2. per estens. premuto da un peso, aggravato, appesantito; carico
vii-145: ei m'ha d'uom fatto un otre divenire, / non pien di
? caro, 1-1180: fattosi didone un vaso porgere / d'oro grave e di
parini, giorno, iii-70: in un di quelle [perle] ond'hai sì
dico ricco o grave, / era un pastor fra gli altri bisognosi.
opprime fastidiosamente, che rende torpidi (un cibo, una bevanda, il clima,
ii-12-29: tutto questo a proposito di un caldo grave e affannoso. betocchi, 5-148
affannoso. betocchi, 5-148: dopo un cibo un po'grave / dormicchio sulla sedia
betocchi, 5-148: dopo un cibo un po'grave / dormicchio sulla sedia.
berni, 1-50 (i-18): un grave sonno scese / ne gli occhi
sale. -denso, greve (un liquido, un vapore); caliginoso,
-denso, greve (un liquido, un vapore); caliginoso, fosco;
/ poi s'awolgea di gravi nebbie un mar. -con uso avverb.
oggi vapora. -fastidioso ai sensi (un odore, un sapore, ecc.)
-fastidioso ai sensi (un odore, un sapore, ecc.); graveolente
, ecc.); graveolente (un animale, un luogo). giamboni
); graveolente (un animale, un luogo). giamboni, 4-196:
legatura forse a primo aspetto può parere un po'grave. -ant. intenso
-ant. intenso, forte (un rumore). simintendi, 3-21:
folengo, ii-180: odesi a tergo un grave urlar. -cupo (un'
gravi al remo. varano, 4: un pensier soave / spesso mi rivolgea verso
(il vento, una tempesta, un corso d'acqua), abbondante, incessante
m'è il commovere che fa sospirando un vento leggero le agevoli foglie. g.
-violento, accanito (uno scontro, un combattimento). giamboni, 4 *
, ecc. (una persona, un suo membro, i movimenti stessi);
lieta né grave ché non accada in un medesimo tempo al tuo buon amico. barilli
di grande preoccupazione, di angoscia (un pensiero). dante, par.
-difficile a capirsi, oscuro (un discorso); di difficile lettura (
discorso); di difficile lettura (un libro, imo scritto). arrighetto
-severo, rigoroso (un comando, una legge). bibbia
avvenimenti dolorosi, da situazioni difficili (un periodo di tempo, un'età).
. -dannoso alla salute, malsano (un luogo). livio volgar.,
. dati, 3-65: arrivando a visitare un ammalato grave, trovò un libro sopra
a visitare un ammalato grave, trovò un libro sopra un tavolino. parini, iv-32
ammalato grave, trovò un libro sopra un tavolino. parini, iv-32: pur
, intenso impegno, seria responsabilità (un fatto, una questione, ecc.)
famiglia. -intenso, veemente (un sentimento, un moto dell'animo)
-intenso, veemente (un sentimento, un moto dell'animo). ariosto
imperator... estinguer volse / un grave incendio. tasso, 6-69: ogni
ingratitudine... vien frenata da un rispetto gravissimo. -eccessivo, spropositato
ministro fossero assai gravi. -oneroso (un debito, una tassa). livio
grande (per indicare l'aggravamento di un fatto o di una situazione che in
una situazione che in se stessa comporta un male, una pena, un elemento
comporta un male, una pena, un elemento negativo). giamboni, 7-140
era gravissima. marino, 3-54: un rabbioso dispetto ancor sent'io / del
grave: trasgressione talmente rilevante di un comandamento del decalogo o di un precetto
di un comandamento del decalogo o di un precetto della chiesa che ne consegue di
quantunque... possa anche in un tal caso commettersi colpa grave. soldati,
ai fini della determinazione dei particolari di un duello. 10. oppresso, tormentato
10. oppresso, tormentato (da un male); ossessionato (da un
un male); ossessionato (da un pensiero, ecc.). simintendi
da te cerco invano... / un breve riso, una parola amica,
gravi. nardi, 52: questi fu un certo plebeio di grave età. dovila
, nei momenti culminanti del canto, un certo numero di monaci, alcuni giovani,
d'annunzio, v-1-24: è grave di un destino questo dono che io ricevo con
grave e tardo. nannini, 125: un uomo grave può ben farsi ben volere
in quella. carducci, iii-24-4: un grave signore, con gran barba nera
, con gran barba nera e con un libro in mano, si fece in su
a chi si more / talor d'un guardo angelico e soave. -autorevole;
avea piacevol viso, abito onesto, / un umil volger d'occhi, un andar
/ un umil volger d'occhi, un andar grave. nardi, 6: credo
landolfi, 3-57: si vide davanti un uomo alto e piuttosto corpulento,.
contenuto di un'opera); sobrio (un linguaggio). bembo, 2-56
e larga. -assennato, giudizioso (un discorso, un consiglio);
-assennato, giudizioso (un discorso, un consiglio); che richiede impegno
. -severo (una parola, un rimprovero, un'inchiesta). dante
che scorre o si muove maestosamente (un corso d'acqua, un veicolo, ecc
maestosamente (un corso d'acqua, un veicolo, ecc.). beltramelli
di dolor. carducci, 828: un ciociaro, nel mantello avvolto, / grave
autunno. 13. basso (un suono: in contrapposizione ad acuto)
eroico. galileo, 4-3-106: incordandosi un cimbalo di corde di oro...
, 7-345: piano e violoncello attaccarono un grave andante. de roberto,
badia. -per estens. sommesso (un rumore). giocosa, 131:
stanza. -mus. che produce un suono più basso in rapporto con altri
che emette i suoni più bassi di un registro strumentale o vocale. -in partic.
più gravi. montano, 242: un che di gaio... in contrasto
. in contrasto con la voce, un contralto grave. -indicazione dinamica che
conosceva. -essere, riuscire grave { un abito): procurare fastidio, disagio
d'annunzio, iii-1-908: oggi è un tempo / che fa afa; e
perché nel cadere grave viene, e aldarsi un contegno; comportarsi da persona seria, salire
refettorio. carducci, iii-24-419: è un uccellacelo gravacciuolo, pigro. -acer
di testa. guerrazzi, ii-303: un altro gravaccióne,... rosso
di collera, bestemmia, da disgradarne un turco. = voce dotta,
mentre per quelli dell'ordine di almeno un centiniao di metri devia verso oriente solidalmente
: la vera sinfonia... è un temperamento del grave e dell'acuto coi
. ant. che è oppresso da un peso alquanto grave. f.
. 2. figur. che ha un aspetto triste e minaccioso. f.
boterò, 1-61: spa è un villaggio situato entro un bosco, a
1-61: spa è un villaggio situato entro un bosco, a cui danno fama diverse
, 213: a me piace molto veder un giovane, una bilicata trave sopra d'uno
e massimamente neh'arme, che abbia un poco del grave quale da piei aveva una
. cennini, 84: con un mazzo di penne di gallina o d'
francesco di vannozzo, 137: nacque un verme / che 'n l'enterme /
ramusio, iii-63: il guanabano è un arbore molto grande e bello in vista
larga, e molto verde, e fa un frutto che par pigna, grande quanto
bianco, e si disfà in bocca come un capo di latte. gemelli careri,
., uno ch'ha la figura d'un cuore, chiamato guanavana, al di
con i loro piccoli, accompagnate da un solo maschio; è animale di alta montagna
de'cameli; è della grandezza di un cervo con pelame grosso e di color
di melagrana. saba, 92: un aspro garzon sotto la verga, / a
ciascuna delle parti laterali del muso di un animale. boccaccio, dee.,
piangendo stanca, / riposate su l'un, signor mio caro. fazio, iv18-
e bilancia. pulci, 21-17: un poco rossa si fece la guancia / quella
ed è per lo più congiunto con un attributo). dante, par.
7. ciascuna delle parti laterali di un oggetto, di un volume, di
parti laterali di un oggetto, di un volume, di uno spazio. -anche:
. tartini, 160: dalla parte opposta un argine, attestante allo spigolo esterno dello
guardate, è di necessità ch'elleno faccino un angolo non retto. dizionario militare [
placca laterale del meccanismo di sparo di un fucile; ciascun fianco dell'impugnatura della
'. le placche laterali delle batterie di un fucile. idem, 120: 'guància'
guancia, / d'aver condotto, l'un, d'africa quante / genti erano
la videro imboccata [la tromba] da un drago orrendo e squamoso, il quale
il viso (per lo più per riceverne un bacio o una carezza).
de sanctis, 7-255: quando ricevete un sopruso, un'offesa, vi trovate
: -che bel monello! -disse sottovoce un soldato. -come dorme di gusto! -mormorò
soldato. -come dorme di gusto! -mormorò un altro. un terzo allungò la mano
di gusto! -mormorò un altro. un terzo allungò la mano e gli strinse una
. degli arienti, 328: postose un guangiale sopra il corpo, sotto la camicia
in carcere, affogato... da un guanciale, che li fu posto sopra
-guanciali gemelli: coppia di cuscini per un letto a due piazze. moravia
sale in zucca, / pesino meno che un guancial di piume. galileo, 4-1-453
su tutti i principi e i negozi è un triste guanciale su cui la testa del
carducci, iii-24-105: voi avete bisogno d'un guanciale ove riposare l'animuccia trafelata
guanciali morbidissimi. ojetti, iii-3: un cielo gentile e vicino... s'
a dormire il vecchio cuore / su un guanciale di sogni. -in senso
braccia o i piedi, per posarvi un libro, un messale, oggetti vari
i piedi, per posarvi un libro, un messale, oggetti vari, ecc.
sedere ed eglino mettevano uno guanciale con un libro, e dua candele accese.
