, il sigaro in bocca, ed un giornale non letto, in mano.
: si tenèa in disparte accavalciato ad un trave. pirandello, 6-247: [la
, i-413: un'acquicella che accavalciata da un ponte, fugge tacita e bruna,
di carne riscaldata. pancrazi, 1-103: un accavallamento di massi colossali uno sull'altro
salvini, vii-557: cavalletto: dall'accavallare un covone sopra l'altro. verga,
lana biancastra delle pecore agglomerate procedeva con un fluttuamento continuo, accavallandosi, a similitudine
2-217: uno scenario di montagne / come un disordinato accavallarsi / di nuvole glauche di
. 5. tess. passare sopra un filo dell'orditura senza tesserlo; passare
. moravia, ii-225: qualcuno sedeva in un canto, dalla parte della finestra,
, sf. tess. il passare sopra un filo dell'ordito senza tesserlo; il
ecc. il cacciatore, nascosto dietro un cavallo al pascolo, e guidandolo con
una giubbettina dal bavero tifoide, con un colletto piombaggine, su cui ha passato
antico livello del padule avevano meno d'un braccio di caduta,...
questo accecamento colpevole, ve n'è un altro penale. parini, 624: vedrete
quale accecamento si richiegga a voler lodare un tal libro, del quale senza dubbio lo
idem, 776: cose che in un romanzo sarebbero tacciate d'inverisimili, ma
. operazione che consiste nell'asportare da un albero da frutto alcuni occhi (o gemme
in agonia. palazzeschi, i-638: indossò un vestito di un rosso accecante e
palazzeschi, i-638: indossò un vestito di un rosso accecante e si recò al
ardere. moravia, vii-165: un cielo azzurro e accecante di sole. idem
i cavoli dell'erbivendolo vi hanno un riflesso violetto. accecare (disus
paesani che se toccasse l'occhio di un uomo lo farebbe accecare. d. bartoli
l'opra, e far come a un uccello, / non ci mancherebbe altro che
iv-1-499: vado a coricarmi perché ho un sonno che m'acceca. tozzi, i-45
baldini, 4-184: mi viene incontro un nuvolo di polvere che m'involge e acceca
accecare davvero. viani, 19-358: in un attimo che la lanterna del porto accecò
abbagliata dal sole era andata ad accecarsi un occhio contro un ramo, e gemeva.
era andata ad accecarsi un occhio contro un ramo, e gemeva. 4
; appannare, offuscare, sbiadire (un cristallo, un colore).
, offuscare, sbiadire (un cristallo, un colore). vasari, i-288
tutto dove voleva lavorare in fresco, un arricciato ovvero intonaco o incrostatura che vogliam
in venti dì fatto chiudere e accecare un seno del lago. montecuccoli, 1-192:
, 12-1-396: sarebbe cosa utile farvi un recinto coperto, e si potrebbe fare senza
accecano per inalveare tutte le acque in un solo punto. dizionario militare [. 1847
fattevi minar dentro, così per aprirvi un passaggio, come per rompere le comunicazioni
una falla: è ristoppare una falla in un modo pronto e quale si può praticare
navigazione. idem, 12: accecare un porto: è quando si lasciano affondare
. 10. meccan. accecare un chiodo: conficcarlo nella parete in modo
ciecamente. alfieri, 4-174: un uomo sì fatto, apertamente a tant'alto
malispini, 1-484: ancora v'era un figliuolo che fu del re manfredi,
come la rimembranza della luce, in un vecchione accecato da bambino. svevo, 3-585
accecato dal bisogno cocente e smanioso d'un affetto. moravia, v-47: se fossi
la falsità premeditata può aspirare a dare un senso di perfezione. 3. privato
, 19-463: sopra il parapetto di un ponte la cui arcata era accecata dalla
dalla piena pietrificata, v'era seduto un soldato. 4. ant.
usata per scavare, intorno all'orlo di un foro, un incavo, detto ceca
intorno all'orlo di un foro, un incavo, detto ceca o accecatura, adatto
, adatto a contenere la testa di un chiodo o di una vite in modo
. teatr. lampade rosse, munite di un piccolo riflettore, allineate lungo il margine
con l'accecatoio intorno all'orlo di un foro. = deriv. da accecare
accedeva, per due scalini, a un terrazzo di granito. viani, 14-392
: per una piccola porticina, aperta in un portone grandissimo, si accedeva nella sala
. aderire (a un'opinione, a un partito), acconsentire; dare il
-dare il voto favorevole a un candidato (da parte dei cardinali riuniti
chi ha dato il voto, accede a un altro, e poi a un altro
a un altro, e poi a un altro, e... or cogli
cogli accessi, si vanno uccellando l'un l'altro, e a ognuno accedono,
. fazio, ii-27-36: solo per un cagnuol, ch'è una beffa, /
effe, i tra i quai di falterona un serpe corre, / che par che
/ che noi sarem due impronti a un tagliere. idem, 14-56: l'acceggia
de'medici, 204: s'egli avesse un fuso in bocca / vedresti 'l viso
proporzionale acceleramento [l'acqua] spiccava in un subito un furiosissimo salto. a.
l'acqua] spiccava in un subito un furiosissimo salto. a. cocchi, 8-225
o ineguale distribuzione. negri, 2-504: un acceleramento del sangue, un intorbidarsi della
2-504: un acceleramento del sangue, un intorbidarsi della vista. e. cecchi
accelerando, sm. mus. esecuzione di un passo musicale con movimento uniformemente
. guglielmini, 1-55: dopo un certo spazio di discesa...
). rendere più rapido, imprimere un movimento più celere, dare un impulso
imprimere un movimento più celere, dare un impulso di velocità; affrettare.
i passi. sveco, 5-199: trasse un po'bruscamente a sé il fanciullo per
una nebbietta sottile che punge gli occhi, un freddo amichevole che accelera il sangue.
tronco, / quando che il verde un cotal poco imbruni. sveco, 5-95:
con un'involontaria percussione ritmica. d'un tratto egli si accelerò,...
: per tutta la colonna si propagò un gran fremito e i passi d'ognuno accelerarono
. vittorini, 4-19: accelerò con un passo che ora suonava sull'asfalto, come
. verga, 1-318: tutt'a un tratto udii uno scalpito accelerato.
. fis. moto accelerato: quello di un punto mobile la cui velocità va crescendo
. galileo, 4-3-158: noi abbiamo un sasso grave sostenuto nell'aria in quiete
baldini, i-304: e ci fu un momento in cui nel vagone non parlava
dentro si viaggiava in piena allegoria: un presepio sull'accelerato. bocchelli, 5-112:
e poi nel treno deserto notturno, un « accelerato » lungo eterno.
? govoni, 3-46: resta ancora qui un poco alla finestra / a lasciar che
fis. variazione di velocità nel moto di un punto. si ha un 'accelerazióne positiva
moto di un punto. si ha un 'accelerazióne positiva, quando la velocità aumenta
la velocità aumenta (moto accelerato) e un 'accelerazióne negativa, quando la velocità diminuisce
tagiini, 2-196: dopo poi un tal grado d'accelerazione, sull'
). tint. pulire con un cencio, cancellando le tracce della tintura
cancellando le tracce della tintura precedente, un recipiente in cui si vuole tingere.
2. rifl. dial. afflosciarsi come un cencio. viani, 19-488: «
, agg. afflosciato, abbandonato come un cencio. viani, 14-12: [
, 12-61: tu inanzi vedi / un di quei due che la gran torre
] il fuoco, e forse con un piccolo specchio o una lente non si arriva
. moravia, ii-158: trasse di tasca un fiammifero da cucina, l'accese sfregandolo
scimie] di molte legne secche e un poco di paglia, e cominciarono a soffiare
: poi esce fuora, e accendono un gran foco; / ché avevan freddo,
incenerissero. verga, ii-23: accendevano un focherello fra due sassi, e giocavano
che m'ha preso, / e hagli un foco l'immissione, nei cilindri
, 23-164: ma fui ben fiamma ch'un bel guardo la velocità del veicolo.
. achillini, iii-173: la favilla d'un bacio accese panzini, i-732:
mano ossuta dendo il circuito con un interruttore. che mutava marcia con
cendemmo di nuovo la radio e ascoltammo un programma minciò a correre come un
un programma minciò a correre come un pazzo: novanta, cento, centodieci,
fa che dopo 'l dosso / ti stea un lume che i tresollecito; aumento di velocità
peccato vid'io sopra migliaia di lucerne / un sol, che tutte quante
, spenti sotto il peso della fatica, un poco di quel lume gioioso che accende
stuparich, 2-534: era presa da un fervore che le accendeva di febbre i grandi
4-74: qui tacque; e parve ch'un regale sdegno / e generoso raccendesse in
, 4-12: e pioveva dall'alto un riverbero rossastro, che accendeva le facce
luminosità vermiglie. palazzeschi, 3-286: un fuoco pareva loro gradatamente accenderne le guance
5. figur. suscitare vivacemente (un sentimento, un desiderio, una passione
. suscitare vivacemente (un sentimento, un desiderio, una passione). provocare
nel cor mi discende / che dentro un pianto di morte v'accende. petrarca,
poco / mi consuma, in vertù d'un vago aspetto? ojetti, ii-634:
esalta il coraggio. viani, 14-196: un pomo ci tolse il paradiso, un
un pomo ci tolse il paradiso, un pomo accese la guerra di troia.
