carità. tommaseo-rigutini, 3440: avere un 'fissato', dicono i toscani quel ch'
, dicono i toscani quel ch'altri un 'appuntamento soffici, i-48: parole
, ii-no: naturalmente, ella soggiunse dopo un momento come per caso, se dovevano
. designato, assunto, impiegato (per un determinato servizio). negri,
era quasi pronto. -prenotato (un appartamento, una camera, un posto
(un appartamento, una camera, un posto a teatro). monti,
quel cervo, quell'alce, quasi fosse un parente in galera. bocchelli, i-21
accorsi che avevamo a che fare con un fissato. 13. fissato bollato
costituito da una leggera pomata 0 da un liquido che viene spruzzato mediante nebulizzatore,
per mantenere in linea 1 frammenti di un osso fratturato. 8. in tintoria
occhi, allo sguardo rivolti fissamente a un dato oggetto. baldinucci, 2-6-57:
simile a quello dell'indifferente: ed un bravo pittore non lo farebbe distinguere dall'
le gote gli si scavavano in un color di cenere, e negli occhi vitrei
i-33: spesso i suoi occhi azzurro-verdognoli, un po'infossati, avevano una fissazione vitrea
, nel nulla: parevano gli occhi d'un morto. 3. ordinamento,
stile (di un'opera, di un autore). pavese, 8-36:
. 4. deliberazione (di un provvedimento); imposizione (di obblighi
fissazione. muratori, 6-61: allorché un freddo pungente nel verno o una vampa
4-443: chi ha fanatismo e fissazione in un pensiero, facilmente s'inganna sui mezzi
anzi forse dentro i salotti d'un solo quartiere di quella sola città, è
comporre, sdottorava di contrappunto, cercava un libretto, e fra le altre sue fissazioni
qualcosa che me la riveli guarita tutto ad un tratto. di giacomo, i-li:
, ii-1-221: la fissazione linguaiola pone un interesse esageratissimo... nel dissertare
. reazione di addizione o sostituzione a un substrato. -fissazione dell'azoto: processo
iii-597: fece aprir il cadavere d'un certo giovane morto per una crudele passione
caratterizzato dalla lingua biforcuta all'apice (un lacertide). = voce dotta,
. fissione nucleare: scissione di un nucleo atomico in due o più frammenti
massa approssimativamente uguale per urto di un neutrone (e si ha la fissione binaria
nucleo dell'uranio, in seguito a un bombardamento con neutroni, si fende
asessual mente per scissione (un animale). rosmini, i-106
della generazione, la quale è un fatto egualmente mirabile in tutti gli animali siano
zoccolo formato da due parti distinte (un mammifero); ungulato con zoccolo fesso
le mani. montale, 2-74: un oscuro vapore vela appena / la fissità
viso di bambinona,... per un certo indurimento negli occhi, quasi
ombra. gemelli careri, 2-ii-423: un altro vescovo sedea nel corno destro dell'
scanno fisso nel muro, adorno di un picciolo capoletto di panno. giusti, 4-i-108
4-i-108: tener potrebbe in capo con un chiodo / fisso il cappello. valeri,
bartolini, 1-247: vanno con in tasca un coltellino aguzzo fisso al manico di legno
-fermo, inerte (una persona, un animale). poliziano, st.
, st., 1-56: sta come un marmo fisso, e pur considera /
e correnti come per la circonferenza d'un circolo che non ha fine dove posarsi
ariosto, 43-39: fu tal risposta un venerato telo / di che me ne
per tossa andommi e per le vene un gielo: / ne le fauci restò la
venti. -spesso, compatto (un tessuto). s trapar ola,
loro sono i più fini e rendono un filo più delicato. -strettissimo (
filo più delicato. -strettissimo (un nodo). rovani, ii-592:
slacciarsi il busto, s'incontrò in un nodo così fisso e testardo che la fece
, tenuta in posizione per lo più da un elastico. sbarbaro, 1-239: preso
paracqua, così, resta, strapiombando un po'di fianco, il cappello in
. che pare immobile nel firmamento (un astro). -stella fissa: quella che
che ha permanente domicilio od occupazione in un luogo, che vi dimora o vi lavora
a questo punto... finsi un pretesto e lo lasciai, senza più cercarlo
.. e mi piace essere fisso in un posto. -stabile (il domicilio
cacciatori. bartolini, 4-57: era un povero mendicante di cinquan- tanove anni,
mente verso una precisa direzione o a un oggetto determinato (l'occhio);
scodellare. fogazzaro, 4-36: aveva un viso triste e duro, una fissa intensità
bianca in fondo, su cui era tracciato un rettangolo nero. brancati, 3-199:
! nieri, 146: tutto a un tratto ti scorgo da quell'altra parte
parte nella fossa, a piè d'un ontanello, mezzo avviticchiato al fusto,
ontanello, mezzo avviticchiato al fusto, un serpente tanto fatto, più grosso dei
non si moveva. moravia, ix-116: un bel gattino nero, con gli occhi
, sconforto, ecc.) o di un male fìsico o morale; dilatato,
fissi, alle volte parevano quelli di un ebete: in certi battiti improvvisi parevan quelli
: in certi battiti improvvisi parevan quelli di un febricitante. papini, 8-47: ragazzaccio
zelo, fervore, tenacia, a un particolare oggetto (lo spirito, la
del tutto ignote e con l'applicazione d'un fisso studio, potessi rinvenire e insegnare
mangiare. serra, i-3: innanzi a un libro, tutto l'interesse della sua
6. profondamente impresso nella mente (un concetto, una verità, un'opinione
un'opinione), nella memoria (un ricordo, un'immagine), nell'animo
, un'immagine), nell'animo (un sentimento, un'impressione, un desiderio
(un sentimento, un'impressione, un desiderio, un proposito); fermo
sentimento, un'impressione, un desiderio, un proposito); fermo, tenace,
nella mente ho fisso, / che in un abisso entrando, si va nell'altro
, 5-54: da ragazzo aveva avuto un sentimento dominante della femminilità, nelle cavalle
. ce n'era uno mi ricordo, un giovanotto neanche male, che aveva preso
. 7. rigidamente definito (un principio scientifico, una dottrina);
regolato, disciplinato con norme precise (un idioma, una scienza, un'arte)
e abilità degna di un funambolo (un movimento). moravia, i-570:
altrui. -spericolato, azzardato (un atto, un comportamento, ecc.
-spericolato, azzardato (un atto, un comportamento, ecc.). -anche
equilibrio che fanno parte del repertorio di un funambolo; equilibrismo; acrobatismo.
anche il funàmbulo, e questi fu un turco che... camminò a piedi
. camminò a piedi ignudi e con un gran contrappeso in mano sopra un canapo legato
con un gran contrappeso in mano sopra un canapo legato da s. maria
la mano né le membra tutte varchino un sol punto fuor del bilico. algarotti
corda da funamboli. govoni, 8-23: un circo di funamboli e di zingari!
della biblioteca soggiunse: -sì, un gran bel tipo salvando l'anima, di
cammina o balla sulla corda tesa (un animale). -per estens.: che
/ e può render col tocco in un istante / intormentito marte, ercol pauroso.
lippi, 1-79: perché ognun dormiva come un tasso, / la donna fece fame
più persone. quando molti insieme commettono un delitto, si suol dire: 'se
torre, altri gettarli nel lago con un sasso al collo. 2. colpo
passare l'arnese della sua oste, un altro legato con funi e catene, postovi
: dovete sapere che chi vuole levare un grande sasso, non si può fare
voltato il furore particolarmente contro quella d'un cristo crocifisso, di scultura famosa,
ordinata una campana che, chiunque ricevea un gran torto, sì l'andava a sonare
c. bini, 1-253: tutti in un gomitolo attaccati alla fune della campana cominciarono
e i vecchi preti; che ristanno un poco / con le mani alla fune anco
: appiccato ch'ebbe una fune con un cappio corsoio alla trave, simpiccò per la
commesso. castiglione, 293: avendo un servitor suo sentito il strepito, corse
, / e quella fune per farsene un laccio / alla gola. a. verri
, su la / pendula salma d'un gentile ucciso, / e su quel collo
quel collo ahi! livido, che un tempo / tu coprivi di baci. pirandello
fune / né tanto muro da piantarvi un chiodo / per potersi impiccare.
. si spenzolavano sopra la bocca d'un pozzo, co'piedi sollevati da terra
né la mano né le membra tutte varchino un sol punto fuor del bilico.
. lana [tommaseo]: averemo un oriuolo, che con poca fune durerà
sua, colla quale ne tiene, in un punto pròfonderebbe
. segneri, ii-631: donati a un mendico gli abiti splendidi e sospese a
l'armi sì amiche, si vestì d'un sacco, cinsesi d'una fune.
