di svolgere una trattativa o di consegnare un messaggio; chi va a parlamentare.
mandato oratori. lippi, 12-30: un oratore intanto de'più bravi / a
. amari, 1-2-39: vanno dall'un campo all'altro oratori a parlamentar di
[di oxford e cambridge] hanno un oratore, del quale ognuna si serve
già sin d'allora che s'ideò un censimento a'tempi dell'imperatore carlo v
nell'uso dicesi anche di chi porge un memoriale. 6. fedele di
memoriale. 6. fedele di un culto religioso, adoratore. marco polo
concreto: l'insieme degli oratori di un determinato periodo storico o delle loro opere
dante? grandissimo, ma si legge come un 'pensum '. 3
che esso rappresenta; adatto ad accompagnare un testo poetico di argomento religioso.
che dio per sua benignità, potendoci fare un verme o niente, ci aveva
contento dell'apologià abbia alla sua volta un po'gridato oratoriamente non pur contro i
che si riferisce, che appartiene a un oratorio. -biblioteca oratoriana: biblioteca,
o anche del discorso pronunciato davanti a un uditorio; che si addice o conviene
dichiarare, è chiamata dai greci con un nome il quale noi, secondo la
muratori, 5-iii-200: per ben comporre un poema e una orazione egli è necessario
pentita e paurosa che la si interpretasse per un artifizio oratorio o per una posa drammatica
organizzati. -riservato a chi pronuncia un discorso. beltramelli, i-79: siccome
passare sotto la tribuna degli studenti, un coro di brevi risa li seguì.
da sì fatto proemio si vegna a un lungo ragionamento della schiettezza e pietà della
, l-proleg.: l'opera presente è un misto d'istoriale e d'oratorio.
bonghi, 1-121: s'è formato perfino un modello di periodo oratorio, rotondo,
periodo oratorio, rotondo, grave, d'un suono vuoto, uniforme, noiosissimo.
proprio di un'op-era letteraria rivolta a un fine puramente pratico e non risolta in
ad altre costruzioni, oppure ricavato da un locale di un convento, di un
, oppure ricavato da un locale di un convento, di un collegio o di un
un locale di un convento, di un collegio o di un palazzo gentilizio,
un convento, di un collegio o di un palazzo gentilizio, che può essere privato
); quasi sempre è costituito da un unico vano ricoperto a soffitto, a
a volta o a cupola, fornito di un solo altare, e spesso è la
in quella campagna chiamata della croce facessero un oratorio over cappella. de luca,
. monti, 5-194: avea la stanza un grande armario, e in quello /
grande armario, e in quello / un picciolo oratorio e un altarello, /
e in quello / un picciolo oratorio e un altarello, / ove a dir messa
si vuol, talvolta / per venti soldi un cappuccin s'affretta. guglielminetti, 58
: l'oratorio era vuoto. fuori un volo / di passere saliva; ed ella
di passere saliva; ed ella rise / un riso bianco come il suo soggolo.
-per estens. edificio adibito a un culto non cristiano; edicola dedicata a
divinità pagana, in partic. a un oracolo. boccaccio, 9-67: guarda
., 33-1 (522): era un sacro oratorio, nel quale per concessione
. bene materiale per cui si manifesta un attaccamento fanatico. contile, 1-5-io:
che si fa nei giorni festivi in un luogo tenuto da religiosi, principalmente con
, recitavano ad alta voce, in un italiano non sguaiato e non strascicato,
sedizione non passasse più oltre, fecero un editto che l'oratorio non si potesse più
vita in comune come soggetti liberi sotto un preposito eletto ogni tre anni, impegnandosi
anni, impegnandosi, senza voti, per un periodo di tempo, trascorso il quale
, domenica sera assata, fece sentir un bell'oratorio sopra il soggetto del gliuol
qualche carattere, acciò non sia solamente un oratorio da recitare sedendo, ma possa
[il metastasio] dare ogni anno un oratorio per la settimana santa.
, ecc.) mediante la voce di un solista detto storico, di un cantore
di un solista detto storico, di un cantore (tenore, basso, soprano,
) che riferisce le parole dirette di un personaggio, e del coro che impersona la
: tutte le sere l'orchestra sonava un oratorio solenne con un bel coro di
l'orchestra sonava un oratorio solenne con un bel coro di voci bianche. gozzano
che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve di blan- gini..
, senza far lo'motto, / da un canto du'fé suo oratoro.
novelle. a. cattaneo, i-344: un oratorio di penitenza sentito, una comunione
sentito, una comunione ben fatta, un buon confessore, un buon consiglierò, talvolta
ben fatta, un buon confessore, un buon consiglierò, talvolta una disgrazia,
, uno scadimento, una morte d'un amico, d'un compagno, un atto
una morte d'un amico, d'un compagno, un atto di virtù, anche
d'un amico, d'un compagno, un atto di virtù, anche ordinaria,
'. oratorizzare, intr. pronunciare un discorso solenne in pubblico, fare l'
. d'annunzio, iv-1-36: nel 1756 un carlo sperelli stampò un libro di versi
: nel 1756 un carlo sperelli stampò un libro di versi amatori in cui molte
dell'ordine,... fu un grande incitatore di guerrieri; la missione
le placide geometrie dei giardini papali, un francescano toglieva da un baule e innastava
giardini papali, un francescano toglieva da un baule e innastava piccoli stendardi che servono
formula superstiziosa, di solito scritta su un foglietto o su un amuleto, a cui
solito scritta su un foglietto o su un amuleto, a cui si attribuiscono poteri
opportune operazioni. -filastrocca cantilenata su un motivo di canto sacro. lippi
[dei ciechi] canta a piè d'un uscio un'orazione, / e fa
3. discorso tenuto in pubblico o a un gruppo di persone, scritto o talora
cecchi, 2-51: è pratica corrente che un conferenziere somministri gli estratti della sua orazione
cronaca degli applausi. -in relazione con un agg. che ne indica il carattere
, ii-381: ho fatto di nuovo un altro dialogo,... nel quale
punto conclusivo o dichiarazione di chiusura di un evento, di una situazione, ecc
non è messo loro appresso... un orinale in capo del letto e il
di corte, staffilate numero venticinque con un buon staffile, per avermi forato l'
uno orinale. lomazzi, 4-ii-408: un orinai [rappresenta] medicina.
[i medici] non confessavano, / un orinai nel ceffo » guadagnavano.
cera gialla, e metti queste cose in un limbicco, e fa'fuoco sicché l'
che ha gli steli ramosi, alti circa un braccio; le foglie amplessicauli, spatolate
orinali. fr. morelli, 91: un empio ciarlatano, più capace di guardar
, 294: qual vaso deve essere o un or inalino con suo antenitorio o una
,... quando orinava, da un paggio si facea snodar la brachetta.
s'orina. pasolini, 7-160: un uomo con cui si orina agli orinatoi
con cui si orina agli orinatoi come un fratello. -sostant. sacchetti
io son guarito totalmente, avendo orinato un monte di calculetti. vallisneri, i-125:
, orinò in mare, prima da un seno poi dall'altro, due lunghi zampilli
separare l'orina, di trasportarla separata da un luogo all'altro, di trattenerla e
più di pietra, e l'orina per un foro inferiore passa sotto il pavimento.
seduto in terra dentro l'angolo d'un orinatoio, beato di sentirsi colare addosso
mortale: l'avevan raccattato così in un orinatoio. -da orinatoio (con
d'olio, poi non temono di bere un barile di vino senza nocimento, aprendo
di pane confezionato con la farina di un seme originario dell'etiopia e simile al
, 1-843: l'orinda, fatto d'un seme d'etiopia orinda detto.
i-328: ora stava per maritarsi a un oriuolaio svizzero che le voleva bene. d'
oriolus). tanara, 226: un uccello che di bellezza a pochi cede,
(e la sua comparsa nel cielo un tempo era collegata con la stagione più
la navigazione); ha forma di un quadrilatero i cui vertici sono segnati da
trovamo la figura de boote, eh'è un vilano che guarda el carro, e
el carro, e trovamo la figura d'un vi- lano eh'è chiamato urione.
commosse. galileo, 8-ii-311: avevo un gran piacere scorgendo venere, la cintura
, 6-78: orione è la imagine d'un uomo disarmato, con una spada overo
'qpuov e 'qpeuav, nome di un personaggio mitologico. oriorlato, agg.
. orlato d'oro, impreziosito da un fregio dorato. fr. gualterotti,
me parve vedere dal tuo bel viso orire un secondo sole ed obscurarse il primo.
2. nascere, discendere da un capostipite. sacchetti, 233: l'
guittone, 1-50: negano al povero un pezzuolo d'ori- scello di pane.
: orliccio. = deriv. da un lat. orum (r. e.
