quell'epico fiumone sino a colonia, un qualche diletto lo ebbi navigando fra quelle
sponda della fiumièra, dove essa dopo un laberinto di giravolte susurrevoli e capricciose si
susurrevoli e capricciose si protende diritta per un buon tratto queta e silenziosa.
. aretino, 8-351: a un certo fiuta cupidi, il quale non
parmigiano, cameriere di papa giulio, un suo servidore disse che tutte le cortigiane
1-1-109: io non t'ho punto per un farfarello / un fiutafatti d'altri,
t'ho punto per un farfarello / un fiutafatti d'altri, un ser faccenda,
farfarello / un fiutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'hanno
, tr. aspirare col naso per sentire un odore; riconoscere col fiuto; annusare
., 5-10 (92): l'un degli asini... ogni cosa
rose? machiavelli, 836: poi vidi un bracco, ch'andava fiutando / a
la terra; e loro allotta con un marretto scavano quivi oltre e gli truovano
giornata splendida e la montagna pulita come un vetro, promettevano una caccia facile e
. pavese, 4-285: qualcuno aveva versato un vassoio di vino, e tutta la
franco, ix-192: per folti arbusti un can quivi si caccia, / e per
si caccia, / e per terra latrando un altro fiuta. d. bartoli,
tra i battenti, appoggiava gli unghioni un orsachiotto. govoni, 3-130: nei
. figur. frequentare, praticare assiduamente un luogo; esplorare. aretino, ii-212
esso, gli rimaneva, ora, che un ukase municipalesco, appiccandogli una musoliera,
1191: par di fiutare in ogni pensiero un odore di melma in fermento. ojetti
baldini, 4-186: mustafà remai indossa un mantello ampiamente drappeggiato e il cavallino aguzzo
prese signori e religiosi, ci hanno un gusto matto; e fiutano, interpretano
si grattò la tempia sudata, con un gesto di perplessità, fiutando il buon
[le guardie] fiutarono in me un emerito briccone se durante la strada mi
siamo una folla che si sposta da un punto all'altro pigiandosi, leticando,
di qualcuno o di eventuali pericoli (un animale). -al figur.:
riconoscere e a seguire una traccia (un cane). -al figur.: abile
padre eterno dei bracchi: instancabile! e un fiuto! e un fermo! inchiodava
instancabile! e un fiuto! e un fermo! inchiodava la selvaggina. viani,
con il fiuto molto simile a quello d'un cane da caccia che segue un odore
d'un cane da caccia che segue un odore per un bosco o una brughiera.
da caccia che segue un odore per un bosco o una brughiera. piovene,
il giovane, 9-460: che per un fiuto e in un'occhiata appena, /
giacinto] sono ineguali. insieme formano un grappolo folto. il profumo al fiuto aumenta
402: quello del tabacco da fiuto è un vizio oramai quasi clandestino, ma non
certa voce, a riconoscere il padrone a un certo fiuto ec., si svezza
nuove maniere di comandarlo ec. in un nuovo padrone. pirandello, 7-895: cane
pellico, cono., iii-306: un uomo bilioso il quale non abbia di mirabile
quale non abbia di mirabile altro che un fiuto squisito per sentire tutti i difetti d'
fiuto squisito per sentire tutti i difetti d'un libro. de sanctis, i-69:
l. salviati, 19-35: guarda un po'se egli / ti desse il
una notizia, una conoscenza, anche un dolore altrui, purché fosse qualcosa.
e donna ferdinanda, cominciarono a fare un diavolio. = acer, di
vedere per tucto dentro l'animo d'un uomo, e molto più facile ne'fanciulli
travestimento. castiglione, 206: ad un principe in tai giochi e spet- '
giungevano ogni giorno dei piatti in un tovagliolo fumante. né gli uni né
si adatta a compiti servili per compiacere un potente, per fare carriera.
flabellato1, agg. ventilato a opera di un flabello, di un ventaglio.
a opera di un flabello, di un ventaglio. c. e.
a ogni passo dall'onda lenta di un ventaglione di struzzo. = deriv.
che ha forma di ventaglio (un organo vegetale o animale).
ultimo segmento dell'addome per formare un ventaglio caudale. = voce dotta
foglie di palma) disposte a ventaglio (un motivo decorativo). = voce
fanno gli archi, vi è collocato un flabello o rosta, la quale da i
quando è mosso da vento o scosso da un urto. negri, 2-986:
canne lustrare come lance / levate alto a un passaggio di viziri. montale, 2-61
: è cosa veramente di stupore che un animaluccio così flaccido e molle abbia poi
, disfatto, con le carni flaccide stillanti un sudor grasso. pirandello, ii-2-669:
sedere in landò, e la floridezza un po'flaccida e anemica della vita chiusa
, le facevano apparire, per fare un paragone, se non floreale, vegetale
non floreale, vegetale, simili a un bel cesto di cavoli. piovene, 5-533
i fruttivendoli di reggio espongono nelle ceste un frutto sudamericano, l'anona, che
(una vela, una tenda, un copricapo, ecc.). faldella
: il birichino della fiamma rossa portava un berretto flaccido sull'occipite. de marchi,
ha perduto la trasparenza, opaco (un liquido, un umore). bontempelli
trasparenza, opaco (un liquido, un umore). bontempelli, 19-298:
vecchio, incredibili: quasi sperduti in un acquore flaccido. 3. figur
. che manca d'acutezza, banale (un discorso, uno scritto, ecc.
, che è segno di corruzione morale (un vizio). tenca, 1-150
, bizzarro pandemonio divenuto vivo sepolcro a un popolo di morti. de amicis,
fioco, indistinto, confuso, sordo (un suono, una luce).
abbatté sulla carne rilassata e molle con un suono flaccido, che fece fremere di raccapriccio
avaro di timore e di fame di un metallo per lui inutile, mentre un altro
di un metallo per lui inutile, mentre un altro più saggio se la passa con
altro più saggio se la passa con un flaccóne sotto il naso. cicognani,
ogni volta le faceva trovare insieme a un mazzolino di mammole un « flacone » di
trovare insieme a un mazzolino di mammole un « flacone » di qualche 0 specialità
: frustare, sferzare, fustigare (un animale, per incitarlo, una persona
parrà d'un lebroso. firenzuola, 251: questo cintolo
togliere in mezzo da'suoi cretensi come un gracco qualunque e flagellare. d'annunzio
tutti in una volta al soffitto in un chechecheché riassuntivo..., la si
. usato come gargarismo (un'erba, un liquido, una sostanza medicamentosa).
cinquanta palmi lunghe, accioché peniamo tutto un giorno fin che il cibo si rassetti,
15-120: non le narrava per farne un racconto di grazia, ma raccontava, per
.. /... fecesi ammenare un gran torone, / e lavogli la
buon vino, / e poi pres'un coltello il gran devino / e miseglile su
con l'indice infilato nelle gargie di un pesce. alvaro, 4-162: se
ci casca, / e se fa un pochettin la innamorata, / sta sempre come
in una casupola di braccianti o in un gargottino. = fr. gargote (
condiscono i limoni con olio, verdolino un po'putto...: si spolverano
. ojetti, i-256: da un lato,... la nebulosa si
.. la nebulosa si delinea con un netto profilo da cui avanza una testa di
o garibaldinismo concepito come momento iniziale di un periodo organico da preparare e sviluppare.
squillarono le note dell'inno garibaldino, un nuovo fremito corse per la folla.
di garibaldi. mazzini, i-785: un ufficiale garibaldino, a me ignoto,
a me ignoto, mi fa da un legnetto una grande scappellata. nievo,
confusione e libertà..., un più vivo rigoglio di individualità, qualcosa di
, agg. ant. che emana un profumo simile a quello del garofano; garofanato
montana... fa... un fior solo di color d'oro molto
, in corsa aerea col ruggito di un dirigibile. pea, 7-154: si
si tratta di una garitta sufficiente per contenere un mobilio che si riduce a tre panchette
.. perfino a cavalcioni dei respingenti. un posto nelle garitte dei frenatori era già
posto nelle garitte dei frenatori era già un buon posto. 4. per
le garitte del balneario accoglievano, dopo un lieto andirivieni, la gente prossima al
, collocata solitamente dinanzi all'ingresso di un fabbricato (un palazzo, una caserma
dinanzi all'ingresso di un fabbricato (un palazzo, una caserma, ecc.
ecc.) o lungo il perimetro di un carcere, di installazioni militari, ecc
., destinata a riparare chi esercita un incarico di vigilanza (come sentinelle militari
friuli; piena giurisdizione da parte di un castello. constituzioni della patria del
forniti di laminette d'acciaio che formano un pettine oscillante. = dau'ingl.
