: si avviliva a mendicare da uomini inettissimi un articolo di giornale, un sonettino e
uomini inettissimi un articolo di giornale, un sonettino e simili altre miserie, vergognose
la forza che proviene dall'entusiasmo di un popolo. cassola, 2- 197
fascio. 6. adottare, da un ambito diverso dal proprio, un modello
da un ambito diverso dal proprio, un modello da imitarsi; ricavare, mutuare,
e quali membri abbiano ad essere in un uomo mentre lo vuol dipingere, e
andare mendicando la similitudine dell'occhio da un animai bruto e d'un altro membro da
occhio da un animai bruto e d'un altro membro da un altro di diversa
animai bruto e d'un altro membro da un altro di diversa specie. berni,
precipuo il giovamento, ma il diletto, un tal diletto nondimeno è giovevole, e
contentarono d'una mostra graziosa e d'un semplice segno d'onorevolezza, che non mendicasse
altri dopo la querela già contestata prendesse un nuovo carico di maestrato o altro,
vita afflitta e molla, / come un cagnotto, fuor stava aspettando / che la
8. locuz. - mendicare da un povero: perseguire un fine irraggiungibile,
- mendicare da un povero: perseguire un fine irraggiungibile, pretendere l'impossibile.
4-49: chi ama e chiede contraccambio è un ricco che mendica da un povero.
contraccambio è un ricco che mendica da un povero. 5. imitato in
ornamento, che chi v'entra, senta un diletto non — mendicare v occasione
di casa era seguita mendicatamente per fare un affronto a questa corona. = comp
procacciato dopo lunghe e umili richieste (un favore, una lode, una concessione)
d'una mano e dai sudori d'un ago, ma... s'appaga
3. aspettato con viva ansietà (un momento favorevole, un'occasione, un'
formulato con sforzo lungo e laborioso (un pensiero, un argomento, una scusa,
lungo e laborioso (un pensiero, un argomento, una scusa, un pretesto
, un argomento, una scusa, un pretesto). -anche: pretestuoso, cavilloso
, naturale. aresi, 312: un ben che si possiede per natura è maggiore
. bocchelli, 1-i-481: poteva parere un misticismo mendicato e una predestinazione stiracchiata,
suo eroe, facendolo con puerile invenzione un mendicatóre al suo proprio palazzo. 2
bianca... è circondata da un colonnato sotto il quale prendono il sole
aperto al pubblico, è configurata come un reato punibile a termine di legge);
camera locanda, abissarsi nelle voragini di un vergognoso spedale e talora fracassarsi nel duro
uomo sano e robusto la mendicità è un delitto. l'aurora, ii-484: sì
cui l'accatto era una necessità, un dolore, una vergogna, [si trovavano
cui la mendicità era una necessità, un dolore, una vergogna]. boccardo,
, e poi a roma, era un cadavere vivente, una povera piccola donna
popolari, i-51: giova pure rimediare ad un vecchio difetto radicato maledettamente nella mente e
6-452: volle condurmi a dormire in un ospizio di mendicità. sbarbaro, 4-44:
lei, mi troverei a quest'ora in un asilo di mendicità. 2
, 196: intanto povertà tutto ad un tempo, / qual veloce cursor, ti
: stimai ancor io d'aver guadagnato un buon rinforzo per soccorrere alla mendicità del
quel mio mendicante ben pettinato sia ancora un errore dal punto di vista strettamente mendicitario
bisognoso e mendico, invan cercavi / un tugurio per te. tommaseo, 11-129:
più el mor felice, / sono un povero mendico, / che su piani
quattr'ore di sole; così osservò un vecchio mendico che siede fuori della mia
inbasata. -che fa parte di un ordine mendicante. gavazzi, 345:
/ fan che di te non arei dato un fico. g. f.
ii-1655: egli [dante] era un esule, un dannato nel capo, un
[dante] era un esule, un dannato nel capo, un mendico errabondo.
un esule, un dannato nel capo, un mendico errabondo. -povero e mendico
si poteva pretendere che il sacerdote divenisse un mendico soggetto ai soprusi ed ai capricci
è, o si crede, sprovvisto di un bene, sia materiale sia spirituale,
colpa alla fortuna, che accompagnò con un animo ricchissimo un povero potere e un mendico
, che accompagnò con un animo ricchissimo un povero potere e un mendico sapere
un animo ricchissimo un povero potere e un mendico sapere. marino, 6
risorse espressive e lessicali, stentato (un idioma). galateo, 149:
: quando più nessuno se l'aspetta, un sole freddoloso e mendico, più prezioso
. pasqualigo, 2-1: voglio grattarli un poco l'orecchie, per trarne in questo
mira. -gramo, tribolato (un modo di essere, resistenza).
disadorno, spoglio, poco accogliente (un luogo, un ambiente, una suppellettile)
, poco accogliente (un luogo, un ambiente, una suppellettile). dominici
mostrano una ricca facciata e hanno poi un retroscenio mendico. fagiuoli, v-75:
-logoro, liso, cencioso (un vestito). ariosto, 43-135:
altero. -malandato, malridotto (un oggetto). ciampoli, 70:
, sep., 280: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto
: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre /
/ per quant'io veggo, un furfante, un taccagno, / un di
per quant'io veggo, un furfante, un taccagno, / un di quei
, un furfante, un taccagno, / un di quei cani avari / che
tocci, 1-88: pitagora era un filosofo che pendea piut tosto
delle migliori compagnie comiche dell'italia era un mendicume. tommaseo [s. v.
9-94: chi diventò più ricco d'un maiale l... j rigenerando lana
che si presenta, riesce a questi un mendicume da non curarsi o un'importuna
di voler sempre rimpinzar tanto ch'a un ammalato il più delle volte fate lor
con una spalla,... un tal rimedio adoperò, che del tutto se
volta. salvini, 41-373: per un certo mio mendo letterario sono avvezzo a
derisione delle cose sacre, ma per un certo suo mendo di formare equivoci sopra
talvolta di corpo in moto, in un determinato istante di tempo, e vale il
dicesi anche di quella resistenza, colla quale un corpo solido tirato da qualsivoglia forza,
concetti di spazio e di tempo costituiscono un secondo momento. g. ferrari,
scettica si riduce al momento critico di un sistema staccato dal dogma e rivolto contro
li congiunge e abbraccia e ne fa un molto (momento della continuità).
: la volontà dell'uomo non è un primo, ma un momento di attività
dell'uomo non è un primo, ma un momento di attività subordinato ad infiniti altri
idem, ii-13-253: la personalità e un momento nella creazione della realtà che la
. medie. ant. capacità di produrre un determinato effetto con maggiore o minore
pause che, prese insieme, costituiscono un tempo. tommaseo [s. v
, che, prese insieme, costituiscono un tempo. se verbigrazia il tempo è
che lo compone, rappresenterà la durata di un momento. -momento musicale:
. 31. con uso awerb. un momento: per un tratto di tempo
con uso awerb. un momento: per un tratto di tempo molto breve, per
temporaneamente. tasso, 16-63: né un momento indugiò, né un breve aiuto
16-63: né un momento indugiò, né un breve aiuto / nel caso estremo il
non ha voluto lasciarmi libero né anche un momento. chiari, 2-62: un sol
anche un momento. chiari, 2-62: un sol momento ancora, / dima mia
: gli fe'con la sua mano un picciol vento, / dicendo: in pace
vento, / dicendo: in pace lasciami un momento. manzoni, pr. sp
serra serra, non possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. saba
.. se al seno, / solo un momento, mi stringesse! o almeno
. raimondi, 5-178: restarono, un momento, in silenzio. -per
la nascondono, poi la fanno vedere un momento. -istantaneamente, fulmineamente.
. landolfi, 2-194: si sommosse un momento l'aria attorno, in una
vinverra visto che facciamo domenica, traversa un momento il cortile e va a vedere
riflessione, per proporre cantamente o perentoriamente un proprio punto di vista (anche semplicementemomento
, vi-447: ti confondi? / ma un momento... -io non rammento
facendo atto di chiudere. « ma un momento, per carità! la non
c'era ormai quasi più nessuno? un momento, a quelli che vengono dietro
tribunale, -intervenne gaetano. -magari fra un mese. come fu di bruno fava
primi minuti gurù non l'aveva guardato un momento. 32. locuz.
castigo intimato al momento non fu che un rinchiudimento in quella stanza].
. fiacchi, 187: accanto a un giovin pero /... / nacque
/ avea ciò detto: ed ecco un pappagallo. -talora, ogni tanto
ii-9-313: ho ricevuto e letto tutto di un fiato il suo libro. è una
a momenti. -in costruzione con un verbo di modo finito concorre a formare
ne aveva. arbasino, 11-78: un paio di ragazze pratiche della casa li accontentano
mese d'ottobre. -da un momento all'altro: improvvisamente, in
nievo, 170: potremmo esser assassinati da un momento all'altro. buzzati, 6-162
zio. -uno zio spuntato fuori da un momento all'altro? -di momento
milano, saremo tutti e due senza un obolo. d'annunzio, iii-1-276: in
che mi aspetta. -in un momento, in un momento di tempo:
. -in un momento, in un momento di tempo: in breve lasso
!. petrarca, 283-5: in un momento ogni mio ben m - hai
più veloce corso rapportando il male, in un momento riempié i vicini popoli dell'avvenuto
[i baroni] furono a cavallo in un momento. ariosto, 23-60: in
momento. ariosto, 23-60: in un momento / n'uccise e messe in
d'una in un'altra lingua in un momento / ne trapassa la fama e
re ferdinando, deposte l'armi, in un momento si racquetarono. manzoni, pr
: queste parole così chiare acquietarono in un momento il padre cristoforo. pascoli,
parola, s'avviluppava tutto, in un momento, nel virgi- neo manto del
-contemporaneamente, simultaneamente, a un tempo. bibbia volgar., ix-310
, ix-310: il diavolo il condusse in un monte altissimo e mostroli in un momento
in un monte altissimo e mostroli in un momento di tempo tutti li regni del
. petrarca, 255-5: spesso in un momento apron allora, / l'un sole
in un momento apron allora, / l'un sole e l'altro, quasi duo
. boccaccio, viii-1-177: quasi in un momento ridono e cantano, e lamentansi
reo, / libero ed innocente in un momento, / sciolto mi vedo.
