al ciclo, dall'accensione comunicata in un punto con mezzi artificiali e dalla successiva
la miscela rimanente (e possono utilizzare un combustibile liquido leggero, gassoso o essenze
: tipi di motori idraulici costituiti da un cilindro entro cui scorre alternativamente uno stantuffo
in lavoro meccanico l'energia termica di un processo di combustione, utilizzando, come
della forza cinetica e della combustione di un fluido (e comprendono i motori idraulici
: quelli a combustione interna che utilizzano un combustibile gassoso. -motori a inerzia:
quelli termici che utilizzano l'espansione di un vapore. -motori compositi o a stantuffi
dalla fusione in una sola unità di un motore a combustione interna e di un
un motore a combustione interna e di un compressore d'aria alternativo. -motori continui
meccanica che è fornita dalla rotazione di un albero, collegato al motore, sul
]: 'motore elettrico 'dicono i fisici un meccanismo il quale è messo in moto
trasmessa al girante che ruota intorno a un asse collegato con la macchina operatrice,
uno stantuffo, provocandone lo spostamento in un verso e nell'altro. -motori meccanici
non destinati alla locomozione e montati su un telaio che ne facilita il trasporto.
-motori termici: macchine costituite da un insieme di organi che provvedono alla trasformazione
dell'energia termica precedentemente fornita a un fluido (gas o vapore) che può
un'altra monaca conversa aveva perso tutto un lato in modo tale che non lo
linguaggio cinematografico, ordine del regista di un film di mettere in moto la macchina
. moravia, 18-6: grido in un piccolo megafono di cartone: « silenzio
. e. cecchi, 7-32: un istante dopo, [la scialuppa] si
. termoreattore munito di compressore azionato da un motore alternativo. = com
alvaro, 17-304: era un chiasso che cacciava nel sottofondo lo scampanellare
. gruppo meccanico unico, costibiito da un motore elettrico o a combustione interna e
elettrico o a combustione interna e da un riduttore di velocità, stabilmente collegati fra
sul lago. la più rumorosa fu un motorino a scoppio che celestina trovò d'occasione
gadda, 17-101: combinò... un rimando completo per girare film con il
motore a scoppio o a reazione di un autoveicolo o di un aereo mediante un
o a reazione di un autoveicolo o di un aereo mediante un opportuno riduttore e un
un autoveicolo o di un aereo mediante un opportuno riduttore e un innesto a frizione
un aereo mediante un opportuno riduttore e un innesto a frizione, munito di dispositivi
si udiva ogni tanto lo strazio di un motorino. pavese, i-105: non
. nel calcio, giocatore che compie un instancabile gioco di spola fra difesa e
cui l'ammalato ricorda il nome ai un oggetto, ma essendo leso il centro
. figur. che determina o deriva da un continuo movimento e mutamento. pasolini
struttura. -animatore (di un gruppo). cinelli, 11-64:
5. mus. ant. che ha un tempo veloce, un ritmo mosso e
ant. che ha un tempo veloce, un ritmo mosso e vivace. g
documento in prova. il titolo d'un articolo sui miliardari americani che vanno in
dopo altri giri, storditi, anzi un po'ebbri. da terra, facciamo
e alla manutenzione dell'apparato motore di un aeromobile. marinetti, 1-78: '
. motorizzare, tr. munire di un motore o di un apparato motore un
. munire di un motore o di un apparato motore un veicolo, un'imbarcazione,
un motore o di un apparato motore un veicolo, un'imbarcazione, un'apparecchiatura
2. dotare un'attività, un sistema, un processo produttivo, un'
. dotare un'attività, un sistema, un processo produttivo, un'azienda di mezzi
di trasporto a motore, di automezzi un esercito, un reparto, ecc.
motore, di automezzi un esercito, un reparto, ecc. 5. rifl
. 5. rifl. fornirsi di un veicolo a motore (e il termine
motorizzare), agg. munito di un motore o che funziona a motore (
motore o che funziona a motore (un veicolo, un'imbarcazione, un'apparecchiatura,
, un'imbarcazione, un'apparecchiatura, un impianto, ecc.). panzini
, trapano motorizzato ', che ha un proprio motore incorporato, senza trasmissioni.
navigazione motorizzata, per certi aspetti diedero un fiero tracollo alle tradizioni del mare. montale
2. che possiede o dispone di un mezzo di trasporto a motore (talvolta
necessità logistiche, strategiche o tattiche (un esercito, un reparto, un'unità
strategiche o tattiche (un esercito, un reparto, un'unità); autotrasportato
, sf. introduzione e impiego di un motore o di un apparato motore per effettuare
e impiego di un motore o di un apparato motore per effettuare un'operazione (
una macchina che precedentemente era azionata da un motore animato. tocchi,
motorizzazione completa della trebbiatura finì per rivelarsi un vantaggio, almeno agli occhi di chi è
saldatura elettrica, per lo più montato su un
carrello, costituito da una saldatrice e da un motogeneratore rotante che l'alimenta.
. chi possiede o conduce per professione un motoscafo o un'imbarcazione a motore.
propulsione generalmente a elica, azionata da un motore endotermico di piccola o media cilindrata
, come negli idroscivolanti, o da un idrogetto; a seconda dell'impiego si
dalla torre dell'annunziata hanno fatto di un motoscafo che trasportava merci e passeggeri.
3-201: -appena arriviamo all'albergo fai venire un motoscafo, -disse -parto stanotte. piovene
di regolarità o i velocità su un percorso di pianura e di mon
). chi guida o possiede un motoscuter. motoséga, sf.
segatrice portatile azio nata da un piccolo motore elettrico o a combu
tre o quattro ruote, azionata da un motore endotermico di potenza limitata e guidata
potenza limitata e guidata per mezzo di un volante o di stegole dall'operatore sistemato
o di stegole dall'operatore sistemato su un apposito sedile o che la segue a
, con sistema di propulsione costituito da un motore azionante un'elica di tipo aeronautico
motrici posteiori montate su cingoli e con un pattino da neve anteriore (e trova
; fangoso, paludoso, acquitrinoso (un terreno, un luogo, una strada
paludoso, acquitrinoso (un terreno, un luogo, una strada, ecc.
. b. davanzati, i-71: scelgono un piano stretto e motoso, cinto da
sanguisughe, brune e tigrate, lunghe un metro e più, che di continuo
acqua); melmoso, limaccioso (un fiume, un lago, una palude
melmoso, limaccioso (un fiume, un lago, una palude, ecc.
-letter. sordo, soffocato (un suono). slataper, 1-156:
, 1-156: allungo la mano, prendo un sasso e lo butto nell'acqua.
butto nell'acqua. il sasso fa un tonfo motoso e sparisce.
] si fa co '1 porla sopra un candido pannolino e, lasciata starvi su alquanto
si scalzava, e cominciava a mettervi un primo rimedio. 5. figur
figur. spregevole, turpe, abietto (un vizio, un modo di agire o
turpe, abietto (un vizio, un modo di agire o di pensare).
da decadenza morale, da corruzione (un periodo di tempo). savinio,
pulizia della pavimentazione stradale, che utilizza un violento getto d'aria prodotto da un
utilizza un violento getto d'aria prodotto da un turbosoffiante azionato da un motore a combustione
aria prodotto da un turbosoffiante azionato da un motore a combustione interna e montato su
motore a combustione interna e montato su un carrello. = comp. da motore
marin. milit. torpediniera dotata di un motore o di un gruppo motore a
torpediniera dotata di un motore o di un gruppo motore a combustione interna, impiegata
gruppo motore a combustione interna, impiegata un tempo come unità silurante.
. marin. nave mercantile mossa da un apparato motore endotermico e destinata a percorsi
macchina agricola semovente, costituita da un motocoltivatore con un treno posteriore snodabile
, costituita da un motocoltivatore con un treno posteriore snodabile, fornito di
di due ruote motrici, di un sedile per l'operatore e degli
m ototrazióne, sf. trazione di un veicolo che si compie per mezzo
che si compie per mezzo di un motore. migliorini, 2-19:
. agric. trebbiatrice azionata da un motore a scoppio o elettrico,
mecca nico, costituito da un motore, per lo più elettrico,
elettrico, asincrono trifase, accoppiato con un variatore, che consente di disporre di
elettrotecn. azionatore elettrico, costituito da un dispositivo con un motore elettrico in grado
elettrico, costituito da un dispositivo con un motore elettrico in grado di compiere un
un motore elettrico in grado di compiere un lavoro a variazione continua di velocità.
un mucchio di rose addormentata, / ad un fauno confusa una napea. carducci,
se le ree vermene / schianti sul baldo un turbino d'agosto, / ove il
10 commette o lo accetta, ovvero un dolore, un affanno, un'angoscia
o lo accetta, ovvero un dolore, un affanno, un'angoscia per chi lo
. campofregoso, iii-33: talor vedrai un fonte chiaro e bello / eh'a
malvezzi, 5-52: il valore è un bezzoaro che conforta 11 cuore de'soggetti
. bot. che ha la forma di un tubero conoide (una radice)
104. manzoni, v-2-340: non tardo un momento ad accusarti la ricevuta della carissima
a disposizione mia. emiliani-giudici, 1-112: un giorno nel dargli un napoleone lucido di
, 1-112: un giorno nel dargli un napoleone lucido di zecca, gli disse:
prima volta che verrò, te ne darò un altro. fanfani, 39: questo
. fanfani, 39: questo è un napoleone d'oro: dàmmi al tal
esplicita tendenza egocentrica (e può avere un valore fortemente iron. e spreg.
abissinia e degli altri confinanti regni etiopici un grande e florido impero. boccardo,
4-165: ernesto pasquali... è un aquilotto, un napoleonotto. napoleoneità
pasquali... è un aquilotto, un napoleonotto. napoleoneità, sf.