'l disdice. leopardi, iii-283: un angelo di bellezza e di grazia non basterebbe
a compiere un'impresa, a raggiungere un fine). giamboni, 125:
lui. beltramelli, iii-875: avevate letto un libro strano che vi aveva accesa di
energia, che scintillìo irresistibile, se un entusiasmo l'accendeva. soltanto ridendo,
354: bruciano come il legno, stentando un poco ad accendersi. bontempelli, 8-18
ad accendersi. bontempelli, 8-18: un virgulto di mirto sùbito s'accese,
l'occhio carco / di lacrime in un riso almo si accese. d'annunzio,
: chi non ha veduto accendersi in un occhio limpido il fulgore della prima tenerezza
di lumi s'accendono nell'oscurità rosea e un chiarore periato invade le strade. bontempelli
i suoi, occhi si accendevano di un fuoco che subito si spegneva in un'
. rosseggiare. carducci, 639: un desio dolce spiran le viole / e ne
le viole / e ne le rose un dolce ardor s'accende. bontempelli, 1-383
. pulci, 8-8: la damigella un dì chiama il marchese; / in una
commuoversi (per una passione, per un sentimento); infiammarsi d'amore, innamorarsi
loro esempi. carducci, i-769: era un piacere vero e singolarissimo a udire il
tutto il suo essere accen- devasi d'un orgoglio selvaggio, al pensiero di posseder
incontrandone... seduti sulla groppa di un asinelio... aveva sentita e
3-1-18: egli [quell'asino] era un asinotto, un po'nemico / della
quell'asino] era un asinotto, un po'nemico / della fatica; e se
spasso, / pascendo a ufo per un colle aprico. -vezzegg. asinùccio
. giov. cavalcanti, 2-2-526: un villano... aveva due asi-
. f. doni, 3-25: ultimamente un cavallo spellato e un asinaccio da cavezza
3-25: ultimamente un cavallo spellato e un asinaccio da cavezza hanno fatto pruove di trar
/ per voler emular domenedio / con un mondo pria morto che creato. lippi,
. redi, 16-vii-54: veramente io sono un arciasinonissimo asinone. saccenti, 1-1-179:
redi, 16-vii-54: ha ella trovato mai un asinaccio marchiano così grande e così grosso
. matem. spazio asintòtico: compreso fra un asintoto e un'iperbole. —
, 109: poi ti conviene avere d'un colore d'un gesso, el quale
poi ti conviene avere d'un colore d'un gesso, el quale si chiama asiso
e 'l quarto bolo orminiaco, con un poco di zucchero. = forse
sono stato assalito... da un vero e legittomo asma. pellico, ii-165
ii-74: se si potessero unire insieme da un angiolo tutti que'varii dolori che noi
: veggo a cadaun forestiere esser dato un necessario consiglio, di non istar giammai
, di non istar giammai più d'un mese in un luogo; e con
non istar giammai più d'un mese in un luogo; e con ispezial modo nelle
modo nelle parti settentrionali: perché o dell'un modo o dell'altro si divien tisico
, / e ansar per lo stupor com'un asmatico. vallisneri, iii-123: queste
: in mezzo a questo si sentì un respiro del notaro, che era asmatico
, a stento (una conversazione, un discorso); che funziona stentatamente (
stentatamente (una macchina); che dà un suono rauco, sgradevole (uno strumento
di filo intorno all'occhiello di un abito, dove si aggancia il bottone;
lo abbottona. che mi tratta come un ragazzo, si capisce anche dalla voce troppo
v-48: fu lui stesso che, con un gesto frettoloso che pareva venire incontro al
. anello metallico per perno, per infilarvi un gancio, per farvi scorrere una corda
perché su quest'ora è solito asolarci un poco di vento; con la qual parola
. figur. ant. aggirarsi intorno a un luogo, con insistenza. magalotti
femmina. 4. godersi un po'di fresco, prendere aria,
: chi s'allontanava, per respirare un po'al largo, dopo tante ore di
chi s'allontanava per voglia di asolare un po'al largo, dopo tante ore di
relitto del sostrato mediterraneo, deriv. da un radic. aus * spirare
. ant. apertura per dare aria a un ambiente chiuso; sfiatatoio. targioni
il medesimo accadde nell'anno scorso ad un giovanotto servitore,... il quale
musicale o di canto eseguito da un solista. d'annunzio, iv-2-195
dell'a solo gli applausi scoppiarono con un fragore immenso. civinini, 1-152:
. civinini, 1-152: una musica un po'infantile, interrotta ogni tanto dagli
: si alzò in piedi ed eseguì un « a solo » sentimentale, ascoltato religiosamente
ecco, in men che non cuocia un aspàrago, buttati via gli zòccoli e tolto
aspàrago, buttati via gli zòccoli e tolto un nome di scarto, cora, la
avvolgi mento in matasse di un filato. = deriv. da
« è possibil però che, s'ella un giorno / udisse tai parole, non
s'aveva vestito..., costui un pochetto pazienza prese, e ricevuta la
frati che l'aiutasse, fecegli dare un nappo pieno d'acqua, col quale
pallor ne toglie / e induce in esse un lucido candore. buonarroti il giovane,
. ricoverandosi sotto le mani adorate di un sacerdote, il qual con l'acqua
alvaro, 2-9: uno gli ha ficcato un palo in corpo, un altro lo
ha ficcato un palo in corpo, un altro lo rivoltola sul fuoco, un altro
, un altro lo rivoltola sul fuoco, un altro con un mazzetto d'erbe selvatiche
lo rivoltola sul fuoco, un altro con un mazzetto d'erbe selvatiche asperge di grasso
acqua santa. fagiuoli, 3-6-78: un prete coll'asperge in alto scemo. carducci
né alla parte lesa, solamente a questa un certo senso d'asperità. d'annunzio
cranio. bontempelli, 9-85: movevo un poco la schiena per sentirmi pungere dalle
asperità del terreno. baldini, 4-185: un gran villaggio di pretto carattere orientale,
bot. mancata formazione dei semi in un frutto. = voce dotta, gr
e d'acqua asperso / more ucciso in un punto, arso e sommerso. metastasio
/ ciascun trasse dal cuor più d'un sospiro. leopardi, 17- 15
. leopardi, 17- 15: un detto d'alcun dolce asperso, / ben
i-116: se intenderanno di farmi mangiare un pane asperso d'amarezza, spero che
ricorrere a te che non fai pagar caro un benefizio. prati, viii-245: tu
diamanti aspersa. idem, 12-69: d'un bel pallore ha il bianco volto asperso
il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta
tacquero e nel silenzio freddo e solenne un sacerdote... con l'aspersorio in
. d'annunzio, ii-418: ed un monco / scosse ridendo il moncherino come
/ scosse ridendo il moncherino come / un aspersorio di sangue e battezzò / gli
acconcio modo i parenti... in un tempio fe'ragunare, ed in quello
: allora sorse nello spirito dell'aspettante un ricordo. idem, iv-1-649: la camera
e s'irraggiò alla luce aurorale, un lungo anelito di passione corse il popolo
iv-194: doversi fare deliberazione aspettante all'un caso e all'altro. leggi di toscana
si portano. carducci, 321: un mormorio / d'assenso di preghiere e d'
una persona che deve giungere, o un evento che sta per verificarsi; esservi
e vi è connesso per lo più un sentimento di ansia, di speranza,
bella cena e metter le tavole in un suo giardino; e questo fatto, sopra
, 15-i-53: alla prima giunta mi fece un cappello, ch'io non l'avessi
chi sa se il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'
pensano tutti / aspettando il lavoro, come un gregge svogliato. -figur.
sua vendetta, / e punire in un dì ben mille offese, / celatamente amor
, 3-61: si più favelle, aspèttate un grave disciplino; / questo prometto almino
possono aspettare sentenze rette, così da un popolo che è pieno di confusione e di
luce,... sono rimasto un attimo incantato. bacchelli, 1-iii-5:
. me l'aspettavo. era seduta a un tavolino basso, col mento sul pugno
n. franco, 2-12: aspetta un poco: / ch'è ben tra noi
. slataper, 1-156: io sono un bimbo che aspetta, che ha tempo,
di una persona che non verrà, di un evento che non si verificherà.
. -aspettare il messia: attendere invano un evento che non può attuarsi.
. -qui vaspettavo: indica il cogliere un difetto, un inganno, un comportamento
: indica il cogliere un difetto, un inganno, un comportamento ostile o malvagio,
cogliere un difetto, un inganno, un comportamento ostile o malvagio, da tempo
oggi, né domani, né fra un mese, né fra due. panzini,
ma non fiorì. ojetti, i-135: un giorno finalmente, aspetta aspetta, incontrai
suoi benefici. -aspetta, aspetta un poco: in segno di minaccia.
, 1-351: traditor, malandrino; aspetta un poco: / io non vo'star
in quella maniera che si conviene ad un principe a chi aspetti un giorno lo
si conviene ad un principe a chi aspetti un giorno lo imperio. s. caterina
a casa con un'aspettativa, con un desiderio ansioso di sapere come la cosa
di dieci anni che si chiuse in un grido di disgusto e di dolore al contatto
di certi piatti furgoni a scatola rispondevano un po'all'aspettativa. 2.
