ricordati, 1-70: celebrò ancora vittore un concilio in benevento, nel quale fece
altro non sono fuorché la espressione di un fatto fisico costante. gioberti, 5-79
o prescrizione di una legge o di un decreto. b. segni, 11-141
e far loro prendere piega tale che un giorno finalmente non si avveggano di essere alle
della religione che, per non allargare in un punto una di esse, averebbe lasciato
del suo re... li sopravenne un poco de indisposizione. collenuccio, ni
. 11. domanda di acquistare un prodotto determinato, in partic. nell'
il dare lavoro a un'azienda o a un artigiano. -anche: prenotazione, sottoscrizione
nome e l'indirizzo del cliente su un pezzo di carta. -per estens.
consegnare ordinazioni. -richiesta avanzata da un avventore in un locale pubblico perché gli
-richiesta avanzata da un avventore in un locale pubblico perché gli sia servito un
un locale pubblico perché gli sia servito un cibo o una bevanda (anche nelle
mi prese per il braccio mi condusse a un tavolino appartato... il tavoleggiante
i bicchieri. -consumazione (in un locale pubblico). bianciardi, 3-31
ordinazioni. 12. richiesta di un prodotto artistico da parte di un committente
di un prodotto artistico da parte di un committente. carducci, iii-24-171: l'
lo dissi altra volta, non è un formatore di mattoni o di tegole, e
che se ci dessero l'ordinazione di dipingere un gran quadro saremmo costretti a rifiutarla per
.): richiesto o imposto da un committente (quindi privo di ispirazione autentica
sacerdozio, da parte del vescovo con un rito specifico che si svolge durante la
). - anche: consacrazione di un vescovo, di un abate.
anche: consacrazione di un vescovo, di un abate. cavalca, 20-261:
stero facea gran festa, mandò l'abate un monaco ad invitare panuzio alla festa.
diaconi. -per estens. iniziazione a un culto misterico. salvini, 24-353:
di guerra e costretti a spogliarsi davanti a un consiglio medico di arditi.
più entità, di più elementi di un insieme, di più parti di un
un insieme, di più parti di un tutto in rapporto fra loro secondo una relazione
rapporto fra loro secondo una relazione o un sistema di relazioni esprimibile in modo generale
iii-732: potrete..., dargli un sunto voi ed una ordinata notizia di
romagnosi, 19-56: l'ordine reale è un fatto di natura per noi necessario,
rosmini, ix-19: l'ordine logico è un ordine necessario e consiste in questo,
tessute in una tela e appunto per un traslato preso dall'arte del tessitore questa connessione
beffi, avendo sofferto da 'satirist 'un rifiuto, veniva ultimo. passarono sotto
è la bocca, ove si intrica / un ordine di denti mal tessuto, /
che la difendono. sestini, 170: un ordin lungo di umili colline / e
architettoniche. -anche: ala (di un edificio, di una facciata);
linea ab con due ordini di colonne l'un sopra l'altro. c. bartoli
chiesa] si salisse alla seconda er un ordine comodissimo di scale. soderini, i-239
ritrovo nella strada maestra, fiancheggiata da un capo all'altro da un doppio ordine
, fiancheggiata da un capo all'altro da un doppio ordine di portici bassi. slataper
d'oca. 3. parte di un oggetto, di una struttura meccanica,
- in partic.: parte di un macchinario o di un impianto composta da
.: parte di un macchinario o di un impianto composta da una serie di elementi
5. letter. impalcatura dei rami di un albero. arici, iii-83: il
porpora vestir, di servi appresso / un lungo ordine aver, dimmi che giova?
ordine è quel numero di gente posto un dietro all'altro a retta linea da
ufficio e pio / muovesi di compagni un ordin denso / in bruna veste alla
atomi di elementi differenti nella struttura di un reticolo cristallino. 9. tess.
della tattica o le particolari decisioni di un comando in funzione di una determinata operazione
procede ordinariamente nelle operazioni di scorta a un convoglio. -ordine di numerazione: nella
mutare o vero del suo luogo ad un altro trapassare. livio volgar. [crusca
ciascuno dei reparti in cui è suddiviso un esercito; corpo, unità. giuseppe
succedono o si dispongono gli elementi di un insieme matematico (e in tale accezione
, ecc.). -collocazione di un numero in una serie numerica. -unità
io. mus. ant. in un brano contrappuntistico, disposizione degli elementi tematici
non casuale, ma regolata (secondo un criterio determinato, secondo le relazioni delle
le relazioni delle leggi naturali, secondo un piano teleologico di tipo immanente o provvidenziale
.); il susseguirsi delle fasi di un fenomeno o di un'azione o di
o la successione delle diverse fasi di un processo o di un'azione (anche
. salvini, 11-4-29: nasce da capo un grande ordin di secoli: / la
si chiede qua e là dai migliori un 'ordine 'diverso, cioè, in
e per lo più in base a un criterio cronologico, a ciascuno di una
differenziale di ordine n, ordine di un elemento dato di un gruppo, ecc
, ordine di un elemento dato di un gruppo, ecc.). -ordine di
331: mutano le stagioni, ma secondo un ordine stabile. 22.
: ciclo di accensione nei cilindri di un motore a scoppio. 24. sport
interno di una pluralità di enti secondo un sistema ritenuto oggettivamente valido e fondato o
ritenuto oggettivamente valido e fondato o secondo un n criterio di valutazione sia individuale sia
esprime con l'attribuzione ai singoli enti di un diverso grado di importanza, di merito
partic.: distinzione, disposizione secondo un criterio gerarchico; struttura, ordinamento gerarchico
vàllisneri, i-165: noti... un ordine molto mara- viglioso...
voluto le scrivanie degli autori, secondo un ordine gerarchico, fissato dagli anziani della
ogni ambasceria e quasi non sia sempre un principe della legazione e gli altri di grado
del palazzo, e suole risedere in un prelato costituito nell'ordine vescovale o archiepiscopale
altre due, quale geishe appartenenti a un ordine inferiore, se ne stavano in disparte
ordinati, si mettono parimente dentro a un vaso nove ballotte. 27.
28. rito mediante il quale un soggetto viene inserito in un determinato grado
il quale un soggetto viene inserito in un determinato grado della gerarchia ecclesiastica e abilitato
resi capaci in modo irretrattabile (con un 'carattere 'permanente) di esercitare
iii-19-170: poetica sembra l'invenzione di un ordine d'angioli... condannati
. 30. in relazione con un aggettivo ordinale o qualificativo di grado comparativo
elementi di una serie omogenea o di un insieme preso in esame, sia in
, ecc., tali espressioni rappresentano un giudizio circa il decoro, la quantità
osterie di secon- d'ordine e tenere un regime di vita molto economico. alvaro
ultim'ordine. comisso, v-274: aveva un bellissimo appartamento ospitale, una cuoca di
: apposta a una missiva o a un documento ufficiale da un funzionario delegato a
missiva o a un documento ufficiale da un funzionario delegato a sostituire, per quella
disposizioni e le doti necessarie per essere un buon impiegato d'ordine. pratolini,
dice concinità, perciocché quel vocabolo importa un certo ordine dolce e pieno di garbo
la bellezza... consiste in un certo ordine e temperamento. bellori,
delle scuole italiane, gli si fa un bene; e che chiunque riesca ad invogliarle
7-609: l'anima le ricascherà, come un pallone sgonfiato, nel pantano della vita
: basta, basta! m'affoghi in un pantano! palazzeschi, 1-211: a
lx-258: egli si volgevaqua e là con un tal risolino amaro e studiava cogli occhi
,... mi sono poi da un po'di mesi in qua voltolato e
sessuale. malatesti, 71: veggo un segno, diss'ei, ch'hai nelle
, permettete ch'io m'immagini di avere un abboccamento con cotestui della * lanterna '
inoltra nella macchia ed ivi ritruova come un piccolo pantanétto. -spreg. pantanàccio
mattiofrarnesi, xxvi-3-104: una fontana, un fiume, un lago, un
xxvi-3-104: una fontana, un fiume, un lago, un mare, /
un fiume, un lago, un mare, / idest un pantanaccio d'eloquenza
lago, un mare, / idest un pantanaccio d'eloquenza. chia
di acqua stagnante; acquitrinoso, paludoso (un luogo). giamboni,
: pervenne una sera al tardi in un luogo assai ostico e pantanoso che si chiama
ci fu quando cacciava nelle paludi pontine. un piano di fossi e di macchie pantanose
piano di fossi e di macchie pantanose, un lago morticelo. alvaro, 8-225:
2. che vive abitualmente nel pantano (un animale). p. nelli
4. melmoso, limaccioso (un corso d'acqua, l'acqua stessa
pantanoso, gravato del capo, perdé un occhio. -che ha sapore di
6. ant. imbellettato (un volto). boccaccio, v-240:
f. frugoni, vi-357: tu sei un diavolo della più bassa gerarchia del fecciume
[dei peccatori] e martoriate mi facevano un tal ribrezzo che non riuscivo ad amarle
di quei libri che in una letteratura un po'meno pantanosa della nostra attuale dovrebbero
la lunga coda oscena, zegrignata come un cavaturaccioli, il muso sollevato fra la
e. gadda, 6-238: schegge d'un cuore esploso, erano schizzate via in
direzione in ogni canto, dimesso d'un subito, alla sola vista di quella spiritata
che ha forma e aspetto simile a un pantheon. imbriani, 7-116: chi
esso, sempre superandolo e rinnovandolo in un processo indefinito di svolgimento che è lo
sostituisce all'idea di creazione non già un vero concetto, ma un fantasma grossolano,
non già un vero concetto, ma un fantasma grossolano, ed assurdo dedotto dalle
gli tiene per mere apparenze, anzi per un vero nulla; non ammette che una
sostanza assoluta. il panteismo realistico tiene un luogo di mezzo fra gli altri due
, 2-235: schelling in germania fece un discorso in lode di giordano bruno,
forse? ma non v'è che un panteismo nel mondo? e. cecchi,
haeckel non sono visibili all'occhio di un cattolico. l'eresia panteista, secondo toniolo
del marxismo. -chi riconduce a un determinato principio ogni azione. tommaseo
tutto. 4. fautore di un sistema politico universalistico, soprannazionale.
