Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: un Nuova ricerca

Numero di risultati: 621856

vol. XII Pag.105 - Da ORIGINARIZZAZIONE a ORIGINE (32 risultati)

istesso rigor delle leggi fanno determinare per un piano di vita dissoluta e disonesta, sanno

non vide l'impossibilità assoluta di ridurre ad un solo principio il soggetto e l'oggetto

nati a stare insieme e a dare l'un all'altro compimento e perfezione. gentile

-per simil. che risale alla fondazione di un organismo politico. delfico, i-479

determinata; innato (una qualità, un sentimento, la conoscenza, ecc.

innati, rifuggendo essi dall'assurdo che un essere intelligente sia privo al tutto di

, 6-678: l'oppressione dell'afa d'un pomeriggio estivo non è mai riuscita a

originaria. 4. nativo di un luogo determinato, oriundo (e si

1508. 6. prodotto in un luogo; di produzione locale. belloni

. 7. proprio di un paese o di un ambito culturale.

7. proprio di un paese o di un ambito culturale. tommaseo, 21-341:

che rappresenta il punto di partenza per un viaggio; di provenienza (un luogo)

per un viaggio; di provenienza (un luogo). e. cecchi,

. croce, ii-9-272: non s'intende un racconto storico se non quando si sia

titolo di acquisto, in capo a un determinato soggetto, della proprietà (o

altro diritto reale o assoluto) su un determinato bene, che non dipende da

determinato bene, che non dipende da un rapporto giuridico fra tale soggetto e un

un rapporto giuridico fra tale soggetto e un precedente soggetto che fosse già titolare del

ereditaria), bensì dipende esclusivamente da un rapporto di fatto instauratosi fra tale soggetto

. procedimento che intende riportare alle origini un fenomeno in evoluzione o coglierne il significato

originarizzazione '= naturalizzazione) di uno o un altro processo storico. =

. che ha la proprietà di produrre un effetto o una conseguenza. gioberti

dissesti morali ed economici nella vita d'un popolo, originati da lunghi secoli di corruzione

suono spezzato ne giunge agli orecchi, è un caso originato dal capriccio di quegli antichi

2. che trae la propria origine da un capostipite; che proviene o è oriundo

; che proviene o è oriundo di un determinato luogo. p. f

.. elucubrazioni con nostalgico divertimento e un graduale riavvicinamento alle opere di fitzgerald,

. 2. atto a suscitare un sentimento. b. fioretti, 2-3-133

. originazione, sf. derivazione di un vocabolo o di un'espressione

di etimologia sa quanto spesso fatichinsi anche un vossio o un menagio o un ferrari per

quanto spesso fatichinsi anche un vossio o un menagio o un ferrari per la originazione

anche un vossio o un menagio o un ferrari per la originazione de'vocaboli che

vol. XII Pag.106 - Da ORIGINE a ORIGINE (17 risultati)

formativo, avviamento di un fatto, di un'im

affetto e la ripugnanza pel fratello, un forte sentimento religioso. -inizio dell'

2. formazione della realtà materiale, di un suo elemento, di un organo,

, di un suo elemento, di un organo, ecc. -in partic.:

. vallisneri, iii-115: aggiungeremo qui un sonetto in cui l'illustrissimo signor alessandro pego-

origine delle fontane. pascoli, i-502: un sogno avanti l'alba in cui può

ignea. 3. costituzione di un centro abitato, fondazione di una città

, fondazione di una città o di un organismo statale. gregorio dati, 1-102

-plur. momento o fase iniziale di un fenomeno storico o culturale durevole nel tempo

, ecc., che, in un determinato ambito nazionale, racchiude il momento

l'eresia era evangelica, sì, era un ritorno alle origini, / alla purezza

/ e bestiali. -appartenenza a un gruppo etnico o a una città;

a lucca. davila, 733: un capitano pietro libertà, còrso di origine,

passa tra antichità e origine [di un popolo]. -l'origine era pura;

5. nascita, generazione, riproduzione di un animale o di una specie.

1-10: introdusse... come un principio di fìsica incontro vertibile

? non splende a noi tutti sulla fronte un segno che ci dice fratelli? d'

vol. XII Pag.107 - Da ORIGINE a ORIGINE (31 risultati)

forza o elemento o evento che determina un fenomeno fìsico, ma più spesso morale

conv., iii-viu-16: informato ardore d'un gentile spirito, cioè diritto appetito per

malattia acuta, è ancora nell'infanzia: un terzo dei casi non indovina la malattia

, la sorgente. -occasione di un avvenimento. rinaldo degli albizzi, i-156

narrarvi le funeste e lagrimose nozze d'un cittadino di firenze, origine e cagione

nostra città. marini, iii-12: giunti un mattino ove il sentiero si dipartiva,

festa comune. -processo costitutivo di un genere letterario. mascardi, 2-108:

l'iniziativa di un'azione o capeggia un gruppo di persone; animatore, fondatore

, la terra difesa non avrebbe, prese un grosso balestro e d'un superbo legno

, prese un grosso balestro e d'un superbo legno traente quello caricato e d'

. di giacomo, i-395: a un tratto una fuggente nuvola s'agitò e

. -organo da cui si diparte un sistema anatomico. - anche: tratto

rimanente. 12. sorgente di un corso d'acqua, fonte, scaturigine.

perdita reintegrassero. 13. derivazione di un vocabolo, etimologia. boccaccio, viii-1-37

valore di questa parola, troveremo essere un vocabolo composto da una particella che indica un

un vocabolo composto da una particella che indica un modo d'azione che parte da noi

segretario] era venuto da me con un foglio in mano per avvertirmi che la

s 14. esemplare autentico di un documento o di un'opera d'arte

o. c.): denominazione di un prodotto agricolo, in partic. di

prodotto agricolo, in partic. di un vino, riservata alla produzione di una

c. g.), per esprimere un più rigoroso controllo. 18.

estremo di una semiretta. - in un segmento orientato o in un vettore, la

- in un segmento orientato o in un vettore, la prima estremità presa in

in considerazione nell'orientamento. -origine di un riferimento cartesiano: punto comune ai due

ha zero come coordinate. -centro di un cerchio, di un rettangolo, di

. -centro di un cerchio, di un rettangolo, di una sfera, di un

un rettangolo, di una sfera, di un parallelepipedo, di un'ipersfera, ecc

da una famiglia, la nascita in un determinato luogo, la provenienza da una

dal proudhon: « la proprietà è un furto ». 22. locuz

produzione; al momento della confezione di un prodotto. -avere, tenere origine,

effetto, derivare, essere collegato da un rapporto di causalità, dipendere. dante

vol. XII Pag.108 - Da ORIGIONTE a ORIGLIERE (19 risultati)

in italia. -essere tratto (un vocabolo, una lingua). p

lingue] hanno l'origine loro da un tronco medesimo. galanti, 1-56:

l'aspetti. piccolomini, 10-324: da un fabro di legname si può verisimilmente credere

iv. -ispirarsi, conformarsi a un modello. giorgina saffi [in mazzini

l'origine. -essere oriundo di un luogo. testamento di lemmo di balduccio

. -formarsi (una città, un regno). bisticci, 3-1:

ebbe, come casale, origine da un convento di monaci. -cavare,

gin prende. -essere nativo di un luogo. c. campana, iv-47

, ii-529: l'avarizia è da sé un po'ingiusta e dà origine al peggio

da cui si proviene, natio (un luogo). comisso, v-11:

, 2-8: nel 1930... un gruppo di comunisti del paese comparve davanti

comprendasi che non solamente fu origine che un tal piangere avesse il principio che ebbe

una determinata vicenda, in principio, un tempo. de luca, 1-14-1-35:

, rimontò l'altra e si arrestò un istante ad origliare; dall'interno venivano le

venivano le voci lente e basse di un pacifico e stanco conversare. -in

mia cameretta, era al penultimo piano di un palazzone di porta garibaldi.

: accanto ai generi poetici che durarono un pezzo, con molta magnificenza di forma ma

sopra una lettiera, vi miser sù un paio di lenzuola sottilissime listate di seta,

ricchissimamente apparata, dentro a cui era un letto che sarebbe stato onorevole per ogni

vol. XII Pag.109 - Da ORIGO a ORINALE (30 risultati)

breve / si poteva vedere / su di un viso ridente / o su un viso

di un viso ridente / o su un viso di neve / che sopra all'origliere

di adagiare il capo del defunto su un cuscino (anche in una rappresentazione scultorea

di romeo, il cui capo sopra un origliere, che con lei nell'arca era

mondo classico, di collocare, in un tempio, il busto o la statua

aurei balconi / mi fu ne'sonni un origlier di pace. tommaseo, 5-168:

: d'affetti generosi / ti componi un origlieri / ove lieto si riposi / nella

. d'annunzio, iv-1-986: era un fanciullo di otto o nove anni, biondiccio

. gli sollevavano la testa in guisa d'un origliere i suoi abiti poveri, avvolti

9-26: tu ti stai a sedere con un origlieri sotto, con tuoi pennelletti leggieri

hai paura che una scaglia ti cavi un occhio. testi, 3-10: v.

et a va. darebbono più indietro un origliere o cuscino che si chiama.

