al figur. marino, 1-195: un impiccato, che standosene ciondoloni in un
un impiccato, che standosene ciondoloni in un arbore faceva di se stesso una grottesca in
, xxvi-3-190: porge gl'inchini [un uom dabbene] e scaglia le capate,
che par ch'ei vada giù per un canneto, / e in foggia ha 'l
il suo viso subitamente s'illuminò in un sorriso macabro, come quello di un teschio
in un sorriso macabro, come quello di un teschio in un grottesco di goya.
, come quello di un teschio in un grottesco di goya. -ghirigoro,
, 6-71: d'edera il panno estremo un fregio serra / fatto a grotteschi industriosi
magalotti, 26-193: v'è anche un superbo parato di francesco primo,.
monte] era quasi tutto formato d'un durissimo tufo, fatto a grottesco.
l. bellini, i-57: egli è un grottescàccio si sconciamente spaventoso, ch'e'
l. rucellai, 1-31: ricorrevano dall'un modiglione all'altro alcuni parapetti, grottescati
.. scopersero... un superbissimo carro... tutto grottescato di
annunzio, iv-1-223: nel vaso era un mazzo d'orchidee, di quei fiori grotteschi
. milizia, iii-482: egli studiava un olandese grottesco o una fantesca di
greca bellezza. monelli, 1-100: un battezzatoio nell'interno [della chiesa]
mesi fa s'assomigliava a quello d'un magnano, e ora se ne va
di donna non fa bene sul collo d'un colosso grottesco. moravia, ii-350:
3. disus. comico, buffo (un genere di danza o, anche,
genere di danza o, anche, un danzatore). - anche sostant.
, e morto d'una contusione per un salto mortale mal calcolato. 4
di condanna morale); che ha un carattere di tragica comicità (una situazione,
di tragica comicità (una situazione, un atteggiamento, una descrizione, ecc.)
della vicenda. era, questa, di un grottesco troppo intenso per poterla piegare allo
a. f. doni, 10-108: un ornamento poi a tutta l'opera
alfonso ii d'este, 1622: un paramento di corame d'oro alla grottesca.
. boccalini, iii-371: portava un palandranaccio in foggia di piviale,.
umano o animale in cui è situato un organo; zona cava che si viene
dal resto dell'ovaia, quasi, come un frutto dalla sua buccia, restandovi una
sotto il re de'castani, sur un grotto / pieno di musco, si vedea
/ col gomitolo, i ferri e un calzerotto. 2. dial.
cigno, quasi tutto bianco; ha un gozzo o giogaia, di color rosso molto
, e in essa tiene, come in un serbatoio, la sua pesca, per
più a destro il tutto, perché forse un grotto / sarei tenuto qua in vostra
a. cattaneo, i-138: entra in un grottone incavato dalla natura nel seno d'
. viani, 13-474: seduto su di un grottone... c'è un
un grottone... c'è un viandante. 2. come eufemismo sessuale
compose / di salici e di strame un picciol letto. = acer,
una spesa forse non maggiore e con un lavoro più breve che non di sette secoli
229: se non puoi lui aver, un altro piglia, / che ti rimondi
i-1065: apparita nel cielo è fra un groviglio / di nuvoli la faccia di medusa
, 3-12: il primo sole caldo rianima un groviglio di biscie intirizzite. barilli,
barilli, 5-261: questa montagna è un groviglio mostruoso di picchi nudi, e di
in movimento. pirandello, 7-799: un groviglio di gente furibonda passò vociando.
tozzi, i-355: la sua faccia era un groviglio di vene e di rughe.
. comisso, 15-44: la calligrafia era un groviglio inestricabile. g. raimondi,
e di case di cotesta città, un pezzo di essa, una fetta di quartiere
nera che vedevo a piè del letto, un groviglio nero da cui uscivano, non
, mulinello. cimili, 2-165: un groviglio di spume l'affogava, lo
6-498: seguì a questi strappi come un affanno a mano a mano crescente, incalzante
di strane note aspre e sorde, un groviglio fitto, da cui ogni tanto
allungarsi, come chi tenti di trarre un sospiro tra i singhiozzi. papini, 28-197
mente le figure di michelangelo, in un groviglio di scena tragica. = deriv
nel vecchio mondo, in italia è un raro uccello di passo; vive nelle
. -gru pavonina o coronata: con un piumaggio nero, coda bruna, ali
in parte bianche, capo ornato da un ciuffo di piume gialle (balearica pavonina
ben dodici gru, le quali tutte in un piè dimoravanon sì come quando dormono soglion
portare nell'artiglio, quando vola, un sasso, per non essere agitata dalla tempesta
altre che dormono, elle stieno in un sol piede, e coll'altro sollevato
piede, e coll'altro sollevato sostengano un sasso acciocché le tenga svegliate. monti,
sempre lì, alla chiatta, su di un piede come le gru. d'annunzio
con la zampa destra alzata che stringe un sasso (e può anche apparire volante,
donna con ima grue, che tenga un piede alto drentovi un sasso.
grue, che tenga un piede alto drentovi un sasso. 3. danza della
, 367: ha il collo lungo come un fiasco, come una cicogna come la
come una cicogna come la grue, come un papero, come una giraffa.
, di fili che risalta su un tessuto; filo aggrovigliato. trattato
il ringhio di una belva o di un animale domestico. 2. esprime
schematicamente da una struttura portante, da un braccio, da un organo di trazione
portante, da un braccio, da un organo di trazione e da un gancio
da un organo di trazione e da un gancio o altro sistema di presa,
. -gru a bandiera: costituita da un perno fisso al suolo o al muro,
al muro, intorno al quale ruota un braccio girevole fornito all'estremità di un
un braccio girevole fornito all'estremità di un paranco. -gru galleggiante: stabilita su
. -gru galleggiante: stabilita su di un pontone galleggiante. -gru a ponte:
; sulle rotaie portate dal ponte scorre un carrello mobile che sorregge un argano;
ponte scorre un carrello mobile che sorregge un argano; è usata soprattutto nelle grandi
, sulla quale scorre a sua volta un carrello con argano; è impiegata per
autogru. -gru a teleferica: costituita da un cavo portante lungo il quale scorre il
lungo il quale scorre il carrello con un cavo di sollevamento e un gancio di
carrello con un cavo di sollevamento e un gancio di presa. -gru a torre
da un'alta travatura verticale che sostiene un braccio girevole lungo il quale scorre il
in esterni, dal quale si solleva un lungo braccio alla cui estremità sono posti
. antica macchina bellica, costituita da un braccio sporgente dalle mura, mediante 11
= = voce di tradizione dotta, da un agg. lat. * gruàrius,
sulle gambe, costituito in passato da un bastone di legno o di metallo
fino alla spalla, che terminava con un sostegno biforcato per appoggiarvi l'ascella (
sagomati anatomicamente, hanno all'estremità superiore un appoggio per la mano e uno a
e divoti di quel santo vi è un monaco vecchio con due grucce sotto le braccia
le braccia, nel quale si vede un affetto mirabile, e forse speranza di
del tutto. svevo, 3-631: un signore, appoggiato ad una gruccia,
cecco, / ch'i'son già con un piè dentro alla gruccia. bellincioni,
mancare), da una traversa e da un gancio. pirandello, iii-447: una
in casa corsi, con armadii, un lavabo, un'ottomana, una grande
, 332: perch'io paio un gufo in una gabbia / o in su
si occultò fra le cortine del balcone con un batticuore da gallina spennacchiata. d'annunzio
ferro, con manico di legno a un estremo e forcato all'altro estremo, col
i puntelli di sostegno intorno al corpo di un bastimento, massime quando sia incagliato;
sacchetti, 104-41: io trovai un uomo con una cervel- liera in capo
essere inconcludente, non avere fondamento (un ragionamento, un giudizio, ecc.
non avere fondamento (un ragionamento, un giudizio, ecc.).
/ ridursi caricato d'ogni male / in un fondo di letto allo spedale. ferd
a gruccia: averle molto magre e un poco curve (tanto che i vestiti sembrano
tanto che i vestiti sembrano appesi a un attaccapanni). cicognani, 9-127
cicognani, 9-127: il personale un po'troppo magro e alto con le
). lippi, n-41: affetta un salta e un birro col compagno,
lippi, n-41: affetta un salta e un birro col compagno, / e stroppia
birro col compagno, / e stroppia un tal, che fa le grucce a'boti
canti carnascialeschi, 1-74: noi abbiamo un bell'uccello, / destro più ch'
d'aione. / e così 'l tiene un pezzo in su la gruccia, /
come l'upupa, con becco sottile e un po'ricurvo, coda con penne mediane
ant. abile a cacciare la gru (un uccello da preda).
sul secondo battello... e attaccato un cappio alle gruette, per una corda
: ricadde a giacere e si mise per un pezzo come a grufare, per non
tartufi / rinaldo, bene acconcia in un guazzetto: / non si pensò che
agostini, 4-5-16: mangiavan fra lor un certo macco / in un piatello a guisa
fra lor un certo macco / in un piatello a guisa di tartufi!,
porci grufolare e stracciare certi pannicelli d'un povero uomo morto, rimasi nella via
649: se n'udiva / un grufolare fragile di verri. d'annunzio,
verri. d'annunzio, i-850: un porco biancastro chiazzato di bruno- viola /
, 595: di faccia a me grufolava un figuro, male in arnese, col
intrattenersi con particolare gusto (su un argomento, su un pensiero, ecc.
gusto (su un argomento, su un pensiero, ecc.). c
grufolar la terra; e loro allotta con un marretto scavano quivi oltre e gli truovano
papini, 20-48: la morte di un profeta, ch'è da più di
, nel sudiciume, ecc. (un maiale). pratolini, 5-108:
beccare fin quasi su gli argini, ove un maiale si grofulò a lungo nella melma
di grufolarsi con tutto il viso in un bacile di fior di ginestra.
