antipatia (per un'idea, per un sentimento, ecc.); che rifiuta
); che rifiuta, aborrisce (un atteggiamento, un sistema, un uso
rifiuta, aborrisce (un atteggiamento, un sistema, un uso, ecc.
(un atteggiamento, un sistema, un uso, ecc.). cavalca
che è proprio, che si riferisce a un nemico o ai nemici con cui si
che è formato di soldati nemici (un esercito, una schiera, ecc.)
per via, / che par che un tuo inimico allora i'sia, / che
, cioè vizii, uno in troppo e un altro in poco. cavalca, 21-6
21-6: è... l'ira un pessimo inimico che toglie l'uomo a
2. persona che appartiene a un esercito avversario o alla nazione o al
in tempo di guerra massimamente, cadendo un quarto di noci, o rompendo una gatta
quarto di noci, o rompendo una gatta un catino, si moveranno a romore credendo
generi d'uso innocente, fatto ad un sovrano amico,... dà manifesto
in cesare due qualità che rendono perfetto un capitano: l'una, provedere a tutto
fonda sull'imitazione o sull'assimilazione di un determinato insegnamento in quanto richiede genio individuale
cantata. d'annunzio, 1-71: un * trio'di variazioni su la tonalità
: il desiderio... tende a un bene infinito, inimmaginabile e inescogitabile.
di lungimiranza; sciocco, imprudente (un discorso, un'azione, un comportamento)
(un discorso, un'azione, un comportamento). -anche con uso neutro
di comprendere e giudicare una situazione, un problema (con riferimento a persone,
giudicare una situazione, un'idea, un problema, ecc.; ignoranza,
ligenza del testo, lungi dall'essere un ostacolo, è un coefficente meraviglioso di
, lungi dall'essere un ostacolo, è un coefficente meraviglioso di commozione.
non s'intende, non è egli questo un chiudere gli occhi a tutto quello che
2. incomprensibue, oscuro, confuso (un discorso, un testo, un ragionamento
oscuro, confuso (un discorso, un testo, un ragionamento, ecc.)
(un discorso, un testo, un ragionamento, ecc.). galileo
: posero tutto lo studio nell'inventare un linguaggio filosofico, alieno dal comunale e
direbbero nate nel gergo studentesco, in un periodo [dell'età imperiale] in cui
? sì, didascalica: questo è un vocabolone da uom grande, ed uom
. carducci, iii-17-244: ecco nati ad un parto, nella eredità di milton
insegnativo non era dato sottrarsi, perché un fine era tuttavia necessario prefiggere alla storia,
rustico, vi-i-199 (58-5): l'un è cortese ed insegnato e saggio, /
narrare non dev'essere al poeta epico che un pretesto, la persona di narratore non
posto d'insegnatore di belle lettere in un ginnasio o in un collegio. tommaseo,
belle lettere in un ginnasio o in un collegio. tommaseo, 10-ii-163: senza
disposizione d'animo, un'abitudine, un comportamento; educatore, ispiratore, consigliere
, modello. -anche: che propugna un ideale, che difende una causa.
né correggitori. alamanni, 6-23-43: un vecchio fu, ch'avea nabon nu-
suscitare moti dell'animo; a ispirare un dato comportamento (un mezzo, un
; a ispirare un dato comportamento (un mezzo, un fatto, una circostanza
un dato comportamento (un mezzo, un fatto, una circostanza). salvini
57: di propria autorità s'insegnoraggiò d'un piccolo poderetto che pierfrancesco ha nella frata
imparante... gli ha insegnucchiato un po'di latino. = deriv
ragazzo capitato nella loro casa quasi per un arcano, e divenuto con inseguibile rapidità
arcano, e divenuto con inseguibile rapidità un bellissimo giovane. 2. mobilissimo
poveri amori campagnoli è incerchiata, come un episodio, tra la fuga e l'
ed il terrore / e far delle città un pugno di cenere. saba, 20
le proprie forze militari nel territorio di un altro stato, con cui esso non
atti di ingresso militare nel territorio di un altro stato, in tempo di pace,
. diritto spettante al proprietario d'inseguire un suo animale mansuefatto o un suo sciame
d'inseguire un suo animale mansuefatto o un suo sciame d'api nel fondo altrui
azione della difesa nel tentativo di eliminare un « corridore » che corre fra le
porta all'esterno, finché almeno a un giro dalla fine non rimane in pista
dalla fine non rimane in pista che un corridore per squadra, e la squadra
il senso d'una fuga e d'un inseguimento nell'enormità d'una natura misteriosa
che consente di seguire gli spostamenti di un ostacolo. 6. matem. curva
si immagina percorsa con velocità costante da un punto p, viene descritta da un
un punto p, viene descritta da un altro punto che, muovendosi con velocità
maggior velocità possibile, una persona o un animale o un veicolo per raggiungerlo e
, una persona o un animale o un veicolo per raggiungerlo e fermarlo o colpirlo
sui tasti d'avorio e tenendole per un momento sotto i polpastrelli nervosi, si contorceva
., n (190): come un branco di segugi, dopo aver inseguita
perseguire; tendere ansiosamente al raggiungimento di un fine, all'appagamento di un'aspirazione
, 246: legge?... un istante; e volta le contorte /
tramonti / del cielo e del canale: un rosso un oro / di ricordo a
cielo e del canale: un rosso un oro / di ricordo a inseguir la fuggitiva
terrestre. jovine, 5-129: rimase un attimo in silenzio; inseguiva un suo pensiero
rimase un attimo in silenzio; inseguiva un suo pensiero allegro. bonsanti, 4-231
. carducci, iii-2-350: viva; e un urlar di vittime / da i gorghi
agucchiare e conversare con qualcuno che fosse un uccellino era cosa lecita e onesta:
cosa lecita e onesta: fugato da un trillo, da un ghirigoro di note più
: fugato da un trillo, da un ghirigoro di note più liquide, quel
4. rifl. recipr. rincorrersi l'un l'altro. d'annunzio, iii-2-135
, 5-48: era nell'aria mattutina un inseguirsi d'aeroplani; ora più alti
carducci, ii-10-134: s'inseguono l'un l'altro i miei pensieri tristi sterili
. 6. sport. effettuare un inseguimento. 7. intr. ant
. saba, 143: se lontano un suono d'ore intendi / (cerchi un
un suono d'ore intendi / (cerchi un nastro, un colore che le piaccia
intendi / (cerchi un nastro, un colore che le piaccia) / un subito
un colore che le piaccia) / un subito spavento, ecco, t'agghiaccia
posterità. marinetti, 2-iii-20: entra un po'in ritardo la bellissima sedicenne aspirante
, 3-12: il lagno dolce d'un violino, una palla che evade inseguita
, una palla che evade inseguita da un grido. -di animali.
crede di essere in porto se ottiene un giorno di respiro. inseguitóre,
folla degli inseguitori ora s'è staccato un brunetto in maniche di camicia e in scarpe
, nelle corse su strada, insegue un avversario o un gruppo di avversari in fuga
su strada, insegue un avversario o un gruppo di avversari in fuga. e
favolosa eleganza e al tempo stesso con un che di popolare, che applausi quando
propriamente, come dice il minucci, un * lastrico minuto '; si trasporta però
chiglia di una nave, costituita da un incurvamento che presenta la concavità in basso
il suo destriero / feo; consumavi lippo un giorno intero. f. f.
frugoni, 4-98: olà! fate insellarmi un elefante, / c'ho il ventre
elefante, / c'ho il ventre un po'pesante! m. rossetti, 20-96
, 20-96: il cavallo gl'insella un suo valletto. rovani, in: insella
cinelli, 1-225: si fece insellare un cavallo e prese per montorsaio.
, 7-515: s'era insellato sul naso un paio di grossi occhiali cerchiati d'osso
, che gli davano l'aspetto d'un barbagianni. 2. figur.
4-35: la sua signoria, insellatasi sopra un ronzino di venti scudi...
: nel linguaggio della marina, formare un insellamento. = denom. da sella
f. f. frugoni, iv-580: un vizioso d'ordinario è villano, se
in modo difettoso (la groppa di un cavallo o di un cane).
la groppa di un cavallo o di un cane). garzoni, 1-1:
difformi. cinelli, 11-203: forse era un tantino insellata, [la cavallina]
* insellato '. dicesi di un cane dalla schiena troppo arcuata verso il
dorso (di una persona o di un animale). moravia, xii-108
veter. abnorme avvallamento della groppa di un cavallo o di un cane. 3
della groppa di un cavallo o di un cane. 3. geogr. sella
del ponte di una nave che presenta un andamento parabolico con punto di massima concavità
o alcova schermeggia col ciuffo inselvaggito di un villoso 'camerus 'a stremen- zito
. rosmini, 7-149: né pure un solo esempio storico è che ci animi
: ah, bella madre santissima! un uomo con tanto di barba...
uomo con tanto di barba... un uomo serio... dio!
! dio! lo aveva veduto, a un certo punto, scappar via, avvilito
l'inselva- mento costante cui va soggetto un suolo abbandonato. inselvare, tr
e... vuol vivere solitario come un orso, perché la gente non presta
bruna. emiliani-giudici, i-407: dopo un lungo cavalcare egli e la donna s'
, dove di sul marciapiede s'alza un muricciolo a regger la scarpata su cui s'
studi: / qui, dove più d'un sommo ingegno inselva / speme del ciel
.: riparare tra le fronde di un albero (un uccello). g
tra le fronde di un albero (un uccello). g. b.
: così in lei gli occhi assisi / un giorno sol, né 'l sol più
. cattaneo, ii-347: inselvatosi dentro un deserto, [un bue] accompagnossi
: inselvatosi dentro un deserto, [un bue] accompagnossi cogli altri cervi, e
. i s'inselva nelle viottole ove a un tratto / nell'abbaglio dei fari la
persone o di cose; cadere in un agguato, in una insidia.
una fronte immacolata. -sboccare in un luogo selvoso (una strada).
tanto inselvi ed erri, / che un dì non sappia ove attaccarli i ferri?
