attitudine, una virtù o, anche, un oggetto, un'istituzione; non prendere
, biasimare con tono mordace e sprezzante un difetto, un vizio. b.
tono mordace e sprezzante un difetto, un vizio. b. fioretti, 2-2-23
sarà necessario che m. attilio faccia un gagliardo ufficio con d. alessio per m
più tosto le loro cariche che sopportar un pregiudizio sì grave alla dignità publica. siri
). ariosto, 2-17: vicino un miglio ho ritrovato orlando / che ne
sepolcro si era convertita in tempio soprastandovi un sacerdote. 11. provocare,
cavalca, 20-164: passando l'abate efrem un giorno per una via, una meretrice
può andar qui una povera fantesca per un suo servizio che quanti la incontrano non
, rivoltatasi ad emilio lo graziò d'un sorriso. -in relazione con una
udito. / e poi che motteggiando un poco addosso / gli andò aquilante,
son ser alesso, senza motteggiare, ma un po'più giovane. 14
, dice una battuta scherzosa, esprime un giudizio pungente. fiore di virtù
la baia. salvini, 39-v-95: un pronto motteggiatore, uno che stia sempre sulle
,... questi è riputato comunemente un bello spirito, un bello ingegno.
è riputato comunemente un bello spirito, un bello ingegno. g. gozzi, 3-5-60
gli occhi, un'espressione del volto, un gesto, ecc.).
burlesco o licenzioso (un'opera, un genere letterario, ecc.).
cui, con colori quanto disdicenti a un giovane che ora esce dal collegio altrettanto
libro della lingua, insomma, è generalmente un libro gaio, gran motteggiatore e burlone
: diventai... moglie di un gran mercatante, giovane, grazioso, motteggere
improntato all'ironia, al sarcasmo (un discorso). aretino, 1-34:
-per simil. verso sguaiato di un animale. landolp, 2-no: una
narrazione futile. foscolo, viii-218: un tale animale umano che... compilasse
infino alla cintura, / per mezzo un altro, e non fa da motteggio
che voi parliate da motteggio. -senza un impegno particolare. varchi, v-581:
da me cosa ch'io possa, basta un cenno ed io pi glierò
a un'ironia arguta e pungente (un modo di parlare, un genere letterario,
pungente (un modo di parlare, un genere letterario, ecc.).
le ceneri come concime e fertilizzante di un terreno. = deriv. da
o esecuzione; costituito da mottetti (un brano musicale). = deriv
componimento o genere poetico che racchiude in un breve giro di versi (da due
giro di versi (da due a un massimo di cinque, ma nella letteratura
letteratura moderna anche più di cinque] un motto, una sentenza, un proverbio
] un motto, una sentenza, un proverbio di significato per lo più oscuro
di quanta virtù sono le parole, quando un mottetto d'uno vile marinaio, si
. 5. breve accenno a un determinato argomento. f. f.
. f. frugoni, iii-43: ancor un motto, se pur non è un
ancor un motto, se pur non è un mottetto, perché vi vo'dir delle
in composizioni di genere sacro sopra un unico testo liturgico latino, per lo più
cantandosi pur in presenzia della signora duchessa un mottetto, non piacque mai né fu
aretino, vi-347: chi ba- sciucchia un fioretto tocco da la manza, chi trempella
chi trempella il liuto, chi biscanta un motetto. tassoni, 328: sotto la
da l'acqua santa, / intonando un mottetto in quel tenore / che fa
, 294: suonate un'antifona, un mottetto, / un vespero, una
suonate un'antifona, un mottetto, / un vespero, una messa, un '
/ un vespero, una messa, un 'tantumergo '. tommaseo, 1-204:
che in marmi o ritratti, / in un motivo lieve di blan- gini..
2. per simil. canto di un uccello, in partic. di un
un uccello, in partic. di un usignolo. tornielli, 502: qual
romito boschetto, / entra usignuolo cantando un mottetto. linati, 19-56: propone
19-56: propone [l'usignolo] un mottetto e il suo vicino gli risponde
per il becco, e guidate da un mottetto musicale fanno volare, simmetricamente,
agg. ant. spiritoso, scherzoso (un discorso). 5.
se sono tali che portino con esso loro un non so che di occulto che,
, giorno, iii-276: qui l'una un sottil motto / vibra al cor dell'
fama narrò; quella repente / con un altro l'assale. cesari, 6-440
, 1-62: montorio si fece recare un brodo all'uovo, quindi accomiatandosi dai
vi-244: seduta accanto a bice sur un divano della cina, aveva un motto
bice sur un divano della cina, aveva un motto, un maligno sussurro per ciascuna
della cina, aveva un motto, un maligno sussurro per ciascuna delle signore e
una specie di libertà, aveva trovato un motto di spirito. landolfi, 2-92
nelle spalle se si scontrava ad esempio con un mozzo di stalla sui diciassette.
arti e pensier tanti, / loro insegnando un vero pur facile agli amanti. parini
dinanzi / s'io talvolta venissi, un motto solo, / uno sguardo, un
un motto solo, / uno sguardo, un sospir potria tradirmi. leopardi, 397
: olà quel pastorei, fermati: un motto. pirandello, 8-1030: quel dar
iii-24-445: certa bambina... è un tirannello co '1 guscio in capo,
guscio in capo, e pure a solo un motto di mosconi allibisce, e vuole
noi due la notte di ginio divenne un motto, e mi bastava alludere all'ometto
breve, allusione (in relazione con un compì, di argomento o con una
tirare, toccare, trarre motto o un motto a qualcuno).
motto al governatore di bologna che usi un poco più prontezza di mandarci le previsioni
madonna ortensia, potrete cominciare a gettamele un motto. varchi, v-52: fare o
varchi, v-52: fare o toccare un motto d'alcuna cosa è favellarne brevemente,
caro, 12-iii-168: io le trassi un motto già molti dì sono che, vedendosi
così sarà seguito, e voi darete un motto della ricevuta, acciò ne possa
questo senato che egli porta nell'animo un ardentissimo desiderio di fare alcuna cosa segnalata
ella sia costì e favorirmi di toccarmene un motto. algarotti, 1-iv-217: da un
un motto. algarotti, 1-iv-217: da un motto ch'ella gittò uno di questi
, ii-2-72: preghi paolino di passare un momento dal signor direttore ruspaggiari a prendere
momento dal signor direttore ruspaggiari a prendere un motto d'una risposta di che l'
imitazioni, senza alcuna serietà. dirò un motto ai due che tentarono vie nuove
preparativi erano alquanto lenti, ma a un motto di raffaele tutti si affrettarono.
ognuno di costoro [pellegrinanti] aveva un motto speciale, che ripeteva continuamente per lodare
gente è laudato, / sì come dice un motto: / « la fine loda
! / ma non senza cagion si dice un motto: / che il sabato non
1-134: e'si dice a fiorenza un motto bello, / che, chi ha
mantello. gallani, 30: suolsi dir un bel motto che tal piagne pane che
compiuto, per lo più inserita in un testo dal quale è facilmente estrapolarle,
in modo sintetico, efficace ed esauriente un concetto filosofico, una valutazione, un
un concetto filosofico, una valutazione, un giudizio per lo più moraleggiante; detto
., 3-14: f ti dirò un motto de'suoi [d'epicuro].
, cantò il poeta filosofo orazio. un simil motto può gettarsi contra l'im-
: una forte passione, vibrata in un motto che voli sull'anima quasi lampo,
juvat '. luna, app. \ un cavaliere, stando colla testa sopra il
laura, se fe'una patena con un lauro, ove egli tenea appogito il capo
dolori, formò per corpo d'impresa un orologio da sole co 'l moto:
da una satina di persio: ed è un motto pieno d'intima filosofia. s
scorciano i vani delle porte, come un lungo corridoio fra gli scenari di un palcoscenico
come un lungo corridoio fra gli scenari di un palcoscenico deserto, e i sopraornati confondono
iv- 1-26: ella, per un gesto, urtò il portabiglietti d'argento,
le due giarrettiere incise. portava ciascuna un motto sentimentale: 'from dreamland -a
(e ha, per lo più, un significato propiziatorio o di scongiuro).
e intorno degli utensili di massacro o un motto. bacchetti, 1-i-149: volle
-didascalia che accompagna, generalmente su un cartiglio, un dipinto, una statua,
accompagna, generalmente su un cartiglio, un dipinto, una statua, un ciclo
cartiglio, un dipinto, una statua, un ciclo figurativo per illustrarne, commentarne e
dipinto in grembo a leda altri avea un cigno, / con motto che dicea:
anta maria et il pergamo di marmo è un grandissimo david in abito reale..
g. m. cecchi, 30-50: un nostro zazze- rotto in un suo giardino
30-50: un nostro zazze- rotto in un suo giardino aveva in viva pietra fatto scolpire
una mano una tazza e nell'altra un bel grappol d'uva, con un motto
altra un bel grappol d'uva, con un motto a lettere d'oro, dicente
l'attraversa [il ritrattò] per mezzo un motto, il quale / ha tal
de'cristiani nella sommità di una torre un gallo di rame, con un motto
una torre un gallo di rame, con un motto a piedi in non diversità di
: si vedrà [nell'incisione] posato un gufo sopra d'un albero, il
incisione] posato un gufo sopra d'un albero, il quale dando fiato in una
grammi, degli intenti di un partito, di un cerone veramente
, degli intenti di un partito, di un cerone veramente pieno e poderoso »
, da capo, gruppo, di un ordine religioso, ecc. (e talvolta
moretti, una croce greca, or come un vaso di fiori, e fra queste
la bellezza, le quali portavan al margine un molto onorevole, c'è anche nella
, e motto con una data e con un nome. l'approvava nel motto tristissimo
. l'approvava nel motto tristissimo 'un libro all'anno '10. parola d'
-breve iscrizione collocata in principio di un prendere un attacco e di ricevere il motto
-breve iscrizione collocata in principio di un prendere un attacco e di ricevere il motto e l'
. va dopo il frontespizio? o in un occhietto dopo la di un '
in un occhietto dopo la di un 'santo ', segnato sul lunario.