paventano nel principio di 'nazionalità ^ un germe di gare e guerre continue dimenticano
; ogni oggetto acquistava una voce, un significato morale. = dall'ingl.
concetto del mondo legati insieme o fusi in un concetto solo, in guisa che concepire
panteismo. carducci, iii-7-97: vissuto un po'prima nel secolo duodecimo, egli
. 2. che nasce da un rapporto totale con la natura concepita come
del progresso della nuova panteistica e deistica è un capolavoro di dialettica. =
essere di tutto ciò che è da un fine, a cui l'essere e gli
dottrina la causa finale viene ad assumere un valore preminente su tutte le altre come
forte tempe sta o di un combattimento). f f
le manovre in disordine per effetto d'un combattimento o d'un forte uragano ».
per effetto d'un combattimento o d'un forte uragano ». non è in
è lunga m 2, ha un pelame a grosse macchie su fondo
rite neva emanasse dalla bocca un fiato delicata mente profumato onde
de gli indi trionfare, assiso / sovra un carro che guidan due pantere.
r. castellano, lxxxviii-11-724: io veggio un verme venir de liguria, / avolto
intimo e di più vivo, fosse anche un ruggito, o mia dolce pantera,
la quale ha diversi colori mescolati in un corpo a somiglianza dell'animale del suo
. 6. milit. denominazione di un carro armato in dotazione alle forze armate
d'eu e di niversa, vi è un passo generale che le riceve a torme
sommità picciole: il primo nasce da un lungo discorso e però sono chiamate tigone
quelli ai quali non era stato dedicato un apposito tempio. -in partic.:
d. c. e distrutto da un altro incendio nel no d. c
da cui la luce irrompe sulle pareti e un portico con colonne monolitiche di granito rosa
ne'quali e per i quali roma parve un bosco di ladri e un postribolo d'
roma parve un bosco di ladri e un postribolo d'anime, sia pure a colonne
ribelli ha fatto [il romanticismo] un pantheon di sue glorie, idealisti,
di sue glorie, idealisti, ad un modo, nella ricerca dei fenomeni e
riconosciuti fondamentali per un'età o per un popolo. capuana, 15-181: riporrà
di distruzione, che si manifesta con un impulso determinato dal desiderio incontrollato di rompere
cosa. piovene, 7-47: un bambino di nove anni assassina la luna
la luna e la rappresenta trafitta da un pugnale anche insanguinato. una fantasia pantoclastica
pelliccia o con nodi di nastro (e un tempo era usata sopra le calze solate
strade; nel settecento, assume un aspetto estremamente elegante essendo fatta di
/ per far ch'ai papa sia posto un cristeo. bibbiena, 194:
. g. gozzi, 3-5-296: un paio di pantofole di pelle, di panno
sarà qualch'altro ospite, potrebb * essere un nemico de'ragni e raschiar giù colla
tu sai già che orozco non è » un uomo discreto in pantofole. soffici,
. savinio, 1-116: non sono un avventuriero in pantofole, detesto l'idiota
è incredibile il senso d'inferiorità che un uomo in pantofole, com'ero io,
quasi rimbambita. faldella, i-5-263: un giornale umoristico della destra, quando voleva
umoristico della destra, quando voleva fare un colmo di generosità ammirativa in favore del
baciare la pantofola del papa: pèr indicare un segno di venerazione nei confronti dell'alta
le scarpe poi, le teneva appese a un chiodo,... quasi fossero
silone, 4-248: « se volevi un uomo al quale ricamare le pantofole »
le pantofole » disse, « dovevi sceglierne un altro ». -stare in pantofole
: alzando il braccio, mostrò e rigirò un par di pantofolette. -acer
tornasi di lampedusa, 251: sotto era un fitto miscuglio di calzature, scarpine di
le loro parolone. papini, ii-854: un colpo di volante fa bene, ogni
accostar, vedi, che ti darò un pantofolo sul mostaccio. = forma masch
pantofolóna, sf. casalinga trasandata e un po'sciatta. baldini,
da g. masera che, mediante un particolare meccanismo, riproduce fedelmente lo spartito
esso inserito; può essere applicato a un pianoforte o a un organo (ed è
essere applicato a un pianoforte o a un organo (ed è, per lo più
scritta. applicando quindi al pantofono con un particolare ordigno, la carta su cui rimane
in cui la mafia si muove, un ambiente che pare pantografato su quello siciliano
che serve a riprodurre in scala diversa un disegno ed è fondato sulla similitudine delle
articolate a cerniera, in modo da formare un parallelogramma (e ha una maggiore precisione
, su uno dei quali è posto un rullo che porta il disegno o la
rullo sia il cilindro sono dotati di un motore rotatorio sincrono. carena,
aggiustati sopra 4 perni, e forma un parallelogramma. la disposizione è tale che
la disposizione è tale che quando, con un punta adattata ad uno dei regoli prolungati
prolungati, si seguono i contorni di un disegno, una matita aggiustata ad un prolungamento
di un disegno, una matita aggiustata ad un prolungamento di un altro regolo riproduce questo
una matita aggiustata ad un prolungamento di un altro regolo riproduce questo disegno in
di presa usato nella trazione elettrica di un locomotore. c. e. gadda
. montale, 12-10: majakovskij era un poeta al pantografo, al megafono.
: la mimi, che nel ballo ha un merito perfetto, / faceva i personaggi
arlecchino facea le controscene. / piacquemi per un poco l'allegra pantomima. casti,
e nelle feste cristiane, per sostituire un che di puro e religioso ai canti d'
pantomima, veduta l'anno scorso in un teatro viennese: 'arianna abbandonata nell'isola
animo, per rappresentare un'azione, un fatto. nievo, 518: la
genero, e al borbottio che durava un pezzo fra di loro in anticamera.
. infine non si tenne più. un giorno che quei signori tornavano a ripetere
persuadermi che non ha su di sé un centesimo. g. bassani, 5-126:
uomini politici che hanno l'intelligenza di un grillo, che non sanno che voglia dire
bendato ch'i'fui e il mio naso un po'petoncianesco tenendo discosta la pezzola in
buchi dei sacchi, che lui era un povero burattino. bernari, 3-329:
: co'sordi-muti s'adopera per linguaggio un sistema di segni somministrati dalle percezioni della
durante tali rappresentazioni indossava una maschera, un mantello e una tunica di seta lunga
ben credo che, se tu ti facessi un favoloso pantomimo e ridicolo scurra overo un
un favoloso pantomimo e ridicolo scurra overo un lascivo comico, troveresti a chi raccomandarti
secondo o terzo secolo, in onore d'un pantomimo, settimo aurelio agrippa,
, xii-254: -fate una cosa / accostatevi un poco, / e senza aprir la
- ma badatemi bene, / ché un pantomimo son molto stupendo. bocalosi,
festa di ballo, che comincia con un pantomimo, concertato dal primo ballerino giannini,
ii-io: sotto,... un cartellone pendente dall'arco di mezzo,
noi », dice il primo; prende un pan tondo, l'alza, facendolo
dicesi a persona buona a nulla, un babbaleo. 4. occhi di
precedentemente inzuppata nei residui di condimento di un tegame. bernari, 7-143:
pronti a tornare a casa a chiedere un pantosco, che è un mezzo filone di
a chiedere un pantosco, che è un mezzo filone di un chilo, imbottito
pantosco, che è un mezzo filone di un chilo, imbottito di una qualunque cosa
, anche della stessa mollica intinta in un tegame sporco. = adattamento del
per sostituzione del gruppo carbossilico con un gruppo alcolico (ed è stato introdotto in
le re gioni tropicali (un pianta). = voce dotta,
propria de'lucchesi: « lo vuoi un panùccioro 'oll uva? » oppure «
quando si preme il mosto, metti in un moggio di farricello una lagena ovver baril
salvia non importa, e dipoi, avendo un buon fuoco di carboni accesi, si
alla fante o al garzone o ad un compagno e si piglia intanto un pane e
ad un compagno e si piglia intanto un pane e dividesi per il lato e
/ del suo panunto e d'uve un grappoletto / par ch'ad ogn 'altro cibo
a crepa pancia e parve a punto / un carnevale allegro co 'l pan unto.
4. locuz. -avere per un panunto: considerare estremamente piacevole.
/ che il tormentarmi esse han per un pane unto. -essere, parere un
un pane unto. -essere, parere un panunto: essere o sembrare un partito
parere un panunto: essere o sembrare un partito vantaggioso, una soluzione ottima e
giovio, ii-97: al turco è parso un pan unto il pigliar questa nuova occasione
di carestia il pan veccioso le dovette parere un panunto. goldoni, v -485:
/ servirmi e riservirmi a lui par un pan unto. giuliani, ii-333: si
: si guadagna, sa? è un mestiero di strapazzo, ma per i poveri
! -studiare il panunto: essere un raffinato buongustaio. fagiuoli, ii-136
. fagiuoli, ii-136: più d'un ghiotto che studiò il panunto, /
che il senato di roma appariva loro un concilio di dei. guerrazzi, 9-i-196
amorose capestrerie, ma egli vi tramezzò un mondo di panzane capaci di mettere in
, l'infangarsi la parte inferiore di un abito. tommaseo [s. v
a forma di mezzaluna, ripieno di un impasto costituito da vari ingredienti quali ricotta
il languore allo stomaco, avrebbe fatto un salto in rosticceria: un supplì,
, avrebbe fatto un salto in rosticceria: un supplì, un panzerotto, un tramezzino
salto in rosticceria: un supplì, un panzerotto, un tramezzino. =
: un supplì, un panzerotto, un tramezzino. = voce di area
mio / figliuolo e in ordin come un paladino / ed ha quell'armi ch'io
già / quand'io ero sull'armi: un celatone, / un panzieróne e i
ero sull'armi: un celatone, / un panzieróne e i gambali, i bracciali
simil. opera di assedio costituita da un lungo fosso scavato intorno alle mura e rafforzato
bresciani, 6-x-101: si fece un buon gruzzoletto d'once d'oro,
lesco si trasforma in luca giordano in un fare tenero e a fossette.
