i fili di seta grezza per produrre un organzino. g. b.
, i-vii- 250: si reputa un gran che, che si contino in rimini
ponte, 1-i-177: in questa contrada esistono un filatoglio per la riduzione delle sete in
per la riduzione delle sete in organzini, un edificio per la segatura del legname e
-agg. lavorato in tale modo (un filato). padula, 544:
messina la seta organzina sarebbe tuttavia tra noi un desiderio. = deriv.
fisicamente uguali ai conformi ed espe- rimentano un ciclo amoroso, dai preliminari fino alla
, messo in orgasmo dalla presenza d'un tale interrogatore, dal desiderio di farsi
interno. pirandello, 6-272: restò per un pezzo come smarrito, in preda a
pezzo come smarrito, in preda a un orgasmo crudele. gramsci, 12-12:
la guardava ipnotizzato [la fortezza] e un inesplicabile orgasmo gli entrava nel cuore.
dell'oggetto più minuto son prese da un filosofico orgasmo schivo d'ogni osservazione noiosa
è vero, umile suono / d'un artigiano: e che il resto è finzione
a terra secca mota o ruggine / da un parafango, un tubo, una grondaia
o ruggine / da un parafango, un tubo, una grondaia. -per
discende lo spiritoso liquore de'nervi costituito in un massimo orgasmo e furore. a.
, estenuato di forze, conservava però un tale orgasmo di muscoli che mi venivano
sentimento si mescolano e s'intorbidano levando un bollore confuso. cicognani, 3-109:
, 3-109: ella si divertiva, con un punzecchia- mento di eccitazioni capricciose e penetranti
ti chiedo di parlare, ma almeno emetti un sospiro, un gemito, un lamento
, ma almeno emetti un sospiro, un gemito, un lamento d'amore.
emetti un sospiro, un gemito, un lamento d'amore. -in senso
xi-308: uno [degli oggettini] era un avorio che rappresentava un mostro alle prese
oggettini] era un avorio che rappresentava un mostro alle prese con uno scheletro e
, le vertebre dello scheletro erano anche un pene in orgasmo. = voce
. tarchetti, 6-ii-688: abbiamo offerto un pranzo agli ufficiali, fu una piacevole orgia
fitte, mi dava voglia d'essere un grosso mercante per indugiarmi là dentro a
certe volte poi fabrizio dà delle feste, un sacco di gente, tutti sbronzi,
idea, di una corrente o di un fenomeno culturale, ecc.).
.. per trasformare finterò paese in un teatro di intrighi, in un'orgia
. -manifestazione incontenibile, prorompente di un sentimento, di una passione. emiliani-giudici
umanità che pareva scampata appena allora da un inferno, sfuggita da un'orgia di
pinete, il nostro spirito anelò a un po'di frescura alpestre. govoni,
cosa innominabile. bacchelli, 9-390: un altro rumore esplose a ridosso del mio
in cui si rappresenta una crapula, un bagordo, un baccanale. - anche
rappresenta una crapula, un bagordo, un baccanale. - anche: brano di
qualcosa: consumare senza moderazione, farne un uso eccessivo e smodato. fogazzaro
beate orge. ne andavano persino compilando un dizionario o glossario. = voce
dita; equivaleva nel sistema attico a un centesimo dello staio (quindi a m 1
2. figur. assordante (un rumore). oriani, x-6-202:
orgiaca, screpolandosi sotto la pressione di un turgore febbrile, lasciavano spiovere i petali
che era recitato durante le orge (un canto, un genere poetico).
durante le orge (un canto, un genere poetico). patrizi,
si orgia, non si avvia 'un classicismo probabile verso l'equivoco, contaminandolo
. per estens. che provoca o denota un senso di eccitazione, di esaltazione,
: nella mia debolezza malsicuro, / odo un fragore orgiastico di morte. manifesti del
potersi spiegare queste acclamazioni orgiastiche, in un pubblico che rimane per tre ore immerso
espressione diretta delle sensazioni; può essere un concetto: ed avremo un giudizio cioè un
può essere un concetto: ed avremo un giudizio cioè un rapporto di pensiero tra
un concetto: ed avremo un giudizio cioè un rapporto di pensiero tra imagine ed imagine
, e vorria più tosto aver trovato un granel d'orgio. -campo coltivato
orgiolino ripieno d'olio, ora con un po'di farina per farsi un piatto di
con un po'di farina per farsi un piatto di lasagne. = var
; vantarsi. -anche: assumere un atteggiamento altero, sdegnoso, sprezzante
tutto superiori agli altri e ad assumere un atteggiamento sdegnoso, sussiegoso, altezzoso.
. -anche: caratteristica di chi ostenta un elevato concetto della propria persona, mettendo
, 6-133: creda, dottore: esiste un orgoglio fisico, una vanità della persona
più illuminate nazioni. tommaseo, 5-264: un guardo al cielo e al monte,
, laboriose, eroiche attribuirsele, con un gesto di spregio, è orgoglio di
l'imporsi come condizione la vita eterna è un orgoglio che mi ripugna. 3
, alterezza. -anche con riferimento a un popolo, a una stirpe, a
agli infelici, quando non si può unire un soccorso vero e reale. manzoni,
soffrire e sopportare di venta un incomparabile orgoglio. gobetti, 1-i-824: la
si abitua a sentirsi parte di un processo produttivo, parte indispensabile nello
sé; fierezza di appartenere a un popolo, a una nazione.
[l'italia] avrebbe avuto un carattere, un orgoglio nazionale senza adottare i
] avrebbe avuto un carattere, un orgoglio nazionale senza adottare i tanti
: di sotto a questi sentimenti, lampeggiava un or goglio nazionale vivissimo;
: non è concesso, signori, ad un popolo di chiamarsi libero e di proferire
.. io ero orgoglioso di avere un figlio così. 6. figur
; comportamento vivace o aggressivo (di un animale). dante, purg.
annida in lui, / tutti perde un bel fior gli orgogli sui. fiacchi,
di pianta in pianta, e se un germoglio / vede con troppo orgoglio /
del mare); impeto (di un corso d'acqua); durezza, rigore
un fiasco d'aceto o d'oglio davano un indiano. = dallo spagn.
tamburo. pavese, 1-71: lassù arrivava un po'di luna, e gli vedevo
dopopranzo l'aveva fatto diventare bianco come un lenzuolo e gli aveva come intostato le
moretti, iii-233: la pellaccia di un ricco avaro è uguale a quella di
ricco avaro è uguale a quella di un * baghin da mer '. tomizza,
chiesa, 5-244: la vita d'un uomo non è solo la pellaccia che
bruna. 2. buccia di un frutto. carletti, 1-2-214: detta
carletti, 1-2-214: detta frutta è d'un colore porporeo misto con un bianco latteo
è d'un colore porporeo misto con un bianco latteo, e d'una buccia o
nel granoturco alte rato e un tempo ritenuta responsabile della pellagra.
dotta, comp. da pellagra e da un deriv. dal gr. xóyo ^
sintomi. -eritema pellagroso: consistente in un rossore cupo della cute delle zone scoperte
andato a cercare il suo sostituto, un vecchio piccino, pellagroso. negri,
quegli occhi d'angelo serafico montati su un viso di cretino pellagroso. -sostant
lentini. lucini, 3-302: pietoso un ospedale, / tra il rantolo dei tisici
dirimpetto al pellaro. alvaro, 5-10: un poeta del villaggio era un pellaio.
5-10: un poeta del villaggio era un pellaio. f f
le cose proprie malmena e consuma. un prodigo spensierato e un pellaio. 3
e consuma. un prodigo spensierato e un pellaio. 3. locuz. trattare
. 3. locuz. trattare come un pellaio: maltrattare. proverbi
proverbi toscani, 367: lo trattò come un pellaio, = lat. pellarius
t. alberti, 138: vi è un altro luogo separato nel quale viene riposto
laboratori avevano le porte spalancate, esalava un forte odore di pellami. -oggetti confezionati
animale. calvino, 12-21: è un negozio di pellami, valige e articoli
2. per estens. pelame di un animale. monelli, 3-223: son
orsi, gialli o bruni, coperti da un pellame denso che nemmeno il freddo astrale
parte dritta, era marinetta. un pellame bianco come la calcina ver
furbi con del fuoco dentro, un bocchino piccolo. = deriv.
schifo. cicognani, 2-87: prima portava un bambino in collo e faceva finta di
esterno epiteliale, l'epidermide, e da un tessuto connettivo duplice, costituito dal derma
brinerà di moro. quasimodo, 151: un fuoco sottile affiora rapido alla pelle.
gogol... si presentava come un fantoccio di spessa gomma, nudo in
viso, e la immobilità rugosa di un fossile. -pelle d'oca:
/ in giusaffà? saba, 474: un dio mi sento nella vecchia pelle /
mi sento nella vecchia pelle / d'un uomo. -bellezza esclusivamente fisica.
esclusivamente fisica. bigiaretti, 8-194: un tipo così non la vorrei: è talmente
. carducci, iii-20-389: se non un manzoniano fanatico, né anche è un
un manzoniano fanatico, né anche è un fanatico della persona mia,...
