rossi. cassola, 2-329: entrò in un bar. in piedi bevve una tazza
: presa da una improvvisa premura aprì un piccolo bar lucente di specchi in un mobile
aprì un piccolo bar lucente di specchi in un mobile antico. moravia, viii-53:
andare in fondo alla stanza, ad un bruttissimo mobile composito, una radio che
mobile composito, una radio che conteneva un bar, piegarsi in due tempi sulle
dimin. barétto: bar che dispone di un piccolo locale, frequentato da una limitata
per i giovani, che non ha un oggi e che dispera nel domani. pasolini
1-70: lo lasciarono nel cesso d'un baretto vicino a ponte garibaldi.
pari alla « megabarìa », che è un multiplo della « barìa », equivalente
i corpi de'quali fosser più che da un diece o dodici de'suoi vicini alla
di dietro a quella; e, dove un morto credevano avere i preti a sepellire
, 237: veniva appresso alla bara un vecchio tutto canuto, pieno di lagrime e
sepolture. nievo, 639: dappertutto era un puzzo d'ospedale o di cataletto;
perdei per sempre / io, senza un bacio, senza una parola. pascarella,
dell'universo. soffici, 11-66: un bambino morto, disteso nella piccola bara
bara fu sulle spalle dei portatori, parve un rogo fumicante su quattro pilastri neri.
spalle pie, su e giù per un sentiero aspro di montagna. palazzeschi,
bara; fino alla bara; stare con un piede nella bara (o nella fossa
tarda più che si può a mettere un piede nella bara. 3.
piedistallo su cui nelle processioni si colloca un santo con le sue reliquie; carro che
i-433: cosa venivano a cercare? volevano un salasso pel vino che avevano in corpo
. panzini, iii-758: uno scolaretto, un po'becero, un po'barabba,
uno scolaretto, un po'becero, un po'barabba, rosso, sano, sta
in lombardia e nell'emilia. indica un individuo appartenente all'ignobile ceto della mala
canzone. baldini, i-375: brutto come un brigante, ha la pelle fina e
: vi si udirà uno strepito, un gridìo, un romore. fagiuoli, 3-5-3
udirà uno strepito, un gridìo, un romore. fagiuoli, 3-5-3: voi entraste
lana (della capra o del cammello) un po'grossolano; mantello bianco fatto di
vestiti di bordatino e il capo in cui un tempo aveva rosseggiato il tarbuscio rosso.
arabi e i negri col barakano! avrò un bara- kano anch'io, e me
, che gliel'avevano promessa, come fa un ragazzo davanti alle baracche dei balocchi alla
, ove si vendevano orologi d'oro da un soldo, fiori artificiali, dolciumi di
. svevo, 5-274: l'abitazione di un piano solo in quella che all'esterno
e allagante il resto della piazza tra un alto fragore di grida e di trombette
il mio paese sono quattro baracche e un gran fango, ma lo attraversa lo stradone
guardiano in una ditta di costruzioni: un mestiere molto buono, secondo me! abita
morti con piccoli vetri violetti; pende tutto un ciarpame mortuario; che serve per mandare
. -piantar baracca e burattini: abbandonare un lavoro, una situazione, un modo
abbandonare un lavoro, una situazione, un modo di vita (per intolleranza,
: proprio come se quella gente a un tratto avesse piantato baracca e burattini,
. 2. tommaseo, ii-370: un bottaio m'offre l'ospitalità nella baràccola,
: dal lat. batrdchus (nome di un pesce largo e quattro spilli..
gente, la quale si affollava intorno a un gran baraccone pagno, che squilla
, che si rizzò lesta dal un cantoniere fluviale esce, con la bandierina,
dov'era distesa, e mi salutò arrossendo un poco. baracchétta di legno,
. e. cecchi, 6-297: da un lato, a un'ombra politica
, una quando c'era da un lato quel rozzo baraccone di legno
una baracchétta d'assi lì nel cantiere, un veduto non molto lontano, in
veduto non molto lontano, in un prato, una specie di ripostiglio per
.). sorgeva nello stesso tempo un baraccone provvisorio di -baraccuzza.
d'allora, assiti di legname coperti con un di pastori 'e 4 tenda
'e 4 tenda di campagna forse da un etimo pre incerato, che
ricoverarli e ripararli? d'improvviso incontro a un verde prato, animato d'una viani
animato d'una viani, 19-457: un soldato era uscito da un baraccamento folla di
, 19-457: un soldato era uscito da un baraccamento folla di festoni, di tende,
ed osservava il cielo dove passavano come un branco di alle stanghe e di cavalli color
in una specie di piazzale, davanti a un pogna e malinconici fracassi d'orchestra dai baracconi
menti di zingari, disoccupati. c'era un baraccone, dove, a pagamento si poteva
monto a cavallo e vado in un ovile e dico ai pastori:
ri collodi, 666: un copista regio con cento lire al mese
; sede del baracello. distribuiti un po'in qualche convento, un po'in
distribuiti un po'in qualche convento, un po'in qualche cattaneo, dei intimano
. capitano della compagnia, e servono per un anno. pan 2.
clavata: razza monica che indica un particolare tipo di sillo chiodata
sm. invar. capo abissino (di un forte situato in cima a un'amba
qui il lettore domanderà a se medesimo come un uomo pari a galeazzo avesse potuto beccarsi
caprara non era più casa; era un caffè, un bivacco, in cui si
più casa; era un caffè, un bivacco, in cui si dava la posta
stesso, fuori della baraonda contemporanea, un filo d'armonia. buzzati, 1-48:
baraondeschi della pluralità e della miseria, un tenente del genio. barare, intr
porsi all'olivi la mano come deve fare un gentiluomo quando si sente battuto al giuoco
. emanuelli, 1-32: era come un barare con me stesso sapendomi condannato a
stesso sapendomi condannato a non poter scegliere un destino nella libertà. pratolini, 1-47
. giusti, iii-78: è mancato un ette che non abbiano fischiato il gonfaloniere
o antico nostro protoplaste, essendo tu un paradisico ortolano e agricoltor de l'arbore
d'annunzio, ii-930: l'oceano era un bàratro di rotte / isole. idem
il lor azzurrastro candore tingersi via via d'un vapor roseo viola quasi pulvurulenza di meteora
là d'una valle scoscesa, quasi d'un baratro, sorge davanti ad essa,
. firenzuola, 202: tratto d'un folle desìo... caddi nel profondo
. giusti, ii-235: e allora da un lato, assalirmi le memorie più care
via ignota interminabile, e anco d'un baratro cupo e senza fondo. settembrini
conti dell'amministrazione, dove c'era un baratro peggio che al comune. d'annunzio
iii- 453: sarà stata magari un regalo per lui, la morte. e
di rimanere, come per trattenerlo da un baratro. 3. tecn. disus
inferiore, dalle autorità ai sudditi: un ammonimento, un provvedimento, un consiglio
autorità ai sudditi: un ammonimento, un provvedimento, un consiglio). a
: un ammonimento, un provvedimento, un consiglio). a. pucci,
affondare. pancrazi, 2-106: un battello, dove s'era imbarcato anche
battello, dove s'era imbarcato anche un furfante, calò a fondo con tutti i
a fondo con tutti i passeggeri. un tale ch'era stato testimone del naufragio,
dei sono ingiusti, se per punire un empio, muoiono tanti innocenti.
particolari. lancellotti, xxiv-272: caliamoci un poco a qualche particolare. la maggior
perché, se va a venezia troverà ivi un altro, più che lui esser possa
udito, / awiossi, e calossi in un baleno / su l'argoliche navi.
piccioni calarono a stormi dal tetto; un cane da pecoraio, feroce, si
calato il sole,... d'un tratto il mio umore cambiava. era
calare al fischio: lasciarsi prendere in un inganno. i. nelli, 1-2-8
fandonia? 7. atterrare (un aeroplano); ammarare (un idrovolante
atterrare (un aeroplano); ammarare (un idrovolante). ojetti, i-32
prua. 8. gettarsi su un luogo, invadere (gli eserciti stranieri
stranieri, le orde barbariche che penetrino in un paese dal nord o vi dilaghino discendendo
molta gagliardìa, prostrato avendo / sul monte un cervo di gran corpo e coma,
, e nemmeno dichiararsi, se prima un esercito francese non fosse calato in italia.
-rivolgersi, dedicarsi (all'analisi di un problema, di un concetto).
all'analisi di un problema, di un concetto). tesauro, xxiv-77:
con qual velocità e per quanti gradi in un sol momento abbia il tuo pensiero a
verso il basso (la costa di un monte, una strada, un fiume
di un monte, una strada, un fiume, una scala, ecc.)
