stabile del suo essere a gradi od a un tratto, anime nuove. egli era
il cielo cinereo, il lago tutto un furore; s'ode laggiù correre lungo le
punti diversi. onofri, 3-138: un fervorlo multànime di fonti / come il
e suoni e voci e pianti in un sospiro multànime di preci silenziose, non s
di pecunia e di prigione. -costringere un popolo vinto a pagare tributi in denaro
d'una lira. 3. punire un delitto o un reato con una sanzione
. 3. punire un delitto o un reato con una sanzione pecuniaria.
logica, la sanzione si ridurrebbe ad un premio, ad una pena; essa pagherebbe
il vizio, trasformerebbe la morale in un traffico mercantile, la dissolverebbe. -reprimere
4. tassare (una lettera, un pacco o anche, con valore iron
: insieme organizzato di informazioni registrate su un supporto magnetico costituito da due o più
bot. formato da più carpelli aggregati (un frutto). tramater [
] quelle [piante] che hanno un sol fusto, come il 'girasole '
biol. costituito da più cellule (un organismo animale o vegetale); pluricellulare.
.. ecco: il mio è un biplano multicellulare a coda direttiva: 100
talvolta, contrastanti; che risulta da un insieme composito di parti o elementi o
iv-1-1037: razzi innumerevoli si partivano da un centro aprendosi nel cielo a guisa d'un
un centro aprendosi nel cielo a guisa d'un ampio ventaglio d'oro...
abbigliamento di colore diverso; che indossa un vestito variopinto. parini, giorno,
legno, / sovra la punta dell'un piè s'innoltra. -iron.
: una folla multicolore si muove su un prato immenso sotto un cielo azzurrino,
multicolore si muove su un prato immenso sotto un cielo azzurrino, nella luce di un
un cielo azzurrino, nella luce di un pomeriggio festivo. 4. figur
pavese, 8-133: il passato è un multicolore caos di generazioni. 5
milano, in parte anch'essa senza un senso esatto della gerarchia e delle gerarchie
. formato da più elementi costitutivi (un sistema chimico, fìsico, matematico,
/ multicòrde liuto, / che ai balli un dì fu guida. =
cristalli che si presenta sotto forma di un solo cristallo. = voce dotta
di tre coordinate (uno spazio, un insieme di punti; e si contrappone
richiesto ai matematici di qui di studiarmi un algoritmo di autocorrelazione multidimensionale.
inform. elaborazione di dati condotta con un multielaboratóre. 2. elettron.
, talvolta contrastanti; che risulta da un insieme composito di elementi differenti e per
qualità che si richiederebbono per riuscir loro un compagno di multi- farie idee.
relative a diversi aspetti della personalità (un test, un'indagine, un questionario
(un test, un'indagine, un questionario, un esperimento).
, un'indagine, un questionario, un esperimento). = voce dotta
parti (il piede, l'unghia di un animale). citolini,
l'unghia divisa in più parti (un animale). - anche sostant.
superiore alla metà di quella complessiva (un organo vegetale e, in partic.
in partic., una foglia, un petalo). santi, ii-313:
belgico, e che è di odore un poco più forte del serifio narbonense. tramater
fili metallici isolati o da più anime (un conduttore, un cavo); multipolare
da più anime (un conduttore, un cavo); multipolare. -treccia multifilare
. -treccia multifilare: conduttore formato da un avvolgimento a spirale di numerosi fili non
bot. che reca molte corolle (un caule). o. targioni
si costruisce tracciando, all'esterno di un poligono regolare, archi di circonferenze aventi
o unità minime, che risulta da un insieme composito di elementi differenziati, eterogenei
delle lettere e delle arti come verso un centro unico, la filosofia delle scienze.
che conducevano gli uomini ad arruolarsi in un esercito così fatto. nievo, 539:
sulle rive / e le calate s'agitava un denso / popolo a moltiforme opera inteso
personaggi dai caratteri anche contrastanti (un attore). - anche sostant.
. parini, 1-209: né quando a un semideo spuntar sul volto / pustula temeraria
relazione con i diversi ambienti naturali (un vegetale). sbarbaro, 1-221:
può essere oggetto di diverse interpretazioni (un concetto, un'idea, la verità)
, xi-1-22: la verità, quantunque d'un aspetto solo ed eterno, appare moltiforme
gramsci, 1-122: il senso comune è un concetto equivoco, contraddittorio, multiforme,
al senso comune come riprova di verità è un non-senso. -che investe numerosi
6. che ha schema variabile (un genere, una forma poetica);
cascante, con una punteggiatura vaga, con un ritmo non cercato ma casuale.
multiformi, queste chiese a ciascuno offrono un tabernacolo, un simbolo, una divozione
chiese a ciascuno offrono un tabernacolo, un simbolo, una divozione. 7
, eterogenee (anche in relazione con un compì, di limitazione). cattaneo
rifar da capo la lingua, di obbligare un popolo di ventiquattro milioni d'uomini,
. capuana, 15-172: hanno pure un ideale quelle povere creature [del verga
sospese a più funi di estrazione (un impianto minerario!. - anche sostant
diverse gamme o lunghezze d'onda (un apparecchio radioricevente). = voce dotta
con identica funzione di griglia di controllo (un tubo elettronico). =
l'accesso alla memoria era formato da un complesso multilaser modulato. = voce dotta
nel linguaggio biologico, disposizione regolare di un organismo rispetto ai raggi perpendicolari all'asse
capacità di cogliere i diversi aspetti di un problema. b. croce,
sull'opera d'arte sia da recare un giudizio puramente estetico o multilateralmente umano.
poesia, l'eloquenza, la lingua di un popolo si distinguono da quelle di un
un popolo si distinguono da quelle di un altro. d'annunzio, 1-571:
comprendere i diversi aspetti e caratteristiche di un problema, di una situazione.
da persone che parlano lingue diverse (un gruppo, un consesso). carducci
parlano lingue diverse (un gruppo, un consesso). carducci, iii-19-194:
in idiomi diversi (un'opera, un discorso, una pluralità di voci)
bot. che presenta numerosi lobi (un organo vegetale, in par- tic.
, i cui rappresentanti sono caratterizzati da un guscio costituito da numerose concamera- zioni;
modo insistente e fastidioso; uso di un linguaggio o di uno stile prolisso,
molti concetti, per lo più con un linguaggio denso e pregnante. pascoli
lui [dall'uomo loquace] come da un fonte deriva il parlar ozioso, il
, li-7-329: ha s. s. un moltiloquio naturale. 3.
], come nella durezza multiluminosa d'un immenso diamante. = voce dotta,
. ariosto, 46-91: s'un gianetto par che 'l vento passi, /
2. che dura per un lungo periodo di tempo. gioberti,
. gramsci, 12- 315: un italiano medio si maraviglia se sente dire che
medio si maraviglia se sente dire che un americano multimilionario continua ad essere attivo fino
, agg. letter. che dura da un periodo lunghissimo, anche di molti millenni
; che si riferisce o deriva da un periodo di tempo molto lungo; plurisecolare
tecnol. che ha dimensioni pari a un multiplo del modulo di base stabilito in
agg. fornito di diversi motori (un velivolo). = voce dotta,
e dei popoli culti e destinato a essere un giorno il diritto comune del genere umano
e il commercio di generi determinati mediante un gran numero di aziende consociate; che
; che estende la sua attività a un mercato vastissimo e concentra in sé un
un mercato vastissimo e concentra in sé un potere capace, talvolta, di orientare
i sociologhi -fondato fra l'altro su un esercito non più nazionale, tecnologicamente avanzatissimo
disus. coesistenza di più nazionalità in un organismo statale di tipo confederale (e
di una donna o della femmina di un animale che ha partorito più volte o
ha partorito più volte o ha subito un parto multiplo. = deriv.
una donna o anche alla femmina di un animale); pluriparo. -anche
, col suff. -ismo, che indica un movimento, un sistema politico.
-ismo, che indica un movimento, un sistema politico. multipartito, agg
una casupola rustica, un ruscello, un gruppo d'alberi, e occasionalmente un
un gruppo d'alberi, e occasionalmente un uomo e un animale, formano una visione
alberi, e occasionalmente un uomo e un animale, formano una visione come nelle
costituire l'occasione immediata del verificarsi di un fatto o di un evento, determinato
del verificarsi di un fatto o di un evento, determinato in realtà da cause più
ovviare agfinconvenienti alfieri, iii-1-73: con un tale compenso le ricchezze dei pochi non
dei più, verrà pure ad esservi un certo stato di mezzo. d.
ant. cercare di invalidare o infirmare un patto o un accordo prendendone pretesto da
di invalidare o infirmare un patto o un accordo prendendone pretesto da qualsiasi occasione;
nuove significazioni senza nuovi vocaboli. è un ripiego occasionato dalla povertà del linguaggio.
timore, vien questo affetto a fare in un certo modo un camino reflesso, nascendo
questo affetto a fare in un certo modo un camino reflesso, nascendo in noi dall'
, 1-vi-217: questa necessità di correggere un errore occasionato dalla legge medesima non è
altri hanno detto che la femmina è un maschio occasionato: il che non vuol
e che offre la possibilità di ottenere un notevole vantaggio o che permette di raggiungere
italia, dopo tanto tempo, vegga un suo redentore. caro, 9-282: tu
sp„ 1 (21): oh vedete un poco: gran destino è il mio,
cose a proposito mi vengan sempre in mente un momento dopo l'occasione. carducci,
sfuggir l'occasione: vediamo di raccogliere un bacio da queste labbra che modulan così ardentemente
occasione, non esser capace di farsi un po'onore! -in relazione con una
mi travagli, / è perch'io tengo un >iè sopra una rota. ariosto,
savi, figurandone la occasione, dipingere un giovanetto bello, nudo, con i
-per metonimia: persona che può rendere un favore, in partic. per l'
careri, 2-i-90: con l'occasione d'un gentiluomo spagnuolo che passa alla corte dell'
l'idea delle occasioni. se si compra un capo nuovo, non lo si mette
sai, dice, mi sono capitate in un pomeriggio quattro occasioni e per non perderle
. 3. opportunità di concludere un matrimonio, di accasarsi o anche di
le qualità dell'acque naturali. -con un agg. che esprime vantaggio, favore,
415: passarà la buona occasione in un punto, passaià insieme il tuo canto
un'occasione recente, la pubblicazione di un dialogo... avvenuto tra valéry ed
ed alain, ci ha fatto rispolverare un poco quelle opere. -andamento.