allora si pronunciò anche pietro bernardone con un proverbio: la capra tanto gratta che
ch'io abbia preteso di porre in un fascio tutti i viventi... con
: dove c'era uno stabbio con un maiale si sente un grufollo che è come
uno stabbio con un maiale si sente un grufollo che è come il buongiorno dato
che è come il buongiorno dato ad un amico. = deriv. da
periodici popolari, ii-51: al par d'un cerbero, digrigna e soffia, /
si facevan cattivi all'idea che forse un solo uomo era in quella caverna sopra
, i-243: e'non conviene che un uomo nobile sia peggio assortito che le grughe
. poi si voltano, gli lasciano un segno della loro disapprovazione. linati,
2. risuonare del verso dei piccioni (un luogo). pirandello, 9-707:
dio! veggo metter dentro il muso un grand'orso..., guardarsi attorno
tali che grugnarono. = da un lat. * gruniàre, d'area rumena
avedde che io dicevo il vero, fece un male grugnio e mi disse che io
sostant. straparola, 2-1: un giorno venne a casa il porchetto,
stomaco delle buone gomitate. -produrre un rumore sordo e fastidioso (una macchina
sordo e fastidioso (una macchina, un meccanismo). boine, i-65:
, e fiutava; e grugniva: 4 un c'é affetto, guà '
nunciato indistintamente, bofonchiato (un di scorso, una parola
). ariosto, 12-77: un tener porco... / che con
in villa, fu ritrovato per indizio d'un suo servo che lo tradì.
. -vestigio, resto (di un monumento). -anche al figur.
. moretti, ii-663: c'era un bel sole e, stando seduto, io
è sempre, di pieno giorno, un indizio di luna. 10.
terra, sopra la quale sta pendente un bastone, per avvertire i viandanti che non
. muratori, 7-iv-72: quel gittare un guanto addosso al nimico altro forse non fu
addosso al nimico altro forse non fu che un indizio di cominciare l'abbattimento, parendo
: lo vestì dell'umerale, che è un ornamento delle spalle fatto co 'l avvolgersi
l'adorazione corporale, la quale è un indizio e un segno, un atto
corporale, la quale è un indizio e un segno, un atto di religione.
è un indizio e un segno, un atto di religione. tasso, 11-iii-1085:
dimandando, ci fu dato indizio / d'un monister molto santo e divoto. ariosto
da la sua schiera, / cui sopra un giovinetto era venuto, / né l'
giovinetto era venuto, / né l'un, né l'altro più s'era veduto
virtù sue il papa gli avrebbe dato un cappello rosso. tortora, i-73: condè
testimonio vestigi appariscono che fanno indizio d'un numero di genovesi, e in più
la purgazione di questa contumacia dentro di un anno, nello spazio del quale se
. che si riferisce all'indizione (un anno, un ciclo di anni).
riferisce all'indizione (un anno, un ciclo di anni). indizionariare,
l'essere indetto; convocazione (di un comizio, di un concilio, di
convocazione (di un comizio, di un concilio, di un'assemblea).
vari esempli. manfredi, 3-36: per un uso assai antico... si
nostra era volgare co i numeri d'un altro ciclo di 15 anni, che
. -per estens. periodo cronologico di un numero d'anni qualsiasi. cravaliz
... esso avviso ridere un pochetto in considerar l'ostinata gof- fezza
sempre essere simile a se medesimo, cioè un uomo indocibile ed un narciso delle proprie
medesimo, cioè un uomo indocibile ed un narciso delle proprie opinioni. 2
comportamento, le sue passioni, anche un popolo, una nazione). -in partic
quale essi se lo figurano, sarebbe un cervello indocile, una mente ostinata,
cervello indocile, una mente ostinata, un animo pieno di barbarie, un voler tirannico
ostinata, un animo pieno di barbarie, un voler tirannico, che reputando tutti gli
riputato, non perciò estimasi nelle corti un abile secretano, ma piuttosto uno spirito
quell'animo con cui si comanda a un ragazzo indocile, sapendo che non ubbidirà
la procellosa e trepida / gioia d'un gran disegno, / l'ansia d'un
un gran disegno, / l'ansia d'un cor che indocile / serve pensando al
ed è per lo più seguito da un complemento che ne precisa il senso)
gusto. d'annunzio, i-115: un canto / ne 'l cuor baldo fìoriami /
4. poco mansueto, riottoso (un animale). c. i.
non si può dominare, irrefrenabile (un elemento naturale, un fiume).
, irrefrenabile (un elemento naturale, un fiume). filicaia, 2-1-155:
opporsi o ribellarsi agli elementi atmosferici (un albero, un ramo). fantoni
agli elementi atmosferici (un albero, un ramo). fantoni, ii-179:
-stonato, disarmonico (una voce, un canto). mazza, iii-168:
-che richiede fatica e sforzo (un lavoro). fogazzaro, 10-47:
giovane suora guarisse nel 1540, dopo un vóto al reverendo padre frate ieronimo ed
2. addomesticare, domare (un animale). lambruschini, 4-179:
, / a indocilire al freno / un corsiero selvatico. 3. per
de'miei, perch'io mi trovi un impiego,... e gli confessava
a essere riottoso o recalcitrante (di un animale). rajberti, 1-38:
ha rivali;... leccardo come un sibarita. 3. ant.
3. ling. che si riferisce a un gruppo di lingue parlate nella maggior parte
ling. che si riferisce a un gruppo di lingue (comprendente il latino
y, \), e di un caratteristico fonema chiamato schwa; la presenza
destinatario lasci le merci in- doganate oltre un tempo determinato..., paga un
un tempo determinato..., paga un diritto di stallia o magazzinaggio.
= comp. da indo, nome di un fiume dell'india e gangetico (v
della casa, 5-i-50: e benché un timor rio sempre m'indoglia, /
timor rio sempre m'indoglia, / un timor che la speme un tempo vinse,
indoglia, / un timor che la speme un tempo vinse, / conven ch'
nel nucleo eterociclico, al posto di un atomo di idrogeno, di un radicale
di un atomo di idrogeno, di un radicale acetico; si ritrova nelle urine
3-84: che buona cosa il sugo d'un limone spremuto nell'acqua e indolciato
spremuto nell'acqua e indolciato con un po'di zucchero! roberti,
roberti, vi-2-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo...,
..., che diletica un satollo ogni ben indolciata focaccia.
costumi che indolciscono l'aria dell'onestà, un cittadino agiatissimo chiamato gerada. gioberti,
mitigare, attenuare (una passione, un sentimento, ecc.). -
per renderlo più gradevole o accettabile (un vocabolo, un fatto storico, ecc.
gradevole o accettabile (un vocabolo, un fatto storico, ecc.).
adol'eccellenza, e sarà per appunto un indolcirti maggior perati..
il palato,... essendo ella un tutto di quanto si del veneziano
del volto). mento (un frutto, in partic. le olive)
. ant. rendere duttile o malleabile (un meitalia e mangiansi quasi per passatempo.
lusinghiera, basta dir ch'ella sia un veleno che si porge a ber in
veleno che si porge a ber in un vaso d'oro ch'abbia di liquor soave
,... per saziare in un tratto e la fame e la sete.
salvini, 6-183: è la poesia un discorso illustre..., le
indolci ti serpi. cesari, ii-231: un ottentoto sarebbe indolcito da questa gentilissima leggiadria
/ di trovare i lor mariti / ch'un po'sian rimbarbogiti, / indolciti,
. ant. reso duttile o malleabile (un metallo). vasari, i-142:
. baldinucci, 130: 1 punzone'. un pezzo di finissimo acciaio, prima indolcito
la personalità di una persona o di un gruppo di persone; temperamento, carattere.
ci volle / tutto il vigor d'un buttero selvaggio / per domarne l'ardita
parola un'insidia, in ogni persona un nemico. -ant. qualità,
abitudini peculiari di una nazione o di un popolo. s. maffei, 5-1-177
ad altri. algarotti, 1-iv-219: un grande e bello fenomeno che agli occhi
gioberti, 5-452: l'indole nazionale di un popolo è la sua essenza, la
comune è data amplissima facoltà di formarsi un corpo unitario di leggi municipali, variamente derivate
cui frequenza è indicatrice dell'indole di un popolo. -la civiltà, la cultura
condizioni sociali che caratterizzano un'età o un periodo storico. leopardi, 1025:
, qualità propria e specifica (di un sentimento, di una virtù, di
di un'indole affatto docile, di un genio sommamente versatile, di un naturale arrendevole
di un genio sommamente versatile, di un naturale arrendevole, pastosissimo, e da
monti, xii-6-48: primo debito di un interprete si è il conoscere l'indole dello
, n-143: potrà l'italia compilare un dizionario perfetto, in cui non sole notar
di un'opera d'arte, di un giornale, ecc.). roberti
ii-254: io ho composto per vostro uso un libretto divoto, che ha un'altra
a parlare lei stessa, e ne riuscì un poema di nuova indole, religioso,
numero delle raccolte, ma a cambiarne un poco le intitolazioni, il metodo,
danari prima di tutto; poi, un titolo che dicesse l'indole del giornale,
dicesse l'indole del giornale, finalmente un direttore. b. croce, iii-10-339:
. -struttura, compagine (di un organismo politico o economico).