, perciocché si faceva dell'interiora d'un pesce, macerate e risolute con sale
cominciò a farsi faccende piperi d'un gombito: fra i fiori gialli come di
, di garofanare), agg. posero un poco di polvere di garoffano per darle alquanto
): ella medesima con sapone garofani e un nembo di confetti di ogni generazione,
, / non far cipiglio: / un modo per lo quale si fa l'uva
triaca ovvero muscata sai di garofani / lontano un miglio. d'annunzio, iii-1-804:
3. che ha colore giallo garofano (un panno, ogli stillati e con queste
acque, dando a capire al mondo un tessuto). che siano acque di cedro
degli indiffeliare solo coi nomi; state un po'a sentire: vergato d'ipro renti
che si dell'uccelanda sono coricati un po'a destra, vicino a quei lignificano
. garòfalo, garòfolo, di un calice tubolare a segmenti corti e acuti,
il garofani assai. egli è un albero piccolo che fa le foglie
], ii-146: gli arbori, che un giovine innamorato, trovandosi in mano un mazzo
che un giovine innamorato, trovandosi in mano un mazzo che producono i garoffani, sono
che produce la radice lunga quasi un braccio, bianca, et e'fusti
de esser infra nu alla condizion de un violer in mezo un campo de verzoti
nu alla condizion de un violer in mezo un campo de verzoti, o de un
un campo de verzoti, o de un garofolo apresso vinti barri d'ortiche.
ordine: per esempio,... un garofano famoso nato in fiandra della grandezza
secondo il parlare più comune in italia, un garofolo. foscolo, gr.,
gl'inviti. faldella, iii-80: era un semplice balcone villereccio, tutto fogliame e
luise ne fece imbarcare, ciascuno con un fascio di margherite, garofani chinesi e
chinesi e anemoni, nel rozzo canotto di un pescatore. -garofano a pennacchio:
[garofani maggiori]: percioché sono d'un color d'oro e purpureo insieme,
ora il mio uomo. gli metterò un garofano sotto la mammella destra. sta
. figur. persona (per lo più un giovane, una ragazza) fiorente,
bella... « tu sei un garofalo, ed il mio sangue servirà ad
». bocchelli, i-144: era un fior di giovane spavaldo e garbato,
spavaldo e garbato,... un garofano pomposo, come dicono i rispetti
proverbi toscani, 293: è meglio un garofano, che un gambo di pera
293: è meglio un garofano, che un gambo di pera. 7
.. quasi fatti a ricamo sopra un veste di seta verdina. bartolini,
prima d'arrivare a questa chiesa vi è un sasso lungo,... e
... e rosseggiante che parea giusto un garo- folone mantuano. =
, 2-1: gli accenna di dargli un buon garontolo, un pugno. fagiuoli,
gli accenna di dargli un buon garontolo, un pugno. fagiuoli, 3-5-71: allor
marin. imbarcazione brasiliana, dotata di un albero nel mezzo e di un altro
di un albero nel mezzo e di un altro piccolo a poppa, usata per la
bordo d'una'garopèra ', si sfidava un impero. oriani, ii-289: sulle
'estancia'diventa per lui [garibaldi] un arsenale, ove fabbrica barconi e garopere
. fortini, ii-131: che possi venire un grosso al primo che di voi mai
, che muove da profonda rivalità (un sentimento). d. bartoli,
(una disputa, una contesa, un traffico commerciale, ecc.).
congiunta, è in modo particolare quasi un esercitamento a litigar poscia intorno alle cose
di vivaci dispute (una questione, un problema). segneri, 10-201:
era caduto sui ginocchi e si era spezzato un garrese. 3. veter.
arrestò il phaéton dinanzi al caffè con un tratto vigoroso del polso che fece piegare sui
facevano tutti una confusione così grande ed un mormorio tanto fragoroso che mi pareva di vedere
: cotanta mole / di cose a un tempo sol nell'alta mente / rivolgerai:
2. emettere garriti, cinguettare (un uccello). petrarca, 310-3:
/ né il garrir pur si sente d'un augello. carducci, 688: come
passeri il garrire! negri, 2-106: un frenetico garrire di passeri veniva dall'ombra
. -per estens. stridere (un animale); frinire (una cicala
cicala col garrir ch'ella faccia da un arboscello su l'ore estive, solleva
più dolci / che 'l mormorar d'un lento fiumicello / che rompa il corso
la carena / sonora. -produrre un suono acuto e stridulo, o anche
sventolare rumorosamente, fremere al vento (un drappo, una bandiera, una vela
una saettante garrissa di giubilo e un innumerevole bagliore di petti bianchi inebriarono il
3. letter. vibrazione rumorosa di un drappo, di una bandiera, di
cacciate quel garritóre, che dev'essere un di quei ghiotti, che vanno facendo
delle condanne a morte, che consiste in un sedile di legno al cui schienale,
legno al cui schienale, costituito da un palo, è fissato un cerchio di ferro
costituito da un palo, è fissato un cerchio di ferro che, stretto da
dormono garrottati, con la lingua tra un impalpo di bava. garrulaménte, avv
altri così garrulamente mangiare,... un pranzo di etichetta dove il boccone non
). ant. lanciar garriti (un uccello). s. degli
. boterò, 323: la garrulità è un gran vizio in tutti, ma particolarmente
]: la 'garrulità 'inchiude un non so che di stridulo ed inconcludente;
farfalla..., ella passava d'un tratto dalla dimestichezza al sussiego, dalla
al sussiego, dalla più chiassosa garrulità ad un silenzio ostinato. praga, 4-225:
tu me lo consenti, io avrei un argomento per risanare questo cervello gallico,
2. il garrire (di un uccello). f. casini,
per quest'azione -così magnifica / come un pallone -la fama gàrrula / per tutto forbite
. b. tasso, i-190: un garrulo dio si lagna e duole / con
suole. 2. che garrisce (un uccello); che emette suoni simili
); che emette suoni simili a un garrito; stridulo (un animale).
simili a un garrito; stridulo (un animale). campofregoso, ii-2:
iv-538: voci di dame cicalanti a un tempo, / come intorno a selvaggio antico
novelle. leopardi, 478: mentre [un topo] beveva, un garrulo ranocchio
mentre [un topo] beveva, un garrulo ranocchio / dalla palude a lui rivolse
l'aurora / gli annunziò ch'era vicino un tetto, / una garrula rondine in
-letter. che è pieno di garriti (un nido). carducci, 819:
uno strumento musicale); che emette un suono, un rumore continuo e acuto (
); che emette un suono, un rumore continuo e acuto (una macchina
continuo e acuto (una macchina, un meccanismo). marino, vii-576:
una garrula agilità. -che manda un mormorio sommesso, gorgogliante (un ruscello
manda un mormorio sommesso, gorgogliante (un ruscello, una sorgente, una cascata)
cascatelle garrule spumose, dopo aver irrigato un prato,... a far del
ogni dovizia. -che stormisce (un albero, le fronde). carducci
voci allegre, di vivace animazione (un luogo). 5. maffei,
avello. bartolini, 3-86: in un bosco / tutto cupo / con in fondo
vivaci e gioiose (un'attività, un gioco infantile). prati, i-299
che si pasce di vana oratoria (un popolo, una città). testi
, 4-iv-81: non può averci che un uomo imbrattato ancora dei pregiudizi delle antiche
, ii-803: il nostro pensiero per un minuto non stia pago al solito garrulo
: glie l'aveva svelato, per un senso di garrulo pettegolezzo. -che
con enfasi, con vuota loquacità (un sentimento, una passione, ecc.)
letter. che vibra agitato dal vento (un drappo, una bandiera).
garruletta, / se non taci, un giorno affé / io vo'far sopra di
parte degli interni bisogni, dovrebbero portare un aumento sensibile. cagna, iii-196:
ferita. -garza medicata: impregnata di un antisettico come iodoformio, acido borico,
della mia lucetta, ci vedemmo davanti un mostro. barilli, 5-181: il
doppio anello di corda, formato da un occhio e da un bottone, che si
, formato da un occhio e da un bottone, che si ottiene ripiegando un
un bottone, che si ottiene ripiegando un cavo a una delle estremità. 5
tal fatto, e non che sopra d'un cane, ma in lode d'un
un cane, ma in lode d'un oloferne e d'un arsella, o vogliam
ma in lode d'un oloferne e d'un arsella, o vogliam dire d'un
un arsella, o vogliam dire d'un elefante e d'una garzella, avesse a
troppo mite, primavera si mutò d'un tratto in verno immite; ed io,
garzare, tr. tess. sottoporre un tessuto alla garzatura per renderlo soffice e
garzatura dei tessuti, costituita essenzialmente da un tamburo rotante e da una serie di
in senso contrario all'altro, rivestiti da un nastro su cui sono fissate punte metalliche
nascondea quella vestaccia grossa, / con un giaco di maglia garzerina. =
in avanti in posizione quasi orizzontale (un animale, in par tic. un
un animale, in par tic. un cavallo). n. e
. idem, i-ii: la testa d'un cavallo, di qual si sia natura
la serviva. nievo, 1-378: in un canto appartato quattro discinte garzonette si provavano
garzoncèlla, arrivò ad esser data ad un isacco per isposa. = femm.
nome iacopo di piero, sprovvedutamente uccise un suo compagno. boccaccio, dee.
sbigottito disse alla madre che egli vedeva un uomo che lo voleva ammazzare. a
impensato, tu non potessi, mandate un uomo fidato, un garzoncello di giudizio
non potessi, mandate un uomo fidato, un garzoncello di giudizio, per mezzo del
/ cotesta età fiorita / è come un giorno d'allegrezza pieno. zanella,
gli aurei capelli / e vanne attorno un grido / di lieti garzoncelli. moretti,
le lettere con 'ave ', / un 'ave 'quasi melico,
in una bottega; giovane aiutante (di un pittore, di un artigiano).
aiutante (di un pittore, di un artigiano). segneri, ii-363:
bottega. milizia, iii-317: garzoncello d'un mercante di colori ebbe occasione di veder
dolorosa, / che 'n esser d'un garzon è figurata, / desegna che 'n
virtude. padula, 239: ero un garzone su'tredici anni, col capo
/ letto di liquidi perfuso effluvii / sotto un antro ti avvince? vittorini, 3-111
ti avvince? vittorini, 3-111: è un vecchio zufolo, marrone di colore:
ospite lo abbia davvero da quando era un garzone di sette anni.
donna con raggi risplendendo, / ed un piccol garzone in collo avea, / ignudo
in collo avea, / ignudo tutto ed un arco tenendo. -per antonomasia
una prigione oscura, e quivi partorisse un garzone, e lì fosse nutricato. s
si accovacciano la notte... sopra un letto di paglia vecchia,..
dipendenze altrui per apprendere un'arte, un mestiere o una professione, svolgendo
, 8-5: tolse per suo gargióne, un figliuolo d'un poveruomo, acciocché
suo gargióne, un figliuolo d'un poveruomo, acciocché imparasse l'arte del sarto
comisso, 14-18: gli faceva la barba un garzone giovanissimo, a momenti poteva veder
servizi e al disbrigo di commissioni (in un negozio, in un albergo, ecc
commissioni (in un negozio, in un albergo, ecc.); servitore,
] alle mani venali e indiscrete d'un garzone d'osteria. manzoni, pr
nievo, 1-2io: s'era già accaparrato un posto di garzone in un altro mulino
già accaparrato un posto di garzone in un altro mulino lungo il suo caro fiumicello.
becco. / per chi non ebbe un tetto mai. pastore, / quest'antro
da quando stavo a pisa garzone di un lattaio. c. e. gadda,
i-482: rimasero nel molino assieme a un antico e fedele garzone, e il
spaventato, corse a chiamar la madre: un garzone fu spedito in città per una
smonta, e lascia brigliadoro / a un discreto garzon che n'abbia cura.