sassetti, 366: teneva sopra le ginocchia un guanciale d'ermisino, sopra el quale
davanti alla seggiola del presidente vi è un gran guanciale di dommasco paonazzo dove posa una
. cattermole mancini, vi-1130: là un vecchio / drappo tessuto in oro con leoni
il finestrone interno, fu messo sul parapetto un tappeto rosso ed un guanciale. ojetti
messo sul parapetto un tappeto rosso ed un guanciale. ojetti, i-205: eccoci.
travagliato e stanco / per darsi per un pezzo in preda a lete, / la
/ notti che fanno dell'insonnia tetra / un religioso piacere. / il mio guanciale
, imbottitura, cuscinetto destinato ad attutire un colpo, ad alleggerire una pressione,
colpo, ad alleggerire una pressione, un peso. vasari, i-824: nella
sur una fratta (o forse è un biancor d'ale?) / un corredino
è un biancor d'ale?) / un corredino ride in quel marame: /
quel marame: / fascie, bavagli, un piccolo guanciale. cicognani, 9-36:
dietro, con pudica cautela, e un po'guardinga, prima un guanciale di
cautela, e un po'guardinga, prima un guanciale di considerevoli dimensioni, poi uno
con maggiore disinvoltura, uno piccolissimo: un cuoricino. 6. parte dell'
: ecco il re che ne vien come un falcone, / gionge a traverso quella
, 2-360: 'guanciale di bompresso', dicesi un pezzo di legno riquadrato, posto ed
i-23 (17): confortocci di pigliare un poco di sonno...,
non che deva / al vizio farsi un tal guancial di rose. rebora, 201
due guanciali. -riposare sopra un guanciale di rose: vivere in grande
non fosse avvezzo a riposare che sopra un guanciale dì rose. 13.
boccaccio, 13-141: lascio... un guancialetto da altare di quel medesimo drappo
, 276: per delicatura riposava sopra un guancialetto di taffetà. serdonati, 9-
3. ant. cuscinetto destinato a sostenere un peso, a dividere due elementi.
21-56: posatala [la bocca inferiore di un vaso] sopr'un guancialetto di cuoio
bocca inferiore di un vaso] sopr'un guancialetto di cuoio messo a galleggiare in sull'
4. imbottitura (per correggere un difetto del corpo). redi
serve di sostegno e di guida per un movimento rotatorio; cuscinetto. carena,
'guancialetto', piastrella di ferro posta dall'un de'lati contro il battitoio: contro il
i mazzocchi sono que'guancialetti sopra l'un de'quali si posa la colonna e l'
mappa si fece poi a guisa d'un guancialino lunghetto e pieno di polvere per imitare
da spilli, torsello', è appunto un piccolo guancialino o sacchetto di stoffa, ripieno
come tante capocchie di spilli ficcati in un guancialino? cicognani, 3-117: i
e le braccia in modo da formare un sostegno, sollevano e portano in giro
sostegno, sollevano e portano in giro un altro giocatore. tommaseo [s.
: due tendono le braccia da fare un quadrato; un terzo vi si siede
tendono le braccia da fare un quadrato; un terzo vi si siede e lo portano
— guancialino d'oro: gioco nel quale un giocatore tiene una mano distesa dietro la
o 4 guanciale d'oro ', dicesi un giuoco fanciullesco, in cui uno posa
a guancialin d'oro, / dov'è un brutto lavoro / quello star sempre sotto
, iii-2-209: quel corpiciattolo rattratto come un ranocchio, in camiciolino e la fascia alla
dell'elmo. alfieri, 8-277: un guancialon che imprigiona la strozza, /
, / e serbandola al laccio in un l'adorna, = acer,
paffuto. palazzeschi, i-537: un bel ricciolone bruno di tre anni,
/... -oh misera! un di quelli / che ti dà la tua
rifatto frate. d'annunzio, v-1-916: un nostro miserabile truffiere che in cambio di
schiaffo che veniva dato sulla guancia di un cavaliere durante la cerimonia di investitura.
in segno di cavalleria, gli mettevano un cappuccio accattato col fregio dell'oro, e
, 1-ii-105: incapace di star cheto un momento,... o giocolava come
? e io mi sento dare / un guancion, ch'i'balzai di qui colà
color mela, faceva pensare al culino di un putto fug gente tra le
ornit. che produce guano (un uccello). bontempélli, 19-295
che possiede depositi di guano (un territorio, un'isola).
e negli escrementi umani (ed è un componente degli acidi nucleici); si
il molto bestiame. cattaneo, iii-3-168: un tempo rifugio di elefanti e leoni
. il 'guano di pipistrelli 'è un concime che si trae dalle grotte
nievo, 1-560: io mando a cagliari un carico di zucchero e di cotoni
chi lavora in una fabbrica o in un negozio di guanti.
da'guantari, si può loro far dare un poco d'acqua nanfa, come
mozze e di cera nelle vetrine d'un parrucchiere e d'un guantaio.
cera nelle vetrine d'un parrucchiere e d'un guantaio. guantato, agg.
unghioni. de sanctis, ii-1-194: era un giovane elegante, guantato, ricercato nel
e guantato di nero, e sempre con un falso nome sulla targa della porta.
guantata. oriani, x-16-50: aveva un sigaro tra i denti, sporse la
a fuggir la spesa, / d'un paio di stame, o 'l più 'l
baldinucci, 9-viii-191: gli mandò per un suo fante venticinque nuove piastre, sopra
... porta una guantiera con sopra un bicchiere d'acqua e una chicchera di
una maestra di acconciare capi, ora ad un giudeo maestro di scuffie, e di
cosa, vi donarei... un paio di guanti di capretto di quelli a
la spagniuola. marino, 16-215: un cappelletto di sottil castoro / porta,
calzerà gli stivaletti inverniciati,... un abito di seta e magari i guanti
una mano scalza e l'altra con un guanto a mezze dita, a uso di
sacchetti, 178-120: al polso danno un braccio di panno; mettono in uno
mettono in uno guanto più panno che in un cappuccio. verga, i-244: sorrideva
lei... avevan sempre destato un imbarazzo quasi scabroso e un principio di
sempre destato un imbarazzo quasi scabroso e un principio di scandalo. c. e
immune il paziente corpo, accetta di perdere un millesimo della sua sagacia, della sua
sacchetti, 195-63: il contadino, trovato un guanto di panno tutto rotto, e
di simili uccelli, che gli prestò un cappello, e pasciuto lo sparviere, e
e traggagli il cappello, ed abbia un guanto in mano, col quale si
sull'erbetta. boccaccio, i-126: dandogli un paio di guanti quali a tanta e
. pulci, 4-56: fece fare un guanto, s'io non erro, /
abbino altr'arme che la spada, e un guanto di ferro nella mano ritta;
le dita, e le copria d'un forte guanto, / che avea l'ugne
frasca spinosa, sopra la quale era un guanto sanguinoso e in più parti tagliato
di ciò mandò al re di tunisi un suo guanto. antonio da ferrara, ix-142
guanto. collenuccio, 174: trattosi un guanto di mano, lo buttò verso
lo spago. -con riferimento a un guanto di tela rivestita di una spessa
di tanta importanza, fa d'avere un buon paio di guanti e stropiccinsi bene
: il pugno, nudo o armato d'un semplice guanto, non avrebbe forza sufficiente
guanti da gigante sul ring; e un rotolo di filo spinato. -nella
burchiello, 69: o meleagro, fatti un poco avanti, / che, per
). govoni, 3-116: raccoglie un lumachino come un'unghia / o il
col pelo sul cervello al quale un giorno gli amici sono riusciti a far
. -calzare, andare come un guanto: far aderire perfettamente, adattarsi
quel che racconta calza la verità come un guanto. -dare guanto di qualcosa:
da noi fatto in cinque mesi; ma un ultimo passo ci resta...
medardo rosso... veniva a gettare un guanto a una forma d'arte che
guanti bianchi. -figur. con un contegno irreprensibile, con grande finezza di
guanti gialli. massaia, viii-146: un altro disegno io aveva in mente nel
non è... da pretendere che un linciaggio possa effettuarsi in guanti gialli.
'martire in guanti gialli '. infatti un cattivo medico venne chiamato un ciarlatano in
. infatti un cattivo medico venne chiamato un ciarlatano in guanti gialli, un banchiere
chiamato un ciarlatano in guanti gialli, un banchiere fraudolento uno strozzino in guanti gialli
è quello che si crede generalmente, un esoso prestatore... o, come
, libretto mio, / se in un avverbio c'entrasse dio. -mettersi
dovete saper ch'essendo anch'io / un animai del gregge degli amanti, / un
un animai del gregge degli amanti, / un di color che fan sera e mattina
disonorati. aleardi, 1-78: vide un guanto trasvolar dal palco / sulla livida
4-82: si era intanto venuta levando un guanto e mi stese la mano.