: se è vero che il polmone sia un aggregato di lo- betti, e questi
. 6. rivestimento cutaneo di un animale e, per estens.,
che lo ricoprono; il mantello di un animale. francesco da barberino, ii-206
, 4-27: una capanna di frasche [un gigante] avea fatto, / ed
/ ed appiccato a una sua caviglia / un cervio, e della pelle l'avea
tratto. fausto da longiano, iv-244: un compagno di scipione nassica pugnò con un
un compagno di scipione nassica pugnò con un serpente ne i monti d'egitto,
romoli, 248: la tinca è un pesce di lago, che si nodrisce
. savi, 2-i-201: se è un uccello, prima di mangiarlo lo pelano
mangiarlo lo pelano, e se è un quadrupede lo spellano con la massima destrezza
che sguizza con rinnovata pelle dalle fessure di un sasso. sbarbaro, 5-119: la
5-119: la cavalcatura si scrolla, in un trasalimento di tutta la carcassa, che
in contesti figur., per indicare un cambiamento radicale, una mutazione definitiva.
vorrete la vitella mongana arrosto, pigliate un pezzo di rignonata o della punta della
pelli di zibellini. marignolle, 64: un par di guanti di pelle di cane
di rozza pelle e seduto sotto di un grande albero, cominciai ad innestare il
con tutte le chiome disciolte, ampie come un manto d'oro. e. cecchi
oro. e. cecchi, 5-212: un fioraio s'e stabilito dov'era la
mente 'pelle 'chiamano i legnaiuoli un pezzo della pelle ruvida di squalo o
donato alcune pelli di ermellino che formavano un bianco alone intorno al viso.
che riveste, esternamente o internamente, un organo animale. -in partic.:
cupamente, proprio come quando si sferra un pugno sopra una grancassa. pasolini,
aria era tesa come la pelle d'un tamburo. 11. otre,
, involucro di diverso spessore che riveste un organismo vegetale. -anche: buccia,
2-14: avvenne che fu dato a un pappagallo a guardia una volta un bel pe-
dato a un pappagallo a guardia una volta un bel pe- dal di fichi bitontoni,
, sì suave quando e'crepa così un poco la pelle del fico, ciò è
crescenzio, 2-2-171: come chi scortica un pomo tondo e la pelle o
pelle crepata. -rivestimento esterno di un chicco di grano. lastri, ii-18
sostanza farinacea. -corteccia di un albero. leonardo, 2-102: il
anche lo strato più superficiale) di un materiale (con partic. riferimento all'
. d. bartoli, 4-3-30: un lustro vivo, al pari di quello
pelle de'marmi. -rivestimento di un edificio, di una struttura muraria;
pali lunghi sei braccia e grossi come un braccio d'un uomo, ficcandone sotterra
braccia e grossi come un braccio d'un uomo, ficcandone sotterra la metà,
'pelle '[i nostri artefici] un certo colore che dà il tempo alle
consistente che si forma sulla superficie di un liquido, pellicola. fausto da longiano
-crosta che si forma sulla superficie di un formaggio in seguito a stagionatura.
. -superficie del mare o di un corso d'acqua. filarete, 94
mare quieto, vede esso orizzonte vicino un mezzo miglio o circa. bontempelli, ii-846
mutato in dieci minuti! prima parevi un artista in vacanza, poi un giudice
parevi un artista in vacanza, poi un giudice d'istruzione, poi un entusiasta che
poi un giudice d'istruzione, poi un entusiasta che s'atteggi a loico.
d'azeglio, 1-275: conto per un gran merito, in una parola,
in modo stilizzato, il manto di un animale. tasso, u-iii-732: è
in legatoria, serve a inserire in un volume una tavola, una cartina,
che serve... a imbrachettare un inserto, una tavola in un volume.
imbrachettare un inserto, una tavola in un volume. 23. tit.
. bresciani, 6-x-101: si fece un buon gruzzoletto d'once d'oro,
. cecchi, 30-61: si dice d'un balordo: tu hai grossa la pelle
: il povero spolverini, dibattendosi in un amplesso, è costretto a subire sulle due
alfredo casella] immagina ch'egli sia un tipo da non star nella pelle,
pelle e ossa: avere o assumere un aspetto particolarmente smunto, emaciato.
o in pelle in pelle: dormire un sonno leggero. tommaseo [s.
, fra noi, in precedenza, un legame fisico un po'più profondo che non
, in precedenza, un legame fisico un po'più profondo che non quello determinato
pelle molto tenera. -essere di un pelo e di una pelle: essere simili
già questi 'auguri 'son tutti d'un pelo e d'una pelle. toccane
han fatto la pelle, come mi disse un altro); poi lo squartarono.
era toccato nascondersi in una grotta come un topo, perché i villani, tutti quelli
la pelle. cassola, 2-223: un tipo come lui, non dovevamo lasciarcelo
pelle nuova, d'uomo socievole, da un momento all'altro mi costerebbe in pratica
scendere in profondità (una ferita, un disturbo fisico); superficiale. plutarco
1-8 (36): gli è propio un pizzicor dolce et amaro / una pruzza
pelle in pelle sull'arco della schiena con un ago infilato d'una agugliata di refe
, alfredo lasciò balenare in pelle in pelle un risolino canzonatorio, che pareva volesse dire
gliene parlò la prima volta, gli venne un risolino furbo, fra pelle e pelle
« te l'hanno detto che sono un po'matta? ». e la risata
-che traspare appena, appena percepibile (un sentimento, uno stato d'animo).
». -passeggero, superficiale (un sentimento). casoni, 2-7-402:
in modo da trapassare il corpo, un organo. gheri, 13-ii-78: se
il gran caldo. -simulando un determinato atteggiamento. aretino, 20-128:
confronti di lidia,... un atto di liberalità. -in modo
o processo. palazzeschi, 3-233: un melograno bellissimo da cui pendevano come soli
-fregiare la pelle a qualcuno: rendergli un cattivo servizio, sparlarne. angiolieri
tirare alla pelle qualcuno: fargli pagare un prezzo troppo alto, essere particolarmente esoso
voialtri. cagna, 1-44: se un forastiero voleva traghettare da orta a san giulio
a dovere; e se c'era un po'di maretta, una nuvola per aria
sentirsi a proprio agio nella pelle di un guerin meschino. piovene, 10-5:
america e altrove, dovrebbe essere sempre un atto di umiltà; significa, prima di
nella pelle o starvi appena: provare un senti mento o una sensazione o
senti mento o una sensazione o un impulso in modo talmente intenso da
nella pelle. - credo che siamo a un segno tutti. bandello, 1-9
e gli aneddoti del suo potere riempirebbero un volume e farebbero ridere per un secolo.
riempirebbero un volume e farebbero ridere per un secolo. fucini, 166: la
cicognani, 6-76: se egli fosse stato un ragazzo dei soliti, di quelli che
. -essere di estrema intensità (un sentimento). caro, 12-iii-57:
facevano da lontano. -non lasciare un cadavere che pelle e ossa: v.
ossa, ma po'la sua parola è un contratto. verga, i-464: ah'
lavoro. moravia, ix-210: era un bel ragazzo distinto, dal viso fine e
-per la pelle (in relazione con un agg.): per indicare un
un agg.): per indicare un legame molto stretto, un affetto viscerale
per indicare un legame molto stretto, un affetto viscerale, totale, senza riserve
per lo più al fine di ottenerne un utile, di sfruttarlo. firenzuola,
tanto, che se non sono ammattito è un miracolo. sommaruga vuol la mia pelle
, 39-47: cosa volete di più da un uomo? volete la sua pelle?
327: la maria, da più di un paio d'anni al servizio di donna
è già l'accarazzar questo chiloso eh'un abbracciar morti, odorar sassi, polpeggiar vesiche
, talora di tela cerata, usato un tempo dai pellegrini. -in par- tic
pellegrina. bresciani, 6-x-107: andò a un rigattiere, comperò due cappellacci, due
color ceralacca era fermata sul petto da un piccolissimo spillo a ferro di cavallo.
: la sgricia è una vecchietta con un cappellino a cuffia in capo...
recarsi, collettivamente o individualmente, a un santuario o a un luogo comunque
, a un santuario o a un luogo comunque sacro e compiervi atti cultuali
una gran fortuna, per il che facessimo un pellegrinaggio a la nostra donna de la
corso veduto di mal occhio, aveva fatto un pellegrinaggio a san jacopo di compostella in
volesse ora in sua vecchiaia pagoneggiare d'un pellegrinaggio d'intorno alle porte di roma.
5-37: nell'ottobre del 1867 scioglievo un voto se non antico, fervido,
... era quello, piuttosto che un viaggio, un pellegrinaggio. d'annunzio
quello, piuttosto che un viaggio, un pellegrinaggio. d'annunzio, 1-601: giovani
. govoni, 167: poi intraprenderemo un mesto / un purissimo pellegrinaggio / verso
167: poi intraprenderemo un mesto / un purissimo pellegrinaggio / verso le torbide paludi
. -scherz. trasferimento e soggiorno presso un luogo di cura. pananti,
per devozione, / tornando adesso da un pellegrinaggio / fatto a san pellegrino.
-visita compiuta per cortesia, per confortare un ammalato, per onorare un defunto, per
per confortare un ammalato, per onorare un defunto, per vedere da vicino le
: alla porta della sua villa incominciò un doloroso pellegrinaggio di tutti e un riaversi
incominciò un doloroso pellegrinaggio di tutti e un riaversi quando il medico eliceva di un miglioramento
e un riaversi quando il medico eliceva di un miglioramento, un angoscioso accorarsi ad ogni
il medico eliceva di un miglioramento, un angoscioso accorarsi ad ogni peggioramento. beltramelli
i panorami. moretti, ii-323: un giorno facemmo una passeggiata fuor di città
nel corso d'una favola, che un giovane principe, dopo un lungo pellegrinaggio
favola, che un giovane principe, dopo un lungo pellegrinaggio avventuroso, giunse infine al
il mio pellegrinaggio sulla terra, conobbi un altro pellegrino chiamato francesco marcolini. pellico
una valle di lagrime; la terrestre vita un breve pellegrinaggio; il corpo la prigione
per lo più, accurata trattazione di un determinato argomento. giuglaris, 1-119:
dove ebbe stanza la legione romana, un pellegrinaggio di tombe si snoda. =
all'interno di tale ospizio in cui, un tempo, venivano ricoverati gli infermi.
, / piglia l'andar suave e come un gru / va supra sé o più
supra sé o più / pellegrinamente che un falcone. 5. degli arienti,
pellegrinare), agg. che compie un pellegrinaggio in un luogo sacro. -
agg. che compie un pellegrinaggio in un luogo sacro. - anche sostant.
pellegrinante. 3. proprio di un viaggiatore. f. f. frugoni
4. per simil. migratore (un uccello). tommaseo, 2-iii-49:
struggo di te. -che ha un lungo corso prima di giungere alla foce
corso prima di giungere alla foce (un fiume). leonardo, 2-290:
di lavorare. tommaseo, 2-iii-89: un capitano, che aveva tolte non so
: come chi parte a compiere / pellegrinando un voto, / tiene, piangendo,
e domar mie carni a più d'un rostro. bacchetti, 9-397: il pellegrinare
da una località a un'altra, da un posto a un altro (ed è
un'altra, da un posto a un altro (ed è seguito per lo più
(ed è seguito per lo più da un compì, di luogo).
