panzini, iv-57: banchettissimo: superlativo di un sostantivo, con senso burlesco. l'
con una trappola... aveano preso un topo. scala del paradiso, 122
: ella... tanto scrive che un banchieri non ha tante faccende con i
amici, di cui il primo capo era un banchiere francese stabilito a venezia. carducci
ffio dovuto passare 11 tempo a fare un buco per turarne un'altro. da principio
più assestati di me. ora invece ho un banchiere solo, ma è peggio.
vi-863: so che ti avrebbe sciolto un banchiere / perle e diamanti dentro un
sciolto un banchiere / perle e diamanti dentro un bicchiere. faldella, iii-54: un
un bicchiere. faldella, iii-54: un sindaco di campagna che era solito pagare
di campagna che era solito pagare come un banchiere e mi ringraziava per giunta,
una e l'altra cartapesta si nasconde un banchiere tedesco e americano, un banchiere bifido
nasconde un banchiere tedesco e americano, un banchiere bifido, bifronte e bilingue.
3. disus. agente di un monopolio di stato. de amicis,
pensando così, dovevo esser rimasto in un atteggiamento stranissimo, là su la banchina di
dalla banchina, « divenne rossa come un pomodoro, chissà a chi diavolo pensava nel
e mozza, rimasta su la banchina d'un vecchio porto interrito dove ancora appariva a
mentre il mare bavoso lo aspetta con un truce e vorace cipiglio. pea,
moravia, ii-220: di giorno era un luogo antico e decaduto, con casupole e
da una zona di erba oppure da un cordone di pietra naturale o artificiale di
. de roberto, 773: sonnecchiavano un poco tutti, sulla paglia dei ricoveri
mille spruzzi che ricadendo gelavano e formavano un campo di ghiaccio tutto sconvolto come le
le due manine in croce, come un piccolo pressacarte. = la voce ital
(plur. -i). addetto a un banco di vendita; barista (cfr
2. disus. banchiere, chi tiene un banco di credito. monti,
arila, 59: per coloro che un mezzo lecito di guadagno rivolgono a mezzo
). panca, sedile formato da un piano di legno con piedi (fornito o
forteguerri, n-15: e distesala sopra un rozzo banco, / le voleva la
! / la madre altrove la condusse, un banco / le aperse, nuovo,
una vecchietta che stava seduta solitaria su un banco sotto a un grande ippocastano,
seduta solitaria su un banco sotto a un grande ippocastano, si levò. d'annunzio
a quando a quando / o rileggendo un compito o guardando / sul tavolino un grande
un compito o guardando / sul tavolino un grande foglio bianco. baldini, i-778
, negozi vivi,... senza un minimo pregiudizio della venerabile nobiltà. foscolo
facendosi dietro al banco arrivò col braccio un involto e lo sciolse: io me le
e se fossero state sul banco d'un fornaio, non si sarebbe esitato un momento
d'un fornaio, non si sarebbe esitato un momento a chiamarli pani. d'azeglio
suor mariangela la santuzza ce ne aveva un altro [di ritratti], tal
i platani, esalano a quell'ora un profumo da cimitero. e.
la giovine salumaia cavava fuori dal banco un pacco di lettere legate insieme, le
.. andò al banco, comprò un po'di tabacco da masticare. alvaro,
negozio. collodi, 627: era un pubblico di giovani di banco, di
, 10-155: con ciò, gli venne un altro pensamento-: che la ricchezza passava
pavese, 5-42: aveva già visto un mazzo di carte in mano a uno
e mi disse che aveva a casa un due di picche e un re di cuori
a casa un due di picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto
ii-512: s'è arrestato davanti a un banco del lotto e, di fuori
lotto e, di fuori, saluta un omettino calvo che là dentro, in quel
leva gli occhi dal suo registro e avanza un poco la testa per lo sportello.
2-175: in nessuna città del mondo un caffè è rimasto, come qui, quello
come qui, quello che si dice un caffè, perfino con certi gobbi..
firenzuola, 141: trattosi di seno un certo scartafaccio, lo dette al notaio
, 25-58: io vidi già sedere un valente uomo sul banco de'giudici a
se non una grossa bilancia collocata sopra un vecchio banco dove i tarli scavano i
no » come davanti al banco di un tribunale. baldini, i-305: per contemplare
. baldini, i-305: per contemplare un tanto banco d'accusati mi sono mosso anch'
collocato, almeno in origine, sopra un bancone assai solido). -al fìgur
o no conferma le qualità morali di un individuo, la validità di un principio
di un individuo, la validità di un principio, di una dottrina. piovene
5-211: modena, come reggio, è un banco di prova nella lotta per il
sacchetti, 220-9: disse al pollinaro mandasse un suo fantino co'capponi insino al banco
sacchetto col tuo anello, e poscia un altro giorno, quando averemo maggiore agio,
: i'ho bisogno di danari per pagare un po'di grano e di vino.
gli trafficasse, senza volerne profitto d'un soldo. firenzuola, 615: io contai
: io contai loro e'danari com'un banco; e testé questo traforello viene a
luogo loro. algarotti, 3-428: un foscarini, che si trovava in inghilterra,
di consultare i documenti bene ordinati; un banco pubblico, formato dai saggiamente ripartiti
fomentò in firenze. gioberti, ii-256: un secolo, che ammette 1'esistenza dei
v-1-866: il vostro campidoglio era forse un banco di barattatori e di truffarci?
volta al banco... per un prestito di denaro su cambiali. papini,
pirandello, 5-43: i pentàgora spendevano un banco di denari per combatterlo. manifesti,
: aveva di molti danari, e faceva un po'di banco, e per tema
è sì largo, e sporgesi dalla ripa un rialto a guisa di secca, che
città sul colle d'alghero, sotto un cielo salubre, presso a spaziosi porti,
esclamava: che bella rena! l'avessi un po'a firenze! svevo, 5-206
a firenze! svevo, 5-206: un grande ponte... raggiunge proprio il
linea fosca all'orizzonte sia l'annunzio di un banco di ghiaccio? d'annunzio,
uno mettesse i piedi -ogni cento metri un lampione a olio: chiarore malato -
di breccia. barilli, 6-97: un banco di nebbia in quell'ora invase e
fondale dell'imboccatura del porto poggiava su un banco di sabbia a soli settanta centimetri
1-13: nell'acqua affiorano banchi d'un lustro candore. 2. ittiol
avevan fatto capire che c'era in mossa un banco d'aringhe verso le isole fàr-òer
rimorde la coscienza, l'incubo di un misfatto compiuto. manzoni, pr
, lctt. it., ii-406: un nuovo nome segnava la nuova potenza venuta
trasferimento di una somma dal conto di un correntista ad altro correntista della stessa banca
, 3-2-309: non ho negozi che importino un corno, / e s'io n'
/ e s'io n'avessi più d'un banco giro, / abbian pazienza,
moneta legale, una moneta ideale, un tipo unico, immune da variazioni arbitrarie
banco privato che agevolava queste operazioni fra un depositante e l'altro.
). varchi, 18-1-118: sopra un bancone di una bottega si distese in
6-76: vicino all'ingresso, a un bancone, si potevano acquistare aranciate,
banconière, sm. commesso di un banco di vendita; barista (
(plur. -i). addetto a un banco di vendita; barista.
mo neta (emessa da un istituto di credito che ne abbia l'
banconota da cento sterline e ritrovarcela dopo un mese: il primo posto sarebbe una contea
/ interamente fatto di tasche; / un materasso / imbottito di banconote / di grosso
, la pose sul tavolo, prese un fiammifero, accese una candela, e tenne
e tenne la banconota, delicatamente per un angolo, sulla fiamma, finché bruciò
bruciò tutta. marotta, 6-30: assaporano un cattivo piacere, molto simile a quello
falsificata. soldati, 227: le porsi un biglietto da cinque sterline. « proprio
mostra; legato all'antica; scantonato un pochetto da una banda. guarini,
: ecco di molta broda comparire / in un paiuol, come si fa al porcello
papini, 6-23: più tardi tornava con un altro paiolo di broda e mentre il
ti rivedo passare, ti faccio buttare addosso un secchio della broda che dò ai miei
cotesti piccoli bracaloni c'è di mezzo un abisso di ridicolo. dossi, 624:
a sfilare e palpare ogni parola di un libro, a stemperare, entro i lor
i lor stacci, i perìodi di un pòvero autore finché ne colasse una broda completamente
seguitaci alliegramente? / avidi pora di saltar un fosso? / o volìdi restar tutti
degno / di cattedra non era già un arlotto / di pan bollito,
intorno tutte quelle cose divenute vuote d'un tratto,... senza trasporto
di quel luogo che in volgare importa un animale che subito rende coll'escremento quello
con giudizio e reggasi più retto che un archipenzolo, poi la sorte, la fortuna
accidente inreme- diabile che lo facci perder un tratto, la broda se gli rovescia
di giacomo, i-411: gli poneva davanti un piatto di baccalà alla livornese fumigante in
c. e. gadda, 140: un veronese aveva racimolato un pezzo di ski
, 140: un veronese aveva racimolato un pezzo di ski: tratto il coltello,
aveva tagliato giù a denti stretti con un suo entusiasmo pieno di significato, finché
di significato, finché delle schegge combinò un focherello, sotto un gavettone di brodaglia
finché delle schegge combinò un focherello, sotto un gavettone di brodaglia. cassola, 2-404
(329): mossa dalle parole d'un frate, il qual per certo doveva
manicator di torte. sannazaro, iv-327: un frate brodaiolo non si vergogna ponere cose
che voi cavate del pignatto [in un altro pignatto], e quello poneste al
o bollita, o stufata, ovvero un pangrattato, o un pancotto. panciatichi
o stufata, ovvero un pangrattato, o un pancotto. panciatichi, 99: ora
9-719: e le lodiam di far bene un brodetto, / preparare un'orzata,
, / preparare un'orzata, o un pan lavato. panciatichi, 42:
canta le lodi del brodetto, ed è un interprete autorizzato del boiardo?
