i-531: era uscito per le piazze con un grande pennacchio, come un bandista,
piazze con un grande pennacchio, come un bandista, e folgorava, nel suo cocciuto
. boriili, 6-85: splendono per un momento gli strumenti d'ottone dei bandisti
sollazzo con le rime: ma che un versificatore invada la bandita della scienza?
servi esecutori, ma anche questo è un rapporto elementare. bandito (part
fu ro- mulo, il quale mandò un bando e chiamò tutti i banditi,
, / di star uniti, di formar un solo, / un solo in terra
, di formar un solo, / un solo in terra, come un solo è
/ un solo in terra, come un solo è in cielo. d'annunzio,
di europa, senza il becco d'un quattrino e con moglie e numerosa figliolanza
te. 2. indetto (un concorso, una gara). carducci
di consigliarti a fare istanza dopo, quando un concorso, legalmente bandito, è legalmente
su le rupi della gallura v'era un popolo di banditi, che vivendo in capanne
col canagliume, / non è che un cambio / di sudiciume. de sanctis
, ii-638: bastava che di notte abbaiasse un cane, perché si dicesse: «
. comisso, 7-313: mi mostrò un fazzoletto nero con due buchi per gli occhi
suon di tromba o di tamburo: un costume che si è continuato fino a
voi giudice foste, anzi mi paravate un banditore di sagre e di feste,
menatoci alla piazza, e consegnatici ad un banditore, e cavalli e asini tutti fummo
si tenne mezzo rovinato; e tosto chiamato un banditore, la fece bandire, con
il popolo che passava; quando all'improwiso un uomo con voce da banditore, mi
il brusìo della folla la voce stentorea di un banditore che annunciava i numeri che un
un banditore che annunciava i numeri che un signore vestito di nero estraeva da un'
una specie di banditore che vociava agitando un piatto di rame. ojetti, ii-721:
levi, 1-168: una sera che un vento selvaggio aveva portato qualche squarcio di
. pratolini, 2-572: v'era un cerchio di persone attorno a un banditore di
v'era un cerchio di persone attorno a un banditore di piazza, che vendeva fazzoletti
ii-163: ecco gli aggettivi lustri come un soldo nuovo, le imagini sontuose e le
se non uno panieruzzo d'aguti, e un cultellino tutto intaccato, ed è della
ariosto, 23-47: da parte del signore un bando venne, / che tosto il
no 'l toglio. bartoli, 40-ii-256: un amico del padre ricci...
aduni; / ogni uom che nutre un corridor, lo salga. nievo, 33
33: rappresaglie cui poteva andar incontro un cavallante, andando a levar pegni o
, gettare bando: far annunciare da un banditore. g. villani, 5-16
fece mettere questi due corpi sventurati in un sacco, e gittare in mare.
pagare. pulci, 12-31: subito un bando per tutto metteva / che,
corte. castiglione, 382: mandò un bando, che a tutti i servi che
aver mezzo con gl'otto che mandassino un bando, che chi gli ha avuti,
annunzio, iii-1-81: pantèa ha gittato un bando per chiamare a sé qualche nuova petti-
in qualche nuova foggia. -andare un bando: venir pubblicato. g.
120-9: per alcun caso convenne andare un bando per parte del duca in quell'
uscendo mezzo della sepoltura. -farne un bando: propalare, far sapere a tutti
son ita, sciocca, a farne un bando. -tener segreti i bandi
il giovane, 9-107: e dimmi un gran gaglioffo, un pippion novo, /
: e dimmi un gran gaglioffo, un pippion novo, / s'io non so
il quale... ha fatto un bando per tutto il mondo, che secu-
quanto colui che sarà vinto per incapacità: un bando del tribunato lo dichiarerà indegno di
iii-367: i due teban, l'un preso e l'altro in bando, /
di colle, ritiratone fuori dalle forze di un conno di una discipita villanella, e
3-306: se bene è stato in bando un pezzo, or gode / l'ereditate
suoi scritti politici... gli procurarono un glorioso bando dal suo nativo paese.
coloro, i quali, accusati di un atroce delitto, hanno una grande probabilità,
immediatamente e colla massima segretezza. per un animo dominato interamente dall'ambizione sarebbe stata
avrebbe potuto cambiare subito il bando in un trio fo. gioberti, ii-262:
erano lungi dal pronunciare contro di loro un bando perpetuo e irrevocabile. nievo, 148
vita, e mi corse dietro come un forsennato. pascoli, 1020: [l'
! perché non è egli lecito a far un bando della lor gaglioffa vita. manzoni
di là quando / visse virgilio, assentirei un
. allegri, 9: dieno un tratto bando alle rime bugiarde, e man-
. alfieri, vii-65: virtù mai tanta un re non ha, che al tutto
alla fantasia! la retorica colorava di un falso colore poetico la vita reale:
bando, - disse. - è un pericolo per il regime. -dar bando
parecchie migliaia di scudi, e facciate un corpo di chiesa con le parti convenienti.
boiardo, 2-3-3: or se marfisa un sol colpo non falla / per sempre
una corda con cui si fa discendere un oggetto che vi è sospeso. =
bandoliere. baldini, 5-70: quando in un circo, o al teatro, o
al teatro, o al cinematografo, un bel tipo di cavallerizza, o
apparendo in vesti quasi virili, con un cappellaccio alla sgherra, la bandoliera attraverso
due ombre con la bandoliera a tracolla furono un po'più in là, verso la
celeste vermiglione / la coda che perdette un aquilone. 3. a bandoliera
sandali da frate ai piedi nudi, un cappello di tela cerata in testa,
mondo. alvaro, 9-64: portava un paio di pantaloncini legati da una cordicella
ossuta l'accenno di due finte e d'un colpo di bandoliera. pirandello, 5-214
pirandello, 5-214: s'era preso un gran colpo a bandoliera, da la
massa di capelli, che pare un bandolo di lino, un profluvio, che
che pare un bandolo di lino, un profluvio, che vanno fino in
sappiam trovarne il bandolo; ma alle volte un parere, una parolina d'un uomo
volte un parere, una parolina d'un uomo che abbia studiato...
. jovine, 115: cercava evidentemente un piccolo segno, un particolare che gli servisse
: cercava evidentemente un piccolo segno, un particolare che gli servisse da bandolo in
grattugiare le patate... consiste in un cilindro cavo di bandone di ferro,
dei caffè. sbarbaro, 1-22: in un locale notturno a specchi e divani rossi
a queste le qua'sono / teco d'un sesso, e me lascia in
c. gozzi, 4-258: un altro [paladino] con la faccia
ha le banduzze corte e inanellate, / un parrucchin con gli aghi e con la
metallo. fracchia, 766: c'era un vecchio banjo appeso al muro,
muro, nella camera della signora celeste, un vecchio banjo che da tre anni
. vittorini, 5-126: se un autore usciva dall'anonimo, addio, egli
grandi si arrogavano, di erigere un molino al quale tutti i vassalli
loro farina, pagando al signore un balzello, ed essendo loro vietato di stabilire
che quella di bando, e significava un diritto feudale, in virtù di cui uno
uno godeva di una privativa e di un monopolio *; e non è da
accadde che 'l signore malatesta fe'bannire un tornia- mento in arimini.
pissi, / che par che venga da un miserere, / o che dal vespro
suo grasso di color biancastro si prepara un surrogato del burro; l'olio,
dànno la bapti sina (un glucoside lassativo) e la baptitoxina (un
un glucoside lassativo) e la baptitoxina (un alcaloide di proprietà emetiche e nervine
se fornirgli il denaro occorrente per fondare in un punto centrico della città un bar ch'
fondare in un punto centrico della città un bar ch'egli e suo figlio avrebbero
gli abitanti di spoleto dove sono? un caffè aperto non c'è? c'è
qualche conoscente, in borghese; chi ha un fiore all'occhiello, chi ha una
esce dal bar asciugandosi la bocca con un piccolo fazzoletto. c. e
piombo sotto la mia camera c'è un bar con otto clienti. comisso, 7-189
in piedi. quasimodo, 4-26: in un bar d'angolo laggiù alla svolta /
l'invidioso domandò che apollo gli cacciasse un occhio, affinché fossero cacciati tutt'e
. pavese, 7-73: cacciai fuori un pacchetto intero e li feci fumare.
. sguainare, sfoderare (una spada, un pugnale); afferrare un'arma.
(ma anche con difficoltà, in un luogo per lo più angusto, tra
franco, ix-192: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per
caccia, / e per terra latrando un altro fiuta, / e de torme seguendo
ficcare il naso fino in casa di un presidente della corte di assise.
se non ciarlare del caso e da un gruppo cacciarsi in un altro: precisamente
caso e da un gruppo cacciarsi in un altro: precisamente come quando segue l'
della canonica, cacciarsi alla cieca in un buco nero dove l'immaginazione del signor
(una malattia, nel corpo; un sentimento, nell'animo). boiardo
anco il diavolo nemico della salute, è un vero miracolo se trovo il tempo e
mente altro partito; / adosso ad un di lor ratto se caccia, / e
di corsa verso il treno fermo su un binario, chiamando il fratello e la
tutti in riposo, / e d'un gran dubbio mi ha cacciato fuora.
