bonvesin da la riva, xxxv-1-690: un dì ke fo ve- nudho lo miser
metalli preziosi, per lo più in un proprio laboratorio o bottega (e nell'
aver nella corte sua... un oraffo tra gli altri, a cui per
ariosto, vi-669: mi seguita / un d'essi e, al canto ove
stampa », 17-iv-1981], 25: un forziere d'oro, gemme e gioielli
sercambi, 1-i-132: venuto il fresco et un poco d'oragio, le giovane per
finestrella assai elta lassata aperta acciò che un pogo di oraggio innella camera dess'e
sm. plur.): parte di un esame scolastico in cui il candidato risponde
bocca (con riferimento all'uso di un preparato farmaceutico). ascoli, 60
dottor naso ordinò riposo, cibo sano, un ricostituente da prendere per via orale.
e. gadda, 64: per un istinto squisito dello sfinctere orale,..
rino-velare, quindi senza risonanza nasale (un suono vocalico o consonantico). 4
immessa nel forno ed era fornito di un foro apribile per diminuire la quantità e
o di cotto, la quale da un lato comunica col portavento della tromba,
dall'altro colla canna; ha di più un terzo foro che chiudesi con tappo di
cominciammo a salire l'erta costa di un monte fatto a pan di zucchero.
asino, che ha bevuto, / dà un calcio al secchio; e il secchio
ha come proprio argomento l'asino (un discorso). zannoni, 5-11:
zannoni, 5-11: vo'm'avete messo un tal pizzicore addosso, v'avete toccato
tal pizzicore addosso, v'avete toccato un certo tasto, che, giacché ho
per cicalarvi, i'penso di trattarvi un tema il più orecchiuto che si possa
di manici laterali, di anse (un recipiente, un vaso). statuto
, di anse (un recipiente, un vaso). statuto del podestà della
v'è i nicchi di due o d'un sol guscio, / conche di venere
, or imo, / or ad un fianco, ora nel centro errando, /
-che ha i vertici ripiegati, spiegazzati (un foglio, una pagina).
, 1-404: in una cartella, sopra un massiccio tavolo di noce, vedo le
tassoni, 305: dunque uno scannapidocchi, un patriarca / degli asini da basto,
mutar faccia o costume / con un trippa di sua merce carca. alfieri,
di metalli e pietre preziose, in un proprio laboratorio o in una bottega;
che facessino lavorare d'ogni sorte orerie un grano per ogni danaio, per il
poi una restò a malta, sposò un orefice. 2. per estens
, per i quali non ha al certo un eguale. lanzi, v-86: attendeva
lucido, con alle dita e alla camicia un gran quantità di oreficeria chietina. piovene
di oreficeria chietina. piovene, 8-75: un numero enorme di oggetti, sui tavoli
cecchi, 8-73: il recentissimo museo è un vero bigiù, e le piccole ceramiche
m. piazza, ii-510: si esamineranno un altro giorno le leggi relative alla monetazione
, utilizzata per tingere la stoffa di un colore giallo aranciato. tommaseo
, ii-317: aveva scuciti ed allargati un po'i calzoni e fatto torello in fondo
marchigiano urèllo), deriv. da un lat. * orum (r. e
intenzioni per le quali si pregava e da un memento di silenzio, restaurato nella liturgia
dimenticava mai di benedire e nominare con un profondo inchino l'eccellentissimo e potentissimo signor
giurisdicente. b. croce, iii-10-250: un sacerdote... si prova a
eccesso di alimentazione dovuto al timore di un deperimento organico. = voce dotta,
trovasi ancora il nettar ite fatto di un erba che alcuni chiamano elenio, altri ma-
aretino, 20-309: spettando anco un poco e un poco più, con
, 20-309: spettando anco un poco e un poco più, con una altra oretta
smaniava. baretti, 6-250: andai un paio d'orette guazzando la caya,
mi mancano mai, improvvisai in prosa un pezzo di eloquenza romita intorno alla musica.
così deliziosa non l'aveva mai passata da un pezzo. fogazzaro, 1-263: finalmente
strada a piedi, in una località un trenta metri alta sul lago, in paraggi
3. locuz. fare voretta: trascorrere un po'di tempo in riposo, in
, purg., 24-150: mi senti'un vento dar per mezza / la fronte
occupata: dalle quali loro ali nasceva un vento che in fino le cose più terrene
viene un'orezza di pensier quieti, / un disio di baciar degli amuleti, /
disio di baciar degli amuleti, / un dire un * ave 'e di far
baciar degli amuleti, / un dire un * ave 'e di far carità.
il fresco. soderini, i-274: un terrazzo che soprastia a tutta la casa
brezza. bracciolini, 2-18-41: d'un faggio all'orezzo o d'un alloro,
: d'un faggio all'orezzo o d'un alloro, / dove letto mi fa
ii-448: le accoglie ne'fecondi orezzi / un armonico speco, inviolate / dal gelo
la frescura, il refrigerio offerto da un luogo ventilato, ombroso. ariosto,
ignudo. brusantini, 10-78: giacea un cespuglio di più lauri cinto / lontan dal
2. per estens. che ha perduto un congiunto, un familiare. - in
. che ha perduto un congiunto, un familiare. - in partic.: vedova
avanzato, in piccolissima parte, da un insieme più consistente e cospicuo. pirandello
]: fanciullini si truovano in un miserabile orfanezza. giacomelli, 2-3-46: assistere
notizie mi atterrirono: si scaricava d'un sol tratto sul capo mio tutto quanto
chi è stato colpito dalla morte di un parente, di una persona amata o
di chi astato colpito dalla morte di un parente o di una persona amata.
a trotto ora a galoppo, fatta con un brio che di rado langue.
, n. 13. -andare di un passo con qualcuno: subirne la stessa
lui, dicendo: io vo teco d'un passo / per la miseria e t'
digressione... al desiderio di rivendicare un po'l'onore di quella antica poesia
, e si vedono non concesse tutte in un tempo, ma a passo per passo
: niuno perde la vocazione tutt'a un tratto, ma a poco a poco,
inoltra a passo a passo fino ad un infelice consentimento. -in tutti i
a passo, / come di cappadocia un gran signore / a filippo mando bucifalasso
i-227: io mi sto presso sopra un duro sasso, / e fo col braccio
introdotta nel poema di omero è sempre un artifizio per preparare gli animi ad ascoltare
/ ch'ò disfatto voi e me in un punto, / onde il mio quore
minima fatica. baldini, i-676: un corso in leggera discesa è quello che
divine prese il cammino. -a un passo: con un solo tentativo o sforzo
cammino. -a un passo: con un solo tentativo o sforzo. tommaso da
-avanzare con passi di gallo: allungarsi di un breve periodo. sinisgalli, 93
spesso don ferrante, senza la politica? un guida che cammina, cammina, con
, ix-1- 187: altri invocano un critico che faccia ad essi di passo
composizione. -dare, fare passo o un passo: compiere un movimento per spostarsi
, fare passo o un passo: compiere un movimento per spostarsi, avanzare o indietreggiare
! » disse lodovico, dando subitamente un passo indietro, e mettendo mano alla
a reggermi in piedi e a dare un passo. -progredire
-avventurarsi. carducci, iii-12-47: pur un limite v'ha sempre oltre il quale
alcun non ha. / vien da un benefattor, vien da un compare, /
/ vien da un benefattor, vien da un compare, / che spende e va
poche messe, che il pisciasotto, un suo cugino piccoletto, non la veniva
, al nuovo anno non uscirà più un cappello dalla mia officina. -distendere,
, / ond'i'annegar vorrebbe entro 'n un lozzo. masuccio, 207: i
strata medesma me condusse a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco. bembo,
di alicar- naso. -di un passo: con lo stesso ritmo.
] è composta sempre, e di un grave, strepitosa quanto si può il
non è mai varia, cammina sempre di un passo e di un modo.
cammina sempre di un passo e di un modo. -essere a un passo
un modo. -essere a un passo da qualcosa: essere nell'imminenza
da qualcosa: essere nell'imminenza di un evento. papini, x-2-632: leggono
belgrado senza rendersi conto che siamo a un passo dalla terza guerra.
per venirti in aiuto. -esservi un passo di gallo: v. gallo1,
-fare quattro passi: passeggiare per un breve cammino. massaia, ii-161
gambe. -fare tre passi sopra un mattone: v. mattone1, n
, n. 13. -fare un passo per uno: fare una concessione
controparte. fanfani, i-132: fare un passo per uno: cedere un poco
: fare un passo per uno: cedere un poco runa parte e un poco l'
: cedere un poco runa parte e un poco l'altra. -fermare il
che fermammo il passo. -fermarsi un passo: tenere in qualche conto.
eh'una / di noi se ne fermasse un passo. -girare, gire passo:
, propagarsi. segneri, iv-479: un fuoco colorito sopra le tele sta sempre
, non guadagna paese. -in un passo e in un salto: in modo
. -in un passo e in un salto: in modo repentino, troppo
uomini, marcando il passo pesante con un tintinnìo metallico. baldini, i-244: se
tasso, 7-45: su l'entrare d'un uscio 1 passi erranti / a caso
passo coi tempi nuovi. -imitare un comportamento. cassieri, 1-162: edy
mossa dal generoso desiderio di liberarmi a un pesante articolo statutario, ma da quello di
la coscienza delle nostre forze e mosso un gran passo verso l'unificazione, cacciando
a camminare o riprendere a muoversi dopo un periodo di immobilità. pirandello, 5-52
miei per sì selvaggia strada, / dànne un de'tuoi, a cui noi siamo
fu sì tosto dato il segno che ad un tempo tutti cominciarono a stendere i passi
anni. -comportarsi o agire in un determinato modo o secondo un modello.
agire in un determinato modo o secondo un modello. boccaccio, vii-124: i
, dove ombroso / in alto si sollieva un bel cipresso, / vidi ergasto seder
varcata la soglia e non so mutare un passo oltre. -di animali.