fisiche, geologiche o morfologiche che caratterizzano un fenomeno atmosferico o un'entità geografica;
composizione, costituzione, conformazione (di un monte, di una roccia, ecc
, ecc.); regime (di un fiume). -anche: insieme delle
delle proprietà astronomiche e astrologiche (di un corpo celeste). e. zanotti
indole generale del monte sembra essere di un tufo calcareo arenoso. bettola, 209:
delle caratteristiche che distinguono una malattia o un fenomeno patologico. a. cocchi
.., si ottenne di salvare un gran numero di infermi. -l'insieme
indole differente. quello dello sdegno è d'un zolfo, la cui fiamma cerulea s'
l'abbrucia; quello dell'amore è un fuoco di maggior lume. delfico,
interesse] / anch'io, ch'un negromante? non distruggo / forse anch'io
e non avrai presente / fuor che un freddo cadavere indolente. -che è
aver allora assecondato con pregiudizio del giusto un cieco trasporto di sdegno. botta, 5-254
quelle donne amabili,... un poco indolenti, che sembrano nate a
uno sforzo; pacifico, placido (un animale). s. ferrari,
alzano soffiando. landolfi, 2-1 io: un branco lontano di cornacchie, spaventato da
indolente..., si leva un momento gracchiando. -sostant. monti
, pigrizia, fiacchezza, mollezza (un gesto, un atteggiamento, un discorso)
fiacchezza, mollezza (un gesto, un atteggiamento, un discorso); lento,
(un gesto, un atteggiamento, un discorso); lento, tardo (
nelle voci di tutti, c'è un po'della vita / che i due corpi
idem, xiii-104: il bel corpo un po'massiccio si disegnava con contorni incerti
o casuale. landolfi, 7-223: un cencio rosso... con indolente panneggio
riguardante. -calmo, lento (un corso d'acqua). bocchelli,
-trascorso nell'ozio, nella torpidezza (un periodo di tempo). boine
siesta. -che spira fiaccamente (un vento). quasimodo, 1-42:
inefficace, impotente (una filosofia, un atteggiamento intellettuale). foscolo, xvi-327
l'atteggiamento di federico, ma aveva un fondo più disamorato e indolente.
doloroso, che non procura dolore (un fenomeno morboso). vallisneri, iii-122
s. v.]: gli è un indolentone, non si riscuote di nulla
indolentiti, poi si sta bene per un mese. indolènza1 (ant.
per indolenza. nievo, 2-125: un po'l'indolenza fittamisi nelle ossa, un
un po'l'indolenza fittamisi nelle ossa, un po'la magia del luogo e delle
]: stando alla frescura, ho preso un indolenzimento nel collo. indolenzimento che gli
sentiva... indolenzimento alla vita e un senso, nel grembo, di peso
a niente. pirandello, 6-694: a un certo punto le braccia mi s'indolenzirono
anelito alcuna volta provato dalla signora sia un semplice effetto della tribolazione della tosse, che
l'uno or l'altro polso, ancora un po'indolenziti. pascoli, 47:
; con l'animo ancora indolenzito e un bisogno di tranquillità non arida e non
povero grand'uomo steso per terra sotto un castagno, dolorante nel corpo e ancor più
7-30: provai un indolimento, un senso di dolore,
7-30: provai un indolimento, un senso di dolore, affondato, che
specie di memoria quasi fìsica, sentiva un indolimento di offese passate. =
. che parla una lingua indoeuropea (un popolo). cattaneo, i-1-165
dopo sessanta secoli non si fosse voltato un poco, si sarebbe tutto indolito.
: magari avrai, qui, il petto un po'indolito, no?
allo sbalordimento e l'indolitura lasciate da un pugno. = deriv. da indolire
incrinatura a ricongiungermi alla coscienza: quasi un indoloriménto di quella fatica d'addormentarmi.
del san- nazzaro, sia indolorita da un senso penoso di distacco dalle cose e
... cogli occhi languidi, un sorriso indolorito sulle labbra. baldini,
sulle labbra. baldini, 4-217: un coro di voci accordate e indolorite..
indolorite... sul mare faceva un effetto di bellissimo spaesamento. -figur
. -tormentato (uno scritto, un verso). baldini, i-288:
o non si riesce a domare (un animale). zanobi da strata
, se l'indomabil fiera / a un giro sol de le sue corna audaci /
. bartoli, 1-4-155: avea cert'uomo un bellissimo cavallo, puledro di primo morso
ungaretti, xi-130: mi pare vedere un muflone, che salti da una roccia all'
]. parini, giorno, ii-167: un tempo / uscia d'avemo con viperei
irrequieti e fredde / tenaci branche, un indomabil mostro [la gelosia],
, a estinguere (il fuoco, un incendio). segneri, iii-3-66:
-che non è possibile sedare, comporre (un conflitto, una lotta, un contrasto
(un conflitto, una lotta, un contrasto, ecc.). manzoni
sp., 29 (508): un potere occupato in una guerra perpetua.
saetta, /... / contra un che per voler del sommo giove,
-che non può essere lavorato facilmente (un materiale). baldinucci, 9-x-194
l'indomabil bronzo, / sovente pietra in un istante ruppe / e acuto ferro.
riesce a rendere fruttifero; sterile (un terreno). papi, 4-81:
, insanabile (una malattia, anche un male morale). varano, 1-40
.! or tutto ciò fu a un tratto distrutto da un morbo indomabile.
ciò fu a un tratto distrutto da un morbo indomabile. 3. che
ogni assalto; pugnace (una città, un popolo). galanti, 1-ii-53:
: era... afflittissimo per un figliuolo... scostumato, indomabile,
non volle andar preso, a tale salse un coraggio indomabile, si uccise da se
possibile moderare, temperare; irrefrenabile (un sentimento, un impulso, ecc.)
temperare; irrefrenabile (un sentimento, un impulso, ecc.). muratori
dov'era?... avevo un bisogno indomabile di cercarla, di vederla.
indomabile; impossibilità di essere domato (un animale). lastri, vi-183:
moderato o frenato; incoercibilità (di un sentimento, di un vizio, ecc.
incoercibilità (di un sentimento, di un vizio, ecc.). serao
aveva letta, negli occhi inferociti, un giorno di sabato, l'indomabilità di quel
da guadagnare, bisogna disputare col sangue un palmo di scoglio, che dopo guadagnato s'
e avrebbe potuto dar il soggetto a un pastello del watteau. cicognani, 13-297:
n-ii-468: aspetto l'indomani, sicuro che un indomani c'è sempre.
animo; che non è mai soffocato (un sentimento, una passione).
/ che a te pose nel petto un dio nemico; / per chi? per
croce, iii-26-72: quando... un pensatore è ancora oggetto d'inestinguibile odio
. con la particella pronom. assumere un aspetto festante, lieto. guerrazzi,
che non si riesce ad addomesticare (un animale). citolini, 215:
, indocile; selvaggio, feroce (un animale). boccaccio, i-20:
vincere. fagiuoli, i-118: talora d'un indomito destriero / frena l'orgoglio.
proprii parti. misasi, 86: cavalcava un puledro, restìo al freno e quasi
: decisero di caricare la statua sopra un carro trascinato da due indomiti giovenchi.
suo animo, la sua mente, anche un popolo). guido da pisa,
o reprimere; veemente, violento (un sentimento, una passione, un istinto
(un sentimento, una passione, un istinto). canteo, 76:
. delminio, i-146: tutto abbiamo dentro un fiero e superbo leone, che significa
più assai a me nota allora per un certo indomito istinto naturale, che non per
riparo, difesa; impetuoso, violento (un elemento naturale). ariosto,
normani. -forte, gagliardo (un vino). testi, i-50:
. -inoppugnabile, non superabile (un luogo). monti, x-1-417:
difficile lavorare; resistente, durissimo (un metallo, una pietra). domenichi
gran falce. monti, 18-660: in un commisti allor gittò nel fuoco / argento
rame. -irriducibile, indecomponibile (un elemento). cattaneo, v-1-388:
alcuna restrizione o condizionamento; libero (un modo di vita). antonio
. letter. indomito, selvaggio (un animale). -per estens.:
fiero, ribelle (una persona, un popolo). giov. cavalcanti,
3. impetuoso, violento (un corso d'acqua). fazio,
trova / da pisa al corso, in un ch'ai sardo tomi, / leone
beltramelli, iii-75: le rupi hanno un singhiozzo di indomi torrenti nelle cave viscere.
4. incurabile (un male). gozzano, i-159:
, i-159: totò non può sentire. un lento male indomo / inaridì le fonti
architettonica... basterebbe a creare un modello perfetto di stile indo-moresco.
al vero? poerio, 2-99: un novello / rapid'estro in lui vien,
3. porre al genere femminile (un vocabolo). gigli, 4-195:
indonnita più che non avrebbe fatto in un anno. periodici popolari, i-62: venuti
marina che popola questa regione, comprendente un gran numero di pesci, alcuni fiumipedi
trarre avanti le macchine, nel fabbricarsi un ponte su 'l po ivi presso.
viltà de'cardinali il venir fante d'un capitano eguale a loro nel grado,
tr. [indòro). rivestire d'un leggero strato d'oro; dorare.
uovo. aretino, 1-49: fecero indorare un paio di carte. vasari, 4-ii-430
quadro. galileo, 4-3-55: pigliano un cilindro, o volete dire una verga
oro battuto. redi, 2-126: comprai un migliaio d'oro in foglio in tanti
di depositi auriferi (il letto di un fiume). anguillara, 2-81:
auto di notte. moravia, iii-187: un sole canicolare... indora i
, / ch'ella mai non m'indora un sol momento, / se con lingue
e innamora, / come gli strali in un bel viso indora, / et a
questa schiavitù poi gli s'indora / con un bel nome, con un nobil titolo
/ con un bel nome, con un nobil titolo, / che fa l'invidia
d'arrivo, rispose... indorando un poco la questione con qualcuna delle frasi
con certi suoi occhietti ardenti pieni di un non so che, ognuno cavava del sentimento
. fr. zappata, 101: è un mida novello, che dove tocca indora
diventare dorato; imbiondirsi, maturare (un frutto, le messi, ecc.)