, / ecco il battei leggiero; / un morbido origlierò / per te sul banco

loro etade. -farsi origliere di un libro: tenerlo vicino al capezzale per

v.]: la buona coscienza è un buon origliere. = dal fr.

di achille. pignotti, 42: a un ordin di persone ho persuaso [io

, quantunque veloce sia al pari d'un cervo, con tanta celerità che lo straccano

endogeno; normalmente si presenta come un liquido limpido, giallognolo, di odore leggermente

, 1-88: subito con la punta d'un coltello gli apersi il luogo enfiato,

, gioverà a mitigarla il tenere per un poco il pene immerso nel latte tiepido

giunto al collo della vescica, abbassare un poco insieme col pene il cannello e

pietra preziosa, / che nasce d'un? orina d'animale. boccaccio, dee

ma versata dal pulcino fuori del corpo per un proprio canale che si chiama l'uraco

43: lungo lo zoccolo del muro un odore di orina vecchia, dolcezza d'

d'orina, e sono in mano a un chirurgo. 2. locuz.

di orina o altro liquido contenuto in un orinale. p. petrocchi [

'orinalata ': quanta roba sta in un orinale. 2. colpo dato

orinale. 2. colpo dato con un orinale. p. petrocchi [s

, gli fu appiccato con certi chiovi un buon numero d'orinali alla porta,

madre solea dire che una suora di un monastero, acciò che tutti i medici

vol. XII Pag.110 - Da ORINALIERA a ORIOLAIO (1 risultato)

ha molto ben del naturale / et un gran pezzo di conoscimento / non può saper

vol. XII Pag.1110 - Da PERDERE a PERDERE (12 risultati)

lo perdiate, perché si tratta di guadagnare un centinaio di zecchini in un fiato,

di guadagnare un centinaio di zecchini in un fiato, senza muoversi da sedere e

l'occasione di pronunciare una battuta o un motto di spirito. berni, 50-2

): né voler, per non perdere un bel detto, / guadagnar qualche scherzo

di solazzarsi con molti per goder d'un solo. 19. non impiegare

. non impiegare, non occupare proficuamente un periodo di tempo; sprecarlo, sciuparlo

di scarso interesse o marginali rispetto a un ipotetico fine o obiettivo o, anche,

, anche, rimandando un'attività, un impegno materiale o intellettuale (anche nelle

mia, che noi altre donne perdiamo un lungo tempo allo specchio. pananti,

pedale, per la paura di perdere un minuto. -sostant. paolo

. -non essere investito proficuamente in un determinato periodo di tempo. sassetti

due anni di tempo, ne perderanno un altro per vedere quello che e'sapranno

vol. XII Pag.1111 - Da PERDERE a PERDERE (28 risultati)

totale ed esclusivo il proprio tempo o un periodo della vita in una determinata occupazione

. -non riuscire più a scorgere un punto di riferimento fìsico, in partic

una stella, per essere usciti da un determinato spazio geografico. e e

gelide unquemai. -figur. smarrire un punto di riferimento ideale, logico,

a studiar matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede, / poiché

. -non riuscire più a toccare un oggetto o una superficie. sassetti

anche con riferimento alla memoria collettiva di un gruppo sociale, di un popolo).

collettiva di un gruppo sociale, di un popolo). varthema, 219:

perduto! -abbandonare una norma, un uso (anche linguistico). castelvetro

23. non riuscire a ottenere un determinato risultato, scopo o obiettivo (

a possedere una somma di denaro, un bene materiale. p. tiepolo,

in tempo per assistere o partecipare a un avvenimento (in partic. a un

a un avvenimento (in partic. a un rito, alla sua fase iniziale)

sua fase iniziale) o per valersi di un mezzo di trasporto che segue determinati orari

ecc.; mancare tali occasioni per un ritardo o contrattempo. ariosto,

il piroscafo. -non partecipare a un rito di precetto. trattato dei peccati

a capire o a seguire una frase, un discorso, una parola. -non perdere

sentimenti dissimili, pure non ne perdevano un cenno. ghislanzoni, 17-28: i

senza perderne sillaba. -non comprendere un concetto, il senso di una proposizione

battaglia, in una guerra, in un contenzioso giuridico, in una partita,

giuridico, in una partita, in un gioco, in una scommessa; non evitare

il padre cristoforo arrivava nell'attitudine d'un buon capitano che, perduta, senza

a una somma di denaro, a un bene giocato o scommesso. boccaccio,

dopo d'avere perduti molti danari sopra un cavallo, attendeva quello che dovesse succedere

dieci luigi, e li perse in un soffio. deledda, i-439: il capitano

perder sempre. -con riferimento a un pezzo nel gioco degli scacchi o della

fate così. -con riferimento a un fenomeno naturale. spallanzani, iii-263:

e le perde. -con riferimento a un atteggiamento, a un'abitudine moralmente riprovevole

vol. XII Pag.1112 - Da PERDERE a PERDERE (35 risultati)

sentier delle grandezze e degli onori. / un rifiuto ti perde. eleggi, parla

uscire in ritardo con un'edizione, un numero di un quotidiano. pioverle,

con un'edizione, un numero di un quotidiano. pioverle, 14-156: quella

dell'equitazione d'alta scuola, non spiccare un balzo con la necessaria prontezza e rapidità

viene in su, ma vi si ferma un tantino; e si dice perdere perché

. 33. ling. lasciar cadere un suffisso, un prefisso, una sillaba

. ling. lasciar cadere un suffisso, un prefisso, una sillaba, ecc.

palla (anche per l'intervento di un avversario). g. di bardi

ricevere, subire una perdita finanziaria in un commercio o in una transazione economica;

intrinseco. verga, 8-71: mettetevi un po'nei panni del padrone che vi

come è vero iddio! -subire un danno, una perdita morale o di

battaglia, in una guerra, in un contenzioso giuridico, in un gioco,

guerra, in un contenzioso giuridico, in un gioco, in una scommessa.

: ancor mi piace più di lui [un cavaliere] vedere / di quel

. loredano, 1-13: v'è un giuoco intitolato chi fa più perde.

/ come gli uccelli, / cangianti un po'come le biglie, quali / si

, quali / si giocava accosciata sotto un albero, / contro i maschietti del paese

subire uno scacco nella vita; fallire un impegno morale. giacomo da lentini,

, iii-3-407: tu che forse ad un suo dolce amore, / luna, arridesti

strappato dal governo francese ai borboni dopo un lungo processo. 38. andare

, 1-207: è istrumento il carro per un boia. / domandatene al figlio di

perdersi. loredano, 286: scordatosi in un momento delle passate commozzioni, si diede

che fu in pericolo di perdersi, venutole un svenimento così grande che gli occupò tutti

, 17 (294): a un certo punto, quell'uggia, quell'orrore

da qualche tempo, parve che a un tratto lo soverchiasse. era per perdersi affatto

perdersi affatto. -rimanere preso (un animale). forteguerri, 4-79:

una determinata regione (una pianta, un animale). mattioli [dioscoride]

india. -prosciugarsi, disseccarsi (un corso d'acqua, la vena di

lii-12-213: la sua vita fu sopra un minimo punto per perdersi, perché li

-subire una menomazione parziale o totale (un arto). g. michiel,

si perse. sarpi, vi-2-26: un padre di eccellentissima dottrina, che adesso

hanno fatto perdere la germania e metteranno un giorno l'italia in pericolo di perdersi

non hanno senso; forse l'ebbero un tempo, ma le tradizioni si perdettero

una pianta); appassire, sfiorire (un fiore). -con valore attenuato:

se, sappiendo prima che li fiori d'un 'arbore in certa parte perdere si dovessero

vol. XII Pag.1113 - Da PERDERE a PERDERE (24 risultati)

-guastarsi, andare a male (un frutto); non riuscire a germinare

, a svilupparsi, a fruttificare (un seme, una pianta). dante

-peggiorare nelle proprie qualità organolettiche (un vino). soldati, 6-336:

'. 40. confluire in un altro fiume; sfociare in un lago

confluire in un altro fiume; sfociare in un lago, nel mare. c

perda nel reno, vengono congiunte da un ponte di pietra. manzoni, pr.

troncone capitale. -figur. avere un determinato esito smarrendo le caratteristiche peculiari.

questi schioppetti, i quali vogliono avere un poco di coda che si vada perdendo per

-diminuire fino a esaurirsi (una rendita, un capitale). carta picena,

solamente per uno misfatto / si perde un luntano ben servire. dante, purg

ristringere il suo amore e accostarsi ad un solo signore, non vi saria stato

di francia per ottenere la patente era un guastarsi l'uovo in bocca, indugiarsi

di loro; con questa sete d'un po'di gioia quotidiana mi sarei perduta:

di gioia quotidiana mi sarei perduta: per un nastro, per uno specchietto, per

buoni ai vostri figli « sciagurato d'un re, s'è perduto per una donna

importanti che si richiedono all'operazione d'un buon pittore e di una buona pittura

stato d'animo, una convinzione, un ricordo). p. f.

che la memoria non si perdesse d'un fatto d'arme sì onorato, fece dipingere

la lontananza, per il frapporsi di un ostacolo o per altre cause fisiche.

attoniti pioppi; / discende ravvolta in un lume / di pallido sogno, si perde

violacee. -scomparire alla vista per un effetto prospettico. leonardo, 2-186:

riscontrabile o accertato (la continuità di un determinato processo). carducci, iii-15-339

-divenire meno vivo, sbiadire, svanire (un colore, anche in seguito a una

il luogo oscuro. -affievolirsi (un suono). pascoli, 21:

vol. XII Pag.1114 - Da PERDERE a PERDERE (45 risultati)

voce si è perduta e il mio petto un po'leggermente scosso. -essere

leggermente scosso. -essere soverchiato da un rumore più forte. calandra, 3-181

d una mietitrice / in fondo a un campo / tra un cigolar di carri per

in fondo a un campo / tra un cigolar di carri per la via maestra

dipinto o disegnato in modo da suggerire un effetto di lontananza e profondità. vasari

reali proporzioni del soggetto rappresentato (per un effetto prospettico). lomazzi,

soffitto, si vanno a perdere in un mare di panneggiamenti posti così a mezz'

orizzonte, perdendovisi. bettini, 49: un lucido verde / è la stesa del

propria traiettoria, andando a vuoto (un oggetto lanciato, una percossa).

né si sa dove tragga origine [un lago], né dove si perda,

: mi trovai soletto là dove perdevasi un piano / brullo tra calve rupi. moretti

. essere inserito in uno spazio o in un contenitore eccessivamente ampio; stare largo in

eccessivamente ampio; stare largo in un abito o in una calzatura, nuotarvi dentro

. -non essere sufficiente a illuminare un ambiente (una luce).

a orientarsi in una regione, in un bosco, in un edificio, in un

regione, in un bosco, in un edificio, in un labirinto; vagare

un bosco, in un edificio, in un labirinto; vagare senza trovare la via

forteguerri, 6-40: si persero in un bosco orrendo e strano. montano,

roseo, v-22: se advien che qualch'un di coloro che fanno i corpi dei

-inoltrarsi in una zona o in un locale, per lo più sconosciuto o

la cugina di clemenza... aveva un amante che incontrava sovente durante quelle nostre

certe scalette che portano quasi segretamente a un comune tinello di paese. montale,

aria, nel cielo; diffondersi (un suono). gnoli, 1-367:

