né trascinarla, come il gorgoglìo incessante d'un rigagnolo. = deriv. da
! beltramelli, i-215: serenella era un nome aggraziato; le stava bene come
come una pallida veste alla persona, o un nimbo a'bei capelli fluttuosi. e
3. figur. inquieto, incostante (un sentimento, una passione).
celibe, ma se avessi pensato con un po'più di giudizio e di discernimento alle
, che è proprio, tipico di un fiume; che appartiene a un fiume.
tipico di un fiume; che appartiene a un fiume. fr. martini,
che regolano il regime delle acque di un fiume impedendone gli straripamenti e agevolandone la
. che vive o vegeta nei pressi di un fiume o nelle sue acque.
. che si trova, che sorge presso un fiume o alla sua foce.
basso. -alimentato dalle acque di un fiume. crescenzi volgar., 9-81
. che si svolge, che avviene su un fiume (il traffico, la navigazione
costruzione di questa strada ferrata, dando un gran colpo al commercio fluviale, ha
c'era, chi sa come, anche un cannone. 5. circondato o
acque di uno o più fiumi (un luogo, una regione). e
goro a foce di levante si stende un paese basso d'isole fluviali, di corsi
sacche amare. 6. che tutela un fiume (una divinità). eneide
lo immaginò il magnifico lorenzo, e quale un ignoto scultore rievocò nella creta. calvino
acqua. 7. che rappresenta un fiume (una statua, un dipinto
che rappresenta un fiume (una statua, un dipinto). d'annunzio,
di questi è riccardo bacchelli. come un fiume in pianura, la sua vena
di erosione e di deposito esercitato da un corso d'acqua. -sistema fluviale:
dei fiumi di una regione o di un continente. pascoli, ii-278: ecco
giappone: febbre causata dalla puntura di un insetto parassita del topo, per lo
da un'ade- nite locale e da un esantema (ed è diffusa nel
si riferisce, che è proprio di un fiume. d'annunzio, iv-2-184:
. che vive o vegeta in prossimità di un fiume o nelle sue acque.
4. che è bagnato o irrigato da un fiume. lastri, 1-5-113: rare
una coltivazione gentile salire sulla criniera d'un monte, come distesamente sulle colline e
, che si svolge sul fiume, in un fiume (un viaggio, il bagno
sul fiume, in un fiume (un viaggio, il bagno, ecc.)
è portato, trascinato dalla corrente di un fiume. l. f. marsili
arena fluviatile. 8. che tutela un fiume (una divinità). b
discorre così. 9. che rappresenta un fiume (una statua). d'
sono fluvide, come possono stare sopra un corpo sferico? p. verri,
chiamiamo mercurio per una immaginaria corrispondenza con un pianeta. -figur.
e scorrevoli esser denno / le rime d'un cantor che ha fior di senno.
che è derivato dalla fusione dei ghiacciai (un deposito, un lago, ecc.
fusione dei ghiacciai (un deposito, un lago, ecc.).
a registrare le variazioni di livello di un corso d'acqua (ed è per
, che in determinate situazioni assumono istintivamente un atteggiamento atto a incutere terrore.
situazione, per una persona, per un oggetto), che si accompagna a uno
di cadere quando ci si trova in un luogo elevato; aerofobia. -fobia dello
ecc., e si accompagnano ad un senso di angoscia. pea, 5-76
sensibilità differenziale e che si verificano in un organismo per effetto della variazione di intensità
ordine pinnipedi; ha capo tondeggiante, un po'allungato, privo di padiglioni auricolari,
della mia parte, il signor ventrelli, un otre o meglio una foca paffuta e
. roberti, vi-17: più diletta un famelico ogni rozzo cibo, quale si
è il pan duro, che non diletica un satollo ogni ben indolciata focaccia. leopardi
. svevo, 2-437: si fece dare un cioccolatte e una grande quantità di focacce
bello. chiesa, 5-62: ad un tratto, un fracasso, un vento,
, 5-62: ad un tratto, un fracasso, un vento, un polverìo,
: ad un tratto, un fracasso, un vento, un polverìo, come se
tratto, un fracasso, un vento, un polverìo, come se fosse caduto il
fulmine... se ero indietro un passo, conchiuse, mi schiacciava come una
, 11-49: stare per vent'anni sotto un vecchio che ha fatto il comodo suo
d'una stessa focaccia e tutta pasta d'un sapore. -fare focaccia di una
: l'uom s'ei s'avvedesse un giorno, / che non è come ei
nella medesima ora, e così tornò con un sacco di fogaccine di tormento. levi
fuoco. gucci, 2-312: dove un poco e dove un altro poco alcuna volta
2-312: dove un poco e dove un altro poco alcuna volta si trova terreno
e la pietra focaia, e picchiò un poco. soderini, ii-148: sono
sole perde facilmente tutta l'umidità (un terreno, per lo più siliceo).
ora il galestro, e talora un misto di tutti; che componendo una terra
sorvegliare e a alimentare il fuoco di un forno, di una fornace.
ott. che è relativo al fuoco di un sistema ottico. - distanza, lunghezza
-focali di sturm: lineette stigmatiche di un sistema astigmatico. piazzi, 1-55:
sono essenziali e necessarie al conseguimento di un fine o alla soluzione di un problema
di un fine o alla soluzione di un problema, ecc.; punto centrale
riferisce a un'infezione endogena originata da un focus primitivo e localizzata poi, per
i-46: forse una deformazione ottica, forse un aggiustamento delle lenti e della focalità
i termini di una questione, di un problema; puntualizzare. =
ott. messa a fuoco (di un obiettivo). -al figur.: definizione
.: definizione precisa dei termini di un problema; puntualizzazione. 2.
di concentrare al massimo l'attenzione su un determinato oggetto della percezione. =
. ant. che si riferisce a un tralcio nato fra due bracci della vite.
porre continuamente legna sotto la caldaia di un forno, fuochista. targioni
targioni tozzetti, 12-7-252: è stato fabbricato un por tico per comodo dei
aretino, 1-186: intanto toste fatto appicciare un buon fuoco, aspettò tanto che
cominciò a lodare il bello d'un focarone, agguagliandolo, quando la freddura lavora
umidità, hanno ac ceso un focarone scoppiettante. = deriv.
rossastre, che manda riflessi rossastri (un colore). baldinucci, 45:
con macchie fulve (il pelame di un animale). -baio focato: del mantello
: del mantello bruno e fulvo di un cavallo. d'annunzio, v-1-376:
. d'annunzio, v-1-376: era un piccolo cavallo sardo. era baio focato
fóce, sf. tratto finale di un corso d'acqua che sbocca in un
un corso d'acqua che sbocca in un fiume, in un lago, nel mare
che sbocca in un fiume, in un lago, nel mare. -foce
il mare risale la parte finale di un fiume. malispini, 148: arrivò
al porto detto mavocasto, sulla focie d'un fiume detto tiglias, s'acconciò per
in mare, non si alzano né anco un sol braccio. zanotti, 81:
1-91: di contro alla foce / d'un torrente che straboccava / il flutto ingialliva
bosis, vi-1223: mi parve il mondo un altare, / a le cui soglie
anima errante si prostra, / ma un attimo solo, a pregare: / poi
baia; imboccatura, ingresso (di un porto, di un golfo, di
, ingresso (di un porto, di un golfo, di uno stretto, di
questo porto, il quale era in un gomito di mare, giannetto l'ebbe subito
c. bartoli, 1-120: desideravisi un fondo grandissimo sì nella foce, sì nel
e l'aria giuochi, / ma dove un disgraziato eco non sia. -imbocco
: aborro in su la scena / un canoro elefante / che si trascina a
manda per gran foce / di bocca un fil di voce. 6.
: andare a sboccare, sfociare (un corso d'acqua). g.
una contrada / nobile e calma; e un fiume la partiva / lento, che
, 241: una sua sorella maritata con un fuochista della ferrovia. soffici, v-2-253
v-2-253: zaccagna... balzato d'un salto sulla locomotiva aveva afferrato una spranga
fornello, e con quella batteva come un disperato sulla manovella, sulle valvole, ammaccava
finché la stufa si spense definitivamente con un lungo sfrigolio. g. raimondi
mercantile, chi, dopo aver sostenuto un apposito esame, dirige macchine di potenza
suggerì d'andar a vedere da vicino un monarca. de sanctis, ii-18-30:
del declivio. intorno, non c'era un filo d'erba: giusto qualche papavero
. de roberto, 41: sospirò un poco, poi ricominciò: -giusto, la
la consonante laterale palatale (e acquista un unico suono palatale davanti alla vocale i
agli 'e di 'quegli 'è un suono da per sé, il quale
palato, la qual si torce come un arco, come si sente in * angli
è a lei somigliante), ha un suono tenue e molle sì come è in
grossa come manico di falce, lunga un braccio, dall'uno e dall'altro capo
quasi del tutto privo di peli (un organo vegetale o una sua parte)
essere glabro; disposizione o tendenza di un organo vegetale a diventare glabro.
