, 6-250: la sentenza passava in un corale virile, su un nervoso, tambureggiato
passava in un corale virile, su un nervoso, tambureggiato movimento di marcia:
la popolazione di una certa zona in un determinato periodo di tempo. gramsci
lancette dei siluri. -suscitare (un pensiero); stimolare (una facoltà)
amore di gloria; e questa è come un gonfiatoio da rigonfiare palloni, che,
volgiamoci al nostro popolo, ascoltiamolo allorché un qualche vivo interesse mette in movimento le
le naturali sue facoltà. -sviluppare (un tema). g. gozzi
mia era in continua guardia ed in un movimento continuo per rilevare ogni trama de'
e ripen sato come può un cervello essere cosi continuamente in movimento
movimento. -fare movimento: accennare un gesto; manifestare un'intenzione, uno
mancanza della cascina. -in un movimento: in un istante. chiaro
. -in un movimento: in un istante. chiaro davanzati, xxiii-68:
suo gran stato / perde 'n un movimento. -prendere un movimento:
'n un movimento. -prendere un movimento: cominciare a muoversi. tommaseo
fig. dicesi che * prendono un movimento ', quando cominciano a essere
per osservare più attentamente le fasi di un episodio, costituito da un tavolo munito
le fasi di un episodio, costituito da un tavolo munito di due piatti girevoli per
, 2-252: i suoni della coda di un pezzo passato alla moviola. soldati,
-con metonimia: operazione di montaggio di un film effettuata con tale apparecchio. pasolini
che è in agitazione, in subbuglio (un popolo). guerrazzi, 11-i-121:
strumento di forma piramidale, collocato su un piedistallo con un perno girevole, che
piramidale, collocato su un piedistallo con un perno girevole, che veniva usato per
metallo con varie tacche, collocata sovra un piedistallo di legno, in cui è
di legno, in cui è fissato un perno, onde può girare con facilità
per virtù compartite, ma procedenti da un solo primo movitore non mosso, soavemente
parentela. -che provoca o favorisce un fenomeno naturale. mazza, iv-33:
2. figur. che costituisce un impulso, unostimolo, un pretesto, un
. che costituisce un impulso, unostimolo, un pretesto, un motivo atto a favorire oa
un impulso, unostimolo, un pretesto, un motivo atto a favorire oa determinare un evento
, un motivo atto a favorire oa determinare un evento, un comportamento, un atteggiamento
atto a favorire oa determinare un evento, un comportamento, un atteggiamento o uno stato
determinare un evento, un comportamento, un atteggiamento o uno stato d'animo (con
d'animo (con riferimento sia a un principio attivo mentale omorale sia a una causa
; fautore, sostenitoredi un'idea, di un progetto. - anche: sobillatore,
cattedrale di toledo; era contraddistinto da un particolare tipo di canto (canto mozarabico
ai suoi piedi. malaparte, ii-220: un popolo felice, naturalmente felice. cui
mozartismo, sm. caratteristica di un compositore la cui musica richiama o sembra
: non registrai il pranzo dato da un comitato di musicologi in ordine d'un
un comitato di musicologi in ordine d'un gran direttore mozartista. = dal
che viene in dotta in un conduttore mosso in un campo magnetico
dotta in un conduttore mosso in un campo magnetico. =
, movimento. -anche: fase iniziale di un movimento. compendio dell'antico
: il suolo del pozzetto sia sempre un buon piede in giù del livello del
. -rotazione in un'orbita di un corpo celeste. cesi, i-82:
redi, 16-ix-223: le particelle di un fluido salmastre e lissiviali e analoghe a
: il male non è altro che un accrescimento di fluidi, che tra di
. manovra di trasferimento di truppe secondo un disegno strategico preordinato; fatto d'armi
figur. impulso improvviso e veemente di un sentimento; intenso slancio emotivo o passionale;
che costituisce uno stimolo a comportarsi in un dato modo o che è motivo di turbamento
6-120: pareva ora, ad ascoltarlo, un patrono di parte che s'inabissi nei
degli affetti gli riuscisse d'operare su un uomo debole in fondo... quale
formazione morfologica di un'espressione, di un sostantivo, di un aggettivo (o,
espressione, di un sostantivo, di un aggettivo (o, talvolta, di
aggettivo (o, talvolta, di un verbo) femminile dal corrispondente maschile (
(per lo più in base a un testo scritto) da uno o più
) da uno o più membri di un organo collegiale (e, in par-
che spettino a tale organo nei confronti di un organo esecutivo (come alle camere parlamentari
di sfiducia deve essere firmata da almeno un decimo dei componenti della camera e non
. proc. e ammin. parte di un provvedimento della pubblica autorità che enuncia i
si spiega ciò che dà motivo ad un qualche atto da farsi a norma della
e si tiene per grandemente onorato quando un padre o una madre traendovi una sua figliola
lix-105: mettemmo a ciascuno de presi un paio di ferri in piè salvo che
fresco racchiuso in una vescica stretta con un giunco o con un filo di paglia
vescica stretta con un giunco o con un filo di paglia; mozzarella.
. vignali, 2-2-16: tu hai mangiato un pezzo di schiena fredda, un cappone
mangiato un pezzo di schiena fredda, un cappone, un par di pippioni, un
di schiena fredda, un cappone, un par di pippioni, un tegame di
un cappone, un par di pippioni, un tegame di tramesso, una moza.
in qualche modo, si fa servire come un battello. = deriv.
moggio. guaidìo priorato, 573: un pane paga vasi mezo fiorino e il
paga vasi mezo fiorino e il vino un tolero la mozza, che è una certa
parte; mutilazione, amputazione (di un membro del corpo); potatura (
pianta); demolizione parziale (di un edificio). giovanni dalle celle
sopra il quarto piede, niente paventando un tal mozzamento. carducci, iii-21-287:
per 10 più repentino una parte da un tutto al quale essa si trova naturalmente
della stessa base, che sarebbe quasi un mozzare il piede della colonna. colletta
mozzate le gambe. cassola, 2-129: un paio di accettate ancora, e la
-asportare, amputare in modo violento un membro o una parte del corpo umano
man destra / mozza due dita con un sopramano / pompeo de'sergiuliani. g
nemico e di aver mozzo a questo un orecchio e a quell'altro cavato un occhio
questo un orecchio e a quell'altro cavato un occhio. g. capponi, i-274
-potare (una pianta, un organo vegetale); abbattere (un
un organo vegetale); abbattere (un albero). - anche assol.
volendo trapiantategli [i porri] con un gran piuolo, mozza lor tutte le barbe
4. occludere, bloccare, sbarrare (un accesso, un passaggio, una via
bloccare, sbarrare (un accesso, un passaggio, una via). -anche:
5. reprimere, troncare con violenza (un atto, una frase, un ragionamento
(un atto, una frase, un ragionamento); raffrenare, trattenere (
(un'esclamazione, un'imprecazione, un grido, un gesto, il respiro
, un'imprecazione, un grido, un gesto, il respiro); impedire,
mozzato. faldella, iv-165: vibrò un colpo di scuriada sul volto del mendico
e il respiro. bernardi, 6-38: un manrovescio, il primo e fu anche
sulle labbra. -concludere rapidamente (un ragionamento, una questione); troncare
. firenzuola, 455: mozzando in un tratto il bel discorso del suo fratello,
in modo tassativo (un'abitudine, un costume, una tendenza, un'azione
congiurato sempre a fare dell'arte loro un letto di procuste, sopra il quale
agire su una parte del corpo causando un doloroso intorpidimento (con riferimento al vento
; rendere difficile la respirazione procurando un acuto disagio fisico (per condizioni climatiche
posta la città di saminiato / sopra d'un colle faticoso ed erto / che fa
animo, far trasalire violentemente; destare un vivissimo sentimento (di stupore, di
serao, i-57: piatti contenenti un prosciutto cotto, roseo, tagliato a
, una gran fetta di mozzarella, un enorme numero d'ostriche. ungaretti,
che non può capire chi non abbia un padre milionario. = voce dotta
attivo soprattutto in america, che conferisce un rilievo marcato ai rapporti interpersonali e alla
io dico neo-purismo non intendo per niente un fatto formale, ma un fatto sostanziale:
per niente un fatto formale, ma un fatto sostanziale: l'eliminazione dalla lingua
poi questo programma neopuristico o glottotecnico abbia un qualsiasi rapporto con una politica 'tecnocra-
metallica, sostiene l'esistenza, da un lato, di una propensione storica al
). raffigurazione iconografica dell'interno di un tempio o di un grande edificio,
dell'interno di un tempio o di un grande edificio, che si sviluppa lungo
sorta di panorama rappresentante l'interno d'un tempio o d'un edifizio per lo
rappresentante l'interno d'un tempio o d'un edifizio per lo più illuminato.
soltanto le idee chiare e distinte in un ordine rigoroso. g.
tomismo dal secolo xix in poi è un effetto a distanza di tempo del neo-razionalismo
in poi, fu a suo modo un razionalismo. = voce dotta, comp
, con attori presi dalla strada, ottenendo un notevole successo in tutto il mondo.
l'attività dell'architetto fosse inserita in un contesto sociale. cicognani, vi-256
. il neorealismo, tanto per fare un esempio, ha stancato un po'tutti.
tanto per fare un esempio, ha stancato un po'tutti. vittorini, 7-67:
di neorealismo; ma può oggi esistere un verismo non storicistico? 2
del soggetto conoscente, che soggetto ha un modo d'essere proprio, indipendente dalla
arbasino, 8-7: il cinema ha rappresentato un simile attaccapanni, per una quantità ai
; caratterizzato culturalmente da tale corrente (un periodo di tempo). pasolini
dalla ripresa di pratiche religiose e da un rinnovato rigorismo morale sia sul piano individuale
dell'arte romana, come espressione di un atteggiamento razionalista, di ascendenza illuministica,
alle sue concezioni (uno scrittore, un intellettuale); fautore di un rinnovato
, un intellettuale); fautore di un rinnovato romanticismo. - anche sostant.