, i-1284: il mio pensiero vanisce un po', seguo con gli occhi un gabbiano

vanisce un po', seguo con gli occhi un gabbiano candido che si dilegua ad ali

stavo ore e ore in ammirazione di un brigantino...; mi perdevo fantasticando

sul tacente orlo dei pozzi / sempre un incanto mi conduce! / mi perdo a

. 58. abbandonarsi completamente a un sentimento, a uno stato d'animo

a uno stato d'animo o anche a un atteggiamento, a un comportamento.

o anche a un atteggiamento, a un comportamento. b. davanzati, ii-25

santità sì sublime e mi perderei in un riverente silenzio se non mi facesse cuocere

: gli ufficiali in disparte si perdevano in un ginepraio di supposizioni. frateili, 1-180

attività scarsamente utili e proficue, a un campo di interessi o di studi di

cose considerate attentamente e prese non come un divertimento solo, ma come anche uno

restituito, che può essere gettato (un involucro, un contenitore). m

può essere gettato (un involucro, un contenitore). m. valabrega [

impegnarsi in un'impresa, ad affrontare un rischio. monosim, 345: 'non

nocere possit. mazzini, iv-4-42: da un lato v'è da vincere il tutto

perdere. deledda, iii-115: tacque un istante, assorto, poi riprese: -io

assorto, poi riprese: -io sono un uomo che non ha nulla da perdere perché

? pavese, 7-130: vuoi che un dottore, un avvocato, ci si

, 7-130: vuoi che un dottore, un avvocato, ci si metta a cuor

trascurare qualcosa; abbandonare, lasciar cadere un argomento, un discorso. b

abbandonare, lasciar cadere un argomento, un discorso. b. davanzati, ii-273

alvaro, 16-61: sua madre fece un gesto verso demetrio, che lo ammoniva

vol. XII Pag.1115 - Da PERDERE a PERDERE (31 risultati)

ne perde nulla! -non perdere un colpo: funzionare perfettamente (e,

]. piovene, 15-117: era un uomo piccolo, brutto, con i

brutto, con i capelli rossi ed un occhio strabico; una specie di macchina

di pensiero perpetuo, che non perdeva un colpo. -perdere a morte',

il filo: non riuscire più a seguire un discorso, lo sviluppo logico di un

un discorso, lo sviluppo logico di un pensiero. pananti, i-235: perdo

pensiero. pananti, i-235: perdo un po'il fil, ma lo ripiglio presto

presepio, uno le vede e pensa un desiderio, e poi cascano giù, si

: luigi xi volpe coronata gli tramò un tiro furbesco e ne rimase con le mosche

-perdere il tempo e i fossi: sprecare un periodo di tempo, la propria vita

cura. -perdere l'anno, un anno: non essere promosso alla classe

una volta la settimana, riescono ad avere un figlio dopo l'altro.

. 'g. gozzi, 1-116: ad un giovane par essere un da poco se

1-116: ad un giovane par essere un da poco se non ha moglie e si

esordio, in attesa di stagionare; poi un bel giorno perse la pazienza, un

un bel giorno perse la pazienza, un fil di raucedine gli dette di volta

da far perdere il cervello si indica che un determinato problema è di difficile o impossibile

mio cervello, / ho nel seno un mongibello, / e il mio cor soffiando

il capo. bersezio, 249: un bel visino con due cari occhietti fa

cari occhietti fa perdere il giudicatorio ad un filosofo, altro che ad un giovinotto

ad un filosofo, altro che ad un giovinotto. carducci, ii-7-253: lina,

il guerrini] sollevare sugli scudi da un popolo di letterati ribelli...

bada, di tanti amanti, incontra un pastorello e va ad innamorarsi e perdersi

bave per qualcosa o qualcuno: dimostrare un entusiasmo o una propensione eccessiva. fenoglio

nero fin da bambina, mai vista su un ballo, di chiesa ma senza perderci

terreno: v. terreno. -perdere un passo: inciampare. pavese, 5-163

pavese, 5-163: gridò evviva quando un altro cavallo perse un passo e andò

gridò evviva quando un altro cavallo perse un passo e andò giù di muso come un

un passo e andò giù di muso come un sacco. -perderla con qualcuno o

in una gara, o inferiore in un confronto. abriani, 1-206: la

praticare una determinata attività, godere di un determinato stato d'animo, ecc.

vol. XII Pag.1116 - Da PERDEROTTO a PERDIGIORNATA (27 risultati)

non ti debbe esser meraviglia / s'un giovinetto, a la prima, si perde

dona. -annullarsi come individualità in un rapporto amoroso. bernari, 3-262

letto disfatto. -perdersi in un bicchiere d'acqua', confondersi per nulla

! santo dio, come ti perdi in un bicchier d'acqua! -perdersi

, 337: don abbondio rispose con un sorriso forzato al quale voleva far dire:

. 24, e volpe. -per un punto martin perse la cappa: v.

, 30-130: adesso l'ho un po'a roncolo, come vedete, ma

è quel brutto vecchiaccio perdibava d'un farmacista. = comp; dall'

poy prendi... una perdis o un puveri o un altro ociello di questo

. una perdis o un puveri o un altro ociello di questo grande, e si

, farò comprare lonza di vitello e un bello petto e capponi e faggiani e

o che può essere facilmente vittima di un raggiro. ariosto, vi-253: duo

una perdice, che perdice nomino / un certo mercadante, più alla perdita /

idem, 1-6-43: -non sarebbe per voi un gran vantaggio? -sarebbe, perdicoli

e senza pause, con insistenza, con un profluvio inarrestabile di parole. nievo

canterini vociano a perdifiato: tutto intorno un sussurro, un fiottare ondivago di salmodie dileguanti

perdifiato: tutto intorno un sussurro, un fiottare ondivago di salmodie dileguanti di clamori

freschi di capelli nell'afa. -con un suono insistente e prolungato. marinetti,

: è come... quando un treno esce sferragliando in discesa fuori d'

treno esce sferragliando in discesa fuori d'un tunnel fischiandosi a perdifiato l'anima sua

: sulla finestra del magazzino era stato posto un grammofono che urlava a perdifiato.

lasciatemi tirare / dietro, legato a un filo, l'aquilone / che non

accerchiai di lontano e sbucai fuori da un cespuglio davanti a lei. -a

-a grande velocità (con riferimento a un veicolo o a chi lo guida)

correva a perdifiato lungo una marina di un azzurro crudele e scintillante. 3

', cioè errante e vagante, un perdegiornata. a. f. doni,

dagliare. fagiuoli, 1-5-457: egli è un perdigiornata, uno straccasedie. -con

vol. XII Pag.1117 - Da PERDIGIORNO a PERDIMENTO (22 risultati)

. redi, 16-v-209: io son diventato un solennissimo perdigiorno: me ne sto perpetuamente

né meno e [il poeta] un perdigiorno / che va intorno / dando il

uso aggett. aretino, 20-269: un uccel perde-il-giorno trovò una solenne fantasia,

3-204: don michele... sembra un uccellaccio perdigiorno, sempre là per i

b. croce, ii-6-449: cercare un fare varrebbe cercare l'ispirazione, come

... fu scambiato da molti per un cronista perdigiorno, un egoista svagato.

da molti per un cronista perdigiorno, un egoista svagato. 2. ornit

dee essere annoverato fra 'marangoni. è un genere di uccelli dell'ordine de'palmipedi

perdere il ricordo o la memoria di un fatto. e. cecchi,

esso galoppa, con l'affannoso ticchettìo d'un grosso orologio impazzito. = comp

e letter. perdita o sottrazione di un bene economico; tesserne privato, il

hanno cresciuto? -fuoruscita, flusso di un liquido. boccaccio, viii-2-34: un

un liquido. boccaccio, viii-2-34: un uom d'arme... per perdimento

utilmente. - anche: uso di un tempo eccessivo in un'operazione che non

sillabe: cose che a superarle richiedono un lungo esercizio, se non vogliamo dire uno

1: sarebbe perdimento di tempo per un giovane, che si destina per la

passo alle mende di stile, quantunque sia un vero perdimento di tempo il trattenersi su

questa pittura quasi senz'ombre in un campo chiaro e prende il lume da due

di perdimenti di lume insensibili e di un ammirabile rilievo. -scomparsa dal campo

-diminuzione graduale delle dimensioni di un particolare architettonico; restringimento. p.

per cause esterne; mancato conseguimento di un bene. bartolomeo da s. c

, sia in una carne, sia in un nostro stesso sogno di futuro.

vol. XII Pag.1118 - Da PERDIMORANTE a PERDIROBA (12 risultati)

-liberazione da un vizio. scala del paradiso, 331

provvedimenti o precauzioni tardive dopo aver subito un danno. sercambi, 2-ii-235: maestro

. perdinanzi, avv. in un tempo antecedente. sagredo, 1-28

/ da chieder ch'io ti faccia un capitale? manzoni, fermo e lucia,

ragionevole. calandra, 1-221: qui trovo un freddo, perdinci, che spolpa.

: -perdincibacco! se il mio figlio ha un milione, costei ne vale due.

