-tendenza necessaria di una sostanza, di un ente al proprio fine. pallavicino
9-41: la macchina assurdamente razionale di un ordine inutilmente palladiano. 36.
con lo svolgimento degli eventi, secondo un disegno generale [ordine del destino,
natura o alla storia e tendente a un fine ultimo. latini, rettor.
forza e natura, producono mai sempre un certo e medesimo effetto. genovesi,
il bagliore del giorno; / e un ordine discende che districa / dai confini /
universo come insieme regolato e rivolto a un fine; cosmo. g. gozzi
, la coerenza, la funzionalità di un insieme, di un complesso. -avere ordine'
la funzionalità di un insieme, di un complesso. -avere ordine'. essere in
dal contesto) strutturato e coerente secondo un determinato criterio o principio o modo;
di cose ordine antico / rovesci e un nuovo erger ne vuoi. manzoni, pr
sp., 32 (555): un tal ordin di cose camminò, e fece
, e fece effetto, fino a un certo tempo. tommaseo [s. v
]: ordine di cose può denotare un complesso speciale, una successione anco non
oggi potrebbe / prender la nostra sorte un ordin nuovo. borsa, xix-4-
è dire solo che sei entrato in un ordine diverso. 41. usanza
: il prodi o è un evento speciale sopra natura, come il misterio
, e tutto l'ordine sovrannaturale è un sistema dello stesso genere. 43.
i-xviii: v'ha... un ordine morale più o men perfetto, secondo
cavalca, vii-73: si dice d'un santo padre che, essendogli detto che
santo padre che, essendogli detto che un giovane era uscito dell'ordine, cominciò
da queste fallacie e compagnie così fatte a un ordine pudico. -dominio della ragione
a tutti i pratici uomini fare ad un certo modo questa conclusione, che queste
con la testa scoperta, senza mettere un grido, con una calma, una dignità
con una calma, una dignità, un ordine ammirabile, civilissimo. -in
adeguamento pedissequo a una regola, a un modello di comportamento. delfico, i-lio
per essi una qualità di ordine o un pregiudizio, e non un principio di
di ordine o un pregiudizio, e non un principio di umanità e di giustizia.
in dipendenza di una norma, di un criterio, di un principio direttivo o
una norma, di un criterio, di un principio direttivo o di un piano prestabilito
, di un principio direttivo o di un piano prestabilito, utile o ritenuto tale
utile o ritenuto tale per il conseguimento di un determinato fine o intento; conformità con
determinato fine o intento; conformità con un criterio informatore, con una normativa nello
, con una normativa nello svolgimento di un compito, di un lavoro, di un'
nello svolgimento di un compito, di un lavoro, di un'attività (anche
(anche nelle espressioni tenere, mettere un certo ordine', procedere, agire,
, procedere, agire, comportarsi secondo un determinato modo o criterio o disegno).
di atti o di azioni, secondo un metodo o un criterio informatore, volto al
di azioni, secondo un metodo o un criterio informatore, volto al conseguimento di
criterio informatore, volto al conseguimento di un determinato scopo; combinazione metodica di atti
di operazioni necessaria per l'esecuzione di un compito, di un piano, di
per l'esecuzione di un compito, di un piano, di un lavoro o per
compito, di un piano, di un lavoro o per l'esercizio di un'attività
non vedendo ordine di poterlo condurre [un bue] in sul mercato, lo lasciasse
, lo lasciasse in una stalla d'un vicino amico suo. f. d'ambra
gli ha volto il capo a darla a un ippolito / degli alberigli. vasari,
anche nell'espressione fare ordine: stipulare un accordo, stringere un patto; prendere
ordine: stipulare un accordo, stringere un patto; prendere ordine di qualcosa:
ed io solamente, ed il più un altro. non entrare in far ordine.
conseguirlo. ardigò, ii-249: c'è un ordine nel pensiero, perché prima ci
la mia mente aveva trovato per fortuna un ordine di pensieri su cui equilibrarsi.
cui equilibrarsi. -momento di un processo conoscitivo o trascendente. gioberti,
scienzie che trattano di tutte le cose in un certo ordine e universalità. gelli,
. l'ordine fu il dividere l'un genere dall'altro, sicché toccasse ad
, 2-17: lo straniero ne provò un brivido di meraviglia tale da parergli di
in una frase, i versi in un componimento poetico, le parti o gli
argomenti in un'opera letteraria, in un trattato, in un discorso; combinazione degli
letteraria, in un trattato, in un discorso; combinazione degli elementi formali di
, regola, canone (proprio di un autore, di un'opera, di una
opera d'arte o gli argomenti in un enunciato; l'armonia, il nitore
insegnatoci dalla natura, s'attaccano ad un ordine perturbato e stravolto inventato dall'arte.
era [il libro] una ferrana, un mescuglio di novelle senza niun'ordine.
unità stilistica di un'opera o di un complesso architettonico. b. tasso
a quel prencipe, che di fare un bellissimo palazzo ha disegnato, d'aver insieme
le colonne sono di trevertino, tutte d'un pezzo, benissimo tornite e fusellate:
113: l'ordine d'architettura è un concerto o componimento di varie parti proporzionate
quali annesse a guisa di membra, formano un corpo intero in cui si vede leggiadria
non avviserebbe male chiamando le une di un ordine or ionico, or dorico e
or dorico e le altre or di un corinzio ed or di un composto.
altre or di un corinzio ed or di un composto. carducci, iii-7-113: su
a costituire l'ordine legale si ricerca un complesso di più leggi cooperanti in comune a
più leggi cooperanti in comune a produrre un dato effetto. 57. stor
di svolgere una trattativa, di condurre un affare (in contrapposto a merito,
che s. m. fosse corsa un poco troppo a furia. alvise contarini
precisione, metodicità nell'esercizio di un compito, di una mansione, di un'
accudite. poliziano, 2-52: è un piacere a vedere con quanto ordine tiene
meglio trovabili agli impiegati usuali, sarebbe un crescere la confusione. ungaretti, xi-184
[al signore di cortona morto] ed un grande ordine. brevio, 61:
polifla, 2-3: ei si vede un magr'ordine da nozze. parini, giorno
di fiume e mare a pesce, un ordin magno. 61. ant
: in questo luogo ti sarebbe consegrato un altare: il quale la più potente e
cui le persone stesse si aggregano entro un determinato corpo sociale; corrispondenza, integrazione
1-558: la pace non è altro eh'un ordine bene stabilito nello stato e una
di ordine pubblico altro non è che un modo di esecuzione di un atto o un
non è che un modo di esecuzione di un atto o un modo di esistere d'
un modo di esecuzione di un atto o un modo di esistere d'una capacità di
, 7-390: tutti gli alsaziani parlano un dialetto germanico; di germanico gli alsaziani
dell'umanità come un santo, come un dio. soltanto dopo la morte può
chi sì m'ha punto il cor è un sol dardo, / per un sol
è un sol dardo, / per un sol fuoco m'ardo, / e non
ardo, / e non conosco più eh'un paradiso. idem, 3-964: 'conosce
, 3-964: 'conosce [l'amante] un paradiso ', cioè un fine principale
amante] un paradiso ', cioè un fine principale, perché paradiso comunemente significa
napoli ed altrove alcune, che è un cotal portico, e come dire chiostro con
. -la parte più elevata di un edificio; soffitta (con valore scherzi
propio, dar paradiso. -piccionaia di un teatro (e traduce il fr. paradis
fiala per fare aspirare alla sventurata creatura un altro alito di quel perfido gas, cui
camere più belle e più comode di un naviglio da diporto. guglielmotti [s
e. vestito da torco, con un turbante ed un uccello di paradiso. fracchia
da torco, con un turbante ed un uccello di paradiso. fracchia, 824:
diffinire, non vuol dir altro che un giardino amenissimo, abbondante di tutte le
, i-380: la terra di brolangia era un verziere, / in figura d'un
un verziere, / in figura d'un sistro, ismisurante. / il verde paradiso
lungo viaggio fino in paradiso tutto di un fiato, senza fermate intermedie.
per esprimere dubbi sul premio ultraterreno di un defunto. tommaseo [s. v
'gli angeli del paradiso 'e che un bambino morto è 'un angelo del
'e che un bambino morto è 'un angelo del paradiso ', ma e
. -aprirsi il paradiso: prospettarsi un improvviso sbocco in una situazione diffìcile.
quell'istante vidi aprirsi il paradiso) un agente teatrale mi invita per lettera a
-avere in fronte il paradiso aperto: avere un carattere buono, virtuoso, casto.
-corrompere anche il paradiso (in un contesto ipotetico): essere assolutamente privo
'1 paradiso / corromperieno, o in un modo o in un altro. -dare
corromperieno, o in un modo o in un altro. -dare fuoco anche al paradiso
., 16 (286): in un milano, bisogna dirla, c'è
troppo scontento e nauseato per cercare in un altro il paradiso aspettato, allora l'amor
farà caldo. -eh, v'è un fresco di paradiso; non vi s'accende
di veder te e la caterina, sarebbe un gusto di paradiso. leopardi, 1058
l'ingegno di v. s. è un giardino di paradiso ove non nascono che
bianca, ben fatta, giovine, d'un viso, / d'un occhio,
, d'un viso, / d'un occhio, d'un guardar di paradiso.
