: il duomo, dalla facciata d'un gotico foderato di barocco. -gotico
un'estrema mobilità di linee e da un decorativismo eccezionale e ornatissimo che conduce ad
formale (anche se talora rigidi e un po'freddi), e da un
un po'freddi), e da un gusto aristocratico, raffinato, stilizzato per
ordinata con questo criterio: cioè come un campionario di * gotico fiorito ', 4
da una severa tensione al trascendente, un rigoroso sentimento religioso, una tenace fede
il basso]; sia lo consideriamo un medievale, un gotico, lievemente in ritardo
; sia lo consideriamo un medievale, un gotico, lievemente in ritardo; o
gotico, lievemente in ritardo; o un romantico, un decadente, un satanico,
in ritardo; o un romantico, un decadente, un satanico, esageratamente anticipato
o un romantico, un decadente, un satanico, esageratamente anticipato. -gusto
nell'età romantica, che, secondo un gusto assai diffuso, ambientava vicende fosche
vicende fosche e orripilanti sullo sfondo di un medioevo di maniera, tutto violenza,
e i criteri di questa arte (un edificio, una chiesa, una statua
, una chiesa, una statua, un elemento architettonico, ecc.); che
dopo vari giri mi vidi giunto ad un tempio di gotica sveltezza, e fra gli
osservai da lontano, alcuni ponti, un fiume che serpeggiava ed una tenda turchesca
madonna, col putto in collo, entro un arco alla gotica, di assai cattivo
e filo obliqui a 450, formanti un angolo alla sommità, verso sinistra e
, come le minuscole, sono alte un corpo e tre quarti, le discendenti
corpo e tre quarti, le discendenti un corpo e due terzi. -gotico delle
con lettere che di solito non superano un corpo e mezzo. -gotico latino:
-scritto con questi caratteri (una parola, un titolo, ecc.).
che non m'è avanzato di riparare un vetro della finestra, se non con
: quella di parisina, in calce a un biglietto che chiede dieci ducati d'oro
, 46: nei paesi germanici abbiamo un insulso goticume grecizzante, industrializzato a berlino
fu tra gli altri di nazion gota un velamiro, uomo molto stimato e de
, s. benedetto arriva con un altro esercito di monaci e alza a
/ son più stagni che non è un goto. casti, i-2-64: s'
la podagra o gotta non è altro che un mordace e viscoso e grosso escremento,
', quando non tiene di preferenza un sito, ma vaga qua e là.
fine di giugno... ebbe un attacco di gotta. -gotta artetica:
gotte senza dinari, ch'io ho un capriccio di farmi scomunicare, per non cantare
, non è prevedibile; qui, fece un poeta. 2. piccola macchia
3. con uso avverb. un poco, un momento. -in frasi
. con uso avverb. un poco, un momento. -in frasi negative: niente
sì che parea ch'e'uscisse da un calamaio in quel punto e gottasse l'
/ di color verde, salvo che un poco / è più oscura che 'l verde
ributtarla in mare (o versarla in un apposito recipiente detto gotto).
iv2- 1335: v'era legato a un piuolo, con una corda stramba,
piuolo, con una corda stramba, un sandalo marcito; e un mozzicone di remo
stramba, un sandalo marcito; e un mozzicone di remo, una forcola consunta
a mano'o 'gottaz- zuola', un utensile simile, e minore, con manico
: egli [il pavone] ogni tanto un 'crai'getta da gotteragnola ben tronfia
gran peso. burchiello, 48: porta un boccal di vino e quattro gotti.
cui piena ha una fiasca, empiendo un gotto, / di soppiatto vi mesce e
? oriani, x-14-74: non avevano che un piatto e un gotto in undici.
: non avevano che un piatto e un gotto in undici. sbarbaro, 6-114:
soprattutto vino o birra). -bere un gotto: bere un poco di vino
birra). -bere un gotto: bere un poco di vino (e ha valore
succio dà a lo 'nfermo a digiuno un gotto in del bagno, e gue-
, 21: quella grappò con farne un sol boccone, / e in men
redi, 16-i-n: se giammai n'assaggio un gotto / dite pure, e vel
vel perdono, / ch'io mi sono un vero arlotto. pananti, i-142:
l'appetito / sarà ben cominciar da un grosso gotto / del suo vermutt,
: allorché scendeva in cantina gli dava un bel gotto di vino, dicendogli:
pungitivo nella testa. redi, 16-v-65: un dolore continuo e gravativo nella regione del
e letter. appesantito, premuto da un peso; carico. giamboni, 4-300
afflitto, travagliato, tormentato (da un patimento fisico o morale); sofferente.
. fra giordano, 5-196: guerì un servo di centurione, il quale era
giunse,... preso da un mortale accidente, mancò. 5
5. sottoposto ad aggravio, a un obbligo gravoso (e, in partic
. -ant. pignorato, sequestrato (un bene); sottoposto al pignoramento,
sottoposto al pignoramento, al sequestro (un debitore). instruzione a'cancellieri,
cui godono i sardi... ad un sistema di tassa gravatoria qual è la
vetro. galileo, 4-3-106: incordandosi un cimbalo di corde di oro..
iii-6- 24: egli era sopra un gran cavai ferrante, / reggendo il
gravissimo s'usavano. -che ha un determinato peso. b. davanzali,
che è adatto per fin verno (un indumento); molto consistente (una
88: voi no 'l negarete che un uomo ignudo non guadi un fiume rapido
negarete che un uomo ignudo non guadi un fiume rapido e corrente più agevolmente e più
gravato. c. dati, 3-93: un altro fece una buona zana e mandolla
una buona zana e mandolla a casa un galantuomo, facendo che l'apportatore chiedesse
di armi offensive e difensive pesanti (un soldato). -armi gravi, armatura
fucini, 339: là in fondo, un gruppo di azzimati * dandy *
baracchino materno infilzando chicchi d'ambra in un filo di refe. savinio, 1-121:
, 176: alle guagnele, tu sei un bel donnone, / da non trovare
che sì, che s'io mi stizzo un giorno seco, / alle guagnel che
nella voce e anco ne'modi, un poco del feminile. = alterazione popol
è per 10 più in relazione con un compì, di termine seguito da una
ecco verso noi venir per nave / un vecchio bianco per antico pelo, / gridando
è come l'artista che ha fatto un capolavoro: guai se non continua a farne
-in relazione, contemporaneamente, con un compì, di termine (o un
un compì, di termine (o un compì, analogo) e una prop
omettere una pratica, una consuetudine, un cerimoniale. pea, 7-186: guai
poscia che udita / l'hanno in un tanto dì, che forza avrebbe /
guai, guai, guai. sarei un sonnambulo, e finirei male. verga,
dal padrone, il quale non gliela lasciava un minuto solo. se no, gelosa
, 8-271: il soggiacer a un re assoluto, è un guai.
il soggiacer a un re assoluto, è un guai. = voce di origine
caldo collo stesso acido. è acre ed un po'aromatica. trasuda naturalmente dal tronco
vanto / e suol produr meraviglioso effetto / un legno in india nato, un legno
/ un legno in india nato, un legno santo, / ch'in lingua lor
]: 'guaiaco',... è un grande albero della giamaica e della nuova
quali spuntano due fiori azzurri su di un peduncolo gemino. fu detto 4 legno
faggio. gozzano, 522: è un modello unico, la fotografia di un
è un modello unico, la fotografia di un torace consunto, forse truccato, esibito
ramusio, iii-63: il guaiaba è un arbore bello in vista, che ha
con un'adorabile guaime di barba, un naso più lungo di quello di san
prima fila, per azzardo; mi aspettavo un guaime morente del 93: l'ultimo
con valore attributivo): tardivo (un frutto); che non giungerà a maturazione
due pistolle di dietro, e dinanzi un enorme coltellaccio, detto hanzàr, colla
, 13-141: ancora lascio... un guancialetto da altare di quel medesimo drappo
: perché gli aveva una guaina d'un bichiere coperta di cuoio, mi disse
innell'orecchio, che in quella guaina era un bichiere d'argento e che in quel
l'isolamento e la protezione meccanica di un cavo elettrico. b. cavalcanti,
tabacco la sottile pagliuzza pareva che sguainasse un affilatissimo stile. e. cecchi,
, 11-96: pareva dovesse lacerare da un momento all'altro la guaina del suo
): molto aderente, attillato (un indumento). ferd. martini,
focato aderente al corpo, e di un paio di brache bianche a guaina onde
4. orlo in cui si fa scorrere un nastro, un cordoncino, una fettuccia
in cui si fa scorrere un nastro, un cordoncino, una fettuccia o un elastico
, un cordoncino, una fettuccia o un elastico che servano per stringere un capo
o un elastico che servano per stringere un capo di vestiario, l'apertura di
, cucita in modo da formare come un budellino, entro cui, coh'infìlacappio
cui, coh'infìlacappio, si fa passare un nastro, o altro simile, per
d'una cameretta vicina, vestita di un abito di cotone, flaccido e sbrendolato
uni- o plu- riseriate, che avvolge un fascio vascolare. -in senso generico:
cavate della lor guaina e poste in un vaso di vetro turato al sole,
più o meno resistente, che avvolge un organo e lo separa dalle parti circostanti.
senso generico: qualsiasi membrana che avvolge un organo (e, anche, vescica)
'l'aponeurosi che avviluppa i muscoli d'un membro;... 'dei
. elettr. dispositivo che racchiude completamente un tubo a raggi x, proteggendolo dall'irraggiamento
» di aston, dove, in un tubo di scarica di gas rarefatti, gli
(o a qualcosa): procurargli un indumento o una custodia; rivestirlo,
troiano e del marito, / l'un sconfitto per lei, l'altro tradito.
