se sgarrassero. sinisgalli, 4-86: con un colpo di accetta intaccava il fusto delle
hanno squadrato con l'accetta. hai un viso che ci si farebbe sopra un battuto
un viso che ci si farebbe sopra un battuto di lardo. -darsi vaccétta
d'una volta in francia, è un darsi dell'accetta nelle gambe ed un
un darsi dell'accetta nelle gambe ed un tagliarsi i nervi. -prov.
di accettazione di un'eredità, di un contratto, di una cambiale. casaregi
consentire a ricevere quanto è offerto (un dono, un favore, un'amicizia,
quanto è offerto (un dono, un favore, un'amicizia, un saluto
, un favore, un'amicizia, un saluto, un augurio); accogliere (
, un'amicizia, un saluto, un augurio); accogliere (una proposta
); accogliere (una proposta, un invito, una preghiera, una giustificazione,
, una preghiera, una giustificazione, un suggerimento, un rimprovero); gradire
, una giustificazione, un suggerimento, un rimprovero); gradire.
: voleva ritenermi a pranzo, ma un impegno preventivo non mi permise di accettare
offre. ricevesi una grazia, s'accetta un servizio. ricevere esclude solamente il rifiuto
, 103: nell 'accettare è sovente un segno di gradimento; in questo è
tazzina di caffè ed egli l'accettò con un sorriso riconoscente che gli costò grande fatica
sartina o la commessa che da noi accetti un invito a pranzo accetta più che altro
precedenti si poteva pensare che egli fosse un vigliacco. -accettare un incarico, un
che egli fosse un vigliacco. -accettare un incarico, un * impresa: prendere
un vigliacco. -accettare un incarico, un * impresa: prendere su di sé
destino, ma come un'attesa per un destino più alto. papini, 27-815:
122: era giunto a torino / un inverno, tra lampi di fabbriche e scorie
era lavoro. accettava il lavoro / come un duro destino dell'uomo.
ricevere (una persona), ammetterla in un luogo determinato, in una certa carica
determinato, in una certa carica; in un ordine religioso; accogliere in matrimonio;
più copiosa. beicari, 3-1-43: un giovane... tanto pregò giovanni che
, approvare, seguire una dottrina, un insegnamento, un'opinione, un indirizzo
, un insegnamento, un'opinione, un indirizzo artistico o letterario. cavalca
o col beneficio di inventario. -accettare un contratto: obbligarsi, firmandolo, ad
7. agric. ant. fare un buon innesto (detto delle piante)
la parola accettata, non per questo un trattario sarebbe ammesso a negare di aver accettato
contentano, la lingua si spande in un mare di confusione che non ha termine
accettazióne, sf. accoglimento (di un dono, di una proposta, di
dono, di una proposta, di un incarico): ammissione (in un
un incarico): ammissione (in un ordine religioso, a far parte di un
un ordine religioso, a far parte di un gruppo, di un circolo);
far parte di un gruppo, di un circolo); approvazione.
atto mediante il quale vengono riconosciuti da un governo un diplomatico, un ambasciatore come
il quale vengono riconosciuti da un governo un diplomatico, un ambasciatore come rappresentanti di
riconosciuti da un governo un diplomatico, un ambasciatore come rappresentanti di un altro stato
diplomatico, un ambasciatore come rappresentanti di un altro stato. 7. dir.
l'eredità, dopo l'accettazione avesse un anno di tempo ad informarsi. muratori
prove che stabiliscono se le caratteristiche di un materiale corrispondono a quelle fissate dal capitolato
vista, e l'ho data a un mercante che ha promesso di negoziarmela oggi
fosse data, la cambiale non esprimeva che un contratto fra il traente e il portatore
un'amica del giovane la quale aveva un altro corteggiatore più fortunato e accetto del
. l'atomo che partecipa a un legame chimico coordinativo e che riceve
in cristo siamo una cosa e sotto un signore eguale servitudine tegnamo; imperciò che
placare, far cessare; sedare (un tumulto, una rivolta).
aura che freme / suona d'intorno un picciolo bisbiglio. / ma con la
volta, prendeva volentieri le parti d'un debole sopraffatto. [ediz. 1827 (
. soddisfare, appagare (una passione, un sentimento). boccaccio, i-334:
non più avanti d'uno che d'un altro si ricordano. tasso, 12-2
: mi si faccia il favore di darmi un termine qualunque per acchetare un poco la
di darmi un termine qualunque per acchetare un poco la smania che mi tormenta.
ch'io ricevetti tal ferita / da un ch'io vidi dentro a li occhi sui
opera. monti, 4-507: gli volse un guardo di traverso il forte / tìdide
parlar. cuoco, 1-119: se allora un uomo rispettabile per la sua prudenza e
i dolori dell'orgoglio deluso s'acchetano un poco, poi tornano più cocenti di
di prima... il riflessivo ha un significato nel quale più comunemente usiamo acquietarsi
manzoni, no: c'è nell'uomo un desiderio di conoscere la propria natura,
ii-419: anche la piccola madre d'un tratto s'acchetò. sapeva cosa pensare.
, a un'estremità della quale pende un retino. jahier, 85:
sinisgalli, 6-159: c'è un epigramma greco in cui si accenna al
. verga, i-275: successe un gridio, un fuggi fuggi per tutta
verga, i-275: successe un gridio, un fuggi fuggi per tutta la stradicciuola,
(rapidamente e saldamente una persona, un animale, un oggetto); acciuffare
saldamente una persona, un animale, un oggetto); acciuffare, catturare.
fuggiva. magalotti, 7-24: potendo acchiappare un bianco, se lo mangiano vivo immediatamente
: la disgrazia fu ch'eravamo in un luogo così solitario, ché se era in
idem, i-289: anche lui durò un pezzo a scappare di qua e di là
, quelle che gli specialisti acchiappano con un bel colpo di lenza. papini,
il topo. pancrazi, 2-102: un cucciolo da caccia aveva acchiappata una lepre
. moravia, xi-306: tutto ad un tratto, acchiappò la valigia con le due
palazzeschi, 3-183: la ragazza credè per un istante di avere acchiappata la fortuna per
. verga, i-400: aveva acchiappato un reuma alla gamba, collo star di
. borgese, 2-46: e poi acchiapperesti un malanno con questo vento.
testa. silone, 5-135: ha preso un ciocco tra le braccia e l'ha
molti nel mondo, sono stati acchiappati da un tristo che non ha però avuto il
tr. [acchiavàccio). serrare un uscio col chiavaccio; chiudere ermeticamente.
alla cova. viani, 13-471: un manipolo di case acchiocciate sotto il campanile
una scarpata di pietrame, ardua come un baluardo, c'era acchiocciata la casa
dell'uso vivente: pare che indichi un po'più dell'accoc- colarsi. la
essa pure, infagottata, acchiocciolata in un mucchio di scialli. acchiocciolatura, sf
di chiocciola. magalotti, 20-270: un simile scherzo farà ancora applicandosi, in
ancora applicandosi, in cambio della ciotola un grosso nicchio marino, in cui quell'
in cui quell'acchiocciolatura... fa un buonissimo effetto. = deriv.
la stecca la palla o il pallino in un punto
era facile] riconoscere di primo acchito un imbecille da una persona seria. boriili,
pasolini, 3-173: ma tutt'a un botto, da un angolo di una
: ma tutt'a un botto, da un angolo di una via, ecco che
nel bigliettino... gli acchiudevo un involtone della lunga e ricca treccia de'
. baretti, ii-122: giacché avete un mezzo sicuro, fate andar subito nelle
machiavelli, 907: se si mandò allora un paiolo di accia, si è convertita
(i-261): che guardasse in un canto della camera e vi troveria alcune
vi troveria alcune accie di filo ed un arcolaio. anguillara, 4-152: co'
maggiore. pascoli, 313: stendeva sopra un biancospino / l'accia filata nell'inverno
. d'annunzio, ii-800: per sorte un dì cucito fui bel bello / con
2-979: un'accia di fili neri un po'schiumosi raccolta sulla nuca in un
un po'schiumosi raccolta sulla nuca in un nodo mediocre, data la loro estrema finezza
spandere, prese cuore e forza come un leone, e alzò l'accia, e
. 2. figur. eseguire un lavoro con trascuratezza, frettolosamente; buttare
a portar fuori seggiole ed am- mannire un po'di ristoro. -figur.
al figur. pascoli, 29: un vegliardo austero mormora / dall'altar suoi
l'esporre agli occhi acutissimi dell'invidia un lavoro acciabattato. 2. strascicato
2-846: i piatti s'acciaccano in un barbaro acciottolio che però serba intatta la precisione
. capì che quello era il corpo di un uomo. soffici, 6-9: per
uomo. soffici, 6-9: per un pezzo non fece che girellare di qua e
finta di non vedere e li lascia un po'fare, e quando se ne ricorda
fare, e quando se ne ricorda dà un altro scrollone: ciac! tombari
, pesante..., con un gran cranio che gli acciaccava la faccia.