. si volgeva appena, si sfilava un guanto, azzurro, alla moschettiera,
il tatto sopra i panni, è un mezzo dispiacere. -l'amor passa il guanto
collo, reggendo con le mani insaccate in un paio di sudici guantacci da maschio
il guanto era il simbolo di un diritto accordato o ricevuto); cfr.
i-94: mani aperte e stecchite in un par di guantoni bianchi che pa- rean
manopole da scherma. boriili, 5-43: un meccanico in tuta, con un paio
: un meccanico in tuta, con un paio di occhiali da spaccapietre legati dietro
pugilistica. -incrociare i guantoni: disputare un incontro di pugilato. ojetti, i-515
faceva a pugni. moravia, ii-261: un pallone di cuoio e due guantoni da
. calvino, 1-110: vide un brunetto più piccolo di lui con la
carabinieri... stringevano tra le anche un ragazzotto imberbe, un di quei «
tra le anche un ragazzotto imberbe, un di quei « guappi » color della
camorra, segue in palcoscenico davanti a un vero areopago di guappi. panzini,
importa, per uno spadaccino come lui, un po'guappo, anzi mafioso come dicono
[nella casa] la memoria di un d'annunzio diverso da quello che divenne
diverso da quello che divenne poi, un ragazzo in vacanza che scorrazzava in compagnia
di altri ragazzi spavaldi, malinconico ed un po'guappo. 3. spavaldo e
alzato il mento, avanzato una spalla e un ginocchio, assunto un'aria guappa,
punta d'ingenua crudeltà, che è un gusto guardarli. pasolini, 1-104:
sigaretta accesa, il riccetto ringraziò con un cenno guappo del capo. 4
stimarmi, in fondo, altra che un inferiore, un ragazzino; e quasi nell'
fondo, altra che un inferiore, un ragazzino; e quasi nell'attra- zionè
e quasi nell'attra- zionè insidiosa di un miraggio mi sfogavo, intanto, a
. trattati antichi, 47: togli un pentolino di sei danari, invetriato nuovo
ogni mano / stretto tenea per la gola un pagano. sempronio, 8-58: quei
d'annunzio, iii-2-292: auriga, un aspro / morso con le rotelle grandi
. boiardo, 2-5-29: sol da un canto vi era la salita, /
boschi, i braccianti delle possessioni d'un sacco di grano turco. cattaneo
tirolesi. fogazzaro, 7-155: un tale torquato, guarda boschi
di essere andato a jenne con un forestiere. bocchelli, i-85: nei
boschi..., se un cafone stretto dall'invemo vi si arrischia
uno segreto luogo della camera di fiore un piccolo pertugio per modo che, ponendosi
guardaboschi, i braccianti delle possessioni d'un sacco di grano turco e d'un
un sacco di grano turco e d'un mezzo bigoncio di vino. guarda-artiglierìa
all'apertura e alla chiusura delle barriere di un guarani (disus. guarani),
la funzione di agevolare lo scorrimento di un canapo e di diminuirne l'attrito.
: non ti vergogni d'essere innamorato d'un figliuol di lamone e di voler in
figliuol di lamone e di voler in braccio un cotal guardacapre? n. franco,
n. franco, 2-18: era un pastoraccio e il più fetente guardacapre che
la groppa. ordinariamente era ornata di un mascherone, di una testa di leone
catena. magalotti, 20-165: sono un altro impiccio a pretender di decifrarne
e arzi gogoli sono in un oriuolo. = comp. dall'
-in partic.: cavo teso da un capo all'altro della nave per sorreggere
di due bastimenti in cappa; sono un guardacoste e un grosso incrociatore della r.
in cappa; sono un guardacoste e un grosso incrociatore della r. m.
lo scudo, la lorica o solo un guardacuòre, piastra di bronzo spaziosa che
mia, / di far da guardadònna a un primo parto. = comp. dall'
aretino, 20-31: il mulattiere era d'un venti anni o circa, sbarbato,
badiali, gran- done, biancone, un certo caca-pensieri, un cotale guarda- feste
done, biancone, un certo caca-pensieri, un cotale guarda- feste, troppo buono per
tavole dilette, / e non a un poeta 4 que pars este '.
di una colonna in marcia o di un esercito schierato. carani
invar. operaio addetto alla sorveglianza di un tratto di linea ferroviaria, per segnalare
toscana, 14-2-1-276: modo di fare un piastrino con due draghetti e due foconi,
archibugio. guerrazzi, 2-727: tutti in un moto fecero il segno della croce sul
. neol. addetto alla sorveglianza di un autoparcheggio. bigiaretti, 11-112: quando
di ferro posta a traverso, -sulla sbarretta un cerchio dove, insinuandosi l'indice e
arma, mentre bascula e guardamano formano un sol pezzo di acciaio. l
quel ponticello a protezione dei grilletti di un fucile, a ciò la mano del cacciatore
ciò la mano del cacciatore, o un ostacolo, non possa farli scattare inavvertitamente.
può essere una piastra di metallo, un pezzo di feltro, ecc.).
. attribuito a dante, 70-15: un matto guardaménto d'occhi.
de'mariti in testa. / o con un guardanappo da cucina / sovra le spalle
da tanta lealtà, vi fa parere un anticristo nato in sicilia, a onta di
prima,... vi metteva un guardanaso alla siciliana e la rete di
, 12-i-70: il mio presente è stato un guardanaso, che, mettendogliene al volto
/ foggia di guardanatiche, e in un tratto / fèro spedir negozio sì importante
: 'guardanido, endice ', è un uovo, anche stantio, anche un
un uovo, anche stantio, anche un semplice guscio di esso, che si lascia
che è spalancato, che vede (un occhio). -anche sostant.
nel primo canto (la figura di un animale). guardanùgoli, sm.
gavazzi, 141: a'lombi portano un panno cadente fino al ginocchio, a
fino al ginocchio, a guisa di un guardappanni da bottegaio. =
invar. guardia addetta alla sorveglianza di un parco nazionale. = comp.
. invar. letter. protettore di un porto. salvini, 5-120: venerabil
.), ormeggiato all'ingresso di un porto o di una darsena, su cui
ant. ufficiale incaricato della sorveglianza di un porto. = comp. dall'imp
in passato) con mazza munita di un grosso pomo di metallo. cantini
vernatore sceglierà per l'impiego di guardaportone un uomo di ottimi costumi, avanzato
sembianti. tasso, 12-58: l'un l'altro guarda, e del suo corpo
19-74: morgante guarda; egli era un liofante, / che si dormiva a sua
guardando con un'attenzione estatica, come un materialone sta sulla piazza guardando al giocator
lei: la sua vita è stata un dolore mortale. -assol. rinaldo
più e né meno delle molecole emesse da un occhio che guardi o di quelle costitutive
agitato chiarore. -assol. avere un determinato sguardo o una determinata espressione.
, inf., 10-41: guardommi un poco, e poi, quasi sdegnoso,
essendo più medici richiesti, e avendo un segno e altro guardato di lui e non
se non si guardano allo splendore di un torchio, debitamente situato, non se ne
: quando l'oste mi ha guardato un pezzo / da capo a piè, mi
lo guardate bene nella statura, vi pare un dito più alto. nieri, 64
televisione. -visitare (una città, un monumento, ecc.). baldini
firenze è stato insomma sempre per me un vero bonincontro, e ogni distacco m'
: comanda essere imposta una penitenza d'un anno a un prete il quale, per
imposta una penitenza d'un anno a un prete il quale, per ricuperare un
a un prete il quale, per ricuperare un certo furto della chiesa, aveva per
. foscolo, v-243: se tu guarderai un po'attentamente e me e chiunque mortale
senza neanche guardarli, col passo di un elefante nella
battaglia e 'l gran flagello / d'un re pagan. ariosto, 27-35:
vizio di guardare a sé come a un altro -un importantissimo altro -può durante il
casa. trissino, i-57: guardate un poco nel mio studio, e portate
tornata a casa ti metti a leggere: un venti paginette. se non sai come
raggiungere, conseguire (uno scopo, un risultato). bibbia volgar.,
di apprendere la pittura sinora discorso, un qualche pericolo altri non può correre.
chiedere per l'amor di dio a un vigliacco servidore, che molte volte non
a te, mi terresti a bada un pezzo, ché ti debba premere molto
tutti gli sguardi, / ed esse neanco un cane che le guardi. deledda,
loro fatiche. -in unione con un aggettivo, un avverbio o un complemento
-in unione con un aggettivo, un avverbio o un complemento che ne precisa
con un aggettivo, un avverbio o un complemento che ne precisa il significato:
; / e sebbene alla moda ogn'un li guarda, / si rinfaccian tra lor
lo so; io guardo questa avventura come un dono del cielo. imbriani, 1-104
aria di pietà e di dileggio con cui un veterano di waterloo guardava ai molli giovani
; scampare, preservare, liberare da un qualche pericolo o difetto materiale o spirituale
. dante, purg., 19-104: un mese e poco più prova'io come
; cercar di evitare o sfuggire (un pericolo, un danno, una tentazione
di evitare o sfuggire (un pericolo, un danno, una tentazione, ecc.
loro e presto more, / quasi un foco di paglia ogni appetito. sassetti,
sassetti, 131: sempre spira un ponente, fresco alle volte tanto,
altra andavano armati sempre, guardandosi l'un l'altro, e ogniuno per se medesimo
brac- ceschi contrarii, che guardarono l'un l'altro: francesco colse l'ambizione
costituire protezione, scampo, antidoto (un oggetto, una sostanza, ecc.)
... guardava sopra la mosa un passo de'più importanti che fossero colà
la guardano molto bene. -fornire un riparo (dal freddo, dagli agenti
. 8. assistere, curare (un malato, una partoriente, ecc.
); aver cura, occuparsi (di un bambino, di un vecchio, della
occuparsi (di un bambino, di un vecchio, della propria salute, ecc.
alla sanitade]. -vegliare (un morto). firenzuola, 233:
: quelli che volessero venire a guardare un morto dicessero quanto pregio egli volevano.
maro. -accudire, governare (un animale); coltivare (una pianta
dentro di sé, senza palesarlo (un segreto); mantenere rigorosamente (il
-figur. conservare in vita o in un determinato stato (una persona, la
(una persona, la sua anima, un animale, ecc.); far
, guarnire, vigilare una città, un luogo strategicamente importante. guittone,
amor tanto bramoso, / ponesse pur un poco el capo gioso, / io crederei
el capo gioso, / io crederei con un sottil lavoro / trovar al pianto mio
di zuppa e pan bagnato, come un cagnaccio qualunque da guardar i pagliai.
sottoporre a vigilanza o a sorveglianza (un prigioniero, un ostaggio, ecc.)
o a sorveglianza (un prigioniero, un ostaggio, ecc.). giamboni
significato attenuato: tenere o trattenere in un determinato luogo o presso una determinata persona
casa, ma dal publico si teneva un luogo... dove si conservavan chiuse
. 13. essere rivolto verso un determinato luogo; essere esposto, orientato
bombardieri scaricarono con tale arte che con un colpo sbranarono molti galeotti che stavano a'
fraistat si è incominciata l'incamiciatura d'un buonissimo muro con suo zoccolo di pietra
, [noli] guarda il mare come un gabbiano ferito. -recipr.
tre o quattro corpi, ciascuno di un dato colore, che si guardino l'un
un dato colore, che si guardino l'un l'altro, e posta una data
lo discerna tosto [il resegone] a un tal contrassegno, in quella lunga e
si ritarda. leti, 5-i-59: un prencipe in tutto poteva spensierarsi, sopra
. 14. mostrarsi, apparire (un astro); illuminare (il sole
levato sull'orizzonte guardava indifferente come a un astro spento. -intr.