-non dare, non fare, non muovere un passo: non fare nulla, non
nel vostro buio e non darete neppur un passo a salvarvi. svevo, 6-1104
moretti, ii-669: io non ho mosso un passo perche... mi sia
simmaco era già fermo di non far un passo per chi non caricava di maledizioni il
in questi due giorni non ha fatto un passo. -non potere, non
-non potere, non saper muovere un passo: non poter fare nulla,
/ senza'1 qual non sapea mover un passo? mazzini, 26-245: il
tutti suppongono ch'io non possa muovere un passo senza che l'universo lo sappia
debole che mostrava di non poter muovere un passo. -passo innanzi passo:
: io mi vagheggiava nel lontano avvenire un pari giorno di verno quando canuto mi
carrozza che veniva avanti passo passo, come un tradimento, che so io? come
tradimento, che so io? come un gastigo, fece chiamare una sua vecchia
: il mugnone! l'arno è un fiume grande. questi sono due fìumicini che
ascensione, si svolge e s'espande un contrappunto architettonico e pittorico, d'effetto
, i-467: nessuno ha da volere in un salto precipitoso arrivar laddove si può passo
e pedanteria. algarotti, 1-iv-89: un altra sorgente di diletto nella nostra lingua
dica il biondo dio. -rifarsi un passo indietro: ritornare nella narrazione a
passo indietro: ritornare nella narrazione a un momento precedente o a un argomento già
narrazione a un momento precedente o a un argomento già trattato. cesari,
cesari, 1-2-48: voi mi lascerete rifarmi un passo indietro per toccarvi una cosa che
dai suoi si trebbiava, fu a un pelo dal ritornare sui suoi passi.
civili e militari. -desistere da un atteggiamento. landolfi, 8-21: sbigottita
loco il passo. -avvicinarsi a un determinato momento. carducci, iii-1-236:
passi. -comportarsi o vivere in un certo modo. dante, purg.
ire in conquasso. -passare a un argomento diverso. baldi, 19:
s. santità. mazzini, 2-70: un tempo, quando gli uomini liberi erano
sinistr. -sostare, intrattenersi in un luogo. stuparich, i-264: si
assumerà precisi impegni. -essere fermo a un determinato tempo. cinelli, 2-207:
. il passo torse. -tornare un passo a dietro: ritornare a un
-tornare un passo a dietro: ritornare a un tempo anteriore nel corso di una narrazione
nel corso di una narrazione; riprendere un argomento. busini, 1-2: per
. busini, 1-2: per tornare un passo a dietro, vi dico che
. cesari, i-297: tornando addietro un passo: se il verbo 'guatare '
-udire il passo delle mosche: per indicare un silenzio quasi assoluto, in cui nessuno
rosmini, 2-2-191: conviene ora che un passo dopo l'altro noi ci conduciamo
ibidem, 273: a ogni passo nasce un pensiero. ibidem, 275: chi
! ariosto, 1-72: poco dopo un gran destrier n'appare, / d'oro
anch'io cercato al passo / tra un rio, signor, trapasso e un folto
un rio, signor, trapasso e un folto bosco. lampredi, 4-102:
lampredi, 4-102: circondo di siepe un campo e impedisco il co
una toppa di cielo in alto, un ragnatelo / si squarcia al passo. g
tenere la fistola. -andata in un luogo, viaggio. dante, inf
impedito / fu il passo a lor da un fiume. cesari, i-26: trovandoci
probabile e verisimile. -transito di un veicolo. -avere il passo: via
volpe. palazzeschi, ii-130: fa un lento romore costante / la fonte /
suoi paesi. -il trascorrere di un periodo di tempo. lucini, 5-355
, 5-355: ecco, al passo d'un secolo, che il tempo sepellisce se
2. transito di truppe o di un corpo di spedizione, sia come atto
impedirli il passo verso il canavese, un grossissimo esercito. siri, 1-i-467:
, di fronte alla forza materiale d'un corrotto crollante impero intorno alle cui frontiere
, la bandiera dell'idea morale, d'un potere spirituale che dovea salvare la civiltà
essi. 3. attraversamento di un corso d'acqua su un ponte,
. attraversamento di un corso d'acqua su un ponte, su imbarcazioni, a nuoto
. -traghetto all'altra riva di un fiume. firenzuola, 323: tu
da passo. bacchetti, 2-xxii-195: un torrione... sormonta il ciglio dell'
petreo e 'l jakman, han tentato un passo verso lo stretto d'anian, andando
4. trasporto di merci destinate a un altro stato e soggette a una tariffa
talora a pagamento, di transitare per un luogo o per una regione, in
una regione, in partic. con un esercito, senza ricevere molestie e con
che concedessero il passo libero almeno ad un medico solo, onde potesse curarsi.
infatti col re, alla testa d'un esercito: aveva chiesto il passo al
diede, dopo non piccole insistenze, un semplice passo per otto giorni. de
muri del regno,... sta un passo di più di duecento miglia,
, difender passi, far ritirate e sostener un assedio. porzio, 3-125: accadde
medievale, posizione strategica (estremità di un ponte, ingresso di un castello, strettoia
estremità di un ponte, ingresso di un castello, strettoia, sbocco di una
, ecc.) in cui si collocava un cavaliere per dare prova di valore sfidando
cavaliere si piantava solo alla testa d'un ponte, all'entrata d'un castello
d'un ponte, all'entrata d'un castello o in alcun luogo stretto o difficile
gran negozio di forestieri, per esser un gran passo per la persia. p.
secreto. bocca-mazza, i-1-375: volendo un cacciatore vietare a un cervo non abbia a
i-1-375: volendo un cacciatore vietare a un cervo non abbia a passare a un
un cervo non abbia a passare a un passo, e '1 cervo farà ogni sforzo
si aspetta al passo, come dire a un capo di strada. -mal passo
io, cercato al passo / tra un rio, signor, trapasso e un folto
un rio, signor, trapasso e un folto bosco. somma, xc-382:
molte cose, sarebbe di necessità avere un passo comodo per cavare e mettere ferramenti
robe. 7. punto in cui un fiume, una palude o una distesa
cui le rive opposte sono collegate da un ponte o da un servizio di traghetto
opposte sono collegate da un ponte o da un servizio di traghetto. - in partic
anime distrutte / fuggir così dinanzi ad un ch'ai passo / passava stige con le
leghe da questa terra, dove è un passo sopra alcuni paludi. lami,
volle, gittando i ponti, fare un passo da otranto ad appollonia, dove oggi
pensandosi d'avermi in modo ristretto a un certo passo, il quali non pareva possibile
di onore. pananti, ii-129: di un ponte al passo stretto ^ restando sopra
ponte al passo stretto ^ restando sopra un carro tom- masetto / incontrossi in due
carrabile. -passo carraio: parte di un marciapiede in corrispondenza di una porta adibita
e generalmente lo scalino è sostituito da un breve piano inclinato e, ai due
. 9. porta o ingresso di un edificio. s. gregorio magno volgar
di controllo su vie di comunicazione dove un tempo si riscuotevano dazi e pedaggi;
porta. c'era proprio sul passo un mucchio di gabellieri. bacchelli, 1-ii-8
vecchie... che vi fosse un officio del passo, nel quale s'impiegavano
, 121: io ho sentito sonare un corno: qui ci debbe stare qualche
passano le genti comuni e vi è un guardiano che riscuote il passo. sarpi,
-dazio su merci trasportate o introdotte in un luogo; balzello. rinaldo degli albizzi
la quale è facilitato il passaggio da un bacino idrografico a un altro; valico
il passaggio da un bacino idrografico a un altro; valico che mette in comunicazione
38-184: il generale garibaldi ha pubblicato un breve energico invito alla gioventù...
. ungaretti, xi-131: avrei fatto un bel giro per la scala di s.
nella penombra della notte nuvolosa appare come un prato concavo dai contorni svaniti.
contorni svaniti. -in relazione con un toponimo. ottimo, ii-101: il
. ramusio, cii-n-170: questo è un cattivo passo e pericoloso e di due
, ché ben ne guarda il passo con un ter- ribil filare d'artiglierie di ottimo
appo i favoleggiatori poeti, sono veramente un pericoloso passo a'naviganti per lo faro
ferma delle indie aprendo la terra de un mare a l'altro. boterò, 9-74
stato; momento in cui si verifica un determinato evento. dante, purg.
trova una persona e che induce a un certo comportamento; modo di essere.
distinzione afferma e nega / ne l'un così come ne l'altro passo.
mai non fo nei tempi nostri / un sì infiammato cor, né credo ancora /
governo di roma, oramai ridotto ad un passo in cui era del pari pericoloso
sp., 1 (21): un sistema di quieto vivere, ch'era
studio e di pazienza, sconcertato in un punto, e un passo dal quale
, sconcertato in un punto, e un passo dal quale non si poteva veder
più cupa disperazione. -in relazione con un agg. che indica un pericolo,
-in relazione con un agg. che indica un pericolo, un rischio, un danno
agg. che indica un pericolo, un rischio, un danno eventuale o inevitabile,
indica un pericolo, un rischio, un danno eventuale o inevitabile, una difficoltà
9-55: non si può uscire d'un pelago tanto profondo per una via piana
affanni del parto ridussero la marchesa ad un passo assai pericoloso della sua salute.
all'ultim'atto / provano i pipistrelli un gusto matto. / ma giunge alfine un
un gusto matto. / ma giunge alfine un periglioso passo, / che apre le
crudo passo? cellini, 866: sol un pensier più alto in ch'io mi
di agg.): che attraversa un territorio durante l'abituale migrazione, in
svernamento; che non è stanziale (un uccello). tanara, 270:
. pananti, ii-51: convien che un tenditor sappia, indovini / quando saranno
copioso del passo. scarfoglio, 105: un passo di quaglie che, dopo valicato
. -per simil. passaggio di un gran numero di forestieri, di viaggiatori
, i giovani professori, con appena un po'più di masserizie che le rondini.
di medaglie dorate o vuoi di rame / un moggio ne misurano, e di passo
, l'uscita o il transito per un luogo, in partic. in operazioni
passo, senza tanto stillarsi il cervello con un buffetto se la toglieva dinanzi.
contento. -approvare l'introduzione di un vocabolo. a. f. berlini
, 1-x-237: si collochi... un cartone con un picciol traforo, sicché
si collochi... un cartone con un picciol traforo, sicché al fascetto di
, iii-14-143: ecco il fondo d'un bosco: gli alberi alti e radi
appena trasalendo s'apre l'uscio / come un olio mnemonico / e dà il passo
mnemonico / e dà il passo ad un vanto inesistente. -essere permeabile.
