del continente e delle isole africane un sistema di cooperazione con caratteristiche confederali
industriale dell'europa e della creazione di un vasto mercato nel quale i beni e i
lo sviluppo economico degli stati membri e un sempre più elevato tenore di vita dei
, con lo scopo di risistemare oltre un milione di profughi provenienti per lo più
, collegata con le nazioni unite da un apposito accordo in virtù del quale possiede
di portare tutti i popoli a un più alto livello sanitario, mantenendo e
livello sanitario, mantenendo e coordinando un efficiente sistema internazio nale di
e amministrative che concorrono all'attuazione di un processo di produzione, al fine di ottenere
razionale delle energie personali all'interno di un processo produttivo. mazzini, 39-214
: noi vediamo nel socialismo d'oggi un problema di organizzazione del lavoro e non
. 10. medie. organizzazione di un trombo', processo patologico di fibrosi,
processo patologico di fibrosi, che interessa un trombo. = nome d'azione
ciascuna delle parti che contribuiscono a formare un organismo, in partic. il corpo
quello trovando molle e arrendevole, gl'imprimé un certo tremore che noi suono appelliamo.
degli organi genitali. gozzano, i-116: un fluido investe il torace, frugando il
dei loro meschinissimi corpicciuoli, paiono davvero un incredibile portento. gozzano, i-348:
la fantasia squisita e purgata, ella abbia un organo determinato. 2.
9-99: questo aurelio non soltanto aveva un corpo tutto bello, facendo dell'atletica
avrei mai pensato di esser capace di far un libro; io eminentemente sprovvisto dell'organo
, la stima di se stesso e anche un po'quella degli altri. linati,
. per simil. ciascuna delle parti di un tutto, degli elementi di una struttura
e membra congegnate e commesse a formare un corpo. fogazzaro, 1-322: io credo
navicellaio o mulattiere non è altro che un organo o instrumento per cui si fa
per mantice, tramandano il fiato per un organo di cristallo alla fiamma d'una
macchina. -organo di presa: in un veicolo a trazione elettrica, congegno che
mezzo d'informazione o di propaganda di un partito, di un'associazione, di
partito, di un'associazione, di un gruppo sociale, economico, politico o culturale
: è in queste montagne di recoaro un disertore dell'austria... sì risoluto
. ghislanzoni, 10-90: era, fa un mese appena, il tuo giornale /
sarebbe stata. sapevamo che doveva essere un organo di cultura e di rinnovamento spirituale
trovando gente interessata al loro successo, un portavoce accreditato, un organo di stampa
loro successo, un portavoce accreditato, un organo di stampa, un finanziamento qualsiasi
accreditato, un organo di stampa, un finanziamento qualsiasi: diversamente sono fatte tacere
organo dei sentimenti delle deputazioni municipali con un breve indirizzo. mazzini, i-849: cai-
343: dubitasi perfino che mazzini possa essere un organo di palmerston. il tempo chiarirà
nel primo caso il suffeudante viene stimato un semplice organo, overo istrumento, mediante
9-124: il damerino astolfo, provvisto di un libretto de'rimedi degli incanti, della
d'oro che atterrava tutti, d'un cavallo alato e di un corno che,
tutti, d'un cavallo alato e di un corno che, a sonarlo, fa
attribuzioni funzionali (e a cui è preposto un titolare) appartenenti allo stato o ad
necessaria alla produzione del suono, da un meccanismo composto, fra l'altro,
registri: i tubi sono divisi in un certo numero di gruppi, ognuno dei
. ii a. c. ne esisteva un tipo, detto organo idraulico o ad
(alcuni dei quali, provvisti di un cilindro munito di denti, riproducevano una
che veniva appoggiato per terra o su un tavolo; i primi registri entrarono forse
caratteristiche ben definite quali la presenza di un solo somiere, di una sola tastiera
nei vari paesi; i mantici, un tempo azionati a mano, sono ora
, sono ora nell 'organo elettrico mossi da un meccanismo elettrico, cosi come la trasmissione
è possibile graduare, per mezzo di un apposito pedale, l'intensità dei suoni
[rossini] di procurarmi sul teatro un organo per accompagnare il quartetto della preghiera
da greniè a parigi, il quale con un meccanismo particolare seppe dare a questo strumento
meccanismo particolare seppe dare a questo strumento un * crescendo 'e 'diminuendo
. esso ha la grandezza circa d'un positivo ed un'estensione di quattro ottave e
e mezzo, largo due palmi, e un palmo e mezzo profondo. in esso
organo, tre sole, / in un istante effuse, / tre come tre
d'annunzio, iv-i- 213: un organo vasto come una foresta di legno e
i preti cantavano davanti all'altare passandosi un turibolo. le risposte dell'organo ai
: / d'organi e di campane un diavolìo / chiamava. d'annunzio, iv-1-974
-cantoria. aretino, 20-10: un cherico cantò in sugli organi una laldetta
il suo posto era sulla banconata d'un organo: invisibile, se dio vuole,
ancia; è messo in funzione da un cilindro fornito di tante punte quante sono
una stella / giriamo la manovella / d'un organ di barberia. corazzini, 4-141
. bianciardi, 4-25: ti desta un organo di barberia che suona scapricciatello.
sistema musicale, che si suonano mediante un meccanismo ed una tastatura come l'organo
che piglia vento... e un canneto e diventa un organo: sottile
... e un canneto e diventa un organo: sottile in ogni nota,
accomunate da interessi culturali, affratellate da un comune sentire. galileo, 1-1-282:
, 1-1-282: tutta la casa sua è un organo tanto ben temperato di grave e
di piccole dimensioni che venivano appoggiate su un semplice sostegno erano dette organi maneschi)
rassettate insieme, in modo che con un sol fuoco serpeggiante si sparano; alcuni di
136: 'organo ': un ordigno fatto con più canne d'archi-
sopra una tavola orizzontale, sostenuta da un trespolo o da due ruote, la
delle fortezze e si lascia cadere ad un bisogno per impedirne l'entrata al nemico
terra, quando nelle saracinesche tutte d'un pezzo questo svantaggio era inevitabile.
inevitabile. -organo elastico', in un affusto d'artiglieria, la parte in
, da buoni italiani, abbiamo anche un po'l'organo della idealità, e vorremmo
. -avere una voce che è un organo, essere un organo la voce
una voce che è un organo, essere un organo la voce: essere dotato di
v.]: una voce che è un organo. vittorini, 9-157: però
-essere i denti come le canne di un organo: avere la dentatura irregolare.
]: 'sono come le canne d'un organo ': di denti mal fatti
degli organi: per indicare che fra un figlio e l'altro c'è una minima
: di figliuoli parecchi poco distanti l'un dall'altro di tempo e però di statura
,... e sempre con un buon ordine e con egualità e proporzione
organo, ma intanto son venuto a sapere un bricco di cose. arbasino, 109
arrogano i partiti politici, per organo di un giornalismo servile e prezzolato, è un'
indicare che la forma o struttura di un essere è determinata dalla funzione che le
si rammentò che 'chiocciola 'appunto chiamano un organuccio dell'orecchio interno.
, originato da barberi, nome di un fabbricante di modena. organoallumìnico,
che si costituisce in unione con ralluminio (un composto organico). =
embriologia, che è atto a generare un determinato organo (con partic. riferimento
chim. gel ricavato per precipitazione di un organosol. = voce dotta, comp
costituisce la fase iniziale e formativa di un determinato evento. -in par- tic.
pulitezza adulta e maturata, è come un andare in busca dell'uomo fatto nei rudimenti
resti di organismi animali e vegetali (un deposito, una roccia). =
': diconsi 'proprietà organolettiche di un corpo 'l'impressione che fanno sui
che possono esercitare sugli organi interni di un corpo vivente. c. e. gadda
si costituisce in unione col litio (un composto organico). =
. che è derivato dal magnesio (un composto organometallico). =
mercurio secondo una particolare formula chimica (un composto organometallico). =
nome alla serie di combinazioni, nelle quali un radicale alcoolico, come l'etile,
, ecc., è unito ad un metallo; lo 'zinco-etile ', il
. medie. disfunzione a carico di un organo o di un apparato, dovuta a
a carico di un organo o di un apparato, dovuta a fattori neurovegetativi.
alterazione della struttura e della funzionalità di un organo. lessona, 1034: '
sf. medie. fissazione chirurgica di un organo. = voce dotta, comp
di fare sviluppare certi organi determinati con un acconcio esercizio, di produrre la predominanza
2. chirurg. chirurgia plastica di un organo. = voce dotta, comp
sf. esame di organi effettuato mediante un sistema ottico, introdotto in cavità naturali
colloidale in cui il mezzo disperdente è un composto organico. = voce
affinità per certi organi o tessuti (un agente che vi esplica elettivamente la propria
caro, i-27: vi potrei fare un catalogo di queste voci tutte: ma
. no davvero. -trattarlo come un fanciullo, tenendolo sotto stretta tutela e
pedantèllo. panigarola, 310: ora un desperato fraticello e quattro pedantelli l'hanno
2-196: egli starà nell'arbitrio di un pedantello di levar alta la proboscide e
, 256: il padre bartoli stampa un suo libro sopra l'ortografia toscana,
trasecolaste a braccia quadre in veg- gendo un pedantùcolo afaticcio come son io. monti,
risguarda la mia persona e lavoro di un pedantùcolo senza fama, senza pudore e
2-388: queste sentenze non sono di un qualunque pedantùcolo linguaiolo. -acer. pedantóne
ii-5: quando ero fanciullo, mi teneste un pe- dantone ignorante, e perché stava
di strapazzarlo. lubrano, 2-38: un de'cabalisti uccellatori di sillabe, pedantoni,
3-202: appresso il volgo tanto vai dire un filosofo quanto un frappone, un disutile
volgo tanto vai dire un filosofo quanto un frappone, un disutile, pedantaccio,
dire un filosofo quanto un frappone, un disutile, pedantaccio, circulatore, saltainbanco
ostentando un'erudizione vacua e farraginosa (un testo). papini, iv-234:
como stesso contrappone sistema a sistema, a un metodo astratto un altro metodo astratto e
a sistema, a un metodo astratto un altro metodo astratto e pedanteggia anche lui
1-445: sfoggio di francese e anche di un po'd'inglese (non bisogna naturalmente
pellico, 2-50: ho anche pedanteggiato un po'con que'brutti noiosi del villani
(lo stile, la lingua di un autore). f. f.
divenne, alle mani di dante, un adulto e nobil principe. 3
il sentirsi pedanteggiati in tal guisa da un uomo tale. pedanteménte, avv.
