un uomo accaneggiato nel bosco sia passato per là
: lottammo fino all'alba / una lotta un po'di conversazione. soffici, 6-63:
giocosa, 80: ognuno dei due provava un fiero, angoscioso accanimento contro dell'altro
iv-2-139: la vittoria fu contrastata con un accanimento implacabile. pirandello, 6-116:
, 5-279: nonostante tanti sforzi, un ettaro toscano rende un po'meno della
nonostante tanti sforzi, un ettaro toscano rende un po'meno della media italiana. anche
di tutti di chiamarsi padroni: con un accanimento che non si riscontra nelle ubertose
. verga, 1-70: lavorava con un entusiasmo quasi accanito. giocosa,
lavoro, è cieca ma non sbaglia un punto. civinini, 1-280: i tafani
b. davanzati, i-7: agrippa essere un bestione, dall'onta accanito; non
furiosa costanza in un'azione, in un moto dell'animo. b.
appunto di veder tanti cani intorno ad un macello, che corrono innanzi a gara
con tanta pervicacia s'accaniva a imbrogliare un ordine di cose così maravigliosamente costituito.
. pancrazi, 2-136: una vespa un giorno s'accanì sulla testa di un serpente
un giorno s'accanì sulla testa di un serpente, e lo pungeva e lo
alvaro, 2-166: il mare faceva un gran fracasso, e come se fosse incatenato
accanendo, questa pioggia nella luce d'un giorno fangoso. 2. tr.
combatteva. cantoni, 436: se un uomo difende accanitamente la sua casa ed
, bene..., se un altro invece si dimostra prode sul campo,
nuova, e tutti si propongono di fare un salto nel salone dei cinquecento per vedere
con francia. botta, 5-342: un accanito combattimento durava già più di sei
fanno qualche scoperta, si tirano addosso un nuvolo di nemici e d'invidiosi:
: a vederla, fa una pietà e un risacchetti, 33-8: questo vescovo,
, 1-1290: essendosi... in un momento accannellate, e secondo l'ordine
a canto a questa [città] corre un piccolo fiume. bembo, 5-96 t
altra. tasso, 7-6: e vede un uom canuto all'ombre amene / tesser
i-807: ricordo d'aver visto per un momento ritta accanto al mio letto la forma
diece, sopra alto luogo posto, con un porto accanto. redi, 16-viii-18:
. panzini, iii-370: poi, un po'per volta, le due teste che
4-3: il donativo suo non vale un fico, / se con quest'armi che
porcellana... e lasciasi seccare un poco al sole, tanto che ella appassisca
inzuppata nell'agresto, si acconcia in un vaso. idem, i-526: di
e poi accant'accanto gli sentirete dire a un altro [ecc.]. beltrometti
1847], 11: l'accantonamento è un riposo, che si procura alle truppe
12-20: questa casa era in parte un accantonamento di bersaglieri che stavano di guardia
: erano vigne sradicate per fornire pali a un accantonamento. 2. l'
arila, 8: ad accantonare regalano un altro significato, quello di metter da
. moravia, da quel vuoto, un certo benessere... chetto dell'ultima
femmina stava per lo più accantonata a un portoncino, le mani nelle taschette del
..., e stiamo in un certo modo stemperati, accapacciati, insalvatichiti.
che subisce la violenza del vento come un capanno. govoni, 3-122:
capanno. govoni, 3-122: un grano che impallidisce e matura / intorno
/ intorno a case accapannate / da un vento muto ruvido di brina.
far rialzare i prezzi o per timore di un rincaro o della scomparsa dal mercato
impegnare l'acquisto o l'uso di un bene, assicurarsi l'opera di una persona
impeto, allo scopo di potersi accaparrare un posticino per assistere alla cerimonia. baldini
5-70: per pochi franchi t'accaparri un magnifico canarino. manzini, 10-25 '
canarino. manzini, 10-25 'un prodigarsi, un accogliere che è un accaparrare
, 10-25 'un prodigarsi, un accogliere che è un accaparrare, un dare
un prodigarsi, un accogliere che è un accaparrare, un dare che è un
, un accogliere che è un accaparrare, un dare che è un soggiogare.
un accaparrare, un dare che è un soggiogare. 3. neol.
per costruirsi una riserva in previsione di un rincaro o di una carenza del mercato
. figur. chi cerca di procacciarsi (un favore, un bene, con avidità
cerca di procacciarsi (un favore, un bene, con avidità, a esclusione degli
trattati antichi [crusca]: ne avvenne un lungo accapigliamento tra di loro.
. nievo, 548: lì successe un nuovo diverbio per l'improntitudine di questo scherzo
, 84: serbava il contegno d'un giovine che gode d'imparare da chi
di lui; e una cotal discrezione in un saputello infarinato di lettere gli accaparrava sempre
consiglio. faldella, iii-115: se poi un sindaco giungeva ad accaparrare un violoncello dalla
se poi un sindaco giungeva ad accaparrare un violoncello dalla cappella regia, ne allibivano
. verga, i-480: furono a un pelo di accapigliarsi coll'oste per alcune
: si udì nella profondità del magazzino un gran vocìo: sembrava che si fossero accapigliati
, ii-792: sotto il cielo d'un nero verdastro s'intravedeva come una torma di
avea fatto recitare ad alunni suoi milanesi un dialogo levando a cielo non pure la lingua
tra il 1759 e 60, tra un nuvolo di opuscoli scagliatisi di qua e
aiutato a spogliarmi e, avvoltomi in un accappatoio, m'aveva messo a dormire
, m'aveva messo a dormire su un sofà. d'annunzio, iv-1-824: vedeva
già asciutta e monda e tutta delicata come un alabastro color d'oro. panzini,
legno. borges e, 2-163: un accappatoio di spugna fiorata che imitava.
. e. cecchi, 5-84: con un accappatoio sulle spalle la ragazza sedeva in
accappiaménto, sm. lo stringere con un cappio; strozzamento. viani,
, 19-367: fu atterrato e impiccato a un trave, neltaccappiamento l'occhio di vetro
l'accappia. caro, 10-5: prese un vinciglio verde, e fattone ritortola a
verde, e fattone ritortola a guisa di un laccio, venne al sasso con esso
: s'accappiava la vita, ravvolta entro un lacero saio, con un canapo e
ravvolta entro un lacero saio, con un canapo e a questo congegnava un rosario
, con un canapo e a questo congegnava un rosario e una croce.
, fune munita a un'estremità di un nodo scorsoio; anche il nodo stesso
. / ond'ei si levi un tratto all'aria, e poi / si
accappiatura, fune accomodata, e fattovi un cappio con un nodo, che scorra
fune accomodata, e fattovi un cappio con un nodo, che scorra, il qual
. (accappóno). castrare (un gallo; ma si dice anche di
se c'è qualcuno che sappia accapponare un gallo. 2. rifl.
una risata di donna dietro gli scuri d'un primo piano fa accapponare la pelle,
alzò la manica del casacchino e mostrò un braccio tutto accapponito. idem, 19-59:
accappottato, agg. avvolto goffamente in un grosso e pesante cappotto; infagottato.
di lardo e di ciccia, d'un uomo. moravia, ix-238: sedeva
: quando gli toccava d'andare da un luogo all'altro allora il povero prete si
). legare insieme le zampe di un quadrupede, come si fa di solito
schianto di legni..., un tonfo entro aqua..., e
. segneri, i-141: considera quanto un tale accarezzamento del corpo sia pernicioso.
ha afferrato al volo la foglia vizza d'un platano e in silenzio l'accarezza e
qualche padre. verga, i-187: un monellaccio che nessuno avrebbe voluto vederselo davanti
davanti, e che tutti schivavano come un can rognoso, e lo accarezzavano coi piedi
1-iii-285: 1 miei antenati, a un villan rifatto pari suo...,
aver grato / ch'a lei venisse un si gentil signore; / e comandò
mia vestina di fanciullo come quella di un santo. 2. figur.
viso accarezzato dal vento di ponente, provò un senso di sollievo, come svegliandosi da
senso di sollievo, come svegliandosi da un incubo.
, iv-2-522: usano per le arme un campo partito in linea retta da una fascia
il cui mezzo campo superiore è rosso con un giglio d'argento. idem, iv-2-890
: cavalcava da tempo per le foreste un ben strano cavaliere bianco senz'arme allo
! invito ad accorrere armati, contro un pericolo, una minaccia. g.
da l'altro lato, / ed in un tempo il cielo orribilmente / intronar di
panzini, iii-305: si seppe, un giorno, che cesare dalla britannia, dalla
bisognava correre a prendervi il posto, un facchino si era impegnato di conservarcelo.
si faceva pochissima uccisione, duravano quasi un giorno intero. berni, 35-54 (iii-190
, 35-54 (iii-190): ha un. corriero a suo padre spacciato, /
animosamente co'barbari, ne ammazzò in un terribilissimo fatto d'arme, trecento settantacinque
o soldato a cavallo, avea da avere un gagliardo destriere per sostener l'uomo armato
essi all'occasione, per nulla dire di un famiglio per loro servigio. -piazza
cosa è piazza della certosa, a un prato aperto, pressoché vuoto,..
giuramento a combattere sempre a fianco di un amico. -per estens.: compagno
avendo i regi continuata in questa maniera un gran pezzo ferocemente la strage, furono
armi. ariosto, 39-35: e un dar all'arme ne seguì sì fiero,
che fece a tutti far più d'un pensiero. berni, 15-1 (ii-28)
arme [gli spagnuoli] strepitosamente ad un tratto; e deposti con violenza i lor
(517): non passò forse un giorno, che non si desse all'armi
, i-7: passando, in corsa un giornalaio mi cacciò sotto gli occhi la tribuna
loro pretesa ha in poco tempo cagionato un fermento così grande, tanto qui quanto
francesco da barberino, 105: quando aviene un subito rumore / e che 'l signor
, che la strinse / a fare un crudo fatto d'arme, e 'l vinse
, ii-221: circondato da ogni lato in un paese difficile e mal conosciuto, è
. pananti, i-305: io le faccio un inchino, e abbasso tarmi.
