, avviare determinate operazioni commerciali (accendere un conto, un prestito, un'ipoteca
operazioni commerciali (accendere un conto, un prestito, un'ipoteca: aprire un
un prestito, un'ipoteca: aprire un conto, contrarre un prestito, costituire
un'ipoteca: aprire un conto, contrarre un prestito, costituire un'ipoteca).
-disus. segnare il nome di un debitore o creditore in un libro di
nome di un debitore o creditore in un libro di conti; segnare un nome
creditore in un libro di conti; segnare un nome in un registro. casaregi
di conti; segnare un nome in un registro. casaregi, 1-202: se
. ant. dare intensità e vivacità a un colore. vasari, i-163:
l'estensione a quest'ultimo verbo di un significato che gli era estraneo. cfr
/ che nel cor sì so ferito d'un divin accendemento. dante, conv.
2. l'esplodere (d'un sentimento, di una passione);
operando con essa. carducci, i-365: un accendimento nella rappresentazione delle passioni d'amore
e l'accendino d'oro, e in un attimo l'aria odorò di un indefinibile
in un attimo l'aria odorò di un indefinibile profumo fra d'incenso e di tabacco
cui una rotella seghettata, sfregando contro un cilindretto di lega auer (ferro-cerio),
del suo viaggio aveva appeso il cappello a un accendisigari a gas che gli fece una
a gas che gli fece una bruciatura come un foro di proiettile. =
accenditóio, sm. canna recante in cima un moccolo, per accendere candele o lumi
come nelle chiese,... adoprasi un pezzo di stoppino in cima di una
strade. di giacomo, ii-117: un accenditore di fanali sbuca dal vicolo a
io perda tempo, non essendo questo un vocabolista, ma uno accennamento di questi
, iii-604: il custode rispose con un largo gesto come quello di fra galdino accennante
, con gli occhi) per esprimere un sentimento, per manifestare un avvertimento,
per esprimere un sentimento, per manifestare un avvertimento, un invito, una sollecitazione
sentimento, per manifestare un avvertimento, un invito, una sollecitazione, un ordine.
, un invito, una sollecitazione, un ordine. iacopone, 25-28:
e di sì col capo, con un sorriso furbo, e si grattava la testa
/ bocca, il fiero accennar d'un caporale. e. cecchi, 6-275:
merci stavano in bell'ordine nelle vetrine. un vestito da donna accennava a braccia distese
mostrare, indicare, rivelare (con un cenno, col gesto). - anche
34 (603): e, con un suo atroce e maledetto ghigno, accennava
di lui, grosso e rosso come un peperone, accennasse a qualche cosa di
. soffici, 6-107: essa mi porse un dito, guardandomi di sotto in su
la distesa del mare. tutti tacquero un momento raccolti nel pensiero medesimo. manzini
lieve accennar d'opime / forme, un femmineo segno / ti fa piangere quasi.
. cavalcanti, 123: accennava in un luogo, e dava in un altro.
accennava in un luogo, e dava in un altro. ariosto, 2-53: or
, e che sua santità mi voleva un grandissimo bene. della casa, 586:
, 172: disse che non gli mancherebbe un altro figliuolo, accennando di fabiano suo
a te sacrate i'porto. / forse un dì fia che la presàga penna /
sapere prontamente quante balle di carta, a un di presso, siano per bisognare.
permesso d'accennar di novo, come un sunto di tutta questa lettera. idem
, 1-33: credo necessario rendere noto un episodio importante, e per non tediare
, vi facemmo delicatamente accennare all'intorno un graffio. targioni tozzetti, 12-10-108:
sfaccettatura. saba, 247: un sorriso che taccio / accennavi, beato.
beato. palazzeschi, 3-78: con un ramo di lilla alto fra le dita,
piante di limoni, i cui frutti accennavano un aereo zighe-zaghe, quasi luminoso. moravia
è goffo uno storpio che cerchi di accennare un passo di danza. -dare lo
, dove si ritrovava la persona di un re di tanta dignità e potenza. anguillara
agg. avvertito per mezzo di un cenno. cavalca, 17-ii-75: accennato
la propria freddezza in ogni caso, un contegno enigmatico e il sorriso accennato appena
questo alito sulfureo; ma solamente dimostrava un accenno di siterello di salamoia.
di salamoia. bontempelli, 9-85: neppure un accenno di forme o di moti nello
si tese ai margini delle labbra forse in un accenno di sorriso. 2
, 5-283: ci siamo dunque limitati a un accenno alle questioni urbanistiche oggi agitate.
. 4. prime note di un motivo musicale. beltramelli, i-345:
tutta lieve, scorresse la tastiera di un pianoforte. = deverb. da
tributo); vincolare a garanzia di un censo (garantire un debito);
a garanzia di un censo (garantire un debito); dare o prendere in
; concessionario di una privativa, di un monopolio. boccardo, i-19:
accensibile, / gli alberi respirano con un palpito inconsueto. -figur.
accensioni / del vespro e nell'acque un avvampo / di tende.
notevole innalzamento di temperatura, provocato in un punto del combustibile, in presenza di
punto del combustibile, in presenza di un comburente,
d'annunzio, iv-2-997: mentre discendo, un mulinello perfido m'aggira. impaziente,
6. ammin. apertura di un conto; costituzione di un'ipoteca;
costituzione di un'ipoteca; il contrarre un prestito. = lat. tardo accensió
-badate che v'accento il capo con un nocchino. 2. pronunciare le parole
piano, forte e simili. -eseguire un brano musicale secondo l'accento, il
. elevazione della voce, che conferisce un tono più intenso a una determinata sillaba
.., causata dalla mancanza di un accento tonico e quindi d'una posa
carena, ii-121: accento, è un segno formato con una lineetta obliqua,
introdotti gli accenti. il grave è un accento che va da sinistra a destra
dell'accento. soffici, ii-280: un paio di baffi... gli pendevano
. baldini, 5-113: l'accento è un po'meno ita liano delle
il suo accento largo (doveva essere un romagnolo, o un lombardo, stabilito qua
(doveva essere un romagnolo, o un lombardo, stabilito qua da anni)
della voce; inflessione (che esprime un sentimento, una passione, uno stato,
proferite. leopardi, 31-47: ma se un discorde accento / fere l'orecchio
, in nulla / toma quel paradiso in un momento. carducci, 616: oh
e senza enfasi alcuna, ma anche con un accento di fermezza da non lasciare dubbi
di man con elle, / facevano un tumulto. petrarca, 5-4: quando
caro, 4-714: e del suo tetto un solitario gufo / molte fiate con lugubri
dunque le inviò blandi e accorti a un tempo. manzoni, 24: a questi
, ii-46: il menomo incidente, un suono, un accento, mi costringeva
il menomo incidente, un suono, un accento, mi costringeva alle lagrime.
7. mus. intensificazione del tono su un punto di una frase, di un
un punto di una frase, di un brano musicale. cerreto, i-93:
. anguillara, 2-265: questo era un cavo e ben disposto legno, /
ineguali il suon rendea; / dando un l'accento acuto, un altro il grave
/ dando un l'accento acuto, un altro il grave, / faceano un suono
, un altro il grave, / faceano un suono amabile e soave. idem,
piange, i suoi lamenti / rotti da un chiaro suon ch'a lei ne viene
di vedere] persone in duomo andare ungendo un assito che serviva a dividere gli spazi
frateria che era divisa dal mio covacciolo con un semplice assito. giacosa, 50:
semplice assito. giacosa, 50: un assito, che non giunge al soffitto
, non divisa dallo studietto che da un semplice assito aperto in alto, dormivano i
dove era il muragliene, oggi è un assito. ojetti, i-590: mi sembrava
d'allora, assiti di legname coperti con un incerato. 2. piano,
. piano, pavimento di assi (di un solaio, di una stanza, di
solaio, di una stanza, di un palco, ecc.). varchi
illusoria di trovarsi su la coperta d'un naviglio. pirandello, 5-37: spiava
la stanza ha travature / tarlate ed un sentore di meloni / penetra dall'assito
la terra in primordiis rerum, gli fosse un giuoco e un diletto [ecc.
rerum, gli fosse un giuoco e un diletto [ecc.]. =
delle carte da gioco, contrassegnata da un solo segno (e corrisponde a uno
; e'non può venir se non in un modo, cioè quando ciascuno dado viene
: sicché, fermo 'l guardo / n'un bel re di danari, eccotel tosto
re di danari, eccotel tosto / un asso diventar d'ordin diverso / come
partita di tresette ai tre scanni ed ebbe un monte di carte belle. in una
romane "... l'asso è un randello storto e borraccinoso. moravia,
piano le carte... poi cacciò un grido di gioia: « poker d'
altri quattro ci rimasero male perché perdevano un bel po'di denaro. 2
calcio, ecc.). -essere un asso, essere tasso di briscola, tasso
e ancóra non sa qual gloria vorrebbe un giorno emulare: se quella degli assi
del cinema. calvino, 1-294: era un asso, biancone, era quello che
quello che dove metteva le mani scopriva un tesoro. 3. locuz.
bontempelli, 6-55: portò alle bambine un mazzo di carte... e
clamorosamente a proprio vantaggio una situazione, un evento; essere certo del successo.
giucatori, / facciane gran romori / un padre, e ne percota, / e
sempre fermo; chi è assiduo a un luogo. bandello, 2-40 (ii-24
vecchio amante lascia in asso / per acquistarne un nuovo, i... i
nuovo, i... i perde un cappon per guadagnare un uovo. salvini
.. i perde un cappon per guadagnare un uovo. salvini, v-387: il
è padrona di staccarvi dal braccio di un amico, di farvi piantare in asso
palazzeschi, 4-73: v'era poi un fatto... per il quale lo
in asso [il lavoro] per un periodo brève, dieci o quindici minuti.
volo, / e io rimanga in asso un bel fagiuolo. l. bellini
persona a partecipare alla sua impresa o a un determinato affare. associare (disus
a partecipare, far partecipare (a un evento, a uno spettacolo, a
evento, a uno spettacolo, a un sentimento; in particolare: a un'attività
, cioè bisognava associare il burocrate con un tanto per cento sugli utili. comisso,
compagno (in un'impresa, in un viaggio, ecc.). -al rifl
me. 3. iscrivere a un circolo, a un'associazione; far
6. trasportare, trasferire in un luogo determinato, per uno scopo preciso
preciso [associare alle carceri, associare un morto alla chiesa, ecc.).
