si riconosce come proprio di tale momento (un sintomo, un movimento o un atteggiamento
di tale momento (un sintomo, un movimento o un atteggiamento del cor- po
(un sintomo, un movimento o un atteggiamento del cor- po).
, e poi all'improvviso scossi da un guizzo preagonico, gli interpreti recitano come
. figur. che precede la conclusione di un ciclo storico e culturale. e
-al figur.: la fase iniziale di un fenomeno storico. tapini,
prè 'gozzo, ventriglio '(da un lat. volg. * petrarìus,
. pètra 'pietra ') e da un plur. ai ala (v.
avvertire dell'imminenza o della possibilità di un pericolo (in par- tic. una
condizione di aumentata vigilanza di fronte a un imminente o possibile pericolo o a un
un imminente o possibile pericolo o a un prossimo allarme (per lo più nell'
gli apparecchi erano ancora lontani, si dava un segnale detto di 'preallarme '.
. e lo sanno tutti che c'è un preallarme, un forte preallarme..
sanno tutti che c'è un preallarme, un forte preallarme.. gesù, tanto
di misure e di provvedimenti attuati da un reparto e tali da consentirgli un pronto
attuati da un reparto e tali da consentirgli un pronto passaggio allo stato di allarme e
istesse piante e i fossili fanno ammirare un certo principio di società tra loro.
alpi pennine alle prealpi ca- monie, un ampio semicerchio chiude a settentrione. stoppani,
, 8-476: poco dopo, da un lontano ceppo di case del villaggio tutto
quel pianoro tra lepreali, giunse dolcissimo un coro di donne. soldati, ix-124:
una villa seicentesca, ai margini di un grosso borgo, sulle prealpi davanti a torino
torino. pasolini, 14-119: in un paese vicino al tuo / (nel cerchio
quelle stesse prealpi) / c'era un poggiolo, che dava su una strada
letter. fare preamboli prima di un discorso, anche finendo con il divagare
. 4. tr. introdurre un discorso; porre le premesse di un'
opera senza il più minimo preamboletto ha un non so che ai superbo, parendo viver
. letter. che si riferisce a un preambolo; che costituisce un avvio,
riferisce a un preambolo; che costituisce un avvio, una premessa.
tutti gli riconoscono, ignazio baldelli su un quotidiano ha recentemente trattato di un neologismo
su un quotidiano ha recentemente trattato di un neologismo, 4 preambolista ', nato
designare quegli uomini politici che hanno sottoscritto un ormai celebre preambolo, approvato a maggioranza
. letter. illustrare le premesse di un fatto. f. m.
arte di render mite lo sdegno d'un animo offeso insegna a preambolizare co 'l fallo
più o meno breve esposizione che precede un discorso o uno scritto e che ha scopo
: parte introduttiva o prima parte di un discorso o di uno scritto.
esemplificatamente nelle sue poetrie e hanno usato un modo di parlare, di trasformare quelle
f f 5-i-6: voglio fare un preambulo a questo profeta. ariosto,
si castighino... potiamo scrivere l'un l'altro e dar buono ordine,
, 2-4-53: sì egregio scrittore forma un principio al suo libro tanto im- proviso
simil conciamento. sentieri, 12-223: premesso un tal preambolo a mia giustificazione, dico
tutto lo spirito delle medesime escluda assolutamente un preambolo. bonsanti, 4-136: devono
: devono permettermi innanzitutto di fornire in un breve preambolo alcune delucidazioni sui motivi cui
c. gozzi, i-141: ad un tale preambolo il mio temperamento...
.. mi suggeriva di partire con un inchino. fogazzaro, 13-326: don
: don emanuele... mise fuori un preambolo sull'assoluta necessità che la siora
religioso. -anche: parte introduttiva di un atto giuridico o di un documento pubblico o
introduttiva di un atto giuridico o di un documento pubblico o privato, indicante per
nell'obbligante vostra lettera che starebbe bene un preambolo o un'intestatura da premettersi al
dei giapponesi è di prefiggere ai testamenti un lungo preambolo, che somiglia alquanto ai
parte introduttiva di una convenzione o di un trattato intemazionale che informa di questioni generali
costituire una parte sostanziale e non soltanto un elemento formale del trattato. 4.
senza altri, tanti preamboli, per indicare un discorso pronunciato o un atto compiuto con
, per indicare un discorso pronunciato o un atto compiuto con prontezza e sicurezza,
datali da n. s., per un altro anno confermato e conservato. ariosto
gozzi, i-15-81: il religioso con un amorevole preambolo incominciò a dirle che le
ne ritornerei, mi fu messo intorno un degno cavaliere mio amico, ma assai
emanuelli, 1-142: aveva pensato ad un lungo preambolo, ed ora le parole
. d. bartoli, 1-4-170: un soldato avrebbe pur voluto pro- vedemelo d'
soldato avrebbe pur voluto pro- vedemelo d'un paio [di scarpe] e sei recava
o la premessa, il presupposto di un fenomeno, di un'azione, di
fenomeno, di un'azione, di un avvenimento. -anche, in senso generico
può essere che sii posta innanzi per un preambulo, ma è necessario sii maggior cosa
iddio che il movimento del cuore è un preambolo al movimento delle mani. b
quante indegnità si ci vogliono a ricevere un biglietto di paga, a decidere un mezzo
un biglietto di paga, a decidere un mezzo articolo? manzoni, pr.
, 3-i-79: il cliente intanto, levato un sigaro di tasca, si dedicava al
sorgente ai segnali di debole intensità e un amplificatore per ottenere un migliore rapporto fra
debole intensità e un amplificatore per ottenere un migliore rapporto fra segnale e rumore.
. zool. situato prima dell'ano (un altro organo). = voce
.. preannunziò questo canto sublime con un ditirambo (l'ode vigesima quinta del libro
o incerto, far presentire; fornire un indizio di qualcosa, predire. pascoli
che tra lei e trude c'era un rapporto omosessuale, già preannunziato del resto
massimo sarebbe afflitto da... un prodromo, un preannuncio di impotenza.
da... un prodromo, un preannuncio di impotenza. = voce
, appello precedente o prima parte di un appello di esami, per lo più
errori (per lo più originatisi durante un processo di traslitterazione) comuni a tutta la
preàrio, agg. che risale a un tempo anteriore allo stanziamento di una popolazione
precede tale stanziamento o tale manifestazione (un periodo, una fase).
alla pratica di un'attività atletica (un esercizio ginnico). - ginnastica preatletica
restò palla fine egli [l'ambasciatore] un giorno introdotto improvisamente [in cappella]
spagna. tecchi, i3'i53: un arrivo improvviso, straordinario, senza avere
, 17-71: avevo preavvertito la primavera con un sonno più lungo e sordo dopo mezzogiorno
rebora, 3-i-290: ci si potesse vedere un giorno (preavvisatemi).
-assol. borgese, 1-172: un pomeriggio filippo salì, senza preavvisare,
linguaggio burocratico, informare per mezzo di un preavviso. 2. premonire, preammonire
, previsto, preavvisato, e non da un giorno o un mese, ma da
preavvisato, e non da un giorno o un mese, ma da anni, non
destinato a produrre determinati effetti giuridici su un rapporto contrattuale in corso (e in partic
., a provocare la cessazione di un contratto a tempo indeterminato, come un
un contratto a tempo indeterminato, come un contratto di lavoro, di somministrazione,
i suoi effetti solo dopo che è decorso un certo periodo di tempo dal momento in
comunicazione preventiva di avviso di presenza a un dato apparecchio telefonico, disposta da un
un dato apparecchio telefonico, disposta da un utente nei confronti della persona con quale
della persona con quale intende parlare in un collegamento interurbano o intemazionale. 4
. segnale stradale che, in prossimità di un incrocio, informa delle località raggiungibili con
dipartono; segnale ferroviario luminoso che precede un segnale di avviso (anche nell'espressione
o casuale che informa in anticipo di un avvenimento; indizio. borgese,
vi 'poteva ricordare il ronzio d'un grosso insetto... avvicinandosi, il
volume... poi, tutt'a un tratto, silenzio. il motore s'
'vi 'erano dunque annunciate da un preavviso considerevole. -segno premonitore;
le erbe cadendo trasmettevano alle vicine, come un preavviso di morte. 6
preazióne, sf. cibemet. in un sistema omeosta- tico, azione preliminare di
, tutti i musicisti prebeethoveniani spaziano dentro un concetto tolemaico dell'universo.
-ci). precedente una guerra (un periodo storico); che si colloca cronologicamente
fissato nel rapporto di poco più di un quinto, favorendo così enormemente il potere
2. che è vissuto in un periodo antecedente alla prima o alla seconda
j: 'prebelligeranza ': stato di un paese che è vicinissimo alla belligeranza.
degli enti patrimoniali ecclesiastici costituitisi presso un capitolo (cattedrale o collegiale) di canonici
di canonici e destinato a fornire individualmente un certo reddito a ciascun canonico che ne
aveva la titolarità (o eventualmente a un terzo beneficiario, che poteva anche essere
terzo beneficiario, che poteva anche essere un laico); il diritto di ciascun
ente patrimoniale) ecclesiastico destinato a fornire un reddito a un ecclesiastico (o, anche
ecclesiastico destinato a fornire un reddito a un ecclesiastico (o, anche, a
è andata più oltre: ritiratasi per un minuto dietro un paravento n'è uscita
più oltre: ritiratasi per un minuto dietro un paravento n'è uscita affatto nuda,
paravento n'è uscita affatto nuda, meno un magliotto nero aderente alla pelle ma che
, ci era dato di dimostrare, oltre un odio formidabile per tarte-artistica e tradizionale delle
in quei laceri parinosi e sbavanti idiomi era un supplizio. primordializzare, tr.
della critica letteraria e artistica, conferire un che di primordiale alla rappresentazione.
propensione della stirpe al fantastico, per un verso e, per l'altro, al
o addirittura benigno, ha acquistato ora un senso deteriore per il volgo che l'
persico aveva doti di primórdine anche per un lavoro a risultato tangibile. sciascia, 10-114
tangibile. sciascia, 10-114: è un uomo di primórdine, questo padre lucchesini.