11-42: se c'è più d'un varco, / quel ne 'nsegnate che men
ariosto, 23-33: nel calar d'un monte, / in una stretta e mala-
d'erba a canzo, seconda dopo longone un colle incespugliato di castani e di carpini
sopraggiungere lentamente, diffondersi dal cielo su un luogo; addensarsi (la luce o l'
. valeri, 1-25: poi da un cielo d'aurora / s'è calata la
erba; e reca in mano / un mazzolin di rose e di viole, /
asinelio dalla cerca. qua e là un credente, un uomo erculeo, cadeva supplice
. qua e là un credente, un uomo erculeo, cadeva supplice ai piedi
te, che ti innamori a guardare un filo d'erba, o la luna che
pubblico lo sente. non s'ode un respiro. la luce è calata e le
come fa allo 'nfermo, quando incomincia un poco a calare la infermità. del
, per la mastra sala, / come un lion famelico arrabbiato, / ne va
9-151: hai desiderio / là d'un cavallo, qua t'accende brama / di
rispetto all'intonazione giusta; pronunciare con un tono meno intenso (una battuta:
voi vi maravigliate fortemente / quando vedete un vizioso montare / e l'uom giusto calare
.. giovanni drogo, invaso da un crescente torpore, sentiva ad intervalli sopraggiungere
. 20. ant. assestarsi: un edificio (v. calata, n
di quella fabbrica, ella inchinò da un lato, è piegò in sul più debole
calarla a qualcuno: giocarlo, fargli un brutto tiro. sacchetti, 98-220:
gli parve di alzarsi vertiginosamente per superare un culmine immobile. s'inchinò, virò,
s'inchinò, virò, passò, in un tuono di trionfo, in uno sprazzo
furono desti: « s'è udito un tonfo come uno che precipiti dalla calata *
5. ant. assestamento di un edificio. vasari, i-231: come
dentro, e fatto a guisa d'un pozzo vóto e collegato di maniera con le
fondamenti, che hanno fuor della terra un getto di tre braccia, fatto, come
. aria musicale e ballo caratterizzati da un ritmo veloce. bandello, 1-34 (
5-136: appareria cosa molto sconvenevole se un gentiluomo, andando alla chiesa o al
passi spiccassi una mutanza di calata con un par di capriole. salvetti, i-3-238
di capriole. salvetti, i-3-238: un rispetto io dir volea, / ma non
8. marin. banchina che contorna un bacino portuale, costruita e attrezzata in
, i-400: uno dei principali bisogni in un porto è un vasto sviluppo di calate
dei principali bisogni in un porto è un vasto sviluppo di calate, il quale permetta
quale calata dirigerci. guardandosi intorno vide un gruppo di scaricatori di carbone, con
11. locuz. -prendere qualcosa a un tanto la calata: con comodo,
; se uno se la piglia a un tanto la calata, può andar soggetto all'
: l'asse è dilatato e forma un ricettacolo di forma piana o convessa, su
aretino, 1-44: saria mai cotestui un di quegli che avendosi giuocato le stringhe
... vi so dir che meritavo un cavallo a calzoni calati. giulianelli,
assai bravo, intraprese l'intaglio d'un cristo calato di croce sopra un bel
intaglio d'un cristo calato di croce sopra un bel pezzo di diaspro sanguigno. panzini
: s'alza il palco di sotto a un tempo istesso / e mezzo anfiteatro in
viste, / che, frugando se capiti un lombrico, / per non smarrirsi,
ai primi di giugno era in piazza tra un gruppo di mietitori calati dai paesi montani
astratto ed estrinseco, o come figura di un figurato parimente astratto ed estrinseco. non
ai magistrati. -anche: inserviente di un sacerdote durante la celebrazione di un sacrificio
di un sacerdote durante la celebrazione di un sacrificio. meo de'tolomei, vi-n-57
in cuoio che protegge la parte di un oggetto (ramo, pennone, ecc.
non hanno, ch'io sappia, un nome volgare. qualche scrittore li chiamò calazi
dalla porta togliea, / ch'a un pagan levò il capo di netto; /
20-90: son più di mille a un tempo ad ogni uscita, / cascano a
affrettavano pieni di paura, e spingendosi l'un l'altro con gran calca di sottrarsi
giacché la calca era tale, che un granello di miglio, come si suol dire
: era uno scampanio a festa, un gridare, un lanciar di cappelli,
uno scampanio a festa, un gridare, un lanciar di cappelli, un agitarsi di
gridare, un lanciar di cappelli, un agitarsi di fazzoletti di teste di braccia in
, stelio effrena s'era rifugiato in un lembo di ombra; e spiava di là
per mettersi prima in salvo, di aprirsi un passaggio nella calca compatta a furia di
con le spalle poggiate al tronco di un oleandro, premuto sul petto e i fianchi
si voltavano verso di lui come cercando un consenso al loro sorriso, consenso che
or come esser possa... che un re che nulla vede, tutto risappia
2-8-13-467: che è egli altro se non un voler tutte le cose andare au'ingiù
dintorno e addosso a quella povera lingua un brullichio che mai al mondo. ojetti
tanto alto e lontano che, a carpirgli un segreto 0 una confidenza, sembra d'
dosso stracciati, tenendosi bearto chi pure un poco di quegli potesse avere. marino,
leggende di santi [crusca] -. un die, faccendo le turbe grande calca
piero, se non si truova che sia un tristo, e che 10 meriti.
piazze e le strade e bandisce che un uomo si è ammazzato di proprio pugno
/ e in qua ed in là come un leon si getta, / e molti
ch'è irrigidito come una statua, con un occhio aperto e uno chiuso. e
di dire con quel nostro proverbio, un entrar nella calca per farsi pigiare
. -essere di calca: essere un furfante. lippi. 1-37:
e poi calcagna; / e per un pezzo fugge a briglia sciolta. =
14-43: il delfino, della dimensione di un toro, col grugno del porco,
redi, 16-vii-160: con le scarpe di un calcagnino alto un palmo, e non
con le scarpe di un calcagnino alto un palmo, e non più largo nella pianta
nella pianta di quel che si sia un mezzo paolo. parini, 677: pendeagli
, iv-2-773: sei mai entrata in un labirinto? -chiese stelio all'amica sua
a mirare quel gioco fallace composto da un giardiniere ingegnoso per il diletto delle dame
calcagna, che egli si ricorderebbe forse un mese di questa beffa; e il dir
, 5-56: intanto colui par ch'un arco branchi / ed uno strai cavò d'
arco branchi / ed uno strai cavò d'un suo turcasso, / avvelenato, e
bucolino / e trasse, e détte in un piè a vegliantino; / e se
nel piede, e volendo lassarla basta alzare un poco il calcagno e scuotere il piede
avvenisse,... di scontrarci in un uomo d'orecchio tanto stranamente distemperato,
vi trionfasse, ne impazzasse per gioia: un tal uomo, noi conteremmo noi fra'
spropositi, mostra d'aver avuto dalla natura un buon paio di calcagna da ballerino,
. p. verri, i-134: scrisse un compiuto trattato sull'arte di ballare,
/ a te prima di lei sceso d'un salto / affidata la dea, lieve
non gli permette di tenersi immoto / un solo istante; mancagli il ginocchio, /
. nievo, 1-7: a me un gherone pendeva stracciato fino alle calcagna e
era pieno, e ti vedo chi con un canestrino, chi con un fagotto,
chi con un canestrino, chi con un fagotto, e stavan tutti buttati qua
, le schiaccia il capo, poi con un piede ne butta in disparte i resti
6-18-20: alza il baston per dargli un man diritto; / ma l'altro,
fe'lo sciarra, / ch'a un colonnel fe'volger le calcagna, /.
i calcagni, quando scoccò la campana: un tocco, e due, e tre
. pulci, iv-102: tanto che un dì con devozione aspetto / la tua
mai s'affannarono dietro le calcagna di un filosofo. guerrazzi, ii-40: il
segui i miei passi: / se un lieve accento muovo al compagno, /
». « gran maraviglia tu hai un bel parlare, ma avrei voluto vederti io
! ». verga, 3-102: avete un bel strillare e fare il diavolo per
« lasciatelo stare... è un povero vecchio che ha perduto un bambino
è un povero vecchio che ha perduto un bambino ». i monelli, che lo
: che noi siam quasi tutte quante un poco / tenere di calcagna. -girare
sopra i ben unti arpioni, valeva un tesoro. -insidiare, fracassare il
cinta in bocca, a modo di un freno, salitagli adosso, menando i
mie imprese. io sono sempre stato un ragazzo savio in tutte le cose, e
mi predicano per tale. se ho fatto un sacrificio a vulcano de'miei scartafacci,
: le calcagna / volea piantarci un bravazzon tedesco, / ma più volte
9-101: una fotografia grande e stampata in un colore bistro, rappresentava una donna molto
erano ne le calcagna lacerate, con un paio di pantofole che i veneziani chiamano
fatte a macchina perdono i calcagni in un momento. moretti, 17-260: « ecco
, 1-4: per l'armi era figurato un marte armato, e alto poco più
; il quale aveva nella destra mano un troncone di lancia, col calcagno di
aretino, 8-60: faceva bel vedere un calcagnetto, che gli scappava fuori della
/ calzar potrassi una gentil scarpetta, / un calcagnetto sì polito? =
r. borghini, 1-134: con un ferro o stiletto d'avorio...
cambiar di due amici si dà in un sasso, overo in un putto; quando
si dà in un sasso, overo in un putto; quando si passa innanzi a
, più che sollevarvi la mente ad un atto di filosofica maraviglia, cioè un
ad un atto di filosofica maraviglia, cioè un palmo alto da terra? come se
: parlo agli uomini in riga contro un muro di mattone che ha il colore
io calco adunque, come tu vedi, un sentiero tutto pieno di bronchi e di
, signore! pancrazi, 2-196: un tenore, buono a nulla, cantava da
fuora, e rimase egli solo con un piccolino garzone, lo quale mise nel
/ falò vendemiare / e po el un torculare, / e lasage le scraze /
. la fiamma scomparve di botto con un rumore di vento. -figur.
. -spingere verso il basso: calcare un cappello, un berretto in testa.
il basso: calcare un cappello, un berretto in testa. masuccio, 254
. masuccio, 254: colui priso un velo ben profumato, e velatigli gli
, e gridi intorno: - è un gesuita! è un gesuita! verga,
intorno: - è un gesuita! è un gesuita! verga, 4-147: il
, 4-147: il barone diventò a un tratto come un cencio lavato. si
: il barone diventò a un tratto come un cencio lavato. si soffiò il naso
così!... giacch'è un puntiglio!... una personalità!
far che vuole, senza averne anche un minimo rimordimento. forteguerri, 25-50:
: or tu fa che minerva oda un tuo cenno / d'ire, e d'
al bisogno di calcar con più forza sopra un articolo contrastato più tenacemente dal pregiudizio.