7. rifl. impegnarsi ad acquistare un libro, una pubblicazione periodica; abbonarsi
, ha poi dato lo stesso incarico a un altro. tommaseo- rigutini, 40:
40: ci si abbuona al teatro per un corso di rappresentazioni; ci si abbuona
col parrucchiere; ci si appalta con un fabbro, con un manescalco, anche col
si appalta con un fabbro, con un manescalco, anche col medico; ci
col medico; ci si associa a un giornale, a un'opera in corso
rifl. figur. prendere parte (a un lutto, a un dolore, a
parte (a un lutto, a un dolore, a una gioia); consentire
al dolore nel caso di una commemorazione di un defunto, ma è uso errato
associato. baretti, i-73: vi mando un manifesto, da cui vedrete che io
da cui vedrete che io faccio qui stampare un libro. se fosse possibile di farmi
libro. se fosse possibile di farmi un qualche associato, ma senza soverchio vostro
, ii-171: si stampa a novi un buon giornale (immesso anche in lombardia)
desideravamo offrire in dono ai nostri associati un almanacco popolare. soffici, ii-163: volumetti
all'asia. d'annunzio, iv-1-395: un suo speciale stato organico rinforzava una sua
speciale tendenza; e questa tendenza diveniva un centro di attrazione verso il quale convergevano
si era proceduto... contro un certo taddeo associatore di delinquenti.
chi procura abbonati e sottoscrittori (a un periodico, a un'iniziativa editoriale).
stampare; sottoscrizione; abbonamento (a un giornale, a una rivista).
...; ci si associa a un giornale, a un'opera in corso
sarà sodisfatta se non mi si rappresenterà un tale spettacolo altrimenti che per macchie cromatiche
dei piani mi mostri lo spazio interposto fra un oggetto e l'altro, senza che
suo dovere quando passo io, è un mistero che vorrei chiarire. 5.
5. ant. accompagnamento di un funerale; esequie. manni,
le esequie che la chiesa fa a un defunto prima di seppellirlo, quasi aggregandolo
fra di loro) che vivono in un ambiente limitato. 7. chim.
, 3-67: era venuto a testimoniare un vecchio dai capelli bianchi detenuto per associazione
agli utili della sua azienda o di un particolare affare (in cambio di un
un particolare affare (in cambio di un determinato apporto). associazionismo,
le terre di lavoro. -assodare un uovo: cuocerlo sodo, col guscio
. tommasco-rigulini, 1444; s'assoda un ovo, non s'indura. idem
che spacciano e assodano con ragioni diverse un differente parere. arila, 47:
figlio si assodi bene, che dia un calcio a tutte le bizzarrie, che conservi
esperienza, fondarsi, approfondirsi (in un mestiere, in un'arte, ecc.
io. rifl. figur. fermarsi in un proposito. pulci, 10-122:
: il curato guardava con attenzione un baroccio che veniva dalla cartiera, faticosamente,
. cassola, 2-91: era un fatto ormai assodato che le cose non potevano
sottomettersi, sottoporsi (al potere di un altro; anche a una regola di vita
3224: assoggettare suppone potere stabilito dall'un lato; e dall'altro, dipendenza
ferma. l'uomo si assoggetta a un padrone, a un principe, a un
uomo si assoggetta a un padrone, a un principe, a un dovere, a
un padrone, a un principe, a un dovere, a un bisogno. nievo
principe, a un dovere, a un bisogno. nievo, 85: credeva che
superiore, s'assoggettiva alla discrezione d'un altro prin cipe. vico
assolaiato, agg. sparso come su un solaio (di olive o castagne cadute
nel gioco, una carta di un dato segno. = deriv.
temperatura in quel luogo superava sempre d'un sette od otto gradi quella d'ogni
assolata, era come se si aprisse un paradiso ombroso. bonsanti, 2-53: il
rannicchiato all'ombra della barca. c'era un odore di legno assolato e di
chiama assolcare. beltramelli, iii-605: un rumoroso tramestìo interrotto a quando a quando
per allora non fu assoldato se non un reggimento di quattromila fanti sotto il conte
. targioni tozzetti, 12-11-299: ritrovato un corpo di pontremolesi armati, che andava
sustanza componendo e assolidando, ne faremo un nobilissimo dono alla fiorentina favella. gioberti,
. mus. brano musicale eseguito da un solista (vocale o strumentale).
. assoluto). perdonato (di un peccato). iacopone, 17-10
avevano, pagando fra 'l termine di un mese cinque soldi per l'ira,.
dubbio, di necessità (e dà un tono di assoluta certezza alla frase,
c'è di più assolutamente felice di un pastore? palazzeschi, 1-47: quando
, che è la sostituzione della volontà d'un solo agli atti nascenti dalle volontà singole
: questo trovarsi la volontà soggetta a un comando, a un divieto, che
volontà soggetta a un comando, a un divieto, che può esser trasgredito col fatto
: il suo amore per la patria era un sentimento assoluto. solo coloro che vivono
[teoria cubista]... un corpo ha una forma certa e precisa,
aveva ancora crollato il capo, con un atto energico, come se avesse la
posso io sperare da altri, che da un principe assoluto. carletti, 172:
principe assoluto. carletti, 172: un capitano cinese... di semplice soldato
suo ferro guerriero / in ogni stato un assoluto impero. alfieri, 54: costui
si sottomettevano col fatto al reggimento di un solo assolutamente; senza però neppur pensare
e più onorifico che possa coprirsi da un galantuomo sotto un regime assoluto. nievo
che possa coprirsi da un galantuomo sotto un regime assoluto. nievo, 13:
fondo il fare vacillante e contrito d'un generale che capitola. imbriani, 2-97:
elementi del periodo [genitivo rolina d'un par suo, è più del bisogno,
8. matem. valore assoluto di un numero algeslegare ').
. cellini, 4-523: sentendosi prefiggere un così breve tempo a un'opera di
cosa sua, che torgnene per darla a un uomo terreno. -per assoluto,
in giudizio o in istruttoria, di un imputato. boccaccio, dee.,
quando crede di essere sentita, accenna un motivo o comincia una romanza...
il verso] raggiungere l'assoluto. un verso perfetto è assoluto, immutabile,
celebrato dal sacerdote sul feretro o su un catafalco, con formule di preghiera affinché
l'assolvesse dal peccato di amare e baciare un uomo luto). dispensare da
uomo luto). dispensare da un obbligo morale (contratto con una promessa
(contratto con una promessa, con un voto); liberare da un impegno
, con un voto); liberare da un impegno. cavalca, 17-i-44
[lato] non m'assolve / un piacer per usanza in me sì forte
è assolver venti colpevoli, che condannare un innocente. idem, 2-52: abbian vita
, iii-3-111: io posso assolvervi in un momento di tutti [i peccati].
]. moneti, 94: quando un villano, roba del padrone / per furtum
senza trattar della restituzione, / con un 'ave maria era assoluto. pellico, 188
soddisfare (a un'incombenza, a un obbligo, a un debito).
incombenza, a un obbligo, a un debito). dante, par.
. panzini, ii-235: io ho un debito da assolvere con lui. sbarbaro
decidere, risolvere; ammettere; sciogliere un dubbio, una difficoltà. sacchetti,
: nelle loro parole vi è sempre un grande assimigliaménto di una parola coll'altra
par., 21- 141: un grido di sì alto suono / che non
natura, che la puoi assimigliare a un picciolo venticello che subito va via.
via. cantari cavallereschi, 9: nacque un figliuol d'adomezza, / che l'
assomigliarlo, poiché non ponno accertatamente a un solo, non portando esso effettivamente la simiglianza
de'piaceri chiamati comunemente reali, a un carciofo. nievo, 51: la
d'una lama nuda, più acuto d'un coltello. se gli dovessi assimigliare qualcosa
saba, 219: io t'assomiglio un satiro cui morse / il desiderio di te
. saba, 357: io so d'un qualcosa di diverso e di eccezionale.
quando nel fiore / era degli anni, un animo 3. letter. assimilare.
(7i): pesante, / un animo mostrava assomigliante / nel suo arici,
lei ha'temenza, / ch'a risguardarla un an- giol m'assimiglia. livio volgar
s'assomigli. idem, 1002: [un tedio] così veemente che si assomiglia
: e la sua voce leggera assomigliava a un canto lontano che si spenge. tozzi
uno si sente correr per le ossa un brivido che assomiglia molto piacevolmente a quello
stanco. pavese, 115: come un mare notturno è quest'ombra vaga / di
galileo, 415: dirà poi quello essere un bellissimo diamante, perché assimiglia l'acqua
ugo, ci troviamo dinanzi a un piccolo mondo romantico, usato in ogni parte
. ammontare, sommare, ascendere (a un certo numero). 4.