). aretino, 10-17: farò un capotomelo in greco ed uno scambietto in
presuntuoso, scrivendo di voi ha preso un suggetto molto conforme a la sua pedanteria
del mondo volsuto metter nell'ultimo verso un vestigietto di pedanteria. baretli, 3-316
. monti, 4-1-333: siamo in un secolo in cui la pedanteria è inesorabile.
e odiatore della pedanteria, fors'anche un po'per ostentazione. -intransigente purismo
questa di giudicare di una parola o di un modo, non coll'orecchio né coll'
moravia, xii-78: balestrieri, pur essendo un pessimo pittore, era tuttavia un pittore
essendo un pessimo pittore, era tuttavia un pittore molto accurato, anzi minuzioso fino
. -soggezione supina e ottusa a un principio. guerrazzi, 1-892: per
. ma non mi sento di prendere un marito che si vergognasse di venire con
, xxvi-417: non... un evangelico zelo, ma una pedanterìa da
mie giornate. moravia, xii-10: ero un ragazzo, con tutta la pedanteria e
loro sono così note che mi pare un perdimento di tempo e una pedanteria a
comporre di voci greche una parola lunga un mezzo miglio mi parrebbe una pedanteria.
dar loro [ai fiorentinisti] facilmente un qualche esempio delle pedanterie che avrebbero a
: ebbi anco un'altro avvertimento da un m. aristarco pur maestro di scola,
(ovvero, alligo: parlando a un pedante bisogna pedantescamente parlare) una lettera
è quello che credete: qui v'è un nugolo di maestri già stabiliti: poi
l'amore e da farlo scappar lontano un miglio. = comp. di pedantesco
quale inflessione seriosa e pedantesca, assumevano un certo sussiego. gramsci, 217:
, tanto mi accorgo di aver assunto un tono pedantesco, che deve essere per te
di gravità pedantesca. -proprio di un pedagogo. bar etti, 6-196:
per la sua rarità e preziosità (un vocabolo, una locuzione dotta, per
nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto non solo costruzioni inaudite fino allora
borghesi, tecnicismi boriosi, non è un innovare né la lingua poetica né lo
che è proprio, che si riferisce a un tipo di apprendimento aridamente nozionistico e
precetti, da intransigente zelo repressivo (un tipo di moralità o di religiosità)
scolasticamente limitato, imperfetto, schematico (un insieme di nozioni). segneri,
-pedestre, trito, banale (un concetto). svevo, 8-569:
che stabilisce e impone il rispetto di un gran numero di leggi, norme, regolamenti
norme, regolamenti minuziosi e opprimenti (un governo, un 'amministrazione).
minuziosi e opprimenti (un governo, un 'amministrazione). g. ferrari,
, ad un'etichetta automatica, ad un governo compassato e pedantesco, che mantiene
elemento formale o tematico (lo stile di un artista). montale, 18-157
nel xvi sec., costituito da un volgare sovraccarico oltre misura di latinismi inconsueti
avemmo... il pedantesco, un latino italianizzato e maccaronico, un italiano
, un latino italianizzato e maccaronico, un italiano latinizzato, col mal definiti confini,
quindi una tendenza in senso stretto, ma un insieme di tutte le tendenze che non
letter. sottilizzare nell'esame critico di un testo. alfieri, xiv-2-73:
aggregarsi al voto degli anziani (un senatore: in contrapposizione ai magistrati curuli
. che segue, imita pedestre- mente un altro autore. bontempi, 2-2-176:
segno, traccia lasciata sul terreno da un piede umano; orma, impronta.
: io sarei innanzi voluto stare in un bosco dove io non avessi mai veduto
tutte istoriate di figure infamissime dipinte con un carbone, su quella tavola si mescolano
, 175: non avea camminato un trar di sasso che lo scalpito d'
-plur. ant. marcia di un esercito. lamenti storici, iii-89:
precipizio. 4. colpo dato con un piede, calcio (e indica per
menzini, 5-65: meglio era dargli un sasso / nel capo o una pedata
brusca mossa, dando una pedata ad un tamburo. marinetti, iii- 197
ventre. -calcio o colpo inferto da un animale con le zampe. - anche
con le zampe. - anche in un contesto metaforico. sacchetti, 110-87:
si sia presentato l'ultima volta con un giglio in mano, parlando per mezz'
-raccomandazione autorevole che permette di ottenere un posto, un grado, una carica immeritati
che permette di ottenere un posto, un grado, una carica immeritati. sciascia
se non vi dànno la pedata nel culo un posto non tafferrate di sicuro.
. -disus. rampa che in un ponte conduce dal livello del terreno a
. scaramuccia, 208: d'un giovine che veramente sia di spirito generoso
. a. cattaneo, i-439: fa un grande invito al peccare chi dice di
modello della cultura letteraria o artistica di un altro popolo, imitandone gli autori.
. -parafrasare o citare le parole di un autore. p. f. giambullari
fiume del reno. -lasciarsi trascinare da un sentimento. c. malespini, i-35-101
li sorprese in quei giuochetti e fece un casa del diavolo. tresche non ne
bruscamente. rievo, 1-vi-698: per un tari daranno un calcio a questi come
rievo, 1-vi-698: per un tari daranno un calcio a questi come per un salario
daranno un calcio a questi come per un salario diedero una pedata a quelli.
originarie convinzioni. muzio, 1-24: un campion così principale della aca- demia di
e per non torcere dalle pedate di un uomo che non può esser imitato
, 5-206: quattro pugni ben scolpiti, un par di ceffoni di quelli solenni,
ceffoni di quelli solenni, e poi un pedatòne nel deretano, bastano per metterlo
bechi, 2-193: fece per allungargli un pedatòne. = deriv. da
= voce di area lomb., da un lat. volg. * ped [i
o ai piedi di una catena o di un gruppo montuoso. linati
/ non avrai tu dalle mie labbra un carme? carducci, iii-30-293: o
anche sostant. bacchetti, 9-212: un di questi giorni, di primavera contrariata
di primavera contrariata... rifacevo un percorso che mi è noto a palmo
! ah! lo vedi? è un pederasta. piovene, 7-213: « gide
claudel del marzo 1914 « sareste dunque un pederasta? ». pavese, 10-21:
? ». pavese, 10-21: è un bel fatto che tutte le volte che
che tutte le volte che siedo in un angolo / d'una tampa a sorbire
b. croce, iii-32-300: in un altro luogo ancora si afferma che socrate fu
pederasta (e vi può essere connesso un senso spregiativo più generale). marinetti
e cipro. questa gioia unisce in sé un lucido cristallo, benché d'aria del
suo naturar color sia porporina, con un certo aureo splendore. = voce dotta
è stato applicato da fabricio ad un genere d'insetti del l'
: nel primo modo ne nasce un vetro che a punto ha colore di gemme
de le altre, che hanno un colore solo, ma de le scambia colore
di detta fontana, si apparecchierà un pedestale che sia vacuo di dentro
piedi; che viaggia, si sposta da un luogo all'altro a piedi, senza
altro a piedi, senza servirsi di un mezzo di trasporto (ed è spesso
partic.: che combatte a piedi (un soldato); formato da fanti (
soldato); formato da fanti (un reparto militare, un esercito: in
formato da fanti (un reparto militare, un esercito: in contrapposizione a equestre)
frugoni, iii-218: precor - rea un grande sciame pedestre di valletti a piede,
i lor adroni tutti non fossero d'un genio. baretti, 6-105:
(574): i cavalieri d'un 'epoca del medio evo, ferrati fin dove
; / ond'io mi cencischio com'un pedestro / uscito della gran zuffa tesalica
suntuosità. lucini, 11-140: era un ritorno... allo sfarzo delle carrozze
salute nostra, tra amendui gli esserciti un pedestre fatto d'arme, poiché per
marzial steccato, / o che, premendo un corridor frenato, f mi trovi ascritto
3. compiuto a piedi (un percorso, un viaggio). morando
. compiuto a piedi (un percorso, un viaggio). morando, 370:
aderente al terreno (la traiettoria di un oggetto). f f
la capacità di volare, terrestre (un animale). -anche: che resta posato
posato sul terreno saltellando sulle zampe (un volatile). f. f.