. letter. ant. che siede su un seggio d'oro (come epiteto omerico
, superficie ortogonale alle rette che hanno un determinato punto improprio. = voce dotta
. -in senso concreto: sezione di un trattato scientifico che definisce e precisa i
latreille, i quali col mezzo d'un succhiello filiforme si praticano i nidi entro
sono forniti, i maschi, di un corno ricurvo; vi appartengono anche specie
hanno grandezza pari, rispettivamente, a un coniglio e a una cavia e scavano
griio- bianchiccio, presso a poco quanto un coniglio; e la alpa del capo
del muso bianca; è grande quanto un porco d'india. entrambi abbondano nel capo
testa della medesima forma, la lingua un poco estensibile, ma se ne distinguono,
fortis, xviii-7-370: mi viene proposto un viaggio orittografico per l'italia.
spallanzani, 4-i-8: facciam tesoro di un gran numero di notizie troppo interessanti per
regione, da una citta, da un determinato luogo per esservi nato o,
e aragonesi. casalicchio, 339: un tal giovane molto diligente e manieroso, chiamato
a. cattaneo, iii-336: esce un decreto di cesare che tutti i sudditi
nella ferrara estense. -in relazione con un agg. etnico. bernardo, lii-13-355
a visitarci il governatore. era questi un vecchiotto in sulla sessantina, oriundo albanese
per la comune quiete a lasciar in un canto l'ariosto, non convenendo..
a noi bolognesi il dir male di un nostro oriundo. amari, 1-2-351:
. per estens. che si richiama a un determinato fondatore, che ne professa le
di cristo, i quintinisti, oriundi da un sarto di piccardia, e 'libertini
lo 'scolar vagante'è per lo meno un discendente dalla goliardia, un oriundo dalla
lo meno un discendente dalla goliardia, un oriundo dalla medioevale genia dei 'clerici
moretti, i-1002: anche lui era un personaggio se, come già il cacciaguerra
appiccate co'martellini. capponi, 315: un niccolò degli orivoli, essendo in palagio
parabosco, 4-29: voi mi ritrovarete fra un ora sotto l'orivolo di san marco
loro, non però mai avverrà che l'un mostri l'ora del mezzodì, mentre
. nomi, 15-7: avete voi veduto un orivolo / quando comincia batter stravaganze,
scudi di regalo dal re, ebbe un oriuolo tutto tempestato di gioie dalla regina.
oriuolo. moretti, 4-149: alla parete un garrulo oriolo / con l'uccellino da
che l'animo delle donne è come un oriuolo, che ogni piccola cosa lo
al suo. pea, 7-39: un grillo... trilla: tri!
si carica avvolgendo la corda intorno a un cilindretto. -oriuolo a vento: grande
volta sì forti che mi pare di averci un di questi orioli da corda. galileo
frequenti. eippi, 8-35: èvvi un mantice, il qual per via d'ingegni
soffiando fa girare uno strumento / d'un arcolaio a ventiquattro legni * / invenzion
: ella fa portare in sua stanza un oriuolo a pendolo ch'era nella stanza
a una parete del suo scrittoio, un ordinarissimo oriolo col cuculo che gli era
cuculo che gli era stato appiccicato da un imbroglione qualunque come un oggetto d'una
stato appiccicato da un imbroglione qualunque come un oggetto d'una rarità favolosa. stuparich
: nella stanza da pranzo c'era un oriolo col cuculo che dal suo sportellino
con sabbia. ariosto, 19-45: un sotto poppe, un altro sotto prora /
ariosto, 19-45: un sotto poppe, un altro sotto prora / si tiene inanzi
. cattaneo, ii-28: fingete un poco, o signori, di aver tutti
o signori, di aver tutti in pugno un pugno di arena minutissima di quella che
ch'io m'abbia al mondo è un oriuol d'arena. monti, x-3-
stringe uno scheltro spaventoso, armato / d'un oriuolo a polve e d'una ronca
dove s'intersecano le linee, conficcheremo un umbilico di ferro, come un chiodetto
conficcheremo un umbilico di ferro, come un chiodetto, drittissimo e acuto, e sopra
: mentre egli delineava in detto casino un oriuolo a sole, se gli ruppe improvvisamente
. -oriuolo muto: orologio fornito di un meccanismo silenzioso per non disturbare il sonno
in toscana, 14-1-243: ho veduto un libretto intitolato: 'discorso di giuseppe campani
14 dice:... feci un modello di ottone... in modo
con questa differenza, però, che un tempo solo rendeva l'oriuolo privo d'
altro ordigno et istrumento, conservandosi solo un tacito e leggierissimo strascico d'un piccol
solo un tacito e leggierissimo strascico d'un piccol rocchetto con i denticelli d'una
varchi, 8-1-267: non è altro un clima che uno spazio di terra fra
: in questo altro capitolo appresso dichiareremo un poco meglio come passi questa nutrizione [
-persona che regola le proprie azioni secondo un orario rigido. giusti, 4-i-195:
-avere l'orinolo in testa: avere un preciso senso del tempo. tommaseo
nelle loro fatiche i giorni brevi, intantoché un ricchissimo sfaccendato cava ad ogni momento l'
da tale strumento, effettivamente trascorso (un periodo di tempo). cellini
. m. lamberti, lxvi: un che col fiato affumica i colori / de'
-far tornare indietro l'orinolo: concedere un tempo maggiore a disposizione. vasari
sole bene incastrato. segneri, iv-34: un orivoletto formato dentro un anello parve già
, iv-34: un orivoletto formato dentro un anello parve già meritevole delle dita di
; secondo altri, da un lat. * horariòlum (r. e
drosophila melanogaster) che si presenta come un vermicello minuto o un'anguillula nuotante nel
porro, ma più larghe. è alta un gomito e fa il fiore porporino.
. corpo orizoidèo: formazione simile a un grano di riso che si trova nel
o, in pratica, alla superficie di un liquido in riposo; che risulta perpendicolare
che risulta perpendicolare alla verticale passante per un punto determinato (una linea, un
un punto determinato (una linea, un piano). piccolomini, ii-25
k. galileo, 1-1-368: segniamo un piano orizzontale secondo la linea a b
nel corpo 'fadeg ', appoggiato sopra un piano stabile ed orizzontale nella base fg,
tramontando con due moti contrari, c'è un momento nel quale ambedue questi pianeti,
catena alla quale è appeso in fondo un crocicchio di tronchi carbonizzati che si dondolano
. -che ha tale direzione (un moto, una forza). f
, incaricato nel 1809 di battere dal lido un bric inglese,... si
maggiore parallela al piano dell'orizzonte (un oggetto; e si contrappone sia a
secondo sia in piedi e refranga da un lato. foscolo, xv-385: la mascella
, con quel bassorilievo orizzontale posto in un lungo rettangolo e imitante un sarcofago,
posto in un lungo rettangolo e imitante un sarcofago, prende forma tozza. sbarbaro
le parole con la convinzione che avessero un senso imperituro; e, per quanto
-giacente al suolo, disteso (un corpo umano). a. boito
spiegata, e nel silenzio / la guida un uomo quasi orizzontale. 3
nel prato vicino * / si fondono in un lungo / e spasmodico bacio orizzontale.
vento. 6. che ha un ritmo lento e uniforme. camerana,
che formano rami diversi della tradizione di un testo. 9. pitt.
. l. pascoli, ii-183: un pittore... stava alla spiaggia
prostituta. di giacomo, ii-624: un personaggio del 'decamero- ne '
', che della musica russa fa un camminare perpetuo e senza meta.
senso o in posizione orizzontale; in un piano, in una direzione parallela all'
il cammello... dovesse avere un piede fortissimo tutto di un pezzo,
. dovesse avere un piede fortissimo tutto di un pezzo, e che posasse in terra
sp., 9 (149): un velo nero, sospeso e stirato orizzontalmente
. 2. figur. in un ambito di attività analoghe. gramsci,
ori zz ornaménto, sm. disposizione di un oggetto o di un edificio rispetto ai
. disposizione di un oggetto o di un edificio rispetto ai punti cardinali; collocazione
-anche: il riconoscere la posizione di un punto, l'orientarsi.
struttura orizzontale che delimita i piani di un edificio; solaio. -anche: copertura
. 3. disus. riduzione a un piano orizzontale, livellamento. fil
, tr. (orizzónto). disporre un og getto, in partic
getto, in partic. costruire un edificio, secondo un orientamento determinato
. costruire un edificio, secondo un orientamento determinato rispetto ai punti cardinali
improvvisa e non riuscirono ad orizzontarsi in un primo tempo. 4. figur
con la facciata o l'ingresso verso un punto di riferimento. comisso
. comisso, 7-217: un altro giorno visitammo un'altra tomba.
2. figur. indirizzato a un determinato scopo. bacchelli, 2-i-70:
osservazione, rappresentando teoricamente la circonferenza di un cono tangente al globo e avente il
punto. cecco d'ascoli, 408: un [vento] vien da angol primo
aurora areva sorgere dalla valle come un filmo rosso inonando le cime fantastiche dell'
padre e madre, si sentiva già dà un pezzo tirare in nuovi orizzonti.
. -per simil. sfondo di un quadro. leonardo, 7-i-153: fa'
, st., 1-70: vagheggia cipri un dilettoso monte / che dal gran
e la ragazza, non bella, un po'ispida, stavano così vicini da parere
stare / sì, ch'amendue hanno un solo orizzòn / e diversi emisperi. buti
è larga miglia sessanta italiana, cioè un grado, ed è posta sotto la
5-10: l'orizonte altro non è che un cerchio mas simo segante torbe
i poli del mondo, ma quanto più un polo s'abbassa occultandosi a noi e
l'orizonte retto altro non è che un piano disteso per l'asse mondano d'
estens. circonferenza della faccia visibile di un astro. galileo, 3-3-178: il
verticale (e coincide con la superfìcie di un liquido in riposo). leonardo
per il verso delli orizzonti oppositi d'un medesimo emisperio, e questo è contrario
riuscire perfettamente orizzontale o superfìcie liquida usata un tempo per rilevazioni astronomiche, topografiche,
che si dispone orizzontalmente per mezzo di un livello a bolla d'aria e di tre
sestini, 79: l'occhio gode di un vasto orizzonte. foscolo, xv-539:
a sole perpetuo e in faccia a un orizzonte tutto aria, cielo e giardini
l'orizzonte sia più limitato, trovi un compenso nella quiete, nella solitudine che
landa, talvolta invece mi avviluppava in un turbinio densissimo da togliermi il respiro.
ritraggesti quel vivo... punto è un segno detto e usato da noi pittori
centricolo, né il compasso formerà mai un corpo circolare senza quel punto nel meggio
si viene a mettere gli uditori come in un orizzonte assai più vasto, nel quale
come sempre, scemato, limitando dentro un angusto meschino orizzonte le conseguenze delle opere
trovò con la guerra una tana e un orizzonte. cassola, 1-257: non si
mazzini, 1-237: l'apparizione d'un manzoni sull'orizzonte letterario confutava un milione
d'un manzoni sull'orizzonte letterario confutava un milione di quelle accuse. de sanctis
pratolini, 8-267: ci fu sempre un fiume o un torrente a delimitare l'
8-267: ci fu sempre un fiume o un torrente a delimitare l'orizzonte delle sue
. riscattarmi dalle mie soggezioni quotidiane per un più libero orizzonte di sfide.