... di scudi dieci ed un tratto di fune in publico. frezzi,
157: meglio starebbe a questi un po'di fune. manzoni, 801
disse: « signore, vi voglio un puoco pensar sino a dimani ».
corda, appesa al soffitto per mezzo di un sostegno, sulla quale ci si inerpica
dilazione. proverbi toscani, 385: un onest'uomo che vuol pagare, piuttosto
anima tessile, sulla quale viene avvolto un manto di fune a trefoli; viene impiegata
cui è sovrapposto con avvolgimento a elica un manto composto di trefoli (da 4
dei quali è costituito a sua volta da un insieme di fili disposti come nella fune
quella metallica, rigida, costituita da un unico strato di fili avvolti intorno a
grecia. varchi, 18-1-63: avendo un tratto di fune avuto, era stato dentro
, fatemi che nasca / una sommossa, un tumulto, un saccheggio.
nasca / una sommossa, un tumulto, un saccheggio. -dare la fune
filippo, che era di complessione gentilissima, un dolore vivissimo, per modo che quasi
: / tu mi stravolgi 'l cuor com'un balestro. salvini, vii-531: 'dimmel
come macine. fui dichiarato uno zeusi, un raffaello. tagliai allora la fune alla
girare per il mondo 'il notturno di un usignuolo ', che io ho ritratto
, la quale si dovea caricare sopra un ciampàn, che è legno assai maggiore
o che è destinato alle esequie (un arredo, un oggetto, pompa,
destinato alle esequie (un arredo, un oggetto, pompa, onori, un corteo
un oggetto, pompa, onori, un corteo, una carrozza, un furgone
, un corteo, una carrozza, un furgone, ecc.); funerario,
corpo di dante di ornamenti poetici sopra un funebre letto adomare. ser giovanni,
178: è morto, ieri sera, un * parsi 'di qualche importanza,
285: la borbonica signorìa coprì d'un funebre panno la macchina governativa, e
-che si svolge in onore del defunto (un banchetto, giochi o gare ginniche)
o si scrive per onorare o commemorare un defunto (un'orazione, un elogio,
commemorare un defunto (un'orazione, un elogio, ecc.). bisticci
articolo su panzacchi..., un po'disuguale, ma bellissimo e signorile
estetica dello hegel è... un elogio funebre: passa a rassegna le forme
la funebre zolla. alvaro, 8-216: un colleoni... si appropriò la
funebre: breve scritto (stampato su un giornale o su biglietti da inviare per
e quetato,... t'arriva un giorno l'avviso funebre di guido b
ciascun popolo, accompagna il seppellimento di un defunto. e. cecchi, 3-66
morte; cupo, lugubre, sinistro (un luogo, un suono, un colore
, lugubre, sinistro (un luogo, un suono, un colore, ecc.
(un luogo, un suono, un colore, ecc.). testi
il dolore... ascolto / un suon funebre, un mormorio lontano.
.. ascolto / un suon funebre, un mormorio lontano. d'annunzio, v-1-198
dalle nubi. piovene, 5-135: un piccolo escoriale, narcoticamente funebre con i suoi
calle. -disseminato di morti (un luogo). varano, 99:
scarno,... sempre chiuso in un * thait 'nero, incravattato
gravina, 492: di corvi e pipistrelli un nero stuolo / ingombra il bosco di
le gote: tentennando il capo in un atteggiamento di grande perplessità, con tutto il
sulla quale possono essere serrate ganasce di un ferro solidale alla cabina allo scopo di
poscia nel centro / dello alveo molle un fosso angusto ed imo, / e
, grecia sarebb'ella oggidì altro che un nome scritto su pietre funerali e corroso dagli
o scritto o composto in onore di un defunto (un discorso, un epitaffio,
composto in onore di un defunto (un discorso, un epitaffio, una musica
onore di un defunto (un discorso, un epitaffio, una musica, ecc.
che si svolge per onorare o commemorare un defunto (un banchetto, giochi ginnici
per onorare o commemorare un defunto (un banchetto, giochi ginnici, ecc.
sua tenea celato, / ucciso ch'ebbe un infelice ostaggio /... /
. e v'udì il lodarne che un sacro oratore fece dal pergamo alcuna cosa
pergamo alcuna cosa delle virtù raccontate in un panegirico funerale. a. cocchi,
. giordani, v-21: gli amici un anno appresso gli rifecero più magnifico il
, sm. cerimonia funebre per accompagnare un defunto alla sepoltura o per commemorarne la
, assistono alla loro sepoltura, ridono un momento dopo, ne parlano con indifferenza
intervennero anche l'arciprete di stigliano e un altro prete di laggiù. pavese,
-funerale civile: senza l'intervento di un ministro del culto. comisso,
, 1-54: per la riva deserta d'un canale / sbucò (ma donde?
/ sbucò (ma donde?) un lungo funerale. 2. figur
, orrore. segneri, ii-51: un embrice, ch'all'entrare di bibolo
del suo trionfo, e convertigli ad un tratto i lauri in cipressi..
pompa sì festosa, sì fausta, in un funerale. p. venier, li-2-611
e nero col bianco della tovaglia dava un senso di funerale. 3.
grato sarebbe / il far dell'universo un funerale. e. cecchi, 7-36:
gente andata a cena, san tomé diventava un funerale. 4. persona
vaso teatrale / è un'accademia ovvero un funerale. dossi, 249: quindi
sei donne. moravia, xi-528: un altro cameriere stava già dietro la tavola
(il tempo); lugubre (un luogo, un oggetto); sommesso (
); lugubre (un luogo, un oggetto); sommesso (un brusio
luogo, un oggetto); sommesso (un brusio, un bisbiglio).
); sommesso (un brusio, un bisbiglio). verga, 4-175:
quadro, ancora roseo e fumido, un leggendario brusìo da funerale. -essere,
-essere, parere, sembrare, riuscire un funerale: essere o avere un aspetto
riuscire un funerale: essere o avere un aspetto triste, abbattuto, melanconico;
); avere un'apparenza lugubre (un luogo, un oggetto, ecc.
un'apparenza lugubre (un luogo, un oggetto, ecc.); essere accompagnato
). bernari, 7-439: fu un funerale il nostro ritorno. testa- grigia
suoni o a funerale, / muore un brigante e nasce un liberale.
, / muore un brigante e nasce un liberale. 6. acer.
minuti lo può raggiungere... è un fune- ralone, non può sbagliare.
grandi vasi pieni dei mazzi di fiori un po'funeraleschi che, come sapevo, ogni
concerne il sepolcro (una stele, un cippo, una cappella, una lampada,
); che è proprio delle esequie (un oggetto, una corona, un corteo
(un oggetto, una corona, un corteo, una cerimonia, ecc.)
del sole si cuopre, come di un velo funerario, per non contemplare la strage
presso al chiostro vedesi ancora nel pavimento un chiuso in forma come di sepolcro,
forma come di sepolcro, coperto da un grande mattone romano. oriani, x-16-38
1-394: al piano terreno c'era un carro funerario di prima classe, tutto dorato
1-139: ah, potevo / credervi un giorno o terre, / bellezze funerarie
, 3-154: aveva tirato fuori, da un mucchio di roba bianca, una sorta
nera. -destinato a onorare un defunto o a commemorarne la memoria.
gozzano, 347: ho letto su un grande quotidiano la colonna di amabile prosa
i loro nomi, la fossa ha un desolato squallore funerario. valeri, 1-46:
dì dopo la sessione era morto un vescovo che, funerato con esequie di tutto
che dopo certe febbri maligne o dopo un acutissimo morbo gallico o dopo altri mali
resta a ricettar le genti, / ch'un freddo marmo, una funerea tomba?
., 34 (601): un carro che s'avanzava, anzi ima
. ediz. 1827 (603): un carro che s'avanzava, anzi una
commozione di mauro mortara si spezzò a un tratto in striduli singhiozzi, molto simili
; che è funestato dalla morte (un giorno, un periodo di tempo)
è funestato dalla morte (un giorno, un periodo di tempo). carducci
espone in finta scena, / è d'un zerbin, che don giovanni è detto
dal funereo monte / ove spirar trafitto un dio vedesti / ritorni indietro sbigottito in
esprime o suscita pensieri di morte (un componimento letterario). leopardi, 22-118
seggiola che rovesciai nel movermi, mi svegliò un poco da quel sogno funereo. pascoli
! soffici, v-3-201: tutto era un grigiore, una lividezza funerea. baldini
al passeggier. brancoli, 4-176: un lividore funereo, spargendosi in tutta la
lui. -cupo, fosco (un colore). vittorini, 4-474:
. vittorini, 4-474: certo fa un verde molto giovane rispetto a quello funereo
la sua piccola terra fosse funestata da un orribile sacrilegio, e la sua casa
la sua casa insozzata dalla lordura di un delitto? pavese, 3-156: sono
proprio fai governo e scempio tale / d'un tal mio figlio, e di sì
, i-167: tre canzon, nate a un parto / da questa mia settimontana testa
di gea. bernari, 7-253: [un] luttuoso incidente... ha
svizzera. -turbare, sconvolgere (un lieto avvenimento, uno stato di letizia
. g. bentivoglio, 4-733: un caso pieno di atrocità che poco dopo
un sì bel giorno. foscolo, 1-33:
in quell'infortunio, e ve ne rimase un altro gran numero di storpiati e feriti
. rendere lugubre, tetro, pauroso (un luogo, la sua atmosfera, ecc
e ricca, si stende l'arido d'un deserto avvampante al sole; di notte
.. / giace, lasso! d'un tuo, che tu non sai,
non sai, / disanimato e non sepolto un corpo, / che tutti rende i
. d'azeglio, 2-142: sono un po'funestato oggi, perché un'ora
3. turbato, sconvolto (un avvenimento, uno stato, l'atmosfera
, uno stato, l'atmosfera di un luogo, un periodo di tempo,
stato, l'atmosfera di un luogo, un periodo di tempo, ecc.)
casa funestata dalla loro presenza. avevano tutti un peso sul cuore. viani, 14-363
, e vi si fa una crosta d'un giallo nero. parini, vi-44:
1-30: assolvi, assolvi; ma se un dì funesta / la pietà poi ti
ma tutto si rovescia affatto nel passaggio da un papa all'altro. monti, 1-2
, ii-379: che fatai presente al mondo un eroe! i suoi funesti allori crescono
il sangue, la sua gloria è un torbido lampo, che sfolgora tra le
più funesto che circospetto, il dare a un tratto l'infermo per ispedito. a
ferita, uno strumento di guerra, un veleno, ecc.). tasso
dante potrebbe essere funesta al gusto d'un giovane non ancora formato. leopardi,
la legge curiata intorno l'impero, un augurio funesto lo strinse a differire la
g. bentivoglio, 4-919: ad un tratto videsi convertita la luce del giorno in
infedele enea / abbia nel mio destino / un augurio funesto al suo cammino. a
di funesti presagi. -malaugurato (un giorno, un periodo di tempo)
. -malaugurato (un giorno, un periodo di tempo). chiabrera
funesto giorno, / che sposa in un data mi fosti, e tolta.
inquieta, avverte, le grida d'un pubblico hanno la funesta forza...