-cacciarsi qualcosa addossot al fianco (un capo di vestiario, un'arma)
indossare una giacca di pelle e cacciarsi un berretto di pelo sulla testa! -cacciarsi
parte, e dall'altra con un incavo piano nel suo fondo e poco
, bando; messa in fuga (di un esercito invasore). compagni,
continuate istanze de'principi, e pubblicò un breve che ne confermava la cacciata.
cacciata dei bianchi, non fu che un colpo di stato di corso donati e
uno spiedo in mano corse dietro ad un bel cervo, che, da lui cacciato
viso, onde si rimase fuori, come un cacciato da le nozze ove era ito
, 40-46: quivi trovar che s'era un altro legno / cacciato da fortuna già
dannati. 5. emesso (un suono). d. bartoli,
. bartoli, 32-100: che diremo d'un suono cacciato con impeto da una tromba
prende anche per una piccola bacchetta un poco meno grossa di quella a
con parecchie tasche nei dinanzi, ed un tascone che ricorre orizzontalmente tutta la parte
jahier, 89: mio zio ha un fucile, e tutti i sabati se ne
sabati se ne va col suo fucile e un sorrisetto a modo suo e quando toma
, i-127: alla stazione d'ancona un viaggiatore di terza, in stivali e
cacce. panciatichi, 263: ebbi un gran gusto a sentir cantare 1 salmi
acconciature, abiti, e soprattutto a un modo di cuocere le carni, con
cacciatora. fagiuoli, 3-4-162: porta un vestito ch'è tutto lindura, /
il viaggio, ché, incontrando sull'uscita un pollo della moglie di fausto, con
pollo della moglie di fausto, con un lesto e silenzioso colpo di mano lo
giacca alla cacciatora. vittorini, 1-18: un giovanotto in abito di velluto alla cacciatora
questo pezzo di carta, avanzo d'un quaderno, e dell'ostia che porrò
uno cacciatore levata, e poi da un altro presa, ella rimane a quello che
[una donzella] avea di cacciatrice un arco / abile e lesto, i crini
messo lo stoppaccio in corpo; ed è un fatto che a due o tre passi
occhio da cacciatore, si ferma ad accennare un non so che laggiù sopra una balza
, 4-94: tutt'in giro alle pareti un bel numero di gabbioline, dove il
accanito. levi, 1-186: era un buon tempo, quello, per i cacciatori
sua preda. sbarbaro, 1-25: adesso un giovinastro nell'angolo s'era messo a
: fui (noi niego, no) un illusor de'buoni, un cacciator di
no) un illusor de'buoni, un cacciator di borse, un pescator di
de'buoni, un cacciator di borse, un pescator di monete, un fraudator di
borse, un pescator di monete, un fraudator di tutti. leopardi, i-1269:
annunzio, v-1-390: questo alberghini è un sagacissimo cacciatore di strumenti, per monti
e per valli. quando la notizia di un violino o di una viola che si
nasconda in qualche parte, come altri d'un cignale o d'una lepre, si
prendendo a colpi di martello e cacciavite un antico canterano. = comp.
mista a sugo di liquirizia, con un poco di ambra e muschio, si
con pesci di varie qualità cotto in un soffritto di cipolle, assai drogato
è del baccalà alla livornese. ecco un surrogato del caciucco! linati, 30-141:
caciucco! linati, 30-141: era un miscuglio indicibile, un cacciucco a più sapori
30-141: era un miscuglio indicibile, un cacciucco a più sapori. viani,
di pantano, quattro tavole inchiodate a un pezzo di muro e a un pezzo
a un pezzo di muro e a un pezzo di assi, con sopra un tettuccio
a un pezzo di assi, con sopra un tettuccio di bandoni, e tutt'intomo
assorto e perduto nei suoi pensieri, un dito nel naso è niente.
gli campa cavezza, come sente truccare un trionfo per la caccosa. 2
di mezza lana, a tegumentare d'un mistero da diez pecos (cinquanta- cinque
o tre de'suoi semi in un cacherello di capra o di pecora,
,... se la prese per un gherone, e tols'a dir,
tols'a dir, ch'n ciel foss'un bel tempo. carena, i-105:
fa del dolore una commedia; e un melanconico silenzio, qualche occhiata, qualche
loro, la corteccia stinta e lacera come un cencio, le foglie penzoloni, cachettici
a ogni soffio d'aria, con un suono secco di denti che battono nei brividi
? -aveva chiesto l'uomo, con un sorriso che gli aveva legato i denti come
che gli aveva legato i denti come un cachi acerbo. = voce giapponese
cassola, 2-409: entrò nella stanza un uomo piccolo, tozzo, con la testa
. era vestito con pantaloni americani e un maglione color cachi indossato diretta- mente sulla
mente sulla carne; ai piedi aveva un paio di scarpe di gomma. calvino
calvino, 1-449: s'era tolto con un certo ritardo il berrettino cachi a visiera
cose. panciatichi, 93: interrogandolo un altro, s'egli aveva fatta la bocca
quei sonori cachinni. imbriani, 2-192: un tal concetto, nella mia coscienza,
e in questo mi consolo / che un regai sia per farne al cariamolo.
quella era un'occasione buona per fare un po'di caciara. = voce
formaggio sbattuto con butirro e uovo e un poco di brodo, il tutto insieme agitato
tutto insieme agitato, perché si assodi un poco. panzini, iv-96: cacimpèro,
= comp. da cacio e un secondo elemento di formazione incerta.
trappola rimaso. ariosto, 43-196: orlando un suo mandò sul legno, e trarne
me ne fu presentato una coppia, con un ornamento così leggiadro, che ogni volta
le quali mi sarebbono state come mangiare un poco di cacio fresco. varchi, v-46
che abbia acquistato del fortore, cioè un sapore piccante. -cacio occhiuto, cacio
se ne tornò tutto contento, con un agnello e una forma di cacio.
da parte: / i primaticci da un canto, dall'altro i serotini,
: aveva aperta la madia, tagliato un lungo e grosso pezzo di pane raffermo,
di pane raffermo, ci aveva aggiunto un pezzetto di cacio forte e aveva dato a
beoni anco chierici sono perdutamente ghiotti d'un certo cacio vermicoloso, denso di certi
, i-182: questi adesso viene tagliandosi un rettangolino di cacio color d'avorio,
sole così che ti par di vedere un santo ossicino in cima a un reliquario
di vedere un santo ossicino in cima a un reliquario. comisso, 1-64: quel
2. locuz. -a ito come un soldo di cacio: di statura assai
. collodi, 106: vorrei crescere un poco anch'io... sono
.. sono sempre rimasto alto come un soldo di cacio. cassola. 2-99
trappola. -confessare il cacio: confessare un fallo; rivelare tutto ciò che si
sposar quel cocomero? -stare come un topo in una forma di cacio:
mio caro lucignolo? -benissimo: come un topo in una forma di cacio parmigiano.
. cacettàccio. nieri, 128: un po'di cacettaccio nostrale, con quattro
mezzo di una funicella a cavallo di un bastone. sacchetti, 198-127:
mandò a regalare salsicciotti, caciocavallo, un bottiglione di vino. empirono la tavola
ogni obbligo di recezione... perché un po'duro d'orecchi: era anzi
d'orecchi: era anzi sordo come un caciocavallo. = comp. da cacio
tal grazia donar volea allo santo barone un panieruzzolo di caciuole. tassoni, 5-35
guadagno infame, e scellerato acquisto. / un diavol veramente, un assetato / mammona
acquisto. / un diavol veramente, un assetato / mammona di ricchezze. =
chim. radicale monovalente costituito da un atomo di arsenico e due gruppi
ingestione di sostanze ripugnanti (e costituisce un sintomo di grave decadimento mentale).
d'imitare una cosa sporca 0 fare un dicitore goffo, si framettono. b.
solite cacofonie o battologie io vi chiamassi un briccone più briccone di quanti bricconi mai vissero
d'imitare una cosa sporca o fare un dicitore goffo, si framettono.
cattive e il corpo cade in un impoverimento e dimagrazione considerabile, come
stil freddo, così all'ornato è opposto un altro vizioso; e lo nomina cacozelo
stile, e quando anco si fa un principio tanto alto, ch'è impossibile a
sporgenti all'estremità del fusto da un grosso cuscino di peli. -per estens.
dentro, tre palmi di terra, e un cactus con grappe violette / armate di
mare arruffato grigio-viola e d'argento sotto un cielo di color marrone. gozzano,
e alla sommità d'ogni fusto è appollaiato un avvoltoio meditabondo. tozzi, iii-349:
paglia,... il collo d'un annaffiatoio, al di sopra di una
fiore unico, irripetibile, sorto su un cacto spinoso e destinato a una vita di
vii-249: aveva diana nella man sinestra / un arco forte, noderoso e grosso,
le manovre da lontano, ritto sopra un monticello di sassi... da quel
acque, che sgorga dalla sommità di un monte. dante, par.,
par., 20-21: udir mi parve un mormorar di fiume, / che scende
messo in mente per davvero di essere un qualche cacume. = voce dotta
catastale. cattaneo, ii-1-172: un paese come il nostro avvezzo a
due o tre coppie con il garbo di un carabiniere, e poscia me le cacciò
e poscia me le cacciò tutte, come un branco di pecore, nel corridoio,
è fallimento. novellino, 1-41: un giorno si ragunaro donne a uno nobile convito
gatto lupesco, v-502-16: io sono un gatto lupesco, / che a catuno vo
, / che a catuno vo dando un esco, / chi non mi dice veritate
, xxiv-967: portava caduno traverso dinanti un sacco mezzano di farina fiorita. vallisneri
], e chiuderli amen- duni in un vaso di vetro, dove non tentarono più
perfezionarne cadauna parte? come dar loro un moto regolare? l'aurora, i-167:
che le dilette, / non vuol ch'un morto invan più ne sia adorno
si chiama più uomo, ma un cadavero, a modo de'latini, o
, a modo de'latini, o veramente un morto, a modo de'volgari
vero giacea, / ebbi improvviso un gran sepolcro scorto, / che
dopo averlo aperto il cadavero d'un de'morti per sincope, avere il sangue
comperò triglie e calamai, e ne mandò un bel regalo al parroco, il quale
la faccia violacea, immobile, sfatta d'un cadavere. carducci, 355: la
gorgoglio roco escir dal cadavere, e con un atto di orrore si levò dalla sedia
: a destra e a sinistra, galleggiava un gran numero di cadaveri: equipaggi di
: il marito è disteso / in un campo, col cranio spaccato dal sole /
sole / -una sposa non può trascinare un cadavere / come un sacco -. si
non può trascinare un cadavere / come un sacco -. si leva la luna
si leva la luna, che getta un po'd'ombra / sotto i rami
offese parrasio la repubblica? perché tormentò un uomo: anzi possiamo dire un cadavero;
tormentò un uomo: anzi possiamo dire un cadavero; così era egli macilente,
don diego sconvolto anche lui, pallido come un cadavere, colle mani scarne e tremanti
? una bellezza / senza onestate, un volto senza senno, / un petto senza
onestate, un volto senza senno, / un petto senza core,...