[cane] dopo aver inghiottito per forza un capo di vipera crudo e acciaccato nel
sì, acciaccata, faceva pensare ad un barattolo caduto nel dominio della via.
questi miei ultimi quarant'anni né manco un mezzo baiocco a medico o a speziale veruno
del tassametro. baldini, 1-668: con un grido e due schiocchi di frusta l'
dee. idem, 7-138: palemon d'un delfino il curvo tergo / preme vezzoso
sia la ragione. viani, 14-406: un prete assai strano...,
aurigare, intr. letter. guidare un cocchio. alfieri, i-261:
cui appaiono le prime manifestazioni artistiche, un culto religioso, una diffusa e perfezionata
l'aurino della luce, e non piuttosto un giallo sbiadato? d'annunzio, ii-630
a poco su dalla profondità verde con un luccichio aurino. = voce dotta
spirito. beicari, 3-2-103: a un altro tempo un giovane d'assai onorevole aspetto
, 3-2-103: a un altro tempo un giovane d'assai onorevole aspetto, venne
mio giglio; / e verrà per fiorirvi un dì l'aurora. morando, iii-233
in quell'ora. baldini, 4-181: un paesaggio... coi monti lontani
). alfieri, 41: a un cenerino drappo avea commessi / gli omeri
14: improvvisamente una testa bionda, un sorriso, si sporge nel raggio radente del
oriente. caro, 9-163: indi un gran nembo / di coribanti per lo
di meraviglia e di spavento / l'un esercito e l'altro. tasso,
aurora gioconda. saba, 543: e un giorno / un'ombra mesta ti scendeva
un'ombra mesta ti scendeva -oh, un attimo! - / dalle ciglia, materna
sorgere, la prima manifestazione (di un evento, di un sentimento, di
manifestazione (di un evento, di un sentimento, di un'idea, di
sentimento, di un'idea, di un movimento politico o letterario, di una
ascoltavano [le donne] trasognate in un soave abbandono, specialmente quelle mature come
fallaci aurore boreali. tombari, 2-224: un nuovo sole ancora più grande si profilò
s'irraggiò alla luce aurorale, un lungo anelito di passione corse il popolo.
tardo, / sì che s'ausi un poco prima il senso / al tristo fiato
. preciso, come può essere quello di un medico, anzi di un tisiologo,
quello di un medico, anzi di un tisiologo, conosciuto per la finezza dell'
. silone, 5-42: il medico rimase un po'incerto, poi andò verso di
5. mus. nota ausiliare: in un accordo, in una melodia, quella
. idem, 172: debbe adunque un principe o una republica pigliare prima ogni altro
mercenarie, o ausiliarie, per dar loro un più bel titolo. d'annunzio,
palazzeschi, 4-81: per quanto ella portasse un nome auspicale la sua esistenza fu umile
àuspice, sm. chi presiede (a un fatto, a un'impresa, a
fatto, a un'impresa, a un avvenimento: e quasi ne garantisce l'
duce ed auspice fernando, / d'un pericle novel l'opra e il consiglio /
vaticinio. idem, iv-1-161: pensavo a un altro annunzio di presentazione e a un'
... gli era apparsa come un auspicio di felice e più facile viaggio
tali auspici, non dovette apparire ad arturo un eden riconquistato. palazzeschi, 4-251:
: il suo convincimento assoluto era che un matrimonio nato sotto quegli auspici non potesse
nato sotto quegli auspici non potesse essere un matrimonio felice. 3. patrocinio
cesarotti, i-139: rigenerata al presente sotto un nome più adattato allo spirito ragionativo del
secolo; posta sotto gli auspici d'un sovrano illuminato che mira in tutto al
: avrei così stabilito tra voi e me un patto d'alleanza sotto gli auspici delle
con austerità profetica: -il mare è un campo infedele. stuparich, 2-349:
uno stile architettonico, nel gusto di un arredamento); solennità (di un
un arredamento); solennità (di un paesaggio); inclemenza del clima.
einaudi, 1-491: non è solo un pericolo italiano. l'esempio attuale più
a quel che mi pare, è d'un naturale austero; non ama la musica
amaro, ma insieme con esso aveva un non so che d'una gioia austera e
suoi pensieri erano per lunga eredità concentrati in un solo: combattere pel trionfo della sua
del nipote, da portarsi per esempio a un istituto di educande, non si sa
si celano ugualmente nella riconosciuta necessità di un ritmo di vita austera nelle forme e nei
anche uno stile architettonico, il gusto di un arredamento, un paesaggio).
, il gusto di un arredamento, un paesaggio). celimi, 2-27 (
grazzini, 4-470: ci accompagnammo con un venerabile vecchio, d'austero volto. crudeli
fioriva. panzini, iii-500: c'era un gentiluomo col naso aguzzo, abito austero
14-18: solenne ed austero, come un patriarca dell'antichità. palazzeschi, 1-65
m. adriani, 3-3-486: demade visitando un giorno focione, trovollo a mensa,
di odore); tendente allo scuro (un colore). palladio volgar.,
, 16-i-58: noi abbiamo in toscana un dettato: vino amaro, tienlo caro-,
poi 10 loderei l'uso moderato d'un vino rosso nostrale di ottima qualità,
parte inferiore, cioè nella australe, un immenso seno, il quale incava la parte
dalle grandi costellazioni australi creato pel dormente un destino più profondo. ungaretti, ix-23:
australe erano destinati a portare in quella vicenda un vigore di salute, rigenerando e rintegrando
concorrenti, ciascuno dei quali parte da un punto diverso, devono percorrere il circuito
, devono percorrere il circuito di pista un dato numero di volte, nel minor
p. fogazzaro, 2-108: un austriacante marcio che fece denari con le
si benignava ora via via di emanare un suo vecchio e domesticissimo spirito.
: a dì 14 del detto mese cominciò un vento austro spodestato e impetuoso. boccaccio
, 13-21: esce allor de la selva un suon repente, / che par rimbombo
vento austro e suoi collaterali essere di un moto contrario all'aquilone, cioè nascer
b. croce, ii-6-225: nemmeno un « contratto » è possibile tra codesti
sola alternativa, con la perentorietà di un dilemma: o sì o no
beltramelli, i-91: qui s'impone un dilemma, un aut- aut; non
i-91: qui s'impone un dilemma, un aut- aut; non vi sono vie
idem, ii-232: improvvisamente mi pose un aut aut: -dunque vuole o non vuole
il pubblico, obbligandolo a recarsi presso un ufficiale incaricato alla bisogna ed a pagargli,
che ti beccasti per l'autèntica di un cesto di frutta che io non mi
il suo codice, per distinguerle da un compendio che ne aveva fatto giuliano (
generazione. l'aurora, i-189: un proprietario che per la seconda volta avrà
autentico, rendere e dichiarare valido (un atto, un documento).
e dichiarare valido (un atto, un documento). giov. cavalcanti
2. riconoscere, dichiarare autentico (un fatto); convalidare; confermare.
dichiarato, riconosciuto autentico; convalidato (un documento, un atto).
autentico; convalidato (un documento, un atto). machiavelli, 6-6-84
autenticare; l'atto legale col quale un documento viene reso autentico, valido,
viene reso autentico, valido, o un pubblico ufficiale attesta che una firma è
sottoscrive), oppure che la copia di un documento è conforme all'originale.
centenari alcuni, della grossezza e più d'un braccio d'uomo, che di verezzi
cui conformità all'originale è attestata da un pubblico ufficiale (perciò è altrettanto degna
attribuito; originale, non falsificato (un documento, un'opera d'arte o
. conforme alla realtà (una notizia, un racconto); credibile. masuccio
ii-221: queste novelle autentiche riempierono ad un tratto, come potete credere, tutto
di autentico il barigini non aveva che un ingegno vivo, il fascino d'una chiacchiera
a don malfattini, il quale era almeno un autentico uomo nero. deledda, ii-925
molto conveniente producere in fede di questo un testimonio autentico; e nessuno è
autentica: quella fatta dal legislatore con un nuovo provvedimento legislativo. -eccles.
m. -i). chi conduce un autoveicolo pubblico o privato (ricevendone mercede
vino, 1-135: era seduto davanti, un po'allarmato dal baccano di tutte
all'albergo poco mancò che non schiacciasse un operaio in bicicletta. c. e.
volante. pavese, i-182: volò un sacchetto sodo, che il vecchio pigliò a
, sm. invar. dramma sacro in un atto, di origine spagnola e portoghese
parrebbe bella una crociata e fors'anche un auto da fé. de amicis, i-929
, che era esposta nella vetrina di un libraio, per farne un auto da fé
vetrina di un libraio, per farne un auto da fé davanti alla prefettura.
indicare distruggere, ardere. « feci un auto da fe delle mie lettere d'amore
zucchero), dovuta al determinarsi di un aumento di temperatura, in certi punti
la par rocchia. chiedevano un po'di cognac per un ferito. l'
rocchia. chiedevano un po'di cognac per un ferito. l'au toambulanza
sf. meccan. aratro azionato da un motore. = comp. da auto1
delle aziende, mediante la costituzione di un fondo con cui far fronte a rischi
urti familiari. bacchetti, ii-407: un semplice tedesco fanfarone, infatuato, col
estens.: montato su autoblinda (un reparto). = comp.
per il trasporto di persone (da un punto all'altro della città, o
all'altro della città, o da un paese all'altro): anche a due
il fanciullo magretto torna a casa / un poco stanco e molto interessato / alle cose
l'occasione. palazzeschi, i-691: un signore aveva perduto l'autobus per un
un signore aveva perduto l'autobus per un secondo, era arrivato correndo, con la
dall'autocampo verso sera, a pestare un po'di fango in una campagna piatta che
. cannone fissato direttamente al telaio di un autocarro. baldini, i-207: intorno
baldini, i-207: intorno alla città era un ordinato movimento di autocarri, di autocannoni
pesanti). linati, 8-53: un rombo d'autocarro viene là dalla strada
strada. borgese, 3-109: a un tratto, senza preavviso, - un
un tratto, senza preavviso, - un pomeriggio di luglio, -la valle si colmò
. alvaro, 3-181: la sera un autocarro li aspettava davanti alla porta della casa
qualche autocarro delle colonie marine guidato da un pazzo che faceva i sorpassi come se
1-97: l'aria gli portava come un lontano ronzio. tese l'orecchio.
orecchio. da qualche parte doveva passare un autocarro. = comp. da auto1
.]: autocefalo: chi non riconosce un capo, o superiore; titolo
si dava ai vescovi non soggetti ad un metropolitano, od ai metropolitani non soggetti
ai metropolitani non soggetti alla giurisdizione di un patriarca. = voce dotta, gr
. tecn. che serve a fissare un pezzo centrandolo (un dispositivo di serraggio
serve a fissare un pezzo centrandolo (un dispositivo di serraggio). =
ne deforma leggermente le pareti, provocando un incrudimento delle fibre esterne, che,
effetto che si ottiene facendo uso di un dispositivo che riunisce, con l'impiego
che riunisce, con l'impiego di un unico obiettivo, le due operazioni che
stesso. carducci, iii-27-317: un signore mi scrive da genova, domandandomi
del chiedermi auto-commenti l'hanno preso da un pezzo molti in italia. =
sf. fis. compressione spontanea di un fluido che si ottiene diminuendo la velocità
sm. e f. chi esercita un potere assoluto; despota. mazzini
romagnosi, conc., ii-724: un regime violento e dispotico, una autocrazia
del proprio lavoro (da parte di un artista, di uno scrittore).
con soluzione mediante reticolo colorato, dove un solo strato sensibile, impressionato, viene
viene prima sviluppato, poi invertito in un diapositivo che, osservato per trasparenza,
; teoria che sostiene l'autoctonia di un popolo. carducci, i-582:
credeva nell'antichità delle popolazioni stanziate in un territorio da epoche remote). -per
l'atto con il quale il colpevole di un reato ne informa l'autorità giudiziaria.