... è condannata a pagare un funestissimo tributo di pianto. delfino, 1-31
studiata la poetica, dovrebbe scegliersi dalla storia un argomento vero per le tragedie, lontano
dall'ignoranza della domestica, 0 per un presentimento di qualche cosa troppo funesta.
. -cupo, angoscioso, affannoso (un pensiero, un dubbio, ecc.
angoscioso, affannoso (un pensiero, un dubbio, ecc.). della
, da lutti, da disgrazie (un periodo di tempo). alfieri,
serdonati, 9-447: come si riebbe un poco dalla paura,... domandò
elisabetta lasciò maria stuarda il capo sopra un palco funesto. metastasio, i-73:
da queste ciglia / sgorga di pianto un mar? varano, 136: i nocchieri
... portavano come il nostro un funesto carico di feriti e di morti.
1-142: lo sparo si allargò in un lento boato, funesto suono di rovina
ecco improviso in abito funesto / giunger un cavalier. reina, i-150: toglie la
beccaria, i-120: io ho ommesso un genere di delitti che ha coperto l'europa
. -che reca i segni di un luttuoso avvenimento. ariosto, 9-44:
cura, / ch'uscì fuor vivo d'un corpo funesto, / fu sol virile
funestume che oppresse tutti in casa per un pezzo. imbriani, 2-165: riflettete
tutto questo funestume d'idee può dileguarsi ad un tratto, come ho visto dileguarsi una
del sole, appena trovi un'idea, un oggetto cui riattaccarmi. =
ii-312: panni che, se io fossi un mercante di verona o di brescia assai
2. medie. malattia provocata da un fungo che colpisce la mucosa della bocca
. cestoni, 266: vi è un altro male, che è quella funga,
. j: 'fungaia ', un luogo dove si uniscono condizioni favorevoli a far
d'erba, facendo d'ogni cosa un putridume di cui l'odore saliva acuto
potenza] da plaghe nude, e d'un tratto si vede sorgere una fungaia di
, iii-26-325: io m'aspetto che un bel giorno salti su un qual si voglia
m'aspetto che un bel giorno salti su un qual si voglia della solita fungaia e
che nel fungaio della nostra pittura cercava un segno di vita amorosamente incarnata in un'
offriva all'infuori di qualche dipinto di un altro morto. viani, 10-204: su
deriv. da fungo. f un gàio, agg. miner. pietra fungaia
sempre piacere, anche l'amicizia d'un fungaiolo o di un affossatore. =
l'amicizia d'un fungaiolo o di un affossatore. = deriv. da fungo
fungere), agg. che esercita un ufficio provvisoriamente o al posto di qualcuno
di qualcuno; che adempia una funzione o un incarico. c. e
part. pass, funto). esercitare un ufficio provvisoriamente o temporaneamente (per
); adempiere una determinata funzione, un particolare incarico. arila,
si scrivesse e si dica, è un conto; ma che sia una bella e
che sia una bella e garbata voce è un altro. svevo, 3-591: chi
restare per giorni e settimane accanto ad un ammalato inquieto, essendo inadatto a fungere
cicatrice d'una pietrata che mi tirò un avvocato difensore mentre fungevo da regio procuratore
necessità quotidiane. -servire per un uso che non è il proprio,
essere usato per una determinata funzione (un oggetto). barilli, 3-17
7-426: il norcino levò dalla sporta un tubo di latta...: e
..: e anche qui c'era un manico che fungeva da stantuffo. palazzeschi
da altare e su cui ardeva perennemente un lumicino di cera. quarantotti gambini,
le sementi, si fungono nel corso di un anno; cosicché, non rinovandosi l'
ministerio di supremo gerarca, a causa di un atto di giurisdizione spirituale e proprio della
-fungere le veci: adempiere temporaneamente un incarico in sostituzione di un'altra persona
ho mandato al capo dello stato maggiore un estratto da'ruoli d'ogni deposito per
. dati, 3-58: i padri chiesero un altro piatto di fon- ghetti, e
piatto di fon- ghetti, e poi un altro. l. bellini, v-241:
troneggiava su tutti; accanto, come un funghétto sotto una moreccia, c'era il
nepotino tanto giallo e trasparente che pareva un san luigino di cera. palazzeschi,
di cera. palazzeschi, i-356: un filetto di aringa affumicata, una fetta
affumicata, una fetta di jambon, un po'di burro e caviale, qualche
alfieri, 5-297: la storia un dì, per risparmiarmi il novero /
in seno l'ultimo fuoco / come un grumo egoista di dolore / e funghiranno
vani. idem, 779: un altissimo castello / funghito all'improvviso /
govoni, 1-166: s'avanzò nel cortile un bimbo scalzo / reggendo sulla palma un
un bimbo scalzo / reggendo sulla palma un pomo verde / come una spenta lampada
cosa della medesima qualità o quantità (un bene che agli effetti giuridici non ha
concepite, o meglio così attuate, un qualsiasi carattere di durevole fungibilità.
v.]: 'fùngico', nome d'un acido incristallizzabile, deliquescente, senza colore
nei funghi e se ne nutre (un insetto). 2. che
agg. che ha la forma di un fungo. s. maffei,
: papille linguali simili per forma a un fungo, e dotate, insieme con
mancanza di clorofilla; sono formate da un corpo vegetativo, detto micelio (costituito
altri casi, in modo da formare un vero corpo fruttifero (il fungo propriamente
propriamente detto, costituito di solito da un gambo sormontato da un cappello);
di solito da un gambo sormontato da un cappello); i più semplici sono
porcini, famigliole, ecc.) costituiscono un alimento squisito e ricercato; sono stati
che nascono con il gambo, attornovi un cerchio a uso d'anello d'una materia
ma per il più hanno la forma d'un cappello, con diversi colori di sopra
negri, 129: allora fu chi prese un globetto, che è quasi di fongo
, 401: oh guata: / un fungo, e quivi un altro: oh
guata: / un fungo, e quivi un altro: oh quanti funghi / usciti
grigio il mattino; / la terra ha un odore di funghi; / di gocciole
, 16-189: avevamo delle tagliatelle larghe un dito, gialle come frittata; impomidorate
. occorre qui quello della sustanza interna di un fungo, 'boletus igniarius ',
mediterranea; i suoi fusti sono alti circa un palmo, di colore porporino nerastro,
sarebbe improprio il prendere per alcuni giorni un mezzo danaro per volta di fungo di
, formandone o piccoli bocconi impastati con un poco di giulebbo o di conserva,
pulci, 2-9: morgante, tu pari un bel fungo; / ma il gambo
e piè terrosi) / più d'un fungo malefico, che d'uno / sposo
barba, che par la muffa di un fungo porcino. arici, i-90: arcana
al padiglione della musica, che pare un bel fungo. -cupola (di
bel fungo. -cupola (di un circo, di un edificio o anche
-cupola (di un circo, di un edificio o anche del cappello).
bassani, 3-252: si trattava di un luna park da quattro soldi, una
attorno al fungo di bigia tela rappezzata di un piccolo circo equestre. -spreg
col fargli la spia; breve, un di quei funghi che nascono spontanei nei
ingrossamento nero (simile al cappello di un fungo) che si forma, specialmente col
i quali sono proprio di figura d'un fungo, onde hanno preso il nome
1-i-458: il reai portico è illuminato da un fanale che ha già il fungo ed
osso rotto, o trapano di figura d'un fongo. a. cocchi,
: animale marino identificabile forse con un frutto di mare, con un'attinia o
truovano. redi, 16-iii-141: vidi un certo pomo o frutto marino, abbarbicato
tiensi rannicchiato e attaccato agli scogli come un fungo, ma spiegando alcune sue trombe
, ma spiegando alcune sue trombe sembra un anemone. 10. agric.
come si chiamano, sì che diventano un tizzone. 11. geogr.
massa rocciosa di grandi dimensioni sostenuta da un pilastro di dimensioni trasversali minori, che
di ghiaccio che emerge dalla superficie di un ghiacciaio; si forma a causa delle
tesa spiovente. viani, 13-101: un uomo basso e pingue, discretamente intabarrato
spiando, di sotto le gronde di un cappello a fungo pioppino, i ragazzi.
sbarbaro, 1-56: spinge l'uscio un bambino dietro a cui altri due s'
essere altrove. -questo è come un cercare de'fonghi. l. salviati,
è come cercar de'funghi. -essere un fungo fuori stagione: essere o sentirsi
glionisco, e mi par d'essere un fungo fuori di stagione. -far
. -far nascere qualche fungo: trovare un pretesto, creare difficoltà per impedire l'
, sorgere, spuntare, venir su come un fungo, come i funghi, come
: ogni ora a chi aspetta pare un anno, / ed ogni brieve tempo è
2-29: or la mente, d'un stimolo ferita / piggior di quel che caccia
buoi, / conchiuse e fece nascer come un fungo / quel che più giorni avea
, 423: fecesi udire agli orecchi miei un altissimo scoppio di folgore, la quale
di una montagna, fecela rovesciare dall'un lato e dall'altro per sì fatto
amore... nascer non può come un fungo. pananti, i-235: ve
poco a poco, è pur sempre un fatto così prodigioso in tempi in cui il
che non è possibile sia nato come un fungo dalla terra. gioberti, 280:
nostra repubblica italiana nata dalla francese come un fungo, si seccherebbe di conserva con
: a una certa voltata, sopra un rialto a venti passi da noi,.
l'acquata di settembre. -nascere un fungo, nascere cento funghi: accadere
sono come i funghi: nascono da un momento all'altro. proverbi toscani,
un'altra nasce il fungo: da un momento all'altro, all'improvviso possono
fungo. -tanto piovve che nacque un fungo; nacque 11 fungo: per
redi, 16-iv-400: tanto piovve che nacque un fungo. ieri lunedì 4 di agosto
s. giusti, 4-i-356: dopo un processo lungo lungo lungo / si svegliò
/ che par proprio tra gli altri un cittadino, / tant'ha quel visarello inzucca-
rato, / e par nell'orticello un serpollino, / o come un fongarello
nell'orticello un serpollino, / o come un fongarello in mezzo al prato.