senza core,... / un cadavero d'amore, / che doman
la rende odorifera al mondo, era un fetente cadavero. d. bartoli,
: anzi, a dir più vero, un cadavero di carrozza, e tirata
cadavero di carrozza, e tirata da un sol cavallo: quella sì vecchia e
cadaveri dell'altra. giusti, 2-122: un malinconico, / legato al fare /
lingua, segregata dall'uso vivente, divenne un cadavere, notomizzato, studiato, riprodotto
sé al soffilo creativo della filosofia; un cadavere che non voleva risuscitare, una
alvaro, 7-266: v'era stato un solo caso d'un paese finito politicamente
: v'era stato un solo caso d'un paese finito politicamente ma intellettualmente dominante,
m. -ci). proprio di un cadavere. -per simil.: smunto,
: smunto, cereo, simile a un cadavere. c. mei,
dice ch'io oggi ho la faccia un po'men cadaverica. giusti, v-158:
volto; e sol la vita / da un tremor lieve delle labbra appare. verga
: il viso cadaverico di giorgi espresse un terrore così doloroso, che l'altro si
flavia, vedendogli il volto soffuso d'un pallore cadaverico e bagnato del sudore della
e cadaverica non può soggettarsi se non un grammatico, e che alla versione animata vuoisi
grammatico, e che alla versione animata vuoisi un poeta. giusti, iii-212:
spiagge dove gongola / la gioia di un cadaverico agosto. cadaverina, sf.
te fatta. tasso, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro
tuono la voce, e 'l ferro un lampo / che di folgor cadente annunzio apporte
., 17 (302): riconosce un filatoio, domanda ad alta voce,
e delle rote, se stia lì un certo bortolo castagneri. prati, i-82:
preghiera, finirono come nel soffio di un sospiro, mentre le ombre cadenti da ogni
. avrebbero gettato una gran tristezza in un viatore solingo. -stella (ant
emulo del celeste / segnava in esso un bel sentier di latte, / fatto stella
312: con una barchettina, / sotto un ombrello azzurro, / vorrei passare il
: / giungere al partenone / sotto un ombrello rosa / cadente di viole.
vaghe membra. colletta, i-135: un fiume cadente a precipizio, quindi a scaglioni
. 3. che tramonta (un astro). giacomini, 3-73:
disperati affetti. tommaseo, i-142: un dì che al bosco, incontro al sol
altere di famosi nomi, / parlano un suon che attenta europa ascolta. monti,
dai solchi bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta; /
in affanno, sedeva sopra una panchetta un vecchio che mostrava settant'anni. verga
. verga, 4-245: si arrivava per un sentieruolo fra le ortiche allo scalone sdentato
l'uscio cadente era appena chiuso da un saliscendi arrugginito... in fondo
suo corpo è come trasformato miracolosamente da un fiato di giovinezza: sembra che la
ognor per dolce illusione all'animo richiamandomi un giorno stesso avere a lui tolta,
di bagnarsi anche lui e di prendere un malanno, seguendo a capo scoperto il
prossimo a estinguersi (una stirpe, un popolo, una civiltà). guarini
, 687: il dì cadente con un ghigno pio / tra i verdi cupi roseo
, in ogni stagione, su le spalle un mantello chiuso alla gola da due fermagli
, aveva quella cadente grazia che è un segno d'aristocrazia fìsica divenuto ornai rarissimo
le lettere che mi comparvero tutte a un tratto di tuo, mercoledì passato.
che tutte insieme con successivi 'ntervalli formino un vario e grato ritmo. tommaseo, ii-301
17. ant. compreso (in un genere, una cate- goria).
, secondo il corso ordinario di natura, un mobile, rimossi tutti gl'impedimenti esterni
che, in conseguenza, per acquistar un determinato grado di velocità bisogna ch'e'
nelle rime, hanno [i cinesi] un cert'altro particolare lor modo, d'
poesia. leopardi, i-813: [un forestiero] sentendo versi italiani...
] ebbe accorgimento di vero artista pigliando un metro... tanto musicalmente variato di
cadenza carissima; perché se tu non sei un brutale, ti sveglia in capo un
un brutale, ti sveglia in capo un mondo d'idee tutte leggiadre e gentili
. ritmo (di una poesia, di un brano musicale); suono cadenzato,
san polo, s'insinuò nell'ombra. un sùbito velo di gelo cadde su i
pirandello, 7-132: non era propriamente un fischio, ma uno zufolìo sordo,
... come accade d'improvvisare un canto a chi ode la cadenza del mare
: ella era immobile, seduta su un plinto di pietra che un tempo aveva forse
seduta su un plinto di pietra che un tempo aveva forse sostenuto un'urna.
c. e. gadda, 507: un abito molto casto e semplice, non
, la frequenza regolare con cui esce un medesimo numero. serao, i-121:
che io m'ero promesso, fatto un poco di cadenza a il ragionamento,
e periodi. -fantasia libera (affidata un tempo all'estro improvvisativo dei virtuosi,
la fine di un'aria o di un concerto, come per rievocare e ricapitolare
di gorgheggi dietro 1 quali, in un comico mistero, i pianissimi corali s'incamminano
, che vengono proiettati o ripresi in un minuto secondo dalla macchina da proiezione o
una cadenza, scandire, ritmare; dare un ritmo speciale, a cantilena, al
, per dare una particolar cadenza o un ritmo a un verso, a un periodo
una particolar cadenza o un ritmo a un verso, a un periodo, e
o un ritmo a un verso, a un periodo, e simili, è brutto
scandito da pause regolari, ritmato (un suono, un movimento).
regolari, ritmato (un suono, un movimento). collodi, 471
a destra e ora a sinistra con un fare cadenzato che doveva essere molto persuasivo.
per i bruni campi arati / tra un gemere di passeri e di foglie. cardarelli
e di noi, che avevamo un passo di marcia più cadenzato e lento,
che risponde al coro delle domande d'un maestro. cadére, intr.
cadesti, condiz. cadrèi; da un tema cagg-derivano le forme antiche e letterarie
cadere. varchi, 23-36: in un dardo, o altre simili arme da lanciare
sopra la volta del nicchio, dove è un catino quanto tiene tutta la volta,
: sollevò il re le palme, e un lieto pianto / giù per le crespe
[bertuccie] imparare a stare sopra un canto della tavola, mentre si cenava,
a quelli che vi mangiavano, con un certo avvedimento straordinario di non gocciolare sopra
33-113: il dire, che se un vaso di metallo cade in un pozzo
che se un vaso di metallo cade in un pozzo, se ne ode il suono
poi dice: attendi; e tratto fuori un bel fazzoletto di seta, glielo involge
trema sì fattamente ch'io credo che un dì o l'altro il rasoio gli caderà
cielo, delle grida disperate, e un suono di corno rauco. pascoli,
.. che un'elemosina è sempre un tentativo di patto col diavolo, perché
, lasciando cadere il soldino, dicevano un desiderio, e spesso mi chiedevano di
volto de la luna; / e d'un vago cristallo oltre misura / lucido e
e spesso / che giù nel mare un altro mar si versi. tesauro, xxiv-43
su la solitaria / verdura / con un crepitìo che dura / e varia nell'aria
e ghignando, e lasciati prima cadere un dente, che un detto laido.
e lasciati prima cadere un dente, che un detto laido. tasso, 11-48:
sp., 4 (56): un venticello d'autunno, staccando da'rami
, 34-202: come d'arbor cadendo un picciol pomo, / cui là nel tardo
cade o sverna. -scorrere lungo un pendio. -anche per simil.
chiuso, / cadea dall'alta roccia un liquor chiaro. petrarca, 48-9: forse
, 6-conci. (143): era un fiumiceilo, il qual d'una delle
di pietra viva, e cadendo faceva un romore ad udire assai dilettevole. bembo,
cadendo. ariosto, 16-56: rendono un altro suon ch'a quel s'accorda /
, 10-94: v'ha di duo fonti un gemino lavacro, / che fan,
lavacro, / che fan, cadendo, un mormorio secreto. parini, xix-65:
zanella, i-iio: tien colmo un nappo: il tuo licor gli cade /
sogna contento. -essere vibrato (un colpo, una percossa); percuotere
, 5-625: a le piene percosse un suon s'udia / de'cavi fianchi
s'udia / de'cavi fianchi, un rintonar di petti, / un crosciar di
fianchi, un rintonar di petti, / un crosciar di mascelle orendo e fiero.
a eschilo che lui doveva morire di un colpo che da alto li doveva sopra
quanto poteva i tetti delle case, un dì che alla campagna col capo scoperto si
non ritrovando,... cadde in un fierissimo pensiero e dentro vi si fermò
successivo organamento furono a maggior profitto di un ordine o di una classe della nazione
appunto in una natura involontaria, in un uomo, cioè, la cui potenza volitiva
tra qualche mese, cader sul capo un ben più grosso castigo. e. cecchi
, gravare. verga, 4-59: un silenzio desolato cadeva di tanto in tanto
desolato cadeva di tanto in tanto, un silenzio che stringeva il cuore. oriani,
. d'annunzio, iv-1-215: a un certo punto, il silenzio è caduto
vive sul fiume. -delle parole in un colloquio. -in particolare: di risposte
nel pubblico che assisteva all'asta corse un mormorio. tutti gli altri concorrenti si erano
leggere cadono. ti guardo / in un molle riverbero. piovene,
andavo lasciò cadere una frase, tratto da un folle desio di veder fare due valenti uomini
larghi lembi / violacei della sera / con un odor un'etisia. alfieri,
perché fossi caduto in errore, insegnare ad un nuvole basse riempivano il cielo,
: 4. incappare (in un pericolo, in una difficoltà), la
farmi creincorrere (in una condanna, un castigo), venirsi dere? che tu
, in tentazione, in pecmani di un capo che non è da tanto di poter
costretto a ritirarsi; e, cadendo in un mo in disuso, nell'
rosso saba, 277: notte e giorno un pensier aver coatto, / colore.
purg., 16-129: nei terrori a un tratto / dell'inferno cader dal paradiso.
