reflessione. pananti, ii-115: a un saggio un prence i suoi tesori espose /
pananti, ii-115: a un saggio un prence i suoi tesori espose / e poi
allora, nella impossibilità di fissarsi su un elemento che manca loro continuamente di sotto
-rivolgere (un'arma); dirigere (un colpo). padula, 246:
, la donna fu considerata ovunque come un essere decaduto, e tale si stima
i braccianti ed i nomadi, certo costituisce un pregio. -scegliere un luogo per
certo costituisce un pregio. -scegliere un luogo per dimorarvi stabilmente. targioni pozzetti
-rifl. fermarsi, stabilirsi (in un luogo). buccio di ranallo,
che quando si dovesse fissare proprio in un posto, si stabilirebbe a casa sua.
ridurre il suo modo di vivere ad un più parco e più regolato,..
con rara efficacia (una persona, un carattere, un avvenimento). pascoli
(una persona, un carattere, un avvenimento). pascoli, 1-687:
in suffenus. -esprimere un concetto in modo chiaro, immediato,
di esso. negri, 2-180: ad un tratto una sua frase piombava con taglio
, mettendo a nudo il muscolo d'un argomento, fissandolo in un paradosso o
muscolo d'un argomento, fissandolo in un paradosso o in una definizione tra il
campi, strade, aie, fissavo d'un tratto o a forti colori gli aspetti
4. provocare il passaggio di un corpo da uno stato a un altro
di un corpo da uno stato a un altro più consistente (come da fluido
e loriot hanno suggerito nell'anno 1780 un metodo per fissare le polveri di quelle
intomo, li fissava alla parte d'un monte, dove la luce del sole già
vitrei su quelli ardenti della madre, diede un guizzo, e non si mosse più
attenzione (e può anche riferirsi a un modo di guardare che riveli amore e
milioni / d'astri, il vagito d'un agnello sperso / là tra le grandi
dell'universo. de marchi, ii-180: un ufficiale di cavalleria... non
in una data direzione, tendere a un punto determinato. cicognani, 2-83:
mia madre, a uno spiazzato: un praticello fiorito alla rinfusa davanti alla facciata
-rifl. rivolgersi con lo sguardo a un oggetto determinato. magalotti, 20-69
. magalotti, 20-69: sebbene ad un tratto... si fissasser con
l'apparenza non si mostrava a tutti ad un tempo. bontempelli, 8-22: il
7. figur. rivolgere il pensiero a un oggetto -fissare la carne: darle il
e rara no5. tener fisso verso un determinato oggetto tizia, che a tempi nostri
dire essa esserne stato ritrovatore un marinaio genovese. baldi, zione
verità), nell'animo (un sentimento, un'impresquando l'arco di
/ la bianca luna scolorir un'immagine, un ricordo).
più atta a fissare nella mente d'un giovane tutta la storia antica e moderna
le voci, l'atmosfera sonora d'un luogo, lo fissano nella memoria anche
torniamo sulla terra; a renderci conto come un solo dettaglio ci possa rappresentare tutto uno
nelle nostre pupille dalla luce violetta di un lampo. baldini, i-650: chi
milizia, iii-298: poiignoto sarà stato un raffaello, che non fissa subito i
, i-180: paghi di distinguersi per un qualche carattere pregevole, sensati, eleganti
cesarotti, i-175: chiunque vuol analizzar un soggetto, ragionarne con precisione, distinguere
? pea, 7-346: tale era un labirinto di detriti ammonticchiati per quanto spaziava
forma e nella lezione più corretta (un testo). carducci, ii-19-81:
sia individualmente sia collettivamente); formare un proposito; fare una scelta; definire
proposito; fare una scelta; definire un programma; decidere, deliberare; stabilire
: si vuol fare una fabbrica, un canale, / tutto a un pranzo si
fabbrica, un canale, / tutto a un pranzo si fissa e si dispone.
, 5-238: preso dalla nausea comperò un manuale di cucina e fissò per ogni
e fissò per ogni giorno della settimana un piatto diverso. -assol.
una norma, emanare una disposizione, un ordine; determinare normativamente; indicare una
senza ommissione né estensione qualunque, salvo un permesso speciale del senato accademico.
una merce; concordare il compenso di un servizio; pattuire. - anche assol
, si fece avanti; e, dopo un po'di cerimonie e di scuse,
non era ancora tornato di casa dentro un articolo del codice penale, e'fosse
5-395: proposi che a me fosse assegnato un onorario uguale al suo e si dividesse
beneficio oppure che si trascurasse di fissare un onorario qualunque sia a me che a
in uno stato d'animo, in un atteggiamento dello spirito; provocare uno stato
fissare e legare il multivolo poeta a un affetto unico, gentile e durato poi
, 2-233: mi pare che ormai un fatto esterno non può far altro che
silenzio troppo ascoltato, finivano col fissare un equilibrio magico, e uno stato tutto nuovo
di un'opera, al conseguimento di un fine, all'attuazione di un ideale
di un fine, all'attuazione di un ideale); perseverare (in una convinzione
perseverare (in una convinzione, in un proposito, ecc.); ostinarsi,
acremente. segneri, i-367: fissati un poco a ponderar vivamente quelle parole: *
morire. goldoni, iii-312: è un uomo che si fissa moltissimo nelle cose
si fissava, e, attivissimo in un punto, rimaneva quasi stupido in tutti gli
m'ero fissato di rispondere oggi, un po'lungamente, alla tua ultima che
invalidi. -dimostrare grande attaccamento a un bene reale o immaginario; aggrapparsi sentimentalmente
perché il loro piangere non era che un accomiatarsi da quella presenza nella quale invece
di questi mezzi la costituzione ha fissato un grande eccitamento, quello della eguaglianza di
: non so se sia facile trovare un altro poeta, il cui sviluppo sia stato
e, per così dire, fissato da un concorso così felice e caratteristico di circostanze
vespe serve solo a fissare, a prestare un corpo alla satira per quella felicità che
tradizioni popolari... a parma sopravvivono un po'più che altrove; e questo
, incupendosi a poco a poco come un fiore privo d'acqua. landolfi,
dapprima macchie contorni grassi presero a balenare un momento senza fissarsi, anzi comparendo soltanto
il giovane stornava 10 sguardo, in un rimpiattino di masse confuse. 15
dal vicario delle monache, a fissare un giorno per l'esame. carducci, ii-1-156
una cerimonia, una decisione) per un determinato periodo di tempo. - anche
, 1-20: il tumulto nacque per un decreto che fissava gli esami a novembre.
una data determinata, un'udienza, un appuntamento. d'azeglio, 1-327:
chiedeva solo di riceverlo o di fissargli un appuntamento, e la salutava con rispetto.
possa accadere qualche disgrazia, sarà fissato un medico, un cerusico ed una levatrice
qualche disgrazia, sarà fissato un medico, un cerusico ed una levatrice. tommaseo [
s. v.]: * fissare un servitore ', che ci renda,
: -sono venuto anche per fissare un carbonaio... -ce ne son
occorre? -prenotare (una camera, un appartamento, un posto a teatro)
(una camera, un appartamento, un posto a teatro); preparare, allestire
vieni anche te? -assegnare (un posto). alvaro, 2-32:
e lo batteva sul tavolo come per fissargli un posto. 17. pitt.
], in ognuno dei quali venne inserito un ago orientato verso i comi della sua
su una pellicola scura, grande come un francobollo. = voce dotta,
muro. fogazzaro, 5-152: ad un cenno suo i ragazzi le portavano fiori
fiocco di trina al collo, sospese per un momento il lavoro a maglia. alvaro
. alvaro, 8-67: mi accorsi di un crocifisso fissato sulla travata di fondo.
binoccoli si stava impavidi, fìssati per un momento in un ritratto. calvino,
impavidi, fìssati per un momento in un ritratto. calvino, i-133: inverosimile
. che ha preso stabile dimora in un luogo; allogato, domiciliato. milizia
il 4 canzoniere ', anzi che un poema, si potrebbe chiamare il giornale
potrebbe chiamare il giornale dell'amore, un giornale di tutti i fenomeni fuggevoli che
4. passato da uno stato a un altro più consistente (un corpo:
stato a un altro più consistente (un corpo: e si riferisce per lo più
5. che rivolge fissamente lo sguardo a un dato oggetto. bontempelli, 8-148
definito con esattezza (una dottrina, un sistema, una formula, ecc.)
la stessa immaginazione era inaridita innanzi a un contenuto dato e fissato, come si
: s'è creduto che quel padrone fosse un familiare di gesù e che ci fosse
fosse di già, tra di loro, un fissato. -determinato, stabilito da
prezzi fissati dal governo. -concordato (un prezzo); pattuito (un compenso)
-concordato (un prezzo); pattuito (un compenso). alfieri, i-46:
, 8-21: aver fatto di roma un paese fissato, definito, nei limiti delle
10. scelto, stabilito in precedenza (un periodo di tempo, una data,
per l'indomani. -concordato (un appuntamento). c. e.
alla stazione di udine mancai persino ad un incontro, fissato con persona che dovevo non
due cignali vivi e coll'aveme fugati valorosamente un branco di sei altri. roberti,
quanti travagli non esige la educazion di un giardino! bisogna... fugare
orror fugato il velo, / teco un dì sul tosco cielo / splenderemo ancor
4. figur. sopire (un male fisico o morale). -in
malattia); correggere, confutare (un errore); vincere (l'ignoranza,
la superstizione); liberarsi (da un timore, da un sospetto);
; liberarsi (da un timore, da un sospetto); alleviare (una sofferenza
(una passione); estirpare (un vizio); rimuovere (un impedimento)
(un vizio); rimuovere (un impedimento). iacopone, 4-21:
fantasticherie. baldini, 6-232: facendo un energico appello alla coscienza riapersi gli occhi
fortuna, / venni fugastro e come un fuoruscito. lancellotti, 1-170: essendo
. messo in fuga, in rotta (un esercito); sbaragliato, inseguito.
respinse. 2. allontanato da un luogo; espulso, scacciato; esiliato
era in quegli anni per il mondo un vero e proprio personale errante della rivoluzione:
si ritrovava ai segni e alle voci da un capo all'altro dei continenti.
figur. sopito, rimosso, estirpato (un male fisico o morale: cfr.