jahier, 73: si era anche fabbricato un buon ferro volta scritta e
volta scritta e contenuta in un amuleto). del mestiere: un
un amuleto). del mestiere: un quaderno zibaldone, fitto di citazioni; ramusio
diper motti d'introduzione, per animare un finale scaversi mali. giuglaris, 305
scaversi mali. giuglaris, 305: un saltimbanco con una bidente. scia in
xliii-416: quando ella vidde gare e sciogliere un enigma; chiave, soluzione dinanzi da
parole e di (anche della difficoltà di un problema o di una pesenti motti.
xantho li dixe: « mu-situazione o di un testo letterario). glier mia,
diminuzione del proprio prigioniero] passando un motto di scherno. nome, fabbricando stratagemmi
ingiurie le nocostituisce la parte letteraria di un brano musistre preterite guerre che le loro
se l'atto della marca fosse stato ad un i donzelli, ch'erano giulivi
del popolo, concisa un'opinione, un giudizio (e ha talvolta come il '
di cultura del tifo. poi mettiamoci un agente qualsiasi come veicolo. -con riferimento
geografica o geopolitica si trova a svolgere un ruolo trainante o irradiante nei confronti delle
27. normale, solito (un fonema, una lettera pronunciata o scritta
uno stesso capostipite (la solidarietà, un legame, la fratellanza, anche fra
spirituale che abbiamo insieme che tutti siamo da un padre dio per creazione e per redenzione
dio per creazione e per redenzione e da un padre adamo. machiavelli, 1-i-26:
soltanto in base all'affinità etnica (un gruppo sociale, un popolo).
all'affinità etnica (un gruppo sociale, un popolo). filangieri, i-665
molte famiglie vicine formano una tribù, un " orda ', una società puramente naturale
pensare, mentalità o atteggiamento comune (un popolo o una persona rispetto ad altri
, culturali, religiose, storiche (un patto, un'alleanza). b
costume. nardi, 7-4: avvezzandosi un uomo a poco a poco a nutrirsi
1-iv-218: se 'n bocca riponsi / un picciolo fischietto empirà l'aria / di
statutariamente, con procedure ordinarie (un consiglio). sozzini, 379:
fatta proposta, se pareva di radunare un consiglio naturale. 30.
, il periodo delle vibrazioni spontanee di un corpo, ecc.).
angolo massimo che la superficie esterna di un terreno instabile in equilibrio può descrivere con
. ant. piano (la rima, un verso). maestro romolo, lxxxviii-1-231
alterato, cioè diesato o bemollizzato (un suono, una nota nel sistema diatonico
); che non contiene suoni alterati (un accordo); che cade fra suoni
; che cade fra suoni non alterati (un intervallo); che viene emesso senza
la modificazione del labbro dell'esecutore (un suono armonico); privo di meccanismi atti
spegnere la luce quando, preceduto da un discreto batter di nocche all'uscio -'
-'toc toc toc '-e da un cavernoso « si può? » ch'era
si può? » ch'era almeno un 'si naturale 'contrabbasso vidi entrare un
un 'si naturale 'contrabbasso vidi entrare un soldataccio robusto. -scala naturale:
la popolazione di una certa area in un dato periodo di tempo per il solo
, gode del diritto di cittadinanza in un determinato paese; indigeno, nativo (
connazionale, concittadino (in relazione con un compì, di specificazione o con un
un compì, di specificazione o con un aggettivo possessivo che indica la persona che
la necessità caccia talora i naturali da un paese e gli trasporta altrove. misasi
: l'opera d'arte composta rappresentando un soggetto reale. leonardo, 7-i-40:
. algarotti, 1-v-250: lucano è un ritrattista a cui è avvenuto di fare
i-146: fece di tiglio una figura d'un san rocco, grande quanto il naturale
due figurone maggiori del naturale, cioè un uomo e una donna, significandosi per
m'assideva acconciando il capo era posto un cesare di marmo, meza figura del
: l'altro [quadro] è un presepio, mezze figure meno che il naturale
meglio, lxxxv iii-n-154: quello è un mal ch'è troppo micidiale; / fatti
, ha del sottile / da commettergli un tuo secreto bene, / et a
. foscolo, xiv-343: se questo è un indizio di disprezzo, il mio naturale
entra il mio naturale. io sono un disgraziato che è difficile trovare il compagno
spirituali, morali o intellettuali, di un popolo, di un ambiente, di
intellettuali, di un popolo, di un ambiente, di un gruppo. machiavelli
popolo, di un ambiente, di un gruppo. machiavelli, 1-iii-1602: de'
2-96: le buone lettere so'nate da un bono naturale e perché si de'più
cagion che l'effetto, più lalderai un bon naturale sanza lettere, che un
un bon naturale sanza lettere, che un bon litterato sanza naturale. guicciardini, 108
del sacco. castelvetro, 4-54: un giorno un che avea gran naturale si trovò
. castelvetro, 4-54: un giorno un che avea gran naturale si trovò con
marcone, che era zero via zero un tondo. romoli, 346: questi tai
naturale!, naturale: per esprimere un assenso incondizionato, un'intima convinzione,
rettori, 44: disgrazia, fatemi un piacere: quando parlate con esso me
voglio, in somma..., un dio immenso, né mica di una
-al naturale: dal vero, da un modello reale o, anche, conformemente
[tasso], 137: costui tiene un figliuolo che scolpe al naturale. baldinucci
quale, in luogo di sottoscrizione, aveva un cuore trapassato da una spada, da
al naturale della ghiottoneria, congiungendo in un corpo non altro eh'un'ampia gola,
corpo non altro eh'un'ampia gola, un lungo collo e un ventre smisurato.
ampia gola, un lungo collo e un ventre smisurato. tarchetti, 6-ii-616: tu
elaborati (con riferimento alla preparazione di un cibo). -in modo minuzioso,
. pavese, 6-284: entrammo in un altro negozio. del barocco non si
dissi a morelli ch'era meglio vedere un palazzo, una casa, farsi un'idea
si viene ad osservare fra li altri un quadro assai grande, una danae ignuda,
quelle vesti! gelsi, 9: un ignorante ha più del naturale; /
naturale ha più del degno, / adunque un ignorante è pien di sale.
di naturale: dal vero, da un modello reale, con una riproduzione minuziosa
naturale. l. ghiberti, 32: un fanciullo di mirabile ingegno, il quale
di fuoco... concatenati l'un con l'altro per via di quattro gamberi
bonghi, 1-157: non è già un pittore, bensì un artefice, e
: non è già un pittore, bensì un artefice, e falso anche e goffo
monetari (con riferimento all'effettuazione di un pagamento, a uno scambio, ecc
-stare al naturale: fungere da modello per un ritratto o per una scultura; posare
prov. proverbi toscani, 208: un buon naturale vai più di quante lettere
: sempre emmi stato fissa nella memoria un ricordo che mi diede mio nonno,
il quale era vero lesinante e andava con un gran naturatone governandose. carducci, iii-24-249
naturatone governandose. carducci, iii-24-249: un poeta..., un naturatone
: un poeta..., un naturatone e pazzarellone, che porta su 'l
b. fioretti, 2-2-104: per naturaleggiare un avaro, non è possibile immaginarsi una
altri misteri; ma della resurrezione non un canto degno. c c
coll'istessa naturalezza e facilità possa esser ch'un corpo fluido contenuto dentro la concavità d'
corpo fluido contenuto dentro la concavità d'un solido sferico, il quale si volga
contenuto fosse una sfera solida e l'ambiente un liquido. rocco, 152: non
insolito, e non a determinare in lui un approccio alla cosa in sé, all'
, delle disposizioni morali o intellettuali di un popolo. fra giordano [tommaseo]
i-510: nella legge vecchia si condiscendeva un poco più a certe umane naturalezze. leti
condizione di normalità delle funzioni fisiologiche di un organo. g. del papa,
valori e agli aspetti culturali propri di un determinato periodo. pasolini, 8-249:
al fatto che essa è fondata su un equivoco: il passare del tempo.
-banalità, ovvietà, evidenza (di un concetto, di un'affermazione).
'al tuo dolore? » e un pensiero strano nella sua naturalezza, così
o terra, ma quella ancora di un regno, o provincia, o nazione,
figura secondaria affatto ma nuova di crapino, un monello pieno d'impertinenza e di spirito
nei tratti del disegno, per trovare un carattere, e si perde di vista
imbriani, 1-115: bisognava civetteggiare, un po': ma con naturalezza. svevo
: il desiderio di piacere la metteva in un imbarazzo che le toglieva ogni naturalezza.
