, non oserebbero di torcermi né anco un pelo. b. segni, 159:
, 159: li franzesi volevano fare un acciacco agli uffiziali dell'abbondanza. note
quando uno per cosi dire calpesta e maltratta un altro. 3. ant.
vive. baretti, ii-297: gli è un pezzo che non v'ho scritto;
miserie. papini, 8-229: leggo un giornale da cima a fondo come un
un giornale da cima a fondo come un pensionato acciaccoso. = deriv.
curativo. vallisnieri, 1-3-497: per un anno intero almeno lasciasse affatto il vino
sf. l'acciaiare; trasformazione di un metallo in acciaio; rafforzamento con lamine
de l'else. idem, 704: un cervo mai sì bello / non si
/ vivo palpitante / come se il metallo un cuore terribile chiuda. idem, iv-2-216
pattini d'acciaio. deledda, ii-99: un paesaggio chiuso da colline e dal mare
neve, elettrico, affilato, con un che di simile a quello dell'acciaio e
attorcimenti di lamine sottili di acciaio in un corpo vergato d'impronte regolari, sul
: occhi biondi di donna bionda, un po'pazzi. viani, 14-114:
. cecchi, 5-115: aveva occhi d'un consistente nel ricoprire con strato di ferro
, 26-26: il primo imputato era un giovane operaio delle acciaierie, accusato di
sottoposta, come è noto, a un ridimensionamento. = deriv. da
che si aprivano tra le grinze, d'un color grigio acciaio, dallo sguardo mobilissimo
sottraendosi con lo svagare delle pupille in un grande arco di studiata indolenza.
carducci, 774: il poeta è un grande artiere, / che al mestiere /
fero il ren vermiglio, / portaro un dì, sotto tacciar sudanti.
manto che ti rende ardito, / stringi un acciar, vieni, e vedrai se
vedrai se dio / sceglie a campione un traditor. leopardi, 1-53: a
con l'acciaio che seco portato avea un poco di fuoco, il suo torchietto
/ e la pietra focaia, e picchiò un poco, / e l'esca sotto
superbia stese, / e fu attaccato in un momento il fuoco. targioni tozzetti,
in bocconcini. idem, 16-ix-102: lasci un poco stare gli acciai, e tutte
. manzini, 12-49: al pari d'un serpente acciambellato, il suo cervello era
, acciarino e zolfanelli, accende un suo lanternino. tommaseo- rigutini, 406
mare! e svettava il timone come un molinello. 5. strumento per
acciarpare, tr. disus. eseguire un lavoro con trascuratezza, alla meno peggio
. trascuratezza estrema e continuata nell'eseguire un determinato lavoro; opera compiuta alla meno
in luogo di spiegare gli uffizi intrinseci d'un capo della religione, non si riferisce
foscolo, v-93: tutti possono fare un atto accidentale di bontà; ma la
e quasi il materiale del tumulto, è un miscuglio accidentale d'uomini. idem,
cose grandi, come nelle piccole, un momento in cui ciò che, essendo
»... è, invece, un particolare atteggiamento spirituale, del quale,
adunque non è una curiosità, ma un vero e proprio problema, o problema
i-185: vostra eccellenza però potrebbe con un solo suo generoso cenno dispellere quel nembo,
sostanza. de sanctis, iii-309: un procedimento imitativo della natura, con quella
riscontra in una superficie piana, in un terreno. tommaseo-rigutini, 3260: quanto
venga la creazione determinatamente dalla volontà di un dio, o ne venga la produzione accidentalmente
non sarebbe meno singolare... che un fatto di due secoli, e d'
. e. cecchi, 6-80: a un tratto si storcevano tutti come i visi
accidentati. 2. vittima di un qualsiasi incidente (stradale, ferroviario,
sentiero. calvino, 1-358: oltrepassato un massiccio di pietra arenosa, dalla superficie
volte frastornato. cantari, 171: un, ch'ebbe nome il cavalier cortese,
cellini, 1-35 (87): in un mese intero che noi stemmo nel castello
. idem, i-117: accadendone piuttosto un altro [dei casi] non è effetto
m'avveggo dell'errore ma tardi e per un accidente che quasi mi pone in mano
mi uccida. palazzeschi, 4-152: portava un berretto con la visiera calcata sulla fronte
il fatto stesso che può essere interrotto da un accidente infinitesimo, vorrei dire come l'
infinitesimo, vorrei dire come l'uovo da un pelo, deve essere rigidissimo.
il caso mio rispetto all'accidente avvenutomi un anno fa, che mi ha reso famoso
divenne una risoluzione, a causa d'un accidente, il più serio che gli fosse
villani, 6-12: avvenne in quest'anno un disusato accidente agli uomini...
, 10-4 (424): subitamente un fiero accidente la soprapprese, il quale
epilettici che mi molestano da più di un anno in qua. pasta, 2:
: in casa di madonna balestrieri m'ebbi un accidente, che pose tutti gli astanti
testa, come fosse stato colto da un accidente. idem, i-165: una
fece cascare il pan di bocca per un accidente toccato ad uno dei puledri del
nieri, 69: non m'ha chiappato un accidente perché dio non ha voluto.
villafranca, per poco non gli prese un accidente, dall'esultanza. panzini, ii-413
ii-413: se non mi è venuto un accidente, ci è mancato poco!
nel mio letto. non mi verrà certo un accidente per strada perché non esco mai
qui dentro non voglio che mi ci venga un accidente! baldini, 4-58: a
il macello, c'è da morire d'un accidente. -locuz. mandare
accidente. -locuz. mandare un accidente; ti pigliasse, ti venisse
accidente; ti pigliasse, ti venisse un accidente!: forme di imprecazione.
e le bestemmie d'uso onde ottenere un grosso di mancia di più.
mi parve che se ne andasse mandandomi un accidente. idem, ii-645: dopo
del dolce, dopo il caffè amaro, un accidente che ti spacchi!
non lo lasciava dormire quell'accidente! un po'erano sibili, un po'faceva peggio
accidente! un po'erano sibili, un po'faceva peggio di un contrabbasso,
erano sibili, un po'faceva peggio di un contrabbasso, nel russare. panzini,
. panzini, ii-662: quella l'è un accidente! -diceva mio padre [di
. palazzeschi, 3-244: eliseo, un pezzo d'accidente grosso e rosso, si
fanno girare. -locuz. come un accidente: da pazzo, in modo
. dessi, 6-118: correva come un accidenti quella macchina. 5.
6. filos. ciò che è in un soggetto, ma che può mancare senza
perch'io voglio dire / d'un accidente,... /..
accidente va e viene; onde ecco un panno bianco: quella bianchezza non è il
leonardo, 1-61: il moto è un accidente nato da inequalità di peso o
vien creduto essere [il caldo] un vero accidente affezione e qualità che realmente
non ammette il passaggio degli accidenti da un soggetto all'altro. al secondo pare che
questi signori dottori che si comunica da un corpo all'altro; ché questo è il
ora, supponendolo accidente, verrebbe a essere un acci dente trasportato: due
, più liquida di questa: che un accidente non può passar da un soggetto
: che un accidente non può passar da un soggetto all'altro... »
le abbraccia [la filosofia] d'un colpo in una sintesi sublime e non curante
-locuz. -non sapere, non capire un accidente: dare prova di un'ignoranza
di comprendere assolute. -non fare un accidente: starsene compieta- mente in ozio
, 1-531: soltanto coloro che non fanno un accidente non si riposano mai.
malattia, pur non avendo con essa un nesso causale. 9. mus.
pitt. ant. effetto o dettaglio di un quadro, con scopo ornamentale.
, 1-109: qui riesce molto a proposito un accidente del lume, perché il sacerdote
conv., i-11-5: e per levare un dubbio che qui surge, dico che
accidentóne. baldini, 5-193: è un pezzo d'accidentone, scuro in viso
. redi, 16-vi-171: ieri ebbe un poco di accidentùccio, per quel che
ed impossente / l'uomo, che un sogno torbido affatica, / aspira al
d'annunzio, iv-i- 334: era un pomeriggio della fine d'aprile, caldo e
, a ore di primaverile accidia, un poco stanca. bocchelli, 5-222:
., e non potrai far mai un posto buono altro che coi matti del tuo
: dio buono, chi diventai io a un tratto! ognuno mi fa motto,
esistenza nel lat. volg. di un * adventare (da ventus, da non
avventando la calura, come se da un momento all'altro dovesse apparire qualcuno con
vittorie per la guerra, che sarebbe stato un parlar con offesa. avventatàggine,
meco come tratterebbe una tenera madre con un amatissimo figliuolino, mentre stima vivezze di
in casa, roncola: / tu sei un avventato. b. davanzali, ii-157
. davanzali, ii-157: tra'caninefati era un brindo, avventato bestione, d'alto
22: che baconero, il quale è un avventato, / nel dar la palla
. collodi, 292: vivacissima e anche un tantino avventata com'era...
man zoni, 342: precipitando, con un avventato anacronismo, i1 risultato di molte
spersa, / viene alla mano d'un avveniticcio. idem, iv-2-309: ivi alloggiava
dalle celle, 1-100: la moglie è un bene avventicelo, non è tra quelli
avendo qualità bituminosa, e conseguentemente un certo calore innato, mista con l'
, iv-16: l'esser destinato ad un fine, qualunque siasi, dimostra chiaro
fine, qualunque siasi, dimostra chiaro un essere avventiccio, cioè imprestato da un altro
un essere avventiccio, cioè imprestato da un altro agente maggiore, che soprintende a
predichi, come fanno i regolari, un tal precetto è avventizio ed accidentale, anzi
d'ogni vita organica, consistente in un equilibrio definito tra ciò che è variabile
provvisorio, temporaneo, non stabile (in un impiego, ufficio, lavoro).