ottobre al dolce lume / ride divenisse ad un tempo reina di francia; il qual bocsan
/ sul muro che s'indora: / un frastaglio di palma gabbia almeno è indorata.
indora. addolcito da verun gusto, ovvero un eterno gusto non 13. figur
arricchito. odoratissimo). rivestito di un sottile strato garibaldi, 3-51:
239: fa'che colui sia un manzetto indorato quale il contestamento, indorata
sottile. m. fiorio, 252: un poco indorate, non guardassero altri che certi
sono, ne poliscono gli orefici per aver un vestito di veluto,... vanno
gregge. / l'infaticabili ale a un tratto stese, / e lieve si spiccò
amano fog dramma, o un pezzo di pinocchiate fresco indorato.
fresco indorato. giarsi del letterato un cotal modello accademico che indoratóre,
ali e volare; ma non era che un anubi, mostruoso e indorato,
avea... certi calzaretti indorati ad un procede, sogliono tenere, mentre
procede, sogliono tenere, mentre lavorano, un pezzo d'oro paio di brachine
ricco di sabbie aurifere. fu da un indoratore pregato a volergli fare alcune figu
nostre è verga, 1-336: un raggio indorato corse come una freccia
vane felicità. gazola, 1-103: è un e l'arco tende / per far
f. frugoni, 1-73: un sogno, non più che ombreggiante il vero
dossi, 1-9: cadevo indormènto siccome un ghiro sul canapé nella sala.
e region. addormentare; fare cadere in un sonno profondo, nell'inerzia. -
qua cinguetta una gazzuola, là isgorgheggia un pappagallo, tal ch'io ne indormo i
, arrotondare col torchio il dorso di un libro da rilegare, dopo averlo cucito
indorsatura, sf. l'indorsare un libro. -in senso concreto: arrotondamento
più o meno pronunciato del dorso di un volume. = deriv. da
intestare a favore di una determinata persona un titolo di credito; girata.
potessero essere trasferite con semplice indossaménto di un foglietto bollato, non v'ha dubbio
m. dir. disus. che gira un titolo di credito in favore di qualcuno
mettersi indosso, infilarsi, vestire (un indumento, un abito: per lo
infilarsi, vestire (un indumento, un abito: per lo più con riferimento
essendo incapaci d'altra occupazione, indossarono un abito bianco e rosso per vivere.
vestirsi, mettendosi una sua casacca d'un taglio che aveva qualche cosa del militare.
-figur. assumere, fare proprio (un atteggiamento, uno stile, un titolo
(un atteggiamento, uno stile, un titolo, una prerogativa). f
. pascoli, i-902: non era un arcade che nel poetare svestisse la sua
2. mettere indosso a qualcuno (un abito, un indumento); far
mettere indosso a qualcuno (un abito, un indumento); far impugnare (le
lo spogliarono in camicia, e gli indossarono un certo vestone caffè e latte che lo
3. portare, avere indosso (un abito, un indumento). monti
portare, avere indosso (un abito, un indumento). monti, 3-6-31:
manto regai. pananti, i-165: quella un abito indossa, che passava / per
notte. pratolini, 3-163: olga indossava un cappotto tagliato ad uomo, abbottonato sotto
portare sulle spalle, sulle braccia (un peso, una persona). monti
nemico la difficile cura di mantenere e contenere un popolo numeroso ed intollerante: ecco i
tirata sopra se medesimo all'ordine di un altro e che il possessore di quella
possessore di quella la cedesse o indossasse ad un terzo, questo terzo in caso di
), agg. messo indosso (un abito, un indumento). - anche
. messo indosso (un abito, un indumento). - anche al figur
domanda. 2. portato (un abito, un indumento). deledda
2. portato (un abito, un indumento). deledda, iii-424:
vestito, indossato da lei, diveniva un altro: pareva si animasse della gioia di
la persona a cui è stato girato un titolo di credito. ressi, conc
mugnaio; per certo io porterò in dosso un sacco a rovescio, et un
un sacco a rovescio, et un burattello in capo, e dormirò nella madia
ma la sua pella è dura più che un osso. ariosto, 1-11:
maestà del re avea in dosso un manto ducale di dammasco bianco.
veste rigata e attorno al capo un fazzuolo nero che le cela il mento e
matto. cavalca, 20-468: trovò un vestimento femminile al capo al suo letticciuolo
sue deposto, / indosso quelle d'un pagan si pose. davila,
lingua ha il suo entusiasmo, e quando un traduttore non è pago di trasportare nel
. mazzini, iv-4-109: perdio! un articolo di giornale riazionario, un raggiro
! un articolo di giornale riazionario, un raggiro di moderati, una fucilazione in
, 22: le guardie il vennero un dì co'le spade nude tratte in dosso
7. ant. sul verso di un foglio. compagnia della lesina, i-38
volta, che si ricevin lettere d'un foglio familiari, rispondasi in dosso alle medesime
in dosso alle medesime, con far un poco di volta, che così s'averà
che conosca l'industani, le rivolge un complimento sulla sua arte. = deriv
venir or mi conciede / per indotarlo d'un celeste mune. = comp. da
piacere, nondimeno... cotesto era un confondere i fini della natura co'fini
, di rendite (una chiesa, un monastero, ecc.). de
: ebbe guerra col padre per indutta di un suo barone. storie pistoiesi, 13
regno colla francia. gioberti, 1-i-135: un autore può benissimo scrivere un libro a
1-i-135: un autore può benissimo scrivere un libro a indotta di un conoscente o
benissimo scrivere un libro a indotta di un conoscente o di un amico.
a indotta di un conoscente o di un amico. = deriv. da indótto1
amore]... gradisca che un suo, basso sì, ma antichissimo servo
, chi con uno ingegno, chi con un altro, a farsi sopra la moltitudine
dottrina, / non potendo lodarla altri che un dotto. algarotti, 1-ix-219: abbiamo
4-229: temo che... un filo d'ingegno, con l'aiuto di
preparazione specifica (ed è seguito da un complemento di limitazione). cavalca,
, di erudizione (uno scritto, un discorso, ecc.). salvini
, istintivo, spontaneo, ingenuo (un sentimento). b. tasso,
onorata testa? alamanni, 6-6-29: un nano appresso, dei più lordi e
non indotto sculptore. -seguito da un complemento di limitazione. galileo, 3-1-41
galileo, 3-1-41: può esser che un artefice sia eccellente in fabbricare organi,
occasionato. - anche: appiccato (un incendio). ottimo, i-494:
, 40-33: di casa in casa un lungo incendio indutto / ardea palagi,
figur. citato, addotto, allegato (un esempio, una prova); sostenuto
una prova); sostenuto, difeso (un assunto, una teoria).
-pronunciato, propalato, divulgato (un insulto, una calunnia).
offendermi. 4. introdotto in un racconto o in un'opera letteraria o
in un'opera letteraria o drammatica (un personaggio). pallavicino, 1-119:
figliuoli uccisi. ariosto, 36-6: un ercol vidi e un alessandro, indutti /
ariosto, 36-6: un ercol vidi e un alessandro, indutti / da troppo ardir
ond'uom germoglia, / e l'un e l'altro suo pendente peso,
tutto. -rivolto, indirizzato a un dato fine. m. villani,
altra cosa. 6. ridotto in un determinato stato o condizione. masuccio,
-prodotto, generato, derivato (un effetto giuridico). birago, 324
9. ant. letter. indossato (un vestito); cinto (un'arma
n. villani, i-7-69: sotto un palio ei ne vien, ch'alzato fue
/ sovra molte aste; ed ave un manto indutto, / cui viene il
indotta: quella che si verifica in un circuito immerso in un campo magnetico,
si verifica in un circuito immerso in un campo magnetico, suscitata dalla variazione del
a ferro di cavallo che racchiudono un indotto azionato dal mo tore
lavoro ». « si cerca »: un fabbro, un fuochista,.
cerca »: un fabbro, un fuochista,... una lavorante sarta
. e letter. collocarsi, porsi in un luogo; trovare il proprio posto,
anima quasi da'corporei vincoli liberata acquista un so che d'indivina- mento e d'
volgar., i-13: tal cosa fu un presagio et uno indovinaménto di tutta la
indovinamenti e pronostichi di cose avvenire sopra un fatto, tutto il cui significare era
che a tutti ne appariva, cioè un semplice atto di straordinaria benivolenza fra due
, 1-736: più volte ho sentito un indovinantissimo molto prattico dell'istorie nella mia
far l'arte dello indovinare, / togli un senese pazzo e uno sciocco, /
senese pazzo e uno sciocco, / un aretin bizzarre e un balocco, /
uno sciocco, / un aretin bizzarre e un balocco, / e fagli insieme poi
. g. gozzi, i-15-70: è un uomo giudicato sì mirabile nell'indovinare,
. -conoscere mediante la consultazione di un oracolo. salvini, 31-23:
qualcosa. sacchetti, 91-48: parea un dalfino quando sopra il mare si getta
moglie; / di cinquantanni i'era un pollastrone / assai lontan da così fatte
voglie. / ma per fortuna mi venne un ciccione; / onde mi disse il
o per fortuna (e non secondo un ragionamento logico o in base a indizi
, come si lavori e conduca a perfezione un arazzo..., potrebbe pensarvi
arazzo..., potrebbe pensarvi un gran tempo, e non immaginarlo giammai
oriani, x-13-10: la filosofia indovinando un sistema nella storia rese nel secolo scorso alla
impegno per poterti scrivere leggibilmente; mettiti un paio d'occhiali e tira a indovinare
leggere ciò che veniva rapidamente copiando da un mucchio di carte bollate. 4
berni, 12-7 (i-300): era un gioco d'una certa trama, /
d'una certa trama, / ch'un le teneva in grembo il capo chino,
sta una fera ria, / anci un gran mostro se debbe appellare, / che
scorrere davanti agli occhi le carte d'un mazzo, vi dice che ne pensiate una
gli attori] / ha pronto anch'esso un corpo di riserva; / ed ecco
ripetizioni. bocchelli, 2-302: per un istante dominò quel grande silenzio delle aspirazioni
annunzio, i-78: spandean le vesti un lascivetto odore / di muschio in
muschio in torno, ed un piedin guizzante / faceva indovinare lo splendore
: da un'ermetica sala s'indovina un parco / dal gemere dei platani.
