/ m'ha-ffatta, da blasmare per un cento: / altr'om a chi era
oparare il bastone. idem, 552: un modo ci è: mieffe! mandaremvi
mefé, io ho più facende che un mercato, più lettere a portare che 'l
fenoglio, 1-224: era poco più di un ragazzino, vestito tra il contadino e
, apparso per la prima volta in un racconto popolare tedesco del secolo xvi e
di ognivalore e di ogni certezza; stringe un patto col dottor faust a cui dà
, diventato malauguratamente nome proverbiale. 'un mefistofele ': un tristo maligno,
nome proverbiale. 'un mefistofele ': un tristo maligno, un tentatore non potente
mefistofele ': un tristo maligno, un tentatore non potente che al male.
verga, ii-80: montò sul tavolone un pezzo d'uomo, vestito tutto di
uomo, vestito tutto di rosso come un gambero cotto, con due enormi sopracciglia
e mefistofelica, incorniciata a sinistra da un grande mazzo di lacci neri da scarpe,
non anche lievemente mefistofelica, da custode un po'estroso di sepolcri di lusso (ma
. montano, 1-144: era costui un ometto piuttosto anziano, secco e vispo
secco e vispo, la cui testa era un capolavoro dell'arte tonsoria come la s'
un'epoca defunta: capelli riavviati in un elaborato 'toupet ', mosca e baffi
: per esempio, incontrate per via un artista, e voi naturalmente fermandolo gli
. de sanctis, ii-15-338: con un riso mefistofelico ora si risponde da vienna
! ghislanzoni, 27: era un uomo sui cinquantanni, magro, sparuto,
quel signore della terza fila! -esclama ad un tratto la frisi. anna trasalisce vedendo
quando arrivò, come una patacca sur un protocollo, il 28 luglio 1914..
dalla wilhelm strasse a via veneto passarono un gran brutto momento: i machiavellici personaggi che
scrivo, verso lo scioa. è un nemico acerrimo degli italiani, fu il
indulgenza disarmata, compiacente e mefistofelico come un ex-repubblicano tendenziale. 4. che
», dove nel mare scintillante sotto un sole mefistofelico, assistiamo al tripudio d'un
un sole mefistofelico, assistiamo al tripudio d'un gruppo di bagnanti, alcuni dei quali
, che io sia / tornato interamente un fanciullo. pagliari dal bosco, 24:
grandi. magalotti, 26-49: ha un mendo, ossia infirmità, attribuita ordinariamente
ipocondriaci. 4. locuz. fare un mendo a qualcuno: recargli un danno
fare un mendo a qualcuno: recargli un danno, un torto, un'offesa.
a qualcuno: recargli un danno, un torto, un'offesa. roncisvalle,
fallire. 2. riparazione di un danno, di un torto, di
2. riparazione di un danno, di un torto, di un'offesa; risarcimento
: l'italia e la grecia possedevano allora un ricco capitale di umanità e di
, 1-169: sopraviene talora per accidente un certo appetito che voi medici chiamate mendoso
, 16-ix-205: fu parimente sorpreso da un altro tumore nel fianco della medesima parte
latin. gemello. - anche: un altro se stesso. b.
simili, due menechmi, ma non un medesimo in due posti diversi a un
un medesimo in due posti diversi a un tempo. lucini, 6-82: carlo dossi
uno che l'altro ». per un menefreghista di quel calibro erano addirittura sprecati.
cassola, 2-334: questo barista era un tipico a romano de roma »,
e menefreghista. 2. che rivela un carattere protervamente arrogante, provocantemente noncurante,
sulle bende di una ferita, è un atto di filosofia non soltanto stoica, è
dei rischi che esso comporta; è un nuovo stile di vita ideale ».
del maggi. egli ne ha fatto un servo, ora sciocco, ora accorto,
a milano, milanese (e sottintende un modo d'essere, di parlare,
cordialità esuberante, una candida schiettezza, un singolare spirito d'iniziativa, una millanteria
pubblicare una lettera scritta in confidenza a un vecchio
primo luogo non era una maschera, un tipo speciale del milanese, ma il
maschere cittadine, le quali rappresentano o un ceto, come il 'pantalone ',
, come il 'pantalone ', o un carattere, come * arlecchino ',
che ce ne dava in quel tempo un nostro illustre? carducci, ii-13-121: ti
giorni milanesi sono stati pel povero gabri un lento martirio. ogni buon meneghino voleva
tutta l'aria e tutta la stima d'un giovane gentiluomo. lucini, 6-92:
per solito pedestre, acquista nel giro di un contorto sonetto, grondanti, febbrili lucidità
, il quale, costretto a fare un duello, si lamenta che l'avversario
svevo, 5-26: il facchino, un uomo tozzo e svelto, sorrise e borbottò
, menelaizzare quel- l'heathfield dovrebbe essere un gaudio straordinario. 7-credo anch'io -
parafrasi del decalogo, v-422-86: fi un fiol menescre- dente, / el qual
castellane. oriani, x-23-20: prati, un altro senatore, fantasia più gagliarda e
animo più debole, aveva vissuto come un menestrello, cantando alla dama e al sire
piccola società raffinata, a blois, un circolo di gente come si deve, di
lat. tardo ministeriàlis 4 incaricato di un servizio ', da ministerium 4 servizio
interrogava, pallido, / con un cenno del capo, i ministrieri.
calabria una bizzarra sfida in rima, per un ministriere che la contasse. petruccelli della
3-2-39: non sareste voi per sorte un suonator di ribeba, un suonator di
voi per sorte un suonator di ribeba, un suonator di cornamusa, un istrione,
ribeba, un suonator di cornamusa, un istrione, un menestriere? = dal
suonator di cornamusa, un istrione, un menestriere? = dal fr. ant
. di breme, 5: dio! un doloroso contrapposto di menfìtico fasto e del
. invar. monumento megaliticopreistorico, costituito da un blocco di pietradi forma allungata (che può
calvino, 7-69: entrai in un giardino in cui da aiole di sabbia
grigia pietra dei menhir era percorsa da un disegno di appena accennate venature grige.
, che si riferisce alla corte di un re o all'abitazione di un nobile
di un re o all'abitazione di un nobile; che vi abita o vi svolge
pensile sporgente a una certa altezza da un edificio oltre la verticale dei muri; in
la forma di una loggia o di un poggiuolo; più tardi si usò aggiungerlo ai
colonna, sopra la quale vi fece un tavolato o solaro, per potervi star
fu subito appeso per li piedi ad un menianello. = voce dotta,
menico: minchione. 'che menico! è un gran menico! '».
f. invar. persona che assume un atteggiamento di ostentata indifferenza o noncuranza,
da quelle parole, la bricicca diventò un diavolo dell'in- ferao in carne ed
con un'espressione di menimpipo. con un fare di menimpipo ': di chi non
perde del tutto. s'è mai udito un baccano simile. 2.
si mise a sferzar l'aria, con un fare così distratto e menimpipo, che
e f. invar. chi assume un atteggiamento di ostentata indifferenza o anche di
-spremersi le meningi: sforzarsi per comprendere un concetto molto oscuro o per risolvere una
mio ho detto a questa gentilissima signora un mondo di bugie, al meglio che
inculti, portando in testa un mondo di capelli, secondo che gli
imbossolata bene, la qual fattura richiede un mondo di diligenze. d
sì gran corpo che vi cape dentro un popolo d'uomini per soprasoma d'un
un popolo d'uomini per soprasoma d'un mondo di mercatanzie. zane, li-2-260:
, 6-13: mi preparo a scrivere un mondo di cose che vedrò e che
. verri, 2-ii-340: abbiamo avuto un mondo di abati francesi che ci hanno annoiato
1 venere ', io te ne scrissi un mondo di bene. periodici popolari,
presto; ieri m'avete fatto perder un mondo di tempo. imbriani, 4-260
gli ha dato ad intendere da bimbo un mondo di corbellerie. tarchetti, 6-ii-399:
bimbi, a cui la zietta faceva un mondo di feste. montale, i-87:
mi dice coma del mondo anglosassone e un mondo di bene del nostro mondo.
mondo. -con valore awerb. un mondo: moltissimo, abbondantemente, notevolmente
(anche con riferimento all'intensità di un sentimento, all'efficacia di un'azione,
con dio, ch'io ho briga un mondo. sanudo, lii-650: tute lor
ben a cavalo e su cavali che vagliono un mondo. guicciardini, 13-ix-252: el
presto. caro, 4-115: ho caro un mondo a trovarmi in queste faccende.
mettersi una bocca più in casa importa un mondo. v. borghini, 6-iv-394
: persone... libere e lontane un mondo da ogni sospetto di servitù.
m. cecchi, i-ii- 335: un servitor nostro di casa... /
... /... vale un mondo per far uno / apparecchio.
noi avremmo tal volta campo di allargarci un mondo. b. fioretti, 2-1-93:
. la qual cosa è manco lecita un mondo. malatesti, 54: tu
vuoi sempre qualche acconciatura / che costa un mondo, di quel nastro rosso,
ti dura. monti, xii-5-86: pagherei un mondo a poter sapere l'etimologia di
, 8-1109: stefano giogli vedeva da un pezzo chiaramente tutti i giochetti dello spirito
interne illusioni; e ci si divertiva un mondo. palazzeschi, 3-29: mi
. palazzeschi, 3-29: mi piaceva un mondo intero di star seduto a quel
, 24-394: ho tutta fede e un ardire di gigante per ciò che riguarda
la madre, la patria e fuggitine un mezzo mondo lontano
mondo. 20. totalità di un campo di indagine o di attività;
2-10: mondo morale... è un complesso d'idee astratte dalle prime idee
, che si trova dotata di sensibilità in un grado quale che siasi, può chiamarsi
mondo sensibile è una gran parola, un vocabolario, un libro espressivo dell'idea,
una gran parola, un vocabolario, un libro espressivo dell'idea, del logo
musica è un'armonia del creato, un eco del mondo invisibile, una nota
l'intero universo è chiamato ad esprimere un giorno. g. ferrari, ii-57:
spirito compiacente discende a parlare con voi un linguaggio di convenzione, immedesimandosi in un
un linguaggio di convenzione, immedesimandosi in un tavolo, in una sedia,.
