legumi n'ho avvertito il soldato con un ordine del giorno. nievo, 864:
comparvi colla mano bendata, fu letto un ordine del giorno nel quale si rendevano
, affisso nella sua corni- cetta su un muro del cortile, si lesse una strana
disposizione impartita da una persona o da un ente a cui è riconosciuta autorità o
per eseguire un'operazione, per svolgere un compito o una mansione, per organizzare
quali dovrebbero dirigere, insistano per avere un ordine da garibaldi. -in partic
tendino essere e sieno obbligati farle fra un mese dal dì della riscossione.
dee., 2-7 (1-iv-169): un giorno, secondo l'ordine malvagio da
funghi che non conoscono la morte durano un giorno e rinascono in un giorno,
la morte durano un giorno e rinascono in un giorno, ma tra la parte che
, con cui l'avente diritto su un determinato bene (presente o futuro)
-anche: il documento scritto che contiene un atto giuridico di tale natura (ordine
gli mandò chiedendo due quadri con sottoscritto un ordine di pagamento in bianco pe 'l
spartito di mozart nella sua valigia e un ordine di pagamento di centomila fiorini sopra
di merce, che, nell'ambito di un determinato contratto di trasporto (per il
(non conoscendo più la legge vigente un tale istituto), titolo di credito
di acquisto o di vendita affidato da un cliente a un agente di cambio con
di vendita affidato da un cliente a un agente di cambio con l'indicazione del
clausola, che può essere inserita in un contratto o in un atto negoziale unilaterale
essere inserita in un contratto o in un atto negoziale unilaterale (come cambiale,
una certa specie di merce o di un determinato bene mobile) stabilisce che la
venga eseguita * all'ordine 'di un determinato soggetto nominativamente indicato (e detto
stesso e contestuale consegna di esso a un terzo soggetto (detto * giratario '
, e nello stesso modo, fare un ulteriore trasferimento e così via).
titolo di credito emesso a favore di un determinato soggetto il quale -in forza di
tutti gli elementi del contratto risultano da un documento nel quale è inserita la clausola '
se il vettore ha rilasciato al mittente un duplicato della lettera di vettura all'ordine
. ibidem, 2008: il possessore di un titolo all'ordine è legittimato all'esercizio
, vigne e prati. dieci staioli fanno un ordine, quaranta ordini una quarta e
quaranta ordini una quarta e quattro quarte un nibbio. quindi un ordine risponde a
e quattro quarte un nibbio. quindi un ordine risponde a m. q. 16
ella stia desta e faccia carezze a un rognoso, a un che ha la bocca
faccia carezze a un rognoso, a un che ha la bocca di sterco, a
ha la bocca di sterco, a un bufolaccio che le pesterà tutta quanta e s'
ipocrisia, che si credevano bandite da un suolo libero, ora sono all'ordine
tutto bieco e che, come diceva un eccellente scrittore, * vedono tutto, anche
con valore aggettivale, in relazione con un avverbio che indichi condizione o qualità o
che indichi condizione o qualità o con un complemento di abbondanza o di privazione)
potrebbe facilmente impadronirsene. -stimolato (un organo, una funzione). groto
. b. corsini, 6-48: sempre un letto all'ordine tenh'io / per
sciatto, trasandato. -a ordine come un s. giovanni: lacero, seminudo
dici solet: 'è a ordine com'un san giovanni '. fagiuoli, 1-6-52
città, vestito da succomanno e sopra un cavallo male ad ordine. canti carnascialeschi
-rassettato, apparecchiato, accomodato (un locale, un insieme di arredi,
apparecchiato, accomodato (un locale, un insieme di arredi, di oggetti).
la torre maestra e in essa aveva un letto assai ben in ordine. g.
m. cecchi, 1-i-105: un oste... ha esser dotto intorno
ducati... e mi ha detto un messer gabbriello da bergamo, che è
non volendo cedere i nostri né pure d'un passo, fecero costar caro a'turchi
approfondimento o di attenzione con il quale un argomento è stato trattato da un soggetto
il quale un argomento è stato trattato da un soggetto rispetto a un altro.
stato trattato da un soggetto rispetto a un altro. alfieri, iii-1-60: fu
aggettivale): ordinatore, regolatore (un principio, un criterio). b
ordinatore, regolatore (un principio, un criterio). b. croce,
stessa. -ordinario (una mansione, un compito). parise, 5-248:
parise, 5-248: ho risposto tutto d'un fiato sperando che rebo, abbandonato per
quegli ulivi vecchi... e sceglie un dì a porgli accomodatissimo e quando egli
concretamente. goldoni, xi-85: ecco un luogo formato / con magica apparenza,
avevano trasformato l'inaugurazione di sabato in un sudato pigia pigia sono rimaste meno di
sudato pigia pigia sono rimaste meno di un centinaio sbracate in ordine sparso. -in
ieri a sera è giunto qui da milano un forastiero, pel quale pochi giorni sono
invitorono tutti quelli di loro animo che un giorno posto dovessono esser tutti con armata
firenze. sansovino, 2-22: ad un premeditato [assalto] si ha tempo a
fornire di armamento; organizzare militarmente (un esercito, una truppa). buonaccorsi
): era di già messo in ordine un cavai morello turco, il più bello
. -riparare, rimettere in funzione (un oggetto, una costruzione, ecc.
chioma). panzini, i-454: un barbiere moderno si sarebbe trovato in grande
ghislanzoni, 17-37: io ci voglio mettere un po'd'ordine in questa faccenda!
. conferire un'opportuna formulazione (a un testo, a un argomento);
formulazione (a un testo, a un argomento); disporre convenientemente gli argomenti
se non ci proviamo di mettervi dentro un po'd'ordine con distinzioni e divisioni,
a ordine per porre il dito in un luogo al volpone che drizzava il sentimento
al volpone che drizzava il sentimento in un tratto,... quando ecco che
futuriste scompagina con colori e movimenti policromi un vicino stagno di nature morte più o
a romore; / e cominciò in un certo borgo il fuoco / appiccare, e
proporzionati a propulsarli. berchet, 1-15: un parigino agiato ed ingentilito da tutto il
come forse non tutti sanno, era un artista della specie sopraffina, un troviero
era un artista della specie sopraffina, un troviero vestito da campagnolo, un elegantone dello
, un troviero vestito da campagnolo, un elegantone dello stile, un parigino.
campagnolo, un elegantone dello stile, un parigino. 2. che è
gridi dei fruttaioli e dei pescivendoli d'un quartiere parigino. pioverle, 14-13:
. comisso, 12-112: fu questo un momento tutto parigino sostenuto da sfumature abilissime
al regno di luigi xiv; valeva un tornese e un quarto. g.
luigi xiv; valeva un tornese e un quarto. g. villani, 5-4
ricambia quello altrui, per ringraziare di un beneficio ure per vendicare un'offesa
però io la suplico mi voglia consolare di un profilo de fibro pontico per un orlo
di un profilo de fibro pontico per un orlo di vesta fodrata de ermilini.
della stessa razza, adibiti a tirare un carro, una carrozza o anche un
un carro, una carrozza o anche un pezzo d'artiglieria. f. corsini
con in testa grandi pennacchi, tiravano un carro mortuario. -compagno di un cavallo
un carro mortuario. -compagno di un cavallo da tiro, animale da appaiare
da tiro, animale da appaiare con un altro. monti, i-311: fogli
questa dei buoni cani che trascina / un carro invece di una carrozzella.
sposo, me la farai la pariglia con un altro bimbo, bello come questo?
azeglio, 1-159: incontrai... un vecchio canonico legato da una vecchia catena
avvien che mai pariglia sia, / l'un all'altro ta- lor nell'invitarsi /
che si e ricevuto (per lo più un danno o un'offesa).
parilàtero, agg. geom. che ha un numero pari di lati.
torricelli, ii-4-8: nel cerchio sarà un poligono regolare parilatero. =
si., 1-118: duo formosi delfini un carro tirono: / sovresso è galatea
in altrettanto tempo, insieme, in un medesimo tempo, nel tempo stesso,
: ritrovarono due ma- malucchi andando per un viaggio un gran sacchetto pieno di verghe
due ma- malucchi andando per un viaggio un gran sacchetto pieno di verghe d'oro
. 3. in unione con un agg. o con espressioni di valore
di nazione parimente inglese, a chiedergli un capo di gomena per potersi assicurare. davila
nieri, 3-140: 'parina ': un certo spazio piano e pianeggiante in colle
, lat. scient. parinarium, da un vocabolo di origine caribica.
: ben credo che si fidano d'un parinésco corrispondente. parinianaménte, avv.
1729-1799). carducci, iii-17-172: un buon arcade socio al parini nei trasformati
viene in mente, quando mi sono un po'riscaldato, un sonetto d'un poeta
quando mi sono un po'riscaldato, un sonetto d'un poeta pariniano del primo
sono un po'riscaldato, un sonetto d'un poeta pariniano del primo ottocento. pasolini
. cariteo, 256: essendo in un sacello oscuro ascosi [i santi]
santi], / tu gli hai construtto un immortai sacrario / d'un bianco marmo
gli hai construtto un immortai sacrario / d'un bianco marmo pario. b. tasso
il marmo pario della traiana ha conservato un color chiaro e lucente. -con
alla voce, ti sei innamorata di un pariolino. 2. situato in
2. situato in tale quartiere (un edificio). arbasino, 7-356:
], 553: l'erba paris produce un sol fusto, ritondo, alto due
228: dell'acino della parida si coglie un seme di eccellente virtù contro gli incanti
cauti nell'adoprarla. le bacche dànno un colore porporino, che con gli acidi
nia e nella famiglia delle smilacee forma un genere, così denominata dal famoso paride
il primo ad adoperarla, per formarne un filtro potentissimo; ma più probabilmente derivò
erba che cresce ne'boschi umidi e sparge un fetido odore... le sue
odore... le sue bacche dànno un color porporino che cogli acidi diviene rosso
e con gli alcali turchino. era un tempo usata a preparare i filtri amatori.