10-40: si può dire che è un uomo grasso un po'bolso, ma in
può dire che è un uomo grasso un po'bolso, ma in altri momenti appare
appare animato da una vivacità e da un vigore di giovane. è glabro:
2. bot. sprovvisto di peli (un organo vegetale). soderini, iii-216
anni sono da alcuni mercanti di fare un fondo per un nuovo commercio, o sia
alcuni mercanti di fare un fondo per un nuovo commercio, o sia terza compagnia
ecc.; anche l'atmosfera di un luogo, di un ambiente, ecc
l'atmosfera di un luogo, di un ambiente, ecc.). de
: 'l'opera nuova non piacque, un silenzio glaciale regnò nel teatro '. così
e glaciale. svevo, 1-134: un occhio azzurro lo guardò con freddezza glaciale.
si precipita fuori, la prende per un braccio e l'attira neh'intemo. nella
di foche mediterranee, relitti viventi di un evo remoto, forse di un'epoca
(ed era in genere uno schiavo o un prigioniero di guerra, raramente un volontario
o un prigioniero di guerra, raramente un volontario). buti, 1-429
(i-446): ella fieramente d'un gladiatore s'innamorò di tal maniera che
. che si svolge fra gladiatori (un combattimento, uno spettacolo circense, ecc
li metteva alle prese; e ne nasceva un incontro degno dei ludi ginnici e gladiatorii
compruovano l'una con l'altra, senza un terzo principio ove si fondino. romagnosi
per le quali da una parte si stabiliva un diritto e dall'altra si paralizzava.
odio e le smanie di battaglia d'un popolo oppresso. gramsci, 7-102:
/ che lassò cristo, non curarne un quanto. boccalini, iii-35: fu
boccalini, iii-35: fu poi alzato un velo e apparve il sacro gladio ancipite
nale; hanno un bulbo-tubero rivestito di tuniche membranacee, fusti
spate erbacee, ciascuna delle quali racchiude un fiore sessile; le foglie sono in genere
, bianco, ecc.), hanno un tubo imbutiforme più o meno ricurvo e
. testi fiorentini, 190: un poco di radicie di fiori di glais.
estremità anteriore del pene, caratterizzata da un rigonfiamento contornato da una piega della pelle
con pubblica sentenza / de'castrati sili glande un aureo anello. 2.
le mani ed altrove, alla quantità di un lupino o al più d'una ghianda
chel à in la giara de savena un pezolo de vigna. targioni tozzetti,
arcuato molto fenduto, rassomigliante a quello di un gallinaccio, le loro ali sono molto
lo più come decorazione, la superficie di un dolce o di una pietanza (e
(e può essere costituito sia da un sugo di carne ristretto, sia da gelatina
. glassatura, sf. preparazione di un cibo con la glassa. l'
nel lucidare, dorandola, la superficie di un alimento rico perto in precedenza
, 1-21-29: ne'lumi di tirrana un glauco lume / splende, e 'l ceruleo
pioppi. ungaretti, ii-73: inanella erbe un rivolo, / un lago torvo il
: inanella erbe un rivolo, / un lago torvo il cielo glauco offende. betocchi
pallida tendente all'azzurro (una pianta, un suo organo, una sua parte)
<; * ceruleo '(di un verde pallido, grigiastro, biancastro).
', genere di piante con foglie d'un verde biancastro tinto di porpora, che
medie. malattia dell'occhio che provoca un forte aumento della pressione dei liquidi endooculari
tutti le avevano detto che era afflitto d'un glaucoma irrimediabile. = voce dotta
e foco / per ozioso gioco / un buio iddio ci fe'; / e ci
: i gesuiti seppero comporre nel paraguai un governo stretto e tirato,..
il quale era, per così dire, un tirocinio di gleba morale,..
sf. anat. cavità articolare di un osso (nella quale si articola un altro
un osso (nella quale si articola un altro osso). tramater [
aggiunto di cavità o seno di un osso che serve all'articolazione di un altro
di un osso che serve all'articolazione di un altro, allorché è poco profondo.
<; * simile all'articolazione di un osso ', comp. da yki \
con mosto o con vino dolce (un unguento). mattioli [dioscoride
che fornisce il grado zuccherino contenuto in un mosto d'uva. tramater [
latini, rettor., 13-12: fue un tempo che in tutte parti isvagavano gli
i lamberti, e chi imo e chi un altro. carducci, ii-15-154: gli
la tenebra sacra somigliano / di giganti un esercito / che guerra mediti con l'
). a lui (in funzione di un complemento di termine, di vantaggio,
al colpo oppone, / v'entra un palmo la punta e vi s'impiglia:
rosso. manzoni, 34: s'ode un carme: l'intento isaia / proferì
sacro lamento, / in quel dì che un divino spavento / gli affannava il fatidico
: il colpo tramortito l'ha / un poco; ma rinviene. / la vita
quello accidente tagliare. sacchetti, 85-57: un mese o più non gli giovò trovarsi
schiavitù. è virtù quando gli unite un altro sentimento, quello del proprio diritto.
facoltà non vuole essere chiamata a dare un giudizio su cosa che non gli spetta.
il resultato degli studi appariva mediocre, un portamento dinoccolato che autorizzava il sospetto di
fanciulla. -in posizione enclitica dopo un avverbio o una locuzione avverb.
ii-141: fatto impe- radore, sagrò un gran tempio a giove custode, con sé
8-38: mattafolle fu suo imbasciatore, / un re pagan che non gli triema il
ci rimase. -in posizione enclitica dopo un verbo. novellino, vi-176: feceli
storceva, per veder di liberarsene, subito un nuovo non so che veniva a puntarglisi
. glièlo { glie lo): sostituisce un compì, di termine, di vantaggio
a luogo figurato a cui segua immediatamente un compì, oggetto. giamboni,
. c. croce, 2-54: e un poverello ch'abbia fatto a caso /
fresca, e gliela gittò in faccia con un impeto di desiderio, come gli avrebbe
di desiderio, come gli avrebbe gittato un bacio. montale, 69: mi
rovinati! -in posizione enclitica dopo un verbo. cavalca, 16-2-48:
sarebbe fatto beffe di chi, per indurre un altro a fare una cosa per sé
, con quella miserabile finta di dargli un parere disinteressato, da amico.
forse sarò. -in posizione enclitica dopo un verbo. boccaccio, dee.,
e lodogliele molto. -sostituisce un compì, di termine e un soggetto.
-sostituisce un compì, di termine e un soggetto. boccaccio, dee.,
passando, gliele venne per ventura veduta un dì ad una finestra, ed ella
ne; ant. gline): sostituisce un compì, di termine, di vantaggio
o figur., al quale segua immediatamente un compì, partitivo, o un compì
immediatamente un compì, partitivo, o un compì, di specificazione, di provenienza
amici. -in posizione enclitica dopo un verbo. manzoni, pr. sp
sp., 5 (80): un messo il quale ardisce di porre in
quale ardisce di porre in mano a un cavaliere una sfida, senza avergliene chiesta
, senza avergliene chiesta licenza, è un temerario. -sostituisce un compì,
, è un temerario. -sostituisce un compì, di termine, di vantaggio,
figur., al quale segua immediatamente un compì, oggetto. - anche in
. - anche in posizione enclitica dopo un verbo. boccaccio, dee.,
di compì, ogg. posto dinanzi a un verbo). federico ii, 158
alani. -in posizione enclitica dopo un verbo. novellino, vi-202: diede
anoverandogli più volte, pur trovava meno un danaio. boccaccio, dee.,
. o avverb. (o anche da un aggettivo). giamboni, 4-338:
-non ho finito ancora; gli è un portento / cui non fu il simil mai
., 3 (48): è un ciuffo, è un ciuffetto. [ediz
48): è un ciuffo, è un ciuffetto. [ediz. 1827 (
1827 (46): gli è un ciuffo, gli è un ciuffetto].
: gli è un ciuffo, gli è un ciuffetto]. tommaseo [s. v
il duca] che io gli facessi un modello per tenere la reliquia del sangue di
-o gli è una donna o gli è un musico. -..
collodi, 96: gli è accaduto che un povero babbo, avendo perduto il figliolo
in ogni crepaccio gli avea viso d'un villan rifatto, che sdegni riconoscere i cenci
, che sdegni riconoscere i cenci d'un antico compagno. d'annunzio, iii-2-1048:
è la sola chiesa che sia ad un tempo e chiesa e stato, che sia
tempo e chiesa e stato, che sia un corpo politico, ed abbia pretensioni e
ceneri. -in posizione enclitica dopo un verbo. dante, par.
gr. yxei-e yxi- (a indicare un elemento colloso, rappreso) con il
col sufi, -ano, che indica un idrocarburo saturo. glicazotùrico { g +
nome generico di 'acido 'designa un acido particolare che si produce dalla glicerina
palma e in altri vegetali; è un liquido incolore, vischioso, dolciastro,
. -olo, che indica la presenza di un ossidrile alcolico. glicide [g
ottiene dalla glicocolla mediante l'eliminazione di un ossidrile del gruppo carbossilico.
fogazzaro, 4-209: ricordo... un odor di glicine in fiore. fucini
, 1-14: una glicinia grossa come un serpente boa, rugosa, scannellata,
sf. medie. malattia dovuta a un difetto congenito del metabolismo, per cui
del metabolismo, per cui si verifica un grande accumulo di glicogeno negli organi e
(trocaica, giambica o spondaica), un dattilo e una dipodia trocaica catalettica (
metrica barbara italiana è stato riprodotto come un settenario sdrucciolo). patrizi,
[s. v.]: un gliconio chiude la strofa di più odi di
. pascoli, i-1004: gliconeo. un trocheo (in orazio sempre spondeo)
(in orazio sempre spondeo), un dattilo, e una dipodia trocaica catalettica.
essere stato privato del gruppo aminico-nh (un amminoacido). = voce dotta
chim. -ano, che indica un idrocarburo saturo. glicoside { g
1-40: 'glifo ', è un solco o canaletto verticale sfondato ad angolo
provvista di una scanalatura in cui scorre un cursore, che ha la funzione di
.. se ne trovano li gliomeri de un migliaro. 2. componimento poetico,
l'alcool etilico con acido nitrico; è un liquido giallo verdastro di odore pungente
gliossale con due di idrossilammina; è un solido cristallino che fonde a 1780.