fatti concomitanti che contribuisce indirettamente a produrre un effetto o che provoca l'intervento di
re dovesse dichiarargli non aver facoltà alcuna sopra un vescovo che aveva offeso la sua maestà
l'occasione del dialogo si potesse dire un poco più strettamente. vita di francesco ruspoli
che mi si dica di scrivere su un argomento o un'occasione, perché non
occasione, perché non mi riesca né un verso né un periodo. bacchetti,
non mi riesca né un verso né un periodo. bacchetti, 2-xix-56: dopo
; può essere remota, se rappresenta un lieve pericolo di peccato, o prossima
inducea compiere un'azione; ciò che provoca un effetto, causa, cagione.
del quattrocento, lxiv-103: or dimme un poco, donna dispietata, / serrai de
in mille modi contrattando e vari negozi l'un con l'altro facendo e maneggiando,
la più leggiera lusinga, non era un pensiero che potesse fermarsi un momento nella
non era un pensiero che potesse fermarsi un momento nella testa ai renzo.
di polonia si sono contentati far buono un terzo del credito del gran partito di lione
immaginata una, da far onore a un giureconsulto. 9. medie. disus
l'occasione, il che non tralasciarà un che giudizioso e amorevole sia. tasso
compiere un'azione, l'ispirazione per un discorso o un'opera, l'argomento
'in guisa tal che l'ape sembra un drago 'prese occasione un famoso autore
ape sembra un drago 'prese occasione un famoso autore di discoprire che del cinquecento,
dipende dall'uomo. -valersi di un pretesto; fare apparire come motivo del
fatta in campagna un'osservazione intorno ad un orso, il quale fu veduto sempre
con una verga, i piedi d'un uomo ligato a un certo legno alto,
, i piedi d'un uomo ligato a un certo legno alto, nel quale si
che si fa nell'animo all'occasione di un oggetto che agisce su dei sensi è
6-83: benché fosse nato e vissuto in un paese vicinissimo alla costa, non amava
delle quaglie. -a proposito di un argomento determinato. b. cavalcanti,
di compiere un'azione o di agire in un modo determinato. p. f
la buona intenzione. -composto su un argomento di stretta attualità o adatto alla
occasione. tarchetti, 6-i-232: feci allora un piccolo discorso d'occasione che provocò qualche
, iv-12-334: chi vi parla è un politico di occasione e si augura sempre che
, ad esempio, come hanno subdorato un prodotto mediocre, d'occasione. c
d'occasione, quando la spesa diventa un buon affare. borgese, 1-290:
amanti sul lago. la più rumorosa fu un motorino a scoppio che celestina trovò d'
una possibilità. patrizi, 3-19: un altro anno non averò l'impedimento della
altre, così da concorrere a produrre un effetto, una conseguenza determinata.
.. tagliano a pezzi il tribuno e un centorione de'più severi che vollono far
idem, par., 9-91: ad un occaso quasi e ad un orto /
: ad un occaso quasi e ad un orto / buggea siede e la terra ond'
il genero da l'orto / verrà l'un contra l'altro. tasso, 13-i-1108
di là dal muretto / che rinchiude in un occaso scialbato. 4.
, come una navicella che si avvia verso un grande occaso al di là dalle grigie
guerra e, vando il regno da un occaso tempestoso di sangue, sollevarlo all'
, / sfuman gli occasi tuoi come in un velo / di lunghi sogni e di
umane. palazzeschi, 10-138: sostava un istante / e dal petto in affanno /
/ dell'occaso / lasciava sgorgare / un fiotto di sangue / sfregiata stella.
vettori, 164: poiché noi siamo entrati un poco nel considerare il tempo quando l'
, 9-31: difendendosi poi mio padre un giorno / dentro un castel che sol
difendendosi poi mio padre un giorno / dentro un castel che sol gli era rimaso,
! g. graziarli, 556: d'un fendente dorace ebbe l'occaso. metastasio
. dal punto in cui tramonta un astro, in partic. il
punto ovest ed il punto del tramonto d'un astro. = cfr.
erpica, chi esegue l'erpicatura di un terreno. = voce dotta,
, 1-12: per la morte de l'un figliuolo e la obcecazione dell'altro tentò
sella / e, via fuggendo ratta come un vento, / montò la pietra
occellare lo simile, in modo che pare un altro paradiso. 2.
. 2. tr. lanciare un rapace ammaestrato alla cattura di uccelli.
inefficace o impotente accettazione da parte di un ufficiale di un dono (una
accettazione da parte di un ufficiale di un dono (una facoltà);
, xxviii-421: in quello tempo aparse un ocello in egitto, che hao nome fenix
costituito da un'oca) in cambio di un avore illecito o dell'indulgenza nell'esazione
, disse il frate agguantando il paoli per un braccio, verga, i-202:
grigi. d'annunzio, v-2-484: a un brontolio più rude, si fermava
da ponte, 1-ii-19: quivi si trova un marmo testaceo, detto comunemente occhiadino,
d'avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un sottil fuoco azzurrino. fogazzaro, 13-85
sappiamo che non volete fuggire. faceva un gesto volubile, allargando le occhiaie.
l'occhiaia / in su'processi per fare un bel tratto. -occhiata, sguardo.
baldinucci, 109: occhiaia pigliasi per un certo lividore formato sotto l'occhio. g
gozzi, i-14-7: perché mai, dice un poeta inglese, o avvilito mortale,
: sul viso scarnito e soffuso d'un lividore malsano le occhiaie si erano gonfiate
irragiungibile. rebora, 32: sgorga lucendo un ventilato ardore / che sugli alberi fondi
genere umano del cannocchiale... fu un ignorante di lettere, un idiota olandese
. fu un ignorante di lettere, un idiota olandese occhialaro, il quale si abbatté
: gli chiedo perché non ricorre ad un occhialaio. sconcertandolo, la domanda lo
lo sguardo accostò debile e corto / d'un suo limpido occhiai l'asta d'argento
manzini, 86: è l'occhiale un instrumento di materia diafana in forma lenticolare,
forma dell'occhio. pallavicino, 10-iii-240: un di quegli occhiali che con greco vocabolo
: se è vero che il polmone sia un aggregato di lobetti e questi siano formati
curiosità. arbasino, 38: quello è un impiegato al catasto, si vede subito
fiandra era stato presentato al conte maurizio un occhiale fabbricato con tale artifizio che le cose
come vicinissime. tassoni, xii-2-77: un amico mio vorrebbe un occhiale di quelli
, xii-2-77: un amico mio vorrebbe un occhiale di quelli del galileo da mirare
fatti, gesti, eventi, tantonetta? un milordino delle strade nuove coi guanti e
e da provocare, modificare o condizionare un giu l'occhialétto, o
(per lo più in relazione con un compì, di specifi cazione
/ questo gli avien perch'ha manco un occhiale, / ché d'altro è da
e di erodoto, che non sono un, ma diversi. -modo di giudicare
due [verdi e carducci] può fare un calo di più giuglaris, 117:
da quel punto congegnatosi da quella parte un simil vetro occhiale, quello poi tenne
si accosta agli occhi per mezzo di un manico (anche nell'espressione occhialétto da
bigio, i gomiti stretti ai fianchi, un ginocchio sull'altro, le mani sul
ottico costituito da due lenti e da un sostegno, detto montatura, che,
ambra, 51: messer, tien un po'qui, leggi di grazia, /
per lo più i viaggiatori prima di visitare un popolo si formano di esso un'idea
poste e, come a traverso d'un par d'occhiali verdi, mirano ogni cosa
xii-304: uno solo dei passeggeri, un omuccio secco e grigio, dal viso
, iv-1- 691: alessandro memmi un po'rigido, calvo, dalla corta
sua orchestra, batteva il tempo con un gesto severo e sobrio. fanzini,
saba, 474: dietro gli occhiali che un tuo gesto raro / squilibria, questo
questo dicono i tuoi occhi: / « un dio mi sento nella vecchia pelle /
dio mi sento nella vecchia pelle / d'un uomo ». e. cecchi,
udito e nella cui montatura è incorporato un piccolo amplificatore elettroacustico. -per estens.
condiziona, positivamente o negativa- mente, un giudizio, una presa di posizione, l'
. (per lo più in relazione con un agg., con un compì,
relazione con un agg., con un compì, di specificazione o con una
tutti questi detti siano a guisa d'un specchio agli ignoranti e come uno aviso
degli incantatori di serpenti. essi hanno un motivo per quelli a sonagli, e un
un motivo per quelli a sonagli, e un motivo per quelli degli occhiali, per
ha tirato fuori dal taschino della giacca un paio di occhialétti a mezzaluna attraverso i
vi-182: stimai che mi dovesser credere un cavallo d'argo, tanto più che portai
libertà del crine / sul fronte con un pettine di corno. baretti, 6-108:
l'occhialino con quell'atto elegante e un po'sdegnoso che le è familiare.
