uomo scarno, con una corta pala e un corbello, razzola sul concio.
nacque una grandissima fonte. -raschiare fra un dente e l'altro con uno strumento
. -muovere le mani su un corpo umano carezzando e palpeggiando.
fra le sue pocce, e con un risetto che teneva di sogghigno diceva:
minuziosa; fare un'analisi approfondita in un determinato ambito (non senza un'attenzione
giudizi, che mal possono sfuggirsi in un vasto lavoro. ma questo ci pare un
un vasto lavoro. ma questo ci pare un razzolare in cerca di quisquiglie erudite,
, bazzicare, essere abituale frequentatore di un luogo. palazzeschi, 1-478: tre
terriccio. 8. scricchiolare (un meccanismo). -anche so- stant.
in camere dai mattoni logori, con un razzolare sordo di macchina da cucire e
che si pare quello che fa agire un cane verso il padrone in un modo e
agire un cane verso il padrone in un modo e verso l'estraneo in un
un modo e verso l'estraneo in un altro: cosa materiale, come s'è
con le zampe o col becco (un animale). soderini, iv-361:
-tastare grattando o lacerando con le zampe un corpo animale o umano. c.
15-42: le allodole della cepperuccia filano con un volo intirizzito da un paracarro all *
cepperuccia filano con un volo intirizzito da un paracarro all * altro in cerca di un
un paracarro all * altro in cerca di un palmo di terra scoperta in cui riescano
cosa. -per estens. infestare un organismo come parassita. magalotti, 23-51
polvere o con una bevanda noi facciam loro un mal giuoco. 11.
lo 'ntrinseco. gelli, iii-17: con un fuscellino razzolava non so che fessi presso
sporta: e dice che cercava d'un ago che gli era caduto. caro
di solfo. -agric. sarchiare un terreno coltivabile. soderini, ii-364:
durante la cottura. -maneggiare, manipolare un oggetto esaminandolo. caro, 12-ii-109:
lingua, mi si è passato in un tratto. -strimpellare uno strumento musicale a
s. ferrari, 139: avessi un mandolino / da razzolare! io chiamerei
razzolare i secreti de'principe è me'talvolta un pane e una cipolla. varchi,
lo più attraverso una laboriosa cernita, un dato, un'informazione, un elemento
cernita, un dato, un'informazione, un elemento utile per la propria attività,
spesa, si può razzolare di tutto un po'per poter tirare diritti e rovesci
aca- démie frangaise, nel 1881 razzolò un opuscolo: 'l'italie qu'on
, racimolare una somma di denaro, un guadagno, per di più a fatica o
altri danari per piantare in sulla piazza maggiore un monumento trionfale ai soldati caduti sotto brescia
piegar bene il vestito nuovo, comprarsi un cappello qui, ché spenderà meno.
essere un'innamorata che piange la morte d'un amante, non una moglie che si
una moglie che si disperi per quella d'un marito. idem, 28-293: per
-predicare bene e razzolare male, predicare in un modo e razzolare in un altro:
predicare in un modo e razzolare in un altro: v. predicare1, n.
= deriv. da razzare1, con un infisso iter. razzolata, sf
razzolata, sf. il razzolare di un animale sul terreno alla ricerca di cibo
2. per estens. fruscio di un abito contro una superficie. cagna
: cinque o sei battute di tacchi e un fruscio rapido, uno strapazzo di sottane
razzolate improvvise, crescenti, che di un tratto si smorzavano proprio sul limitare dello
credere, sempre una parola stravagante ed ho un disgusto fortissimo che sia caduta dalla penna
. smosso, raspato da ammali (un terreno). -sarchiato da un
un terreno). -sarchiato da un agricoltore. giornale agrario toscano, iii-665
procura il cibo razzolando sul terreno (un volatile). -omit. disus
d'infondere vita e legadria molta a un corpaccio che, mercé dei vostri compitoli,
, s'assomigliò troppo fin qui a un colosso, è vero, ma elefantesco e
foglia senza pigliarne appunto, avrei da dirvene un sacco. = nome d'agente
a considerare gli aspetti meno evidenti di un determinato soggetto. tapini, iv-591:
. pirandello, 7-1233: sì, un verso a lui ben noto.. '
timido, rapido colpettino di becco, e un razzolio sommesso. 2.
uno sferragliare di ruote e di freni, un incrociarsi di voci, uno sbattere,
incrociarsi di voci, uno sbattere, un razzolìo. 3. stimolo prodotto sui
vi veddi, mi sentii nel cuore un certo razzolio, ché mi accorsi che
, di razzimatti, che vi accendete in un subito? savinio, 27-206: in
campane sono legate, fatti per mezzo di un razzomatto. = comp. da razzo
e personali: la razzamaglia insomma d'un abbondante mezzo secolo d'inutile vita.