, / d'un occhio, d'un guardar di paradiso. ghislanzoni, 17-
in modo estremamente gradevole, felice (un periodo di tempo). foscolo,
iii-293: una sua sola occhiata, un suo sorriso / basta perché mi trovi in
-essere, sembrare in confronto un paradiso: dimostrarsi, al di là
delle apparenze negative, relativamente sopportabile (un luogo, una condizione). ghislanzoni
rappezzata di ragnateli, sarà per noi un paradiso di delizie! verga, i-201:
la prigione, in confronto, era un paradiso. gramsci, 107: la
stravagantissimi. -fare il paradiso in un luogo: renderlo piacevole, ameno,
paradiso. -fare il paradiso, un altro, un nuovo paradiso in terra
-fare il paradiso, un altro, un nuovo paradiso in terra; trasformare la
riso, / che solean fare in terra un paradiso, / poca polvere son,
melle, / che fanno in terra un nuovo paradiso / con lo splendor d'
nuovo paradiso / con lo splendor d'un ciel di nove stelle. ghislanzoni, 2-35
fa il suo paradiso. -farsi un paradiso di questo mondo: vivere in
s. v. j: 'farsi un paradiso di questo mondo ': tirare
, dopo la loro morte, trascorrono un periodo di purgatorio, cioè vengono messi
facende mai che comandar digiuni, con un sol calcio lo vorrei mandare in paradiso
in se stesso è d'avviso / che un velen l'abbia spinta in paradiso.
stabat mater di rossini: è proprio un pezzo di paradiso. -portare qualcuno
che m'hai fatto degno / d'un sì beato riso / che 'n paradiso
-rovinare anche il paradiso (in un contesto ipotetico): non astenersi dal
a dispetto dei santi', rimanere in un luogo dove la propria presenza è inopportuna
possiedono). masuccio, 105: un vecchio penitenzieri... per summa
dei santi', voler essere accolti in un ambiente o occupare una posizione nonostante l'
, 1-ii-181: piuttosto che vedersi fare / un saluto di spalla o arcigno viso;
paradiso, / meglio è volgersi ad un che trapassò. borgese, 1-121: tanto
sbadigliare a tutte ganascie, son'per loro un paradisuc- cio adornato ed abbellito dalla
cert'uva detta paradisa che basta bene un anno, si fa vizza e non
marcisce; dà poco sugo, ma è un liquore d'una squisitezza, da perderci
patol. che provoca la paradissenterìa (un batterio). paradittatura, sf
langue e scompare e la letteratura diventa un ornamento. = voce dotta,
grande spessore parallelo al fronte di un trincera mento, costruito allo
sm. letter. persona che ostenta un linguaggio spregiudicato, ricco di battute stravaganti
indosso la divisa militare lo colpì come un fatto paradossale. -contraddittorio, incoerente
successione di eventi, spesso risultandone addirittura un capovolgimento; privo di consequenzialità (un
un capovolgimento; privo di consequenzialità (un avvenimento). - anche con uso
si potrebbe dire (per chiarire con un esempio paradossale) che il secolare brigantaggio
luogo a paradossi o è di per sé un paradosso (un pensiero, un'affermazione
è di per sé un paradosso (un pensiero, un'affermazione). di
graziose facezie. borgese, 1-35: un altro sottotenente di artiglieria...
'italia barbara'di malaparte, in un colore paradossale, non fu che un saggio
in un colore paradossale, non fu che un saggio d'interpretazione della nostra storia come
spregiudicate, anticonformistiche, spesso soltanto per un malinteso desiderio di originalità (una persona
una verità triviale e dall'altra di un errore strano. g. ferrari, i-proem
d'apparire paradossale e brillante ma anche per un senso acuto di verità, ad amici
femmine tutta incipriata / e negli uomini un po'paradossale. 4. biol
. biol. effetto paradossale: esito di un intervento sperimentale su un organismo con risultati
: esito di un intervento sperimentale su un organismo con risultati opposti a quelli previsti
diate loro ad intendere che voi siate un gran savio. mamiani, 51: sentenziare
una contraddizione di termini, che rappresenta un assurdo logico. mamiani, 10-i-50:
per così dire) paradosseggi con questi, un filosofo e un poeta, affermando e
) paradosseggi con questi, un filosofo e un poeta, affermando e provando a lungo
, ii-722: berkeley fu considerato sopratutto un piacevole paradossista. 2. paradossale.
per le quali il principe leopoldo avesse in un tratto chiusa e lasciata estinguere l'accademia
bizzarra. -straordinario, abnorme (un fenomeno). targioni tozzetti, n-1-293
astruse, le interpretazioni paradossali e spesso un po'cervellotiche di fatti. botta
, per lo più formulata nell'ambito di un discorso etico o dottrinale, che contrasta
possiede valore di verità, riducendosi a un sofisma, creato per amore di eccentricità
una forma apparentemente illogica e sconcertante, un fondo di validità oggettiva, destinato ad
vennero doi al nolano da parte d'un regio scudiero, facendogl'intendere qualmente colui
tutte le scuole e che veramente sembra un paradosso grandissimo, bisognasse per necessità che
: il che a tutta prima può parere un paradosso, perché, essendo il vero
: ho creduto bene di riferire fedelmente un esame, acciocché si vedano le cose nella
gl'interessi della società, cercando in un supposto diritto dell'uomo una ragione per
primo aspetto fa impressione perché è contraria a un pregiudizio, ma di cui si riconosce
l'idea fissa: dedicarsi alla fabbricazione di un prodotto di universale necessità.
geme nelle angustie dell'ipotesi, è un paradosso continuo. 5. per estens
3-178: il dialogo continua, con un sottinteso, quasi involontario di ironia,
b. fioretti, 2-4-3: questo è un paradosso, che gli accidenti abbiano retto
, col quale malgrado la scoperta d'un falso giuramento non si rescinde la sentenza
paradosso poetico e inverisimile inaudito pare che un uomo della nostra carnagione s'innamori improvvisamente
un'effettiva conquista spirituale, e non un paradosso edilizio. bartolini, 17-272:
secondo il quale si stabilisce: che un dato liquido contenuto in un vaso di
: che un dato liquido contenuto in un vaso di fondo costante, ma di tenuta
non sempre fondate o sulla dimostrazione che un principio universalmente vero non ha validità;
meccan. paradosso meccanico: disposizione di un piano inclinato in modo da creare l'
modo da creare l'illusione ottica che un corpo sferico o biconico vi salga spontaneamente
meccanico ': congegno per il quale un corpo pare salire per un piano inclinato.
per il quale un corpo pare salire per un piano inclinato. 11.
i due muri perimetrali nel tetto a un solo spiovente (anche nell'espressione paradosso
. 2. trave principale di un ponteggio provvisorio, sostenuta dalle strutture murarie
dell'asia sudorientale e caratterizzati dall'avere un aspetto simile alla faina, unghie retrattili,
arrampicano bene, sono predoni notturni, mandano un odore sgradevolissimo. la specie più nota
tipo (paradoxurus typus), grosso come un gatto domestico, nero macchiettato, comune
all'intensità del campo elettrico applicato (un dielettrico ordinario). = voce dotta
danni derivanti da un'illuminazione e un ri- scaldamento troppo intensi.
è derivato da una forma affine attraverso un processo di paraemiedria (una forma cristallina
. patol. presenza nel sangue di un derivato abnorme dell'emoglobina, come la
, ma da cellula alterata, attraverso un mezzo esterno, a cellula sana
piovene, 10-19: ho fornito un esempio della forma che prende oggi in
parte frontale di una carrozza, di un calesse o di altro veicolo a trazione
: in una carrozzuccia scura scura tirata da un ponetto castano... al parafango
... al parafango bistorto è legato un astuccio di cuoio nero. pratolini,
sul ponte di fiumetto, m'ha schiacciato un parafango. e. cecchi, 4-45
nel nostro tempo. anche perché è un immenso parapioggia, parafango, paraurti,
, sia pure in via provvisoria (un documento o atto notarile, un
un documento o atto notarile, un accordo internazionale). - anche:
si dice dei plenipotenziari che firmano provvisoriamente un accordo, in attesa della ratifica ufficiale
... in italiano 'siglare 'un documento. astr. 'siglatura '
astr. 'siglatura '(di un documento), non 'parafa o parafasi
agli assicurati di fare il contratto sopra un dato e determinato registro parafato. parafatura
parafèrna, fra le natali allegrezze di un picciolo carlo rovinò la famiglia mentre l'
istituto dei beni parafernali, che era un riflesso della tradizionale posizione di inferiorità anche
dei beni parafernali; natura parafernale di un bene. -anche: l'istituto giuridico dei
sigla apposta dai plenipotenziari al testo di un accordo ancora in discussione, su cui
- anche: la fase intermedia di un negoziato, caratterizzata da tale formula provvisoria
paraffina molle, media o dura; ha un peso specifico inferiore a quello dell'acqua
affinis ', e che si dà ad un idrocarburo solido, derivante dalla distillazione secca
solido, coll'aspetto della cera, un po'transfìuido, combustibile con belle fiamme
di imballaggi attraverso il rivestimento superficiale di un velo di paraffina o l'impregnazione con
, di paraffinare). sottoposto a un trattamento di paraffinaggio; ricoperto o impregnato
; ricoperto o impregnato di paraffina (un tipo di carta o di fiammiferi)
. relativo o analogo alla paraffina (un composto chimico). 2.
...: il paraffino raffinato è un buon petrolio. giorgini-broglio [s.
sf. psicanal. attaccamento morboso a un tipo di soddisfazione anormale dell'istinto,
e prestando servizi) non già di un determinato territorio e di tutti gli abitanti
economico-sociale o professionale o all'utenza di un certo servizio, ecc.), sono
ecc.), sono dotati di un proprio autonomo bilancio e fruiscono di entrate
quasi tutti i vertebrati, che rappresenta un plesso corioideo extraventricolare e si atrofizza assai
, sm. stor. vice-governatore di un sangiaccato. sanudo, lvii-134: referisse
cui si compone un'opera letteraria, un documento, un atto notarile, o
compone un'opera letteraria, un documento, un atto notarile, o un capitolo,
documento, un atto notarile, o un capitolo, una sezione dell'opera e
. 2. breve sezione di un testo (per lo più giuridico)
: sorto questo loro appetito v'era un vento gonfiato di vanagloria, donde venne tante
tanti argumenti, tante questioni che era un fluxo ed una copia abundan- tissima.