, « perché la tua faccia testeso / un lampeggiar di riso dimostrommi? ».
intr. ant. avvicinarsi alla conclusione di un discorso. l. salviati,
quando non ne potè più, lento come un palombaro, messe fuori la voltata del
la bocca dette una soffiata d'acqua come un pesce mostruoso. = deriv
fatti dai poeti migliori, piacesse a un tratto quella assonanza. d'annunzio,
: infiammato d'entusiasmo, agitato come da un estro poetico repentino, trovava le assonanze
. onofri, 68: ottobre dentro un nuvolo declive / sui castagneti, medita
. { assuòno o assono). rendere un suono simile, essere in assonanza
salvini, 5-119: quelle co'piè feano un gran suon di crotalo, / e
a poco, i pensieri confondersi in un vago assonnaménto. assonnare, tr.
cui martìr mai non assonna, / forse un duol non minor di te s'indonna
cento passi in fondo al viale. -guarda un po', -disse cilia. era assonnata
con me. vittorini, 1-11: un lume s'è acceso un istante dietro
, 1-11: un lume s'è acceso un istante dietro a un vetro del ponte
s'è acceso un istante dietro a un vetro del ponte di comando, quindi s'
comando, quindi s'è spento e un volto incerto e assonnato d'uomo ora guarda
impigrivano nel grigio dell'alba come in un socchiudere di palpebre ancora assonnate.
colpe? quasimodo, 74: in me un albero oscilla / da assonnata riva,
assopenti farfalle / stormire agli ulivi da un attimo all'altro / destare. assopiménto
. l'assopirsi, l'addormentarsi di un sonno breve; leggero sopore.
v.]: l'assopimento di un malato... è il principio del
una scossa come sentisse il gemito d'un ferito. stuparich, 2-249: la
, 2-249: la notte passò in un alternarsi di brevissimi e agitati assopimenti e
). nievo, 146: è un contrasto di sentimenti di forze di giudizi
si alzò come nel silenzio della chiesa un potente dominus vobiscum! rimbomba sotto la
). provocare sopore, fare prendere un sonno leggero. -al figur.:
essere preso da sopore; addormentarsi di un sonno leggero. manzoni, pr.
d'una vespa o il tocco d'un insetto sul collo le impedivano di addormentarsi
vento che vien da lontano ti porta un buon sogno se tu stai fermo e
, 8: percoteva poi ben bene con un enorme attizzatoio i tizzoni che si erano
iii-287: e la terra si assopì in un sogno che risentiva ancora della febbre del
nel cuore di lei, balzò in un rapido affanno di gioia. gli occhi le
. preso da sopore, addormentato di un sonno leggero. d'annunzio, iv-2-183
le due donne; quelle due teste un po'assopite nel dolce ondulamento. viani
su una lastra di pietra come su un sarcofago. comisso, 14-75: rimanevano assopiti
silenzio / d'una piazza assopita / un volo strepitoso di colombi. tombari,
di loro qualità assorbente, verranno a renderlo un medicamento ammirabile. 2. figur
5-54: la chiesa, deserta, aveva un silenzio misterioso, assorbente, nella cruda
5. fis. potere assorbente di un corpo: la proprietà di assorbire una
l'inglobare (un'idea, in un sistema più vasto; un sentimento,
idea, in un sistema più vasto; un sentimento, in un altro più comprensivo
più vasto; un sentimento, in un altro più comprensivo): occupazione totale
: occupazione totale della'mente (in un pensiero, in un'attività).
3. chim. cattura di un fluido (gas, liquido) da
gas, liquido) da parte di un solido (in cui il fluido penetra e
si diffonde). -anche cattura di un gas da parte di un liquido.
cattura di un gas da parte di un liquido. l. bellini, 5-2-60
assorbimento dei sali ella è qual sarebbe un convitato, che alla mensa di una
non avesse appetito per più che per un boccone solo della medesima. 4.
di due o più società commerciali in un solo organismo (fondendo i singoli patrimoni
oppure una radiazione corpuscolare) incide su un dato corpo oppure attraversa una data sostanza
sostanze disciolte dall'esterno all'interno di un organismo, dei tessuti o delle cellule
che serve a determinare in quale misura un gas è assorbito da un liquido.
quale misura un gas è assorbito da un liquido. = voce dotta,
di sé; imbeversi; impregnarsi di un fluido, di un gas.
; impregnarsi di un fluido, di un gas. bruno, 3-460:
caro, 3-678: una vorago / d'un gran baratro è questa, che tre
, i-936: corsi a rifugiarmi in un canto colla paura indosso d'essere assorbito
, sciamante di moscerini ubbriachi. assorbivo un caldissimo odore asfissiante. 4
divino. settembrini, 1-40: quindi nasce un contrasto che dura fintanto che il nuovo
le imposizioni assorbono metà dei frutti di un patrimonio '. palazzeschi, 4-21:
ecc. einaudi, 1-389: a un certo salario gli imprenditori sono sempre disposti
: viene col soffio della primavera / un lugubre risucchio / d'assorbite esistenze.
interamente (da un'occupazione, da un pensiero, da un sentimento);
un'occupazione, da un pensiero, da un sentimento); assorto (nella contemplazione
. 2. acust. mascheramento di un suono da parte di un altro (
mascheramento di un suono da parte di un altro (di intensità superiore).
iv-1-445: le rondini passano e ripassano con un gran garrire assordante. panzini, iii-517
gran garrire assordante. panzini, iii-517: un rombo assordante giunge sino all'isola dei
, tutta la terra, gridando come un mare, era colma d'un silenzio
gridando come un mare, era colma d'un silenzio assordante. assordare,
sordo; intronare, stordire (con un rumore intenso, continuo).
, gemiti e lamenti; / rendeno un alto suon, ch'a quel s'accorda
metti al sol di state / sopra un palo a cantar con sì gran lena,
fango dai cavalli calzati dei barbari, e un assordar di ferri. tombari, 2-91
senton mille corni e mille stridi / in un tratto assordar tutta la selva. tasso
. 4. attutire, smorzare un suono, un rumore. -anche rifl
4. attutire, smorzare un suono, un rumore. -anche rifl. giocosa
divenuto sordo; intronato, stordito (da un rumore intenso e prolungato).
tragici, improvvisi, di quando finisce un disco e ne incomincia un altro.
di quando finisce un disco e ne incomincia un altro. 2. attutito
2. attutito, smorzato (un suono). giocosa, 100:
l'assordisce. 2. riempire di un rumore intenso, prolungato. segneri,
3. attutire, smorzare (un suono, un rumore). d'
. attutire, smorzare (un suono, un rumore). d'annunzio, iv-2-687
sordo, divenuto sordo; stordito (da un rumore prolungato e intenso). -
? collodi, 148: [era] un tal pandemonio, un tal passeraio,
[era] un tal pandemonio, un tal passeraio, un tal baccano indiavolato,
tal pandemonio, un tal passeraio, un tal baccano indiavolato, da doversi mettere
; insieme di cose diverse ordinate secondo un criterio particolare. carletti, 48
caso, per esempio una breccia di un fiume, un assortimento di un giuoco delle
esempio una breccia di un fiume, un assortimento di un giuoco delle nostre minchiate
di un fiume, un assortimento di un giuoco delle nostre minchiate dopo aver rimescolato
tutti gli abitanti avessero a provvedersi di un assortimento compiuto d'armi. cattaneo, ii-2-391
potrà mettersi in grado d'opporre al contrabando un lodevole assortimento di merci signorili.
quel mosaico che si disfà piglino stato in un nuovo assortimento, non pare che ci
.); distribuire, distinguere secondo un determinato criterio, classificare; scegliere e
. magalotti, 20-153: cavar da un poco d'umido, e quasi da metallo
della stessa sfumatura. 2. fornire un negozio di merci di ogni genere (
, agg. riunito, ordinato secondo un determinato criterio; fornito.
lucullo, che e'non conviene che un uomo nobile fosse peggio assortito che le
rifasciava il basso dell'enorme corpo come un sacco scuro. pea, 5-95: poche
assortiti fra artisti. fracchia, 522: un matrimonio bene assortito. -negozio
. fagiuoli, 3-2-163: onde d'un assortito / si dice: come i
intento, immerso, sprofondato (in un pensiero, in un'idea, in un'
con diligenza e adeguatamente col tener costantemente un sistema di dieta assottigliante,...
(una sostanza solida); rarefare (un gas); rendere acuto (un
un gas); rendere acuto (un suono). boccaccio, v-228
. anguillara, 6-6: ma veder com'un fil con l'altro innesta / se
avea l'occhio intento, / tutto in un punto stupido e contento. b.
: per fabricar dunque la bilancia, piglisi un regolo lungo almeno due braccia..
e sfoltendole. marotta, 1-174: un sorriso sprezzante gli assottigliava le labbra.
madre di venne curva come un gancio dai crepacuori, e il padre
assottigliati dalle richieste di rinforzi; era un flusso perpetuo fra arrivare e partire.
terribili violenta la natura, sebbene da un canto egli assottiglia l'ingegno, tutto
campato in aria, che gli dà un bellissimo comparire. menzini, ii-qo:
troppo si assottiglia si scavezza ', dice un nostro proverbio, e dice santissimamente.
colore è un paonazzo cosi profondo, che veduto in corpo
non è così grave certamente, quanto è un granello di piombo. d'annunzio,
sangue assottigliato. idem, iv-2-739: un piccolo chiostro segreto, aperto su un
un piccolo chiostro segreto, aperto su un ordine di colonne assottigliate ed accoppiate come le
non è più né pur liquore ma un etere un vapore. 4.
più né pur liquore ma un etere un vapore. 4. figur.
assuccare, tr. marin. tesare un cavo; stringere una legatura allentata.
là dal mare. piovene, 2-33: un orgasmo fantastico, che l'assuefaceva ai
più: le resta, costante, un torpore alla vita. = voce dotta
, i-11: a noi par conveniente a un soggetto (e la bellezza sta tutta
: assuefatto a mostrarmi qual sono, temo un inganno dovunque osservo un fare circospetto.
sono, temo un inganno dovunque osservo un fare circospetto. verga, i-13:
dell'antico nome,... un reame su tre mari bellissimo e assuefatto
miniera. imperciocché la lunga assuefazione a un determinato sito si converte in natura.
come indiretta. nieri, 212: un povero ometto una volta comprò un miccettino
: un povero ometto una volta comprò un miccettino, ma non aveva mezzi assai per
prendere su di sé, addossarsi (un compito, un incarico, un obbligo,
sé, addossarsi (un compito, un incarico, un obbligo, un'impresa
addossarsi (un compito, un incarico, un obbligo, un'impresa); accettare
scrive di presentarsi al più presto ad assumere un sopraluogo per una riparazione di qualche rilievo
divino maestro. boine, ii-167: un santo che assumeva la peccaminosa carnalità degli
. baretti, ii-150: io sono un proteo, che so assumere quanti caratteri
lungo le viottole della valle che assumevano un aspetto malinconico. d'annunzio, iv-
sacri. saba, 488: assumeremo un giorno la bontà / del suo volto,
volto, vedremo alcuno sciogliere / come un fumo il suo inutile dolore. baldini,
della sua voce tutti cominciarono ad assumere un aspetto diverso. manzini, 10-85: m'
assumevano, pronunziate dalla sua bocca, un significato tutto nuovo. pavese, i-273
di rado mi succede ormai di accompagnare un sogno con la continua preoccupazione di come
come fondamento di una dimostrazione, di un ragionamento; dedurre, ricavare (da
ragionamento; dedurre, ricavare (da un ragionamento, da una prova).