fatica. 5. che rappresenta un personaggio in piedi (una statua:
6. figur. contraddistinto da un livello retorico basso, umile, dimesso
antichità era ritenuto proprio della prosa (un tipo di stile, di espressione o
prosa, quasi il ragionar comune sia un andare piano ed a piedi, il poetare
andare piano ed a piedi, il poetare un camminar sollevato e da cavaliere. a
e prose, eroi e buffoni, un sublime troppo innoltrato, un famigliare troppo
e buffoni, un sublime troppo innoltrato, un famigliare troppo pedestre. monti, x-4-500
io parlo, il sai, / un linguaggio pedestre; e un sì gran sire
sai, / un linguaggio pedestre; e un sì gran sire, / eloquente nel
/ e pescata alla lenza / da un maestro / senz'estro. pasolini,
personale elaborazione; che si rifa a un modello con pedissequa meccanicità (l'imitazione
: si vuol forse intendere per realismo un modo d'imitazione pedestre, di copia
, i-421: filosofi e salvapopoli adoperavano un gergo da scienziati, da economisti,
: la locuzione familiare del maestro vestiva un pensiero acuto e profondo, il quale presumeva
(per lo più in relazione con un verbo di movimento). luca pulci
esser parini. stupì l'imperadore che un uomo sì celebre e venerando si trascinasse
, però che a la pedestra / un che passassi per il pian del smalto,
dello stile o del livello retorico di un testo letterario). aprosio,
per le prediche? = da un lat. volg. * peditàre, frequent
di portare dalle fasce e dalla culla un singoiar suo proprio spirito nelle cose civili
riferisce al piede o alla zampa di un animale. = dal fr. pèdial
specializzazione successiva alla laurea e acquisita mediante un corso integrativo biennale. soldati
neve e su la neve non era che un solco di ruote e qualche pedica lungo
2. sorta di ceppo o morsa usata un tempo per tenere fermo un tronco d'
morsa usata un tempo per tenere fermo un tronco d'albero durante il taglio in
al pedicare, / fatto del nostro sangue un gange, un mare. =
fatto del nostro sangue un gange, un mare. = voce dotta, lat
passi o a saltelli, zampettare (un uccello). tanara, 263
pedicciuòlo, sm. picciuolo di un frutto. salvini, v-2-2-7:
: 'pedicellato ': che è sostenuto da un pedicello; e dicesi di filamento,
nettari pedicellati, se vengono sostenuti da un gambo. = deriv. da
marine e hanno corpo caliciforme fornito di un peduncolo. = voce dotta,
. famiglia di metazoi endoprocti forniti di un peduncolo con cui si fissano ad substrato
vive nello strato corneo della pelle provocando un fastidioso prurito. burchiello,
: e'pedicelli, ch'ha nelle mani un frate, / che fa 'l dì
se per tempo non si cavano fuori con un ago o con una spingola, nel
la cagione immediata della rogna, ma un genere di viventi detti 'pedicelli 'o
il mio telegramma come se mi facesse un favore. moravia, 19-76: hai ventotto
e sereno che non v'era neanche un pedicello di nuvola. 4.
. 4. locuz. farsi un canchero d'un pedicello: derivare conseguenze
4. locuz. farsi un canchero d'un pedicello: derivare conseguenze gravissime o catastrofiche
derivare conseguenze gravissime o catastrofiche da un inconveniente modesto. bracciolini, 1-17-43:
ogn'or, cresce il macello / e un canchero si fa d'un pedicello.
/ e un canchero si fa d'un pedicello. = lat. pedicellus
pedicèllo2, sm. bot. peduncolo di un organo vegetale (foglia, fiore,
dei peduncoli che sorreggono i fiori di un 'infiorescenza. clarici, i-727:
ciascuna delle due parti sporgenti inferiormente in un sacco e che ne permettono la presa
(e, al figur., esaurire un argomento). aretino,
il principe si dispone al taglio d'un tumoretto che noi sulle rive del tevere chiamiamo
), guastano tutto, peggio d'un morbo pediculare. -figur. parassitario
essere completamente anarchici e crediamo la rettorica un morbo pediculare, saltato addosso alla poesia
palustris), i cui semi contengono un glucoside tossico e rendono il foraggio sgradevole
le cui pinne pettorali sono sorrette da un breve peduncolo. lessona,
pettorali che formano in certo qual modo un piede, e servono veramente a sostenere
animale, permettendogli di spingersi avanti sopra un fondo melmoso: il loro capo mostruosamente
1-13: chi è mai giove se non un pedicone furfante? f. f.
pedicóne2, sm. ant. peduncolo di un ortaggio. cervio, lxvi-2-103: se
lendini ') e si manifesta con un intenso prurito e cute eritematosa con complicazioni
delle loro unghie, in partic. in un istituto di bellezza. = deriv
i pedignoni. coltellini, 87: un vecchio... /...
fugge senza calli e pedignoni / con un pronto all'andar come i mosconi.
latice, e fiori femminili avvolti da un involucro simile a una pantofola; alcune
pedilùvio, sm. bagno dei piedi per un periodo prolungato, in partic. in
, / e son costretto a fare un pediluvio. cantoni, 854: aveva
, senza tanto stillarsi il cervello con un buffetto se la toglieva dinanzi. a
: contrassegno o pezzo a disposizione di un giocatore in altri passatempi da tavolino.
giuocare a trictrac: la scacchiera, un quadrato di sabbia con buchi fatti col
524.: la vita è un giuoco di scacchi; la società è lo
e noi siamo le pedine. egli è un giuoco cotesto che è pieno di pericoli
, 12-15: mi si direbbe piuttosto un esecutore, una pedina in una partita
partita molto complicata, una piccola rotella d'un grosso ingranaggio. 4. donna
, ii-25: guardate se ha da fare un illustrissimo / il cavalier servente a due
iniziativa, atto che fa parte di un progetto complesso. f. corsini,
gozzano, i-r343: il tono d'un diplomatico che muove le pedine, preventivamente
sue pedine, merita che ci fermiamo un momento per guardarla meglio. lucini,
è molto spiacevole, sapete, per un autore, sentirsi sempre considerare come una
avversario usando tale pezzo (ed è un caso alquanto raro). castiglione
quale esso per deli- catura riposava sopra un guancialetto di taffetà, e prestamente levatoglielo
taffetà, e prestamente levatoglielo, in un medesimo tempo con la man sinistra gliel
darli scaccomatto di pedina, gli dia un plurimum in bocca. intrichi d'amore
spiacevole. rosa, 88: questo un dì di state, allor che stracco /
qualcuno: intralciarne i progetti o sottrargli un vantaggio. lippi, 1-1: fare
gusto ed essendo vicino a ottenerla, un altro, a cui aveva confidato tal negozio
simil ragionamenti, lattanzio spinse la pedina un poco più avanti, e molto affettuosamente le
ella gli fosse piaciuta. -costituire un incentivo a un'impresa. varchi,
pedina, femm. sostant. di un agg. * pedinus. pedina2
: ho capito: polizia privata, un pedinamento? coppia di adulteri? moravia,
3. figur. sottoporre a un esame punto per punto, a un
un esame punto per punto, a un confronto approfondito. alvaro, 14-100:
pedinare il cane per la durata d'un quarto d'ora. 5.
caccia in luoghi ricoperti di vegetazione (un uccello); zampettare. savi,
una starna che pedinasse dinanzi a un bracco sulla sua passata. d'annunzio,
ed il sereno. = da un lat. volg. * pedinare, doppio
polizia. sbarbaro, 5-27: un altro... accoltellò la propria ombra
-scherz. seguito passo passo da un animale. brancati, 4-27: antonio
: antonio ripartiva per catania pedinato da un cane alto, magro e cascante.
. lippi, n-21: egli con un piede alzato in giro / fa lor
serve a fissare solidamente due parti di un meccanismo. carena, 1-125:
1-135: 'pedino della martellina ': è un prolungamento della tavola, il quale nel
239: non faceva che orlare con un pedin i giustacori. 4.
cristall. forma semplice, rappresentata da un piano, tipico di una classe di
, sordamente ululò. si udiva un frascheggio e un pedio. =
ululò. si udiva un frascheggio e un pedio. = deriv. da
francesi che italiani. erano presi ad un tratto da un fortissimo dolore alla pianta
italiani. erano presi ad un tratto da un fortissimo dolore alla pianta del piede,
, nella femmina è bruno con un collare bianco e nero seguito da
'pedionomus torquatus ', il quale è un uccellino somi gliante alle quaglie
lunghe acconcie alla corsa, ed un dito posteriore piccolissimo. è indigeno
con piena e assoluta aderenza a un modello, senza la minima origi
, per conformismo o interesse, a un regime politico. cattaneo, iii-4-258:
o innovarli. botta, 7-288: un giorno verrà, quando gl'italiani avran
i rinnovatori e i ravvi- vatori di un comunismo... che rappresenti davvero un
un comunismo... che rappresenti davvero un alto progresso intellettuale e morale del genere
'stampa '. non è questo un potere indipendente, ma ligio e pedissequo
]. 4. che imita un determinato modello letterario senza la minima variazione
distanza che v'è da uno imitatore a un creatore, da un rimatore a un
uno imitatore a un creatore, da un rimatore a un poeta. berchet, 1-75
un creatore, da un rimatore a un poeta. berchet, 1-75: i pedissequi
o spiegazione, lesto, lesto, con un magnifico spintone precipita l'individuo a mare
, anche gretta e pedantesca, a un modello, che non si vuole o
pedi- sequa de'fatti, quanto con un esame storico-filosofico de'tempi, pare che
colletto rigido come allora si usava, un po'meno alto, meno maffioso -si direbbe
guancia. sentì il ruvido della barba, un sottile odore d'aglio, il ferro
al basso, in modo da descrivere un arco, per avviare il motore (
. caro, 12-iii-137: faccisi un pastor vecchio a sedere, che col
erano nascoste, col sinistro s'appoggi a un gedo o vincastro, baston di pastore
[la secchia] si vede attaccata ad un pedo o pastorale tenuto da un agnello
ad un pedo o pastorale tenuto da un agnello a giacere, per simbolo del
da una verga d'argento sormontata da un crocifisso (e l'uso, attestato
bot. suolo su cui si sviluppa un determinato stadio di vegetazione o climax.