rigutini-cappuccini, 178: brodetto, ha un significato comune che tutti intendiamo; ma
si siedono a gambe incrociate davanti a un catino pieno di minestra o di brodetto
fussero tutte mescolate insieme e attutiate in un brodetto, e non v'avesse alcuna differenza
la gru. per desinare aveva preparato un brodetto spanto in una gran teglia.
si ragunano tutti uomini e donne in un luogo, e fanno uno brudetto di loro
e maledetto, / che se ben pare un bambino, / è più antico del
[a roma] brodetto indica anche un cibreo di agnello con uova sbattute e
contentezza, godere in modo palese e un po'infantile. r. bertini,
vo tutto in brodetto, / solcando un ocean di contentezza; / io brillo,
e insaporita con erbe aromatiche e spezie) un pezzo di carne (o anche sciogliendo
desinare o a cena si può dare un pangrattato, o una pappa bollita in
: presto presto, rimettendo stipa sotto un calderotto, dove notava un buon cappone
rimettendo stipa sotto un calderotto, dove notava un buon cappone, fece alzare il bollore
dormicchiante vicino al focolare, in guardia di un po'di brodo che stava bollendo.
nell'azione come nel colore, a un branco di porci che si azzuffino per ficcar
de le ghiande e il brodo, come un giove de l'ambrosia e nettare.
sostanza. serao, i-1075: per un soldo, una vecchia dà nove castagne
denudate della prima buccia e nuotanti in un succo rossastro: in questo brodo il popolo
! palazzeschi, 4-143: teresa aveva strizzato un occhio a carolina per troncare il discorso
brodo di giuggiole. cardarelli, 6-65: un autorevole professore di economia, leggendo questo
in brodo soltanto che le tocchiamo con un dito. -cuocere nel proprio brodo
degni suoi rispetti / prese dagli altri un canto in pagamento, / e sopra un
un canto in pagamento, / e sopra un paglie- riccio angusto e sodo / fino
tranquillo, sicuro... e poi un bel giorno, pam, lo pianterei
tommaseo [s. v.]: un brodino ristretto. panzini, ii-331:
boccone! è suonato già mezzodì. almeno un brodino. 9. peggior.
preso a rivedere le bucce, è un gran brodolone. = deriv.
582: che gofferia è egli a vedere un paio di manichini foderati di pelle a
paio di manichini foderati di pelle a un lucchesino co i bro- doni scempi!
il giovane, i-566: sovra di un cavai bardato ampiamente, in un gran
di un cavai bardato ampiamente, in un gran robbone co'brodoni all'antica di
contiene molto brodo; adatto a fare un buon brodo. - anche per simil.
una nerezza mischiata di rosso, con un cangiante che dà nella fiamma. baldinucci
brogiotti. salvini, 41-421: da un uomo di scelte notizie mi fu detto,
fichi brogiotti. viani, 13-376: un tabarro largo... mi riduceva come
tabarro largo... mi riduceva come un colossale fico brogiotto quando, là verso
sciocco. grazzini, 1-134: ma un mio pari come egli apre la bocca
, par., 26-97: tal volta un animai coverto bro glia,
par., 26-97]: 'tal volta un animai': come un animale coperto
'tal volta un animai': come un animale coperto della sua pelle dimostra per lo
[par., 26-97]: 'talvolta un animai broglia', cioè congratula e
par., 26-97]: un animale, per esempio un cane, broglia
26-97]: un animale, per esempio un cane, broglia, cioè si
faccia covertamele, non potendo come un uomo nel far broglio esprimere chiara
spalla, volendo dire che vi sentiva un cotale formicamento, e quasi solleticamento come
formicamento, e quasi solleticamento come d'un bruco che vi stuzzicasse. 3.
del popolo brogliavano. 4. procacciarsi un ufficio, una carica, un vantaggio:
. procacciarsi un ufficio, una carica, un vantaggio: mediante intrigo o subornazione.
paese forestiero, ottenere a ventisei anni un posto di segretario... non fu
, / e tiene fra le dita un po'di rogna. = forse
di bue, soffiando nel quale si produce un suono lamentevole '».
a guisa d'uncino alla man manca un cotal poco; e quivi è nocchioluto,
duomo..., o fermarsi a un bel portale che incorniciava il verde di
villa. palladio, 2-15: da un lato [la villa] ha il cortile
per le cose di villa, dall'altro un giardino, che corrisponde a detto cortile
corazzini, 3-88: il mio cuore è un usignolo, / che non canta quando
non canta quando è solo; / disiava un dolce brolo: / or nel tuo
piano / dolce e forte odorava come un fiorito brolo. bacchelli, 9-153:
salate e in depositi salini. è un liquido rosso bruno di odore fetido, irritante
cassetta chiusa superior mente da un vetro a cui si applica la negativa,
. chim. aggiungere bromuro a un composto. bromurazióne, sf.
sf. aggiunta di bromuro in un composto. = deriv. da
derivante dall'unione del bromo con un metallo o un radicale organico. i bromuri
del bromo con un metallo o un radicale organico. i bromuri (
di bromuro. cassola, 2-506: -è un po'nervosa la tua compagna, -disse
interessanti, quasi piacevoli, personaggi d'un dramma che la luce sapientemente dosata e
, e non sarebbe stato a vedere un pezzo il precipizio del mondo.
bron- chitella; è stato a letto un paio di giorni; ma ora si è
canigiani, 1-54: la 'ngiustizia è un vizio tanto sconcio, / vituperevole a
, 43: la pisana lasciava da un canto me per far con essi [ragazzini
] la vezzosa; e io prendeva un broncio da non dire a vederla far passettini
fra chi s'è tenuto il broncio un bel pezzo. panzini, ii-390: no
: in complesso, nell'aria, tale un broncio, tale una luna da minacciare
tale una luna da minacciare tutt'altro che un divertimento. = di etimo incerto;
giudizio, non è altro che un morbo in via, cioè a dire un'
aspirò aria lungamente e abbondantemente con un triste gemito dei bronchi, ma
l'uno de'capi della fune ad un forte bronco che nella bocca dello spiraglio
boiardo, 2-8-60: se avidde in un deserto essere entrato, / che sfrata non
calco adunque, come tu vedi, un sentiero tutto pieno di bronchi e di
i vecchi tronchi / nella foresta d'un convento oscura, / o presso l'arche
alquanto al disotto della sua aspettativa. era un pozzo naturale, aprentesi fra bronchi e
innestano in sul pero cotogno, sotterrare per un braccio l'innestatura, perché vi
dei bronchi. salvini, 6-43: un tumore... simile a quello che
alloro, / così nasce dal ferro un secol d'oro. vasari, iii-43:
, e ti trovano quest'uomo con un occhio pendoloni, e gridava:
i veramente villanzone, / maritolla ad un broncone. 3. vite rampicante sorretta
. redi, 16-i- 23: gusta un po', gusta quest'altro / vin robusto
, che permettono di osservare, attraverso un sistema di lenti, l'interno dei
gica per cui viene inciso un bronco (aprendo la parete toracica posteriore
a tavola, ogni mosca gli pare un baco, e nel dare un boccon di
pare un baco, e nel dare un boccon di pane a chi che sia,
e la bandiera... era un brontolamento continuo. 2. figur
scorno grandissimo reputandoselo, borbottando e brontolando un non so che fra'denti, con
non so che fra'denti, con un certo naturai suo piglio, -rimarranno,
ora s'inquieta / il macchinista, o un altro bellimbusto. manzoni, pr.
rassegnazione. 2. figur. mandare un suono sordo insistente; gorgogliare, ronzare
, 53-56 (iv-278): sì come un tempo scuro qualche volta, / che
e dio sa se me ne brontola un vespaio nella testa. carducci,
brontolava allegra. pascoli, 18: un murmure, un rombo...
. pascoli, 18: un murmure, un rombo... / son solo
castagni brontolavano sordamente, come frati dietro un funerale. pea, 7-16: le
: le viscere del ragazzo brontolavano ed un languore insolito lo rendeva leggero e debole
: « una piccola bagatella! a un galantuomo par mio! e domani com'
capanna / del carbonaio il re sedeva un dì: / a la culla sedea,
il nembo degli odori / pingui, un mendico brontola: altri tordi / c'
pianto è molle ancora, / brontolando un paternostro / su zappiamo alla buon'ora,
di gioco; laonde a quel tavoliere era un eterno brontolio di richiami e di rimproveri
sventolando le maniche delle tonache, con un brontolio di parole, come un coro
con un brontolio di parole, come un coro di frati. piovene, 5-395:
equilibrio, al realismo, si unisce un istintivo ossequio all'autorità, quell'umore
, 1-203: all'apparirgli di fronte d'un canino compagno, entrò in brontolìi,
... il rumor cupo / d'un fiume, d'un torrente, o
rumor cupo / d'un fiume, d'un torrente, o che so io,
so io, / che giù scrosciando d'un alto dirupo / rintostasse de'tuoni il
angelus domini, la scena cambiava ad un tratto. giocosa, 23: il nevaio
pascoli, 4: urtava, come un povero, alla porta / il tramontano
di tolmino giungeva di tanto in tanto un brontolìo prolungato di artiglieria; il cadere
vetri della finestra e pareva preludere ad un fracasso maggiore. invece si spense quasi
la chiesa / questa voce di saluto come un brontolo fu intesa. pascoli, 280
luna nel pozzo. fucini, 424: un vecchio ossuto e brontolone, che aveva
, lasciando intendere che la consideravano quale un peso nella famiglia. la madre del merighi
e mi dice che anch'io / sono un bel brontolone. baldini, 7-76:
a morte stando sempre alle costole di un avaro, brontolone e pìttima della mia
la longa di suo marito, e stavano un tantino in sua compagnia.