, 4-185: credo che ogni delitto sia un disordine e un insalvaticamento di facoltà morali
che ogni delitto sia un disordine e un insalvaticamento di facoltà morali, mentali.
al suon di tanti buoi vi canti un buffolo. giuglaris, 1: al modo
allo stato selvatico (una pianta, un terreno, un animale).
(una pianta, un terreno, un animale). cavalca, 20-204
). cavalca, 20-204: un buon uomo aveva una sua possessione bella
dì in qua sono... insalvatichito un poco. segneri, ii-283: ad
, ii-283: ad una medesima grazia un cuore fruttifica, un altro insalvatichisce.
ad una medesima grazia un cuore fruttifica, un altro insalvatichisce. p. verri,
popolo di quel dominio... l'un giorno più che l'altro s'inselvatichiva
. tr. rendere selvatico, infruttuoso (un albero), sterile (un terreno
(un albero), sterile (un terreno), desolato (un territorio)
sterile (un terreno), desolato (un territorio). 5. caterina da
). ridotto allo stato selvatico (un albero); sterile, incolto (un
un albero); sterile, incolto (un terreno); desolato (un territorio
(un terreno); desolato (un territorio); selvaggio, non addomesticato
); selvaggio, non addomesticato (un animale). cavalca, 18-130
ii-139: si era andato ad appiattare in un eremo, quasi fiera insalvatichita. bandini
bacchelli, 12-72: è entrato nell'aula un cane randagio, inselvatichito, irusuto e
menti degli europei tanto offuscarsi sulla conoscenza d'un dritto che gli stessi barbari, i
era sull'uscio, a sedere sur un panchetto di legno, con le braccia incrociate
gli occhi fissi al cielo, come un uomo sbalordito dalle disgrazie, e insalvatichito
-anche: riparato sulle fronde di un albero (un uccello).
: riparato sulle fronde di un albero (un uccello). buonarroti il giovane
pioggia ci ricopra. imperiali, 4-510: un strepito confuso / e di cani e
non si dorrà di vederlo inselvato per un tempo nei laberinti dell'allegoria. de sanctis
, a qualche ragazza che deve incignare un vestito piuttosto sfarzoso, più che il
eclesia madre bona / semo membri in un corpo insembri. iacopo da, leona
forma una locuz. prepositiva che introduce un compì, di compagnia. guido
abbiate pazienza? una comare insemenìa, un cartellino sbagliato... oh dio,
inseminata / eterno splende a'peregrini un loco. idem, iii-1-37: quei
in batteriologia, deposizione di germi su un terreno di coltura adatto al loro sviluppo.
forma una locuz. prepositiva che introduce un compì, di compagnia. testi
insempra eterne. borsi, 1-213: un sol bacio di voi, donne,
e distendersi a forma di golfo (un lago, il mare). cesareo
in una darsena angusta, sorgevano per un piccol tratto pochi palazzetti nuovi. d'
tutta di violette / divine, apparita in un valco / che tra due colli s'
/ che primavera così m'avvicina? / un poco scende, poi risale appena,
, 2-78: la via si insena in un rigoglioso fiorire di ortaglie.
aveva il murmure del mare insenato entro un cavo di monti. insenatura,
, in una breve insenatura solatìa, un campicello di lino già secco. linati,
, l'anca presso la sponda, in un indemoniato abbandono. -curva.
nella calda insenatura d'una piazzetta, è un insegnamento di fiducia nella vita.
donna berta savia ed insennata / celato un fanciul maschio fe'venire. insensàggine,
, ii-313: non vi par questo un prodigio d'immanità? un portento d'insensataggine
par questo un prodigio d'immanità? un portento d'insensataggine? baretti, i-229
, ci avvedremmo subito che abbiamo ammirato un ammasso di contradizioni, di insensataggini,
raggruppati, sinistri, senza la risorsa di un albero o di un prato.
la risorsa di un albero o di un prato. = comp. di
pavese, 1-45: è sempre stato un ignorante, tanto che mangia i grilli.
ella che m'ama, e in un momento / la veggio darsi a un
in un momento / la veggio darsi a un insensato in preda. stigliani, 2-281
. goldoni, xi-344: son restato un insensato / che difendersi non sa.
-prendi ganola,... è un insensato, nato allocco. -come
unico tormento, e non è che un miserabile del tuo identico peso.
(575): vide... un uomo in camicia, seduto in terra
gli occhi da insensato, e stette un pezzo a guardare verso terra.
insensate. bocchelli, 13-702: quando un savio perde il lume della mente,
. giusti, 41: l'uccise / un insensato, un furioso, un pazzo
: l'uccise / un insensato, un furioso, un pazzo, / che non
/ un insensato, un furioso, un pazzo, / che non si può dir
faceva luccicare gli occhi neri; mettendole un sorriso quasi insensato nella bocca molle.
, incauto, imprudente, avventato (un atto, un gesto, un'abitudine)
imprudente, avventato (un atto, un gesto, un'abitudine). -
tu, reina, ti sottomettesti ad un forassero. sarpi, vi-2-252: l'
, né la potestà de'prelati è un arbitrario giudicio, ma l'una e
che emetterà la sentenza; non ha un compito facile, tanto gli eventi che
tolleri il pensiero di cadere per caso sotto un veicolo o crepare di polmonite o qualcosa
, immotivato, irragionevole, vano (un sentimento, una speranza, ecc.)
1-144: ogni decisione apre in me un insensato spiraglio d'ottimismo. 8
8. irrazionale, infondato, insostenibile (un giudizio, una dottrina, un'opinione
; avventato, inopportuno, imprudente (un proposito, una risoluzione). boccaccio
formula 'bonis avibus 'attaccata a un pregiudizio insensatissimo dei romani? mazzini,
dei romani? mazzini, 8-84: un materialismo insensato ha spenta in noi la
, sconclusionato, sconnesso, inconcludente (un discorso, un'opera). mascardi
milizia, i-278: a tebe chi faceva un cattivo quadro era punito;..
punito;... né avranno premiato un architetto che vi avesse fatta una fabbrica
e diceva fra sé cose insensate, un grido vero lo scosse, grido di gioia
strano, bizzarro, non pertinente (un vocabolo). monti, vi-71-72:
fu veramente uno scherzo o non piuttosto un tentativo di rimediare, o almeno di
di rimediare, o almeno di nascondere un soprannome onomatopeico e insensato, l'errore
. serdini, 1-85: io venni come un corpo in terra cade. /.
piuttosto vergogna, se non come d'un tronco ferire. aretino, 1-12: il
operazione machinale come se fatta fosse da un corpo insensato. g. ferrari, i-166
2-i-221: mi convenne chiudere ed abbandonare un podere,... per non
milizia, ii-317: crudo ancora è un lume, allorché il gran chiaro non
insensibili. guadagnoli, ii-314: sarebbe un insensibil, graduale / abbassamento di temperatura.
della sua aura calma e malinconica, un poco insensibile, e ho passato la giornata
insensibile, non faremo differenza dal potere un peso sostenere un altro, al poterlo muovere
faremo differenza dal potere un peso sostenere un altro, al poterlo muovere.
ha pendenza lievissima, poca inclinazione (un pendio, una salita, ecc.
è poco elevato, poco scosceso (un colle, un monte). pacichelli
, poco scosceso (un colle, un monte). pacichelli, 2-754:
ii-420: siamo condotti all'ora estrema per un insensibil pendio. pascoli, ii-464:
5-10: la collina di gaminella, un versante lungo e ininterrotto di vigne e
ininterrotto di vigne e di rive, un pendìo così insensibile che alzando la testa
... /... in un suo gran pensier tanto penètra, /
cotal effetto non fanno, per esser un catino insensibile. abriani, 1-170:
dello sposo, del giusto, rimaneva un corpo insensibile ai desideri e ai singulti:
non ambisco più che una fossa profonda e un po'di requie:...
: il suo lungo corpo leggiero non aveva un fremito, come se per lei non
o signore, e buttati in un fondo di oblivione, sordi, insensibili,
e sì schivo, / come fussi un uom di muro, / come fussi un
un uom di muro, / come fussi un uom mal vivo, / sono fole
sudditi, / che a voi nacque un padrone ». -sostant. mazzini
della fede di jacopo, sarei io un insensibile -commetterei un delitto?
jacopo, sarei io un insensibile -commetterei un delitto? -che non si lascia
moravia, ix-162: mostrava... un viso del tutto ottuso e insensibile.
insensibilità delle donne che io definisco * un animale senza cuore ', sono cose che
. 4. cibern. caratteristica di un dispositivo in virtù della quale l'influenza
regolata può considerarsi nulla nell'ambito di un determinato campo di valori. - insensibilità
due valori del segnale di entrata di un sistema, la cui entità è inadeguata a
una grandezza regolata, entro i cui limiti un regolatore è incapace di esercitare la propria
: campobasso avendo dopo quest'epoca acquistato un nuovo lustro, è divenuta insensibilmente la
spenga in noi insensibilmente, e che un sepolcro ci serbi congiunti per sempre.
per sempre. tarchetti, 6-ii-173: un affetto incominciato nell'infanzia, non interrotto
interrotto mai, può bensì tramutarsi in un amore sincero e durevole, ma passa
si camminò due giorni... per un terreno insensibilmente inclinato verso l'hauach.