. deviazione sessuale in cui si manifesta un interesse erotico per fanciulli impuberi,
uniscono due gameti formatisi per scissione da un individuo asessuato. = voce
: che la pedagogia debba ritenersi come un ramo della pedologia, è un pregiudizio sorto
come un ramo della pedologia, è un pregiudizio sorto dall'idea affatto empirica che
pedòmetro, sm. strumento, fornito di un meccanismo pendolare e di un sistema di
fornito di un meccanismo pendolare e di un sistema di rotelle simile a quello degli
viene usato per contare i passi di un viaggiatore o di una cavalcatura, quindi
strumento per misurare quanti passi abbia fatto un viaggiatore od un carro, e per
quanti passi abbia fatto un viaggiatore od un carro, e per conseguenza rilevare esattamente
la sj inta esercitata dai piedi (un veicolo]. savinio, 3-196
brache per tal segnale che, giucando un dì a scacchi, vedendosi per alcuno
. ammaccatura o lussazione degli arti di un animale, in partic. di un uccello
di un animale, in partic. di un uccello da falconeria. boccamazza
, in partic. in corrispondenza di un incrocio, che i pedoni possono percorrere
larghe e ravvicinate in modo da formare un passaggio zebrato. -isola pedonale: v
tracce della selvaggina (con riferimento a un cane da caccia). = voce
senso diagonale quando così facendo si elimina un pezzo dell'avversario; se giungono all'
giungono all'ottava casa si trasformano in un altro pezzo a scelta del giocatore)
invita / e piglia per suo rege un dolce sguardo, / bellezza per reina,
perché son tutti di legno e abitano un solo scacchiere! 3. figur.
4. chi procede a piedi in un viaggio o nel traffico cittadino; chi
chi viaggia su una cavalcatura o su un veicolo o a chi guida un'automobile
non è più di quello nel quale un pedone cammina due passi. bizoni, 30
con ordine che i pedoni alternatamente e un pezzo per uno andassero a cavallo sopra
cominciava ad esser buono, / trovo un pedone il quale mi s'accosta / e
di quella robustezza ch'è inseparabile da un così fatto genere d'edifici. manzoni
, aligi! -gridò il monocolo verso un pedone che camminava a fatica sul ciglio
, 4-96: solo due pedoni e un ciclista transitavano diretti alle loro faccende.
che passano. 5. chi un tempo aveva l'incarico di portare o
portare o recapitare lettere e dispacci da un luogo all'altro, correndo a piedi
ieri sera le quali diedi alla ventura ad un pedone. documenti della milizia italiana,
milizia italiana, i-296: oggi per un pedone di palazzo scrissi a v. s
s. assarino, 4-157: con un pedone spedito alla principessa di gnido giorni sono
brusoni, 6-278: comparso in quella parte un pedone della villa con lettere di udine
abbattevano i ramoscelli degli alberi, allorché un pedone tutto affannato venne loro incontro agitando
affannato venne loro incontro agitando da lontano un foglio. jovine, 2-99: in
mano contra sé venire, dietro ad un palo fitto in terra per sostenimento d'
in sella. alfieri, 4-78: affinché un egual pericolo vieppiù tutti i suoi soldati
. allegri, 255: ogn'un col suo fardello alzava i mazzi / alla
alcun nel passo, / giunti a un fiumicel ch'assai veloce / era nel
. cavalca, 9-190: migliore è un buon pedone che un malo cavaliere
9-190: migliore è un buon pedone che un malo cavaliere. monosini, 335
religioso e il pensiero filosofico, come un pensatore armato a distruggere i templi e le
, sm. region. parte basale di un albero o di una pianta legnosa,
- anche: fusto, tronco di un albero. ristoro, ii-146:
insieme molti contadini verso trequanda e messero un pedone di pero in sur un carro,
e messero un pedone di pero in sur un carro, a guisa di artiglieria.
dalle monache di santa caterina di arezzo un pezzo di terra con trentadue pedoni di
la lepre stava accovata al pedone d'un cespuglio. f f -stelo
miei. / alle guagnel, tu sei un bel donnone. 3.
2. per estens. guida in un viaggio terrestre. boccaccio, viii-3-101:
una nuvola. = da un gr. biz. * 7n') 8<ót7£
2. figur. procedere nella comprensione di un testo. iacopone, 40-50:
. ant. pezzo di artiglieria usato un tempo per lanciare proiettili di pietra;
eccetto milizie monferrine, due sagri e un pedriero. assarino, 152: sparando
avendo posto gelosia, dall'una riporta un trionfo di pancia, dall'altro un trofeo
un trionfo di pancia, dall'altro un trofeo di schiena. =
bambino. dossi, ii-229: un angiolo prende o confetti, o giuo-
, delicato e grazioso, appartenente a un bambino o considerato come un requisito della
appartenente a un bambino o considerato come un requisito della bellezza muliebre.
2. parte inferiore della zampa di un animale macellato (suino, capretto,
tu mi potessi fare che io avesse un peduccio di porco. burchiello, 28:
. pulci, 27-56: runcisvalle pareva un tegame / dove fussi di sangue un gran
pareva un tegame / dove fussi di sangue un gran mor- tito, / di capi
e di peducci e d'altro ossame / un certo guazzabuglio ribollito. grazzini, 461
461: secondo ch'io trovo in un decreto, / non solo eli'è [
quei peducci / e metti or ora un paiol d'acqua al fuoco, / e
, / e allor che bolle tuffaveli un poco, / ma gua'che nel pelar
sbucci. 3. gamba di un mobile. giuliani, 11-66: in
, il piedino di lei batte contro un peduccio della grande e solida scrivania parrocchiale.
: la parte di sopra della pianta di un predellino. 4. peduncolo
predellino. 4. peduncolo di un frutto, picciuolo; la parte in
, ii-157: mi par ch'abbiate scelto un bel mellone di una gran cesta venuta
agganciata l'estremità esterna della molla di un orologio. d'alberti [s.
parte anteriore della forma di legno usata un tempo dai calzolai. carena, 2-17
appoggio, per lo più costituito da un capitello pensile, su cui insiste lo
crociera. - anche: imposta di un arco. fr. colonna, 2-297
lunette si posano, fin quasi a un terzo dell'arco della volta finge come un
un terzo dell'arco della volta finge come un parete iano, tirando su a quel
le pareti poi sono pur quattro e da un peduccio a l'altro fanno quattro
vano fuori del muro per due terzi d'un piede, quattro piedi lontani uno dall'
-mensola da parete su cui poggia un busto o una piccola statua.
con modanature, che serve a sostenere un busto o una figurina. -zoccolo
una figurina. -zoccolo sporgente di un muro. busca, 173: fatto
termoionica. 9. locuz. -aggiungere un peduccio, fare peduccio: avvalorare o
udito da altri e tu v'aggiugni un peduccio, chiamasi ri- plicatori detrattori.
peduccio a me stesso. -costituire un argomento o una prova a favore.
, 442: si usa dire in toscana un cotal proverbio assai ingegnoso: « chi
: cerere in abito di matrona in un carro tirato da serpi...;
. de marchi, ii-406: con un rumorìo squillante di gioia cento o centocinquanta
centocinquanta vecchie doppie di genova, d'un bell'oro giallo, uscirono dal pedule
tetto senza peduli. -andare un vino in peduli', avere una bassa
la lettera] sottilmente e infilzala in un guanto, il quale a la disavveduta ti
in peduli / vide di mezza notte un gran demonio, / che ne portava
da sé le pianelle, e promettendosene un paio di ricamate, la cominciò a
. r. longhi, 1-i-1-357: un po'di stracca simbologia coloristica ad uso
cucita in più strati), usate un tempo per l'arrampicata, special- mente
. bot. che attiene al peduncolo di un organo vegetale, che ne deriva o
. (pedùncolo). allungarsi in un peduncolo, estendersi in un'appendice (
disus. ordine di brachiopodi caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso con cui la
nome dato nella classificazione di latreille a un ordine di molluschi brachiopodi, caratterizzati da
ordine di molluschi brachiopodi, caratterizzati da un peduncolo tendinoso o fibroso che sostiene la
. bot. portato all'estremità di un peduncolo o gambo (un organo vegetale
all'estremità di un peduncolo o gambo (un organo vegetale]. o
]: 'peduncolato ch'è sostenuto da un peduncolo. onde diconsi fiori peduncolati quelli
uno o più peduncoli; sorretto da un peduncolo (un organo animale).
peduncoli; sorretto da un peduncolo (un organo animale). lucini, 3-244
peduncolata. calvino, 7-183: tutt'a un tratto intorno a noi s'aprirono.
(pedùnculo), sm. gambo di un organo vegetale; stelo di un fiore
di un organo vegetale; stelo di un fiore, asse di un'infiorescenza,
, picciuolo di una foglia o di un frutto. lastri, iii-87:
, al sostegno del fiore. è un vero ramo, rimpicciolito e quasi abortito
, cui la moda d'oggi non dà un viso, ma soltanto un peduncolo roseo
non dà un viso, ma soltanto un peduncolo roseo e capelluto, hanno puntato
vasi che si diparte dall'ilo di un organo. -peduncolo cerebellare: v.
che sono quasi tanti prolunga- menti di un organo, come peduncoli del cervello, del
elastico, che sorregge il corpo o un altro organo di un animale e in
il corpo o un altro organo di un animale e in partic. gli consente di
partic. gli consente di fissarsi a un sostegno. olivi, 91: il
altri gnomi stanno adescando la preda con un amo splendente che portano in cima a
amo splendente che portano in cima a un peduncolo, sopra alla bocca.