pratolini, 2-29: l'agente è un avventizio che vuole farsi onore. leggi
si sviluppa da una radice, da un callo d'innesto, dalla corteccia di
callo d'innesto, dalla corteccia di un fusto reciso, ecc. -radici avventizie
, v-225-17: dico in far di tutti un reggimento / meglio d'altro spermento;
. -tóra). chi frequenta un negozio o locale pubblico (per comprare,
già per più leali degli altri, un tal numero d'avventori, che guadagnaro
numero d'avventori, che guadagnaro dentro un anno, col vero in bocca, assai
frequentissimo di avventori,... un buon cittadino rizzatosi esortava si procedesse pacificamente
, ii-951: quest'avventore era anche lui un uomo anziano, ben portante, vestito
e qualche studente e militare. dopo un po'questi avventori si conoscevano tutti e
avventori si conoscevano tutti e chiacchieravano da un tavolo all'altro. 2.
galileo, 199: donò al pastore un vitello per avere quel zufolo; e ritiratosi
ti vedo far tanto caso, e per un così lungo tempo, d'un'avventura
iv-1-84: gli pareva d'avere, un tempo, pittoricamente o poeticamente imaginata una
a un'avventura, / a prò d'un pover uomo, questa notte. manzoni
, 5-255: lo trovò seduto su un divano a leggere un libro di avventure
trovò seduto su un divano a leggere un libro di avventure poliziesche. pavese,
all'estero, correre l'avventura, fare un mestiere qualunque. -ant. andare
il tempo di andarmi a ficcare in un cinematografo. -... ora provava
cinematografo. -... ora provava un desiderio insaziabile di quella promiscua oscurità popolata
certo qual die essere il figliuolo d'un re o d'un prenze.
essere il figliuolo d'un re o d'un prenze. 5. locuz.
compagni... dentro la mandra preso un lupo. della casa, 605:
di prospettiva, per cui spargendosi con un tale artificio sopra tavola o parete diversi
gettati a caso, e guardati da un tal punto determinato o con un tal vetro
da un tal punto determinato o con un tal vetro lavorato per quest'effetto,
sappiate che non è veleno, ma un sonnifero. -forse. tesoro volgar
vo cercando duo cose che un altro per avventura fuggirebbe. castiglione,
della morte l'invase, e, con un senso per avventura più forte, il
se, per avventura, non fosse un privilegio delle grandi case quello di andare
di andare avanti così bene per effetto di un moto proprio. cardarelli, 6-13:
6-167: anche queste avventurette casuali sono un bene; basta prenderle dal loro lato poetico
i cavalli. segneri, ii-7: se un banchiere avventura qualche numero di danaro ne'
che l'abbiamo da avventurare sopra di un forse. salvini, 30-2-8: teo-
frasto... determina che per un gran bene dell'amico si possa anche
sebbene dopo incredibili sforzi io abbia in un crocchio di dodici donne lasciato correre un
un crocchio di dodici donne lasciato correre un centinaio di barzellette -non avrei ad ogni
[questo esercito] non dòssi / come un dado git- tarlo ad occhi chiusi,
tarlo ad occhi chiusi, / avventurarlo in un sì piccol campo. leopardi, ii-229
colazioncella, mi fossi lasciato andare a un buon desinaretto. nievo, 89
, tentando di dare alla sua voce un accento di passione. 2. rifl
e solo a mente vienmi / che un bel morir tutta la vita onora.
che troppo imprudentemente si era avventurata entro un golfo pericoloso in una stagione pericolosissima.
della foresta. saba, 484: un uomo si avventura per un lago /
484: un uomo si avventura per un lago / di ghiaccio, sotto una lampada
, sogni avventurati lontano, che a un tratto si cristallizzano come in uno specchio
stato..., sì come rispose un filosofo a un che 'l domandò chi
., sì come rispose un filosofo a un che 'l domandò chi fosse il più
ma so benissimo... che da un esame andato male o bene,
o bene, non si può giudicare d'un giovane. nievo, 39: e
che quel tale le fosse morto d'un colpo d'aria buscato di sera andando
casa della sposa novella portando sul capo un canestro di grano... e spargevano
di grano... e spargevano un pugno di quel frumento augurale su i capelli
avventuriere. d'annunzio, iv-1-674: era un antico suo compagno di collegio,.
, 20-10: poscia d'avventurier forma un squadrone, / e d'altri altronde
, o non esistesse in fatto almeno per un breve spazio di tempo nella vita di
, punteggiato da pagliuzze giallo-oro che danno un brillio palpitante. d'annunzio,
annunzio, iv-2-790: l'aria brillava d'un folto pulviscolo d'oro, come le
udine, città capitale del friuli, un idrofobo guarì avventurosamente per essergli stato dato
ribolle / se sogno d'intraprender nuovamente / un viaggio avventuroso nei suoi occhi. manzini
che subito mi diventa la figura d'un dramma o d'una poesia. gobetti,
dei costumi. pavese, i-279: provavo un senso avventuroso a trovarmi con lui in
rotto /... / da un cavalliero avventuroso errante. a leardi,
, ai bagni..., un giovane avventuroso e intraprendente. idem,
raggiunto il culmine della gloria avventurosa in un sol giorno. = deriv. da
aventurosi amanti, accolta / tutta in un loco, a quel ch'i'sento,
porti lanza. sannazaro, 4-85: un lieto fausto aventuroso giorno / s'apparecchia a
. propizio, favorevole. novella di un barone di faraona, 15: uno vento
montecuccoli [tommaseo]: alle spalle aveva un ramo morto del danubio con molti guadi
. tasso, ii-440: la gerusalemme'è un raccontamene, parte vero e parte finto
avvenimento che rende vero o certo (un fatto, un presentimento, una previsione)
vero o certo (un fatto, un presentimento, una previsione).
una predizione, una profezia, un pronostico, un augurio).
una profezia, un pronostico, un augurio). d. bartoli
cose vedute, e narrandole io poi ad un mio amico,... m'
pallavicino, 1-205: quale sciocchezza dunque d'un uomo fia l'avverare, senza alcun
, appéna (a péna), a un tratto, alla mano, all'improvviso
adoperato avverbialmente, e non mai come un nome dinotante una cosa, non dinotando che
nome dinotante una cosa, non dinotando che un modo. = comp. di avverbiale
avverbi di modo risulta dall'unione di un aggettivo e del sufi, -ménte (
essere), può restare determinato da un avverbio, specialmente dagli awerbii che indicano
deliberazione. segneri, i-319: meglio è un amico che avversa, che non è
amico che avversa, che non è un nimico che adula. giusti, iii-281
, rivale (in una gara, in un concorso, in un gioco);
gara, in un concorso, in un gioco); competitore (in una discussione
avversa (in una lite, in un processo). latini, rettor
. bembo, 1-46: alcuno, d'un nuovo rivale avedutosi, entra in subita
tutti, per una sciocca bravura loro, un dispregio maraviglioso de gli awersari, di
credervi tale, e vi riguardo come un amico illuso da prevenzioni. manzoni, pr
di tal genere, non valevano contro un avversario di quella condizione. pellico,
awersari sì tenacemente impegnati a farmi apparire un uomo cattivo. verga, i-137: acchiappò
guardarono. idem, iv-2-340: afferrò un bicchiere e lo scagliò contro l'avversario.
avversato da tutti, l'approvazione d'un solo tacita lo conforta. avversato2,
s. v.]: colui è un giovine avversato, ch'ha il verso
. forteguerri, 16-15: egli è un uom maladetto, / che sta insiem
insolenti. però è maggiore paragone di un uomo el resistere a questa che alle avversità
quest'anno, io la riguardo come un compenso che mi offre la fortuna. ungaretti
avversario (in una causa, in un processo). dante, inf.
tuo nodo / o libertà, che un laccio / getti come per abbraccio. pratolini
, 9-68: non altrimenti fatto che d'un vento / impetuoso per li avversi ardori
37-23: a pena spunta in oriente un raggio / di sol, ch'a l'
iv-90: ma l'avverso cocchier d'un picciol urto / pago se 'n fugge
/ pago se 'n fugge o d'un resister breve: / al fin libero andrai
machiavelli, 698: spesso si vede un uomo ben qualificato sortire [in moglie
e per avverso una prudente donna avere un pazzo. = voce dotta,
.. più volte m'è nato un desiderio di volermivi un poco affaticare.
volte m'è nato un desiderio di volermivi un poco affaticare. firenzuola, 957:
ora alla mente alcune avvertenze notabili di un filosofo francese. panzini, ii-410:
particolare: avvertimento con cui si accompagna un libro (all'inizio o in fondo)
della casa. segneri, ii-60: fatevi un poco, d'avvertenza speciale. baretti
avuta perché il discorso non uscisse nemmeno un punto dai termini di un affare puramente
uscisse nemmeno un punto dai termini di un affare puramente letterario. -disus.
appena delicatissima. sbarbaro, 1-205: un alone di caldo lezzoso, avvertibile alla mano
suggerire una norma, una condotta, un contegno, una presa di coscienza,
, conc., ii-413: sia questo un esempio che la poesia non è divenuta
vasto silenzio, rimbombare i tocchi d'un orologio... e la prima volta
del luogo donde venisse, gli fece un senso misterioso e solenne, come d'un
un senso misterioso e solenne, come d'un avvertimento che venisse da persona non vista
negri, 2-491: poco dopo mi riscosse un avvertimento delle facoltà sensorie, che qualcuno
rispetto del proprio stato, e che pareva un avvertimento più per gli altri che per
9-315: una galleria si annunziò con un lungo avvertimento della macchina, il treno
signoria mi favorisca d'averci anch'ella un poco d'avvertimento. = deriv
awertisco che qui sono vestigi certissimi d'un anfiteatro. b. davanzali, ii-256:
: oh se... avessi avuto un uomo come te che m'avesse avvertito
nascondevano quelle poche parole scambiate sottovoce. un acuto istinto ci avvertiva di non insistere,
nostra morte. bontempelli, 8-38: un dolore acuto alle palme la avvertì che
bontempelli, 8-58: le parve avvertire un fruscio, una vibrazione nell'aria, una
che tu fai; ché simone è un certo uomo. m. adriani, 3-1-118
, avvertite che ella avanza il salario d'un anno. = voce semidotta, lat
. disus. di proposito, con un preciso scopo, consapevolmente. manzoni
idem, 944: dai compositori d'un vocabolario, una tale applicabilità è avvertitamente
: sul naso, in alto, sta un neo, non avvertito prima. deledda
mugnaio. -fare avvertito: dare un avvertimento; informare, ammonire.