1-1-297: invio a v. e. un occhialino per vedere da vicino le cose
personale che provoca, modifica o condiziona un giudizio, un'interpretazione, una presa
di posizione (anche in relazione con un compì, di specificazione). foscolo
, / ma del presente non capisce un ette. = dimin. di
. mezzo per migliorare una situazione, un modo di agire, ecc. leti
e il suo petto è scosso da un riso nervoso. cassola, 6-191: con
riso nervoso. cassola, 6-191: con un colpo di pedale avviò il motore;
: una fanciulla occhialuta, armata eli un pedagogico bastone, indica via via le statue
simil. che ha gli occhi cerchiati da un anello colorato (un animale, in
occhi cerchiati da un anello colorato (un animale, in partic. un uccello)
colorato (un animale, in partic. un uccello). ojetti, ii-175:
doveva capitare proprio a lui simoni: un merlo stupendo, colore d'inchiostro, occhialuto
don basilio. de pisis, 3-24: un bel cigno occhialuto e feroce come un
un bel cigno occhialuto e feroce come un gigantesco farfallone notturno cadeva sul suo ventre
ad accertare qualcosa, a fissare nella mente un fatto o un particolare, a ritrovare
a fissare nella mente un fatto o un particolare, a ritrovare ciò che si è
volto a mente, porta con teco un picciolo libretto, dove sieno notate simile
, 1-1-84: voglio adesso andare in un certo luogo topico!... dove
inospitale solitudine di questo paesaggio. -avete un bel scoraggio. pavese, 8-371:
corpo investito dalla raffica si piega scivolando un poco lungo il tronco dell'albero..
rivolgere, lanciare un'occhiata e con un agg. o con un compì,
occhiata e con un agg. o con un compì, che ne precisa il carattere
6-63: credeva il mio fantoccio con un sguardo / di sbriciolar tutto il femmineo
se tu ti abbandoni alle prime occhiate di un amante: lo perderai per sempre.
. 3. sguardo che abbraccia un determinato spazio; colpo d'occhio.
, ma bisogna presso all'occhio mettere un vetro meno acuto e scorciare il cannone,
, ii- 107: scorse egli in un punto con un'occhiata la piazza tutta
5-477: ad ogni occhiata si dilegua un mondo; / pelaghi di terror s'apron
(per lo più in unione con un agg. che la precisa).
': veduta, aspetto pittoresco di un luogo, prospetto; per lo più accompagnato
. lippi, 6-33: quivi si vede un prato, ch'è un'occhiata,
grandissimo, quasi dica spazioso, tanto quanto un occhio è bastante di vedere, quanto
, breve scorsa, esame sommario di un testo, di uno scritto (spesso nelle
leopardi, i-72: non c'è un libro francese dove non troviate a ogni
5. per estens. breve esposizione di un oggetto al sole. soderini,
apransi [i cetrioli] per diritto con un coltello, cavisene l'acqua che
acqua pura; di poi si asciughino con un pannolino e data loro un'occhiata
ci vorrebbe un'occhiata di sole e un po'di tramontana, e cristo manda giù
-scintillio, brillio, tremolio (di un riflesso, delle stelle).
che tratta o abbraccia sinteticamente ed esaurientemente un argomento, una disciplina nella sua complessità
non ostante alcune picciole eccezioni, è un capo d'opera e quasi l'occhiata ai
a causa di una percossa, di un urto. - anche: occhiaia.
occhiate. giusti, iii-391: da'un bacio per me ai bambini che mi figuro
a occhiate perché una brinata può farne un vizzato da rifiutarlo anco le bestie.
di prima occhiata, un'occhiata', con un rapido sguardo, posando appena l'occhio
gli è a proposito / che dia un occhiata alla casa e consideri / gli usci
pratolini, 9-715: « scusi » disse un giorno affacciandosi sulla soglia del magazzino.
del magazzino. « vegnecci! le lascio un momento questo cestino, mi ci dà
o a manco di un'occhiata', in un batter d'occhio, in un momento
in un batter d'occhio, in un momento, in un istante. lorenzo
d'occhio, in un momento, in un istante. lorenzo de'medici, ii-279
forteguerri, 28-81: il grasso è un mago di prima portata /..
. ghislanzoni, 8-44: -dev'essere un lavoro difficile... e noioso
molto giudizio tenne e disse ch'i'son un grande scapigliato. forteguerri, 23-68:
una oc- chiatetta e voltatomi, cor un ghignolin tondo tondo, comperò da me
. pananti, i-162: dandoci altrove un vecchio un'oc chiataccia,
, agg. che ha molte gemme (un tralcio, un ramo).
ha molte gemme (un tralcio, un ramo). crescenzi volgar.,
: ogni ragazzo aveva infilzato al braccio un canestrone di giunco... e al
. 4. cosparso di buchi (un formaggio). 5. che presenta
. che presenta disegni di forma rotonda (un tessuto]. - anche: traforato
, vele e arbori, tante eh'è un occhibàgliolo. = deriv.
l'occhicerulo eugenio, d'avere « un certo ascendente sulla signorina for ever che
gioia dello stupro divino, concepita in un altissimo grido, primogenita d'un'altra generazione
, 1-31: cogliendo funghi a pie'd'un pino, / cantava una fanciulla occhi-cilestra
stelle. manifesti del futurismo, 2: un immenso orgoglio gonfiava i nostri petti,
beltramelli, i-73: s'imbatterono in un torma di marmocchi... con
setto di fontvieille è ancora laggiù, a un di presso come doveva averlo lasciato daudet
. carducci, iii-27-145: c'era lì un paio di casette, e da un
un paio di casette, e da un finestrina un'ostessina occhieggiava, e co'
obeso. tonfando lento e cadenzato come un motore ad olio, saliva fino ai
, di cotta, di stola -per un istante precisi e sùbito incerti adagio adagio
: una stella mi occhieggia di lassù in un pezzetto di cielo. pea, 7-63
capponi, 1-i-273: leopoldo di toscana era un teologo pretto; federigo e caterina (
occhieggiano intorno questi gatti (accennava con un sorriso i suoi uomini) di simili
1-244: comincia a occhieggiare se mi trovi un fornimento in ferro battuto da pozzo,
cui grandezza e bellezza pare aver subito un incantesimo che li faccia vivere al difuori della
grande, magnifica stella, j che a un di- spreisso /... occhieggia
a occhieggiare dietro una nube, versò un po'd'argento. pratolini, 4-20:
soave crepuscolo di luglio, / sotto un cielo così delicato e fragile, /
pea, 3-13: non c'era che un faro sopra un picco di monte lontano
: non c'era che un faro sopra un picco di monte lontano che ogni tanto
sul giallo, occhieggiava ad intermittenza come un piccolo faro sulla distesa di neve.
e occhieggia / a lo specchio in un canto ed a la bionda / tua
-sostant. valeri, 3-120: un rio, tra case povere. uno squarcio
squarcio / d'azzurro in alto. un viscido lustrare / d'olio nero nel
d'olio nero nel fondo, e un occhieggiare / di vivi argenti sopra un verde
e un occhieggiare / di vivi argenti sopra un verde marcio. -filtrare (
: accanto ai generi poetici che durarono un pezzo, con molta magnificenza di forma ma
vela, ecc. degli occhielli, un abito delle asole. -per estens.:
. lavoro che si compie per fornire un abito degli occhielli. 2
2. insieme degli occhielli di un indumento o di una parte di un
un indumento o di una parte di un indumento. carena, 2-32: 'ucchiellatura
'ucchiellatura ': ordine degli ucchielli in un vestito. tommaseo [s. v.
jahier, 30: qui si fa un gallone che copra l'occhiellatura e dietro aggeggia
più rinforzata da un'orlatura o da un anello di metallo o di altri materiali,
della giacca, in cui può essere infilato un distintivo, una decorazione, un fiore
infilato un distintivo, una decorazione, un fiore, ecc.). lancia
mille inganni. berni, 1-23: pigliati un de i miei cappegli, / méttiti
; / sopra 'l petto l'affibbia un nottolino / che passa fuor per un occhiello
affibbia un nottolino / che passa fuor per un occhiello rotto. magalotti, 9-2-60:
occhiello rotto. magalotti, 9-2-60: un fiore in petto a una donna, e
passato tra gli occhielli del giustacore d'un giovine cavaliere, è galanteria. g.
dopo il primo punto se ne fa un altro vicinissimo in modo che lungo tutta
essere usato come perno, per infilarvi un gancio, per farvi scorrere una corda
fiasca in k, la quale passa per un anello o puleggia osta in cima
-vite o chiodo che termina con un anello, per lo più fissato a
fissato a coppie, in cui viene infilato un lucchetto o la stanghetta di una serratura
e quattro occhielli di ferro; con un lucchetto chiusi la porta verso la soffitta
, quello il cui gambo inizia con un piccolo anello a cui si lega il filo
senso generico: qualsiasi foro praticato in un oggetto. bellincioni, i-202: tal
1-291: il filo che proviene da un rocchetto passa attraverso un occhiello di questo
che proviene da un rocchetto passa attraverso un occhiello di questo pezzo. 3
comisso, vii-267: sovente gli indici fanno un occhiello con i pollici e sembra che
che una mano regga la bacchettina di un direttore di orchestra. bernari, 6-218:
lagrima le si staccò dal ciglio e fece un occhiello nella schiuma che si andava spegnendo
le labbra in una smorfia, in un atteggiamento affettuoso o, anche, nell'atto
o inferiore, che si chiude in un anello, di alcune lettere (come la
(soprattutto nella locuz. fare un occhiello, anche con valore scherz.)
in faccia / con una zampa facemi un ucchièllo. manzoni, pr. sp.
. -son due. -gli ha fatto un occhiello nel ventre. -chi è stato ammazzato
furti, ripeschi amorosi che finiscono con un occhiello nel ventre, son cose d'
i-717: un bel giorno: 'pura'... uno
.. uno schioppetta- tore mi apre un occhiello nello stomaco. 5.