, iv-46: « il leopardi fu un autodidatta. il francese ha appunto la
, sf. biol. disintegrazione di un tessuto dell'organismo umano per opera di
. distinzione da se stesso (di un concetto). b. croce
distrugge da sé sulla traiettoria, dopo un determinato periodo di tempo (i proiettili
milit. la distruzione di se stesso di un proietto autodistruggente. = comp
nucleo di militari e automezzi assegnati a un comando di truppa. = comp
(e avviene di certi animali sottoposti a un digiuno prolungato). - anche al
sm. autocarro con carrozzeria costituita da un furgone chiuso. moravia, vii-358
, ecco, ci sbarra la strada un autofurgone delle pompe funebri, nero e dorato
, fortemente compressi, si uniscano in un unico pezzo. e. cecchi,
di grandi dimensioni, ruotante intorno a un asse, che in volo ordinario è quasi
carducci, ii-8-16: vidi... un autografo della parisina, che chiede a'
renderli a chi glie ne avea imprestati; un bellissimo e finissimo caratterino secondo il quattrocento
una poetessa celebre della quale conservava come un tesoro un aureo autografo. baldini,
celebre della quale conservava come un tesoro un aureo autografo. baldini, 4-144: fu
pienamente felice il giorno che potè avere un autografo dell'autore... nel
, dell'intensità di corrente che percorre un circuito elettrico. = comp. da
. produzione di una forza elettromotrice in un circuito elettrico, dovuta alla variazione del
dovuta ai vortici liberi che sfuggono da un sistema portante. = comp. da
propria libidine di autolesionismo, testimonianza di un vero e proprio complesso di inferiorità.
. pratolini, 6-117: gli sfuggì un colpo che gli trapassò la coscia..
stendendoci la mano. disse: « un autolesionista vi saluta ».
apparecchio destinato a limitare la velocità di un ascensore alla partenza e all'arrivo,
il livello del serbatoio a monte supera un determinato valore. = comp. da
nostro vivere che altro è, che un moto perpetuo del cuore, per lo
non si prestava che colla sciocca ubbidienza d'un automa. nobili, vii-649: mi
nobili, vii-649: mi vestii come un automa; ingozzai la colazione come fosse
, iv-1-329: il suo passo era un po'saltellante e malsicuro, come d'
po'saltellante e malsicuro, come d'un uomo che abbia un principio di paralisi.
, come d'un uomo che abbia un principio di paralisi...;
delle gambe, simile al busto d'un automa. idem, iv-2-369: nessuno
con una contrazione sempre uguale, come un automa impeccabile. panzini, iii-472: i
lasciò piegare, stirare, atteggiare come un automa. beltramelli, iii-237: doveva
, iii-237: doveva conservarsi impassibile come un automa: lasciar fare, lasciar dire
sotto la gran cappa patema, con un suo sorriso smarrito. govoni, 1-194:
fisso in avanti seguitando a camminare tutta d'un pezzo come un automa. boine,
a camminare tutta d'un pezzo come un automa. boine, ii-105: sentì dentro
: folli i miei passi come d'un automa. alvaro, 3-43: avrebbe eseguito
alvaro, 3-43: avrebbe eseguito come un automa, come sapeva ubbidire lui. montale
! cassola, 2-121: andava avanti come un automa e, quando ebbero abbandonato la
pensare, di lasciar muovere le gambe come un automa, di mettere i passi a
; senza intervento diretto o indiretto di un operatore. papini, 1-66
che si fa; per abitudine, per un impulso inconsapevole, inconsciamente, senza una
briglie. palazzeschi, i-627: un ambiente inafferrabile e che loro sfugge, tanto
automatico; proprietà della macchina di compiere un lavoro senza bisogno dell'intervento dell'uomo
. -ci). capace di compiere un determinato lavoro senza l'intervento diretto dell'
diretto dell'uomo (una macchina, un dispositivo meccanico). -interruttore
. -interruttore automatico: che interrompe un circuito quando la corrente raggiunge una data
era fatta automatica, ed io andavo come un sonnambulo. barilli, 4-33: il
, 63: il tardo frullo / di un piccione incapace di seguirti / sui gradini
sigari di giunco, una scarpa vecchia, un ranocchio a scatto automatico. marotta,
l'improvvisato commercio dei lupini col noleggio di un pianino automatico. vittorini, 4-206:
. vittorini, 4-206: la fatica di un viaggio, oggi almeno, è maggiore
minore di quello che occorre per infilare un bottone comune nell'asola o nell'occhiello)
. negri, 2-39: chiudendo con un secco « tic » i ganci automatici
, 504: accendeva una sigaretta con un automatico che doveva funzionare poco. pratolini,
quali osservazioni e constatazioni non deve attribuirsi un valore automatico e inevitabile. montano,
. montano, 107: c'era un che di automatico, di sbalordito in
essi non davano affatto l'impressione d'un sincero effondersi di spiriti vitali. =
la ciclopica cava, in preda a un automatismo orribile, è immersa in una luce
parte dei nostri movimenti. per fare un sol passo, a quanto sembra, spostiamo
si pensa alla ferratura e bardatura di un cavallo. 4. filos. teoria
macchina non è che l'attuazione di un nostro procedimento mentale, esteriorizzato ed automatizzato
dare il matto al bianco in un determinato numero di mosse. =
e soprattutto elettronici, permette di realizzare un processo lavorativo completamente automatico, sostituendo il
la coscienza dell'uomo sono annullate da un complesso di strutture che gli impongono un
un complesso di strutture che gli impongono un comportamento automatico. gobetti, ii-315
automaticamente le figliuole. serra, 11-199: un salute lombarda si riversa in pacate osservazioni,
. mitragliatrice fissata direttamente al telaio di un autocarro. baldini, i-207: intorno
baldini, i-207: intorno alla città era un ordinato movimento di autocarri, di autocannoni
sf. ritorno improvviso alla memoria di un ricordo apparentemente non giustificato da occasioni esterne
motore a scoppio destinato al trasporto di un piccolo numero di persone. fanzini
museo. moravia, vii-208: finalmente imbucammo un rettilineo e laggiù, in fondo,
luccicante al sole. pavese, 12: un profumo di terra e di vento ci
la macchina si era fermata ad un passaggio a livello e parecchie facce irate
e. cecchi, 6-53: da un certo angolo visivo, quest'america così
fun zionare in virtù di un motore racchiuso nel suo complesso e con
; potestà riconosciuta dal potere centrale a un ente locale di emanare norme che, nell'
imposte dal di fuori (sia da un essere superiore sia da una legislazione non
« arte per l'arte * vedevano un postulato indispensabile al concetto dell'autonomia dell'
e autonomiste. levi, 3-80: era un signore del paese, un liberale
era un signore del paese, un liberale, disse, e autonomista.
(con libertà assoluta o limitata da un potere centrale). s.
di autonomia; emanato, istituito da un organismo che gode di autonomia. leggi
2. dotazione di autoveicoli di cui dispone un ente, o, nell'esercito,
ente, o, nell'esercito, un reparto. = comp. da
autopiano, sm. pianoforte munito di un con gegno elettrico o pneumatico
di due rulli tra cui scorre un foglio di carta traforato in modo che ogni
sostituire il pilota nella guida di un aereo o di una nave; pilota automatico
. nel processo di solidificazione di un magma, pneumatolisi delle parti già
da alcuni organismi, che consiste in un aumento del numero dei cromosomi dei nuclei
senza motivo, a caso, spargendo disgrazie un po'come l'autopompa sparge l'acqua
. opposizione a se stesso (di un concetto). b. croce
palazzeschi, i-72: incontravo molti anni fa un vecchio signore,... del
chiamavano « il commendatore ». per un ghiribizzo del caso egli era all'oscuro di
(consta di una maschera munita di un piccolo serbatoio per l'ossigeno, ed è
. autopsia, sf. esame di un cadavere compiuto da medici specializzati (periti
con il conducente, dietro pagamento di un compenso calcolato in base a una tariffa
automobile attrezzata per fare la pubblicità di un prodotto (il cui nome è vistosamente
c. e. gadda, 158: un auto-pullman giornaliero da piazza colonna: cinquanta
o materiale, in conseguenza di un complesso di colpa (per cui l'
apparecchio radioricevente adatto a essere sistemato in un autoveicolo. 2. autovettura (
del fuoco), su cui è installato un apparecchio radioricevente e trasmittente. =
radiazioni di atomi radioattivi presenti naturalmente in un corpo o degli isotopi radioattivi in esso
de tacque rimanea lor poco / quando ecco un vento, ch'improviso spira, /
uomo... sono sacri perché sono un alto dono dell'autor supremo dell'uomo
popolari, i-777: commette egli adunque un grave peccato chi si fa autore o entra
-genitore. ojetti, i-145: un suo figliolo... è tutto compreso
che pone alcuno autore, / amore un disidero d'animo ene. dante, conv
. -d'autore: eseguito da un artista noto e apprezzato. tombari
apprezzato. tombari, 1-55: -dica un po', è d'autore questo ritratto
, v-1-606: io... sono un povero autorello che lavoro per vivere e
(che si compie senza intervento di un manovratore). c.
fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che capitola. carducci, ii-16-164:
autoriante (part. pres. di un autoriare non attestato). che
alto stile dea ne la presente opera un poco di gravezza, per la quale paia
2-34: andò il barone a ritrovare un valente padre, dal quale la donna
soccorso della scienza, era per loro un compromesso. e. cecchi, 1-153:
buona ventura, e fece eletta d'un bravo giovane, che avesse autorità non solo
. per autorità: per decreto (di un sovrano o magistrato investito di legittimi poteri
. panzini, iii-393: arrivò in un paese che era abitato da uomini,
panzini, ii-109: il signor armuzzi è un professore di ragioneria, che sa anche
becchi, vescovo di fiesole, disputando un giorno col piovano arlotto del maligno peccato
9-2-88: questo... parrà un paradosso stranissimo, scandaloso e smentito dalla
e di parlare autoritativa e linfatica imaginavano un certo che di divino. de luca
caminasse per via d'autoritativa deposizione di un papa legittimo, esercitando con questo l'autorità
, ii-185: la teologia dee essere ad un tempo razionale e autoritativa, immutabile e
pratolini, 9-189: dipingeva... un ceffo col pugnale tra i denti
col pugnale tra i denti, un teppista, ch'era l'autoritratto dell'autore
altri ad autorizzare di volta in volta un mio modo d'essere. =
ho chiesto l'autorizzazione per aprire un botteghino ', e qui torna 4
. guarda, lettore, un'improprietà o un modo falso e barbaro come confonde la
lui d'andare all'albergo, con un suo biglietto d'autorizzazione, per pagare
. cecchi, 6-32: si presenta a un guardiano l'autorizzazione d'accesso. levi
l'amministrazione rimuove, in relazione a un caso singolo, un divieto posto in
in relazione a un caso singolo, un divieto posto in generale dalla legge al
generale dalla legge al libero esercizio di un diritto o al libero compimento di un'
ad es., per procedere contro un membro del parlamento è necessaria l'autorizzazione
aeron. rotazione spontanea dell'elica di un aereo o dell'aereo stesso, per
. elettr. fenomeno per cui un accumulatore (o una pila) abbandonato a
) di merci e passeggeri, effettuato su un dato percorso, con orari regolari e
. feto su cui se ne sviluppa un altro (detto parassita). =
tipico delle regioni carsiche) per cui un fiume a un certo punto del suo
regioni carsiche) per cui un fiume a un certo punto del suo corso sprofonda e
sostanza operata, anziché dall'aria, da un composto chimico ricco di ossigeno.
marin. di nave mercantile fornita di un particolare tipo di stiva (detto a
autostòp, sm. invar. richiesta di un passaggio rivolta con cenni di arresto da
passaggio rivolta con cenni di arresto da un pedone fermo sulla strada a un automobilista
da un pedone fermo sulla strada a un automobilista che sopraggiunge in macchina nella stessa
la strada di roma. ad un crocicchio una bella ragazza bionda ci fa un
un crocicchio una bella ragazza bionda ci fa un gesto per l'autostop.
soggetto su se stesso, per effetto di un dualismo psicologico non controllato e del conseguente
non controllato e del conseguente prevalere di un contenuto della coscienza su tutti gli altri
d'arte, o la sostituzione di un opera ad un'altra. = comp
.. percepisce dagli auto- trasportatori un contributo annuale, che dovrebbe servire
trasporto in italia e come un vero e proprio disconosci mento
(plur. -i). chi guida un autotreno. = deriv. da
, costituito da un'automotrice e da un numero variabile di rimorchi (o dall'
bot. ca pacità di un organismo (propria di quasi tutte
tutela dei propri diritti fatta personalmente da un privato (consentita dalla legge solo quando
autre, spagn. otro (da un anteriore * autro), e le forme
slataper, 1-93: ero accanto a un bosco autunnale, e soffiava la bora,
22: può accadere che fuori sia un cielo di stelle, / al di là
autunni i maggi lieti, / in un co'fiori ha qui pomona i frutti.
cielo e il mattino d'autunno / come un grande fantasma n'è intorno. idem
torrenziali e piangenti, / e un brivido percorse la terra / che ora,
nuda e triste, / accoglie un sole smarrito. idem, 1-79: inclino
il colore fastoso dell'autunno cedeva a un grigiore di fanghiglia. quasimodo,
, 594: nella grossezza del detto ovato un par- timento otto zane, nelle quali
una lancetta mobile che, collegata con un filo all'estremità della pianta, segna
all'estremità della pianta, segna su un quadrante graduato le fasi dell'allungamento).
modalità dell'accrescimento del bambino (è un ramo della pediatria). =
aver bisogna; / ché 'n un punto se slogna / e fugge tempo
e quella angoscia / che m'avacciavà un poco ancor la lena, / non m'
. berchet, 139: mira steso un cavaliere / che par trarlo alla sua volta
allenta / il battito del cor, per un baleno / d'un vago occhio sereno
del cor, per un baleno / d'un vago occhio sereno. = deriv
medici, ii-278: io t'ho recato un mazzo di spruneggi / con coccole,
sm. chi gode di un avallo. carducci, ii-16-262:
di lire 30 per rinnovazione d'un vaglia firmato mantovani orsetti e avvallato da me
dà con la propria firma per un debito contratto da altri (con
la quale si fa compiere all'avversario un semicerchio in aria con successiva caduta sul
d'acqua davanti ai bacini interni d'un grande porto; antiporto. tombari,
belgrado alzava il bicchiere e cantava come un avamposto che sa di dover cadere per
de marchi, 613: sedette sopra un muricciolo e accese un avana, come
: sedette sopra un muricciolo e accese un avana, come un buon villeggiante, che
muricciolo e accese un avana, come un buon villeggiante, che riposa lo spirito
villeggiante, che riposa lo spirito dopo un gran lavoro. di giacomo, 653:
soffice poltrona dalla quale si piace, con un avana in bocca, di riguardar nella
sigari avana. malaparte, 10-56: offrendomi un sigaro attraverso la tavola, mi diceva
sigaro attraverso la tavola, mi diceva con un sorriso di simpatia: - vi piacciono
- vi piacciono i sigari? questo è un vero avana. 2. agg
leggere, di ca ^ moscio, un vestito avana e una camicia d'un celeste
, un vestito avana e una camicia d'un celeste puerile, senza cravatta.
... una sera si presentò con un carico di fucili vecchi ad avancarica.
, 7-126: riuscimmo ad avere anche un fucile ad avancarica dalla canna lunghissima.
annunzio, iv-2-1324: i soldati intonano un canto che dall'avanguardia si propaga laggiù
, 9-43: dalla lontana avanguardia nacque un coro. cassola, 1-200: le ultime
sorte di tutte le avanguardie, precorrevano un tempo più razionale e semplice, che
, 68: a chi poteva guardare un giovane provinciale che si trovasse ad essere
.: nella posizione più avanzata di un movimento artistico, di idee.
nelle arti e nelle lettere (ma un poco disordinatamente e velleitariamente).
sostenere idee nuove; chi appartiene a un movimento d'avanguardia. panzini,
: francesco petrarca ai suoi tempi fu un precursore o, come oggi si direbbe,
precursore o, come oggi si direbbe, un avanguardista, e non soltanto in poesia
il « borghese » non è più un uomo d'ordine e un posapiano: è
non è più un uomo d'ordine e un posapiano: è avanguardista, rivoluzionario,
regali che i bascià e doganieri turchi esigevano un tempo dai negozianti cristiani del levante,
lommaseo [s. v.]: un padrone fa mille avanie a'suoi contadini.
sempliciotto. pulci, 51: l'un s'infarina, e 'n punto è la
buonarroti il giovane, 9-286: fu un di quei ch'i semplici avannotti
. nave di scorta, che precede un convoglio di navi mercantili. = voce
inf. 8-66: nelle orecchie mi percosse un duolo, / per ch'io avanti
pinghe » / mi disse « il viso un poco più avante, / sì che
, 4-26: in una grotta abitava un gigante, / ed un gran fuoco s'
grotta abitava un gigante, / ed un gran fuoco s'avea fatto avante.
ordine di avanzare; invito a entrare in un luogo; esortazione ad affrettarsi a fare
boccaccio, i-139: il siniscalco in su un alto cavallo, con un bastone in
in su un alto cavallo, con un bastone in mano, sopravvenne, e dando
avanti, avanti ». c'era un incalzare e un rattenere, come un ristagno
avanti ». c'era un incalzare e un rattenere, come un ristagno. carducci
era un incalzare e un rattenere, come un ristagno. carducci, 463: avanti
. bontempelli, 20-176: salimmo a un secondo piano e accettammo l'invito d'
secondo piano e accettammo l'invito d'un cartello bianco che da un uscio vetrato
l'invito d'un cartello bianco che da un uscio vetrato diceva: 'avanti '
-segnale di avanzare, dato con un suono di tromba o con un fischietto
con un suono di tromba o con un fischietto. saba, 171: una
avante / nel campo del re d'africa un. signore. sarpi, i-5:
gli convien farli due volte', dice un nostro proverbio. collodi, 582: [
possibile che non riuscisse a andare avanti un ragazzo che in tre mesi soltanto di
a pieni voti. -proseguire in un discorso, in un ragionamento. boccaccio
-proseguire in un discorso, in un ragionamento. boccaccio, dee.,
denari a staia. alvaro, 9-485: un latitante... è un uomo
: un latitante... è un uomo ricercato dalla forza pubblica perché si è
(gli studi, gli affari, un lavoro): primeggiarvi; essere a buon
-mandare avanti: far progredire (un lavoro, un'impresa); provvedere
-mettere avanti: sostenere, difendere (un ideale, una causa); proporre
proporre, mettendo in buona luce (un progetto, un suggerimento); addurre,
in buona luce (un progetto, un suggerimento); addurre, accampare (
essere più avanti che da saper divisare un mescolato o fare ordire una tela
invitare, di volta in volta, un cavaliere. -per avanti: in
in precedenza. salvini, 39-v-252: un animo riposato è un fertil terreno,
salvini, 39-v-252: un animo riposato è un fertil terreno, che dalle semenze per
profondi solchi della mente riposte, vale a un tratto a produrre... nobili
tanto avanti il mio desire / ch'un dì cacciando, sì com'io solea,
eroico sale ad avanti- indietro, superando un tracciato pendolare. 9. sm.
maestra. -il senso del moto di un bastimento che procede con la prora.
