brignetti, 3-18: non riversibilità di un comportamento specificamente inottemperativo. = comp
. dir. canon. espressione adoperata un tempo per indicare quei vescovi che,
regnare né stare. e chiunque ha un titolo senza che possa o voglia esercitare
espresso o sottinteso, serve a denotare un titolo d'onore, senza rendite corrispondenti
, di chi, essendo investito di un titolo, manchi dei diritti e vantaggi
solo teorica (di città che era un tempo sede vescovile e ora è in mano
titolare'. b. croce, iii-25-173: un sentimento privo di ogni espressione sarebbe un'
espressione sarebbe un'anima senza corpo, un sentimento * in pàrtibus 'senza effettivo dominio
in pàrtibus 'senza effettivo dominio, un sentimento supposto ma irreale. =
, sf. ant. formato (di un libro). f.
persona o di un'associazione, di un gruppo, ecc., in un
un gruppo, ecc., in un più ampio contesto o struttura organizzativa (
si parla di inquadramento dei dipendenti in un determinato sistema di gradi o qualifiche,
. -al figur.: collocazione di un dato evento, opera o personalità in
dato evento, opera o personalità in un più ampio contesto storico-politico, culturale,
. si erano raccolte queste forze cercando un inquadramento, una guida, uno sbocco
coesione di una grande unità, di un reparto, ecc. jahier, 280
porre in una cornice, incorniciare (un quadro, una stampa, una fotografia)
collocare nel riquadro appositamente predisposto (un dipinto, un rilievo, ecc.)
riquadro appositamente predisposto (un dipinto, un rilievo, ecc.). -tipogr.
una pagina, una sua parte) con un contorno costituito da un filetto, da
parte) con un contorno costituito da un filetto, da un fregio, da
contorno costituito da un filetto, da un fregio, da una serpentina, ecc
2. per estens. far apparire entro un riquadro (anche ideale) tale che
in particolare rilievo. -anche: collocare un oggetto fra altri in modo che lo circondino
. petruccelli della gattina, 4-347: un muro circondava il giardino, inquadrava la
3. figur. collocare, inserire in un contesto più ampio (un'opera,
contesto più ampio (un'opera, un evento, un'azione); porre
; studiare, esaminare, approfondire (un fenomeno storico, letterario, artistico, ecc
, iv-339: inquadrare le conoscenze in un disegno più vasto. " gramsci,
cogliere entro il proprio campo visivo (un determinato soggetto, una scena), far
mio sguardo di regista inquadra, in un angolo dello studio, ciò che manifestamente appare
. fornire di quadri (un'unità, un reparto); dotare degli ufficiali e
-per estens. ordinare, organizzare in un partito politico, in un sindacato,
organizzare in un partito politico, in un sindacato, ecc. -nella terminologia aziendale
distribuire e organizzare il personale dipendente in un sistema di gradi e di qualifiche (
capaci di credere e di far credere a un valore ideale? questo è il punto
nel vano di una finestra stanca / sotto un cielo palpitante di lilla / le cime
/ le cime di chiome fronzute / e un albero rosa. pavese, 10-163:
9. figur. inserirsi in un contesto più vasto, integrarsi in un'
costrutte / di viti e d'uve un gran giardin s'inquadra. = denom
collocato nel riquadro appositamente predisposto (un dipinto, un rilievo, ecc.
appositamente predisposto (un dipinto, un rilievo, ecc.). -tipogr
-tipogr. incorniciato (una pagina, un titolo, ecc.) con un contorno
un titolo, ecc.) con un contorno costituito da filetti, fregi,
che appare su uno sfondo o entro un riquadro o una cornice (anche ideale)
definiti. - anche: collocato (un oggetto, un corpo) fra altri
anche: collocato (un oggetto, un corpo) fra altri elementi che lo
che lo contornano sino quasi a formare un tutto unico. carducci, ii-8-323:
inquadrata stamane la tua bella testa, è un fantasma grottesco che mi perseguiterà sempre.
fissi alla finestra: dove appariva inquadrato un paese d'autunno. comisso, vii
tra le finestre inquadrate di colonne in un palazzo d'angolo. fenoglio, 1-115
. 3. figur. inserito in un contesto più ampio; integrato in un
un contesto più ampio; integrato in un ambito più vasto. moravia, iii-216
secondo una determinata inquadratura; compreso entro un determinato campo visivo. calvino,
e dei sottufficiali necessari (un'unità, un reparto); distribuito e ordinato in
disposto in formazione d'ordine chiuso (un reparto, una schiera). ojetti
impulso a proseguire la lotta inquadrato in un reparto dell'esercito regolare.
-per estens. ordinato, organizzato in un partito politico, in un sindacato,
organizzato in un partito politico, in un sindacato, in un organismo amministrativo,
partito politico, in un sindacato, in un organismo amministrativo, ecc. -nella terminologia
ruoli del personale di una azienda (un dipendente). panzini, iv-339:
aspetti salienti di un'opera, di un fatto, di un evento, ecc
un'opera, di un fatto, di un evento, ecc. pavese
tipogr. motivo ornamentale, costituito da un filetto, da un fregio, da una
, costituito da un filetto, da un fregio, da una serpentina, che
serpentina, che incornicia una pagina, un titolo, ecc.
per lo più, pittorica) collocata entro un apposito riquadro. d'annunzio,
, v-2-694: la città, ristretta in un color di rosa pallido, quasi mi
quasi mi arieggia l'inquadratura dipinta in un soprapporto del secento. -impostazione grafica
2. figur. inserimento in un contesto più ampio; integrazione in un
un contesto più ampio; integrazione in un ambito culturale più vasto; inquadramento.
quale viene ripresa una determinata immagine da un apparecchio fotografico o da una cinepresa.
pochi tratti tragici, stampati in un inquadro nero e luttuoso. =
fondere in una, cioè neutralizzare in un x inqualificato, le varie storie particolari
ant. rendere simile alla quaresima (un periodo di tempo).
cavalli] inquartarsi e almeno tirar fuori un po'di pancia. = denom
nell'eseguire una stoccata spostandosi fulmineamente da un lato, in modo da sottrarsi alla
. con la croce rossa in un piccolo campo bianco inquartato in un angolo
in un piccolo campo bianco inquartato in un angolo d'esso padiglione. bresciani
, fisicamente prestante (una persona, un animale); massiccio, tarchiato;
. rovani, i-476: il cavallo di un medico, inquartato e ben pasciuto,
: il proprietario di questa locanda era un terribile uomo inquartato e sanguigno. moravia
sanguigno. moravia, vii-55: era un omaccione sui cinquanta, non proprio grasso
con una faccia spessa e torva e un corpaccio massiccio che faceva scricchiolare le seggiole
», ha soggiunto mio fratello ad un tratto, rivolgendosi a me: « tu
rivolgendosi a me: « tu mi trovi un po'inquartato ». « no,
ant. acquartierare (le truppe, un esercito). 2. arald
6-137: uno omo, avendolo mordito un cane, inquideva con summo studio da che
male assunse delle proporzioni inquietanti '. ecco un discorso tutto improntato di francese, eppure
speranze o non davano buon presagio di un loro immediato adempimento. viani, 13-239
oriani, x-21-22: era ricaduta in un silenzio inquietante. d'annunzio, iv-1-467
5-63: sapevo... d'essere un giovane piuttosto belloccio, magro ma non
presenza continua e inquietante, io sono un debole uomo. buzzati, 5-63: olga
5-63: olga si aggiustò con noncuranza un lembo della inquietante scollatura. 4
/ stupendamente barbara, inquietante / come un gioiello d'oro e di smeraldo /
foggiato per la fronte tatuata / d'un principe. idem, i-1323: ha una
, 5-161: fresco di lavorazione, un enorme ostensorio troneggiava fra quelle gentili anticaglie;
martini, 7-221: è sbocciato / un fior di male e la tua mano lambe
alfieri, 1-25: mi sento a un tempo un moto / come di colpo
, 1-25: mi sento a un tempo un moto / come di colpo che lambendo
; al pié mi veggo / nudo un ferro. -figur. carducci
caricatura. saba, 589: era un mondo difficile, lontano / oggi da
galileo, 3-2-25: quanto ho scritto è un piccol parto bisognoso d'esser ridotto a
viaggio. -iniziare a trattare (un argomento). de sanctis, ii-15-520
fedel direttore, che m'attendea sotto un pioppo al vezzo di quell'ombra opportuna
si mescola il tutto ben bene per farne un lambitivo, che si dà a cucchiai
-per estens.: bagnato con un flusso lento e leggero. bertola
ai piedi della montagna, lambiti da un grosso torrente. tronconi, 3-235: le
borgese, 1-309: primo ad arrivare fu un operaio mingherlino, che lavorava nel casamento
moltitudine migrasse pel mare, anelando ad un sanguinoso assalto. jovine, 5-155: guardavano
facendosi portar da esso, divenne ad un tratto più vigoroso e vivace.
, e poi la 'giubba ', un gonnellino simile a quello de'lacchè.
o protettivo, lungo le pareti di un locale, dal pavimento fino a una
97: tutto all'interno poi era un folto di piante secolari sui cui rami
forma, al color sembra che sia / un maturo granel d'uva lambrusca. tanara
dal morso abbiamo dell'aspro verno, e un nappo / di soave lambrusca.
ant. inselvatichire (una vite, un vitigno). sannazaro, iv-121
, di sapore dolcigno e acidulo a un tempo, moderatamente alcolico, di profumo
assai gradevole. passeroni, 4-52: un bel grappol di lambrusco / gli trovò
come l'intendo io, seguiti da un bel porcello allo spiedo, un lattonzolo
seguiti da un bel porcello allo spiedo, un lattonzolo bene arrosolato, e poi,
dalle lambruzze... i rimasugli d'un vitto sterile. = alterazione
. tra lamelle sottili quanto le fibre d'un legno prezioso, rappresenta l'epoca dei
si presentano in forma di lamelle (un aggregato cristallino, una roccia, la sua
che si rompe secondo superficie piane (un cristallo). bossi, 237
dicesi una varietà, che è di un color verde pallido, che trovasi più
legami fra le unità di monomero in un piano (quindi è formato da lamine
conchiglia, coperta presso che interamente da un mantello e priva di opercolo, è
formato da lamelle (l'organo di un animale o di un vegetale).