: così muoiono le civiltà; e d'un tratto, sé due reggimenti, /
sé brutta e la soma. come cessa un gioco di ragazzi, nazioni intere e mondi
cadono nell'oblio, quello che ieri pareva un mondo fitto / ma consentevi in tanto
g. villani, 7-54: per cagione un ricordo. moravia, iv-340: mi sorpresi
fiore, 126-14: dolente rimedio; tra un anno, se continuerà così, cadremo in
gloriamo, sì, ma fino ad un certo punto, oltre il quale
quesare, concernere, competere (in un argomento, stione in casa de l'
, i-274: vorremmo presentare ai nostri lettori un avria commosso l'ermo di camaldoli,
non sia un'azione che cada sotto un giudizio della moralità. leopardi, ii-17:
nella sesta, si urta immediatamente in un altro accento, sì che la voce
rialza di nuovo, e n'esce un doppio rimbombo, un settenario ch'entra rumorosamente
e n'esce un doppio rimbombo, un settenario ch'entra rumorosamente in un quinario
, un settenario ch'entra rumorosamente in un quinario. pascoli, i-962: l'accento
una condizione onorevole e agiata; perdere un privilegio. bonagiunta, ii-320: nullo
del fòro. alfieri, vii-24: un re, dal trono / cader non debbe
ella ammesso all'onore della sua amicizia un uomo che non ha mai cessato di
basso loco? -disus. decadere da un diritto. ariosto, cinque canti,
/ dirgli senza timor: « tu fosti un vile *. pavese, 6-115:
della moda venga a cadere proprio in un periodo di nuova scienza della psicologia,
, ci fu qualcuno che riuscì a deporre un fascio di garofani rossi sulla tomba di
cellini, 1-42 (113): essendo un giorno in questi cotali ragionamenti, si
d'essere caduta fra le mani di un uomo come lui, povero di denaro e
una donna può cadere nelle mani d'un uomo esperto, accorto, che sappia
o mal servito dalla memoria, come sopra un corsiero allassato, entra in carriera di
: agnese fece posare i fagotti in un canto del cortiletto, ch'era rimasto il
che le aveva lasciata; fece venire un legnaiolo e un fabbro, per riparare
lasciata; fece venire un legnaiolo e un fabbro, per riparare i guasti più
i contadini], il che sarebbe un farli cadere dalla padella nelle brage;
fortemente ingombrati, io feci con me stesso un solenne giuramento: che non risparmierei oramai
! pr aiolini, 9-136: avvertì un distacco, quasi che i pochi metri
il signor ambrogio non avrebbe mai acconsentito un tal matrimonio. -cadere nella rete
: ingannarsi, illudersi; incappare in un agguato. sacchetti, 69-78: il
vestito di prima, le gambe scoperte -e un braccialetto d'oro al polso..
detto « è linda *, che per un giorno non dovevo aver paura di caderci
ingrata. / sì tosto in lete un tanto ardore è spento? / così
/ l'aviso mio ti cadde in un momento? brusoni, xxiv-889: glisomiro,
. -cadere dalle mani: di un libro scarsamente interessante. alfieri,
giudica e stima / esser, com'un proverbio antico dice, / meglio cader
senza pigliarne appunto, avrei da scriverne un sacco, e tutte cose bellissime.
se per fuggir la ebrietà si facesse un editto che niuno bevesse vino, o perché
46): essendo gli stracci d'un povere uomo da tale infermità morto gittati
amiche ad incontrarse / volano impazienti; un petto all'altro / già premonsi abbracciando
le man co'dotti fianchi / ad un tempo amendue cadono a piombo / sopra
entri, noi te darem tante d'un di questi pali di ferro sopra la testa
dal dolor vinto, / e dopo un lungo domandar mercede, / infermo cadde,
/ e per bocca gittò di sangue un fiume. guarini, 88: avea
il quale cadde moribondo, quasi a un punto col povero cristoforo. collodi,
. boiardo, 1-3-10: in questo un messo venne al conte gano, / dicendo
. giusti, v-152: io da un lato ci rido, ma dall'altro canto
che prima si era curvata su di un fianco, si rilevò come una molla
vela cadde sulla barca, rotta come un filo di paglia. d'annunzio, iv-2-688
palazzi erano distrutti, popolazioni intere, un tempo orgogliose della loro civiltà, erano
i... i parmi che come un fior tuo'biltà caggia: / dunque
, anche una lacrima, / anche un solo sospiro. 18. figur
berta e ser martino, / per vedere un furare, altro offerére, / vederli
uno stesso uomo, e la maggiore aveva un figlio nato precedentemente. la più grande
. -perdere il potere politico (un monarca, un governo).
-perdere il potere politico (un monarca, un governo). dante, inf
, di lui. -cadere (un ministero): perdere la fiducia del
non riuscire (in una gara, in un esame); non avere successo (
volume greve, inamabile cadde come un mattone nel buio, dando un
un mattone nel buio, dando un tonfo, e non si sollevò più.
23. figur. tramontare (un astro), estinguersi, smorzarsi (
. pulci, 25-231: e come un segno surge in oriente, / un
come un segno surge in oriente, / un altro cade con mirabil arte, /
a priamo intimate che alla tregua / un dì rimane; e che al cader del
cessare (il vento), svanire un odore); affievolirsi (un suono)
svanire un odore); affievolirsi (un suono). simintendi, 2-2-125:
: al cader del vento... un albero agitato ricompone naturalmente i suoi rami
appianano. prati, ii-15: mozzata in un gemito / le cadde la voce.
la voce. pascoli, 54: fischia un grecale gelido, che rade: /
gelido, che rade: / copre un tendone i monti solitari: / a notte
passione), dissolversi, svanire (un sentimento, un ricordo). dante
dissolversi, svanire (un sentimento, un ricordo). dante, conv.
lasciai cadere la proposta come se fosse un prezzo assurdo. gli dissi di passare,
). cattaneo, ii-2-262: in un paese le cui transazioni richiedano duecento milioni
angioletti, 151: mi accasciavo in un arido sonno, interrotto da continui risvegli
risvegli affannosi e scoppi laceranti di tosse. un giorno la febbre cadeva, tutta la
stesso offende. intelligenza, 101: un segno ch'è nel ciel, carro s'
suoi indumenti personali cadevano sotto l'esame di un cameriere di tanta finezza. 29
su qualche cosa: toccare per caso un argomento. boccaccio, dee.,
benissimo, perché le aveva godute da un posto distinto. d'azeglio, 1-45:
. d'azeglio, 1-45: essendo un giorno riuniti in famiglia, presente qualche amico
.. di cui la signora fiammetta era un abbellimento cronico. -cadere vocchio
, 461: costui gli potrebbe far nascere un desi derio di quelle cose
li decreti di questo concilio sono in un volume stampati e nelle mani di tutti
concetto che la cometa potes- s'essere un puro simulacro, e che in questi non
lo sappia, perché dicendogli che vi sarebbe un partito per sua figliuola, non gli
servisse se non se come avrei fatto un mio eguale; e non mai con
, 97: tutto all'intorno poi era un folto di piante secolari sui cui rami
e capricciosi. coronava la cima d'un olmo, e poi s'abbandonava ai sicuri
per l'uomo, che patì in un mondo così ingiusto. 35.
. ant. toccare, essere conferito (un ufficio), essere inflitto (un
un ufficio), essere inflitto (un castigo), toccare in sorte.
augusto. marino, 17-43: sovra chiunque un sol capei ti tocca / cader più
cioè se in due ii, o in un solo, nel numero de'più escano
, mise gli occhi a dosso ad un giovine nobile de la contrada, che
tradizione patriarcale, legalizzata fino al 1918 da un editto di maria teresa, vuole che
. agg. ramo cadetto: disceso da un cadetto (in opposizione a ramo primogenito
genealogia egli [il gatto] costituisce precisamente un ramo cadetto della grande e illustre famiglia
saviamente impostole dai naturalisti per esprimere d'un tratto la tranquilla e beata esistenza destinata
commentatori, simboleggiati nella piattola, che un giorno si tuffò nel tramoggio e poi
. e. gadda, 324: ma un più grave fatto aveva portato la costernazione
e mettere in prigione, ed elessene un altro, e a quello si fe'
, il lasciar cadere (il capo, un membro del corpo). aretino
sono sorpresi, fanno subito in terra un cadimentaccio brutto e orribile.
più... le foglie sono d'un colore verdechiaro, minute e piccoline,
1-321: le cadmìe... sono un condensamento del fumo della miniera di rame
fondono i metalli... si chiamò un tempo cadmia d'arsenico la polvere bianca
malleabile; all'aria si ricopre di un leggero strato di ossido che lo preserva
, 69: in luogo di dire 'fare un cadò', dirai 'fare un dono'
'fare un cadò', dirai 'fare un dono'. arila, 76: cadò,
pel mio onomastico mi ha fatto un bel cadò \ panzini, ii-319
ii-319: quando ritornate alla faggiola, fatene un bel cadò alla signora genoveffa;
popolo; che dice spesso cadò, un bel cadò, specie annettendovi l'idea
detta figuretta si era antica, figurato un mercurio con il suo cadùcèo. vasari
molti bei luoghi di poeti, e a un bisogno ancora co'suoi. bertola,
mondo, e ad ogni paio di versi un passo della bibbia. d'annunzio,
72 anni sino agli 80, ed un po'in là; così chiamasi, perché
3. dir. decadenza da un diritto, la quale abbia luogo per
diritto, la quale abbia luogo per un fatto speciale contemplato dalla legge, o
diritto; anzi io ne faccio un fidecommisso, e intendo che non si possa
). destinato a cadere presto (un fiore, un frutto); che
a cadere presto (un fiore, un frutto); che dura assai poco
, / più tenero di schiena assai ch'un gallo, / son del fuoco d'
buonarroti il giovane, 10-917: mettetele un po''n seno... / questa
la sua pelle [della tarantola] è un gran rimedio contro il mal caduco.
dell'occhio. immobili ed intenti, a un tratto si storcevano tutti come i
non in questa etate / tutto in un corpo: e ciò fu per mie pene
tanti altri, non s'infiammi d'un ardentissimo desiderio d'esser simile a quelli
e langue, / e seco a un tempo esangue / langue la rosa e cade
che gli rende fratelli e coeredi d'un regno eterno, potreb- bono fabbricarsi anche
fabbricarsi anche nello stato temporale e caduco un regno di tranquillità e di pace stabile e
brama! -figur. scherz. di un organismo politico che perderà il potere.