. 2. possibilità astratta di acquistare un diritto in base a circostanze che devono
aveva chiesto di convertire la licenza in un anno d'aspettativa. pavese, 4-235:
la notte che si sta alzati a vegliare un già preso la tromba, e
. moribondo... d'un tratto in realtà ne abbiamo accelerato
messo in ripone nell'esito di un evento in corso di svolgi
... mandava fuori il venti maggio un 983 (45): egli
loro amanti passate grandezze e in aspettazioni di un loro miracoloso chiamate o aspettate! bembo
aspettato sopravquieta rassegnazione, in aspettazione di un liberatore venne il fero [il tebro
e mi sembrava d'essere nell'aspettazione di un donna nostra amore e spene. /
/ venite felicissimi una buona riuscita, un esito favorevole. bambini, /
maggiori, e più nocevoli, che da un ranze con una buona riuscita. improvviso
quale m'ha fatto l'onore d'annunziarmi un aspettatìssimo di lui [enrico terzo] eccitasse
più ragguardevoli, che si debbon considerare in un aspettatóre, agg. e sm
arrivo di una persona, l'attuarsi di un d'anni, le donne,
e il sapere / confondea i varii aspetti un solo aspetto. buonarroti il ch'ella
pregio proprio, aspettazione, trovo finalmente un compratore. rajberti, e gioia d'altri
mani in mano nella grave pietà d'un vero cristiano. giacosa, 80: erano
astanti son come sospesi nell'aspettazione di un fato aspetto gli molcea la cura, /
, infatto l'aria / dimostra chi un è al primo. tasso, 7-60:
a lor d'aspetto / venerabile appare un vecchio onesto. marino, 7-155:
altero aspetto, / ha la porpora l'un tra l'ombre ascosa. delfino,
mal s'indovina. idem, i-1005: un aspetto femminile negli uomini è veramente sconveniente
con una gran barba nera, l'aspetto un po'sofferente, lo sguardo umido e
hanno l'aspetto dell'ilarità sono nate in un tempo di dolore e quasi direi d'
secondo cui si considera uno spettacolo, un oggetto, un episodio, un fatto
considera uno spettacolo, un oggetto, un episodio, un fatto, un problema
, un oggetto, un episodio, un fatto, un problema. baldinucci,
, un episodio, un fatto, un problema. baldinucci, 16: tante
. panzini, iii-623: sotto anche un altro aspetto è degna di meditazione la storia
grazia, e, come si dice, un sangue, che lo faccia al primo
aspetto ingombra di gente e male illuminata da un fumoso lume a petrolio, si grida
si move; nessuno risponde. aspettano un altro treno. pirandello, 5-1 io:
, previsione; speranza; timore di un fatto che può accadere. m.
d'aspetto e nei brevi intervalli tra un arpeggio e l'altro, gli pareva
l'altro, gli pareva d'intendere un gran silenzio. 5. venat
incantatore. sacchetti, ii-231: aspido è un serpente che pugne co'denti e lasciavi
machiavelli, 859: l'aspido sordo è un tristo animale, / che dinanzi e
: si vider tutti venire addosso improvvisamente un esercito di ceraste, di aspidi, di
? idem, iv-2-188: si voltò come un aspide, giallo e verde per la
ariosto, 193: ed io supplico a un sasso, / anzi a una crudel
: c'è quella nuora che è un aspido incarnato, una vipera velenosa,
, trae a sé (l'aria, un fluido, un liquido).
sé (l'aria, un fluido, un liquido). -pompa aspirante:
sm. e f. chi aspira a un titolo, a una carica, a
titolo, a una carica, a un ufficio, alla mano di una donna.
alvaro, 14-195: nelle vetrine di un fotografo in una strada di roma si trovano
invar. aspiratore elicoidale, azionato da un motore elettrico: la polvere viene aspirata
elettrico: la polvere viene aspirata da un boccaglio situato all'estremità di un tubo
da un boccaglio situato all'estremità di un tubo flessibile, e raccolta in un filtro
di un tubo flessibile, e raccolta in un filtro a forma di sacco di tessuto
così annegò. giocosa, 50: un buon odore di fieno e di latte
. pascoli, 59: io prendo un po'di silice e di quarzo:
le sue labbra... con un rumore che non si capiva se aspirasse
il mattino / si sarà spalancato in un largo silenzio / attutendo ogni voce. perfino
punta delle dita alla sua fede tutto un segreto invisibile. comisso, 12-53: vi
d'arithmetica; e da arithmo, cioè un numero, una quantità, vennero a
e in tal caso essi vi ponevano un segno, che dichiarasse, quella tal vocale
industr. apparecchio destinato a estrarre da un serbatoio o da un locale un fluido
a estrarre da un serbatoio o da un locale un fluido (gas, fumo
da un serbatoio o da un locale un fluido (gas, fumo, polvere in
polveri nocive; attivare la combustione in un focolare; recuperare sostanze contenute nei gas
aspirazióne, sf. estrazione da un ambiente di gas, liquidi, solidi
, moto di tutto l'animo verso un fine nobile e arduo. g.
anche negli spiriti più ottusi o più fatui un turbamento, una inquietudine, un'aspirazione
. 4. fonet. emissione di un soffio aspiratorio più o meno forte che
) che serve per avvolgere in matasse un filo (un tempo costituito da un
per avvolgere in matasse un filo (un tempo costituito da un insieme di pioli a
un filo (un tempo costituito da un insieme di pioli a forma di x
. è composto di due crociere, una un po'maggiore dell'altra, calettate verso
altra, calettate verso ciascuna estremità di un asse orizzontale, imperniato su due staggi,
il cervello... a trovare un nuovo congegno per l'aspo. pascoli,
e disfaceva una mannella. / sembravano un veloce aspo le dita / silenziose. c
grembiule. silone, 5-25: a un chiodo sulla porta era appeso l'aspo;
. [aspòrto). portare via da un luogo (anche con la violenza:
rapina, saccheggio), trasportare da un luogo a un altro. cicerone
saccheggio), trasportare da un luogo a un altro. cicerone volgar.,
estirpato chirurgicamente. barilli, 2-141: un povero zingaro completamente macellato aveva le labbra
macellato aveva le labbra asportate nette da un proiettile e tutti i suoi denti erano
. l'asportare, il trasportare da un luogo a un altro; esportazione.
, il trasportare da un luogo a un altro; esportazione. leggi di toscana
2. medie. estirpazione chirurgica di un organo ammalato. = voce dotta
aspramente. boccaccio, iv-158: è un dolore nuovo e diviso dagli altri,
: lo fissò bene, e credendolo un mendicante gli impose aspramente: - va
de'lor cavalli. intelligenza, 148: un vento si levò novello e forte,
d'uno e prendere l'amore d'un altro. alberti, 86: non si
, faccendo il figliuolo migliore, aspreggiare un poco più che la natura et tenereza
185): provava contro quelle poverine un astio, un desiderio quasi di vendetta
provava contro quelle poverine un astio, un desiderio quasi di vendetta; e le
: ma [il duca] ora in un modo e ora in un altro,
] ora in un modo e ora in un altro, l'andava sempre aspreggiando [
, misconosciuto in vita, gli suscita un interesse fraterno. 3. reso
pane. carducci, ii-16-95: ne riportai un sentimento d'asprezza per due virgole d'
carattere degli abitanti. manzoni, 26: un solo amor mi tenta, / sola
sentisse la sua fiera asprezza, che pareva un leone selvaggio. intelligenza, 265:
ciuffo di penne di airone, portato un tempo come ornamento dei cappelli femminili.
il collo e sulla quale era dritto un aspri da colonnello che aveva tutta l'
i raspi bene, acciocché n'esca un certo umore asprigno e rodente, che il
grandi caraffe di vino... un vino un po'incolore, un po'asprigno
di vino... un vino un po'incolore, un po'asprigno, ma
. un vino un po'incolore, un po'asprigno, ma confortevole allo stomaco
hanno le camere delle donne leggiadre, un misto di profumi da toletta e l'altro
l'altro or fragrante or asprigno di un corpo morbido e amato. 2.
2. figur. stridulo, sgradevole (un suono, una voce).
... finiva spesso in queste discussioni un po'asprigne. = deriv
gemuto dal frutto, spandeva nella bocca un saporoso aroma asprino. panzini, ii-135
. panzini, ii-135: quel vino aveva un asprino dolce e frizzante e seguitava a
giallo-verdastri, aciduli: se ne trae un vino di scarsa alcoolicità, ricco di acidità
il nome i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori /
quanto più si pò, e come un asperissimo e pericoloso scoglio, la affettazione.
braccia, protendendo il collo, aspro come un nodo di corde ritorte. barilli,
stazione, nel rifare la strada incontro un mare alto, aspro e crinieruto fino
aspra ed erta, appresso la quale un bellissimo piano e dilettevole sia riposto.
: nell'aspero sito d'urbino edificò un palazzo. alamanni, 7-i-130: indi veloce
... prepararono a se medesimi un clima meno aspro. -di vento
il cielo / sia coperto, ed un vento aspro allo stelo / rubi il giovane
, i-477: [le prugnole] hanno un sapore brusco e asperrimo che non piace
, acuto, sgradevole; che ha un tono duro, fermo (un suono,
ha un tono duro, fermo (un suono, una voce). dante
cosa aspra si scrive e pronuncia con un vocabulo aspro, e la cosa piacevole
aspro, e la cosa piacevole con un vocabulo dolce. castiglione, 127: dissonanzia
più profondo dell'ombra, e d'un tratto suonò / come uscisse da queste
7. figur. che ha un animo fiero (e lo dimostra con
anguillara, 14-202: tra gli altri un cavalier di gran coraggio, / aspro
per le rupi agghiacciate e s'abbatte in un agnello straziato dal dente del lupo.
m'abbia a trovare o coperto di un guscio come l'ostrica, o
rigido, austero; che nasce da un rigore inflessibile di vita e di comportamento;
forte, vigoroso, intenso (e indica un sentimento, uno stato d'animo fiero
il suo cuore non soffriva più. un aspro senso di novità si spandeva per
loro. ariosto, 6-65: l'un quinci il punge, e l'altro quindi
chi la merita, e compensandosi da un sol poeta eccellente la disavventura di mille
iii-27: nel suo cuore selvaggio era un aspro tumultuar di passioni. saba,
. duramente oppressivo, che deriva da un governo tirannico, feroce, malvagio.