120: il fisico applica alle volte ad un membro o ferro o cauterio col quale
; composto sui moduli della fuga (un pezzo, un'opera). cfr.
luogo, a chiuder l'accademia, un suo coro fugato. d'annunzio, iv-2-626
che mette in fuga o in rotta (un nemico); che allontana (una
una persona); che resiste (a un assalto, a una tentazione).
la sua unica pacificante poiché consona ad un ordine bensì imposto, fugatore nondimeno di nubi
che rende vano, inoperoso, inefficace (un bene fisico o morale).
chi fuggisse dal fuoco, e giunse ad un monte, in sul quale, passato
in sul quale, passato che ebbe un fiume, trovò un castello diserto pieno
, passato che ebbe un fiume, trovò un castello diserto pieno di moltitudine di serpenti
precipitosamente, e talora segretamente, da un luogo, soprattutto per sottrarsi a pericoli
sp., (458): un soggetto tanto pericoloso, da perseguitarlo anche
[ediz. 1827 (461): un soggetto tanto pericoloso, da perseguitarlo anche
corridoio lo spettro fluorescente e fuggente di un monaco. -di animali. boccaccio
-che non si riesce a raggiungere (un luogo, una meta).
-che scorre rapido, impetuoso (un corso d'acqua). alamanni
piano assegga / pendente alquanto, ove un natio ruscello / possa il fuggente piè
presenta alla vista di scorcio o in un digradante movimento di linee prospettiche convergenti (
o sfocato per la grande distanza (un luogo). milizia, iii-110:
d'alpe selvosa. pindemonte, ii-42: un lungo in prima 10 vidi / e
allontanarsi rapidamente a chi si trovi sopra un veloce veicolo; che sfugge alla vista
, dalla stanza da letto balzò con un salto nella camera dov'egli trovavasi colla
al termine; che cesserà presto (un periodo di tempo, la vita,
sta per estinguersi; che dura solo un attimo (la luce, il calore)
prole abbia una sola / femina, un uomo, / che ritti in mezzo a'
idem, iii-17-239: ciò che d'un fatto umano, anche fuggente, anche
, anche efimero, anche irniente, un ingegno superiore ha notato e fermato con
padula, vi-281: dagli occhi fuggenti un verecondo / lampo le usciva di gentil
si va dileguando; tenue, flebile (un suono, una voce).
figur. caduco, fragile, illusorio (un bene materiale o spirituale, un desiderio
(un bene materiale o spirituale, un desiderio, una speranza). seneca
delle donne sparenti. la loro vita è un sogno, un fantasma indefinito e muto
la loro vita è un sogno, un fantasma indefinito e muto, fuggente, fluttuante
: questa fuggente e potente evocazione d'un atto, forse l'ultimo, di pietà
comprendere, determinare ed esprimere adeguatamente (un concetto); appena adombrato, indefinibile
nel machiavelli sembra delinearsi qua e là un altro concetto, la forza o logica delle
portico, il loro campanile, raccolgono un poco quella vita fuggente, sono i
ant. e letter. che fugge da un luogo all'altro, pronto alla fuga
fuggevoli, che lasciano dietro di sé un solco, per il quale si mettono le
: credevo che quegli esseri fuggevoli, d'un colore inafferrabile, via da un fiore
d'un colore inafferrabile, via da un fiore verso un altro fiore, senza
colore inafferrabile, via da un fiore verso un altro fiore, senza sosta, senza
calabroni. -ant. veloce (un veicolo, un animale). simintendi
-ant. veloce (un veicolo, un animale). simintendi, 1-188:
mari da antandro. -scorrevole (un liquido). g. del papa
sfumato, sfocato per grande distanza (un luogo, un oggetto).
per grande distanza (un luogo, un oggetto). di giacomo, i-395
i-395: l'ora del tramonto avanzava. un lume dorato che poc'anzi avea tutto
alla fine, fugace (la vita, un periodo di tempo). boccaccio,
vita. rovani, i-576: per un istante fuggevolissimo ei si tenne disciolto.
. che si svolge con grande rapidità (un fatto); che dura un breve
(un fatto); che dura un breve istante (uno stato d'animo,
tragedia in racine, essa sola tutto un mondo drammatico. rovani, i-682:
, senza commozion di passione, con un rapimento soave dell'imaginazione verso l'ideale.
in mezzo a tutto quel sorriso, un po'stanco un po'languido un po'fuggevole
tutto quel sorriso, un po'stanco un po'languido un po'fuggevole, di
sorriso, un po'stanco un po'languido un po'fuggevole, di cielo e di
gote si colorassero in sommo come per un bagliore fuggevole. baldini, 6-141:
furtivo; che si compie clandestinamente (un atto); dato di sfuggita, di
(un'occhiata); sfuggente (un modo di guardare, l'occhio).
testone ispido. palazzeschi, 7-135: un uomo brutto e vestito male...
nel caso più fortunato dovrà contentarsi di un fuggevole sguardo di compassione come si dà
sguardo di compassione come si dà a un mendicante. piovene, 5-463: la
la vecchia polizia dei « baroni » diviene un mezzo inconsapevole di azione rivoluzionaria e di
lievi ombre: sul prato / le segue un cane co'fuggevoli occhi.
i-109: siete [o donna] un gemito, un sorriso, / un
siete [o donna] un gemito, un sorriso, / un fuggevole fantasma;
] un gemito, un sorriso, / un fuggevole fantasma; / siete un sordido
/ un fuggevole fantasma; / siete un sordido, un sublime, / un
fuggevole fantasma; / siete un sordido, un sublime, / un terribile diletto,
siete un sordido, un sublime, / un terribile diletto, / un mistero.
, / un terribile diletto, / un mistero. carducci, 847: è lidia
e andava a riflettersi sulla parete dipingendovi un fluido scompiglio d'arabeschi di luce continuamente
adombrano e s'illuminano a volte di un caldo viola fuggevole e affascinante. bartolini
che non ha caratteri stabili e definiti (un fatto, una circostanza, un indizio
(un fatto, una circostanza, un indizio); che non si può
comprendere, determinare ed esprimere adeguatamente (un concetto); indefinibile, inafferrabile;
da manzoni in guisa che ne cava un vero processo psicologico. bontempelli, 19-45
. bontempelli, 19-45: se sfogliamo un album retrospettivo di mode, è mirabilissimo
fuggevoli e insieme più tipici che segnarono un frammento del secolo. cicognani, 9-80
conversazione, come chi si vergogni d'un passato ancor troppo recente. de marchi
fuggevolmente, una sola volta, d'un viaggiatore in stoffe. ma era stato un
un viaggiatore in stoffe. ma era stato un fuoco di paglia. bocchelli, 3-70
, per il breve tratto compreso fra un isolato e l'altro, rasentando il muro
anche fuggevolmente, di tutti, occorrerebbe un volume. pascoli, i-797: di
ugge; che si allontana precipitosamente da un luogo; che va errando di paese in
, per lo più, di sottrarsi a un pericolo, a una minaccia, a
pericolo, a una minaccia, a un inseguimento, a una condanna);
si cambiò nome e, andato in un lontan paese, si diede in preda ad
una finestra, e gli assalitori credendolo un nemico fuggiasco lo rincacciarono nel suo buco
. forse domani troveremo in questi boschi un gerarca fuggiasco. -in partic.:
, 5-95: sua madre aveva accolto un soldato fuggiasco dell'armata, quantunque vittoriosa
, la bella fuggiasca avrebbe finalmente scoperto un boschetto dove... potrebbe schiacciare
boschetto dove... potrebbe schiacciare un sonnellino. -di animali. savonarola
/ pur solo ad uno implacida, ad un solo, / povero, un dio
ad un solo, / povero, un dio sì umilmente dio!
che sta per terminare, fugace (un periodo di tempo, una stagione)
d'annunzio, v-3-820: ardisco mandarle un fascio di rose chiare che le daranno
-trascorso in fughe continue e affannose (un periodo di tempo, la vita)
. -oscurato (il sole, un astro). ojetti, ii-24:
il funebre covo della mia memoria / rimanga un asilo alla fuggiasca, smarrita tua
: ogni virtuoso regolarmente parlando, ha un certo genio fuggiasco, che schiva, quanto
dagli amici fuggiaschi, ci basta imbroccare un buon verso o guardare la bella pittura.
, noi siamo i tre unici liberi in un mondo fuggiasco, servo della paura.
ed ivi leggeva e meditava alla fuggiasca un quarticello d'ora. -andare,
fuggiasco e ramingo, mostrandosi, come un malnato, male in arnese di panni da
ii-398: canta la fama che le grazie un giorno / vider l'onore andar fuggiasco
per uno omicidio fatto in persona di un pompeo milanese. foscolo, iv-298:
d'intendervi tra voi soli, udite un po'il cristianello fuggifatica! marnioni,
: noi potressimo essere domandati a ragione un popolo fuggifatica. = comp.
e il fuggi fuggi si sparsero in un baleno per la città. verga, i-211
sotto il baldacchino,... accadde un parapiglia, un fuggi fuggi, un
,... accadde un parapiglia, un fuggi fuggi, un casa del diavolo
un parapiglia, un fuggi fuggi, un casa del diavolo. soffici, v-2-212:
impazzita, si rimescolava gigantescamente, come un liquido in una immensa caldaia a bollore,
una immensa caldaia a bollore, con un frastuono enorme di scalpiccii, di voci,
né come, né perché. era un rivolgimento, un fuggi fuggi generale.
