. gozzi, ii-39: questo è un mare che non ha né fine né fondo
e buone cose non mi ricordo più un ette, un'acca, un iota
ricordo più un ette, un'acca, un iota. giusti, i-434: per
capiva un'acca nemmeno lui. a un tratto gli balenò un'idea. nieri,
si può ammirare qualcuno come si ammira un dio e non credergli un'acca. barilli
permanente di studiosi, costituita con un atto pubblico o per iniziativa privata, con
piand'uno è presente, perché allora un galantuomo studioso ha sicurezza di trovare in
ore degli altri studiosi galantuomini ragunati in un dato luogo, co'quali può consumare
: accademia di scherma, così soglion chiamare un pubblico esercizio d'assalti fatti col fioretto
piccola accademia del senatore si raccoglieva in un angolo del salone a cianciar di politica,
torricelli, 121: le nereidi stabilirono un giorno di voler comporre una somma di
, i-97: per far quattrini c'è un rimedio santo: / accademie darò di
di scherma, d'in- nanzi a un fioretto innocuo. b. croce, ii-6-369
dell'accademia, ecc. vale trattare di un dato oggetto senza fondamento pratico, chiacchierare
tra quegli accademici de la crusca fosse un sig. zanobi spini. bruno,
non furono considerate da quegli accademici come un motivo d'escluderli dal loro vocabolario, e
vocabolario, e da esser riservati a un altro, a uso delle persone di lettere
qualche mezz'ora creavano se non altro un qualche fantasma di verità. carducci,
di studiare... e procurarmi poi un titolo accademico. soffici, ii-38:
insieme alla mossa volgare non c'è un cane, e, in mezzo, la
, capitare (per lo più d'un avvenimento inatteso, fortuito).
come talvolta avviene che l'uomo d'un ragionamento salta in un altro, che
che l'uomo d'un ragionamento salta in un altro, che noi, il primo
alla fine della prima settimana m'accadde un gran dispiacere. tommaseo-rigutini, 3259: per
, / può accadere che fuori sia un cielo di stelle, / al di là
nella natura e nell'intelletto accadono in un istante. 2. disus.
1-41 (112): andate a trovare un certo giovane orefice, che ha nome
: che queste cose così fatte sieno nell'un modo e nell'altro, mi penso
che in quel tempo che stette in caffa un altro se l'avesse accaffato. b
giovanni, 94: questo fu tenuto un gran fatto, e funne quel frate molto
, attribuire a taluno la cagione d'un male; e dicesi, per lo più
. furono anche parecchi che ne accagionarono un segreto amore. bocchelli, 1-iii-32:
sangue che non scorre più. era un orribile peso. 4. condensarsi
con gli scarponi rinceppati d'ontano e un berretto basco sul capo: erano gli accalappiacani
alla lacciaia, venivano ad offrirlo per un quartuccio di vino alla mamma dei cani
, 2-268: aggiungendovi l'affronto d'un accalappiacani che gli chiappò una sua diletta
. ma pensò essersi trattato o d'un cane, di competenza degli accalappiacani, o
tormentava il dubbio di non poter accalappiare un marito per la sua anna. pirandello
fiorami stampati e accalappiata alla vita da un cordone. idem, 19-315: col corpo
, che si trovano per tutto ov'è un centesimo da guadagnare...,
strada... ci siamo ristretti in un accalcaménto ancor più fitto. accalcare
dietro a loro si accalcava in tumulto un branco di ragazzi polverosi e scalzi.
stipato. fogazzaro, 2-66: un lento fiume di gente accalcata che si
, arrostiva, ripestava, ogni tanto un ragazzo doveva correre dal fornaio perché la
. sbarbaro, 1-34: lei gestiva un po'accaldata di lietezza il volto. pavese
volto. pavese, 63: lavorano un po'i muratori, / fin che dura
frusciavano ancora le canne, / e un pastore accaldato poteva gettarsi sull'erba.
le vetrate. idem, 19-425: un tavolone insegato sporgeva fuori banda alla nave
negri, 2-833: i suoi occhi un po'strabici la fissavano con l'espressione
: accaloriamo i più teneri affetti verso un protettore così potente. forteguerri, 20-53
in vederla si sentono nel petto / un non so che, che tutti gli accalora
calore dell'eloquio...; un particolar gesto ch'ella soleva fare nel-
fuor delle lenzuola il suo caro viso un poco accalorato da quel suo starsene a
fu, neltaccalorimento dei primi giorni, un tentativo di sommossa. = deriv
, 157-376: [egli] potè essere un santo uomo, ma il corpo mio
, nei quali essi sceglievano sempre piuttosto un luogo non vantaggioso di natura. l
una spia nemica che venga colta in un accampamento. idem, pr. sp.
): alla mala- notte, trovarono un altro picchetto d'armati, ai quali
-ohimè, ohimè: son proprio venuto in un accampamento! dizionario militare (1847)
(1847), 9: per formare un accampamento bisogna far precedere più o meno
precedere più o meno l'armata da un certo numero di truppe, per tracciare e
nemico... si richiede per un accampamento la comodità de'foraggi e delle
, 2-89: vegliatori chini sul fuoco di un accampamento vicino alle acque. gozzano,
cittadaccia nata per baracche e baraccuzze da un accampamento di resinieri. deledda, ii-291
iii-50: la spiaggia si convertì in un accampamento, piena di ombrelli, di
muricciuoli, e in mezzo al vicolo un accampamento di sole. =
. svevo, 3-769: di fronte a un giudice quale era mia moglie, avrei
contraria parte. tasso, 8-13: un dì ci accampammo ove i confini / non
con la particella pronom. disporsi in un luogo, occupando molto spazio; apparire
860: la storia, non solo occupò un maggior posto nell'epopea, ma s'
circolo, seduti a terra, attorno a un fuoco di tizzoni che moriva.
dell'accampionare, notare sul pubblico registro un podere, una casa. =
non potere campare, disperando, come un vero accanato, si dirizzò a giovacchino
giorno. linati, 30-70: direi che un uomo ferito, che
archivi; chi è addetto posto in un archivio (un atto, un documento,
è addetto posto in un archivio (un atto, un documento, ecc.)
posto in un archivio (un atto, un documento, ecc.). a un
un documento, ecc.). a un archivio. 2. figur.
l'uomo per venti anni archiviati dentro un armadio. zini, iii-794:
3. ant. autenticato. e internamente un archivio. leggi di toscana, 8-135
archivio non si dia mai maggior cerne un archivio. fede al transunto archiviato
in che orna il prospetto di un arco superiormente archivio.
: geloso della fede delle sopra un archivolto cupo, tre fanciulle...
sull'arco di saint-rémy l'archivolto porta scolpito un per custodirvi i monumenti. colletta
, 774: passò ratto sotto un archivolto dove un cieco metteva [
passò ratto sotto un archivolto dove un cieco metteva [i documenti autentici
: 1-63: accoglieva all'entrare un archivolto e l'acre odore.
scienza, ma porgono i materiali unito con un aggettivo (o un avverbio) ne modiatti
i materiali unito con un aggettivo (o un avverbio) ne modiatti a formarla.
, che quel forse è ancora un grosso calepino con la cronaca delle
: aveva sì ima enorme biblioteca e un archivio di prim'ordine, -abbellissimo
gabinetto del dall'archivio comunale dove ha un modesto impiego, il re, dove vi
. sinisgalli, 6-76: avevo in testa un grande come un rondon per l'aria.
6-76: avevo in testa un grande come un rondon per l'aria.
ottimo. fagiuoli, 3-2-69: anche un pezzo di bue ben ben frollato /
redi, 16-vi-196: me ne donò un piatto della sua tavola, che,
3-62: scarnecchia, che di guerra è un ver compendio, / l'eroe degli
della vostra arcicarissima lettera. è proprio un dì di pasqua per me quando posso
mio amico arcidotto: lui, io e un poeta che prima della guerra era fanatico
, 16-v-230: hanno ognun di loro fatto un ingresso con una orazione superbissima, latinissima
arcifecondissima gallina stavano adagiati e comodi a un tempo, e comodi in un tempo medesimo
a un tempo, e comodi in un tempo medesimo, sei perfet
dappoiché gli era scritto ne'fati che un altro l'avesse ad avere, dio
allegri, 135: i'vo comporre un poema formato: / dove apollo sarà
proporzioni. baruffaldi, 12: buttiamo un ponte, / che travarchi / i
: plurimilionario. dossi, 499: un altro preclaro esempio di economia ebbi poi
ebbi poi la disgrazia di rinvenirlo in un arcimilionario, il quale,..
. illustrissima una lettera, e la feci un giorno fa lasciare in casa sua a
. allegri, 43: mercé d'un empia furia arcinfernale. -arcinfiammato: furiosamente
. -arcinfiammato: furiosamente acceso (di un sentimento, di una passione).
si dà per malato... è un personaggio arcinoto. bocchelli, ii-331:
che in così fatte materie delle origini danno un gran lume. -arciplebeo: estremamente
baruffaldi, 52: annasò per accidente / un tabacco arcipotente, / ostico e nuovo
redi, 16-l30: né m'importa se un tal calice / sia d'avorio,
. allegri, 68: disse pertanto un arcisavione del tempo andato, che dalla
arcisicuro che a pace fatta, dopo un giorno o due che m'avesse tollerato
di nuovo e per omnia saecula, un palmo fuor dell'uscio. palazzeschi, 1-69
menzini, 5-65: meglio era dargli un sasso / nel capo o una pedata
. tenca, 1-60: si ebbe un... racconto arcistorico, che fa
arcistorico, che fa vivere nel seicento un figlio di mastino della scala.
assolutamente meraviglioso. allegri, 127: un arcistupendissimo sonetto / mi fu da parte
in grazia quello che ha sognato / un vostro servidore arciumilissimo. -arcivenerabile:
cosa arciverissima si tiene, / ch'un brachier d'oro avesse per impresa / l'
voi, sendo approvato per buono a un dipresso, mi farà dir liberamente che'sia
arcivostro. 2. anche con un sostantivo, come accrescitivo. -arciasinone:
/ che non ceda alle forze d'un bastone. -arcibisavolo: avo,
pirandello, 5-187: ho lavorato come un arcibue, tutta la vita, onestamente
d'aver invece a che fare con un arciletterato della più bell'acqua.