l'assunto dei tonici romanzi storici di un tempo è di raffigurare l'essenza di una
napoleone i (un'azione o un atteggiamento politico; e ha valore
montenegrini. napoleonicaménte, avv. con un atteggia mento tipico di napoleone
nell'appennino qui sopra, il luogo d'un tesoro sotterratovi dopo non so che battaglia
. bocchelli, 1-ii-23: rientrava in un paese che della dominazione napoleonica aveva scontato
). mazzini, 32-124: perché un re dia unità e indipendenza alla nazione
al kant, anche in questa cerchia, un posto cesareo e napoleonico, come colui
al quale 'due secoli, l'un contro l'altro armato ', si volsero
. che risale all'età di napoleone (un oggetto, un manufatto).
età di napoleone (un oggetto, un manufatto). gozzano, i-501:
: fosse anche chiamato al trono della venezia un principe straniero, un beauharnais od un
trono della venezia un principe straniero, un beauharnais od un napoleonide, chi non
un principe straniero, un beauharnais od un napoleonide, chi non s'avvede che
napoleonide, chi non s'avvede che un tale ordinamento riuscirebbe assai fiacco al paragone
uno stato solo dell'alta italia formerebbe un antemurale compatto e agguerrito contro gli eccessi
, come nel 1859. siate soldati, un giorno sarete cittadini, ed evocò dai
militare. montale, 7-235: è un mondo senza dio, questo di malraux
i suoi ornati barocchi, ma anche un certo sapore napoleta- nesco. 2
. io non so se questo sia un napolitanismo: so bene che 'sospirare', così
6-138: in quanto alla lingua, come un tempo adoperai lombardesimi a iosa, così
questo napolitanismo gretto e pettegolo era pure un sentimento nazionale rappiccolito, così che il
18-210: il primo [io] è un amare troppo e dar troppi figli alla
b. croce, ii-1-218: se un determinato vocabolo suona spiccatamente toscano o fiorentino
sono richiesti. firenzuola, 151: aveva un ca- valier napolitano, chiamato messer cola
, iv-1-66: il cavaliere dàvila, un gentiluomo napoletano che aveva forme gigantesche e
, di aver guadagnato al suo re un regno floridissimo e fortissimo. lessico dell'
a napoli o nel territorio circostante (un dialetto). -anche: composto o scritto
, 5-369: avevano fatto opera che un... frate trasportasse il vangelo
. tombari, 4-26: « dàmmi un caffè... ». « pronto
lancellotti, 326: comparse in italia un morbo al quale i medici non sapevano
dalle basi de'detti monticelli è da un ai presso palmi quadrati napoletani 824534 6
bisogna pregare de'fiorentini che vi facciano un vocabolario del loro dialetto, come n'avete
, la combinazione delle tre carte maggiori di un medesimo seme, cioè il tre,
e striscia, e poi, tutt'a un tratto, pàc, la napoletana secca
enfatico, lezioso (un'espressione, un gesto). negro, 15:
s. vorrà da mia parte dare un 'schiavo di v. s. '
dire mi fece una rabbia. -fossi un napoli, -disse qualcuno, -potresti andare a
le serve / per le strade, è un lavoro da napoli. fenoglio, 1-7
meno di un'ora fa aveva ammazzato un carabiniere, uno dei tanti che lo
fronte, nel suo stile. « un napoli » disse pronto e reciso mio ziastro
dii napione, somegliante, biemché sia un puoco più caldo. = dal
fili tessili o metallici, riuniti da un lato in uno stelo, a simiglianza
in uno stelo, a simiglianza di un pennello, che si applica a un
un pennello, che si applica a un cordone, all'orlo di un drappo,
a un cordone, all'orlo di un drappo, a cortinaggi, a oggetti
. pulci, 27-35: una lancia a un pagano arrappa, / g g
essa passar gli volea. / ma intanto un altro dinanzi gl'incappa, / sì
venne in fantasia a lucrezia anco levarli un bel paio di legacci di tafettà con
buon frate fatti d'uno stindardo a'un cavaliere che era morto. serdonati,
morto. serdonati, 9-465: portavano un baldacchino di seta rossa, colle mazze
dalla carretta con i loro ospiti, un piccolo museo archeologico di lunghi scialli scuri
, alla fiera di san iovanni, un berretto rosso fiammante, con una gran
decorato con tali ornamenti; che forma un ciuffo. pesci, ii-1-4io: ricordo
le nappe. -ornamento discoidale di un copricapo militare; nappina. crusca
danaro... egli aveva però un certo suo scrigno nella nappa del pennello
3 m e pesante poco più di un hg, ottenuto mediante la stiratura a
senso longitudinale. soffici, v-2-479: un urto dell'aria, un altro, e
, v-2-479: un urto dell'aria, un altro, e subito dopo, tre
conducono l'occhio e l'orecchio su un punto nero che si muove e ronza
ronza... l'areoplano austriaco, un aquilotto, si direbbe, o qualche
. moravia, 1-614: conchigliette di un pallido colore ametista avevano proliferato fittamente sulla
perfettamente matura, se se ne stacchi un granello, resta al suo picciuolo una
trifoglio. -insieme degli stami di un fiore. magalotti, 20-22: rimane
: rimane [il fiore] simile ad un piccolissimo giglio verde, nel di cui
giglio verde, nel di cui mezzo spunta un fiocchetto di piuma finissima, dalla nappa
, per sineddoche: persona fornita di un grosso naso. fagiuoli, vii-75:
amicis, xiii-109: c'eran disegnati un violino e una finestra, con su scritti
pulì [il direttore] la nappa con un moccichino stampato a cattedrali.
su 'l letto, ma ben sì un sottilissimo velo. 7. locuz
rivoli, schizzare (con riferimento a un liquido). b. giambullari,
gigante] presto: ed hagli fatto un foro / e tanto isforac- chiate gli
: tra gli aretini oggi il nappo è un vaso di legno per uso di bere
... sostenne con gran fatica per un pezzo una sfera su le spalle,
su le spalle, e questo uomo [un gobbo] vi porta ordinariamente a bel
] vi porta ordinariamente a bel diletto un nappamondo. 2. mappamondo.
detto prete ianni, cioè una spada ed un pugnale molto ricchi e belli..
ballotte ed alquanti barili di polvere, un napamondo et un organo. =
barili di polvere, un napamondo et un organo. = deriv. da
districare il cascame, costituita essenzialmente da un gruppo di cilindri alimentatori e da un
un gruppo di cilindri alimentatori e da un tam buro rotante, forniti
, sciabla o simile), è un cordone o un passamano che, addoppiato e
simile), è un cordone o un passamano che, addoppiato e avvolto in
che la nappétta eseguiva sulla papalina come un acrobata sul trapezio... come potevano
vegetali, in partic. di stami di un fiore. tesauro, 8-54: chi
all'ufficiale, che le impronta con un anello, al quale è attaccata una
fondo al portico l'ombra nera di un questurino, quali usavano allora con la
in vin, / se tego d'un napo medesmo bevesse fra bonvesin. novellino
novellino, vi-91: uno povero cavaliere avisò un giorno un coperchio d'uno nappo d'
: uno povero cavaliere avisò un giorno un coperchio d'uno nappo d'argento, e
zappa d'una bella spada o fare un bel nappo d'una bella chitarra. simintendi
essendo la cena terminata, / ecco un donzello a chi l'ufficio tocca, /
tocca, / pon su la mensa un bel nappo d'or fino, / di
latte. goldoni, x-381: eccovi un nappo / pieno d'acqua gelata. foscolo
asside al foco. / tien colmo un nappo: il tuo licor gli cade
mento. praga, 3-68: datemi un nappo, datemi dei versi; / le
/ talor per scherzo / ne chieggio un nappo. s. maffei, 7-108:
due [le donne], / non un nappo, beine due. g. gozzi
taccia. saluzzo roero, i-i-n: un panierin io vo'di pomi colmo, /
io vo'di pomi colmo, / voglio un nappo di latte. berchet, 364
tremo. c. betteioni, vi-436: un nappo ti vo'mescere / d'oblio
solo linea vaporosa il mare / che un giorno germogliò rapace, / e nappo
germogliò rapace, / e nappo d'un miele, non più gustato / per non
, i-344: comparse uno scudiero con un nappo d'argento e suvvi gli arnesi
prima aveva le poppe grandi ed in mano un nappo in su 'l quale era
nappo in su 'l quale era un pane. ricordati, 1-473: mentre ch'
donna, la quale aveva in mano un nappo brutto e lordo, ma pieno
coprirle allora ch'escono / dal teatro un po'sudate. muratori, 7-iii-296:
di latta di forma quasi simile a un grosso pentolo e fornito di manico, col
. 6. figur. alveo di un corso d'acqua. f. f
che nell'urna dell'alvo loro accogliono un alveo d'argento, son perciò reali
sassosi, che nel lor nappo riflesso beono un mendicato stillicidio dall'efimere piogge.
si manifesta, in partic. in un organo parenchima- toso, con uno stillicidio
dolce è a temprar l'arida sete un fonte, / nappo facendo de la cava
1-2-459: bisogna farli [al puledro] un fornimento nuovo / con una covertina di
, che v'ha / a parer proprio un altro. b. de'rossi,
ragguardevoli. -anche: persona che ha un grosso naso. de amicis, xiii-202
de amicis, xiii-202: nappone [indica un] uomo che ha il naso grosso
= voce spagn., adattamento di un termine amerindo. nara1, sf
over tre naranze, e farle ben bolir un pezzo per la possanza che ha dette
parabosco, 3-35: gli ho dato un forte / e mirabil rimedio sonnifero, ch'
essere fritte e di sopra gli buttarai un poco di sai trito, di suco di
[il cappone], gettalo in un piatto con succo di dieci naranci sopra,
chiamano clavele d'india e pareno un veluto nero e naranzato finissimo.