: che si trova a passare in un luogo; che è in viaggio; che
in viaggio; che si sposta da un luogo a un altro. salvini,
che si sposta da un luogo a un altro. salvini, 45-48: i
stupiva non si fosse pensato anche a un albergo per gente di passo. jovine,
tempo. angioletto, ii-70: trovammo un castello detto tiflis, ch'era luogo
scena fissa di tutto il dramma è un luogo di passo non lontana dalla strada
salone... era accoglientissimo, un salone di passo, allegro. cassola,
, era una vergogna che lasciassero lì un parente. -fugace, rapido (
parente. -fugace, rapido (un atto). lubrano, 1-242:
per passo: trovandosi a passare per un luogo, durante un viaggio, in una
a passare per un luogo, durante un viaggio, in una breve sosta;
-cedere la mano ad altri in un gioco. tommaseo [s. v
preso il passo. -transitare per un luogo. botta, 4-23: per
puntare altrui, e sopra ogni parola fanno un commento e stanno al passo, tenendo
raggrinzito; appassito (una foglia, un frutto, un fiore, ecc.
appassito (una foglia, un frutto, un fiore, ecc.). -anche
c-2-356: presto sul desco / spiega un candido lino; e passe ulive /
sp., 27 (474): un turbine vasto, incalzante, vagabondo,
angoli le foglie passe e leggieri, che un minor vento vi aveva confinate. giuliani
. -troppo maturo, mézzo (un frutto). paganino bonafè, xxxvii-132
giacomo soranzo, lii-6-149: la sera mangia un poco d'uva passa. giuseppe di
.., li metterai dentro un mezzo barile. 2. fatto
... traemo d'una botte un buon fiasco di vino, e preso un
un buon fiasco di vino, e preso un pane come una rotella, bianco quanto
pane come una rotella, bianco quanto un latte, e una coppia di cacio
cacio passo, et in termine d'un ora tornamo a la fonte. -che
, che non è troppo umido (un terreno). tanaglia, 1-1551:
493: davasi a diveder dama dal garbo un po'passo onde s'era abbandonata a
freschezza, che inizia a guastarsi (un alimento). novellino, vi-182:
giuliani, i-21: quand'il cuoio è un pochino passoccio, si rinterza e si
sotto i balconi, la banda scoppiò in un passodoppio furibondo. pasolini, 5-11:
. pasolini, 5-11: attacco furiosamente un passo doppio, tra le risa e i
le viti... son là in un bel filare, ben accollate e ben
passonatura, sf. consolidamento di un terreno ottenuto con l'infissione di passoni
nel 1392, a sezze), da un lat. volg. * paxo -ònis
uno corre a una madia, e prende un pezzo di pasta, che s'allunga
, 1-246: appresso alla bottega di un venditor di paste da genova s'incontrarono
, 59: togli la quarta parte d'un moggio di mandorle amare, ben monde
con uno pestello di legno leggiermente pestate in un mortaio, fin che vadano in pasta
. sono d una pasta gentile com'un lardo. passeroni, iv-295: vanta milano
aceto, credo, e d'olio, un sacco di pasta ed altro. amari
impiegato nella lavorazione di tale prodotto (un tipo di grano). bocchelli,
che davano alla bocca l'illusione d'un fiore polputo e ricco di miele.
gelatinosa (ottenuta da solidi stemperati in un liquido o scaldati fino a ottenerne il
o tevertino e in cambio di rena un terzo di marmo pesto sottilmente. sorte
una macchina antica di cavar olio: dà un liquore per fetto e di
spremitura, e convien passar la pasta in un secondo torchio. 9.
sia di uso interno, costituito da un miscuglio di zucchero e gomma con acqua
iv-362: le signore di roma avevano un subisso di profumi,... e
il rasoio. comisso, vi-39: un omino pallido e sorridente teneva davanti a
è mia usanza: appichisi la croce con un poco di pasta drieto alle spalle dove
stava lavorando colla pasta da libraio ed un cartoncino, per farsi un coperchio al
libraio ed un cartoncino, per farsi un coperchio al bicchiere della colazione. moretti,
ne trae una penna a sfera, un barattolo di 'pasta adesiva '.
di datteri a poco prezzo, emananti un odore acido di fermentazione e diventati come
una composizione pittorica (e può costituire un elemento caratterizzante dello stile di un artista
un elemento caratterizzante dello stile di un artista, di una corrente, di una
sfumato, alla 'pasta 'di un giacomo grosso o di un ma- rius
pasta 'di un giacomo grosso o di un ma- rius pictor. -carnagione
pasta, prensile intorno agli occhi come un mastice.
. 13. parte molle di un frutto; polpa. trinci, 1-248
uva cominci a marcire, attaccata da un parassita. e la si coglie poi
come i bubboni, pieni non più di un liquido, ma di una pasta zuccherina
curvi denti è calcinata e ridotta quasi un bellissimo 'ebur fossile ', ma
cavità e nei loro meati è penetrato un certo sugo spatoso purissimo, il quale
, sotto il terriccio, è fatta d'un ghiaietto di frammenti piatti, squammiformi,
con la figura nuda d'uno che sembra un lottatore. milizia, iii-270: paste
di gelo su gli ultimi di febbraio in un mischiata col sai marino [réaumur]
sai marino [réaumur] dentro v'immerse un termometro. fortis, xxiii-466: in
condotte delle paste e delle monete da un luogo all'altro possono necessitare a qualche
azoghero ', il quale, lavato un poco dalla pasta, dall'argento ammassato
, 2-185: una tradizione egiziana, un pezzo di sanconiatone, d'orfeo, di
oc chiaie livide, indugiavano un poco nell'aria davanti a lui,
si appaga di titoli per inchinarsi ad un uomo e dell'istessa natura e delristessa
violento senza responsabilità o pericolo certo prova un gusto ad esserlo quanto a soddisfare la
delle qualità naturali che sono proprie di un individuo contraddistinguendo la sua personalità;
tanto piena d'amor che solamente a un voltar de ochi e un rider a
solamente a un voltar de ochi e un rider a l'improviso satié, satisfé,
zucchero, ma ora l'ozio m'ha un po'guastato. cicognani, 13-306:
intelligente nel conoscer le persone, prender un granchio così madornale sul conto della zia
carrer, 2-205: oh! tu hai un bel dire tu, che ti è
culturale o intellettuale, in partic. un testo letterario o musicale, uno stile
letterario o musicale, uno stile, un modo espressivo; qualità, tipo. -anche
migliorata. carducci, iii-25- 364: un centro che assorbe le efficacie individue per
attivo disposto sulla superficie delle placche in un accumulatore. 25. geol. pasta
una gran pasta: essere impegnato in un lavoro difficile. groto, 2-14:
, essere impegnato, partecipare attivamente a un affare, a un'azione, a
avere esperienza, competenza, autorità in un determinato campo. groto, 2-80:
colla pasta in mano stanotte c'era un bel guadagno per noi. -con
farlo. a. cattaneo, iii-44: un cuore di pasta sì dolce con dio
il da fare; ma del resto hanno un cuore di pasta; da uno a
4-83: mi raccontano che suo padre sia un uomo... di buonissima pasta
] di me, che a guisa d'un cuculo tenghi l'ali basse poco manco
tenghi l'ali basse poco manco eh'un uom di pasta! -abile,
. -di buona pasta: corposo (un vino). viani, 14-168:
viani, 14-168: quand'ebbero bevuto un bicchiere di quello di buona pasta,
pasta, / che spiattellatamente quel che un vuole / bisogna dirmi. roberti, iii-229
gagliarde che se si tira con esse un verrettone di ferro, egli è atto a
ferro, egli è atto a passare un uomo armato da banda a banda, ancor
anco per quella di spagna, essendo tutto un sangue, tutta una pasta, tutto
sangue, tutta una pasta, tutto un oggetto di predominare, a che aspiran
concentrare l'attività e l'attenzione su un campo limitato. f. scarlatti,
iniziare a fare qualcosa; impegnarsi in un affare, intraprendere un'azione, un'
sempre più volentieri, lasciano nell'anima un sentimento di mitezza e di quiete.
.: lasciarsi adescare, cadere in un tranello. a. cattaneo, i-42
, i migliori risultati si ottengono con un lungo esercizio. crusca [s.
te par toccare il cielo, / quando un po'mi gufi e gabbi: /
gramsci, 6-333: le ricorda un episodio extramatrimoniale e altre simili originalissime novità
e altre simili originalissime novità servite in un dialogo insipido e lungo e pastaceo come il
ardirebbe imitare [una cappella] in un pasticcio. cicognani, iii-2-130: la raffaella
di frutta. montale, 4-157: un altro grande dolore mi dette mio padre
sempre in quegli anni, troncando a metà un dito di pasta frolla riempito di zabaione
arrighi, 2-30: biondo, non come un apollo, ma come un boemo puro
non come un apollo, ma come un boemo puro sangue; di cuore una pastafrolla
farei neanche se mi capitasse d'incontrare un adone. figuratevi, con quella pasta
furon molte. -anchilosato, inservibile (un arto). c. e.
re; che aveva dei celebri baffi, un guardaroba nibelungico e un braccio corto di
celebri baffi, un guardaroba nibelungico e un braccio corto di pastafrolla. -restare di
grano. capuana, 1-i-214: dubitando di un assembramento di sediziosi contro il pastaio che
ero stretto alle vetrine molto illuminate d'un negozio di pastallovo. = comp.