mente ampliarsi. lo scienziato che è pure un cattivo soggetto è una brava e onesta
mondo. -totalità organica e omogenea di un campo di relazioni (fra fenomeni,
sanctis, 11-230: se chi scrive è un uomo d'ingegno, la sua
idea, minima che ella sia, sarà un piccolo mondo con in sé le
lingua in italia sono stati soggetti per un pezzo a questo dominio de'mediocri;
, o è espressa e trasfigurata da un artista; insieme delle idee, dei
arte o il centro d'ispirazione di un artista. g. ferrari, ii-95
perciò non gli riesce ancora di produrre un mondo, cioè una totalità organica armonica
il mondo vaniva come una nuvola in un silenzio delle sue labbra e rinasceva per
e rinasceva per una parola trasfigurato in un miracolo di gioia. b. croce
, questa idea dell'artista che crea un mondo suo è fitta profondamente in ogni
parlare e che sarei rimasto sempre in un mondo inespresso, ella cominciò a mostrarsi
azzurri /... che varcare un giorno / io mi pensava, arcani mondi
, dove si vede una città fortificata con un cerchio intorno. -gioco consistente
. -gioco consistente nel percorrere su un solo piede, con balzi successivi,
dodici riquadri tracciati sul terreno, sospingendo un sasso o una piastrella, senza toccare
che con quel ferro, che da un canto girano, / fan veder meraviglie
gobetti, 1-i-278: 'il mondo': ecco un esempio di giornale quotidiano moderno: una
democratico laico; nel 1975 si trasformò in un settimanale di economia e finanza.
-guai al mondo: per esprimere un severo rimprovero con minacce di gravi castighi
. -mondo boia, boia d'un mondo: v. boia, n
, sogna la pace; anche lui un caffè, una sigaretta e, porco mondo
, una sigaretta e, porco mondo, un po'di respiro anche per me!
e di gran fama, / d'un peccato medesmo al mondo lerci. petrarca
. carducci, ii-n-68: vedrei contenti un uomo e una donna come pochi possono
nacque. galileo, 3-1-20: aristotile accenna un solo esser al mondo il moto circolare
nello scudo a mezzo il petto / un balascio ch'ai mondo è forse raro
. bellini, ii-18: s'è fatta un gabinetto di sua mano, / unico
84): teste come la testa d'un conte duca, ce n'e una
(297): costei in ni un luogo del mondo si voleva fidare ad esser
fratelli,... per discacciarsi l'un l'altro, senza una compassione al
8 (140): - vedete un poco! -pensava il padre cristoforo, -se
-pensava il padre cristoforo, -se fosse un masnadiero inseguito, fra fazio non gli farebbe
1-157: quel bagolone filava dritto senza un pensiero al mondo, vociando, gesticolando
-andare, passare all'altro mondo, a un mondo migliore, nel mondo di là
, ii-485: per cui da questo a un miglior mondo passa / alma gentile,
di mondo, dovendo venir per fare un cotai misfatto, ci dovrà comparire armato
ec. si dice che 'è un uomo che ancora non ha mondo '.
sta così dimesso; ma lasciagli frequentare un po'le conversazioni, e poi vedrai
... eh signora mia, ho un poco di mondo in testa, sono
poco di mondo in testa, sono un poco fisionomista. -avere visto un
un poco fisionomista. -avere visto un bel mondo: essere stato favorito dalla
. v.]: 'aver visto un bel mondo 'dicesi di chi nel
di dio? pananti, i-166: un giorno sì felice e sì giocondo /
: la nostra gatta... un paio di volte l'anno metteva al mondo
metteva al mondo e al vitale travaglio un certo numero di cuccioli. -permetterne
come termine di confronto, dipendente da un superi, relativo. latini, 3-45
, / vede di mezzo il fiume un cavalliero / insino al petto uscir, d'
sp v33 (565): dopo un lungo rivoltarsi, finalmente s'addormentò,
a. boito, iv-134: c'è un parrucchiere nel borgo degli ortolani, la
rachitica figura del mondo, ed ha un pezzo di figliuola grande e rotonda che
del mondo: una ragazza contadina con un petto, dei fianchi e un sorriso
contadina con un petto, dei fianchi e un sorriso
-di là dal mondo: da un paese lontanissimo (o anche fantastico)
colle lettere tue. -entrare in un mondo nuovo: vedere aprirsi prospettive insospettate
, mi è paruto di entrare in un mondo nuovo, concios- siecosaché nelle cose
giungo a la divina parte / eh'un chiaro e breve sole al mondo fue,
fuori mano o diffìcile da raggiungere (un luogo). piovene, 5-108:
si crede di lontano che questo sia un angolo fuori dal mondo. -essere
solo al mondo -disse il capopesca facendo un passo avanti. — fare
una realtà futile a sé senza più un nesso sensibile e reale con l'
mondo: incutere soggezione 0 timore con un comportamento burbanzoso e autoritario. tommaseo
alla fortuna di gettarmi nel mondo come un dado. — girare, cercare,
suco d'erbe nove, / mi rendesser un dì la mente sciolta. boccaccio,
andrà nel fondo. -entrare in un ordine monastico, monacarsi. compiuta donzella
donarmi una nobile grazia, cioè che un torneo feggia, là ove s'armi la
fatto scannare per servire alla vendetta di un suo corrispondente. -mandare all'altro
note al malmantile, 2-775: 'mandarla un tratto al rezzo '. mandarla subito
mondo alcuno 'dicesi figuratamente per dargli un avviamento, notorietà, fama.
abbandonare lo stato secolare, entrare in un ordine religioso; ritirarsi a vita eremitica
. f. giambullari, 1-8: per un vituperio estremo si proverbiano tuttodì le persone
-parere la fine del mondo: prodursi un tremendo frastuono (o, anche,
e percotendo per la muraglia, con un rumore che parea la fine del mondo.
, ed è vento. -parere un altro mondo: essere irriconoscibile per molti
la città tutta mutata, gli pareva un altro mondo e un altro modo di
mutata, gli pareva un altro mondo e un altro modo di vivere.
... pel mondo... un qualche resto di attacco...
mi avrebbe pigliata me se dovesse aver un attacco a qualche altra donna? -per
caso, palesato il suo amore a un uomo il quale non avesse già mostrato
cui era. -rinunciare, dare un calcio al mondo; fuggire, ritirarsi
fagiuoli, i-49: la ragazza vuol dare un calcio al mondo. -sapere
1-231: quest'altra... è un po'più attempatela / e sa che
. -valere mille mondi: avere un grandissimo valore. c. gozzi
. c. gozzi, 4-92: un sterminato rubin trasse fuora, / dicendo
mondo venne. ariosto, 36-59: in un medesimo utero d'un seme / foste
36-59: in un medesimo utero d'un seme / foste concetti, e usciste al
di voi; e il mondo lo conosco un poco. carducci, ii-2-244: io
: mutare radicalmente l'atteggiamento di un uditorio. sanuao, li-576:
275: il mondo non fu fatto in un giorno. ibidem, 280: il
o meno velato, non disgiunto da un senso di rassegnazione, la constatazione dell'
in realtà, era lui che faceva un sopruso. così va spesso il mondo
riferimento all'incontro casuale di conoscenti in un luogo impensato, lontano dalla residenza abituale
: non è il caso sacrificarsi in un tenore di vita eccessivamente parsimonioso per fare
amici dappertutto e d'altra parte per un medico come lui tutto il mondo è
2-xxiv-855: credete che esista non so dove un essere continuamente inteso a far punire tutte
dire, / perché fansi da loro un mondicino / il qual costuma al vostro
credilo a me, che questo è un mondàccio. firenzuola, 109: chi
sf. telecom. trasmissione simultanea di un programma televisivo in diversi continenti, per
. faldella, 1-185: ad un fraterno banchetto dato all'albergo centrale di
nel febbraio del 1881, era presente un ministro degli affari esteri del regno havajano
s. v.]: ho monduaidato un terzo della dote. = denom
marito o, in loro mancanza, un consanguineo dell'uno o dell'altro o
alla donna, che fosse priva di un rappresentante giuridico familiare, un curatore affinché
priva di un rappresentante giuridico familiare, un curatore affinché l'assistesse nel compimento di
ogni volta alla cancelleria del magistrato supremo un riscontro circostanziato dei mondualdi che avranno interposto
stefano, 2-3: questo romano aveva un fiol mone, / picolo fantino,
e dello scherzo rumoroso (e anche un poco sventata e irresponsabile). -anche
a tutti. se arriva in macchina un vecchio con la pelliccia, in compagnia di
sa a chi. saba, 222: un modo io so, so un giusto
: un modo io so, so un giusto modo e solo / di lei punire
: giorni sono trovai sulla sua tavola un albo che è addirittura una monellata.
modo vivace e impertinente (e anche un poco sventato o irresponsabile); compiere
folleggiava e monelleggiava per la casa, un angioletto, in cui quel bambino sia
, indisciplinato e chiassoso, proprio di un monello; vivacità sbarazzina e anche un
un monello; vivacità sbarazzina e anche un poco sventata e irresponsabile, non disgiunta
sventata e irresponsabile, non disgiunta da un certo gusto per lo scherzo e la
. de amicis, xii-142: un misto di monelleria, di finto
la monelleria del genio è smussata da un difetto assoluto di mascolinità, come la
nostre monellerie, che avrebbero fatto dannare un santo. de roberto, 1-85:
: il loro figliuolo... era un ragazzo malavvezzo, faceva mille monellerie non
'si dice per lo più d'un ragazzo che con briosa semplicità fa mille
b. croce, iii-34-71: un cattivo poeta si sforzava coi suoi versi
quello sciagurato merita e lo dipinge in un quadro di monellesca fantasia. pirandello,
monellesca e giocondamente giuliva, se anche un po'rude e acerbamente scavallante, della
questo monellino '. parzanese, vi-238: un vispo monellino, / che ti somiglia
si chiamano in firenze gli orfani di un istituto di beneficenza, che sogliono andar
[s. v.]: un tempo si chiamarono 'monellini 'i monelli
spese di svisci monello si vuol comperare un bastino di raso. = voce gerg
[il nostro popolo] chiama monello anche un pic- col fanciullo che nelle scherzose parole
bardasse. guadagnoli, 1-i-22: era un monello come tutti gli altri, / con
dozzina di monelli. verdinois, 210: un sudicio monello mi fu dato per guida
molesti, che attorniavano i carretti come un nugolo ostinato di mosche. deledda,
al muro. beltramelli, iii-49: un gruppo di monelli nudi e striminziti..