. / io starei meglio moglie d'un sartore / che mi mettria tre punti in
che viene fatta nel terreno per introdurvi un seme. -anche: solco poco incavato
lungo della porca coll'occhio del marrone un piccolo solchetto, chiamato comunemente occhiello,
sigle di protocollo, che talvolta completano un timbro, e con cui si registra
piccola incisione che si effettua per estrarre un calcolo dall'uretra o nella vescica,
che si fa all'uretra per estrarre un calcolo formato in questo canale, e
occhietto. - anche: titolo di un capitolo o di un tomo. -per
anche: titolo di un capitolo o di un tomo. -per estens.: la
'osteria flegrea ', ma disposte in un ordine nuovo e non tutte comprese sotto
'macchie 'mi tengo come altri d'un nastro all'occhiello. -pigliare per l'
vincerle il cor. / se avessi un occhietto / languente, furbetto, /
iii-135: gli occhietti aei bambini sono di un colore glauco e quasi verdiccio. fantoni
con la testa / mi fai ch'un altro poco io qui t'aspetti, /
materiale usato come perno, per infilarvi un gancio, per farvi scorrere una corda
-vite o chiodo che termina con un anello, per lo più fissato a
fissato a coppie, in cui viene infilato un lucchetto e la stanghetta di una serratura
della tavola, verso la parte dinanzi un occhietto, tanto che pigli onesto spazio
portiere. -qualsiasi foro praticato in un oggetto. -a occhietti (con valore
per forza l'estremità della verga dentro un buco rotondo d'una filiera d'acciaio
questo [vetro] ha più d'un rapporto un secondo vetro alquanto più pesante
[vetro] ha più d'un rapporto un secondo vetro alquanto più pesante e ch'
formato di occhietti o maglie a guisa d'un reti- cello. tommaseo [s.
piano per unirgli l'uno all'altro con un quaran- tano. nievo, 1-343:
l'uno di essi ci discerne per entro un occhietto giallo, il quale era lo
che viene fatta nel terreno per introdurvi un seme. carena, 1-59: 'occhietto'
quanto alla lunghezza, si facciano di un palmo, o poco più, col dovuto
supplica scritta in margine o in calce da un segretario o da un funzionario.
in calce da un segretario o da un funzionario. f f tommaseo
supplica, di una lettera, di un memoriale e d'altro scritto simile, e
brevissimo sunto si suol fare con la penna un fregio rotondo o ovale o in altra
pagina che precede il frontespizio (e un tempo era inserito in un cerchio o
frontespizio (e un tempo era inserito in un cerchio o in un ovale).
era inserito in un cerchio o in un ovale). -anche: titolo di un
un ovale). -anche: titolo di un capitolo o di un tomo; epigrafe
: titolo di un capitolo o di un tomo; epigrafe o dedica di un libro
di un tomo; epigrafe o dedica di un libro seguita da una pagina bianca o
'occhietto 'quella brevissima indicazione di un libro che si stampa nella pagina che
frontespizio ovvero innanzi alle diverse parti di un libro. carducci, ii-8-222: certo che
non sano. goldoni, xi-774: se un bel visetto / mi fa d'occhietto
donar. alfieri, 12-130: meco a un convito / stava costui, ch'io
stava costui, ch'io dico, un rodiotto, / giovin di primo pelo.
di praga. -in relazione con un agg. o con un compì, di
-in relazione con un agg. o con un compì, di specificazione che indica uno
specificazione che indica uno stato d'animo, un atteggiamento, un'intenzione. pananti
1-347: dì al caro rindi che abbia un occhiettino benevolo per il figliuolo del mio
dànno uno sguardo di maliziosa miopìa a un personaggio... timido nella miseria.
vale? finite le cose italiane tu fai un bell " occhiet tone '
/ quando giungeva di battaglia per ettore un tiepido bagno: / bimba! ché non
il viso, / tutte mi diedero un bacio; e una non mel dà.
l'ira. baruffaldi, i-144: un vecchio satiro /... / con
. giuliani, ii-172: ci vuole un cuore di tigre 'a dibandonare '(
che ha così esattamente la forma d'un cavallo del giuoco degli scacchi, con
vi fa tocchino: salutatela e mandatele un bacio, se la volete rallegrare.
, n. 12, che formano un sistema di lenti convergenti, disposto in
forma dopo la nascita e che costituisce un diaframma posto dinanzi alla lente cristallina che
i-471: per fermo ben sapete / ched un occhio vedire / non porria per certanza
volgar., 3-21: occhio è un membro nobile, ritondo, raggioso, composto
con due occhi in testa che parean d'un falcon
se fussi polifemo o balestriere / d'un ochio, da le fosse andrò discosto,
e nei vertebrati, in cui esiste un unico tipo morfologico (che è quello
perfetta; negli invertebrati si riscontra talvolta un certo numero di ommatidi, formati da
e cominciala a partire: e messo un occhio [di cavretto] sul tagliere,
e in bocca molto fesso; / un occhio vivo, una rosetta in fronte
una viva e cussili li occhi e lassali un poco di pertuso per el quale possa
mostri fantastici o mitologici rappresentati tradizionalmente con un gran numero di organi visivi (e
gonna una sacrata dea / cinta d'un velo e d'or le chiome avvolte
al vellus aureo in colchi e sta per un pastore chi avea cento occhi, che
, che appariva di faccia, portava un occhio solo in mezo della fronte;
e non vider più bene / ch'un batter d'occhio e poche ore serene
serene. tenzone di un'anima e di un corpo, 1-9: non vi dee
in questa vita, la quale è un batter d'occhio a ragione della celestiale
. giuliani, i-241: la corsa è un batter d'occhio. 2.
], 5-331: sendo interrogata da un vaghissimo giovane se vedevo, per questo
betussi, xliv-11: la bellezza è un dono dato da dio ed uno splendor
e tra di loro contrarie virtù più in un sale che in un altro. s
virtù più in un sale che in un altro. s. maffei, 5-4-321:
potano [le viti] a riguardo; un po'd'occhio e di regola
preziosa prerogativa che non si acquista senza un lungo paziente esercizio e solo da chi
moravia, vii-333: il tappezziere è un mestiere difficile. non parlo dell'occhio
, n. 2. -predisposizione a un determinato genere di lettura. patrizi
rapido o attento (anche in relazione con un agg. p p o
. p p o con un avv. che ne indica la direzione,
, guardò alla data, e, fatto un viso ancor più serio, esclamò:
sapete leggere, figliuolo? ». « un pochino, signor dottore ». «
mentre parlava di cose aliene, a un tratto trovava modo d'entrar bruscamente a
della piazza. -con riferimento a un soggetto astratto o a una personificazione o
parve degno dell'occhio del cielo / un corpo nudo. -pieno d'occhi
occhio dell'innamorato ogni cosa ti sembrerà un dono generoso. -giudizio o opinione
persona, uno stato d'animo, un sentimento, un'intenzione (e per
negli occhi de la donna mia / un lume pien di spiriti d'amore, /
, 1-44: folgoron gli occhi d'un dolce sereno, / ove sue face tien
contarini, lii-14-243: ha sua maestà un figliuolo unico maschio chiamato sultan me- met
le dita. -in relazione con un agg., con un compì, o
-in relazione con un agg., con un compì, o con una prop.
qualche bella immagine ridestasi, / ho un risettino, fo l'occhio amoroso.
. e. zanotti, 1-4: sia un occhio situato nel punto o superiore al
idem, ii-319: la pianta mostra un bell'occhio, perché gli s'è levato
sinistra mano del signore rimirando, vide un tempestoso mare, nel quale una nave
selliciata, [gli spagnoli] fecero un ponte di legno che potessero buttare e
1-1: due mezzi cunei tramezzati da un quadrilungo e da una cavicchia che passa
strettoi): ce n'è pochi a un occhio solo. papini, iii-660:
più metallico o chiodo che termina con un anello che può essere usato come perno
essere usato come perno, per infilarvi un gancio, per farvi scorrere una corda,
biringuccio, 1-29: con l'occhio d'un zappone il van minutamente tritando [il
d'una di quelle mie manette passarono un bastone di ferro, indi per le
propriamente * occhio ', essendo per ordinario un cerchietto, aperto da una parte,
il lungo della porca coll'occhio del marrone un piccolo solchetto. guglielmotti, 580:
chiamano 1 macchinisti qualsivoglia apertura praticata in un pezzo pel passaggio di un altro.
praticata in un pezzo pel passaggio di un altro. sovente l'occhio è circondato
. sovente l'occhio è circondato da un rinforzo di metallo o rigonfiamento, per
luccicare un'accetta, si accosta, rivoltola un po'di neve, e scorge un
un po'di neve, e scorge un braccio di giammaria: son essi! misericordia
pollice nell'occhio della tavolozza e preso un pennello dal mazzo si era messo a
alzata in fronte e pennacchio nero, un occhio d'argento appiccicato al petto pei
di pernice, secondo la forma ch'un vuole. -foro, per lo
, 11-95: è una vista incantevole, un occhio magico [la serratura].
magico [la serratura]. è un campo obbligato che non permette di scorgere
cautela importantissima... per fare un cacio buono e bello consiste nello spogliarlo
note al malmantile, 2-550: aviamo un dettato, per mostrare in che consista
tondeggiante, per lo più risaltante in un contrasto; qualsiasi macchia che appare evidente
, 2-79: la pietra detta boraxi da un certo rospo che la porta nel capo
si cava dal rospo vivo, ha un occhio quasi gialleggiante. buonarroti il giovane
forma di mandorla e nel coperchio della cassa un occhio di cristallo. giuglaris, 145
: vi si pongono in cima entro un informe occhio formato d'un legno liscio,
cima entro un informe occhio formato d'un legno liscio, e subito...