(l'organo di un animale o di un vegetale). tommaseo [s
scaglia è il pavimento o la volta d'un altro ambiente; stili di scavo,
del telaio in caso di rottura di un filo. = deriv. da
rotture, traslucido negli angoli e d'un bianco lattato cangiante. bossi, 31
democrazia pura, che si fonda su un cristianesimo rivoluzionario e, da un punto
su un cristianesimo rivoluzionario e, da un punto di vista più strettamente filosofico,
gramsci, 4-49: nel '7oo si inizia un processo di distinzione in questa corrente tradizionale
, / ch'avrebbe di pietà spezzato un sasso, / una tigre crudel fatta clemente
onora! pindemonte, 199: intanto un sospirar s'alza, un confuso / singhiozzar
: intanto un sospirar s'alza, un confuso / singhiozzar lungo, un lamentar
alza, un confuso / singhiozzar lungo, un lamentar non basso, / che per
udia... /... un lamentar di voci / cui dalla selva
defunta. castiglione, 301: lamentandosi un marito molto e piangendo sua moglie,
, che da se stessa s'era ad un fico impiccata, un altro se gli
s'era ad un fico impiccata, un altro se gli accostò e, tiratolo per
fratello, potrei io per grazia grandissima aver un rametto de quel fico, per inserire
di verona e del lido, fingeva un grandissimo sdegno con acerbissime parole lamentandosi del
lamentò mai; seppe ancóra trovare per lui un sorriso men triste. soldati, vii-244
4. per estens. produrre un suono simile a un lamento; frusciare
per estens. produrre un suono simile a un lamento; frusciare, stormire; gorgogliare
tua sposa. cavacchioli, lxxv-199: un mandolino che si lamenta, suona /
che si lamenta, suona / in un chiaro di luna artificiale. moretti,
flutti spira, / suonano i liti un lamentar di lira. nigra, 39:
. 5. tr. deplorare un fatto spiacevole, un danno sofferto,
. tr. deplorare un fatto spiacevole, un danno sofferto, un inconveniente, anche
fatto spiacevole, un danno sofferto, un inconveniente, anche una malattia; dichiararsene
de amicis, i-900: c'era un professore d'istituto privato,...
14-207: tutta la cultura d'oggi lamenta un vuoto nella civiltà che ebbe in eredità
dove nessuno agisca, mi ritrarrò da un lavoro che non conchiude, lamentando che il
, come la natura l'avea creato, un buono e forte lavoratore e padre-famiglia plebeo
, il contini congettura la possibilità di un incrocio con guaimentare (v.).
2. ant. trascorso in lamenti (un periodo di tempo). bembo
specchio di carità',... un lamentatorio della morte del re davitte.
sempre: « una piccola bagatella! a un galantuomo par mio! e domani com'
scritto in occasione o a proposito di un fatto doloroso; lamento (v.
i morti, sonando ancora questa voce un atto lamentevole. algarotti, 1-vi-193:
il trattamento si divideva in tre parti: un servizio religioso, una lamentazione funebre e
o vero lamentazione non è altro che un pianto, o vero cordoglio, che
composto di quattro carmi acrostici e di un carme di 22 versi, quante sono
all'accento imprecativo contiene ed esprime pure un omaggio. -per simil.
continua le sue lamentele: -berto è un diavolo, lo so, mi fa
: sendo mortagli la madre, compose un poema lamentevole ed il cantò nel suo mortorio
più piacevoli, ma lementevoli e di un che cercava aiuto. muratori, 7-i-488:
passava a descrivere, con chiarezza a un di presso uguale, la tremenda
468): veniva a descrivere in un modo per lo meno altrettanto lamentevole,
la nenia lamentevole della negra, come un canto solitario per le vie d'una necropoli
preghiere, le grida si mescevano in un romorio cupo d'uragano imminente.
60: quindi il timor mi spinse ove un muggito / lamentevol, che uscia dal
: altre voci non sentiva, che un mugolìo di cani che veniva da qualche cascina
riferimento a suoni o rumori simili a un lamento, e, in partic. al
malinconici filaos! baldini, i-744: un silenzio di pessimo augurio è tutt'intorno,
la morte, così lamentevole, di un re giovane, e di altissima speranza e
accorgete che sono pazzo, che sono un povero pazzo moribondo, doppiamente lamentevole e
riprovevole. mazzini, 62-224: per un errore intanto lamentevole, ingiusto, ma
sotto una grossa pianta era a ricovero un gregge: le pecore tutte strinte insieme nascondevano
che producono suoni o rumori simili a un lamento. cesarotti, 1-ix-9: dorme
morticcia. govoni, no: scostammo un poco i lamentevoli cancelli / per passare
segnatamente di molti. ma anche d'un solo, e allora in senso di
di meno rispettosa pietà. 'faceva un lamentìo senza fine '. d'annunzio
tra altri rumori. cicognani, 13-612: un lamentio pieno di sgomento, le donne
pieno di sgomento, le donne, e un implorare misericordia: « oh dio oh
le palme e agitando le braccia: un più ritegnoso e cupo mormorio, gli uomini
i-i-255: come ebbe aperto l'uscio, un lamentìo sommesso, un pianto infantile arrivò
l'uscio, un lamentìo sommesso, un pianto infantile arrivò all'orecchio dell'insonnolito.
. baldini, i-222: ogni tanto un lamentio stanco di proiettile che solca l'
-ululato. paolieri, 15: un coro solo si levò lungo, col lamentìo
, i suoi lamenti / rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene.
la fronte contro il mio omero, metteva un mugolio continuo. era quel suono che
non cantare. comisso, iv-205: un usignolo sulla cima di un albero, il
iv-205: un usignolo sulla cima di un albero, il lamento delle rane nel
-per estens. suono o rumore simili a un gemito: fruscio, cigolio, sciabordio
gli abeti: il vento / come un plettro su le selvagge / cime trascorre
/ cime trascorre e ne tragge / un lungo e dolce lamento. tarchetti, 6-i-633
blandiva il suo orecchio come la nenia d'un bambino, a quel fremito degli steli
notizia. onde oggi stesso le scrivo un amoroso lamento. manzoni, pr. sp
di terre che non lo vendevano tutto in un giorno, i fornai che ne compravano
e superbia si tacquero; nel cuore fu un grande silenzio. 3. per
me conforta. petrarca, 283-7: in un momento ogni mio ben m'hai tolto
in versi, al quale dà occasione un evento doloroso, sia di carattere personale
qualche giorno appresso ei diedesi a comporre un lamento poetico sulla sorella del prigioniero.
paesi migliori, fu mandata moglie ad un uomo dei casali. carducci, iii-20-273
concetti, fornata curialità di contrasti, un che di complimentoso nel delirio, come
di complimentoso nel delirio, come in un principesco lamento di medea o di
età barocca, strumentale) che accompagna un testo di carattere doloroso di argomento sia
. -in senso generico: partecipazione a un lutto, cordoglio. g. villani
mondo fu creato, fossi mai visto un lamento, un pianto publico esser fatto con
, fossi mai visto un lamento, un pianto publico esser fatto con tanto terrore
. bibl. disus. canto lamentevole di un profeta (cfr. lamentazione, n
geremia. manzoni, ii-10: s'ode un carme: l'intento isaia / proferì
dava de pugni al vento, e faceva un lamento crudele. g. gozzi,
1-54: poche sere fa, passando un ponte, vi trovai tre fanciulli mezzo ignudi
che battevano i denti, e facevano un piangere così doloroso e lamenti tali che
testa tra le mani congiunte senza fare un lamento. -esprimere dispiacere, rincrescimento
che mostronne pentimento. carducci, iii-14-176: un villano entra facendo gran lamento dei soldati
donne e gli altri che là erano facevano un mise- rabil lamento. già erano passate
malattia). sacchetti, 275: un gran lamento / fanno febri continue con
nessuno lo avrebbe mai saputo, se un giorno a tavola ella non avesse avuto
prete e rettore di quell'ermo, come un suo libro gli era istato tolto.
ma non vivere di lamento / come un cardellino accecato. = voce dotta
-di animali. cassola, 4-25: un gatto... si sporgeva dal cornicione
buon scrittore traccia la figura bonaria a un tempo e astuta del vecchio geniale, ce
lamentóso, agg. che esprime un lamento; che è espresso o accompagnato
o accompagnato da lamenti; che ha un tono triste, dolente, accorato; che
taluni animali. monti, 18-808: un gran tauro / che abbrancato, ferito
delle rane era rotto dal grido di un uccello tornato al nido. barilli,
riferimento a suoni o rumori simili a un lamento o particolarmente malinconici. molinari,
pesanti, e al loro tocco ne usciva un suono stridente, quasi lamentoso. pascarella
una valle lontana veniva nell'aria fredda un lungo e lamentoso rintoccar di campane.
cassola, 2-263: lo sferragliare di un tram aumentò progressivamente, mutandosi in
progressivamente, mutandosi in ultimo in un cigolio lamentoso. 2. che
-che risuona continuamente di lamenti (un luogo, un'abitazione).
sicuramente. -non signore. voglio un punto di spagna, largo, massiccio,
che a certi speditissimi tocchi lumeggia sotto un bel ricamo che l'adorna. 3
saccenti [tommaseo]: gli è un prete come voi, ma l'ho
ma l'ho nel resto / per un cecino e una lametta buona. tommaseo
] ha ne l'interne / cavità un folto stuol di papillette, / ed incavate
. v.]: lamettina fine d'un temperino. = dimin. di
cieco, 36-22: alfin mi colse ad un convito, per mezzo d'una lamia
mangiar quella mattina / due talpe e un cor di serpe in gelatina. b.