(ant. pateque), da un termine di origine ind. attraverso il portogh
carrucola, con la cassa tagliata da un lato per consentire l'inserzione della fune
della fune anche quando non se ne ha un capo libero. sanudo,
una per la carnara. pasteche doi da un occhio per l'orza a poppa.
da sponda a sponda, serve in un batter d'occhio a liberare la barca
. i., potrebbe forse trattarsi di un grecismo (da 7cpoo ^ y)
la lunga noia di infilarlo e sfilarlo da un capo all'altro. -di casa nostra
come in chiesa quanto stringere e sciogliere un 'pasteco '. perciò il lasca
grazzini, 88: una castagna, un marrone, un pasteco / faceste finalmente
88: una castagna, un marrone, un pasteco / faceste finalmente in chermisino.
pxstecu 'brutto. non è escluso un accostamento a pastèca1. pasteggiàbile, agg
a essere consumato durante i pasti (un cibo o una bevanda e, in
; aus. avere). partecipare a un convito, a un banchetto; far
. partecipare a un convito, a un banchetto; far festa mangiando in compagnia.
cor ». -con riferimento a un soggetto collettivo. d. bartoli,
al pasteggiare, e sei stato infatti un bravo fante a provedere la cucina.
ii-127: scrive il nostro epicur che è un gran sollazzo / vederne pasteggiar [di
3. tr. onorare con un banchetto, con un convito; invitare
tr. onorare con un banchetto, con un convito; invitare alla mensa. -anche
, 2-206: ben sapete che è un furfante e che, per esser pasteggiato e
: cerca di farmi un'ingiustizia, un sopruso, e mi pasteggia, mi
aggett.): da pasto (un vino). imbriani, 7-174:
ella vede, me lo pasteggio questo libro un poco per volta. -pronunciare
, sopportare. palazzeschi, 9-47: un lacchezzo di così elaborata composizione uno se
/ faccio che tu bastelle / ogghi un ne manghi. 3. dimin
pastellista ': coloritore a pastello. un pastellista famoso del settecento. = deriv
, e fassene pastelli e riserbansi in un vaso di terra nuovo, ben coperto.
radici, tagliate in pezzi e poste in un molino, si fanno bollire: indi
sotto al torchio spremute se n'estrae un succo nero, che, condensato fino alla
la corte di roma era a vignone, un pastiscieri facea pastelli di carne di uomo
i quali si fanno di biacca con un poco di gomma arabica. l. pascoli
preparata e, successivamente, spalmati con un polpastrello per ottenere le caratteristiche tonalità
lomazzi, 4-ii-170: non tacerò anco d'un altro certo modo di colorare che si
tale tecnica. algarotti, 1-vii-27: un quadro in pastello, alto tre piedi
da quando egli espose... un suo cristo nel giardino, accompagnato da
, la sua arte ha sempre avuto un tal quale carattere vignettistico. -con
... anche sui loro volti un effetto contrario. -per estens.
e avrebbe potuto dar il soggetto a un pastello del watteau o dell'angelica kauff-
nella mia commozione e si cancellarono come un pastello immerso nell'acqua. piovene,
è ['marine 'di rimbaud] un paesagio marino allucinato che si disfà in
da alpino, sulle mollettiere lente; un maglione verde pastello, invece della camicia
pastello, invece della camicia; e un pastranaccio marrone. 4. bot
de'pastelli solamente, fa meglio d'un milion dyoro. spettacolo della natura,
3-238: venne poi nella sala un capriolo et uno struzzo, dietro alli quali
cavità del balaustro ci averebbe a essere un pastelletto di stucco. d'annunzio,
acquavite '. pirandello, 8-351: recato un certo involtino misterioso di pasterelle con la
« grazie sì o grazie no? vuoi un caffè e latte, una pasterella?
e leggiero mangiare. si è fatto un pasterello, tanto da arrivar sino all'ora
farina spenta nell'acqua e sbattuta con un po'd'olio, la quale serve
fra uomini politici o fra partiti per un fine illecito. -in partic.:
di sorta alcuna. hanno bisogno di un povero ingenuo per la loro pastetta?
ricettario fiorentino, 1-226: si macini con un poco di zucchero fine e si mescoli
si può ag- giugnere a dette pasticche un poco di amido. fucini,
tosse si calmò, ella trasse di tasca un cartoccio sudicio e prese una pasticca.
, i-145: s'ing) lla un cacio come una pasticca. ferd. martini
: pietra dura lavorata e legata in un anello. soffici, v-6-135: un anello
in un anello. soffici, v-6-135: un anello ornato di una grossa pasticca di
e. cecchi, 6-134: a un pranzo, in un ritrovo, le vedrete
, 6-134: a un pranzo, in un ritrovo, le vedrete maggiormente concedere alla
. -masserella di sostanza odorosa che un tempo era bruciata in una stanza per
: i più tenevano da una mano un bastone,... dall'altra pasticche
a pasticche, seguita dalla denominazione di un colore). savinio, 10-140:
duecento metri di casa e siamo in un altro quartiere... se me la
quell'istante..., era un capolavoro di pasticcieria. -per estens
affini, per lo più con annesso un laboratorio artigianale in cui si effettua la
insieme di espressioni e concetti ispirati a un sentimentalismo sdolcinato. papini, iv-825:
il canestro e i pasticcetti erano coperti d'un tovagliuolo bianchissimo damascato. faldella, 4-29
, ii- 1-118: vorrebbe forse cavarne un pasticcétto romantico sentimentale, con lui che
? gramsci, 6-361: qui è capitato un fatto che rende interessante questo pasticcétto romantico
che io ho pur troppo sempre avuto un debole per i pasticcetti di metafisica azzurra.
, 19: bigon, approfittando di un pasticcétto della difesa, si incunea bene
con replicati verbi senza il nominativo formano un pasticciaccio senza sale, sozzo e sucido
servo di vita fecero dunque vendetta per tutto un paese, quale che sia stato il
in vantaggio [la sampdoria] per un gol rapinato da mancini, ma soprattutto
da mancini, ma soprattutto regalato da un pasticciaccio alle soglie dell'area fra viola
la maggior parte dei pasticcianti potrebbero dare un giuramento simile a quello che in londra
simile a quello che in londra diede un vinaio dinanzi a'giudici: come ne'
tic.: eseguire male, confusamente (un brano musicale); esporre in modo
in modo non adeguato e confuso (un pensiero). - anche assol.
, 5-175: franco e l'avvocato studiavano un pezzo nuovo per piano e fagotto,
. il primo una intuizione ed il secondo un complesso pensiero. c. e.
13-72: erano là in cinque, su un rozzo tavolo, con polenta, carne
, girammo, pasticciammo e non trovammo un corno. -nel gergo sportivo, compiere
, 19: i difensori biancazzurri hanno un po'pasticciato tra loro. = denom
e l'appetito / fa tornar n'un momento a un disgustato, / ed
/ fa tornar n'un momento a un disgustato, / ed unger basta il
/ ed unger basta il ventre con un dito / gli è come non si
digerito, / caso che fosse un asin pasticciato. bacchetti, 18-i-516: -
scritto); non chiaro, intricato (un episodio). p. levi,
con entusiasmo una pagina, o anche un libre intero, e poi si accorga
arbasino, 195: credo che farà un testamento stravagantissimo, pasticciato, lasciando tutto
corte di roma era a vignone, un pastiscieri facea pastelli di carne di uomo.
pregherò poi a suo tempo di appostarmi un pasticciere od oste (che qui gli
porti o mandi a s. carlo un piccolo pranzetto ed una cenetta ogni dì.
dipendente, in un'industria o in un laboratorio artigianale. -anche: proprietario di
bella torta ai pasta frolla, reputandomi un gran che nell'arte del pasticciere.
strade, senza scopo; entrai da un pasticciere, entrai da un libraio;
; entrai da un pasticciere, entrai da un libraio; comprai dolci e libri macchinalmente
: andava in estasi davanti alla vetrina di un pasticciere. 3. figur
baldinucci, 9-xii-53: dicevano che egli era un pasticciere di quadri, ma gli uomini
gastronomica, per lo più costituita da un involucro di pasta ripieno di carne,
stuolo di gonnelle profumate, assordato da un chiaccherio volubile di vecchie gazze, cibato di
ogni attenzione, usargli ogni riguardo per un fine particolare. = dimin.
per lo più in forno, avvolti in un involucro di pasta. -pasticcio di
di formaggio e passati al forno in un tegame (e può essere anche rinchiuso in
tegame (e può essere anche rinchiuso in un involucro di pasta); timballo.
mia cara lucia sola, la quale preparava un pasticcio a'suoi signori. berni,
ora il credenziere servirà... un piatto di capponi salpamentati e un piatto di
. un piatto di capponi salpamentati e un piatto di pasticci di capriolo freddi.
qui si discorre del modo di comporre un pastizzo. lancellotti, 120: furono
leprettini e vari animali, che fu un piacer grandissimo per il volar e correr
g. averani, iii-60: era un pasticcio ripieno di sommata, di prosciutto
aveva arricchita la cassetta del calesso d'un buon pasticcio di piccioni. mazzini,
ne ricordi, ferdinando? -per fare un pasticcio di lepre bisogna cominciare dall'avere un
un pasticcio di lepre bisogna cominciare dall'avere un lepre. cantoni, 611: una
riso. bacchelli, 1-ii-276: venne un pasticcio di fegatelli e di piccioni,
fegatelli e di piccioni, annegato in un intingolo di burro. comisso, v-295:
di burro. comisso, v-295: un pasticcio di lasagne dove ogni strato di pasta
). periodici popolari, i-210: un pasticcio di strasburgo, dei maccheroni di
riportato in cucina. allora, venne un pasticcio di mandorle pestate. e. cecchi
valore aggett.): farcito con un impasto di diversi ingredienti e aromi.