, né perché. era un rivolgimento, un fuggi fuggi generale. palazzeschi, 4-94
che doveva riportarle a firenze, diedero insieme un gran respiro. pasolini, 1-4:
basta. panciatichi, 286: ho fatto un saluto a madama di richemond da parte
]: arrivato a empoli, mangiai un po'a fuggi fuggi, e seguitai pel
condiscendente da non allarmarsi... di un abbraccio a scappa e fuggi quando mi
facesse sopra [alla coltivazione delle patate] un poco di studio.
vi-490 (13-12): e'fuggiria per un fanciul di culla. angiolieri, 50-14
sopra. metastasio, i-122: invan cerchi un riparo / con pietosa menzogna al suo
, i-67: aveva veduto a fuggire un uomo; comprendeva che trattavasi d'un
un uomo; comprendeva che trattavasi d'un qualche delitto. d'annunzio, iv-2-
e si fuggirono. -sottrarsi a un pericolo, a una minaccia, a
molle di pioggia, al risonar d'un passo, / fuggono ranchi ranchi i
morte carni. baruffaldi, xxx-1-78: un augellin... /...
alvaro, 9-331: il ballo è un vecchissimo rito... esso è niente
al vento nebbia, / là presso un fiume che si chiama trebbia. d'
27 (32): vi viene un vento talvolta lo state, di verso lo
d'ambra, 4-20: fuggì in casa un suo amico, confidandosi, / perciò
diede a fuggire perdutamente nel folto come un daino sbigottito. e non lo vedemmo
... fuggì ad abitare in un piccolo paese dell'etna. -di animali
d'armenti in guisa, / quasi in un gruppo, spaventati, a torme /
davanti amore. foscolo, 1-167: un dì, s'io non andrò sempre fuggendo
ore. 4. allontanarsi da un luogo; dileguarsi. -in partic.
io conobbi riuscì a fuggire aprendo di notte un cunicolo mediante una scatola di carne vuota
: mi fuggii addirittura dal convento per un fenestrello della cantina. frocchia, 97:
cantina. frocchia, 97: fece un piccolo involto delle cose sue più care,
fugendo subito. caro, i-283: un fanciulletto... mi fuggiva innanzi
è scappato. tutti fuggono, con un battere sordo di scarpe sui lastroni del pavimento
corte / lassando al re per vendetta un capello; / ché fuggendo da lui
8. per estens. spostarsi velocemente da un punto all'altro; allontanarsi con grande
altro; allontanarsi con grande rapidità (un oggetto, un veicolo, un corpo celeste
con grande rapidità (un oggetto, un veicolo, un corpo celeste).
(un oggetto, un veicolo, un corpo celeste). -anche: tramontare
dai rami e fuggono pel bosco con un gemito lungo e sbarazzino. barilli, 2-14
]. -emanare, diffondersi (un suono, una voce). macedonio
le fuggiva. -fuoruscire (un vapore). d'annunzio, v-3-42
se [il macchinista] lascia fuggire un filo di vapore, la pressione cade e
con la pressione la velocità, d'un tratto. -soffiare impetuosamente (il
ora, davanti ai loro occhi, un lungo, largo, diritto viale alberato fuggiva
impressione, a chi si trovi sopra un veloce veicolo, di allontanarsi con vorticosa
[i cipressi], e pareano un corteo nero / che brontolando in fretta in
: voleva che io portassi... un bel cappello all'italiana sotto cui i
vento in faccia. -sfilarsi (un indumento). beltramelli, iii-52:
/ sì ch'a la morte in un punto s'arriva. lorenzo de'medici,
, / si trova come me 'n un giorno vecchio. folengo, ii-102: il
mesi / son fuggiti così: ci resta un gelo / fosforico d'insetto nei
d'insetto nei cunicoli / e un velo scialbo sulla luna. -con
nave della mortalità fuggendo n'andiamo l'un dopo l'altro per quel procelloso mare
estrema, / e per fuggir solo un sospiro aspetta. manzoni, ii-616:
opportunità); scadere, trascorrere (un termine). macinghi strozzi, 4
, le nubi); svanire (un colore, una visione, un'immagine)
del ciglio? marino, 2-113: un rossor dal candor non ben distinto / varia
13. figur. desistere da un proposito, da un'azione, da
proposito, da un'azione, da un determinato genere di vita; rifuggire dal
fuggir dal male, che correre incontro ad un bene. de sanctis, ii-15-9:
volentieri da una rivoluzione fonte di libertà in un ordine immobile fonte di tirannia. pea
11-48: il carnevale, come usava un tempo, aveva le sue ragioni, ubbidiva
, uscire da se stesso, essere un altro, abolire il presente, fuggire nel
il presente, fuggire nel passato, un passato divenuto per qualche ora immobile.
, iii-1-17: abbiamo anche noi sentito un giorno di aprile, quando il nostro
, disperdersi, per gli orizzonti come un vapore infrenabile. serra, ii-427: ogni
, dileguarsi, andare in rovina (un bene materiale o spirituale). -in par
par tic.: risultare irraggiungibile (un fine), inafferrabile (una preda
(una preda), inattuabile (un progetto), fallace (una speranza
barberini, iii-267: quaggiù il diletto in un momento / da noi sen fugge con
. pananti, ii- 89: sotto un velo il piacer si sta riposto, /
alma impaurita! -andare a finire in un determinato modo, aver buono o cattivo
diminuire, attenuarsi, scomparire definitivamente (un male fisico o morale). -anche
. pallavicino, 7-297: a guisa d'un pappagallo, quanto ha letto gli fugge
inavvertitamente o fuggevolmente (una parola, un detto); essere palesato (un segreto
un detto); essere palesato (un segreto). d. bartoli,
toscano, e non lasciarsi fuggir della penna un gnanca per né anche, un barille
penna un gnanca per né anche, un barille per barile. parini, xvi-68:
l'uomo non ha che la parola: un suono che fugge, una fuga di
19. finanz. venire trasferito da un luogo all'altro, da un investimento
da un luogo all'altro, da un investimento all'altro, per lo più
berni [crusca]: puoi far con un compagno anche a salvare, /.
21. tr. evitare, scansare (un pericolo, una minaccia); impedire
chi sta in casa altrui e sente un puzzo che non può convenientemente fuggire né
noiosa gente. petrarca, 23-160: in un cervo solitario e vago / di selva
lo stormo. boccaccio, v-57: vidi un ardente carro, tirato da due dragoni
ed alla dissolutezza. -abbandonare frettolosamente un luogo; tenersene lontano, stare alla
, le seconde scuole, / ch'un dito, un grano ed un detal vel
scuole, / ch'un dito, un grano ed un detal vel mostra.
/ ch'un dito, un grano ed un detal vel mostra. marino, vii-523
; e levando il muso pareva fiutasse un vento di libertà dalle praterie lontane.
leopardi, iii-2xx: che sono io? un uomo proprio da nulla. lo vedo
l'ozio. -soffocare, respingere (un sentimento). guittone, v-210-3:
(una legge); sottrarsi (a un dovere, a una pena).
voi? -rifiutarsi di ascoltare un discorso, di accettare un insegnamento,
di ascoltare un discorso, di accettare un insegnamento, di osservare una regola.
e indugi alla visione. -oltrepassare (un limite). dante, par.
fuggire i giorni e tore, / con un succhiello vo'bucarmi 11 cuore. carducci
si fa nella carne con la punta di un ago e con certo colore,.
fuggire che non me ne sia stato fatto un poco. 26. ant. nascondere
tempo': di nave che, durante un fortunale, trovando eccessivo il tormento recato
io per farle fuggire conviene che mandi un ruggito da leone. pirandello, 5-457
: v. mattana. -fuggirla per un piccolo pertugio, per il rotto della
della cuffia: salvarsi a stento, per un pelo. beccari, xxx-4-294: or
(come si suol dire) / per un piccol pertugio, ancor mi trema /
algarotti, 1-5io: è [orazio] un amabile filosofo, un socrate elegante,
è [orazio] un amabile filosofo, un socrate elegante, che dà una qualche
tradimento. boccaccio, ii-235: ben è un mese ch'io l'ho seguitata;
fuggitivi e che si sono retirati in un luogo forte in mezzo a quelle boscaglie
errante e fuggitiva / cerco cacciar con un can vecchio e zoppo. guarini,
carco / affronta o segue, in un leggiadro e fiero, / o fere attende
. boriili, 3-55: impietra d'un tratto sulle dune il fuggitivo sciacallo.
poetico. -composto da fuggiaschi (un gruppo, una comunità, un regno
(un gruppo, una comunità, un regno). s. agostino volgar
occulto, sicuro, ben riparato (un rifugio). bibbia volgar.,
continue e affannose, in nascondigli (un periodo di tempo, la vita stessa)
o si allontana con grande velocità (un veicolo in terra, una nave in mare
ruote [del treno] / di ferro un mormorio / mandassero, un ronzio,
di ferro un mormorio / mandassero, un ronzio, / nel silenzio profondo,
il mare appariva tutto quanto sereno, d'un verde soave,
color diversi. -che scorre rapidamente (un corso d'acqua). -acqua fuggitiva
-che non si riesce a raggiungere (un luogo, una meta).