... quasi che temesse di perdere un appiglio... alla prossima caduta
. pascoli, 627: giunsi a un fonte che gemea solingo / sotto un
un fonte che gemea solingo / sotto un gran leccio, dentro una sonora / conca
/ nuove, caduchi, e ne traeva un canto / dolce, infinito.
quasi di neve aspersi, / sòrti l'un dopo l'altro, a mille a
. zool. di organo che, a un certo punto di sviluppo, cade,
sviluppo, cade, per essere sostituito da un altro identico (a es.,
per meglio difendermi. segneri, i-233: un piccolo bambinello,... per
il suo entusiasmo fittizio si svampa d'un tratto o almeno diventa un'altalena di
e della redenzione, in quanto acchiudono un elemento razionale, debbono sedere in capo
: sarebbe stato in certo qual modo un conforto per lui attribuire a esso [al
5. figur. sconfitta, rovesciamento di un regime politico. pellico, ii-112
comuni nell'italia centrale fecero della cavalleria un mondo fantastico, simile a quel favoleggiare
strepito di moltitudini d'insetti sciamanti per un improvviso evento atmosferico...,
: a tarda sera si riunivano insieme in un vuoto retrobottega per fare ipotesi e piani
fosse a questo punto fermata per prendere un poco di spirito, lusingatole piacevolmente il
abisso. 8. dislivello che un liquido supera cadendo. cellini, 668
piglia tante mezzane cotte, e si fa un pavimento. guglielmini, 1-88: può
che vitruvio trovasse negli acquedotti di roma un mezzo piede di caduta ogni cento piedi
acqua (naturale o totale): in un impianto idroelettrico, dislivello tra la superficie
centrale. 9. pendenza (di un corso d'acqua). cattaneo,
che si ha fra due punti di un circuito elettrico percorso da corrente; è
bencivenni [crusca1]: si ruppe un braccio per una cadutèlla giù per la
spine. /... / mettono un boccio: una corolla scialba, /
. e. becchi, 1-48: un vialetto di foglie cadute e d'alberi
si aveva. foscolo, 1-167: un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
infinito d'azzurro, che mi pareva un pezzo di cielo caduto e schiacciatosi in terra
: « forse si accorgono che sono un proprietario caduto in miseria! ». infatti
infatti, benché poveramente vestito egli conservava un aspetto diverso da quello dei soliti scorzini
nel mondo senza una forza e senza un perché, da una mamma già mantenuta e
anche la persuasione che il vecchio fosse un inviato dal cielo, un redentore delle
il vecchio fosse un inviato dal cielo, un redentore delle anime dalla dipendenza corporale,
redentore delle anime dalla dipendenza corporale, un distributore di grazie celesti su la terra
guerra civile, so che tutti, se un giorno finisse, dovrebbero chiedersi: «
, caduto d'animo, sottoscrisse forzatamente un atto col quale rinunciava alla corona come
30-140: senonché ad abbazia, d'un tratto, tutto questo diventa artificio,
/ de la cafera sua / e posto un uomo ch'è senza valore.
e al verde oliva, avvolto in un sottile tegumento argenteo (e, torrefatto
zuccheri, cellulosa e sostanze azotate, un alcaloide, la caffeina. redi
o cahoveh degli arabi. viene da un verbo che significa in arabo aver
, venti libbre di zucchero, e un sortimento di spezierie per cucina. p
e cahua, è prodotto non da un legume, ma bensì da un albero,
da un legume, ma bensì da un albero, il quale al suo aspetto
poi rossigni, indi nella maturanza d'un perfetto porporino. il nocciolo di esso
nella parte piana, e son nodriti da un filamento che passa loro al lungo.
: bevérei prima il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'amaro
quasi in tutto l'oriente; ed è un certo legume abbronzato prima, e poscia
polverizzato, e bollito nell'acqua con un poco di zucchero per temprarne l'amarezza.
: in essa bottega primieramente si beve un caffè che merita il nome veramente di caffè
ma nell'europa non è più d'un secolo da che vi è nota. la
si son liberati persino alcuni avvelenati da un veleno coagulante il sangue; ed è
sicura cosa che questa bibita infonde nel sangue un sai volatile, che ne accelera il
, / saldai sei paoli / d'un vecchio conto, / e poi sul trespolo
caffè, sedendosi sopra uno sgabello in un angolo, silenziosa. svevo, 2-402:
e. cecchi, 6-271: chiedemmo un caffè; e portarono un gran bricco con
: chiedemmo un caffè; e portarono un gran bricco con due chicchere; e
due chicchere; e un'altra chicchera per un omino che allora sopraggiunse e che doveva
ascolta la cantilena / del corano / gustando un caffè. pavese, 7-23: «
pranzo. pananti, i-278: un dì dopo il caffè stavam girando.
: era uscito alle sette emmezzo dopo un caffè-corretto a cui liliana lo aveva gentilmente
. morante, 2-13: c'è un fornello di carboni su cui la padrona fa
foglio da cento e si allontanò reggendo un caffè filtro. curvai la testa e quando
nel sopraddetto caffè, non era altro che un effetto delle loro immaginazioni alquanto riscaldate dalla
vien ridotto ad abitar tutto il giorno un caffè di scioperati. botta, 6-i-84:
lo vidi più ore della notte a un caffè, scrivendo in furia al lume
dieci o venti lingue, vi brilla un sole bellissimo tra le dorature dei caffè.
grida e chioccate di mano da sentirle un miglio discosto. de sanctis, 1-54
nella mite notte finché non giunsi ad un caffè di sobborgo nel quale non ero
una donna aspettare, sola, a un tavolino di caffè, era un atto scortese
a un tavolino di caffè, era un atto scortese e incivile. saba,
, 177: caffè di plebe, dove un dì celavo / la mia faccia,
casa caprara non era più casa; era un caffè, un bivacco, in cui
più casa; era un caffè, un bivacco, in cui si dava la posta
: era la prima volta che entravo in un caffè concerto. guardavo la carne floscia
guardava. il direttore d'orchestra aveva un naso terribile, e le canzonettiste ci
29: « sai che cos'è un caffè concerto? » mi domandò paolo,
è niente di male: non è un luogo di perdizione... ».
di gente. nel fondo s'apriva un piccolo palcoscenico su cui erano dipinti alcuni
però più pittoresco e spontaneo. era un comico di caffè concerto, poi divenne
, 7-134: ma guardate le ragazze d'un corpo di ballo come si presentano nel
. boriili, 2-334: entriamo in un... caffè-ristorante di un cattivo
entriamo in un... caffè-ristorante di un cattivo gusto grandioso e comico.
prime capriole del suo egotismo, non un sorriso di verde, non un saluto di
non un sorriso di verde, non un saluto di alberi, non l'ammiccare
alberi, non l'ammiccare capriccioso di un colle, non un muggito di bove
l'ammiccare capriccioso di un colle, non un muggito di bove, non un filo
non un muggito di bove, non un filo di sole anche annacquato. è un
un filo di sole anche annacquato. è un paesaggio caffè e pànera della lomellina.
antico seggiolone tarlato e, ormai sembrava un cerbero. puntava entrambi i pugni sul
, per rompere il digiuno andava in un caffeuccio..., gli venivano
, 7-178: egli lo aveva tolto da un misero caffeuccio in cui s'era ridotto
a prestar servizio e gli aveva trovato un posticino nel banco del padre. borgese,
o sia che accanto / l'abbia in un canto / di caffeuccio, o
e. cecchi, 6-157: sgattaiolava per un viottolo verso la città, dove la
la canzonettista si esibiva sul palcoscenico d'un caffeuccio. comisso, 7-204: noi da
dalla parte del cuore. ascoltò un pezzo; poi si sollevò, turbato,
intossicazione acuta o cronica dovuta a un eccessivo uso del caffè (e si
chio si trovò improvvisamente sbarrato il passo da un fosso largo e profondissimo, tutto
nella quale continuavo a lavorare con un cucchiaino traendone lo zucchero. ad
cucchiaino traendone lo zucchero. ad un certo punto il cucchiaio non arrivò
che al collegio, c'era un odore che si sarebbe detto di dolci sfor
giorno, come solo nutrimento, prendevo un caffè e latte con pane,
. pavese, 7-75: c'era un locale a pochi passi dal varietà.
all'attaccapanni, una giacca nocciola, un paio di pantaloni a quadretti con ghette
quadretti con ghette caffè e latte, un panciotto di fantasia e un pastrano a
e latte, un panciotto di fantasia e un pastrano a mantellina color tortora.
di gano / nel suo partir donare un palafreno; / cento bisanti poi gli pose
pose in mano, / e d'un bel drappo splendido e sereno / gli détte
bel drappo splendido e sereno / gli détte un ricco e gentil caffettano. monti,
1-87: fate conto cosa deve comparire un giardino non molto grande rischiarato da quattro
ristoratrice per tutti i muscoli, avvolta in un doppio cafetano di mussolina senza maniche,
. nella caffetteria del porto, c'è un fornello di carboni su cui la
manico di legno. moretti, 17-54: un bellissimo servizio da caffè per dodici persone
era priva. una caffettiera napoletana, un gran vaso portafiori tipo murano.