; /... / vi è un luogo su cui calca fortemente, /
palazzeschi, 3-217: accadeva talvolta che un piccolo disturbo, una voce o movimento
parte dei bambini,... un segno d'impazienza che i grandi facevano
7. copiare un disegno per mezzo del ricalco, ricalcare
per i dintorni del pezzo detto con un ferro si va calcando in su rintonaco della
incollare una carta bianca sul rovescio di un disegno impiastrato di polvere di lapis rosso o
errori. ojetti, ii-618: facendo da un garzone accostare il foglio con la palma
solco, netto come la cicatrice d'un taglio. 8. ant.
fermatasi la giustitia, calcandosi la gente l'un l'altro, si udiva un romore
l'un l'altro, si udiva un romore, che pareva, che tutte le
tutte le campane del mondo, a un tratto, sonassero al fuoco, a le
, e come si calcano l'un l'altro perch'io gli tragitti di là
polpa del legno s'erano mutate in un calcare color carnicino che luccicava di sottili aghi
quarzo. slataper, 1-8: come un enorme scheletro geologico, il carso s'
monfalcone, con la polvere d'un bianco calcare. = deriv. dal
calcarèlla, sf. fornace rudimentale usata un tempo per l'estrazione dello zolfo
e si vive in una luce e in un tormento calcareo. = voce dotta,
su i sacchi, per rifiatare un po'all'aria, tutti imbrattati dai cretosi
ci potesse accòr se non n'un fascio / calcatamente. = comp
; spinto verso il basso (un cappello, un ber retto
spinto verso il basso (un cappello, un ber retto, ecc.
compressa dal piombo, si ristrigne in un braccio. redi, 16-iv-25: nel fondo
alla quale benissimo calcata, metteva addosso un buono e ben serrato stoppacciolo, sicché quando
quando dava fuoco, faceva la pistola un grandissimo scoppio; ma la palla.
. e. cecchi, 1-127: aveva un cappello di feltro bigio, calcato sui
2. percorso (una strada, un cammino). - anche al figur
quand'anche avessero voluto ubbidire, dite un poco in che maniera avrebber potuto,
quand'anche avessero voluto obbedire, dite un po'in che modo avrebber potuto,
cavalcanti, 105: e così, in un momento, vedervi le scale piene e
querce. tu li vedevi, come fussino un corrente fiume, salire non altrimenti che
. aretino, 8-357: io pareva un capitano, il quale vuol dar la battaglia
tommaseo]: si tura la camera con un coccone di legno dolce...
(centaurea calcitrapa), alta fino a un metro, con foglie incise, fiori
, che a contatto dell'acqua sviluppa un forte calore. -calce spenta: calce bagnata
manetti, 1-174: per mezzo di un ranno forte di calce si addolciscono gli
stessa forza se le si fa subire un fuoco dello stesso grado di prima.
per tre canne di muro? ci ho un bel guadagno in questo appalto!.
le mani d'altri sono rosate come se un acido le spellasse dal palmo: è
, 4-25: contro di te alzano un muro / in silenzio, pietra e calce
2. ant. ossido di un qualsiasi metallo, ottenuto in laboratorio.
dal calce più basso alla lor cima / un convento elle paion di sorelle. marino
folle, / pur gli fe'nondimeno un verde salce / romper con bell'incontro
ant. parte di una lancia ^ di un fucile che si appoggia alla spalla o
/ di selce d'ognintorno dirupata / un cocuzzolo altissimo ed alpestro...
sorella carnale della comiuola. questa ha un certo bianco livido, il quale non è
museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico che il giro d'
d'una chiave faceva muovere dissimulato sotto un giardino di vetro ove amanti adorni di
ramificato in cima e ampie foglie d'un verde palli dissimo; i
. materiale da costruzione costituito da un impasto omogeneo di cemento (o malta
murar condotti d'acque; ed è un certo che di mezzo fra la calcina pura
frantumi di marmo. ojetti, ii-601: un blocco di calce- struzzo precipitato secoli addietro
tenace, più logica, meglio organizzata di un muro romano. 2
= voce dellttal. settentr., da un lat. volg. * calcestris
, in pelle sottile o flanella, usata un 3. disus. « termine
, / lo qual m'ha guidato ad un mal porto, / si be'i
morante, 2-24: la figura d'un calciatore che regge in bi
i calcetti. lippi, 10-61 perché in un tempo sol, con i calcetti /
in qualsivoglia luogo, sotto pena d'un mezzo scudo per qualunque paio di scarpe
però ch'egli hanno messo il culo in un calcetto; e al polso danno un
un calcetto; e al polso danno un braccio di panno; mettono in uno
2. locuz. -avere qualcuno in un calcetto: disprezzarlo. caro, 12-i-303
preti e par ch'abbino i viniziani in un calcetto. -cavare i calcetti a
non volete. -mettere qualcuno in un calcetto: vincerlo, superarlo.
, / e quanti son di loro in un calcetto. fagiuoli, 3-2-184: l'
/ se non vuol esser messo in un calcetto. 3. acer.
nato. pratolini, 2-129: è un cavallo di quindici anni che la frusta,
le stanghe hanno ormai domato. fa un ultimo tentativo di alzare il muso ma
e lo calciò lontano. lico un pallone sulla punta d'un piede.
lico un pallone sulla punta d'un piede. = deriv. da
, usato per prolungare la facciata di un edificio. algarotti, 3-382:
quell'edifizio lo comportasse. probabilmente era un portico così detto da calcide nel- l'
il figliuolo,... e portò un poco di calcina, e andarono alla
, ché stava sempre tinto che pareva un etiopo. leonardo, 1-307: alessandria della
tenerne in bocca, masticandola insieme con un poco di calcina spenta, che sempre portano
, che sempre portano a cintola in un cornetto di qualche animale. d. bartoli
erano soltanto dah'altrui autorità, o da un loro proprio parere e compiacenza d'occhio
, vestito di panno fine, con un cappello nuovo fiammante fra le mani mangiate di
avesse impastato terra e calcina, aveva un die di signorile nell'aspetto. ojetti,
della non pensionabile pelle, è rimasto un schizzo di calcina: un neo bianco.
, è rimasto un schizzo di calcina: un neo bianco. pavese, 20:
. 3. ant. ossido di un metallo qualsiasi ottenuto in laboratorio per mezzo
in calcina: concludere, risolvere (un affare). m. villani,
avere sentore di qualcosa, presentire (un pericolo, un danno). machiavelli
qualcosa, presentire (un pericolo, un danno). machiavelli, 6-2-349:
pezzo di calcina secca, proveniente da un muro scrostato o diroccato; frammento di
vicino alla casa nostra, io avevo un cavalletto sotto, il quale andava di
modo che, essendosi el dì fatto un monte di calcinacci e tegoli rotti nel mezzo
scendere traboccò, in modo che fare un tombolo. vasari, ii-x29: ma capitò
di ferro ciclopici, e chi con un martellino a polverizzare un pezzetto di calcinaccio
e chi con un martellino a polverizzare un pezzetto di calcinaccio, come le signore
fronte / a schermo, guardi se un ruscello appaia, / se qualche roccia della
piedi, con qualche casa franata, un mucchio di calcinacci ai piedi delle finestre
loro erbe fresche. guerrazzi, iii-30: un passerotto saltellante per casa, destinato
a provvedere i materiali, due manovali, un ragazzo calcinaio. e il giorno appresso
ch'io mi sarei git- tato in un calcinaio per cadérli addosso. carena, 1-347
: * calcinaio ', è un truogolo ove è acqua di calcina, entro
. d'annunzio, v-2-206: preso a un tratto da non so che cattiveria tirannica
, / che tacque poi il dissolvon 'n un momento, / come per prova il
al fuoco una pietra, una terra, un miscuglio per ottenere un dato prodotto fisso
una terra, un miscuglio per ottenere un dato prodotto fisso o indurvi una data
per calcinarsi a dovere, vuol esser un fuoco violento e continuato per sessanta ore.
de l'alma, / sappi ch'un raggio sol de'tuoi sembianti / può romper
più stagioni, che si è calcinata come un nido di rondine di tanti mai anni
211: per lo spiracolo detto getta un carbone acceso, il quale accenderà il
-figur. govoni, 2-68: cesserà un giorno... / questo terrore di
mutazione, perché appena vi si distingue un piccolo indizio di calcinazione.
il sole e il vento ardente di un maggio improvvisamente estivo. il paesaggio era
: e veramente è [l'isola] un enorme blocco calcinoso che in questo chiarore
dal regno delle ombre, tutt'a un tratto, fulva di tegole, baluginante
. idem, 12-10-362: vi si distende un suolo di terra, sul quale si
calcio giunga al fine del sasso, schiacciando un poco detto calcio. pascoli, 370
giunte tutte e tre a padova, presero un cocchio da vettura per la volta di
quivi pervenute alla porta, eccoti che un birro, veduta costei, le comincia
), sm. colpo dato con un piede, pedata: dare,
ammonitore. e per questo socrate provando un tempo questo modo, dall'uno con
: l'errante chiome poi strette in un tralcio, / vedrei per l'erba il
calcio. / poi stanca giaceresti sotto un rovere: / io pel prato còrrei diversi
de la camera de la fante, con un lievati suso, e spacciati, scesa
, questa sera da ungere, per un calcio che per mia buona ventura ho tòcco
con le piante. carletti, 147: un certo fastidioso portughese...
marinari, al quale per dispregio li dette un calcio, che fra essi giapponesi
e, toltosi loro di mano, chiuse un uscio con un calcio, e posta
di mano, chiuse un uscio con un calcio, e posta la schiena alla muraglia
828: e la sua palla, con un calcio che le tirassi, io la
aria... alcuni davano pure un calcio nella pancia della provvidenza, per
altro come si abbracciassero, e formavano un corpo solo. pavese, 5-87: il
pipistrelli e le faine e saltava come un matto per prenderli, e abbaiava, abbaiava
m'abbia a mettere in collera se un qualche piede, avvezzo a essere ferrato
essere ferrato da'maniscalchi, mi dà un calcio? 2. colpo dato con
colpo dato con le zampe posteriori: da un cavallo, da un asino, da
posteriori: da un cavallo, da un asino, da un altro animale.