: 'paolina ': si dice anche di un piccolo animaluccio pezzato di rosso e nero
a questo perposto, aver letto in un certo libro, chiamato l'arta pavolina et
suo pontificato o per suo desiderio (un edificio). carducci, 513:
tino. boccaccio, vi-290: un paolino ancora vi fu offeso; /
paolino o nelle locuz. pigliare, prendere un paolino per il naso).
se io non erro, io avrò preso un paolin per lo naso. pataffio,
pataffio, 3: gnaffe! tu se'un nuovo pagolino. giuseppe degli aromatari,
che [l'aromatario] non pigli un pagolin per lo naso. -con
riferimento alle locuz. pigliare, prendere un paolino per il naso).
[celi- dora] in quest'in un campo pien di cavoli, / n'affettò
moltissimi. questo detto ha origine da un montambanco, il quale vendeva il rimedio
della casa di san paolo: essere un venditore ambulante di rimedi e antidoti contro
di curarne il morso); essere un ciarlatano, un imbroglione. pulci,
il morso); essere un ciarlatano, un imbroglione. pulci, vii-333: '
di terra, la quale stemperando in un bicchier di vino, dànno da bere ai
giulio iii, rispetto al quale presentava un aumento di peso e un miglioramento di
quale presentava un aumento di peso e un miglioramento di titolo; ne furono coniati
xii-1-17: mi scriva di grazia quanto vale un paulo di roma a modona al presente
libertà per una flotta spagnuola né d'un paolo per un buon giorno o una
una flotta spagnuola né d'un paolo per un buon giorno o una scappellata. baretti
chiunque voglia dar loro tre paoli e un pranzo! biffi, 34: chi
pattuita mercede. il porre da parte un qualche paolo non può essergli di gran
ed esporre io le mie poesie in un libretto a prezzo come in un bordello,
poesie in un libretto a prezzo come in un bordello, e abbandonarle ai contatti del
v.]: 'paolo di trentotto': un uomo tristo e di poca fede.
di trentotto '. -non stimare un paolo: considerare di scarsissimo valore,
vittorelli, ii-220: no, non istimo un pavolo / borgogna e mantalcin.
, perché hai fatto quel che potevi, un pavo- letto. paolotterìa, sf
pietra sopra pietra e delle porte nemmeno un nottolino. = deriv. da paolotto
a una religiosità ostentata e ipocrita, a un clericalismo retrivo e conservatore.
vincenzo di paola, ricordiamo ancora che un servo di casa siccio aveva introdotto quel furfante
valori pubblici, un'amante / paolotta e un giornale / del centro che mi paragona
-ispirato o dettato da moralistica ipocrisia (un atteggiamento, un'opera letteraria).
qualche imitazione dannunziana / o dei versi un po'nuovi e paolotti. papini, iv-556
: s'è creduto... un redentore pugnace dell'arte dalle smancerìe paolotte
dietro; mi tiro in disparte dietro un pagliaio e abbaio alla celeste paolotta.
/ alla luna paolotta / che come un punto sull'i, quando annotta,
; barnabita. casti, i-2-319: un certo padre paolotto / di fresco in
paonazzo, al viola scuro (un colore, un oggetto).
viola scuro (un colore, un oggetto). tommaseo [s
voce trovata dal monsignor borghini in un antico trattato dell'arte della lana.
costituita da frammenti di marmo bianco con un cemento di colore violaceo; estratta in
bellissime, otto delle quali sono d'un raro paonazzétto, due di granito rosso e
pavonazzetti. moretti, i-172: ammirano un po'svaniti, col cuore assente,
spesso con sfumature variegate e cangianti (un colore, un fiore, un oggetto
variegate e cangianti (un colore, un fiore, un oggetto, ecc.)
(un colore, un fiore, un oggetto, ecc.).
di violaceo; fatto, tessuto con un filato viola scuro (una stoffa, un
un filato viola scuro (una stoffa, un abito, ecc.; e ha
e ha per lo più valore distintivo di un rango sociale elevato, di una carica
ed i mobili di velluto giallo stonavano un poco. soffici, v-1-623: atleti
azzurra. alvaro, 10-106: da un momento all'altro si erano riempiti tutti i
conciliazione. 4. che presenta un colorito acceso, tendente al rosso porpora
. lippi, 5-51: tutto in un tempo vedesi cambiare / l'amante ingelosita
pavonazzo, / gli disse: parla un poco sotto voce, / ché alle orecchie
dalla fatica, batte il tamburo con un ultimo indistinto brontolio disperato. verga,
. verga, 8-45: soffocava in un busto di raso verde, pavonazza,
annunzio, i-90: ecco s'avanza / un povero pezzente inebetito j da 'l freddo
quattr'uomini, colla testa pendente da un lato, il faccione livido, la
o, anche, il pelame di un animale). g. barbaro,
giraffa, animale alto in gambe quanto un gran cavallo e più...:
l'espressione paonazzo di sale si indicava un colore di origine minerale impiegato sia negli
coll'azzurro. aretino, 20-315: apro un libricciuolo de la donna tutto scritto a
, 33 ^ 566): vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo.
566): vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo. [ediz.
ediz. 1827 (569): scorse un sozzo gavocciolo d'un livido pavonazzo]
569): scorse un sozzo gavocciolo d'un livido pavonazzo]. codemo, 363
pisis, 3-204: le belle rose di un paonazzo vescovile. -accompagnato dall'
. -accompagnato dall'indicazione di un altro colore, che ne indica una
si affilava. tozzi, v-292: era un poco magra e pallida con gli occhi
. fortini, ii-75: si pavoneggiava un certo saio di pavonazo che per onoranza
di soddisfare. marino, 15-30: un pavonazzo in pelo, / che di
veste iride in cielo, / d'un cangiante ingannevole a le viste. vita
la ferocia di una attaglia o di un duello). pulci, 26-58:
l'abito paonazzo si sarebbe sostenuta con un imprestito. -non scernere
chiesa cattolica (e si tratta di un termine di uso soprattutto colloquiale, pastorale
sp., 5 (83): un papa deve sempre metter bene tra i
, ii-150: sotto il bianco, un uomo genuflesso, un piccolo uomo immobile,
il bianco, un uomo genuflesso, un piccolo uomo immobile, a testa nuda
, che sembra vi si afferri come un supplice ai piedi della croce perché il
favore del papa-re. -come un papa, da papa: per indicare una
: io me ne sto qua come un vero papa. verga, 8-297: lassù
lassù sui greppi, ci stava come un papa, fra i suoi armenti, i
tranquillissimo, signor pietro, tranquillo come un papa, quantunque in prigione, e
opinioni. de sanctis, i-118: un par suo pronunzia * ex tripode ',
uso aggett.: estremamente tranquillo (un modo di vivere). monti,
: ecco; è come lasciar andar un pugno ad un cristiano. non istà bene
è come lasciar andar un pugno ad un cristiano. non istà bene; ma,
del papa. fazio, vi-2-17: un signor fen, nominato califfo, / dal
giambullari, 3-123: in capo della mensa un barbassoro / detto arcaliffa, ch'era
2. per estens. chi ricopre un grado superiore o il primo grado in
in una categoria di persone, in un gruppo sociale. monti, i-327:
3-61: ora voi vedete... un marchese da carestia... dovevate
(e, estensivamente, indica che di un determinato argomento non si vuole che sia
che per significare ad alcuno che non tocchi un argomento, sul quale egli stesso può
o per cause oggettive, a ottenere un determinato risultato (al quale si è,
papa. faldella, 12-tit.: un viaggio a roma senza vedere il papa
vostro bene andato a spasso. -essere un papa, tutto un papa: essere,
spasso. -essere un papa, tutto un papa: essere, e dimostrarsi negli
felice. ricci, 4-178: sono un papa: deus sum. pasolini, 3-224
, come sortì, tommaso era tutto un papa. -favellare come papa scimio
: a chi si fa leggermente male a un membro e ne fa gran caso,
fa gran caso, specialmente s'egli è un bambino, si suol dire, per
per es., se il male è un dito, che 'non è un
è un dito, che 'non è un dito del papa ', se è
morte, n. 40. -parere un papa: essere enormemente grasso.
cossin steva stentao / che lo pareva un papa. -per quanto avere ha il
, 76: sa più il papa e un contadino che il papa solo.
guardare che sagra. -dopo un papa, morto o se muore un papa
-dopo un papa, morto o se muore un papa, se ne fa o ne
se ne fa o ne viene fatto un altro: nessuno è insostituibile o indispensabile
. batacchi, 2-85: se muore un papa ne vien fatto un altro.