. arbasino, 11-38: le tiene un braccio intorno alle spalle; lo tira
spalle; lo tira giù tenendola per un gomito, con naturalezza; glie lo
suo eroismo e se lo gode come un oggetto nuovo, comprato in una bottega
nei fenomeni, naturali e spirituali, un certo ordine, che induca il pensiero
, quantunque il primo avesse fatto già un gran passo per uscire dall''esclusivismo
d'arte al documento scientifico, secondo un procedimento che viene prospettato, nel futuro
-anche: carattere di un'opera o di un autore naturalista. g. capponi
del poeta. nencioni, 2-54: un indifferentismo inumano e spietato, larvato coi
che il verismo italiano sia stato in un primo tempo una filiazione del naturalismo francese
staccato assumendo delle forme originali solo in un secondo tempo. g. raimondi,
asfaltate. vittorini, 5-367: abbiamo un timore sul conto proprio dei più dotati tra
. granucci, 2-165: pervennero a un campo di grossi melloni, onde questo
pittor, per paesista / che contempla un bel punto, un bell'orrore;
paesista / che contempla un bel punto, un bell'orrore; / or mi do
; / or mi do l'aria d'un naturalista / che cerca di qualche erba
fiore. c. bini, 1-55: un naturalista... da pochi frammenti
da pochi frammenti d'ossa ricompone in un insieme perfetto la struttura d'un corpo
in un insieme perfetto la struttura d'un corpo qualunque. gentile, 2-8:
già con questo hanno messo in campo un essere che travalica infinitamente i confini della
, i-4-59: ogni filosofo della storia è un naturalista, e tale è perché è
tale è perché è dualista, e concepisce un dio e un mondo, un'idea
è dualista, e concepisce un dio e un mondo, un'idea e un fatto
e un mondo, un'idea e un fatto oltre e sotto l'idea, un
un fatto oltre e sotto l'idea, un regno dei fini e un regno e
idea, un regno dei fini e un regno e sottoregno delle cause.
fra l'uno e l'altro debba trovarsi un ponte. 4. agg
applica i princìpi del naturalismo letterario (un autore, una corrente, ecc.
non è poi una malattia, ma un bene; e se essa tale non fosse
queste sono valori, anch'essa è un valore, se queste sono spiritualità aneli
difficile. 3. secondo un metodo scientifico applicato allo studio delle scienze
struttura anatomica. 4. con un vivo sentimento della natura; realisticamente.
di materia e di forma non sia un rapporto naturalistico di causa ed effetto,
, cagionata assai oscuramente dalla nascita di un bastardo. pavese, 10-196: intendo
, si. rispondenza, conformità di un oggetto, di un fenomeno o di
, conformità di un oggetto, di un fenomeno o di una persona, di una
persona, di una tendenza, di un istinto, di un sentimento a una
tendenza, di un istinto, di un sentimento a una funzione o a un
un sentimento a una funzione o a un ordine naturale che gli è proprio
strata medesma me condusse a lo 'ntrare de un fulto e orrido bosco, difeso da
. bruno, 3-124: dico ad un 'libro di giob ', quale è
disinvoltura (di una persona, di un autore o, anche, del comportamento,
di chiaro e scuro lumeggiato di biacca un prato di erbe infinite con alcuni animali
]. 3. carattere di un autore, di un'opera o di
pavese, 2-217: è loro còmpito un compromesso, un parziale tradimento dell'ingenuità
2-217: è loro còmpito un compromesso, un parziale tradimento dell'ingenuità, un tentativo
, un parziale tradimento dell'ingenuità, un tentativo di vedere, nel gorgo del
anonimi che ho conosciuto bernobini spicca come un essere 'naturaliter 'originale: era
fornarino] nella casa del ricco con un riso 'naturaliter 'anarchico, che screditava
. riduzione o tendenza alla riduzione di un dato, di un concetto, di
tendenza alla riduzione di un dato, di un concetto, di una dottrina, agli
naturalizzare), agg. che riconduce un dato, un concetto, una disciplina
agg. che riconduce un dato, un concetto, una disciplina, un'opera
, ii-1048: il dichiarar regio ministro era un naturalizzarlo francese. magalotti, 26-71:
naturalizzato. -per estens. considerare un forestiero o uno straniero cittadino del proprio
-per estens. abituarsi, adattarsi a un ambiente, a una società, a
ambiente, a una società, a un luogo; ambientarsi. gigli, 4-167
una sorte di volontaria degradazione; è un romper l'arme di nobiltà e naturalizzarsi
e versatilità impareggiabili. -fissarsi in un determinato paese. carducci, iii-7-34:
. scherz. diventare prodotto nazionale di un determinato paese (con riferimento a prodotti
introdurre, far accettare, far adottare un costume, una legge, una consuetudine
consuetudine, un'arte, una parola, un modo di esprimersi, ecc. in
modo di esprimersi, ecc. in un luogo, in un ambiente o in
, ecc. in un luogo, in un ambiente o in un contesto culturale preesistente
luogo, in un ambiente o in un contesto culturale preesistente. -anche: proporre,
-anche: proporre, suggerire o infondere un comportamento, un atteggiamento, anche mentale
suggerire o infondere un comportamento, un atteggiamento, anche mentale. salvini,
naturalizzando le leggi straniere per mancanza di un legislatore nazionale. conciliatore, 1-369:
inserire una specie vegetale o animale in un ambiente diverso da quello d'origine, favorendone
. attecchire, crescere e diffondersi in un ambiente diverso da quello d'origine (
vegetale); inserirsi e adattarsi in un nuovo ambiente (una specie animale)
è naturalizzata. 4. ricondurre un dato, un concetto, una teoria
4. ricondurre un dato, un concetto, una teoria, una dottrina
campo e per diversi fini, distrussero un anteriore contenuto spirituale (il machiavelli,
5. attuare, concretare (un atto, un proposito). r
. attuare, concretare (un atto, un proposito). r. longhi,
o per imposizione) la cittadinanza di un certo stato (una persona o, anche
stato (una persona o, anche, un gruppo etnico, un popolo, una
, anche, un gruppo etnico, un popolo, una razza: talvolta seguito
, una razza: talvolta seguito da un agg. o da un compì, che
seguito da un agg. o da un compì, che indica la nazionalità acquisita
-per estens. considerato cittadino di un determinato paese; accettato, ammesso in
una volta natura- izzati li guardavano con un altro occhio, e li pagavano un
un altro occhio, e li pagavano un po'meglio. sciascia, 11-70: il
il comitato si mise d'accordo su un sindaco non regalpetrese; un naturalizzato,
accordo su un sindaco non regalpetrese; un naturalizzato, per così dire.
, introdotto, accettato o adottato in un certo ambiente o in un determinato contesto
adottato in un certo ambiente o in un determinato contesto storico (un'istituzione)
: vedi là quel pastoraccio che sembra un pecorone tronso e larduto: egli è un
un pecorone tronso e larduto: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha
3. che si è adattato a un ambiente diverso da quello d'origine (
secondo i princìpi del naturalismo filosofico (un concetto, una teoria, un dato
(un concetto, una teoria, un dato, ecc.). -anche:
scientifica. rosmini, 7-139: un dio umanizzato e naturalizzato non è
e naturalizzato non è più che un fantasma mostruoso. carducci, iii-12-72
abbazia fiorentina di procacciare dal loro corpo un soggetto perito delle dette lingue, accordandogli
accettazione, ammissione di una persona in un ambiente, in una famiglia. d'
natura dell'uomo, conformemente o da un punto di vista conveniente, adatto o
dietro a lor mi pinse / con un sol cenno su per quella scala, /
persona o, anche, - di un popolo. latini, rettor.,
(h-27); naturalmente io son un po'infingardo, / ed or son stracco
patria. marini, iii-95: come da un volto di uomo, riscaldatosi lungamente in
naturalmente smarrirsi affatto i colori tutti ad un tratto, se ciò non era per
. si generano naturalmente lavorate simili a un ferro di picca. leopardi, 35-n:
-per la conformazione geografica e geologica di un luogo. p. cattaneo, 1-21
cattaneo, 1-21: or, quanto a un duca, un marchese o altro particolar
: or, quanto a un duca, un marchese o altro particolar signore, è
[la francia] le miniere, un suolo fertile quasi dappertutto, senza il
uomini. -senza l'ausilio di un mezzo meccanico, di uno strumento.
non è da prender meraviglia, s'un putto con l'opera d'archimede tirava naturalmente
del vento, nel forte della burrasca, un albero agitato ricompone naturalmente i suoi rami
bisogna che queste riprensioni sien dette in un certo modo, senza affettazione e naturalmente.
poi mi domandò così naturalmente: -ma dica un po', viani, di quei due
eccellenza, sono come due capitelli sopra un arco di spinta. -discretamente, in
rilevava naturalmente il tono della sua pelle, un poco accesa, gli occhi neri,
occhi neri, i capelli densi e d'un nero bluastro. -esprimendosi in modo
riguardo. leopardi, iii-385: dentro un giorno può svanire la causa delle tue
alla marinara a gambe larghe come in un quadro di carrà. = deriv.
ottenute per altra via, comunque di un passato. naturare, tr. ant
inserire una specie vegetale o animale in un ambiente diverso da quello d'origine, favorendone
. tesauro, 2-i-110: tufisi pure un animo voglioso nell'aurea corrente dell'indo
lavoro. -compenetrarsi, familiarizzarsi con un concetto, con un principio, con
, familiarizzarsi con un concetto, con un principio, con un valore intellettuale.
concetto, con un principio, con un valore intellettuale. bresciani, 6-iii-139:
. -che è informato dalla natura di un ente superiore. dante
cielo. 2. che ha un particolare temperamento, una certa indole;
i-1-129: arà da stupire che un cuore naturato ad amare ferventissimamente abbia saputo
modificazioni. 3. adatto a un determinato ambiente naturale (una specie vegetale
-per estens. entrato nell'uso di un linguaggio (un modo di dire,
entrato nell'uso di un linguaggio (un modo di dire, un'espressione, una
è 'limite di semplice relazione ad un altro, bensì limite di naturazióne ',
trascrizione di modi del seicento partenopeo in un motivo di naturismo ottocentesco. baldini,
naturismo... è venuto a un certo punto a dire che la natura
: quando la signora gli chiese di fare un viaggio all'estero con un naturista scozzese
di fare un viaggio all'estero con un naturista scozzese pare che quell'animale si
montale, 12-320: govoni è forse semplicemente un naturista, un poeta dotato di una
govoni è forse semplicemente un naturista, un poeta dotato di una facoltà visiva e di
poeta dotato di una facoltà visiva e di un senso della metafora che lo rende riconoscibile
mie inclinazioni naturistiche, mio padre, un notaio ricco e vedovo di cui sono tunica
amatissima figlia, mi ha comprato da ultimo un casino da caccia. 2
ad umani, era accresciuta, ad un tempo, e raddolcita dal crepuscolo.
mati introno in mare / sotto governo d'un fidele nau- clero / che pare
nauclea grandiflora, da cui si ricava un legno di colore rossastro, molto apprezzato
nel più veloce suo corso. è un poco più allungata della stessa remora
naufragando; che è stato vittima di un naufragio. - anche sostant.:
, xiii-127: naufragante ognora / in un mare di guai dispero il porto.
bianco dei suoi occhi naufraganti appariva come un tremolio. -vacillante, languente.