gualdo priorato, 10-ii-148: vi era un altr'ordine di nuova scozia,
trarre dalle borse dei due narbonesi ancora un migliaio di fiorini. 3
, sm. ant. corteccia essiccata di un albero indiano, usata nella farmacopea antica
derivato dalla combinazione della narceina con un alcale. = voce dotta,
immaginarie. arbasino, 3-128: -e un po'di vergogna, mai? -sbuffa
, 9-210: a roma; per un dato psicologico così tipico da non richiedere
sessuale è sti molata in un soggetto dall'ammirazione e dalla contemplazione
, quel fratello dimenticato come se fosse un ombrello e infine quell'eterna lotta in
virtuosa sì ma sterile e frigida virtù, un fatto, diremmo psicanaliticamente, di narcisismo
è poi il suo diritto a essere un tirannello, adorato e temuto dai suoi
nei 'vespri ', cede talvolta a un disperato narcisismo, indugia a rimirare se
bene questa sua pietas, forse, con un po'di coraggio, potrà intravedere quanta
tale tendenza; che deriva o manifesta un eccessivo autocompiacimento, eccessiva ammirazione per se
avete oltre corolla: / per cuna aveste un vaso, e non la zolla;
'. narcis fue molto bellissimo. un giorno avenne ch'elli si riposava sopra una
.]: 'narcisso ': un bel figliuolo amato da la dea ecco,
ghessi di se stesso, onde arrivato ad un fonte, videndo la sua imagine,
di moda. ghislanzoni, 16-135: un narciso milanese... era..
solo giovanotto che avesse le apparenze di un perfetto gentiluomo. de marchi, ii-1017
gentiluomo. de marchi, ii-1017: un romanzetto galante tra un elegante della jeunesse
marchi, ii-1017: un romanzetto galante tra un elegante della jeunesse dorée e una povera
peggio che nelle metamorfosi d'ovidio, un brigante trasformarsi in un narciso e un
d'ovidio, un brigante trasformarsi in un narciso e un framassone in una mitria.
un brigante trasformarsi in un narciso e un framassone in una mitria. 3
, che si mettono a dissertare sopra un ricciolo, sopra un fiocco, si guardano
a dissertare sopra un ricciolo, sopra un fiocco, si guardano quando passano innanzi
o confezionato con fiori di narciso (un unguento). landino [plinio]
di una soluzione di barbiturico per ottenere un abbassamento del livello di coscienza del paziente
una reazione liberatrice dell'ansia provocata da un evento traumatico rimosso, una soddisfacente integrazióne
di anestesia ottenuta con la somministrazione di un analgesico morfinosimile e di un neurolettico,
somministrazione di un analgesico morfinosimile e di un neurolettico, e caratterizzata da analgesia centrale
. medie. condizione patologica caratterizzata da un bisogno irresistibile di dormire o da attacchi
il vino. rajberti, 3-42: abbiatevi un saggio di queste classificazioni, che
da un'emozione, dall'atmosfera di un luogo; comportamento abulico e neghittoso;
musica è tutta patinata, vellutata di un colore nostalgico e nero; misteriosamente intonata
bisogni di narcosi morale, a fornire un luogo di fuga dalla solitudine dell'individuo.
dica che veramente faceva la barba come un angiolo. ed aveva le civetterie della
togliermi dalla confusione della strada, mettermi un pochino a sedere zitto zitto, e indulgere
, che toccarono, in ogni modo, un primo punto di scioglimento nell'ora in
che consiste nel provocare con mezzi farmacologici un periodo di sonno initerrotto per la durata
se ingerito, inalato, iniettato in un soggetto; che provoca narcosi; soporifero,
dei veleni narcotici. sùbito mi balenò un sospetto. 'la morfina! '.
come se non caffè avessi bevuto ma un narcotico vino. -per estens
amicis, xii-306: a un tratto, in mezzo a quella quiete
mezzo a quella quiete narcotica, scoppia un grido selvaggio. b. croce, i-1-192
la felicità del viaggio, narcotico come un fumo doppio. e. cecchi, 5-482
rocciosa; quell'ondulazione di tutto ha un effetto quasi narcotico; le valli sono ampie
. carducci, iii-5-9: affogato sotto un fascio di narcotici romanzi, avanza morfeo
lami, 2-38: poiché se per un tal fine si può irreprensibilmente prendere un
un tal fine si può irreprensibilmente prendere un altro narcotico e sonnifero, quale inconveniente è
casa, dopo avermi tolta la coscienza con un narcotico, mi diede in balìa di
narcotico, mi diede in balìa di un uomo che esser doveva vile ed immondo
come a tutti i condannati e si mescolò un narcotico a quella bevanda di fiele e
d'annunzio, iv-2- 1225: un giorno, in una via difficile dei pirenei
che tagliavano ed allacciavano, era tutto un macello e un lago di sangue.
allacciavano, era tutto un macello e un lago di sangue. gli assistenti e
problemi, di cui costituisce o prospetta un rimedio in verità inadatto o insufficiente.
gioberti, 12-i-6: trattano gli studi come un trastullo o un narcotico innocente. guglielminetti
trattano gli studi come un trastullo o un narcotico innocente. guglielminetti, 2-130: è
. / mi scende nella gola come un liquido / chiaro, come un narcotico
gola come un liquido / chiaro, come un narcotico leggero / che mi doni l'
1-15: il cristianesimo gesuitizzato, divenuto un puro narcotico per le masse popolari. soldati
forse, come una medicina per patire un po'meno, come narcotici che addormentassero
tediosa. pananti, 1-i-16: diceva un bello spirito parigino d'uno scrittore a
i parasiti, la cabala aveano fatto un gran nome, ma quando si pubblicarono
è bisogno di vegliare, e sarebbe un narcotico i cui effetti si dissiperebbero difficilmente
di acido, denota un acido particolare che si forma per azione
narcosi, narcotico (una sostanza, un farmaco). 2. figur
: per gli occhi languidi della figlia di un marajà, un esploratore giovinetto era narcotizzato
languidi della figlia di un marajà, un esploratore giovinetto era narcotizzato a tradimento,
era narcotizzato a tradimento, avvolto in un lenzuolo ed esposto agli avvoltoi dell'edificio
dell'edificio favoloso, ma veniva salvato da un servo fedele. 2.
narcotizzare), agg. sottoposto a un trattamento con sostanze narcotiche; ridotto in
soldati, v-514: il contadino, un vecchio rugoso dall'aria narcotizzata e dal
quasi narcotizzato da tale incanto. era un settembre tranquillo e soleggiato. narcotizzatóre,
mia sorella accanto a me, un narcotizzatore calmo ed esperto, un
me, un narcotizzatore calmo ed esperto, un chirurgo fraterno e provetto.
di simone leproso, venne una femina con un vaso di alabastro, con unguento prezioso
savonarola, iv- 371: tolse un vaso d'unguento di nardo pistico prezioso,
simile a quello della lavanda e da un olio essenziale contenuto in partic. nei
licnide. prati, ii-339: spira un profumo come se a fasci / bruciasse il
nardo. zito, i-349: in un composto accoglie / tenero nardo e balsamo
, agili: elegantissimi, altri. un barattolo di brillantina gli si era consunto
, come, dagli schidioni del tempo, un gocciolante arrosto. 3. infuso
fecola e usati dagli aborigeni per confezionare un alimento simile al pane. -anche con
= voce ingl., adattamento di un termine indigeno australiano.
dell'oca, che si effettua su un tavoliere con caselle colorate (ed era diffuso
di acqua odorosa in cui è immerso un tubo rigido verticale in cima al quale
verticale in cima al quale è posto un fornelletto in cui si bruciano le foglie
passaggio nell'acqua, è aspirato mediante un lungo tubo esterno flessibile e fornito di bocchino
il conte nelle stanze che fumava in un narguilè, per attutire l'angoscia dell'aspettazione
foglia di tabacco] a vivere dentro un chibok o ad esalare l'anima mia
e odorosa su i carboni ardenti d'un narghilèto? barilli, 5-267: piramidali narghilè
f. alberti, lxxxviii- 1-92: un naso imperiale è in questa terra /.
/ e per le nari a un punto e per le labbia / gitta fumi
fronte, / [il rinoceronte] un aspro corno porta per sembiante. ricciardo da
locuz. -avere le nari delicate: assumere un atteggiamento schifiltoso o riluttante, improntato
ali del naso, sono caratterizzati da un rivestimento di cute e da vibrisse.
poi e le labbra, si vede un piccioletto cavo graziosetto oltre modo. b
alle lor narici aure nocenti / apportare un fetor vituperoso. a. cocchi
appena entrammo nello steccato, come in un famoso campo di mostrar virtude e valore
fuma il tuo spirto, e come un inno lieto / il mugghio nel sereno aer
odore di volpe nelle narici e svoltarono ad un angolo retto. 2
del naso degli equini e rivestita da un epitelio nero che secerne un materiale sebaceo
rivestita da un epitelio nero che secerne un materiale sebaceo; diverticolo del naso.