/ e con fatica allega per me un pàrafo. f. vettori, 1-41:
, addottorato nell'utriusque, quanto s'abbia un grosso castrone. jv. franco,
erano diversi, le vie per raggiungere un determinato strumento si confondevano negli intricati commerci
che un'autorità civile o militare, un notaio, ecc., appongono a
notaio, ecc., appongono a un documento, a un atto, a un'
, appongono a un documento, a un atto, a un'autorizzazione, allo
del notaio, quasi * paragrafo ', un certo ghirigoro. panzini, iv-488:
lieve entità, esitazione a compiere un atto. = voce dotta,
con ciò far supporre l'esistenza di un soffio vero e proprio (un tono
di un soffio vero e proprio (un tono cardiaco). = voce dotta
loro una quarta o una quinta (un intervallo, una consonanza). -anche:
: che forma, in unione con un altro suono, un intervallo di quarta
, in unione con un altro suono, un intervallo di quarta o di quinta (
intervallo di quarta o di quinta (un singolo suono, una nota).
d'osservare e di seguire (scrivendo) un autore, com'a dire traducendo,
in un'altra forma letteraria, con un altro stile. -anche: prendere a modello
i connotati e talora il senso di un testo; stravolgere. foscolo, xi-1-12
2. per estens. ripetere un concetto o un'affermazione, usando parole
, che può sconfinare nell'arbitrio (un testo). panigarola,
ne faceste, a pezzi almeno, un regalo al pubblico, che da lungo tempo
riecheggiato in un'altra opera letteraria (un passo). salvini, 41-247:
verrebbe a dire: quando volete rovinare un galantuomo, inventate pure le più incredibili
), sm. chi, trasponendo un testo altrui da una lingua all'altra,
. anche -e). esposizione di un testo, per lo più scritto,
per lo più scritto, o di un discorso, di un pensiero, di una
scritto, o di un discorso, di un pensiero, di una teoria altrui mediante
anche colui che... è un sacco vuoto, un limone spremuto. l'
... è un sacco vuoto, un limone spremuto. l'ultima fatica è
orale. -rifacimento, rielaborazione di un testo preesistente. - anche: imitazione
imitazione, una parafrasi e quasi talora un centone di pezzi omerici. lucchesini, 206
che consiste nella versione in prosa di un testo poetico. carducci, iii-27-234:
voce dal » reco non è ancora un vero esercizio di lingua e stile atino
abuso. -maniera diversa di esprimere un concetto. papini, x-1-552: ognuno
esprimere indirettamente uno stato d'animo, un sentimento, una sensazione. gozzano,
virtuosistici, materiale melodico preesistente, come un 'cantus firmus 'gregoriano o un
un 'cantus firmus 'gregoriano o un corale luterano o una miscellanea di melodie
abnorme formulazione delle frasi come conseguenza di un difettoso decorso delle idee e del loro
: il parafrasismo di strawinsky è meno un male del nostro tempo, che una '
letter. chi espone con parole proprie un testo altrui, un'idea o un
un testo altrui, un'idea o un concetto già noti, spesso introducendovi aggiunte
epitomatori,... il noel è un parafrasta [di hegel]. =
: tradurre parafrasticamente. 2. con un linguaggio prolisso e verboso, con sovrabbondanza
genovesi, 200: stamattina ho parafrasticato un pezzo d'un coro del 'prometeo '
: stamattina ho parafrasticato un pezzo d'un coro del 'prometeo 'di eschilo.
a sua volta interpretazione, commento di un altro testo. b. fioretti
. lalli, pref. \ è un discrivere, con modo parafrastico, la
vocabolo nuovo. significa... un uomo di buon garbo e di maestosa
tronfo divenne. 2. che parafrasa un testo, che lo spiega in forma
lo spiega in forma di parafrasi (un commentatore). f. f.
e dell'affettività paradossalmente coesistenti a un comportamento normale (e a seconda dell'entità
di questo individuo che si comporta come un parafrenico ». parafrenière e parafrenièro
dall'insolazione, dalla dimora in un luogo stretto e poco aerato, dall'ec
malattia, il cui sintomo principale è un errore nell'im maginazione.
elevata della costruzione e collegato mediante un filo di rame con un terreno
mediante un filo di rame con un terreno umido o l'acqua di un pozzo
con un terreno umido o l'acqua di un pozzo (e si dice parafulmine
aguzza che sorge nell'aria, e di un conduttore che scende dall'estremità inferiore della
, come tu dici, ti mandi un fulmine? c'è il parafulmine,
parafulmine: / al volo orgoglioso, a un gruppetto / di flauto l'ho conosciuto
stro tempo. anche perché è un immenso parapioggia, parafango, paraurti,
so qualche cosa io, che sto in un giornale e ogni giorno mi tocca fare
tela cerata o lamiera che nelle navi di un tempo si applicava all'imboccatura del fu
o a telaietto il modello costituito da un panno di seta o altra stoffa,
stoffa, spesso ricamato, teso su di un telaio di legno scorrente verticalmente fra due
. soderini, i-233: farai un paravento in foggia d'un paragatto o
i-233: farai un paravento in foggia d'un paragatto o parafuoco che stia sopra un
un paragatto o parafuoco che stia sopra un perno diritto. baretti, 1-220:
sminuzzato in ritagli di carta appiccati con un po'di colla a que'parafuòchi.
, segreto e pieno di ricchezza, un soave calore e un soave chiarore si
pieno di ricchezza, un soave calore e un soave chiarore si diffondevano dalla fiamma,
. e. cecchi, 8-13: in un parafuoco alto e massiccio come una corazza
batte il parafoco. lessona, 1075: un altro parafuoco è uello che si tiene
nuovi e nervosi, e pur lasciandole un po'della popolare pianezza. 2
utensile di lamierino, in forma di un quarto di sfera, che si sovrappone al
il propagarsi di un incendio di origine accidentale. -in partic
diserbanti o a isolare il bosco con un corridoio parafuoco, diventa sicura miccia d'
: nome di medicamento opoterapico: è un estratto di sostanza midollare delle capsule surrenali
cottura. soderini, i-233: farai un paravento in foggia d'un paragatto o
i-233: farai un paravento in foggia d'un paragatto o parafuoco. = comp
minerali formatisi contemporaneamente o quasi in un dato giacimento, grazie a un medesimo
quasi in un dato giacimento, grazie a un medesimo processo minerogenetico. 2
fascia di subsidenza che ha origine in un oratone continentale e non presenta, nel
nel tratto compreso fra il margine di un continente e un arco insulare.
fra il margine di un continente e un arco insulare. = voce dotta,
come prospiciente a una fascia costiera, un litorale, un'isola, un
costiera, un litorale, un'isola, un porto. r.
persidiando sopra di questo [mare] un piloto d'una nave, nella quale io
caratteristiche indefinite, adiacente o circostante a un dato punto di riferimento, che può
dato punto di riferimento, che può essere un luogo preciso, una persona o un
un luogo preciso, una persona o un gruppo di cui questa fa parte;
non li avesse coraggiosamente trattenuti e fermati un giovinotto che andava ciondolando per quei paraggi
le impossibilità di avere qualche ora, in un paraggio tranquillo, per lavorare. g
. figur. fase della vita d'un uomo, età. anzini,
i-648: due cavalier valenti, d'un paragio, / aman di core una donna
l'errore di scegliersi la moglie d'un paraggio superiore al suo, ch'era
paraggio, / non che inchinarti umile a un nume in carne. -livello di
', nell'antico diritto feudale, un modo particolare di tenere il feudo fra parenti
di paraggio. dante, lviii-5: l'un [volere] voi ch'io ami
. orlanduccio orafo, xxxv-1-473: un nuovo re vedrai a lo scacchiero /
gremonville che li parea che, in un tempo che la santità sua sollevava al folgore
., ma qualche convenienza di promuovere un suddito della chiesa ed amorevole della francia
della francia. -pareggio in un bilancio contabile; saldo di un pagamento
in un bilancio contabile; saldo di un pagamento. bandi antichi, 22:
io potrei meglio, / che dentro a un sasso o nel troncon d'un faggio
a un sasso o nel troncon d'un faggio. 2. prova,
4-11-140: da quel cerchio sopran si spicca un raggio / come stella cadente in ciel
). anguillara, 6-2: ogn'un già sa quanta arroganza oggi use /
il paraggio delle sue fortune a quelle d'un ciurmatore, d'un musico, d'
a quelle d'un ciurmatore, d'un musico, d'un pazzo e talor anche
ciurmatore, d'un musico, d'un pazzo e talor anche d'una simia o
talor anche d'una simia o d'un cane! redi, 16-i-18: quando in
, / sveglia nel petto mio / un certo non so che / che non so
-per estens. possibilità di istituire un confronto. achillini, 2-18: che
e viole. -esito di un confronto. martello, i-2-167: pare
certa sculiscia, / che in suo paraggio un stollo di pagliaio / parrebbe un manichino
paraggio un stollo di pagliaio / parrebbe un manichino di cucchiaio. bresciani, 6-x-24
anch'io ch'egli dee essere stato un buon battisoffia il vostro, ma io vi
. -con, di, d'un paraggio: in pari maniera o misura
. latini, xxxv-n-1691: s'avanzasse un poco, / non ti smagar di
, i-648: due cavalieri valenti d'un paraggio / aman di core una donna
(a) -i2: questo saria un giusto segnoraggio: / che l'om c'
non vi vedean, ma eran d'un paraggio. cicerone volgar., 1-380:
d'una cattedra e cavalcato più d'un pergamo. g. p. zanotti,
o qualcosa: sperimentare o sfoggiare in un combattimento. gonzaga, 5-80: già
lingua materna dar ristoro, / con un giudicio così dritto e saggio / che sovvra
quel mercatante che udite contare / avea un suo poder molto selvaggio, / con un
un suo poder molto selvaggio, / con un palagio di nobile affare / qual è
martello, i-3-111: basta a far pazzo un veglio, non ch'altro, il
immagine ottenuta sovrapponendo, nella stampa, un negativo con la rispettiva copia positiva,
sf. medie. erronea identificazione di un oggetto in seguito a lesione subita dai
che ha la funzione di impedire a un liquido (olio, un liquore o altro
impedire a un liquido (olio, un liquore o altro), contenuto in
collo del recipiente quando venga versato (un tipo particolare di tappo con beccuccio,
tipo particolare di tappo con beccuccio, un anello di spugna sintetica). =
ha a fare la permutazione, in un certo modo sieno paragonabili. a
iv-2-432: sembrava che soffiasse su roma un vento di barbarie e minacciasse di strapparle
g. bassani, 5-46: avrebbero avuto un inverno eccezionale,... paragonabile
botteghe. ruscelli, 3-37: far un inchiostro di pietra nera da paragonar toro e
12-i-345: io vorrei che si trovasse un modo di paragonar gli animi. imperiali,
intellettuali e spirituali al fine di stabilire un criterio di simiglianza o diversità, di
1-105: avrei qui desio di tessere un curioso discorso, paragonando gli accidenti con
mazzini, iv-1-320: tu cerchi sempre un contropensiero in quel che ti dico:
, commenti, mentre io ti scrivo come un fanciullo, pieno di fiducia in te
i turchi dicono che non è possibile che un uomo invidioso senta mai allegrezza sincera:
valori pubblici, un'amante / paolotta e un giornale / del centro che mi paragona
subito mi furo aperti gli occhi / con un veder acuto e sì perfetto / che
che osate paragonarvi a lui, siete un bestemmiatore. -prendere coscienza delle proprie
ricorso alla pietra di paragone o a un altro metodo per verificarne il valore (
per verificarne il valore (toro, un metallo prezioso). c.