. guadagnali, 1-i-99: applicatevi tosto un tale unguento, / e sarete sanati
e senza senso: / sprofondar d'un millennio ogni momento! ojetti, ii-390
ti dà più fede, ti prende per un dilettante che può ad ogni momento tornar
ma non importa; e forse, in un senso, meglio così. carducci,
così. carducci, ii-9-125: il tirarsi un colpo di rivoltella e sfregiarsi il collo
-per momenti: per poco tempo, per un po'. casti, 8-54: pur
con giustezza / scorger non puossi a un tratto e ocularmente, / celar poteasi
, temporaneamente. loredano, 2-476: un comando autorevole, per non dir tirannico
-nel giro di poco tempo, da un attimo all'altro. morando, 116
xxiii-144: se uno tirasse la spada od un coltello contro di un altro ch'è
la spada od un coltello contro di un altro ch'è disarmato, quel tale
: ho dovuto partire sul momento, un affare di premura. 33. locuz
. 33. locuz. -affare di un momento: cosa che richiede pochissimo tempo
gli occhi si può dire l'affare di un momento. -afferrare il momento:
4-i-33: liberali del momento, / per un altro giuramento / tutti sono all'ordine
dalla benefica dea inclinando il capo sur un libro d'omero o di dante,
aveva vinto da prima, non ad un tratto, no, e neppure con
in atomi di sabbia. -d'un momento (con valore aggettivale):
, 2-56: il suo strano fascino d'un momento si doveva a una combinazione qualunque
aver conferito all'ingresso inopinato della fanciulla un tal quale sospetto di mistero.
di mistero. -durare a un momento e punto di ora: avere
-trarre momento: passare, trascorrere un periodo di tempo anche brevissimo.
, 58: chi all'onor suo manca un momento, non vi ripara poi in
attimo di vita costituisce di per sé un bene. proverbi toscani, 200:
17 (300): renzo si fermò un momentino sulla riva a contemplar la riva
guadagnoli, 1-ii-7: aspetta, senti, un momentino solo: / per un momento
, un momentino solo: / per un momento non ti puoi fermare? carducci,
di gusto classico; per ciò forse un momentino freddi qua e là; ma
: -pronto il bagno? - ecco un momentino. -spreg. momentàccio.
verga, 2-115: son venuto in un brutto momentac- cio? bechi, 2-64
bechi, 2-64: nei momentacci, quando un sagrato gorgoglia nella gola, lo rimandan
9-117: quell'autunno del cinquantacinque era un momentaccio, per toiu.
. guerrazzi, iii-110: gli è un caso momentoso. arlia, 356: 'momentoso'
una mascherata; effettuare o partecipare a un torneo o a una manifestazione in costume
, balli gloriosi, mascherate ricchissime, un mommeare a l'usanza di qua, di
, di cose di gran valuta, un baciare, un brancicare. bresciani, 6-iii-158
di gran valuta, un baciare, un brancicare. bresciani, 6-iii-158: quelle
6-iii-158: quelle splendide armeggerie erano innanzi un mommeare a cavallo e far caroselli e
bruno, 2-149: -ho udito dire che un certo censore dell'opre di giove,
.. -costui non è nominato per un de'primi e meglior dei del ciel<3:
al pelo. segneri, ii-567: eccitatosi un piacevole riso ne'circostanti, restò vergognosamente
fuggo il morso letal di più d'un momo. fagiuoli, xii-146: momo,
apposizione). saccenti, 1-1-219: un critico mometto, / fiutando cotal fiore
mediane della coda molto lunghe, con un tratto privo di barbe e termi
), si. donna appartenente a un ordine religioso femminile, entrando a far
son d'una monaca greca / e d'un papasso in bursia, là in turchia
e. cecchi, 5-29: sotto a un portico, monache sedevano ammantate di nero
, una zitella sui venticinque anni, d'un biondo slavato, allevata dalle monache di
venire sopra troia, lo rinchiuse in un monisterio di donne: quivi sverginò la
. lamenti storici, iii-357: leggete un poco la mia vecchia cronica [di
genova: cercare autorizzazione o giustificazione per un atto già compiuto; fare dopo quello
o costringere una donna a entrare in un ordine monastico. boccaccio, dee
impiccato il padre che la maritò a un vecchio? o che la puose monaca
religiosi solenni, vestendo l'abito di un ordine monastico. boccaccio, 4-6 (
bartolini, 20-370: -l'occhio riaprendo un poco, / fra le feroci punte
mezza quaresima, quando (per usare un loro idiotismo) si sega la monaca
per mezzo quella stagione di penitenza) per un loro abuso ed insolenza battono [eccj
(ermafroditismo) o perché nata da un parto gemellare. tommaseo [s
sono naturalmente sterili, perché nacquero ad un parto gemello con un maschio, e
, perché nacquero ad un parto gemello con un maschio, e qualche volta anche con
il labbro inferiore. -che appartiene a un ordine monastico (un religioso).
-che appartiene a un ordine monastico (un religioso). g. bentivoglio
. -che è costituito da monaci (un ordine, un gruppo).
è costituito da monaci (un ordine, un gruppo). tasso, n-ii-435
al clima spirituale, all'atmosfera di un ambiente monastico. carducci, iii-4-222
che è parte dell? abbigliamento di un monaco o di una monaca o ne
passando di sotto al mento, come un soggolo monacale. venditti, lxxvi-198:
; destinato o riservato ai monaci (un edificio, un luogo).
o riservato ai monaci (un edificio, un luogo). leti, 5-iii-31
: insegnavo retorica in una stanza di un grand'edificio monacale, a un primo piano
di un grand'edificio monacale, a un primo piano, scialba e disadorna.
. -che appartiene al patrimonio di un monastero o di un ordine monastico (
al patrimonio di un monastero o di un ordine monastico (un bene, una
monastero o di un ordine monastico (un bene, una proprietà).
e degli adempimenti connessi all'ingresso di un postulante in un ordine religioso.
connessi all'ingresso di un postulante in un ordine religioso. chiari, 2-ii-162:
: questo tesoro inestimabile era custodito entro un paio di orecchi seminascosti sotto pochi capelli
, ai fini dell'istituzione monastica (un sistema, una concezione di vita,
3. che è opera di un monaco o di monaci o è dovuto
, semplice, sobrio, rigoroso (un costume di vita, la pratica di una
, la pratica di una virtù, un tono e il carattere di un ambiente)
virtù, un tono e il carattere di un ambiente). collenuccio, 31:
collenuccio, 31: ranimiro, deposta un dì la sua naturale e monacale semplicità
testa. nievo, 727: aveva un bel che fare ad accordarsi colla monacale
accordarsi colla monacale rigidezza della clara, un bel dirmi che facevano vita santa insieme
monacale riservatezza, si sa che per un buon reporter ogni uscio ha la sua
mancanza di lusso o di ricercatezza (un abito, un tessuto). d'
o di ricercatezza (un abito, un tessuto). d'annunzio, ii-906
cuffia a cono tronco... è un velo bianco che ricade leggero ma rigido
. leti, 5-iii-144: fatto fabricare un monastero a zeli, quivi si ritirò
tipiche dell'abbigliamento di una monaca (un modo di vestire, un ornamento).
monaca (un modo di vestire, un ornamento). biondo, xlv-100:
o a pronunciare i voti in un ordine monastico. de luca,
177): il principe mise in campo un altro affare, la scelta della
una fanciulla (o, anche, un giovane) alla vita religiosa in un monastero
un giovane) alla vita religiosa in un monastero (e si dice per lo
convento). -anche: accogliere in un ordine monastico mediante l'imposizione del velo
e la vita monastica; entrare in un ordine religioso, farsi monaca o monaco
14-162: fatto delle propie sustanze sue edificare un bel monasterio con una ornatissima chiesa,
: il santo abbate innocenzio, trovando un figliuolo, generato da lui prima di
prima di monacarsi, in atto di commetter un gran peccato, si voltò a dio
fossi rientrata qui, sarei forse entrata in un convento; ma qui è come se
stato, condizione di chi appartiene a un ordine monastico; vita monacale.