, agg. che ha la forma di un fungo. linati, n-21:
si mise nel seno l'acciarino e un fungo secco che le serviva d'esca.
come quando si getta uno sguardo su un vecchio tronco disfatto dal tempo e dalle
bava che striscia lentamente. poi si vede un po'alla volta tutto un insieme di
si vede un po'alla volta tutto un insieme di colonie di piccoli insetti che
alvaro, 8-207: di questo castello ricordavo un cortile dove l'umidità ha messo una
formazione iperplastica su tessuti nel corso di un processo infiammatorio. tramater [s.
ha l'aspetto e la consistenza di un fungo; poroso, spugnoso, marcescente
; poroso, spugnoso, marcescente (un albero, un legno, ecc.)
spugnoso, marcescente (un albero, un legno, ecc.).
presta / e, perch'è di materia un po'fungosa, / ciò che vi
levata. -coperto di funghi (un terreno, un tronco, ecc.)
-coperto di funghi (un terreno, un tronco, ecc.). fr
-stopposo, fibroso (una radice, un ortaggio, un frutto, ecc.
(una radice, un ortaggio, un frutto, ecc.). crescenzi
spugnoso al tatto (un'escrescenza, un tumore). baldinucci, 126:
lo spazio ad essi destinato occupato da un numero prodigioso di piaghette a foggia di
, quasi di natura fungosa e simile ad un grosso cedro, dalla quale per quattro
: viveva di carità, errando come un cane senza padrone, scamiciato e scalzo
, vii-269: me ne andavo in un quartiere elegante, all'ora che le
e avevo in tasca una funicella con un nodo scorsoio. -figur.
cordicella, alla cui estremità è legato un gancio, usata nelle artiglierie per mettere
558: riudiva il possente scoppio seguire d'un attimo lo strattone dato alla funicella.
fiaschi. alvaro, 9-407: teneva un fiasco di vino in mano, un
teneva un fiasco di vino in mano, un fiasco nuovo pieno che ella reggeva per
il suo tener congiunge / mercé d'un funicel che l'attraversa. algarotti, 2-89
. algarotti, 2-89: si pone un prisma all'occhio, e si osserva questo
o più pertiche, la quale mediante un adatto funicello si stringe a voler nostro
. cavalca, 6-1-248: questo è un funicello di tre intrecciature, sicché difficilmente
bocca a cantare, anche pareva n'uscisse un funicello di fuoco e andasse verso il
vertice nella fiamma, e per base un quadrato funicolare. tramater [s.
: linea secondo la quale si dispone un filo flessibile e inestensibile fissato in due
due alberi rotanti, effettuato per mezzo di un nastro d'acciaio elastico, che nella
salita e l'altro in discesa, su un doppio binario; le vetture sono collegate
prometteva ogni anno per l'anno venturo un albergo nuovo, levato di pianta, di
el signore che misurava con quel funicolo un muro che era
, percorso, al centro, da un fascio vascolare, che dalla placenta trasporta
col frutto o pericarpio per mezzo di un picciolo o gambetto detto attaccagnolo, funicolo
abbiamo viste in una piccola grotta, in un roccione sfiorato dalla funivia del gonergrat.
del partito socialista... è un semplice riflesso di questo fondamentale e primordiale
in quella dolce e buona donna da un sentimento di profonda malinconia. -dir
la funzione per cui è stato costruito (un oggetto, un mobile, ecc.
è stato costruito (un oggetto, un mobile, ecc.); che risponde
: non era più la rovina smisurata in un punto fisso dove le fanterie seguitano a
. calvino, 1- 533: un bell'articolo ne sarebbe venuto fuori, ve
rassicuro! una bella visione ottimista d'un mondo funzionale. -architettura funzionale: tendenza
. fisiol. che concerne le funzioni di un organo (per lo più contrapposto a
malattia dovuta alla perturbazione della funzione di un organo e non all'alterazione della sua
riguarda la * funzione 'turbata di un organo, ma non include il difetto
moda, da coloro che vogliono fare un passo alla volta, i tipi « funzionali
la regola che connette le variazioni di un certo termine o di un gruppo
di un certo termine o di un gruppo di termini con le varia
con le varia zioni di un altro termine o gruppo di termini).
loro case le fanno con logica, con un sapiente sfruttamento del terreno, con un
un sapiente sfruttamento del terreno, con un tale senso di costruttori che il funzionalismo
del funzionalismo, che in lui dovrebbero riconoscere un solitario anticipatore. 3.
savinio, 149: domanda a questo punto un sediolino dalle gambe di metallo cromato curvato
, e il quale, benché disegnato da un architetto funzionalista, è fornito di buon
funzionalità, e da quanto sopravvive d'un desiderio di vedere e conoscere, essa
2. fisiol. l'attitudine di un organo al funzionamento. -prove di funzionalità
sull'osservazione del comportamento funzionale di un organo sottoposto a sforzo o sollecitato dalla
a sforzo o sollecitato dalla somministrazione di un reagente scelto appositamente. d'annunzio,
d'annunzio, iv-2-244: credo sia un caso di paralisi della mandibola e delle
funzionare; il modo con cui funziona un meccanismo o un organo, un ente
modo con cui funziona un meccanismo o un organo, un ente, un sistema
funziona un meccanismo o un organo, un ente, un sistema, ecc.
o un organo, un ente, un sistema, ecc. carducci,
gli altri che alle reni mai pensano abbiano un loro funzionamento sicuro mentre io che ad
io che ad esse ogni settimana porto un sacrificio possa essere rimeritato improvvisamente
povero copler. soffici, v-2-618: un marinaio... attende al funzionamento
al funzionamento di codesto meccanismo che pare un giocattolo da ragazzi, segnando ogni tanto
ragazzi, segnando ogni tanto qualcosa in un suo libretto. moravia, i-155:
di preporvi, accanto al direttore tedesco, un direttore italiano. 2.
di aver ritrovato un'esistenza, cioè un funzionamento, dopo i tanti giorni di
. adempiere una determinata funzione; espletare un incarico, una mansione; operare,
-compiere perfettamente la propria attività (un organo del corpo umano o anche un ufficio
(un organo del corpo umano o anche un ufficio, un ente, ecc.
corpo umano o anche un ufficio, un ente, ecc.). tommaseo
volta si manifesta nell'intervento spicciativo d'un giovane signore sardo. baldini, 4-19
(una macchina); scattare (un congegno); essere in funzione (
congegno); essere in funzione (un servizio pubblico). di giacomo,
: titano cieco! aveva visto funzionare un modello di ferrovia e non aveva capito
. de marchi, iv-209: litigarono un po'sul nome che si dà al
al paradiso, una specie di missionario d'un paese lontano, dove gli uomini hanno
. -in partic.: servire per un uso che non è il proprio.
, con il quale nomt si intende un * ufficiale 'pubblico, ma rivestito
grado. pirandello, ii-2-307: sono un pubblico funzionario; umile, sì,
il pericolo di un'insufficienza riformista o di un nullismo massimalista. pratolini, 10-312:
di nome corradi, ora è diventato un funzionario. -funzionario di fatto:
solo temporaneamente) senza essere legato da un rapporto di impiego retribuito con lo stato
, 1-ii-93: nell'impero assiro v'era un gran mago, funzionario importantissimo,
di chi ne è titolare, ma per un interesse altrui (per lo più nell'
di compiti o di attribuzioni spettanti a un determinato ente, ufficio o autorità.
... ma, perciocché ogn'un di loro in particolare ne sarebbe stato
di esercitare le funzioni più essenziali di un governo qualunque. cattaneo, iii4- 78
.. le costui funzioni esser quelle d'un ministro della guerra, io dimandai vi
i lampioni non debba essere considerato come un pubblico funzionario nell'esercizio delle sue funzioni
a una determinata attività o specifico di un determinato soggetto; destinazione di un oggetto
di un determinato soggetto; destinazione di un oggetto. algarotti, 1-14: la
data cosa esterna taluno ritrae per sé un bene, o allontana un male'.
per sé un bene, o allontana un male'. cattaneo, ii-2-438: tutte le
nazionale, correva, con l'uzzolo d'un vecchio a cui manca il meglio,
in piazza dispostissimo alla funzione, quando un eclissi sopraggiunse a spaventar per modo i
5. fisiol. l'attività propria di un organo, di una cellula o di
organo, di una cellula o di un sistema organico; il modo di compiersi
attività diretta o pervenuta al raggiungimento di un fine e nell'idealismo i concetti sono
(l'intelletto delle scienze) ha un valore conoscitivo immediato rispetto alla filosofia che
del 'film 'parlato a stabilire un canone di pronuncia: questione viva e
legge y funzione di x. -funzione a un valore o monodroma o univoca o uniforme
associa a ogni elemento della variabile indipendente un solo elemento della variabile dipendente. -funzione
di una variabile: quella definita su un insieme di numeri reali (funzione di
- funzione crescente: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della
) qualsivoglia della variabile indipendente corrisponde un incremento (o decremento) della variabile
. -funzione decrescente: in cui ad un incremento (o decremento) qualsivoglia della
) qualsivoglia della variabile indipendente corrisponde un decremento (o incremento) della variabile
secondo grado, assunto o non assunto un primo elemento siccome costante, non si
chim. funzione chimica: la capacità che un composto ha di reagire in un modo
che un composto ha di reagire in un modo determinato (e i composti che
iniziare un'attività, incominciare, intraprendere un ufficio, espletare un compito; entrare
incominciare, intraprendere un ufficio, espletare un compito; entrare o mettere in azione
in azione, cominciare a funzionare (un congegno, un meccanismo). monti
cominciare a funzionare (un congegno, un meccanismo). monti, ii-135:
pananti, iii-91: quando è morto un iman il popolo presenta qualcheduno al dey
del mandato, dei poteri concessi a un funzionario (con partic. riferimento,
non formali (una struttura architettonica, un elemento di una costruzione, ecc.