. -in partic.: luce emanata da un coipo celeste; raggio di sole.
, ii-125: stando [erode agrippa] un mattina con uno vestimento dorato in sulla
forza efficace di una qualità, di un ente. -in par- tic.:
: come s'elli avesse veduto in lui un razzuolo de la predestinazione di dio,
meno sicuri e più difficili a nettare un capo gagliardo per stabilirvi la vite,
e'sia lo stesso / razzolo imberbe a un tal terren commesso. c. ridolfi
caratterizzati dall'essere titolari a vita di un potere che si configura non come espressione
connotazioni che per lo più rimandano a un alone di valori o di suggestioni emotive
assume rispettivamente il titolo di imperatore o un titolo di nobiltà inferiore, come principe
. bemi, 7-3 (i-179): un re, se vuole il suo debito
dell'italia, c'era, forse, un altro mezzo, oltre quello, chiarissimo
i re: c'era quello di avere un re solo. b. croce,
attuazione in inghilterra. -seguito da un complemento di specificazione che indica il territorio
che farebbero tanto volentieri a meno di un secondo e che confidano non ve ne
e che confidano non ve ne sarà un terzo. gozzano, ii-186: « quel
suo potere, e soltanto nella guerra un poco di più estendevasi. -seguito
de. re pipino di francia fu un gentile uomo nomato tobbia. ariosto, 1-1
gerarchia feudale o nobiliare nell'ambito di un determinato paese. niccolò del rosso,
allo scopo di celebrare il detentore di un titolo signorile inferiore. redi, 16-i-13
che però durassero non a vita ma un anno. -nella composizione di titoli
bensì in cima ciò che noi chiamiamo un 'imperatore ', ma così
', ma così chiamarono costantemente un 're dei re 'o 'gran
, xi-14: volendo oggi dare a te un pegno speciale del mio affetto e della
re dei romani. foscolo, ix-1-366: un principe francese... bonifacio vili
impero suo mi beccai una pallottola in un piede. -nella composizione di appellativi
spendea e donava tutto... un giorno lo re vecchio, padre cu
perdete ogni memoria, come se aveste ingiuriato un re da commedia e non un dio
ingiuriato un re da commedia e non un dio onnipotente. tommaseo [s. v
5-537: a'tempi antichi vi- vette un re, che de'figlioli maschi non n'
: somiglia [il cipripedio] a un qualche minuscolo re delle favole assai gozzuto,
[s. v.]: pare un re... mi par d'esser
re... mi par d'esser un re. vittorini, 2-67: la
lui in testa come se si sentisse un re. -in espressioni colloquiali ed enfatiche
re, si deve convincere che è tutto un miracolo se trova da mangiare.
e 'n canti / vivon sol contemplando un sol motore, 7 el re del
fu questo uscir di vita, / ma un trapassar da morte al re superno /
re, / che liberato t'ha da un gran malore. manzoni, 37
del mare] re, ch'ivi in un antro immenso / le sonore tempeste e
241: volete, sotto di un religioso pretesto, veder coperta l'invidia
pietra onichina larga quanto è la palma di un uomo e più. carducci, iii-22-433
1879 da ore io a ore 11 e un quarto. -per estens. le tre
fra 'romani e fra 'greci eleggevano un re de'sacrifici. -re
isghembo, ma non può far più d'un passo. massaia, vii- 113
-al figur., per indicare un sovrano privo di effettivo potere o incapace
che mai, e mattias vorrà essere un re di scacchi. nomi, 6-26:
di scacchi. nomi, 6-26: ad un che l'accompagna / e col sangue
silvio, re di coppe, monarca d'un regno immaginario, i di cui vestiti
addormenta nella ripa del urne: e un piccolo uccello, qui chiamato trochilo e in
: 're dei ciprini ': chiamasi un pesce che ebbe il nome sistematico di
. per simil. e in relazione con un comple mento di specificazione o
o più dif fuso in un dato ambito (ma può avere anche valore
solito riscaldamento di capo e più da un diluvio di agnoli qua e là per tutto
questa specie di temporale. è cosa un po'umiliante il vedere il preteso re
il preteso re della natura rannicchiato in un pozzo, per salvare la vita da
pozzo, per salvare la vita da un colpo di vento. de amicis, xli-55