, 83: mi par la vostra camera un parnaso, / chiunque ci vien diventa
ficaggine. 3. premesso a un verbo, per rilevarlo intensivamente o anche
quando / parvemi arcivedere / sopra un carro di fuoco un garzon crudo
parvemi arcivedere / sopra un carro di fuoco un garzon crudo, / non so
arciabbazìa, sf. abbazia retta da un arci- abate. =
v. s. illustrissima di avervi un poco di vanagloria, che nel tempo del
. eccles. diocesi retta da un arcivescovo. carducci, iii-26-179:
sm. duca avente giurisdizione su un territorio molto ampio o di una certa impor
d'azeglio, 1-225: sempre era un arciduca d'austria, che col
d'austria. papini, 28-233: da un anno appena avevo sputato sul viso
di cajafa, quando fu ammazzato verso oriente un arciduca e la guerra cominciò.
arciduca; territorio sottoposto al potere di un arciduca. ricordati, 1-291: veggio
), sf. feritoia praticata in un muro di fortificazione, da cui gli arcieri
ch'una saetta tragge, credendo procacciare un grande uccello. fiore, 223-6:
bella cosa è... il ferire un segno che mai non si muti;
dà, quali potrebbono esser quelle d'un buono arciere che ci saettasse. tasso,
alza tùtti i ponti levatoi, pone un arciere a ogni feritoia dell'anima sua.
valier framette. d'annunzio, iii-2-68: un piccolo stuolo d'arcieri che portano casco
panzini, iii-51: sì, era un arderò del cinquecento; ma ben inteso
: in ciascuna parrocchia di franda è un uomo pagato di buona pensione e si chiama
mi appresentai dell'immortale arciero, / e un biondo crin fu il laccio mio primiero
gli hanno a piena bocca fatto un presente di cinquantamila scudi. bruno,
messeri arcifanfali cla- rissimi, che per un bezzo si farrebbono castrare. marino,
arcigno, agg. che presenta un atteggiamento duro, aspro, scostante
; che ha il volto contratto in un duro cipiglio (ed esprime una severità
risentita, una freddezza ostile, anche un rattenuto odio, una violenza incombente)
allegri, 210: monsignor ricevette con un ghigno / annacquaticcio la brigata varia,
in giro sovra panche scricchiolanti e affumicate un sinedrio di figure gravi arcigne e sonnolente.
occhi. ojetti, ii-47: per un attimo quella faccia sembrò oscillare con un moto
un attimo quella faccia sembrò oscillare con un moto che ci ricordò il vezzo di
pulci, 19-95: margutte gli faceva un viso arcigno, / dicendo: tu
, / dicendo: tu fai scorgerti un briccone. panzini, iii-384: se
indica l'aspetto severo e scostante di un discorso, di una dottrina, le linee
, le linee aspre, difficili di un paesaggio. nievo, 660: la
non ha a primavera il biancore d'un melo. moravia, v-13: li
focolare dove si estingueva, crepitando, un ciocco di pino. essendo alto l'
sia meglio se la corda di questo sarà un basso da gravecembalo o da arciliuto.
forma caricaturalmente ricurva (i tratti di un volto, il naso). caro
sella, con la funzione di sagomare un incavo per il cavaliere. malispini
le sue spallacce somigliano dua arcioni d'un basto d'un asino. tasso,
spallacce somigliano dua arcioni d'un basto d'un asino. tasso, 17-27: i
gran partito / combattere a cavai con un pedone! pulci, 8-70: io ti
/ d'armi addobbato, e sopr'un gran destriero / detto batoldo, saltava
lo scòte in arcion con più d'un crollo. forteguerri, 21-50: ma tu
in arcione. manzoni, 73: un corriero è salito in arcioni; / prende
corriero è salito in arcioni; / prende un
scosse. nievo, 76: tato in un teatro di corfù al cospetto del re degli
159: tu montato in arcion d'un somaretto, / ti preparavi a le future
a le future lutte, / con un orso scudiero al fianco stretto. idem,
6-181: una gran sala ch'era un arcipelago di tavolini divani e poltrone di
di nuvole, quasi nel centro, un grande blocco di vapori era rimasto finora
: sulla sommità, a cavallo di un passo montano. negri, 2-505:
o vogliam dire arcioni, sono grossi un po'più di un soldo di braccio.
, sono grossi un po'più di un soldo di braccio. carena, i-98
, la campagna così dava apparenza di un arcipelago che galleggiasse copioso d'alberi e
manzini, 7-114: perché non facciamo un viaggetto, io e te? c'è
viaggetto, io e te? c'è un piroscafo che gira tutto l'arcipelago toscano
, 26-346: chi ne cantava un fatto, chi un altro, tutti sommamente
: chi ne cantava un fatto, chi un altro, tutti sommamente lodevoli..
o tre anni, e l'arcipelago da un lato e il danubio dall'altro s'
ufficio di arciprete; chiesa retta da un arciprete. caro, 3-1-143: se
arciplesso. idem, 2-55: intacca un ginepro e dalli l'acqua a'piedi,
. savonarola, iv-289: se fussi un uomo che fussi nato in nave e
mai visto terra, e tu gli mostri un arcipresso grande e poi gli mostri el
pascoli, 1036: e sul lavello un arcipresso / tene una secchia appesa ai
. = comp. da cipresso e un prefisso deriv. forse dall'articolo lat
milanese] di questo dice ch'era un borgo antico e nobile,...
lambro; altrove, che c'è un arciprete. d'azeglio, 1-144: dopo
nei collegi ogni anno. ci venne un vecchio arciprete... che parlava
di dio. carducci, iii-8-137: un arciprete della cattedrale gli faceva pagare una
/ buco nero nel paesaggio / distacca / un grappolo d'uva. alvaro, 10-107
ufficio di arciprete; parrocchia governata da un arciprete. targioni tozzetti, 12-3-368:
che si presentasse all'arcivescovado, fece dare un giulio, e una falce da mietere
i'voglio andare a intendere / da un amico mio, persona pratica, / ne
di lumi. 4. sede di un arcivescovo. g. villani, 1-45
5. regione sottoposta alla giurisdizione di un arcivescovo, diocesi arcivescovile. compagni
stato questo conte in corte per procacciare un grande arcivescovado della magna per un suo
procacciare un grande arcivescovado della magna per un suo fratello. g. villani, 11-20
arcivescovile, agg. eccles. proprio di un arcivescovo, della sua dignità.
pericolo, ritirandosi in qualche villa, rigettò un tal consiglio. grossi, 1-23:
d'arrigo secondo re d'inghilterra fecero un sì crudele strazio. manzoni, pr
baldini, i-675: in mezzo a un prato della villa c'è una grande
. mus. antico strumento composto da un clavicembalo e da una specie di viola
cui estremità si tende una corda o un nervo. iacopone, 78-44:
sannazaro, 11-185: colui, avendo un arco fortissimo con le punte guarnite di
di lui e gli comandasse che facesse un convito a tutti i primi cittadini di metellino
tasso, 7-101: da la grave faretra un quadrel prende, / e su l'
e di dardi / correa degli archi un suon lungo sull'aure. d'annunzio
. l'attitudine ad esser tesa come un bell'arco da una mano forte che
l'intensità di una passione, di un sentimento, lo sforzo dell'intelletto.
colore, / più d'ogni vita un arco, il sonno, teso.
distanza percorsa da una freccia scoccata da un arco. machiavelli, 755: è
tratti di arco. ariosto, 42-73: un tratto d'arco fuor di strada uscirò
: il pianoforte a coda su cui un violino è posato in fretta, l'arco
, che ha la funzione di reggere un carico superiore, e poggia di solito su
. bembo, 2-87: gli antichi toscani un altro fine ancora nel numero del più
, i-318: essendo per avventura rovinato un arco della muraglia, quello ruinando,
. intero è quello che occupala metà di un cerchio, cioè quello che ha per
quello che ha la sua corda minore d'un diametro... lo arco composto
il guerriero ove si guade, / ecco un ponte mirabile appariva; / un ricco
ecco un ponte mirabile appariva; / un ricco ponte d'or, che larghe
la città. carducci, 371: un fremito improvviso / corre lungo i severi
che da quel lato ricorrevano davanti a un breve peristilio. d'annunzio, ii-887:
nel cristallo delle acque stagnanti ed apre un rosone vetrato di smeraldo e di cielo.
nell'estate. de pisis, 128: un volo, un fremito appena / sull'
de pisis, 128: un volo, un fremito appena / sull'acqua nera sotto
a rottura: quello che si fa rompendo un muro, per praticarvi un varco.
fa rompendo un muro, per praticarvi un varco. giusti, i-375: immagina
cerchio i quali, intersecandosi, formano un angolo acuto alla sommità. vasari,
, e con raggio che supera di un sesto la metà della corda. ojetti,
, i-238: c'è ad alghero un palazzotto rintonacato che ha una finestra ad arco
acuto. beltramelli, i-97: sotto un arco a sesto acuto, adorno di
sesto, quello che ha per curva un semicerchio, e il cui 'rigoglio '
-arco continuo: struttura continua sopra un certo numero di sostegni intermedi, che
forma rettilinea, che viene costruito sopra un vano, con l'ufficio di architrave.