, fu creduto che dovesse terminare in un monacato dell'imperatore. algarotti, 1-ix-19:
una fanciulla o, anche, di un giovane a far parte di un ordine monastico
di un giovane a far parte di un ordine monastico. -anche: il rito
.. fiorini cento d'oro ed un letto fornito di suoi necessari e i panni
redi, 2-23: spesi per fare un regalo al sig. matteo bustronio quando
i due poeti tentarono contro a me un insidioso ridicolo a lor modo nelle loro
monacazione non palese: questa sottomissione ad un impegno che è tanto più rigoroso quanto
qua, trenta miglia discosto, / un monaster di buone monacelle / che dell'
lana nera. rezzonico, xxiii-243: un rocchetto, che di minute pieghe sia
pasticcino molto delicato e leggero, confezionato un tempo nei monasteri. caracciolo forino,
l'altro per la pasta reale, un altro per i biscottini, per le
3. fermaglio per orecchini costituito da un filo d'oro che si infila nel
castità — farsi monacèlla: entrare in un ordine monastico; prendere il velo.
certe mona chelle barattarono con un quadro triviale d'un fiammingo un
chelle barattarono con un quadro triviale d'un fiammingo un suo. c.
un quadro triviale d'un fiammingo un suo. c. i. frugoni,
. cattaneo, iii-3-260: in un delle ultime [lettere] ci è grato
spaurita... che non caccerebbe un calabrone... per paura di
commestibile dopo cottura con l'eliminazione di un veleno emolitico termolabile. -nigella [
è proprio, che è fatto da un monaco o da una monaca (e ha
del secolo e delle sue vanità, in un clima di grande rigore morale; in
eremiti si unirono sotto l'autorità di un padre o abate, a cui riconoscevano
idem, 4-126: il monachismo crebbe a un segno straordinario, e fioriva ancora nel
significhi una specie di monachesimo moderno, un rifiuto, una rinunzia, una mistica
. aretino, 20-31: 5: un di questi che si dilettano col malanno,
, e non truova persona se none un monachetto, ch'era stato tutta notte
[le monache inglesi di lisbona] un bel pezzo cianciando monachevolmente, montai in
folclore dell'italia meridionale, spirito di un bambino morto senza battesimo che si aggirerebbe
che si aggirerebbe sulla terra trasformato in un folletto vivace e dispettoso.
, che è proprio o caratteristico di un monaco o di una monaca; che appartiene
monaco in ogni osservanza monacile, vennegli un pensiero di superbia. m. villani,
là dimorarono parecchi mesi, facendo edificare un grande e nobile munistero...,
monacile. f. scarlatti, lxxxviii-11-522: un atto monacil mie membra ha 'mprese,
o monache o ne è composto (un ordine, un'istituzione, anche con
i padri ed attizzava in essi ad un tempo le ire teologiche e un'astiosa
appoco appoco si spengono: e facendo un certo moto, pare che si dileguino
, 4-4: tommaso traeva dalla tasca un pezzo di carta, lo accendeva alla
abituro / paulo di dono non finì un mazzocchio / ch'egli scortava. di-
scortava. di- pingea sul muro / un monachino che tenea nell'occhio / dalla
, lì era, / posato sopra un ramuscel di melo. -monachino di
]: 'monachino'di palude'è nome di un uccello, che è l " emberiza
monachino2, agg. ant. che ha un colore bruno o marrone ritolto scuro tendente
, 1-129: s'io mi fo indosso un frate o monachino, / torrò giuoco
tale colore, poco pregiato, usato un tempo per le vesti dei monaci (
trine finissime da collo, che era un desio a vederle! 2.
allegri, 5-21: senza pur adoperarvi un quattrin d'unguento rosi no o biacca
sotto l'autorità e la guida di un abate o di un archimandrita o cenobiarca
e la guida di un abate o di un archimandrita o cenobiarca (cenobita).
partic.: nel cattolicesimo, membro di un ordine monastico, che vive in un
un ordine monastico, che vive in un monastero e professa i voti solenni di
fazio, v-10-67: sergio fu l'un, del qual t'ho detto, monico
dee., 1-4 (93): un monaco, caduto in peccato degno,
, terrore delle sue cameriere, di là un abate, ter rore de'
monaco maledetto, che è poi un prete il quale ha tanti assas
dicias- sett'anni i discorsi di un vecchio santo monaco mi persuasero a
in fondo alla caverna, dietro un cancello, c'è un monaco. è
dietro un cancello, c'è un monaco. è un tipone tondo, grigio
cancello, c'è un monaco. è un tipone tondo, grigio, accidioso
. -monaco oblato secolare: laico che un tempo, pur restando nel secolo,
pur restando nel secolo, donava a un monastero i suoi beni, conservandone l'
sotto l'autorità dell'abate, indossando un abito particolare. -raro. clero.
, e dóve gli altri cavalli hanno un monaco solo, tutti quelli di questa sala
. disus. strisciolina di esca, usata un tempo, da sola o aggiunta allo
l'abito o professare i voti in un ordine monastico. ochino, 194:
, vestire qualcuno monaco: ammetterlo a un ordine monastico con il rito solenne della
: consigliarlo o costringerlo a entrare in un ordine monastico. giuglaris, 101
. nardi, ii-202: era per tanto un frate, dell'ordine del quale mi
. cavalca, 20-167: essendo domandato un monacello piccolo da un frate qual era
: essendo domandato un monacello piccolo da un frate qual era meglio, o tacere o
sia addobbato / e tu drieto come un monicello. burchiello, 65: vescovi armati
non è altrimenti di virgilio, ma di un qualche monacello de'tempi più scuri,
che più abbia potuto contro la verità un debole monacello, che non in favore
. serao, i-1079: quando un bimbo è malato, lo votano a san
, 7-47: la magia di un monacello più che la scienza dello storico
gaetano mise avanti agli occhi del figliuolo un piccione arrostito ed un pane bianco come
occhi del figliuolo un piccione arrostito ed un pane bianco come l'ostia.
ufficiata: / [il maggiorente] mettevi un bestiai prete o monacone, / che
tropicale (monàchus tropicalis), diffuso un tempo lungo le coste dell'america centrale
ispido pelame di color bruno e da un ciuffo di peli che dal capo ricade
gelli, iii-72: mona colei, porgetemi un poco quella sporta. bronzino, 1-94
far del conto, / dir: a un dio per forza m'arrendei.
spugne silicee le cui spi- cole con un solo asse sono talora associate con fibre
. s. illustrissima lo pigli per un semplice mio scrupolettucciaccio da mona- cuccia.
'nfreddata: / io t'ho a spazzare un dì colla granata. 3
venose e appuntate. il fusto è alto un gombito, nel quale ordinatamente si veggono
49: fanno [gli indiani] come un fascio di giuonchi e di monacùccia secca
se volessi, dimostrarvi questo stesso con un argomento tratto da un sistema, non
questo stesso con un argomento tratto da un sistema, non veramente ricevuto da tutti
parti, / che fur monadi dette un tempo, or punti. galluppi,
elementi a due e in fine ad un solo, chiamata la necessità o la monade
, perché come tale è parte di un tutto, di un aggregato. è immortale
è parte di un tutto, di un aggregato. è immortale quanto allo stato
stato, interiore, perché come tale è un elemento uno, indiviso, indivisibile.
forza principale e regolatrice divien centro di un aggregato. l'esplicazione della monade corrisponde
-non segue una linea interna ma compie un salto. pasolini, 9-283: area,
sta a sé, che costituisce tipo, un solitario. -elemento minimo, costitutivo
. -elemento minimo, costitutivo di un piùampio complesso. c. e.
c. e. gadda, 18-94: un complesso di relazioni può sempre acquistar fisonomia
acquistar fisonomia di individuo per rapporto a un sistema più generale nel quale esso sia elemento
materiale associato con innumerevoli altri simili in un sistema teorico e perfetto, in partic
in una « monade », in un « volvoce », in un « proteo
in un « volvoce », in un « proteo » e simili animali infusori.
v.]: 'monadi': nome di un genere di zoofiti dell'ordine degli infusori
dell'ordine degli infusori omogenei, di un corpo pieno, puntiformi e microscopici.
portano gli stami uniti mediante i filamenti in un sol corpo. gli ordini di questa
saldati fra loro per i filamenti (un fiore o, anche, una pianta
i cui stami o filamenti escono da un corpo solo; quelli che ne fanno
ha i filamenti degli stami uniti in un solo gruppo o fascetto. =
delle monadi; che costituisce una monade, un principio unitario, un'entità individuale e
. operazione monadica: quella che richiede un solo dato o operando. 3.
impercettibili atomi vitali non più grossi d'un mezzo millesimo di millimetro, si ammucchiano
ele mentare, costitutiva di un più vasto sistema. gioberti
spiritualismo,... che è un vero compromesso tra le ragioni dello spirito
limitata e per lo più ristretta a un solo argomento o che si manifesta con
separate a ciascuna delle quali è impiccato un solo autore (ariosto -shakespeare - cornei
resistenza), oppure che rappresenta un residuo dell'erosione re gressiva
... abitava ne'passati tempi un monaio, uomo bestiale e crudele. dolce
ii-8 (34): quest'è un luogo ove fa le sue facende / il
di piante fanerogame con fiori ermafroditi portanti un solo stame. o. targioni
tozzetti, ii-i: classe i monandria. un solo stame. tommaseo [s.
le piante a fiori ermafroditi che portano un solo stame ed è divisa in due
monandro, agg. bot. che ha un solo stame (un fiore, la
. che ha un solo stame (un fiore, la pianta che ha i fiori
'monandro': aggiunto di pianta che ha un solo stame per ciascun fiore, oppure aggiunto
, oppure aggiunto di fiore che ha un solo stame.
dotta, gr. póvocvspo ^ 'che ha un solo marito', comp. da póvo
, agg. ant. caratterizzato da un solo angolo (un ente geometrico).