: se muore un papa ne vien fatto un altro. giusti, 4-64: dopo
altro. giusti, 4-64: dopo un papa se ne fa un altro; papa
4-64: dopo un papa se ne fa un altro; papa per caso o per
c. arrighi, 2-25: morto un papa se ne fa un altro -dice il
2-25: morto un papa se ne fa un altro -dice il proverbio -proverbio che,
anche scherzoso e ironico, nei confronti di un personaggio che ha esercitato una spiccata influenza
influenza nella politica o sulla cultura di un determinato periodo storico. de sanclis
buone probabilità di essere eletto papa (un cardinale, benché a tale dignità potesse
dignità potesse in passato essere eletto anche un semplice sacerdote o un laico). -anche
essere eletto anche un semplice sacerdote o un laico). -anche so- stant.
parentele regie e imperiali, e da un santo e due beate e da un papa
da un santo e due beate e da un papa antico e da un moderno papabile
e da un papa antico e da un moderno papabile. 2. per
. mussolini dovrà succedere tra qualche anno un duce piemontese, i papabili sono.
bontà impressionante, questo repubblicanino vestito come un figlio di re... è il
. è il vero cocco d'un papaemamma non più tanto giovani.
suff.), per indicare iperbolicamente un colpo in grado di stordire chi lo riceve
lo più non ramificato, terminante con un ciuffo di foglie di grandi dimensioni,
i papalacci, ma son nostri da un pezzo. = peggior. di papale
stato venduto, sotto la fede papale, un vescovado da un veniziano cardinale a un
sotto la fede papale, un vescovado da un veniziano cardinale a un romano da farnese
un vescovado da un veniziano cardinale a un romano da farnese, e'quali l'
/ chi più mai renderà, poi che un volere / raccoglie al fin de la
figli? -emanato direttamente dal pontefice (un atto sovrano, una bolla, un
un atto sovrano, una bolla, un breve, ecc.); impartito,
al luogo ove doveva morire, ecco un postiero che con un finto brieve papale
morire, ecco un postiero che con un finto brieve papale venne, che commandava
: le fontane papali si levavano in un cielo più diafano d'una gemma. idem
mura. -fondato o patrocinato da un papa. carducci, iii-23-154: un
un papa. carducci, iii-23-154: un marchese goldoni... ottenne per
goldoni... ottenne per carlo un posto gratuito nel collegio ghislieri a pavia
uomo. 3. degno di un papa, in quanto di qualità o
; sfarzoso, lussuoso; lautissimo (un pranzo). aretino, 20-181:
passioni dei papali è impossibile condurle con un filo matematico. pascoli, 1-126: 'sono
dopo s'erano nascosti / a sceglier un di lor fra 'più papali.
, 1-9: adesso la parola filosofo ha un significato solenne, dogmatico e quasi papale
, 9-1174: sono come sono, sono un tabaccaio, e principalmente un terriero,
, sono un tabaccaio, e principalmente un terriero, son papale. -espresso
. disus. che ha corpo 76 (un carattere: e con l'espressione papale
dimensioni delle lettere gradata- mente crescenti da un carattere all'altro, come sono i
-anche: tale e auale (riferendo un discorso altrui). r. bertini
per dirla alla papale, / son un che mangio presto. saccenti, i-i-ii
bonariamente. passeroni, 4-96: sendo un uomo liberale / li teneva a pranzo
tale berretto. ojetti, 1-17: un ritratto ad olio del professore tempe- stini
moretti, 15-75: -non sente nell'aria un odore papalino, signora? -oh sì
volte l'ho desiderato / d'avello un bell'amante papalino! / eccolo qua
bisogna far presto! non c'è un minuto da perdere. fra poco i papalini
ii-458: -neanche per sogno, è un baronetto della corte d'inghilterra. -
informati sul conto suo da scambiarlo per un papalino, un sanfedista. -sostenitore della
suo da scambiarlo per un papalino, un sanfedista. -sostenitore della politica papale,
parente del papa o, anche, di un cardi nale, di un
un cardi nale, di un prelato (e, in ragione di tale
milizia, ix-221: s'alza indi un plinto, sopra il quale è un
un plinto, sopra il quale è un sedione all'antica, dove sta a sedere
là in quella casa, ed è un papalóne arrabbiato. faldella, 9-53: ritrovavano
(e nell'espressione da papalotto connota un atteggiamento improntato a bonario paternalismo).
paese ha nelle gerarchie ecclesiastiche pezzi illustri, un 'papanero 'sopratutti, perciò il
carta che estraeva dal portafoglio doveva riformularsi un augurio, finché salvatore perse la pazienza
, ecc.] riappaiono sullo schermo d'un cineclub, e provocano risate e motteggi
paparazzi. = dal cognome di un fotografo interprete del film 'la dolce
ceccone... vorrebbe anch'egli un paparèllo; ma se dio ci vuole esser
di schianto in una poltrona, con un « oh, oh » di soddisfazione,
dimorò quattro anni in casa d'un 'papà 'over prete. luna
una barba folta e lunga, con un certo berretto senza falda in testa, che
ormai quasi uomo, alla sorveglianza di un 'papasso 'di atene.
papi e papassi, forse avverrà che un giorno i popoli si riuniscano: in
direttive, di comando; capo di un gruppo di persone. -anche: personaggio
, i-314: nel cantare avevano tra loro un coman- datore, che a guisa di
ministro della pubblica istruzione capiterà a visitare un istituto di sua dipendenza, prima della
quel che tu vedi / far a un altro. galileo, 5-298: quand'anche
altro. galileo, 5-298: quand'anche un dottor andasse fuora, /..
conto uno con due sonettiozzi o con un canzoncino, sono stato per dire di
facile ad alcuno il sentire senza stizza un storicuccio come questo parlare con la più
li trasformò [il diavolo] in un papasso [il mastai] ed un imperiere
in un papasso [il mastai] ed un imperiere [bonaparte]. spreg
nato son duna monaca greca / e d'un papasso in bursia, là in turchia
gozzi, i-23-i'28: a'saracini bisogna un papasso, / per dare un capo
bisogna un papasso, / per dare un capo a qualche lor moschea. baretti,
/... / fu figlio d'un ribaldo papasso di marrocco / e d'
. -anche: periodo di regno di un determinato papa. testi fiorentini, 1
il papato. fazio, ii-25-38: un papa fé, bordin, novello, /
, il quale senza alcun dubbio fece un grandissimo rifiuto, rifiutando il papato.
roma, nella quale il papa regna come un prencipe secolare. gioberti, 14-297:
di fede, il papato si ripropone come un dono che nelle vicissitudini del tempo è
, come se io avessi da lei recevuto un papato. 2. l'esercizio
l'esercizio di tale dignità da parte di un determinato papa. -anche: periodo di
. -anche: periodo di regno di un pontefice. leggenda aurea volgar.,
missione e rinegato padre e figli ad un tempo: e padre e figli gli
. il papato ha ucciso la fede sotto un materialismo più assai funesto e abbietto di
. il papato ha soffocato l'amore in un mare di sangue. il papato ha
. locuz. -godere, godersi il o un papato: fruire di una condizione di
mi mancherebbe che giustina e voi per goder un vero papato, come potea dirsi nel
di pensionato '. -non bastare un papato a qualcuno: essere incontentabile.
? -per ciò che non gli basteria un papato. -vivere nel papato:
piante dicotiledonie polipetale, che ordinariamente hanno un calice di due pezzi, caduco, e
sbianchito col papavero (una stoffa, un abito). landino [plinio]
che induce al sonno, noiosissimo (un discorso, un argomento o, anche
al sonno, noiosissimo (un discorso, un argomento o, anche, una persona
argomento o, anche, una persona, un modo di esprimersi: per lo più
g. g. belli, 334: un infarcimento di ciarle che o spacciate in
al nome generico di acido per denotare un acido speciale che si estrae da'fiori
volgar., 1-104: il re teneva un bastone in mano col quale egli spezzò
, 27-23: il capo gli spiccò come un papavero. boiardo, 3-4-14:
frumenti e rosseggiano nel maturarsi, mandano un sugo rosso. g. del papa
nero come la seppia, ma rosso in un fiore quasi pappavero. verga, 8-46
verga, 8-46: donna giovannina margarone, un bel pezzo di grazia di dio anch'
pari della mamma, si fece rossa come un papavero, al vedere entrare il baronello
: concetto era rosso in faccia come un papavero, dalla soggezione e dalla contentezza
presentarsi in scena aveva una faccia come un papavero. vendita, 1-206: un ombrellino
un papavero. vendita, 1-206: un ombrellino / va, tardivo papavero scarlatto
, 2-55: la gondola che scivola in un forte / bagliore di catrame e di
d'oppio contenute) o anche per ricavarne un olio usato come commestibile ma soprattutto
xlvii-254: del fiumicel che parlo nasce un rio / che un orto di papaveri
fiumicel che parlo nasce un rio / che un orto di papaveri circonda. boccaccio,
facilitare il sonno colla sola scottatura di un capo di papavero a guisa di tè addolcita
e in tale accezione, derivata da un aneddoto secondo il quale tarquinio il superbo
termine ha, nell'uso moderno, un valore fortemente iron.).
stipendi. 'pecchi, viii-52: un messo del comune venne a chiamarlo: doveva
-drizzare i papaveri nei gambi: compiere un errore, fare una sciocchezza. aretino
; e 'l tronco ha meno d'un palmo di diametro, ma così tenero che
esci. letter. espressione che manifesta un sentimento di intensa meraviglia, di grande
, si pare manifesto ch'egli era un bestemmiar di rabbia, perché uom vivo
col suo gatto / a cavallo d'un sarmento / galoppava come il vento / per
, n-145: aggiungo una papelletta contenente un primo brano di quella tal cosa. idem
. sermini, 90: vi mette dentro un candelo grosso di sevo col papeo di
magra, allampanata e, anche, un po'sciocca. cagliaritano, no:
giovani donne e ornate, che da un paio di nozze venieno: le quali come
le sue due papere aveva, eragli un grandissimo cordoglio a mischiarsi con l'oca vecchia
su per il muro di quella finestra come un picchio, al meglio che potea dava
borelli (pierrot), che, a un certo punto, sbagliandosi di sesso,
-per estens. errore grossolano di un giocatore in una gara sportiva.
fina, / su l'orlo di un mare a pecorelle, / lento procede in
/ lento procede in triplice fila / un branchettino di paperelle. pasolini, 3-341:
prova di entrare in cento finestre come un pauroso mostro antidiluviano. -spreg.
