7. abbreviarsi, accorciarsi (un periodo di tempo). testi
pulci, 25-215: in su 'n un prato è apparito / un padiglion che parea
in su 'n un prato è apparito / un padiglion che parea tutto d'oro,
tutto d'oro, / ed ordinato sùbito un convito, /... / le
spaziosa in quadro, / che sopra un mal pulito e grosso piede, / cape
. marini, i-93: si vedea un arco magnifico sopra quattro alte colonne.
quattro alte colonne... dall'un de'lati stava nobil mensa di finissime
roberto, 177: dalle mense levavasi un confuso rumore fatto dell'acciottolìo delle stoviglie
e il braccio appoggiato in cubito ad un tripode ovvero mensa: si riconosce che è
. l'insieme dei commensali riuniti per un pasto in comune; tavolata. nannini
suo bel frutto / ha cresciuto e fatto un pane: / santo pan, che
ad uno de'suoi famigliari che per un fiasco andasse del vin di cisti,
vin di cisti, e di quello un mezzo bicchiere per uomo desse alle prime
bosco e le apprestino come conviensi ad un morto che va nelle scure tenebre.
. viani, 13-415: egli è un sacerdote della mensa che per lui non
lui non è ima funzione fisiologica, ma un rito. 4. organizzazione che
e, rispettivamente, i graduati di un esercito. -mensa comunale: servizio assistenziale
. gregorio magno volgar., 2-60: un dì... venne...
dì... venne... un peregrino e fu menato a mensa.
leggenda aurea volgar., 1524: un... frate, cacciato da
., 5-37: convienti ancor sedere un poco a mensa, / però che 'l
buti, 3-138: 4 ancor seder un poco a mensa ': parla sotto
la scuola eclettica] suppose... un principio inedito superiore a tutte quante le
sustanziato alla ricca mensa tua e in un punto mi parve essere del tutto fuori
la lastra che copriva il sepolcro di un martire, trasformato in altare).
. santi, ii-328: ivi vedeasi già un numero grande di lapide quadrangolari, chiamate
delle rendite che costituiscono la dotazione di un arcivescovado, di un vescovado, di
la dotazione di un arcivescovado, di un vescovado, di una curia vescovile o
, di una curia vescovile o di un capitolo. -anche: l'ente preposto
un po'di grano che, mietuto fra pochi
il titolo del patrimonio personale 0 di un beneficio ecclesiastico richiesto per l'ordinazione dei
è posta, / sovra il quadro un triangolo si stende, / onde da
durante il pasto, nel corso di un banchetto. bambagiouli, xxxvii-40: famiglio
beveva il veleno. tasso, 14-530: un de'ministri de la regia corte,
sedersi a tavola, apprestarsi a consumare un pasto. leggende di santi, 4-211
mensa o alla mensa: iniziare a consumare un pasto; stare mangiando. latini
siedi a mensa, / non fare un laido piglio, / non chiamare a
ufficiali, siamo ancora a mensa, con un po'di vino ed i gnocchi.
mensa riferisce alla mensa o a un convito; conviviale. o le
) ordinatamente ciò che è necessario per un pasto; collocarvi, per lo più
abbondanza, cibi e bevande; organizzare un convito. iacopone, 1-53-40: poi
mensa; i lini / disponi-, un bacio donami. gozzano, i-130: talora
qualcuno a mensa: chiamarlo a consumare un pasto in casa propria o a propriespese;
grande,... che venga stimato un onore appo gli uomini il sederglisi accanto
. marino, 15-81: veggio di stelle un labirinto / che la linea del core
quella che dipende economicamente dalla mensa di un convento (cfr. mensa, n
consiglio nelle usure, e per questo crearono un magistrato di cinque compagni, che disgravassero
agg. ant. vorace e poltrone (un cane). salvini,
, come partito, possiamo offrire spontaneamente un compromesso... ai rappresentanti dei partiti
mensile, agg. che dura per un mese, che si verifica o si
verifica o si rinnova ogni mese (un fatto, una circostanza); che
2. che è pubblicato ogni mese (un periodico). -anche sostant.
, per lo più come retribuzione per un lavoro compiuto, per una funzione svolta
, per una funzione svolta, per un incarico ricoperto, o come sussidio o rendita
, 13-304: si obbligava a corrispondere un mensile pari all'apporto della suocera. avrebbe
, 7-459: sposa la figlia di un piccolo funzionario; scoprendo d'essere ingannato
di... farsi passare dall'amante un mensile per i suoi minuti piaceri.
ciò che è mensile; periodo di un mese; frequenza o periodicità mensile.
mazzini, 24-314: si propone di raccogliere un fondo destinato esclusivamente all'azione. i
tutto in una volta alla fine di un lavoro, mi è di gran vantaggio
.. per ornamento spesso ponevano solamente un qualche figurino, rannicchiato e mal fatto
mal fatto, per mensola a sostenere un trave. c. bartoli, 1-83:
[li pittori] con mirabil arte un corridore di colonne doppie e ritorte con bellissimi
/ scritto nell'ore prime / d'un secolo sublime. d'annunzio, iv-2-303
[vaso] pareva per mensola a un traforato nicchio sopporsi, stendendo l'ali
l'ali al corpo del vaso, un mostro marino di lavoro foltissimo. lippi
panteistica; la setta, che comprende un duplice sacerdozio (uno per gli affari
che, senza la permissione di mormoracchiare un tantino, non basta l'animo di
per affrontarlo. cantìi, 195: un cauto mormoracchiare coi vicini di bottega,
, 6-210: i lupi facevano cerchio a un lupac- cio irsuto, che digrignava i
ch'egli è certo mormoramento / eh'un de'baroni impicca carlo mano / questa
5. rumore fievole e continuo di un corso d'acqua. ottimo,
, per lo percuotere di quelle genera un suono e mormoramento. 6.
una determinata azione, a comportarsi in un dato modo. abate isaac volgar.
ant. anche murmurante). che produce un rumore lieve, attenuato, quasi impercettibile
quasi impercettibile, continuo, diffuso (un corso d'acqua, uno zampillo,
, ecc.); che produce un fruscio moderato, smorzato, gradevole (
sonno, fra le mormoranti fronde d'un folto canneto mi addormentai profondamente. g
mormoranti. -risonante, echeggiante (un luogo). savinio, 1-119:
non dura a lungo e, dopo raggiunto un massimo di vertiginosità, sprofonda quasi di
quell'altissimo grido di passione, succede un vuoto mormorante, con relativo ammosci amento
. sommesso, smorzato (una voce, un suono, il tono di voce)
/ anzi pur cade una fontana, un rivo / di nettare, e sì dolce
mezzana, elevata. -che produce un suono smorzato, basso, attenuato (
intr. (mórmoro). produrre un rumore non forte, continuo, uguale
. caro, i-267: usciva dall'un canto del sasso medesimo una gran polla
ruscello / mormora lento e basso, / un ramoscello, un sasso / quasi arrestar
e basso, / un ramoscello, un sasso / quasi arrestar lo fa. fantoni
par., 20-19: udir mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro
in tempesta); scorrere rumorosamente (un corso d'acqua). tasso,
2. soffiare, alitare, producendo un fruscio moderato e gradevole; sibilare più
ora / dorme licida bel sotto d'un faggio. beccuti, i-276: psiche
139: chiuso era il sol da un tenebroso velo /... e murmurar
olmo fronzuto,... mosso da un buon venticello mattutino, mormorava concorde con
piante del verziere vicino. -produrre un fruscio, un suono sibilante (per
vicino. -produrre un fruscio, un suono sibilante (per lo più leggero
mistero. fiacchi, 196: ecco un nuvolo tetro s'avanza, / il tuono
sommesso mormoro sopra gli alari / come un cane dormiente disturbato / il fuoco.
rimbombare, echeggiare (uno spazio, un luogo, una cavità).
con tono smorzato (una voce, un suono). -anche sostant.
. i. frugoni, 1-6-134: un cantar sotto voce; un'armonia / che
/ amoroso abbracciare, / quando l'un l'altro dice: « or che pur
coda. giov. soranzo, 17: un mormorar d'or- ribil latrati / empia
esperienza e di testa? mi ha un po'del collegiale; brutta qualità! la
me stessa / de l'amor loro un mormorar segreto / e 'l cor mel ridicea
. tasso, 13-6: scinto e nudo un piè nel cerchio accolto, / mormorò
e del quale nessuno aveva una conoscenza un po'positiva, quell'accidente era ciò
congetture diverse. carducci, iii-4-19: mormorava un lento / saturnio carme. misasi,
, / del tesin su le sponde un dì sedea; / ridean l'erbette,
, 1-xxxiv-259: mandai nunzio del core un sospiretto, / che pian pian mormorava il
basso all'orecchio: amami anche tu un poco, e dimmelo qualche volta. codèmo
: ben si scorge la grandezza di un tanto uomo, poiché così viene mormorato.
da lor proprie passioni, volesse favorire un antipapa di nazione esterne e nutrire uno
fosse stato levata da quella cura un uomo cattolicissimo per mettervi persona molto
: questa novella dalla reina detta diede un poco da mormorare alle donne e da
rimbombo, anzi finimondo di comparazioni fra un fanciullo e una fanciulla, dànno al
', fu intesa da tutti come un voto perché perpetua fosse non la chiesa
: colgono infallibilmente una parola mormorata, un sorriso tenue, un piccolo sussulto, un
parola mormorata, un sorriso tenue, un piccolo sussulto, un lieve rossore.