. f. pona, 4-361: un cavaliere, che si diportava per lo
tal partito. = da un lat. * parescens -èntis, part.
, 42-297: appariva... come un parigino romanesco o, meglio ancora,
parigino romanesco o, meglio ancora, un romano parisianato. = deriv. dal
filol. che è conservato a parigi (un manoscritto). c. e.
declinato, mantiene in tutti i casi un uguale numero di sillabe (un vocabolo
casi un uguale numero di sillabe (un vocabolo). -anche sostant.
che comporta, a seconda dei casi, un numero uguale di sillabe (una declinazione
3. metr. che ha un numero pari di sillabe (un verso
che ha un numero pari di sillabe (un verso: quaternario, ottonario, decasillabo
filol. che è conservato a parigi (un manoscritto). c. e
. impiego di isocoli nella costruzione di un periodo. bontempi, 1-1-18: a
elettorale. vittorini, 5-194: riteniamo che un divorzio istituito su una base di assoluta
assoluta parità tra uomo e donna sarebbe un passo di più nell'opera di liberazione
. -trattamento paritetico nell'ambito di un cerimoniale o di un'etichetta.
di cui dispongono, nell'ambito di un collegio elettorale, le rappresentanze di due
gli eretici far ogni sforzo per aver un imperatore della lor religione:..
-per est ens. -articolazione simmetrica di un periodo. ammirato, i-233:
d'oro o con la moneta di un terzo paese comunemente usata come moneta di
fissato nel rapporto di poco più di un quinto, favorendo così enormemente il potere
a seguito di voci... di un possibile riaggiustamento della parità nell'ambito dello
. -parità commerciale: risultato di un calcolo di arbitraggio che ha lo scopo
stabilire il modo più conveniente per riscuotere un credito o pagare un debito in valuta
conveniente per riscuotere un credito o pagare un debito in valuta estera, per mezzo
vari stati. -valore di parità di un prestito: valore di un titolo in
di parità di un prestito: valore di un titolo in base al quale il frutto
una particella, quella dello stato di un sistema in cui è presente una particella rispetto
parità quella secondo cui la parità d'un sistema isolato non è soggetta a variazioni
a un'informazione al fine di effettuare un controllo di parità sui trasferimenti. -controllo
-errore di parità: errore rilevato da un controllo di parità. 11. matem
. 11. matem. proprietà di un numero intero di essere divisibile per due
da una permutazione fondamentale entrambe con un numero pari o dispari di trasposizioni).
divisione del tempo di una battuta secondo un numero pari. sacchi, 1-9-13:
risultato in cui entrambi i contendenti in un gioco hanno i punteggi di 40 punti
, i-152: nessuno benefizio fatto a un amico, in parità d'altre circostanze,
partorirà tanto merito quanto quello fatto a un nimico. carducci, ii-12-48: gli
: essere trattato allo stesso modo di un altro. bembo, 10-ix-230: né
parietaria. paritariaménte, avv. secondo un principio di uguaglianza. arbasino,
paritàrio, agg. dir. fondato su un criterio di parità (un trattamento,
fondato su un criterio di parità (un trattamento, una condizione). -in
. -in partic.: formato da un numero uguale di rappresentanti per ciascuna delle
: il mondo che si va formando è un mondo di civiltà paritarie; come nell'
. pariteticaménte, avv. secondo un criterio di uguale rappresentanza fra le parti
. croce, iv-11-315: la formazione di un ministero siffatto era difficilissima e penosissima perché
penosissima perché illogica, trattandosi di generare un organismo politico con sei partiti diversi e
di essere andato, come rappresentante di un embrionale organismo di officina, a trattare
pariteticità, sf. presenza, in un organo collegiale, di un numero uguale
, in un organo collegiale, di un numero uguale di membri in rappresentanza delle
. m. -ci). fondato su un criterio di parità (un rapporto)
fondato su un criterio di parità (un rapporto). -in partic.:
numericamente equivalenti per ciascuna delle parti (un organismo rappresentativo, un comitato, una
delle parti (un organismo rappresentativo, un comitato, una commissione, per lo
o ci sia una totale identificazione con un personaggio, o i personaggi siano una
parkerizzare, tr. chim. sottoporre un me tallo a un processo
sottoporre un me tallo a un processo di parkerizzazione. = denom
onore del viaggiatore mungo park, è un bell'albero alto circa 15 metri, dai
, corteccia cenerina e rugosa; fiori di un bel rosso porporino. i suoi frutti
, la cui specie più elegante è un arbusto con foglie pennate finissime e vaghi
ascellari e terminali, il frutto è un lungo baccello lisperma. la specie tipo
parkinsònia spinosa arkinsonia aculeata), è un arboscello di 3 a 4 m, comunissimo
caratteristico del parkinsonismo (una sindrome, un tremore). -facies parkinsoniana: espressione
essere usato nella conversazione; parlato (un dialetto, una lingua).
-che può essere espresso a parole (un concetto, un qualsivoglia contenuto).
espresso a parole (un concetto, un qualsivoglia contenuto). pasolini, 14-283
esprime con franchezza e senza remore su un qualsiasi argomento. p.
2. locuz. non fare a parlacocco un asso: avere perennemente sfortuna.
: / io non farei a parlacocco un asso. = etimo sconosciuto.
... fece fare lungarno in un luogo che si chiamava campo marzo,
adesso hanno fabbricato un'altra loggia, un arengo (veramente maroni lo chiama il
. -aula per assemblee (in un palazzo). amari, 1-iii-276:
cui alla base del termine ci sarebbe un lat. region. (diffuso dalla
davanti a più persone riunite; pronunciare un pubblico discorso, arringare.
suo discorso. -in relazione con un discorso diretto o indiretto. b.
all'interno di un'assemblea, di un organismo rappresentativo, di un parlamento.
di un organismo rappresentativo, di un parlamento. varchi, 3-50: parlamentare
i-11-239: tiamide, fatto dell'isola un luogo da parlamentare pubblicamente, si pose
parlamentare pubblicamente, si pose a sedere un poco più altetto degli altri dirimpetto a
tanto scrivere. -discutere apertamente in un capannello, in un gruppo, nell'
-discutere apertamente in un capannello, in un gruppo, nell'ambito di una collettività più
di una resa, una tregua, un armistizio, uno scambio di prigionieri fra
.. lui trovarono alla riva d'un fiume chiamato allia e ivi parlamentorono col re
resa. amari, 1-2-39: vanno dall'un campo all'altro oratori a parlamentar di
. 3. incontrarsi per patteggiare un accordo di reciproco interesse, un'alleanza
4. venire a una discussione, a un dibattito fra due parti; colloquiare.
a lui, messer farinata lo riguardò un poco, e poi parlamentò con lui della
da qualcuno concessioni o autorizzazioni o comunque un atteggiamento più disponibile; venire a un
un atteggiamento più disponibile; venire a un accomodamento, contrattare. verga,
peggiore. de roberto, 660: un gruppo di tre o quattro persone parlamentavano
più con segretezza, i particolari di un intrigo o di una decisione impegnativa;
5. ant. chiedere, domandare un responso. fatti di cesare, 192
. il dibattere in un'assemblea, in un consiglio, in un comitato; discussione
assemblea, in un consiglio, in un comitato; discussione. -anche: l'arringare
fra 'reggimenti italiani, insorgessero a un tratto. fenoglio, 20: fu
tratto. fenoglio, 20: fu un lunghissimo parlamentare che fece crescer la barba
nomina riduceva la nostra vita publica a un commercio furtivo tra le sue clientele ignobili
uomini politici che hanno l'intelligenza di un grillo..., saliti al potere
approvazione di una data legge o su un indirizzo politico o su una decisione da
pacatamente della battaglia parlamentare, che durò un intiero giorno. l. giurato [
che sono stati eletti nelle liste di un medesimo partito. -in partic.:
che sono stati eletti nelle liste di un medesimo partito o movimento politico e che
suo insieme, e a tal fine esiste un apposito gruppo, detto gruppo misto,
il numero sufficiente di eletti per costituire un proprio gruppo). ojetti, 1-116
feriali. -pronunciato nel parlamento (un discorso, un messaggio); tipico
-pronunciato nel parlamento (un discorso, un messaggio); tipico dei discorsi pronunciati
parafrasi di ciascuna idea, come in un indirizzo parlamentare con cui l'uso che
. cattaneo, vi-1-297: nel 1781 un nuovo atto parlamentare, lamentando che nel carcere
regolano l'attività (un'iniziativa, un dibattito, una discussione, una seduta,
, una discussione, una seduta, un voto). pascarella, 2-400:
l'onorevole brin e uscito avvolto d'un certo luccicor di trionfo. soldati,
del governo avrebbe dovuto avvenire solo dopo un voto parlamentare contrario. a. carini [
», 6-viu-1982], 2: è un giudizio senza appello fatto sulla scorta di
ha propri rappresentanti eletti al parlamento (un partito o movimento politico, in contrapposto
fiducia dipende la stabilità dell'esecutivo (un governo, un sistema costituzionale).
la stabilità dell'esecutivo (un governo, un sistema costituzionale). balbo,
fragile e chiede cautele. -caratterizzato da un tale sistema di governo (una nazione
resoconto dell'attività del parlamento tracciato da un cronista a ciò autorizzato. -disus.
delle commissioni del parlamento e a farne un resoconto scritto, sui quotidiani, o
o senatore, eletto dai cittadini di un dato collegio. mazzini, 69-325:
. b. croce, iv-ll-11: un parlamentare, ministro nel gabinetto nitti, a
il programma del governo, rispose con un motto scherzoso...: « combattere
; cauto, avveduto, diplomatico (un comportamento, una frase). 5
0 civile di una comunità belligerante, di un esercito, di una fortezza, di
. -per estens. portavoce di un gruppo di dimostranti o rivoltosi.