, a causa di una collisione, di un incendio, di avarie, ecc.
flotta). -per estens.: subire un naufragio; essere coinvolto, trovarsi vittima
; essere coinvolto, trovarsi vittima di un tale disastro (con riferimento a persone
tonde orgogliose / fean le navi in un punto e i naviganti / naufragar fra
naufragato e rotto in terra alla standia un pinco di quelli che capitarono in armata di
alvaro, 2-171: ella fece un gesto di chi naufraga in aria,
-terminare nel mare (la pendice di un monte). barilli, ii-254
magro, ulivigno, allampanato, era un napoletano triste, che una sorte famelica e
di pieve. -andare smarrito (un oggetto). nieri, 2-105:
sole... subito naufraga in un altro mare di nebbia. -oscurarsi
di olio di oliva su cui navigava un lumino che naufragava di tanto in
e riaffiorava come per sortilegio con appena un sospiro di luce. -disperdersi,
mentre seguiva una migrazione di scintille, che un poco di vento di terra portava a
, venire meno (una qualità, un sentimento, uno stato di cose)
fallire; essere respinto, cadere (un progetto, un'opinione, una proposta
.); avere fine, perire (un sentimento, un pensiero).
fine, perire (un sentimento, un pensiero). loredano, 2-i-129:
2-i-129: la bocca d'una donna è un scoglio dove naufragano l'opinioni più risolute
prendere dati desiderio del lusso ed accetta un appuntamento un po'torbido; un giocatore
desiderio del lusso ed accetta un appuntamento un po'torbido; un giocatore già mezzo
ed accetta un appuntamento un po'torbido; un giocatore già mezzo fallito che naufraga del
un'occasione, non riuscire ad attuare un progetto, a mettere in atto un proposito
un progetto, a mettere in atto un proposito; fallire nel proprio lavoro o
, 1-xxxviii-10: ho veduto più d'un giovine formato per le lettere naufragar miseramente
di slanciarsi in mare, quando con un po'di pazienza e di studio severo
4-7: si avventurò, come in un mare ignoto, ne'moderni commerci e
vi naufragò. cardarelli, 724: aiuti un povero scrittore che sta naufragando.
elaborazione, in una trattazione, in un dottrina); non riuscire convincente,
: la teoria delle metafore fu sempre un pericoloso mare e ci han naufragato frequentemente
che trasportava); che ha subito un naufragio (i passeggri, l'equipaggio di
cosa è dunque divenuta l'anima? un sol calore di molte bragie, un solo
un sol calore di molte bragie, un solo odore di molti fiori, l'
stimasse conveniente, con risposte che partite da un uomo diverso, da uno meno naufragato
uno meno naufragato e magari solo da un segaligno, non sarebbero state perdonate.
azione degli elementi naturali, urto contro un ostacolo (investimento) o contro altra
costa (o, anche, in un fiume navigabile o in un lago) e
, in un fiume navigabile o in un lago) e comporta sia la sommersione
e quello a dietro caccia: / un altro da traverso il legno aggira;
/ come / dopo il naufragio / un superstite / lupo di mare. -stor
di quiete, mi vedo subito ingolfato in un mare di turbulenze, con pericolo d'
mobili signorili di quella ch'era stata un tempo la sua casa in città,
ammassati lì alla rinfusa e tutti con un dito di polvere sopra. bacchetti,
sa? bernari, 3-199: c'era un dolore nell'aria fosca; lo si
si vedeva avanzare sporco e tempestoso, verso un naufragio sicuro. -morte.
mondo prodotto per uno scudo e per un porto, alle percosse ed a'naufragi suoi
sono ricoverati nella corte. questa è un porto tanto isposto a'turbini ed alle
del secolo. -cattiva ricezione di un messaggio fonico. c. e.
naufragio del testo... apparve a un dipresso che l'incauto enea retalli.
liberato d'essere spettatore del naufragio d'un uomo che abbiamo incominciato a stimare fin
, come d'innanzi al compiersi d'un fato meraviglioso, come se il riapparir
lettere... esprimono la gratitudine di un uomo già salvato da grave pericolo di
: adesso era tutta un'estasi, un naufragio di dolcezza. serra, i-25:
-ghi). che ha subito, patito un naufragio; che si trova su un'
partic.: scampato, sopravvissuto a un naufragio. boccaccio, i-295:
, i-855: io penso spesso a un gran vascel perduto, /...
penso ai naufraghi, là, senza un aiuto, / senza uno scampo. barilli
nave / io son, cui scopre un ciel torbido e nero / co'fuggitivi rai
il principale ed il nipote naufraghi in un mare di foglietti. -caduto in
mare di foglietti. -caduto in un liquido (un insetto). passeroni
. -caduto in un liquido (un insetto). passeroni, iii-115:
il buono vi sia quasi naufrago in un mare di storture di ogni genere che vi
posso al lido. / anche nuotando, un braccio io porgerò a qualcuno. solaro
fuoco stromenti di castigo; diede ad un uomo di alte speranze senno e coraggio,
speranze senno e coraggio, diede ad un popolo naufrago l'istinto di sua salvezza.
, artistica, ecc.) o di un tempo ormai tramontati. bruni,
tronco di salvataggio: gli occhi azzurri, un po'velati di malinconia, di qualche
sue lagrime fosser atte a formare un maggior diluvio di quel nel quale antica
, in calma ridente, ad un porto più naufragoso ad essa d'un elle
ad un porto più naufragoso ad essa d'un elle sponto.
o prezzo che bisogna pagare per ottenere un certo risultato o per conseguire un determinato
ottenere un certo risultato o per conseguire un determinato fine; scotto. ariosto
romano antico, che si svolgeva in un apposito impianto sportivo o su laghi naturali
lo scabellario che dice « t'infilo un dito in culo » in un'atellana
per lo più marini, che presenta un occhio impari corrispondente alla placca sincipitale e
madre. -andiamo! le nausee dopo un mese e mezzo al massimo! impossibile!
fa furore: alcuni dicono ch'è un infuso di carubbe. dà una leggera
giuseppe di santa maria, iii-76: un animo troppo dilicato ha nausea di ciò che
tavoletta. g. ferrari, ii-13: un grado più basso l'uomo e la
si fusse posta taglia alla testa di un principe di santa chiesa. giuglaris, 2-762
bene eleonora d'austria non poter mai un prencipe aver buon capo se non ha
leopardi, iii-211: che sono io? un uomo proprio da nulla. lo vedo
per sempre, per sempre, come un supplizio senza termine. pirandello, 8-718:
, ribrezzo, disgupadre eterno, dopo un pranzo lussurioso. sto. 4.
e al vago procede in voi da un troppo rigido stoicismo e da una troppo
ver. bruno, 3-572: il frequentar un cibo, quantunque piacevole, è caggione
dell'azione attiva, dell'impegno in un ambiente che appare ostile o indifferente;
di abbattimento e come di nausea dell'un stato e dell'altro. pascoli, 1-3ioj
croce, iii-27-366: non può [un ideale morale] conformarsi ad uso di
di nausea, senza l'ombra d'un ricordo che ci consoli. michelstaedter, 594
attività una specie di nausea mi venne, un malessere. finché m'accorsi d'avere
al tato qui dalla fortuna. -sei appunto un vomito, e però nausea. torchiello
proprie azioni forse alle razionale, opprimenti come un cibo inutile e
dello spirito. moravia, xiii-276: con un sea, quello dei debussy e dei ravel
nauseatole, agg. ant. disgustoso (un cibo). viniina, 1-144
correre gl'immensi / piani dell'onde un suono / d'organi tra l'odore /
guardarono la tremenda folla da cui emanava un lezzo nauseabondo, da cui qua e là
di puzza, di lezzo; fetido (un luogo); che emana puzza (
/ al loquace inesperto / sorridean d'un perfido riso. -cattivo, pesante (
, x-18-226: oltre il gioco aveva ancora un vizio 4. ant. che
tarchetti, 6-ii-639: permetti, bevo un bicchiere di decotto di gramigna, serrandomi
dio, che roba nauseante, è un beverone da cavallo. svevo, 3-569
. stuparich, 1-333: avverto intorno un puzzo di pesce rancido, nauseante.
ribrezzo noioso e nauseante, quasi vedessi un bambino sbranato vivo da un tigre.
quasi vedessi un bambino sbranato vivo da un tigre. massaia, ii-201: fa d'
con i quali quei popoli credono di fare un grande onore. l. gualdo,
mare. testi, 3-270: che un pover'uomo sbattuto pur anche nauseante d'
.. sono accidenti che dovrebbero muovere un animo ben composto. d. bartoli
4. figur. infastidito dal reiterarsi di un fatto o di un comportamento molesto.
dal reiterarsi di un fatto o di un comportamento molesto. magalotti, 2-152:
v'è, oltre all'inerzia, un orgoglio, o meglio una vanità insopportabile
svevo, 6-343: mi sento ad un tratto borghese anch'io da capo a
di cibo, ordinasse che dovesse mangiare un tordo. biffi, 79: una
vivande... nausea tutto fuorché un piatto inglese ai grossolano 'rost-beef'.
o esserne alieno, disprezzarla; provare un senso di disgusto morale o di repulsione
di disgusto morale o di repulsione per un fatto, un'azione, un oggetto,
repulsione per un fatto, un'azione, un oggetto, un comportamento. -anche:
, un'azione, un oggetto, un comportamento. -anche: essere annoiato da
: nauseando la sua presenza come d'un ingrato e infedele, desiderava che secondo l'
(per lo più in relazione con un compì, di limitazione o con una
inferiori che si nauseano dal vedere avvilito un soggetto grande che ha loro da comandare.
nauseò il popolo al sentire tutto a un tratto non solo costruzioni inaudite fino allora
, oppressione di stomaco; disgustato da un cibo, da un sapore, da
stomaco; disgustato da un cibo, da un sapore, da un odore. -
cibo, da un sapore, da un odore. - anche con sineddoche.
presero espediente di liberar la patria da un tanto uomo. giannone, 1-iii-266:
con i suoi cinquantadue anni, di un giovane medico, e questi, nauseato
guardare il meno possibile quella carne insipida, un po'acida e nauseata.
ero troppo scontento e nauseato per cercare in un altro il paradiso aspettato. saba,
arte che egli ti ha dato, un libro da pubblicarsi solo dopo la tua
scienza della lettura e della scrittura è un 'sesto senso 'per l'uomo.