1-160: veleggiando venia verso aquilea / un dì l'evangelista / cui s'accompagna
gallo. gozzano, ii-286: cantava un gallo in sogno.. ma un
cantava un gallo in sogno.. ma un gallo ben vivo risponde. / sobbalzo
un'attività (anche negativa o in un contesto scherz.). aretino
da questo monsignor piazza, che è un garbatissimo cavaliere, anzi è il re de'
, lo sperperava, facendo risorgere come un astro l'immagine del miglior imbecille spiritoso
, ii-438: rivedo la prima pagina d'un giornale con quelle due sbarre, una
controlla la produzione o la distribuzione di un dato prodotto. fanzini, iv-571:
501: si vedevano duchi, un re dei salumi di chicago e pamela
sotto il suo controllo un'attività o un aspetto della vita sociale. a
della pubblicità indica l'ottima qualità di un prodotto. panzini, iv-571: la
rigerminanti salivano pel vecchio muro scrostato con un ìmpeto di giovinezza. piovene, 15-12
ricchezza, tiene sotto il suo controllo un territorio, una città. pascoli
era, nell'aprile del 1947, un essenziale connotato di napoli. la repubblica
[19-iv-1989], 20: assassinato un boss di 80 anni. era il '
, ii-249: so che il cantico d'un grillo / è una gocciola nel mar
orlo alla mia soglia / anche morto un re sarò. / il re bruno,
disse che una volta c'era / un re piccino: e s'egli era piccino
c'è ancora adesso... un re del mondo economico: il prezzo.
re 'intonano le trombe / da un padiglione erto su palafitte. 17
quanto il re di picche, essere un re di picche: avere pochissima autorità (
.. il capo del potere esecutivo è un perdigiorno..., è un
un perdigiorno..., è un re di picche, un doge di venezia
., è un re di picche, un doge di venezia. -da re
[s. v.]: 'è un mangiare da re ': squisito.
aggiudicherebbe per primo quello cne fu definito un boccone da re. -fare,
fu sempre / de'molti il regno. un sol comandi. -assumere un atteggiamento
. un sol comandi. -assumere un atteggiamento di indifferenza o di sprezzante disdegno
mica parola di re ': volendo modificare un progetto. -più monarchico, più realista
mondo esser capace di due soli, un regno non è bastante a ricever due re
: il re non litterato / è un asino incoronato. idem, 335: dopo
. idem, 386: porco d'un mese e oca di tre / è un
un mese e oca di tre / è un vero mangiare da re. proverbi toscani
stima altri che sé è felice quanto un re. ibidem, 340: balzan da
]: in paese di cechi chi à un occhio solo è re. ojetti [
chi fa da sé è servito come un re. a. s. novaro [
se usi con uno cantore e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che
che t'oda, e'ti spicca un ut, re, mi, fa,
di note tremule / per l'aria un coro va: / do, re,
, col / favore della musa o d'un ordegno, / ritorna lieta o triste
: tale nota abbassata o innalzata di un semitono. montale, 18-438: dispone
peraltro, che dà qualche incertezza a un tenore come lui, capace di pizzicare in
quarta nota di tromba, isolata (un re bemolle), darà il via
: 'acido readico ': corpo di un bel rosso, -che si oppone a una
giacobini o addirittura giustizialisti, esprimere sommessamente un cauto pessimismo sulla reale capacità dei nostri
[afferma g. ruffolo] non è un fallimento e senza di esso le ripercussioni
la stampa [25-x-1980], 7: un comitato per l'elezione del candidato repubblicano
reagentàrio, sm. dotazione di reagenti di un laboratorio chimico. -anche: il mobile
iii-155]: l'entusiasmo reagente a un sopruso è una bella cosa; la forza
4-182: ora si è potuto, con un reagente, far rivivere lo scritto del
. alvaro, 8-25: roma è un potentissimo reagente, avventurosa come tutte le capitali
. piovene, 10-53: il danaro è un reagente morale, una espressione simbolica del
entità o da elementi nell'ambito di un sistema più ampio). cesarotti
vero rosso. ri... di un popolo oppresso ma reagente e mostrante colle perstite
esterno o di una data disposizione (un organo o una sua parte).