, scostante, ostile (un'espressione, un discorso). tesoro volgar.,
assale, / appresso al dolce, un pensiero aspro e forte / di vergogna
malignità. pea, 7-85: ha un ghigno cattivo e, nelle parole, c'
parole, c'è l'aspro di un risentimento forse proprio verso la donna.
verso quella voce ruit a me pare un poco asperetta. ariosto, 7-8: alquanto
alquanto malagevole et aspretta / per mezzo un bosco presero la via. tasso,
catullo udiva una voce di suono asprétto con un martellare vago di sistri argentini. govoni
: qualche filo d'erba verde aveva un sapore asprétto, buono. = lat
in testa d'una sua gran pergola un muro rozzo di certa pietra che a roma
sole. pascoli, 411: era un giorno asciutto, / si scivolava per
b. giambullari, 1-2-307: serbossi un pan che trovò in una cassa;
delle chiese. baldini, i-306: è un giovinetto stempiato e di pel rosso,
stempiato e di pel rosso, magro come un chiodo, e non cura le occhiate
. rafforzativo di aggettivo, a cui dà un valore di superlativo e peggiorativo al tempo
in lacrime o in masse irregolari, assumendo un colore rossastro o giallastro all'esterno,
profumiere] voleva pur ch'io gli portasse un bossol d'assafetida. =
3-152-16: e teneami appagato di darsi quasi un gusto e un assaggiaménto delle cose.
appagato di darsi quasi un gusto e un assaggiaménto delle cose. assaggiare (ant
tr. [assàggio). gustare un cibo, una bevanda, sentirne il sapore
anni egli fu assente in questo modo or un mese ed ora due; e i
, 133: alcuni di loro assaggiavano un poco d'acqua per prendere alcuno refrigerio
le degna, ché per lui sono come un impiastro. tombari, 1-151: considerato
santi padri, assaggerei piuttosto l'ala d'un giovane pollo. -figur.
bastonatura, buscarle, prenderle. -assaggiare un colpo: prenderlo in pieno, ricevere
quei, ch'è furbo, a un tempo fa civetta, / e aggiusta lui
] tali omei, / che spesso in un sol fascio giù trabocca / con il
): non sarà mai vero che un creditore insolente vada via... senza
venne il padrone... con un bastone in mano e un cane appresso.
.. con un bastone in mano e un cane appresso. -se non smettete
crusca]: elli mandare in prima un uomo disarmato, che assaggiasse la via.
quasi ad assaggiare le proprie forze per un volo immenso. pratolini, 9-348: tutti
di una persona, le reazioni di un ambiente, una situazione particolare).
, iii-590: si faceva parlare in versi un fileno pastorale che assaggiasse il terreno.
, / lo qual m'ha guidato ad un mal porto, / si be'i
vini e gli assaggiatori son detti con un nuovo e galante vocabolo otvótttoci da fiorentino
prova, per sentire il sapore di un cibo, di una bevanda);
135: il prete mi mandò in dono un gran fiasco di vino nuovo, un
un gran fiasco di vino nuovo, un assaggio primaticcio delle sue viti. cicognani,
, 1-55: se proprio vi preme un assaggio del mio vino, venite su
della verità di quel biasimo, giudicandolo un assaggio scaltro, presentendo un tentativo insidioso
, giudicandolo un assaggio scaltro, presentendo un tentativo insidioso. bontempelli, 9-1 io:
campioni del terreno su cui deve sorgere un nuovo edificio, per saggiarne le caratteristiche
me ne caccia, 10 starò in un altro. il mondo è grande assai.
: è vero che dice molto per un italiano, ma dice poco per un
un italiano, ma dice poco per un inglese, ed anche per un francese.
per un inglese, ed anche per un francese. pensate, poi, se
, poi, se dice assai per un prussiano, qual ei si vuol spacciare.
c'è la macchina che scocca / d'un frullo solo centomila fusi. panzini,
de'medici, 237: che vi giova un far morire, / sol per farlo
galileo, 199: nacque già in un luogo assai solitario un uomo dotato da natura
nacque già in un luogo assai solitario un uomo dotato da natura d'uno ingegno
dei madre feconda / fu d'ati un tempo innamorata assai. c. dati
. baretti, ii- 149: è un assai bell'uomo, gentiluomo a prima vista
, amante d'agi semplici e mai un momento di mal umore. alfieri,
sarebbe quella sì crudele, / che avendo un damerino sì d'assai, / non
d'assai, / non diventasse dolce come un mele? castiglione, 263: dicesi
e sanza alcuna fatica, il quale un altro con assai tempo e spesa non
, / non poss'io già star un giorno in vita, / s'avanti che
mi doleva però assaissimo di staccarmi da un tale amico. bertola, 44:
99 (159): amava a dismisura un altro giovane, lo quale amava anche
pesante [lo stmzzolo], che un buon cavallo non abbia assai di giungerlo,
ho cercato con questo modo levarti in un medesimo tempo la vita, l'onore e
15 (263): vien uno con un pane in tasca; so assai dov'
, a far assai, importerà da un grano. saccenti, 1-1-3: che
. -prov. molti pochi fanno un grande assai: unendo insieme molte piccole
molte piccole cose si finisce per fare un gran mucchio. buonarroti il giovane,
fan gran fuochi, / e fanno un grande assai dimoiti pochi. = lat
uno degli assalariati contasse le viti, un altro gli ulivi, un altro i frutti
le viti, un altro gli ulivi, un altro i frutti e i pioppi.
muovere con impeto contro una persona, un gruppo di persone, un luogo;
persona, un gruppo di persone, un luogo; attaccare con violenza; dare
8-17: ecco siamo assaliti; e un cerchio folto / da tutti i lati ne
circonda e stringe; / e intorno un bosco abbiam d'aste e di spade /
spade / e sovra noi di strali un nembo cade. marino, 6-49: né
che si dovesse con cieca risoluzione assalire un campo nemico, senza averlo ben prima
strana visione: / che m'assaliva un serpente feroce; / non mi valeva,
arme irta di punte, maculata d'un color rossastro. deledda, ii-759:
si vedeva, nero sull'orizzonte lilla, un gruppo di scogli, piccole onde spumose
violenza. firenzuola, 902: un dolce odor de'vostri dolci fiori /
, iii-403: non mi assalite tutt'ad un tratto con tante gioie. alvaro,
la forza con cui una passione, un sentimento, un ricordo, un pensiero
cui una passione, un sentimento, un ricordo, un pensiero s'impadroniscono dell'
passione, un sentimento, un ricordo, un pensiero s'impadroniscono dell'animo.
non rimanea altro di vita se non un penserò che parlava di questa donna.
vita quasi m'abbandona: / campami un spirto vivo solamente, / e que'riman
m'assale in mezzo a'tristi pianti / un dubbio: come posson queste membra /
m'assale, / appresso al dolce, un pensiero aspro e forte / di vergogna
e di mostrarsi, / assalirò in un tempo acate e lui. muratori, 5-iii-83
volte, al tacito / morir d'un giorno inerte /... / stette
venir proprio incontro, fu assalito a un tratto da mille pensieri. pellico, ii-57
compagnia, / e al suo passare un fremito / gl'itali petti assai.
aver la certezza che il suo era un irragionevole timore. linati, 30-92:
irragionevole timore. linati, 30-92: un flutto quasi doloroso di memorie lo assalì alla
di ricordi m'assaliva, insieme con un senso doloroso che non sapevo spiegarmi.
che io mi sono sentito assalire da un brivido. 3. figur.
non dimostrano essi un'origine comune, cioè un assalire latino, che non trovandosi negli
. -anche al figur.: da un sentimento, da un pensiero; da una
.: da un sentimento, da un pensiero; da una malattia.
ariosto, 26-15: di qui nacque un error tra gli assaliti, / che
che gli mancavano. palazzeschi, 3-101: un giorno, assaliti di complimenti sulle scale
guerra e assalite: l'assalitore ha un immenso vantaggio sul suo nemico. nievo
. nievo, 196: s'interrogavan l'un l'altro sul numero e sulla qualità
incontrata. d'annunzio, iv-2-169: un fumo bianco si levava nell'aria placidamente
2. figur. violento e repentino (un sentimento, un pensiero); aggressivo
violento e repentino (un sentimento, un pensiero); aggressivo, impetuoso (un
un pensiero); aggressivo, impetuoso (un temperamento, una persona).
: ella gli si dava ora con un trasporto, una tenerezza in cui la riconoscenza
canal della giudecca una gondola dove era un mercante con la moglie, e, fattolo
abilissimi, e si assalterà, in un paese lontano, la casa di un
in un paese lontano, la casa di un cavaliere che ha tre casse piene d'
figur.: ed esprime la forza di un sentimento, di una sensazione.
, 353: e forse che mi verrà un gricciolo un tratto, senza dir niente
e forse che mi verrà un gricciolo un tratto, senza dir niente qui a persona
campale; azione militare di forza contro un luogo fortificato, contro la posizione del
le spalle, come per far forza contro un assalto di fuori. bontempelli, 6-169
porta, e la serrarono come contro un assalto che dovesse venire di fuori.
s'apparecchia / al dolce assalto, un gran rumor che suona / dal vicin
la forza di una passione, di un sentimento. tesoro volgar., 7-32
aspetto. idem, 148-9: questo un soccorso trovo tra gli assalti / d'amore
gravi indisposizioni non si fusse ultimamente aggiunto un assalto di dolori colici. marino,
21-68: qui gli diede il timore un po'd'assalto. manzoni, pr
di fare al fratello e agli altri giovani un assalto piacevole. 4.
, ch'egli, sfidato a fare un assalto da un altro tale, gli menò
, sfidato a fare un assalto da un altro tale, gli menò una stoccata.
idem, iv-1-416: -maestro, un assalto di cinque minuti -io dissi, e
38 (658): le donne rimasero un pezzetto a discorrere, a concentrarsi sulla
della città, ma fatto breccia ancora in un angolo del castello, il conte [
'nvano. forteguerri, 25-79: diero un assalto alle vivande rare, / ai
d'holach. -prendere d'assalto un mezzo di trasporto, un locale:
-prendere d'assalto un mezzo di trasporto, un locale: far ressa per entrarvi,
affollatisi. deledda, ii-1047: d'un tratto però il tram si ferma dando
-prendere d'assalto un'impresa, un lavoro: affrontarlo con decisione, impetuosamente
tr. (assapóro). assaggiare un cibo o una bevanda per sentirne il
ai padri] una bella cosa, che un puttino dica qualche parola disonesta, o
iv-1-660: la sua bocca era tòrta da un lato, rappresa come una bruciatura,
ojetti, ii-351: m'assaporo a un banchetto del borgomastro l'ala d'un
a un banchetto del borgomastro l'ala d'un anitroccolo in salsa d'arancia. alvaro
si mise a ridere come chi vede un infante assaporare un frutto nuovo per la
a ridere come chi vede un infante assaporare un frutto nuovo per la prima volta,
esprime il soffermarsi compiaciuto e prolungato in un pensiero, in un sentimento, l'
e prolungato in un pensiero, in un sentimento, l'arrestarsi quasi morboso in
e qui non tornerebbe male il farvi un poco assaporare, se non per altro
straziante dolcezza di quel novembre sorridente come un infermo che ha ima tregua al suo
è molto bene conservare... un po'di infantile freschezza di spirito per
le tappe della graduale caduta, come un tempo le avevano seguite nell'ascesa a
ascesa a malincuore. sbarbaro, 1-250: un anticipo d'a- frica assaporo in questo
. 3. ant. dare un sapore a un cibo, condire.