: me ne stetti... in un sincero spasimo di desiderio verso l'indifferente
che la tira [la legge] a un uso sofistico, altra volta la tira
separare; che è costantemente unito con un altro elemento; che è strettamente congiunto,
temperanza è virtù: e questo modo è un modo di congiungere le virtù: quasi
- anche: che consegue necessariamente (un risultato, un effetto); ineluttabile
che consegue necessariamente (un risultato, un effetto); ineluttabile, inevitabile.
tra li grandi sono accidenti inseparabili ad un stato che si ritrovi senza principe vigilantissimo
31: alcune cose, chi in un modo e chi in un altro, hanno
, chi in un modo e chi in un altro, hanno un certo riguardo a
modo e chi in un altro, hanno un certo riguardo a l'universale del mondo
, abbia per proprietà inseparabile il far misero un cuore, fu dalla censura di certi
estens. che non si separa mai da un altro, che è costantemente in compagnia
altro, che è costantemente in compagnia di un altro (un amico, un compagno
costantemente in compagnia di un altro (un amico, un compagno); che è
di un altro (un amico, un compagno); che è legato da
compagno); che è legato da un profondo sentimento di amicizia, di amore,
duraturo, saldo, senza fine (un sentimento di amicizia, di devozione).
3. indossato o calzato in continuazione (un abito, un copricapo, ecc.
calzato in continuazione (un abito, un copricapo, ecc.); portato abitualmente
ecc.); portato abitualmente (un distintivo, una decorazione, ecc,)
con un'altra parola (una particella, un prefisso). buommattei, 251:
vero il dire che la carne di un uomo si appicchi inseparabilmente a quella di
uomo si appicchi inseparabilmente a quella di un altro individuo della stessa natura.
insepólcro). letter. chiudere in un sepolcro; seppellire. -per estens.:
lucini, 6-55: si insepolcra dentro un ostinato silenzio. = denom. da
non d'una morte istessa, / d'un medesmo dolore e d'un sol ferro
, / d'un medesmo dolore e d'un sol ferro / morta con voi,
l'inserirsi; introduzione, adattamento di un elemento in un altro in funzione di
introduzione, adattamento di un elemento in un altro in funzione di una reciproca integrazione
inopinato inserimento fe'di duo popoli nimici un popol solo. leopardi, iii-22: converrà
tecn. allacciamento di una canalizzazione (un tubo, una linea elettrica, ecc.
3. adattamento di una persona in un ambiente nuovo, in un diverso contesto
persona in un ambiente nuovo, in un diverso contesto sociale, ecc.;
insèrto). collocare, introdurre adattare un elemento in un altro in funzione di
collocare, introdurre adattare un elemento in un altro in funzione di una reciproca integrazione
della sorte sopradetta, e così d'un colpo tirano tre botte in una lanciata.
d'affari si faceva mettere sul tavolino un telefono portatile la cui spina era subito
la sepoltura e la cassa, vide un rospo di orribile e schifossima figura, che
innestare. castiglione, 301: lamentandosi un marito molto e piangendo sua moglie,
, che da se stessa s'era ad un fico impiccata, un altro se gli
s'era ad un fico impiccata, un altro se gli accostò e, tiratolo per
, potrei io per grazia grandissima aver un rametto de quel fico, per inserire in
ceppo in due divide: / combacia l'un coll'altro; quello inserisce in questo
l'amor viscoso, fa di due tronchi un solo. pascoli, 1319: i
rami poi, svettati, / legava a un cerchio, che inseria, di salcio
comprendere. -in legatoria: intromettere in un volume o in un fascicolo tavole,
: intromettere in un volume o in un fascicolo tavole, carte, figure stampate a
più dove voltarmi per trovare... un eccellente incisore. muratori, 7-v-90:
5. per estens. includere in un discorso, in uno scritto, in
più di secondaria importanza); introdurre in un contesto (una notizia, un'osservazione
orazio, il quale esopo mette che un buon vecchio pescando turbava l'acqua ogni
edizione definitiva. 6. aggiungere in un codice nuove leggi; apporre una clausola
nuove leggi; apporre una clausola a un decreto, a un patto, a
una clausola a un decreto, a un patto, a un contratto.
decreto, a un patto, a un contratto.
egli ridurre in iscritto ed inserille in un suo editto. botta, 4-282: ancora
, coll'inserire nei giornali d'italia un piccolo manifesto, il quale metta in salvo
. v.]: dicono 'inserire un articolo in un giornale'; meglio stamparlo
]: dicono 'inserire un articolo in un giornale'; meglio stamparlo o simili.
una smentita una rettificazione una risposta in un giornale..., quel tale fa
mio nome. -aggiungere in un elenco, iscrivere, annotare, registrare
: chi può anco intendere il modo come un uomo genera un altro, come gli
intendere il modo come un uomo genera un altro, come gli inserisca la vita?
'eden 'come ce n'è un poco il suono. vittorini, 5-261:
lo più parassita) nel corso di un vocabolo; dar luogo a un'epentesi
12. rifl. introdursi (in un luogo); entrare a far parte
); entrare a far parte di un determinato gruppo o ambiente, adattarvisi,
adattarvisi, integrarvisi; ingerirsi (in un affare); intromettersi (in una
. nel senso figurato politico di inscriversi ad un partito. gentile, 1-187: la
inserivano fuggevolmente nel breve tratto compreso fra un isolato e l'altro, rasentando il
suo aspetto d'esser lieta d'aver un motivo per inserirsi nella conversazione, nonostante
secondini, i compagni come galeotti: un sistema non già da inserirvisi in qualità
la lingua... si era formato un piccolo calcolo, il quale, giunto
e che perciò chiamansi genioglosse, apportava un leggero incomodo al moto della medesima lingua.
visione bizzarra s'inserì; e fu un piccolo cataclisma. -con riferimento a
. collocato, introdotto, adattato (un elemento in un altro) in modo
introdotto, adattato (un elemento in un altro) in modo che l'uno
in scena anche dio sotto forma di un occhio inserito in un triangolo di cartone
sotto forma di un occhio inserito in un triangolo di cartone. moravia, iii-145:
2. per estens. incluso in un discorso, in uno scritto, in
vedessero tali miei pensieri e dubbi inseriti in un discorso d'un gentiluomo amico mio,
e dubbi inseriti in un discorso d'un gentiluomo amico mio, il quale per onorarmi
filosofico. 3. introdotto in un codice (un decreto, una legge
3. introdotto in un codice (un decreto, una legge); apposto
, una legge); apposto a un contratto (un patto, una clausola
legge); apposto a un contratto (un patto, una clausola, una condizione
passo. 4. stampato in un quotidiano, in una pubblicazione periodica.
a savona, dove finì in occasione d'un tra- slocco: una poesia inserita.
7. infuso, instillato, inculcato (un sentimento, un'opinione).
pure nell'uomo, inseritovi da natura, un focosissimo ardore della libertà, l'anelito
8. entrato a far parte di un determinato gruppo o ambiente, adattandovisi e
a variare il numero dei rami di un circuito connessi con il circuito principale.
la funzione in un'unica serie secondo un ordine sequenziale prestabilito. = nome d'
serpente; divenire flessuoso, sinuoso come un serpente. buonarroti il giovane, i-26
v-2-402: la volpe era inespugnabile. un richiamo roco, un sibilo chiaro:
era inespugnabile. un richiamo roco, un sibilo chiaro: e venne cinerella, più
, agg. letter. avvolto da un serpente (o anche, per estens
trasformarsi in serpente; farsi simile a un serpente; eccitarsi come un serpente;
simile a un serpente; eccitarsi come un serpente; inviperire. oddi,
). faldella, 4-224: portava un berretto flaccido sull'occipite, la camicia
. trasformare in serpe, rendere simile a un serpe. anguillara, 4-359
inserrati. bruno, 2-53: costui cavò un pezzo di legno, vi inserrò l'
[l'anima mia] / entro in un loco ch'e'sospir talvolta / la
figliuoli e mette in ogni vaso vuoto un poco dell'olio che tu hai.
con la signora diana, io, come un om sil- vagio, son statto inserrato
, sf. ant. lettera inclusa in un plico o allegata ad altri scritti
. boito, 124: la reggia è un gaio incendio -par che vi nasca il
/ gli ardenti ceri esalano - come un vapor di nimbi. 4. intessere
(iii-85): avea trovato morto un cavaliero / con una sopravvesta verde scura
una sopravvesta verde scura, / e un arboscello inserto per cimiero. corani, 1-58
erto su la vampa / come in un voi di criniere. pirandello, 6-278:
tristo, / che ebi nel prato un arboscello inserto: / più vago tronco il
degli affanni / faran l'inserto germe un dì fecondo. 3. accluso
3. accluso, allegato, annesso (un documento o un altro scritto, compiegato
allegato, annesso (un documento o un altro scritto, compiegato insieme con una
, compiegato insieme con una lettera in un plico, o unito come accessorio a
plico, o unito come accessorio a un altro documento principale). boiardo,
: ed ecco a i mirti io veggio un ramo inserto / della palladia oliva,
. trissino, 2-1-281: elessen prima un padiglion mirando, / di velluto rosin
5-4-218: il razionale... era un panno corto intessuto d'oro..
le altre [opposizioni] sono d'un gran filosofo e matematico insieme, inserte
filosofo e matematico insieme, inserte in un trattato ch'egli fa in grazia d'
vai, 39: v'è inserta d'un cotal la relazione / ch'abbia in
-ammesso, accettato, usato (un vocabolo). caro, i-46:
, instillato, inculcato, innato (un sentimento, un'inclinazione, un'opinione)
; comunicato, trasmesso, partecipato (un carattere, una qualità, un segno
(un carattere, una qualità, un segno). leggenda di lazzaro,
far parte di una famiglia, di un gruppo sociale, di un ambiente determinato.