come dettagli il capriccio, / fa un poetico pasticcio. algarotti, i-viii-
giovine. pananti, i-181: è un pasticcio, è una bozzima, un
un pasticcio, è una bozzima, un intruglio, / un libro che non ha
una bozzima, un intruglio, / un libro che non ha capo né coda.
men che da dilettante: l'abbozzo di un quadro a olio venezianeggiante, due tempere
venezianeggiante, due tempere preraffaelite, e un pasticcio cubista a carboncino. savinio,
mi è venuto voglia di trarne fuora un pasticcio o un intingolo mio...
voglia di trarne fuora un pasticcio o un intingolo mio... col titolo '
parte ha completa e che essa è un tutto armonico di cose stranamente in contrasto
la chiesa cattolica è venuta somigliando a un tempio antichissimo di grande semplicità originaria,
sfondi son pasticci architettonici. ma adempiono un suggestivo e romantico ufficio di scenari,
, 3-20: ne era venuto fuori un incredibile pasticcio, in cui confluivano gli
mandarti la cassa del pasticcio, senza un buon ripieno. giusti, i-192: poi
e sconclusionata di una teoria, di un concetto; elucubrazione. moravia, i-102
persone. fagiuoli, 1-7-51: -senti un poco: tu sei / entrato n'
poco: tu sei / entrato n'un impiccio / di volerti pigliare / per moglie
futuro cavaliere, s'era ammazzato per un pasticcio di donne e di gioco prima
gadda, 13-195: la fureria poi è un pasticcio indicibile. -confusione mentale.
posdomani quaranta di paul de rock. un pasticcio. -falsificazione. muratori
, v-1-28: mi accorgo d'aver fatto un pasticcio di parole, pazienza: il
troppo lenta l'ora per essere un baleno, / quel brevissimo istante che farebbe
ottonario di manzoni hanno... un suono figurativo che io ricerco invano, per
ricerco invano, per sforzarmi a fare un po'di nomenclatura, nelle terzine,
volumi d'ogni scuola, / e un pasticcio latino-italo- greco / rivomita indigesto dalla
di secoli..., costituisse un titolo di merito.. sintomatologia
iv-92: qui lo piglia la nevrastenia anzi un pasticcio nervoso così desolante che il manicomio
piacere alla moltitudine, se non diventando un pasticcio o del vino dolce.
intruglio con cui si altera la genuinità d'un prodotto. leoni, 486:
dal sacrario / dell'italiana musica, un pasticcio / vi fé di note unisone,
, essere, mettersi, trovarsi in un pasticcio o nei pasticci', finire, per
e bambini piccoli: e di trovarsi in un brutto pasticcio. dessi, 9-107:
aiutarlo. -combinare, fare, imbastire un pasticcio o pasticci: creare situazioni insostenibili
più incredibile pasticcio. -fare un grave errore. monti, xii-5-40:
m. leopardi, 2-7: feci un pasticcio di ritrattazione e la sottoscrissi per
da noi, come s'anderebbe a un banco a riscotere. -fare in
. frugoni, i-13-289: sia fatto in un pasticcio / s'io più veder mi
più veder mi fo. -fare un pasticcio: fare un imbroglio. baldovini
fo. -fare un pasticcio: fare un imbroglio. baldovini, 2-1-9: su
. baldovini, 2-1-9: su questo un mio capriccio / m'ha suggerito un'
/ da far, se mi riesce, un bel pasticcio. -ficcare,
palazzeschi, 5-240: era casto come un santo perché l'amore fa fare agli uomini
». -in pasticci', in un mucchio. v. borghini,
mi ho portato via quattro pasticciotti ed un pezzo di parmigiano. bresciani, 6-vi-332:
: erano già al quarto messo, un pasticciotto di maccheroni di puglia, ripieno
di elementi. arbasino, 7-250: un gran bel pasticcione d'odori plautini e
bonaccia]: buon pasticcione dicesi d'un uomo bonaccio. cicognani, 1-156: che
vedeva in ogni cosa attinente ai balcani un tocco in più di esagerazione, di
-per estens.: sporgenza di un albero della nave, usata come gancio
gancio per sostenere il so- spenditore di un pennone. dizionario di marina [s
ferro o in legno che si applica a un albero per sostenere, a guisa di
a guisa di gancio, il sospenditore di un pennone od altro. =
erba, / come sui resti di un incendio. pochi / passi più in là
lo spasimo alla gola di cui da un po'di tempo pativa minacciava di strozzargli a
con le cappe nere / apportano ai priori un gran rinfresco / di pastiglie e confetti
, dopo essere state opportunamente rassodate, un tempo erano bruciate in una stanza per
: i più tenevano da una mano un bastone,... dall'altra
. mistura di gesso e colla, usata un tempo per decorare oggetti, mobili e
gialli o rossi; il frutto è un diachenio glabro, compresso (la flora
erbe e pastenaie gentile, e fale bolire un poco, po'getali savore de sovra
il palato con una penna e con un fistuco o di pastinaga salvatica della quale l'
di ficcare / pastinache. commedia di un villano e d'una zingara, 4
222: la pastinaca pesce ancora l'ha un ago così velenoso che se punga gli
-aculeo di tale pesce da cui si sprigiona un liquido velenoso, che produce ferite profonde
-essere privo di senso logico, di un significato comprensibile. machiavelli, 1-vi-516
. dissodare, scas sare un terreno. -anche assol. crescenzi
quattro pagnotte, / né accoppiare insieme un par di buoi / o pastinar
, agg. dissodato, zappato (un terreno). -anche al figur.
2. sotterrato, sepolto (un oggetto). esopo volgar.,
sul terreno, doveva sborsare in natura un affitto al concedente, il quale si
= etimo incerto: forse deriv. da un toponimo (cfr. pàstena) che
scrofa avezza a mangiare di quella in un forteri sen fo grassa più dell'altre:
più. burchiello, 115: beo d'un vino a pasto che par colla.
/ lasci il dormir, o perder voglia un pasto. berni, 36: non
mangiato del pollo e bevuto anzi pasto così un poco di brodo di pollo. t
. cocchi, 4-1-65: si faccia un solo pasto che sia il pranzo consistente
in minestra brodosa... ed in un secondo piatto non di carne né di
, 6-406: io n'ho riso per un pasto: / bel veder questi poltroni
mica da dire, riscalda, ma un vino da pasto non c'è.
ricchezze che si legge lui aver dato un pasto al re serse, quando venne in
. ambrogio contarini, ii-124: fu un pasto lungo più dell'usato e con
castrone al prete e farlo mangiare in un pasto ai buoni compagni. baldelli,
i-vi- 179: egli, dopo un lauto pasto fattomi, s'offerse di condurmi
ha in corpo, si mettono a far un gagliardo e violente esercizio. por cacchi
assaltati e morti. marchetti, 5-289: un tal morbo, una tal nuova /
de la bocca. -polpa di un frutto di consistenza pastosa. soffici
non le nutrica a modo; gli è un pasto che, appena s'ingolla,
più il dente. e s'ha un bel gridarle! van sempre là al pasto
aver apparecchiato l'appetito dei lettori a un pasto così magnifico come quello sarà.
: ora il delfino istesso / a un naufrago fu presso, / che di letteratura
, magari alle due antimeridiane, a un tavolino del caffè dei cacciatori, sur
tavolino del caffè dei cacciatori, sur un mucchio di giornali, per lo più moderati
e talora mutar pasto, le venne voglia un giorno, vedendo un giovano nomato cassutoro
le venne voglia un giorno, vedendo un giovano nomato cassutoro, pensando che 'l
marito,... s'innamorò d'un gentilissimo giovine. idem, 2-41 (
mondo quasi guasto. 9. un luogo in quanto oggetto di conquista militare
aretino, 20-128: venne a roma un giovine di xxii anni, nobile e
la ciurma della sua flottiglia e sanarla da un fierissimo scorbuto, di cui per una
io. utile illecito, guadagno ricavato da un inganno, da una truffa.
alla curiosità o al giudizio malevolo di un pubblico anche ignorante e incompetente; divulgare
ignorante e incompetente; divulgare, diffondere un segreto. fogazzaro, 13-188: massimo
chi ha dato in pasto a estranei un segreto. idem, 4-65: quali potevano
quando uno, che sa giuocar bene a un tal giuoco, finge di saper
a'poveri plebei. -darne per un pasto: di santa ragione.
di poco pasto '. -essere un pasto asciutto: essere squallido, privo
/ senza di che la vita è un pasto asciutto. -fare a pasto
a pasto, mangiare a pasto: pagare un compenso fisso per il vitto fornito in
compenso fisso per il vitto fornito in un locale pubblico. p.
acqua. -fare pasto: offrire un banchetto. sanudo, 3-59:
grazzini, 4-342: io vorrei fare stasera un po'di pasto, ma lesto,
[le pecore] la via; un po'di pasto fanno, meno che di
che di mattina. -fare tutto un pasto dalla mattina alla sera, nonfare altro
. v.]: 'fare tutto un pasto dalla mattina alla sera ':
! n'ammucchiano financo 'na quarticina (un quarto di misura), e ne fanno
. 5. -non avere mai fatto un pasto buono con qualcuno: non fare
buono con qualcuno: non fare mai un buon affare, non trarne alcun vantaggio
gli imbecilli non ci si fa mai un pasto bono. malagoli, 280: 'un
malagoli, 280: 'un avecci mai fatto un pasto bono ': non avere mai
avere mai fatto con una data persona un buon affare. -non essere pasto:
pasto. -pagare il pasto che un altro mangia: pagare il fio al
, ii-21: io pago il pasto che un altro mangiò;... essendo
sodisfacesti per me. -per un pasto: per breve tempo. a
apparecchiati, / lo 'mperador cavalcò per un pasto / con quattromila cavalieri armati.