cavallo, da un asino, da un altro animale. boccaccio, dee.
più del solito la speronava, metteva un saltetto e sparava una leggiadrissima coppia di
eugenio, chirone nell'atto di dare un calcio ad achille per non aver dato
chiodi dell'unghia del mulo e si prese un calcio. 3. figur.
giusti ^ v-197: io debbo accettare [un grado nella guardia civica] e fare
fegato la pazienza di giobbe, o fossi un pezzo di legno da tagliarci un battifianchi
fossi un pezzo di legno da tagliarci un battifianchi tra bestia e bestia, per
benefizi, le vostre cure, viene un altro più bestia e più impostore di voi
solo è atto vile. -abbimi un calcio: non avanza nulla. varchi
dicono i fanciulli in firenze: abbimi un calcio. -a calci nel sedere:
c'è chi paga i ciambellani / con un calcio nel sedere. carducci, i-638
mani che se arrivavano a mettere assieme un po'di repubblica, tutti quelli della
, se bisognava. -avere un calcio in gola: aver in mente un
un calcio in gola: aver in mente un modo per molestare, tormentare, far
tuo figliuolo mi arete per l'avvenire un calcio in gola di sorte, che non
a aver quel calcio in gola / che un picciolo neanche v'abbia messo, /
cosa ch'io vi dirò che vi paia un po'pellegrina, voi mi getterete subito
mi lasci pur tempo di avvolgermi / un laccio al collo, e dar de'calci
avvento, / mostri ch'io sono un ballerino a vento. manzoni, pr.
compagnia de'fornai. -dare un calcio, prendere a calci: respingere,
, disprezzare (una cosa). -dare un calcio alla fortuna: non essere capace
altrui? caro, 4-116: vuol dare un calcio a tutte le cose del mondo
nelle solitudini, si ritirarono, dando un calcio al mondo, provvedendo a sua salvezza
precettor del novello oriente / a dare un calcio agli scrittori andati, / a
.. si voltò a lei tutt'a un tratto, e le disse: «
disse: « ah furbetta! voi date un calcio a tutte queste corbellerie; siete
dovuto accettare per non parere di dare un calcio a tanta benevolenza; ma che ci
tutti. / al popol d'italia chi un calcio vuol dar? verga, 4-1
!... questo si chiama dare un calcio alla fortuna!...
mostrarsi ingrato. -dare due calci in un pugno: completare l'opera.
frasca, ha dato due calci in un pugno, come si dice. -fare
levano di calci. -rispondere con un calcio: rifiutare (in modo antipatico
esclamò la zia. « vi pare un bell'avvenire quello d'invecchiare come voialtri
vi si offre la fortuna, risponderle con un calcio... scusatemi, io
frotta. c. dati, 3-57: un cavallo infuriandosi cominciò a far salti,
g. gozzi, 1-298: ci è un detto, quasi per proverbio, che
e quando sopraggiungeva alcuno, a fare un altro viso e, quel ch'è più
due squadre di undici giocatori ciascuna (un portiere,
e cinque attaccanti), su un terreno erboso, piano, rettangolare
peso e circonferenza determinati, in un spazio (largo m 7,
da due pali verticali che sostengono un palo orizzontale, e chiuso posteriormente
(porta), segnando così un punto o rete (e vince chi segna
gioco di 45 minuti l'uno, con un intervallo di io minuti, sotto
di io minuti, sotto la direzione di un arbitro coadiuvato da due segnalinee)
passione del 900. negri, 2-796: un di loro s'era portato, chi
era portato, chi sa da dove, un pallone da calcio, frusto, ammaccato
tra una parola e l'altra, tra un ballo e una discussione sul calcio,
doni, 3-94: si diede principio a un bellissimo giuoco di palla al calcio,
sostanza sua diffiniremo così. il calcio è un giuoco pubblico, di due schiere di
passare di posta oltre all'opposto termine un mediocre pallone a vento a fine d'
v.]: calcio, nome d'un giuoco proprio e antico della città di
col pugno. panzini, iv-271: un antico giuoco italiano...
, forzandola a smaltire sui due piedi un quattro quintali di sassi: per non
senza alcun profitto, senza poterne ricavare un centesimo! ». pratolini, 9-409:
. dei ricostituenti, è naturale, un po'di calcio, un po'di valeriana
è naturale, un po'di calcio, un po'di valeriana. = lat.
al gioco del calcio: si gioca su un tavolo rettangolare che riproduce un campo di
gioca su un tavolo rettangolare che riproduce un campo di calcio, e sui cui
non ha voglia di nulla, guarda un momento il calcio-balilla per convincersi che vuole
sorgere, alla fine dell'ottocento, un nucleo d'impianti idroelettrici e di stabilimenti siderurgici
tuorli d'uova, zucchero (ed è un piatto caratteristico delle marche).
neol. agric. correggere con calce un terreno acido (cfr. calcitazione).
. neol. agric. correzione di un terreno acido mediante l'aggiunta di calce
in se stessi » aveva riempito più d'un armadio di casa, e una credenza
tiretti della scrivania, la mensola d'un caminetto senza canna,...
della roccia d'origine e costituzione d'un nuovo tipo di roccia).
agg. disus. che calcitra (un animale). -anche al figur.
3-142: noi ed il nolano, per un altro, ritornammo tardi a casa,
, io non credo d'aver fatto un gran peccato epitetandoli di mano
sulle zampe anteriori, dare calci (un quadrupede). buti,
natura, / che in tesser suo un cavai fiero sembra, / dai legami
sembra, / dai legami disciolto in un bel prato, / che in sé ritroso
arcion la briglia stende, / spiccato un leggier salto indi dal piano / senza staffa
, i-271: l'uomo è nel mondo un corridore umano, / e 'l cavalier
martelli, 3-32: versando 'l sangue d'un superbo tauro, / uso indarno ferir
. calcitrare * tirare calci '(da un * calcitrum 'colpo di calcagno '
, nell'argilla o nella cera) di un rilievo, di ima statua,
rilievo, di ima statua, di un volto (anche di un oggetto
statua, di un volto (anche di un oggetto qualsiasi), per ricavarne
viene fatta per avere il rovescio di un disegno di matita, ponendogli sopra carta
potuto essere così perfettamente imitata che da un artista consumatissimo. sinisgalli, 6-139:
milo. 3. copia di un disegno, ottenuta premendo con la punta
in modo da riportarne il segno su un foglio sottostante (anche mediante la carta
: egli teneva questo modo; pigliava un foglio di carta sottile, e su quello
tutto col carbone, e indi pigliava un altro foglio netto, e calcava quel disegno
quel disegno o schizzo su quello con un stile d'ottone ower d'argento,
vi erano rimase del calco con battervi suso un fazzoletto o altro panno sottile,
vien fatta per avere il rovescio d'un disegno di matita, ponendogli sopra carta
prestito linguistico che consiste nell'aggiunta di un significato a una parola indigena per influsso
che ha in comune con la prima un altro significato; o nella formazione di una
che traduce alla lettera le parti di un composto straniero di cui assume il significato
, che esercitarsi in un'arte o fare un mestieri, come i galant'uomini fanno
, e per ogni staffa de'licci passa un filo dell'ordito; onde essendo due
tessitore tira la squola, e con essa un filo del ripieno. tirato ch'ei
quanti sono i licci) imperniati dall'un de'capi in una chiavarda, nel mezzo
canapa su due telai massicci: ed era un alacre battere di calcole e correr di
consumamento d'acqua che si fa in un dato tempo per la nutrizione delle piante
: la religione è rispetto all'uomo un agente non calcolabile. fu. ugolini,
calcolo, comprendere in un calcolo. -anche assol. bandello
. bartoli, 32-140: poniamo che un suono libero in aria aperta, e
, è atto a formare della sua quantità un cilindro (il diametro della cui base
tenuto dal de piles furono mosse da un celebre matematico de'nostri giorni. targioni
mamento d'acqua che si fa in un dato tempo per la nutrizione delle piante
cosa accresca i comodi della vita in un paese, e calcola le maggiori entrate
scrivere e calcolare, cioè, mediante un numero de'più capaci fra essi, e
altrettanti precettori, sotto la vigilanza di un solo istruttore. leopardi, i-462: il
a esaurire le quali combinazioni si richiede un migliaio di vite. svevo, 3-784:
: la spinta trasmessa dal pistone di un compressore, ad esempio: o la
ad esempio: o la resistenza di un fondo di cilindro, a due o a
goldoni, vii-1043: prestar mille scudi ad un galantuomo, io lo calcolo un servizio
ad un galantuomo, io lo calcolo un servizio da nulla. baretti, 1-37:
: 'lo scrittore prima di accingersi a un lavoro, deve calcolare le proprie forze '
quanto instabile e calcolatamente provvisoria, e un po'troppo grave e un po'delusa
, e un po'troppo grave e un po'delusa, anche, di valerio ed
... indicano... un popolo il quale ha già percorso l'arco
chiama con la sua solita lepidezza claustrale un bel bue aritmetico, e mi dà i
. leopardi, 952: di un calcolatore, che sopra qualunque cosa gli
. panzini, iii-62: voi siete un uomo glaciale, un calcolatore! emanuelli
iii-62: voi siete un uomo glaciale, un calcolatore! emanuelli, 1-16: devo
. macchina che eseguisce automaticamente, mediante un sistema di ingranaggi, le quattro operazioni
matematico babbage. sinisgalli, 6-45: un altro apparecchio progettato in inghilterra avrà una
aveva regalato una testa... un cervello dolce e vuoto; la macchina calcolatrice
procedimenti matematici per giungere alla soluzione di un determinato problema; compito matematico. -calcolo
mi ha aperto la strada a scoprire un sottilissimo inganno. d. battoli
, se la luce, per correre un quarto di lega spende ima ventiquattresima parte
. alvaro, 7-72: non era certo un filosofo o un matematico che inseguisse nella
: non era certo un filosofo o un matematico che inseguisse nella sua mente un
un matematico che inseguisse nella sua mente un sistema; certo il suo pensiero doveva essere
era sorto in italia per opera di un gran papa, che, nato in francia
dagli spiriti romani ed italici, fu quasi un lampo di luce nel cuore di una
4. figur. valutazione accurata (e un po'gretta e misera); congettura
congettura, previsione (in base a un preciso esame di tutte le circostanze di
preciso esame di tutte le circostanze di un fatto, dei vantaggi e degli svantaggi,
-fare bene i propri calcoli: compiere un esauriente esame preventivo della situazione prima di
piano generale. foscolo, vii-22: un sì fatto popolo [il greco] doveva
, la musica e tutto il disegno ad un tempo e la filosofica precisione. manzoni
mondo presente; e quindi che è contradittorio un sistema, il quale, pretendendo fondarsi
giovi. la vita è per lui un calcolo aritmetico. orioni, x-21-203: la
patrizie dissestate avevano già fatto più di un calcolo, e che restava così in mano
del fiume, appariva più che altro un calcolo della paura, d'uno che
è cosa abbastanza recente, e implica un certo calcolo, una strategia degli effetti
economici con i quali si può raggiungere un determinato scopo (nella produzione, nel
calcolétto. redi, 16-viii-335: partorì un calcoletto grosso e due altri de'più
si imprimono dove più piace; delizia un tempo degli scolaretti, e sciupio dei
come una calcomania; non è più un ragazzo: somiglia al gentiluomo d'un
un ragazzo: somiglia al gentiluomo d'un quadro. = voce dotta,
la calcosa, erano assassinati, come un villano dal parlar per lettera de dottori
operazione di riscaldamento a cui si sottopone un pezzo metallico per renderne possibile la lavorazione
calda. vasari, i-792: volendo un giorno mino muovere certe pietre, si
si consumò e diventò a modo d'un cepperello. leonardo, 1-214: un poco
d'un cepperello. leonardo, 1-214: un poco di foco, che in un
un poco di foco, che in un piccolo carbone in fra la tiepida cenere,
caldaia: tornato, la diede, con un cucchiaio, a renzo. nieyo,
, iv-2-297: le cucine sono in un vecchio teatro scoperto, nelle vicinanze di
si vedono al fondo le scene raffiguranti un castel feudale illuminato dal plenilunio. negri
ad ogni poco mi veniva all'orecchio un fremito somigliantissimo al gorgogliar che farebbe l'
evaporarli, utilizzando il calore fornito da un combustibile (carbone, nafta; anche
locomotive, quella che venne a trasformare un agente imperfettissimo in quel prodigioso e docile
. e. cecchi, 6-8: su un foglio di carta, il tenente mi
di nuovo scagliarsi nelle turbine, con un circolo perfetto come quello del sangue.