di dentro per ripieno di detto fregio un arco piano di mattoni, alto quanto
, cioè che il concavo dell'arco sia un perfetto semi- circqlo. -arco zoppo
... si moveva con un passo di danza, sull'arco fra il
/ altri onor trionfale in più d'un arco / inalza, ove la dea sue
marino, 270: di pomice scabrosa un arco opaco / e di ruvido tofo
archi: verdi archi vegetali, appartenenti a un viale di lecci. 9
quella punta di penna sarebbe anco stato un arco di cerchio perfetto. viviani, i-590
tra le andate e le tornate d'un medesimo pendolo, grandissime o piccolissime ch'
misura co'gradi dell'arco sottoposto di un cerchio descritto con qualunque raggio. manfredi> 2-2
1-116: dall'uno all'altro orecchio un arco face / il ciglio irsuto lungo ben
di continuo. ojetti, i-428: è un omone calvo con quattro baffi, due
sempre più dilatati come quelli che raccontano un tonfo, di riva in riva,
: chi è quella signora che con un sottile arco della bocca accenna un tenue
che con un sottile arco della bocca accenna un tenue sorriso? idem, 19-396:
tenue sorriso? idem, 19-396: un ciuffo di capelli come un corno di
, 19-396: un ciuffo di capelli come un corno di bue gli uncinava la fronte
: il ponte della ferrovia scavalca con un enorme arco il fiume. de pisis,
, 43: il collo curvo descrive un arco patetico. alvaro, 7-134: il
riconduce il giorno, / nel cielo oscuro un bel trofeo sospende. d'annunzio,
diversa. ojetti, i-252: lancio un ultimo sguardo all'arco di firmamento che s'
smeraldo. idem, x-520: e vidi un altro angelo forte che discendeva dal cielo
da siena, 70: e vidi un altro angiolo forte, descendente del cielo,
non si veda il sole, generan da un de'sua lati tutti li colori dell'
lodate e pregiate; onde egli quasi un celeste arco, di mille colori vestito
astron. parte della traiettoria apparente di un astro sulla sfera celeste. -arco diurno
del circolo parallelo dell'equatore descritto da un astro nel suo giro apparente, rispettivamente
la cui figura s'avvicini a quella di un segmento di cerchio. r.
di scarica elettrica che si verifica in un gas posto fra due conduttori (ielettrodi
(ielettrodi), fra i quali un generatore di corrente mantiene una certa differenza
i suoi elettrodi sia posto in derivazione un circuito oscillante. -arco parlante: arco
di luce che utilizza l'emissione di un arco elettrico. negri, 2-682:
arco qualche cosa, formare con essa un arco: renderla curva, incurvarla.
, i-114: e de'labbri formando un picciol arco, / dolce a vedersi,
le posteriori diritte, a simiglianza di un felino quando spicca il salto.
e sbadigliò. viani, 14-500: a un certo momento, l'esploratore fa arco
roncola del suo naso grifagno, batte un pugno sul tavolo. -fare arco
carca, / che fa di sé un mezzo arco di ponte. -congiungere
l'arco. -nel trarre d'un arco: con grande rapidità. a
anzi di carne, sentì due colpi in un sol trarre d'un arco, il
sentì due colpi in un sol trarre d'un arco, il primo di pietà e
non mi tenesse... per un moccicone, io mi metterei coll'arco dell'
guardia. sacchetti, 52-5: fu un cittadino chiamato sandro tornabelli, il quale
arco teso per veder se potesse fare un bel tratto. g. morelli, 154
arco dell'intelletto. panzini, iii-539: un vecchio, a cui pure domandai chi
l'androne dell'albergo... ad un tratto..., nello spazio
e la decompongono come prismi, formando un grande arco luminoso, distinto in sette
, 2-13: potrei... fabbricarmi un corpo d'aria condensandola insieme, e
, 3-251: v'è il giudicio, un uomo ignudo, attempato, che si
si curva intorno. pascoli, 87: un vel di pioggia vela l'orizzonte;
d'annunzio, iv-2-1083: quando guardo un cielo piovoso come questo, con qualche
tracciare / nel torbidume dell'aria infetto / un solo arco perfetto. idem, 3-153
, 23-41: saltato in aria arebbono a un pane, / che vi vedean come
immortali principi dell'ottantanove, che furono un arcobaleno nel cielo. deledda, iii-964
il profano è lieve e impraticabile come un arcobaleno. e. cecchi, 6-11:
colori. palazzeschi, 4-155: finché un riso schietto di simpatia, come l'arcobaleno
arcolaiare, rifl. ant. girare come un arcolaio (usato solo al figur.
di filo in gomitoli, composto da un asse verticale, dal girello che sostiene il
centurion da siena / diventanti per arte un mulin guasto, / che macina arcolai,
de le fila a l'arcolaio avvolte / un bianco e picciol globo altra facea;
una bacchetta di ferro, inferiormente piantata in un toppetto mobile, che gli serve da
dà a questa sorta d'arcolai una forma un po'piramidale, sì che la matassa
, più o meno abbassandosi, trova un punto in cui sta mediocremente tesa, per
la matassa e si restringono come in un fascio, quando l'arcolaio si ripone
comincia i suoi giri da trottola con un gemito ad ogni mezzo giro, come fanno
le case delle donne del popolo: un arcolaio con una matassa di lana viola
, 3-163: il capo gli girava come un arcolaio, onde egli era forza che
o, meglio, addipana ragioni come un arcolaio. de marchi, 36: stavo
in cui la signora pianelli girava come un arcolaio ingarbugliato. panzini, i-800:
figlia dell'oste frullava e ronzava come un arcolaio. palazzeschi, 4-61: è
4-61: è tutta sgangherata, pare un arcolaio. 2. figur. ant
d'italia ch'io sono una girandola, un arcolaio, una ventarola, un frullo
, un arcolaio, una ventarola, un frullo, insomma un nipote di protéo e
una ventarola, un frullo, insomma un nipote di protéo e un fratello del
frullo, insomma un nipote di protéo e un fratello del camaleonte. 3
. tamburo tronco-conico, girevole intorno a un asse verticale, nel quale si collocano
le matasse di filo conduttore per consentire un regolare svolgimento nelle operazioni di tesatura
5. locuz. -aggirare qualcuno come un arcolaio: confonderlo, fargli perdere la
ambra, 4-94: m'hanno aggirato come un arcolaio. a. f. doni
pippioni / gli aggira, che né anche un arcolaio. -più volubile che arcolaio:
imbizzarrir. -volgersi, girarsi come un arcolaio; fare a giro con gli
pulci, 7-43: e'si volgeva come un arcolaio / a'sa- racin, che
su 'l clipeo scrivendo? / è d'un arconte, che sovra i despoti /
, anche la sua rettorica, sicché un mandarino si possa scambiar con un arconte
sicché un mandarino si possa scambiar con un arconte. = voce dotta, lat
al di sopra di tutti gli esseri, un ente denominato « madre luminosa »,
vela che ne rompa il filo e senza un fumo che l'appanni. marotta,
caviglia spuntava di sotto alla gonnella, un piccolo piede arcuato, una calza bianca
erano così dense che appena si scopriva un po'del pallore del volto, e il
, strascicando con passo negligente quei piedini un tempo sempre elegantemente stretti negli arcuati scarpini
beltramelli, i-210: traversammo, sopra un ponticello arcuato, un canale. cicognani,
traversammo, sopra un ponticello arcuato, un canale. cicognani, 1-156: che
le ginocchia lievemente arcuate quasi dovesse da un momento all'altro rimontare a cavallo.
s'ingolfava / dentro l'arcuata ripa / un mare pulsante. sifone, 5-42:
, bianco e gracile come quello di un adolescente. idem, 5-173: erano
sopra era coperta la barelletta, come un arcùccio da bambini, con incerato nero
bambini, con incerato nero, con un piccolo finestrino per esalazione del fiato.
ojetti, i-229: una carrettella che sotto un tetto tondo di stuoia di canna pare
(221): quantunque io fossi in un gran fuoco e molto ardente, tutto
donna, ogni cosa finta credendo, preso un tizzone ardentissimo, tante volte colle sue
per quella stanza dove si espone un morto circondato da mille faci. pratolini,
serra. deledda, ii-123: era un pomeriggio ardente; lo scirocco sbatteva le tende
, che brucia dentro (e dà un senso di insopportabile bruciore).
poco stando, apparve sopra la montagna un lupo, il quale con ardente fame correva
infonde calore, forte, bruciante (un liquore). zanobi da strata [
allora si dimostra. baruffialdi, 61: un vid'io... / di forte
/ con d'esta polvere / in mano un pizzico / condir dei cavoli / i
i liquori ardenti, fece con le labbra un atto di cupidigia. viani, 14-492
membra onde traluce / de l'interna bellezza un raggio ardente, / come per nube
, ii-208: due occhi ardenti in un viso fresco e colorito come un fiore.
in un viso fresco e colorito come un fiore. saba, 14: all'orizzonte
animali. boccaccio, i-461: volendo un giorno nella paternale casa entrare, due
or giù da gli occhi miei correre un fiume i... i qual mercede
pen- dea di tiria ardente / porpora un ricco manto. b. de'rossi,
2-71: sopra le trecce [avea] un ardente velo. tingoli, iii-187:
/ per minacciar la morte a più d'un core. giacosa, 27: cielo
color di viola, di rosa e un giallo ardente. deledda, ii-950: e
pomodori ardente sotto la luce scialba di un lume a petrolio. de pisis,
o boschi segreti / il lor colore di un bel viola ardente / la lor fragranza
ed esprime il grado più intenso di un sentimento, la forza estrema di una
oprare ardente. tasso, 19-96: ma un mio sospiro ardente / fu più verace
esser dal mio ben diviso, / di un gelato sudor sentia la fronte / molle
i-116: soltanto una lagrima ardente luccicò un momento fra quelle ciglia, e scese lenta
altro core / di quanto fosse l'un dell'altro ardente. 9.
iii-220: crede mio padre che con un carattere ardente... come il
i-280): da l'altra parte viene un concorrente, / e due e tre
i-73: io son fatto così, sono un po'ardente, / e in collera
ardente, / e in collera divento un animale. 13. figur.
redi, 16-iv-405: il signor bonomo è un poco arden- tetto nello scrivere.
e ardenza, che avrebbe fatto per un nipote suo. salvini, 40-12: carità
eccesso... l'ardenza è un movimento che ha del pericoloso, o
il sacrificio di abramo appiccando il fuoco a un pagliericcio su cui giacevano i figliuoli.