. caratterizzato da un solo angolo (un ente geometrico). citolini, 341
indica la potenza e la magnificenza di un sovrano o, anche, con una notazione
esso). -anche: sovrano di un impero plurinazionale, o, anche, che
iddio. caro, 2-908: priamo, un re sì grande, un sì superbo
: priamo, un re sì grande, un sì superbo / dominator di genti e
dominator di genti e di paesi, / un de l'asia monarca. tasso,
monarchia, che s'era conceduto a un solo, s'attribuì solamente a quella
possedeva talenti e virtù proprie degne d'un gran monarca e d'un pren- cipe
proprie degne d'un gran monarca e d'un pren- cipe cristiano, pio, clemente
alla mingotti. pindemonte, ii-14: d'un monarca in man pesa lo scettro.
de roberto, 604: nascerà., un gran monarca, della diretta progenitura di
l'esercizio del potere temporale, in un monarca. piovene, 7-496: monarca,
anguillara, 129: voleva allor sacrificare un toro / al monarca del mar lao-
rosmini, xxi-176: era impossibile che un essere, intelligente e morale per natura
luna... eravamo tutti abitanti di un luogo medesimo, ed io monarca d'
filippi più o meno quando si tratta di un pezzo che loro piace. -di
popolari] monarchia, il quale è un solo uomo composto di molti..
uomo composto di molti... un sì fatto popolo, adunche, essendo in
. 3. figur. chi occupa un posto di preminenza per fama o prestigio
di preminenza per fama o prestigio in un dato ambito o in una determinata categoria
attitudini; chi esercita un'egemonia in un determinato ambiente o si impone nell'esercizio
/... / hanno introdotti un conte ed un alfieri, / che
.. / hanno introdotti un conte ed un alfieri, / che son dua masnadieri
che son dua masnadieri / che s'un de'ghiotti è re, l'altro
, imprenditore che per lo più esercita un potere autoritario sui propri dipendenti (e
tommaseo, 13-iv-27: a chi riguardi da un lato, ogni cosa par vecchio in
una monarchia; relativo alla sovranità di un re assoluto. boccaccio, v-49
guidato da una monarchia; attuato sotto un potere monarchico. gioberti, 1-iii-611:
sovranità e il comando, e popolana ad un tempo. idem, xxv: il
alla creazione, il genere umano serbò un certo sentimento delle proprie forze e la
che concentra il potere nelle mani di un monarca; istituto monarchico, monarchia,
incivilimento cristiano, fondandosi nell'idea di un monarcato senza confini negli ordini dello spirito
3. ant. unità statale retta da un monarca; regno. filippo da
cercar di farla / non che vittrice d'un sol principato, / ma singular sopr'
è proprio, che è caratteristico di un monarca (e ha una connotazione spreg
la tracotanza, la crudeltà spietata di un monarca assoluto; dispotico, tirannico.
che esercita il supremo potere, in un regime monarchico, o che è consorte
monarchico, o che è consorte di un monarca; regina, sovrana.
riconoscendo questa gran monar- chessa in carlo un principe del suo sangue reale e perciò
di genere femminile (una pianta, un fiore, una città, ecc.)
città, ecc.), che occupa un posto di eccellenza e di preminenza in
posto di eccellenza e di preminenza in un determinato ambito o si distingue per la
dal monarca in modo effettivo (attraverso un governo che, da lui liberamente nominato
solo in modo nominale, cioè attraverso un governo che deve avere la fiducia del
di successione ereditaria (per lo più da un primogenito all'altro), e la
giamento attenperato, nel quale sengnoreggiante è un solo a comun profitto e alla volontà de'
tali depositario custode e vindice sia un solo, è questa tale forma
monarchia, ossia principato e governo-di un solo, o che ereditaria ella sia o
; o ella vuol dire l'autorità di un solo, raffrenato da leggi,
se. non per la firma di un delegato di un « ministro » di lui
per la firma di un delegato di un « ministro » di lui. idem,
« monarchia » ogni governo dove sia un principe ereditario o per lo meno a vita
dimentica questa sua condizione e'vuol diventare un instituto fermo e permanente, contraddice a
monarchia consultativa la sovranità., ha un ritegno morale organato dallo stesso principe,
morale organato dallo stesso principe, cioè un consiglio civile, il quale adempie moralmente
roma. -come appellativo attribuito a un sovrano: maestà. rappresentazione di
. 2. regime monarchico di un determinato stato o impersonato da un determinato
di un determinato stato o impersonato da un determinato sovrano. tasso, 11-iii-1067:
martini, 1-i-296: bisognerebbe mandar qui un corpo d'armata; e una simile spedizione
casa regnante, dinastia, spesso con un aggiunto che la determina.
. 3. stato governato da un sovrano o sottoposto a un regime monarchico
governato da un sovrano o sottoposto a un regime monarchico, considerato nei limiti territoriali
di capo dello stato, ricoperto da un sovrano della casa d'asburgo, e
territoriali i cui poteri sono accentrati in un unico sovrano (con partic. riferimento
riferimento alla teoria medievale della necessità di un monarca unico, capace di assicurare pace
monarchia, che s'era conceduto a un solo, s'attribuì solamente a quella signoria
è monarchia o vogliam dire governo d'un solo. b. croce, ii-2-175:
ii-2-175: re monarchi, ma di un tipo speciale, soggetti non ad altri
: / -questo che or vediamo, è un bel lavoro, / che fece la
è quivi monarchia, il quale è un solo uomo composto di molti, imperoché
imperoché il popolo è signore, non come un sol particulare, ma come molti.
9. figur. influenza esercitata da un sentimento, da una passione, da
sentimento, da una passione, da un desiderio, che condiziona profondamente o occupa
e concezione filosofica o estetica, di un costume, di un modo di comportarsi
estetica, di un costume, di un modo di comportarsi (e può anche
propria autorità, per lo più con un atteggiamento fazioso, esclusivo, settario.
bar etti, 1-98: l'ariosto fu un gran poeta epico in un ducato che
ariosto fu un gran poeta epico in un ducato che era governato monarchicamente. mazzini,
: che si fonda sulla presenza di un monarca ai vertici del potere politico (
monarca ai vertici del potere politico (un governo, un regime).
del potere politico (un governo, un regime). m. ricci
mai altro che di governo monarchico di un solo signore. pallavicino, 1-382:
1-382: nel governo monarchico, essendo un solo il padrone, un solo può
, essendo un solo il padrone, un solo può strapazzare i minori. baretti,
faccende, o che gli avvocati sieno un po'più buoni o un po'men
gli avvocati sieno un po'più buoni o un po'men buoni?...
una monarchia (per lo più con un regime accentratore e assolutista). baretti
la forza dev'essere nelle mani di un solo uomo; perché dove il potere
la difesa a restaurazione della monarchia (un partito). carducci,
come oggetto la monarchia come istituto (un credo politico, un movimento d'opinione
come istituto (un credo politico, un movimento d'opinione, un discorso)
politico, un movimento d'opinione, un discorso). pisacane, vii-166:
di cercare nelle massime monarchiche dell'alighieri un principio all'unificazione d'italia, se
il medico provinciale, gli aveva garantito un mese prima la mia fede monarchica.
ognuno. 5. ordinato secondo un principio direttivo unico. de sanctis
. che si fonda sulla presenza di un monarca che non abbia pieni poteri,
. mazzini, 3-43: ponendo un re a capo dell'edifìcio sociale,
croce, iv-11-113: il nostro è bensì un liberalismo che si vanta del gran nome
-chi). bot. che ha un solo fascio legnoso e uno solo cribroso nel
al corpo politico, non altrimenti che un magistrato al suo supremo giudice; e
principio della sovranità popolare la conseguenza di un diritto di resistenza attiva contro la tirannide
al corpo politico, non altrimenti che un magistrato al suo supremo giudice. baretti,
corolla, pure tubolare, terminata da un labbro superiore stretto e arcuato e da
labbro superiore stretto e arcuato e da un labbro inferiore trilobo, con stami molto
punteggiata'... sono piante stimabili per un giardino, poiché vivono all'aria aperta
agg. ant. che è capace di un solo tono o di una sola armonia
un'arpa semplice o ne'tasti bianchi di un clavicembalo. = voce dotta,
torno, tirar cavriole, baiar s'un pè solo mez'ora e intra l'altre
biol. simmetrico rispetto a un piano principale, i cui assi normali sono
omopolari; che ha simmetria raggiata (un organismo vivente). 2.
. sm. citol. neurone fornito di un solo cilindrasse. = voce dotta,
-ci). citol. fornito di un unico cilindrasse (una cellula nervosa)
di demosponge, caratterizzate da megascleri con un solo asse, talvolta associati con fibre
si riferisce, che è proprio di un monastero o di una comunità monastica.
), costituita per lo più da un complesso di costruzioni, a cui sono
che fanno parte del patrimonio complessivo di un ordine, e che risponde, secondo
sui juris, se governato autonomamente da un superiore interno eletto dalla comunità; vabbazia
dalla comunità; vabbazia, retta da un abate; il priorato conventuale, retta da
; il priorato conventuale, retta da un priore; il priorato semplice, dipendente da
; il priorato semplice, dipendente da un monastero sui juris). novellino
122: tale ha già l'un piè dentro la fossa, / che tosto
xxxv11- 425: tra voi signore sia un priete fero, / che da nessun
; / per ciascun luogo v'abbia un munistèro. novelle adespote, vi-392: in
sei. castiglione, 281: essendo un monastèrio di donne in padoa sotto la cura
donne in padoa sotto la cura d'un religioso, estimato molto di bona vita e
volendo più mariti, si ridusse in un monastero di oneste suore. boterò, 8-321
: il palazzo... era un antico monastèrio divenuto più tardi dimora padronale
febbre vera e propria solo pensando che un uomo potesse vedere un pezzettino del mio
solo pensando che un uomo potesse vedere un pezzettino del mio collo o uno dei
altra soluzione. -in relazione con un compì, di specificazione o di denominazione
del giapone, 4: venne là un bonzo dalle ultime parti del giapone da tramontana
gregoriano in bocca femminile, emesso da un coro invisibile, evoca irresistibilmente un monastero
da un coro invisibile, evoca irresistibilmente un monastero tibetano. 2. per estens
, delle regole, delle tendenze di un ambiente monastico. bartolomeo da s
, / per fuggir, d'andar su un ponte, / ma di cuore,
provo: in monastero / v'è un compendio di lussuria; / perdonate, senza
, senza ingiuria / non lo stimo un dolor vero. goldoni, xiii-
. 3. ant. dimora di un anacoreta, cella di un monaco.