, 329: chi vuole aver bene un dì, faccia un buon pasto. giuliani
vuole aver bene un dì, faccia un buon pasto. giuliani, ii-182: buon
): v'era abbondantemente da fare un pastètto]. -poster èlio (
e tante bubbole che ha da esser un diluvio. sergardi, 1-394: non
non è già questa una pastocchia, ma un caso vero, quanto è vero che
raccolta di diverse scritture antiche unite in un solo volume, che si conserva nel pa-
quale si unisce la zampa anteriore di un cavallo con la corrispondente posteriore allo scopo
lega al pastorale di ciascun arto di un animale al pascolo, affinché non si
al mulo] le pastoie, s'andò un miglio come va il diavolo quando si
va il diavolo quando si porta a casa un usuraio. monti, 13-48: qui
blu e d'argento, alla porta d'un qualche fondaco di tappeti. calvino,
tappeti. calvino, 3-58: legato ad un nocciòlo con una lenta pastoia, un
un nocciòlo con una lenta pastoia, un cavallo brucava l'erba d'un prato.
pastoia, un cavallo brucava l'erba d'un prato. -per estens.:
o facendola volare sciolta, ma con un largo pezzo di carta attaccato alle pastoie
pastoie d'argento era presso il banco di un mercante. 3. figur.
presenti in una classe sociale o in un momento storico). foscolo, xiv-22
scienza si sciolga dalle lunghe pastoie d'un cieco sentimento. einaudi, 487: l'
: mi ha salvato dalle pastoie di un materialismo volgare o di uno sterile spiritualismo.
la sua funzione di polizia per conservare un ordine esteriore, estrinseco, pastoia delle
marinetti, 203: guardando gli oggetti da un nuovo punto di vista, non più
non era un'idea esemplare ma era un vero corpo bimembre, color di saggina
, per dire il vero, / in un certo riservo, il primo giorno /
pastollina fatta con rossi di uova, un poco di fior di farina, vin bianco
darà subito a bere [al cavallo] un buon boccale d'acqua pettorale, e
di 'lotta 'stava preparando in un secchio il pastone di cellulosa per il
è poco lavoro, per dare al cane un pastone come si deve.
strette, or dar di mano ad un pastone, or ad un cappello di pasticcio
di mano ad un pastone, or ad un cappello di pasticcio, or sbodellar un
un cappello di pasticcio, or sbodellar un piatto di lasagni. bacchetti, 14-309:
cotta e soda, si dice ch'è un pastone. fucini, 30: andatelo
se no, questi taglierini mi diventano un pastone. -mollica del pane poco
la midolla del pane poco cotto è un pastone. -polenta. pascoli
, anguille e morene / quant'in un corpo uman son nervi e vene.
pane. groto, 3-52: come un paston di ben menata e morbida /
padrona. vmorelli, ii-167: fa un bel pastone in men ch'io non de-
de'mattoni 'alcuni pastoni d lunghi un braccio e grossi un quarto, e si
pastoni d lunghi un braccio e grossi un quarto, e si faranno ben seccare.
tutti questi sughi metallici, hanno formato un pastone che varia nel colore e nella
.. come le stesse a cuore un modo... ancora inconclusivo di affrontare
io avrei forse potuto comporre... un pastone, o brodaglia, accetto al
arbasino, 1-486: un giornale di l * * * piuttosto prossimo
argomenti di carattere simile, coordinate in un unico pezzo. -per estens.:
: -cento zecchini adunque... -a un altro i cercherò / -non mi mortificate
insieme con la mollena e ne farai un pastoncèllo. -pastoncino. serao
alla porta aperta del gallinaio, dava un pastoncino, in un piatto di creta
del gallinaio, dava un pastoncino, in un piatto di creta, alla gallinaccetta.
uso di pastora e dettegli in mano un vaso pien di latte. b.
uomini. saba, 364: ella ha un nome dolcissimo: eleonora; le un
un nome dolcissimo: eleonora; le un viso ancor più dolce, di pastora.
. ant. dignità, missione di un pastore di anime. cavalca,
abito pastorale in quella selva, addivenne un grande e famoso giudice. boiardo,
, i suoi lamenti / rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene,
cie inculte avene. idem, 14-55: un sagacissimo valletto /...,
/ nascosta deità, divino apollo, / un supplice mortale odi pietoso. martello,
paese vicino che ogni mattina mandi in un cestino frutta e cibo quasi pastorale.
campagnolo. -caratterizzato dalla pastorizia (un periodo storico). poerio,
,... gli uomini d'un gusto più raffinato fra gli arabi studian la
non umile monte de la pastorale arcadia, un dilettevole piano, di ampiezza non molto
conoscer denti. -ricco di pascoli (un territorio). borgese, 1-292:
sufficiente al carico pastorale, dovrà mettere un suffraganeo. panigarola, 4-231: presuppongo
, con animo pastorale, per panare un poco con voi. -bonario,
, i-5-175: egli bolle e fumica come un vulcano fra le macerie della storia e
dirò così, di prima mano, un buon senso arguto, pastorale, da reverendo
.): insegna liturgica costituita da un lungo bastone variamente ricurvo in alto,
mitra con fregiature bellissime di smalti ed un pastorale d'argento molto bello. saròi,
pastinaca. aretino, 20-21: recatasi sopra un coscino in terra, appuntando le piante
spada / col pasturale, e l'un con l'altro insieme / per viva forza
fu preso e messo in prigione dentro un convento di cappuccini. pirandello, 6-391
onde e 'l gielo / un teatro pomposo. vittorini, 5-13: gli
vi piace, ci si risponde, ma un po'vuoti, un po'pastorali.
si risponde, ma un po'vuoti, un po'pastorali. 7. letter
cesarotti, i-ii-ioi: comparve nel 1778 un nuovo volume intitolato opere de'bardi caledoni
, ma penso di fuggir la scola per un mese e dargli la stretta. groto
e col fine prospero, questo è un tacito invitar gli uomini a lasciar le
e virgiliana erano state condotte fino ad un serio sviluppo drammatico, furono dette.
dice il tira- boschi: io direi un dramma mitologico: scritto in ottava
io). pascoli, 1-521: un pensiero serio è quello di gabriele.
del beethoven non fa l'impressione di un paesaggio dipinto? -sonata pastorale (
. io ne vidi già molte in un pozzo saltare per una che dentro vi
19-23: nel ritornar s'incontra in un pastore / eh'a cavallo pel bosco
di giuda. d'annunzio, iv-2-1172: un pastore conduceva la greggia non forse all'
e. cecchi, 5-531: d'un grido gutturale ed iroso i pastori incitavano
luminosa; / le mani del pastore erano un vetro / levigato di fioca febbre.
non potrà esser... quella d'un popolo pastore e numida. massaia
suo focolare. -canto notturno di un pastore errante dell'asia'. lirica di
leopardi, 23-tit.: canto notturno di un pastore errante dell'asia.
-il re pastore: titolo di un dramma di p. metastasi ©,
, con una bella linea estetica e un magnifico mantello lucido, folto e nero
, soprattutto sul collo, dove forma un ricco collare. -cane da pastore tedesco
laida opra, / di ver'ponente, un pastor sanza legge, / tal che
ai ridurre tutto il genere umano ad un solo ovile e ad un solo pastore.
umano ad un solo ovile e ad un solo pastore. delfico, i-278:
di molti pastori a ge- neva fosse un puro socinianismo, pubblicossi da que'pastori
, xii-63: l'avrei preso per un pastore evangelico se non avesse mandato intorno
pastore evangelico se non avesse mandato intorno un profumo acuto d'essenza di rose.
. che lei non avrebbe voluto sposare un pastore avendo un giorno sognato d'esser
lei non avrebbe voluto sposare un pastore avendo un giorno sognato d'esser pastore essa stessa
aretino, 1-193: si gettò in un letticciuolo di foglie, e perché il
soleva uno sciocco pastorùccio menare alla pastura un branco di pecore. -acer.
, 2-ii-353: tanto era anch'io / un capo-pa- storone: / portava sempre /
capo-pa- storone: / portava sempre / un bello peluncione. -peggior. pastoràccio
aveva mai toccato carte, durò un pezzo di vincere di rivincere ognuno
pastorale. firenzuola, 429: un giovane maestevolmente abbigliato in quel pastoréccio abito
stalle. -eseguito da pastori (un canto). alfieri, 11-135:
-allevato e addomesticato per la pastorizia (un animale). cattaneo, iv-4-245:
tribù pastorecce del montenegro, ove è un insulto dire: -i tuoi son morti a
... ostinatamente pastoreccia, appare un ragazzotto con la roncola alla cintura.
g. cavalcanti, i-305: in un boschetto trova'pasturèlla / più che la
fiori per farsene ghirlanda si scorge sopra un nobile peregrino. guarini, 97: felice
paglia con ala ampia, in voga un tempo nella moda femminile. 4.
per lo più, si narra di un contrasto, su sfondo agreste, fra
contrasto, su sfondo agreste, fra un cavaliere-trovatore e una giovane pastora che respinge
'che, prese ciascuna per sé sono un grazioso e nativo genere lirico.
sostituire a innumerabili bisticci e quolibeti secentistici un innumerabil numero di pastorellerie settecentistiche, le
le prime viole. firenzuola, 432: un rozzo pastorello, eletto p er giudice
caccia e una mia sopraveste raccomandata ad un pastorello. marchetti, 5-48: ah
che distesi / non lungi al mormorar d'un pic- ciol rio / che 'l
, i pastorelli all'ombra / d'un platano selvaggio allegri dànno / il dovuto ristoro
.. e'si mettessero innanzi un ideale buccolico e volessero secondo quello ordinarsi
. -statuirla del presepe che rappresenta un pastore (per lo più diretto o
. voler tornare alla innocente rettorica di un bernardino di saint pierre, e pargoleggia
sotto un'insegna su cui era effigiato un agnello, da un monaco cisterciense,
cui era effigiato un agnello, da un monaco cisterciense, maestro d'ungheria,
: setta di eretici, seguaci di un certo ungaro. furono denominati con tal vocabolo
tal vocabolo perché nelle bandiere portavano effigiato un agnello. eco, 10-195: una
, in grande schiera, si riunì un giorno per passare il mare e combattere
. carducci, iii-24-253: pigliate, un di cotesti pastorel- lini [del watteau
lini [del watteau], rimpiccinitelo anche un po'più, mettetegli a dosso un
un po'più, mettetegli a dosso un lucchettino rosso. = dimin.