15. frances. rimanere in un luogo senza allontanarsi. boccaccio,
., 11-8: ci raccostammo dietro ad un coperchio / d'un grande avello,
raccostammo dietro ad un coperchio / d'un grande avello, ov'io vidi una scritta
nascondere. salvini, 22-121: spezzò un ramo colla grassa / mano, di
ha a guardare in cento mattoni e un sacco di calcina! t. alberti,
cosa alcuna, non facendo distinzione più da un buon cibo che da un altro nocivo
più da un buon cibo che da un altro nocivo. pirandello, ii-1-1217:
dell'eroe vittorioso quanto a quello di un altro eroe a lui per molti lati
disappunto (ed è talvolta accompagnata da un avverbio di luogo o da una proposizione
due specie..., guardiamo un po'dove si va a finire.
., ma tutti, guardate, con un certo non so che di cui pareva
azione. nieri, 213: girò un pezzo di qua e di là..
.. guarda guarda, per trovare un posticino per la quale, alla fine
per la quale, alla fine vede un albergo assai pulito entra e sede.
con dio, perché la veniva d'un luogo e da uomo, il quale mi
dirgli neppure: guàrdati! -guarda un poco!: come espressione di meraviglia
aretino, 1-1: deh, guarda un poco con che tresca di scompiglio queste
, vertuosi...: o guarda un poco! bottari, 5-102: il
: il cigoli era pittore; guardate un poco, se seppe architettare un cortile
guardate un poco, se seppe architettare un cortile ben regolato e civile e d'un
un cortile ben regolato e civile e d'un gentilissimo disegno, come è quello che
., 14 (254): guarda un po'se que'signori delle gride vengono
delle gride vengono mai da te a bere un bicchierino. tecchi, 2-97: guarda
bicchierino. tecchi, 2-97: guarda un po', anche a non averlo saputo
a pierantonio. magalotti, 24-319: un fiore in petto a una dama, e
anche passato tra gli occhielli del giustacuore d'un giovane cavaliere, è galanteria: in
cavaliere, è galanteria: in petto a un consiglier di stato, a un auditore
a un consiglier di stato, a un auditore, dio guardi. rajberti, 2-122
natura l'amor veramente, / che in un guardar conquide 10 coragio / e per
, non che per rosa ma per un guardare. s. bernardino da siena,
orecchie a tradimento -jjj! -e gli assestò un calcio secco. moravia, xi-17:
con distacco. gobetti, 1-i-532: un bilancio di fatti non indica quelle risultanze
sua abituale passività nell'obbedienza, restò un momento a guardar per aria. pavese
, n. 21. -guardare in un filar d'embrici: v. embrice,
in faccia! bada che non avrai un soldo da me! -non guardare
sciuparla: averne una cura gelosa, provarne un amore, un attaccamento esclusivo accompagnato,
cura gelosa, provarne un amore, un attaccamento esclusivo accompagnato, anche, da
-anche: per indicare una persona o un oggetto fragile. - non guardare
nell'animo di anceschi... poteva un sentimento;... avesse a
.. gli pareva che in tal caso un italiano non avrebbe più potuto guardare in
, scheggiarsi a guardarlo: per indicare un oggetto fragilissimo. tozzi, i-42:
piagnucolando) io non riesco a formarmi un concetto. -stare a guardarsi:
dio, le cerca di per trovarsi un marito, resta zitella. ficcar
ragazze che non sanno trovarsi un marito. moria, vive per
(che originariamente, nel medioevo, era un cassone e in seguito, dal xvi
letto per la cameriera, una cucina e un buco comunque per un servo. verga
una cucina e un buco comunque per un servo. verga, 1-354: sembrava che
. d'annunzio, v-2-487: ecco un odore di bucato, di giaggiolo e di
! eravamo alla soglia della guardaroba: udivamo un cicaleccio di vecchie streghe, il colpo
4-51: « lei almeno rimanga ancora un po'» / mi fredda sul passaggio il
casa o di una chiesa, di un istituto o di una famiglia. varchi
vendè da gli eredi, andò attorno un pezzo, e fra l'altre cose v'
danaro. 3. locale di un ufficio o di un teatro o di
3. locale di un ufficio o di un teatro o di altro ritrovo pubblico dove
presso congregazioni o presso la corte di un sovrano (e indicava anche il titolo
. disus. custode, sorvegliante (in un ufficio doganale). galanti,
celimi, 1-61 (149): un giovedì, venne a me dua camerieri
, i-355: era stata guardarobiera in un grande albergo di londra. moravia, 14-237
mia sorella... è guardarobiera in un teatro. = deriv. da
alla sorveglianza di una sala (in un museo, in una mostra, ecc
479: il guardasala... era un vecchietto toscano, ascritto, com'era
che fra poco napoli sarà dotata di un grande istituto clinico, contenente almeno duecento
qualcosa o di fissarsi nella mente un fatto o un particolare, di ritrovare
o di fissarsi nella mente un fatto o un particolare, di ritrovare ciò che si
tanto di traverso una guardatina maliziosa e un sorrisetto che le scopre su le due
guardatàccia. nieri, 323: dopo un momento viene quell'altro correndo per la
a. cocchi, 4-2-194: guardata con un microscopio ordinario mostrò molti bruscoli filamentosi e
le donne si vedono guardate un po'meno del solito, e cessano
po'meno del solito, e cessano un po'd'intromettersi, come fanno sempre,
. 3. tenuto, adottato (un atteggiamento, un modo di procedere)
. tenuto, adottato (un atteggiamento, un modo di procedere). siri
di lunghe consultazioni... diede un lungo scritto contenente il procedere guardato da essi
5. curato, governato (un animale, una stalla, ecc.
sue armi armati, / sopra ciascuno un giovane sergente. -conservato, mantenuto
massimamente nella parte prospiciente alla piazzetta da un portone ferrato di spranghe e di catenacci
e di catenacci) facendo uncino di un chiodo battuto sulle sonanti incudini di gombitelli
presso della riva ch'egli potè, un luogo aspro e dirupato, e però
frequenti. 8. rispettato (un comandamento, una legge); solennizzato
. piovene, 5-282: guardata da un lato da fiesole, e dall'altro
della conca di colli, che è un monumento artistico nel suo insieme.
. che protegge, difende, libera da un qualunque danno materiale o morale; protettore
3. che assiste o cura (un malato); che ha in custodia
); che ha in custodia (un bambino). velluti, 307:
— in partic.: tutore di un fanciullo. g. villani, 12-10
o custodisce gelosamente (un'arte, un segreto, ecc.); che mantiene
.); che mantiene intatto (un ricordo, una virtù, ecc.)
eletto te per fidissimo guar- datore d'un mio segreto, sperando primieramente che tu
sorveglia o amministra (una casa, un podere, denaro, oggetti preziosi).
: che è incaricato di sorvegliare (un prigioniero, una donna, ecc.)
guardia, presidia (una città, un luogo fortificato, ecc.).
de'guardatori del corpo del re, mandò un trombetto al tribuno e convocò il popolo
, ossequente (a una legge, a un co- mandamento, a un ordine)
, a un co- mandamento, a un ordine). s. agostino volgar
. dispositivo che arresta il movimento di un telaio meccanico in caso di rottura di
telaio meccanico in caso di rottura di un filo della trama. = comp
, ii-1-727: tutti ci sentiamo commossi: un guar- datreno grida: - vive galibardi
sp. t 7 (no): un suo antenato guerriero, terrore de'nemici
nel lasciarvi vi diranno 'addio 'con un sorriso che parrà più disperato e più
3. esposizione o orientamento di un luogo o di un edificio rispetto a
o orientamento di un luogo o di un edificio rispetto a un punto. d
luogo o di un edificio rispetto a un punto. d. bartoli, 9-29-1-42
truppa di tenersi pronta a eseguire un ordine. - anche al figur.
sentinella svolta da gente armata per difendere un luogo da sorprese o dal nemico)
, e a ciascuna tocca la guardia un giorno. marino, 1-47: trovò di
mio parente che lo frenasse, diventò un diavolo scatenato. bozzati, 1-39: il
maravigliosissimo. verga, i-22: si fermava un istante nella viottola,..
destinato alla difesa, alla vigilanza (un luogo, un edificio). ottimo
difesa, alla vigilanza (un luogo, un edificio). ottimo, i-134:
servizio di vigilanza (una sentinella, un medico, un infermiere, ecc.
vigilanza (una sentinella, un medico, un infermiere, ecc.).
e stretto da una stessa catena con un mescuglio di molti altri reissimi malfattori.
altri reissimi malfattori. massaia, vii-207: un giovanetto di circa quattordini anni, facendo
toccando che gedda ed aden (poiché era un legno di guardia),..
: alle guardie, alle guardie. in un subito uscimo di piazza per pigliare l'
per estens. difesa, riparo (di un luogo, deltincolumità fisica di ima persona
. -custodia, cura (di un patrimonio, del denaro, di cose
. -salvaguardia, preservazione (di un bene morale, di valori spirituali,
stato, di una provincia, di un comune); mantenimento dell'ordine e
otto di guardia, ma ci venisse un console e capitano di giustizia.