della poetica, della sensibilità romantica (un genere letterario, uno scritto).
romanzo del * materialismo 'cattolico, un romanzo della 'psicologia sperimentale 'tanto cara
comunicazione di valori semantici, espressivi (un componimento poetico, un'opera d'arte
tendenze, nella descrizione puramente esterna di un testo neo-sperimentale... spesso si
di stile e di linguaggio e di un rinnovato impegno morale e civile in senso
tinta che non è più semplicemente neutra un contingente cospicuo della poesia scritta in questi
dentesca del 1968 e caratterizzata da un ritorno a forme teoriche e pratiche
. chirurg. apertura di un organo cavo, ottenuta chirurgicamente allo scopo
ottenuta chirurgicamente allo scopo di collegarlo con un altro e con l'esterno.
una comunicazione fra l'ambiente esterno e un organo o fra due organi.
moderni. vittorini, 7-69: un pasolini o... un carlo e
7-69: un pasolini o... un carlo e. gadda...
dialetto resta naturalistico e non oggettivo, un gadda è oggettivo: quel dialetto e
, 2: il neo-temporalismo di un la pira... che lo interpreta
ecumenico della chiesa] come un'autorizzazione o un invito a patteggiare con il comunismo
in alcuni invertebrati in cui si ha un arresto dello sviluppo allo stadio larvale,
ricercato, affettato, eccessivamente manierato (un componimento poetico, uno stile, un
un componimento poetico, uno stile, un modo di esprimersi).
domenichi, 6-19: dimmi un poco, malmorigerato ado- lescentulo e immemore
, v-257: le lucciole furono dette da un concettizzante neoterico: 'stelle di questa nostra
senza nominar egli il malpighi, ma un clarissimo neoterico, impugna e rigetta la
estens. i poeti contemporanei caratterizzati da un accentuato lirismo e da una costante ricerca
èuphorionis; la var. neoteri è un adattamento ital. meno usato.
e orecchianti e suggeriscono l'immagine di un vecchio abito ritinto e rivoltato. g
. v.]: leone xiii è un neotomista. gramsci, 1-59: cfr
vocazione cristiana personalistica, il contributo di un esistenzialismo spiritualista, che non ha dimenticato
schi e sulle foglie morte in simbiosi con un tipo particolare di fungo e alcune
loro corolla in qualche modo simile ad un nido. richard ne adotta per tipo
. grossa farfalla americana, caratterizzata da un notevole difor- mismo sessuale, con ali
nuta artificialmente per mezzo di un intervento chirurgico al fine di sostituire
. neoveneziano, agg. proprio di un orientamento artistico e di gusto operante a
nel decennio 1625-35, nel segno di un rinnovato e preponderante interesse per la pittura
costoro, poi pare pentirsi; fortunatamente un uomo con più ingegno ai lui riprende il
più diretta, e tanto più un surrogato dell'ispirazione, quanto più il realismo
più il realismo coltivato vorrebbe essere un neoverismo o neonaturali smo e
agg. caratterizzato culturalmente dal neoverismo (un periodo). -anche: proprio del neoverismo
arhasino, 8-7: il cinema ha rappresentato un simile attaccapanni, per una quantità di
che determina tutto lo sviluppo futuro di un essere vivente, e lo psicoide,
la complessa realtà dell'economia, auspica un sistema di controllo sociale e, in
olocene e pleistocene), iniziatasi oltre un milione e mezzo di anni fa col mutamento
, pungenti stecchi che si toccano l'un l'altro stretti e serrati...
e scritta nel nepal (fa ricorso a un alfabeto particolare e ha dato luogo a
dicotiledoni appartenenti all'ordine policarpiche e comprendente un unico genere con una settantina di specie
una felicità lenta, indolente, / come un tepido succo di nepente, / come
tepido succo di nepente, / come un filtro di terra oscuro e denso.
di ristorare le forze o di indurre un senso di pace e di felice smemora-
tezza. d'annunzio, v-1-314: un marinaio sale al ponte di comando,
e trasognata, come se avesse bevuto un nepente. -effluvio narcotizzante di profumi
ragazzoni, 114: allor parvemi che a un tratto si svolgesse in aria, denso
/ e arcan, come dal turibolo d'un angelo, un incenso. / «
come dal turibolo d'un angelo, un incenso. / « o infelice, dissi
giovinezza ha sparso nella sua vita 'un sereno vapor d'ambrosia '. la bellezza
di quella donna fu per me, in un periodo molto oscuro della mia esistenza,
periodo molto oscuro della mia esistenza, un divino nepente, un elisir di vita.
della mia esistenza, un divino nepente, un elisir di vita. d'annunzio,
con la nervatura mediana prolungata a formare un ascidio dotato di un opercolo che reca ghiandole
prolungata a formare un ascidio dotato di un opercolo che reca ghiandole secernenti nettare zuccherino
rubino, 31: là una gente in un botro lumacoso / tra piante obese e
obese e turgide nepenti / s'attorce in un fastidio torposo. = voce
confondono colla gamba, formando con essa un grande uncino, onde sembrano mancanti di
provviste di zampe anteriori raptatorie e di un sistema respiratorio caratterizzato da due protuberanze
ovali, ha proprietà carminative, emana un forte odore di menta ed è utilizzata
, in mezzo del quale facea ombra un mandrolo di quelle grandi senza pelo.
, ponendone cinque o sei menate in un barile d'aceto buono, così sparse per
persa e nipitella / trovammo apparecchiato un tavolino. fagiuoli, 1-4-422: chi
baldini, i-800: ecco l'origano d'un color giallo carico, e la nepitella
giallo carico, e la nepitella, d'un giallo dilavato, che mi portano invece
dello spiazzo arborato -fra gli autocarri sotto un tabernacolo ai quattro colonne quadre -la statua
gli eressero... in vittemberga un pubblico ritratto. botta, 4-1113:
secoli di rapina e di nepotismo innalzava un tempio armonioso alla rinascenza delle arti che
favoreggiamento (da parte di chi detiene un potere) di parenti o amici, allo
). che pratica il nepotismo (un papa). balbo, i-276:
in fiocco formi, durante la cardatura, un intrico di fibre. =
), avv. in relazione con un altro avv. di negazione ne accentua
il valore o sottolinea l'esclusione di un determinato termine: neanche, nemmeno.
come una tigre e lo sgozzò d'un colpo senza fargli dir né pure gesummaria.
umano. / perderne non vorrei neppure un attimo: / è questa la mia
-rafforza la negazione espressa da un aggettivo. c. arrighi, 2-10
/ ritroso la campana / di crollare un tantin né pur da segno. giordani
dalle arti, senza che giacerebbero in un sonno oscuro, d'onde neppur il sole
lettera in poi, che mi scrivesti da un paesetto prima che giungesse dal verme.
prego, carissimi compagni, non tardate un momento... andate voi..
, amore, /... / un giovinetto tale / che di biltà,
né di valore / non se ne troverebbe un maggior mai, / né pure a
landolfi, 8-31: io non feci un passo alla sua volta, neppur materialmente.
, giunte alla maturità, fuoriescono tessendo un minuscolo bozzolo appiattito. =
da una conchiglia fusiforme e dotata di un opercolo corneo, presenti anche nel mediterraneo
grin col vento in poppa / in un paese del neptùneo regnio.
; che deriva da grande scelleratezza (un proposito, un sentimento, un'azione
deriva da grande scelleratezza (un proposito, un sentimento, un'azione).
questa nequissima taccia uranche dura, malgrado un lungo processo. idem, 7-98:
n. agostini, 6-2-24: l'un de l'altro sapeva niente, / ma
l'altro sapeva niente, / ma ogn'un credea aver ferraguto ucciso, / e
si mirava niquitosamente / senza parlarsi l'un e l'altro in viso.
biasimerai tu, dimmi,... un coltello che è fabricato per tagliar il
con quello qualche malvagio uomo averà ucciso un altro uomo? se tu sarai di
dei, sì nequitosa ed empia / contro un sì pio? raineri, i-1-6:
dia. -feroce, aggressivo (un animale). nannini [olao magno
deriva da malvagità, da scelleratezza (un proposito, un sentimento, un pensiero,
, da scelleratezza (un proposito, un sentimento, un pensiero, un'azione,
(un proposito, un sentimento, un pensiero, un'azione, una situazione
. cantari, 66: standosi un giorno tutto nequitoso, / la bella
improntato a rabbia, a sdegno (un pensiero, un atteggiamento, uno sguardo
rabbia, a sdegno (un pensiero, un atteggiamento, uno sguardo).
e volo / goda per l'aria un ente, a cui nel petto / la
a cui nel petto / la nequizia d'un demone s'annidi! -crudeltà
conti, 1-243: credi davvero che un ballo sia un tal pozzo di nequizie?
: credi davvero che un ballo sia un tal pozzo di nequizie? -persona
. cecchi, 5-404: si tratti di un solo, o parecchi, raccolti dal
parecchi, raccolti dal compilatore sotto a un nome, sempre queste opinioni ci recano
, / e con aspro parlar l'un l'altro astizia. n. agostini,
n. agostini, 5-13-40: con un colpo la visiera aperse / a rodomonte,
di nequizia / del fiero sesto, un de'fratelli regi, / e le caste
. che costituisce impurità, imperfezione (un elemento eterogeneo in una sostanza).