7-296: cercò di legger l'ora sur un occhio tondo di orologio biancheggiante nell'ombra
tonda macchia di sole... sotto un occhio di cielo azzurro. cavacchioli,
.. /... / rimase un occhio di turchino. monelli, 3-75
. risalendo la costa sergio vide d'un tratto dall'alto ciò che ne restava:
tratto dall'alto ciò che ne restava: un grande occhio rotondo pieno d'acqua d'
grande occhio rotondo pieno d'acqua d'un azzurro torbido tagliato in mezzo al canneto
spessi. -disco del capolino di un fiore (in partic. di una
partic. di una margherita, di un girasole). -anche: il fiore
fu lasciato freddare. -polla di un fontanile. -a occhio di bue (
venga per ultimo la lettera suggellata con un gran sigillone ad ochio di bue.
stomaco del gambero, da cui un tempo si otte neva una
l. bellini, 5-2-296: anno un certo martello gli scultori del porfido che
3-95: vedovo d'ugna e coronato da un occhio di pernice, il mignolo si
-uovo all'occhio di bue: cucinato in un tegame in modo che il tuorlo rimanga
questa invenzione / parve alla nostra merla un operone / da far fracasso ovunque e
tuoi pannicelli, e mi fa bisogno d'un bell'occhio di sole per assolcarli.
nebbione si faceva turchiniccio...; un occhio di sole appariva e scompariva sopra
5-127: sull'orizzonte il sol come un portento / squarcia l'orror delle fumose
giorni di bruna e di pioggia spunta un occhio di sole, non s'allegrano tutti
la luna,... come un grande, incorporeo occhio di luce argentina
di stelle. ungaretti, i-23: un occhio di stelle / ci spia da quello
uomo s'angoscia. -embrione di un seme. segneri, iii-1-9: le
sorta d'innesto con sui si adatta un pezzo di scorza, detto scudo, in
trasferimento di una gemma sul soggetto (un innesto: e può essere detto a occhio
ancora a * scudetto ', dove sia un occhio, ovvero una gemma, da
occhio, ovvero una gemma, da un albero domestico che sia in succhio,
non si staccherebbe, e s'insinua in un salvatico, tagliando in croce la scorza
croce la scorza del medesimo, con un osso o ferro fatto a lancetta col taglio
lacrimoso. giuliani, i-273: se scoppia un tallo a piè d'un novello insetato
se scoppia un tallo a piè d'un novello insetato (innestatoi si leva, ché
luminoso che si proietta da una sorgente su un oggetto). fogazzaro, 13-418
nella oscurità sconfinata del mare, risplendeva un occhio ardente, sbarrato: la lanterna
mormorio d'una fontana vicina, e un ronzio d'insetti che si rivelavano passando
e l'importanza di una situazione o di un fatto, di farsi un'idea,
niccolò da correggio, 182: quel che un poeta e un pictor canta e finge
182: quel che un poeta e un pictor canta e finge, / l'uno
. girolamo soranzo, lii-10-82: guardi un poco con l'occhio della sua somma prudenza
di seguire indefessamente coll'occhio dell'intelletto un lungo ordine di verità connesse tra loro
spirito. gli uomini vivevano in ispirito in un altro mondo, al quale era abituata
, che colpisce violentemente l'animo provocando un senso di disagio o una reazione di
bonsanti, 4-253: abiti inadatti, un vero e proprio pugno nell'occhio.
capacità (per lo più in relazione con un agg. o con un compì.
relazione con un agg. o con un compì.). boccaccio, conci
restò sbalordito per lo stupore: accostossegli un certo goffo e interrogollo perché ne facesse
la canzone e non vi trovo né pure un neo. ruzzini, lxxx-4-425: forse
alvaro, 8-281: il tribunale ebbe un occhio di riguardo per lui, poiché era
, occhio mio bello, guatami pure un poco. andrea da barberino, ii-277
bella questa signora contessa? - è un occhio di sole. pananti, i-302:
graziosa, / che si può dire un vero occhio di sole. emiliani-giudici,
1-50: [la fanciulla] fresca come un fiore, santa come una reliquia,
significhi superbia, se la vedeste è un occhio di sole nel viso e per tutta
aveva moglie, e che moglie! un occhio di sole. -luogo che
sole. -luogo che, in un ambito regionale, nazionale o universale,
assediato, / il quale è l'un degli occhi del pisano, / fosso arilomaco
poter dei quali è l'amministrazione di un tanto regno,... essendo
, necessario, indispensabile, essenziale in un determinato ambito o disciplina. pallavicino,
francese largheggiar di eloquenza a prò di un ordine che a suo parere è l'
, anche, ne costituisce una fisima, un capriccio (nell'espressione occhio diritto)
, pagare, spendere, valere, vendere un occhio, gli occhi, un occhio
vendere un occhio, gli occhi, un occhio d'uomo, umano, della testa
desiderava pur che 'l grano / valesse un occhio umano. poliziano, 4-44: un
un occhio umano. poliziano, 4-44: un contadino, domandato che valeva in piazza
grano, disse: oh, vale un occhio d'uomo. e veduto un fanciullo
un occhio d'uomo. e veduto un fanciullo che passava, che il detto
passava, che il detto avea solamente un occhio, disse: o che ti bisogna
'maxime 'de vin che vai un ochio. guicciardini, 2-10-360: d'onde
a'tempi che loro lo possino vendere un occhio di uomo? gelli, 7-367
gelli, 7-367: ogni cosa vale un occhio d'uomo. dimanda di carne
cosa insomma che produce la liguria costa un occhio d'uomo in questa terra.
stomaco al sol nominarsi cercossi e pagossi un occhio. forteguerri, n-44: tra
occhi. cantù, 2-144: pagavasi un occhio un posticino a qualche finestra.
. cantù, 2-144: pagavasi un occhio un posticino a qualche finestra. ghislanzoni,
: figliuol mio, tu mi costi un occhio della testa. nievo, 634:
, 634: oggi ho potuto trovare un mezzo piccione e l'ho pagato un occhio
trovare un mezzo piccione e l'ho pagato un occhio della testa, ma domani siamo
se non piccole e brutte, e care un occhio. jahier, 29: 1
vendon per nulla e al principio costano un occhio. 15. organizzazione segreta
15. organizzazione segreta e spionistica di un paese. panzini, iv-461:
, iv-5: sopra questa zontura sie un osso rotondo nervoxo chiamado ochio del zinochio
a una navata o essere inserita in un timpano, sulle reni di volte, ecc
teneva le disoneste parte, li fece tagliare un gran tondo, e in quello fece
cupola, al centro, è forata da un immenso occhio come quella del pantheon.
sui piloni fra due archi successivi di un ponte, per alleggerire le strutture e
-per estens. qualsiasi finestra o apertura di un edifìcio, per lo più circolare o
[porta] guardava sullo scalone per un occhio ovale lucente. d'annunzio,
volto e voltone, che non rispondesse a un mestiere, a un'effezione, a
mestiere, a un'effezione, a un vezzo, magari a un vizio.
effezione, a un vezzo, magari a un vizio. 20. nucleo centrale
diti io; le volute sortiranno da un fogliame e dal mezzo di loro esciranno
agosto e, maturata perfettamente, diventa d'un colore quasi simile al rubino.
scritta in margine o in calce da un segretario o da un funzionario. arlia
in calce da un segretario o da un funzionario. arlia, 376: 'occhio'
bozzello (anche nell'espressione occhio di un bozzello). guglielmotti, 580:
. lessona, 1005: 'occhi di un bozzello': incavature della cassa ove sono
gancio di un bozzello o si passa altra gassa, e
viene fermata al resto della cima con un nodo scorsoio o non, a seconda
cappio fatto per impiombatura all'estremità d'un gherlino... 'occhio ai straglio
stesso, e abbracciare la testata d'un albero... 'occhio d'uno
: collegamento con la parte terminale di un cavo in modo da formare un anello
di un cavo in modo da formare un anello mediante l'intreccio dei trepoli.
': quella che si fa con un capo solo, la cui cima si vuole
-lasciare per occhio: mollare lentamente un cavo o una catena, facendola scorrere
gatto: aspetto dell'occhio caratterizzato da un abnorme riflesso biancastro che proviene dalla pupilla
meteor. occhio del ciclone: centro di un ciclone, caratterizzato dai valori minimi di
s. v.]: 'occhio di un ciclone': la zona centrale, con
cui spira il vento, caratterizzato da un chiarore diffuso. guglielmotti, 580:
1006: 'occhio di fuoco 'chiamasi un uccello dell'ordine dei cantatori e della
dolce, l-1-179: chiamano i pittori un volto 'in mae stà
viso svolta in guisa che si vede l'un degli occhi intero e l'altro
modo da mostrare appena una parte di un lato del viso. vasari, ii-281
modo da mostrare appena una parte di un lato del viso. vasari, 1-868
. -cilindro privo di lenti usato un tempo (soprattutto nel sec. xv
nel sec. xv) per osservare un oggetto evitando la rifrazione dei raggi luminosi
lere a una certa distanza, entro un determinato raggio d'azione, ciò che
'occhio elettrico onniveggente': nome dato a un apparecchio inventato nel 1912 dal prof.
c'è l'occhio di pavone che vuol un ricorso di sei in sei fili sterzati
. forma e dimensione delle lettere di un determinato carattere stampante (e a seconda
occhio 'la figurazione delle lettere di un dato carattere, in modo che, giustamente
" occhio 'più o meno grande di un carattere. -occhio di mosca',
: nome dato da antonio farina a un carattere microscopico (di corpo 2 su
o inferiore, che si richiude in un anello, di alcune lettere (come
). gigli, 2-39: aveva un carattere [la copula] anticamente da
: parte di una lettera chiusa in un anello che corrisponde a una terza parte
dicono quello la cui altezza è circa un terzo di quella della testa del carattere,
fermo sulla porta, soggiunse: « fai un fischio giù e di'a quell'altro
, ha da essere una gran bestialità o un grand'imbroglio. - come vi pare
dall'espressione del volto); con un pianto dirotto (v. anche caldo1
cristo. gioberti, 1-iv-229: verrà forse un giorno che piangerete a cald'occhi.
. carducci, iii-15-428: non anche un altro papa avea dovuto fuggire di notte e
perché il popolo romano gli avesse puntato un cannone alle porte e ucciso di moschetteria
cannone alle porte e ucciso di moschetteria un monsignor sotto gli occhi. -secondo
la terra / fatta quindi per sempre un paradiso / ai cangiati occhi miei.