4. prendere alle dipendenze (in un lavoro, in un servizio, in
dipendenze (in un lavoro, in un servizio, in un impiego).
lavoro, in un servizio, in un impiego). einaudi, 1-591:
impiego). einaudi, 1-591: un mio vicino ha assunto un ragazzetto di
, 1-591: un mio vicino ha assunto un ragazzetto di quindici anni, di scarsa
, sollevare (a una dignità, a un ufficio, a un onore).
dignità, a un ufficio, a un onore). -assumere al cielo: accogliere
uno di quegli antichissimi eroi ellenici che un turbine sollevava dalla terra assumendoli trasfigurati nel
che serve a sostenere e a dimostrare un assunto. -in particolare: parte dell'
ch'è a lui apposto, ma d'un altro fatto di fuori da quello prende
santo isidoro dice, che constrizione è un dolore assunto volontariamente per li peccati.
, innalzato (a una dignità, a un ufficio, a una carica);
appoggiarsi. marino, 6-116: ben tirato un profil nel mezzo a punto / scolpì
., ii-117: nomino a bella posta un capo d'opera insigne...
né spaventatevi di quest'assunto, studiateci un po'dentro al quesito e se vorrete essere
, con regolare contratto, l'appalto di un servizio pubblico, di una fornitura,
. innalzamento (a una dignità, a un onore, a una carica).
specie d'assunzione verso gesù, con un ripudio di ogni legame umano.
iv-1-181: gli occhi le si empivano d'un gaudio indescrivibile tra i cigli palpitanti,
idea della sudi ceria di un caffè o d'un teatro veneziano, dove
ceria di un caffè o d'un teatro veneziano, dove non udite
dendo con la facilità e l'assurdità d'un sogno. b. croce,
una città quelli, che avevano creato un magistrato, biasimar sempre le sue azioni.
, ii-48: e assurdo l'attribuirmi un sapere immenso, quando né anche è mediocre
pavese, 76: passa a volte un villano stagliato nel vuoto, / così
/ così assurdo che pare passeggi su un tetto / di città. viene in
e si asciuga nel sole e non dà un filo d'erba. piovene, 2-151
gravissimi? salvini, 30-1-81: è un assurdo e peccato in filosofia il dire
: questo orrendo sterminio di guerra è un assurdo. einaudi, 1-389: l'esistenza
1-389: l'esistenza della disoccupazione è un assurdo teorico. 3. filos
. soffici, v-1-232: marcando con un segno imperioso i fantasmi del suo sogno
in cima o lungo il suo corpo un oggetto: asta della bandiera, della
grandi destrieri coverti di scarlatto, e un ricco palio d'oro levato in asti
di fuori. cennini, 53: fanne un pennello grosso, dove vada una libra
. 2. arma composta da un lungo bastone che termina in una punta
8-17: ecco siamo assaliti; e un cerchio folto / da tutti i lati
ne circonda e stringe; / e intorno un bosco abbiam d'aste e di spade
di spade / e sovra noi di strali un nembo cade.
pareva superfluo,... era stato un aiuto troppo grande alla sua forza.
« armi pietose », che usavano un tempo. viani, 14-270: gli
come aste di guerrieri strani, ad un parapetto. -arma in asta:
il galoppo dei cavalli e di scorgere un balenìo d'armi in asta.
diversa, che serve come parte di un oggetto, come organo di macchine,
compasso. galileo, 4-1-224: stringendo un poco il compasso, del quale fermata
parallele, ombre concordi, / aste di un sol quadrante i nuovi tronchi / delle
una gara di offerte sulla base di un bando o di un invito a offrire
offerte sulla base di un bando o di un invito a offrire (che indica il
labbra cucite, quando si trattava di un affare scabroso coi signori, che c'
ed è impiegata quando si debba trasformare un moto rotatorio in rettilineo: in certe
manovra: binario tronco all'estremità di un fascio o a servizio di uno scalo,
, netta, itratta in forma d'un fuso. vasari, i-183: con l'
bella ordinanza fra sé, che l'un non impaccia l'altro, ma o
trucco, giuoco di pallottoline d'avorio sopra un tavolone di legno con isponde, foderato
. chi è presente, chi assiste a un evento. lacopone, 1-2-2-41:
i-127: ci son due gran partiti, un degli astanti / dice, è vangelo
astanti / dice, è vangelo, un altro, è una fandonia. d'annunzio
attraversi la stanza facendo con la mano un cenno d'addio. bontempelli, 9-124:
9-124: nacque tra gli astanti come un sussulto, forse un mormorio. soffici,
gli astanti come un sussulto, forse un mormorio. soffici, ii-69: spalancava
essere una specie di astanteria, e un uomo ne discese... domandai:
. equili brio astàtico di un solido: quando le forze agenti su
solido: quando le forze agenti su un solido sono tali che ogni posizione del
in modo che l'azione direttiva di un campo magnetico uniforme sul sistema stesso risulti
rendere astatico l'equilibrio di un sistema. astatizzazióne, sf. meccan
spade larghe, e ricurve a l'un de'lati. pascoli, 851: l'
fermo sul suo pungetto, uno è un astato / che avea seguito l'aquile di
abbia a servir sì nobile accademia / un che bev'acqua, una persona astemia?
idem, 765: mio padre era un balordo astemio cesare, / un sornione
padre era un balordo astemio cesare, / un sornione in trono: / io bevo
/ io bevo la mia zozza, ed un magnanimo / imperatore io sono. d'
io sono. d'annunzio, iv-1-445: un piccolo bicchiere... è bastato
mostra quello che sei. ma se un astemio ha il naso vermiglio, nessuno
. e. cecchi, 8-42: mesciuto un bicchiere, l'offersi all'ospite in
da abs * senza 'e da un tema tèmo che è in tèmètum vino '
.. che pare che venga da un cotal rincrescimento, e da tedio. b
non se ne possono astenere; e se un giorno loro mancasse, non solo patirebbero
quale, l'astenersi dal cibo, per un dato tempo, è una parte,
dato tempo, è una parte, un modo naturale, una conseguenza necessaria.
ii-500: mi faceva capire che aveva un gran segreto da confidarmi e che se
confidenze pettegole, quella sera esse formarono un ricco e piccante contorno alla sua modesta cena
produce l'impossibilità di guardare a lungo un oggetto o di leggere e disegnare).
il fascismo si risolverà in un fascismo imbelle e astensionista per la sua
], i-630: lo aster attico è un gamboncello legnoso, il quale ha nella
, e per intorno intagliato, con un capitello simile alla camamilla, con frondicelle
, 1-1-301: si renderà più salubre un tal cibo, giacché oltre alla proprietà
e mandala fuori obliquamente, ora da un luogo, or da un altro,
ora da un luogo, or da un altro, come se si movesse dentro per
che si pone dopo l'iniziale di un nome che non si vuole scrivere per intero
supposta o ricostruita, o che in un testo vi è una lacuna, o
. magalotti, 9-2-67: ci vorrà dunque un asterisco, una nota, che sia
. breve nota giornalistica, contrassegnata da un asterisco. 3. eccles. stelletta
/ accanto alla felice 1 chioma che un giorno fu di berenice. foscolo, ii-2-18
fra una sezione e l'altra di un capitolo di un libro. = voce
e l'altra di un capitolo di un libro. = voce dotta, gr
dire domani: -noi abbiamo veduto un uomo in un asteroide! -e quell'uomo
-noi abbiamo veduto un uomo in un asteroide! -e quell'uomo sarò io
depresso, pentagonale o stellato, con un numero vario di braccia (da 5
: l'urina stessa... è un naturale piacevole astersivo. targioni tozzetti,
, 204: e per quello astiandosi l'un l'altro, fu da lei convertito
ed in alcuni luoghi è tinto d'un turchino così vivace, che ogni azzurro oltramarino
specie, per cui l'immagine di un punto appare più o meno allungata (
... si dice ch'egli è un codardo; se astinente, si dice
astinente, si dice ch'egli è un avaro. manzoni, 170: o perché
giovanile. giusti, ii-280: è poi un errore massimo il lasciarvi troppo digiuni;
3-4 (298): convien cominciare un digiuno e una astinènzia grandissima, la
anch'essa una specie di digiuno, un mezzo prescritto dalla chiesa, per unire
. magalotti, 2-120: ma per altro un barbassoro / de'maggior di quel gran
quel gran regno / in far vasi ed un disegno / da far astio a polidoro
nei boschi e nidifica sugli alberi. un tempo veniva addestrato alla caccia dai falconieri
, 319: posava in pugno al cavaliere un bello / astor maniero, e,
fu preso, /... come un astor maniero / preso alla pania.
becchi adunchi. idem, iv-2-1045: un astore cinerino come le crete roteò nell'aria
/ più raro, astore celestiale, un cutter / bianco alato li pose sulla
de marchi, 294: con in testa un tocco d'astrakan, da cui si
diritto e su le maniche; e un cordoncino di lana faceva nell'astrakan un
un cordoncino di lana faceva nell'astrakan un ricamo elegante, passandovi sopra intrecciato. panzini
si parte al suono della tromba d'un vetturale in berretto d'astracàn e in
in tunica circassa. pea, 7-132: un nero ricco turbante di astracan, rigato
pallottola da trastullarsi, come se fusse un bambino senza cervello. monti, 23-112:
intagliata a sezione semicircolare, disposta come un grosso anello alla base della colonna o
rotondità, nella quale s'assomiglia a un bastoncino; dicesi ancora bottaccino e astragalo
). in artemi- doro è attestato un astragalomantis. astragalòsio, sm. chim
cosa di oltreumano, di astrale, un ritmo da cogliere, fuori della casualità
telefono: parla come se comunicasse con un mondo astrale, abbandonato quaggiù.