-svelto, spigliato, agile, leggero (un membro, il piede, la mano
e. gadda, 7-29: tutto un va e vieni di nomi e di modi
2. che è passato al nemico (un soldato); disertore, transfuga.
dallo sguardo di chi si trovi sopra un veicolo che si muove velocemente. -anche
, che è prossimo al termine (un periodo di tempo, la vita stessa)
consumar questa caduca, scorza, / s'un tal dolor non è di tanta forza
/ deridendo, e pare inviti, / un fiore di pallida brace / si toglie
. che si compie in brevissimo tempo (un atto dei sensi o dello spirito)
; che volge rapidamente al termine (un avvenimento, un fenomeno, una sensazione
rapidamente al termine (un avvenimento, un fenomeno, una sensazione, una situazione
spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo. verga, 2-29:
. cicognani, 9-157: giovinezza con un gran fermento di immaginazioni amorose: nella realtà
, 140: il più fuggitivo sorriso di un nobiluomo era sufficiente a riempire di sole
luce); che è al tramonto (un astro); evanescente. - anche
, 23-112: gittaimi stanco sovra l'erba un giorno. / ivi, accusando il
. strozzi il vecchio, ix-413: quasi un fugitivo raggio vago / d'arno appigliossi
densità delle tenebre non poteano vedersi l'un l'altro, benché vicini, se non
del ciel bella riluce; / è un razzo lieve e suol per la sua via
tramonti / del cielo e del canale: un rosso un oro / di ricordo a
cielo e del canale: un rosso un oro / di ricordo a inseguir la fuggitiva
; che si va estinguendo rapidamente (un suono, una voce); tenue
e sottile. cesarotti, i-365: un suono fuggitivo, non sostenuto, uniforme
qualcuno deve morire. pecchi, 3-137: un grido di ghiandaia sale rauco dal fosso
(uno scritto, una trattazione, un discorso). paleotti, l-n-384:
, ma anche l'anno prossimo scorso un fuggitivo e tronco abbozzamento. de sanctis,
fame una storia,... un episodio rapido alla maniera di dante, un
un episodio rapido alla maniera di dante, un tratto fuggitivo che lasci intrawedere tutto l'
atterrita, ma voi non potete fame un romanzo. dossi, 938:
... se n'era volata da un mondo all'altro. metastasio, i-300
da fissare, da esprimere adeguatamente (un concetto, una realtà); inafferrabile
; che non si può appagare (un desiderio); irraggiungibile, inattuabile.
: che si è allontanato precipitosamente da un luogo, per sottrarsi a pericoli,
e sicuro; che ha disertato (un soldato); che è in rotta (
militare); che è evaso (un carcerato); che ha abbandonato,
diventa più triste..., un tribunale giudica la regina fuggita. govoni
cesare, passato il visurgo, intese da un fuggito dove arminio voleva far giornata.
: parea, con la corazza, un fante a piede / o piuttosto un fuggito
, un fante a piede / o piuttosto un fuggito di galea, / che strascinasse
: la vecchia ci avèa lei pure posto un dito -e non il mìgnolo -nelle azioni
). - anche: sfuggito (un pericolo, un male, ecc.)
anche: sfuggito (un pericolo, un male, ecc.). della
divinità. 3. abbandonato (un luogo). caporali, ii-50:
4. per estens. trascorso velocemente (un periodo di tempo); giunto al
cessato (uno stato d'animo, un ricordo, una sensazione). pulci
melan- conicamente. bocchelli, 10-25: un legame tenero e sensuale...
sensuale... si palesa per un colore, un odore, una luce,
. si palesa per un colore, un odore, una luce, un suono
colore, un odore, una luce, un suono, evocanti, alle volte,
inavvertitamente o fuggevolmente (una parola, un giudizio, una notizia).
fuggendo; che è la fuggitrice altro che un indizio di futura miseria?
fuggiasco (una persona); scalpitante (un animale). ariosto, 45-71
troveranno tutte. -che nasce da un animo malvagio (un impulso, un
-che nasce da un animo malvagio (un impulso, un sentimento).
un animo malvagio (un impulso, un sentimento). faldella, iv-164:
di lui, pari al rombare vorticoso di un nibbio, poi calò nel suo cuore
poi calò nel suo cuore rapidissima come un fulmine, e vi ficcò le unghie
dante, purg., 33-44: un cinquecento diece e cinque, / messo
landino, 321: dice che v'era un duca, cioè un signore d'exercito
che v'era un duca, cioè un signore d'exercito mandato da dio el quale
questa terza volta, si sente predire un dxv, che anciderà il gigante e la
per tutto il suo giro guarnita d'un riparo composto d'alte pietre infisse,
fulano (folano), sm. un tizio, un tale, qualcuno.
folano), sm. un tizio, un tale, qualcuno. ramusio, iii-208
dall'ar. fulan 1 tale, un tale ': passato in alcuni dialetti italiani
una leva con cui si vuole sollevare un carico. v. riccati,
dei palchetti; ché avendo a sostenere un picciolissimo peso, quasi niente avranno da
ii-1027: la sua energia oscillò, un breve istante in uno di quei dubbi
motivo essenziale, punto centrale (di un problema, di un'organizzazione, ecc
.. era fulcro intorno a cui un certo ordine continuava a roteare, se non
di certe bigonie) si aggrappano a un sostegno. = voce dotta, lat
se gli mettevano sotto lo facevano fare un certo modo di lampeggiare quasi somigliandosi al
le forme e gli elementi / volgono un ballo. cagna, 1-175: il
cellini, 567: questo biagio aveva un carbonculo bianco, di quella sorte bianco
rubini di sopra; ma stava in sé un fulgente tanto piacevole che egli lucea in
2. figur. purezza adamantina (di un ideale, della virtù, ecc.
f. frugoni, 5-54: nacque com'un fosforo per le fulgidezze della nobiltà e
, iv-1-86: talvolta la edizione di un testo rappresenta spesa di forza intellettuale (
della fulgida fiamma che lo spense / uscì un spiro che mi fece attento. boccaccio
accende sulle sue dita bianche di milionaria un brillante focoso, fulgidissimo. -per
intero teatro. -smagliante, brillante (un colore). f. f.
la carne lacerata era viva, d'un rosso fulgido. mi accontentai di domandargli se
aveva disinfettato la ferita. -che ha un colore brillante (una sostanza).
, /... intero, in un sol sorso, un fiasco bebbe.
. intero, in un sol sorso, un fiasco bebbe. -scintillante, sfavillante (
: occhi fulgidissimi, perpetuamente volgentisi da un lato all'altro. d'annunzio,
, o signori, a pronunciare un nome... il nome del canonico
coppia, un giovanetto e una fanciulla, stretti l'uno
altro, come evocati dalla immaginazione d'un poeta. pascoli, 661: il
, 16-v-379: col suo nome hanno dato un... fulgido lustro alla loro
e nobiltà d'intenti; sublime (un ideale, un comportamento, ecc.)
intenti; sublime (un ideale, un comportamento, ecc.). pascoli
, e ci parrebbe di riguardare quasi un altro sole. ciro di pers, 233
oro qui sotto in superbo tetto / d'un pallido fulgor le travi accenda. cesarotti
l'oscurità cresciuta, e lumeggiavano d'un chiarore istantaneo i lunghissimi tetti e gli
. 1827 (637): lumeggiavano d'un fulgore istantaneo i lunghissimi tetti e gli
, 9-206: l'aveva vista in un fulgore di luce nel momento in cui
disse ancora la fanciulla senza arretrare, solo un poco abbacinata dal fulgore della lama.
l'insieme dei raggi avventizi che circondano un oggetto risplendente. galileo, 151:
. rolli, 550: spira all'alme un dolce foco, / di tue luci
, 143: nelle pupille ardea / un tremolo fulgore. d'annunzio, i-452:
beata beatrice. morante, i-75: un fulgore morboso gli accendeva le pupille,
tenebra. stuparich, 3-30: fra un miserabile e una nobil- donna l'amicizia
poca e stretta. papini, 373: un libro fuligginato da qualche macabrità.
la fuliggine. nievo, 7: [un vasto locale] oscuro anzi nero di
trovare, non è altra cosa, che un liquido grassetto e melmoso di color di
di cioccolatte. boriili, 2-223: in un crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi
boriili, 2-223: in un crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi un frac
crocicchio un indiano color fuliggine sta provandosi un frac. buzzati, 4-322: adesso
nel cuor della notte la luce elettrica a un tratto si spegne... di
secondo la medicina antica, passavano da un organo all'altro di un corpo animale o
passavano da un organo all'altro di un corpo animale o erano originati dagli umori
. vallisneri, ii-13: volendo, che un misto non si corrompa mai tanto,
non più con la fuliggine, ma con un color bruno tratto dal tabacco. carena
che 'n questo fumo vi s'avampi un bel fuoco, e sia fuoco d'onore
sussulti dei tendini; e a volte un balbettamento inintelligibile le usciva dalle labbra,
che è sporco di polvere nerastra (un oggetto, un volto, ecc.
di polvere nerastra (un oggetto, un volto, ecc.).
e puzzolente. anguillara, 8-308: un picciol rame concavo indi appende / a
di sudore. segneri, iii-1-261: un fuliginoso e fetido avanzo di fuoco spento
fuligginosi apparve tutto ancora gocciolante d'olio un antico schioppo da caccia. pascoli,
tien fermo, lo doma. è un giovinetto chiomoso e fuligginoso. tinto il
. quarantotti gambini, 7- 251: un grande fuoco scoppiettava e rombava in fondo,
il colore simili a quelli della fuliggine (un vapore, un'esalazione, ecc.
chi l'esercita, sta simile a un spazzacamino, tinti da carboni e da dispiacevoli
fuliginoso sulfureo. parini, 23: altri un altro ne scote; e de le
fucina. -denso, torbido (un umore). mascardi, 431:
fuliginosa le chiome, vien rimirata quasi un mostro deforme. redi, 16-iii-331: contenevano
. targioni tozzetti, 12-8-348: formando un misto di fondo, o ben cristallino,
: fu allora che si mise in opera un inchiostro non così pallido o fuligginoso quale
copriva quest'abito con uno spolverino di un colore fuligginoso. -che ha la pelle
a condizioni climatiche, ah'aria di un ambiente, ecc.). rovani
delle città, l'india brulicante come un formicolaio sotto il sole; ecco di contro
torbide passioni, impuro (panimo, un sentimento, ecc.). campanella
parte assurda e fuligginosa. -che ha un aspetto cupo, fosco (una persona)
lo lasciarete riprendere e allora che sarà un poco tegnente, gli metterete la lingua così
vi sarà stata alquanto, la porrete in un piatto col suo adobbo di sopra,
una sola lieva, scoccava molti dardi ad un tempo: col motto, preso da
n. agostini, 5-7-87: in questo un crudel vento impetuoso, / si levò
, e tutto 'l cielo, / d'un denso si coperse, e scuro velo.