/ ma forse è una finzione, / un brutto sogno fatto ad occhi aperti.
potete considerare l'anima vostra ridotta ad un tale stato? sbarbaro, 6-72: nel
/ mena le man che e'pare un berrettaio, / ed a chius'occhi pur
', quasi che chi vuol percuotere un altro senza alcun riguardo chiuda gli occhi,
come una sopravvolta o soprannatura, alta un braccio sopra la volta, poco più
10-21: il venditore offriva in regalo un intero sacco di mele, a occhio
intero sacco di mele, a occhio un mezzo quintale, ad un giovane scuro se
, a occhio un mezzo quintale, ad un giovane scuro se egli fosse stato capace
boni. fagiuoli, v-39: tal volta un gran popon tu vuoi / a occhio
landino [plinio), 184: èvvi un pesce detto amia, il quale ad
tanti d'occhi... in ritrovarmi un genero saggio ed onorato.
4-i-109: don luca davvero / è un gran galantuomo, /... /
sacerdote che alza la mano sopra di un peccatore..., cadereste subito a
giuliani, ii-336: ora poi ho già un piede nella fossa e uno fuori.
però a quattr'occhi, o in un piccolissimo crocchio, con tanto più di
quattr'occhi davanti ai conti, si sentì un poco rinascere e gli squadrò sul tavolino
sopra qualcuno o a qualcosa: avere un determinato scopo o fine, tendere o
tendere o adoperarsi per il raggiungimento di un determinato risultato, che può essere anche
risultato, che può essere anche evitare un pericolo (spesso in relazione con una
aviato allo scioa. -con riferimento a un concetto astratto. piccolomini, 10-147:
erano avendo gli occhi, veggendo menare un ronzino a mano, a gran boci
all'adige, il buon pescatore aveva un occhio alle trote ed ai barbi, e
al compimento di un'opera, di un lavoro. carducci, iii-21-70: agli
cecchi, 107: bel giovane! / un garzonetto ch'ancora ha i prim'occhi
, ii-12-182: nella stampa specialmente di un epistolario non si può fare a meno
gozzano, i-476: il direttore seduto su un alto scanno, all'estremità dei telai
canta in note diverse. -avere un bruscolo in un occhio: v. bruscolo1
diverse. -avere un bruscolo in un occhio: v. bruscolo1, n
, n. 3. -avere un occhio a qualcosa e l'altro a qualcos'
ch'abbia l'occhio, / l'un ne l'have al pie', l'altro
e con estrema prudenza, avendo sempre un occhio alla sua grandezza e l'altro
enea, che tenea ogn'ora / un occhio al gatto e l'altro a la
non so se ti sia caduto sott'occhio un articolo inserito nella gazzetta del popolo di
quando cadde sotto l'occhio beffardo d'un popolo che si gabbava di tutte le più
dagli occhi li ducati. -cavare un occhio: v. cavare, n.
malvolentieri. -ottenere qualcosa, raggiungere un risultato rinunciando al riposo, al sonno
nel medesimo modo. -cavarsi un occhio: v. cavare, n.
. 39. -chiudere l'occhio, un occhio', fare, schiacciare, stringere
intesi con cenni senza parlare, chiudere un occhio, il che si chiama '
data dalla cena e aal vino: un vino che celeste gli aveva versato facendogli
nostro padre. -chiudere occhio, un occhio: v. chiudere, n.
chiudere, n. 39- chiudere un occhio, l'occhio, gli occhi:
l'ho letto con gli occhi miei in un libro stampato più di cinquant'anni fa
occhio, l'occhio, gli occhi o un occhio: v. dare1, n
: eravi una tal giovinastra, nazionale d'un di quei luoghi vicini che soggiacevano ad
benché fosse bene in carne e avesse un personale svelto. -destare sospetti
. bartoli, 2-3-169: quella novità d'un così pubblico e solenne mostrarsi tanti in
così pubblico e solenne mostrarsi tanti in un corpo e colle bandiere in mano darebbe
qualche sconcerto. giuliani, 1-2: un del popolo, dopo aver fatto inutile ricerca
, dopo aver fatto inutile ricerca d'un suo amico smarrito fra la moltitudine, uscì
periti. -suscitare una cattiva impressione, un giudizio negativo. d. bartoli
il povero mio nome. -dare un occhio per qualcosa: essere disposto a
sacrificio per ottenere qualcosa, per raggiungere un determinato risultato. manzoni, pr.
, che pochi momenti prima avrebbe dato un occhio per iscansarli, allora avrebbe voluto
le antefisse del tempio di satirico, un occhio della mia testa. -darsi
mia testa. -darsi del, un dito nell'occhio: v. dito,
1-882: alle corte, ella cerca più un aquilotto che un'aquila. io l'
non so più bel che star drento ad un muro, / quieto, agiato,
deforma. -essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio: v.
-essere a qualcuno come un bruscolo in un occhio: v. bruscolo »,
n. * 7- essere come un dito nell'occhio', v. dito,
occhi', avere occhi molto grandi in un volto emaciato. -essere un pruno,
in un volto emaciato. -essere un pruno, uno spino, uno stecco negli
stecco negli occhi di qualcuno: costituire un fastidio, una molestia, una seccatura
, li quali... sarebbono un stecco negli occhi di questi sediziosi. l
le isole terzeire, che saranno però sempre un grandissimo spino negli occhi al re di
il canale di suez rimane per l'inghilterra un pruno in un occhio. nel 1882
rimane per l'inghilterra un pruno in un occhio. nel 1882 essa occupa l'egitto
n. 4. -fare degli occhi un fiume: piangere copiosamente e accoratamente.
/ perdendo te, farei degli occhi un fiume. -fare, farsi l'occhio'
non ci pare, / ma per un forestiere, e cosa certa, / la
di genio. pavese, 1-46: parlano un poco tra loro, mentre io mi
letto: non c'era letto ma un gran materasso buttato per terra.
segno di dispiacere. -fare qualcosa un occhio così fatto a qualcuno: farglieli
solo a guattarli, le fecero / un occhio così fatto. -far fare
onesto studio, cava di questa vista un piacere incredibile, e che se gli
, n. 2. -in un batter d'occhio: v. battere,
battere, n. 33. -in un tratto, in un voltar d'occhio:
33. -in un tratto, in un voltar d'occhio: in un momento
, in un voltar d'occhio: in un momento, in un attimo, rapidamente
occhio: in un momento, in un attimo, rapidamente, all'istante.
, e i'ti perdei / 'n un tratto d'occhio: e al fin del
modi di dire, presi alla rinfusa per un saggio, e per un piccolo saggio
rinfusa per un saggio, e per un piccolo saggio, dall'idioma milanese:
riferimento a un'immagine mentale, a un ricordo. fratelli, 1-168: non
. non deliberasse eli levarsela dagli occhi un giorno con sciroppo resolutivo. 0. rucellai
apertamente pur ribellarseli. -levarsi un bruscolo dall'occhio: v. bruscolo1,
o, anche, affascinato; farvi un disegno sopra, un progetto.
, affascinato; farvi un disegno sopra, un progetto. boccaccio, dee.
cagna, 1-28: si fermarono per respirare un poco, guardandosi intorno, senza neanche
. comisso, vii-103: lascia cadere un bigliettino. penso sia un appuntamento, lo
lascia cadere un bigliettino. penso sia un appuntamento, lo raccolgo, vi butto
, fino a quando non ha trovato un pretesto per ficcarla al sicuro.
'laudi ', d'annunzio ha sfoggiato un virtuosismo meraviglioso e ci ha messo sotto
. guerrazzi, 19-119: avrei pagato un perù a metterlo davanti agli occhi
occhi tutta me stessa. -mettere un occhio della testa', per affermare una
, ma siete così smemorato: metterei un occhio della testa che prima che siate
. rinaldo d'aquino, 118: un oseletto che canta d'amore / sento
talvolta sgradevolmente, dolorosamente di fronte a un evento inatteso o strano. manzoni,
, e se fossero state sul banco d'un fornaio non si sarebbe esitato un momento
d'un fornaio non si sarebbe esitato un momento a chiamarli pani. ma renzo
stessa casa, di non perdervi d'occhio un istante. -non stracciarsi gli occhi
di occhio e benché io ne abbia cerco un pezzo e per tutto, non l'
dottor fumi non li perdevano d'occhio un momento. -non vedere più qualcuno
più qualcuno per determinate circostanze e per un certo periodo di tempo. b.
: rechiamoci dinanzi agli occhi della mente un romito fervente nella penitenza e il baglione
al muover si poneva in su 'n un carro, / poi tutta l'oste a
sott'occhio quello, lasciato solo in un canto. gozzano, i-882: guardava di
2-53: gli sparì d'occhio e fece un tempo scuro / per incanto levar vento
, / se li vien discoperto / un inganno che certo / si mostri turbator
mondo, vengo a venezia a dare un bacio alla nostra famiglia ed alla infelicissima
a qualcuno: sorvegliare, sottoporre a un controllo continuo e rigoroso; non perdere
-vagheggiare, avere come meta (un luogo). pavese, 5-13:
luogo). pavese, 5-13: un paese ci vuole, non fosse che per
gusto di andarsene via... da un anno che lo tengo d'occhio e
ostilità, e neppure diffidenza, ma un tenersi d'occhio a vicenda, come tra
-tenere presente, occuparsene, leggere (un autore, le opere).
fintaggine, e me lo diceva con un sogghignetto più pestifero di qualunque impertinenza.