. 2. per mezzo di un sistema di governo parlamentare. mazzini,
, proposto, approvato dal parlamento (un provvedimento legislativo). siri, i-191
tumulti. -costituito da membri di un parlamento (un organo collegiale).
-costituito da membri di un parlamento (un organo collegiale). mazzini,
-che si amministra per mezzo di un parlamento (uno stato).
più alcuno aiuto. -fondato su un principio di rappresentanza popolare attraverso appositi organi
appositi organi elettivi (una costituzione, un sistema politico). foscolo, xii-677
costituzione parlamentaria. -che dipende da un parlamento civile, che si regola secondo
luteranesimo e del calvinismo, formossi non un rimedio, ma un tossico più mortale
calvinismo, formossi non un rimedio, ma un tossico più mortale, colla setta parlamentaria
? 2. che fa parte di un parlamento cittadino o nazionale. - anche
di ciò il ferrier, che era un intrepido giansenista e parlamentario, poco si
guerrazzi, 2-515: gli fu annunziato un parlamentario per parte dei francesi. leoni
dei francesi. leoni, 251: un parlamentario di radestchi... venne in
1-1-104: l'hood aveva per mezzo d'un vascello parlamentario promesso ai marsigliesi e tolonesi
attardavano nell'ozio e nella gazzarra di un parlamentarismo rimasto senza partiti, senza programmi
17-x-1982], 42: abbiamo un regime parlamentaristico, io direi parlamentare puro
, che azzera il potere del governo, un regime senza centri decisionali.
parlamentarizzare, tr. polit. inserire un movimento estremista all'interno di un sistema
inserire un movimento estremista all'interno di un sistema politico parlamentare; indurlo ad accettarne
-comitato centrale o consiglio nazionale di un partito o di una federazione sindacale.
si rassegna: chiede al consiglio nazionale un voto di fiducia. con 69 sì e
. polit. ant. membro di un parlamento. g. bentivoglio,
nel cor sì so ferito / d'un divin accendemento. rustico, vi-i-188 (48-14
: tuo'madre sì m'ha fatto un parlamento / di forse un'ora.
ii-1-1: la visitazione di dio è un dolce parlamento che esso fa all'anima
. -nota, commento scritto a un testo. manni, 2-140: le
private o economiche, nella stipulazione di un contratto, per raggiungere un accordo,
stipulazione di un contratto, per raggiungere un accordo, ecc. anonimo, i-477
parlamento del prezzo e saprò fingere / un comprator. scaruffi, 89: i parlamenti
ciò che fatto a disegno sarebbe stato un miracolo di presenza di spirito e di artificiosa
francese. -geloso o no, questo è un parlamento che deve finire. -trattativa
, 25: venuti a parlamento sopra un fiume detto epta, stando ciascuno in
l'armi. tommaseo, 19-76: un contestabile francese viene facendo cenno di parlamento
diventa / parlamento dal forno, e un porta '1 cesto / ne fa strazio,
sì, no, no, sì. un vero parlamento. 4. riunione
nel detto mese in milano fu fatto un parlamento di tutti gli ambasciatori della lega
signoria, che allora reggeva, a fare un parlamento (ché così si chiama nella
con le barbe posticcie ordinano di notte un parlamento pubblico, dove si persuade,
ed esperti (giuristi) e, in un tempo successivo, anche rappresentanti della piccola
n'andò in lombardia j e fece un grande parlamento, dove / furon tiranni e
parlamento diceva: « quiriti, create un re che sia buono, fausto e
ciascuna delle quali raccoglieva i rappresentanti di un certo ceto e, nell'insieme, tendeva
paesi (come la francia), dopo un iniziale esordio politico, si ridusse a
credo tutti imparziali. balbo, 1-47: un parlamento, una potenza legislativa rappresentativa
. savonarola, ii-ii: bisogna temperare un poco l'autorità delle sei fave della
f. galiani, 4-172: è poi un delirio quel sistema, imaginato dal grozio
proprietà, deliberarono e conclusero, in un generai parlamentóne (tenuto forse alle falde del
necessità. marinetti, 2-i-340: vi sarà un parlamentino o un parlamentóne con tutte le
2-i-340: vi sarà un parlamentino o un parlamentóne con tutte le bassezze, i persona
. c. bini, 1-132: dire un motto o due non rpi spiace,
l'istesso che se alcuno addossasse ad un non parlante fanciullo un gran tragico personaggio
alcuno addossasse ad un non parlante fanciullo un gran tragico personaggio. -con riferimento
, 7-97: con una gonfia mantellina o un bianco capperuccio, s'intravedevano nella folla
nella polvere. giordani, vi-40: un pastore, alla sinistra del parlante endimione
due sedili emergeva, di mezzo a un cumulo di cerchioni sovrapposti, il meccanico
, il meccanico trasfigurato dalla polvere in un busto di gesso parlante. govoni,
tale che meritò statua pubrica, con un verso appo quella, parlante in questo
emette voci in una seduta medianica (un tavolo). rajberti, 2-49:
. mannelli, 177: in gallia era un soldato, ch'avea nome massimino,
con una locuz. avverb., con un avv. di modo o con una
ancor mi piace veder mercatante / ad un sol motto vender su'mercato, /
un'azione scenica con una recitazione (un coro). castelvetro, 8-1-521:
della favola. -accompagnato da parole (un gesto). zena, 3-38:
pallavicino, 8-119: il qual concetto in un epico parlante in persona propria e sopra
5. accompagnato dalla recitazione (un brano musicale). gianelli,
specialmente nel recitativo, il quale è un discorso parlante. -accompagnato dal canto
parlante. -accompagnato dal canto (un brano musicale]. barilli, i-138
la musica, nelle semplici mosse, ha un costume, una faccia di carne e
. 6. che tratta di un determinato argomento. firenzuola, 22:
capire le intenzioni, i moti segreti (un atto, un gesto, ecc.
i moti segreti (un atto, un gesto, ecc.). settembrini
chi gli passava accanto di strapparlo per un braccio accosto al muro. govoni,
-che si manifesta con determinati gesti (un sentimento, uno stato d'animo)
bacio, ch'esprime l'affetto parlante d'un cuore. 8. figur. che
con naturalezza e con grande espressività (un ritratto pittorico o scultoreo: spesso nell'espressione
in tanto grado che ogni sonetto è un ritratto vivo e parlante, ma anche perché
il triclinio, ascoltando la musica di un doppio flauto, ove premeva la bocca
doppio flauto, ove premeva la bocca un giovine seminudo, accompagnato da una bella
nel presente volume. baldini, 9-3: un paesaggio rinnova automaticamente ad ogni stagione il
. uno o più pani di legno, un cappello di latta tinta, una parrucca
vi si esercita. -accompagnato da un motto (un'impresa). tesauro
, motti augurali, ecc. (un confetto, una caramella, un cioccolatino)
(un confetto, una caramella, un cioccolatino). tommaseo [s.
fuggire e dimenticare mi fa nascere dentro un odio profondo per lei. è il
parlante. -vivo, presente (un ricordo). bacchelli, 1-ii-116:
che, se uno si affaccia ad un angolo di essa aula e sì vi parla
che egli appena se medesimo senta, un altro coll'orecchio teso all'angolo opposto
anche di una lingua speciale, di un dialetto). cesarotti, 1-i-18:
spontaneità (spesso in relazione con un agg. con valore raf- forz
duca, colla parlantina sciolta, discorreva un po'di tutto. pea, 3-233:
, ebbe principio lo spettacolo dinanzi a un pubblico numerosissimo. mievo, 699:
e francese, [il goldoni] e un autore insipido. se gli si leva
veneziana, e in veneziano, è un noioso. 4. disus.
m. villani, 8-62: semoci un poco allargati in parlanza sopra questa materia
. sacchetti, 164-12: avendo udito un giorno molte parlanze di quanti danari e
nori e uno de questi rossi vale un bahar de garofali e parlano più chiaramente
mese andò verso gli alloggiamenti de'tedeschi un turco il qual parlava in lingua ungara
, teneva testa a tutti, parlando un po'in lingua un po'in dialetto
tutti, parlando un po'in lingua un po'in dialetto. 3.
, esporre la propria opinione riguardo a un argomento; discorrere, discutere.
a l'intelletto / e fan quistion come un cor puote stare / intra due donne
di erbe. -con riferimento a un personaggio letterario. latini, rettor.
altra. pavese, 10-198: immaginavo un caso o un personaggio e lo facevo
, 10-198: immaginavo un caso o un personaggio e lo facevo svolgersi o parlare
altro canto expresso / che tacendo conferma un sempre il detto, / ne il parlar
o nel riferire o dopo aver riferito un discorso, un'affermazione, per lo
; -e così parlando gli cacciò in mano un bellissimo luigi doppio nuovo di zecca.
nuovo di zecca. -ripetuto con un moto di insofferenza o per esprimere un
un moto di insofferenza o per esprimere un giudizio iron. bacchetti, 2-v-349:
. bacchetti, 2-v-349: definì anceschi un bamboccio imbecille; deplorò che non salvassero
, parla. -in relazione con un compì, o con un avv. di
-in relazione con un compì, o con un avv. di modo, per indicare
, 1-38: io parlo schietto con un amico della vostra tempra. goldoni,
, di alcuni, di tutti è un controsenso. pascoli, 1-8: parlava a
con foga, dicendo i particolari l'un dopo l'altro. moravia, 16-52
altro. moravia, 16-52: sei un attore, saul, ricordalo, sei un
un attore, saul, ricordalo, sei un attore che recita, non un uomo
sei un attore che recita, non un uomo che parla alla buona. pavese,
parlare a vanvera ', smettendo capricciosamente un argomento e riprendendolo poi a gusto,
uno stile. -in relazione con un compì, di argomento. abate di
: / parlan d'uno eh'è un altro scrivo, scrivo; / del vin
, scrivo; / del vin che costa un occhio, e ce n'è stato
, su la necessità della rottura, con un accento pieno di tristezza. montale,
di tristezza. montale, 2-24: emerse un nuotatore, sgrondò sotto / una nube
? -in partic.: esprimere un giudizio per lo più negativo, maligno
. e 'fama 'ha origine da un vocabolo che suona 'parlare '.