. galileo, 3-1-124: avendo ridotto un gran pezzo di marmo all'immagine, non
all'immagine, non so se d'un ercole o di un giove fulminante,.
so se d'un ercole o di un giove fulminante,... esso ancora
. foscolo, iii-1-364: sia duce un solo, un solo re, quell'uno
iii-1-364: sia duce un solo, un solo re, quell'uno / che
, e squarciando la detta pelle fa un tuono maraviglioso, ed un urto sì grande
pelle fa un tuono maraviglioso, ed un urto sì grande, che talora arriva
volte ne furono, pel bersaglio di un piccolo ridotto interno munito d'artiglierie,
colpo, ecc.); mortale (un veleno). ganzarmi, i-2-98
una contessa battini luziares morisse affogata in un barile o avesse a pigliare una polmonite
. bruna, esile e formosa a un tempo; tutto fuoco, con un paio
a un tempo; tutto fuoco, con un paio d'occhi fulminanti e una bocca
replica, di discussione, perentorio (un comando); che è dettato dall'
in modo improvviso e spesso rivelatore (un sentimento, uno stato d'animo,
avvince in modo immediato e completo (un discorso, un'immagine, la bellezza
senso generico, un'autorità civile, un editto, ecc.). giovio
italia, soggette al suo imperio, un fulminante editto. 6. disus.
accende quando è sottoposto a sfregamento (un fiammifero). rajberti, 2-23:
schioppo come se fossero stati fulminanti di un fucilino di latta per gioco da ragazzi
è formato da due fulmini raggianti (un particolare tipo di croce). fulminare
[bibbia], 3-134: aperto un uscio segreto del solaio, trassero pietre
il fattorino gaby e lo ha rapinato di un milione. e. cecchi, 6-366
e. cecchi, 6-366: infuso in un antico, glorioso vino di spagna,
tanto e così violento tossico da fulminare un reggimento. bocchelli, 3-121: i tedeschi
già s'arrischian, già volano, già un guardo / sfugge dagli occhi tuoi che
, terribile, fulminava la classe di un ultimo sguardo. -riverberare.
seppero ritrovarmi e fulminarmi colle citazioni in un picciolo tugurio ch'io aveva preso in affitto
essi non avrebbero pur voluto sorreggere con un dito. gioberti, 1-ii-442: michele di
solito nella uguale disposizione di spirito di un operaio che abbia da fare intorno alle correnti
correnti ad alta tensione, o di un minatore nella sua galleria: i quali
. 4. scagliare (un fulmine). boccaccio, i-474:
la nostra donna, sei santi, ed un dio padre, con certe saette in
con violenza, scagliare, vibrare (un proiettile, un'arma, un colpo
(un proiettile, un'arma, un colpo, ecc.). boiardo
caro, 12-505: diè corineo per un gran tizzo a l'ara / di piglio
calci, e 'l corso appresta / un piè in cento orme, ed ha in
piè in cento orme, ed ha in un cor più cori. monti, 4-631
4-58: lorenzo era per fulminarvi adosso un altro processo. albergati, 547: egli
'. alfieri, v-1-810: tosto un editto io fulminai. tarchetti, iv-43:
, con veemenza (un'idea, un sentimento, un giudizio, una minaccia
veemenza (un'idea, un sentimento, un giudizio, una minaccia).
dargli la riputazione di potentissimo artefice di un alto e sdegnoso genere di poesia,
ad uomo libero, non che ad un re, ed un eroe, il sentirsi
non che ad un re, ed un eroe, il sentirsi in simil maniera
di mali successi. -provocare (un danno fisico o morale). leopardi
. carducci, ii-5-152: mi dica un po'lei se è un bel modo
: mi dica un po'lei se è un bel modo di procedere questo, fulminarmi
modo di procedere questo, fulminarmi d'un tratto una nota con cui mi si
conviene andare a vinegia alla cura d'un gentiluomo troppo mio grande amico. tasso
. -per estens. eruttare (un vulcano). leopardi, 34-31:
, con letizia e con favelle / d'un amoroso lume fulminando. achillini, 1-137
camera con una stanga e, fulminando come un aspide, chiamò presto certi vicini qui
. -calare con la rapidità di un fulmine. saba, 572: fulminava
alla partenza, fulminò la notizia che un altro prigioniero li avrebbe accompagnati.
cosa è donna?... / un mar di gioia, di virtude un
un mar di gioia, di virtude un monte, / d'amore un fuoco,
di virtude un monte, / d'amore un fuoco, e d'ira un dolce
amore un fuoco, e d'ira un dolce obblio / fucina d'arti, e
: al romor tuono, al fiammeggiare un lampo / sembra la spada, e fulminato
, tra le cento braccia inaridite d'un albero fulminato, sopravvivere talora un ramo
d'un albero fulminato, sopravvivere talora un ramo solo e rivestirsi di fiori. d'
lingue viperine non s'esala più che un filetto di fumo. dessi, 3-77:
fuoco, invoca a re del convito un altro fulminato: satana. -per
paesi. -ant. provocato da un colpo di arma da fuoco. dalla
adustione. -ucciso improvvisamente (da un malore); freddato sull'istante (
casati, ii-1-859: di ritorno da un viaggio, cadde fulminato da colpo apoplettico
iv-161: era proprio morto fulminato, un giorno, mentre gli passò un moscone davanti
fulminato, un giorno, mentre gli passò un moscone davanti il naso. de roberto
-arso, inaridito (un luogo, un paese). sbarbaro
-arso, inaridito (un luogo, un paese). sbarbaro, 4-90:
; poca acqua non sempre salubre, un paese fulminato dal sole. -letter
reso del tutto vano, annientato (un sentimento, una speranza, ecc.)
disarmò la mano / al girar d'un bel ciglio / e al balenar d'un
un bel ciglio / e al balenar d'un guardo, / fulminato restò di fulminante
5. scagliato, vibrato (un dardo, un'arma); tirato
arma); tirato, sparato (un colpo di arma da fuoco).
fulminato piombo, / nel cor percosso, un notator delfino. da molino, lx-3-57
. abba, 1-101: fummo trattenuti da un fuoco terribile, fulminato da un muro
da un fuoco terribile, fulminato da un muro, sul quale, nel fumo
di fanteria. -eruttato (da un vulcano). marnioni, 1-84:
6. figur. emanato (un editto, una scomunica); inflitto
); inflitto (una pena, un castigo). sarpi, vi-1-39:
sarpi, vi-1-39: la publicazione d'un monitorio così severo, repentinamente fulminato contro
dall'ignoranza. muratori, 7-i-277: un bel servigio fecero a questa nazione le pene
, con veemenza (una parola, un discorso). a. cattaneo,
ogni tanto una finestra si apriva e un fiasco oppure una lampadina fulminata volava per
vi siano di quegli sguardi coi quali un uomo e una donna che non si conoscono
da una scarica elettrica quando colpisce un organismo (e variano a seconda della sua
congettura, altro non è, che un globo di varie materie ignee, e zulfuree
fortemente conglutinate, nel loro accendimento concepiscono un velocissimo moto ed impetuoso, ed in
: parecchi uomini morirono di fulmine, un fulmine entrò in chiesa, un altro
, un fulmine entrò in chiesa, un altro ruppe dentro al porto di napoli gli
napoli gli alberi e l'armatura di un vascello. fogazzaro, 2-99: alcuni
cima e mostrano la fenditura nera d'un fulmine. fucini, 405: giù da
l'aria era infuocata dai fulmini d'un temporale che si avanzava lucente come una
dormire; ed ecco il fragore spaventoso d'un fulmine prese in mezzo la casa e
azzurra. moravia, i-692: improvvisamente un fulmine saettò con luce accecante attraverso la
luce accecante attraverso la nuvolaglia partendo da un angolo lontano del cielo, scendendo in
opposto. pavese, 6-149: m'investì un sentore folle di fradicio, di frasche
di frasche, di fiori schiacciati, un odor acre, quasi salso, di fulmini
, 21-266: in quel medesimo pugno, un dito del quale intagliava nelle tavole della
pietra il decalogo della legge, teneva un fascio di fulmini. 2. per
di v. s. bisognerebbe che fusse un fulmine. d'azeglio, 2-293:
: sto benone di salute: ho trovato un cavallo inglese, ch'è un fulmine
trovato un cavallo inglese, ch'è un fulmine. levi, 3-181: finì che
era quel morto. ma chi fui? un fulmine, camminai come una disperata,
. soldati, i-188: il barista era un ragazzo, che non avrà avuto vent'
pallido, bruno, magro, era un fulmine, un portento. -arma
, magro, era un fulmine, un portento. -arma o proiettile micidiale
nievo, 1-547: udendo esser io un europeo, mi domandò, se sapessi
, / rivale al gran padre / un giorno sarà. foscolo, 1-78: sténelo
formiche mi verrebbe voglia di mandar loro un fulmine dalle nuvole mie. dossi,
o nell'una o nell'altro, un punto di congiunzione fra il mio e il
a pochi mesi ci sentimmo colpiti da un fulmine, perdemmo nostra madre. cicognani
non si vedono che a napoli: un cielo scuro, un vento a fulmine,
che a napoli: un cielo scuro, un vento a fulmine, ed un mare
, un vento a fulmine, ed un mare gonfio, nero come inchiostro. cicognani
, i-155: era il messeri, un bel pasciuto e sodo giovinotto pizzicagnolo
e la volata irresistibile. -avere un fulmine per capello: essere furibondo.