: da bimbo non sognavo niente. ero un forte e sano monello: serio,
, parte navigando, parte mangiandosi l'un l'altro. -nel discorso diretto
martini, 4-199: mi volto e veggo un ufficiale de'gendarmi. - che c'
fuggite certe ostentazioni strane, / più che un monel non fugge la quarquonia. documenti
torléans, 123: la granduchessa mandò [un valletto] martedì a s. lazzaro
martedì a s. lazzaro, che è un luogo come quello de'nostri monelli.
. qui la voce 'monello 'ha un significato diverso dal proprio,..
dal proprio,... poiché ha un senso più modificato, né punto ingiurioso
, 11-53: guidone, che pure era un monello, / la riguardava con occhio
e impertinente, discolo, indisciplinato (un ragazzo). - anche: molto
buoni di cuore, anche se sono un po'monelli e avvezzati male, c'è
, irriverente e perciò poetico. è un popolo monello non meno di quello di
scherzoso, frivolo (uno scritto, un atteggiamento, ecc.). carducci
dal costume e dalla musica del settecento un fare tra disinvolto, sentimentale e monello
nel mondo oggi attendete, / per procacciarvi un di la monarchia / con la vostra
l'onestà per ordire una frode o un inganno. baldovini, 2-18: visto
, ch'ella facesse / vista d'avere un male. -sapere di monello:
a dazi pesanti e giogo estrano: / un monellùccio tira una sassata / e tutta
, 18-170: nulla di straordinario che un monellùccio mal educato commetta su un pianoforte
che un monellùccio mal educato commetta su un pianoforte tali devastazioni. verga, 1-150
. verga, i-187: 'malpelo un monellàccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti
vederselo davanti e che tutti schivavano come un can rognoso. d'annunzio, iv2-
e ingrati. gatto, 2-45: un ragazzo, un discolo, un monellàccio.
gatto, 2-45: un ragazzo, un discolo, un monellàccio...
2-45: un ragazzo, un discolo, un monellàccio... viene dal paese
divisibile (e nella terminologia nordamericana ha un corrispondente in morfema).
, 550: 'monera': nave a un solo ordine di remi, una fila
di remi, una fila per banda, un uomo per remo. tramater [s
.]: 'moneride': nave d'un semplice ordine di remi.
dal gr. pov-qp-fe 'che ha un solo ordine di remi (una nave)
sf. mezzo di pagamento che ha un valore riconosciuto e che serve come unità
dall'autorità che li emette; rappresenta un mezzo per trasferire agevolmente la ricchezza e
più che il ricercare questo fatto sarebbe un solcare un mare senza riva o fondo
il ricercare questo fatto sarebbe un solcare un mare senza riva o fondo. a
moneta... altro non è che un valore o sia misura generale di tutte
noi si possa definire così: « è un pezzo di metallo di determinato peso e
metallo di determinato peso e finezza, d'un dato nome che ha un dato valore
, d'un dato nome che ha un dato valore numerario, con pubblico impronto
a questo fine si divisero in parti d'un dato peso e d'una data purezza
. cavour, iii-369: la moneta è un istromento della circolazione, è una
da strumento contabile o come base di un sistema valutario. broggia, 185:
ma lo ha nell'estrinseco sempre ad un modo ed immutabile vale a dire non
153: fu... immaginato un compenso, che divise nei tempi successivi
. -moneta di pagamento: in un contratto mercantile, tipo di denaro stabilito
di uno dei due contraenti o di un altro paese). -moneta di permesso
solida, stabile: quella garantita da un notevole potenziale economico, così da godere
potenziale economico, così da godere di un cambio favorevole e da resistere all'erosione
. -moneta simbolica: che ha un valore nominale superiore a quello intrinseco del
moneta: insieme della liquidità secondaria di un sistema economico, costituita da conti e
2. valuta tipica e corrente in un determinato paese; sistema monetario proprio di
determinato paese; sistema monetario proprio di un determinato stato o territorio. dante
123: la moneta soa si è un pardao... et ancora batte alcuna
cas, che ne vanno xvi per un tare d'argento. fioravanti, i-12:
... conciosia cosa che ad un banchiere, il quale cambiava monete che non
alle mani qualche cosa, mi faresti un grandissimo piacere a procurarmela per danari.
lusinghe di carlo di lussemburgo rispose con un omaggio da antiquario inviandogli certe monete romane
iv-1-927: giorgio... gittò un pugno di monete nella polvere; e
di corame, la quale aveva da un lato la sua effige, da l'altro
. b. davanzati, ii-443: se un principe... facesse moneta di
universale; ma una taglia particulare, un contrassegno o bullettino o poliza di mano
: costituita da una lega o da un metallo poco pregiato (come, p.
. -moneta bratteata: costituita da un foglio molto sottile, rilevata da un
un foglio molto sottile, rilevata da un lato e incavata dall'altro. -anche
scarsa e difettosa. segneri, iii-3-190: un creditore indiscreto vuol essere pagato in moneta
che presenta, sulla primitiva impressione, un marchio correttivo applicato in seguito.
-moneta di grida: che ha un valore o un cambio ufficiale (v
di grida: che ha un valore o un cambio ufficiale (v. anche grida
e si prendono sicuramente da tutti come un pegno e una sicurezza perpetua di dover
avere da altri, quandoché sia, un equivalente a quello che fu dato per
beccaria, i-640: la moneta reale è un pezzo determinato di metallo che, in
della sua qualità, misura ed assicura un determinato valore. -moneta erosa:
peggiorata nella lega con l'aggiunta di un metallo più vile; mista di argento
falsificata con metallo vile oppure contraffatta con un sottile rivestimento di metallo prezioso (v
giusta o adulterina. gioia, 1-ii-4: un principe che fabbrica monete false, il
. bacche ili, 2-37: per un vero collettivista è forse meno falsa o
. -moneta gobbina: che ha un contorno irregolare 0, anche, una
. -moneta incastrata: costituita da un nucleo centrale e da un anello di
costituita da un nucleo centrale e da un anello di metallo diverso. -moneta incusa
di dati o di elementi che costituisce un livello più ristretto, più limitato,
meno importante o più particolare rispetto a un determinato ambito del reale o in relazione
]: tu se'moneta tosa (a un poco di buono).
dentro le nostre tasche. -in un sistema con prevalente circolazione cartacea, insieme
conte palatino che lo troviamo ridotto ad un misera- bil fumo comperato con pochi soldi
nulla a sperar da lui, giacché un capuccino non toccava mai moneta, gli facevano
non toccava mai moneta, gli facevano un inchino. gioberti, 1-iv-388: due ricche
vaghezza di moneta / corrotto abbia anche un poeta. guadagnoli, 1-i-238: gli
ai caffè gli spassi che non poteva godere un principe. -pena pecuniaria,
i tesori di mida, che sarà sempre un mendico. fr. gualterotti, 68
si dee ridurre una virtù sì eccelsa ad un traffico di soli bei complimenti e belle
fanno dei loro personaggi monete battute ad un conio, entità senza vita, fuorché
consistente nel lanciare a turno, in un cerchio tracciato per terra o contro un
un cerchio tracciato per terra o contro un muro, il proprio soldino o un
contro un muro, il proprio soldino o un bottone o una piastrella: chi si
/ vicino all'altra alla misura di un palmo. 14. ipp.
come dire: 'per amor suo ammazzerebbe un uomo '. più comune: '
: essere disposto a tutto per ottenere un determinato scopo. s cantoni,
. longhi, 521: lo zoppo è un rampollo del botte- gone padovano verso la
pio vene, 219: ci trattenemmo ancora un poco, io predicando, ma sempre
predicando, ma sempre più infastidito, con un senso spiacevole di mala fede, ella
, passare per vero o giusto (un concetto, una teoria). cattaneo
167: il solo alessandro, soggiornando un pezzo nella villa, avrebbe finito col raddrizzare
aggettivale): che si identifica con un determinato valore monetario o vi corrisponde;
quello dell'unità monetaria; spicciolato (un pezzo aureo). sacchetti,
sacchetti, 202-27: si muove un dì con due fiorini di moneta in
corrente in tanti paesi * fumare come un olandese '. -essere moneta corrente
essere molto diffuso (soprattutto in un ambito o in un periodo determinato).