-che vuoi tu che mi faccia d'un somaro zoppo? vittorini, 3-128:
. servitore addetto al servizio personale di un soldato, scudiero. bibbia volgar.
tra uomini e garzoni, si trascina un convoglio (cobbia) di tre navi
, e per la calda stagione, d'un drappo schietto e sottilissimo vestita, la
avrebbe voluto almeno tra tante femmine avere un garzoncino maschio. baretti, 6-238:
maschio. baretti, 6-238: passeggiando un poco in su e in giù, certi
: dove trovano, domando io, un sentimento che possa suggerire a un uomo
, un sentimento che possa suggerire a un uomo dotato di onnipotenza, di rendersi
, di rendersi umile e mansueto come un inesperto garzoncino? -garzonétto (
, iv-14: tu mi par da un pezzo in qua, tornato un garzonotto di
da un pezzo in qua, tornato un garzonotto di venti o venticinque anni,
18-37: pare a petto / a noi un garzonotto. a. adimari, 1-123
assai belloccia, che gli parve innamorata d'un gar- zoncione, pescatore di mestiero.
, ii-360: ecco uscire dalla sagrestia un garzonaccio col muso di faina. c
. firenzuola, 609: ella ritrovò un certo garzonastro suo vicino, che andava per
, 3-9: tre andete frari, e un morì garzonastro. g. gozzi,
garzonastro. g. gozzi, 1-163: un certo garzonastro di mala vita, di
. molza, i-io: essendogli piaciuto un garzonetto leggiadro e atto a sostenere il
35: la / vostra fiammetta pare un garzonetto / che mai il più bello.
rose. pascoli, 499: è un ragazzo ch'hai, là, teco:
ch'hai, là, teco: / un garzonetto che ti guidi, / perché
, v-2-246: nel fuggire, parevo un garzonetto escito dal cartone della battaglia d'
bottega; apprendista, aiutante (di un artista). foscolo, 1-356:
e della superficialità propria dei ragazzi (un giudizio). bartolomeo da s.
. nel modo che è caratteristico di un ragazzo. bartolomeo da s. c
della prima giovinezza (un'età, un periodo di tempo). f
frondi, si tagli lievemente, cioè fenda un poco 'l garzuolo dentro, e con
spesso vedrai piante congeneri / surte da un seme stesso; una di cui /
giullaresco merlo, chiesto invano pastura a un garzuolo rosicchiato dal gelo, s'alza
diffusione fa supporre che si tratti di un grecismo dell'esarcato di ravenna.
che ha mascelle forti e grosse (un cavallo). corte, 85
definiscono il 4 gas 'combinazione di un corpo qualunque col calorico, in modo
per il primo nella distillazione dell'olio comune un combustibile adatto a passare con facilità allo
, 1-963: gli scienziati osservarono che un gaz carbonato forniva una fiamma più viva
. tozzi, ii-22: gli dettero un tubo di ossigeno. remigis sorreggeva il
, da cui il gasse usciva con un sibilo sottile; ed il morente protendeva le
senso generico: sostanza volatile prodotta da un processo di fermentazione, di decomposizione,
eterogenei da essi contenuti vanno incontro ad un processo dissolutivo e di putrefazione; da cui
, iii-13: la lanterna di genova è un bel faro. uno se n'è
che si decompone si fa traversare in un vaso d'acqua, la quale mette in
acqua, la quale mette in dissoluzione un po'd'acido sebacico, e di là
a vapore per i vostri conventi, un po'di gasse per le vostre chiese.
chiese. carducci, ii-10-276: ho un quasi pudore di dir tenerezze a questo
, misto all'odore del gas, un gradevole profumo di dolci fritti. moravia
il gasse illumina, / qua studenti un lumicino. verga, i-436: escirono in
dal gas, troppo calda, d'un calore arido, che dissecca la pelle
3-234: la luce a gas oscilla un poco, gettando il cerchio rotondo di lume
a gaz, che rischiaran l'ombre come un mezzogiorno. tommaseo, i-412: da
mezzogiorno. tommaseo, i-412: da un discorso politico correva a un frammento di
: da un discorso politico correva a un frammento di saffo, da una lettera teologica
fanale a gas, avea fatto svanire in un lampo. dossi, 201: due
dentro quei finti ceppi si accese con un tonfo, producendo invece della rossa fiammata
frementi, si ricomponeva la società secondo un magnifico assetto ideale. bartolini, 1-108:
palazzeschi, i-809: arzigogolò e bofonchiò un pezzo chino sul contatore del gas.
detiene la proprietà o l'amministrazione di un gasometro. cattaneo, iv-1-92
che si attenti di vendere ai consumatori un gaz avente titolo, pressione, facoltà illuminanti
: 4 fabbrica del gas ', è un ampio edilìzio in luogo aperto, per
di gas illuminante attraverso il becco di un fornello lasciato aperto senza fiamma o attraverso
occorse ragioni di panico nel casamento, un piccolo incendio presto sedato, un furto
, un piccolo incendio presto sedato, un furto, anzi due, fughe di gas
... raccomandava l'impiego di un pallone di tela incerata o di cuoio ripieno
macchina possente riassaltò l'erta, con un fragore di collera, con l'acredine di
tutti i suoi gas aperti, in un nembo di fetore e di polvere.
se è umano sfrattare me che sono un essere umano, non è umano sfrattare delle
consideravano non senza ragione sterminati tutti da un pezzo nelle camere a gas, nessuno
, a far gaz. -prendere un lucciolone per un becco a gas:
gaz. -prendere un lucciolone per un becco a gas: incorrere in un
un becco a gas: incorrere in un errore, in un equivoco madornale.
: incorrere in un errore, in un equivoco madornale. bersezio, 145:
ad accennare che il suo amadigi era un ballerino di società io feci una smorfia
-ho paura che questa poverina abbia preso un lucciolone per un becco a gaz!
questa poverina abbia preso un lucciolone per un becco a gaz! -a tutto
unita ai corpi e che designava con un termine deriv. dal lat. chaos (
del regno longobardico, il nome d'un personaggio latino? balbo, i-102:
di carbone. montale, 2-81: un fuoco fatuo impolvera la strada. /
operaio fonditore che sorveglia il funzionamento di un gassogeno e provvede al riscaldamento del forno
chi vuole il ponto allacciato e chi un dritto punto, chi vuole il gaso e
una tolemaica girogiostra di motociclette rampanti, un fotomontage iridato di saette rosse o violette e
', edilìzio in cui, come in un magazzino, si raccoglie, si
si decompone si fa trasversare in un vaso d'acqua, la quale mette in
d'acqua, la quale mette in dissoluzione un po'd'acido sebacico, e
: la cupola del gazometro si spacca come un guscio d'uovo; nuvole di
incappellarla a una bitta o a un cannone d'ormeggio. -in senso generico:
da entrarvi dentro e porvisi a sedere un uomo per essere tirato in alto.
le gasse che chiudevano l'orlo di un sacco, si vestì a paino. bocchelli
-un occhio che si fa in cima a un cavo, in modo che non si
293: 'gassa', occhio formato ripiegando un cavo di fibra vegetale o di metallo
': per allacciare la cima di un cavo a un'asta, tavola e simili
si usa talvolta per incrocciarvi il gancio di un bozzello. * gassa con parlato e
d'amante doppia ': per imbracare un uomo, che si mette seduto e che
di etimo incerto (si è congetturato un deverb. dal lat. volg.
gasare, gazare), tr. sottoporre un liquido a un processo di gassificazione,
, tr. sottoporre un liquido a un processo di gassificazione, che lo rende
s. v.]: 'gassare un liquido ': disciogliervi un gas (
'gassare un liquido ': disciogliervi un gas (p. es. anidride carbonica
, gazato). sottoposto a un processo di gassificazione (una bevanda)
mediante anidride carbonica; che contiene disciolto un gas. c. e.