, 1-348: ci ho... un altro migliaio di magistero. un migliaio
. un altro migliaio di magistero. un migliaio posso economizzare. ci ho altri guadagni
quasi ardesse al suo pallido orizzonte / un sogno troppo dolce. palazzeschi, 1-235
una promessa, una speranza di finire un tale martirio. 9. insieme
della morte, la quale gli è un orizzonte luminoso in cui nasce il sole di
. 11. bot. suddivisione di un piano di vegetazione, caratterizzata dalla prevalenza
analisi. -orizzonte tecnico: situazione di un processo produttivo, in partic. in
costituito anche da una linda e da un filo a piombo, ideato da l.
questa cosa bene, abbiamo bisogno di un instrumento, il quale instrumento è di
, cioè che egli è fatto di un orizzonte, di una linda e di un
un orizzonte, di una linda e di un piombo... lo orizzonte è
piombo... lo orizzonte è un piano disegnatovi sopra un cerchio diviso in tre
lo orizzonte è un piano disegnatovi sopra un cerchio diviso in tre parti uguali e
odio tra fratelli '. -aprirsi un orizzonte nuovo: verificarsi la possibilità di
orizzonte nuovo: verificarsi la possibilità di un grande progresso dell'umanità o di una
. lucini, 4-245: si apre un orizzonte nuovo al diritto penale. pasolini
, 7-133: nuovi orizzonti, anzi, un nuovo orizzonte / si aprì davanti all'
campo degli affari. -avere un cielo senza orizzonte: vivere in un
-avere un cielo senza orizzonte: vivere in un ambiente ristretto o isolato. caro
poiché strologhi ci chiamate. primamente ci avemo un cielo senza orizonte, senza longitudine e
strepito e di trambusta era tempo di pigliare un poco di fiato. -dall'orizzonte
una promessa, una speranza di finire un tale martirio. -mettere in orizzonte
-mettere in orizzonte: disporre su un piano orizzontale o allo stesso livello.
cesano gli ha persuaso che io sia un orlando in questa facultà, e che
ii-4 (19): il culo a un vecchio d'anni carco pesa / né
anni carco pesa / né di forza è un orlando del quartiere. 2
un'apertura o la parte estrema di un oggetto fornendola di un orlo rilevato o
parte estrema di un oggetto fornendola di un orlo rilevato o di una striscia diversamente
striscia diversamente colorata, o anche ripiegandone un lembo. burchiello, 31
. burchiello, 31: mandami un nastrp da orlar bicchieri. finiguerri,
sì poca / che non se n'orlerebbe un calamaio. firenzuola, 555: la
: cucire torlo di una stoffa, di un tessuto, di un capo di abbigliamento
stoffa, di un tessuto, di un capo di abbigliamento o di un accessorio,
, di un capo di abbigliamento o di un accessorio, o anche decorarlo con l'
o anche decorarlo con l'applicazione di un nastro, di una frangia; confezionare torlo
ci stava invece volentieri, e si occupava un po'a orlare qualche dozzina di fazzoletti
orlare qualche dozzina di fazzoletti di batista, un po'a cucire una camicia per il
corredo. pratolini, 1-21: è un esercizio di pazienza, il lavoro delle cucitrici
. 3. formare, costituire un orlo o anche un alone luminoso intorno
. formare, costituire un orlo o anche un alone luminoso intorno a un oggetto,
o anche un alone luminoso intorno a un oggetto, all'orizzonte, ecc.
colline. -seguire i contorni di un luogo, accompagnandone la configurazione orizzontale;
cominciò il brutto. bisognava far via sur un sentiero che orlava, per dir così
che orlava, per dir così, un precipizio verde e orridamente bello, ma
misurar passi sul mu- ricciuolo che orlava un dolce grembo di terra coltivata dietro le
pronom. essere, apparire circondato da un orlo, da una fascia, da
orlo, da una fascia, da un alone luminoso. oriani, x-15-161:
. era cosparso di chiazze circolari d'un rosso più vivido, simili a un
d'un rosso più vivido, simili a un diffuso esantema che talvolta s'orlava d'
con l'astuzia o la frode, giocare un tiro o una beffa. latini
, 1-156: fra due sponde, in un orlarétto simile al cursore.
-in partic.: che presenta all'estremità un motivo ornamentale ricavato nel tessuto stesso o
applicata longitudinalmente con punti di cucitura (un capo di vestiario, una stoffa,
capo di vestiario, una stoffa, un accessorio, ecc.).
abate teodoro niente possedeva, se non un vestimento orlato e pochi libri. pigafetta
materia e colore che i lembi, solo un non so che diversamente orlata. g
di carnovale, passate l'ore 24, un cert'uomo in maschera, grande e
oriuolo. leoni, 405: fu da un gendarme arrestato e condotto nelle stalle di
2. per estens. circondato da un anello livido o dalle palpebre arrossate;
tien l'anima co'denti, / ché un non ha per medicina: / e'
orlati di tonnina. lippi, 5-38: un par d'occhiacci, orlati di savore
. g. gozzi, 1-20: ha un naso spugnoso e rosso, gli occhi
rosso e lacrimosi. -caratterizzato da un margine di colore diverso. cesarotti,
a- ventino. borgese, 1-20: un getto di vetro fuso, bianco,
il margine macchiato o non uniforme (un foglio di carta). tramater [
. bernari, 3-315: voltarono in un vicolo deserto, chiuso da muretti orlati
pascoli, 1-886: all'orticello fa riscontro un giardinetto, orlato e difeso da bussoli
che claxonano, infatti, orlate da un fumettone di polvere. 5.
la sostanza. papini, 5-12: un uomo inutile, un inventore di sogni,
papini, 5-12: un uomo inutile, un inventore di sogni, un orlatore del
inutile, un inventore di sogni, un orlatore del vuoto. 3.
il lembo estremo di una lamiera o di un tubo metallico o di due lamiere sovrapposte
. -in senso concreto: orlo di un abito, di un oggetto di abbigliamento,
: orlo di un abito, di un oggetto di abbigliamento, di un tessuto
, di un oggetto di abbigliamento, di un tessuto. gemelli careri,
senza orlature. cicognani, v-1-46: aveva un paltoncino color lontra, stinto, con
-per estens. rifinitura del castone di un gioiello.
consiste nel ripiegare la parte superiore su un dischetto o nel pieghettarla, per lo
: l'orlatura dei monti diveniva di un azzurro latteo incandescente. 3.
iii-19-353: fu chi paragonò l'albicini a un gentiluomo del rinascimento e chi a un
un gentiluomo del rinascimento e chi a un gentiluomo politico, non so se della
repubblica, s'apre la via ad un principe della casa bonaparte a esilio perpetuo
2. per estens. simpatia per un pretendente al trono, in opposizione alla
. e poi provati a non sentire un orleanismo per il duca d'aosta.
impaurita dai socialisti, à troncato d'un colpo il giornalismo con una legge barbara
giornalismo con una legge barbara che esige un deposito di 20 mila franchi per ogni
1855. sono i cento giorni narrati da un legittimista di fresca data, che si
... è una scempiaggine qualunque di un conservatore orleanista. cameroni, 1-230:
conservatore orleanista. cameroni, 1-230: un marchese orleanista ed un elegante 'clubman
, 1-230: un marchese orleanista ed un elegante 'clubman 'parigino, che vivono
in cui è imperniata l'estremità di un albero rotante, in partic. di
di quello orizzontale della ruota idraulica di un mulino. bacchetti, 1-i-147:
tr. (orlètto). ornare di un orlo breve e sottile. -in partic
metallo destinati alla coniazione di monete, un rigonfiamento del margine mediante pressione.
bellini, 6-117: pel pollo pesto: un gallo e una gallina, / mena
un'apertura, di una superficie o di un oggetto spezzato. -anche: estremità,
di brodo buono, intinto e inzuppato un orliccio di pane. salvini, 39-vi-150
. casotti, 1-5-102: di pan con un orliccio sdigiunata, / vuol che si
all'arca di noe, come a un pasticcio, / avria mangiato il ripieno
circolari che si formano a'margini d'un taglio o d'una piaga naturale od
, 1-2-229: sarà meglio ch'io pigli un orlic- cetto, / e ve lo
vale. / caccia fuora il romito un buon panetto, / lo piglia il conte
assai e. targioni tozzetti, 8-270: un orliccétto di pane abbrustolito ed inzuppato nel
ii-179: tacita con l'ago / fornirete un qualche vago / orlicciuzzo sopraffino / al
ant. e letter. reliquia di un santo, fatta oggetto di culto e di
sol per quest'una / orliqua [un chiodo della croce], che trapassa
ogni ricchezza. -con riferimento a un oggetto di culto idolatrico o superstizioso.