. buonarroti il giovane, 9-63: un presepe grandissimo di bestie / stranissime:
una donna di mezzana età, ch'avea un occhio cieco, e l'altro così
, i-300: mand'io a la pinella un grande fiome / pieno di lammie,
innamorata di me, che ti parrebbe un gran fatto. sacchetti, vi-37: avventurosa
rotonde e sovente gonfie, e mandano un suono o rumore acuto. =
la sua trafiliera overo stampa cavata in un pezzo di lamiera di ferro. baldinucci
armate... queste posavano sopra un piano di asse coperto di lamiera di rame
1-114: rotola / il tuono con un fremer di lamiera / percossa. quasimodo,
la placida lamiera della marina di monfalcone come un martello di foco sopra le lastre di
martello di foco sopra le lastre di un gong. 2. milit.
, lamiera sottile, della grossezza di un millimetro e meno. svevo, 5-269
svevo, 5-269: sulla cavana correva un piccolo ponticello che abbreviava la via alla
alla prossima calle. era coperta da un tetto fatto di sottile lamerino guadagnato da
ferromagnetico e atta a essere attraversata da un flusso magnetico variabile nel tempo; trova
spezzati i lamieri, / né l'un né l'altro ha in capo più cimieri
diseccandola e reinterrandola per dodici volte in un integro. biringuccio, 1-72: abbiate
superficie dell'acqua... è un aggregato e composto d'una tavoletta d'
ravvivare 11 fuoco, mise sul mucchio ardente un nuovo pezzo di ginepro. il mucchio
cuoio di bufalo, una lancia, un antico spadone, un braccialetto, e
, una lancia, un antico spadone, un braccialetto, e non so che altro
di stringhe. quarantotti gambini, 4-123: un giorno ch'era solo sul ballatoio e
alla particolarità del suo raccoglimento gli svolazzi di un piccione e, tanto meno, dunque
divisa, e si regge unica su di un picciuolo. foglia composta, che resulta
lamine, chiamate fogliolini, articolate sopra un picciuolo comune. 9. fis.
liquida o saponata: strato costituito da un velo estremamente sottile di liquido, come
di materiale trasparente che, attraversato da un fascio di raggi luminosi, può produrre
da sfasare rispettivamente di mezzo o di un quarto di lunghezza d'onda i due raggi
in vibrazione percuotendole, o sfregandole con un archetto. -molla a sospensione di
archetto. -molla a sospensione di un orologio a pendolo. 10. geol
partic.: sottoporre uno sbozzato a un progressivo allungamento e riduzione di sezione mediante
'laminare ', ridurre in lamina un metallo. e. cecchi, 6-27
, par che il più bel gusto d'un pover'uomo venuto al mondo per starci
sia di sudare tutto il giorno come un cavallo sfrenato, e battere, picchiare
uno solo, per ottenere maggiore unità e un perfetto parallelismo delle fibre.
o flusso laminare: quello proprio di un fluido in cui le traiettorie delle particelle
il piombo sottilmente laminato e acconcialo in un vaso di terra nuovo e polverizagli sopra
può ancora seguire la traccia e scoprire un eventuale successivo ingrossamento. 3.
, spiccava in quella luce azzurrina, contro un cielo laminato che teneva nascosto il sole
3. agg. che è costituito da un laminatoio; che fa parte di un
un laminatoio; che fa parte di un laminatoio. = nome d'agente da
: operazione eseguita mediante il laminatoio su un materiale semilavorato, riscaldato a conveniente temperatura
seguito a intense azioni orogeniche, assumono un abito lamellare che può conferire a tutta
forata laminetta aggiri, / che rapida trasporti un filo inchiuso / in guisa tal che
-tavoletta. monti, i-83: un cardinale ha pensato che si debba far
che pazzia!) e attaccarla con un bottone di metallo tra due laminette di
che non pugne, e questo con un granello di sale guarisce le cotture. 0
, come l'hai condotto! pare un luccio scocciato dal lamo. montale,
ideale. -anche: persona che costituisce un modello intellettuale e morale, una guida
intellettuale e morale, una guida, un esempio, oppure (con partic.
foco, / s'in gentil petto un bel desio l'accende; / ben
estens.: la luce stessa irradiata da un astro e dal sole. gherardi
la fulminea lampa, / quasi in un punto sol parve e s'estinse.
. ariosto, 42-54: piena d'un foco eterno è quella mazza,
luce artificiale e a mantenerla costante per un certo tempo (e viene utilizzato in
di una sorgente artificiale di luce, di un dispositivo di distribuzione del flusso luminoso fornito
flusso luminoso fornito dalla sorgente e di un dispositivo di alimentazione dalla sorgente stessa;
1-666: lasciò piero che fusse fatto un lampanaio intorno alla cappella di trenta lampadi
una pattuglia di croati conduceva in castello un giovane: e siccome si opponeva resistendo
congegno per mezzo del quale si ottiene un lume vivissimo, facendo passare l'elettricità
una larga macchia sul tavolo verde e in un fascio di luce che sfuggiva verso il
tremavano e l'olio calava torcendosi come un serpentello d'ambra. linati, 30-58:
al fondo. saba, 484: un uomo si avventura per un lago /
484: un uomo si avventura per un lago / di ghiaccio, sotto una lampada
a sospensione: lampada elettrica costituita da un semplice lume sospeso al filo di alimentazione
di piccolo o medio formato, poggiante su un tavolo. e. cecchi,
: sorgente luminosa che utilizza remissione di un arco (elettrico) voltaico. de
aumentata con l'inserimento in essa in un circuito di tensione superiore a quella per
attraverso gas o vapori metallici contenuti in un tubo o in un'ampolla di vetro.
quarzo. moretti, i-423: sopra un tavolino a due piani di cri
microscopio; una lampada di quarzo, un riflettore, alcuni diapason.
il cui filamento metallico è posto in un bulbo di quarzo puro pieno di iodio
.: proiettore, faro (di un autoveicolo). -lampada ad aspirazione:
pressione: in cui l'olio è in un serbatoio posto in basso e di solito
laboratori in mancanza di benzina; ha un lucignolo tubolare che dà una fiamma cilindrica
del gas idrogeno uscente con pressione da un tubo affilato. tommaseo [s.
quale svolgesi idrogeno, che ne esce per un beccuccio e si accende.
in cui la fiamma è protetta da un involucro di fitta rete di ottone per
reti metalliche, affinché, immergendola in un gas infiammabile, questo non s'accenda
per accertare e stabilire le qualità di un petrolio illuminante. -cinem. lampada per
della madonna di siena, 127: un luminano grande dinanzi al detto altare maggiore
ariosto, 3-7: surgea nel mezzo un ben locato altare, / ch'avea
ove anticamente si ardeva una lampada a un crocifisso. manzoni, pr. sp
misasi, 3-196: ella pregava innanzi un gran quadro della vergine a piè del
luminaria allestita in occasione della dedicazione di un tempio. 4. figur. lume
modello. -anche: persona che costituisce un modello intellettuale e morale, una guida
intellettuale e morale, una guida, un esempio. savonarola, i-44: gli
5-18: dinanzi a noi il sole è un cono incandescente, una lampada che si
a mille. tassoni, 7-17: un colpo gli diserra / a mezza lama
strinse le ciglia, e vide a un punto mille / lampade accese e folgori
la disinfezione di ambienti, consistente in un dispositivo per la sublimazione di pastiglie che
, sovra una mensola, innanzi a un simulacro dell'addolorata, ella scorse l'
una delle lampadette, l'accende a un doppiere e va alla porta. corazzini
[l'illuminazione]... è un pregio pendente d'alto, il quale
di tutti. pirandello, 7-1189: un lampadino acceso sotto un ritratto di pio
, 7-1189: un lampadino acceso sotto un ritratto di pio x rischiarava a mala pena
di proporzioni anche notevoli, che reca un sistema per l'illuminazione artificiale (un
un sistema per l'illuminazione artificiale (un complesso di lampade o di altre sorgenti
quantità di gente ammirava a bocca aperta un lampadaro di carta dipinta. e l'
sole... svegliava l'iride in un gracile lampadario a gocciole di cristallo pendente
, coi lunghi bracci come quelli d'un octopus, un lampadario di bocci,
bracci come quelli d'un octopus, un lampadario di bocci, tremolante di prismi
grande lampadario di venezia è appeso simile a un gigantesco fiore d'acqua.
in squadre o singolarmente, si passavano l'un l'altro una fiaccola accesa e riusciva
, 'fiaccola, torcia 'e da un deriv. da spòrto? 4 corsa
fiaccola ch'era stata accesa all'ara di un santuario. spenta dall'impeto della corsa
illuminare la strada al re, a un magistrato, a un personaggio di alto
al re, a un magistrato, a un personaggio di alto rango. - in
2. archeol. statua che raffigurava un portatore di fiaccola, usata anticamente nelle
piccolomini, 2-12: ell'ha un mostacciuolo così dol- cino, così
attacco inferiore al normale, costituita da un bulbo di vetro trasparente che racchiude un
un bulbo di vetro trasparente che racchiude un sottilo filo di metallo reso incandescente dalla
luce falsa della lampadina elettrica coperta da un paralume a fiori gl'impediva di precisare
: con una lampadina minuscola appesa a un portachiavi si proiettava oziosamente un intermittente cerchietto
appesa a un portachiavi si proiettava oziosamente un intermittente cerchietto luminoso sui calzoni. soldati
, 2-111: una lampadina appesa a un filo costituiva tutta l'illuminazione della stanza
dispositivo luminoso che, accendendosi segnala automaticamente un particolare stato di funzionamento di un apparecchio
automaticamente un particolare stato di funzionamento di un apparecchio. = dimin. di lampada
dei lampadisti ateniesi si porgono trascorrendo l'un l'altro, e que'ghiacci han
dela donna. cavalca, 19-60: un giorno, non avendo olio per le lampane
natura, / mai non fu visto un sole di lampana più pura. aleardi
esempio. -anche: persona che costituisce un esempio, un modello morale e intellettuale.