sempre paragonato, come se tu facessi un esercizio scolastico. moravia, ix-123:
paragonata colla durata dell'altre azioni dà un certo rapporto: e questo si dice
. varietà di diaspro nero, usato un tempo per saggiare i metalli preziosi e
conoscere i metalli. vasari, i-96: un padiglione similmente di paragone di prato tanto
ben lavorato e cosi lustrante che pare un raso di seta e non un sasso intagliato
che pare un raso di seta e non un sasso intagliato e lavorato. lud.
di parangone granda la quale è rotta in un cantone. brusoni, 5-32: portatasi
cantone. brusoni, 5-32: portatasi ad un tavolino di paragone e aperto uno scrigneto
. fona, lx-1-216: ella, vestitasi un nero drappo, col paragone de gli
raggi della chioma d'oro, pareva un sole che per ischerzo fosse vestito con
il saggio che dell'oro o di un altro metallo pregiato si fa su tale pietra
paragone. antonio calzaiuolo, lxxxviii-1-163: un paragone / d'un or ch'è
, lxxxviii-1-163: un paragone / d'un or ch'è ventiquattro o più carati.
, al paraone, a tutta pruova / un oro più che fine di carati?
fabrizio egli è che m'aiutaste a fare un ultimo paragone di mia moglie, per
ultimo paragone di mia moglie, per un poco più di mia sodisfa- zione.
ecc., per formulare una scelta o un giudizio, in partic. di simiglianza
una dama in forma di venere appresso un etiope, la quale si rimira nello
di falsa modestia o d'orgoglio dare un suffragio sommario nella mia propria causa, parmi
ovvero sopra due o più parti d'un oggetto, si sforza di conoscere in
sotto gli occhi in una sola tavola un paragone delle epatte trovate secondo il primo
teste deboli, mentre badano a un termine di paragone, perdono l'altro di
perché non ne hanno e scaturiscono da un concetto confuso de'due termini del paragone
opere del diritto criminale. l'ultima è un paragone pieno di importanza e di nuove
iii-14-329: il conte di alepio in un suo paragone della poesia tragica d'italia
quello costituito dal secondo termine preceduto da un aggettivo o da un avverbio di grado
termine preceduto da un aggettivo o da un avverbio di grado comparativo (e in
cosa, sentimento, nozione che costituisce un termine di confronto o, anche, un
un termine di confronto o, anche, un metro di giudizio, un elemento discriminante
anche, un metro di giudizio, un elemento discriminante, un banco di prova
di giudizio, un elemento discriminante, un banco di prova, un punto di riferimento
discriminante, un banco di prova, un punto di riferimento. bonagiunta, lxlii-86
, 1-iv-102: il vero paragone di un poeta... pare esser dovessero
, qua giù disponej virtù, giustizia a un tratto e parangone. castiglione, 2-ii-150
, i-42: allorché noi facciamo un paragone, vogliamo che il secondo termine
o si considera esempio o modello in un determinato ambito o campo di attività;
opinione, / di vera pudicizia è un paragone. aretino, v-i-172: pantheon
. (e talvolta può essere anche un piano inclinabile o una piattaforma magnetica,
o una piattaforma magnetica, realizzata con un magnete permanente o un elettromagnete, sulla
, realizzata con un magnete permanente o un elettromagnete, sulla quale aderiscono i pezzi
dimensioni delle lettere gradata- mente crescenti da un carattere all'altro, come sono i
in paragone: al confronto, istituendo un parallelo, un raffronto. aretino,
al confronto, istituendo un parallelo, un raffronto. aretino, iii-31: che
9-403: il tuono in paragone è un murmure / passeggero di aerea macroglossa.
, 2-i-44: per la bellezza d'un volto, che a paragone del tuo
guerriero di razza, semplice e leggera come un gioco. -a, al
gra dito a paragon d'un gran tesoro. d. borghesi, lxv-102
ministra. giuliani, ii-374: un furfante a paragone di colui è caso
pedante 'quae pars est '? è un nome strano: / mezzo bestia e
3-ii-13: godon costoro sanità compita, / un appetito a tutto paragone.
uso aggett.): che costituisce un modello nel suo genere; eccezionale,
. -essere di paragone: costituire un esempio, un modello, un punto
di paragone: costituire un esempio, un modello, un punto di riferimento ideale.
costituire un esempio, un modello, un punto di riferimento ideale. betocchi,
si viddero tutti negletti in paragone d'un tal fagone, non per altro idolatrato
. boiardo, 1-17-54: non cognosco un cavallier soprano, / che non ha
ceresa, 1-811: sento a la lingua un così forte groppo / più indissolubil di
mano / collui chi lego il mondo a un simil nodo. bandello, 1-2 (
che non ha uguale (ed esprime un giudizio superlativo, anche negativ.);
parangone / io posso star e per struppiar un verso / non v'è chi mi
non v'è chi mi trappassi d'un cedrone. f. m. zanotti,
, io non ho sugge- zione d'un giovane (posso stargli al paragone).
: per sottolineare l'estrema sgradevolezza di un confronto o di un accostamento.
estrema sgradevolezza di un confronto o di un accostamento. panigarola, 1-90: tutti
, paragoncino ': antico nome di un carattere tipografico, molto usato in manifesti di
paragonèggio). ant. definire mediante un confronto. sermini, 199: in
confronto. sermini, 199: in un gran letto così gavezzando si colcaro,
. letter. che indica grafica- mente un paragrafo. carducci, iii-8-96: a
[s. v.]: paragrafare un contratto, un atto; paragrafare le
v.]: paragrafare un contratto, un atto; paragrafare le condizioni. borgese
), agg. contrassegnato con un paragrafo; distinto in paragrafi.
, il cambio di una persona in un dialogo (e fu anche usato per
un'opera, uno scritto, o un capitolo, una sezione dell'opera o
relativamente brevi, in cui è suddiviso un capitolo o una più ampia partizione di
, 5-224: di tali regni severi, un tempo non s'aveva nozione che dai
paragrafi d'una stessa legge, per un dei quali mette l'uomo la vita
centosettanta, paragrafo novantotto) deve trascorrere un mese ed un giorno. michelstaedter, 726
novantotto) deve trascorrere un mese ed un giorno. michelstaedter, 726: la
neri, 10-65: era medico l'un, l'altro legista, / ma qui
che registra una particolare accezione (o un gruppo di accezioni assai prossime) del
nel vocabolario ch'e'vi si faccia un paragrafo apposta per ispiegare il senso uni-
cadere sotto un'idea sola, in un solo paragrafo raccolti. -per estens.
raccolti. -per estens. partizione di un discorso. de pisis, 1-162:
settore di una scienza o anche di un complesso di norme o della memoria.
dovuto agli specialisti, a quelli che scelgono un capitolo, un paragrafo, un comma
a quelli che scelgono un capitolo, un paragrafo, un comma del gran libro dello
scelgono un capitolo, un paragrafo, un comma del gran libro dello scibile, e
. moretti, ii-839: v'è un paragrafo del galateo d'oltreoceano che vieta il
diciassette figure obbligatorie che si esegue disegnando un tracciato simile a due cerchi accostati e
3-i-85: dedicherò anche alla mia persona un paragraferò dei miei capitoli intimi.
i campi, qualora la grandine sia un effetto della elettricità atmosferica, ciò che
... giova assai più largamente di un milione di paragrandini. = comp
.: sopravveste o mantello che ricopre un abito brutto o eccessivamente usato.
e celare così i panni di sotto un po'laceri. 'quand'ho ad
genovesi, 5-65: vorrei che per un poco paragonaste i presenti abitanti del
foglia disseccata di tale pianta, usata un tempo per preparare infusi medicamentosi.
acqua comune... si mette in un ciccolat- tiere d'argento, o in
acquistandosi per composizione, li farebbe toccare un paraguanto di cinquanta mila scudi. r
far sonetti i mesi interi, / chiedendo un po'di mancia o paraguanto, /
persona che v'era in guardia convenne dare un piccolo paraguanto. 2.