cara che mi somministrerebbe le belle idee per un trattato dell'odio della patria. tommaseo
i governi attuali sono crudeli e vili ad un tempo. non ne parliamo altro.
provincia. 4. esprimersi con un certo tono o timbro di voce,
o minore celerità (in relazione con un compì, o un avv. di modo
in relazione con un compì, o un avv. di modo). dante
purg., 20-118: talor parliam l'un alto e l'altro basso, /
ci sente. 5. tenere un discorso, una lezione, una conferenza
, una lezione, una conferenza a un gruppo per lo più alquanto numeroso di
4-2: il potta, ch'era un uom molto eloquente / e solito a salir
spesso in ringhiera, / montato sopra un argine eminente / che divideva i campi
questa. parlare in una piccola stanza a un metro dall'uomo che si deve elogiare
cantori cantino e i sonatori suonino in un tempo medesimo. -rivelare, confessare
tempo medesimo. -rivelare, confessare un segreto, una notizia (anche nella
crede opportuno e conveniente tacere, o a un giudizio che si preferisce non pronunciare)
conversare con qualcuno, intrattenerlo intorno a un determinato argomento. chiaro davanzati, xx-24
parla il verso. -rivolgersi a un essere soprannaturale (con la preghiera,
de gl'indiani. -rivolgersi a un animale per richiamarlo o per vezzeggiarlo.
7. per eufemismo. avere un rapporto amoroso con qualcuno. [
. cantù, 1-158: io da un pezzo parlavo colla rita, figliuola d'una
sposarla. 8. trattare di un determinato argomento, farne l'oggetto di
o, anche, di una testimonianza (un autore o uno scritto letterario, giuridico
giornalistico, per lo più in relazione con un compì, di argomento). -anche
, di argomento). -anche: riportare un testo scritto. latini, rettor
(per lo più in relazione con un compì, o con un avv. di
relazione con un compì, o con un avv. di modo). petrarca
il giornale cominciò a parlare, cominciò un brontolio fra i soci. -in
cera riguardando, / mi faria ricco un sol motto parlando. g. villani,
tutti gli altoparlanti. probabilmente si sentirebbero un po'meno indistinte, in fondo al
cammino. parole, chi sa, che un giorno furono parlate su una montagna.
sineddoche. cavalca, 20-321: mostrolle un palagio... la cui magnificenza
, rivelarsi, farsi esplicito, ispirando un comportamento, un pensiero, una reazione
farsi esplicito, ispirando un comportamento, un pensiero, una reazione (un sentimento
, un pensiero, una reazione (un sentimento, uno stato d'animo,
, verificarsi, risultare, accadere (un fenomeno, un evento, ecc.)
risultare, accadere (un fenomeno, un evento, ecc.). bonagiunta
parlandosi alla muta sarebbero riusciti a fissare un appuntamento. -rivelare con intensità
le intenzioni, i moti segreti (un gesto, un atto, ecc.)
i moti segreti (un gesto, un atto, ecc.). bruni
: i loro accesi sguardi / d'un reciproco affetto / ben parlarono a me.
grande validità estetica e forza espressiva (un dipinto, in partic. un ritratto,
espressiva (un dipinto, in partic. un ritratto, in quanto impressiona l'animo
tommaseo [s. v.]: un ritratto pare che voglia parlare; è
ritratto pare che voglia parlare; è un ritratto che parla. zena, 2-182:
. far parlare uno strumento anche in un contesto metaforico, con riferimento alla poesia
sono tre voci che parlano come in un dramma religioso, come in un mistero
in un dramma religioso, come in un mistero sacro. -rivelare una matrice
-rivelare una matrice o l'appartenenza a un determinato ambito culturale e artistico. alvaro
si vede bene come la pittura italiana a un certo punto si metta a parlare veneziano
: quassù il vino e gagliardo; è un vin che parla; bisogna sentirlo,
mare); soffiare, sibilare producendo un fruscio più o meno intenso e prolungato (
. costituire una prova reale, tangibile, un esempio inconfutabile, un argomento molto solido
, tangibile, un esempio inconfutabile, un argomento molto solido a sostegno di qualcosa
15. riportare alla mente, alla memoria un ricordo, un'esperienza trascorsa.
: uno fero di cavalo si paga un marzelo d'argento; ogni cosa a proporzioni
rivolgere, dirigere (la parola, un invito). p p
il calabrese vuole essere parlato » dice un vecchio: domandargli della famiglia e dei figli
3-86: è cosa indegna non solo ad un ben nato inglese, ma ancora di
sola, senz'aiuti d'uomini, un po'di tedesco: ben inteso che
gola in su l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e
sa. piovene, 15-n: michele parlava un inglese abbastanza esatto sebbene scolastico.
inglese abbastanza esatto sebbene scolastico. -usare un determinato linguaggio. ghislanzoni, 1-104:
19. figur. rivelare, esprimere un pensiero, un sentimento, uno stato
. rivelare, esprimere un pensiero, un sentimento, uno stato d'animo (un
un sentimento, uno stato d'animo (un gesto, un atto, uno sguardo
uno stato d'animo (un gesto, un atto, uno sguardo, ecc.
verbi gelidissimi per dire quel che solo un bacio parla per tutta la persona.
valore enfatico e pleonastico, per introdurre un discorso, un'enunciazione. deledda
eppure quella donna le vuol bene come ad un figlio. -parliamo d'altro:
come esortazione a interrompere, a evitare un argomento fastidioso, sgradevole. chiari
n. 17. -essere 0 sembrare un morto che parla: v. morto
interesse. mazzini, 23-293: un di loro, garibaldi, fa parlar di
parlare il paese! -far parlare un morto: v. morto, n.
-parlare a braccio o a braccia: tenere un discorso, una lezione, una conferenza
-parlare arabo, ostrogoto o turco: parlare un linguaggio difficile, astruso, incomprensibile o
a una donna: avere con lei un rapporto sessuale. aretino, 20-85:
vacca o una gatta spagnola o come un basco parla lo spagnolo o la lingua
di sé. -parlarsi qualcuno: stabilire un colloquio con qualcuno. bernari,
idem, 157: se vuoi conoscer un, fallo parlare. idem, 383:
parlari e riparlari dei dotti presenta ancora un ginepraio di dubbi e un labe- rinto
dotti presenta ancora un ginepraio di dubbi e un labe- rinto d'errori pressoché inestricabile.
., 18 (317): un parlare ambiguo, un tacere significativo.
(317): un parlare ambiguo, un tacere significativo. d'annunzio, 3-328
, 3-328: i parlari oziosi propagavansi da un capo all'altro; dall'uno all'
le donne... erano tutto un parlare. -chiacchiera, pettegolezzo.
i-117: la notizia di codesta fuga fece un tal rumore e provocò tanti parlari che
stato, / quando ci vidi venire un possente, / con segno di vittoria coronato
sono sostituite le scienze. le pare un parlare questo? b. croce,
dipinti sarebbe una grande impresa eroica rappresentante un ordine di usberghi eroici.
/ col dito », e additò un spirto innanzi, / « fu miglior fabbro
parlari, volgari, favelle, come un vuole, delle varie popolazioni d'italia
il parlar natio, ma che abbia un proprio parlare. bacchelli, 2-1-355:
5. figur. manifestazione di un sentimento. galileiani o rinaldo d'aquino
transito da una voce all'altra con un continuo calare o crescere di suono,
piedi fan podagra, se nelle ginocchia un altro dolore, se nelli articoli grandi delle
paralisia. fanzini, iii-449: raccoglie un altro foglio e legge: « cagioni
malattie ordinarie ai letterati ». è un elenco spaventoso: « apoplessia, vertigine,
segneri, i-565: l'avere addosso un peccato veniale deliberato, quantunque solo,
simonetta. ma quel braccio secolare ha un poco di paralisia; faremo qualche onzione
de'cristiani, mentre era desiderabile che un così grande corpo continuasse nella paralisia.
venti racchiusi che gli sconcuotono, è un documento sensibile a'nostri cuori, che
patito una sì fatta paralisia che dopo un lungo tremore sono fino giunte a diroccare
di paralisia, / perché ha toccato un forte tentennone / che getterebbe a terra
persona volgare. cantoni, 202: un unico e turbolento compagno di viaggio dalla
! una parlata scorciata e rapida, un gergo di artigiani, di mercanti,
una parlatina che se ne ricorderà per un pezzo. 2. breve narrazione,
piccol racconto, favoletta) dirigevasi ad un singolare. 3. modo di
fonetico), per lo più proprio di un ambiente culturale o di un luogo geograficamente
proprio di un ambiente culturale o di un luogo geograficamente ristretto e ben definito,
linguaggio scritto, letterario o ufficiale, di un ambiente colto. -in senso generico:
numero dei parlanti è quello che autorizza un vocabolo. p p
: ora come si può egli dire che un linguaggio sia mal parlato, quando quel
del discorso le porta; l'espressione ha un sapore più parlato. 3
insieme delle parti dialogate e recitate di un film. -anche: commento che accompagna
film. -anche: commento che accompagna un documentario cinematografico. 6. teatr.