, di un gruppo sociale, di un ambiente determinato. tasso, 1-41:
11. incrociato (una razza, un popolo). cattaneo, iii-1-168:
mezzo al tronco asconde, / d'un verde sol s'inghirlanda la testa. tesauro
una stagione più che un'altra, un punto di luna più che l'altro sieno
d'integrazione o di illustrazione) a un altro documento principale, a una relazione
: raccolta di carte e documenti riguardanti un determinato affare; fascicolo, cartella,
o schiarimento. fasci di fogli riguardanti un affare, che si trasmette da uffizio
9-16: aprì la cassaforte, cercò in un inserto di documenti, trovò, trasse
d'assicurazione. soffici, ii-373: un giorno lasciai nel suo ufficio addirittura tutto
giorno lasciai nel suo ufficio addirittura tutto un inserto che conteneva contratti, prove testimoniali
delle tavole illustrative che si intercalano in un libro o in una pubblicazione periodica;
propagandistico o pubblicitario) come supplemento in un quotidiano o in un rotocalco. -inserto
come supplemento in un quotidiano o in un rotocalco. -inserto volante: foglio o
foglio o fascicolo che si inserisce in un libro, rilegato o in brossura,
. 5. giornal. interpolazione di un pezzo già passato in tipografìa; incastro
-inserto filmato: brano cinematografico inserito in un programma televisivo prodotto in studio.
che non può servire o giovare a un determinato scopo o all'uso e alla
... si devono riguardare come un materiale inutile ed inservibile al nuovo edificio
'. d'annunzio, v-3-55: un tempo l'italia possedeva molte navi che
barca inservibile, chiusa nel vano di un piccolo porto solitario e triste, pendono
. inefficienza. pavese, 8-68: un triste o un malato lo dimentichiamo..
pavese, 8-68: un triste o un malato lo dimentichiamo... in
che giova, che è destinato a un determinato uso, funzione o scopo;
, dipendente. milizia, ix-109: un direttore di fabbriche è un uomo grande
, ix-109: un direttore di fabbriche è un uomo grande, che va a mettersi
chi è addetto o si presta a un determinato servizio subordinato. d'este
inserviente in alcuna scuola, dovunque fosse, un roberto rodrighi. svevo, 8-434:
per assenso di popoli inserviliti, in un solo fòco, parigi, era facile invigilarla
, 1-xxxi-152: l'orrore prodotto da un personaggio, o da una parte dell'
pubblicazione (anche a pagamento) di un proprio scritto, di una propria comunicazione,
, di una propria comunicazione, su un giornale, su un periodico. mazzini
comunicazione, su un giornale, su un periodico. mazzini, 38-70: da
periodico. mazzini, 38-70: da un cittadino lombardo, che noi non conosciamo
. 6. dir. inclusione di un documento in una raccolta, in un
un documento in una raccolta, in un fascicolo; allegazione di un documento accessorio
raccolta, in un fascicolo; allegazione di un documento accessorio a un documento giuridico più
; allegazione di un documento accessorio a un documento giuridico più importante. -anche:
. -anche: inclusione, assunzione in un determinato atto giuridico (contratto, legge,
delle clausole o delle norme contenute in un altro atto giuridico. b
. 8. anat. attacco di un muscolo o di un tendine su un
anat. attacco di un muscolo o di un tendine su un osso, su una
un muscolo o di un tendine su un osso, su una cartilagine; aponeurosi.
magalotti, 26-198: di lì a un poco è sopraggiunto il pecquet, famoso
9. bot. attacco di un organo sull'asse che lo porta.
. è una squamma o fogliolina o un filo o altra appendice fogliacea situata alla
inserzione: quelli relativi al collocamento di un segmento coi suoi due estremi su due
la retta che lo contiene passi per un punto dato o sia tangente a una
filo che fa parte della trama di un tessuto. = voce dotta, lat
s'inseta. tanaglia, 1-1130: finito un mese e mezzo, loro scoglia /
crespe chiome / se gl'insetaro in un balen per tema. = denom.
vecchio n'è mozato, / l'un ne l'altro trasformato en mi- rabele
, cacciando l'insetatura pur alta in un cestino pieno di terra,
a me, ed io feci un vero punteggio, una insetatura di suole
i baffi insetolati alla napoleone iii, un accenno di fedine, un accenno di «
iii, un accenno di fedine, un accenno di « mosca ». =
boscaiolo, circon fuso di un vago profumo di poeta, è forse morto
zool. classe di artropodi che comprende un numero grandissimo e svariatissimo di specie;
lo sviluppo è quasi sempre indiretto con un succedersi di tre stadi (larva,
altri parassiti animali (una sostanza, un preparato). -per estens.:
bocchelli, 18-i-225: fare réclame a un sapone da barba, a un dentifricio
a un sapone da barba, a un dentifricio, a un insetticida,..
barba, a un dentifricio, a un insetticida,...; fare pubblicità
meno allungato e spesso si protende in un sottile, sensibile grugno; la dentatura
agg. che si nutre d'insetti (un animale o, anche, una pianta
-sostant. saba, 4-23: tra un fanciullo ingabbiato e un insetti
, 4-23: tra un fanciullo ingabbiato e un insetti voro, / che
in quel mondo lontano, / c'era un amore. c'era anche un
un amore. c'era anche un equivoco. = comp. da
.: qualsiasi animale che somigli a un insetto (come aracnidi, crostacei,
che pareano enormi / facean ne l'afa un rombo, senza posa. saba,
). -schiacciare, calpestare qualcuno come un insetto: umiliarlo profondamente, ridurlo a
se ne sta appiattato in fondo ad un imbuto di finissima polvere aspettando che qualche
contra il più indiziato fra i figli di un collega magistrato, credette di adoperare tutta
vist mener lo creator / in visa d'un traditor, / non saria nesun insì
si nominava mio padre, cadevo in un sentimento d'insicurezza. 3.
. l'essere malsicuro, pericolosità (di un luogo). = comp.
diversa dal solito, insicuro, pareva un po'in ansia. 3.
o stanchezza; imbarazzato, vacillante (un gesto, il passo, il comportamento
prisco, 5-239: le rispose con un mezzo sorriso propiziatorio, ma già alquanto
5. malsicuro, indifeso, pericoloso (un luogo). saba, 472:
trova insidente in tutti i punti di un continuo, non può più aver alcuna
agguato, imboscata, attentato diretto contro un avversario o un nemico; la tattica
, attentato diretto contro un avversario o un nemico; la tattica stessa relativa all'
rovina le cose. bacchelli, 13-291; un grido: -badate dove mettete i piedi
agguato; il luogo dove viene teso un agguato, un'imboscata. savonarola,
cavalca, 19-201: posero le insidie un giorno e uccisero lo...
il mare s'armò contro di lui come un gran capitano di dio,..
de i servi, all'insidie d'un amante,..., si prostituì
mandre insidiando aggira. tassoni, 3-43: un gatto /... insidia un
un gatto /... insidia un topo e stassi quatto quatto.
ah fuggi! / ché micidial potresti a un sol momento / tre vite insidiar:
commodi delle persone, è stato trovato un nuovo modo di calunnia non biasimando,
, ma lodando. rosmini, 5-1-255: un padre potrà uccidere colui che insidia alla
di esserti introdotto in casa mia come un ladro per insidiarmi la figliuola? moravia
piedi in terra... a un tratto l'uomo cambiò direzione e sparì per
tratto l'uomo cambiò direzione e sparì per un viale dove il vento gl'insidiasse meno
di soppiantare in una carica, in un grado, in una determinata posizione. -nel
linguaggio sportivo: minacciare la posizione di un avversario durante una gara o nell'ambito
furtivamente. tasso, 19-69: volge un guardo a la mano, uno al bel
ove mal cauto apria / fra due mamme un bel vel secreta via. 6
acqua ferma a ridosso dello svolto, un indigeno nudo. = voce dotta
i loro parti nel nido solitario di un cabinetto; e pur ivi si trovano
: la... fanciullezza appassì come un fiore insidiato da un baco segreto.
fanciullezza appassì come un fiore insidiato da un baco segreto. papini, 27-882: pensa
trice madre. loredano, 36: scopersi un giorno l'insidie e conobbi gl'insidiatori
: voglia iddio che tra cristiani si trovi un abramo che... rimandi a'
2. che cerca di catturare un animale; che tende trappole.
insidiatore non si mosse, non diede un respiro; aveva tutta la cupidigia ladra
iii-73: facendone [di brunetto] un sodomita avrebbe troppo incrudelito contro il maestro
lucca giudici! -sì, per bandire un insidiatore delle fanciulle onorate e civili.
dovere lo stato accomodarsi al secolo con un totale cambiamento negli ordini primitivi. cattaneo
cammino. aleardi, 1-189: vedeva un ragno / tessere la sua tela insidiosa.
dal naturalismo e dal positivismo e ricominciando un più culto filosofare, si presero volentieri
: si ribellava alla tragica lotta d'un organismo solido e sano contro un male
d'un organismo solido e sano contro un male insidioso e crudele. 3.
, senza esser notato (un'arma, un mezzo di offesa). - anche
fanno, / questo s'intende d'un che sia nemico / di pace, insidioso
le fallaci scorte / seguendo e d'un bel volto insidioso. tassoni, 283
parini, giorno, ii-259: a un rivo stesso, / a un medesimo
: a un rivo stesso, / a un medesimo frutto, a una stess'ombra
. fantoni, ii-96: in due nomi un cuore solo / era argene e labindo
la spada / col pasturale, e l'un con l'altro insieme / per viva
pestate tutte queste cose bene insieme in un mortaio di metallo da speziali.
natura di quelle parti che a formare un perfetto oratore si richieggono più insieme che
insieme. giuglaris, 31: basta un solo uomo a resistere a tutti i demoni
solo. barilli, i-207: è un gran museo di figure di cera.
