libecciale, agg. di libeccio (un vento). = deriv.
.. giunse con una chiosa intorno a un occhio, ampia, oscura, profonda
ne andai, era libeccio, con un vento forte che tagliava il fiato e il
passati, alle spiagge di lepanto spinse un vascello. lastri, 1-5-104: a
graf, 5-825: solo di nubi un velo / là da libeccio appare.
libeccio veniva da quella parte, fece un vocino rimesso e pregò: « babbo
. che ha carattere di libeccio (un vento). tommaseo [s
piccola moneta d'argento romana equivalente a un decimo del denaro. domenichi [plinio
d'argento che aveva il valore di un asse, ed era la decima parte
, ed era la decima parte d'un denaro. 4. entom.
o altro mezzo otteneva dai magistrati un certificato (libellus), attestante che
; che getta discredito, infamante (un discorso, uno scritto).
come libel- latore contra la maestà di un re che ho sempre riverito e inchinato
mondi lilipuziani. tecchi, 5-88: un singhiozzo repentino l'assale, la soggioga,
celebre da tutte le descrizioni della corsica. un treno da luna park, un giuocattolo
. un treno da luna park, un giuocattolo di treno, il quale non
dei monti, m'accrescerà nell'animo un senso lillipuziano dell'uomo e dei suoi
durissimo, fornita a un'estremità di un codolo conico, in cui si inserisce
per asportare minutissime parti della superficie di un pezzo di metallo, di legno,
una lima di tempera crudissima si limerà un ferro tenero, questo s'infocherà e
ferro. vittorini, 8-169: da un tram fu veduto l'uomo difendersi con
tuo cuore; forse / ti salva un amuleto che tu tieni / vicino alla matita
, / al piumino, alla lima: un topo bianco, / d'avorio.
e sgradevole. pascoli, i-62: un grande poeta, o cingallegre che fate
, i-263: nel bollore e deliri d'un cuore preoccupato e scontento, riesce forse
una cosa già fatta. la lima è un tedio, onde facilmente si pensa ad
penna, altri avrebbero stimate spiritosi furori d'un estro giovanile, ma si riconobbero per
castigate fatiche, sotto la lima di un maturo giudizio. 7. riflessione assidua
, vii-47: la nostra cecità nasce da un umore che cade in su la pupilla
però bisogna avere una continua lima d'un lume e grazia particulare. 11
ha schiavato la bottega appostata da lui un mese prima. brunazzi, 6-vii-92:
, prevalentemente, a chi ha subito un grosso smacco o una pesante delusione.
in bologna, ora fa più di un anno e mezzo, vi ho adoperato
adoperato sopra molta lima, riducendoli a un non so che di più naturale e
di lucerna e di lima: con un assiduo lavoro di correzione e di rifinitura.
lima o della lima: richiedere ancora un lungo lavoro di revisione, di
del sonetto]. serra, iii-52: un sonetto,... fatto da
mal raccolte composizioni, e le darò un poco di lima al meglio ch'io saprò
3-85: fare lima lima a uno è un modo d'uccellare in questa maniera:
': beffare, dileggiare. è un modo proprio da fanciulli, i quali,
strisciare a lungo la loro limina mordace su un ferruzzo duro duro. -vezzegg
obbli- quamente ed entrambi gli occhi da un solo lato,... sono
costretti a nuotare con somma difficoltà sopra un solo fianco, o destro o sinistro
alle spese di svisci monello si vuol comperare un bastino di raso, un saltarne indosso
vuol comperare un bastino di raso, un saltarne indosso di rascia, una lima
giamboni, 8-i-198: anguilla è un pesce che nasce di limaccio di terra
dilaga sulla strada, appuzzo- landola, un fiumiciattolo nero, e che mena in sé
che ha perso limpidezza e trasparenza (un liquido); impuro, sporco, inquinato
materie che intorbidano (una massa o un corso d'acqua); fangoso,
99: quel sito... era un luogo deserto e sabbioso che franava in
luogo deserto e sabbioso che franava in un canale d'acqua limacciosa e stagnante.
-vischioso, denso, sgradevole (un cibo, una bevanda).
dal fango; limoso, poltiglioso (un terreno, una strada, ecc.)
,... avendola rizzata in un sito limaccioso, basso e dove colavano tutte
: supino nella belletta in fondo a un padule limaccioso. bocchelli, 14-19: dove
moralmente guasto, corrotto, vizioso (un modo di pensare, di agire, di
un'inclinazione, una passione; anche un gruppo di persone, un ambiente)
; anche un gruppo di persone, un ambiente). -anche: ambiguo,
fratello, ha versato nelle tue vene un fondiglio limaccioso. dossi, ii-70:
fondo dell'animo, eccitàndovi a galla un orgoglio luciferino. bucini, 48:
il vizio dilagava d'ogni parte, ma un vizio recondito, sotterraneo, limaccioso,
raccoglie uomini che evidentemente provengono dal fondo un po'limaccioso della vita americana.
, di spontaneità, di eleganza (un modo di esprimersi, uno scritto, anche
di esprimersi, uno scritto, anche un autore); impuro (una lingua)
nella parte anteriore del dorso si osserva un ingrossamento della pelle, che copre una
.. non poteva in sé rattenere un impulso sì grande datogli dalla natura nel
farfalle della famiglia limantridi, caratterizzate da un accentuato dimorfismo sessuale: i maschi sono
raro scultor ch'intagli e lime / un rozzo marmo e 'n vaga statua il
in quel tempo ti applicavi a limare un chiodo. g. raimondi, 4-41:
dei grandi santuari, ci accompagnano per un tratto di salita. moravia, xii-
-origine (in senso geografico-nazionale) di un prodotto; fabbricazione. -di marca nazionale
. g. bassani, 5-203: un paio di bombe a mano dai lunghi manici
immatricolazione: contrassegni legali di individuazione di un aeromobile, costituiti, per gli aeromobili
nazionalità) e, rispettivamente, da un gruppo di quattro lettere assegnato dal ministero
la marca d'immatricolazione è composta da un gruppo di quattro lettere, è assegnata dal
5. contrassegno che rappresenta o sostituisce un determinato oggetto o una determinata entità.
dimostrando che il suo possessore può esercitare un determinato diritto (come rientrare in un
un determinato diritto (come rientrare in un locale di pubblico spettacolo dal quale ci
ritirare gli indumenti lasciati al guardaroba di un locale pubblico); contromarca.
alla marca ': si dice di un cavo di manovra tirato fino alla marca
in mare, il quale ordinariamente indica un basso fondo od un punto di riconoscimento
quale ordinariamente indica un basso fondo od un punto di riconoscimento. guglielmotti, 1028:
indizio (che connota una persona o un fatto). - anche: distintivo,
scala il duca, in vederlo adorno d'un mazzetto di paglia, gli disse arditamente
di brio e di galante vivezza e d'un certo vago e grazioso e nobile motteggiamento
, porfirio, licurgo, ecc., un ellenismo di marca massonica e positivista.
», arrivava a dire che stalin era un nuovo « piccolo padre » di marca
gozzi, 1-206: l'essere da un sì grand'uomo [voltaire] lodati è
utile scoperta, siano ancora distinti con un premio o con qualche marca di onore.
serie o due elementi in correlazione, con un insieme di tratti pertinenti comuni e un
un insieme di tratti pertinenti comuni e un tratto la cui presenza o assenza caratterizza
-in partic.: autorizzazione concessa da un sovrano a un suddito di esercitare privatamente
: autorizzazione concessa da un sovrano a un suddito di esercitare privatamente la rappresaglia in
parte di uno stato nemico o di un suddito di questo, e, più spesso
i selettori, ma vengono ricevuti da un organo (marcatore) che predispone la
la pallacanestro), stretto controllo che un giocatore esercita nei confronti di un avversario
che un giocatore esercita nei confronti di un avversario per neutralizzarne l'azione. -marcamento
stretta e diretta vicinanza del giocatore a un determinato avversario. -marcamento di zona (
elastico): prevede il controllo di un certo settore del campo, qualunque sia
pratesi, 1-362: la balia, un pezzo di marcantonia spedita dal fattore di
marcantonio? dossi, i-130: era un bel pezzo di marcantonio. panzini,
'italia'. barilli, 5-194: un altro ancora, simile, ma grande
18-118: vecchissimo numero da avanspettacolo con un pizzico di sadismo da quattro soldi per
con tallo laminare con differenziazione anatomica in un parenchima assimilatore posto verso la superficie superiore
(disseminata di stami) e in un parenchima di riserva posto verso la superficie
, / gorgheggiata d'usignoli. / e un cucò marcapasso, lontano.
. cornice o fascia ornamentale che separa un piano dall'altro sulla facciata di un
un piano dall'altro sulla facciata di un edificio. -in partic.: cornice
.: cornice situata all'intersezione di un muro con un solaio. =
situata all'intersezione di un muro con un solaio. = comp. dall'
rotellina dentata, imperniata e girevole in un manico, e che s'adopra, riscaldata
marco, marchi). contrassegnare con un marchio o con un simbolo che garantisce
. contrassegnare con un marchio o con un simbolo che garantisce l'autenticità o autorizza
uso o indica la proprietà; apporre un segno particolare di rico noscimento
di una dama, marcandovi sopra la porta un circolo appiccato ad una croce. gavazzi
segno della loro cattività sono marcati con un ferro rovente o nel petto o nelle spalle
, e guai a sgarrare! -applicare un bollo ufficiale agli strumenti di misura,
il brucior di divenire / autor d'un libro che il mio nome marchi!
! 2. bollare con un marchio infamante, come punizione per una
1489: chi fa del grande essendo un omicciatolo / da nulla, alfin lo marcano
l'ora); far rilevare (un dato). spallanzani, iii-245:
era musica; e che musica: su un basso continuo di quindicimila cavalli vapore.