, perdindirindina. cicognani, 13-224: un po'di diritto, perdinderindina, l'

zione, signorino? -mi chiese con un sorriso melanco nico l'uomo

vi dico da uomo d'onore, un insieme come quell'italiano, che,

dormivano tutti perdio! scaraventò sul sindaco un rabbuffo di interiezioni. deledda, i-325

]: 'un perdio. gli è scappato un perdio, non volendo, d'impazienza

perdioli! mettermi intorno quest'altro, un ragazzo! = alter, eufemistica di

vol. XII Pag.1119 - Da PERDISEME a PERDITA (23 risultati)

. sopravvenuta mancanza delle disponibilità di un oggetto (e, in partic.,

(e, in partic., di un bene economico o di un patrimonio o

, di un bene economico o di un patrimonio o parte di esso) a favore

o parte di esso) a favore di un determinato soggetto a causa di eventi naturali

eventi naturali o di atti illeciti di un terzo (distruzione fìsica o comunque economica

in tutto o in parte, di un bene o valore economico (o di

bene o valore economico (o di un patrimonio o di parte di esso)

ecc.; risultato economico passivo di un singolo atto economico o di una complessiva

da'greci, anzi, come per un dispetto, multiplicò gli assassinamenti, con

2-187: la partecipazione ai profitti è un contratto in virtù del quale il datore di

giuoco. pecchi, 13-100: venne fuori un nuovo grosso debito, in seguito a

f. galiani, 4-301: non potendo un guerreg- giante, per riguardo al suo

d'altrettanto. -smarrimento di un oggetto, della corrispondenza. leopardi,

una persona, in partic. di un congiunto, in seguito alla morte. -anche

mesi dopo la sua morte fu udito un venerando pastore... pubblicamente in chiesa

quando nella memoria ottenebrata ie si ridestava un vago senso del dolore provato tanti e

. il venir meno o tessere privati di un bene a cui si tiene particolarmente,

particolarmente, di una condizione, di un vantaggio, di un privilegio, di doti

condizione, di un vantaggio, di un privilegio, di doti o qualità morali

di doti o qualità morali, di un diritto, ecc. p p

la 'perdita della cosa 'posseduta è un fatto il quale genera diverse conseguenze.

-mancamento che si manifesta nella funzionalità di un organo; consumo derivante dall'espletamento delle

oltre la infirmità e la perdita di un occhio ridotto in gran miseria, pensa

vol. XII Pag.1120 - Da PERDITA a PERDITA (29 risultati)

corsq di un'operazione militare, di un fatto d'arme o di una guerra

, 201: fece in lucania felicemente un fatto d'arme tito sempronio...

delle perdite gravissime. -caduta di un territorio, di una città, di una

17-48: mi ricorda infra gli altri d'un certo messer michele marullo, il quale

messer michele marullo, il quale fu un di quei greci che si fuggi- ron

diceva, e niente di manco era un certo uomo a casaccio e fantastico. m

, iii-370: fu il rivellino difeso un pezzo, ma alla fine ceduto: alla

che aveva fatto il re catolico d'un regno sì principale. cesarotti, 1-

e, tornato potente come prima, avrebbe un esercito. ungaretti, xi-58: quest'

di germania. 7. sconfitta in un combattimento, rovescio militare, rotta.

e arà dato una mala percossa a un tucidide che io traduceva in santa pace senza

è una perdita, la morte è un guadagno. ghislanzoni, 1-122: quando

guadagno. ghislanzoni, 1-122: quando un uomo ha la sfortuna di nascere poeta,

casa con una dolce pena e con un rimorso: il rimorso d'averlo troppo ascoltato

. -dissoluzione di uno stato, di un impero. p. tiepolo,

lo più di scarsa entità, di un liquido o di un gas da un

scarsa entità, di un liquido o di un gas da un serbatoio o da tubazioni

di un liquido o di un gas da un serbatoio o da tubazioni. -versamento

o da tubazioni. -versamento esterno di un liquido fisiologico, in partic. di

sangue. 10. sopravvenuta mancanza di un oggetto o di un'altra realtà fisica

-anche: quantità di materia perduta in un esperimento, in un processo industriale,

materia perduta in un esperimento, in un processo industriale, nel funzionamento di un

un processo industriale, nel funzionamento di un impianto (e si dice perdita di

scoria, perdita volumetrica la fuoruscita di un fluido da una macchina o da una

del palo. 11. cessazione di un fenomeno naturale. bicchierai, 115:

. -perdita di velocità: rallentamento di un velivolo fino alla velocità minima che consente

del cliente, derivante dalla riscossione di un titolo o di un effetto e in partic

dalla riscossione di un titolo o di un effetto e in partic. dalla mancata

15. geogr. perdita apparente: in un bacino idrografico, differenza fra l'afflusso

vol. XII Pag.1121 - Da PERDITAMENTE a PERDITORE (31 risultati)

un periodo determinato. -voragine di perdita:

-voragine di perdita: punto in cui un corso d'acqua superficiale si inabissa per

alberi ': rottura degli alberi o di un albero. 'perdita del carico '

. acciainoli, i-447: è necessario porre un balzello a perdita. varchi, 18-2-420

perdita. varchi, 18-2-420: si pose un accatto a perdita, cioè un balzello

pose un accatto a perdita, cioè un balzello. -perdita degli atti: a

28-38: per non stare in perdita d'un soldo, / a voi niega venire

63: disse a raoul: - fammi un po'vedere la tua pistola -.

chiusa da ogni parte dell'orizzonte sotto un mantello dorato di stoppie, dove a

vista non appare né una casa, ne un albero, né un uomo, rizzarsi

casa, ne un albero, né un uomo, rizzarsi il tempio di segesta,

'1 risponder a queste bagatelle è un perditempo, ma che s'ha a fare

fatica da chiamarsi perditempo, come se un maestro mostrasse i libri a'suoi scolari

scottoni, xl-135: il levare ad un tempo tutti questi corpi, seminati di

meditazione, la lettura non è che un perditempo. bacchelli, 1-iii-153: la politica

risolvibili. 2. impiego di un tempo eccessivo, soprattutto se confrontato con

tempo eccessivo, soprattutto se confrontato con un risultato mediocre o deludente; perdita di

una di riccardi era costata a pollet un giorno e mezzo di stento e,

nuoce alla borsa, alla salute ed è un perditempo. carducci, ii-19-86: finora

marito, -che la barba lunga è un perditempo: bisogna lavarla, pettinarla,

3. ferrov. tempo necessario affinché un convoglio si avvìi e si arresti;

sosta a cui è costretto per incrociare un altro treno in un tratto con binario

costretto per incrociare un altro treno in un tratto con binario unico. 4

che so io? uno scioperato dunque, un tutto dato alla gola, al sonno

, al sonno, all'oziose piume, un perdi tempo, uno straccamuriccioli, uno

, i-579: mezzo implicato e compromesso in un simile ambiente di perditemponi, me ne

. arrighi, 204: come è bello un veglione, quando è bello!.

che soccombe alla superiorità del nemico in un duello, in un combattimento (anche

del nemico in un duello, in un combattimento (anche spirituale) o in

cicilia contro a sesto pompeo fu divulgato un epigramma che diceva: poi che due

stato e '1 mare, restò perditrice per un archibugio, primo visto in italia,

vol. XII Pag.1122 - Da PERDITORIO a PERDIZIONE (23 risultati)

competizione, in una gara, in un duello. ariosto, 1-67: né

, 1-iv-506: è [il sonetto] un componimento... nel quale le

meno convincente in una polemica, in un dibattito, in una disputa; che

: il principe letterato, pavoneggiandosi d'un simil pregio per ostentarlo agli altri, s'

. 5. che ha subito un danno grave o la privazione di un

un danno grave o la privazione di un bene o, anche, di una dote

e vinta. -che non ha ottenuto un vantaggio sperato, che se lo è

, 376: la sua vita era tutta un trar di sorti, / un vario

era tutta un trar di sorti, / un vario / volger di casi. e

non più solitario / perditore, in un canto, ora piangeva. / col suo

? -che risulta funesto o dannoso (un evento). g. b.

ahi, c'ha trovato il cielo / un novo modo ad onta nostra eterna /

6-1-417: assai più tollerabile male sarebbe un bene perditorio che un bene perditore,

tollerabile male sarebbe un bene perditorio che un bene perditore, cioè che perde chi

, sm. convenzione per cui in un gioco, specie di carte, la vincita

pazzo adamo, che mendicava sicurezza da un arbore che era stato l'i- strumento

anche la pelle?... un altro po'strascinate me pure alla perdizione

poi verrà l'età della cenere. soffia un vento di perdizione. 2

correva per la via della perdizione: un brutto vizio poi, come deformava l'

della perdizione. pecchi, 9-238: un tempo -dice la vally... -un

]? ». fu così che un luogo di perdizione ingoiò anche noi tre poverelli

. 4. privazione subita di un bene; sottrazione o smarrimento di un

un bene; sottrazione o smarrimento di un oggetto. maestro alberto [tommaseo]

vol. XII Pag.1123 - Da PERDONABILE a PERDONAMENTO (22 risultati)

-soppressione di sillabe o di parole in un discorso. zena, 1-596:

boine, i-42: nella perdizione del buio un incurante sciaguattio di fiume. ungaretti,

alla fumaroletta. l'orifizio si presenta come un palato... dopo le macchie

e resta poesia, nata da ciò che un tempo si diceva entusiasmo o mania poetica

8. ant. sostanza solida disciolta in un liquido; soluzione. g.

forte ad increscere che l'anima d'un cosi valente e savio e buono uomo.

. d'annunzio, v-1-89: siamo un pugno d'uomini... a poche

di metri dalle batterie di porto re. un allarme, e andiamo in perdizione.

sche e tristi. -cadere in un precipizio. cellini, 1-96 (227

, che di questa maniera, oltre a un anno perduto, va in perdizione,

piovene, 7-281: teresa è figlia di un vecchio politicante radicale: figlia, sebbene

sebbene lo disprezzi. ed ha contratto un matrimonio (finito in perdizione per cause

vi andate pigliando tanto fastidio per ritrovare un figlio,... e alla vigna

perdizione, senza vignarolo, non avete un pelo che vi pensi per provederci.

, la quale nuovamente venuta qui, un poggio simile al nostro, che nostra

; condonabile, remissibile, giustificabile (un comportamento, un modo di procedere o di

remissibile, giustificabile (un comportamento, un modo di procedere o di agire generalmente

rimediabile, trascurabile (una colpa, un errore, un peccato).

(una colpa, un errore, un peccato). salvini, 30-109

non più perdonabile ormai quasi né anco ad un giornalista. idem [s. v

quali... mi avvedo, con un certo perdonabile compiacimento intimo, di essere

. è un'iniquità perdonabile soltanto a un malato. montano, 1-257: quella

vol. XII Pag.1124 - Da PERDONANTE a PERDONANZA (6 risultati)

peccati? 2. condono di un debito. bonichi, 105: s'

/ marche venti d'argento / et un altro trecento / al qual volessi tutto

superando i contrasti e i malintesi (un atto, un comportamento). rebora

e i malintesi (un atto, un comportamento). rebora, 3-i-487:

promettere. bacchetti, 2-xi-361: con un mite, perdonante sorriso di tenero scherzo,

. alfieri, 1-504: di roma un messagger, munito / di perdonanze e di

vol. XII Pag.1125 - Da PERDONARE a PERDONARE (35 risultati)

considerazione una colpa, un'offesa, un danno arrecato da altri (in partic

dato. poliziano, 1-804: per un sol sguardo tutto a lei perdono.