]: 'narice falsa': così si chiama un fondo di sacco che trovasi lateralmente ed
, lat. scient. narina, da un nome proprio femm. in lingua ottentotta
grosso quasi quanto il capo d'un uomo. = adattamento del persiano
senese: rampicarsi. 'narpicò su come un gatto '. =
dopo la conquista araba... in un tipo di vita che castro direbbe *
: nella stessa rassodia lelio viene allungando un suo narraménto con una mortalissima schiera di
che fu dato nella città di arezzo ad un tale lidi- brando giratasca.
imperfettò implica uno scritto- re-narrante che a un certo momento, per un misterioso bisogno
re-narrante che a un certo momento, per un misterioso bisogno di intercomunicabilità col suo personaggio
bisogno di intercomunicabilità col suo personaggio e un non meno misterioso bisogno di espressività,
tutti o di alcuni dei o di un solo; overo contasse le geste di più
casi a più di essi o pure ad un solo adivenuti. narranza,
cantavano. saba, 140: un marinaio di noi mi parlava, / di
noi mi parlava, / di noi fra un ritornello di taverna. /..
padri... che quivi era stato un vecchio nominato pietro...,
ad alta voce com'ella, inferma d'un flusso di sangue da più anni,
impers. romoli, 274: pigliasi un vaso di vetro ben grosso o di
spesse volte, / giuoco degno d'un uom come voi raro, / vo'narrar
bologna scrivea a madonna laura, narrandole un gran pericolo che avea passato, di
205: pel suddetto gaddi fece jacopo un crocifisso di legno assai bello, un
un crocifisso di legno assai bello, un putto di stoppa, un cecero di marmo
bello, un putto di stoppa, un cecero di marmo ed altre cose assai
gozzi, i-4-30: venne all'insù nuotando un cefalo, il quale per caso abbattutosi
-con metonimia (con riferimento a un teste scritto, alle parole, al
. -raccontare le vicende biografiche di un personaggio. manzoni, 43:
7. intr. parlare di un argomento determinato, farne l'oggetto di
farne l'oggetto di una spiegazione, di un discorso, di una conversazione; trattare
trasferiva alle baracche del campo, e a un tratto scomparso, così, senza un
un tratto scomparso, così, senza un grido, senza un lamento.
così, senza un grido, senza un lamento. = lat. narrare
2. in diplomatica, paragrafo di un documento, pubblico o privato, che
talmente tutti i numeri del vero che un intelletto giudizioso non può negarvil'assenso.
menzione; l'uno è la narrativa d'un viaggio di scoperta fatto da lui nell'
manzoni allude appena nella sua narrativa a un ammiraglio veneziano sconfitto sul po.
eccell. illustriss., sarà quasi un ritratto di quanto ho detto.
stanno a base delle disposizioni contenute in un provvedimento della pubblica autorità (trattato internazionale
forense anche attuale: la parte di un atto difensivo e, in partic.,
partic., dell'atto introduttivo di un giudizio che contiene l'esposizione dei fatti
una determinata lingua, che appartengono a un determinato ambito geografìco-culturale, che operano in
determinato ambito geografìco-culturale, che operano in un determinato periodo. moretti, ii-264
organizzazione strutturale e tematica della trama di un film. piovene, 7-21: a
meno tesa per ottenere ad ogni costo un effetto emotivo. pasolini, 8-237:
8-237: il cinema delle origini era stato un cinema di poesia. per due ragioni
puramente espositivo (una maniera letteraria, un genere, uno scritto, un'espressione:
artistici (un'opera, in partic. un poema epico, un romanzo).
in partic. un poema epico, un romanzo). -genere, letteratura, arte
'monstrum 'ipnotico che è sempre un film, è stata costruita rapidamente quella
italia, madre fecondissima d'ingegni, un verso veracemente narrativo. carducci, iii-13-28
una narrazione; tipico del narrare (un tempo verbale). bocchelli, 2-xxv-245
de sanctis, 9-99: il tono per un poeta narrativo è il semplice, lo
della critica letteraria, la parte di un testo narrativo che contiene l'esposizione oggettiva
marmorina partitomi andai a montoio, dove un figliolo del detto re chiamato fiorio dimorava;
fanciulli poi appena incominciano a poter fare un più sostenuto e libero uso della favella
sorte mi aveva conceduto di far amicizia con un inglese che sa di letteratura italiana più
inglese che sa di letteratura italiana più d'un bibliotecario fiorentino...; inoltre
di fumo e sorrideva del solito sorriso un po'ironico al narratore giocondo. ungaretti
lui hanno pranzato da me. croce è un narratore inesauribile, ma per la politica
2. chi stende, secondo un rigoroso criterio cronologico, la narrazione storica
, in modo minuzioso e particolareggiato, un fenomeno, un'esperienza scientifica.
ma per le novità che contiene e per un certo talento di narratore che all'autor
salvini, 41-289: vi è [in un bassorilievo] la siringa strumento di dio
due modi ai parlari al mondo, un narratore e l'altro provatore. narratore
-che descrive, rivela, manifesta un determinato stato d'animo o un determinato
manifesta un determinato stato d'animo o un determinato sentimento (uno scritto, un'
duca alessandro de'medici si governasse con un giovine suo cortegiano, che aveva involata
aveva involata una figliuola per forza ad un mugnaio e seco la notte amorosamente s'
portiamo insieme all'ombra di questi pratelli un breve ristoro alla natura languente. chiari
o esposizione per lo più oggettiva di un fatto, di un fenomeno anche scientifico
più oggettiva di un fatto, di un fenomeno anche scientifico; trattazione di un
un fenomeno anche scientifico; trattazione di un determinato argomento o concetto. -anche:
all'auditore in due modi, l'un de'quali è proporla semplicemente e brevemente;
nel genere demostrativo non si fa tutta in un loco, ma spartitamente, percioché bisogna
e, in partic., di un poema epico) che ha carattere narrativo e
pasolini, 9-77: il porta ha un metodo di narrazione disteso, arricchito di
metodo di narrazione disteso, arricchito di un commento il cui umorismo è già colto,
. corso, cammino, orbita (di un astro). serpetro, 74
delle antiche basiliche cristiane, costituito da un portico esterno formato per lo più da
portico esterno formato per lo più da un colonnato aperto (esonartece) o ricavato
prima la patina aveva uncinato un certo suo nasaccio stotele).
bordo superiore, dove essa forma come un banco stretto. = voce venez
vengono assaliti, si stringono come in un battaglione quadrato, collocando gli uni sul
due lati della mandibula inferiore armati di un dente di materia simile all'avorio, lungo
, armati di scudi ossei e d'un gran dente di narvalo, formavano cumuli
: folco gli dette in su l'elmo un tal picchio / che parve proprio che
nasaccio. machiavelli, 722: egli aveva un nasaccio, una bocca torta: ma
: che bieco mostacciaccio! / egli aveva un nasaccio, / che voi l'avreste
, / che voi l'avreste detto d'un montone. c. e. gadda
nasazzo al mezzo che non dava licenza un minuto alle inespresse opinioni d'ogni interlocutore
g. gozzi, i-5-216: in un altro lato certi nasacci di pulcinella e
nartècio. e la dama vi versò da un vasetto d'oro, su le
. beltramelli, i-553: passò un carro rosso, trascinato da nartècio2
terzo fra cotanta nasevolissima nasag- gine era un nasoncello... d'un non già
gine era un nasoncello... d'un non già uomo ma omic- ciuolo,
samoiedo. 2. carattere di un suono nasale prodotto da uno strumento musicale
formate da due lunghi canali che costituiscono un tratto delle vie aeree superiori e servono
ablutorio e disingorgativo delle nasali canne ad un tempo, cui era solito abbandonarsi don
ma di consonanti tronche se special-sale; alterare un suono rendendolo nasale. mente nasali,
rendendolo nasale. mente nasali, offende un po'l'orecchio. govoni,
govoni, 9-385: lasciate chiusa un po'anche la tv / 3
. dei verbi frequent. proferito con un tale tipo di voce (un grido,
proferito con un tale tipo di voce (un grido, unanasalizzato (part. pass,
stesso l'ufficio d'esequie con voce un po'più nasale del solito. carducci,
gadda, 6-47: parlava col tono un po'nasale d'una trombetta di cartone
azione da nasalizzare. tipo (un suono). - anche con metonimia (
(conriferimento a uno strumento musicale o a un apparecchio radio che lo produce).
sordina si mette, ma per averne un suono nasale e lontano. ungaretti,
non meno malinconico, brutale e prodigioso d'un fischio di sirena. gadda conti,
che fende perpendicolarmente la piramidesembra il nasale d'un elmo greco. -per simil.
-per simil. crinale, costa di un monte. viani, 13-362: dai
suoni che lo precedono o seguono (un fonema). nasalizzazióne, sf.
, sf. fonet. trasformazione di un suono orale nel corrispondente suono nasale,
verri, xxiii-123: si è letta da un altro nasalmente un'altra memoria sulla geografia
sf. carattere di una voce o di un un ubbriaco nasa le taverne dove si vende
. carattere di una voce o di un un ubbriaco nasa le taverne dove si vende il
buon vino. guazzo, 1-272: un certo nostro paesano scrisse alla sua
grata, le fece dare la concia con un poco di perfumo, rime e
di lui miglior al processo dell'articolazione di un fonema, otcerto non v'è.
diaframma rinovelare. - anche: carattere di un = denom. da naso.
nasardo, agg. mus. che produce un suono nasale (uno strumento musicale)
, trattazione sul naso (e ha un valore fortemente scherz.).
o de l'archetto d'apollo o come un flauto o una cornetta de le muse
, 30 o 32 delle quali fanno un ducato; e la moneta è chiamata
5. atto dell'annusare; fiutata di un animale (in partic. di un
un animale (in partic. di un cane da caccia). crusca [
fu tutta la mattina alla ricerca di un frac. chi sa quali nasate diede,
di criptorutto nasativo che tien dietro a un beveramento del genere, ecco, il milite
coito vanno da sopra; li polpi con un capello appicciato in le nasche de la
= voce di area merid., da un lat. * nasica (r. e
]: 'nascale ': nome di un pessario di lana o di cotone che
che sta germogliando (una pianta, un organo vegetale, ecc.);
; che sta ricoprendosi di vegetazione (un terreno); che sta sbocciando, che
sbocciando, che è in boccio (un fiore). tasso, 16-11:
e mostrò la roccia / verde, in un punto, per nascente ontano. idem
, che si alza nel cielo (un corpo celeste, in partic. il sole
(ii-263): che combattan seco almanco un giorno / dal sol nascente infin che
rocca d'alto / diede principio a un furibondo assalto. bruni, 157
. -con riferimento al giorno, a un particolare momento o ora della giornata.