fittizia doglia, / vigila steso al suolo un magro cane. / mai più si
e come coperto dal fiato grosso d'un bove, è averne indovinato l'ora
no) in un'impresa, in un lavoro. berni, 52-64 (iv-253
fe'tirare da quattro tigri a rappresentare un lieo, perché quelle fiere, come i
la condizione dei palazzi coloniali fu delegato un ing. gherzi il quale s'imbarcherà col
avere presentimento di qualcosa (seguito da un compì, introdotto dalla prep. di
voi; / or se n'è tolto un regno sì vicino; / di perder
per riuscire a fare qualcosa (seguito da un verbo introdotto dalle preposizioni a, di
del tale affare con tizio. indovina un po'quel che mi ha risposto. -come
quale la desidera. carducci, ii-6-134: un giorno dopo le dimissioni del ministero menabrea
racconfermare. m. adriani, i-303 un romano prese conoscenza e uso d'appressarsi ad
1-114: il vincolo, che annoda in un popolo le istituzioni, le lettere e
e i progressi della civiltà, indovinato un secolo innanzi dal nostro vico, fu posto
« eletti », giovani che occupavano un posto distinto, e questo nome si dava
per consenso di tutti a quelli che facevano un lavoro « indovinato », un componimento
facevano un lavoro « indovinato », un componimento o traduzione. carducci, iii-9-338
sfuggita di mon- ticelli di ghiaia, un cielo indovinato, una fattura finissima e
buonafede, 2-i-108: furon dunque i caldei un genere antichissimo di dottori, i quali
e supponendo o forse di qui raccogliendo un sistema di religione e certamente diducendone un
un sistema di religione e certamente diducendone un metodo d'indovinazione, furono ad un
un metodo d'indovinazione, furono ad un tempo sacerdoti astronomi indovini e maestri di
ora mi dà sospetto, essendo / ella un poco indovina; perché so / ch'
che propone con parole oscure e ambigue un enigma da risolvere (ed è un
un enigma da risolvere (ed è un gioco popolare assai antico, talvolta anche
connessione con la religione: attualmente è un gioco enigmistico abbastanza comune, sempre basato
0. rucellai, 2-7-6-48: cotesto è un di quelli indovinelli peripatetici, che si
se ti dico che tu tiri agl'indovinelli un po'troppo. tommaseo [s.
.]: ogni discorso non chiaro è un indovinello. certe poesie, e certe
, ii-15-137: gli istituti tecnici sono un enigma, un indovinello, e perché
gli istituti tecnici sono un enigma, un indovinello, e perché molti edipi si
indovinello non soltanto di chi vi passa un giorno o un mese, ma di chi
soltanto di chi vi passa un giorno o un mese, ma di chi vi abita
quello? / esso le disse: è un nostro indovinello. / disse la donna
e santo, mi avesse così in un tratto isgomberato il petto de le massarizie
lippi, 1-21: fatto di parole un gran piastriccio, / esser dicendo astrologo e
cavallo... aveva mandato all'aria un gruppo di persone intorno all'indovina bendata
minima parte di questi indovini, risolto un 'puzzle ', o illudendosi di averlo
. -che sa prevenire sollecitamente un desiderio. b. tasso, iii-147
annunzio, 4-ii-20: disse galatea, con un tono crudele d'ironia nella voce,
3. letter. profetico (un discorso, una facoltà, ecc.
vago. -che è sede di un oracolo. b. segni, 1-29
forteguerri, 21-2: chi sa, che un giorno ancor non metta l'ale,
persona, le membra, 0 anche un animale); intristire. pulci
. per estens. marcire, avvizzire (un frutto, una pianta).
e poco sano, / e non aver un cacio a che por mano.
diventare furioso, violento, feroce come un drago; infuriarsi, imbestialire; accanirsi,
di gelosia! faldella, 3-36: era un satiro, da indracarsi anche per una
raro. rendere furioso e crudele come un drago; esasperare.
contro il signor costante... è un poco difficile. -violentemente desideroso, intestardito
tu che firenze, esercitando da più di un secolo l'arte d'« indrappare »
venire a capo, elli si raccolsero in un poggio e quivi s'indrappellaro. bigiaretti
: una flotta di feluche ha sbarcato un esercito saracino in bretagna. l'armata
agg. inquadrato, schierato in drappelli (un esercito, una milizia). -per
i nemici,... erano dall'un lato indrappellati. siri, iv-2-51:
. -inserito in drappello, in un gruppo (una persona).
proscimmie della sottofamiglia indrisinae, lunghe circa un metro, con coda brevissima e orecchie
proscimmie di dimensioni notevoli (sino a un metro di lunghezza), con occhi
es.: tose. [n) un per non); cfr. du'per
.. s'entra e si vede subito un cortile ove c'è un tempietto che
vede subito un cortile ove c'è un tempietto che ha la forma di un tabernacolo
è un tempietto che ha la forma di un tabernacolo, dentro c'è una vacca
idolo c'è l'albero sacro, un immenso albero. gozzano, 218: molte
. disposto in fila per due (un gruppo di persone). baruffaldi,
l'opinione della potenza o debolezza di un prencipe si forma a misura della sua
roma... gli fosse giunto un avviso improvviso, soprannaturale, indubitabile di
avanzi del fuoco. -inalienabile (un diritto). botta, 6-i-64:
, parole e focosi insegnamenti svelavano indubitabilmente un animo innalzato e insofferente di ogni oppressione
ogni lite è pericolosa; insomma d'un tratto propone un aggiustamento. = comp
pericolosa; insomma d'un tratto propone un aggiustamento. = comp. da in-con
avv. (superi, indubitatissi-ad accertare di un dato di fatto... produce essa
zanotti, 1-4-126: essere l'intelletto un abito di conoscere certamente e indubitatamente principi
crede indubitatamente. selva, 5-156: un buono e perfetto cristiano deve farsi beffe
: nacqui, tu 'l sai, d'un servo tuo fidele, / del qual
: noi viviamo sommersi nel fondo d'un pelago d'aria elementare, la quale
— che possiede un'autorità o un potere incontestabile, indiscutibile (un signore
o un potere incontestabile, indiscutibile (un signore, un governo). urbano
incontestabile, indiscutibile (un signore, un governo). urbano, 24:
, ed in tempo che vi era un solo e indubitato pontifice. bicchierai,
. -per estens. autentico (un oggetto). zeno, iv-185:
. d. bartoli, 5-496: un dì che si abbatté a scontrarsi nel
fedeli, lii-7-349: è fatto un proverbio nella città, che il duca
determina, direttamente, o indirettamente, un fenomeno di induzione elettro- statica o magnetica
magnetica o elettromagnetica (una corrente, un campo magnetico o elettronico, un circuito
, un campo magnetico o elettronico, un circuito, ecc.).
[s. v.]: se un conduttore inducente s'accosti a un corpo
se un conduttore inducente s'accosti a un corpo isolato, questo si mostra subito elettrizzato
rendere duchessa; dare in moglie a un duca. alfieri, 9-25:
speroni] non concede l'inducimento d'un ombra di chi non è ancora nato.
una nuova, ma all'op- posito un vero dissipamento delle due contrarie elettricità;
xiv e xv, 35: di'ch'un poco di raggio / della lor gran
arco. ariosto, 32-74: s'allegra un bene acceso amante / ch'ai dolci
, e dimani anch'egli ti manderà un articolo guerrazziano. 2. locuz
e toma, statti spettando la promessa un dì o due senza fargliene motto;
motto; passato mezzo il terzo, dagli un bottoncino... in questo mi
: indugia ancóra qualche giorno, rifletti ancóra un poco, prima di far questo!
che tu le possa infliggere la pena di un nuovo parto. pratolini, 9-503:
, era stimato di mal animo e un tristo uomo che non mi curassi punto
miseri; ché più si consuma in un dì nella guerra, che molti anni non
ma l'indugiar del vostro ritorno è un torvi da voi medesimo la reputazione che acquistarete
3. rimanere, sostare in un luogo; arrestarsi, soffermarsi, attardarsi
: trattenersi a fare qualcosa o in un gesto, in un atteggiamento senza un
fare qualcosa o in un gesto, in un atteggiamento senza un motivo o in modo
un gesto, in un atteggiamento senza un motivo o in modo compiaciuto, malizioso
, 6-6: capitò all'ostel d'un eremita. / quivi secretamele indugiar volle
titoli e a guardare le fotografie, comprai un giornale della sera, poi una rivista
.. mi dava voglia d'essere un grosso mercante per indugiarmi là dentro a
, iii-15-274: s'indugia... un po'troppo ad almanaccare su le condizioni
ininterrottamente, persistere, non cessare (un fenomeno, una circostanza). oriani
circostanza). oriani, x-24-36: un canto indugiava fra gli accordi come appunto
la partita, / fin che si stenda un laccio, che minaccia / legarti in
mia casa il ritorno. -ritardare un evento, una circostanza; impedire che
. -anche: conservare in vita per un certo tempo. donato degli albanzani,
fretta, indugi. -chi troppo indugia un ben, lo perde spesso: delle
simeoni, 1-18: chi troppo indugia un ben, lo perde spesso.