= forse adattamento popol. di un deriv. dal lat. par paris
lo più una conoscenza alquanto profonda di un determinato argomento; che parla con corret
con eleganza (spesso in relazione con un agg. con valore intensivo);
conosciuto non l'avesse, non solamente un gran rettorico l'avrebbe estimato, ma
1-viii-30: niente di più facile a un bel parlatore che travisarti il vero senza toccare
affettazione di leggerezza, che le alterava un poco la voce. -corre fama voi siate
cassola, 1-27: bisogna riconoscerlo, è un uomo che ha delle grandi qualità,
uomo che ha delle grandi qualità, un magnifico parlatore... io andavo
, iii-328: al prestar l'orecchio a un parlatore scostumato ti s'imprimono nella mente
la naturale dolcezza di questa lingua apportano un certo che di grandezza e di nobiltà
brevi e lunghe, secondo che più con un ordine che con un altro proferendosi si
che più con un ordine che con un altro proferendosi si mescolano, sentivano quei
: lucia che non aveva mai visto un monastero, quando fu nel parlatorio,
buia, a pianterreno, che dava su un cortile ove si aggiravano le ospiti del
- anche: sala di ritrovo di un locale pubblico. intelligenza, 62:
una parola, e d'una parola d'un significato solo. 2.
disposto al molto favellare. ed è un altro che tace, però che non ha
o stilistiche. -anche: lo stile di un autore, di uno scritto.
, sf. region. balcone sporgente da un edificio pubblico che nel medioevo veniva usato
sindrome del parkinsonismo (una persona o un membro). fazio, ii-5x
mani. rebora, 2-70: fui certo un tempo qualche eroe degno / ch'or
l'abbino il parietico, / quando un teme il solletico / menan più che arrigobello
ii-176: febo, imbrogliato e giallo come un etico, / vedendo che fuggir non
figura, dal parietico / sorpreso resta a un tratto in ogni articolo. faldella,
come sono in ritardo! devo cominciare un lavoro da perderci gli occhi, e avrei
attonito all'affisarsi ch'ei fece in un viso che a guisa di ciel coruscante
: questo buon abate... è un parlone spaventoso. = deriv
che cosa; due ore di parlottamenti, un po'con uno un po'con l'
di parlottamenti, un po'con uno un po'con l'altro. =
, 4-15: la gente passava con un lieve fruscio e qualche susurro, talvolta
tre o quattro gentiluomini in piedi, un po'in fondo; parlottavano fra loro vivacemente
.. / sveglieranno alla gioia / d'un giorno e ai suoi dolori?
3. per estens. produrre un rumore lieve, continuo, per lo
. 4. farsi percepire attraverso un rumore sommesso e discontinuo. d'
, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico che il giro d'
d'una chiave faceva muovere dissimulato sotto un giardino di vetro... l'anima
madre e la bambina]... un linguaggio che loro sole intendono.
proprietà o conoscenza, una lingua, un dialetto. nievo, 1-67: quando
: quando era viva la padrona parlottava un po'il veneziano. 7.
l'uscio, poi che intese / un parlottare ed uno scalpicciare / tra la
romba delle chiese. marinetti, iii-157: un lontano parlottare sotto la terrazza. bacchetti
poco in uno slargo, dove sentì un parlottare fioco nella nebbia, d'ombre scure
, tra la stipa, / sento un brusire ed uno squittinire, / che dico
ed uno squittinire, / che dico? un parlottare piano piano. -fruscio
voce. di giacomo, i-705: un parlottio di femmine in confidenze. e
, di là, entrò in sala un giovane. montale, 13-67: si udì
. montale, 13-67: si udì dopo un silènzio un parlottìo tra i giudici.
13-67: si udì dopo un silènzio un parlottìo tra i giudici. / poi uno
, 1135: meriggiò stanco al parlottìo d'un fonte. = deriv. da parlottare
scarsa proprietà o conoscenza una lingua, un dialetto. tommaseo [s.
e tinte,... parlucchiano a un tavolino di marmo rosso di un'osteria
avanti alla porta che conduce a brusselles un gran rivellino, chiamato da loro parma
stor. armato di parma (un cavaliere o un fante dell'esercito romano)
di parma (un cavaliere o un fante dell'esercito romano). =
licheni: porto che già m'assegnava un verso del mio primo libretto: 'la dorata
passo fuor della mitologia, ristringeva in un idillio l'inno omerico a venere.
occupa tanto usto sulle mense francesi. un tale parmentier offrì a uigi xvi,
, e parmentier trionfante portò alla reggia un mazzolino di fiori di patata, che luigi
= voce di area pis., da un lat. volg. * paumentum (v
padre bettinelli. carducci, iii-11-229: un vecchio cronista parmigiano. barilli, 7-101
questo, di noci e fichi secchi / un pasto gli arrecò di regai sorte,
bergamasco io canto, / e sgocciolo un catin di lavatura. = deriv.
focide e la beozia, che presenta un complesso di alture fra cui si distinguono
-anche: mondo o produzione poetica di un autore. dante, purg.
., 1-16: infino a qui l'un giogo di parnaso / assai mi fu
: otto giorni sono, fecero prigione un poetaccio capitalmente sbandito dal parnaso. vico
, o sia la giustizia divina, aveva un tempio sopra il monte parnaso. g
nella stanza della segnatura in vaticano e un dipinto del 1761 del tedesco anton raphael
che le pitture d'ercolano ci presentino un parnaso, cioè apollo colle sue nuove
dica che questa era una decorazione di un gabinetto da studio, questo è qualche
mirabilmente insin al cor m'intona / un alto stile sopra gli altri duce,
regione, di una nazione, di un ambiente o di un periodo o,
una nazione, di un ambiente o di un periodo o, anche, dei poeti
accoglie. -anche: produzione poetica di un periodo determinato. marino, 9-97:
quei dieci o dodici anni nei quali un castello di monferrato diventò come chi dicesse il
salita al parnaso: titolo italianizzato di un trattato teorico di canto (gradus ad parnassum
. parnasétto. marino, 1-9-94: un parnasétto d'immortal verdura / nel centro
disparte / e riposto la penna in un cantone, / per non vergar mai
; sì an che a un 'triolet ', per una bambina,
bianchi di 1-3 cm di diametro; un tempo veniva usata come tonico e astringente
pianta erbacea che forma il tipo d'un genere..., caratterizzato dal calice
martellata e bulinata, tipica di un paio di generazioni che scopersero baude
, su una versificazione impeccabile, su un linguaggio classicamente raffinato e sulla visione simboli-
b. croce, iii-23-34: un d'annunzio non poteva sorgere se non
delinea... nel senso d'un certo compiaciuto parnassianismo. il poeta [
, magi, parnassiani, tutti in un mazzo. savinio, 12-408: la storia
. papini, ii-1058: se diamo un posto a sem benelli non c'è nessuna
: matteo darzi... è un parnassiano milanese. l'umanista antico ha
mario ra- pisardf] veniva su tale un tanfo tra di spezieria e drogheria parnassiana
era una consolazione. marinetti, 2-i-262: un succedersi di stati lirici che esclude ogni
verso torinese [di gozzano] se sfugge un poco al controllo della fattura maliziosa,
il suo miglior amico e confidente era un impiegato postale, il signor armando riccò
, le crisalidi stanno nel terreno, entro un leggero bozzolo, e le farfalle hanno
tollerate il volo del parnasso / in un campo, in un orto, in
del parnasso / in un campo, in un orto, in un giardino: /
campo, in un orto, in un giardino: / evocate un pendio di rododendri
, in un giardino: / evocate un pendio di rododendri, / coronato d'
uno scritto preesistente, uno stile, un genere costituito attraverso l'introduzione, con
, 4-2-392: la paro- ia è un abbozzo consecutivo all'opera, un'imitazione,
delle opere o dei modi espressivi di un determinato autore. carducci, ii-15-113:
: verso la fine del secolo scorso un olandese, certo bywanck, venne a
dei simbolisti e ne fece la parodia in un li- briccino che forse nessun antiquario potrebbe
forse nessun antiquario potrebbe oggi offrirvi a un prezzo ragionevole. -imitazione fortemente caricaturale
o anche scherzosa e giocosa, di un sentimento, di uno stato d'animo
sera, la parodia del sentimento fra un motto di spirito e un bacio.
del sentimento fra un motto di spirito e un bacio. pratolini, 10-226: quando
consola il decreto escito in torino concedente un assegno a tutti gli ufficiali di terra e
. la pratica del parodiare un'opera, un genere, uno stile letterario; l'
un'opera, di uno stile, di un genere letterario. tommaseo, 15-130:
richiama alla memoria un'altra persona per un rapporto di simiglianza nell'aspetto, nei
possano dare, mi tocca per discepolo un poveretto sordo, muto, stracciato,
sordo, muto, stracciato, figlio d'un ladrone! gioberti, 4-2-394: esempio
contro la parodia del potere, contro un fantasma d'autorità, contro forme incadaverite
in cui ogni uomo veste gli abiti di un altro tempo. gozzano, i-517:
talora con intenti di satira politica, un quadro o una scultura di larga notorietà
componimento musicale fatto a simi- glianza di un altro. -per estens.: brano o
sul quale mettonsi nuove parole, ovvero un pezzo strumentale che si trasforma in un'
, acconciandovi delle parole od anche in un altro pezzo strumentale col mezzo dei cangiamenti
o introduceva in maniera più elaborata) un mottetto preesistente assumendone anche il nome.
altra opera nota (o anche di un genere). -anche: imitare,
era della sua opinione, si scatenò un vero uragano di ilarità. bacchetti, 2-xxii-
senza apparato e senza compunzione, come un qualsiasi numero d'attrazione. moravia,
tosto parodiare giovanni bovio che presentarmi come un grottesco di filippo turati. -ricalcare
. richiamare alla memoria, ricordare per un rapporto di grottesca simiglianza. g.
dell'esistenza. comisso, vii-121: un omaccione, calvo e rosso alle guance
di mettere in burla un'opera, un genere, uno stile letterario, artistico o
stile letterario, artistico o musicale o un comportamento, un aspetto del reale.
artistico o musicale o un comportamento, un aspetto del reale. n
crescente o decrescente in progressione aritmetica (un termine di un'equazione).