247): io attendevo a votare un pagliericcio, ed ardevo la paglia, perché
, perché nella mia prigione v'era un cammino da poter far fuoco. tasso,
per far salir d'empi olocausti / un fumo abominevole a le stelle, / aggiunto
masse abbruciavano. arici, 214: un tempo / forse l'euganea chiostra il vampo
, distrusse. idem, 1394: un gran carico aveva / esso di legna
ogni cor più casto / arder credeva ad un girar di ciglia, / oh come
fasto! preti, iii-174: sovra un colle di neve un fior parea /
, iii-174: sovra un colle di neve un fior parea / colei, ma per
le braccia avea / madonna involta in un drappo dormendo. / poi la svegliava,
9-31: mi parea che, poi rotata un poco, / terribil come folgor discendesse
, 98: allo sparir d'un lume / che lento m'arde e fioco
alpestra e cruda / posta a bagnar un leggiadretto velo, / ch'a l'aura
arde 'l cielo, / tutto tremar d'un amoroso gielo. idem, 132-14:
tempie, intorno agli occhi, d'un ardore intenso, mentre pel resto
6: il sole ardeva d'un ardore così forte che subito s'inceneriva.
: sopra il suo venerabile corpo edificarono un grandissimo tempio, il quale del suo
alle quali arde una lucerna posta su di un pezzo di legno conficcato nel muro.
, i-91: stette in ascolto con un po'di batticuore; ma non s'udiva
fiammelle pallidissime, come ceri intorno a un feretro. idem, iv-1-141: vapori
. la città di vita risponde con un prodigio al vostro atto di adorazione.
santo. stuparich, 2-103: sopra un tavolino ardevano due candele fissate su due
15-34: dentro alli occhi suoi ardea un riso / tal, ch'io pensai co'
mangiava. aveva gli occhi fissi in un punto e ardevano. 10.
-ardono. sembra che abbiano nella corolla un carbone acceso. ardono veramente. idem
11. intr. figur. provare un sentimento vivo, essere preda di una
, e la mia persona è tutta un incendio. bembo, 1-223: tanto è
arsi, / che più secco ora in un sì grande spero, / che l'alma
252: al presente ella arde d'un giovane, il quale è sommamente bello.
/ ch'entro a piccioli incendi avvampa un core / se in lui verde la speme
, io: solo al girar d'un bel modesto sguardo, / color, voglia
mia carezza. -anche della violenza di un sentimento, di una passione.
. cavalca, 9-235: come dice un proverbio: chi non arde, non
figur. desiderare con passione, provare un desiderio intenso, bramoso. dante,
rivederti, e di ricuperare in te un vero amico. fogazzaro, 2-306: ardeva
2-306: ardeva dalla voglia di dare un bacio a edith, ina non osò.
osò. d'annunzio, iv-1-104: un uomo, che sia stato amato da una
scale e i pianerottoli d'ardesia hanno un quieto colore grigio- blù. deledda,
d'annunzio, iv-1-241: roma appariva d'un color d'ardesia molto chiaro, con
d'ardesia molto chiaro, con linee un po'indecise, come in una pittura
come in una pittura dilavata, sotto un cielo di claudio lore- nese, umido
di ardesia sembravano protendersi per l'elemosina d'un complimento. borgese, 2-37: ci
ardèsia, che si suole riconnettere a un etimo celtico (ard-4 alto '):
te soverchio ferve. idem, 15-31: un uom de la liguria avrà ardimento /
chiusa terra / il passo serra a un ardimento insano? leopardi, 8-m:
i-238: e fei proponimento / di fare un ardimento, / per gire in sua
di muoversi ad alcuno atto, presono un folle ardimento. petrarca, 356-2:
coraggio, avere l'animo di compiere un atto, un'impresa (per lo
petrarca, 40-7: i'farò forse un mio lavor sì doppio, / tra lo
168): di poi si volse a un suo gentiluomo... dicendogli che
ma fa d'uopo / d'essere un uomo, aminta, un uomo ardito.
d'essere un uomo, aminta, un uomo ardito. marino, 248
597): promettetemi di non levarle un filo d'intorno, né di lasciar che
novellino, 43 (75): un giucolare stava a questa tavola e non
sentivo anzi in me una chiarezza e un ardire che poi non ho provato mai più
grande, / che 'n guisa d'un diluvio intorno senza / alcun contrasto si dilata
] parve, com'era, ardire d'un grand'ingegno. 5.
grande fantasia del pinturiechio si svolge in un miracoloso tessuto d'istorie, di favole,
(438): avvenne che, l'un più d'ardir prendendo che aver non
1-6: dopo alquanto spazio, rassicurato un poco, presi ardire, e intentivamente
barche. panzini, ii-379: aquilino stette un po'considerando se... entrare
frasario spira talora la felice arditezza d'un uomo di genio: ma molte delle
tempo prima non aveva udito che in un balbettio timido e tronco. d'annunzio
tronco. d'annunzio, iv-1-97: un alto levriere bianco,... disegnato
inf., 8-90: allor chiusero un poco il gran disdegno, / e
e rispettoso amante. salvini, 22-368: un ardito e sfacciato accatton sei. manzoni
: e corse verso lui, con un fare ardito, e con gli occhi stralunati
iv-i-iio: ad ogni frase del giovine un po'ardita, corrugava le sopracciglia mentre
po'ardita, corrugava le sopracciglia mentre un sorriso involontario le sforzava la bocca.
metri di quota. si scende con un volo librato arditissimo. panzini, ii-140:
librato arditissimo. panzini, ii-140: un altro collega... fa un ardito
un altro collega... fa un ardito salto di fianco fino a scomparire
: sapeva... spengere con un sorriso, rendendolo banale, il complimento
, tanto che le arrivino presso a un terzo di braccio alle due porte, dove
: nel medesimo fienile, ci aveva dormito un reparto di arditi. viani, 19-263
gli aveva scassato una ganascia e gli scopriva un filare di denti, gli occhi aveva
pallidissimo e indossava sopra alla divisa da ardito un impermeabile giallo. pratolini, 9-882:
pratolini, 2-58: anche ridotti a un decimo, saremo sempre abbastanza. ricostituiamo
osservata mille volte, par che abbia un poco dell'arditetto. arditóre,
ad es., la temperatura d'un forno). = voce dotta
dall'ardore / per lo papiro suso un color bruno, / che non è nero
. idem, 330: da l'un lato / con sfavillanti ardori / la voragine
s'apprende ai capelli che divampano in un attimo come un fascio di stipule, con
capelli che divampano in un attimo come un fascio di stipule, con un chiaro
attimo come un fascio di stipule, con un chiaro baleno. ungaretti, ix-17:
, 9-68: non altrimenti fatto che d'un vento / impetuoso per li avversi ardori
fior bara ogni stelo; / fatta è un etna la terra a tanto ardore.
estremo ardore del tramonto s'era aperto un varco nella fumèa pigra e accendeva dinanzi
nell'estate, balenava attraverso le persiane un suo ardore dorato. sinisgalli, 1-46
lo riavvolse con mille fuochi, suscitandogli un inestinguibile ardore carnale per quella donna non
fatto, che, s'io d'un ribaldo nato fossi, mi faria subitamente divenir
michelangelo, 188-2: da'prim'anni aperto un lento e poco / ardor distrugge in
e poco / ardor distrugge in breve un verde core. tasso,
giovinetta. preti, iii-174: sovra un colle di neve un fior parea / colei
iii-174: sovra un colle di neve un fior parea / colei, ma per odor
/ ch'entro a piccioli incendi avvampa un core / se in lui verde la
che sì beato errore / nutrii nell'alma un dì! deledda, ii-268: quell'
(427): provava... un ardore d'arrivare, con opere di
iv-2-760: era vi in lui sempre un ardore di vivere smisurato, quasi che
esistenza come dalle carezze e dalle lacrime di un commiato d'amore. pratolini, 9-795
gli occhi accendevano il suo viso di un ardore che se ancora non la turbava,
dell'età. carducci, 431: un forte vecchio io son: l'ardor de
: i giovenchi,... salito un arduo ponte sotto le cui arcate il
delirante muta / sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa?
e la mattina / lo stranier, come un lupo arduo che agogna, / ululato
le figure d'una sfera e di un cilindro. segneri, iii-1-46: la nostra
iii-1-46: la nostra salute non è un negozio di agevole riuscita; è un affare
è un negozio di agevole riuscita; è un affare arduo, arrischiato. baretti,
frapporsi. idem, ii-305: in teorica un viaggio da torino a londra pare una
strana e ardua quando cominciamo ad essere un poco in là cogli anni; ma in
ben ardua e difficile la condizione di un ingegno quantunque si voglia grande e colto.
colto. nievo, 511: somigliava un valente sonatore di violino che si propone
dell'antica cappella. piovene, 5-237: un punto a favore della bonifica è che
2. regione circoscritta in cui avviene un fenomeno o si presentano determinate e tipiche
formò una fedele milizia, e cinse d'un cordone armato la zona. 3
ancora da quella parte scolpito nell'area un grosso granello di grano. 4.
5. econ. area monetaria: comprendente un gruppo di stati (legati da vincoli
di distribuzione: la regione in cui vive un animale, è diffusa una pianta
lo spazio da loro detto area di un triangolo? buonarroti il giovane, i-578:
nel semidiametro di essa, cioè per un mezzo braccio, ci dà l'area o
tutta questa pianura si potesse considerare, a un bel circa, di dugento miglia quadre
: regione di uno stato e anche un intero stato o un gruppo di stati,
stato e anche un intero stato o un gruppo di stati, un continente,
stato o un gruppo di stati, un continente, in cui il reddito medio di
geografica di una specie (o di un genere) vegetale o animale.