, 19-116: la punizione fu lentissima. un righello ferrato in diagonale da un risegolo
. un righello ferrato in diagonale da un risegolo acuto marcò parecchie zucche; il
sudata. 6. designare con un gesto, indicare con un segno.
. designare con un gesto, indicare con un segno. - anche: accennare,
due dame al suo fianco marcarono insieme un cenno di consenso sorridendo col naso invece
a lei. svevo, 6-237: un filo di sangue marcava il suo passaggio.
lettere / d'oggi mi hanno marcato un fatto strano, / ma è difeso il
con ordine in una lista o in un indice; elencare, catalogare, scrivere.
'marcare una parola, una sillaba, un accento 'o 'una frase musicale
il marcare ogni virgola col gesto / è un trapassar di verità le mete. v
13. segnare con la scrittura (un segno diacritico, di interpunzione, ecc
14. fis. sostituire con un isotopo radioattivo uno o più atomi della
una sostanza destinata a essere assimilata da un organismo vivente, allo scopo di controllarne
. tracciare o imprimere su una scheda un segno suscettibile di lettura automatica. 16
darsi malato per evitare il lavoro o un impegno fastidioso. panzini, iv-402:
, ed è stato trovato sano come un corno. tutti sanno che non è
nella montagna chi non è forte è un disgraziato. c. e. gadda,
. 17. sport. segnare un punto. -in partic.: nel
rete. -anche assol. -in un gioco di squadra (in partic. nel
a uomo, a zona: eseguire un marcamento a uomo, a zona (
mercantilmente benissimo. 20. ostentare un atteggiamento provocante; essere riconoscibile, dare
» diceva rientrando a gran passi con un sorriso, il quarantenne e laconico raspaldo
la miniera è una marcasita gialla, ossia un solfuro giallo di ferro con rame.
della giornata fu interrotta da una visita: un boscaiolo dell'appennino pistoiese, che parlava
superi. marcatissimo). contrassegnato da un marchio, munito di sigillo ufficiale;
mercanzia, i-26: debbia il camerlengo tenere un libro marcato nel quale giornalmente prima si
e dal medesimo ragioniere se ne tenga in un libro,
. -anche: fornito di cifre (un capo di vestiario, di biancheria).
.: che reca impresso o inciso un segno o un emblema. l.
reca impresso o inciso un segno o un emblema. l. adimari, 1-38
, 7-41: voi pensate subito a un segno marcato con qualche arnese oppure con
2. segnato con marchio d'infamia (un malfattore) o con un marchio che
infamia (un malfattore) o con un marchio che denuncia la condizione e lo
lo stato di servitù (uno schiavo, un prigioniero). bruno, 3-74
dalla natura marcata. -contaminato (da un vizio). f. f.
sentiva offeso, non reagiva; con un gesto, appena marcato, della mano,
marcata in cui era, a tratti, un segno di malinconia e un'aria costante
da cui la guardava il figliolo: un profilo marcato e severo. pea, 1-408
vestiario faceto, hanno l'arma di un ridicolo tanto marcato, preciso, materiale ed
spirito lirico, che ondeggia circonvolgendosi con un mite rumore di marina lontana nelle volute
fossile »? tarchetti, 6-ii-173: un affetto incominciato nell'infanzia, non interrotto
interrotto mai, può bensì tramutarsi in un amore sincero e durevole, ma passa
bacchelli, 1-iii-682: il funzionario fece un cenno d'assenso, tanto più marcato
ix-58: l'ingegnere aveva risposto con un sorriso ancora più marcato, sporgendosi dal
dal davanzale. dessi, 3-163: su un rimorchiatore, stavano litigando tra loro.
9. intenso, profondo, vivo (un sentimento, uno stato d'animo)
95: le tre donne, dopo un istante di marcato interesse al discorso,
ha i punti di smalto diverso (un dado); che ha le penne distinte
distinta e rilevata (uno nota, un accordo); caratterizzato da note e
richiedono tale esecuzione (il tratto di un brano musicale). -anche con valore
in quei passi che debbono eseguirsi in un modo f>iù distinto degli altri. tarchetti
sport. segnato, ottenuto, realizzato (un punto, e, in partic.
. -sottoposto ad azione di marcamento (un atleta e, in partic., un
un atleta e, in partic., un calciatore). marcatóre, agg.
la sera l'aveva passata dapprima in un cinematografo, e poi, seduto a fianco
, volontario marcatore di punti, in un bar di fuori porta reno. 4
5. sport. giocatore che ha realizzato un punto per la propria squadra (e
, l'essere marcato; impressione di un marchio, di un sigillo. -in
; impressione di un marchio, di un sigillo. -in partic.: marchiatura
protocollo e sua consegnazione, un mezzo giulio. leggi, bandi e
: scelta o determinazione delle piante di un bosco che dovranno essere abbattute o conservate
e si compie apponendo ai singoli alberi un particolare marchio col martello forestale).
impressione o registrazione di una marca su un materiale grezzo o su un prodotto finito
marca su un materiale grezzo o su un prodotto finito. - anche: l'
operazione che consiste nell'imprimere, mediante un marcatempo luminoso, una serie di segni
fis. marcatura radioattiva: sostituzione di un atomo di una molecola con un isotopo radioattivo
di un atomo di una molecola con un isotopo radioattivo corrispondente. 5.
segno tracciato in una determinata posizione sopra un documento o una scheda e destinato alla
. 6. sport. realizzazione di un punto (e, in partic.
calvino, 1-432: in cima al tetto un gallo marcavento rugginoso girava a fatica stridendo
e fa richiesta di essere visitato (un soldato). jahier, 2-101:
che vagano per il cortile, cercandosi l'un l'altro il sintomo della meningite cerebrale
, ii-103: io voglio che tu abbi un poco di tarfaruzo, e dettemi in
di tarfaruzo, e dettemi in mano un camaino della grandezza di un marcèllo,
in mano un camaino della grandezza di un marcèllo, nel quale era scolpita una testa
e li duoi mantovani e facevono d'un marcèllo per posta. castiglione, 2-ii-44
, 2-ii-44: questi tali cavalli vogliono un marcèllo al dì, e che questa
e manda le cose da vivere per un facchino a casa de la diva. p
, ii-7 (31): per un marce 1, signori, o per un
un marce 1, signori, o per un grosso / vedrete un naso bestiale.
, o per un grosso / vedrete un naso bestiale. guarini, 389: da
, non ho mai guadagnato più d'un fallito mocenico o un marcèllo. ragazzoni,
guadagnato più d'un fallito mocenico o un marcèllo. ragazzoni, lii-i 1-477:
sua esigenza d'innovazione, destituita di un abito sperimentale, finisce fatalmente...
finisce fatalmente... col riadottare un materiale linguistico superato e spesso marcescente.
o secca senza cadere dalla pianta (un organo e, in partic., foglie
luzi, i-181: tra le macerie un livido fermento / periva il frutto dell'
cui vita non altrimente che quella d'un fior d'inverno non è più che d'
fior d'inverno non è più che d'un giorno solo? = deriv.
sf. signora investita della giurisdizione di un marchesato o insignita del titolo nobiliare corrispondente
nobiliare corrispondente. -anche: consorte di un marchese. castiglione, 68:
con l'aria confusa di chi confessa un fallo a dire al signor marchese: «
letto. d'annunzio, iv-1-42: un martedì a sera, in un palco
iv-1-42: un martedì a sera, in un palco del teatro valle, la marchesa
106: pensa i bei giorni d'un autunno addietro / vill'amarena a sommo
marchesina lavaggi, candida / più di un ligustro e quale un vimine / eretta
/ più di un ligustro e quale un vimine / eretta, deh come ne 'l
. che appartiene o è proprio di un marchese; che riguarda o si riferisce
: la marchesana di monferrato, con un convito di galline e con alquanto leggiadre
approvava, ma più umilmente e con un non so che d'arcaico, come se
ristampa 'dell'orlando'... preso un giorno 1 coraggio a due mani
), territorio appartenente in feudo a un signore ereditario a cui spettava il titolo
: che è al servizio di venezia (un soldato, un esercito).
servizio di venezia (un soldato, un esercito). fontano, 137
, funzionario (conte) preposto a un distretto di confine detto marca (v
dai signori di città o regioni per dare un fondamento di legittimità al loro potere,
, de belo ameise / cascaum par un marcheise. chiaro davanzali, xxv-io:
... oltre mar passato in un generai passaggio da'cristiani fatto con armata
anco prencipe. pulci, 18-11: l'un di lor marchese /...