6-22: e sempre, nelle didascalie, un bisogno di favoleggiare e drammatizzare..
nei maschi il muso era sovrastato da un grande corno forcuto coperto dalla pelle)
bronzate, appiedi. papini, 8-9: un ricordo più di tutti gli altri s'
, abbronzato. pascoli, 1146: un uom di mare entrò, larga la fronte
non è mica bella. ci vuole un colore bronzato, un'idea. bronzatura
brescia. panzini, ii-218: ecco d'un tratto su le fondamenta mi balza,
223: al traguardo dal turbine / un bronzeo corpo nel lancio leggero. marotta,
630: i cavalli e gli eroi misero un ringhio / acuto, i carri scosser
: voce bronzea, virile, già un po'roca. bronzétto, sm
rappresentano. piovene, 5-360: è un grande museo di opere d'arte antiche
detta anche corpo della tromba, è un cilindro voto, metallico, lungo alcuni palmi
metalliche e di bronzine, sentii emergere un motivo musicale. = deriv.
antico didimo, se gli encomi d'un tal uomo non mi generassero una dilettazione
ed ai bronzi antichi. figurati! a un tronco meraviglioso dell'antinoo hanno appiccicato certe
, la villa è tra la sede di un piccolo principato e un silenzioso monastero.
la sede di un piccolo principato e un silenzioso monastero. 5. campana
. negri, 1-209: serpe nei cori un brivido: 1... i
18-474: e quelli sul fuoco, in un baleno, / atto ai lavacri collocaro
baleno, / atto ai lavacri collocaro un bronzo. 10. tavola bronzea
e utensili. piovene, 5-476: un grande museo di studio, testimo- niante
sec. xiv); ma già in un trattato di alchimia (databile dal sec
dirimpetto a spagna. melimi, 1-47: un fregio lungo tredici braccia, nel cui
degli uomini di campagna, che in un tempo stesso è rossa e bruna. salvini
7-iii-172: per metafora dicono i modenesi un volto abbronzito, una ciera bronzina,
bronzina, per significare la faccia nericcia di un uomo. bettola, 165: né
. cicognani, 6-25: aveva davvero un che di fanciullo... nel
. campana, 159: tu mi portasti un po'd'alga marina / nei tuoi
marina / nei tuoi capelli, ed un odor di vento, / che è corso
con la terra cadmia, si fa un misto detto volgarmente bronzo: del quale spessissime
: per [la concia di] un par di guanti la ricetta sarà: barro
, soltanto una medaglia di bronzo, un « bronzino ». c. e.
vedendo e conoscendo uggieri fedelissimo, tolse un bacino d'ariento e uno bronzino pieno
. dado di bronzo in cui ruota un perno. lorini, 205: queste
], gli fecero [al brunellesco] un bell'onore dandogli insieme, come per
aggiunto, in proporzione sempre inferiore a un terzo, per accrescere la durezza del rame
v-432-26: sovra la cità è fato un celo reondo / d'acial e de ferro
verisimiglianza che hanno in sé, fanno un bellissimo effetto. pindemonte, 19-607:
di forbito stagno / candidissimi colmi, e un altro in mezzo / di bruno acciar
, i-18: le due porte, di un massiccio e puro artistico bronzo cesellato,
grande e netto e vicino, incendiato da un riflesso di fiamme e di bronzo cadente
7-100: con le donne è stato sempre un leone: cuore di bronzo e salute
, abbronzato. govoni, 1-98: un ragazzo di bronzo patinato / tirava un
un ragazzo di bronzo patinato / tirava un mantice di pelle rappezzato. c. e
. gadda, 39: al collo un fazzoletto annodato, braccia di bronzo nudo,
1. neri, 4-65: e un cavol cosse bronzoluto e tosto / che
, zia dello sposo, sventolandosi con un ventaglio sospeso a un laccio d'oro,
, sventolandosi con un ventaglio sospeso a un laccio d'oro, dominando il gruppo
. dial. pustolina. -fare di un brossolino un bubbone: fare le cose grosse
. pustolina. -fare di un brossolino un bubbone: fare le cose grosse,
195: a parer mio, facea di un brossolino un bubone. = voce
a parer mio, facea di un brossolino un bubone. = voce dial.
brosciura), sf. legatura di un libro con semplice copertina di cartoncino
adattamento del fr. brochure * cucitura di un libro '(docum. nel 1718
1718), deriv. da brocher (un hvre): 'cucire insieme i fogli
: 'cucire insieme i fogli piegati di un libro entro una copertina di carta semplice'
si unisce a quello acidulo della brovada, un piatto di rape bollite ed imbevute
di seta al vapore acqueo, in un locale detto appunto brova, per evitare
che freddino, -disse dopo essere rimasta un momento affacciata. bru, sm
. targioni tozzetti, 12-7-340: un frassino tutto pieno di canterelle, le
fronte. carducci, 691: un asin bigio, rosicchiando un cardo / rosso
691: un asin bigio, rosicchiando un cardo / rosso e turchino, non
tutto quel chiasso ei non degnò d'un guardo / e a brucar serio e lento
foglia. a ivaro, 1-90: un cavallo spaventato sbucò tra un folto d'alberi
1-90: un cavallo spaventato sbucò tra un folto d'alberi, si fermò sull'
alberi, si fermò sull'argine d'un campo, si mise a brucare l'erba
l'erba. montale, 79: un gregge di nuvoli e di capre / dirompenti
di nuvoli e di capre / dirompenti da un greppo a brucar bave / di pruno
2. strappare le foglie da un ramo, facendovi scorrere sopra la mano
. viani, 13-287: ha risposto un oprante che brucava le fronde di un
un oprante che brucava le fronde di un olivo: -guardi, signoria, la chiesetta
. paoletti, 1-1-342: per fare un olio della miglior perfezione, conviene in
2. raccolto (le foglie di un ramo, passandovi sopra il pugno chiuso
si ripone la brucatura non già di un giorno ma di dieci e di venti.
tetrandia, famiglia delle terebintacee, che comprende un arboscello dell'abissinia (brucea ferruginea
nome di falsa angustura, contiene un alcali velenoso. = voce dotta
4-145: addossato al muro, un uomo dalle gambe sgallate si era
bruciacchiando l'erba. palazzeschi, i-575: un caminetto dove bruciacchiavano svogliati tre pezzettini di
dei suoi baffi a punta disegnati con un sughero bruciacchiato. brancoli, 4-316:
= voce registr. dal tommaseo con un proprio esempio: « mani bruciacchiate da
si fece una bruciacchiaturina di poco in un dito. bruciacchio, sm. bruciacchiatura
e bruciacchi di shrapnell nella divisa ridotta un brandello). bruciàglia, sf.
lagrime brucianti, acri di tenerezza e di un sentimento che non era propriamente odio,
era propriamente collera, ma che aveva un amaro dell'uno e dell'altra.
di passione; intenso, violento (un sentimento); che fa dolore come
greco e di filosofia religiosa alternati con un lavoro fantastico e uno studio morale.
per molti anni nel cuore, mi furono un rimorso bruciante. papini, 6-159:
e siamo senza rimedio di là da un passato bruciante d'entusiasmi, di dolori,
e ho anche l'intuizione bruciante di un linguaggio amoroso che sarà nostro soltanto
morire? * fece la ragazza, con un tono leggermente risentito. « non lo
alla cintola una pistola, me ne scaricò un colpo a bruciapelo che non mi portò
via fortunatamente altro che la falange d'un dito. abba, 1-57: in quel
ultima cannonata, fracellando quasi a bruciapelo un sacchi pavese. de amicis, ii-285:
6-485: uno dei corteggiatori, a un certo punto, sparerà contro un rivale a
a un certo punto, sparerà contro un rivale a bruciapelo. bocchelli, 2-327
. pavese, 6-202: per uccidere un uomo ci vuole un colpo a bruciapelo.
: per uccidere un uomo ci vuole un colpo a bruciapelo. pioyene, 5-247
rivolta d'improvviso, una proposta, un quesito, una dichiarazione, ecc.
quei tali sguardi, come se mi desse un pugno al cuore. cantoni, 350
soltanto alla pentola e arrivavo tranquillo come un trelire, ecco una scarica a bruciapelo:
(o di metallo), provvisto di un coperchio forato, per bruciare sostanze odorose
profumare l'aria di una stanza, di un locale chiuso).
occhiali e rimetterli in punto, era un continuo urtare il candeliere o
essere disabitati. ochino, 205: se un loro sacerdote pigliasse donna, lo
, lo bruciarebbeno, perché avrebbe fatto contro un loro precetto umano sì impio.
, benché poste alla distanza di un trar d'arco dal luogo dove egli
. monti, 23-298: come un padre talor piange, bruciando / l'ossa
talor piange, bruciando / l'ossa d'un figlio che morì già sposo.
., 31 (534): con un suo deplo rabile consulto,
trono sopra una base di birri sarebbe un tristo e un retrogrado. nievo,
una base di birri sarebbe un tristo e un retrogrado. nievo, 875:
londra una raccolta di quaranta novelle che un critico di cui si fidava aveva trovato «
). de amicis, 1-8: un sole che brucia il cervello...
, i-307: fatto giorno, si mise un gran freddo, con una borea che
, dove la vita si brucia in un anno o in un mese o in un
si brucia in un anno o in un mese o in un giorno, non si
un anno o in un mese o in un giorno, non si sa come.
d'una speranza che bruciò più lenta di un duro ceppo nel focolare. idem,
/ la nostra fiaba bru- cerà in un lampo. moravia, ii-232: il suo
restavano. sinisgalli, 6-215: a un certo momento qualunque compagnia lo infastidiva,
che bruciava con voracità il tempo di un incontro o di un dialogo o di
voracità il tempo di un incontro o di un dialogo o di una semplice conversazione.
io nel fosso. quasimodo, 2-18: un giorno, un solo / giorno per
quasimodo, 2-18: un giorno, un solo / giorno per noi, o padroni
prendono [i contadini] al terratico un pezzo di bosco, e gli danno
candela di notte. pascoli, 37: un bricco al fuoco s'ode borbottare:
. intr. essere molto caldo, emanare un forte calore; provocare una sensazione intensa
. palazzeschi, 4-283: le chiese un bicchier d'acqua fresca perché bruciava dalla
ardere di passione, essere preso da un sentimento intensissimo, violento. -anche del
, 165: la mia bocca è un serpente che riposa / ma il mio cuore
guardata / e più non sono che un oggetto debole. montale, 104: l'
, distruggere di passione; colmare di un sentimento altissimo e violento. iacopone
è una mente, un'anima, un artista fiammeggiante. la sua prosa mi
la sua prosa mi brucia. è un colosso di forza e di bellezza. serra
una fiamma ed empie l'animo di un tumulto che tutte le altre cose confonde è
forte dispiacere; preoccupare vivamente; suscitare un interesse pronto, intenso, profondo;
; urgere dentro (una questione, un problema). -anche tr.