combattere. -per estens.: mantenere un atteggiamento di vigilanza. -stare in
combattimento. -al figur.: conservare un atteggiamento diffidente, ostile. compagni
fatti per la terra, e circa un mese stettono sotto tarme. guicciardini, v-40
castiglione, 109: la fama d'un gentiluomo che porti tarmi, se una
porti tarmi, se una volta in un minimo punto si denigra per codardia o
: in che paese / poss'io trovare un ch'a colui resista, / e
donarmi una nobile grazia: cioè, che un torneamento feggia, là dove s'armi
il quale... fa per arme un agnello mansueto. -dare un'
v. borghini, 1-2-89: mettendovi entro un lioncello del suo colore, con un'
ut tegmenta corporis essent *), con un significato più vicino all'etimo, cioè
portare un'arma o una sciarpa o un altro oggetto in modo che, disposta
sua casa. allegri, 175: un ceratanon rigoglioso, d'aspetto grave,
adoperato avverbialmente, e non mai come un nome dinotante una cosa, non dinotando che
nome dinotante una cosa, non dinotando che un modo. foscolo, v-160: aveva
: aveva anche aggiunto al suo guamellino un nastro verde pallido ad armacollo, donde pendeva
135: era uscito di casa con un bel sole di maggio e il fucile ad
de marchi, 1-872: voi uscite un mattino d'autunno... col fucile
, i-631: davanti a me cammina un vecchietto col fucile ad armacollo. linati,
ad armacollo. paolieri, 2-150: un cacciatore stava lì col fucile armacollo e
tutti i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse... »
, i-284: nel refettorio è, in un albero di croce, istorie di s
istorie di s. lodovico, e un cenacolo di mano del medesimo; e
uno stipetto: / la seggiola di là un seggiolino: / la tavola figliò un
un seggiolino: / la tavola figliò un bel buffetto. note al malmantile,
fiacchi, 149: dopo aver roso [un tarlo] molti giorni in pace,
fuori una zuppierotta che avevano preparato lì in un armadio. d'annunzio, iv-1-328:
coma bovine che furon relegate in cima a un armadio. palazzeschi, 4-25: un
un armadio. palazzeschi, 4-25: un grande armadio di buon noce alla parete
silone, 5-240: si avvicinò a un armadio che ricopriva l'intera parete e
centro, in un'apposita nicchia, un busto in argento di un santo martire.
nicchia, un busto in argento di un santo martire. buzzati, 1-14:
avrebbero disfatto il letto, chiuso in un armadio gli oggetti, poi sprangato le
, e'si conoscerebbe che gli è propriamente un vaso e uno armario fatto dalla natura
muro: vuoto fatto nella grossezza di un muro, adattatovi orizzontalmente delle assi,
della stanza, per modo che a un tratto pare che non vi sia nulla
2. locuz. figur. essere un armàdio di scienza: essere un pozzo
essere un armàdio di scienza: essere un pozzo, un'arca di scienza.
serdonati, 5-866: in mezzo a un certo tempio v'ha una macchina di
cassetta con le cose divine riposta in un armadietto sul pianerottolo. idem, 6-75:
6-75: il padre superiore aperse un armadietto. prese l'unica tonaca che
mal riposto, / sbaraglia e ripulisce in un tan tino.
, armaróne. marcello, 114: un armerone con en trovi bordoni da pellegrina
/ nel vostro armadiaccio, / riuscirà cantando un uccellacelo. lami, 2-28: da
territorio. panzini, iii-861: è un armaiolo. smonta la rivoltella. fracchia
fedele come un'ombra, ma di darmi un fucile non si è mai potuto parlare
quanto affermano cicerone e valerio massimo, un nobile trattato. -figur.
[la teologia scolastica], essere un mettersi a lega co'protestanti, e
che oggi dicesi armeria: e ora un luogo dove il medico chirurgo raccoglie tutti
il figlio scoprì molto tempo dopo, in un bauletto, rarmamentario del trucco.
: avevano... prescritto e autorizzato un armamento generale, fatto fabbricare e distribuire
macchina, di uno strumento, di un complesso tecnico, di un'installazione industriale,
: attrezzatura di una nave, di un aeromobile. cavalca, iv-144: gittarono
caviglie del piede » (la caviglia è un pezzo d'armamento per rotaie).
appresso il sinistro omero gli armò d'un bello e forte scudetto e ben fatto.
boccaccio, iv-94: la sinistra un leggerissimo scudo, e la destra mano
già egli armato / di grosse piastre un usbergo perfetto. -armare un'arma
la forza di una passione, di un sentimento, che spinge all'azione, motiva
, che spinge all'azione, motiva un comportamento. tasso, 11-58: vero
poliziano, st., 1-71: sentesi un grato mormorio del- l'onde, /
. giusti, iii-151: vidi inoltre un progetto per armare il paese e me ne
fu. ugolini, 39: armare un diritto: per esempio 'nella presente
a cavallo coverto. 10. armare un cavaliere: ammetterlo nell'ordine della cavalleria
. 11. marin. provvedere un bastimento, una nave da guerra,
, 2-4 (152): comperò un legnetto sottile da corseggiare, e quello
potente congiunzione che noi veggiamo farsi tra l'un ferro, che arma la calamita,
armatura; prepararsi al combattimento, a un duello. compagni, 2-11: subito
: /... / così ribeve un colpettino, e in cambio / d'
averla bene impugnata. idem, iv-2-167: un pensiero solo incalzava quelli uomini, un
un pensiero solo incalzava quelli uomini, un pensiero che pareva balenato a tutte le
pareva balenato a tutte le menti in un attimo: armarsi di qualche cosa per
estens.: provvedersi, munirsi di un oggetto, prendere con sé. -al figur
bene, fatevi coraggio e armatevi d'un poco di costanza. tommaseo, 1-77:
gli astronomi dichiararono che quello doveva essere un anno bisestile, e i critici s'
di punti d'ammirazione, e profetarono un nuovo rinascimento alla letteratura italiana. collodi
. collodi, 26: cavato fuori un coltellino e armatosi di santa pazienza,
a compiere un'azione, a sopportare un pericolo, una calamità. laiini,
indica il rafforzarsi delle difese interiori contro un pericolo, un danno morale, un'avversità
delle difese interiori contro un pericolo, un danno morale, un'avversità. tesoro
armando, e tenendo per conseguenza in un sospetto assai ragionevole gl'inglesi d'un'
flotta militare, organica- mente disposta sotto un unico comando. g. villani
scoppio grande e per lo sdegno, / un salto prese e gittossi in sul legno
lega, / così potente armata in un raccórre, / ch'a questi legni tuoi
il re nostro non ha se non un « esercito », per quanto mi vien
lessi, con molti palvesi / vedemmo un giorno andar senza cappelli. idem, 75
/ a clori amica, e balenar fe'un riso: / la bianca man,
galee scorrevano il mare, ebbono spia d'un legno di turchi; che da la
3. provveduto, munito (di un oggetto, di cui si ostenta il
canz., 154: de un corno armata è la sua fronte altera.
cosa sarebbe infatti una scienza fondata su un principio, e armata d'un criterio,
fondata su un principio, e armata d'un criterio, volendo applicare il quale,
macchinetta fotografica. civinini, 1-292: un viavai di forestieri armati di binocoli e
, con scioltezza e naturalezza, si fanno un personaggio attraente, complicato, armato di
levi, 3-58: avevo con me un simpatico compagno, il signor b.
. ben preparato, pronto ad affrontare un pericolo, una prova morale, una situazione
via. ariosto, 9-73: e dietro un canto postosi di piatto / l'attende
; dalla ingessatura a collaretto veniva fuori un visino puerile di monaca. 9
. papini, 8-325: si troverà dinanzi un armato vivo e non un cadavere mencio
troverà dinanzi un armato vivo e non un cadavere mencio. baldini, 4-193: non
... oltre mar passato in un generai passaggio da'cristiani fatto con armata
che, armata mano, / con un garbo da villano, / veramente villanzone
e armatori. bocchelli, i-184: un capitano arcigno ed avaro, che navigava
avaro, che navigava per conto d'un armatore mezzo fallito. idem, 9-451:
idem, 9-451: era proprietaria di un bastimento mercantile, e sapeva cavarsela assai
di malebolge. tombari, 1-80: un armatore avrebbe bestemmiato per le sue reti
ricca nave inglese, predata ultimamente da un armatore franzese. lampredi, 1-1-146:
240: aveva ancora un'armatura d'un maraviglioso sciamito foderato d'un bianco armellino
armatura d'un maraviglioso sciamito foderato d'un bianco armellino. m. villani, 2-14
di buona guardia. boccaccio, i-126: un fortissimo elmo rilucente e leggiero..
leggiero... gli mise, dandogli un paio di guanti quali a tanta e
e l'armatura / gli fu recata in un girar di ciglio. salvini, 37-iv
: si acconciava di buone armadure e d'un bello e forte destriere e cavalcava in
deve essere coperto di armatura, così un buffone prudente deve presentarsi sempre imbottito.