. stadio iniziale, prima manifestazione di un fenomeno; principio, origine; esordio
, 7-147: come da paglia fradicia un levarsi / di tediose fumee che non riscaldano
! 2. fase iniziale di un processo mentale. cattaneo, v-2-206:
analisi nei loro primordi sono implicate in un medesimo atto. lant.
pri mo 'e da un corradicale di ordiri 'cominciare '.
mai, né io ho mostrato mai un primosenso di desiderio. =
nascondiglio più benigno del boschetto, in un calduccio umido di seccume, ancora ancora
innovazione stilistica; ciò che ne costituisce un preludio. carducci, i1i-20-280: in
mezzo al perduto sentimento della quantità spira un alito di poesia semplice, che annunzia,
latitanza (con allusione al titolo di un romanzo di e. orczy pubblicato nel
1005, in cui è lo pseudonimo di un nobile inglese che avventurosamente mette in salvo
tic. riferimento a chi è preposto a un organo collegiale o, in genere,
collegiale o, in genere, a un gruppo organizzato di persone non già
ha una funzione primaria nel determinarsi di un effetto, nel compiersi di un evento
determinarsi di un effetto, nel compiersi di un evento; che induce con maggiore forza
evento; che induce con maggiore forza un dato comportamento (una causa);
); decisivo per una dimostrazione (un argomento). fra giordano,
.. i moderni dipintori di porre in un canton delle tavole una cifera la qual
. -più attivo e diretto (un principio generativo). ottimo, ii-469
l'agente che per sua virtù produce un effetto (in contrapposizione con causa strumentale
che riveste importanza basilare in rapporto con un ordine di valori etici, ideologici o scientifici
.: che, nell'ambito di un dato sistema di conoscenze, ne costituisce il
(una scienza, una regola, un metodo d'indagine); che non può
il fondamento di un'istituzione, di un pensiero, di un valore spirituale)
un'istituzione, di un pensiero, di un valore spirituale). dante,
scrupolo, che non può essere disatteso (un dovere, una norma).
federico teneva l'elemosina propriamente detta per un dovere principalissimo. -più grave,
-più grave, più colpevole (un peccato). cavalca, 18-73:
dell'altre più manifesta. -capitale (un vizio). formula di confessione umbra
. giamboni, 10-50: quello è un vizio principale che s'appella ira. cavalca
attività); che più appassiona (un interesse, uno svago). castiglione
-cruciale (una questione, un problema). mazzini, 20-342:
produrre l'effetto desiderato, a conseguire un dato fine; più efficace ed espediente
del principale. -ant. fondamentale (un colore). dolce, 1-61:
o concettuale, in partic. di un testo. dante, vita nuova,
kichelieu '. -più alto (un onore, una lode). lauda
lode di bellezza che s'attribuisca ad un corpo è la vaghezza dell'occhio.
vi è connesso (una carica, un ufficio). p. paruta,
luogotenente della sommaria, carico principalissimo, un gentiluomo e dottore spagnuolo. g.
ciascuna provincia. -più ampio (un potere, un'autorità). davila
non fu istituita che per far acquisto di un regno celeste che si credea dover presto
si credea dover presto arrivare, ad un altro fine più tosto gentile.
tosto gentile. -che riveste un particolare significato storico o incide maggiormente in
incide maggiormente in una vicenda personale (un evento, un episodio, un affare
una vicenda personale (un evento, un episodio, un affare politico).
(un evento, un episodio, un affare politico). sarpi, i-1-101
d'un concilio tutto quello che incidentalmente si dice
tutto quello che incidentalmente si dice in un decreto fuori del principale che s'intende
l'affrancatura d'una lettera che passi un foglio qui costa un occhio. manzoni,
lettera che passi un foglio qui costa un occhio. manzoni, pr. sp.
efficace, utile, giovevole, vantaggioso (un beneficio, un consiglio, un aiuto
giovevole, vantaggioso (un beneficio, un consiglio, un aiuto). francesco
(un beneficio, un consiglio, un aiuto). francesco da barberino,
acosta], 32: noi abbiamo un altro aiuto molto principale per fare la
una tradizione. -più funesto (un male, un danno). muratori
-più funesto (un male, un danno). muratori, 7-i-429:
tre cose che sono degne di maraviglia in un principe, questa credo che sia una
. -peggiore, più grave (un difetto). firenzuola, 2-171:
). firenzuola, 2-171: aveva un cavalier napoletano... una fante
-più intenso, più profondo (un sentimento, una passione); più
una passione); più vivo (un desiderio, una speranza). tortora
pianta; più robusto e sviluppato (un organo). - ramo principale:
i suoi capi principali e più grossi un poco nella vetta si rompano, acciocché facciano
. cerati, 1-27: nel disporre un albero giovane ad una bella e feconda figura
quattro rami principali e far loro prendere un abbondante nutrimento. lastrt, 1-1-
: mirate questo luogo, in cui un ramicello si diparte dal ramo principale.
12. più spiccato, più marcato (un carattere, un tratto distintivo).
spiccato, più marcato (un carattere, un tratto distintivo). - anche:
meglio, che ha maggiore intensità (un colore). -anche: dominante in un
un colore). -anche: dominante in un insieme di colori. leonardo,
pietruzze di tanti colori, che formavano un cangiante il quale sfuggiva sì agli occhi
culturale che svolge in uno stato, in un territorio (una città). -in
che aveva fatto il re catolico d'un regno sì principale e rispondendo ancor esso
per tutte le cantonate delle contrade principali un manifesto della sudetta asemblea fattasi nel palazzo
sopra della porta principale si vede ancora un cavaliere armato. di giacomo, ii-836
importanza commerciale o produttiva o finanziaria (un porto, un'industria, una banca
famiglie per esercitare quest'onorifica funzione e un palazzo pubblico per accogliere i viaggiatori.
uno spartito di mozart nella sua valigia e un ordine di pagamento di centomila fiorini sopra
l'abbandonarono. -più diffuso (un dialetto). cesarotti, 1-i-23:
residenza abituale. panigarola, i-m: un principe che con una battaglia abbia da
, la profondità o l'estensione (un monte, un fiume, un lago,
o l'estensione (un monte, un fiume, un lago, un territorio
estensione (un monte, un fiume, un lago, un territorio).
, un fiume, un lago, un territorio). l. salviati,
adda. -particolarmente luminoso e visibile (un astro). fazio, v-3-74
: gli spiriti son quattro principali: / un vien da l'angol primo a l'
altro da principio il nome di cardinale che un significato d'uno epiteto di grande eccellenza
maggior valore (un'opera artistica, un oggetto, un ornamento). -in partic
un'opera artistica, un oggetto, un ornamento). -in partic.:
più destinato a funzioni di rappresentanza: un ambiente, un ingresso, le scale
funzioni di rappresentanza: un ambiente, un ingresso, le scale d'un palazzo
, un ingresso, le scale d'un palazzo). girone il cortese volgar
camare meno principali si può ordinare che un loco a più deserva, siconcio la
con magnificenza; imponente, grandioso (un edificio). - anche: ben munito
dipinto. 18. che primeggia in un gruppo, in una comunità, in
. tassoni, 11-40: scrive d'un cavalier d'alto valore / di quelle parti
uno [delfino] in mano overo sotto un piede; e non senza ragione,
in sé la maggiore autorità politica (un governante). brusoni, n:
mettere la citta in libertà e instituirvi un governo a suo modo, del quale sarebbe
principale cristo,... abbia un capo vicario qua in terra.
in terra. -fatto oggetto di un culto particolare, ritenuto preminente rispetto ad
[g. acosta], 105: un altro idolo era nel messico molto principale
men grazioso è il pensare che per un sito d'ottanta figure avessero scelto per
istesso grado. -nell'ambito di un regime poligamico, che occupa una posizione
principali di quella impresa. -chi sostiene un parere con maggior convinzione. buti,
21. più accanito, implacabile (un nemico, anche inteso in senso spirituale
non risorga. -più generoso (un benefattore); più benigno (una
. -che gode del maggior favore di un potente. cesarotti, i-xvm-189: nato
aveva ed ha tuttavia quanto può raccomandar un autore a tutti quelli che si piccano di
-che ha più diretti interessi in un affare. mazzini, 11-255: l'
mazzini, 11-255: l'intraprenditore è un lombardo, negri, ma gl'interessati
in un'azione scenica; protagonista (un attore); rappresentato come il più
in un'opera letteraria o teatrale (un personaggio). -anche sostant. g
contrasto che si danno risalto vicendevolmente l'un l'altro. alfieri, 1-1063: il
una raffigurazione pittorica (una figura, un soggetto). de dominici, iii-77
numero di angeli e capricciosamente vi fece un gruppo di essi nel mezzo, dipinti
: dall'uno e dall'altro canto sia un capo che faccia scelta dei giuocatori,
cui s'aspetti il carico del battere, un altro sia principal ribattitore e dui servano
^ ucci, cent., 35-22: un dì, che 'nsieme s'erano sfidati,
'nsieme s'erano sfidati, / l'un diede ad un degli altri d'un coltello
sfidati, / l'un diede ad un degli altri d'un coltello, / non
l'un diede ad un degli altri d'un coltello, / non principal, ma
è il titolare di una carica, di un ufficio (in contrapposizione ad aggiunto e
-originario, occupato in precedenza (un luogo). crescenzi volgar.