.. [l'imperatore] pose un signore e custode sotto nuovo titolo di degnità
a pisa a studiar la medicina / un tal che si spacciava per marchese.
all'uomo che scrive non resta che un modello impareggiabile cui tendere: il marchese tanto
; / ed ogni giorno mi parea un mese, / pensandomi là dove adimorava
... mi fece grazia d'un paio di lenzuola soffritte in brodo lardiere
tal timor le prese!) / per un anno perdettero il marchese. panzini,
il marchese delle donne e quando cessa nasce un figlio. 2. ant
titolo o appellativo dei figli maschi di un marchese, vivente il padre. vasari
e risalito... vispo come un leprotto quel diavoletto. de sanctis,
maestro,... volendo castigare un marchesino e non osando toccare i magnanimi
: borgo o paese in cui risiede un marchese o che costituisce un mar
cui risiede un marchese o che costituisce un mar chesato.
carducci, ii-1-267: gargani è maestro di un piccolo marchesotto assai lontan da firenze.
piccola marca o scontrino che attesta un versamento di denaro; talloncino.
neta di rame del valore di circa un soldo, coniata a venezia nei secoli
l'uno. pulci, iv-85: ècci un fiorentin che 'l salvatore / di croce
essendosi di quella innamorato, la quale per un marchétto la volta dava da beccare a
fortini, i-53: demo tre marchetti a un barcaruolo che li menasse a spasso per
a suo tempo [il cacao] come un mezzo marchétto da noi ogni grano.
per noi ora solamente la metà di un soldo, quando prima erano tre quarti
marchia, sf. ant. marcia di un esercito nel corso di operazioni belliche.
duomo di questa nostra città di milano un frate minore marchiano, con tanto e
, e perché voi non mi tegnate per un marchiano a fatto. 2
sempre adirata, / come farebbe digrignando un cane? / sono il tuo parri pur
, attiva, sottile, leggiera e un poco arenosa o sabbionosa. d'annunzio,
ha ella, dico, trovato mai un asinaccio marchiano così grande e così grosso
negare che il tuo naso potesse sembrare un po'marchiano. -straordinariamente intenso (il
scimmia, credendo che si trattasse di un uomo, disse di sì; e
di sì; e che anzi pireo era un suo amicone. la bugia fu così
annegò. -veemente, duro (un rimprovero, un castigo). 5
-veemente, duro (un rimprovero, un castigo). 5. caterina de'
stato marchiano o duracine. -madornale (un errore). a. f.
evidente. -molto vivo e intenso (un sentimento, uno stato d'animo)
incensavano troppo [il buonarroti] usava un sistema tutto suo: rincarava la dose
era quello... di sballarle un po'marchiane e di parlare troppo spesso
: risultare molto strano e incredibile (un fatto, un'affermazione); essere
che il diavolo scegliesse per lo appunto un versetto del salmo settantesimo sesto da porre
. -farne una marchiana: compiere un errore madornale e irreparabile. ferd
tenente aggiunge la ostinata consuetudine di strimpellare un maledetto « armonium »...
, tr. { màrchio). imprimere un bollo o un contrassegno ufficiale;
). imprimere un bollo o un contrassegno ufficiale; apporre un sigillo legale
o un contrassegno ufficiale; apporre un sigillo legale o doganale; bollare.
bollare. -in partic.: stampigliare un marchio di fabbrica su un prodotto.
: stampigliare un marchio di fabbrica su un prodotto. statuti suntuari, 15:
: lo spedalingo tenga appresso di sé un bollo o vero marchio di ferro col
. -per estens. munire di un segno personale di riconoscimento. ranieri
, per lo più con un apposito ferro arroventato. -anche: cauterizzare
cavalli. 3. bollare con un ferro rovente, come punizione per un
un ferro rovente, come punizione per un reato commesso o come segno distintivo della
, / che marchiar, dico, un dì vi possa 'l boia. oddi,
vuo'marchiare con uno stizzo, come un cavallo di razza. d. bartoli,
secondo [fallo] si stampa con un ferro rovente sul braccio al ladro un
un ferro rovente sul braccio al ladro un carattere, onde poscia conoscerlo recidivo; e
onde poscia conoscerlo recidivo; e d'un cotal inchiostro se ne tinge il riarso che
battitura o, al più che sia, un remo. salvini, 14-161: non
.. marchierà in fronte i tristi con un ferro rovente. papini, 27-948:
, iv-336: marcello consolo fe'vergheggiare un senatore,... dicendo d'averlo
romano.. ant. notare con un segno diacritico. alvini, 6-133
di quei novelli erostrati, marchiar d'un ferro caldo il delitto, schiacciar gli oni
se il marito l'avesse marchiata d'un contagio non purificabile. = dal
marchiata, ma lentamente per gire aspettando un capitano tedesco. bisaccioni, 1-80:
marchiarel) t agg. contrassegnato da un marchio, contraddistinto da un segno di
contrassegnato da un marchio, contraddistinto da un segno di proprietà o di riconoscimento;
munito di un bollo o sigillo. -in partic.:
e l'alle grezza d'un prigion offerto / tenevano assediato il re
col ferro rovente, come punizione per un reato comune o in segno di schiavitù.
lieti, / talor marchiato il volto da un pugnale. salvini, 36-40: così
, 4-266: noi saremo forse eguali un giorno, signora; ambedue marchiati della
nell'occhio del cliente perplesso la diffidenza verso un patrono marchiato da una sorte così infausta
da una sorte così infausta, cercare un pane che non avesse sapore di elemosina.
marcare o contrassegnare, con una cifra, un segno o un disegno convenzionale, tessuti
con una cifra, un segno o un disegno convenzionale, tessuti, pelli o
artigiana; chi apponeva sui metalli preziosi un marchio con le indicazioni del metallo,
pannina. -strumento impiegato per imprimere un marchio. cantini, 1-10-94: tutti
... debbino tenere... un quadro di rame con il loro nome
nome e loro segno... ed un altro simile al marchiatore ordinario.
. operazione consistente nel- l'apporre un marchio di riconoscimento (a timbro,
, iii-20- 103: declamazione d'un ragazzo pieno d'ingegno,...
, marca sporca, non parlava che un suo dialetto pieno e morbido. -per
marchigiana espansione d'orgoglio per la gloria di un tanto giudicator cittadino. ojetti, iii-431
giudicator cittadino. ojetti, iii-431: cercava un oratore che a settembre, nella settimana
. bernari, 6-194: appariva accanto a un giovanotto... sul portale romanico
: per ciccio era stato necessario costruire un marchingegno,...: cioè una
segno, bollo applicato o impresso su un oggetto per facilitarne il riconosci
segno che il produttore deve incidere su un oggetto di metallo pregiato, prima di
romano. bellebuoni, 1-24: un marchio che pesa libbre xii e mezzo
. marca convenzionale impressa a fuoco con un ferro rovente sulle anche o sulla spalla di
praticato sulle orecchie o sulle corna di un animale con analoghe funzioni. ojetti
abiti, come indicazione dell'appartenenza a un gruppo sociale, a un'associazione, ecc
a seconda che esso sia o no un marchio
seconda che il diritto di far uso di un dato segno distintivo per i propri prodotti
distintivo per i propri prodotti spetti a un singolo imprenditore o a una pluralità o
, a sua volta, può essere un marchio di origine o un marchio nazionale,
può essere un marchio di origine o un marchio nazionale, come per i prodotti
; il marchio nazionale d'esportazione o un marchio di qualità o un marchio di
esportazione o un marchio di qualità o un marchio di materia prima o di trattamento
di materia prima o di trattamento o un marchio in comunione o un marchio associativo
trattamento o un marchio in comunione o un marchio associativo o collettivo in senso stretto
associativo o collettivo in senso stretto o un marchio sindacale, a seconda che esso serva
al controllo di. qualità esercitato da un apposito organismo pubblico o privato, o
una determinata materia prima o sottoposti a un determinato trattamento, o i prodotti provenienti
prodotti provenienti da imprese facenti parte di un medesimo « gruppo » imprenditoriale, o
7-45: mi mandò subito dopo desinare un piccolo catinetto della medesima fabbrica e segnato
quali in alcuni panni tessuti tutti d'un pezzo vi solevano fare gli artefici. g
volta navigai fino a tripoli per prendere un carico di quella polvere da lucidar borchie
ha registrato nelle forme stabilite dalla legge un nuovo marchio, costituito da un emblema
legge un nuovo marchio, costituito da un emblema o da una denominazione e destinato
determinata tribù o gruppo etnico, a un determinato grado gerarchico, ecc.
sudan ha una marca o meglio un marchio speciale col quale è rigato il volto
pauroso / alla vista e maligno era un serpente, / immane gonfio e nero,
, impresso sull'acuto grifo / portava un marchio qual di teschio umano. beltramelli
o vero bollo, si tenga in un sacchetto di cuoio, segnato col suggello
schizzinosa grida: -oibò! zola è un immorale, -e chiude gli occhi e raggrinza
... / pareva che avesse un marchio d'onta. / oh che pietà
fronte il suo nome, ch'è quasi un marchio che notifica il possessore? serdonati
abramo... e, notando di un proprio marchio lui e la progenie sua
sanità, condotti al cimitero suddetto, sur un carro, ignudi, affinché la folla
coloro che vorrebbero mettere su ciascuna anima un marchio esatto come su un utensile sociale
ciascuna anima un marchio esatto come su un utensile sociale e fare le teste umane tutte
vita. bonsanti, 5-297: diventava un gesto naturale, il quale conferiva tra
, il quale conferiva tra l'altro un marchio di distinzione a chi lo avesse
. a. boito, 1-56: un fier gigante e un lepido / nano stan
boito, 1-56: un fier gigante e un lepido / nano stan presso al duce
12. locuz. -avere o avere impresso un marchio in fronte: rivelare apertamente,
compiersi. de sanctis, ii-n-346: un fatto altamente deplorevole pel carattere italiano:
i marchioni da alcuno castrato, se un prima l'avesse mostrato. * =
è proprio, che si riferisce a un marchese; tipico, caratteristico di un
un marchese; tipico, caratteristico di un marchese o della sua famiglia. -anche:
è proprio, che si riferisce a un marchesato. bandello, 1-13 (
teneva poco conto, di nuovo fece far un altro comandamento, che sotto pena della
a costo di starsene a stecchetto per un mese, ora si era indotto a
che lui le nettava e radeva con un pezzo di vaso rotto e che lui sedeva
ense... fuor de la piaga un bon scudelin de marza molto puzzolente.
sedeva già nel sterquilinio, radendo con un pezzo di pignata rotta la marza delle
marchetti, 4-318: essi avean d'un fervore acre infiammata / la testa,
, 19-34: crudeli uomini! incatenare un cadavere;... lasciare che le
... e dagli angoli della bocca un filo come marcia a impiastricciar la barba
tazza degli sputi. govoni, 514: un angelo nero / che si pulisce brontolando
. il nettare, il miele intatto di un frutto e altre la muffa, la
invece nella corsa): è caratterizzato da un passo regolare e cadenzato (passo di
competizioni olimpiche), da disputarsi adottando un particolare tipo di posizione del corpo (con
e nelle migliori condizioni di sicurezza mediante un apposito dispositivo protettivo (costituito dall'avanguardie
di operazioni belliche, si configura come un tipo tradizionale e fondamentale di esercitazione.
caziche non era più lontano di quivi d'un sole, che in lingua loro era
carducci, ii-19-193: il barattieri fece un abbozzo e un disegno in fretta, e
: il barattieri fece un abbozzo e un disegno in fretta, e ordinò la marcia
. -marcia scaglionata: trasferimento di un reparto o di un corpo militare suddiviso
: trasferimento di un reparto o di un corpo militare suddiviso in più frazioni.