è vinta. 2. sottoposto a un processo di gassatura (un filato)
. sottoposto a un processo di gassatura (un filato). 3. intossicato
gassifico, gassifichi). ridurre un liquido o un solido allo stato aeriforme
gassifichi). ridurre un liquido o un solido allo stato aeriforme. -anche intr
combustibili solidi: processo mediante il quale un combustibile solido o liquido viene bruciato solo
la violenta energia del fuoco fece nascere un vuoto che occupava più della metà del matraccio
ridotto a gas o presenta l'aspetto di un fluido aeriforme. 2. intossicazione
apparecchi per mezzo dei quali si produce un gas combustibile; generatore di gas per
misurare la quantità di gas accumulato in un vaso. gazolitro. = comp.
di vaporizzazione, tra un'aria e un vapore. gassóso (garóso,
contiene dei gas (una bollicina, un liquido, una bevanda); effervescente.
da vicino, ti soffiano sul viso un fiato gazoso sapiente di dentifricio, di
lietamente sino a toccare il cielo con un dito. savinio, 1-53: la
scaturì effervescente, gazosa, come un gran spumante destinato — 605 —
ossa nella parte anteriore, consolidate da un terzo osso, le quali a guisa
ventre. comprende una specie ch'è un piccolo pesce comune ne'ruscelli; ha
pesci carnivori e aventi come ospite intermedio un mollusco lamellibranchio. = voce dotta
gastoni. redi, 16-viii-72: in un altra [coccola] più piccola abbiamo
coccola] più piccola abbiamo veduto come un fiale di pecchie, distinto in dieci sparti-
minori in torno, che rappresentano giusto un gastone (si dice a roma,
, 5-197: si spaventò, immaginò in un momento il morbillo, la scarlattina,
in gran parte, si fanno derivare da un cumulo di savorra che ingombra le vie
, mentre le ghiandole pilo- riche producono un liquido mucoso con reazione alcalina. -mucosa
. e. gadda, 327: d'un po'di gorgonzola in credenza spasmodicamente ghiotta
e indimenticabile, come sarebbe il partecipare a un lauto pranzo colla febbre gastrica o lo
dalle sostanze tossiche; si eseguisce mediante un cannello di gomma lungo circa un metro
mediante un cannello di gomma lungo circa un metro che s'introduce nello stomaco attraverso
le garze che ormai celano, e ad un tempo proteggono, i margini della spaventosa
. e scherz. che risulta da un miscuglio bizzarro di materialismo e di spiritualismo
cui progrediscon le scienze, stan dividendo un cartoccione di roba, e ridono,
ridono, verso le due, con un visino più moscadello del solito.
voi che briga sarà la vostra a fare un alfabeto di cinquecento nomi de'quali vi
. gadda, 366: non avevano mancato un momento di usare al suo stomaco un
un momento di usare al suo stomaco un po'rattrappito le più amorevoli attenzioni,
il di più non è se non un gravame, per lo stomaco. e per
lo stomaco. e per l'organismo. un nemico introdotto abusivamente nell'organismo..
) per loro, tutti questi sfoghi d'un cuore inconsolabile versati nel vasto seno del
chiuso la metà dello stomaco è sostituito da un altro: più proprio, mutata la
proprio, mutata la fase del processo; un altro ancora, assai piccolo, stringe
montano, 360: l'idea che un semplice montanaro svizzero cinque secoli fa abbia
delle pareti dello stomaco, che determina un più rapido svuotamento (e frequentemente è
mia che cosa credi di trovarci? un edifìcio magnifico e vuoto che potrebbe essere
. gastronomie (1800), titolo di un poema del benchoux sull'arte del mangiare
generale, l'alimentazione; degno di un buongustaio. tommaseo [s
il chierichino in fine in fine è un uomo anche lui come un altro;
in fine è un uomo anche lui come un altro; ed ha i suoi bisogni
cui, al dire degli amatori, dà un particolare sapore la sassaia intorno, generosa
, ecc.); conviviale (un discorso, uno scherzo, una battuta)
(una regione, una città, un luogo). savinio, 10-27:
secrezione dalla mucosa dello stomaco di un liquido abbondante, ma presso che
gastroscopio. compone di un tubo ottico flessibile munito a un'estremità
lampadina elettrica e all'altra estremità di un oculare perl'osservazione delle immagini endoscopiche.
onde poterlo nutrire direttamente dallo stomaco: un taglio e una cannuccia.
. secrezione dalla mucosa dello stomaco di un succo gastrico acidoe molto abbondante.
dallo stomaco o dalla cavità dell'addome un corpo estraneo, levare uno strangolamento interno
estraneo, levare uno strangolamento interno, un ernia ventrale, un fanciullo vivo dall'
strangolamento interno, un ernia ventrale, un fanciullo vivo dall'utero della madre, tagliare
voci che la lingua ha accolte per un breve periodo e poi eliminate, sia che
toccassegli uno asino o una gatta o un topo, allora si credono essere immondissimi
ed assaggiar non vuole, / perché un mucino suo non ben disgiunto / dal
feccia. aretino, 8-9: parea un gatta astuta, che con gli occhi
stimarsi tutte insieme manco / fin d'un solo bicchier del mio vin bianco.
fanciulli. tarchetti, 6-i-135: mettetemi in un capannello di cento persone, io vi
a gatta cieca 'dicesi del fare un tal giuoco fanciullesco. 4.
di eczema di breve durata dovuto a un lepidottero tineide che si trova nel grano,
se gli mettevano sotto lo facevan fare un certo modo di lampeggiare, quasi somigliandosi
/ che l'uom si mette a un tropp'arduo impegno, / si dice:
cosa vuole che le succeda? in un paesetto sperduto, durante una ritirata, con
gatta, il cane e la gatta: un uomo e una donna irriducibilmente avversi l'
fagiuoli, iv-23: quando da rivestirmi un panno io stacco, / vo veder
nel secolo, questo fatto sarebbe stato un ostacolo invincibile, perché egli avrebbe creduto
, 11 buon vecchiotto s'aveva un viso da far abortire le gatte
non dovea nè tacerlo nè addolcirlo con un verbo meno odioso,... perché
dia in non nulla, esci ad un tratto, / di'a la gatta,
: oh bravo! se il poeta è un galantuomo, egli ha a dire al
di qualcosa (per lo più per un secondo fine). varchi, 18-3-226
. fagiuoli, iv-19: così quand'un fa il goffo e il babbuino, /
-fare la zuppa per le gatte: preparare un pasto per niente. bandello,
, per le gatte. -fare un sacco di gatte: sbandarsi, fuggire
fatto, come diceva il volgo, un sacco di gatte, attendeva a riordinar
s. v.]: * fare un sacco di gatte ', si disse,
di là, come gatte che scappassero da un sacco in cui fossero state rinchiuse.
che qualche torbido si trova / in un negozio e sotto v'è mistero, /
alessandro... che quando moriva un gatto, i medesimi egizi, per contrassegno
sacchetti, in cui bozzolo mugnaio inganna un giovane dandogli a credere che sia possibile
egli invece di mortone in testa portare un capo di gatta, di cui s'era
/ nè mai la scemi, e senza un po'd'usura / fa che non
sacco: parlare confranchezza; non saper conservare un segreto. allegri, 81:
bisogna, rinchiuso mando in questa lettera un deboi sonetto. -parlare il francese
vede, e temo che noi faccia / un dì come suol far la gatta al
ognun coll'arme indosso dorma; / un occhio alla padella, uno alla gatta,
è fatta. proverbi toscani, 260: un occhio alla pentola e uno alla gatta
: ben v'era in uno de'canti un poco di cenere, nella quale rilucevano
cupidità dell'onore umano... è un vizio non simile alla ferocità del leone
non domandar quel ch'io so far d'un dado, / o fiamma o traversin
porta, 1-227: parevami che fussi divenuto un gatto rosso che avemo in casa,
cacciano a ridere e fanno con noi un poco di gatte filippe, come si dice
bello ingegno stese su più pali / un alto scatolone, e ben sicure / vi
più persone, / e 'l coperse d'un gran gatta- furone. =
invito, sebbene tutto questo gattaio gli sapesse un po'troppo di sabbato e di stregheria
, con fusti aerei alti fino a un metro, foglie cuoriformi allungate, pelose
che servono a nulla: ne presentano un esempio l'erba gattaia * nepeta cataria '
piccola apertura praticata nella parte inferiore di un uscio per il passaggio dei gatti. -in
levar la lampada che ardeva in cappella ad un corpo santo, e portolla alla gattaiuola
per la cucina, rapiva ogni tanto un pugno di quelle spoglie leggiere. pea,
abbandonate, e con due gattarole e un gran catenaccio. -per simil. e
botte sfondata di sopra e sdogata da un canto, dal cocchiume in su, e
la gattaiola; penetrata in casa, in un attimo diventa in guisa gigante, che
suo sacco! dottori, 1-275: un nipote suo, giovane ardito, /
chiama una gattamorta: di fuori in un modo e dentro in un altro.
di fuori in un modo e dentro in un altro. -in correlazione con un
un altro. -in correlazione con un compì, di denominazione. verga,
. -fingersi distratto, indifferente; tenere un contegno ambiguo. bellincioni, ii-104
proposizioni sciocche, io 1 'ho per un dirittone, e per un impiccione. bocchelli
'ho per un dirittone, e per un impiccione. bocchelli, 1-iii-47: ha cercato
legata corta; / che s'ell'avesse un dì gente e moneta, /
brillante... ed inoltre acquista un gatteggiamento fortissimo, che raro si vede
giallo ', cioè di colore croceo un poco gatteggiante, che si adopra dagli
: 'gatteggiante ', dicesi d'un corpo il quale produca certi scherzi di luce
pupille gatteggiano più che più, incoronami un cércine. linati, xii-149: provava
cércine. linati, xii-149: provava un gusto tutto socratico a vedere...
... si è riconosciuto essere un quarzo penetrato dall'asbesto, che vi produce
[l'altro capo della fune] ad un molinello, il quale tra i piedi
è simile all'albero, ha la foglia un po'più scura e più polputa,
topi e dei ranocchi, i-io: viddelo un giorno e nel veder s'accende /
f. f. frugoni, xxiv-1064: un gattonaccio di pelo bigio, con una
: la mia camera godeva almanco d'un bel sole e poteva alzar gli occhi
agli angoli dei larghi occhi gatteschi, un irraggiamento di rughe fini. ojetti,
gli occhiali tondi e i baffi irti dànno un che di gattesco. 3
guardarci fissi e di nascosto, da un tavolo all'altro, diventò una dolcissima consuetudine
fagiuoli, iv-21: guarda, che un gatto mai da lor s'uccida;
f. f. frugoni, xxiv-1064: un gattone... non aveva mai
che sonar d'organo, se ben era un manticello di pelle gattica, pieno di
sorge tra giornale e giornale, gattigliando da un lato la costituzione, dall'altro la
di lunga durata. invecchiando, prende un color rosso ranciato ed un profumo suo
, prende un color rosso ranciato ed un profumo suo particolare. soldati, i-258:
fa il gattinara... ha un colore limpidissimo: rosso marroncino, che
dei portici di gattinara... un sorso di gattinara... non chiedo
nato. aretino, ii-30: un gattino le saltò nel grembo, e porgendole
alcuno, e, vecchia, aveva un suo gattino. negri, 2-128: la
2-128: la cameriera mi aveva portato un gattino, un delizioso gattino bianco con
cameriera mi aveva portato un gattino, un delizioso gattino bianco con una stella nera
in fronte. penna, 51: sopra un tavolaccio / dormiva un ragazzaccio / bellissimo
51: sopra un tavolaccio / dormiva un ragazzaccio / bellissimo. / uscì dalle
sue braccia / annuvolate, esitando, un gattino. 2. guernizione increspata
brillantissimi e gattizzanti, si trovano in un fondo petro- siliceo. =
= part. pres. di un verbo gattizzare * gatteggiare ', non
. degli arienti, 83: li venne un gatto nero, che volse porre l'
porre l'artiglia ne la scudella per torli un pezzo de casio che gli era dentro
tra lor conciglio / avendo certa briga cun un gatto / il qual furtivamente ad ogni
che la conquida. pascoli, 62: un gatto nero, un fosco / viso
pascoli, 62: un gatto nero, un fosco / viso di sfinge, t'
cortili di sterpaglie / incanutite dove se entra un gatto / color frate gli vietano i
dovendo, quel che mai ebbi, un amico, / in cambio di tale bipede
: in sulle braccia... reggea un gatto del- l'emme. e gli
aveva gli occhi chiari, come quelli di un gatto siamese, dai bordi un po'
di un gatto siamese, dai bordi un po'arrossati, con le ciglia rade.