, galleria, catacomba; tutto insieme, un palazzo. 2. per
colori e durezze se n'è fatto un sola congelazione. savonarola, i-42:
[la lana] dai verghezzini sopra un graticcio fatto di certe bacchette sottili, con
di una qualità a un'altra, di un attributo a un altro, o per
a un'altra, di un attributo a un altro, o per indicare effetti diversi
, 287-5: or vedi inseme l'un e l'altro polo, / le stelle
stupendo, / d'amore e d'un disio di gloria ardendo. ariosto,
tu sei, se non isbaglio, un fior di pero; / dici di amarmi
.. talvolta accostava all'orecchio con un gesto infantile, mentre premeva l'altra guancia
dai raggi: che la tingevano di un rosa vivido e delicato insieme.
nella stessa circostanza o situazione; in un istante. buti, 1-84: sì
aura popolare. marino, 4-156: in un corpo me- desmo insieme insieme / aborrisce
. -tutto insieme: tutto a un tratto, tutto in una volta.
vicenda. -in partic.: l'un l'altro, l'uno con l'altro
: vidi di costa a lei dritto un gigante; / e basciavansi insieme alcuna
, 3-161: essendo ancora fanciulla, solo un anno istette in matrimonio, e poi
meno corretto insieme a): introduce un compì, di unione o di compagnia
caso che il complemento sia costituito da un pronome personale). bonvesin da la
4-53: il cappellano era insieme a un soldato. -con riferimento a soggetti
coi pensier suoi inseme, / tessendo un cerchio a l'oro terso e crespo!
natura / la nostra fiaba brucerà in un lampo. -ant. con ellissi
fusione organica fra i vari elementi di un complesso sportivo o artistico, sul piano
2-127: presenta [il louvre] un insieme di tanta grandiosità, maestà,
arlia, 286: i cori cantano con un insieme perfetto. la compagnia opera con
ripetuto dai musicisti per il tutto di un lavoro musicale. e. cecchi, 5-115
il mio padrone, evidentemente, faceva un insieme di tutti i carlo della storia.
. de pisis, 2-68: è un garrulo insieme / di cenci, di trine
, di trine, di rughe, / un viso appassito. 9.
numeri, ecc., considerati secondo un criterio qualunque o secondo determinate proprietà comuni
. chim. insieme attivo: unione di un certo numero di atomi che aumenta l'
strumentisti o cantanti) che senza assumere un rilievo individuale devono fondersi armonicamente in modo
personaggi, le cui voci formino almeno un trio o un quartetto vocale. -fare
cui voci formino almeno un trio o un quartetto vocale. -fare musica d'insieme:
. -insieme vincolato: fondo costituito da un determinato numero di variabili eterogenee, legate
vincoli indipendenti fra di loro, a un certo numero di variabili indipendenti.
. -congiungersi insieme: convergere in un sol punto. leonardo, 2-197
avere giuste proporzioni e adeguata collocazione (un dipinto, una scultura, una figura
-radunare, arruolare, costituire (un esercito, una milizia).
quel maggior esercito che si potette in un subito mettere insieme. davila, 169:
-raggranellare, accumulare (una somma, un capitale). f. d'
per la vecchiaia. -riunire coordinando per un fine comune (gli sforzi, le
); costruire (una casa, un edificio); formulare, concepire (
; redigere, scrivere (una lettera, un discorso). ariosto, vi-99
dare più spazio ai giocanti, / un giardinetto le piantò davanti, / ombroso
giusto (con riferimento alle parti di un congegno, di un meccanismo).
alle parti di un congegno, di un meccanismo). -mettere insieme una bella
quel luogo e a quell'ora, un senso di esuberante energia, di fervore
uguali e di mole e di peso ad un dato ferro. -restringere insieme:
insieme, con uso sostant., è un calco del fr. l'ensemble.
caro, 11-1434: insiememente da l'un canto enea / vide di polverìo fumare i
queste considerazioni s'ingenera nell'animo nostro un forte e profondo apprendimento della propria bassezza
bassezza,... ed insiememente un soprapprendimento ed assorbimento dell'intelletto. b
(meno corretto a): introduce un compì, di compagnia o di unione
che è proprio o si riferisce a un insieme matematico; che è condotto facendo
teoria degli insiemi (uno studio, un calcolo). = deriv.
. nascondere in una siepe, in un cespuglio. - anche rifl.
larici e nassi] fanno nel loro ripieno un fosco, che ingenera di sé una
appare alla sua indagine... un cortiletto insiepato. insifìlicato, agg
melma, mancava di versarvi l'acqua un bambino, certo francesco -morto poi
l'aria oscura / vi guidò da l'un sole al più bel sole, /
illustrissime. giuglaris, 158: stava morendo un predicatore insignissimo della crociata, quando,
della crociata, quando, vedutosi attorno un demonio..., lo scongiurò a
f. f. frugoni, 2-359: un s. bartolomeo d'avorio opera insignissima
terrò fra i miei libricciuoli, come un insigne monumento del vostro ingegno. cesarotti
, insigne, degnissima delle cure di un antiquario, e vi farà grande onore
-che vanta una gloriosa tradizione o un ricco patrimonio storico e artistico; che
avanti di essa il genio alato, piegando un ginocchio a terra le offeriva il mondo
, valore o rarità (una biblioteca, un museo, una collezione scientifica, ecc
. 3. validissimo, efficacissimo (un rimedio, una cura).
a questo malore sappiamo esser insigne medicamento un composto a pesi uguali di pece liquida
del paese,... fra un anfiteatro di colli verdi e ombrosi, insigni
ammirevole, mirabile (una qualità, un atto). zilioli, ii-6:
, ii-6: perdonò tuttavia il giustiniano ad un tedesco che gli sparò il moschetto nel
parendogli che fosse stata audacia insigne in un soldato meccanico. muratori, 7-v-407: l'
pensiero, correndo troppo, ha lasciato un insigne esempio tra via. leopardi, v-9
.. imbecille al punto da farsi un merito insigne della crudelità. leopardi, ii-1052
. bocchelli, 12-229: roma ha dato un insigne esempio di paura, ma aveva
le porte della città roggia le apre un del ciel messo. io l'ho detto
che fa arte è costruito dall'inizio come un particolare di per sé insignificante che acquista
cosa migliore. soffici, v-2-71: per un tratto non scambiarono che qualcuna delle solite
nome di maria. villon compose per lei un « dit », cioè una
corso d'acqua, il fiume operava un taglio netto nella campagna. -sostant
speciale mancanza d'odio che non è un freno ma un incentivo a uccidere.
odio che non è un freno ma un incentivo a uccidere. 3.
pananti, iii-180: fu fatto bey un vecchio mezouli, uomo d'un insignificante
bey un vecchio mezouli, uomo d'un insignificante carattere. arlia, 2-86: *
esile, vestita dimessa; ma con un incanto nella voce. sbarbaro, 5-37
voce. sbarbaro, 5-37: immagino un paese tagliato fuori dal mondo...
donna insignificante. montale, 3-62: era un suo vecchio compagno di scuola, non
scuola, non delle scuole elementari, un uomo della sua età, un volto insignificante
, un uomo della sua età, un volto insignificante. moravia, 14-301:
. garibaldi, 2-101: vi fu un forte cannoneggiamento... con perdite
con perdite insignificanti. verdinois, 302: un solo particolare... andava modificato
. pasolini, 8-251: chi fa un piano-sequenza per mostrare l'orrore dell'insignificanza
l'orrore dell'insignificanza della vita, commette un errore uguale e contrario di quello di
uguale e contrario di quello di chi fa un piano-sequenza per mostrare, dell'insignificanza,
, la poesia. -estraneità a un particolare sistema o ordine di significati.
(insignisco, insignisci). conferire un titolo, un'onorificenza, una carica per
, diretto verso l'alto o verso un oggetto elevato (il volto, lo
in lor le ciglia, / e un serpente con sei piè si lancia / dinanzi
, iii-3-279: io vidi, come un dì guido vedea, / uscir da
6. emesso con grande clamore (un suono, un grido).
emesso con grande clamore (un suono, un grido). nardi, 21
, apparso all'orizzonte; spuntato (un astro, una stella, un pianeta)
(un astro, una stella, un pianeta). anonimo, 1-544:
suolo; alto; che è collocato in un luogo sopraelevato; che si innalza,
: or provo el dicto antico ch'un gran bene / se paga cum ingiuria più
trascritto, riportato (l'estratto di un conto, la copia di un documento)
di un conto, la copia di un documento). g. villani,
. 20. imposto e riscosso (un tributo). casati, ii-1-871:
. 21. portato via da un luogo, trasportato da un luogo a
via da un luogo, trasportato da un luogo a un altro; tolto, spostato
luogo, trasportato da un luogo a un altro; tolto, spostato, rimosso.
. -distaccato, strappato dall'albero (un ramo, le foglie).
-messo da parte, deposto, abbandonato (un abito, un ornamento).
deposto, abbandonato (un abito, un ornamento). sacchetti, 178-63:
23. dichiarato decaduto, abrogato (un privilegio, una carica, una dignità
]. 24. allontanato da un luogo o da un'occupazione; esentato
pubblico in conformità della procedura prescritta (un protesto); cfr. levare,
. alzato o fatto alzare a volo (un uccello); stanato (la selvaggina
. bibbia volgar., x-215: un poco di levato corrompe tutta la massa
lxvi-1-75: toi tanto levato che sia un pan e mezo. r. da sanseverino
: buono, brav'uomo, levatone un poco di vanità. 31.