. oggetto antico a cui si annette un valore straordinario. d'annunzio, v-2-455
termina una stoffa, una veste, un qualsiasi articolo confezio nato con
confezio nato con tessuto, un capo di abbigliamento o una pelliccia e
non abbi orlo da piè e le maniche un poco larghette. luna [s.
la testa piegata di lato, in un bavero di visone e ne mordicchiava l'orlo
.: rifinitura ornamentale del margine di un tessuto, di un abito o di un
del margine di un tessuto, di un abito o di un oggetto di abbigliamento
un tessuto, di un abito o di un oggetto di abbigliamento eseguita con punti di
1-290: 'orlo ': cucitura di un lembo rivoltato in tondo o in piano
era nella stanza da lavoro a cucire un orlo per conto della mamma.
di pelliccia o di stoffa riportata su un capo di vestiario come motivo ornamentale;
sacchetti, 155-49: io ci voglio mettere un orlo di vaio, che io ho
e la manifattura. tassoni, 1-54: un superbo robon di drappo rosso / si
nera, / che mezzo palmo largo e un dito grosso / avea l'orlo d'
portavano allo entrare nella età della adolescenza. un orlo di porpora la distingueva dalla toga
vorrai mettere la tua acqua, farai un orlo di cera alla tua stampa.
marmo murata nel pavimento, ricca d'un orlo finamente composto di marmi commessi.
né i portoghesi v'hanno altro che un sottil orlo di spiaggia. f. galiani
: pini piccoli, vagamente canuti, e un orlo dolcissimo di mare al limite d'
. di colore diverso, che contorna un oggetto. tarchetti, 6-ii-424: egli
segnò una lunga scalfittura sul petto. un orlo di sangue comparve subitamente lungo tutto
la sera: / segnano i boschi un bruno orlo sottile / su le montagne
: questi obbiettivi dànno ai dischi planetari un orlo azzurro molto molesto. pascoli, 324
le montagne in faccia / brillavano d'un grande orlo di fuoco. emanuelli,
doveva poi aggravarsi, ha già formato un orlo di fiamma intorno agli occhi,
fuoco. -astron. limbo di un astro durante un'eclisse. tommaseo [
orlo. 3. contorno di un oggetto materiale, linea che lo circoscrive
e anche trenta persone, che voltino a un tempo tutti i piedi allo stretto del
orli abbaglianti. -con riferimento a un organo anatomico. firenzuola, 558:
il blu del cielo si addensa appena in un orlo di monti che non hanno ancora
scempio ma doppio. -margine di un foglio. l. salviati, 1-1-330
tarchetti, 6-ii-47: era, meglio che un involto, un grosso plico quadrato in
: era, meglio che un involto, un grosso plico quadrato in vecchia carta grigiastra
su l'orlo della barca e tiragli un così gran colpo che se non cadeva rovescio
per la parte superiore il bordo di un vascello. barilli, ii- 599
. 5. ciglio che delimita un terreno, un avvallamento, un fosso
5. ciglio che delimita un terreno, un avvallamento, un fosso, una voragine
delimita un terreno, un avvallamento, un fosso, una voragine; breve pianoro
una voragine; breve pianoro vicino a un precipizio, proda, balza. dante
lontana la terra dall'orlo della fossa un braccio. d. bartoli, 2-2-139:
fattone giudizio con l'occhio, girano attorno un miglio e mezzo. manzoni, pr
): dove la strada era sur un rialto, sur un ciglione, la mula
strada era sur un rialto, sur un ciglione, la mula, secondo l'
sull'orlo. sbarbaro, 2-57: provo un disagio simile a chi veda / inseguire
inseguire farfalle lungo l'orlo / d'un precipizio. montale, 2-58: il fiore
sull'orlo si accendeva il falò davano un raccolto più succoso, più vivace.
e de la cisterna, pagarla di un diamantino falso. 6. sponda
6. sponda di una distesa o di un corso d'acqua; riva, lido
come a l'orlo de l'acqua d'un fosso / stanno i ranocchi pur col
leone alle caccie di montalto, passò accanto un fonte, sul cui orlo sedevasi
fonte, sul cui orlo sedevasi un guardiano delle pecore altrui. di costanzo
, ii-67: dopo gli arboscelli vedete un lago, e sull'ultimo orlo del lago
bertola, 179: sull'orlo di un così reai fiume e con in faccia un
un così reai fiume e con in faccia un così signorile orizzonte, seduti a quell'
l'orlo dell'isola scabra * / in un circo di rupi deserto. saba,
di stelle -mi sento / oggi in un brivido la tua chiarezza. serra,
7. imboccatura circolare o poligonale di un recipiente o di un'apertura.
cercando cera / intorno all'orlo d'un gran calamaio. macinghi strozzi, 1-213
una donna la vorrebbono avere sopra di un orlo di pozo, per posser dargli
con una mano, l'orlo d'un paiolo, messo sulle ceneri calde, dimenava
tavola, fra loro due, stava un gran piatto dagli orli rialzati, pieno di
stretta al petto, lesta lesta, con un coltello affilato, prese a farne cadere
8. zona più lontana dal centro di un luogo, di un territorio, di
dal centro di un luogo, di un territorio, di una città o dal punto
città o dal punto dove si svolge un evento; periferia; luogo remoto. -
lati esterni di una strada o di un passaggio. carducci, iii-3-121: due
uno spazzino municipale. sulrorlo del marciapiedi un cane seduto. -lembo di una
, e che gli orli di esse avendo un colore tendente al rame, indicavano un
un colore tendente al rame, indicavano un carattere piuttosto sifilitico che lebbroso. marinetti
londinese penetrando nella clinica mi nascose ad un tratto gli orli della ferita che io
9. figur. fine di un periodo di tempo, momento estremo.
il corpo sociale all'orlo sempre di un abisso e le idee più care ai società
qualcosa: nell'imminenza del verificarsi di un determinato evento, con la possibilità o
. comportarsi, nei confronti di lei come un maturo spasimante sull'orlo della senescenza.
-essere all'orlo', stare per finire (un periodo di tempo). cattaneo
-toccare l'orlo', giungere alla fine di un periodo di tempo. chiabrera,
. orlètto. firenzuola, 125: un paio di maniche di saia gialla,
g. gozzi, 3-437: se un arido ossicin ti viene a'denti /
regno, una strisciuola ancora, / un oriuccio di terra, o gran signora /
completo lasciato sul terreno dalla zampa di un animale o dal piede di un uomo
zampa di un animale o dal piede di un uomo (e, a seconda della
passeroni, 4-193: per trovarlo [un vitello] intorno intorno / s'aggirò
la minima orma / che gli desse un lampo, un raggio / di speranza
orma / che gli desse un lampo, un raggio / di speranza. leopardi,
-segno, incavo simile all'impronta di un piede umano e di origine per lo
al passaggio di una divinità o di un essere soprannaturale. cavalca, 20-616:
: questa è come una pedata d'un altro omo, ma di longhezza ha
fatto vedere una pietra, c'è un piede incavato..., c'è
solco lasciato sul terreno dalle ruote di un veicolo. bandello, ii-1050:
, lasciata da una persona ferita o da un animale, che permette di ricostruirne il
loro orme. -segno impresso da un morso. stefani, 576: chi
il passaggio di una persona o di un animale. salvini, 23-41: qua
o della presenza di una persona in un luogo. -anche: presenza più o
nel tempo di una persona o di un personaggio storico in un luogo. petrarca
persona o di un personaggio storico in un luogo. petrarca, 23-109: io
via dormaj / gittaimi stanco sovra l'erba un giorno. molza, lxv-8: qualor
del pensiero di una persona o di un gruppo di persone che permane nella storia
se medesimo. -memoria, ricordo di un fatto storico. aleardi, 1-62:
una ualità o, anche, di un sentimento (e dell'azione i dio
-segno o espressione lasciati sul volto da un sentimento, in partic. dal dolore,
cui sul lercio tessuto / del pianto di un minuto / torme nessun lavò.
6. tracciato di una strada, di un sentiero. - anche: cammino,
-per estens. direzione di crescita di un vegetale, di una pianta.
farò passar felice. -traiettoria di un astro, in partic. del sole.
suo pianeta. -traccia luminosa di un fulmine; lampo. cecco d'ascoli
, segno visibile o percepibile lasciato da un avvenimento storico, da una civiltà,
storico, da una civiltà, da un fenomeno fìsico o naturale. simintendi
, 2-195: ora è [lica] un piccolo scoglio nell'alto mare euboico e
uno stretto spiraglio e rotondo v'introduce un sottil raggio di sole, onde viene
evidente che non vi può essere stato un equivoco nella nuova testa [della lumaca]
modo che non se ne vegga pure un minimo schizzo od orma di disegno.
parini, giorno, ii-59: s'a un marito alcuna / d'anima generosa orma
casa natia, dove, sedendo, con un pensiero occulto, s'imparò a distinguere
rumore de'passi comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore.
comuni il rumore d'un passo aspettato con un misterioso timore. [ediz. 1827
comuni il romore di un'orma aspettata con un misterioso timore]. d'annunzio,
ognor molli, / ardendo lei che come un ghiaccio stassi. -con metonimia:
metonimia: piede, zampa, zoccolo di un quadrupede; gamba. dante,
dei ranocchi nell'acqua da quello d'un sasso e le orme dei ferri dei
: copiare, ricalcare uno scritto o un disegno. monti, vi-185: sono
l'orma o le orme in, su un determinato luogo', abitarvi, risiedervi,
di terra dove non abbia calcato torma un eterno. -con riferimento a un'
. la sua compagna invece, dopo un momento d'esitazione, si mise lentamente dietro
lusinghe di carlo di lussemburgo rispose con un omaggio da antiquario inviandogli certe monete romane
le orme del greco. -comportarsi in un certo modo. f. f.
: per indicare che il passo di un animale o di una persona è estremamente
, non apparire alcun segno evidente di un fatto. boccaccio, dee.,
con precisione minuziosa tutte le tappe di un processo; a passo a passo.
in un'espressione ipotetica, per indicare un eccezionale conoscitore dell'ambiente naturale.
dove noi non distinguiamo una casa da un masso, essi [gli alpini].
vago loco: / quasi compasso, eh'un piè fitto tenga, / e coll'
-rivolgere, trarre le orme a un determinato luogo: andarvi, recarvisi,
ai precetti, all'inse- gnamento di un maestro o, anche, rispetto a
dire: * così avvenne ', come un fanciullo che tema uscir dell'orma.
rende poco convincente tipotesi che orma sia un deverb. da ormare (cfr.