.: interrompere una contesa, sospendere un castigo, riconciliarsi, perdonare. bibbia
politmo. sguainarla, snudarla; cominciare un combatti mento. - al
guardarmi, ha tratto dalla guaina un pugnaletto... e n'ha intinto
162: in due guaine star non può un coltello. -in guaina d'oro
, coltello di piombo. (d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico
(d'un fiacco nobilmente armato, d'un magnifico sputasentenze nel quale sia poca virtù
. vallisneri, i- 423: un paio di grossi nervi,...
guisa di due corde, una da un canto, l'altra dall'altro tutto quanto
base delle foglie (uno stelo, un fusto). 0. targioni
che qui dicono carroba, la quale è un frutto dolcigno dell'albero carrubo, detto
ali avvolte in una sottile cartilagine (un insetto). vallisneri,
lucia, 581: da quelle case usciva un ronzio di voci che accompagnavano gli inni
passeggeri; e di tratto in tratto un risalto di gemiti, uno sciamar di
. -in senso generico: verso di un animale. anonimo, ix-903: pel
dimentichi, e con ogni fretta, un guaio che non ha rimedio. alfieri,
a quella gente / girar la testa come un arcolaio. orioni, x-25-160: la
; e allora sarebbe stato per loro un bel guaio. -in rapporto con
non vo'guai. mi vo'mettere un po'in sicuro. alfieri, v-1-853:
mente, / benché beate, han fatto un diavoleto / da non si creder vero
. la prima ha riportato di città un suo broncio alquanto aggressivo che non mi
non mi spiego bene e che mi incuriosisce un tantino. colla seconda, son subito
prendere, ricevere, pigliare, patire un guaio: sopportare dure sofferenze, gravi
di giacomo, i-562: volete pigliare un guaio per lei? lasciatela stare;
per lei? lasciatela stare; a un giovanotto come voi d'innamorate non ne
un'azione nella vallata accanto, contro un paese che non aveva mai avuto un
un paese che non aveva mai avuto un solo guaio. -avere un difetto
due grossi fasci, si portano a un tendine appiattito che va a inserirsi alla
ant. imbrogliato, confuso, balbettato (un discorso, una parola).
ecc.) per la difesa di un paese (comunicazioni, dighe, centrali
e necessario per lo sviluppo economico di un paese o di una regione.
. oscillazione acustica che si propaga in un mezzo elastico con una frequenza inferiore al
, t'infratellìsci). ant. assumere un atteggiamento fraterno, benevolo. -anche al
dal fracastoro, il quale era, un tempo, così bestiale, oggi s'
. pirandello, 7-513: attrappandosi come un baco infratito che non possa più fare
lentini, 40: i'mi sto in un canto / sin c'a voi piaccia
è colpevole d'infrazione; chi trasgredisce un ordine, una legge; chi viola
ordine, una legge; chi viola un patto, un trattato, ecc.
legge; chi viola un patto, un trattato, ecc. siri,
t'infrat ucci). disus. assumere un atteggiamento fratesco, tenere un comportamento
. assumere un atteggiamento fratesco, tenere un comportamento bigotto. bresciani,
al di sotto della visibilità microscopica (un microorganismo). voti religiosi
non venga tosto celebrata almeno almeno con un sonetto. = deriv. da
. lambruschini, 5-170: se un freddo ventolino lo ferisca, il baco
2. figur. fallire dopo un inizio promettente. = denom. da
infratire), agg. invaghito (un baco da seta). a
esser male per se stessa, ne sarà un altro per ragion dell'esempio. caldi
. infrazione ossea: frattura incompleta di un osso; incrinatura. = voce dotta
tuscire e inciespicare. metastasio, 1-v-724: un lungo infreddamento... mi ha
infreddo, / ciascun si messe addosso un pelliccione, / aver dicendo la febbre col
3. prendere un'infreddatura; buscarsi un raffreddore. m. villani, 8-25
g. gozzi, 1-125: un uomo appena sposto ad un gagliardissimo garbino
, 1-125: un uomo appena sposto ad un gagliardissimo garbino, infredda. bresciani,
6-291: nel vento della corsa a un tratto ebbe un brivido... noi
nel vento della corsa a un tratto ebbe un brivido... noi due facemmo
, o senti di catarro, / stilla un pertugio d'un chiodo da carro;
catarro, / stilla un pertugio d'un chiodo da carro; / non t'el
. ariosto, 318: io sono adesso un poco infreddato; ma chi non è
: vorrò ancor 10 sfantescarmi per trovarmi un marito che mi guarisca la tosse quando
... dovevo starmi seduto a un tavolino fuor del caffè. moravia,
molesta, che se io avessi avuto un mese la febbre continova. v.
tossi... possono considerarsi come un infimo grado d'infiammazioni polmonari. leopardi
si viene, son opposti, com'ogn'un vede. 2. letter.
forza, rallentare il proprio corso (un fiume). savarese, 218:
ragazze... stavano infreddolite con un fazzoletto in testa. -di animali
: tra la neve era una cassettina su un palo, aperta per rifugio agli uccellini
mattina di marzo, per quanto ancora un poco torpida e infreddolita, mi sentii un
un poco torpida e infreddolita, mi sentii un altro uomo. gadda conti, 2-668
zia fu sempre invisibile perché confinata da un infreddóre nella sua camera. =
infreddùcchio). raffreddarsi lievemente, prendere un leggero raffreddore. tommaseo [s
sanno fare i lor fatti, infregiando un papa d'avere a viver diece altri anni
dalla sempre rinascente libido di contemplare un volume che sbandieri al sommo della
, moderato, attenuato, disciplinato (un sentimento, una passione, un impulso
(un sentimento, una passione, un impulso, anche un atto, un gesto
una passione, un impulso, anche un atto, un gesto); irrefrenabile,
un impulso, anche un atto, un gesto); irrefrenabile, incontenibile,
indomito, sfrenato, ribelle, insofferente (un popolo, una città, ecc.
la corsa / infrenabile, come visto un cenno / rapido di far sosta e
mio fidanzato è tenente nei celeri, è un meridionale ». -che non può
, iii-1-17: abbiamo... sentito un giorno di aprile, quando il nostro
, disperdersi, per gli orizzonti come un vapore infrenabile. = voce dotta,
mortificò, d'uno sfrenamento lirico, con un infrenamento quanto più possibile accademico.
-arrestare, arginare (l'impeto di un fiume). b. croce,
figur. reprimere, moderare, attenuare (un sentimento, una passione, un impulso
(un sentimento, una passione, un impulso, anche la propria condotta,
impulso, anche la propria condotta, un atto, un gesto, ecc.)
la propria condotta, un atto, un gesto, ecc.); tener
co'l metodo. jahier, 3-16: un sicuro guadagno scarso infrena fantasie, bisogni
, sorvegliare (una o più persone, un popolo, un esercito, ecc.
o più persone, un popolo, un esercito, ecc.). birago
o ostacolare il diffondersi o raffermarsi di un movimento d'idee o di un'ideologia.
ciampoli, 158: e che vale un destrier, se non s'infrena?
letter. fornito di freno, imbrigliato (un cavallo 0 altro animale).
impedito, trattenuto (una persona; un sentimento, una passione, un impulso
; un sentimento, una passione, un impulso, un atto, ecc.)
, una passione, un impulso, un atto, ecc.). dante
le città, allora può il principe commandare un poco più arditamente. infrenato2
rendere frenetico, smanioso; suscitare un desiderio incontenibile. magalotti, 23-29
col pinsiero insiemi non doverse occultare ad un suo unico e perfettissimo amico. =
10-28: egli si trovò, per un caso fortunato e troppo infrequente, dinanzi a
, i-171: sorgea di terra non lontano un cumulo / coperto d'erba inaridita,
frequentato; poco popolato; disabitato (un luogo). salvini, 39-v-250:
che quelle produzioni vulcaniche che si trovano in un luogo, esistano medesimamente in un altro
in un luogo, esistano medesimamente in un altro. = comp. di
affluenza, di concorso di persone in un luogo. davila, 82: chiamato
davila, 82: chiamato a sé un soldato normando,... destramente
14-256: le due donne accettavano volentieri un regalo di aranci sbucciandone qualcuna, e
figur. ravvivare o rinnovare una pena, un dolore, un sentimento angoscioso o tormentoso
rinnovare una pena, un dolore, un sentimento angoscioso o tormentoso. ariosto,
paggi, fanno sul fondo del quadro un rimescolamento e un in treccio di
fanno sul fondo del quadro un rimescolamento e un in treccio di natura al tutto
. con la particella pronom. provocare un senso di frescura, rinfrescarsi (una persona
d'azeglio, 5-139: era uscita con un infrescatoio ad annaffiare i suoi fiori prima
1-38: io mi nascosi all'infretta dietro un portone. = comp. per giustapposizione
di untarsi la regione de'reni con un poco d'infrigidante di galeno.
i-294: fan gli occhi e 'l naso un fonte, e 'l gel lo infrigida
valore iperbolico: spegnere, estinguere (un incendio). ceresa, 1-968:
-in partic.: umidità eccessiva di un terreno, che ne provoca l'improduttività
il sangue. 2. rendere un terreno troppo umido e improduttivo. grandi
. diventare improduttivo per umidità eccessiva (un terreno). viviani, 1-13:
2. molto umido e improduttivo (un terreno). grandi, i-187:
lippi, 7-45: ella ha un mostaccio infrigno e giallo, /
trasgredire, violare (una legge, un patto). regola di altopascio,
campailla, 8-114: in quell'antro profondo un groppo scaglia, / d'insani flutti
. cosparso di macchie d'unto (un abito). bartolini, 15-209
sersi incontrata, con me, vestita d'un misero abitino di velluto stinto ed anche
banti, 10-60: colla veste sempre un po'unticcia al collo e un po'infrittellata
veste sempre un po'unticcia al collo e un po'infrittellata. = denom.
ai suoi, nasce... da un certo indebolimento e infrivoli- mento mentale,
: le basta [alla canapa] / un bollimento sol dolce e discreto,
mercato qualche capo di cacciagione giunto ad un grado avanzato di infrolliménto. 2
(infrollisco, infrollisci). subire un processo di frollatura; frollare. -
putrefarsi. molza, xxvi-2-26: un pollo che sia allora allora ucciso,
infrollendoci a tal punto, che se un fotografo ci coglieva, mentre stavamo mettendo
piede nella fossa, gli avremmo fatto un sorriso di compiacenza. -decadere,
bresciani, 6-i-53: ora non spira un filo d'aria ed hai un'afa
, che ci par miltanni di gittarci un po'sopra checchessia. capuana, 12-293:
. capuana, 12-293: già pareva un vecchio decrepito; si reggeva male sulle gambe
infrolliti pretoriani. de pisis, 1-499: un vecchio scrivano, figura leonardesca, un
un vecchio scrivano, figura leonardesca, un po'infrollita dal vinaccio delle osterie.
occupazioni domestiche. papini, x-1-144: un popolo raffinato e civile ma infrollito..