, i-594: quello lì aveva certo avuto un solenne disinganno, e toccato delle scottature
verità, lì per lì mi bruciò un poco che il signor arciprete applicasse anche
disse: « tu non sei fatto per un lavoro onesto, serio, di responsabilità
avere danno per essersi esposto incautamente a un rischio, aver scherzato con pericoli.
le cervella: uccidere o uccidersi sparandosi un colpo d'arma da fuoco al capo
conclusione definitiva a una relazione, a un periodo della propria vita, a un'attività
-bruciare la penna, la mano: un argomento (o un nome) che
la mano: un argomento (o un nome) che comporta, a trattarlo,
nome) che comporta, a trattarlo, un grosso rischio per chi scrive.
luogo a dubitarne; ma per tutto un grande studio a scansarne il nome,
arde, scotta le labbra, come un ferro rovente. -bruciare il paglione
.]: bruciar pagliaccio, mancare a un dato appuntamento: « aveva promesso di
eccessiva di andarsene, di allontanarsi da un luogo (dovuta per lo più a
luogo (dovuta per lo più a un senso di disagio, o di
cappelle laterali, mise il pupo su un banco e, come se la terra
. giusti, i-392: al foco un contadino scamiciato a far le bruciate con un
un contadino scamiciato a far le bruciate con un grem- bialone che pareva un motuproprio.
bruciate con un grem- bialone che pareva un motuproprio. papini, 8-9: un
pareva un motuproprio. papini, 8-9: un ricordo più di tutti gli altri s'
3-291: la venditrice di bruciate a un crocicchio di strade, sotto l'ombrellone d'
. du'violini, du'bruciatine, un bicchieretto, e del resto accetteranno il
, / che ha spento il lanternone a un bruciataio. fagiuoli, 3-7-202: onde
3-7-202: onde bisogna lor d'occhiali un paio, / acciò distinguan se va lor
lor dintorno / una nobil persona o un bruciataio. giusti, i-393: il maestro
stati troppo al fuoco e hanno assunto un sapore di bruciato. -prendere di
, 156: l'orlo del cratere ha un colore giallastro di bruciaticcio come quello di
c. e. gadda, 161: un odorino di bruciaticcio, dalle pentole abbandonate
la prima cosa che mi ferì fu un gran puzzo di carta bruciata e un fumo
fu un gran puzzo di carta bruciata e un fumo densissimo che ingombrava la camera.
i registri della parrocchia andarono bruciati in un incendio quando eravamo ancora a balia.
che segna il cielo dove / romba un tuono, sono vostri, 0 miei
quel silenzio morto m'arrivò la voce d'un disgraziato. nieri, 243: ma
ore bruciate, andava in giro con un bidone a raccogliere gli avanzi delle cucine
alvaro, 1-63: l'alba portò un paesaggio diverso, una pianura spersa,
tignere il pel del corridore / con un color di sandali alterato, / e
, bruciato e infocato come quello d'un piantatore, s'aprono due occhi celesti chiari
, meno biondi dei capelli, d'un colore bruciato, erano attaccati con le punte
colore, così bruciato, contribuiva a un effetto di vastità esigente. tombari,
dal fogliame bruciato, mormorava curvo su un olmo. moravia, ii-48: ella
figur. arso dalla passione, preso da un sentimento intenso, violento; ardente di
il gioco: è quello che accade un po'per tutto, dopo ogni guerra.
bruciato: sospettare qualche colpa nascosta, un inganno, un pericolo, un segreto
qualche colpa nascosta, un inganno, un pericolo, un segreto vergognoso.
nascosta, un inganno, un pericolo, un segreto vergognoso. brancati, 4-196
apparenza di ricolte di grani, sopraggiunse un vento bruciatore, che seccò le non
le si vedevano le arterie battere d'un palpito incessante. morante, 2-355: con
2-355: con le guance divorate da un rossore scuro, simile a una vera
figur. tormento interiore, ardore (di un sentimento, di una passione).
della stricnina (è uno stimolante e un tonico più blando del sistema nervoso)
che capisco queste cose... un brucio, una cosa che sembra di
stuzzicati, / ch'ell'era bruciolata un po'di lui. salvini, 39-ii-220:
.. dice [iddio], per un segno di desolazione e di guasto,
neve, la quale essi raschiano con un coltello tagliente, facendone brucioli. buonarroti
sudore ornai tutto una broda, / avendo un vesti- tuccio di dobretto, / ed
vesti- tuccio di dobretto, / ed un cappel di brucioli alla moda. note
calore eccessivo (e anche da un colpo, dalla puntura di un
un colpo, dalla puntura di un insetto, dall'infiammazione di un organo)
di un insetto, dall'infiammazione di un organo); scottatura, ustione
massima esattezza e brevità, e un odio catilinario alle chiacchiere morali
nelle vene, tanto sono scarne. ho un ardore, un bruciore qui,
scarne. ho un ardore, un bruciore qui, nel petto!..
dolsero l'avambraccio destro e l'anca. un intenso bruciore, un formicolio nei
anca. un intenso bruciore, un formicolio nei nervi come se avessero minac
fa paura: il tronco di un albero diventa un uomo in agguato
paura: il tronco di un albero diventa un uomo in agguato, un asciugamano
diventa un uomo in agguato, un asciugamano è la fantasima, un lieve bru
agguato, un asciugamano è la fantasima, un lieve bru cior di stomaco
amore, / che quel freddo ch'aggrezza un che si muore. manzoni, pr
d'annunzio, v-1-627: dov'è un vinto che abbia tutto perduto fuorché il
pirandello, 6-405: gli era rimasto un bruciorino ai polpastrelli dell'indice e del
segmenti addominali; qualche specie porta un cornetto sul nono segmento, oltre
sul nono segmento, oltre che un organo retrattile che si erge ed
orti si ficca in su imo palo un capo di cavalla, e non di maschio
], i-1802: dicono ancora che un granchio di fiume appiccato nel mezzo dell'orto
si è mai al sicuro. gozzano, un: quante / ha per muoversi zampe
al ricordo di vie segrete nella polpa d'un frutto. -per simil.
piedi enormi, con i movimenti di un bruco che si snodi. linati,
cassa del morto... saliva come un bruco, a onde, mentre una
cavallini di razza berbera:... un po'grossi di testa; il pelo
tornava bruco, ed io ne risentivo un dispetto ed una amarezza indicibili. stuparich,
. stuparich, 5-77: ci demmo un compito ideale che risollevasse le nostre coscienze
come molti altri, sia venuto da un soprannome; ché bruco dichiamo a uno
, bruco bruco. giusti, 2-270: un povero diavolo, /...
, /... / senza un mestiere al mondo, / che noiato di
di sgabbellarsela / all'ombra d'un rescritto; / non c'è misericordia.
, certamente per la sua somiglianza a un bruco. = deriv. da
spalanca e s'abbassa l'orizzonte. / un infinito di brughiere bionde. sbarbaro,
giocato: / s'udiva nell'aria un battere monotono di foglie, / come nella
e non sapevano nemmeno andare a raccogliere un po'di cicoria nel vallone, e
.. di disegnare i fregi onde un ambizioso mercante brugitano cinse sulla facciata della
arguta spola, / l'aura con un bruire esile e schietto. d'annunzio,
/ talora un'occhio cieco, e un brulazzo, / perché di neve me
: mi metto ora a rispondervi con un occhio, che l'altro mi trovo burlasco
: quanti siate voi in casa? - un brulicame. c. gozzi,
. furono chiamati dalle orrende strida di un enorme tumulto di voci assordatrici, uscite
compagnia di cantanti, questo che ella chiamava un popol di morti, questo brulicame di
: questo brulicame di umani è come un alveare impazzito: assalito dalle api predone
spettacolo a que'tempi tanto gradito: era un bru- licamento d'uomini, di donne
capo giù per la via mirai un nugolo di poliziotti brulicanti intorno alla porta.