. dimora di un anacoreta, cella di un monaco. cavalca, 20-28:
venire sopra troia, lo rinchiuse in un monisterio di donne: quivi sverginò la
11-66: rinunziò al mondo e andò a un monasterio. zanobi da strata [s
era arrivata in tal modo fino a un rustico monasterùccio, destò un compiacimento non
fino a un rustico monasterùccio, destò un compiacimento non ingiustificato in pietro bernardone.
ai monaci, alle monache, a un ordine di voti solenni; che concerne il
formazione e la vita ascetica praticata in un monastero. cavalca, 20-60: di
g. p. maffei, 186: un abbate, ch'era in grande opinione
-formato da persone che, abitando in un monastero, tendono alla perfezione religiosa
in conformità con le regole dettate da un fondatore (un ordine, una congregazione
le regole dettate da un fondatore (un ordine, una congregazione, una comunità)
-che fa parte dell'edifìcio di un monastero; abitato da monaci (un
un monastero; abitato da monaci (un luogo, un edifìcio). casti
abitato da monaci (un luogo, un edifìcio). casti, ii-1-3:
(e anche monotono e sommesso: un tono di voce). pratesi,
e severa nell'abito monastico, ella provò un turbamento indicibile come dinanzi all'apparizione di
(o gruppo di conventi) di un medesimo ordine, compresi in determinato territorio
determinato territorio e sottomessi all'autorità di un abate superiore (o di un padre
di un abate superiore (o di un padre provinciale). massaia,
. che è opera di monaci o di un monaco (con partic. riferimento alla
; costituito, fabbricato o confezionato in un monastero. milizia, vii-439:
monasteri; ispirato a motivi religiosi (un genere letterario). carducci, iii-14-152
da monaci; che ha sede in un monastero (una scuola). cattaneo
delle arti. -che appartiene a un ordine monastico. bacchelli, 1-i-3:
monastico. bacchelli, 1-i-3: è un fatto che il mulino « banale »
mulino « banale » del feudatario è un annesso e uno strumento assai caratteristico della
, se a te fosse dato sentire, un suono cupo lento sinistro ti percoterebbe l'
di povertà evangelica che ordinariamente aleggia in un monastero. bettini, 1-248: di
solitario [il malinconico] e pare un uom monastico / senz'amicizie, ed ha
la perfezione individuale dell'uomo in un isolamento aristocratico, senza una giusta valutazione
solitari sovrani, sotto il governo d'un ottimo massimo, ch'essi stessi si
sf. medie. atetosi che colpisce un solo arto 6 una sola parte del corpo
contagiosi; portava, come distintivo, un campanello legato a un piede, che
come distintivo, un campanello legato a un piede, che serviva per avvisare della
trasportatori di malati e di morti, portavano un campanello al piede. d'annunzio,
sopra i monatti, dentiere splendide ridenti un gran riso da facce di morti. gozzano
i- 1184: nella via sottostante passa un lebbroso portato in barella da due monatti
, 7-146: ogni tanto inciampavo in un cadavere disteso sul marciapiede fra i rituali
si contenta, padron mio, che un povero inonattuccio assaggi di quello della sua
mese in mese: ma forse è un derivato di monna, scimmia (v.
biol. mostro fetale bicefalo e con un solo collo. = voce dotta,
: osiride trovò... un certo strumento chiamato monaulo,...
sf. pala rimescolatrice della macina di un frantoio. p. petrocchi [
, vi-136: quelli difendendosi trasse fuori un suo moncherino: quelli avea meno l'una
. dante, inf, 28-104: un eh'avea l'una e l'altra man
una palla nei reni tronca ad un punto la parola e la vita. carducci
: ual brandiva, salutando, un cappel bianco piumato con un gracil
, un cappel bianco piumato con un gracil moncherino che solo eragli avanzato.
che agitano i moncherini, insomma un mucchio di derelitti pieni di infermità
maiolica / sopra la porta / aveva un braccio rotto? / nascondeva il moncherino
sotto il corpo, quasi a simulare un moncherino. piovene, 8-120: scovò
. piovene, 8-120: scovò in un dormitorio un giovane che s'appoggiava a
piovene, 8-120: scovò in un dormitorio un giovane che s'appoggiava a una gruccia
sulla coscia sana e il moncherino, come un fucile. 2. per
2. per estens. parte restante di un oggetto (un'asta, un bastone
di un oggetto (un'asta, un bastone, ecc.) spezzato o deteriorato
4. arto o parte di un arto (superiore o inferiore) amputata
luca pulci, 3-106: fece rossa in un tratto la sabbia: / a molti
. n. agostini, 5-2-13: l'un sopra l'altro in terra rovesciati /
moncherino. bufi [tommaseo]: un altro poi, che avea ambo le
cui entra tutta la mano come in un sacchetto, con un solo ditale per
la mano come in un sacchetto, con un solo ditale per il pollice.
da siena, iv-48: tutti risusciteranno d'un tempo... e se saranno
la man col brando li tagliò in un tratto / e, vedendosi monco,
, o vecchio organetto scordato / da un monco veterano per umili strade guidato.
monco tutto! -in relazione con un compì, di privazione. boiardo,
la persona sua rimase monca / de un braccio e de la testa a un tratto
un braccio e de la testa a un tratto solo. zilioli, i-231:
monco. d'annunzio, iv-1-923: un uomo gigantesco, sanguigno, monco d'un
un uomo gigantesco, sanguigno, monco d'un braccio, si trasse a metà
volessi che io mandassi la palla a un monco? b. corsini, 8-42:
testificava. -come appellativo riferito a un personaggio determinato. carducci, iii-23-322
gemelli careri, 2-ii-148: arrigo mandò loro un cane monco e scabbioso, trattandogli con
eginetica mente. pascoli, 1492: un asinelio e un bue sotto il medesimo
. pascoli, 1492: un asinelio e un bue sotto il medesimo / giogo tirano
. il bue sforzandosi / soverchiamente rompe un corno, e l'asino / giura che
che, così monco, egli è un disutile. -che presenta arti spezzati
o in parte dell * uso di un arto per malformazione congenita o per lesioni
8-4 (255): era sciancata e un poco monca dal lato destro.
mutilato della mano o dell'avambraccio (un braccio) o del piede (una gamba
.. /... eh'un mucchio di sanguini e monchi / squarciati
praga, 3-199: ed ecco un incolpevole / bimbo che il capo ha
-mozzato, amputato, reciso (un arto, un membro); troncato
, amputato, reciso (un arto, un membro); troncato (il capo
, iv-533: é [pasquino] un moccicone di sasso, corroso dal
raggrinzato, / come il naso di un chinese. 3. per estens
poi vino. graf, 5-944: un miserabil tronco, / spoglio di sua
, capii che mi sarebbe rimasto tra mano un campione così monco da doverlo buttare.
, non finito (una costruzione, un elemento architettonico). allegri, 232
una situazione, a un'esigenza, a un fine, a un'aspettativa (anche
un'aspettativa (anche in relazione con un compì, di privazione). -anche:
di napoli... era dato ad un buonaparte. non restava di antico altro
cerco, frugò, sentì di dentro un cozzo d'idee monche e di mezze
poesia drammatica la rappresentazione e rimarrà necessariamente un genere monco ed imperfetto. imbriani
il governo. tarchetti, 6-ii-294: tra un uomo ed una donna giovani, che
di amicizia, non può esistere che un affetto monco, artificiale, violento, spesso
ridicolo, perché non conduce che ad un amore già nudo d'ogni illusione e
: l'uomo ha bisogno di uscire in un modo o nell'altro dall'angoscia del
quanto monca od atroce, è sempre un asilo. d'annunzio, ii-303: dato
-incompleto, guasto, mutilo (un testo, un codice, un brano
, guasto, mutilo (un testo, un codice, un brano, ecc.
(un testo, un codice, un brano, ecc.). l
una o più sillabe; zoppicante (un verso). carducci, iii-5-447:
: forse innanzi al 'più 'era un * vie '. -lacunoso,
, con reticenza (una frase, un discorso, ecc.); che risulta
anche, eccessivamente stringato, laconico (un modo di parlare); pronunciato non
smozzicato o, anche, isolato da un contesto coerente, logico (una parolai
.. costituivano,... un ragguardevole complesso indiziario da cui poteva indursi
che la tragedia sul lago fosse stata un assassinio più o meno passionale. serra
di vista. -non perfettamente percepibile (un suono). pasolini, 5-214:
distanti. -vago, confuso (un ricordo). borsi, 224:
dietro a me? nulla più che un ricordo pallido, falso e monco.
. non condotto a termine, interrotto (un lavoro); che non consegue lo
agli occhi tanto grato / che di un migliore ogni speranza ho monca.
. -cavare o levare di mano a un monco le bastonate, le busse
[gli sgrugnoni] di mano a un monco e io, per dirtela, gli
, per dirtela, gli ho dato un po'd'animo a darglieli. idem,
, 1-5-20: bastonò a questi giorni un contadino...: questo briccone
che l'avrebbe cavate di mano a un monco. -divenire monco: venir
pananti, i-292: dicemmo ancora a un nostro contadino: / -tu pure osserva
caratteristiche, come la capacità di sopportare un carico, la vascolarizzazione, la mobilità
, 6-208: una sera arrivò da gaglianello un giovane, accompagnato da altri contadini,
, accompagnato da altri contadini, con un braccio legato. si era ferito con
braccio legato. si era ferito con un falcetto fra due dita: quando gli
, e legarla. -frammento di un osso fratturato. ojetti, ii-812:
mozzata (in partic., di un cane). 2. per estens
. per estens. parte che resta di un oggetto spezzato o deteriorato dall'uso o
, 1-19: legò il cavallo a un moncone di albero sul ciglio della via
. ciascuna delle parti in cui è diviso un paese per motivi politici o per eventi
qualche cosa. -abbozzo (di un proposito, di un progetto).