(soprattutto in un ambito o in un periodo determinato). a. cattaneo
ha fatta qualche volta a arrivare a un patetico un po'più estraniato,.
qualche volta a arrivare a un patetico un po'più estraniato,...
essere una persona infida e spregevole, un poco di buono. tommaseo [
inerti sino alla fine; non diedero un uomo, né una moneta, né
ii-8-31: tu, probabilmente per fare un po'di dispetto alla t., ti
: non avere nessuna intenzione di saldare un debito. g. m. cecchi
... all'accompagnamento del cadavere d'un bojardo, una frotta di donne pagate
tradurre una frase concettosa e sintetica con un profluviodi parole. algarotti, 1-iv-82:
dita che una monetuzza d'oro d'un centimetro e mezzo: nel gran medagliere
monete; che può essere monetato (un metallo). p. neri
prezzo una pasta che la zecca pagherebbe a un prezzo maggiore. boccardo, 2-253:
può essere assorbito dalla moneta stessa con un proporzionato aumento del valore legale rispetto a
più saviamente sul monetaggio, avendo scelto un genere di materia [il sale] necessarissimo
tr. (monéto). trasformare un metallo in moneta con opportuni procedimenti;
fonda la massima che per base di un regolamento fisso in materia di monete non
doppie che si monetavano in atene: un pezzo di metallo... mal condotto
entriamo, pur sapendo che il cerniscili è un economista di gran valore. b.
.. hanno infuso nelle nostre popolazioni un grave abbor- ri mento alle carte monetarie
. -clausola monetaria: quella che in un contratto stabilisce la valuta in cui debba
1-326: crederei piuttosto che queste fossero un segno dell'officine monetarie di roma.
monetario (di uno stato o di un gruppo di stati con economia complementare)
come unità di misura del valore in un determinato sistema. cattaneo, ii-2-257:
questo fine si divisero in parti d'un dato peso e d'una data purezza,
impiegato o usato per coniare monete (un metallo); che serve o è atto
, 1-234: fu preso in bologna un monetario falso, chiamato nicoletto orafo. scariiffi
se si fa morire sopra una ruota un monetario falso, che si farà soffrire
: senza fallo il carbonaro ha da essere un mo- netaro falso. bacchetti, 2-xxiv-1035
netaro falso. bacchetti, 2-xxiv-1035: un oste, un fornaio, per esempio
. bacchetti, 2-xxiv-1035: un oste, un fornaio, per esempio, poteva farlo
, morali, intellettuali; chi tiene un comportamento falso, infido, ipocrita.
. tornasi di lampedusa, 310: un monetario prezioso con diecine di cassettini ricoperti
ridotto o trasformato in moneta (un metallo, un oggetto metallico).
trasformato in moneta (un metallo, un oggetto metallico). b.
monetato, divenne prezzo comune ed eminente ed un nuovo genere di ricchezze ignoto a'barbari
. / a questa 'monetata ', un muso arcigno / che compra i voti
arcigno / che compra i voti, per un arrembato / m'accenna...
3. locuz. essere un bene spirituale oro 0 tesoro monetato:
1-438: le sue lettere sono sempre un vero tesoro - monetato - di cuore
, sf. trasformazione o riduzione di un metallo in moneta; complesso delle operazioni
solito agli ordini di qualche signore o di un comune); addetto alla zecca
che la moneta tua corre leggiera un grano, meglio è guada
falsificare con istrumenti piccoli e maneggiati da un solo mal monetiere. 3.
. monetizzare, tr. ridurre un metallo in moneta, monetare. -anche
moneta, monetare. -anche: attribuirgli un valore economico determinato. cavour
la legge nello stesso tempo non istabilisse un rapporto costante fra questi due metalli.
valore in denaro o il prezzo di un oggetto. 3. cedere beni o
di economia pura; cercare di trarne un guadagno o un profitto. panzini
pura; cercare di trarne un guadagno o un profitto. panzini, iv-432:
ch'io voglia da lei altro fuorché un paio di monferrine, perché so già ch'
3-26: ti pare che questo sia un male da monferrino e meritevole d'esser
il primo dei quali medicamenti si è un brodo fatto con vitella mongana e con
uscito di me stesso, pensando ad un quarto di mongana che ho visto appeso
: gusto tal ne ricevevi [di un arrosto d'asino di latte], à
ma il mio cor lasso, simil d'un piropo, / arde sovente e il
diventa, che dall'ampie creste / un mongibèllo di fuoco tramanda. —
subito, alla giunta loro, si sparò un mongibèllo d'artiglierie. 4.
che parvon d'achille / e balza un mongibel fuor di faville. vasari, iii-
l'ordinario, furono scaricate tutte in un tempo: onde fu tanto il rumore,
mondo e la fortezza con tanti fuochi pareva un mongi- bello ed un inferno. fagiuoli
tanti fuochi pareva un mongi- bello ed un inferno. fagiuoli, 1-4-206: ditele.
: ditele... che avete un mongibèllo di fascine nel petto, alle quali
dato fuoco. 5. sede di un bruciore intensissimo; febbre altissima, arsura
che bene spesso facevano delle mie viscere un mongibèllo. idem, 253: cadde
corsi di sangue che, procedenti da un intensissimo calore e stemperamento di viscere,
di viscere, facendolo ardere di continuo in un mongibèllo di fuoco, lo conducevano con
iperbolico: violenza e grado estremo di un sentimento (o anche il sentimento stesso
, / l'altro ha nel petto chiuso un mon- gibello. ariosto, 1-40:
, 1-40: suspirando piangea, tal ch'un ruscello / parean le guancie, e
/ parean le guancie, e 'l petto un mongibèllo. a. f.
che udirete gli stridi e sospiri che un nuovo mongibèllo fanno nel mio acceso petto
mireratti / nel petto ad ogni ninfa un mongibèllo. gabrielli, 46-27: i singulti
d'elio / facean sembrar suo petto un mongibèllo. leti, 5-v-402: basta ogni
cuore sì osceno, chi lo cangiò in un mon- gibello di amor divino? emiliani-giudici
avevano acceso in quel cuore di stoppa un mongibèllo, che gli diffondeva per tutte le
che di foco / parea nel volto aver un mongibèllo. lalli, 12-24: così
: / par che ne gli occhi un mongibèllo egli abbia. siri, i-vii-
che pareva il capo di lei divenuto un mongibèllo ch'eruttava fuoco e fiamme contra
per temperamento o nell'atto 'è un mongibèllo '. fera. martini, 5-220
martini, 5-220: il crispi è un mongibèllo, il crispi è pericolosissimo:
, incolore, appare quasi appannata da un vecchio cristallo impolverato; garbatezza e compostezza
garbatezza e compostezza aggiunge gelo. imagina un assiderato mongi- bello anarchico in completa e
leve pardo, / ove parea zampardo un mongibèllo / di fiamma, della quale
di fiamma, della quale fosse in un punto / ciò ch'incontrava disfatto e
denominazione e stimatosi dagli abitanti che fosse un nome particolare di quel monte,.
in sua grazia, ti vo'donare un mongile. = deriv. dallo spagn
i cui semi piccioli e verdi dànno un cibo sano e saporoso, e si
aerostato di forma sferica, formato da un involucro di tela o di seta gommata
e da una navicella destinata ad accogliere un esiguo numero di passeggeri; l'involucro
riempito con l'aria calda prodotta da un fuoco, acceso alla base.
aria, si gonfia con aria riscaldata da un apposito fomelletto. codesto nome vien da
come la fune sia sciolta, / un poco indugia, si volta, / sale
in mongolfiera, sulla costa. era un bel pallone, ornato di frange e gale
[la villa] alle feste d'un tempo, quando... volteggiavano sui
voluminoso. bacchelli, 1-i-131: - un consiglio a me? - di tirare
tondo che portate in giro, altrimenti un giorno o l'altro ve lo spianano
aggettivale): ampio e gonfio (un indumento). cassieri, 88:
. etnol. ~ originario della mongolia (un popolo). -anche: orientale,
: piega falciforme palpebrale, che costituisce un carattere tipico delle razze mongoloidi neomorfe.
g. raimondi, 3-33: gorki era un omone lungo, ancor giovane, coi
di chi è affetto da mongolismo (un carattere fisionomico). ojetti, ii-65
cromosomica (dovuta alla presenza di un cromosoma supplementare nella coppia 21 dei cromosomi
21 dei cromosomi): consiste in un ritardo dello sviluppo mentale (dalla vera
originario della mon golia (un popolo). -anche: di stirpe mongo
la testa a chiunque vuole imporle un giogo. cattaneo, iii-2-47:
dei mongoli. slataper, 1-53: un contadino con la frusta di pastore si
occhio). soldati, 2-367: un gusto perduto? un gusto perduto per
soldati, 2-367: un gusto perduto? un gusto perduto per sempre, si disse
zigomi pronunciati e gli occhi azzurri e un po'mongoli della dea lubini.
luce nei baffi e negli zigomi, un po'mongoloide, [lo zio peppe]
anni fa era esposto il ritratto di un mongoloide. silone, 8-35: aveva
. ariosto, 28-15: dal collo un suo monile si sciolse, / eh'una
vago monile. peri, 4-21: un monil di bei piropi ardente / gli
siro / per profumarti tutta e in un bel monile / mi cangerei, ch'in
portano al braccio... le ragazze un monile di conterie. d'annunzio,
d'oro,... / risogno un sogno atroce. dal monile / divampa
, candido, gentile, / forma senzfarte un sì caro monile / ch'ogni cor
fatto n'avete [delle mie rime] un sì nobil monile / ch'allunga ogni
copria, seco traendo, / questanaura d'un bel crin forma un monile / il
/ questanaura d'un bel crin forma un monile / il candido di lei collo cingendo
aggiri, / fai a l'ombre un monile / co'tuoi lucidi giri. marino
giovinetta amigdala / trema, appoggiata a un cielo / nerastro di tempesta. /
cielo / nerastro di tempesta. / un monile di gocciole le scintilla sul seno.