, sm. milit. parte anteriore di un traino (la sala, due ruote
traino (la sala, due ruote, un timone e due stanghe) che per
due stanghe) che per mezzo di un perno si collega al corpo della vettura
corpo di sala con due ruote ed un timone o due stanghe. nel mezzo
cannone, per trasportarlo con velocità da un luogo all'altro. barilli, 2-113:
condizioni. -in particolare: promozione a un grado superiore (negli impieghi pubblici e
e avanzamento. imbriani 2-172: prendete un uffiziale: l'onor suo, il suo
di questi mesi e l'ho proposta per un avanzamento. 3. figur. progresso
189: la superiorità non è altro che un grande avanzamento nella cognizione e nell'amore
ebbe qualche avanzamento la città, fabbricando un tempio per franchigia a'ribelli e fuggiti
, l'entità dei lavori compiuti in un dato momento. avanzante1 (part.
va per dubbio calle, / ode un corso appressar ch'ognor s'avanza:
corso avanza molto; / entra da un lato, e fuor per l'altro passa
arrenate e immobili nelle correnti pur è un non piccolo avanzare, dovendosi mettere in
iii-109: il funerale pareva avanzarsi in un deserto immenso. d'annunzio, iv-2-164
/ sicura avanzi e canti / sopra un mare famelico. stuparich, 2-169: i
. cassola, 1-15: in basso un fascio di rovi non le permetteva di avanzare
quel foco è morto, e 'l copre un picciol marmo; / che se col
le'stelle. tasso, 14-74: un picciol sorso di sue lucide onde / inebria
, 1-154: sotto la direzione d'un tal maestro... s'avanzò
g. villani, 11-39: ben fu un grande imprenditore di gran cose per avanzarsi
niuno simile se ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere
ne troverebbe, che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere sia lasciato
, che un figliuolo d'un re per un semplice cavaliere sia lasciato, ove la
v'afratellare con colui, che è un ladro quando gli vien fatto, e ne
croce, 43: il creder io che un re fosse più grande di statura degli
18: di terra il fusto non avanzi un palmo. -tr.
bocca socchiusa il labbro di sopra avanzava un poco quel di sotto. 9
punta della stampella sul terreno e con un movimento a compasso si spinse verso l'entrata
. fare andare avanti (un'opera, un lavoro). -per estens.:
avanzarle. leopardi, i-615: ponendo un freno e un limite all'ambizione e
leopardi, i-615: ponendo un freno e un limite all'ambizione e alla cupidigia degl'
zi. tr. privilegiare; promuovere a un grado superiore (negli uffici, negli
tenerlo occupato. panzini, iii-490: un signore avanzò, \ sorridendo, il
estens.: passare, superare (un limite di tempo). dante,
di via aver gli altri avanzati, in un luogo dilettevole... e d'
ripostisi, a prender amoroso piacere l'un dell'altro incominciarono. idem, dee.
compagni allontanato, / né pur d'un passo ancor la preda avanza. guicciardini
tramezzi] sopra avanzano l'altezza d'un uomo. panzini, i-37: un
d'un uomo. panzini, i-37: un giuggiolo fioriva presso il limitare ed avanzava
goldoni, iii-419: avanzo al pubblico un cotal cenno... per non
. anticipare. carducci, ii-16-93: un certo pranzo di professori, che mi
panzini, iii-29: - lionello -dissi un giorno -tu che fai morire tutte le
? non è egli molto meglio servirne un gentile uomo che più che sé m'ama
f. doni, 2-15: ora levandole un borsotto di dinari, ora tela,
di dinari, ora tela, ora un anello, venne a tale ch'ella voleva
risoluto, vedendo che ogni giorno passa un giorno, di mettere il chiodo allo stato
, mi basta e me n'avanza d'un bel cavallo. -poco avanza che
: ti scaglierò di là de francia un miglio, / e la vettura ti farò
potrà in capo all'anno avanzarlo e fame un buon capitale. goldoni, ili-io:
quella miserabile gente che non avanza mai un soldo in tasca, che ha le
essere miserabile. montano, 154: un marengo che la sorte materna, quando
panzini, iii-842: che dovete fare verso un soldato che si appiatta in una avanzata
timore, a gennaio e febbraio, di un altro lungo arresto nell'avanzata.
piluccando le cose malmenate da tutti, un boccon di questo e di quell'altro avanzaticci
la perfidia del male... in un signore di età avanzata, e di
. segneri, iv- 348: un timoteo, discepolo di s. paolo così
dir la nostra ragione, » disse un altro, con voce tanto più modesta,
divina giustizia non basta dare in limosina un mezzo pane avanzato sopra la tavola.
nel cuore, i sussulti, / d'un pianto sognato: parole, / sospiri
2. che è uscito illeso da un grave pericolo; scampato, superstite.
consuete occupazioni. giusti, i-536: un eroe comodissimo da celebrarsi a tempo avanzato
da celebrarsi a tempo avanzato e a un tanto il braccio. collodi, 191:
e traiamo profitto sì e no da un po'd'amore, che loro ci richiedono
. chi propone la sfida (in un torneo, in una competizione).
: hammi testé mostro l'avanzo d'un carlino papale, che il padre ismezzò,
259: ora che non gli abbaia più un cane alla gonnella, s'è data
dalla casa del guardiano e gettava con un atto rapido qualche avanzo da un canestro
con un atto rapido qualche avanzo da un canestro. idem, iv-2-237: il fanciullo
i-655: [al cane] porto sempre un cartoccio di rispettabili avanzi. deledda,
. tozzi, ii-467: ad un tratto, da qualche finestra, buttavano
dubitava che quelli fossero gli avanzi di un neonato ucciso; ma la coscienza gli
che li sotto riposassero gli avanzi di un giovane ventenne. 2. rudere
deperiti (di una decorazione, di un quadro, di un oggetto; di
una decorazione, di un quadro, di un oggetto; di un parco in abbandono
quadro, di un oggetto; di un parco in abbandono). ciro di
monte] si scuopre anche da lontano un gran casalone,... vale a
sepolti sotto la neve, immersi in un chiarore azzurro, onde sorgono gli avanzi
sto in orecchi, se dalle feritoie d'un avanzo di torre mi giunga la voce
piantato nell'europa risorgente alla civiltà, un trono barbaro, una lingua e un
un trono barbaro, una lingua e un popolo asiatico. d'annunzio, iv-2-699
cui forma [del canguro] era un segno diabolicamente sovvertito della mia forma,
venga / a contrastar gli amori / un avanzo di troia al re de'mori.
forse roba di teatro anche lei? un avanzo delle scene? o un avanzo
lei? un avanzo delle scene? o un avanzo di qualche cosa di peggio,
. 8. commerc. in un bilancio preventivo, l'eccedenza delle entrate
dell'elica: lo spazio percorso in un giro dall'elica, nella direzione del moto
vino d'avanzo! ché n'ho un poco, e costommi fiorini otto il cogno
avanzo aver terminato la vita al servigio d'un tanto principe. panciatichi, 46:
d'avanzo. rajberti, 2-193: senza un soldo del mio perché non ne ho
le dita sopra la coscia, fece un conto: « aprile, maggio,
. idem, 23-132: io eleggerò un uomo... che s'astenga dall'
sott'acqua. sveglia. se picchiate in un ponte, le avarie sono a carico
son più fatto vivo con loro, un po'per tutti questi diavoli che ho avuti
tutti questi diavoli che ho avuti addosso, un po'per il sospetto che le lettere
qualche decennio? palazzeschi, ii-315: un povero sole ricoperto di bende sudicie che
, come una danzatrice moribonda davanti a un pubblico indifferente. 2. figur
se tu cercasse il capo intorno a un cerchio. leonardo, 2-124: avarizia:
pensiero, che onorato disegno può aver un principe, che si è dato totalmente
troppo pericolose: la diffidenza e anche un po'd'avarizia spirituale lo aiutavano.
spesa, o a concedersi in via eccezionale un modesto lusso. salvetti, 86
il mio grillo vivo, / fatene un donativo, / e muoia l'avarizia.