, 6112) e, semmai, giustifica un collegamento diretto col gr. 68 ^
non ignoto alle lingue romanze e che ha un parallelo nel passaggio dal genov. ciùsma
oramai su le bocche degli onesti senza un dirugginio di denti. pascoli, 388
per lo più, il compiersi di un desiderio, la risoluzione di un fatto
di un desiderio, la risoluzione di un fatto positivo, la fine di uno
g. capponi, xcvii-1-584: perch'è un pezzo, e troppo gran pezzo,
so di passato e d'avvenire quanto un uomo può saperne. conosco ormai il mio
o si scrive un'azione è compiuta, un fatto è accaduto, una situazione è
uso interiettivo. bacchetti, 2-v-319: un rimpianto d'anni passati senz'essere stati
anni passati senz'essere stati vissuti, un sospiro, un 'ormai '.
essere stati vissuti, un sospiro, un 'ormai '. = comp.
orme, le tracce, le peste di un animale, in par- tic. della
anche: cacciare seguendo le tracce di un animale. caro, i-266:
495: io era sempre ormato da un brigadiere di carabinieri. bersezio, 1-280:
l'esempio di una persona o di un determinato gruppo, imitarne il comportamento e
gesuiti, invasati... da un incredibile orgoglio,... mal comportavano
, ricostruire coi metodi della ricerca storica un periodo, un evento del passato,
metodi della ricerca storica un periodo, un evento del passato, la vita di
evento del passato, la vita di un personaggio illustre. bresciani, 6-iii-241:
2. figur. composto imitando fedelmente un determinato modello; ricalcato. carducci
sm. che segue le tracce di un animale o, anche, di una persona
6-i-95: il farsi pedissequo e ormatore di un terzo gli può andare a genio s'
. -attaccare, legare, annodare un cavo o una catena d'ormeggio a
catena d'ormeggio a una bitta o a un anello della banchina o, anche,
, alla banchina (una fune, un cavo). govoni, 2-252
l'ormeggia. -aeron. assicurare un aeroplano o un elicottero al suolo per
-aeron. assicurare un aeroplano o un elicottero al suolo per evitare che il
lo trascini o lo danneggi; ancorare un dirigibile al pilone d'ormeggio.
ormeggio. -per estens. sostare in un porto; toccare terra. nievo
, 2-84: entrando più navi in un porto o altro luogo, dovrà ormeggiarsi
.). marotta, 6-45: un taxi si ormeggia silenziosamente al marciapiede.
. fermarsi con la propria imbarcazione in un porto o in un altro approdo.
propria imbarcazione in un porto o in un altro approdo. pigafetta, 3-199:
-vincolarsi, legarsi a una persona o a un partito, a una posizione politica.
. locuz. ormeggiare la barca: prendere un saggio ed efficace partito. giovio
inseguire, braccare con tenacia e ostinazione un animale o una persona seguendone le
all'imitazione più o meno pedissequa di un comportamento, di un'opera, di
ormeggia come una cagna e gli addenterà un giorno le reni, ardendogli colla lingua
ormeggi. 2. percorrere (un terreno, una strada). carcano
lo più accosto a una banchina, a un molo, alla riva (un'imbarcazione
di fianco, con la nave assicurata con un fianco alla banchina da un'ancora di
ancore, di pari lunghezza, che formano un angolo fra i 90° e 120°)
. pascoli, 1391: v'ha un buon approdo e non c'è di mestieri
: il 'senegai 'si avanzò ancora un poco, girò su se stesso mentre
ed avendo quasi vinto la nave genovese, un colpo di bombarda gli tagliò ambedue gli
tener fermo il bastimento al suo luogo in un porto. -'ormeggio di prua '
altro ritegno, che gli ufficiali di un porto tengono pronti con le àncore già affondate
; / e avvinsero gli ormeggi ad un lentisco / che verzicava sopra un erto scoglio
ormeggi ad un lentisco / che verzicava sopra un erto scoglio. d'annunzio, iv-2-298
scoglio. d'annunzio, iv-2-298: un vecchio ponte cavalca il fiume su grossi
luogo, per lo più all'interno di un porto o di un golfo, in
all'interno di un porto o di un golfo, in cui un'imbarcazione può attraccare
delle operazioni necessarie ad assicurare al terreno un aeroplano o un elicottero, ad ancorare
ad assicurare al terreno un aeroplano o un elicottero, ad ancorare un idrovolante o
aeroplano o un elicottero, ad ancorare un idrovolante o a trattenere al suolo un
un idrovolante o a trattenere al suolo un aerostato; sistema, modo operativo adottato
quello che, oltre al peso di un cavo di una linea aerea, sostiene
il velluto et altre l'ormigino, altre un sottil lino et altre un grosso grigio
, altre un sottil lino et altre un grosso grigio. n. franco,
dico che gli facciate d'ormosino / un altro musiato guardacore. tasso, n-iv-
, 4-i-121: vestiva alla calabrese, con un berrettino in capo di panno nero riversato
in capo di panno nero riversato, con un po'di piega e foderato d'ormesino
di legge. goldoni, i-673: un avvocato, vestito come tu vedi, dicesi
e 'l quarto bolo orminiaco, con un poco di zucchero. = lat.
ornamento di giardini rocciosi (ed era un tempo considerata eccitante). tramater
e molto odorate et il fusto alto un gombito quadrato. o. targioni tozzetti
iv-49: 'ormino ': spira un odore cedrato, penetrantissimo ed acuto.
imperfetti della famiglia demaziacee che comprende un centinaio di specie saprofite e parassite.
proprie cellule, dare origine a un nuovo individuo. = voce dotta
levi, 6-65: se non si conti un certo squilibrio ormonico che si manifestava.
renali, per incettare tantissimi voti per un grossissimo partito. = dall'ingl
ormonizzato, agg. neol. sottoposto a un trattamento a base di ormoni.
ormonizzati, a quelli cioè che hanno subito un trattamento parziale. = deriv.
105: fago... mangiò in un solo giorno uno cinghiale, cento pani
giorno uno cinghiale, cento pani, un castrato et un porcello e bevete una
, cento pani, un castrato et un porcello e bevete una orna di vino
lente funzione di ornamento (un elemento ar chitettonico, un'
chitettonico, un'opera di ornato, un fregio), de corativo
. -anche: impiegato a tale fine (un materiale). guasti
la prima pittura antica che si conosca un po'largamente proviene da ercolano e pompei.
metà, inoperose, farebbero pensare a un motivo ornamentale. -con riferimento a uno
letteraria o a una sua parte, a un motivo, a un tema ricorrente.
sua parte, a un motivo, a un tema ricorrente. b. croce
[congresso di erfurt] si elaborò un programma in due parti: la prima che
pianta). deledda, ii-959: un signore, che adesso è morto, mi
pianta ornamentale che egli coltivava religiosamente in un vaso. jahier, 24: la sua
. sensibile precipuamente agli aspetti esteriori di un fenomeno, alle suggestioni immediate che induce
ra gione che, da un poco intendentesi di ori, fa preferire
intendentesi di ori, fa preferire un pezzo di rame indorato di fresco e con
e con ricercate im- borchiature ad un poco ornamentato gioiello d'oro schietto
, 7-21: un'agenzia che lavorava da un secolo almeno: si capiva dai
stavano murate dietro all'ufficio in un andito. ornamentazióne, sf.
, per decorare, per arricchire un edificio, una strut tura
una strut tura architettonica, un oggetto. -anche: l'ef
l'impero romano, reso con un processo di decalcomania, aveva appena il va
2. tendenza a servirsi, in un periodo della letteratura, nell'opera di
periodo della letteratura, nell'opera di un autore o in un singolo componimento letterario
, nell'opera di un autore o in un singolo componimento letterario, di elementi stilistici
degl'impossibili, sono per se stessi un fatto notevole nelle fasi del dramma.
v-5-39: l'ornamentazione è... un modo dell'arte che ha il suo
non costituenti figurazioni autonome che, in un manoscritto, decorano gli spazi vuoti,
filetti, dei motivi decorativi che ornano un libro. e. cecchi, 5-303
deforma una parola o cresce sillabe a un verso, l'ornamentazione stonata ecc.
o men gravi bestialità e profanazioni d'un tipografo ch'è al disotto del proprio
aggett.): atto a costituire un miglioramento, un perfezionamento. de marchi
: atto a costituire un miglioramento, un perfezionamento. de marchi, iii-2-446:
, che adorna le parti strutturali di un edificio o che caratterizza uno stile,
edificio o che caratterizza uno stile, un ordine architettonico; elemento strutturale adattato a
ornamenti. trevisan, 8-i-83: inventò un ingegnoso architetto da alcune erbe esposte sopra
ingegnoso architetto da alcune erbe esposte sopra un sepolcro l'ornamento grazioso che nell'ordine
nei fertili colli che presso sono a napoli un limpidissimo fiumicello detto sebeto, di cui
d'arte usate per l'addobbo di un edificio pubblico o destinato al culto o
una composizione pittorica o scultorea, in un oggetto, in un mobile, ecc.
scultorea, in un oggetto, in un mobile, ecc., completa e
. giovannini, 5-15: possibile che un uomo di sì fatt'eccellenze avesse nella
...; l'ornamento intorno è un serto di tralci, di pampini e
-segno grafico, fregio che orna un libro, una pagina. leopardi
5. in partic.: cornice di un quadro. caro, 12-i-158: volea
s. agostino del monte sansavino fece un altro ornamento, intagliato per una tavola
.., venuto prima alle mani d'un ben pratico doratore, forse per accomodarlo
, fibbia, borchia, ricamo di un capo di vestiario; gioiello, monile;
preciosi doni, tra i quali fu un ornamento da collo pieno di gemme e
ornamento da collo pieno di gemme e un cappel di seta, dal qual cascava con
denotativo che, in uno scritto, in un componimento letterario o in un discorso,
, in un componimento letterario o in un discorso, assolvono a una funzione esclusivamente
dal suo sostantivo, specialmente quando è un semplice ornamento e non ha valore concessivo
o aggiunta arbitraria, chiosa apposta a un testo da un curatore. castelvetro,
, chiosa apposta a un testo da un curatore. castelvetro, 3-149: le
-carattere di uno scritto, di un discorso retoricamente composto; bellezza, ornatezza
compiutezza formale di uno scritto o di un discorso; modo di comporre o di
di ornare con le figure della retorica un componimento letterario, un'orazione, ecc
una conoscenza determinata, dall'appartenenza a un ceto sociale particolarmente elevato, da un
un ceto sociale particolarmente elevato, da un determinato modo di vita, da un
un determinato modo di vita, da un comportamento, ecc. - anche:
esser musico. -ma questo è un ornamento molto nobile, e a me serve
di ornamento a una città, a un paese, ecc.). cavalca
: ciò che costituisce un'attrattiva, un pregio, un motivo di fascino,
costituisce un'attrattiva, un pregio, un motivo di fascino, di richiamo,
, iv-2-624: questi artefici creano con un mezzo che è per se medesimo un mistero
con un mezzo che è per se medesimo un mistero gioioso: col colore, che
lunghezza del giorno sembra una grazia, un ornamento della stagione. -bellezza,
14. possesso, disponibilità di un bene che costituisce segno di appartenenza a
bene che costituisce segno di appartenenza a un determinato stato o condizione sociale.