: il re era giunto di fronte a un cavaliere dall'armatura tutta bianca; solo
per simile d'ogni cosa che difenda un luogo da'colpi nemici. vittorini, 4-133
colpi nemici. vittorini, 4-133: è un pezzo d'armatura della batteria.
corona intorno al collo, quasi come un segno di consacrazione, e una salvaguardia
di consacrazione, e una salvaguardia a un tempo, come un'armatura della nuova
è il pinocchio pastoso saporito e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta
una locusta di mare, trovai appiattato un altro insetto, che scorpion marino dicesi
, 2-37: sfuggita all'apparecchio di un operaio saldatore, la favilla...
favilla... incontrò ragnateli di un intero secolo, si moltiplicò lungo la potente
alvaro, 9-481: sulla porta si affacciò un giovinetto che portava innanzi un'armatura ortopedica
portava innanzi un'armatura ortopedica, come un balconcino puerile o l'impalcatura di un
un balconcino puerile o l'impalcatura di un edificio in costruzione. 5.
di una macchina; struttura essenziale di un oggetto; intelaiatura. leonardo, 1-98
biancheggia immobile l'armatura ossea. come un enorme scheletro geologico, il carso s'estende
navi perirono. colletta, i-289: un fulmine entrò in chiesa, un altro
i-289: un fulmine entrò in chiesa, un altro ruppe dentro al porto di napoli
napoli gli alberi e l'armatura di un vascello nuovo. 10. agric
corso del pezzo, quando si abbia un durevole mutamento del tono). 13
carducci, iii-24-235: verrà su un nuovo metastasino borghese;... ei
l'ama non meno di voi, avete un mezzo assai facile per sostenerlo. arici
. arici, 83: e mi preme un indistinto / lamento, un grido,
mi preme un indistinto / lamento, un grido, un armeggiar confuso, / qual
indistinto / lamento, un grido, un armeggiar confuso, / qual di civil
chiunque ha provata coi fatti la sicurezza di un tal metodo, non può non maravigliarsi
medici valenti. collodi, 499: vorrei un po'sapere che cosa armeggi con quel
, che n'aveano disio: / -d'un figliuol maschio io sono ingravidata: -
zannoni [tommaseo]: e c'è un certo armeggìo tra lui e du'altri
da fare per ottenere a qualunque costo un fine. * egli con tanto armeggìo non
: doveva aver preparato dentro di sé un laborioso armeggìo di parole da subissare il
lo schiaffo era stato la conclusione di un lungo armeggio di occhiate tese intercorso tra
: compositore e maestro di cappella / è un armeggione. tommaseo-rigutini, 1638: armeggione
: c'è l'armeggione caramellato, un che di mezzo fra il sensale e il
, / ch'era più bianca di un armellino. giusto de'conti, i-99:
de'conti, i-99: solo, cacciando un dì come amor volle, / un
un dì come amor volle, / un candido armellin tra i fiori et l'
, / mi apparve a pie'd'un fresco et verde colle. machiavelli,
836: vidi sopra una trave un armellino, / che non vuol ch'
non mi pento. ariosto, 43-106: un cane... di pel lungo
, in modo che ripiena di paglia pare un armellino vivo. mascheroni, 834:
come tesoretta, al dire del medico era un arboscello da serra, la s'inviluppò
màrtora, da farle rendere aria di un nettapenne. = dal lat. tardo
/ il dì e la notte son d'un tenore. pascoli, 307: avevi
su la soglia, / tremavi come un armellino in fiore, / che trema tutto'
. idem, 1-30: interrogando egli un giorno un mio servitore armeno, e
idem, 1-30: interrogando egli un giorno un mio servitore armeno, e dicendogli quello
gioca principalmente in essa [commedia] un personaggio chiamato musa... costui
, dell'armena. tommaseo, ii-374: un padre armeno mi porta il libro d'
padre armeno mi porta il libro d'un principe polacco che tratta della tirannide religiosa
25-30: non va co'suoi fratei per un cam mino, / per
(422): non altramenti che un leon famelico nell'armento di giovenchi venuto
, 11-99: vide costor che venien come un vento, / non come strale,
come uccel pennuto: / fumo in un tratto i lupi tra l'armento, /
con la fanciulla a cui fu cibo un tempo / ferino latte, e balia una
e mandò con l'aviso al campo un messo, / che non armento od
olmo marita. pascoli, 878: un impero / che armenti non pasce, che
del sole / a me poggiata come ad un virgulto / sul limite dei paschi /
. baldelli, 4-no: messo insieme un buon numero di gente, e rotte
più la mia toga vale / che tutto un arsenale e un'armeria. vico,
di gloria, tu non ti spaventeresti per un poco di piova. machiavelli, 282
passò con la lancia il consolo dall'un lato all'altro. n. franco,
italia come una bella donna, con un elmo irto sul capo, nuda sotto la
bruno, 3-841: fatene grazia ad un cosmografo, perché gli vada rependo e
, 751: tolomeo mostra diffidenza di un strumento armiilare fabbricato dall'istesso archimede per
alle nebulose. carducci, iii-17-309: un interessante e utile argomento lo diedero certa
le risposte e discussioni di madamigella in un esame di sfera armillare. armìllària,
chiodini o famigliole, si presenta con un micelio a forma di cordoni rizomorfici o
armipotente! in pace, / non sembri un campo cinto d'armi attorno; /
campo cinto d'armi attorno; / un nido sembri, un gran nido loquace /
armi attorno; / un nido sembri, un gran nido loquace / di mille cuori
all'armistizio, che è proprio di un armistizio. armistìzio, sm.
espone, / e concede alla donna un armistizio / di dodici ore. salvini,
durante l'armistizio. cuoco, 1-21: un armistizio, forse necessario, ma al
stipulai, con le difficoltà iniziali, che un frettoloso e pesante armistizio.
oro, il quale aveva sopra au'armo un cuoio di giovenco. boccaccio, iii-6-38
armo2, sm. marin. equipaggio di un canotto, di un'imbarcazione di regata
di como. pratolini, 9-1048: un vecchio renaiolo che aveva fatto in qualche
: queste parole fa che siano quasi un mezzo, sì che tu non parli a
armonia / ha ne la lira, et un dir sì leggiadro, / che ben
parevano imitare quelle lontane armonie planetarie che un tempo anime di contemplatori vigilanti credettero cogliere
silenzio rimaneva attivo come la calotta di un cielo notturno. -figur.
e del mare, pare che in un certo modo de la gloria di dio facciano
/ ogni pensiero, ed ogni senso un canto. -combinazione di suoni,
simil. accordo musicale delle parole in un verso, in una pagina di prosa,
, in una pagina di prosa, in un discorso, ottenuto con l'opportuna disposizione
rime la leggiadria delle parole, nasce un piacer bastante a far dolce ogni mente più
l'impressione sensibile, auditiva, di un evento, di una situazione; onomatopea
di determinati suoni e accordi che imitino un particolare tema musicale. d'annunzio,
si sconcerta. salvini, 39-ii-186: un colore tanto diverso, posto accanto all'
e proporzioni che raro si riscontrano in un essere vivente. 5. corrispondenza
è questo piccolo funzionario delle ferrovie, un 'rosso 'col quale nemmeno
in una scala di suoni alcuni presentano un senso di riposo, altri un senso di
presentano un senso di riposo, altri un senso di moto) e sulla distinzione
armoniaco. bruno, 135: un mese fa, venne questo vostro cencio,
di fartene memoria ancor mi piace. / un omor lento di questo procede, /
sua forte / dovesse, pulsata da un plettro, / rendere un suono di lira
pulsata da un plettro, / rendere un suono di lira. armoniato, agg
quella che resulta dalla corda premuta da un dito, e insieme leggermente toccata da
dito, e insieme leggermente toccata da un altro in una delle divisioni aliquote delle
inumiditi dalle dita (e ne derivava un suono esile ma penetrante).
fu come uno scoppio di giubilo melodioso, un getto di trilli facili che caddero nell'
trilli facili che caddero nell'aria con un suono di perle rimbalzanti su per i
rumore di una comitiva, intorno, un suono di armonica subito soffocato, e
di fuori. malaparte, 10-31: un ragazzo che col coltello abbagliante dei suoi denti
diffondersi per tutta la casa come da un cuore si diffonde la vita, armonicamente
, i-283: e perché abbiamo trovato un modo facile e brevissimo di scompartire le corde
argentine. d'annunzio, iv-1-1009: un motivo... tornava ad ogni
di una rudimentale cassa armonica traversata da un mozzo girevole come il frullone di un
da un mozzo girevole come il frullone di un buratto. alvaro, 2-67: l'
mano intorno come una cassa armonica faceva un suono profondo, un suono d'organo.
cassa armonica faceva un suono profondo, un suono d'organo. idem, 9-285
-suoni armonici: suoni che accompagnano sempre un suono determinato e sono costituiti da vibrazioni
di buona acustica (una sala, un teatro, ecc.). - per
il naso. cattaneo, ii-2-286: un consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento
determinò sul popolare fondamento dell'aritmetica decimale un sistema completo, connesso ed armonico.
era armonico libero aveva, la gratuità di un dono. -locuz. scherz.
o geometrica o armonica, se non un ordine di cose scambievolmente corrispondenti, comparate
armoniosamente. palazzeschi, 4-95: per essere un ragazzo di quattordici anni,..
risvegliarsi assai maggiori applausi nelle turbe con un tacito suo spasseggiar pel pulpito, scotendo
alquanto dal giocondo / parlare, a un tempo armonioso e grande. foscolo,
il soave / sopore ti solleva a un infinito / amore, che su te piove
del motore, una breve incrinatura, un aspro grattamento che durò una frazione di secondo
di secondo. 2. che presenta un perfetto accordo delle parti; di bella
. tra gli acanti simbolici, facevano un componimento di linee e di colori tanto
: nel mezzo del giardino lo sorprese un albero, armonioso di forme, dai
armoniosissime. ungaretti, iv-38: in un meriggio d'un ottobre / dagli armoniosi
ungaretti, iv-38: in un meriggio d'un ottobre / dagli armoniosi colli / in
d'annunzio, iv-2-475: è un effetto di sonorità prodigioso. pare l'
sonorità prodigioso. pare l'artificio di un musico. credo che un armonista attento
l'artificio di un musico. credo che un armonista attento troverebbe qui il segreto di
in vibrazione con aria emessa da un mantice azionato a pedali. negri
spesso al pianoforte, o a un antico armonium pieno di tarli, scovato e
giunse grave, nascosto, d'un tratto un suono d'armonium. soldati,
, nascosto, d'un tratto un suono d'armonium. soldati, 98:
organico e proporzionato accordo delle parti in un tutto. 0. rucellai, 2-7-8-216
armonizzare, tr. mus. applicare un contesto armonico a una melodia, musicare
è forse il mio / incauto amarti un sacrilegio? 2. rendere armonioso
: avevamo più volte insieme ragionato d'un ideal libro di prosa moderno che.
indica l'accordo armonico delle parti in un tutto, di una persona con l'
non armonizza col soggetto. -parti d'un tutto che non armonizzano tra sé.