; graticcio. bocchelli, 2-365: un casamento antico dai tenui soffitti di arelle
.. fa lo stesso effetto d'un palcoscenico di teatro visto di giorno:
di legno, e vetri colorati moderni d'un cattivo gusto e d'ima stonatura incredibili
quei fini gigli... fiorenti per un giorno nelle arene calde. panzini,
e nel mezzo della gran casa dimora un bellissimo letto di piuma,..
soavità del sonno. appresso del quale un poco, giacciono varii sonni di tante maniere
: ripensava i bagni... d'un tempo, le lunghe immobilità su l'
l'arena più ardente e più morbida di un corpo feminino. panzini, i-322:
2-41 (i-48): e gli diede un colpo con tal pena, / eh'
locuz. -portare arena al lido: fare un lavoro inutile. bembo, 2-262
: comandò che fusse messo in un luogo che si chiamava arena, dove stavano
di orbe, come veduto dall'arena di un anfiteatro. ojetti, ii-71:
pratolini, 9-354: a furia di quotarsi un tanto la settimana, si sono costruita
. bellini, ii-38: sperando di comporne un numerone / maggior dell'archimedico arenaio.
. sarebbero troppo frequenti per non cagionare un arenamento nel commercio. 2
. accumulo di sabbia (nel fondo di un fiume o alla foce).
arino). marin. incagliarsi su un fondo sabbioso, restare in secco.
dall'occipite alle calcagna; rispose con un fievole: -buon giorno! e si
sabbia di quarzo e tenuta insieme da un cemento che può essere argilloso, marnoso
la scogliera. idem, iv-2-1070: riconobbe un filone inclinato di pietra arenaria giallastra ove
. cecchi, 2-172: sull'arco d'un muro di cinta, il trionfo d'
muro di cinta, il trionfo d'un vaso d'arenaria che mandava dalla bocca fiamme
tina, di lunge dalle mura di roma un miglio e mezzo. m.
: arenarii sono uomini i quali fanno un certo giuoco molto crudele sopra l'arena.
). rimasto in secco, incagliato in un banco di sabbia. d
arrenate e immobili nelle correnti pur è un non piccolo avanzare, dovendosi mettere in
annunzio, iv-2-47: ella si contorceva come un delfino arenato, tra l'acqua incalzante
non lo salvò. deledda, iii-339: un promontorio nerastro si spinge in mare come
si spinge in mare come la prua di un enorme piroscafo arenato: la pietra levigata
mesi, per quel tratto di strada era un cavallo arenato, e spezzata o la
palazzo del libero comune, formato da un piano terreno porticato, e un piano
da un piano terreno porticato, e un piano superiore con salone per le riunioni e
con salone per le riunioni e con un balcone esterno per i discorsi.
necessità, e quasi alla persona. d'un parlatore, d'un solo.
persona. d'un parlatore, d'un solo. = cfr. arengo
il sagrestano del paese, su d'un ballatoio che dava sul sagrato, e
cominciare a battere con due martelletti su d'un certo ordigno composto d'una lamina di
coste mediterranee), ove abita in un tubo a forma di u, che
. moretti, i-757: e basta un panorama di vasto bruciante arenile a rivelare
facilità, se bene è necessario passare per un deserto arenoso di tre o quattro giornate
forma e variamente delimitato all'interno di un organo vegetale. vallisneri, i-197:
(che, come abbiam veduto, fu un senato aristocratico). settembrini [luciano
oratori per ingannare i giudici, esce un banditore, e subito li fa tacere,
vestito è quasi tutto le bastava figurarsi un areopago d'uomini non vecchi, anzi prestanti
invereconda e d'audace viltà: * un aretino '. arèto { arètro
cecchi, 9-2-1: perch'io non paia un arfasatto, / o qualche moccicon che
manda a spiar qualche arfasatto, / o un di quei che piscian nel cortile.
, non si vergognò di dar orecchie a un certo arfasatto,... che
avere in pugno il paese, fanno un perpetuo sbraitare contro le mene di chi
va tutta al rovescio, non trovando un cane che li voglia, per quanto
via d'una corda grossa tirata con un arganello. tommaseo [s. v.
od arganetto o mulinello idraulico è un vaso alto, rotondo, pieno d'acqua
v-204: cèrcati alcun viotolo scorciatoie con un... arganello in fondo, ove
riparo formato di una croce fissata sopra un albero verticale all'altezza del petto di
albero verticale all'altezza del petto di un uomo, il quale entra fra due braccia
retti dal detto ferro, mediante un arganetto che si allentava a poco a poco
il picchio] a girare pian piano un certo arganetto di muscoli che egli tiene
elevati sforzi di trazione: costituita da un tamburo su cui si avvolge il cavo
vengon tirati corpi pesantissimi, legati a un capo del canapo che si va avvolgendo
annunzio, iv-1-967: lasciarono le leve a un tratto; e l'argano girò stridendo
quattro braccia capaci di spezzare in due un uomo. idem, iv-2-811: i marinai
1-320: i monaci di sopra girando un grosso argano cigolante lo tirano su come
occasion che gliene fosse data, con un sospiretto magherò, tirato con gli argani
questi ferri, posso dire senza volerlo, un po'spinto da un certo diavolo che
senza volerlo, un po'spinto da un certo diavolo che mi brontolava dentro,
certo diavolo che mi brontolava dentro, un po'tirato cogli argani, ora da questo
): [la storia] è tirata un po'con gli argani, e proprio
= deriv. da argano (con un accostamento al nome dell'eroe saraceno del
pulci, 24-76: ma non farebbe un argano condotto. ariosto, 11-41:
una scossa / tira, eh'in dieci un argano far possa. cellini, 2-75
. grandi, 5-43: l'argano è un cilindro perpendicolare all'orizzonte, il quale
validissimo stromento meccanico, che consiste in un grosso cilindro, o anche un cono
consiste in un grosso cilindro, o anche un cono, di legno, girevole verticalmente
giardini in grazia de'suoi fiori d'un bel giallo di zolfo » [tommaseo,
landino [plinio], 25-9: beesi un denaio d'argemonia in tre ciati di
radice ancora dell'argemónia a peso d'un denaio si bee in tre bicchieri di
tavola... erano massicci, lavorati un po'rudemente da argentarii rustici. papini
argentata cometa. chiesa, 1-113: un piegarsi / di felci argentate nel soffio d'
piegarsi / di felci argentate nel soffio d'un zefiro cilestre. ojetti, ii-25:
velivolo li attraversa con l'allegrezza d'un saltatore che sfonda un cerchio di carta argentata
l'allegrezza d'un saltatore che sfonda un cerchio di carta argentata. viani,
giovani oliveti. essi apparivano simili ad un arabesco argentato sopra la terra. alvaro
rivestimento argenteo. serao, 198: un misero cucchiarino che aveva perduto tutta la
, 4-3-1 n: egli coll'onde d'un argenteo fiume / su durissima cote ivi
stelle dorate. de pisis, 54: un batufol di lana, / fili attorti
una panca di legno, ai piedi di un albero di olivo, gracile e argenteo
alzavano e s'abbassavano come branchie d'un pesce. 3. figur. argentino
servitù. buonarroti il giovane, 9-467: un lavoro, una macchina, una fabbrica
fiori e argenterie, sembravano apparecchiate per un banchetto nuziale. 2. figur
masuccio, 8: costui dunque passeggiando un dì davanti il suo banco posto in una
gli venne veduto dinanzi ai pedi d'un povero sarto un ducato vineciano. buonarroti
veduto dinanzi ai pedi d'un povero sarto un ducato vineciano. buonarroti il giovane,
grilli! idem, 96: scopersi un luogo dove l'acqua s'allarga quasi
dove l'acqua s'allarga quasi in un laghetto, limpido ed argentino come la faccia
più recente. idem, iv-1-219: un azzurro argentino, indefinibile, simile a
: ci spogliammo e posammo la roba a un poco d'ombra, poi entrammo nell'
salvini, vii-533: dichiamo ancora pare un campanello, quasi abbia voce, come
di tono. da calda e profonda a un tratto diventava argentina e quasi stridula.
spasso, a quanto mi parve, d'un commesso viaggiatore francese dai capelli grigi.
davanti all'uscio suo recare... un picciolo orcioletto bolognese nuovo del suo buon
colori, i lumi, una voce, un fulgore d'oro, il candore dello
cellini, 1-11 (43): feci un gran frutto in uno anno che io
ed argento, / se gli prepara un tossico provato. bracciolini, iii-260: alzi
: la sua leggiadra vesta / è d'un drappo contesta / d'argento e seta
iv-2-1200: mi facevano pensare agli occhi d'un dio o d'un atleta di bronzo
agli occhi d'un dio o d'un atleta di bronzo composti d'argento azzurrognolo.
ojetti, ii-284: adesso mi godo un altro argento della vittoria, col volto
per la bellezza incantata e luminosa di un volto). giacomino pugliese, ii-129
altero, / sulla luna d'argento un grillo nero. zazzaroni, iii-474: l'
fra le due imposte, per mezzo a un gran ragnatelo lacerato. panzini, i-113
dalla finestra, il cielo farsi d'un grigio strano, quasi livido: poi latteo
il pescatore era appena tornato e scaricava un cestino pieno di pesci d'argento
1-13: la montagna fa mostra d'un filone d'argento. baldini, 6-141
, saltellando tutto intorno, li circondava d'un minutissimo spolverio d'argento. stuparich,
dei fili d'argento, vide rilucere un umido velò: il lieve sudor della pena
: pallida luna di londra, / in un cielo timido d'argento, / dietro
polvere d'oro d'un'ala, un filo di bava d'argento. silone,
cuore. papini, 28-166: all'improvviso un bel riso d'argento squillò su per
pastor summi. caro, i-320: scosso un tratto il sacchetto della moneta,.