vamente. 2. moglie di un pastore protestante. foscolo, xix-299:
indizio di grazia e di poesia [in un cimitero inglese] sono poche rose stente
terreni adibiti al pascolo di bestiame (un paesaggio). soldati, 5-58:
riferisce alla dignità e alle funzioni di un ministro del culto. -verga pastorizia:
ed è per lo più costituito da un contenitore di lamiera di ferro, che ne
lamiera di ferro, che ne contiene un altro di rame stagnato; nell'intercapedine
loro riscaldamento a una temperatura e per un tempo sufficienti a distruggere la maggior parte
luce, colori, sfumature (in un dipinto). r. longhi
sf. qualità, aspetto, carattere di un oggetto o di un materiale che ha
, carattere di un oggetto o di un materiale che ha consistenza morbida, tenera
di gran pastosità. nencioni, 1-56: un lavoro di mosaico e di tarsia,
medesime parti. -mollezza di un corpo animale. spallanzani, 4-v-139:
petrose. 2. caratteristica di un terreno soffice, sciolto. trinci,
, di colori, di sfumature di un dipinto; carattere di plasticità armonica,
raffinatezza di stile, fluidità espressiva di un testo letterario. -anche: capacità o
. -anche: capacità o gusto di un autore nell'ottenere tali risultati.
carducci, iii-18-173: come così d'un tratto era arrivato [il foscolo] a
b. baini, ii-3-3-84: cantavano con un perpetuo grado d'intonazione senza la pastosità
7. densità e intensità di un profumo. magalotti, 1-157: l'
e. cecchi, 7-40: a un tratto me li sentii prendere, i piedi
pastosa erano sostenute... da un cordone di tufo. -melmoso,
tufo. -melmoso, limaccioso (un fiume). fenoglio, 1-245:
-gonfio di umori, succulento (un organo vegetale). varthema,
o di sostanze aromatiche e saporose (un cibo) o perché ha raggiunto il giusto
raggiunto il giusto grado di maturazione (un frutto); tenero. lorenzo de'
e saporita? -cremoso (un formaggio). soderini, iv-222:
: non vorrei certo la carne coriacea d'un prete -preferirei la carne fresca e
112: era piuttosto tonda di membra con un visetto candido e pastoso rischiarato da due
); caratterizzato da tali effetti (un dipinto, un colore). vasari
da tali effetti (un dipinto, un colore). vasari, iii-371:
rv-1-242: le tappezzerie s'armonizzavano in un color caldo e pastoso. soffici,
la lacca opaca e compatta del cielo: un grigiazzurro pastoso. -che dipinge
; scorrevole, privo di asprezza (un modo di parlare). -anche: che
una voce pastosa / che sembra appunto un campanel d'argento. g.
è d'un'indole affatto docile, d'un genio sommamente versatile, d'un naturale
d'un genio sommamente versatile, d'un naturale arrendevole, pastosissimo e da farne
: il frate... mi parve un poco vano di sé e d'una
. savinio, 1-77: mi tenne un discorso nel suo idioma rude e pastoso
era quella pastosissima ed estremamente soave d'un grammofono. jovine, 3-68: si
e fanciullesco. -profondo, pieno (un respiro). savinio, 2-69:
, 6-243: di notte è nei prati un superbo concerto di grilli: grilli pieni
savinio, 10-252: attraverso l'uscio, un lungo ronfo, profondo, pastoso,
grasso, passò nel corridoio, seguito da un piccolo raglio discendente. -che emette
diciannove gradi, è del '45: un vino da aperitivo: uno sherry dry,
da aperitivo: uno sherry dry, appena un po'più pastoso di quelli in voga
. bresciani, 6-viii-243: eccoti un pastracchióne di giovinotto in calzoni verdi
). = forse dal nome di un duca di pastrana, città della provincia
'pastranaio': chi alla porta d'un teatro o altro prende e conserva i pastrani
, sf. cappotto con più baveri, un tempo indossato da servitori e cocchieri.
corsini, 4-21: dicendo così, d'un suo pastrano / fa groppo e scudo
pastrano / fa groppo e scudo a un tempo al manco braccio. fagiuoli,
freddo mi ha fatto risolvere a coprirmi d'un pastrano. leopardi, iii-809: ora
la soglia il fiorentino, tutto avvolto in un pastrano, come uno sbirro. pirandello
terrazzo, il poverino; ancora con un vecchio pastrano inverdito che gli sgonfiava da
tale indumento. soffici, v-1-271: un imbecillissimo pittore... autore di
o al cava- lier, guazzando in un torrente, / inzaccherava l'elmo ed
issato sul carro comune e coperto d'un pastrano grigioverde. pavese, 4-83:
grigioverde. pavese, 4-83: era un ometto secco e sveglio, tutto avvolto in
ometto secco e sveglio, tutto avvolto in un pastrano militare troppo lungo e sempre infangato
, 1-162: filippo, che aveva un pastranèllo, lo cavò. mezzanotte,
il pastranèllo sulla gobbetta a guisa d'un paludamento. soffici, iii-323: tipo
già calvo e sdentato, avvolto in un pastranèllo troppo leggero per la stagione.
ojetti, i-718: michele fleta indossa un pastranino marrone, attillato. palazzeschi,
marrone, attillato. palazzeschi, 5-113: un uomo esile e piccolo, sui cinquant'
piccolo, sui cinquant'anni, vestito di un pastranino meticoloso color tortora ingiallita.
proverbi toscani, 330: fa più un cappellaccio, un pa- stranaccio, una
, 330: fa più un cappellaccio, un pa- stranaccio, una scarpettaccia che un
un pa- stranaccio, una scarpettaccia che un cappellino, un pastranino, una scarpina
stranaccio, una scarpettaccia che un cappellino, un pastranino, una scarpina. ojetti,
calzoni da alpino, sulle mollettiere lente; un maglione verde pastello, invece della camicia
verde pastello, invece della camicia; e un pa- stranaccio marrone. -pastranétto
, 491: egli è... un cotal pastricciano, e noi astuti com'
di sollevar mio marito. egli è un buon pastricciano: fa tutto a modo
linati, 13-215: il marito, un buon pastricciano sbracato dalla zucca tonda e
meri, 2-36: era costei di un gran mercante figlia, / venuto da un
un gran mercante figlia, / venuto da un paese assai lontano / a empoli con
, 20-149: quell'altro [cane] un pastriccianac- cio, né pur buono ad
e uova, posto a cuocere in un involucro di pasta. anonimo
. bernari, 7-270: era avvenuto un tale pastrocchio fra il suo nome, le
a dito, / scriver forse dovrò come un capocchio / e far de'versi miei
/ e far de'versi miei tutto un pastrocchio? c. e. gadda,
possa chiamar poeta l'arzigogolato cuoco di un tanto pastrocchio. = voce di
ed i turchi. = adattamento di un etnico di origine slava. pàstruca
e, per lo più, cucinata in un involu cro di pasta;
in forma di stelle, fatti d'un pastume reale di vitella, cervello,
-carne tritata. roberti, vii-232: un pizzicagnolo inzeppa un budello di salsiccia col
roberti, vii-232: un pizzicagnolo inzeppa un budello di salsiccia col pastume di porco
grandezze [della creazione] principarono da un pastume di terra, da un'ombra
singoiar festa / qual fussi figlia d'un imperatore, / e lei benigna, graziosa
ampie pasture ondulate, di dove arriva un buon odor di fieni tagliati e il
. rinaldo degli albizzi, iii-632: un altro pezo di terra pastura, posto
iii-401: [la natura] mi finge un vago pomo e quello infranto / porge
d'europa. -con riferimento a un atto di cannibalismo. d'annunzio,
schiuma di pastura. bacchelli, 1-i-402: un banchetto d'anatre nuotava lemme lemme,
pastura de'bestiami. monelli, 1-8: un bue neghittoso... rùmina nel
, / ch'ei fia di vermi un dì gioco e pastura. roberti, viii-1-78
. saba, 296: quelli è un suddito reo, giusto è che a infame
. 8. soddisfazione compiaciuta di un sentimento, di una passione; diletto
fanciulli. siri, 1-iii-71: quasi ad un tempo uscirono alla luce i manifesti de'
cenni d'una sola spada e d'un solo pastorale gli uomini tutti si sarebbero
erano forse troppo fini, ma ne usciva un insieme ch'era una incantevole pastura per
alle indie: è ben pastura d'un valor risoluto in fumo. -ciò
, e non trovando gran pastura per un naturalista in tali luoghi, risolvemo indietro
, ché sapea l'atto, / e un cicognel per cotal misura / mediate saltò
, così vecchio come è ha voluto un poco di pastura del fatto mio. gli
bisognava spesso che se la strappassero l'un l'altro di bocca. 13
.. di napoli consente si componga un regno per un figlio del re enrico ii
napoli consente si componga un regno per un figlio del re enrico ii; di
re enrico ii; di milano per un altro: la nostra caterina dei medici era
ha ricevuta la sottil pastura / che un capriol da lungi ha tramandato, /
e beati... non è un problema ma una fisima, e si può
pastura (una donna): avere un marito. p. fortini, i-317
che buona pastura vi trovava, usò un lungo tempo d'andare ogni anno una volta
ricoglier le limosine fatte loro dagli sciocchi un de'frati di s. antonio
3. costituire il cibo per un animale. battista, vi-1-88: fuor
; pascersi, nutrirsi, cibarsi (un animale). ugurgieri, 187:
le locuste pasturano di primavera, cercano un terreno grasso e umido. monti, x-3-198
pasturare, era legata alla gamba d'un letto. -per estens. procacciarsi
3. messo a pascolo (un terreno). tommaseo [s.