-a). proprietario o gestore di un caffè. goldoni, iii-37: -sì
-i). che si riferisce a un caffè, che è proprio di un caffè
a un caffè, che è proprio di un caffè. p. verri,
caffè hanno più lena presentemente per ricominciare un nuovo anno caffettista, di quello che non
avere una minima caparra, dargli in mano un povero curato! questo si chiama giocare
povero curato! questo si chiama giocare un uomo a pari e caffo. giusti
xi 7 undecimi d'olio di gaeta è un orcio d'olio di firenze. verga
dispensa: due salsicciotti magri appesi a un gran cerchio; una forma di cacio
pere infracidite su di un'asse; un orciolino d'olio appeso dentro un recipiente che
; un orciolino d'olio appeso dentro un recipiente che ne avrebbe contenuto venti cafisi
che ne avrebbe contenuto venti cafisi; un sacco di farina in fondo a una
in fondo a una cassapanca grande quanto un granaio. de roberto, 176:
6-223: sulla ribalta parigina, ci sarà un po'più gusto e ironia. in
più gusto e ironia. in america, un po'più cafonaggine. ma, più
di maritarsi « male », con un uomo brutto, cafone o ché, preferiva
e una cipolla, e offrì al prete un pezzo di pane col condimento. pavese
e la cafoneria cuoprono, così, un fondo sociale e psicologico tanto più caotico e
campana, 290: non vi sembra che un cafonismo molto carducciano possa essere
nelle moderne classificazioni antropologiche, ai popoli un tempo indicati genericamente col nome di cafri
d. bartoli, 18-60: monzambiche è un regno nella costa orientale dell'affrica,
mazze avevano fra'diti, / che un vecchio pino talvolta, è più corto.
ignoranza? = deriv. da un antico càggere * cadere '.
33-10: io ho veduto allo scaricare d'un maschio, spegnersi tutte insieme le lucerne
del sole causa il moto che piglia un corso di corrente verso di quella parte,
.. l'idea dell'omicidio gli cagionò un orrore pretto e immediato. leopardi,
della bambina avevo saputo che era stata un po'inquieta nelle notti passate. a volte
per l'addietro non operarono sempre ad un modo,... e sono libere
..., perché il giuocare è un concetto più comprensivo e non si riferisce
più comprensivo e non si riferisce a un fare speciale, ma allo stesso passare
speciale, ma allo stesso passare da un fare all'altro per sollievo della stanchezza
a questa povera contadina, sentiva come un ribrezzo, direi quasi un terrore.
sentiva come un ribrezzo, direi quasi un terrore. giusti, ii-561: immagina
(cosa lontanissima) che nasca qua un tumulto cagionato dal rincaro o mascherato di
motivo, occasione; origine (di un evento); ragione per cui si
, / di lor cagion m'accesero un disio / mai non sentito di cotanto
, né mi parendo esser convenevole ad un buon medico esser cagione della morte di
comunali. pulci, 2-6: ditemi un poco, caro padre mio, / per
la oscurata aria, li venne visto un lume, al quale subito si dirizzò,
. giovanni battezzava cristo, lionardo lavorò un angelo che teneva alcune vesti; e
più non volle toccar colori, sdegnatosi che un fanciullo ne sapesse più di lui.
princìpi communi a tutte, e per un saggio scuopre le vere cagioni della lingua
, i-82: il progredire poi quasi in un fetido fangoso sepolcro nel sobborgo di san
l'erbe, all'ombra, / e un fastidio m'ingombra / la mente,
... fecero presentare al papa un famoso memorandum nel quale lo consigliavano di
di fratta, capace di render felice un tale per esperimentare la propria potenza in un
un tale per esperimentare la propria potenza in un verso, e di farlo poi piangere
piangere ed infuriare, per esperimentarla in un altro. carducci, i-76: aggiungasi il
: solamente nel saettare fui superato da un pastore, che aveva nome tirsi: e
specialmente a cagione di quella sua affermazione un po'insolente per un figlio di contadini:
quella sua affermazione un po'insolente per un figlio di contadini: « odi profanum
bisogna una serie d'anni a produrre un ricavo reale, come a cagione d'
vita. a cagione di esempio: un buono o cattivo sistema doganario ravviva o
: essere causa, avere responsabilità in un evento. seneca volgar., 2-1x0
ella fosse messa in certe case bellissime d'un suo giardino, il quale chiamavan la
iii-927: questa casa è abitata da un canonico, un lungo e nero asceta
casa è abitata da un canonico, un lungo e nero asceta taciturno, e da
6-9: una brava donna dalla salute un po'cagionevole. 2. ant
. pavese, 8-122: c'è un conforto a pensare che la debolezza può essere
al momento dello sviluppo egli aveva avuto un tifo tremendo, e che mentre bambino era
sensibile, s'era alzato dal letto poi un altro, sano come il ferro ma
* taccio '? e tu sei un cianciatore; però non si converria ad un
un cianciatore; però non si converria ad un vescovo non poter mai nominare il suo
dei monti celesti, erano messi sotto un velo luttato; la fuliggine cagliata bruniva l'
vuotato, essiccato e stagionato, con un aspetto lucido, trasparente, senza grasso
.) dei vitelli lattanti, contiene un enzima (labfer- mento o chimosima o
pannocchia ramosissima (e veniva usata un tempo per far cagliare il latte)
silone, 5-61: il mastino emise un lungo altissimo ululato. gli rispose allarmata
la degna d'uno sguardo o d'un cenno: cagna dietro il padrone.
, 621: cagna, egli è un bel rubino! grazzini, 4-217: cagna
, iii-130: se tu hai mai veduto un cagnaccio rugnir intorno a l'osso che
a l'osso che ci rode, o un gatto innamorato; vedi due de i
: giace sepolto in questa orrenda buca / un cagnaccio superbo e traditore. del bene
, 1-24: non guarda così fiso un catriosso / affamato cagnaccio. panciatichi, 91
,, a quelle dimostrazioni, stava come un ragazzo pauroso, che veda uno accarezzar
pauroso, che veda uno accarezzar con sicurezza un suo cagnaccio grosso, rabbuffato, con
rabbuffato, con gli occhi rossi, con un nomaccio famoso per morsi e per ispaventi
dire al padrone che il suo cane è un buon bestione, quieto, quieto.
. nieri, 230: allora schizza via un cagnaccio nero: nel salto gli urtò
ingrandì, il cagnaccio diventò enorme come un toro. silone, 5-16: i giovanotti
/ che li spruzza e ubriaca di un sangue più rosso del fuoco, / e
fanno certi cagnacci botoli, quando ei veggono un povero fanciullino, che con timore passa
ventricale gonfio e il collo strozzato da un cordino. 2. come ingiuria
: cagnazzo traditore, s'io avesse un pugnale, adesso ti ucciderei, che
usanza, / e lasciossi cader come un ribaldo. -mostrarsi ruvido, severo
quante volte non abbiamo veduto scoppiare da un nonnulla la ribellione, torme di gente rabbiosa
inverno si trasformavano in sommosse e in un baleno, tra mille urli e sbatacchiamenti
pompeggia di sete e di ori. un po'è potente ed un po'ciarlatano.
di ori. un po'è potente ed un po'ciarlatano. ma vari casi umani
soprassalto. sembrava che tutta la pianura fosse un campo di battaglia, o un cortile
fosse un campo di battaglia, o un cortile. c'era una luce rossastra,
le più oscure cave, / dov'è un martir d'ogni martir più grave.
oltre a tutto questo era sciancata e un poco monca dal lato destro, e
[i giganti] quel pian di sangue un guazzo, 1 come e'sien cominciati
cominciati e'primi assalti; / e con un viso feroce, cagnazzo, / superbia
fermare in una / strofa, in un verso, quel suo aspetto un poco /
, in un verso, quel suo aspetto un poco / di farinata...
stramazzati sul pavimento; le ossa in un mucchio, il cuore in pizzico,.
mano alla squarscina per farsi paura l'un l'altro, la forniscon con l'urtar
-stare, essere in cagnesco: avere un atteggiamento risentito, irato, minaccioso;
, quando si vedeva tempo, guatatala un poco in cagnesco, per amorevolezza la
speranza; e di su quella punta guardate un tratto in cagnesco da l'un canto
guardate un tratto in cagnesco da l'un canto l'indie d'oriente, e da
sdrucciolo e smucciando fece a me fare un capitombolo scimiesco. indi, afferratomi le coscie
1-151: è in una certa contrada un cert'uomo, il quale ha sei
in cagnesco / e diceano: « un mercantino, / che il paese ha messo
il paese ha messo a rubba, / un vilissimo facchino / si nobilita la giubba
stavano in cagnesco e facevano temere d'un colpo di mano sopra palazzo vecchio.