... /... un fremito diede e concepìo: / e il
tommaso d'aquino... è un piccolo fondaco, una piccola corte dei miracoli
una via cittadina brulicante di vita sotto un nembo sfolgorante di sole. palazzeschi,
manzini, 11-120: il mare era d'un azzurro sfacciato, a gara col cielo
copre una brulicante smania di rifare, quasi un ardore operoso della miseria a cimento col
fonda: qualche lume, e dagli angiporti un animarsi, un brulicare, come le
lume, e dagli angiporti un animarsi, un brulicare, come le cimici, di
, 1-23: capitai una notte in un locale dove brulicava una vita simile a
a quella che annerisce la maceria a smuoverne un sasso. betocchi, 5-40: come
sasso. betocchi, 5-40: come un campo fiorito si rinnova / ed è
-anche riferito al luogo dove si agita un gran numero di insetti o di persone
età e d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe
d'ogni sesso: era un girare, un rimescolarsi di gran cappe, d'alte
d'alte penne, di durlindane pendenti, un moversi librato di gorgiere inamidate e crespe
primi anni del secolo undecimo sentesi come un brulicare di vita ancor timida e occulta
. e al figur.: ed esprime un movimento confuso di oggetti, uno scintillare
, uno scintillare rapido di luci, un brusio di voci. pascoli, in
i-25: brulicano già gridi / d'un vento nuovo / alveari nascono nei monti /
menzini, 6-34: orsù facciamci dall'un de'lati, e discorriamo delli studi
., 2 (39): « un febbrone », rispose perpetua dalla finestra
in pace, senzaché non mi brulichi dentro un certo desiderio d'udirmi augurare lunga vita
, vi gorgogliò, rendendo / grato un odore al cielo. baldini, i-472:
intorno e addosso a quella povera lingua un brullichio che mai al mondo.
sempre impantanati e nel marame / d'un nuovo brullichìo di pecorame. fagiuoli,
a una grossa rete in mezzo a un brulichìo di pesci d'ogni forma e grandezza
, e sul poggio del castello c'era un gran brulichìo di comari, nere sull'
; su vasti spazi lontani si vedeva un gran brulichìo. dossi, 698: tutto
dossi, 698: tutto insieme, è un brulichìo, una nebbia, dove l'
ricurve, lontano ai parenti, / un brulichìo mangerà, dopo saturi i cani,
l'ora scocchi, nella platea s'agita un brulichìo multicolore di cenci e si leva
brulichìo multicolore di cenci e si leva un mormorio di voci roche. pirandello,
poco a poco comincia a effondersi come un brulichìo nell'ombra. viani, 14-119:
; i canestri foderati di iuta son tutto un brulichìo schiumeggiante. e. cecchi,
, per ora, non si distingueva che un brulichìo di piastre nericce, in radure
1-281: questa striscia si muoveva, un denso brulichio di uomini e convogli che
che nell'orto intorno all'uva ronzi / un mucchio di vesponi e di tafani.
de amicis, ii-24: non è un brulichìo, uno strepito come negli altri
: in mezzo ai pini / sonanti un fresco brulichìo di pioggia / presso la salsa
govoni, 2-109: di là c'è un brulichio indistinto / di suoni e di
quel movimento, quel brulichìo che produrrebbe un gran paniere di fiori appena colti,
di fiori appena colti, messo davanti a un alveare. nievo, 292: gl'
la domanda mentre risvegliava in lui tutto un brulichio di sensazioni e di ricordi oscuri,
berni, 29: s'io posso risaperne un brullichìo, / io te farò duo
, privo di vegetazione, deserto (un luogo, un territorio); secco,
vegetazione, deserto (un luogo, un territorio); secco, spoglio,
. alvaro, 1-108: a destra un groviglio di piccole cime arse, di pietre
, simile a una riviera scogliosa su un mare. montale, 1-20: ricordi la
di collinette brulle. non c'è un solo albero da quelle parti. solo
battezzano alla greca, / tuffandolo in un fonte nudo e brullo / va meno ornato
[lidia], essi s'inseguono l'un l'altro tristi sterili brulli annoiati per
: ma il vecchio aveva detto solo un eh senza nessuna intonazione, brullo come
: si prende ordinariamente, per fame un brulotto, un vecchio bastimento di tre o
ordinariamente, per fame un brulotto, un vecchio bastimento di tre o quattrocento tonnellate
brulotto. idem, v-1-89: siamo un pugno d'uomini sopra tre brulotti disperati
, 31: 11 tranvai giallorosso come un brulotto fila / incendia ogni cosa a
a motore. bocchelli, 9-22: un anno o due dopo la fine della guerra
fine della guerra comparve... un chiattone, un bigonciuolo fetente, petroliero
comparve... un chiattone, un bigonciuolo fetente, petroliero e spetezzante,
bigonciuolo fetente, petroliero e spetezzante, un brulotto solitario e industriale a motore.
). disus. carrozza chiusa, a un cavallo: da nolo.
. la videro in brum chiuso con un ufficiale di cavalleria. dossi, 698:
di vaio, svolazzò come le ali di un uccello spaurito. fuori non c'eran
non c'eran carrozze ad aspettare; nemmeno un brum. la via galliera era deserta
brougham (1779-1868), che fu un noto letterato, storico e uomo politico
a fruire di un'aura balsamica e di un raggio sereno di primavera. tommaseo,
. tommaseo, i-278: trovo seduto un polacco, che sotto questo lieto cielo
fiume e della pioggia, si scorgeva confusamente un enorme ammasso di rovine, come un
un enorme ammasso di rovine, come un monte franato in mezzo al fiume
, vi-935: quattro palmi di neve, un ciel di morte, / chiuso il
nel piano, / che fugge, a un mare sempre più lontano / migrano tacque
sempre più lontano / migrano tacque d'un ceruleo fiume. d'annunzio, i-807
ditemi: a questa bruma decembrale / un brivido anche voi non lo provate? panzini
è sempre, verso il tramonto, un nembo basso, un cappuccio di vapori
il tramonto, un nembo basso, un cappuccio di vapori grigi e rosa,
bruma serale, faceva pensare al relitto d'un ossame antidiluviano. cardarelli, 1-115:
/ filtra, sul far dell'alba, un guizzo giallo, / l'acqua si
indistinta che si scorgeva lontano, fra un ondeggiamento di brume. montale, 27
già l'alba l'inostra / con un sussulto e rompe quelle brume. idem,
animale, in cui senza avvedermene preparavo un piano d'azione. 2.
tacito focile / d'amor tragge indi un liquido sottile / foco che m'arde a
brume. caro, 2-769: tale un colùbro mal pasciuto e gonfio, / di
, 330: ma se ben da l'un lato / con sfavillanti ardori / la
. ciascuna sta sola, rintanata in un proprio tubo, o cannello, di
crostacea, che a prima vista pare un pezzo di legno corroso per ogni verso
presente stanno celate, forse si scopriranno un poco per due mesi intorno al solstizio
la basilica è come uno scoglio in un mare brumoso. soffici, ii-99
così nella frescura delle albe già un poco brumose, seduti presso il
bruno. serao, i-606: un viso brunastro, dalla pelle arida e
bruttissima, infine, ma con un paio di occhi vividi, ove
vi fossero passati i denti d'un pettine. d'annunzio, iv-1-983: lo
: quei terreni ricoperti ancora da un denso strato di lava millenaria, brunastra e
pelle bruna (ma con un'intenzione un po'caricaturale e grottesca).
due folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti canuti, e
cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna. [
due folti sopraccigli, due folti mustacchi, un folto pizzo pel lungo del mento,
andare pe'tuoi prati sembra camminare s'un affresco, tanto colore hai acceso nelle
pupillette, / che brunette / dentro un latte puro puro, / m'ancidete a
l'ore / con splendore / d'un bel guardo scuro scuro; / s'oggimai
mio: una asciutta e brunetta, con un poco di pelurie sul labbro di sopra
capelli e la carnagione bruna (e ha un valore vezzeggiativo e ammirativo insieme).
nievo, 457: come vedi è un bel giovine, un brunetto svelto e di
come vedi è un bel giovine, un brunetto svelto e di alta corporatura.
folla degl'inseguitori ora s'è staccato un brunetto in maniche di camicia e in scarpe
lei una brunetta pallida, / lui un impiegatino / che spinge avanti la barca.
tre. piovene, 2-29: seguiva un cameriere, portando una grossa coperta scozzese
grossa coperta scozzese da automobile, e un passo indietro... una biondina
biondina macilenta, una brunetta dall'aspetto un po'equivoco ed un'anziana vestita di
. chiesa, 5-50: si capitava in un di quei prati che sono tutto
di quei prati che sono tutto un farnetico di ranuncoli: un giallo
tutto un farnetico di ranuncoli: un giallo spropositato, nel quale la testa del
vedo quelle sue grosse mani screpolate, d'un bru niccio rosato, tremare
risplendente, mentre sia ferita da un lume gagliardo, ma però si vedrà tale
cidare, lustrare, levigare (un metallo). -anche: ripulire
cennini, 26: poi metti un foglio di carta bambagina, ben netto
coloro che bruniscono tarme, che hanno un legno et anco hanno una spada, e
hanno una spada, e con essi un poca di pòlvare, e posta in sull'
orafo quando ha una croce vechia o un calice. elli el brunisce, e fallo
prima. cellini, 520: piglierai un brunitoio di ferro, cioè di acciaio temperato
, cioè di acciaio temperato, e con un poco di olio brunirai il tuo niello
. foscolo, v-95: le donne per un assiduo diverbio dal mattino alla sera con
di sassuoli dibattuti a lungo insieme in un sacco, non solo per quell'attrito
vero. boiardo, 2-15-65: sopra de un palafren crinuto e bianco, / che
ór brunito il guar- nimento, / un cavallier gli stava armato al fianco. ariosto
lustra e tersa come uno specchio, ma un capello manco, cioè quale è una
vedeva saettarvi per la finestra di levante un raggio di luna, rigare il pavimento,
alla strada una facciata rigata da scale e un ballatoio in legno brunito dal tempo e
iii-259: gelsomino trovò presso i pastori un capretto arrosto, un pane brunito e un
presso i pastori un capretto arrosto, un pane brunito e un otre di scuro
un capretto arrosto, un pane brunito e un otre di scuro vino. barilli,
: giornata umida e pungente, d'un grigio ineguale: qui luminoso, d'
[le perle]... con un brunitoio di cristallo. cellini, 520
sopporti,... allora piglierai un brunitoio di ferro, cioè di acciaio temperato
, cioè di acciaio temperato, e con un poco di olio brunirai il tuo niello
di fresco legati. il legatore adopera pure un altro brunitoio, in cui alla gruccia
cui alla gruccia d'acciaio è sostituito un pezzo curvo di calcedonia, d'agata,
poesia dei poeti lavora sull'anima come un brunitoio. brunitóre, agg. e
possedeva un'affilatrice o brunitrice nuova; un altro aveva una maestranza [ecc.]