. sm. ant. proiezione verticale di un disegno architettonico; alzato.
dell'opera, al che fare ci vuole un moderato uso della sesta e della regola
-tose. levato e posto: portato da un luogo a un altro e riportato indietro
posto: portato da un luogo a un altro e riportato indietro per pura cortesia.
che con vettura pagata si prende da un luogo e si porta ad un altro
da un luogo e si porta ad un altro, e poi da questo si riporta
familiarmente di persona, vale condotto in un dato luogo, e poi rimenato a
fossato che correva lungo il perimetro di un castello o di una fortezza, era
superiore trovai le altre guardie, con un ponte levatoio e fosso tagliato nel sasso
davvero quando sentì alzarsi dietro di lui un ponte levatoio, e si trovò in luogo
, abbassando la parte di dentro in un fossetto scavato di sotto, si alzi quella
[il castello] a quei tempi un gran caseggiato con torri e torricelle,
gran caseggiato con torri e torricelle, un gran ponte levatoio scassinato dalla vecchiaia e
gemelli careri, 2-ii-380: si passa per un rastello e per un lungo ponte fermo
si passa per un rastello e per un lungo ponte fermo coperto si giunge al levatoio
1-306: * leva dell'asta 'è un corto legno piantato a squadra nell'alto
fin da giovanezza fui sollecito / ed un buon levatóre. tommaseo [s.
femmina, v'intervengono due donne con un uomo: e questi si chiamano anche
. siri, iii-370: fabricò alla porta un ponte levatóre con i suoi corpi di
suoi corpi di guardia e la coperse con un rivelino. -figur. intermediario.
; cosicché si serve di me come di un ponte levatóre. 10. venat.
neri ci vogliono cani levatori. non sarà un cane di razza, ma è un
un cane di razza, ma è un levatóre fenomenale '. = nome d'
'levatratti': puntello messo a sostegno di un travicello, di una trave, vi un
un travicello, di una trave, vi un corrente qualsiasi; così diminuiscesi la distanza
nuova vita è una nuova parola d'un libro misterioso che ella sa. bocchelli,
guglia a san pietro, che tutto è un sol corpo, con piccola levatura a
a fare correre il vicinato: in un baleno fu ripiena la camera e la
delicati. oriani, x-15-2: era un vecchietto arzillo, con troppe pretese per
quella stessa epoca a dublino s'annidasse un altro artista della stessa levatura, ciò
, non erano ormai più quelle di un ragazzo con ancora il latte sui denti
, come si dice, ma piuttosto di un discepolo, di un apprendista. palazzeschi
ma piuttosto di un discepolo, di un apprendista. palazzeschi, 9-117: un personaggio
di un apprendista. palazzeschi, 9-117: un personaggio di tanta levatura...
occhio e lieta céra il conte, menando un poco il capo, maravigliandosi cum compassione
chiaro che ogni principe avrebbe a lasciare un brindello di carne, che tiene stretto
l'avea. bonsanti, 4-293: un trumeau... adibito a libreria
; prete bonario e corrivo, era un po'intimidito di quella penitente così intelligente
a peso d'oro: / perché un cervel, che ha poca levatura, /
vo'morir io, se non vai un tesoro. varchi, 24-19: le donne
il falso, altro non è che un volerci uccellare e spacciar per sciocchi e
. guerrazzi, 9-i-196: vi tramezzò un mondo di panzane capaci di mettere in
: i compagni l'aveano proveduto d'un cavallo di poca levatura e da povero.
limitata. muratori, 6-133: così un male presente, benché di poca levatura
, benché di poca levatura, come un dolor di denti, una scottatura,
quelle città, le quali sono sotto un medesimo parallelo, hanno di necessità una medesima
sono artigiani, e ciascuna loro arte ha un consolo, al quale vanno per consiglio
leventi... stanno da un venerdì all'altro, che a loro è
lievezza, che è come l'ombra di un idillio, che è come un sogno
di un idillio, che è come un sogno? baldini, i-115: per questo
. ber nari, 8-144: scorgeva un riflesso di quelle filosofie avveniristiche che potrebbero
mai di avermi dato l'anima di un titano e le membra d'un infante,
di un titano e le membra d'un infante, la fantasia d'un leviatano
membra d'un infante, la fantasia d'un leviatano e la forza d'un verme
d'un leviatano e la forza d'un verme. e. cecchi, 3-44:
collere e bave da leviatano; stroncando d'un morso il primo compagno che capita sotto
23-7: per conciliarvi il sonno, leggete un capitolo o del trattato teologico politico o
: fuor d'una curva era balzato un treno d'autocarri; ma dapprima neanche si
cosa fosse, torreggiante e corrusco: un mostro, un leviatano, una terrestre
, torreggiante e corrusco: un mostro, un leviatano, una terrestre moby dick.
marotta, 5-174: jim sbocciava tutt'a un tratto sul ring, nel bagliore fluido
rigutini, 2881: 'lisciare 'è un modo di 4 levigare '. si
l'isonzo scorrendo / mi levigava / come un suo sasso. quasimodo, 33:
leviga i costumi e dà a l'arte un tono pur sempre elegante anche se leggiero
straordinario come le fisionomie ogni giorno prendessero un che di più angustamente semplice e,
milizia, vii-121: il condotto è un masso di marmo incavato levigatamente in pendio
dei suoi ottoni, aveva l'aspetto di un mobile. soffici, v-2-739: la
la troppa levigatezza e colorita rotondità di un pomo ne denota talvolta lo scarso sapore.
: forse negli stalli è appena percettibile un calmo ondeggiare, ogni tanto, di statue
levigati tutto l'interiore e l'esteriore d'un antico tempio di marte. manzoni,
206: aveva fatta porre dietro ad un quadretto ch'ella teneva appeso nella sua
193: sotto la pietra sepolcrale era un vaso ossuario d'argilla, nero,
poco a poco; / diventare / un albero rugoso od una pietra / levigata
come levigata. moravia, iv-222: con un fruscio di seta, con un ronzìo
con un fruscio di seta, con un ronzìo passavano quasi silenziosamente sopra l'asfalto
levigati, dorati, da stare in un antico tabernacolo. govoni, 3-42: non
ii-41: le mani del pastore erano un vetro / levigato di fioca febbre.
. stirato con somma cura, inamidato (un capo di vestiario). cagna
e dormire. -rigido (un tessuto). d'annunzio, ii-1010
della mia ala levigato, si precipitò un turbine d'amore senza schiantarlo.
104: la luna... spande un chiarore « di là dalla vita »
così levigata e distesa, che sembra un mare rappreso. 4. figur
moravia, 15-187: sono accompagnato da un funzionario sud-coreano, amabile, sorridente,
reso meno aspro, duro, violento (un sentimento, una passione, un comportamento
(un sentimento, una passione, un comportamento); mitigato, attenuato,
eunuchi e levigati, dove c'è un po'di tutto e fin dello spirito,
a calandratura, satinato, lucido (un foglio). carducci, ii-12-244:
con le persone vive e determinate. sono un triste epistolografo. pirandello, 7-946:
triste epistolografo. pirandello, 7-946: un bel foglio grande di carta doppia,
... ch'è per sé stessa un piacere a vederla... così
viene alzato o abbassato sull'altro mediante un volantino; smerigliatrice, lucidatrice, pulitrice
-levigatrice da pavimento: è costituita da un asse verticale accoppiato superiormente con un motore
da un asse verticale accoppiato superiormente con un motore elettrico e inferiormente collegato con una
piastre abrasive, ed è montata su un carrello in modo da poterla spostare continuamente
levigatezza. bicchierai, 98: un deposito nelle cassule delle articolazioni giunge a
, ricercatezza; perfezione formale (sempre un poco eccessiva e affettata).
petrarchesca. soffici, v-1-409: allorché un uomo riesce a conciliare., l'accademismo
... merita, secondo me, un gran rispetto. 3. litogr
, per renderne (per lo più mediante un apposito attrezzo detto lisciapietre) perfettamente
* rimane sempre come la traccia d'un procedimento geometrico: torniture, levigazioni,
mediante la quale le particelle solide di un miscuglio sono separate le une dalle altre
sfruttando la diversa velocità di decantazione in un mezzo fluido). - farmac.
l'usano talvolta in significato di riduzione di un corpo molto duro in polvere impalpabile,
il banchetto di vita / c'è un pianto che ancora non varia, / ma
deplorata in seminario la mancata vocazione di un giovane levita di grandi speranze.
corrente politica o culturale, o propugna un determinato ideale, un programma, ecc.
, o propugna un determinato ideale, un programma, ecc. mazzini, 64-132
, ch'è lunga, ora passa un uomo curvo. ha tutte le nocche della
.. sono arrivati da poco da un ghetto d'ungheria. = deriv
ma si trova nelle cose che hanno un certo empito, col quale si forzano
di pietra solcata dalla corda, gittavo un grido verso il fondo ove intravedevo il
, aggiunse esprimendo in termini quasi vernacoli un pensiero di levità parigina. piovene, 3-93
accanto a liliana egli aveva scoperto che un bacio aveva il suo sapore di bacio
francesca, e talvolta la levità d'un orecchio che aveva ascoltato la voce dell'
delicata; fragilità, delicatezza (di un paesaggio, di uno spettacolo, ecc.
vita dei sensi a questa durevole calma è un transito repentino di stupore in levità.
piovene, 7-188: la provenza è un prodigio di lievità e di gioia, mentre
di gioia, mentre la borgogna ha un forte sapore medievale, araldico.
della strada, tu leviti! io sono un tuo sacerdote. = *
o dell'influsso esercitato su loro da un ipnotizzatore. soffici, ii-346: più
, 137: maria santissima doveva divertirsi un mondo a quello spettacolo innocente e per
i-867: madame de galard, questa volta un tantino altezzosa, e forse avvertendo uno
vicenda, della scena al dramma, creò un momento ineffabile e prodigioso, di quella
di quella levitazione che s'esprime in un silenzio spirituale degli spettatori unanimi.