, lat. scient. pedunculus, da un lat. tardo peduncùlus (doppio dimin
bislunga, fatto di legno, tutto d'un pezzo fuorché il becco che è di
con la percossa del piè fece uscire un fonte consacrato alle ninfe. bruno,
è nato come avviene per usanza / un mulo che è una pessima bestiazza. b
-cabala del cavallo pegaseo: titolo di un dialogo in volgare di giordano bruno (
pegaseo: per indicare l'attività di un poetastro o di un verseggiatore inesperto.
l'attività di un poetastro o di un verseggiatore inesperto. aretino, vi-143
/ non si vedeano ancor fiorir d'un pelo, / mio padre mi cacciò
non fu mai e poi mai, neppure un momento solo della sua semisecolare cavalcata pegasea
. che odbli- gava l'erede di un fedecommesso ad accettare la successione in cambio
e contro le amazzoni); con un colpo dello zoccolo fece sgorgare la fonte
: di medusa e di nettuno nacque un cavallo alato, detto il cavai pegaso:
-in una raffigurazione scultorea, in un rilievo. landino [plinio],
ciascuna è una palla di rame e un pegaso donde pendono tintinnabuli overo campanelle legate
, quell'asino / di giannuol, un cavai ch'iersera, udendolo, /
/ sotto una mula che sta come un trespolo / in tre piedi, viziosa più
. p. zanotti, iii-384: ad un canuto / vecchio poeta / il vino
briglia a pegaso e riportar di parnaso un sonettino od un'odierna girata ammodino.
la rassegna è uscita. è stato un trionfo. = voce dotta,
. mi dà ardire di raccomandarle un piccolo negozio d'un buono e
dà ardire di raccomandarle un piccolo negozio d'un buono e caro servitor mio,
capacità e di doti, con un risultato più negativo o deludente. -
par., 13-71: elfi avvien ch'un medesimo legno, / secondo specie,
parole che male suonano sulle labbra di un ministro, peggio di un ministro degli affari
labbra di un ministro, peggio di un ministro degli affari esteri. bacchetti,
verso il dir 'sole 'per significare un individuo soprannaturalmente perfetto è metafora enfatica della
è certo del migliore euripide, siamo in un gusto bizantineggiante e nevropatico, già più
. misasi, 7-i-32: quando ero un povero contadinello ai servigi del marchese di
macchia, mi si trattava peggio di un cane. d'annunzio, iii-1-1004:
pazzi / star sull'attenti peggio di un coscritto. 3. più difficilmente
io non ho cammello, ma ho un asinelio; e ben sai che peggio porterà
: a'suoi giorni non aveva visto un uomo peggio conciato e più contento.
iii-3-121: rugge a morte / peggio d'un lioncello. 6. addirittura
peggio, si stirava agli angoli in un sorriso buio e lascivo. -peggio
: non appena la costiera s'è umiliata un breve tratto fino a lasciar intravedere un
un breve tratto fino a lasciar intravedere un ripiano..., eccola volgere
dirupata. 7. premesso a un agg. o a un avv.,
. premesso a un agg. o a un avv., gli conferisce il grado
pesa e mi fa male peggio che un remo da galera. pasolini, 1-44
lei, imbestialita, greve peggio d'un facchino del mattatoio. 8.
, 541: il pensiero / irraggia un ultimo vero; s'illude / che il
: ne'tumulti popolari c'è sempre un certo numero d'uomini che, o
numero d'uomini che, o per un riscaldamento di passione, o per una persuasione
per una persuasione fanatica, o per un disegno scellerato,... fanno di
che mal e peggio, / avvegna l'un e l'altro buon non sia,
natio stimar, proteggere, / più di un uomo, un cavallo di maneggio.
, / più di un uomo, un cavallo di maneggio. g. gozzi,
: « il peggio verrà. verrà un giorno che saremo cadaveri »?
denari sei pegio livra. quaderno di un commerciante pisano, 201: ami dato
scommessa fatta, deve al padrone del biliardo un tanto, e dicesi 'pagare il
può sentir peggio che quando sente nominar un veneziano. muratori, 5-iv-18: il
, 6-176: non permetterai che durante un accesso simile io resti in mano di
(per lo più in relazione con un numero che ne indica la quantità).
non si vergogna / di metropolizzare in un deserto. b. croce, iii-27-34:
. sf. insuccesso, sconfitta (in un combattimento, in una competizione, ecc
sul conto del re di prussia: è un asino e peggio se occorre. manzoni
che e peggio, le vendevano, facendo un empio mercato e guadagno di tali furberie
, conv., i-11-4: per levare un dubbio che qui surge, dico che
. chiaro davanzati, lx-24: d'un cor cento voleri e ciascun reo;
per le strade a chieder l'elemosina fu un peggio soffrire. -con uso neutro
unica cosa radiosa è il nulla di un sorriso. -più complicato.
il perro disse che gli occhiali parevano un po'strani in un cameriere; ma
gli occhiali parevano un po'strani in un cameriere; ma, infine, se
con uno che lo guardava fisso, con un cipiglio peggio degli altri, lui,
, composta la bocca al sorriso, con un suo fare sciocco, gli domandò:
sbigottita / che diventato son peggio d'un sasso. -meno perfetto. f
carducci, iii-16-97: il men peggio è un sonetto del baretti alla memoria di carlo
borgese, 1-140: se voleva offrir loro un gelato... le conduceva in
gelato... le conduceva in un caffè di via salaria ov'erano, spiegava
ci convincemmo che su quella nave eravi un servizio un po'peggio di quello che
convincemmo che su quella nave eravi un servizio un po'peggio di quello che si trova
. peggio /: per alludere a un fatto ben più grave. g.
una minaccia indeterminata o la previsione di un danno, di una punizione.
, pure, all'improvviso dette in un singhiozzare nervoso, senza lacrime, lagnandosi
, senza lacrime, lagnandosi sconsolata come un bimbo. ma si riprese subito:
insufficiente. carducci, iii-16-14: era un contadino e viveva alla peggio tra la
sagrestia. socci, ii-1-627: prendemmo un caffè, e si assise con noi un
un caffè, e si assise con noi un polacco che bisticciava alla peggio un po'
noi un polacco che bisticciava alla peggio un po'di francese. bacchelli, 2xi-
; proprio, a vederlo, era un disio. e lì su du'piedi,
, ma credo che cercassi alla peggio un nuovo dolore che mi distraesse dal mio
, per di più, a casa, un po'di danaro, che si farebbe
alla peggio de'peggi ve lo do per un pensiero che, a valer poco,
errore. -persistere e aggravarsi in un vizio, in un difetto.
-persistere e aggravarsi in un vizio, in un difetto. savonarola, 7-i-36:
o battuto in uno scontro, riportare un insuccesso. cavalca, 20-582: andò
medesima ne avesse avuto il peggio da un indegno avversario. -essere umiliato.
ora come caduto per terra. anzi un poco si divertiva a vederlo inginocchiato.
., 28 (496): poi un nuovo maledetto batter di cassa, un
poi un nuovo maledetto batter di cassa, un nuovo maledetto suon di trombe annunziava un'
. 62. -in peggio: con un progressivo deterioramento o decadenza o degradazione (
-mettersi il tempo al peggio: tendere a un andamento più sfavorevole e caratterizzato da
estremamente spiacevole o pericolosa, o un problema di diffìcile soluzione. sacchetti,
questi signori dottori che si comunica da un corpo all'altro. -pigliare il
meschine, / ma potevano star peggio un tantino, / se il ciel non
in una condizione più grave, ricevere un danno peggiore. boccaccio, dee.
scinditi tanto da finire alla bella meglio un periodo e da inventare una metafo- raccia
metafo- raccia secentistica e tradurre alla peggiaccio un sudiciume francese, scappan su da mille
un inferiore livello qualitativo; decadenza di uno
continuo peggioramento. -deterioramento delle caratteristiche di un prodotto. crescendi volgar.,
3. aggravamento delle condizioni generali di un malato o di una malattia; crisi del
senza sen- sibil peggioramento, anzi con un breve miglioramento, e l'essere entrato
. anzi semmai mi sembrò di notare un deciso peggioramento. 4. conoscenza
è più, potrei fors'anche con un tentativo fuor di tempo, peggiorar la
patria vostra. tarchetti, 6-1-230: un indugio maggiore potrebbe peggiorare le gravi complicazioni
ha peggiorato il genere, avvolgendolo in un frasario sozzo da trivio, e peggio
replica il debitore: s'io ti do un fiorin di sette lire come la carta
spagna, 814: astolfo li menò un colpo in lo peto a turchino,
, guastare, provocare la perdita di un raccolto. tommaso di silvestro, 371
anzi è alcuna volta il suo cuore istato un poco istanco, e non sarà però
pensi, migliora. -deteriorarsi (un rapporto fra persone). vasari [
e peggiori. 10. presentare un aggravamento delle condizioni fisiche e funzionali o
., iv-23 (3): stagando un poco pe$orà e morì. boccaccio,
/ per farvi compagnia avrei pagato / un medico a voler farmi ammalare. foscolo
al suo parere il chiedere o no un impiego. leopardi, 3-141: assai da
peggiorativo » agg. che provoca un aggravamento o un deterioramento delle condizioni generali
agg. che provoca un aggravamento o un deterioramento delle condizioni generali. - anche
gramm. che ha la funzione di alterare un nome o un aggettivo, conferendogli un
la funzione di alterare un nome o un aggettivo, conferendogli un significato più negativo
un nome o un aggettivo, conferendogli un significato più negativo e una connotazione di
iii-1-279: il medesimo secolo xvi ebbe un altro autore di novelle, ed è
, peggiorativo di pecora, che significa un imbecille. de amicis, xiii-218: eccomi
sempre sano e pien di vita come un ragazzo. r. longhi, 271:
a voler che il soprannome di masolino fosse un vezzeggiativo, quel di masaccio un urtante
fosse un vezzeggiativo, quel di masaccio un urtante, pessimistico peggiorativo?
talora in modo arbitrario e ingiustificato, un significato deteriore. b. croce,
3. più malevolo o malizioso (un uso, il senso d'una parola
non dubiti poi di affidare all'intelletto un ufficio conoscitivo. soldati, 137:
non ci intenderemo mai. dài sempre un senso peggiorativo alle mie parole. =
più penoso, più funesto; che costituisce un disastro di proporzioni maggiori. codemo
di maggioranza di cattivo, seguito da un compì, di paragone, mentre in
/ trovai di voi [genovesi] un tal che per sua opra / in
conduce nel fondo dell'inferno. non è un rimprovero ch'io voglia farvi, io
o imbecille per raggiungere effetti comici (un personaggio, secondo la concezione aristotelica della
, valoroso o animoso nel- l'affrontare un pericolo; più vile; inferiore all'avversario
tetto, a guisa di pipistrello abitava un certo uomo dabbene, il quale, datosi
meno docile ai comandi del padrone (un animale). cecco d'ascoli,
ostile, più dannoso, più malvagio (un nemico); peggio disposto nei confronti
condannabile e biasimevole (una colpa, un vizio). latini, rettor.