bandi, 373: giovanni nicotera aveva un fulmine per ogni capello, e se
colpo, n. 23. -come un fulmine: con grandissima velocità, con
. alfieri, i-27: andava come un fulmine. verga, ii-331: la
fin dal giorno innanzi si era sparsa come un fulmine. palazzeschi, 4-186: quando
la battaglia [napoleone] capitava come un fulmine a parigi. -in modo
milano mi giunse improvvisa e dolorosa come un fulmine. soff ci, v-2-6: mesi
: mesi fa, essendomi giunta come un fulmine la notizia della sua morte improvvisa
morte improvvisa,... a un tratto mi ricordai che uno di codesti
mazzini, i-104: mi colpì come un fulmine, e mutò il mio essere
nel cuore di quella buona gente come un fulmine a ciel sereno. pea, 11-147
per i parenti, queste parole, furono un fulmine a ciel sereno.
a ciel sereno. -in un fulmine: in un attimo. moravia
. -in un fulmine: in un attimo. moravia, vii-208: così
moravia, vii-208: così, in un fulmine, passammo madonna di riposo e
; con estrema rapidità, con un movimento rapi dissimo, con
il moto delle mani che entravano per un attimo nel circolo vivido della luce e
velocità; in brevissimo tempo, in un attimo. soffci, v-1-729: è
attimo. soffci, v-1-729: è un fatto che, per chi corre o vola
e con energia (un'arma, un colpo, e anche il braccio,
. manzini, 12-13: s'ebbe un fulmineo colpetto sulla bocca. -che spara
da fuoco); che esplode (un esplosivo); che è dotato di armi
/ alla fulminea polve, e in un momento / con tuono, che orrendissimo
ha il potere di uccidere istantaneamente (un veleno). d'annunzio, v-3-618
molto veloce, rapidissimo (una persona, un animale); che sfreccia velocissimo (
animale); che sfreccia velocissimo (un veicolo). -anche con uso avverb
di là ebbe ancora la forza di farmi un gesto sconcio con l'avambraccio. savinio
. alvaro, 12-217: scrosciando, un aeroplano vola su di loro,..
: quel diavolo di mazzoni asciugava d'un colpo una tazza di caffè cacciandovi dentro con
allibirono di ribrezzo come sul passaggio d'un ramarro fulmineo. -che avviene o
-che avviene o si svolge in un tempo brevissimo; subitaneo, improvviso,
; subitaneo, improvviso, repentino (un evento, un'attività, un gesto,
(un evento, un'attività, un gesto, un movimento, ecc.
evento, un'attività, un gesto, un movimento, ecc.).
l'altro si fece sotto per menargli un pugno, e fu una cosa fulminea.
si esprime con forza e rapidità (un movimento). e. cecchi,
[il clinico] come il domatore un senso magico del ritmo e delle « entrate
e delle « entrate »; e un impeto fulmineo di spadaccino in quel polso smunto
l'animale brado. -che manda un vivo splendore, che scintilla; che
volte, al tacito / morir d'un giorno inerte, / chinati i rai fulminei
, 1-69: la sua faccia, d'un pallido scuro, è fina di lineamenti
è fina di lineamenti e illuminata da un par d'occhi fulminei e mesti.
modo improvviso, che avvince completamente (un sentimento e, in par tic.
: non se ne arguisca che pierre è un libro fatto solo di barbagli, fulminee
. -inatteso, impreveduto, improvviso (un fatto, una notizia, ecc.
: chi apprende la morte fulminea di un caro amico, non sa darsi pace che
punto stesso lo stettler, fulmineo, estraeva un pugnale, ne vibrava a caso un
un pugnale, ne vibrava a caso un colpo e lo conficcava nell'occhio destro
5. ant. implacabile (un giudizio). bruno, 3-261:
, molto velenoso, instabile, con un odore che ricorda quello dell'acido cianidrico
, sm. ant. e letter. un lampeggiare continuo e frequente. -per estens
, 178: cesare che era in su un alto poggio, vidde lo fulminìo da
fulminio che scoppia orrido e fitto, / un grido l'aere fende.
sprigiona fulmini, foriero di fulmini (un. / nube, un temporale).
fulmini (un. / nube, un temporale). bocchelli, i-59:
nera, il castello celato splendeva in un riverbero di luci solforose e fosforeggianti.
i-48: so che rotar si vide / un tempo in ciel la fulminosa spada.
4. improvviso, inatteso, repentino (un avvenimento). bocchelli, 12-108:
5. figur. veemente, impetuoso (un oratore). carducci, ii-1-139:
metilciclopentadiene, isomero del benzene; è un olio di color giallo, instabile,
sudore, e lietamente arava / con un sorriso tra la fulva barba. svevo,
vena di rame, che vi rosseggiava con un colore e riflesso appassionato.
o le penne di questo colore (un animale). boccaccio, 21-v-24:
i fulvi leoni. tasso, 7-8-72: un fulvo leon d'orrendo aspetto. pindemonte
buttato su una parte sbuca la ciocca d'un rosso sulfureo. jovine, 204:
3. per estens. che ha un colore caldo, dorato, tendente al
,... se ella è d'un colore solo, è o flava ardente
argo, dietro di noi, era un lago di fiamma. le montagne erano
costa del continente nero emana fino al cielo un calore animale. e. cecchi,
loro aspetto massiccio e rugoso, mettono un tono di vetusta forza e santità,
di vetusta forza e santità, in un luogo. savinio, 456: il bel
colore fulvo del cuoio è sparito sotto un grigio uniforme. comisso, 1-169:
i-420: mi ritrovai come sospeso su un abisso, le cui pareti 11 pallido
... una pipa con cui fumacchio un po'. = deriv. da
altra materia non completamente spenta che sprigiona un fumo denso. trinci, 1-301:
di più colori, poi tutto finisce in un fumacchio. dossi, 245: distese
, facendo: -aspetta. -tolse di terra un fumàccio, segnò con esso un crocione
terra un fumàccio, segnò con esso un crocione su di una pietra, e:
2. fumo che si eleva da un fuoco semispento 0 da una materia che
accompagna un'esplosione o che esce da un comignolo, da un fumaiolo. manzoni
che esce da un comignolo, da un fumaiolo. manzoni, storia della colonna
: bianchi, quasi ovatta, o d'un bianco irreale di vapore. montale,
. montale, 3-35: il fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò
fumacchio di un treno merci usciva da un profondo oblò scavato tra le rocce.
. orioni, x-19-319: da circa un mese il telegrafo segnala ogni giorno piccole
i-321: sì: la vostra patria ha un grande e luminoso avvenire: non è
grande e luminoso avvenire: non è un lento emanare di fumacchi dal terreno.
una realtà primordiale, il fumacchio d'un vapore pitico. 4. tose
5. milit. fornello di mina con un raggio d'azione limitato, che consente
) ', ha l'aspetto di un deposito polveroso o crostoso, formato da
deposito polveroso o crostoso, formato da un fitto intreccio di ife, che ricopre gli
dei condotti di scarico dei fumi in un impianto di combustione, destinata a smaltire
l'erba, / come sui resti di un incendio. pochi / passi più in
carbone. d'annunzio, iv-2-780: un fumaiolo fumicava sul ponte come la torricella
come la torricella del camino sul tetto d'un tugurio. ojetti, i-425: una
.. abbatteva giù dal fumaiolo d'un battello in pressione il fumo oleoso cacciandomelo
sul lato sinistro della cabina si levava un alto, smilzo, rugginoso fumaiolo.
piccola spaccatura della roccia, frequente in un terreno vulcanico, da cui esce una
, xxvi-2-119: eranvi due panche, e un desco solo, / col cammin pien
che brucia); che emette fumo (un camino, un forno, ecc.
; che emette fumo (un camino, un forno, ecc.);
emana ancora fumo (i resti di un fuoco, di un incendio).
(i resti di un fuoco, di un incendio). ugurgieri, 321
. maggi, 17-143: più d'un vicino / le sue ville fumanti ancor sospira
mulini e di gualchiere, / sale un cantico solo in mille canti. pascoli
ad asciugare, innanzi alla bottega, un panciotto scuro fumante, su cui aveva
caldo. pirandello, 7-324: era un cestello di vimini,... sospeso
è bello più, che udire / un buon cantore, placidi, seduti /
cantore, placidi, seduti / l'un presso l'altro, avanti mense piene /
miriadi di goccioline (la pioggia, un flutto). pananti, i-442:
che cadeva e formava davanti la porta come un velo umido e fumante.
bianchi di sudore fumante, si fa un alto silenzio. pecchi, n-68: scendevo
con l'aria (il mantello di un animale). -in partic.:
di sanguigna arena /... un nembo intorno. manzoni, 314: dietro
stracco sudato fumante, stremato come dopo un coito. -letter. formato,
della distruzione, di una strage (un campo di battaglia, le rovine, ecc
sento accender d'èmulo desio / d'un talento simil. -spumeggiante (il
mescete / di gran cristallo in seno un vin piccante, / generoso, fumante,
di vituperio. -che muove da un sentimento intenso, da un animo appassionato
muove da un sentimento intenso, da un animo appassionato; violento (un'espressione,
appassionato; violento (un'espressione, un moto dell'animo). marino,
. e sm. che è abitato da un nucleo familiare; focolare domestico; casa
se nullatenenti), quelli che avevano un proprio patrimonio, i capifamiglia, ecc
brucia); mandar fuori fumo (un camino, una ciminiera, un forno
(un camino, una ciminiera, un forno, ecc.); essere avvolto
); essere avvolto da fumo (un luogo incendiato); non essere del tutto
del tutto spento (i resti di un fuoco, di un incendio).