1-35: l'intera giornata pellegrina da un caffè all'altro. pratolini, 8-90:
come a una piccola tavola, è fissato un pallottoliere; per modo che, così
lentezza del pellegrinare / non mi volgono un guardo famigliare / sotto l'ombra dei
cappucci? -andare esule, fuggire da un luogo (in partic. quello
delle pene connesse con desistenza concepita come un passaggio verso la vita o almeno la
. carlo da sezze, iii-387: è un vedere in fede che si concede a'
4. adoperarsi al fine di raggiungere un determinato scopo. nievo, 1-383
luogo quel ch'ella sa rammentarne è un pellegrinar filosofico, un diportarvi, non
ella sa rammentarne è un pellegrinar filosofico, un diportarvi, non so se più dilettevole
digressioni. 8. tr. percorrere un luogo per visitarlo, conoscerlo. cavazzi
., il poeta si paragona ad un vecchio che nelle estreme giornate della vita
la vita terrena in quanto considerata come un passaggio, pieno di traversie e affanni,
. estraneità alle tradizioni e agli usi di un popolo; l'essere forestiero, straniero
risponde l'invisibile / se chiamo come un tempo nel silenzio! / non sei
. -per simil. migratore (un uccello!. sercambi, 2-ii-91:
: che si reca in pellegrinaggio in un luogo sacro o in visita in un luogo
un luogo sacro o in visita in un luogo o presso una persona; che
luna] intorno s'aduna / sempre un coro di stelle / e di vagh'angelette
. -che scorre o defluisce (un corso d'acqua); che soffia
il qual sangue, per essere in un certo modo pellegrino nell'impiagato, corrompe
al mondo. -che ha subito un momentaneo mancamento, che ha perso coscienza
ha una villetta mio zio michele, un buon uomo che ha fatto molti denari col
, o giovane donzella, tu, in un giorno nata ne'reali palagi con meco
-contratto con una persona straniera (un matrimonio). dolce, xx-vi-30
nei confini di uno stato straniero (un territorio). ugurgieri, 176:
martello, i-2-231: qui pien io d'un talento di beltà pellegrina, / che
-proprio della tradizione o degli usi di un paese straniero. s. carlo
-che si parla, che è usato in un paese straniero (una lingua, una
se quando lesse l'adone avesse adoperato un paio d'occhiali di cristallo chiaro senz'
un'altra lingua (uno stile, un uso retorico). salvini, 39-i-iv
è importato da una località straniera (un oggetto, un prodotto).
da una località straniera (un oggetto, un prodotto). seneca volgar.
: il banco di domenico è veramente un magnifico arnese, condotto di legni pellegrini
8. compiuto lontano dalla terra natia (un viaggio). gherardi, ii-210
signoria de'predettidurò. -usato per un lungo viaggio (una nave).
poco praticabile, di difficile accesso (un luogo). attribuito a petrarca,
credere che tutto ciò non sovvenisse ad un uomo non pellegrino nelle ecclesiastiche istorie.
fazio, ii-18-33: qui vo'che tenghi un poco il capo chino / e con
, bizzarro, bislacco, cervellotico (un argomento, un concetto, un pensiero)
bislacco, cervellotico (un argomento, un concetto, un pensiero). c
(un argomento, un concetto, un pensiero). c. i.
mezzo di analogia le fa servire ad un significato pellegrino, quel nuovo uso sia inteso
solita sentenza. periodici popolari, i-403: un tal pellegrino rossi, che ha tutto
, ma il quale è macchiato d'un piccolo difettuccio, quello di esser retrogrado.
darli interpretazione moderna, mi servirò d'un caso noto con ispiegamento forse pellegrino.
.. divengono per l'osservatore filosofo un oggetto di meraviglie, per le rare e
, 2-18: in lei era dipinto un che di estraneo e pellegrino, del
alzatasi di letto, sfavillava dal volto un profluvio di raggi di pellegrina bellezza.
forteguerri, 9-11: quando io dico un buon poeta, / dico una cosa
opere perdute d'aristotile, e così un tesoro di verità pellegrine. siri, vi-829
il ricercare e il comunicare certe notiziette un poco pellegrine. pisani, ded.:
leopardi, iii-69: io sono andato un pezzo in traccia della erudizione più pellegrina
architettura, / vaglia più d'una salla un camerino. c. i. frugoni
bellezza. tommaseo, 3-i-101: che un qualche ingegno pellegrino si svii o si
grande acutezza o vivacità d'ingegno (un pensiero, un concetto, una forma
vivacità d'ingegno (un pensiero, un concetto, una forma letteraria, uno
che, non avendo in camera pur un libro, traeva dal medesimo testo tanti
un'ingegnosa e pellegrina opinione, fecero un mondo lunatico. i. nelli,
ogni tratto pellegrina, possano vincere in un bon numero di lettori la svogliatezza dominante
e pellegrina. -abile e astuto (un modo di comportarsi). moneti,
tutta pellegrina, / che nel sonare un liuto mi prese / e tien la
-che ha una fresca e graziosa bellezza (un volto, l'aspetto); vivace
in mio cammino, / mi sfolgorò un volto pellegrino, / ogni altra luce subito
; garbato, grazioso, gentile (un gesto). serdini, 1-32:
, di invenzione, di stile (un manufatto, un'opera d'arte)
più dir si può, la quale è un membro di gran divozione per adornamento d'
fronte..., metterebbono ad un pazzo voglia di vendere il suo patrimonio
arnese. 19. eccezionalmente dilettevole (un luogo, le sue attrattive);
le sue attrattive); meraviglioso (un fiore). delminio, i-287:
careri, 1-ii-7: in queste campagne vidi un vago e pellegrino fiore, ch'ogni
venirle ammirare. tarchetti, 6-ii-594: un fiore delicato, pellegrino, mezzo sfogliato
chiaro e pellegrino. -squisito (un sapore). c. i.
guari tempo, che questo catalano con un suo carico navigò in
: io ho visto passare ai suoi piedi un funerale, di più, non so
nel mondo pagano, furono uniti sotto un unico vicario generale che aveva estesissima giurisdizione
: fra la storta e baccano è un monticello, / d'onde la prima volta
indossato da chi va in pellegrinaggio (un oggetto, un indumento).
va in pellegrinaggio (un oggetto, un indumento). boccaccio, 1-ii-217:
. monti, 5-127: copre il capo un cappel da pellegrino / guarnito di conchiglie
[griso] si mise in testa un cappellaccio, sulle spalle un sarrocchino di tela
in testa un cappellaccio, sulle spalle un sarrocchino di tela incerata, sparso di
incerata, sparso di conchiglie; prese un bordone da pellegrino. -il
-il pellegrino apostolico: titolo di un poema di v. monti (1754-1828
per motivi culturali o si reca in un luogo a cui si resta sentimentalmente legati.
legati. foscolo, xiv-231: come un pellegrino ho visitato que'luoghi dove noi
omaggio o, anche, a chiedere un parere a una persona illustre o autorevole
29. chi va errando da un luogo a un altro, senza una
. chi va errando da un luogo a un altro, senza una meta precisa o
): buon uomo, tu mi pari un pellegrin forestiere. l. giustiniani,
. galanti, 1-ii-93: è questo un ospedale consagrato principalmente per li vagabondi.
picchiò pian piano, con intenzione di dirsi un pellegrino smarrito, che chiedeva ricovero,
il carducci non fu, veramente, un pellegrino, un errante, un inquieto
non fu, veramente, un pellegrino, un errante, un inquieto. de pisis
, un pellegrino, un errante, un inquieto. de pisis, 1-408: la
-chi va in giro, chi passa da un posto o da un locale all'altro
chi passa da un posto o da un locale all'altro. alvaro, 13-195
uccello migratore. beltramelli, iii-886: un giorno anche queste pellegrine [le rondini
se ne andarono via e il cielo rimase un poco più vuoto. 31
, 57: non per sempre il maestro un dona o vende, / ma il
. locuz. fare il pellegrino: percorrere un lungo tratto a piedi. pratolini
un'aggiustata dovemmo fare i pellegrini, da un garagista a un meccanico, in quei
i pellegrini, da un garagista a un meccanico, in quei paesi domenicali addormentati
lo aveva ella consegnato in man ad un angelo, benché nel vero non giudicato
vero non giudicato da lei se non per un uomo di segnalata bontà e di rara
essere in amore, in calore (un gatto). = voce di area
. nievo, 876: sperava aprirsi un varco fra i nemici, ma usciti
america. e. cecchi, 2-86: un soggiorno fra i pellirosse della colombia inglese
ii-823: qualcuno che poteva passare per un pellirosse dei libri di salgari. sbarbaro
di etnografia. alvaro, 15-221: un uomo era come una di quelle figure dell'
era per nessun verso finiva coll'essere un grande e generale gioco fanciullesco, cui magari
centrale è caratterizzata... da un numero ragguardevole di pellirosse, che sia
, che sia pure passivamente, esercitano un influsso sullo stato. moravia, i-654
i pellirosse. dubito se avrete trovato un alloggio dove acconciarvi onestamente e comodamente.
camuso e da una carnagione olivastra (un volto). vittorini, 6-81:
eravamo cinque, a volte sei, un prete che pensai arabo tanto era tetro
faccia pellerossa che dormiva contro sole con un paniere di nespole sotto le gonne.
del melograno (punica granatum): è un liquido oleoso, incolore, con odore
. pellicola che si forma sulla superficie di un liquido o di un metallo fuso.
sulla superficie di un liquido o di un metallo fuso. biringuccio, 2-60:
. biringuccio, 2-60: dipoi con un granatello vi spargete sopra [un metallo
con un granatello vi spargete sopra [un metallo fuso] una poca d'acqua,
, oltre agli operai meccanici, lavora un certo numero di operai di altre 'categorie'
buti, 3-681: lo pellicano è un uccello che nasce nell'egitto, bianco
. frugoni, 1-484: il veder un pellicano che si svisceri per dar, in
pellicano... trova in oggi un po'più credito, essendosi egli finalmente
. 3. sorta di uncino usato un tempo per l'estrazione dei denti.