. in-con valore illativo. (un discorso, uno scritto).
piè sinistro il vede, / gli manca un piè, né sa dove s'asconda
xi-30: era tutta infronzolata, con un cappotto nuovo. 2. figur
in iscambio. = denom. da un derivato del fi. ant. enfrum,
1-5-470: uh, tu parli in un modo infruscato, che bisogna che sotto
frutto; improduttivo, sterile, infruttuoso (un terreno, un albero, una pianta
sterile, infruttuoso (un terreno, un albero, una pianta). boccaccio
del cipresso abbominato e infruttifero, consideriamo un castagno, ameno per l'ombre e grato
-infecondo (una donna o la femmina di un animale). crescenzi volgar.
cinelli, 1-54: nella stalla, un paio di vacchette maremmane, infruttifere ormai
i-561: il ragazzo ventottenne non era un trovatello di venti o ventidue mesi che ha
o interesse (una somma di denaro, un capitale). de luca, 1-5-1-29
secondo il conte, la saviezza d'un uomo. einaudi, 1-264: nessun
). pallavicino, ii-49: venga un papa di sommo zelo... e
suoi anni migliori in una passione infruttifera verso un giovane che dava grandi speranze di sé
..; e che chiarito d'un inganno cosi manifesto,... invece
. da in-con valore negativo e da un deriv. di fructuosus * fruttuoso
che non produce frutti, infruttifero (un albero, una pianta, un seme)
infruttifero (un albero, una pianta, un seme). cavalca, vii-129:
-per estens. improduttivo, infecondo (un terreno). crescenzi volgar.
in modo tale, che non vi è un palmo di terreno infruttuoso.
procreare, sterile (una persona, un animale); che non ha dato prole
); che non ha dato prole (un matrimonio). torini, 298:
. g. gozzi, i-8-172: se un altro menasse a casa sua una gentil
. marsilio ficino, 4-104: posto un poco da parte questa lunga e infruttuosa
tenga lo scolare con la penna ad un tavolino sopra cose generali o trovati infruttuosi.
oggi il cantar canzoni; egli è un mestiere / che piace a molti e si
, 2-1-258: non che male speso un uomo di rare parti in quello allora infruttuoso
mi paiono portamenti acconci a far che un uomo sia * modello del sacerdozio ';
: che la loro fronte sia coperta da un elmo o da un'infula, la
[s. v.]: infulare un magistrato. moretti, ii-750: sapevo
, bambino, avevo desiderato si posasse un giorno anche sul mio capo la mitra
avesse chiesto... d'esprimere un desiderio 'da grande '.
, agg. scagliato con violenza (un colpo). boiardo, 1-6-5:
donne]... sformate ad un tratto, e lacerate in mille pezzi dalle
[la spada] infulvì, pari a un vivo specchio di rame. =
fumare. pascarella, 1-358: un loro vicino, buttando via un mozzicone
1-358: un loro vicino, buttando via un mozzicone di sigaro, da lui dichiarato
-rifl. viani, 19-140: un uomo, come un mostruoso pendolo d'
viani, 19-140: un uomo, come un mostruoso pendolo d'orologio, pendeva appiccato
orologio, pendeva appiccato per una corda a un ramo: s'infunava piano piano a
, e le conducono a festoni da un albero all'altro, per asciugarle.
due piccole taglie di bronzo che reggevano un ferro ritto nella base di un piano,
reggevano un ferro ritto nella base di un piano, sopra il quale stavano due
male aggiustate, o d'altro mancamento, un peso tirato o strascinato non può fare
coppa munita di becco sottile, con un foro sul fondo, usato anticamente come
3. anat. tratto imbutiforme di un organo (infundibolo dell'uretere, della
: 'infundibolo', si dice dagli anatomici un corpic- ciuolo cilindrico situato nella base del
da infundibulum * imbuto 'e da un derivato di fórma * forma, figura
imbuto; apertura che si presenta come un cono cavo rovesciato. giorgi,
: 'imbuto'ed 'infundibulo'. significa un piccolo strumento fatto a campana con un
significa un piccolo strumento fatto a campana con un cannoncino nel fondo, il quale si
sesso. -ant. beccuccio di un recipiente. magalotti, 20-253: per
recipiente. magalotti, 20-253: per un cannello assai largo e sticciato...
n. villani, 4-20: dentro un umido ciel, dov'io m'in-
. che è invaso dal micelio di un fungo (una radice, un organo vegetale
di un fungo (una radice, un organo vegetale). =
fosse che ho il bisogno di sfogarmi un po'cogli amici lontani, lascerei infunghire la
o trecciolo che ha ima manetta da un capo, la quale si ferma al polso
quale si ferma al polso, e un rocchietto o nottolino fermato di sotto a una
del guardo è rete, / far che un aspetto indentri, un altro infuori.
/ far che un aspetto indentri, un altro infuori. = denom.
, eccetto, tranne (e introduce un compì, di esclusione).
altri legni inchiavati, che tengano da un ordine di palli all'altro, a
, e verso il lago, giaceva un mucchietto di casupole. [ediz. 1827
: in piedi, / del loggione in un canto, un giovanetto, / mezzo
, / del loggione in un canto, un giovanetto, / mezzo spinto all'infuori
attributivo: posto nella parte esteriore di un luogo o di uno spazio; sporgente.
di: all'esterno (e introduce un compì, di stato in luogo reale
insaputa. -senza (e introduce un compì, di privazione). pascoli
? tozzi, ii-917: scrivo in un libricino i sogni che faccio la notte
-eccettoché, fuorché (e introduce un compì, di esclusione). cfr
. foscolo, xix-363: mi condusse a un concerto pubblico, ove s'aduna tutta
/ e s'infuri e si plachi in un istante. forteguerri, iv-359: allor
infuria / sì placido lo so, come un agnello. monti, x-4-401:
danai. carducci, iii-4-210: udite. un suon lontano discende, approssima, sale
, / corre cresce, propagasi; / un suon che piange e chiama, che
-sostant. bernari, 7-149: un infuriare di voci e uno scampanio,
3. per estens. imperversare violentemente (un fenomeno atmosferico). baldi,
turbarsi, gonfiarsi (il mare, un corso d'acqua). giuglaris,
una malattia); diffondersi rapidamente (un contagio). lapis, 225:
una battaglia); incombere minacciosamente (un pericolo). c. i.
4. figur. sfogarsi, disfrenarsi (un sentimento, un vizio); raggiungere
sfogarsi, disfrenarsi (un sentimento, un vizio); raggiungere una violenza esasperata
); raggiungere una violenza esasperata (un fatto, un fenomeno). tasso
una violenza esasperata (un fatto, un fenomeno). tasso, 8-72:
la cui virtù funesta è prodotta da un oscuro concorso di sangui e di fati,
/ ch'io sono infuriato più che un toro. b. davanzali, i-349:
mentovando le infuriate baccanti, piene d'un nume impuro, per far ogni pruova
: lei vedendomi così infuriata, fece un salto indietro e poi giungendo le mani
petto. baretti, 6-101: ecco un toro che in tre salti si lancia
3. per estens. accelerato (un movimento); affrettato (il passo
affrettato (il passo); violento (un colpo). nardi, 407:
berni, 6-8 (i-156): tiragli un colpo orrendo, infuriato, / che
zattere] raccomandate a grosse ancore da un lato e dall'altro, sicché non
figur. scatenato, sfrenato, incoercibile (un sentimento, una passione); violento
una passione); violento, potente (un allettamento, una tentazione).
6. severo, inesorabile (un castigo, una pena). prose
volte infusibile. magalotti, 20-200: un argento inseccabile, infusibile, indivisibile. spallanzani
'infusibilità', quella proprietà che ha un corpo di non combinarsi col calorico, come
nel versare una quantità di liquido entro un altro liquido o nel tenere una sostanza
fortis, xxiii- 460: ottengono un bel colore turchino coll'infusione del guado
per ritornarlo alla primiera freschezza. dopo un giorno d'infusione essendo già gonfio abbastanza
l'infonder quattro gocciole d'altra acqua un poco più calda o un poco più
d'altra acqua un poco più calda o un poco più fredda delle sei libbre,
. caporali, 11-68: ferito da un colpo di spontone, / subito il canevar
volte, e l'ultima ancora ebbe lei un certo che nel corpo per modo d'
essere creata in questo corpo o in un altro o fuori di ogni corpo.
in capriccio di sottopor le infusioni a un grado di freddo più intenso, lo che
lasciare qualcosa in infusione: immergerla in un liquido, farvela rimanere per un certo
in un liquido, farvela rimanere per un certo periodo di tempo. g
, e lasciale in infusione a macerarsi per un giorno intero. bruno, 2-48:
, in una cotale infusione, viddi fare un piccolo errore, il quale era facile
infusito, agg. tose. diritto come un fuso, impettito. tommaseo
ant. enfuso). versato (un liquido) dentro un altro liquido o
). versato (un liquido) dentro un altro liquido o dentro un recipiente;
) dentro un altro liquido o dentro un recipiente; cosparso, spruz
duolsi che dal calamo l'umore / goccia un po'grosso, ed or che per
infusione. petrarca, ii-1-121: d'un bel diaspro er'ivi una colonna,
, infusa prima e poi accompagnata da un prelibato vin bianco generoso e secchissimo,
mangino due fette di pane infuse in un bicchiero di buono vino. m.