gadda, 15-60: giù nel cortile, un paperaio di sofronie: principiarono ad ancheggiargli
brigadiere] dando di clacson addosso a un oco, il quale indugiava a paperar di
l'interrogatorio senza averne l'aria da un tavolino in un angolo, col testone
senza averne l'aria da un tavolino in un angolo, col testone sulle paperazze del
trafiggi e volgi, assaggiando caldello: j un suo dì ha come l'oca vecchiaccia
disse il paperino, vedendo battere a un palco un mantel di vaio: deh quanti
paperino, vedendo battere a un palco un mantel di vaio: deh quanti guai
un'oca che veda uscire dalla covata un paperino nero. 2. per
per estens. piccolo pupazzo che rappresenta un papero. bozzati, 6-260: sopra
: avevavisi un'oca a denaio ed un papero giunta. s. bernardino da
papari. grazzini, 9-84: preso un bello e grasso papero in collo,
alla penna] l'esser figlia di un papperò sciocchissimo, che andrà a finir in
sciocchissimo, che andrà a finir in un mondezzaio. b. del bene, 2-81
perché ingrassino. soffici, i-39: un branco di grossi paperi sbucato di dietro
branco di grossi paperi sbucato di dietro un pagliaio si avventa a un tratto contro
di dietro un pagliaio si avventa a un tratto contro di me a collo teso
ancora dinanzi a noi nell'atteggiamento di un papero sonnacchioso. carducci, ii-21-39:
saluti alle tue signore; e stazzona un poco quel brilli che sento essere venuto
che sento essere venuto costà grosso come un papero. tarchetti, 6-i-314: quel
verso la gradinata di marmo carnicino, come un ranco misto di paperi e di
pubblico imbecille non fosse scappato impaurito come un branco di paperi. -a
valore aggett.): grossolano (un cibo). aretino, vi-495:
paperi e salsiccie, il tutto affogando in un fiumicel di vernaccia. cinelli, 1-71
sono né 11 perdono di dio né un papero, da accettar tutti e tutto
i-637: era ancor più brutta. un papero sarà sempre papero anche se lo
scompigliare l'universo coi loro parossismi, un provinciale sensato potrebbe rispondere: che,
fare il cigno. tèrèsah, 2-181: un editto f... proibiva agli
spirito, tutti i pirronisti da tre un quattrino... tutti i paperi che
fila è più in fuori, staccata un poco dalle altre, ed è considerata
uscì nella piazza il sole scendeva dietro un alto monte e file di paperotti bigi
nelle locuz. stare, vivere come un paperottolo: senza preoccupazioni, agiatamente,
mi son dato alla filosofia; vivo come un paperottolo con sanità e pace.
gran doge foscarini; rezzonico papessa, un altro doge dogaressa '. 2
faldella, 6-215: credo sia da un anno o anche piu che quella papessa
. locuz. parere una papessa: avere un tono solenne e sostenuto (un testo
avere un tono solenne e sostenuto (un testo letterario). l. veniero
. papesse (nel 1450), da un lat. mediev. papissa.
del valore di 2 paoli (ovvero un quinto di scudo o 20 baiocchi)
. d'azeglio, 1-334: mandai per un papetto tra paglia e quattro fascine di
rimasto: si fa della strada / con un papetto. de pisis, 3-50:
: carta, plico. 'à ricevuto un papié che non finisce mai '.
la costoletta si fa arrostire involtata in un pezzo di foglio oliato, i toscani la
i papigliotti. bettinelli, v-215: un celebre autore giunge a prescrivere i papigliotti
papiglióne. gozzano, i-109: sopra un geranio vermiglio, / fremendo le ali
fremendo le ali caudate / si libra un enorme papilio. jahier, 96:
altra famiglia che comprende nel nostro paese un numero grandissimo di specie (173)
viene fecondato per mezzo delle farfalle (un fiore). = voce dotta,
sfumò nella piazza pubblica... facendo un falò col suo fallo del suo corpo
legna più pesa, e ha tirato su un bambino e un orto insieme; vedo
e ha tirato su un bambino e un orto insieme; vedo i papiglioni rossi dei
gli sono dalle parti, e ciascuna ha un buco, overo forame, per il
il naso... intatto nelle papille un po'butterate dal vaiuolo.
. campailla, 13-45: di papillette un ordine distinto / del gustar le produce
incisione della papilla di vater per estrarne un calcolo. = voce dotta, comp
il murtola poeta laureato / ha scritto un libro in lingua italiana / dove ha di
maiorana, / di bieta e petrosel fatto un mercato. = dal lat.
per anni al caffè, che è un po'una piazza e dove ogni giudizio
una piazza e dove ogni giudizio è un poco una scommessa. papini, ii-1051:
gioco del biliardo (nell'espressione fare un papino). tommaseo [s.
[s. v. l: 'fare un papino ': lo dicono in toscana
di castiglia e león, del valore di un dodicesimo di sol. g
e ritenuto, che va incontro a un processo di disidratazione e di compressione da
termine si riferisce in partic. a un tipo di colonna e di capitello in
ripiegarli e cucirli insieme così da formare un codice (e vi si scriveva con
codice (e vi si scriveva con un giunco o un calamo; recto era la
vi si scriveva con un giunco o un calamo; recto era la faccia del
facevano papiri, e 1 moderni distillano un alcool traditore. -in senso improprio:
signorina norsa ci mostra il brano d'un papiro tra due lastre di vetro.
, inf., 25-65: né l'un né l'altro già parea quel ch'
/ per lo papiro, suso, un color bruno / che non è nero ancora
repubblica di san marino o quelli d'un margravio di baden, che contengono poche
, fermo e lucia, 48: un tavolo gremito di allegazioni, di suppliche
borgese, 1-228: il cugino firma un papiro in tutta regola con cui cede a
: l'uomo senza papiri dovrà cercarsi un altro nome o dovrà andare in giro con
anziani alle matricole, dietro pagamento di un pedaggio, come attestato di ammissione nella
cera, che non si consuma l'un senza l'altro. = voce dotta
b. croce, iv-11-156: un valente grecista e papirologo tedesco..
delfico, iv-327: qui vi è un papa di cui veruno si occupa ed
papa di cui veruno si occupa ed un papismo del quale niuno sa peranco far a
ché anzi contrappose una teologia all'altra e un papismo al papismo. 2
ed in roma / (finché v'ha un papa) rabidi papisti. filangieri
prenda nelle scuole de'gesuiti una concia, un morbo, una pestilenza di dottrina papistica
ad altre simili cose, fu sicuramente un trovato papistico. = deriv. da
di parecchi tra 'suoi successori, un papone. 2. per simil.
poteri. buzzati, 5-125: pensi un po'se fossero venuti qui i paponi
di mele, di latte e d'un poco di zuchero. alberti, i-118:
con minestra di fagioli (ed era un piatto tipico in occasione di nozze contadine
paolieri, 27: gliel'avete fatta un po'di pappa a questi du'cani?
scodella in plastica per l'acqua e un altro recipiente speciale per la pappa.
. e. gadda, 15-104: con un qualcosa di più saporoso e pungente,
lei la pappa fatta, l'era o un sogno da disperati o una lusinga proprio
gente che lavora per noi, ci trovo un gusto matto. -mangiare la pappa
. -non saper dire pappa: essere un neonato. - al figur.:
:... 'e'non sa un acca... non sa dir
dir pappa tre volte ': esser un grullo. -soffiare nella pappa:
. se mai una pap- petta, un po'di riso e carne.
moniglia, 1-iii-402: fare a pappaceci è un sollazzevol giuoco di fanciulli, quando tirando
. moniglia, 1-iii-374: c'è un serpente / che manica la gente a
pappafico. ramusio, iii-208: tolto un suo pappafico di panno leonato, sei pose
: fammi tu il piacere di confezionarmi un cappello, un pappafico, un berretto
tu il piacere di confezionarmi un cappello, un pappafico, un berretto da notte qualunque
confezionarmi un cappello, un pappafico, un berretto da notte qualunque. -cuffia
malmantile, 11-23: 'pappafico ': è un pezzo di drappo increspato da una parte
; e se pur talora cav 1 va un po'poco il mustaccio all'aperto,
all'aperto, si poneva intorno al naso un pappafico di nuvoli per paura di non
petto e comunicava con la superficie tramite un tubo, in modo da permettere la
dalla mattina fino alla sera si manda un marinaro a fare la guardia sull'albero di
. pirandello, 6-176: pareva adesso un fantoccio automatico: tutto aggiustato, tutto
pappafico bianco. linati, 18-24: era un uomo sulla cinquantina, alto, smilzo
, alto, smilzo, secco, con un viso cotto dal vento e un pizzo
con un viso cotto dal vento e un pizzo a pappafico. soffici, v-6-382:
fico è il doppio più grande d'un nostro passaro, di becco anco a
. si tratterebbe, in sostanza, di un comp. dall'imp. di pappare
par- tic.: che deriva da un apprendimento ottusamente mnemonico, superficiale e acritico
altrui. roberti, ix-272: un alunno di baldo o di avicenna /
imbriani, 7-132: non so reprimere un piccolo raccapriccio, quando varco la soglia
di bocca, gabrine lunghe come un tacco, veronesi pappagallesse? de
, la fronte acuta coperta da un pizzo nero ricadente, pappagallesse distintissime
più imposti da una moda o da un orientamento culturale o ideologico predominante.
d'india, tutti verdi, solamente hanno un colore rosso nel collo. poliziano,
certa casipola di legno e trasse fuori un pappagallo. ferd. martini, 1-iii-317
. martini, 1-iii-317: ho ucciso stamani un pappagallo abissino, un picchio a ciuffo
ho ucciso stamani un pappagallo abissino, un picchio a ciuffo rosso, uccelli bellissimi.
. d'annunzio, rv-2-31: un giorno, mentre coglieva i fiori nel
coglieva i fiori nel giardino, vide un bel pappagallo verde sopra un albero.
, vide un bel pappagallo verde sopra un albero. e. cecchi, 2-102:
.: una padella di porcellana e un pappagallo di vetro. 3.