un sorriso tenue, un piccolo sussulto, un lieve rossore. palazzeschi, 3-215:
. r. sacchetti, 1-153: diventò un mormoratore incorreggibile: mormorava di tutto e
sa che cosa? che lei è un mormoratore, che lei sparla sistematicamente del
petrarca, 360-117: ora saria forse un roco / mormo- rador di corti,
roco / mormo- rador di corti, un uom del volgo. fontanella, i-256:
i-256: stima il garrulo vulgo che un togato / giudica ne le rote i
rote i dritti e i torti: / un ch'ha la lite e la discordia
meriggi io non pavento, / perché in un sol momento / fassi a mio prò
.. mandando a genova il re un... suo ufficiale per ordinar la
c. e. gadda, 18-30: un abete ricrea più che un abete,
, 18-30: un abete ricrea più che un abete, quando la selva loro riveste
è grido espresso, / ma odi un non so che roco e indistinto: /
mune anco onor offenso: / passa d'un coro in altro un mormor roco,
: / passa d'un coro in altro un mormor roco, / per tutti i
, agg. letter. che produce un lieve, inin terrotto,
: dentro opaca selvetta, apiè d'un monte, /... / mormoreggi
/... / mormoreggi ante corre un rio d'argento, / lubrico figlio
ondoso. cesarotti, 1-xiii-282: allorché un uomo imbarazzato dopo lungo viaggio per la
lungo viaggio per la pianura s'arresta ad un rapido fiume che sgorga nel mare,
2. che giunge all'orecchio come un brusio indistinto. imperiali, 4-236
, 4-236: sentiasi da lontano ancora / un non so che di non discaro accento
intr. (mormoróggio). produrre un rumore lieve, ininterrotto, gradevolmente variato
in un piccol ruscello. carducci, iii-i-io: candidi
5. tr. trapelare, diffondere (un fatto, una notizia).
agg. letter. che diffonde un mormorio gradevole (con riferimento adacque correnti)
poliziano, st., 1-71: sentesi un grato mormorio del- l'onde, /
d'incerte voci e di confusi accenti / un suon per l'aria si raggira e
332: mi arrestai al mormorio di un rigagnolo che, cadendo dall'alto,
, cadendo dall'alto, entrava in un canaletto e, quivi scorrendo limpido e
17 (294): cominciò a sentire un rumore, un mormorio d'acqua corrente
: cominciò a sentire un rumore, un mormorio d'acqua corrente. sta in orecchi
: insonne udivo uno stormir di selve / un correr d'acque, un mormorio di
selve / un correr d'acque, un mormorio di fonti. d'annunzio, i-4
degli abeti. tasso, 3-6: un mormorio,... / qual ne
dell'agitate fronde. carducci, 687: un mormorio / pe'dubitanti vertici ondeggiò.
. 3. rumore prodotto da un vento leggero. g g
foglia. g. gozzi, i-15-25: un solitario boschetto di fronzuti alberi, sopra
in vario tuon l'arco tentasse, / un roco appena mormorio ne trasse. gnoli
avessi una casetta / sul declivio d'un monte, / e una fosca selvetta,
/ le fuggitive ruote / di ferro un mormorio / mandassero, un ronzio,
/ di ferro un mormorio / mandassero, un ronzio, / nel silenzio profondo,
/ nel silenzio profondo, / come da un altro mondo. e. cecchi
preghiere, le grida si mescevano in un mormorio cupo d'uragano presso ad irrompere.
uccelli...; questo si è un mormorio, il quale se bene non
la scarsezza. -mugolio (di un cane). boccaccio, i-109:
di stella, xxxiv-601: i'sento un mormorio / d'una voce languir che par
par umana. pulci, 27-132: un certo dolce mormorio suave / come vento
quel tenersi fissi gli occhi de l'un in quei de l'altro, quel
il vento de'sospiri in bocca l'un de taltro. tasso, 3-6: sommessi
sospiri / de la gente eh'in un s'allegra e duole, / fan che
duole, / fan che per l'aria un mormorio s'aggiri. pasini, lx-2-91
con franchezza d'animo, applausero con un basso mormorio i circostanti tutti. brusoni
s'alzò, per tutta la sala un mormorio di pietà e di rispetto.
: a prua... si sentiva un mormorio vivissimo di conversazioni. misasi,
mutar di umore, lo accolse con un mormorio di ammirazione. d'annunzio,
dame salivano in piedi su i sedili. un mormorio correva lungo i gradi, simile
correva lungo i gradi, simile a un vento sopra un giardino in pendio.
i gradi, simile a un vento sopra un giardino in pendio. e. cecchi
scendendo ancora, si cominciò a sentire un ronzìo, un mormorio, vago,
si cominciò a sentire un ronzìo, un mormorio, vago, uniforme, su
in preghiera. cassola, 2-53: un mormorio di piacere le uscì dalle labbra.
; or si scioglie e sferra / un mormorio di voci che s'alza dalla terra
palazzo e fuori / la vaga fama un mormorio diffonde. biondi, 1-183:
ero- milia fusse assalita da alcuno, un certo mormorio che si trovasse assediata con
, 257: sorse da questi tempi un tacito mormorio fra molti, il quale
fagiuoli, i-79: di cavalli odo un fruscio, / di mute, di carrozze
di frulloni, / di l sollevato un mormorio. manzoni, pr. sp.
, e di dar luogo, rispondevano con un cupo e lungo mormorio; nessuno si
: ciò che inquieta l'austria è un sordo mormorio che le viene dall'est
si agitano. siero, 383: un mormorio di scontento corse per le bocche
bocche di tutti. pirandello, 6-282: un mormorio di protesta si levò.
: non so se mai ho sentito un certo mormorio che io non vi scriva
mormorio che io non vi scriva e un poco di condoglianza. bianchi, 4:
cascata rimase offesa la testa, con un mormorio nelle orecchie a segno tale che continuamente
. letter. mormorevole; che produce un mormorio sordo e minaccioso. tommaseo [
. che risuona lamentosamente, querulo (un gemito, il pianto).
e servi che te- nea, era un moro de tripuli de barbaria, nominato
nosa le chiome, vien rimirata quasi un mostro deforme. d. carli,
che fanno dei gesti laidi dietro a un parasole rosa. pavese, -61
. avevano visto una bionda aliare con un moro in giacca nera, e dicevano:
-per estens. rappresentazione pittorica di un negro (e costituisce talvolta elemento di
variazione fantastica o coloristica nell'ambito di un dipinto). vasari, 4-i-22:
levante, il quale l'autore finse un moro con le ali nere e le gote
gote gonfiate. pascoli, 277: un moro, con non altro bianco / che
acconciato, travestito in modo da sembrare un negro. tassoni, 10-71: il
prender nota del colore del pollone. un moro da teatro, un otello col berretto
del pollone. un moro da teatro, un otello col berretto nero da sciatore.
: che ha da far la bruttezza di un moro con la bruttezza di un peccatore
di un moro con la bruttezza di un peccatore sì mostruoso d'avanti a dio
. un'ombra lieve può prendere a un tratto quella consistenza reale, micidiale,
bianco: tradizionale epiteto spreg. riservato un tempo ai genovesi. giovio, ii-119
[delle donne], fu da un moro, staffiero del duca, sopraggiunto
e morto. di costanzo, 1-154: un cavaliero, chiamato ramondo de'cabani,
de'cabani,... avea comprato un moro molt'anni avanti e l'avea
alfiere portator d'aquila incontrò il primo un moro, che fu tagliato a pezzi
corsar barca africana. pancrazi, 3-58: un tale aveva comprato un moro. con
, 3-58: un tale aveva comprato un moro. con l'idea che quel colore
fece che si pigliassero per capitano generale un moro, anzi, come gli attori
attori per tradizione perpetua lo rappresentano, un moro negro, anzi un turco col
rappresentano, un moro negro, anzi un turco col suo turbante. manzoni, pr
don gonzalo fernandez de cordova, spiccava un re moro incatenato per la gola.
in su l'entrar, / vide un moro a una bertesca / solo e ritto
a cavallo vestiti alla turchesca, con un accompagnamento di schiavi mori e di donne
ricopre il seno; / e tutto d'un leggiadro abito moro / l'adorna sì
carne bruna. 'è moro, un po'moro, ma è un bell'uomo
moro, un po'moro, ma è un bell'uomo. ha la pelle mora'
ulivastra. algarotti, 1-viii-27: da un moro e da una bianca ne viene
moro e da una bianca ne viene un olivastro. palazzeschi, iii-53: i mori
quell'occhio moro / voi mi guardate un po', / sarà per me un tesoro
guardate un po', / sarà per me un tesoro / che più bramar non so
iii- 116: trassero dietro a un bel signorone dal pancione incipiente, dalla
chierica di calvizie in testa e con un magnifico barbone moro, lustro, dipinto
o pelame scuro, pelliccia bruna (un animale); che ha elitre scure (
animale); che ha elitre scure (un insetto). moniglia, 1-iii-192
che tende allo scuro, al nero (un colore). nomi, 1-56:
). nomi, 1-56: trova un gran serpe con le squamme d'oro
di polpa o di buccia scura (un albero). -arancio moro (anche moro
la testa al moro: dedicarsi a un lavoro inutile, non concludere nulla.
o bruno di carni. 'è un po'moracchiuola, ma è graziosa '.
quivi sopra '1 mantello a piè d'un moro / e del suo sangue i suoi
visconti, ii-3-4: fuor de la porta un fonte par che sia / e di
che '1 foco, / che chiuso un tempo m'arse, / osai scoprirti,
delle piante ed aveane frall'altre in un suo giardino una di gelso o moro
42: due fuchi udii ronzare sotto un moro. d'annunzio, iv-2-28: che
polveroso del ciglione, all'ombra di un muro, e mangiavano. -moro
i io m di altezza; produce un legno durissimo e flessuoso e grosse infruttescenze
fatto ale mano. / io dicevo che un sol dio / era in ciel e
sol dio / era in ciel e un moro in terra, / e sicondo al
più el mor felice, / sono un povero mendico / che per piani e per
monda e ben lavata, e dalli un boglio nel vino,... poi
,... poi mettila in un vaso con libra meza di morella di bue
abi dell'amandole monde e piste bene con un poca di mollica di pane bianco.