pare e piace. -lucidatura di un oggetto metallico. carena, ii-193:
, i-642: spesso, di sopra, un carabiniere si metteva a cantare presso una
. bocchelli, 6-167: si trattava di un acciaio nuovo, il quale, mediante
brunitura2, sf. l'assumere un colore bruno, l'annerirsi (per
i-441: il dizionario di panzini è tutt'un intaglio di laboriosa fattura, abbellito
., 13-34: allor porsi la mano un poco avante, / e colsi un
un poco avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e
, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e '1 tronco
dall'ardore / per lo papiro suso un color bruno, / che non è nero
cipressi. foscolo, 1-117: vidi un guerrier di brune armi coverto / guardar,
il limpido cielo aranciato... posava un ultimo lume caldo sul pavimento della sala
, che poi si sparpagliano, con un guizzo, pel pendio. soffici,
che lo sconosciuto le si avvicinava arrossì un po'e con la mano si coprì;
la vigna che d'inverno / sembra un quadrato nella bruna terra. baldini, i-58
tutte le forze che mi facevano ancora un soldato, appena trovai due portaferiti con
di casa, logora, ma d'un prezioso rosso bruno. montale, 1-138
/ sì ch'a la morte in un punto s'arriva, / o con le
e bruno divenuto, e più tosto un altro uomo pareva che il
e robusto: / ma dimmi: un uom, che non sia brun, che
bruna, / dove in mezzo biancheggia un sol d'argento. / già muggir
folti sopraccigli, due folti baffi, un folto pizzo, tutti canuti, e sparsi
cespugli coperti di neve, sporgenti da un dirupo, al chiaro di luna.
cui erra dolente / il desio d'un ignoto estraneo lito. pascoli, 168:
imbevendosi del sole, pareva, come d'un olio. -anche di animali.
luce, / con colore indistinto / un bel misto facea d'alba e di luna
... / patròclo intanto, un caldo rio versando / di lagrime, siccome
il ricordo della irraggiungibile grazia / come un fantasma leggero. moravia, ii-26: sulla
monti bruna bruna / cade l'ombra, un pensiero a dir mi sforza: /
si smorza; / né tutto a un tempo l'universo imbruna. berchet, 385
/ sì ch'io però non vidi un atto bruno. buti, 2-573 [purg
[purg., 24-27]: un atto bruno, cioè uno turbamento, cioè
forbito stagno / candidissimi colmi, e un altro in mezzo / di bruno acciar.
tonia forse ventidu'anni, ed era un po'brunotta per amor del sole, tarchiata
brun, ted. braun): un altro nome di colore deriv. dalla
barelle. deledda, iii-541: occhi di un bruno dorato, in armonia col colore
, spiccavano come unte sul viso di un bruno opaco. calvino, 1-487:
terra più profonda veniva alla luce, d'un bruno carico, con un forte umido
, d'un bruno carico, con un forte umido odore. -bruno cannella
-segno di scrittura, la parte scritta di un libro. dante, par.
chiudere il suo palazzo, ed a un suo figliuolo (la qual cosa non s'
, / io rinchiuso men vo sotto un avello, / e mia famiglia vestirassi a
bruno. campanella, i-53: [un cieco amor] d'argento è ingordo e
. panciatichi, 237: se muore un cardinale de'più pitocchi, / si riveste
pietà più grande fu quando andammo per un giorno a riveder nostro padre che era ammalato
detto basta che mi presenti e faccia un giro per la sala. verga, i-28
una casa. morante, 2-364: era un bruno riccio, di statura piuttosto piccola
che mezzana, col viso tondo, un paio di baffetti neri, e occhi scuri
suol avere il suo dorso attraversato da un pezzo di striscia di pelle, che fa
piccine che in lei, abituata a un sapone da bucato e a uno spazzolino
chiamava la brusca, avevan sempre destato un imbarazzo quasi scabroso e un principio di
sempre destato un imbarazzo quasi scabroso e un principio di scandalo. c. e
malattia dell'olivo, dovuta a un fungo parassita. = deverb.
, iv-358: mi sono avveduto di un contadino che guardavami bruscamente: -che fate
tratto, e spesso bruscamente, da un pensiero, da un'immagine, da un'
una pagina che si può trascrivere con un piacere poco comune; pare di sentire
: passò pel cielo... un vento armonioso spezzato bruscamente da boati sordi
collera alla gaiezza senza il rischio di un vero e proprio collasso. =
. fortini [tommaseo]: si pavoneggiava un certo saio di pavonazzo,..
; viene eseguita all'aperto, su un apposito palco (dopo una processione in cui
da una compagnia di tutti uomini, su un testo in ottave incatenate (e il
di diversa lunghezza stretti nella mano di un compagno (da cui emergono per uno
in ambedue i modi: che è un giuoco da fanciulli, e si fa con
bruschétto1, agg. alquanto aspro (un vino). poesie bolognesi,
bolognesi, v-116-47: ma menarot'a casa un fantelletto, / e lui daremo
bruschetto, / e'recarò del meo plen un barile. bencivenni [crusca]:
, 1-450: la faccia sua avea un certo che di virile mescolato in una
una guardatura così soave e bruschettà ad un tempo, che penetrava nel cuore delle
alvaro, 4-135: 11 truccatore era un uomo grasso con un viso da luna e
11 truccatore era un uomo grasso con un viso da luna e due balletti ricciuti
continuò a bruschinare con la lingua di un rosa di saponetta il piattino, facendolo
bruschino che avrebbe scorticato la pelle d'un somaro. cassola, 2-132: per lavatoio
: per lavatoio scelsero l'incavo di un grande masso sepolto nel greto. si misero
e a insaponare vigorosamente i panni. avevano un pezzo di sapone ciascuno, e il
bruscinare, intr. letter. fare un brusio sordo e continuo.
come bruscinar di primavera, / rimase un trito becchettìo sonoro. = forse
e rientrare in bottega e buttar giù d'un fiato un bicchiere di vin brusco per
in bottega e buttar giù d'un fiato un bicchiere di vin brusco per sciogliere il
, 2-267: hanno [le prugnole] un sapore brusco e asperrimo che non piace
1-370: già mandava in cuor suo un patetico addio alle fresche insieme e brusche
brusca, et acerba, / pare un viso di sotto, quando stilla / quel
uomo di brusca cera 's'intende un * uomo che dimostra sdegno '. magalotti
voi m'aveste letto questo sonetto con un po'di cera brusca, me la
...! » renzo gli fece un viso brusco. de sanctis, i-248
anime così espansive e violente, sotto un aspetto brusco, nascondono un cuore tenerissimo
violente, sotto un aspetto brusco, nascondono un cuore tenerissimo e quasi femminile. verga
166: ci avevano poi per curato un prete buono, nel fondo bonissimo, che
riaddirizzare i suoi parrocchiani; ma era un uomo fuori fuori, brusco, con pochi
suo. bocchelli, 1-iii-269: era un uomo attempato,... con piglio
fare brusco, che pure non escludeva un che d'ambiguo, finiva con l'
. moravia, vii-50: il regista era un tipo brusco, che tirava soltanto ai
pavese, 4-143: era una voce un poco scabra, provocante, brusca. mi
la tua arte? -soggiunse dopo un breve silenzio, appoggiando l'accento in
nei toni alti la voce attingeva ad un accento selvaggio e più fondo, di
abbia del dolce e del brusco, un inglese sta in sempiterno sospeso s'ei
nelle braccia, le stampò sulla bocca un bacio lungo e mordente. baldini, i-323
i-323: si lasciava prendere le mani un momento; ma poi brusco le ritirava
riccardi di lantosca, v-113: era un orbo anche un po'« di maniera
lantosca, v-113: era un orbo anche un po'« di maniera », /
, / e versa l'olio con un viso attento. govoni, 2-126: per
del paese... c'era un arco trionfale, costrutto di stili per
all'entrata della terra... era un arco trionfale, costrutto di stili per
noi guardato, / delle carceri nostre un brusco, un pelo. 3
/ delle carceri nostre un brusco, un pelo. 3. dial.
forse d'importazione celtica (altri suppone un relitto ligure). brusco5, sm
esistono; l'universo; non è che un neo, un bruscolo in metafisica.
universo; non è che un neo, un bruscolo in metafisica. nievo, 696
ottomila ducati non ci ho proprio ritratto un bruscolo, nemmeno tanto da cavarmi una
o care! / che non si mova un bruscolo, uno stelo! d'annunzio
male. linati, 8-120: ma un dì che l'atelier della natura fu
stando io su quel poggio, sentii un passo, un passo di vento che
su quel poggio, sentii un passo, un passo di vento che s'avvicina.
col fazzoletto, come se ci fosse andato un bruscolo. e. cecchi,
dell'occhio; e da prima era come un bruscolo bianchiccio che si movesse sulla lente
, 4-66: lo zio monaco, un giorno,... cercò di frugarla
quella punta di fazzoletto con cui si leva un bruscolo dall'occhio, ma non riuscì
-figur. chiesa, 1-229: e un bruscolo di sole / tremola a fior delle
gli rimandò in faccia la luna, un brùscolo, come fosse stata di argento.
maccheroni. 3. locuz. -avere un bruscolo in un occhio: avere preoccupazioni
3. locuz. -avere un bruscolo in un occhio: avere preoccupazioni, fastidi,
, molestie. -essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio: dargli ombra
-essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio: dargli ombra, sospetto.