3. ant. dare un sapore a un cibo, condire. carletti, 120
negri, 153: pare per un capo che non sia paese al mondo più
han fatto tenente e poi capitano in un mese; ma della sua compagnia, tra
cellini, 1-103 (24o): se un principe temporale mi avessi voluto fare
in effetto rombile assassinamento di rapire a un povero cittadino e lor suddito naboth una
fagiuoli, 1-6-201: questo mi pare un amoroso assassinamento. manzoni, 790: ah
). compagni, 1-13: un giorno ordinorono di farlo assas
e dipoi faceva assassinare quel popolo da un suo governatore. firenzuola, 338
assassinata quasi tutta macedonia; io sono un famoso malandrino. p. f. giambullari
vi potrete ver- gogniare di avere assassinato un par mio, che ho fatto tante
caro, 2-3-18: m'avete colto in un termine, che la stampa m'assassina
figur. malmenare, sciupare. -assassinare un lavoro: compierlo in modo disastroso. -assassinare
desolata. d'annunzio, iv-2-384: un altro grido, più lungo, come d'
fra loro, con i resti di un oscuro assassinio fra i loro corpi disgiunti.
/... / come de'birri un assassin di strada. carletti, 37:
in questo uffizio mio, / o farmi un dì spogliare agli assassini? segneri,
; del quale tremavano, come di un tremendo assassino, tante migliaia d'uomini
e pregavano, ed una madre ed un fanciullo di diciotto mesi, rubano tutto,
l'assassino incolume. deledda, ii-335: un impulso cieco lo spingeva: egli ritornava
solitarie, serrate e sbarrate come per un assassino notturno che sempre sia pronto.
e xiii in persia, ciecamente obbediente a un capo politico-religioso (il « veglio della
, i... i mi chiama un intrigante, un assassino.
. i mi chiama un intrigante, un assassino. 5. locuz.
5. locuz. -lavorare come un assassino: darsi da fare con grande
: state allegramente, e lavorate come un assassino, sicuro di farvi onore immortale.
antifrastico. sbarbaro, 1-141: in un fuoco d'artifizio di tenerezza, la
lungo, siccome io fussi, verbigrazia, un fungo. russo, i-338: è
modo per liberarne un'altra straziata da un assassino di milioni di uomini, da un
un assassino di milioni di uomini, da un tiranno. -per estens.:
, ii-487: atteggiato il volto a un garbo assassino, [egli] si chinò
garbo assassino, [egli] si chinò un poco verso di lei e mormorò:
longitudinale (di piccolo spessore) di un tronco d'albero; tavola di legno
, i-3- 66: da l'un si scioglie, e lega a l'altro
sappia. sacchetti, 190-114: era in un canto... uno necessario presso
, 6-239: percosso il capo a un asse della galea, si privò incontanente
andò dietro a uno che, fatto un fascio d'asse spezzate e di schegge,
., 35 (609): mise un occhio a un largo spiraglio, tra
609): mise un occhio a un largo spiraglio, tra due asse, e
spiraglio, tra due asse, e vide un recinto con dentro capanne sparse. verga
, 38: bisogna percorrere a tastoni un lungo andito, dove le assi fradicie cedono
assi di fresco taglio e si dà un da fare indiavolato... càspita,
da fare indiavolato... càspita, un teatro. bocchelli, 1-iii-37: aveva
al collo, sporco di sudore come un ciclista. -asse d'equilibrio:
tenga un'assicella nel mezzo, avente un chiovo ritorto. galileo, 4-2-52:
ii-470: non ho mai più veduto un giovane così bello: alto, curvava un
un giovane così bello: alto, curvava un po'la testa per non toccare le
diligenza. bocchelli, 9-28: apre un trespolo, e sopra un'assicella espone.
che gli asserelli si tocchino l'un l'altro. viviani, 2-18:
, che entrassero e si movessero per un canale. targioni tozzetti, 12-6-51:
una figura piana o solida (o di un solido realmente esistente), separandone le
perpendicolarmente la base e il centro di un solido geometrico (o di un corpo
di un solido geometrico (o di un corpo a esso riferibile). imperato
linea determinata da due punti fissi di un solido ruotante intorno a se stesso.
di riferimento: ogni asse appartenente a un sistema di riferimento. 2.
che servono a definire la posizione di un apparecchio. -in partic.: la
annunzio, iv-2-924: manteneva l'equilibrio con un bilanciamento infallibile intorno al centro di stabilità
ideale che passa per il centro di un edificio e delle varie parti di esso.
rispetto al quale le varie parti di un edificio (o gli elementi di una
) si corrispondono simmetricamente. -asse di un arco: luogo geometrico dei baricentri delle
viva dell'asse... veggo un po'distante un altro fusto, un
asse... veggo un po'distante un altro fusto, un altro stecco infisso
un po'distante un altro fusto, un altro stecco infisso nella mela. e mi
all'assurdo incontestabile di due assi per un unico mondo. -asse celeste,
quella linea che noi immaginiamo avere l'un capo nel cielo settentrionale, l'altro
19-371: il globo cigolava sull'asse come un gi'rarrosto. buzzati, 4-524:
: il blocco motore si disfaceva in un intrico sconvolto di assi, bielle ed ingranaggi
, iv- 2-997: m'atterro con un urto che mi torce l'asse delle
del filone. stallo concorrenti in un vertice. -asse di geminazione:
ideale, ruotando intorno alla quale di un angolo di 180°, due cristalli concresciuti
che comporta il ricoprimento dei vertici di un cristallo per rotazione, intorno a essa
rotazione, intorno a essa, di un angolo di 360°. 8. ott
centri di lenti o di specchi curvi in un sistema ottico; direzione di un cristallo
in un sistema ottico; direzione di un cristallo rispetto alla quale non si forma
pericolo -come da me fu scritto in un libro di prosa ascetica -diviene l'asse della
sua vita, intorno a cui s'intricava un arabesco di passione. 14
, ch'era la quarta parte d'un obolo. lanzi, 1-2-27: l'asse
dote della moglie per farli educare in un collegio. giusti, 2-130: campando
di tre stanze, la stalla e un orticello,... non c'era
, 8-35: ora il toro affrettò un poco l'andare poi si mise al
fedelmente, pazientemente, come si asseconda un compagno di ballo. landolfi, 1-41:
idem, 5-1-71: l'arbor che sovr'un colle, o in piaggia assiede /
, 14-430: gli assedianti chiesero ed ottennero un centinaio di ostaggi. assediare,
[assèdio). circondare con armati un luogo difeso: allo scopo di impedirne il
(l'animo, la mente: per un sentimento assillante, un pensiero, una
mente: per un sentimento assillante, un pensiero, una sensazione, ecc
dal fuoco, tremate; se cavate un braccio di sotto le coperte, v'
/ cui la miseria e la fidanza un giorno / sul meriggio guidàro a queste
il suo divorzio, fu assiduamente assediata da un giovane giocatore di « polo ».
agg. e sm. che subisce un assedio. g. villani,
due assediati non sa- pevan spiegarsi: un via vai, un risuonare di sonagliuoli
pevan spiegarsi: un via vai, un risuonare di sonagliuoli dei cavalli, un
un risuonare di sonagliuoli dei cavalli, un muovere di ruote. d'annunzio, iv-2-471
come potevano fare assediate com'erano da un lavoro che non concedeva tregue?
, 82: orazio non poteva mica in un sol tempo resistere a tutte le squadre
cosa che essi voglino... soccorrere un luogo assediato, avendolo potuto soccorrer prima
: il progetto di borghesi di prendere un forte d'assedio doveva farla parere [
intanto non aveva mai ardito di porre un assedio formato a groningen; parte perché
tanta guarnigione, che vaglia a sostenere un assedio reale. idem, 1-197:
all'intorno, vi piantò come un largo assedio. -piantare, porre,
: accingersi ad assediare una città, un luogo fortificato. giov. cavalcanti,
assedio: compiere le prime operazioni di un assedio, circondando il luogo assediato.
giadre con moltitudine di gente ad assedio, un nobile cavaliere era fuggito di pregione.
la sua riuscita infelice fu come un presagio di quella, che non meno
. -rompere l'assedio: aprirsi un passaggio attraverso gli assedianti; costringere gli
più praticata, che il tentarsi di rompere un assedio con la diversione di un altro
rompere un assedio con la diversione di un altro. -trarre dall'assedio: liberare
ripara con porre al tronco dell'arbore un vaso di terra cotta di due pezzi
cavalieri tedeschi per fare il ritratto d'un di loro, giunto alla locanda, veddesi
, giunto alla locanda, veddesi preparato un grand'assedio di bicchieri. redi, 16-ix-334
; non con assalti violenti, ma con un lungo lungo assedio. salvini, 39-iii-48
: la greca [penelope] porta un lungo assedio fatto in sua casa da potenti
entrati nel cuore di una battaglia, in un paese che pareva in stato di assedio
, che possano co'loro prodotti formare un comodo e sufficiente assegnamento. beccaria,
disperazione. monti, iv-4: passa un annuo assegnamento alla madre. lambruschini,
della famiglia permetteranno a lei di farmi un piccolo assegnamento di dodici scudi il mese
abbia per mia raccomandazione l'assegnamento, un fiorino ogni mese al suocero. dizionario
, che al suo dava mille lire; un altro affermò che gliene dava duemila.
assegnamento per pagare la pittura, che un porco che valeva cinque lire. magalotti
. ant. somma di denaro destinata a un uso determinato. b. segni
buonarroti il giovane, 9-725: badiamo un po'a costui, ch'appigionando / la
facendogli addosso assegnamento, / quasi in un pugno già l'avesse avuto. manni
. panzini, ii-473: aquilino faceva un grande assegnamento su la russia. soffici
abbia manifestamente errato nell'assegnare alla terra un moto, del quale non apparisca in cielo
notabile provvedimento della natura 1'assegnare a un medesimo genere di animali il canto e
: stendeva una tovaglia febbrilmente, assegnava un piatto ad ognuno di quegli energumeni,
ognuno di quegli energumeni, una posata, un bicchiere. 2. allegare, portare
una ragione, della verità, di un avvenimento, di un fenomeno).
della verità, di un avvenimento, di un fenomeno). guittone, ix-54:
consisteva già nell'affermare che ci fosse un male terribile e generale; ma nell'
. dare in proprietà; disporre (di un bene, di una somma di denaro
in favore di qualcuno, destinarli a un dato scopo. dante, par.