1-242: le tappezzerie s'armonizzavano in un color caldo e pastoso. beltramelli,
9-1086: tornò indietro; ne prese un paio [di guanti] che potevano «
), agg. dotato di un contesto armonico, rivestito di armonia.
). chi armonizza una melodia, un tema musicale. armonizzazióne, sf
. l'armonizzare (una melodia, un tema musicale); l'essere armonizzato;
). mettere le bardature addosso a un cavallo. - per estens.: fornire
redi, 16-vii-42: dormo in un letto, che vai cinquecento doble
a paragone del letto, con un pavimento che sarebbe peccato lo sputarvi. viani
14-68: il veicolo è arnesato come un battello in procinto di salpare per
2. bene arnesato: fornito di un abbondante membro virile. salvini,
tutti i vostri arnesi da battaglia riporre in un armario finché bisognasse. tasso, 17-58
bisognasse. tasso, 17-58: veggiono a un grosso tronco armi novelle / in contra
dottori, 1-103: tinto ei sale un destrier di pece bruna, / ed ha
, i-83: dovendo poi passar per un paese, / dov'è qualche signor
a lei e a sua madre in un arnese indescrivibile, con una barba ispida e
., 2-5 (160): egli un bellissimo letto incortinato e molte robe su
molte e spesse. idem, 125: un molto nobil cavaliere, / giovane,
privarci del nostro arnese non occupò più che un medesimo spazio di tempo. idem,
però tutti i miei arnesi consistevano in un semplice succhielletto di acutissima e forte punta
e forte punta; con esso facevo un foro in quel luogo che a me
, col lungo becco e simile a un arnese di alchimista. ojetti, ii-499:
bontempelli, 9-140: non potere darti un po'della mia vita, ne ho dentro
tanta ancora e dovrò buttarla via come un arnese inutile. papini, 25-99:
e. cecchi, 1-13: un pagliaio mezzo disfatto con appoggiati arnesi rurali
alle persecuzioni del padre che voleva foggiarne un bell'arnese da guadagno non per lei
l'amante (estranio arnese) / un cristallo pendea lucido e netto. dossi
: il cappello nuovo, vedi, è un arnese cui ci bisogna assuefare. panzini
. panzini, ii-301: vedendo sul prato un aeroplano, verrebbe voglia di salire su
portano racchiuso tra le viscere nel ventre un loro arnese o membro genitale,
dice ch'è amante, / è un briccon tenuto; / e io ho già
collodi, 500: [egli] era un arnese da far paura. carducci,
: è venuto anche il sottoprefetto, un triste / arnese di consorteria, sbalzato
morte, e passò alla storia come un arnese da galera. soffici, ii-60:
da galera. soffici, ii-60: un giovanotto, ripetente recidivo, il peggiore arnese
1-293: lui va dicendo che è un filosofo, non è vero, non gli
lingua, ecco che cos'è, è un pessimo arnese. dice di noi cose
o poveramente; avere o non avere un aspetto decoroso; anche: trovarsi in
. novellino, 4 (15): un nobile cavaliere era fuggito di pregione.
serba, / perché in nobile arnese un dì si chiuda / con opposto cristallo,
andava mai nessuno, salvo la mattina un servo scemo,... un vecchino
mattina un servo scemo,... un vecchino miope, lento, bisunto,
/ e montato in arcion, quale un serpente / in caldo, drieto al leon
ame- sino minuscolo in pedùli, con un gonnellino rattoppato e sbrindellato. e.
arnesàccio. civinini, 6-213: insomma un arnesaccio che aveva però anche il suo
terreno, da cui si eleva ^ un peduncolo (alto intorno a 15 cm)
novellino, 75 (127): comperò un grosso cavretto e arro stino
lorenzo de'medici, 5-13: alle volte un bel cordesco, / quant'egli
tale, che purpureggia, in forma d'un pestello, nel quale è seme di
dio, quasi aromi, congiunti in un timiamo d'oro celeste. redi 16-i-50
poco contano se non vi si contiene un aroma odoroso ed incorrotto. d'annunzio,
esprimeva dalle rare erbe alpestri, simile a un farmaco possente. idem, iv-2-1307:
, 6-238: l'aria s'empiva d'un sentore di resine, d'un caloroso
d'un sentore di resine, d'un caloroso aroma d'incenso. onofri,
contenere i succhi e che si disfacevano un grappolo sull'altro, nel reciproco peso.
margherite morte. vittorini, 1-25: un più delicato aroma ne esala, un triste
: un più delicato aroma ne esala, un triste aroma, come d'una resina
, / terra di luni, come un vaso etrusco! /... /
quel medesimo colore rosseggiante, e pende un poco all'aromatico, et quando non è
pende all'aromatico. magalotti, 20-247: un certo siterello aromatico, il quale spira
appiccano [le fiamme] là dove un ramo fu potato, là dov'è una
coperto d'aromatici aghi disseccati, d'un bel rossiccio. deledda, ii- 393
con aromi. barilli, 2-106: un odore caldo di pane e di arrosti
tempo tali qualità. magalotti, 1-181: un aromatico, dove più e dove meno
più e dove meno alterato, ma un aromatico pastoso, e che conforta senza
soffice, arida, piena d'odori come un cespuglio d'erbe aromatiche. palazzeschi,
clergi l'aromatiz- zaro, / d'un palio imperiai fèr covertura. bencivenni,
2. confortare, curare, mitigare un dolore fisico per mezzo di sostanze aromatiche
metallico, dotato di ghiandole che secernono un liquido odoroso (le larve vivono nel
luminoso ivi correa / desto dall'arpe angeliche un concento / di melodìe. aleardi,
inno / degl'iperborei sacri cigni: un lento / interrotto, d'ignote arpe tintinno
erano lì per fare le prove di un trattenimento per la domenica prossima: recita di
risuonano dapprima all'unisono, poi con un accordo gratissimo di tutti i suoni armonici.
spada falcata, dalla cui lama sporgeva un uncino. fazio, v-5-67: l'
caratterizzata dalla flessione brusca e convulsiva di un arto, quando si muove.
2. figur. che produce un suono simile a un arpeggio.
figur. che produce un suono simile a un arpeggio. rebora, 161:
5. veter. sollevare, deambulando, un arto con un movimento rapido e convulsivo
sollevare, deambulando, un arto con un movimento rapido e convulsivo, dovuto a
che prescrive l'esecuzione ad arpeggio di un accordo o di una serie di accordi
di voi mi sa? - / e un giovinetto esce di schiera fuori / snello
, sm. mus. modo di eseguire un accordo toccando una nota dopo l'altra
perfetto, ci è d'ogni cosa un poco. de marchi, 91: non
mia terra affricana / calmata / a un arpeggio / perso nell'aria / mi
mi rinnovavo. buzzati, 4-532: un tipico arpeggio discendente di clarino lo avvertì
legati insieme venga ad essere come di un pezzo solo, e così molto più
tutte le mense; laonde enea prese un arco per cacciarle via e sagittolle. di
figura arabica, un'arpia, / un uom fuggito dalla notomia. caro,
se si scaglia, e l'aggranfia per un piede, nieri, 260: eppure
iv-2-641: la scoprì dietro il coperchio d'un arpicordo, mentre rovistava una bottega d'
chiavistello, / che non sentissi quando un uscio aprivo. c. bartoli [alberti
. idem, 9-550: e per un fesso del bieco cancello, / alle cui
dell'uscione del solaio, che agitava un suo arpione di ferro pendente. beltramelli,
): egli nella corte smontato d'un suo pallafreno e quello appiccato ivi ad uno
del mio crocifisso, in terra, un poco di cassoncino, per entrarvi di
gli occhiali e appiccato la ruota a un arpione, se ne sta colle braccia in
due capretti sventrati penzolanti dagli arpioni su un mastello. 3. tecn
di mazza. -gancio girevole intorno a un fulcro fisso, che trattiene la ruota
[crusca]: fermò il quadretto con un arpioncino di ferro indorato. libro delle
arpione (o nottolino) montato su un perno (soprastante e fisso) scorre
(soprastante e fisso) scorre in un senso ma contro cui s'inceppa nel
impiega per impedire il moto retrogrado di un albero meccanico). arpista
arpa. borgese, 6-100: a un re mecenate / chiederei, come l'
, come l'arpista errante, / un sorso di prezioso vino. arpoceràtidi
tita, che porta all'estremità un uncino; nella forma moderna è un
un uncino; nella forma moderna è un attrezzo di ferro uncinato, provvisto di
), lanciato a mano o da un propulsore. f. negri,
viene versata quale garanzia di adempimento di un determinato impegno (esecuzione di un lavoro,
di un determinato impegno (esecuzione di un lavoro, consegna di merce pattuita)
questo creda, io ti voglio dare un bacio per arra. fioretti, xxi-932 (
dell'altra vita, / qual ne promette un ben contrito core. dolce, xxv-11-208
arra de la mia buona volontà e un pegno de la mia fede. spolverini,
amici, voglio arrabattarmi pel mondo ancora un poco, e poi moriremo. monti
forza di arrabattarsi e fare della sua vita un torchio, la rimedicchiava. beltramelli,
arrabattava vendendo giornali e oggetti minuti in un chiosco. palazzeschi, 4-242: gente
xiii con il senso di accudire a un lavoro disordinatamente o con furia'; ed
ii-3-78: dicono che chi è morso da un cane arrabbiato non solamente egli arrabbia e
teme l'acqua, ma se morde un altr'uomo gli dà la stessa rabbia
. lippi, 6-27: tal che un di lor ch'arrabbia dalla fame,
che voleva essere arrabbiata con lui, fargli un dispetto. silone, 5-17: tuttavia
dedicarsi con passione, con accanimento a un lavoro, al raggiungimento di uno scopo
sul seno di lei, ruppe in un pianto furibondo, come se il cordoglio,
uno asserisce: / ch'i'arrabbi com'un can, se non è vero.