... fu nondimeno approvata da un numero sufficiente onde il senato decretasse l'
ornamento delle piazze, l'organizzazione d'un treno d'artiglieria, l'appello delle
nero è ornamento dell'oro, e per un frutto nobile e di- licato piace talora
nobile e di- licato piace talora tutto un orto. 21. dimin.
alla detta medaglia poi la fine con un ornamentino d'oro pieno di fronde, di
è la maestra; augusta / come un tempio la scuola; la tua frusta /
-porre in risalto, lasciare in evidenza (un attributo fisico). dell'uva
-ingioiellare (una parte del corpo con un monile, un anello, ecc.
parte del corpo con un monile, un anello, ecc.). -anche:
se ricco, avaro core / raguni in un quanto oro il tago mena: /
/... / e d'un aureo monile orna la gola.
saggi? cavalca, 20-526: ornandosi un dì la vergine domitilla più curiosamente ch'ella
curiosamente ch'ella non soleva, misesi un vestimento a porpora tessuto d'oro.
leopardi, 25-6: reca in mano / un mazzolin di rose e di viole,
che non siano nati, ma che un qualche dio con le proprie mani formati
terra, / che per sé fora un vasto orror solingo. g. gozzi,
fiume profondo in tortuosi giri / rompe in un loco la feconda terra, / che
ornato. di costanzo, 82: s'un verde lauro, che per mio destino
fregiare (di un'onorificenza, di un grado, di una dignità o, anche
pregiati (un'abitazione, l'interno di un edificio); armare, equipaggiare (
; innalzare, addobbare, parare (un tempio, un altare); allestire,
addobbare, parare (un tempio, un altare); allestire, imbandire (
altare); allestire, imbandire (un banchetto, la mensa). bartolomeo
v-1-84: paolo mandò a gli ateniesi per un filosofo che gli ammaestrasse i figliuoli e
che gli ammaestrasse i figliuoli e per un pittore che gli ornasse il carro.
loredano, 1-89: chi ardisce intraprender un gran negozio nel mare compri una nave nella
: ora, se ornammo al corpo un santuario / di gioie ghiotte e strane,
le purpuree cogliendo e bianche rose, un ricco altare ornate / con ogni cura
. si ornavano di gramaglie le porte di un sontuoso palazzo. -parare a festa
castiglione, 83: con grandissima spesa adunò un gran numero di eccellentissimi e rarissimi libri
incrementare i pregi artistici o urbanistici di un luogo. giuseppe flavio volgar.
, ornarle di fabbriche e racchiudere in un solo recinto il castello vecchio ed il
di ornare e ravvivare la cantilena con un metodo (senza pregiudizio dell'espressione)
, oratorio o poetico il discorso o un testo scritto per mezzo dell'opportuna scelta
-anche: costituire la forma letteraria di un determinato contenuto. latini, rettor
altro. buonafede, 2-iii-56: a sollevarci un poco dall'austerità di questi racconti,
di tropi, o me lo vestite di un leggiadro velo simbolico, può ben essere
leggiadro velo simbolico, può ben essere un accessorio, non mai il sostanziale di
ciel misteriosa idea. -accompagnare (un testo letterario con la partitura musicale)
fosse signore si tramutasse nella persona di un istrione o di un rappresenta- tore di
nella persona di un istrione o di un rappresenta- tore di tragedie, e che
sul simulato viso / vestito d'innocenza un reo sorriso. / se sarà d'uopo
4-4: per ornare la mente di un tale corredo di dottrine tre anni bastarono
li campi e per gli boschi dispersi in un luogo raunare, cioè nella città di
sue parole / mostron ben che natura un bel fior colse / in paradiso, e
dell'uomo, son quelle che rendono un capitano perfetto. f. visdomini,
, 6-ii-167: mai virtù alcune ornarono un animo sì scevro di quei difetti e
-abbellire, allietare, illeggiadrire (un oggetto, un luogo); conferirgli
allietare, illeggiadrire (un oggetto, un luogo); conferirgli decoro e splendore per
, di starvi; essere posto in un luogo con funzione decorativa, fare mostra
decorativa, fare mostra di sé in un determinato ambito, esserne elemento considerevole,
ti loda. -costituire l'illustrazione di un testo scritto. lucini, 4-325:
iii-i- 179: l'una era un donnone,... l'altra di
.. puosesi a sedere in su 'n un bel letto che vide fatto e apparecchiato
.: presenza, uso (in un discorso, in un testo letterario)
, uso (in un discorso, in un testo letterario) di ornamenti e artifici
ornatismo, sm. pitt. propensione di un artista all'uso dell'ornato; cospicua
: la donna ricca tiene nelle mani un ramoscello di ciliegio, onde pendono i frutti
ornato. guasti, iv-492: da un secolo a questa parte l'ornativa prevalse
, brutto. -anche in relazione con un compì, che indica in che cosa
, lxv-3: simil son io a un bel sepulcro ornato, / che per vaghezza
. lasciò una bellissima libraria ornata d'un gran numero di volumi greci, latini e
imo scapo della colonna e la base un rocchio ornato d'intorno d'alcuni festoncini
/ di vari fiori ornati, / lungo un rio che soave aura percuote * /
con melidia / starti. -ingemmato (un albero, un ramo). palladio
starti. -ingemmato (un albero, un ramo). palladio volpar.,
ornato il legno d'argo. -in un costrutto analogo al cosiddetto accusativo alla greca
pare [alla contadina] essere ornata con un frenello d'occhi di pesce o osso
-oh che trecce e bene ornate d'un scuffiotto d'oro! oh che candido
duo ali. ariosto, 31-78: un le vien pur avante, / che sopravesta
con grandiosità, magnificenza e pompa (un edificio, una parte di esso);
. esterne), conferendo all'insieme un aspetto di compiutezza e di splendore;
, gr., 178: leggiadramente d'un ornato ostello /... a
, iv- 1-127: il portone d'un palazzo mostrava il fondo d'un cortile
portone d'un palazzo mostrava il fondo d'un cortile ornato di portici e di statue
toscana, 14-1-320]: come da un solo esempio si può apprendere tutta l'
canteo, 404: d'ogni splendore un libro ornato, / ricco di fuore
offerì in compenso alla marchesa d'ateleta un sonetto curiosamente foggiato all'antica e manoscritto
papiro aggrottando le ciglia. -che determina un effetto di armoniosa de- coratività. -con
offrire comodità, soffice, accogliente (un mobile, in partic. un divano
(un mobile, in partic. un divano, un letto). -anche:
, in partic. un divano, un letto). -anche: comprendente camere
di ciò che a quelle, per dovere un sì fatto re ricevere, s'appartiene
/ fra i marmi e i cedri d'un ornato albergo. e. cecchi,
campana, ii-78: caminava davanti al duca un carro assai ben ornato, che guidavano
, pervaso di una determinata atmosfera (un ambiente). e. cecchi,
si aveva l'impressione di trovarsi in un luogo visibilmente ornato d'una fedeltà,
visibilmente ornato d'una fedeltà, d'un paziente decoro, d'una consapevolezza innocente.
e anche al transito, al soggiorno (un luogo); fiorito, alberato;
ornato). -anche in relazione con un complemento che indica in quali virtù o
particolare pregio di una persona o di un aspetto di essa. giacomo da lentini
: trovai nella... cittade un uomo santissimo e per tutto ornato e
simile gli ornatissimi giovani, determinorono fare un ballo in sulla piazza de'signori.
maggiore della signora sposa, che avrà un consorte ornato di prerogative che tutte in
consorte ornato di prerogative che tutte in un solo o mai o di rado ritrovansi.
ragazzini. -in relazione con un complemento di fine (anche espresso da
/ una figliuola piena di bellezza: / un viso ornato, bello e pellegrino,
ornato, bello e pellegrino, / un vivo fonte di piacevolezza. brusantini,
riferimento collettivo a una nazione, a un popolo o, anche, a una particolare
ricorda i buoni affari e l'agiatezza d'un secolo ornato e intraprendente.