gli è inevitabilmente necessaria a mantenerlo in un viver comune; la è grande infamia
a que'tempi, era quella d'un animale senza artigli e senza zanne,
carità fa accorrere gl'importuni ovunque vedano un uomo solingo. 7.
avvenimenti più tristi; più infelice (un periodo, la vita). lamb
/ se non far ch'io diventi un ravanello? mazzini, 24-378: finisce un
un ravanello? mazzini, 24-378: finisce un anno: un altro comincia: migliore
mazzini, 24-378: finisce un anno: un altro comincia: migliore o peggiore?
che una nazione potesse avere era quando un governo non sapesse attenersi strettamente ad un
un governo non sapesse attenersi strettamente ad un solo ordine di idee, e fosse
uguccione da lodi, xxxv-1-616: en un poco de drapo sì fi avolupadho,
: che può ritenersi meno criticabile in un ambito generalmente poco soddisfacente (in espressioni
modo meno perfetto, che ha dato un risultato più deludente. pascoli, i-508
saggio e ponderato, più avventato (un consiglio, una decisione). g
. pulci, 10-106: se tu perdessi un sì fatto compagno / quanto è rinaldo
-sconfitta in una competizione o in un combattimento. sacchetti, 68-7: egli
giovanni vuert con numerosa soldatesca e in un punto assediò l'uno e l'altro di
peso acini 56 il pezzo, quanto pesava un carlino di monete di grana 15,
i peggiorini, sovrasta la voce d'un gioco sovrano. = deriv.
-più sgradevolmente (in relazione con un agg. che implica un giudizio negativo
relazione con un agg. che implica un giudizio negativo). foscolo, v-429
] bisogna più lavoro che a comporre un trattato, e le riescono peggiormente noiose
macchina teatrale dell'antichità classica formata da un palco elevato su cui si esponevano oggetti
tedeschi chiamano granito grafico, ed è un granito in cui la mica manca quasi al
al granito. la pegmatite è quindi un granito ove gli elementi che lo compongono
. dare come pegno o garanzia di un prestito, impegnare. g.
carcano, 80: facendo... un poco la pegnataria, per amor
costituito mediante contratto e avente come oggetto un bene mobile non registrato (diverso,
nave, autoveicolo e aeromobile) o un credito, il uale viene consegnato (
, la cui esigibilità viene trasferita) da un debitore (o da un terzo che
) da un debitore (o da un terzo che intervenga a suo favore)
contratto in forza del quale viene costituito un tale diritto di garanzia. -disus.:
in genere (abbia esso per oggetto un bene mobile, un credito o un
esso per oggetto un bene mobile, un credito o un bene immobile);
oggetto un bene mobile, un credito o un bene immobile); il contratto con
ke li doveano avere da lui per un pe ^ o di terra l'aveano pegnio
e oggi il vento urla come un indemoniato. de roberto, 3-287:
505: all'alberguccio lurido dove abitava aveva un conto arretrato e adesso l'avevano cacciata
dell'obbliga- zione dal debitore o da un terzo per il debitore. possono essere
il cliente di una banca (o un terzo per conto di lui) costituisce
mobili o titoli, a garanzia di un suo debito o anche (e più spesso
nel caso di pegno convenzionale, a un terzo, che il creditore aveva diritto
al creditore e l'obbligo di restituire un importo equivalente quando il credito sia stato
pegno tutta o parte della medesima a un creditore, a garanzia del credito e
chiedesse all'autorità giudiziaria la concessione di un pegno legale, cioè di un provvedimento
concessione di un pegno legale, cioè di un provvedimento cautelare reale (su beni del
-econ. strumento giuridico-economico di garanzia di un valore patrimoniale estrinseco (con riferimento alla
e si prendono sicuramente da tutti come un pegno e una sicurezza perpetua di dover
avere da altri, quandoché sia, un equivalente a quello che fu dato per aver
: di più sono le monete come un 'pubblico pegno 'per chi le riceve
bene economico consistente per lo più in un oggetto prezioso (o comunque in una cosa
partic. riferimento al bene consegnato a un usuraio'o finanziatore privato o a un
a un usuraio'o finanziatore privato o a un monte di pietà). -prestito su
economiche) dietro consegna in garanzia di un bene economico. -anche: l'attività
natura. -prestare su pegno: concedere un prestito (o prestiti) su pegno
: il prestatore non presterà, sopra un pegno che vaglia cento fiorini, dugento;
8 (126): andò a un armadio,... aprì una parte
la testa, per guardare, e un braccio, per prendere la collana.
. 1827, 8 (123): un braccio per ritirare il pegno].
al marito della bellona, che da un anno non gli riesciva staccarsi la febbre
sequestrati, quelli consegnati in garanzia a un monte di pietà e simili.
morto: a seconda che consista in un animale o in una cosa inanimata.
morto gravato... più d'un mese senza venderlo. cattaneo, ii-1-
-somma di denaro (data in cambio di un bene). boschini, 39
portò via [il quadro], lassando un grosso pegno / in cambio soo,
pegno / in cambio soo, che fu un profluvio d'oro. 3.
e impegni diplomatici o in cambio di un prestito internazionale. compagni, 1-8:
1-iv-144: i veniziani volevano guardare come un pegno l'occupato fino a tanto fossero
ostaggio o da garante dell'adempimento di un accordo. g. villani, 10-115
, ii-183: i galli si fermano in un piano lontano due miglia a svolgere e
agli austriaci. -prigioniero (anche di un sentimento). dondi, 240:
il vincitore in una scommessa o in un gioco di società, che viene pagato
da chi perde. -anche: penitenza in un gioco fanciullesco o di società.
avea marito, e contra raxone / meseno un pegno, ilocolo dixe. /
ca'da mosto, i-106: io viddi un canario cristiano nell'isola di madera che
fare molti vari e belli giochi, un altro de'circustanti disse: « io so
de'circustanti disse: « io so fare un gioco, il quale farà trarre le
me no'le farai trarre! e vadane un paro di calze ». il proponitore
ella ripiglia, in giuoco a pegno / un diamante bellissimo d'anello, / ma
in- egno / discior non posso un fiero indovinello. angioletti, 4
. chi cadeva in errore doveva riscattare un pegno, sottoponendosi a una punizione,
una punizione, quasi sempre concertata in un bacio a qualcuno dei presenti.
modo si debba dare il pegno da un cavaliere all'altro per segno della battaglia
.. amendue venivano obbligate a dare un sigurtà o pegno di effettuarla.
oggetto, talora prezioso, che simboleggia un sentimento, in partic. l'amore,
per questo effetto, ma perché fosse un pegno dell'amore che era tra loro.
i-129: una lacrima è 'l premio, un laccio il pegno / del mio amor
anello, pegno d'amore, / un pescatore lo pescherà. d'annunzio,
fiumale. albertazzi, 750: volendo offrirle un primo pegno d'amore, le presentò
una promessa e, in partic., un impegno affettivo, e di tenere fede
607: se mi dài di pace un pegno, / se mi rendi, o
1-xxii-274: questa voce è per noi un pegno che ti sei proposto di gareggiar col
conservatelo sul vostro petto quale pegno di un primo bacio. montale, 2-43: cerco
-prova concreta, attestazione, testimonianza di un sentimento, in partic. di amore o
mie umilissime preghiere, e non rifiuti un certissimo pegno de la mia devozione.
espressione del mio animo, perch'ella abbia un pegno tanto più certo della mia affezione
c. gozzi, 4-170: perché un bel pegno tosto abbiate / del- l'
sopravvennero i fratelli bandiera, a dare un pegno al mezzogiorno d'italia de'sentimenti che
tratto in errore / la richiede d'un pegno del suo amore.
, / per acquistar di breve suono un grido / vulgare e posseder barbara terra
ciol pegno / reggea col tergo a un punto e con la mano. de
seno! -con riferimento scherz. a un animale domestico molto vezzeggiato. ferd
visto... /... un tronco solo / nutrir diversi frutti,
andandosene, vogliono lasciare il pegno di un desiderio. piovene, 14-43: anziché
, vi trovò un'angoscia piu sorda, un cocente rimorso di aver distrutto il pegno
. lupis, intr.: ho un gran pegno di debiti co 'l mondo.
'l mondo. 11. presagio di un evento futuro, positivo o anche funesto
futuro attuarsi di una promessa o di un impegno (e ciò che ne è
sangue della circoncisione fu un'arra e un pegno di quello ch'ei doveva spargere in
della pace avvenire, tu mi trasporti in un lampo dal mare al cielo. c
di costei avvisato di questo maneggio da un zia di lei, come quegli che allora
in pegno qualcosa: considerarsene detentore per un tempo limitato. tommaseo [s.
: opporsi al messo incaricato di compiere un pignoramento. lapo da castiglionchio, 42
/ che s'el mi fose dato d'un coltello / no averey di dolore 'l
per ley sul mantello. -fare un pegno: contrarre un debito su garanzia.
. -fare un pegno: contrarre un debito su garanzia. tassoni, n-51
-giocare, mettere, porre pegno, un pegno: scommettere. iacopone,
. beolco, xxi-11- 1024: giocamo un pegno che non è fra voi alcuno che
borbottare che non era prudenza l'esporre un ragazzo alle rappresaglie cui poteva andar incontro
ragazzo alle rappresaglie cui poteva andar incontro un cavallante, andando a -levar pegni o ad
e di confische. -non fare un piacere col pegno: essere restio a
: richiesto ai convicin soccorso, / che un piacer fatto non avrian col pegno.
senza pegno non saprei dove cavar pur un capestro. fiamma, 1-318: par
, 1-318: par che il dare un poco di pane sia la rovina delle case
il prestar senza pegno e usura sia un manifesto pericolo di mancare di credito.