6-243: girellavo per quei viottoli, un po'attratto dalla malinconia delle pietre annerite
attratto dalla malinconia delle pietre annerite, un po'con la voglia di tentare se
parodistico e contaminatore, in possesso d'un materiale verbale tanto naturalmente 'coloristico '
potesse adattarsi dentro il contorno rigido di un disegno di puro sentimento. 3.
unta cuffia / insanguinata ch'era sopra un pruno; / e disse: « questo
. unità linguistica (costituita anche da un singolo elemento fonetico) dotata di una
fonetico) dotata di una funzione o di un signifi cato autonomo (e
più le parti del discorso che hanno un particolare valore semantico, quali i sostantivi
, 59: han le nostre parole un fin conforme: / terminan tutte in una
di maggior valore semantico) che formano un periodo, una frase, un discorso
che formano un periodo, una frase, un discorso. -anche: periodo, frase
frase, discorso (anche costituito da un solo vocabolo olofrastico, per lo più
.. egli non è uomo, anzi un animale non ragionevole, cioè una bestia
fuoco / lo dichiari e risplenda come un croco / perduto in mezzo a un polveroso
come un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato. -come personificazione.
santo ligno. -l'opera di un determinato autore, il contenuto di pensiero
-passo, brano estrapolato da un contesto più ampio (e per lo
dottrina di tutti li canonisti, per levare un interdetto, ancorché legittimo e giusto,
gli uomini unissero i loro intelletti in un solo, non basterebbero trovar parola sufficiente
i-1208: il mio sguardo fu attirato da un villinetto color rosa, che aveva,
, che aveva, sulla porta aperta, un cartiglio di latta con queste parole:
prodotto da uno strumento o generato da un fenomeno naturale a cui è attribuito un
un fenomeno naturale a cui è attribuito un particolare significato o valore. de maria
parolenon sillabate. -in relazione con un agg. o con un compì, che
-in relazione con un agg. o con un compì, che ne specifica il carattere
. bartoli, 1-1-35: questi, ripreso un dì agramente dal padrone di trascuraggine
il pistone? pavese, 5-86: un pugno in testa e una parola del massaro
-in espressioni ellittiche, per invitare a un linguaggio più o meno controllato.
, buone parole. -in relazione con un compì, o con un agg. che
-in relazione con un compì, o con un agg. che specifica l'argomento o
-con partic. riferimento all'inadeguatezza di un termine, di un'espressione o, in
forma letteraria, la terminologia con cui un concetto è espresso (per lo più al
, xxi-263: a far giudizio di un principio morale o d'altra proposizione filosofica
contenuto normativo di una legge, di un regolamento o anche di un ordine,
legge, di un regolamento o anche di un ordine, quale risulta alla stregua del
e lasciar la mente della legge è un far contro alla medesima legge. -in
futilità di uno scritto o anche di un discorso, per lo più in quanto
pare conveniente variare i modi di enunciare un concetto, affinché esso sia inteso nel
vittorini, 7-170: ogni linguaggio è anche un non-lin- guaggio (ciò tanto più quanto
componimento letterario (in quanto componente di un genere artistico complesso). - in
in musica e che si scrive tra un rigo e l'altro della carta musicale
si ricreda, che bell'ingegno stima un arguto, un concettoso, un saccente,
che bell'ingegno stima un arguto, un concettoso, un saccente, un giucatore
ingegno stima un arguto, un concettoso, un saccente, un giucatore di parole,
, un concettoso, un saccente, un giucatore di parole, un meschino artefice di
saccente, un giucatore di parole, un meschino artefice di piacere al popolo.
la pretesa di esprimerla a conclusione di un dibattito o di un confronto (e
esprimerla a conclusione di un dibattito o di un confronto (e in una contrattazione commerciale
, già gli era rimasto... un rincrescimento e un'uggia. vittorini,
che una corte di esperti insindacabili, un consiglio di depositari della legge, un
un consiglio di depositari della legge, un consesso di 'teocratici '(un
un consesso di 'teocratici '(un presbitero) eserciti il diritto dell'ultima
scientifico o critico più avanzato raggiunto in un determinato campo (e talora considerato non
suo 'stato di diritto 'parve un gran progresso e quasi l'ultima parola della
cristo consacrò con la sua persona e un luogo santo dedicato alla predicazione della parola
e del nuovo testamento, intercalata da un salmo responsoriale e da un canto di
intercalata da un salmo responsoriale e da un canto di acclamazione, alla quale segue
mantenere una promessa, a tener fede a un impegno, a concludere un affare,
fede a un impegno, a concludere un affare, un commercio, una contrattazione
impegno, a concludere un affare, un commercio, una contrattazione di ambito finanziario
o anche in uno scritto, in un documento per lo più non ufficiale.
qualcosa; che so, una parola, un sussidio. 6. brevissima,
: e in costrutti negativi può assumere un valore di esclusione assoluta di ogniforma di comunicazione
guerra. verga, 8-29: in un lampo le tornarono in mente tante cose.
gli significhiamo che abbiam bisogno di parlare un poco con lui... anco si
generi artistici); espressione articolata di un concetto, di un pensiero. fiori
espressione articolata di un concetto, di un pensiero. fiori di filosafi, 219
effetti della parola. manzoni, vi-1-341: un fatto che segna una divisione così apparente
, tra la ragione e l'istinto; un fatto che comprende e, dirò così
che comprende e, dirò così, rappresenta un ordine intero di fatti, dei quali
, 11-136: in questa bestemmia ci ha un doppio elemento: la parola come significato
una sola è la grammatica ed un solo il sistema dell'espressione,
ante, inf., 23-76: un che 'ntese la parola tosca / di
, i-477: mi trovai alla presenza d'un vecchietto, vestito a lutto, calzato
di intervenire in un'assemblea, in un parlamento o anche in una riunione,
o anche in una riunione, in un colloquio informale (nel qual caso è
... domandò la parola per un fatto personale. idem, i-5-51: il
è costretto a dare la parola ad un altro oratore contrario. d'annunzio,
accattasse la parola dal re che solo un torneamento facesse. dante, conv.
: e 'nanzi a me parea che gisse un foco / del qual parea ch'uscisse
di- cea: « merzé, mercede un poco ». lorenzo de'medici,
xvi secolo, ciascuna delle voci di un elenco (con par- tic. riferimento
motto segreto e convenzionale, costituito da un singolo termine o da una breve frase
d'identificazione fra militari a cui è affidato un determinato compito e, in partic.
partic., fra il comandante di un posto di guardia e gli ufficiali o
-espressione, modo di dire tipico di un determinato ambiente sociale o professionale.
frase o anche singolo termine che sintetizza un programma politico, etico o, anche
, non credo poter avere più che un grido, una parola d'ordine: concentramento
d'arzo, 410: adesso si fa un gran parlare di umanità qui da noi
compiere una determinata azione, rivolto da un superiore di grado ai subordinati (anche
cui si organizza la struttura lessicologica in un dato momento storico; quelli che prevalgono
o in posizione particolarmente forte in un testo, viene identificato come fulcro del
fulcro del pensiero e dell'opera di un autore (e tale accezione, analoga
: conformemente al senso letterale (di un solo vocabolo o anche di una frase
o anche di una frase, di un discorso, di un testo); con
una frase, di un discorso, di un testo); con grande fedeltà,
. carducci, iii-10-35: v'è un racconto di traiano e della vedova,
. forteguerri, 5-52: aveva carlo un certo suo scudiere, / che a
scudiere, / che a parole era un ercole, un sansone. bacchetti, 2-39
che a parole era un ercole, un sansone. bacchetti, 2-39: io
con la realtà dei comportamenti (un sentimento, uno stato d'animo).
concetti che parole', per indicare che un libro è estremamente ricco di idee.
vorrei ringraziarla della sua gentilezza nell'inviarmi un libro che ha più concetti che parole
stampa. -avere più parole che un leggìo; dare parole a un leggìo
che un leggìo; dare parole a un leggìo: v. leggìo, n.
essere sufficiente a significare con assoluta precisione un concetto, un pensiero (un vocabolo
significare con assoluta precisione un concetto, un pensiero (un vocabolo).
precisione un concetto, un pensiero (un vocabolo). bacchetti, 1-i-549:
e hai da capirla anche tu che un vigliacco simile farebbe vergogna alla città.
farebbe vergogna alla città. eppoi sei un 'dottrinario ', e basta la parola
errori che parole', per indicare che un testo è pieno di errori e di sciocchezze
. 59. -dare la parola a un oggetto: usarlo, ricorrervi. fenoglio
-dare parola a qualcosa: ipotecare un bene. g. morelli, 187
ha natura puramente convenzionale, nominale (un dominio, un'istituzione). gemelli
rilevanza; svolgere una parte significativa in un determinato campo o nella storia. moretti
o anche per dispute e litigi da un minimo pretesto.
f. scarlatti, lxxxviii-11-565: l'un s'adormenta e l'altro si millanta
fra due 0 più persone: verificarsi un litigio, un contrasto. forteguerri,
più persone: verificarsi un litigio, un contrasto. forteguerri, 11-91: otto
compiere una determinata azione, a concludere un determinato affare. fagiuoli, 1-7-65:
-essere più parole che fatti', essere un parolaio. andrea da barberino, i-191
, per indicare che un'idea, un progetto, un programma o un'aspirazione
che un'idea, un progetto, un programma o un'aspirazione sono difficilmente attuabili
bugie che parole: per indicare che un testo, un discorso è pieno di falsità
: per indicare che un testo, un discorso è pieno di falsità. massaia
v'erano [servitori]; e chiamatogli un giorno fece loro parole, e alla
: parlare, trattare, discutere di un argomento, di un fatto, di
, discutere di un argomento, di un fatto, di una questione o di una
si intende esprimere in modo più facile un concetto o un pensiero precedentemente sviluppato)
in modo più facile un concetto o un pensiero precedentemente sviluppato); in breve
parole povere, i soprasensi hanno bisogno di un senso letterale estremamente concreto. -in
l'eccezionale intelligenza ed espressività di un animale. pirandello, 8-606: siamo
destrieri, e 'l delfino comandò a un suo tesoriere che 'l pagasse: il borgese
nell'intento di evitare o di procrastinare un determinato comportamento, una situazione o un'
-non poter essere espresso verbalmente (un sentimento, uno stato d'animo)
, 65-55 (v-219): ruggier d'un salto in mezzo a lor si getta
grandemente attaccato alla mia famiglia. ha un suo affare rimesso dal ministero dell'interno
indiscreto e maleducato, nel mezzo di un discorso, di una frase.