) di marcia: singola frazione di un reparto. pisacane, vi-115: uno
: uno de'modi per garantire completamente un esercito è quello della marcia scaglionata,
-lunghezza della marcia: percorso compiuto in un giorno. -ordinanza di marcia: modo
3. avanzata progressiva, penetrazione in un territorio. vittorini, 5-121:
per estens. movimento, corsa (di un veicolo, di un mezzo di trasporto
corsa (di un veicolo, di un mezzo di trasporto). borgese,
ritmo del treno in marcia, dentro un paesaggio di querce e d'olivi che
che il medico accese la moto facendo un fracasso d'inferno, e che ernesto
di strada. cattaneo, iii-2-334: un nemico già stanco e snervato, era
che una calza, dura una marcia a un soldato? 11. figur. avanzamento
e il termine contiene l'idea di un procedere graduale e metodico, ma irresistibile
vita di tutte le società umane: un periodo di marcia, uno di stazione.
quella grazia, massimamente, che ha un toscano che parla o scrive toscano;
della cinepresa, consistente nell'impres- sionare un fotogramma per volta; con tale procedimento
(a es., lo sbocciare di un fiore), riducendone in sede di
marcia a vista: il procedere di un treno a una velocità tale che ne consenta
l'arresto entro lo spazio libero prima di un eventuale ostacolo.
: slittamento in discesa della massa di un ghiacciaio. 18. medie. prova
nel quale la colata di ghisa in un altoforno si raffredda e determina corrispondentemente la
prodotta. -indice di marcia: in un altoforno, valore del rapporto fra i
inserita in un'opera lirica o in un dramma musicale, o che costituisce (
da ogni significato o finalità pratica) un movimento di sinfonia, di sonata,
c. e. gadda, 443: un andazzo trionfale, da parer canto e
— marcia reale: inno distintivo di un sovrano, di una casa regnante,
. di giacomo, i-664: improvvisamente un fragore di battimani giunse a noi dalla sala
per giungere nello shanhsi, dove fondarono un governo provvisorio con capitale a yenan.
conferito dal re l'incarico di formare un nuovo governo (e la data dell'
. tecn. regime di funzionamento (di un impianto industriale, di un forno)
(di un impianto industriale, di un forno); movimento (di un
un forno); movimento (di un motore, di un organo meccanico).
movimento (di un motore, di un organo meccanico). -in partic.
che trasmettono il movimento alle ruote di un veicolo o il cambio dei rapporti di
. pratolini, 10-292: « ti offrirei un passaggio: sarà una topolino, ma
figlioli ». -andamento (di un orologio). - marcia regolare:
una crisi -le dissi -come si scuote un orologio per rimetterlo in marcia.
. -marcia invertita: rotazione di un elemento meccanico in senso inverso.
che comanda il funzionamento delle calcole di un telaio. 25. locuz. -aprire
nelle ultime di una colonna o di un corteo. cassola, 2-121: germano
passi. -al figur.: desistere da un proposito, recedere da una decisione.
fermata a distanza ravvicinata, è rimasta un attimo immobile, quindi ha fatto marcia
. -mettersi in marcia: iniziare un trasferimento di truppe: partire verso una
sul marcia- cavallo della villa nazionale con un mio nuovo amico che ti presento sotto
più d'una volta, a marcia forza un altro suo sonetto. monti, xii-2-20
quivi farlo sparire. mamiani, 7-306: un popolo, fatto servo, si abbietta
che è proprio, che si riferisce a un personaggio romano di nome marcio o marco
, ritmo, natura di marcia (un brano musicale). bocchelli, 1-iii-556
suo vecchio e tarlato contrabbasso, con un archetto apposito corto due spanne, e
; e nella 'tratta ', estraendo un numero marciante, debbon mandare un altro
estraendo un numero marciante, debbon mandare un altro in vece loro. 5
marciapiede in faccia all'albergo... un signore basso,
cecchi, 5-84: sul marciapiede d'un viale due o tre gatti giacevano al
mettono a proteggerne una e collocano in un posto, in una famiglia, dopo
posto, in una famiglia, dopo un po'... rièccole per i marciapidi
, 1-122: brami assaggiare i pugni d'un figlio del marciapiede di baltimora?
delle merci. ojetti, ii-356: un ferroviere dal finestrino ci spiegava 1 miracoli
per persone e veicoli, che costeggia un fiume o un corso d'acqua.
e veicoli, che costeggia un fiume o un corso d'acqua. ximenes,
del suo ingresso, si discende a un marciapiede che, lambendo la superficie dell'acqua
, stretti in mezzo con due bigotte e un collatore e sorretti a buona misura e
marciar delle falangi achive / mandar l'armi un chiaror. periodici popolari, i-214:
marciare nella palestra femminile le allieve di un altro corso. -mili't.
.: avanzare rapidamente e decisamente contro un determinato obiettivo nel corso di operazioni belliche
, xxiii-173: si marcia. si osserva un mistero impenetrabile sulla marcia, non meno
il duca di gioiosa... compose un campo di mille e cinquecento fanti e
, / ch'ad ogni quattro passi fa un lamento. forzini accolti, lxxiv:
incomodo? forteguerri, iv-555: qua un sopra l'altro / mi snoccioli la dote
marcerò. 5. servirsi abitualmente di un determinato mezzo di trasporto o di comunicazione
. 6. viaggiare, procedere (un mezzo di trasporto, un veicolo)
procedere (un mezzo di trasporto, un veicolo). boriili, ii-187:
nostro apparecchio ha l'aria di marciare un po'evasivamente fra tanta rabbia di nebbie.
nebbie. 7. scorrere (un fiume). de libero, 1-38
8. figur. procedere idealmente (secondo un esempio, un principio morale, un'
procedere idealmente (secondo un esempio, un principio morale, un'abitudine);
agire, comportarsi in un dato modo. -anche: progredire.
d'aver tra gli alunni di padova un giovine collega che marciava animosamente sulle loro
azione; funzionare. -anche: avere un certo regime di funzionamento (una macchina
? montale, 3-97: non passò un minuto che il signor fuchs emise l'
12. tr. raro. compiere un percorso; coprire una distanza.
, i-43: marciano [gli ubriachi] un passo che io non so battere.
coi nazionalisti. -marciarsela: avere un determinato comportamento; tenere un determinato tenore
: avere un determinato comportamento; tenere un determinato tenore di vita, essere in
la marciata, non consentendo di fermarsi un sol giorno in quella città, in cui
agg. letter. trascorso marciando (un periodo di tempo).
di agonizzare prigioniera nell'acqua marcida d'un vaso, quasi col suo esempio [
lagrimosi. 3. malsano (un luogo). bocchelli, 1-ii-418:
in rovina, fatiscente, cadente (un edificio). e. gecchi,
, fiaccato. bruno, 3-1120: un vecchio, come appare marcido debole e
8. svigorito, languente, fiacco (un sentimento, una condizione spirituale).
con abbattimenti e torpori profondi; e in un caso e nell'altro palesava una noia
cotesta, ormai remota, elegia di un tedio squisito e un po'marcido,
remota, elegia di un tedio squisito e un po'marcido, il caso sarebbe artistico
di marcido, come la bocca di un sepolcro. = voce dotta,
. a. cattaneo, i-132: un uomo ha molte buone qualità, ma
marciliana e nel canale della morlaca spogliarono un grippo e una fregata con robbe e
, s. v.]: è un marcimento di core con quella donna gelosa
core con quella donna gelosa. e un marcimento a stare con questi ragazzi.
. disus. vino prodotto con uva un poco guasta. tommaseo [s
, deteriorato, andato a male (un frutto, un cibo, una bevanda
andato a male (un frutto, un cibo, una bevanda).
uova marcie. segneri, iv-78: un cedro marcio è men'abile ad ammorbare
ammorbare quel sano cui sta vicino, che un reo compagno quel buono. spolverini,
fa, così, piacere! / nemmeno un chicco marcio nella pigna. e.
oscene fiatate, come il fortore d'un limo primordiale, brulicante di avanzi marci
di scaglie. pavese, 5-32: un cesto rotto, delle mele marce e schiacciate
). -in partic.: cariato (un dente). -per estens.:
-per estens.: malato, intaccato (un organo, un membro). -avere
malato, intaccato (un organo, un membro). -avere i polmoni marci:
avria più a schivo / che se baciasse un cui marzo di scabbia. n.
deve bastare. montale, 3-199: -è un topo -disse lei con gli occhi sbarrati
lei con gli occhi sbarrati, fissando un mulinello nell'acqua marcia del canale.
acqua marcia del canale. - è un immondo ratto d'acqua. 4
alfin crollate e scosse, / cadranno un giorno imputridite e marcie. foscolo,
iv-137: il portone... inquadra un bugigattolo di cortile, alto e ristretto
di cortile, alto e ristretto come un pozzo -e frastagliato da ringhiere, da
-impregnato di acqua, di umidità (un terreno). boccaccio, viii-2-193:
è fradicio, putrido, guasto (un odore); prodotto dal marcire di qualche
certi smilzi vasi di cristallo, sparsi un po'dappertutto, si sprigionava un sentore
sparsi un po'dappertutto, si sprigionava un sentore marcio e profumato.
1-ii-86: da quarantott'ore, senza lasciare un istante di respiro, tirava uno
sinistre e marce: si sarebbe detto un cielo in putrefazione. 7.
