in disuso, inutilizzato, inservibile (un mezzo, uno strumento, un rimedio
(un mezzo, uno strumento, un rimedio). saluzzo roero, 1-i-122
-privo di lavoro, inattivo (un opificio, un porto); privo
di lavoro, inattivo (un opificio, un porto); privo di clienti o
clienti o di spettatori, deserto (un negozio, un teatro). pascoli
spettatori, deserto (un negozio, un teatro). pascoli, i-354:
: nell'oscuro e polveroso palcoscenico d'un teatrino inoperoso... nullo e cucchi
, nel riposo, nell'ozio (un periodo di tempo, la vita).
3. incolto, sterile, improduttivo (un terreno); infruttifero (un albero
(un terreno); infruttifero (un albero). paoletti, 1-1-318:
non dà interesse, che non rende (un capitale). galanti, 1-ii-167
: i soli ospedali della campania formano un oggetto di 90. 000 duc [ati
insufficiente, inadeguato al fine perseguito (un atto, un comportamento, una causa
al fine perseguito (un atto, un comportamento, una causa, una facoltà
per la prima volta la crisi in un corso storico. -bisogno, necessità.
nata da inopia, ossia che è un effetto d'infermità dello spirito.
una corte... dove se capita un pover uomo non è conosciuto il suo
conosciuto il suo merito, e vive come un asino, al fine si muore d'
il diventare senza mai termine distendesi in un futuro arcano ed inopinabile, perché il
: se alcun si ruppe delle gambe un osso, / se guastò la gragnuola a
osso, / se guastò la gragnuola a un altro i campi, / se morì
altro i campi, / se morì un terzo inopinatamente, / pria damon non
aprivasi dentro di loro, come balza d'un tratto una polla viva sotto le calcagna
tratto una polla viva sotto le calcagna d'un uomo che vada alla ventura per l'
vada alla ventura per l'intrico d'un bosco. pirandello, 6-22: sciaralla
impedire che quella notizia incredibile, d'un avvenimento così inopinato, gli accendesse in
avvenimento così inopinato, gli accendesse in un lampo la visione di splendide feste. moravia
2. ant. commesso senza intenzione (un errore, uno sbaglio).
. inopportunaménte, avv. in un modo o in un momento inopportuno,
avv. in un modo o in un momento inopportuno, non adatto alle situazioni
soffici, i-206: tra una parola e un sorso di caffè... si
situazione, a una circostanza, a un momento particolare; che è fuori di
al padre, » disse don rodrigo. un servitore presentò una sedia, sulla quale
644: alle volte nulla più nuoce d'un biasimo inopportuno, massime presso le indoli
iv-53: la mia salute ha sofferto un poco dalle ingiurie di questi tempi inopportuni.
. 3. improprio (un termine, un'espressione, ecc.)
). magalotti, 9-1-90: fare un rabbuffo all'adulatore inopportuno. alfieri,
; inconfutabile, certo, evidente (un argomento, un principio, una verità
certo, evidente (un argomento, un principio, una verità); che
degno di fede (la deposizione di un testimone o il testimone stesso);
di impugnazione; definitivo, irrevocabile (un provvedimento della pubblica autorità e, in
se fosse stata allora allora commessa, un testimone inoppugnabile l'ha riconosciuta.
, accanto all'amato. era un sentimento definito e inop pugnabile
ha fatto fare in mezzo di questo prato un palagio di canne, ma è tutto
colonnello a cavallo, tutto inorato che era un desio. inorato2 (part.
bellezza, lasciando stare il resto, vale un centesimo del tempo che ci perdi.
dinatamente,... che m'abbia un poco scusato. varchi, v-27:
. hanno meschiato, come imperiti architetti un composito d'architettura, l'un genere con
architetti un composito d'architettura, l'un genere con l'altro di poesia inordinatamente
irresistibile piega che la porta a volere un bene assoluto e infinito...
legge, da una regola, da un criterio; disordinato, confuso, caotico
, il vincolo federativo non è solamente un vincolo debole o difettoso. -sostant
scompigliato; disperso (una folla, un esercito, uno schieramento). machiavelli
nesso logico, contraddittorio, disorganico (un discorso, uno scritto, ecc.)
intricato, incoerente (uno scrittore, un oratore). martello, 472:
4. irregolare, intermittente (un movimento, un funzionamento, ecc.
irregolare, intermittente (un movimento, un funzionamento, ecc.); convulso,
come gli altri. galileo, 4-2-335: un muscolo non potrebbe tirar più per questo
f. frugoni, vi-506: chi adopra un vaso di creta mal cotto e peggio
come tutti i filosofi quando parlano con un sempliciotto innocente, s'inorecchì: speculava.
orecchie per la presenza di selvaggina (un cane da caccia). l.
le orecchie, avvertendo la presenza di un selvatico. 'vidi il cane inorecchirsi
faldella, i-iii: un vecchio prete,... tutto inorecchito
l'essere inorganico (una sostanza, un elemento, un composto).
(una sostanza, un elemento, un composto). 2. mancanza
capaci che di contenere in loro stessi un infinito irregolare e confuso nelle sue parti
s'estende la sfera d'azione d'un uomo... purché, beninteso,
l'inorganismo non è... che un mezzo nella natura, la quale universalmente
il mio cuoie s'inorgoglia così d'un tal diploma d'impareggiabile nobiltà, che
accrescersi di intensità (una passione, un sentimento). nievo, 241:
sentirlo parlare tutte le volte che c'era un processo importante e tornava inorgoglito del talento
. ingrossato, arricchito d'acqua (un fiume). siri, v-2-273:
o potenza orientale, gravitare politicamente in un ambito orientale. quarantotti gambini,
realmente, per la civiltà russa, un allontanarsi dall'occidente, un « inorientarsi
civiltà russa, un allontanarsi dall'occidente, un « inorientarsi », com'è parso
ii-46: avemmo adunque il pedantesco, un latino italianizzato, e maccaronico, un
un latino italianizzato, e maccaronico, un italiano latinizzato, con mal definiti confini
scritta in italia (uno scrittore, un poeta). varchi, v-22:
: non so bene con qual proprietà un poeta latino antico si possa chiamare italiano.
, ii-1509: il monte è tutto un canto, da questa spiaggia sino al fuoco
bene, non si muove: dice un italianissimo proverbio. gramsci, 7-127:
. b. nanni, li-5-25: sarà un tratto di due miglia e quasi tre
di computare. stoppani, 168: un pèssimo albergo;... uno di
: torrei prima il gran cane / od un mufti, che niun de'vostri eroi
e di piava, / si leva un colle. fazio, ii-15: ahi,
: non so bene con qual proprietà un poeta latino antico si possa chiamare italiano
per lo nome della favella, in un suo libro fu, non ha guari,
della lingua o della metrica italiana (un vocabolo, una frase, un verso
(un vocabolo, una frase, un verso, lo stile). -anche:
. -italici puri: membri di un movimento politico, con base prevalentemente aristocratica
'calloandro 'è una rapa o un ravanello o un tubero qualunque italiota,
è una rapa o un ravanello o un tubero qualunque italiota, nato e venuto
la sua leggerezza, fu chiamata da un giornale umoristico * metalpiuma '(secondo il
182: ma più beata ché in un tempio accolte / serbi l'itale glorie.
. -venerato dagli antichi popoli italici (un dio). aleardi, 1-124:
che è parlato e scritto in italia (un idioma); che appartiene alla lingua
verghe raccorrai da terra, / e un fascio ne farai nella tua mano.
si fa di genere maschile. 'un bell'ite missa est. feriale, solenne
forinola di testamento nell'aggiungere uno a un altro lascito: item lascio. guerrazzi
e... andassi a scrivere un item lire zero e soldi cinque.
attraverso i quali una pratica giunge a un determinato fine. 2.
. nel linguaggio parlamentare, passaggio di un disegno di legge attraverso l'esame delle
1-236: l'4 iter * legislativo di un provvedimento inspirato a principi più sani od
; rinnovare, ripetere con insistenza (un atto, un gesto, un
ripetere con insistenza (un atto, un gesto, un movimento).
un atto, un gesto, un movimento). dante, purg
proferire, gridare di nuovo; ripetere un discorso; riprendere a trattare un argomento
ripetere un discorso; riprendere a trattare un argomento. francesco da barberino, iii-66
il loro lieve ronzio. -ripetere un suono per effetto dell'eco; far
biduo a sedere a la margine d'un fresco e limpidissimo fonte. alamanni,
2-2-150: volli 'l colpo iterar; ma un lusinghiero / pensier si oppose di pietate
liturg. amministrare a qualcuno o ricevere un sacramento una seconda volta (con riferimento
alla cresima e all'ordine che imprimono un carattere indelebile; al matrimonio, perdurando
, iteratamente, empiendo le tregue di un pianto continuo che faceva sobbalzare di singulti
iterativa, cioè consiste nella moltiplicazione di un prodotto unico per il fine di un
un prodotto unico per il fine di un maggior consumo. 2. ling
seconda volta; ripetuto con insistenza (un atto, un gesto, un movimento
ripetuto con insistenza (un atto, un gesto, un movimento).
(un atto, un gesto, un movimento). b. davanzati
, pronunciato, gridato di nuovo (un nome, una frase, un'acclamazione)
acclamazione); ripetuto con insistenza (un discorso, una preghiera). -anche
. -anche: incessante, ininterrotto (un suono, un rumore, un grido
: incessante, ininterrotto (un suono, un rumore, un grido).