: tra occhio e occhio fo nascondere un servo dietro le tavole, il qual comparendo
, 206: io stetti in quel principio un gran pezzo, innanzi che io mi
oltre alla mezza notte 10 velai così un pochetto l'occhio. manzoni, pr
appena velato l'occhio, si svegliava con un riscossone. pascoli, 1034: guata
maravigliar. -voler perdere o cavarsi un occhio perché altri li perda entrambi:
perché altri li perda entrambi: fare un gran danno a se stessi pur di
: non curando di cavar, com'è un proverbio, un occhio a sé per
cavar, com'è un proverbio, un occhio a sé per trarne a me due
scappati. ibidem, 27: chi vuole un buon potato, più un occhio e
chi vuole un buon potato, più un occhio e meno un capo. (s'
buon potato, più un occhio e meno un capo. (s'intende della vite
, 103: le ragazze piangono con un occhio, le maritate con due, e
. ibidem, 263: vede più un occhio solo che cento uniti insieme. ibidem
ha l'occhio del bue una mosca pare un cavallo: v. cavallo, n
cavallo, n. 27. -chiudere un occhio e menar il buon per la
-in terra di ciechi beato chi ha un occhio solo o chi ha un occhio
ha un occhio solo o chi ha un occhio solo è signore: v. cieco
la parola? erica ci pensava su un momento e gli sussurrava all'orecchio:
(v.), con allusione a un luogo profondo, recondito e oscuro.
capinera, ma più piccolo, caratterizzato da un ciuffo nero sul capo, dalla coda
, dalla coda arrotondata e da un cerchio perioftalmico rosso; è diffuso nei
:... se ne vede un grandissimo numero ne'bassi e folti macchioni
desiderio, malizia, un'intenzione, un sentimento, o che rivela acutezza,
, bertuccia, / che impaniato ha l'un e l'altro occhiolino? aretino,
veleno della lusinga, come appunto quando un giovan dice ad una fanciulla che le vuol
don paolo seccia scintillavano come immersi in un umore esilarante. de pisis, 3-145
: quasi tutte le donne, s'esce un topo o passa di qui colà,
lucido, con occhiolini più vivaci di un topolino? manzini, 10-210: la cavia
'. -disco del capolino di un fiore. jahier, 203: ingemmino
. 7. locuz. -chiudere un occhiolino, fare dell'occhiolino, l'
attenzione. pulci, 18-171: margutte un occhiolin chiuse. poliziano, 1-747:
qualcosa. tarchetti, 6-ii-158: è un pazzo che passa il giorno e la
. occhio largo, grande (anche un poco sporgente! e, spesso, anche
stato d'animo (talvolta in relazione con un agg.) o, anche,
spiritar chi di notte la vedesse con un poco di lume a ^ improvviso.
una facciona allegra, una frontona ariosa, un etto largo, le più belle
: che bieco mostacciaccio! / egli aveva un nasac- cio / che voi l'avreste
cio / che voi l'avreste detto d'un montone; / certi occhion tondi indentro
il carro affiena / e, a un cenno di lei, la coppia fiera /
o sulla rena, nel mezzo d'un prato o di qualunque altra gran pianura
tecn. anello di trazione del timone di un veicolo rimorchiato, a cui viene agganciato
carducci, iii-1-274: allor che girare un bel cappone / vede alla serva grasso
molto diffuse in puglia, caratterizzate da un punto rosso in corrispondenza dell'attacco del
gentile, / voglio chiedere alle fontane / un gorgoglio primaverile. = voce dotta
xiii-27: dal cieco amor deluso / un occhiuto pastor trafitto e morto / in sonno
materia / libidinosa occhiuta crocchi umani / come un sol mostro. montale, 9-90:
cotanto plausibile fu principio alla fama di un aleggia- mento tutto sollecito: avendo l'
sarcofago muto, / su cui veglia un occhiuto profilo d'alata chimera. -con
antichi egizi, su cui è raffigurato un occhio, in quanto simbolo del potere
luminosi e, anche, cerchiati da un anello di colore diverso (un uccello
da un anello di colore diverso (un uccello notturno). straparola, 12-intr
afflittissima ogni diocesi cui toccasse per capo un presidente occhiuto a'mali esempi e cieco
polizia. bocchelli, 1-61: scoprirono un bellissimo infante, che quella illibata aveva
] occhiuta osservatrice intorno guata / con un perpetuo naturai sospetto. roberti, x-172:
sua tela specola / qua e là un ragno occhiuto. -che sgrana,
moniglia, 1-iii-546: se giunge a me un sol lampo / d'amor cieco,
s'inoltrò ed a pochi passi incontrò un innamorateli© ai essa sfegatato. -che serve
chiazze naturali tondeggianti, talvolta variopinte (un animale, in partic. il pavone
16-1-65: cominciò a dargli a vedere un non so che somigliante a una lunga
cavità o buchi (il pane o un dolce ben lievitato!. d'annunzio
e per lo più risalta, in un contrasto di colori diversi, di luci
. savinio, 200: trassi un disco dalla sua busta occhiuta, lo posai
-che presenta fenditure, buchi (un muro sbrecciato). linati,
fornito di gemme o di molte gemme (un ramo, un tralcio).
di molte gemme (un ramo, un tralcio). crescenzi volgar.,
gode d'improntare una verga occhiuta, un pane volante, una scala poggiante al cielo
stelle. papi, ii-25: a un punto i quattro / cherubini spiegar l'
bruno o di turchino rosseggiante circondata da un anello nero circoscritto da un alone chiaro
circondata da un anello nero circoscritto da un alone chiaro (e talvolta è presente sulle
assai diligente quantunque alquanto secca, con un modo di panneggiare tagliente, soverchiamente
io. sacchetti, 151: dico d'un parlar rotto / con parole e
prima facessi, com'è loro usanza, un poco dell'oci e dell'onesto
, pure infine o per uno o per un altro mezo fu contenta assentire alle
è posto a occidente rispetto a un dato punto di riferimento (una
di riferimento (una regione, un territorio, un'esten sione
; cominciano dalla florida e, descrivendo un grande arco, giungono fino alle coste
isole terziarie, che saranno però sempre un grandissimo spino negli occhi del re di
contava. -scritto nella lingua di un paese dell'occidente e con i caratteri
a occidente. beicari, 6-150: un magno vecchio di nome patricio...
. -che spira da occidente (un vento: con partic. riferimento ai
barca f... / d'un vento occidental dolce conforto. pigafetta, 269
intendere né spiegare senz'accordare al sole un movimento apparente o reale, per cui si
^ attaccava, il pelo bestiale, un po'sotto l'incavatura dei fianchi (sicché
. iberoinsulare). -che opera in un paese dell'occidente. tarchetti, 6-i-460
nello stesso modo da pregiudizi hegeliani, di un hegel interpretato misticamente, quale fu per
millecento persone, non ha nulla di un vero palazzo all'occidentale. 6
: fu [remai ataturk] un dittatore forse (dicono) necessario, ma
, ma anti patico, un guastatore; il suo occidentalismo, il suo
che bronstein, che appare come un 'occidentalista ', era invece un cosmo
come un 'occidentalista ', era invece un cosmo polita, cioè superficialmente
di corda, a fare ogni tanto un pranzetto. = nome d'azione
magnu * vir 'prudente, / er un altru d'occidente. ristoro, 1-2
: fuori il cielo era diventato di un azzurro intenso, all'occidente tuttavia restava
2. territorio che, rispetto a un dato paese o regione, si trova
e nei livelli culturali più alti, a un notevole grado di integrazione la quale nel
sovietico-comunista (e tale termine, che ha un valore puramente politico e polemico, e
sul mostaccio / gli fece colla spada un ascendente, / che piove al collo e
/ che piove al collo e privalo d'un braccio, / ond'ei in quel
dall'oriente all'occidente. -guardare un occhio a oriente e l'altro a occidente
angelici e belli del mondo, ma teneva un poco di quelli dei baronzi; degli
, immobil mare, / silente come un deserto lunare, / funereo come occidual parvenza
: il sole dell'estate occidua illuminava un campo sbiadito. 2. che
nuvola s'imporpora. idem, iii-1-434: un gran rosaio esterno si spande su per
: muoveva tutta l'aria del crepuscolo a un fioco / occiduo palpebrare della traccia /
e traverso lo specchio, si scorge un cielo occiduo e tempestoso, viola
: arco compreso fra il punto in cui un astro tramonta e l'ovest.
e si abbassa nel nostro meridiano per un arco grandissimo, quasi di 47 gradi,
ispano volgar., 3-25: occino è un pezzo di carne rossa, piegante in
ramo auricolare posteriore del facciale; è un tensore dell'aponeurosi epicranica. -grande nervo
mai que'solferini... fossero ad un tratto divenuti cattivi, inaccessibili. d'
tolse il velo e il cappello, con un atto che gli era familiare..
. i capelli semplici coprivano a guisa d'un casco aderente senza turbare la linea svelta
il sonno mi pesi sull'occipite come un masso, schizzo dalla branda. =
'occipitomeningeo': dato da chaussier ad un ramicello dell'arteria vertebrale. = comp
ginocchione, / e gli chiede perdon come un novizio; / e l'oste,
e l'oste, che lo stima un. bel poltrone, / gli affibbia un
un. bel poltrone, / gli affibbia un pugno sopra l'occipizio. ranieri,
l'occipizio. ranieri, 1-i-56: aveva un fazzoletto bianco, sudicio, al collo
maggiore di quello del pavone, con un corno in testa duro, giallo,
: al ghiottone / netto reciso con un colpo giusto / il tosato occipizio avea
-fra la nuca e l'occipizio: in un punto particolarmente delicato. g.
poco nell'occipizio: dicono che sia un mezzo specifico per risvegliar la memoria.
, e tutt'oggi si assiste a un rinnovato impegno politico, sociale, letterario
. chiudere, ostruire, otturare interrompendo un flusso (ed è per lo più usato
. e. gadda, 18-3: un metodo è già conoscenza ed è ragione
partic. medie.: chiusura di un orifizio, di un dotto naturale.