ora ad ora / alla foggia d'un gatto soriano. d'alberti [s.
noi di soria. padula, 267: un focolare senza fuoco, senza pentola,
senza fuoco, senza pentola, con un gatto soriano accoccolato sulla cenere. d'
: non vide che... un gatto soriano appisolato sur un graticcio.
... un gatto soriano appisolato sur un graticcio. -gatto stivalato, gatto
gatto straordinariamente astuto (dal titolo di un celebre racconto di c. perrault)
, a mo'di nodo scorsoio, un gatto spelacchiato. baldini, i-444:
solido dritto quadrato,... con un pastrano grigioverde dal bavero di gatto.
gattaiola. beltramelli, i-29: raccolse un sasso e batté sull'uscio (nel
quale era aperto, verso la base, un piccolo passaggio quadrato per il gatto e
.. gli diè di grappo presto come un gatto. pulci, 4-31: rinaldo
destro / e fe'baiardo saltar come un gatto. caporali, i-104: era
, i-n: le scale corre lesto come un gatto. bar etti, 6-53:
... rovescione e tirato come un gatto lombardo che mostra la pancia al sole
socchiudeva gli occhi dal piacere, come un gatto, quando la piccina gli cacciava
morte, / che dalla vita per un po'ci affranchi / ma ci rilasci tosto
verso giusto, se no graffia come un gatto. 2. per estens
, 20-4: per essermi accorto che sei un gran maestro sotto la forma di gatto
: io ti ricordo che se'solo un pegno, / e non hai a far
, 26-95: disse: gano è un malvagio gatto. compagnia della lesina,
parole, acciocché non gli sia usurpato un minimo che del suo. guadagnoli,
guardati da quel figuro perché gli è un gatto. dossi, 123: si
si chiama claudia bareggi, figlia di un appaltatore di armata, un gatto in
figlia di un appaltatore di armata, un gatto in grande, morto cinque o sei
acciarino; in loro han fatto lega un gufo, un falco e una civetta;
in loro han fatto lega un gufo, un falco e una civetta; incorporano una
una civetta; incorporano una volpe, un lupo e un gatto. -contadino
incorporano una volpe, un lupo e un gatto. -contadino, villano.
burchiello, 98: voi dovete aver fatto un gran godere, / o stefan nelli
michelangelo, i-4: i'ò già fatto un gozzo in questo stento, / come
finestrino; ed è rapido, è un gatto, subito è su.
, / che a catuno vo dando un esco, / chi non mi dice veritate
: 'gatto scorticato', chiamasi per dileggio un cantante che abbia poca e cattiva voce e
bellica simile all'ariete, costituita da un castello mobile con una specie di tettoia
tettoia in legno, sormontata talora da un battifredo, che facilitava l'accesso e l'
fare penso, che per via d'un portabil ponte overo gatto di forti travi
una stella metallica a tre punte usata un tempo per ispezionare l'interno delle bocche
di molti granatini di stipo, fissati in un telaio fermato in mezzo a un cavo
in un telaio fermato in mezzo a un cavo, il quale si passa sotto
, per pulire la parte subacquea d'un bastimento, senza metterlo in carena.
settembrini [luciano], iii-1-391: -vedo un gran lupo marino, o piuttosto un'
o piuttosto un'orata. -no, è un pesce gatto, che viene all'amo
1-454: fra i salti della tavola, un passo la tavola e a due passi
e a due passi la tavola, e un passo la muraglia; il salto del
composto di nove strisce di cuoio usato un tempo, in inghilterra, per percuotere
al gatto per la sugna: chiedere un favore a chi non lo vuole o non
-andare, correre, fuggire come un gatto frugato, come un gatto scottato
fuggire come un gatto frugato, come un gatto scottato, come un gatto arrostito:
, come un gatto scottato, come un gatto arrostito: con gran velocità.
pulci, 21-123: vanne al signor come un gatto arrostito / sùbito, e 'nginocchiossi
, guarda, e'se ne fugge com'un gatto frugato. -aver cura alla
. cecchi, 17-89: egli aveva a un tempo cura alla padella e al gatto
al gatto. -avere dentro di sé un gatto che graffia: sentirsi fortemente turbato
le strade e parlare da solo. avevo un gatto dentro il sangue, che graffiava
sotto il gatto: nascondere, sotto un aspetto mite e bonario, sentimenti malvagi
francesco da barberino, iii-98: aggia un che vada inanzi, /..
fa matto, / che porta sotto un gatto / che piglia con l'artiglia /
, 25-249: cadde in terra lieve come un gatto. caporali, ii-69: miser
il gatto! fagiuoli, iv-17: d'un assortito / si dice: come i
piè come i gatti', ottener da un male o da un cattivo accidente un bene
, ottener da un male o da un cattivo accidente un bene impensato.
da un male o da un cattivo accidente un bene impensato. -cantare come un
un bene impensato. -cantare come un gatto: in modo stonato, insopportabile
era mica bruciata solamente, era doventata un carbone che non la volle neanche il
, toglièvagli ogni speranza che si mutasse un giorno per lui il triste scenario.
seco stessa che la cosa fosse accaduta in un giorno in cui, come ella diceva
ei ruzza e scherza e l'intrattiene un po', / e la fatai graffiata
mi diverto con quel povero broglio come un gatto col topo.
monti, ii-180: ma brunetti è un tristo gatto a pelare e credo si
savinio, 1-23: mi pare che un uomo come papini, avrebbe ben altri
nieri, 139: lui non fa un accidente; se ne sta a sedere
barba di gatto. -innamorato come un gatto: travolto da un'accesa passione
. v.]: 'innamorato come un gatto ', dicesi familiarmente per innamorato
di chi è impazzato. -non esservi un gatto: non esservi nessuno. baretti
ma- cauley non v'è stato un gatto che s'abbia saputo un'acca
i-121: al loro teatro non c'è un gatto. -quattro gatti,
e mette di malumore. -sentirsi un gatto morto nello stomaco: avere fatto
, 1-268: la capoccia gli girava come un picchio con la zagaia, e gli
pareva di sentirsi dentro lo stomaco come un gatto morto. -sognare gatti:
alvavvicinarsi del gatto: sentirsi dominati da un grande spavento. massaia, vii-152:
si dice, per scherzo, a un uomo che sposi una donna molto più
bene: chi maltratta gli animali rivela un animo malvagio e ne sarà punito.
in mancanza di luce è difficile distinguere un individuo o un oggetto dall'altro.
luce è difficile distinguere un individuo o un oggetto dall'altro. -al figur.:
frequentatori del caffè rosati è difficile distinguere un agente di cambio che parla di letteratura
agente di cambio che parla di letteratura da un letterato che parla di borsa.
il gatto: ogni azione deve avere un fine e un vantaggio proporzionato. baldovini
ogni azione deve avere un fine e un vantaggio proporzionato. baldovini, xxx-n-35:
: è meglio essere il primo in un villaggio che l'ultimo in una grande
avvilita, sfiduciata, scoraggiata (come un gatto inzuppato d'acqua).
282: a costei fu donato / un vago e pellegrino / gattomammon, bertuccia
buffonerie. molineri, 1-214: in un burrone cupo ed orrido vi mostrano il
è il gattomammone? -lei domandò messa un po'in terrore da tutta quella sconosciuta.
a modo d'uno satiro o come un gatto mammone, che va la notte
19-42: se non che pur, come un gattomammone, / margutte spicca molte volte
gattomammone, / margutte spicca molte volte un salto / per ischifar questa maledizione.
bresciani, 1-ii-544: bonaparte, trovato un cavallo senza cavaliere, salta in sella
senza cavaliere, salta in sella come un gatto mammone. cardarelli, 6-126:
: è il gatto del mio cortile, un vecchio gatto forastico e ciondolone, con
vecchio gatto forastico e ciondolone, con un grossa faccia baffuta da gatto mammone.
per eufemismo, essendo la scimmia creduta un diavolo). essa fu chiamata * gatto
zig-zag sul palèo. viani, 19-478: un desiderio di gattonare fino alla femmina lievitata
. 2. tr. percorrere un luogo camminando con le mani e coi
gattonate, a gangherelli; s'arrestò un istante perplessa, inquieta, con le orecchie
pulci, iv-81: chi vuol d'un riccio fargliene calcetti, / chi fargliene
calcetti, / chi fargliene incantar da un gattone. alfieri, v-2-908: passeggiando
v-2-908: passeggiando... osservai un gattone, che entrava per un'inferriata
andati, e in loro vece era rimasto un lupo sotto il letto, e tre
si sentì mugolare di sorte che simigliava un di questi gattoni che vanno la notte in
per l'impalcato della musica, come un gattone nero. palazzeschi, 3-144: i
miei gattucci, / sorella, è un pezzo ch'hanno aperto gli occhi.
non ché i gattucci, come dice un proverbio, hanno aperto gli occhi, e
cecchi, 6-178: a volte, da un finestrino sul soffitto, casca nel mio
sul soffitto, casca nel mio studiolo un gattucciaccio nero, e così affettuoso che
maria virginis e col quale inizia pure un antico inno goliardico. cfr. fanzini
sole. dossi, 351: dà un buffetto al pendolo, che rappresenta il
f. f. frugoni, xxiv-1064: un gattoncèllo nero, asciutto e smunto come
f. f. frugoni, xxiv-1064: un gattonacelo di pelo bigio, con una
annunzio, iv-2-1239: s'accostò [un cane] gattón gattoni,...