5-167: essendo il medicamento dell'arcispedale un gagliardo alterante, ne viene per conseguenza
, la difesa, la custodia di un luogo, di una persona, dell'ordine
operazioni che accompagnano la sostituzione di un picchetto di guardia con un altro.
sostituzione di un picchetto di guardia con un altro. borgese, 1-87: ricordò
quirinale. buzzati, 1-88: saliva un suono di passi cadenzati perché era già
-figur. sostituzione di persone in un incarico per lo più di notevole importanza
rimpasto ministeriale. palazzeschi, 7-74: un cambio della guardia. i nuovi forti
, addette a proteggere la persona di un sovrano 0 capo di stato o altro
. segni, 5-172: in siracusa fu un cittadino, che, chiedendo dionisio la
, una guardia nobile a cavallo, un battaglione o due di guardia reale:
battaglione o due di guardia reale: un po'd'artiglieri alle fortezze. bocchelli,
di persone fidate e devote che accompagnano un personaggio importante (o che tale si
. massaia, xi-110: avevagli dato un forte numero di soldati per accompagnarmi fino
lo scopo di difendere l'assemblea da un colpo di stato della corte e di
1818 quando re ferdinando i, applicando un decreto di gioacchino, impose la costruzione
di gioacchino, impose la costruzione di un cimitero il primo malfutano morto lo dovettero
sentinelle avanzate, precisamente come avrebbe fatto un bravo reggimento della vecchia guardia imperiale.
primo nucleo di un'istituzione, di un movimento politico, artistico, letterario.
guido da pisa, 1-223: prese un suo fante e quetamente n'andò al
uomo, che dal suo nascimento gli pose un angelo per guardia, il quale.
boscaglie riservate affa fabbrica de'sali, un notaio, con titolo di ufiziale del
campestre sperava, da me, trarre un qualche utile. -guardia carceraria:
(tali agenti sono attualmente organizzati in un corpo inquadrato nelle forze armate).
agente del comune (generalmente organizzato in un corpo), preposto all'osservanza dei
40 cm circa in modo che formi un angolo retto
figur. manzini, 7-37: in un « in guardia » allarmato dell'anima,
; ha guardia stretta chi non scopre un bersaglio valido rimanendo in posizione ravvicinata rispetto
in guardia stretta minacciosi; e a un tratto / io lo tirai sul mio
orecchia. 14. parte di un oggetto o di uno strumento, che
410: dè avere s. vij per un altro paio di scarpette chiuse e per
2-352: 'guardia', si dice un pezzo di legno corto chiamato anche '
debole di una costruzione, per rinforzare un pezzo di legno viziato e guasto che
soprattutto della guardia, sotto, d'un acciaio di qualità diversa: bianco e
.. recava confitto fino alla guardia un pugnale o uno stocco. 16
(e anche la fine) di un libro (e se i fogli sono
cattivi. carducci, iii-7-97: in un foglietto cartaceo di guardia premesso al fascicolo
.. v'era quello che cercavo: un timbro. 19. elettrotecn. anello
a cui può giungere l'acqua di un fiume o di un lago senza costituire
l'acqua di un fiume o di un lago senza costituire pericolo di tracimazione degli
i-187: in quell'ora la piena raggiungeva un livello mai più toccato sopra « la
dormicchiante vicino al focolare, in guardia di un po'di brodo che stava bollendo.
chiosco di vetro e di ferro, con un uomo in berretto nero a guardia.
guardia, e doverebbe la cittade riserbare un santo uomo e conservano. bibbia volgar
che a guardia l'aveano, gittò un gran sospiro. storie pistoiesi, 2-203:
e crudele incendio, che quasi in un momento abbruciò... la casa di
la lascerà il marito a guardia a un suo caro amico. libro di sydrac
rapita. -affidarglielo in accomandigia (un territorio). g. villani,
. leti, 5-i-196: occorrendo che un ambasciatore commetta grave delitto, non si
la 'padella'. d'azeglio, 1-237: un
servitore... cena su un angolo d'un trespolo. è di guardia
... cena su un angolo d'un trespolo. è di guardia in sala
. -essere alla o sulla guardia di un luogo: avere l'incarico di presidiarlo
tienzìn, e quivi far sua vita in un disagiatissimo casolare, in guardia a buon
richiedere una particolare cautela nell'uso (un farmaco). del garbo,
sorvegliare a difesa o a protezione di un luogo o di una persona; custodire
facendo guardia al casto petto, / appresta un molle letto / su l'occaso,
focolare. -fare la guardia a un morto: vegliarlo. firenzuola,
del figlio e delle navi, e con un solo suo compagno... sen
mi si stampò dinanzi agli occhi come un faro di pace. cicognani, 9-113
guardia anche me. -mettere in guardia un disegno: definirlo, delinearlo, determinarlo
e finito. -mettere in guardia un luogo; mettervi la guardia: farlo
sumere la sorveglianza (di un luogo). -anche al figur
i-421: qui mi pianto di guardia come un drago; / di qui deve
/ di qui deve passar se non è un mago. alvaro, 12-195: fabio
bell'ingegno entrare in guardia e servirmi con un argomento in forma. docciolini, 13
attenta allo sguardo dell'uomo, come un felino che sta in guardia.
de sanctis, 7-278: non è un oratore, è un filosofo che fa
7-278: non è un oratore, è un filosofo che fa appello all'intelligenza,
cose di ben differente natura, come un corpo che luce per sé, ed
di tanto invaghire dietro alla maniera di un altro, ch'e'si faccia a imitarla
nella casa di messer lizio... un giovane bello e fresco della persona.
sua donna prendevano, che fatto avrebbon d'un lor figliuolo. -prendere o
giamboni, 8-i-199: chimus è un pesce di mare, ma egli è
l'incolumità di una persona o di un luogo; stare all'erta. compagni
ceami, e col mio core / in un perenne ragionar sepolto, / alla guardia
d. bartoli, 26-237: datogli un salutevole avviso, di tenersi la vita
. lippomano, lii-8-203: ha anco un figliuolo naturale,... il
. calvino, 2-199: vide un guardiacaccia che passava, a mani in
noto, sotto lo spalto, un accampamento. bacchetti, 9-57: du
il padre... [era] un pezzo d'uomo dalle gambe un po'
] un pezzo d'uomo dalle gambe un po'roncolite per essersi, egli, guardiafìli
manovra dei freni su una vettura, un treno, ecc.; frenatore.
soli minuti di fermata! - strillò un guardiafréni. = comp. da
c'era mai la possibilità di darsi un bacio per quell'andirivieni di guardialinee, frenatori
, iv-2-1344: aveva l'aria d'un giovinetto, d'un guardiamarina ancóra timido.
l'aria d'un giovinetto, d'un guardiamarina ancóra timido.] ovine,
] ovine, 368: aveva avuto un colloquio « molto breve » con il
o più grasso, impinguare (un animale). -in partic. zoot
paoletti, 1-301: si renderà più salubre un tal cibo, giacché, oltre alla
de i lovini sia somenada / e falla un poco zappolare, / po'recrovili e
concime che essi davano loro, eglino avevano un modo di governargli, il quale,
zebe, / per l'utile d'un solo, in campo esangue / l'itale
fare in modo che ogni pagina d'un suo libro equivalga a un carro di
ogni pagina d'un suo libro equivalga a un carro di letame per ingrassare e fecondare
rendere più copioso, più abbondante (un corso d'acqua). michelangelo,
ispessire, coagulare (gli umori, un liquido). vallisneri, iii-179:
impellente. 7. lubrificare (un motore, un ingranaggio); spalmare
7. lubrificare (un motore, un ingranaggio); spalmare di grasso (
obeso, florido (una persona, un animale); crescere, aumentare di
che si chiama, schiettamente parlando, un porco. e sì che mangio poco.
che ingrassavano e si scarmigliavano a un anno di distanza dal matrimonio.
magro? siri, 1-ii-153: era un giovane re di pochissima esperienza e applicazione
ingrassava. -rimpinguarsi, rinsanguarsi (un patrimonio, un capitale); farsi
-rimpinguarsi, rinsanguarsi (un patrimonio, un capitale); farsi più cospicuo e sostanzioso
gusto (ed è spesso seguito da un complemento di limitazione). sacchetti
busse. bonarelli, xxx-5-94: or in un batter d'occhio, /
c'ingrassi. giusti, 4-ii-396: un liberale, in carcere, / c'ingrassa
effetto di concimazione o di irrigazione (un terreno). palladio volgar.,
sì magra. lastri, ii-140: un metodo molto efficace per tener pulito dall'erbe
13. gonfiare, divenire abbondante (un fiume, un corso d'acqua)
, divenire abbondante (un fiume, un corso d'acqua). segneri,
pubblico bene, non tarda a nereggiare un brulicame di vili che di quel sangue s'
. divenuto grasso o più grasso (un animale), ben nutrito; ingozzato.
ingrasso, sottoposto ad alimentazione intensiva (un animale). -per estens.:
il quale spero che non avrà dimenticato un poeta insecchito. cantoni, 757:
. pascoli, 1348: egli stesso un gran banco assettò nel chiarore del fuoco,
una di capra, / e d'un maiale ingrassato la spalla fiorente di lardo.
che tu m'insegni ad ingrassar (un liquido, un umore).
insegni ad ingrassar (un liquido, un umore). le mascelle a'
cresciuto lud. guicciardini, 1-40: un affricano, domandato qual rigogliosamente (una pianta
riposo. 4. lubrificato (un attrezzo, un organo meccanico);
4. lubrificato (un attrezzo, un organo meccanico); unto, spalmato
estens. che produce abbondante foraggio (un luogo). galileo, 3-4-507:
salona, veddi in strabone quella essere un luogo in bitinia assai celebre per esser fecondissimo
, applicato a una macchina o a un dispositivo, che serve a iniettare il
(ingrassìcchio). raro. diventare un po'grasso, aumentare lievemente di peso
la pelle sottile e la forma di un caratello. idem, i-519: il
concimazione, letamazione, fertilizzazione (di un terreno). d. grimaldi,
, 3-121: raccolse anche da terra un pezzo di cappello... e lo
divoravano tutta la bellezza delle cina, è un ottimo ingrasso per tutte le terre, specialmente
paese, come se la miseria fosse un buon ingrasso, strillano e si
— mettere, porre all'ingrasso: tenere un animale nella stalla a ingrassare (con
iv-44: il povero jeanin era stato un tempo un artista conosciuto, poi amareggiato dal
il povero jeanin era stato un tempo un artista conosciuto, poi amareggiato dal livore
, e aveva voluto fare di bouvard un allievo destinato a rivendicare il suo genio
il gran scipione ingratamente anch'esso / un dì accusato ringraziò gl'iddii / e i
: profondamente credere, -e qui si arrestò un momento perché il suono della sua voce
sorpreso, -che il mondo va verso un destino migliore. 3.
vimini, rami) in modo da formare un graticcio. d. bartoli, 2-4-339
e 'l pino salvatico convien tenerlo prima un pezzo a seccare nel forno o sopra le
la cassa del petto... è un ingrati- colamento di costole ed altri corpi
: non apparisce questa [tunica] che un denso ingraticolaménto di forte fila tessuto.