: gosto ci gridò ch'era passato un garzone marcio di sudore, che correva
disfatto, sfinito (una persona, un animale). -in partic.:
profondamente dominato, influenzato, posseduto da un sentimento morboso, da una passione insana
persona); degenerato, imbarbarito (un popolo); abietto, spregevole.
sorto, di tanto in tanto, un uomo di tempra più nobile che non aveva
avaracci, a'quali non si trarrebbe un grosso delle mani con le tanaglie di
tanaglie di nicodemo, e quivi volevo un ripulisti di tal sorte che non rimanessi
di tal sorte che non rimanessi loro un marcio quatrino. contile, 1-2-4:
a'soldati in preda, che con un quattrin marcio maritarla. parabosco, 2-18
dir bugie che di quelle abbino pagato un marzo vestito di veluto, co'l
, 1-1-15: né c'è restato un povero o un signore / con un marcio
né c'è restato un povero o un signore / con un marcio quattrin da
un povero o un signore / con un marcio quattrin da litigare? pananti,
ridotti a sì cattivo segno / che un quattrin marcio non è più fidato / senza
-di scarsa rilevanza, di poca importanza (un principio, una ragione). magalotti
intervien perch'egli [l'ago] è un ferraccio / vecchio d'una miniera marcia
, scuro, opaco (la tonalità di un colore, per lo più nell'espressione
marcio). valeri, 3-120: un rio, tra case povere. uno squarcio
squarcio / d'azzurro in alto. un viscido lustrare / d'olio nero nel
d'olio nero nel fondo, e un occhieggiare / di vivi argenti sopra un verde
e un occhieggiare / di vivi argenti sopra un verde marcio. montale, 3-265:
corazza [dell'astice] era di un colore tra il bleu pescecane e il verde
malva-cupi. 17. unito con un sostantivo di signif. deteriore (con
il suo errore e ch'egli fusse un luterano marcio, con tutto ciò si
galant'uom da bene / dinanzi ad un par vostro ei si conviene. g
. gozzi, i-7-90: 10 fui un marcio sofista. alfieri, 6-394: oh
mi t'han pinto le tant'ombre? un fine l marcio impostore? mascheroni,
a studiar matematica si mette / è un eretico marcio e nulla crede, / poiché
. anche 11 nostro ragioniere gli è un altro bel mobile,... un
un altro bel mobile,... un tede- scone marcio, che quando vien
lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario. faldella
avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario. faldella, 2-95: è
. bartolini, 16-217: pensavo che un atto d'infedeltà verso jazuela mi avrebbe
dei borghesi marci. -unito con un agg., gli conferisce valore superi
frugoni, i-10-223: ma con le donne un volto vi formate, / che mutar
sedotto dal cugino più anziano a correre un simile rischio, ma ora è convinto marcio
chirurgo, facendone sprizzare il marcio di un laido flemmone. -fradiciume, umidità
lenitivi, colle apparenze, fino che un cotale s'accorga del marcio e dia
nimici venivano per entrare; e dall'un canto lo spaventò questa cosa, veggendo
trasferisce la fiducia dovuta a dio in un ribelle a dio. periodici popolari,
-andare marcio il gioco: andare male un affare. g. m.
-cavare, cavarne il marcio: riparare un danno, rimediare a un inconveniente,
: riparare un danno, rimediare a un inconveniente, venire a capo di qualcosa
: a pollegio fu marcia forza nominare un prete-prete, e fortuna il trovarlo.
di spade nelle mani / già vinse un gioco marcio coi romani. salvini,
/ per pranzo non vuol men d'un ferragosto / e, quando il marcio
pecora marcia ne infetta, ne guasta un branco: una persona corrotta riesce a
una pecora marcia è atta a infettarne un branco. proverbi toscani, 66: una
66: una pecora marcia ne guasta un branco. 24. dimin. marcétto
. che appartiene o si riferisce a un personaggio romano dal prenome marco.
prende il vino fatto di uva cominciata un poco a marcire. = deriv.
guerrazzi, 3-200: vi aveva fatto un cerchio di piaghe, dalle quali colavano
, deteriorato, andato a male (un cibo, un frutto). lastri
andato a male (un cibo, un frutto). lastri, 1-4-180:
3. fangoso, melmoso (un terreno). opuscoli idraulici, vi-221
nell'attuale linea del reno, presenta un ostacolo fortissimo al necessario rinfianco ed alzamento
.. / sembra [il neri] un povero che accatti. 6
6. per estens. molto fermentato (un for- maggio). bresciani,
ma le caciuole marciose del nortumberland sono un bocconcello ghiottissimo. -inacetito, inacidito
, deteriorarsi, andare a male (un frutto, un cibo).
andare a male (un frutto, un cibo). benvenuto da imola
sopravanzano. paoletti, 1-2-n: in un clima asciutto si pianteranno l'uve facili
sotto la terra / la tua lina che un giorno era sì bella. palazzeschi,
diventare purulento, andare in suppurazione (un organo, un membro del corpo).
andare in suppurazione (un organo, un membro del corpo). - anche:
gadda, 6-250: era... un linguacciotto viscido e rosso cupo, quasi
padova,... aveva il cornaro un vasto podere, ma pregiudicato dall'acque
suppone a marcire nel più recondito d'un arsenale. pascoli, i-883: per
forzata; essere costretto a vivere in un luogo triste, malsano, spiacevole, o
null'altro che a marcire d'inedia in un casolare annicchiato sull'alpe? nievo,
da tre mesi, e mi pareva un onesto mercato quello di pagar colla vita
quali riviveva, intristirà e marcirà come un vecchio albero a cui han tagliato tutt'intorno
più bella e poi ci fanno marcire sopra un tavolino. de marchi, iv-220:
anticamera, provò a sospingere bel bello un uscio. pirandello, ii-1-790: -non capite
venticinque anni, pieno di sogni in un paesucolo più piccolo più brutto -scusate -
ganza regia si mandava a marcire alla bastiglia un innocente. e. cecchi, 2-75
luoghi abituali di confino, oppresse da un clima tropicale e infestate di zanzare; e
. d. bartoli, 2-1-169: un tal procedere porta lunghezza; hanno ovviato
, di arretratezza (uno stato, un popolo). lubrano, 1-49:
l'america marciva nell'antartico sconosciuto in un sepolcro d'ignoranze idolatre; l'asia in
d'ignoranze idolatre; l'asia in un serraglio di assonnate lascivie; l'africa in
serraglio di assonnate lascivie; l'africa in un macello di mostruose fierezze; l'europa
di mostruose fierezze; l'europa in un antinferno di abusi satanici. gioberti,
de'libri che ci si para inanzi come un giardino di molti frutti, ha pochi
11. ant. rimanere invenduto (un libro). bùgnole sale, 5-128
ii-87: bisogna... coprire con un coccio il carciofo da seme,
restato quie / a crepar quand'ogn'un sollazza e gode / ed a marcir di
16. locuz. -andare a marcire in un determinato luogo: avervi sepoltura.
. giusti, 2-146: vo'fare un lascito nel testamento / d'andar tra
celato nell'interno di una persona (un segreto, una pena). salvini
di quei da due mantelli, e che un segreto vi marcirà piuttosto in corpo che
buonarroti il giovane, 10-880: ma un bel fior s'a lei tu vuoi
lei tu vuoi mandallo, / sarebbe un moscongreco, un aglio- criso. /
vuoi mandallo, / sarebbe un moscongreco, un aglio- criso. / mandale un tolilpane
, un aglio- criso. / mandale un tolilpane, o rosso o giallo, /
tolilpane, o rosso o giallo, / un nonnannome, un vincilio, un marciso
o giallo, / un nonnannome, un vincilio, un marciso. =
/ un nonnannome, un vincilio, un marciso. = deriv. da
¦ di marcita '; in altri con un moto appena sensibile vi passa, sicché
non gelano, in grazia del movimento un poco rapido che hanno, e,
: l'acqua... trascorre come un velo sulle marcite, la nebbia.
, deteriorato, andato a male (un frutto, un cibo).
andato a male (un frutto, un cibo). dante, inf
.. che... possa farsi un buon vino coll'uve marcite sulle stoie
medesima si può fare e si fa un buon vino coll'uva marcita sulle piante
], poiché dessa finalmente comincia da un pezzo di legno marcito. bocchelli,
.. non c'era altro che un ammasso di vecchi cordami quasimarciti. 4
. tipico di materia marcia, decomposta (un odore). g. raimondi
rossore e di compunzione, qualcosa, come un odore di sagrestia, e il profumo
e più accorata, che la maninconia di un cortigiano, che si vede marcito in
cortigiano, che si vede marcito in un tinello sanza un quattrino di entrata.
che si vede marcito in un tinello sanza un quattrino di entrata. f. casini
. 7. completamente immerso in un vizio, nell'ozio; abbrutito.
valore espressivo e l'efficacia originaria (un movimento letterario); estenuato. rapini
macerati nell'acqua, si fanno passare in un gran mortaio guarnito d'una piastra di
altri per esser nel verno coperti da un velo d'acqua che scorre sopra essi
vanno in sì breve tempo a finire in un marciume. lami, 2-602: mirasi
ed ossa. ginanni, 1-63: un umore viscoso, o sia un marciume giallognolo
1-63: un umore viscoso, o sia un marciume giallognolo, apparve prima, e
dalle bocche e si spandeva per quei visi un verde marciume. stuparich, 1-451:
testone, sarebbe una boscaglia fradicia, un marciume! nemmeno buona per far la carbonella
. bocchelli, i-iii- 100: un marciume! un carcassone disfatto! un vecchiume
i-iii- 100: un marciume! un carcassone disfatto! un vecchiume! pavese
: un marciume! un carcassone disfatto! un vecchiume! pavese, 10-42: nella
rimossa odorava / sulla bara dov'era un marciume: la vecchia era morta /
dua / e poi si sta riposato in un canto, / ma noi abbiamo a
giammai ch'io abbia preteso di porre in un fascio tutti i viventi a'giorni miei
marciume. govoni, 815: un tubo digerente, che cammina, / l'
cammina, / l'uomo: con un po'd'unto d'anima / restituito sempre
attorno a sé portava impresso il segno di un vizio nascosto, il marchio mal dissimulato
una colorazione bruna, conferiscono al vino un aroma e- un gusto molto gradevoli.