. per riannodare i fili spezzati da un bombardamento. = deriv. da
di camicia facendosi il fiocco, o un altro col fisciù per via de'gattoni.
del leopardo con una gatta, o d'un gatto colla pantera. la sua pelle
guerrazzi, 9-ii-184: allo improvviso spiccò un salto a guisa di gattopardo. d'
assai da comperare. alberti, i-277: un gattuccio in casa farà, seguendo un
un gattuccio in casa farà, seguendo un parpaglione tarpato o volgendo uno uovo,
i-286: a piè del bambino era un gattuccio,... il quale anch'
dormiva. negri, 2-530: v'è un gattuccio vivo che si scalda dietro il
si tira e maneggia, ma con un manico,... questo s'introduce
. questo s'introduce per punta in un buco fatto a posta col succhiello in questa
fanno il zibetto. redi, 16-iii-291: un gatto del zibetto, che iena odorifera
solo i nobili, che portavano come divisa un abito bianco e un mantello grigio con
portavano come divisa un abito bianco e un mantello grigio con croce rossa (e
poi è de'bencistà '. d'un mago che sia gaudente. de sanctis
cavalieri. di giacomo, ii-497: un personaggio vero, vivo e famoso in quell'
di marechiaro. borgese, 1-227: un giorno va a fare una visita di
a fare una visita di carità a un cugino scapolo, gaudente, ch'era
il vizio. rovani, ii-582: era un gaudente ignorantissimo e fannullone, che non
lui, nella mia vita? era un gaudente, uno che passava, così
della vita (la vita stessa, un costume, ecc.). rovani
allegra e dissipata (una città, un luogo). piovene, 5-214:
-pieno di gioia, felice (un periodo di tempo). -anche:
dimora. -ameno, ridente (un luogo, il paesaggio). d'
). d'annunzio, 4-ii-81: un velo di sopore aleggiava su la campagna
. 3. tr. assaporare un piacere; possedere vantaggi, privilegi,
, / sì che non posso fare un convenevole; / deh, padre santo,
/ deh, padre santo, fammi un po'gaudevole / prima di ento la fossa
gaudio il core. bacchelli, 13-442: un assorto rapimento di gaudio gioioso.
vi reco novella a tutti felice, / un gaudio solenne a tutto isreal. b
era allegro; sembrava invece pieno d'un gaudio misterioso. frocchia, 120:
sembrò di camminare per le vie di un paradiso primaverile, tutto luce, serenità
il quartiere abitualmente torsolesco... promanava un sottile gaudio e mistero. 6
diletto, / veder allor ch'a un fonte, a un chiaro rivo, /
allor ch'a un fonte, a un chiaro rivo, /... /
il cor diverte ai placidi / gaudii d'un altro amor. d'annunzio, iii-1-702
-o gaudio! -gridò il bianchi con un guaiolo di gatto innamorato. 9.
; e pareva ch'entrambi ne avessero un gaudio senza fine. -allietare.
e ingoiare con grazietta i gnocchi l'un dopo l'altro..., e
, conforto e sollievo allo spirito (un fatto, una notizia, un sentimento,
(un fatto, una notizia, un sentimento, una circostanza); che
, nella serenità, nella pace (un periodo di tempo); dilettevole,
astenersene. negri, 2-260: e fu un gaudioso spendere e spandere, una fantasmagoria
. / viso e amore avea tutto ad un segno. bianco da siena, 54
cara ombra. -forse è l'annuncio di un giorno gaudioso. 3.
esprime gioia, compiacimento, tripudio (un discorso, un contegno, uno sguardo)
compiacimento, tripudio (un discorso, un contegno, uno sguardo). intelligenza
stare con te era dolce mania, / un modo d'essere gaudioso / messaggero di
; ridente, ameno, festevole (un luogo, un paesaggio). pascarella
ameno, festevole (un luogo, un paesaggio). pascarella, 2-60:
: una via alta da cui si gode un gaudioso tramonto di sole. d'annunzio
di ricercare la sua presenza per trame un giovamento di distrazione, quale può dare
di distrazione, quale può dare ad esempio un aspetto dolce e gaudioso della natura.
due metri al garrese e presenta appena un accenno di gobba. = voce dotta
papi, 3-ii-90: avvi in persia ancora un avanzo di questi gauri o antichi persiani
viene dall'isola della giava, e da un luogo che domandano la sunda.
ore tumultuose della vendemmia, tutta in un andirivieni di gavagne e di sbatacchianti zòccoli.
... la state, con un berrettino, alcune zimarre di guamello, o
saia di lilla. garzoni, 1-819: un buon sartore si farà onore quando s'
siena, iii-125: si cominciò [un giovane] a far beffe di loro
de sanctis, ii-1-199: qui c'è un semenzaio di liti perpetue,..
15-210: il lutto di certe vedovone d'un quintale, e fontana trevi giù dal
sono avveduto, nancia bella, / ch'un altro ti gaveggia a mio dispetto.
, xxx-n-44: sa che c'è un pollastron che la gaveggia, / e che
, / e non daresti lor un berlingozzo. berni, 19: che credi
19: che credi? all'oste un canestruolo di zacchere. / e siànci un
un canestruolo di zacchere. / e siànci un nugolon de gaveggini, / con la
negri, 2-430: le prospettive variano da un passo all'altro. tutte le forme
i marinai e soldati che sono in un vascello o altra nave.
gadda, 136: finalmente avevo trovato un paio di gavette d'acqua. comisso,
comisso, 7-188: mangiavano in piedi un cartoccio di polpette o una gavetta di
: quella che si ottiene intersecando con un piano orizzontale una volta a padiglione.
.: progredire in una carriera dopo un duro e oscuro tirocinio; farsi strada
. gadda, 140: delle schegge combinò un focherello, sotto un gavettóne di brodaglia
delle schegge combinò un focherello, sotto un gavettóne di brodaglia. = alterazione del
gavetta. calvino, 1-65: era un duro e solitario compito il suo,
le ore,... arrivare a un distaccamento e dover ripartire per un altro
a un distaccamento e dover ripartire per un altro..., svegliare il cuoco
pratolini, 2-172: la cappella era un ragazzo che soffriva di una delusione atroce
vietar queste gravezze, / vi spedì un commissario, anzi mandollo / ben provvisto
di coccodrilli caratterizzati dal muso proteso in un lungo e stretto rostro, lungo dai
-venire alle gavigne: afferrarsi l'un l'altro, azzuffarsi, accapigliarsi.
. cavillo. saccenti, 1-2-86: un uomo già creduto irreprensibile, / buon
base, ormeggiato a un'ancora, a un ancorotto 0 a un peso qualsiasi,
ancora, a un ancorotto 0 a un peso qualsiasi, si usa per segnalare qualche
nasconde: secca o bassofondo, oppure un oggetto lasciato sul fondo del mare e
prua di gavitella su cui colombo tenesse un piede e l'altro poggiasse in terra
, 2-208: per fare più presto prendiamo un gavitello che va ruotando fra le grandi
, 33 (566): vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo. [
): vide un sozzo bubbone d'un livido paonazzo. [ediz. 1827 (
. 1827 (569): scorse un sozzo gavocciolo d'un livido pavonazzo].
): scorse un sozzo gavocciolo d'un livido pavonazzo]. tommaseo, i-143
, / e pariamo due anime in un nocciolo. 2. peste bubbonica
che ideale di santità eroica! era un gavòcciolo pieno di marcia: la marcia
gavocciolo alle pianelle! io ho dato un cimbottolo in terra, che sono stata
, che sono stata a manco di un pelo, per dinoccolare il collo. g
sere snoccioli, / che lo carpi un corbello di gavoccioli. parini, 330
... / che gli venga un gavocciolo. 5. in senso improprio
piccol bubbone scolorito, che si curava come un agnolo ordinario. [ediz. 1827
cioletto scolorato, che si curava come un agnolo ordinario]. = deriv
del vano, e, porte verso l'un de'capi le braccia, verso l'
. parte di una circonferenza, di un cerchio, di una ruota; gavio.
non poteva servire per camera. a un certo tempo servì di ripostiglio del nostromo e
marcello, 48: la sinfonia consisterà in un tempo francese o prestissimo di semicrome in
su tutte quante le corde e comincio un allegro amoroso, una gavotta saltellante.
il madrigale, / rompe ella in un suo bel riso malvagio, / passando
, /... / le confortava un poco. boine, ii-143: la
altre gaze, quaranta delle quali fanno un abassi. la gaze da una parte hanno
da una parte hanno la figura di un lione, dall'altra il nome della città
sm. stor. cassa, formata da un tronco vuoto, nella quale venivano deposte
2. zolla erbosa (anche usata, un tempo, nelle fortificazioni, come rivestimento
. montecuccoli, i-483: subito occupato un luogo, si fortifichi in forma reale
e compatta: onde conviene fortificarla con un massiccio di frantumi di pietrame..