(un suono, un rumore, un grido). ariosto, 32-86:
batacchi, i-172: di mille ragazzi un passeraio / da una grotta vicina indi s'
; finché li ha spauriti e dispersi un suono iterato di clacson. 3
iterato del vento passa tra le fronde d'un arbusto e le fa tremolare. pirandello
con le braccia, per paura che da un momento all'altro, non ostante i
o ricevuto per la seconda volta (un sacramento). segneri, iii-3-52:
ripete, che rinnova; che insiste in un intento. buonarroti il giovane
. ant. e letter. ripetizione di un atto, di un gesto, di
. ripetizione di un atto, di un gesto, di un movimento. -in partic
atto, di un gesto, di un movimento. -in partic.: ricaduta
. sarpi, vi-2-157: sì come un morto non può esser più ucciso, così
. relig. iterazione rituale: riproduzione di un atto prototipico compiuto un tempo da una
: riproduzione di un atto prototipico compiuto un tempo da una divinità o da personaggi
con cui si conferisce o si riceve un sacramento una seconda volta. speroni
o indefinitamente, che permette di calcolare un termine qualsiasi di una successione, una
l'operazione che permette di passare da un termine al successivo. 7. nel
informatica, ogni ciclo facente parte di un programma iterativo. = voce dotta,
canto camescialesco... è insomma un coro lirico drammatico non dissimile forse ai canti
, 1-ii-704: i pani itifallici, un ricordo de'quali dura oggi ancora nei
da una tripodia trocaica acatalettica o da un dimetro trocaico brachicatalettico. tommaseo [s
ch'io sappia, tra'latini, un itifallo, e un'altra poesia sotto titolo
e giganteo colosso / di oricalco dorato un itifallo, / cento cubiti lungo e
andavano mascherati da fauni e da satiri con un fallo in cintola. uno ce ne
in cintola. uno ce ne è in un bassorilievo d'ercolano. = voce
agg. letter. ant. che riguarda un viaggio. marino, i-196
), agg. che viaggia da un luogo all'altro, che si sposta continuamente
per sempre, le reti: itineranti di un viaggio che sarà interrotto soltanto da tappe
avendo una residenza fissa, passavano da un luogo all'altro a predicarvi la dottrina
periodicamente o per una particolare missione, un certo numero di stati esteri, che
/ a vil leggiar per un autonno solo, / saprei far come alcun
viaggio che si compie per portarsi da un luogo a un altro; tragitto,
compie per portarsi da un luogo a un altro; tragitto, percorso, cammino
gara sportiva su strada; programma di un viaggio turistico, di una spedizione scientifica
più nei giorni successivi, anzi s'inventò un nuovo itinerario per andare da casa all'
il giovane, 9-397: posso ben darvi un bello itinerario, / con certi direttori
che il poverino n'aveva bisogno, un po'd'itinerario. tommaseo [
. comisso, 17-27: bisogna fare un piano organico, per esplorare tutte le
'e tutto il resto. creare un grande itinerario etrusco. -rotta o percorso
etrusco. -rotta o percorso seguiti da un mezzo di locomozione terrestre, marittimo,
schiavitù dei remi, all'obbligo d'un itinerario preciso verso un posto prestabilito,
, all'obbligo d'un itinerario preciso verso un posto prestabilito, sottratti al peso d'
sottratti al peso d'una responsabilità, d'un compito tutto affidato alle nostre forze.
forze. 2. descrizione di un viaggio compilata talora in forma epistolare da
lxii- 2-ii-8: per proseguire a darle un ristretto del mio itinerario secondo la promessa
lì che l'itinerario stampato, sempre un po'rigido, non contemplasse il caso del
protezione divina su chi sta per intraprendere un viaggio. filicaia [tommaseo]:
ordine di marcia dell'esercito, o d'un corpo di truppe, dato per iscritto
contenente le disposizioni da osservarsi nell'eseguire un ordine di marcia. dizionario militare italiano
di cui si munisce il soldato, od un distaccamento di soldati, che si pongono
voglio cambiare itinerario. oggi ti accompagno un po'io. -fare, seguire
. -fare, seguire, percorrere un dato itinerario: avviarsi in una data
avviarsi in una data direzione; compiere un dato viaggio. d'annunzio,
ambedue avevano ricevuto il comando di seguire un itinerario diverso. montale, 3-15:
itineràrio2, agg. disus. che riguarda un viaggio da progettare o da compiere e
le varie direzioni e le distanze da un luogo all'altro. tramater [s
dicesi quella a varie facce posta in un trivio sopra una grande strada, in
lunghezza usate per computare le distanze fra un luogo e l'altro per terra e
itineraria ', per computare quanto dall'un luogo all'altro corra di via.
'. 2. raccolto durante un viaggio (un dato, un'osservazione
2. raccolto durante un viaggio (un dato, un'osservazione); che
un'osservazione); che ha per argomento un viaggio (uno scritto).
e de'fossili, compor potreb- bono un giusto e stimabil volume. biffi, xviii-3-391
ne i monti convicini a diporto, trovovvi un vecchio. 2. figur.
. 'ito a male'. familiarmente: 'è un po'ito'. idem [s.
, siam iti. -immerso in un sonno pronto e profondo. tommaseo [
compromesso irrimediabilmente, fallito, perduto (un affare, un'iniziativa). giovio
. diventato logoro, consunto, inservibile (un oggetto); andato a male (
oggetto); andato a male (un prodotto). tommaseo [s.
ad esempio diciamo: * quest'abito è un po'ito. questo mobile oramai è
ultimi figli che fece, nacquero tinti di un colore così giallo e durabile che si
, essendo allora di recente sortito da un eccesso, in estremo languore, senza
cogitabondi e sempre astratti, / hanno un color d'iterico e di morto. ramazzini
-che serve a curare l'itterizia (un farmaco). tramater [s.
una persona). -anche che dimostra un temperamento bilioso. de amicis, xii-304
, xii-304: uno solo dei passeggeri, un omuccio secco e grigio, dal viso
pietà. lucini, 7-295: è un altro errore credere che grecia e roma ignorassero
immerso nella luce inverosimile e catastrofica di un crepuscolo color iodio, si distingueva imprecisa
, uno è l'iterizia, ed è un certo umore gialliccio, che si sparge
, 8-436: si fece giallo come un cocomero per un assalto violento d'itterizia.
si fece giallo come un cocomero per un assalto violento d'itterizia. c.
c. e. gadda, 138: un caporalmaggiore accovacciato dentro il buio ricovero,
più con significato iperbolico, per indicare un accesso di rabbia che non trova sfogo.
dopo un'ora. ma quirino è un buon bergamasco, un montanaro civilizzato da
ma quirino è un buon bergamasco, un montanaro civilizzato da una generazione appena.
, causata dall'aumento nel sangue di un pigmento biliare. — ittero emolitico
, della famiglia itteridi, caratterizzati da un vivace piumaggio rosso-arancione. domenichi [
domenichi [plinio], 30-11: ecco un uccello, che si chiama ictero,
txxepoc, nome dell'itterizia e di un uccellino giallo che si credeva guarisse dall'
-fauna ittica: l'insieme dei pesci di un dato bacino acquifero. govoni
[plinio], 688: ictiocolla chiamano un pesce il cui cuoio è glutinoso,
[plinio], 688: ictiocolla chiamano un pesce il cui cuoio è glutinoso.
.]: 'ittiocollo', nome di un grande storione da cui si estrae l'
, che forse naturalmente era frugivoro, un essere anche carnivoro e ittiofago. tramater [
se vien battuto, o raschiato con un ferro. = voce dotta,
: l'acquario suscita in questi giorni un entusiasmo speciale, dovuto non tanto alle
il proprio * cabinet ', ho preso un paravento di seta chiarissimo, giocondissimo,
dove stanno i polpi come nella cella d'un manicomio criminale. = voce
(fino a 200) inseriti in un solco comune su ciascuna mascella, cinto
scheletro, arti poggiati a pinna con un numero elevato di dita (da 6
ver tebre / fossilizzate d'un ittiosauro, / brunastri, eran limite
nero, e sembra di trovarsi davanti un ittiosauro che emerga dall'acqua,
zool. famiglia di policheti erranti con un solo genere e una sola specie.
muriatico bollente, e la soluzione ha un colore giallo. = voce dotta
dio che l'aere / sol con un braccio occupa, / ed accigliato spazia /
la qual fa certi fusti più alti d'un uomo, ed ha la foglia della
verghe nodose poco più alte che un uomo, e altre assai meno, e
v. borghini, 6-i-73: un libretto... egli scrisse non tanto
equilibrio all'avversario, e successivamente con un colpo gettarlo a terra e immobilizzarlo; i
, 380: chiamavano iugere quanto un di può arare un giogo, ciò
: chiamavano iugere quanto un di può arare un giogo, ciò è un paio di
può arare un giogo, ciò è un paio di buoi. tanaglia, 1-1099:
di buoi. tanaglia, 1-1099: d'un giugero di questa [erba] in
che n'esce tutto prendi, / un anno a tre cavava'basta tal massa.
120: il iugero, che è per un verso piedi 120 e per l'altro
o campi che contiene l'inghilterra, un terzo almeno erano comuni, oltre le
ii-550: lungo il paterno fiume arava un uom libero i suoi / pingui iugeri
iugèrum, da iugèra, plur. di un antico iùgus -iris. cfr. isidoro
la radice cavata nel mese di febbraio dà un sugo efficacissimo nell'odontalgia; e con
spighe o in piccoli gruppi; ovario con un solo ovulo; frutto con involucro carnoso
3. per estens. cima di un monte. ceresa, 1-986: caedino
come la j sia consonante, che ha un suono suo particolare, ed è necessaria
risca che alcuni articoli di questa legge iugulassero un po'troppo i claustrali..
sua brama e alla sua domanda di un mondo più giusto e più mite e
bocchelli, 2-v-195: evidentemente lei ha un concetto superato,... delle
. m. -ci). aperto (un suono). -anche:
due vocali o ed a, che fa un
ne conoscono numerose specie, fra cui un centinaio di italiane. =
; imperfetti o nudi, riuniti sopra un asse centrale, che invece d'esser permanente
avessi ancora sì grande fede che l'un monte facessi iungere coll'altro, e
/ unu magnu vir prudente / et un altru d'occidente. / foni junti
e, secondo schmidel, hanno anche un calice o perigonio persistente. tramater [
, il giovane (generalmente posposto a un nome proprio di persona, in caso
catastrofici junióres ed era già sparita in un burrone di discreta profondità. = voce
sopre me uno ionto / 'n un ramo sopr'a me piantato.
iurare1, intr. ant. pronunciare un giuramento, fare una promessa solenne.
detta camparia. -confermare con giuramento un impegno, una promessa. giamboni
se l'abbia jurata. -introduce un discorso diretto. cielo d'alcamo,
e difendere a oltranza le opinioni di un maestro. panzini, iv-351: 4
2. locuz. far iure in un luogo: esércitarvi l'autorità giudiziaria.