delle vite. viaggi e battaglie di un contadino * italiano contro la miseria. e
la motrice a caldaia la capivo, bastava un talino qualunque a pulirla, e prendo
caldaia; quantità di liquido contenuto in un caldaio. -in particolare: capace pentola
e a cuocer non fuor lente / in un caldai'tal farinata; / cotta bene
con alto bollor risuona e gonfia / un gran caldar, quand'ha di verghe a'
avesse a mangiare, coceva il lunedì un caldaio di fagiuoli per tutta la settimana
diverse sorte; / di trebbian perfettissimo un quartaro, / e in sei canestre ventiquattro
/ e una misura, che tenea un caldaro, / di sughi d'uva
e ondeggi quanto il più può farsi disperatamente un caldaio pien d'acqua; e mentre
mai in furore, ponete in esso un vaso di vetro, dentrovi quella più
bella brace grande di sarmenti, in un caldaio, un cavolo. alvaro, 9-163
di sarmenti, in un caldaio, un cavolo. alvaro, 9-163: era bravo
vederli cambiare stupidamente colore e scattare come un pugno che si apre e si chiude
modo caldo. slataper, 1-45: un pianoro vigilante solo nell'arsura agostana,
promuoverle nella via della religiosa perfezione con un suo spirituale ragionamento. alfieri, i-94
(78): queste parole eccitarono un riso universale, e interruppero un momento
eccitarono un riso universale, e interruppero un momento la questione che s'agitava caldamente
. nievo, 1-78: per ventura un vecchio amico di compar tita partiva appunto
da questo, e siccome gli era un capo ameno e un buonissimo diavolo,
siccome gli era un capo ameno e un buonissimo diavolo, così per quelle cinque ore
destra, lungamente abbandonata, ad un premuroso cupido bacio, erano, agli
sangue (per la violenza improvvisa di un sentimento, di un'impressione).
della montagna nell'aria trasparente, era un sole di pianura che si spegneva nei
sottile di calcestruzzo con cui si ricopre un solaio (per renderlo piano).
con fango tiepido (e coperto da un velo di nebbia). nievo,
ciurma di quella gente maledetta intorno a un caldano. maniglia, 1-3-288: da qui
caso il caldano si trasporta sospeso a un uncino di una bacchetta di ferro.
iscaldarsi. foscolo, iv-330: sedeva in un cantuccio una vecchierella con un caldano fra
sedeva in un cantuccio una vecchierella con un caldano fra piedi pieno di brace smorzate
appoggiando i piedi fradici e impillacherati sopra un caldano pieno di brace accesa. cicognani,
moversi da una stanza all'altra: un atto presso che eroico. pratolini, 9-27
, io: seccansi distesi sottilmente sopra un panno sospeso sopra un poco di fuoco le
distesi sottilmente sopra un panno sospeso sopra un poco di fuoco le viole,.
panzini, i-95: raccolse di terra un caldanino, voltò le spalle, e dritta
ancora qualche biancheria, e molte volte un laveggio o caldanetto pieno di fuoco,
il modo detto, si debbe pigliare un caldanuzzo di fuoco piccolino da tenere in
di calende, / e l'altro era un fanton lungo sei braccia: / l'
fanton lungo sei braccia: / l'un nemicizia avea col sol d'agosto, /
d'italia. panzini, iii-712: un nebbione denso... si mescolava
arrostiva le castagne soffiando sui carboni di un suo fornello. « non gli piacevano le
in una stanza presa in affitto in un quartiere popolare della città bassa.
targumica, rabbinica cabalistica e talmudica, un cantico intitolato: scir detarnegòl bara letzafra,
: non mi lasciò fermar molto in un luogo, / e di poeta cavallar mi
dirò essere più eterne le opere di un calderaio. masi, io: ricordo
rame. c. dati, 3-93: un ladro,... fingendosi calderaio
. fingendosi calderaio, andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per
proprio. settembrini, i-80: ha veduto un uomo vestito come un calderaio che beveva
: ha veduto un uomo vestito come un calderaio che beveva a una fontana.
mentre... stavo per cogliere, un due tre, il ritmo dello squillante
, ecco, non so da dove erompeva un boato di sirena. 3.
6-10 (133): senza riguardare ad un suo cappuccio, sopra 'l quale era
calderone a bollire per lo spazio di un quarto d'ora, e'si piglia
detta opera intagliata, e si mette in un vaso o catinella, con acqua freschissima
296: le bazzecole di casa sono un calderone e un cotale catino di legno,
bazzecole di casa sono un calderone e un cotale catino di legno, dove e'
: alcuni, senza sacco, portavano chi un calderone, chi una grattugia, chi
, 16-56: e parea la fiumana un caldaióne, / così forte bolliva.
: nostro signore... ammannì un grandissimo caldaióne... di cervello.
, 539: e il teatro vaporava come un calderone di sedani, dove a bollire
[s. v.]: ha un caldaióne in corpo: di chi brontola
una cestella di palma, e colinsi in un vasello da cuocere, e premeràle nel
/ in quello scambio, e fa ch'un suo creato / con certo lardo acceso
: presto presto, rimettendo stipa sotto un calderotto, dove notava un buon cappone,
stipa sotto un calderotto, dove notava un buon cappone, fece alzare il bollore
la piattaia, una cassa ch'era in un canto, i calderotti, le casseruole
163: in vero egli era un certo sparverugio / che somigliava un gheppio,
era un certo sparverugio / che somigliava un gheppio, tanto è poco;
è poco; / non credo preso avesse un calderugio. leonardo, 1-221:
dolce mente / canti d'un calderugio, et d'un fanello. dome
/ canti d'un calderugio, et d'un fanello. dome nichi [
libbra e mezza, e fa'nel fondo un forellino. = dimin. di caldera
nell'acqua fresca, spargendovi di poi sopra un poco di sale, et in questo
aurea caldezza, profondi e riposati a un tempo, pieni di mollezza, ma con
tempo, pieni di mollezza, ma con un senso di mestizia diffusa, di nostalgia
marini, xxiv-780: gli concedea poscia un generoso perdono; o se pure
, / e 'l fanciul trastullava a un bel caldino. serapione volgar., 1-127
più ardenti, e se ne fa un liquore per la troppa sua focosità non
, che alcuno non desse, in un subito palpito, indietro. d'annunzio
del vento, della stagione, di un luogo; in relazione col riscaldamento di
casa, di una stanza, di un letto. dante, inf.,
per gli ontani. alfieri, i-22: un giorno tra gli altri caldissimo, mentre
isola sacra. slataper, 1-147: un respiro caldo di vento fa tremare i
tremare i fogli sparsi sul tavolo, un respiro umido, di malato. alvaro
e, solo intenta ad esso, / un poco d'ora l'esplorò sagace.