. v.]: una gazosa. un bicchiere di gazosa. ghislanzoni, ii-1-367
, becco a punta ottusa percorso da un solco obliquo, gambe e piedi scuri
provai, avendolo messo a notare in un gran bacino d'acqua, a gettare
avidità si scagliava loro addosso, con un colpo di becco li divideva per il
vedesi in fretta / a bocca aperta un flusso di persone / correr quasi gazzotti
quella medesima pacienza che ha chi amaestra un cane, un papagallo, uno stornello et
che ha chi amaestra un cane, un papagallo, uno stornello et una gazzuòla
nel ghetto, dietro la corresponsione di un canone annuo non aumentabile al proprietario cristiano
: lo appesero per i piedi a un poggetto, con gran festa e gazzarra lo
tuoni. manzini, 12-45: a un tratto, scatenandosi una gazzarra di tossi
: dare segni festevoli di esultanza per un lieto avvenimento; produrre un frastuono assordante
esultanza per un lieto avvenimento; produrre un frastuono assordante. nardi, ii-229:
a far gazzarra. nievo, 1-554: un marito che coglie la sposa in fallo
far pagare al ladroncello del frutto proibito un maiale da latte, col quale tutti
bocca..., e soleva gazzarrare un pochino colla servitù. =
detto gazzella, che 10 produce in un certo tempo dell'anno intorno al bellico,
anno intorno al bellico, come in un apostema. comanini, l-m-266: la
una gazzella indiana, una damma, un pardo,... un cervo e
damma, un pardo,... un cervo e la gran bestia.
: gazàl, cioè gazella, che è un animai salvatico, stimato per la bellezza
è grandissimo, forse più alto di un gazzellóne. = deriv. dall'ar
pappolate, / ma le grazie gli diedero un cavallo, / e con le gazzere
. -fare stridere la gazzera: costringere un avaro a sborsare, suo malgrado, una
e che ci aiuti a fare stridere un poco la gazzera. -pelare la gazzera
4 gazuolo'. cagna, iii-204: un dardeggiare irrequieto di occhioni neri, gazzerini
. makuesti, 1-183: quivi un nidìo trovai di gazzeroni / in
di gazzeroni / in cima a un leccio. gherardini [s. v.
adimari, 1-48: vorremo abbatterci in un uomo sodo da saper fare i fatti suoi
scontando de la sua misera paga / un par di soldi o di gazzette il dì
: gli donai alcune gazzette perché m'inviasse un confessore. 2. locuz
fagiuoli, 3-5-245: tremeranno più d'un ch'abbia il parietico. / e
senza che la zecca / gli molesti d'un ette o dia paura, / batteran
e le gazzette son riposte, / un garzon mi portava nella stanza. salvini
di colui che intraprende, non di formare un zibaldone di gazzette,...
mia gazzetta ti verrà dunque ritardata d'un ordinario. ora proseguirò le nuove del
cosa! veder bere alla secchia / un bidel d'accademia sì famosa, /.
sì famosa, /... / un che sulle gazzette impazza e invecchia.
e allo scrivere. carducci, iii-7-419: un popolo che... da leggere
e... sarebbe tutt'altro che un popolo grande, sensato, onesto.
-come testata di giornale, seguito da un compì, di specificazione (che si
diffuso). pananti, ii-341: un antico maestro di cappella diceva: «
vii-1050: ch'ella pure si è fatto un vestito ai fatti di cronaca, novelle
-in partic.: direzione e redazione di un gior1. nelli, iii-75: io
dalla questa d'abbaiarsi contro l'un l'altro è scabbia paesana, città
foscolo, vii-224: se l'autorità di un giornale e d'una gazzettuccia
da gazzette e, tra gli altri, un gio. proverbi to frattario
anche quel d'una nati da un capo con una piccola gazza e dall'altro
quando si serrano. un certo lirismo, sono scritte con brio,
tinta di sangue tra le schiocche righe di un gazzettaio perché,...
se l'era buscata tre giorni prima un altro gazzettante. iv-289: 'gazzetta
poter alluminare le loro lan un verbale. terne. carducci,
della ia declinazione. un giovane magro, paglietta in comune, specie
mènoma preoccupazione di piacere o spia- d'un mal parto. d'azeglio, 1-179:
f. frugoni, vi-582: è un gazzetter o sia menante: facciamlo venir
6-192: vede comparire da lungi sotto un fanale il caro gazzettiere. soffici,
vago, poco attendibile, approssimativo (un racconto, una notizia); limitato
gemelli careri, 2-i-423: egli mi pare un pregio più da gazzettieri che da uomo
, iv-145: mi mostrò con orgoglio un articolo della « tribuna », ch'
lusinghiero per lui: era invece tutto un basso dileggio da gazzettiere volgare del candido
provincia'. rajberti, 2-128: sarà forse un terzo di secolo che io leggo gazzette
. de amicis, i-602: con un gazzettino vivente com'era quell'agente bancario
pananti, i-117: mi vien 1'un dietro dietro, zitto zitto, /
cetonia. civinini, 8-65: un poggio tutto fiorito di piscialletto,
che ha gli occhi azzurri, turchini (un cavallo). garzoni, 1-628
(anche di altro colore) portato un tempo in liguria. - stor.
usanza del * gazzo '; un gazzo confezionato in famiglia, dove allo
allo scarlatto... han sostituito un grigio quasi luttuoso e del cui superfluo
vedesi in fretta / a bocca aperta un flusso di persone / correr quasi gazzotti
rauco, che sembro... un gazzotto caduto dal nido senza una piuma
non lascio; / de'qua'fu l'un messer milés dal zurro, / l'
: queste parole dette con gravità suscitarono un gazzurro di ilarità sfrenata. = variante
]. a questa parola francese risponde un vocabolo presso che spento, cioè * giaietto
quella interna si apre all'apice con un foro dal quale escono le spore; le
). baldini, i-537: un giorno fui sul 'gebel 'tripolitano e
, che apparisce della figura appunto d'un certo lapis iudaico, che è bislunghetto
che è bislunghetto, ed ha come un po'di gambo da una parte;
corpo, per nuli'altro, che riaverne un misero agnello che talor m'involavano,
questo è tuberoso: a ciascun dito un orlo membranoso e un'unghia piccola.
unghia piccola. govoni, 2-201: un breve trasalire / sotto il freddo rampar
freddo rampar di qualche geco, / un cigolio di malchiuse porte. quasimodo,
govoni, 602: vorrei pescarti come un pugno di girini / intorbidando coi piedi
: la pelle pallida, come d'un geco infarinato. dessi, 3-55: si
: si sentiva nudo e trasparente come un geco che ha la pancia piena di
= etimo incerto: si tratta di un composto, di cui s'individua la
baldelli, 5-5-306: gehenna era un luogo nella valle del figliuolo di ennone
significa, valle d'hinnom, che era un luogo presso di ierusalem, ove gl'
nella giudea, cupa e chiusa, dove un tempo si accesero spessi fuochi per sacrificare
ebrei per geenna non intendevano altro che un luogo basso e immondo, posto nella
4 valle di ennon ', era un luogo vicino a gerusalemme, alle falde
. non avrai tempo né pur per un pensiero di me. alla geenna tutte le
quell'eden per poi scaraventarmi così di un tratto nella geena del desiderio fremebondo e morboso
antica lingua etiopica (dal nome di un gruppo di immigrati dell'arabia meridionale)
precipitato gelatinoso che si ottiene aggiungendo un elettrolito a certe soluzioni colloidali (e tale
petto; possono raggiungere le dimensioni di un metro e mezzo; le femmine sono più
-al figur.: che prova o provoca un sentimento
sentivo in me e intorno a me un flutto di vacuo e gelante silenzio.
rapprenda e geli. 3. patire un freddo intenso, agghiacciarsi, intirizzirsi (
animali. straparola, 3-2: trovò un falcone pellegrino, che dal mezzo in
i danni del gelo (una pianta, un albero). b. pitti
la notte è bianca, / sotto un mantel di neve / sogna la terra stanca
la fanciulla... si gelava per un terrore inaudito. ojetti, ii-318:
ogni domanda,... prevedo un agguato che mi fa gelare l'anima.
intorno [il sangue] e farvi un circuito siccome un serraglio, di maniera che
sangue] e farvi un circuito siccome un serraglio, di maniera che...
contenersi. petrarca, 217- 4: un foco di pietà fessi sentire / al duro
-venir meno, smorzarsi, attenuarsi (un sentimento, una passione, ecc.
mascardi, 1-62: il mantello d'un principe coprendo un misero virtuoso mantiene il
: il mantello d'un principe coprendo un misero virtuoso mantiene il calor de gli spiriti
-interrompersi improvvisamente (un'attività, un discorso, ecc.). bocchelli
gela il respiro. bauli, 8-109: un soffio di vento... gli
mi gelò il dirugginio della porta dietro cui un occhio spia. -attenuare,
spegnere, calmare (una passione, un sentimento, l'entusiasmo, ecc.)
: per indicare una forte emozione, un susseguirsi tumultuoso di sentimenti contrastanti.
spavento. -dedicarsi con impegno a un lavoro; affaccendarsi, affrontare duri sacrifici
. -ma si sentì gelare tutto, con un gelo che gli veniva a ondate.
stessa fanciulla,... balzò repentinamente un sospetto, che le fece gelare il
nessuno vi passerebbe davanti di notte senza sentire un brivido gelargli il filo della schiena.
. rovani, i-789: ella serbava un contegno, che... avrebbe
aria: a indicare, iperbolicamente, un freddo pungentissimo. tecchi, 11-56:
grande vela scura...; un gelataio grida la sua merce. calvino,
: fecero fra tutta due rivoltare un tinaccio pieno di vino e risentirsi un caratello
un tinaccio pieno di vino e risentirsi un caratello di gela dina.
, inutili. burchiello, 2-43: un prete bumbacache e fa le nase,
/ che si vedesse per galanteria / un povero fagiuolo in gelatina.