raggio tolle / de la nascente aurora un vicin colle. tosso, 14-3: è
le porte. marchetti, 5-158: un continuo parlar che, cominciando / dal
iniziando, che è appena incominciato (un anno, un secolo, un mese)
è appena incominciato (un anno, un secolo, un mese). lemene
incominciato (un anno, un secolo, un mese). lemene, i-299:
su lo zendado chermisino e ne trae un bagliore diffuso che accende i volti chinati all'
, che ha appena iniziato il suocorso (un fiume). lemene, i-280:
5. che comincia a divampare (un fuoco). livio volgar. [
sprigiona, che viene esalato (unvapore, un gas). dante, par.
appena fondato o instaurato (uno stato, un organismo politico o istituzionale, un'associazione
politico o istituzionale, un'associazione, un regime, ecc.). segneri
si attacca, che 4-169: stipendiò un chimico... e un giardiniere botasi
: stipendiò un chimico... e un giardiniere botasi inserisce in un determinato punto
. e un giardiniere botasi inserisce in un determinato punto (una partenico...
t praga, 4-87: calvo come un ginocchio, con due sole e vi mantenesse
ginocchio, con due sole e vi mantenesse un orto botanico. cattaneo, vi-1-293: il
nei caratteri etnici (o trabase (un edificio, un elemento architettonico); dizionalmente
(o trabase (un edificio, un elemento architettonico); dizionalmente ritenuti tali)
9. che si eleva da un determinato punto da che ha inizio da
determinato punto da che ha inizio da un determinato punto d'attacco (un particolare
da un determinato punto d'attacco (un particolare plastico). carducci,
in faccia, grandiosa, nascente da un trionfo di fiori, fin su alla
maggiore è quella degli mente (un fatto, una situazione, un atteggia
mente (un fatto, una situazione, un atteggia angoli solidi da essi
. mento o, anche, un sentimento, un concetto).
mento o, anche, un sentimento, un concetto). 11. che
nella mente o nell'animo (un pensiero, un senti bontà
mente o nell'animo (un pensiero, un senti bontà rendo grazie infinite
amicizia quasi nascente e l'amicizia sia un amore invecchiato. marini, 307: corri
una che inizia a imporsi (un personaggio autorevole, un artista, ecc
a imporsi (un personaggio autorevole, un artista, ecc.: per lo più
anche, che staassumendo una forma definita (un modo dipensare, una filosofia, una dottrina
ratterizzato da una forte vitalità (un popolo). pananti, iii-65
uomini dice robertson possono formare e maturare un popol nascente; non potreb- ber ringiovenire
più in modo improvviso e inaspettato (un fatto, una situazione). c
3-286: pianto irrefrenabile nascente / da un antico dolore /... /
anche, dal cercine dell'elmo (un animale). -anche con riferimento al
di dio, iddio e uomo insieme stante un medesimo sopposto, conversa intra. lli
6-29: non si potrà negare che un giovinetto d'ottima indole e scelto in
-per estens. inizio dell'esistenza di un essere, di un organismo animale o
dell'esistenza di un essere, di un organismo animale o vegetale. trattati antichi
-in partic. processo di formazione di un minerale, di un giacimento. -in
di formazione di un minerale, di un giacimento. -in senso concreto: strato
senso concreto: strato o sedimento di un minerale prodotto da tale processo.
allignare (di una pianta, di un vegetale). lastri, i-56:
: vedi là quel pastoraccio che sembra un pecorone tronfo e lar- duto: egli
tronfo e lar- duto: egli è un bietolone rozzo e scabroso, c'ha la
, fase iniziale o prima manifestazione di un fatto, di un fenomeno, di una
prima manifestazione di un fatto, di un fenomeno, di una circostanza (per
5. costituzione, istituzione, fondazione di un sistema politico, di uno stato,
si è buona a nascènzia: ponendovi su un poco di quel fiele, in poco
. beicari, 3-2-34: avvenne che a un de'fratelli nacque una nascènza in su
delle nascenzie. liburnio, 2-59: un porretto over piccola nascènza nel volto più
a maturare una postema o vero nascènzia in un giorno. m. adriani,
[cicerone] nella punta del naso ebbe un porro largo o vero nascènza a modo
f. f. frugoni, vii-278: un greco, che mungea la capre,
a vivere (anche in relazione con un compì, che indica il luogo di
villa che è chiamata altugiana, nacque un fanciullo con muso di bue. sanudo
2-63: il risveglio m'è allora un altro nascere: / ché la mente lavata
de'boscherecci amor. -in relazione con un compì, predicativo o con un avv
con un compì, predicativo o con un avv. di modo che accenna a particolari
è già avveduto) non era nato con un cuor di leone. carducci, iii-13-267
relazione con una prop. finale o con un compì, per lo più di fine
, v-211: parendo loro essere salite un altro grado, quantunque conoscano sé essere
non ebbi il coraggio di tendere ad un unico scopo l'arco della mia mente
face. lemene, ii-145: ecco un uom, ecco un dio ristretto in fasce
ii-145: ecco un uom, ecco un dio ristretto in fasce: / perché
fasce: / perché tu 'l creda un uom nasce di donna, / perché tu
donna, / perché tu '1 creda un dio di vergin nasce. cesari, 6-192
destriero / era nato di tracia d'un mantello / vario, balzan d'un piè
d'un mantello / vario, balzan d'un piè, stellato
entrare in una determinata età o in un particolare periodo della vita. tarchetti,
da epoche troppo / vissute / godere un solo / minuto di vita / iniziale /
minuto di vita / iniziale / cerco un paese / innocente. 2.
terreno, germogliare (una pianta, un organismo vegetale); crescere, incominciare
, incominciare la maturazione o maturare (un frutto); sbocciare, fiorire (
frutto); sbocciare, fiorire (un fiore); germinare (un seme
fiorire (un fiore); germinare (un seme). iacopone, 1-76-39
nasce e spunta. -schiudersi (un uovo). palladio volgar.,
, derivare per stirpe (in relazione con un compì, di origine che indica l'
veramente, dichiararsi campiere soltanto, scottava un po'al povero sciaralla che 'nasceva
, naturale, bastardo (e ha un valore spreg.). dante,
zona o con una particolare sostanza (un alimento, una bevanda).
termin certo. -essere destinato a un fine particolare. alberti, i-132:
o tipico di una determinata zona (un animale o un minerale); allignare
una determinata zona (un animale o un minerale); allignare, attecchire o
particolari condizioni climatiche (una pianta o un frutto). marco polo volgar.
, calcinate, concepiscono e ritengono per un poco di tempo la luce,..
6. apparire sull'orizzonte, sorgere (un corpo celeste, in partic. il
-con riferimento a una stagione, a un anno o, anche, a un
un anno o, anche, a un periodo di tempo particolare. - anche
: ma chi mi dice non sia piuttosto un ultimo raggio di tramonto che si spenge
di tramonto che si spenge, piuttosto che un primo strale dell'alba che nasce?
scorrere o anche scaturire, sgorgare (un corso d'acqua). -anche: zampillare
. idem, purg., 14-17: un fiumicel che nasce in falterona, /
ariete ': il monton che fe'nascere un fonte nella secca- gine di la libia
parigi. zannoni, 5-12: a un 'circum circa'l'origine dell'asino
dell'altro ci corre poco più d'un raglio d'asino. 8.
patologiche o traumatiche (una lesione, un tumore, ecc.). cavalca
capo discende. beicari, 3-2-34: a un de'fratelli nacque una nascenza in su
/ una voglia di pesca in sur un occhio. malpighi, 1-245: nelle
1-245: nelle costule della schiena nacque un tumor interno, il quale finalmente suppurò
a trenta dì queste fierissime pustole in un solo appestato, nascendo esse nel petto,
? -vorrei che qualche santo mi cangiasse in un di quelli che si dice aver l'
. 9. apparire grazie a un particolare procedimento chimico o a qn fenomeno
fenomeno fisico o attraverso determinati artifici (un colore). leonardo, 2-44:
10. diramarsi o attaccarsi, inserirsi in un determinato punto (una parte o un
un determinato punto (una parte o un organo anatomico esterno o interno o,
esterno o interno o, anche, un organo vegetale). leonardo,
11. avere origine, dipartirsi da un determinato punto (una figura geometrica,
una figura geometrica, la parte di un oggetto o, anche, lo sviluppo lineare
, lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento architettonico). p. cattaneo
poggiare direttamente su una determinata base (un edificio o una parte di esso)
corso delle chiare onde della bella fonte nasceva un reale e magnifico palazzo. giunti,
questo piano dove le figure posavano nasceva un altro imbasamento pur quadro,..
quel disotto... disopra nasceva un piano nel medesimo modo che quel disotto
rivelarsi, essere ispirato o suggerito da un principio morale o mentale o in conseguenza
in conseguenza di una causa oggettiva (un pensiero, una considerazione, un dubbio,
(un pensiero, una considerazione, un dubbio, uno stato d'animo,
dubbio, uno stato d'animo, un sentimento, un'aspirazione, una tendenza
dote morale, una virtù o anche un fatto, una situazione, ecc.)
massa, 369: in ogne membro un spirito m'è nato / ed intelletto in
sentome d'amor tutto infiammato, / un punto sol di carne non è fore.
ii-189: pur fra tanto dolor nasce un conforto, / e questo è che tu
in loro e presto muore, / quasi un foco di paglia, ogni appetito.
moniglia, 1-i-441: vaghezza umana è un fiore / che mentre nasce muore. salvini
: non era la morte minacciata da un avversario mortale anche lui; non si poteva
rispingerla con armi migliori, e con un braccio più pronto; veniva sola,
era forse ancor lontana, ma faceva un passo ogni momento. leopardi, 27-28
27-28: nasce nel cor profondo / un amoroso affetto. padula, 549:
. -essere emesso, essere enunciato (un giudizio, una sentenza); essere
pallavicino, 8-131: or tra questi nascendo un ingegno per natura facondo e sublime illustrerà
, 5-32: certo non è nato come un fungo [montale]. e sarebbe
salvini, v-468: nacquero, come a un corpo, le tre lingue sorelle,
tratto, derivare (una parola, un fenomeno grammaticale o fonetico, ecc.)