per la grande corazza emisferica formata di un mosaico di piastrine ossee poligonali; abitò
gliticidia secca... il vin d'un anno ti parrà che mostri di lunghissima
sotto il lago insino alla cantine sopra un gran pezzo di ghiaccio che scusogli una
violino. barilli, 2-176: [un violoncellista] fa dei glissandi al-
dei glissandi al- l'ingiù come un uomo che ha fame e che non ne
velluto / che s'apre su un glissato di mandolino, / acqua il frùscio
globale, lo supera. -complessivo (un prezzo, una somma). rigutini-cappuccini
i volumi, per lo stabilimento d'un prezzo globale. moravia, 15-189:
il i960 e il 1963 c'è stato un aumento globale annuo della produzione di circa
'mundi alius ', fracassano, con un solo atto inconscio, le banchiglie splendide
gadda, 5-267: ne disprigionò fuori a un tratto tutte le donne che ci abitavano
per il fanciullo, per giungere in un secondo momento alla loro scomposizione analitica.
modo generico e indistinto, e solo in un secondo momento la analizza e la distingue
bocchelli, 1-iii-79: allora venne a un componimento, e ogni mulino gli versò
componimento, e ogni mulino gli versò un tanto al mese globalmente, da poter
poter lui pagare la somma dell'appalto con un suo guadagno onesto. 2
scorro intorno il lito, / ch'un globo alto nel mar cresca e sormonte;
di quel globo essere uscito / sì grande un bue marin ch'assembra un monte.
sì grande un bue marin ch'assembra un monte. galileo, 1-1-64: altro non
sua primaria e universal sustanza, che un gran globo di calamita. marino,
vii-244: ri tondo è il capo a un globo somigliante. baldinucci, 7-55:
milizia, ii-267: in punta è un globo dorato di grossezza enorme. massaia
sedia] finiva in punta sormontata da un grosso globo, ricoperto similmente di stagno
, / dall'infinito tremolio stellare, / un globo d'oro, che si tuffò
, legato con tenui fili, / un piccolo globo d'argento oscillava sulla fronte,
gelata / coglie e preme e ne forma un globo breve; / n'arma poscia
-gomitolo. di pers, iii-500: un girevole ordigno oggi volgea / / filli
picciol globo accolto, / quanto scemava l'un, l'altro crescea. sempronio,
le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol globo altra facea.
umore, e ne vedete uscir partoriti l'un dopo l'altro globi tutti trasparenti e
tratto ella s'inchinava per distruggere con un soffio certi globi di peluria leggerissimi in
di padiglione, or aggrupparsi, come un globo di nuvoloni. metastasio, i-60:
34 (585): una colonna d'un fumo oscuro e denso,..
si formò sulla cima solitaria del pioppo un globo abbagliante. -ricciolo, boccolo.
il musso? il suo stile è un globo di sonanti parole, le quali ordinariamente
sapendosi la longitudine e la latitudine di un luogo, si ritroverà il suo sito
, 279: indi recando tra le mani un globo / colorito d'azzurro ove dipinto
tieni nel pugno, o sorellina, un piccolo / globo di cartapesta / e
. guadagnoli, 1-ii-189: ti lascio un paio / di globi, cioè il terrestre
nievo, 1-576: -ignoranti, gli è un globo aereostatico quello! sentenziò lo speziale
smerigliato, la quale, collocata sur un lume, manda all'intorno una luce diffusa
a uso di faro, con in cima un globo di cristallo, del diametro di
globo di cristallo, del diametro di un metro, che girando sopra se stesso
il primo tratto del corso, da un globo enorme si diffondeva la luce elettrica.
: alla tisica lampada usuale era sostituito un accecante globo da cento candele. pea,
assagliendo il nemico, contra il quale un altro più forte e combattente globo si
di italiani e di spagnoli ristretti in un globo, fu rotto e buttato per terra
sopraggiunse addosso da fronte e dai fianchi un nugolo sì fitto di tedesche palle,
dell'impero, da benedetto vili offerto a un altro arrigo. papini, 28-164:
viso ingiallito ma coronate di perle e un san luigi di francia con tanto di
, deve essere di color bianco, pendente un poco nel fior di lino, ma
, ix-49: conobbe non di meno un de'tre umori, cioè l'acqueo
testa orecchiuta,... mostrando per un moto obliquo dell'occhio nell'orbita il
far il giro del globo! -fare un globo con qualcuno o con qualcosa:
. f. negri, 129: prese un glo- betto, che è quasi di
il risospingere diventa minore, non passa un attimo, che, concorrendo verso colà
da globetti nuovi. padula, vi-284: un dì cacciò dalla potente bocca / due
l'alto cielo. pirandello, 8-421: un giocoliere [aveva lanciato] i suoi
fame e risoluti in terra, formassero un nuovo globettino. targioni tozzetti, 12-10-23
globettino. targioni tozzetti, 12-10-23: un pezzo d'anima di sasso...
curve globoidali: quelle che appartengono a un globoide. globòide, sm.
, vengono a toccare i medesimi in un solo punto. 2. ant.
che si rife risce a un globo o a un globulo; che ha
risce a un globo o a un globulo; che ha forma sferica.
mm di diametro, densi, con un involucro di brattee embriciate; hanno calice
azzurra pure bilabiata; il frutto è un achenio; cresce nei luoghi aridi o
di riscaldamento al quale si fa seguire un raffreddamento lento, usato per ricavare da
, fanno toccar con mano, quanto un picciol globulétto di sostanza animale, massimamente
strati numerosi concentrici, composti ciascuno di un numero di cellette alveolari, quasi tubolose
ant. pieno di sporgenze, accidentato (un terreno). leonardo, 2-311
illuminare tutto il mondo, che è pure un gran che, non ha da far
, 12-6-359: si distingue ch'è un aggregato intralciatissimo di sottili croste globulose di
con cui si riproduce il rumore di un liquido che esce a intermittenza da un'
, voce esprimente il suono che fa un liquido nell'uscire dalla struttura del collo d'
liquido nell'uscire dalla struttura del collo d'un vaso. pirandello, 3-328: così
andare, come se fosse stato tirato da un misterioso incantesimo. = deriv.
amore, / che glo- merate in un verso pescherà / van disfogando il lor
chi ridice, nel- l'ecolalia d'un ebefrenico, vane glomerazioni di parole.
lupis, 312: una conocchia allato, un cossino ai ge- nocchi, un ago
, un cossino ai ge- nocchi, un ago alla mano e un glomero al petto
nocchi, un ago alla mano e un glomero al petto. 2.
membro, in aura sciolto, / un vigor maschio, una virtù virile;
del corpuscolo renale; è formata da un gruppo di vasi sanguigni minuscoli e flessuosi
se stessi, ed è dotato di un vaso afferente e di uno efferente;
landino, 147: è gloria un certo splendore el quale risulta dalla fama
illustri. tasso, 8-3-1030: rassembra un fior languente e vile / la gloria
: al giardin vi volgete / in un prato vedete / una donna ch'ha nome
botta, 5-378: fu a palermo eretto un tempio alla gloria. leopardi, 5-1
, di eccellenza, di superiorità in un determinato campo o attività. dante,
son da la suprema / gloria in un dì ne la miseria estrema. guicciardini,
persona, di una famiglia, di un casato). s. degli arienti
parendo forse io abia fatto questo per un non so che di gloria mondana.
il corpo. fazio, i-13-11: un anno e trenta appunto terminaro, /
2. per estens. persona che costituisce un motivo di vanto, che dà rinomanza
, 181: ma più beata ché in un tempio accolte / serbi l'itale glorie
st., 1-8: tal'or frenando un gentil corridore / che gloria fu
abito questa, signor conte, che un uomo,... con questo indosso
.. con questo indosso, diventi un altro. de sanctis, ii-15-440: lasciamo
. non si trovava alle prese né con un feudalismo da estirpare e un'aristocrazia da
è nel regno degli eletti / d'un spirto converso, e più s'estima,
spazii / le vaste onde sonore / come un inno di gloria a l'invisibile,
gloria a l'invisibile, / come un inno d'amore! -motivo di consolazione
, che si dipingono in alto, in un cielo aperto, o intorno al padre
volare a basso, è disegnato in un bello scorcio e con ottimo intendimento.
10. teatr. macchina scenica costituita da un piano che s'innalza o s'abbassa
g. bassani, 1-151: da un lato... si stende un rosso
da un lato... si stende un rosso porticato quattrocentesco, contro il quale
natività. iacopone, 64-15: audito è un canto: « gloria en alto /
e dalle labbra in forma di sorriso un arco di dolcezza a gloria della sua
. -andare in gloria: provare un grandissimo piacere, andare in visibilio.
formula di riverenza rivolta alla memoria di un defunto. - anche iron. guarini
gloria. f. galiani, 2-153: un cavalier di bari, / unico figlio
. -lavorare per la gloria: compiere un lavoro senza aspettarsi nessun compenso.
corrisponde il compenso. cicognani, 2-165: un mio amico... era
, il recano a disonore; il servire un principe terreno, a gloria. foscolo
cesarotti, i-293: può... un tal lavoro riuscire di poca gloria a
. verga, 1-24: vi è un detto celebre: 'fumo di gloria non
secolo come costui se ne sta con un piede nell'anarchia sperimentale ed uno nell'au-
au- torità:... con un po'di gloriétta o con bastante companatico
, xxiii-44: da tutti tre sperava un riparo alle passate cadute e qualche incremento
andrea... cominciava con un * pater ', un'* ave '
pater ', un'* ave 'e un 'gloria \ 2. inno
qualche vittoria, / l'arrivo d'un gran re, cosa si adopera?
sabato santo, si manda dalla cattedrale un razzo. 3. locuz.
poeta che ci si presenta non è un godente, non è un gloriaccino.
non è un godente, non è un gloriaccino. = dal nome di gloriaccino
. riceveva altri regali più costosi, un crocifisso d'argento, un rosario coi
più costosi, un crocifisso d'argento, un rosario coi gloriapatri d'oro, un
un rosario coi gloriapatri d'oro, un libro da messa rilegato in tartaruga per
9-6 (375): d'esser da un così fatto giovane amata forte si gloriava
865: la patria si gloriava d'un figliuolo che si vendicava degli insulti
). carducci, ii-16-251: mando un saluto agl'italiani che gloriano la patria
. par ini, i-172: un sole chiaro e tepido di marzo si
sf. padiglione o chiosco situato in un parco o in un giardino. =
chiosco situato in un parco o in un giardino. = dal fr. gloriette
fra giordano { crusca] '. sperano un eterno glorificamento nel mirare iddio. trattato
, iii-2-163: ne ricaverà... un tributo immortale di suo glorificamento.