, 1-344: risolse di ritirarsi ad un suo villaggio, chiamato il villare, cui
, 3-183: nell'assistere agl'infermi professò un esemplarissimo fervore... quanto più
di tutti i figli degli uomini fosse un armadietto intellettuale regolarmente ordinato, e il
regolarmente ordinato, e il loro cuore un organo ben costrutto, che non si
che non si guasta mai, esatto come un orologio esatto, pieno di chiara virtù
bottega / attende con gli occhi socchiusi un vecchio / col viso nauseosamente coperto /
più dilettevoli e più soavi, dopo un vano piacere, si trovano sazi: sicché
vicina senna e appuzzava l'aria di un nauseoso e fetido odore. d'annunzio,
x-1-401: se vien manco / l'opra un istante della pia nutrice, / qual
: nel sobborgo umido di notte / un barlume di strada si sprofonda / facendo
barlume di strada si sprofonda / facendo un nauseoso gomito. 3. che
uno sbirro, anziché da quella d'un frate, tanto sono piene di barbarie
, veduto per la prima volta, fa un effetto magico. carducci, iii-2-38:
io veleggio pe 'l golfo sì come un buon nauta sannite. de bosis,
, sparsi qua e là, segnali di un alfabeto nautico. bacchetti, 18-ii-149:
nautico. bacchetti, 18-ii-149: dimmi un po': tutto questo sfoggio di termini
il terzo fra i dichiarati eleggibili in un concorso alla cattedra di letteratura italiana e
di letteratura italiana e storia vacante in un istituto nautico. bernari, 3-305: lo
poco a poco si rizza ributtando per un canaletto, il quale ha adosso,
comparse alla fine del cambriano) e un solo genere vivente, il nautilo.
lunga quasi due palmi, l'altra un palmo. v. borghini, 2-20:
, che si effettua dal mare (un bombardamento). boccaccio, dee
5-11 (1-iv-446): fatto segretamente un legno armare con ogni cosa opportuna a battaglia
65: tre aspre battaglie navali in un medesimo tempo e in luoghi propinqui si
il luogo del ludo navale a guisa di un laghetto, con stanze e portichi intorno
: nella battaglia navale avendo fatto cavare un lago a guisa di chiocciola, si affrontarono
legni inegual si mira, / ch'un d'altezza prevai, l'altro di moto
nella vita tua sola intravista: / un volto di regina, una rivista /
combattere su tali navi, in mare (un corpo militare). boccaccio,
alla navigazione ed alla battaglia, sotto un supremo capo con particolari leggi ed ordini
le corone navali. panciatichi, 163: un giovane coronato con la corona navale,
targioni, che ora è preside, avrà un incarico alla scuola navale, a 150
3. che è sede di un porto marittimo; che è punto di
con navi; fatto per mare (un viaggio). botta, 6-1-100:
marinai, di gente di mare (un gruppo, una categoria di persone).
barcaiolo. vivtani, v-219: un sì fatto accidente di rialzamento continuo d'
fiumi. grandi, i-186: si riscontrò un segno della massima escrescenza di arno del
marina, cercando tragitto in sicilia. un navalestro avendogli chiesto a ciò più denaro
, egli mandò il padre a cercarne un altro. betteioni, i-381: al passo
. betteioni, i-381: al passo d'un gran fiume /... un
un gran fiume /... un navalestro i viandanti /... traghettava
linati, 25-38: il barcone aveva un che dell'arca di noè e per
sua struttura inarcata,... e un po'anche, diciamolo, per l'
aspetto alquanto druidico del suo navalestro, un famoso barbone che dirigeva gravemente la rotta con
che si trova presso l'approdo di un traghetto. tommaseo, 1-131: si
(nel 1384), forse da un lat. * naulista 'noleggiatore di barche
: astratto foggiato su l'esempio di un 1 militarismo '. dizionario di marina [
del greco i detti e in un securo / dalla invidia de'numi,
, 19-331: il guardiano di bordo, un vecchio navarca dal viso spinoso, era
suoi timoni alle bande abbiamo noi cavato un mirabile profitto a'nostri vascelli navare- schi
, dico, sotto il governo di un sol galeoto, di un sol navarolo.
il governo di un sol galeoto, di un sol navarolo. r. da sanseverino
nella serie degli organisti dal 1522 al '29 un guglielmo detto ne'diari or navarrese or
diari or navarrese or astigiano e quarto un pier francese (1529-62).
don rodrigo: « si tratta d'un brindisi al conte duca. vuol dunque far
maturata in perfetto grado, diventa di un colore cosi pieno che si accosta quasi al
nel sistema costruttivo trilitico, parte di un vano longitudinale che deriva dalla divisione del
, rima è a considerare che quando un tempio tondo si ìsse navate di colonne
colonne, sopra quelle è di bisogno che un altro circulo di muro si posi minore
e formano più navate e quasi in un tempio più tempi. baldinucci, 106:
navata dal transetto. -suddivisione di un ambiente interno determinata dalla presenza di una
branche in cui si divide il fusto di un gran sicomoro. govoni, 707:
recipiente con pareti divergenti e munito di un falso fondo a griglie mobili, usato per
bacchelli, iii-103: c'è andato un bosco per cavare due canili, perché
profondità (come, per esempio, un sommergibile). giacomo da lentini
fortuna di tempo et un altro va a governarla e scampa la
. bartoli, 1-120: deside- ravisi un fondo grandissimo, sì nella foce, sì
resistere ai colpi di grosso calibro, un notevole armamento di cannoni di grosso calibro
pigafetta, 87: una giovane bella venne un dì nella nave capitania, dove io
bordo della loro nave durante la sosta in un porto o in una base.
di sopra delle sue sovrastrutture e forma un grande spiazzo libero da ogni ostacolo ed
navi di scorta ': quelle che scortano un convoglio mercantile in tempo di guerra o
lungo la marina si raccoglie come dentro un orlo madreperlaceo: i palazzi ed annessi
treni da una sponda all'altra di un breve braccio di mare o di un
di un breve braccio di mare o di un fiume. è fornita di binario per
: intesi sopra a quella città essere un luogo pendente ove è necessario andare per
avere soccorso. ghirardacci, 3-118: fatto un ponte di navi condotte da carri,
la nave, all'opposta ripa d'un fiume che gli attraversava il viaggio,
505: 'nave volante ': un progetto, mai realizzato, di nave
-nave aerostatica: veicolo volante sostenuto da un pallone gonfiato con gas leggero. ghislanzoni
], 3: ammettiamo tipotesi che esista un milione di altre civiltà entro la nostra
, l'una essendo l'impronta d'un lato, l'altra dell'altro.
, 1-iii-221: -io son restato / senza un quattrino. - voi dareste fondo /
/ o come è, senza un buon temon, la nave '.
nave di biscotto ': dicesi di un dappoco. -nave affondata', tentativo
ecco verso noi venir per nave / un vecchio, bianco per antico pelo, /
il brigantino: i potenti hanno sempre un seguito di clienti, di adulatori,
, 42: in quella chiesa è un bellissimo quadro di pittura in capo alla
tempio della madonna. la pianta è un quadrato con cupola in mezzo sostenuto da
. cattaneo, iii-2-365: si sceglie un gruppo di piante vive; alcune si
ant. parte concava della pala di un mulino ad acqua. inventario di alfonso
ferito, piagato (una persona, un membro del corpo]. - anche
purgatorio. buti, 2-42: 'con un vasello ': cioè con una navetta.
trama, avvolto in spola e contenuto in un incavo ricavato nel corpo dell'attrezzo
una pinza assicura il filo di un rocchetto. -navetta vo lante
lante: munita di rotelle e azionata da un mecca nismo a corde,
i rocchetti... le navette. un filo è teso tra l'uno e
altro telaio. bacchetti, 1-iii-460: era un alacre battere di calcole e correr
da ricamo, che, animato da un movimento alterno orizzontale, portava il filo
filo avvolto su una spoletta a formare un cappio con quello infilato nell'ago (
nei modelli più moderni è sostituito da un cestello a movimento rotatorio contenente la spoletta
estremità e sono saldate al centro da un perno con un piccolo foro al quale
sono saldate al centro da un perno con un piccolo foro al quale si fissa e
una locomotiva diesel o elettrica e da un veicolo pilota costituito da una carrozza passeggeri
la terra con una stazione o con un laboratorio orbitante. giovanni maria pace [
5. figur. ciò che costituisce un collegamento fra cose, fenomeni, realtà
marinaro, incrociare lungamente sotto vento in un paraggio. guglielmotti, 565:
incrociare alla lunga e di bolina in un paraggio. -andare e venire in
frusciare le vele. linati, xii-140: un cigno... cominciò a veleggiare
g. raimondi, 5-145: veniva avanti un gelataio, col suo triciclo a forma
fatta eseguire da leone x) di un ex-voto offerto a iside. 2.
, i-iv- 337: desidero che un tal valent'uomo abbia parte nella condotta
nostro se ne vede, che è un ducato d'oro puro ma non del peso
non più lunga delle ali aperte di un eider, la tragedia umana svolse la
umana svolse la sua scena più sublime in un silenzio e in un deserto, dai
più sublime in un silenzio e in un deserto, dai quali solamente dio ascoltava.
flessibili. calvino, 2-286: era un bel pallone, ornato di frange e gale
e dal coperchio, e fornita di un piccolo cucchiaio. -anche: recipiente di
la custodia dell'olio sacramentale, che è un vasetto o navicella d'argento.
g. gozzi, 1-160: prendete un maschio e lo mettete nei primi anni
e lo mettete nei primi anni ad un telaio; egli a poco a poco s'
posta inferiormente, attraversa il cappio con un secondo filo per un moto di va
il cappio con un secondo filo per un moto di va e vieni orizzontale.