lo scalco abbia imbandita la tavola con un poco più overo un poco meno di
la tavola con un poco più overo un poco meno di simmetria, se però
a poco vinti dalle piaghe, / l'un sopra l'altro cade. -figur
azzurro. ariosto, 34-83: era come un liquor suttil e molle, / atto
luce sfolgorante. marinetti, iii-392: un oriente di palme verdi infuse nell'oro
toli e del giordani con infusi però un risentimento, un calore e un colore
del giordani con infusi però un risentimento, un calore e un colore che quelli non
però un risentimento, un calore e un colore che quelli non si sognavan d'avere
-effuso. arici, i-366: in un col mondo eterna, / da le stelle
7. figur. elargito (un dono, un privilegio, un favore
. figur. elargito (un dono, un privilegio, un favore); comunicato
elargito (un dono, un privilegio, un favore); comunicato, partecipato,
); comunicato, partecipato, conferito (un aspetto, una qualità, una proprietà
a costor componi, o musa, / un sciroppo rosato, il qual prepari /
dator de l'anime, co'raggi d'un solo intelletto l'illustri tutte a guisa
8. ispirato, suscitato, destato (un sentimento, un desiderio, un proposito
suscitato, destato (un sentimento, un desiderio, un proposito). g
(un sentimento, un desiderio, un proposito). g. visconti,
li par d'esser fuor de l'acqua un pesce. sansovino, xliv-153: quest'
', è più degno di vitupèro in un vecchio che in un giovane. giov
di vitupèro in un vecchio che in un giovane. giov. soranzo, 187:
proprio spirito, egli s'abbatte in un residuo di pietà evangelica, infusa in
impauriti di lui, volendo saltare sopra di un tetto..., uno
. concime buono e sostanzioso per un terzo almeno, mescolato alla infusa.
la cenere / o il fumo d'un infuso di papaveri / e il volto insanguinato
, al rosolio e ai tarallucci, un infuso di foglie di senna e olio di
dall'eruditissimo giuseppe lanzoni... in un cane ripieno di sordidissima scabbia, che
impercettibili atomi vitali non più grossi d'un mezzo millesimo di millimetro, si ammucchiano
, 310: l'esistenza momentanea d'un infusorio è perfetta al pari della nostra.
piccolissimo, microscopico; particella infinitesimale di un tutto. a. boito, 1-1270
. a. boito, 1-1270: un atomo, una goccia, un infusorio,
1-1270: un atomo, una goccia, un infusorio, ima formica, un petalo
, un infusorio, ima formica, un petalo di fiore, un ricamo di ragno
ima formica, un petalo di fiore, un ricamo di ragno, questo sono gli
sentirmi, come dire? infusorio d'un mondo senza principio né fine ma anche
contenere e a versare dei liquidi attraverso un opportuno beccuccio. savonarola,
degli infusorii, che significa che sarà tutto un corpo nella chiesa unito in carità,
fusti. = nome d'agente da un non documentato * infustare, denom.
). divenire duro e diritto come un fusto, impalarsi. tommaseo [s
', divenir duro e tosto come un fusto di albero; e dicesi più che
2. tr. rendere rigido come un fusto, conferire la rigidità propria di
fusto, conferire la rigidità propria di un fusto; rendere dura 0 rigida una
o flessibile. 3. mettere in un fusto. = denom. da fusto
, agg. duro e diritto come un fusto; impalato, impettito. fr
. sofferente di irrigidimento delle estremità (un cavallo). trattato delle mascalcie,
1-251: nell'anima sitibonda / solo un desio s'infutura: / veder che
cangia, come la luna, / come un vulcano, rugge, / s'infutura
, e frammezzò alle umili sue fatiche un saggio di quel bello ineffabile, che
che bea le fantasie celestiali, infuturando per un istante gli occhi de'suoi seguaci e
10-27: piegarsi alla maternità e infuturare un nome, ed aspettare sempre.
palingenesiaca. = deriv. da un non attestato * infuturire, denom.
con la corteccia ricca di tannino e un frutto polposo di effetto lassativo; conta
, dalla corolla tubolosa cinquefida e da un legume a due valve che contiene i
semi immersi in una polpa o coverti da un arillo. tommaseo [s. v
posto al livello della stazione superiore di un pozzo, che viene raggiunto dalla gabbia
ingàbbio). rinchiudere in gabbia (un uccello). - anche: prendere
, 161: vorrei che m'ingabbiassi un calderugio. olina, 6: vive il
e fame una cosa per sé è un operare contro natura; è una mattia
?... mettermi al servigio d'un intraprenditore ladro? costruirgli su false fondamenta
, 8-11: mai lo avevo veduto un bambino iniziarsi nell'andare da sé senza
segregare, imprigionare, sorvegliare (in un carcere, in un manicomio, in una
sorvegliare (in un carcere, in un manicomio, in una casa di educazione
/ augei che d'uova ognor covan un paio, / augei pelosi sì, ma
lisi, 2-108: ma ecco che un gatto gli saltava addosso e, ingabbiatolo
, 4-35: lorenzo de'medici d'un frate che in una disputa non aperse
i-62: che mi han pigliato per un filunguello, / e acciò ch'io canti
d'acqua a scorrere in prua d'un berton inglese con la nostra nave,
i vagoncini di miniera nella gabbia di un pozzo. 9. edil. proteggere
, agg. chiuso in gabbia (un uccello, un animale). -
chiuso in gabbia (un uccello, un animale). - anche: preso
a ricordare, con intensità appassionata, un merlo, e qualche altro alato che
2. per estens. segregato in un luogo ristretto; incarcerato, recluso;
verità era ingabbiata, la si mosse un dì con certi passi gravi. pratesi
. incastellato. barilli, ii-77: un ponte di ferro ingabbiato a destra,
ponte di ferro ingabbiato a destra, un ponte di ferro a sinistra. sul primo
fermi sotto la quercia del tasso, un nero tronco senza più foglie, dolorosamente
cemento. quarantotti gambini, 10-250: un campanile barocco in restauro, ingabbiato entro
2. edil. struttura po tante di un edificio o di una costruzione di cemento
ingabbanato, agg. ant. chiuso in un gabbione. — in partic.:
. l'imbrogliarsi, l'impigliarsi (di un cavo, di una catena).
. dare in pegno, in garanzia di un credito. g. villani
. f. frugoni, 3-i-72: è un pindaro nella finezza dei suoi poetici componimenti
poetici componimenti, ma non s'ingagia un cuore donato a cristo per questi versi,
guerra; attaccare una battaglia; incominciare un torneo. -anche: stabilirne di comune
per l'ingaggio. novellino, vi-92: un giorno lo re vecchio, padre di
cosa non è che io, con un di lor mettendomi, l'altro, a
pascolava gli armenti, fu ingaggiato da un soldato di quelle bande che in italia
, sergente, di restar tale per un gran numero d'anni. 6.
persone per la formazione dell'equipaggio di un bastimento. — nel linguaggio sportivo
— nel linguaggio sportivo, assumere un atleta (un corridore, un calciatore
linguaggio sportivo, assumere un atleta (un corridore, un calciatore, ecc.)
assumere un atleta (un corridore, un calciatore, ecc.) nella propria
. — rifl. farsi assumere per un lavoro; impiegarsi. calandra, 6-53
. stringersi la mano alla conclusione di un contratto di lavoro. dizionario di marina
tombari, 4-44: vecchietta com'è, un po'tutta tremante, ha una discreta
. novellino, vi-189: essendo elli un giorno con lo 'mpe- radore a cavallo
a un'altra manovra (o a un albero, a un pennone) in modo
(o a un albero, a un pennone) in modo che ne risulta
che ne risulta impedito il movimento (un cavo, una catena, ecc.
2. dichiarato, intimato (un conflitto armato); attaccato (un
un conflitto armato); attaccato (un combattimento); cominciato (un torneo
attaccato (un combattimento); cominciato (un torneo); intrapreso, intavolato (
era bell'e ingaggiata e subito d'un tono così fitto che in quei momenti
141: il nocchiero voleva farla uscire un poco, per esercitare l'equipaggio, che
imbrogliato, impigliato, non scorrevole (un cavo, una sagola, ecc.)
', in marineria si dice che un cavo è ingaggiato, quando è impegnato o
è risguardato l'ingaggiatore in tal caso un nemico, da cui è lecito difendersi '
. bresciani, 6-vi-210: nel circolo popolare un flusso e riflusso d'agenti, di
di ricevere terziari, de'quali ne fece un buon ingaggio. bocchelli, 1-iii-625:
4. sport. impegno col quale un atleta si obbliga a scendere in gara
animo in tutto essere di non si trarre un grosso di mano di quello ha preso
d'ambe le file, e siavi come un sostegno, sul quale prima d'ingagliardire
6. raggiungere una straordinaria intensità (un fenomeno atmosferico); imperversare (un
un fenomeno atmosferico); imperversare (un uragano); rinforzare, infuriare (
. figur. infierire (una sventura, un danno, un male morale).
(una sventura, un danno, un male morale). pasqualigo, 381
, delicato, spinoso, imbarazzante (un problema, una questione). dossi
frenate dal timore esterno, e da un certo amor proprio, ingagliardivano maggiormente,
del popolo per san gennaro, come se un novello impeto di fede avesse ingagliardito le
10. per estens. tendere fortemente (un arco). galileo, 3-1-187:
11. affrettare, accelerare (un movimento). siri, iii-814:
sonno). cieco, 21-71: un certo breve addosso gli cuciva, /
, colassù temprato / sol per quell'un che in ben ritraimi ha vanto. pindemonte
più vivo, ardente, luminoso (un fuoco, una luce). galileo
che ha raggiunto una straordinaria intensità (un fenomeno atmosferico); molto impetuoso (
; molto impetuoso (il vento, un corso d'acqua); fortemente agitato
4. figur. inasprito, esacerbato (un vizio, una passione).