... si contentò di domandargli un suo ritratto da stamparsi in un album
di domandargli un suo ritratto da stamparsi in un album glorificante i viaggiatori e i geografi
stesso... era dovuta ad un desiderio tutto maschile di glorificarsi. -glorificarsi
glorificato. d'annunzio, 4-i-148: sotto un vetro una madonna di loreto tutta nera
volto il seno le braccia, come un idolo barbarico, emergeva glorificata dalla veste
glorificazione; non sapete voi, che un poco di levato corrompe tutta la massa
però dinanzi a quella porta m'arrestai per un istante ad ascoltare i suoni della ballata
dispetto e per tal quale gloriosità, un fare militare: -gli ordini sono eseguiti
posizione di preminenza (una nazione, un popolo, una città, un esercito)
nazione, un popolo, una città, un esercito). giamboni, 4-154:
si era formato per la prima volta un esercito italiano, del quale il nucleo si
origine (una famiglia, un casato); aristocratico, nobile (nascita
natali miei. -potente (un monarca, un signore, ecc.)
. -potente (un monarca, un signore, ecc.); trionfante
.); trionfante, vittorioso (un comandante, un condottiero). dante
trionfante, vittorioso (un comandante, un condottiero). dante, purg.
, ricusava di vendere le somme chiavi ad un uomo, in cospetto di cui tremavano
basse conservano. -valoroso (un eroe, un guerriero). caro
. -valoroso (un eroe, un guerriero). caro, 6-713:
dolorosi; nel terzo, che fu un rosaio finto d'oro,...
3. eccellente, encomiabile, perfetto (un sentimento, una qualità, una virtù
, una qualità, una virtù, un comportamento); coraggioso, ardimentoso (
. b. davanzali, ii-115: un de'quali [mangani] grande a dismisura
n'avrebbe fatto macello, se non era un glorioso ardiret di due soldati che,
/ di portar nella carne gloriosa / un così gran mistero. montano, 92:
trova nelle storie, è da meno di un digiuno, di un'opera pia,
dalla gloria; celebre, illustre (un luogo in cui si sono svolti note
valorose, esemplari (un'età, un periodo storico). carducci, ii-10-65
, 2-68: raccontava a voce alta di un suo zio canonico morto in tarda età
sarai. -vittorioso (una battaglia, un combattimento). benvenuto da imola volgar
della scoperta di esso gloriosi, perdono un vero piacere. rajberti, 2-118:
praga, iv-15: avea condotto seco un suo ragazzotto tutto azzimato e glorioso di
, / e disse: - questi è un matto glorioso. -soldato, milite
(una cerimonia, uno spettacolo, un arredo, un ornamento, un abito
, uno spettacolo, un arredo, un ornamento, un abito).
, un arredo, un ornamento, un abito). cavalca, 10-300:
penacchioni. mascardi, 2-412: ad un spettacolo il più glorioso v'invito che
22-118: babbo caro, non armeraimi un carro, / ove conduca i gloriosi panni
sozzi giacciono? -imponente, grandioso (un edificio, un monumento). pulci
-imponente, grandioso (un edificio, un monumento). pulci, 28-121:
raggiante, / sfolgora glorioso e trionfale / un tempio. - ricco, colmo
-vigoroso, florido, rigoglioso (un fiore, un albero).
, florido, rigoglioso (un fiore, un albero). poliziano, 1-715
gradazione alcoolica; gagliardo, generoso (un vino). - anche sostant.
canna, / e poi da bere un vino, ch'è una manna. /
profumate... e sorrette da un inappuntabile solino, nella cui apertura scendeva
senso generico: annotazione, commento a un testo biblico o giuridico. -glossa ordinaria
): egli in questo mezzo entrò in un maggior dubbio che non era quello dei
sec. xiii), e consistente in un grandioso apparato di note alle parti più
e interpretativo a una parola o a un passo di un qualsiasi testo; nota
a una parola o a un passo di un qualsiasi testo; nota, postilla.
vanno moltiplicando che hai contro di te un popolo immenso, a voler censurare il
poeta. monti, 5-18: più d'un dottor con glosse ha guasto affatto /
dottor con glosse ha guasto affatto / un testo così bello. mazzini, ii-78
buono. d'annunzio, iv-2-488: un ambiguo incantesimo diffondevano nel mio spirito gli
testo. 4. spiegazione di un discorso oscuro, chiarimento, interpretazione;
alle mie glosse e tenta di intavolare un po'di discussione. 5.
a la ritrosa, / s'intoppa un verso e, quel ch'è doppio male
l'insegnamento da un'azione, da un discorso. rosa, 117:
di chiosa, annotare, commentare (un testo). trattato dei peccati mortali
, interpretare, far comprendere pienamente (un discorso, un fatto). cammelli
far comprendere pienamente (un discorso, un fatto). cammelli, 5:
anche assol. giuglaris, 390: un servitore... vuol glossare tutti gli
lingua o di una disciplina o di un ambito culturale specifico, i quali,
idiotismi oscuri e plebei, potrebbe farsi un piccolo glossario a parte per l'intelligenza
beate orge. ne andavano persino compilando un dizionario, o glossario. ricordo la
. elenco delle parole difficili o rare di un testo, fornite della relativa spiegazione,
breve non potranno esser letti che con un glossario. 3. dimin. glossariétto
glosse, di note; commentatore di un testo. bruno, 54: eccovi
testo. bruno, 54: eccovi un di compositor di libri bene meriti di
.. con una grammatica nova, un dizionario novo. moscheni, 196:
glossatori avrebbe tentato invano di risuscitare neppure un verso di un'opera qualunque fulminata dalla disapprovazione
13-239: il glossatore metteva in nota un passo in cui si diceva che,
attraverso l'osservazione d'una donna, un augure avrebbe potuto leggere la sorte come
potuto leggere la sorte come nelle viscere di un animale. -ant. persona che
filol. annotazione marginale apposta, in un codice, a un vocabolo 0 a
marginale apposta, in un codice, a un vocabolo 0 a una locuzione particolare di
vocabolo 0 a una locuzione particolare di un testo (specie di classici greci e
fiorentini, questo secondo si dee riputare un glossema apposto da'gramatici, e inserito
parole sono state credute da alcuni critici un glossema, e perciò sono state levate
avrei osato trovar sotto le vostre frasi un senso così diabolico, se molti dei vostri
. ripetizione superflua di una locuzione in un contesto parlato o scritto. note al
: « dice, che c'era un tratto una volta », ec.;
« ima volta » è glossema d'« un tratto ». -parola oscura,
è proprio, che si riferisce a un glossema; che ha natura di glossema
tagliar nella bocca, o nella gola un tumore, sarà ben abbassar la lingua
lingua fuori dal cavo orale provocata da un eccessivo aumento di volume dell'organo (
che è causato per lo più da un tumore). = voce dotta
l'epiglottide alla base della lingua (un muscolo). tramater [s
'glossopètra'o 'glossopiètra'... è un groppo di favolosissime favole. non è.
. non è... se non un vero verissimo dente del cane carcaria,
verissimo dente del cane carcaria, ch'è un terribile pesce o mostro marino,.
faringe, ed è costituita da un settore anteriore, sede della formazione della
. cocchi, 4-2-246: nel suo contorno un poco lacero non distinguendosi intera l'epiglottide
. segneri, ii-642: di un certo amorevolissimo uccello, chiamato glottide
strumento impiegato in fonetica sperimentale per determinare un glottogramma. = deriv.
col tempo, durante l'emissione di un suono. = voce dotta,
solubile in acqua, inodora; ha un alto potere edulcorante. bossi
, nella composizione de'quali entra per un 1 / 10 in circa. si è
nei composti organici indica la presenza di un ossidrile alcoolico. glucoside, sm
a seconda della propria natura, da un monosaccaride (comunemente glucosio e talora anche
quantità minore negli organismi animali (è un componente normale del sangue),
, i-760: su dalla gola le gorgogliava un gluglù di tortora in amore. sinisgalli
imita il suono prodotto dal gorgogliare di un liquido (in partic. quando esce da
è inserita sull'asse dell'infiorescenza un po'più in basso dell'altra;
gluma, che è circondato da glume (un fiore). glumeale » agg.
delle ciperacee, quando non rinchiude che un sol fiore. = dimin.
, 2-433: cesonia era... un donnone alto e ben fatto di
. farmac. ant. agglutinante (un medicamento). citolini, 473
umore appiccicoso di ima pianta, di un frutto. serapione volgar.,
]. biringuccio, 1-147: bisognava un glùtino tenace che le parti delle cose composte
di sassi comuni, conglobata insieme da un qualche oggi ignoto glutine, non è neppure
ii-71: l'unione de'cunei forma un arco che si sostiene solidamente anche senza
che tiene uniti i fili che formano un filamento. giusti, 2-210: come del
italia. boine, ii-196: ad un tratto tu senti che è altrui,.
composte di materia terrosa legata insieme da un glutine lapideo tanto magro e debole.