. destinato all'amministrazione della giustizia (un giorno). statuti del tribunale della
che riguarda i diritti del fisco (un pagamento). capitoli della bagliva di
del 1517. 2. svolgimento di un procedimento giudiziario. valerio massimo volgar.
, la quale nuovamente venuta qui, un poggio simile al nostro, che nostra iurisdizione
: fu appicato alle finestre di palazzo un cavalleggiero di bettona, jurisdizióne di perugia
buonarroti il giovane, 9-474: ad un jurisperito / instava un altro: '
, 9-474: ad un jurisperito / instava un altro: 'ohimeè! che 'n
di brescia a'primi che sequestrano sia un jus reale, non se ne può
di una tassa o la prestazione di un servizio da parte dello sposo (e
/ fe'd'improvviso al nuovo jusdicente / un bel discorso: rammentò l'amore,
sua autorità e padronanza per mezzo d'un conte, o iusdicente. =
significato più generico: privilegio spettante a un laico nei confronti di una chiesa o
altra istituzione ecclesiastica sulla quale esiste un tale diritto o privilegio. bembo
repubblica esercitato da molti anni in qua un pieno dominio. zeno, i-202:
. canon. disus. titolare di un diritto di patronato. nievo,
dimenticava mai di benedire e nominare con un profondo inchino l'eccellentissimo e potentissimo signor
iussivo, agg. ling. che esprime un ordine, un comando (una forma
ling. che esprime un ordine, un comando (una forma verbale).
di genere, cioè della qualità d'un fatto e di che maniera sia. giamboni
se più te fidi... d'un fuggitivo servo che del tuo proprio sangue
iustificata, se in battaglia uno piglia un altro, il può fare rimedire, però
: soleva la repubblica fiorentina far venire un podestà forestiere, il quale con suoi collaterali
. addetto all'amministrazione della giustizia (un magistrato). caviceo, 1-46
, alla ragione, alla convenienza (un atto, una situazione); probo
situazione); probo, retto (un sentimento). latini, rettor.
uso di simile vita si congiugne con un altro per amore iusto e fedele.
3. proporzionato alla colpa (un premio, un castigo, una condanna
. proporzionato alla colpa (un premio, un castigo, una condanna).
, che per risparmiarvi di non sostenere un poco di disagio qui, vi conduciate ad
uomini o di denari, mettere insieme un esercito iusto. = voce dotta
mi trovai... in un immenso stanzone coperto da una tettoia
della partita veniva sempre... un fallo, manifestamente proditorio di un giocatore romanista
. un fallo, manifestamente proditorio di un giocatore romanista o laziale, che lasciava
che ha gli steli numerosi, ramosi, un poco pelosi; le foglie trifide pelose
avrem tutta la notte festa e piacer l'un dell'altro. ariosto, 471:
m'assido... al margine d'un lago / di taciturne piante incoronato.
lottatore. saba, 153: ivi è un ruscello; a una domanda tua /
e nume tutelare. -seguito da un agg. boccaccio, dee.,
che ivi era fatato. -in un dato passo, in una parte di un'
parte di un'opera letteraria, di un libro, di un trattato (con valore
letteraria, di un libro, di un trattato (con valore di stato in
ivi non era assurdo che... un filosofo ironicamente commiserasse svenata l'agnella che
gli achei, vide sul vallo / fra un turbine di dardi aiace solo / fumar
, a eventi precedentemente nominati, indica un rapporto di relazione con i medesimi.
. 4. in relazione con un altro avv. [là, dove,
spunta la rosa: / qui sorge un fonte, ivi un ruscel si scioglie.
/ qui sorge un fonte, ivi un ruscel si scioglie. 5.
): da ivi a pochi giorni venne un borghese per dieci marchi in presto.
-ivi a (con riferimento a un dato periodo di tempo): entro
: entro, dopo, in capo a un dato tempo. boccaccio, dee.
., che di meno avria macinato un mulino. crescenzi volgar., 5-14
6-i-325: avendo in costume di porre un di questi termini a ogni mille passi,
uno colle. misasi, 7-i-214: un fiume... che ha ivi presso
luogo. cavalca, 16-2-302: in un certo monistero, lo quale era presso
li frati, et... un gran tino ch'era iveritto fu pieno d'
prendea, sarebbegli stato dicevole e dignitoso un nobile e magnanimo disprezzo pel cambiamento di
appartenente alla lingua italiana, non ha un valore proprio, ed è conosciuta solo
essere riuscita in tanti anni a cavare un suono umano, mettendo insieme i 'k
. 10. locuz. non sapere un k: non sapere nulla, essere
ella né il suo signor terenziano sanno un k. kàbbala, sf. cabala
. che appartiene o si riferisce a un aspetto culturale tipico del periodo dell'era
che si trova sullo strato superiore di un giacimento preistorico dell'altipiano kundelungu nord,
teatr. genere teatrale giapponese caratterizzato da un marcato realismo, nel quale con i
stupido pensiero, puerile sospetto, kafkismo da un soldo; pure, in qualche modo
panzini, iv-356: 'non capisce un kaiser ', non capisce nulla.
, col sufi, -ite che indica un minerale. kalicina, sf.
, col sufi, -ite che indica un minerale. kalicite, sf.
'e dal sufi, -ite che indica un minerale. kalinite, sf.
'col sufi, -ite che indica un minerale. kalipenìa, sf.
pizzico finlandese, affine al salterio, un tempo con cinque corde, attualmente per
: da ausonio franchi gli esempi d'un dialettico razionalismo per così dire kantiano.
colore bruno, dai quali si estrae un olio che, raffinato, è commestibile,
carte senza permettere che l'avversario faccia un solo punto'; cfr. ital. cappotto
monocilindrico, privo di carrozzeria e con un solo sedile, usato per svago
linearmente e sono disposti simmetricamente intorno a un poligono centrale. = adattamento del
, col sufi, -ite che indica un minerale. katana, sf.
costituito da una semplice armatura montata su un mezzo semovente, usata dall'esercito russo
guidata con una pagaia doppia ricavata da un osso di balena. 2
), con sufi, -ite che indica un minerale. kedivè (khedivè)
a speciale fermento: se ne forma un liquore acidulo, gassoso, lievemente lassativo.
. -orbita kepleriana: quella descritta da un pianeta intorno al sole, nell'ipotesi
intorno al kerenskismo si è formato tutto un mito negativo '. sono state attribuite
.. kerenskij è stato l'espressione di un determinato rapporto di forze politiche, organizzative
e incomposti da dargli l'aspetto di un arlecchino. brignetti, 3-166: toh
solo fatto che è tale, inchiude un senso di nobiltà! 2.
nei giardini a scopo ornamentale; è un arbusto cespitoso con rami lunghi, sottili
kerr, col suff. -ite che indica un minerale.
bretagna, col sufi, -ite che indica un minerale. ketch (pron.
marina da diporto, si designa un veliero avente un albero situato un poco a
, si designa un veliero avente un albero situato un poco a proravia
un veliero avente un albero situato un poco a proravia del centro (
del centro (maestra), un altro più piccolo, collocato a
.. sono appresso di me un alfabeto di ieroglifici adattati da i ghiotti mistici
per circa una cinquantina di giorni in un anno, a brevi periodi di due-tre
, incontrai il kam de'tartari sopra un cavallo falbo, che se ne tornava
kierkegaard. montale, 4-236: un così universale senso di vuoto e di
, sm. invar. assassino pagato da un mandante; sicario. =
con frattura resinosa, e rassomiglianti a un estratto secco... si ottiene
col suff. -ite, che indica un minerale. kip, sm.
kirghisi (nelle loro leggende) lenin è un eroe a volte come orlando e a
il comunelli? ecco ch'egli ha un consorte / che con esso altro kirie intuona
, famiglia delle malvacee: caratterizzato da un involucro di sei a nove lacinie,
a nove lacinie, e dalle capsole ad un seme riunite in un capolino a cinque
dalle capsole ad un seme riunite in un capolino a cinque lobi. =
nel piegare più volte su se stesso un foglio di carta macchiato d'inchiostro.
terminanti con sfere di metallo, usato un tempo in russia come strumento di tortura,
, con dentatura incompleta, simile a un orsacchiotto, con grosso capo e privo di
-per estens.: lingua parlata in un vasto territorio nel quale si è sovrapposta
di natura culturale o spirituale propria di un gruppo nazionale o sovranazionale che ad altro
linguistiche, che ho in mente, sceglierò un punto di vista particolaristico: il rapporto
quarantotti gambini, 10- 304: un kolchoz è una fattoria collettiva, la quale
. che si fonda sui colchoz (un sistema di produzione); colcosiano.