. petrarca, 51-11: o d'un diaspro, / pregiato poi dal vulgo
fu in pistoia nella famiglia dei vergellesi un cavalier nominato messer francesco. uomo molto
nieri, 169: c'era una volta un uomo avaro tirchio che in casa,
granata. palazzeschi, i-290: conoscevo un ricco possidente che passava per essere avaro
nievo, 4: l'attività privata d'un uomo che non fu né tanto avara
e quivi era, / dicesi, un sentier breve / per discendere all'ade /
sbaratta: / parea di carne e sangue un lupo avaro. tasso, 9-36:
berni, 145: andate a dir ch'un avaraccio boia / abbia le belle grazie
anni con tanti nobili insegnamenti non altro che un avaraccio, che un assassino. giusti
non altro che un avaraccio, che un assassino. giusti, ii-454: andiamo via
, scriviamo a questo avaraccio, che un foglio di carta gli pare una lastra
. verga, i-420: gli costava un occhio < i}el capo all'ava- raccio
1-1: non è mal uomo, sebbene un poco lasci- vetto ed avaruzzo. gelli
come sono la maggior parte delle vedove, un poco ava- retta, e'dubita,
. avaróne. aretino, 3-310: un vecchio riccone avarone, che prima starebbe
le pere] io ne metta a parte un mucchio. ah! avarona, sorniona
che fosse, come veramente era, un avaronaccio sordido. = lat. avarus
personale di dio, o almeno come un essere originato da stirpe celestiale. panzini
nome dato nell'india all'incarnazione d'un dio. si dice nel senso di
pareva sì verace / quivi intagliato in un atto soave, / che non sembiava imagine
167: tu che nascesti dio da un piccolo ave, / dalla sorrisa paroletta
,... ne'quali come in un dittico ambiguo egli aveva lodato una bocca
, in men d'un'ave: in un attimo. a. pucci, 84-97
e i vecchi preti, che ristanno un poco / con le mani alla fune anco
ora devota dell'ave, / che un inganno soave / tiene l'animo e
gli altri frutti di guscio son tutti di un pezzo, come le avellane, che
abelline '. leopardi, i-232: un arboscello un poco più grande produce il
'. leopardi, i-232: un arboscello un poco più grande produce il pesco,
antico al piano, / quasi per un erbai fiume silente. idem, iii-2-69:
tanto la sensazione dolorosa, simile a un arto del suo corpo, che gli fosse
fetida e nera / la pietra avea d'un tenebroso avello. salvini, ii-2-376:
. idem, sep., 282: un dì vedrete / mendico un cieco errar
282: un dì vedrete / mendico un cieco errar sotto le vostre / antichissime
35: è risorto: dall'un canto / dell'avello solitario / sta il
mattina, quando esco dall'albergo, un paternostro ed un'avemaria. idem, dee
pascoli, 71: ella prega: un lungo alito d'ave- / marie con
lungo alito d'ave- / marie con un murmurc lene. idem, 857: è
che mormori l'ave- / maria presso un tacito letto. di giacomo, i-433:
soavi, nella tua casa, come un sussurrar lieve, a vespero, di ave-
ci vuole a recitare la preghiera; un attimo. tassoni, 1-61: e
avemmaria. verga, i-95: si udì un gran baccano pel castello, tutti furono
dee., 8-9 (320): un poco dopo l'avemaria, passai allato
avemaria alla mezzanotte passata, e mi pare un momento. carducci, 1058: la
si propagavano di chiesa in chiesa con un ondeggiamento fievole di malinconia. panzini,
necessario che a ogni dieci avemmarie succeda un paternostro. fagiuoli, 3-7-142: quando l'
vuoto e nodoso a cannello (alto un metro e più, ramificato),
e con antere gialle, intorno a un ovario con due stimmi lunghi e barbuti
), con fusto più alto (un metro e mezzo), foglie larghe
braccia le venivano fuori nude, d'un bianco come l'avena tenera, ma
sono restati padroni del cielo. ma a un tratto da un ultimo campo d'avena
cielo. ma a un tratto da un ultimo campo d'avena s'alza, bello
campo d'avena s'alza, bello, un volo di corvi. tombari, 2-126
piange, i suoi lamenti / rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene
, la zizzania del cuore (come in un passo di s. gerolamo: «
sua bontà sì ha formato / un corpo d'una iovine avvenante; / e
organizato, / creocce l'alma en un icto stante. idem, 43-333:
del commercio de'grani avente per base un prezzo normale.
orizzontali o inclinate, aventi fra loro un dato rapporto di posizioni, di proporzioni e
che federigo le venisse a parlare ad un luogo molto bello che il detto gianni aveva
l'artiglieria. pascoli, 328: un po'di tela c'è tavìa nel banco
/ ho due lenzuola bove; anco un roteilo, / da tanto tempo, ch'
danza, eccitate, troppo mobili, un po'convulse. pirandello, 7 —
[la bambina]? / - un duoi anni, vel circa. panzini,
. -con l'oggetto determinato da un complemento predicativo. dante, inf
, ma che, se le piacesse un sacco gli donasse, e avessesi quella.
portare addosso, con sé, indossare (un abito, un capo di vestiario)
sé, indossare (un abito, un capo di vestiario). dante,
mi trovavo infiammato, messi mano a un piccol coltello che io avevo. marino,
. d'annunzio, iv-1-22: aveva un abito nero, tutto composto di merletti
condotte da la vita altra serena / un sol conforto e de la morte avemo.
poteva avere del canestruccio una casa per un pezzo di pane. lettere e istruzioni
(64): gli donò in un fazzoletto cento scudi d'oro di camera,
dominare (una città, una regione, un regno). -al figur.:
. essere condannato a una pena, a un castigo di una certa durata.
14. apprendere una notizia, ricevere un avvertimento. - spesso assol.
6-10 (131): aveva frate cipolla un suo fante, il quale alcuni chiamavano
forlì, e non in imola, / un suo cognato; so ben che era
trincee degli inimici nostri a manco di un trar di mano. 18.
18. sentire, provare (un moto dell'animo, una sensazione fìsica
una gioia); soffrire, patire (un dolore del corpo, una pena morale
né notte / e dice che ha un grande affanno al core. idem, 162
. forteguerri, 16-98: ma ricerchiamo un po'dell'osteria, / ché ho
21. congiunto con tinfinito di un verbo esprimente azione per mezzo della preposizione
si hai gloria d'avire, attenne un poco e mo 'l pòi scire /
iii-655: voi avete a fingere di dargli un medicamento. baretti, ii-106: e'
a pranzo, le mando questo discorso un po'meglio vestito. nieri, 224:
1-75: simonide poeta ebbe a trovare / un corpo morto al mar in su la
ebbe. 22. seguito da un sostantivo acquista il significato determinato dal sostantivo
novellino, 96 (154): avea un vecchio, ch'avea nome ser frulli
uomo, ma di mille ti eleggi un consigliere. bencivenni [crusca]: s'
,... uscì dalla sua bocca un matto riso. leggende di santi,
più volte, ma in fra l'altre un dì de l'epifania. caro,
avesse difeso con più saccenteria che onestà un tristo manifesto, che non ebbe animo a
stanza. 23. unito con un verbo dalla preposizione da o dalla particella
. unito dalla preposizione a o in con un sostantivo che esprime un sentimento dell'animo
o in con un sostantivo che esprime un sentimento dell'animo, acquista il valore
iii-3-78: alcuni hanno tanto a noia un tal pane,... che
): nelle parti di grecia ebbe un signore, che portava corona di re.
] presso a una fiumana, / in un verziere, all'ombra d'un bel
in un verziere, all'ombra d'un bel pino / (d'acqua viva aveavi
gran massi e di pendenti / scogli un antro muscoso, in cui dolci acque
, nel volto e nel contegno d'un uomo, un'espressione così immediata.
lisabetta, che ho veduto non ha un quarto d'ora, vi saluta anche
i-93): egli è venuto in spagna un satanasso, /... /
si creda però che don gonzalo, un signore di quella sorte, l'avesse proprio
onore. caro, 15-i-89: produce un contratto che fa menzione di non so
-ant. aver di catti, un dicatti, o di catto: doversi
-aver di grazia: reputare qualcosa un grande favore. grazzini, 4-23
. beccuti, xxvi-n-35: ma sento un che mi dice: tu hai del
di proponere a nostro signore a natale un numero di servitori suoi. -avere in
di servitori suoi. -avere in bocca un detto, un fatto: ripeterlo spesso
. -avere in bocca un detto, un fatto: ripeterlo spesso, narrarlo frequentemente
quegli che... vi riconosceva un fondo di ragione. -avere in
la mattina quando esco dall'albergo, un paternostro e un'avemaria. fioretti, 1-178
uno sguaiato, per non dir d'un birbone, come sarebbe lui.
biforcazioni, perché la carovana va come un treno e tutto sta che sia incamminata bene
giusti, ii-4x1: sappimi dire se un certo grossi che dev'essere costì in
): questa osteria aveva per insegna un sole dipinto in mezzo dua finestre,
avuto per bene che noi ci fussimo un po'più allargati. -aver per
di s. firenze, sebbene abbiano un albergo vastissimo, si ricusarono di dare asilo
ha tolto. burchiello, 50: un cacciator, ch'avia smarrito un cane
50: un cacciator, ch'avia smarrito un cane, / ne domandava una coppia
perfetto contrario di quel che si dice un amico di casa. montale, 104:
morte... [è] un dilatarsi, un ascendere, un diffondersi,
.. [è] un dilatarsi, un ascendere, un diffondersi, un placido
è] un dilatarsi, un ascendere, un diffondersi, un placido delizioso irraggiarsi,
dilatarsi, un ascendere, un diffondersi, un placido delizioso irraggiarsi, tra baleni bianchi
trovando altro aiuto, si fece ad amico un gentile uomo di genova. idem,
suoi averi. deledda, ii-256: è un bravo giovine. e poi è anche
fai tanto di dare la limosina a un accattone due settimane di seguito..
cortesie è, e dev'essere, un libro di dare e avere, dal quale
vendemmiale. saba, 4-20: s'innamorò un fanciullo d'un'averla. lombari,
calvino, ii-123: sentì il tonfo d'un oggetto scagliato contro le impaginate. si
e un occhio era divelto. il vecchio strinse l'
, in uno sasso, difesa intorno d'un lago oscuro e di tenebre di selve
, iii-230: sei di tantali mille un lago avemo, / una mota immortai
d'alme meschine, / dei cori umani un avvoltoio eterno. parini, giorno,
eterno. parini, giorno, ii-165: un tempo / uscìa d'avemo con viperei
occhi irrequieti e fredde / tenaci branche un indomabil mostro, / che ansando ed
le arcate vi si specchiavano bianche come un immane scheletro sopra un fiume d'avemo
specchiavano bianche come un immane scheletro sopra un fiume d'avemo. viani, 19-296:
accenda il fuoco d'avemo e che un diavolo ti agiti al vento sì che le
e senza foce tra argini che ruppe un tempo la piena del duolo, non erano
della sibilla cumana) ove gli antichi immaginarono un ingresso per il mondo infernale; in
più bello, che l'uomo senza un soldo al mondo. forteguerri, 26-64:
dire abrostoli, a ragione di circa un fiasco per barile. avèstico (
chi appartiene all'aviazione; pilota di un velivolo (nell'aeronautica e nell'aviazione
cuoio nero. comisso, 12-163: un ufficiale aviatore vestito di bianco guidava la
io gli scorsi cert'ossa indentro, con un color di bossolo cosifatto, che tuttavia
vedi a quale / lagrimevole stato / un delitto riduce, una sfrenata / avidità d'
e n'avessi per tutta la vita un impedimento? ». la sua avidità
quattr'ore, con avidità, di un sonno che mi parve triste e nero.