: dargli ombra, sospetto. -levarsi un bruscolo dall * occhio: liberarsi da
bruscolo dall * occhio: liberarsi da un fastidio. -fare di un bruscolo una
liberarsi da un fastidio. -fare di un bruscolo una trave: avere tendenza a
gli occhi,... gli diede un grandissimo assalto. panciatichi, 102:
materno... gli stava come un bruscolo negli occhi. panzini, ii-261:
casti, iv-158: quando il toro ad un tratto il salto spicca / rapido contro
color delle braccia; perché del resto era un bruscolo di donna e in viso pareva
foruncoletto. goldoni, v-119: ho un labbro così delicato, che tutto mi
rami, a'ceppi, / che solo un bruscolin facea già brutti, / poi
baucco, / che mi sia riprovato un bruscolino, / che il popol ne fa
affollammo in quella casa dov'era già un gran brusìo. verga, 3-103: i
/ il brusìo d'ima fonte e d'un cipresso. panzini, iii-425:
: avviatomi per uscire, mi trattenne un brusìo che usciva dal confessionale. misi
si sa che brusio indistinto, come d'un alveare. betocchi, 5-52: t'
di nuovo quella sera saliva dalla costa un brusìo di voci, frammisto di canti
più bisogno di farlo: guidato da un brusio che si sentiva in alto,
chiesa, 5-200: bevve... un bel bicchiere raso, il babbo;
bel bicchiere raso, il babbo; un bicchierone di quel nostro caro vinetto d'oro
di quel nostro caro vinetto d'oro, un po'rossigno, che faceva appena versato
po'rossigno, che faceva appena versato un brusìo di spuma come se ridesse dalla
se nel mio vecchio sangue / ho ancora un caldo brusio d'oro, / è
, / che faccettano senza scomporsi: un brusìo di silenzio. 3. per
. grande folla di gente. -provocare un brusio: provocare commenti, discussioni (
altro: * oggi alla fiera c'era un brusio di gente '. idem [
. v.]: un'opera, un libro si dice hanno fatto un brusìo
, un libro si dice hanno fatto un brusìo, quando se ne parla assai;
-brusone del riso: disseccamento dovuto a un fungo parassita (piricularia oryzae) o a
alle ceneri calde o brusta minuta in un crogiolo. carena i-327: carbonella,
separarlo dalla cenere. = da un ant. brustare, accanto a bruscare.
della compagnia dei disciplinati [tommaseo]: un panno da leggìo con brusta di
si pone dunque il detto seme in un tegame di terra, o tiella di rame
sipario, negli intervalli, era tutto un rosicchiar tranquillo di * brustolini '.
tanto sobrio, che mai più: un quarto di noce; sette brustolini, ossia
agg. proprio di bruto, degno di un bruto, simile a un bruto;
degno di un bruto, simile a un bruto; selvaggio, primitivo (con
brutale istoria. cesarotti, ii-448: un esempio così luminoso d'amor figliale in
don carlo dell'istoria fu per avventura un giovine rozzo e brutale, quando sotto il
volta il marito l'aveva picchiata, un odio cupo e muto le era man mano
venti ducati in tasca dalla casa d'un marito sospettoso e brutale. verga, 1-260
guadagni con la tua arte? -soggiunse dopo un breve silenzio, appoggiando l'accento in
, 2-267: avrei voluto poter esercitare un mestiere brutale, per esempio, lo
ii-1-295: chi è conscio a sé di un generoso sentimento non deve disprezzare quelle nazioni
dell'obolo per avere uno splendido tempio, un dipinto, un organo, un portico
uno splendido tempio, un dipinto, un organo, un portico, un teatro,
, un dipinto, un organo, un portico, un teatro, un qualunque altro
, un organo, un portico, un teatro, un qualunque altro abbellimento del
organo, un portico, un teatro, un qualunque altro abbellimento del paese e della
come bambini spauriti davanti alla brutalità d'un padre inumano. vittorini, 5-165: fascisti
tormentato con crudeltà; reso simile a un bruto, disumanizzato. comisso,
ragazzo dava a vedere di essere venuto da un paese, 0 addirittura dalla campagna:
perché quel popolo è non altrimenti che un animale bruto, il quale, ancora
.. e tante bestie è pur un corpo. la mi par certo il pantamorfo
verso le stelle,... a un tratto immuni da tutto quel che nell'
da quella forza bruta, come attratto da un potere occulto, s'awiò lungo i
fatto constantemente studioso, ed aver affisso un curioso pensiero circa o sopra la bellezza d'
curioso pensiero circa o sopra la bellezza d'un corpo femenile. carducci, 487:
, / e del suo bruto sangue un volgo imbelle / murò il parco de'cervi
viso umano. io so discoprirlo anche in un viso bruto, o scavato dalla
stessa specie che costituiscono la molecola di un composto, senza indicarne la disposizione o
pietoso e sol di sé spietato / nasce un vii bruto, che con pena e
, / de le profane voglie / d'un vilissimo bruto / esser fatta rapina!
macello, ma almeno non avrei meco un altro carnefice, la ragione. colletta
di ogni tempo nei bruti, spingeva l'un sesso verso l'altro. prati,
a cui serba / dolor sì forti un umil bruto, ed ella / de'suoi
denti stridevano, ed ella mugolava come un bruto ferito. d'annunzio, iii-1-169
suo marito, il pescatore, sembra un bruto. gozzano, 288: i bruti
pasciuti e spensierati, in cui d'un tratto si disegna la maschera livida e
resta la loro sorella paolina, cui un bruto tolse la purezza fisica.
fanatica, si fa assertore inflessibile di un governo libero e repubblicano. -anche come
il metter le mani nel sangue d'un cittadino della sua patria, inperoché il
fanno da demente per il comando d'un ministero o d'una dinastia, tanto
nievo, 438: ne uscii segretario d'un governo democratico che non aveva nulla da
stolida '(nell'antica roma era un epiteto d'impiego popolare). l'uccisore
rote, mostrando all'occhio già inorridito come un tale spettacolo poteva divenire più doloroso e
a bruttarsi le mani del sangue d'un suo fante. sacchetti, 144-84:
/ e i grumi del sangue che un dì le bruttò. pascoli, 1355:
ché in roma è minor colpa render un uomo esangue, / che d'una cittadina
venerando e il bianco / mento d'un veglio indegnamente ucciso, / che sia
volgare, e vagheggiando beatrice come « un angiolo di martirio », non gli
d'annunzio, iv-2-375: che proverebbe un fanatico se dovesse vedere sul suo altare
vedere sul suo altare il sacramento coperto d'un cencio immondo? che proverebbe se non
cosa divina in altro modo che a traverso un velo bruttato? che proverebbe? e
, per tutti, è pur sempre un tesoro: anche avvilita e magari bruttata
suo calore non si trae altro se non un malvagio dilettamento, principiato nella bellezza del
: consideriamo astratta- mente la bruttezza di un uomo il più brutto del mondo.
una bruttezza gentile. baldini, i-537: un giorno fui sul gebel tripolitano e quella
ignoranza sicura. moravia, 11-68: era un viso di donna giovane ma di una
, in tutto simile al muso di un cane pechinese. cassola, 2-408:
, 40-ii-149: sono i lor misteri un viluppo di così strane, e le più
colpe,... destano in noi un ribrezzo, un fremito, una nausea
.. destano in noi un ribrezzo, un fremito, una nausea. de roberto
giorno la tua immagine, per chetarmi un po'l'anima conturbata dal continuo e
di lei, rinchiusa la giovane in un monasterio o in altro luogo; e tanta
manera totalmente contraria, come se ad un nano si
dicesse gigante, e ad un negro, bianco; o vero, ad
negro, bianco; o vero, ad un bruttissimo, bellissimo. guicciardini, 197
, 35: bene t'appresento innanzi un villano brutto e mostruoso sì, ma accorto
: nella guisa che può sotto a un brutto corpo nascondersi un animo bello,
che può sotto a un brutto corpo nascondersi un animo bello, così può immaginarsi l'
brutto viso ch'ei vede, sia nascosto un bellissimo corpo. campanella, 1-67:
. gozzano, 29: motivi un pocc artefatti nel secentismo fronzuto /.
dell'olfatto: sgradevole, disgustoso (un odore). - di aspetto
pananti, i-412: per molti sarà stato un brutto affare. manzoni, pr.
6-168: gigetta... era un fiore! suo padre continuava a viziarla
la crisi che c'è, è un brutto momento, nessuno compera e tutti
-sì, -rispose mario. -ma da un mese, non ho più occupazione.
sbagliato e fatto male. insomma era un di quei brutti ludri che dove son loro
far nulla, se non rimproverarsi l'un l'altro i capitani la cagione di sì
., 14 (248): se un furfante volesse saper dov'io sono,
alla serenità normale m'è sempre sembrato un brutto lato della nostra natura e però
. deledda, iii-27: nel cortiletto risuonò un passo, ed egli s'interruppe e
è geloso? * - « geloso! un finimondo!... » -
si accorgono, le belle stordite, che un brutto parlare tinge la bocca di nero
, 3-349: quel freno è anzi un vantaggio che non un gravame pe'valdesi,
freno è anzi un vantaggio che non un gravame pe'valdesi, poiché così sono
erano i miei amici, perché, in un certo momento, io dissi una parola
parola da buon cristiano, mi vollero fare un brutto scherzo. leopardi, 28-14:
balzan fuori tutt'i caratteri che la rendono un sublime negativo. deledda, iii-493:
baldini, i-17: la notte certo era un brutto dormire in cinque o sei sotto
». de amicis, ii-834: un bell'uomo... con una brutta
che il frammento greco è composto d'un emistichio pentametro e d'un esametro,
composto d'un emistichio pentametro e d'un esametro, al quale doveva succedere tutto affatto
al quale doveva succedere tutto affatto connesso un pentametro, dove forse si sarebbe anche
sgusciar via, non senza averle lasciato un ricordo sulla mano. -cattivo, -gli
assassino. 9. unito a un aggettivo o a un sostantivo, ha
9. unito a un aggettivo o a un sostantivo, ha valore accrescitivo.
brutta arpia lì... già se un mio figliuolo avesse voluto pigliare una donna
tempo è brutto... somministrerebbono ad un bravo pennello delle bizzarrie molto singolari.