una certa lingua vaga; voglio dire un certo numero di parole e di frasi
, essere fondato (uno stato, un sistema politico, un'associazione, un'
piede; essere introdotto nell'uso (un costume di vita, un'abitudine,
composto: un'opera d'arte, un libro; essere costruito: uno strumento
: le buone lettere so'nate da un bono naturale e perché si de'più laldare
la cagion che l'effetto, più lalderai un bon naturale sanza lettere che un bon
lalderai un bon naturale sanza lettere che un bon litterato sanza naturale. viviani,
aretino, iv-6-88: quasi che in un tempo ho ricevuto due lettre, l'
e inaspettato (un fatto, un fenomeno, una situazione,
e inaspettato (un fatto, un fenomeno, una situazione, una circostanza
questo a darmi stimolo / per voler un racimolo? / tiragli un poco il ci-
/ per voler un racimolo? / tiragli un poco il ci- molo, / che
7-77: se non si sposano / un grave scandalo / qui nascerà. dossi,
tozzi, ii-479: il fratello, un poco umiliato e pensando al bene che
più improvvisamente e in modo violento (un dissenso, una discordia, un dissapore
(un dissenso, una discordia, un dissapore, una disputa, una lite)
se tu hai saputa / la verità d'un fatto, / e poi per dirla
et accreditatissimi ingegni sopra l'interpretazione d'un verso del petrarca. g. gozzi,
importanza. tecchi, 10-232: per un piccolo misero incidente che col nodo della questione
sera di montagna. -scoppiare (un tumulto, una sedizione, una sommossa
g. gozzi, 1-340: sopra un bastimento, vicino a s. biagio,
con una pistola. pananti, i-354: un giorno, mi dicea, nacque una
dicea, nacque una lite / fra un uom di pulicciano e due di ronta
finite; / e sul capo ebbi un colpo di randello / che mi fe'stramazzar
randello / che mi fe'stramazzar come un vitello. d'annunzio, iv-2-139: nacquero
; essere commesso, essere perpetrato (un crimine, una strage).
): mi vien voglia di darti un gran sergozzone: va... che
sp., 28 (490): un... contagio, il quale
, 10-59: tra le pergole nasce un gran vento. -scatenarsi (una
., 26-137: de la nova terra un turbo nacque / e percosse del legno
effondersi per lo più improvvisamente e in un determinato ambito (un suono, un
improvvisamente e in un determinato ambito (un suono, un rumore).
un determinato ambito (un suono, un rumore). tassoni, 2-20:
: qui tacque il baldi, e nacque un gran bisbiglio, / né fu chi
cessare della luce sentii nascere nella profondità un suono. -provenire da un dato
profondità un suono. -provenire da un dato luogo, essere emesso da una
rallegro. pananti, i-370: primamente un silenzio cupo nacque, / poi tal s'
cupo nacque, / poi tal s'intese un mor morio profondo.
, esalare da una determinata direzione (un odore, un gas venefico).
una determinata direzione (un odore, un gas venefico). nannini [ammiano
una apertura di terra, da cui viene un vapore così velenoso che ciascun animale che
muore, la qual pestilenza nascendo da un certo pozzo profondissimo, se la sboc
, far germogliare (una pianta, un organo vegetale). palladio volgar.
23. sm. inizio di un fatto, di un avvenimento, di
sm. inizio di un fatto, di un avvenimento, di un fenomeno; esordio
fatto, di un avvenimento, di un fenomeno; esordio di un'attività;
esordio di un'attività; albori di un periodo storico (per lo più nell'espressione
giovane la troncò in sul nascere con un gesto. 24. locuz.
compiere una determinata azione o di assumere un determinato atteggiamento quali che ne siano le
conciliarsi il favore della germania volle canonizzare un santo tedesco, pennone di sassonia. bacchi
di strilli acutissimi: poi messi in un paniere alla rinfusa, scoperti, sciolti
funghi sotto le ginocchia: per indicare un luogo estremamente umido. g. gozzi
oh quanta acqua! -nascere a un corpo: v. corpo, n.
, n. 45. -nascere come un fungo, come i funghi: v.
scan dal cuore. -nascere di un guscio: v. guscio, n.
che, uscito da buona famiglia in un tempo che scribacchini squattrinati, a roma e
destinato a una vita fortunata, a un avvenire felice. amabile di
ad conseguitar virtù. -nascere un frate: v. frate, n.
frate, n. 13. -nascere un fungo, nascere cento funghi: v.
. -sentir nascere la gramigna: esservi un silenzio assoluto. p. petrocchi
. proverbi toscani, 72: d'un male nasce un bene. ibidem,
toscani, 72: d'un male nasce un bene. ibidem, 128: di
destinata o e particolarmente adatta per esercitare un determinato mestiere. poliziano, 4-83:
e scialacquatore. -tanto piovve che nacque un fungo; nacque il fungo: v
venire al nascimento e in relazione con un compì, che indica la discendenza,
. che tu t'affanni in comporre un picciolo libretto volgarmente parlando, nel quale
: tra il nascimento e la morte è un dolore. michelstaedter, 34: essi
altro non volle avere per riposarsi che un poco di paglia. c. gozzi
la madre che guardava quel nascimento come un tumore, di cui aveva chiesto al medico
-in senso generico: inizio dell'esistenza di un essere, di un organismo animale o
dell'esistenza di un essere, di un organismo animale o vegetale. leone ebreo
: 'ogni creata cosa il termine ha un significato teologico, ma per il leopardi
. il germogliare di una pianta, di un organismo vegetale; lo spuntare delle foglie
; il fiorire, 10 sbocciare di un fiore. c. durante, 2-221
sopra tutti gli altri fiori del giardino un gherofano piantato in un pitale di creta,
fiori del giardino un gherofano piantato in un pitale di creta, perché la geva
una data sopra ogni credere antichissima in un vetro vulcanico o in una lava vitrea
lava vitrea che naturalmente ridotta si fosse ad un fondo terroso, idoneo al nascimento e
piante. panzini, ii-296: c'era un pergolato col glicine e i sicomori,
aprile. 3. lo schiudersi di un uovo. spallanzani, 4-vi-55: il
carne. -appartenenza a un determinato popolo o ceppo etnico; nazionalità
della valle, 374: accioché non venga un re, il quale per la lontananza
io. 6. scaturigine di un corso d'acqua; sorgente, fonte
: il primo tratto del corso di un fiume. ristoro, 6-5: le
7. comparsa sull'orizzonte di un corpo celeste (in partic. del
. derivazione, origine di una sostanza da un elemento naturale, in seguito a un
un elemento naturale, in seguito a un processo chimico o a un fenomeno fisico
seguito a un processo chimico o a un fenomeno fisico. bencivenni [tommaseo]
e, in partic., di un metallo. delfico, ii-441: nella
composti. -località di provenienza di un minerale. intelligenza, 34: havi
della città di dio) o di un edificio. -anche: le circostanze o il
in cui una città è stata fondata o un edificio è stato costruito. dante
10. formazione di un'isola o di un arcipelago in base a un processo geogenetico
o di un arcipelago in base a un processo geogenetico (per lo più vulcanico
, ignoriamo se questo accaduto sia ad un tempo o in epoche differenti.
origine lo sviluppo lineare o prospettico di un elemento architettonico. -anche: punto d'
. -anche: punto d'attacco di un particolare plastico. serlio, 1-15
nasce sopra i pilastri,... un ordine minore di pilastri doppi e finestre
cappuccio. 12. attaccatura di un ramo al tronco. -anche: punto
diramazione di una parte anatomica o di un organo interno. - anche: giuntura
morale o spirituale o causa oggettiva di un sentimento, di uno stato d'animo
di uno stato d'animo, di un pensiero, di una decisione, di un
un pensiero, di una decisione, di un desiderio, di una virtù, di
negativa. -anche: prima manifestazione di un sentimento. giacomo da lentini, 648
o ambiente sociale da cui trae origine un determinato uso, un'idea, un
un determinato uso, un'idea, un concetto filosofico, una lingua, ecc
, una scienza, un'arte, un genere artistico. -anche: processo iniziale
.. ella ch'io le formassi un pieno, esatto e minuto catalogo d'ogni
nascimento. -schizzo, abbozzo di un disegno. accolti, 1-2: cotanta
. -con riferimento alla creazione di un personaggio letterario. bocchelli, 2-xv-522
un'associazione, di uno stato, di un sistema politico). dante, conv
o derivazione di una parola, di un fenomeno grammaticale o fonetico, di una
inizio, fase iniziale o causa di un fatto, di un fenomeno, di una
o causa di un fatto, di un fenomeno, di una circostanza, ecc
-introduzione, attacco di una frase, di un periodo. bembo, iii-213:
cosa che ella si pon molto spesso per un cominciamento di parlare, il quale niente
gioventù, della bellezza, che è in un periodo di fervore, di prosperità.
il cavaliere gerolimino che lo vedeva ad un tratto, se ne accorse subito, come
nascere, il venire al mondo di un essere umano; espulsione o estrazione dalla
; espulsione o estrazione dalla madre di un feto di non meno di 500 g
e qualora eccezionalmente la nascita avvenga durante un viaggio per nave o per ferrovia o
guerra, tale documento è redatto su un apposito registro, libro o verbale rispettivamente
', che si portava addosso come un certificato di nascita. -data o
civile e tenuti in ogni comune da un apposito ufficio (l'ufficio dello stato
stato civile); sono dotati di un particolare valore probatorio e in essi si
stato civile. esso reca con sé un librone molto pesante, insomma quel delle
estens. fuoruscita dal ventre materno di un feto morto o non ancora in grado di
i quali tutti dua sono morti l'un poco tempo dopo l'altro. salvini,
: mercurio a mezzo cielo e in un titane / e la stessa cornuta nell'
foglie; il fiorire, lo sbocciare di un fiore. - in senso concreto:
, dove vi lasciate voi trasportare da un affetto indegno della vostra nascita, nemico
: la porpora fu quasi daper- tutto un privilegio dell'alta nascita e delle dignità.