a. adimari, iii-272: seguiam tutti un pallon, ch'è pien di vento
sol polve e sudore. / ecco un avido il cerca, altri l'attende,
il cerca, altri l'attende, / un lo spinge, un l'inalza,
attende, / un lo spinge, un l'inalza, altri l'atterra. foscolo
parea libero. manzoni, 848: un esempio più specificato di questo amore rigoroso
certi atteggiamenti avidi, di quando le piace un frutto, un dolce, un fiore
di quando le piace un frutto, un dolce, un fiore. luzi, 1-15
piace un frutto, un dolce, un fiore. luzi, 1-15: sotto un
un fiore. luzi, 1-15: sotto un avido cielo nero enfiato / vibrano il
piloti che hanno passato qui la clausura d'un anno, rintonaco tra carnicino e mattone
plur. -chi). aeron. in un aereo, l'assegnazione dei posti e
terra; il gettarsi col paracadute da un aereo in volo. = comp
considera vasi... da essi come un successo e una gloria avita. tommaseo
sol perché vetusti. pananti, i-81: un gentiluomo se ne può servire [delle
americana) è piriforme, grosso come un pugno, con polpa burrosa, gialla
2. dir. trasferire una causa da un tribunale a un altro. guicciardini
trasferire una causa da un tribunale a un altro. guicciardini, v-251: avocò
3. devolvere a se stesso un bene (da parte dello stato)
-lettera avocatoria: avviso col quale un governo richiama in patria i funzionari residenti
una pratica, di una facoltà, di un affare). 2. dir
2. dir. provvedimento con il quale un organo processuale richiama a sé, ai
dell'istruttoria, gli atti relativi a un procedimento penale di competenza di altro organo
tornata non dannificasse alcuno de'suoi, mandò un messo innanzi significando la sua tornata,
talvolta dare,... quando un pettine d'avorio e quando una borsa.
eran capelli, / navicella d'avorio un dì fendea. a. m.
avorio fino / luccicavano le occhiaie d'un sottil fuoco azzurrino. fogazzaro, 2-76:
d'avorio. banti, 6-41: un letto d'avorio per sé, pelli scitiche
, i latticini, che poi avvolge in un foglio più consistente, avorio, di
grosso come una castagna e anche come un uovo) di alcune palme americane:
al figur. borgese, 3-38: un avorio indiano minuzioso quanto un microcosmo.
, 3-38: un avorio indiano minuzioso quanto un microcosmo. palazzeschi, 4-352: mi
mica bisogno di grattarsi la rogna, era un avorio la sua pelle.
ciancia, / e come giunse, un bel corno sonasse, / ch'avea,
cima al capo avea raccolto / in un sol nodo, immantinente sciolse, / che
in giù cadendo e folto, / d'un aureo manto i molli avori involse.
molle caschi / sopra i tiepidi avorii un doppio bacio. arici, 90: congiunti
mio sguardo intento, il marmo effigiato prendeva un pallor men freddo, quasi direi un
un pallor men freddo, quasi direi un tepore d'avorio. negri, 2-960
loro poeti: una spada senz'elsa, un giardino chiuso, una torre d'avorio
trarre fuori della torre d'avorio un poeta disdegnoso quale voi siete.
al maggio, / ma tacer d'un color non è contento. pascoli,
valletti e ceste, o foggia / un giogo, o squadra un erpice d'avomo
o foggia / un giogo, o squadra un erpice d'avomo, / od una
. -avulsione dentaria: estrazione di un dente cariato o di una sua radice
di una proprietà, derivante dall'unione di un pezzo di terreno staccatosi da un altro
di un pezzo di terreno staccatosi da un altro fondo per violenza delle acque;
. codice civile, 944: se un fiume o torrente stacca per forza istantanea
istantanea una parte considérevole e riconoscibile di un fondo contiguo al suo corso e la trasporta
al suo corso e la trasporta verso un fondo inferiore o verso l'opposta riva,
divelto. caro, 12-835: l'un di lancia ferì, l'altro di brando
nell'indugio ancora, / cadon tutte in un dì, membra disciolte / d'avulso
. beltramelli, ii-753: condannata ad un continuo errare... l'anima avulsa
li congiurati. 2. riportato (un successo, una vittoria). boccaccio
. 3. recitato (un discorso). guicciardini, ii-279:
spento, ma neppure comune, e dice un po'più del prevalersi-, non è
accidente d'una frana sotterranea, d'un avvallamento delle cantine del palazzo. d'
palazzo. d'annunzio, iv-2-318: a un avvallamento del terreno cadde, bocconi,
iii-1207: il terreno intorno si scopriva in un largo giro d'aspri dorsi e avvallamenti
avvallamenti paurosi. civinini, 1-181: un breve avvallamento fra due aridi declivi. barilli
pitture mezzo scancellate. sbarbaro, 1-250: un terrazzo, su cui si stenta a
. baldini, 4-37: laggiù, dopo un profondo avvallamento, quasi ci fosse di
profondo avvallamento, quasi ci fosse di mezzo un braccio invisibile di mare, si vede
si vede parigi. bocchelli, i-101: un largo avvallamento, che da una parte
di vegetazione, e giunsero in breve a un avvallamento, con al centro una casa
festa. alamanni, 23-137: con un ginocchio sol piegando avvalla / il dritto
suoi quattro perduti. -di un colpo: darlo dall'alto in basso.
pien d'ira e di dispetto / un fendente crudel su cigno avvalla.
ne possono lavare la loro bocca, e un poco avallare per la sete ischifare.
quantità di tabacco, e lo inghiottiscono senza un minimo pregiudizio almeno apparente; e pure
buonarroti il giovane, i-435: ecco in un tratto il gran monte tutto avvallare,
, 2-563: la strada s'ingolfava in un intrico di cespugli e d'alberi:
dei monti e si avvalla e risorge in un superbo giuoco di prospettive superando tre colli
aerei speroni ben alti, si avvalla in un fondo, nel quale pare di ravvisare
, iv- 2-1087: di là da un turbine di vapori che s'avvallava per
/ perché foco d'amor compia in un punto / ciò che de'sodisfar chi qui
depresso; che forma una depressione, un cedimento; incassato in fondo a una
caro, i-272: giaceva questa fontana come un catino avvallata da ogni banda, e
. pirandello, 5-11: dal pavimento un po'avvallato, di mattoni rosi,
avvallato, di mattoni rosi, spirava un tanfo indefinibile. bocchelli, i-435:
. bocchelli, i-435: non era un paese, ma una località, mortenza,
rottura ed avvallatura dell'intiera costa d'un emisfero che abbia aperte voragini immense.
2. banc. l'atto di riempire un assegno o un titolo di credito,
. l'atto di riempire un assegno o un titolo di credito, e l'apposizione
al cielo. fazio, iii-18-29: un altro [fiume] v'è, lo
. manzini, 10-67: avvalorata da un certo distacco, che privilegio poteva sembrare
dire solenne, circondata da omaggi e da un silenzio rispettoso, avvalorata da tanta
da una banda, e dall'altra un poco d'acqua intepidita a riverbero di
. rilucente come fiamma; che ha un colore rosso acceso (il cielo, il
cielo, il mare al tramonto; un volto umano). crudeli, 1-20
: l'uomo solo ha già acceso un gran fuoco di rami / e lo guarda
avamra. idem, 42-54: piena d'un foco eterno è quella mazza, /
campi. marino, 330: da l'un lato / con sfavillanti ardori / la
queta; poi fumavano e scricchiolavano; ad un tratto avvampavano e facevano una fiammata sola
ara incandescente che diede ai loro occhi un barbaglio doloroso come se le ciglia d'
barbaglio doloroso come se le ciglia d'un tratto avvampassero. negri, 2-543: l'
, presso il forno che era in un canto come un mostro familiare, gittava dentro
forno che era in un canto come un mostro familiare, gittava dentro rami secchi
ardere (per una violenta passione, un sentimento intenso, vivo). -per
il cor di refrigerio pieno; / s'un giorno sol, non avvampando io meno
; / ch'entro a piccioli incendi avvampa un core / se in lui verde la
sola, e la sorpresa mi allarga dentro un gran vuoto. 3. mandare un
un gran vuoto. 3. mandare un gran calore; scaldare eccessivamente. alamanni
, anela. 4. sentire un soverchio caldo; soffrire per la calura
rilucere, risplendere come fiamma; prendere un colore acceso. - anche con la particella
in forma splende. marino, 354: un più bel sole / di quel che
. idem, i-230: tutt'a un tratto un passo frettoloso le fece rizzare
idem, i-230: tutt'a un tratto un passo frettoloso le fece rizzare il capo
arrivato le avessero sfiorato il viso con un bacio. pascoli, i-62: ora il
calcinata sul cielo incenerito... un cappuccino, sotto la spera del sole,
onor si fonda e volve, / ch'un foco ce l'avvampa, un'acqua
canicola avvampa tutta la campagna, sotto un cielo d'un azzurro metallico.