abbia d'avere una buona gravidanza ed un parto felice. = voce di
; e più presto mi era venuto un po'di sospetto se questa fusse moneta
di un rapporto obbligatorio: con riferimento sia,
stabilirono le regole e le pene di un soldo per lire per i debitori morosi e
] letterariamente ed economica mente un debitore 'moroso ', che bisogna perseguitar
2. che si sofferma su un particolare oggetto con intenso piacere e godimento
, piacere che deriva non già da un fatto o rapporto esterno e oggettivo,
ma sul quale però si arresta con un po'di dilettazione morosa e con una
l'animo e a rischiararlo, con un panorama di forche e di fucilazioni,
credere che io porti la penitenza a un estremo / gusto di evanescenze e dilettazioni
xxi-11-509: madona... vuol un fio che se noma lulio forestier,
... fea col suo moroso un gran contrasto, / per voler gir,
fatto pe'tuo'denti: / ell'ha un altro di te più bel moroso,
nostra sete, e lo zaino è un armadio fornito; e la carezza della nostra
una sua vecchia morosa, figlia di un negoziante di terraglie, che ha fatto
mescolino, 1-3: i'mi trovai un dì con esso loro / e tutt'
ponzon là drento ha degno liogo / un quadro, che xè tuto pulicia, /
, nel determinare, fissare, definire un carattere ombroso, suscettibile, scontroso,
mano, o anche nessuna, gridando un numero inferiore a n e tentando d'
... / levar più d'un con la mano o dir sette, /
le carte. baldelli, 5-2-107: un altro giuoco a mettere a sorte con
due, chiudendosi le mani e chiamando un certo numero, mettono avanti le dita
xxi-11-328: gli vinsi io questa mattina un grosso alla morra. giulio dati, lvii-190
bravacci,... seduti a un canto della tavola, giocavano alla mora
fino al tardi, non fosse di un gran stordimento agli abitanti delle camere al
piano. verga, i-438: se facevano un litro alla mora. montano, 6
lui e me, lo sento, avviene un po'come nel gioco detto della morra
. 2. locuz. -essere un giocare alla morra: riuscire incerto,
, 5-ii-638: il mestiere della medicina è un giocare alla morra: se riesce il
-fare alla morra: scalciare (un animale). zannoni, 5-32:
notte ': figuratamente si dice di un uomo savio, prudente, e scaltro
cioè dagli arabi, imparassero l'italiani un tal gioco. né fa forza in contrario
anche fuori dalla stalla (e ne esisteva un tipo doppio per gli animali aggiogati a
papa, 6-1-145: piuttosto che giudicarlo un dolore dei vasi morroidali interni, inclinerei
g. del papa, 6-1-146: un effetto delle moroidi interne. -erba da
quel muro appiccandosi a certe morse d'un altro muro, con gran fatica e
, 1-3-63: così vidi io talor salire un muro / da pronto mattaccin, eh'
2. dispositivo adoperato per bloccare rapidamente un pezzo durante la lavorazione a mano o
l'altra è mobile e avvicinabile secondo un moto rettilineo per mezzo di una coppia
una condizione di estremo disagio fisico, un senso di soffocamento, di oppressione o
imprimeva di tratto. in tratto un moto ondulatorio, e qualche volta,
qualche volta, nelle veementi commozioni, mercé un colpo dell'indice della destra la faceva
medesima morsa. ojetti, ii-286: d'un tratto sotto la lente vedo, in
la lente vedo, in oro, un uomo che lotta con un leone.
in oro, un uomo che lotta con un leone. l'uomo ha afferrato con
sole. morante, 3-80: ero un ulivo nano... e nella mia
la cavalla scalcheggiasse e impazzasse, affatichisi un poco con le morse, e starà
legare; è vero che li metteva un paio di morse al naso. manzoni,
(270): renzo s'acquietò come un cavallo bizzarro che si sente il labbro
costituita da una corda della grossezza d'un dito, che è fatta passare nella
morse da cavagli,... un fiasco,... il vomere.
froge, una alle corna; e un ragazzo con una frasca d'ornello allontanava da
grossi ciascun due palmi intorno e dall'un capo legati: dall'altro, tre
che scorse / quei brutti ceffi e un povero figliuolo / serrato con le corde
morse, / sbirri quelli credea, me un sa- laiolo. 6.
sagomato che serve a locare stabilmente su un piano oggetti privi di base.
raili, è posato sopra morse di ferro un cilindro cavo, o cannone, pur
o cannone, pur di ferro, lungo un miglio. 8. dispositivo che
a contatto da viti, che era usata un tempo dai lanaiuoli per fissare alla tavola
serrata e tosto tagliargli affatto e con un ferro affocato incendere il taglio. n
una o più pertiche, la quale mediante un adatto funicello si stringe a voler nostro
piede del detto, mi bisogna condurre un paro di man- taci grandi e quattro
, che una morsa di carne, un vampiro insaziabile, che lo dissanguava, e
scherni, e la confina / dove un gelo solingo di rovina / già la
e della terra sembrava così racchiusa in un cerchio immobile saldato dalla chiusa morsa delle
-impulso veemente, stimolo intenso (di un sentimento, di una passione, di
sentimento, di una passione, di un desiderio). attribuito a petrarca,
ricorrere alla storia delle scienze basta stringerle un poco tra le morse dell'analisi per
usato per comprimere l'aorta o per legare un arto a scopo emostatico. 19
emergere per mezzo di sfiatatoi (e un tempo erano usati per sollevare le estremità
sabbia e alghe cementate, poggiante su un fondo di fango in prossimità della costa e
se gli piaciono, gl'abbia da un buon morsaro. guarini, 1-iii-80:
piazza una forca, una morsatoria e un coltello, un flagello, le manecchie
forca, una morsatoria e un coltello, un flagello, le manecchie, ferri da
mandola. 2. dose di un medicamento. garzoni, 1-664: tutti
dorme bocconi, morsellando l'erba, un cacciatore, che si era slungato all'
che si era slungato all'ombra d'un gelso. 3. occupare,
3. occupare, fare proprio un territorio o un terreno poco per volta
. occupare, fare proprio un territorio o un terreno poco per volta. dossi
esopo volgar., 3-97: andò a un bicchieraio ed ebbesi fatto fare una guastada
una guastada... ed empiella d'un odorifero e delicato morsellato. cesari,
: le scendeva [le scale] ratto un altro cliente che aveva un vestitino fatto
] ratto un altro cliente che aveva un vestitino fatto di una morzellata di porri
6-x-270: lo strudel... è un biscione di sfogliata a soprassuoli, che
di sfogliata a soprassuoli, che accartocciano un morsellato di pera e d'albercocco.
di 'selten 'eh'è formata d'un morsellato fitto di canditi e di gelatina
scorza e fanne polvere e fa'che con un morselletto di carne lo ingiottisca. boccalini
potrà mangiarne, se non più, un morselletto. -morselletto dorato o
che bisogna dillo? / questo è un morselletto ben dorato: / io taglierò
. grazzini, 558: chi vuol far un morselletto d'oro, / mescoli insieme
il canchero e la tossa / erano un morselletto ben dorato / a far andare
. -dare morselletti a qualcuno: dargli un contentino, una piccola soddisfazione. bellincioni
beccherai da mie'sonetti. -sputare un morselletto dorato: dire qualcosa di spiritoso
. allegri, 5-29: parvegli sputare un morselletto indorato. -vivere a
, che portava allato, cioè un coltellino, e prese uno di
una sola volta o che si stacca con un solo morso; boccone; cibo confezionato
uno beccaio fare alquante in morselli d'un palmo e più, assai grosse e
bocconi di quel pane, gli mandò dietro un secondo bicchier di vino. [ediz
. ghislanzoni, 12-40: risposi trangugiando un morsello di frittura che forse il giorno
frittura che forse il giorno innanzi era un turacciolo di bottiglia. dossi, 1-ii-594
bottiglia. dossi, 1-ii-594: vidi un povero diavolo che per companatico al proprio
per companatico al proprio pan nero mangiava un morsello di bianco. moravia, 17-118
il pane ma non ho bevuto che un sorso del primo e mangiato che un
un sorso del primo e mangiato che un morsello del secondo. 2.
e catturare i pesci. spesso è un bacherozzolo. anche 'boccone, morsello
-lacerto, brandello di cibo che un uccello può afferrare col becco e inghiottire
faldella, iv-152: date a uno scarpellino un pezzo di marmo o un morsello di
uno scarpellino un pezzo di marmo o un morsello di pietra bigia. vedrete come
, tutta nudae stracciata, senza pure un minimo morzèllo di veste di merito.
tre della regina: / era l'altro un bastardelle; / e quell'un ch'
altro un bastardelle; / e quell'un ch'era bastardo / si buscò il
conoscono bene che tutto questo mondo è un buon morsello, per cuore d'uomo satollare
iii-69: uscire il mattino di casa con un visetto luccicante, puntuto e interrogativo,
pace in boccha li ài data, / un gran con- vitu feceli, de quii
la roba sua: -un morsellino! un solo spicco di frutto. = dimin
tonnara. 2. frusta usata un tempo sulle navi dal carceriere.
che non richiede di essere fissato a un piano ed è tenuto in mano durante
lorini, 295: conviene avere preparato un bastone da ficcare in terra, con
borsi impiegava per leggere il sommario di un foglio quotidiano. allora i sommari si
legno usato in falegnameria per far aderire un rivestimento al supporto da impiallacciare.
sm. piccolo attrezzo usato per serrare un oggetto che, per particolari caratteristiche di
carena, 1-185: 'morsetto gobbo': è un morsetto a semplice mastiettatura, senza vite
imbocca uno ad un'estremità, in un lembo del grande cilindro disteso. l'altro
: 'morsetto': così chiama il legnaiuolo un arnese a uso di stringere piccoli lavori di
a seconda del tipo di applicazione a un impianto o dell'uso [morsetto di
per pressione due conduttori fra loro o un conduttore con un apparecchio o un sostegno
conduttori fra loro o un conduttore con un apparecchio o un sostegno. guglielmotti
o un conduttore con un apparecchio o un sostegno. guglielmotti, 553: «
serve a fermare, mediante pressione, un cavo d'acciaio. 5. meccan
cuocersi poi soavemente; poi vi aggiungi un terzo di dramma di musco, e
accompagnato da piccoli morsi, voluttuoso (un bacio). moravia, xi-24:
questi scimpanzè... stava in un cantuccio mangiando una banana come una persona,
conoscenza. 3. locuz. mangiare un morsetto: mangiare poco e in fretta
. v.]: vado a mangiare un morsetto, e vengo.