(i resti di un fuoco, di un incendio). folgo da san
erano i prati, / queto fumava un bianco casolare, / sfogliava il mandorlo
fumaiuolo della testa. -non avere un buon tiraggio (un camino, una
-non avere un buon tiraggio (un camino, una stufa).
fumi, fu per un'altra giornata un parapiglia dall'alba a notte.
non era differente da quella, dove passa un campo messo in fuga. manzoni,
e quei lui riguardava; / l'un per la piaga e l'altro per la
: giace tra la sicania da l'un canto / e lipari da l'altro un'
invece d'olio o di burro, un po'd'acqua e, quando l'acqua
d'acqua; i prati / fumano come un immenso incensier; / sullo stagno che
canute. baldini, 6-180: accesero un gran fuoco nel camino e si misero
gran fuoco nel camino e si misero un di qua un di là per asciugarsi,
camino e si misero un di qua un di là per asciugarsi, che li
aria; emettere vapore dalla bocca (un animale e, in partic., un
un animale e, in partic., un cavallo). faldella, iii-81:
curvavo sul letto, quando dovevo ascoltare un malato, o fare una iniezione a una
, in spesse cortine, vaporare (un vapore, la nebbia, la caligine
dell'invemo. il silenzio fuma in un vapore violetto dagli avanzi del mondo dimenticato
. bracciolini, 2-9-13: e l'un colpo iterando, all'altro aggiunge,
albergo. -esplodere producendo fumo (un colpo di arma da fuoco).
fumò. alvaro, 12-139: partì un proiettile e raggiunse quegli uomini; li
e raggiunse quegli uomini; li scompose un poco; più tardi la fila riprese
evidenti di strage, di distruzione (un luogo). boccaccio, iv-101:
gran ferita, un'apertura / ove un fonte di sangue e fuma e soffia.
4. sentire, sapere (di un determinato odore). caro, 2-1137
gioie ce l'ha strascinato pei capegli con un borsotto di fiorini che fumano. della
. -per estens. sprigionare (un profumo). fogazzaro, 7-138:
-figur. far nascere, suscitare (un desiderio, un sentimento).
nascere, suscitare (un desiderio, un sentimento). dante, purg.
è giusto. -lasciar trasparire (un sentimento). m. c.
tormenta. collodi, 614: un popolo... che fuma i sigari
bruciarsi i baffi e la lingua, è un popolo airelemosina. sbarbaro, 4-82:
che venivano a tenergli compagnia intorno a un vivaio. f. corsini, 2-334:
fumava, imbevuto prima il tabacco con un liquore che fa in vari luoghi di quel
la sentinella; / e veder dèssi un cavaliere, un conte / fumar come un
/ e veder dèssi un cavaliere, un conte / fumar come un facchino in
un cavaliere, un conte / fumar come un facchino in piè di ponte? svevo
del poco cibo e del vino gli davano un benessere calmo. pavese, 1-57:
pirandello, ii-2-226: oh, papà: un uomo che s'è fumato tutto da
tutto da sé, piano piano, come un sigaro dolce. è rimasto intero,
cenere; che guai se lo scrolli un po'o se ci soffi sopra, appena
e l'edificio sicuro. -fumare come un turco: fumare molto. -fumare il
: squagliarsela, allontanarsi di soppiatto da un luogo. pananti, i-411:
coda fra le gambe, l'un di qua, l'altro di là,
capacità di fregarsene è stata portata a un assoluto di perfezione: al contrario della mia
grassi. vallisneri, iii-492: un brodo insipido alterato con boraggine, ci-
erbacee annue, o perenni, d'un sapore amaro, che sente un
un sapore amaro, che sente un non so che di analogo al fumo,
azione di fermenti, e pare sia un prodotto normale del ricambio urinale; è
di 'acido ', serve a designare un acido spe ciale che fu
colonna di fumo (che esce da un camino, che sale da un fuoco,
esce da un camino, che sale da un fuoco, da una sostanza che brucia
in qualche disgrazia, domandarà aiuto con sparare un tiro; e di giorno farà una
essere osservati né anco in distanza di un grado. segneri, iv-59: avea disposte
f. corsini, 2-54: un colpo di mare le levò di traverso il
a quelle nubi che ogni tanto davano un lampo. ojetti, i-379: più salivo
la leggera fumata che si dileguava lentamente da un folto di macchie arrampicate sulla fenditura della
nuli'altro che comparire e farsi nominare un paio di giorni. cesate, 3-3-46
una fumata di poca ventosa lode, un tesoro di eterna retribuzione. -manifestazione di
una fumata: fumare una sigaretta o un sigaro o la pipa. comisso,
aspirandone il fumo (una sigaretta, un sigaro). a. cocchi
avesse il pregiudizio / di sospettar che un sigaro fumato / promiscui rango a rango e
avea motivato la sua antipatia con un lusso di buon umore che aveva fatto
la fummea. cantù, 171: un nebbione, quasi densa fumea di fornace,
mandò al leganès la prima lettera per un cannone; la qual ritrovata, il leganès
polvere. berchet, 128: salì un monte infino al colmo / per guardar
di più: / ben a fondo in un burrone / gran fumea vedeva giù.
rotolano, o vanno a balzi con un fracasso, un rovinio, una fumea che
vanno a balzi con un fracasso, un rovinio, una fumea che levano intorno
esisti o ubbia nella fumea / d'un sogno t'alimenta / la riviera che infebbra
/ condur la vita in sul confin d'un campo / tizzo nasconde fumeggiante ancora /
di quello vaporatorio strumento, applicato pria un carbon acceso alla materia combustibile, attrasse
col fiato il fumo... usciva un fiume fumeggiante da quelle labbracce tuberose.
. tr. sfumare (una figura, un disegno, i contorni di un oggetto
, un disegno, i contorni di un oggetto, ecc.). vasari
: meritò lode straordinaria, avendo introdotto un modo di fumeggiar le figure, in modo
una maravigliosa unione e accordamento tengono congiunto un gran rilievo d'annunzio, iv-2-
, agg. sfumato, ombreggiato (un chiaroscuro, un colore, una figura
sfumato, ombreggiato (un chiaroscuro, un colore, una figura).
qualche nave. bacchelli, ii-417: un cinese figlio di mandarino, vu-dac-san,
san francisco, spaccò la testa a un bianco con la medesima scacchiera su cui
storie narrate nei romanzi a fumetti (un avvenimento, una vicenda, ecc.)
, i-492: aveva dentro nient'altro che un fumetto di fallita vanità, e teneva
esigenza di leggere più rapidamente, perciò un nuovo mezzo di espressione, a parte
racconti. einaudi, 1-454: esiste un qualsiasi interesse pubblico ad « aumentare »
nulla, in quel caffè, neanche un bicchier d'acqua con lo schizzo di fumetto
... dell'acqua macchiata con un po'di amarena o di fumetto.
è impregnato di fumo; fumoso (un locale, l'aria); annerito dal
l'aria); annerito dal fumo (un muro, una parete, ecc.
frugoni, v-513: l'incendio già innalzava un turbine fumicoso. -che emana fumo
della lanterna s'agitava fumicosa spandendo intorno un odore molesto. bazzero, iv-97:
, infelice, perché stortamente retta da un sensuale superbo, fu facile di molto
è impregnato di fumo; fumoso (un locale, l'aria); annerito
annerito dal fumo (una parete, un muro, ecc.).
x-16-33: i suoi occhi, di un colore indefinibile in quella luce tumida della
delle gallerie si propagò per l'aria un rombo ripercotendosi nell'insenatura. pirandello,
, fumante. carducci, 384: un bello e orribile / mostro si sferra,
stelle in cielo / declinano. là un giallo / lume si è spento,
, / vedo nel cuore, vedo un camposanto / con un fosco cipresso alto
nel cuore, vedo un camposanto / con un fosco cipresso alto sul muro. /
goccioline, spumeggiante (la pioggia, un flutto, ecc.). marradi
-che emette fiato, che soffia (un animale, le sue narici).
/ d'uomo, ché questo m'insegnava un tessalo / di fere ad ammansire /
caratteristiche e l'aspetto del fumo (un vapore). galileo, 3-4-247:
accosto ai fumidi olocausti, / d'un soave arpicordo i lamentosi / cercò flebili
d'annunzio, v-1-185: nella piazzetta un uomo si volta al rumore del mio
è ancora spento (i resti di un fuoco, di un incendio).
(i resti di un fuoco, di un incendio). bibbia volgar.
correva giù per la strada era coperto da un velo di ghiaccio, e dai tetti
fragranti. -con riferimento a un animale coperto di sudore (e,
: la stiratrice... dette un gran colpo di ferro, sopra un petto
dette un gran colpo di ferro, sopra un petto di camicia fumicante.
il freddo era calato all'improvviso da un cielo sgombro e terso, dopo piogge instancabili
). gioberti, 29: se un anno fa altri poteva ancora accusarmi di
inginocchioni, che con la destra tenga un turribolo che fumichi, le catene del
disabitato. d'annunzio, iv-2-780: un fumaiolo fumicava sul ponte come la tor-
tor- ricella del camino sul tetto d'un tugurio. e. cecchi, 7-23:
. -recare ancora evidenti i segni di un incendio, di una distruzione.
di luce vivida e spettrale, / un uomo vide lento errar tra i dumi
gozzi, 1-263: viene lucia con un piattello che fumicava e mandava un odore che
con un piattello che fumicava e mandava un odore che solleticava il palato. di
emettere il fiato (una persona o un animale). leggenda aurea volgar.
verso sera il cielo fumica come per un incendio. -vaporare, disperdersi (
annunzio, v-2-285: il tavoleggiante mi portò un gran bicchiere appannato e grondante di gelo
bicchiere appannato e grondante di gelo, e un bicchierino tristo d'un rosolio giallognolo della
gelo, e un bicchierino tristo d'un rosolio giallognolo della certosa...
fumichi poco. 5. sorgere un pericolo, verificarsi una situazione difficile.
non come i moderni; perché egli è un dettato antico, che si riferisce,
vapori gassosi letali; è formata da un telaio portante gli utensili a forma di
esser d'aria? e non d'un torbido e feccioso tramischiamento d'aria e
al figur. cagna, 1-153: un chiasso di discorsi, di chiamate, di
fumiggine grassa che avvolgeva ogni cosa, un via vai affaccendato, vertiginoso. onofri,
essendomisi raccostato colla bocca mi favorì d'un fumigio tale che n'ebbi a tossire per
, tutto gonfio, s'accostò ancora un pochetto, accendendosi un fumino.
s'accostò ancora un pochetto, accendendosi un fumino. = dimin. di
all'ira, che si adombra per un nonnulla. nieri, 327:
volte hai sentito dire: « è un buon uomo, ma estroso? ».