, 75-278: dimenticano... che un popolo perdona ogni cosa a un potere

che un popolo perdona ogni cosa a un potere fuorché l'essere codardo. ghislanzoni

: è ben vero che alla moglie di un imbecille il mondo perdona facilmente qualche distrazione

, 3-82: poi, bardo estinto, un ultimo / sospiro accoglierò, / per

agghiaccianti, i sogni rotti / d'un subito. -perdonare le offese:

cortesia: scusare, non fare caso a un atto, anche involontario,

, anche involontario, a un comportamento, a un detto che

involontario, a un comportamento, a un detto che pare offensivo, urtante

il primo e d'aggiugnerle il carico d'un libro, né voglia punirmene con recarsela

non ben misurata o una locuzione ch'esca un po'dall'uso ordinario del dire:

altro, mi si perdoni il termine, un pescare a caso. p. petrocchi

. -giustificare di fronte a se stessi un atto riprovevole, un errore di cui

a se stessi un atto riprovevole, un errore di cui si è, sia pure

ognun le sue colpe si perdona, / un si promette vita, un altro onori

, / un si promette vita, un altro onori, / un altro sanità de

vita, un altro onori, / un altro sanità de la persona. castelvetro,

-scusare una mancanza o una colpa o un modo di fare attribuendolo a circostanze,

-con valore causativo: rendere scusabile un difetto, una manchevolezza. giordani

. -per estens. concedere che un fatto abbia un esito contrario alla propria

-per estens. concedere che un fatto abbia un esito contrario alla propria volontà (in

attutire gli effetti di manovre scorrette (un motore). -anche: tollerare errori

una accelerazione così vivace, agevolata da un cambio dove le marce entrano subito con

anche se effettuata con le ruote anteriori un po'sottosterzo. -ammettere un modo

anteriori un po'sottosterzo. -ammettere un modo di procedere, un'impostazione metodologica

di procedere, un'impostazione metodologica (un argomento). ascoli, 36:

il responsabile di una colpa, di un danno, di un torto o a trarre

colpa, di un danno, di un torto o a trarre soddisfazione o a

a trarre soddisfazione o a vendicarsi di un offensore o di un nemico; mostrargli

o a vendicarsi di un offensore o di un nemico; mostrargli benevolenza e comprensione;

che, per non perdonare / l'un l'altro, t'hanno messa in basitate

volete raccappezzare?... siete un pusillanime, perdonate. gozzano, i-1324

aggiunge il compiacimento di vedermi segnalato da un artista che sapevo eletto e nobilissimo,

perdona, / fa che li annunzi un bel sembiante pace. bibbia volgar.,

vol. XII Pag.1126 - Da PERDONARE a PERDONARE (23 risultati)

commessa contro la legge divina; rimettere un peccato a un peccatore. cavalca,

legge divina; rimettere un peccato a un peccatore. cavalca, 21-22: perdona

nostre iniquità e per con- sequente fatto un perdon generale a tutta l'umana generazione,

flagella e che perdona! -assolvere un peccatore dalle colpe commesse. beicari,

gli aveva perdonato. pascoli, 6: un padre, o dio, che muore

, prosciogliere, amnistiare chi ha commesso un reato contro la legge o la persona

spagnuoli dicono che sua maestà combatte come un diavolo e perdona come un dio.

combatte come un diavolo e perdona come un dio. -intr. guidato

perdonare a'soggiogati. -condonare un delitto, un misfatto, un'infrazione

soggiogati. -condonare un delitto, un misfatto, un'infrazione alla legge.

la pena capitale, nei confronti di un condannato. -anche con riferimento a personificazioni

: azolino di romano per prieghi d'un suo tesoriere, il quale elli molto amava

5. ant. condonare a un debitore il pagamento di una somma di

/ marche venti d'argento / et un altro trecento / al qual volessi tutto

una sofferenza, o, anche, un obbligo gravoso, una fatica; non

, una fatica; non infliggere a un luogo o a un edificio un danno

; non infliggere a un luogo o a un edificio un danno materiale, una devastazione

a un luogo o a un edificio un danno materiale, una devastazione. -

distese una stuoia e perdonò misericorde- volmente un poco di paglia al capo.

violenza indiscriminata, una furia distruttrice, un disprezzo totale dei valori umani, ecc

valigie, non perdonando né anco ad un mio scritto- rietto. busca, 2-252

dell'amore, all'azione distruttiva di un fenomeno atmosferico, di una forza della

1-ix-61: più della metà del libro è un giuoco di mano del traduttore, il

vol. XII Pag.1127 - Da PERDONATO a PERDONATORE (21 risultati)

strettamente e benignamente che si dovesse perdonare un poco e riposarsi, massimamente per due così

alcun rischio; garantire la sicurezza di un bene, di una prerogativa, di

bene, di una prerogativa, di un privilegio. cavalca, 20-17: perdonate

con eccessiva frequenza (in relazione con un compì, che indica lo strumento stesso

10. astenersi o desistere da un comportamento, in partic. da un'

in partic. da un'azione che richieda un impegno gravoso e talora difficile, uno

il cocchio più splendido; e per rendere un figliuolo più costumato si conta tanto a

né a viaggi per far pago un desiderio al quale parea che non potesse

', come espressione di cordoglio per un defunto o, anche, di indulgenza

anche, di indulgenza e compassione per un nemico, un rivale, una persona

indulgenza e compassione per un nemico, un rivale, una persona odiata.

, per attenuare un'espressione che appare un po ^ blasfema o irriverente nei riguardi

certo modo chieder licenza a dio di fare un peccato impune. casti, 262:

'dio mi perdoni dicendo qualche cosa un po'vivace. -mi perdoni,

, con buona pace, appellandosi a un autorevole esponente della cultura, della scienza

, anche, a persone dallo zelo un po'maldestro. bibbia volgar.,

, condonato, scusato (una colpa, un pec cato, un delitto

, un pec cato, un delitto, un'offesa).

, il quale... ad un tratto, insperatamente, si veda riaccolto in

si predice, chi? se non un cesare augusto, perdonatore e punitore? papini

s'incarnò come perdonatore -di avergli concesso un tale spettacolo.

vol. XII Pag.1128 - Da PERDONAZIONE a PERDONO (27 risultati)

2. che condona ad altri un debito in denaro. s. giovanni

convito qual di quegli debitori, a'quali un prestatore avea perdonato un debito, non

, a'quali un prestatore avea perdonato un debito, non avendo ellino che rendere

san matteo. imbriani, 4-14: un byron impotente e leccazampe, un allaghieri

: un byron impotente e leccazampe, un allaghieri codardo e perdonevole, un manzoni

, un allaghieri codardo e perdonevole, un manzoni scettico e donnaiuolo, un goethe

, un manzoni scettico e donnaiuolo, un goethe patriota e tribu- neggiatore..

punizione o di vendetta nei confronti di un offensore. -per estens.: indulgenza

, n-ii-511: chi chiede perdono d'un errore o lo scusa non dee dir cosa

, 3-178: il perdono [è] un libero donativo o vogliam dire volontario dispogliamento

saba, 27: strinse il cuore un rimpianto / di te; ti chiesi dell'

cibo; si ha l'impressione di ricevere un anticipo del suo perdono.

mio, a domandarle perdono dell'averle scritto un tomo in vece di una lettera?

pulci, 1-75: prese [orlando] un giorno l'abate per mano / e

2. atto individuale di clemenza con cui un sovrano o una pubblica autorità (civile

o militare) condona una colpa a un suddito o a un sottoposto o esime

condona una colpa a un suddito o a un sottoposto o esime un cospiratore, un

suddito o a un sottoposto o esime un cospiratore, un ribelle, un nemico

un sottoposto o esime un cospiratore, un ribelle, un nemico vinto dalle sanzioni

o esime un cospiratore, un ribelle, un nemico vinto dalle sanzioni conseguenti al suo

porta scudo o ver cimerò / d'un altro campione o d ^ altra gesta,

, 4-247: aveva egli in mano un perdono generale del sommo pontefice e un

un perdono generale del sommo pontefice e un altro del re, che portavano seco

, 937: pubblicò altresì don luigi un generai perdono a'delinquenti, avendo anche

: fu subito strangolato il girone e un altro, e il velasco per li preghieri

di età inferiore agli anni 18, un reato punibile con pena detentiva non superiore

di persona incensurata e di pene non eccedenti un determinato limite. legge ronchetti, foggiata

vol. XII Pag.1129 - Da PERDOTOEPERDOTTO a PERDURABILE (18 risultati)

, debba dubitare del perdono, quando un saulo ha trovato misericordia. foscolo,

es. il giubileo) o con un luogo per lo più di singolare importanza

chiedere perdoni, / viene a cercare un suo perduto bene? -anche: il

darai 'l perdono! / uno scheggiale, un chiavacuore, un vezzo / sarebbe 'l

/ uno scheggiale, un chiavacuore, un vezzo / sarebbe 'l fatto, o qualcosa

ci lascia sopra una piccola moneta d'un quattrino o simile. manuzzi [s.

'dicesi anche quella piccola elemosina d'un quattrino o simile che altri lascia sull'

il perdono ad uno 'vale fargli un regalo di niuno o piccol pregio.

. 4. ant. condono di un debito in denaro. sacchetti, v-115

prese la gallina muggianese. -come un perdono', con estrema serietà e compunzione

corti- gianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro come un perdono

da un vespro a l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e un

un perdono a farsi nettare una cappa e un saio d'accottonato. -con

non sono né il perdono di dio né un papero, da accettar tutti e tutto

vanità, non ve ne essendo che un solo: atterrire senza perdono.