, la via lattea / ci appare come un lustrale benda. = comp
nerastro, agg. che tende a un colore scurissimo o al nero smorto,
la superficie del suo corpo macchiata d'un colore nerastro. massaia, viii-
nerastri. -ricoperto di segni neri (un foglio stampato). c. e
uso di tinte brune e bituminose (un quadro). gadda conti, 1-280
1-280: nell'atrio inferiore dello scalone un quadro nerastro rappresentava un condottiero del cinquecento
inferiore dello scalone un quadro nerastro rappresentava un condottiero del cinquecento (o del seicento
e i denti incrostati dell'inferma con un lino umido di aceto. deledda,
grossa, vestita di nero e con un fazzoletto bianco intorno al viso duro nerastro
, colpire ripe tutamente con un nerbo; infliggere nerbate. - anche
nerbati come servi della pena; da un lato delirano per la uguaglianza, dall'altro
nerbata, sf. percossa violenta inflitta con un nerbo, per lo più come
a una persona 0 come incitamento a un animale da tiro; colpo di nerbo
a tempo mio? / si strapazzava un poco di latino, / tre o quattro
nerbata affibbiatagli, arrivò a casa con un occhio insanguinato. ghislanzoni, 16-60: dacché
una dozzina di nerbate sul grugno di un certo montasino, fabbricatore di riviste,
roberto, 46: perché non date un esempio?... il bastone ci
è alto, porta le fedine, ha un volto naturalmente severo. è inesorabile coi
grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se sei di carne o d'
, sf. il percuotere ripetutamente con un nerbo o scudiscio; somministrazione di nerbate
era aguto e superbo, / carcava un peccator con ambo tanche, / e
la testa. arici, iv-195: davidde un giorno il maggior nerbo / ruppe al
ha veruna spina nel corpo, ma un semplice nerbo che dal capo alla coda gli
. 2. tendine ricavato da un animale e sottoposto a particolari trattamenti o
, 1-16-46: il scudo di quel negro un palmo è grosso, / tutto di
di bue intrecciati e usato, specie un tempo, per infliggere percosse particolarmente dolorose
correzione delle scolaresche, sì da diventare un simbolo di violenza repressiva (anche nell'espressione
pratica dintorno a la porta; le cavarò un dì la rabbia con un nerbo di
le cavarò un dì la rabbia con un nerbo di bue. g. m.
serbo / e nell'aceto a stagionarsi un nerbo. moneti, 2-9: alcuni più
sulle rene / fatti di sangue proprio un bel lavacro. batacchi, i-172: asinacci
in tanto e torceva nelle mani nervose un nerbo di bue che poi faceva sibilare
: e dissi poi, / cadendo come un uom che non ha nerbo: /
apprese. aretino, 20-81: converso di un trenta anni, tutto nerbo, tutto
a cancelliere, e il vuole / un vescovetto di buon nerbo e snello.
femmina. 5. impeto di un elemento naturale. graf, 5-95b:
, della fragranza e della franchezza di un vino, rilevabile con la degustazione.
il suo malessere interno si trasformava in un cupo ribollimento, in una commozione violenta
, ma lui risponde pacato, con un tono di candore che non capisco di che
7. vivacità, forza espressiva di un autore, di un'opera letteraria,
lingua, di uno stile, di un discorso; forza oratoria, energia di stile
costui, dice, dal ciel mi sembra un nume: / tal possente energia,
di dire di una lingua o di un dialetto porgono allo stile un nerbo, una
o di un dialetto porgono allo stile un nerbo, una originalità ed una grazia
essersi men saputi. -forza persuasiva di un argomento, di un'affermazione, di
non tornar mai se non si fa con un solo. groto, 1-68: ecco
reali: de'quali, ra- guagliato un anno per l'altro, vengono da ottocentomila
da ottocentomila libbre di dieci reali a un conto d'oro. annotazioni sul decameron,
annua a fine d'aver pronto sempre un competente nerbo di denaro. c. e
10. parte più cospicua e valorosa di un esercito; corpo scelto, contingente più
le bande degli uomini d'arme e un numero grande di signori venturieri, marciavano
il nerbo della gran falange che da un polo all'altro, secondo le giova,
di vista il nemico, scorse che un buon nerbo di truppe esciva dalla piazza.
, rimasto solo per qualche minuto in un andito solitario del palazzo, mentre era
, e far seguire i funerali da un buon nerbo di sgherri, per proteggere i
nerbo / che le forze fiaccò d'un mondo intero. algarotti, 1-iv-352: così
. 11. parte più eletta di un ordine di persone o di un gruppo
di un ordine di persone o di un gruppo sociale; classe più viva e attiva
la posta ritoglie; / corre come un dimon verso la spagna.
che per quella sua fistola gli fu dato un bottone di fuoco, il quale venne
porta [il volume] il nome di un gran vate, / che impetrò con
stampate / tante rime e cento e un canto, / non concesse il dio del
(1-iv-828): mostrogli... un cavaliere chiamato messer filippo argenti, uom
a porta capuana in una locanda, ove un uomo nerboruto, che n'era l'
batteva, al mio entrarvi, con un grosso bastone un vecchio nostro capitano in
mio entrarvi, con un grosso bastone un vecchio nostro capitano in età di circa
nerboruto e contraffatto come il tronco di un albero, e abbracciò sebastiano.
, svelto, leggero, asciutto come un tisico. -sostant. martello
per aiuto / alla pericolante sua barca un nerboruto, / che lasciando altrui poscia
dare alla generazione. monti, 5-153: un galantuom va d'altri gusti in traccia
/ rende il preso piacer: ma un nerboruto / cappellano non va tanto al
: capitato essendo in mano / d'un sollecito ortolano, / un somaro ben pasciuto
/ d'un sollecito ortolano, / un somaro ben pasciuto, / ben tarchiato
. costituito da nervi, da muscoli (un tessuto anatomico). crescenzi volgar
si spezza difficilmente (uno strumento, un oggetto). -anche: grosso, voluminoso
. -forte, potente (un elemento naturale). de notari,
sollecitazioni meccaniche, duro, compatto (un materiale). p. cattaneo,
nerbosa eloquenza e con forte energia difendeva un reo vilissimo, quanto chi colla stessa
governo. d'annunzio, ii-60: un gabbier fulvo e nerbuto / receva il suo
nerbuta e grossa / che avria gettato un muro alla percossa. soderini, ii-246:
somiglianti a quelle del gelsomino nostrale, un poco più nerbute e non tanto fiacche e
ricco di forza espressiva, vigoroso (un linguaggio). algarotti, 1-iv-47:
stese per terra, longhe un palmo in circa, intagliate, simili
albale epifania. calandra, 1-52: un cappello di nuvoloni, nereggianti sopra ripalta
: sorgeva in fondo a grado a grado un colle, / o gremito di rosse
2. per estens. occupato da un gran numero di persone, da una
olive mature. -in relazione con un compì, di causa. pindemonte,
. e. cecchi, 6-271: a un certo punto il terreno nereggiò di vegetazione
che continuavano ad arrivare. -con un compì, di limitazione. cebà,
linati, 20-46: pel cielo rasserenato un grande airone attraversava il fiume perdendosi al
vagamente nereggiano, le viti / regge un lungo filar d'olmi d'argento.
nievo, 8-21: la sera a un paesello / giunser, sul quale antico /
, sul quale antico / nereggiava un castello. fogazzaro, 7-311: nello sfondo
gabbia di vimini, entro la quale nereggiava un merlo spennacchiato. c. e.
gadda, 6-334: nereggiò l'ala d'un tùffolo, o d'una spersa ghiandaia
pubblico bene, non tarda a nereggiare un brulicame di vili che di quel sangue s'
s'allungava nereggiando sotto le enormi volute d'un cielo ricco e greve come un pensile
d'un cielo ricco e greve come un pensile tesoro. palazzeschi, i-161:
nel fondo della via già si scorgeva nereggiare un gruppo di persone. baldini, i-253
2-179: levando gli occhi arsi vide intorno un nereggiare di popolo, e tra l'
si vedeva la cupola rossa del berretto su un nereggiare di teste. -formare
e nereggiare. -essere gremito da un gran numero, da una folla di
de'fidi messaggier, che tutto / un popolo inviò, la via nereggia. tommaseo
. calvino, 7-109: avevo imboccato un canale, uno spiraglio, al di
attingeva con i piedi la carena e in un gesto atteggiato di grazia tendeva all'alto
vermi marini, lunghi talora più di un metro, col corpo diviso in un
un metro, col corpo diviso in un numero infinito ai anelli, come i vermi
i vermi ordinari, a cui corrisponde un numero infinito di appendici che si direbbero
acque fabbricandosi con sottil tessuto ai seta un asilo tra le ineguaglianze degli scogli,
. pirandello, 8-1057: m'indicò un logoro divanuccio sotto uno specchio a muro
fattezze e che a lei dee seguire / un giorno eterno d'opere tue belle.
di lago, dell'età di oltre un anno, con macchie nere sui fianchi.
di gradazione elevata; invecchiando acquista un profumo molto gradevole. soldati, 5-31
mosè ', poema sinfonico e vocale in un prologo e tre parti di don lorenzo
, 6-80: nella cronaca, dentro, un titolo in neretto su due colonne.
grappoli neri, da cui si ricava un vino pregiato di colore rosso rubino.
patatine e succhiarsi albicocche, e berne un pochetto di quel neretto innocente! =
fioretti di vite, 57: avea un vestimento di sopra d'un panno sottilissimo
57: avea un vestimento di sopra d'un panno sottilissimo, et era candidissimo,
bianchezza non ha altro contrario vero che un solo, ciò è la nerezza. frachetta
nerezza o in rossezza, ma percioché l'un colore si strugge e l'altro si
, 1-148: pareva quel pallore un artefizio della natura perché apparisse più viva
suoi capelli distesi e lisci sulle guance un po'magre. papini, i-279:
meno vedere. -parte annerita di un oggetto. d'annunzio, v-1-331:
all'ineffabile sua nerezza, tradisse con un bacio gesù. -in senso concreto
zolle del campo. cesareo, 135: un fitto polverio nérica e luce / su
attaccato dietro dove pende quadrato, lungo un piede. la loro carnagione è nericcia.
carnerana, viii-659: torpido fuma / un comignolo, il segno unico vivo:
della persona, il nericcio delle vene e un cupo rantolo che parea uscirgli dal fondo
: per metafora dicono i modenesi 'un volto abbronzito ', * una ciera bronzina
, per significare la faccia nericcia di un uomo. -cianotico. pea
quel cranio pareva composto d'una cera un po'ammollita dal calore, untuosa,
degli stami unite fra loro, e formano un nettario ridondante d'umore acqueo.