, serviti in navicelle reali, con un festone intorno in foggia di tartara.
verso il lago, fatta a vólto con un sfondro nel mezzo et una navicella a
arroventa e per la quale si fa passare un afflusso di qualche gas; si usano
una navicella di porcellana, questa in un tubo di quarzo. -coppa.
forate. romoli, 161: pigliate un pezzo rotondo quanto è grosso il pesce
coda, rischiatelo e tengasi a molle un pezzo; mettasi nella navicella con acqua sola
fiumata se'di 'ntorno intorno / d'un forte fiume ch'è molto repente; /
facesse naufragio, ma certo si arenò per un tempo incalcolabile. -insieme di desideri
, e contenute dentro la cavità d'un certo invoglio, che rassomiglia una navicelletta
eccedevano la larghezza e la lunghezza d'un seme di popone. = dal
, avendolo lasciato per dimenticanza, a un navicellaio che si domanda arrigo della magna
più pativa. / anzi i navicellai eran un paio, / uno a poppa,
e trasportata tutta in una volta su un piccolo veliero o, in genere, su
piccolo veliero o, in genere, su un bastimento o un'imbarcazione di piccole
: scorsono avvicinarsi alla terra un navicellino sottile. 2. region
o di randa e controranda) e un polaccone teso su un corto bompresso
) e un polaccone teso su un corto bompresso. -anche: piccola imbarcazione
in navicello! guadagnali, 1-ii-242: diceva un fiorentino tondo tondo / che arrivò in
annunzio, vii-112: passa dinanzi alla foce un navicello carico di marmi. viani,
il fece passare il fiume sopra di un ponte posto sopra due navicelli. sassetti
g. gozzi, i-12-81: videro un navicello di pescatori che lungo la costa
passava. foscolo, ii-449: da un navicel, dall'amo e dalle nasse
tormenti. nievo, 1-544: con un navicello da pesca... tragittai in
2-xxiv-446: fu visto entrare in porto un navicello. -in espressioni iperboliche.
navicello / e forte e socio come un torrione, / gli dà l'ufizio e
che permette la navigazione, navigabile (un fiume, il mare).
* dubbio ', / navichièri di un sogno sconfinato. 2. region
trovò la nave all'opposta ripa d'un fiume che gli attraversava il viaggio e
margine ospitai. carducci, iii-8-64: per un bellissimo giovane 'idolo di venere '
dal navifrago mar battuto e vinto / un de'figli d'ascle- pio, il
, portata necessaria per essere navigato (un corso dacqua naturale o artificiale);
essere imboccato agevolmente (la foce di un fiume, un porto fluviale).
agevolmente (la foce di un fiume, un porto fluviale). guido
: felice è quella cittade che ha un fiume navigabile appresso alle altre doti.
incontrano. jahier, 2-51: è proprio un fiume - il meno - non canale
da essi; marittimo, fluviale (un collegamento, un trasporto). cattaneo
marittimo, fluviale (un collegamento, un trasporto). cattaneo, vi-1-266:
subire il trasporto marittimo senza alterarsi (un vino). panzini, iv-444:
. navigabilità, sf. attitudine di un galleggiante a spostarsi sull'acqua; l'
insieme dei requisiti necessari alla navigazione per un bastimento: galleggiabilità, stabilità, buono
estens. aeron. idoneità al volo di un aeromobile. -certificato di navigabilità: rilasciato
idoneità. 2. lo stato di un corso d'acqua o di un tratto
stato di un corso d'acqua o di un tratto di mare che ne permette la
: quelle che, verificandosi, rendono un corso d'acqua navigabile. tommaseo [
navigabilità delle bocche del danubio, d'un fiume, lavori per ottenerla, conservarla,
un'imbarcazione in movimento; che compie un viaggio (in mare o su un
un viaggio (in mare o su un corso d'acqua) a bordo di una
acqua salesa, e colata al basso per un buso riesce dolce. tasso, 3-4
spiccavano nette e brune dall'azzurro fosco d'un cielo senza nubi: ed essendo i
si compie in cielo (il volo di un aereo). levi, 3-125
3-125: un'ora di volo navigante in un paese
5. disus. navigabile (un corso d'acqua). viviani,
viaggiare, avanzare su una distesa o un corso d'acqua con un'imbarcazione,
giungemo a vinegia. beicari, 6-114: un dì navigando avea in su la nave
42-10: del lito occidental si muove un fiàto / che fa securo il navigar senza
però che voglio che tutti vi lavate in un bagno et io con esso voi,
-carta del navegar pitoresco: titolo di un poema in dialetto veneziano composto nel 1660
carta del navegar pitoresco. dialogo tra un senator venezian deletante e un professor de
dialogo tra un senator venezian deletante e un professor de pitura. -intraprendere
professor de pitura. -intraprendere un viaggio per mare. giov. cavalcanti
seguendo la direzione della corrente di un corso d'acqua. -navigare contr'acqua
che vanno assieme sotto il comando d'un solo, per impresa guerresca.
con cui si designa l'andatura d'un veliero quando riceve il vento in poppa,
. -navigare in zavorra: compiere un viaggio senza carico (una nave mercantile
'navigare nella scia': seguire da vicino un altro bastimento. -figur. adeguare
. -per estens.: limitarsi a un commercio ristretto, non impegnarsi in grandiose
4. dirigersi su una nave verso un luogo, raggiungerlo per via marittima;
direzione determinata. -anche: giungere dopo un viaggio per mare, approdare. f
(1-iv-213): questo catalano con un suo carico navicò in alessandria e portò certi
: qui mi sovviene la storia d'un amico assai avventuroso che, non so
-figur. volgersi al raggiungimento di un fine. m. tornaquinci, 16
. per estens. muoversi nell'acqua (un pesce, un animale marino);
muoversi nell'acqua (un pesce, un animale marino); spostarsi, galleggiare
galleggiare sull'acqua (una foglia, un oggetto, ecc.). salvini
). salvini, 23-202: avvi un tal pesce in guscio / ch'ha di
: una naiade siede sulla coda squamata d'un gran tritone e s'abbandona dolcemente al
acqua, faceva pensare alla groppa d'un ippopotamo che venisse a galla per vedere la
piena di olio di oliva su cui navigava un lumino. -procedere sul bagnato
-procedere sul bagnato o sotto la pioggia (un veicolo). berndri, 5-67
naviga (come le sue amiche) in un paio di sgangherati sandali da frate,
cosmico (con partic. riferimento a un aerostato, a un mezzo aereo meccanico
. riferimento a un aerostato, a un mezzo aereo meccanico, alle persone che
superficie terrestre, utilizzando il cavo (un aerostato). -librarsi nell'aria.
la sua voce rabbiosa fu udita da un potentissimo vento trascontinentale, di smisurata potenza
-diffondersi nello spazio (una voce, un suono). jovine, 341
jovine, 341: il cieco montato su un cumulo di pietre, mandava il suo
7. procedere, avanzare, muoversi in un ambiente fisico non acquatico (ma per
, sulle teste, e si perdevano in un rumorìo confuso. -trarre origine
9. agire, comportarsi in un determinato modo, per scelta non sempre
menzione. mazzini, 35-237: navighiamo sopra un mare burrascoso e non siamo arbitri di
eccoci qua sani, tranquilli e con un tesoro d'esperienza, ed aggiungi con l'
qui la loro virtuosa baldanza navigava in un mare di favolose atrocità cui non tutti
presente, e naviga come dante in un altro mondo... ma dante si
scarica e il cuore tranquillo, come un pittore che viaggia e dipinge quello che
leggere alcune prose di cecchi, a un certo momento mi sono accorto che navigavo
rotta? -ant. giungere a un fine. machiavelli, 1-viii-164: quando
un'imbarcazione. -in partic.: risalire un fiume dalla foce alla sorgente.
tutto giorno. carducci, iii-20-13: a un altro gallo, ruti- lio namaziano,
vii-517: co'remi de l'ali in un momento / naviga l'aria e va
/ che navighi lo spazio / come un mulino. -per simil. percorrere
a la mia engorda fame / donarne un poca. boccaccio, i-486: filocolo
appresta a navigare. -trascorrere (un periodo dell'esistenza). g.
salse in mar vogia solcar: / se un bon poeta no 'l navegar, /
l'anderà a l'orza, come fa un balordo. -spingere in acqua.
-far procedere, condurre a effetto (un piano). ruzzini, lxxx-4-462:
. -navigare a cornovaglia: subire un tradimento coniugale, diventare cornuto.