-conte la cosa indugia, piglia vizio: un affare troppo a lungo rimandato riesce sempre
fiacchi, 167: se nasce un mal non aspettar ch'ei cresca / ma
una data); trascorso inutilmente (un periodo di tempo). simintendi,
lento, solenne; studiato, affettato (un modo di comportarsi). gadda
. prov. cosa indugiata prende vizio: un affare troppo a lungo differito non può
indugiatore. casati, ii-1-849: è un nero, quindi pauroso, sospettoso,
feritoia, lo vedi che ogni tanto spara un colpo con indugi lunghissimi di mira.
s. maffei, 7-104: né un momento d'indugio / mi fia concesso in
e quiete come ne l'indugio / un po'triste de l'alba.
chiesta o concessa per il pagamento di un debito o per l'adempimento di un
di un debito o per l'adempimento di un obbligo, per la conclusione di un
un obbligo, per la conclusione di un accordo; tregua, sospensione.
che soggiace. botta, 5-303: ottenuto un indugio dal nemico per trattare un accordo
ottenuto un indugio dal nemico per trattare un accordo,... levava..
quando una coppella di fagioli, quando un quarteruolo di grano. cattaneo, iii-3-27
iii-3-27: richiamato in italia, chiese un indugio sino a che fosse presa castro,
, / vede di mezzo il fiume un cavalliero / insino al petto uscir, d'
di carcere. pascoli, il-m: un accecamento e indurimento... rende
avuto cura di sciogliersi i capelli in un breve indugio fra le quinte.
francesco da barberino, i-196: altri fanno un procanto / di sue bisogne e poi
dell'umana generazione, che tuttavia ha un fine, e molto poco d'indugio
ritardarla, differirla, procrastinarla; impiegarvi un certo tempo. g. visconti,
dee., 4-7 (440): un giudice, senza dare indugio alla cosa
fraporvi alcuno indugio appella / secreta- mente un suo fedel scudiero. tortora, i-100:
gioco di parole che serve a indicare un abito o una qualsiasi
(ed è caratterizzata dalla distinzione in un gran numero di sette che, ponendo
dalla lingua e dalla cultura degli indo-ari (un individuo, un popolo, un gruppo
cultura degli indo-ari (un individuo, un popolo, un gruppo etnico: con
(un individuo, un popolo, un gruppo etnico: con partic. riferimento
moneti, 30: nella vendetta siete un uomo ardente, / per dimostrarvi nato cavaliero
gli altri. foscolo, v-310: è un po'sibarita; ma di ingegno sì
, di tolleranza, di longanimità (un atto, un gesto, uno sguardo
tolleranza, di longanimità (un atto, un gesto, uno sguardo, una parola
. tasso, ii-307: mando [un sonetto] a vostra altezza serenissima,
impeccabilità della sua vita era temperata da un sorriso indulgente. slaiaper, 1-18:
1-18: era alto di torace con un viso largo e indulgente e una gran
sconcordanze materiali e apparenti, come allorché un singoiar collettivo, ch'è in fondo
singoiar collettivo, ch'è in fondo un plural travestito, si accorda con un verbo
un plural travestito, si accorda con un verbo plurale. guadagnali, 1-i-43:
volte, per altro, il palleggio languiva un po'troppo anche per uno spettatore della
che il periglio apprezzo; / e se un pronto obbedir merta indulgenza, / non
seconda che sia limitata o no a un determinato periodo di tempo; indulgenza personale
fìsica o morale, oppure annessa a un luogo (chiesa, santuario, ecc
santuario, ecc.), o a un oggetto (crocifisso, medaglia, rosario
neri. getti, 17-80: venendo un certo perdono, al tempo di giulio,
raccontò come laggiù a canneto vi sia un fiume con una corrente rapidissima e che
a nuoto nove volte, si lucrano un sacco d'indulgenze. e. cecchi,
nostra vita publica non può più essere un continuo esercizio d'indulgenza plenaria. alvaro,
voci familiari. -con riferimento a un numero di giorni o di anni,
. biondo, xlv-109: oggi praticate un loco pio, dimane un altro sacro,
oggi praticate un loco pio, dimane un altro sacro, poi dimane andate alla
davila, 36: è ufficio di un buon principe procedere con amore e con
... io mi sono fatto un dovere di continuare il mio travaglio. moretti
pascoli, 358: su le prime indugi un po'; né lasci / che il
18-i-591: se degni d'indulgere ancora un istante ai comuni ricordi antichi, noi
cui avevo indulto con la speranza di un diffuso torpore, non fui insensibile alla
resistenza, abbandonarsi, arrendersi (a un sentimento, a un'impressione, a
ant. ammettere qualcuno a godere di un indulto, di un privilegio, di un'
a godere di un indulto, di un privilegio, di un'esenzione; amnistiare
indultàrio, agg. che ha ottenuto un indulto; che gode di un privilegio
ottenuto un indulto; che gode di un privilegio o di un'esenzione. de
al quale è stato concesso dal pontefice un indulto, ossia il privilegio di conferire
, ossia il privilegio di conferire altrui un beneficio ecclesiastico.
dice più tosto delegato apostolico, e come un vicario del papa. indultato (
. ant. ammesso a godere di un indulto, di un privilegio, di
ammesso a godere di un indulto, di un privilegio, di un'esenzione; amnistiato
che v. s. abbia fatto un bando che nessuno possa pigliar possesso de'
indie una bolla della crociata ch'era un indulto per mangiar carne la quaresima per la
somma o il bene economico ricavato da un tale privilegio. gemelli careri, 1-vi-198
papa diede poi per la incorsa irregolarità un indulto generale a questi preti. ferd
nella colonia, quando sieno assicurate di un indulto generale. -per estens. perdono
esorbitar partendo, spero / d'ottener un indulto per quei quattro / che son
di tranquillità conseguente al perdono o a un atto di benevolenza. d'annunzio,
, / ma attonito si placa in un riposo / profondo, quasi in un divino
in un riposo / profondo, quasi in un divino indulto. idem, ii-862:
immortalità precoce, / ed il trapasso era un divino indulto. -indulgenza,
. frugoni, 1-468: la casa di un vero prelato hassi da produrre alla povertà
della porta, 6-18: val più un bicchiere di vin latino e greco,
si contrappone all'amnistia, che è un provvedimento generale di clemenza che estingue il
, e alla grazia, che è un provvedimento individuale di clemenza); condono
campagne seducendo i cuori e lasciando nelle menti un dubbio penoso sulla giustizia delle condanne succedute
militari. boriili, ii-98: in un crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi
boriili, ii-98: in un crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi un frac
crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi un frac -i suoi compagni approvano, e
personali della principessa. cassola, 4-113: un ginocchio di lui era già entrato fra
indumenti'. pascarella, 2-451: vedo un monaco che aiutato da due chierichetti è
epidermide. 4. locuz. rinnovare un indumento: indossarlo per la prima volta
e. cecchi, 2-147: chi rinnova un indumento ha sempre qualche cosa d'impacciato
3. medie. condizione patologica di un tessuto o di un organo irregolarmente indurito
condizione patologica di un tessuto o di un organo irregolarmente indurito (per lo più
(per lo più in seguito a un processo infiammatorio). -induramento plastico dei
vale. ariosto, 29-15: manda un liquor, che chi si bagna d'
martelli, 3-97: io ho nel core un gelo, / che, quanto più
villani, i-2-23: indura i molli membri un freddo algente, / e 'l volto
abati, 1-36: s'a scherno d'un capo invido stuolo armò due fronti,
, che induri contro i giani bifronti un volto solo. g. p. zanotti
son placate / per il retto parlar d'un dolce amante, / che per tesori
sannazaro, iv-8: per maraviglia più che un sasso induromi, / udendoti parlar sì
9. rinforzare, consolidare, rinvigorire (un sentimento; un proposito, un abito
consolidare, rinvigorire (un sentimento; un proposito, un abito buono o cattivo)
(un sentimento; un proposito, un abito buono o cattivo); aggravare
buono o cattivo); aggravare (un dolore, un male). aretino
); aggravare (un dolore, un male). aretino, v-1-13:
in me quanto non un'ora, non un momento, non un attimo ho saputo
un'ora, non un momento, non un attimo ho saputo né potuto stargli assente
-in partic.: inasprirsi, infuriare (un combattimento). guido delle colonne volgar
i misera, i cari figli / l'un contra l'altro in dolorosi effetti /
che, s'egli non ci porge opportunamente un tal'aiuto efficace, c'indureremo,
. b. tasso, 1-12-86: con un pin, ch'egli portava in mano
v'ho fatto /..., un ritondetto impasto / di farina e di latte
dolorosi venti. -indurito (un callo); incallito (un piede,
-indurito (un callo); incallito (un piede, una mano).
dal disagio. amari, 1-1-187: un re uso a vittoria, indurato nelle battaglie
mi dovessin dare, / e l'un per l'altro stava più indurato,
. betussi, xliv-82: vedendosi dinanzi un misero amante languire, indurate più che
la indurata crollava il capo, sorrideva un riso amaro, e si volgeva ad altra
8. persistente, costante, perseverante (un sen6. chim. processo di idrogenazione
virtù); inveterato, incorreggibile (un vizio); tenace (un proposito)
(un vizio); tenace (un proposito). bonvesin da la riva
luci, una profonda ambascia / spiranti e un cupo abbattimento misto / d'odio tenace
ostinazione. pirandello, 7-61: un certo indurimento negli occhi, quasi di
il-nr: per dante, certi peccati portano un accecamento e indurimento,...