2. filos. separare (con un particolare processo intellettuale) un aspetto del
(con un particolare processo intellettuale) un aspetto del contenuto conoscitivo dagli altri.
idee] e preservarle se non con un segno stabile ed arrendevole alle astrazioni?
non mi armerò già dell'autorità d'un sommo nostro contemporaneo, cuvier, per asserire
lo racchiudono,... forma un comune alveo o lacuna. d'annunzio,
4. rifl. concentrare lo spirito in un pensiero, un ragionamento, una fantasia
concentrare lo spirito in un pensiero, un ragionamento, una fantasia, perdendo la
certa tristezza, astrattaggine, e col tempo un certo parlare sentenzioso, e una cera
ragionamento, dividiamo astrattamente questi fiori in un numero di parti. pellico, corte
. gobetti, 1-136: teorizzò astrattamente un termine del processo storico senza vederne la
tutti, senza preoccuparsi di astrattezze dottrinali, un senso elementare di dignità.
(proprio di chi è assorto in un suo mondo interiore): con sfumatura negativa
la sua astrattezza, sembrava accennare a un destino superiore; come se, consapevole
invariabilmente la decadenza. idem, v-1-693: un altro forte argomento contro il puro astrattismo
e schematiche, mentre la realtà ne offre un numero illimitato e in rapporto sempre diverso
aveva decisamente superato quegli astrattisti che in un groviglio di macerie vi tratteggiano pure sempre
alla realtà esterna, tutto rivolto a un suo pensiero, una sua fantasia; assorto
cogitabondi, e sempre astratti, / hanno un color d'itterico e di morto.
, collo zìgaro in bocca, d'un fare astratto, i cieli. moravia,
o di noncuranza, ma per scansare un impaccio. -incline all'astrazione.
, ii-118: ma e'conviensi piegare un poco a lui, e non voler tenere
: chi non propone a sé dio sotto un concetto astrattissimo, non contempla perfettamente.
rappresentava per l'universale, altro che un concetto astrattissimo e vago, e,
per i dotti nella storia patria, un concetto multiforme e confuso. leopardi,
le verità astratte, quando anche in un eccesso di metafisica, la mente umana non
v-1-692: ogni opera d'arte, essendo un simbolo, è e deve essere necessariamente
posata ai lati sulle branchie, come su un motivo di decorazione, pareva resa anche
strada era diventata una convenzione geometrica, un luogo anonimo, astratto. -arte astratta
no: la materia altro non è che un vaso di circe incantato, il quale
manzoni, 106: mi servo d'un termine che lascia intatta la questione in
di parlare in astratto: vediamo di conversare un poco col poeta, di sentir la
elementare chissà che questa gente non avesse un suo più sicuro senso di vita,
suo più sicuro senso di vita, un suo fiuto a condurla diritta, che
astratto: essere assorto, immerso in un pensiero. caro, 7-37o: al
. sm. gramm. sostantivo che indica un concetto (l'opposto di concreto)
l'opposto di concreto), che indica un essere o un oggetto. segneri
), che indica un essere o un oggetto. segneri, i-221: non
della mente mediante il quale essa considera un elemento di una nozione o di
, tutti insomma troviamo in ogni oggetto un ostacolo a sollevarci alla divinità. idem,
marchi, i-630: soffrire tanto per un fenomeno, per un'astrazione, forse
b. croce, i-2-28: se di un concetto si prova che è inapplicabile alla
3. concentrazione di tutto l'animo in un pensiero, una visione, una fantasia
. bruno, 52: vedrete in un amante suspir, lacrime, sbadacchiamenti,
: evvi una santa cecilia, che da un coro in cielo d'angeli abbagliata,
dallo studio dei dati sperimentali relativi a un dato fenomeno si giunge alla formulazione di
enti (per cui viene considerato come un unico ente una classe di oggetti odi
(da circostanze esteriori 0 anche da un impulso interno irresistibile). ariosto,
ascoltare intente. goldoni, iii-592: un tempo mi compiacqui d'amarlo, ora mi
tuoi begli occhi accanto / per brevi istanti un gaudio non perfetto; / poi d'
fosse astretto a mendicare dai signori italiani un tozzo di quel pane, che sa
e lenta a questa terra il morso / un ca- vallier giovene. alamanni, 7-i-272
ed in tenebre / l'odio potente, un motto od un sospetto i medicamenti
/ l'odio potente, un motto od un sospetto i medicamenti astringenti. ricettario
, i-2-283: l'allume ch'è un sale acido, mediante la sua virtù
sapore alquanto acre ed amaro, con un poco d'astringenza. redi, 16-vii-250:
noia. marchetti, 2-408: inoltre un cotal impeto gli astringe / sparsi a
ii-231: fu astretto a capitolare con un generale... e ad obbligarsi con
(il carattere e il destino di un uomo, l'esito di un'impresa,
tante sfere, de quali altre contegnano un astro, altre astri innumerabili. galileo
ragionevolmente mi riprenderà se imporrò loro anche un nome e le chiamerò astri medicei?
come tante capocchie di spilli ficcati in un guancialino? leopardi, 3-76: ma
deledda, ii-190: io sono nato sotto un astro terribile e devo espiare delitti non
: una moltitudine d'astri scintillava in un mare di celeste vivo. ungaretti,
astri lucenti, / e gli mosse un dolor fiero di denti. -disus
quella degli istinti; la conscienza, come un astro senza luce propria, si eclissava
, iv-2-755: ella ha in sé un dono che splende come un astro e che
ha in sé un dono che splende come un astro e che la farà sempre riconoscere
alvaro, 3-143: nella notte, un dirigibile passò volando, come un astro
, un dirigibile passò volando, come un astro che navigasse a lumi spenti.
stende / a piè di quella croce corse un astro / della costel- lazion che lì
pascoli 375: di fiori, c'era un alto girasole, / nell'orto,
usato per determinare l'altezza di un astro sull'orizzonte (oggi sostituito dal
comune [astrolabio piano) era costituito da un disco metallico (del diametro di io
per fissare l'astro. all'estremo di un diametro era attaccato un anello, che
all'estremo di un diametro era attaccato un anello, che serviva per infilarvi il
, mentre meglio si con- vien loro un ciffulotto in mano o un cacapensiero in bocca
vien loro un ciffulotto in mano o un cacapensiero in bocca. campanella, 2-91
mirando e per balestra, serra l'un occhio, perché lo spirito si unisca
sul lunario, / avea fatto di stelle un calendario. giusti, iii-293: scatenò
prima accertare il corso s'ingolfano in un mare burrascoso e incognito, senza scandaglio
dell'astrolabio e studia come ascenda / un astro e come si colchi. panzini,
damaschinati come l'elsa sulla lama d'un paladino. beltramelli, iii-821: un
d'un paladino. beltramelli, iii-821: un astrolabio che forse era caduto da una
teneva la sua biancheria e i libri e un astrolabio a quadrante. baldini, i-441
lunga attesa / ai balconi dell'edera, un segno ci conduce / alla radura brulla
sapere el futuro per quella via è un sogno. b. segni, 195:
studiarono tanto, nell'astrologia non fecero un caso al mondo. vico, 371:
e con ragione, per più che un dilettante. b. croce, i-2-119:
alla loro nascita, come si faceva un tempo quando si aveva fede nell'astrologia,
397: guido bonatto astrologo ordinò che in un punto dato da lui il popolo gli
sbigottiti,... / che un tempo orrendo e strano / minaccia a ogni
1-4: era giunto in la città un famoso astrologo, il quale secondo i
egli mai la minima cosa per facilitare un mio desiderio? non lo credo.
: io son nato a andare in un parlamento come a fare l'astrologo; ma
! le lettere / dell'alfabeto, un po'd'astronomia / perfino. 2
ma nei tempi moderni si sono veduti un fontenelle, un lambert, un algarotti
moderni si sono veduti un fontenelle, un lambert, un algarotti conversare amabilmente di
sono veduti un fontenelle, un lambert, un algarotti conversare amabilmente di astri e compiacersi
stanchi e sciupati, ma semplice come un fiore, era stato il suo orgoglio.