fagiuoli, i-123: il poeta è un bellissimo mestiero, / è lodato da
ma nessuno / per paraguanto gli darebbe un zero. = dallo spagn. para
guanti ', cioè mancia per comprarsi un paio di guanti (con riferimento all'
, che sta accanto all'ilo di un organo (in partic. del polmone)
la subordinazione) è singolarmente modificata da un elemento proprio della paratassi (o
periodo premettendo una proposizione secondaria retta da un gerundio o introdotta da se, quando
del suono della consonante l, sostituito da un altro suono. = voce dotta
arbasino, 1-360: si spiega anche un certo successo all'estero di prodotti di
, iii-1-1096: quel fiore paralio che in un giorno di felicità vidi sopra le sabbie
, di modo che par simile a un corno di bue. chiamante alcuni paralio,
compiere determinate azioni col rischio di arrecare un grave danno a sé e agli altri
cosa mai vi viene in capo di propormi un problema così assurdo, se siano migliori
da completa imbecillità giaceva in letto da un mese. pratesi, 1-230: il
iv- 1-329: il suo passo era un po'saltellante e malsicuro, come d'
po'saltellante e malsicuro, come d'un uomo che abbia in sé un principio di
come d'un uomo che abbia in sé un principio di paralisi, una malattia spinale
: la mia paola ha avuto da un attacco di paralisi infantile fulminate le due
temporanea o definitiva, del funzionamento di un organo, di un membro del corpo
del funzionamento di un organo, di un membro del corpo; arresto. fasciculo
: pare che si possa sospettare che un tal male sia riducibile a qualche grado
paralisi cerebrale, non gli restava che un barlume d'intelligenza. pirandello, 8-479
proprio inutile: la morte sarebbe avvenuta da un momento all'altro per paralisi cardiaca.
che colpisce l'uomo, che interessa un animale domestico (e si tratta per lo
totale) di un'attività, di un lavoro, o delle normali funzioni di
del funzionamento di una macchina o di un congegno. -anche: condizione di crisi,
per terra, dal mezo delle quali esce un fusto bianchiccio, nella cui cima sono
... /... con un far da piroette / e mosse paralitiche
e paralètico. cavalca, 20-604: un garzone tra 'frati minori...
-sostant. giamboni, 8-ii-16: quando un membro si move nel paralitico, quello
san pietro s'abbatté di vedere un paralitico, chiamato enea, che da
a braccia da quattro uomini, giaceva un paralitico affogato dalla pinguedine, con le
. -privo di funzionalità motoria (un membro, un arto, un organo
di funzionalità motoria (un membro, un arto, un organo). cassiano
(un membro, un arto, un organo). cassiano volgar.,
e. cecchi, 3-44: lavorando con un rampino, un custode gli aprì le
3-44: lavorando con un rampino, un custode gli aprì le mascelle. si vedeva
f. m. bonini, 1-ii-99: un cuore, che palpiti nel cimento,
: lampione paralitico, pencola tutto da un lato. 5. sm.
la proprietà di provocare la paralisi in un organismo o in un arto.
la paralisi in un organismo o in un arto. rajberti, 3-42:
i-431: certi ragni... iniettano un liquido paralizzante nella loro vittima.
e immaginarlo rintegrato... in un potere e in un essere da cui
... in un potere e in un essere da cui aveva tralignato. piovene
14-199: nel mio caso, era un miscuglio paralizzante di timidezza, delicatezza, orgoglio
si tremutò, in me, in un senso quasi altrettanto paralizzante di presagio.
parte del corpo. piovene, 14-24: un mese dopo, lo colse il male
gelida. -costringere a fermarsi in un luogo. cagna, iii-205: un
un luogo. cagna, iii-205: un nuovo alt dei sergentini paralizza la marcia
queste rive. -tenere impegnato in un luogo; bloccare militarmente. colletta
militarmente. colletta, 2-i-475: un corpo nemico, che si portasse in
; sospendere o rendere difficile da attuare un progetto; impedire o trattenere almeno temporaneamente
; impedire o trattenere almeno temporaneamente un impulso, un pensiero. p.
o trattenere almeno temporaneamente un impulso, un pensiero. p. leopardi, 130
desiderio. garibaldi, 3-55: in un orgasmo che fece stupire gli astanti e paralizzò
era aggiunta anche quella di dover mantenere un suo ex-compagno inglese, paralizzato al braccio
fumo... sgorgando vivacemente da un lungo e solitario comignolo, rimane poi
: la memoria allucinata nella follia afferma un passato, un'identità, che non appartengono
: qualche volta la memoria paralizzata nega un passato da cui è determinato il nostro presente
impedisce il funzionamento delle istituzioni o di un organismo politico. - anche: che
o intralcia con la sua azione moderata un processo rivoluzionario. compagnoni, lv-486:
che ostacola o fa cessare totalmente per un certo periodo il normale svolgimento delle attività
zazióne, sf. cessazione totale, per un certo periodo, di ogni attività,
paràllage, sf. gramm. scambio di un caso con un altro nella declinazione di
gramm. scambio di un caso con un altro nella declinazione di un vocabolo.
caso con un altro nella declinazione di un vocabolo. bontempi, 1-1-18:
-i). medie. spostamento di un osso o di frammenti ossei. =
. angolo formato dalle visuali condotte a un astro osservato da due stazioni differenti
-parallasse annua', moto periodico apparente di un astro sulla volta celeste, che deriva
paion maggiori delle stelle, perché hanno un corpo vaporoso e poroso, che colla sua
riempie la vista più che non fa un giove scintillante, un mercurio vivace,
che non fa un giove scintillante, un mercurio vivace, una venere fulgida, un
un mercurio vivace, una venere fulgida, un marte terso et un saturno posato.
venere fulgida, un marte terso et un saturno posato. g. l. cassola
parallassi della luna, fece già di un astronomo al capo di buona speranza un
un astronomo al capo di buona speranza un certo krosick berlinese. leopardi, v-941:
2. per estens. spostamento apparente di un oggetto in seguito all'osservazione da due
'parallasse ': spostamento apparente d'un oggetto, rapporto a quelli che gli stanno
diversi. cosi ha parallasse pei due occhi un bastone che s'interponga a poca distanza
opportuni dispositivi). -sporgenza eccessiva di un elemento costruttivo. temanza, 14:
, 14: questo occupamento (che da un moderno autore si chiama paralasse della cornice
delle foglie del ditamo profittevoli, si forma un colirio possente a serenar il guardo annebbiato
accattata da questo sole, sarebbe apparso un pianeta, se gli effetti non l'
v.]: macchina parallattica era un semplice traguardo per gli antichi e pe'moderni
traguardo per gli antichi e pe'moderni un cannocchiale, girevole intorno ad un asse parallelo
moderni un cannocchiale, girevole intorno ad un asse parallelo all'asse del mondo e
suddiviso in lamelle verticali visibili separatamente da un occhio solo dello spettatore (e l'
avv. su una linea o in un piano parallelo a quello di riferimento;
stringevano più da presso, si avvolse in un nuvolo di fumo e vomitò il duplice
sue batterie. calvino, 12-225: un uomo a cavallo procedeva parallela- mente a
scolastica si chiamava il conoscere distinto, un altro conoscere, chiaro e non distinto
quello in cui le facce contigue formano un angolo retto, in opposizione al parallelepipedo
rettangolo quello retto che ha per base un rettangolo). -anche: raffigurazione grafica o
barbaro, 364: se vorremo fare un cubo eguale ad un dato parallelipipedo,
: se vorremo fare un cubo eguale ad un dato parallelipipedo, si farà in questo
c. e. gadda, 9-82: un magazzino di prismi esagonali e di parallelepipedi
non era uno dei soliti scalini, ma un grosso parallelepipedo di pietra serena.
obliquo di vetro i cui spigoli fanno un angolo di 540 30'colla base.
angolo di 540 30'colla base. un raggio di luce polarizzata rettilineamente, che
penetri per una delle piccole basi d'un tal parallelipipedo, esce dall'altra dotato di
posizione parallela rispetto a una linea o a un piano di riferimento. -condizione di
specie umana troverà che essi camminano con un certo parallelismo. balbo, i-279:
venne certamente il proposito di emularli con un parallelismo di gesta! d'annunzio, iv-1-402
incredibile. b. croce, i-4-301: un parallelismo... di storia economica
andare ed a parallelismo di circostanze salva un maggior numero di infermi.
tuttosport », 8-vi1-1982], 9: un parallelismo fra le sorti del governo che
quale a ogni fenomeno della coscienza corrisponderebbe un fenomeno fisiologico, per effetto del legame
il positivismo, considerarono che era questo un ben debole nemico, con..
semitico è talvolta una ripetizione, talvolta un contrapposto: nel primo caso è poetico
: varietà a cui è possibile costruire un numero, uguale alle sue dimensioni, di
uguale distanza da una linea o da un piano di riferimento. 2.
zano i due concetti, di aver foggiato un dualismo insuperabile. -indirizzare verso lo stesso
nella stiratura del lino, lastra recante un certo numero di solchi inclinati attraverso cui
stoppini di fibra per essere riuniti in un solo nastro. = nome d'
che procede nella stessa direzione rispetto a un termine lineare di confronto, mantenendo costante
, iv-2-1070: segnò con lo sguardo un cammino parallelo a quello seguito dalle impronte
, anch'essa bionda, rosea e un po'legnosa, con due treccine parallele
-in partic.: concentrico (un arco). dante, par.
massimo è quello che vien disegnato da un punto egualmente lontano da essi poli;
compie secondo direzioni o traiettorie equidistanti (un moto, una caduta). salvini
che cavalcava a lei parallelo si cantava un giambo di rabbia. 2.
e parallele. manzini, 12-86: un dialogo supposto, percepibile a loro soli
accavallassero insieme, ciascuno di essi contenesse un intiero membretto del sentimento e tutti procedessero
3. che ha struttura simile a un termine di raffronto; legato da rapporti
cannocchiale impiegato per osservare il passaggio di un astro sulla volta celeste da est a
perch'è destinato a seguire il parallelo d'un astro e il di lui moto d'
detto il v di euclide, per un punto esterno a una retta passa una
quali due rette parallele si incontrano in un punto o in due punti distinti)
in due punti distinti). -parallela a un piano: retta che risulta equidistante a
leonardo, 2-278: una linia principiata all'un delli stremi del mondo pò ancora essere
biancheggiava come un'ignea città asiatica su un colle della palestina, intagliata nell'azzurro,
, 3-2-247: il rivolgimento delle parti è un ente nella scienzia del contrapunto che non
segato [il cono retto] con un piano parallelo al lato lk nasca la sezione
appaiati e contrapposti, alle quali segue un confronto conclusivo. cesarotti, 1-xxiii-147:
di plutarco, dove a quella d'un greco segue la vita d'un romano
quella d'un greco segue la vita d'un romano e raffrontansi. io
loardo espugnato da'turchi, fecero gl'ingegnieri un taglio nella piazza con linee parallele alla
di due polarizzatori coassiali, dai quali un raggio polarizzato emerge nelle stesse condizioni di
, è stata usata anche per designare un tipo di accordo che lascia sussistere le
il convergere di forze politiche opposte su un obiettivo determinato). e.