sud-orientale, la cui scorza disseccata forniva un rimedio alle malattie intestinali e in partic
di una robusta conchiglia globosa chiusa da un opercolo calcareo. -anche: conchiglia vuota
con una manifestazione di lutto, con un simbolo della morte, col demoniaco,
o il piumaggio di tale colore (un animale). -in senso generico: che
appare o è diventato per cause esterne di un colore scurissimo: bruno, moro;
acqua); grezzo, non lucidato (un metallo). laude, \
sorella della scura, / er me date un manto nero / a quella che giamaio
10-70: poco stante venne contra lei un grandissimo cavaliere molto sformato e terribile a
ardore / per lo papiro suso, un color bruno, / che non è nero
. idem, inf., 25-84: un serpentello acceso, / livido e nero
gr., ii-232: sostien del braccio un giovinetto cigno, / e togliesi
6-ii-139: • alla superficie di un liquido denso e oleoso, tempestato di
nera e filamentosa che riconobbi tosto per un quarto di caprone. fogazzaro, vi-278
d'annunzio, iv-1-821: ella portava un collaretto di pizzo bianco e un piccolo
portava un collaretto di pizzo bianco e un piccolo nastro di velluto nero che tagliava con
607: su quella dorata uniformità pigliavano un violento risalto gli occhi turchini, infantili
... una camicetta verde, di un verde marino e scattante. bernari,
colori, con riferimento al simbolo di un casato, di una nazione. baruffaldi
. -accompagnato con l'indicazione di un altro colore, indica sfumature, tonalità
barilli, ii-330: sull'imperiale di un autobus traversiamo i sobborghi anglo-africani. indigeni
20-208: non una rossa clamide indossa ma un tabarro dozzinale / nero-verde-lucertola stritolata dalle
dozzinale / nero-verde-lucertola stritolata dalle ruote d'un tram vai. -in similitudini o
superi, o intensivo. -nero come un calabrone: v. calabrone, n.
5. lippi, 10-12: giunge un diavol più nero del caviale. note
una porta] poco meno della coscienza di un gesuita o di un moderato,
coscienza di un gesuita o di un moderato, ché ella è tutta una minestra
neri neri, che ondeggiavano orgogliosi come un elmo sull'esile testa, pareva rifugiata
una disfunzione organica (il sangue, un organo). dalla croce, ii-92
gibba non patisce, bisogna talor aspettar un gran flusso di sangue nero. malpighi,
: quando scrivi, scrivi, perdio, un po'più nero. -sporco
quasi minacciandolo la morte, fece un trovato scelera- tissimo, imperocché, ragunato
, comandò che fussino rinchiusi in un luogo chiamato ippodromo. leopardi, i-103
vendicare, e non dico già solamente da un nemico abituale, ma da un indifferente
da un nemico abituale, ma da un indifferente o anche (massime in certi
certi momenti d'umor nero) da un amico. de sanctis, ii-6-191:
ecc.) o, anche, a un gruppo etnico con capelli e occhi scuri
cavalcanti, 187: io vi ricordo un proverbio volgare che si dice tra i toschi
. -per estens. che ha un colorito molto scuro per effetto dell'età
imbriani, 6-73: vide rosmunda sopra un sedile rustico una figura di vecchie- rella
e aveva, nella larga faccia, un segno profondo di forza e di tristezza.
di farti viva. pavese, 2-19: un uomo deve stringere, carezzare, schiacciare
livide. bolognetti, i-182: ecco arrivargli un giovine al cospetto / ignudo e tutto
della cucina. alvaro, 9-441: un ragazzo dal viso nero d'officina le attraversò
d'officina le attraversò la strada in un vicolo e le disse la prima frase oscena
'nero'. ojetti, i-148: c'è un fascista, nero e piccolino, con
chi gli càpita, felice d'essere un simbolo. bartolini, 20-34: mi
da una gran folla di persone (un corteo, una folla). verga
livide, su cui sobbalzava, come un funebre canotto, la bara, che i
stranamente gambuta. saba, 22: è un giorno di festa, oggi. la
. 4. che è di un colore più o meno scuro, con
privo di luce o poco illuminato (un luogo, un locale, l'aria,
luce o poco illuminato (un luogo, un locale, l'aria, il cielo
, 9-7: andò ad abitare in un nero pianterreno, dentro a un cortile
in un nero pianterreno, dentro a un cortile con intorno neri balconi pieni di bimbi
anche, minaccioso (il tempo o un fenomeno atmosferico; e preceduto da un
un fenomeno atmosferico; e preceduto da un agg., ha valore intensivo e
e la mota / infino a gola a un tempo nero nero / col capo pieno
, come quando si vede venire avanti un tempo nero, e s'aspetta la
, e s'aspetta la grandine da un momento all'altro. jahier,
: non è impossibile che si producano un giorno alla luce, unicamente per soddisfare
neri sieno scatenati fuori dell'abisso - un ottuagenario esorcista entrava nella mia cella.
che, in una famiglia o in un ambiente, è vista con disprezzo o con
pecora nera. -che costituisce un peccato, una colpa; peccaminoso,
spietatezza, egoismo (un'azione, un comportamento, un'affermazione, un progetto
, un comportamento, un'affermazione, un progetto, un sentimento, un desiderio
, un'affermazione, un progetto, un sentimento, un desiderio, ecc.
, un progetto, un sentimento, un desiderio, ecc.). forteguerri
i torti e tonde / fatte ad un re che la pietà profuse, / reo
morte. chiari, 1-86: siete un uomo così invasato d'amore che credete
218: mi parlava una volta di un suo sfortunato matrimonio con una vecchia strega
che è [la lettera di scopoli] un tessuto di nere bugie. c.
valore attenuato, uggioso, noioso (un giorno, un periodo, la vita)
uggioso, noioso (un giorno, un periodo, la vita); caratterizzato
pensieri o immagini tristi, dolorose (un ricordo, un sogno, ecc.
tristi, dolorose (un ricordo, un sogno, ecc.). -
l'avrei trapassato! cariteo, 134: un sogno paventoso, oscuro e nero /
cura, io viva al fin sperando / un giorno chiaro dopo tanti neri. d
., 21 (366): a un tal dubbio, a un tal rischio
): a un tal dubbio, a un tal rischio gli venne addosso una disperazione
: ti dico una cosa nera per un marito: tradisci la donna degli altri!
, ed a lui si rivolgeva in un momento di nero sconforto. guglielminetti,
in giugno. e in mezzo c'è un intervallo nerissimo che coincide naturalmente col mio
di stupidamente giulivo. -che costituisce un segno premonitore di avvenimenti dolorosi, luttuosi
premonitore di avvenimenti dolorosi, luttuosi (un presagio, un augurio); infausto
avvenimenti dolorosi, luttuosi (un presagio, un augurio); infausto. bandello
, ostile, avverso (l'influsso di un astro, il destino).
. -che rappresenta o costituisce un pericolo, una minaccia (una situazione
successo, alla fortuna, alla fama di un personaggio, alla divulgazione e alla notorietà
e alla notorietà delle sue opere (un periodo). montale, 12-15:
-che è di decadenza, di declino (un periodo). onofri, 11-92:
prò... hai proprio bisogno di un po'd'aria. hai un muso
di un po'd'aria. hai un muso nero! vittorini, 9-277: era
tormento, angoscia (il pianto, un urlo, ecc.). govoni
, seccato (e, preceduto da un agg., ha valore intensivo e
mancanza di fiducia, di speranza (un modo di esprimersi, di comportarsi,
modo di esprimersi, di comportarsi, un pensiero, una considerazione, ecc.
3-183: diceva le cose con una grazia un po'sorniona, con l'aria di
profondamente il lettore (un'opera, un genere letterario). -anche: che
è proprio, che si riferisce a un tale genere letterario; che privilegia temi
. 10. riservato o limitato a un ambiente molto ristretto; poco comprensibile,
ristretto; poco comprensibile, poco chiaro (un modo di esprimersi). bonghi
sotto l'aspetto culturale, intellettuale (un filosofo, uno scrittore). papini
. papini, ii-475: chi volesse un vico tutto nero non avrebbe da far
di questo suo glorificatore, e vedrebbe un vico vittima di inganni...;
o ente possiede e gestisce occultamente su un conto a parte (che non compare
. 6. 14. che contiene un elenco di persone avverse a un determinato
contiene un elenco di persone avverse a un determinato regime o considerate politica- mente pericolose
senso generico: che rappresenta o costituisce un valore negativo; brutto, sgradevole,
, panneggiato dalla sua veste, egli sembrò un re indemoniato di potenza, un innamorato
sembrò un re indemoniato di potenza, un innamorato buio della sua gelosia.