. quest'uncino è mobile in su di un manico che oltrepassa di qualche linea,
4. strada in cui, un tempo, erano ubicati i negozi di
spelata intorno il collo, sul capo un cappellino nero e andava in chiesa.
2. rozza pelle di animale usata un tempo come indumento di selvaggi o di
e letter. -ie). pelle di un mammifero morto, preparata in modo tale
molto lustre. -mantello pilifero di un mammifero. sbarbaro, 4-20: già
, sequestrai e legai per una zampa un gattino; alle vergate che...
di cammello e intorno alli suoi fianchi aveva un cintolo di pelliccia. folengo, n
usata per ornare, abbellire o rifinire un indumento. bandello, 2-1 (
mettere intorno al collo, confezionato con un insieme di pelli di animali dal pelame
non abbi orlo da piè e le maniche un poco larghette, sì che di
elettori proletari. montale, 3-248: portava un turbante azzurro sovrastato da una piuma rossa
azzurro sovrastato da una piuma rossa, un 'tailleur 'molto attillato, una
simil. strato di vegetazione che ricopre un terreno. - in partic.: zolla
per dir così erbosa; parte superficiale di un prato o di un ciglio coll'erba
parte superficiale di un prato o di un ciglio coll'erba, colle sue barbicine e
attaccata. lisi, 305: asportò un quadrato di pellicce erbose. moravia, xiii-60
schiuma che si forma sulla superficie di un liquido. p. levi, 2-35
fa tanto d'arrivargliene uno sprillo a un orecchio, povera la tu'pelliccia.
baldinucci, 1-26: è questo un vecchio con berretta nera con sopraveste capellina
ant. pezzo di pelle ricoperto da un impiastro medicamentoso. lorenzo de'medici,
[una vecchia] pute co- m'un cesso / suo piastrelli e pelliciati / quando
. pellicola che si forma sulla superficie di un licpiido. targioni tozzetti, 12-1-258
su la di lui superficie, è un velo, anzi una pellicciattola sottilissima di
fatto. algarotti, i-vi- 69: un pelliciere russo ha gli occhi così affinati per
così affinati per distinguere il pelame di un animale, come gli ha un gioielliere
pelame di un animale, come gli ha un gioielliere inglese per l'acqua de'diamanti
alla perfine [don domenico] trovò un pelliccione il quale disavvedutamente tra 'letti
8-9 (1-iv-759): messosi indosso un pillicion nero a rivescio, in quello
quello s'acconciò in guisa che pareva pure un orso. regola dell'ordine di penitenza
scarlatti, lxxxviii-11-535: una madia e un cassone / con una cesta da grano
cesta da grano, / e di verno un pelliccione, / ché 'l tuo corpo
indosso. giovio, ii-65: pensava che un pilicióne di panno di camerino miscio fodrato
letto m'era messo, / da un pelliccion avvolto e dal capriccio, /
: questi, fasciato il capo d'un bisunto pezzo di tela, con un folto
d'un bisunto pezzo di tela, con un folto pillicciòne intorno, sedevasi tutto pallido
e il manicotto / può cento inverni sfidar un cantante. bresciani, 6-x-45: gli
d'orso... ch'era un bel vederli, massime quando li portavano
, ne ho tratto la pelliccia, un enorme pelliccionebiondo. -pelle non conciata
9-21: 'pelliccione': le donne quando vedono un bel gatto, grande grosso, lo
gatto, grande grosso, lo chiamano 'un bel pelliccione ', cioè 'che
poco più in là don peppino vede ruzzare un bel pelliccione: gli si accosta e
lungo pelo. ghirardacci, 3-198: un cane pellizzòne a giacere in terra.
ha il torto / a inviluppar 'n un pelliccion di panno / quel suo fardel
, mite. cattaneo, v-1-48: un libro pieno di simili tratti infamanti si
8. locuz. -che dio gli dia un buon pelliccione '. come augurio di
chiave del concilio è stata gittata in un pozzo molto profondo... ma
. ma potrà esser che di levante venga un uncino che la ritrovi senza riversare il
monsignor casella, che dio li dia un buon pelliccione per questa invernata.
-scarnare, scuotere il pelliccione', avere un rapporto sessuale con una donna.
camiscia cacciata, s'avesse sì a un altro fatto scuotere il pillicciòne che riuscito
36-25: colei mi trasse in men d'un mese / tanto bamba- gio fuora del
coppelle, il folignate s'incontrò con un omaccino di colonia che portava un pellicciotto
con un omaccino di colonia che portava un pellicciotto rossigno come la sua barbuccia di
ritrovato con le gambe in alto. un braccio era ancora infilato in una manica del
. 2. manto pilifero di un mammifero. ojetti, ii-84: io
orso. baldini, 14-218: c'è un pelo incantato nel pellicciotto irsuto di ogni
membrana o tegumento che ricopre o delimita un organo anatomico. -anche: piccolo brandello
. 2. pellicola sottile che riveste un organo vegetale. a. briganti
. f. frugoni, vii-67: calatosi un pelliciuto berettone fin sulle ciglia..
quella che se bene era figlia d'un asino voleva pur dimostrarsi sac- ciuta e
ciuta e degna di esser cavalcata da un letterato, cami- nando procedeva 'pedetentim
oh che spettro pelliciuto! - sembra un uom salvatico! = deriv.
o involucro membranoso o fibroso che avvolge un organo anatomico o il corpo di un
un organo anatomico o il corpo di un animale. l. ghiberti, 64
-pellicola sottile e membranosa che riveste un organismo'vegetale. a. brigante,
carnoso, vestito d'una sottil pelliccila con un ossetto dentro lunghetto in cui è il
. 4. pelle conciata di un animale usata come coperta o fodera.
burchiello, 69: o meleagro, fatti un poco avanti, / che per non
non è cosa nuova che il pelliccilo sia un bacolino. salvini, 41-253: quella
7-iii-310: i fiorentini chiamano 'pelliccilo 'un vermetto quasi invisibile che nasce sotto la
la cagione immediata della rogna, ma un genere di viventi detti * pedicelli '
(anche in senso generico per indicare un animale minuscolo). caro, i-50
che una balena ne può contener molti e un elefante molti più pedicelli. berchet,
più pedicelli. berchet, 180: infilzato un pellicedo / gli verria con quel puntone
i quali per la salsedine del siero cagionano un acuto e fastidiosissimo prurito.
-cangiare il pelliccilo in cancrena; risanare un pellicello e fare una piaga: causare un
un pellicello e fare una piaga: causare un gravissimo danno per ovviare a un altro
causare un gravissimo danno per ovviare a un altro di piccola entità. fagiuoli
pagar tassai non vuole impacci / risana un pedicello e fa una piaga.
fa una piaga. -fare di un pellicello un canchero: esagerare la gravità
piaga. -fare di un pellicello un canchero: esagerare la gravità di un
un canchero: esagerare la gravità di un fatto. fagiuoli, 1-4-406: io
tirano ad ogni spillancola, e d'un pedicello ne fann'un canchero per empir
spillancola, e d'un pedicello ne fann'un canchero per empir la cassetta.
agg. ant. costituito di pelli (un abito). fr. colonna
, e particolarmente quando elle sono un poco appassite e vizze, e che si
poco a poco si rizza ributtando per un canaletto, u quale ha adosso l'
frammento di cute dell'organo interno di un animale. soderini, iv-61: alcuni
neda famiglia de'lepidi furon tre l'un dopo l'altro, i quali nacquero
l'altro, i quali nacquero con un occhio coperto d'una pellecina.
. 2. pelle conciata di un animale. baldelli, 5-3-159: rispetto
letter. ciascuna delle cocche sporgenti di un sacco che ne consentono la presa per
cutaneo; bolla, vescica. -fare un canchero d'un pellicino: esagerare la
bolla, vescica. -fare un canchero d'un pellicino: esagerare la gravità di un
un pellicino: esagerare la gravità di un piccolo malessere. salvini, v-2-3-9:
salvini, v-2-3-9: noi diciamo ancora d'un pellicino (cioè piccola bolla) fare
pellicino (cioè piccola bolla) fare un canchero. 5. locuz.
eh 1 so che n'uscirà farina un mondo. finiguerri, 31: io mi
attorno alle buche, egli debbe essere / un cortigiano: ond'io, vedete,
del polmone] altro non è che un abscesso fatto, non nelle carni, perché
quella pellicola che l'occhio ricuopre, ha un forame cui dilata e costringe.
con la coda de mezzo corno con un temone. malpighi, 89: così
fibrose. panzini, ii-307: diede un po'di pellicola al gatto.