, che io voglia farle... un lungo discorso nel produrre in campo quelle
8-35: come possibil fora che d'un salto / tutti i più astrusi pensamenti
alle cose sensibili se non per mezzo di un sillogismo. foscolo, ii-2-28: bisognarono
spirito? idem, iv-275: [un vigore] del corpo, che influisca sullo
buonarroti il giovane, 9-523: un bello astuccio / per un, dorato
9-523: un bello astuccio / per un, dorato, dove aguzze e salde /
i-507: a me ha già regalato un astuccio e mi destinava altre cose, ma
. collodi, 290: in un astuccio d'oro massiccio... c'
oro massiccio... c'era dentro un cucchiaio, una forchetta e un coltello
dentro un cucchiaio, una forchetta e un coltello d'oro. de marchi, i-852
i-852: lo sposo aveva già regalato un bello astuccio di brillanti e le parenti
di brillanti e le parenti lontane chi un vaso di cristallo, chi un ventaglio
lontane chi un vaso di cristallo, chi un ventaglio di madreperle, chi un braccialetto
chi un ventaglio di madreperle, chi un braccialetto. oriani, vii-701: il
: il garzone del macellaio gli chiese un sigaro, prinetti gli vuotò invece nelle
, iv-1-74: empì di sigarette russe un astuccio d'oro martellato, sottilissimo,
collana ridevano come denti nella bocca di un bambino. beltramelli, i-353: trasse da
bambino. beltramelli, i-353: trasse da un astuccio dorato una sigaretta l'accese.
me ne offerse. govoni, 2-148: un piccolo violino / lustro morato come un
un piccolo violino / lustro morato come un maggiolino / io vorrei possedere. /
cautela, trae dalla tasca del gilè un astuccino di latta in cui v'è la
estug', deverb. da estujar (da un lat. volgar. studiare * aver
che l'aigua seccassi. = da un lat. volgar. * extutàre * proteggere
, 2-6 (188): e per un modo e per un altro, sì
): e per un modo e per un altro, sì come uomo che astutissimo
l'intelletto!) mi sovvenne / d'un inganno gentile co 'l qual io /
gli uomini di campagna in conspetto di un inganno. deledda, ii-18: uomini forti
monno dominare: / che ordene l'un anno, l'altro el vide guastare.
piacerai di parlare per esempio ancora d'un altro uomo savio, per dimostrare in
settata, iv-78: alla grandezza di un re non conviene l'astuzia e l'inganno
impara guardando come un'ape entra in un fiore e il ragno chiappa la mosca
ville, ragunatisi nelle città acquistarono ad un tempo e politezza e malizia ».
piglia questo sugo, e tria con esso un poco di biacca e di bolo,
: poi l'asuna, mettilo in un vasello, cuoprilo e conservalo.
): da cui gli antichi traevano un preparato medicinale. bencivenni [
si tratta, assai probabilmente, di un incrocio popolare dall'originario tanacetum: cfr.
lungi dalle tempeste delle passioni, è un mito che nasce da una fantastica rappresentazione
sua forza sé e altrui potrà in un pericolo atare. idem, dee.,
a domicilio. idem, 19-377: un altro stregato dalla atassia locomotrice, andava
monomania atavica. beltramelli, iii-819: un intuito atavico, qualcosa che era in
della vita umana, ci avvertiva di un impreciso pericolo sovrastante. gavoni, 2-242
, 232: fedeltà ribadita ormai da un atavismo due volte secolare.
: è pur tirannide il governar ateamente un popolo cristiano. = comp. di
assisteva alla messa leggeva luciano, cioè un professor d'ateismo. segneri, iv-7:
leopardi, i-712: non è egli un paradosso che la religion cristiana in gran
necessità... il loro è un ateismo chicl, che può andar d'accordo
, / che non meno in olanda un ateista. gioberti, ii-165: quel caos
costume ateistico. papini, 8-30: un simile commento,... farebbe assai
sf. medie. incompleta distensione di un organo (specialmente dei polmoni).
menzini, 5-64: dunque più d'un buffone il cicognino / del pisano ateneo manda
zucche vuote degli ignoranti, subito è un eretico, subito è un ateo.
, subito è un eretico, subito è un ateo. botta, 6-i-140: il
una religione che tali pompe sa apprestare ad un crocefisso, non può essere cosa spregevole
eterne? se lo credessi, saresti un ateo e so che sei tutt'altro.
ci sono atei, che si foggiano un dio della loro dignità umana, e adorano
benedetti greci hanno fatto di me quasi un ateo della religione moderna. papini,
et è una vivanda da sorbire, come un sugolo, commoda assai ai fanciulli.
dossi, 539: mèdici che deste un nome scientìfico all'ombre della mia paura,
sf. filol. nell'edizione critica di un autore il rifiuto di un passo perché
critica di un autore il rifiuto di un passo perché ritenuto spurio (oggi è
, tr. filol. rifiutare, espungere un passo perché ritenuto spurio. =
più belli e più nuovi o d'un corpo di questi ultimi atlanti. algarotti,
di lucca. carena, ii-95: a un assortimento di mappe di qualunque natura si
riunione di tavole e figure, annesse a un libro di storia naturale, di viaggi
quattro studiose, volti gli sguardi a un atlante, che una di loro,
gli occhi, precise come le figure di un atlante anatomico, tutte le spaventevoli devastazioni
ojetti, ii-603: a guardare in un atlante d'anatomia i rami delle vene
bontempelli, 9-150: mi sono divertito tutto un pomeriggio a scartabellare orarii, fantasticare sui
sapori nuovi, di cui il mondo fosse un tesoro. pavese, 4-228: discutemmo
disteso). leopardi, 264: un cantico / per nascita reale in foglio
oceano atlantico (inabissata nello spazio di un giorno e una notte in seguito a cataclismi
, / com'è vetusto grido, un dì beata / d'eterne mèssi e di
fa è sprofondata l'atlantide. tutto un gran popolo indiscreto che pretese di venire
.. alla congregazion degli atleti d'un luogo e d'una casa. cesarotti,
una casa. cesarotti, i-108: un atleta addestrato a tutti gli esercizi della
anni, una testa di ragazzo su di un corpo di atleta. malaparte, 10-25
: lui e altri ragazzi avevano attorniato un famoso campione, che sdraiato sull'erba
ma mi sono rimpannucciato, ho rimesso un po'di cresta, e nelle file
, e nelle file ci sto come un altro. verga, 1-62: allora cominciò
. verga, 1-62: allora cominciò un combattimento accanito e feroce fra l'uomo
l'uomo atleta, che mugghiava come un toro ferito per la rabbia...
sportivi a carattere agonistico (che richiedono un allenamento continuo e rigoroso).
... si appoggiava alla spalla di un uomo atletico, vestito di velluto e
assai caratteristico. giacosa, 42: un vecchio dalle forme atletiche. r. sacchetti
sacrifici bacchici avevan fatto alla lunga di esso un altrettanto invincibile bevitore di vini e di
del... cielo, e un non so che di elastico ed amoroso nell'
bontempelli, 8-58: le parve avvertire un fruscio, una vibrazione nell'aria,
culturali, sociali) in cui vive un individuo. giusti, i-214: a
fanciulle per bene vivevano in un'atmosfera un po'diversa; non parlavano il nostro
. paolieri, 2- 66: era un incrociarsi continuo di sguardi espressivi in un'
ii-195: quell'atmosfera da commedia già un po'tragica in cui più che vivere
-nella critica letteraria, suggestione propria di un modo di rappresentazione sfumato, allusivo,
: v'ha reso dei servizi, è un fiore di cortesia, non potete che
di cortesia, non potete che dime un monte di bene; ma che farci
. ojetti, ii-5 72: è un piacere udir parlare con tanta dottrina i
, s'insinua nelle piante e vi porta un nuovo umore atmosferico. negri, 2-710
pecchi, 6-73: stoccolma era anche allora un importante centro di studi atomici.
? l'invasione? il preannuncio di un attacco atomico? 4. figur
minuti elementi. -in particolare: dividere un liquido in minutissime goccioline; nebulizzare.
atomizzatóre, sm. apparecchio per atomizzare un liquido; polverizzatore, nebulizzatore. atomizzazióne
: porgacene evidentissimo argomento il veder noi un peso di milioni di libbre sostenuto da
iv-2-36: egli si sentiva perduto come un atomo nel grembo della immensa natura. ojetti
. ojetti, ii-648: è anche un piacere tutto del tempo nostro questa curiosità
sempre quanto può, augumentandosi e di un luogo in un altro raddoppiandosi, onde
può, augumentandosi e di un luogo in un altro raddoppiandosi, onde negli antri e
indi sovente / un'util rimembranza, un pronto avviso, / con le dita si
destini del gioco e de la veglia / un atomo di polve. idem, 11-88
ciascun atomo brilla dall'indole / nativa un proprio di rai sorriso. aleardi, 1-405
nell'ora che pel bruno firmamento / comincia un tremolìo / di punti d'oro,
infinito, immortale, / oh, d'un pianto di stelle lo inondi / quest'
3. figur. quantità minima; un nonnulla; una inezia. marino
vene e dentro tossa / tanta dolcezza un atomo sonante? lubrano, iii-
diletto amplifica gl'inganni, / stimando un mondo ogni atomo di vano. segneri
vano. segneri, iii-3-83: questo è un tempo sì prezioso, che non se
che non se ne dovrebbe perdere neppure un atomo. redi, 16-vi-39: voglio
16-vi-39: voglio non perdermi né anco un minimo atomo della gloria di aver fatta
non prende a criticare la latinità d'un libro ecclesiastico. goldoni, vi-525:
non sarà mai ch'io la disgusti un atomo. foscolo, ii-2-226: gli eruditi
.. non hanno per lo più un atomo di mente poetica, né grande
colpe degli uomini riunite insieme non tolgono un atomo alla santità, alla beatitudine divina
ma né occhi né testa non hanno ricuperato un solo meno- missimo atomo delle loro facoltà
, uomo superbo della mia ragione e d'un vantato impero sull'universo, inabissarmi,
imbriani, 2-165: non sono più un individuo, ma un atomo perduto fra mille
non sono più un individuo, ma un atomo perduto fra mille altri atomi.
, 344: terra... / un astro sei, senza più luce,
luce, morto: / foglia secca d'un gruppo cui trastulla / il vento eterno
una sola, una piccola fede sicura, un atomo di verità! e. cecchi
4. locuz. avverb. di un atomo: un poco. nievo,
locuz. avverb. di un atomo: un poco. nievo, 502: la
nulla, e non si ritrasse d'un atomo dalla sua risoluzione.