cineseria, moro è riuscito a realizzare un miracolo al quale nel suo partito non
sud, formando graficamente con i meridiani un reticolo che serve a individuare la posizione
situate alli stremi della terra essere 'n un medesimo parallelo. tolosani, 1-1-23:
da verazzano, lix-182: tanto vale un grado di longitudine, nel detto pararello
campo magnetico terrestre individuato dalla direzione di un ago magnetico libero di ruotare su un
un ago magnetico libero di ruotare su un piano verticale (e forma con il
e forma con il piano orizzontale geografico un angolo di inclinazione). -anche: ciascuna
linea che passa per tutti quei punti d'un emisfero terrestre, nei quali l'inclinazione
capitolo sesto, nel quale si legge un parallelo fra la rivoluzione francese e la
egli abbozzò in alcune parole d'occasione un parallelo fra il pubblico àpata in sparato
paragone. loredano, 2-ii-57: dunque un curzio stimarà tanto se stesso che debba
valutarsi del pari con roma? dunque un membro sarà in quella venerazione che tutto il
o caso che appare molto simile a un altro; analogia. bisaccioni, 1-234
isola si pagano le decime a'parochi con un rigore ed una puntualità che difficilmente truovasi
rigore ed una puntualità che difficilmente truovasi un parallelo. b. croce, i-2-385
e. gadda, 9-318: papà era un leone: tutte le parallele che aveva
parallele che aveva fatto da ragazzo mettevano un impeto giovanile in ogni suo movimento.
e securi. -fare parallelo, un parallelo: istituire un raffronto; paragonare
-fare parallelo, un parallelo: istituire un raffronto; paragonare. galileo,
scudi, parallelo, dico, con un altro suo dell'istessa lunghezza lavorato qua
il nostro soggetto c'invita a far un parallelo riguardo a certi punti tra il
fuori del profilo delle colonne di mezzo facciano un paralello. -essere simile o
al plur.) * l'un l'altro '. parallelocinesìa, sf
il paziente affetto da paresi isterica di un arto riproduce in esso i movimeni passivi
a due, il quadrilatero si chiama un parallelogrammo. d'annunzio, iv-2-506:
al riparo fatto di pali in forma d'un parallelogrammo. soffici, v-1-321: non
soffici, v-1-321: non è più neanche un rettangolo, ma un parallelogrammo inclinato.
è più neanche un rettangolo, ma un parallelogrammo inclinato.
5-70: pigliavan [i soldati] quasi un miglio di paese / e stringer si
le file, onde formato / d'un parallelogramma era un quadrato.
onde formato / d'un parallelogramma era un quadrato. -per estens. figura
. figura solida regolare avente come base un rettangolo; parallelepipedo. carducci, ii-6-15
ii-6-15: la chiesa di san vittore è un parallelogrammo di solida costruzione a grandi mattoni
di due forze le quali agiscono sopra un punto dato. la diagonale di un
sopra un punto dato. la diagonale di un tal parallelogrammo segna la misura e la
due fotogrammi stereoscopici ed è costituito da un sistema di bracci snodati e scorrevoli.
v.]: 'parallelogrammo articolato 'è un congegno a forma di parallelogrammo, immaginato
di una leva, la quale descrive un arco di circolo. guglielmotti, 619
concetti ai parallelogrammo e di parallelepipedo in un iperspazio, che corrisponde alla parte di
corrisponde alla parte di spazio delimitata da un numero di iperpiani doppio delle dimensioni considerate
tocca colle mani che il creduto assioma è un paralogismo. a. verri [il
d'uomini fossero destinati alla felicità di un solo. gioberti, 5-23: la
senza paralogismo, cioè senza presupporre che un effetto necessario sia insieme contingente. gramsci
'di kant, falsità formale di un raziocinio (paralogismo logico) o anche
soggetto pensante ', è fondata su di un paralogismo, con cui si conclude da
i-1-430: il ragno... è un paralogismo vivente: non può nutrirsi senza
è nota: « acutezza mirabile è un detto che [ecc.] ».
iniziativa in quistione? e risponde con un ragionamento tanto semplicistico quanto paralogistico.
fatto in una sua dissertazione volendo spiegare un fenomeno, di cui non si aveva
, che si applica all'obiettivo di un apparecchio fotografico o cinematografico per proteggerlo dai
, metallo, ecc.) che in un dispositivo per illuminazione impedisce la diffusione della
per lo più opaca che, mediante un bracciuolo o gambo, si adatta a qualsiasi
in faccia. bettini, 1-250: un disco di luce s'allargava intorno ad una
una lampada a petrolio, munita di un pesante paralume di carta verde arricciata.
sala la luce si diffondeva a traverso un gran paralume giapponese, temperata e rossa
8-793: traspare appena in quell'ombra un paralume verde di vetro. borgese,
luce falsa della lampadina elettrica coperta da un paralume a fiori. -con sineddoche
partic.: colui che tutela con un matrimonio di comodo la rispettabilità sociale di
a patto di non perdere i vantaggi di un matrimonio, più che conveniente, necessario
rovani, i-60: stava seduto su d'un sasso cui facevano spalliera foltissimi carpini,
paramagnetismo, sm. fis. proprietà di un corpo che, posto in un campo
di un corpo che, posto in un campo magnetico, si magnetizza nel verso
si trovano collocati fra i due poli di un elettro- magnete fatto a ferro di cavallo
sm. invar. mezza manica portata un tempo da impiegati, da scritturali e
parte terminale di ciascuna delle maniche di un abito. 5. maffei,
sbieco... una manica con un paramano amaranto. 2. edil.
lubrano, 1-214: era... un bel prodigio nelle incastrature de'paramenti mosaici
-con valore collettivo: corredo necessario a un sacerdote. testi fiorentini, 238:
toglie [la figlia] di casa? un bianco velo / vai men che di
velo / vai men che di broccato un paramento. -ant. guarnizione di
paramento. -ant. guarnizione di un capo di vestiario. nuovi testi fiorentini
le pareti interne di una casa, di un ambiente, di un veicolo; parato
casa, di un ambiente, di un veicolo; parato. -in partic.:
, 2-15-29: era in sul fiume un casamento ornato / di paramenti da potente
. ariosto, 26-27: per stanze reali un paramento / d'oro e di seta
colonne altere, / la cui materia un paramento asconde / di mirabili spoglie e
: 11 proveditore valier fu regalato d'un paramento d'arazzi per una camera del
, 45: ho fatto pensiero di fargli un ricco e bel aramento di camera,
lume duna. -ragnatela pendente da un muro. segneri, ii-667: le
alle vertù sante, le quali fanno un bellissimo paramento. -preparazione morale.
maddalena de'pazzi, iii-46: gli faremo un bel paramento e sarà questo le fatiche
). -anche: rivestimento esterno di un muro, realizzato con l'applicazione di
metà simmetriche che formano il corpo di un animale a simmetria bilaterale. =
musica greca antica, quarta corda di un ottocordo completo (costituito da nete
ipate), e nona corda di un ottocordo doppio, a partire dai toni
intervallo di ciascun tetracordo... è un minore semituono e lemma, e tra
amplificatore per microonde, fornito di un dispositivo la cui reattanza si può far variare
. esprimere o indicare gli elementi di un insieme per mezzo di parametri.
. matem. rappresentazione degli elementi di un insieme per mezzo di parametri.
si chiama il particolare valore assunto per un particolar caso da una legge generale.
normale funzionamento di una macchina o di un impianto (anche nell'espressione parametro operativo
grado e qualifica che viene moltiplicato per un altro numero fisso, detto piede,
da una serie di rettangoli interposti fra un madiere e l'altro in modo da
sicilia (paramizzali), deriva forse da un gr. biz. * roxp struttura gerarchica e la disciplina proprie di un esercito, con divise o distintivi, spesso manifestazioni collettive, pur essendo estraneo a un esercito regolare (un corpo, un'associazione essendo estraneo a un esercito regolare (un corpo, un'associazione, un gruppo (un corpo, un'associazione, un gruppo, che nei diversi ordinamenti giuridici squadre paramilitari. 2. disciplinato da un ordine rigoroso. arbasino, 19-162:
da poppa e servono per distruggere un campo minato o per sgom
per sgom brare dalle mine un canale per il passaggio eli unità di
adoperati, talora con inversione delle lettere di un vocabolo. = voce dotta
esistere fra le due varietà dimorfe di un medesimo corpo. 2. medie
-per simil. orecchio fornito di un grandissimo padiglione. mattio fr arnesi
nello sfenoide e nel mascellare, in un numero di tre su entrambi i lati
: fernando tira barcollando a quattro zampe un aratro pesante e primitivo, aggiogato come
aratro pesante e primitivo, aggiogato come un animale, con morso alla bocca, paraocchi
, paranchi). marin. manovrare un paranco. -anche: spostare manualmente,
, a vuoto, i bozzelli di un paranco. dizionario di marina, 580
: alare, mano vrare un paranco. = denom. da paranco1
salire o scendere secondo la trazione di un capo del cavo, manuale o per
uno fisso e uno mobile, recanti un certo numero di pulegge folli e funge
una catena che nella parte inferiore regge un bozzello munito di gancio; il paranco
; il paranco elettrico è formato da un motore elettrico e da un dispositivo di
formato da un motore elettrico e da un dispositivo di riduzione collegato al tamburo su
, 17: bisogna per ogni pezzo grosso un capo di menalo, con due paranchi
; due bozzelli colle loro pulegge formano un paranco... 'paranco di
grossi paranchi s'incocciano alla cima di un pennone maggiore per imbarcare o sbarcare le
. gessi, 333: per armare un paranco vi erano in tutto due deboli
erano in tutto due deboli bozzelli e un sol cavo. d'annunzio, iv-2-1143:
. / la sua grandezza è simile d'un bue / e tal quel cervo mostra
ant. elogio solenne del candidato che un tempo era pronunciato da uno degli accompagnatori
femm.: ciascuna delle donne mature che un tempo nelle cerimonie nuziali attorniavano la
comprava la sposa e se la conduceva sopra un carro o a piedi con gran corteggio
luciano], iii-2-52: questo fu un quadro veramente nuziale, perché conchiuse il
nide; le nozze del pittore furono un fuordopera di quelle d'alessandro. il
2. chi si adopera per combinare un matrimonio favorendo l'incontro e il reciproco
. nelli, 54: la puttana eh'un suo figlio mena / a dormir seco
bel paranimfo inamorato. marino, 1-5-5: un mezzano eloquente, un scaltro messo,
, 1-5-5: un mezzano eloquente, un scaltro messo, / paraninfo di cori
volgar., 1-40: venne a me un gran paraninfo, cioè fedele guardiano della
) <;, deriv. da un toponimo. parannanza [parananza,
, iii-798: il sangue delle vittime è un po'la loro gloria [dei macellai
dalla presenza e dal progressivo imporsi di un sistema delirante, sviluppato intorno a temi
, come fiutasse sempre... un cattivo odore. e lo fiuta infatti.