. -navigare al largo: mantenere un atteggiamento reticente ed evasivo. tronconi
panziniana dalla prima guerra in poi fu un navigare a mezz'acqua tra il vecchio
o per disperato): non avere un preciso orientamento per il proprio agire;
carte. galileo, 3-1-51: questo è un navigar senza bussola, senza stelle,
] si trovò a navigare senza strumenti in un pelago coperto di nebbia. -navigare
azione pubblicamente... altrimenti avremo un navigare sott'acqua de'pochi, e
navigare. piccolomini, 8-157: -dimmi un poco: dove fu capitano cotesto galantuom?
nel praticarla. panzini, iv-444: un ladro colto in flagrante mentre il boia
mentre il boia faceva la festa a un condannato -a chi rimproverandolo gli mostrava il
attraversato da imbarcazioni (un'estensione o un corso d'acqua); già percorso
tanto, tra i bossi, si apriva un passaggio svelando ora un bianco tempietto di
, si apriva un passaggio svelando ora un bianco tempietto di marmo, ora una
aria). carducci, ii-19-238: un gran turchino di luglio navigato da nuvolette
nuvolette bianche. d'annunzio, iv-1-393: un crepuscolo di giugno caldo, tutto roseo
rovine. bandini, 2-1-191: e un vizio del secolo l'amare le cose più
navigati o tenuti sotterra acquistano al più un assottigliamento di parti ed un color meno
acquistano al più un assottigliamento di parti ed un color meno carico. alfieri, 9-85
... fece ruzzolare sul muro d'un giardino di posillipo una bottiglia navigatissima tutta
, / di vino e d'olio un fiasco o un prosciutto / o d'uova
vino e d'olio un fiasco o un prosciutto / o d'uova un par di
fiasco o un prosciutto / o d'uova un par di serque o pane o altro
o pane o altro / o tutte in un sol collo / navigate per aria,
acquisito una mentalità disincantata e smaliziata, un comportamento abile e spregiudicato, esente da
v-327: la vecchia, che era un po'filosofessa / e navigata, si
alcun poco. cicognani, iii-2-101: era un uomo navigato, furbo; ma anche
navigatori. d'annunzio, v-1-95: è un vecchio navigatore brizzolato, pepe e sale
colonizzatori... sembra incapace ad articolare un linguaggio architettonico, fuorché in espressioni di
. -per lo più iron. e in un contesto antifrastico, che sottolinea le manchevolezze
civiltà e il proprio incremento materiale (un popolo!; che fonda o sostiene
non abbiano potuto avere ciascuna più d'un poeta epico. lampredi, 4-58:
navigatrice e potente, e ridotta quasi un deserto. gioberti, 3-141: molti secoli
e punto d'avvio dell'intreccio (un genere letterario narrativo). papini,
che compie un'esperienza, che percorre un itinerario spirituale o intellettuale. nievo,
in fondo al quale l'ardito navigatore trova un passaggio per l'oceano infinitamente calmo dell'
-che si sa districare con disinvoltura in un determinato ambiente umano e sociale.
. doni, 3-190: ècci chi porta un ritratto, uno oriuolo, uno astrolabio
vede al lato destro del medesimo altare un timone, il quale significa l'origine
stabilita da chi detiene il controllo di un corso d'acqua o di un tratto
controllo di un corso d'acqua o di un tratto di mare per permettere il passaggio
che riguardava questi diritti doveva determinarsi in un regolamento comune. -fanale di navigazione
nel xvii secolo in olanda, conobbe un grande sviluppo nel sec. xix ed
fatta dal comandante di un'unità o di un complesso navale all'autorità superiore, al
marittima. lampredi, 4-72: facendo un trattato di navigazione e commercio con le
i quali si svolge il moto di un natante sull'acqua, agli scopi per i
. -navigazione di conserva: di un gruppo di navi che seguono la stessa
di bastimenti che entrano ed escono da un porto senza compiere operazioni di imbarco o
: 'navigazione di scalo': navigazione tra un porto nazionale e un altro, per
: navigazione tra un porto nazionale e un altro, per trasportare solo prodotti o
immersione (o sottomarina): di un sommergibile che procede sott'acqua, contrapposta
in emersione o di superficie (e un tempo, prima dell'introduzione dei motori
[navigatio sancii brandani) composto da un monaco irlandese nel sec. x e volgarizzato
. viaggio compiuto con un'imbarcazione su un corso d'acqua, secondo o contro la
sul po. -alveo di un corso d'acqua (e, in partic
e, in partic., di un canale). paciotto, 3-445:
una determinata zona di mare, in un lago o lungo un corso d'acqua
mare, in un lago o lungo un corso d'acqua; l'insieme delle imbarcazioni
valore aggettivale): intensamente frequentato (un corso d'acqua, una rotta marittima
. possibilità di raggiungere per mare o su un corso d'acqua una determinata meta (
torna in paese egli si spaccia per un uomo moderno che si interessa alla navigazione
calcolo che l'equipaggio a bordo di un natante o di un aereo deve attuare
a bordo di un natante o di un aereo deve attuare sulla base di informazioni
punto prestabilito seguendo vie non tracciate in un mezzo fluido o nell'aria. -condotta
meridiani e paralleli geografici, ma a un reticolato costituito da coordinate ortogonali (ed
mentre la longitudine si calcola disponendo di un cronometro che segna l'ora del meridiano
in aria partendo dalla velocità nota in un determinato istante e valendosi di uno o
piccola navigazione fosse quasi che per urtare un poco in scoglie. siri, ix-532:
esame, indagine, trattazione (di un argomento preciso, di un ambito ben
(di un argomento preciso, di un ambito ben determinato); argomentazione,
pallavicino, 1-190: rimane... un bel tratto di paesi non discoperti a
. -mettersi in navigazione: intraprendere un viaggio per mare. boccardo,
navi che viaggiano contemporaneamente, secondo un preciso ordine, determinato dal fine al
batte il mare, / era ordinato un naviglio infinito. l. martelli, 3-339
parte dei beni della chiesa per allestir un navilio sufficiente di vascelli da guerra. settembrini
non avrebbe posseduto né una colonia, né un naviglio da guerra. guglielmotti, 566
servizi nelle basi militari, e da un limitato numero di navi militari appositamente costruite
stazza e dimensione, che incrociano in un ben delimitato specchio d'acqua (un
un ben delimitato specchio d'acqua (un tratto di mare, un lago,
acqua (un tratto di mare, un lago, ecc.). cattaneo
mannelli, 55: si camparono in un navilio anchise ed enea, suo figliuolo,
preziose e rare / onde il navile in un salvi e le genti. s.
cecchi, 7-107: dedicavano al nome d'un sovrano il promontorio, la baia,
un'armata di decinove vele: cioè un galeone picciolo, una galea, quattro
già entrato in porto, urtando in un naviglio del suo maggiore, si aprì
naviglio: per mezzo o in seguito a un viaggio per mare. cassiano volgar
beretin da venetia e nolizassemo di compagnia un navilietto per basora. benvenga, 65:
per basora. benvenga, 65: un delfino gli fu destriere volontario e navigliètto scaglioso
, per fare il servigio compito, un braccio d'acqua navigabile che si chiama il
istante la posizione e la rotta di un aeromobile su una mappa scorrevole, secondo
marittimo; imbarcato, trasportato su navi (un esercito). guido delle colonne
, sm. marin. apparecchio usato un tempo per lo studio sperimentale del rollio
del rollio delle navi, costituito da un pendolo poggiante su una piastra piana
orizzonte, materializzato nello strumento, di un angolo uguale alla latitudine del luogo,
. ant. prendere a nolo (un bastimento). - anche assol.
in cicilia,... portando seco un libro de'vangeli, il quale quando
. i navoni voglion terra sabbiosa e un poco a pendio. crescenzi volgar.
congiunti tra lor ch'assai sovente / l'un si cangia nell'altro. romoli,
navrea: composta di ingredienti che conferivano un intenso colore giallo dorato. sannazaro
invar. donativo in denaro offerto a un dignitario indo-musulmano in occasione dell'insediamento.
rio contraeva immondezza quando fosse accaduto che un uomo morisse repentinamente sotto i suoi occhi;
se dio mi dà vita! -rispose con un sorriso propriamente nazarènico. = deriv
specie di preraffaelismo e nazarenismo; in un primitivismo esclamativo e inarticolato, del quale
, ii-2-473: scrisse di più pilato un cartello e lo pose sopra la croce.
maria. manzoni, ii-21: tacita un giorno a non so qual pendice /
non so qual pendice / salia d'un fabbro nazaren la sposa. -chiesa
amare sempre, equivoco e misterioso come un padre. da non confondere con il
l'aria inspirata, quando parlava sembrava un missionario. faldella, iii-53: una
alla nazarena. pirandello, 7-495: un bel giovine biondo, coi capelli lunghi
alla nazarena, atteggiando l'occhio a un languore di sogno e il labbro al gusto
, carnoso, la zazzerina degna di un fratino di benozzo attorno alla faccetta illuminata
sotto la protezione di gesù nazareno (un fedele, un devoto, un religioso
di gesù nazareno (un fedele, un devoto, un religioso); che
nazareno (un fedele, un devoto, un religioso); che è fondato in
, 3-139: la piccola micky d'un tempo (quella che ora, in questo
nazza- reni che noi pagani conosciamo anche un po'il vecchio testamento.
da nazaret, rimproverandogli ch'ei veniva da un miserabile borgo della galilea. g.