-non avere le parole: essere fornito di un lessico inadeguato a esprimere un concetto,
fornito di un lessico inadeguato a esprimere un concetto, un pensiero (una lingua
lessico inadeguato a esprimere un concetto, un pensiero (una lingua).
, non valere a indicare con precisione un concetto. carducci, ii-6-317: attingere
per doni il termine) un pescare a caso. -non fare
di parlare, di discutere, troncare un colloquio o una discussione andandosene; lasciare
colloquio o una discussione andandosene; lasciare un interlocutore, abbandonare una riunione.
parole. -passare parola: trasmettere un ordine o una notizia da persona a
[s. v.]: un custode di ufizio passa parola al ministro,
fargli sapere che due professori vorrebbero udienza. un servitore passa parola al padrone annunziandogli la
: essere trattato, discusso o affrontato un determinato argomento di conversazione. alamanni,
(2007): era venuto in parole un giovane milanese con uno uomo plebeo.
, 41-156: bella cosa! chiappare un pover'uomo in parola, e in parola
se ne era pentito, magari era un passo falso, magari lei lo prendeva sulla
lo prendeva sulla parola. -rilevare un errore o una contraddizione nei discorsi di
: scioglierlo da una promessa, da un voto. manzoni, pr. sp
ruola. aretino, 19-247: stette un pezzo senza formare parole. carletti,
, senza entrare in molte parole, un sol luogo di livio c'insegna.
mula, lli-3-408: star alla parola d'un imbriaco. g. gozzi,
-venire in parola', essere oggetto di un discorso, di una conversazione.
, forse aiutato dalla taverna; tragge fuori un picciolo temperino o arme poco più grande
, 4-17: e turchi in scena con un gran drappello / di mogli pronte sempre
. deledda, iv-823: si scambiarono un mucchio di parolacce. -parola,
... dicono che parla come un carabiniere... che tutte le parolacce
lucido del legno con la punta di un chiodo. -bestemmia. tommaseo
e di quelle parolacce, la minaccia d'un si gnore noto per non
sei ben certo di non essere ancora un vanitoso e uno sciocco, un cialtroncello e
ancora un vanitoso e uno sciocco, un cialtroncello e un parolaio? bacchetti,
e uno sciocco, un cialtroncello e un parolaio? bacchetti, 2-126: eravate in
, cervelli infiammati, pnirigine di profeti a un soldo il foglio, parolai infiammati.
mutrione. soldati, 2-223: matteotti era un tipo nuovo per l'italia. non
enrico ferri. era uno studioso, un organizzatore, un amministratore. moravia,
era uno studioso, un organizzatore, un amministratore. moravia, 21-359:
anche, oratore che si compiace di un linguaggio ridondante e retorico ma per lo
panigarola zoccolante... fu predicando un parolaio. foscolo, xi-1-175: l'italia
pensa a lui che per alludere a un parolaio. de sanctis, lett. it
. nievo, 9-47: alfieri è un macellaio, / metastasio un fioraio,
: alfieri è un macellaio, / metastasio un fioraio, / goldoni un fredduraio,
/ metastasio un fioraio, / goldoni un fredduraio, / pellico un parolaio, /
, / goldoni un fredduraio, / pellico un parolaio, / marenco un orpellaio.
/ pellico un parolaio, / marenco un orpellaio. de roberto, 6-11: fu
orpellaio. de roberto, 6-11: fu un parolaio [hugo], un
un parolaio [hugo], un 'genio verbale '. -con
3. autore del libretto di un melodramma. - per estens.:
e di cruscanti ve n'era un nuvolo. monti, xii-1-io: queste
e dei comportamenti; 'millantato (un sentimento, un atteggiamento morale).
; 'millantato (un sentimento, un atteggiamento morale). b.
retorica vuota e demagogica (una civiltà, un sistema politico).
commozione. 7. caratterizzato da un esagerato purismo linguistico (un periodo letterario
caratterizzato da un esagerato purismo linguistico (un periodo letterario). di breme,
a scrivere dopo lette alcune pagine d'un libro italiano « nudrito veramente di buon
6-ii-686: io abborro i giornali, sono un parolaio di menzogne. = deriv
[luciano], iii-1-95: gli dànno un farmaco, e quei vomita tutto quel
dicono parole di sustanzia e belle l'un l'altro, che se bene le non
si dispoglia dei vecchiami 'parolato da un fronte di cavalieri culturali e musicato sul
peregrini, 2-176: capitatogli alle mani un libro di questi paroleggiamenti sovverchiamente dovizioso
scelta delle parole più adatte a esprimere un concetto o uno stato d'animo.
formano una frase, un'espressione, un discorso cortese, suadente, dolce, gentile
sorrise parolette brevi, / dentro ad un nuovo più fu'inretito. cino, xxxv-n-
tanto bella / che per en- tr'un penser al cor venute / son parolette,
parolette accorte. boccaccio, vili-1-178: un muover d'occhi, un atto vezzoso
vili-1-178: un muover d'occhi, un atto vezzoso, un riso, una guatatura
d'occhi, un atto vezzoso, un riso, una guatatura soave, una
, una lusinga, d'uno amore in un altro, come vento foglia, gli
elette, / che chiude et apre un bello e dolce labro, / quindi
2-267: le signore cinsero giulia di un grazioso cicalio di salutini, di risatine
regni e tesori, non ornarebbono più un beffone ch'un letterato né più stimerebbono
tesori, non ornarebbono più un beffone ch'un letterato né più stimerebbono una leggerissima paroletta
verità ', si può talvolta ammazzare un uomo! -comunicazione riservata o secreta
mica che cosa volesse dire. le dava un significato approssimativo di infelicità profonda.
: autore che nell'opera o in un determinato scritto ricorda o precorre tale tecnica
deve essere [il declamatore futurista] un inventore e un creatore instancabile nella sua
[il declamatore futurista] un inventore e un creatore instancabile nella sua declamazione..
indomabili '?... è un libro parolibero. nudo crudo sintetico.
mano una frase, un'espressione o un breve di scorso gentile,
ella potrebbe andare al paragone / tra un migghiaio di belle cittadine, / ch'el-
curiosa, da una parolina, da un pensieretto. manzoni, pr. sp.
-sentite, don gesualdo!... un momento... una parolina.
, uno scherno, uno scherzo, un semplice motto. = dimin. di
: pare oggimai impossibile come dopo un copioso desinare, col cervello fervido di
desinare, col cervello fervido di un generoso montepulciano, per un'ora e più
demici si tenessero saldi ad ascoltare un parolìo di quella natura senza sentirsi
stomachi o aggravare le ciglia da un profondo letargo. = deriv.
ai area sett., deriv. da un lat. volg. * parió
che si ritiene eccessivo, melo- drammatico un termine rispetto alla realtà, alla situazione
ai saluti, ai paroioni, / l'un l'altro riconoscersi a pennello. pananti
vezzo affatto moderno neppur quello di recare un gergo tra metafisico e mistico nelle cose
risuonare. pratesi, 5-138: fece un risolino di compiacenza, e cominciò a
ritiene eccessivo, fuori luogo, spropositato un proponimento, un progetto, la sua
fuori luogo, spropositato un proponimento, un progetto, la sua enunciazione (e
gli dissi: -babbo! voglio diventare un uomo sul serio. - perdio,
. 2. vocabolo composto da un elevato numero di sillabe. varchi
chiamate da'latini sesquipedali, cioè d'un piede e mezzo, e da noi per
parole che compongono una frase, un breve discorso non di grande impor
e una scelerata a dar baie a un cotal uomo: io voglio che tu
: se non era che in- dugiaimi un poco / ad ascoltar non so che paroluzze
ascoltar non so che paroluzze / d'un mio novo amator, non t'avrian morto
quando sopra una paroluzza, quando sopra un verso. = vezzegg. di
carena, 1-227: 'paroma 'è un pezzo di cavo di stoppa, poco
, poco torto, col quale, come un libano, si dà ai cordami che
(tale da indurre a supporre erroneamente un rapporto di derivazione etimologica).
musso, iii-74: quando colui udì da un suo nemico che gli augurava zìe,
m. tà è già libera de un parasismo de terzana... e tucta-
. vasari, ii-34: gli venne un parosismo messaggiero della morte. boterò,
che ogni otto o dieci giorni abbino un parasismo di caldo e di freddo,
al sangue, giuliana fu scossa da un parossismo di convulsione. bacchelli, 14-34:
era scemo e ogni tanto lo prendeva un parossismo, per cui inveiva all'aria per
, 2-384: chi chiude in se stesso un assedio di vizi, come può non
di vizi, come può non essere un lazzaretto di parosismi? -per simil
più profonda crisi e di esaurimento di un regime politico o di una civiltà letteraria
di estrema agitazione ed eccitazione causata da un sentimento o da uno stato d'animo
estasi repentine. stigliani, 2-254: in un tratto m'assalir le fibre / parosismi
possono... ricader nuovamente in un parossismo di follia e avventurarsi in una
nel suo parossismo d'affetto, ad un filo che si attaccava all'esistenza di
io gli dissi vedendolo in preda ad un terribile parossismo -io vi giuro sul
: nessuna divetta, a portare al parossismo un uditorio di bassoporto, nessuna sfrontata divetta
estens. manifestazione esteriore particolarmente vistosa di un sentimento. brusoni, 7-90: amore
di intensità massima raggiunto o raggiungibile da un sentimento, da uno stato d'animo
da uno stato d'animo o da un fenomeno sociale o culturale. de sanctis
al parossismo del pentimento, tremava come un bambino. de roberto, 564:
, 3-109: ella si divertiva, con un punzecchiamento di eccitazioni capricciose e penetranti,
gli ansiti delle due forme aggrovigliate raggiunsero un parossismo di violenza. 5.
che segna l'entrata in attività di un vulcano e ne costituisce la fase più
atteggiamenti parossistici. carducci, iii-5-10: un idropico parossista che soffia a tutta forza
che è caratterizzato o che corrisponde a un parossismo. 2. figur.