l'olio cantò con murmure sommesso; / un acre odore vaporò per tutto. /
ghiaccia nella calda, col pericolo d'un accidente. -che dà calore,
-che dà calore, che riscalda (un cibo, una bevanda, un'erba
niuna; anzi pare a catuno essere un re, e voglioro favellare pure egliono
f. villani, i-419: ordinò loro un magno convito, nel quale a ciascun
figur. facile alla passione, acceso di un sentimento intenso, violento; pieno di
e poco savi,... l'un dì appresso all'altro più dimostravano atto
forze tornate ne'luoghi loro, seco un calore arrecarono, il quale, cacciata la
può se non grandemente godersi, veggendo un filosofo impegnato, e caldo nel sostenere
a me tu spiri / nel caldo petto un sovrumano ardire; / ardir pari alla
. manzoni, 8: io vidi un bel drappello eletto, / di lor che
dal petto mio, che fu sì caldo un giorno, / anzi rovente. idem
di me. io camminavo scrivendo in un taccuino. indovinando io fossi un giovane
scrivendo in un taccuino. indovinando io fossi un giovane dal caldo animo esse si misero
7. figur. che nasce da un animo acceso di passione, dettato da
animo acceso di passione, dettato da un sentimento intenso, da un sincero affetto
dettato da un sentimento intenso, da un sincero affetto; ispirato a entusiasmo, a
effetti. pulci, 4-56: corbante un bando mandò molto caldo, / che nessuno
ritrovarlo, le fesser piacere / di un saluto pien di cortesia, / come mertava
saluto pien di cortesia, / come mertava un tanto cavaliere. algarotti, 1-235:
erano trivialità; aveano l'impronta d'un intelletto elevato e colto, e d'
intelletto elevato e colto, e d'un sentimento caldo di vero amore di dio e
. settembrini, i-iio: era un uomo di trent'anni, di molta immaginativa
così vivi e propri che vengon fuori di un getto, non solo figiurati ma animati
aveva sciolto dalla soggezione dei lordi tutto un nuovo mondo. l'inferma lo udiva
inglesi, e s'univa con lui in un caldo entusiasmo per quel patto federale che
fantasia calda, e la lima è un pericoloso strumento. pirandello, 7-259: lodi
). monti, 17-197: ove un cotanto / morto, sottratto dalla calda
sole). lanzi, 2-3-165: un occhio avvezzo alle opere originali de'migliori
ha... la pelle di un colore molto caldo, colore di sole,
iv-1-6: le legna conflagravano e rendevano un sùbito bagliore. nella stanza quel caldo
una seggiola ampia e profonda, ricoperta d'un cuoio antico, sparso di chimere pallide
palazzeschi, 1-58: nello sfondo di un cielo turchino carico, un turchino caldo
sfondo di un cielo turchino carico, un turchino caldo come quello di una aurora
stuparich, 5-188: quel corpo era un caldo bronzo scultoreo. il tono della carnagione
come torri, come alberi, d'un colore caldo nel crepuscolo, e sopra ad
e mirabilmente adomate. -di un volto: lievemente abbronzato, dorato,
e molto bella, alta, di un caldo pallore di magnolia sotto il velo
calda voce comunicativa, venata di vibrazioni un po'virili. e. cecchi,
tono. da calda e profonda a un tratto diventava argentina e quasi stridula e
pagine magniloquenti. 11. di un profumo, di un odore: forte,
11. di un profumo, di un odore: forte, intenso, soffocante
destra, da una porticina aperta, usciva un caldo odore di pane al forno.
: giunsi all'edificio da cui proveniva un caldo odore di letame e di bestie
di bestie. l'apertura mi mostrò un lungo corridoio coperto, formato da grossi
lingua, e chi osa di ravvivare un termine dell'epoca primitiva, è certo
tenerezza. tutti i retori convengono che un certo colore d'antichità concilia maestà alle
lo chiamava dal fondo del cuore, con un gemito, con un lamento d'ammalata
cuore, con un gemito, con un lamento d'ammalata, affondando il viso
rossa, calda calda, con un grembiule bianco ricamato, con le calzette di
le calzette di lana rossa: aveva un panierino elegante per la colazione. -caldo
rubati. sacchetti, 122-3: avendo un dì perduto a zara ciò ch'egli avea
con l'impeto del giuoco, andò con un coltello a trovare imo che faceva ai
le sue virtù, di là da caligutte un mondo di miglia, e l'ho
è cotesto! o voi mi riuscite un eccellente dottore, mi riuscite: cappita
preziose. marino, i-175: per un sonetto lo potrei mandare adesso caldo caldo
oggidiani, non ci è più oggidì un omero, un platone, un aristotele;
ci è più oggidì un omero, un platone, un aristotele; quasi che
più oggidì un omero, un platone, un aristotele; quasi che...
si dice, subito subito caldo caldo un altr'omero, un altro platone e un
subito caldo caldo un altr'omero, un altro platone e un altro aristotele per
un altr'omero, un altro platone e un altro aristotele per consolar gli oggidiani d'
di oggi la dedicatoria, senza lasciarla un poco dormire nella memoria, e senza
quel sedicente ambrogio fusella era... un bargello travestito, mandato in giro appunto
fatto subito assegnamento sopra; parendogli quello un reo buon uomo, proprio quel che
io mi produrrò sulle scene da qui un paio di mesi in una nuova opera buffa
, e caldo caldo correte a scrivere un articolo in lode mia. lambruschini,
1-223: l'educatore che scagli subito un colpo a punire calda calda la mancanza
la mancanza, ci porgerà in se medesimo un fenomeno morale così strano, che quasi
insieme insieme / e si trema in un tempo e si lambicca. -dare
caldo, di soppiatto aveva spedito a lecco un suo famiglio, dal quale avvertito quel
e s'io paio all'aspetto / alquanto un po'caldétto, io son di ghiaccio
in questa foggia (dopo aver gittato un caldétto suspiro) parlando per lettera.
-caldùccio. lippi, 10-13: un rotellon di sughero ti manda, /.
era stato / sempre involto di nubi in un cespuglio, /... /
maestà / di chiari rai, ma un po'calducci, ornato. serao, i-859
, ornato. serao, i-859: per un mese si occupò della culla che riuscì
mese si occupò della culla che riuscì un vero nido di piume, di nastri
, di nastri e di merletti, un nido bianco, morbido, dove egli
de'brusciati fu messer tebaldo / l'un de'pregioni, il qual fece soprastare /
zolle, / e venga a mano d'un forese folle, / che la stropicci
sentir caldi roventi, / su per un fiume più grosso e maggiore / che
speranza privo / per gli occhi spargo un doloroso fiume. machiavelli, i-499: passati
che forza d'altri venti / turbasse un raggio mai di sì bel sole,
, e perché la camera rispondeva in un orto, le cicale, che in quell'
dice che essendoli stato fatto in parma un pagamento di sessanta scudi di quattrini,
mi divagò. ci stetti pure circa un mese per lasciare sfogare i gran caldi
. monti, iii-187: distratto da un moto perpetuo per queste grandiose e fresche
dal caldo, cercava di scostarsi dalle gambe un ragazzo scontroso, giallo come la cera
due passi. gramsci, 78: da un anno in qua i fenomeni cosmici mi
i pilastri isolati nel cielo / sono un campo di gioco migliore che gli alberi /
di dio. o anima fredda, riscaldati un poco nel parlare di dio. vedi
a stare in caldo, / l'un sopra l'altro messo, / e sottosopra
, mi faceva saltar dalla rabbia come un orso, e venir la tentazione di correr
disse... « ci troviamo un posto al caldo. si beve una volta
riceverne una sensazione fastidiosa di soffocamento, un disagio fisico e spirituale insieme).
: com'era di luglio, e faceva un gran caldo, [egli] si
si tirò indietro bruscamente, quasi avesse ricevuto un urto in pieno petto; e s'
e. cecchi, 6-12: faceva un caldo da insolazione; e nell'alba lividiccia
, 9-207: l'altro giorno trovai un treno carico di operai. faceva caldo.
nudi. -in guerra, di un luogo violentemente battuto dal fuoco nemico,
battuto dal fuoco nemico, o di un giorno in cui gli scontri sono particolarmente
un'azione nella vallata accanto, contro un paese di donne e di vecchi. così
caldo il corpo (una stoffa, un vestito). sassetti, 177:
anche nelle pause esce dall'uomo atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di
atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di caldo lezzoso, avvertibile alla
nei gran freddi invernali, o in un malessere). -tenere in caldo,
ranaldo. bembo, 1-168: corsemi un caldo alor di vena in vena /
manzini, 7-155: l'orchestra, in un nostalgico modulare domande, affollava ora sul
domande, affollava ora sul suo cuore un caldo di memorie. 7.
crucciato teseo, / in lui di sé un fier caldo lasciando; / e col
vogliono precisamente, sia che c'incantino con un miraggio amoroso, sia che ci spaventino
poi fatto questo, se gli dà un altro poco di caldo di fiamma di fuoco
loto ancora egli sia cotto. -darsi un caldo, prendere un caldo: riscaldarsi
cotto. -darsi un caldo, prendere un caldo: riscaldarsi rapidamente. machiavelli
, 890: donato mi ha lasciato pigliare un caldo al suo focone, e l'
, preso prima da ciascun di loro un buon caldo, essi a seder si posero
. grazzini, 2-196: sicché preso un caldo e lavatosi le mani, si
tavola. -pigliare il caldo (un metallo): riscaldarsi. cellini,
acciò che non pigli il caldo a un tratto. -essere, venire,
-essere, venire, entrare in caldo (un animale): in calore.
: gli corre addosso a guisa d'un serpente / a chi presso gli passa
morire. pulci, 5-47: scaricava un colpo in sulla testa / per modo
non fanno nulla. giusti, iv-47: un afflitto che per non affliggere gli altri
-non aver tanto caldo da cuocere un uovo: non contare nulla.