per nascita e stato io sono soltanto un borghese. -nome di famiglia,
? 4. apparizione all'orizzonte di un corpo celeste (in partic. del
. -in partic.: base di un dito; attaccatura della mammella. soffici
oggettiva o, anche, prima manifestazione di un sentimento, di uno stato d'animo
esordio di un'attività o della produzione di un artista. moretti, ii-1122:
. moretti, ii-1122: pastoso è un nome, un'allegoria, una figurazione
un'allegoria, una figurazione letteraria, un fatto tutto personale, un'espressione tutta
nascita, o c'è dietro tutto questo un baldini che scrive perfino difficile, di
avona, dove finì in occasione d'un trasloco: una poesia inserita..
cultura come da una preistoria, con un inizio che è nascita e non rinascita
inizio, fase iniziale o causa di un fatto, di un fenomeno, di una
o causa di un fatto, di un fenomeno, di una circostanza, di
fenomeno, di una circostanza, di un comportamento (che è suscettibile di ulteriore
del costante. papini, i-947: un silenzio opportuno e benefico avrebbe circondato la
: appena nato (una persona o un animale); appena germogliato (una
si prevede possa o debba nascere (un essere umano: con riferimento sia,
... intricare e ragionevolmente sciogliere un nodo tragico, non è cosa possibile
, concepito, formulato nel futuro (un pensiero, una corrente filosofica).
che è in corso di elaborazione (un libro, un giornale, un componimento
in corso di elaborazione (un libro, un giornale, un componimento letterario).
(un libro, un giornale, un componimento letterario). ferd. martini
ferd. martini, 5-84: bisognava fare un giornale: scritto con brio, scritto
nuova antologia 'il primo tempo d'un mio poemetto nascituro. 5.
. nato (anche in relazione con un compì, di origine).
. bandello, 2-24 (i-897): un povero e di vilissimo sangue nasciuto giovine
io rido che con tanti stenti occidessero un toro fatato o che conquistassero una di
quel sbattuto in detti levesini e lasciali un poco al fuoco, cioè tanto che
. ant. che cresce e vive in un determinato ambiente e in particolari condizioni
, nel campidano di cagliari; fornisce un vino pregiato, liquoroso, dolce, di
che ripone o ha riposto in luogo sicuro un oggetto per lo più prezioso, una
m. adriani, v-148: un soldato, chiamato in giudizio dal suo
l'altra, e le era nato appresso un platano, di cui molte frondi,
in partic., che nidifica in un determinato luogo o ambiente. giamboni,
, tenere coperto o mascherato intenzionalmente un oggetto o, anche, una parte del
parte del corpo, il viso, un difetto fisico in modo che non si possa
o riconoscere (anche in relazione con un compì, di mezzo); celare.
più a tempo a sciogliere e a scomporre un versaccio già formato sulla sua faccia,
oserebbe fissarlo / e pensare che tutti nascondono un corpo. -per estens.
oggetto di osservazione (con riferimento a un soggetto inanimato). - anche:
serlio, 1-226: sopra la cornice sarà un parapetto per nascondere i tetti, l'
. palazzeschi, 3-73: portava sopra un cappello a pala, grandissimo, un velo
sopra un cappello a pala, grandissimo, un velo bianco così fitto che le nascondeva
all'occhio umano, avvolgendo completamente in un alone di luce vivissima (con riferimento
seta fasciato. 2. sottrarre un oggetto o una serie di oggetti (
, alle mire di qualcuno riponendolo in un posto adatto allo scopo o, anche
): spogliatasi e i suoi panni sotto un cespuglio nascosi, sette volte con la
f. galiani, 3-123: se un principe coniasse oggi ducati che avessero undici
nascosta una persona (o, anche, un animale) sottraendola alla vista, alle
alla curiosità di qualcuno col sistemarla in un luogo riparato e segreto dove possa essere
. nascondono l'amico... in un armadio o in una soffitta.
solo. -per estens. costituire un mezzo per nascondere qualcuno, per fornirgli
mezzo per nascondere qualcuno, per fornirgli un rifugio. s. bernardo volgar.
/ chiedo, quanto una siepe od un selvaggio / tronco, che mi nasconda
o all'elsa (la lama di un pugnale, di una spada).
tutto. 5. spegnere (un lume). chiabrera, 1-iv-127:
mantenere segreto, non rivelare, tacere un fatto, una notizia, un dato,
, tacere un fatto, una notizia, un dato, talvolta sminuendone l'importanza o
uomini unissero i loro intelletti in un solo, non basterebbero trovar parola
preti e frati sotto rocesso per un delitto che non ha nome. borgese,
accusare. -non considerare obiettivamente un fatto o un problema, rifiutandosi di
-non considerare obiettivamente un fatto o un problema, rifiutandosi di affrontarlo. pascoli
ne abbia sentore. -dissimulare un errore logico mediante sofismi e artifici linguistici
parlare. -rendere inavvertibile (un difetto di pronuncia). pirandello,
al difetto di vista, ne aveva un altro di pronunzia; e come cercava di
gli artifici, i virtuosismi stilistici (un artista, un oratore).
, i virtuosismi stilistici (un artista, un oratore). caro, 5-202
sensazione, di avvertire 1'esistenza di un problema, di affrontarlo, di considerarlo
venire a conoscenza di una situazione (un pensiero, uno stato d'animo, ecc
, chiudendo / le azzurre luci, un giorno. -far dimenticare completamente un
un giorno. -far dimenticare completamente un fatto, un discorso, una nozione
-far dimenticare completamente un fatto, un discorso, una nozione, ecc.;
tuo essere! -con riferimento a un atteggiamento, a un'espressione del volto
, serbare, tenere gelosamente per sé un consiglio, un precetto o, anche,
tenere gelosamente per sé un consiglio, un precetto o, anche, un sentimento.
consiglio, un precetto o, anche, un sentimento. rinaldeschi, 1-29: nel
. 9. adombrare o delineare un pensiero o un concetto in una forma
9. adombrare o delineare un pensiero o un concetto in una forma simbolica, allegorica
il nome di 'bene 'fosse un velo nascondente qualche altro concetto più chiaro
10. impedire la percezione di un suono; diminuirne l'intensità.
, celarsi, occultarsi, rimpiattarsi dietro un riparo o in un luogo adatto allo
, rimpiattarsi dietro un riparo o in un luogo adatto allo scopo (sia per sfuggire
fatto, / e sopra quella forato un gran masso: / quivi si stava,
conte san- tafiore che quivi vicino era un valloncello, ove poteva ualche numero di
tanto che si fe'certo a più d'un segno / che... questo
di sottrarsi a una punizione, a un giudizio, al destino, alla morte.
salviati, 4-30: dirollovi per manco d'un danaio, se voi mi stuzzicate.
sino ad allora ero riuscito a nascondermi con un giuoco di ipocrisia. -con
, una nuvola o altri ostacoli (un astro, in partic. il sole)
dante, par., 29-100: un dice che la luna si ritorse / ne
particolare conformazione della zona, trovandosi in un luogo isolato, di difficile accesso.
19. per estens. inabissarsi (un fiume). p. cattaneo,
riesce in tiburtina. giuglaris, 1-409: un di quei fiumi che, per un
un di quei fiumi che, per un pezzo nascostisi, tornano in altra parte
nella terraferma, formando numerose insenature (un braccio di mare). g.
meno all'attesa, essere deluso (un sentimento o un'aspirazione). g
benevolenza a nascondersi per modo che l'un degli amici non crede più di essere
-trovarsi profondamente radicato e custodito (un pensiero, una convinzione). graf
e più silenzio, / si nasconde un pensiero. 23. essere concepito
in una di coteste [dimostrazioni] nascondesi un paralogismo; né gli significhi in cui
cui vergognarsi o, anche, abbia un aspetto fisico sgradevole o difetti fisici.
compiuto un'azione riprovevole, ha espresso un giudizio grossolanamente errato o, anche,
o, anche, è dotato di un fisico sgraziato, ha difetti fisici,
nascondi! c'hai una persona come un facchino, che io crederei che tu
vada a nascondermi. pover'uomo d'un conte! panzini, i-765: va'
persona che si sforza di tenere segreto un difetto, una colpa o un fatto del
segreto un difetto, una colpa o un fatto del quale dovrebbe vergognarsi, o
doppo con giulio. / -che aren fatto un po'a capo a niscondere?
nascondersi. -scomparire alla vista dietro un ostacolo o una nuvola e risplendere alternamente
o una nuvola e risplendere alternamente (un astro, in partic. il sole
: il signor stiner si agitò, per un attimo nascose la fronte nella palma della
palma della mano. -nascondersi dietro un dito: rifiutarsi di guardare in faccia
e a palleggiar volumi, tanto che un giorno accadde che un importante incartamento malaccortamente
volumi, tanto che un giorno accadde che un importante incartamento malaccortamente slanciato infilò la
non credo che giocare a nasconderello sia un passatempo più decoroso per voi che per loro
o manifestare in modo ambiguo ed enigmatico un sentimento, un pensiero, uno stato
modo ambiguo ed enigmatico un sentimento, un pensiero, uno stato d'animo.
). beltramelli, i-438: aveva un certo ondeggiar del seno, nel ben
, che è ricco di nascondigli (un luogo). bembo, iii-420:
se portato alla bocca e inclinato (un piatto, una ciotola).