1-65: se vuoi del sangue mio fare un migliaccio, / e ridur la mia
in mongibello: rendere freddo, ghiacciare un luogo caldissimo. leonardo, 2-92:
processo con cui avviene la formazione di un gel (e si ottiene facendo rapprendere
gel (e si ottiene facendo rapprendere un sol fino a fargli raggiungere uno stato
beva a bigonce, purché non sia un brodo grosso e tutto pieno di sustanza
4 piantanimali 'è attissima a trasmettere da un punto all'altro del corpo le impressioni
3. figur. che non ha un carattere definito; che è inconsistente (
carattere definito; che è inconsistente (un fenomeno, uno scritto, uno stile
ecc.); incerto, dubbioso (un atteggiamento, un sentimento); subdolo
incerto, dubbioso (un atteggiamento, un sentimento); subdolo, ambiguo.
rilke. loria, 1-104: egli sentì un incredulo, gelatinoso spiar d'occhi dalle
.. mesceva il colore prediletto in un bicchiere colmo di ghiaccio in briciole.
ghiaccio, ghiacciato (l'acqua o un altro liquido); trasformato in
sospeso nell'atmosfera); trasformato in un blocco di ghiaccio (la neve)
/ coglie e preme e ne forma un globo breve; / n'arma
lastre e blocchi gelati... mettevan un sordo fragore di sgretolìi e di
. penetrava la crosta del ghiaccio, un discorso sommesso di bisbigli, sgretolii,
, di ghiaccio, di ghiacciai (un terreno, le cime dei monti, un
un terreno, le cime dei monti, un oggetto). simintendi, 1-188:
, il clima, l'aria, un luogo); che manca di calore,
freddo (la neve, la brina, un metallo, ecc.). fra
: canizie. beccari, xxx-4-269: un pastor vecchio,... gravoso,
, appo il gelato / suo fiume un sacro bosco antico e grande. groto
quei vini gelati... temperavano a un tempo la sete e il calore.
l'aria molto crucciata di vento, con un gelatissimo nevischio. bandello, 2-40 (
cominciò cinzia sentir per tutte le membra un gelato freddo. soderini, ii-33:
saccheggi. 3. che patisce un freddo intenso; agghiacciato, congelato,
congelato, intirizzito (il corpo, un membro). rustico, vi-147 (
, n-ii-160: di che può innamorarsi un vecchio canuto e gelato come son io
. -che è stato sottoposto a un processo di congelamento naturale o artificiale (
naturale o artificiale (la carne di un animale). gemelli careri, 1-iv-114
il gelato intirizzimento. bocchelli, 13-152: un gelidissimo inverno, rimasto in proverbio per
gelatina, ecc.); rassodato (un impasto). vasari, i-453:
vasari, i-453: con gesso a colla un poco sodo ovvero gelato, le [
gelato, le [alla tavola] fece un altro ornamento. della porta, xxi-11-417
gelati sopra? -durissimo (un materiale, con partic. riferimento al
insorge per una sensazione di freddo (un brivido, un tremito). dante
sensazione di freddo (un brivido, un tremito). dante, inf.
sì vicino al mio bel sole, / un ge lato tremor tosto m'
mefitico miasma / anela e gronda d'un sudor gelato, /... /
catinella dell'acqua fredda, per calmarsi: un brivido gelato la colpiva. pirandello,
dominato da una razionalità impassibile (e un po'arida); contenuto, raffrenato
da sgomento, da preoccupazione, da un senso di disagio (una persona, il
una palla. d'annunzio, i-786: un lungo tedio gelato su 'l core mi
, di naturalezza (uno scrittore, un artista o anche il suo stile,
... sono per se stessi un fatto notevole. bartolini, 5-219:
gelata. 8. che dà un senso di abbandono, di tristezza.
. moravia, i-510: giacomo prendeva un gelato in un bicchiere e l'assaporava
, i-510: giacomo prendeva un gelato in un bicchiere e l'assaporava lentamente, con
. -osto, che indica un carboidrato. gelatura, sf.
. chim. processo di formazione di un gel; gelatinizzazione. = deriv
l'ostensorio d'argento '. -io sono un piccolo sole di gelicidio, e l'
, e l'ostia sembra il disco dietro un velo di nebbia. 2.
corpi (suolo, piante) formando un rivestimento di ghiaccio liscio e limpido (
e distacco; senza entusiasmo; con un senso di solitudine. de marchi
gelidamente e l'umana esistenza assomiglierà ad un precolombario cimiteriale. = comp
, 9-148: la volontà dello stile mette un che di fisso nel modellato delle carni
col farsi prima immergere ogni mattina in un bagno... molto caldo..
., e poi sprofondare immediate in un altro bagno, la di cui acqua
di gelo, di neve e ghiaccio (un monte, una catena di montagne)
2-146: la coppa era piena di un gelido vino forte e aromatico.
freddo molto intenso (una stagione, un periodo di tempo, l'aria,
periodo di tempo, l'aria, un luogo, ecc.); che per
di freddo. bocchelli, 13-152: un gelidissimo inverno, rimasto in proverbio per
); che culmina d'inverno (un astro). dante, xliii-29:
gelidi. 3. che patisce un freddo intenso, eccessivo; agghiacciato,
agghiacciato, intirizzito (il corpo, un membro). -anche al figur.
,... faceva ricadere con un vento secco d'acuti rimproveri in palmate frizzanti
pascoli, 728: egli ti porge un braccio / ispido, e su ti leva
, 3-181: il medico le ho appoggiato un momento l'orecchio sulla gelida schiena.
sento il sangue. alfieri, 1-1192: un fuoco / vital dentro alle mie gelide
torpe il sangue, / che tanto un tempo ardea. carducci, 354: oh
. -che ha sangue freddo (un animale). marino, 317:
insorge per una sensazione di freddo (un brivido); che è proprio di chi
giocosa, 25: il ferito ebbe un brivido gelido, e poi tornò la
suo marito -mi confidò dopo essersi asciugata un breve e gelido sudore che le imperlava
: che fa scorrere per il corpo un brivido di freddo. -in partic.:
della morte. cicognani, 1-77: un soffio gelido gli spense il cuore,
caldo, terribile gelo e terribile caldo: un alternarsi di gelida morte e di vita
sentimentali, di passionalità; dominato da un distaccato e arido raziocinio. -anche sostant
ojetti, iii-166: sa di essere un gelido e oggi mi diceva: -solo il
calore. -noioso, monotono (un lavoro). alfieri, 1-965:
). prati, i-65: gelido un riso le movea dai labbri. fogazzaro,
gesti gelidi e deferenti di sacerdoti celebranti un rito. -con significato attivo: che
, la gelosia, ecc., anche un grido o il silenzio); che
son fatto ancora / per gelido stupore un tronco, un sasso? a. verri
/ per gelido stupore un tronco, un sasso? a. verri, ii-12:
ii-12: sentii scorrere per le membra un gelido ribrezzo. monti, 9-2:
lo spettatore vien pure a sapere da un personaggio... tutto ciò ch'egli
della gelida e lunga esposizione comune fra un personaggio operante e un personaggio ascoltante.
esposizione comune fra un personaggio operante e un personaggio ascoltante. cattaneo, iii-1-13:
verbi gelidissimi per dire quel che solo un bacio parla per tutta la persona. pascoli
dovere. 6. che provoca un senso di abbandono, di tristezza.
anche nelle ore di maggior movimento, un gelido aspetto fra claustrale e scolastico.
gelida. 7. che presenta un candore luminoso e come trasparente; ridotto
e del colore, stilizzato, astratto (un disegno, una figura, ecc.
io sono uno specialista,... un purista dell'albero di natale, e
.. dai coperchi di marmo trasudava un gelidume fetido. = deriv.
di frammentazione di una roccia o di un materiale da costruzione per effetto dell'alternanza
gelività, sf. la qualità di un terreno, di una roccia o di
sfalda o si sgretola (una roccia, un materiale da costruzione).
mia carne la sua morte, come un gelo pesante.
ho lasciato a firenze il freddo di un grado sopra gelo. -per metonimia
di quella dell'ambiente esterno (di un locale chiuso). dante, inf
non abbia il cocchier stanco / durato un pezzo. carducci, 14: tu,
vidimi davante / e sotto i piedi un lago, che per gelo / avea di
faccia, dalla fessura della porta, un soffio di gelo che pareva la morte.
provocata nel corpo umano dal contatto con un altro corpo che ha temperatura sensibilmente inferiore
profondo nell'ossa. bontempelli, 7-136: un lungo gelo lo afferrò dalla testa ai
i-4-7: tutta tremava e ne le labbra un gelo / mostrava tal, che non
le membra, per le ossa, un gelo mortale: restare profondamente impressionato,
gelo. anonimo, ix-954: e subito un gelo / mortai per ogni membro corrìa
chiude rapidamente sulla terra, e venta un gelo di morte. -per metonimia
purg., 20-128: onde mi prese un gelo / qual prender suol colui ch'
, tanto mi dispiace, / ch'un gel noioso vienmi, il qual mi face
pur pensando, al cor mi nasce un gelo. ariosto, 18-6: scorse
/ che dal capo alle piante / d'un desir non s'infiammi e dolce gelo
, 1-14-98: corse lor per tossa / un timor freddo, e strinse 'l sangue
difficile cogliere, ma che cogliendoli dànno un senso di gelo. -indifferenza, insensibilità
, / gitta nei cor villani amore un gelo. guidiccioni, 1-66: ch'
(di uno stile architettonico, di un edificio, di un ambiente).
architettonico, di un edificio, di un ambiente). ojetti, iii-501:
awitano /... / in un gelo policromo d'ogive. -solitudine
camera nuziale e la mia tomba ad un tempo..., la vita e
, 7-164: allora il mondo diventa un gran gelo senza fine. sbarbaro,
alla loro vista misuravo il gelo d'un esistere come il mio. 6
torte di siena, che hanno sopra un grosso gielo di zucchero candito.
forte il sapone detto tremerà come fusse un pezzo di gielo di gelatina, e
. cocchi, 4-2-19: si approverebbe un poco di pane o biscotto lavato e condito