. 4. ant. trasferire un credito o un debito; accreditare,
4. ant. trasferire un credito o un debito; accreditare, addebitare.
ii-285: ha fatto a ciascun d'essi un fondo e assegnatone il maneggio in modo
venendo ad esser uomini, s'abbiano un quanto da potersi aiutare in caso che l'
signoria, la legge gli assegnava ella un mese. guiducci, i-271: egualmente remoto
mi parve fuori d'ogni uso che un accattone assegnasse la somma dell'elemosina.
(66): dopo aver pensato un momento, « venga domani », disse
assegnata qualche cosa (una proprietà, un uso, un affitto, un diritto
(una proprietà, un uso, un affitto, un diritto, ecc.)
, un uso, un affitto, un diritto, ecc.).
) attiva, il debitore dal quale un terzo, autorizzato dal creditore, può
: e quando egli dice che tengono un modo di vivere stretto ed assegnato, non
dall'ambizione. nitri, 235: era un fratin ste nell'ordine (rivolto
nell'ordine (rivolto a una banca da un cliente) preciso, assegnato e
sale] distribuiranno a tutti gli abitanti a un tanto per bocca;...
è stata l'assegnazione dei premi e un bel premio è toccato ai mangiatori di
, 2-172: deesi fra noi stabilire un erario,... di assegnazioni affettive
. 6. destinazione (a un ufficio, a una carica, a
ufficio, a una carica, a un reparto militare). jahier, 266
, riscaricato abile alle fatiche, da un ospedale. va a riprendere assegnazione al
il creditore (detto assegnante) autorizza un terzo (detto assegnato) a ricevere
a ricevere il pagamento da parte di un proprio debitore (detto assegnatario). -
- assegnazione passiva: atto con cui un debitore (assegnante) demanda un terzo
cui un debitore (assegnante) demanda un terzo (assegnato) ad effettuare il
; e ne fu cortese giustamente d'un sussidio. dizionario militare [1847]
! papini, 1-250: viveva con un piccolo assegno passatole dai parenti.
di credito che contiene l'obbligazione di un banchiere a pagare a vista una determinata
segni paralleli, e pagabile solo a un banchiere o a un suo proprio cliente
e pagabile solo a un banchiere o a un suo proprio cliente (e costituisce una
e così, onde gli aragonesi attendevano un gran male, un isperato bene asseguirono.
gli aragonesi attendevano un gran male, un isperato bene asseguirono. tasso, 20-82
gli accordi / sì, che l'un dopo l'altro il campo assegua. monti
: l'uomo, dietro la guida d'un bel pensiero d'un autore,.
la guida d'un bel pensiero d'un autore,... ghigne a scoprire
elefanti] se ne vanno dentro ad un fiume. = deriv. da
cinque opinarono che ogni ordine dovesse avere un numero uguale di deputati. -assemblèa di
quattro città segnò il primo passo da un confuso vagheggiamento di confederazioni al proposito dell'
uno stato, o degli iscritti a un partito politico, per procedere direttamente alle
l'assemblea... rendè il re un nome senza forza; poi venne l'
seduta. carducci, 732: l'un dopo l'altro i messi di sventura /
: / a pena ogni due pezzi un uom s'avea: / lavergne disparì ne
non ha l'alta assemblea. / un persico egli fu tra brine involto /
gente fanatica. barilli, 2-118: un assembramento di gente eccitata, che allunga
una raccolta di pellegrini nella prossimità di un idolo. -per simil. e
manifeste, se pur appellar non si vogliono un assembramento di molti vizi?
pubblica sicurezza, allo scopo di manifestare un sentimento o una volontà collettiva.
, e quando mi assembravate uno e quando un altro: ora vi ho pur conosciuto
763: quello che vi assembra essere un rivolgersi in se stesso, [vi
se stesso, [vi accorgerete] essere un non si muovere ed un conservarsi del
] essere un non si muovere ed un conservarsi del tutto immutabile. 2
... / ciascuno assembra un franco paladino. lorenzo de'medici, ii-283
il vedervi qui così assembrati tutti in un volere ». andrea da barberino, 1-71
, iv-1-853: come si avvicinarono, un mormorio corse tra le femmine assembrate intorno
assembrati / intorno all'appesa regina / un grappolo biondo. assémbro, sm
argomenti. idem, i-1784: s'un om molto pregiato / alcuna volta faccia /
di un'altra; copiare, ritrarre da un esemplare; rappresentare, riprodurre; imitare
orrore. 2. trascrivere da un testo originale, mettere in copia;
una buona spinta alle deduzioni avviate da un compagno di fède. = deriv.
: gli elmi levati / sull'aste, un grido universal d'assenso / fu la
madre l'assenso? carducci, 321: un mormorio / d'assenso di preghiere e
tu, ché, fuori, / dici un divieto acuto come spine; / dentro
acuto come spine; / dentro, un assenso bello come fiori. d'annunzio,
d'annunzio, iv-1-293: forse appunto un vago timore, un presentimento geloso avevano
iv-1-293: forse appunto un vago timore, un presentimento geloso avevano affrettato l'assenso di
di approvazione, e senza il quale un altro atto giuridico non può avere validità
i-420: scrissi a casa che cercavo un lavoro in città, che mi lasciassero
era come assentata da lei e aveva fatto un viaggio misterioso: era stata in un
un viaggio misterioso: era stata in un paese ignoto, dove aveva veduto cose
fatto intrare il cavaliero, e in un banchetto assentatolo, a calzarlo incomincioe.
che sia dolce sopra ogni dolcezza, avesse un poco d'assen- tazione, o di
tenuissima sul cristallo del cielo; e un tepore quieto addolciva l'aria, evocava
le mammelle assenti, / ma forte come un giovinetto forte. 2. figur
che passa ha un'espressione strana, un po'assente, trasognata. saba, 310
mi richiamò. sbarbaro, 4-64: un centenario o poco meno, minuto e
. neol. il tenersi lontano per un lungo periodo di tempo dal proprio luogo di
cassola, 2-268: si scosse appena un momento per salutarlo, e ricadde nel suo
. idem, 838: il distinguere in un romanzo storico la realtà dall'invenzione,
dell'assentimento. lambruschini, 1-144: un altro farà un cenno di poco assentimento
lambruschini, 1-144: un altro farà un cenno di poco assentimento a quel che
odore degli aromi spirituali. le parve un istante di vedere la colomba d'oro
di vedere la colomba d'oro balenarle un lampo di assentimento. deledda, ii-743:
all'acque nascoste, / scrollando, un assentimento. -dare assentiménto: assentire
voglia. carducci, 326: d'un molle riso gli assentì la dama / donnescamente
ogni crud'alma è scossa, / in un istante ogni fierezza è spenta, /
travagliosa assenti / da le tue corde un suon consolator. carducci, no:
là quando / visse virgilio, assentirei un sole, / più che non deggio
assenzia, / vedrai che teme d'un topo in presenzia. lorenzo de'medici
di lei. tommaseo, iii-452: tacquero un poco; poi parlarono di tutt'altro
ii-10-65: nella mia assenza era pervenuto un invito del municipio fiorentino
pensò. « non tiene la vigilanza d'un marito. nessuno può chiederle conto delle
, 7-201: affretta alla sua pace un al di là teoretico ed etico popolato non
(artemisia absinthium), alta fino a un metro, con rami assai fogliosi
nell'acquavite con altre piante, dà un noto liquore. palladio volgar.
dei quali nei gran bisogni può darsi un piccolo bolo contenente alcuni pochi grani di uno
di essi sali. pascoli, 195: un torvo strillo di poiana...
il nome i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori / serba
di quei mascalzoni di città che per un bicchierin d'assenzio stilettano un uomo. panzini
che per un bicchierin d'assenzio stilettano un uomo. panzini, ii-28: un
un uomo. panzini, ii-28: un ubbriaco di assenzio mal si distingue da un
un ubbriaco di assenzio mal si distingue da un ubbriaco per latte come io ero.
, 6-94: anche l'aroma d'un prezioso vino vecchio / scivola sul palato
che nelfi occhi, che 'n un punto / pò far chiara la notte,
asse risce; che sostiene un punto di vista, un'opinione.
, sostenere un'idea, un'opinione, un fatto come certo. guicciardini,
il sacerdote... vien fuora con un serpe grossissimo, asserto per quello stesso
conciliatore, ii-221: vi era presente un partigiano della nuova dottrina, il quale
bellico degli antichi romani, consistente in un grosso e forte palo, che veniva
[1847], 73: assero: un grosso e forte tavolone appeso alla gru
serpe. montale, 1-137: in un attimo / invisibili fili a me si
a leggere: 4 quell'asserpolata è un esse'. manzini, 7-260: s'
4. rifl. rinchiudersi in un luogo, mettervisi al sicuro (decisi
3. rinchiuso, al sicuro, in un luogo ben fortificato (col proposito di
grave doveva essere per lei difesa da un unico uomo contro quella canaglia sguinzagliata.