2. sm. membro di un kolchoz. quarantotti gambini, 10-305:
ogni kolchosiano è attribuito... un modesto possesso, ch'egli amministra da sé
festa rumorosa che i giovani tenevano dopo un simposio e che consisteva nel percorrere la
. govoni, 42: presso un canale una bambina triste /..
popoli dell'africa meridionale, costituito da un insieme di capanne disposte a pianta circolare
. statua votiva o funeraria che rappresenta un giovanetto nudo in piedi, tipico della
lingua la quale è fabricata sopra de un osso figurato come un l greco el quale
fabricata sopra de un osso figurato come un l greco el quale è di questa
1 scempia... pare un i... a coloro a cui
al palato, se si manda fuori un poco di spirito, s'accenna l.
di sopra, vale cinquantamila; anticamente un i, posto innanzi alla l,
de'tribuni medesimi. pisone dice in un suo libro che ne furono creati tre,
che quand'erano in argento avevano pure un valore. così non se ne avesse
6. chim. anteposto al nome di un composto indica levogiro. 7.
via era smarrita. petrarca, 277-13: un doloroso velo / contende lor la disiata
: presi a l'acute spine d'un cespite / i veli s'alzano a la
sei la terra e la vigna. / un acceso silenzio / brucerà la campagna /
sole] guardò l'allor nata s'un cigliare; / di un bacio le abbronzò
allor nata s'un cigliare; / di un bacio le abbronzò la fronte gaia.
ne la treccia a destra mano / un mazzo d'aironi a la bizzarra. foscolo
». 2. seguito da un aggettivo o da un avverbio comparativo (
2. seguito da un aggettivo o da un avverbio comparativo (di maggioranza o di
mazza. -letter. seguito da un agg. superi, assoluto con valore
., 13-31: allor porsi la mano un poco avante, / e colsi un
un poco avante, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e
, / e colsi un ramicel da un gran pruno; / e * 1 tronco
è la mensa. in piè d'un salto / alzati e porgi, almo signor
nebbia che ci cancella / nasce forse un fiume quassù ascolto il canto delle sirene /
la città. 7. seguito da un agg. possessivo o da un compì,
seguito da un agg. possessivo o da un compì, di specificazione, sottintende il
sodisfazione. 8. dinanzi a un agg. possessivo seguito da un nome
a un agg. possessivo seguito da un nome di parentela (ma oggi ordinariamente
salvo che il nome sia accompagnato da un agg. qualificativo). dante,
la mia suora. 9. introduce un compì, di tempo sia determinato sia
ha talora valore distributivo in relazione con un determinato periodo di tempo. giacomo
coperta. ariosto, 17-18: in un piano fruttifero e abondante, / non men
, iii-1-97: la notte scorsa ho fatto un sogno strano, indescrivibile.
consolare. 11. seguito da un aggettivo, talora assume, col medesimo
almeno alcuna contentezza vedendosi tra le braccia un figliuolo che quasi temeva di perdere.
la prima volta? -chiese la foscarina con un sorriso tenue, toccando la mano dell'
una sua amica, che suo marito un tempo ha amata. -si omette con
manifestare le proprie opinioni. -premesso a un nome proprio, per lo più di
conoscere la saffo, direttrice proprietaria di un importante educandato. -premesso a un
un importante educandato. -premesso a un titolo accademico, professionale, nobiliare,
sia seguito dal cognome, o da un nome che indichi lo stato civile di una
le quattro figlie. -seguito da un nome, da un cognome o da
. -seguito da un nome, da un cognome o da una sigla, sottintende
il fascismo finisse. -con riferimento a un attributo della madonna, a un santuario
a un attributo della madonna, a un santuario a lei dedicato, a un'opera
e il tanaro s'agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde,
agita e mugge un bosco, / un bosco d'alabarde, d'uomini e di
c. e. gadda, 192: un inno, 'in pectore ',
, piazza, ecc. seguiti da un nome proprio. c. e.
legge [le commedie del goldoni] sente un sollucheramento tale che non può essere maggiore
camera, e dentro serratisi, sopra un lettuccio da sedere, che in quella era
il seno; / e tutto d'un leggiadro abito moro / l'adorna sì,
la magrezza e le mosse la somigliavano a un burattino da orologio. -con
procaci occhiate. -in posizione enclitica dopo un verbo (per 10 più altimperativo,
. come ella non giungeva a mettere un braccio in una manica, andrea la
tedaldi, 1-1 (36): udite un po'come la m'à guidato, /
, 1-viii-75: ella tien pur addosso un buon coltrone, ma la sta quattro ore
la ringrazio molto della lettera. è un piacere conversare di queste cose con lei
lei. -in posizione enclitica dopo un verbo. caro, 12-iii-150: la
la parla sempre in canzone, con un certo modo che noi non si conosce
. ariosto, 33-54: ecco fa a un tempo egli in italia guerra; /
immobile. -in posizione enclitica, dopo un verbo. condaghe di s. pietro
3-93: fingendosi calderaio andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per
vene. -in relazione diretta con un attributo o con un compì.
relazione diretta con un attributo o con un compì. firenzuola, 790: movete
che l'amica se l'intendesse con un giovanotto. pavese, 11: «
manicaccio? panzini, ii-75: la ha un saporino che va proprio bene.
-seguito da un'indicazione di data, da un agg. o da un compì,
, da un agg. o da un compì, di specificazione, sottintende il
che t'oda, e'ti spicca un 'ut, re, mi, fa
una scala diatonica, la quale principii con un 'do '. in una scala
coristi (diapason) d'acciaio suonano un 'la 'normale di 870 vibrazioni semplici
per la intonazione delle singole voci di un coro, sia per l'accordo dei singoli
lucini, 10-15: in sordina, un trillar piano, / spunto in cadenza a
bisogno d'una intonazione musicale datagli da un altro poeta... una qualunque concordanza
: dette... il la a un particolare sottogenere letterario paesistico canicolare macchiaioleggiante nel
canicolare macchiaioleggiante nel quale si rispecchiò per un pezzo la narrativa del tempo.
(sostituisce, e talora accompagna, un compì, di stato in luogo reale o
o figurato e indica per lo più un punto dello spazio lontano sia da
/ ripartirai più tardi / per assumere un volto. calvino, 6-63: -là -dice
parte, in quella direzione (e sostituisce un compì, di moto a luogo reale
/ unu magnu vir prudente, / et un altru d'occidente. dante, purg
italia fu chiamata per lo nome d'un loro duca, nome italo; là
: il signore andò là, entrò in un cortiletto dove c'eran molti preti.
preti. -seguito o preceduto da un altro avv. di luogo (con
vo'che voi mi prestiate dopo desinare un poco il vostro ragazzo, per mandarlo in
: v. lassù. -seguito da un compì, di luogo, indica per
16 (274): lì c'è un convento, ecco là una chiesa.
. 3. ant. seguito da un compì, o da un avv.
. seguito da un compì, o da un avv. di tempo determinato (con
dell'agenzia. ungaretti, i-58: un riflettore, / di là / mette un
un riflettore, / di là / mette un mare / nella nebbia. -con
., 2-5 (160): egli un bellissimo letto incortinato e molte robe su
padre provinciale di qui, se aveva un soggetto così e così. -con valore
ciò che oltrepassa o è estraneo a un determinato ambito. de sanctis, 7-440
queste creazioni fattizie di mazzini trovate sempre un 'di là qualcosa come nel chiaroscuro,
suo ingegno, nel quale tutti riconoscono un carattere mistico, religioso, profetico. b
poesia, mentre il problema storico rimane un di là, la erudizione o filologia,
si fossero prese le mosse, rimane un di qua, ossia è affatto oltrepassata.
, 369: qua ci abbiamo a stare un giorno, quando bene vivessimo più che
l'appello le sveglia: il richiamo di un mondo di là col quale esse,
suoi maggiori le avrebbe agevolmente fatto ottenere un paradiso di pace di qua e di
, più là: in disparte, da un lato; in o verso un luogo
da un lato; in o verso un luogo alquanto distante; oltre, lontano
c. dati, 3-93: un ladro,... fingendosi calderaio,
. fingendosi calderaio, andò in casa un gentiluomo a farsi dare una caldaia per portarla
reggesse a martello, noi saremmo subito un pezzo in là a esser fuori di tutte
101: lo storico, che mira un po'più in là, /..
non era, là di lì, che un mucchio / di verghe dalla lunga acqua
. -come interiezione, per indicare un evento imprevisto, un'apparizione improvvisa.
« malor civile », alla fine d'un giorno romano di luglio, nell'ora
cercai una sosta e una tregua in un luogo neutro. -qui e là
là: in più luoghi, in un luogo e in un altro, vicino
più luoghi, in un luogo e in un altro, vicino e lontano, da
. tasso, 7-105: là giacere un cavallo, e girne errante / un
giacere un cavallo, e girne errante / un altro là senza rettor si mira.
e qua e là saltando, / fanno un lieto rumore. tommaseo [s
di là di o da: oltre un dato limite, più avanti nello spazio
là da castel guiglielmo, al valicare d'un fiume, questi tre veggendo l'ora
goldoni, iii-737: li due siedono un di qua, un di là di donna
li due siedono un di qua, un di là di donna eularia. leopardi,
, o, anche, innanzi, entro un determinato periodo di tempo. dante
, i-50: giudicò bene spedir immediate un legato di prudenzia e autorità alla dieta
crai, ogni giorno del futuro ha un suo proprio nome. -con valore
di attributo: che si trova oltre un determinato limite; che è dall'altra parte
valore di sost.: la parte di un luogo che si estende oltre un dato
di un luogo che si estende oltre un dato limite. machiavelli, 11-4-364:
la buttassi là [lucia] come un sacco di cenci, sciagurata? di
di giacomo, ii-891: goethe, in un inciso, negligentemente buttato là fra cose
là fra cose indifferenti, notava che di un artista bisogna sapere come abbia concepito il
di'tu, diavolo? / innamorato un par mio? che sono / più di
benevolo rimprovero e di invito a cambiare un atteggiamento considerato inopportuno. f.
celia familiare come 'andate là che siete un bel matto... andate là
, suol dirsi a chi va incontro a un pericolo da lui non pensato. nievo
, il carattere improvviso e repentino di un movimento e di un mutamento. crusca
e repentino di un movimento e di un mutamento. crusca [s. v
imperativo, si usa familiarmente per denotare un subitaneo mutamento, e, più che
alabarda. varchi, 18-3-219: un soldato, fatto sembiante di volergli menare
di popolo, apparisce nella istoria come un muro ciclopico delle città etnische presso cui era
2. locuz. -appoggiare la labarda in un luogo: sistemarvisi comodamente, installatisi a
/ di labardate c'è da avere un peso. gigli, 135: né labardate
adottata sotto costantino; consisteva in un drappo quadrato, pendente da un'asta,
e l'altre insegne stavano nel campo in un tabernacolo, o (come noi diremmo
fra l'insegne militari vedesi... un vessillo o labaro, che era
vessillo o labaro, che era un velo attaccato a traverso e pendente da
e in particolare de'cavalieri, formato di un pezzo di stoffa quadrata e stesa sopra
pezzo di stoffa quadrata e stesa sopra un alto fusto a foggia di croce.