3. macchia (in partic. su un vestito). g. g.
. g. belli, 148: incontrai un palchetto... guarnito da una
di portarlo. fenoglio, 1-216: era un uomo sui quarantanni, quasi albino,
lippi, 7-40: trovar non puoi / un rimedio che vaglia una patacca. moniglia
stimi una patacca. pananti, ii-44: un cantante ha gli onori e l'oro
che ti beccasti per l'autentica di un cesto di frutta che io non mi sono
che prò'ti fece, pataccaro d'un mattacchione? moravia, vii-200: pataccaro.
. aretino, 20-217: in un canto de la camera sedeva un letto
: in un canto de la camera sedeva un letto di broccato riccio; e io
': bastimento che si tiene in un posto, vicino al luogo dello sbarco,
dello sbarco, nel quale si tiene un corpo di guardia, per riconoscere tutto ciò
'patacca 'ma questo è un nome non dato da altri, e forse
, ma... ella non ha un patacco da dargli. g. m
, iii-285: • avane per un patacco / quel che ne valeva dexe.
a tutta gente / ed apprezzato men ch'un vii patacco. bandello, 2-1 (
, ché il castrone senza agliata non vai un pat- tacco. = etimo
xiv), contro la vecchia ipotesi di un prestito dall'ar. abùtàqa 'finestra;
siri, i-301: loro [diede] un pata- cone con un passaporto da ritornarsene
[diede] un pata- cone con un passaporto da ritornarsene per la contea di
il trillo iracondo si sganciò tutt'a un tratto nel silenzio della casa addormentata, erompendo
le prime, cadenti pochi passi lontano sopra un macigno grigio e liscio, in forma
e incapace. zena, 1-319: un bell'albero da appendersi se l'era
. gadda, 13-150: gli abiti d'un color frusto e pieni di ogni sorta
tra le varie lapidi dei gherardesca leggesi un pataffio in lode di certo mazzanti.
): l'aspettar d'ora in ora un corriero / che mi portasse un pataffio
ora un corriero / che mi portasse un pataffio di corte, / ond'io potessi
opere '? 4. titolo di un breve poema in terza rima del sec
, motti e proverbi popolari, senza un filo narrativo rigoroso, in un linguaggio
, senza un filo narrativo rigoroso, in un linguaggio plebeo spesso di difficile comprensione
ono- mat. e usata per indicare un brusio insistente o una sequela di sciocchezze
di origine incerta (secondo alcuni da un gr. * 7ratayetov, da ttàrayo ^
i-145: trovò [il governatore] un pattamare, che presso gli indi sono
: 'patanfiano '...: un patanfiano di ragazzo. un gran patanfiano
.: un patanfiano di ragazzo. un gran patanfiano. una gran patanfiana.
ci son stati tanti imbrogli, / un errore sarìa tanto patano. moniglia,
protestarmi che senza la permissione di mormoracchiare un tantino non basta l'animo di farla;
patapaffe, inter. riproduce il rumore di un tonfo, ai una caduta.
! il francese giu a terra in un fascio con la giovinetta. =
paff. pataplùf, inter. riproduce un tonfo sordo, un colpo smorzato.
, inter. riproduce un tonfo sordo, un colpo smorzato. marinetti, 2-iii-295
, 2-iii-295: le eliche all'italiana fanno un vluf pataplùf vluff pataplùf cugluff cugluff.
il rumore di uno scoppio, di un tonfo, di una caduta.
buum! patapuum! qui ci vorrebbe un vernacchio alla napoletanesca. = voce onomat
, inter. riproduce il rumore di un tonfo, di una caduta.
. pirandello, 6-57: a un tratto, patapùnfete! perdette l'equilibrio
: dentro [al fango] come un salame fino al collo. =
carducci, iii-7-304: era negli animi un bisogno di spirituale riazione contro gli eccessi
è una facezia erudita, che in un romanzo può essere messa in bocca a
romanzo può essere messa in bocca a un medico paterino, e che non manca di
medico paterino, e che non manca di un granello di verità. 2
aspetta aspetta, ch'io non voglio che un tale peccato resti impunito. rime anonime
che una mosca, cagna più assai che un cane, tu dici queste novelle per
tragica della divina commedia non può essere un logogrifo pauliciano o patarino. fucini,
ma popolare, e furono espressione di un movimento generale culturale religioso (patarino)
di origine incerta (forse deriv. da un toponimo come patara, con suff.
empenga e patassi. = probabilmente da un lat. volg. * pataxàre, che
, confusione. bresciani, 6-viii-195: un chiaccherio, un comara- tico, un
bresciani, 6-viii-195: un chiaccherio, un comara- tico, un patassio interminabile.
un chiaccherio, un comara- tico, un patassio interminabile. faldella, 2-14: si
, 2-14: si sente da basso un pissi pissi che diventa un patassio. de
da basso un pissi pissi che diventa un patassio. de marchi, iii-1-497:
che esercitavano i medesimi ufizi, fecero un patassio e vollero anch'essi per forza
, i-393: di là era nato un gran patassìo; ma noi attenti a quel
faldella, 9-773: gli si riferisce un patassio succeduto nel magistrato della riforma..
della riforma..., causa un discorso pronunziato da un professore di retorica
., causa un discorso pronunziato da un professore di retorica. 2
cagna, 2-70: i passerotti fanno un patassìo... assordante. d'
paolieri, 28: in quell'istante un gran patassìo si fece sentire in cucina
occupa tanto posto sulle mense francesi. un tale par- mentier offrì a luigi xvi
, e parmentier trionfante portò alla reggia un mazzolino di fiori di patata, che
.]: 'olio di patate': è un alcole speciale, detto * alcole amilico
trattorie si gridava al cameriere: « un piatto di scienziati! » -e quegli
! » -e quegli a recar tosto un piatto di zucche o di patate.
braccia al collo come avrebbe fatto con un fratello. -povera patata! bisogna confessare
mentone poco ce ne aveva, che con un moto delle labbra accennò a sotto il
di cose accostate ira di loro senza un legame significativo. gramsci, 12-77:
signori della guerra, e dunque scardina tutto un sistema di convenzioni e di aspettative?
alberi a gnocchi, a patate, un po'sinistri, un po'goffi. c
, a patate, un po'sinistri, un po'goffi. c. e.
voi, dilettissimi, gli è davvero un portar patate in irlanda. -sostituire
il libretto mio non può vendersi a un tanto il braccio: né io ho trovato
de spilla che v'erano infitte come in un ovo de mollica, du zigomi tonni
3-i-123: è alto e forte, non un patatone come lei. = acer
rumore di una caduta rovinosa o di un oggetto che va in pezzi.
. c. arrighi, 2-38: a un tratto patatrac, tich, tach,
enrico in secondo piano incomincia a calpestare un po'di sabbia, sull'esempio del fratello
. a indicare una battuta inopportuna, un evento imprevisto, strano, scandaloso.
. castelnuovo, 1-308: se nascerà un patatrac, pazienza... io
pazienza... io ho commesso un grande sproposito, e chi rompe,
. -come eufemismo, per indicare un rapporto sessuale che comporta per la donna
studentessa in chimica, è innamorata di un suo compagno di università. fanno una gita
patatrùm, inter. riproduce il rumore di un tramestio, di un calpestio pesante.
il rumore di un tramestio, di un calpestio pesante. buzzati, 4-263:
anno dopo, fin dalla prima notte, un grande strepito sopra la mia camera come
checchi, ii-io 19: avevo già adocchiato un patatucco lontano appena un quindici passi.
avevo già adocchiato un patatucco lontano appena un quindici passi. imbriani, 6-161: con
da comperar quanti patatucchi occorrono per imbastire un esercito di scherani. de amicis,
patatùnfete, inter. riproduce il rumore di un tonfo, di una caduta.
di padova. -anche: presenza in un testo letterario di tratti tipici della parlata
padovana. galateo, 150: un altro in quello latteo fonte, immo aureo
. b. croce, ii-1-218: se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino
cestoni, 666: in mare vi è un insetto chiamato patella, quale non si
bagnanti non hanno che a portar seco un coltelluccio per staccare dai gre- bani e
, sf. bot. apotecio (di un lichene). o. targioni
padelletta (patèllula) o piattino è un apotecio simile alla scodella. = voce
in 'educazione 'come suol dirsi in un munistero di severissime monache, moderatamente
sul canavese, vi morì di patema un anno dopo. pascoli, 1-314:
1-314: sono proprio malato e febbricitante per un forte raffreddore e molti patemi d'animo
che s'at torca attorno un patèmico viscere centrale. = deriv
particolare trattamento di tempra, consistente in un forte ri- scaldamento e in un raffreddamento
in un forte ri- scaldamento e in un raffreddamento in bagno di piombo a 450-550
conferire una patente, una licenza, un brevetto. carena, 1-292:
successo in quel paese. -conferire un attestato di studi, un diploma,
-conferire un attestato di studi, un diploma, o, anche, accogliere
ci resta, nella infelice declamazione d'un povero retore cattedrante, che pretende,
quando non ti sei patentato è sempre un guadagno. = denom. da
stato insignito di una patente, di un privilegio; che è stato assegnato a
. 3. che ha conseguito un titolo di studio; licenziato, diplomato
coltissima se non patentata, e avendo un ingegno e un'educazione che le patenti non
è naturale che questa proposta venga da un giolittiano patentato. 5. figur
patentati. 7. che detiene un brevetto, un'esclusiva su una propria
1804, destinate alla confezione di vesti, un ago ordinario, preso e stretto da