pochissimo argento. papini, 20-409: un ingordo d'argento non sarebbe rimasto molto
: non avendo altro da perdere che un calamaro con due scartaffi, né altri ori
altri ori, né altri argenti che un nappo di legno, né altre vesti che
altri danari che per le spese d'un giorno solo, si possono star contando ove
cellini, 1-113 (263): venne un giorno a me e mi porse un
un giorno a me e mi porse un piccolo anellino d'oro, il quale era
argento vivo, notissimo minerale, è un corpo flussibile e liquido come quello dell'
giornata di là da gorizia, in un luogo chiamato idria, dove se ne fa
iii-220: l'argento vivo cacciato per un foro all'ingiù nel tronco dell'arbore sino
gli altri metalli. idem, 135: un mese fa, venne questo vostro cencio
, / dal nascer al morire è un sol momento. torricelli, 122: tutte
attaccata al collo una boccetta con dentro un po'd'argento vivo, persuasi che
, 6-conci. (143): era un fiumicello il quale... cadeva
di pietra viva, e cadendo faceva un rumore ad udire assai dilettevole, e sprizzando
, 23 (396): è un gran dire che tanto i santi come i
. nievo, 137: era un andare, un venire, un correre,
137: era un andare, un venire, un correre, un guizzare,
: era un andare, un venire, un correre, un guizzare, un gareggiarsi
andare, un venire, un correre, un guizzare, un gareggiarsi e un rubarsi
, un correre, un guizzare, un gareggiarsi e un rubarsi a vicenda di tutta
, un guizzare, un gareggiarsi e un rubarsi a vicenda di tutta quella famigliola
: presso casal pu- sterlengo v'è un ammasso di argilla silicea, di forse duemila
idem, iv-2- 456: in un vaso d'argilla rossastra...,
acqua continua. idem, ii-570: un banco d'argilla trascinata dal po e costipata
poggi e i cocuzzoli di argilla, un poco glauchi e un poco cinerei, abbaglianti
di argilla, un poco glauchi e un poco cinerei, abbaglianti, s'ammucchiavano
quella specie di tana fangosa, a un pelo dalla battaglia, nessuno si sarebbe
. idem, iv-2-179: sul limite d'un campo di fro- mento sorgeva un muro
d'un campo di fro- mento sorgeva un muro alto costruito di sassi e di terra
pongonvi pruni, e fassi l'arginale un piede e mezzo alto. arginaménto,
arginato, non abbia mutato sito da un luogo ad un altro. baretti, ii-202
abbia mutato sito da un luogo ad un altro. baretti, ii-202: l'
baretti, ii-202: l'olanda fu un tempo maremma anch'essa; ma un popolo
fu un tempo maremma anch'essa; ma un popolo di quattro milioni concorse a seccarla
possibile arginare. questo delle cambiali è un orologio che non ammette ritardi. viani
impetuosa freddana. comisso, 7-234: un canale arginato... scorrea lungo i
chiudere con argini (l'alveo di un corso d'acqua); argine.
la solita visita al castello, ma un po'più tardi del consueto pel riparo
che chiude ai lati l'alveo di un corso d'acqua e ne contiene la
guida che menava, andava su per un argine d'un lago, e non v'
menava, andava su per un argine d'un lago, e non v'era altra
restò tutto questo paese a guisa di un lago d'acqua dolce. arici, i-311
d'argine. idem, 68: un torto / argin divide le due schiere.
. non aveva solamente l'appoggio d'un fiume navigabile, ma parallelamente a quello
torto. idem, iv-2-60: era un argine solingo, di là, verso i
di tutti... e via un pezzo d'argine; e dentro, l'
restrinse in una strada campestre che pareva un argine, alta fra le vigne che
e il verde degli argini traspariva da un fumo di vapori. fracchia, 499
che formava, tra gli argini incassati, un paesaggio fantastico in miniatura. montale,
. giov. cavalcanti, 122: un bosco spinoso e selvatico, 11 quale
: altra gente sopraggiungeva... un gruppo occupava l'argine della strada ferrata.
era una strana impressione, quella d'un paese animato e deserto, e i soldati
fra gli argini della strada come in un fiume, non erano più che un
un fiume, non erano più che un elemento di quella solitudine. idem, 9-289
di quella solitudine. idem, 9-289: un prete nero, sulla strada battuta dal
percorrere tutto il giorno su e giù un tronco di linea ferroviaria, stando sulla
offensione. tasso, 8-19: di sangue un rio; d'uomini uccisi un monte
sangue un rio; d'uomini uccisi un monte / d'ogni intorno gli fanno
sgorgare. alvaro, 3-176: a un tratto la linea umana cadeva in terra
la linea umana cadeva in terra a un fischio acuto, non era più che un
un fischio acuto, non era più che un lungo argine grigio di zaini. la
opporsi; contenere l'impeto, porre un freno. -rompere, gettare gli argini
angelica mia voce, indarno ormai / un muro a le tue gorghe argine tassi
se dopo una lunga pace vi sorga un principe prudente, ambizioso e attivo, chi
credeva con questa specie di fatalismo cinico mettere un argine alla sofferenza e conquistare se non
errore verso il figliolo senza potervi opporre un argine. bonsanti, 2-27: l'adriana
le scendeva nel petto. cercò di porvi un argine, di interrogarsi.
milit. apprestamento difensivo, costituito da un bastione piatto, in terra battuta.
per i mantovani è alzato e fortificato un argine sopra il fiume dal lato d'entro
andrea da barberino, 26: presono un poco di ridotto tra uno arginèllo e
poco di ridotto tra uno arginèllo e un poco di fossato, ed ivi si difendevano
difendevano. targioni tozzetti, 11-1-234: un arginèllo a forma di tura, che
questo arginèllo... è un canale molto recipiente. carena, i-123:
, ed è separato da esse mediante un fossatello. arici, 21: buono
arici, 21: buono è che un arginèllo intorno levi / del giovine pedal,
, scassinando con essa la testa d'un arginèllo. linati, 8-70: risalito
e su l'argive / s'affanna un uom per coltivar la mente. monti,
percorreva [pallade] / tutto ad un tempo col ceruleo sguardo / l'argivo campo
. carducci, 39: oh se un tenue spirto l'argiva / camena infondami
idem, 371: raggia di luce un riso / da i marmi che d'argiva
di vita / chi non l'ha per un argo e per suo duce? a
suo genio odioso / colui ch'è un argo per l'altrui malizia.
, par., 33-96: « un punto solo m'è maggior letargo / che
fagiani: il maschio misura più di un metro di lunghezza, con remiganti e
è senso di qualche cosa onde s'argomenta un bene certo, e il contrario è
spessissimo, e con entusiasmo, a un ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch'io
nell'autore della splenologia la stoffa d'un uomo politico. 2. ant
, incominciata in qualche parte, argumenta un cammino verso l'altro estremo. c.
ii-28: e chi può argomentare contro un uomo risoluto di voler ascoltare la sua passione
dell'egoismo abbarbicatosi all'anime -argomentano per un franco. piovene, 2-231: per
con l'arte. giusti, 2-247: un sordo tramenìo, come di gente /
, agg. disus. che espone un argomento; che procede per via d'
sf. modo con cui è espresso un argomento, e che può conferirgli maggiore
giamboni, iv-175: argomento si è un detto trovato sopr'alcuna materia che la
idem, 8-51: argomento si è un detto trovato sopr'alcuna materia che la
degli argomenti fallaci, che scapezzar potrebbono un cervel di ferro. manzoni, pr
trovava tra quegli argomenti, come un pulcino negli artigli del falco. nievo
di portogruaro. svevo, 1-125: un tono che chiedeva alla bontà del suo
duro. baldini, i-12: mi facevano un dopo l'altro vedere a scattare dal
altro vedere a scattare dal manico d'osso un pugnale di lunghezza impressionante. quando quattro
per tornare allo sfortunato a me pare un grande argomento d'innocenzia il suo richiedere
parve, se non indizio, almeno un certo qual argomento di fiume vicino.
scriver libri, dovrebbe vedersi in questo un forte argomento a prova che né dispute né
-fare argomento a qualcuno: fornire un indizio, argomento non s'ingombri /
valle, 1-66: fu... un disordine cagionato, come ho detto,
: quegli occhi azzurri e quel naso erano un argomento di censura per le altre beltà
argomento: trarre incitamento; rafforzarsi (un sentimento, un proposito). tasso
incitamento; rafforzarsi (un sentimento, un proposito). tasso, 5-70:
. oggetto, materia, tema (di un discorso, di una conversazione, di
di quanti argomenti potessero venire in capo ad un poeta. leopardi, 22-32: una
così in prosa; ma occupato da un dolor di testa eccessivo, non ho
grandezza dell'argomento. menzini, ii-213: un ix-600: si è reputato quasi
tanto poco precise che alfonso potè farne un capitolo di suo gusto. ojetti,
170: e sculto ciascheduna [coppa] un argomento / avea di duolo, in
savi e maestri di guerra, feciono un bello e subito argomento a loro scampo.
lontani a crapi, subito diserrò loro un gruppo adosso sì fiero e pe- riculoso
lui fuggita. tesauro, 61: un avaro uomo dando il suo tesoro in
in serbo alla fraude; vi architettò un tale argomento di dentati ferri; che
9. matem. anomalia (di un numero complesso). 10. statist
si manifesta con diversa intensità o frequenza un fenomeno. 11. medie.
ti fa [aristotele] con tanta grazia un argumento, / che te lo senti
: il maschio non si differenzia molto da un comune polpo; la femmina secerne per
più o men che sei, né che un triangolo abbia li suoi angoli minori di
muso lungo e sottile come quel d'un luccio, argutamente. 3.
che suscita una comicità sottile, anche un po'maliziosa e garbatamente mordace; spiritoso
degli argutissimi motti e risposte [di un cardinale]. giusti, iii-232: un
un cardinale]. giusti, iii-232: un filosofo arguto dice a proposito del questionare
scoprire il forte o il debole d'un parlatore, lascialo dire senza opporgli mai
706: [egli] non era nemmeno un tipo; era piuttosto la facezia arguta
. sempre gaia, sempre arguta, a un tempo spiritosa e spirituale. panzini,
quell'argutissimo di benedetto xiv, vedendo un cardinale nonagenario che pareva ringalluzzito ai raggi
visitatrice, esclamò: « eccolo diventato un uomo! ». paolieri, 2-53:
, / e di retro da tutti un vecchio solo / venir, dormendo,
fauno civilissimo. alvaro, 9-468: un viso come spesso si vede nel sud,
spiritose figure popolari, di terrecotte che un tempo sorrisero argute. 6.