brignetti, 3-12: si scopriva che un fenomeno sì esasperato non veniva ad essere
. cicognani, 6-140: à scritto un memoriale che stringe il cuore come tutto ciò
, n-107: dentro lo spazio interiore cova un annuncio di terremoto: l'armoniosa geometria
sola coperta e poco parapetto: era un tempo attrezzata con un albero a calcese
parapetto: era un tempo attrezzata con un albero a calcese di antenna lunghissima e
: la fuga di costui fu facilitata da un famoso capo paranza luciano di cognome luigi
gli avevano [all'ariosto] fatto un monte di feste, dandogli per un
un monte di feste, dandogli per un momento l'impressione d'essere anche lui
regole d'onore 'della camorra. un codice rigidissimo. anche scritto, almeno
facchini: cooperativa di tali lavoratori (un tempo diffusa in sicilia). imbriani
usata con le paranze. e formata da un sacco conico lungo m 20-30 e compreso
. alla stazza è unito per davanti un sistema di corde o mazzette di
attorcigliate tra loro e convergenti ciascuna a un grosso cavo di canapa, lungo da
taia de de- cati io milia di un cavalier. -anche: orientare i
bilancieri, ricavata per lo più da un tronco scavato. varthema, 237
, perfino a tanto che mi trovaremo un parao, zoe una barchetta piccola.
di questa isola ci mandò a bordo un prao molto bello con la prua e
i-v- 217: il parao è un tronco cavato con due ale di legno
loro sono chiamate parò le quali hanno un solaro sopra quegli che vogano, ove
. bartoli, 1-6-29: si aperse improvisamente un fianco del parao sul quale andava.
per concludere, l'uomo si metteva un paraocchi, che gli facesse vedere per
vivono tanti scrittori francesi: è piuttosto un modo di vivere coi paraocchi, un
un modo di vivere coi paraocchi, un modo di difendersi. = comp
: fernando tira barcollando a quattro zampe un aratro pesante e primitivo, aggiogato come
aratro pesante e primitivo, aggiogato come un animale, con morso alla bocca, paraocchi
pesante, lana o pelliccia unito con un copricapo o anche separato, per proteggere
6-230: a concertare di parapatia subita un incontro, vespertino e casuale, oh casuale
tre lati, a simulare una stanza o un qualsiasi ambiente chiuso. c.
di proteggerne i difensori: consisteva in un riparo continuo, spesso da uno a tre
metri, alto quanto o poco meno di un uomo, di legno, pietra o
con la terra di riporto dello scavo di un fossato o di una trincea, rinforzato
: feciono fare i fiorentini in arezzo un altro piccolo castello sopra la porta del piano
dei defensori circa di braccia due e un quarto. c. campana, i-iio:
cacciare il nemico da una posizione dietro un parapetto che dominava un fosso dalla parte
una posizione dietro un parapetto che dominava un fosso dalla parte nostra e dove quello
ammassarono al parapetto, incuriositi e con un po'di paura. -per estens.
campagne, facendo loro il tevere quasi un parapetto dalle incorsioni de'nimici. birago
: ivi, lungo la spiaggia, ha un quasi continuo parapetto d'isolette, scogli
/ si messe a far di botti un parapetto. benvenga, 78: ha
de'monti, se pure non fosse un solo diramato in molti per farle anco da
in molti per farle anco da lungi un parapetto di scogli. -ostacolo.
elettore di treveri, per premunirla d'un fortissimo parapetto. -figur. difesa
mi confesserò, alzate all'anima vostra un parapetto invincibile con dire: chi sa
una superficie che si affaccia direttamente su un forte strapiombo, una cavità o uno specchio
entrata, che son tre, farà un terrazzo alquanto pendente, sopra 'l qual si
33 (566): vide un pulpito, e dal parapetto di quello spuntar
, e dal parapetto di quello spuntar su un non so che di convesso,
-per estens. sponda rialzata (in un letto per bambino, a scopo protettivo
indorato e scolpito a figure greche di un palmo l'una, distinta l'una dall'
di baldo non era divisa che da un semplice parapetto dalla camera d'una vedovella
parapetto del gigantesco camino. -in un teatro, elemento che, posto anteriormente
in testa... si doverà fare un parapetto di tavole ben commesse e inchiodate
distante dal principio di esso palco almeno un piede et alto più della testa almeno
che scendevano giù dagli alberi vicini, un alto parapetto. buzzati, 4-25:
: pianetta... si era fatto un piccolo parapetto di erbe e rami,
e alto intorno al metro, costruito un tempo di legno, ora per lo
temerario / eccoti in fra la guardia un parapiglia, / un calar d'aste,
in fra la guardia un parapiglia, / un calar d'aste, un suon confuso
parapiglia, / un calar d'aste, un suon confuso e vario, / un
un suon confuso e vario, / un tumulto ch'ogni ordine scompiglia. nomi
nomi, 8-15: udito questo fassi un parapiglia, / e s'esce fuor
azeglio, 6-24: v'era stato un parapiglia, aveva sentito i pugnali scalcinar le
mura intorno. garibaldi, 1-436: nacque un parapiglia indicibile all'entrata del lanifìcio,
: a portogruaro era a dir poco un parapiglia del diavolo; sfaccendati che gridavano
scattò di fatti una sera, e successe un parapiglia: seggiole per aria, vetri
, i-6-212: sarà allora l'intervento / un spettacolo, un portento, / un
allora l'intervento / un spettacolo, un portento, / un trionfo, un parapiglia
un spettacolo, un portento, / un trionfo, un parapiglia / di piacer
, un portento, / un trionfo, un parapiglia / di piacer, di maraviglia
iv-139: nei rialzi sembra che ci sia un parapiglia a mulinello, negli abbassamenti le
foscolo, xv-539: ecco... un nuovo parapiglia di mobili, di tappeti
(500): suppose che, in un tal parapiglia, il pover'uomo doveva
parapiglia. verga, 8-93: era un parapiglia per tutta la casa: speranza,
. pecchi, 12-31: poi fu un parapiglia, una confusione di pensieri e di
non siete voi l'ottava maraviglia, / un caos, un parapiglia? 6
ottava maraviglia, / un caos, un parapiglia? 6. congerie di espressioni
rinomata 'sul giudizio universale 'è un parapiglia d'immagini volgari ed agevoli.
poeta che usciva col parapioggia, che portava un fiero cappello e una cravatta a fiocco
nel nostro tempo. anche perché è un immenso para pioggia.
una ragazza paraplegica,... ora un vecchio coi capelli bianchi irsuti e scomposti
. da 7rapa7txt) aa
medie. che si sviluppa collateralmente a un processo morboso polmonare (una pleurite,
processo morboso polmonare (una pleurite, un empiema). = voce dotta,
paratoia apribile, praticato sul fondo di un canale artificiale per scaricare pe
il deflusso di acque in eccesso da un canale artificiale. guglielmini, 348:
redefosso]... serve come di un gran paraporto al naviglio della martesana prima
popolo parapoiamita: stanziato sulla riva di un fiume. gioberti, i-51: la
napoleone, con una scala sulle spalle e un gran fascio di bandierine sotto l'ascella
scopava. boine, ii-34: ecco da un altare, il cappellano intento a parare
fioriti di mandorlo. montale, 1-39: un gruppo di abitati... distesi
. distesi / allo sguardo sul fianco d'un declivo / si parano di gale e
morti che una consuetudine americana para d'un postremo e fallace incarnato. -per
ornare di bellezze stilistiche un'espressione o un componimento letterario. navarro della miraglia,
una pianta), di piante fiorite (un luogo). magalotti, 19-55:
» si china a parare il grembiule, un fazzoletto, il cappello, per ricevere
-para mano ». quello para mano: un corpo diaccio peloso... è
, rendere inefficace il colpo portato da un avversario con un'arma bianca, opponendo
opponendo a esso l'arma propria o un altro oggetto. - per lo più
g. visconti, i-2-49: bronzino un tratto alza la mazza in su,
di due mazze col pomo più grosso d'un pugno: l'una per parare i
-per estens. rendere inefficace (un colpo d'arma da fuoco);
d'arma da fuoco); evitare (un pugno, uno schiaffo).
tommaseo [s. v.]: un pastrano para il freddo; l'ombrello
, di un'osservazione malevola, di un tranello. stigliani, ii-257: a
. -impedire, evitare, prevenire un evento negativo, un danno, un
evitare, prevenire un evento negativo, un danno, un rimprovero.
un evento negativo, un danno, un rimprovero.
anche non so s'io dica chiedere un favore o parare un rimprovero. massaia
io dica chiedere un favore o parare un rimprovero. massaia, ii-34: io mirava
ad affezionarmeli, per parare nel caso un qualche brutto tiro. pirandello, 8-1159
con attenzione, studiandomi di parare con un atteggiamento di curiosità gelida a quella sua
del datore ch'è lor dietro, far un salto e per aria pararla con mano
], 22: hansen scozzese tenta un autogol al 27', il suo portiere
nell'acqua, il tonfo pesante d'un corpo morto. ma non si vede chi
: egli si parava il capo con un ombrellino. tozzi, v-194: una
-rifl. landolfi, 2-150: un tronco d'albero dietro cui pararsi o
in modo che non possa esser veduto da un altro. 'quando passò vostra madre
9. allontanare, scacciare (un insetto). ber ni, 117
non per medicarvi e farvi netto come un fanciullo e per pararvi via le mosche?
passata dal nostro maso, voleva prendersi un angiolo; ma l'abbiamo parata via.