ha la salute di prima, se non un indurimento esacerbato: il famoso strato corneo
i danni che possono essere causati da un clima troppo caldo e umido; si
immergendo per quattro minuti la pellicola in un litro di acqua contenente 25 cm3 di
: processo che modifica la durezza di un sottile strato superficiale di un pezzo metallico
durezza di un sottile strato superficiale di un pezzo metallico, mutandone la composizione o
zampa affondò in quella viscida palude. un odore dolciastro, nauseabondo si addensava su
cuore delle due donne si era indurito a un tratto. pavese, 8-165: la
è vuoto di affetti famigliari come quello d'un trovatello. è una gran sciagura che
9. fissarsi, radicarsi profondamente (un sentimento, un vizio, una virtù
, radicarsi profondamente (un sentimento, un vizio, una virtù). g
mi costò molto dissimulare la freddezza d'un rancore che mi s'induriva nell'animo
: mostrava la fodra e nel collarino un orlo di sudore indurito talmente che pareva
gelata stagione, al caldo de'raggi d'un sole di primavera, fecondamente aprendo le
ii-6-322: mi sono fatto padrone di un modo di pugilato tutto mio; ma i
. g. capponi, 6-133: un impero, che invecchiato e indurito non
altro che assoluto. -alquanto sordo (un individuo); ottuso (l'udito
in uno specchio d'acqua, quasi un piccolo lago, verde, ombroso,
, 1-341: voi siete... un peccatore indurito contro lo spirito santo.
primo canone della critica nella compilazione d'un vocabolario dev'essere la cognizione del senso primitivo
2. per estens. dare origine a un fenomeno fisico; produrre un determinato effetto
origine a un fenomeno fisico; produrre un determinato effetto. ristoro, 7-2:
ne toglie / e induce in esse un lucido candore. casalicchio, 393:
: neanche le parole della madre inducono un sonno così puro e così benefico al
pesante stanchezza. 4. provocare un fenomeno meteorologico; scatenare una perturbazione atmosferica
inducono pioggia. lippi, 9-53: un tal delfino, / ch'alle borse piuttosto
nel mare / tempesta induce, prese un violino, / che sonando parea pien
, 9-53: dice che 'era un di quei delfini che non al mare ma
tristi, benefiche o dannose; ottenere un determinato risultato. dante, conv.
262: non s'induce riso col dileggiar un misero e calamitoso, né ancora un
un misero e calamitoso, né ancora un ribaldo e scelerato publico. sarpi,
inducono negli altri una negligenza vera ed un sonno profondo. f. m. bonini
, 1-4-175: se i beni dell'un amico sono comuni anche all'altro,.
suscitare, destare, infondere, ispirare (un sentimento, una passione).
: questa tua bella mostra / 'n un borsaiuol potrebbe indurre amore, / con dispiacer
sp., 21 (366): un suono pieno d'autorità, e che
suggerire un'idea, un'impressione, un pensiero; provocare una risoluzione. boccaccio
vicinanza. 9. riferire (un fatto); rappresentare (un episodio)
riferire (un fatto); rappresentare (un episodio); addurre, allegare (
; addurre, allegare (una prova, un esempio); citare (una sentenza
); citare (una sentenza, un detto, un autore). giotto
citare (una sentenza, un detto, un autore). giotto, ix-439:
-esporre (una difficoltà); presentare (un documento, una scusa).
/ degno è che, dov'è l'un, l'altro s'induca; / sì
luca. 10. introdurre un personaggio in un racconto, in un'
10. introdurre un personaggio in un racconto, in un'opera letteraria,
pertinacia nostra ci è indutto per esempio un uomo pagano. boccaccio, viii-3-145:
poco, come si suol fare con un fanciullo, al quale non si spera
il pensiero e tutto il suo disio / un gentil cavallier, bello e cortese,
m. ricci, i-iio: trattando con un giovanetto discepolo di un ministro degli idoli
: trattando con un giovanetto discepolo di un ministro degli idoli, lo venne a indurre
olmo fusse / legata sì, come un fervente zelo / queste due piante ad
di tentazioni novissime e sottilissime aveva indotto un povero anacoreta nel peccato mortale di tenersi
a sdegno, / a farmi suportare un tanto male? ariosto, 26-87: fu
. portare a pensare e a pronunciarsi in un dato modo; convincere, persuadere.
dura. 15. ridurre in un dato stato o in una data forma
di vivere. pulci, 25-143: un principio onde ogni principio è indutto,
onde ogni principio è indutto, / un saper donde ogni sapere è dato, /
saper donde ogni sapere è dato, / un bene donde ogni bene è causato:
demetrio, che ogni lunghezza abbia in un certo modo del magnifico; percioché quell'autore
ch'ella medesima concede. -produrre un determinato effetto giuridico. de luca,
, [s. v.]: un pezzo di pietra calamita accostato, anche
cingere o imporre un'armatura, indossare un vestito. - anche al figur.
il cammin fallace ed erto / d'un parnaso profan cigni palustri, / ergano i
che si dedica con diligenza e impegno a un lavoro manuale; laborioso, solerte,
-per estens. pulsante di laboriosità (un luogo, una città, una regione
il mondo tutto a rimirare intento / un re mutato in un cantore industre.
a rimirare intento / un re mutato in un cantore industre. metastasio, 1-i-773:
abilità non comune (un'azione, un lavoro). bracciolini, 1-20-63:
si notava per la locanda e nel cortile un affacendarsi così attivo e industre come mai
abilità, di lavoro lungo e difficile (un prodotto della mente o del braccio)
, non m'offre / se non un colmo calice. luzi, i-63: ma
diligenza e abilità (uno strumento, un mezzo, una facoltà, un membro,
strumento, un mezzo, una facoltà, un membro, un organo); utilizzato
, una facoltà, un membro, un organo); utilizzato efficacemente per eseguire
organo); utilizzato efficacemente per eseguire un lavoro, per conseguire un risultato.
per eseguire un lavoro, per conseguire un risultato. groto, 1-50: in
industre e vigilato affanno / v'aggiusta un muto foco, e poi ne sbocca
, 9: ma sin qua l'è un parlar su i generali; / voria
, 1-107: apre loro l'entrata un arco a mezzo cerchio, industremente intagliato.
disposta, così industremente colorita e'traluce un non so che di orgie, di bische
intelligente e geniale impiegata al conseguimento di un fine; impegno, zelo, cura
di quelli con cui possa presentarli un povero professore che ha due polmoni
e di pedoni fin in puglia ad un fiume, lo quale si dice volturno,
, se non comprava mai nulla? ecco un esempio della sua industria. b.
sua industria di autore teatrale che ricerca un qualsiasi successo di commozione. 3
sup- plicio. dottori, 3-124: un cor di fera entro a ferine spoglie
che snello / sorgi dal cespo, come un serpe alato / da un capitello;
, come un serpe alato / da un capitello; / fiore che ringhi dai diritti
sue industrie di avventuriere, assumendo qui un nome, là un altro, atteggiandosi
avventuriere, assumendo qui un nome, là un altro, atteggiandosi a martire politico.
; esercizio di un'arte, di un mestiere, di una professione. gherardi
le leggi troppo infarraginate delle ferme in un breve codice, riformando quanto v'è
rimettan parti, / che già tennero un tempo, onde sbandito / l'ozio
cui viviamo, che ci trasporterà in un mondo rinnovato. boccardo, i-ioii:
lavorazione di materie prime, fornite da un imprenditore, la quale viene svolta dal
isolata: attività di produzione svolta da un nucleo familiare per proprio conto e per
voluto indurre il governo provvisorio a creare un ministero del progresso, a servirsi di
e nessuno sa che furono introdotte da un tipo un po'balzano, che doveva
sa che furono introdotte da un tipo un po'balzano, che doveva persino lottare
con propri operai e impiegati, oppure di un complesso industriale di vaste proporzioni.
lavacro ed alla cresima... un certo mannayè, figlio di un certo capo
.. un certo mannayè, figlio di un certo capo, o meglio ministro d'
si dicesse: « diamo ai giornali un sussidio di 'tot 'decine o centinaia
dalla pubblica autorità al fine di dare un lavoro ai disoccupati. pecchio,
io scorgea. foscolo, xi-2-568: un chirurgo..., per impratichirsi della
difese, da due re potentissimi e da un papa infenso nemico, due regni tanto
. di sforzare con la industria di un capo bandito pratico delle strade il colle del
: alla base di cadauna fetta era un mazzetto di fiori in rilievo, una
impegnarsi a fondo per il conseguimento di un fine. scannelli, i-xxviii: per
di soldati. bonsanti, 5-120: un orologio...; l'ordigno che
ardore; fare grandi sforzi per conseguire un intento. scala del paradiso, 239
nuovo. senza un'estrema industria facciamo un caos. 14. dimin.
che raccoglieva tutte le sue forze in un solo conato e si preparava per la
2. dedito prevalentemente all'industria (un popolo, una città); che
una città); che si distingue per un intenso sviluppo delle industrie (un luogo
per un intenso sviluppo delle industrie (un luogo, una regione).
di ferro, da canali navigabili, troverà un assioma possibile nella pace universale, eterna
casette operaie. 3. caratterizzato da un fiorente sviluppo delle industrie (un periodo
da un fiorente sviluppo delle industrie (un periodo di tempo). b.
carducci, iii-23-113: non vidi che un brutto animale, nel cui sguardo nessun
industriale. a sedici anni ci assumono con un salario di ventimila lire al mese »
solamente non è necessario, ma è un pretto gallicismo;... al quale
, macchine, vagoni, depositi; era un lavoro che facevo anch'io.
papini, i-641: mio padre era un uomo moderno, all'in- dustriale,
industrialismo, sm. struttura economica di un paese in cui l'attività industriale predomina
società nella quale le professioni tutte hanno un carattere industriale ». nencioni, 1-208:
. industrializzare, tr. formare un organismo o un'attività di natura
tanti istituti in cui si mostrano attraverso un apparecchio a moneta donne nude. 2
), agg. organizzato industrialmente (un affare, un'azienda); confezionato
scala; valorizzato, sfruttato industrialmente (un prodotto, una merce).