. serdonati, n-149: v'ha un quarto umido che va scorrendo, e non
delle parti del sangue. è anche un liquore che sta nelle giunture del corpo
... i quali, tagliati con un coltello in quattro o cinque parti per
che vogliono. beccaria, i-499: un succo troppo forte e denso nei primi
[i bachi] idropici e gonfi d'un umore che li uccide o li vizia
, esso si vede tutto stillante d'un glutine vinoso. 5. miscuglio
v.]: 'glutine', è di un colore giallo-bigio, sommamente tenace, estensivo
qualità per la quale le parti d'un corpo hanno del viscoso, e facilmente
volgar., 4-30: altri mettono un poco di mosto in mano e freganlo,
due di seta bianca, perdettero in un baleno la candidezza della loro spoglia e
della loro spoglia e si trovarono coperte d'un nero e glutinoso imbratto! percoto,
[l'agnello] alla sommità di un lungo palo unto e bisunto d'olio e
attaccamento morboso a persone o cose (un individuo); che si comunica facilmente
altro, contagioso (una malattia, un vizio, un'abitudine, ecc.)
sciamannato, glutinoso, che ha dentro un ronzo di ghitarra. d'annunzio, iv-1-674
. annusò; di nuovo inghiottì. un po'sapore, un po'odore: era
nuovo inghiottì. un po'sapore, un po'odore: era una sensazione equivoca
-òlo, che indica la presenza di un ossidrile alcoolico nei composti organici.
gl poi che v'è ne l'un, e ne l'altro caso, al
e tamburini e trombe / suonomo a un tratto intorno della piaccia. partita, 281
, né vale per altro, che per un comincia- mento di risposta e per voce
-figur.: per indicare un modo di parlare querulo e chioccio.
è unita con quella sopraesofagea da un angolo periesofageo, da cui sono
signori dedicati che chi dedica ne aspetta un miccino: pecca vilissima e da gnatone.
), agg. che miagola (un gatto). c. e
girò su se stesso nell'aria: un secondo, quanto bastò a cosimo, in
, quanto bastò a cosimo, in un improvviso slancio di vittoria, per avventargli contro
slancio di vittoria, per avventargli contro un a-fondo nella pancia e infilarlo gnaulante allo spadino
(gnàulo). dial. miagolare (un felino, in partic. il gatto
: era una preghiera semplice, sommessa, un lamento. dossi, 812: i
fischiare, sibilare attraversando l'aria (un proiettile, una palla da fucile, ecc
: 4 miagolio, gnaulio ', un continuato miagolare o gnaulare di uno o
loggiati spaziosi dove alla fine si mescolano in un gnaulìo sonoro. calvino, 2-188:
.. e poi, se uno aveva un po'di gnégnero poteva far da sé
, gliele, glieli (in funzione di un compì, di termine al quale segua
, di termine al quale segua immediatamente un compì, oggetto). aretino
al mondo, che gnele sapessi fare un tale. = comp. per
e dial. glielo (in funzione di un compì, di termine al quale segua
, di termine al quale segua immediatamente un compì, oggetto). - anche
doni, 1-8: me ne feci dare un fiasco e gne ne portai con dir
: -fratello, e'm'incresce che un par tuo stia senza vino. d'alberti
volgo. -in posizione enclitica dopo un verbo. f. d'ambra,
2. gliene (in funzione di un compì, di termine al quale segua
, di termine al quale segua immediatamente un compì, partitivo o un compì,
segua immediatamente un compì, partitivo o un compì, di specificazione, di argomento,
, ma per furore e ira, come un nimico; ma non gne ne va
. cfr. rohlfs, 467: « un ulteriore sviluppo è gnene (scritto anche
e welwitschiacee, rappresentate ciascuna da un solo genere (efe dra
quasi una artiglieria. credo che voleva darmi un * gniffe gnaffe 'e appendermi
, ii-121: come tutti fratelli a un modo sono / i cialdoni, gli gnocchi
farina gialla, mettetelo a tocchetti in un vassoio che regga al fuoco. de
una specie di gnocco di polpa con un nucleo in mezzo. -bernoccolo,
-groppo. de marchi, i-786: un gnocco di piombo se lo sentiva in
alla gola. pasolini, 3-233: tacque un po', con un gnocco alla gola
3-233: tacque un po', con un gnocco alla gola pure lui.
cosa / vi mostrate uno gnocco e un bighellone. fagiuoli, 3-5-123: avvertiamo
avvertiamo deh costui, / quando fusse un brutto sciocco, / tanto gnocco /
il naso soprattutto 10 rivelava sfortunato: un naso a batocchio, storto, livido,
con la punta a gnocco sormontata da un brutto neo marrone. -fare gnocchi
impermalirsi, adombrarsi. -rimanere come un gnocco sulla forchetta: rimanere allibito,
1-242: au'udir questo io rimasi come un gnocco sulla forchetta! 7
una tavola infarinata, formare degli gnocchetti un po'appiattiti, grossi come un'albicocca,
di sentenze, di precetti; che ha un con tenuto o un'intonazione
tenuto o un'intonazione moraleggiante (un poema); che è costituito
sentenzioso. carducci, iii-9-388: un genere di poesia, quando di
in cui la sentenza è chiusa da un distico elegiaco, da un esametro o
è chiusa da un distico elegiaco, da un esametro o da un trimetro giambico.
elegiaco, da un esametro o da un trimetro giambico. b. croce,
elemento preminente di un'opera letteraria (un poeta, un letterato). mazzini
un'opera letteraria (un poeta, un letterato). mazzini, ii-96:
che si metta in via sulla traccia d'un apologo all'antica, adatto ai suoi
e le ninfe; basta chiuder in un vetro pieno d'aria una mistura d'
, e lasciarla esposta al sole per un mese, e poi separarne gli elementi secondo
ora a scotere / la porta a un galantuomo? tramater [s.
l'ombra solare rispetto a un punto di riferi mento;
di opportuna lunghezza e orientazione o da un foro praticato in una lastra convenientemente
questo vaghissimo ponte non è altro che un piccolo ospizio di frati da man destra,
nella testa australe su alto nella volta un buco grande quanto un bolognino in una lamina
alto nella volta un buco grande quanto un bolognino in una lamina grossa di metallo
ritrovati sento aver egli questa galanteria: un oriuolo a sole, che mostra l'ore
senza la proiezione dell'ombra, avendo un gnomone mobile, che scopre l'ora
di sei lati ottenuta tracciando, da un punto qualunque della diagonale di un quadrato
da un punto qualunque della diagonale di un quadrato, le parallele ai lati del
que'tempi; uno di gnomonica; un compendio di sfera. guarino guarini, 1-6
: in cartografia, proiezione prospettica su un piano tangente la superficie terrestre, in
. d'annunzio, i-60: godesti un languido sonno su 'l turgido / sen
. i. neri, 10-64: un colpo di pesante scimitarra / gli dà sopra
questa gobba, anzi era diritta come un fuso, benché lo scrigno non fa
-per estens. sporgenza assai rilevante di un osso (e, in partic.
su la schiena, e li d'arabia un solo. boterò, 1-216: certi
1-43: i camosci s'erano fermati a un tratto in ogni loro parte: le
rilievo, prominenza, curva (di un monte, di una collina, di
collina, di una strada, di un muro, ecc.); dorso,
); dorso, declivio (di un rilievo montuoso). fiorio, 51
cornine. e. cecchi, 7-89: un compagno..., in bicicletta,
. -parte più elevata dell'arcata di un ponte. barilli, 1-87: qualche
di alcune carrozze. -nodo di un ramo o di un tronco; nocchio.
-nodo di un ramo o di un tronco; nocchio. soderini, ii-157
avevo scelto per quella notte di natale un enorme ciocco con una grossa nocchia, o
, o gobba, rotonda, ma un poco appuntita in avanti. -occhiello
appuntita in avanti. -occhiello di un carattere tipografico o di una lettera dell'
carlo emanuele re di sardegna ', un dotto truxillo comincia a fare in modo
poi dentro quella gobba dell'e caccia un piccolo erre e un esse).
gobba dell'e caccia un piccolo erre e un esse). svevo, 1-122:
nutrisce la speranza / che a qualche vecchio un dì caschi la gobba, / e
-fare la gobba: curvarsi, inarcarsi (un animale). negri, 2-671:
. bocchelli, 1-ii-466: se fate un altro atto di questi, vi raddrizzo
. -scherz.: far ringalluzzire (un vecchio). bartolini, 15-25:
voltaire: essendo al massimo composti d'un poco d'afrodisiaca canfora per raddrizzare la
usa broccati né sete, ma con un manto squalido,... che no'
posta come rinforzo al- l'estremità di un bastone o di un ombrello o di
l'estremità di un bastone o di un ombrello o di un'asta.
e nel centro di esso è saldato un * bocciolo 'da incastrare lo strumento
da incastrare lo strumento in cima di un * bastone ', e questo da basso
o 'calzuolo 'conico, e di un 'puntale 'di ferro, mediante
, iv-328: poni che tu avessi un figliuolo gobbo e mal fatto,..
iii-1-365: stralunato degli occhi, d'un piè zoppo, / gobbo, le spalle
boito, 101: tutti tremar! e un nano / gobbo, rossiccio e strano
: quando natura licenzia dalle sue fucine un gobbo, pensate certo ch'ella si
altro non vuol significare: « guardate un po'che cosa ho fatto! quello
aveva rimesso la vita? -gibboso (un animale). allegri, 93:
-figur. gobbo spirituale: chi ha un animo contorto, ambiguo, degenere.
ed equivoca. brancati, 4-41: un tipo magro cui una sorta di fosca
non bastano a determinare una media o un clima di gioco. 2.