). comportarsi da gaglioffo; tenere un contegno sconveniente. machiavelli, 1-vi-303
. 2. figur. assumere un aspetto sgraziato, disgustoso, indisponente.
più riposte e scabrose. un primo fondo, una prima tiratura di galla
. cagna, 3-455: ci voleva un secolo di selezione per arrivare a quel
gli dico: « a te basterebbe un chiodo appuntito per risollevar lo spirito a
per la poca buona aria, che in un sito basso e poco ventilato vi cagionerebbero
ingallare1, tr. tess. trattare un tessuto con la galla. arte
tess. trattato con la galla (un tessuto). spettacoli della natura [
. marin. ant. piegarsi su un fianco (una nave); sbandare;
. tr. far piegare la nave su un fianco. garzoni, 1-879: con
sé, più o meno impertinente. pare un po'meno di 'ringalluzzire ',
. certo è che questa forma aggiunge un non so che di più deliberato.
. lancellotti, 3-264: m'innalzo un poco e ingalluzzisco contra gli oggidiani.
: basterebbe che la signora lo facesse un po'ingalluzzire di lei; l'amore fa
. nievo, 355: gli voleva un po'di bene ed egli se ne ingalluzzì
tempo di baciar dafni, corse, spiccato un salto a baciarlo. tommaseo [s
ingambarono. bocchelli, 1-i-45: presa per un braccio la donna, ingambò verso le
340: nell'assedio di pamplona percosso da un tiro di bombarda nel piede,
, / e non avea di manco un fil di stramba. = denom.
tiene poi sempre ingambati anche a letto un paio di stivali alla souvaroff.
. gabbare, raggirare; giocare un brutto tiro. 5. bernardino
gambetta. = nome d'agente da un non documentato * ingambettare, denom.
incisione in legno mo strava un alto e asciutto gentiluomo in barbetta,.
.. col braccio destro alzato verso un crocchio di dame pomposamente ingamurrate e inguarnaccate
circondando poi tal cilindro e corda con un cannone pur di legno, ovvero anco di
del salvatore... era sotto un cristallo, e copri vasi con due
gherelli; chiuso, stretto con gangherelli (un capo di vestiario).
s'ingannarono. -in relazione con un compì, di argomento, di limitazione
ii-32: un'alta mente accorta / d'un signor non s'inganna al fior
che nello stimare l'altezza d'un monte s'ingannò di cento braccia
o quello che nello stimare il peso di un giovenco s'ingannò di dieci libbre
ingannato i cani. papini, i-731: un pescatore venne presso di me e legò
fiori il cammino della vita, che sarebbe un deserto se non ci fosse permesso l'
mentre si facevano queste metamorfosi io godevo un soavissimo riposo. scherzi del destino, che
volendo inquietarmi per sempre, m'ingannava con un placidissimo sonno. 3.
. 4. cogliere di sorpresa un avversario, attirarlo in un agguato,
di sorpresa un avversario, attirarlo in un agguato, farlo cadere in un tranello;
in un agguato, farlo cadere in un tranello; distrarlo, disorientarlo con false
una cosa di ferro fatta a guisa di un mattone, e unguento di alabastro,
il persuadere gli uccelli a credere a un richiamo o a lasciarsi prendere a un'insidia
lasciarsi prendere a un'insidia. 'è un fischiatore che li sa ingannar bene,
testa li fe'ponere en la zanbra un cortino / e cazà fora 1'druo
fora 1'druo eh'er'ascos sot'un tino. g. forteguerri, 84:
corpi. sansovino, 2-115: se un comperatore era dal venditore ingannato, togliendo
ne sono io responsabile, ma credi che un uomo è seriamente impacciato e ingannato in
euristo acconciato alla maniera di fanciulla in un sembiante che, nel barlume di così
arebbe ingannati altri occhi che quelli d'un rozzo e ignorante guardiano. lanzi, 1-1-41
. rendere vano, distruggere, frustrare (un desiderio, un'aspettazione, una speranza
12. rendere illusoriamente meno lungo un periodo di tempo, meno lenta l'
grave; come se il tempo fosse un nemico armato di noia e volessersi deludere
, 8-293: gli avevano portato anche un vecchio 'barbanera ', trovato chi
gli ultimi minuti d'attica, pescavo un libro fra molti sparpagliati sul lenzuolo.
lenzuolo. -rendere meno tormentoso (un dolore, un disagio, una molestia
-rendere meno tormentoso (un dolore, un disagio, una molestia); temperare
fabbricate in casa, traversando montagne da un battesimo a un funerale, da uno
, traversando montagne da un battesimo a un funerale, da uno sposalizio a una sagra
moto perpetuo. -rendere meno faticoso (un viaggio, il cammino). berni
ingannare la sua sete / le feci un mazzolino di viticci / da una vite
. -appagare illusoriamente (un'aspirazione, un desiderio). leopardi, 932
15. attutire, neutralizzare (un colpo). c. bartoli,
: sento l'amore come si sente un profumo. forse mi inganno; ma su
cielo, all'ingrosso: cadere in un errore madornale, prendere un grosso abbaglio
cadere in un errore madornale, prendere un grosso abbaglio. vettori, 123:
crede 4 ab origine 'marchiate di un segno servile, s'inganna a partito.
• -reso vano, inappagato (un desiderio, una speranza).
lo scannava, si trovava ingannato da un quasi fanciullo,... e di
trovò ingannato della speranza concetta di fare un moto nel regno d'italia.
vino e amico de i pubblicani e un ingannatore. bibbia volgar., x-474:
di donne. magalotti, 23-95: un ingannatore, che avesse inventate e scritte
3. colto di sorpresa, attirato in un agguato, fatto cadere in un tranello
in un agguato, fatto cadere in un tranello (un nemico); distratto,
, fatto cadere in un tranello (un nemico); distratto, disorientato con
2-184: stando a pescar carmenio a un sasso acuto / col fil pendente e
sì santo / è uno ingannatore e un buffone. s. bernardino da siena,
governo ingannatore pensò forse a far muovere un solo soldato italiano alla volta di roma?
: suolsi tra'volgari spesse volte dire un cotal proverbio, che lo 'ngannatore rimane
se gli ascolti, di farti a un tratto beato,... e poi
, a confondere le idee altrui (un discorso, una dottrina, una supposizione)
irretire, a raggirare e tradire (un atto, un comportamento, ecc.
a raggirare e tradire (un atto, un comportamento, ecc.).
spione, e le autentiche lettere d'un sovrano, a quale dei due..
solite parole ingannevoli e disperate che soltanto un vero bacio avrebbe potuto impedirle di proferire
salvamano involare, uno di loro diede d'un pié nel laccio ed incontinente rimase prigione
la perse per lasciarsi condurre al piacere di un amo ingannevole. 3.
3. vano, fallace (un patto, una promessa); falso
, una promessa); falso (un giuramento). guido delle colonne volgar
esser ingannevoli, basta sapere che siano di un serpe il più sagace tra tutti gli
, 1-ix-141: minerva manda a pentesilea un sogno ingannevole in sembianza di marte per
con achille. lambruschini, 4-217: un ingannevole miglioramento lusingò fino a mezzo giugno
sbocco. g. bassani, 5-136: un occhio appena esercitato si sarebbe facilmente accorto
di particolari, quanto la prima impressione di un magico ritorno dell'aria del '45 fosse
letture: hanno la durata ingannevole di un foglio di carta che brucia.
ingannevoli del crepuscolo presero nel mio spirito un significato funesto. borgese, 6-150: le
. manzini, 12-92: si fermò: un dolore fisico, frantumato in tanti tocchi
inganno et amorosa froda, / darmi un piacer che sol pena m'apporte!
279): trovato modo d'avere un mantello simile a quello che al re veduto
quello che al re veduto avea e un torchietto e una mazzuola, e prima in
illuminarsi come se i dolori prima patiti fossero un passeggero inganno della sua vecchia carne.
bello, che presenta con aria graziosa un cesto di fiori sotto i quali sta nascosto
cesto di fiori sotto i quali sta nascosto un serpente; dietro a lui son parecchi
d'affanno, / vi dà vita un inganno. metastasio, 1-1-61: se d'
inganno. metastasio, 1-1-61: se d'un amor tiranno / credei di trionfar,
giustifichi / la vita della mia sorella e un segno / che son vissuto anch'io
. ungaretti, ii-33: uguale a un mare che irrequieto e blando / da lungi
d'annunzio, i-414: l'amore è un vii tiranno. / fuggite il triste
. carducci, iii-14-34: trappola, un amico del volpino sopravvenuto quel giorno
pucci, cent., 70-19: levossi un abate, / e molte cose disse
come se essere ingannati qualche volta fosse un gran che, come se la vita
a. f. bertini, 2-287: un tal inganno del volgo nasce per lo
quei mezzi (che sarebbe stato confessare a un tempo un grand'inganno e una gran
che sarebbe stato confessare a un tempo un grand'inganno e una gran colpa),
fondo al piano con l'aiuto di un senso solo; la qual cosa,
delle regole della prospettiva lineare e con un accentuato senso del rilievo ottenuto da una
della realtà (e il termine è un equivalente del
antiporta de'savini, dove ha fìnto un gran rabesco con fogliami, ed altri
con fogliami, ed altri ornati di un bellissimo fare, e che ha saputo dipingere
ha saputo dipingere in modo che è un vero inganno. 11. deformazione
2-ii- 168: la bellezza è un inganno de gli occhi, una tortura
, una tortura de gli animi, un avoltoio de'cuori. casalicchio, 172:
aprl una larva e nacque fuori tempo un goffo farfallone. sfrecciò il primo volo contro
. 12. accorgimento usato per coprire un difetto, per far apparire una cosa
artificiale, può anche essere una bottiglia, un primo inganno e così presto, ma
furtivo serpe. pascoli, 1216: un lieto canto in sull'aurora / fìngea pietoso
. lorenzo de'medici, i-163: un semplice augelletto, / veggendo i lacci
gigli, 2-253: di cento specchi un specchio sol formato, /..