-cerchio. oriani, x-13-27: un monile di ferrovie stringe le coste africane
/ per farne a la mia ninfa un bel monile. menzini, i-198: dolce
vermigli. e. cecchi, 5-405: un altro frate... disponeva fra
porterai le lane ancor dorate. / un monil sarà tuo. 5.
i coralli / ch'han nel soggetto un sì formai monile, / che folgore
rappresentante una serie di globetti a guisa di un monile di perle. =
di una pianta che abbia la figura di un monile di perle. 2
limite dei 2, 3 mm e un conseguente rapido diradamento. = voce dotta
. francesco da barberino, i-101: d'un grande et alto sire / che vada
fose sepelito / cum trenta morti en un moniménto. boccaccio, viii3- 24:
, 1-511: amendue morirono in un punto e sono sopelliti in u'munimènto.
s'u- diàno, / fecerli fare un ricco munimènto, / che molte pietre
cattiva alla moglie d'antonio, in un moniménto entrò nuda viva e due serpenti
a piè del ponte... / un moniménto fe'di marmo fare / e
esser nel moni- mento in men d'un anno. a. bonciani, lxxxviii-i-
martore / ch'i'giudico di tempo un poco ispazio / ch'i'troverò del moni-
tende a ricondurre le due entità a un principio superiore che le comprenda e le
fichte, che furono monisti tutti d'un pezzo, e tennero perciò appunto l'
universo l'opera e la manifestazione di un solo principio efficiente. b. croce
per estens. qualsiasi teoria che riguardi un determinato fenomeno o ambito di realtà apparentemente
vari aspetti e componenti come riconducibili a un unico principio o fondamento. = voce
'monista filosofo immaginario, che ammette un solo principio di sostanza in tutte le
v.]: 'monista che ammette un solo principio di sostanza in tutte le
, che tende a supporre in tutto un fondo comune, è favorevole alle scoperte
: chiamò quel ragazzo e gli fece un bel monito. pascoli, i-171: nell'
-in senso concreto: ciò che costituisce un avvertimento, una minaccia, una diffida
cattolicismo e il servaggio l'han fatta, un paese di locande e di camerieri.
anzi si salutavano mane e sera con un reciproco monito economico. -sentenza
il monitor nostro, o giuseppe, ed un po'rigido anzi che no. mazzini
viani, 19-539: fu riconosciuto per un giovane esperto nell'arte nautica, come
'e che in parigi sorte un giornale intitolato il 'moniteur '? tommaseo
il x congresso, commettendoci l'incarico di un foglio settimanale, che sia il monitore
ha a ire in francia per avere un nome da dare ad un giornale! carducci
per avere un nome da dare ad un giornale! carducci, ii-9-6: il
apparecchio che consente di sorvegliare, su un ricevitore video televisivo di formato ridotto,
2. fis. elettron. in un reattore nucleare, dispositivo usato per mantenere
. dispositivo che registra lo stato di un sistema allo scopo di segnalare ogni allontanamento
automatico: programma che permette all'elaboratore un controllo continuativo sulle operazioni svolte.
affiggere ne'luoghi publici del suo stato un editto monitoriale. de luca, 1-14-4-142:
11-47: publicò [il papa] un monitorio contro a'fiorentini socto gravissime pene
stessi nascosto,... mandò un cursore della sua curia in mia casa
diffidare da una determinata azione o da un certo atteggiamento politico e per costringere a
obbedire a una precisa decisione, a un ordine indiscutibile. f. degli atti
a mandare per uno de'suoi mazzieri un monitorio al re carlo, il quale
giovanetto duca. botta, 5-56: un certo gorani (questi è quel gorani
[il papa] dava principio ad un gagliardo e vasto macchinamento di repulse,
. atto o documento pontificio che attribuiva un territorio a un soggetto, a una parte
documento pontificio che attribuiva un territorio a un soggetto, a una parte politica o
, a una parte politica o a un ramo dinastico. guicciardini, 13-iii-28:
dal giudice civile o penale a carico di un soggetto (presunto debitore o presunto colpevole
caso di impugnazione, invece, si instaura un normale giudizio in contraddittorio fra le
ogni lettera che mi si rende mi pare un monitorio o una citazione per comparire in
ed i pozzi erano vani spauracchi; un monitorio dell'ambasciatore lallement spalancava ai rei
atto, comportamento, discorso che costituisce un monito, una raccomandazione. g.
cecilia dovette limitarsi a fare a sua figlia un lungo ed accigliato monitorio sui pericoli del
idem, 3-28: poco dissimile fu un altro monitorio a quelli di rostoch, essortandoli
provvedimento di natura disciplinare, consistente in un ammonimento rivolto in modo formale dal superiore
o penale, come l'espulsione di un membro da un'organizzazione religiosa, la
un'organizzazione religiosa, la rimozione di un parroco, t irrogazione della scomunica o di
di altra censura, la riduzione di un ecclesiastico allo stato laicale, ecc.
si commettano delitti), consistente in un atto formale di ammonimento rivolto dal superiore
a trovarsi in occasione prossima di commettere un delitto, o a colui nei cui
non la prova) che abbia commesso un delitto, o a colui che si trovi
(ad es. al colpevole di un delitto già punito dall'autorità civile)
con brevi parole non strettamente legate a un testo fisso. 6. fenomeno extrasensoriale
buonarroti il giovane, 10-917: mettele un po'in seno, mon'antonia,
ogni volta che e'le promettesse pagare un pagio di maniche di saia gialla.
difformata e strana. -premesso a un epiteto ingiurioso (per accrescerne la forza
fè, perché la si truova in un pericolo e, se la n'esce franca
ii-54: avea portato monna carestia / un pollo arrosto, volto per ischiena / arido
monna terra, se io ti rispondo un poco più liberamente che forse non converrebbe
e ser martino, / per vedere un furare, altro offerere, / vederli
, o che snocciola sentenze improntate a un falso moralismo. gigli, 5-32
senza fondo, / che di fumo rece un fiume. -premesso ad appellativi ironici
cucita con punti nascosti sul diritto di un tessuto, e per lo più arricchito da
ciola! -esser monna lisetta: assumere un atteggiamento vanitoso e presuntuoso. betussi
il paradisi è orazio schietto senza avere un pensiero d'orazio ». più su sta
mona le toglieva dal fuoco, levò un grande strepito di risa. cito lini,
: la monna, dunque, è un animale immondo. balbi, lxii-4-175: atorno
.. /... giocolar sur un canapo. siri, iii- 179:
. -per simil., a indicare un atteggiamento ridicolo, o anche la bruttezza
neri, 11-14: a poter veramente un po'vedere / tali quali elle son
una monna, cotto, / senza creanza un così vii ritratto, / debba spirare
-pigliare, prendere la monna, un po'di monna: ubriacarsi.
buona donna / cenato fuora e preso un po'di monna. fagiuoli, vi-90:
mostri il culo alla brigata, / dicea un savio signor, per la cui destra
a. casotti, 1-1-119: e se un cappon non mastico coll'osso, /
fare monna schifa il poco: assumere un falso atteggiamento di ripulsa e di disgusto
. serao, i-107: un 'rotolo 'di maccheroni, una pasta
patàffio, 8: credetti allor vedere un bel monnino, / e rivoltando vidi
ch'egli ha a'monnini, e vanne un sì terribile / che lo flagella e
più arguto in dare i monnini sia un grandissimo scimunito. idem, 3-170:
25: vedemmo il cielo stellato, con un tempo che tanto avea voglia di piovere
derivare dall'operare della monna, che è un animale il quale contraffa benissimo molte operazioni
quale contraffare è come uno schernire e un motteggiare. = dimin. di monno
certi lor mormoni / giocolar sur un canapo. salvini, v-419: qui
: lezioso, delicato, effeminato (un uomo). patàffio, 7
ha inviata da lisbona una cassetta et un mono per v. a. =
, si. estere della glicerina con un solo atomo di acido acetico, usato
che presenta tutti gli stami riuniti in un solo fascio (un fiore).
stami riuniti in un solo fascio (un fiore). - anche sostant.
monoàlbero, agg. meccan. che ha un solo albero a camme in testa (
testa (il sistema di distribuzione di un motore a scoppio; il motore stesso
-ci). che si avvale di un unico alfabeto cifrante per la sostituzione letterale
alfabeto cifrante per la sostituzione letterale (un sistema crittografico). =
sm. chim. composto che contiene un unico atomo di alogeno. -anche agg
sf. chim. composto che presenta un solo gruppo ammidico nella molecola.
ciascuno dei composti basici contenenti nella molecola un gruppo amminico. tommaseo [s
amminoacido della serie grassa, che contiene un solo gruppo amminico nella molecola. =
chim. fosfatide che presenta nella molecola un atomo di fosforo per ogni atomo di
che è caratterizzato o ha origine da un solo amnio. -gemelli monoamniotici: gemelli
un'unica membrana amniotica, quindi da un solo ovulo fecondato. = voce
'solo, unico 'e da un deriv. da amnio (v.)
-ci). elettron. dotato di un solo anodo (un apparecchio statico di
. dotato di un solo anodo (un apparecchio statico di conversione). -
provvisto di una sola ansa, di un solo manico (un vaso, un'
sola ansa, di un solo manico (un vaso, un'anfora).
bot. che sviluppa la fioritura su un solo ordine (una pianta).