. faldella, 4-114: è un vecchietto presso l'ottantina, di un
un vecchietto presso l'ottantina, di un profilo rigido e quasi morsicante, ma illuminato
e quasi morsicante, ma illuminato da un raggio di serenità contenta. dossi, iii-
stabia, quell'elda, che con un altro cognome ma colla stessa mortezza di
. feroci e nocivi, per indicare un atto diretto a offendere, a ferire,
: ohimè, che sono stato morsicato da un cane malamente, e non so che
iii-24-277: se uno è morsicato da un cane e gli dà un calcio, novantanove
morsicato da un cane e gli dà un calcio, novantanove per cento pigliano le
ragazzo è stato morsicato alla mano da un puledro; e la mano s'è
che cosa vuoi sorvegliare? -staccare con un morso. soldati, vii-74: quei
il pungiglione, con l'aculeo (un insetto). parabosco, 1-18:
4-130: egli si trovo lasciato in un canto, vedendo i galloni e gli spallacci
. intr. ant. dare morsi o un morso. tommaso di silvestro, 443
. disus. impigliarsi, intricarsi (un cavo). dizionario di marina [
'morsicarsi. imboccarsi, impegnarsi (d'un cavo, ecc.). non.
. la ragazza gli ha dato sulla grinta un bel 'no 'secco e spietato
parola. p. verri, i-173: un profondo silenzio si fece all'istante nella
le labbra e si volse al figliuolo con un visaccio sì brutto ch'egli se ne
teme la lucertola: chi ha subito un grave danno fugge anche i pericoli più
febbre. non importa. c'è un proverbio di un antico sapiente di babilonia:
importa. c'è un proverbio di un antico sapiente di babilonia: *
chi è stato morsicato una volta da un cane arrabbiato, pruova più che mai le
2. sbocconcellato, mangiucchiato (un cibo). moravia, xiii-19:
pezzi di pane morsicati e poi chiusi in un cassetto. -staccato con un morso
in un cassetto. -staccato con un morso. moravia, i-542: con
stomachevoli ", gli metteva in bocca un pezzo di dolce da lei prima morsicato.
morsicato. 3. intaccato con un morso (un oggetto: con partic
3. intaccato con un morso (un oggetto: con partic. riferimento ai
.. per estens. punto da un insetto. e roberto, 3-207:
orlo del colletto, e la cravattina era un ricordo, non si vedeva più di
. foglia morsicata: che termina con un contorno dentato. tramater [s.
denti o nel l'affondar li in un corpo o in un tessuto vivente.
l'affondar li in un corpo o in un tessuto vivente. — anche: il
il segno o la lesione prodotta da un morso. liburnio, 2-57:
, restano spesso vittime delle morsicature di un tal velenoso rettile. ungaretti, 9-103
. 2. morso dato in un cibo. oliva, i-3-49: dunque
i-3-49: dunque, per la morsicatura di un frutto, adamo, co'tanti milioni
moriva di veleno preso dalla morsicatura d'un certo piccolo animaluccio che l'aveva punto
/ io non v'ho fatto al fine un mal di morte. / è ver
, 200: avvertì in petto prima un formicolìo, poi una morsicatura...
-erosione cutanea o delle mucose provocate da un parassita. bonomo, 1-6: io
lingua tagliente, che vi picca con un motto o che vi scarica addosso una
.. le cui morsicature, anche con un grado minore d'idrofobia, sono molto
che ti narrava, dopo aver uno e un altro de'fami- gliari morsecchiato, fui
1-93: papà segezzi piroettò con lei un istante, ricalcitrando sulle sedie, e
le stanze, moveva le sedie, morsicchiava un fiore,... si abbatteva
le labbra, contenta. -addentare un cibo con piccoli morsi ripetuti. carrer
che?... mor- secchiare un frutto?... v'è colà
morsecchia. 3. pizzicare (un cibo piccante). lorenzo de'medici
simbolo di coloro che non sanno far un piacere senz'accompagnarlo con una discortesia!
diedi una morsecchiatella a quel ciuccio in un garetto per isfo- gar il mio antipatico
. sacchetti, 197-14: da indi a un mese e'porci... passando
le offerse uno spicchio d'arancia morsicchiato, un altro una crostina di pane. gadda
. 2. locuz. dare un morsico a qualcuno: farlo oggetto di
fia segnato, / e se pur darli un morsico hai desio, / provedi de
, le diede [alla spagna] un grave morsico, di che ella ha sentito
morsicatura, morsicato (una persona, un animale, una parte del corpo)
. per estens. sfilacciato, sbrindellato (un tessuto, un abito).
sfilacciato, sbrindellato (un tessuto, un abito). cambini, lxxxviii-1-359
, lxxxviii-1-359: io non ho pur ch'un sol canavaccio, / che par da'
fendute. -corroso, eroso (un metallo). gadda conti, 2-128
profondamente (e talvolta improvvisamente) da un moto dell'animo, dagli impulsi di un
un moto dell'animo, dagli impulsi di un sentimento, dai rimorsi della coscienza.
essenti. 5. contaminato da un vizio, da una colpa. ariosto
6. mosso, stimolato da un impulso improvviso. moretti, i-812:
di affondare con forza i denti in un corpo vivente o in una materia
, 64: questo cittadino sognò che un leone gli mordeva la mano e di
... prenderla alle chiome / e un tratto dare in lei d'urto e
spv 23 (392): stava come un ragazzo pauroso, che veda uno accarezzar
, che veda uno accarezzar con sicurezza un suo cagnaccio grosso, rabbuffato, con gli
, con gli occhi rossi, con un nomaccio famoso per morsi e per ispaventi
disavventura. d'annunzio, i-146: un cinghialetto invan co'l dente obliquo /
a lo stillar del sangue ivi dié un morso, / eh'una nera gentil nota
dolor finestra ». -forza che un animale sviluppa nell'azzannare. landino [
affettuosa e giocosa (da parte di un animale domestico o di un lattante nell'
parte di un animale domestico o di un lattante nell'atto di succhiare il capezzolo)
alla scodella il testo di latino e alterna un distico a un morso. moravia,
di latino e alterna un distico a un morso. moravia, ix-78: lui allora
appoggiò alla spalletta del ponte, con un piede contro il muricciolo, diede un
un piede contro il muricciolo, diede un morso ad un'altra arancia che aveva
per estens.: qualsiasi trasgressione a un divieto. dante, purg
[crusca]: avete voi mai dato un morso di pane per amor mio?
estens. puntura o pinzatura inferta da un insetto o da un crostaceo forniti di
pinzatura inferta da un insetto o da un crostaceo forniti di aculeo o di chele
-violento strappo dato alle redini da un cavallo imbizzarrito. cavalca, 20-36
imbizzarrito. cavalca, 20-36: con un repentino morso [il cavallo] gittò
morso: quella che serve per afferrare un oggetto senza danneggiarlo. citolini, 4oa
deono castrare di questa maniera; egli è un nervo che per i nodi della spina
simili. -per estens. sbocco di un porto con moli convergenti. moretti
per intaccare più o meno profondamente un materiale solido con un attrezzò adatto. -
o meno profondamente un materiale solido con un attrezzò adatto. - anche: l'
scorza / spogliava con l'aguzza ascia un querciolo, / e grandi pali a rinforzare
; corso impetuoso, ribollente (di un fiume); impeto (delle acque
9. acuta sensazione gustativa prodotta da un cibo o da un condimento sapido, piccante
gustativa prodotta da un cibo o da un condimento sapido, piccante o da una
ogni sorso / soave sulla lingua imprime un morso. tommaseo [s. v.
corrodere, di disgregare, di intaccare un materiale, propria di un acido,
di intaccare un materiale, propria di un acido, di un preparato chimico,
, propria di un acido, di un preparato chimico, ecc. -proprietà
, 26: le brine al sereno hanno un morso di serpe, / che del
davo dei morsi in quell'odore come un cane. 12. sensazione fisica
cane alla rota delle ginocchia? -veramente un limio ce lo sento. ma io
crisi di una malattia, recrudescenza di un disturbo fìsico. seatfoglio, 1-10:
nella ricuperata sicurtà della vita, senta a un tratto il morso del male antico.
. salimbeni, xxxviii-361: crispo che un tempo ad amor volse opporsi, / dicendo
del rimorso. fogazzaro, 13-414: un picciol morso della coscienza lo scosse,
volontà virile contro questi moti pericolosi di un sentimento mal soggetto alla ragione. misasi
: chi di noi non ha sentito un morso di vergogna nel leggere il supplizio
pecchi, 5-50: sentì, con un morso acuto di disperazione,...
. jovine, 3-142: provavo dentro un morso di ribrezzo come per la voce
esigenzainsopprimibile, sollecitazione pressante a comportarsi in un dato modo, ad affrontare determinati problemi
altra e non vadi sempre sospeso in un pensiero. giovio, ii-216: frati
. -impulso improvviso e veemente di un sentimento; intenso slancio emotivo.