; onorato dalla presenza di qualcuno (un luogo). baldelli, 3-256:
che prende gli spiriti al termine d'un pranzo ornato di donne e di fiori,
colorato nel piumaggio, nel mantello (un animale). tartara, 323:
9-140: una dolcezza diffusa nell'aria, un sole d'oro sulla ghiaia..
ella è ornata le ha fatto parer debito un ufficio di graziosa gentilezza che a lei
10. ben intonato, piacevole (un brano musicale). tolomei, xxxvi-45
: quella [melodia], che usa un canto semplice e con poco o nessun
redatto in ornato e classico italiano, un aforisma spesso mordace nel suo nativo dialetto
nativo dialetto. -in relazione con un complemento che indica in che cosa consiste
, rettor., 150-6: dittare è un dritto e ornato trattamento di ciascuna cosa
, l'ornata curialità dei contrasti, un che di complimentoso nel delirio, come
di complimentoso nel delirio, come in un principesco lamento di medea o di didone
bontà della locuzione, il nome ornato per un di quei nomi che la fan bella
magnifico, come se l'ornato abbia un non so che d'umile e di gentile
i fregi dell'arte, e c'è un po'di lusso, che risica rasentare
contiene opere di alto pregio letterario (un libro). bandello, ii-1189:
cammelli, 51: timoteo fa in un anno un verso a pena; /
, 51: timoteo fa in un anno un verso a pena; / arguto è
31-40: sempre erano usati, / l'un tutto nero, e l'altro tutto
cavalcanti, alla quale fece [donato] un ornato di componimento alla grottesca, con
palazzo... de'pitti colorirono un bell'ornato presso ad un gabinetto. c
pitti colorirono un bell'ornato presso ad un gabinetto. c. gozzi, 4-87
fiabe rilegata in bianco-gioia / senza né anche un ornato di ghirigori. -superficie recante
arabeschi. d'annunzio, 1-94: un vaso magnifico della china si riflette in uno
poteva lodare. -decorazione di un piatto, di una composizione gastronomica (
e in quello dei lancellotti ha spiegato un ottimo gusto di ornato. fantoni, iii-177
baldasseroni, no: per generoso lascito di un illustre suo cittadino... livorno
. decoro degli edifici cittadini e di un centro urbano nel suo complesso, concepito,
cioè che alcuno voglia fare o perfezionare un palazzo overo un altro edificio cospicuo,
voglia fare o perfezionare un palazzo overo un altro edificio cospicuo, e il vicino
la libertà degli ornati abbia ad essere un sedizioso discorrimento di fervida fantasia.
l'insieme degli artifici retorici presenti in un testo; l'effetto che ne deriva.
'grammaticale 'distinsero la forma contenente un dippiù, che dissero l'ornato,
fratello per la caterina, vale dire un abito, un pettine e qualche ornato da
caterina, vale dire un abito, un pettine e qualche ornato da testa, e
e fila d'oro e di argento sopra un superbissimo cavallo del medesimo ornato.
, l'amore che poteva dare nel genio un poco svenevole della letterata lidia.
incomparabilmente belli, da sospendere forse ad un 'torque', come vedesi nell'ornatura d'
-ciò che orna l'aspetto esteriore di un oggetto, senza avere una propria necessità
anfibolo, detto anche orneblenda, è un minerale in cui la silice si combina con
alta e oblunga come il portale d'un tempio, s'apriva lassù nel ceppo a
parte principale. pascoli, 141: un sentiero / con l'erba intatta, all'
, 8-85: sul campanile è cresciuto un ornello alto sei metri che è l'
froge, una alle corna; e un ragazzo con una frasca d'ornello allontanava
degli uccelli, le ossa pubiche portano un sottile processo (postpube) disposto parallelamente
. beltramelli, 1-66: sfogliando un giorno una monografia nella quale il genio
il genio di parvenza si esplicava per un sapiente parallelo istituito fra i costumi dell'ornitorinco
); che avviene per opera di un uccello (l'impollinazionej. =
; nel mondo antico se ne conosceva un centinaio di specie, ma la flora
dioscoride], 312: lo ornitogalo è un germine d'un piè e mezzo
lo ornitogalo è un germine d'un piè e mezzo, tenero, bianco,
monticano, 107: l'ornitogalo è un tallo piccolo, tenero, sottile, bianco
, sottile, bianco, alto quasi un sommesso con tre o quattro talluzzi teneri
orto dal marsili, verrei a parerle un negromante che nota colla verga nel cerchio magico
della notte figliuolo, fingendo anche questo un risplendente e lieto giovane, tutto di
b. baldini, 1-17: finse un giovane vestito di bianco che risplendesse,
e coronato di ornitogalo, il quale è un fior bianco che si comincia a aprire
); che avviene per opera di un uccello (rimpollinazione). ornitografìa
, sm. paleont. residuo fossile di un uccello. bossi, 255
con una vecchia ornitologia ed io, un po'alla volta, con molta diligenza
ornitologia della atagonia e dell'argentina ebbero un lungo seguito nell'attività dell'autore in
, o nel complesso delle opere di un autore, di un periodo storico.
complesso delle opere di un autore, di un periodo storico. 4. scherz
coaesto sport non escludeva nella sua nobiltà un certo amore e rispetto per la buona
ancor più avvicinati mercé,... un ritratto del mite poeta con anche lui
più da lui stesso osservato, lasciò un monumento glorioso... delle sue
. d'annunzio, iv-2-910: era un ornitologo deliberato di rapire ai rapaci il segreto
8-568: tra i numerosi reperti trovò un posto d'onore appunto quel
a far lume al processo, un bravo ornitologo ebbe l'incarico di
. saba, 4-19: raccolse un ornitologo pietoso / un espulso dal nido.
: raccolse un ornitologo pietoso / un espulso dal nido. = deriv
il canto, il volo), secondo un sistema compiutamente organizzato d'interpretazione (
, che per quella passi acqua mediante un canaletto lastricato, acciò che non faccia fango
dire uccelliere, delle quali fu inventore un certo m. lelio strabone, tenevano
forma simile a quella della zampa di un uccello. tramater [s.
ricurvi in fuori offron quella del piede d'un uccello; hanno il calice con cinque
denti, la corolla papigliona- cea ed un lomento terete arcuato. = voce
cornee masticatrici che, a partire da un anno di età, sostituiscono i denti
e depressa, ed è ricoperto da un pelame soffice e bruno, ha zampe
zampe corte (che nel maschio recano un forte aculeo, atto a iniettare un secreto
un forte aculeo, atto a iniettare un secreto velenoso) con brevi unghie e
degli edentati da blumenbach veduto recentemente in un lago presso botany-bay nella nuova olanda.
: il genio di parvenza si esplicava per un sapiente parallelo istituito fra i costumi dell'
e per l'uomo, provocata da un gruppo di germi morbigeni (miyaganwanelle,
la salce il salce / e l'un per l'altro faggio arde e sospira.
. = lat. ornus (da un precedente * osinos), di origine
967, unico isotopo stabile; è un metallo nobile, di colore giallo,
vorrà. giamboni, 10-32: questo era un palagio molto grande, le cui mura
(1-iv-97): egli è qua un malvagio uomo che m'ha tagliata la borsa
biringuccio, i-35: per essere toro un composto minerale che da'filosofi e da
pascoli, 1025: splende lassù, per un momento, a oro, / nel
pieno di rumore. noi l'amiamo come un miele diffuso, come oro liquido e
, fogliami. aretino, 20-315: apro un li- bricciuolo de la donna tutto scritto
da pisa, 1-301: ancora mi donò un mantellino tutto lavorato ad oro. statuti
il saladin fare in una gran sala un bellissimo e ricco letto di materassi tutti
d'oro e di seta, con un letto tanto ricco d'oro e così eccellentemente
una donna si appiccò il fuoco ad un abito d'oro che le rimase in un
un abito d'oro che le rimase in un luogo arso e affumicato.
. 2. in relazione con un agg. o con un'espressione che
fino. cennini, 3-157: taglia un mezzo pezzo d'oro fino o d'
di persia, lii-12-226: portano in testa un cappello o berretto...:
e lavorato in modo e congiunto l'un filo con l'altro che altro che
matricale, che li 7. matricali meno un terzo fanno libbre una di vinegia.
quegli ori villerecci che sono ingagliarditi da un po'di rame. -in
che raffigurai perfettamente fu a capo d'un drappello francese sandro, il mio amico mugnaio
più del solito l'aspetto massiccio e un po'ingobbito delle sue spalle da facchino
novellino, 8 (23): un giorno tolse questo re molto oro e
siena, 86: se tu vedi che un nostro pari va dietro a oro o
., 27 (465): trovò un mezzo fidato per far pervenire nelle mani
campo era fecondo. ariosto, 31-57: un di quel numer mai non gli fu
fortuna che m'è rimasto nel portamonete un po'd'oro che mi diedero a
mie case a chi mi porta oggi un filo della tua [pantèa] gorgieretta.
delfico, iii-202: questa gente dotata di un potere soprannaturale di abbreviare o di allungare
che 'l dominio / è di fortuna un semplice munuscolo. niccolini, 2-1-7: oro
. romoli, 248: la tinca è un pesce di lago che si nodrisce di
fondo, si tingeva d'oro, contro un cielo pallidissimo sul quale già i cipressi
a fusto basso coprivano la borgogna di un immenso tappeto di un oro luminoso che
la borgogna di un immenso tappeto di un oro luminoso che splendeva metallico sullo sfondo
oro rosa, come nell'opera di un orefice antico. sereni, 3-51:
morte / indrappellati / dall'ordine sparso di un settembre / dai suoi già freddi ori
/ si dilatò e si spense in un altro oro. pavese, 10-144: la
del redentore, per esser sicuri di godere un giorno la sconfinata luce dell'oro celestiale
i-133: dalla fabbriceria degli ori armonici sale un ronzio sonoro di violini appisolati.
gioia preziosa. bruno, 3-988: è un calor acceso dal sole intelligenziale ne l'
ruggine de le umane cure, dovien un oro probato e puro. ciro di pers
poveri: zucchero e acquavite uniti in un prodotto usato in antichità in farmaceutica.