« è fumino: si arrabbia per un nonnulla ». = deriv.
fumo. beltramelli, iii-729: avevamo un concetto troppo ambiguo di questa realtà che
, l'interesse (uno stile, un genere di letteratura). baldini,
il significato n. 2 deriva da un personaggio di un vaudeville, la famille du
. 2 deriva da un personaggio di un vaudeville, la famille du fumiste,
, l'interesse (uno stile, un genere di letteratura, ecc.)
fumivorìtà, sf. capacità di un apparecchio di eliminare, per lo più
sm. dispersione di particelle solide in un gas (ed è normalmente un fenomeno
in un gas (ed è normalmente un fenomeno che accompagna la combustione).
, e li altri fece ardere incontanente in un fuoco il qual facea sì fiatoso fummo
gli offese / il naso e gli occhi un fumo oscuro e fello, / più
e fanno lume bello e chiaro; ma un fumo grande e nero, che dove
. era aperta, e ne usciva un gran fumo di ginestre. d'annunzio
, per aria anche quella, come un fumo che salendo vanisce. -ant
tabacco contenuto in una sigaretta, in un sigaro, nella pipa. ramusio
questa isola fra gli altri lor vitii un costume molto cattivo: ed era questo
, durante la fatica, divertirsi con un che d'inutile. sinisgalli, 8-34:
il fumo ci distrugge lentamente. è un nemico seduto dentro di noi. ci
fugge basso da lei e ci vuole un po'di calma perché risalga. pascoli,
polvere sollevata da un'esplosione, da un crollo, da una massa d'uomini e
sollevati da due eserciti, che in un perturbatissimo e tumultuosissimo conflitto sieno alle mani
vittoria allegri, / trasse, ed, un foglio dispiegato, disse / resa peschiera
cose puzzolenti, e non sofferse / un poco d'odorar que'fummi porti,
nella medicina antica si riteneva passasse da un organo all'altro del corpo animale e
euforia, di confusione mentale causato da un uso eccessivo di bevande alcooliche; ebrezza
non dipendeva da infiammazione, ma da un fumo bilioso che esternamente lo vellicava. algarotti
loro saliti alla testa, per concepire un bisogno così tenace di esplorare questa civiltà
-ant. forza, vigore (di un vino). bellincioni, i-216:
/... / predicar bene un ch'è di mala vita / è funzion
vita dell'uomo? è neente, un fummo. petrarca, 156-4: i'vidi
bramando esser contento, / essendo il mondo un fumé, un'ombra, un vento
mondo un fumé, un'ombra, un vento. boiardo, canz., 51
principi e i favori / che danno un tempo ai ganimedi suoi, / che se
... se sentisse fumo d'un disordine tale che foste stati svaligiati del
striatura sfumata (di una pietra, di un marmo). fr. martini,
ombra tenue, una nuvoletta candida, un fumo oscuro. tesauro, 2-ii-96: le
chiamato fumo. -fusione imperfetta di un metallo, provocata da cattiva combustione,
quale passano i prodotti di combustione di un focolare, impiegato nelle caldaie dette,
fis. dispersione di particelle solide in un mezzo gassoso prodotta per lo più dalla
fumi intensi: scafandro protettivo dotato di un rifornimento di aria o di ossigeno che
linseme derivante, la cui fiamma percuota in un testo che le sia sopra per riceverlo
del bruno tendente al grigio (di un tessuto). buzzati, 6-80:
piovene, 7-383: è vestita di un grigio-fumo; il suo viso è incolore
lo argento vivo, per virtù di un dolce fuoco, tutto se ne va in
logistilla. -sbiadire, cancellarsi (un colore). leonardo, 7-i-121:
dissolversi in nulla (una speranza, un proponimento, ecc.); fallire
riuscire, non avere buon esito (un piano, un progetto); non aver
avere buon esito (un piano, un progetto); non aver luogo (
progetto); non aver luogo (un evento).
il tanto aspettato e desiderato figliuolo, un triste giorno la gravidanza era andata in
in fumo. -andare in rovina (un regno, una persona); morire
fummo. canti camosciateschi, 1-338: un ben mal acquistato / se ne va 'n
fa come acquavite. -arrivare in un luogo al fumo delle candele: arrivare
al fumo delle candele: arrivare in un luogo quando è ormai terminata la riunione
andar vi fa come acquavite; / eppure un dei più gravi fu stimato, /
far fallire, sventare, rovinare (un progetto, un piano); deludere
, sventare, rovinare (un progetto, un piano); deludere (una speranza
. -dissipare, sperperare, dilapidare (un patrimonio). boccalini, ii-152:
, che altrimenti avrebbe mandato in fumo un milione, orna invece la sua città
son dunque quelle / lode che merta un debole ed audace, / e ch'abbia
savonarola, 7-i-62: alcuni, quando viene un predicatore, cominciano a presentarlo, e
numero d'amici / aggia in balìa un che si chiama nummo, / ma s'
per certe bazziche, / per far un po'di fummo al naso al vecchio.
. vignali, i-1-4: mi montò un fummo che arei dato alla croce.
alla croce. pananti, ii-97: un giorno al capo son montati i fumi
da quel matrimonio gli fosse derivato quasi un titolo di nobiltà; e i più strani
. -sapere di fumo: avere un sapore aspro e sgradevole (una vivanda
e sgradevole (una vivanda cotta su un fornello che emette troppo fumo).
da 152, con fumone giallo ambra e un fracasso bestiale, sulla pendice del m
vapore (una sostanza, una bomba, un candelotto, ecc.).
, 6-199: sai che mi offrivano un tiro di granate fumogene, giù al comando
apparecchi (per lo più intorno a un obiettivo militare per celarlo al nemico)
rimangono sospese nell'aria per un certo tempo impedendo la vista di ciò
di fumolenti nuvoli. pirandello, 5-26: un greve, interrotto sfilar di nubi fumolente
strada umida. -grigio nerastro (un colore). d'annunzio, iv-2-1214
sensi. 2. che sprigiona un fumo denso e greve. pirandello,
per convertirsi in uno scherzo e in un solletico, rispetto ai flagelli delle nugole,
di cervelli brevi nelle rumorose fumosità di un caffè e tuttociò come necessario come fatale
medicina antica, si riteneva passasse da un organo all'altro del corpo animale e
pecchino di fumosità, s'adacquino con un poco d italia liberata 'del trissino
. ant. forza, vigore (di un vino). soderini, i-467:
striscia di vario colore che si forma in un metallo per difetto di amalgamazione degli elementi
la rena dello inferno n'andava quello [un fiu- micello] e rosso e fumoso
fra quattro torce a vento fumose, un cristo di legno, affumicato, rigido
iii-37: ella sta accoccolata davanti a un focolare fumoso, in mezzo alla cenere
asceta avventuriere,... soffusa d'un oro fumoso che già s'infoscava intorno
invaso dal fumo o da vapori (un luogo, una stanza, l'aria)
a gran passi il carbonaio nero, un cappellaccio fumoso da spazzacamino sul capo.
campana, 20: amava raccogliersi in un canto mentre la giovane ostessa, rosso
vanità del mondo... i spuzzetti un monte di letame fumoso. d.
: toglieva dai fumosi bollori della caldaia un po'di trippa nera, verde,
al di là, terra terra, un fumoso chiarore (esalazioni appestate):
passano squilli come di fanfare, / passa un nero triangolo di gru. deledda,
nave al largo e fece lontanare in un crepuscolo fumoso i lumi del porto. pavese
/ sul golfo brulicante; in basso un arco / lucido figurava una corrente.
. ant. sfumato (una linea, un contorno, un'ombra).
fumose. cantoni, 335: un medico il quale non ha certo nulla che
, 2-40 (ii-31): io sono un di quelli a cui queste fumose grandezze
non ritrova posa. -focoso (un animale). guerrazzi, 4-228:
8. confuso, oscuro (un sentimento, un'idea, un modo
oscuro (un sentimento, un'idea, un modo di esprimersi, di scrivere,
modo di esprimersi, di scrivere, un libro, ecc.). carducci
tanto è sicuro che si tratti d'un libro fumoso, enfatico, d'un
un libro fumoso, enfatico, d'un wagnerismo da strapazzo. landolfi, 8-122:
, greve, generoso, inebriante (un vino). giovanni da samminiato [
-che sale alla testa, provocando un senso di torpore, di annebbiamento (
col sonno. -cne è accompagnato da un senso di torpore, di annebbiamento della
f. frugoni, vii-760: egli era un gloriosetto fumosétto, che si stimava d'
, / a vergogna di più d'un fumosèllo, / che non sei cava
cappucci fiesolani e fumostemo, / et un panier col ciel senza le stelle, /
, famiglia cactacee), che produce un frutto commestibile, su cui spesso prospera
: è salito sul campanile con un bel pezzo di fune nuova che gli ha
desta invidia o duolo? / senti un poco descritta la sua sorte. /
... da chi? da un funaiuolo. g. capponi, i-243:
è eseguito su una corda tesa (un esercizio d'equilibrio, una prova di
eseguito con destrezza e abilità degna di un funambolo (un movimento). moravia