.: chiusura di un orifizio, di un dotto naturale. -occlusione arteriosa: obliterazione
naturale. -occlusione arteriosa: obliterazione di un vaso arterioso per ostruzione determinata da un
un vaso arterioso per ostruzione determinata da un embolo, da un trombo o da un
ostruzione determinata da un embolo, da un trombo o da un restringimento del lume
un embolo, da un trombo o da un restringimento del lume vasale causato da proliferazioni
caratterizzata dallo spostamento in direzione linguale di un dente rispetto alla linea d'occlusione.
tube. -occlusione venosa: obliterazione di un tronco venoso da parte di formazioni trombotiche
del gas); può dare origine a un compocon maschi nella è rivalità-solidità
. 12. meno per cui un componente solubile rimaneoccoltare e deriv., v
a una soluzione fisica del gas o a un 4. fonet. nell'articolazione
con la mano. tubo fonatorio in un punto qualsiasi, ottenuta = voce di area
. accr. masch. con un avvicinamento di due parti dell'appa
addice; conve produce in un punto qualsiasi della cavità orale,
da sarto via insieme occorrente farsi, un di sivo restringimento del fronte caldo di
di sivo restringimento del fronte caldo di un ciroyale, una buona giacchetta nera con
-sostant. (per lo più seguito da un compì, o provocata da tale processo
agosto dell'anno 1822 centrale di un ciclone polare e che è assorbitadal ciclone che
, 818: procù- rati, guardando un po'nei tuoi cassetti, un po'nei
, guardando un po'nei tuoi cassetti, un po'nei miei, l'occorrente da
il tutto, non essendo possibile pensare un concetto senza metterlo in relazione con gli
che di volta in volta appaiono come un tutto. -sostant. manzoni
occorrente. -presente, attuale (un periodo di tempo). beicari
7-53: nelle occorrenze conosco e tratto un cappuccino di nazione còrso, che è
minor grado, dei quali si facesse un consiglio populare che communicasse col consiglio dei
ampio questo locale oltre l'occorrenza d'un provinciale museo. da ponte, 18
da ponte, 18: perdei più d'un anno in tal guisa, tra le
e di venderli or per coprirmi d'un decente abito ed or per supplire alle
alla svelta tutte le loro occorrenze: prendere un bagno e farsi ingentilire le mani;
mani; mandare sulle vie del telefono un convegno, o farsi scrivere una lettera;
o farsi scrivere una lettera; dare un ritocco al viso, o riparare un guasto
un ritocco al viso, o riparare un guasto all'acconciatura o al vestiario.
gallo... tenemmo ad onore che un napoletano maneggiasse l'occorrenza più grande di
). brusoni, 5-30: avvenne un giorno che, postosi a camminar con
di quella maravigliosa città, pervenuto ad un sottoportico che terminava in una fondamente sopra
fare le occorrenze. dossi, 1-i-417: un dì, essendo lontano assai dal castello
ed avvocati, lasciava la cura ad un suo cancegliero. sarpi, i-1-51:
insospettì, e... trattandosi d'un gran personaggio, diede in una volta
mi partii da vostra serenità senza pur un soldo del pubblico, ed in tante
i servi e ministri sufficienti, il costituire un medico che almeno nel tempo della bagnatura
tomba] che nell'occor- renza di un nuovo decesso e di un nuovo funerale.
renza di un nuovo decesso e di un nuovo funerale. = deriv.
.), ognuna delle volte in cui un determinato fenomeno si verifica o un dato
cui un determinato fenomeno si verifica o un dato elemento compare; ricorrenza.
lucente vestibulo di quella / felice casa un vecchio al duca occorre. tasso, 4-33
niente che gli occorre, / a un piccolo perché. -incorrere in una
409: dicesi che ella amò tanto un gladiatore che per appetito di quello occorse in
possono occorrere a buo (un fatto, una circostanza, un luogo,
(un fatto, una circostanza, un luogo, un dubbio, n'
fatto, una circostanza, un luogo, un dubbio, n'ora all'oratorio
che così è, facciano ivi un pensiero; anche nelle locuz. occorrere in
n-88: in questo ragionamento ci occorre un altro dubbio nato dall'oppenione degli astrologi
le genti. tasso, 3-29: un de'persecutori, uomo inumano, / videle
: questo pontefice, per occorrere ad un tanto periglio, venne a capua.
conseguenza, derivare (in relazione con un compì, che indica la provenienza).
concorrere, contribuire, cooperare a raggiungere un determinato effetto. bartolomeo da s.
premesse, condizioni o circostanze (un fatto, una circostanza, una situazione)
registrati gli accidenti tutti che occorsero a un zanin da capugnano? e non si
si trovi tra i bolognesi che ne dà un succinto della vita di aristotile fioravanti?
, ripigliò tosto la machesa, di un * settemplice 'aggiunto alla luce, che
disus. sopraggiungere, manifestarsi improvvisamente (un bisogno, una necessità). castiglione
). castiglione, 271: parlandosi un giorno in consiglio del modo di trovarne
, senza indugio e senza rispetto l'un dell'altro si prevaleva. gottifredi,
[la nocciuola], / se un gran bisogno non mi fosse occorso.
invasato quasi per certo gli parve essere un altro. biringuccio, i-130: e
in somma ogni soldato è legnaiuolo a un bisogno: il che ella ben vede
occorron cerimonie: anch'io, in un caso, in un bisogno, saprei far
anch'io, in un caso, in un bisogno, saprei far capitale dell'assistenza
conto del re di prussia: è un asino e peggio se occorre. vittorini,
instituto e per interesse molto rispetto l'un l'altro. muratori, iii-ni: non
non fa bisogno di dirlo, fu un gran balsamo per lucia. [ediz.
una particolare forma di facilitazione accordata da un istituto di credito ai propri corrispondenti:
sulla propria piazza una cambiale riscontata da un altro istituto di credito, qualora l'
l'assoluta inutilità di qualcosa a raggiungere un determinato scopo (ed è formula olofrastica
, comparire, ricorrere, trovarsi in un dato contesto. = dall'ingl.
, fermo e lucia, 643: quivi un occorriménto di carri vuoti che entravano,
colmi che uscivano faceva in quel punto un tale imbarazzo [ecc.].
trafugare e / per avventura tentare un bel tratto / occorsomi ora. de
nella lettura di classici greci e un saggio di organizzazione diversa: gente più segreta
possa -che si è prodotto (un processo mentale). fidarsi: la quale
via diversa si raggiungon tutte / verso un bel prato, a lor dinanzi occorso.
occultamente da eu- rialo. -senza un atto pubblico ufficiale, senza una sanzione
che noi dobbiamo per nostro onore venire ad un totale accomodamento di conti.
, 20-27: [antonio] fuggì in un altro diserto occultamente. boccaccio, dee
34: antonio, volendo occultamente riprendere un servo ladro, disse: costui solo è
l'incognito. cesarotti, 1-xxii-169: un uomo che affettava zelo, ma che
palesarsi, il fece ammonire occultamente che un tal discorso aveva pregiudicato alla riputazione d'
seneca volgar., 3-18: crates vide un giovane che stava solo occultamente.
atti vari', occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto) o
occultamento di denaro o cose provenienti da un delitto, come tarne un altro)
provenienti da un delitto, come tarne un altro). codice penale,
: occultamento di cadavere. chiunque occulta un cadavere o una parte di esso,
ibidem, 568: occultamento di stato di un fanciullo legittimo o naturale riconosciuto.
fatti servici, se occultò la littera ad un secreto luoco, qual sogliono portare sotto
di procurare a sé o ad altri un profitto, acquista, riceve od occulta
od occulta denaro o cose provenienti da un qualsiasi delitto, o comunque s'intromette
, al collo, un odore o di un 'l
un odore o di un 'l mondo, parte per
modo di promettere o di pagar quando un reato viene eseguito al fine di occuldenari,
anzi occultare le spie che manifecorgimenti che un esercito mette in atto al finestarle, per
). sottrarre hai da vincerti per occultare un figlio; tu puoi abbandoun oggetto alla
dolore, alla disperazione. riponendolo in un luogo adatto allo scopo (e3. impedire
talora indica un'operazione illecita o un reato, vandosi interposto fra l'osservatore e
con riferimento a una refurtiva, a un cadavere, coprire, rendere invisibile (con
coprire, rendere invisibile (con riferimento a un tela che avessero con i servitori
e il regno longobardico e franco, se un servo fuggiva da una in altra città
gr., 138: rida in un lato dell'eterno velo / giovinezza, ed
stomachevol cosa / il vederti talor con un pennello / pinger le guance ed occultar
. -cancellare o cassare le parti di un disegnoarchitettonico che non risultano in vista.
serlio, 2-7: talvolta si vorrà fare un corpo basso del quale si vegga il
, iv-80: col pertinace studio di un anno arrivò a tor via dal quadro quel
l'occultava. graf, 5-330: un tenebroso velo / occulta all'orizzonte il
. -passare davanti al sole o a un astro provocandone l'eclissi. galileo
, 1-ii-158: qual cosa non darebbe un astronomo per potersi assicurare del tempo preciso
voler rendere noto, mantenere segreto (un fatto, una notizia, un dato)
(un fatto, una notizia, un dato); non rivelare, una
-in partic.: cercare di coprire un difetto o un vizio. donato degli
.: cercare di coprire un difetto o un vizio. donato degli albanzani, i-515
. -serbare, nutrire in sé un sentimento. fausto da longiano,
per evitare una pena o il biasimo di un comportamento disonesto; rimpiattarsi dietro un riparo
di un comportamento disonesto; rimpiattarsi dietro un riparo, rifugiarsi. -anche: rendersi
voi spesso rivoltemi, / luoghi, un tempo al mio cor soavi e lepidi,
, ov'egli si è occultato, come un gufo, al mio arrivo. montano
-celarsi alla vista; rintanarsi (un animale). sguardo.
. 7. figur. staccarsi da un oggetto materiale; astrarsi. zanobi
potè occultarsi ch'egli dimora celato in un certo luogo davanti alla città. 9
vale o che tende anascondere o a tacere un fatto. 5. bernardino da
avversione veruna. 2. rifugiato in un nascondiglio o in un luogo adatto.
2. rifugiato in un nascondiglio o in un luogo adatto. - anche sostant.
morto. -rintanato, appiattato (un animale). landino [plinio]
le proprie doti; sconosciuto quando per un moto circolare la stella avvicinandosi si a tutti
di popoli, di navi / s'agita un vedendo, fu molto dolente, pensando che