2. disporre la graticola dei disegnatori su un quadro o una figura per riprodurla (
[ediz. 1827 (309): un finestrino ingraticolato]. ranieri, 1-i-58
pendeva alla gola; e fattasi a un finestrone ingraticolato di ferro, lo gittò sulla
ferro, lo gittò sulla via per un vano della grata. verga, 2-258:
, 18- 257: s'intravedeva un alto finestrone ingraticolato, di aspetto signorile
de'bardi, 1-6-37: vede posto in un canto uno intrecciato / d'asse ingraticolate
di rose. spallanzani, 4-v-310: un aggregato infinito di tenui fila...
sottilissimi drappi di seta o chiuse d'un ingraticolato ad opera- di scarpello, con
chiosca 'era esagona... con un ingraticolato frammezzo, intorno al quale correano
e lunga come in un piccolo corridoio verde... colava dalla
del fondo di quella stanza, corre a un pie'd'altezza uno incraticolato di nervetti
v-244: al di dentro è come un ingraticolato, ed ogni apertura dell'ingraticola-
apertura dell'ingraticola- mento è principio di un sacchetto. 2. graticcio per
i-5-236: potrei... seppellire ad un tratto una generazione piena d'ingratitudine verso
e superbo vizio di ingratitudine v'ha un cotal pensiero d'altezza morale, il pensiero
d'ingrati di cui parliamo suol menare un vanto orgoglioso della sua stessa ingratitudine.
benefici è una sorta d'ingratitudine, un disconoscimento cioè del valore di quell'atto
, alle cure prestate (con riferimento a un terreno coltivato, a un albero fruttifero
riferimento a un terreno coltivato, a un albero fruttifero, ecc.);
tanta sterilità, e di avere coltivato un terreno che con tanta ingratitudine mi corrisponde
non erriate. oddi, 1-34: sarà un bel caso questo: tu avrai assassinato
. -comun servigio ingratitudine rende: rendere un servizio alla comunità non procura gratitudine a
comp. da in-con valore negativo e da un deriv. di gratus 'grato,
persona, la sua indole, anche un popolo, una gente). -in partic
le mie mani. -costruito con un compì, di limitazione. cavalca,
. pulci, 21-18: per mille ingrati un sol ristora il tutto. ariosto,
panigarola, 1-209: di raro occorre che un ingrato capiti bene. c. i
. tarchetti, 6-ii-691: egli è un ingrato, è un'indelicata creatura,
su rendetegli l'onore, / fate un serto alle sue chiome. mazzini, 38-156
uomo! così ringraziate chi vi fa un dono? 2. per estens.
miei, sì mal foste impiegati / per un fellon che nutre tai sentimenti ingrati?
vi professo, / voglio lasciar in carta un qualche segno. cesari, 1-2-138:
improduttivo, sterile (una coltivazione, un terreno); infruttuoso, magro, deludente
; infruttuoso, magro, deludente (un raccolto). - anche al figur.
... fecero i loro sperimenti in un terreno sterile e ingrato. algarotti,
la lingua francese... è un terreno molto ingrato per la poesia. targioni
;... ha le miniere, un suolo fertile quasi dappertutto, senza il
/ splendide più che stelle; ma 'n un iomo / el tempo vi è dintorno
la bella ingrata. -costruito con un compì, di limitazione. capellano volgar
, spiacevole, nauseante, disgustoso (un sapore, un odore, una bevanda
nauseante, disgustoso (un sapore, un odore, una bevanda, ecc.
b. corsini, 17-16: in un casale / di quei contorni era seguito a
quei contorni era seguito a caso / un incendio crudel, per via del quale /
acque de cavati pezzi, ne risultava un misto non ingrato al gusto. c.
laborato a rabeschi gentilmente diretta, ha un sapore rustico sì ma sustanzioso e non
sia d'erbe... bollite in un involto di pasta o in qualche
disarmonico, dissonante (la voce, un suono, ecc.). berni
stata di non piccolo pregiudizio appresso a un popolo che, eziandio nella lingua, faceva
7. impervio, inospitale, malagevole (un luogo); brullo, desolato (
luogo); brullo, desolato (un territorio, una regione). algarotti
cardinal alessandro farnese venne voglia di sceglier un sito solitario, lungi da roma circa
30 miglia dalla parte di viterbo, in un terreno montuoso ed ingratissimo. bertola,
n'è venuto detto et scritto, d'un grandissimo numero, che allora se ne
ne trova a i librai pure, un volume. n. villani, 4-13:
. cesarotti, 1-xxxiv-160: ahi che l'un de'geni nostri / tolse a noi
67: penetrava / le mal chiuse finestre un vento ingrato. passeroni, 1-120:
il core avrete, / voi sarete un dì tante oche / clamorose, ingrate
gli occhi del suo figliolo, in un riflesso che gli batteva ingrato sul volto
ingrato sul volto, eran come d'un altro malato, mucidi, storti.
dolente (una parte del corpo, un organo). giovanni da samminiato [
; arduo, pesante, faticoso (un lavoro, un'occupazione). -
, spinoso, scabroso, ostico (un incarico, un'incombenza, o, anche
un'incombenza, o, anche, un discorso, un argomento). caro
o, anche, un discorso, un argomento). caro, 12-134:
alessandro, nel veder daniele, provò un momento di rammarico, e gli andò incontro
procura soddisfazione; inameno, arido (un argomento, una disciplina); che
sia pratico. -metricamente imperfetto (un verso). cesarotti, 1-xxxviii-23:
-difficile da modellare, da plasmare (un materiale, la creta).
a viva voce / ch'io sono un ingrataccio, un ignorante, / perché
voce / ch'io sono un ingrataccio, un ignorante, / perché quel giorno ch'
rendere più pesante (un'accusa, un sospetto). ugurgieri, 367
. cacherano di bricherasio, 1-323: un indulto che restituisse allo stato que'rei.
e ingravidolla, ed essa poi partorì un figliuolo, il quale fu chiamato esculapio.
, non faceva che pregarla a farli un figliuolo maschio. casti, i-2-25:
, che contengono dentro di sé tutto un mondo reale, il quale vi sta come
non possono impregnare, / avendo attorno un grosso e buon governo, / apre la
d'africo mensola s'ingravidava / d'un fantin maschio, di gran valimento / e
, che tu abbia saputo ingravidarti di un fìgliol maschio, m'ha tutto riconsolato
grazia sua e si ingravido- rono in un momento, come le fiamme nel suo nutrimento
canine di razza poerine, ingravidate da un bastardo randagio. -reso fecondo (la
casti, i-1-49: s'avvide esser d'un gener differente / quella straordinaria gonfiatura,
, assumere una tonalità più bassa (un suono). galileo, 4-3-91:
. 3. figur. assumere un tono grave, un carattere serio.
. figur. assumere un tono grave, un carattere serio. salvini, 6-10
differenza, ma il riscaldarla o raffreddarla un poco produce il medesimo effetto.
sei furbo. quando sto per tirare un calcio a schopenhauer, hai l'arte d'
, v- 6-62: c'è qui un uso secondo il quale ogni candidato che
i migliori elettori... deve fare un giro di casa in casa, trattenendosi
il conte. pananti, i-164: acciò un buon letto noi possiamo farci, /
: questo [la tragicommedia] è un composto poetico... tutto mescolato
veniva dal lamery a suo piacimento formato un vesuvio. leopardi, v-297: secondo
v-297: secondo alcuni poeti la strige era un ingrediente, di cui si facea uso
. elemento costitutivo; componente indispensabile di un tutto. -in partic.: tema,
caratteristico, che entra nella composizione di un determinato genere letterario o artistico. costanze
4. mezzo o elemento utile per produrre un effetto, per conseguire uno scopo.