, 6-162: era una miniera impoverita, un labirinto di gallerie dove si poteva trovare
* nera 'ha fatto in un giorno sparire tutto il sale fino,
. gramsci, 6-189: crispolti era un reazionario nerissimo, e lo è rimasto
, se vuoi non ti si prenda per un provocatore ». -aristocrazia, nobiltà nera
fascisti, reazionari (un'azione, un comportamento: con partic. riferimento,
in friuli... prima ho imparato un mondo contadino e cattolico che nulla ha
. io ho un'idea, magari un po'romanzesca ma che credo giusta,
nero: regione dello spazio occupata da un ammasso di materia stellare talmente concentrata da
bianche, totalmente d'argento o con un alto titolo). - moneta nera
s. bernardino da siena, iv-29: un santo padre disse ch'egli era men
mangierebbe mancando lo stagno / più fiorenza un dì nero / fresco muggine o ragno
la parte nera / coll'inganno d'un papa e d'un francese, / per
/ coll'inganno d'un papa e d'un francese, / per giusta al duro
, si può lavorare, che sarà un nero bellissimo lustrante come uno velluto e
12-39: si tratta ch'e'vi fosse un vezzo / di perle che, sebben
acqua] i corpi ad essa esposti di un tartaro mamillare, che dall'ocra in
che dall'ocra in esso contenuta riceve un colore giallo, a tratti sfumato in nero
boia. -accompagnato dall'indicazione di un altro colore, denota una particolare intensità
un'altra specie di grana e di un altro colore, perché non ha il nero
implica nel nome della tinta... un preciso riferimento. e cosi, sempre
dei neri, distingue ancora... un nero pipistrello (vespertilio),
nero pipistrello (vespertilio), un nero corvo (coracinus), un
un nero corvo (coracinus), un nero lutto (pullatus). montale,
di quei neri-seppia potevano (fino a un certo punto) incuriosirmi intellettualmente.
bruna] infoco. -parte di un oggetto o di una persona che si
: una busta listata a nero con un francobollo tedesco! pea, 7-3:
che lassù,... c'era un nero di case e un campanile.
c'era un nero di case e un campanile. viani, 19-429: gli uccelli
mera borra e non ha che fare un nero di fava né con venere né con
sotto le unghie. -al figur.: un nonnulla, un attimo (anche nelle
. -al figur.: un nonnulla, un attimo (anche nelle espressioni a un
un attimo (anche nelle espressioni a un nero d'unghia, quanto un nero
a un nero d'unghia, quanto un nero d'unghia, ecc.).
a uscire del luogo suo quanto è un nero d'ugna. soldani, 1-108:
parole or così bene aggiusta / eh'un nero d'ugna non par che vi
colore (con partic. riferimento a un abito, a un tessuto, ecc
partic. riferimento a un abito, a un tessuto, ecc., per lo
: « sta male il nero ad un bambino ». -con riferimento a
variegature e in relazione con un compì, o con un agg.
relazione con un compì, o con un agg. che indica la provenienza).
più tenero di esso in circa a un quarto. malerba, 1-86: con la
volatilizza in composti che si raccolgono in un liquido di odore ripugnante (usato come
da carbone estremamente suddiviso e dotato di un forte potere decolorante, è anche detto
-nero di noccioli: colorante, usato un tempo per dipingere a olio, che
12-4-278: se ne otrebbe fare anche un altro uso [del sughero], come
carbone di legna e se gli dà un diverso grado di finezza secondo gli usi
inchiostri da stampa ricavato dall'acetilene secondo un processo attuato dall'ingegnere francese hubou.
antitossico per l'azione che svolge attraverso un meccanismo fisicochimico di adsorbimento (e
è suddiviso nei preparati colloidali ed è un importante catalizzatore, tanto per ossidazione quanto
. ciò che è negativo o rappresenta un valore negativo o un aspetto negativo di
negativo o rappresenta un valore negativo o un aspetto negativo di qualcosa da un punto
o un aspetto negativo di qualcosa da un punto di vista morale, spirituale,
-pessimismo. banti, 11-122: sono un pessimista, l'ho detto...
ne scrivono solo in negativo / dentro un nero di anni / come pagando un
dentro un nero di anni / come pagando un fastidioso debito / che era vecchio di
araldica il colore nero è rappresentato da un campo nero in pieno, o da
campo nero in pieno, o da un campo frastagliato regolarmente in quadrettini minutissimi bianco-neri
40. fotogr. parte chiara di un negativo (che nella stampa risulterà scura
'le parti esposte al sole di un negativo. 49. gioc.
i neri facevano la vendetta de'neri, un bianco prendeva ed era preso da un
un bianco prendeva ed era preso da un nero, un nero offendeva ed era
prendeva ed era preso da un nero, un nero offendeva ed era offeso da un
un nero offendeva ed era offeso da un bianco. -nelle carte francesi, il
(e, talvolta, indica enfaticamente un colore scurissimo). viani,
scurissimo). viani, 10-253: un contadino pungola i giovenchi ni- vei,
possesso di un impegno, di una documentazione scritta.
-passare da una posizione, da un modo di essere, di pensare a
modo di essere, di pensare a un altro completamente diverso e anche opposto.
nera 0 bianca su qualcosa'. dare un giudizio qualsiasi. giordani, ii-2-13:
mangiare alquanto poco. -fare nero in un luogo: esservi un'atmosfera di tristezza
. nieri, 389: se allora un prete era un soggettaccio e tu dicevi
, 389: se allora un prete era un soggettaccio e tu dicevi: -quel prete
tu dicevi: -quel prete lì è un farabutto o un lezzone -vai positivo che
: -quel prete lì è un farabutto o un lezzone -vai positivo che, secondo chi
, / e sempre simulando / l'un l'altro si costuma. beccuti,
osservare, signori miei, come ad un uomo della mia fatta sia facile il
pessimista riguardo a una questione, a un problema. mamiani, ii-49: io
resto è comprensibile... siamo un popolo triste, noi »...
volo. 2. vestito con un abito bianco e nero (con riferimento
di cui ognuno dei primi cinque porta un paio di zampe; sono quasi tutti
cavità de'loro occhi sempre bagnati d'un umore acqueo. = voce dotta
ha colore nero con macchie fulve (un cane). marinetti
produrre lucidi da scarpe, vernici (e un tempo veniva usato anche come cosmetico e
gioventù, né giuro che fosse anche allora un modello di castità, con quelle sopracciglia
sbaffi di nerofumo sotto gli occhi, e un repugnante profumo di pacciulì che è il
manata di nerofumo,... un buiolo di legno bello nuovo e un mannello
. un buiolo di legno bello nuovo e un mannello di stipa, che pitturiamo la
pitturiamo la vela. moravia, 18-335: un aguzzino con la faccia dipinta di nerofumo
al nero. jahier, 2-21: un paese di cento camini -ostenta fornaci accese
figur. carattere di uno scritto, di un componimento poetico volutamente oscuro, ermetico,
buzzi, 216: la luna / pare un pesce palla / emerso fuor dai flutti
col suff. che indica relazione con un olio e con le caratteristiche fisiche di
che ha il piumaegio nero e lucente (un uccello). sbarbaro, 1-55:
andare a fondo; / e piacerebbemi un neron secondo, / e ch'ogne bella
degli uomini mi sforza / a smascherare un impostor fantasma / che neroneggia in socratesca
. aretino, 20-264: dimenatasi un buon pezzo, si beccò sul
'dell'età neroniana descritta per gusto da un corrotto e gli ozi superbi e le
una feudalità decadente bollate a fuoco da un cittadino. pascoli, i-872: appartiene
paraninfo leggiadro,... sposi di un solo sesso e di così diversa natura
letto che il plettro. far consumare un matrimonio neroniano sopra un pettine? ohibò
. far consumare un matrimonio neroniano sopra un pettine? ohibò, né meno in
vi... divenne... un sospettoso tiranno e dette prova, nel
offrirà a qualche amante neroniano celato in un felze lo spettacolo dionisiaco d'una città
loro, dal momento che non c'è un dio a fulminarli. ma quasi subito
dio a fulminarli. ma quasi subito un altro sentimento, più antico e radicato,
gran nerore / fendon del ciel con un lucor vermiglio. fenoglio, 3-36:
colore nero ed emette suoni striduli (un uccello). boine, i-73:
. che ha il volto coperto con un velo nero. e. cecchi
vellutato, agg. letter. vestito con un costume di velluto nero.
domenicale fu lieto, nella luce d'un meraviglioso pomeriggio, rimasti al marciapiede i
nerovérde, sm. letter. colore di un oggetto con sfumature nere e verdi.
che ottantenne nel 1928, assistita da un coro di vicine di casa scarmigliate,
che ha il piumaggio di colore nero (un uccello). carducci, iii-1-447
su la foce sabbiosa e bionda nereggiare un nerume simile ai mucchi di detriti e di
cavati e concorrono nel foro e fassi un nervo, che ha tre tuniche o vero
altro divasta. -con riferimento a un oggetto astratto personificato. m. palmieri
, ii-37: andranno ogn'ora facendo un feroce strazio or con le beffe e con
complessione dei nervi e dei muscoli di un uomo o di un animale. -anche:
dei muscoli di un uomo o di un animale. -anche: sistema nervoso (
che collegano la sua travatura e formano un appoggio consistente al suo rivestimento. gozzano
anche, ideologico di una scuola o di un genere letterario. papini, iv-837
ed espressivo di uno scrittore, di un artista. papini, iv-911: non
non avere spessore alcuno e tanto meno un filo e un dorso, o i due
spessore alcuno e tanto meno un filo e un dorso, o i due tagli e
foglie tutte uguali schiacciate come pagine d'un libro, tanto che ciascuna porta impresse
orditura. bocchelli, 14-139: venne un dignitario con una nervatura di foglia di
dei petali li aveva tutti striati d'un nero rossastro. 7. entom
nervi (detti anche vene) di un insetto o di un suo organo. -anche
vene) di un insetto o di un suo organo. -anche: ciascun nervo
organo. -anche: ciascun nervo di un insetto. 8. legat. insieme
che attualmente hanno unicamente valore decorativo e un tempo erano costituiti dalle cordicelle a cui
] di levargli subito dalla medesima proposcide un nervetto sottile, che per lungo l'
son liscie [le fogliel e polite con un solo nervetto per mezzo. anonimo [
la buccia, v'ho trovato quasi un fiocco di nervetti e di fibre che
superficie esteriore di questo timpano v'è un nervettino tirato come una corda. =
muscoli asciutti e vigorosi, nervoso (un organo, una parte del corpo)
1-201: io, travagliato da quasi un anno d'infermità nervina, non ho
morgagni, 43: penserei principalmente ad un decot- tino capitale fatto in ben molta
-e). entità anatomica costituita da un insieme di fibre nervose e, in
i vasi nutritizi; si presenta come un cordone biancastro o grigio a seconda della
chiamarle nervi, e ogni coppia chiamarle un paio di nervi, onde tante paia di
muscoli e membri con non altro che imprimere un così lene moto al fluido elettrico e
l'aria, il percuota ripetutamente cagionandovi un frequente tremore. leopardi, iii-205:
vostre aspirazioni hanno la loro causa in un muscolo; la fede è un viscere,
causa in un muscolo; la fede è un viscere, l'amore è un viscere
è un viscere, l'amore è un viscere. 2. plur.
iv-v 1-347: v'è sull'anima mia un risentimento contro tutte cose, un amaro
mia un risentimento contro tutte cose, un amaro, un'irritazione che freme per
non s'ammalavan per l'odore di un fiore! ». tarchetti, 6-ii-275:
anche la gioia aveva l'aspetto di un assalto di nervi. d'annunzio, iv-1-17
bastimento va con rara discrezione. è un miracolo di equilibrio. tutt'al più,
il cuore, adesso gli produceva dentro un dolore assai meno forte, come se 1
g. m. cecchi, 1-1-482: un medico, che venne su con fazio
nella battaglia di borgo mi ha rattratto un nervo, per la qual cosa zoppico.