. poi, molte furono le bandiere in un esercito, ma un solo labaro precedeva
le bandiere in un esercito, ma un solo labaro precedeva gl'imperatori. in
p... dalla traversa poi pendeva un sotti! velo, riccamente tessuto d'
la sua vittoria su massenzio: era un quadrato di stoffa preziosa, simile a quello
usato dalla cavalleria, cioè appeso ad un pennoncello e retto da un'asta,
combattentistica. -in partic.: insegna di un corpo o di un reparto militare consistente
: insegna di un corpo o di un reparto militare consistente in un drappo quadrato
o di un reparto militare consistente in un drappo quadrato su cui vengono raccolte le
semplice e dalla capsola con quattro cellette ad un seme per ciascuna. =
sua sempre dimora / là simile d'un angel la pietate. dante, vita nuova
che de la sua labbia si mova / un spirito soave pien d'amore, /
labbia, / dicendo: quei fu l'un d'i sette regi / ch'assiser
tansillo, 1-162: se per me volge un occhio o move un labbio, /
se per me volge un occhio o move un labbio, / a conto pone ogni
naso: in me tu vedi / un che ti piglia a forza di labbrate.
. viani, 19-112: veniva giù un diluvio di sergozzoni, spintoni, schiaffi,
e schiaccia avemarie, / che pare un grazianaccio convertito. bresciani, 6-ix-185:
del gallinaio. pirandello, 8-317: un sacerdote, labbreggiando con gli occhi socchiusi
= deriv. da labbro e da un deriv. da forma (v.)
corte parole / mosser le labbra mie un poco a riso. flore de parlare
accostate, / ma nel corpo si fonde un profondo calore / tormentoso. -figur
e a lo stillar del sangue ivi diè un morso, / ch'una nera gentil
. l. gualdo, 34: tavolta un sorriso triste e forzato gli passava sul
nel cuore, i sussulti, / d'un pianto sognato: parole, / sospiri
/ sospiri avanzati ai singulti: / un solco sul labbro, che duole.
a sedere di fronte a lui, un po'stupita dal sonno, col labbro un
un po'stupita dal sonno, col labbro un po'aperto come quello d'una bambina
dileguò salutando il compagno di viaggio con un ciao pronunciato in cima alle labbra.
: essendo per adietro stata la terra d'un labro solo e usando tutti una lingua
grecia nudo e nudo in roma / d'un velo candidissimo adomando / rendea nel grembo
, e in bocca molto fesso; / un occhio vivo, una rosetta in fronte
270): renzo s'acquietò come un cavallo bizzarro che si sente il labbro
', se le labbra sono divise in un colle ossa mascellari e i denti deviati
labbri chiusi rassomiglia spesso al muso di un animale, come... nella
nel fiume. in questa erba è un vermicello, che si lega intorno a'denti
vi fosse, con la punta d'un piccolo coltello aguto ficcheravi entro il rampollo
. 9. contorno esterno di un corpo o di una superficie; orlo
di una superficie; orlo superiore di un vaso (o di un'apertura);
del lato ovvero del luterò, cioè un vaso chiamato così, era di tre oncie
. alberti, iii-147: voi avete un vaso lungo tre palmi o quanto piace
la striglia che usano i turchi, è un pezzo di ferro con due labbri larghi
che fa il naviglio della martesana prolungare un ramo fino al labbro della rotaia ferrata
, taglio a destra di chi apre un libro; taglio davanti, gola. -labbro
20 (345): come sopraffatta da un sentimento irresistibile, aprì la bocca,
ancora potuto sapere. -avere un nome sulle labbra: essere sul punto
le labbia! tasso, 15-55: ecco un fonte, che a bagnar gli invita
. papini, 28-77: chiede alla nuora un bicchier d'acqua ma appena si bagna
quanto n'attinse. -essere di un labbro solo: andare perfettamente d'accordo
in cui ognuno ed ognuna sia di un labbro solo, e dove qualche piccola
di labbra ed abiti in mezzo d'un popolo immondo di labbra. idem [bibbia
le labra in molle, / ch'un villanel che v'era ascoso appresso, /
labro. -intingere le labbra in un bicchiere o in una bevanda: bere
bicchiere o in una bevanda: bere un piccolo sorso. sbarbaro, 1-185:
passarvi sopra la lingua (ed è un gesto che rivela grande ghiottoneria o golosità
ariosto, 33-41: per virtù d'un alfonso al fin si vede / che resta
sofferto, ed essersi morse le labbra un pezzo, scappatale finalmente la pazienza,
morde così le labbra per tenere a freno un impeto d'ilarità che gli gorgoglia dentro
non poter essere portato a termine (un discorso) per mancanza di forze o
sfuggì come dalla mano la catena d'un cane ribelle. -venire, farsi
... viene / su le labra un sospir. manzoni, pr. sp
fioretti suvi, con quei labrettini vermigli un poco rovesciati, non aperti affatto?
l'altro a la figliastra, che ha un labrotto quasi a l'austriaca. bergantini
labruzzi 11 bacio / era per me un tesoro; / ma l'umile retaggio /
fa pena. saba, 219: hai un piccolo scialle, e con quel tutta
labbrucci spingi in fuori, / quando un bacio ti buschi. pecchi, viii-21:
.. fanno dei gesti laidi dietro a un parasole rosa. soldati, 2-9:
smorfia di spregio, la congedava con un « buona notte » asciutto e ironico
/ le nari; la labbrona è un vero bacio. -come epiteto ingiurioso
si tenta di strangolare la patria con un capestro prussiano maneggiato da quel vecchio boia
di porre masse e dirigenti di fronte a un atto rivoluzionario. comisso, 12-61:
trova talvolta agli angoli delle pagine di un libro, sfuggita accidentalmente al taglio di
da questa lettera, se ne fa un dolcissimo composito che da'greci fu chiamato
. poliziano, 1-773: or pare un campo lato un chiaro indizio / agli animi
1-773: or pare un campo lato un chiaro indizio / agli animi gentili,
.. fruga, / severa e in un pietosa in suo diritto, / ogni
a. boito, 139: tale in un cerchio magico / puro da immonda labe
l'ordine delle generazioni, l'uomo è un perverso polimorfo, latente e represso,
. magalotti, 7-55: questo v'affliggerà un poco nella borsa, ma non mai
agg. bot. fornito di labello (un fiore). labellato2,
.. esplode il mio incomodo interlocutore con un impeto labiale che gli mette in moto
svevo, 3-554: la mamma con un gesto accompagnato da un lieve suono labbiale
: la mamma con un gesto accompagnato da un lieve suono labbiale accennò a me,
noi, su l'acqua scorsa da un leggero brivido, le corolle vive si chiudevano
le corolle vive si chiudevano con un moto quasi labiale. govoni, 9-27:
che dipende dal movimento delle labbra (un suono). -consonanti labiali: quelle
agg. fonet. che ha subito un processo di labializzazione (un suono,
ha subito un processo di labializzazione (un suono, una consonante); che è
, famiglie di piante dicotiledoni che comprende un gran numero di piante originarie dei nostri
e superiore (e labiato si dice anche un fiore, un calice o un altro
labiato si dice anche un fiore, un calice o un altro organo di forma simile
anche un fiore, un calice o un altro organo di forma simile).
]: 'labiato ', dicesi di un fiore a corolla irregolare monopetala fornita di
con protrusione delle labbra; labializzato (un suono). = voce dotta,
si ergeva... sul favore di un re e sull'amicizia di grandi e
. -in partic.: fievole (un suono, un rumore); tenue
partic.: fievole (un suono, un rumore); tenue (uno splendore
labile luminosità diffusa. zavattini, i-104: un labile gorgoglio giungeva alle nostre orecchie.
, appena accennato, subito interrotto (un gesto, un atteggiamento, una sensazione)
, subito interrotto (un gesto, un atteggiamento, una sensazione). f
. martini, 7-124: è sera: un riso labile si perde / sulle tue
denaro. -leggero, fragilissimo (un oggetto, una sostanza). segneri
sottile diga insommergibile unisce l'isola a un labile paesaggio di tipo emiliano.
eco 'non ebbe mai più di un centinaio di abbonati, che pagavano quando
pavida, demente, e non fornisce un solo elemento chiarificatore. -proclive al
contrari o difficili, temo non perda infra un anno la fatica di sette. arrighetti
che scorre leggero e rapido, fluente (un corso d'acqua); che scende
. pascoli, 715: era tutto un pianto / un pianto occulto, il
, 715: era tutto un pianto / un pianto occulto, il pianto dopo morte
, v-180: avendo a combattere con un terreno non vergine, labile ed inconsistente,
7. chim. instabile (un composto o un sistema chimico).