: persona che costituisce un esempio, un modello morale e intellettuale. zanobi da
il marito. baruffaldi, i-202: un bulicame di lampanucce. -acer.
della madonna di siena, 1-128: un lampanaio d'ottone da tenere una lampana
tenere una lampana, che la tiene un ferro a carriola dinanzi al detto crocifisso
xxvi-2-204: hai quel capoccio che pare un pagliaio, / quegli occhi strafulgenti,
e neri, / che mi stralucon quanto un lampanaio. vasari, 1-666: lasciò
, 1-666: lasciò piero che fusse fatto un lampanaio intorno alla cappella di trenta lampadi
dire: - il cielo s'annubila. un altro: - lampaneggia. =
, 49: attaccò il mio ritratto ad un altarino / accendendo in mio onore un
un altarino / accendendo in mio onore un lampanino. carena, 2-331: 'lampanino'
e non 'lampadino '. sarà un ghiribizzo, una capestreria di lingua, ma
de roberto, 1-22: svegliandosi a un tratto, sussultava, spalancando gli occhi,
, abbagliante; vivo, acceso (un colore). lito da carrara
inverno. bocchelli, 12-32: occhi di un profondo e lampante cilestro. gatto,
lampanti dall'ombre che sembrava trascorrerla in un sol brivido, scese il silenzio.
silenzio. -sgargiante, smagliante (un tessuto). g. f.
2. nuovo di zecca, fiammante (un pezzo metallico, una moneta).
, i-218: la seconda regola è un giuocar mai a credito, perché il danaro
piccino, tutto a strappi, che con un berretto, da guardia civica, del
(l'olio, il vino, un liquido; ed è per lo più usato
con valore rafforzativo, in unione con un altro aggettivo, come chiaro e lampante
con valore rafforzativo, in unione con un altro aggettivo, come lampante ed evidente
, inconfutabile, di dominio pubblico (un fatto, una circostanza, una dimostrazione
voluto difendersi ma sapeva di avere davanti un inquisitore al quale la sua storia era
satira / chiara e lampante / d'un pranzo funebre / detto elegante. cicognani,
a. neri, 1-62: sarà un verde galleggiante alla smeraldina, ed averà
verde galleggiante alla smeraldina, ed averà un lampante e lustro bellissimo più delli sopradetti
de'furfanti, / col portarci da un oste ribaldone, / gozzovigliar senza pagar
sollevamento e lateralmente di due ali lunghe un centinaio di metri, collegate ai cavi di
quando vede ricchezza, acceca, come un pesce preso alla lampara. 2
-sostant. ottimo, iii-549: 'tremolava un lampo'ec. qui dimostra per questo
il cielo, balenare, guizzare (un lampo, una saetta). e
tuona, e lampa, fulmina in un ponto, / così da te sia morte
pascoli] l'improvvisa resurrezione di tutto un popolo di lavoratori e di eroi.
quale usano di strappare od abbruciare con un ferro tagliente la parte inferiore di detta
, che si adattano alla superficie di un albero, di un'antenna o di
albero, di un'antenna o di un pennone, con chiodi o trinche o zinature
lapazza '. rinforzo che si applica a un pennone, a un'antenna a un'
marina], 384: lapazzare un albero o pennon con aggiunta di legni
si dovesse aprire. carducci, iii-28-283: un lontano lampeggiamento d'estate, nel quale
e fugace di una luce o di un oggetto splendente, luminoso. -anche: sfolgorio
. d'annunzio, iv-2-16: era un magnifico tramonto di luglio, pieno di nuvole
mandava infatti dei lampeggiamenti. -emissione di un segnale luminoso a luce intermittente con i
a luce intermittente con i fari di un autoveicolo. -per estens.: il
dello sguardo che per lo più esprimono un intenso o fugace stato d'animo (o
nei grandi saloni ardenti, dove era un turbinìo di luce e di donne,
turbinìo di luce e di donne, un incrociarsi di gentiluomini in marsina, un lampeggiamento
, un incrociarsi di gentiluomini in marsina, un lampeggiamento di carni rosee e di sguardi
di carni rosee e di sguardi accesi, un fremito inebriante di vita, di gioventù
gioia. cicognani, v-1-432: a un certo momento l'omaccione ci passò d'ac-
, si volse ed ebbe negli occhi un lampeggiamento di sdegno. stuparich, 5-155
.. rividi subito contardi -fu proprio un lampeggiamento, ma preciso e crudele.
5. manifestazione improvvisa e fugace di un fenomeno, di un sentimento, di
e fugace di un fenomeno, di un sentimento, di una sensazione, ecc
confortato di vedere ancora su questa vetta un lampeggiamento di gloria che parea dalla nostra
san nilo, che ginocchione vicino ad un aia, con le braccia in croce sopra
orazione, facendo a'suoi preghi dileguare un temporale con una gran pioggia, fra
pavese, 9-29: ci fu lassù un movimento e uno scricchiolìo di vetri lampeggianti
uno scricchiolìo di vetri lampeggianti; poi un tonfo pesante contro la porta, che
con gli occhi lampeggianti, e con un gesto di minaccia. cassola, 2-10:
giov. cavalcanti, 85: con un lampeggiante riso e lieto sembiante, d'
: rise il motor superno, / con un sì chiaro e lampeggiante riso / che
insorge, che si manifesta repentinamente (un pensiero, un'immagine). d'
sarà di nuovo costretta ad oscillare tra un mondo intelligibile ma non reale..
intelligibile ma non reale... e un mondo reale sì, e ben saldo
2-i-210: finalmente trieste!... un crepitar di grida infiammate, un lampeggiante
. un crepitar di grida infiammate, un lampeggiante scoppiare di urrah! 6
questo nostro accademico? -che costituisce un modello, un esempio. gherardi,
accademico? -che costituisce un modello, un esempio. gherardi, 11-66: veduto
, vivacità, immediatezza di rappresentazione (un componimento letterario, uno stile).
parini, 686: la poesia ha un linguaggio diverso da quello della prosa,
, 1-14 (i-153): si levò un torbido e tempestoso vento, il quale
che tuoni. tasso, 16-69: un lampeggiar riluce / per entro la caligine
neri, cenerognoli, dai quali esce un acuto lampeggiare spesso. mazzini, 9-419:
impallidisce; se incontra la bara di un defunto, trangoscia. moravia, xiii-152
era che il fracasso dei tuoni di un temporale che, ora, lampeggiava alla
il ciel sereno, / gli gira intorno un aureo cerchio, quale / veggiàn di
. maffei, 13: eccoti ad un tratto velarsi il cielo, ottenebrarsi l'aria
: proprio nel mezzo della cupola scoppiò un gran tuono e si vide lampeggiare un
un gran tuono e si vide lampeggiare un ardente baleno che abbagliò gli occhi di
o bombarda / co 'l lampeggiar tuona in un punto e scoppia, / movere ed
, / aprirlo e penetrar, fu un punto solo. gualdo priorato, 7-254:
si vedeva che tra il nubiloso d'un denso fumo lampeggiar il cannone e diluviar
se gli mettevano sotto lo facevan fare un certo modo di lampeggiare, quasi somigliandosi
f. f. frugoni, vi-620: un doppione sfolgorato / ha d'un folgore
: un doppione sfolgorato / ha d'un folgore più lena, / poiché lampeggiando a
. bettini, 154: le vetrate di un magazzino ferroviario lampeggiavano riflettendo il sole morente
viso asconde, / può formar suo malgrado un altro giorno. marini, iv-126:
. -emettere con i fari di un autoveicolo, un segnale a luce intermittente
-emettere con i fari di un autoveicolo, un segnale a luce intermittente (a un
un segnale a luce intermittente (a un incrocio, a un sorpasso).
intermittente (a un incrocio, a un sorpasso). 4. letter.
altier lampeggia i col furor cieco in un medesmo giro, / scote la spada.
estremo lampeggiare del sole sui fastigi ebbe un che di favoloso e vertiginoso.
gli comincia a lampeggiare; / l'un e l'altro occhio aveva stralunato.
al suon delle parole, / lampeggiò d'un sì dolce e vago riso, /
; / ché ben parve s'aprisse un paradiso. bandello, 1-11 (i-139)
tasso, 4-91: lampeggiar fa, quasi un doppio sole, / il chiaro sguardo
/ scorgo fra l'ombre tue cortese un raggio. l. a dimari, 12
nievo, 338: gli occhi lampeggiavano di un certo fuoco verdognolo che non augurava nulla
vostra beltà, ch'ai mondo appare un sole, / e 'l dolce lampeggiar del
d'animo che sarebbe stata straordinaria in un giovine. pratolini, 6-184: sostenne la
sfida con una voce così decisa e un così luminoso lampeggiare dello sguardo ch'egli
-balenare, apparire, rivelarsi improvvisamente (un sentimento, un desiderio, un impulso:
, rivelarsi improvvisamente (un sentimento, un desiderio, un impulso: nello sguardo
(un sentimento, un desiderio, un impulso: nello sguardo, negli occhi
« perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi? ». petrarca
. tasso, 13-i-272: dove lampeggiava un dolce riso / languidi e rochi mormorar talora
s. maffei, 7-72: quando un cotal sorriso in gentil volto / lampeggiò
, le solite brache ah'armena, ma un fuoco affatto nuovo gli lampeggiava dalle ciglia
dei suoi anni lampeggiò sul viso liberato a un tratto di un'ombra greve.
il viso bello, / e tutto come un foco lampeggiava, / battendo dentro al
lampeggiava, / battendo dentro al cor come un martello. v. colonna, 1-299
lampeggia in mezo / a la negrezza un bel candor stellato, / gonfie circonda
: [nel poliziano] ciascuna stanza è un piccolo mondo, dove la cosa non
apparizione, ma ti sta riposata innanzi come un modello e ti mostra le sue bellezze
di dolce speranza e all'apparire d'un bel premio... volge pronto
dal primo, ma il concrescere di un solo fatto, di uno stato, che
mostrare con viva e seducente grazia (un sorriso). s. degli arienti
come lieta / della vittoria, lampeggiava un riso, / che parea che dicesse:
vinco. chiabrera, 1-iii-113: lampeggiando un riso / con bei baci di nettare
/ per man lo prese, e tale un guardo un riso / gli lampeggiò che
lo prese, e tale un guardo un riso / gli lampeggiò che pur d'un
un riso / gli lampeggiò che pur d'un sasso accesa / nelle gelide vene avrìa
lo sguardo o con l'atteggiamento (un forte sentimento, una disposizione dell'animo
: sogna l'anima e nuota in un fulgore / di visioni d'estasi, rapita
di visioni d'estasi, rapita / da un occhio ardente che lampeggia amore.