prede / là dove avea più d'un inganno ordito, / il panico in buon
e ucciderlo. botta, 5-343: un aiutante generale polacco ucciso nelle vicinanze di
cortona con una coltellata per inganno da un prete, mentre era venuto a parlamento con
. -cadere in inganno o in un inganno: lasciarsi trarre in errore,
. -trarre d'inganno o da un inganno qualcuno: fargli conoscere la verità
-trarre, mettere in inganno o in un inganno: indurre in errore, illudere
perfettamente limpido, non poteva trarre in inganno un uomo esperto come lui.
inganzare, tr. dial. appendere a un gancio, agganciare. brusoni
caso) rimangono appesi, chi per un piede, chi per un braccio o altra
, chi per un piede, chi per un braccio o altra parte del corpo fino
ven. inganzàr * agganciare, appendere a un gancio ingarbare, tr.
e poi si porrà a volervi ingarbare un tale eccentrico per la cometa, credo
che sarebbe servito di ornamento l'aggiugnervi un discorso intorno alla filosofia sperimentale. e
fatti. 2. intraprendere diligentemente un affare, portarlo felicemente a termine.
in arbore grande, crescendo egli quanto un susino, conviene ingarbarlo da piccolo.
: s'ingarbugliava per tutta la via un andarivieni di carri, di carretti.
estens. pronunciare con difficoltà; abborracciare un discorso stentatamente. monelli, 1-53:
di commiato. cassola, 5-126: ingarbugliò un discorso: un discorso lungamente meditato e
, 5-126: ingarbugliò un discorso: un discorso lungamente meditato e rimasticato.
e cominciò una specie di lezione, come un imparaticcio scordato, sul voto, sulla
-bene, -rispose ingarbugliandosi nelle sillabe per un ultimo soprassalto dell'ira. 3
rendere difficile da risolvere, complicare (un affare, una situazione: con lo scopo
confusione); guastare, intralciare (un progetto, un disegno). -anche
guastare, intralciare (un progetto, un disegno). -anche assol.
. rendere confuso, oscuro, incomprensibile (un giudizio, una dottrina, un racconto
(un giudizio, una dottrina, un racconto, uno scritto). cristofolo
maraviglia e di compassione, appena trovò un filo di voce per lamentarsi. papini
pronunciato con difficoltà, abborracciato stentatamente (un discorso). fogazzaro, vi-37:
vi-37: il buon zaneto s'impelagò in un mar di parole ingarbugliate, né avrebbe
sogni! stuparich, 3-166: con un rauco suono ingarbugliato mostrava di voler parlare
cervello i ricordi, impastava con fatica un confuso racconto. 3. figur
figur. complicato, diffìcile da risolvere (un affare, una situazione).
: come accade in tutti gli affari un po'imbrogliati, che le difficoltà alla
: come accade in tutte le faccende un po'scure e ingarbugliate]. piovene,
, oscuro, indecifrabile, incomprensibile (un giudizio, una dottrina, un racconto,
(un giudizio, una dottrina, un racconto, uno scritto).
del giorno avanti, indovinava bene, a un di presso, che le gride e
trambusto immaginoso del seicento erasi avanzata di un passo dal punto dove era rimasta al
: il buon frate... è un ingarbuglione, per dire la verità.
parola romanesca che usavo da ragazzo, un verbo: ingarellare. ecco, potevo ingarel-
ingarofolata. aretino, 20-234: egli durò un quattro mesi a donargli alcune coselline
ingarzabelliscono, come se avessino a fare od un sonetto od una canzone od altro componimento
. ingarzare, tr. coprire di un leggero velo. c. e
: * ingattire', innamorarsi come un gatto. dossi, i-318: come e'
, xii-206: si vede che è un po'scandalizzato, molto stupito e anche
. ingavagnare, tr. riporre in un cesto. — anche al figur.
... / parla in nome d'un suo verbo al gonzo / e la
polifemo » s'ingavonava e sbruffava come un mostro marino. bocchelli, ii-248: il
d'una nave che, sorpresa da un forte colpo di vento per traverso,
impadronirsi dei miei brevi momenti in un albergo dove gli arrivanti del giorno
: voglion che non hai / altro che un ingegnazzo sgangherato, / e ch'è
fai. imbriani, 3-61: ha un grande ingegnàccio bizzarro. thovez, 128
128: gli si concedeva a denti stretti un certo ingegnàccio, ma la sua poesia
citare l'ingegno; modo di raggiungere un fine mettendo a frutto l'ingegno,
dell'ingegno e dell'intelletto per conseguire un fine, per raggiungere un risultato,
per conseguire un fine, per raggiungere un risultato, per compiere determinate azioni,
. celebrava messa, nella luce rossiccia d'un tendaggio che avevano calato sul finestrino,
, e sfoderata la spada tagliolli con un rovescio il piè destro. g. gozzi
/ tinger la gota viva / d'un giovine pastor. guerrazzi, 129:
(seguita, talora, anche da un sostant.). dante, liii-19
la carrozza potè... andare un po'più lesta e di seguito. levi
6-8: era rimasta sola, con un ragazzo di dieci anni, e poco
darsi da fare (in vista di un determinato fine, con una specifica intenzione
che male c'è... se un povero galantuomo pieno di prole procura d'
parlamento. petrarca, 37-70: io son un di quei che 'l pianger giova;
occasione, provvedere fruste sibilanti, assumere un aspetto imperioso, ingegnar qualche allegro stratagemma
e lo sentore / mi 'nfiamman d'un volire / che mi 'ngegna a partire /
guicciardo, o almanco... un di que'testimoni che vi si trovorono
una facoltà universitaria d'ingegneria o un politecnico (che conferiscono la laurea e
e quelli che vogliano arricchire 'n un dì, vivono lungo tempo in gran povertà
campo ed artiglieri. foscolo, xv-109: un giovine di nascita ingenua, culto,
sono per suez, ove gli fu offerto un impiego d'ingegnere civile nei lavori del
». « l'ingegnere. lavora a un oleodotto ». -per simil.
averlo tra i suoi studi, per un fondo da ricavarne l'idea d'un orrore
per un fondo da ricavarne l'idea d'un orrore ugualmente grande e maestoso per un'
, maneggione, trufolone, in città e un po'per tutto. -spreg. ingegner
avete ingegno. mamiani, 9-124: un altro effetto singolare procedeva a'dì nostri
croce, iv-i 1-237: è venuto un giovane di bologna, studente d'ingegneria.
). montale, 4-122: in un mondo... in cui possono na
maraviglia, / a lei, come un agnel, si fa suggetto. baldi,
avete a maneggiare uno speculativo ingegno, un dotto giovane. giordani, iv-101:
scrittor degno, / com'egli ebbe un ormanno e 'l suo turpino, / ch'
avuto e ingegno, / sarebbe carlo magno un uom divino. ariosto, 1-2:
ariosto, 1-2: dirò d'orlando in un medesmo tratto / cosa non detta in
[parte dell'animo] che, in un certo modo pratica, mira e cerca
fornirebbero, se non fossero sostenute da un potente ingegno, la pittura più esatta di
. campofregoso, 1-39: dove abita un om preclaro e degno, / fa una
questa qualità io l'ho sentita da un inglese moderno filosofo chiamato samuello johnson,
il mortai ingegno pur presume / essere un ben occulto, al quale aspira.
lingua che pure aveva appreso di bocca d'un maestro toscano. -senso,
intelletto; per lo più accompagnato da un aggettivo qualificativo, non ha necessariamente una
, vate (e può avere anche un tono scherz.). petrarca,
ingegni. pallavicino, 1-442: scrisse un profondo ed acuto ingegno, che 'l
, come per tutti i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di pindo,
i galantuomini, un sacro ingegno, un abitator di pindo, un allievo delle
sacro ingegno, un abitator di pindo, un allievo delle muse; vuol dire un
un allievo delle muse; vuol dire un cervello bizzarro e un po'balzano.
muse; vuol dire un cervello bizzarro e un po'balzano. tenca, 1-156:
congiunge... la fama di un ingegno eminente. vittorini, 5-132: erano
di prim'ordine che avrebbero potuto produrre un rivolgimento simile. -persona dotata di
: affermerei esser molto più facile ad un bello ingegno, ad un elevato spirito che
facile ad un bello ingegno, ad un elevato spirito che di buone lettere sia
uno scorpione, portan la morte d'un uomo su la punta, quella d'un
un uomo su la punta, quella d'un acutissimo dente, questo d'un sottilissimo
d'un acutissimo dente, questo d'un sottilissimo ago che tiene inguainato nella sommità
ad nocendum'. salvini, 39-v-95: un facitore di versi che abbiano del leggiadro
di versi che abbiano del leggiadro, un pronto motteggiatore, uno che stia sempre
di cognizione; questi è riputato comunemente un bello spirito, un bello ingegno.