. chim. instabile (un composto o un sistema chimico). -anche: che
loro e collegate con un certo numero di vincoli, ed è
è suscettibile di assumere infinite configurazioni (un sistema). -anche: che si trova
. bot. non persistente, caduco (un organo vegetale). = voce
instabilità; tendenza alla dispersione (di un composto o di un aggressivo chimico).
dispersione (di un composto o di un aggressivo chimico). 3. medie
voce '; si tratta di regola di un suono labiodentale. = comp.
lingua e delle labbra (un'articolazione, un suono). = comp.
, che permette la risonanza nasale (un suono). = comp.
un'articolazione simultanea palatale e labiale (un suono). = comp.
che appartiene o che si riferisce a un labirinto; che è simile a un
un labirinto; che è simile a un labirinto. mascheroni, 8-61:
di vermi popolo infinito / ospite rose un dì viscere vive. / e tal di
, così denominato per la presenza di un caratteristico organo respiratorio labirintiforme detto soprabranchiale o
dotta, comp. da labirintico e da un deriv. da forma (v.
non finivan mai... e un sistema labirintico di anditi, passaggi, terrazze
confuso. alfieri, i-324: ho un pindaretto, di cui non v'è parola
è parola, su cui non esista un mio numero aritmetico notatovi sopra, per
delle disposizioni delle lamine del cappello di un genere di funghi, che perciò si è
dotta, comp. da labirinto e da un deriv. da forma (v.
. med. -ite, che indica un processo infiammatorio acuto. labirinto (ant
, iii-117: era in quest'isola un labirinto assai grande con 150 colonne bellissime
: lavorarono... gli egiziani un laberinto sì grande, che vi si sarebber
. d. bartoli, 4-2-326: per un laberinto di tante sale e camere.
d'onde. monti, 5-93: un castel di gusto stravagante, / un laberinto
: un castel di gusto stravagante, / un laberinto insidioso... / ei
le volte e le ambagi / d'un nero sotterraneo laberinto. gozzano, i-351:
,... lesti lesti, in un secchio, portavano la sansa o
6-162: era una miniera impoverita, un labirinto di gallerie dove si poteva trovare
vagavo per le alture deserte, aprendomi un varco coll'ascia e col fuoco attraverso
labirinti selvosi. -intersecazione intricata di un gran numero di corsi d'acqua.
g. bentivoglio, 4-1485: era come un gran laberinto di canali e di rivi
le elevate valli del declivio boreale in un labirinto di laghi e di ghiacciai.
/ come funebri spole a tessere / un labirinto inestricabile. savinio, 1-95:
, 13-71: lo stetti a osservare come un prodotto di un ambiente complesso, come
stetti a osservare come un prodotto di un ambiente complesso, come la conchiglia prodotta
conchiglia prodotta dal fondo dei mari, un labirinto operato dal tempo. buzzati,
. buzzati, 4-414: chi era? un angelo? un veggente?...
4-414: chi era? un angelo? un veggente?... o semplicemente
ci sono idee che si svolgono con un lungo giro misterioso nei labirinti del cervello.
casa, iv-212: sono entrato in un laberinto di tradur certe cose greche in
intenderne umanamente parola; senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto.
senza questi è un aggirarsi vanamente per un oscuro laberinto. capriata, 1-8: il
uomo capiti ad essa, e vi faccia un passo, può d'allora in poi
buona voglia, e arrivar lietamente a un lieto fine. mazzini, 9-12:
: si lasciò trascinare pei capelli in un laberinto di dare ed avere, riscossioni,
trovò il cristianesimo... come un infinito laberinto di misteri e di raziocini
. sbarbaro, 5-111: la vita è un labirinto dove ci sarebbe impossibile raccapezzarci senza
primo de'vostri antecedenti cinque dubbi era un laccio, un laberinto. 6.
antecedenti cinque dubbi era un laccio, un laberinto. 6. disposizione o struttura
zone verdi, boschetti, disposti secondo un disegno geometrico estremamente intricato e fiancheggiati da
ii-714: è nel mezzo di questo giardino un salvatico d'altissimi e folti cipressi,
girando in tondo fanno la forma d'un laberinto. soderini, iii-274: dentro
tasso, 14-76: siede in mezzo un giardin del labirinto / che par che
denti; / di fibre muscolose è un laberinto, / ond'atta a mille moti
della pube, fanno [le vene] un rigiro confusissimo, che alcuni chiamano laberinto
intelligenza non verbale, che consiste in un disegno, costituito da una serie di
gioco di origine antichissima, costituito da un disegno che rappresenta un intrico di strade
, costituito da un disegno che rappresenta un intrico di strade, fra le quali
tale da obbligare il fluido a compiere un lungo percorso, durante il quale si
12. ittiol. organo respiratorio presente in un gruppo di pesci ossei (labirintici)
smalto e dell'avorio, tali da disegnare un labirinto. = voce dotta
xa3ùptv&o <; * labirinto 'e da un deriv. da ò8où <; -óvtos
prevalentemente artigianale; locale, attiguo a un negozio, in cui si costruiscono o
le sedevo accanto, mi stringeva con un braccio al petto. piovene, 7-410:
fisiche in toscana, 14-3-3: in un laboratorio chimico annesso al giardino faceva le
... con ivi... un lavoratori© chimico, un osservatorio astronomico,
ivi... un lavoratori© chimico, un osservatorio astronomico, un teatro di anatomia
lavoratori© chimico, un osservatorio astronomico, un teatro di anatomia. foscolo, xiii1-
, 2-77: d'ordinario v'è attiguo un lavoratori© farmaceutico o chimico nel quale si
di attrezzature elettroniche e meccaniche per consentire un più efficace apprendimento delle lingue.
al mondo gli s'era messo nel laboratorio un boccone così saporito, gli era colato
. 7. industr. in un forno ceramico, lo spazio che forma
. chi svolge attività di ricerca in un laboratorio scientifico o vi esplica mansioni tecniche
faticabile ricercatore di perfezioni la lettura studiata d'un discorso laboriosamente composto. bacchelli,
discorso laboriosamente composto. bacchelli, 2-i-657: un bimbo e una bimba fra i
sala di soggiorno... spirava un senso di lodevole laboriosità con tutti quei
laboriose, eroiche, attribuirsele, con un gesto di spregio, è orgoglio di satana
-in partic.: che si compie con un processo difficile, lento e prolungato (
processo difficile, lento e prolungato (un parto, una gravidanza, la digestione
si comprende che nel parto laborioso seguito un anno fa dovè succedere una forte pressione,
, da assimilare, da digerire (un cibo, una bevanda). achillini
stentato (uno stile, uno scritto, un discorso, anche un autore).
uno scritto, un discorso, anche un autore). -in senso positivo: molto
: molto elaborato, che nasce da un profondo e attento impegno, ben tornito
fa lamberti / uomo dottissimo? / stampa un omero / laboriosissimo. tommaseo [s
3. per estens. trascorso in un lavoro assiduo e indefesso (un periodo
in un lavoro assiduo e indefesso (un periodo di tempo); caratterizzato da
. -pulsante di attività produttive (un luogo, una regione, uno stato
444: ma poi che siamo in un mondo così laborioso, bisogna andare dissimulando
egli rinuota. idem, 39-iv-55: un certo solenne ghiottone,...
salvini, 23-247: plinio nomina un pesce 'labro', la qual voce io
ii-14-65: alla dolce fanciulletta labronica tirale un pochetto il naso da parte mia. marradi
in una lettera di cicerone, indica un porto della costa tirrenica, identificato per
, che dà un'uva caratterizzata da un forte aroma di fragola. =
a imporre in italia l'istituzione di un partito del lavoro, simile al laburismo
1-i-612: se l'italia fosse stato un paese serio avrebbe potuto avere col partito
serio avrebbe potuto avere col partito popolare un esperimento anticipato e caratteristicamente latino di laburismo
, 7-7o: tra erto e piano era un sentiero sghembo, / che ne condusse
quella scurissima lacca, entro cui precipita un torrente. de sanctis, 11-300: così
poeta ci ha presentato una lacca rotta ed un sentiero sghembo (canto vii),
(canto vii), ci conduce in un seno, dove le anime cantano il
dotta, lat. tardo laccus, da un tema mediterraneo lacca incrociato con lagus *
ai cavalli per ingorda fatica s'ingenera un umore di dietro alla lacca di
precipitazione di sostanze naturali o sintetiche su un supporto inorganico, dove è fissata per
olio. cennini, 41: rosso è un color che si chiama lacca; la
. leonardo, 2-46: per fare un rosso bello, togli cinabrese, o matita
si stimano più valenti quei che usano un oltramare più fino o una lacca più
di queste finestre s'intrav- vedevano giù un banco di mescita di lacca verde e luccicante
/ una fascia di seta giavanese / evoca un mare calmo che scintila / tra i
rosseggia sul polito pavimento, / in un vaso giallastro una peonia. -per
e. cecchi, 5-454: ci vorrebbe un giapponese a figurare il ricamo delle loro
lacca opaca e compatta del cielo: un grigiastro pastoso. luzi, 4-42:
pastoso. luzi, 4-42: guarda un fiume / dell'argine, e, poco
la distribuzione delle tensioni superficiali presenti in un pezzo meccanico sottoposto a sforzo.