ridurre toro in liquore potabile per mezzo d'un solvente appropriato, ma ciò è reputato
nella cura dei reumatismi cronici e, un tempo, anche nella terapia della tubercolosi
sotto questa porta. e questa sarà un arboro con un ramo d'oro,
porta. e questa sarà un arboro con un ramo d'oro, il quale è
/.;. /... un lento ramo / con foglie d'oro
, 1-63: il passante sentiva come un supplizio / il suo distacco dalle antiche radici
d'oro florida sulle sponde felici / anche un nome, una veste, erano un
un nome, una veste, erano un vizio. -per estens. periodo
l'età dell'oro del libero insegnamento. un uomo di qualche dottrina cominciava la sua
esser tutti per di fuora tinti di un color d'oro seminato di macchie rosse
-avere corona d'oro \ essere capitale di un regno. ariosto, 33-99:
pavese, 7-121: lo lasciate morire come un povero figlio. questo ragazzo ha toro
metallo per oro: lasciarsi ingannare in un acquisto. trattato del ben vivere,
-coprire, ricoprire d'oro: retribuire con un lauto compenso, arricchire. i
* /... che stia sopra un nudo sasso al sole, / dove
, e si ferma sulla strada come un torrente rappreso. montale, 5-24:
a ciascuna 'l bello / viso adombrava un verde ramiceli© / ch'i capei d'
e attorte / senz'arte intorno ad un bel viso d'oro. -luminoso
più favorevole, propizio o felice (un periodo di tempo, una situazione)
carducci, iii-3- 107: fammi tu un lavoro / degno di roma, degno del
, 2-196: il dopoguerra era stato un periodo d \ >ro per l'alabastro,
di don diego, dicendo ch'era un affare d'oro quel matrimonio, una
affari d'oro. monelli, i-224: un orologio barattato per mezza pagnotta pare un
un orologio barattato per mezza pagnotta pare un affare d'oro. -cospicuo,
, uscita di convento, che fa un sogno d'oro, ama e ottiene di
del suo sogno. montale, 1-139: un giorno sarà ancora l'invito / di
i. nelli, i-186: gli è un figliuolo d'oro, il poveretto. manzoni
cotal bella opera, ma solo per un poco di mio trattenimento. botta, 5-300
del fratello, ma in fatto egli è un dappoco / d'oro in oro.
medici, ii-285: s'io ti toccassi un miccinin la mano, / mi parre'
233: mi riconoscono una certa dignità, un certo decoro: se ho qualche vizio
: disse al giovane se per lui facessero un branco di mule buonissime...
a tutto. -essere, sembrare un oro: essere o apparire persona di
e crudele, a petto a lui sembrare un oro. allegri, 192: ella
quando ella mi fece... lodar un gobbo a credenza: ma quel fu
gobbo a credenza: ma quel fu un oro appetto a questo. -fare dell'
. beccuti, i-143: star sur un goffo femminil decoro / e far la
piombo in oro: ricompensare molto generosamente un servizio o un favore di scarsa importanza
: ricompensare molto generosamente un servizio o un favore di scarsa importanza o valore.
oro qualcosa: essere disposto a sborsare un prezzo altissimo (con valore iperb.)
la promessa di una ricompensa o di un guadagno molto ingente (per lo più
muratori, 1-23: si pianta da un accreditato legista qualche conclusione, forse perché
case, e si può andare da un luogo ad un altro, con l'argento
si può andare da un luogo ad un altro, con l'argento e con l'
, come lo rivela il nome, un greco della decadenza: certo è un sofista
, un greco della decadenza: certo è un sofista verboso. riduciamo la cosa a
il vostro dolore [per la morte di un parente] ridotto a oro e giudicare
in francia la consuetudine di dir ad un uom ch'è mal fortunato e infelice
b. davanzati, i-18: eravi un percennio stato capo di commedianti, poi
che regge all'oro vai più d'un gran tesoro. ibidem, 121: in
d'oro, coltello di piombo (d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico
d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico sputasentenze nel quale sia poca virtù
sacchetti, 277: ora che 'l valor un po'traluce, / la mia rima
. = lat. aurum (da un arcaico ausom), di origine indeuropea.
cistide un'altra pianta che si assomiglia un poco e si chiama vulgarmente coda di
2-323: orobanche... è un germine d'un piè e mezo, rossi-
orobanche... è un germine d'un piè e mezo, rossi- gno peloso
, io: vincere con tre reti ed un palo all'attivo contro la miglior formazione
. disus. deposito calcareo simile a un granello. bossi, 257: 'orobiti'
). filo sottilissimo d'oro usato un tempo per tessere stoffe preziose.
al sole, dove il clima presenta un freddo notturno intenso. -anche: elemento
avviene in aree limitate dette orògeni con un processo che si svolge attraverso vari stadi
l'anatomista può descrivere i fasci d'un volto. = voce dotta, comp
alla sedimentazione che avviene nelle vicinanze di un orògene. = deriv. da
serie di pascoli, dove appare evidentissimo un fenomeno che si riproduce incessantemente nell'orografia
. 2. locuz. parere un sistema orografico: essere tutto rilievi irregolari
d'una magra cavalla, che pareva un sistema orografico, fu lì pronta a
scientifici delle montagne e dei fiumi di un paese. = voce dotta
che è utilizzato per regolare la durata di un movimento, per imprimere un moto periodico
durata di un movimento, per imprimere un moto periodico, per determinare un processo
imprimere un moto periodico, per determinare un processo dopo un tempo prefissato, in
periodico, per determinare un processo dopo un tempo prefissato, in partic. l'
idem, ii-166: il mare è d'un cupo turchino notturno, e un congegno
d'un cupo turchino notturno, e un congegno d'orologeria... fa lampeggiare
le donne procedono a scossette come sospinte da un congegno di orologeria. 5
meccanico. slataper, 1-118: vedo un orologiaio curvo su un panchetto svitare una
1-118: vedo un orologiaio curvo su un panchetto svitare una molla con una piccola punta
. (orològio). ticchettare come un orologio in funzione. - anche sostant.
finimento, vuoi della ricolma bellezza d'un seno, come anche del maschio risvolto
sostanza (acqua o sabbia) da un contenitore a un altro o anche del consumo
o sabbia) da un contenitore a un altro o anche del consumo regolare di
propri prototipi già nel medioevo) è un meccanismo in cui si distinguono quattro parti
organo regolatore, bilanciere simile a un pendolo dotato della proprietà di effettuare oscillazioni
fissata. - anche in relazione con un compì, o con un agg.
in relazione con un compì, o con un agg. che indica la collocazione,
alcune grandi, tutte le quali da un sol rivolger di certa chiave sogliono prender
chiave sogliono prender le mosse loro ed ad un tempo diversamente aggirarsi, qual più veloce
quel vasto silenzio rimbombare i tocchi d'un orologio: m'immagino che dovesse esser
il ticchettio dell'orologio, che ora sembra un tarlo nel mio orecchio, ora lontano
al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto prisma / babelico di forme e di
3-133: cavò di tasca l'orologio. un orologio olandese, con le figurine di
che funziona mediante una catena che sostiene un peso. ruscelli, 3-24: linguette
quello la cui forza motrice è rappresentata da un peso... pendente da una
.. pendente da una corda avvolta a un rocchetto. -orologio a cucù:
, a ruota: quello formato da un meccanismo che agisce mediante ruote dentate.
orologio o molino egualmente è mosso da un pendolo di piombo o sasso. carducci
sant'eustorgio, l'anno 1306; ed un altro, magnificato come cosa straordinaria,
quello in cui l'organo oscillante è un corpo che si muove intorno a un
un corpo che si muove intorno a un punto fìsso sollecitato dalla sua forza peso
anteimi... faceva girar con un dito le aste d'un grande e vecchio
girar con un dito le aste d'un grande e vecchio orologio a pendolo appeso
nel quale, mediante l'azione di un determinato meccanismo, si possono far sonare
gigli, 2-286: portava in mano un orologio a polvere. muratori, 7-ii-30:
senza soste dinanzi alta stretto orifizio di un orologio a sabbia. -orologio
linea meridiana. piccolomini, 7-61: un di questi orologi piccoletti con la calamita
luogo piano, tanto lo voltano che un piccolo stile che vi è con calamita si
micanzio, 8-xvi-131: s'ha fatto un istromento per far orologi da sole con
. cavalcanti, 1-24: fu rappresentato un orologio a sole, che col suo
accorda la propria frequenza a quella di un diapason, formando una tensione elettrica alternata
-orologio a quarzo: quello composto da un generatore piezoelettrico a quarzo che produce una
- orologio atomico: quello costituito da un oscillatore piezoelettrico correlato a un oscillatore a
costituito da un oscillatore piezoelettrico correlato a un oscillatore a microonde. -orologio piezoelettrico:
meccanismo il cui funzionamento e determinato da un cristallo piezoelettrico a forma di sbarra o
. ciò che dice l'autore d'un orologio idraulico. zilioli, i-71:
di venezia al pontefice da attilio parisio un orologio di nuova invenzione e nel quale
degli orari. codemo, 322: un orologio era la casa: servitori in livrea
servizi splendidi, una certa amabile etichetta, un grand'ordine. gobetti, 1-i-555:
: per fornaca la fiat deve essere un orologio: e i congegni contano per la
, xviii-3-392: veder riunite le nazioni con un vincolo sì necessario e sì dolce di
son cavalli addestrati, che ti danzano un * valzer 'e ti fanno un inchino
danzano un * valzer 'e ti fanno un inchino. 5. astron.
certe ore del giorno e stabiliscono come un orologio. 7. cibern.
7. cibern. dispositivo interno di un elaboratore che dà il ritmo al funzionamento
funzionamento complessivo (ed è costituito da un generatore di impulsi alla cadenza, nei
dell'orologio: che serve per attribuire un verso alle linee di forza di un campo
un verso alle linee di forza di un campo elettromagnetico creato da una corrente elettrica
quale se due orologi sono sincronizzati a un preciso istante e in un medesimo luogo
sincronizzati a un preciso istante e in un medesimo luogo e uno di essi inizia
inizia a muoversi rispetto all'altro di un moto rettilineo, al ritorno di tale
9. gioc. gioco eseguito con un mazzo di 52 carte, che si
52 carte, che si svolge fra un giocatore detto banco e un numero non
svolge fra un giocatore detto banco e un numero non determinato di giocatori; il
, e che viene interpretato popolarmente come un sinistro presagio. 11. locuz.
aggett.): che funziona con un congegno a orologeria. fanfani, 1-19
ad orologio '. -andare come un orologio, essere un orologio: essere
-andare come un orologio, essere un orologio: essere puntuale rispetto agli impegni
anco nella lingua parlata. va come un orologio: esattamente... coll'oriuoìo
posso consegnare, allestito, bello e stirato un vestito da uomo. -fare
mezzogiorno. -regolare, mandare come un orologio: con estrema precisione ed esattezza