. tose. spingere avanti, condurre (un capo di bestiame, un gregge)
condurre (un capo di bestiame, un gregge); badare ad animali. -
giuliani, ii-407: para, bimbo (un de'pastori... gridava già
pastori... gridava già a un suo figliuolo) para per cotesto valico;
, iv-613: se domani venisse al mondo un genio con tutte le fattezze e i
con tutte le fattezze e i segni d'un pecoraio direbbero che la madre sua,
parare sui monti, ebbe commercio con un cavaliere o un angiolo. viani, 10-157
, ebbe commercio con un cavaliere o un angiolo. viani, 10-157: le
che diritto l'ha lui di pararmi come un vitello lattone? papini, vi-891:
ad arrestare e afferrare una persona o un animale in fuga). - anche
piazza. magalotti, 22-30: para un momento, e via, dà addietro
in basso, sicché qui ancora perdemmo un grandissimo tempo. 12. ant
), imbandire (una vivanda, un banchetto). storia de troia e
: non sanno far altro che parare un letto, nel quale possono riposare. c
contra una pella di formaggio, per un presciutto, per un bocal di vino.
formaggio, per un presciutto, per un bocal di vino. a. cattaneo
/ da pigliar colle molle! che un somaro / possa col cuore ingravidar la
. frapporsi costituendo ostacolo, opporsi a un attacco o all'avanzata di una massa
. -stare, trovarsi davanti (un oggetto). boccaccio, viii-2-114:
, viii-2-114: bufera... e un vento impetuoso, forte, il qual
? paolo da certaldo, 331: un dì che la detta fanciulla andava a una
aurea volgar., 386: ad un tempo che traiano imperadore s'affrettava molto
d'ostacolo, presentarsi come ostacolo a un progetto, a un'iniziativa, a un'
una illusione, questa necessità ci sembra un tradimento. -apparire, presentarsi,
libri, che ci si para inanzi come un
anatomico si rappresenta alla sua mente come un vaso trasparente di limpidissimo cristallo, mirando
parlare di tali composizioni, dandone anche un saggio, o tacerne senz'altro? carducci
più in modo indiretto; tendere a un fine, a una meta, nell'
nell'azione o nel discorso; avere un determinato esito o conclusione (in partic
la zattera con una corda, e un altro dietro parandola inanzi. giuliani,
, 34 (601): rispinse con un urlone uno che gli parava la strada
portano quattro ova, mangiano venti pani, un carattel di vino: para via,
in difesa: disporsi a far fronte a un pericolo. pirandello, 6-316:
, 22-180: cos'è la creazione di un simbolo se non l'indizio di una
operazione in fondo parareligiosa volta a dare un significato alle cose? = voce dotta
ora, tre delle quali farzanghe fanno un giorno, misura antica de'persi, che
. gozzi, 1-8-66: questo dèe essere un lungo sogno, se hai dormito,
e pilastri a imitare la facciata di un edificio, che nell'antico teatro
costituita da traversoni o terrapieni posti fra un pezzo e l'altro di una batteria d'
antico egitto, estraeva i visceri di un cadavere per prepararlo all'imbalsamazione.
(una concezione, un'espressione, un concetto; ed ha valore spreg.
4-297: « congenita » aggiunse dopo un attimo di sospensione, quasi fosse un
un attimo di sospensione, quasi fosse un vocabolo troppo difficile, appartenente ad un
un vocabolo troppo difficile, appartenente ad un linguaggio parascientifico. volponi, 1-269: cro-
a evitare remissione di particelle incandescenti da un motore, da parti meccaniche sottoposte ad
apparecchiatura elettrica per impedire la formazione di un arco. -anche: contatto ausiliario di
e sonora, a cui viene sostituito un altro suono. = voce dotta,
le funzioni del sistema nervoso parasimpatico (un farmaco). -anche so- stant.
galeno) 'infiammazione dei muscoli in un lato della gola ', comp. da
. parola composta aggiungendo a una radice un prefisso e un suffisso.
aggiungendo a una radice un prefisso e un suffisso. = voce dotta
ingiuria). bartolucci, 3-8-102: un parasitulo, un garrulo, un
bartolucci, 3-8-102: un parasitulo, un garrulo, un vaniloquio è stato
3-8-102: un parasitulo, un garrulo, un vaniloquio è stato audente a deludermi
due gran preti avevano ciascuno in mano un parasole di velluto chermisino di frangie d'
e con parasole in mano, sembrava un secolare. collodi, 220: alfredo chiamò
cameriere: e il cameriere portò subito un grazioso parasole, dipinto con grandi fogliami
parasole, insegna del comando, che un cortigiano teneva un po'inclinato dietro di
del comando, che un cortigiano teneva un po'inclinato dietro di lui,.
che fanno dei gesti laidi dietro a un parasole rosa. -con uso di agg
riflessi del sole al tramonto sul mare un po'mosso a ogni sollevarsi dei parasoli
, 7-120: capitava alle volte dalla campagna un carretto di vino, di quei carretti
fissato sugli spigoli delle pareti interne di un edificio, per proteggerle dagli urti.
- raggio parassiale', quello che forma un angolo molto piccolo con l'asse ottico
molto piccolo con l'asse ottico di un sistema centrato. = voce
a farsi invitare alla tavola di un personaggio fa coltoso e a
694: uno amante meschino, / un dottor poco astuto, / un frate mal
/ un dottor poco astuto, / un frate mal vissuto, / un parassito
/ un frate mal vissuto, / un parassito di malizia el cucco, / fien
, 2-42: sai tu che cosa è un parasito? il migliore amico che
diuturna dimestichezza; lo scroccone invece è un parassita avventizio, che s'attacca or
-e come no? -chi non lavora è un parassita. cinelli, 11-298: a
-chi si serve di un'attività o di un principio ideale per fini utilitaristici o economici
di una determinata classe sociale, di un gruppo di potere, ecc.; chi
aspetto il più odioso, rappresentandolo come un uomo senza princìpi, mosso unicamente dall'
fosse suo. papini, v-245: un discepolo è un parassita, un passivo.
papini, v-245: un discepolo è un parassita, un passivo. un mezzano
v-245: un discepolo è un parassita, un passivo. un mezzano che ruba al
discepolo è un parassita, un passivo. un mezzano che ruba al venditore e truffa
chiesa etiopica] dall'islamismo e divenuta un parassito eterodosso nella religione di gesù cristo
b. croce, iii-25-180: è un vezzo volgare, che sempre ritorna,
patologica che si sviluppa a spese di un organismo sano. massaia, iii-142:
assume il nutrimento necessario per vivere da un altro essere vivente o si serve di
parassiti di debolezza, che approfittano ai un indebolimento temporaneo dell'organismo ospite per insediarvisi
. martini, 1-iii-230: a ghinda un parassita ha mandato a male le rigogliosissime coltivazioni
l'uva cominci a marcire, attaccata da un parassita. -rar. sf.
al suo nutrimento, lo assume da un altro essere vivente, attaccandovisi per mezzo
iperparassiti, quando vivono a spese di un altro organismo parassitario; i danni inferti
5-38: ha [il pescecane] addosso un parassita di cui non si può mai
. v.]: 'parassito, titolo un tempo onorevole de'ministri de'tempi,
. agg. che si fa mantenere da un potente, vivendo a sue spese (
: che si svolge a carico di un protettore (l'esistenza). costo
se ne nutre (una pianta o un animale). lastri, iii-20:
dei ristampatori, ci mettono del suo un poca più d'intelligenza e di studio.
. eccessivamente condizionato dalla realtà oggettiva (un artista). piovene, 7-450:
nell'anima. di breme, 143: un fastoso corredo di voci forse parassite.
martini, 1-ii-4: c'è bisogno di un po'di ripulisti per tentare di sbarbare
velivolo parassita: piccolo aviogetto trasportabile da un aereo più grande, al quale è
tale difetto è ovviabile inserendo sull'obiettivo un adeguato anello paraluce). 23.
aggiunto rispetto alla normale derivazione etimologica (un elemento paretimologico). 25.
uomo si avvicina al suo simile con un istinto da parassita. sempre per portargli via
via qualche cosa, per lo meno un poco della sua felicità. -mangiare
parassitóne. costo, 1-66: vidde un certo parasitone ch'ella conosceva uomo agiato
in erba ci è riuscito in frutto un bel solenne scroccator prandi- peta..
. vivere da parassita a spese di un ricco signore o di un ospite munifico
a spese di un ricco signore o di un ospite munifico; farsi mantenere. -in
biol. trarre il proprio nutrimento da un altro essere vivente; infestare (un animale
un altro essere vivente; infestare (un animale, una pianta).
benché raramente essa venga così descritta: un inserirsi, un derivare a suo vantaggio
essa venga così descritta: un inserirsi, un derivare a suo vantaggio, un parassitare
, un derivare a suo vantaggio, un parassitare il cammino in giù dell'energia,