, i frutti o altre parti di un organismo vegetale. -in partic.:
su de'ciocchi a mano a mano con un po'di ventolacchio (che è quella
d'esser rimasta per qualche tempo in un vaso si veste alla superficie d'una pellicola
carbonico si forma alla superficie dell'acqua un velo, una pellicola. bossi,
che la forfora piovesse silenziosamente, in un pulviscolo di pellicole bianche.
d'argento e che, sottoposta per un intervallo più o meno breve all'azione
ingrandimenti (e può recare, su un lato, la registrazione sonora); può
senza nessuno sforzo psicologico ed intellettuale, un diletto visivo. pirandello, 6-608:
una pellicola guasta sopra lo schermo di un cinematografo. e. cecchi, 5-94
. e. cecchi, 5-94: un vecchio lavoro di keathon, di chaplin,
come vino di grotta, è come un testo in stampa aldina. comisso,
fissato per mezzo di materiali agglutinanti a un supporto, formando la parte più esterna
, formando la parte più esterna di un dipinto. 7. tipogr. pellicola
urticacee con foglie distiche e fornite di un breve picciuolo; comprende circa una quindicina
anaciclo; è costituito dall'isobutilammide di un acido ali- fatico non saturo ed è
-carnoso. brignetti, 3-98: un sorriso gli increspava i labbri peliosi.
pellùcido, agg. che presenta un notevole grado di trasparenza, lasciando passare
posti al di là di esso (un corpo, l'aria, un liquido)
esso (un corpo, l'aria, un liquido). -anche: limpido,
. e. cecchi, 8-50: in un paesaggio... asprissimo, rostrato
. bot. punto pellucido: area di un organo vegetale posto in corrispondenza delle lacune
e da una radice terminante con un rigonfiamento, detto 'bulbo ',
tu levassi li peli delle ciglia d'un uomo, tu ne leveresti picciola cosa,
volgar., ii-29 (2): un so fraelo pi9em incorse m la infirmitae
: ne la bellissima luce m'apparve un giovane ch'era ne'confini de la
il vostro microscopio. verga, 8-78: un sorrisetto malizioso... gli errava
sotto la canottiera di lana lo accarezzò per un attimo, golosamente, sui peli del
sorella di bube; uno le usciva da un grosso neo sopra il labbro.
carbone al volto. moneti, 2-42: un barbiero il quale ado- pra un cattivo
: un barbiero il quale ado- pra un cattivo rasoio si dimostra più inclinato a scorticare
: il mio più grande amico era un gobbo di pel sagginato, anarchico sfegatato
: sulle guance del giovane c'era un pelo di due giorni, che gli
di due giorni, che gli dava un aspetto ancor più sbattuto. -con metonimia
, 18-102: finalmente si accordarono in un vecchio d'oltre ad ottanta anni, in
ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco per antico pelo, /
, / e per antico pel canuto un vecchio / esce. massaia, vi-127:
: che risiede da molto tempo in un luogo (e può assumere una connotazione
lo demàs ', noi ci stiamo con un poco di pe- sterella, stentata sì
pare proprio che ogni pelo gli chiegga un pane. g. m. cecchi,
non pare che ogni pelo gli chiegga un pane! -in similitudini, per
! -in similitudini, per denotare un corpo sottile e filiforme. soderini
che sopr'a. llui non si muova un sol pelo, ma elli medesimo paia
pegli lunghi. firenzuola, 539: se un cavai fusse senza peli, e'sarebbe
, 2-79: passava per una terra un mercante sopra un cavallo tutto spogliato di
passava per una terra un mercante sopra un cavallo tutto spogliato di peli e pieno
, iv-202: allor'egli comparirà come un lanuto caprone, e le anime ree de'
: manto, vello o pelliccia di un animale. libro di conti castellano del
: la pelle era divenuta morbida come un velluto e il pelo mi riluceva che
manda a donare al senato di bologna un bue grasso di biondo pelo e vivo
pelo. leoni, 405: fu da un gendarme arrestato e condotto nelle stalle di
-con metonimia: il colore del manto di un cavallo. ordinamenti di giustizia,
dentro. g. michiel, lii-4-396: un fregio all'intorno di pelli di dossi
zimarra. carducci, iii-24-452: sur un violino bislungo e sbilenco, con un
un violino bislungo e sbilenco, con un arco che ha la corda di pelo di
, 6-ii-39: portava... un berretto di pelo assai grande. jahier,
, unica. landolfi, 2-92: facevano un certo senso a giovancarlo alcuni uomini della
. -per simil. piumino di un uccello. tanara, 213: è
. -per estens. epidermide di un animale. g. brancati [plinio
struttura ghiandolare vera e propria e da un peduncolo, più o meno lungo,
grandi alberi s'alternavano acacie che fanno un fiore d'oro tutto peli.
medesimo colore. aretino, 20-56: un mandorlo di quelle grandi sanza pelo.
! -figur. la chioma di un albero (nella locuz. medicare del
altre. 4. filo di un tessuto, di una stoffa. -pelo
vasari, ii-149: fece in roma un quadro di buona grandezza nel quale ritrasse
di pece ed uno monticello di sevo e un poca di borra, cioè di molti
fibre. -dare il pelo: sottoporre un tessuto a garzatura. statuti dell'arte
fondo di raso o di ermisino, d'un colore o più, a camini o
, presenta la superficie esterna ricoperta di un sottile strato peloso, per lo più
ordito. metastasio, 1-iv-21: desidero un abito di velluto nero di genova a
di camera, veduto questo, in un punto da nuovi pensieri fu assalito,
entrambe le superfici ricoperte di peluria (un tessuto). g. rucellai il
g. rucellai il vecchio, 29: un [vestimento] di zetani vellutato alto
untessuto). marino, 15-30: un pavonazzo in pelo, / che di verde
veste iride in cielo, / d'un cangiante ingannevole a le viste.
su quel monte non ha mai gettato un pelo. soderini, i-143: non mancherà
, senza che essa abbia fatto mai un pelo. -frattura saldata che si
piè, s'avvedde che il marmo aveva un pelo il quale lo scemava un braccio
aveva un pelo il quale lo scemava un braccio. montecuccoli, i-129: il
detrazioni, finché se le vedde fare un sottilissimo pelo. algarotti, 1- viii-70
con che a meissen si suol coprire un qualche pelo che faccia la vernice nella porcellana
direzione del pelo del masso come per un tessuto. -impurità filiforme presente nei
. doni, 4-38: il lago fece un pelo per non so che terremoti,
, 6-109: il bel lago gettò un pelo, / onde i pesci an-
via. 6. superficie superiore di un piano, di un corpo e,
. superficie superiore di un piano, di un corpo e, in partic.,
superficie che costituisce il limite superiore di un liquido in quiete o in movimento.
quei paesi sarebbe non per via d'un fosso, ma per via d'uno sbassamento
levatosi a pelo d'onda proseguì, con un balzo in aria, sino nella barca
ed enfatico, spesso nell'espressione per un pelo e nelle locuz. andare, essere
. andare, essere, giungere a un pelo da qualcosa 0 da qualcuno; mancare
pelo da qualcosa 0 da qualcuno; mancare un pelo \ ecc.). -anche
: s'io volesse non avria / un pel di sua roba che veste. s
, 3-102: in tanto che per un pelo ci sta la vita mia. serdini
e 'l caro zelo / non può mancare un pelo / che per altrui fallir volga
li prome- teva non se li mancaria un pelo. machiavelli, 665: menò
tanto segreta questa sua fantasia che ad un pelo la fu per condursi, prima
ch'io dico, e non v'aggiungo un pelo. giovio, i-286: quanto
milano e tutto il resto che dare un pelo a francia. b. cavalcanti,
che sia restituito ogni cosa sin a un pelo. varchi, 18-2-25: don
don ercole... fu a un pelo per fuggirsi segretamente di ferrara.
osteria, ché, a non ti nascondere un pelo, io mi sen- tia morir
chesto t'ho levato ancora / né tocco un pelo del tuo disonore. soderini,
atti a ingrassarsi sì che non apparisca un pelo di magrezza sopra la lor persona.
maurizio alla sprovvista prese villacco, e a un pelo, che cesare di poche ore
... che non dovesse toccar un pelo della robba ch'era nelle case.
puote / scemar del tempo della morte un pelo. algarotti, 1-ii-124: i colori
neutono non vi avrebbe potuto scorger dentro un minimo pelo di alterazione. monti,
era stato nelle mani dei birri, a un pelo dalla forca. verga, 3-131
verga, 3-131: i malavoglia furono a un pelo di rimetterla tutti la pelle,
il coltello, glielo fece balenare a un pelo dal viso e gridò: -
, 1-147: come sempre succede, un pelo di ragione i suoi inseguitori l'avevano
strada... si salvavano per un pelo. tomasi di lampedusa, 93:
93: calicchio poi era sfuggito per un pelo alla fucilata di un marito scontento.
sfuggito per un pelo alla fucilata di un marito scontento. -di un
un marito scontento. -di un pelo, in un pelo, un pelo
-di un pelo, in un pelo, un pelo, un pelo pelo
-di un pelo, in un pelo, un pelo, un pelo pelo: minimamente
, in un pelo, un pelo, un pelo pelo: minimamente, di poco
prese / e strinxe sì non ero desto un pelo. luca pulci, 3-21:
, / sì che forza non ha segnarlo un pelo. machiavelli, 1-iii-392: contro
. bibbiena, 2-61: non mancherò d'un pelo. caro, 3-1-175: l'
l'animo mio è di non contravvenire un pelo all'ordinazioni di nostro signore. marino
: qui non mi giovano né anco un pelo intercessioni e favori. sicinio,
né ti direi cosa che potesse pregiudicare un pelo al tuo onore, per quanto
2-265: questo modo di dire 'un pelo 'si usa comunemente in cambio
si usa comunemente in cambio di 'un poco ', parlandosi di qualunque cosa dove
ma nell'entragno ei non ci crede un pelo. goldoni, xiii-334: non
goldoni, xiii-334: non ti avvilisce un pelo / l'età. bandi, 1-ii-156
e da lui amata... con un amore disposto alle ultime vendette, se
vendette, se avesse, comunque, sgarrato un pelo dalla retta via. -di
di pelo in pelo. -in un pelo: in breve tempo, subito.
che, se sarò stuzzicato, in un pelo gli farò scontare mille offese vecchie
, 24: non vi sta pur un pelo, che volete scopettare? crescenzio,
parole antiche: io non ne darei un paracucchino o veramente buzzago, e con moderne
, e con moderne una stringa, un lupino, un lendine, un moco,
moderne una stringa, un lupino, un lendine, un moco, un pistacchio
stringa, un lupino, un lendine, un moco, un pistacchio, un bagattino
lupino, un lendine, un moco, un pistacchio, un bagattino, una frulla
, un moco, un pistacchio, un bagattino, una frulla, un baghero o
pistacchio, un bagattino, una frulla, un baghero o un ghiabaldano de'quali se
bagattino, una frulla, un baghero o un ghiabaldano de'quali se ne davano trentasei
ghiabaldano de'quali se ne davano trentasei per un pelo d'asino. -argomento
. verga, 3-no: 'ntoni ebbe un bel pregarla e scongiurarla di non attaccarsi
. -lingua senza peli', per indicare un modo di parlare aperto, schietto.