astron. stella principale: quella che in un sistema stellare ha massa maggiore e costituisce
semiasse maggiore dell * ellisse che descrive un corpo celeste ruotando intorno a un altro
descrive un corpo celeste ruotando intorno a un altro. -ant. nell'astronomia medievale
medievale, che governa il moto di un cielo, che signoreggia nella sua sfera
, che signoreggia nella sua sfera (un pianeta). ristoro, ii-194:
nell'ambito di una situazione complessiva (un bene, un atto o un rapporto,
una situazione complessiva (un bene, un atto o un rapporto, in contrapposizione
(un bene, un atto o un rapporto, in contrapposizione ad accessorio:
mediante una fideiussione, una malleveria o un altro contratto di garanzia personale. -anche
condizionato all'insolvenza del debitore garantito (un obbligo di garanzia). de
sia prestata per un'obbligazione assunta da un incapace. ibidem, 1942: 'estensione
permesso girare il principale quando si gira un ritaglio d'interessi. -debitore principale (
: documento che attesta l'esistenza di un debito, redatto fra l'originario debitore
ceda successivamente il proprio credito a un terzo consegnandogli tale documento che attesta 1'
1'esistenza del credito ceduto, e inoltre un altro documento detto carta dell'azione o
carica pubblica o per l'adempimento di un obbligo pubblico (con partic. riferimento
meccanica, i tre assi passanti per un punto che rappresentano gli assi di simmetria
ottica, i due piani coniugati di un sistema diottrico centrato che delimitano lo spazio
. 28. gramm. che costituisce un elemento grammaticale autonomo, al quale sono
una parola e che si oppone a un altro secondario, che cade su una delle
: più importante (il significato di un vocabolo, la funzione di una forma
, sf.): premessa maggiore di un sillogismo. piccolomini, 10-44: la
, come i mercanti costumano dire, un libro di scrittura, fu condotto dal suo
, una lente nell'occhio, smontando un orologio, e il principale era uscito
qualcuno entrava. -disus. chi commissiona un lavoro. carena, 1-8: '
, 1-8: 'principale ': così un artefice o un artiere chiama colui che
'principale ': così un artefice o un artiere chiama colui che gli commette un
un artiere chiama colui che gli commette un determinato lavoro. 35. disus
: banderi et stindali prisiru: chaunu esti un princhipali. benvenuto da imola volgar.
mischiarsi co'principali della sua città, trovò un fare ben diverso da quello a cui
. 36. chi guida e governa un gruppo di persone, una comunità;
; chi detiene la massima autorità in un organo collegiale o occupa il grado più alto
. -in partic.: comandante di un esercito. cavalca, 20-58: uno
appellativo colloquiale o ironico per alludere a un superiore o a un governante che non si
per alludere a un superiore o a un governante che non si vuole nominare.
]! lontana da'suoi, / in un paese qui che le vuol male,
una fazione. guiniforto, 645: un giovane dei buondelmonti, principale di parte
compreso che... è stato fatto un mal officio, spezialmente contro il vescovo
104: cominciò la regina a trattare un abboccamento col duca di vittemberga, principale
di germania. -rettore di un istituto di studio o di assistenza;
studio o di assistenza; direttore di un collegio o di un ospedale. groto
; direttore di un collegio o di un ospedale. groto, 1-130: egli
creato lettore. denina, 1-i-289: un buon rettor di scuola, un buon
1-i-289: un buon rettor di scuola, un buon professore, un eccellente principal di
di scuola, un buon professore, un eccellente principal di collegio può riuscire un
un eccellente principal di collegio può riuscire un mediocre ed anche un cattivo autore. manzoni
collegio può riuscire un mediocre ed anche un cattivo autore. manzoni, pr. sp
per principale [del lazzaretto], un padre felice casati, uomo d'età matura
37. il primo e diretto interessato a un determinato affare; l'autore di un
un determinato affare; l'autore di un atto o di un negozio giuridico.
; l'autore di un atto o di un negozio giuridico. -anche: colui su
quale e nel cui nome e interesse un altro soggetto svolge una certa attività,
soggetto svolge una certa attività, compie un certo atto. -nel linguaggio cavalleresco,
[guevara], ii-242: quello che un amico fa per un altro amico è
: quello che un amico fa per un altro amico è... aiutarlo.
.. in qualche sua lite con un giuramento falso... volendo poi tra
. 38. il titolare attuale di un diritto, di un bene, di
il titolare attuale di un diritto, di un bene, di un patrimonio (considerato
diritto, di un bene, di un patrimonio (considerato nei rapporti potenziali con
nel principale. -il destinatario di un discorso, di un rimprovero. a
-il destinatario di un discorso, di un rimprovero. a. cattaneo, i-16
a. cattaneo, i-16: talvolta basterà un tuono di voce, serio bensì,
. alle volte è giovato riprender acremente un terzo, accioché di riflesso intendesse il principale
delle città toscane, pare confermarsi da un passo di livio. -distinzione;
che si nutriscono principalmente di latte per un tempo considerabile i dolori della gotta non
chi più, chi meno, chi per un verso, chi per un altro,
chi per un verso, chi per un altro, nan tutti un po'del matto
chi per un altro, nan tutti un po'del matto. convien lasciarli dire,
giacomo soranzo, lii-6-149: la sera mangia un poco d'uva passa, e il
3. disus. preposto a un agg. qualificativo, gli conferisce valore
sieno in lui principalmente. -in un primo momento, prima, dapprima; in
l'anima. -in correlazione con un altro aw. temporale. giuseppe flavio
principalmente lui aveva una febbre anzi piccola et un pizzicore intollerabile per tutto il corpo.
gli diceva: / tu se'per certo un uom forte e valente. caroso,
ii-149: principalmente staranno tre dame da un capo della sala per filo e tre uomini
in partic., con riferimento a un sovrano: regnare. guido da pisa
di chi governa uno stato retto secondo un regime di tipo monarchico; dignità di
di tempo in cui dura in carica un doge). guicciardini, ii-31:
. -in una dinastia o in un casato, maggiorascato. oliva, 825
. effettivo esercizio del potere da parte di un principe o di un sovrano; azione
da parte di un principe o di un sovrano; azione di governo. boccaccio
-il periodo di tempo nel quale un monarca occupa il trono o una casata
ragioni de'regali, nondimeno hanno dipendenza da un altro principe maggiore che riconoscono per sovrano
intiere conservare. -con riferimento a un potere particolare dello stato e all'ufficio
a pietro quel trarre di bocca ad un pesce il danaro tributario alla gabella di
di pio sesto, potete benissimo prendere un tal nome per il più adattato alla,
e scandalo, perché voleva nientemeno che un intervento armato rimettesse in trono il granduca
quello nel quale il principe non esercita un potere ma è sottoposto alle leggi fondamentali
successione ereditaria (per lo più da un primogenito all'altro). -principato nuovo
segni, 4-70: ma e'si dà un certo imperio, mediante il quale si
è e non sarà altro mai che un uffizio famulativo al corpo sociale. gioberti,
di esso sta nel fare del principe un semplice potere moderatore, che regni e
minuta, la agevolezza di sottrarsi a un governo troppo duro, la semplicità e rozzezza
una delle quali si può chiamar principato d'un solo, l'altra principato del popolo
popolo con il re, purché facesse un principato misto. pagano, iii-179: se
leggi fondamentali depositario custode e vindice sia un solo, è questa tal forma monarchia
forma monarchia, ossia principato e governo di un solo. -per estens. tipo
attuata da augusto e intesa a operare un compromesso fra i poteri del sovrano,
particolare riferimento agli stati governati secondo un regime monarchico). alberti, i-4
getti, 17-183: non sai tu che un principe tiene nel suo principato il luogo
... che non vive sicuro un principe in un principato mentre vivono coloro
che non vive sicuro un principe in un principato mentre vivono coloro che ne sono
politica o militare; dominio esercitato da un popolo, da una nazione. valerio
figurati, con riferimento al predominio di un vizio, di un cattivo costume.
al predominio di un vizio, di un cattivo costume. n. martelli,
dee essere poetico, era più conveniente un poeta che alcuno altro sublime uomo;
a primati poco ambiti o che costituiscono un demerito (anche in contesti scherz.
loro, / ed angel par che d'un canto risuoni. marsilio ficino, 5-74
, i-377: a bombiana il capriccio d'un princi- puzzo, sovrano d'un principatùcolo
d'un princi- puzzo, sovrano d'un principatùcolo di quattro spanne, aveva arrestato
ciascuno dei signori italiani pervenuti a costituirsi un dominio più o meno esteso, con ambizioni
nelle parti di levante avuta avea da un gran prencipe. bibbia volgar.,
boccalini, 1-292: perniciosissima cosa è che un prin cipe riduca un suo
che un prin cipe riduca un suo ministro favorito a tanta grandezza che
vedesse probabile che l'italia fosse retta da un sol principe, certo è ch'egli
già dati molti prìncipi all'italia e un secondo capo della chiesa a roma. gioberti
disposto come allora che a la voce d'un solo, principe del roman popolo e
e sul mantenimento del potere da parte di un sovrano assoluto. de sanctis,
. it., ii-62: ci è un piccolo libro del machiavelli, tradotto in
iddio. -divinità protettrice di un luogo. tassoni, 2-30: innanzi
ci volgiam coi prìncipi celesti / d'un giro e d'un girare e d'una
celesti / d'un giro e d'un girare e d'una sete, / ai
quale [bologna] pare che desse plinio un cotale principato dicendo: « mentreché ella
.... / giunse al castello un giorno in su la nona. m
di era mostrato sino a quel punto un mediocrissimo uomo in tutti gli aspetti;
duchi e prìncipi e landgravi / tutti d'un sangue! dritto sta re enzio,
iv-2-536: il principe s'inchinò con un atto che valeva da solo a dimostrare
il re per indurlo a ritirarsi lasciando un luogotenente da scegliere tra i prìncipi della
. intanto vi muore nella battista come un principe! -da principe: in
principe. gozzano, i-1362: è un vero strazio lasciare quest'isola fantastica come
principe reale soltanto, egli non dà che un solo para grafo: il
me stessa. sei riuscito a risuscitarmi da un letargo. sei il mio principe azzurro
guida e dirige, anche temporaneamente, un gruppo di persone o ha autorità su di
giambattista manso. -comandante supremo di un esercito, generale in capo.