: e'non ha tanto caldo che cuoca un uovo. -battere, fare due chiodi
. -battere, fare due chiodi a un caldo: prendere due piccioni con una
pensarono di fare disfare due chiovi a un caldo col fuoco della guerra. luca
potea con uno altro partito / a un caldo due chiodi insieme battere. aretino,
sul camino gli fece fare du chiodi ad un caldo, e due schiacciate in un
un caldo, e due schiacciate in un fiato. 14. dimin. caldùccio
. corsini, 7-15: oh se provassi un dì delle lenzuola / il suave calduccio
nascondiglio più benigno del boschetto, in un calduccio umido di seccume ancora ancora
sentì che dalla tasca della giacca usciva un calduccino e uno strano odorino di carne.
male. non facendo esse che stemperare in un poco di prosa le immagini recate ne'
nascere del loro autore? quello a un dispresso che, passeggiando sul corso,
ancor più ostinata, e con essa un caldo anticipato e violento. [ediz
di suoi simili, pure entro a un chiuso. montale, 1-47: non rifugiarti
, agg. ant. che riscalda (un cibo, una bevanda, una medicina
una lastra metallica rovente si riuniscono in un piccolo ammasso globulare e scorrono sulla lastra
. ant. rinvigorire, accendere (un colore). - anche assol.
o che da sé lo facesse, venne un fanciullo, il quale era d'età
viso, dicendo: « vo'siete un grande calleffadore ». idem, 211-28:
. grazzini [tommaseo]: un certo medicuzzo afflitto e scuro, /
scuro, / che la befana par d'un poverino / per calèffo dipinto in qualche
c. e. gadda, 7-252: un lettore di kant non può credere in
una parvenza caleidoscopica dietro cui si nasconda un « quid » più vero, più sottilmente
), sm. apparecchio costituito da un tubo cilindrico nel quale sono collocati due
formanti fra loro determinati angoli; a un estremo del tubo fra due dischi di vetro
frammenti di vetro colorato. guardando attraverso un foro praticato all'altro estremo del tubo
romantico per qualificare una proposizione strana, un cervello bislacco, una causa spallata;
che so io? una pretesa esorbitante, un mobile mal connesso. ma non vi
quel magico tubo fra le mani, un uomo di spirito passa il suo tempo
vita si confondevano nella mia bocca in un discorso veloce e incoerente, come i
pezzetti di vetro colorati in fondo ad un caleidoscopio scosso da una mano furiosa.
. chiesa, 1-113: colma d'un fosforo d'oro, la finestra;
fan davanti agli occhi abbacinati / come un caleidoscopio i di vetri colorati.
soffici, ii-174: si aveva così un vero caleidoscopio di ragazze d'ogni genere
macchine venivano a farle corona formandole intorno un vero e proprio caleidoscopio coi cilindri lucidissimi
pavese, 8-179: le figurazioni di un sogno sono procreate ed intrise da una dominante
veglia, che macerandosi in noi diventa un caleidoscopio, simbolico della « passione ».
: le sue memorie?... un caleidoscopio di aneddoti più inverosimili del vero
accettano quali esse sono: lati d'un medesimo caleidoscopio, benché svariatissimo; e
dieci giorni ritornati in dietro, accresciuto un dì. galileo, 996: niccolò copernico
anni entrassero e uscissero dal calendario era un affare che là dove io mi trovavo non
aretino, ii-67: voi mi parete un piovano, che sfoderi il calendario a
chiamasi la serie di tutti i giorni d'un anno, notati e disposti col loro
terra nel fondo della sua carcere sopra un fascio di paglia che gli era
or sedia; a capo al letto giaceva un piccolo calendario di stecchi intagliati tutti degli
tra le mani uno stecco, e con un chiodo ruggine v'intagliava un altro giorno
e con un chiodo ruggine v'intagliava un altro giorno di lagrime da aggiungervi al
calendario non mancano le date e con un po'd'immaginazione ognuna di esse potrebbe
immaginazione ognuna di esse potrebbe adattarsi ad un buon proponimento. ricordo, perché mi
. ricordo, perché mi parve contenesse un imperativo supremamente categorico, la seguente:
sul lunario, / avea fatto di stelle un calendario. note al malmantile, 2-688
malmantile, 2-688: avea fatto di stelle un calendario. calendario in questo luogo ha
che non moriva mai. -insegnare un calendario buono per fanciulli che vanno a
): incominciò ad insegnare a costei un calendaro buono da fanciulli che stanno a
mai. m. villani, 2-71: un giudice di legge di grande fama nella
di maggio del detto anno, dottorato un suo figliuolo..., celebrò solenne
(433): il valente uomo in un bellissimo prato vicino alla città con sue
che color che 'l vedevano testimoniavano, un de'più be'giardini che mai per
, ogni principio di calende mi cambia un par di lenzuola soffritte nel brodo lardiero
: tanto più che se si chiama un operaio il lavoro va a terminare alle calende
di calende, / e l'altro era un fanton lungo sei braccia: / l'
fanton lungo sei braccia: / l'un nemicizia avea col sol d'agosto, /
di calendimaggio nella città di marsiglia a un torniamento, e chi ne rimanesse vincente
l'innamorato, alla cantonata; portavano un garofano rosso sulla camiciuola di mussola bianca
, allorché sandro interrompe, trasalendo, un antico calendimaggio. 3. ant
per colorire latticini); il frutto è un achenio. mattioli [dioscoride]
calentura, spezie di febbre accompagnata con un improvviso delirio, la quale suol
ha fatto con l'ingegno pellegrino / un libro grosso come un calepino. tesauro
l'ingegno pellegrino / un libro grosso come un calepino. tesauro, 258: da'
, e tante allitterazioni che fartene potrai un volume. panciatichi, 34: comunemente
martello? bettinelli, n: oh un poema in foglio, e bisognoso ad ogni
, d'allegoria, di calepino, è un poema ben raro, diceva orazio,
romans presso l'isonzo forse è ancora un grosso calepino con la cronaca delle vicende
i-703: i sanferdinandesi sono divenuti tutti un po'cabalisti. li vedi in piazza,
neanche cambiali. annotò il debito in un suo calepino, e: « dopo finito
3. locuz. figur. essere un calepino ambulante: un sapientone.
figur. essere un calepino ambulante: un sapientone. = dal nome del frate
di calepio (1435-1511), autore di un celebre dizionario latino, pubblicato nel 1502
occhio: / si n'avra'già un paio di calzari. chiaro davanzali,
in questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili.
regna in te fede mentita! / bramasti un tempo di godermi in braccio; /
, 1-124: dammi una zappa, un erpice o un rastrello; / a
: dammi una zappa, un erpice o un rastrello; / a me non cale
e saria [il maggi] veramente un capitano, / se, tralasciando del suo
318: ma se gli sfugge / un nemico, e respira, e questo novo
iii-41: la verginità, che prima era un onore della famiglia, oggi è tenuta
. garzoni, 1-745: da un canto della piazza tu vedi il
le persone che possono stare in un calesse. tommaseo [s.
a due ruote e tirata da un solo cavallo, con un seggiolino
tirata da un solo cavallo, con un seggiolino sostenuto da cinghie e molle
ponendo il sedere, / mi parve da un coltello esser trafitto. goldoni,
da quattro posti -io ho ordinato un calesso per mia sorella e per me,
per mia sorella e per me, ed un cavallo per il mio cameriere.
c. gozzi, 4-237: un calesso era pronto a lor mestiere. /
volar del calesse mi dava intanto un piacere, di cui non avea mai provato
avea posto il sedere, si andava di un quarto di trotticello da far morire
due stanghe, e che è tirata da un sol cavallo. foscolo, v-74:
a essi il giorno 22, cacciato in un calesse, e il convoglio si avviò
affacendàvano intorno a due tarchiati ponies e a un calesso. « dove si va?
d'annunzio, v-1-376: c'era un calesse col mantice e una cesta a
davanti all'uscio di casa c'era un calesse di quelli allora di gran moda,
457): lo prese con sé in un calessino, lo condusse a un altro
in un calessino, lo condusse a un altro filatoio, discosto da quello forse
i-440: verremo da scolari, sopra un calessino volante e fischiante. nievo, 1-12
, mentre tu batti il paese in un elegante calessino a doppie suste. pascoli,
d'arrivare da tutte le strade, in un punto, vetture, automobili aperte e
calenzano è per la strada da un pezzo, col suo calessino.
servì ben tosto di pretesto per volerne un altro di più, e dopo quello
umiliante lentezza. pananti, i-90: un calessaccio ch'è un continuo ballo, /
, i-90: un calessaccio ch'è un continuo ballo, / un vetturin bestemmiatore
calessaccio ch'è un continuo ballo, / un vetturin bestemmiatore e brillo.
no; e di qui nei nostri calessieri un non so che dell'indole brigantesca.