.. lo squadrò in cagnesco con un riso agro e... gli fece
occhi. baldini, i-699: appena un forestiero s'awentura per via borgo,
pulci, 7-39: e'gli feciono intorno un rigoletto, / che lo faranno cantare
la cuoca] scherzare in cagnesco con un peregrino, che chiedendole (mi stimo io
e due que'cagnetti piccini che vedendo un cagnone alzar la cianca di dietro a
nere. tutti lo sanno. poi un giorno è sparita... -ma come
di cesena, dalla cagnina si ottiene un vino morbido, dolce intensamente colorito,
: pastor, che s'imbatteo / in un covile allevator di cuccioli / di cagna
fra giordano [owsca]: attaccato come un tenero ca- gnuoletto alle poppe della madre
il p all'effe) a cagione di un cagnoletto. con questa chiave alla mano
). piccolo cane (e ha un valore vezzeggiativo). firenzuola,
gittati via. segneri, ii-307: un generoso leone non si rivolta all'abbaiar d'
algarotti, 2-410: l'abbaiar d'un cagnolino ha non so che di piacevole e
grande, nella quale io vedea dall'un lato varii cerchi di persone, che si
ma quella costanza e quella apparente noncuranza d'un vero male che sento, e che
abita in dui, / e terzo è un cagnolin che non fa male. /
quel cagnolino. panzini, ii-224: era un servizievole portare di valigette e spolverine;
e spero di condurglielo qui, come un cagnolino. nievo, 44: a
mi metteva a far da cavallo percotendo con un vincastro senza riguardo giù per la nuca
la catena del campanello che strillava come un cagnolino a cui qualcuno avesse pestato una
, alla destra di mia madre come un cagnolino al guinzaglio, ciò che mi faceva
sinistro non sia più lungo del suo fratello un pochino. pavese, 7-161: «
, come fu per la contenza d'un picciolo cagnuolo. fazio, ii-27-32:
or dico cura: / solo per un cagnuol, ch'è una beffe, /
fuoco, intorno al quale istava dormendo un cagnuolo e vegghiando una iscimiotta. il
l'autore vestì [la fede] di un vel bianco che riluceva, e gli
mani, ed in collo gli dette un cagnuol bianco. bruno, 3-841:
, 2-6-619: volle la sinistra fortuna che un cagnolo a caso facesse quel mirabil lavoro
a caso facesse quel mirabil lavoro cadere da un tavolino. segneri, iv-42: parimente
e del parrocchetto. nievo, 1-45: un solo cagnuolo smarrito incontrammo per via;
. ojetti, i-704: nelle pause un cagnolo volpino abbaiava in cima a un
pause un cagnolo volpino abbaiava in cima a un carretto da vino. montale, 3-223
: accanto al giovane era bellamente seduto un cagnuolo rossiccio, d'incertissima razza,
costei voce / altro non par che un guaiolar perenne / di lattante cagnuol.
lui che si ostinava a rimanere: come un guaiolare di cagnuolo, e la voce
proprio nulla?... siete un ragazzo tale e quale! il mio ragazzo
porta su una faccia la figura di un cane (e sul rovescio una croce
qualche proverbio, come chi dicesse a un superiore che murmurasse de'sudditi, che
, agg. che presenta cagnolismo (un cavallo: e procede quindi con gli
e due que'cagnetti piccini che vedendo un cagnone alzar la cianca di dietro a ima
pel biscazziere, che risulta dalle vincite di un gioco ». cagnòtto, sm
). persona prezzolata per servire a un signore quale difesa o strumento di vendetta
di omobono. gioberti, ii-234: un governo come quello dei cattivi cesari dell'
in burla lo sdegno fiorentino tenendolo per un fuoco di paglia. settembrini, 1-23:
: persuasi maddalena a trovare con me un piano per sfuggire ai troppo zelanti cagnotti
quel brutto cagnucciaccio; / ch'ha un nome infin ch'a dirlo dà terrore
piccola barca a remi da salvataggio usata un tempo sulle galee. -piccola nave,
. -piccola nave, spesso armata da un piccolo pezzo di artiglieria, usata dai
così degno ed accorto / di meritare un luogo nel caicco / per ricondursi a
della dogana, quando fummo sopraggiunti da un veloce caiccio che ci gridava di aspettare.
caicco alle barche cannoniere, che portano un grosso cannone a prua, robuste di legname
che a bocca chiusa si incastra in un foro della mascella superiore.
cotali cibi. viani, 10-122: un pazzo con due braccia sode come due
gli occhi stralunati e i denti aguzzi come un caimano. gozzano, 154: forse
. caimdn (nel 1530), da un termine africano o caribico; cfr.
inf., 5-107]: è caina un luogo del quale farà menzione di sotto
. « e il signore mise sopra caino un segno affinché nessuno di quelli che lo
a litigare sul volvulus batatas, o sopra un ranocchio. fogazzaro, 5-333: eravamo
di qualche giovane che adesso si mangia un caiserlicchio a colazione e due a pranzo
: addocchiata per a punto opportuna in un braccio del fiume stretta una cala, dove
braccio del fiume stretta una cala, dove un folto frondume di siringhe palustri nodriva il
quest'anno sono tranquillo e sereno come un pesce in una cala solitaria; tutto
quasimodo, 68: il rombo / d'un frantoio che macina pietrame / sulla cala
continuità, / s'innalza, manda un fremito e ricade. calvino, 1-15:
del delfino, al quale parve che un grande occhio bianco ed azzurro disegnato sulla
galleggianti (in una banchina, in un cantiere navale). 4. tecn
in uno scavo fatto al piede di un blocco per provocarne il distacco. =
2-289: il mio terzo avversario fu un certo pretoccolo calabrese chiamato don antonio tommaso
i-662: il piccolo calabrese, se un bel giorno si ricordi che suo padre
lo affamò lo contaminò... se un bel giorno il piccolo calabrese si ricordi
vista dei cappelli calabresi, senza dubbio provò un gran ristoro alla prima vista delli spallini
di tonfi sulla tavola, che partiva da un gruppo di quattro allegri giovanotti,
. michelangelo, 81-34: io teng'un calabron'in un orciuolo, / in
81-34: io teng'un calabron'in un orciuolo, / in un sacco di
calabron'in un orciuolo, / in un sacco di cuoio ossa e capresti, /
, / tre pillole di pec'in un bocciuolo. mattio franzesi, ii-2-97: messosi
roco mormorio / che se fosse 'n un fiasco un calabrone. caro, 12-ii-245:
/ che se fosse 'n un fiasco un calabrone. caro, 12-ii-245: quanto
de la similitudine di quel chiuso in un fiasco, ancora io pensava che fosse
'galaurone '(crabro). è un genere di vespa grande, di cui
grande e di colore negassimo, ed ha un lungo, forte e acutissimo pungiglione.
crepitìo delle stoppie che, ardendo come un richiamo, / fugano qualche quaglia nelle
! alvaro, 9-166: venne fuori un calabrone color cocciniglia riempiendo con la sua
, giravo appena la testa quando un uccello o un calabrone mi piombava addosso.
la testa quando un uccello o un calabrone mi piombava addosso. -per
nell'orecchio non una pulce, ma un calabrone, che mi ronza tuttavia, e
se stesso, il quale deve pungere un nobile ma indolente cavallo come era il
che era tornata a dolergli come se un calabrone fosse venuto ad abitarla, inibendogli
. chidbrera, 463: « udite un madrigale, il quale uscito / èmmi
se tu scorgi anco da lunge / un di questi noiosi calabroni, / spulezza
qua dal reno. -nero come un calabrone: completamente nero. -al
/ la notte, nera più d'un calabrone. 4. ant
pensare, questo è il linguaggio d'un parlamentaio e di un marinaio. l'
è il linguaggio d'un parlamentaio e di un marinaio. l'uno sedendo legislatore nelle
potesse aspettare l'uomo dell'arte. un primo esame bastò a far vedere che non
. magalotti, vi-154: entrate in un appartamento terreno, che dopo aver ricevuto
sentite rinascere. fagiuoli, 3-3-139: d'un barcaiuolo ci vorria l'aiuto / che
vorria l'aiuto / che le calafatasse un po'la bocca. targioni tozzetti,
2-4-105: avevano questi palchi nella parte dinanzi un serraglio
sicurezza di non cedere in parte alcuna un mare d'acqua. targioni tozzetti,
delle brighe a viverci a buio calafatati in un appar tamento terreno. guerrazzi
amici dei pugni che avrebbero accoppato un bue, come se ci avesse ancora in
dello scafo del battello che occupava un largo tratto della coperta a sinistra del
incrinatura co minciò a versare un liquido denso e bigio, un catrame,
a versare un liquido denso e bigio, un catrame, una pece da calafati
graminacee, alte da mezzo metro a un metro, con grossa pannocchia (e
franco, 1-112: quanti cuiussi va in un uom ben dotto, / fa la
medici, 193: mostrommi il duca mio un che venia; / ed io,
si pose per scrivano a la banca d'un notaio di cui qualche scrittura copiava,
vo'portar meco il calamaio, che è un tradimento, che si perdano sì bei
e calamaio. marino, i-21: un che ti porta un'imbasciata, un
un che ti porta un'imbasciata, un scritto; / va', di'che il
; / va', di'che il calamar un po'ti preste, / perché ti
: oltra che, gli pendeva da un lato un calamaio di bronzo di smisurata
che, gli pendeva da un lato un calamaio di bronzo di smisurata grandezza e
bronzo di smisurata grandezza e dall'altro un breviario con le fibbie a botta di
scrivania, specie di calamaio fermato sur un vassoio di legno, o di metallo,
allo scrivere. calamaio da tasca, è un piccolo calamaio di legno o d'osso
settembrini, 1-86: tra quei gendarmi era un giovane bello di aspetto e di umore
mutui, venne nel pensiero di comprare un qualche podere, e là ridursi a vivere
48: una gran tavola coperta da un antico tappeto e provveduta d'un monumentale calamaio
da un antico tappeto e provveduta d'un monumentale calamaio d'argento. pirandello,
seduta stante, in cucina, d'un certo inciòster di sua fabbrica. 2
volando, ed è ritornata con sulle mani un gingillo bianco, un calamaino di porcellana
con sulle mani un gingillo bianco, un calamaino di porcellana in cui il pollice
coromandel), che si ricava da un albero indiano del genere diospyros.