sul cuore, sullo stomaco: per indicare un atteggiamento o un comportamento eccessivamente spregiudicato
stomaco: per indicare un atteggiamento o un comportamento eccessivamente spregiudicato e privo di scrupoli
possa giungere la tondezza del pelo di un gesuita. -senza peli sulla lingua'
1-1177: la vostra è un'impostura ed un pensiero / al corpo solo e una
, 4-106: sapeva che mio figlio era un uomo con tanto di pelo!
xii-5-223: noi, annunziando cotesto volgarizzatore un idiota di grosso pelo, non abbiamo fatta
, 1-40 (i-476): parevale pur un taglio ne la veste che con grandissima
ire a pelo / sarebbe come dare un pugno in cielo. -andare a
/ e poi sedette, e levossi un abate / e molte cose disse e
degni non metton così mente / a un doman per dimane o tal minuzze / se
nell'uovo. passeroni, 4-28: un piato tale / degno e in ver
tale / degno e in ver d'un tribunale / come il mio, dove si
: ma sì, quel giorno o un altro, se non era lì era in
altro, se non era lì era in un altro posto, insomma è andata così
. pona, 4-218: ti do un esempio che cade a pelo del proposito.
saccenti, 1-197: ergo, direbbe un frate, non è stolta,
, per indicare la reazione provocata da un forte spavento, da una grande paura
a letto, / e poi la notte un turine indiscreto / fa rovinar della sua
11 pelo, tanto di pelo, un pelo lungo così sul cuore, sullo
c'è cresciuto a noi tutti sul cuore un pelo folto e duro come quello del
la ridevole cerimonia della coronazione volle ripeterla un par d'anni dappoi col baraballo poeta
torcere: mettere in difficoltà, costituire un problema. viani, 19-195: i
-anche: che svolge da poco tempo un lavoro. salvini, 12-7: stupisce
animo dànno. passeroni, 5-133: un garzon di primo pelo, / fra le
moretti mi pareva, e forse era, un di quei letterati di primo pelo e
pavese, 8-76: che la castità sia un richiamo sessuale -anche solo supposto -non è
stabilirono per fini politici la esistenza d'un dio erano ingegni di primo pelo e sì
12. -essere come cavare o togliere un pelo a un bue: essere cosa
-essere come cavare o togliere un pelo a un bue: essere cosa insignificante o irrilevante
monosini, 334: 'come cavare un pelo a un bue '. ut si
334: 'come cavare un pelo a un bue '. ut si croeso teruncium
. fagiuoli, vi-132: il rubargli un centinaio o due / di scudi, come
, / si dice: è stato un torre un pelo a un bue. tommaseo
si dice: è stato un torre un pelo a un bue. tommaseo [s
: è stato un torre un pelo a un bue. tommaseo [s. v.
]: a levare mille lire a un ricco gli è come levare un pelo
lire a un ricco gli è come levare un pelo a un bue: ma per
gli è come levare un pelo a un bue: ma per un povero mille lire
pelo a un bue: ma per un povero mille lire sono il campamento d'
povero mille lire sono il campamento d'un anno. -essere di un pelo
d'un anno. -essere di un pelo, essere tutti di un pelo:
-essere di un pelo, essere tutti di un pelo: avere la medesima indole,
a. politi, 1-488: esser d'un pelo, cioè de'medesimi mali costumi
: i nostri capi sono tutti d'un pelo. giusti, 4-i-100: siam tutti
in corpo e in anima / tutti d'un pelo / tutti di lettere / infarinati
perdano tempo? essere tutti d'un pelo e di una buccia ', v
9. -essere tutti d'un pelo e di una lana', v.
n. 11. -essere d'un pelo e d'una pelle: v.
-fare tremare addosso ciascun pelo: procurare un forte spavento. cecco d'ascoli,
/ gli dà tra le miserie un brutto intrigo: / so che i troian
ti lieva i peli da dosso con un certo modo di carezze. moneti, 28
ferd. martini, 1-i-157: rispondo prima un telegramma: poi una lettera da levargli
brutta bestia: non può stare in un serraglio di nobili fiere addomesticate. idem
con 'nanna '. -mettere un diavolo per pelo a qualcuno: renderlo
bandi, 2-ii-6: questa notizia mise un diavolo per pelo ad egidio.
. 23. -non avere pelo, un pelo che pensi a qualcosa; non
che pensi a qualcosa; non pensare un pelo a qualcosa', non pensarci affatto,
1-163: a queste scioccherie non penso un pelo. monti, vi-80: vivi
più che altri farebbe delle ingiurie di un facchino briaco in mezzo alla strada.
dio con mazzini, non ho pur un pelo che pensi ad accomodamenti col vaticano
accomodamenti col vaticano. -non montare un pelo: non servire a nulla.
servir non monta unpelo'-non muovere un pelo, non fare nulla, non
non compiere il minimo sforzo per conseguire un risultato. -non mutare, non
cielo, / non torceria de'miei pensieri un pelo. monti, ii-386: le
le sue obbiezioni... non torcono un pelo alla mia interpretazione. c.
potesse per tutta la vita mutar d'un pelo i suoi sentimenti, dacché ei l'
tranquillo nella sua sicurezza. -non pendere un pelo: essere inappuntabile, ordinato,
, si dice: 'non gli pende un pelo! '. ho trovato il sor
alla festa a corte. non gli pendeva un pelo! -essere sobrio, preciso
asciutto, elegante, che non pende un pelo, è un gran conforto per me
che non pende un pelo, è un gran conforto per me! -non
la nominai cinzia. -non scattarci un pelo: non esserci dubbio. bandi
bandi, 1-ii-56: - non ci scatta un pelo, - esclamò lo sconosciuto,
delle tue polpe. -non rimanere un pelo addosso a qualcuno: restare completamente
: oh poverina! non gli è rimasto un pelo né un quattrino adosso.
non gli è rimasto un pelo né un quattrino adosso. -non valere un
un quattrino adosso. -non valere un pelo: essere quasi senza valore o
doni, i quali non vagliano a fatica un pelo. f. f.
com'e- saù, che non valevano un pelo. -pelare qualcuno a pel rovescio
pelato monsignore. -pendere da un pelo: essere precario, incerto.
avventi: / nostra mortalità pende da un pelo. -perderci il pelo dell'
del sapere della marcolfa, che aveva un ingegno così sottile che il pelo dell'unghie
non pigliar pelo; abbada, scolta un po'me. fagiuoli, 1-4-90: óra
come stretto / hollo a più d'un. siri, 1-vii-709: la regina fieramente
ridicoli imitatori, che fanno della poesia un semplice giuoco di parole. tarchetti,
saltano al pelo. -senza tremare un pelo', non provando, o mostrando,
dugento cannoni e altrettante picche senza tremare un pelo. -spaccare il pelo in quattro'
particolari. -stimare o non stimare un pelo qualcosa, qualcuno: non tenerlo
i-45: e1 tuo nome non se stima un pelo. p. nelli,
né più il suo predicar si stima un pelo. lomazzi, 4-i-58: queste tue
per dirti il vero, non le stimo un pelo. baldi, 7-58: mi
: mi rispose che non mi stimava un pelo. a. cattaneo, ii-80
ii-80: questo privilegio non è da stimarsi un pelo. val più un buon boccone
da stimarsi un pelo. val più un buon boccone che dieci primogeniture. monti,
fia che d'indi in poi / stimi un pelo i dardi tuoi, j quando
altrui danno? -toccare, torcere un pelo a qualcuno: arrecargli un minimo
torcere un pelo a qualcuno: arrecargli un minimo danno fisico o morale (ed è
/ non poter far che si torcesse un pelo / a ridolfo e'suo'figli.
non voleva ch'a messere giorgio fusse torto un pelo. n. agostini, 5-12-58
condur- rotti / senza lassarti pur toccar un pelo / e lì con un vecchietto
pur toccar un pelo / e lì con un vecchietto lasserotti. -muovere una minima
risentiti i poeti quando loro si torce un pelo: è men male acciuffarsi col
pelo per pelo', essere in preda a un forte tremore. volponi, 4-141
. cavalcanti, 187: io vi ricordo un proverbio volgare che si dice tra i
, 48: e1 tira più un pelo de benevolenzia ca un per de buò
tira più un pelo de benevolenzia ca un per de buò. r. borghini,
trionfo non si altero in sentirsi da un bifolco proverbiato, come che volpe vecchia
dal lotto spera soccorso mette il pelo come un orso. ibidem, 146: gastiga
6-16: che volete? tira più un pelo alla salita che cento gioghi di
te par toccare il cielo, / quando un po'mi gufi e gabbi: /
: ad abbuffarci di soddisfazione aspettiamo ancora un pelino di tempo.
, 6-x-37: s'era stempiato senza che un pelolino spuntasse furtivo in quel campo lucido
) xo (ìàt7£ (nome di un personaggio della batracomiomachia), comp.
. che vive nei fondali melmosi (un organismo acquatico); pelofìlo. =
1-i-56: la donna era vestita d'un abito di romagnuolo ovvero pelonebruno. 2
caratterizzato dalla peloria (una pianta, un fiore). pelòride, sf.
('pelor filamentosum '), ha un aspetto stranissimo. = voce dotta
sotto una doccia gelata, o con un ordigno da pesca, cavalcioni sul pontile,
(con riferimento alla consuetudine di portare un cappello ricoperto di tale tessuto).