-abbozzo (di un proposito, di un progetto). cassola, 5-128:
una scommessa... / ma un moncone... un ricordo.
. / ma un moncone... un ricordo. 5. nucleo familiare
meno di nulla, e meno che meno un eventuale supplizio, « essendo religiosamente e
dalla pula e dalle altre impurità con un ap posito crivello azionato manualmente
che... alla predica portano un cuor duro, né punto acconcio o capace
si offre precettore di bella mondanità a un cavaliere servente. beltramelli, tii-964
prendervi nel gorgo e trascinarvi -ma per un attimo, ché basta uno stormire di
ché basta uno stormire di fronde o un poco di cielo per richiamarvi a quella
sarebbe aspettato di trovare nell'anticamera di un ministero come quello, famoso per l'
-successo, distinzione, prestigio in un ambiente socialmente elevato. fogazzaro,
e di elevato rango sociale che compongono un determinato ambiente e si distinguono per i
sf. interpretazione e riduzione di 'un ente ideale esclusivamente all'ambito della realtà
mondanizzazione e terrestrità assoluta del pensiero, un umanesimo assoluto della storia. = deriv
non è il mondan remore altro ch'un fiato / di vento, ch'or
/ in mondan stato, perché in ~ un momento / fortuna sforza a lacrimar chi
. gioberti, 17: porgendo loro un porto di pace e tranquillità, inaccessibile
della mondana giustizia, ma è anche un aiuto e una difesa del principe,
aiuto e una difesa del principe, un modo di assicurare intorno a lui le
1 " epoché '. -che rivela un interesse profano, un atteggiamento legato o
. -che rivela un interesse profano, un atteggiamento legato o improntato ai valori temporali
nella vita terrena (una pena, un castigo). s. bonaventura
pallavicino, 1-401: l'essere amante d'un dio che resta sempre beato, lo
d'alcun dispiacere, dovrebbe finire in un gran dolore, al momento di lasciarvi.
terreni, ai piaceri fisici, carnali (un impulso, un desiderio, la vita
fisici, carnali (un impulso, un desiderio, la vita stessa, ecc.
sto amor mondano; / egli è passato un anno, / che io non t'
cercai, pien di mondano ardore, un tempo, / con tal furor ch'alor
del mondano amore. vo chiudermi in un monastero. g. c. croce,
di gesù cristo, xxxiv-392: un gran tormento sento nel cuor mio, /
questa maddalena... vivendo faceva un po'mondano don anastasio. -sostant
punti o stizziti delle sue critiche, un bel giorno gli misero fuori una caricatura
sarpi, viii-27: trattandosi di fare un vescovo, conveniva aver più tosto rispetto
conveniva aver più tosto rispetto a far un savio mondano che un intendente delle cose
rispetto a far un savio mondano che un intendente delle cose della fede.
che poteva essere una vostra parola o un semplice gesto pel giovane selvaggio che arrivava
, 1-688: è [catullo] un galantuomo e un gentiluomo perfetto, grazioso
è [catullo] un galantuomo e un gentiluomo perfetto, grazioso spiritoso « mondano
le signore mondane vorranno avere... un ventaglio su cui vincenzo cabianca abbia acquerellato
ventaglio su cui vincenzo cabianca abbia acquerellato un suo crepuscolo misterioso. manifesti del futurismo
mondani, poiché voi non potete concepire un romanzo che non si svolga nell'alta
, claude bourdet è prima di tutto un uomo elegante: non per nulla figlio
con una vaga scioltezza mondana: « senza un segreto a mezzo, con un'altra
pretenziosa raffinatezza esteriore: uno scritto, un genere letterario). tommaseo, 11-100
carta autografa, con l'intervallo di solo un altro epigramma un po'troppo mondano,
l'intervallo di solo un altro epigramma un po'troppo mondano, è mutato e
racconcio per servire alla tomba della moglie d'un quinto valerio. papini, iv-966:
suo appartamento, costruito ed arredato da un architetto di gran fama,...
catanese [il verga] s'era un po'tenuto nel vaporoso mondano,.
agli astratti, procede l'arte in un senso idealizzante è per delle ragioni storiche
. per estens. squisito, raffinato (un cibo). calmo, 2-25:
metafisiche o trascendenti (una filosofia, un sistema di pensiero, un atteggiamento culturale
filosofia, un sistema di pensiero, un atteggiamento culturale, un pensatore: anche
di pensiero, un atteggiamento culturale, un pensatore: anche nell'espressione sapere mondano
-proprio dei laici, non sacerdotale (un abbigliamento). beicari, 4-76:
nella società civile (un'istituzione, un ufficio, in contrapposizione a ecclesiastico)
celeste il regno della chiesa; ad un cielo mondano, un cielo metafisico.
chiesa; ad un cielo mondano, un cielo metafisico. -rappresentato sensibilmente (un
un cielo metafisico. -rappresentato sensibilmente (un concetto astratto o una realtà spirituale)
così stima dell'amicizia e protezzione di un prencipe, ponendovi ogni industria e sapere
: l'orizzonte altro non è » che un cerchio massimo segante l'orbe mondano in
l'intero globo terrestre (e ha un valore iperbolico). fed. della
mondo allagò, riserbato solamente da dio un padre con tre figliuoli e con le
teco / possa fruir l'eternità d'un dio. giannone, i-239: chiunque vorrà
mondane. -fisico, corporale (un dolore, una malattia). boccaccio
-che riguarda, che si riferisce a un corpo celeste o a un sistema planetario
riferisce a un corpo celeste o a un sistema planetario o astrale. galileo,
a la mondana luce / produsse, a un re commista umil pastora.
, i-2561: sai che sem tenuti / un poco mondanetti. tommaseo [s.
il suo affetto religioso in certe strofe un po'più mondanette e romantiche che non
, iii-20-302: padre cristoforo si fece un po'mondanetto, ma morì bene; morì
v.]: era frate, ma un po'mondanetto. -spreg.
... deve lasciare nel ricordo un simbolo più nobile di quello che ne
che ne riporti la signora giubilante per un tappeto persiano o un mondarape automatico.
signora giubilante per un tappeto persiano o un mondarape automatico. = comp.
, dal torsolo, per lo più con un coltello, con un raschiatoio o,
lo più con un coltello, con un raschiatoio o, anche, con le
,... mondando uno pome con un coltellino, in questa disperazione, vollelsi
/ ch'io cuoca, e cotta s'un stecco me inforco, / e mondo
nona. -togliere, eliminare da un frutto o da un ortaggio la buccia
-togliere, eliminare da un frutto o da un ortaggio la buccia o le parti non
fa una certa sorte di frutte lunghe un palmo e altre meno, che chiamano
chiamano 'badanas ': grosse come un citriolo e da la buccia liscia,
, che si monda come si mondarebbe un fico, resta un midollo molto bianco
monda come si mondarebbe un fico, resta un midollo molto bianco. d'azeglio,
le ossa. 2. spogliare un tronco o un ramo delle foglie;
2. spogliare un tronco o un ramo delle foglie; privarlo dei nodi
: scortecciare. - anche: ridurre un tronco o un ramo nelle dimensioni volute
- anche: ridurre un tronco o un ramo nelle dimensioni volute. crescenzi
,... quello altro monda un baston di sorbo. nomi, 14-52
: se ne stava appoggiato lì a un vecchio frassino, a mondarsi un
un vecchio frassino, a mondarsi un ramo con un coltello da tasca.
, a mondarsi un ramo con un coltello da tasca. -asportare la
una pianta o le parti legnose di un fusto. sassetti, 393: stimai
cecchi, 227: poi la tolse / un certo unguento ed unselo, e di
10-895: si monderà gli stinchi con un segolo. salvini, vii-553: *
vii-553: * si monderà gli stinchi con un segolo': si sbuccerà, si scorticherà
, si scorticherà nomi, 10-80: tutto un orecchio gli monda di pelle.
3. liberare una pianta coltivata, un fiore, uno stelo dalle parti secche
, 7-14: arrampicato in vetta a un palmizio, un uomo a colpi di
arrampicato in vetta a un palmizio, un uomo a colpi di roncola lo mondava
. -eliminare da una pianta o da un fiore le parti secche o superflue.
. -in partic.: spazzare (un luogo o un ambiente); riordinare
partic.: spazzare (un luogo o un ambiente); riordinare, riassettare (
. gadda, 11-65: trenta spazzini in un battibaleno con getti d'acqua faranno ripulita
, i-336: come le sacre vittime d'un tempo / s'apprestavano degne col digiuno
ugne, era allora appresso le genti un indizio di veneranda filosofia. vico, 511
, 1-78: aveva una pelve, cioè un grande bacino d'oro, ove si
], iii-2-227: ti ci vorrà un sacrifizio per mondarti di sì increscevole malattia.
rimarginare con le proprie facoltà terapeutiche (un rimedio, una medicina).