... spingendole in disordine verso un acme parossistico. -che sfiora la
parossistici, martoriati erò, mutilati da un martello rabbioso. moravia, xii-67:
. fase parossistica: nell'attività di un vulcano, quella, caratterizzata da fenomeni
sì la 'proparossitona ': un 'tulerunt ', con l'accento,
comunemente conosciuta come orecchioni, causata da un virus che colpisce prevalentemente i bambini dai
esercitata su di essa dalla luce di un fuoco, di una candela, di
de'parpaglioni. alberti, i-277: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione tarpato
: un gattuccio in casa farà seguendo un parpaglione tarpato o volgendo uno uovo infiniti
: tanto danno non fa il tarlo in un legno, la tarma ad una vesta
seppellisce vivo e ne prorompe alato in un parpaglione d'argento convertito. g. gozzi
3. la prima manifestazione di un processo storico. carducci, iii-22-452
macchiettato di grigio (il mantello di un cavallo). citolini, 233:
di granturco. calmo, 2-277: un bossolo de mestura fatto de sperma de
[pierre] barpaigne, che è da un lat. volg. * perpetaneus,
che, uniti da una corda, formano un salvagente. viani, 19-634
delle parpelle di sughero galleggiava ancora a un miglio da terra. =
pastorali). carducci, iii-15-65: un findaro gobbo e nano, in un
: un findaro gobbo e nano, in un * potager 'del bosco parrasio
* potager 'del bosco parrasio, fra un uditorio smanacciale di canonici e monsignori incipriati
in l'umido polo invida nube / un astro invola a le parrasie stelle, /
e, per estens., anche di un parente stretto (fratello, cugino,
i parricidi..., cuciti in un cuoio con una volpe e con un
un cuoio con una volpe e con un gallo, sono gittati nel mare, in
orrore di così detestabile sce- leratezza fece un atto memorabile ad ogni età, che non
: il parricida non colpisce più che un uomo, quasi sempre un nemico,
colpisce più che un uomo, quasi sempre un nemico, col quale la lotta durava
: saul, è provato che tu sei un parricida: hai sparato alle spalle a
a tuo padre; l'hai finito con un colpo alla nuca. 2
van prostrati. pilati, xviii-3-609: un perfido e scellerato suddito ammazzò il re
è servito a uccidere il padre o un parente stretto. battista, iv-49:
generò con una femina di vile lignaggio un figlio illegittimo anche ne'costumi, il
consecrando a dite, / bruto e virginio un dì ti revocaro / diva quirite.
quirite. 5. che uccide un ascendente o un parente stretto.
5. che uccide un ascendente o un parente stretto. a. verri
d'egisto. -che mira a uccidere un consanguineo. martello, i-2-18: troppo
, quindi, prcpr. 'uccisore di un uomo di pari condizione '),
capo? 2. esercitato in un parricidio o nell'uccisione di un congiunto
in un parricidio o nell'uccisione di un congiunto. tesauro, 2-33: fece
parricìdio, sm. uccisione volontaria di un ascendente (per lo più il padre
di esecrazione etico- religiosa) o di un parente stretto (figlio, fratello,
gli uomini de la contrada, fu fatto un gran tumulto. marino, xiii-161:
: con ragione caino chiama abelle in un campo sterile, perché, volendo commetter
campo sterile, perché, volendo commetter un parricidio, s'elesse un luogo che
volendo commetter un parricidio, s'elesse un luogo che non partoriva niente. a
nel letto a colpi di rivoltella. è un parricidio? d'annunzio, iii-1-922:
: benché l'ammazzarci per capriccio sia un parricidio, nondimeno per chi ama di viver
per estens. assassinio del principe o di un signore; regicidio. b.
e biasimare intrepidamente i giudei dell'avere un tale parricidio e di tanta importanza da
(o della loro leggenda), un fratricidio. ed è solo col parricidio (
imbriani, 6-181: in mezz'ora, un parrino era certo d'udirsi cinicamente narrare
, 16-iii-365: simile al rostro di un perrocchetto. i. nelli, iii-299
torno / a dir che parrà sempre un paruchètto / e farà rider tutti. gioia
g. g. belli, 350: un navigatore espose sul molo di napoli un
un navigatore espose sul molo di napoli un perrocchetto di straordinaria eloquenza e lo vendette
ne la selvaggia villa / di maipuri un parrocchetto annoso / che stride un verso de
maipuri un parrocchetto annoso / che stride un verso de la spenta lingua / d'
verso de la spenta lingua / d'un popolo che sparve. 2.
f. frugoni, vii-282: come cantò un faceto ma veritiero parocchètto di corte,
chiesa (intesa come edifìcio) e un proprio pastore (parroco) preposto alla
gentilizia, quando i fedeli appartengono a un determinato gruppo etnico minoritario, a una
volgar., iii-38 (3): un iorno, andando visitando le sue parochie
è una parocchia sotto la cura di un padre zoccolante. g. gozzi, 1-296
. bandini, 160: sarà il buoni un ottimo paroco, e già so che
della parrochia. cattaneo, ii-1-361: un privato, che possedeva un'intera parocchia,
un'intera parocchia, prese a fitto un podere nella paròchia vicina, tenendovi a
medesimo anno il re d'inghilterra fece un editto per il quale egli aboliva e proibiva
metà del sedicesimo secolo e merlata come un fortilizio, la parrocchiale di xochimilco è
; che le spetta o pertiene (un diritto, un'entrata), ne
, ne è gestito o promosso (un ente benefico, una pubblicazione, ecc
tra i ritratti di pochi eletti, un gran ritratto di sua madre. montale
rispondeva verso la casa parrocchiale, era un piccolo abituro, un
casa parrocchiale, era un piccolo abituro, un
i suoi abitanti (un'istituzione, un ente non ecclesiastico). papi,
govoni, 59: qualche educanda d'un conservatorio / regge in mano con edificazione
/ regge in mano con edificazione / un parrocchiano lucido d'avorio.
, i-262: l'altro caso fu con un parocchiano di una delle chiese di sezza
/ va', corri là, va'un po'a veder chi arriva ». leopardi
ojetti, i-196: luigi capuana titubò un istante, poi scelse impavido le donne
parrocchianétta. de amicis, xi-24: un infedele canonico di san donato, più
, ecc. (e titolare di un tale ufficio può anche essere una persona
anche essere una persona giuridica, come un ordine o una congregazione religiosa, una
, e in tal caso essa nomina un sacerdote che, con la qualifica di '
il parroco in spolverino e gambali, un ferro in cima a un'asta, pulisce
, poi tonda e schiacciata, diffuso un tempo fra i pastori abruzzesi. -anche
in realtà una chiara paretimologia dotta; un antecedente dialettale del termine è quasi certamente
cui non è da escludere l'ipotesi ai un derivato in -òzzo (con valore dimin
e vede una di loro / cavarsi un occhio, la parrucca e i denti.
? / -io ve 'l dipingerò. / un giovinello / profumatello, / con la
? pirandello, 8-1171: c'è un funerale di prima classe in capo alla
comico del passato, il personaggio di un vecchio. tommaseo [s. v
se il 'ponte di pisa 'non strinerebbe un beccaccino, ha però, a volte
. che quelle sue parole sarebbero riuscite un po'di parrucca ai moderati d'italia.
, pettinare i trefoli all'estremità di un cavo, per poterli poi intrecciare in una
pisis, 1-108: la tua parrucchétta un po'diradata... è corsa su
, 146: di dietro alla carrozza è un valligione, / un baule e un
alla carrozza è un valligione, / un baule e un guanciale e una sacchetta /
un valligione, / un baule e un guanciale e una sacchetta / con parruc-
etimo incerto: verosimilmente, si tratta di un prestito dal fr. perruque, parrucque
il lat. pilus 'pelo 'o un suo deriv. (un lat.
'o un suo deriv. (un lat. volg. * pilùca),
2-272: riassumeva addirittura su quella testa un secolo di storia della parruccheria.
e conservano parrucche (per lo più un teatro). g. raimondi,
orecchie armato sta: / come cerca un parrucchièro / che lo copra per pietà
in mezzo de la via; / e un parrucchier le membra anco tepenti / con
mozze e di cera nelle vetrine d'un parrucchiere e d'un guantaio. alvaro
nelle vetrine d'un parrucchiere e d'un guantaio. alvaro, 20-15: volavano qua
). carducci, ii-9-7: è un buon padre di famiglia e scrive delle
parrucchierino. carducci, iii-24-415: vorrebbe un simil trattamento anche per il parrucchierino del
dossi, iii-350: fuori, recava sempre un arsenale tascabile di parrucchieria. moravia,
carducci, iii-24-134: ciò non impedirà che un imbecille, con la scusa di farvi
d'oro, aveva il ritratto d'un bell'uomo in parrucchino ad ali di piccione
mal nascondente la nudità della cervice sotto un parrucchino di così scarsa misura che gli
sua strana voce rauca. -non sembra un cammello vestito da cardinale, con un parrucchino
un cammello vestito da cardinale, con un parrucchino giallo? pirandello, ii-1-755:
naccheri, sui cinquant'anni, ha un curioso parrucchino ondulato fitto fitto e pieno
fa i'ho trovato qui oil- tre un certo gobbo stravolto, scilinguato, vestito bene
, scilinguato, vestito bene, con un parruccone che è più lungo ai lui.
bella union senza improvvisatori / è come un anno senza primavera; / come un giudice