... disputando sempre arrabbiatissimamente con un dottore, che aveva seco. botta
arrabbiatìccio, sm. agric. alterazione di un terreno lavorato a grano, per cui
gradasso si pone, / e com'un cane arrabbiato l'assalta. celimi,
giusti, i-548: fui assalito da un gatto idrofobo, che mi messe sull'undici
tu sai che chi è morso da un cane arrabbiato, se morde un altro
da un cane arrabbiato, se morde un altro, gli dà la stessa rabbia e
congedare? e non sapevi che sarei diventato un cane arrabbiato, e avrei morso tutti
non potendo più graffiare, mordeva come un cane arrabbiato e dovettero afferrarlo pei capelli
marchi, 536: ma in un ospizio non ci vado a farmi rinchiudere,
occhi stupiti. dalla folla allora partì un colpo, un grido: « eccolo
dalla folla allora partì un colpo, un grido: « eccolo il cane arrabbiato
la piazza dove una volta ho fermato un cane arrabbiato mettendogli in bocca il cuoio.
commosso popolo. cantari, 323: pare un leon famelico e arrabbiato, / che
5-19: dava morsi da arrabbiato a un panino imbottito, guardando religiosamente una bottiglia
me. baldini, 4-201: è un giocatore arrabbiato. quando manca un giocatore,
è un giocatore arrabbiato. quando manca un giocatore, costringe a sedersi baristi e
4. figur. disus. acidissimo (un sapore). magalotti, 9-1-191:
, che a dar di morso ad un limoncello verde non si sente a un gran
un limoncello verde non si sente a un gran pezzo quell'acido invelenito che si
alternando ogni momento una luce arrabbiata e un freddo buio. baldini, i-241:
di cattiva lavorazione o di maltempo (un terreno). -inaridito, avvizzito prima
: il penultimo gonfaloniere della repubblica fu un carducci, a cui i medici fecero tagliar
seguaci del capponi, dicevano che era un mercantuzzo fallito. 9. dimin
con chiarire il mondo, che voi siete un sofi- stuzzo, un fantasticuzzo, uno
che voi siete un sofi- stuzzo, un fantasticuzzo, uno arrabbiatèllo, che con tanta
[s. v.]: nacque un litigio; ed ecco turbata la pace
sabbia con tossa battute dal timone di un carro. arracàcia, sf. bot
= propriamente part. pass, di un arradunare non altrimenti attestato.
di mano c'è sempre da far un buon raccolto, specie ad arrivarci nel
decise in blocco per stati. sarebbe un arraffa-arraffa ed un'occasione continua di risse
. ant. afferrare, strappare con un raffio; arroncigliare. - anche al figur
arragazzare, tr. ant. far sembrare un ragazzo, prendersi gioco (come di
ragazzo, prendersi gioco (come di un ragazzo). ricchi, xxv-i-265:
ricchi, xxv-i-265: parti che sia un putto / o pure un gran signore
che sia un putto / o pure un gran signore? parti che sappia, /
baretti, i-36: io mi sono un gramo arramacciato giù col falcione, che
tordi. qui n'atterra due in un colpo solo. = deriv. da
, v. g. d'un leone rampante a un monte, a un
. g. d'un leone rampante a un monte, a un albero e simili.
un leone rampante a un monte, a un albero e simili. = deriv.
.]: un'ora di arrampicaménto su un monte è molto più giovevole che quattr'
magalotti, 9-1-263: s'arrampicò sopra un masso colla sciabola alla mano, e
1-92: il terzo giorno per avere un po'd'aria e di luce, arrampicatomi
isdruccioli, e talvolta fanno giù un capitombolo. nievo, 103: un po'
giù un capitombolo. nievo, 103: un po'tremando un po'confortandomi io mi
nievo, 103: un po'tremando un po'confortandomi io mi arrampicai fin sul
: la vita è come montare su per un albero... chi sa quanto
e gli leccava le orecchie, dandogli un solletico strano. idem, ii-219: macchie
, su per uno stelo, arrampicarsi lento un grillo. tozzi, ii-496: la
30: la sua gioia si mutava in un irrefrenabile desiderio di moto; allora saltava
salire con agilità e lestezza su per un luogo erto e scosceso; raggiungere con fatica
erto e scosceso; raggiungere con fatica un punto elevato. parini, xii-50:
buio. pascoli, 565: è un muletto per il sentiero, / che s'
, 9-227: in dieci minuti per un viottolino diruto s'arrampicarono al capannone annidato
: [il trenino] si arrampica un poco con le sue gambe, cioè con
agg. che è riuscito a raggiungere un punto elevato (e vi si mantiene
2. figur. situato in cima a un luogo elevato (una casa, un
un luogo elevato (una casa, un paese, che par aggrapparsi a una
la città stava quasi tutta arrampicata sopra un colle, stretta tra le propaggini del
di viottola padronale arrampicata a zig-zag sopra un colle. malaparte, 10-72: spiccavano
uncinato. ojetti, i-331: un par di mustacchi d'un biondo da granturco
, i-331: un par di mustacchi d'un biondo da granturco arrampinati alla guglielmo.
le persone / ne la plumbea d'un sogno infinita regione, / arrembando ed
iv-2-238: e l'idiota nuotava come un cane, tra una pioggia di sassate che
via. linati, 30-23: saliva come un bruco, a onde, mentre una
. fracchia, 661: si affacciava un attimo di dietro a un greppo, a
si affacciava un attimo di dietro a un greppo, a guardare quelle due carrozze
tentare affannosamente, con angoscia di raggiungere un dato punto; sforzarsi per uscire da
remator s'arranchino. cantoni, 707: un prigioniero, stretto alla stiva di una
quello che essa, china su di un paiuolo che pareva uno staio, non rimenasse
arrancata data da tutta la ciurma ad un tempo. arrancato1 (part. pass
settembrini [luciano], ii-2-106: a un tratto udissi un gran gridare e un
, ii-2-106: a un tratto udissi un gran gridare e un fracasso come di voga
un tratto udissi un gran gridare e un fracasso come di voga arrancata e di
una vitalba cinta stretta / arrandellarsi come un salsicciuolo. a. f. doni,
stringer con randello, fi quale è un baston corto piegato in arco, che
; colpire, battere, percuotere con un randello. 5. bernardino da siena
fatto visto che la mia coda sia un bastone, e che io el voglia arrandellare
stangon dalla porta togliea, / ch'a un pagan levò fi capo di netto;
, 4-7: al primo colpo d'un trabucco vasto / fu arrandellato un asino col
d'un trabucco vasto / fu arrandellato un asino col basto. 3. gettare
, / io lo vo'arrendellare in sur un tetto. tassoni, 9-22: con
9-22: con furore / lo ghermì come un pollo, e a spento lume /
a poco prezzo; dar via per un boccone di pane. 5. figur
, 484: « randello dicesi un bastone più grosso di quello de'ciechi
2. mus. trascrizione di un brano musicale, adattandolo a strumenti o
, 14-120: non si potrebbe arrangiare un po'questa osteria? io pagherò l'affitto
. mettersi d'accordo, giungere a un accomodamento. 4. rifl. cavarsi
, soffocata. pavese, i-46: un omo pratico, a piedi, passa sempre
sarebbe? - mi spiegò tutto d'un colpo con la voce arrangolata. idem,
(361): tese l'orecchio a un suono: era il russare lento,
amicis, i-112: prima si sente un respirar grosso e frequente,..
e frequente,... poi un gemir sordo e arrantolato. =
donne mal avvezzate, se contraddette un po', s'arrapinano e danno in
la notte, raccapezzano... un quindici o venti scudi da pagare ogni
urlava, chi si buttava via come un disperato e si arrapinava strappandosi i capelli
a bordo, egli fu colto da un tedio nuovo: piccoli gli sembrarono gli uomini
redi, 16-ii-77: quest'amore è un frugoletto / ch'arrapina il cristianello,
, 27-35: ed una lancia ad un pagano arrappa. -figur.
1-17: siam due ghiotti ad un tagliere: / digrigna i denti l'un
un tagliere: / digrigna i denti l'un, mentre il compagno / arraspa
arrazzare, tr. fare esplodere come un razzo; incendiare. caproni,
arrèchi) portare a qualcuno, in un luogo; apportare, recare. guido
bianchi vestimenti e sottili, si fa arrecare un ramo d'ulivo, e salito a
venne poi in fin di tavola arrecando un gran cesto di bottiglie di finissimi vini
vittoria... arrecò al marchese un gran trionfo. vasari, iii-598: una
in mano e solamente l'avessi talvolta mossa un dito o due in qua o in
più a carico, era riuscita a farsi un po'di corredo col suo lavoro.
cuore! b. croce, ii-22-4: un mito, che, come sempre i
rifl. ant. condursi, andare in un luogo. pulci, 3-74: l'
d'arbuscei verdi m'arreco, / veggo un corrente rivo, io piango seco.
, 22-200: tu sai che come un l'uom s'arreca a noia, /
l'interno di un'abitazione o di un locale pubblico è arredato; l'in-
; l'in- sieme degli arredi di un locale, di un edificio.
sieme degli arredi di un locale, di un edificio. beltramelli, iii-1071:
decorazioni fisse, suppellettili ornamentali) in un locale privato o pubblico.