, avviene o si prevede che avvenga un determinato fatto (nella locuz. voler

impazienza, disappunto o per sottolineare un giuramento. marrini, 2-97: i

.. condannò per titolo di perduellione un esteso numero di prevenuti all'estremo supplizio.

vol. XII Pag.1130 - Da PERDURABILITÀ a PERDURRE (21 risultati)

svolgimento costante, regolare e ininterrotto (un processo). libro della cura delle

che si ripete con caratteristiche analoghe (un avvenimento, un fenomeno, ecc.

con caratteristiche analoghe (un avvenimento, un fenomeno, ecc.).

perduranza. d'azeglio, 4-ii-179: un popolo forte si matura alla scuola delle

: c'è qui, nel vespro, un incendio di anime, che dura,

? piovene, 8-80: fino ad un passato prossimo, damasco era una città di

tradizioni rigide, molto ortodossa nei costumi. un forte tradizionalismo perdura, anche se ha

malattia senza sensibil peggioramento, anzi con un breve miglioramento, e tessere entrato migliorando

condizione (indicata per lo più da un compì, predicativo). maestro

. longhi, 1-i-1-43: forma invescata in un plasma aereo, moto della forma che

azione che si è intrapresa, in un comportamento, in un proposito; persistere

intrapresa, in un comportamento, in un proposito; persistere in un modo d'

, in un proposito; persistere in un modo d'agire, in un'abitudine,

condizione (che è generalmente indicata da un compì, o da un'espressione verbale)

-privo di pause o soste (un movimento). r. longhi,

una persona a una meta, a un luogo d ui- contro; far giungere

fortuna fu favorevole e lor perdusse in un piccolo seno di mare, nel quale

con la particella pronom. recarsi in un luogo. imperiali, 3-33: si

posta. -spostare, muovere (un corpo, un oggetto). soderini

-spostare, muovere (un corpo, un oggetto). soderini, i-io:

condizione o stato; far accedere a un luogo o a un'esistenza ideali,

vol. XII Pag.1131 - Da PERDUTA a PERDUTO (21 risultati)

con efficacia, persuadere o istigare a un determinato comportamento; influenzare in modo decisivo

onore a dio. sannazaro, iv-214: un sol pensier m'offende e lede,

a uno stato d'animo, a un sentimento, in partic. amoroso)

fraterna, m'ascolta / voce perdutamente un giorno amata. govoni, 149: pur

, i-209: io, conosciuto e apprezzato un sì raro tesoro, mi diedi allora

espressioni estatiche. -in relazione con un agg., gli attribuisce valore di

temanza, 4: egli la vide un giorno alla finestra mentre la cameriera le intrecciava

, il solo di lui contegno verso un amante di quel carattere me la rendeva sospetta

: vacillò infatti sfinito, stillante di un sudore ghiaccio, annaspò perdutamente.

strada, / con l'aria d'un uomo che vada perdutamente d'attorno.

diede a fuggire perdutamente nel folto come un daino sbigottito. -a corpo

morto. montale, 3-180: ebbe un altro scatto e si gettò perdutamente sull'

gettò perdutamente sull'ammasso delle coperte con un riso lungo e convulso.

trassene fuori e scrissene a gran caratteri in un gran foglio i maggiori suoi peccati.

per motivi ìndipendenti dalla propria volontà (un oggetto, un tene materiale, una

dalla propria volontà (un oggetto, un tene materiale, una somma di denaro

iii-79: io m'attaccherei a un soldo, tanto son desideroso di risto

s s erdute in un tempo, e tutte da milano. rebora

possesso o sotto il proprio dominio (un territorio, una città, una posizione

con poca gloria a'capitani pontifici che un dopo l'altro benedicevano quelle masnade.

: apporterebbe giovamento grande alla sua banda un giuocatore gagliardo, il quale alla palla

vol. XII Pag.1132 - Da PERDUTO a PERDUTO (20 risultati)

(una battaglia, una guerra, un gioco, ecc.). antonio

emesso, colato, fluito dal corpo (un liquido organico). giamboni,

29: quell'empio, rapito da un infernale spirito e gittato nel fuoco, a

quasi perduta. ti scrivo come in un sogno. d'annunzio, v-1-251: ero

perduta dai sensi, una grazia, un dono che la presenza dell'anima ci ini

, una situazione o, anche, un diritto, una prerogativa, ecc.)

proponibile, fruibile in quanto proprio di un periodo della vita definitivamente concluso (ed

varano, 1-347: pur qualche volta un gran delitto ascoso / fra la perduta

sp., io (184): un rammarico incessante della libertà perduta, l'

, l'abborrimento dello stato presente, un vagar faticoso dietro a desideri che non sarebbero

perduta speranza. castelvetro, 200: uccidere un cane rabbioso o un ingiusto di perduta

200: uccidere un cane rabbioso o un ingiusto di perduta speranza condannato dalle leggi

debbiam credere che quelli uomini che dopo un diluvio comincian di nuovo a nascere abbian

altipiani. -annientato, distrutto (un esercito). b. davanzati,

. -improduttivo, non coltivato (un terreno). trinci, 1-212:

). trinci, 1-212: con un poco di avvedutezza queste rendite si possono

nel fondo di questi riguardi deve essere un pozzo perduto che riceve l'acqua, quando

, vano, infruttuoso (un'azione, un comportamento). giacomo da lentini

, passato inutilmente, senza frutto (un periodo di tempo). betussi,

i-14-199: avea tutto questo ragionamento udito un certo astutac- cio che mettea ogni suo

vol. XII Pag.1133 - Da PERDUTO a PERDUTO (34 risultati)

posso: alla peggio, sarà un po'di tempo perduto. fogaz

. / una giornata perduta, / ma un domani guada gnato. alvaro

, concluso; lontano nel tempo (un periodo, un'età della vita;

nota i due seguenti sonetti per avere un ricordo de 'l mio modo di scrivere

fisiche o ambientali, della presenza di un ostacolo, ecc. galileo, 4-3-353

di novara, si trovò, tutto ad un punto, in un luogo desolato,

trovò, tutto ad un punto, in un luogo desolato, di cui non vedeva

impressione di continuare all'infinito, come un mare. -nascosto, celato.

nei capelli densi. -costituito da un caotico insieme di elementi. lomazzi,

; appartato. dossi, i-167: un dì, il sincerone disse all'afflitta cuna

respiro. era infatti sempre occupato in un mondo perduto, a seguire in se stesso

moltitudine. -che non risalta in un insieme di oggetti di dimensioni maggiori o

dante, inf., 26-84: l'un di voi dica / dove, per lui

abbandona gl'infermi. -abbandonato (un bambino). pavese, 10-42:

fuoco / lo dichiari e risplenda come un croco / perduto in mezzo a un polveroso

un croco / perduto in mezzo a un polveroso prato. malaparte, 7-259:

isole perdute. -con riferimento a un suono o a un grido che si

-con riferimento a un suono o a un grido che si disperde in uno spazio

. -per simil. vestito di un indumento eccessivamente ampio. bechi,

ampio. bechi, 2-167: un omino sparuto, tutto occhi, baffi e

, baffi e nervi, perduto in un gran berretto e in un gran cappotto,

, perduto in un gran berretto e in un gran cappotto, dal quale non escono

sproni. frateili, 1-140: aveva un corpo scarnito, perduto nel vestito

semplicità. 22. assorto in un pensiero, in una sensazione, in

li disse che, s'era lecito ad un figlio il commandar alla madre, li

/ (presente a lui sempre) d'un mondo lontano. cassola, 2-112:

un'attività, di una disciplina, di un passatempo. f f vasari

dottori, 1-30: era costui d'un tal umor burlone / e perduto nel

gusto del beffare. tecchi, viii-51: un ciarlone, il marito, sempre perduto

. d. bartoli, 17-1-59: erasi un cavaliere inva ghito..

per la fanciulla. -legato da un affetto profondissimo. d. bartoli,

: questo timore poteva esser buono ed un movimento della grazia che dio non nega

..? pelaguzzi si tenne per un uomo perduto. sindaco lui? misericordia

luigi de santis... quello è un uomo perduto, che non riesce a

vol. XII Pag.1134 - Da PERDUTO a PERDUTO (29 risultati)

bellori, 2-262: eravi nel mezzo un quadro, figuratavi la città di anversa

colpa. -che esprime disperazione (un gesto). pirandello, ii-1-120:

nel sentirle dire così, sopraffatta da un empito d'incontenibile ambascia che s'esprimerà

gemiti soffocati, romperà alla fine in un pianto perduto. bacchelli, 5-13: troppo

mani al sommo del petto, in un gesto perduto, come per aprir la

scena era guardata anche dall'occhio di un deputato comunista. / come un ragazzo furbo

di un deputato comunista. / come un ragazzo furbo, egli era riuscito a

: fratognone... non era soltanto un onesto contrabbandiere, ma un uomo perduto

era soltanto un onesto contrabbandiere, ma un uomo perduto, un disperato, un

onesto contrabbandiere, ma un uomo perduto, un disperato, un assassino.

un uomo perduto, un disperato, un assassino. 25. sconfitto,

, in una guerra o anche in un gioco, in un dibattito, ecc.

guerra o anche in un gioco, in un dibattito, ecc. -anche al figur

: voi avete fatto imperadore e signore un vecchio perduto e isconoscente. bandello, 1-14

, per dio: / egli è un freddo sì acuto / ch'io son mezzo

stata malata terribilmente, perduta. ora abbiamo un filo di speranza. -disperso

. -gravemente malato (in relazione con un compì, che specifica la malattia)

patria, accettò l'incarico, compose un ministero. -leso in modo irreversibile

. -leso in modo irreversibile (un organo). zeno, xxx-6-162:

, 25-72: già eran li due capi un divenuti, / quando n'apparver due

. d. bartoli, 6-6-136: un perdutissimo giovane, per ladronecci e altre

della città. -in relazione con un compì, di limitazione. balbo,

è improntato a dissolutezza e immoralità (un comportamento, un modo di vita)

dissolutezza e immoralità (un comportamento, un modo di vita). guicciardini,

ma nella infamia medesima, ritornando da un convito dopo il nascer del sole,

salvatore, poiché, fattala entrare in un ritiro, le diede mezzo di mutar

leoni, 570: in polonia combatte valoroso un nostro padovano, giustino levi, israelita

ghislanzoni, 16-57: l'agente era un certo cinguetta, un uomo di sinistro

: l'agente era un certo cinguetta, un uomo di sinistro aspetto e di fama

vol. XII Pag.1135 - Da PERDUTO a PEREGRINANTE (18 risultati)