-manifestare, rivelare, comunicare d'un tratto. luzi, 4-44: «
sembrava centuplicarsi. marinetti, 2-iii-9: un asfissiante polverone lampeggiato da micidiali fracassi dei
, sm. indicatore di direzione di un autoveicolo, che funziona con luce intermittente
lo più sincronizzato con l'otturatore di un apparecchio fotografico, usato per ottenere un
un apparecchio fotografico, usato per ottenere un lampo di luce intensissima e attinica,
perfezionati, mediante una lampada alimentata da un generatore elettronico di potenza. = nome
il tuono rumoreggiava sordamente, continuo; un lampeggio folgorava azzurrino, all'orizzonte.
brontolava il tuono,... balenava un lampeggio, che diceva essersi mosso in
che diceva essersi mosso in qualche luogo un gran temporale. -figur.
rotolanti di patriottismo come il tuono, un fulmine e un tuono d'eloquenza,
come il tuono, un fulmine e un tuono d'eloquenza, che, quando
eco brontolone di una frase, di un inciso, di un genitivo o
una frase, di un inciso, di un genitivo o di un semplice aggettivo
, di un genitivo o di un semplice aggettivo. montale, 9-111: o
: il raggio di luna si cangia in un livido guizzante lampeggio di sinistre luci.
al sole, e i denti hanno un lampeggio forte nella bocca dischiusa.
dischiusa. -lampeggiamento dei fari di un autoveicolo. 3. figur. vivida
aere si calma, / e in un rimoto lampeggio dilegua / la congiura dei membri
co 'l cupo brontolar: vivo risplende / un lampeggìo su 'l lurido pantano. manifesti
mute, / probabilmente è solo un lampeggio di lenti, / quasi una
tal sorte quel quadro glorioso, / che un tal misto divin miracoloso / tra 'l
mezzo del bel tempio altiero / un ricco e sontuoso lampièro. bellori, iii-7
e capricciosa mente vi fece un gruppo di essi nel mezzo, dipinti con
e una tavola d'alabastro molto trasparenti; un lampiere d'ambra donato dal duca
-figur. carducci, iii-24-138: batte un terremoto,... manca la
.. a organizzare una strenna, un album, un giornale straordinario, un numero
organizzare una strenna, un album, un giornale straordinario, un numero unico.
un album, un giornale straordinario, un numero unico. 2. fabbricante
definire, per antonomasia e ironicamente, un personaggio che non parla mai.
bruna bruna /... / ad un raggio di lampione, / gli sembrò
: i signori uscivano di sera con un servo munito di lampione, che mostrava
lampioni agli angoli delle strade mandavano intorno un chiarore velato e triste. barilli,
oscura, o l'occhio rosso di un fanale che spiccava netto nel buio.
foggia quasi di lanterna, che sta dall'un lato e dall'altro della carrozza presso
non si lasciano soli, neppure per un momento. -ci vuole il lampione! -sbuffava
g. g. belli, 467: un lampionaccio appeso alla volta sparge d'intorno
, inoltre, lo fanno risalire a un dimin. lat. * lampidio -ónis,
per lo più variopinta, che sostiene un lumino, usato soprattutto in occasione di
porta fra due colonne che pareva d'un monastero; e il vecchio prete apertala e
e il vecchio prete apertala e impugnato un lampioncino che ardeva nel vestibolo, mi
guidò fino ad una stanza donde usciva un lamento come di moribondo. ferd.
vestito lucido di fustagno, accomagnandosi con un simile fischiettare. 3. disus
aria sono due angeli nudi che vengono da un lampo di cielo, il quale dà
orribil lampo fra quell'oscuro nembo illumina un castello ed avvampano alcune case sopra un
un castello ed avvampano alcune case sopra un colle. g. del papa, 5-92
ardeano i lampi. pascoli, 174: un lampo alitò sul casolare, / e
. cassola, 2-381: la risposta fu un lampo accecante e un fragore fortissimo,
la risposta fu un lampo accecante e un fragore fortissimo, vicinissimo. pepo si trovò
belissimi raggi, come al passar d'un lampo, restai prigioniero di quelli. tasso
quelli. tasso, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro un
un tuono la voce, e 'l ferro un lampo / che di folgor cadente annunzio
particolarmente in aspettazione maravigliosa, sparì come un lampo fuggitivo. f. f. frugoni
pare tutta lampi che passano; la prosa un incendio che cigne. romagnosi, 17-88
vita la quale al par del lampo fa un solco nel seno dell'eternità e poi
don abbondio, come, nel forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina
nel forte d'un temporale notturno, un lampo che illumina momentaneamente e in confuso
, 1-275: quell'amor fu come un lampo: la guardavo, e non credei
il presente frazionato come la luce di un prisma; il passato quando ancora duole
o quando si può riderne o quando come un lampo risorge per ripiombare nella nera notte
serra, iii- 565: era un pomeriggio di questa primavera, fra pioggia
, fra pioggia e sole, sotto un cielo tinto d'inchiostro, con degli sprazzi
sulla terra fumante di vapori e rilevavano in un lampo caldo le case rosse e i
costante di torpore e dolce seduzione come un lampo nello scirocco. moravia, xii-217:
anche semplicemente lampo): prodotto da un fulmine che scocca al di sotto dell'
tubando come tortore in amore, / d'un bel rosa geranio, all'orizzonte,
ed il sogno sorpassa / la visione in un lampo di caldo. -lampo
vivo seno / di quello incendio tremolava un lampo / sùbito e spesso a guisa
baleno. buti, 3-678: 'tremulava un lampo', cioè dibattevasi uno fulgore.
uno fulgore. boiardo, 3-4-53: da un colpo a l'altro mai non è
14-575: ecco d'armi improvise uscir un lampo / che sbigottì de gli infedeli
, i-388: poscia il trotto rapido di un cavallo, col lampo del morso lucente
mandava lampi taciturni, vagamente scosso da un vanto che non esisteva. palazzeschi,
italia, potremmo allegare il giudizio di un sensatissimo critico francese, il quale non fa
di mia madre, furono per me come un lampo di luce che rompessero le dense
abbagliante; splendore, fulgore (di un astro). -in partic.: raggio
, 346: soltanto qualche volta / un improvviso lampo di bellezza / sveglia nella
. del bene, 15: io un giorno al tuo splendente lampo / più
per arte... / presto apparire un gran lampo di fuoco / che s'
poco. grazzini, 4-154: vidi un lampo di fuoco, a guisa d'una
costoro non furono prima entrati che videro un lampo di fuoco di polvere, che quei
fosse veduto, rinovino il segno con un lampo di polvere d'artiglieria. assarino,
onda guizzava. misasi, 33: un lampo rischiarò il sentiero, una palla fischiò
orecchio del giovane. borgese, 1-37: un bagliore di convinzione simile al lampo inefficace
una scatola umida. pavese, 9-30: un lampo da quella finestra e una gran
lampo, / che mi percosse d'un soave ardore, / il dì che io
, il riso, il sorriso) di un intenso sentimento interiore, di un'intima
2-190: mostrale del tuo riso / un lampo più sincero, il più vivace.
aver raccolto da'suoi occhi il lampo d'un desiderio. verga, 1-30: gli
: gli parve accorgersi... che un lampo partito da quegli occhi lo cercasse
lo cercasse. de amicis, i-522: un vivo lampo d'invidia...
amo -rispose lei nei cui occhi era passato un lampo d'odio nel proferir queste parole
1-294: negli occhi semispenti le passò un lampo di gelosia. panzini, ii-421:
pupilla di lei ravvolse il fanciullo in un lampo di tenerezza. linati, 13-141
senza scampo! cassola, 2-374: con un lampo di allegria negli occhi egli indicò
animali. forteguerri, 27-20: quivi un dragone, come una balena, /
e repentino di un'idea, di un moto dell'animo, di un sentimento.
di un moto dell'animo, di un sentimento. -lampo di genio: v
ciascuno stimava d'aver in voi solo un bastevol teatro e ne'vostri gradimenti un
un bastevol teatro e ne'vostri gradimenti un larghissimo guiderdone. segneri, ii-603:
m. necker, furono per me un lampo elettrico, che mi sparse lo spirito
anche adempì. mazzini, 86-38: un lampo di quella coscienza di verità e
all'inerme popolazione milanese per trionfare d'un impero e riconquistarsi, in cinque giorni
terra. ghislanzoni, 8-83: fu un lampo di ispirazione, ma un lampo tremendo
fu un lampo di ispirazione, ma un lampo tremendo, fatale! nievo,
2-245: se ne avvide, n'ebbe un lampo di piacere nel petto. d'
sinistra, pareva che avesse illuminato a un tratto uno stato di coscienza preesistente sebbene
di follia. gozzano, i-833: ancora un lampo di ragione passò nella fantasia della
faccia non gli era nuova; finché un lampo non gli illuminò il cervello. betocchi
colonna, 1-291: dell'alta luce oggi un bel lampo / venne lieto, e
foco /... / è quasi un lampo di splendor fugace, / che
dissi, / e gli apparvi in un lampo, il ciel t'inspira, /
qualla volta riebbe, come ci disse, un lampo e una visione de'suoi giocondi
lampo: considerò che a star dubbioso un istante perdea tutta la sicilia.