, che stimo doversi migliorare. e un capo d'opera, il quale non deve
di rispondere. giusti, i-502: da un tempo a questa parte, provati i
(101): né io altresì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare
io altresì tacerò un morso dato da un valente uomo secolare ad uno avaro religioso
uomo secolare ad uno avaro religioso con un motto non meno da ridere che da
se di colpa non fosse reo, darebbe un qualunque morso / almeno al ciel,
aspettando in premio del mio farti immortale un morso dove ti averrà di darmelo.
fa il populo. -effetto di un comportamento vessatorio, oppressivo o autoritario.
predisposto ai due lati del dorso di un libro, che si può ottenere con
o gradino, sui fianchi del dorso di un volume già battuto, la quale facilita
. bartoli, 1-4-155: avea cert'uomo un bellissimo cavallo, puledro di primo morso
tentò di slacciarsi una mano per menargli un colpo alla guancia. -accanitamente
. -attaccare, agguantare il o un morso a qualcuno o a qualcosa:
, azzannarlo. redi, 16-iv-171: un cane, al quale feci attaccar il
tasca il secondo pane, e attaccandoci un morso, s'avviò alla coda dell'esercito
.]: * attaccare il morso in un dato membro 'vale mordere un dato
in un dato membro 'vale mordere un dato membro. 'se t'agguanta
dato membro. 'se t'agguanta un morso ': qui 'agguantare 'è
, a dar di morso a un limoncellino verde, non si sente a un
un limoncellino verde, non si sente a un gran pezzo uell'acido invelenito che
veri graffignane -dare tre morsi a un fagiuolo: manifestare eccessiva parsimonia, essere
ti curar che dii tre morsi ad un faggiuolo,... non ti curar
sii troppo attempato. -dare un morso a qualcuno: affrontarlo risolutamente.
di parlare alla gente. darei loro un morso, per portargli via tutta la
senza morso e fiel. -essere un morso di cane rabbioso sopra unaferita mortale:
cocozza suo servitore. -cotesto è ben un morso di cane rabbioso sopra una ferita
morsi. -giocare la vita contro un morso di berlingozzo: scommetterla contro una
635: i'giucherei la vita contro a un morso di berlingozzo che non ha a
io ci giuocherei la mia vita contro un morso di berlingozzo che quanto io ho detto
cercano di adattarlo ai presenti. -mangiare un morso di veleno: subire rassegnatamente un'
ero vivo e negoziavo di bestiame, un negoziante... a cagione di una
senseria andata a male mi tirò. un morsotto alla via del naso e me
cavalli bizzarri, condotti a mano da un cocchiere, col quale sanno, per
d'annunzio, iii-2-292: auriga, un aspro / morso con le rotelle grandi e
che m'ha battuto a freddo / un fabbro di metàna /. ammirabile. calvino
geme; / d'immenso terren compone un morso, / che all'inimico fìer
nessuno di quello che sia per operare un morso sopra un torrente forse per natura indomito
che sia per operare un morso sopra un torrente forse per natura indomito e sfrenato
. chiusura, stretta, presa (di un fermaglio, di una fibbia).
al sommo della testa e vi formavano un nodo, sotto il morso delle forcine gommate
morso ». campofregoso, 1-68: un fren bisogn'a regger nostre voglie,
convien metter loro [ai liberti] un morso che lo temano. tasso, 4-53
poi sì duro che basti ad impedire un cuore inamorato dell'oro che non procuri tutti
-ciò che costituisce il mezzo per esercitare un potere, per affermare o consolidare un
un potere, per affermare o consolidare un dominio, per reprimere il dissenso,
di morte, le serra con un morso di oro. ora vedete, italiani
1-220: -ehi! frà atanagio? / un po'in morso la lingua. /
lenta a questa terra il morso / un cavallier giovene, ricco e bello.
, e la povera anima discende con un po'di cruccio. -delicato di
sfruttarne) la violenza. -anche in un contesto iperbolico, per indicare un'impresa
chiesa] / per por a'suoi nemici un duro morso. marino, 17-173:
— cingere d'assedio (una città, un accampamento). ariosto, 26-91:
porre il morso. — soffocare un sentimento; disciplinarne le manifestazioni; moderare
a soggetti inanimati o astratti: costituire un impedimento alla libera manifestazione di pareri
, 5-12-22: subito posi in bocca un duro morso / a quella falsa iniqua e
: cosa che aveva per molt'anni messo un morso in bocca a tutti. tommaseo
, lo rendevano smanioso e restio come un puledro che senta il morso.
essere ancora in istato di provarsi con un nemico di più forze, pieno di
il paoli scorge due uomini armati ognuno da un lato tenergli il morso.
2. agg. costituito da un grosso blocco. tommaso di silvestro,
il danno subito da una persona costituisce un vantaggio per l'altra.
redi, 16-iii-35: avendo veduto che un moscone, incappato nella rete, ogni
delle carte, dei quadri che stipavano / un sotterraneo chiuso a doppio lucchetto. /
.]: 'morsura': azione operata da un acido o da reattivi chimici su una
394: 'morsura 'significa ancora un certo rodimento di alcuna parte del corpo
alimentare di origine bolognese, consistente in un grosso insaccato di fegato e carne,
pastume e distempera cum ova e con un poco de lesaura del figato, e
magra de la cossa e battila con un poco di lardo o di bon grasso de
petrosello e maiorana battuta ben menuta e un rosso d'ava con un poco di
menuta e un rosso d'ava con un poco di caso grattato più o manco secundo
molle, legati i salami e spartiti l'un dall'altro, si dà loro un
un dall'altro, si dà loro un tuffo in quella medesima salamoia. gli in
sano, qualche garofano sano e un poco di cannella in polvere; mescolate e
dugent'anni addietro e fondata da un bottegaio che arricchì col zampone di modena e
affrettati a venire... porta anche un po'di morta della,
valore aggettivale): che si presenta con un aspetto florido, con una carnagione rubiconda
complessione tondeggiante. ghislanzoni, 16-138: un signore dal naso bernoccoluto, dalle guancie
delicate e brividose, queste presentavano invece un aspetto intransigente. -piangere come
molto minuti. nomi, 11-74: un diavol di filigine dipinto / con una
birro, non che ridessesi, ma un carro di mortagghiadi innanzi a lui pareva
mortara). recipiente, ricavato da un blocco di pietra, di marmo o
polvere o in poltiglia sostanze varie con un pestello (può avere forme diverse:
alcuni altri sono che la pestano in un mortaro di pietra con la bocca alquanto larga
pistone di legno con uno manico simile a un martello overo maglio. firenzuola, 224
: rimedio provato contro la surdità togli un denaro di sale e mettilo in un pi-
togli un denaro di sale e mettilo in un pi- gnatino mondo e coprila bene che
lassalo rifredare e poi el strida bene in un mortario. piccolomini, 90: si
pestate tutte queste cose bene insieme in un mortaio di metallo da speziali, sì
: da quest'ultima palma si ricava un frutto,... quale, pisto
. quale, pisto che sia in un mortaio di legno, rende una materia untuosa
per le sue guardie, era fatta in un grande mortaio, con un pistone sì
fatta in un grande mortaio, con un pistone sì grosso che era necessaria la
imperturbabilmente a stritolare le sue droghe in un mortaio di marmo, mescendovi ogni tanto
valeriana. d'annunzio, v-2-57: un piatto di rame sbalzato, un gran mortaio
v-2-57: un piatto di rame sbalzato, un gran mortaio di marmo veronese scolpito a
che ci si sfaccia, / con un pestel che insi no a'gusci schiaccia,
massarizie a'cuochi. -fra l'altre ho un buon mortaio. -e noi aviamo buoni
servidor pulito o dilicato, / che tengono un mortaio per tale effetto. della porta
stucco s'impasti, si fa con un edificio in un mortaio di pietra pestare
impasti, si fa con un edificio in un mortaio di pietra pestare la scaglia di
nell'acqua, si fanno passare in un gran mortaio, guarnito d'una piastra di
. -grosso recipiente di legno usato un tempo per la pilatura manuale del riso
e la dispersione dell'acqua o di un altro liquido che si intende far assorbire
muretto circolare costruito intorno alle radici di un albero che vegeta in terreni scoscesi,
metalliche opportunamente intrecciate, rivestito internamente di un impastodi terra refrattaria e fornito di quattro appoggi
. pigliasi lame di ferro stietto, grosse un mezzo dito e larghe un dito pollice
, grosse un mezzo dito e larghe un dito pollice, e con queste lame si
curvatura del tiro che, congiunta con un calibro rilevante, ne fece le bocche
dell'artiglieria. nomi, 15-25: in un mortar si pone / ben massiccio una
ha seco due pezzi da campo e un mortaio. c. ferrari,
[il ceppo del mortaio] con un veicolo speciale, chiamato la carretta del
: l'affusto (anticamente costituito da un semplice blocco di legno incavato) al
a bomba per maneggiarlo. anticamente era un parallelepipedo di quercia, ferrato, colle sue
-mortaio a suola: quello fuso in un blocco unico con lo zoccolo, die
quello che sta fìsso sull'affusto ad un angolo invariabile di 450 e ciò per
specie di piedistallo o zoccolo fuso in un sol pezzo con lui, secondo la predetta
cassa della bussola (anticamente costituita da un recipiente contenente acqua dolce e alcool,
o pestare l'acqua o acqua in un mortaio, a mortaio o in mortaio
cecchi, 7-2-1: ch'egli è un batter l'acqua nel mortaio. g.
che io non sia tutto vostro, sarebbe un dibatter l'acqua nel mortaio. moscheni
essere corretto, e piuttosto che confessare un mancamento si sarebbe lasciato pestar nel mortaio
-mortaìno. redi, 2-61: un mortaino di bronzo col suo pestello.