le fosser per guida. / l'un fu tutto serafico in ardore; / l'
., 25-23: così vid'io l'un da l'altro grande / principe glorioso
, ma al meglio s'appigliò: ad un solo la comandò, facendone capo e
o di una scuola; iniziatore di un indirizzo artistico o filosofico. dante,
del sole. marchetti, 5-133: un solo omero / fu principe di tutti,
pontefice romano. non sì però che un altro oracolo ella non riconoscesse, infallibile
suo responso ricercato come l'oracolo, per un suo consulto la gente radunava sacchetti d'
dei propri gioielli. piovene, 7-426: un referendum di oltre cinquemila anfitrioni, proprietari
importante o prima in ordine logico in un complesso o che risulta indispensabile; mezzo
per ogni maniera. -con riferimento a un organo vitale, in partic. al
1-5-51: l'on. minghetti è tuttavia un oratore principe per la situazione. bontempelli
bontempelli, ii-359: là si recarono da un avvocato celebre, l'avvocato principe di
scandalo l'impercettibile luce sul filo di un angolo, una 'tolleranza 'che il
le braccia lunghe. monosini, 141: un gran principe sempr'àve / la man
gente in quei spettacoli invitata / d'un principotto tal ne la duchea / non
: il tasso... figlio d'un segretario di un principùccio di sorrento.
... figlio d'un segretario di un principùccio di sorrento. periodici popolari,
, i-377: a bombiana il capriccio d'un principuzzo, sovrano d'un principatucolo di
capriccio d'un principuzzo, sovrano d'un principatucolo di quattro spanne, aveva arrestato
petruccelli della gattina, 1-125: un bull-dog... cui ella chiamava
, 5-285: per l'impressione / di un libruccione / che un autorone /
/ di un libruccione / che un autorone / ai piedi pone / di un
un autorone / ai piedi pone / di un principóne / con dedi- cone.
.. scelse tra i wittelsbach un bel principóne di puro sangue bavaro e lo
lade risorta perché se ne facesse un re. tornasi di lampe
dusa, 39: in un attimo di particolare deliquescenza, le era
letter. atteggiarsi a principe, ostentare un modo di vita confacente a un principe
ostentare un modo di vita confacente a un principe. f. f.
principescaménte, aw. alla maniera di un principe, con grande sfarzo o con
e accettare di essere... un grasso borghese. guarda come si sono
che è proprio o appartiene a un principe, come membro della nobiltà o
sovrano di uno stato; che riguarda un principe. a. f. bellati
italiana... raffermò un'alleanza un po'servile, a dir vero, come
e prelatizi. -retto da un principe, che è feudo o sede abituale
che è feudo o sede abituale di un principe. foscolo, xii-646: la
città reali e principesche. -compiuto da un principe. mazzini, 39-74: prima
del popolo aveva in cinque giorni disfatto un esercito, conquistato il terreno lombardo fino ai
del tirolo italiano. -intrecciato con un principe (un rapporto amoroso).
. -intrecciato con un principe (un rapporto amoroso). giordani, vi-37
ho scritto fino a qui la vita d'un giovane secolare, allevato e cresciuto fino
milioni. 3. degno di un principe per la magnificenza, il fasto
principesca. pratesi, 5-337: abitava un palazzo principesco dai vasti scaloni e dalle
. gozzano, i-870: la famiglia abitava un castello rincipesco, a tre miglia dal
, o anche alterigia e sussiego (un gesto, un atteggiamento).
anche alterigia e sussiego (un gesto, un atteggiamento). algarotti, i-vn-225
algarotti, i-vn-225: che bel campo per un architetto così nobile, d'idee così
5. letter. sostenitore di un principe o di un sovrano; monarchico
letter. sostenitore di un principe o di un sovrano; monarchico. cattaneo,
principe o che è figlia o consorte di un principe. -anche: titolo spettante alle
. -anche: titolo spettante alle figlie di un sovrano. andrea da barberino
di principesse irraggiungibili ma poi, per un biglietto da cinquemila, correvano trafelate a
vicino alla stazione, la lussuria di un sensale cinquantenne, grasso e sudicio,
estens. superiora con poteri amplissimi in un monastero. manzoni, pr. sp
nella moda femminile, tipo di abito in un solo pezzo e di linea diritta,
si cuoce in forno fino a raggiungere un colore biondo e si spolvera di zucchero
sulla tavola di cucina la farina, un pizzico di sale e il burro, e
, i-380: si vuol affittare per un novennio principiabile col prossimo venturo s. martino
: siccome ne'fiori si scorge quasi un principiaménto del frutto, così nelle virtù
, così nelle virtù si scorge quasi un principiaménto di quelle felicità ch'esse li
animo di farvi in poco tempo per un principiante assai ricco, avendone [medadie
e fa i patti: si ritiene un tanto per sé; e una volta che
producevano al contatto del mostro, con un tin-tin-rin-tin-tin da principiante strimpellò il famoso brindisi
che deve essere addestrato o domato (un animale). corte, 60:
. 3. che inizia un processo di formazione. a. cocchi
-che comincia a manifestarsi, nascente (un sentimento). carducci, iii-9-356
questo primo trasparisce la timida incertezza d'un amor principiante. 4. filos
toscani, 62: dio ti salvi da un cattivo vicino e da un principiante di
salvi da un cattivo vicino e da un principiante di violino. 6.
(princìpio). cominciare un'azione, un gesto, un movimento, un'impresa
cominciare un'azione, un gesto, un movimento, un'impresa, un lavoro,
, un movimento, un'impresa, un lavoro, un viaggio, uno spettacolo
movimento, un'impresa, un lavoro, un viaggio, uno spettacolo, una trattativa
ii-149: spogliato l'arco al fine, un dardo impugna / e in faccia al
, saloon su e principiano, con un po'più d'agio e di tranquillità
, converrebbe non tentare tutte le cose in un tempo, ma principiare a poco a
venosta, 33: s'era fatto intanto un programma di escursioni sui monti e di
pananti, i-237: sul principiar sono un poco abbasito / e sembro disgustato,
. mazzini, 14- 149: accendo un sigaro e comincio a scrivere: quando accendo
e comincio a scrivere: quando accendo un sigaro sul principiare di qualche cosa, o
, ii-9-319: d vigo non è un editor forte... è su 'l
pietramala vescovo d'arezzo. -iniziare un movimento di pensiero. s. bernardino
principiare la trama e lo sviluppo ideologico di un romanzo che rumino da tempo.
da tempo. -incominciare e stabilire un rapporto interpersonale. castiglione, iii-114:
medema condizione. -cominciare a trascorrere un periodo di tempo o una fase dell'
-far iniziare da una data o da un evento. muratori, 7-iii-446: quella
-ant. aprire una sessione di un organo collegiale; indirne la convocazione.
il parlamento. 3. iniziare un discorso o la trattazione di un argomento.
. iniziare un discorso o la trattazione di un argomento. s. bernardino da siena
asia. gemetti careri, 1-ii-117: un indiscreto mullah, fra questo mentre sedutosi
, principiò, con molta gravità, un sermone in lode di scia abas il
, 1-271: la contessa, con un tono di rimprovero assai gentile, tra la
presente... attesta d'aver veduto un altro garzone ». 4.
e subito el signor soldan li feze un rebuffo e disse: « lasa parlar
padre macario vide questo benefattore vicino a un suo gran noce; e quattro contadini
voglia offendermi. landolfi, 2-180: d'un tratto giovan- carlo principiò a sentire sotto
le difese opposte. -con riferimento a un soggetto inanimato: incominciare a presentare una
una certa caratteristica, a evolversi in un senso determinato, a dare origine a
; avviarsi ad assumere una forma, un aspetto determinato. leone ebreo, 150
persia, lii-12-226: portano in testa un cappello o berretto molto simile a quello
violente era già principiato, quasi a un tratto con la rivoluzione, a rattenere
buio. 6. prendere avvio da un fatto determinato, da un argomento,
avvio da un fatto determinato, da un argomento, da un particolare in un discorso
determinato, da un argomento, da un particolare in un discorso, in un
un argomento, da un particolare in un discorso, in un ragionamento, in
un particolare in un discorso, in un ragionamento, in un'enumerazione, in una
u- n'operazione, un'impresa, un avvenimento, un fenomeno meteorologico, ecc
operazione, un'impresa, un avvenimento, un fenomeno meteorologico, ecc.).
. malecami, xxxix-i-195: vidi principiare un gioco / tutto straniero ai nostri portamenti
sulla strada bianca e arida, sollevavano un minuto polverìo. svevo, 6-97:
quella loro passeggiata principiava ogni volta con un oreve scambio di frasi e seguitava poi
-sostant. baretti, 6-113: un simil caso avvenne l'ultima volta che
quanto segue. -esordire, aprirsi (un discorso, un testo scritto).