, sottile, argentino, tintinnante (un suono); soave, melodioso (un
un suono); soave, melodioso (un canto, una voce). -anche
aspro a udirsi, stridente. -di un oggetto: che manda suono; risonante,
-figur. d'annunzio, ii-322: un tempio / quadrato cui demmo per ogni
venir me vide / a lo incontro un destrier fremente e arguto. 9
vento arguto. -stuzzicante, appetitoso (un sapore). palladio volgar.,
e arguto sapore. -intenso (un desiderio, una passione). boccaccio
nella tazza. panzini, ii-138: [un mio collega] aveva la debolezza -appena
re numa, che richiesto da giove d'un olocausto di teste, decapitò un mazzo
d'un olocausto di teste, decapitò un mazzo di cipolle. bonsanti, 2-38:
acqua. idem, i-314: l'un per l'altro [gli elementi paiono]
verso la state, tutti ci ammalammo un poco. campanella, 1047: quando
eziandio, che chi porta al braccio un maniglio di esse setole resti libero dalle
calda di fuoco e di fiati; un odore misto di membra affaticate, di cibo
/ l'esporsi appena all'aria aperta un vaso / d'acqua, ch'essendo
notturno e scarco / di nubi, in un balen gli astri lucenti / vi si
negli ambienti chiusi. -dare aria a un ambiente: farvi penetrare aria pura.
desiderata, e che viene immessa in un ambiente chiuso. sinisgalli, 6-120
d'aria. tozzi, ii-407: un colpo d'aria gli fece gonfiare una
gran malinconia. viani, 14-211; un lungo suono steso di campane è nell'
cortina e vedeva i rami scarni d'un giardino sfumare nel bruno dell'aria tra
clima, atmosfera particolare e specifica di un luqgo, di un paese, di
e specifica di un luqgo, di un paese, di una società.
atmosfera particolare di una giornata, di un periodo dell'anno (determinata da vari fattori
e raffreddamento dell'aria compressa, è un liquido lattiginoso, se contiene ancora anidride
13. locuz. -prender aria, prendere un po'd'aria; prendere una boccata
a lavarsi i piedi e per pigliare un poco d'aria. b. davanzali,
cortile. pavese, i-12: è un sistema ben trovato per stare in casa
i parricidi,... cuciti in un cuoio con una volpe e con un
un cuoio con una volpe e con un gallo, sono gettati nel mare, in
il medesimo. -non andare in un luogo per pigliar aria: non recarvisi
fuoconi di paglia. nella stanza d'un ammalato credesi rompere l'aria bruciando un
un ammalato credesi rompere l'aria bruciando un po'di zucchero o altro. il petrarca
sdraiò subito a pancia in aria come un gatto al sole. pavese,
chi sa se il ragazzo finisce / dentro un fosso, affamato? è scappato nell'
tutti / aspettando il lavoro, come un gregge svogliato. calvino, 3-46:
cozzo delle prime linee era dunque tutt'un volare in aria di guerrieri aggrappati alle lance
per aria, si trovò a ridosso a un crocchiò. -a mezz'aria:
e venti. bontempelli, 8-32: un muggito melodioso che volava sul prato,
4-160: a mezz'aria, da un balcone di legno pendevano pannocchie dell'anno
intender che la pazzia fosse come dire un solennissimo pa'di corna a penna e calamaio
passare ch'ella faceva, si sentiva un ronzio di quel fuoco per aria.
sul punto di verificarsi, di raggiungere un risultato; in sospeso; imminente.
ancora di soddisfare, perché ho qui un affare per aria, in cui m'occorreranno
e il trovarmi vecchio... è un pezzo che m'ha cangiato tumore.
è quel gran sillogismo che essi reputano un achille invincibile, e pure si butta all'
e pure si butta all'aria con un soffio. manzoni, pr. sp.
fatto conto di ritrovarsi insieme; ma un grande avvenimento pubblico mandò quel conto all'
cosa. beltramelli, i-671: in un impeto d'ira, si alzò e mandò
palazzeschi, 3-151: una notizia, un ordine, un diavolo capitava da qualche parte
: una notizia, un ordine, un diavolo capitava da qualche parte a buttare
le seggiole di paglia come ci fosse un sottofondo segreto. calvino, 1-473: gli
mutar aria: andare ad abitare in un altro luogo; abbandonare un luogo di residenza
abitare in un altro luogo; abbandonare un luogo di residenza poco gradito, o
che minaccia di diventar pericoloso, per un altro più accogliente. firenzuola, 957
aria... in questo paese un galantuomo non ci può più campare.
. tasso, 6-i-71: d'aria un tempo nudrìmi: e cibo e vita
/ l'aura mi fu, che d'un bel volto spira. -filato,
suo valore d'essere amata sommamente da un nobile e gran barone del paese.
era stato all'aria del bel viso / un affanno di cuor tanto nocivo. bandello
e ogni movimento pareva in lei accrescerne un certo non so che, con sì bell'
era senza pari. firenzuola, 566: un certo piglio, e come volgarmente si
: all'aria si vede ch'è un gran signore; ma mi pare un poco
è un gran signore; ma mi pare un poco bisbetico. idem, iii-182:
pietà e di contentezza le riusciva come un rimprovero della sua inquietudine. [ediz
« belle arie di teste » è un modo usitato dal vasari. e a
nutrimento del collegio non valgono a rifarle un po'di carne indosso, a dare al
di una fisionomia, c'è sempre un non so che, che sfuggirà sempre ai
e ci guardi. papini, 25-208: un pizzo tra bianchiccio e rossastro gli dava
dolorosa. e. cecchi, 1-198: un senso di divertimento che cercavo di contenere
, i denti serrati, e le labbra un pochino aperte. fracchia, 381:
egli aveva l'aria... di un bel gatto esotico, nottambulo e impunito
carducci, iii-26-170: l'affettazione di un linguaggio tra il diplomatico e il figurato
ariosto, i-26: anch'io lo voglio un po'squadrar s'ha l'aria /
squadrar s'ha l'aria / d'un ser capocchio. cellini, 1-12 (45
(603): m'hai aria d'un pover'uomo; ci vuol altri visi
sordo, che aveva l'aria d'un chiacchierare sommesso. barilli, 2-325:
ojetti, i-479: mi sento un ariano ogni giorno di più, e
, essendo riforniti di cibo, attraverso un buco del pavimento, esclusivamente dalla rispettiva
. gregorio magno volgar., i-274: un goto, ch'aveva nome zalla,
guadagnavano in manera che erano arriccati de un gran brigata de centenara de fiorini.
umide. d'annunzio, iv-2-77: un pallor terreo... le occupava
d'annunzio, iv-1-67: il ricordo d'un gesto, d'un sorriso, d'
: il ricordo d'un gesto, d'un sorriso, d'un'aria della testa
aria » non è altro che lo avere un certo buon segno manifestante la sanità dèlfanimo
bizzarria, stravaganza, capriccio. -avere un poco d'aria: essere stravagante,
mi piacciono; ed anch'ella ha un poco d'aria. 6.
locuz. -con aria da nulla', fingendo un aspetto indifferente. baldini, 4-75
-darsi aria, un'aria: ostentare un certo modo di essere, un certo
ostentare un certo modo di essere, un certo atteggiamento. i. nelli,
, 6-2-3: egli non è altro che un presuntuoso pedante,... che
le concedeva. -darsi arie: assumere un contegno altezzoso, pieno di boriosa vanità
: l'una, perché tu rendi un poco d'aria alla mia disavventurata figliuola,
essendo tozzotto,... gli rendeva un po'd'aria. 0. rucellai
con qualcuno: tenere nei suoi confronti un contegno sostenuto, altero. pananti,
aria di testa, di viso: in un quadro, l'espressione di volti,
della tranquillità e del compiacimento, sussurra un motivetto a fior di pelle sull'ora
arianizzare, tr. concedere a un cittadino di stirpe ebraica la qualifica di
ammalati. g. gozzi, 3-1-17: un forestiere grassotto e con una certa ariona
. melodia che accompagna le parole di un componimento in versi, che può essere
le parole. montano, 38: un vetturino valica a mezza voce nell'aria di
, i-1189: [se ascolti] un pezzo, per esempio, di un'aria
che tu pur conosci, tu provi subito un senso di discordanza. settembrini, 1-101
-aria di furore: aria che un cantante può cantare con la massima foga
di poco interesse, cam tata da un cantante di second'ordine (che si può
quindi ascoltare distrattamente, anche gustando un sorbetto). pananti, i-26:
in fondo al palco a sorbirsi tranquilli un gelato. 3. il componimento
, di un'adolescente appena sbocciata, un po'linfatica. 4. figur
uno spargimento inutile di pianto, dopo un parosismo d'inutile disperazione? gozzano, 105
dossi, 273: mario, in un rapimento di cielo, meno intendendo di quel
la pioggia. pascoli, 13: un piano deserto, infinito; / tutto ampio
vampe alla faccia a quelle parole, e un non so che di arido nella gola
capelli... privi di lucentezza, un po'aridi, rivelavano una rapida cura
il sole striscia / sulle pietre come un serpe. ungaretti, i-25: fuggì il
/ morente che s'avviva / d'un arido paletto, e ferve trepido. molaparte
, 1-271: avevano sui loro volti un pallore di morte: io mi sentiva il
il legno. pascoli, 877: parevano un arido volo / di foglie, che
2-241: si mise a piangere, d'un pianto arido e nervoso. sinisgalli,
/ dietro i cui muri luminosi / un passo che rintroni aizza i cani / e
perdo [caro tempo giovami] / senza un diletto, inutilmente, in questo /
. 4. ant. scarso (un raccolto). m. villani,
è duro. d'annunzio, iv-2-1144: un piccolo corpo arido come un viluppo di
iv-2-1144: un piccolo corpo arido come un viluppo di corde da balestra.
brevi e aride. panzini, ii-388: un uomo in partecipazione di affari con domineddio
. p. maffei, 3-317: un altro entrato in chiaravalle di fresco, per
nome del propinquo vicio; come chiamando un prosuntuoso, libero; un modesto,
come chiamando un prosuntuoso, libero; un modesto, àrrido; un nescio,
libero; un modesto, àrrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente
àrrido; un nescio, bono; un scelerato, prudente; e medesimamente nel
spessi e ben costruiti, aperture numerose per un abbondante arieggiamento. arieggiarne (
alla libertà della scienza e arieggiante a un popolo in fermento di riforma ecclesiastica.
causa. d'annunzio, iv-2-980: un respiro che sembrava arieggiarle tutto il corpo
all'indian di quei vasellamenti / vedere un non so che nella figura, /
umano... e non è però un somigliarsi assolutamente; gli è un tenderci
però un somigliarsi assolutamente; gli è un tenderci, averne un'idea...
spessi, di fattura grossolana e d'un azzurro torbido. baldini, i-281:
4. pitt. rendere, in un quadro, l'aria, l'aspetto,
. lanzi, 2-2-19: vi è un arieggiare di teste nobile e leggiadro insieme.