alla bocca o al gusto, abbia un piccolo mortaiuzzo di metallo col suo pestellino
. corsini, 8-14: ha nell'insegna un mortaion da fava / con un grosso
insegna un mortaion da fava / con un grosso pestello e i suoi seguaci / son
mortaio. fenoglio, 17: un mortaista partigiano azzeccò un colpo da 81
fenoglio, 17: un mortaista partigiano azzeccò un colpo da 81 che rovinò giusto sul
mortaiuolo della coscienzia,... fanno un unguento prezioso. sercambi, 182:
. croce, 2-57: io son un uom basso e mortale, / ma con
: non è possibile, non dirò ad un poeta, ma ad un uom mortale
dirò ad un poeta, ma ad un uom mortale d'ottener una fama più estesa
essere mortali. -in relazione con un compì, di limitazione. s.
baldi, 151: se fosse dato ad un uom mortale / toccar con mortai man
: ella in spoglia mortale / chiude un sublime cor, un alto ingegno. g
mortale / chiude un sublime cor, un alto ingegno. g. gozzi, i11-
. b. croce, ii-5-343: prendiamo un esempio qualsiasi: il problema se l'
la natura de l'oggetto, da l'un lato è semplice, divino ed eterno
una creatura terrena (una caratteristica, un attributo, una qualità spirituale o fisica
mortai caduca vista / fasciata è sempre d'un oscuro velo, / e spesso il
a una gioia, e tu a un dolore, / se mortai fosse il mio
le imperfezioni, che si addice a un essere soprannaturale; che trascende, che
, / da la mia bocca nasce un suon più vivo. giraldi cinzio,
arte, / ma non distingue l'un da l'altro ostello. -lingua
correggio, 173: perché, se a un tratto sue bellezze vedi, / tu
la corporeità di cose e persone (un effetto di luce particolare). pratolini
terrene, uomini e flora, acquistano un alone mortale: al di sopra degli oggetti
, o inteso dall'intelletto umano (un pensiero, un concetto); che può
dall'intelletto umano (un pensiero, un concetto); che può essere pronunciato
che trova alimento nell'animo umano (un sentimento). g. b.
pigra, livida palude, / un nocchier veglia custode, / che
petrarca, v-1-61: che più d'un giorno è la vita mortale? / nubil
16-15: così trapassa al trapassar d'un giorno / de la vita mortale il
si creda soccorrere a tanta solitudine con un vestituccio. 11. che può
). ungaretti, i-113: quando un appetito maligno mi spingeva negli / amori
; debole, contorto e malaticcio (un ramo, il getto di una pianta
xliii-94: leon, vostro barone, ha un gran male / e, per vero
mortale e spedito. salvini, 23-107: un infermo che è per morire si dice
, per la profondità che raggiunge (un colpo, una ferita), oppure per
?... e là c'è un fiore, una bacca che sai, che
vita, che la mette a repentaglio (un pericolo, un rischio). —
mette a repentaglio (un pericolo, un rischio). — anche: estremamente pericoloso
pericoloso, rischioso (un'azione, un atto). guittone, xlvii-49:
. gozzi, i-28-83: preso un legno da posta... con due
trotto sforzato e l'altro d'un galoppaccio mortale, s'inviarono per cone-
20. che ha potere di uccidere (un animale: con il morso, con
colpi che uccidono (un'arma, un proiettile); predisposto, lanciato,
per provocare la morte di qualcuno (un inganno, un tradimento, un patto
la morte di qualcuno (un inganno, un tradimento, un patto).
(un inganno, un tradimento, un patto). guido delle colonne volgar
il re... disegnò con un colpo mortale di voler tentare la costanza
annuncia, che minaccia la morte (un discorso). torini, 248:
vestissi in fretta. chiari, 3-31: un posto abbandonato, un temerario inganno,
, 3-31: un posto abbandonato, un temerario inganno, / una mortai sentenza
nell'immolazione di una vita umana (un sacrificio). guarini, 52
morte se ferito o danneggiato gravemente (un organo, una parte del corpo)
sterile, infruttifero il terreno circostante (un albero, la linfa). crescenzi
rinuncia alla vita della grazia; perché un peccato sia mortale si richiedono tre condizioni
660: molto scelerata cosa è che un sacerdote, stando in peccato mortale,
mortale chiamasi 'mortale 'perché in un attimo le dà la morte [all'anima
: noi vermicelli... duelliamo con un serpente che, al primo fischio che
che, morti alla grazia, in un beleno caderon tanti millioni di spiriti per altro
cinque canti, 4-2: dàn facilmente a un lieve error perdono, / né fan
lieve error perdono, / né fan mortale un venial delitto. michelangelo, i-123:
aspra e mortale / d'una immensa bellezza un fero ardore. porzio, 3-140:
,... dopo che fu formato un ampio e gravissimo processo dei loro peccati
» onde » coll'infinito non gli pareva un peccato mortale, a gran maraviglia o
e sciagure, che causa mortalità (un astro). leggenda aurea volgar
da determinare una tensione intima insopportabile (un sentimento, uno stato d'animo,
di natura spirituale o, anche, un pensiero, un'idea, la consapevolezza
, 8-1003: per la povera anna fu un colpo mortale. apprese dalle labbra stesse
mia faccia squalida. metastasio, 1-ii-937: un cotale / prurito mortale / non diedesi
sono, riescono tutte noiose e di un tedio mortale. leopardi, iii-393:
trascorreva queste lunghe giornate d'inverno in un isolamento terribile, schiacciato, annichilito da
isolamento terribile, schiacciato, annichilito da un tedio mortale. calandra, 4-127:
: il cielo si rabbuiava come per un annottar tempestoso,... non lasciandogli
. non lasciandogli che la coscienza di un dolor sordo e presente, d'un tedio
di un dolor sordo e presente, d'un tedio mortale, d'una stanchezza infinita
annulla la vitalità poetica ed espressiva di un testo letterario. cesarotti, 1-vi-169:
ferita mortale per ap plicarvi un rimedio da spargirico. capuana, 15-151:
facoltà, risorse fisiche o spirituali (un vizio); che cancella le caratteristiche
10-65: ella [armida] d'un parlar dolce e d'un bel riso /
] d'un parlar dolce e d'un bel riso / temprava altrui cibo mortale
leopardi, i-97: se tu hai un nemico mortale nella tal città e vedi
città e vedi che v'è sopra un temporale, ti passa pur per la
inconciliabile. campailla, 1-2-87: è un uomo esterno a l'uomo interno annesso
g. b. ricciardi, 9: un tal mi disse già / ch'egli
che non appetisce, che non tollera un cibo, una bevanda. burchiello,
. gozzi, 376: è un uomo che ha per nemico mortale ogni pensiero
attacca e distrugge gli organismi vegetali (un parassita). magalotti, 1-444:
1-444: mortalissimo nemico della palma è un certo verme nero, il quale si può
(l'odio, l'inimicizia, un dissidio). -anche: che suscita
che gli uomini chiamano mortali, erano un giuoco appo di quella ch'ella sentiva
. d'annunzio, iii-1-962: ho un rancore / mortale contro le tue mani
]: ingiuria mortale. -che merita un castigo gravissimo, che non può avere
non può in alcun modo concludersi con un accordo, con un compromesso, con una
modo concludersi con un accordo, con un compromesso, con una resa, ma
molto violento, sanguinoso, micidiale (un combattimento, una guerra, una battaglia
all'uccisione di uno dei contendenti (un duello). latini, rettor.
mortalissima sconfitta. tassoni, 11-40: un cavalier d'alto valore /..
nuova amante,... aveva provocato un duello mortale. montale, 7-298:
è impegnato in una lotta mortale con un turco. -violento e insanabile (
mortale: conseguita con lo sterminio di un gran numero di nemici. s.
di battaglie cruente, di stragi (un luogo). petrarca, 28-100:
perfido inganno, / e lamento mortale un dolce canto. firenzuola, 401:
1-29: con ciossiaché la grazia in un punto ottenuta e l'inferma in instante sgravata
... col volto coperto di un mortale pallore, cogli occhi offuscati,
enrico » ripetè la donna fattasi di un pallore mortale. landolfi, 15-139:
sue ceneri: invano. / fin eh'un di loro decretò che lento / mortai
/ pareva lo scampanìo spettrale / di un continente sommerso / che i marinai odano
reme. cellini, 866: sol un pensier più alto in ch'io mi
, 14-63: la fama che invaghisce a un dolce suono / voi, superbi mortali
bella, / è un'ecco, un sogno, anzi del sogno un'ombra,
l'esistenza dei mortali è sempre stata un furore nel fuoco per arrivare in qualche
fuoco per arrivare in qualche modo a un ordine. — per estens.
loro passioni. monelli, 2-118: un pomeriggio mi arrivò un codicillo di hostia
monelli, 2-118: un pomeriggio mi arrivò un codicillo di hostia che mi imponeva di
più felice di me: io ho un presentimento di ciò. tommaseo [s
verno, / lo dèi stimar per un momento breve / verso quest'altro, che
alla mietitura. popolazione o con un particolare gruppo o categoria di persone,
numero delle morti di individui compresi in un determinato intervallo di età e il tempo
assicurativa, numero di morti relative a un milione di individui assicurati e per un
un milione di individui assicurati e per un periodo di cento anni. -mortalità endogena
il numero dei morti a meno di un anno di età e il numero dei nati
e il numero dei nati vivi durante un anno. -mortalità materna: determinata da
numero delle morti che si verificano in un determinato periodo di tempo all'interno di
pessimi. e. cecchi, 3-198: un eden con fortissima mortalità infantile, sarà
con fortissima mortalità infantile, sarà sempre un eden soltanto per modo di dire.