-esordire, aprirsi (un discorso, un testo scritto). foscolo,
. 8. iniziare (un periodo di tempo). - anche sostant
7-323: quasi ogni chiesa principia da un vescovo spedito da s. pietro.
dello scrivere. io. dipartirsi da un luogo determinato, estendersi a partire da
luogo determinato, estendersi a partire da un limite o da un confine. -
a partire da un limite o da un confine. - anche sostant.
aperto sopra li scaglioni, ove principia un nobil tempio. -scaturire, avere
-scaturire, avere la sorgente (un fiume). girolamo di pace [
là da detto fosso di verso pistoia principia un altro fiume. -prov.
origine, di causare o di produrre un effetto; atto a determinare resistenza di qualcosa
principiatìve... vi fanno nascere un certo che di magnificenza. = agg
(un'azione, un'impresa, un viaggio, uno spettacolo, una trattativa
altrui principiato. -in relazione con un inf. preceduto dalla prep. a
'pensieri '. -provocato (un danno). sacchetti, 334:
un'opera), a trattare (un argomento), a svolgere (uno studio
tristezza nvassali così vivamente che tutto a un tratto mi risolvei a venir qui per
principiata dal duca. -cominciato in un punto determinato. magalotti, 21-84:
il fondator della quale religione è stato un sagacissimo uomo detto maomet, con la regola
4. che è già iniziato (un periodo di tempo, un ciclo di
già iniziato (un periodo di tempo, un ciclo di spettacoli). stampa
: non si dee già pretendere che un cantante ancora in libertà a stagione principiata
libertà a stagione principiata abbia ad essere un ranfagna, un frezzolini, un nicola
principiata abbia ad essere un ranfagna, un frezzolini, un nicola bassi; migliore
ad essere un ranfagna, un frezzolini, un nicola bassi; migliore d'assai egli
. appena manifestato nell'animo, nascente (un sentimento, un desiderio).
animo, nascente (un sentimento, un desiderio). calmo, xxi-ii-844:
a'quali eziandio che egli per tentazioni faccia un poco di strepito, nondimeno non eschiude
altro, è forza di giugnere ad un principio non principiato ed eterno. g
una setta o, anche, di un ordine, di una congregazione religiosa.
contro il viceré a milano. e veramente un matto o che cosa? comunque,
, lxxvi-171: a vespero si gioca un po'sotto i fanali nei cortili:
titolo o appellativo dei figli maschi di un principe, vivente il padre.
, 4- 181: egli è un principino proveduto dalla natura e dall'educazione
lascio altrui pensare che gran fatto sia vivere un principino alla corte in quella età,
in roma circola fra i maestri elementari un indirizzo al principino di napoli. faldella
faldella, i-5-167: il principino borghese è un po'inquieto e disattento. -in
l'abbondanza di agi in cui cresce un bambino. bernari, 3-319: ugo
ugo aveva bisogno di mille cose come un principino: la sua, quella che sarebbe
anche, di assumere una condizione da un certo punto in poi; il momento
'e 'issa '/ che l'un con l'altro fa, se ben
rosmini, 1-46: la parola principio indica un primo punto semplice e immutabile; se
aggiunge qualche cosa, non e più un principio. pascoli, i-115: quella
il circolo polare nel nostro globo; un secolo nel quale il tramonto s'è incontrato
, anche, origine fondata storicamente di un uso o di una consuetudine. -in
venire, aveva visto er le strade un certo movimento, da non potersi ben de-
declinazione... quando dall'ulcera scorre un licor tenue, crudo e di sostanza
inferiori destri erano gli offesi e mostravano un principio d'atrofia. alfieri, 7-
sradicate nei princìpi. soffici, v-5-252: un principio di nefrite lo teneva in perpetua
cosa alcuna a operar più lui ch'un altro, e fate oeneficio ad un
ch'un altro, e fate oeneficio ad un giovane da bene e che riconoscerà sempre
? 2. parte iniziale di un ben definito periodo di tempo, taprirsi
esso; l'inizio della vita, di un particolare periodo o età. -per anton
le circostanze che caratterizzano l'inizio di un periodo di tempo. -in partic.:
oriente de le dodici parti l'una d'un grado, sì che quasi dal principio
chiesa di san petronio in pulpito legge un breve papale direttivo alla città di bologna,
. de luca, 1-14-1-251: doppo un lungo corso d'anni, non essendo
partic.: il primo tratto di un percorso; il primo passo da fare
persone che precede tutti gli altri aprendo un corteo. petrarca, iv-1-27: da
a gran pena m'accorsi: / l'un di vertute e non cra- mor
e d'allora in poi potemmo sistemare un principio di cavalleria, che progredì a
'lume 'sia giunto a denotare un principio di lume. casti, 19:
una giornata intiera, rare volte fanno un principio di dialogo insieme. tommaseo [
. v.]: comincio a sentire un principio di gusto, dopo che la
e manesca, le segna il labbro un principio di baffi. vittorini, 9-40:
le sette e mezzo, ma c'era un principio di sole. -avvisaglia,
tutte le città hanno costume di mantenere un uomo stipendiato, con obbligo di stare vigilante
lvt-481: sento tra i miei pensieri un gran bisbiglio, / certo principio di
1-i-503: v'erano stati rumori e un principio d'insurrezione contro, e permesso
8-41: ginevra mi accennò anche a un principio di pettegolezzo locale.
va alla misericordia, fra le finestre fece un principio che fu tenuto bellissimo e la
confinare con detto regno di cambaia ad un loco nominato por che è principio di
monte della castagna, non lungi da un tugurietto dove alberga uno de'cavatori delle
vetro analogo. beltramelli, iii-57: fra un gruppo di querce si eleva la piccola
la piccola casa nerastra, al principio di un vicoletto che si perde tortuosamente fra altri
in là deserta, / chiusa da un muricciolo. -monumento posto all'inizio
terminata (verso il fòro) da un propilèo, che è pnneipio alla strada
strada del sempione. -sorgente di un corso d'acqua; il primo tratto
d'acqua; il primo tratto di un fiume. dante, purg.,
è questa che qui si dispiega / da un principio e sé da sé lontana?
. guglielmini, 2-14: principio d'un canale intendo quel punto ovvero quella linea
quella dove ella finisce. -sorgente di un fascio di luce. dante, conv
principio di folgori. -vertice di un cono d'ombra. leonardo, 2-420
il principio del fesso, simili a un colmo seno chiuso a metà nel giro d'
si originano una struttura archi- tettonica o un motivo ornamentale. p. cattaneo,
sue gambe in ponto 1 che sega un dei lati del quadro dell'occhio, con
. caro, 5-223: chiamo periodo un gruppo di parole insieme che per se
a metà. -parte iniziale di un testo, di un discorso, di
-parte iniziale di un testo, di un discorso, di una trattazione, di
, rettor., 166-15: principio è un detto il quale apertamente et in poche
-nel linguaggio giuridico, la prima parte di un passo o di una delle sezioni in
di una delle sezioni in cui è diviso un testo normativo. -in partic.:
-in partic.: la prima parte di un frammento del digesto. -anche, disus
primo dei commi in sui si suddivide un articolo di legge (e, secondo
costituiscono corredo e complemento per formare un volume (e portano numerazione separata, in
numerazione romana e precedono il testo vero d'un libro. costituiscono i princìpi d'un
un libro. costituiscono i princìpi d'un libro: l'occhiello, la tavola col
). -ant. fronte di un esercito schierato. bartolomeo da s.
rovinarono. -disus. fondamenta di un edificio; opere di fondazione di una
iniziale; tirocinio che si compie in un determinato mestiere o professione. -anche:
: a me pare che e'sia stato un grande inconveniente per infino a oggi,
per li loro princìpi a imitare e ritrarre un occhio umano. idem, 1-8 (
-ma voi come vi compromettete di riuscire in un carico, di cui non avete i
passò a roma, ove colla direzioni di un franzese e più coll'aiuto del bemino
dura fatica a ravvisare le inspirazioni d'un igegno originale ed immaginoso. 5.
secondo antiche concezioni cosmologiche, s'individuava un costituente fondamentale della realtà; la sostanza
comun terreo alcalino / l'argento accoppia un spirito nitroso. genovesi, 1-32: io
della terra, per rifar quelle parti che un interno principio consumatore perpetuamente logora. galluppi
. -elemento chimico che entra in un composto determinandone le caratteristiche (anche con
salvo che nell'esser questi mossi da un proiciente esterno e quelli da un principio
da un proiciente esterno e quelli da un principio interno. b. fioretti, 2-5-
princìpi seminali dell'uomo si genera naturalmente un corpo umano, dai princìpi radicali o d'
radicali o d'una pianta o d'un erba nasce un frutto, un'erba conforme
una pianta o d'un erba nasce un frutto, un'erba conforme alla sua
imperio d'i consoli era solamente fatto per un anno, che perciò che punto in
amore. f. lana, 71: un moto il quale abbia il suo principio
. p. verri, 1-i-48: in un 'discorso sulrin- dole del piacere e
giovevole o nociva degli oggetti, egli ha un motivo di amore o di odio,
la poesia e la materia poetica a un gran principio animatore; lavorare su quello,
che sia quel che tutti adorate: / un motor donde ogni moto deriva, /
motor donde ogni moto deriva, / un ordin donde ogni ordin sia construtto,
sia construtto, /... / un principio onde ogni principio è indutto,
onde ogni principio è indutto, / un saper donde ogni sapere è dato. marsilio
l'occhio soltanto era quello di prima e un non so che più vivo e più
vicina al suo principio, ci rimettesse un fuoco più ardente e più puro di
il desiderio della felicità è... un principio ingenito. -causa biologica
de lo effecto di quello sì come un muratore è effecto de la casa.
. ibidem, 47: essendo la voce un certo moto voluntario overo formata da voluntario
, più o meno volontaria, di un determinato evento (per lo più negativo)
cit- tadi quando alcuni popoli o sotto un principe o da per sé sono constretti
, ii-52: se noi imagina- remo un triangolo, i princìpi overo i termini di
cammina, cammina, ripetendo, come un orologio: la ragione è il primo
pensando la materia come tale, sina un puro indeterminato che non può produrre da
. etimo di una parola, origine di un nome; base di una lingua;
dinastia, o, anche, di un intero popolo. dante, conv.