/ dietro, i due nervi forò dell'un piede e dell'altro, alla nocca
occhi scintillanti, come fissato, con un nervo che non faceva che saltargli sotto
fattolo cadere, stringonsi i nervi con un regol di legno, e poi si
lei in quel mezo messe in pignatta un lacerto di buo e uno nervo de
: adattando l'artiglieria in fianco con un archetto e con un nervo o fune sottile
in fianco con un archetto e con un nervo o fune sottile. ramusio,
-fune usata per impedire i movimenti a un carcerato. - anche: ceppo.
sieno di fresco sterpati dal corpo d'un bue. cattaneo, v-2-137: chiamavano
caio memmio similmente batté lucio ottavio con un nervo. cebà, 16-42: tu
costumi tuoi rozzi e protervi / ti fanno un di quei dei del tutto degni /
ragazzi bardassi andavano severamente gastigati con un nervo. pecchio, conc., i-501
col digiuno a pane ed acqua per un giorno o coi colpi di nervo.
sera [il padrone] stava pure un poco a vino; sicché dunque, pel
si mette a fare come se fossi un sacco di noci. venditti, 1-172:
bambù, /... / un nervo di ippopotamo e uno * stick '
2-265: questo [strumento] era un cavo e ben disposto legno, /
rendea. galileo, 3-4-238: trovò un fanciullo che andava con un archetto,
3-4-238: trovò un fanciullo che andava con un archetto, ch'ei teneva nella man
8. per simil. fascio fibrovascolare di un organo vegetale, in partic. di
in partic. di una foglia o di un petalo; nervatura. niccolao da
la lor carne dentro una orditura e un ripieno di queste fila di nervi e di
3-286: una rete di nervi esili e un velo / d'oro diafano, tesi
una volta a crociera o modanatura di un arco. -anche: parte aggettante di
arco. -anche: parte aggettante di un motivo floreale o vegetale eseguito a rilievo.
, sopra, od a lato di un arco quasi a suo rinforzo, -come le
diconsi le parti prominenti delle foglie di un ornamento. -rilievo formato sui dorsi
cordicelle. 10. striatura di un minerale. leonardo, 2-473: pruovasi
cioè per il verso delli orizzonti oppositi d'un medesimo emisperio, e questo è contrario
antonio da ferrara, 5: hamme zunto un vento sì rotervo, / una fortuna
core. a. cattaneo, ii-19: un giornaliere di buon nervo scarica un gran
: un giornaliere di buon nervo scarica un gran colpo di scure al pedale di un
un gran colpo di scure al pedale di un albero verde e fiorito.
. 12. resistenza di un materiale alle sollecitazioni e all'usura.
usura. -in partic.: tempera di un metallo. biringuccio, i-119:
23: in quello corso che fa un cervo / quando ha deposto de le
suo fusto di bon nervo / et un piccardo in terra ebbe disteso. c.
la qual fritta... mi dette un cristallo bello e molto più dolce del
ordinario. sabbatini, 49: pigliasi poi un altro legno che sia ottimo e di
ben inchiodati. -potenza o capacità di un elemento di produrre un effetto determinato.
o capacità di un elemento di produrre un effetto determinato. biringuccio, 1-119:
ricco di sostanze nutritive, fertile (un terreno). soderini, ii-363:
della gradazione alcoolica e del corpo di un vino; robustezza. soderini, i-474
: avendo gettato quei grappoli spremuti in un tino che tu abbi quivi presso,.
sopra dell'acqua a discrezione e farai un raspatino da cavar la sete, ma
nervo da far da sé, è rimasto un imitatore lodevole e niente più. lupis
scaricasse nembi di maestà e folgori di un venerabile orrore, mentre nella bravura del polso
quale saremo sempre, come ora, un popolo di poco nervo. mazzini, 86-87
14. vivezza, gagliardia espressiva di un autore, di un'opera letteraria,
lingua, di uno stile, di un verso, ecc. liburnio, 2-42
degni non metton così mente / a un doman per dimane o tal minuzze / se
del mondo. algarotti, 1-x-188: ditemi un poco: non temete voi il naso
pigliano scandalo di ogni minimo che abbia un po'del nervo e non sia registrato
ciò insomma che costituisce in ciascun caso un nervo lirico di indiscutibile valore.
-forza persuasiva di una teoria o di un argomento. galileo, 3-1-271:
che egli [il boccaccio] fu un uomo alla mercatanzia applicato, ciò che era
i cardinali si vantavano di serrare in un canile « come veltri e mastini,
che abbino tanto nervo che possino tenere un esercito alla campagna. -impulso,
pur l'enormi stravaganze / alle vicissitudini di un osso / il nervo arrisicar delle sostanze
914: volendosi in una repubblica conservare un nervo di denari per le necessità del comune
o reparto più agguerrito e valoroso di un esercito. -anche: parte più cospicua,
f. soranzo, li-1-166: manteneva un corpo di milizia esercitata e veterana,
spianatori. -campione più valoroso di un esercito. peri, 2-60: il
con danari et assenso dei svedesi levato un nervo di gente, con le quali andò
cleves. segneri, ii-58: che poteva un vulgo imbelle di femmine e di fanciulli
di femmine e di fanciulli, contra un nervo di sgherri che sol veduti bastavano
di sì fieri eccessi, spedivvi affrettatamente un grosso nervo di dragoni. botta, 5-44
fanteria che possano portare, per fare un poco di nervo alle genti del re
sovragiunti. -forza complessiva di un esercito; massa d'urto.
il nervo dell'esercito al racquisto di un forte fabricato già dal mandra- gone,
. 18. componente principale di un organismo statale o militare o di un
un organismo statale o militare o di un gruppo sociale. boterò, i-155:
carlo martello, perché, messo insieme un poderoso esercito, nel quale era il
co'barbari, ne ammazzò, in un terribilissimo fatto d'arme, trecento set-
corona di spagna. -totalità di un gruppo o di una categoria di persone
botta, 4-244: per opporsi ad un tanto sforzo, il re cristianissimo, quantunque
: stefano riattraversò la sabbia e menò un calcio a una teppaia di ficodindia, e
pure la legge. gioberti, 12-iii-121: un principe civile, che si governa altrimenti
feudalismo e del clero, pose d'un sol cenno silenzio al canto fescennino,
saltano, al giorno d'oggi, capita un po'a tutti, scrittori o montatori
montatori o qualunque altro commercio. -tagliare un nervo: infliggere una sconfìtta o un'
: colla presa di cufra avete tagliato un nervo dell'islam. per tutto il mondo
. verucci, 2-25: val più un nervo d'un vivo che cento ossi
, 2-25: val più un nervo d'un vivo che cento ossi de morti.
essi nervicciuoli corrono e ricorrono, pigliano un moto disordinato e molto contrario al naturale
, 59: è [il cuore] un intiero muscolo ed un'opera reticolata,
. serao, i-320: il marchese aveva un moto di mortificazione e apriva nervosamente la
: io vorrèi, per lo meno, un pirata, nervosamente magro come un lione
, un pirata, nervosamente magro come un lione non del musèo. 3
opinione nervosamente combattuta contra plotino da un anonimo greco. a. f. bertini
una città niente affatto estetizzate: su un ambiente studiato nervosamente, senza concessioni.
con la scusa del 'nervosismo '(un vocabolo co '1 quale certa pedanteria
ché ormai, sia per timore di un altro incubo, sia per il nervosismo
anche, di muscoli e di tendini in un tessuto o in un organo. -in
di tendini in un tessuto o in un organo. -in senso concreto: tessuto ricco
la forza. -sistema nervoso di un organismo. mamiani, 10-ii-540: insegnano
perfeziona, tanto la nervosità sua mostra un centro più rilevato e spiegato.