, 233: par ogni palco appunto un cataletto / restato, come dire,
. operazione che consiste nel montaggio di un organo meccanico su un altro, realizzando
nel montaggio di un organo meccanico su un altro, realizzando il collegamento fisso dei
, 3-114: una sera a cena comparve un pinocchiate, diviso in quante parti erano
ora che la sua voce sarebbe stata un intervento celeste con una strofettina calettata per
, l'infernale creatura era muta come un pesce. bocchelli, i-iii- 126:
', dicono quella in cui è un solo dente e un solo canale. *
quella in cui è un solo dente e un solo canale. * calettatura in quinto
quella in cui due denti paralleli di un pezzo entrano in due corrispondenti canali dell'
mare: dalle sue ceneri si ricavava un tempo la soda). ricettario
rio per vedere se mi riesce buscar un par di paoli... allora c'
quale si vedeva il bambino seduto sopra un cuscino, nudo e con la manina sul
; futilità. palazzeschi, 3-271: un tempo più razionale e semplice, che
. moravia, xii-281: era un quadro tra i più brutti: balestrieri
cavalcatura. = dal nome di un personaggio (caliban) della tragedia the
, 1-53: 'calibeare ', preparare un liquore o una medicina coll'acciaio.
v.]: calibeare, preparare un liquore, o una medicina col calibe,
solutivi, si potrebbe mettere in opera un vino solutivo calibeato. calibèo,
che dee calibrare. si pone sopra un piano inclinato, e vi s'introduce la
[il fucile] tedesco ha pallottole di un calibro più grosso. bocchelli, ii-107
calibro: 'a destra rimbombarono d'un tratto i grossi calibri'. ojetti, i-252
stanza il telescopio ha l'aria sorniona d'un « grosso calibro * infrascato sulla sua
: avere la stessa natura (e ha un valore per lo più negativo).
del loro calibro, diventassero cartesiani per un quarto d'ora. menzini, 5-134
. menzini, 5-134: son tutte d'un medesimo calibro. forteguerri, 1-91:
scioglie, / dove gli afflitti d'un istesso calibro / denno arrivar per loro
riuscir facile ad alcuno il sentire senza stizza un sto- ricuccio come questo, parlare con
poveri latini, uno sperone speroni, un baldassar castiglione, e qualch'altro nostro vuoto
che lo posso far lavorare per me, un politicone di quel calibro! d'azeglio
siccome è ben raro il caso che un uomo, fosse pure poco aggraziato quanto
in vita sua trovato amore, o d'un calibro o d'un altro, la
, o d'un calibro o d'un altro, la regola migliore per tutti è
: il primo fa i fiori muniti di un calice frastagliato in lacinie lineari, di
calice frastagliato in lacinie lineari, di un odore che sente l'ananasso. il
per tempo innanzi alle foglie, e mandano un odore soave analogo a quello del giacinto
v-2-786: la donna... un tempo seduta a ragionare presso la finestra
sui limiti del giardino, c'era un calicanto... in fiore; brillavan
corolle. govoni, 1-200: fosse tutto un vetro terra e cielo / col tuo
in genere; la bevanda contenuta in un bicchiere. -riempire i calici,
i calici, alzare i calici: fare un brindisi. bibbia volgar., ix-263
, / e col gusto leggier fattone un saggio / il porge a lui. redi
, 16-i-30: né m'importa se un tal calice / sia d'avorio o sia
sp., 5 (79): un servitore, portando sur una sottocoppa un'
sottocoppa un'ampolla di vino, e un lungo bicchiere in forma di calice,
, ciascuno aveva davanti al suo piatto un calice, e leo, attentissimo, leggeva
. govoni, 1-97: ogni piazza fa un brindisi / al cielo d'italia /
giù dalla credenza migliore certi bicchieri di un cristallo fine e antico, a calice,
fine e antico, a calice, e un tovagliolo. 2. il
2-1 (i-663): per comprare un buono e ghiotto boccone non risparmiava mai
. m'impose che 10 gli facessi un disegno di un calice ricchissimo. sarpi,
che 10 gli facessi un disegno di un calice ricchissimo. sarpi, 1-7
alzava l'uomo a dio; alzava in un calice il sangue della vittima al cielo
vino dalle ampolle, il vino aveva un profumo acuto di rose, il calice entro
, il vino e toro si confondevano in un solo baleno. 3. figur
fondo. -anche riferito all'assaporamento di un piacere. fra giordano, 3-300:
bibbia volgar., ix-155: andò un poco più oltre, e ingi- nocchiossi
quando vuol far la grazia particolare ad un uomo gli dà a gustare il fiele
grandezza. segneri, iii-1-191: così ad un tempo stesso si pacifica il nostro cuore
: voi tempraste al mio / labbro un calice amaro; 'ei v'è rimasto
e trascinar forse nella rovina che m'aspetta un capo amato. d'annunzio, iv-2-628
coronava di felicità quell'ora notturna come un calice colmo, ad essi poneva innanzi novellamente
deledda, iii-773: con la bocca un po'storta dell'uomo che ha ben bene
baldinucci, 26: calice si chiama un pezzo di durissimo legno, che s'
. firenzuola, 385: che per un caliciuzzo che la madonna ha donato al
mio mignone. panciatichi, 132: altri un gran calicion d'alma verdea /.
circonda e abbraccia, distinta dal gambo con un poco più di grossezza. targioni pozzetti
orgiaca, screpolandosi sotto la pressione di un turgore febbrile, lasciavano spiovere i petali
/ esalante dal calice era nato / un profumo di cieli, àlia un bisbiglio /
nato / un profumo di cieli, àlia un bisbiglio / che divulga un'attesa del
confezionavano di una tela finissima, un suo speciale indumento detto « combinazione giglio
questo mio pensiero non vi parrà totalmente un paradosso, mentre farete riflessione a quelle
]: mentre hanno ottenuto dalla natura un temperamento calido e secco. boccaccio,
/ calida di felicità, lucente / in un grande in un grande velario / di
, lucente / in un grande in un grande velario / di diamanti disteso sul
. caliga (di origine incerta; per un etimo congetturale, cfr. isidoro,
gl'ingrossa inanzi, / ch'andare un palmo sol più non gli lice. tasso
; / se non se in quanto un lampeggiar riluce / per entro la caligine profonda
dietro a questo [ronzio], un come spezzarsi delle viscere della montagna,
le rupi brulle sembravano arroventate. non un filo di ombra, non un filo di
. non un filo di ombra, non un filo di verde, colline su colline
grigio il mattino; / la terra ha un odore di funghi; / di gocciole
simili a una processione di monaci per un cammino di ceneri. cicognani, 6-209:
di rimettersi a dormire, finché veniva un nuovo allarme. slataper, 1-164:
aveva sempre conciliato col mondo, dato un brivido di speranza. -per simil
atra caligine tenace / le velò gli occhi un repentino oblìo. magalotti, 20-26:
., i-350: prudentissima pratica in un oggetto, nel quale la caligine de'tempi
, ii-275: si puniscono gli iracondi in un aere caliginoso e fumoso. marsilio ficino
per l'aria, e di sopra con un manto caliginoso, per significazione de le
e non si pensa ch'ogni lettera costa un fiume di sangue ed ogni dizione un
un fiume di sangue ed ogni dizione un mare alla chiesa, per lucerna sostenere
combustibile rimasto pur d'illuminare da vicino un mondo caliginoso, ridotto e basso,
il turacciolo, versossi nella sinistra aperta un mucchietto di polvere, indi presane con
4. ant. coperto di un velo (l'occhio, per vecchiaia
insieme, ininterrottamente, come quelle d'un armento perduto fra i boschi, segnano
paranco a sei o quattro cordoni con un bozzello incocciato ad un penzolo sotto alle coffe
quattro cordoni con un bozzello incocciato ad un penzolo sotto alle coffe e l'altro
scopriva la battima, che lustrava come un foglio di rame cifrato di stelle marine
. 2. apertura (in un corso d'acqua) munita di cataratta
, probabile errore di lettura, in un testo di plinio, della parola calsa '
aver discorso, donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da
donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da una via
, come sarebbe da una via in un campo. sassetti, 132: da vederne
i-433: videsi allora nella prima veduta un monte,... che avanzandosi con
arei voluto. 5. apertura in un corso d'acqua regolata da una cataratta
.. piena d'acqua, che in un tratto, sotto sturate le callaie,
campi]. faldella, 2-20: un declivio di rovi, che arieggia il torrone
... donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da
. donde si passa da un luogo a un altro, come sarebbe da una via
, come sarebbe da una via in un campo: onde son certe viette dette caliamole
caliamole e di reti e di lacciuoli, un mare pieno di tempesta. firenzuola,
128: la gola unsi / con un pollastro, a cui le caliamole /
, / incontra'uno scoiaio / su 'n un muletto baio / che venia da bologna
la selva folta / lo caccia per un aspro e stretto calle. guarini, 240
piglia. d. bartoli, i-437: un dì, tutto a caso, mi vennero
loro caverna, su e giù per un angustissimo calle andavano in foraggio. fecimi
forza / deluder. quinci esce segreto un calle, / che al tempio giva
, iv-2-551: eravamo giunti su per un calle aspro e angusto al ciglio settentrionale
per altro calle, in ciò che introduce un altro dannato di simile peccato a palesarlo
/ giunge al piacer vie più vivace un cor, / e dopo un fosco
più vivace un cor, / e dopo un fosco velo / sembra più bello il
: seco a pari i da l'un de lati enea, da l'altro il
attraverso un grigio dedalo di calli e callette, anguste
le calli cieche come i corridori di un ergastolo, si sentiva di nuovo vacillare,
tronchi tagliati sulla carriola / che conduce un angelo terreno. comisso, 7-290:
salini. = deriv. da un infinito calligrafare non attestato. calligrafìa
, per ragioni professionali, a descrivere un banco scolastico: mi ci vollero sette
mi basta poco per dare la fisionomia di un albero o per fare il ritratto di
fare il ritratto di una zia. è un esercizio che mi ha giovato per capire
alette della busta, io posso supporvi dentro un contenuto a mio grado. poniamo che
; aveva una calligrafia magnifica, quantunque un po'minuta. 3. figur
letterario o artistico che si esaurisce in un prezioso ma vuoto esercizio di decorazione;
senza calligrafia dormono sul solaio sopra un saccone di paglia, in mezzo
apporre la firma; adoperando a ciò un doppio paio di occhiali e tutti i
diario d'ospedale e di città con un brio che voleva nascondere, per timido
e. gadda, 5-15: qualche signorina un po'romantica e fogazzaroide, facile a
la neve] il colore; e con un procedimento di meticolosa pazzìa, con uno
profondità e le fa cadere e affastella in un cataclisma a inchiostro di cina, in
, la palpebra vasta, curvata come un petalo, le narici leggere, lavorate
, segnato di vene calligrafiche, accentuava un effetto di gracilità atita. 3.
l'aria di qualcosa di grosso. è un nuovo linguaggio. al dialettale e al
a lui affidai la faccenda di trovare un calligrafo che scrivesse la lettera inventata da me
gli consegnai. e peppino puntualmente trovò un calligrafo che per sei ducati gli fece
. nievo, 35: egli tremolava un pochino nelle mani, difetto che nuoceva