si sollevano e spaziano nell'aria senza un visibile appoggio. panzini, iv-374:
: non riusciva ancora a capacitarsi come un fenomeno così semplice e comune, quale
che le si afferrava al collo con un limbello di marocchino rosso a fermagli d'
verso sinistra il piano di polarizzazione (un composto organico otticamente attivo, un cristallo
(un composto organico otticamente attivo, un cristallo). tommaseo [s
che, attraversati da luce polarizzata in un piano, fanno volgere questo piano verso la
boccamazza, i-1-369: potrebbe acascare che un caprio, essendo corso da più levrieri
camera dormendo, e in quella v'era un levrieri. lippi, 2-62: con
.. i suoi belli occhi d'un colore di dattero avevano la lucentezza quasi
avevano la lucentezza quasi febrile, e un lieve affanno sollevava le sue costole disegnate
rizzò dondolandosi, smilzo e lungo come un cane levriere. -per simil.
ferza, / poi risaltava che pare un levrieri. caro, i-331: dafni.
su per l'erta a guisa d'un levriero, e da quindi innanzi mai
in lei vedere / so uno svelto, un sagace levriere. sbarbaro, 4-66:
gigli ha l'armatura, / e un levriere d'argento ha su 'l cimiero.
carducci, iii-22- 77: in un di essi marmi vedesi l'impresa d'un
un di essi marmi vedesi l'impresa d'un levriero sedente a guardia d'un pino
d'un levriero sedente a guardia d'un pino, impresa che fu di francesco
, svelto, sciolto, leggero (un movimento). rebora, 2-129:
: chi è buono e franco diventa un dappoco fra i tristi, e l'uomo
. d'annunzio, v-2-794: a un tratto la cagna ha addentato ferocemente la
-dimmi, carino, -fece lei con un lezio improvviso che disgustò siro, -
potrete in cattedra a'vicini / far d'un vero scontento un'ampia fede. tommaseo
. che tiene lezione, che impartisce un insegnamento. f. f.
in questi melodiosi accenti, cantati da un basso e da un soprano, in
accenti, cantati da un basso e da un soprano, in oggetto al suggetto che
, poco connessa, e tratta da un lezionario del secolo decimoquarto in circa.
nel linguaggio filologico, forma nella quale un testo è stato letto, trascritto e tramandato
amanuense (quindi, come appare in un manoscritto, in un codice, in
come appare in un manoscritto, in un codice, in un'edizione).
... le varie lezioni d'un manoscritto d'alemagna, il quale supera tutti
s'io trovassi una varia lezione in un manoscritto antico che dicesse 'torret ',
a san miniato, cominciamo a leggere un poco di santo agostino. e questa lezione
degli allievi, ecc.) di un argomento specifico relativo a una determinata materia
, o individualmente, nei confronti di un allievo privato, si distinguono la lezione
della casa mia. delfico, i-17: un piccolo paragone, un'idea eccitata in
situazione felice, varrebbe meglio, che un anno di sterili lezioni di collegio. foscolo
materia, per giungere da ultimo a un punto dal qual comprendere le parti principali di
maggio. -discorso, conferenza su un argomento scientifico o culturale in genere,
-ciascuna delle parti in cui è suddiviso un trattato scolastico; capitolo. tommaseo
-il complesso delle nozioni impartite da un docente, che costituisce per gli allievi
-al plur. l'insegnamento esposto durante un corso universitario o un ciclo di conferenze.
insegnamento esposto durante un corso universitario o un ciclo di conferenze. -per estens.
tecchi, viii- 204: sballottato in un campo per lui completamente nuovo e nel
creduto che una prima lezione d'amore un poco violenta avrebbe potuto provocare delle conseguenze
. corsini, 2-662: venivano con un brio da mostrare d'essersi dimenticati troppo
di mostrare le colpe ed i meriti d'un uomo grande per esempio agli altri mortali
altri mortali, ma i danni ad un tempo e i vantaggi ch'essi potrebbero ricavare
con questa parola tutti gli esercizi che un maestro prescrive al suo scolare, insegnandogli
di * lezioni 'altro non sono che un mezzo di richiamare alla memoria dell'alunno
lezione: intuire chiaramente il significato di un ammonimento, di un evento o di
il significato di un ammonimento, di un evento o di una situazione e trarne
el resto fare a lei. ella ha un marito fantastico, che spesso spesso,
, ella mi mette in servo in un forzieri. -fare, dare, impartire
curato di volere sino ad un minuto determinare il suo sito? redi
dottor giuseppe del papa ogni giorno faccia un poco di lezione di filosofia in voce alla
aiuterà. -comunicare una notizia, un ammaestramento; rivolgere un'esortazione insistente,
ammaestramento; rivolgere un'esortazione insistente, un serio richiamo, un rimprovero severo;
esortazione insistente, un serio richiamo, un rimprovero severo; imporre una punizione molto
mi farà la lezione: « pazzo d'un vecchio » penserà; ma saprà trattenersi
ricevere, udire la lezione: seguire un corso di insegnamento pubblico o privato.
lezione; alla sua lezione: emendare un testo, in base ai manoscritti e
veder levar denti alle persone / da un ciarlatano, e salan la lezione.
: mi son risoluto di trattenervi così un po'poco, e però ho proposto di
, sf. ant. designazione a un ufficio; elezione, scelta.
il ceva, autore per suo conto di un poema * puer jesus ', spendeva
moretti, ii-309: chiesi aiuto a un compagno che un po'mi somigliava, e
: chiesi aiuto a un compagno che un po'mi somigliava, e mi fece
grazia artificiosa e lambiccata, che dà un senso di fastidio 0 disgusto.
è sbalzato e trapunto leziosamente, come un pezzo di argenteria da tavola.
la prima volta che la si piglia cuoce un poco, massime a queste fanciulle,
massime a queste fanciulle, che sono un poco leziose. redi, 16- i-25
, i-618: uno era parigino, un buon giovane, benché un poco lezioso
era parigino, un buon giovane, benché un poco lezioso. papini, x-1-991:
mi fece menare in casa la figlia d'un mandarino, pretenziosa, leziosa, ambiziosa
. che dimostra leziosaggine e svenevolezza (un atto, un gesto, un modo di
leziosaggine e svenevolezza (un atto, un gesto, un modo di esprimersi,
svenevolezza (un atto, un gesto, un modo di esprimersi, un atteggiamento)
gesto, un modo di esprimersi, un atteggiamento); affettato, sdolcinato,
e lezioso dialetto [veneziano] forma un brusìo, dovunque. alvaro, 11-179
il ciuffo, assumevano un'andatura dondolante un poco leziosa. moravia, iv- 168
: « e domani mattina » disse con un sorriso lezioso... « andrò
eleganze leziose. cassola, 5-122: un giorno capitò il signor vitale: un campagnolo
un giorno capitò il signor vitale: un campagnolo corpulento, sulla cinquantina, con
pensiero, frivolo (un'età, un periodo storico). saluzzo roero,
.. qui brilla il genio di un secolo spesso definito lezioso, invece pieno di
3. elaborato con eccessiva ricercatezza (un discorso, un linguaggio, uno stile
con eccessiva ricercatezza (un discorso, un linguaggio, uno stile, e anche
egualmente generano confusione, e per arricchire un componimento di varietà e novità, lo
labindo, si ravvisa qua e là un po'di sentimento della natura e del
], è, a volte, un po'pretenziosa e leziosa o troppo enimmatica e
certi gesuiti'... 'e'un po'leziosino '. di fanciulli segnatamente,
sempre lezza. savinio, 1-82: un denso volume d'aria irruppe nella camera trascinandosi
dietro nastri di fuoco e un fumo che lezzava più de'gas tedeschi
gimmo in ver'lo mezzo / per un sentier ch'a una valle fiede, /
726: giunsero su la soglia. un odore nauseoso, un lezzo di malattia
su la soglia. un odore nauseoso, un lezzo di malattia e d'immondizia,
: ora si sente il lezzo d'un canale, con i suoi ponti gobbi,
dovuta alla trasudazione) che emana da un animale, da una persona o dai
fiero spetto, e d'inde uscirne un lezzo / che superava ogni altra orribil puzza
1-283: propriamente 4 lezzo 'è un odore che dispiace, il quale non
impolverato / traversi a sera; ed un lezzo a me grato / dietro ti lasci
pelle, e quivi raffreddatosi, preso un non so che di lezzo, che col
1-255: ripassando nel corridoio sentì come un lezzo di cucina povera. jahier,
se ne formi con la cessione del fiume un sodo terreno. varano, 101:
tutti fossero spartani: il tale è un perverso. tommaseo, 13-iii-160: giaceste
, gettare, alitare lezzo: emanare un odore nauseabondo; puzzare in modo insopportabile
, 1-1008: loda la state, come un paradiso; / di questo in vero
paradiso; / di questo in vero un po'mi scandalezzo, / che il
di marmo,... alitavano un lezzo insopportabile. d'annunzio, iv-1-737:
sapeva di lezzo. -causare un danno irreparabile. pulci, 27-58:
, 1-1-25: so a mente di rettorica un buon pezzo, / e la filosofia
camicia; il costato sembrava quello di un cane straccato dal mare, la pelle
costumi. soffici, v-2-94: -gli è un lezzone!... -l'ha
re. tozzi, iv-198: sei un lezzone e uno sciupone. pratolini, 9-657
. e letter. che emana un fetore ripugnante; puzzolente, ma
anche nelle pause esce dall'uomo atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di
atterrato un respiro spesso e lo circonda un alone di caldo lezzoso, avvertibile alla
viltà. papini, v-469: un odore di speranza e di primavera purificava il
.. s'eran posti appresso ad un tavolato. poliziano, st., 1-39
libri ben condizionati, se non che ad un volume ci manca il primo quinterno.
polsi / sento e andar per le vene un grave gelo / tra la fiamma che
li usignoli tra le fronde cantano / un bel notturno in fa minore.
dimostr., anche in relazione con un pronome relativo. quello, questo.