-per simil. resistenza o durezza di un materiale, di una fibra.
donna all'infimo corista, sono agitati da un sussulto di visceri. marchesa colombi,
'. moravia, i-96: vagnuzzi era un piccolo uomo preciso, secco, timido
nervoso: insieme delle strutture anatomiche di un organismo deputate sia alla conduzione e all'
e volume estremamente variabile, costituita da un corpo cellulare (pirenoforo) contenente il
pirenoforo) contenente il nulceo e da un numero variabile di prolungamenti; nelle cellule
dendriti per la forma arborescente, e un filamento omogeneo, sottile, cilindrico,
bene imparata che ora non poteva incontrare un uomo senza assegnargli subito un temperamento:
poteva incontrare un uomo senza assegnargli subito un temperamento: o il sanguigno o il
s'è venuta a sedere davanti a un diecino. rigorosamente accollata... quando
di me l'occhiolino. penso ad un tic nervoso. 2. ricco
ricco di nervi, di fibre sensitive (un tessuto, un organo).
di fibre sensitive (un tessuto, un organo). cecco d'ascoli,
: sente ne le parte suoe superiore un stupore, cussi comunichendo sua frigidità a
, poiché quel fluido insinuato nella cute fa un moto contrario a quello del sangue e
, a cui natura annoda / in cima un non so che sembiante a l'esca
ha origine da una loro alterazione (un male, uno stato anomalo). -malattia
: perché uale speranza di guarire d'un male nervoso che dura a più di
nervoso. guerrazzi, 18-260: comprimendo un singulto nervoso ch'ebbe a rompergli la
europa quell'inquietudine nervosa che dura in un corpo dopo la corsa sfrenata e trafelante
da respirare, e per giunta subisco un po'd'influenza del clima. sono nervoso
, secondo margherita, che fosse anche un po'bisbetica o, come ora si dice
alla follia. tarchetti, 6-i-371: un nervoso che fugge a casa maledicendo i
direttrice », pensò improvvisamente marta, in un risveglio impetuoso d'energia, e cominciò
intorno all'indice, i ciuffi con un moto nervoso, iroso, impaziente.
impaziente. de pisis, 3-120: un vasone, blu, un gran mazzo
, 3-120: un vasone, blu, un gran mazzo di fiori, un firma
, un gran mazzo di fiori, un firma nervosa in un angolo. moravia,
mazzo di fiori, un firma nervosa in un angolo. moravia, xii-328: ad
angolo. moravia, xii-328: ad un tratto, incominciò a ridere, di un
un tratto, incominciò a ridere, di un riso nervoso e irrefrenabile. arbasino,
ha un'aria leggermente nervosa, di un nervosismo crescente, come se si sentisse
ancora a siena, ed egli le scriveva un giorno sì e uno no, come
era quella che si dice una giornata un po'nervosa. 6. che
sonnacchioso e stanco sulla poppa di essa un vecchio terribile di statura gigantesca ma scarnata
ritondetta e nervosa. tarchetti, 6-i-263: un colorito bruno; una corporatura maschia,
esopo volgar., 6-63: un giovene posse dentro lo mio ventre un
un giovene posse dentro lo mio ventre un longo e nervoso tronco, in pede del
il buon servizio che si trae da un uomo nervoso e robusto, lo tengono tanto
11-145: pur ieri sera mi capitò un forestiero a casa che si portò sotto
forestiero a casa che si portò sotto un lombo sodo, riquadrato, costoluto, nervoso
, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammorbidarlo. -in una
, 5-55: il qual freddo ha essere un giovane nervoso e fiero di colore moretto
piombine, or troppo nervose e variate di un rosso che sembra belletto. è.
mangiare una carne nervosa e anche roder un osso. pananti, iii-105: vi è
carne, che è nervosa ed ha un odore sì forte che i cani, annusandola
nervature o vene di colore diverso (un legno). p. cattaneo,
vascolari, caratterizzato da nervature sporgenti (un organo vegetale, una foglia).
. d'annunzio, v-1-392: ecco un [arco] 'tourte 'nervoso,
: piante tortuose e forse torturate da un intimo assillante perché, nervose, isteriche
sollecitazioni o al deterioramento, tenace (un materiale); capace di sviluppare una
-ricco di sostanze nutritive, fertile (un terreno). soderini, iii-33:
morbido arricchito da brio e vivacità (un vino). soldati, 5-164:
vino). soldati, 5-164: un vino 'netto e nervoso'.
stato); numeroso e bene armato (un esercito). siri,
far intendere con estrema efficacia e chiarezza un pensiero o un sentimento o di definire
estrema efficacia e chiarezza un pensiero o un sentimento o di definire con esattezza un
un sentimento o di definire con esattezza un oggetto; che esprime con pienezza di
espressivo, vigoroso (una lingua, un discorso, una locuzione, un'opera
l'effetto che suol produrre... un poco di stile rimesso in dittatura sublime
brignole sale, 3-72: ben saprà un figliuolo suggerir ragioni tanto più nervose e
di bernardo davanzati. cattaneo, v-1-140: un giovine scrittore... nelle austere
più vera è 'storia fosca ': un dramma terribile in poche pagine insanguinate,
le risorse di una tavolozza arricchita da un linguaggio più moderno, nervoso e smagliante
comincio a trovare (oh lo trovai da un pezzo) che non va mica tutto
viani, 14-72: l'astrografo chiarisce che un giorno, in un'osteria di bassano
suo pie'le spume infrante, / stendere un fauno le dorate braccia / e gli
màcule. -snello, robusto (un albero). d'annunzio, v-2-68
d'annunzio, v-2-68: mi serro contro un olivo scarnito e nervuto come il lottatore
anche sostant. serpetro, 102: un fonte presso macherunte produce l'acqua da
prepos. ant. in sostituzione di un oggetto determinato, al suo posto.
o si mula estraneità a un fatto o a una richiesta per
la nesci e ci mandò con dio senza un briciolo
fa il nesci, e vedendosi davanti un giovane che non ha l'aspetto né cattivo
cono sce la realtà o un fatto determinato, ignaro, non informato
, vi-127: trovoe [marco lombardo] un altro uomo di corte, lo qual
. lat., per indicare che un fatto avviene all'insaputa di una determinata
. senza sapere o rendersi conto di un fatto; inavvertitamente. fra giordano
aurea volgar., 280: fue ancora un altro giuliano, il quale uccise il
e letter. mancanza di conoscenza in un ambito determinato; condizione di chi,
ignaro o non conosce i particolari di un fatto (e, in partic.,
così favorito da tante donne dovea essere un nescio e da poco omo in effetto.
nome del propinquo vicio, come chiamando un presuntuoso, libero: un modesto,
come chiamando un presuntuoso, libero: un modesto, àrrido; un nescio, bono
libero: un modesto, àrrido; un nescio, bono; un scelerato,
, àrrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente. dolce, xxv-2-239
disse questa formai parola ch'egli era un nescio e che però aveva avuto questa
egira. amari, 1-iii-818: un frammento di tavola di marmo trovato nel
tori simplicidentati che hanno l'aspetto di un ratto, con coda più breve e
sferica e colore bruno, sormontato da un disco e coronato dalle cinque alette del
ivi per quindici dì lasciate o per un mese, ottimamente il vaso e 'l vino
la passa il collegio -che è stata un pranzo. brodo, mezzo pollo, un
un pranzo. brodo, mezzo pollo, un pasticcio di maccheroni, fagiuolini, formaggio
, formaggio, nespole del giappone, un litro di vino, il caffè. gozzano
, che a torno a torno aveva un bellissimo fregio di ricamo, a cui pendevano
bestie che rintronava tutto quel paese d'un pazzo suono. -figur. fama
vo'già cotesta nespola dietro d'esser un altro, né d'essere sdottorato, ch'
strinse le ciglia, e vide a un punto mille / lampade accese e folgori e
roma soprammercato, mi sentivo crocchiare come un tronco di lancia fesso. -evento
una talpa, s'era buttato un ferraiuolo sulle spalle e stava a vedere
-avere le nespole fra i denti', mantenere un contegno taciturno e scostante, non voler
-contraffare le nespole: dormire su un giaciglio di paglia. g.
dopo; ma pa zienza un pochino, e le nespole matureranno più presto
grandi, bislunghe o lanceolate con un peduncolo corto, coriacee, lucide e
165: il nespolo... produce un frutto soave, picciolo, con tre
nascere il granato e le mele in un arbor medesimo. c. i. frugoni
casti, 46: la cicala or su un nespolo ed or su / un sorbo
or su un nespolo ed or su / un sorbo e un lazzaruol stridendo sta.
ed or su / un sorbo e un lazzaruol stridendo sta. o. targioni tozzetti
: 'mespilus azarolus': foglie ottuse trifide un poco dentate; frutto con più di due
varthema, 151: trovai ancora quivi un altro fructo, el quale è proprio
come el nespolo, ma è bianco come un pomo. messisburgo, lxvi-1-270: marene
rapace simile all'aquila, diffuso un tempo nella regione dell'a
francamente asserire che, se si formasse un codice di tutte le migliori leggi del
di quel nesso necessario a riunirle in un principio, sarebbe un codice ingiusto ed
a riunirle in un principio, sarebbe un codice ingiusto ed ineseguibile. lambruschini,
il socialismo egli non lo scorgeva come un rapporto di causa a conseguenza, anzi
-nesso causale: rapporto esistente fra un fatto o un complesso di fatti che
: rapporto esistente fra un fatto o un complesso di fatti che si configura come
fatti che si configura come causa e un fatto o un complesso di fatti che si
configura come causa e un fatto o un complesso di fatti che si configura come
idee. ardigò, vi-73: corretto un nesso mentale, trovato alla fine non
fine non giusto, colla sostituzione di un altro più conveniente, quello non giusto
visanio si domandava perché la nascita di un bimbo è chiamata 'lieto evento'.
relativamente primitiva. -disposizione delle parole di un discorso, atta a esprimere compiutamente e
atta a esprimere compiutamente e a trasmettere un pensiero. -senza nesso: privo di significato
ogni sua parte: può stare che un tal nesso di parole e di proposizioni,
di parole e di proposizioni, per un tempo, stia bene; per un altro
per un tempo, stia bene; per un altro, non sia più da ammettersi
; la ragione mi si smarriva tra un balenio fulmineo di pensieri. pirandello,
realtà... gli si mostrava come un nesso chiaro di forme, d'atti
in grado di articolare un disegno musicale linguistica- mente preciso..