, 5-i-221: si giungerà a scorgere un lampo d'intelligenza anche nel primo riso
volge alla madre. tenca, 1-144: un altro lampo di concetti che s'elevano
enigmi... e senza mai un raggio di sentimento umano, senza mai un
un raggio di sentimento umano, senza mai un lampo di passione, sciarada ambulante,
4-338: mi splende / dell'avvenir quasi un orribil lampo. -pericolo,
in quando a raccontarmi la storia d'un altro suo cavallo che gli era stato
era stato requisito, una bellezza, un fuoco, un lampo. -rapidità fulminea
requisito, una bellezza, un fuoco, un lampo. -rapidità fulminea. manzoni
casoni, 253: questa vita mortale è un lampo che svanisce e un aura che
mortale è un lampo che svanisce e un aura che fugge. a. cattaneo,
cattaneo, iii-187: un'eternità per un momento: un regno eterno per un lampo
: un'eternità per un momento: un regno eterno per un lampo di piacere
per un momento: un regno eterno per un lampo di piacere. cesarotti, 1-xl-284
vostro passaggio per padova non fu che un lampo. bocalosi, ii-89: non dovete
giorni di federico non furono per noi che un lampo, cui successe una notte più
per la fanciulla di lubiana era stata un lampo... provava un bisogno
era stata un lampo... provava un bisogno enorme di farmi voler bene da
; e non vi insisteva mai che un attimo un lampo. carducci, iii-14-162:
non vi insisteva mai che un attimo un lampo. carducci, iii-14-162: la
idillio dell'amor popolare. ahimè, fu un lampo! che se tutta italia non
medici. tarchetti, 6-i-502: fu un lampo: lo spogliai de'suoi abiti,
se i muri delle case, per un attimo, un lampo, diventassero vetro
muri delle case, per un attimo, un lampo, diventassero vetro. sinisgalli,
9-61: la sua fortuna / durò un soffio, un lampo / la sua grazia
sua fortuna / durò un soffio, un lampo / la sua grazia. -fatto
. buonarroti il giovane, i-207: un improvviso scampo / d'un grave mal
i-207: un improvviso scampo / d'un grave mal che non era poi nulla,
non era poi nulla, / e parve un grave incendio, e fu un lampo
parve un grave incendio, e fu un lampo. 10. quantità minima
fin all'osso / ti tolle a un tempo l'uno e l'altro lampo /
, abbia lasciato scappare sopra di me un lampo della sua memoria vivifica, è
memoria vivifica, è per se stesso un onor così singolare che non ha prezzo
: la moltitudine degli umani non ha che un lampo d'amabilità. nigra, 5
amabilità. nigra, 5: di vita un lampo brillò per noi. tecchi,
ii-35: il nipote arrossiva turbato da un lampo di mutande sotto alla veste sventolata
8-125: vorrei... che a un tratto le macchine davanti a me si
impulso elettrico, di gas contenuti in un piccolo bulbo di vetro). -polvere
crudo lampo di magnesio tenendo in mano un bel triangolo di pasta sfoglia. soldati
e veloce, munita a prua di un piccolo cannone, in uso un tempo
di un piccolo cannone, in uso un tempo presso la marina militare. bresciani
come dice il nome: si arma con un cannoncino a prua, e serve alla
, si svolge, si verifica in un tempo brevissimo (ed è solitamente posposto
). papini, x-2-563: viene un giornalista romeno, vicol, per un'
alla chiesa. vi è nella rivista un dramma lampo intitolato appunto * jeanne d'
partita in cui ai giocatori viene concesso un tempo di riflessione assai breve per ogni
, appena quattro ore di treno. un telegramma-lampo, e il mattino dopo la
a funzionare con estrema facilità e in un tempo brevissimo. -cerniera lampo: v.
. 3. soldati, v-124: un guamacchino a strisce e stelle, arancione,
elastica e chiuso fino al collo da un meccanismo lampo. pratolini, 10-94:
vanno muti i tuoni. -come un lampo: con grandissima velocità, con
-anche: in brevissimo tempo, in un attimo. forteguerri, 13-25:
di terrore e di maestà non passò come un lampo, ma continuò per più giorni
. che meraviglia se mi innamorai come un lampo? pratesi, 1-63: entrò
, 1-63: entrò e sparì come un lampo. de amicis, ii-93: ci
d'un'ora, che ci passò come un lampo. deledda, 1-686: un
un lampo. deledda, 1-686: un puledro si eccitò di nuovo e prima che
, urtò il fonnese, passò come un lampo fra il terrore della gente che
. v.]: 'bravo come un lampo '; dicesi proverbialmente di colui
l'agide, e dopo ideò d'un lampo ad un parto i due bruti.
e dopo ideò d'un lampo ad un parto i due bruti. -fare
e fulmini: adirarsi violentemente. -in un lampo: in modo rapidissimo, fulmineamente;
in modo rapidissimo, fulmineamente; in un tempo brevissimo, con estrema brevità.
poi di fatto, / si convertì 'n un lampo. tommaseo [s.
s. v.]: tomo in un lampo. l'ho fatto in un lampo
in un lampo. l'ho fatto in un lampo. garibaldi, 2-187: in
lampo. garibaldi, 2-187: in un lampo fu salpata l'ancora e il brigantino
alla vela. verga, 3-133: ad un tratto la vela cadde tutta di un
un tratto la vela cadde tutta di un pezzo, tanto era tesa, e 'ntoni
, e 'ntoni la raccolse, in un lampo e l'ammainò stretta. fogazzaro,
ammainò stretta. fogazzaro, n-55: in un lampo scomparve nella sua camera. de
, 11-759: finito di vestirsi in un lampo, si trovava già sul pianerottolo.
, 1-39: la nostra fiaba brucerà in un lampo. cassola, 2-59: si
e tuttavia la mattinata le passava in un lampo. -per improvvisa intuizione, per
. cagna, 1-19: ebbe in un lampo il pensiero che colui fosse uno
bene, l'ho capito oggi in un lampo: non sono che un bigotto ipocrita
oggi in un lampo: non sono che un bigotto ipocrita e superbo, ma lontanissimo
fracchia, 141: ebbe come in un lampo la rivelazione della verità. soldati
verità. soldati, vii-167: in un lampo, vidi il mio lungo e
siena, 1-115: una lampulla longa in un bossolo con arliquia. p. fortini
arliquia. p. fortini, ii-544: un giovine avendo persa la borsa, per
persa la borsa, per via d'un frate fa fare lo sperimento de la lam-
proni (alti fino a più di un metro) con rami alterni flessuosi muniti
sete, quando vide lì presso in un solco una pianticella rigogliosa di lamponi carica
, frutto grosso come il polpastrello di un dito, composto di più chicchi rotondi
lanterna color lampone del bar penetra come un obice lo scenario bigio in ruina delle facciate
simile all'anguilla e talora erroneamente considerato un pesce, privo di scaglie e con
martino, lxvi-i 191: con un coltello o con un stecco de ligno acuto
191: con un coltello o con un stecco de ligno acuto alzirai suso per
possi prendere con la manu involtata in un panno di tela et tirarlo fora pianamente
berni, 152: come tante lamprede in un tocchetto, / impantanati siam fin al
al legno e alle pietre in modo che un uomo ha delle fatiche a staccarle.
tutto il corpo della quale non vi è un minimo osso né pur per pensiero,
.. che facesse apparecchiare a cena un lampredotto di bue, non si facendo
neofita della chiesa greca, che indossa un particolare vestito bianco per tutta la settimana
partorito. -lana morticina: prelevata da un animale morto di morte naturale. -lana
-lana morta o di concia: tosata da un animale morto di malattia. -lana pelata
saltata: prelevata da capi lavati in un corso d'acqua prima della tosatura.
4-7 (438): dando andava per un suo maestro lanaiuolo lana a filare.
una o più volte a lavare in un fondo di un fiume d'acqua chiara o
volte a lavare in un fondo di un fiume d'acqua chiara o corrente,
, arricciato e men proprio a dare un bel filo, chiamasi lana bassa.
lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva con un fluttuamento continuo, accavallandosi, a similitudine
, 8-776: se potessi portarmi almeno un po'di lana, da lavorare qualche
giorni, unitamente al mio debito d'un paio di calzette di seta, e di
, 6-35: stava bene solo con un grembiu laccio, un paio di scarpe sformate
bene solo con un grembiu laccio, un paio di scarpe sformate e le calze
vengano a me, e mi tengano un santo, / né san quel che s'
insegna] il campo vermiglio iv'entro un montone bianco. ordinamenti di giustizia,
. burchiello, 100: cresciuta m'è un palmo la fagiana / e scemato un
un palmo la fagiana / e scemato un sommesso la pannocchia; i noi trovo
: mi vien veduto a traverso a un desco / una carpita di lana di porco
il rivoluzionario, eh? », gridò un tale che dalla voce mi parve parlasse
foglie si muovono, senza sentire pure un piccol vento; e quando la lana ch'
il cielo senza nuvole: solo ad oriente un cumolo di lana argenteo incoronava la macchia
[luciano], iii-3-67: avevamo un servo libio, una trista lana di palafreniere
più d'altoforno) allo stato fuso con un getto violento di vapore e di aria
-essere tutti di una lana o di un pelo e di una lana: essere
, dicesi di persone triste tutte a un modo. giusti, 4-i-252: perché
la figlia; / ché siam tutti d'un pelo e d'una lana. emiliani-giudici
son tutti d'una ciccia, tutti di un pelo e d'una lana. cantoni
il proverbio: che sieno cioè d'un pelo e d'una lana.
lana. -fare d'ogni lana un peso: comportarsi senza alcuno scrupolo;
s'usa dire, d'ogni lana un peso, ma soprattutto ruffiana eccellente.
g. m cecchi, 1-ii-26: oggidì un tuo pari non è da fiato,
se non sa fare d'ogni lana un peso. lippi, 12-14: una
/ ch'ha fatto sempre d'ogni lana un peso, / e'si vorrebbe.
in milazzo a far d'ogni lana un peso. -fare la lana: lavorarla
far più rumore che lana: darsi un gran da fare senza concludere nulla,
. -sballare lane francesche: fare un buon affare. -come metafora sessuale:
a pettinare: accollarsi una noia, un fastidio, una seccatura. c.
forteguerri, ii-245: ma sebben copri con un bel coperchio / le tue lusinghe,
la lana. -tutti siamo d'un pelo e di una lana: ognuno
proverbi toscani, 339: tutti siamo d'un pelo e d'una lana.
tipi di lana impiegati nella confezione di un tessuto. 3. locuz. fare
3. locuz. fare d'ogni lanaggio un peso: essere senza scrupoli, commettere
m. cecchi, 1-1-218: gli è un furfante, che farebbe / d'ogni
, che farebbe / d'ogni lanaggio un peso. = deriv. dal fr
volontà del re d'italia, ad un avvenimento che segnava un'epoca non solo
e due terzi: li si avvolge attorno un pezzo di pelle di castrone, bene
. marin. grosso pennello, costituito da un bastone avvolto a un capo per lo
, costituito da un bastone avvolto a un capo per lo più da una pelle
morbido, o bianco come la lana (un animale). fazio, i-34-61
coperto di peluria fìtta e morbida (un organo vegetale); lanoso.