da lui... -insomma, un gran bel periodo, che mi fece fare
. 13. ant. lordo (un peso, una somma). i
persona brutta. leopardi, i-1042: un brutto, un uomo sprovvisto di pregi
leopardi, i-1042: un brutto, un uomo sprovvisto di pregi e di vantaggi
con una pioggia disordinata e intermittente e un vento sgradevole. 15. locuz
1-86: ho visto il taccuino d'un sergente con la brutta copia di cinque
, 2-186: sul retro di un libretto di commissioni già usato, stese la
urlando di brutto, e correndo come un branco di pecore tra le ruote delle millenove
minacciosa, corrucciata. -anche: assumere un atteggiamento confuso, scornato. tassoni
altera e vana, / trovar credendo un popolo corrivo, / quando sentì quella
il passaggio nell'erba e gli tesero un fildiferro nascosto. -finire brutta
, si può sperare che vogliano essere un po'meglio. -rimanere, restare brutto
e quando vede il bello, / tira un fendente, e in mezzo gliela taglia
a maltrattare e a rimbrontolar la moglie per un mese, povera donna! pirandello,
brutta. -vederne delle brutte: attraversare un periodo difficile; patire guai, traversie
, 5-212: il garzone è diventato un ragazzo insignificante, perfino bruttino e più
quello che sposerai, tu gli farai un gran regalo, e potrà baciarsi i
per il centro medievale di ferrara, un nodo di viuzze. già in tempi
tasso, 2-58: alete è l'un che da principio indegno / tra le brutture
, non sapendo fare di meglio, presi un bagno. sentivo una bruttura sul mio
xxx-n-8: ed io ne vo com'un birbone a ella / la sera in sul
: ritorno a casa, mangio un bocconcino, / vo a letto, chiuderò
/ vo a letto, chiuderò gli occhi un minuzzolo, / poi domattina sulla
bellincioni, 1-104: firenze parea tutta un paiuol d'accia / pel gran bu
sm. subbuglio, commozione provocata da un avvenimento importante. soffici, 1-165:
bobo è voce parimente puerile che significa un petit mal, cioè quello che le nostre
. bruno, 3-57: questo era un camino, che cominciò da una buazza
grazzini, 3-2-348: bastiti che tu se'un buaccio, e che tutte le persone
3-95: cominciò a gridare ch'egli era un buaccio, e che bisogna studiare.
ragazzo, stato insino ai dieci anni un buacciolo. ricci, 3-203: sciamare e
, 2-114: soffrite l'alito / d'un paesano / che per buaggine / parla
questo ridicolo, pur di non dargli un dispiacere. cicognani, 1-60: ma poiché
1-60: ma poiché quando uno à un debole tutta la buaggine e tutta l'astuzia
miglior dono che la natura faccia a un animale, e chi non è bue non
, e una bubala femmina, che lattava un suo bubalino. 2.
ed è di corpo non maggiore d'un tordo ordinario. redi, 1-23:
voleva andarsene, e fermandola poi ancora un pochino sull'uscio di strada, sempre a
strada, di una cenciosa tosetta con un bàmbolo in braccio e un ragazzino per
tosetta con un bàmbolo in braccio e un ragazzino per mano, bubbolanti pel freddo
sentendosi di lontano, ras- sembra a un certo borbottare o brontolare, che si dice
paroioni insoliti... c'era un non so che di mosto in quel fiato
in quel fiato e il ribollire d'un tino; il petto rovinato dal vino bubbolava
rovinato dal vino bubbolava alla lontana come un temporale che s'apparecchi a piovere.
, il mio cuginetto poldo dinanzi a un piatto di gelatina o a un bianco-mangiare che
a un piatto di gelatina o a un bianco-mangiare che bùbboli. idem, 310
bùbboli. idem, 310: aggiungete un freddo che metteva addosso i grìccioli e
carena, i-103: bubbolino, è un pestellino alla cui parte sottile è adattato
pestellino alla cui parte sottile è adattato un fischietto d'argento, e alla base di
folla). pascoli, 86: un bubbolìo lontano... / rosseggia l'
di nubi chiare: / tra il nero un casolare: / un'ala di gabbiano
« abbasso la borghesia! ». un bubbolio sordo si levò dalla massa. idem
i-248: una voce poco lontana pronunciò un nome ad un tratto, fra il
voce poco lontana pronunciò un nome ad un tratto, fra il bubbolio del vento:
arno, attaccando alla lenza, anziché un amo con l'esca, un bubbolo,
anziché un amo con l'esca, un bubbolo, sostenendo che a quel suono
simil. jahier, 86: so un prato a schiena d'asino tutto bubboli
2. pezzo di canna tagliato tra un nodo e l'altro; ed anche
75: una poesia raccontava la visita che un pastore faceva al suo vicino, lassù
. ma se quei buboni duri avranno un certo cerchio intorno di vario colore a guisa
ammalò; fu portato allo spedale; dove un bubbone che gli si scoprì sotto un'
ediz. 1827 (535): un bubone che gli si scoperse sotto un'ascella
ci diede un'occhiata paurosa; e vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo.
; e vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo. dizionario di sanità, i-81
ordinaria della peste. chiamasi anche bubone un tumore che viene nelle ascelle, e
: la sua penna, siccome a inesperto un cavallo, l'avea condotto in un
un cavallo, l'avea condotto in un dove, mentr'ei tendeva ad un altro
in un dove, mentr'ei tendeva ad un altro. or, che cosa dedurne
che, a parer mio, facea di un bros- solino un bubone. qualche pagina
mio, facea di un bros- solino un bubone. qualche pagina fiacca, orsù!
due occhi rossi, cisposi e pendeva un labbro tumido come un bubbone. e.
cisposi e pendeva un labbro tumido come un bubbone. e. cecchi, 3-146
è tutto buche e bubboni, come un sacco pieno di noci di cocco.
il battito del mio cuore e ne svegliava un vago dolore intorno come se stesse per
dolore intorno come se stesse per aprirsi un bubbone. -per simil.
gocciole di piombo fuso, o d'un qualche acido terribile, la coperta del
annerirsi di bubboni che scoppiano e soffiano con un rumore di marroni sui carboni accesi.
). voce infantile, che indica un dolore fisico, una malattia. palazzeschi
caro, i-156: e come un pappagallo di cambaia, / cinguettando le
: quanto il contadino può arare in un giorno. — per estens.: terreno
una bubulcata, cioè spazio di terra d'un paio di buoi, empie: ed
in una buca, / sì che l'un capo all'altro era cappello. idem
, ma per suono è noto / d'un ruscelletto che quivi discende / per la
che quivi discende / per la buca d'un sasso, ch'egli ha roso,
/ egli entrò in una buca sotto un masso, / mentre ch'io gli ero
: facendo una buca in terra sotto vi un calderone capace a ricevere la detta cera
un'ora e mezzo del dì d'un poco di riflesso di lume, il
visi de'solchi sopra, discosti l'un dall'altro, o vero le buche d'
dall'altro, o vero le buche d'un braccio e non più fonde. sassetti
andasse fra quelle immondizie alla similitudine d'un verme volteggiando tanto che, trovata la
accidentalmente ritorno. pananti, i-407: un dì la mota trovano tant'alta /
videro la terra smossa, e misero un grido tutt'e due insieme; arrivati
qualcuno si era appiattato, della dimensione di un corpo umano, e in quella buca
buca uno straccio, qualche cartuccia, un pezzo di pane muffito. jovine, 3-163
queste del mio duca; / e un di quelli spirti disse: « vieni /
spinoso; / che 'l misse un tratto per la sua follia / nella sua
, 1-112 (239): tirò a un colombo terraiuolo che covava in una buca
tal modo conquiso / che ho fatto proprio un vólto di bezuca. pananti, i-49
buca: il grano, allorché prende un tanfo particolare stando troppo a lungo in
di sito di buca, e riesce d'un grado alquanto più debole del sito di
. debito. -fare una buca: contrarre un debito. -turare una buca: pagare
debito. -turare una buca: pagare un debito. f. rondinelli, 55
5-405: [dai suoi occhiali] pendeva un cordoncino che per arrivare ad una buca
cassetta postale o praticata nel muro di un ufficio postale, ove si gettano le
la lettera dentro la buca, rimase per un attimo con la mano aperta e sospesa
. pulci, 27-17: finalmente, l'un l'altro ferendo, / un colpo
l'un l'altro ferendo, / un colpo trasse quel can saracino / un
/ un colpo trasse quel can saracino / un tratto 'astolfo, non se n'avvedendo
su in suo bel verziere, / ove un giorno seppellirà l'amico, poi il
noi. -fare una buca in un luogo: riuscire a stabilitisi definitivamente.
, moriva ancora giovane lasciando in eredità un ragazzo da campare: « ci fa buca
« ci fa buca, qui! è un destino. ci fa buca! *
. -giocare alle buche: a un gioco fanciullesco che consiste nel cercare di
in trappola. sacchetti, 209-50: un bucinetto che avea in casa da pigliare
. menzini, 5-6: egli era un aquilotto / che avea scelta per reggia
: « te la fai addosso! sei un vigliacco! sei un bucaiolo! *
addosso! sei un vigliacco! sei un bucaiolo! *, urlava carlino.
e meridionale e dell'asia occidentale; ha un piccolo bulbo ovale e uno scapo terminato
bulbo ovale e uno scapo terminato da un fiore pendulo; fiorisce nel tardo inverno,
bucaneve. cicognani, 1-81: c'era un altro sole, fuori, non quello
e. cecchi, 6-164: aveva prosperato un cinematografo d'avventure, dove talvolta il
somigliava come due gocciole d'acqua a un bucaniere 0 a un pirata.
d'acqua a un bucaniere 0 a un pirata. = dal fr.
libellula d'acciaio, le evoluzioni d'un tafano azzurro, le volate a scatti d'
tafano azzurro, le volate a scatti d'un bucapere verde e turchino, m'interessavano
la similitudine che ha col cuore di un bue. si trova ne'mari profondissimi,
ii-81: andò a casa, e bucò un bastone, e messevi dentro una verga
la sola punta di succhiello a fare un vero taglio taglissimo continuato per tutto il
e mulinava con le braccia come sostenendo un assalto contro avversari invisibili, bucava l'
albergo, lì davanti allo sbarcadero. un ascensore a fior d'acqua che, bucando