nudo quel era, bestemmiando stacca / un brando che pendeva ad un arpione /
stacca / un brando che pendeva ad un arpione / gridando: - adesso ti vo'
; regalo in danari per qualche cosa un po'fuori della legge. =
79: * lacca muffa ', un color paonazzo. magalotti, 21-153:
succo giallo in una lacca di un bel colore nero; si riscontra
tavolinetti da scrivere col palchettino da un lato, per le due più grandicelle che
scuola. cicognani, 13-200: davanti, un piccolo tavolino, laccato con sopra
piccolo tavolino, laccato con sopra un vasetto giapponese a fio rami
e laccate, significavano nient'altro che un animale della creazione. montale, 3-139
bianchissime, con le unghie laccate di un rosso cupo. 3. figur
. castelletti, 48: non mostrino un laccétto e dicano: questo si levò
quindi la maschera tolta dal capo d'un istrione, co'suoi ciondoli o laccetti
spada, sciabola o simile) è un cordone o un passamano che, addoppiato
sciabola o simile) è un cordone o un passamano che, addoppiato e avvolto in
, pezzo di nastro, lungo circa un palmo, fermato alla sinistra spalla della filatrice
, il signor zerbino padre aveva sempre un grande 'atout '. 2
, laverei molto caro. -non mancherà un lacchè che anderà volando; e appunto,
perire tutti i lacchè, i quali l'un dopo l'altro si gloriavano di morire
e ha ordinato al lacchè di spiegare un 'plaid 'e al cocchiere di voltare
, come non si fa nemmeno con un lacchè? calvino, 2-242: provai
danarosi. de roberto, 429: era un governo di conigli, di lacchè della
che bisognava nascondere in quella carne fitto un coltello e mandarglielo. salvini, 16-235
pallacorda e poi al maneggio delle lacchette con un giovane suo amico, venne poi all'
a corda, e sono composte d'un cerchio di legno col manico; ed
eleganze, come si ficca il ramerino in un lacchezzo d'agnello. idem [s
[s. v.]: * un buon lacchezzo ', un pezzo squisito
]: * un buon lacchezzo ', un pezzo squisito d'agnello in parte buona
262: qui poi, qui ci ho un lacchezzo per vossignoria. d'annunzio,
'l bicchiere di vino / e per un lacchezzo d'agnello! 2. figur
contiene sempre l'idea di qualcosa di un poco troppo compiaciuto, stucchevole, fatuo
stucchevole, fatuo, frivolo, e un senso di svenevolezza). -anche:
, 210: la stampa clandestina era un saporito lacchezzo per gli oziosi. tommaseo
una straniera che appariva esser nuora di un guido salsiere, tutto ciò tradisce il
mastino; / guarda una rondinella. un manzoniano / mi par dietro un lacchezzo
rondinella. un manzoniano / mi par dietro un lacchezzo fiorentino. palazzeschi, 9-47:
lacchezzo fiorentino. palazzeschi, 9-47: un lacchezzo di così elaborata composizione uno se
rammenti che le isole ionie a lei sono un impiccio. 3. dimin.
: sai tu ben quand'io ti sono un succio, / quand'e't'a
bel tratto, si dice: questo è un colpo di maestro, o egli
maestro, o egli ha dato un lacchezzino. caro, 11-124: or ti
voglio usura / da lui, ma così un po'di lacchezzino. magalotti, 9-1-68
del priore è da stimarsi da te un gentilissimo lacchezzino o manicaretto, da mangiarsi
certa forcina a la quale sta attaccato un budello interiore, il quale cocen- dola
gusto sgretolare una pernice, / dispogliare un cappon, mirar la fante / recarti in
cappon, mirar la fante / recarti in un bel piatto una gran laccia / con
cui si servono i mandriani per accalappiare un capo di bestiame e farlo uscire dal branco
, alla qual custodia si suol tenere un pastore, detto vaccaio, con tre
i butteri portan seco e che a un bisogno 4 acciambellandola e sfilandola 'verso
sudore, con gli occhi freddi di un lupo preso alla lacciata, s'era seduto
dell'acqua; col calore s'indura esalando un certo odore aromatico. =
). fune fornita all'estremità di un cappio a nodo scorsoio, che,
de'medici, i-163: non altrimenti un semplice augelletto, / veggendo i lacci
(i-17): essendo buona parte d'un bosco cinto di reti e di molti
-arma da lancio, che consiste in un cappio a nodo scorsoio all'estremità di
collo o alle corna, o per accalappiare un capo di bestiame e farlo uscire dal
ch'ai corno / gittar si senta un improviso laccio, / salta di qua di
per stringere le mani e i piedi a un prigioniero onde immobilizzarlo o impedirgli la fuga
, xxxv-1-647: al col ge zeta un lazo et un spago entro 'l naso,
al col ge zeta un lazo et un spago entro 'l naso, / e per
. bonarelli, xxx-5-33: quivi ad un forte cerro / stretta legommi; e
8-16: nello stendardo suo si vede un paio / di manette spezzate, orrendo
manette spezzate, orrendo laccio / che'ruppe un dì, mentr'egli in mala tresca
condono per astana in segno de mercede un lasso da cane, col qual l'
dati, 1-46: egli solo con un suo cane a lasso prese il cammino
ii-95: naturalissimo è l'affetto di un cane, che si lancia per pigliare in
. casti, iv-98: tutte a un tempo concordevolmente / [le feroci belve]
laccio. pascoli, 731: avvinse con un laccio un piede / della civetta,
, 731: avvinse con un laccio un piede / della civetta, e la facea
degli albanzani, 390: fatto un laccio, messoselo al collo e lasciatasi cadere
e non attende, / poi con un laccio il traditor s'appende. pulci
appende. pulci, 22-236: a un balcon con un laccio di seta / s'
pulci, 22-236: a un balcon con un laccio di seta / s'impiccò in
stretto drappo dal collo, fece a quello un lazo e, postoselo a la candida
24-45: al collo di sabrina gittò un laccio / e... ad un
un laccio / e... ad un olmo la lasciò impiccata. mini,
la lasciò impiccata. mini, lxi-268: un lazio adattato a un forte legno,
, lxi-268: un lazio adattato a un forte legno, / finio col duol miseramente
innanzi la porta del vescovato, con un editto di pena del laccio a quelli
in francia. loredano, lx-1-6: accomodato un laccio e con quello donandosi miseramente alla
morte per tal conto data di laccio ad un nobile di casa donato, inagrirono forte
, e mettasi nel ìondo a giacer un troncone al quale si leghino uno o più
i lacci a l'elmo suo, d'un salto / (mirabil colpo!)
] piccioli, quadrangolari, di forma un poco più lunga che larga e simili
quel girar. volta, 2-i-2-128: un cordoncino... s'attacca con un
un cordoncino... s'attacca con un nodo, e si lascia pendere da
infimo capo di lui, terminante in un laccio od anello, possa annettersi o
, od al cappelletto similmente uncinato di un elettrometro a boccetta...:
mano stesa verso il laccio di un campanello a cui non giungeva. arlia
scarpe. e. cecchi, 2-146: un commesso gli tirava i lacci delle
, i suoi minuscoli piedi avanzavano con un passo regolare e tranquillo.
cassola, 6-23: ah, voglio anche un po'd'elastico nero per i lacci
: avrebbe fatto per sé e per lui un bel laccio, a fiori, per
veggono i nomi loro, annodati in un laccio, / mordere ancora i tronchi di
poi se'tratto i. llaccia / per un guardar, dimora al suo servaggio.
ristretto che il dissimularne il debito sarebbe un meritarne il castigo. pallavicino, 6-1-
dalle leggi civili ed ecclesiastiche, di un uomo e di una donna nell'istituto
insieme uniti / con saldissimi lacci in un volere, / s'eran carchi e provisti
amore àn fatto compagnia / e teso un dolce laccio / per mettere in sdiaccio -lo
24: questa lascività m'ha stretto un lazzo / d'intorno, sì ch'io
ti mostrarò corno un frate predicatore... con una singu-
7-16: avea in ogni sua parte un laccio teso, / o parli o rida
costata, le vergogne, i falli e un paio di sparizioni, forse suicidi.
18-52: lo sguardo di angela era un laccio: ti acchiappava e ti cacciava
: ti acchiappava e ti cacciava in un labirinto. 8. macchinazione, trama
mazzini, 45-138: penso sia tutto un tranello della polizia che ha fatto cadere
4-82: tra tanti presi al laccio, un cardellino. si chiamava filipazzi; corto
214-25: pien di lacci e di stecchi un duro corso / aggio a fornire,
fronte, / ché più non temo un om coperto d'arme; / e sanza
doni, 240: legato il corpo da un laccio di pensiero, fui da un
un laccio di pensiero, fui da un profondo sonno gravemente opresso. nannini,
l'esortano [i sensali] e far un scocco, ch'è peggio di mille
il primo de'vostri antecedenti cinque dubbi era un laccio, un laberinto. cuoco,
antecedenti cinque dubbi era un laccio, un laberinto. cuoco, 1-49: a contenere
lavoro senza respiro,... con un primo sforzo, il più diffìcile,
non scorgevano già la differenza ch'è da un popolo interamente sciolto ed un altro da
è da un popolo interamente sciolto ed un altro da più d'un laccio legato.
interamente sciolto ed un altro da più d'un laccio legato. parabosco, 1-46:
col nemico... era un mettergli il laccio alle mani per distruggerle senza
, 26: io aveva già pensato menarlo un dì insino alla vostra casa,.