è riputato comunemente un bello spirito, un bello ingegno. bettinelli, xii-152: ho
parigi in tumulto... perché un bell'ingegno avea detto male della musica
frugoni, i-5-280: belle, udite un bell'ingegno, / che non teme il
-per simil.: istinto (di un animale); proprietà naturale (di
animale); proprietà naturale (di un fiore, una pianta). boccaccio
par., 13-72: elli avvien ch'un medesimo legno, / secondo specie,
figliuoli. d'annunzio, iv-1-38: un tal seme trovò nell'ingegno malsano del
seme trovò nell'ingegno malsano del giovane un terreno propizio. e. cecchi,
, 7-79: viaggiava sulla nostra nave un abate,... d'ingegno
culturali proprie di una nazione, di un popolo; genio della nazione. algarotti
: le conquiste, le opere di un popolo sono eterne perché traggono origine dall'
un'intera nazione, e non già d'un uomo. piovene, 6-122: aveva
suo caldo sereno / mi ritien con un freno, / contra cui nullo ingegno o
sermini, 194: sismondo amando a un tratto angioletta, nipote d'isotta sua donna
. g. gozzi, i-14-224: un gatto caduto giù da un tetto, accecato
i-14-224: un gatto caduto giù da un tetto, accecato dalla furia e dal
una stanza assai grande e consistono in un numero innumerabile di ruote, di suste
non deriva tanto dagli svantaggi che ha un forestiero abbandonato d'ogn'altro aiuto fuorché
zucchero). ramusio, iii-110: un altro grosso ingegno è nella medesima riviera
e de gli eredi suoi, ed è un de'migliori che siano in questa isola
. stavano murate dietro all'ufficio in un andito. -in senso osceno.
/ se nel consiglio io fo sol con un cenno / fondata opinion labile e frale
postale in cuore dallo spirito santo con un istinto speciale. guerrazzi, 34:
, inanzi / passa col destro e darli un falso fingi, / acciò ch'el
a'mezzi che somministra il vocabolario d'un popolo. dossi, ii-161: 11
dire, le ali, pur restando un maiale. moretti, i-179: pensò
che si sviluppa, si svolge in un clima culturale fervido e intenso (un'
dei loro autori (a cui spetta un diritto detto tradizionalmente proprietà letteraria).
(23-6): ora si fa un donzello cavalieri; / e'vuoisi far novellamente
piovute dal cielo per disciorre a forza un nodo che per ingegno il poeta non
. panigarola, 154: credete voi che un uomo d'ingegno direbbe queste cose,
-grasso ventre, grosso ingegno: spesso a un aspetto goffo o corpulento si accompagna una
col lavoro delle sue mani e coll'adoperare un certo buon ingegnetto che avea nella nuca
ingegnetto di ferdinando era l'embrione d'un intelletto capace di sorvolare molto alto alla turba
è lode grande, ma può essere un principio di lode. -ingegnòlo,
loschi ingegnuzzi di questa nostra età, che un profondo intendimento non sia nascosto sotto il
, i-2-148: avendo a fare con un pecoraio, seppe ingegnosamente accomodarsi alla sua
la moglie tutto ciò che ad ordinar un solenne banchetto parea bisognevole da'suoi artefici
d'erudizione; ove ogni verso sottintende un passo d'antico, ed è come
iv-1-239: da per tutto poi, con un gusto pieno d'ingegnosità, erano adoperate
ricercate e artificiose (con riferimento a un artista, a uno scrittore, alla
. pascoli, i-757: epigrammi scrissero un po'tutti,... ma
nelle basi, pentametri quasi sempre a un modo. e l'arguzia in fondo
per fondare tra l'achillini e cowley un perfetto parallelo. = deriv.
sin quivi, e che egli era un tentare dio a caricarla sì forte. f
ingegnoso, il quale portava col pretesto di un paradosso chimerico dottrine cotanto eminenti e plausibili
il pubblico incredulo avea volto in riso un amore manifestato con tanta rettorica e con
condotto con abilità, con sagacia (un inganno, uno stratagemma, un espediente
(un inganno, uno stratagemma, un espediente); applicato accortamente (un
un espediente); applicato accortamente (un metodo). tasso, 6-87:
vuo'solamente / far con quest'armi un ingegnoso inganno. brusoni, 274:
, così ingegnosa del resto da meritare un posto d'onore nelle storie dei delitti
accortezza, pattuito in modo vantaggioso (un contratto). lambruschini, 4-49:
ministro, e interessato nell'impresa per un contratto ingegnoso. 4. che
facoltà creative, di fervida fantasia (un artista, un poeta, un filosofo,
di fervida fantasia (un artista, un poeta, un filosofo, o anche
(un artista, un poeta, un filosofo, o anche un costruttore,
poeta, un filosofo, o anche un costruttore, un artefice, un artigiano)
filosofo, o anche un costruttore, un artefice, un artigiano). -in
anche un costruttore, un artefice, un artigiano). -in partic.:
, 1-25 (i-311): trovato un ingegnosissimo architetto, fece far un luogo
trovato un ingegnosissimo architetto, fece far un luogo particolare con muri fortissimi per la custodia
chinesi. tommaseo, 15- 179: un altro romanziere ingegnoso trasporta per suo piacere
primo. b. croce, ii-12-97: un ingegnoso filosofo che aveva dell'artista,
c. /. frugoni, i-14-188: un poeta mal placato /... /
tuoi discorsi... pietosi avevano un fine? - quale, o cassandra ingegnosa
-figur. giamboni, 10-92: un pessimo vizio, che s'appella frode,
con accorgimento, capacità, intelligenza (un atto, un'operazione); ispirato dal
: il lepido... nasce da un ingegnoso e improvviso accoppiamento di due cose
e. cecchi, 5-259: un circo rispettabile, dove un certo numero
, 5-259: un circo rispettabile, dove un certo numero di professionisti...
autore (un'opera d'arte, un componimento letterario, un libro, uno
d'arte, un componimento letterario, un libro, uno stile, un'immagine
, uno stile, un'immagine, un sistema filosofico, ecc.);
con freddezza di sentimento (un'espressione, un concetto). s. agostino
una data composizione o l'intera arte di un dato maestro suscitava in lei, aveva
ingegnosa, ma non però tanto ch'un poco di logica naturale non avesse avuto
vera. -spiritoso, arguto (un motto, un detto). saraceni
-spiritoso, arguto (un motto, un detto). saraceni, i-245:
(una macchina, uno strumento, un oggetto e anche una costruzione o un'
è corrente fiume, e fece fare un ponte molto ingegnoso. giraldi cinzio,
cui natura / l'arte imitò d'un uom di carta pesta, / che
diamante, il bel zaffiro, / l'un conforme a le luci e l'altro
cucire... è... un ingegnoso ordigno. d'annunzio, v-3-216
e que'detti soavi / mi scrisse entro un diamante in mezzo 'l core, /
pensieri. maipighi, i-186: è un ingegnosissimo muscolo il cuore, fatto con
pontificale. -raffinato, ricercato (un cibo, una vivanda, un modo
(un cibo, una vivanda, un modo di cucinare, ecc.).
-che richiede destrezza, abilità (un gioco). castiglione, 87:
ad arbitrio or d'uno or d'un altro, nei quali sotto varii velami
pubblico / cure v'inspira a ricrearvi un poco / talor vi piace attendere /
denota sottile efferatezza, compiaciuta crudeltà (un martirio, un tormento). -anche
, compiaciuta crudeltà (un martirio, un tormento). -anche al figur.
, 20-170: volgi carta: e troverai un che non è geloso e pure ama
uomo intagliato in tal legname ci è un lattovaro che, pigliandone una o due imbeccate
tira a dovere io similmente ragionar d'un geloso, estimando che ciò che si
io ingelosiva furiosamente di questi richiami ad un tempo, nel quale molte volte aveva dovuto
avevi visto che lei si era messa con un altro. 2. nutrire sentimenti
non è cosa nuova che il pelliccilo sia un bacolino. algarotti, 1-vi-157: gli
sia, / che non tormenti o ingelosisca un core. foscolo, xiv-242: non
7. prov. se vuoi condurre un uomo a imbarbogire, fallo ingelosire:
amante. lippi, 51: tutto in un tempo vedesi cambiare / l'amante ingelosita
sempre al partito, pensò giacomo con un dispetto ingelosito che questa volta non gli
custodire ciò che possiede, di conservare un bene che sta particolarmente a cuore.
, moltiplicarsi; acquistare maggiore intensità (un suono, un rumore). fazio
acquistare maggiore intensità (un suono, un rumore). fazio, vi-n-67:
o in fatto si trovasse che d'un serpente il capo si formasse e stornasse in
nei filoni delle miniere; inclusione di un minerale in un filone di diversa origine
miniere; inclusione di un minerale in un filone di diversa origine, cristallizzazione.
: ingemmamenti aggruppati [di cinabro] un poco trasparenti in rosso sanguigno con facce
ant. innestare a gemma; eseguire un innesto a occhio. crescenzi volgar.
(una gemma, una pietra, un metallo prezioso). - anche al figur
d'uve. preti, 46: formi un albergo di sua man natura, /
scudo vesta, / par di rose un mazzetto il sen gl'ingemmi! d'annunzio
di gocce. chiabrera, 1-iii-56: un umido vapor, raro e sottile,
il mento e glie l'ingemma d'un granato. -intr. con la
luce / ingemma l'erbe bagnate / d'un ruscello. -intr. con la particella
poi che '1 ciel l'onora / d'un pontefice tal che l'alta sede /
ingemma, /... pingimi un quadro. -intr. con la
annotazione ha lo sti- gliani ingemmata con un verso da pecoraio, proporzionato appunto al
. coperto di gemme, di germogli (un albero, un ramo).