, 6-40: corre, giocando con un amico cane, lungo la riva di una
metodo pedagogico. pellico, 2-208: un santo ardore infiamma parecchi filantropi, non
71: io veggio qui nella seconda maniera un metodo di sperimentare, che lascia cadere
metodo di sperimentare, che lascia cadere un corpo sopra una lance d'una bilancia
la cui altra lance è gravata d'un peso determinato. lanzi, 3-185: uno
giusta lance. preti, i-61: girasi un orbe e con tenaci denti / muove
o su giusta lance: sottoporre a un giudizio equo, a una valutazione oggettiva
una valutazione oggettiva e spassionata, a un confronto imparziale. tasso, 5-7:
]: come transite alla città, troverete un uomo che porta una lancèlla d'acqua
forma ellittica, appuntita alle estremità (un elemento laminare della pianta, una foglia
dicesi ancora di qualunque altra parte di un vegetabile, la quale, senza essere lineare
bella e tenacissima l'acacia australiana, un cespo folto e rotondo, alto fin
i quattro-cinque metri, dalle foglie lanceolate, un po'come quelle del sàlice.
a punta sottile (una piuma, un pelo, uno sperone). spallanzani
tagliati in mezzo a floridi vigneti, un quadrato di cipressi presenta rigido le armi
acciaio acuminata e tagliente, inserita in un manico d'osso o di altro materiale,
19-52: pose sopra la lingua mia un ferro medicinale, cioè una lancetta da trarre
ascesso non molto profondo, per scarificar un membro. cestoni, 291:
membro. cestoni, 291: un medico ordina una flebotomia et il chirurgo con
queste parti. queste lamine riunite a un capo per via d'un chiodicello rinchiudono
lamine riunite a un capo per via d'un chiodicello rinchiudono in tra di esse la
di sangue, rivedeva la mano legata da un nastro nero. 3. ciascuna
del frontespizio si vedeva la spera d'un oriuolo con la terra e con l'aqua
forate dall'altro capo dove calzano in un fusto, da cui ricevono il movimento
al polso, tutto / arretrerà dentro un disfatto prisma / babelico di forme e
: aveva... al polso un orologio con le lancette fosforescenti e il
va d'intorno ad alcuno oriolo con un pezzo di calamita, ella inebria l'ago
e molto aguzzo, attaccato all'estremità d'un manico di legno, ed adoperato per
tagliente da'due lati; somiglia molto ad un raschiatoio da scrittoio. 9
: 'lancetta', così chiamano i beccai un piccolo coltello, la cui lama è corta
'tulipa sylvestris'. foglie lanciolate. fiori un poco inclinati, petali acuti..
. linati, 25-45: fattosi approntare da un vecchio barcaiolo di sua conoscenza una '
, vi entrò con l'alacrità d'un giovine e si mise a remare scendendo
con la lancetta (una vena, un ascesso). dossi, 1-i-267:
, che sta usando la lancetta (un chirurgo). nuovo giornale letterario
e nell'infilata delle porte; è un esporsi a lancettate di vento micidiale.
e universale, costituita in origine da un bastone appuntito (lancia semplice),
foggia, e all'estremità opposta di un tallone o puntale (calcio, calciolo)
, 1-3: per lo campo andò un bando,... che nullo portasse
verde pennoncello in cima, nel qual era un sole d'oro pincto. canteo,
. tassoni, 9-21: in tanto un cavalier tutto pomposo / d'azzurro e
oro una gran lancia eresse; / e un leardo corsier di chioma nera / spronò
/ ma fu colto da lui d'un colpo crudo, / che lo stese tra
pronao verso il foro traiano, appena un raggio le sfiora, sfavillano dalle punte
-con riferimento all'arma con cui un soldato romano trapassò il costato di gesù
(giov. 19-34); e un frammento della santa lancia, venerato nella
fuori le lance per isquarciargli le coste con un bel colpo e passargli il cuore.
il cuore. papini, v-507: ma un di loro, racconta giovanni, per
dato di piglio alla lancia, dette un gran colpo al costato e vede,
a forma di lancia, fornita di un lungo manico che termina con una croce,
ad altra banda / vidi io passato d'un scontro de lanza. 2
; imbraccerò lo scudo della costanza da un canto e dall'altro la lancia della
atroce tortura, [adriana] manda un grido di gioia... ha veduto
gioia... ha veduto agitare un fazzoletto bianco fra le lance del cancello.
carbonico. questa spranga è appuntata da un capo, e piegata ad un anello
appuntata da un capo, e piegata ad un anello per l'altro, a fine
daga, due arcieri o balestrieri, un valletto e un paggio,
arcieri o balestrieri, un valletto e un paggio,
cioè il cavaliere, uno scudiero, un paggio e tre balestrieri; tre a
tre balestrieri; tre a piedi, un balestriere, un archibugiere e un picchiere
; tre a piedi, un balestriere, un archibugiere e un picchiere.
, un balestriere, un archibugiere e un picchiere. petrarca, i-3-52:
lii-n-317: per una lancia s'intende un uomo d'arme con due cavalli, cioè
cavalli, cioè il grosso, ed un altro da cavalcare armato e due balestrieri,
comprendeva tre uomini, il capolancia, un piatto ed un paggio, con due cavalli
, il capolancia, un piatto ed un paggio, con due cavalli ed un ronzino
ed un paggio, con due cavalli ed un ronzino; per ogni dieci lance eravi
ronzino; per ogni dieci lance eravi un caporale. -ant. sm.
già in roma antica, si formò un nuovo censo ed erario, e gli allodiali
cum prudenzia governare suo campo, fece un dì chiamare tutti i suoi lance spezzate.
, dove trovarono seppellito sotto il letto un sacco di cento- mila in rusponi.
, 49: quello cameriere diplomatico d'un giurisdicente incipriato; questi lancia spezzata del
: il formidabile farinacci resta... un po'eroicomicamente la lancia spezzata della tradizione
brusoni, 6-190: di fatto spedì subito un suo lanciaspezzata a chiamarlo.
: asta di ferro, terminante con un uncino, usata per raccogliere campioni del
: lunga pertica fornita in punta di un dispositivo mediante il quale, sulle navi
, si prelevano campioni dal fondo di un carico di granaglia per controllarne lo stato
lunghissimo con cui respingere gli assalitori durante un arrembaggio. guglielmotti, 466: 'lancia
chirurgico lanceolato usato per la craniotomia di un feto morto. tramater [s.
cui porta il nome. consiste in un gambo di ferro terminato da una punta di
pontano ci fa una elegante descrizione di un pescatore, il quale, mirando questa
. tecn. sottile tubo metallico in cui un liquido o un fluido viene spinto a
tubo metallico in cui un liquido o un fluido viene spinto a pressione e spruzzato
fate la prova, / mettetemi sur un cavai da lancia; / purché tema lo
le faceva con bocca, scagliandosi come un pazzo per lo letto. la poverina,
: quivi i cavalier starsi adagiati / l'un contro l'altro, e aver le
. baretti, 3-128: non acquisterete un gusto forbito e sicuro in poesia,
sicuro in poesia, né tampoco riuscirete un letterato di prima lancia.
-fare di una lancia uno zippolo, un fuso, un punteruolo: tagliare,
lancia uno zippolo, un fuso, un punteruolo: tagliare, accorciare, trattare qualcosa
, io7: fu d'una lancia fatt'un punteruolo. brusoni, 1-7: smarrissi
insieme alla ventura, facendo d'una lancia un zippolo. d'alberti [s.
.]: 4 far d'ogni lancia un zipolo', o 4 un punteruolo
lancia un zipolo', o 4 un punteruolo ', vale stremar tanto una cosa
di qualcuno: sfuggire, sottrarsi a un pericolo, a un'offesa, a un
un pericolo, a un'offesa, a un danno. cesarotti, 1-xvii-11:
lancia. -rompere lancia: disputare un torneo. documenti sul parentado medici-gonzaga
de suoi cavalieri passeggiava la piazza sopra un giannetto, facendo molti segni d'allegrezza
la prima lancia: dar principio a un combattimento o a un'impresa.