, 10-880: tu mi par diventato un pappagallo. f. f. frugoni,
non sia usurpato. monti, xii-6-434: un vocabolario nel quale si ponessero le voci
camminare alle favole. ghislanzoni, 88: un secolo addietro, quella assurdità grossolana e
. -e perché? -perché non sono un pappagallo, io, da imparare tutto un
un pappagallo, io, da imparare tutto un brano del passavanti a memoria. d'
di conoscenze puramente mnemoniche, basate su un apprendimento meccanico. periodici popolari,
periodici popolari, ii-402: era spesso un prete ignorante ed arcigno, che c'
io morire, se costui non mi pare un papagallo. parla mille volte peggio d'
papagallo. parla mille volte peggio d'un spagnolo. b. corsini, 16-17
/ balbo, facea ad ognor vieppiù d'un fallo. - persona ciarliera,
g. m. cecchi, 19-30: un pappagallo, un barbagiannij e un pazzo
. cecchi, 19-30: un pappagallo, un barbagiannij e un pazzo spacciato o cotto
: un pappagallo, un barbagiannij e un pazzo spacciato o cotto fracido / se'tu
è diventata insopportabile: come si dice: un pappagallo malinconico, sempre triste.
savinio, 10-75: gemito visse in un mondo di mummie e di pappagalli imbalsamati
. fogazzaro, 4-103: io sono un vecchio gufo selvaggio della selva nera che
della selva nera che adesso vuole diventare un pappagallo della buona società.
. 14. locuz. -andare come un pappagallo; parere un pappagallo: essere
. -andare come un pappagallo; parere un pappagallo: essere tutto ben vestito e
, andar in ponta di piedi come un pappagallo, o '1 mio galante giovine
conosco che voi entrate nelle forme di un galant'uomo, e massime così addobbato
così addobbato e così spruzzato che parete un papagallo. -favellare come un pappagallo
un papagallo. -favellare come un pappagallo: senza capire quel che si
martini, 63: al parlare mi parevi un papagallo. bernardo, lii-13-421: convien
sarà detto per non parlare come fa un papagallo. redi, 16-iv-150: così alla
. pappagallétto. aretino, 20-213: un pappagallétto di quei verdi. -pappagallino (
. dossi, iii-317: io tengo un fortissimo debole per ogni gracchione o papagallina
241: finalmente uno sfibbia a quell'altro un pappagnóne tanto sodo nella testa, che
fornito d'una gran pappagorgia e d'un tumido ventre. manzoni, pr. sp
nelle tasche, il ventre tondo come un bersaglio, la pappagorgia seduta sul festone
. pareva morto, non fosse stato un lieve tremito della pappagorgia. =
de pisis, 1-200: mi godo un mondo a pensare di essere...
porta, 1-249: certo che dovete essere un bel pappalasagni. a. casotti,
e struggibroccoli. imbriani, 6-161: un pappaìasagne d'un soldataccio vurtemberghese della compagnia
imbriani, 6-161: un pappaìasagne d'un soldataccio vurtemberghese della compagnia, a nome
non si dice a... un tenero e debole, 'cialdino, dolce
ho avuto in mano in una stessa volta un beccafico vero ed un caponegro ed un
una stessa volta un beccafico vero ed un caponegro ed un altro beccafico che chiamiamo
un beccafico vero ed un caponegro ed un altro beccafico che chiamiamo pappamuschino o beccastecchi
disus. chi nasconde interessi personali dietro un apparente patriottismo. fanzini,
pananti, i-94: or c'è un rialto, or un'improvvisata / per mangiare
fra l'altre pappardelle, / venne un arrosto d'asino di latte.
... di questo alpinista arrembato che un tempo cercava d'eccitare i suoi lombi
di valore. soffici, v-1-271: un imbecillissimo pittore... autore di
1: egli è cenato e par pur un piovuto; / più vago n'è
iii-2-323: vede me che che mi pappava un bel tocco di cignale. verga,
. verga, 8-240: quello lì e un... pentolac- cia! si
figlio di neri. savinio, 1-122: un maggiore serbo... si sta
serbo... si sta pappando un caffelatte doppio. -sostant.
'l sa se forse egli non è un morire? / e il fiatare, un
un morire? / e il fiatare, un pappare? -da pappare (con
qualche virtù spirituale o morale, diventi come un porco in istìa che pappa e bee
serpone / il figliuolo e la moglie in un boccone. giusti, 4-i-302: sparvieri
3-68: sotto una poltrona v'è un gatto che partecipando al gusto di arlecchino,
si mangiava, si accinge a papparsi un canarino. barilli, 5-40: vaste
3. figur. procurarsi, carpire un vantaggio, un profitto, un bene
. procurarsi, carpire un vantaggio, un profitto, un bene di natura economica,
carpire un vantaggio, un profitto, un bene di natura economica, per lo
, n-141: quando mi dissero che un attòniti era a fare certe misure per una
* pappano 'lì ». -ottenere un compenso, uno stipendio senza merito o
imbriani, 4-370: cosa dite d'un tale uomo, il quale si pappa
attendesse con que'dodicimila ducati a darsi un bel tempo..., ed egli
trarre gioia, divertimento, godimento da un fatto o da una circostanza. petruccelli
tanta manna la mia disgrazia, mi diede un furor tal che non pensai più ad
, / che l'idolo i magnava un dì d'acordo / co 'l dir:
dei romanzi della signorina serao, troverebbe un miscuglio strano di reminiscenze amalgamate insieme nella
berni, 19: ho trainato un asin pien di cose, / de fichi
ceri della famiglia psicodidi, caratterizzati da un volo silenzioso e dalle punture dolorose che
pappataci ': nome volgare dato ad un piccolo insetto che punge, dolorosamente e vola
non scenderanno a comizio, non brigheranno un posto alla pappatòia dello stato. cagliaritano
. firenzuola, 674: egli era un pappatore, un becconaccio, che ogni cosa
674: egli era un pappatore, un becconaccio, che ogni cosa si cacciava
di tutti. soffici, v-2-125: un omaccione grasso e grosso, dal viso paonazzo
. cesari, 7-464: egli e un cotal altro pappatorèllo. = nome d'
meno accorti, / fan dieci miglia per un desinare: / o che si faccia
dei cibi e delle bevande preparati per un pranzo. visconti venosta, 303:
a quell'ora si poteva raccimolare in un povero paesello. 2. figur
ozzoldi di pane... per farmi un po'di pappina. moretti, ii-899
. belli, 277: la carriuola di un ambulante venditor di pappina. 3
lippi, 1-48: fan per impresa in un lenzuol che sventola / un pappino rampante
impresa in un lenzuol che sventola / un pappino rampante ad una pentola. pananti,
all'ospedale. cicognani, 2-113: un pappino in gabbanella... con in
mi facevo da parte per lasciare passare un pappino con un vassoio. =
parte per lasciare passare un pappino con un vassoio. = voce di origine
il dindo: godere dei favori di un mecenate. carducci, ii-16-176: io
suo gioco / triste è delusa come di un contento / svanito in nulla.
goldoni, vii-1134: io ho adocchiato un cossame di cappone a cui vi era
ella che me le sono pappolate con un gusto superlativo? oh che saviezza, dignità
, / che sirìa meglio udir rodere un tarlo. s. degli arienti, 2-16
carducci, iii-27-16: per emenda ella sgrana un suo rosario di pappolate, delle quali
delle quali benedetta quell'una che puzzasse un po'di ragionevole. linati, 16-45:
16-45: arrivan sul posto, distendono un trespolo, un tappeto, ed offrono
sul posto, distendono un trespolo, un tappeto, ed offrono al pubblico il
carte tra le scoperte che siano distanti un punto l'una dall'altra, come sarebbe
illeciti a spese di altri o di un bene pubblico; scroccone, parassita.
, 66: il parroco di fuorigrotta era un uomo a la mano, un pappone
era un uomo a la mano, un pappone. 5. gerg.
, 9-72: [eliogabalo] tenne un analogo rapporto ai papponi. = deriv
, agg. bot. sormontato da un pappo (un seme, un frutto)
bot. sormontato da un pappo (un seme, un frutto).
da un pappo (un seme, un frutto). zanoni [in
]: caduti i fiori resta nel calicetto un seme paposo, piumoso e picciolissimo.
. [i semi] quando terminano con un gruppo di peli detto pappo.
. fin dentro la polta papposa d'un suo caffelatte. = deriv. da
frutescens e il capsicum annuum; ha un profumo caratteristico e un sapore penetrante ma
annuum; ha un profumo caratteristico e un sapore penetrante ma non eccessivamente forte.
, che si riferisce, che riguarda un gruppo di popolazioni deiróceania stanziato nella nuova
di pesca e di agricoltura ed era un tempo dedito al cannibalismo rituale; che
settembrini, 119: vorrei metter vicino un greco ed una papua e così mostrare
profondamente diverse. brignetti, 3-16: un papua raccogliente nozioni folcloristiche... si
iii-10-60: come fareste a educare moralmente un papuano? = deriv. da
sua forma peculiare nella nuova guinea (un ceppo razziale; e vi appartengono le
sostant. gozzano', i-357: un gioiello d'oro e di smeraldo / foggiato
foggiato per la fronte tatuata / d'un principe, da un orafo papuaso.
fronte tatuata / d'un principe, da un orafo papuaso. = da
medie. lesione dermatologica elementare costituita da un rilievo sessile, per lo più di
], ii-54: succedé che v'era un parà tra alcuni caimali sudditi del re
? sono forse mai riuscito a strapparti un complimento? » allora mi comportai io come
? » allora mi comportai io come un parà. « ti sei sbracato eh?