al laccio di questa critica se non in un sol modo: facendosi apertamente nazionalistiche,
con i quali, stretti intorno a un arto, si ferma la circolazione arteriosa
la circolazione venosa al fine di provocare un salasso o di rendere possibile l'introduzione
o di rendere possibile l'introduzione di un ago nella vena per iniezioni endovenose, per
all'interruzione della circolazione venosa causata da un nastro stretto al di sopra del gomito
stringevano le vene superiori e arterie con un laccio, il che è difficile molto da
infilar nel pertugio, overo coda di un stilo di stagno, un palmo di
coda di un stilo di stagno, un palmo di filo di lino crudo, sottilissimo
poner questo stilo nella fistola, mettendo in un medesimo tempo il dito indice per il
tedio e noia fastidiosissima; e da un laccio, che a tal fine mi hanno
della necessità virtù, ed accomodarsi ad un cauterio della nuca, anzi piuttosto ad
cauterio della nuca, anzi piuttosto ad un laccio o setone che si chiami, come
nel ricamo, motivi ornamentali intrecciati con un cordoncino o con punti. 13
guerra, e infine s'appese a un laccio. saba, 296: chi dice
di tutti vuol natura, / quelli è un suddito reo, giusto è che a
marignolle, 72: mi colse al laccio un folgorar di lume, / c'avanzar
-dare nel laccio: cadere in un tranello. mazzini, 31-67: i
zucchetti, 242: essendo questo malvagio un laccio del diavolo, recava di continuo
, recava di continuo a tutte quell'anime un danno immenso. pirandello, ii-2-673:
importa è che noi ci compromettiamo per un governo... che si farà strozzare
vita. martello, i-2-11: spesso un libero spirto, di cui temuto è il
la vita, senza gloria, in un laccio. tommaseo, 3-i-244: dovevano
forca. -non avere di che comprarsi un laccio: trovarsi in un'estrema indigenza
ricordar molti i quali non aveano ieri un quattrino da comprarsi un laccio, che oggi
non aveano ieri un quattrino da comprarsi un laccio, che oggi, divenuti ricchi
da bianchi cavali. -porsi al collo un laccio: ridursi in stato di dipendenza
fagiuoli, 1-7-8: il voler bene a un giovinaccio / è sproposito grande, /
/ è sproposito grande, / è un porsi al collo un laccio.
grande, / è un porsi al collo un laccio. 17. dimin.
si ficca pertica, avente in capo un lacciuolo e una piccola corda con un
un lacciuolo e una piccola corda con un fuscello. tanaglia, 1-694: come viti
lacciuoli. fiacchi, 27: or quivi un villanello / avea tesi i lacciuoli a
, aveva oltre al cestello della spesa, un involto in un giornale da cui pendevano
cestello della spesa, un involto in un giornale da cui pendevano laccioli. evidentemente,
da cui pendevano laccioli. evidentemente, un paio di scarpe. bocchelli, 1-iii-263:
volendomi amor perdere ancora, / ebbe un altro lacciuol fra l'erba teso, /
teso, / e di nova esca un altro foco acceso, / tal ch'a
. liburnio, 2-5: quella in un solo alzar di ciglia scuopre lacciuoli e saette
4-4: tutte due sete presi a un lacciuolo, / ognun di lei vorrebbe esser
ingannarti; ha lacciuoli a dovizia, è un brunello costui. tommaseo, i-279:
straordinaria sensibilità lo metteva sulla pista di un segreto di stile, di un lacciolo psicologico
di un segreto di stile, di un lacciolo psicologico,... sapeva
di sorpresa, con l'inganno, un nemico astuto e abile. sercambi
del 'rhus vernix ', cola un sugo, il quale, riseccandosi,
al proprio, ch'in quelle si conoscea un avaro, un crudele, un vizioso
in quelle si conoscea un avaro, un crudele, un vizioso e tutte l'altre
conoscea un avaro, un crudele, un vizioso e tutte l'altre proprietà naturali.
, i quali, quando era commesso un furto, ritrovando il malfattore, acerbamente
. che proviene dalla zona di sparta (un tipo di marmo). citolini
sotto una delle lacene sue nelli peli come un cerchio, simile alla lunghezza del dito
per le percosse... perirono con un miserabile laceramento. giorgio dati, 2-13io
puro spasimo. massaia, x-107: un laceramento locale di tanta gravità non poteva
bestiale che per tutti gli astanti corse un brivido. pavese, i-342: esitò a
adoperare una sillaba, o al più un dito, per mutare a chi agonizza i
. nievo, 528: sentiva di dentro un laceramento come dei visceri che mi fossero
per estens. che stordisce e infastidisce (un rumore, un grido); stridulo
stordisce e infastidisce (un rumore, un grido); stridulo, assordante, fragoroso
le sbarre. cicognani, iii-2-205: a un tratto un urlo, altissimo..
cicognani, iii-2-205: a un tratto un urlo, altissimo... romualdo alzò
capo. e dopo quell'urlo, un séguito d'urli, laceranti, pazzi
, 3-173: dal corpo dell'abete uscì un lacerante scricchiolio; il tronco cominciò lentamente
: alla fine, conclusasi l'operazione con un lacerante attrito di saliscendi sullo spigolo di
di saliscendi sullo spigolo di travertino, un gagliardo spiffero di jodio aveva preso a circolare
-che squarcia d'improvviso te tenebre (un fulmine, una luce).
pensiero dentro il cervello, lacerante peggio di un chiodo. c. bini,
d'annunzio, iv-1-554: soggiunse a un tratto, con un accento di lacerante angoscia
: soggiunse a un tratto, con un accento di lacerante angoscia: -tullio,
scendere le scale. riprovava sempre vivo un sentimento lacerante di rimanere sola, quasi
abbandonata. landolfi, i-270: vi fu un silenzio assoluto e lacerante, non fosse
di dieci anni che si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al
commozione e pietà (una notizia, un gesto, un singhiozzo, il pianto
pietà (una notizia, un gesto, un singhiozzo, il pianto); straziante
lentamente possibile. morante, i-616: un istante dopo, mi pervennero, dalla stanza
della malibran sarà interessantissima perché è d'un genere come la nina pazza; ed
essere tiranno. acciainoli, 1-3-7: un esecutore, il quale era stato eletto
: mentr'egli, afferrata la baionetta di un soldato francese, lotta con lui,
2. fare a pezzi (un foglio, una carta); stracciare
, una carta); stracciare (un tessuto, un vestito). sacchetti
); stracciare (un tessuto, un vestito). sacchetti, 68-36:
l'ululo! moravia, iv-66: un biglietto era tra i fiori; la madre
diresti. muratori, 7-iii-408: se un di questi [denari falsi] portato
, dilatare. cesareo, 102: un sorriso ambiguo / a quando a quando,
greci che nello stipite si vuol fare un seno, cavando in lei e lacerandola.
nebbia). carducci, iii-7-369: un colpo di vento serenatore sdruce e lacera
. interrompere, sospendere; sconvolgere con un rumore (o con un movimento) violento
sconvolgere con un rumore (o con un movimento) violento, improvviso; far
abbattuto sull'abitato. pea, 1-391: un fischio lacerò quell'oasi di silenzio.
, 6-241: doveva veramente vederla come un misero cencio che striscia sull'asfalto, confusa
1-139: le nuvole s'accesero tutto in un groviglio di fulmini che palpitarono da un
un groviglio di fulmini che palpitarono da un capo all'altro dell'orizzonte,.
vi seppellì detta statua ed essa coperse con un lastrone di pietra acciocché essa non fusse
scoperta della libertà e della giustizia che appena un anno fa era negli occhi di tutti
. -alterare in modo rilevante un testo letterario (con partic. riferimenti
, infastidire (una sofferenza fisica, un bisogno inappagato). dolce, 9-26
son baleno. 9. disunire un popolo, una società; disgregare,
d'uno stato o di più stati in un altro, ma lacera quasi la società
'l cor m'ha lacero, / divento un ghiaccio, e di null'altra curomi
, ma mi affanna e lacera come un dolor gravissimo. verga, 1-242:
egli si sentì come lacerare tutto, con un piacere rapido. montano, 1-260:
lacerarsi per invidia e di soverchiarsi l'un l'altro per superbia. 11
dell'ingegno o dell'arte; sottoporre un autore o un artista a una critica
dell'arte; sottoporre un autore o un artista a una critica durissima e settaria
cosa faticare, sudare, struggersi ad un tavolino, per far una teatrale composizione
13. violare la legge, trasgredire un precetto; profanare la giustizia, calpestare
. settembrini, i-53: si fa un gran processo: i parenti [dei processati
chiarire, svelare, penetrare, risolvere (un mistero, un dubbio, ecc.
penetrare, risolvere (un mistero, un dubbio, ecc.). fratelli
la gola: iperbolicamente, a indicare un urlo altissimo, assordante. palazzeschi,
assordante. palazzeschi, i-102: dopo un urlo tale rauco che così spontaneamente le
; assordarlo. cantoni, 346: un acuto lamentìo, come un duplice e
, 346: un acuto lamentìo, come un duplice e miserrimo guaito, mi lacerò
parole laceravano l'orecchio di andrea come un suono aspro di ferri raschiati, come
, 2-i-1001: sul palcoscenico si avvicendavano un noto sarto-poeta che il pubblico sbottonava e lacerava
crudelmente fino alla fodera. -lacerare un patto, un contratto: venirvi meno,
fodera. -lacerare un patto, un contratto: venirvi meno, trasgredirlo,
quale non poterono portare se non in un sacco. s. bonaventura volgar.,
viste delle schiacciate [donne] in un coi figliuoletti e sformate ad un tratto
in un coi figliuoletti e sformate ad un tratto e lacerate in mille pezzi dalle scoppianti
2. stracciato, sgualcito, sdruscito (un tessuto, un indumento); strappato
sgualcito, sdruscito (un tessuto, un indumento); strappato (un foglio,
, un indumento); strappato (un foglio, una carta, una foglia
come pezzi d'argenteria mal nascosti sotto un vecchio velluto lacerato. quasimodo, 2-27
. livio volgar., 1-152: un uomo... venne nel bel mezzo
d'ombre pavonazze a cui fa seguito un ammontonìo dirotto di gobbe grige, oblique,
, sfasciato. graf, 5-50: un antico, lacerato legno /...
dissodato. betocchi, 5-128: sei un terreno che, per quanto lacerato,
volo. -aperto, spaccato (un frutto). fagiuoli, vi-77:
interrotto bruscamente. baldini, i-744: un silenzio di pessimo augurio è tutt'intorno,
porte. -alterato, corrotto (un testo: per io più con riferimento
. 8. disunito, diviso (un popolo, una nazione, una comunità
, sgominato, annientato, disperso (un popolo, un esercito). g