ii-55: della qual cosa mi fece avvertito un mio collega. -prov.
verso la cima, verso l'alto (un carro, in una salita).
tutta (effetto d'educazione e d'un lungo avvezzamento) è ora mai inclinata e
stato e tanto amor m'avvezza / con un martiro e con una dolcezza, /
giaco e maniche. caro, 9-908: un giovine leggiadro, che dal padre /
allo scuro, di annegarsi nel passar un fiume, di rovesciare ad ogni inchinarsi
e soverchio debole. cuoco, 1-176: un re deve avvezzare i popoli ad ubbidire
non deve far altro che schiavi; un conquistatore, che far voglia dei cittadini,
per tempo ad una vita sobria e un poco dura, è rarità miracolosa tra
, 33: asseverava che sarei riescito un buon soldato, e diceva peccato che non
consuetudine. latini, i-2776: e un altro per empiezza / ala zara s'
s'erano avvezzati / d'uscir di fuori un poco a sollazzare. bisticci, 133
[in paradiso], e parere un contadino quando e'va a città la prima
cane / la lepre avviamenti e guidarlo come un bimbo. -figur. 0 il capriol
pestare il capo del serpente / senza più un fumo che alla soglia avvii / del sonno
, 20 (345): ma già un altro pensiero, un pensiero avvezzo a
: ma già un altro pensiero, un pensiero avvezzo a predominare, aveva vinto
e dimandan licenza. nieri, 212: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni
. nieri, 212: un avvezzo e un disvezzo dura tre giorni, e la
ola, 1-1: prese per adottivo figliuolo un fanciullo di una povera vedova postumio chiamato
allevato. = comp. di un avvezzoso non documentato, a sua volta
mostrar ardire, / io posso darti un altro avviamento. settembrini, 1-58:
avviamento. svevo, 1-126: era certamente un avviamento alla sua carriera e se aveva
croce, i-2-306: anche ciò che sotto un aspetto è stato rigettato e biasimato come
rigettato e biasimato come falsità, sotto un altro dev'essere accolto e onorato come avviamento
che un'occasione, una spinta, un avviamento qualunque, per ridurre le parole
di torino meglio opportuno alla pubblicazione d'un nuovo dizionario della lingua italiana. del
qualche lira al mese si poteva seguire un corso di riparazione, o di avviamento
negri, 2-889: non ha che un desiderio; anzi, una volontà:
quel paese del bergamasco dove renzo aveva già un buon avviamento. 6. commerc
boccardo, i-253: l'avviamento è un valore, e si può vendere e
volano o sull'albero motore, o con un motorino elettrico mediante un pulsante collocato sul
, o con un motorino elettrico mediante un pulsante collocato sul cruscotto. 8
sul cammino, incamminare; indirizzare a un luogo stabilito. 2.
. indirizzare (a un'arte, a un impiego, a una professione, alla
è più facile avviarlo a rendersi conto d'un quadro. comisso, 12-97: concludevo
. emanuelli, 1-89: figlio di un muratore e di una contadina, dopo i
idem, 27-46: e cominciossi avviare un fracasso, / che par che caggi o
avesse rotto il ghiaccio, e avviato un discorso qualunque. leopardi, iii-136:
rideva, si lisciava i baffi, beveva un sorso come ad avviar le parole,
il discorso, le dissi che quello era un giorno da andare al mare. pratolini
con la madre gli era impossibile avviare un colloquio, parlando ad elena gli venivano
faldata piena di roba. -avviare un processo: intentarlo. d'annunzio,
[lire] potrebbero servirgli o per un bisogno o anco per avviare una piccola bottega
; cominciare ad avanzare; dirigersi verso un luogo determinato. -al figur.: essere
, 2-42: accomodato le carrette in un subito, e postovi le valigie e
mi sento nell'animo molte cose e un gran corso d'affetti che mi s'
. beccaria, i-543: l'esempio di un commercio più vivo renderà più attento l'
onde risparmiare tanto che basti per incominciare un commercio ed avviarsi ad un
basti per incominciare un commercio ed avviarsi ad un
solitario domani. panzini, iii-184: un giorno come vide violante avviarsi solitaria presso
giorno come vide violante avviarsi solitaria presso un ninfeo, le si appressò pavidamente.
. intraprendere un'attività economica; trovare un mezzo di guadagno. sacchetti, 155-132
mettere in moto (una macchina, un motore). dessi, 6-182:
ii-928: era stata serva in casa di un mio parente e tutti si scherzava con
2-97: il macchinone intanto, dopo un qualche barrito de'suoi, pareva avviato
avviato il discorso, andarono a riunirsi in un canto, dove rimasero con gran rispetto
giovani. 3. che ha un avviamento; che è dedito con profitto
; che è dedito con profitto a un lavoro, a un'arte. sacchetti
che questa povera ragazza era promessa a un giovine nostro pari, timorato di dio,
la vita. deledda, ii-371: un giorno ella gli domandò: -ebbene
. attivo, prospero (una professione, un commercio). g. m.
madre che erano fruttaroli e ci avevano un negozio molto bene avviato a campo di fiori
tommaseo [s. v.]: un buon avviatore ne'primi studi è più
è più benemerito e più raro d'un gran professore. idem [s
meccan. meccanismo che regola ravviamento di un motore. 3. elettrotecn. in
dossi, 174: disse ch'egli era un negoziante di panni, il quale,
: sullo sterrato dinanzi ai mulini era un continuo avvicendarsi di sacchi, e di
lei); iniziare una relazione, instaurare un rapporto. imbriani, 2-162:
2-162: già io non ho mai avuto un amico: inspiro, non so perché
. diminuire la distanza che separa da un luogo o da un termine determinato di
che separa da un luogo o da un termine determinato di tempo; farsi vicino
in tanto / quel lume, e insieme un tacito bisbiglio, / sì ch'a
, 2-89: conviene anche storcere così un poco i due prismi l'uno verso dell'
1-357: ella è stata richiesta da un buono e bravo e colto giovane,
che non teme d'avvicinarsi alla famiglia d'un ergastolano politico. nobili, vii-627:
più. linati, 8-120: sentii un passo, un passo di vento che s'
, 8-120: sentii un passo, un passo di vento che s'avvicinava. rebora
, già crolla. baldini, 4-25: un ritmo di tempesta che s'avvicina e
sessanta. = deriv. da un preromanzo * advicinàre (da vicinus);
avvignare1, tr. agric. piantare un terreno a viti.
[dell'isola] / né l'un né l'altro, che per sé l'
fiorentini, 235: comperamo... un pezzo di terra e colto parte avigniata
con marre, dee essere distanza da un tramite all'altro tre piedi o quattro.
figliuole dato in dota el terzo d'un suo campo avignato, con tanta diligentia
candela, per assicurare la stabilità di un cero. nuovi testi fiorentini,
franche. d'annunzio, iv-1-142: un avvilimento indicibile l'oppresse; lo gelò
indicibile l'oppresse; lo gelò quasi un senso di vecchiezza. panzini, ii-272:
gli fecero cader l'animo in un avvilimento profondo. borgese, 6-109:
lieto, / e mi macerava il cuore un avvilimento segreto. stuparich, 2-496:
piovene, 2-109: io non provavo più un sentimento di odio, ma di avvilimento
dell'esilio, mi lasciò nell'anima un eterno rimorso. baldini, 4-161:
si direbbe che la città risenta tutt'in un colpo la stanchezza e l'avvilimento d'
, 22 (373): usò un vestiario piuttosto povero che semplice;..
capo. de marchi, i-714: un senso di profonda umiliazione avvilì la bella donna
, spesso inspiegabili, si tratti d'un gentile sottrarsi o d'un fermo rifiuto,
si tratti d'un gentile sottrarsi o d'un fermo rifiuto, non avviliscono.
molti ne avvilì. magalotti, 21-70: un granchio tenero da principio si mosse,
5. far diminuire di prezzo (un prodotto, una merce); deprezzare
i-414: e cos'è non passare a un esame? lo stesso che non vincere
sua povera, ma onesta dignità, commiserare un meschino che si avviliva nel fango.
: quasi tutte quelle famiglie baronali avevano un nomignolo spesso ingiurioso o avvilitivo, col
di nome, si riduce a un semplice avvilitivo. avvilito (part
piante). negri, 2-738: un uliveto a scarpata, gramo, avvilito
disegno delle sue fronde quasi bianche su un cielo greve. 2. umiliato
settembrini, 1-76: mi dibattei come un cavallo selvaggio preso al laccio, e
tu non servi a nulla, tu sei un fallito. pavese, i-401: ripresi
i miei pensieri avviliti sul brusio di un mulinello di foglie, sulla nera trasparenza del
lasciava stimare né conoscere, come l'un giorno si vede il cielo sereno e tranquillo
a tratti a tratti facevasi piana come un sussurro o levavasi come un turbine improvviso
piana come un sussurro o levavasi come un turbine improvviso. avviluppare, tr.