, 6-151: la novità al certo è un ingrediente di gran forza per cagionare in
e di terre cotte è ancor essa un ottimo ingrediente per ammorbidire e raggentilir la
, che procede, che proviene da un luogo diretto a un altro. bellori
che proviene da un luogo diretto a un altro. bellori, iii-22: la
due romanzieri ingredirono... in un campo amplissimo, quello delle idee sociali e
ingrembiulato, agg. letter. avvolto da un grembiule; che indossa un grembiule.
avvolto da un grembiule; che indossa un grembiule. barboni, ii-1-926:
, ii-1-926: più che altro lo rapiva un venditore di castagnacci, un ometto ingrembiulato
lo rapiva un venditore di castagnacci, un ometto ingrembiulato come un cuoco. jahier
di castagnacci, un ometto ingrembiulato come un cuoco. jahier, 103: ecco
48 7: cercava [quel diavolo] un peccatore con ambo tanche, stando questi
conte allora, / riserbandosi a fame un magno e bello, / quand'ei fusse
. -arrivo, comparsa (in un luogo). trissino, 2-1-177:
, 86-63: il 3 luglio, un giorno dopo l'ingresso delle truppe francesi,
domande. caproni, 160: era un portone in tenebra, / di scivolosa
a genova. -immissione (di un corso d'acqua). guglielmini,
(130): va a chiamare un terzo malandrino, lo fa scendere nel
-somma che si paga per poter entrare in un luogo, in un locale (come
poter entrare in un luogo, in un locale (come teatri, cinema, esposizioni
-introduzione (di uno scritto, di un discorso). alberti, ii-265:
ecc.]. -principio di un determinato periodo di tempo, di un'
partic.: i primi giorni di un mese, l'inizio di un anno o
di un mese, l'inizio di un anno o di una stagione. ang
forma solenne) di una carica o di un ufficio; insediamento. -in partic.
si inizia a esercitare una carica, un ufficio; prolusione. g. g
, 4-ii-738: non voglio anche tacere di un colosso di 46 palmi...
, ed hanno ognun di loro fatto un ingresso con una orazione superbissima. g.
-l'iniziare a frequentare una scuola, un corso di studi. bellori,
del sole in una costellazione o in un punto dell'eclittica; immersione apparente di
punto dell'eclittica; immersione apparente di un pianeta nel disco solare. manfredi,
. idem, 1-313: si richiede un tempo notabile... tra l'
. -astrol. l'entrare di un pianeta in rivoluzione in un segno zodiacale
entrare di un pianeta in rivoluzione in un segno zodiacale. cattaneo, v-3-115:
in una casa d'abitazione o in un negozio formano l'entrata, l'anticamera,
ferocia. la spagna, 10-11: un altro ferì sanza dir motto / con
che era vedovo con due bambini, senza un soldo per comprarsi il pane; e
puzzo de'lavoratori, / che n'ebbe un caccabeo così ingrifato, / di rio
scalpori. bergantini, 1-243: in un fusto sottilizzasi / il petto; e lussureggia
slataper, 1-147: tutto s'ingrigia in un languore d'affanno e la gente cammina
, / dal mare che s'ingrigia. un albero di nuvole sull'acqua / cresce
e ognuna ha 1 suoi cerchi d'un unico centro / sfrangiati dal cupo ronzar
. brizzolato. fucini, 518: un milite sulla quarantina, un bell'uomo
, 518: un milite sulla quarantina, un bell'uomo con la faccia adorna d'
, ingrigisci). letter. assumere un colore grigiastro, cupo; oscurarsi,
nel gran fumo e nel cielo scialbante, un terribile odor di bruciato. bernari,
. 3. figur. assumere un aspetto dimesso, trasandato. manzini,
altissima, con le pareti rivestite d'un ammattonato annerito dal tempo e ingrigito di
dei suoi capelli ingrigiti... sembrava un muratore. -che ha i capelli
g. bassani, 3-269: aveva un viso strano, notai, come ingrigito.
, iii-259: tutti e'membri fanno un corpo, e questo corpo è la chiesa
, 6-74: s'era presentato sull'uscio un tale collo schioppo ingrillato e spianato verso
tommaseo [s. v.]: un drappo inumidito, messo a asciugare,
, inesauribilmente, scene che devono essere un po'sul genere della 'battaglia di
3-135: fronte ingrinzita come quella d'un vecchio. -di animali. e
sgualcito, stropicciato (una stoffa, un indumento). e. cecchi,
. linati, 10-99: sapesti con un tuo solo amplesso diradare la nera rabbia
le sue chiavi ingrommate di sangue portò un tedesco a pio ix a gaeta.
scoprono... una vasca, un abbeveratoio, un condotto scavato nella pietra
. una vasca, un abbeveratoio, un condotto scavato nella pietra e inverdito di
, iii-100: l'arcivescovo, ingrondato come un mago, si recò le due palme
duolo. unire, stringere con un nodo; legare; intrecciare.
. u figur. stringere in un nodo di commozione. liburnio, 2-6
complicato, imbrogliare (l'intreccio di un racconto, di una commedia; un
un racconto, di una commedia; un discorso, una faccenda, ecc.)
de'due duchi. boschini, 14: un zane sortirà sì astuto e acorto,
altro nel suo cannocchiale avea osservato come un legiadro motto, ma volendo poi fare
bene il nodo che la spada di un alessandro... non saria bastata,
a reciderlo. -figur. stringersi in un nodo di commozione, di angoscia (
e si sprofonda fra le piccole pareti d'un cuore! -confondersi, imbrogliarsi (
ronzino buono e gagliardo da potere ingroppare un fante a piedi, bisognando, con
il muro di cinta... da un ragazzo agile si poteva ingroppare e scavalcar
. ingruppato). unito, stretto in un nodo aggrovigliato; avvolto e stretto intorno
g. barbaro, ii-103: aveva avanti un fazzuolo ingroppato, il quale esso sciolse
ac- cioché non isvagassero sparpagliate, con un nastro scar- natino. papini, v-392
bocca cotali voci. -irrisolto (un problema). siri, vi-185:
le rimostranze. -stretto in un nodo di commozione, di angoscia (
colle braccia aperte. -soffocato (un suono). banti, 10-334:
alla battaglia, / ma di far un mortaio di salsa fina, / da intinger
groppa. 2. inarcato (un animale e, in partic., un
un animale e, in partic., un felino). tecchi, 12-26
quantità; crescita, sviluppo (di un essere vivente); ispessimento, rigonfiamento,
3. ant. rafforzamento (di un esercito). dovila, 124:
degl'abitanti, vennero all'elezione d'un re dominatore di tutte le prenarrate montagne
densità, viscosità (del sangue, di un umore). redi, 16-v-419:
inviscidimento nasce,... da un calore e non da freddezza.
i-375: fece simone... un coro d'angeli, che cantano e suonano
si feo / con cento armate braccia un briareo. galileo, 4-4-302: io farò
, 5-83: per apprendere a fare un edifizio stabile ci vuol la pratica, e
pratica, e perciò s'accostano a un architetto che abbia alle mani molte fabbriche
volte. mazzini, 32-72: è un peccato che non abbiate avuto prima l'
acque, fare aumentare di livello (un fiume). - anche al figur.
udiamo ripetere, perché è stato ingrossato da un ricco affluente di errori. bartolini,
3. aumentare i componenti di un gruppo, di una comunità. —
agguerrito, più forte; rinforzare (un esercito). pontano, 122:
viscoso, poco fluido (il sangue, un umore). bencivenni, 5-196
l'esercizio del diritto di ingrossazione (un possesso fondiario e, al figur.
, al figur., il territorio di un feudo, uno stato, ecc.
6. fare aumentare di entità (un capitale, una somma di denaro)
il quantitativo di merce, immettere in un mercato. sassetti, 159: altre
7. alzare di tono (un suono, la voce). campanella
: tal fiata... ingrossa un po'la voce e carica il colorito.
8. figur. accrescere d'intensità (un desiderio, un sentimento).
accrescere d'intensità (un desiderio, un sentimento). n. franco
l'intemperanza la destruzione del temperamento e un vivere più da bestia che da uomo
va avanti. misasi, 2-178: un filo di fumo bianchiccio saliva saliva man mano
stoppino de la lucernetta s'ingrossava in un putrido fungo. -svilupparsi, crescere
fungo. -svilupparsi, crescere (un essere vivente o una sua parte)
ingrossino lasciando e tronconi de rami lunghi un mezzo piede. machiavelli, 143: perché
f. doni, 4-30: stette un tempo il re senza toccarlo [il lago
di livello, andare in piena (un fiume); diventare burrascoso (il
nel lago stesso, quando questo ingrossa: un gran borgo al giorno d'oggi,
notizia); farsi più vasto (un movimento d'opinione). mazzini,
di numero, diventare più folto (un gruppo di persone, una folla, ecc
forte, più agguerrito; rafforzarsi (un esercito). malispini, 150:
alle spalle. gadda conti, 1-339: un folto gruppo di invitati...
diventare fitto, folto (una nube, un vapore, la nebbia, la foschia
sì gl'ingrossa inanzi, / ch'andare un palmo sol più non gli lice.
, farsi minaccioso (una tempesta, un temporale). - anche al figur.
notte è cupa, qui non avvi un cielo, / si scopre sol larga gelata
la miniera,... simile a un fumo per quelle canne trapassa, e
-diventare denso, viscoso, torbido (un liquido). leonardo, 2-44:
buono e non ingrossazi, mettivi dentro un poco di canfera fonduta a lento fuoco
croce, iii-3: quando dall'ulcera scorre un licor tenue, crudo e di sostanza
e inviscidimento nasce... da un calore e non da freddezza. -ant
entità (una somma di denaro, un debito, ecc.). cesari
diventare più intenso, più forte (un sentimento). boiardo, 1-16-16:
profonda riforma. -estendersi, coinvolgendo un numero sempre maggiore di soldati; diventare
, 412: appiccatasi... in un subito una sanguinosissima scaramuccia e ingrossando di
parti ingrossò. nievo, 383: un mormorio di scontento corse per le bocche
d'orecchio e udiva ingrossar di fuori un nuovo tumulto fu più moderato degli altri
altri. -aggravarsi (una situazione, un pericolo, ecc.). compagni
sia ingrossato, ed io ci senta in un modo come se avessi gli orecchi chiusi
sepolcro era mal turato, ancora che un poco d'aria entrasse, nondimeno egli
donna ingrossò di questo toro e nacquene un mezzo toro e mezzo uomo chiamato minutario
, / egli cadde in disputa con un giovane. -ingrossare le cervella: diventare
madre... gli pose avanti un suo bambino sformatamente ingrossato per enfiamento di
d'acqua; gonfio, in piena (un fiume); burrascoso (il mare
. aumentato di numero (una folla, un insieme di persone); rinforzato dall'
di nuovi soldati e nuovi armamenti (un esercito). collenuccio, 210:
atmosfera); fitto, denso (un vapore). giamboni, 8-i-119:
-divenuto denso, viscoso, poco fluido (un umore, il sangue).