, conferiscono al vino un aroma e- un gusto molto gradevoli. = deriv.
qui manco che si può per aver un marco in lione, e dassi un marco
aver un marco in lione, e dassi un marco in lione per aver qui più
manifestarsi nella reai cassa, che da un anno all'altro si manifestino due milioni di
denari 11fz per marco, ed in bontà un grano per quarto d'oncia; cosicché
fissato nel rapporto di poco più di un quinto, favorendo così enormemente il potere
marco della germania il rapporto è stato di un quarto. 3. antica unità
fa ne'detti luoghi marchi 1 e un terzo. giovanni da uzzano, i-173:
. baldi, lxii-4-143: vi è un altro peso qual si chiama marco,
il marco e la cosa pesata; un medesimo peso, in diversi luoghi pesato,
de lo mal tuo non ho grano un pesato. = dal germ. marka
, 4-470: sebene tutte le monete di un prìncipe soglion avere lo stesso marco,
poi li raderete il pelo largo più d'un dito dove averete impresso il colore.
, / era caduto da più d'un mercante. 4. figur.
: facendo vedere che 'l miracolo è un marco infallibile, improntato dal sigillo di dio
questa tolleranza a approvazione era più tosto un marco della potenza de'sudditi che una
la guerra, che fu per noi un infallibil marco di schiavitù. = deverb
residuate dalla spremitura o dall'estrazione di un vegetale. = deriv. dal
marcantonia '. e nel maschile * un marcolfo ', che comunemente pronunziano *
; radiotelegrafia. bocchelli, 10-33: un così acre e tenace e facondo accusatore
e che armeggiava al suo quadro o leggeva un libro giallo. = deriv.
sulla combinazione delle lettere e de'numeri stabilì un sistema di eoni e delle loro operazioni
e il carbonato di calcio; costituisce un ambiente favorevole alla vita vegetale e animale
, inf., 26-105: l'un lito e l'altro vidi infin la spagna
foga / della vita scoprire puoi da un prato, / e il mare con
l'alto mare apèrto / sol con un legno e con quella compagna / picciola
, quando ci si trova lontani da un accordo (anche nelle locuz. essere,
di latte: che presenta alla superficie un accumulo di plancton e di molluschi di
d'altro amor precisa, / ch'un sol dolce penser l'anima appaga. galileo
la via / che la conduca ad un porto di mare. saba, 87:
son merci ed uomini il detrito / di un gran porto di mare.
. luogo molto frequentato, caratterizzato da un andirivieni continuo e da una gran confusione
gente che va e viene: è sempre un porto di mare: quando le annate
landolfi, 15-113: questa frontiera è un gran porto di mare! -la
, il provenzale fa la figura d'un mozzo delle vittoriose galere liguri.
come il mare e non ha se non un solo figliuolo, e vede la volontà
nievo, 438: l'intelligenza è un mare di cui noi siamo i rivoli e
stanca di correre. tarchetti, 6-ii-28: un giovine a dovere, sapete, un
un giovine a dovere, sapete, un giovine ricco come il mare: se vedeste
, 410: giace orbetello in mezo a un lago di mare,...
non era quasi mare, traendo allora un venticello soavissimo. -seguito da un
un venticello soavissimo. -seguito da un agg. o da una specificazione,
): nel far della sera si mise un vento tempestoso, il qual faccendo i
. redi, 8-3-87: la stimo un quasi necessario e solito residuo della di già
! il mare, calmo e innocente come un fanciullo addormentato. barilli, 5-6:
: sebbene non si possa ancora chiamarlo un mare grosso quello che abbiamo. e
; ma lo fa sopratutto a tener desto un po'd'interesse e dare alla procedura
po'd'interesse e dare alla procedura un tono avventuroso. -per estens.
portato al mare, ad alassio, per un paio di mesi. aveva imparato a
visto che occhi?... sono un mare, una meraviglia. dev'essere
mare, una meraviglia. dev'essere un nobile russo, forse un principe.
. dev'essere un nobile russo, forse un principe. -color del mare, color
ch'io mi credo aver ingiot- tito un mare di sputo a gola di un grasso
tito un mare di sputo a gola di un grasso fasano, d'un paio
a gola di un grasso fasano, d'un paio di pernice ch'io ho
ii-74: allora i vinti e'vincitori con un mare di lagrime e miseranda allegreza maledicevano
65: sempre verso da gli occhi un mar di pianto. chiabrera, 1-iii-147:
beffate / che d'elena gli sguardi un mar di sangue / fero un tempo
gli sguardi un mar di sangue / fero un tempo versar l'asia e l'europa
, 4-99: avrei voluto poter versare un mar di sangue, per punire questa
: cortis... si versò un mare di caffè. pirandello, 8-182:
la vetta, infocato strappato sbracato, in un mar di sudore e con un formidabile
in un mar di sudore e con un formidabile appetito. alvaro, 9-235: dentro
, 9-235: dentro di lui correva un dolore che intoppava in un mare di
di lui correva un dolore che intoppava in un mare di lacrime. 8
numerica. caro, 8-33: in un mare entrato / di gran pensieri, ora
nelle lettere poi non voglio stare a replicarti un mar d'essempi buoni similmente. n
riportò dal mare cotanti onori, poiché un ampio mare di fama si può dir
seco viene insieme / ad essere adorato un mar di santi. loredano, 2-106
una stila d'inchiostro non corrisponde ad un mare di grazie. d. bartoli,
'l re di satzuma in persona, con un mar di gente vittoriosa, già muovere
forteguerri, 3-49: dettomi di lodi un mare, un monte, / mi
3-49: dettomi di lodi un mare, un monte, / mi chiese s'i'
con dame italiane, le promettevano-di trovarle un mare di lavoro. emiliani- giudici,
mi trovo ingolfato; non ho proprio un momento di respiro. carducci, iii-23-434
dal lastrico a'comignoli de'tetti è un mare di teste: tutto mescolato e confuso
nuovo, in nessuna parte. è un mare d'acqua di malva. faldella,
il commendatore... richiedeva dagli altri un mare di cooperazione, e dava un
un mare di cooperazione, e dava un mondo di disturbi. nieri, 440:
949: s'immerse, sconvolto, in un mare di supposizioni. e. cecchi
con tutta la sua famiglia sempre in un mare di guai, egli intraprese il
, ti senti solo e sperduto in un mare di sgarberie. banti, 9-325:
: è una signora lei, con un mare di quattrini, viziata e corrotta come
, 5-23: non c'era luna ma un mare di stelle, tante quante le
bernari, 7-56: qui si vive in un mare di debiti e di sangue.
puzza. -con valore avverb. un mare: moltissimo. -una goccia nel
con quel solo ranocchietto d'angelo in un mare d'aria. foscolo, xvii-140:
briche non fosse padre d'odoardo! un mare di ghiaccio ci dividerebbe per sempre
dopo fu di venti miglia, sotto un \ dannato sole di luglio, in una
una pianura a vista d'occhio come un mare di terra, di cui non si
carducci, 11-20-267: monti di neve sopra un mare £i neve, ed in mezzo
a precipizio, e poi per l'aria un continuo spirare di venti gelidi. fogazzaro
, 5-55: nel gabon... un francese e il suo servo nero
prive di luce. pea, 8-42: un mare di sabbia senza un filo d'
8-42: un mare di sabbia senza un filo d'erba. govoni, 2-199:
1 miei terreni, coi raccolti / in un mare scarlatto di papaveri. frateili,
il mare di ocra delle spighe era tutto un barbaglio. pavese, 5-62: i
pianura. cassola, 3-236: c'era un mare di nebbia, laggiù: da
, simboli ed astrazioni, a recitargli un invito pastorale, mascherata di ripiego.
: pietraia di detriti rocciosi posta su un pendio e soggetta a spostamentiverso il basso.
se ne vanno e tutto resta come un mare di luna. 11.
de mercurio, non altramente che un vii canto d'un cieco al grosso
, non altramente che un vii canto d'un cieco al grosso vulgo te parrebbe.
. bartoli, 9-28-2-102: quante volte in un fiume di parole non v'è una
v'è una goccia d'ingegno e in un mar d'inchiostro non v'è una
cosa è dunque divenuta l'anima? un sol calore di molte bragie, un solo
un sol calore di molte bragie, un solo odore di molti fiori, l'
tutto ingombrato d'amorosa passione ed in un mare d'allegrezza piange e sospira, sempre
251: anch'io m'immergo / in un mar di dolcezza, / se chiudo
il cuore del re si trovava annegato in un mare di mestizia e d'afflizione.
e ci sublimano e c'immergono in un mare di dolcezza. c.
si disseccano e il mio cuore diventa un mare morto, io so perché.
. lecchi, viii-148: alzava pigramente un braccio in segno di saluto, come
se la bella persona giacesse sommersa in un mare di languore. jovine, 403:
. jovine, 403: sono piombata in un mare disperato di tristezza. -sf
5-28: l'anima mia superba è fatta un mare / vasto, profondo, senza
e si scendeva indolenziti guardandoci intorno, un po'sorpresi, quasi che quelle eterne
parente né fratello / che portassi ad un uom tanta affezzione, /...