: nella parte, nel personaggio (un attore). manzoni, pr.
., 34 (591): se un prete, in funzion di prete,
in funzion di prete, non ha un po'di carità, un po'd'amore
, non ha un po'di carità, un po'd'amore e di buona grazia
rivoluzione liberatrice contro la burocrazia borghese fu un esempio pratico di organismo artificiale, cresciuto in
mettere a fuoco i vari piani di un preparato, regolando la vite micrometrica di
preparato, regolando la vite micrometrica di un microscopio. = deriv. da
è elemento, che, se si ritrovasse un elemento di fuoco, le parti di
siam 1'* homunculus '/ d'un chimico demente, / forse di fango
fango e foco / per ozioso gioco / un buio iddio ci fè. d'annunzio
, anche de'vulcani, sono d'un rosso giallastro. colletta, i-280: scoppio
veri fuochi fatui, / che brillano un momento, / quei tiranni ridicoli /
nievo, 348: brillava a tratti come un fuoco fatuo di cimitero; e lo
accendeva momentaneamente, ricadeva poco stante in un peggiore abbattimento. carducci, iii-19-84:
una sera lontana della sua puerizia a traverso un terreno solitario s'era sentito d'improvviso
avviluppare dai fuochi fatui e aveva gittato un grido. calvino, 34: la
13: per risparmiarvi di non sostenere un poco di disagio qui, vi conduciate
dio, che sottoponeva gli accusati di un crimine, del quale non sussistevano prove
mano o a entrare fra le fiamme di un rogo. - al figur.:
si può da quaggiù considerare anche come un cimento supremo, come una prova del
. pulci, 4-8: io veggo un fuoco appiè di quel poggetto: / gente
di legna. forteguerri, 8-38: accendono un gran foco, / ché avevan freddo
della polenta. collodi, 5: un semplice pezzo da catasta, di quelli che
di nero. michelstaedter, 112: da un blocco di
ora del vetro, come per esser un delli effetti e propri frutti dell'arte
ammazzati dalle vipere... sieno un sicuro medicamento per estinguer quel fuoco febbrile
esprimeva dalle rare erbe alpestri, simile a un farmaco possente, accelerava il ritmo della
del sole si riper- cotevano moltiplicandosi in un fulgore e un calore di fornace.
riper- cotevano moltiplicandosi in un fulgore e un calore di fornace. e. cecchi
fuoco!: grido per avvertire che un incendio è scoppiato, o per eccitare
, o per eccitare agli incendi durante un tumulto popolare. giamboni, 4-230:
là dentro fosse il fuoco, e un altro rispondesse a lui di sì,
fiamme pasciute. anonimo, ix-522: senti'un gran rumore / forte gridare: al
lochi. aretino, 8-85: si udiva un romore che pareva che tutte le campane
che tutte le campane del mondo, a un tratto, sonassero al fuoco. davila
se date aria al fuoco, in un momento se ne va tutto il palazzo!
albero da siena » / rispuose l'un « mi fe'mettere al foco ».
se non truova campione / che fra un mese, oggimai presso a finire, /
d'annunzio, iii-1-80: si vede un fuoco sul fiume, verso le porte.
, verso le porte... e un fuoco di gioia. che strani colori
sedevano tutti adunati in cucina intorno a un bel fuoco, aspettando che si riversasse la
/ e un'aria oscura grava / sopra un mondo indeciso. -figur
1-ii-303: è veramente curiosa che in un paesetto di forse dodici fuochi, perduto
/ / s'offerse il vacillar d'un picciol foco. giusti, 4-i-354:
risentia, / ecco vede laggiù sorgere un foco. d'annunzio, iii-1-711: una
ho notato con piacere la bruciatura d'un granello di fuoco, caduto, scommetterei la
fuoco di bragia sul selciato, come un fornello ambulante. 14. la
, inf., 4-68: io vidi un foco / ch'emisperio di tenebre vincìa
fuochi delle stelle. grazzini, 2-110: un giovane a sedere, pur di fuoco
mondo. leopardi, 257: con tale un fulgor, che tutto il loco /
fuochi e gli ori della stagione: un fasto sotto cui si presenta la corruzione
di vivi fuochi su l'anulare sinistro un grande opale. piovene, 7-96: vedo
schermirsi; / avea la faccia come un fuoco accesa. poliziano, 1-304: questa
157: la bella donna mia d'un sì bel fuoco / e di sì bella
sul sommo, delle braccia, scoperte un palmo più su del gomito, s'annodavano
, ii-24: il brando / era un foco del ciel quando colpisce / i
arde il fuoco in che si muta un astro. d'annunzio, i-442: ne
9-30: poi mi parea che, rotata un poco, / terribil come folgor discendesse
abba, 1-101: fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro
da un fuoco terribile, fulminato da un muro, sul quale, nel fumo,
1353: mangiavo allo scoperto, in un luogo battuto dal fuoco austriaco. tecchi
artiglieria... e avea di più un quarto fuoco per la falsabraga. parini
vide saltare in aria il tronco d'un albero ch'era in mezzo alla colonna
. baldini, i-22: si fece un po'di zaino a terra...
782: vien la guerra: dopo un poco / sono i campi insanguinati;
i capi di parte nera aveano ordinato un fuoco lavorato, pensando bene che a zuffa
3-51: era in quel tempo a napoli un ingegniere e maestro di fuochi lavorati,
artificiali. -composizione pirotecnica, che produce un effetto luminoso colorato, costituita da miscele
, tra i quali la bianca ossatura di un i e di un e giganteschi.
la bianca ossatura di un i e di un e giganteschi. barilli, 2-26:
foco. a. cattaneo, ii-152: un giovane di perduti costumi, trattando in
porre in gioco, / e d'un celeste foco / disprezzo è la mercé.
di aprirla e la riluttanza a compiere un atto disonesto. « chi mi mise questo
1-314: tal volta sopra l'acqua, un po'gui- zando, / mentre l'
po'gui- zando, / mentre l'un l'altro segue, escono a gallo:
di me il cuor mio, e un fuoco divampò nelle mie considerazioni. giusti,
affinano al sagri- fizio per via di un fuoco vivo lento e continuo, ma solamente
accese in foco d'ira / con pietre un giovinetto ancider, forte / gridando a
. boccaccio, ii-7-32: io mi sento un foco / di nuovo acceso nella mente
, tanto gran valore di gioie a un giovine, il quale è tutto fuoco
scuola democratica, di cui è capo un uomo non pari a manzoni per facoltà letterarie
che n'escono a quando a quando sono un ricordo del passato. carducci, 678
d'annunzio, i-9: ti mando un saluto, o sannio fiero, / senza
sotto il cui manto vissi / come un tronco sepolto nella neve. piovene, 5-92
narici del cavaliere nel domare, nel padroneggiare un cavallo tutto fuoco. sbarbaro, 4-39
tutto fuoco. sbarbaro, 4-39: ricordo un merlo di scoglio che teneva in gabbia
c. gozzi, i-285: recitò un pezzo di scena tragica in versi, con
seduto al cavalletto e metteva giù ogni tanto un segno definitivo, stabiliva un chiaroscuro rivelatore
ogni tanto un segno definitivo, stabiliva un chiaroscuro rivelatore; e intanto accendeva la
; il barocco lo consuma rapido in un fuoco d'immaginazione. 26.
non può sentire ragionare, per essere un serpente avvelenato, e il fuoco di
facesse alcun sensibil ripercotimento di freddo in un gelosissimo termometro di 400 gradi, collocato
i rispettivi loro fochi si riuniscono in un medesimo punto, detto foco comune. leopardi
luce ideale confluiscono e si raccolgono in un solo foco. govoni, 3-47:
interamente / chiara e minuta come un paesaggio / inciso in una gemma.
, per mezzo della quale osservai chiaramente un ammasso di fibre strappate. -essere
non distinguendo bene, si tolse con un gesto nervoso della grossa mano che sempre
; regolare la distanza delle lenti di un binocolo o di un cannocchiale.
delle lenti di un binocolo o di un cannocchiale. montale, 3-35: il
-figur. fissare esattamente gli aspetti di un problema per facilitarne la soluzione; chiarire,
all'intelligenza di chi indaga distinguere tra un turbamento e l'altro; mettere a
punto (nel piano di simmetria di un velivolo) rispetto al quale il momento
, che le ordinate tutte si partano da un punto dato, che si chiama il
, sorpresa. aretino, 20-21: un alitare, un menare, un dibattere,
aretino, 20-21: un alitare, un menare, un dibattere, che le
20-21: un alitare, un menare, un dibattere, che le banche, le
: voci con le quali, in un gioco infantile, si indica, a chi
fiamma. caporali, i-32: un pistoiese a ruota, un giacco a fuoco
, i-32: un pistoiese a ruota, un giacco a fuoco. -accendere
3-24: ma meglio fia che noi mangiamo un poco, / avanti che cominci il
età vadano di accordo insieme, sarebbe un pretendere di accordare acqua e fuoco.