li scogli / scevro da morte con un picciol legno / non pò molto lontan esser
e venti. leopardi, 13-44: un canto che s'udia per li sentieri /
di compì, ogg. posto dinanzi a un verbo. dante, inf
335: d'una terra son tutti: un linguaggio / parlan tutti: fratelli li
e. cecchi, 5-41: un ragazzetto e una bambina s'eran chinati
disperde. -in posizione enclitica dopo un verbo. matasala, v-72-133: ebeli
, e lasciati lì fin che passasse un carro da portarli via, o cascati da'
francia: / tutti li mena a un par la buona lancia. vimina, 12
2-141: « or va, ch'un sol volere è d'ambedue: / tu
. cavalca, iii-55: scontrassi in un suo servo, il quale li cominciò a
infirmità perdesse una persona una mano o un occhio, et uno medico lo sanasse
talor nel ceco labirinto / errar vedeva un miserello amante, / di dolor carco
modo acceso che una ora li parea un anno di esserne possessore, deliberò senza
: -ah gente svergognate! / poi che un sol cavallier tutti vi caccia, /
: attaccandovi [alla calamita] un oncinetto di ferro non più grande di
piedi. -in posizione enclitica dopo un verbo. giacomo da lentini, 50
verun omo de la compagnia guaitasse l'un l'altro di ferite stu- devolemente per
sì che, stracciando, ne portò un lacerto. bandello, 4-5 (ii-656)
spargonli a canto / dei fior di pindo un ricco nembo e folto. rosa,
li si fanno incontro, ed è un con loro. s. giovanni crisostomo volgar
quanto si può udire la voce d'un uomo che gridi in una campagna ugualmente
chiaro e sereno. dieci li fanno un pu, che risponde quasi alla lega di
tose. ile), avv. indica un luogo più o meno distante sia da
qui, se non fuggo, abbraccio un caporale, / colla su'brava mazza
nocciuolo, / dura e piantato lì come un piolo. pascoli, 213:
piolo. pascoli, 213: ora un giorno che stava a lavorare / sotto
lì, buttato sulle pelli di capra come un sacco di cenci, annegato nel sonno
una sogliola al vino bianco, lì un pollo nero di tartufi. -in
di tartufi. -in relazione con un altro avverbio o con un compì,
relazione con un altro avverbio o con un compì, di luogo, con valore pleonastico
. fagiuoli, vi-157: sentite, un peccatigli© voi fareste: / io non dico
4-i-207: saldai sei paoli / d'un vecchio conto, / e poi sul trespolo
la vedi? -in relazione con un nome o con un pron. dimostrativo
-in relazione con un nome o con un pron. dimostrativo, a indicarne con
.). lippi, 10-34: un gran villano, un uom d'età matura
lippi, 10-34: un gran villano, un uom d'età matura, / de'
che mi fa paura: quello è un latino sincero, sacrosanto, come quel
gloria li fece lì recare egeo / un bello scudo e di molto valore.
lie / e dissi lor: ditemi un po', ch'affanni / son questi vostri
la sua gran dottrina si riduce a sapere un po'poco la storia letteraria del secolo
non buono. -in relazione con un avv. di tempo, con valore
[s. v.]: ecco un altro guadagno lì subito. crusca [
per imporre il silenzio o per proibire un movimento. tommaseo [s.
di lì? -di lì a un certo tempo: a cominciare da quel
l'orcio del vino per lasciarvi cadere un granellino d'oppio: e di lì a
entro uno spazio molto ristretto; da un punto (nello spazio o nel tempo)
nello spazio o nel tempo) a un altro molto vicino. tommaseo [
cosa, o anco a essere l'un fatto o persona o parola o idea quasi
sempre lì '. '-indovinate quanto vale un professore. -due quattrini, -non per
la coda, quando la cerva spiccò un salto, si scagliò nel fiume,
. moretti, i-m: la calma d'un verde recesso conviene alla gentile rinomanza dell'
lo schianto dei remi... fu un attimo infinito, il cuore di zebrino
fornita la sua via, / lontano un velo lasciava fuggendo. berni, 95:
, su due piedi, subito subito, un bigliettino di quattro righi alla nipote.
. forteguerri, 3-25: bevve a un fonte, ch'era su di lì.
per lì che passeggiava, discorrendo con un amico (ivi prossimo).
io solo / dovrei starmene lì come un piolo? tommaseo [s.
resta lì, e damiano ch'è un bonuomo, mi fa e diventa rosso
credete che noi invitiamo a tavola per un sol piatto e lì? -esprime
', cioè i liama, assomiglianti ad un grandissimo montone, senza gobba sul dorso
senza gobba sul dorso, atto a portare un peso di circa 150 libbre.
roveti coi loro fusti intralciati davano ancora un indizio di vegetazione. franzoi, 90:
che controbuiscono a dare a questa natura un aspetto pittoresco e maestoso. d'annunzio
la foresta, e fanno dell'isoletta un fascio di verzura emerso dal mare. comisso
liana morta. montale, 2-36: un sole si sbilancia / a stento nella pri-
versare, talvolta dopo averlo assaggiato, un liquido (vino, latte, acqua,
, sangue, ecc.) su un altare, sul suolo, su un simulacro
su un altare, sul suolo, su un simulacro divino 0 su una vittima
luciano], iii-1-331: giungemmo in un luogo deserto, selvaggio e senza sole
quali si è il libaménto delle spose ad un infame idolo di golgonda. salvini,
immolata. sannazaro, iv-84: prenderò un vaso di generoso vino, e verserollo
fa parte della repubblica del libano (un territorio); che vi è nato o
spargendo sull'altare, sul suolo, su un simulacro 0 su una vittima sacrificale,
simulacro 0 su una vittima sacrificale, un liquido o una bevanda, talvolta dopo
! rimanti alquanto, ond'io d'un dolce / vino la spuma da libar ti
pindemonte, 3-498: il re canuto un prezioso vino /... /
/ tengon la cima, ei per un anno intero / giacesi senza fiato.
han melato l'orlo, son però un calice di velenosa amarezza. salvini, 12-3-363
questo, in cui nè d'acqua un sorso / libai. foscolo, 1-172:
e c'era a poppa / d'una un gran vecchio che libava il vino,
i-91: apollo il primo con in mano un calice / d'ambrosia pieno, che
, / liba e assaggia e vibra un brindisi. pellico, 2-385: le rozze
piè a pena libante il suolo in un vasto appartamento, di più stanze in
di napoli, e morì per caso in un 'albergo 'di napoli, nella
; gustare, con partecipazione esaltante, un intenso piacere dei sensi o dello spirito
avrebbe creduto mai che da quel verme un dì sarebbe sorta la farfalla destinata a
immaginazioni umane. carducci, iii-2-151: un batter forte / de la man su
è una stupenda anfora greca / che un sol momento a noi, fra l'ombre
l'arte]. 7. affrontare un duro sacrificio, fare un'esperienza molto
verità; esaminare una questione, trattare un argomento (per lo più senza approfondire
prudenza di non libame con gli occhi pur un carattere) quello brevissimo viglietto col proprio
. letter. cogliere dalla persona amata (un bacio o altra effusione d'amore)
figliuola. monti, x-3-448: libava un tenero / bacio al bel labbro che
castagneda], i-345: fu assalito da un grande temporale e, durando quello,
l'acqua che portavamo da bere in un cassone. pantera [tommaseo]: libare
spume caprin latte rappreso / e spargendovi sovra un leg- gier nembo / di candida farina
prende, è come una farfalla posta su un fiore o è anche il fiore libato
: videsi venir polemone, montato sopra un candido ubino, stellato la fronte,.
. figur. sperimentato in modo fugace (un piacere, un sentimento, una sensazione
in modo fugace (un piacere, un sentimento, una sensazione). -anche:
de sanctis, 9-209: sei in un continuo flutto d'impressioni variatissime, di
quel ch'io non posso avere / è un già libato bene; / e la
; / e la tua bocca è un frutto / al quale io più non mordo
corso in tutte le direzioni, e dava un certo aspetto di novità alle forme letterarie
libatóre di quel respiro che, acquistato da un soffio della bocca onnipotente, si perde
della bocca onnipotente, si perde ad un fiato della parca incalzante. =
biti ': confusi, sbalorditi, per un subito timore o vergogna; e
a tutta l'italia (e corrispondeva a un peso di poco superiore ai 300
266): andatosene a firenze ad un suo amico speziale, comperò una libbra di
per prebenda basti 'l dì, o sia un mangiare o sia di desinare e di
in molti stati d'europa era effettivamente un pezzo di argento che pesava una fibra
, 27-456: per il furto d'un pane di tre libbre si tritavan le carni
tre libbre si tritavan le carni di un povero. borghese, 1-141: non ci
286: se dico mal di me per un dramma, chi ode vorrà che sia
tre fibre di sangue, e attuterai un poco la sua caldezza. lorenzo de'
leonardo, 2-54: se volessi fare un foco, che senza danno infocherebbe una
affricano, dopo aver tracannato tutta d'un fiato una libbra d'acquavite, si voltò
cari, 6-312: va', e scrivi un contratto di debito di cinquanta libbre d'
una vera e reale moneta, cioè un peso di argento di dodici once circa,
, 5-5: la libertà delle tratte mediante un modico dazio rispetto alle sete tanto operò
. carducci, iii-5-62: venezia batteva un milione di zecchini d'oro all'anno,
tassa. -anche: tributo assegnato a un cittadino secondo la valutazione delle sue sostanze
di certaldo. -iscrizione a ruolo di un contribuente. cronaca di perugia [rezasco
il presente mese. -iscrizione di un bene immobile al catasto, con definizione
le mani, avverto e penso che sia un farfallone, e di quelli di libra
non tornano una libbra secchi: se un progetto non viene portato a compimento,
. proverbi toscani, 114: un sacco di disegni verdi non tornano una
-in senso concreto: recipiente per contenere un liquido (per lo più olio).
viani, 13-127: sopra una parete è un usciolo simile a quello che i contadini