.. fu reputato similmente ancora egli un mar di sapienza. atanagi, xxxvi-186
di sapienza. atanagi, xxxvi-186: un mar era immenso di saper quel candido
/ cozzar con ogni ingegno / l'un contra l'altro legno. alvaro, 7-39
questo solo basta per farvi annegare in un mar di fuoco se non vi rimediate
se non vi rimediate per tempo con un proposito il quale sia universale?
ch'egli vorrebbe, ma entrerà in un mare di confusione e non saprà da
occhio dell'intelletto nella rivoluzione lombarda vedeva un mare, che da tempesta rigonfio,
in tal caso gli danno per compagno un altro uomo del mare non suspetto alla
, 2 [modif. da art. un. legge 14 agosto 1974, n
. galiani, 4-313: ha sempre diritto un principe qualunque di far osservare ne'suoi
astron. area pianeggiante sulla superficie di un pianeta, di un satellite, in partic
sulla superficie di un pianeta, di un satellite, in partic. della luna
questo parentado. allegri, 207: in un tratto, venendomene la fìzima straordinaria,
è questa cosa tanto manifesta che sarebbe un voler aggiugner legna a la selva, acqua
]: si vedrà poi se feci un buon affare / o se avrò preso a
5-1 (13): fatto segretamente un legno armare con ogni cosa opportuna a
. -impedire il mare: formare un blocco navale. m. villani,
-mettere tutta l'acqua del mare in un bicchiere: tentare l'impossibile.
: deve riconoscere di essere entrato in un impegno non meno disperato di quello di chi
volesse mettere tutta l'acqua del mare in un bicchiere. -mettere in mare: imbarcare
la guidava. -nuotare in un mare di latte: v. latte,
: lo fece tentare per mezzo d'un suo fratello, promettendogli mari e monti.
1-6-297: -non vo'tante finezze, vorrei un po'di garbo e un po'di
, vorrei un po'di garbo e un po'di grazia. -sorella, ce n'
fossimo presi per incantamento / e messi in un vasel ch'ad ogni vento / per
lo scaltro, / chi sei becca in un modo e chi in un altro.
becca in un modo e chi in un altro. falconieri, i-1-178: perché,
toccando che gedda ed aden (poiché era un legno di guardia).
, 56: una gocciola di mèle concia un mar di fiele. ibidem, 60
, 60: il cuore de'bricconi è un mare in burrasca. ibidem, 339
. dizionario di marina, 439: un uccello di mare ne vai due di
io. -uom di mare, un dì ricco e l'altro povero:
m. cecchi, 1-i-226: -facendo silvano un viaggio per la volta di marsilia,
il meschino. -uom di mare, un dì ricco e l'altro povero.
solare sta alla marea lunare secondo un rapporto variabile che ha il valore medio
delle acque, che si verifica in un luogo quando l'astro è sul meridiano
in tutte queste parti dell'india fa un effetto mirabile, e particolarmente in tutta questa
'marea diurna ': quando in un giorno si hanno soltanto un'alta e
nel giorno delle quadrature, ma dopo un intervallo di tempo, che varia a
giorno delle 'sizigie ', ma dopo un intervallo di tempo, che varia a
: altezza del livello delle acque in un dato istante, rispetto al livello di
similitudini, per indicare un'alternanza o un avvicendamento di eventi, per lo più
situazione, di una circostanza, di un sentimento, l'esplicarsi improvviso di un
un sentimento, l'esplicarsi improvviso di un fenomeno, ecc. a. f
. flusso o riflusso delle acque di un fiume (per effetto della corrente marina dovuta
4-1-281: dossi di rena che v'impacciano un gran paese: e lor fra mezzo
. marradi, 382: ecco arrancare un palischermo in lotta / con la grossa
marea. -massa liquida (di un fiume in piena). betocchi,
aveva il colore di caffè chiaro con un odore soave di marea, che accostavasi a
a vari colori formava ai miei piedi come un mobile giardino di variopinte aiuole. palazzeschi
di parole o di frasi che formano un discorso prolisso o disordinato. michelstaedter,
stato interiore, condizione spirituale caratterizzata da un sentimento particolarmente intenso, che occupa interamente
il poeta marinetti era assolto, scoppiò un uragano di applausi. fu una
di pigliar chi una tavola e chi un legno. papini, x-1-715: spesso,
avanzata incalzante, crescita travolgente (di un movimento, di un'ideologia, ecc.
.. incominciò il 18 giugno 1824 un regno che fra le maree di buone
4 diurna ha generalmente un periodo doppio, con due massimi verso
, iv-2-167: nella moltitudine fu dapprima un mareggiamento confuso di tempesta. 3
guerrazzi, 1-660: l'assemblea elesse ancora un triun- virato composto di armellini, saliceti
una notte insonne, sconvolta da un tempestoso mareggia mento di pensieri
mente ondulato alla superficie (un tratto di mare o anche di
faceva su buonvicino l'effetto d'un placido zefiro sopra un lago mareggiante.
l'effetto d'un placido zefiro sopra un lago mareggiante. carducci, iii-4-223
. -che si frange spumeggiando contro un ostacolo (un'onda).
govoni, 665: il vento come un gran pastore d'onde / or le
ondeggiante per l'azione del vento (un ampio tratto di vegetazione). negri
negli angoli delle labbra, forse, un tremito amaro: come delle nuvole a
. che si muove leggermente, oscillante (un effetto di luce). landolfi
ragionava sopra lo scartafaccio strascinato, [un giovanastro] facea venir nausea con suo
io. impetuoso, incalzante (un verso). pascoli, i-390
essere agitato, essere in burrasca (un tratto di mare o di lago
per avventura il mare alquanto fresco per un vento levatosi da terra, per modo che
. bocchelli, 9-210: è quello un campo di battaglia dove mareggiò il frangente
estens. ingrossarsi, essere in piena (un fiume). siri, 1-iii-538
d'annunzio, iv-2-43: andava innanzi per un tratto in silenzio, con la bocca
fucileria rabbiosa, scendeva per le file un vociare, un ondeggiare, un mareggiare d'
scendeva per le file un vociare, un ondeggiare, un mareggiare d'uomini confuso
file un vociare, un ondeggiare, un mareggiare d'uomini confuso e tumultuoso.
umanità appena sorta, appena in albore: un mareggiare infinito di culle, una
... e quel pesante mareggiare fra un bracciolo e l'altro della poltrona.
vento imperioso e tutte / prostra a un lato le spighe. d'annunzio, i-378
d'annunzio, i-378: era lungi un trar d'arco il bel rivaggio. /
nell'anima del petrarca tante note di un poema sul creato. vailini,
. gadda conti, 1-459: intravidi un mareggiare di dorsi lanosi. -riversarsi
conti, 1-375: nel bianco dei campi un bruno ondeggiamento di gente affaccendata mareggiava tra
in cima alla scaletta... sostarono un attimo al margine di quella modesta baldoria
e gli olivi, aveva anche d'un rustico trionfo carnevalesco. ma stando in piedi
g. corrieri, lxxv-188: come un trionfatore / porterai alta la fiaccola / tra
trionfatore / porterai alta la fiaccola / tra un mareggiar di bandiere multicolori.
, mi mise addosso una smania, un mareggiare di stomaco, che finì in 24
24 ore e più di vomito: un mare di bile. -figur.
valore iperbolico: essere inondato (da un liquido che scorra o venga versato: e
l'onda il volve, / ch'un altro lago fa d'umori sparti, /
-per estens. vagare nello spazio (un astro). algarotti, 6-17:
, è ridotto a divenire una cosaccia, un opaco pianeta, e gli convien pur
più in alto vuol fulminare curvando in un mareggiare indeciso / il suo sogno di
sua vita giovanile era stata fino allora un mareggiare furioso, un cercare di qua
era stata fino allora un mareggiare furioso, un cercare di qua e di là,
una città all'altra. trovare adesso un punto fermo, una casetta che..
casetta che... gli creasse un senso di pace, gli desse il bisogno
mostra da mareggiare anche lo stomaco di un bandito. 16. fare galleggiare
, nelle occasioni più inaspettate, in un mareggiare di discorsi frivoli, in un'atmosfera
l'alber del trinchetto. / intanto un colpo ne porta il timone, / e
e dal libeccio, perdevano ogni tanto un piede o una mano. 2.
di popolo. moravia, xiii-275: su un tavolo, vicino alla vetrata, c'
. govoni, 975: ferma come un faro iarfalleggiante / alla mareggiata opaca di
de'medici, 7-140: era talor l'un all'altro disposto / parlar da presso
ma la mareggiata / gli facea in un punto esser discosto. 6.
meningi del sollecitatore, ma non quale un istante innanzi era lecito attendersi: sibbene
, onde pochi sono quelli'che, un po'più o un po'meno, non
sono quelli'che, un po'più o un po'meno, non abbiano di bisogno
mareggio, faceva l'effetto ad ortensio di un palpitante astro che ardesse sott'acqua.
: frattanto sopra la stanza de'tonni un mareggio, un bollimento, una tempesta,
la stanza de'tonni un mareggio, un bollimento, una tempesta, un batter
mareggio, un bollimento, una tempesta, un batter di code, uno sprazzare,
batter di code, uno sprazzare, un divincolarsi. 3. affollamento disordinato
sp., 35 (607): un brulichio, come un ondeggiamento. [
607): un brulichio, come un ondeggiamento. [ediz. 1827 (609
[ediz. 1827 (609): un brulichio, un sommovimento, come un
(609): un brulichio, un sommovimento, come un mareggio].
un brulichio, un sommovimento, come un mareggio]. -brusio, cicaleccio
mano si svegliarono tutti, e cominciò un mareggio di voci che terminossi in tempesta
. sacchetti, 1-536: s'era tra un ballabile e l'altro. il chiasso
e l'altro. il chiasso era un po'calmato: la folla si accep-
, si sparpagliava in tutti i sensi con un confuso mareggio. 4.
forte ed esperto nocchiero, avea slanciato d'un tratto nel difficile mareggio del regno e
dinanzi a una diga di sabbia, a un grand'argine friabile e penetrabile contro il
e fatemi che nasca / una sommossa, un tumulto, un saccheggio.