, 62: importarà assai 'l sapere in un tratto eleggere quei, che primi a
conto... le lancie di un bastimento da guerra non son mai meno
notte o di giorno gira armata e porta un ufficiale incaricato di sopravvedere la disciplina di
di un'armata, la polizia di un porto, la sicurezza di una spiaggia e
cui si fa inghiottire il bolo a un animale. = comp. dall'
avevamo a bordo una cima uno spago un tréfolo, magari una spilorcia! mi
, in modo da immettere, attraverso un tubo, aria compressa per espellerne l'
allora in poi il gentiluomo tenuto per un lanciacantóni. = comp. dall'imp
nel combattimento ravvicinato, costituito generalmente da un serbatoio, che è portato sul dorso
sul dorso dell'assaltatore e che contiene un liquido infiammabile a contatto con l'aria
d'una triade di bombardette, d'un sestetto di lanciafiamme, d'una squadra di
ai fascisti. moravia, ix-245: un uomo,... ossia un cristiano
: un uomo,... ossia un cristiano, non trova piacere a ripulire
giusto, e non sanguinario. pensa un momento ai nostri, che i tedeschi hanno
se è vero... che pare un fulmine la sua lunghissima lingua [del
merce, di una pubblicazione, di un servizio; lancio commerciale. = deriv
poppa delle navi posamine, costituito da un piano inclinato dal quale si lasciano cadere
. ottimo, i-416: iaculo è un serpente che vola;... li
che per mezzo di una molla lancia un piattello di creta o di plastica,
castiglione, 118: nel torneare, tener un passo, combattere una sbarra, [
via da sé la berretta fatata in un fiume: va'al diavolo, le disse
alto. de amicis, i-805: un giorno, nel cortile, fui colpito nella
cortile, fui colpito nella fronte da un sasso ch'egli aveva lanciato in aria alla
quei novelli ero- strati, marchiar d'un verro caldo il delitto. —
.. sopra la stagliata punta d'un alto giogo e adattatisi a'piedi i legni
balzo, urtando finalmente il carretto in un gran petrone,... fu dalla
tutta quella folla fu lanciata in aria con un fracasso spaventevole. calandra, 1-200:
, 1-200: s'era avventurato sopra un fragil sostegno,... che rovinando
... è lo spettacolo di un popolo il quale, dopo di aver compiuto
rivoluzione, dopo di aver con quasi un semplice moto di braccia lanciato via tre o
pananti, 1-i-90: non vi furono che un migliaio d'inutili cannonate che lanciaron le
-marin. fare partire, espellere un siluro. -anche assol. -spingere
. -fare discendere, scaricare da un aereo in volo; eseguire un lancio
da un aereo in volo; eseguire un lancio (con riferimento a uomini o
battoli, 9-312- 56: quindi lanciavano un ponte ingangherato alla torre, il qual
. fare scattare a piena velocità (un animale). beltramelli, iii-395:
). beltramelli, iii-395: in un impeto pazzesco, urlando, strepitanto,
buia, ciechi d'impeto, cimentandosi per un niente su l'angusta strada costeggiata da
all'orizzonte. -sport. lanciare un giocatore: nel calcio, eseguire un
un giocatore: nel calcio, eseguire un lancio lungo, passando il pallone a un
un lancio lungo, passando il pallone a un compagno in grado di proseguire vantaggiosamente
ciclismo, tirarla. -imprimere a un veicolo una forte accelerazione che consenta di
. -in partic.: imprimere a un aeromobile, a un missile, a un
: imprimere a un aeromobile, a un missile, a un razzo la velocità
un aeromobile, a un missile, a un razzo la velocità necessaria per il decollo
e vento, ha solo bisogno di lanciare un aquilone. esce e lo lancia,
». incantevole? si sa bene che un complimento ha nove decimi d'esagerazione,
. verdinois, 106: dopo lanciato un motto, raccontato un aneddoto, commentato
: dopo lanciato un motto, raccontato un aneddoto, commentato lepidamente le novità del
di conti, non aveva mai lanciato né un dubbio, né un interrogativo al di
mai lanciato né un dubbio, né un interrogativo al di là delle quotidiane consuetudini.
di completa incomprensione. -impartire (un ordine); infliggere, fulminare (
. ugolini, 197: * lanciare un ordine ': es. appena conosciuto il
amore. comisso, 1- 258: un uomo da prua mi lanciò il buongiorno.
grido! govoni, 675: come un singhiozzo d'acqua in una canna /
d'acqua in una canna / lancia un vagante uccello strani gridi. -dire
-dire, avanzare (un'ipotesi, un giudizio). sbarbaro, 4-61:
, / una palla nimica avea d'un colpo / svelta la croce.
il pugilatore non si trattiene dal lanciare un pugno. landolfì, i-72: temendo [
afferrarlo a tutta bocca, ma, lanciato un feroce morso, ritraeva vivamente indietro la
compartimenti di scultura. -trasmettere (un segnale, un messaggio). 6
. -trasmettere (un segnale, un messaggio). 6. figur.
, con un'abile campagna pubblicitaria, un prodotto commerciale; reclamizzare. panzini
verifica lo stesso fenomeno. si fabbrica un prodotto; ma la cosa più difficile
pubblicazione. io inclinerei a lanciarla sola in un opuscolino, benché sia breve, tredici
calligrafia. -introdurre qualcuno in un determinato ambiente o campo d'attività adoperandosi
che facile. piovene, 7-32: un conformismo opaco si va spandendo nel mondo
brillanti ed eterodossi, quelli che lanciavano un tempo gide e pirandello, sono perciò
dell'informatica, attivare una macchina o un programma. 8. ant. colpire
lancia. lancia, i-179: d'un miracolo che avvenne sopra colui che lanciò
andrea da barberino, ii-128: essendo un dì marmondino a lanciare, questo marin
» balbettò il povero sorpreso, con un volto fatto in un istante bianco e floscio
sorpreso, con un volto fatto in un istante bianco e floscio, come un
in un istante bianco e floscio, come un cencio che esca dal bucato. e
. e, pur brontolando, spiccò un salto dal suo seggiolone, per lanciarsi all'
panzini, i-621: nel punto stesso con un impeto furibondo si lanciò con una lama
qualche cosa ci tratteneva. -fare un salto. tasso, 19-24: tancredi
in lor le ciglia, / e un serpente con sei piè si lancia / dinanzi
dal collare / tutto prima gli straccia un bel biglietto: / dipoi si lancia,
d'otto braccia, afferran di lancio un uomo e 1'tranno in terra.
terra. beltramelli, iii-197: curvo come un torello che stia per lanciarsi, gridò
o anche su una sedia, su un letto, ecc.); balzare a
a tutta velocità (con riferimento a un veicolo e anche alla persona che lo guida
, con coraggio (uno scopo, un ideale, ecc.). aretino
, non importa: purché si becchi un boccone, basta. pananti, iii-203:
grandetto il sergente dei cannonieri gli comprò un violino e totonno imparò a suonare: e
14. rifl. letter. scatenarsi (un fenomeno naturale). foscolo, 1-292
, i luppoli e le vitalbe lanciandosi da un albero all'altro avevano formato coi loro
cartuccia, è in grado di lanciare un arpone sulla preda. = comp.
tram, ecc. destinato a proiettare un getto di sabbia sulla tavola di corsa
un'imbarcazione o dalla costa, mediante un proiettile speciale, una sagola in caso
cannoncino mediante il quale è possibile lanciare un salvagente a persone in pericolo.
stieno ben dedicate... a un capitano par vostro che siete lanciascavezza di
, i-99: garbarino aveva i lanciaspezzóni. un magnifico arnese di guerra...
? si vadano a nascondere. pensate un poco: gittata massima d'uno spezzone
. salto libero del cavallo che descrive un arco in alto e in avanti; volata
su cui cangiavano i colori battaglieri che un cane s'illude di trovare nel sasso
battaglioni lanciati all'olocausto per ardere in un attimo nella santità dell'offerta e poi
un'alta velocità (con riferimento a un veicolo o, anche, alla persona
, disperatamente lanciato a carriera, con un cagnaccio alle calcagna. -sospinto, mandato
5-10: l'aria non aveva se non un valore di filtro a inebriarlo di libertà
li sovrasta, a piano del giardino, un terrazzo lanciato verso il lago. savarese
loro giorni e il loro sangue per portare un raggio almeno d'indipendenza alla infelice lor
motti allusivi,... lanciati contro un segreto suo nemico, gli prescrivevano [
intorno alla scomunica nulla- mente lanciata contro un assente, per causa sì leggiera e
volta quelle sconsolate parole, lanciate come un grido di angoscia e di rabbia: -moeuri
-predisposto, preordinato, programmato (un progetto, un'iniziativa).
, il signor tenca cominciò a scrivere un giornale di mode. buzzati, 6-97:
l'acuto. -infervorato (in un discorso, in una discussione).
« tuttavia bisognerà al più presto parlarle un po'meglio », si disse egli ormai
. introdotto, fatto conoscere favorevolmente in un determinato ambiente o campo d'attività;
avere acquistato sufficiente velocità, passa per un punto prestabilito della pista. 10
di punti orizzontali e verticali che seguono un determinato disegno (e tale punto costituisce
serrata contra'romani. tasso, 9-81: un paggio del soldan misto era in quella
pubblicamente contro qualcuno un'accusa (o un biasimo, un rimprovero).
un'accusa (o un biasimo, un rimprovero). carducci, iii-17-202:
a far di sue forze esperimento / un janciator la scaglia. pascoli, 721:
buzzati, 6-56: la lietta, un fustone di ragazza dai capelli rossi, l'
dai capelli rossi, l'aveva conosciuta un paio di mesi prima... quelle
, in partic., appartenente a un corpo speciale creato da napoleone nel 18n
consolato del mare [tommaseo]: un uomo d'arme qual sia lancierò o
pronao verso il foro traiano, appena un raggio le sfiora, sfavillano dalle punte.
moretti, i-184: seguiva... un secondo valzer, questo invece 'saltellato
. che procura trafitture molto acute (un dolore fisico); intensissimo, violento.
si fa sentire lungo il tragitto di un nervo; quello che annunzia la formazione
di cui si riferisce la sede in un organo divenuto cancrenoso. stuparich, 1-317
, 1-317: alla spalla ogni tanto un dolore lancinante. ho delle sensazioni molto
ti sorpresi, congiunte / -l'occhio riaprendo un poco, / fra le feroci punte
ospedale. pratolini, 6-59: gettò un grido, cercò di liberarsi dalla stretta
2. per estens. stridente (un suono, un grido). silone
per estens. stridente (un suono, un grido). silone, 4-116:
gli austriaci smarriti marciavano senza vedere a un palmo di naso, e tutt'a un
un palmo di naso, e tutt'a un tratto un branco di cinghiali irsuti si
naso, e tutt'a un tratto un branco di cinghiali irsuti si levò sotto ai
profonde, sconvolgenti, quasi insoffribili (un desiderio, un sentimento, ecc.)
, quasi insoffribili (un desiderio, un sentimento, ecc.); che suscita
, ecc.); che suscita un profondo tormento interiore, un'acuta angoscia;
baccchelli, 2-v-595: fu invaso da un fastidio lancinante di sé e della vita.
in bellezza, con accenti e motti d'un lancinante patetico. pratolini, 6-257:
, guizzo (di una persona o di un animale). sacchetti, 64-25
... sopra la stagliata punta d'un alto giogo, e adattatisi a'piedi
in balzo, urtando finalmente il carretto in un gran pe- trone,...
/ l'urlo e lo sforzo d'un simile lancio, / poi dietro sé picchierellare
, camminò verso la capanna; con un lancio fu su la scaletta. palazzeschi
vede a sé denanzi, / tien l'un per man e l'altro in pié
veramente donde sia venuto all'anima mia un lancio, una vigoria, quale in
alto, con forza, con impeto, un proiettile, un'arma, un oggetto
, un proiettile, un'arma, un oggetto contro qualcosa o qualcuno (o