. che interessa una sola articolazione (un reumatismo). = voce dotta,
, agg. che ha o presenta un solo asse; che si sviluppa lungo una
2. trasp. che ha un solo asse; che poggia su due
che poggia su due ruote opposte (un rimorchio). = voce dotta,
2. geol. che ha un solo condotto; che comunica con l'
; che comunica con l'esterno attraverso un solo condotto, detto anche camino (
solo condotto, detto anche camino (un vulcano). = deriv. da
). chim. costituito di un solo atomo (una molecola);
); composto di molecole formate da un solo atomo (un corpo semplice,
molecole formate da un solo atomo (un corpo semplice, in partic. un gasnobile
(un corpo semplice, in partic. un gasnobile). = voce dotta
acust. che riguarda, che investe un solo orecchio (una sensazione uditiva)
. medie. che riguarda, che interessa un solo orecchio (un disturbo, una
, che interessa un solo orecchio (un disturbo, una affezione). =
). chim. che contiene un solo gruppo azoico (un colorante organico
che contiene un solo gruppo azoico (un colorante organico sintetico). =
che ha una sola funzione basica (un composto, un acido).
una sola funzione basica (un composto, un acido). = voce dotta
caratterizzato dalla presenza nella molecola di un solo benzile. = voce dotta,
, l'intero ciclo vitale, in un solo ambiente (un organismo, un
ciclo vitale, in un solo ambiente (un organismo, un animale). -sostant
un solo ambiente (un organismo, un animale). -sostant. (con valore
che trascorrono l'intero ciclo vitale in un solo ambiente. = voce dotta
di daltonismo che permette la percezione di un solo colore. = voce dotta,
, agg. invar. formato da un solo blocco. -anche sm., nella
2. meccan. stampato o fuso in un solo pezzo (un motore a scoppio
o fuso in un solo pezzo (un motore a scoppio). -sm. nella
3. edil. che è costituito da un unico fabbricato, adibito ad attività differentemente
adibito ad attività differentemente specializzate (un edifìcio, un ospedale); che concentra
attività differentemente specializzate (un edifìcio, un ospedale); che concentra o raggruppa
servizi in una sola ala, in un unico settore verticale (un edifìcio).
ala, in un unico settore verticale (un edifìcio). -anche sm.
. 5. balist. formato da un solo blocco d'acciaio nel quale le
due canne vengono innestate a caldo (un fucile). -anche sm., nella
congenita caratterizzata dal ridotto sviluppo fetale di un arto superiore che, all'atto della
come una semplice appendice; feto con un solo arto superiore. = voce dotta
derivare dall'acido acetico, sostituendo con un atomo di bromo uno dei tre atomi
dalla naftalina, che presenta nella molecola un solo atomo di bromo ed è caratterizzato
atomo di bromo ed è caratterizzato da un elevato indice di rifrazione e da un
un elevato indice di rifrazione e da un elevato valore della densità. = voce
, agg. chim. che contiene un unico atomo di bromo (un composto)
contiene un unico atomo di bromo (un composto). = voce dotta
suff. chim. -ato, che indica un più alto grado di ossidazione.
che si ottiene sostituendo nella molecola di un acido un atomo di calcio a uno
ottiene sostituendo nella molecola di un acido un atomo di calcio a uno di idrogeno (
atomo di calcio a uno di idrogeno (un sale). = voce dotta,
. che è armato con cannoni di un solo calibro (unanave da battaglia).
sola stanza, oltre ai servizi essenziali (un appartamento). -anche sf.:
in una sola camera o assemblea (un parlamento: in contrapposto al tipo più
. che ha una sola canna (un fucile da caccia). = voce
-ci). chim. che presenta un unico gruppo carbo- sillico nella molecola (
unico gruppo carbo- sillico nella molecola (un acido organico). = voce
piante del genere colchico, che presentano un solo nocciuolo in ogni capsula.
. che è formato dallo sviluppo di un ovario costituito da un solo carpello (
dallo sviluppo di un ovario costituito da un solo carpello (un frutto).
ovario costituito da un solo carpello (un frutto). = voce dotta
biennale. 2. costituito da un solo carpello (unfrutto). =
si riferisce, che è relativo a un monocasio. monocàsio, sm. bot
sm. bot. infiorescenza terminante in un fiore, al di sotto del quale si
al di sotto del quale si forma un solo ramo laterale, che a sua volta
, che a sua volta culmina in un fiore e reca un ramo laterale e
volta culmina in un fiore e reca un ramo laterale e così via; infiorescenza
agg. sm. ant. che ha un occhio solo; monocolo.
due corpi con una sola testa (un mostro fetale). - anche sostant
v.]: 'monocefalo': mostri con un capo solo. 2. bot
2. bot. che presenta all'apice un unico capolino fiorale (il fusto o
unico capolino fiorale (il fusto o un ramo delle composte). p.
. 4. figur. che ha un solo pensiero, un solo intento,
figur. che ha un solo pensiero, un solo intento, un'unica volontà (
: la moltitudine era diventata, in un pensiero unico e comune, unanime e monocefala
. costituito da una sola cellula (un organismo); unicellulare. = voce
-et). che ha o offre un solo centro. = voce dotta,
, caratterizzati da scaglie munite ognuna di un aculeo; vivono in branchi negli oceani
e organizzativo, caratterizzato dall'esistenza di un unico centro di direzione, guida e
immaginato con corpo di cavallo e con un unico corno in mezzo alla fronte;
ancora ha un'orrida voce / con un sol corno di color lucenti. /
ed il quale esser non può che un ente favoloso, a meno che non
d'indicare il rinoceronte, armato di un corno solo. calandra, 6-38: i
]: * monocero ': nome di un genere di polipi degli attineiformi vaganti:
e l'interno tentacolato; tentacoli in un sol ordine, tre a tre riuniti nella
3. agg. che ha un solo corno (un animale).
agg. che ha un solo corno (un animale). tommaseo [s.
varie specie di animali le quali portano un corno. = voce dotta, gr
. povóxepox; -cùto < ^ * con un solo corno '. monocerónte,
-ci). chim. che contiene un solo ciclo nella molecola (un composto
contiene un solo ciclo nella molecola (un composto organico, un idrocarburo).
nella molecola (un composto organico, un idrocarburo). = voce dotta
). mec- can. che ha un solo cilindro (con partic. riferimento
. -per estens.: che monta un motore fornito di un solo cilindro (una
: che monta un motore fornito di un solo cilindro (una motocicletta di bassa
. che ha la stessa velocità di un elemento consimile (con riferimento a ciascuna
o degli elettroni che fanno parte di un fascio o di uno sciame in movimento
solo calice o dalla sola corolla (un fiore). = voce dotta
è composto di una sola classe (un treno, una scuola, ecc.
costituita da una ripida scarpata e da un fianco ulteriore con pendenza debole.
cura e nell'approfondimento dello studio di un solo genere di malattie (un ospedale
di un solo genere di malattie (un ospedale). = voce dotta
piante caratterizzate dalla compresenza in un unico fiore di stami e carpelli. -anche
e carpelli; bisessuale, ermafrodito (un fiore); che ha fiori carpelliferi
: che appartiene al sistema monoclino (un cristallo). = voce dotta,
nel cretaceo superiore, caratterizzato da un lungo corno nasale e da deboli coma orbitali
derivare dall'acido acetico, sostituendo con un atomo di cloro uno dei tre atomi
del metano, che presenta nella molecola un solo atomo di cloro (ed è usato
, agg. chim. che contiene un unico atomo di bromo (un composto)
contiene un unico atomo di bromo (un composto). = voce dotta,
presenza di glume uni- flore e di un solo seme. tramater [s.
le cui glume sono uniflore e portano un solo seme applicabile ad altre specie provvedute
seme applicabile ad altre specie provvedute d'un solo grano. = voce dotta
, sm. letter. l'essere privodi un occhio. savinio, 10-175:
camminava [il toro] traccheggiando come un banchiere podagroso. la somiglianza era accresciuta
, agg. che è privo di un occhio per malformazione congenita o in seguito
a trauma o a malattia; orbo da un occhio; guercio.
: io restava maravigliato in vedere in un piemontese tanta affezione, e mólto più
tanta affezione, e mólto più in un deforme e monoculo; poiché, oltre
monoculo; poiché, oltre di mancargli un occhio, dall'altro era guercio.
nella curia / l'avea partita a un piato pertinace. d'annunzio, iv-1-797:
, aligi! -gridò il monocolo verso un pedone che camminava a fatica sul ciglio
ciclopi della mitologia greca, caratterizzati da un solo occhio in mezzo alla fronte,
pastore etnese, / succiando il femore d'un itacese, / con urli orribili divelle
itacese, / con urli orribili divelle un pino / e a le nereidi fa il
egoistica); che non comprende perfettamente un dato di fatto o, in genere
.. /... mica era un monocol nel vedere, / ma saggio
e monoculo, percioché egli è come un ventre crasso, atto a ricevere la
. medie. tipo di bendaggio applicato a un solo occhio (per lo più nell'
a mantenere sopra uno de'due occhi un apparecchio qualunque, che si fa con
che si fa con una fascia ravvolta in un solo gomitolo, e composto di giri
buona o in mala fede, rimaneva un esemplare umano tipicamente grigio, uno dei
. -fare monocolo qualcuno', accecarlo da un occhio. luca pulci,
il monocolo in terra di ciechi: in un ambito o in un contesto sociale formato
ciechi: in un ambito o in un contesto sociale formato da persone totalmente prive
corte granducale viennese, questo si stimava un tratto di spirito: tra'ciechi il
lat. scient. monoculus 'fasciatura per un occhio solo '; i prov.
monòcolo2, sm. lente correttiva per un solo occhio, priva per lo più
porta appoggiata o incastrata nell'orbita (un tempo denotava l'appartenenza a una classe
agiata e oggi, per lo più, un atteggiamento esibizionistico); caramella.