... anche, scommetto, un serraglio di bestie feroci che, nelle fiere
a vedersi / stralunato degli occhi, d'un piè zoppo, / d'omeri gobbi
, 7-31: con le sue curve spalle un po'gobbe, ostinatamente voltate come quelle
587: sia il collo bianco, ma un poco rosseggiante, se non in tutto
ferro di taglio affilato, dipoi con un conio gobbo di fuori, piano dentro,
e rette, / in cambio di un cilindro, un bel cotale. trinci,
/ in cambio di un cilindro, un bel cotale. trinci, 1-42:
villano. guadagnali, 1-ii-102: sarebbe proprio un adularlo [il campanil di pisa]
per una bocca avida e scontenta come d'un bimbo ghiotto che con un soldo falso
come d'un bimbo ghiotto che con un soldo falso e gobbo s'indugi davanti alla
pasticciere. c. boito, 204: un canale stretto, fiancheggiato di casupole tanto
camera alta e nuda arredata solo di un piccolo letto e di un cassettone gobbo
arredata solo di un piccolo letto e di un cassettone gobbo con uno specchio incrinato.
.. si sgranava... in un galoppo filato la balda meccanica deglutìtrice dell'
-che ha forma irregolare dovuta a un tipo particolare di sfaldatura (una pietra
di messer bernardo è più lunga ed un poco gobba, sfogliata da una parte
matem. che non è contenuto in un piano o non è riducibile a esso
, del quarto grado. -asimmetrico (un corpo). 6. sm.
a trovare, e, interrogandola d'un tal successo, ditemi gobbo se ella
che giobbe; 8. prov. un gobbo per fare il sarto non s'addirizza
è rimedio. giusti, i-302: un gobbo per fare il sarto non s'addirizza
. -sm. ciondolo portafortuna che raffigura un omino gobbo (con riferimento alla credenza
gobbino mio, di dartene una canata, un rabbuffo ed una spellicciatura delle buone.
servigi. deledda, iii-564: era un ragazzo... giallo, gobbino e
, gobbuzzo. bellincioni, i-216: un certo forasiepe, un tal gobbuzzo,
bellincioni, i-216: un certo forasiepe, un tal gobbuzzo, / ardito, impronto
che le braccia al vento move / un gobbuzzo di legno co'sonagli.
il gob- baccio, villano, fa un grugnito che può voler dire buona sera
: c'era il « sor cesare » un gobbettàccio libertino, tutto imbrescato di tabacco
riso. -sporgenza assai rilevante di un osso (e, in partic.
..., fra le spalle hanno un gobbo alto due palmi.
del dorso, in cui si vede un gobbo di color tanè oscuro. ojetti,
.. il collo tozzo e sul collo un gobbo di muscoli che nell'ira si
rigonfiamento, rilievo, prominenza (di un monte, di un colle, ecc.
prominenza (di un monte, di un colle, ecc.); ammasso,
giace di sopra. imperiali, 4-596: un pog- getto aprico, / lentamente crescendo
partic.: nodo che si forma su un tronco, un ramo o un organo
che si forma su un tronco, un ramo o un organo vegetale; nocchio.
su un tronco, un ramo o un organo vegetale; nocchio. leonardo,
.. senza alcuna regola ne ricavassimo un sassaccio tutto rialti e tutto gobbi e
rotto, se non avesse in mezzo un poco di gobbétto. r. m.
storta abbozzata e fatta a garontoli, con un certo gobbétto, pendente dalla spalla destra
, 1-4-10: il gobbo, che è un genere di erbaggio, proveniente dalla pianta
dei paesani. viani, 4-61: un giorno la vecchia, gobboni sull'impiantito
sull'impiantito segava dei pezzi di legno con un segac- chietto. e. cecchi,
. e. cecchi, 6-128: per un difetto dell'apparecchio doveva pilotare stando gobboni
lungo la corsia mediana, adagio, un po'gobboni, con le braccia abbandonate
ha la gobba (una persona, un animale). p. nelli
genti a veder vanno a regatta / un ben gobbuto. gozzano, 359: il
esócis, sorta di pesce sconosciuto (forse un luccio o salmone).
grassa. gioia, iii-256: sedendo presso un rigagnolo che cala da una roccia e
cala da una roccia e si mesce ad un ruscello scorrente più in basso, dice
, iv-101: mandò fuori dal petto un angoscioso sospiro, e dagli occhi alcune
una goccia di caffè gli scese da un angolo della bocca. buzzati, 3-150:
. buzzati, 3-150: si ebbe un silenzio che lasciò udire il ticchettìo delle gocce
perlacea, una goccia che rigava giù d'un tratto la gota. brancoli, 3-78
occhio, ed egli 1'asciugava con un grosso fazzoletto. -umore dolce che
a penzolare rannicchiato nel suo otre come un baco nel bozzolo, con la goccia
continua sete, con i labbri tocca un rivo d'acqua fresca né per ciò ne
lista i risalti, e da piè fa un pianetto sottile tanto quanto tiene in risalto
tondeggiante o allun- gata che pende da un sostegno (il cristauo di un lampadario
da un sostegno (il cristauo di un lampadario, il pendente di un orecchino,
di un lampadario, il pendente di un orecchino, ecc.). ojetti
ho veduto in sogno, / in un sogno ch'io fe'presso al mattino,
. segneri, ii-171: perdè ad un tratto la parola su'labbri, e cosi
mezzo del gocciolio ubero e intermittente di un contagocce normale (tale che un grammo
di un contagocce normale (tale che un grammo di soluzione acquosa equivale a 20
soluzione acquosa equivale a 20 gocce e un grammo di soluzione alcoohca a 25 gocce
determinata quantità di gocce al minuto di un farmaco sotto forma di soluzione. -per
fis. configurazione di equilibrio assunta da un uquido, posto in un gas o in
assunta da un uquido, posto in un gas o in un uquido non mescolabile
uquido, posto in un gas o in un uquido non mescolabile con esso, nel
: queua formata in ambiente gassoso da un uquido suua superficie di un altro più
gassoso da un uquido suua superficie di un altro più pesante; ha forma schiacciata
superficie o nel cuore del getto di un piccolo globo metaluco, sferico o ovoidale
anellone di lapislazzuli sull'indice, ed un altro di diamante dalla più pura e bianca
fondo, completamente (con riferimento a un liquido). caporali, i-109:
, lo versò, questo giorno, un anno fa, tutto, sino all'ultima
pietra. -aprile ogni goccia un barile: v. aprile, n.
, ma piano, come fosse / un gran segreto, bisbigliar di bianche / ova
a quando. stuparich, 33-162: un filo di sangue gli rigò la guancia
i-96: egli risvegliatosi al gocciare, con un gran risalto corse con la mano alla
spada. pascoli, 88: era un brusìo con languide sorsate / e chiazze larghe
bocca e del gran naso / come un lambicco che goccia in un vaso.
naso / come un lambicco che goccia in un vaso. anguillara, 3-56: goccia
tutto intorno la spelonca, / e un chiaro fonte fa del destro lato. cesarotti
capricciò. sopra di noi, ad un frullo, s'era mosso il fogliame.
cadono l'ore / giù giù, con un lento / gocciare. d'annunzio,
gocciolato. cor azzini, 4-81: un rosario di granatine / a i piedi
le unghie spente come può essere spento un diamante, gocciate. 3.
/ ch'io ti dia mai più un gozzo di vin schietto. albertazzi, 675
675: il caffè, zio? un goccio di caffè almeno? bocchelli, i-ii-
falla, e adesso non ci trapela nemmeno un goccio! 2. figur
. agostini, 5-4-80: non bisogna che un goccio in van ne spenda, /
hai, che s'io ne spando un gozzo / chiamami tristo. 3.
. di giacomo, i-443: bevve un goccétto di rum. e. cecchi,
invidioso una gocciola di cera liquefatta sopra un braccio che il guerriero scoperto avea.
la olanda e la cina sono in paragone un deserto. giusti, 2-173: con
, / ecco il quissimile / d'un cancelliere / sotto le gocciole / d'una
, 20-173: assimiglio la lor collera a un rannuvolarsi di luglio: che tuonando e
233: la pioggia delle gocciole cadenti in un lago mi ha data occasione..
, iii-1-281: sta per venire giù un rovescio d'acqua. aspettavo le prime gocciole
terra. soffici, iv-96: tenne dietro un tambureggiar di gocciole sui vetri della finestra
come l'acquazzone d'estate, e un singhiozzo dalla gola che ne scioglieva gradatamente
doni, 2-14: fu dato a un pappagallo a guardia una volta un bel pedal
dato a un pappagallo a guardia una volta un bel pedal di fichi bitontoni, di
naso, io 'l raffiguro / giusto un fico brogiotto stagionato, / quando ciondola
di sangue. marino, i-194: un vinetto sì dilicato e sottile che
bartoli, 9-28-2-102: quante volte in un fiume di parole non v'è una
una gocciola d'ingegno, e in un mar d'inchiostro non v'è
tondeggiante o allungata, che pende da un sostegno (il cristallo di un lampadario
da un sostegno (il cristallo di un lampadario, il pendente di un orecchino
di un lampadario, il pendente di un orecchino, ecc.). redi
ne fa trovar in mezzo del cammino / un valoroso errante cavaliero /...