. elemento di coesione e di unità in un sistema politico; unione. tommaseo
bisogna trovarsi per vari mesi isolato in un paese ove si parla una lingua incomprensibile
furti e omicidi, e scoprire ad un tratto l'intimo vostro nesso, con tutti
-nesso sintattico: serie di parole in un ordine fisso, che forma un'espressione stereotipata
mus. nel canto antico, passaggio da un grado a un altro non in successione
antico, passaggio da un grado a un altro non in successione, secondo regole
escludere la presenza o la partecipazione di un soggetto all'azione espressa dal predicato,
la casa. nievo, 91: sarebbe un mutuo insegnamento di trappolerie e di falsificazioni
che non è di razza pura (un animale). landolf, 13-79:
, piuttosto piccolina; tutta nera, senza un solo peluzzo bianco. -in
peluzzo bianco. -in relazione con un aw. negativo, a cui è di
, 94-n: quinci in duo volti un color morto appare / perché '1 vigor
. de roberto, 4-90: anche un altro motivo contribuiva al mio mutismo:
alla mia coltre, / tu d'un raggio più lieve e più nessuna /
i-572: la strada tutta soleggiata, senza un angolo d'ombra, in una immensa
, distrugge. fenoglio, 25: un minorenne perse la testa e sparò e
la casa. -in relazione con un avv. negativo pleonastico. torini,
sulla terra; non hanno né anche un padrone: gente di nessuno. alvaro
di nessuno vuol dire crepare come in un limbo. 6. in relazione
. 6. in relazione con un compì, partitivo, espresso o sottinteso
padre il padre della commedia è anche un vanto domestico a cui nessuni o pochissimi possono
c'è nessuno che sappia dove cercano un buon chitarrista? -in dipendenza da
buon chitarrista? -in dipendenza da un verbo di impedimento o di timore.
avventura l'emigrazione, e deve aver un ritorno tra quelli che ti àn visto andare
straniero, nessuno; ma tornato, diventi un bravo. piovene, 10-32: essere
. stavano sempre in paura che da un momento all'altro gli dovesse mancare.
coltivatore ha scelto, secondo la regola, un luogo di riserva: quello, cioè
una sparagiaia, in una nestaiòla, in un filare di viti bene avviato.
che si vuole riprodurre, oppure da un rametto con due o tre gemme,
quel tempo i nesti, / che un re se ne sarebbe innamorato. / e
dire che si faccian questi / ponendo un ramicello drento un fesso. 4
faccian questi / ponendo un ramicello drento un fesso. 4. figur.
nuova in una lingua; immissione in un contesto. ottimo, ii-239: questo
, ii-239: questo fece nascere ed uscire un altro venenoso nesto, nel quale si
la sua pazzia / sia più d'un nesto di furfanteria. magalotti, 26-296:
valutava una volta di questa nazione altro che un valore spinoso e salvatico, il quale
.. s'incontrano nel- l'ottenere un buon nesto di vaiuolo ed...
... il non aver noi un nesto preso da vaiuolo, prodotto artificialmente per
trapiantavi fuor di questo paese, eravate un certo nestone venuto su tene- ron'tenerone
morto vecchissimo in questi giorni, era un omino di gran gusto e di poche parole
imprese giovanili o il passato, assumendo un tono moraleggiante, sentenzioso, ammonitorio,
, 23: aiutato dal consiglio d'un monaco chiamato sergio, cacciato per eretico nestorino
: lotta / che me sospinge in un ossario, spalle / al muro, dove
ortodossi, giacobiti o siriani ortodossi (un ramo della vecchia eresia nestoriana) e protestanti
lomazzi, 230: nel pascol lodigian da un babuino / fur presi i bei capelli
bei capelli padovani, / per cagion d'un ser uom netta camino.
, 5-32: una scuffia da notte, un pelatoio da ciglia, una caraffella dove
dove teneva [laura] i belletti, un nettadenti e molti frammenti d'un orinale
, un nettadenti e molti frammenti d'un orinale. fanfani, 1-68: 'nettadenti
, sm. invar. raschiatoio usato un tempo per eliminare la patina linguale.
una mesciroba d'acqua d'orzo, un tovagliolo, un bacino e due bicchieri e
acqua d'orzo, un tovagliolo, un bacino e due bicchieri e il netta-lingua
biringuccio, i-168: fanno [in un camino] uno spazzo che penda alquanto
chiaro principio della sobria e diretta espressione di un rapporto fantastico nettamente immaginato.
parte delle pietre che la compone è un marmo lumachella. de roberto, 3-59
insorgeva contro il cielo nuda e acuta come un elmetto, inclinata alquanto verso austro;
del giovane scrittore, colui ha creduto un di quei miracoli che la critica dee
apparivano nettamente assurde, estratte spassionatamente da un incolore raziocinio. e. cecchi,
che altri lettori inviano alla direzione d'un giornale affinché le stampi con le loro
. doni, 2-18: gli fece fare un certo nettamento alla casa di cose di
da una lunga asta metallica terminante in un cucchiaio, usato dai minatori per estrarre
annunzio, v-2-850: la mazza dà un suon argentino picchiando il pistoletto, egli
di facilitare l'evacuazione, purgante (un rimedio). - anche sostant.
ciò solo di passaggio e semplicemente come un nettante o deostruente dei medesimi tubi.
o piuttosto il suo siero, è un corroborante ed un nettante maraviglioso. nettapanni
suo siero, è un corroborante ed un nettante maraviglioso. nettapanni, sm.
panni, e può rimbiancarsi infino ad un certo segno. goldoni, xi-1019
segno. goldoni, xi-1019: un carbonaio un giorno / invitò in
goldoni, xi-1019: un carbonaio un giorno / invitò in propria casa
giorno / invitò in propria casa un nettapanni. settembrini [luciano],
di feltro sovrapposti e uniti da un fermaglio centrale, che serviva a
dossi, 1-ii-900: possedeva sul suo scrittoio un netta penne, con sù
netta penne, con sù un leoncino di stagno colorato, il quale
colorato, il quale leoncino mostrava un linguino rosso. bernari, 4-249: il
4-249: il nettapenne fatto con un pezzo di stoffa di un suo vec
nettapenne fatto con un pezzo di stoffa di un suo vec chio cappotto,
strusciandovela sopra (e può essere un tappetino rettangolare di fibra ruvida o
nettapiedi, incatenacciato contro i furti come un mastino pericoloso. = comp.
costituito da parti metalliche, imperniate su un manico e adatte a raschiare e ripulire
invar.). escavatore sistemato su un pontone e usato per liberare il fondale
, 193-2: pasco la mente d'un sì nobil cibo, / ch'ambrosia e
anguillara, 10-61: or, mentre in un convito ella [ebe] è pincerna
e divino, / le viene a sdrucciolare un piede e cade / e del nettar
/ cominciò [ebe], ch'era un vin dolce e piccante. salvini,
venga i vetri a coronar, / che un bel priego avventuroso / fin su l'
monelli, 2-516: ci avevi annunciato un nuovo nettare, onore delle tue cantine,
venenoso nettare spumosa / tazza di bacco un dolce oblìo tracanna. -succo dell'
nettare nativo / dalle viscere sue piagato un orno. -nettare messicano: cioccolata
stanchi e affaticati, trovassero pur finalmente un nuovo pasto o sì veramente (per
a scranna, / ma dispensate loro a un tempo stesso / la dolce ambrosia,
d'annunzio, i-475: come in un tempio, ne '1 tuo cor ricevi
capuana, 12-212: la camera divampò d'un magnifico sole di primavera; un fiume
d'un magnifico sole di primavera; un fiume d'ineffabile tenerezza gli scaturì dal
quanto intorno miri / non è che un riso dell'eterno amor. -disposizione
. i. frugoni, i-8-2: un dio ci scendé in petto e in dolci
, ii-257: che tazza di nettare è un tratto di simili lautezze poetiche! d'
quella eufrosina colle altre sorelline e succiando un nettare veramente celeste dalle labbra loro.
anche senza desinenza nètto). pulire un oggetto dalla sporcizia, dal sudiciume, da
insegnerà ogni cortigianuzzo furfantino, che sta da un vespro a l'altro come un perdono
da un vespro a l'altro come un perdono a farsi nettare una cappa e
perdono a farsi nettare una cappa e un saio d'accattonato. cellini, 1-69 (
che, per nettare o forbir solamente un orologio, dimandano dui e tre ducati,
da focoso e titan, fa in un con loro / tessitori e con stami ben
. monti, x-5-411: giaceva in un cantone / d'anticamera umìl voto un
un cantone / d'anticamera umìl voto un saccone, / che ad altro non servìa
lucentezza a un'opera pittorica; restaurare un affresco. vasari [zibaldone],
, da rifiuti o sozzure; ripulire (un edificio, un'abitazione, un luogo
(un edificio, un'abitazione, un luogo); spazzare. -anche:
); spazzare. -anche: rendere un terreno praticabile o coltivabile, spianarlo.
[giuda] nettò ogni luogo e con un muro lo circondò. andrea da barberino
dopo il lavoro alla finestra, vedo un uomo nel campo difaccia, occupato a
medici, ii-242: piglia le grattapugie o un pannuccio / ruvido, e netta bene
il sole si leva, fa levare un vento sottile e dolcie il quale fa nettare
la circondavano. 3. spurgare un corso d'acqua, un fosso, un
3. spurgare un corso d'acqua, un fosso, un pozzo, un canale
un corso d'acqua, un fosso, un pozzo, un canale, un bacino
, un fosso, un pozzo, un canale, un bacino dal fango, dai
, un pozzo, un canale, un bacino dal fango, dai sedimenti accumulati
canali. sanudo, lviii-320: far un inzegno da netar fiumi e torenti. ramusio
293: trovossi in bocca del fiume essere un braccio più d'acqua, in maniera
el naso. benivieni, 1-175: nettati un poco e piedi / ché tu gli
, 1-116: -'ti te sarò semper un asen! '-e poi via di
: -ahuf! - esclamò egli d'un tratto, in faccia alla pergola, fermandosi
la pezza e in luogo fosse dall'un lato sciamiti, dall'altro drappi, da
/ nèttalo il me'che può con un lenzuolo. trissino, 2-2-181: l'onorato
20-78: c'era, sulla foglia, un bruco / e si spappolò /
ramo. -servire alla pulizia di un organo. pietro ispano volgar.,
nettar i denti. -strigliare (un animale). straparola, i-117:
gozzi, i-28-191: è qui venuto un fante dalle stalle / che nettò un
un fante dalle stalle / che nettò un tempo il culo a brigliadoro.
. medicare una ferita, una piaga o un organo ammalato, togliendone il pus o
che lui le nettava e radeva con un pezzo di vaso rotto. pazzi de'medici
. massaia, x-108: potè nettare un tantino la ferita, togliendo le parti
e sanar le ferite. -scalpellare un dente per eliminare il tessuto cariato.