/ pensando ch'entrere'per te 'n un foco. pananti, i-94: son
la più generosa della vita, in cui un giovane non chiede di meglio che buttarsi
a fuoco. -andare col fuoco { un pezzo d'artiglieria): funzionare per
loco. -andare col fuoco a un luogo: andare per incendiarlo.
il fuoco a una cosa o in un luogo: ardere, incendiarsi (per lo
, quando a alcuno preme e cale un affare. -bollare a fuoco:
. -bollare a fuoco: imprimere un marchio col ferro rovente. -al figur
fuoco: smettere di sparare, interrompere un combattimento. praga, iv-22: cessato
bagna. -dare del fuoco, un po'di fuoco a qualcuno: per
sigarette. pirandello, 5-517: -datemi un po'di fuoco, e poi rispondetemi
. pulci, 7-38: il fuoco in un lato appiccoe, / dove erano i
, 16 (286): di fare un mucchio di tutto nella bottega, e
pavese, 1-12: chi va dentro perché un altro ha dato fuoco a un fienile
perché un altro ha dato fuoco a un fienile, deve stare attento a chi gli
eredità del padre. -cauterizzare applicando un ferro arroventato. soderini, ii-231:
il primo che montava, dar fuoco a un dei falconetti. algarotti, 2-270:
segue, quando si dà fuoco a un vespaio, che le vespe son forzate dal
: dalla riva di san giorgio maggiore un razzo partì con un sibilo veemente, si
san giorgio maggiore un razzo partì con un sibilo veemente, si levò diritto nell'
7-82: vedeva il sole ora come un disco di fuoco affogarsi lentamente tra le
(il quale ancora si cuoce per un altro modo, ed è più perfetto
forte, complesso, capei biondo, e un paio / d'occhi di nobiltà pieni
5-14: suo marito l'afferrò per un braccio, la trasse a sedere,
/ meglio è che tutti ci posiamo un poco. della casa, xxvi-1-151: io
me, se non ch'io temo un poco / di costor, che ragionano in
a principio di fuoco: all'inizio di un lavoro. g. m
(137): avendo fatto fare un grandissimo fuoco in una sua camminata,
e. cecchi, 1-20: faranno un po'di foco a riparo di due sassi
fuoco. tira la seconda. dopo un altro piccolo contrasto, tira,
scintille calpestando il suolo nel galoppo (un cavallo con le zampe ferrate). -in
adoperarsi con il massimo impegno per ottenere un determinato risultato. guicciardini, 2-7-193:
, si dice anche figuratamente, trattare un negozio con calore. manzoni, pr.
fuoco. -fare fuoco sotto a un cavallo restio: accendergli un fuoco sotto
sotto a un cavallo restio: accendergli un fuoco sotto le zampe per farlo muovere.
: / ei si tramuta in volto un cotal poco, / ella si fa di
3-199: la frotta... a un tratto fece un fuoco di riga senza
frotta... a un tratto fece un fuoco di riga senza prima ordinarsi e
mescolato tra i combattenti, avvolto da un fuoco di fila, per dir così
i due battaglioni di fanteria ruppero in un fittissimo fuoco di fila sulla colonna assalitrice.
5-8: quando il medico ritornò, fu un fuoco di fila di domande indiscrete e
, i-329: l'ultimo intervenuto aprì un tal fuoco di storielle oscene e bizzarre
in loro e presto more, / quasi un foco di paglia, ogni appetito.
quanto durano queste nostre eternità? un fuoco di paglia, un sospiro, un'
eternità? un fuoco di paglia, un sospiro, un'ombra. dovila,
sorge con grande impeto, ed in un momento cessa e s'estingue. d'azeglio
sempre che que'miei furori artistici fossero un fuoco di paglia. svevo, 6-300:
acqua e fuoco, come avrebbe fatto un * pontifex maximus '. -lettera,
cosa / sta bene. -parere un fuoco: incutere grande spavento.
'l pur miro, sì li paio un foco. -pigliare, prendere fuoco:
. saccenti, 1-1-51: abbrucia pure a un tratto o a poco a poco /
la nuova che sulle coste del portogallo un vascello inglese di novanta pezzi ha preso
t. alberti, 9: gli fu un soldato che voleva sparare il suo moschetto
280: calarono gli archibusi, e ad un tempo lasciarono tutti il colpo. ma
: dolce, ma tutto bile, / un umor tutto rabbia e tutto furia,
senza farle torto, è una testina un poco vivace, piglia fuoco facilmente.
. -entrare in grande agitazione (un popolo). pananti, i-165:
arrossato. cicognani, 2-39: è un ragazzone con delle gambe rosse cicciute,
a illanguidire. buzzati, 3-9: un... concorrente che aveva perduto l'
dalle narici o dalla bocca (un animale favoloso o mitico). -per
-per simil.: essere assai focoso (un cavallo). tasso, 20-29:
/ che ha di voi dette in un libraccio in cui / sputava fuoco, noi
c'è parso troppo. -venire in un luogo per il fuoco: venirvi e
quel maggiore e celeste sole, come d'un padre suo. segneri, 8-1-269:
8-1-269: le cose mediocri son simili a un focherello già mezzo spento, il qual
, il qual, sì come poco ristora un che assideri, così poco offende un
un che assideri, così poco offende un che avvampi. foscolo, xv-297:
castello. verga, ii-23: accendevano un focherello fra due sassi. sbarbaro,
cimiteri. jovine, 2-250: rianimarono un focarèllo e confabularono fino all'alba. moravia
fu rivestiti e seduti in cucina presso un focarino sfavillante ci parve d'esser rinati
. ant. che erutta fuoco (un vulcano). salvini, 7-14:
spegnerla. settembrini, 1-74: chi ammazza un uomo,... le autorità
testa, tutto armato, / et avea un elmo nella destra mano. folengo,
donne, il mio signore, / miri un signor di vago e dolce aspetto,
ogni opra perfetto, / fuor ch'un poco (oimè lassa!) empio in
e spiccate, come le percosse d'un plettro. bocchelli, 1-i-223: schiavetto
. fuorché, gli abusi antichi avevano un carattere d'ignoranza, che ai moderni prevaricatori
giordani, vi-42: aggiunse poi un * fuor-d'-opera '(siami conceduto
indirizzato a cambiare le credenze italiane è dunque un fuordopera intempestivo al dì d'oggi.
al piemonte] di parlare come in un fuordopera nel congresso di parigi dello stato
, tutto quello che si suol chiamare un fuor d'opera, fuori della cosa.
dell'on. x * * * è un fuor d'opera tesser la biografia.
[luciano], iii-2-52: questo fu un quadro veramente nuziale, perché conchiuse il
prossenide; le nozze del pittore furono un fuordopera di quelle d'alessandro.
l'esterno o dall'esterno (di un corpo, di un luogo, di uno
esterno (di un corpo, di un luogo, di uno spazio);
certi confini); lontano (da un punto determinato); nella parte esteriore (
dei fichi, grosse zucche appese ad un arpione. 2. in locuzioni
locuzioni prepositive. -fuor di: introduce un compì, di moto da luogo.
sembra veramente /... tra'fiori un giovincel serpente / uscito pur mo fuor
fiato grosso nel fischietto. -introduce un compì, di stato in luogo:
parini... non vive oggi che un prete, il quale sta fuori di
catenina. -fuori da: introduce un compì, di moto da luogo (
a ciascuna 'l bello / viso adombrava un verde ramicello / ch'i capei d'or
insieme i dua vaghi colori / avvolgeva un suave venticello. nardi, ii-181: attese
debole. -fuori in: introduce un compì, di moto a luogo.
-fuori per, per fuori: introduce un compì, di moto a luogo o
al figur. socci, ii-1-605: un birro... si era arrampicato al
. -in fuori da: introduce un compì, di moto da luogo.
, di fuori da o di: introduce un compì, di moto da luogo,
piglia piglia! », / dietro ad un bianco cervio, che di fòre /
cervio, che di fòre / d'un cespuglio fuggiva a maraviglia / per molti
condizione di chi non fa parte di un gruppo, di una collettività, di un
un gruppo, di una collettività, di un ceto sociale, o ne è escluso
all'arte affezionatissimi, ho ridotto in un compendio la maggior parte dell'opere di
dominio de'sensi. rajberti, 2-z36: un fatto terribile vuol essere terribilmente espresso,
. magalotti, z-357: siccome è un pezzo che ho rinunziato alla filosofia,
rinunziato alla filosofia, così era anche un pezzo che mi stimava fuori del caso
donna fulgida e gentile alla soglia di un castello. 5. esprime preservazione o
. epicuro, 3: troverò forse un fiume, un speco, un sasso
, 3: troverò forse un fiume, un speco, un sasso / pietoso a
troverò forse un fiume, un speco, un sasso / pietoso a trarmi fuor di
il suo pensiero assai felicemente, ad un nostro cittadino avvenisse. cicerone volgar.,
, 1-266: lo giocolatore, seppure un poco si muove fuori del numero degli
dritto fuori / infamiata e biasmata da un uom vile, / mi confortai co'
di tutti i termini del verisimile che un padre al ricordo di quel bestiale suo fatto
. tassoni, 2-33: marte sopra un cavallo era montato / che facea salti
della sua superiorità mentale, e d'un certo carattere fuori d'ogni ordine donnesco.
d'annunzio, iii-1-309: questo è un luogo fuori delle leggi e fuori dei
, di eccedenza in cui si svolge un fatto o si presenta una qualità (
. ariosto, 7-3: spinto avea un lupo ove si passa il fiume, /
d'ogni costume. firenzuola, 321: un sasso altissimo fuor di misura. marino
de sanctis, ii-15-6: vi è un doppio orgoglio di chi inconsideratamente si gitta
. 7. prima o dopo un determinato periodo di tempo; in tempo
né fuor di tempo il raccomandarmi ad un signore ed amico. pea, 7-612
al posto dell'arruffato animale, tremava un mazzolino di fiori fuori stagione: un
un mazzolino di fiori fuori stagione: un tutto raro, con la novità di un
un tutto raro, con la novità di un gioiello. alvaro, 11-265: il
che gli tramandò il padre, in un italiano un poco astratto, fuori del tempo
tramandò il padre, in un italiano un poco astratto, fuori del tempo,
opaca. pavese, 135: era un giorno monotono fuori dei giorni.