1-158: con chi finge d'essere in un tratto mutato di religione, sciocco è
senza pegno. passeroni, iii-276: un vero dotto è privo d'ogni vizio:
mano / mel credete, mi fate un gran servizio. -tenere pegno su
imputridisca il paese piuttosto che rinunziare a un pezzo duro di testarderia personale, partigiana
, 134: quando voi avete bisogno d'un mezzo fiorino, venite a me:
lo impresterò e ve lo lasserò tenere un dì intero, e più, se vorrete
'dipingere '(in origine era un segno fatto per ricordare un impegno preso
origine era un segno fatto per ricordare un impegno preso). pegnorare e
a dare pegno per l'osservanza di un impegno. statuto dell'università e
. ant. che deve pagare pegno in un gioco. - anche sostant.
f. frugoni, vii-415: trovò un ciabattinello... che rattoppava una scarpaccia
mista poi al catrame se ne fa un composto che serve ad intonacar le barche
.. che in questa bolgia è un lago di pegola; la quale del
i-721: il mare... d'un bitume nerastro, che gonfiava e risedeva
: l'adriatico livido e immobile pareva un mare di pegola spessa. albertozzi, 661
-chi). stor. membro di un corpo scelto di quaranta staffieri che dovevano
massiccio dorato in molto luoghi, con un pennacchio non molto grande alla cima.
poter osservare nell'evoluzione delle cose un continuo peggioramento di esse. =
. locuz. giocare alla pela: tenere un atteggiamento troppo scopertamente provocatorio. antonio
. domenichi, 2-80: qui presso è un pelacane, il quale scuoterà benissimo cotesta
il quale scuoterà benissimo cotesta pelle con un bastone, accioché le tigniuole non la
delle pelli, nella quale è sempre un puzzo orrendo, cagionato e dalle conce
è chi paga i ciambellani / con un calcio nel sedere / e rifà di pelacani
spilorcio, tigna, che per risparmiare un soldo non si vergogna e non si perita
]: 'pelacchiù': così chiamano i lucchesi un loro giuoco simigliantissimo a quello dell'oca
ingiurioso. pananti, i-124: dettero un picchio e dietro uno spintone, /
tatto che vengono eliminati dalla superficie di un tessuto durante la cimatura. biringuccio,
. pelame irto, sporco e arruffato di un animale. giorgini-broglio [s.
. v.]: questo cane ha un pelaccio tutto intignato. 3
, inezia (nella locuz. non dare un pelacucchino). pataffio,
, vienlo mazzicando, / non ti darei un sol pelacucchino. varchi, 3-101:
parole antiche: io non ne darei un paracucchino o veramente buzzago. 2
, 7-154: non ci are'più pensato un palacucchino. = etimo incerto: forse
a scopo ornamentale all'interno di un parco o di un giardino.
interno di un parco o di un giardino. boccaccio, dee.
sampogne, or saliva al bosco per tagliare un arco, or si metteva sopra certi
lidi. alfieri, 12- 250: un po'prima che tu arrivi / alla porta
sta il mulinetto, èvvi di faccia / un legnaiuolo: il tuo fratello è quivi
simil. quantità di liquido raccolto in un recipiente. baruffaldi, 1-66: mosto
spallanzani, 4-iv-357: dalla bocca è scappato un pelaghetto di sangue vegnente dalla vaca medesima
difficile scorgere e notare anche nel pelaghetto un po'stagnante dell'arte siciliana qualche filo
medusa che ha una bocca in mezzo ad un peduncolo diviso in 4 rami frastagliati.
, oltre a negare l'utilità di un sacramento come il battesimo, venivano a
.: la zona più profonda di un grande lago. -che vive, cresce
sui fondali di tali regioni marine (un deposito di sedimenti). santi,
terza guerra punica, 116: un gran vento si levò e ferì nelle vele
e quasi si sommerse, / perché levossi un furioso noto / che d'ombra il
montale, 1-129: quivi / gettammo un ai su la ferrigna costa, / ansante
2. alveo profondo e incassato di un corso d'acqua; tonfano.
per modo di parlare a simiglianza d'un fiume basso e profondo, per lo quale
dall'uscito dirompimento delle acque a modo di un grande pelago. leonardo, 2-518:
diamitro di tal pelago, è necessario generare un moto circonvolubile. ramusio, iii-313:
marino, 1-9-190: ed ecco d'acqua un repentino velo / che fa pelago al
misura grosso, non altrimenti che fusse un fortissimo e serrato smalto. pulci,
passare il monte, serbava a tua istanza un pelago dove saranno cinquanta trote belle.
castiglione, 169: io v'entrarò in un gran pelago di laude della musica.
travagliato e combattuto il nostro legno in un profondissimo pelago di travagli. chiabrera,
: noi viviamo sommersi nel fondo d'un pelago d'aria elementare, la quale
va pescando i propri danni / in un pelago d'affanni / che non ha
potenti, quando gli scorgono fluttuare in un pelago di persecuzioni. spallanzani, v-32
le quali come è suo costume nuotavano in un pelago di parole. g. ferrari
. serao, i-734: gelsomina, con un moto rapido, dopo essersi guardata intorno
immensi pelaghi di rocce, quasi per un mare asciutto, di fondo dorato o
parimente sembrerà strano lo scorgere che in un pelago sì vasto non appariscano se non rari
eccoci qua sani, tranquilli e con un tesoro d'esperienza ed aggiungi con l'acquisto
bellincioni, ii-113: pelago di tempeste, un mar d'affanni / è questo mondo
mar d'affanni / è questo mondo, un campo seminato / di tribuli, di
dire) s'è quasi tratto notando d'un pelago d'amarissimo tosco senza pur mai
, col cuore invelato, filò in un baleno tutto il pelago della sua vita travagliata
,... subito precipitarebbe in un pelago di nuovi peccati. c.
difficoltà o rischi non comuni e richiede un impegno eccezionale. fra giordano, 1-201
c'ha più beni, questo è un grande pelago. s. bernardino da
, 4334: noi semo entrati in un pelago che, se noi n'usciamo
: io, misera, navigo in un pelago sempre per me turbato, senza riva
: io credo, che entrerebbe in un pelago da non uscirne giammai chiunque volesse
monti, i-168: mi trovo in un pelago di cabale, d'insidie, di
per non trovarsi poi imbarcati su di un pelago affatto sconosciuto. ferd. martini,
tommaseo, 11-117: io scendo da un pelago di fuoco d'amore.
mi gioveranno, perché mi terranno da un pelago di pensieri. i. andreini,
: vivo per voi, crudele, in un pelago di martiri. morando, 368
morando, 368: si trovarono immersi in un pelago torbido di pensieri e d'affanni
che cosa immerse ranima d'archimede in un sì gran pelago di gioia che, restando
: alla superficie del mio cervello era un pelago di sdegni patriottici, d'elegie funerarie
aerei disegni. cagna, 1-163: adesso un po'per il rovello della febbre,
po'per il rovello della febbre, un po'per la malinconia, naufragava in un
un po'per la malinconia, naufragava in un pelago di tetraggini opprimenti. d'annunzio
isola di tranquillità è stato mestieri attraversare un pelago di agitazioni e contrasti.
9. argomento, tema di un discorso, di una trattazione; ambito
nelle locuz. entrare, mettersi in un pelago). dante, conv.
noi torniamo di nuovo a ingolfarci in un pelago infinito da non ne uscir mai,
ne uscir mai, perché questo è un navigar senza bussola, senza stelle,
siamo, signori miei, trascorsi per un ampio e cupo pelago de la corrotta vita
sendo chiamato a roma a render ragione di un suo maneggio, perché intese cicerone essergli
fossi imperador romano, / ne farei un statuto in campidoglio /... /
ladroncelli di roma. ho voluto comperar un par di maniche per mogliema, m'
: il marchese fu conosciuto subito da un romano pelamantelli di campo di fiore.
se uno, sforzato dalla fame, neghi un deposito fattogli da un cittadino e giuri
fame, neghi un deposito fattogli da un cittadino e giuri di non aver nulla
parte della superficie) del corpo di un animale mammifero; mantello (ed è
sia la bestia. algarotti, 1-vi-69: un pellicciere russo ha gli occhi così affinati
così affinati per distinguere il pelame di un animale come gli ha un gioielliere inglese
il pelame di un animale come gli ha un gioielliere inglese per l'acqua de'diamanti
di persuadere il nostro eroe a tagliarsi un po'di pelame. pirandello, 8-732:
c. e. gadda, 6-92: un risorgimento un tantino troppo generoso nel disprigionare
e. gadda, 6-92: un risorgimento un tantino troppo generoso nel disprigionare pathos dal
a gusto nostro, delle radicali cure di un figaro dalle drastiche forbici.
diventa giallastro di stoppie, ispido d'un crepitante pelame. 4. figur
5. locuz. essere di un pelame, di uno stesso pelame:
fattene beffe; e'son pur tutti d'un pelame. giorgini-broglio [s. v
pelande e colle barbazze all'ordine di un calepino e quattro o sei libri appresso
quattro o sei libri appresso, in un anno al più si trasformano quale in notaio
borgese, 1-52: il più tristo, un pelandrone. bocchelli, 1-i-349: malvasone
s'accontentò di ridacchiare, ma era un tardo e sbadato pelandrone. monelli,
, 151: sulla testa rasa di recente un pelandro- nico dardo di sole scendeva a
sbucciapatate. linati, 16-47: un altro gridatore... alterna la vendita
... alterna la vendita di un pelapatate con quella di uno stiracalzoni. bianciardi
uno stiracalzoni. bianciardi, 4-192: un pelapatate americano brevettato, che si adopera
piedi, / che, perché egli è un orciuol di ranno caldo, ^ sen
dito, / che una spugna animata, un pelapiede / ti chiameranno e un gentiluom
, un pelapiede / ti chiameranno e un gentiluom fallito. fagiuoli, 1-2-55:
196: la detta regina gli fece un precetto, sotto pena di essergli pelato il
d'ira o di dolore; mostrare un indicibile turbamento. cavalca, 18-59:
hai nella barba. marino, xiii-222: un galan- tuom, di cui volsi cianciare
. fracchia, 53: fedone era un bello e stupido ragazzo, il quale
, si tagliò... senza esitare un istante si pelò, così come un
un istante si pelò, così come un altro si sarebbe ucciso. -ant
ponte a s. trinità, dove tirava un tramontano che pelava. j. nelli
j. nelli, 2-v-11: tira un tramontano che pela. d'alberti [
si dice ancora: * egli è un vento che pela 'e significa: e'
che pela 'e significa: e'tira un vento gagliardo, che porta via i
]: il medico gli ha ordinato un pediluvio, ma caldo che peli. giusti
sentinellato dentro, senti- nellai fuori a un vento che pelava. calandra, 6-22:
vento che pelava. calandra, 6-22: un freddo che pelava. p. petrocchi
duro asello. -privare della pelle un taglio di carne commestibile. romoli,
quei peducci / e metti or ora un paiol d'acqua al fuoco, / e
, / e allor che bolle tuffaveli un poco, / ma gua'che nel pelar
5. asportare il pelo a un animale o provocarne la caduta.