). pratolini, 9-1200: da un po'di tempo, lei non se ne
del fr. peluche, denom. da un ant. pelucher, peluchier 'tagliare
sottordine di mammiferi xenartri, caratterizzati da un corpo ricoerto di folti peli; comprende
proposito di barbe, -disse l'alpi d'un tratto, -tuo padre, ha sempre
masochismo. 2. peluria che ricopre un organismo vegetale o animale. erboiario
agglomerati pelosi o pennuti o nocchieruti come un guscio di tartaruga, e una tale pelosità
r. borghini, 2-63: dimmi un poco tu, se ti par maraviglia che
poco tu, se ti par maraviglia che un uomo... bello non sia
non sia vanaglorioso,... un caldo di carne e peloso nelle gambe
pelosi co- m'esaù che non valevano un pelo. delfico, iv-37: bastò
e peloso, il giovanotto aveva invero un aspetto temibile. -con riferimento a personaggi
. giambullari, i-327: ebbe veduto un gigante vecchione, / nero, peloso,
vecchione, / nero, peloso, quale un uom salvatico. guarini, 1-i-23:
, / ignudo, ma peloso come un orco. -sostant. boiardo
-adulto. calvino, 6-121: basta un richiamo improvviso e fuggevole e pin è
quelle de la arabia una conca simile ad un pectine serrato, pelosa ad modo de
inel qual vomito mi uscì dello stomaco un verme piloso, grande un quarto di
dello stomaco un verme piloso, grande un quarto di braccio. ammirato [in
: rivolgendomi al cielo come per impetrarne un consiglio..., vidi un moscone
impetrarne un consiglio..., vidi un moscone nero, grosso, peloso,
e. cecchi, 6-230: era un ciuchino, non più grosso d'un
era un ciuchino, non più grosso d'un can da pastore, pelosissimo e barbuto
no è molle. -ricoperto di un vello folto (una pelle d'animale)
: il coperchio de la buca è lungo un piede e tre dita, largo tre
2. bot. ricoperto di peli (un organismo vegetale, una sua parte)
. ramusio, iii-113: questa erba ha un piede di quattro o cinque palmi alto
, i-283: le castagne silvane sono un po ^ ruvide, di scorza pelosa.
più o meno morbida e fitta (un tessuto, un capo d'abbigliamento).
morbida e fitta (un tessuto, un capo d'abbigliamento). -anche:
, i-33: in capo / ha un capelletto ch'è peloso e rosso. nannini
tacci larghi e strani, / e un peloso ed un orrendo / berrettone in
e strani, / e un peloso ed un orrendo / berrettone in capo avendo.
. pirandello, 8-468: impastoiata in un sortanone grigio peloso lungo fin quasi alla noce
. e. gadda, 6-315: era un pastranuccio di mezza stagione fasulla, che
4. per simil. ricoperto di un sottile strato di muffa o di muschio
giulianelh, 1-148: ella è in un ametisto, pietra che, per essere
con le buone o con le cattive, un po'di quattrini e da operai diventan
vantaggio personale e da motivi egoistici (un sentimento, un atteggiamento). -carità
da motivi egoistici (un sentimento, un atteggiamento). -carità pelosa: v
cui gli inglesi nutrivano per la sicilia un affetto tenerissimo, quasi geloso e forse peloso
affettato, insinuante; subdolamente lusinghiero (un modo di esprimersi). tasso,
mostrate tanto timore inanzi che mi diate un avvertimento ed usate quell'artificiose clausule e
8. ant. frizzante (un vino). aretino, 20-93:
aretino, 20-93: fatto riporre in un canestro grande coperchiato alcune cose da mangiare
della fante; e avviatasela inanzi, con un fiasco di corso peloso in mano,
da una banda sporta in fuori come un cornetto. negro, io: -ah,
ah, ah, ha treppi co un, creppe anche un, co mi,
ha treppi co un, creppe anche un, co mi, a vecchieta co sta
c. e. gadda, 6-323: un apollo non più ventenne, un tantino
: un apollo non più ventenne, un tantino pelosetto. = lat.
tradizioni locali; nel 1857 fu introdotto un attrezzo, detto cesta (spagn.
ossatura di legno di castagno e da un paniere di vimini, a cui è
di vimini, a cui è applicato un guanto di pelle che il giocatore calza
calza per far scorrere nella cesta, con un movimento a fionda prima della battuta,
da due o tre giocatori, su un campo, pavimentato con cemento o con
competente anche a occhi chiusi potrebbe seguire un incontro di pelota, riconoscere dal suono
, 4-17: dall'altra parete, giungeva un rumor di tosse secca e insistente;
completano le docce ortopediche usate per immobilizzare un arto fratturato. = dal
pattuglia. d'azeglio, 2-318: un pelottone di dragoni, posto trecento passi
tornato agli ozi di sondrio, mentre un secondo pelottone ci dà lo scambio nel
pelettoni serrati. svevo, 8-827: un pelottone di guardie a cavallo sgominò la
loro meglio per dar libero passo ad un pelottone di cavalcatrici, le quali a
: nome imposto da'crittoga- misti ad un talamo od apotecio reniforme o bislungo,
della famiglia delle crocifere, che hanno un frutto, o siliqueta fatta a guisa
, o siliqueta fatta a guisa d'un piccolo scudo. = voce dotta
'peltasti ': fantaccini greci che portavano un 'pelta '(scudo) e armati
agg. stor. dotato di pelta (un fante sia greco sia romano, un
un fante sia greco sia romano, un reparto militare). - anche sostant
nardi, 267: mandò... un certo de'suoi capitani detto menippo con
non osavano appressarsi loro quanto può trarre un dardo. dizionario marittimo militare [tommaseo
inserito nella parte centrale del connettivo (un organo vegetale, in partic. uno
dalla sua faccia inferiore e non da un punto della sua circonferenza: per es
scrisse, molti mesi sono, c'oltre un ritratto di mio padre, gli erano
gadda, 6-325: devotamente oblato su d'un vassoio di peltro il caffè in una
', costui, come io leggo in un antico
avere altre pagine di poesia per farne un libro tutto poetico invece di mescolare quel
peltro letterario che ci vuole per riempire un volume. -di peltro (con
alla leggera lanugine che si forma su un tessuto o su una magliai.
e lui ridente, là, con un cappello d'ortolano sul provolone, là,
peluginóso, agg. lanuginoso, tomentoso (un organo vegetale]. papini,
, 2-ii-353: tanto era anch'io / un capo-pa- storone: / portava sempre /
capo-pa- storone: / portava sempre / un bello peluncióne. = deriv. da
labbra. misasi, 6-i-16: questo era un vecchio ancor robusto, col viso pienotto
grandi di loro... ottenere un libero bacio. cassola, 3-10: sopra
-alla prima peluria: quando a un adolescente incomincia a crescere la barba.
nella sua cornicina di noce intarsiata con un filo d'ottone, lo specchietto rettangolare
quel vestito candido e spumante che scopriva un po'di petto, gli ultimi nodi delle
magre. di giacomo, i-475: era un gran donnone: forte, alta,
al pube, / sesso e peluia in un mare di rose. stuparich, 5-234
strigi di una sottil peluria, di un delicato velluto, che smussa l'urto dell'
tutto imbottito di grasso; goffo come un manichino aveva ancora un po'di peluria
; goffo come un manichino aveva ancora un po'di peluria sulla testina morta.
grano] era mazzocchio rosso, ricolto in un podere dei signori ronconi a muscoli dietro
o sansa. rajberti, 5-230: un detestabile infuso di peluie di marroni arrostiti
tratto ella s'inchinava per distruggere d'un soffio certi globi di peluria leggerissimi in
brivido sottile e la delizia / d'un bacio sulla nuca femminile. -strato
poco sviluppata, omogenea, che copre un terreno. d'annunzio, vi-326:
, 7-49: mi colpì la bizzarria d'un fiammifero ch'era rimasto impigliato nella peluria
e stava sopra quel pancino, come un filo di paglia. 5.
orazion, si fa sentire / come un frullon per chiesa, e ogni peluia /
: essendo da noi state fatte in un foglio di carta alcune piccole finestrelle,
seggiole, tessere stoie... produce un fusto che termina in una folta spiga
e simile al velluto, ricoperta da un pelo alquanto lungo e morbido, usata
da baccante accompagnata dal marito e da un bel giovanotto biondo,... che
iv- 905: portava anche lui un berrettaccio celliniano di pelùscio chermisino sopra i
, agg. coperto di fitto pelo (un tessuto). f. f
f. f. frugoni, iv-61: un materazzo di lana su cui stendeasi un
un materazzo di lana su cui stendeasi un copertoio peluto che parea schiavina da galeotto
/ tu ti puoi dottorar pur con un patto / di tristo, porco e di-
., 2-9 (1-iv-210): un neo ben grandicello, dintorno al quale son
: poi profila gli occhi di sopra un proffiluzzo di negro, con alcuno peluzzo
): la madre, ricordandosi d'un nevo che ligurina aveva vicino a l'
tantosto la riconoscerò bene, perché ha un segno che non deverà mentire. castelvetro
e divisioni, separando ancora dal tutto un picciolo neo o alcuni pelucci. c.
le guardano... il mento un po'aguzzo, su cui s'arricciano
alla ragazza. moravia, 19-164: un bel ragazzo con una testa di capelli
peluzzi aurei. 2. pelo di un animale; piumino di un uccello.
. pelo di un animale; piumino di un uccello. patrizi, 3-125: convennero
, piuttosto piccolina; tutta nera, senza un solo peluzzo bianco. -sottilissima
. -sottilissima formazione appendicolare di un invertebrato. targioni tozzetti, 12-1-121:
noi si dice la pelosina; mettono come un pelo bianco, certi peluzzi fini fini
ciascuno dei peli presenti sulla superficie di un tessuto. cennini, 3-147: con
dirà che il feltro sia altro che un aggregato di innumerabili peluzzi congiunti insieme
di innumerabili peluzzi congiunti insieme per un semplice contatto? -pelucco o laniccio
più profumato giovine di milano e teneva un poco anzi che no del portogallese, che
né poteva sofferire di vedersi a dosso un minimo peluzzo né altro. aretino,
vi-33: le maggiori sono il levarti un peluzzo da dosso, il grattarti con
peluzzo da dosso, il grattarti con un dito un poco di rognuzza. g.
dosso, il grattarti con un dito un poco di rognuzza. g. gozzi,
. gozzi, 1-175: questi è un vecchiotto che va pulito della persona e
? » domandò levandosi con moto meccanico un peluzzo dal risvolto del soprabito.