nell'esterno, nella parte esteriore di un corpo, di un luogo o spazio circoscritto
parte esteriore di un corpo, di un luogo o spazio circoscritto (ed è
circoscritto (ed è in funzione di un compì, di stato in luogo reale
lana e lichene, / dove d'un solo tratto sei becchi / s'aprono
tratto sei becchi / s'aprono a un solo grillo che viene! bacchetti, 2-212
l'esterno (ed è in funzione di un compì, di moto a luogo reale
il pretesto magari d'andare a comprarsi un francobollo, ed esciva trattenendosi fuori più
delle mura, fuori dei confini di un territorio; in luogo più o meno
meno distante. -anche: fuori di un gruppo, di un determinato ambiente sociale
-anche: fuori di un gruppo, di un determinato ambiente sociale. giovanni da
, alla fin tornato, riportai meco un catarro si fatto che mi ha quasi tre
il 20 di maggio e star fuori un mese. pavese, i-82: senti,
tutti [i peccati] gli vedrai a un tratto in uno punto insieme, così
dentro ne frema, e in più d'un segno / dimostri fuore il mal celato
attributivo: posto nella parte esteriore di un luogo o di uno spazio; messo
17. sostant. la parte esterna di un oggetto, di un luogo, di
parte esterna di un oggetto, di un luogo, di uno spazio; ciò che
del fuori. onofri, 11-84: un dio che ha spartito / l'entro
il fuori di sé, dividendolo / come un duplice ritmo di pendolo, / ma
parte esterna (è in funzione di un compì, di stato in luogo reale
6-69: dentro, la casa era un po'più ospitale di quel che non
di fuori. -dall'esterno, da un luogo lontano, da un paese straniero
esterno, da un luogo lontano, da un paese straniero (ed è in funzione
-verso l'esterno (e sostituisce un compì, di moto a luogo reale
.. avere per capo del governo un uomo di matura prudenza, versatissimo di dentro
maneggi dello stato. tasso, 1-82: un confuso bisbiglio entro e di fore /
limite estremo di uno spazio o di un luogo. malispini, 1-152: si
esercita, si manifesta all'esterno (un atto, una funzione, un segno,
esterno (un atto, una funzione, un segno, una percezione, una qualità
estraneo a una collettività, escluso da un ambiente sociale. compagni, 3-4:
esercizio del potere, una giurisdizione, un magistrato). compagni, 1-3
. -ant. chiaro, evidente (un discorso). bartolomeo da s.
partic.: la parte esteriore di un oggetto, di uno spazio; luogo
spazio; luogo che confina immediatamente con un altro, che lo circonda, lo
monti, 10-337: sulla testa / un morion gli pose aspro di pelle,
: non poteano comportar di vedere che un uomo di suprema autorità paresse nel di
col viso affilato, stavo per dir come un rasoio se l'immagine non desse più
di fuori: all'esterno; fuori di un luogo (reale o figurato);
immota al di fuori, e agiatata da un travaglio interno, par che opprima ogni
fuori: dall'esterno (e corrisponde a un compì, di moto da luogo reale
non è più nulla di estraneo, diventa un elemento intrinseco al pensiero.
vita è, per dirla con dante, un volume non squadernato, non è analizzata
l'esterno, in avanti; oltre un dato punto, linea o superficie, al
o superficie, al di là di un dato termine. boccaccio, dee.
doversi giuso calare. firenzuola, 210: un travicello... sotto alla finestra
coma, e fra lor tiene ascoso / un ampio sen. g. bentivoglio,
muro di una chiesa, c'è un mucchio di cocci e di spazzatura.
vede la porta per di fuori con un forte chiavistello serrata. d'azeglio, 1-164
correlazione con la prep. con forma un compì, di modo che esprime una disposizione
che esprime una disposizione di oggetti, un atteggiamento della persona, una condizione dello
indietro accecato dal fumo, pallido come un morto, cogli occhi fuori dell'orbita
le labbra in fuori come avesse imboccato un clarino. -spinto verso l'esterno
parti anatomiche, per lo più con un compì, di modo e con valore
, 22-26: all'orlo dell'acqua d'un fosso / stanno i ranocchi pur col
, 1-356: arrivò... con un palmo di lingua fuora, dopo aver
non si levò a vegliare più d'un anno, e buonamico potè dormire a
cuore, di fuore che, in dare un buon consiglio,... erano
-come invito a mostrare o a consegnare un oggetto, a spianare un'arma,
una somma di denaro, a rivelare un fatto, a produrre delle prove.
io son già morta; / ché un ladro m'ha assalito in su la strada
costì sei vivo! moretti, iii-484: un grande urlo si levò dai bravi bandisti
a cena. -circolare in pubblico (un libro). savonarola, iii-12:
. -anche: esserne debitore; avere un conto scoperto. tommaseo [s
-sgorgare, scaturire. -anche: straripare (un corso d'acqua). soderini
star male. -manifestarsi, insorgere (un male fisico). macinghi strozzi,
1-333: e'malori che hanno covato un pezzo, dànno tutti fuori. segneri,
, -creperanno di fame anche loro. -e un altro: - non passa dieci anni
canori... stanno muti e muti un pezzo, per dar fuori poi tutt'
, per dar fuori poi tutt'a un tratto con una piena repentina di pipillamenti
: poverino, aspettava una parola, un monosillabo, un cenno da me per
aspettava una parola, un monosillabo, un cenno da me per attaccare e dar
e dar la stura, era pieno come un uovo, si vedeva, dava di
uno. -spuntare, germogliare (un seme, una pianta). soderini
(una notizia); rivelare (un segreto); proferire (un nome
(un segreto); proferire (un nome). machiavelli, 1-iii-411:
rovani, i-492: nel caso di un buon tratto di corda che
402: potei dar fuori nel 1905 un primo disegno di logica. -scalpellare leggermente
trovarsi al di là dei confini di un luogo o di uno spazio reale o figur
croce, 2-55: mi ritrovava con un bel drappello / di gente fuora dove
di gente fuora dove similmente / era un poeta scemo di cervello. pindemonte,
più o meno ragguardevole dal centro di un luogo abitato. manzoni, pr.
lucia, ch'era in fondo, anzi un po'fuori. deledda, iv-769:
non ha orto né giardino ma è un po'fuori e guarda sulla strada provinciale
pubblicato, in vendita (un'opera, un libro). magalotti, 24-51
24. -far fuori: escludere da un affare (cfr. anche fare,
giornata. qui è, come dire, un modo spiccio di far fuori le tavole
, ora a farli fuori entrambi con un sol colpo mancino. -devastare;
lingua. nieri, 166: era un uomo fuori fuori, brusco,..
rosa, 1-71: ond'io che un pezzo fa mi covava nel seno questo
, 2-399: mi figuro che, quando un uomo è indemoniato, abbia appunto tutti
si sa cosa: tutto ginocchi, un collo fuori corso: che momento brutto
, ii-6-50: non si sa come un giornale di 'scienze e lettere ',
ragione, di chi è in preda a un grave turbamento, a una forte passione
picchiandolo con la chiave che stringevo dentro un pugno. comisso, 12-25: la
i-2-94: i'vidi ir a man manca un fuor di strada, / a guisa
arbori che scrisse / l'ingrata donna, un poco fuor di strada. lanzi,
. sannazaro, 9-136: drizzatine per un fuor di strada al camino del
prendiamoci il piacere di leggere a caso un foglio qualunque del vocabolario e notiamo tutte
come se la pelle buttasse fuori a un tratto un'eruzione. loria, i-iio
in vendita. magalotti, 24-325: un paro di guanti di quelli che i
suoni, rumori); pronunciare (un discorso); esprimere (un giudizio,
(un discorso); esprimere (un giudizio, una censura, un biasimo
(un giudizio, una censura, un biasimo); esercitare (una facoltà)
, / non fori ha posto il tuo un argomento. boccaccio, iii-3-27: costor
secreta virtù, che, gittandovisi dentro un animai vivo, manda fuori un così
dentro un animai vivo, manda fuori un così orribil suono che intruona l'orecchie
il più meschino complimento. -pubblicare (un libro, uno scritto, un giornale,
-pubblicare (un libro, uno scritto, un giornale, un manifesto); portare
, uno scritto, un giornale, un manifesto); portare a termine (un'
altra fatica. -manifestare, sfogare (un sentimento). dante, par.