30. ostinato, incorreggibile in un comportamento moralmente riprovevole, nel vizio,

moralmente riprovevole, nel vizio, in un errore. - anche sostant.

come potrei parere stoico così perduto in un libro in cui non posso parere stoico di

che, in una macchina o in un impianto, non è sfruttabile per effetto

terra refrattaria, nel rivestirlo quindi con un secondo strato di materiale refrattario e di

; la cera, liquefatta, esce da un foro appositamente praticato nel rivestimento e

33. gastron. ant. strapazzato (un uovo). anonimo toscano, lxvi-1-27

io veggio mentire / per mia disaventura un detto usato / che molti savi già l'

sm. ant. mezzo per raggiungere un determinato scopo. buti, 2-659:

consiste nel recarsi collettivamente o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro

o individualmente a un santuario o a un luogo comunque sacro a compiervi atti cultuali

ch'el cristiano è obbligato a fare un peregrinàggio sì perfetto che alla sua perfezione

la pace. 2. che compie un viaggio. -in partic.: che si

da troia in italia per fondare nel lazio un nuovo regno, per certo egli non

attica. -che va in pellegrinaggio in un luogo sacro. - anche sostant.

simil. che si muove nello spazio (un pianeta). piccolomini, 7-60

overo errabondi. -che ha un lungo corso prima di giungere alla foce

corso prima di giungere alla foce (un fiume). leonardo, 2-281:

vol. XII Pag.1136 - Da PEREGRINARE a PEREGRINAZIONE (20 risultati)

aus. avere). compiere un viaggio per lo più lungo e

a peregrinare sola per l'italia: da un treno all'altro, o nella sua

pubblicazione recente. ne aspetto copia da un amico di genova. -essere costretto

una volta alrinferno. erizzo, 3-278: un gentiluomo nominato alfonso... venendo

connesse con l'esistenza, concepita come un passaggio verso la vita o, almeno,

/ dentro a le qua'peregrinando alberga / un signor valoroso accorto e saggio. buonaccorso

. campofregoso, iii-33: così peregrinando a un altro regno / per vie diverse,

-propagarsi successivamente da punti diversi (un suono). pascoli, 353:

orti. 8. passare da un significato a un altro. cesarotti,

8. passare da un significato a un altro. cesarotti, 1-i-65: i

, 1-i-65: i termini, peregrinando da un senso all'altro, giungono talora ad

senso all'altro, giungono talora ad un punto non sol diverso, ma pressoché

. 9. tr. percorrere un luogo con lo scopo di visitarlo.

a venezia. carducci, iii-13-157: è un mito: ma è il vero

. -in partic.: visitare un luogo sacro. c. e.

in partic. per scopi religiosi (un luogo). brasca, 45:

che ha in un'altra lingua (un vocabolo). castelvetro, 8-2-29:

e travagliato, cne si compie verso un determinato luogo, spostandosi da una

di s. maria maddalena, xxxiv-214: un uomo andando in peregrinazione / vocò a

, i-43: una sua lettera di un mese fa direttami a pisa mi ha

vol. XII Pag.1137 - Da PEREGRINAZZO a PEREGRINO (18 risultati)

temerario di quello si deggia permettere ad un naturalista, scegliendo il paese da essi [

restaurate ed accresciute con l'aiuto di un codice del seminario di padova, onde

da pranzo... passo un po'dappertutto. -migrazione.

era da principio fermata nella confessione d'un sommo e solo iddio e dell'immaginario

. -visita compiuta per onorare un defunto. guerrazzi, 2-413: erano

corpi dei più vili animali sino a compiere un ciclo astronomico di tremila anni.

carne è una peregrinazione dal signore e un assentamento da cristo. s. caterina

innestate nelle italiane, possono ben dare un certo sapore di peregrinità all'idioma.

, iii-9-116: il trovatore mira a fare un bel lavoro artistico, e mira più

gli avrebbe dovuto impedire di tirar fuori un argomento simile, dandosi non so che

tra parentesi che non si tratta di un concetto 'peregrino ', ma che esso

e del posto che deve occupare in un sistema di filosofia della prassi.

, peregrinità di ortografia, ne risulterà un altro talora usato da greci o da

caratteristica di una struttura linguistica o di un vocabolo che ne denota l'origine straniera.

ingenuità e di civiltà, laddove averne un solo contrassegno era di peregrinità e di

-per simil. migratore (un uccello). poliziano, st.

2. che si reca in pellegrinaggio in un luogo sacro. ariosto, 19-48

apparente, sulla volta del cielo (un astro, una nuvola).

vol. XII Pag.1138 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (33 risultati)

? -che scorre o defluisce (un corso d'acqua). menzini,

/ che fa parere altrui l'affanno un gioco / col peregrin girarlegiadro e tardo.

chi parla o scrive; che proviene da un luogo diverso da quello in cui attualmente

straniera; forestiero (una persona o un gruppo, un popolo). dante

(una persona o un gruppo, un popolo). dante, purg.

. / dianzi venimmo, innanzi a voi un poco. idem, par.,

in su la foce / si ripara un ladron dentro una torre, / eh'a

non ordinari. e, prima, un velo / grande e sottil, che da

, che da bizan- zio addusse / un nocchier peregrin, tutto vergato / d'azzurra

verde. -formato da soldati stranieri (un esercito]. tasso, 9-a:

. -suscitato da uno straniero (un amore); nutrito da uno straniero

); nutrito da uno straniero (un sentimento). nannini [ovidio]

nei confini di uno stato straniero (un territorio). cantari cavallereschi, 168

-che vive in terre lontane (un animale). detta casa, 659

. passeroni, 3-52: in vedendo a un elmo fino / d'un guerrier un

in vedendo a un elmo fino / d'un guerrier un tal pennacchio / che pareva

un elmo fino / d'un guerrier un tal pennacchio / che pareva uno spauracchio,

una località straniera (una merce, un prodotto]; esotico. daniello,

della sua edificazione cinquecento e sessantacinque fece un editto che in lei niuno recasse peregrini

, degli usi e delle abitudini di un paese straniero. bibbia volgar.,

batacchi, 3-9: egli era veramente un buon ragazzo / e da tutte le donne

che si parla, che è usato in un paese straniero (una lingua, una

colori stranieri: ove questa si possedesse un po'meglio, crederei che un

si possedesse un po'meglio, crederei che un certo misto di

-che è proprio, che si riferisce a un contesto culturale diverso da quello nazionale.

la tanto vetusta e peregrina memoria e un poco vegnamo alla nostra nota latina.

frequentato in quanto di difficile accesso (un luogo). forteguerri, 16-104:

cervellotico (o che appare tale: un argomento, un concetto, un'idea,

che appare tale: un argomento, un concetto, un'idea, ecc.)

come sarebbe a dire (per darvene un esempio) * incamminar per buona

) * incamminar per buona strada un negozio '. questo, come

questo, come vedete, e un traslato preso da camminanti, e nondimeno

giudicava inutile o bizzarra quell'idea di un pellegrinaggio patriottico alla tomba del re liberatore

vol. XII Pag.1139 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (18 risultati)

tripolina e cirenaica. -immotivato (un sentimento). s. gregorio magno

giovani... è nata da un incontro fortunato e peregrino della nostra più

nobile e guardinga d'ogni altra, un eroe imbriaco? muratori, 8-i-216:

pare peregrina e nuova e serve meglio un libro composto secondo la loro portata che

che avete in quel cestino? / -ho un non so che di bello; ho

non so che di bello; ho un frutto peregrino. algarotti, 1-viii-6: i

mi salvò. -non provato prima (un sentimento). campailla, 1-6-32:

sentimento). campailla, 1-6-32: un soave e saporoso amore / prova di

all'incontro non riusciamo più a trovare un professor di latino, dovremo noi credere

non si sarebbe conservata a lungo fedele a un uomo come oscar, il quale all'

che presenta viva e ragguardevole originalità (un concetto, un'idea, un giudizio,

originalità (un concetto, un'idea, un giudizio, una scoperta, una trovata

, una scoperta, una trovata, un argomento letterario o artistico, ecc.

le quali tutte sue beate virtù d'un vago, dolce e peregrino stile, come

parecchie interpretazioni novissime e peregrine, formeranno un commentario di molto pregio. cesari,

guardava la sua figlia peregrina / che un angel propriamente ella pareva. venuti,

riscatto. -soave, gioioso (un sorriso). monti, x-3-283:

pianti. cantari cavallereschi, 196: un saracino / ch'era chiamato a nome

vol. XII Pag.1140 - Da PEREGRINO a PEREGRINO (28 risultati)

estrema raffinatezza, eleganza e ricercatezza (un edificio, un oggetto, ecc.

eleganza e ricercatezza (un edificio, un oggetto, ecc.).

steccato peregrino, / e da l'un canto fu legato l'oro. bandello,

e gentil passaggio, intorno / a un pomposo cortil, a un'aurea loggia

algarotti, 1-vii-140: novellamente io feci un giro pittoresco per la romagna: e

, 4-76: una forma [di un edificio]... / che sembrava

adornarla di nuovi fregi, ha saputo trarne un peregrino che provoca la vista e la

-dotto, colto, aulico (un modo di esprimersi, un vocabolo)

aulico (un modo di esprimersi, un vocabolo). - anche: astruso,

da lontano e di frasi peregrine! è un catullo che s'intinge di stazio.

'. perché non merita questa voce un tabernacolo fra le latine, essendo di quelle

21. ricercato, prelibato (un cibo, una bevanda). alamanni

bevande offria superba. -soave (un odore). goldoni, xi-72:

è il giardino. -melodioso (un suono). c. i.

parigini / di vario sesso, in un sol luogo uniti, / i passeggi fan

monelli, 2-127: il giovane napoletano propose un passatempo non molto peregrino veramente, ma

. -a). chi va errando da un luogo a un altro, senza una

chi va errando da un luogo a un altro, senza una meta precisa o una

ne vo la vita mia / quale un rotto nocchier lungi dal porto, /

. visconti, 1-6-io: qui dimorati solamente un giorno, / vedendo lo adriatico in

. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile ella si sciolse, /

reliquie che raccolse / in molti luoghi un peregrin boemme. ghirardacci, 3-134:

seconda il pio costume. -seguito da un complemento di specificazione che indica la località

parigi. -chi si reca in un luogo a cui è sentimentalmente legato.