, tr. avvolgere confusamente, in un viluppo, aggrovigliare, intricare. francesco
iii-393: scrivo talor che m'avviluppa un laccio, / narro talor che mi saetta
laccio, / narro talor che mi saetta un guardo. verga, i-235: provava
5. figur. mettere in un imbroglio; confondere (la mente,
, i-239: fu da lui scoperto un altro inganno molto più sottile e artificioso,
centrale di un'azione drammatica, di un poema. tasso, i-109: or
e frutte ed erbe, come fusse un ciacco. 8. rifl. far
miei panni lunghissimi,... ad un forcuto legno, mentre io correva,
): e avviluppatasi la testa in un mantello, nel fondo della barca piagnendo si
franco, 2-4: deh, fermiamoci un poco poco, perché non so che cosa
, 1516: or odi caso: / un velo, ch'avea avvolto intorno a
e giva ventilando / sì ch'ad un ramo avviluppossi. io sento / che
come si attorcano, ma ricoverte d'un nicchio che parte s'inarca e parte
, per non avvilupparsi nelle misawenture d'un condannato. buonarroti il giovane, 9-615
(superi, avviluppatissimo). stretto in un viluppo; avvolto, involto, coperto
chiamano rocca non è in realtà che un rudere avviluppato fittamente dal bosco.
quel soggiorno, si trovano avviluppate in un intrigo tenebroso di persona appartenente a una
in un intrico. deledda, ii-97: essi parlavano
questa precoce sera invernale avviluppata / d'un taciturno freddoloso languore. piovene, 2-223
difficile da sciogliere, da capire (un problema, un discorso). m
, da capire (un problema, un discorso). m. villani,
22): egli v'entrò, con un passo così legato, con uno sguardo
(20): egli v'entrò con un passo così avviluppato].
cavalca, 7-175: si legge d'un avvocato, che era stato un grande
d'un avvocato, che era stato un grande avviluppatóre, che venendo il prete [
: si levò [una voce] da un avviluppo di ninfee. idem,
pastrani... la coda di un cane. = deverb. da
pascoli, 477: il babbo mise un gran ciocco di quercia / su la
recipiente) in cui è stato versato un po'di vino (per darne il profumo
seto. paoletti, 1-2-104: egli è un costume quasi generalmente adottato in toscana di
30-98: si vedeva... comparire un vecchio strillone che con un cappellaccio per
. comparire un vecchio strillone che con un cappellaccio per traverso e un vocione avvinato
che con un cappellaccio per traverso e un vocione avvinato, si metteva a berciare qualche
, che si stendono nella parte convessa sopra un fondo di marmo bianco, e molte
, 19-276: il naso inviperito pareva un fungo avvinato. 5. sm.
chiaro, abbagliate e velate sopra di un certo avvinato più chiaro. cestoni,
, quando tutte gialle-scure, mutandosi in un istante dal nero al chiaro-scuro, ed apparendo
nero al chiaro-scuro, ed apparendo in un medesimo tempo macchiate bizzarramente di giallo,
3. rifl. figur. assumere un colore rosso cupo, vinoso.
vecchi amanti avvinazzati che s'incolpavan l'un l'altro della comune rovina. pea,
erba. viani, 19-341: così favellò un marinaro avvinazzato che pareva dormisse piegato in
una luce giallastra. bocchelli, 9-29: un giovane gaglioffone dal viso fiorito d'avvinazzato
grande figura ardita e robusta, e un certo altiero riserbo di modi che assai
perdonato la sua velleità di resistenza con un bacio avvinazzato. idem, i-390:
beltramelli, 1-274: dalla via saliva un coro scomposto di voci avvinazzate. silone
. piegare. viani, 19-305: un uomo secco stoiato assiderato, di
due. idem, 19-462: più lontano un cadavere salutava il sole morente: il
sulla montagna, avido e avvincente come un avoltoio. viani, 14-419: bella
avesse dimostrato paura sarebbe stato avvinto ad un albero e abbandonato. -rifl.
riuscirono. ungaretti, ix-16: galoppa un bimbo sul cavallo bianco / e a
a lenti passi / va per un bosco, e un serpe l'awinciglia.
va per un bosco, e un serpe l'awinciglia. -rifl.
, 1-106: stiro la testa come se un cape stro mi si avvincolasse
: lei, per risposta, spicca un salto, mi si avvinghia al collo con
dal collo [della colomba] ad un filo avvinta pende / rinchiusa carta, e
richiede; / e 'l mezzo onde l'un resti a l'altro avvinto /
matrimoniale, e so che non ne romperesti un solo anello per tutto l'oro del
d'annunzio, iv-1-479: stavamo come in un giaciglio, avvinti, a petto a
, v-1-105: s'era trovato tutt'a un tratto non solo awinto ma soggiogato dalla
cominciata, e di terminarla tranquillamente in un qualche campestre recesso..., essendo
avviarsi; avviamento, inizio (di un movimento, di un'azione, di un
un movimento, di un'azione, di un discorso). -prendere l'avvio:
comune, quando questo non fosse stato un avvio a deliberare in comune? negri
i-805: il motoscafo rimorchiò l'apparecchio un breve tratto per dargli modo di prendere l'
il rossore con cui ella rispose fu un avvìo alla confidenza. pavese, 9-111:
intonazione particolare con cui si inizia (un periodo, un discorso, un racconto,
con cui si inizia (un periodo, un discorso, un racconto, un brano
inizia (un periodo, un discorso, un racconto, un brano musicale).
, un discorso, un racconto, un brano musicale). = deverb.
franco s'avviot- tola / per fare un dì come paleo o trottola. imbriani,
fiatare, e s'avviottolò subito con un picchetto. dossi, vii-620: così,
affondato tra due poggetti che erbeggiàvano con un verde smagliante. = deriv. da
segni, i sintomi premonitori (di un evento che sta per attuarsi; in
di sole. sbarbaro, 4-16: un brusio lieve e vasto come passar d'
firenzuola, 767: io voglio interrogare un poco lui senza voi. -tu
per buono colla prima pubblicazione il tenere un sentier di mezzo. di capua, i-508
avvisò l'armi, e me conobbe, un mostro / veder le parve. serdonati
levando me su ver la cima / d'un ronchione, avvisava un'altra scheggia
[crusca]: i galli avvisare un luogo della rocca,... onde
passò il primo, e adocchiò nel secondo un buono spazio voto. [ediz.
passò il primo, avvisò nel secondo un buono spazio sgombro]. 4
mira. boccaccio, i-38: prese un arco, e di lontano l'avvisò
e sorrise, avvisandosi com'essa per un gruppo d'accidenti da nulla erasi trovata
531: uscendo dall'osteria avea sbirciato un tale che aveva muso di tenermi dietro
: costui avvisato da messer frignano mise un aguato per uccidere il gran cane. tassoni
cheto, s'udì a modo d'un tuono tremolante avvisato dal movimento del grosso
: e simile si dava balìa a un rettore con più salaro e famiglia, acciò
mezzo salvato: chi è avvertito di un pericolo, può più facilmente guardarsene.
. apparecchio automatico che per mezzo di un segnale (per lo più elettrico) fa
più una campana), portata da un galleggiante, che segnala alle navi la presenza
: e mandò con l'aviso al campo un messo. -preannuncio, presagio, indizio
, 1-165: fece... compilare un avviso, il quale sottoscritto dal prefetto
d'aspetto. nobili, vii-627: un signore perde la roba, ma non la
rozzi caratteri e le marche da bollo in un angolo. -annuncio (commerciale, economico
alvaro, 9-398: ii'professore mette un avviso nel giornale, chiedendo ragazze di
istintiva ch'era stato... un avviso misterioso, non diverso da quello
, xi-213: avevo ricevuto dalla questura un avviso per presentarmi. 5.
de'mercatanti, fatti suoi avvisi, comperò un grandissimo legno, e quello tutto di
giovane, i-427: l'aspetto di un grand'arco e di due nicchie da'fianchi
si porta a conoscenza delle persone interessate un avvenimento o una situazione processuale.
. dava avviso alle altre stelle di preparare un bello stellato anche sopra quella triste landa
mezzogiorno in poi per quella strada fu tutto un apparire e sparire, mettersi in sentinella
, 16-132: perocch'era con lui d'un stesso avviso. forteguerri, 24-4:
fra verdi erbette, era avviso sedere in un prato dal cielo difeso e da'suoi
di conocchia, / le fu vedere un cavalliero aviso. firenzuola, 106:
-avere in avviso: avere intenzione, avere un programma. zazzaroni, iii-475:
. ant. mettere in vista, attribuire un valore maggiore di quello reale.
3. aeron. caduta a capofitto di un aereo con un movimento di rotazione su
caduta a capofitto di un aereo con un movimento di rotazione su se stesso (durante
: particolarmente diffìcile, si effettua eseguendo un salto di testa e compiendo una rotazione
il salto. mi accorgo che si propone un cammino lunghissimo, quasi non potesse cadere
quasi non potesse cadere che avvitandosi: un discendere fatto come i riccioli a molla di
fatto come i riccioli a molla di un bambino. 4. aeron.
, tr. agric. piantare a viti un terreno. fil. ugolini, 54
due, e tre, c'è un momento di silenzio assoluto anche in terra.
d'annunzio, iv-1-641: ella con un moto subitaneo mise fuori le braccia e
semplici ricami e d'erbe elette / un ricamo gentil, composto ad arte, /
.. mezzo avviticchiato al fusto, un serpente tanto fatto, più grosso del
di lei,... gli parve un insormontabile ostacolo che s'inalzasse contro il
avviticchiata al collo di lui; ma poi un rantolo, un singhiozzo, lo respingevano
lui; ma poi un rantolo, un singhiozzo, lo respingevano indietro. civinini,
indietro. civinini, 1-126: cantavano un po'ubriachi, con una mala femmina
movendosi due cornici, formavano in fine un superbo... frontespizio, in
avvitisci). raro. piantare un terreno a viti. lastri,
= part. pass, di un avvivacciare non documentato, deriv.
i mitologi, si serve di un passo di lord byron. avvivare
5-72: quasi cor de la selva un fonte ombroso / mormorando nel mezzo il
pio l'avviva; / splende siccome un sole. montale, 2-55: s'agita
il volto); far più intenso un colore, renderlo più vivo. tommaseo
34: più bello il bacio che d'un raggio avviva / occhio che piange.
superfici metalliche su cui si deve eseguire un lavoro. -in particolare: preparare con
dall'uso, novamente avvivatosi, di un tal cibo. b. croce, i-2-305
... s'avvivavano e incupivano in un lume di volontà. = deriv
.. mettivi l'oro tuo macinato con un avvivatoio; che così si domanda una
rame, la qual si mette in un manico di legno, e si fa della
una forchetta da tavola, o ad un matitatoio; questo, fitto in un manico
ad un matitatoio; questo, fitto in un manico di legno, serve a'doratori
povera gente! il suo passare è un po'come il passaggio del vento,
viziare, avvezzare male; far prendere un vizio. targioni tozzetti, 12-4-308
. pirandello, 8-76: s'avvizia un figlio unico, non lo si ama mica
, 1-28: quand'egli ha digiunato un termine tanto che la pelle gli si è
certi ragazzi poveri in cui la miseria è un avvizzimento precoce. 2.
dossi, vii-613: pàrvemi che un nemico invisibile ci seguisse dovunque, intristendo
più avvizzisce. comisso, 7-126: in un cestino avvizzivano pomidoro, patate, e
cestino avvizzivano pomidoro, patate, e un rametto di rosmarino ingialliva. 3
paglia. forteguerri, 11-79: aveva un fìgliuolino alla mammella, / che la succhiava
rigutini, 3492: avvizzito fa pensare a un tempo di maggiore freschezza, passato già
annunzio, iv-1-518: mi sembrò che a un tratto la mia anima fosse divenuta una
elena comparisse su qualche aringa a salvare un reo. 2. figur. intercedere
più che d'altri, dicesi ch'è un buon avvocato. quindi: il fare
, 2-6: per loro parlò un avvocato da volterra, che con loro aveano
patria mi trovassi? aretino, iii-48: un bel fuggire il disagio e la spesa
iii-310): né chi m'alleghi un valente avvocato, / un che esprimer ben
m'alleghi un valente avvocato, / un che esprimer ben sappia i suoi concetti
de'cittadini. rajberti, 2-19: se un indiscreto creditore vuol frugare nella mia cassa
. giusti, i-160: dovetti per un mese occuparmi di studi legali tanto per scroccare
di dottore. settembrini, 1-195: un governo forte, e non quei ministri
mondo. nievo, 38: era un avvocato lindo e incipriato che nella
divertita ieri sera a udir disputare sur un racconto della marchesa colombi nell'illustrazione.
racconto della marchesa colombi nell'illustrazione. un avvocato giovinetto diceva che l'avea fatto
, che vendono l'anima loro per un pugno di soldi. linati, 30-9
30-9: l'avvocato cominciava a narrare un delitto ch'era avvenuto qualche anno prima
e dalle postille che egli vi fa con un lapis acuminato come uno stile, e
pagine, sì come suol fare chi spenna un pollo, non istento a individuare nell'
non istento a individuare nell'ignoto signore un avvocato. tozzi, 2-19: dagli
flagrante. pavese, 5-46: era un piccolo avvocato calvo che non faceva l'avvocato
troppo materialmente la giustizia di dio come un tribunale con giudici in toga nera o rossa
3. avvocato dei poveri: avvocato un tempo investito dell'ufficio permanente di prestare
le cause, inetto. -parlare come un avvocato: avere gran facilità di parola
: [le fate] mi avevano dato un cane e un pappagallo, i quali
fate] mi avevano dato un cane e un pappagallo, i quali avevano il dono
-saperne quanto un avvocato: conoscere tutti i mezzi per
tiene i conti e i registri come un notaio; ella ne sa quanto un avvocato
come un notaio; ella ne sa quanto un avvocato. -essere un avvocato in
sa quanto un avvocato. -essere un avvocato in causa propria: saper difendere
esercita l'avvocatura. -anche: moglie di un avvocato. -al figur.: donna
baretti, ii-142: altro che farvi un misero avvocatuzzo di torino! per farvi
avvocato; il complesso degli avvocati di un luogo, o con una particolare funzione
avvocatura distrettuale dello stato è costituita da un avvocato distrettuale dello stato, da vice
erariale s'è trasferita altrove da un pezzo. leggi amministrative, 105-123: con
l'av- vocazia della chiesa era un illustre uffizio, a cagion degli
annessi. = deriv. da un ant. * avvocatìa, come abazia da
polve. d'annunzio, iv-2-1010: un fascino rapinoso pareva turbinare intorno alla fossa
uno stecco, nella cui punta v'avvolgerete un poco di bombace, e con quella
b. croce, iii-23-262: è come un ricco drappo che può avvolgere qualsiasi oggetto
l'altra ancora. soffici, 6-83: un fuoco divampante sotto una gran caldaia che
carri colmi e buoi / avvolgendoli prima in un gran turbine / di arsa polvere e
: avvolsi con cura l'orologio in un foglio di carta velina. -figur.
tanta mollezza che lucilio dovette circondarla con un braccio per sostenerla. carducci, 580
e mi stringe e mi soffoca, come un polipo immenso. d'annunzio, ii-767
immenso. d'annunzio, ii-767: saliva un violento / foco dal suolo ov'eran
tutto ciò che per ambedue non fosse un godimento immediato. idem, iv-1-120:
voglia di sonno e di pace, un brivido caldo l'awolse. 3
ma per suono è noto / d'un ruscelletto che quivi discende / per la buca
quivi discende / per la buca d'un sasso, ch'elli ha roso, /
. rifl. avvilupparsi, cingersi (in un vestito, in un mantello, in
cingersi (in un vestito, in un mantello, in una coperta). -
rifl. figur. aggirarsi, perdersi in un luogo; confondersi in un gruppo di
perdersi in un luogo; confondersi in un gruppo di persone, in una folla.
uno in altro errore, / d'un male in altro e d'uno in altro
gli do una cosa che non pare un dono, e che lo è, perché
in guide verticali, che si avvolgono su un tamburo collocato in un vano sovrastante la
si avvolgono su un tamburo collocato in un vano sovrastante la finestra. avvolgiménto
le scosse, / ch'ambi in un tempo il suol presser col fianco.
. / e se ne van dove un girevol calle / li porta per secreti avvolgimenti
nei riposti / del sacro morite avvolgimenti un bosco / romito opaco. pascoli, 421
tardi avvolgimenti il mincio, / cinto d'un orlo tenero di canne. d'annunzio
agrumeto. 3. il percorrere un cammino tortuoso, una strada intricata;
elettr. complesso di conduttori che, in un apparecchio (oppure in una macchina elettrica
circuiti, con funzione o di creare un campo magnetico o di essere sede di
. m. adriani, 3-2-183: un vecchio avvolontato di vedere i giuochi che
: con estremo pericolo d'aggolpacchiarmi in un fantastico ginepraio per un non nulla. carducci
d'aggolpacchiarmi in un fantastico ginepraio per un non nulla. carducci, ii-11-39:
] certi gruppi informi di carne, da un capo de'quali si stendono per molta
che vedemmo, come per cierbotana, un poco di piano. = deriv
fortificano le lor anime con avvoltarvi sopra un fil di ferro. tommaseo- rigatini,
, a bella posta, s'avvolga ad un corpo. la cosa è avvoltata,
; il legame col quale si avvolge un oggetto. f. buonarroti,
una guida, la quale basta che sia un filo ancora sottile, avvolgendovisi e avvolticchiando-
. avvolticchiarsi nelle parole: ingarbugliarsi in un lungo e vacuo discorso. caro,
. ciro di pers, iii-500: un girevole ordigno oggi volgea / filli,
picciol globo accolto, / quanto scemava l'un, l'altro crescea. bùgnole sale
e piena. carducci, 828: ed un ciociaro, nel mantello avvolto,
, iv-1-143: i colli parevano avvolti in un velario diafano d'argento, scossi da
velario diafano d'argento, scossi da un agile fremito. bontempelli, 8-88:
7. ant. penetrato bene addentro in un luogo intricato. boccaccio, i-23
mille miglia. marino, 6-22: un avoltoio in pugno, ed un cerviero /
: un avoltoio in pugno, ed un cerviero / si tiene a piè da
da quella parte e questa, / un specchio ha innanzi e nello scudo incisa
subito si gettano giù, abbassandosi per un tratto di frombola senza batter tali, e
: il cuore gli tremava come a un passerotto che vede arrivare il grosso avvoltoio
nostalgia quel bizzarro paese adagiato sulla cima d'un monte come un avoltoio in riposo.
adagiato sulla cima d'un monte come un avoltoio in riposo. silone, 5-113:
, la sua testa somigliava a quella d'un avvoltoio implume. la faccia era rattrappita
, iii-230: sei di tantali mille un lago avemo, / una ruota immortai d'
alme meschine, / dei cori umani un avvoltoio eterno. carducci, 699: l'
fracchia, 426: sarebbe stata cosa d'un minuto... prendere quelle poche
prendere quelle poche sudicerie, avvoltolarle in un giornale e buttarle neltimmondezzaio. tombari,
non già che si volge attorno a un corpo, ma che si rivolge agitandosi
, ma che si rivolge agitandosi sopra un suolo. il serpe s'avvolge alla
, avvoltolandosi, contorcendosi, saltando come un verme, con gli occhi spaventosamente aperti e
accarezzavo le giovani foglie, e d'un tratto m'avvoltolavo nell'erba dura dei
prati. pavese, i-197: sotto un filare, quasi al canneto, nino
al collo. papini, 1-225: un giovanottaccio biondo col grembiule turchino avvoltolato attorno
, 11-4: e'ne piace di fare un fascio di molte avvolture di santa chiesa
cespugli. govoni, 2-217: case d'un colore / tenero d'azalea che le
e da persone, rivolta al raggiungimento di un fine economico, di interesse sia pubblico
della stufa accesa... diede subito un senso confortevole. emanuelli, 1-90:
: il disgra ziato, un oscuro dipendente dell'azienda elettrica, era
c. e. gadda, 2-23: un gruppo di più famiglie raccolte nella unità
angolo compreso tra il piano meridiano di un luogo d'osservazione e il circolo verticale
azionarie a catena. idem, 6-313: un capitale che, come quello azionario ed
), sia di atto rivolto a un determinato fine. aretino, iii-28
di azione. panzini, iii-773: un uomo, vissuto sino oltre i cinquantanni
a posto, tesi all'azione, è un gran fenomeno! b. croce
, 14-55: ci à pensato sopra un bel pezzo, ma quando si è deciso
questa tua ostinazione non è degna d'un filosofo, ma tutt'al più d'
filosofo, ma tutt'al più d'un uomo d'azione. palazzeschi, 4-335:
in tanto sul loro cammino delle radure, un piccolo vuoto perché gli altri al momento
sciuto, di grazia pigliate fatica di mandarmi un sunto de'suoi primi tempi e dell'
: io avevo la nozione completa d'un fatto in tutti i punti del suo svolgimento
serie di azioni per cui era passato un uomo nel ridurre ad effetto un dato proposito
passato un uomo nel ridurre ad effetto un dato proposito. b. croce
che avesse commesso un'azione empia, un sacrilegio. 3. manifestazione di
, non battevo ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una parola
battevo ciglio, non perdevo un movimento, un gesto, una parola. -nelle
francamente, [la commedia] è un capolavoro: c'è condotta, c'è
. -il gestire, la mimica di un attore teatrale (o di un oratore
di un attore teatrale (o di un oratore). varchi, 18-2-194:
-cinem. azione! ordine del regista di un film agli attori di dare inizio alla
via legale e processuale il riconoscimento di un proprio diritto, che si ritiene violato
si ricorre per ottenere il riconoscimento di un diritto violato; causa, processo.
intentar azione veruna per pecunia dovuta da un abitante dell'inghilterra. boccardo, i-253:
mezzo dato dalla legge per farsi riconoscere un diritto e per imporre ad altri l'
ottenere la dichiarazione della responsabilità penale di un reo e la relativa punizione.
, di far valere in nome proprio un diritto o un interesse che spetta non
valere in nome proprio un diritto o un interesse che spetta non a lui,
f. galiani, 1-336: si stabilisce un fondo di danaro diviso in moltissime azioni
una frazione ali quota di un capitale, ed anche più genericamente, la
, o privilegiata: che dà diritto-a un prelevamento d'interesse prima che si proceda
una data società per azioni abbia prodotto un reddito di trecento milioni nel 1951 e
l'insieme dei movimenti delle truppe durante un combattimento. -anche: fatto d'arme
inganno il nemico, fingendo di attaccare un punto del fronte per colpirne un altro.
attaccare un punto del fronte per colpirne un altro. -azione aerea: intervento
b. croce, iii- 22-7: un tempo erano stati garibaldini e del partito
, liberalsocialismo e altri minori, propugnando un programma che intendeva superare l'antitesi di
manovra o serie di manovre compiute da un atleta o un gruppo di atleti.
di manovre compiute da un atleta o un gruppo di atleti. -nella scherma
modo di maneggiare tarma, per ottenere un dato scopo. carena, ii-238:
. -azione di prima intenzione: è un improvviso movimento di ferire; dicesi anche
o documento che attesta la partecipazione di un azionista nel capitale e nei lucri sociali
nei lucri sociali. imbriani, 2-30: un istituto di credito senza azionisti, corpo
il re del belgio aveva operato come un amministratore imprudente che per fare delle grandezze
che per fare delle grandezze non dà poi un centesimo di dividendo agli azionisti, il
a proprio volere, la proprietà d'un numero infinito d'anonimi azionisti. calvino
determinazione volumetrica dell'azoto contenuto in un campione di sostanza organica. =
costituita da una breve asta o da un manico corto, con una testa di
. ma si pensa anche a un etimo latino acies, lat. volgar.
, 18-126: che così verdemezzo come un fico, / par che si strugga quando
gli uomini pratici che si azzannano l'un l'altro su questa terrestre aiuola.
si muoveva in mezzo al turbine come un leone incatenato; ruggiva, cercava di
viani, 19-397: l° percuoteva con un bastone che il bestione azzannava e leccava
per comandarmi ma per salutarmi, sento un non so che nel cuore come se
. comisso, 14-95-: ella come un animale folle di fame aveva sempre e insaziabilmente
sf. l'azzannare, l'effetto di un colpo di zanna; il segno che
sarebbe il caso di azzardare su di un pezzetto di carta il mio nome sconosciuto
a credere d'essere venuto qua in un paese di balordi e di ciechi. panzini
. moravia, vii-386: ma sono un buon amico e non m'ero mai azzardato
(un'azione, una parola, un giudizio). bar etti, ii-37
. andar fuori con questa stagione è un azzardo. 2. ant. caso
tentazione può venire a taluno di chiamarla un lotto, un biribisso, un azzardo.
a taluno di chiamarla un lotto, un biribisso, un azzardo. pananti,
di chiamarla un lotto, un biribisso, un azzardo. pananti, i-106: giacché
dell'azzardo / ritrovati ci siam, ditemi un poco: / -rende bene il mestier
-giocare d'azzardo: prendere parte a un gioco d'azzardo. -giocatore d'azzardo
-giocatore d'azzardo: chi partecipa a un gioco d'azzardo. -anche al figur
. palazzeschi, 4-245: egli era un giocatore d'azzardo davanti alla vita, abilissimo
delle loro vittorie e delle loro sconfitte; un anello al dito, l'abito stinto
, l'abito stinto e liso, un magnifico paio di scarpe e la cravatta
venne in testa di pigliare all'azzardo un bus che fermava sempre nei pressi di
capaci di servirmi di regola per sciogliere un sì azzardoso problema. 2
cambiarsi la camicia. bocchelli, 9-17: un dio ingegnoso dette ai franchi e azzardosi
(v.). nome di un personaggio manzoniano. cfr. manzoni,
più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa, e non sapeva
; assestare, menare con precisione (un colpo, un pugno). - azzeccarle
menare con precisione (un colpo, un pugno). - azzeccarle a qualcuno:
. - azzeccarle a qualcuno: dargli un pugno. menzini, 5-36:
, 2810: azzeccare è anche menare un colpo che arrivi; azzeccare un pugno
menare un colpo che arrivi; azzeccare un pugno sul viso, un'ingiuria la quale
quei che pretendono che ogni proverbio sia un assioma ed una verità incontrastabile; questa
che si credono leggere nelle donne come in un libro stampato, ci azzeccano tanto di
dei lavori ne farò degli altri: ma un finale come quello non lo azzecco più
conosco anch'io; se sbagli, è un modo stupido di perdere tempo ».
piè delle scalere della trinità de'monti un grazioso quartierino. lmbriani, 2-91:
= medio alto ted. zecken 'menare un colpo '. azzeccato (part
, azzeccatìssimo). vibrato, menato (un colpo). 2.
, in più luoghi, piantato in un amplissimo giardino già della felice memoria del
, 957: oh! non voglio un podere in cafaggiolo, / come donato:
cafaggiolo, / come donato: ma un cantuccio d'orto / sì, con un
un cantuccio d'orto / sì, con un pero, un melo, un azzeruolo
orto / sì, con un pero, un melo, un azzeruolo.
, con un pero, un melo, un azzeruolo. = cfr.
sei ne pone / in terra con un colpo, e niun s'azzica.
vecchia; anzi non pare altro se non un ducato d'oro stato nell'acqua forte
berrettini colla piuma, la pisana lasciava da un canto me per far con essi
. cecchi, 6- 314: un cerimoniere, anziano, molto azzimato e di
, xi-97: ora mi stava davanti un bulletto azzimato: maglione nero accollato,
... azzimata e da ridere in un stesso tempo la farieno apparire. annotazioni
di benci sacchetti... scrisse con un stile più puro e familiare che affaticato
mode, corredato d'azzimatissime fotografie, un articolo sulle delizie campestri. azzimèlla
i ballerini rimàngono fuor d'equilibrio, un piede a mezz'aria. idem,
capricciò. sopra di noi, ad un frullo, s'era mosso il fogliame.
altro male che ammaz zato un cane e azzoppito un gallo. g.
zato un cane e azzoppito un gallo. g. gozzi, 3-1-28:
faliero ed io eravamo assenti e spezzava un vaso, azzop pava un
un vaso, azzop pava un mobile, incendiava una sedia.
. d'annunzio, iv-1-726: in un corridoio incontrarono qualche cosa che si trascinava
anni. s'è azzoppata come me. un calcio di tuo padre. calvino,
nome delle santissime muse, e che allora un verso azzoppato ti riusciva corrente ed intero
6-15: la culla era rovesciata in un angolo, azzoppata. azzuccare, tr
figur. bacchelli, i-179: oggi un ex-voto nella chiesa della madonna della libera
, 175: così guardando vide da l'un lato / un drago ed un grifon
così guardando vide da l'un lato / un drago ed un grifon con forza molta
l'un lato / un drago ed un grifon con forza molta / che s'azzufàro
: nelle mangiatoie si ponga intra ciascuna un legno,... acciò fra loro
gli pareva che la sua mente fosse un campo di battaglia sul quale s'azzuffassero concetti
loro conforti non è altro, che un volersi azzuffare con esso loro. varchi
non volentieri mescolavano troppo, che era un azzuffargli insieme e renderli più difficili a
, ii-34: tu ti sei talvolta azzuffato un po'col vino, che sai quanto
cecchi [tommaseo]: vien di là un azzuffino con una brocca d'aceto.
e formida bile, come un floscio serpe azzurrastro. piovene, 2-21:
, 5-140: io ho spesse volte veduto un obietto bianco, i lumi rossi
, iii-796: laggiù sotto di noi, un azzurreggiare tenue, un biancore: la
di noi, un azzurreggiare tenue, un biancore: la valle della magra. beltramelli
ai duri tronchi ergersi alati incensi / a un dio sonoro. bacchelli, i-108:
ora dell'ale / varcaron lentamente in un azzurreggiare:... /..
: il corpo appeso del cristo è d'un livido azzurrigno simile a quello dei
ii-19: traeva in cima alla lenza un pesce guizzante e scintillante nell'aria azzurrina.
affondate, come per la pressione d'un pollice spregioso, azzurrine. pavese, 82
, all'orlo dei prati, ha un colore / quasi nero e un sapore
, ha un colore / quasi nero e un sapore sugoso: vapora azzurrino. idem
rapide e verdure / chiare, creano un viola d'ombra, piena / d'azzurrità
superi, azzurrissimo). che ha un colore fra il celeste e ii turchino (
dante, inf., 17-64: e un che d'una scrofa azzurra e grossa
, i-194: diedi col naso [un urto] ne'piedi d'un impiccato,
[un urto] ne'piedi d'un impiccato, che standosene ciondoloni in un'
orsino, iii-288: apria bocca vermiglia un vago riso, / occhio azzurro vibrava aureo
/ delle marine interminabil'onde / lanciasti un guardo su l'azzurra faccia. manzoni
di qua scopro, e che varcare un giorno / io mi pensava, arcani mondi
[il mare] tutto azzurro, d'un azzurro intenso, quasi direi araldico,
solcato di vene d'oro, come un lapislàzuli. deledda _ 11-88: che avrebbe
borsa gialla vidi azzurro, / che d'un leone avea faccia e contegno. leonardo
ariosto, 10-82: mira quei segni, un bigio, un verde, un giallo
: mira quei segni, un bigio, un verde, un giallo, / e
segni, un bigio, un verde, un giallo, / e di nero e
/ e di nero e d'azzur listato un panno. aretino, 5-54: appariva
, 5-54: appariva in certi lati un verde azurro, e in alcuni altri
verde azurro, e in alcuni altri un azurro verde, veramente composto dalle bizzarrie
dell'aria mirandosi il cielo, vediamo un semplice azzurro, perché l'occhio vède
risplende. d'annunzio, iv-1-219: un azzurro chiarissimo,... un azzurro
: un azzurro chiarissimo,... un azzurro argentino, indefinibile, simile a
silenziose pareva straripasse il mare, di un azzurro laccato e di un verde cangiante
, di un azzurro laccato e di un verde cangiante. saba, 28: sfuma
, 28: sfuma il turchino in un azzurro tutto / stelle. sbarbaro, 4-36
quei tralci, spicchi di prato, e un po'di cielo d'un azzurro fermissimo
, e un po'di cielo d'un azzurro fermissimo. emanuelli, 1-17:
fissavo, vidi i suoi occhi farsi di un azzurro chiaro, come ai bambini quando
, 49: azzurro oltre marino si è un co lore nobile, bello
beltramelli, ii-221: il cielo era di un bell'azzurro saraceno quando il vapore entrò
entrò nel canale. -azzurro-grigio: di un colore azzurro che tende al grigio.
i monti. -azzurro-verde: di un azzurro che tende al verde (cfr
i-47: le stelle sembravano tremolare in un azzurro cupo e profondo. d'annunzio,
nubi chiare. saba, 590: un fumo / usciva dopo un lampo e
, 590: un fumo / usciva dopo un lampo e un rombo. immenso /
fumo / usciva dopo un lampo e un rombo. immenso / 1'accoglieva l'azzurro
. cennini, 46: verde è un color che si chiama azzurro della magna
già l'aria s'è fatta d'un grigio azzurrognolo d'ortensia: il rosso
più. e. cecchi, 6-237: un sottobosco dove penetra appena una luce azzurrognola
chiudendo e riaprendo le labbra, con un processo di occlusione ed esplosione).
, / il suo caro taddeo somiglia un b: / un vero cor contento,
caro taddeo somiglia un b: / un vero cor contento, un mestolone.
b: / un vero cor contento, un mestolone. fornaciari, 1-23: fra
premono di più nella prima consonante, e un po'meno nella seconda. quindi,
simbolo generico di una costante, di un punto. -con il termine funzione b [
. serve a distinguere una persona, un oggetto indeterminato da un altro. giusti
una persona, un oggetto indeterminato da un altro. giusti, iii-89: si
di riso e di fegato (e un tempo venivano chiamate vitamina b);
, 10-217: aveva fatto il baalaro da un inglese che aveva cavalli e ruote.
padron di casa, tutto contento se vinceva un soldo, giocavamo a tombola. idem
altro liquore) e si ricopre di un velo di zucchero (la cosiddetta '
(366): babà, questo è un dolce che vuol vedere la persona in
tengo che da due anni non assaggio un babà, faccio bene o faccio male?
col segretario. nieri, 391: era un pretozzolo, corto, grasso e tarchiato
? » scattò la signora ildegonda come un babau. « succiarsi in santa pace
'n lutto, / se la governa un timido babbaccio. parini, 333:
/ che vuol far del saccente ed è un babaccio. de roberto, 58:
roberto, 58: il monaco, guardatolo un momento fisso, lo mandò a carte
dabbene, / dicono: egli è un scempiato. = la voce sopravvive nel
. goldoni, v-164: è un asino. prenda la sua sentenza,
a chi la intende, e non ad un babbano, ad un ignorantaccio.
non ad un babbano, ad un ignorantaccio. = deriv. da
idem, v-1026: e mio fratello è un babbeo, che non ha coraggio di
quel babbeo di ferdinando riduceva il giardino un pestilente carnaio, preso a un tratto dalla
il giardino un pestilente carnaio, preso a un tratto dalla smania d'imbalsamare animali.
tedescaccio in prima aveva potuto prendermi per un babbeo, tanto che s'era arraffato
, 1-293: perché lei mi crede un babbeo, vero? mentre, se si
asserendo di avere in corpo l'anima di un vecchio parroco-guaritore defunto, che tutti nel
no ». l'inaspettato favore die'quindi un sor riso al povero babbio
reina saba, e salomone, / e un babbion che rifiutò lo 'nvito. bisticci
: in la quale [novella] intenderai un novo contratto, anzi inusitata compara,
contratto, anzi inusitata compara, fatta tra un mantuano dadovero babione e un novo fariseo
fatta tra un mantuano dadovero babione e un novo fariseo. boiardo, 2-19-50:
ragione / in cotale atto il chiama un babione. ariosto, 371: differenzia
perdere il tempo dell'uomo dietro a un ricamo! oh che ore gettate via
lo ridiceste! ché io non fussi tenuto un babbióne. goldoni, i-1065: non
sacco? sei restato là come un babbióne, eh? canchero!
sciagurati, / che finor lo stimarono un babbióne, / a mezzogiorno ed a
lorenzo de'medici, ii-184: d'un padre, disse, noi siam pur figliuoli
tutti siamo, / e vorrebbe per babbo un altro adamo. carducci, ii-n-119:
i-718: la mamma era morta da un pezzo, ma c'era il babbo,
, ma c'era il babbo, un omone grosso, rozzamente severo, abituato a
/ a certi babbi-morti dirimpetto, / un ve ne fu prescelto dal destino /
sagrifizio alla pace domestica, mi decreteranno un alto seggio nell'arca santa dei mariti
16-vii-26: m'avvidi, ch'i'era un babbuasso come prima, e come tale
.. non lo tenete voi per un gran babuasso? aretino, iii-182: -anco
mio male. caro, i-128: un uomo... s'attribuisce da se
, soleva dire: -ben sia trovato un altro babbuasso come te! marino, ii-90
: questi mesi passati fu cacciato via un musico dal concerto di palazzo, perché
tanto babbuassi, / che crederebbon, che un asin volassi. goldoni, v-815:
fac- cendo, io mi glorio d'un pregio ch'è comune a qualsivoglia di
., ciascun de'quali può ad un bisogno sopravanzar colla ragione alcuno de'maggiori
cose, potrebbe mettere nel fagotto anche un paio di babbucce da inverno. fogazzaro,
turco. era la personificazione della turchia in un turco ideale, con tanto di turbante
piedi; il turbante era coperto da un alto cappuccio; i piedi nudi e infilati
sotto l'ascella. ojetti, i-119: un bel vecchio era, bianco e roseo
. il gesto reciso, la sottana linda un po'corta, i piedi in due
ella, ritta in mezzo, con un gesto solo in cui tutte le forze della
restava nuda in babbuccie di raso rosso e un fiore rosso tra i capelli morati.
i capelli morati. soffici, 1-349: un paio di pantaloni di buonissimo taglio ma
sfondo d'un'europa illuminata a doppieri come un salone da ballo, passò il balletto
selli, / v'aggiunse il re marsilio un dromedario / il qual t'arrecherà
, / la coda lunga come un babuino. ariosto, 23-94: l'abito
a colei che rassimiglia / a un babuino, a un bertuccione in
che rassimiglia / a un babuino, a un bertuccione in viso. berni,
(i-271): mai non fu visto un capo tanto grosso, / schiacciato
/ e 'l mento aguzzo come un babbuino. tassoni, 3-74: ma tre
dipinta / la figura gentil d'un babbuino. casti, 19-n7: arrogato erasi
babbuino. casti, 19-n7: arrogato erasi un regio / assoluto poter sui babbuini
due ciantose erano due babbuine dipinte: carni un po'travagliate, roba di terzo
82: queste donne ti hanno scorto per un babuino, e non per alboino,
ii-294: costui scrive fra gli altri un sonetto coduto contra un cavalier marino napolitano
scrive fra gli altri un sonetto coduto contra un cavalier marino napolitano, dicendogli ch'egli
marino napolitano, dicendogli ch'egli è un babbuino d'india e che ha fatto
fatto, è segno che io sono un babbuino. goldoni, iii-1208:
di noi. ma non mi fate comparire un babbuino. avete pur detto che siete
, / che giran tanto, spendono un tesoro. panzini, iii-212: oh,
ha tutti i segnali che può avere un tristo: vista babuina, non corta né
di vista babbuina, andava attraverso come un can da osteria e, con una tosse
, 663: costui, che era un bel garzonaccio di sedici in diciott'anni
diciott'anni, co'capegli biondi e un pa'd'occhi brunetti e furfanti che
diavolo, che non me n'importa un cavolo. verga, 4-14: giacalone diceva
senza i preti e i soldati a mantenerci un po'ancora nei ranghi, dio sa
xxiv-1049: nella divisione babelica dei linguaggi un sol vocabolo restò comune a tutti. gioberti
la loro erudizione a far della bibbia un guazzabuglio molti- senso e poliglotto, come
che sia lecito a chicchessia di far un guazzabuglio babelico degl'idiotismi di varie lingue
nella babelica discrepanza delle umane favelle raffigura un medesimo tronco rivestito di diverso fogliame.
babelica. ognuno di noi doveva scegliersi un personaggio da rappresentare, di questo o
. gozzano, 360: scalee sovrapposte in un ammasso babelico che supera, confonde ogni
come sopra la montagna una bandiera, un fiocco della medesima stoffa della cintura.
pancrazi, 1-1-103: un accavallamento di massi colossali...
al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto prisma / babelico di forme e di
una babilonia di tanti errori, l'un dei quali mette nell'altro, e niuno
uscirne. redi, 16-vii-22: un decottaccio corredato da una babbiionia di quei
di lombardia..., ci reca un fiero sgomento questa babilonia di voci contrarie
,... fare, di un periodo, una babilonia o un laberinto,
di un periodo, una babilonia o un laberinto, sì che tu lo guardi
fogazzaro, 2-319: non aveva inteso un terzo de'suoi discorsi sul triste fatto,
, sindacati, federazioni... un pasticcio monumentale, una babilonia, un
un pasticcio monumentale, una babilonia, un mercato del mondo. soffici, ii-170:
da una bonarietà operosa e conclusiva: in un tramestìo senza scampo funzionari impareggiabili di babilonia
. panzini, iii-320: lì sorgerà un palazzo, un albergo babilonico tutto incrostato
, iii-320: lì sorgerà un palazzo, un albergo babilonico tutto incrostato di quelle vanità
ii-438: avevo ascoltato in altri tempi un porfirione czarista fino al fanatismo, slavofilo
: è tutta la parte sinistra di un bastimento, guardando da poppa a prua;
i-227: il caccia... a un certo momento, per la gente spostata
che più ne ha bisogno uno, che un altro. e credomi che
il lenzetta non potè stare senza fare un po'di retorica: « qua semo
uscito il verme, hanno nel guscio un piccol callo, o porro, o eminenza
sposar quel cocomero. govoni, 2-190: un bel frutto spaccato di sole / ed
bel frutto spaccato di sole / ed un altro bacato dalla pioggia. 2
cecchi, 5-151: il dentista gli cavò un dente buono, invece del dente bacato
e nel morale; roso internamente da un male, da un tarlo spirituale,
; roso internamente da un male, da un tarlo spirituale, da una passione.
è. salvini, 30-1-314: ma un altro idiotismo pur veggio in quel medesimo
i-357: il cedro del libano è un albero assai più alto del pino.
bacche rosse. gozzano, 206: un ramo natalizio di agrifoglio spinoso a bacche
bacche si fa l'inchiostro migliore; con un troncone vuotato si fa una siringa che
rosse bacche. pancrazi, 2-94: un merlo aveva scoperto un bel boschetto di
pancrazi, 2-94: un merlo aveva scoperto un bel boschetto di mirti, e tanto
. tecchi, 2-163: la vecchia ha un canestro sfondato e ogni tanto si ferma
di giorno, e là c'è un fiore, una bacca che sai, che
rosse del pungitopo e dell'agrifoglio costituivano un richiamo per l'occhio. calvino, 1-234
o grano di una collana, di un rosario). maestro alberto, 91
st., i-m: vien sovra un carro, d'ellera e di pampino
perfettissimamente con acqua, e mescola con esso un poco di biacca in tavola e
biacca in tavola e, in muro, un poco di bianco sangiovanni.
nettuno, / fu nomato, da un certo, il dio salato. f.
della mano e infarinatelo bene. poi mettete un tegame o una teglia al fuoco
tre spicchi d'aglio interi, ma un po'stiacciati. quando questi cominciano a
non si attacchi. nieri, 128: un bellissimo baccalà, o fatto lesso,
col tremarino,... manda un odorin soave da far risuscitare i morti di
cameriere... ora gli poneva davanti un piatto di baccalà alla livornese fumigante in
pasolini, 1-155: lungo e bianco come un baccalac- cione gli fece strada fino alla
3. stupido, malaccorto. -essere un baccalà, un pezzo di baccalà.
stupido, malaccorto. -essere un baccalà, un pezzo di baccalà. verga,
3-84: brasi cipolla si era buscato un potente ceffone da suo padre, quando l'
del cortile a guardare in piazza come un baccalà. 4. tose.
, 5-34: là c'è un pastore in redingote, sulla cattedra: un
un pastore in redingote, sulla cattedra: un baccalà che legge. idem, 7-8
impensierirsi: se iddio si commuove dopo un milione di pianti per non farti morire
comprender potè, mostrava di dovere essere un gran bacalare, con una barba nera
era cotestui molto grande e grosso che pareva un gran baccalare. aretino, 1-103:
i-22: e vi trovai fra gli altri un baccalare, / che mi fa del
e benché poi la gente / vi stimi un bacalar di gran scienza / tra tesser
, e i tuoi baccalari ti permetterebbero un po'di solitudine. dossi, 625:
tanta umanità e sì cortesi parole in un bacalare così sterminato [il cammello
... io so che ha un gran baccalaro. 5. acer
: io il quale non mi conosco un di que'bacalaron vellutati, di magnifica
violino il vecchio fiaccheraio nell'atto che, un piede sul mozzo, s'issava in
fu alla per fine costretta di cercare un modo per sottrarsi a sì fatta tirannia.
: al principio dell'inverno seppe da un amico che tornava da baden come l'
scena non avesse avuto assolutamente taria di un baccanale dei più nauseanti. de amicis,
lor solidi zoccoli di becco; / e un baccanale dileguò sul monte. svevo,
tutte le strade... è un baccanale rustico e diabolico che di grida
la festa fosse avviata a divenire un baccanale. -figur. camerana
; iii-707: diede ordine che facessi in un quadro maggiore, pur a olio,
e'si vuol porvi una imagine per rizzarvi un poco di bac- canella, acciocch'io
pezzo d'asino, per aver visto un po'di gente in giro a far
con meraviglia che fu portato in casa un gattino,... e corrono a
. de sanctis, i-50: vedi là un accorrer di popolo, un interrogarsi ansioso
vedi là un accorrer di popolo, un interrogarsi ansioso, e gruppi e capannelli
, bestemmie, invettive, applausi, un baccano, un finimondo, * un inferno
invettive, applausi, un baccano, un finimondo, * un inferno ',
, un baccano, un finimondo, * un inferno ', come direbbe il padre
palazzo imperiale uno strombettìo di fanfare e un baccano di voci e strilli. nievo
. nel baccano di una festa o di un bagordo pensava con abbattimento che il giorno
orrido fosse quello lì; interrotta da un baccano di proteste, si meravigliava delle meraviglie
facendo pulpito d'una seggiola, d'un tavolino da caffè o d'una panca d'
osteria, e... levava un baccano del diavolo. faldella, iii-88:
iii-88: capita alle volte che in un tafferuglio voi distinguete in mezzo al baccano
in mezzo al baccano che vi assorda un gemito fiaccato di lontano. pirandello,
, s'installavano nei caffè dove tra un baccano infernale si distingueva il picchiettare assiduo
di queste alture nelle vicinanze doveva esserci un tempio dedicato a bacco. è presumibile
che il culto di bacco portasse con sé un po'di bisboccia, di tumulto,
era messo a gridare e a far un baccano da non si dire. c.
o di che cosa, sbavava come un bimbo, riempiva di baccano la sala.
... soprattutto le donne facevano un baccano del diavolo come tante galline che
come tante galline che si spollinano in un pollaio prima di dormire. pavese,
la sua banda. si siede in un angolo / e imbocca il clarino. comincia
/ e imbocca il clarino. comincia un baccano d'inferno. / fuori, un
un baccano d'inferno. / fuori, un vento furioso e gli schiaffi, tra
si sentì il cessato allarme. per un istante tutti tacquero increduli, poi scoppiò
istante tutti tacquero increduli, poi scoppiò un gran baccano, e i ragazzi saltavano,
tutto quel baccano fatto per me in un paese dal quale venni via che avevo
va in collera diventa rosso e fa un baccano di mille lire; lei diventa
baccano2, sm. proprietario di un podere, contadino che possiede la terra
ha lavorato alla guerra chi ha portato un campetto più in alto che possa stare;
poco dopo si aprì l'uscio di un palchetto di seconda fila ed entrò la
baccante, accompagnata dal marito e da un bel giovanotto biondo. dossi,
[l'euforbia] in aprile come un disco d'oro, trascolori sulfurea nel
/ l'arsura del luglio ti veste d'un drappo vinoso, di baccante ebbra.
d'alberi una baccante rossa mi chiese un fiore. cardarelli, 1-120: non eri
di carne umana. spesso più donne con un solo vogatore che pareva fatto schiavo d'
o baccanti, al momento opportuno, un po'tutte [le ragazze] lo sarebbero
pazza come una persona 0 a un avvenimento: darne pubblicità, una
. linati, 8-61: forse tu eri un tempo piccolo rurale paese profumato di vini
verdi di farfalla appiccate alla schiena danza un suo ebbro fandango, alta brandendo una
post-bellica. alvaro, 12-122: con un orribile tradimento della fantasia, [la
e baccante / di qua le strappi un fier rivale e grande. meninni, i-491
che me ne assicurano sono per me un tesoro prezioso. tommaseo, i-268:
piglio d'orator baccante / sta d'un caffè, tiranno alla tribuna; / già
de amicis, i-89: vi canteremo un ritornello anche noi, signori poeti piagnucoloni
pelose), in mezzo alle quali spunta un fiore solitario (con pedicello corto,
svolge soltanto a due (cioè, con un solo tableau) e il « banco
e il « banco » passa da un giocatore all'altro (finché non perde
ora agli altri, questo territorio sembrava un tavolo di baccarà sul quale ognuno giuocava
, accosto al muro della strada, un tasso baccato che scortecciavo facilmente a larghi
carducci, i-1099: quel professore di letteratura un cui alunno dia a stampare versi o
stor. scolaro che ha con seguito un titolo accademico corrispondente alla « maturità »
e di terminazione. firenzuola, 131: un frate di santo domenico, baccelliere nella
il parlamento condannato a retrattarsi e disdirsi un certo gioan tanche- rello baccillier di teologia
verso le sponde del lamone aveva preso stanza un signore che ne sapeva più di un
un signore che ne sapeva più di un baccelliere di salamanca. e.
dà baccelli mangerecci (una pianta, un campo, un podere). targioni