, i-318: sotto il monocolo egli rideva un poco di me, un poco del
egli rideva un poco di me, un poco del capitano, e un poco della
me, un poco del capitano, e un poco della storia. cicognani, 2-99
gozzano, i-445: chi poteva immaginare un pronipote di rama in quel signore in
ii-90: si era incastrato nell'occhio un monocolo vistoso cerchiato di tartaruga e legato
tartaruga e legato alla tunica per mezzo di un nastro. morante, i-299: era
nastro. morante, i-299: era un monocolo di vetro, appeso a una
e si applica anche sull'obiettivo di un apparecchio fotografico per ottenere immagini ingrandite di
con cui non si guarda che con un occhio solo. -monocolo a cannoncino-
per lavori di precisione, costituito da un sistema di lenti montate entro un piccolo
da un sistema di lenti montate entro un piccolo cilindro incastrarle nell'orbita oculare.
= dal fr. monocle 'occhiale per un occhio '(nel 1671);
formato da versi dello stesso tipo (un componimento poetico, una strofa);
); costituito da piedi uguali (un metro, un verso).
da piedi uguali (un metro, un verso). patrizi, 1-i-247
v.]: 'monocolo': periodo d'un solo membro, più comunemente chiamato '
xovóx
. invar. che è composto di un solo colore; monocromo. 2
polit. che è formato da esponenti di un unico partito o tendenza politica (un
un unico partito o tendenza politica (un governo, un organismo politico, ecc
o tendenza politica (un governo, un organismo politico, ecc.). -
. papini, iv-1171: da un anno a un altro, [jean
papini, iv-1171: da un anno a un altro, [jean christophe] fu
altro, [jean christophe] fu un genio cercatore, genio respinto, ge
ero io, ma poi è entrato un signore monocoluto, poi altri due, poi
sulla scena. montale, 3-158: un uomo grigio e monocoluto e un monturato
: un uomo grigio e monocoluto e un monturato in divisa nera, col « pipistrello
tecnol. regolare simultaneamente diversi congegni di un impianto o apparato mediante un solo organo
congegni di un impianto o apparato mediante un solo organo di comando.
che ha i singoli elementi collegati con un unico organo di comando (un impianto
con un unico organo di comando (un impianto, un apparato). monocomando1
organo di comando (un impianto, un apparato). monocomando1, agg.
comando, sm.): munito di un unico apparato per il posto di pilotaggio
a regolazione simultanea dei congegni di un impianto per mezzo di un solo dispositivo
congegni di un impianto per mezzo di un solo dispositivo di controllo. -monocomando di
stessa frequenza o su frequenze differenti per un intervallo fisso, di diversi circuiti oscillanti.
stereofonico che si può ascoltare anche con un normale giradischi monoaurale o monofonico.
scribi o degli amanuensi, eseguita in un unico tratto di penna e ridotta, quindi
di tono, uniforme, monotono (un suono, una voce). -in
che segue una sola linea melodica (un canto). guglie iminetti, 3-137
io tacqui. nell'oscura quiete in un suon monocorde, / su le sue ruote
. montale, 7-284: si tratta di un canto monocorde [il « fado »
paul anka... una melopea con un suo mordente,... con
scontati o, anche, conformistici (un artista, il personaggio di un'opera
una corda divisibile, per mezzo di un ponticello mobile, in due sezioni in
, 28: che stu volessi fare un monacordo, / no '1 puoi far
tutta e poi sonandone la metà col mettere un ponticello in mezzo, si sente l'
con la mano l'armonia si desti in un monocordio da un eccellente musico. g
armonia si desti in un monocordio da un eccellente musico. g. b. martini
sola corda non possiamo paragonare contemporaneamente un suono ad un altro. d'annunzio,
non possiamo paragonare contemporaneamente un suono ad un altro. d'annunzio, iii-1-619: abbiamo
, senza azione, senza angoli, un vero monocordo da non infastidire mai chi
un'uniformità o, anche, a un conformismo pedante, monotono, privo di
del monocordo. -toccare, sonare un monocordo o il proprio monocordo: esprimere
, / ch'io toccherò poi forse un monacordo, / ch'io troverrò la
alla moresca in ballo viene, / un altro sonerà el suo monacordo.
stabilire comunicazioni fra una linea telefonica e un utente (e si contrappone al bicordo
caratterizzata da movimenti coreici localizzati a un solo arto. = voce dotta
che è caratterizzato o ha origine da un solo corion; monogerminale. -gravidanza monocoriale
danza gemellare monoovulare, caratterizzata da un unico sacco cori ale per i due feti
gemelli nati da una gravidanza monoovulare in un sacco coriale; gemelli mono- zigotici.
. bot. che ha, che presenta un solo cotiledone (una pianta, un
un solo cotiledone (una pianta, un embrione vegetale). o.
si dicono i semi nei quali trovasi un solo cotiledone e così le piante che
aggiunto di pianta il cui seme ha un solo lobo. p. petrocchi [s
angiosperme, caratterizzate da embrione fornito di un solo cotiledone, radici primarie fascicolate o
evolvendosi in modo da rappresentare ben presto un gruppo vegetale caratteristico; vi appartengono,
sistema di jussieu, i cui semi hanno un solo lobo o cotiledone, e costituiscono
caratteristica propria di una pianta o di un embrione vegetale con un solo cotiledone.
pianta o di un embrione vegetale con un solo cotiledone. = voce dotta
vermi monogenei, ectoparassiti, provvisti di un disco adesivo posteriore costituito da un gruppo
di un disco adesivo posteriore costituito da un gruppo di ventose, variamente conformato e
stato, che esercita la sua autorità con un regime dispotico e oppressivo.
ideologia politica che sostiene l'istituzione di un regime assolutistico e autoritario (e ha
proprio di una forma di governo o di un regime fondato sull'autorità dispotica e oppressiva
monocratica, ossia l'apparizione estemporanea d'un potere il quale nello stadio liberatore s'
di deliberare, giudicare, conciliare (un organo giurisdizionale). = voce dotta
potere in una sola persona o in un unico organismo. papini,
è proprio, che si riferisce a un monocristallo; costituito, formato da un
un monocristallo; costituito, formato da un monocristallo. monocristallo, sm.
rispetto a quelle dei singoli componenti di un aggregato policristallino, particolarmente adatto allo studio
gr. (jiovóxpoo *; 'di un solo colore '. monocròma,
pitt. disus. quadro dipinto con un solo colore. tramater [s.
v.]: 'monocroma': quadro d'un solo colore. = voce dotta
con sfumature o tonalità diverse di un solo colore; monocromo. d'
, quattòrece aveva in tutta la persona un singoiar predominio dei colori aranciati. pareva
d'onda e si presenta pertanto con un solo colore (una radiazione luminosa o
o da particelle monoenergetiche o monocinetiche (un fascio luminoso, una radiazione corpuscolare)
, tr. fis. selezionare da un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche
onda, in modo da ottenerne un fascio di un solo colore. =
in modo da ottenerne un fascio di un solo colore. = denom. da
sf. fis. selezione, da un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche
l'impiego dell'intera gamma tonale di un colore solo, con effetti di chiaroscuro.
ombra de l'uomo. dipoi con un solo colore cominciorono a dipingere, onde
pictura fu chiamata monocromata, idest d'un solo colore. domenichi [plinio],
ancora oggi chiamano monocromata, cioè d'un colore solo. lomazzi, 4-i-88:
ella fosse così detta dall'essere d'un color solo. baldinucci, 33: zeusi
scuri, i quali veramente sono tutti d'un sol colore, o bianco o giallo
grecamente dissero 'monocromato ', è un disegno o pittura di un solo colore,
, è un disegno o pittura di un solo colore, ma più o meno
scuri. 2. stampa a un solo colore di un disegno, di
2. stampa a un solo colore di un disegno, di un'incisione, ecc
pittura di colori diversi, ma d'un solo, ove più ove meno profondo
. nell'opere di quelli che con un solo colore dipinsero, e però furono chiamati
. povoxptópatoi; (ateneo) 'di un solo colore ', comp. da
monocromada da questo, perciò che con un solo colore dipinse. monocromatòfilo,
che assume o che è colorabile con un solo colore. = voce dotta
serve per selezionare e isolare, in un fascio policromatico di radiazioni luminose o elettromagnetiche
tipografica che si basa sull'impiego di un solo colore nelle varie tonalità; il
2. carattere di uniformità cromatica di un dipinto, di una stampa o di
dipinto, di una stampa o di un paesaggio, di una veduta, ecc
dipinto utilizzando l'intera gamma tonale di un unico colore, con effetti di chiaroscuro
effetti di chiaroscuro (una pittura, un quadro, una stampa, ecc.)
dell'impiego dell'intera gamma tonale di un solo colore. milizia, iii-227
milizia, iii-227: monocromo: d'un solo colore, come è il chiaroscuro
... in toni quasi monocromi, un accenno tenuissimo di danza delle streghe.