, appresso il chiasso di toscolano in un salvatico castellino nacque. granucci, 2-113:
si deve fare preliminarmente per conseguire un determinato scopo; primo passo.
gualdo priorato, 3-i-130: questo fu un principio da cui seguirono poscia esiti felici
dar fuori il principio, e sarà un foglio e mezzo a cagione delle prefazioni.
una sillaba di esso, perché saria stato un principio e disposizione ad alterarlo tutto,
e finito. -punto di partenza di un futuro sviluppo storico. de sanctis,
solo un'origine cronologica, ma era un principio.
teorema di particolare rilevanza nell'ambito di un ben definito sistema (ed è per
). -anche: teoria avanzata da un autore intorno a un determinato argomento scientifico
teoria avanzata da un autore intorno a un determinato argomento scientifico. -al plur.
all'ambito matematico e quantitativo, o di un aspetto particolare di essa; enunciato fondamentale
particolare di essa; enunciato fondamentale di un particolare sistema filosofico; procedimento intellettuale che
estetico in base al quale si opera un giudizio critico o si organizza in un'opera
orientativo e direttivo, come guida in un determinato campo. g. cavalcanti,
cagione; / e come far potresti un sofismo / per silabate carte, fra guittone
chiaro che le acque per portarsi da un luogo all'altro non hanno bisogno d'
72: finquì parmi avere spiegato come un fatto stesso possa essere insieme verisimile e
maggior vantaggio degli altri, procaccia ad un tempo la maggior gloria sua '. ammessa
e con ragione, per più che un dilettante, perché... sapeva parlare
: la cospirazione non è per me un principio, è un tristissimo fatto,
non è per me un principio, è un tristissimo fatto, un derivato d una
principio, è un tristissimo fatto, un derivato d una condizione ai cose che la
, ii-1-266: mi ardisco a mandarle un libretto di rime pensate e distese in
egli proclama che nella sua filosofia è un principio sul quale può edificarsi un inconcusso
è un principio sul quale può edificarsi un inconcusso sistema di morale; e questo principio
ad altezza del petto dell'operaio, con un ritmo calcolato e implacabile, su appositi
ha una unica mansione e non adopera che un unico arnese. serra, iii-68:
la giustizia, parendo loro che ella sia un certo freno ed un modo che lor
che ella sia un certo freno ed un modo che lor potesse ridurre in servitù e
connessa la felicità del popolo, da un unico indivisibil principio dipende, quale mantenuto
di più, viene a dire: un gran conflitto tra la liberta che voleva stabilirsi
per così dire realizzata... in un sol uomo, il loro effetto è
e cattolici della regione di bordeaux trovano un fondamentale accordo nel principio che « la
tessuto con parole di molta superiorità pubblicava un manifesto da servir per principio alla cisalpina
una determinata forma istituzionale di governo, un determinato tipo di regine politico. -principio
istituzionale monarchica (come necessariamente portatrice di un regime politico autoritario e della negazione dell'
normativa di una determinata materia o di un determinato settore dell'ordinamento giuridico o dell'
) come il determinato ordinamento giuridico di un singolo stato o della chiesa o della
individuo, fuorché gli sgherri che conduceano un colpevole, entrasse
di pubblicar novelle politiche colle stampe era un diritto di regalia e che nessun particolare
nessun particolare aver potea la proprietà d'un giornale '. da questo princio seguir dovea
ispirano e determinano la configurazione giuridica di un determinato tipo di contratto. cattaneo,
di dimostrazione) da cui si parte per un successivo ragionamento o dimostrazione; presupposto
ragionamento o dimostrazione; presupposto di un ragionamento, assunto da dimostrare sperimentalmente.
chiamarsi non quelli che gittano sulla carta un pensiero o una conghiettura, ma quelli
una conghiettura, ma quelli che considerano un principio da ogni lato, lo appropriano
conseguenza. il principio è una definizione, un assioma, un'esperienza, una legge
pavese, 8-160: quando vuoi screditare un principio dici che è un'astuzia.
principio e, in certo senso, anche un fatto personale. bigiaretti, 8-122:
è anche una affermazione di principio: un principio forse assurdo, ma reso legittimo
parise, 5- 174: e un uomo di princìpi, ha dei princìpi ai
aspetto il più odioso, rappresentandolo come un uomo senza principi, mosso unicamente dall'
. croce, ii-9-68: lo storicismo è un principio logico, ed è anzi la
nova. -ciascuna delle premesse di un sillogismo. dante, conv.,
: quello secondo il quale non esiste un mezzo fra gli opposti contraddittori. -principio
di ragion sufficiente: quello che esprime un condizionamento non necessitante. -principio formale:
accordo costituito dai primi cinque armonici di un suono complesso. gìanelli, iii-53:
origini; inizialmente, originariamente; in un primo tempo, sulle prime, in
(268): vide ch'era un crocchio di cittadini, i quali, ah'
prima cosa, anzitutto (per indicare un ordine di precedenza, d'importanza).
iniziare a esporre, a trattare (un argomento, una questione). andrea
agli spari. -porre in atto (un proposito, una determinazione). m
: s'egli è vero, ha sceso un grande iscaglione della dota, da quello
, 1-1-282: e'mi son sopraggiunti in un medesimo / istante tanti casi e sì
, 5-15: il mio proposito di passare un breve periodo ai riposo, lontano da
per ora abbastanza contento di poter produrre un testimone superiore ad ogni repulsa ed eccezione.
angiolini, 269: non vi tratterrò sopra un oggetto di cui nulla o poco so
al reno. -originarsi (un fenomeno fisico). g. gozzi
al ciel sostegno. / così d'un fante lo tuo sangue e 'l mio /
. tronconi, 2-79: solo con un po'più d'umanità e di giustizia
, ii-436: la gloria esercita sulle donne un fascino speciale. sia dessa d'oro
'catanese [verga] s'era un po'tenuto nel vaporoso mondo...
, il prioaontes giganteus, che è un grande arma- dillo diffuso in america meridionale
alto in una magistratura o in un consiglio pubblico. di giovanni [rezasco
di mezzo nell'adulto sono attaccate sopra un piccolo spazio non lontano dall'estremità.
o nematoidei, i quali si distinguono per un corpo compresso, mgoso, trasversalmente segnato
; molte altre facce e macchie sono di un brano scuro. hodgson ne ha descritto
attribuito alla su periora di un monastero femminile (di preferenza nelle comunità
d'adamo. govoni, 69: un pastello d'una priora / morta giovine
alla sacerdotessa di grado più elevato in un collegio sacerdotale pagano. p. del
. oreui, 44: la priora canta un inno che sia adatto al caso nostro
al priore di una signoria o di un comune medievale. della tuccia, 47
pagare al cancelliere priorale... un carlino. 2. che è
raccolta di diverse scritture antiche, unite in un solo volume che si conserva nel pastoforio
compiere un'azione, o precedenza di un fatto, di un fenomeno rispetto ad
o precedenza di un fatto, di un fenomeno rispetto ad altri o ad altro
dei priori di una magistratura o di un collegio politico medievale. g
, dignità, mansione, carica di un priore (superiore di una comunità conventuale
linguaggio comune, carica o mansione di un parroco, di un curato, di un
o mansione di un parroco, di un curato, di un sacerdote che esercita
un parroco, di un curato, di un sacerdote che esercita la cura d'anime
? s. antonino, 1-42: un altro è ignorante e tristo e desidera d'
(anche amministrativa e patrimoniale) di un priore; sede di un priore.
) di un priore; sede di un priore. bembo, 9-4-101: fra
quale a quest'ora sfavillando tutta di un riso ha raccolto quell'anima cara sotto
non ingravido io la signoria vostra d'un maschio, che gli rinunziarei il priorato,
... chiedeva... che un niuno s'ammettesse a badia o a
? carducci, iii-12-328: né altro che un benefizio secolare con qualche lieve obbligo ecclesiastico
commenda, n. 2) concesso a un membro, e in partic. al
in partic. al gran maestro, di un ordine cavalleresco; il diritto di godere
priorato di boemia. -sede di un priore o del gran maestro di un
di un priore o del gran maestro di un ordine cavalleresco; territorio sottoposto a tale
stor. carica, ufficio, mansione di un priore titolare di una delle diverse cariche
questi ordini hanno anche priori provinciali e un priore generale che regge tutto lordine)
: titolo onorifico a cui era connesso un beneficio ecclesiastico. giamboni, 10-77
, 132: mandò il papa a federico un priore di san domenico per impetrare la
capua, che quando orinava, da un paggio si facea snodar la brachetta e da
paggio si facea snodar la brachetta e da un altro tirar fuora il rosignuolo. siri
al convento lindo e fresco / venne un giorno un uomo grasso. / si
lindo e fresco / venne un giorno un uomo grasso. / si scostò,
per questione d'interesse, guidati da un inviperito berliocco da ozino, assalirono i
d'anime in una parrocchia o in un determinato territorio; curato; parroco (
una cattedrale; superiore dei canonici di un capitolo; titolare di una chiesa collegiata
al sacerdote di grado più elevato di un collegio sacerdotale non cristiano. m.
lui la tunica da novizio. -in un ordine cavalleresco, chi presiede l'organo
;... alla morte di un vecchio decrepito sarà gran priore in francia
componenti, eletti dalle varie corporazioni, di un consiglio che costituiva il più importante organo
più importante organo collegiale di governo di un comune, anche se talora esso si
, che son priori, / ed un gonfalonier della giustizia. boccaccio, v-253:
governa [cittaducale] da quattro priori, un per quartiere per due mesi e da
per quartiere per due mesi e da un camerlingo per sei, col solito officiai
la signoria o le magistrature più importanti di un comune o di uno stato.