, chi afferma, sostiene vigorosamente (un principio, una dottrina); propugnatore
. panzini, iii-840: lassù vi è un culto quasi religioso per l'imperatore.
b. croce, ii-8-20: un modo d'asservimento della fantasia e del
1-66: giusto aveva una moglie di un anno, palliduccia e asservita. asserzióne
giudizio in cui si dà come vero un principio, un'idea, un fatto;
come vero un principio, un'idea, un fatto; affermazione. -anche ciò che
in dubbio per la contraria testimonianza d'un terzo. carducci, ii-9-184: non è
carattere d'una donna su le asserzioni di un terzo e su quattro frasi. panzini
... l'asserzione che tale era un grand'uomo d'azione, basterebbe quel
delega del sindaco, la direzione di un ramo dell'amministrazione). carducci
lingua romagnola. panzini, ii-426: un nostro buon amico, assessore del comune per
tumultuosa frazione municipale della quale mi sento un po'come un vecchio assessore a riposo.
della quale mi sento un po'come un vecchio assessore a riposo. levi, 3-110
strani nomi posti dal gusto poetico di un assessore del comune a quelle immonde cloache
cloache. landolfi, 1-38: venivano un avvocato, anzi l'avvocato, col
aveva il compito di assistere e consigliare un superiore nelle sue mansioni giuridiche.
per celia, così direbbesi la moglie d'un assessore, o donna che facesse
, lat. assessor -óris 'consigliere di un magistrato ', deriv. da
e'ci quadri molto, ha però un non so che dell'assessorico. a.
pubblicò in seguito, mi dicono, un eccellente vocabolario. fatti di assestamento.
i piedi dall'acqua, e rimase un po'vergognosa un po'meravigliata di quella
dall'acqua, e rimase un po'vergognosa un po'meravigliata di quella visita inopportuna.
ben la mira assesta. -assestare un colpo: darlo con abilità, nel
volte che gli veniva voglia di assestare un ceffone. bontempelli, 9-203: furibondo
in due salti la raggiunse e le assestò un poderoso schiaffo, ella senza un grido
assestò un poderoso schiaffo, ella senza un grido barcollò e coprendosi il viso con
a terra. soffici, ii-59: a un tratto si fermava davanti a uno di
2-12: permettami... raccontarle un esemplo,... il quale interamente
raccolto. beltramelli, i-438: e aveva un certo ondeggiare del seno, nel ben
2. dato, appioppato (un colpo). palazzeschi, 4-172:
rispose l'oste, pur sottovoce: « un buon giovine, assestato ». idem
sp., 27 (467): un partito onesto, ragionevole, d'un
un partito onesto, ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che
ragionevole, d'un galantuomo, d'un uomo assestato, che, per
. nieri, 172: per quanto fosse un uomo assestato,... ogni
assestatuzzo. panzini, ii-526: era un uomo assestatuzzo e mingherlino. assèsto,
acqua. tasso, 14-74: un fonte sorge in lei [in su la
. 2. figur. suscitare un desiderio intenso, vivo, violento;
d'acque lucenti e vive, / ove un bel fonte distillar d'un sasso,
/ ove un bel fonte distillar d'un sasso, / o vide un fiume tra
d'un sasso, / o vide un fiume tra frondose rive. dottori,
che qualche assetata non ti beva come un sorbetto. deledda, ii-937: c'
assetata d'affetti. carducci, ii-8-134: un po'di quella dolcezza di che son
. livio volgar., ii-1-35: un indovino... il menò nella rocca
assettandosi, per un'abitudine, per un istinto di pulizia e di verecondia.
, accomodarsi; collocarsi, disporsi in un dato ordine; sedersi; mettersi a
ossia quel- l'abbassarsi che fa talora un gran muramento fatto di fresco, nel
. baldini, i-629: l'occhio scopre un segno di maggior coltura sulle pendici d'
, ma sorretta, a sedere sur un braccio, col petto appoggiato al petto
: sorretta, assettata in su l'un braccio,...].
. dimin. assettatuzzo: eccessivamente (e un poco ridicolmente) ricercato nel vestire.
scintilla che fa scoppiare una rivolta rovesciando un assetto vetusto e venerato, ritenuto eterno.
la nostra assenza potesse prolungarsi fuor d'un termine fisso. palazzeschi, 4-343: nella
, 4-71: ma v'andò sempre un gran spazio di tempo, / pria ch'
dalla porta togliea, / ch'a un pagan levò il capo di netto. idem
toccò per sorte a me, che un poco ne m'intendo. s. caterina
9-8 (388): ma poi che un poco si fu rimesso in assetto,
alcuno sarà tutto in assetto di raccontare un fatto, non istà bene di guastargliele
dalla posizione di un'ala o di un velivolo, rispetto al vento relativo.
.: struggersi per il desiderio di un cibo. pataffio, 8:
segneri, iv-89: predissero nel venturo febbraio un diluvio inaudito a tutta la terra,
, 1010: il bailly ne parla in un modo più asseverante degli altri, e
asseverante degli altri, e come d'un fatto. asseveranteménte, avv. con
io fare, alla quale la voce d'un ottuagenario sarà forse per dare alcuna autorità
, che la vita fu da me sperimentata un bene. = deriv. da
212: asseverava tutte queste cose con un viso fermo. galileo, 566:
asseveravano. magalotti, 21-140: daremo un cenno... di quel poco
, 33: asseverava che sarei riescito un buon soldato, e diceva peccato che
fra gli assi delle varie parti di un edificio (nella composizione architettonica di esso
poi mirando in questi cortici, / l'un arbor per pietà con l'altro assibili
fosse o rinnegato. sassetti, 265: un prelato loro, che è stato processato
accuratamente la porta di frasche assicurandola con un macigno che vi rotolò davanti. bonsanti
rotolò davanti. bonsanti, 2-21: un servo ritto in piedi sopra una botte
, che non sia in arbitrio d'un tristo, non conosciuto da voi,
assicurandola che ella troverà in me sempre un uomo sincero. malpighi, i-501: ci
si dice costà di me sulla parola d'un cavaliere e d'un frate, non
sulla parola d'un cavaliere e d'un frate, non occorre perder tempo in assicurarvi
borsieri, conc., ii-128: un colto inglese mi ha assicurato che essa
ii-134: ma se ora mi si concede un prete, t'assicuro che mi confesserò
. carducci, ii-10-20: oh, da un anno a questa parte sono invecchiato di
7. lasciar prevedere con sicurezza un certo esito, promettere di sé.
col medesimo. arici, 210: un ponte, che l'una all'altra riva
è modo nuovo e scorretto; dirà un avvocato: 'queste prove sono assicurate alla
il godimento, stabile e incontrastato di un bene, di un vantaggio. segneri
e incontrastato di un bene, di un vantaggio. segneri, 3-525: il
pregare costituivano l'unica possibilità di assicurarsi un trattamento di favore. 10.
, ii-438: i'sento nel cor un penserò / che fa tremar la mente di
idem, 178-2: amor mi sprona in un tempo, ed affiena, / assecura
egli non dubitava che gli avesse a riuscir un santo pananzio novello. tasso, 19-129
: io sento che scende a me un angelo consolatore, che mi difende,
. carducci, 112: cantò di un nume / che in nube argentea chiuso ognora
2 (29): prima di conchiudere un matrimonio, noi siam proprio obbligati a
(contro un'insidia, una minaccia, un eventuale danno). stefani,
alla loro propria. machiavelli, 23: un principe potente e animoso supererà sempre tutte
posso esser più lungo, se ben averei un mondo di cose da discorrere con esso
in ciel, vidi rimaso / come un barlume, o un'orma, anzi una
97: io forse m'assicurerò di passar un poco più avanti in amore. canti
contro probabili incidenti mediante la stipulazione di un contratto assicurativo che garantisce il risarcimento del
società. -assicurare una lettera, un pacco: mediante il versamento di una
alvaro, 9-398: il professore mette un avviso nel giornale, chiedendo ragazze di
occhi furbi. si drappeggiava in un mantello scolorito e aveva i piedi
favore un'assicurazione; che è oggetto di un contratto assicurativo. de luca,
l'altra, chiamata assicurato, da un rischio a cui questa è esposta. silone
.. ». -spedito (un pacco, una lettera contenente valori,
garantisce il risarcimento dei danni eventuali mediante un contratto di assicurazione; chi esercita un'
lo stato), contro pagamento di un premio, si obbliga a ri valere l'
assicurato) degli eventuali danni prodotti da un sinistro (assicurazione contro la grandine,
gli infortuni); ovvero a pagare un capitale o una rendita al verificarsi di un
un capitale o una rendita al verificarsi di un evento attinente alle \ fite umane (
, i-210: assicurazione è la malleveria da un rischio o pericolo eventuale. idem,
la quale viene stipulata, è sempre un contratto d'associazione mutua. idem,
, i-730: aveva in quei giorni ricevuto un favorone dall'ingegner fraschi, rappresentante la
... ima polizza d'assicurazione per un milione e mezzo. -premio
panzini, iii-664: gli armamenti? un premio d'assicurazione contro la guerra.
che sostengono provvisoriamente le parti pericolanti di un edificio. 4. alpin. durante
dei componenti la cordata per offrire a un altro componente il massimo di sicurezza durante
altro componente il massimo di sicurezza durante un movimento. assidènza, sf. ant
). linati, 30-135: hanno un che d'assiderante e di demoniaco [
volta. d'annunzio, iv-2-665: un fiume escito da un ghiacciaio la sommergeva,
, iv-2-665: un fiume escito da un ghiacciaio la sommergeva, le passava sopra
sola eterna / credo la morte, un fremito / correr sentii l'interna / vita
interna / vita ed al cuore assiderarmi un gel. 2. intr.