nazarei: vangelo apocrifo, che è un rifacimento e un ampliamento, in lingua
apocrifo, che è un rifacimento e un ampliamento, in lingua ebraica e aramaica
. levi, 2-212: era di turno un guardiano che non mi piaceva, aveva
si sottomise e fecesi discepolo d'un ebreo per apparare bene la lingua ebra
asceti. carducci, iii-15-325: un volume di 'anecdota graeca '(
idealismo in filosofia) hanno voluto crearsi un alibi e una bandiera. = comp
all'ideologia nazionalsocialista (un'istituzione, un organismo pubblico e, in generale,
degne di rilucere tra il fiore di un colto e libero popolo. gioberti,
nazionali, il paese viene lanciato in un avvenire avventuroso. gramsci, 6-105: è
. in francese 'nazionale 'ha un significato in cui il termine 'popolare
unità mercantili e per quelle militari ai un medesimo stato; in partic.,
di una nazione (una persona, un personaggio); tipico di una determinata
; tipico di una determinata etnia (un carattere somatico). moretti,
è in uso, che è praticato presso un popolo, che è espressione dell'indole
che vi ha larga diffusione e vi incontra un vivo e generale gradimento (talora divenendo
che costituisce abbigliamento o ornamento tipico di un popolo (un abito). -
o ornamento tipico di un popolo (un abito). - anche: folclorico
anco una parte di vestito, anco un segno. carducci, iii-6-250: si faceva
peculiari e qualificanti, dall'appartenenza a un determinato popolo; inscindibilmente legato alle radici
inscindibilmente legato alle radici etniche (un atteggiamento, una disposizione intellettuale, morale
vari popoli. de sanctis, ii-9-512: un sentimento vero e profondo dell'onore non
di onore, non ci era certo né un popolo, né una classe, dove
l'insieme dei valori spirituali ai quali un popolo si richiama come suoi peculiari,
sua arte, in quanto questa apporta un contributo essenziale alla formazione della coscienza nazionale
non sopportassero. cantoni, 212: un presidente di tribunale qui della riviera mi
d'italia alla francese ma non senza un rimuginar sollecito anche del nazionale, fece
rispondenza nel patrimonio culturale ed etico di un popolo; che contiene (e costituisce
g. gozzi, 1-9-17: egli fu un poeta il quale seppe eleggere quanto omero
quale seppe eleggere quanto omero e virgilio un argomento nazionale. lanzi, 1-1-7:
espressione spontanea e immediata dello spirito di un popolo; originariamente, intimamente e,
e dell " arti poetiche 'coniate da un uomo, o da un'accademia a
legate alla cultura e alla tradizione di un popolo; che trova seguito o riscontro
nazionalpopolare. gramsci, 6-67: senza un periodo di andata al popolo c'è
gentile, 3-282: nazionale l'arte per un doppio rispetto, analogo al doppio aspetto
l'autonomia statale (un'ideologia, un progetto politico, un movimento d'opinione
un'ideologia, un progetto politico, un movimento d'opinione più o meno organizzato
: l'esposizione de'casi miei sarà quasi un esemplare di quelle innumerevoli sorti individuali che
comitato nazionale è disciolto: disciolto dopo un proclama d'insurrezione ch'io scrissi e
e dell'unità italiana (e costituì un valido sostegno della politica cavouriana, anche
-anche: che, entrato in possesso di un regno, ne elegge a proprio patrimonio
vigore in uno stato (una legge, un ordinamento costituzionale); che vi ha
è dichiarato quello ufficiale dello stato (un culto, una religione). leopardi
con la civiltà e la cultura di un popolo. tommaseo [s. v
quiescente, una lettera, accompagnata da un biglietto da visita, che lo qualificava
dopo inutile pregare, si ricoverò in un vasto edifizio destinato a giuochi di palla
anche i vecchi e gl'infermi, un giorno intero) assunsero lo stato,
che a cristoforo colombo per avere scoperto un nuovo mondo, ed a napoleone bonaparte
chiedevano alla scoperta [i protestanti] un concilio libero, se non generale, come
botta, 5-501: l'autorità di un concilio nazionale può forse prevalere a quella
nazionale può forse prevalere a quella di un concilio universale? tommaseo [s. v
unità. da concili diocesani può farsi un concilio provinciale; ma la parola 'nazionale
ricchezza). pananti, iii-7: un popolo nobile e generoso combatteva per i
i più forti aggressori una nazional volontà e un popolo che fieramente seppe 'dir no
che esso ha per iscopo di arrecare un vantaggio al complesso dell'economia nazionale.
; fissato nell'ambito di uno stato (un dazio, un'imposta).
einaudi, 1-127: ecco la proposta di un dazio del 160 e del 180 corrispondenti
nazionale: il quantitativo di copie di un giornale che sono redatte per la diffusione
: 'l'opera prima '(che un editore ottimista ristampò qualche anno fa in
editore ottimista ristampò qualche anno fa in un numero di copie... sproporzionato
patrimonio privato, ma come partecipazione a un bene collettivo; pubblico; statale,
cataloghi di essa (un'opera, un codice, un manoscritto). carducci
(un'opera, un codice, un manoscritto). carducci, iii-9-297:
le materie prime che si trovano in un paese, dalla mano d'opera fornita
, 1-119: lavora sul sicuro in un mercato interno la cui domanda non è
produzione nazionale. idem, 1-131: un dazio sul caffè, che non fosse controbilanciato
: sembrava solidarietà internazionale, ed era un nazionalissimo mezzo di lotta. 18.
governatore di catalogna si concede sempre ad un nazionale. giuseppe di santa maria,
dei nazionali. -in unione con un aggettivo o con un complemento che indica
-in unione con un aggettivo o con un complemento che indica la nazione (o
impedire il papato, se non si fa un francese nazionale. f. f
eravi una tal giovinastra, nazionale d'un di quei luoghi vicini che soggiacevano ad onorato
, / ha sempre il cuor brillante un nazional francese. -che non rimane straniero
danaro..., vollero eziandio imporre un tributo di sangue: così parte de'
., squadra di calcio) che rappresenta un paese nelle competizioni internazionali ed è
tenute per costituzione del consolato a pigliare un piloto di bara, per non arrischiare
bello di tanta pace si levò quivi un torbido così nero che di repente ebbe da
problema di governo se non come problema di un capo. = comp. da nazionalismo
annunzio. marinetti, 2-i-80: noi professiamo un nazionalismo ultraviolento, anticlericale e antisocialista,
ultraviolento, anticlericale e antisocialista, un nazionalismo antitradizionale che ha per base il
di architettura. savinio, 12-296: un certo quale nazionalismo si può trovare nei
nazionalisti, senza gittare mai alla nazione un appello sopra un'idea intelligibile. b
ispirano al nazionalismo e lo propugnano (un partito, un movimento). ferd
e lo propugnano (un partito, un movimento). ferd. martini,
del nostro teatro ripetono contro chi fa un discorso drammaturgico serio le medesime accuse dei
indica per lo più la vaghezza di un atteggiamento non ben chiarito, presso che
classi subalterne. gadda conti, 1-694: un creatore appartiene all'umanità ed è al
dato ragionare con chi alla ragione sostituisce un qualsiasi suo idolo e capriccio sentimentale.
lo stesso giolitti, parve che di un partito nazionalista non ci fosse più bisogno
: anch'io modestamente, nel dare un quadro della storia d'italia nel seicento,
. croce, iv-n-80: è caduta ad un tratto l'ammirazione che, in tutto
gioberti, 9-i-133: la nazionalità di un popolo... si fonda nella razza
io m'ero formato della nazionalità di un popolo, distinguendo le due forme, la
di usi, di cultura che lega un ingente numero di individui, riconoscibile come
. che possa pur essere che sia un modo di nazionalità anche senza grandi istituzioni
magnifico monumento della nazionalità greca e in un certo modo della nazionalità europea. carducci
tempo non può riconstituirsi con e per un solo partito. b. croce, iii-22-130
da sua parte a mettere nel mondo un po'più di giustizia. gobetti,
cultura ben precisa; percezione di costituire un popolo con caratteri propri e ben distinti
come dovrà apparire meschino e puerile fra un secolo, quando, nel pensiero della
trieste il principio di nazionalità è come un lievito implacabile. b. croce,
di nazionalità. 2. costituzione di un popolo in stato autonomo, riconoscimento di
colla creazione: fondare una nazionalità aggiungere un popolo a popoli. de sanctis,
esso, di una persona giuridica, di un ente, di un bene materiale.
persona giuridica, di un ente, di un bene materiale. e. cecchi
stuparich, 9-97: il capitale moderno è un concetto che sfugge a ogni limite di
municipale, in quanto la municipalità forma un elemento della grande unità dello stato.
180 nazionalità che compongono l'unione, un tempo una sola, quella privilegiata, della
-appartenenza di una persona fìsica a un ben determinato gruppo etnico. soldati
statale un'impresa, un'attività economica, un servizio, sottraendolo all'iniziativa e al
, alienazione umana e paralisi sociale ad un tempo), lungi dall'essere specifica delle
cittadini di una nazione una perdita, un profitto. -in partic.: addebitare
ripianare per mezzo del danaro pubblico (un disavanzo, un onereì. gramsci,
del danaro pubblico (un disavanzo, un onereì. gramsci, 7-96: che
avete da difendere il vostro paese contro un aggressore potente, forte per ardire e
come tale concezione sia stata l'unico tentativo un po'serio di * nazionalizzare 'le
le masse popolari, cioè di creare un movimento democratico con radici italiane e con
(una forma linguistica o espressiva, un comportamento). arlia, 364:
nazioni, egli è per non saperne trovare un altro, che accenni quella condizione che
(come in francia) di stabilire un contatto con le masse popolari già '
l'economia del paese (e che un orientamento politicoeconomico dirigista giudica inopportuno o
; statizzazione. -anche: carico di un onere su tutta la comunità nazionale.
mi sorpresero da parte cattolica... un diffuso e sempre crescente statalismo come rimedio
si paga oggi non eviterà di pagare un altro scotto quando dalla nazionalizzazione, per
, 9-96: avevano da qualche anno iniziato un movimento di indipendenza economica...
. estensione all'intera comunità nazionale di un uso linguistico o di una lingua che diviene
: è uno strafalcione, tratto da un altro strafalcione. es.; 'la nazionalizzazione
. metti al posto di questa voce lunga un miglio... 'l'
: è uno strafalcione, tratto da un altro strafalcione. es.:..
metti al posto di questa voce lunga un miglio... 'cittadinanza 'o
'. 6. costituzione di un popolo in nazione politicamente indipendente.
nome del popolo italiano, ha mandato un degno ammonimento, un vóto solenne per
, ha mandato un degno ammonimento, un vóto solenne per lo svolgimento delle vittorie
si ispira, che e improntato a un patriottismo nazionalistico. g.
tipo fascista e dello stato retto da un capo carismatico, sull'antisemitismo e su
b. croce, iii-32-182: un libraio mi offerse un volume di storia
, iii-32-182: un libraio mi offerse un volume di storia della germania, scritta
passavano eccezioni ed agilità che testimoniavano d'un temperamento spregiudicato e d'una cultura animosa
il lungotevere, accanto all'involucro un po'nazionalsocialista dell'ara pacis.
cattaneo, i-1-152: parebbe questo un campo nuovo, in cui l'ideologia
: il medio evo divenne... un caso fatale che compie la rota
tutti adesso (poiché di tutte è un dio) amatelo, laudatelo et applaudetegli con
peso delle nazioni / maledette, con un travaglio / orrendo. -le nazioni
comune origine o comunque l'appartenenza a un medesimo gruppo etnico, e che appare