. -a roma, titolare di un ufficio politico-amministrativo che aveva il compito di
chi occupa il grado più elevato o un grado più elevato rispetto ad altri;
tipico (in un'attività, anche in un vizio). g. m
. ibidem, 371: sta come un papa, come un priore. =
371: sta come un papa, come un priore. = voce dotta, fat
sf. titolo, dignità, carica di un priore; priorato; il beneficio ecclesiastico
tale carica. -anche: convento retto da un priore; chiesa priorale; parrocchia (
sotto la priorìa sua di capua, ha un benefizio o accomandita qui in salerno,
. -territorio sottoposto all'autorità di un priore o, anche, di un
un priore o, anche, di un parroco. targioni tozzetti, 11-201:
2. ente patrimoniale concesso a un membro, e in partic. al
in partic. al gran maestro, di un ordine cavalleresco; il diritto di godere
4 posterioristico ^ era in germania come un proverbio beffardo), affardellò la sua
, anche, nell'essere protagonista di un avvenimento, nell'essere soggetto o nel
abbiamo le nostre peripezie: è questo un assioma, un adagio che è vecchio quanto
peripezie: è questo un assioma, un adagio che è vecchio quanto il mondo
interna. calvino, 13-103: solo un elevato grado di razionalizzazione dell'economia,
essere); precedenza nel tempo di un fenomeno o di un evento o di
nel tempo di un fenomeno o di un evento o di una situazione rispetto ad
la priorità logica non è altro che un ordine che hanno tra loro gli oggetti
: possa mettere in luogo dell'assente un sopranumerario... senza pregiudizio d'alcun
al diritto di priorità m'incantucciai pianamente un braccio o poco più di qua dalle
. inforni. insieme di indicazioni aggiunte a un sistema di elaborazione di dati e caratterizzato
di elaborazione di dati e caratterizzato da un determinato grado di urgenza. 6.
si metteva la mano in priorità / sopra un altro tesoro potenziale, / perché la
giovinezza è poter dire / domani è un altro giorno / ed è ancora domenica.
è lupo e pare agnello, / pare un pesce e è scorpione; / se
poterono far collocare nel trono del vaticano un iconomaco o un nestoriano o un amano o
nel trono del vaticano un iconomaco o un nestoriano o un amano o un priscilianista
del vaticano un iconomaco o un nestoriano o un amano o un priscilianista. battaglini,
o un nestoriano o un amano o un priscilianista. battaglini, i-126: contra i
guerrazzi, 3-559: recitato in fretta un brano di perorazione nel quale diceva manfredi
valore enfatico o implica l'idea di un rimpianto per una realtà positiva che non
esiste più o che non è più come un tempo). -in partic.:
petrarca, 40-6: 1'farò forse un mio lavor sì doppio / tra lo
/ scampò de'teucri i legni e come un tanto / de la novella troia incendio
'l fate. domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato adolescentulo e immemore dei
: questa locu- zion prisca mostra solamente un certo che ai ripulito e un certo
mostra solamente un certo che ai ripulito e un certo che di volubile, come ancora
nelle quali tutto l'artificio consiste in un certo ritoccamento minuto e in una certa
. 2. che risale a un periodo precedente della vita o dell'esperienza
ov'io mi trovo / vi mandi un pegno e che vi riverisca? baretti,
degli amici. batacchi, 3-8: sarà un bel dir nella futura storia 7
i-17: wallen- stein fra questi è un carattere generoso: pure egli è già
giovanile io proclamai la mia scoperta di un siero atto a ridare istantaneamente ad un
un siero atto a ridare istantaneamente ad un organismo vizzo la prisca gioventù. butti,
e in relazione con il nome proprio, un popolo vissuto anticamente in un determinato territorio
proprio, un popolo vissuto anticamente in un determinato territorio, prima di altre popolazioni
, e ratta colla man robusta 7 un macigno afferrò che negro e grande / giacea
detti basi, che lo determinano in un prisma indefinito, che è una figura
il peso massimo retto dal mezzo d'un cilindro o prisma, dove la resistenza
la resistenza è minima, e dato un peso maggior di quello, trovare nel
per lo più origine dall'esistenza di un asse di elevata simmetria (il prisma trigonale
esempio, il prisma monoclino, originato da un piano e da un centro).
, originato da un piano e da un centro). guglielmini, 1-i-77:
, ix-190: il visitatore trovasi in un atrio... con pareti e volta
facce piane non parallele e immersa in un mezzo avente un determinato indice di rifrazione
non parallele e immersa in un mezzo avente un determinato indice di rifrazione, nel caso
e spettrografiche) provocano la rifrazione di un fascio di luce non monocromatica, che
prismatico, collocato davanti all'obiettivo di un rifrattore oppure davanti allo specchio di un
un rifrattore oppure davanti allo specchio di un riflettore. -deviazione in un prisma:
specchio di un riflettore. -deviazione in un prisma: v. deviazione, n
il passaggio che fa la luce per un corpo triangolato di vetro o di cristallo colorito
di rocca e ha la proprietà di dividere un raggio in due. roberti, ix-186
si divide di nuovo, essendo polarizzato in un piano perpendicolare alla sezione principale del mezzo
, v-1-290: nel mio occhio malato guizza un riflesso di stelle e si frange come
riflesso di stelle e si frange come in un prisma. c. carrà, 436
carrà, 436: longoni è stato un campione del divisionismo lombardo, ma,
: gli fanno vedere il mondo traverso un prisma colorato d'oro e di porpora
nella sua nudità, e vi ravvisò un carnefice che le correva contro. nièvo
[la vita] dapprima attraverso ad un prisma meraviglioso, poi noi passiamo d'
negativa- mente e in modo profondo, un giudizio, una scelta, un'opinione
prisma; dovrebbe pittosto vibrare raddensati in un foco i raggi del vero che sfoggiarne distinti
aspetti di una situazione storica o di un ideale o di un pensiero o di un'
storica o di un ideale o di un pensiero o di un'esperienza. ascoli
50: si tratta di due facce d'un medesimo prisma, così per l'intima
felicitià del viaggio di nozze invece è un prisma. bacchelli, 2-xxiv- 1060:
mare, scintillazioni dei fari, sono un prisma mirabilmente atto a divertir l'occhio senza
al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto prisma / babelico di forme e di
ripresa più straordinaria di quel documentario riguardava un assembramento di aironi -cenerini, nitticore e
il poemetto 'mattino domenicale 'è un ritratto di donna prismaticamente decomposto, che ha
, che ha implicazioni cosmiche e celebra un panteismo assoluto. = comp.
la forma o la figura di un prisma. -in partic.: che cristallizza
la superifcie abc la faccia anteriore di un solido prismatico che abbia l'opposta faccia simile
di loro divisione corrispondono alle facce d'un prisma verticale derivato dal sistema ortotipico.
trifore e quadrifore nell'ordine superiore aggiungendovi un coronamento prismatico e cuspidato, come si vede
siena. -proprio, caratteristico di un prisma. bossi, 187: '
le messi. 2. prodotto da un prisma ottico (uno spettro, un
un prisma ottico (uno spettro, un fenomeno di rifrazione o di dispersione della
.); costituito da prismi ottici (un sistema ottico). - anche:
. - anche: che si riferisce a un prisma ottico. i. riccati,
grazia dalla promiscuità con altri. indi un nuovo elemento di vaghezza ne'fiori,
sulla negativa, superstite ultima rimanenza di un naufragio. -mirino prismatico: pentaprisma
parole [di savinio] s'incatenano in un contrappunto di motivi prismatici. piovene,
o ha forma simile a quella di un prisma, presentando diverse sfaccettature e angoli
, presentando diverse sfaccettature e angoli (un organo vegetale, in partic. le foglie
': aggiunto di qualunque parte di un vegetabile, e singolarmente del fusto, de'
ed angoli in numero indeterminato rassomiglianti ad un prisma. 6. meccan.
). miner. disus. proprio di un minerale cristallizzato in forme prismatiche i cui
sm. ott. strumento costituito da un prisma ottico che si usa per valutare la
lat. scient. pristis, nome di un genere di pesci (dal lat.
sima sega, e da un lato guemito di spine. =
sf. letter. priorità, anteriorità di un evento, di un fenomeno rispetto a
, anteriorità di un evento, di un fenomeno rispetto a un altro. carducci
evento, di un fenomeno rispetto a un altro. carducci, ii-9-319: mi
della 'nuova antologia '. bisogna essere un pettegolo pedante, come bernardino, per
agg. letter. precedente rispetto a un cambiamento o a una trasformazione o a
cambiamento o a una trasformazione o a un peggioramento o a un'alterazione o che è
un'alterazione o che è proprio di un tempo anteriore rispetto a quello attuale
i-7 (12): orando reduse un calice roto a la pristina integritae. boccaccio
si è costituito o fondato o costruito in un tempo anteriore o anche antico; che
lanzi, 1-2-141: vi è anche un altro segno che io credo sicuro dopo aver
morto che era (mettendo in lui un nuovo principio attivo, santo e divino
. c. gozzi, 1-1009: un pristino o un appello vi bisogna, /
. gozzi, 1-1009: un pristino o un appello vi bisogna, / [gli
giuridico, per indicare il ripristino di un bene immobile nella condizione primitiva, che
erano una distinzione onorevole, e non un premio lucrativo. 2. per
scienze hanno in ognuna delle lor corti un pritanèo; e non d'altro sono
denaro che ciascuna delle parti in causa in un processo civile era obbligata a versare come
consiglieri di ogni pritania che quotidianamente eleggevano un presidente a cui, per un giorno
eleggevano un presidente a cui, per un giorno, venivano affidati 1 sigilli dello
inteso come proposizione estetica, è certamente un 'prius '; ma, inteso come
, intrinsichezza (per lo più con un sovrano, con un principe, con
lo più con un sovrano, con un principe, con un signore); primo
sovrano, con un principe, con un signore); primo luogo tenuto da
cardinale all'ingresso della sua privanza ritrovò un gran disordine nel regno. g.