, 4-236: sentiasi da lontano ancora / un non so che di non discaro accento

apparir de la beltà novella / nasce un bisbiglio e 'l guardo ognun v'intende,

frisellino / sostengono che sia la peregrina / un lesbina gentil, l'altro nerina.

bistolfo, al collaretto / l'altrieri un peregrin ch'andava al ciaffo. firenzuola,

vol. XII Pag.1141 - Da PEREGRINOSO a PERENNE (24 risultati)

peregrinóso, agg. ant. che assume un atteg giamento, anche esteriore

oggetto a forma di pera, usato un tempo per infilarvi fiori secchi e posto,

conserva le funzioni vegetative per più di un anno. perennare, intr.

, per onorare e perennare, con un atto di amore e di vita, di

di carità cristiana, la memoria di un giovane perito nel fior degli anni.

iperb.: destinato a durare per un periodo di tempo lungo o illimitato.

di loro una catena d'altri benefizi e un amore distinato e perenne. giannone,

canto. / e ne strugge perenne un desiderio / sempre nuovo ed affranto.

8-780: ho per te perenne e uguale un affetto composto-di non so che cosa e

suoi pensieri. tozzi, v-65: era un palazzo vecchio, quasi informe, tra

nemici verrà ad insegnarti e rammentarti ad un tempo il più sacro de'tuoi doveri

liberarmi di tutti i miei vizi e rifarti un marito come lo meriti, amante perenne

: si trova nell'acqua... un moto perenne che può tenere sollevate

) la sua circolazione, gli suppose un movimento di continuata oscillazione in su e in

piaceami, e col mio core / in un perenne ragionar sepolto / alla guardia seder

ch'è opera di dio, vi ha un continuo progresso, una trasformazione perenne,

ed ogni essere passa dal suo ad un gradino superiore. carducci, ii-9-29:

... / si crolla ad un grande alito il fogliame; / e d'

grande alito il fogliame; / e d'un perenne tremolìo le frondi / lustrano ardenti

a periodi di secca (una sorgente, un corso d'acqua). e

viviani, 1-25: mantenersi in qualche luogo un canale... er lo scarico

di produrre opere (la capacità di un autore); che costituisce costante motivo

in conseguenza che si va riducendo insieme un componimento di frasi latine bensì, ma che

, e l'amore ritrarre da lei un perenne alimento. d'annunzio, ii-137:

vol. XII Pag.1142 - Da PERENNEMENTE a PERENTORIO (30 risultati)

pluralità degli esseri, 1'esistenza di un dio trascendente creatore, di una morale

b. croce, ii-2-71: è questo un altro significato che egli [il vico

annunzio, 1-543: l'amore, essendo un fenomeno, è la * figura passeggera

sempre a ordine, che troppo dura da un pezzo questa perennità di mie processioni a

la portata minima e quella media di un fiume durante il periodo di massima magra

perenti. bacchetti, 2-xxiii-255: in un momento di scoratezza, egli mi diceva

momento di scoratezza, egli mi diceva un suo dubbio che il teatro nella società moderna

perento. -caduto nell'oblio (un ricordo). tornasi di lampedusa,

stor. dir. estinto per perenzione (un giudizio, una controversia giudiziale).

, estinto perché colpito di perenzione (un diritto, una facoltà, un potere)

perenzione (un diritto, una facoltà, un potere). = voce dotta,

in questo caso il reo avrebbe potuto avere un inimico per giudice, e che per

vostri argomenti su questo fatto, discutendone un altro, cioè il parlare che si fa

. pirandello, 8-872: gli manda un biglietto, nel quale perentoriamente è scritto

, di costituirsi in giudizio) entro un termine perentorio (sotto comminatoria di decadenza

. ant. stor. dir. con un atto perentorio, con assegnazione di un

un atto perentorio, con assegnazione di un termine perentorio. statuto dell'

bottone del campanello con la timidezza d'un mendicante o con la perentorietà d'un

un mendicante o con la perentorietà d'un fattorino del telegrafo. 2.

dir. che attiene alla perenzione (un termine); idoneo a provocare la

; idoneo a provocare la perenzione (un atto della controparte). -in senso

in partic., di ottemperare a un ordine di un'autorità o di comparire

intimazione a costituirsi in giudizio entro un determinato termine; costituzione in giudizio fatta

; / ed io sarei stimato anc'un martorio / a acconsentir a un atto

stimato anc'un martorio / a acconsentir a un atto >erentorio. d. bartoli,

d. bartoli, 4-2-29: gl'inviò un suo genti- uomo a denunziargli che tornasse

assoluto, categorico, rigorosamente vincolante (un ordine, un monito, un bisogno

, rigorosamente vincolante (un ordine, un monito, un bisogno, anche una situazione

(un ordine, un monito, un bisogno, anche una situazione che costituisca

suo partito, non doveva venire ad un atto così importante e perentorio senza

vol. XII Pag.1143 - Da PERENTORO a PEREQUARE (31 risultati)

[giovanna] mai creduta / e faccio un argomento perentorio: / dante v'è

è estratto di tossichi; ogni periodo, un gruppo di vipere tra 'fiori dell'

fiori dell'eleganza; ogni equivoco, un perentorio delle anime. pirandello, 7-1266:

non averne. gramsci, 1-28: un cattolico integrale, che cioè applicasse in

della vita le norme cattoliche, sembrerebbe un mostro, ciò che è, a pensarci

muratori, 7-v-96: resta ora da considerare un punto che sembra perentorio nella presente controversia

esistere. -chiaro, lampante (un miracolo). papini, 27-347:

: tutti aspettavano, chiedevano, imploravano un miracolo perentorio che confermasse la nostra fede

cristianesimo. 4. che ha un comportamento o un tono di voce autoritario

4. che ha un comportamento o un tono di voce autoritario, dispotico.

smorzando, incalzante e abbandonata, con un sapiente squillar della voce in un sapido e

con un sapiente squillar della voce in un sapido e morente languore. alvaro,

11-228: lo stesso cameriere apriva con un inchino la porta a due del luogo che

o nasce da una personalità o da un carattere autoritario, imperioso. serra,

seno e di anche piatti, con un che di perentorio e virile in tutti

la propria opinione categoricamente ed energicamente (un tono di voce, un modo di

energicamente (un tono di voce, un modo di parlare); preciso, deciso

affettato. moretti, i-745: d'un intellettualismo perentorio, costei, come quello

: quella sua generosità era a volte un po'perentoria. 8. dir

una sentenza di rigetto nel merito (un mezzo processuale difensivo): eccezione perentoria

giudiziale competente a decidere una controversia a un certo grado del giudizio (in primo

. dir. che provoca l'estinzione di un diritto. -prescrizione perentoria: prescrizione estintiva

è stabilito sotto pena di decadenza (un termine, per lo più processuale, entro

, entro la cui scadenza va compiuto un atto giuridico affinché esso produca i propri

delle pensioni, ed essendo stato assegnato un termine perentorio a'pensionati, isabella furlani

5), prep. nell'interno di un luogo, di uno spazio; entro

. sopravvenuta mancanza o indisponibilità materiale di un bene a causa di distruzione, smarrimento

2. stor. dir. estinzione di un giudizio civile (perenzione d'istanza)

intero termine (per es., un triennio) previsto dalla legge (e

: decadenza, prescrizione, estinzione di un diritto, di una facoltà o di

diritto, di una facoltà o di un potere per inutile decorso del termine entro

vol. XII Pag.1144 - Da PEREQUATAMENTE a PEREZARE (31 risultati)

perequativi o compensativi messi a carico di un gruppo di persone le quali hanno interessi

. da applicarsi... per un quarto all'ufficio delli signori perequatori. tommaseo

) e di progressività; introduzione di un sistema tributario che attui tali criteri.

l'unificazione politica dell'italia) di un sistema d'imposizione sui redditi fondiari basato

il territorio dello stato, quindi su un nuovo catasto unificato che sostituisse quelli (

cecchi, 6-207: per uno spingarn o un johnson, si capiva come, dentro

quella provocata dall'altra; riparazione di un torto in base a un criterio di eguaglianza

riparazione di un torto in base a un criterio di eguaglianza retributiva. -anche in

piovene, 6-114: considerava suo marito un inadempiente finché viveva sano. il suo

marito doveva sborsare brevemente o tutto d'un colpo una sofferenza pari a quindici anni

. modificazione di dati statistici relativi a un determinato fenomeno, al fine di eliminare

forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno (il cristallo di un lampadario,

da un sostegno (il cristallo di un lampadario, il pendente di un orecchino

di un lampadario, il pendente di un orecchino). documento delle scienze fisiche

. averani, ii-135: si cimentò un altro pezzo di rubino e dopo 30 minuti

3. interruttore a pulsante contenuto in un involucro di materiale dielettrico, in forma

o pera, collegato all'estremità o a un punto intermedio di un filo elettrico;

estremità o a un punto intermedio di un filo elettrico; è usato per accendere

o spegnere una lampada, per azionare un campanello, ecc. soldati, ix-253

ecc. soldati, ix-253: in un bisogno di conforto immediato, si decise

4. apparecchio igienico-sanitario costituito da un recipiente di gomma a forma di pera e

fornita di punte di ferro che, un tempo, si poneva sul dorso o al

cagliaritano, 113: 'perette': stimolo che un tempo si applicava al sottocoda dei cavalli

pananti, i-361: a correr come un barbere si mette / e par che

forma tondeggiante o allungata che pende da un sostegno. messisburgo, 7:

metallica provvista di punte di ferro che un tempo si poneva sul dorso o al

s'usa per correggere i piumac- ciuoli un pero doppio, overo un campanello doppio col

piumac- ciuoli un pero doppio, overo un campanello doppio col timpano a volta,

a pulsante applicato all'estremità o in un punto intermedio di un filo elettrico,

estremità o in un punto intermedio di un filo elettrico, usato per azionare un

un filo elettrico, usato per azionare un campanello, per accendere o spegnere una