, 46: nei paesi germanici abbiamo un insulso goticume grecizzante, industrializzato a berlino
. 3. fornito di industrie (un paese, uno stato). b
suo proposito fu quello di adeguarsi ad un modello americano. immaginò un'agenzia americana
conformata sul modello industriale; produzione di un prodotto su larga scala; valorizzazione o
. sm. chi esercita un'industria, un mestiere; lavoratore. tommaseo [
industrianti insidia al suo onore, ma un contadino innamorato di lei la salva.
croce, iii-32-164: fu [pirandello] un uomo tormentato e non un semplice industriante
pirandello] un uomo tormentato e non un semplice industriante teatrale che faceva sua materia
semplice industriante teatrale che faceva sua materia un immaginario tormento. 4. region.
persuadeva di combatterle, tamento o un onesto guadagno; esercitare una doveché v'industriava
fantasia. professione, un'arte o un mestiere; lavorare, affa- compiere,
lucro. pananti, i-251: se un forestiero in una terra arriva / e per
/ se poi cerca industriarsi: è un mal arnese / che leva il pane a
con lei. -con riferimento a un soggetto materiale o a un concetto astratto
riferimento a un soggetto materiale o a un concetto astratto personificato. goldoni, xiii-457
e lontanissimo. il mercurio del termometro per un poco s'industria a seguirlo, registrarlo
. tr. ant. rendere operoso (un paese). cravaliz [gómara]
. -far fruttare, trafficare (un capitale). padula, 311:
: essendosi incontrate due capre a mezo un ponte, che non potèvano
tornare indietro, per natura industra trovarono un rimedio, e ciò fu che una
sanza loro saputa, perché aveva condotto un gran numero di lande spezzate. betussi
città greche,... acquistano un senso che non è di oggi ma di
fatti di giuseppe ebreo, 29: un buono uomo e savio e industrioso.
/ e con quanti rimedi opera a un tratto. -sostant. livio
che si impegna con assiduità e zelo a un lavoro manuale; laborioso, attivo,
industrioso, / maxime nel governo d'un podere. del bene, 6: anch'
più vantaggiosa. botta, 6-i-30: un secolo dopo che le colonie inglesi e
e fertili e ricche e piene di un industrioso e profittante popolo si mostravano. manzoni
). muratori, 9-34: ecco un campo nobile per farsi merito col suo
dire... potremmo, per un altro verso, paragonarli a quei temi
popolare, che talvolta riprende e sviluppa un compositore industrioso. 4. che
4. che è il risultato di un lavoro lungo e difficile, di un
un lavoro lungo e difficile, di un impegno assiduo, di una grande abilità
assiduo, di una grande abilità (un prodotto della mente o del braccio).
azione, non sono altra cosa che un industrioso concatenamento di dialoghi che s'aggirano
di dialoghi che s'aggirano intorno a un avvenimento considerabile. pascoli, i-428:
diligenza, con abilità non comune (un lavoro, un'azione); che
, precisione, accuratezza, scaltrezza (un modo di agire o di comportarsi)
giannone, 1-iv-177: per questo presero un sottile ed industrioso partito. guadagnoli,
6. applicato tenacemente al conseguimento di un risultato, al raggiungimento di uno scopo
ella cercò con industriosa forza di dare un guizzo e di riuscir dall'altra parte
6-133: ma l'industriosa sua carità trovò un altro partito di accendimento di devozione.
8. ottenuto mediante il lavoro (un compenso, un profitto).
mediante il lavoro (un compenso, un profitto). pacichelli, 5-267:
di induzione magnetica che la corrente di un circuito determina in un altro e l'intensità
la corrente di un circuito determina in un altro e l'intensità di questa corrente
strumento usato per misurare l'induttanza in un circuito elettrico. = voce dotta
) la verità di... un assioma. gentile, 2-i-65: quei concetti
tende a indurre, a persuadere (un argomento, una parola); persuasivo
. -che è atto a provocare un dato effetto, a suscitare o a
che ha lo scopo; che costituisce un mezzo, che fornisce una possibilità.
, il quale non è altro che un principio di parlare ragionevole, o verisimile
, che è fondato sull'induzione (un ragionamento, un metodo, una scienza)
fondato sull'induzione (un ragionamento, un metodo, una scienza). piccolomini
ha naturale disposizione a ragionare induttivamente (un filosofo). cattaneo, v-1-124:
di autoinduzione o di mutua induzione (un ente, una grandezza, ecc.)
in embriologia, che determina induzione (un principio, un'azione). -sm.
per induzione, produce il differenziamento in un tessuto embrionale, di per sé indifferente
elettromotrice di induzione, se la macchina è un generatore elettrico, oppure produce la coppia
parte rotante, se la macchina è un motore. 4. sm. induttore
disus. calice, cupola (di un fiore). tommaseo [s
e ciò che dicesi pericarpio non è che un induvio formato dal calice.
fraudolentamente all'altro coniuge l'esistenza di un impedimento che non sia quello che deriva
le quali secondo le mie induzioni aspettavano un 'fiacre '. manzoni, pr
. 4. fis. azione che un corpo in determinate condizioni fisiche esercita su
corpo in determinate condizioni fisiche esercita su un altro corpo, anche in relazione col
fenomeno per cui, se si pone un corpo conduttore, isolato, in un
un corpo conduttore, isolato, in un campo elettrico, sulla sua superficie esterna
). -induzione magnetica: magnetizzazione di un materiale o di un mezzo (acciaio,
: magnetizzazione di un materiale o di un mezzo (acciaio, ferro, nichelio
nichelio, ecc.) posti in un campo magnetico creato da una corrente elettrica
[s. v.]: approssimando un filo conduttore di una corrente ad un
un filo conduttore di una corrente ad un circuito chiuso nasce in questo una corrente
con pertinace assiduità... dandole un avvio d'induzione, come lo statore
, modificazione del campo aerodinamico relativo a un corpo, a causa della vicinanza di
corpo, a causa della vicinanza di un altro corpo o delle variazioni nella geometria
loro difetti. pagliaresi, 97: in un monaster, ch'era ine presso,
'i vecchi e i giovani 'è un romanzo sbagliato..., si
). diventare ebete o simile a un ebete; perdere parzialmente o totalmente il
, di brillantezza, di attendibilità (un autore, uno scrittore); decadere.
al quinet... che da un pezzo in qua mi è inebetito. bocchelli
denari, -diceva l'inebetito, - un sacchetto di scudi d'argento,..
stato di ebbrezza (il vino, un liquore, una sostanza eccitante); che
stato di stordimento, di intontimento (un aroma, un profumo). - anche
, di intontimento (un aroma, un profumo). - anche al figur.
d'una fontana e dal fumo d'un inebriante vapore. tarchetti, 6-i-208:
l'odore dei mirti? è inebriante come un vino caldo. pirandello, 6-173:
spirava dalle segrete sapienti cure della persona un profumo voluttuoso, inebriante. gozzano,
2. figur. che produce un grande piacere o diletto dello spirito o
animo e dei sensi, che infonde un vivo stato di esaltazione, di euforia
ardenti, dove era... un fremito inebriante di vita, di gioventù,
degli italiani... solo in un paese di improvvisatori poteva formarsi un plagio
in un paese di improvvisatori poteva formarsi un plagio così grossolano, una mistificazione così
di confusione mentale (il vino, un liquore o, per estens.,
verità. lucini, 1-178: componiamo un liquore: narcotico? eccitante? /
liquore: narcotico? eccitante? / un liquore che inebria. -per estens
(anche gradevole), intontire (un profumo, un odore).
), intontire (un profumo, un odore). tarchetti, 6-i-659:
: insieme, / come fumo d'un vino, / ci inebriava, questo /
la mente, frastornare, confondere (un sentimento violento, un'emozione).
. ±. figur. produrre un grande piacere o diletto dello spirito o
dell'animo o dei sensi, infondere un vivo stato di esaltazione, di euforia
di contento ineffabile gli spiriti invaghiti d'un incontro sì amabile e lusinghiero. c
c. i. frugoni, i-10-74: un dio m'agita e scalda, /
intelletto. giusti, 4-ii-361: era un coro del verdi: il coro a dio
. -riempire, colmare (di un sentimento, di una passione).
. disus. imbevere, inzuppare (di un liquido); impregnare (di un
un liquido); impregnare (di un odore, di un profumo).
impregnare (di un odore, di un profumo). novellino, vi-78:
idem, 200: il fiore ha come un miele / che inebria l'aria.
bussola). sassetti, 411: un pezzo di calamita... inebria l'
5. intr. ant. ingrossarsi (un corso d'acqua). fazio,
mentale (per il vino, per un liquore, o, per estens.,
e non teme. caro, 12-iii-72: un tristo che faccia del buono, inebbriato
inebriati. manzoni, 35: come un forte inebbriato / il signor si risvegliò.
.. inebbriate dal tee han fatto un ballo, una fantasia. pirandello, 6-751
: mi sentivo come inebriato vaneggiare in un vuoto tranquillo. -sostant. s
-per estens. stordito, intontito (da un profumo, da un odore).
intontito (da un profumo, da un odore). dante, par.
. 2. che è posseduto da un sentimento particolarmente intenso, da una veemente
sogni, era scesa in città con un amore ben più ardente di quello abituale