23-15: oh che brutto linguaggio per un privato! egli si avvede minacciar rovina
necessario, di una prerogativa, di un diritto, di una facoltà, di
diritto, di una facoltà, di un bene morale o materiale, di un oggetto
di un bene morale o materiale, di un oggetto, ecc.; costringerlo a
il possesso di un bene (o di ciò che è considerato
in guerra, di una città, di un territorio, ecc.; metterlo nell'
.; metterlo nell'impossibilità di fare un determinato uso di qualcosa (e può avere
, andò innanzi al forestiere e, fattogli un soavissimo inchino, lo pregò che non
ragione. bicchierai, 217: dopo un violento esercizio era stato sorpreso da un
dopo un violento esercizio era stato sorpreso da un insulto apoplettico che lo privò di senso
. pascoli, ii-976: dante mostra un po'di dubbio su quel che gli può
, viii-2-143: morte non è altro che un privare, il qual si può dire
acciocché dio, che vede tanta ingratitudine, un giorno non ti privi di tanto bene
il bene la musa compensava spesso con un male: li [gli aedi] privava
: perduto ci ò una 'ntesa, / un amor m'à amendato / lo danno
[votati al sacerdozio] quasi ad un punto, il diedi in limosina ad
punto, il diedi in limosina ad un povero. g. gozzi, i-18-188:
viventi avendo private, senza ristare d'un luogo in uno altro continuandosi [la peste
prerogativa, di una caratteristica, di un elemento tipico e costitutivo, di una
ora nel nostro studio per grazia d'un amico cui piacque di privarne il suo,
all'industria, pochissimi anni sono insegnò un nuovo metodo di purificare lo sego ed
. allontanare qualcuno da una carica, da un ufficio; escluderlo da una funzione,
spai. davila, 678: con un altro decreto privarono il duca di mena del
suocero anniro. -con riferimento a un diritto non ancora esercitato. birago,
congiunti, o implicita, costituita da un inf. per lo più retto dalla prep
priva. -impedire che qualcosa abbia un determinato sviluppo o risultato (con riferimento
privarmi). 8. rendere un organo privo della completa funzionalità; annichilire
potesse fare. -mutilare qualcuno di un organo. - anche riti. fr
, re di francia, privò con un ferro infuocato degli occhi il figliuolo di asbrando
già due denti dei doppi, da un lato, e che iersera mi sono
: il re, non si volendo di un cavaliere eccellente privare, il diede alla
spaventosa a gertrude. perder lucia per un caso impreveduto, senza colpa, le
una scellerata perfidia, di cambiare in un nuovo rimorso un mezzo d'espiazione.
perfidia, di cambiare in un nuovo rimorso un mezzo d'espiazione. -allontanarsi
o meno volentieri e spontaneamente) a un bene, materiale o spirituale. poliziano
causa della mia trista lingua mi priverò d'un paese in cui tutti vivono bene.
smagrire, ma non per nutrire un affamato. piovene, 15- 115
questo propriamente è 'disconfessare '; per un altro modo puote l'uomo disdicere non
negazione di ciò che è espresso da un radicale. luna [s. v
. trattare con familiarità e intrinsechezza con un sovrano, con un principe, con
e intrinsechezza con un sovrano, con un principe, con un signore di cui
sovrano, con un principe, con un signore di cui si gode la confidenza,
di solennità, in modo informale; in un am bito o in una
instituto e per interesse, molto rispetto l'un l'altro. galileo, 3-4-162:
privatamente il loro animo, soprattutto per un impulso d'umana simpatia, bisogna nettamente
che altri lettori inviano alla direzione d'un giornale affinché le stampi con le loro
le stampi con le loro osservazioni su un fatto, un argomento o uno scritto
con le loro osservazioni su un fatto, un argomento o uno scritto apparsi sullo stesso
-in privato; segretamente; in un luogo segreto, appartato. f
in città con animo di stringere d'un qualche assedio bellissimo de'migliori qualcuna delle
per l'ordinario di vilissimi panni, portando un cappello tutto carco di conchiglie e d'
o tre quattrini l'una, avvenne che un dì, essendo egli rimaso con pochissima
di stucco, e lo serba privatamente un borghese. alfieri, 1-391: non
vedere in quanto poco tempo fusse fatto un grandissimo provvedimento d'armi da offendere e
laboratorio quel fato, / utente di un purissimo talmud ricreatosi rivatamente, / con
non hanno simili preoccupazioni. scrivono seguendo un metronomo interiore. e tutti si distinguono
-riservatezza personale. piovene, 7-xn: un francese mi ha detto, esagerando, che
rappresentato, di privatezza, di edonismo un po'compassato e di opacità sulla quale
-atmosfera raccolta, riservata, familiare (di un luogo, di un ambiente).
familiare (di un luogo, di un ambiente). pasolini, 14-284:
protetta. 2. appartenenza a un ente privato, non pubblico o statale
. baretti, 6-38: dopo un lungo guardare riguardare si conchiuse da
si conchiuse da tutti che era un privatiere francese di minor forza della
specie nelle campagne; i contadini lasciano un partito che, come dicono, « vuole
cui la liberta dei suoi affarucci è un dogma. 2. attenzione prevalente
che compiva i suoi studi assistito da un insegnante privato e abilitato all'insegnamento dal
il corso legale sotto la direzione d'un privato maestro, autorizzato però dal governo
ente televisivo... era allora un monopolio statale a forma privatistica. e
utilità, ecc.) derivanti da un provvedimento amministrativo regolato da precise norme di
al pubblico incanto la privativa delle prugnolare per un canone rispettabile. paoletti, 2-63:
nei generi tutti, malissimo travagliati, un pessimo servigio alla società. amari,
privative industriali,... attraverso un secolo di legislazione favorevole all'istituto della
inventore sulla sua invenzione, sono divenute un vero scandalo. bacchetti, 1-ii-33: da
: il banco faceva una l: da un lato erano i generi di privativa:
di privativa industriale per un'invenzione, un modello di utilità, un modello o
un'invenzione, un modello di utilità, un modello o disegno ornamentale consiste nella facoltà
la gazzetta di milano »] per un anno intero, sinché io fui fatto professore
, sinché io fui fatto professore, per un miserabile premio datomi dallo stampatore ricchmi,
politica dei grandi elettori isolani che chiedono un seggio nel consiglio provinciale, un posto
che chiedono un seggio nel consiglio provinciale, un posto nei ministeri, una concessione per
appannaggio esclusivo di una persona, di un gruppo, di una categoria sociale di
esercitare un'attività, di dettare leggi in un particolare ambito di cultura, di occuparsi
d'attività riservato a una classe o a un gruppo privilegiato. -anche, per estens
come io la intendo, a me sembra un po'sofistica. ma questi botanici vorrebbero
, come tra noi: le donne contano un numero di filosofanti non minore. guerrazzi
pensiero non ha privativa né è privilegio d'un popolo solo. capuana, 1-ili-185:
di primato); esercizio esclusivo di un particolare metodo politico. milizia,
è noto oggidì in tutto il mondo come un lavoro proprio di quella dominante e quasi
rappresentazione in esclusiva di uno spettacolo in un determinato teatro. savinio, 12-380:
: non sapete voi che questi portano seco un diritto incontestabile d'inalienabilità per chiunque gli
che... none possibile ch'abbia un certo e determinato nome, e tal
bruno, 3-530: perché noi abbiamo un cielo... che non lascia
determinata caratteristica o prerogativa, che elimina un inconveniente. -in partic.: che
-in partic.: che priva di un diritto, di una capacità.
col privativo o si toglie o si nega un benefizio in mira all'interesse comune.
-scherz. che consiste nell'asportare un determinato organo. c. e
campailla, 364: vuoto di estensione suppone un concetto negativo di positiva estensione, che
16: i partiti... significano un non so che di privativo, di
negazione di ciò che è espresso da un radicale (un prefisso). castelvetro
ciò che è espresso da un radicale (un prefisso). castelvetro, 2-207:
, n. 16. -che contiene un suffisso di carattere negativo (una parola
questi magazzini non erano... un oggetto di finanza privativa e particolare del
f. pagnini, i1-91: di un altro provvedimento mi resta in ultimo luogo far
averle erette in corpo d'arte con un giudice distinto e giurisdizion privativa e con leggi
mani, cercando ognuno di sbrigarsi di un frutto del quale non può liberamente disporre
della comune servitù per fare essi soli un privativo commercio, tanto più seducente quanto
, mutare le leggi fondamentali della nazione è un diritto privativo della nazione stessa. g
il soverchio accumulamento in poche mani d'un genere, nelle quali, imperioso,
. -che non fa parte di un corpo militare; borghese, civile.
che appartiene alla truppa, che non è un graduato; semplice (un soldato)
non è un graduato; semplice (un soldato). bandella, 1-2 (
i-15): fu nel reame di persia un re, chiamato artaserse, uomo d'
tutto lo stato loro, e quando sia un dei maggiori, il generale proverà di
ciascuno di privato soldato fatto generale d'un essercito. da mula, lq-3-401: si
venti o venticinque fiorini al mese a un soldato privato. m. adriani, ii-227
privati. -che non ha un incarico ufficiale all'intemo di un esercito
ha un incarico ufficiale all'intemo di un esercito, che gode di una certa indipendenza
singolar tenzone. panigarola, 1-215: un capitano privato che sia in un presidio,
1-215: un capitano privato che sia in un presidio, arrivando novità de'nemici presso
si crede a questo fine) in un luogo retirato, poco discosto dalla corte,
e prudenza e isperienza, se vuol esser un buon capitano, là dove un prencipe
esser un buon capitano, là dove un prencipe a pena uscito dalla culla per
voglio abbandonar il mio: e pigliarmi un privato, chi me ne loderà? a
differenza corre mai fra il nascere d'un privato in casa mediocre e 'l nascere d'
privato in casa mediocre e 'l nascere d'un principe in una corte reale!