. 2. che si presenta con un solo colore o con tinte smorzate e
o con tinte smorzate e tendenti a un colore neutro. de pisis, 1-457
perché anche i tetti sembrano coperti di un velo di cenere. 3
4. geol. che è di un solo colore (una roccia).
pitture... si è dato un saggio in questo primo tomo; e l'
traslitterazione del gr. povóxpp°c * di un solo colore '; cfr. fr
. metr. ant. che ha un tempo solo (una vocale: erano considerate
erano considerate dai grammatici greci vocali di un solo tempo e o, brevi,
1-i-314: delle vocali, alcune sono di un brevissimo tempo, e diconsi monocrone,
del gr. povóxpovo <; 'di un tempo solo '. monocròtico
-ci). medie. che presenta un solo battito per ciascuna sistole cardiaca (
si riferisce o che si attua con un solo occhio; che permette la visione
che permette la visione da parte di un occhio solo, in quanto provvisto di
occhio solo, in quanto provvisto di un solo oculare (unostrumento ottico).
dicesi quella che ha luogo valendosi d'un solo occhio e differisce dalla * binoculare
congenita, che consiste nella presenza di un solo dito nella mano o nel piede
monodàttilo1, agg. zool. che ha un solo dito in ciascuna zampa (un
un solo dito in ciascuna zampa (un animale). p. petrocchi
anali enormemente sviluppate e provviste ciascuna di un solo raggio assai corto. tramater
nell'ordine degli acantopterigi, caratterizzati da un solo raggio cortissimo, e visibile appena,
monòde, agg. ant. monodico (un poeta). patrizi, 1-iii-70
del feto compiuto interamente nell'utero (un mammifero). = cfr.
agg. invar. aeron. che ha un solo piano di deriva (un velivolo
ha un solo piano di deriva (un velivolo). = voce dotta,
blastoderma mono dermico: blastoderma che ha un solo foglietto germinativo o strato di cellule.
cantato in metro lirico sulla scena da un personaggio per lo più femminile o dal
monodia, non per lo canto di un solo de'coreuti, che con questo nome
compongono. bettinelli, 1-ii-182: parve un prodigio questa invenzione [il solfeggio]
i carbonai cominciarono a cantare. non era un coro, era una monodia, urlata
greca, componimento lirico scritto per celebrare un defunto. patrizi, 1-i-71: compose
: ella cantava il suo dolore con un ritmo che si elevava e si abbassava
presso a spegnersi; or ravviata in un impeto spasmodico; ora furiosamente affrettata come
quando una schiava... mandava un grido modulato, al quale rispondevano le
assordante delle cicale, andavo appoggiato a un bastone di ginepro. = denom.
, 134: compose [il vico] un epitalamio di nuova idea, ch'è
di nuova idea, ch'è d'un poema dramatico monodia) col titolo di
»... è l'endecasillabo di un canto monodico e monostrofìco dell'area centro-italiana
sola voce, e veniva accompagnato da un sonator di tibia, che chiamavasi pitaulo
. medie. diplopia a carico di un solo occhio. = voce dotta,
di vermi temnocefali scutariellidi, muniti di un solo organo adesivo posteriore. =
cie caratterizzate da carpelli, disposti in un verticillo e fusi insieme in modo
fusi insieme in modo da formare un ovario uniloculare, e da frutto a bacca
'di gaertner, e ciò per avere un frutto unico, prodotto da un
un frutto unico, prodotto da un solo ovario. = voce dotta
più al genere del melologo, con un unico personaggio che declama accompagnato da un
un unico personaggio che declama accompagnato da un commento musicale strumentale (sorto in
monòdromo, agg. matem. che ha un solo valore, univoco. -funzione monodroma
associa a ogni valore della variabile indipendente un solo valore della variabile dipendente (
una sola linea melodica (una musica, un canto).
una sola elica (una nave, un aereo). = voce dotta,
). che ha la durata di un solo giorno. = voce dotta,
sm. biol. cellula costituita da un solo nucleo. = voce dotta,
. chim. composto organico che contiene un solo gruppo estere. = voce dotta
medie. alimentazione basata sull'assunzione di un solo tipo di cibo, che può
nutre esclusivamente di una determinata sostanza (un organismo); che si evolve unicamente
spese di una determinata specieanimale o vegetale (un parassita). — voce dottaj
da una sola fase; che presenta un andamento periodico nel tempo (una grandezza
corrente alternata a una sola fase (un apparecchio, un circuito, ecc.)
una sola fase (un apparecchio, un circuito, ecc.).
: imposta indiretta riferita al valore di un prodotto in una determinata fase del processo
. elettrotecn. realizzato o dotato di un solo filo (un circuito, un dispositivo
o dotato di un solo filo (un circuito, un dispositivo, uno strumento
di un solo filo (un circuito, un dispositivo, uno strumento di misura)
derivato da una sola forma primordiale (un organismo, un individuo o una specie
sola forma primordiale (un organismo, un individuo o una specie); monogenetico.
che ha una sola foglia o un solo organo omologo, unifogliato (
solo organo omologo, unifogliato (un embrione, il calice di un fiore,
unifogliato (un embrione, il calice di un fiore, una pianta, il
che è com posto di un sol pezzo o foglia. tramater [s
della spata, qualora siano di un solo pezzo o anche divisi, ma
o di fibra artificiale costituita da un solo fila mento, impiegato
* monofisismo ': eresia sostenuta da un certo giacopo di etiopia, i cui seguaci
coltivato con una sola specie botanica (un prato, un campo); che
una sola specie botanica (un prato, un campo); che comprende una sola
bot. che comprende una sola specie (un genere botanico). 3.
botanico). 3. che compie un suo ciclo vitale a spese di unsoloospite
ciclo vitale a spese di unsoloospite (un organismo vegetale parassita). = voce
i., che lo fa risalire a un lat. scient. monophytus. monoflebini
i., che lo fa risalire a un lat. scient. monophobia.
. ling. che è composto di un solo fonema (una parola, una
riproduzione dei suoni per mezzo di un unico canale, che non consente la
-ci). telecomun. che utilizza un solo canale per la trasmissione o la
trasmissione o la riproduzione del suono (un sistema, un apparecchio, ecc.
riproduzione del suono (un sistema, un apparecchio, ecc.); monoaurale.
aggettivale. cinelli, 1-14: un agile campanile romanico... sale
chim. fosfato la cui molecola contiene un solo radicale fosforico. = voce dotta
monoftalmìa, sf. medie. mancanza di un occhio, per malformazione congenita.
monoftalmo, agg. medie. che ha un solo occhio, per lo più per
. monofune, agg. costituito da un unico cavo ad azione portante e traente
matrimonio che consiste nell'unione stabile di un solo uomo e di una sola donna
stato o condizione di chi ha contratto un solo matrimonio (e cioè non si è
cui fiori, senza essere inseriti sopra un ricettacolo comune, sono separati ed hanno
avuto una sola moglie o, rispettivamente, un solo marito; che segue il costume
sola donna o, rispettivamente, a un solo uomo per tutta la vita;
: credeva così di essere rimasto sempre un monogamo virtuoso che poteva sopportare lo sguardo
2. che si compie fra un solo maschio e una sola femmina (
monogenesi o poligenesi delle specie umane è un disperato rompicapo, aperto a tutte le
estens. origine comune, unica, di un fenomeno culturale o sociale, di un'
in zoologia, nascita di individui di un solo sesso in una specie animale con
le di verse manifestazioni di un fenomeno a una sola origine (una
3. zool. nascita di individui di un solo sesso in una specie animale con
'monogenista ': scienziato che da un solo principio corporeo origina la sostanza de'vani
. bot. che si sviluppa da un solo lato (un vegetale monocotiledone).
si sviluppa da un solo lato (un vegetale monocotiledone). 2.
è costituito con una sola eruzione (un vulcano); monogenico. 3.
miner. che è costituito da rocce di un solo tipo (un conglomerato);
da rocce di un solo tipo (un conglomerato); che contiene un solo
tipo (un conglomerato); che contiene un solo magma indifferenziato (un plutone)
che contiene un solo magma indifferenziato (un plutone). = voce dotta,
biol. che si è sviluppato da un solo uovo. -feto monogerminale-. feto
. bot. carattere dei fiori che hanno un solo pistillo. o. targioni
. targioni tozzetti, ii-i: 'monoginia': un solo pistillo. -disus. nelle
ordine di piante che hanno fiori con un solo pistillo. o. targioni tozzetti
piante i cui fiori sono caratterizzati da un solo pistillo. 3. etnol.
2. bot. che ha un solo pistillo (un fiore); ohe
bot. che ha un solo pistillo (un fiore); ohe produce fiori con
fiore); ohe produce fiori con un solo pistillo (una pianta).
ciascun fiore della quale non contiene che un solo pistillo. = deriv
: 'monogini': aggiunto de'fiori d'un solo pistillo e delle piante che li producono
. redatto in una sola lingua (un documento, un'iscrizione, un'epigrafe
si manifesta in una sola lingua (un fenomeno linguistico); che parla una
o dialetti che si posson ricondurre a un idioma primitivo comune. = voce
una sola lingua (un'epigrafe, un documento, un'opera). =
riproduzione vegetativa asessuata diretta, in cui un organismo si moltiplica scindendo il proprio corpo
). letter. trattare, studiare un argomento o un soggetto determinato con una
. trattare, studiare un argomento o un soggetto determinato con una monografia.
saggio, scritto che riguarda un solo argomento o è incentrato su un
un solo argomento o è incentrato su un solo soggetto, su un determinato autore
incentrato su un solo soggetto, su un determinato autore o artista o su un
un determinato autore o artista o su un determinato aspetto di un autore o
o su un determinato aspetto di un autore o di un artista; studio che
aspetto di un autore o di un artista; studio che si propone di
essere ampio, organico ed esauriente su un determinato problema, su una data materia
manzoni, v-2-269: non dimentico punto che un vocabolario di agricoltura è una parte del
ii-1127: quando il manzoni volle dare un seguito al suo romanzo cosa scrisse?
-analisi puntuale e scientificamente condotta di un sentimento, di una passione. cattaneo
di immagini, di scritti che riguardano un determinato argomento, un dato soggetto.
scritti che riguardano un determinato argomento, un dato soggetto. palazzeschi, 1-627:
descrizione in forma sintetica, redatta con un linguaggio convenzionale, delle caratteristiche di un
un linguaggio convenzionale, delle caratteristiche di un determinato posto di lavoro. 4
persingoli argomenti, incentrando lo studio su un solo soggetto per volta. gramsci
termini tecnici e storici e accontentarsi di un libro in cui la serie dei problemi essenziali
monografia, a uno studio incentrato su un problema specifico, su una determinata materia