6. per simil. spennare (un volatile). -anche assol.
trattato delle mascalcie, 1-8: tolli un gallina grasa e uci- dila e pelala
testa. redi, 16-vi-109: si pigli un piccione terraiuolo, si scanni che esca
vedessimo il suo prete sbracciato, con un coltello, uccidere una gallina, pellarla
, / fé rialto; pelar fece un cappone, / ammazzar un maial
; pelar fece un cappone, / ammazzar un maial spropositato. savi, 2-i-201
spropositato. savi, 2-i-201: se è un uccello, prima di mangiarlo lo pelano
vacca. gelli, i-189: considera un poco la cicogna, che, quando vede
selve in fin nelle radici, / come un di noi faria polli e pernici.
grandine). giuliani, ii-258: un vento gagliardo ha pelato le foglie ai
da belbo. 8. sbucciare (un frutto, una verdura). petrus
petrus de l'astore, 62: prenes un gran de pebre bianco e un de
prenes un gran de pebre bianco e un de scafizata e doi de scatapuza, et
..: levar la corteccia ad un frutto; ma è francesismo da evitarsi;
: la trovarono in secchiaio, con un coltelluccio tra le dita, il coltelluccio
9. estrarre una caramella, un cioccolatino, ecc. dall'involucro di
10. ant. pulire, spolverare un indumento. 5. degli arienti,
pippioni, / gli aggira che neanche un arcolaio. f. f. frugoni,
3-82: lui s'e imbarcato come un buon figliolo colla bigietta, che lo
le sogna nemmanco per idea. -sconfiggere un avversario al gioco sottraendogli ingenti somme di
da tal giuoco maledetto. -derubare un cliente sul prezzo, chiedendogli un compenso
-derubare un cliente sul prezzo, chiedendogli un compenso esorbitante in rapporto con la qualità
del servizio prestato; ridurre in miseria un debitore con l'usura. a.
dei ricchi]... gli pelano un pezzo e poi te gli spediscano,
i più, e lascia cotesta roba a un altre che sia più degno di te
f. frugoni, iii-io: pelava meglio un passeg- gier che un pipione. massaia
: pelava meglio un passeg- gier che un pipione. massaia, xii-12: era anch'
: 'scannatoio ': una trattoria, un albergo, dove si pelano gli avventori
pagamento di gravose contribuzioni; sottoporre a un regime fiscale iniquo e vessatorio, sfruttare
siena, 557: io so'stato in un luogo là dove so'questi ordinamenti:
cantare, / non apre macello / un re travicello. periodici popolari, ii-265
il solo che se ne stesse rintanato come un lupo, nemico del suo paese,
che vi sarà dentro. -privare di un bene non venale, di un vantaggio,
-privare di un bene non venale, di un vantaggio, di un privilegio.
venale, di un vantaggio, di un privilegio. fazio, ii-13-24: così
or ora, che le vuol pelare a un certo babbaccio ch'è nello studio.
teologia diventa / parlamento dal forno e un porta '1 cesto / ne fa strazio,
. -perdere il pelo, spelacchiarsi (un animale, un indumento di pelliccia)
pelo, spelacchiarsi (un animale, un indumento di pelliccia). cennini,
. cecchi, 17-68: la pelatina è un male che viene alle bestie, che
simil. perdere le piume, spiumarsi (un pennuto). giorgini-broglio [s
casa, 5-iìi-179: il molza ha preso un brutto costume in francia, a voler
. disus. screpolarsi, far pelo (un muro, un edificio).
, far pelo (un muro, un edificio). c. bartoli,
si possin sempre fare. -esserci un vento che pela: per alludere scherzosamente
s. v.]: 'egli è un vento che pela'...: que-
s. v. l: 'egli è un vento che pela '...:
stridere. il gioco del lotto e un pelare la gallina senza farla stridere.
lingua', essere alquanto sapido, avere un sapore asprigno (una bevanda).
dei roeri... « pela un po'la lingua » dice ratti « ma
zantino, è solo l'acido tannico, un pregio ». -pelare l'oca
, v. pollastra. -tre pelano un cane: per indicare una burla particolarmente
fare una di quelle che tre pelano un cane. = lat. tardo pilàre
nome generico di acido, serve a denotare un acido organico speciale, appartenente alla famiglia
dall'acido pelargonico mediante sostituzione di un idrossile. -cloruro di pelar
le adorano, le dà in preda d'un pedante, d'un plebeo, d'
in preda d'un pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno
pedante, d'un plebeo, d'un goffo, d'uno isbaia-fattore, d'
v.]: della civiltà pelasgica fece un gran dire l'abate gioberti, senza
i-180: io, che sono considerato qua un disutile, là avrei avuto la mia
di boccioni]... che un corpo sovranamente vivente, impigliato nel vivo
, si intende, con tale termine, un gruppo linguistico composto dalle forme preistoriche
nifa] apparato le particolari geste, un poema ne compose che si nominò 'frigia
sf. carattere, origine pelasgica di un determinato fenomeno etnico. balbo,
2-2-101: pronapide... compose un poema intitolato 'protocosmo ', con cui
: possi vedere in questo ospidale eretto un tempio, per il quale ti chiami ospitalaria
dea sospita, di dea calendare, ogn'un ti aggiunga il nome di gloriosa per
nome di gloriosa per aver soccorso benissimo un gran squadrone di gloriosi matti.
nella locuz. dare una pelata. prese un galletto, gli tirò il collo,
9-121: non gli rimase addosso né un capello né un pelo...,
gli rimase addosso né un capello né un pelo..., come interviene ora
cecchi, 17-68: la pelatina: è un male che viene alle bestie che,
., 33 (566): vide un pulpito, e dal parapetto di quello
e dal parapetto di quello spuntar su un non so che di convesso, liscio
, 5-131: il bianconi... un omone alto, grosso e duro,
di essi) con violenza, in un alterco, in una lotta.
sei. bracciolini, 5-14-55: pelato in un tempo e cotto a lesso / da
l'asportazione a opera dell'uomo (un animale). - anche: scuoiato.
i-105: don mecenate avea ridotto / un viver tal che si avea un tordo
/ un viver tal che si avea un tordo grasso / per due quattrini bel pelato
: tristo e spennacchiato pollo / in un cantone se ne sta soletto, /
: uno schiamazzo mescolato di gemiti, un disperato pigolìo, ci avvertì eh'eravamo
3. consunto dall'uso, liso (un indumento, un tessuto).
dall'uso, liso (un indumento, un tessuto). sacchetti, 155-27
e pidocchiose, / gli è propio un pizzicor dolce et amaro. a. f
a far vezzi a tutti i patti / un certo venti- cel che mi consola.
erbe o di fiori; brullo (un territorio). ca'da mosto,
: sovra la ponta del porto si è un bosco che negreza da lonzi; e
: usciamo dalle piante e si vede un collinone tutto vigne e cascine e boscoso
come il cocuzzolo. -scortecciato (un ramo). govoni, 212:
del guscio; sbucciato, sgusciato (un legume, un frutto). tartara
sbucciato, sgusciato (un legume, un frutto). tartara, 87:
senza buccia. 6. screpolato (un muro, una costruzione). g
. -tosato (il pelo di un animale, in partic. la lana
delle quattro, si tenga pelata la foglia un giorno per l'altro affine di poterla
lasciati soli. giusti, 4-ii-636: è un conforto al suddito pelato / che
10. locuz. -mangiare di pelato: un cibo delicato e leggero. p
, come pratica, m'ha fatto un bel discorso di tutte le sorte carni e
membra. n. franco, 5-32: un paio di forficette da l'ungnie de
i piedi, una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia. bartolucci,
/ che ciascun m'abbia a la gola un rasoio. 4. locuz.
2. donna che, alle dipendenze di un pollivendolo, spiuma i polli macellati.
l'epidermide e i peli residui mediante un apposito coltello con due impugnature. -nell'
20-265: egli le nettò suso fino a un ditale d'a- riento, e lasciolla
nella zona di saluzzo, che produce un vino rosso chiaro e leggero, e dà
agg. geol. che si riferisce a un tipo di attività vulcanica caratterizzata dall'emissione
ariosto, 33-17: lor mostra appresso un giovene pipino, / che con sua
larga come un'arca tombale si sedette un uomo obeso e lardoso con dei pelettacci di
triassico, caratteriz zati da un corpo lacertiforme, arti piccoli, denti
. la 'pelidnòta punctata 'è un grosso coleottero che si trova sulla vite in
contro una pella di formaggio, per un presciutto, per un bocal di vino,
formaggio, per un presciutto, per un bocal di vino, per un fiasco
per un bocal di vino, per un fiasco d'aceto o d'oglio davano un