appuntita o comunque allungata, appeso a un sostegno insieme con altri, drappeggiati in
de'capitelli, [il drappo] formava un vago divisamente di gocciole, infra le
di marmo tutta traforata, e con un gruppo di putti e fogliami stupendi,
, ii-654: una sera parlando con un suo amico vicino a casa sua, di
: contrasse infermità, la quale con un accidente di gocciola il tolse di vita l'
imperturbabilmente a stritolare le sue droghe in un mortaio di marmo, mescendovi ogni tanto
con una eleganza tutta particolare, e un sorrisetto d'uomo contento. 7
più dura. vasari, ii-512: venutogli un bel pezzo di diaspro alle mani,
come sono i buoni, v'intagliò dentro un deposto di croce. d. battoli
disseminata). gelli, 15-ii-134: un cavaliere... teneva una arme che
, alimentato da una ninfa pensosa in un suo accorato pudore, raccogliesi dentro la
. landolfi, 7-207: io vivo in un posto simile, e darei tutta la
consumati. -una gocciola di miele concia un mar di fiele: una sola parola
, 56: una gocciola di miele concia un mar di fiele. 12
di quando in quando alcune gocciolette di un liquore agro e pungente. -acer
ottenuta raccogliendo le gocce che fuoriescono da un recipiente. compagnia della lesina,
. che manda fuori o lascia cadere un liquido o un umore a gocce.
fuori o lascia cadere un liquido o un umore a gocce. simintendi,
: bagnata tutta, e grondante come un pulcino morto sotto la piova, scomposte
degli alberi gocciolanti, anziché conforto ispiravano un certo sgomento. bontempelli, 7-264:
; cadere, sotto forma di gocce (un liquido, un umore).
forma di gocce (un liquido, un umore). cavalca, 19-206
: di quella pietra incominciò a gocciolare un poco d'acqua, ed ogni dì ne
, di non so d'onde, un lupo sbuca, / grande fuor di misura
una botte vecchia e mal cerchiata, un vino molto giovine,... se
e scossa ad ora ad ora da un buffo di vento gocciolava la pioggia. d'
gocciolavano su le padelle dei candelari con un gemitio sordo. moravia, i-213:
conte tappeziere, le confidenze gocciolavano con un certo stento, ma pur venivano fuori
sostant. pea, 1-173: cominciò un gocciolare grosso rado e lento. pavese
2. versare, lasciar filtrare un liquido sotto forma di gocce; stillare
, 1-80: giunto dove il fiume era un poco più largo, si mise per
donna... fece strada per un àndito che alle pareti gocciolava d'umido.
nel capo. -mandar fuori umore (un albero, un frutto). bibbia
-mandar fuori umore (un albero, un frutto). bibbia volgar.,
f. doni, 2-145: quando un fico è basso, ogni uno che passa
. tr. lasciar cadere; mandar fuori un liquido a gocce. boccaccio,
. di san tomaso ha in mezzo un alto monte coverto perpetuamente d'una folta
chi paga. panciatichi, 136: un gocciola / et un snocciola; / noi
panciatichi, 136: un gocciola / et un snocciola; / noi gli occhi di
caduto, uscito fuori a gocce (un liquido). d. battoli
. il gocciolare frequente o continuo di un liquido; stillicidio. pascoli,
mondi, ove non più risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. d'annunzio
, / e ora, lasso!, un gocciol d'acqua bramo. boccaccio,
8-3 (242): ivi presso correva un fiumicel di vernaccia, della migliore che
: non ne fece sentir la domanda d'un gocciol d'acqua, che in eterno
fe- braro e marzo non è caduto un gocciolo d'acqua. carducci, iii-24-376
. carducci, iii-24-376: non ho un boccon di pane da farti la pappa;
pane da farti la pappa; né un gocciolo di vino o di giulebbe da immollarti
i liquori, ella si fece servire un gocciolo appena d'anisetta. -per
di goccia. piovene, 7-530: un altro [interno] è quasi nobiliare,
., 14 (252): « un altro gocciolino, un altro gocciolino »
252): « un altro gocciolino, un altro gocciolino », gridava renzo,
di colui. palazzeschi, 4-140: anche un altro gocciolino si lasciava mescere, dopo
povero romano, gonfiato e rosso com'un polmone, co'goccioloni di sudore per il
saltando sulla strada bianca e arida, sollevavano un minuto polverìo. carducci, iii-23-342:
dell'agonia in fronte e pallido più di un morto. savinio, 1-104: beve
verga, i-323: la sua donna aveva un gruppo alla gola dinanzi al seminato arso
mutola che qui vedi... e un gocciolone per famiglio ch'è il maggior
era molto diverso, e fu anche un poco gocciolone. tassoni, vii-181:
, 773: così, ella tiene socchiave un vero * refugiùm peccatòrum ', una
gioia!) che da noi godenti nasca un figlio. -con riferimento ad animali
piaceri della vita (una dottrina, un costume, ecc.). carducci
, iii-6-139: prima cantò i piaceri d'un amore sensuale e il fastidio d'aspettare
, voluttà. bocchelli, 11-37: un gaudio d'ebbrezza godente. 4.
gode. 5. che fruisce di un determinato diritto o privilegio o utile.
ciascuno di questi idiomi fu a principio un semplice dialetto; cioè una lingua volgare
ragione, / ma'che vedersi 'n cas'un fra godente! dante, inf.
al foco. / -se d'ogni cosa un poco / mi drai per far godenzo
goduto; ausil. avere). provare un sentimento di viva gioia, di
afflitti / è l'aver ne'lamenti / un popolo compagno. un grande dolore /
aver ne'lamenti / un popolo compagno. un grande dolore / gode spargersi in molti
calandra, 22: spirava... un vento mite, a grandi folate blande
con pene eterne, che patire un poco qui e poi godere in letizia
e godere. delfino, i-m: d'un giorno solo / è la dimora e
, conc., ii-570: [un] entusiasmo... che..
diodati [bibbia], 2-81: un uomo ricco,... si vestiva
-disse improvvisamente anna. -almeno si gode un po', povera diavola. -figur
sole). ariosto, 13-38: un gran drapel di biscie, /..
e liscie. 8. provare un intenso piacere sensuale (e, in
ha fatta una notte, godendo in un letto, bel nudo. 9
appagamento che deriva dalla partecipazione a un bene morale o a una particolare condizione
sua pace. pavese, 8-43: un poeta si compiace di sprofondarsi in uno stato
mi è lecito godere di tanta felicità in un tratto. d. bartoli, 22-69
trarre piacere, appagamento o beneficio da un bene materiale e sensibile, che può appartenere
e tacque / con invidia de l'altro un ciel più bello. loredano, 1-203
ciel più bello. loredano, 1-203: un cavaliere... si ritirò con
de'tuoi abbracci, io mi godo un freddo di siberia. -per simil
mille allettamenti di quella marina, a un certo momento del loro vagabondare la fanciulla
13. assaporare, gustare (un cibo, una bevanda, i piaceri
se volete torre / mulattier, per un podere; / vi farem sempre riporre /
una persona, una cosa bella, un paesaggio, una scena, ecc.)
napoli. goldoni, vii- 1148: un carattere odioso, come quello di bernardino,
g. gozzi, 1-28: in un luogo a parte si stavano a sedere molte
palazzeschi, io-m: si faceva a piedi un tratto del viale e poi ci si
. -in partic.: provare un vivo senso di godimento estetico che proviene
potuto appagare nel vedere di presso in un gran voto e piano que'barlumi,
diavolo queste geremiadi da imbecille! godiamo un po'meglio le ultime paginette che ancora
; tant'è che ne goda anche un cristiano. faldella, 3-84: quanti sono
viaggio: si degni di farmi portare un pane, perché io possa dire d'aver
cane di odisseo,... un tempo egli stesso allevò e mai potè godere
17. trascorrere lietamente, felicemente (un periodo di tempo, un'età della
goda [quel cafone] la figliola d'un droghiere fallito. 19. avere
/ che le bellezze mie si goda un fabro? / un aspro, un rozo
mie si goda un fabro? / un aspro, un rozo, un ruvido consorte
un fabro? / un aspro, un rozo, un ruvido consorte, /
? / un aspro, un rozo, un ruvido consorte, / inculto, irsuto
loco / che ci potren godere insieme un poco. e. cecchi, 235:
monaca... ha indovinato da un pezzo che io non sono parente della giovine
179: o felice colui che un brieve e colto / terren fra voi
terren fra voi possiede, e gode un rivo, / un pomo, un antro
possiede, e gode un rivo, / un pomo, un antro e di fortuna
gode un rivo, / un pomo, un antro e di fortuna un volto!
pomo, un antro e di fortuna un volto! g. bentivoglio, 4-267:
, essi [gli aristotelici] godono di un ben grandissimo, e posson persuadersi d'
. goldoni, viii-614: per godere d'un tale benefizio dovreste rinunziare al pensiero di
interesse. -avere in usufrutto (un terreno, un podere). lanzi
-avere in usufrutto (un terreno, un podere). lanzi, i-199:
domicilio, caro alla città che gli diede un podere da godersi a vita. cacherano
4-796: io godo, dicesi, un tal appartamento, per significare che io ne
rivestire una suprema autorità; possedere (un regno, uno stato, ecc.)
essere investito (di una carica, di un ordine, di una dignità).
-prendere possesso (di una città, un territorio); abitare, risiedere.
motivo di prima e lo suonai come un matto... suonando sentivo un'altra
volta il motivo piacermi, era come un godere. -in par tic.
, 98: voi dovete aver fatto un gran godere, / o stefan nelli,
il magnolino, / dovete aver avuto un gran piacere. -godersela, goderci
jovine, 2-97: don matteo ci godeva un mondo. moravia, ix-148: avevano
se la godevano. -godere di un desiderio: soddisfarlo, appagarlo. dante
dee., 3-7 (319): un nobile giovane,... d'
): anche lei poteva maritarsi, abitare un palazzo, godersi il mondo, e
, e tu specialmente, ballando come un dannato. goditi michele, dicevano i
volta, non stenta sempre: basta un po'di gioia a rendere bella la
poco gode: per trarre frutto da un lavoro, bisogna ponh un'assidua cura
altrui. nomi, 15-20: suolsi un proverbio usar, che il terzo gode
diretto alla soddisfazione dei piaceri materiali (un modo di vita); che favorisce la
; che favorisce la vita spensierata (un particolare ambiente). carducci, iii-15-140
. -anche: ameno, attraente (un aspetto della natura). fra
253: credo che si farà la sera un festino godevole. gualdo priorato, 8-24
pur guari', ed è duo volte un anno, / o poco men, ch'
gaia e petulante, la dimestichezza di un costume e di un umore e di un
la dimestichezza di un costume e di un umore e di un consorzio godereccio,
un costume e di un umore e di un consorzio godereccio, godevole, ridanciano,
patria. -ant. che eccita un desiderio sensuale (una donna).