. chim. la più piccola quantità di un elemento che partecipa alle reazioni chimiche come
della materia, l'atomo è formato da un nucleo pesante, costituito di un certo
da un nucleo pesante, costituito di un certo numero di cariche elettriche positive (
negativa, che determina le attrazioni fra un corpo e l'altro, per cui hanno
non si può dividere. -in un àtomo: subito, facilmente. buti
buti [crusca]: imperocché in un atomo la può aver colui che prega
: scorgeasi... tra essa acqua un piccolo, per così dire, atométto
dire, atométto bianco, in foggia d'un minutissimo e quasi invisibile uovo. vallisneri
resistere allo schianto del cuore. poi, un improvviso rilassarsi di tutte le fibre,
la fiacchezza delle provincie pontificie riconquistate da un pugno di sgherri fra l'indifferenza di tutte
mondo esterno, in cui entrava soltanto un sentimento continuo d'irritazione.
luce. viani, 14-481: a un tratto... si fruga in seno
bronchiale e di orticaria) trasmissibile da un individuo all'altro mediante inoculazione di siero
, / da sentirmene sciupare / per un tuffo atrabiliare / il cervello, o
: ho in mente il ritratto di un vecchio scettico, intelligente, atrabiliare, viveur
cordiale dei capitani e dei maggiori era un sogghigno di malati atrabiliari. gozzano,
di impiego alimentare: alta più di un metro, con foglie alterne, glauche
, sf. medie. occlusione congenita di un canale o di un orifìzio organico
congenita di un canale o di un orifìzio organico. = voce dotta
parte dell'edificio (costituita spesso da un porticato) che è compresa fra il
solchi bagnati di servo sudor, / un volgo disperso repente si desta. carducci
veneziana. linati, 30-127: attraversiamo un piccolo cortile, da cui un uomo
attraversiamo un piccolo cortile, da cui un uomo e una donna, che si trovano
bella e patriarcale. l'atrio era come un grande tempio, arioso, intorno a
, v-52: dall'ingresso passammo in un atrio spazioso, luminoso, in cui davano
6. geol. zona intermedia tra un cono vulcanico di nuova, formazione e
corpo esangue, / giaccio immobile; un velo atro m'ha ingombre / le
vie dell'esilio e dell'in- femo un grande etrusco colorato dalla bile atra.
alfieri, 24: malinconìa, perché un tuo solo seggio / questo mio core
ch'io non l'abbia scritto in un caso di tanto momento, e tanto atroce
quel clima, se ne allega testimonio un oriuolo a ruota; che v'assiderò.
atroce tortura. d'annunzio, iv-1-75: un desiderio atroce l'invase, di rivederla
di parlarle. idem, iv-1-260: un dolore atroce, enorme, fatto di mille
: sentiva... atroci fitte in un fianco come d'una costola rotta che
pratolini, 2-172: la cappella era un ragazzo che soffriva di una delusione atroce
sp., 13 (229): un pio e spontaneo orrore del sangue e
603): e, con un suo atroce e maledetto ghigno, accennava il
tanto atroce che n'ho orrore come un forzato ha orrore della galera dove ha
dove ha vissuto morendo tutti i giorni un poco. soffici, v-1-585: ho
viani, 14-406: in quell'anno un atroce delitto aveva contristato il cuore dei
nestoriano smarrito. pavese, i-162: intravidi un istante che entravo, occhi chiusi,
che entravo, occhi chiusi, sotto un nuovo orizzonte dove ogni cosa, la
dovere essere ostacolo, l'atroce giovane aveva un mezzo noto a lui solo. leopardi
sottrarre. panzini, iii-591: sotto un certo aspetto non è falso l'atroce
. a. cocchi, 5-1-126: in un principio di tabe o d'atrofia.
riportarle a firenze, diedero insieme un gran respiro che fece risentire la presenza dei
paralizzante sul sistema neuro-vegetativo, e ha un forte potere d'intossicazione.
lanterna accesa. gozzano, 114: scorgevo un atropo soletto / e prigioniero. stavasi
su cui appariva evidente l'immagine d'un teschio, volava basso, rasente le case
basso, rasente le case, con un soffio sordo e sinistro. =
con foglie triturate, da cui si genera un fungo che alimenta le larve.
i gallo-romani e i franchi formassero un popolo solo (e, in verità,
(e, in verità, c'era un po'più, non dirò di
ragioni, ma d'attaccagnoli) fece almeno un sistema. tommaseo-riguiini, 379:
tanto fini, da passar dalla cruna di un ago grosso: ma per in
: ma per in quanto alla cruna di un ago sottile, era inutile parlarne
e attaccalite: / che imboccò un vetro rotto / della calda cucina / frullando
che parimente non risegga tra le parti d'un solido, e che nel loro attaccamento
: quelle buone creature avevan sempre conservato un certo attaccamento rispettoso per il loro curato
attaccamento vero, sincero e costante di un amico, può servirle di qualche conforto
... nutrisse nei miei riguardi persino un certo affetto, forse in omaggio alla
] della sua politica... un attaccapanni onde ciascun deputato credesse poter riprendere
poter riprendere il soprabito con dentro almeno un portafoglio. de amicis, i-613: era
portafoglio. de amicis, i-613: era un giovane di forse meno di vent'anni
, con due spallucce misere che parevano un attaccapanni, un che di mezzo,
spallucce misere che parevano un attaccapanni, un che di mezzo, all'aspetto,
panzini, iii-577: « bisogna dare un po'd'ordine alla casa: almeno
: si tolse il cappello e, come un tempo, invece di lasciarlo sull'attaccapanni
rossiccio a tre gambe nell'angolo, un attaccapanni a pioli di legno, e l'
inginocchiatoio. viani, 19-309: a un grande attaccapanni v'erano appesi indumenti che
erano appesi, come ai pioli d'un attaccapanni, il sacco, il fucile,
3-146: nel corridoio semibuio c'era un lunghissimo attaccapanni con appesi dei pantaloni,
fune, con che egli era ammagliato da un canto, l'attaccai a un
un canto, l'attaccai a un travicello. soderini, i-563: così,
. rucellai, 8-15: perché un ingegno produca e fabbrichi da se medesimo,
, 34 (603): e tra un nuovo scroscio di risa, s'attaccò
2-107: attaccai il cavallo alla campanella d'un pilastro della loggia. viani, 14-308
quel modo, ti attacco la pelle a un gancio, -gli disse il padre prima
alle mani del crocifisso. -attaccare un morso: applicarlo, mordere. redi
, mordere. redi, 16-iv-171: un cane, al quale feci attaccar il
di tasca il secondo pane, e attaccandoci un morso, s'avviò alla coda dell'
di fuoco. viviani, 3-i-42: fece un gran numero di tagli, sopra i
attaccava al cuore; era diventato come un mio figlio. 3. impiccare
13 (226): agitava in aria un martello, una corda, quattro gran
diceva di volere attaccare il vicario a un battente della sua porta, ammazzato che
; contagiare, far ammalare; colpire un organo, una parte del corpo.
redi, 16-ix-226: questo finalmente è un male, che va direttamente ad attaccare
, / che attacchi solo una parte od un loco. targioni pozzetti, 8-151:
padre che ne morì s'attaccò ad un figlio. baretti, ii-321: quando il
mi aveva nominato in esso, legandomi un pegno dell'amicizia sua. manzoni, pr
andò a letto, a morire, come un eroe di metastasio, prendendosela con le
281: sono allettato da quindici giorni per un fiero catarro, malattia che in questi
veder l'effetto di quella paura in un animo come quello del loro padrone, chi
tempo. e. cecchi, 6-79: un fremito ritmico, una repressa vibrazione di
sbocciava in punta alle dita; e per un influsso mimetico s'attaccava ai vicini.
per venire all'ambrogiana, a dargli un abbracciamento. salvini, 16-82: a
... partirono lor due sole con un tempo limpido e fresco. de roberto
academia di scherma, d'innanzi a un fioretto innocuo; mentre il rùtolo attaccava
con ardore, accompagnando ogni botta con un grido spento. jahier, 223: ti
sapeva camminare sulle fiamme senza lasciarsi attaccare un lembo della veste. sbarbaro, 1-86
di contadini attacca serrata il margine d'un campo ed è tutto un balenio come
il margine d'un campo ed è tutto un balenio come d'armi al sole.
riuscendo a trovare, per il momento, un punto debole, l'incrinatura dove
a parole suscettive di significato innocente attacca un senso turpe, se non è anima sudicia
avvio (con il complemento oggetto: un canto, una musica, una danza
, una musica, una danza, un discorso, una discussione, una lite
far parola, perché era impossibile attaccare un po'di conversazione colle mani che lo servivano
brighe. d'annunzio, iv-1-121: un sospetto gli balenò nell'animo, che il
della moglie. panzini, iii-423: attaccava un motivo, staccava e ne attaccava
motivo, staccava e ne attaccava un altro senza interruzione. secondo che erano
onesta famigliarità particolare alle persone che esercitano un mestiere scandaloso. palazzeschi, 1-126:
, 4-24: ciascuno si prese su un braccio la sua giacca, e attaccarono
. - attaccarsi al collo: con un abbraccio (in segno di affetto,
dalla sua memoria, s'attacca a un oggetto presente, per attaccarsi a qualcosa di
: la vita è come montare su per un albero; ci attacchiamo su su,
attacchiamo su su, su su, dopo un ramo l'altro, dopo un ramo
dopo un ramo l'altro, dopo un ramo l'altro finché ce n'è.
a sedere sul letto, si attaccò a un mio braccio, sbigottito, ansante.