, coperta d'uno vermiglio sciamito, con un ricco letto ivi entro, con ricche
secondo il proprio istinto di grandezza, un appartamento. ojetti, ii-717: arredare una
dopo molte discussioni, ci fermammo ad un programma minimo: avremmo arredato quella stanza
quella stanza e io mi sarei fatta un poco di corredo. = lat
camera alta e nuda arredata solo di un piccolo letto e di un cassettone gobbo
arredata solo di un piccolo letto e di un cassettone gobbo con uno specchio incrinato.
incrinato. beltramelli, 1- ^ 82: un salot- tino arredato in rosso cupo.
la tristezza della stanza, arredata da un piccolo armadio, il trespolo per lavarsi,
per lavarsi, le due sedie, un solo comodino. arredatóre, agg
arredamento di un'abitazione privata, di un locale pubblico. 2. operaio
una determinata rappresentazione teatrale, o per un film. = deriv. da
ornamentale, usato per l'addobbo di un edificio pubblico o di un'abitazione privata
ii-640: gli accampamenti presentarono ai vincitori un inestimabile bottino, quindicimila cammelli, oltre
sono / i sacri arredi usati / un dì solenne a celebrar. chiesa, 4-9
solenne a celebrar. chiesa, 4-9: un piccol gran tesoro nel quale potei a
a poco discernere e lo stelo di un candelabro e la raggiera d'un ostensorio e
stelo di un candelabro e la raggiera d'un ostensorio e la gobba d'un turibolo
d'un ostensorio e la gobba d'un turibolo. con le mani tremanti di gioia
e minori da disporre in fila. un crocifisso alto in mezzo; poi un candeliere
. un crocifisso alto in mezzo; poi un candeliere a destra e un candeliere a
; poi un candeliere a destra e un candeliere a sinistra; poi un paio
destra e un candeliere a sinistra; poi un paio di anforette con dentro infisse le
: dallo sperone di porto venere poi, un ardito predone di mare assuefatto agli arrembaggi
di mare assuefatto agli arrembaggi, con un salto, ci viene. viani,
. viani, 14-275: la torre fu un braccio forte della repubblica di lucca,
, buttarsi all'arrembaggio: precipitarsi in un luogo, per farne saccheggio; fare
una turba rivoluzionaria andrebbe all'arrembaggio di un edificio da fracassare. c. e
c. e. gadda, 463: un arrembaggio stradale nell'ora del crepuscolo,
mare / in sangue e in fuoco un sol clamor selvaggio /
e a venderlo non c'è da prenderne un terzo di quel che mi costa.
e le persone / ne la plumbea d'un sogno infinita regione, / arrembando ed
. per simil. piegare, coricare su un fianco. -anche rifl. pea
tratti e a scosse; che facevano dare un lungo guizzo a tutta la fiamma
; che si trascina a stento (un cavallo); che ha il difetto
pronom. impigliarsi con la chiglia su un fondo sabbioso; arenarsi. pulci,
utica anticamente), avendo solamente avuta un poco di disgrazia nell'entrar nel porto
traslato, il rimanere una persona, un discorso, un affare sospeso, senza
il rimanere una persona, un discorso, un affare sospeso, senza poter seguitare il
il proseguimento, lo svolgimento (di un lavoro, di un affare: per
svolgimento (di un lavoro, di un affare: per un impedimento, una grave
lavoro, di un affare: per un impedimento, una grave contrarietà).
, 7-249: e poi io entrerei nell'un via uno, / e non uscire'
mia pensione. manzini, 7-29: un fiume di quelli che prima d'arrivare
. magalotti, 20-103: arrenato in un altro posto subalterno, tra il niuno
esitasse prima di arrendersi: tentennamenti di un albero segato prima di cadere.
questo mondo: arrendersi monache e fecero un monistero. -rendersi in un chiostro
fecero un monistero. -rendersi in un chiostro, abbracciare la vita religiosa.
7. piegarsi, flettersi (un ramo, una giuntura, ecc.
arrotolandole. soderini, iii-251: è un poco meno arrendevole il leccio e l'
bellini, 5-117: v'è fra questi un animale che non ha d'osso se
. figur. che si presta (a un ufficio, a una funzione);
idee] e preservarle se non con un segno stabile ed arrendevole alle estrazioni?
, subito... egli mi passò un braccio intorno alla vita.
ed al vento,... con un garbo, una mossa indolente, una
.. aveva tutta l'arrendevolezza d'un turco fanatico. 3. accondiscendenza
arrendevolezza dello spirito umano che può in un attimo secondar le illusioni le quali furano
la fedeltà e per l'arrendibilità in un certo modo e cedevolezza di nostra lingua,
). fermare di colpo, troncare un movimento; interrompere il corso, lo
interrompere il corso, lo svolgersi di un evento, di un'azione.
. -arrestare il cuore: provare un senso di sospensione quasi angosciosa (per
tasso, 7-116: l'acqua in un tempo, il vento e la tempesta,
e l'improvvisa violenza arresta / con un terror quasi fatai le schiere. idem,
maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro oggi m'arresti?
? cesarotti, i-io: niuna autorità d'un individuo o d'un corpo può mai
niuna autorità d'un individuo o d'un corpo può mai nemmeno in progresso arrestare
salviati, 19-76: e lo stimo un laccio tesomi / dalla famiglia pur per arrestarmi
l'egitto. tommaseo, 1-90: un tale che corre dietro a un ladro
: un tale che corre dietro a un ladro, è arrestato per ladro. settembrini
e pregai / che, per parlarmi, un poco s'arrestasse. idem, purg
. petrarca, 129-28: ove porge ombra un pino alto od un colle / talor
ove porge ombra un pino alto od un colle / talor m'arresto. boccaccio,
serra, non possiam lasciar di fermarci un momento a fare una riflessione. [
): non possiamo lasciare di arrestarci un momento...]. cattaneo,
61: c'è per vie lontane / un rotolìo di carri che s'arresta /
mina. ci arrestammo sull'angolo, senza un perché. 6. rifl.
il suo braccio debole e meschino / un frassino arrestar di tanto pondo? /
novellino, 89 (147): un uomo di corte, il quale
tormenti. buzzati, 4-328: raccontavo di un mio cugino arrestato per appropriazione indebita.
legno, / che tre l'un dopo l'altro in terra getta.
quiete; interruzione, cessazione di un movimento. -per estens. e al
figur.: sospensione, interruzione di un lavoro, di un'attività,
i-4-212: si è potuto notare persino un arresto dell'interessamento storiografico dove la scolastica
aver inciampato... o per un capogiro, o per un momentaneo arresto
o per un capogiro, o per un momentaneo arresto del sangue in tumulto.
dell'auto le aveva fatto stringere con un movimento subitaneo la borsetta che aveva sotto
i venticinque e i ventisei anni subì un arresto nel suo sviluppo, poi cominciò lentamente
i miseri prigioni... sopra un dirapinato grandissimo furono dirupinati. idem,
della polizia giudiziaria, in seguito a un reato; fermo, cattura, detenzione
la libertà individuale non deve sacrificarsi ad un mero interesse pecuniario. piovene, 5-328
in stato di arresto. -intimare un arresto: notificarlo. -dichiarare in arresto
dopo tutte queste mie arroganze mi toccò un arresto così lungo, che ci stetti
di principe... non è che un sequestro temporaneo, con intenzione di restituire
arrestata, in tempo di carestia, da un governo che si proponesse solo di averne
che fissa in una prede- terminata posizione un organo di macchina dotato di moto di
gara da parte dell'arbitro, per punire un fallo. -pugilato. arresto del
, iv-1-124: su la pedana, è un discreto tiratore; sul terreno, è
sm. dir. disus. decisione di un tri bunale o di un
un tri bunale o di un organo legislativo; sentenza, decreto
pallayicino, 3-3-531: erasi pubblicato un editto o sì, come il
. del bene, 1-15: un che con ziribigli a poco a poco /
a scrivere tante ciancie da tórre a un bisogno il capo a una pescaia,
e farvi anzi, chi sa, arreticare un pezzo. = variante di arretare
d'isaia. lastri, 1-5-159: un arretramento di tal sorta [nel corso
palazzeschi, 4-367: per non aspettare un possibile pentimento o arretramento alla franca adesione
adesione,... fuggì come un fanciullo che finalmente ha nelle mani l'oggetto
pronom. [arrètra). effettuare un movimento in direzione opposta a quella a
si è volti (per sottrarsi a un pericolo, per paura, ecc.)
/ e veste sua persona d'un diaspro / tal che per lui, o
al sole, e non si arretrò di un passo, non chinò gli occhi,
come / chi si desti sull'orlo d'un burrone, / e con le mani
origine della nostra memoria c'è sempre un grido di disperazione, che arretra sovente pur
è ima villa sempre chiusa, cinta da un muro rotondo, molto arretrata e circondata
. -numero, fascicolo arretrato: di un giornale, di una rivista, pubblicato
ii-134: aveva acconsentito di esiliarsi in un villaggiucolo del pratese, tra gente oscura
, a cui era necessario dare almeno un esempio dei primi principii del viver civile.
arretrati delle valli, ogni impiegato è un grosso insetto parassita. gobetti, 1-44
panzini, iii-731: era considerato come un individuo in arretrato su la via del
corrente mese, e gli arretrati di un anno. giusti, iii-363: la prego
, d'una rendita, d'un fitto. soldati, i-283: provvidi a
.. che la pazzia fosse veramente un cotale alberonaccio, che per lo meno arrezzasse
; quasi diciamo: va'a cavalca un asino. giusti, i-440: spingerò costà
. viani, 19-352: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava
: dalla coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe
un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe. idem, 19-396: come
.. vi piantò il grifo come un trivello. = deriv. da
arricavo, sm. marin. estremità di un cavo fissata all'oggetto che deve essere
3. biol. aumento artificiale di un determinato tipo di batteri, che,
arricchimento indebito: aumento patrimoniale conseguito da un soggetto a danno di altri, senza
senza giustificazione legale. chi ha conseguito un arricchimento indebito è tenuto alla restituzione della
la concentrazione di una determinata sostanza in un materiale greggio, per renderne più facile
depurazione sono poi inviati alle laverie. un altro procedimento, impiegato soprattutto nell'estrazione
fertile. -anche al figur. -arricchire un alimento, un terreno: accrescerne il valore
al figur. -arricchire un alimento, un terreno: accrescerne il valore nutritivo,
pico e laurente, / onde arricchì un sol parto il genitore. campanella, i-425
vedess'io in lei pietà, che 'n un sol giorno / può ristorar molt'anni
d'arricchirlo col rappresentare nel vaso di marmo un sacrifizio di chiaroscuro con parecchie figure graziosissime
tu, c'hai per arricchir d'un bel tesauro / volte l'antiche e le
-in particolare: far denaro, accumulare un grande patrimonio. tesoro volgar.,
2-614: e quelli che vogliano arricchire 'n un dì, vivino lungo tempo in gran
10-4-8: la prima vesta che si fa un che arricchisce è di pelle d'asino
aveva il coraggio di muoversi: era un negoziante di bestiame, uno che dal nulla
in minima parte corrispondente alla sublimità di un principe di tante eccelse doti e virtudi
11-66: rivestì il costume, ma un costume un po'falsato, arricchito di
: rivestì il costume, ma un costume un po'falsato, arricchito di nastri e
gente ch'à nom risaluti: / in un dì arricchiti, / e nel secondo
: diceva queste cose, seduto da un lato, le mani in tasca, e
, come il parente arricchito che fa un dono ai parenti poveri e non vuole neppure
gli arricchiti nuovamente. panzini, ii-315: un arricchito dei tempi nostri come parla delle
abbandono del marito, furono festeggiati con un viaggio in europa, come usano per
arricciabaffi, sm. invar. strumento usato un tempo per arricciare i baffi.