, di germogli (un albero, un ramo). cicognani, 3-208:
carta e del denaro dallo sportello, a un servitore gallonato. d'annunzio, iv-1-75
. marinetti, 2-i-764: eruttavo come un vesuvio elegante parole in libertà sui golfi
l'erba nella contrada, / è come un velluto ingemmato di rugiada! valeri,
l'ingenerabile e tincorrottibile si seguono l'un l'altro, e la eternità li segue
). generare; dare la vita a un individuo della stessa specie; mettere al
leopardi, 27-2: fratelli, a un tempo stesso, amore e morte /
l'anno, ché sempre / v'alita un vento che questi v'ingenera, quelli
-per estens. aver origine (un popolo, una nazione, una civiltà
... altro non era / che un ordin lungo di selvaggi coni / incoronati
s'ingenerava. 4. causare un determinato effetto fisico; provocare un fenomeno
causare un determinato effetto fisico; provocare un fenomeno meteorologico; produrre, formare.
parte di verso mezzodì sì n'è un altro ch'ingenera nuvoli, ed ha nome
agitazione è molestia, ingenerante nell'anima un forte desiderio delle cose, la quale
cose, la quale dicemmo provarsi da un fanciullo all'aspetto di un frutto o
provarsi da un fanciullo all'aspetto di un frutto o cibo a lui caro.
una malattia; trasmettere un'infezione, un contagio. giamboni, 10-42: de
, xii-6: ma- tàmma sarebbe stata un soggiorno delizioso e comodo, se.
un'idea, una convinzione (e anche un errore); far nascere malintesi,
pare che delle lettere si sia ingenerato un concetto falso. b. croce, ii-2-71
. 7. suscitare nell'animo un sentimento; donare sollievo, gioia,
questa complicazione di segreti avvertimenti gl'ingenerava un tal disgusto,... che subito
sfidanza di se medesimo... in un uomo non del tutto ignaro s'ingenera
che questo anel non tiene / et un fìgliuol di me ingenerato. goldoni,
xii-234: ella v'avrà trovato / un stolido rampollo... sì signore
: divino egli è, / ingenerato d'un congiungimento / ineffabile. -sostant
determinata circostanza; sorto in conseguenza di un fatto specifico. ristoro, 1-20:
capponi, 1-i-87: l'informe giurisprudenza d'un popolo nomade era scarsa per le nuove
della conquista. -commesso (un peccato). ottimo, i-519:
tutti gli uomini hanno ingenerato da natura un desiderio di conoscere. erizzo, 2-19
non generato, increato (dio, un suo attributo); eterno.
. [tommaseo]: il diavolo elesse un serpente tra le ingenerazioni de'serpenti.
asprezza (di un'età, di un periodo storico). gobetti, 1-1-513
una o più persone; che ha un animo gretto e meschino, che è
... non mi avete ancora offerto un piacere 0 un dolore per i tanti
mi avete ancora offerto un piacere 0 un dolore per i tanti che vi ho prodigati
. -anche: spietato, vendicativo (un nemico). cattaneo, iv-3-136:
cattaneo, iv-3-136: i popoli ai quali un nemico ingeneroso e turpe ha destinato l'
astio, egoismo; che nasce da un animo gretto e meschino, privo di slanci
salvini, 30-2-142: questo non è un partirsi dal suo proposito, ma un
un partirsi dal suo proposito, ma un render ragione della sua invidia, la quale
alla condizione di una persona, di un essere vivente, di una cosa, di
essere vivente, di una cosa, di un fenomeno fisico, ecc.; intrinseco
de sanctis, 11-90: l'anima sente un orrore ingenito pel brutto e la fantasia
. -innato (un'idea, un concetto). f. m.
: voleva che io le spiegassi perché un affetto, che le era stato caro
a tutti gli uomini, che costituisce un dato inalienabile e irrinunciabile (un diritto
costituisce un dato inalienabile e irrinunciabile (un diritto, una libertà, ecc.)
in quanto al lupo, egli è un animale; / ma che animai,
dich'io, bue di panno? / un fistol di quei veri, un facimale,
? / un fistol di quei veri, un facimale, / ch'ha fatto per
et acumula. cattaneo, v-2-205: un elefante e un rinoceronte a prima vista
. cattaneo, v-2-205: un elefante e un rinoceronte a prima vista possono venir confusi
alla via. -vasto, esteso (un territorio). bocchelli, 9-70:
, tanto più offrono la figura di un qualcosa d'immane. 2.
elevato valore pecuniario (una somma, un patrimonio); particolarmente oneroso (un
un patrimonio); particolarmente oneroso (un onorario, una parcella, un conto
(un onorario, una parcella, un conto). g. capponi,
vivissimo, caloroso (una lode, un apprezzamento). s. degli arienti
ecc.); incivilire, dirozzare (un popolo, una nazione, i suoi
... avrebbe potuto, meglio che un czar pietro, ingentilire la nazione dei
... di bere il fumo con un imbuto. -moderare, temperare.
estens. rendere più piacevole, conferire un aspetto più gradevole; abbellire, aggraziare,
comune ingentilisce il poeta, e le dà un atto di pellegrina bellezza. foscolo,
invan d'oltre l'eufrate / chiamò un dì bassarèo giovine dio / a ingentilir di
sanctis, 11-242: per francesca è un passato voluttuoso e felice congiunto colla miseria
e con più modanature. -conferire un sapore più delicato. emanuelli, 2-32
innesti] non concorre all'operazione che un succhio solo, qui ne concorrono due
coltivazione, più facile a lavorarsi (un terreno). c. ridolfi,
più gradevole con le opportune correzioni (un vino); migliorarne le caratteristiche.
caratteristiche. 5. ant. conferire un titolo nobiliare; concedere onori e privilegi
amante, / ben l'ha fatto natura un uom da zappa. bandello, 3-51
arte decadde. 7. assumere un aspetto più gradevole; abbellirsi, aggraziarsi
tenuità e trasparenze altrimenti non percepibili in un viso così brusco. 8.
raffinatezza, perfezionarsi (un'arte, un genere letterario). g. gozzi
. io. ant. acquistare un titolo nobiliare, diventare nobile.
dee., 7-8 (196): un ricchissimo mercatante chiamato arriguccio berlinghieri,
.); incivilito, dirozzato (un popolo, i suoi costumi, ecc.
quirini, 66: come tocco da un raggio / di quel sol di beltà che
ii-543: né ci aveva d'altronde un bastante popolo di gente colta e ingentilita
, compagno a quei compagni nati d'un sangue più chiaro che la chiarezza di achenàr
man sì ben madonna stringe / è un bel, tornito, ingentilito remo. g
: ha nome la casata di velo da un vecchio castello adesso ingentilito a villa magnifica
, più raffinato (una lingua, un idioma). g. capponi,
adatto alla coltivazione (una pianta, un albero). a. cattaneo,
segneri, iii-3-255: dopo aver incontrato un albero selvatico in qualche selva, prima
licenza ingenuamente a chi sa di me un minimo erroruzzo, che palesandolo mi facciano
azione dei tempi sopra la vita d'un uomo potesse recare qualche utilità. nitri,
-ant. concessione, riconoscimento (di un libero diritto, di un privilegio)
(di un libero diritto, di un privilegio). leti, 5-ii-487:
3. l'essere ingenuo proprio di un artista o di un'opera d'arte
qualche ingenuità. gobetti, 1-i-5: dare un programma concreto è ingenuità sciocca perché esso
. se non dall'essere elle degne d'un uomo libero, cioè nato franco ed
però fossero ingenui. galanti, 1-i-45: un uomo nobile valeva 300 soldi, ch'
era il doppio dell'ingenuo, ed un ingenuo valeva sette volte e mezzo più del
] si diceva dagli altri che fosse un liberto; esso affermava di essere « ingenuo
2. per estens. degno di un uomo libero; che è esercitato,
famiglia comet. foscolo, xv-109: un giovine di nascita ingenua,..
-per estens. che è degno di un nobile. — anche: che esprime
: l'indole ingenua, che ad un cavaliere / tanto s'addice, da chi
di ragazzo. -semplice, puerile (un divertimento, un gioco).
-semplice, puerile (un divertimento, un gioco). pirandello, 5-36
stata intenzione del suo nobilissimo autore di fare un confronto fra i costumi naturali e i
dell'epoca romana. -naturale (un colore, una tinta, ecc.)
elaborato, non raffinato, rozzo (un cibo). dossi, iii-31:
uova. svevo, 5-49: dapprima un latte squisito, tinto da un po'di
dapprima un latte squisito, tinto da un po'di caffè e pane casalingo ancor
caffè e pane casalingo ancor caldo e un burro autentico, un po'ingenuo e
casalingo ancor caldo e un burro autentico, un po'ingenuo e aspro. sbarbaro,
vergogna o per altro accidente tinta d'un ingenuo rossore? delminio, i-53:
: scrivendo, mi è venuto nel viso un modesto e ingenuo rossore. f.
: e lei, quell'ingenua, fa un altro passo verso di lui e lui
scherzi sempre? mi prende proprio per un ingenuo? ». -per estens
voleva che il poeta operasse costantemente a un livello supremo. comisso, 17-63: gli
fare vingenuo: fingersi interessatamente estraneo a un fatto sul quale si è invece immischiati
il significato di una parola o di un discorso. = voce dotta, lat
da in-con valore intensivo e da un derivato di geno forma arcaica di
esercitare un'influenza, una pressione, un con dizionamento; interferenza,
romagnosi, 10-334: l'ingerenza è un criminoso eccesso di potere sì perché viola
ottavo, nel quale aveva qualche ingerenza un dignissimo soggetto. a. cocchi,
diligenza scrupolosamente minuta e fatica vera in un officio, che per la ingerenza non cede
-figur. insinuare nella mente, inculcare (un concetto, un'idea, un sentimento
(un concetto, un'idea, un sentimento, un'impressione); suscitare
, un'impressione); suscitare (un dubbio, un sospetto). segneri
); suscitare (un dubbio, un sospetto). segneri, iv-393:
istruttore o l'educatore, sia egli un individuo o una società, non avesse dapprima
. jahier, 3-71: se ammettiamo un momento che il pubblico vi affluisca per
moravia, 15-16: il consumatore è un budello. cioè un individuo simile a
il consumatore è un budello. cioè un individuo simile a quegli organismi semplicissimi che
intromettersi. -anche: interessarsi attivamente di un problema, di una questione; occuparsi
542: molto meglio camminano i governi quando un solo è che regge che quando tutti
nuovo cameriere. foscolo, iv-538: un giovine di forse vent'anni, ingeritosi