: la donna si agitava ora su un cumulo di vinacce torbide, e come un
un cumulo di vinacce torbide, e come un mondo di lubrici insetti esse le si
le parlava. verga, i-465: un maestro di musica, malato di petto,
12. figur. appigliarsi; trovare un pretesto, un motivo. goldoni
. appigliarsi; trovare un pretesto, un motivo. goldoni, iii-21: caro
., 24 (415): un caso terribile, che il messo non sapeva
era a sole già tramontato, già con un pungere di freddo che si attaccava alle
sannazaro, 11-180: e, bassando in un punto il capo con grandissima prestezza,
rifl. attenersi; seguire, abbracciare (un partito, un'opinione).
d'attaccarsi alle parole possa sembrare in un certo modo capziosa e calunniosa. saccenti
. destare attenzione, interesse; trovare un terreno, una situazione favorevole per diffondersi
attaccava. panzini, iii-864: avevo io un bel parlare, cambiare discorso; nessun
attecchire, mettere radici; prendere (un innesto). soderini, i-443:
5-52: prova a tagliare a luna piena un pino, te lo mangiano i vermi
scarpe più vecchie nei luoghi più tristi un tempo di sonata) che avverte l'
esempio, in certe strade sempre fangose d'un fango nero e attaccaticcio di pece.
figur. 24. locuz. -attaccare un mercato: attaccare borgese, 3-235:
lite, litigare. trattenuta da un fiato di vento tremante e leggero come
fa il galante / con certe un gran foglio di carta velina; ma se
nell'aria donne, ed attacca un mercato. l'odore, attaccaticcio
9-298: di colpo, -attaccare un bottone: infastidire con chiaccome se si
se si fosse aperta una finestra, entra un altro odore... chiere lunghe
. chiere lunghe e noiose. è un odore intenso, attaccaticcio, volgare, piuttosto
odore intenso, attaccaticcio, volgare, piuttosto un -attaccare vuncino: in senso osceno
senso osceno. profumo, di quelli che un tempo, ragazzi, ci sono piaciuti.
, litigare, miche ma sporadiche, hanno un non so che d'attaccaazzuffarsi.
buonarroti il giovane, i-323: ed era un uom da sciarre e da fazione,
firenze s'attaccò una notte a cantare con un barbiere, che allora fioriva nel dire
essendo la sposa unica figlia ereditiera di un podere di circa otto ettari di proprietà
fondo. -attaccare la voglia a un chiodo: rinunciare a un progetto,
voglia a un chiodo: rinunciare a un progetto, desistere da un proposito.
rinunciare a un progetto, desistere da un proposito. giusti, i-108: se
, o dovrei attaccare questa voglia a un chiodo, o disgustare i chiarissimi accademici,
84: aveva smesso di rivoltarsi come un porco nella belletta attaccaticcia delle strade.
serao, i-134: i pasticcini a un soldo comparivano e scomparivano nella botte- guccia
bisognosissimi, quasi che la povertà fosse un male attaccaticcio. lastri, 1-3-130:
marino, 249: ho visto in un bel quadro incorniciato / il tuo ritratto
incorniciato / il tuo ritratto appeso per un chiodo, / ché 'l mastro, che
, attaccata con filo lungo... un braccio. redi, 16-iii-344: stavasi
sp., 1 (17): un pezzo di carta attaccato sulle cantonate.
l'unione, l'accostamento anco in un punto solo; onde talvolta è affine a
intanto non era possibile parlare a lungo tenendo un orecchio attaccato a la parete, e
statura: una piccola testa piantata sopra un collo esile, attaccato a un busto mingherlino
piantata sopra un collo esile, attaccato a un busto mingherlino, sorretto da due lunghi
trampoli. di giacomo, i-678: un merlo impertinente ripete, senza mai stancarsi,
, anche la notte, attaccata a un chiodo, fuori al balconcello. d'
d'inverno l'ombra, d'estate un sole terribile a picco; e d'estate
d'inverno un'aria ferma, afosa, un cielo basso attaccato come un velo ai
afosa, un cielo basso attaccato come un velo ai culmini rocciosi della valle. idem
germogliarono alla sua ombra, attaccate come un vizio nascosto sul rovescio delle sue grandi
guarda - / sul nudo ramo, che un prodigio ancora / tiene attaccata.
. legato al carro, alla carrozza (un animale da tiro). salvini
muso per morderti. pea, 7-619: un carretto, comunemente da portarsi a mano
questa volta ti rato da un cavallo, attaccato con finimenti alla meglio.
alla carrozza. palazzeschi, 3-135: un calesse al quale era attaccato un cavallino
: un calesse al quale era attaccato un cavallino giovane da corsa. sbarbaro, 4-20
, riconosco... la mula un tempo proprietà della villa. -aggiunto
villa. -aggiunto al treno (un carro ferroviario). palazzeschi, 3-254
aspettava uno scompartimento tutto per noi in un vagone supplementare attaccato in quel momento.
da affetto, affezionato, unito da un sentimento intenso, vivo. segneri,
cuoco, 1-246: vuoi tu che un popolo sia attaccato alla legge? devi
provo sempre / ogni volta che vedo un uccelletto / attaccato ad un muro nudo.
che vedo un uccelletto / attaccato ad un muro nudo. sbarbaro, 1-144:
sentita protetta e attaccata a lui con un legame anche più forte dello stesso amore.
: fu da boudet tagliata la coscia a un cane della grandezza d'una grossa volpe
stesso congiungimento. collodi, 29: con un po'di colla sciolta in un guscio
con un po'di colla sciolta in un guscio d'uovo, gli appiccicò i due
: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo, che aveva la
l'attaccatura dei capelli era bassa, un po'brutale. palazzeschi, 3-48: egli
2. figur. giuntura dei membri di un periodo, della parte di un discorso
di un periodo, della parte di un discorso, di un'opera. caro
3. ant. parte di un oggetto che resta attaccata a un altro
di un oggetto che resta attaccata a un altro. a. neri, 59
: al cantone del palazzo delle finanze un attacchino appiccicava il seguente manifesto. panzini
, 2-5-229: si metteva a dipingere or un piede or una mano...
: piante di dàtteri il cui capitello è un frutto pendente proprio al sommo del fusto
un'opera d'arte, delle parole in un discorso. salvini, 30-2-56: ma
più, fatte di getto, e di un solo attacco collegate in se stesse.
bacchelli, 2-55: in carrozzella con un allegro attacco di due cavalli estrosi.
vale tre volte; e ne diede un verisimile attacco quel di virgilio: 0
la loro vita, e ricorsero ad un altro mezzo di attacco più sicuro e meno
iv-1-130: andrea sperelli aspettava dal rùtolo un attacco impetuoso; ma colui non si mosse
ma colui non si mosse. per un minuto, ambedue rimasero a studiarsi, senza
cammino su roma contro l'eventualità di un attacco da parte di un esercito governativo
eventualità di un attacco da parte di un esercito governativo. soffici, ii-162: il
i-89: ma l'ateismo, ch'è un forte incantato, si ride delle batterie
... vor- rannosi porre da un lato tosto che altri ne avrà ritratto
a che non si riproduca in iscena un novello attacco. g. del papa,
mentre si svestiva, fu preso da un attacco di tosse stizzosa. improvvisamente una leggera
1-91: certuni ritennero la ragazza preda d'un attacco isterico, altri dominata da qualche
la morfina che prendeva ogni qual volta aveva un attacco del male, tutte le sigarette
. momento in cui si dà inizio a un suono, o all'esecuzione di un
un suono, o all'esecuzione di un brano musicale, o in cui entra
brano musicale, o in cui entra un complesso di strumenti. -per simil.
-per simil.: parte iniziale di un periodo, di un discorso, di
: parte iniziale di un periodo, di un discorso, di una poesia, di
discorso, di una poesia, di un racconto. soldati, 95: e
, o tutt'al più frequentato per un brevissimo tempo quotidiano (romualdi la somma
in atto di mercanzia, di cercare un poco del mondo e vedere e le città
arici, 238: qual di cocci un sopr'all'altro / messi per caso,
. idem, 3-1-40: allega un verso d'epimenide poeta, il quale attissima
. giocosa, 113: d'un salto fu di contro le donne e le
, m'attanaglia, mi conquide come un coro di voci umane. pavese, i-50
del vuoto mi attanagliò il cuore. in un baleno mi sentii perduto. mi colse
baleno mi sentii perduto. mi colse un gelo, un tremito, un vago terrore
perduto. mi colse un gelo, un tremito, un vago terrore di morte
mi colse un gelo, un tremito, un vago terrore di morte. sbarbaro,
di morte. sbarbaro, 1-30: un rimpianto m'attanaglia che pare il cuore
. villani, 12-8: fece pigliare un matteo di morozzo e in su uno carro
offesa da questo silenzio, attanagliata da un morso di gelosia. pavese, i-13:
iv-2-750: ella parve più miserabile che un corpo legato alla ruota, attanagliato dal
dico che gli attarantolati, quando veggono un altro, affetto come loro, si sveglia
loro scuri nude su le spalle, un gelo mi corse al cuore. b.
pietre. idem, 4-177: viso di un ovale marcato e aristocratico, spirituale,
tra gli alberi, ad attenderti, è un perduto / senso. =
cosa crediamo noi che sia? un participio del verbo antichissimo apere.
pretore che lo attasentò e preso un sacchetto con alquanti fiorini d'oro
bastone, e già parea che volesse fare un passo. nieri, 346: si
su la tempia sùbito l'attasta / d'un dritto tal, che par che dal
brando, e su la tempia / d'un dritto l'attastò. 3.
(una pianta); prendere (un innesto). o. rucellai
nievo, 133: ora, sopra un innesto sfruttato attecchisce un altro innesto; ma
ora, sopra un innesto sfruttato attecchisce un altro innesto; ma le radici o
reputate le migliori. gioberti, iii-163: un cristianesimo scismatico e degenere, il quale
, ma ogni dì procura di migliorare un poco. idem, 16-1-60: a tutti
parola di dio], abbiatelo per un segno cattivo assai. vico,
viani, 19-377: s'attediava in un parco, all'ora in cui gli
particolari; l'assumere con studiata attenzione un aspetto, un comportamento espressivo di un
assumere con studiata attenzione un aspetto, un comportamento espressivo di un sentimento, di
un aspetto, un comportamento espressivo di un sentimento, di un'intenzione particolare;
belle misure i piedi, a dare un garbato e soave atteggiamento alle mani. idem
signora di condizione. giulianelli, 1-133: un basso rilievo in argento, tutto ripieno
veri. settembrini, 1-339: prende un atteggiamento fanciullesco, si mette la mano
. nievo, 479: vi fu un momento ch'egli fece per alzarsi e