. e. cecchi, 13-134: un peluzzo di limatura di ferro che trema
di limatura di ferro che trema in un punto centrale di una rete di correnti magnetiche
che abbia mai combattuto coi polpacci d'un prete. -con uso aggett.
gli ficcano... attorno il collo un gran lembo di flanella peluzza.
gli sofferrebbe l'animo vedere loro da un pruno sconciare un peluzzo fuori del luogo
animo vedere loro da un pruno sconciare un peluzzo fuori del luogo suo. i.
ch'egli dura, /... un peluzzo di strame. -particolarità minima
ecco... utilità dello studiar un libro insieme più d'uno: ché,
peluzzo. 7. locuz. -levarsi un peluzzo'. togliersi un capriccio.
. locuz. -levarsi un peluzzo'. togliersi un capriccio. pataffio, 7:
peluzzo da mascella. -non levare un peluzzo dalla cappa a qualcuno senza fine'
allegri, 100: non si lev'un peluzzo della cappa / a un altro
si lev'un peluzzo della cappa / a un altro senza fin, senza disegno.
tra 'vasi aveva una pelve, cioè un grande bacino d'oro, ove si
perché, quantunque la sua corazza appaia un accrescimento e una saldatura dello sterno insieme
terrestri et i sali dell'urina, formano un calcolo nella cavità della pelvi. g
chirurg. intervento chirurgico volto a fissare un viscere pelvico mobile. =
forma incavata, concava, tondeggiante (un organo, una cavità anatomica).
fatta un'esplorazione digitale, esprimendo mediante un disegno o con nomenclature adatte le caratteristiche
sf. chirurg. escissione chirurgica di un tratto stenotico dell'uretere con impianto dell'
chirurg. intervento chirurgico volto a ottenere un aumento definitivo dei diametri del bacino.
. plur. ant. piatto finale di un pranzo costituito da dolci e frutti.
messo una colpa, una mancanza, un errore o ha rovocato un danno
, un errore o ha rovocato un danno più o meno grave, anche al
angherie. cesarotti, 1-xxxviii-167: voi siete un cattivo oratore, poiché per pena del
pena servile. giuliani, i-202: un sorriso negato, una carezza risparmiata a
altri, cui pende sopra 'l capo un sasso grossissimo, ritenuto da sottilissimo filo
pena del contrappasso, la poesia arcadica d'un improvvisatore rivoluzionario esulta nell'abbiettazione del papato
rischio o previsione ed eventualità di subire un danno o una punizione, di trovarsi
situazione spiacevole, di essere sottoposto a un giudizio, a una critica
in o sotto pena in relazione con un compì, o con una prop.
pena di peccato irremissibile a valersi d'un termine anche oscuro, rugginoso, inesatto
sol perché nostro, piuttosto che adottarne un altro noto, calzante, adeguato,
menano al fiume, onde conviene / eh'un di noi due ne patisca le pene
pene. costo, 1-428: avvene che un tratto fu rubata la chiesa di molte
anche oggi dopo quattordici secoli, con un martirio senza pari, la pena delle
. dir. conseguenza punitiva ricollegata da un sistema normativo (e, in partic.
(e, in partic., da un ordinamento giuridico) a chi viola una
pena o la pena in relazione con un compì, o con un agg.
relazione con un compì, o con un agg. che specifica la natura della sanzione
. muratori, 7-i- 277: un bel servigio fecero a questa nazione le pene
nel togliere ad una persona o ad un popolo un diritto ch'egli avea perduto,
ad una persona o ad un popolo un diritto ch'egli avea perduto, offendendo
1-323: la pena è la perdita di un diritto per un diritto violato o per
pena è la perdita di un diritto per un diritto violato o per un dovere ommesso
diritto per un diritto violato o per un dovere ommesso. manzoni, pr.
ferrari, ii-233: colla pena si da un esempio, si minaccia un male maggiore
si da un esempio, si minaccia un male maggiore de'vantaggi che il colpevole
, 4-6: immaginarsi la contentezza quando un cavalocchi, che stava sempre a sciorinarsi
-dei delitti e delle pene: titolo di un celebre trattato di cesare beccaria (1738-1794
latini, rettor., no-13: un mercatante caursino aveva improntato da uno francesco
dalla legge alla mancata osservanza di un onere (cioè di un comportamento che la
osservanza di un onere (cioè di un comportamento che la legge prescrive come condizione
legge prescrive come condizione per raggiungere un risultato giuridico favorevole: anche nelle locuz
successore del feudo, dentro lo spazio d'un anno e di un giorno, sotto
lo spazio d'un anno e di un giorno, sotto pena di caducità. vico
. mascardi, 116: è forse tenuto un servitor veneziano a portar l'ambasciata del
? -facoltà o autorità di pronunciare un giudizio, di irrogare una sanzione.
preoccupazioni, incertezza, insoddisfazione o da un sentimento o da un evento sentito come negativo
insoddisfazione o da un sentimento o da un evento sentito come negativo; dolore fìsico
son de'vezzi tuoi; / con un detto sol tu puoi / le mie pene
, iv-1-198: mette nel mio stesso respiro un affanno vago, quasi un bisogno di
stesso respiro un affanno vago, quasi un bisogno di rispondere a quel singhiozzo inconscio
del respiro. saba, 140: un marinaio di noi mi parlava, / di
noi mi parlava, / di noi fra un ritornello di taverna. / sotto l'
di taverna. / sotto l'azzurra blusa un fraterna / pena a me l'uguagliava
a faticare. viani, 19-262: un ardito s'alzò... e parlò
lisi, 2-48: sullo stesso albero dimorava un usignolo di affetto caldo al punto che
: m'inoltro nei campi: in un lampo son qui, dalla città che è
o mettersi in pena, in relazione con un compì, o con una prop.
or non ti paia pena / durare un po'd'affanno per mio amore. boccaccio
con pena e sudore, / senza avanzare un soldo a i giorni sui.
le sofferenze di qualcuno (anche per un animale), per le sue tristi
per l'aspetto malconcio, o per un fatto, una vicenda, uno spettacolo
compatimento sprezzante per una condizione o per un atteggiamento sgradevole o per ciò che è
convenire; compensare adeguatamente una fatica o un sacrificio o una sofferenza. sassetti,
serve, mi sgomenterei a mettere insieme un peccato che valesse la pena. ghislanzoni,
s'era staccato dalla moglie, ma un viaggio sino a casa sua, a trieste
egli ha... di vivere in un mondo dove vale la pena di starci
: tu m'affermi esser più d un anno che in così penace vita vivi
ah, da me stessa / a un inferno penace m'esporrei, / se
ricordare l'immagine tradizionale dell'inferno (un luogo). manso, i-34:
tanti martir l'alma ripieno / che d'un sol de'miei strazi ei giunga al
nel grembo del suo scudiere, con un penace singhiozzo, per non gli essere
. -sanzione penale: quella stabilita per un reato. m. villani,
dico che sarà bene gli facciate fare un precetto penale che non vi abbia da
cittadino la scelta o l'adempimento di un sociale dovere o della perdita di un
un sociale dovere o della perdita di un sociale diritto. cattaneo, vi-1-196: si
per chiedere ai medici nel caso favorevole un voto consultivo, e nel caso contrario un
un voto consultivo, e nel caso contrario un voto meramente negativo. borgese, 1-341
. alvaro, 15-159: corse in un mormorio il suo nome: « berardo
12: alla sentenza penale straniera pronunciata per un delitto può essere dato riconoscimento per stabilire
dato riconoscimento per stabilire la recidiva o un altro effetto penale della condanna. -clausola
, sf.): clausola di un contratto con cui si conviene la prestazione
corrispettivo pattuito per il recesso unilaterale da un contratto. manzoni, pr. sp
: vorrei sapere se, a minacciare un curato, perche non faccia un matrimonio,
minacciare un curato, perche non faccia un matrimonio, c'è penale. tommaseo
dell'eredità, lo induce a firmare un contratto, in apparenza vantaggioso, della durata
procedure da seguire per accertare giudiziariamente se un soggetto si è reso colpevole di un
se un soggetto si è reso colpevole di un reato e, in caso positivo,
..., segnò lo scatto di un altro dato del problema.
questo accecamento colpevole, ve n'è un altro penale. -destinato o adatto
licenze della vita passata e trasferendosi in un subito ad un'altra vita molto aspra e
suscettibile di punizione (una colpa, un peccato). 5. bonaventura volgar
sceleragine bieca impenna l'ale. / un ammanto frondoso, un volto chino, /
l'ale. / un ammanto frondoso, un volto chino, / il tuo fallo
suscita turbamento, timore, angoscia (un sentimento, un fatto, un comportamento
timore, angoscia (un sentimento, un fatto, un comportamento, una situazione
angoscia (un sentimento, un fatto, un comportamento, una situazione).
f. frugoni, iii-673: ebbi un altro disinganno sott'occhio...,
inutile per ciò raccomandarle alle cure d'un penalista. b. croce, iii-9-
filosofia del diritto ha l'aria di un intruso, anzi di un inesperto. bernari
l'aria di un intruso, anzi di un inesperto. bernari, 3-174: valente
forza incoercibile e assoluta, peggio di un eroe e d'un dottore romantico e d'
, peggio di un eroe e d'un dottore romantico e d'un avvocato penalista
eroe e d'un dottore romantico e d'un avvocato penalista. 2.
diritto penale. -anche: proprio di un penalista. penalità, sf.
carnefice, la penalità sarà trasformata in un giuoco di sangue; non vi sarà più
vi è nell'appendice sull'antica penalità un particolare interessante: quando si condannava un
un particolare interessante: quando si condannava un reo a morte, due giudici rompevano
da uno svantaggio stabilito in seguito a un fallo, a un'infrazione, a
stessa. -per estens.: in un gioco a squadre, tiro di punizione