, commerciali, imprenditoriali, svolte da un istituto di credito come attività secondaria,
: denominazione della relativa cartuccia costituita da un bossolo a bottiglia con pallottola di vari
bacchetti, 2-xxiii-132: per nascondere un cimelio di guerra, un sovietico '
per nascondere un cimelio di guerra, un sovietico 'parabellum ', scavai un buco
, un sovietico 'parabellum ', scavai un buco in un punto scelto. savinio
'parabellum ', scavai un buco in un punto scelto. savinio, 22-32:
sport. che può essere parato (un tiro). a. caroli
disarmonica o eterogenea: quella caratterizzata da un antagonismo che porta al deperimento e alla
: fenomeno per cui si può formare un unico tallo li- chenico per simbiosi di
ma verosimile, che tende a chiarire un argomento difficile accostandolo a uno di più
; ha scopo didattico e racchiude sempre un significato morale che si ricava dall'insieme
allegoria che riposa su una metafora o un complesso di metafore in cui anche i
differisce dalla storia, perche questa è un racconto di cosa successa, ma la
lavorato meno. d'annunzio, iv-1-239: un aliotto, raffigurante la parabola delle
3. rappresentazione allusiva ed emblematica di un concetto, di un'idea, di una
, di una situazione, costituita da un fatto, da un avvenimento, da
, costituita da un fatto, da un avvenimento, da un oggetto; simbolo,
fatto, da un avvenimento, da un oggetto; simbolo, allegoria. algarotti
, 8-176: per ora il cinema è un linguaggio artistico non filosofico. può essere
. geom. luogo dei punti di un piano, ugualmente distanti da un punto
punti di un piano, ugualmente distanti da un punto fìsso, detto fuoco della parabola
ottenuta con l'intersezione della superfìcie di un cono rotondo indefinito con un piano parallelo
superfìcie di un cono rotondo indefinito con un piano parallelo a una sola delle sue
ordine, la conica aperta costituita da un solo ramo che si prolunga all'infinito
equazione y = pxn dove n è un numero intero maggiore di due (e
numero intero maggiore di due (e un caso particolare è rappresentato dalla parabola cubica
[taglio] che taglia il cono con un taglio egualmente distante ad un lato del
cono con un taglio egualmente distante ad un lato del cono fa nel- l'apritura
2. per simil. traiettoria descritta da un corpo in movimento, in partic.
corpo in movimento, in partic. da un proiettile, simile a quella di un
un proiettile, simile a quella di un arco parabolico. torricelli, ii-3-223:
dalla pastiglia discende, formando, com'un zampillo di fonte, la sua parabola
competente alla velocità che si converrebbe ad un corpo cadente da un'altezza eguale all'altezza
suo cannone. marinetti, 2-i-205: ad un tratto, fra le parabole delle patate
, io riuscii a prendere a volo un arancio, lanciato contro di me.
bernari, 4-264: la carta cadde per un primo tratto in paratola, poi,
in paratola, poi, come infilando un vuoto d'aria, si tuffò rapidamente
faccia grande e camusa, provvista di un naso monumentale che vi produceva una paratola
: sulla nuca, che s'archeggiava un poco come un bel ponte antico e segnava
, che s'archeggiava un poco come un bel ponte antico e segnava la dolce
4. figur. andamento di un fenomeno, di una situazione, di
nel senso di 'metto in parallelo un piano con quello di una generatrice ';
/ e biasimar, che è proprio un vitupero / mille parabolani oggi sentire.
codesto parabolano, nelle sue peregrinazioni da un capo all'altro d'europa, assumeva nomi
, è chiaro che io ci vedo un gran buio -, e più si accingeva
, ii-90: quasi mi invitate a posare un po'la fantasia vagabonda e lasciare gli
rere una traiettoria, descrivendo un arco di parabola (un oggetto in
, descrivendo un arco di parabola (un oggetto in movimento). marinetti,
... nel cielo incandescente come in un forno parabolavano i grandi pezzi di carne
via che conduceva al tempio di gerusalemme un ospizio pei pellegrini ed uno spedale pei
[della catapulta] e, con un colpo di martello su la molla..
rappresenta, descrive, raffigura o richiama un concetto per mezzo di parabole; fondato
che fa riferimento, in base a un rapporto di analogia o di simiglianza, a
rapporto di analogia o di simiglianza, a un concetto diverso da quello significato nell'accezione
, parabolica. savonarola, 5-i-265: un parlare parabolico e coperto fu di ia-
figurato e parabolico. -che esprime un contenuto filosofico e scientifico (un genere
esprime un contenuto filosofico e scientifico (un genere di poesia). b.
parabolico: « due anni fa, un domine... ». =
, per estens., a un ente con una qualche proprietà connessa
g. g. belli, 39: un uomo può portarne [canestri]
[canestri] uno per mano, mercé un manico pa rabolico le cui
-coordinate paraboliche: quelle relative a un punto in un piano, individuato a
: quelle relative a un punto in un piano, individuato a partire da una
linea parabolica. spallanzani, i-72: un colpo gittato a linea obliqua all'orizzonte
parabolico: quello che si svolge descrivendo un arco di parabola. tommaseo [s
verticale. si chiama 'parabolico 'un tal moto, perché i corpi descrivono
superficie di almeno una faccia delimitata da un arco di parabola (un solido).
delimitata da un arco di parabola (un solido). - cilindro parabolico:
punto, toccano la superficie concava di un tale conoide parabolico. grandi, 3-127
cui superficie riflettente ha la forma di un paraboloide di rotazione (e dal punto
asse di rivoluzione e, inversamente, un fascio di raggi paralleli all'asse si
raggi paralleli all'asse si riflette in un fascio convergente nel fuoco).
tal figura. tesauro, 4-256: ogn'un gode e ride a mirar negli specchi
congegnare entro ad uno specchio concavo parabolico un picciolo solido pure parabolico. 4
. 4. figur. proprio di un fenomeno evolutivo caratterizzato da una fase ascendente
da un'astronave nel campo gravitazionale di un corpo celeste, quando la loro velocità
corpo celeste, quando la loro velocità in un punto qualsiasi dell'orbita è uguale alla
, detta paraboloide ellittico, se possiede un unico punto all'infinito reale, o
iperbolica; la paraboloide di rivoluzione è un caso speciale dell'ellittica. le sezioni
retta che si conservi costantemente parallela ad un piano scorrendo appoggiata a due rette non
scorrendo appoggiata a due rette non giacenti in un medesimo piano. 2.
protegge il pilota e i passeggeri di un autoveicolo, di un natante o di un
i passeggeri di un autoveicolo, di un natante o di un aeromobile, dagli
un autoveicolo, di un natante o di un aeromobile, dagli agenti atmosferici, pur
tal uopo è normalmente dotato esternamente di un tergicristallo per rimuovere ciò che vi si
vi si depositi e, internamente, di un dispositivo che ne eviti l'appannamento)
grosse gocce di pioggia si avvicendavano brillando un istante invano spazzate dal tergicristallo. levi,
implorava che no, che non è vero un corno. = voce scherz.,
paracadutare, tr. lanciare da un aeromobile col paracadute. migliorini [
.]: 'paracadutare ': lanciare da un aereo una persona o un oggetto muniti
lanciare da un aereo una persona o un oggetto muniti di paracadute. p.
in determinati posti, in base a un piano preordinato, persone di fiducia.
paracadutare), agg. lanciato da un aereo col paracadute. fortuna e uboldi
fortuna e uboldi, 52: starikov è un ufficiale dell'esercito, paracadutato nelle retrovie
. xviii e il primo lancio da un apparecchio in volo avvenne nel 1912.
-paracadute a strisce: quello costituito da un numero variabile di strisce, tenute insieme
quello utilizzato per stabilizzare la caduta di un oggetto. papi, 1-2-82:
124: coi sistemi accade come con un pallon volante; ché quando colui che
tornare al luogo dond'era partito, fare un passo dopo l'altro il cammino che
paracadute da un'altezza di più d'un miglio. moravia, ix-190: mentre l'
montale, 4-147: passa... un aeroplano che sparge manifestini e piccoli paracadute
, / vo'anch'io munirmi d'un para-cadute. 4. figur.
!... anche perché è un immenso parapioggia, parafango, paraurti, paravento
si presta a portare o può costituire un aiuto per chi si trova in difficoltà o
, anche, proteggerlo dalle conseguenze di un errore (per lo più nelle locuz
l'asse del bilanciere dell'orologio di un appoggio laterale elastico
ed impedisce che l'asta del tempo di un orologio risenta la violenza d'un forte
di un orologio risenta la violenza d'un forte colpo capace di spezzarla.
persona addestrata al lancio col paracadute da un aereo in volo e ufficialmente abilitata.
. agg. costituito da tali soldati (un reparto). -paracadutistico. =
dischetto di feltro che serve a proteggere un callo dall'attrito con la calzatura.
, avendolo il andonio dipinto sopra un paracamino in casa dei miei vecchi
c. arrighi, 4-154: c'era un caminetto. a chiudere la bocca di
la bocca di quel caminetto c'era un paracamino. p. petrocchi [s
1-97: certe piccole cose nelle stanze: un paracamino fatto con illustrazioni di riviste inglesi
ridere i paracarri: per indicare che un fatto, una circostanza presenta aspetti oltremodo
p p ratutto hanno un capo imperfetto, ma apparente ai
spillare '. consiste nell'aprire o fare un pic- ciol buco nel basso ventre per
nella sua cavità o tra i tegumenti in un ascite o idrope acquoso...
... 'paracentesi 'è anco un nome applicato da alcuni autori a tutte
. moto paracentrico: quello proprio di un pianeta che si accosta e si allontana
: 'paracentrico, moto': nell'astronomia, un termine usato per dinotare quel tanto che
termine usato per dinotare quel tanto che un pianeta rivolgentesi s'accosta più vicino o
v.]: 'paracianògeno ': è un composto, di carbonico e d'
prolungata su un'unica specie vegetale di un insetto che, nel ciclo riproduttivo normale
in su. il 'paracielo d'un pulpito ', perché la voce del predicatore
.]: 'paracinta ': riparo di un recinto: per esempio delle assi intorno
: questo paraclito il quale è detto un altro consolatore della generazione umana. vangeli
la trasformazione in sostantivi: « è un parastatale; è un paracomunista, è
sostantivi: « è un parastatale; è un paracomunista, è un paranormale ».
parastatale; è un paracomunista, è un paranormale ». = voce dotta,
l'aldeide butirrica con ammoniaca; è un liquido incolore che ha pro
altra ma lieve alienazione mentale dipendente da un vizio d'immaginazione. = voce
famiglia lauracee, la cui corteccia contiene un principio attivo con proprietà stiptiche e antidiaforetiche
prudenti escono col paracqua, perché da un momento all'altro può piovere dirottamente.
lampada a petrolio in mano, riparandosi sotto un paracqua da carrettiere. = voce
errore di cronologia che consiste nel collocare un avvenimento, un fatto, una circostanza
che consiste nel collocare un avvenimento, un fatto, una circostanza successivamente al momento
. pasolini, 3-184: andarono un po'scarrozzando per quei siti, da
comicità all'italiana continua a esprimere soltanto un umorismo da servi, e mai da
con gli occhi paraguli al capoccia, un morto di fame come loro.
tetti? romoli, 144: un paracuòre in potaggio:... quando
noi dicessi / che così potea armare un paracuòre. 2. figur.