-reso più consistente, più corposo (un liquido). fiorio, 479:
l'esercizio del diritto di ingrossazione (un possesso fondiario e, per estens.
, per estens., il territorio di un feudo, di uno stato, ecc
.. per far giusto dell'italia un piemonte ingrossato? 6. figur
reso più intenso, più forte (un sentimento, un desiderio). r
, più forte (un sentimento, un desiderio). r. sacchetti,
buona madre bologna, mi trovai d'un subito così ingrossate e molte- plicate nel
molte- plicate nel pensiero le difficoltà d'un assunto, il quale tuttavia io non
secca di holbein. -ridondante (un discorso, uno stile). serra
stanco di questi trattati / che vanno un poco dinanzi da voi, / e ho
la donna non ingrossata, stettono circa un anno. aretino, 20-273: che
2. in diplomatica, originale di un documento scritto per esteso con caratteri grossi
consistente nel diritto spettante al proprietario di un terreno agrario di maggiori dimensioni, nel
maggiori dimensioni, nel quale fosse incluso un appezzamento minore appartenente ad altro proprietario,
e maledice le carte: e questo è un dolor naturale. passeroni, iii-414:
di serpenti impietriti] all'ingrosso per un baiocco l'una e si venderanno in
. — ingannarsi alvingrosso: commettere un grave errore. panigarola, 3-ii-155:
: come accade in tutti gli affari un po'imbrogliati, che le difficoltà alla
: il publico vi giudica all'ingrosso un gregge d'ignoranti. nievo, 254
-tutto in una volta, tutto d'un fiato. a. cattaneo, ii-166
in- grosso il calice di babilonia, un peccato dopo l'altro. 5.
. bentivoglio, i-126: si può fare un conto all'ingrosso che tutta l'entrata
ingrosso ne avrò vissuto, veramente vissuto, un totale di due... tre
acqua impetuosa e lorda, / e un fiume intero v'entra e vi s'in-
. de roberto, 11: in un angolo di divano, lucrezia stava ingrottata
ant. addentrarsi nei grotteschi come in un rifugio. lomazzi, 282: tanti
: ciascuno di questi aggregati di blevio ha un suo carattere: ha non so
raffigurando umana, soave, affabile con un altro. d'azeglio, 5-321:
chi sta in casa altrui e sente un puzzo che non può convenientemente fuggire né
e si trovò in faccia ad un tremendissimo ingrognaménto della signora rosina.
significa, secondo il vocabolario, un certo arricciamento di viso, cagionato
petui, non ebbe più un sorriso, una buona parola. linati,
10-170: sanna, questa volta, ingrognò un poco. buzzati, 6-159:
de'lavoratori, / che n'ebbe un caccabeo così ingrifato. sermini, 451
star meco ingrugnata / e girmi come un gambaro a traverso. celimi, 1-113 (
faccia ingrognata coll'aria di chi teme un avvenire peggiore del presente distruttore del passato
figur. di aspetto austero, severo (un luogo); rude, grezzo;
la moglie, stava anziché no ingrugnatétto un poco. -ingrugnatèllo. bresciani
... salì alquanto scomodo su un vecchio vagone di seconda classe. montale
montale, 3-149: volgendosi al chiaro di un fanale, vide che il pigni e
, ingrugniti. piovene, 2-53: faceva un segno ad un fantino che girava ingrugnito
, 2-53: faceva un segno ad un fantino che girava ingrugnito su una cavallina
rianimò la giocondità propria e dello sposo un po'ingrullito. calvino, 100:
penna nel naso, scuoteva il becco in un cantuccio. 2. figur.
... il sangue gli dava un gran tuffo al cuore e le membra gli
buzzati, 3-196: che affidamento poteva dare un vento che ventitré ore su ventiquattro
, inguadabile in quel tratto, e un bosco impraticabile e dirupato. = comp
... non c'era stato più un momento di pace in casa d'alduccio
un'arma da taglio); mettere in un astuccio, riporre in una custodia.
. e. gadda, 12-22: rubò un coltello in un'osteria, lo fece
un'osteria, lo fece inguainare in un corno di cervo, lo portò addosso,
inserire e far scorrere in una guaina (un nastro, un cordone).
in una guaina (un nastro, un cordone). tommaseo [s.
s. v.]: * inguainare un nastro, un cintolo '; passarlo
.]: * inguainare un nastro, un cintolo '; passarlo con l'infìlacappi
da aderire al corpo, fasciare (un indumento attillato, un abito, ecc
, fasciare (un indumento attillato, un abito, ecc.). marinetti
marinetti, iii-575: è inguainata da un mantello nero da cui emerge il viso
valore illativo. o allacciato con un nastro o un cordoncino che scorrono in
o allacciato con un nastro o un cordoncino che scorrono in una guaina.
3. per estens. avvolto da un rivestimento, coperto, protetto; circondato
, imo scorpione portan la morte d'un uomo su la punta, quella d'un
un uomo su la punta, quella d'un acutissimo dente, questo d'un sottilissimo
d'un acutissimo dente, questo d'un sottilissimo ago che tiene inguainato nella sommità
-in partic.: fasciato strettamente da un abito attillato, da un indumento aderente
strettamente da un abito attillato, da un indumento aderente. g. g.
aeconomia? ', -gli domandò sbadigliando un esaminatore magherò, saturnino, vestito di
esaminatore magherò, saturnino, vestito di un logoro saltamindosso che ridendogli da ogni banda
saltamindosso che ridendogli da ogni banda presentava un bizzarro contrasto colla ciera afflitta e tristanzuola
non forma facilmente pieghe o grinze (un tes suto, una stoffa
io non veggo ragione di dover rifiutare un verbo tutto italiano, corrente nell'uso
dicono i napolitani « che appetitino! avessi un po'un bel piatto di maccheroni col
napolitani « che appetitino! avessi un po'un bel piatto di maccheroni col su'cacino
una pietan- zina... con un certo inguangueretto saporito. = voce
e fatto scorrere in una guaina (un nastro, un cordone). - per
in una guaina (un nastro, un cordone). - per estens.:
guanti, coprire coi guanti o con un guanto, infilare nei guanti. carducci
sai. savinio, 2-97: mai un cittadino serio entrerà dalle sorelle biruni per
di guanti, infilato nei guanti o in un guanto, guantato (la mano
fosse esaù, toccava il collo d'un figliuolo e le mani inguantate: e
: aveva parlato con una sagacia, un po'troppo delicata, inguantata.
fede cieca ed universale si passa ad un cinismo assoluto e inguaribile. pirandello, 5-497
il nomade è inguaribile: il deserto è un vino, ed è una droga,
nel sangue. gobetti, 1-i-848: un inguaribile romanticismo le diede il necessario distacco
apparso, nel suo ottimismo inguaribile, un acquisto meraviglioso. = comp
amore che le porincisione in legno mostrava un alto e asciutto gentiluomo tava volle guiderdonare,
,.. col braccio destro alzato verso un crocchio rimanesse da lei inguiderdonata, e donogli
calzare corato. bene un sandalo, una pianella. sanudo
inguazzarsi ', inzupparsi di guazza. farsene un mecenate. govoni, 1061: era un
un mecenate. govoni, 1061: era un vecchio sacco 2. tr. figur
per sciaquare i pasolini, 3-175: un po'alla volta, una grande soddi
, che formano il tempo in fiato un attimo. cui furono tenuti i detti registri
gli inguini. bocchelli, 5-93: un braccio, il sinistro, era aperto e
: rimase in camicia da notte, un leggerissimo velo, che le cascava ampio
grave nei suoi movimenti, e senteno un pexo ne le ingui- negie per la
de'trebbiani. sacchetti, 86-83: un altro dì gli disse fra michele:
anonimo toscano, lxvi- 1-40: prendi un vaso di terra, fatto in modo di
questo era uno beveraggio stillato e pareva un bellissimo vino bianco. g. barbaro,
ii-102: avanti di ciascheduno fu posto un bacii d'argento, nel quale era
se tenuto nell'aceto, che s'assottiglia un uovo a entrare per il collo d'
vino. gualdo priorato, 573: un pane pagavasi mezo fiorino e il vino un
un pane pagavasi mezo fiorino e il vino un tolero la mozza, che è una
cento denari. bresciani, 1-i-15: un bicchiere unto e bisunto, ma
'l mantello, come se vu fussi un fancello de fraternità, o de palazzo
teneva [il libricciuolo] inguluppato in un velo, e con nome di venderlo
. segneri, iii-1-254: appunto come un affamato, che, per avidità d'
del giovinetto: piombare a tavola come un meteorite, ingurgitare in silenzio..
spaghetti che avrebbero intasato l'esofago a un cavallo. rea, 6-94: non aveva
. ojetti, i-52: ogni albergo ha un suo piccolo ufficio di cambio che ingurgita
io ingurgitassi il primo bicchiere tepido d'un fiato. cassieri, 1-177: avresti dovuto
il trattamento... ingurgitare in un calice da 400 grammi la disgustosa miscela
dotta, lat. ingurgitare 1 gettare in un gorgo, immergere; riempirsi ',
giù in fretta o in grande quantità (un cibo, una bevanda); ingollato
ingusciare), agg. ricoperto da un guscio. - anche al figur.
al figur. faldella, 8-137: un popolo volonteroso ed eloquente, che dagli