. pascoli, ii-225: riconosco nella frase un rimprovero di oscurità e anche un invito
frase un rimprovero di oscurità e anche un invito a togliere alcuna inesattezza od errore
per mondare certe piante. -rendere un terreno adatto alla coltivazione, sgomberandolo da
di profonda fossa. -ripulire dell'erbe un tratto di terreno. nievo, 1-43
il ronzino] a mondare dall'erba un cantoncino del ciottolato dove non era passata
vagliare. -in partic.: privare un cereale delle glume; sbramare, pilare.
di vite, 62: accattoe in prestanza un vassoio per mondar grano. z anobi
specchiatissima opera, fecegli mondare il dio un bel sacco di grano e in ricompensa gli
staia di frumento. delfico, iii-211: un altro uso che sente molto della barbarie
persona al contatto col sacro; consacrare un arredo del culto. bibbia volgar
agnello allo sacrifìcio, che sia d'un anno... e darallo al prete
.. e uccisi... un mio unico fratello ». giordani, v-100
, con il perdono, la macchia di un peccato o di una colpa, ottenendo
uomini. -emendare, correggere (un testo). monti, v-210:
al grassi] che nella trivulziana esiste un prezioso codice del monte- cuccoli, alla
ii-343: lo sfogliarsi e il mondarsi d'un ramo. -figur. estinguersi
. 14. locuz. -mondare un aglio: prendersi una botta o una
. -mondarla con mano: esporre un argomento in modo particolareggiato e accurato.
poeta, volendo ancora la baia d'un altro suo amico, pon qui l'autorità
, ne'quali tutti... fecero un bello e solennissimo assalto, ed io
erbacce. cardarelli, 208: facevano un tempo la sarchiatura da noi detta mondarella,
delle foglie o degli steli duri (un frutto, un ortaggio); sbucciato,
degli steli duri (un frutto, un ortaggio); sbucciato, sgusciato.
altre [glandule] lunghette in foggia di un pinocchio mondato. nomi, 3-27
ti parrà che bastino, e meschiavi un poco d'aceto peverato ed infondi d'olio
belli tartufi tutti eguali e mondati e un poco d'olio. bernari, 6-229:
. bernari, 6-229: « da'un po'qui, te lo sbuccio io »
-privato delle glume; sbramato, pilato (un cereale). crescenti volgar.
? ». « già la scelta è un arbitrio. guarda la terra. potevamo
degli organi accessori (una droga, un preparato). -scherz. rapato,
guariti quei dieci lebbrosi, vide che un solo di essi ritornava a rendergli grazie
dieci sono stati i mondati, e un solo ritorna a fare il proprio dovere,
proprie di ciascuno ed elevate a raggiungere un tipo da tutti cercato. de roberto,
e, adirato di ciò, diede un gran pugno al ministro che spargea,
sistema della brucatura; è costituito da un graticcio di listerelle, inclinato fìsso oppure
partic.: che sceglie e seleziona un prodotto o un raccolto, eliminando le
che sceglie e seleziona un prodotto o un raccolto, eliminando le parti non adatte
, sf. scelta o selezione di un prodotto con l'eliminazione di residui e
e scarti. — anche: pulitura di un prodotto, in partic. di un
un prodotto, in partic. di un tessuto, che si esegueeliminando i residui di
fibre ammassate. 2. pulitura di un frutto. -anche: residuo o rifiuto
pulitura; scorza o buccia asportata da un frutto, da un ortaggio; raschiatura
o buccia asportata da un frutto, da un ortaggio; raschiatura, ritaglio, cascame
processo di separazione o di raffinazione di un minerale pregiato). gaiucci [
di radici e di corpi estranei da un terreno per renderlo adatto alla coltivazione.
compiono per pulire, riordinare e riassettare un ambiente. 5. bernardo
classici e i romantici] si bandì un gran banchetto, al quale in
'sleppa 'di bove omerica seguiva un budino d'indivia in forma di torre
in forma di torre gotica, dopo un 'gigot 'classico una 'mondeghìglia'
375): badava di non ismettere un vestito, prima che fosse logoro affatto
betteioni, iii-301: l'abito di un gentiluomo campagnuolo inglese, che oltre la
ordinato, curato; ordine perfetto di un ambiente, di un locale. -anche
ordine perfetto di un ambiente, di un locale. -anche: cura scrupolosa dell'ordine
il segreto di dare al piccolo loro quartiere un aspetto di grata mondezza e semplicità.
x-4- 141: quella cucina era un modello di mondezza.
o di semi di altre piante in un raccolto cerealicolo. lastri, ii-42:
della ventilazione, gettandolo colla pala da un lato all'altro dell'aia.
, che da salomone fu compilata in un dir mondezza di cuore. giannone,
, spazzatura. -anche: sporcizia di un luogo, di un ambiente.
: sporcizia di un luogo, di un ambiente. aretino, vi-359:
: che vi è la mondezza alta un palmo, vi si potria seminare il
di latte... insieme con un afrore di vino e di whisky mischiato a
di vino e di whisky mischiato a un lezzo di mondezze. moravia, xiii-257:
con la fede che si deve a un dio, un sacco di mondezze.
che si deve a un dio, un sacco di mondezze. = voce roman
paletta d'oro] rivoltare il letame d'un mondezzaio. d. battoli,
notte oscura vi venne mirato da lungi un improvviso lampeggiamento... in fatti
. a. cattaneo, i-470: un papperò sciocchissimo, che andrà a finir
sciocchissimo, che andrà a finir in un mondezzaio. monti, x-5-450: dove voi
1-290: due gatti balzan fuori da un mondezzaio e spariscono nella feritoia d'una
putrefazione dei materiali organici (e ha un valore fortemente spreg. e enfatico).
le stalle sole, potranno dipignerci per un mondezzaio la stessa casa d'oro di
democriti, vantando per delfo di oracoli un mondezzaio di fantasmi. tommaseo [s
. 5. locuz. -fare un mondezzaio: ricoprire un luogo di rifiuti
. locuz. -fare un mondezzaio: ricoprire un luogo di rifiuti, insudiciarlo notevolmente.
che bestie!... han fatto un mondezzaio! -gettare qualcuno o qualcosa
[tommaseo]: mangiò più volte [un porco] delle mondie di queste barbe
coupole 'a montparnasse... è un caffè vastissimo. vengono di preferenza a
e misurassi l'accresciuto terreno [entro un vaso], potresti vedere quanto la
sole... occupa il mezzo d'un ampio sistema mondiale e ne determina i
un luogo maraviglioso del suo canzoniere nella canzone:
5: la vita fu da me sperimentata un bene, ove l'umiltà ci consenta
tutti i paesi del globo terrestre (un fatto politico, sociale o economico)
9-ii-329: ogni legge mondiale, importando un ordine instabile e perpetuo, non solo guarda
: l'inghilterra dava al suo impero un carattere liberale... l'economia
. ojetti, ii-699: da quasi un anno per l'esposizione mondiale del 1942
rimasto celebre fino ai giorni nostri per un purgante di fama mondiale sul quale aleggiò
. che esprime o che racchiude in sé un significato assoluto o valori universali, validi
agg. ant. che elimina da un organo i sedimenti nocivi e le suppurazioni
. -in par- tic.: depurare un liquido dalle particelle in sospensione; decantare
, ma ne'vini ancora, produce un simigliante effetto, conciossiacosacché per sua naturai
digerente, depurare il sangue, disinfettare un organo o una parte del corpo,
di depurare il sangue o di purgare un organo eliminando le sostanze nocive o le
croce, i-41: sempre adunque che tagliarai un dito per cagione di panarizzo, applicavi
più con una cerimonia appropriata o con un lavacro simbolico. domestichi, 2-167:
se ne'mandorli... si ficca un aguto o si pertugia in alquanti luoghi
; decantato, schiarito, limpido (un liquido). crescenzi volgar.,
mundificagione si faccia... [un] unguento. idem, 3-32: fatta
può aver cagionato una gran mondificazione e un gran spogliare di calli e fradiciume.
e le impurità da una sostanza o da un prodotto, in partic. le parti
la mondatura o con la cernita da un prodotto, e in partic. da
. f. frugoni, vii-700: un comandante suol magnar per sé del ricolto
potran conseguire da i grandi 'scrocchi 'un pane d'orzo da magnar famelici sotto
. alaleona, 6: fumi recato un sacchetto di grano a macinare, il
quale da me veduto e riconosciuto essere un imbratto di molte maniere di biade, di
quattro baiocchi e mezzo, ladri, un pane di dodici oncie, aguzzini; e
-anche: insieme delle scorie presenti in un metallo prezioso non raffinato. dante
: e così fatto a'popoli in un giorno sentire la bastonata che arrigo dié
sulla spiaggia o trasportato dalla corrente di un corso d'acqua. - anche al
si generi, né sua virtù; anzi un tempo stette tra le mondiglie che
falsità, sproposito, stupidaggine presente in un discorso, in un'affermazione, in
teoria; parte caduca o superata di un sistema, di una dottrina; inesattezza
, sotto / il re di tutti, un vecchio mon- dinello. =
, xxxvii-3 / 4-87]: questo sarà un piatto da servirlo ad uso di mondiola
accurata e scrupolosa; aspetto lindo di un oggetto, di un luogo, di
aspetto lindo di un oggetto, di un luogo, di un ambiente, che
oggetto, di un luogo, di un ambiente, che denota una cura assidua;
el sudiciume e il loto lo estimavano un ornamento, purché continuamente egli avessino la
: aggiunse [gioacchino] altro legato, un tal nicolas, ignoto, se il
della roma augustea quasi il goffo aspetto di un villano di mantova pur ieri inurbato.
6. eleganza, raffinatezza formale (di un componimento poetico o letterario).
. scoria, elemento estraneo mescolato a un prodotto. balducci pegolotti, 1-98:
partic.: candido, bianchissimo (un panno); rassettato, riordinato,
rassettato, riordinato, ripulito scrupolosamente (un locale, un luogo).