, st., 1-56: sta come un forsennato, e 'l cor gli assidera
sideratus * colpito dall'influsso maligno di un astro; esposto al freddo delle stelle '
e le renne. viani, 19-305: un uomo secco stoiato assiderato, di sul
freddo molto grande, perché costì sia un poco di neve! -figur.
sei mesi d'assenza m'è parso sempre un riavermi da una specie d'assiderazione.
affievolita per lo dolore, s'assise sopra un masso dirottamente piangendo. parini, giorno
: e tacito e severo / sur un canto ti sdrai. apriti o vulgo,
assido in solitaria parte, / sovra un rialto, al margine d'un lago.
/ sovra un rialto, al margine d'un lago. mazzini, ii-50: e
. d'annunzio, iv-2-505: vi fu un dio... che amò assidersi
della mezzanotte, si erano assisi a un suntuoso banchetto. viani, 14-296: tavoloni
da refettorio, panconi corali in cui anche un omo badiale può assidersi pacificamente.
livio volgar. [crusca]: un corbo subitamente s'assise in su l'
trovarsi. tasso, 18-20: l'un margo e l'altro del bel fiume,
s. c., 32-1-5: in un luogo perseverantemente assise il corpo suo.
inf., 14-69: quel fu l'un de'sette regi / ch'as- siser
dal mio signore, han quasi per un mezzo secolo intero tenuta la mente mia
2. frequenza regolare, continua di un luogo; il prodigarsi presso una persona
12-82 (i-325): era quel cameriero un piccoletto, /... /
2. frequentatore regolare, puntuale di un luogo (di studio, di lavoro
, parlai chiaro a'miei elettori, un deputato molto assiduo. bontempelli, 20-15
, assidua, / sottil, da un grigio cielo di maggio / battea con
; e per il cielo smorto / era un assiduo sibilo di fusi. serao,
serao, 182: era... un meridionale senza parole che applicava al lavoro
nascosta, / anima, noi faremo oggi un poema. cardarelli, 1-123: e
cardarelli, 1-123: e sul corso d'un fiume assiduo e lieto / mi ritrovai
al proletario), si pensò a un altro etimo, come nello stesso festo
quale ci unimmo assieme uno spagnuolo, un tedesco, ed un francese. collodi
assieme uno spagnuolo, un tedesco, ed un francese. collodi, 233: riuniti
c'era, mal visto nel luogo, un fanciullo. i le sue speranze assieme
sm. l'unione delle parti che formano un tutto; l'impressione di perfetto e
accordo collettivo che dà l'esecuzione di un complesso artistico, l'azione di una
e navicelle. slataper, 1-61: un cranio calvo, assiepato da una corona
17-325: dall'altro lato / tutti d'un cor con assiepati scudi, / gli
assiepata che aspettava le sue parole, un gran tremore lo colse. idem,
, 609: cercava di aprirsi un varco a gomitate in un gruppo di
cercava di aprirsi un varco a gomitate in un gruppo di marinai e di passeggeri assiepati
lungo o accanto all'asse longitudinale di un altro organo (in una pianta)
: piante tortuose e forse torturate da un intimo assillante perché; nervose, isteriche,
infuriare (in seguito alla puntura di un assillo). pulci, 27-20:
. pulci, 27-20: e parve un toro bravo quando assilla. vallisneri,
importanza. comisso, 7-240: presi un tranvai dove tutti spingevano assillati di arrivare
malmantile, 765: l'assillo è un vermicello volatile, simile alla zanzara,
, ma più grande, ed ha un forte e lungo pungiglione, dal quale
. idem, iii-2-366: parve a un tratto / che l'assillo pungesse lo stallone
i ciechi stimoli / e l'avvampasse d'un penace fuoco / per tutti i membri
, pungolo all'azione (provocato da un desiderio, da un'aspirazione acutissima,
ricever torto. beltramelli, iii-164: un assillo gli era penetrato nel sangue;
nella vita sua. stuparich, 2-119: un poco di pace per chiudere gli occhi
era tale, che mi dava già un senso di precoce stanchezza. 3
. pataffio, 2: perch'è un tristo al foco, ed ha l'assillo
; ma aristotele l'ha onorato con un tal nome dall'effetto che produce,
collo scorpione ed essere della grandezza d'un ragno. = lat. asilus
: egli è questo [l'emaciarsi] un sintoma certo d'una mancanza d'assimilaménto
certo d'una mancanza d'assimilaménto, un andar male. = deriv. da
2. ling. adattare, rendere simile un suono a un altro che lo segue
adattare, rendere simile un suono a un altro che lo segue o precede.
che cicerone mi si assimila così bene come un tempo rousseau. d'annunzio, iv-1-105
* è il trionfo dell'astrattismo, un mondo di ideologie senza uomini. e i
tassazione personale. si tratta sempre di un metodo di tassare oggettivamente i capitali delle
a quello che segue o precede (un suono). - adattato al sistema grammaticale
4-187: lo stile del momento è un po'quello della giovinezza assimilatrice e dissipatrice
. 3. ling. adattamento di un suono a un altro che lo segue
. ling. adattamento di un suono a un altro che lo segue o precede.
pregevole, anche per la difficoltà dissimulare un oggetto in una materia di tutt'
al malmantile, 252: l'assiuolo è un uccello in tutto simile alla civetta,
il chiù lamentoso, remoto, d'un assiolo. deledda, ii-648: attraverso
sentiva l'odore della notte primaverile e un grido lontano di assiuolo. beltramelli,
, disperso nell'aria, il richiamo di un assiolo, il canto avventuroso al quale
: le notti afose d'agosto, un assiòlo bianco, dalle comettine dispettose,
assioli. landolfi, 1-153: c'è un assiuolo che mi perseguita: lo sento
in esso [simulacro] quanto fusse vero un suo familiare assioma; cioè che l'
, cono., ii-475: è un assioma ormai volgare che la produzione è
non ha bisogno di prove, è un assioma, si dimostra da sé. idem
rosolio. dossi, 758: egli era un omino di quelli, tutto elasticità e
. e appunto perciò essa dovette trovare un sostegno e un tormento, nell'assioma
perciò essa dovette trovare un sostegno e un tormento, nell'assioma che in arte
ritrovi cittadini. beltramelli, i-351: un uomo non può essere assolutamente felice finché
. introdurre una trattazione assiomatica (in un campo particolare della scienza matematica).
. introduzione di una trattazione assiomatica in un dato campo della scienza matematica.
marin. piccolo apparecchio, consistente in un arco di cerchio graduato, che permette
, / dell'assisa spogliato ond'era un giorno / venerabile al vulgo. [sostituito
in campo. de amicis, i-170: un giungere e uno scappar incrociato di servitori
filare di pietra o di mattoni di un muro. 4. geol. assisa
, che riunisce i maggiori esponenti di un partito, di una corrente politica;
fatica, e come assiso sopra d'un carro. tasso, 17-33: venia sublime
tasso, 17-33: venia sublime in un gran carro assisa, / succinta in gonna
nascente stella. comisso, 12-18: un vecchio paralitico assiso su di una carrozzetta a
d'una riva / che vi trovò sopra un vallone assisa. alamanni, 9-18:
pittore cubista vede tutte coteste cose come un insieme omogeneo, fisso, corposo,
. sacchetti, iii-160: non abbandonava un minuto gli operai; nell'ora del riposo
: avevano in odio l'assistente, un tedesco, il quale mirava ad ottenere
: medico, assunto dall'amministrazione di un ospedale, per coadiuvare il primario e
, 188: andava e veniva, da un letto all'altro, seguito da una
del iodoformio impregnava l'aria. in un canto, la monaca inglese empiva di
che tagliavano ed allacciavano, era tutto un macello ed un lago di sangue.
ed allacciavano, era tutto un macello ed un lago di sangue. gli assistenti e
presso apposite scuole, al termine di un corso di studi comprendente discipline di carattere
gli studi e ho sentito lodare anche un mio opuscolo di cui non ricordavo più 1'
2. sorvegliante dei ragazzi (in un collegio, in una scuola).
manzini, 10-36: nella fotografia d'un gruppo scolastico in cui lei figurava in
assistente, la testa inclinata sulla spalla e un libro all'altezza del cuore. pavese
passeggiavo la sera con padre felice in un gran corridoio dove per mezz'ora i
. -consigliere del superiore generale di un ordine religioso. -anche: religioso nominato
; che sorveglia, che cura (un ammalato). -medico assistènte: medico
dà forma (il recipiente che contiene un liquido). lorenzo de'medici,
ricevere alcuna tale forma se non ha un simile obietto assistente, perché la natura dell'
ii-285: ha fatto a ciascun d'essi un fondo e assegnatone il maneggio in modo
, venendo ad esser uomini, s'abbiano un quanto da potersi aiutare in caso che
delle notizie, degli impianti che assistono un aereo alla partenza, in volo e
mercantili neutrali di persone o messaggi per un belligerante (è punito generalmente con la
vedere, ascoltare, osservare: a un avvenimento, a una rappresentazione teatrale,
rappresentazione teatrale, a una cerimonia, a un rito religioso); stare di guardia
assistere alla lenta ed inevitabile distruzione d'un uomo che ho riguardato sempre come un
un uomo che ho riguardato sempre come un altro padre. settembrini, 1-50:
il governo ebbe sempre paura di ragunare in un solo luogo le molte migliaia di giovani
sua grandiosità. palazzeschi, 4-257: fu un matrimonio ricco e allegrissimo, tutta santa
se ne piglia la mattina di buon'ora un bicchiere di quella tenuta che giudica sufficiente
il proprio consiglio); curare (un ammalato); coadiuvare; prestare la propria
sempre più disposti di assisterci e sostenerci l'un l'altro per que'pochi anni che
iii-421: fui in fin di morte. un prete m'assisté con sollecitudine rispettosa:
suo giaciglio, solo, abbandonato come un lebbroso, s'era fermata ad assisterlo
sua picciolezza. baretti, ii-9: un vetro che assiste la vista di tizio appanna
a canto a lui, tramezzata solamente da un semplice assito. monti, 12-582:
/ il già descritto ovil, distinto un loco / abbian gli agnelli, e le