la campagna, sotto un cielo d'un azzurro metallico. 8. tr
d'annunzio, iii-2-366: parve a un tratto / che l'assillo pungesse lo
ciechi stimoli / e l'avvampasse d'un penace fuoco / per tutti i membri errante
; dare agli oggetti, alle cose un colore acceso; far arrossire in volto
l'ombre. sbarbaro, 1-267: un colpetto di ilarità che mi colse alle
nuvole rosse di là dagli alberi veniva un riflesso che accendeva il fiume e le avvampava
preda a una forte passione, a un sentimento violento. berni, 36-69
ventarlo convenne che 'l cielo spendesse un fulmine, da cui avvampato ed
; fiammata. -al figur.: un insieme di colori accesi, violenti.
montale, 2-33: nell'acque un avvampo / di tende da scali
giannetti, /... / un sauro ed un roan, due bianchi stietti
... / un sauro ed un roan, due bianchi stietti / ch'avrian
vantaggio; procedere più velocemente (in un lavoro, in cammino, in una gara
puerizia. fracchia, 295: da un mese non fa che crescere e prendere colore
in pochi giorni si fosse avvantaggiato di un anno. = deriv. da
. masuccio, 128: io vorrei un poco de salsa del sinapo...
salsa del sinapo... e un mio fameglio sa ove si vende de l'
si trova / altro non è ch'un lume di suo raggio, / più che
virilità, e mi dicono aver egli un avvantaggio dalla natura, che 10 fa
aspetto io possa diman dare un avvantaggio, un compenso che lo contenti.
diman dare un avvantaggio, un compenso che lo contenti. leopardi,
avvantaggio, fu in quel cambio adoperato un legnetto. goldoni, iii-224: non mi
per carità. baretti, ii-42: ancora un paio d'anni di rompimento di testa
berni, 59-3 (v-70): disse un altro dottor che innanzi al fatto /
vin ch'egli bee, mi fa un pan mettere / innanzi, duro, e
: / senz'altri avvantaggiuzzi, che a un medesimo / desco ha sempre da me
: e prima per ispazio di più d'un miglio dilungati furono, che alcuno si
tasso, 7-45: su l'entrare d'un uscio i passi erranti / a caso
arrenate e immobili nelle correnti pur è un non piccolo avanzare, dovendosi mettere in
ch'a quel ch'ei sente, è un nulla il dirti: io t'amo
solo che, avessi l'arte, un particolare mi mancherebbe, m'awedo,
5. locuz. se ne avvedrebbe un cieco (ant. se ne avvedrebbe
e tanti che se ne sarebbe avveduto un cieco. fagiuoli, 1-3-375: oh se
la comune disgrazia volse, avvenne pure un giorno che il mar chese
: don lelio orsino si sognò che un paggio da lui amato cascava da cavallo,
idem, iii-1-283: promisero di stare un anno intero senza profferire avvedutamente...
quel re, che voglia sopportare placidamente un torto fattogli da alcuno de'suoi vassalli
questo vaso, avvegna che capace di un piede di acqua, nulladimeno così sottile
qual effetto avrebbe fatto nell'animo a un per uno de'miei amici. leopardi,
dagli uomini. panzini, i-44: un uomo vigoroso e giovane di cuore, avvegnaché
io mi do a credere che fra un globo mondano e l'altro...
... null'altro sia che un immenso spazio del tutto voto. de marchi
. disus. velare, coprire di un velo. -anche intr. con la particella
impossessarmi del biondo affranto e bruciato d'un campo maturo; del verde avvelenante dell'
non penetrino cosa che causi in loro un minimo sospetto di gelosia, perché sdegnate
una montagna; là si avvelenavano, d'un veleno che non deformava i cadaveri.
nozze ed essere scoperta e arrestata e avere un grande processo. viani, 14-406:
l'addolora, / che di figli d'un dio debba esser madre. tasso,
, v-14: la tua compassione darebbe un balsamo, è vero, al mio
, 1-1: io sì vorrei ch'un avelenato / venisse incontanente nel vedere / a
trovarebbe mai contento se non vi faceva un dì ficcare un pugnale avvelenato nel petto
se non vi faceva un dì ficcare un pugnale avvelenato nel petto. battista,
. negri, 2-911: acqua d'un verde torbido, greve e segreto fin che
da collazionare o la nuova lettura di un e in un manoscritto sarà come la freccia
la nuova lettura di un e in un manoscritto sarà come la freccia avvelenata che
, guastato; tutto intimamente preso da un sentimento basso, cattivo (odio,
va per mezzo 'l mercato, ricciuto com'un drago, con una guardatura rabbiosa,
alzò. tommaseo, iii- 559: d'un italiano parlando, gli scappò detto una
6 figur. ant. di un morbo: maligno. m.
aspide] con avvenente discretezza vomita sopra un sasso, e vi lascia in deposito
, aveva in sé tanto da sperare un affetto, non tanto da eccitarlo profondo
giamboni, iv-70: prologo è un detto che acquista avvenentemente il cuore
amore dovuto al prossimo, non è un amor naturale, fondato sulla conformità del genio
di cristo. nievo, 137: era un bel giovine; di quella bellezza che
sorriso. soffici, ii-53: celebre un tempo per la sua avvenenza e grazia,
ella era stata scelta in isposa da un importante personaggio militare. palazzeschi, 4-42
bella donna ed avvenevole, di lei un cavalier... s'innamorò forte.
fare al fratello e agli altri giovani un assalto piacevole. 2. conveniente
di ieri l'altro: a me pare un avvenimento lontano assai, di un altro
pare un avvenimento lontano assai, di un altro secolo, avvenuto ad altre persone
spargeva rapidamente; prendeva le proporzioni d'un avvenimento mondano; occupava tutti i belli
belli spiriti. panzini, iii-382: fu un grande avvenimento e trepidazione in tutta italia
impressione. bisogna convenire che fu proprio un avvenimento da giovedì. emanuelli, 1-138
, 1-138: in verità, da un pezzo sapevo che più nessun avvenimento poteva
sopra il tetto, per sinistro avvenimento un poco di carbone cadde; e..
fece in termine di quattro anni e un mese dal suo avvenimento in italia.
dee., 8-1 (229): un tedesco... prò'della persona
che tu m'aspetti uno anno ed un mese ed un dì senza rimaritarti. storia
aspetti uno anno ed un mese ed un dì senza rimaritarti. storia dei santi
iii-255: questa vita è pur su tonde un ballo, / labil così che tutte
o più doglia sostegno, / ad un pensier m'avegno, / lo qual m'
sua fortuna il vi guidò, in un pratello d'altissimi alberi circuito. girone il
a cammin volle nostra ventura che ad un cavaliere errante ci avvenimmo, che ad
371): ci siamo abbattuti in un personaggio, il nome e la memoria del
(371): ci siamo avvenuti in un personaggio...].
(188): in parigi fu già un gentile uomo fiorentino, il quale per
avvenne caso che a pochi dì passati scontrò un povero quasi ignudo. =
1-396: se io fossi libero vorrei scrivere un libro ed accusare innanzi a tutti i
annientando la sua bassa effige / in un tripudio d'angeli avvenire. moravia, v-82
iii-260: non basti a prolungar solo un momento, / forsennato mortale, il
l'artiere... può trovarsi da un giorno all'altro ridotto all'indigenza:
: tante speranze, tante promesse, un avvenire così vagheggiato, e così tenuto sicuro
, stanchissimo, pregustando l'indomani, un avvenire festoso e tutto quanto disponibile.
sempre. imbriani, 2-172: prendete un uffiziale: l'onor suo, il
v. borghini, 4-201: avendo in un atto solo... rispetto insieme
successo. alvaro, n-80: un sintomo della condizione dell'italia meridionale in
subitanee e con la speranza ardente di un avvenirismo che si spegne nel sangue e nelle
vicino, avvenirista, ha sulle labbra un sorriso di compassione. panzini, iv-50:
vecchio « ballo excelsior * rigalleggia in un modo impressionante. = neol.
gli passarono. salvini, v-474: un avventamento, uno scaraventare, un gittar
: un avventamento, uno scaraventare, un gittar all'aria, come si fa,
ojetti, 42: vogliono con un gesto o con un colore avventante o
42: vogliono con un gesto o con un colore avventante o con una moda bizzarrissima
nel caffè latte. -avventare un bacio: imprimerlo violentemente, con passione
le tempie gli avea avventato in faccia un bacio caldo e febbrile. -avventare occhiate
: e s'alza ancora ed alto un grido avventa, / atroce, per le
marcia le vie, avventando all'aria un loro inno preciso. lombari, 1-162
inno preciso. lombari, 1-162: un ragazzo avventò nell'aria un'ingiuria,
esprimere a caso, senza considerazione (un giudizio, un parere, una parola)
, senza considerazione (un giudizio, un parere, una parola). tommaseo
inf., 24-98: ed ecco a un ch'era da nostra proda, /
da nostra proda, / s'avventò un serpente che 'l trafisse. boccaccio, dee
parve che d'una parte del bosco uscisse un grande e fiero lupo, il quale
dispetto, con furia; vibrare (un colpo, una percossa): e
): e implica l'idea di un gesto subitaneo e impetuoso. petrarca
: avventato fu da l'alta mole / un gran sasso, che fu parte d'
gran sasso, che fu parte d'un monte. buonarroti il giovane, 9-670
nelle braccia e avventò al prete vecchio un solennissimo pugno. muscettola, iii-388:
tasso, aminta, 1250: con un dardo che tenea / ne la man destra
, a 'l satiro avventossi / come un leone. idem, 5-29: e fra
romagna la forte, / tutti d'un cuore s'avventano / tumultuando alla morte
. calvino, 1-292: quando trovavano un oggetto interessante o vistoso lo prendevano
o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo. -per simil. e al
panzini, ii-165: salendo le scale, un lezzo di stantio mi si avventava alle
, s'avventano nello amare, come in un precipizio. panzini, iii-327: la
agevole e quasi donnesca attitudine, quando l'un capezzolo di esse e quando l'altro
ospitalità, ond'è che ci avventiamo con un certo ardore sulla prima preda che ci