/ una sommossa, un tumulto, un saccheggio. = deverb. da
] alla signoria nostra in termine di un mese prossimo, passato il qual termine
, di confusione interiore, determinato da un ambiente o da una condizione esistenziale di
non sa il poveretto che le lingue sono un mare magno, hanno tanta larghezza,
muggente. imbriani, 4-153: tralascio un maremagno d'episodiuzzi. faldella, 4-56:
4-56: gli archivi portano alla superficie un maremagno di relazioni e progetti di leggi
vastità di trattazione di una dottrina, di un argomento, ecc. (e si
la sua nave, è sommerso in un stagno / c'ha te sue rive e
anco una scienza, una disciplina, un soggetto vasto e non facile a bene
. antonio bonciario, 24]: un bel mare magnum di parole scelte.
baldovini, 3-94: similmente « chiedere un mare magnum di cose », cioè
... non voglio qui entrare in un maremagnum d'erudizioni. panzini, iv-403
pezzo di murrina; ed ecco subito un mare magnum da non uscirne così con ogni
maremme e cominciandole ad occupare quando in un luogo e quando in un altro, vi
quando in un luogo e quando in un altro, vi si rimasero finalmente e
avere? una bizzuga / da restare a un mollore in quel di pisa / o
pisa / o giù per le maremme in un pantano? tassoni, 2-35: non
: e quando la faceva sontuosamente, un poco di pesce. siri, ix-302:
incostanza, / ed apre e serra un minerai di gemme. g. r.
compagni ridendo allegramente di quel parapiglia con un breve giro per la campagna ci ridussimo
pascoli, 448: nel bosco è un picchierellar secco / della cincia che t'
estens. ant. ciascuna delle spondepianeggianti di un fiume. f. f. frugoni
in una maremma (una pianta, un frutto). -fieno maremmano: lupinella.
credono eziandio, che chi porta al braccio un maniglio di esse setole,..
come i lecci e i cipressi d'un parco architettonico. -trascorso, vissuto
vissuto in maremma (la vita, un periodo di tempo, ecc.).
maremmana. -usato in maremma (un vocabolo). l. salviati,
come se uno ponesse per antipasto in un sontuoso convito qualche vivanda usata fra'contadini
): di dicembre vi pongo in un pantano / con fango, ghiaccia ed ancor
e mochi; / per oste abbiate un troio maremmano. -cane maremmano-abruzzese:
: furono accolti dai furibondi latrati d'un bastardaccio di cui quasi non si vedevan gli
son messo una giacca alla maremmana e un cappello di falde e sono molto bello.
maremmanaccio. arlia, 1-215: da un maremmanaccio come te, non mi potevo
, agendo in modo congiunto, provocano un imponente moto ondoso causato dal propagarsi,
turbandosi la calma dell'oceano indiano per un maremoto improvviso, il morente impose coraggio
romana. dossi, 1ii- 877: un barattolo di marene allo spirito salvò così
telle come scudi, poneteci sopra un poco di ripieno, indorate all'intorno
coprite coll'altra rotella, ponete sopra un pochino di marenga; fate cuocere ad un
un pochino di marenga; fate cuocere ad un forno assai temperato e servite subito di
, a ciascun postiglione gettava per mancia un marengo. periodici popolari, i-281:
, i-281: se voi chiedete all'umanitario un marengo in prestito, siete sicuro che
: il bravo suocero si leva di tasca un marengo d'oro e lo presenta con
gistratore dell'altezza della marea in un dato luogo in funzione dell'ora.
in metri e decimetri, mossa da un congegno di orologeria. = voce
. circo- scrizione territoriale amministrata e governatada un marescalco. 2. tributo feudale
2. tributo feudale che gli abitanti di un territorio dovevano corrispondere al comandante delle
stor. ufficiale o funzionario al servizio di un signore, di un sovrano, o
al servizio di un signore, di un sovrano, o anche del papa o di
maliscalco. aretino, vi-5: avendo un marescalco ritroso con le donne come gli
servendosi di grosse tenaglie, invece d'un dente ne sradicano sei o otto.
. ghislanzoni, 49: fu preparato un copioso desinare! il sindaco, il
. marescialla, sf. moglie di un maresciallo. g. morosini
, non è nulla -poi, a un tratto, non sentiamo che lui -ci è
che assume modi e atteggiamenti tipici di un maresciallo. -anche sostant.
-bastone di maresciallo: insegna propria di un maresciallo. -in partic.: l'insegna
dei marescialli di francia, consistente in un bastone d'avorio o di legno,
secolo xv) che era conferito a un ufficiale incaricato di ripartire le truppe negli
nell'aeronautica militare implica il comando di un plotone o particolari mansioni d'ufficio (
a farmi pigliare, mi dovevo legare un sasso al collo e farla finita.
a prendere al forte, dove è un po'meglio. ho lasciato ieri certi
di me. alvaro, 12-19: un altro uomo aveva colpito fabio, ed
, ed era il maresciallo ligorio, un sottufficiale istruttore che, in piedi nello
del maggiore, pareva rifletterle, ne provava un evidente piacere, ne rimaneva edificato.
, 3-207: due uomini accompagnati da un maresciallo dei carabinieri ci passarono accanto in
sorella ha anche notato che c'è un maresciallo della repubblica che è sempre in
è proprio, che si riferisce a un maresciallo, a un sottufficiale.
che si riferisce a un maresciallo, a un sottufficiale. c. e.
quale non dorma, in potenza, un poema; come non esiste fatto di
fatto di cronaca, sulla colonna d'un quotidiano, nel quale si trovino tutti
invenzione se altra mai democratica! da un secolo ciascuno aveva in tasca un bastone
da un secolo ciascuno aveva in tasca un bastone da maresciallo; e ognuno oggi,
ma- resca bizzarria!) / d'un sì fatto frascato si riveste, / e
, e sponde cela; / e d'un boschetto a galla aspetto preso, /
g. villani, 12-66: andò a un altro passo in un altro luogo,
12-66: andò a un altro passo in un altro luogo, dove la riviera faceva
perturbazione delle acque del mare o di un lago, mosse e frante dal vento
brevi e irregolari, appuntite, con un diffuso sciacquìo e spumeggiare (può essere
e grossa senza vento di sopra, che un poco più che durasse si correva pericolo
anche i passeggieri. carrer, 2-375: un poco di maretta cominciava a sommovere l'
che traspare da uno scritto, da un discorso; fermento di idee per lo
sebbene anco nel porto continua a provare un poco di maretta, io fin di qua
, io fin di qua la stimo un quasi necessario e solito residuo della di già
. guerrazzi, 9-ii-47: per più di un mese ne fu pieno il mondo,
alla gente o in quelli dove si levi un po'di maretta polemica. pratolini,
una tempesta non c'era stata, un po'di marettóne, un mosseggiare di
stata, un po'di marettóne, un mosseggiare di onde. = deriv
sarpi, vii-115: ogni acqua in un catino portata nel principio del portarla resta
maretti cotal effetto non fanno, per essere un catino insensibile. = dimin
). colorare, variegare, tingere un tessuto o un legno, lavorare un
, variegare, tingere un tessuto o un legno, lavorare un metallo secondo linee
un tessuto o un legno, lavorare un metallo secondo linee e venature di andamento
onde carta marizata, per esser di un colore quasi mareggiante e a onde,
marezzarlo sei tu, scesa / d'un balzo. 2. intr.
anche con la particella pronom. assumere un aspetto marezzato, striato, variegato.
più chiare e più scure come vene in un marmo. = denom. da
sulla superficie marina (una pietra, un marmo, la superficie del legno, una
di messer bernardo è più lunga e un poco gobba, sfogliata da una parte e
6-52: vestiva quella sera il cavaliere un abito d'ermesino nero marezzo, foderato di
o vogliamo dire più propiamente marezzata, d'un marezzo nero bianco giallo. gozzano,
, e un'altra tutta nera, d'un bel nero lucente, dove le chiazze
in contrasto col loro fogliame sbiadito, di un verde marezzato di toni scuri, [
irregolari; marmorizzato (la copertina di un libro, il margine esterno delle pagine
, il margine esterno delle pagine, un foglio, ecc.). baldinucci
del mare (la superficie lavorata di un tessuto); marmorizzato. oriani,
(la superficie del mare, di un corso d'acqua, ecc.).
.). pascoli, 27: un rigo di carmino / recide intorno tacque
tacque marezzate. ojetti, i-350: un ruscello marezzato dall'ombra dei salci.
suoi sabbioni, incupiva deliziosamente marezzato da un fiato di breva. soldati, x-228:
dell'acqua i due ragazzi vedevano specchiarsi un cielo marezzato e nel fondo, come
erbe come una selva curvata da un vento invisibile. -cosparso, costellato
aspetto particolare della superficie di taglio di un muscolo di animale macellato, quando il
i fogli di determinati metalli bianchi in un bagno di acido nitrico. -marezzatura a
-marezzatura a legno: pittura eseguita su un legno comune a imitazione del legno naturalmente
. 6. difetto di incisione di un disco grammo- fonico, che si rivela
se ne cavi una prova che averà un colore giallognolo azzurrigno: questa mostra
vogliamo dire più propiamente, marezzata d'un marezzo nero bianco giallo. targioni tozzetti,
superficie della latta quando si fa agire un acido sopra di essa...
, mi guardano innamoratamente, rilucendo in un marezzo di raso bianco che ha la
mare s'era fatto di raso, d'un raso cui le blandizie di una mano
le blandizie di una mano morbida avessero dato un sapientissimo marezzo. 2.
fogliame. cesareo, 354: pullula un albor vago a oriente, / cresce,
una stessa aiuola, per far di essi un leggiadro marezzo. 3. intonaco
si conosce in essa et è ciò un certo grasso della terra. m. fiorio
in pietra duretta, o che bagnandosi in un certo quasi sugo si muti. quelle