l'intero corpo dell'animale contiene un umore nero vischioso). fra
comperò triglie e calamai, e ne mandò un bel regalo al parroco, il quale
ebbe sepoltura. viani, 19-398: un immenso calamaio marino col sacco gonfio e
che colavano giù. montale, 3-71: un giorno, seduto fuori, presso un
un giorno, seduto fuori, presso un banco di muggini e di calamari,
: -poverina, adesso vi vado a fare un zabaione. viani, 19-180: il
sotto gli occhi. -fare a qualcuno un occhio come un calamaro: livido,
. -fare a qualcuno un occhio come un calamaro: livido, nero (con
dalla sua famiglia, all'infelice aretino fece un occhio come un calamaro, spezzò un
all'infelice aretino fece un occhio come un calamaro, spezzò un braccio a giovenale,
un occhio come un calamaro, spezzò un braccio a giovenale, ruppe la ganassa
una testa di donna pensosa s'inclina perché un 2-158: se in due tavolette di sughero
minare, non è molto dura, di un colore che tende al gialliccio. vallisneri
bellori, 1-420: si volge appresso un alto giovine, fasciato anch'egli e
forma di forbice, uno costituito da un cannello spaccato per la lunghezza, l'altro
per la lunghezza, l'altro da un cannello pieno che viene ad appoggiare nell'
e calamistri e vasi / e pettini ad un tempo. leopardi, ii-469: [
che altro era... se non un come una fiamma intrecciata dal calamistro
calamitae). sono piccole ranocchie, di un bellissimo verde colorate, che da *
ferro (come la magnetite, oppure un corpo di acciaio che a contatto della
calamita l'ago. marino, 3-133: un diadema ciprigna avea gemmante, / gemme
, che rottone in quante si voglia parti un pezzo, ciascuna d'esse si truova
, e si fanno di tutta la natura un vasto sull'acqua un pezzo di
la natura un vasto sull'acqua un pezzo di calamita ed uno di ferro a
i-102: forse quel primo che strofinò un pezzo d'acciaio ad una calamita,
che non fanno i campanacci d'un intero armento di buoi. monti,
c. e. gadda, 491: un attacco padronale, rara avis, procedeva
* castello verso il viale grande con un certo augusto e pure appenato batacchiamento dei
allontana, e va discostandosi fino ad un certo che, e poi si viene
. salvini, 39-v-179: la calamita da un polo attrae, scaccia dall'altro.
calamita sia da attribuire più tosto ad un giovanni da amalfi, che ad inglesi o
calamita di tutti i ciurmatori del mondo, un frate di san francesco. michelangelo,
perché il balsamo di storace si conservava un tempo in bocciuoli di canna).
; disgrazia pubblica, sciagura che colpisce un gran numero di persone; catastrofe;
me, disse, il quale tratto d'un folle desio di veder fare duo valenti
circondati. bruno, 3-216: è un giove, che da l'alta specula,
quando vuol far la grazia particolare ad un uomo gli dà a gustare il fiele del
delle cose create, non rimarrà pure un vestigio. cattaneo, ii-2-237: le guerre
avuto, / non più in là di un mese, / nuova calamità,
[l'ago della bussola] sopra un ferro rovente, tanto che pigli il colore
le spade calamitate. segneri, iii-2-95: un peccato tira l'altro come un ferro
: un peccato tira l'altro come un ferro calamitato tira l'altro ferro. vallisneri
2-129: questa cima attirava, come un punto calamitato, un'incessante tempesta di
sovvenire di uno che mi voleva vendere un segreto di poter parlare, per via di
o tre miglia. manfredi, 1-47: un circolo compartito nelle trentadue direzioni de'venti
che nel suo centro sostenga in equilibrio un ago calamitato, chiamasi bussola. guerrazzi
in quel vuoto, e brilla come un ago calamitato. calamitazióne, sf.
: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo
un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo e scelerato publico, perché questi
periodo della mia esistenza rappresentò per me un intermezzo tra il mio stato incerto e
sannazaro, 12-205: non gìan con un suon tristo e miserabile, / -filli,
organo, elevavano insieme le note con un murmure cupo. 2. per
legno appuntita a un'estremità, usata un tempo per scrivere: penna. bibbia
cellini, 1-128 (290): in un terribil sogno, mi fu fatto,
mi fu fatto, modo che con un calamo iscrittomi in nella fronte,
, 195: fatemi comparir non con un picciolo, delicato, stretto, corto e
soda: onde, non come da un arto calamo, ma come da un largo
da un arto calamo, ma come da un largo canale, mande i rivi miei
dell'ombre de le idee, intonami un poco ne l'orecchio. garzoni, 1-239
padana); dal rizoma si estrae un olio essenziale aromatico antireumatico. mattioli [
e andando a s. ciriaco, sedete un poco su quella colonna che scuopre la
l'adoppia e così doppio il pone sun un pettine tanto tempie, e tiello in
vi dà su e riscontra si l'un pettine con l'altro per contrario come
di fichidindia; scorse più lungi in un seno verdiccio un armento presso una capanna conica
scorse più lungi in un seno verdiccio un armento presso una capanna conica. scoprì
il barcaiolo il quale, munito di un remo da spinta, dava direzione alla
, diffuso e adottato, per indicare un terreno senz'erba e franoso, specialmente
, tutti su per giù disegnati ad un modo, perché soggetti all'azione fatalmente
giamboni, 2-77: calandra è un uccello piccolo, e 'l suo polmone
boccaccio, i-292: una calandra e un picchio, e poi un grande aghi-
una calandra e un picchio, e poi un grande aghi- rone...,
..., a'quali dietro volava un indiano pappagallo e un frusone. burchiello
quali dietro volava un indiano pappagallo e un frusone. burchiello, 58: la donna
qua cinguetta una gazzuola, là isgorgheggia un pappagaio e altrove salta una scimia.
, / e 'l capinero e 'l pettirosso un coro. olino, 30: è
, due dita sotto 'l becco, un cerchio di penne nere com'una collana
suggerire, urla come una calandra. pare un maestro di scuola che insegni ai ragazzi
immobile nel sole / meridiano, come un punto d'oro. pirandello, 5-223:
, nerastro, con capo prolungato in un rostro, antenne piegate a gomito, torace
. -carenatura che riveste il motore di un fuoribordo. = fr. calandre,
iv-98: « calandra, per noi è un vezzoso uccellino simile alla lodola, onde
l'amore si puote propriamente assomigliare a un uccello il quale ha nome calandrino,
stecche, e perciò acconcio a prendere a un tratto tre lati e i due angoli
flauto rustico, dal suono basso, un po'rauco. = deriv. da
sue innumerevoli difficoltà riesce ancora a cavarne un senso; per gli altri l'impressione non
l'impressione non può essere che di un brusio interrotto da vociferazioni varie e concluso
interrotto da vociferazioni varie e concluso da un si bemolle duro e calante, sommerso
ci avvolga. negri, ii-703: un boschetto rettangolare di robinie, betulle,
pavese, 43: il bosco / è un rifugio tranquillo, nel sole calante.
non era facile tener testa ad un cumulo d'affari, con gli urti che
accalappiacani. -etimo incerto: forse da un incontro di cappio con laccio.
cucina è posta rispetto a questa a un piano diverso. cicognani,
diverso. cicognani, 1-142: un certo mobilino stato fatto per calapranzo,
lo pane con una lunghissima fune in un cestello, e calavaio giù per la ripa
in fretta / da la finestra a un canape sospesa, / là dove attento il
1-43: trovàr non lunge da la porta un pozzo; / e una secchia calar
si son calati dentro al corpo d'un gran pallone di vetro, e sigillativi
alcun veniva còlto se gli faceva far un bel volo, tirato su tosto per
dio ve ne renda merito; aspettate un momento », disse quella donna; e
disse quella donna; e andò a cercare un paniere, e una fune da calarlo
calavano il compagno ferito, piano, come un faticoso bagaglio. jahier, 47:
.. ma poi s'era attopato dietro un mucchio di cordami tappandosi gli orecchi per
quasimodo, 4-25: contro di te alzano un muro / in silenzio, pietra e
. bocchelli, ii-133: olaf scoprì un banco di merluzzi all'imbocco d'un canale
scoprì un banco di merluzzi all'imbocco d'un canale, e per quanto il luogo
quando, alzati / gli occhi, d'un bel castel vicino al mare / sopr'
lato / trecento miglia, e quadra come un dato, / e in mezzo fosse
campagna, /... / e un bel castel vi fosse edificato /.
le brache, mostrando di voler fare un suo servizio corporale; laonde, veduto il
nel tuo mantello, / e, se un istante sul cor ti pesa / la
rivolgermi la parola calavo sopra il viso un velo bianco fittissimo. alvaro, 9-100
manzoni, 305: incontro io vidi / un drappello venirmi, ed alla testa /
dal continuo indicare il mare che cercavano un punto dove le onde fos
orlando venire a vela in fretta / un navilio leggier, che di calare / facea
. 4. portare, vibrare un colpo (col pugno, con la
, ii-512: la grossa mano di un carabiniere calò su di lei. pirandello,
sentiva così forte... strinse un pugno. perdio! sentì come sarebbe stato
di qualcuno. montale, 2-60: un freddo cala... duro il colpo
sé, temendo gli scandoli, sta un pocolin sospetto: dapoi dolce dolce si
fermatosi dunque, e sbracciatosi, in un tempo, si lasciò calar lo scapperuccio su
/ e tosto giù calar si vede un ponte. bruno, 3-792: vi par
[mosé] venesse in forma d'un uomo puro, essendo che si presentò
, essendo che si presentò venerando con un paio di gran corna, che su
? chiabrera, 354: dalla terra un fumo / suol sollevarsi, ed è sottile
così mi mostra l'esperienza accadere d'un peso pendente da una corda, che
, e, calati dentro, nascondersi in un angolo, dietro un folto fico.
, nascondersi in un angolo, dietro un folto fico. leopardi, 39-43: e
/ ver la marina sì, che l'un suo lembo / toccava i monti,
/ e al sommo dell'acque / rimase un corbello / il re travicello. collodi
sotto il sughero che gli navigò dietro un poco. faldella, 2-156: le
mare. -venire, scendere (da un superiore a un inferiore, dalle autorità
-venire, scendere (da un superiore a un inferiore, dalle autorità ai sudditi: