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vol. VIII Pag.79 - Da INSALATAIO a INSALDATURA (16 risultati)

morte a vita ci fe'riavere / un grande insalatone e un po'di vino.

fe'riavere / un grande insalatone e un po'di vino. = femm.

grazzini, 2-123: si è accostato a un insalataio... egli ha tolto

ha tolto due cesti di lattuga e un mazzo di radici. targioni tozzetti,

l'insalata. serao, i-870: avevano un servizio di piatti solo per sei persone

: il mio pasto sarebbe questa mattina un piatto di sdegno, una pignata d'ira

di sdegno, una pignata d'ira, un canestro di furia, una insalatina di

doni, 5-51: ingras- sanvi un porcellino a mezzo con il lavoratore, il

, 227: poi la tolse / un certo unguento ed unselo, e di fatto

serdonati, 6-337: diede al vecchio un bariglione pieno di nasi tagliati e insalati

.. è la sola che ci somministri un capo attivo di comercio col mezzo della

non s'insaldavano colla fragile commettitura d'un innesto ma colle mille barbe d'una

sparati come se si dovesse andare a un duello all'ultimo sangue. = denom

che, insaldata con esse una porcellana, un cristal di monte, in niun luogo

sempre insaldato e ritto e tutto d'un pezzo. insaldatura, sf.

-per estens.: la parte di un capo di biancheria che è stata insaldata;

vol. VIII Pag.80 - Da INSALEGGIARE a INSANABILE (16 risultati)

. ant. salare leggermente, mettere un po'di sale. soderini,

da bere del- l'orina con un corno; et a berla senz'altro da

-anche: impastare con saliva (un cibo, un boccone, ecc.

: impastare con saliva (un cibo, un boccone, ecc.).

es.: 'fu rubato ad un contadino quanto aveva in casa, mediante

quel ch'ell'umore / giova dell'un, a quell'altro è insalubre.

mazzini, 12-347: in irlanda, un milione e più di lavoratori o d'agricoltori

, 616: la salubrità o insalubrità di un sito si potrà intendere...

tozzetti, 7-6: poco può fare un privato a proprie spese per correggere l'

ferita o, anche, una persona, un animale). - anche al figur

. inconsolabile, implacabile, inestinguibile (un sentimento, una passione). boccaccio

, attenuare, superare; irrimediabile (un dissidio, un contrasto). siri

superare; irrimediabile (un dissidio, un contrasto). siri, xii-367:

si forma anche tra padre e figlio un intoppo, e scoppia un dissidio insanabile

padre e figlio un intoppo, e scoppia un dissidio insanabile come solo tra padre e

incorreggibile (una persona o, anche, un difetto). scala del paradiso

vol. VIII Pag.81 - Da INSANABILITÀ a INSANGUINATO (18 risultati)

. dir. nullità insanabile: nullità di un atto giuridico che non è suscettibile di

stimolo sì forte, / ch'ogn'ora un lustro pargli infra pagani / rotarii ferro

/ una spada, uno scudo, un sen scoperto, / senza difesa far?

? -per estens. rendersi colpevole di un delitto, di un omicidio.

rendersi colpevole di un delitto, di un omicidio. ariosto, 4-14: le

le par atto vile a insanguinarsi / d'un uom senza arme e di sì ignobil

porco o di polli e, ad un bisogno, di vitello o agnello o capretto

teatro di stragi, di combattimenti (un luogo). pulci, 26-76:

rovinano in basso. tassoni, 7-41: un alfonso e un luigi estensi a pena

tassoni, 7-41: un alfonso e un luigi estensi a pena / d'un pel

e un luigi estensi a pena / d'un pel segnata mostreran la guancia, /

vasari [zibaldone], 5-30: un giovinetto robusto di corpo, et audace

(219): teneva con una mano un cencio di fazzoletto su'capelli arruffati e

pezzi di panno macchiati di sangue, un coltello insanguinato, un tappetino dell'automobile

macchiati di sangue, un coltello insanguinato, un tappetino dell'automobile insanguinato, una rivoltella

la casa. cassola, 2-527: un soldato era stato trovato insanguinato in un

un soldato era stato trovato insanguinato in un fosso. 3. per estens

anch'ella, / non già in un pien senato, / non per insanguinato /

vol. VIII Pag.82 - Da INSANIA a INSANO (16 risultati)

: non riversa il nume / sopra un mortale in così larga piena / mezzi

omicida; ma pur mi veggo insanguinato d'un omicidio. manzoni, pr. sp

cipria alta, qua e là scortecciata come un vaso di smalto accoccato. le labbra

macchiato di sangue (un'arma, un oggetto). insània (ant.

in generale, ho osservato, che un uomo affetto una volta d'insania, non

, l'ira è puramente e semplicemente un male; un'insania che bisogna combattere

, / trae gli uomini, l'un contro l'altro / co'numi, co

. silone, 5-238: una notte, un forestiero... è venuto qui

corsini, 10-14: non trova requie l'un, né l'altra pace, /

da furore, da ira, da un sentimento sconvolgente; comportarsi in modo dissennato

senno e lo potire, / parerne un ensanire che è senza remeio.

. per estens. eccitarsi, imbizzarrirsi (un animale). foscolo, 1-166:

cinzia il cocchio aurato / le cerve un dì traeano; / ma al ferino ululato

la sua canzone narrava... d'un re insanito per un filtro malvagio.

.. d'un re insanito per un filtro malvagio. 2. per estens

2. per estens. inferocito (un animale). grossi, ii-288:

vol. VIII Pag.853 - Da LAVIS a LAVORARE (30 risultati)

di rame con acquafòrte per mezzo di un pennello. 3. in litografia,

maniere. 2. coltivabile (un terreno). targioni tozzetti, 12-4-8

, 12-4-8: in natura non si dà un genere di terra campestre e lavorabile,

lavorabilità, sf. tecn. attitudine di un metallo (o di altra sostanza)

compiere una lavorazione meccanica a freddo di un metallo mediante successive asportazioni di trucioli;

, plasticità, duttilità e durezza di un materiale, del quale si calcola lo

o imbrogliato o spiacevole: * è un lavoraccio; mi pare un gran lavoraccio

: * è un lavoraccio; mi pare un gran lavoraccio '. pavese, 7-191

7-191: cosa avrei dato per avere un lavoraccio anche sporco -il facchino magari, gli

dicesi lavorativo, di terreno, in un documento pistoiese del 1415. 4 terra

in par tic., nell'esercizio di un me stiere o di una

in esercizio; che attualmente funziona (un impianto, uno strumento). leggi

. sm. e f. chi esercita un mestiere sia per conto proprio sia alle

per conto proprio sia alle dipendenze di un imprenditore o di un'azienda', artigiano

, 3-241: tra i lavoranti da un lato e chi li adopera e paga dall'

li adopera e paga dall'altro, intervenga un accordo tale che il maggiore utile del

: ei passeggiava tra'suoi lavoranti come un padre di famiglia tra'cari suoi. c

. gadda, si pensò di avviare un laboratorio modello, dove i lavoranti potessero

.: messer tommaso di neri manda un suo lavorante di lana al maestro tommaso,

che nelle pioggie subitane tu possa in un momento riporre ed i lavoranti ed esse

certo sostentamento, debbono essere allettati da un maggior profitto. manzoni, fermo e

leopardi, 679: sdraiato presso a un pagliaio a s. leopardo sul crepuscolo vedendo

s. leopardo sul crepuscolo vedendo venire un contadino dall'orizzonte avendo in faccia i lavoranti

quelle mattine arrivò tutto trafelato dalla pianura un ragazzetto che era stato lavorante da severino.

sono coperte, come i fianchi di un baule, di molti laconici cartellini.

alli venti ore si diede fuoco a un altro cassone di bombe sepolto verso marina

quantità di pasta necessaria alla formazione di un foglio di carta. carena,

volta per volta, pesto da convertirsi in un foglio di carta. lavoranza (

le energie fìsiche e intellettuali; svolgere un determinato compito; eseguire una data lavorazione;

; eseguire una data lavorazione; esercitare un mestiere; guadagnarsi la vita col lavoro

vol. VIII Pag.854 - Da LAVORARE a LAVORARE (34 risultati)

, v-22: uno deve lavorare a un suo signore cento dì; viene uno

lavorare per costui dieci dì; e un altro dice; io ne voglio lavorare

legni e lamiere; si chiamavano l'un l'altro, qualcuno cantava.

. buzzati, 3-276: zio c'è un topo che lavora, sentilo,.

berni, 84: venutogli innanzi / un che di stampar opere lavora, /

-sostant. lambruschini, 4-232: un uomo, di cui non sapresti se

fame0 per la gloria, / è tutto un lavorare. / è un lavorare faticoso

/ è tutto un lavorare. / è un lavorare faticoso e pazzo / da pentirsene

lavorare faticoso e pazzo / da pentirsene un giorno. caproni, 2-27: livorno

macinghi strozzi, 1-525: i'ho tolto un lavoratore a pazzolatico, che ora al

al tomo. cellini, 576: tenevo un certo tassettino tondo, in sul quale

io tiravo l'oro del campo con un piccolo martellino, mettendolo nelle braccia e

pantera di neve', ero venuto immaginando un film assai diverso da quella che era

; scrivere o fare ricerche critiche su un determinato argomento; impegnarsi in uno studio

ariosto, 19-8: mette su l'arco un de'suoi strali acuti, / e

in inghilterra] si agitava e lavorava per un indirizzo politico che risolvesse i problemi sociali

-possibile? -dissi. -se non poteva fare un passo giù dal letto. -c'è

adombrò sotto quelle immagini di paurosa deformità un vero troppo reale. nievo, 743

intorno con la fantasia, al pari di un abile artigiano intorno ad oggetti destinati semmai

(un'azienda, un'industria, un emporio, un esercizio pubblico, un

, un'industria, un emporio, un esercizio pubblico, un professionista).

un emporio, un esercizio pubblico, un professionista). tommaseo [s.

ha da lavorare, 'labora'... un negoziante, un negozio, una piazza

, 'labora'... un negoziante, un negozio, una piazza commerciale lavorano,

su una piazza': far affari in un dato luogo. 4 lavorare 'dicono anche

; funzionare regolarmente (una macchina, un congegno, uno strumento, un impianto

, un congegno, uno strumento, un impianto). biringuccio, 1-487:

... sare'ben'ugnerla / un poco, e poi lavorerebbe meglio. cellini

: quando l'acqua abbassa oltre a un determinato segno, la tromba non lavora più

lavorando la polvere, a costui venne un sonno subito e fiero nella testa. cennini

notte, / e dice che ha un grande affanno al core. / -è de'

, lavorando a poco a poco, levarono un incendio tale, scoprendosi in più luoghi

: ero agile e snello, come un giovanetto di quindici anni, sì per la

rime anonime del quattrocento, lxiv-34: in un punto amor lavura, / se tu

vol. VIII Pag.855 - Da LAVORARE a LAVORARE (38 risultati)

esser mezzo poeta, o vero hai bevuto un poco. calmo, 2-378: puttana

e. cecchi, 5-152: in un certo senso, il tempo lavora come lo

. tecchì, 5-92: c'è un ricordo che le lavora dentro. brancati,

che fa sforzi quando è travagliato da un succedersi di temporali. -arare

meglio dicesi 'arare '. è un certo moto particolare della nave e dell'àncora

determinata sollecitazione, tensione, sforzo (un organo meccanico). -in partic.

che [ecc.]. -fabbricare un tessuto; cucire o ricamare un indumento

-fabbricare un tessuto; cucire o ricamare un indumento; intrecciare un ordito; fare

cucire o ricamare un indumento; intrecciare un ordito; fare la maglia. boccaccio

. lavorata in famiglia. -far funzionare un impianto, regolarne l'attività. cellini

sua mano. -porre mano a un lavoro, a un'impresa; portarli

lavori. -regolare, misurare (un atteggiamento, un gesto).

-regolare, misurare (un atteggiamento, un gesto). pindemonte, 226

). pindemonte, 226: come un sospiro si lavori e un guardo,

226: come un sospiro si lavori e un guardo, / poco sapete.

19. trasformare una materia prima in un prodotto manufatto; conferirle una nuova struttura

ferrai, che lavoravano a gran colpi un ferro sopra l'ancudine. d'este,

rame. e. cecchi, 5-84: un uomo in camiciotto bianco lavorava con la

camiciotto bianco lavorava con la spatola su un piatto una miscela rossastra. bacchelli,

sanctis, ii-n-12: c'è nel manzoni un sentimento religioso e morale il quale rimane

, si dibattono i poveri schiavi. un potere misterioso e indefesso li lavora, li

lavorando parrucche. -sottoporre a un intervento chirurgico; operare. bontempelli,

. petruccelli della gattina, 4-482: un pezzo di obice gli aveva lavorato il

m'eran diventate vetrine e scricchiolavano come un armadio quando è lavorato dai tarli.

dai tarli. 20. coltivare un terreno. -in partic.: dissodare,

3-1 (270): io lavorava un loro giardino bello e grande. beicari,

(401): questo giovane mi governava un cavallo, lavorava l'orto. sansovino

. lippi, 7-52: egli ha un giardino posto in un bel piano, /

: egli ha un giardino posto in un bel piano, /... /

): oltre di questo, possedeva renzo un poderetto che faceva lavorare e lavorava egli

fu poco lavorata. -piantare (un albero, una piantagione); curarne

21. erigere, costruire o restaurare un edificio, un monumento. cennini

, costruire o restaurare un edificio, un monumento. cennini, 68: lavorrai

.. qua tutta caria ad ergere un mausoleo,... qua tutto egitto

serafini, 290: lavorarono gli egiziani un laberinto sì grande che vi sarebber facilmente

attesono,... a fare lavorare un fosso, tanto largo e tanto profondo

manzoni... al presente lavora un discorso sul romanzo storico, sull'epopea

. montanelli, ii-19-26: non trovi un tema da lavorare; ebbene, studia

vol. VIII Pag.856 - Da LAVORATA a LAVORATO (24 risultati)

arti necessità diceva, per farne un marito, non trovava più pace. pan-

chi zini, iv-368: in senso un po'furfantesco dicesi 'lavosi sta.

e non altro, non esce mai d'un ventaglio spen manuca, iddio

il core. -fare e disfare è tutto un lavorare: v. dicapuana, 15-157

e fanno soffrire. brancati, ii-172: un pensiero pasfagiuoli, 1-5-438: -io non

; / state, cugin mio bello, un poco saldo, / ché voi

s. v.]: * lavorarsi un piatto di macche = dal

cominciavano ad cenda; scrutarsi l'un l'altro. allungarsi, s'

l'amico sapeva soltanto ch'ero un meccanico in gamba 2. dimin

di laandato in malora per avere schiacciato un ciclista: ma io voro;

sapevo che lui non cercava soltanto un meccanico. di energie.

diciamo familiarmente di chi destinato alla coltivazione (un terreno); che ha picchia forte

. ibidem, 227: il lavorare è un mezzo nomento e di sezio, lo rendè

/ dove mio padre aveagli conceduto / un pezzo di terren lavorativo. leggi di

barigazzo esiste in una aperta lavorativa pianura un altro picciolo incendio. -sm.

-ant. destinato a lavori agricoli (un animale). lastri, 1-3-200:

-che si ricava dall'agricoltura (un prodotto). salvini, 24-388:

2. riservato al lavoro (un periodo di tempo, in partic.

periodo di tempo, in partic. un giorno: cfr. anche giornata,

mi tenne... per mio aiuto un manovale, a soldi quindici il giorno

quale la legge permette l'esercizio di un mestiere o di una professione.

ariosto, 26-27: per stanze reali un paramento / d'oro e di seta,

. marini, i-93: si vedea un arco magnifico sopra quattro alte colonne,

lavorata. s. maffei, 5-4-234: un rimasuglio del pisano possiam vedere in s

vol. VIII Pag.857 - Da LAVORATO a LAVORATOIO (47 risultati)

terre e di metalli lavorati, ma un poveretto marmo e una logora iscrizione alla

te, amazònio, / ho nella stiva un giaco lavorato / da que'sàrmati ch'

. -che è stato sottoposto a un processo di trasformazione e di raffinatura (

processo di trasformazione e di raffinatura (un materiale, una sostanza: in contrapposizione

di prospettiva per cui, spargendosi con un tale artificio sopra tavola o parete diversi colori

vi paiono gettati a caso e guardati da un tal punto determinato e con un tal

da un tal punto determinato e con un tal vetro lavorato, per quest'effetto

lavorate. 3. coltivato (un terreno). -in partic.: arato

. cavalca, 16-1-38: parvennero ad un monte molto altissimo, appiè del quale

: egli è situato nel mezzo d'un bellissimo piano dimestico e adorno di frutti

e adornato di tutti i beni come un giardino. benaglia, 49: la

dalla guazza. bocchelli, 1-ii-459: un gruppo d'uomini, facendo forza ai

di spiantare dalla terra molle e lavorata un cannone. comisso, vii-156: si

da pisa, 1-301: mi donò un mantellino tutto lavorato ad oro e duoi

(327): vi miser su un paio di lenzuola sottilissime listate di seta,

/ sì che due corna pareva d'un toro. galloni, 92: io ti

bandiera] di castelnovo, ov'era un santo / con le man giunte lavorato

è questa pittura quasi senz'ombre in un campo chiaro e prende il lume da due

di perdimenti di lume insensibili e di un ammirabile rilievo. -sostant.

bello, perché consiste nel fare in un giorno solo quello che negli altri modi

. -eseguito con cura meticolosa (un dipinto, un'opera d'arte)

: ma, se posso dirlo, un po'lavorata e che sente del raffinato.

non lavorata mai da pennello, e un fonte o privo d'umore o pieno d'

). salvini, 39-iv-216: volendo un antico motteggiare le orazioni di demostene come

piccola prova di intelletto poetico il sostenere un carattere continuo di semplicità, e guardarsi

tutto ispirate. -approfondito, maturato (un concetto). de sanctis, ii-15-35

» del montanelli]... un fondo di idee non abbastanza lavorato da

, preparato con astuzia e cautela (un progetto, un'insidia). buonarroti

fece al vescovo salamanca spagnuolo, et un altro ne feci al cardinale cibo: tutti

o motivi in rilievo; operato (un tessuto, il cuoio, ecc.)

. buzzati, 6-17: vestito di un completo di grisaille, camicia bianca,

9. trasformato, modificato (un luogo, un paesaggio). alvaro

. trasformato, modificato (un luogo, un paesaggio). alvaro, 8-298:

faccia da morente che da più di un mese ha sorriso per l'ultima volta

azzurro, che io non supponevo d'un azzurro così azzurro, nelle mostrine sull'

colore -appena terra d'ombra e nero -sotto un cielo che sfolgora. 11

le sue spalle lavorate dal bastone di un onesto cittadino. luzi, 2-9: uno

pena che nel restare essi meno perfetti d'un altro cittadino e meno lavorati, per

fogazzaro, 11-115: quell'altro ha fatto un lavoro del diavolo e per questa gente

e per questa gente lavorata la lettera è un pretesto. linati, 19-102: era

i capi di parte nera aveano ordinato un fuoco lavorato, pensando bene che a zuffa

grano, e ogni cosa arsono in un punto. p. f. giambullari,

molti e molti alberi con ordine a un filo, però che così piantati più sono

mezzo ai lavorati già alti che promettevano un abbondante raccolto. 18. ant

ant. adatto per essere coltivato (un terreno). nuovi testi fiorentini

da la mogie bonsegnori da san donato un pezzo di prato e terra lavo- radoia

2. destinato al lavoro, lavorativo (un periodo di tempo). statuto

vol. VIII Pag.858 - Da LAVORATOIO a LAVORATORE (14 risultati)

dipendenza sociale quasi servile nei confronti di un signore o, comunque, di una persona

manetti, 21: io ebbi già un mio lavoratore, a cui intervenne questo caso

, alla custodia della quale vi dimorava un povero lavoratore. a. f.

piè della tavola la villanotta colorita come un mazzo di rose. brusoni, 8-286

terreno morbido e grasso e la donna un lavoratore che sempre era più fresco e

da vivere (in contrapposto, da un lato, al benestante, al possidente,

negli ambienti sindacali per nobilitare, con un termine nuovo, un vecchio e umile lavoro

nobilitare, con un termine nuovo, un vecchio e umile lavoro: e,

3-18: deve lavare i piatti e trovare un pretesto per allontanarsi. non è una

che svolge una qualsiasi attività o compie un lavoro, sia da solo sia in collaborazione

più paziente e lavoratore / mi farò un nome, altrove: / i popoli

ha per i lavoratori, finisco per diventare un dormiglioso fannullone. pratolini, 10-400:

opera dell'uomo in determinate attività (un animale). gozzano, i-452:

maschi, e le regine quasi quanto un pollice.

vol. VIII Pag.859 - Da LAVORATORIO a LAVORERIO (24 risultati)

, per mettergli al punto, ora un colpo al cerchio e ora uno alla

. 2. -lavoratore buono, di un podere ne fa due; lavoratore cattivo

fa mezzo. magazzini, 74: un lavorator cattivo e cosi fatto (cioè

dà frutto ed entrata meno la metà a un podere ch'egli è solito rendere,

è solito rendere, o renderebbe. ed un buono e valente lavoratore fa fruttare e

e valente lavoratore fa fruttare e rendere un podere più la metà ch'egli

30: lavoratore buono, d'un podere buono ne fa due; cattivo

fa due; cattivo, ne fa un mezzo. ibidem, 225: a cattivo

che si facci alle vigne si può un poco manco affondare la zappa. tanara,

agg. dial. ant. lavorativo (un terreno). testi inediti

= deriv. da lavorare, attraverso un * lavoraturo con dileguo, di

lavorazione, rimane sempre come la traccia d'un procedimento geometrico: torniture, levigazioni,

-fresco di lavorazione: appena terminato (un oggetto); nuovo fiammante.

cecchi, 5-161: fresco di lavorazione, un enorme ostensorio troneggiava fra quelle gentili anticaglie

lavorazione delle pietre di peso inferiore a un quindicesimo di carato ed hanno 16 faccette

lavorazione industriale e dei suoi costi entro un dato periodo di tempo. 5

nella quale gli operai sono disposti lungo un nastro trasportatore che regge il pezzo da

da lavorare e lo tiene fermo per un tempo prefissato o tempo base, in modo

. cinem. l'insieme delle riprese di un film, effettuate spesso da due gruppi

: deciso di terminare il romanzo: * un inganno d'amore 'da tanto tempo

poco impegnativo, diretto alla coltivazione di un terreno. - in senso generico:

ne'lavorecci, dove si è tagliato un bosco antico, che da tutti sono tenuti

3. agg. destinato al lavoro (un periodo di tempo); lavorativo.

giornale d'italia, xl-141: per formar un calcolo chiaro e giusto, mettiamo

vol. VIII Pag.860 - Da LAVORETTO a LAVORIO (16 risultati)

, per quanto ai nostri occhi arieggi un pochino gli stucchevoli proverbi drammatici. nieri

da fare alla svelta o che procuri un guadagno immediato senza impegnare troppo.

io ti rivedrò subito che avrò finito un lavorettaccio noioso che ho per stella, e

assuefarsi. 3. coltivare un terreno alla bell'e meglio. baldini

i-650: nei secoli quel cantuccio era statosempre un po'lavoricchiato. = frequent. di

cosa li destina? / -a un picciol fornimento per un andriè, madama;

/ -a un picciol fornimento per un andriè, madama; / ma questo

, madama; / ma questo è un passatempo, lavorier non si chiama. cantù

: nella medesima cucina si potrebbe fare un forno per cuocer pasticci e altri lavorieri

i-76-209: avendo ella presso di sé un canestrello, dentro del quale vi teneva

esso stesso dal latino -arius. è un suffisso francese alla moda, passato dalla francia

di rete a sacco in cima a un bastone, viene, al momento della pesca

rima, / essendo due, semo un com'carne ed ungla. cavalca,

tosto voglio andare insino a lui per un poco di lavorio che mi fa.

l. pascoli, i-23: più d'un anno stette sempre in sua compagnia dipignendo

lavoro murario; costruzione o restauro di un edificio; pavimentazione, lastricatura. malispini

vol. VIII Pag.861 - Da LAVORIO a LAVORO (24 risultati)

, 9-29-2-72: il lavorio del latte è un magisteri © di natura che insieme è

segreto lavorio della natura. -esercizio di un mestiere. -anche: impiego, posto

poi che principiano da piccole a darsi ad un tal lavorio [filatura],.

alla sua giovinezza. -funzionamento (di un meccanismo, di uno strumento).

la migliore macina del mondo e faceva un lavorio di quelli che dio tei dica.

cavalca, 20-152: andando... un frate solitario alla città per vendere lo

machiavelli, 1-vi-439: lo erpice è un lavorio di legno quadro che ha certi

avvertirlo, anch'ella andasse abbigliata di un abito verde con lavorìi a spinapesce di

per lo più molto accurato, con cui un lavoro è compiuto. d.

d. battoli, 2-2-299: sopra un maestoso rialto ne posa il trono,

discolpir con isplendidissimo lavorìo il genio di un principe così risplendente, fra le altre

: quando tesser si dee la storia di un antico sistema, convienci di fare un

un antico sistema, convienci di fare un lavorio alla mosaica. poiché da più

pensò a una lettera da mandarle, un trattato di pace non era mai costato

io m'ero formato della nazionalità di un popolo, distinguendo le due forme, la

nella mente e nel cuore della velia un lavorìo complicato: rincrescimento ingenuo d'essere

. fagiuoli, i-157: era un spargere il fiato all'aure, a i

chi ascoltasse: e sol s'udìa / un disperato lavorìo di denti. nievo,

, per preparare adeguatamente l'impresa di un tale... viaggio.

liquore, che dovrebbe essere sottilissimo, un poco più grosso del dovere e forse

, indicavano, a mio giudizio, un lavorìo d'infiammazione non indifferente, che

, 5-9 (80): era in un suo orto e faceva certi suoi lavorietti

il sacerdote e mette mano / ad un altro tagliente suo coltello, / che

dal lavoro: / una lagrima? un sorriso? / sotto il cielo rosa e

vol. VIII Pag.862 - Da LAVORO a LAVORO (24 risultati)

, e arà dato una mala percossa a un tucidide che io traduceva in santa pace

io lo manderò. temanza, 82: un uomo di buon criterio può lunga pezza

politiche. ardigò, vi-58: in un lavoro poetico... domina da

lavoro poetico... domina da un capo all'altro una certa intonazione, sempre

di carducci] ultimi lavori, d'un lavoro che altri può chiamare di compilazione

. -ah, quello si che era un bel lavoro. -motivo ornamentale, ornamento

breve, / e con barbara pompa in un lavoro / di porpora risplende intesta e

'che dovevano essere sunti narrativi di un periodo storico. -ant. assunto

. cattaneo, v-3-218: l'associazione è un lavoro vago e fortuito della memoria,

amor tanto bramoso, / ponesse pur un poco el capo gioso, / io crederei

el capo gioso, / io crederei con un sottil lavoro, / trovar al pianto

capacità psico-fìsiche o intellettuali umane per produrre un bene o un servizio economico, o

intellettuali umane per produrre un bene o un servizio economico, o comunque un risultato

o un servizio economico, o comunque un risultato considerato socialmente utile o culturalmente valido

: che farai tu qui, in un paese dove la povertà è disprezzata? tu

nudo / della collina, / sorgeva un borgo fervente d'umano / lavoro. michelstaedter

a ogni individuo, di poter svolgere un lavoro liberamente scelto e adeguato alle proprie

di pubblica utilità) vietarle di svolgere un certo lavoro. g.

-econ. attività economicamente produttiva esplicata da un soggetto detto lavoratore (o, nel

opera) alle dipendenze e a favore di un altro soggetto, detto datore di lavoro

, in contrapposizione a quello svolto da un operatore economico indipendente, detto lavoro autonomo

lavoro (e comporta il diritto a un aumento della normale retribuzione). -lavoro

. -lavoro domestico: quello svolto da un lavoratore (detto comunemente domestico o persona

individuale di lavoro che è stipulato da un singolo lavoratore col proprio datore di lavoro

vol. VIII Pag.863 - Da LAVORO a LAVORO (22 risultati)

. 6. attività produttiva di un reddito economico, svolta da una persona

per lo più) alle dipendenze di un datore di lavoro pubblico o privato;

socialista di parigi del 1899, aveva un contenuto classista-socialista ed essenzialmente rivendicativo, e

essa sia il più che si può un accessorio, mentre campeggi come scopo precipuo

sul lavoro, è loro di grandissimo aiuto un fedele ed amorevole esecutore. viviani,

mio padre venne in egitto insieme a un fratello per i lavori del canale di

che non fanno parte del personale di un cantiere, di una fabbrica o di

cantiere, di una fabbrica o di un suo reparto, ecc. -per estens

.: chi non ha competenza specifica in un determinato campo o materia.

buzzati, 6-57: avanzò sul palcoscenico con un certo imbarazzo, per lui non addetto

hanno operato una sortita parziale per disturbare un lavoro d'assedio. misasi, 7-i-

, 1-310: l'ignorante claustrale è un vero bifolco, più atto a'lavori del

qualche cosa. paoletti, 1-2-114: un mezzo assai condu cente a

macchine termiche, lavoro della pressione di un fluido che agisce sullo stantuffo in un

un fluido che agisce sullo stantuffo in un motore a vapore e a combustione interna.

lavoro di una forza che forma rispettivamente un angolo acuto o ottuso con il vettore

che essa produce per intrinseco impulso in un tempo determinato. 'lavoro utile '

: si valuta il lavoro della macchina in un piroscafo, contando le miglia percorse in

netta. -movimento, energia prodotta da un meccanismo. bacchetti, 1-i-151: fuso

estrazione: energia che bisogna fornire a un elettrone per estrarlo da un conduttore.

fornire a un elettrone per estrarlo da un conduttore. 16. biol.

la scotta, o tirar la drizza con un lavoro, vale, applicare paranchi o

vol. VIII Pag.864 - Da LAVORO a LAZZARETTO (20 risultati)

, per gli europei,... un serbatoio di carne nera da lavoro.

manzini, 18-89: nel mettere un ginocchio sull'altro, il cestino

, 1-i-401: si sentia dentro al cuore un lavorino dolce dolce che la invitava a

lavorino dolce dolce che la invitava a un lagrimare tranquillo. b. croce

. cesarotti, 1-xlii-32: voi mi sembrate un gran signore che prende così per gaia

che prende così per gaia il lavoruzzo d'un gioielliere per riporlo nel suo gazofilacio.

ii-1-118: aspettano a ogni recita di un loro lavoruccio teatrale, di vedere a

, famiglia de'calicantemi, caratterizzate da un calice persistente monofillo, quadrifido; da

, opposti per paia a'petali, un germe superiore, il pistillo persistente; lo

sistema rombico in forme prismatiche; è un mi nerale incolore, bianco

iii-11: fanciulle, udite, udite: un lazio carme / vien sonando imenei dall'

sublime e nobil opra, / forma un leggiadro, ottangolo perfetto, / ed otto

lazulite. specie di pietra dura, di un bel colore azzurro, opaca, di

poggio e in piano, e che richiederebbero un ben lungo trattato d'architettura idrometrica

sono come dio vuole: domina un furore lazzarésco nella stampa giorna

, vivace pieno di lazzi, un po'lazzarésco, napoletano miniato.

peste... ne fu fatto fare un disegno a michele. san carlo borromeo

annunzio, iv-2-300: verso il tramonto, un lanzichenecco, entrato in pescara, per

, entrato in pescara, per recare un messaggio a un consiglier del comune,

pescara, per recare un messaggio a un consiglier del comune, si mise in cantina

vol. VIII Pag.865 - Da LAZZARINA a LAZZARONE (31 risultati)

un lezzo che l'aria di scirocco portava fin

2. luogo di quarantena (talora un barcone galleggiante) per persone o merci

3-32: il lazzaretto d'ancona è un edifizio... che contiene una moltitudine

di commercio sono barletta, che ha un piccolo lazzaretto di contumacia, trani,

coloro che sono al lazzaretto; in un barcone distante una ventina di metri dalla

. f. frugoni, 3-iii-122: fammi un piacere, dangulfo: informati di soppiatto

, 2-384: chi chiude in se stesso un assedio di vizi, come può non

di vizi, come può non essere un lazzaretto di parosismi? moniglia, 1-iii-204

/ m'è... saltato un lazzeretto addosso, / oh tribolato me!

piene tossa / ed è de'mali un vivo lazzeretto. -persona o gruppo di

consideravano lei e le sue amiche come un lazzeretto, gli uomini non la pensavano

conoscete a tante prove, fingono oggi 1 un morbo asiatico 'e s'affannano a

manderò gittato in scagliola candidissima la copia d'un mio busto regalatomi da un artefice.

copia d'un mio busto regalatomi da un artefice. papini, x-1-1019: vedevi

monastero) dove nel 1423 venne istituito un luogo di quarantena per accogliere i reduci

23 e mezza, ho veduto trasportare un giovinetto sbarbato in mezzo a cavalleria e

per l'egitto, s'incontrarono con un giovane missionario lazzarista, italiano ligure per

michael, educato da'lazzaristi, era un 'deftera 'di bahta magos.

. v.]: 'parere un s. lazzero 'dicesi d'uomo piagato

piagato. dicono 'esser pieno come un s. lazzero 'a chi ha un'

dove, dall'acqua emerge, come un tetro lazzaro, un magro professore di

acqua emerge, come un tetro lazzaro, un magro professore di greco intento a espungersi

alla loro miserabile condizione et eccitati da un tal scipione peone strazzaruolo, uomo sfacciato

5 in 6000. colletta, iv-122: un di coloro chiamati làzzari richiese ad altro

, i-203: anche il borbone rappresentava un principio etico-politico, impersonava una « religione

ho sentita 10 rinnovarsi sulla bocca di un popolano, nello stile d'oggi:

17-58: « apprendere », lesse in un libro, « è autocrearsi »?

, 12: uno spagnuolo o un lazzarone odia la fatica. settembrini, i-181

questo lazzarone colossale, vi divora in un ozio, che non gli concedete utilizzare nemmeno

squisita eleganza; generosa titania avvinta a un calibano lazzarone. gobetti, 1-i-338:

e della regina carolina. verseggiò con un certo malinconico e gentile epicureismo, assai

vol. VIII Pag.866 - Da LAZZARONEGGIARE a LAZZO (24 risultati)

, erano surrogati dal balbettio imbecille di un finto bamboccio, dal saltellio epilettico di

ci è una vera creazione. è un misto di guerresco, cavalleresco e lazzaronésco

cavalleresco e lazzaronésco, capace di fare un tradimento, di uccidere una madre coi

. gramsci, 12-291: si potrebbe fare un confronto tra la concezione attivistica della grazia

villaggio ove di questi lazarosi non sia un ospidale, ove tutti li ammorbati di

; in inghilterra certi lazzerosi avendo ammazzato un principale di londra e sotterratolo fondo,

principale di londra e sotterratolo fondo, un cane amantissimo di quello lo scoprì al seto

. lazzerettièra, sf. inserviente di un lazzaretto. gigli, 118

nel targone / il cerri che cantava un lazzerone. salvini, vii-530: maravalle,

, iii-271: fece recare... un piattello di porcellana con sopra alquante succose

, son lazzaròle. soffici, i-49: un bel ramo di mele lazzarole verdi e

lazzarole verdi e rosse rubato da noi in un campo per fame un presente al maestro

da noi in un campo per fame un presente al maestro bernardo. -per simil

mela lazzaròla, come poteva essere stata, un tempo, la ragazzina dall'esile collo

metà, / la cicala or su un nespolo ed or su / un sorbo e

or su un nespolo ed or su / un sorbo e un lazza- ruol stridendo sta

nespolo ed or su / un sorbo e un lazza- ruol stridendo sta. lastri,

oblioso e felice, faceva da sfondo un chiaro lazzeruolo o un fico tutto ricco d'

faceva da sfondo un chiaro lazzeruolo o un fico tutto ricco d'aurora.

, e sputar tondo: / or dare un ghigno, or arricciare il naso,

, intorno, schiamazzando. filippa, con un braccio su le spalle di rosa,

uno stenterello, l'aria invasata d'un poetino, i titoli accademici di un

un poetino, i titoli accademici di un cacciatore di diplomi, i ciondoli pendenti dall'

, i ciondoli pendenti dall'abito di un solenne minchione. tecchi, 14-138: il

vol. VIII Pag.867 - Da LAZZO a LE (22 risultati)

commediole di italia e ci si divertiva un mondo. anche il nini sapeva all'occasione

781: la siepe è fredda come un muro, / tutta piattini gialli del paliuro

3. ant. ruvido, grezzo (un tessuto, una stoffa). -

atterar dalla parte suprema, / ed esaltare un vestito di lazzo. boterò, i-383

di lazzo. boterò, i-383: un barone spende molto più largamente per la

. pascoli, 279: parea che un carro... / ridiscendesse l'erta

.. / ridiscendesse l'erta con un lazzo / cigolio. 6.

liberò di cristo. redi, 16-i-4: un tal vino / lo destino / per

manzoni, ii-6: ecco ci è nato un pargolo, / ci fu largito un

un pargolo, / ci fu largito un figlio: / le avverse forze tremano /

in gran parte deserte; le strade, un indicibile spettacolo, un corso incessante di

le strade, un indicibile spettacolo, un corso incessante di miserie, un soggiorno

spettacolo, un corso incessante di miserie, un soggiorno perpetuo di patimenti. leopardi,

. -letter. interposto fra un agg. e il sost. dante

deserte rive. -posto prima un numerale (per lo più con uso

: il capitan galante oggi vi piglia / un dolce atteggiamento da sordello, / prova

le cinque corde, si scompiglia / un po'le chiome e canta il ritornello.

di man con elle, / facevano un tumulto. caro, 4-1010: ah

indora. 2. seguito da un aggettivo o avverbio comparativo (sia di

sentito male, / e dopo aver un pezzo sospirato, / là dalle quattro,

ristoranti, vedrete plumbee matrone, in un ondeggiare di veli neri...:

. dell'autore del carme le grazie è un misto di quello degl'inni sacri di

vol. VIII Pag.868 - Da LE a LE (24 risultati)

ha lette tutte, mi permetto di dare un consiglio: di non principiare dalla prima

. boccaccio, viii-3-86: è questo carro un ordine di sette stelle assai chiare e

! -ant. come antecedente di un pron. relativo. bruno, 3-313

gote / vermiglia, è quivi presso un drago avvinta. manzoni, ii-625:

a l'acqua / liberamente, come un bianco cefalo / nuota. gozzano,

suo lavoro. 12. introduce un complemento di tempo sia determinato sia continuato

le volea parlare, si andava ad un giardino del re, dove era una

volto / l'involo or uno et or un altro sguardo. boccaccio, dee.

. tasso, 15-15: non lunge un monte poi le si scopriva / che sporge

/ era quaggiuso il fato; / sempre un obblio di chiedere / che le saria

nella manica, tormentandole la pelle con un moto inquieto in cui era il desiderio di

pietrificata, a casa le s'incendiò un paralume, accosto al suo letto. landolfi

: e l'altra si mise in un canto della casa e rifiutò ogni consolazione.

passava intorno al viso piovendole dal giro d'un pesante cappello. -con raddoppiamento,

-in posizione enclitica, dopo un avverbio. leggenda di tobia e tobiolo

, quel ch'io le dissi d'un mio antico pensiero. i. andreini,

qui vicina, perché le farei assaggiare un certo vin rosso. manzoni, pr.

scontare anticipatamente i piaceri che avrebber goduti un giorno. 8. come pron

11-ii-260: al fine di queste parole quasi un turbine di vento percosse ne le finestre

venti. card-ucci, 430: fioccano d'un cader lento le fronde / gialle,

11 respiro che le apre. le invermigli un sangue ricco più d'una porpora o

più d'una porpora o le geli un pallor d'agonia, le illumini la

agonia, le illumini la bontà d'un consenso o le oscuri un'ombra di disdegno

la sofferenza, portano sempre in loro un enigma che turba gli uomini intellettuali e li

vol. VIII Pag.869 - Da LE a LEALE (25 risultati)

. cose. cippi, 5-1: un altro è poi sì tondo e sì minchione

tanto babbuassi, / che crederebbon che un asin volassi. manzoni, pr.

bartolini, 17-238: bisnonno bastiano / era un burlone flemmatico, / torceva le doghe

doghe delle botti, / sbatacchiandole in un fuocherello di ricci / pel vicinato fumoso.

armi, / che le venian portate da un valletto. foscolo, viii-211: le

il caso, mi pare che sia un dovere. tommaseo, 11-72: poi veniva

le3, sf. spazio che scorre lungo un fiume (cfr. leale2).

. tasso, 6-90: appella / secretamente un suo fedel scudiero / ed una sua

: io sono... un soldato leale che giurai difendere la mia bandiera

coraggioso, leale, simpatico: insomma, un montanaro a prova di bomba.

di bomba. -in relazione con un compì, di termine. g.

: fu... già in melano un tedesco al soldo, il cui nome

ei nel prence novel tosto racquisti / un genero migliore. -con sineddoche.

da lentini, 57: quand'om à un bon amico leiale, / cortesemente il

io canti? carducci, ii-1-4: un uom tu sei leale, / il meglio

annunzio, iii-2-1060: -vuoi che parliamo un poco seriamente? -parliamo. -seriamente e

sorelle leali? -in relazione con un compì, di termine. segneri,

mercede al tuo leale, / se un sospir, se una lagrima gli doni

dico da leale avversario e anche per un argomento di più contro il purismo peruzziano

borgese, 1-395: -vieni a fare un giretto nel collegio? -disse stao. -facciamo

, spontanea franchezza, rettitudine incorruttibile (un atteggiamento, un gesto).

, rettitudine incorruttibile (un atteggiamento, un gesto). castiglione, 191:

e. cerchi, 2-54: fu un giuoco per lui, col sorriso leale e

grande franchezza, sincerità, coerenza (un discorso, un consiglio, una risoluzione)

sincerità, coerenza (un discorso, un consiglio, una risoluzione); alieno

vol. VIII Pag.870 - Da LEALE a LEALTÀ (17 risultati)

8. figur. sincero, costante (un sentimento). guittone, i-10-6:

boterò, 8-60: la fede di un re... non deve essere in

verità); esatto, preciso (un conto). da porto, 1-22

legge morale, onesto, irreprensibile (un modo di comportarsi, un mezzo).

irreprensibile (un modo di comportarsi, un mezzo). boccaccio, i-213:

precede la prudenza; dond'è che un corso di filosofia ragionata... vuol

conforme alle prescrizioni; non contraffatto (un peso, una misura). statuto

con fuoco. -non adulterato (un metallo); non falsificato (un

un metallo); non falsificato (un denaro, una moneta). cantini

puro. 15. genuino (un vino, un prodotto, una merce)

15. genuino (un vino, un prodotto, una merce). nuovi

. v.]: 'leal come un zingano ', o 'leale zingano

matti che lo trovano a piè d'un albero, o in un cespo, corrono

piè d'un albero, o in un cespo, corrono a portarlo a chi spetta

m. -i). che ha un atteggiamento politico di lealismo per lo più

impossibile dall'autista che mi accompagna, un profugo palestinese che li aborre e disprezza

progressive e nasseriane in materia politica contro un popolo arcaico e lealista che sostiene il

vol. VIII Pag.871 - Da LEALTANZA a LEANZA (8 risultati)

forte ad increscere che l'anima d'un così valente e savio e buono uomo per

capo, e datogli dall'una mano un gran bastone e dall'altra due gran cani

ogni suo pregio nell'odiosa lealtà d'un cuore ostinato? foscolo, xiv-229: t'

di goderlo vivamente anche in mezzo ad un deserto. lambruschini, 4-134: con

. dicono i gabellieri: voi parete un buon uomo, e giurate in lealtà:

ii-107: egli è vero ch'egli è un po'leantino; ma tu staresti coll'

ma tu staresti coll'occhio alla penna un po'più di me, e così

signori con tal fede, / qual d'un coverto mentitor si chiede. papi,

vol. VIII Pag.872 - Da LEANZA a LEBBRA (30 risultati)

-rompere la leanza: non mantenere un impegno, non adempiere una promessa,

che è di colore grigio chiaro (un cavallo); storno. dodumenti

di sa- talia / venia, broccando un gran ronzon leardo. sanudo, liii-31

sanudo, liii-31: sua maestà cavalcò un cavalo liardo rodato del regno che li

di oranges, et al ritorno cavalcò un gianetto leardo. ariosto, cinque canti,

, cinque canti, 2-60: avea un cavai sì snello e sì gagliardo, /

macchie il col leardo, / l'un fianco e l'altro, e dal ginocchio

dorso. tassoni, 6-15: spronando un corridor leardo, / che 'l pregio

fecero immantinente, dando fuora del vicolo un uomo sopra di un cavallo leardo,

fuora del vicolo un uomo sopra di un cavallo leardo, che sosteneva in groppa il

che sosteneva in groppa il corpo d'un uomo morto. baretti, 6-126: entrato

: prese il buon rodrigo per sé un morello, e donò all'amico un gran

sé un morello, e donò all'amico un gran leardo punteggiato il manto candidissimo di

292: fugge nel lontano orizzonte sur un bianco leardo. d'annunzio, iii-2-229

carro. quarantotti gambini, 7-34: un leardo quasi argentino, pomellato qua e là

(il pelame, il manto di un cavallo o di altro animale); grigiastro

grigiastro. boccaccio, vi-154: sopr'un forte roncion di pel leardo, i

fermante 'quel pelame che risulta da un miscuglio di peli bianchi, neri e bai

learda: farsi burlare o gabbare in un modo o in un altro (ed è

o gabbare in un modo o in un altro (ed è un tipico gioco

o in un altro (ed è un tipico gioco di parole). g

sia, diventa di colore di rosa, un poco picchettata, di un color più

di rosa, un poco picchettata, di un color più chiaro della ruggine; ne

, 1-1-130: che non è forse un prezioso liquore il nostro leatico? lastri,

diffusa oggi ancora nei paesi tropicali, e un tempo anche in europa, fu,

gidio [crusca]: la lebbra ha un fiatore abominevole, e importabile e corruttibile

intra gli altri poveri che mendicavano, un uomo infermo di lebbra e mezzo nudo

, certamente il medicar la lebra è un atto lecito ed onesto; ma per conseguirlo

una sorta di lebbra rossastra e zoppicava da un piede. -denominazione generica di alcune malattie

di erosione, di consunzione (di un edifìcio); fatiscenza. - anche

vol. VIII Pag.873 - Da LEBBRA a LECANOMANZIA (27 risultati)

, una certa esagerazione de'sentimenti, un certo lirismo d'immagini, uno scaldarsi

una cosa tanto semplice s'era fatta un tormento. avesse avuto, almeno, una

aveva molto deluso. non aver mosso un dito perché la vecchia sebastiana non fosse

gromma. d'annunzio, v-3-210: un branco di bagasce, contro un muro

: un branco di bagasce, contro un muro infetto dalla lebbrosìa degli affissi, ci

sano. moretti, 164: andava da un fratello / lebbroso all'ospedale / a

.. mi dice l'amico « è un lebbroso ». -per estens

.. dice che si convenga fuggire un poeta più che un lebbroso o lunatico o

si convenga fuggire un poeta più che un lebbroso o lunatico o indemoniato. alvaro

indemoniato. alvaro, 17-245: a un certo punto la società vi mette fuori

mette fuori. siete fuori, come un lebbroso. siete decaduto. -come

cicerchia, xliii-136: in casa d'un che chiamar si facia / simon lebroso

disfacimento; logoro, decrepito, fatiscente (un edificio); segnato da erosioni,

. -ant. facilmente disgregabile (un metallo). biringuccio, i-99:

del sole. tommaseo, ii-225: se un governo sì abbietto, sì lebbroso d'

traboccando negli altri quartieri e avevano messo un mercatino lebbroso a porta capena.

: in fondo all'aia c'era un sedile vicino a un vecchio lebe nel quale

aia c'era un sedile vicino a un vecchio lebe nel quale ristagnava un poco

a un vecchio lebe nel quale ristagnava un poco d'acqua. = deriv

di forma emisferica, talvolta sostenuto da un treppiede, usato nell'antichità classica per

ondeggianti spume. monti, 23-1118: un lebete / non violato dalle fiamme ancora

dalle fiamme ancora, / del valore d'un tauro, e sculto a fiori,

. arici, iv-78: come bolle un lebete, se di pingue / soverchio umor

platelminti cestodi, con scolice provvisto di un organo apicale retrattile, talvolta diviso in

acqua o vino e olio) posti in un bacile o dai riflessi o dalle increspature

o dalle increspature provocate ad arte in un solo liquido. citolini, 539

pel fuoco piromanzia, e se per un bacino lecanomanzia. a. verri

vol. VIII Pag.874 - Da LECANOMETRO a LECCARDO (21 risultati)

gettare in un catino pieno d'acqua delle pietre preziose

asia minore, è commestibile e costituisce un prezioso alimento per le popolazioni locali in

generico di acido, serve a denotare un principio speciale che si estrae da un

un principio speciale che si estrae da un lichene colorante, detto * lecanòra parella '

che si gusta tenendola per mezzo di un bastoncino su cui è infissa. -

: dopo una mezzoretta arrivò lello con un pacchetto pieno di lecche lecche. parise,

5-173: il dottor max ha comprato un gelato da bambini di quelli chiamati '

luigini, xlv-240: tuttodì udiamo un nano chiamarsi 'atlante ', un

un nano chiamarsi 'atlante ', un moro * cigno ', una piccola e

io li dea di ciuffo; / un leccamuffo / il tirerà pe'terci. savinio

io son parasito, leccapiatti e cagnotto d'un capitano spa- gniuolo. buonarroti il giovane

divenne al viso e agli atti / un solenne leccapiatti. 2. servitore

i leccazampe dell'ex-cancelliere tedesco che sopra un colle quirite fa il grosso giove trasformandosi

imperatrice elisabetta di austria per opera di un miserabile italiano. chiuse le saracinesche del caffè

questo re verendissimo, sentitene un altro de'suoi ingenui e leg-

. gli aveva schizzato e donato un ritratto a matita. cattaneo non lo poteva

rognata piccandola bene, la metterai in un vasetto di terra con polvere di noce moscata

: fare lo schizzignoso a mettersi in bocca un pezzetto di bucchero, e poi avventarsi

... vi ho fatto io stesso un contorno di patate arrostite nella leccarda col

col ramerino. govoni, 790: un cane che allunga il muso a fuso /

, / lascivo e leccardo / chi un soldo sparagna / donando tesor, /

vol. VIII Pag.875 - Da LECCARE a LECCASCARPE (23 risultati)

per estens. che stuzzica la golosità (un cibo, una bevanda); squisito

a cui il pastore l'ha venduta un momento prima. tommaseo- rigutini, 3216

633: da te non vengo a liberarmi un figlio / cui lecchi il sangue un

un figlio / cui lecchi il sangue un vigile tuo cane. d'annunzio, iii-i-

la sigaretta; prima di leccarla ebbe un attimo di esitazione. -sorbire; mangiare

modo subdolo e astuto; procurarsi illecitamente un guadagno. - anche assol.

io, più destro, / rimedio con un colpo da maestro. giusti, 2-34

da maestro. giusti, 2-34: se un cancellier devoto della zecca / sulle volture

trascorsi perdonabili. nievo, 25: un altro castellano, quando era al verde

, costumava denunciar egli stesso alla cancelleria un supposto delitto per leccare la sua quota

arte in genere); forbire (un discorso). - anche assol.

colori, senza mettere o imbrattare l'un colore coll'altro, se non con

botte. magalotti, 9-2-292: toccato un ceffone nella palla 'a coda, se

come leccataglieri, come spia? or lecca un po'su questa. 7.

d. bartoli, 9-30-89: simigliantissimi a un fabbro,... che

e il basto: sottomettersi docilmente a un potere assoluto. giusti, 2-84:

languidi. pavese, 10-70: su un fondo di fiume / una faccia di

di donna protesa a sorridere / e un idiota leccarla con gli occhi parlando.

grazzini, 4-234: so che ella arà un marito che la contenterà. anzi,

le basette: dimostrarsi straordinariamente soddisfatto di un cibo (o anche del possesso di

, se. xvii, dice ad un tale, che pretendeva di sposare la

non mordere: conviene sempre accontentarsi di un guadagno onesto, di un vantaggio modesto

accontentarsi di un guadagno onesto, di un vantaggio modesto. fagiuoli, 1-6-148:

vol. VIII Pag.876 - Da LECCASCODELLE a LECCETA (16 risultati)

g. m. cecchi, 1-1-266: un porco, / parasitaccio dello studio,

dello studio, leccataglieri, che per un pasto chiuderebbe / gli occhi! baldinucci

leccataglieri, come spia? or lecca un po'su questa. = comp.

del sole. govoni, 1201: un prato leccato / da lunghe ombre di

pelle, i capelli); levigato (un oggetto, una superficie).

bruciata dai geli e dal sole, in un masso spezzato dai terremoti, leccato dalle

ci sembra di riconoscere l'ombra d'un viso, l'espressione d'uno sguardo.

del vigore espressivo (uno scritto, un discorso, un'opera d'arte, anche

pittura, perché a sufficiente beltà unì un non so che di squisito e di leccato

minuziosa raffinatezza e cura dei particolari (un artista, uno scrittore); manierato

della gattina, 176: scappò fuori un retore leccato, artifizioso, cavilloso, puerile

la gola. idem, 3-49: un bel giovinastro dalla zazzera ricciuta, grassa e

leccata e acciuffolata come la capellatura di un cherubino scolpito in legno.

. locuz. -avere del leccato: avere un sapore troppo amabile (un vino)

: avere un sapore troppo amabile (un vino). s. degli arienti

, 55: in detto comune si trova un bosco e selva del carpineto e campora

vol. VIII Pag.877 - Da LECCETO a LECCIONE (21 risultati)

camminando, una badia / in mezzo d'un freschissimo lecceto. d'annunzio, iii-2-1027

avanti nel mio lavoro, mi trovai in un lecceto, dal quale non so come

bocca, come lec- cheggio vile a un cucciolo, la specie eucaristica che si falsò

. es.: « ci è un bel lecchetto in quell'affare della strada

, portato a una grande raffinatezza (un dipinto, un'opera d'arte)

24: se vuoi rimangano i tuoi disegni un poco più lecchetti, darai un poco

disegni un poco più lecchetti, darai un poco d'acquerelle, secondo t'ho

capo dell'uffìzio, perché fu sempre un lecchino del ministro ». carducci,

ministro ». carducci, iii-25-336: un capo di ca... duceo

della famiglia cerangidi, lungo fino a un metro, di colore verdeazzurro e bianco

dopo aver veduto tagliare alla sua presenza un gran pesce chiamato volgarmente lécchia, lungo

chiamato volgarmente lécchia, lungo intorno ad un braccio e mezzo, nel quale si

leccio. sanminiatelli, n-86: un piazzale prativo era limitato sulla balza da

del principio del sec. xvi. in un cartello di sfida a duello del 1530

il lecciastro o lecciastrello ha la foglia un po'più grande del leccio pur selvatico,

il lecciastro o lecciastrello ha la foglia un po'più grande del leccio pur selvatico,

g. villani, 1-24: trovaro sotto un leccio una troia, bianca con trenta

de l'indocil costa, / vede da un sen che fra i lecci si sperde

sui vecchi lecci dell'altura, / un velo lubrico. cassola, 6-97:

, per coloro che in guerra avessero un cittadino salvato, una particolare onoranza,

leccetti,... scesero in un gran piano. -acer. leccióne

vol. VIII Pag.878 - Da LECCO a LEClDEA (21 risultati)

mi strapazzate cotanto, ché non son un leccione come voi stimate, ma un cavallo

son un leccione come voi stimate, ma un cavallo di rispetto. 3.

agg. impudico, inverecondo, spudorato (un modo di comportarsi). f

? menzini, 5-4: se fosse un castrataccio avvezzo al lecco, / e che

tanto lecco. fagiuoli, xiii-13: un dolce lecco / ti pare l'andar

secco, / dov'alia vita ognor fassi un acciacco? ricci, 3-163: che

bambini],... se non un lusingamento di stoltezza, che a bella

6. agg. stuzzicante, appetitoso (un cibo); avido, goloso,

tua boccuccia, / che somiglia partito un fico secco. 7. locuz.

. bellincioni, ii-85: convien ch'un dì mi frodi una bisaccia, /

lecco: con difficoltà si rinuncia a un piacere che sia stato assaporato anche una

, 2239: 4 leccone 'è un goloso tale che parrebbe disposto a leccare i

palato. si può essere ghiotto d'un cibo, senza meritare il titolo di leccone

doni, bei doni!... un santoccio leccone! un mezzo vol- patto

!... un santoccio leccone! un mezzo vol- patto e mezzo coniglio!

l'ognissanti il pan ficato, / o un arrosto, o altra leccornia. redi

1-3-26: la mia fame, che un tempo era co'fiocchi, / ora si

il pane senza la lec- cugine d'un po'd'olio. = voce tose

a star a scuola di leccumi sotto un aretino. tommaseo, 18-i-828: taluni

regga al martello; / e gli è un leccume, che troppo s'abbocca.

monti, xii-6-118: quantunque nata d'un padre che ride poco, la mia

vol. VIII Pag.879 - Da LECITAMENTE a LECTIO (9 risultati)

non sua, ma che fosse stata d'un altro, quando diveniva di niuno.

loro frutto a quattro cellette ciascuna con un seme, il quale è una capsola

una lecitissima grazia, io gnele farò volentieri un libero presente. tommaseo [s.

, 2-146: in generale, per formarsi un dettame della lecitùdine o reità di un

un dettame della lecitùdine o reità di un atto, si pensa a quel che

quale ogni trocheo può essere sostituito da un tribraco. = voce dotta,

con nome siciliano, lecora, che è un uccelletto del colore del verzellino, alquanto

scuole medievali, lettura e commento di un autore classico. -lectio brevis: lezione che

solito. -anche: breve lettura di un testo scritturale nelle ore canoniche (eccettuato

vol. VIII Pag.880 - Da LECTOTIPO a LEGA (17 risultati)

messa latina, si inizia la lettura di un testo sacro (lectio sancti evangeli secundum

parola o una frase si trova scritta in un codice. -lectio difficilior: nella trascrizione

). ant. e letter. procurare un trauma, una lesione, una contusione

iv-1-131: il petto del rutòlo faceva un po'di sangue. la spada dell'avversario

. per estens. intaccare, guastare (un frutto). cecco d'ascoli,

buffoncello »? 6. violare un diritto, trasgredire la legge; tradire

diritto, trasgredire la legge; tradire un patto; svelare un segreto. genovesi

legge; tradire un patto; svelare un segreto. genovesi, 1-ii-39: per

, famiglia delle eriche, fomite di un calice a cinque denti, di una corolla

vuol dire darle tutte vinte a un bimbo. = deriv. dal

feci. forteguerri, 27-20: quivi un dragone, come una balena, /

parini, 425: ecco sorger da un lato anfiteatro / lagrimevole e tristo, ove

secondo una comunicazione del giacomelli) un femminile lefa (cfr. il

lusitane, doveva versare allo stato un tributo annuale. porcacchi [rezasco

specie di parico, obbligato a pagare un censo al principe; colono censito.

, 307: ragunaronsi... in un luogo che si chiama il ronco,

lega, / così potente armata in un raccòrre / ch'a questi legni tuoi si

vol. VIII Pag.881 - Da LEGA a LEGA (17 risultati)

potenza di un forte. botta, 5-152: la sardegna

la sardegna... aveva concluso un trattato di lega difensiva, avendo il re

diretto a perseguire, per lo più per un lungo periodo di tempo e mediante appositi

tempo e mediante appositi strumenti organizzativi, un indirizzo comune o a svolgere un'attività

gli stati interessati per dare esecuzione a un tale accordo. -anche: unione stabile

rigida, di più stati per perseguire un comune indirizzo politico generale. botta

. mazzini, 9-117: noi stringiamo un patto fra noi e la polonia. dall'

stati e degli organismi politici uniti da un patto o stretti in federazione.

: intendasi qui, per una lega, un numero di soldati che ti venghino a

di industriali per mantenere i profitti a un certo livello. -in partic.:

, diciam meglio, una lega con un uomo di quella sorte, con un aperto

con un uomo di quella sorte, con un aperto nemico della forza pubblica, non

e non ti assolve, si è questo un modo di lega, cioè che ti

lega con qualcuno: essergli unito con un patto di alleanza o d'amicizia.

in lega si congiunsero, così elessero un re di commun parere come i cittadini

in lega, venire a lega: stipulare un accordo. giuseppe flavio volgar.

stringere una stretta amicizia; associarsi per un determinato fine. statuto dell'arte dei

vol. VIII Pag.882 - Da LEGA a LEGA (20 risultati)

uno almeno sia un metallo (e a seconda del numero

dire che mescolamento d'amicabile amicizia d'un metallo con l'altro. vasari,

metallo statuario di due terzi rame ed un terzo ottone, secondo l'ordine italiano

a fusto basso coprivano la borgogna di un immenso tappeto di un oro luminoso..

la borgogna di un immenso tappeto di un oro luminoso...: nell'

,... come nell'opera di un orefice antico. 2. quantità

i-ii: la 'lega 'è un metallo vilissimo frammischiato col metallo fino.

. b. croce, i-3-144: un po'di vizio è indispensabile alla virtù

di gianni d'oro, ancora che abbia un viso che non sia a pena a

che l'uno e l'altro in un medesimo fiume si truovi e d'una stessa

puro e fine, di poi si piglia un carato e mezzo in fra ariento fine

cranio: / ha la lira di febo un suono estranio, / ch'è di

? c. mei, 290: è un profano comunissimo dettato di persone ignoranti e

lega. magalotti, 26-54: questo è un giovane di 24 anni, bello,

i-69: per dar sul fine della lezione un motivo proporzionato a'mariti che mi ascoltano

tenere insieme le pietre dei muri di un edificio, in modo da renderli più

10. locuz. -dare la lega a un metallo: fonderlo con un altro.

lega a un metallo: fonderlo con un altro. biringuccio, 1-74: similmente

. -fare lega: con riferimento a un metallo, combinarsi agevolmente con un altro

a un metallo, combinarsi agevolmente con un altro metallo. biringuccio, 1-74:

vol. VIII Pag.883 - Da LEGABOSCHI a LEGALE (38 risultati)

le baccanti fanno il bucato si aprirà un cimiterio di dieci leghe quadrate, nel quale

leghe quadrate, nel quale, cantato un eterno riposo, verrà deposta e sepolta tutta

speso... lire quattro in un par di legacce da gamba. pacichelli,

legacce rosse al disotto del ginocchio a un dispresso come i cavalieri della giarrettiera.

. de marchi, i-299: strinse con un legaccio quel tesoro di carte unte.

venne in fantasia a lucrezia anco levarli un bel paio di legacci di tafettà con nappe

delle calze, e legatigli insieme, un capo legò al collo di laon.

era il più sano perché aveva solo un legaccio nero sopra un occhio.

sano perché aveva solo un legaccio nero sopra un occhio. -striscia (per lo

di gomma) che serve per stringere un arto o un membro ferito per arrestare

che serve per stringere un arto o un membro ferito per arrestare l'emorragia;

levi, 6-208: si era ferito con un falcetto fra due dita: quando gli

-cocca. panzini, iii-382: in un legaccio del rosso fazzoletto tabaccoso metteva fichi

v. s. m. i. un legaccetto, entrovi le sue scritture attenenti

stimo... fare una stretta legatura un poco lontana dalla ferita...

: piglio e do le consegne e fo un gran chiasso, / se vi manca

gran chiasso, / se vi manca un legacciol da grembiuli. tozzi, v-427

mi ricordo di aver dato la via a un fringuello rimasto impigliato con una gamba al

, 122: trovai in riva d'un fosso un legacciolo da scarpe. verga,

: trovai in riva d'un fosso un legacciolo da scarpe. verga, 1-267:

con cui si chiude e si ferma un libro. d'annunzio, iv-2-969:

le prime foglie, vi trovai dentro un altro involto, legato pure come il

{ -azzo) può venir applicato anche un secondo suffisso, che limiti o rafforzi

pannilani] a'doganieri, gli mise in un magazzino. = deriv. da legarel

dal diritto; stabilito dalla legge o da un ordinamento normativo (un dovere, un

legge o da un ordinamento normativo (un dovere, un diritto, una prescrizione

un ordinamento normativo (un dovere, un diritto, una prescrizione).

s. maffei, 6-91: questo è un inganno fattoci da'professori co'termini giudiciali

-stabilito dalla legge, dal diritto (un effetto giuridico, un istituto giuridico)

dal diritto (un effetto giuridico, un istituto giuridico). -età legale:

a un'assemblea o alla riunione di un organo collegiale, che, secondo il

, entro cui si può validamente esercitare un diritto o, in genere, compiere

o, in genere, compiere validamente un atto giuridico. tosi, 2-57

: riconoscendo questa gran monarchessa in carlo un principe del suo sangue reale, e perciò

v.]: 'effetti legali d'un atto ', quelli che ne derivano secondo

2. fondato sul diritto o su un ordinamento normativo positivo: con riferimento a

dal diritto, in contrapposizione, da un lato, alle situazioni di mero fatto

dal diritto (una situazione sociale, un legame familiare: in contrapposizione a naturale

vol. VIII Pag.884 - Da LEGALISMO a LEGALISTA (35 risultati)

. carli, 2-xiv-29: imperciocché in un paese ove la lira è moneta legale

... è necessario il tenerla ad un giusto livello. botta, 6-i-38:

: moneta di metallo pregiato che aveva un peso e un valore intrinseco garantito dallo

metallo pregiato che aveva un peso e un valore intrinseco garantito dallo stato o conforme

, delle prescrizioni dettate dalla legge (un comportamento); lecito, regolare,

che non potesse tór la vita ad un cittadino senza un legale giudizio. tommaseo [

tór la vita ad un cittadino senza un legale giudizio. tommaseo [s. v

irrefragabile, furono, per più d'un secolo, norma e impulso potente di

dotato di uno specifico valore giuridico: un atto giuridico, l'attività di

atto giuridico, l'attività di un privato volta a regolare rapporti o situazioni

vetero-testamentaria; prescritto da tale legge (un atto di culto). bandello,

. -figur. distaccato, imperturbabile (un atteggiamento, come deve essere quello di

tra legale e sacerdotale, che non esclude un placido rammarico e una casta tenerezza.

o altra scrittura, e io con un sol nome legali controversie chiamandole, tutte

. gualdo priorato, 3-i-3: in un anno fece grandissimo profitto ne gli studi legali

, al linguaggio scolastico-legale vi odori sotto un avvocato dell'antica scuola. -compiuto

dell'antica scuola. -compiuto da un uomo di legge. guadagnali, 1-i-21

poco. galanti, xviii-5-987: era un dottor legale. -studio legale:

. -studio legale: studio di un professionista o di un gruppo di professionisti

: studio di un professionista o di un gruppo di professionisti, avvocati, procuratori,

o dovrebbbero. bersezio, 182: un vecchio zio,... arrabbiato perch'

, ma che non oltrepassano l'autorità di un leggistaperito. -vocabolo, termine legale:

metropolitana,... può essere un commercio, mediante il denaro.

luna nel pozzo. guadagnoli, 1-i-26: un legale sa il formulario e la tariffa

la tariffa a mente, / e adopra un po'di ciarla naturale. nievo,

sperare la sentenza, gli assalì introducendovi un essercito scelto. 11. locuz

, giuridica o morale, concepita come un insieme di regole minuziose e precise (prescindendo

secondo cui la morale si riduce a un insieme di norme e di regole estrinseche.

dei critici, non è se non un caso particolare del generale legalismo pratico.

v-6-343: egli è anche per me un galantuomo, un carattere retto e nobile;

è anche per me un galantuomo, un carattere retto e nobile; ma di

carattere retto e nobile; ma di un legalismo troppo frigido, con la sua religione

: anche il matrimonio sembrava a me un illegittimo abuso di proprietà fondato sull'egoismo

papini, iv-1002: se il padre è un po'fantastico e strambo la figliola è

po'fantastico e strambo la figliola è un po'troppo legalista e asciutta. =

vol. VIII Pag.885 - Da LEGALISTICO a LEGAME (29 risultati)

condotta o di un'azione, di un atto giuridico pubblico o privato, di una

legalizzazione, garanzia di autenticità (di un documento). cantini, 1-12-235:

costituzionale) vigente (un'ideologia, un movimento politico che si propone di cambiare

legalitario 'e ragionatore, che andava in un sobborgo a tenere una conferenza. b

accordo. io no. ma li vorrei un po'più legalitari. mica siamo in

, legalitario (di un'ideologia o di un movimento politico-sociale). gobetti

, tr. attestare, a opera di un pubblico ufficiale a ciò abilitato, la

di chi appone la propria firma su un atto e l'autenticità della firma stessa

, ii-15-27: le inchiudo... un certificato. domani ella vorrà mandarlo al

. -disus. riconoscere ufficialmente esatto un peso o una misura. p

.]: più proprio sarebbe 4 legalizzare un atto ', facendolo conforme alla legge

legalizzare), agg. autenticato (un atto, un documento).

agg. autenticato (un atto, un documento). segneri, 5-35

legalizzata, quale aspettava di mandarla con un piccolo bisù. foscolo, xv-373:

carriera amministrativa. -convalidato (un negozio giuridico). -anche al figur

in partic., una situazione o un atto intrinsecamente illegittimo o ingiusto).

il cicisbeismo non aveva niente da vedere con un adulterio approvato e quasi legalizzato dal costume

sf. attestazione, da parte di un pubblico ufficiale a ciò autorizzato, della

di chi appone la propria firma su un atto e dell'autenticità della firma stessa.

: 4 legalizzazione '; autenticazione di un atto, di una scrittura, fatta

scrittura, fatta dalla pubblica autorità, da un ambascia- dorè o simile.

formale legalità a una situazione o a un comportamento intrinsecamente illegittimo o ingiusto, per

. g. buondelmonti, ii-25: per un dritto di rappresaglia, o per tutte

, e legami e ritorte / tagliò in un colpo, e le forche e la

e la scala / ed ogni cosa in un tratto giù cala. cellini, 664

, 1-ii-159: non può dirsi sciolto un legame composto di molte funi, se

e, in partic., di un prigioniero) per impedirne i movimenti (

iii-31: al solo cospetto del santo, un villano da'legami, con cui era

, con cui era stato stretto da un goto,... sciolto rimane.

vol. VIII Pag.886 - Da LEGAMENTALE a LEGAMENTO (23 risultati)

sociale, ma la più codarda ad un tempo. carducci, ii-19-83: vorrei fare

e per effetto di produrre o mantenere un rapporto di interdipendenza, di logica concatenazione

il poeta fervido quantunque non passi mai da un pensiero all'altro senza una qualche cagione

agguerriti, riducono ormai l'esame di un dipinto a un'analisi delle congruenze oggetto-immagine

intrinsechezza. latini, 3-43: è un altro legame grande, che sempre abbiamo

legame, / che di due cor fa un, sì forte strigne. groto,

gozzi, 188: l'amicizia dev'essere un vincolo di schietto amore e di virtù

tu m'ami, io t'amo; un docile / legame ambo ci annoda:

lo impedisce? -io sono fidanzata con un altro, stefano. - ma ami

matrimonio (e tale vincolo rappresenta un impedimento dirimente, cioè rende impossibile,

impossibile, a pena di nullità, un nuovo matrimonio, a meno che quello

luca, 1-14-2-73: quanto al ligame di un matrimonio antecedente, quando questo sia già

matrimonio, che nasce dall'esistenza di un altro matrimonio contratto validamente.

che sarà di fuori si coprirà con un procinto o fascia e cornice che circondi tutto

una su l'altra, avendo ciascuna un mattone di grossezza senza fare insieme concatenazione

punto di inserimento di due parti di un macchinario; vincolo. sinisgalli, 6-20

aretino, 9-208: aveva i capegli sotto un zenzado vermiglio travolto con un legamento strano

capegli sotto un zenzado vermiglio travolto con un legamento strano. -punto di congiunzione

v-114: sentì nell'in- terior suo un certo legamento e stringimento. g. del

da una certa interna gravezza e da un senso di legamento, d'increspamento e di

egli '] poco altro adopera che un cotale quasi legamento leggiadro e gentile di

inclinazione alla piaciuta cosa non è altro che un legamento di animo fatto nuovamente con lei

i quali »: legamenti logici di un pensiero raziocinante e naturalmente complesso, eredità

vol. VIII Pag.887 - Da LEGAMENTOPESSIA a LEGARE (25 risultati)

le sue inserzioni, concorre a formare un anello. -legamento crociato: v.

giunture e legamenti. redi, 16-ix-25: un fluido salsugginoso fisso, tartareo,.

l'ovaia delle scrofe è attaccata con un legamento all'intestino: trovata l'ovaia

posare e connettere fra loro le pietre di un muro per modo che restino virtualmente collegate

fa procurando che il convento delle pietre di un corso cada possibilmente sulla metà di quelle

sale e pepe; dopo se le farà un legamento con gialli d'uova e sugo

congiunge due elementi distinti costitutivi di un vocabolo, altrimenti incompatibili (come la 0

determina una progressiva e costante pressione di un ferro sull'altro. = adattamento del

dotta, comp. da legamento e da un deriv. dal gr. vrrfeic,

o dei gruppi atomici che, in un composto di coordinazione, sono legati con

con legame covalente; può coordinarsi con un solo atomo, e prende in tal

agg. e sm. autore di un legato; testatore. tommaseo [

legante ': chi fa per testamento un legato. leganza, sf.

per legarli in rotoli e pacchi con un semplice giro di spago e legatura incrociata

più forte a strignere. -attaccare un veicolo a una bestia da tiro;

dee., 7-8 (195): un diviene geloso della moglie, ed ella

atto che ogni volta ella faceva sollevando un poco la gonna ed avanzando prima un

un poco la gonna ed avanzando prima un piede e poi l'altro perché l'amante

(e, in partic., un prigioniero) con funi, catene o ceppi

gigante smisurato. / -come è possibil -l'un l'altro dicea / -che quel piccolo

. 3. stringere i fianchi (un cingolo): ricoprire tutt'intorno la

: ricoprire tutt'intorno la persona (un indumento); avvolgere il capo (

di colore avea, / cui d'oro un groppo i seni ondanti lega / e

manichini baloccarsi. / così legarsi, come un assassino, / gola, polsi,

immobilità allacciandola con funi o catene a un punto ben fisso. boccaccio, dee

vol. VIII Pag.888 - Da LEGARE a LEGARE (17 risultati)

al tavolo finché non abbia messo già su un foglio le sue notizie che da tanto

alle gambe e piedi, andò a passare un torrente gonfio che era nella valle.

. alvaro, 2-104: lo prese per un amuleto della sua vita avvenire, e

i passaggi della campagna si riducono a un unico impraticabile pantano. si legano canne sotto

levante lega. 7. chiudere un plico con uno spago munito di sigillo

-per simil. tenere unite le parti di un edificio. fr. martini, i-4

che mi porse il frutto, fu un laccio che mi legò l'anima. f

questi fogli in cenere / di pianto un dì bagnati, / bruciami questi lacci

le parole. -annullare, controbilanciare un effetto dannoso. campailla, 11-116:

: io non vorrei legarmi a dichiarare un unico deposito, per non trovarmi in iscrupolo

. -sottomettere; soggiogare; soffocare un sentimento. compagni, 1-3: a

dolci vinci. cino, iii-166-12: un piacer sempre me lega ed involve, /

lacci il cuor legato, / paio un pesce avvelenato, / mentre ch'io vo'

, di legarsi gli animi de'soldati con un sì domestico e compagnevole conversare. bertola

. -accomunare due o più persone in un vincolo di simpatia, di amore,

, / e voi legar dovesse a un laccio meco; / ma me sol prese

e intenerisci e piega / e in un volere accorda / genti fra mille affi litigi

vol. VIII Pag.889 - Da LEGARE a LEGARE (14 risultati)

in acordo. sansovino, 2-65: con un certo laccio d'amore, per quella

una donna come quella. -concludere un matrimonio. pallavicino, i-493; aspirava

, sia concreti sia astratti, in un rapporto di reciproca dipendenza, di armoniosa

, 381: voglio considerare le cose un po'dall'alto e le considero nella reazione

iii-10-49: come potrebbe essere scritto bene un libro nel quale l'autore non sa

al core. 15. temperare un metallo; fonderlo in una lega.

. c. dati, 3-174: un lombardo, bene in ordine a proveder gioie

, e te la farò legare in un anello. -montare le lenti degli occhiali

in legatoria, cucire insieme i fogli di un libro e rivestirli con una copertina;

udite ancor cotesta croce, far legar un libro con ori, sete, velluti,

canto e negli strumenti da fiato con un leggierissimo e non interrotto respiro, e

. dimostrarsi valido, reggere alla prova (un argomento). berni, 145

iii-1-1: la parola divina è come un innesto che ci dispone a dar frutti di

30. bot. trasformarsi in frutto (un fiore); allegare. d.

vol. VIII Pag.890 - Da LEGARE a LEGATO (34 risultati)

fatica. moretti, i- 764: un guaio è che in sette anni i coniugi

/ che lega e scioglie, e 'n un punto apre e serra / e dopo

, n. 6. -legare come un salame: v. salame. -legare

. 14. -legare la borsa con un filo di ragnatelo: v. filo

ruffiane, chi si lega al braccio un favore. -legarsi qualche cosa al

n. n. -legarsi qualcuno ad un filo della scarpa: giudicarlo con sommo

superiore, me le legherei tutte ad un filo della scarpa. si sa come l'

lasciare qualcosa a qualcuno per mezzo di un legato o, in genere, mediante

accidia aveano legato al loro ultimo rampollo un cassone pieno raso di belle monete.

. dir. civ. beneficiario di un legato (v. legato3).

suo legatario principale, e gli lasciò un millione e dugento cinquanta mila scudi.

. non si possono esplicare se non da un erede universale e non da un legatario

da un erede universale e non da un legatario. muratori, 1-164: si

'. -il notaio che ha ricevuto un testamento pubblico appena gli è nota la

chi ha ricevuto o sta per ricevere un beneficio; chi è animato da speranza

1-2-212: laudando volete indurmi a pagarvi un debito che non è fatto a me,

nobili litterati latini e greci: dell'un de'quali se io fussi erede a

... mi donasti dunque in un erede un legatario di ferite, in

.. mi donasti dunque in un erede un legatario di ferite, in un successore

erede un legatario di ferite, in un successore un condannato? = voce

legatario di ferite, in un successore un condannato? = voce dotta,

. ant. che è degno di un cardinale legato; magnifico, sontuoso.

'l signor legato la mattina vi dasse un disnare legatevole. = deriv. da

e ne nasce una certa legatezza, un certo impaccio. = deriv. da

riferisce alla figura o alla funzione di un legato (v. legato4).

legatissimo). avvolto, stretto con un legame al fine di essere tenuto congiunto

bellori, i-249: tenevano nelle mani un fascietto di verghe unite e legate,

e legate, e sopra il capo un canestro di vari pomi e fiori.

bomboniera a soffietto, legata in cima da un cordoncino terminante in due fiocchetti.

gli vede sì, che non può dare un crollo. tasso, 5-43: vuole

vuole imprigionarme, / pur com'io fossi un uom del vulgo, e crede /

ii-548: non è esso [camicione] un anteo rispetto a nembrotto o qualunque altro

capo all'ingiù, nella mano di un uomo il quale, agitato da tante passioni

li diede una pallottola di pece e un gomitolo di filo, col quale filo

vol. VIII Pag.891 - Da LEGATO a LEGATO (29 risultati)

paro de buò li quali aveano menà un caro de paia e dui asseni li quali

fiacchi, 186: s'accosta e trova un sacco abbandonato, / e osserva pur

chiuso con uno spago munito di sigillo (un plico, un pacco, ecc.

munito di sigillo (un plico, un pacco, ecc.). sarpi

le lettere di questo spazzo hanno patito un incontro cattivo, ché, essendo legate con

, vii-45: il conduttore mi consegnò un fascicolo spesso, accuratamente incartato e legato

: questa [la bile] è come un sapone composto d'un corpo oleoso,

] è come un sapone composto d'un corpo oleoso, nel quale sono legati e

organizzato secondo le regole della metrica (un termine, una parola); che

); che rima con altri (un verso). -dire, parlare legato

-strutturato, costruito, elaborato (un periodo, un componimento, ecc.

costruito, elaborato (un periodo, un componimento, ecc.). guarini

, ch'egli v'entrò, con un passo così legato, con uno sguardo

con uno sguardo così adombrato, con un viso così stravolto, che non ci

: uscì con passo legato, provando un gran dispiacere e un gran rimorso.

legato, provando un gran dispiacere e un gran rimorso. serra, ii-449: la

mancanza di allenamento o di preparazione (un atleta). -tenuto a freno,

-tenuto a freno, controllato, inibito (un sentimento). scala del paradiso,

una persona, di un'attività, di un impegno; vincolato moralmente. -anche:

: credono ch'el farsi monaca sia un andare a nozze; non hanno anco

36 (636): - è un voto che ho fatto alla madonna..

mazzini, iv-4-55: sto legato a un lavoro che s'accosta al fine e

una donna legata in matrimonio legale con un uomo, che già teneva il vincolo di

a una donna per la quale non provava un briciolo di amore, lo esasperava.

-ant. sottoposto a vincoli giuridici (un bene economico).

9. unito o accomunato a qualcuno da un vincolo di simpatia, di amicizia,

in vista di uno scopo, di un interesse comune). fra giordano,

buoni sono legati insieme e intendono a un fine. a. pucci, cent.

essere sociabili, e legati insieme dall'un capo all'altro del mondo. m