mortalità: prospetto statistico che riporta per un determinato gruppo o categoria di individui,
per qualcuno o per qualcosa: costituire un pericolo gravissimo. francesco da barberino,
deve aver per suo bisogno... un mortale di marmore o di pietra viva
sua mazza over pestone di legno. un mortale di brongio con la sua mazza di
anche mortàlite). il verificarsi, in un determinato arco di tempo, di casi
grande. — in relazione con un compì, di causa. testi fiorentini
che avvengono in una zona e in un periodo di tempo determinato, considerati e
la proporzione sarebbe di 36 vivi per un morto. boccarcb, 2-426: le
per oggetto di indicare quanti, sopra un dato numero di individui di una età
una età conosciuta, ne sopravvivano dopo un tempo determinato. 3. natura,
ti ascondi / se puoi perire a un alito di fato? menzini, i-20
nave della mortalità fuggendo n'andiamo l'un dopo l'altro per quel procelloso mare
5. deperibilità, caducità (di un oggetto). battista, iv-29:
. b. davanzati, ii-408: un sudore, a'medici nuovo, in
sola. -con riferimento all'uccisione di un numero notevole di animali. roseo
mazzini, 77-122: il 20 ottóbre 1832 un emiliani era stato assalito sulla strada e
il sangue mortalmente alterato ed infonderne un altro tutto nuovo, puro e salubre.
vitale così contrarie tempre, che in un medesimo tempo e nuoca e giovi,
, 9-214: il viaggiare, che un tempo m'era delizia, ora m'annoia
di quel che faccia l'effigie d'un bellissimo volto rappresentata mortamente nella sua ombra
il mortallétto, e pestate ben sottile un grano di ambracane et un grano di
pestate ben sottile un grano di ambracane et un grano di zibetto. idem, 1-206
deve aver per suo bisogno... un mortaletto di brongio con il suo pestoncello
stanno tutti a disagio... / un mortaletto alfin... / comincia,
/ comincia,... / un razzo sorge. cantù, 2-555: gli
colline, donde pure i mortaletti e un cannoncino suscitavano ogni tratto l'eco dell'
i mortaretti, accompagnando senza tregua con un rombo guerresco il clangore esultante di tutte
estens. fuoco d'artificio costituito da un cartoccio cilindrico ripieno di polvere pirica pressata
piena di dispetto, / scoppiar farawi come un mortaletto. d'azeglio, 6-17:
sua, egli fece dar fuoco a un considerevole numero di bombe e mortaretti.
lanciare razzi e pestare mortaretti. è un uso di queste isole, i fuochi
.. finì la sua vita tra un mortaretto futurista, una presa di tabacco
, una presa di tabacco greco e un ringorgo di acidità pettegolaia. 7
palazzeschi, i-455: non era più un uomo ma un mortaretto, un tippe-tappe
i-455: non era più un uomo ma un mortaretto, un tippe-tappe, e dall'
più un uomo ma un mortaretto, un tippe-tappe, e dall'uno all'altro se
o rettangolare, operato nello spessore di un elemento di legno o di metallo,
l'incastro del risalto o tenone di un altro elemento; caletta. carena
quale si introduce e si adatta esattamente un altro pezzo. p. petrocchi [s
modelli di utensili multipli e funzionanti come un trapano ad asse orizzontale, impiegata nella
. operazione che consiste nel praticare in un elemento di legno o, anche,
). cessazione delle funzioni biologiche di un organismo vivente, che ne determina la
la fine come individualità sottoposta a un ciclo di generazione, di accrescimento e di
è sì desfatta, la veduta dà un orrore. chiaro davanzati, 53-4: pia-
a la morte, / vene- mene un disio tanto soave, / che mi tramuta
nacque tra loro che mai poi da un altro caso che da morte non fu separata
la morte... si deve chiamare un mezzo, per cui abbiamo ad uscire
né felicità né infelicità, perché è un fatto o accadimento. saba, 3-57
/ e poi più nulla. / un gorgo di sole / tenebroso m'ha inabissato
, par., 7-47: però d'un atto uscir cose diverse: / eh'
virtù, lascia di sé ai posteri un ricordo vivissimo, incancellabile. tommaseo
, attribuibili alla stessa causa o a un insieme di cause (fatti morbosi epidemici
.), che si verificano in un periodo di tempo determinato. bibbia
delle uccisioni che si sono verificate in un determinato episodio). latini, i-162
hanno tanto a schifo, / che l'un non vuole e l'altro non mi
. leopardi, 27-1: fratelli a un tempo stesso. amore e morte / ingenerò
pascoli, 14: si sente un galoppo lontano / più forte, / che
sera, insonne, / sorda, come un vecchio rimorso / o un vizio assurdo
sorda, come un vecchio rimorso / o un vizio assurdo. -in una raffigurazione
per la fama, ovvero onore, un giovane con bellissima attitudine, con una
mano una morte (così chiamiamo noi un teschio morto) e un putto. marrini
chiamiamo noi un teschio morto) e un putto. marrini, 2-185: alla
veduta sedere sopra un pallido cavallo, si diede in mano
scossa d'amore. gozzano, i-1023: un fascino non traducibile a parole emana da
fama, e la divinità del tempo: un gran concetto sei- centistico, e piuttosto
d'aprile '. -titolo di un romanzo di gabriele d'annunzio (1894
proverbi toscani, 370: secco come un uscio, come un chiodo, come
370: secco come un uscio, come un chiodo, come la morte.
morto. — anche: aspetto di un cadavere. piovene, 1-202: credo
morte. cardarelli, 1-95: tu certo un giorno mi raggiungerai / nella morte.
/ aspra morte / a una pianta un lieve tocco. 3. modo
e può anche essere in relazione con un compì, di modo o di causa
di modo o di causa, con un agg. qualificativo o, anche,
trarca, iii-1-172: quasi un dolce dormir ne'suo'belli occhi,
morte ch'io qui muoio / entro un corpo sonnambulo di terra. -omicidio
e 'l padre colto e 'l popolo ad un ve- schio. sacchetti, 196-108:
onde il dì ven fore, / vola un augel, che sol, senza consorte
io con la tosse; e quello con un grido in gola: -viva l'italia
cui condizioni di salute non fanno presagire un rapido evento letale; che sopravviene in
lo sciaurato,... con un invisibil colpo della mano di dio ferito di
apparente. targtoni tozzetti, 2-3: un tale deplorabilissimo grado di vita enormemente diminuita
la causa o lo strumento che provoca un decesso. bibbia volgar., lh-459
vivere; non vo'più soffrire. un ferro, un veleno, una morte:
non vo'più soffrire. un ferro, un veleno, una morte: una morte
, la rovina, l'annientamento di un popolo, di una città. dante
, della fine delle funzioni vegetative di un organismo vegetale. bencivenni [tommaseo]
-per estens. manifestazione esteriore di un dolore profondo. chiabrera, 1-ii-307
, il giorno, la data di un decesso (con partic. riferimento al
in cui si crede avvenuta la morte di un santo o della vergine, che,
, per lo più annuale, di un decesso. passavanti, 14: la
, / sì eh'a la morte in un punto s'arriva. massaia, ii-150
morte. ojetti, ii-29: già un mese e passato dalla morte di ferdinando
d'annunzio, iv-1-560: egli discese portando un volume: l'autorità da addurre in
favore della morte... era un trattato di patologia speciale medica.
gli scogli / scevro da morte con un picciol legno / non pò molto lontan esser
, non è iù / che un gioco del sangue dove la morte / è
di me, in una forma, in un contorno che bisognava rispettassi come un limite
in un contorno che bisognava rispettassi come un limite infrangibile: il limite che mi
, di tristezza che si prova in un luogo in cui si sono verificati eventi
tra noi, perché io credo che un lume è un segno di vita. bernari
perché io credo che un lume è un segno di vita. bernari, 3-424
: arriviamo in vista della stazione. un ammasso di rovine. non c'è anima
uccelli cantano, l'acqua scorre in un canale lungo la strada, incontriamo delle donne
, incontriamo delle donne che lavorano in un orto. -condizione di squallore
. -condizione di squallore di un ambiente fatiscente. piovene, 3-65
-atmosfera funerea, lugubre, cupa di un cimitero. graf 5-361: io
per la medesima ragione da pochi in un solo. mazzini, 86- 180:
di una istituzione è forza ch'esista un momento nel quale la nazione afferma risoluta-
un'attività teoretica e speculativa, di un sistema di pensiero, delle manifestazioni culturali
all'attimo in cui tale forza imprime un impulso all'oggetto che si vuole mettere
16. caduta in disuso (di un vocabolo, di una forma linguistica)
modo più adatto e saporito di cucinare un piatto (ed è proprio del linguaggiofamiliare)
, di vivanda che, condita in un certo modo, gusta più, e
per la rottura di vasi allineati in un deposito. capuana, 1-ii-205: poi
. annullamento, estinzione, soffocamento di un sentimento, di un impulso. -anche:
, soffocamento di un sentimento, di un impulso. -anche: circostanza o stato
) di chi veniva riconosciuto colpevole di un grave crimine specie in danno della società
colpita da « morte civile » sia per un fatto criminoso, sia per altro motivo
dei vantaggi del cittadino in pena d'un delitto. -per estens. emarginazione sociale
convenzionalmente stabilite da una società, da un gruppo, da un ambiente.
società, da un gruppo, da un ambiente. tarchetti, 6-i-326: la
tarchetti, 6-i-326: la seduzione esercitata come un giuoco di borsa...