4. ant. che gode di un determinato bene materiale o spirituale.
può godere, gustare, fruire (un bene materiale o spirituale); che può
se non col cederle altrui per averne un equivalente godibile. cicognani, 3-100:
a pala, ruotante sulla testa di un grosso chiodo, situato nel mezzo della
, manovrato con moto quasi elicoidale da un solo vogatore di solito in acque calme
nasce dal possesso o dalla partecipazione a un bene spirituale, morale o materiale;
, 7-418: ora l'idillio è un godimento estetico, non una azione efficace.
amelia con trarsi e torcersi come per un godimento troppo forte. -di
[della levriera] poppavano, con un vigore già pugnace, pontando contro il
al contrario un'attenzione da estatici, un godimento da beati, un plauso da pazzi
da estatici, un godimento da beati, un plauso da pazzi, in udir chi
sollazzo. slataper, 2-233: è un tale godimento mettere il tavolino vicino al
una tavola riservata solo per lui, con un fiasco di vino che consumava interamente.
al prelato: -messere, volete che vada un godimento tra noi, che dimani si
godimento. 3. fruizione di un bene spirituale o materiale che procuri piacere
e di pudica, co 'l godimento d'un solo amante, con la fruizione d'
solo amante, con la fruizione d'un solo amore. -piacere estetico che
. dir. facoltà di usare liberamente di un bene, di usufruire di un diritto
di un bene, di usufruire di un diritto o di un privilegio, di
, di usufruire di un diritto o di un privilegio, di ricoprire una carica,
quel canale, purché le si desse per un certo tempo il godimento degli altri canali
canali regi e la facoltà di fare un riordinamento generale delle irrigazioni. pisacane, iii-
gli aretini in ricompensa gli fecero dare un podere ch'era della fraternità di s.
-avere a godimento: godere (di un bene); fruire, avere in
. -dare a godimento: concedere un bene spirituale o materiale perché se ne
, 6-10: questa stagione l'è proprio un godìo: i fiori fioriscono e tutto
. papini, iv-69: cecco è un sensuale che vuol divertirsi e godere. questa
e giovane e montare una vecchia è un godìo che non mi sono ancora levato
pensi a far colpo, a procacciare un lussuoso goditoio al suo magro corpo.
. -trice). che gode di un bene spirituale e materiale, e ne
trae piacere o diletto; che fruisce di un diritto, di un privilegio.
che fruisce di un diritto, di un privilegio. bembo, 9-3-64:
borgese, 6-19: se ci fosse un cerchio per sadici, fiori spinosi della
di goditrice d'uomini, lui aveva un sorriso èbete. 2. che
. sacchetti, 131-16: trovarono un piovano..., ed era molto
, 327: s'alzò. prese in un godo / del soppianello due cucchiai di
godronato, agg. impressionato mediante un processo di godronatura (un pezzo meccanico
impressionato mediante un processo di godronatura (un pezzo meccanico, una moneta).
2. stor. rimunerazione straordinaria assegnata un tempo a genova ad alcuni funzionari delle
assaporato intimamente, con profonda soddisfazione (un piacere spirituale o materiale). boccaccio
femmina goduta. -trascorso piacevolmente (un periodo di tempo). carducci
, sfruttato con diletto e vantaggio (un bene); avuto in godimento, usufruito
); avuto in godimento, usufruito (un privilegio, una carica).
, non spiegherà maggiore forza estetica di un semplice 4 lied 'goethiano o di
semplice 4 lied 'goethiano o di un disegno leonardesco? -conforme ai canoni
-imperizia, cattivo gusto (di un artista o di un'opera d'arte
è negativo -può sempre domani, da un diverso e più sapiente punto di vista,
più sapiente punto di vista, scoprirsi un valore, una qualità, un tesoro positivo
scoprirsi un valore, una qualità, un tesoro positivo. -stupido errore,
, i-83: fece goffamente cadere ad un goffo proposito una sua goffa esagerazione di
6-iii-149: vi si conóscono sopraposte per un uso vulgare e grossolano, perché a guisa
delle parole. mazzini, 11-200: un patriota che calunnii l'altro patriota,
fatto nelle girandole mille gofferie, ma un maestro eccellente facesse alcuna cosa che avesse
buoni lessici e con esempi classici: un proverbio antico diceva: 4 chi fa a'
ha fatto, dico, esso avviso ridere un pochetto in considerar l'ostinata goffézza del
gonzaga, 11-49: chi volesse far un catalogo di tutte le goffezze del mondo venga
: molte volte si vede che d'un padre di bell \ presenza nasce un brutto
d'un padre di bell \ presenza nasce un brutto, anzi mostruoso figlio, e
, anzi mostruoso figlio, e d'un dotto un ignorante e goffo. goldoni
anzi mostruoso figlio, e d'un dotto un ignorante e goffo. goldoni, iv-467
cura del prologo e dell'argomento ad un goffo, ad un bue, ad un
e dell'argomento ad un goffo, ad un bue, ad un moccicone. raineri
un goffo, ad un bue, ad un moccicone. raineri, 5-6-46: oggi
, 636: se è dunque assiomatico che un libro trovi tanta maggior grazia presso l'
assurdo, inutile (un'idea, un provvedimento). savonarola, iv-348:
. verga, ii-282: violante era un po'goffa, un po'pesante;
ii-282: violante era un po'goffa, un po'pesante; ma allorché girava in
ma allorché girava in tondo su di un piede, o s'arrampicava sul dorso
alla giovane come l'avrebbe annunziata ad un giornalista. pirandello, 7-67: praticando
disse: « io ci cognosco apunto un male che è d'importanza grandissima. benvenuto
situazioni, nei rapporti con gli altri (un gesto, un atteggiamento, un'inflessione
con gli altri (un gesto, un atteggiamento, un'inflessione della voce,
inflessione della voce, un'idea, un sentimento); che riesce ridicolo o
le goffe paure del conte del balzo, un di mezzo tra il don abbondio e
dicevano male della gente, appiccicando a ognuno un aggettivo che metteva in tutto il pozzo
questo è uno dei difetti dell'uomo; un modo di parlare ostentatamente umoristico e spesso
il barisone, sulla faccia dell'attuaro guizzò un sorriso fuggitivo. -di animali
; poco abile, poco valente (un artista). michelangelo, i-48:
nel numero di quelli, / da un goffo pittor senza valore / cavato a'pennell'
, 1-1-196: è stato in firenze un goffo dicitore, che si è rimesso a
fiammingo, in anni di tramonto, un pittore di rinascenza, può realizzare il
con la forma sia col contenuto (un componimento letterario, un verso, ecc
col contenuto (un componimento letterario, un verso, ecc.); improprio
orecchio, poco armonioso, ridicolo (un idioma, uno stile, un vocabolo
(un idioma, uno stile, un vocabolo, un accento, un brano musicale
, uno stile, un vocabolo, un accento, un brano musicale).
, un vocabolo, un accento, un brano musicale). vasari, i-199
debolezza di vedere... ridursi ad un solo mostruoso, quanto rigonfio, quanto
, sì, goffo, specialmente per un piccino... e ti confesso.
di eleganza, brutto, fuori moda (un capo di vestiario, un arredo)
moda (un capo di vestiario, un arredo). caporali, i-33:
-rozzamente elaborato (una teoria, un sistema filosofico). vico,
giacqué tela bottana; / e resto un goffo. 8. dimin.
dalle risa, vedendo... un difforme che farà del ganimede?..
che farà del ganimede?... un goffétto che farà del quanquam?
s. s. illustrissima avrebbe avuto un poco del goffotto. d'annunzio,
d'una cameretta vicina, vestita di un abito di cotone, flaccido e sbrendolato
p. de'bardi, 1-5-35: mira un oste seder su l'uscio al fresco
nemmeno visto. sbarbaro, 5-60: un guardiano di faro, che nel suo posto
tr. (gòffro). sottoporre a un processo di goffratura (un tessuto
a un processo di goffratura (un tessuto, un metallo, un tipo
di goffratura (un tessuto, un metallo, un tipo di carta
goffratura (un tessuto, un metallo, un tipo di carta, ecc.
desiderate in goga magoga, che è un paese trenta miglia di là dal finimondo
della terra di màgóg ', nome di un personaggio biblico citato in una profezia di
. luca pulci, 4-11: un vezzo di diamanti era la gogna,
. firenzuola, 140: la metà d'un podere pur non diviso, che l'
sarà stare in gogna, o andare sur un asino e con una buona condannazione,
toltoci tutta la roba, confinati in un fondo di torre per sempre, e forse
che assai volte il soldano ha mandato un suo famiglio col suo signale e con
re, e menatolo a lui come un cane. luca pulci, 1-4-5: amor
. gioberti, i-ii: chi elegge un mestiere, perché lo crede buono e
grazia di esso, può tuttavia essere un galantuomo, e se è tale in effetto
produrre cosi il vuoto nell'anima di un pezzo di artiglieria. biringuccio, 1-85
migliore è la gogna la quale è un circulo di ferro ch'è largo apponto
ragazze] il millo del portinaio, un gognolino di un anno. = deriv
millo del portinaio, un gognolino di un anno. = deriv. da gogna