: con questi modi tu farai che un dì io manderò fuori quella stizza.
chi lo volesse interpretar sempre, avrebbe un gran da fare; tante cose hanno
altre nazioni che vi eran sopra pure un solo ne portò fuori la vita.
avanti, farsi valere; uscire da un nascondiglio, lasciarsi snidare. -anche:
-proviamo a farne uno -. prese un quaderno da scuola e l'appese all'
trovato lui. -venire pubblicato (un libro, un giornale). giusti
-venire pubblicato (un libro, un giornale). giusti, 3-92:
, 1-27: non presumo sputar fuori ned un paradosso, ned una novità,.
a lui e digli che egli è un buono filosofo, el si rallegra..
freschi. vittorini, 2-41: tornò con un piccolo paniere..., lo
. villani, 8-8-15: ordinaro di fare un gagliardo uficio de'priori, e venne
-uscir fuori: portarsi all'esterno di un luogo chiuso, di uno spazio circoscritto
-teatr. comparire sulla scena (un attore). machiavelli, 694:
vidi una donna vestita da uomo: pareva un bambolo. in un altro atto ella
uomo: pareva un bambolo. in un altro atto ella uscì fuori da donna,
ella uscì fuori da donna, facendo un altro personaggio. -essere libero dal
. g. bassani, 3-135: a un certo punto sarebbe uscito fuori a dichiarare
più fuggitivamente. -venir pubblicato (un libro). bembo, 9-1-261:
non venne fuori, ma soltanto emise un muggito. -farsi avanti (per
uomo, don abbondio in persona, con un passo forzato, e con un viso
con un passo forzato, e con un viso tra l'attonito e il disgustato.
in una gran sala scura: viene fuori un signore che era trasparente come la cera
del viso che lei aveva grossi e un po'brutali venivano fuori senza rimedio,
, 649: quando io dico a un autore: « qui lei vien fuori »
o dalla penna (una parola, un discorso, una trattazione, uno scritto
diffondersi (una notizia); propalarsi (un segreto); elevarsi (una protesta
fuori con voce dispettosa e tremante ad un tempo. barilli, 3-9: un segreto
ad un tempo. barilli, 3-9: un segreto, presto o tardi vien fuori
; vedete cosa può venir fuori da un gioco di società. -impers. risultare
plur. e l'accusativo plur. di un tema foraconnesso con fóris * la porta
'fuoribanda', la parte esterna da un lato del bastimento; onde 'scaletta di fuoribanda'
giochi di palla, posizione irregolare di un atleta durante la partita. -in
partic.: posizione irregolare di un giocatore di calcio che, nel momento
due avversari (e viene punita con un calcio di punizione indiretto). -fuorigioco
-fuorigioco di posizione: posizione irregolare di un giocatore di calcio che non partecipa all'
; scomodo, non facilmente raggiungibile (un luogo, un edificio, ecc.)
non facilmente raggiungibile (un luogo, un edificio, ecc.).
una camera fuori mano, in fondo a un corridoio deserto. pirandello, 7-70:
pirandello, 5-617: era... un villino in quella via nuova, tutta
dietro al lor passaggio, / con un odore di avventura e fuorimondo, / con
pubblicato nella pagina che gli compete (un articolo). -anche sostant. e
arte italiana. baldini, 6-98: un bel giorno tutte le cose di cui
] il posto di un'escrescenza, un posto che è un fuori-posto. =
un'escrescenza, un posto che è un fuori-posto. = * comp. da
agli usi correnti. fuori sacco era un ribelle, un anarca, un refrattario,
. fuori sacco era un ribelle, un anarca, un refrattario, uno sperduto
sacco era un ribelle, un anarca, un refrattario, uno sperduto, un vagabondo
, un refrattario, uno sperduto, un vagabondo; fuori sacco era l'uomo che
3-185: l'emissione del tutto fuoritono d'un basso provocò una sera nella sala dell'
repentina e violenta, espulsione (di un oggetto dalla propria sede, di un
di un oggetto dalla propria sede, di un liquido da ciò che lo trattiene,
.); lo sporgere fuori (di un osso fratturato). papini
. papini, 26-170: poi un turbine uraganoso venuto dal nord metteva in
terracina... è l'accostamento d'un mistero, è quasi il graduale svolgersi
, è quasi il graduale svolgersi di un sortilegio, una intensa fuoruscita dal tempo
fuòra vìa), avv. in un luogo lontano; fuori dalla propria patria
propria patria, dalla propria casa; in un paese straniero, fuorimano.
estate e d'inverno, costì, abita un vecchio. à un figliolo fuorivia che
costì, abita un vecchio. à un figliolo fuorivia che à fatto soldi, e
che si trova (una persona, un oggetto, ecc.) o si svolge
dalla propria casa, dalla propria patria (un fatto). pirandello, ii-2-628
una pietruzza in patria, che tutto un regno fuorivia! baldini, 3-302:
gita fuorivia. bocchelli, 10-12: era un pensiero molto pratico e prudente, quello
, 339: per la strada, sotto un ciel sereno / come ora, con
caso. soffici, v-2-104: è un amico fedele, non tradisce, non
. periodici popolari, i-479: è un errore il credere che si danneggi l'
il [cane] maschio era capitato un giorno non si sa di dove ed era
, ma di dentro ordinati al dirimpetto l'un l'altro. f.
, 4-263: ascoltavano a bocca aperta un contadino di fuorivia che narrava gran cose
donna di fuorivia, era stato un atto d'innamorato. montale, 97:
quistione prima e capitolo secondo, fuorne un caso: e però dissi pensa quello
lo stesso, fuorsolamente che non più un solo animale, ma due più piccoli spuntavano
per lo quale alcune cose fuoriescie d'un termine, e una o tiene o movente
riuscire a liberarsi, a sottrarsi (a un pericolo, a una costrizione, ecc
3-392: chi rese la patria ad un regai foruscito e la gradita luce ad
regai foruscito e la gradita luce ad un sepolto ancor vivo? dotti, 74:
baldini, i-205: gli czechi mantengono un viso di gente fuoruscita, che intende
indipendente; ricettatore di forusciti, foruscito un tempo anche lui; poi tornato,
): raccettatore di fuorusciti, fuoruscito un tempo egli stesso, poi tornato a
dai fuorusciti ci si sarebbe potuto attendere un contributo notevole. soldati, 2-293:
alcuno sicuro. roberti, iii-43: un giorno [borea] si sprigiona dalle
. chi è stato espulso o cacciato da un luogo. aretino, 8-186:
la fiducia dovuta a dio in un ribelle a dio e fuoruscito dal cielo,
ed inerti. -chi ha abbandonato un partito politico. gramsci, 9-258:
. dial. la parte della foce di un canale o di un porto che sbocca
della foce di un canale o di un porto che sbocca in mare. zanotti
', quella parte della foce di un canale, porto, estuario o simile,
generosa prevenir gli audaci / che sovra un legno scherzan con la morte, /
. piccolomini, 8-126: ell'ha un mostacciuolo così dolcino, così traforello,
. qualsiasi monosaccaride che contenga nella molecola un anello pentatomico, costituito da quattro atomi
giocose 'glucosio '), che indica un carboidrato. furare (raro
: gli ricontoe... lui avere un carbuncolo supra de sé de infinito valore
de infinito valore, il quale ad un greco suo compagno, che de morbo era
: le furò fra dorerie e danari un valsente di dugenti ducati. alfieri,
persona); saccheggiare, depredare (un luogo). seneca volgar.,
seneca volgar., 2-70: se un ladro ti furasse una tua casa,
brama. p. fortini, i-507: un frate di santo austino, andando a
conquistare, togliere al potere altrui (un luogo); usurpare (un regno)
altrui (un luogo); usurpare (un regno). m. villani,
languire almen contento, / pur come un de le grazie o de gli amori
e ser martino, / per vedere un furare, altro offerere, / vederli dentro
aggiunto alla sua maliria bestiale o violenta un terzo elemento, l'intelletto, assumeva
terzo elemento, l'intelletto, assumeva un terzo corpo o una terza natura che
persona); asportare, trafugare (un cadavere). giamboni, 8-i-40:
0. rinuccini, 4-3-3: dove fugge un bel rio tra chiuse sponde / giaccio
il fior, tutto il bel d'un vago viso / celatamente investigando fura.
poeti. s. antonino, 2-77: un poco di tempo ho furato a satisfare
arrendevolezza dello spirito umano che può in un attimo secondar le illusioni le quali furano
-sottrarre, non computare (in un calcolo cronologico). ristoro,
, impedire a qualcuno il godimento di un bene materiale o spirituale, un vantaggio
di un bene materiale o spirituale, un vantaggio, un profitto, un privilegio
materiale o spirituale, un vantaggio, un profitto, un privilegio; cercare di
, un vantaggio, un profitto, un privilegio; cercare di ottenere per sé
beffate, / che 'l viver lieto in un momento furi. guidiccioni, 17-213:
l'arte entrar natura. / qual d'un bel riccio d'or tesse la foglia
per gli occhi porta / quel che 'n un punto el tempo e morte fura!
furò presso a quest'orno / damone un bacio. aretino, 8-166: per furar
oro, ha due occhi che ne disgrazio un falcone. baretti, 2-172: quasi
: quasi tutti principiano a stupirsi come un goldoni abbia potuto furar loro per sì lungo
furto minore / quando in dolce vendetta un guardo i'toglia. marino, 3-149
distaccandola da altri; sottrarre ad altri un affetto, un amore. chiaro
; sottrarre ad altri un affetto, un amore. chiaro davanzali, iii-7:
x-782: dimorò in questo travaglio quasi un anno intiero la innamorata vedova,.
? -attirare su di sé (un danno, una sventura). marino
e fura gli occhi a la fatica un poco. guarini, 63: le membra
lorenzo de'medici, i-178: così in un tempo sùbita mi fura / il sonno
i timor, che a'miei disegni un giorno / tu frapponevi, ecco, gli
13. rifl. allontanarsi furtivamente (da un luogo); segregarsi, appartarsi (
della furata pasta si cibava, in un momento trovassesi da altri tratti dal medesimo
fare del chiasso. -illecitamente accumulato (un patrimonio). padula, vi-296:
che uno spoglio de sopracitati novellatori ed un centone di versi furati a questo od
vi si porre con l'ànimo di fabbricare un in-folio, grande, grosso, e
non impiegato in una data occupazione (un periodo di tempo). aretino,
pulci, 4-29: tu debbi essere un ghiotto o furatore. bracciolini, 2-7-9
francesco domenico che non ha mai saputo un ette di furberie in grande, è dottore
s. v.]: 'furbacchione'. un po'meno del 'furbaccio ':
po'meno del 'furbaccio ': un furbo che si ricopre ma con assai di
al sor giacomo, l'amministratore, un furbacchione, amico del buon vino e
belle donnette. svevo, 6-162: sei un furbacchione, tu! solo non capisco
2. che dimostra meschina furberia (un atto, uno scritto).
: « l'importante è che trovino un desco ed un letto; ciò che si
importante è che trovino un desco ed un letto; ciò che si trova dal signor