è l'amore, / che cor un dardo m'ha transforamato / la melza col
, mi tocca fare il viso ipocrita d'un santo per strappargli di bocca una palanca
. affezione caratteriz zata da un quadro clinico diabetico senza poliu- ria
inasprimento, consiste nello scoprire e rifiutare un accordo proposto dalla parte avversa; si
musica deir antica grecia, intervallo di un tono fra due tetracordi. bontempi
: 'paradiazèusi ': l'intervallo solamente d'un tuono tra le corde dei due tetracordi
panzini, iii-368: accanto a me un giovanetto in quell'età che ercole aveva
vico, era stata come sepolta sotto un cumulo d'immagini estranee, di paradigmi
dalla storia, l'uomo morale, aveva un grande paradigma su cui fondare i propri
3. autore o opera che costituisce un archetipo per la forma, per il
o, anche, scelta stilistica di un autore, di una corrente, di
paradigma classicista. baldini, i-361: basta un nulla a restituire a un qualunque violento
: basta un nulla a restituire a un qualunque violento d'oggi il vigore altamente
. s'era compiaciuto... di un certo libro di figure e di consigli
libro di figure e di consigli erotici: un vero paradigma dei casi d'amore.
d'amore. -schema teorico che esprime un ente fìsico o un fenomeno sperimentale di
teorico che esprime un ente fìsico o un fenomeno sperimentale di natura primaria per la
confronto con il pensiero vero e proprio un fatto, una circostanza fìssati storicamente o
: figura che consiste nell'esposizione d'un detto o d'un fatto altrui che torni
nell'esposizione d'un detto o d'un fatto altrui che torni al proposito nostro
pasolini, 9-318: in presenza di un particolare stilistico anche minimo, avviene qualcosa
per cui, quel particolare, assume intuitivamente un valore paradigmatico, riassume in sé tutta
. paradisiaco. papini, iv-182: un artista, esercitando faticosamente e amorosamente l'
mediocre lunghezza, ora rettilineo, ora un po'ricurvo, compresso, coperto alla
nostra taccola: il colore predominante è un bel bruno castagno, la fronte color nero
: ottocento paradisee della nuova guinea: un capitale! 2. piuma di
negli individui di sesso maschile, di un piumaggio variopinto e smagliante (che,
di aiuole e pergolati, annesso a un locale pubblico. aretino, 20-56
savio volle frattanto assicurarsi nella vita terrestre un paradisétto di 'settecento spose 'profumate
: il solo affacciarsi alla finestra è un paradisétto di delizie, così limpido v'è
in qualche dialetto 'paradisetto ', un piatto dolce: sul fare del 'nettare
una filosofia che dia la sua garanzia a un ideale che sarà paradisiaco -di un paradiso
a un ideale che sarà paradisiaco -di un paradiso, in cielo o in terra,
per ogni reprobo reietto e dannato, un eletto beato, accolto ad occuparne il paradisiaco
-che è sede di delizie ultraterrene (un luogo mitico). gozzano,
mitico). gozzano, i-381: un altro bassorilievo rappresenta un iardino: il
gozzano, i-381: un altro bassorilievo rappresenta un iardino: il paradisiaco monte kailasa,
dentini. -purissimo, chiaro (un colore). buzzi, 122:
francese. 4. che procura un sottile e intimo godimento dei sensi.
dei sensi. aleardi, 1-148: un aleggiar di brezza / paradisiaca mi blandisce
frescure olezzanti. bontempelli, 20-200: un tepore paradisiaco m'avea avvolto il corpo e
spirito. -delizioso al palato (un cibo, un sapore). d'
-delizioso al palato (un cibo, un sapore). d'annunzio, vi-272
papini, x-1-737: l'oppio era un veleno ma un lentissimo veleno, un'
x-1-737: l'oppio era un veleno ma un lentissimo veleno, un'agonia lunga di
, un'agonia lunga di placida voluttà: un suicidio paradisiaco. -raffinato (
suicidio paradisiaco. -raffinato (un modo di parlare). moretti,
il facchino che gli rispondeva invece con un accento paradisiaco. 5. caratterizzato
, quando i compagni si amano con un sentimento innocente, assai più forte e
ultraterrena; angelico (una persona, un carattere, in partic. femminile)
esalta in termini iperbolici le bellezze di un luogo (e ha valore ironico).
tono solenne e di argomenti sublimi (un oratore); enfatico, magniloquente.
fogliame. d'annunzio, iv-1-286: un gran buddha dorato appariva in fondo,
1891 e il 1893 e distribuite in un * prologo ', un 'epilogo '
e distribuite in un * prologo ', un 'epilogo 'e in tre grandi
] è * protoplasma poetico 'opera di un 'pensiero poetico viscido e rattrappito
luogo ameno e piacevole, collocato in un suggestivo ambiente naturale. - anche con
'la grazia / del sommo ben d'un modo non vi piove. idem,
cose celesti, una imagine e un simulacro de'beni del paradiso. diodati
d'annunzio, 8-32: ho fatto un bel sogno. mi pareva d'essere nel
: la grazia di dio è quasi un paradiso nel cuore per le molte benedizioni e
'. -in esclamazioni che esprimono un dolore accorato, un disappunto, un
esclamazioni che esprimono un dolore accorato, un disappunto, un cordoglio, un'amara
un dolore accorato, un disappunto, un cordoglio, un'amara sorpresa. -
'paradiso santo! ': quando è morto un bambino o, ironicamente, di qualche
angeli [il beato angelico fece] un paradiso ed un inferno di figure piccole
beato angelico fece] un paradiso ed un inferno di figure piccole. ghirardacci,
eterodosso, conforme al vocabolo, è un giardino, un viridario, un luogo delizioso
al vocabolo, è un giardino, un viridario, un luogo delizioso: imagine
, è un giardino, un viridario, un luogo delizioso: imagine acconcia e tanto
lessona, 1075: secondo zoroastro vi sarà un giudizio universale durante il quale tutti i
... gl'indiani credono a un paradiso ove l'anima sarà unita a
paradisi, l'ultimo de'quali è un giardino delizioso, irrigato da fontane e da
la loro verginità... e un paradiso che fa onore alla conoscenza degli
l'immaginazione dei poeti ne fa spesso un luogo favoloso e lussureggiante, scenario di
mai molto poco demorà / qe l'un e l'autro [adamo ed èva]
5-10: per lo reame suo correva un fiume / ch'uscìa del paradiso luciano
messe dio alla porta del paradiso terrestre un coltello di fuoco subito che adam et èva
modo estremamente piacevole perché si gode di un clima mite, di una natura lussureggiante
, la qual si può quasi agguagliare a un paradiso terrestre. carletti, 75:
, 75: la città del messico è un paradiso in terra. forteguerri, 1-41
2-iii-272: la piscina a mezzogiorno è un liquido paradiso dove una bellissima brasiliana abilmente
: esco nel giardino delle clarisse. è un paradiso. sembra il fondo d'un
un paradiso. sembra il fondo d'un mare. 5. spettacolo, vista
imago, / né in picciol vetro è un paradiso accolto: / specchio t'è
3-22: venga chi veder vuole entro un bel viso / con una bianca fronte
viso / con una bianca fronte e un nero crine / dipinto a chiaro scuro il
. scapuccini, lxxxviii-n-490: per pace un paradiso / di contentezza in terra se
stampa, 15: se qual è un cervier occhio e mago, / potesse altri
/ quel che fuor non si mostra, un paradiso / di meraviglie vi vedrebbe [
meraviglie vi vedrebbe [nell'amante], un lago. -persona dotata di eccelse virtù
6. luogo che appare ideale per un determinato tipo di esistenza o che si
ornati e cinti, / quella terra pareva un paradiso / ed eran sempre a la
godrai il paradiso della beata poltroneria e un soffice letto nuziale da imperatore e cuori
gli inglesi aver pensato -pensare ancora -a un 'pericolo 'comunista in italia? non
di fecondazione. levi, 6-66: un filo d'acqua esce da un tubo arru-
6-66: un filo d'acqua esce da un tubo arru- ginito...,
russia e non vogliam esserlo! sarà un paradiso quanto vi pare, ma noi
... con l'entrata in un paradiso di progresso indefinito, d'incessante
era... ridotta a quella di un affannoso travaglio del genere umano, dopo
il disperato rimorso del paese natio: d'un paradiso nel quale ella non sarebbe mai
di pisa, fin qui, mi riesce un paradiso per la temperatura dell'aria.
], restringendosi alla terra, vi crea un nuovo mondo, il paradiso dell'umanità
/ che conduce qui sulla terra / un po'di paradiso. -successo.
al paradiso delle lettere, l'incontro con un grande scrittore appariva come un avvenimento meraviglioso
incontro con un grande scrittore appariva come un avvenimento meraviglioso e commovente.
loredano, 1-58: che la bellezza d'un volto, stimata dall'opinione dei più
, stimata dall'opinione dei più saggi un paradiso degli occhi, fosse il vero
tuo bel viso, / amore è un paradiso; / ma s'i'miro il
i'miro il mio core, / è un infernal ardore. marino, 1-6-174:
di questa, che m'è in terra un paradiso, / nell'in
l'artista] al difuori dell'umanità come un santo, come un dio.