tr. [arrìccio). piegare formando un riccio; avvolgere su se stesso;
festa della domenica. idem, i-467: un vecchietto curvo la sbirciò arricciandosi i baffi
il giornale. baldini, i-398: un vecchio colonnello intraprendente che s'arricciava con
[i capelli] erano folti d'un caldo castagno, ma lisci e indocili.
caldo castagno, ma lisci e indocili. un tempo se li arricciava di tanto in
7-146: c'è, nell'aria, un venticello che lo direi maestrale. è
25-77: e cascò in capo a ganellone un pome / che tutte quante gli arriccia
20-22: scoppiano questi [rami] in un bottone di cinque picciolissime foglie verdi,
. machiavelli, 818: ma giunto un dì ne la via de'martelli,
200-36: il cherico ne va là con un passo innanzi e due a drieto,
piccole gole / lunghi nastri arricciati / d'un metallo sonoro. 2. rivolto
in su. moravia, v-86: era un uomo giovane, statura mediocre, calvo
2-116: sulle sue labbra arricciate alitava un sorriso leggero, enigmatico. pavese,
chiesa. 4. coperto da un solo strato di intonaco, grossolano e
tutto dove voleva lavorare in fresco, un arricciato ovvero intonacato o incrostatura che vogliam
stoffa (ottenuta fissandovi una filza, un nastro, un cordoncino o serrandola con
fissandovi una filza, un nastro, un cordoncino o serrandola con una cintura)
primo strato d'intonaco che si stende su un muro greggio (in alcune regioni d'
appena si conoscono in questi paesi, e un poco d'arricciatura è il maggior lusso
chioma castagna / leggera e delicata come un vello / s'arricciolava al vento di
volto così pomiciato e i capelli d'un biondo slavato arricciolati con tanto garbo che
nero. pratolini, 9-13: indossava un vestito grigio, il solino rivoltato alle punte
arridare), agg. teso (un cavo fisso di una nave).
d'annunzio, ii-145: con un alberetto volante / e sue sartiette arridate
madrevite, di cui sono munite a un capo le manovre fisse in cavo d'
giovane, i-313: arridendo alfesibéo ad un tanto vate..., la
che italiana bellezza, che in lombardia un dolce giorno di primavera a lui giovanetto
/ pria ch'io parlassi, e arrisemi un cenno / che fece crescer l'ali
e più giuochi fa quello, / ch'un fraccurado o un arrigobèllo. lorenzo
, / ch'un fraccurado o un arrigobèllo. lorenzo de'medici, ii-228:
arrigobèllo. lorenzo de'medici, ii-228: un maestro c'è di scuola, /
come uno arrigobèllo / come arà apparato un poco. varchi, v-149: colui che
. -in particolare: discorso pronunciato da un avvocato in tribunale in difesa di una
sciogliessi una difficoltà che mi nasce in un passo qui dell'aringa che tu fai sotto
annunzio, iv-2-302: arringò, non senza un certo sfoggio di eloquenza fiorita. gli
annunzio, iv-2-302: arringò, non senza un certo sfoggio di eloquenza fiorita. panzini
diradata di molto, per opera di un cittadino... che l'aveva
: uno dei due, in piedi su un tavolino, arringava la gente, che
arringa, oratore; difensore (in un processo). novellino 22 (
i cristiani che ci rimangono, sarebbe un affar d'oro. d'annunzio, iv-2-217
una parte di esse alla fine d'un verso s'assegna, l'altra al
-ah non sia vero / ch'in un capo s'arrischi il campo tutto! /
, per accertarsi s'elle provino in un terreno non mai ridotto a cultura.
ii-586: ch'altro fia ciò, che un cimentar la riputazione, che un arrischiare
che un cimentar la riputazione, che un arrischiare l'autorità...? metastasio
. non sono disposto d'arrischiarla in un pubblico teatro. manzoni, pr
egli non voleva arrischiarmi sulla groppa d'un ronzino che era troppo antico di senno
potuto fissar gli occhi ed anche arrischiar un bacio sulle palpebre socchiuse e sul bocchino
, con esitazione (un'opinione, un giudizio). manzoni, 349:
. piovene, 2-126: se arrischiavo un giudizio, non ne teneva nessun conto
: la tenni [la botta] in un vaso tre giorni, pensoso se dovea
onta all'età, aveva per me un tale incanto che spesso arrischiava di buscar
d'andare. sannazaro, 9-139: un serpe mirabilissimo, la cui natura è tale
chi s'arrisica'di bere / ad un piccolo bicchiere / fa la zuppa nel paniere
11-9: come quando al villan si cava un dente / che prova aspro dolore,
edifizio del cristianesimo, gl'innalzavano accanto un altro edifizio, che, secondo loro
e allorché gettava gli occhi su di un podere da vendere, o su di
podere da vendere, o su di un lotto di terre comunali che si affittavano all'
di casa. negri, 2-696: un passerottino, un fringuelletto che s'arrischi
. negri, 2-696: un passerottino, un fringuelletto che s'arrischi, incerto,
bisogno d'adoperarsi molto, o d'arrischiarsi un poco. verga, i-202: nessun
arrischio, -disse giulietta: -pare un luogo abbandonato. negri, 2-526
essa lascia il covo e fa un piccolo giro fino al muro..
papini, 20-xxn: sarebbe necessario un altro volume e lo scrittore è ten
, 4 (60): per averne un aiuto più vigoroso, doveva scegliere
. 2. ingiustificato, avventato (un giudizio, una affermazione).
arrischiate. 3. che comporta un rischio, pericoloso. castiglione, 160
che si usano verso gli arrivanti a un convegno. arrivare (ant.
luogo previsto come meta); toccare un limite, un termine, un traguardo
meta); toccare un limite, un termine, un traguardo (dopo un viaggio
toccare un limite, un termine, un traguardo (dopo un viaggio, un
un termine, un traguardo (dopo un viaggio, un cammino); pervenire
, un traguardo (dopo un viaggio, un cammino); pervenire. -anche al
arrivato, / quando noi ci mettemmo per un bosco. idem, purg.,
/ si ch'a la morte in un punto s'arriva. idem, 119-13:
magione / e fa a tutti quanti un grande onore. boccaccio, dee.,
1-8 (in): arrivò a genova un valente uomo di corte e costumato.
l'ottimo artista alcun concetto, / ch'un marmo solo in sé non circoscriva /
villa,... la diede ad un amico, perché vedesse quello scriveva.
arrivare. serra, i-397: era un dottrinario in cui lo sforzo della mente
tanto dalle colline arrivava l'eco d'un canto liturgico. gruppi di pellegrini scendevano
tartufi scavati. idem, i-473: un cortiletto basso, coperto di vite vergine,
fatto via molta, / che scontrò un eremita in una valle, /..
calvino, 1-292: quando trovavano un oggetto interessante o vistoso lo prendevano,
o vistoso lo prendevano, avventandosi con un urlo prima che gli altri ci arrivassero
cosa che si desidera, per ottenere un certo risultato, per riuscire in un
un certo risultato, per riuscire in un proposito, per capire, per comprendere.
- arrivare a una merce, a un prezzo, a una spesa:
- arrivare a una persona, a un ambiente: riuscire a entrare in relazione
fare, presa l'imagine dal raggiungere un punto o con la naturale statura, o
mala pena, lungo quel muro, un filo d'ombra che non arrivava a riparare
persuasi, / prestami grazia che l'un verso arrivi / alla grandezza de'seguiti
ammontare (a una certa cifra, a un certo valore); contare (un
un certo valore); contare (un certo numero di anni). guicciardini
suo tesau- riere comandò che mi dessi un diamante che arrivassi a trecento scudi.