. dotti, iii-251: mole d'un fiume in su le sponde accolta, /
montone. sannazaro, 11-176: un bello e grande ariete, le cui
dal prurito della sua testa rosa da un verme va a sbatterla contro una pietra
va a sbatterla contro una pietra, un tronco, un ostacolo qualunque. beltramelli,
contro una pietra, un tronco, un ostacolo qualunque. beltramelli, iii-475:
de'xii segni del sole e libra è un altro. sta in ariete il sole
stelle, che può ricordare la figura di un ariete. anticamente ebbe anche il
forza di braccia 0 per mezzo di un macchinismo. giuseppe flavio volgar.,
15-i-52: alla porta pareva che fusse un ariete che la gittasse giù: e 'l
. dottori, 1-198: e aggiustato un terribile ariete /... / cominciò
il sito. grossi, 1-200: un uomo a cavallo correndo a tutta carriera
. verga, i-81: poi rimbombò un secondo e forte urto alla porta della
veniva dalla montagna e don benedetto ebbe un nodo di tosse. 2.
: alcuni pastori... sogliono in un subito cantare d'accordo un'arietta o
che le ariette, alcune siano affette dall'un suono ed altre senza confusione dall'altro
o canzoni non è altro, che un intonarle, cioè dare loro il tuono
dolcissime ariette. bar etti, i-77: un uomo che parla diversi dialetti d'italia
quale, nel ricevere la visita di un giovane cavaliere, dopo aver fatto pompa
museo, gemere lentamente a gocciole sonore da un piccolo congegno metallico. panzini, ii-123
e dove sono non si chiamano a un medesimo modo... la arinca è
aringhe,... i'ti caverò un occhio. nannini [olao magno]
un'aringa tagliata a pezzetti, con un contorno di una cipolla tritata in un piatto
un contorno di una cipolla tritata in un piatto. idem, 19- 325:
e d'olio. tozzi, 2-130: un giovane, con i baffi biondi e
le basette lunghe, vendeva le aringhe di un barilotto da dove le prendeva con la
fatto capire che c'era in mossa un banco d'aringhe verso le isole. vittorini
alla 'ncuminciata della mia aringhièra, tocco un poco del fatto sopra 'l quale io
; muovere contro l'avversario (in un torneo). -correre il primo aringo
., 1-18: infino a qui l'un giogo di parnaso / assai mi fu
: pon mano, / e leggi un po'la tua [lettera], /
, se questa mortai vita non fosse un breve transito, un aringo di merito,
vita non fosse un breve transito, un aringo di merito, lino stato di
lat. hariolus * indovino dimin. di un tema * harius (come in
di aria e di sole, che domina un vasto orizzonte. -di un ambiente chiuso
che domina un vasto orizzonte. -di un ambiente chiuso: ampio e luminoso;
sito posto [il giardino] sopra un poggio elevato ed arioso. soderini,
all'estremità, ottenne che gli dessero un carcere più arioso. deledda, iii-465
felici. cicognani, 6-8: giaggioli d'un celeste arioso. boine, ii-61:
colli d'olivi sconfinavano, svanivano l'un dietro l'altro dolcissimi verso ponente (
4. ampio e sciolto (un gesto). d'annunzio, iv-2-999
presenta uno stile copioso e limpido, un ritmo vasto e armonioso. algarotti
6-62: dice la maga: questa è un po'ariosa, / quand'ella vedde
. d'annunzio, iv-2-975: era un arioso, era un lamento, una
, iv-2-975: era un arioso, era un lamento, una monodia...
: qui dell'alpestre garfa- gnana a un passo / mi stan le selve, e
/ mi stan le selve, e parmene un fulgore / d'ariostesche fantasie raggiarmi.
di ricuperare il mio ariostino, rubandolo a un tomo per volta al sottopriore.
, e 'l detto noddo avendone mandato un altro..., mandando noddo per
: ma secondo ch'io trovo in un decreto, / non solo ell'è dell'
fate pressa, / dategli tempo un anno, e poi vedrete / che piacerà
al corso / tanto, che quasi un vento sopra l'erba / correndo, non
apena. anguillara, 14-262: talvolta un mietitor lo dio si finse, /
v-2: chi vuol acquistar grido di un sottile aristarco, non si pone a notare
, e molto meno ne'governi di un solo. 3. distinto da
del lusso, il disgusto facile, un modo particolarissimo di ferire e di straziare
. palazzeschi, 4-177: viso di un ovale marcato e aristocratico, spirituale, in
]: quel repubblicano mignatta è diventato un aristocraticone de'più stomacosi. =
di loro soli la storia si occupa un po'largamente. mazzini, ii-130:
a non conculcare il popolo, innalzando d'un grado l'aristocrazia, e a non
aristocrazie sono oggimai cadaveri scossi talora da un galvanismo artificiale: la monarchia è il
alta aristocrazia poi si distingue anche per un andare un po'rotto, stanco molto appoggiato
poi si distingue anche per un andare un po'rotto, stanco molto appoggiato al
. aveva quella cadente grazia che è un segno d'aristocrazia fisica divenuto ormai rarissimo
si distinguono, che eccellono (in un gruppo, in una categoria, in
potendo costoro più sperarne il ritorno cercano un compenso, per sé soli fondando l'
1 -263: i guardiani, che rappresentano un po'l'aristocrazia di questa rada popolazione
verso della metrica greca classica costituito da un coriambo più un baccheo (usato frequentemente
greca classica costituito da un coriambo più un baccheo (usato frequentemente da aristofane).
radice dell'aristolochia rotonda si fa come un rapo, e la lunga di grossezza
, e la lunga di grossezza d'un dito:... l'una e
delle libertà drammatiche non fosse vinta da un pezzo. carducci, iii-8-149: il guinicelli
. bettinelli, i-133: v'ha un aristotelismo secreto, che tuttor domina
che imaginar si possano, sono equali a un sol punto, come tutti li zeri
dell'aritmetica sono in valuta equali a un sol zero. idem, 1-360: la
dagl'indiani. cattaneo, ii-2-286: un consesso di scienziati determinò sul popolare fondamento
sul popolare fondamento dell'arit- metica decimale un sistema completo, connesso ed armonico.
leggere, scrivere, aritmetica, un po'di geografia, disegno elementare e
e disfarsi, questo gemere e rotare in un disordinato aritmetico ordine. 3
una ritmicità vera e propria, cioè un eguale spazio di tempo fra una pulsazione
, salti e capriole acrobatiche, indossando un caratteristico costume a losanghe multicolori. -
cascate, / che manco le farebbe un arlecchino / quando in commedia fa le sue
note al malmantile, 703: arlecchino, un secondo zanni, cioè un servo semplice
arlecchino, un secondo zanni, cioè un servo semplice in commedia così nominato, il
. crudeli, 1-108: sarò cogli istrioni un arlecchino. paoletti, 1-2-362: simili
scena non potrebbon sentirsi se non da un arlecchino, che storpia tutto e parla
corpo esile ma perfetto a quello di un grazioso arlecchino. barilli, 2-235:
fanno lo strano effetto... d'un arlecchino disteso malinconicamente ai piedi di romantici
3-31: sopra una poltrona dormiva placido un gatto,... toppato deliziosamente in
bianco e nero, che sul dorso sembrava un fraticello di san domenico, e un
un fraticello di san domenico, e un arlecchino nel musetto. idem, 4-318:
la sarta; egli non avrebbe avuto un cenno di commento per il loro costume
l'agilità sorprendente, la vivacità scattante e un po'comica dei movimenti).
traduttore... ha saputo vestire d'un abito schietto quello che il marchese avea
hellequin o maisnie hierlekin a indicare un * corteo di spiriti maligni 'che
3-45: e cominciò a mangiar com'un arlotto. berni, 62: che credete
insegna quest'arlotto, / figliuol d'un cimator di panni lini? grazzini, 4-511
, 16-i-u: se giammai n'assaggio un gotto / dite pure, e vel perdono
vel perdono / ch'io mi sono un vero arlotto. idem, 16-i-135: arlotto
quello uscio; io credo che vi sia un crocifisso ed el v'è una arme
e i suoi riflessi erano intorno come un combattimento ad armi bianche. lombari,
uno scontro all'arma bianca, che ero un ragazzo. -armi da getto: che
fuoco: sfrutta la potenza balistica di un esplosivo per lanciare a distanza proiettili (
taglio, in asta, che da un pezzo stavan lì ammucchiate. leopardi, i-660
: composta di un'asta recante confitto un ferro (lancia, picca, alabarda)
e tratti i più dai suoni d'un motore che tarda o che manca. baldini
che se n'avveda alcuno, è un atto di prudenza, / riducendosi il tutto
., 10-5 (432): un nobile e gran barone,...
, è arma a cui cede per un istante anche il grande. carducci, 123
un'arme leggerissima, damaschinata certo da un artiere sommo. 8. stemma