giuoco di borsa... trova un appoggio nell'apatia e quasi nel consenso
avute notizie da dieci anni (o da un periodo più breve, se egli è
presunta). moretti, i-919: un giorno, se lei avesse voluto risposarsi,
vorrebbe, potendo, richiamare e stuzzicare un redivivo. codice civile, 58: '
espressione morte pubblica) a seguito di un giudizio di condanna (per lo più in
/ il re, la danna entr'un incendio a morte. segneri, ii-41:
. ognuno di essi è seduto a un piccolo tavolo. -cagione, causa
11 clero in russia... aveva un diritto di vita e di morte sui
arte medica per lui non è che un diritto, un diritto feudale di vita e
lui non è che un diritto, un diritto feudale di vita e di morte
avvenimento, notizia, circostanza che provoca un dolore profondo, intenso, insopportabile o
ha ricevuta dicesi familiarmente che 'pare un condannato a morte '. chi fa
cosa a malincuore: 'ci va come un condannato a morte'. 'è una
comporta la perdita della vita per esecuzione un tempo per lo più in forma pubblica
pena di morte: con riferimento a un delitto per il quale viene comminata tale
fino a che vi sarà nel mondo un paese che mantenga la pena di morte
lenta: graduale perdita delle caratteristiche di un transistor. -morte rapida: nei transistor
con la pedina, il pagamento di un pegno e il ritorno al punto di
'morte ': bigotta a canali con un solo grande foro slargato nel mezzo avente
che interessa una parte del corpo, un organo. -morte neonatale tardiva: di
organo. -morte neonatale tardiva: di un bambino di età compresa fra i 7
ardigò, vi-84: la vita è un continuo passaggio dalla attività al riposo,
: avevan tanta voglia di veder morire un cristiano all'aria aperta, che volevano,
. probabilità di morte: quella che un individuo di una data età ha di sopravvivere
del suo male indovino, avvenne che un guato di ben venticinque fanti subitamente uscì
: il bambino del mio vicino, un diplomatico francese, strepitava: « vittoria
abbiamo battuti ». — seguito da un compì, di termine, serve per
ragione, praticata la virtù, possa un giorno finire quell'odio... il
! — posto in relazione con un altro termine mediante una doppia congiunzione disgiuntiva
'roma o morte ', quando un mio amico allora moderato urlava 'mostro
di un'affermazione, l'autenticità di un fatto. tommaseo [s. v
sempre (per suggellare l'indissolubilità di un patto). cavalca, 20-374:
. v.]: il debitore fa un foglio d'obbliga- zione 'per la
, e rugge a morte / peggio d'un lioncello. -in modo opprimente,
, purg., 20-129: mi prese un gelo / qual prender suol colui ch'
a morte. pananti, i-175: un dì che venne bastonato a morte,
-campare da morte qualcuno: proteggerloda un pericolo mortale; mantenerlo in vita.
. chiaro davanzati, xlii-82: solamente un suo guardare / poria di morte me
abbor- rono dal mettersi a morte l'un l'altro. -condannare alla pena
mandato a morte. -condurre a un agguato mortale. pulci, 1-8:
condusse alla morte / in roncisvalle, un trattato ordinando, / là dove il corno
... / voler mandarmi ad un suo luogo forte; / e mi volea
] capace di condurla a morte senza un pronto rimedio. -condursi a morte
resti proibito il far la limosina a un mendicante di strade, non può mai cader
in pensiero a nessuno che s'intenda d'un che stia con la morte alla bocca
segna a'vivi / del viver ch'è un correre a la morte.
: per tutta la vita o a un dipresso. -dalla vita alla morte
dei pasti, non era altro che un inganno pietoso o il viatico di una lenta
intenso da essere pressoche insopportabile; mortale (un dolore fisico o spirituale).
ahimè ch'e'mi rimembra / eh'un angelico volto / tosto ri- man come
e insieme sentiva, per dir così un silenzio di morte che ci regnava attualmente
. ma anco in politica c'è 'un sonno di morte, agitato da sogni
-tristissimo, tetro, cupo (un pensiero). tommaseo [s.
-che esala dai cadaveri; che pervade un luogo dove sono corpi morti (un
un luogo dove sono corpi morti (un odore). irannunzio, v-1-205:
persona; parere la morte: avere un aspetto estenuato, scheletrito, spettrale.
, sull'orlo della morte: correre un serio pericolo mortale. varchi,
gli 'ogli santi e come per un miracolo guarì a un tratto. manzoni,
e come per un miracolo guarì a un tratto. manzoni, pr. sp,
: gionte le legna in cucina, venne un mugghione inguantato con una lucerna in mano
proprio una morte. -avere un aspetto emaciato, cadaverico. tommaseo [
di giuda. -fare la morte in un luogo: svaligiarlo completamente, non lasciarvi
. v.]: 'farsi in un luogo gran confusione di morte': per
, lxvi-11: dinanzi a li occhi miei un libro mostra, / nel quale io
m'ebbe battuto infino alla morte, un santo padre che trovammo, ciò vedendo
morire; nell'eventualità o in previsione di un decesso. boccaccio, dee.
— ingoiare la morte: inghiottire un veleno mortale. tommaseo [s
, conv. ii-xn-3: tullio scritto avea un altro libro, nel quale..
— mettersi alla morte: esporsi a un pericolo mortale. guido da pisa
, strapazzare qualcuno a morte: recargli un grave oltraggio; maltrattarlo crudelmente.
, posso dire di non avergli visto che un pane solo. -perdonare la
]: nel proprio di chi soffra di un male di cui ordinariamente non si guarisce
in anticipo il risultato probabilmente avverso di un affare, lo sviluppo prevedibilmente dannoso di
sua vita dimora ed è nell'anima d'un solo uomo. dante, inf.
grida; / e di due morti in un punto lo sfida. -condurre in
davanzati, lv-54: ciò eh'l'un vuole de'l'altro piacere, /.
/... / non pò l'un senza l'altro sentir morte. francesco
ritornare da morte a vita: provare un senso di indicibile sollievo; rinascere,
della morte'. sentirsi morire (per un intenso dolore fisico o spirituale).
. odiarlo implacabilmente, nutrire per lui un astio feroce. - anche con valore
berni, 205: l'ho fatto [un certo capitolo]... per
una morte che cento': finirla con un dolore supremo, con un distacco, che
finirla con un dolore supremo, con un distacco, che languire a lungo fra
, per intrattenere la scena, fate uscire un uomo in vesta insino a'piedi di
bianca o mischiata, e in capo un cappel bianco coperto di ellera o mortella
.. /... v'apparecchiassi un bagno / di ramarin, di lauro
mortella. bartolucci, 2-1-54: eccoti un baiocco:... al tuo ritorno
. lippi, 2-26: pullula fuori un cesto di mortella. forteguerri, i-170
pieve, io diventai coppiere / d'un bosco... di mortelle / e
a mortesecca: in modo da rappresentare un teschio. lisi, 2-21: comparve
gli avelli,... faceva un lume così debole e morticcio, come
è fondi!... un piano di fossi e di macchie pantanose,
piano di fossi e di macchie pantanose, un lago morticcio, una città bassa con
bartolini, 16-40: si trattava d'un grande immenso morticcio d'acque.
inaspettata ricompensa, s'affaccendò a far un po'di posto sul carro per la morticina
cino, in quelle stanze spirò come un vento gelido, si diffuse una freddezza
piuttosto tardi. — in un contesto metaforico. pascoli, 1517:
metaforico. pascoli, 1517: è un tuo morticino eh'all'ombra / tu
si tien l'occhio, si finge un bisogno quando i genitori sono in conversazione o
saperci di morticino ': quando da un malato c'è puzzo già di cadavere.
di cadavere. — sembrare, parere un morticino: avere un aspetto patito,
— sembrare, parere un morticino: avere un aspetto patito, smunto, gracile,
s. v.]: 'parere un morticino ': di bambini pallidi,
a morticino: annunciare il trapasso di un bambino con rintocchi lenti e lugubri.
: non essere vivo e vitale (un tipo di letteratura). carducci,
. che proviene, che è tratto da un animale (in partic. da una
. che appartiene o che è ricavato da un albero che non è stato abbattuto in
è disseccato naturalmente (il legname, un oggetto di legno). biringuccio,
tagliato vivo e vigoroso e più a un tempo che a un altro, che
vigoroso e più a un tempo che a un altro, che se gli è fatto
morticino. 3. che è un rifiuto. giannone, i-192: gli
ebrei per geenna non intendevano altro che un luogo basso e immondo, posto nella
non infettassero l'aria, era mantenuto un perpetuo fuoco.. che sta
con quel calore che è come d'un primo trapasso. 5. spento
5. spento, scuro (un colore). papini, i-299:
mortale (con partic. riferimento a un veleno); che contiene sostanze tossiche,
o le diffonde nell'atmosfera (un vapore, un'esalazione, l'aria stessa
frigia, d'onde uscendo... un mortifero aere corrompeva ciò che vi andava
ma vi pare / che, se fosse un mortifero elisire, / di propria man
2. che può uccidere (un animale, i suoi mezzi di offesa
pascoli, i-270: voi giudicate che un fiume è, da un poco d'acqua
giudicate che un fiume è, da un poco d'acqua limacciosa e verdastra che
non immeritevolmente dal poeta furono dotate di un piacere che riusciva altrui in dolore, d'
, d'una lusinga mortifera, d'un negro fatale incanto. 3. che
mortifera ferita. graf, 5-597: un garzone piagato nel petto / giace lì
dura tempesta. -che causa un grande numero di morti, una diffusa
di morti, una diffusa mortalità (un contagio, una pestilenza). boccaccio
facendosi a parlamentare. -atto a propagare un contagio; infetto. manzoni, pr
petto. 5. che causa un grande numero di morti, stragi e
di miserie, lutti e sciagure (un evento bellico, una calamità naturale)
1-1-183: amor è simile / ad un rivo, anzi ad un torrente ra
simile / ad un rivo, anzi ad un torrente ra pido;
, vedevasi in mano della divina giustizia un altro flagello non meno mortifero e spaventoso,