. comisso, 14- 138: in un momento di calma contò il denaro incassato:
altezza o lunghezza, estendersi fino a un dato limite. biringuccio [tommaseo]
biringuccio [tommaseo]: si fa un piano ch'abbia quattro pendini verso le
estremo dove arriva il pendino vi si fa un buchetto. carletti, 94: le
non era proprio inverno, portava soltanto un paio di calzoni, che gli arrivavano
arrivava alla spalla. -di un capo di vestiario: essere della misura
mano in mano a tanta bellezza, che un celebre autore oltramontano arrivò a dire,
segneri, iii-3-7: si conceda ad un peccatore, che la sua morte non
svelti di mano c'è sempre da fare un buon raccolto, specie ad arrivarci nel
/ et arrive il mio essilio ad un bel fine, / ch'i'sarei vago
a foco se disfaccia: / quando l'un l'altro ben fermo se ariva,
. magalotti, 22-133: tutti in un istesso tempo arrivano della vivanda, e
: fece in tempo ad arrivarlo con un calcio che lo mandò a ruzzolare. pratolini
, 9-948: l'hanno centrato a un rene. come poi al rene dal
arrivo, / ch'è quell'assalir un coll'armi in mano. note al malmantile
a ruzzolare strappandole il vestito e arrivandole un morso in una coscia. 18
arrivato!: saluto con cui si incontra un ospite (cfr. benvenuto!)
carriera. panzini, iii-144: è un uomo arrivato, superiore all'invidia.
a trovarsi davanti a una difficoltà, un pericolo: capitato male, mal ridotto
patito. firenzuola, 449: menava un contadino un paio di buoi a vendere
firenzuola, 449: menava un contadino un paio di buoi a vendere sul mercato
il punto in cui finisce l'opera di un compositore e ha inizio quella di un
un compositore e ha inizio quella di un altro. = deriv. da
soltanto: -a rivederci. e con un passo leggero varcò la soglia. pirandello,
se ne stava al sole, parlando ad un secondino, non potei fare a meno
simile senso ironico, per finire un discorso e per non le dire più
maniera fredda, premeditata, utilitaria; come un arrivista balzacchiano. = deriv.
del diretto diede al giovane provinciale sardo un senso di terrore, la prima impressione
, 58: la sincerità in arte è un punto d'arrivo, non un punto
è un punto d'arrivo, non un punto di partenza. soffici, v-1-556:
distacco (in cui il vincitore ha un distacco di alcuni minuti dagli altri concorrenti
irrobustisci). letter. irrobustirsi. meglio un boccon solo, / io so eh'i'
effemina (ti scioglie), quasi come un magico filtro. =
, iii-800: tu ti arroccasti di un sùbito su per il muro rugoso di
), malconcio, a pezzi (un oggetto); fatto alla meglio, abborracciato
; fatto alla meglio, abborracciato (un lavoro). = deriv.
, ii-2-113: talch'a lodarne degnamente un rocchio, / anzi per parlar arrocchio
s. v.]: gli è un arrocchione. = deriv. da
voce fosse... arrochita da un vuoto interno tenebroso e freddo, e
le parole. / arrochiscono; ed un rantolo faticoso d'agonia / par che salga
, / godo di non pensare a un paradiso, / diverso troppo da quest'allegria
pascoli, 238: ecco che intese / un arrochito suono di campane. papini,
lungo il vicolo. fracchia, 228: un tempo portava la schiena diritta, i
, presuntuoso, superbioso (e implica un senso di spavalderia). dante
boccaccio, viii-3-51: * guar- dommi un poco ', forse per vedere se il
« ti chiederò consiglio quando dovrò comperarmi un pigiama ». 2. che nasce
176: io il qual non mi conosco un di que'bacalaron vellutati, di magnifica
me, che se volessi farmi magister di un villaggio non mi sarebbe dato. manzoni
volta la gertrudina trascorreva a qualche atto un po'arrogante e imperioso, al che
impossibile dire come questi miei inglesi, un po'troppo arrogantelli nelle prosperità, sieno
, 451: arrogantùccio... è un diminutivo che peggiora. -arrogantuzzo
: per non avere a cozzare solennemente con un arrogantaccio a guerra finita. -acer
arrogantóne. luca pulci, 4-90: un altro arroganton superbo e altiero, /
ti farò quel che tu cerchi, un tratto. = = voce dotta
a mio modo farai; / lasciagli un poco uscir questa arroganza / ed altra
ed arroganza son due sorelle individue in un corpo e in un'anima. sarpi
di poter quanto volesse, / ragionandole un dì prese baldanza / di farle troppo
dovete anzi sapere che io, spaventato un poco dah'arroganza de'miei giudizii sulle
grazia. moravia, vii-207: era un giovanotto atticciato,... con
quel che spetta); appropriarsi di un merito, di un titolo, di
); appropriarsi di un merito, di un titolo, di un diritto, d'
merito, di un titolo, di un diritto, d'una prerogativa (come
metter mano. in ogni arroganza è un principio, un attentato di rapina o
. in ogni arroganza è un principio, un attentato di rapina o di furto.
non si arrogavano il diritto di sentirsi un popolo vinto. 2. dir
dell'arrogante. segneri, iii-3-52: un padre... nemmeno può diseredar l'
rom. adozione, da parte d'un capo di famiglia, di una persona che
popolo ne'comizi curiati, perché il costituire un nuovo vincolo di famiglia là dove non
padre, si dava nella potestà di un padre adottivo. = voce dotta
e implica di solito l'idea di un sovrappiù, di qualcosa che eccede la
] tu hai tolto ad usura da un crudele esattore, che vorrà cento per
con loro / con ferraù più d'un famoso moro. firenzuola, 577: arroge
.. che lui non volessi arrogere un maggior male al gran male che io avevo
questa sventura, che mi fa perdere un quattro mila franchi per anno, arrogi
rogito (lat. rogitàre) interpretato come un participio. arroggito, agg. dial
. -per estens.: reclutamento (per un determinato lavoro, per un'impresa)
i deputati dell'arruolamento sono stati d'un altro parere, e m'hanno fatto
altro parere, e m'hanno fatto un gran servizio. panzini, ii-709: i
capitano e delle persone d'equipaggio di un bastimento risultano dal ruolo dell'equipaggio formato
parte delle forze armate, iscriversi in un corpo militare. manzoni, pr.
passato in germania, perito nel guadare un fiume. giocosa, 75: quando
città, e tornare a casa con un diploma. comisso, 12-75: accanto
, 12-75: accanto a me dormiva un tedesco che si era arruolato nella legione
insopportabile l'arrolarsi sotto gli stendardi di un dio, sì avido della nostra felicità
iscrivere in un'associazione, annoverare in un gruppo, in una categoria. -anche
che per la strada s'imbattesse in un altro arruolatore, olandese questo, e
. b. giambullari, 1-2-562: un corno ha in fronte, e la
s. v.]: è arroncigliato un foglio, un truciolo, un viticcio
.]: è arroncigliato un foglio, un truciolo, un viticcio. =
arroncigliato un foglio, un truciolo, un viticcio. = deriv. da ronciglio
, 19-168: teneva per ciondolo alla catena un fischiettino di quelli di latta con la
la notte lo aggelò e lo ridusse un mostro di ghisa arroncigliato alle inferriate.
nome avea. beltramelli, iii-1109: un cane scivolò dietro il muro...
muro..., si fermò un istante a fiutare l'aria, fuggì arroncigliato
avere in pugno il paese, fanno un perpetuo sbraitare contro le mene di chi
va tutta al rovescio; non trovando un cane che li voglia, per quanto
cellini, 1-18 (55): un di quelli arrovellati, scotendo la cresta
se il fulmine la incide / dirama come un albero prezioso / entro la luce che
ii-393: è stato, tutto il pomeriggio un tempo coperto ma chiaro, e arrosato
, come aste di guerrieri strani, ad un parapetto. arrossaménto, sm
non recava altre segno delle sopracciglia che un leggiero arrossamento della pelle, evidente indizio
medusa. tutti conoscono l'effetto d'un simile accidente: è un arrossamento della
effetto d'un simile accidente: è un arrossamento della pelle, di nessuna conseguenza
mandavano sopra le case bianche e nere un chiarore fosco che arrossava la neve.
lo splendore del tramonto arrossava ancora con un chiarore di fuoco le cime. beltramelli
, 14-120: si raccolgono intorno a un focherello che arrossa
: l'uomo solo ha già acceso un gran fuoco di rami / e lo guarda
il breve alito e si arrossava come un frutto. 4. intr.
rosso in volto, arrossire (per un sentimento improvviso e violento: ira,
varletati ornai soffrire, / che 'n un punto arde, agghiaccia, arrossa e
(260): del ricevuto onore un poco arrossò, e tal nel viso divenne
avveduto; udendoselo rimproverare, arrossò così un poco. tasso, 5-12: questi
altro ben vide, e mosse ad un sorriso. idem, i-280: e s'
nelle fiere, a quelle notizie dette un sospiro tanto lungo che si svuotò tutta
come spauriti. silone, 5-75: un ragazzo che perdeva sangue dal naso si stava
v-55: quella con atto vezzoso, bassata un poco la fronte e per vergogna arrossata
onorata vergogna, preso il pennello, con un terzo colore partì quelle linee per lo
per l'insorgere inatteso e violento di un sentimento: ira, timore, soprattutto
lì soli, ci ricolorì il volto d'un secondo rossore innanzi che il primo si
occhi neri limpidi rifulgevano come quelli di un bambino. borgese, 2-167: gli salì
borgese, 2-167: gli salì al volto un sangue scuro e tumultuoso, ch'era
fino alla fronte, come il vino arrossa un bicchiere d'acqua. pratolini, 9-273
in eterno. pananti, i-81: un gentiluomo se ne può servire [delle
per il calore, per un'emozione, un sentimento). alamanni,
, iv-1-722: ella aveva le palpebre un po'gonfie, arrossite dal lungo piangere
raspa con gli artigli, / e poi un destro lancio par che pigli. caro
far sosta. ariosto, 6-65: l'un quinci il punge, e
su la bracia, come la si fu un poco riscaldata, e messer guglielmo
., 6-4 (ni): avendo un dì presso a peretola una gru ammazzata
grassa e giovane, quella mandò ad un suo buon cuoco,... e
dagli ortolani alcune cipolle che arrostimmo a un fuoco improvvisato. 2.
scapperei a casa, ma è proprio un cascare dalla padella nella brace, perché
l'uno seme attrae a sé più che un altro, e allora l'uno
arrostite e accia lessa, / un sere intero e duo mezzi in
pone dunque il detto seme in un tegame di terra, o tiella di rame
ani, 14-266: compratori e mercanti a un certo momento stringono patti di verace
erano tre minestrine leggerissime al giorno, un pezzettino d'arrosto d'agnello da ingoiarsi
d'arrosto d'agnello da ingoiarsi in un boccone, e forse tre once di
da mangiare, perché mutò tono a un tratto e mi disse: andate e
grasso dell'arrosto, dopo la frutta un po'di dolce per mandar via l'
sparita nell'attigua cucina, da cui viene un grato profumo di arrosto steccato di rosmarino