azione di una terapia o di un medicamento. stampa periodica milanese, i-477
rispondere con un'azione contraria o con un atto di difesa a una minaccia, a
. de sanctis, ii-11-339: meno un popolo è istruito, più è soggetto
. deledda, iii-98: gli diede un pugno sulle spalle, e predu maria
prime battute. -rispondere con un moto interiore, con parole o
interiore, con parole o con un atto a un'improvvisa o intensa commozione
. e. cecchi, 7-38: ebbi un collasso, quando, nella confusione dei
quando, nella confusione dei panni, per un istante credetti d'aver lasciato a bordo
da sera. per reagire e dare un po'tono, tentai su quell'equivoco qualche
variazione burlesca. montale, 3-151: in un primo momento tutti i presenti, uomini
.. poi padre carrega, reagendo a un gesto di profondo sconforto della signora gabriela
perché antonio non era più lui bensì un essere schiavo e tremante, incapace di reagire
reagiva sibyl in questi casi: ostentando un atteggiamento di superiorità, se non addirittura
sul gusto o sul modo di pensare di un dato periodo; contrapporsi (l'attività
la deformazione matissiana sono il riflesso di un periodo storico che reagiva contro un'epoca
una nuova fase di giudizio o a un nuovo giudizio che ha la funzione di
la funzione di riesaminare i risultati di un precedente giudizio conclusosi sfavorevolmente per la persona
, realissimo). che discende da un re; che ha fornito i sovrani a
i sovrani a una regione, a un paese (una stirpe, una casa)
vittime di cariolin. -con riferimento a un singolo discendente (in partic. al
, n. 1. -che è un re, un sovrano. -anche in appellativi
1. -che è un re, un sovrano. -anche in appellativi o in
-sm. e f. discendente di un re; membro della famiglia del re
'don chisciotti ', / ch'erano un dì suoi libri prediletti, / come
, iii-24-327: il rettore dell'università, un giorno prima che 1 keali d'italia
, all'animo, alla condotta di un sovrano o dei suoi discendenti. petrarca
conosciuto per lo re, ma come un altro barone. guido da pisa, 1-163
vide saladino appresso, / ch'ad un suo colpo il ferro e 'l braccio perde
sottilina e lucida / purpurea fascia aurata; un bel diadema / realissimo. legge 24
-che è abitazione del re o di un grande signore, della sua famiglia e
reale. d'amico, lx-291: in un angolo del piazzale... brillavano
. 4. esercitato, detenuto da un re (il potere). dante
cavalieri. -che è governato da un re, che è retto in monarchia
e questa è quella che si fa tra un re e un altro overo tra un
che si fa tra un re e un altro overo tra un reame e un altro
un re e un altro overo tra un reame e un altro. -nell'
un altro overo tra un reame e un altro. -nell'organizzazione dello stato
. il re nostro non ha se non un 'esercito '. parini, 749
fece dalla reai camera somministrare alla badia un considerevole regalo. filangieri, ii-125:
indicano lo stato 0 il governo di un re. lippomano, lii-6-280: sono
reali, che intimarono di non pigliare un solo fucile. c. e
continuano ad inseguirli. -che ricopre un incarico nel governo dello stato; che
, controfirmato e approvato dal re (un documento, un decreto). vico
e approvato dal re (un documento, un decreto). vico, 4-i-936:
-istituito dal sovrano e officiato da un clero di nomina regia per le necessità
, 5: la stamperia reale consegnerà un esemplare d'ogni foglio della raccolta degli
che riceve affluenti senza essere tributario di un altro corso d'acqua (un fiume:
tributario di un altro corso d'acqua (un fiume: cfr. anche fiume,
viaggiatori, dopo aver lungamente camminato lungo un fiume reale, l'ascendere in più
. -che convoglia le acque in un corso d'acqua maggiore (lo sbocco
d'acqua maggiore (lo sbocco di un affluente). ann. romei,
o. che ha grandi dimensioni (un foglio di carta, il formato
si dette a disegnare una storia in un foglio reale aperto per satisfare a un
un foglio reale aperto per satisfare a un disegno del papa. tasso, ii-556:
bottazzoni... e verranno in un bel tomo in 8 reale. puoti,
carta reale. -con riferimento a un libro. bonavia, 330: posto
e passato al setaccio di seta con un bianco d'uovo, più o meno
una terrina di maiolica bianca, con un po'di sugo di limone. a.
, 953: si chiama ghiaccia reale un composto di chiara d'uovo e zucchero
, punto reale. -con riferimento a un tipo di carattere tipografico. carena,