2-766: schiavo di sciocca paura in un nascondiglio infamissimo si lasciò come un pecorone
in un nascondiglio infamissimo si lasciò come un pecorone scannare. magalotti, 9-1-59:
nell'elezione del sito voi raffigurate subito un ripostiglio, un nascondiglio e, come
sito voi raffigurate subito un ripostiglio, un nascondiglio e, come suol dirsi, uno
svizzeri, non perché io mi sperassi un asilo: ma bensì le loro alpi e
per istudiare se ci fosse qualche passo un po'praticabile, qualche po'di sentiero,
di sentiero, per dove andar cercando un nascondiglio in caso d'un serra serra
dove andar cercando un nascondiglio in caso d'un serra serra. d'annunzio, iv-1-742
solitaria, e ci si poteva anche scannare un cristiano senza che nessuno se ne accorgesse
accorgesse. era, è vero, un buon nascondiglio; ma uno di quei nascondigli
nostro ingresso nelle sale eravamo accolti da un rumore rapido e furtivo, come di animali
altezza della mia spalla, c'era un piccolo nascondiglio nel quale i colombi selvatici
sepoltura o nel nascondimento sotterra come d'un seme, porta poi la somiglianza nell'effetto
: sembra gesù, a prima vista, un nasconditore, propenso al segreto. ordina
velo dell'allegoria (uno scrittore, un poeta). boccaccio, viii-1-162:
: gran numero di topi grandemente perseguitorono un certo potente avaro, il quale era
banda la sua colazione per darla a un miserabile. = deriv. da
nicocle. erizzo, 250: tratto fuori un coltello, che egli nascosamente seco portato
relativo a mia sorella. -con un complemento che indica la persona a cui
gli anni. baldi, 410: un asino, legato con una lunga fune ad
, legato con una lunga fune ad un albero in un prato, nascosamente s'aggirò
una lunga fune ad un albero in un prato, nascosamente s'aggirò tanto intorno
buonarroti il giovane, i-607: arrivò un tegame che, sotto figura e color
con la lingua tra'denti se ancora un cotal micolino ve ne fosse nascoso.
gli occhi umani. ariosto, 1-37: un bel cespuglio vede /...
: rincantucciato, appiattato, rifugiato in un nascondiglio. cavalca, 20-46:
per prendere i nascosi. -riparato in un luogo solitario, rintanato (un animale
-riparato in un luogo solitario, rintanato (un animale). castellani, xxxiv-369
nascostamente e proditoriamente (una frode, un raggiro); ingannevole, subdolo.
-che non si mostra apertamente (un nemico). montanelli, 202:
4-138: nel mio amore v'ha un profumo santo, / una dolcezza tenera e
, 1-760: deh! porgi a me un sol minimo giorno / di pace e
si partio, questa rimase / gravida d'un fanciullo e dolorosa / per molti dì
molti dì nelle paterne case; / partorì un figlio al fine alla nascosa.
latini, i-2540: così tuto pensoso / un giorno di nascoso / entrai in mompuslieri
-essere nascoso in calcutta', trovarsi in un luogo molto remoto. p.
, non si ricava alcun vantaggio da un bene tenuto celato. garzo, xxxv-11-297
... nascosta- mente salivano sopro un fico ben alto, a cogliere frutti e
le pareva... ch'ella ascoltasse un colloquio d'amore nascostamente e fosse dilaniata
porta fuori nascosta- mente. -con un complemento che indica la persona a cui
caro, 12-iii- 137: faccisi un pastor vecchio a sedere, che col braccio
all'acque nascoste, / scrollando, un assentimento. -coperto dagli abiti.
panzini, i-376: venne fuori anche un piccolo uomo dalle pupille nascoste e dalla
-arald. che ha la testa racchiusa in un elmo (un supporto).
la testa racchiusa in un elmo (un supporto). -nascosto nel ventre della
.. il loro amore misterioso avrebbe avuto un nido nascosto. -riservato a
a celebrare i suoi riti nascosti e un pochino spropositati nelle stanzucce della piccola borghesia
: sì, una voce circolò a un certo punto: che in quella grande
grande città c'era una donna, un amore, una relazione nascosta.
. rincantucciato, appiattato, rifugiato in un nascondiglio (una persona). -anche:
. cassola, 3-94: subito dopo un pensiero molesto dovette attraversarle la mente:
., 27 (462): stette un pezzo senz'altro pensiero o, per
viver nascosto. -rintanato (un animale). m. fiorio,
interiore (uno stato d'animo, un sentimento, un pensiero, un'intenzione
uno stato d'animo, un sentimento, un pensiero, un'intenzione).
delle rupi e saettanti talvolta lampi di un fuoco nascosto. saba, 510: la
, 510: la vita, / come un avido sguardo, è tutta piena /
nascoste. tecchi, 13-169: era un viso in cui non solo i segni di
che si coglie appena qua e là come un sapore nascosto di sotto al soave per
e perenne del grano che ventila / un vecchio attento e polveroso.
-che usa uno pseudonimo o si cela sotto un altro nome. cesarotti, 1-vi-241
princìpi nascosti e sublimi delle cose si richiegga un così grande sforzo di pensare che nel
, una delle serve portò di nascosto un vaso pieno d'acqua, per fargli
il sedere. pananti, i-117: sta un altro sotto a un arco ritto ritto
i-117: sta un altro sotto a un arco ritto ritto, / e poi fa
. e. cecchi, 7-76: un elefante può mangiarsi anche tutti i frutti
, di nascosto a noi, distillano un liquore violento. = dal lat.
sberleffi. burchiello, 2-43: un prete bumbacache e fa le nase, /
2. figur. ant. avere un suono di timbro poco squillante e limpido
2. ant. parte prominente di un camino, che serve a facilitare l'
; spiraglio, sfiatatoio; feritoia aperta in un muro o nella parete di una costruzione
dente o elemento cilindrico, sporgente da un organo mobile o fisso di dimensioni maggiori
, che si appoggia o si inserisce su un elemento di riscontro predisposto su un altro
su un elemento di riscontro predisposto su un altro organo per dare luogo a un
un altro organo per dare luogo a un incastro, a una spina, a
incastro, a una spina, a un arresto o a un accoppiamento temporaneo.
spina, a un arresto o a un accoppiamento temporaneo. -in partic.:
della quale è il dente, ossia un risalto che rattiene il paletto o molla.
325: nasello alla palermitana. prendete un nasello (merluzzo)...,
]. g. gozzi, 193: un nasetto volto allo insù, uno con
di faccia per meglio vedersi il viso, un viso permaloso e superbo, con gli
spiritati, spasimanti di mille voglie, un corto nasetto giallo all'insù, e una
senza cipria e senza busto, con un volto quadro e le mandibole maschie, con
volto quadro e le mandibole maschie, con un nasetto camuso sparso di efelidi leggere.
di ottone conficcato nella cartella inferiore di un archibugio, per fissarvi il capo esterno
forza nella cartella inferiore; in esso è un forellino traversale, entro cui è fermato
: terzo fra cotanta nasevolissima nasaggine era un nasoncello... d'un non già
nasaggine era un nasoncello... d'un non già uomo ma omicciuolo, anzi
, agg. letter. che ha un suono sgradevolmente nasale.
e nasicchianti vo- cette conferivano al mimo un che di selvaggiamente minorile. nasicchiare
borgese, 1-298: con un tono invariabile e leggermente canzonatorio, nasicchiando
maremmane ci volle tutto il vigore d'un buttero selvaggio, per domare la mia
tagliate questo oggetto di scandalo... un personaggio ben noto alla corte, voglio
fune della nasiera in una mano e un bacchetto nell'altra, si traeva dietro il
bovi; perché appunto li avevano messi in un carro da bestiame. bacchelli, 1-i-281
di alfonso ii d'este, 2803: un istrumento nasino da due registri.
corrispondono ai solchi nasogenieni), da un margine anteriore (dorso) terminante in
i-9: vide quasi la forma d'un uomo piccolo col naso ritorto e lungo
g. gozzi, 1-20: ha un naso spugnoso e rosso. manzoni, pr
d'annunzio, iv-1-253: il naso un po'carnoso e le labbra tumide,
testa dai capelli lunghi, coperta da un cappellaccio unto a tese spioventi, un
da un cappellaccio unto a tese spioventi, un naso aquilino, e degli occhi vicini
narici, che raffigura una pallottola o un marrone. -naso a petronciano:
e paonazzo, simile al bargiglio di un tacchino. a. boito, 1-1057
lippi, n-39: ritrasse già pedone un certo matto, / ch'aveva il
distinguere la sua perfezione, si richiegga un naso maggior degli ordinari.
g. gozzi, 1-333: all'improvviso un uomo, con voce da banditore,
occhiali fini; e mi fe'vedere un paio di quelle selle da naso.
vedere il cielo come di fondo a un pozzo. 2. con metonimia
pativa il naso. foscolo, xv-190: un signor tosi, scrittore elegantissimo e di
, 6-99: prendeva, conversando, un tabacco da naso, speciale.
naso. pescatore, 9: hai ritrovato un bracco c'ha buon naso: /
sì forbito e che in somma era un uomo che aveva il naso, chi
naso? algarotti, 1-x-188: ditemi un poco: non temete voi il naso
di ogni minimo che, che abbia un po'del nervo e non sia registrato
naso. de sanctis, ii-19-23: è un vecchio naso fino, che cerca collocare
una fantasia feconda, caro generale, e un ingegno che accomoda tutto. aveva un
un ingegno che accomoda tutto. aveva un gran naso chi vi ha fatto generale
galantuomo presso gli emigrati: ne speravano un monk; guardate che nasi!
, non gli venisse / o volto un canto più, o fatto, o detto
s'incaricava di ragionare le testette e ungerle un poco, le testette diventavano buone come
persona che ha il volto configurato in un particolare modo (in relazione con un
in un particolare modo (in relazione con un aggettivo qualificativo o un compì, di
in relazione con un aggettivo qualificativo o un compì, di specificazione: anche con
. machiavelli, 716: io ho un naso in casa; io vo'che tu