, ripulito scrupolosamente (un locale, un luogo). patecchio, xxxv-1-572
e, con odorifere cose involto in un mondo lenzuolo, fu posto in una
levandolo di croce, lo involtò in un panno mondo e puoselo nel suo monumento
porta spogliatisi nudi, vengono coperti con un lenzuolo mondissimo. f. f. frugoni
di questi mestieri all'aperto, come un borgo remoto. sbarbaro, 1-244:
, ravvolto in flanelle e ricoperto da un broccato d'oro, il gran maresciallo
buccia o delle parti non commestibili (un frutto carnoso, un ortaggio);
non commestibili (un frutto carnoso, un ortaggio); sbucciato; privato dell'
riccio, del mallo, ecc. (un frutto secco). palladio volgar
empivano di rape non monde, con un quarto di bufala e capi di montone
la cena. -liberato dall'involucro (un seme, la cariosside di un cereale
(un seme, la cariosside di un cereale); privato della paglia o
paglia o anche delle glume aderenti (un cereale, in partic. il riso
è nel granaio il grano. / un dio mandò quest'alito, che soffia
borghini, 1-101: anassarco pestato in un mortaio a guisa d'orzo mondo.
52: abbiano ognun d'essi un bastone, altri mondo, altri fronzuto
lucido. borgese, 1-306: vide un gruppo di eucalipti, immensi, coi
, gambi, rametti, ecc. (un preparato erboristico). 5.
5. per estens. spolpato (un osso). pagliaresi, xliii-38:
. bartoli, 1-4-80: egli inviò un certo de'suoi a vedere se la
avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un sottil fuoco azzurrino. -privo di
di cespugli o di piante infestanti (un terreno, uno spiazzo). palladio
due. ariosto, 23-135: quel ch'un uccellator, che s'apparecchi / il
piante antiche. 6. puro (un metallo, in partic. l'oro)
excelsa e degna / proprio serebbe una spurcizia un fango / apresso a monda perla orientale
in sospensione impurità o sostanze minerali (un liquido); limpido, terso.
. caporali, i-60: bevea pieno un bicchier, da sommo ad imo,
vidi o crisopassi, / né pur un vetro mondo: o che pietade!
mondi. -per estens. che ha un timbro chiaro, squillante, sonoro (
nel corpo loro, che dovrebbe esser un tempio mondissimo, che non fanno i soldati
i-526: al povero è più facile un cuore mondo. monti, x-3-166:
verdi aghi dirama. -in relazione con un compì, di privazione o di separazione
, un'inclinazione, una facoltà, un desiderio, ecc.).
o prolungata in una vibrazione sommessa da un pedalismo perfettamente dosato, mondo di quegli
purezza della lingua o dello stile (un autore). bembo, iii-255:
una sua vista di mondissima rusticità con quasi un senso di attraente freschezza. bacchetti,
2-xxv-150: se... è un verso bello, eletto, insostituibile, un
un verso bello, eletto, insostituibile, un verso parlante e contante, la sua
esordio. -emendato, corretto (un testo). monti, xii-6-6:
-che non provoca contaminazione rituale (un cibo). ungaretti, xi-294:
'kascer', tutta roba « monda » che un ebreo avrebbe potuto tranquillamente mangiare.
manchevole, sprovvisto (in relazione con un compì, di privazione). ismera
monda! / non vi rincresca s'un poco aspettate. grazzini, 29: poi
totalità delle cose esistenti, considerata come un sistema ordinato, armonico e sottoposto a
opera demiurgica di una divinità o di un principio ordinatore (il quale dai
desiderare, conobbe che aveva bisogno d'un superiore che la possedesse. domenichi [
sì che il muoversi verso questa sia un muoversi ancor verso quella del mondo, ciò
loro, facendo nascere il mondo l'un dall'acqua, l'altro dal fuoco,
ci pensa, / lui, che un tempo era giovane, com'è giovane
tecchi, 11-199: è successo allora un parapiglia, un tumulto, la fine
11-199: è successo allora un parapiglia, un tumulto, la fine del mondo.
, poeta laureato, / ha scritto un libro in lingua italiana. /..
gli occhi in giù volse e in un sol punto e in una / vista mirò
], 5-8: * immortalità 'con un mondo in mano nella sinistra et un
un mondo in mano nella sinistra et un ramo di lauro nella destra.
-elemento naturale (per lo più con un agg. che lo determina).
. bruno, 3-398: diciamo esser un infinito, cioè una eterna regione immensa
. ardigò, ii-106: la formazione di un mondo nel seno della totalità cosmica,
, si può paragonare alla formazione di un cristallo nel seno di un liquido.
formazione di un cristallo nel seno di un liquido. carducci, ii-13-177: tutto
per lo cui mal coto / pur un linguaggio nel mondo non s'usa. g
spagna, 9-27: ho qui meco un maestro / che in tutto il mondo
non è un sì fino / ed è dell'arte sua
settimana / più con galera che 'n un anno tutto / non vedrei cavalcando in
in una città di questo mondo, entrando un prete fiorentino [ecc.].
non nomino, viveva... un cavaliere scapestrato. ghislanzoni, 1-9:
chiari davanti agli occhi, fu come un altro mondo. 5. estensione
meno vasto (per lo più con un agg. o con una determinazione atta
il gran colombo, / ritrovatore di un mondo novello. de luca, 1 -proem
di quei monti c'è l'oriente, un mondo misterioso e terribile. —
l. salviati, 20-9: appena ha un anno era ritornato dal mondo nuovo.
cioè nello uomo, si truovino in un certo modo tutte e tre le cose
/ a l'uomo, ebbe d'ingegno un ricco dono. note al malmantile,
con assai più ragione debb'essere domandato un piccol mondo che non questa terra che
linati, 8-40: il camion è un piccolo, rude mondo guerresco che
me questa improvvisata riunione di figure. un solda tino col tascapane.
solda tino col tascapane. un caporale con la pipa. due al
. due al pini. un guardiafilo. alvaro, 7-133: ogni compagnia
di attori è una piccola città, e un mondo. vittorini, 1-11:
e fra poco sarà di nuovo un mondo anche lui. c'è gente,
gioberti, 4-1-265: ogni uomo è un mondo, cioè un centro morale di
: ogni uomo è un mondo, cioè un centro morale di altri uomini più o
esteriori e palpabili, come quelle di un re, di un capitano, di un
come quelle di un re, di un capitano, di un banchiere; parlo
un re, di un capitano, di un banchiere; parlo delle influenze morali e
. papini, iii-36: dante è un mondo in compendio e anche, per
compendio e anche, per scorcio, un popolo. -individualità. capuana
la scienza -che ogni creatura umana è un mondo a parte. 9.
il regno, (io non daria un lupino), / pur che qua fosse
giacché tutta al detto argento ha stabilito un medesimo prezzo sotto diverse qualità di moneta
mondo / a una ceca peste, a un mal giocondo. firenzuola, 372:
tanto maligno! esso non ammette che un uomo ed una donna possano, senza
misconosceva. -moltitudine di persone radunate per un determinato scopo (e ha per lo
. antonio abate [tommaseo]: tuttavia un gran mondo di gente pagana correva a
1viii- 151: ei vi è brigata un mondo. metastasio, i-i- 137
) / di tanto già seguace mondo un solo / che potesse a pompeo chiuder le
james), dove v'è a lato un canale d'acqua gelato, su cui
117): in bologna fu un grandissimo medico e di chiara fama quasi a
mondo. tombari, 4-17: un tempo il teatro aveva la sua ra
persone presenti, residenti, viventi in un determinato luogo. -anche: grande quantità
questa professione, avendo massimamente in casa un così florido studio, come è quel
da scopi comuni e, anche, da un sistema burocratico e da rapporti gerarchici particolari
(15): il signor curato è un uomo che sa il viver del mondo
da noi, come s'anderebbe a un banco a riscotere. ghislanzoni, 17-99:
6-i-390: era ciò che si dice un giovine di mondo;...
. baldini, 9-34: panzacchi era un grande, solido, sano e bel pezzo
): lasciar che il mondo formi un tristo concetto della mia condotta. fogazzaro
notizie mie. saba, 589: era un piccolo mondo e si teneva / per
si teneva / per mano. / era un mondo difficile, lontano / oggi da
, l'angoscia... / era un piccolo mondo e il suo furore /
bembo, 10-vii-298: ho bisogno d'un buon cane da rete. però vi
di milano... è ridotto a un vero bordello. g. capponi,
1-8: il mondo delle soffitte, avvisa un dotto medico dei poveri che bazzica ogni
di gente perbene; il padre era un usciere in pensione. ma il fatto stesso
metteva maggiorelli a disagio. era tutto un mondo diverso, nella parlata, nel modo
. gualdo, 9: ella era un novello astro sorto nel mondo elegante (
o esprimono una cultura, una civiltà, un periodo storico determinato. dante,
moderno, la francia, esci da un misto di germani, di celti, di
franchi, riuniti dal cristianesimo intorno a un fine comune. de sanctis, 11-55
mondo moderno. ghislanzoni, 1-43: un tale avvenimento fece parlare il mondo milanese
mi dice corna del mondo anglosassone e un mondo di bene del nostro mondo.
a quello che noi crediamo) è un problema del terzo mondo. 15
: anche lei poteva maritarsi, abitare un palazzo, godersi il mondo. borsi
aleardi, 1-174: usci a d'un tempio, / tomba divota di donzelle
: messer bernardo de'rossi di fiorenza un giorno visitò la santa donna. con
! ». tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa più
. gentile, 2-ii-135: il mondo è un dramma eterno, in cui lo spirito
): e '1 martedì li do un nuovo mondo: / udir sonar trombetti
appello le sveglia: il richiamo di un mondo di là col quale esse,
quello 1 fazesse contra la consuetudine servata un mondo di anni e fe'sopraziò certo
giovanni da poppi, 13ii- 83: un mondo di brigate mi sono mandate da
vertù, di là da cali- gutte un mondo di miglia: e l'ho cavata
: / ognun de la sua gente un mondo mena. tansillo, 8-cxv: la