di fallire (n. 4) è un francesismo recente. abortito (
e camuso tutto in una volta, era un nodo gordiano di più nasi abortiti insieme
lato del quale pendea una bella tasca d'un picciolo cuoio di abortivo vitello. marino
: dalle lettere non era uscito che un insieme abortivo e agonizzante.
grosso, ho trovato quattro radiche ed un pollone vano ed abortivo. 4
, 1-445: non sarei stato come un abortivo nascosto, come il feto che
sepoltura, io dico che la condizione d'un abortivo è migliore che la sua.
dolersi di voi, che avete fatto un abortivo, non una figura perfetta.
non è dubbio... essersi veduto un susino viver sopra un ulivo; ma
. essersi veduto un susino viver sopra un ulivo; ma sono sconciature e abortivi,
sanitarie, 110-70: ricevuta la denunzia di un caso di aborto epizootico, il sindaco
. vallisnieri, 1-3-367: aborto è un feto nato intempestivamente. d'annunzio,
congiunse bronte, / onde ne nacque un sì stupendo aborto? baldinucci, 2-3-169
eccellenza. foscolo, ii-2-594: sento un istinto che m'inchina alla misericordia verso
, 1-101: l'atroce / ghigno d'un demon mi creava; io sono /
abor- tino era venuto fuori a sorpresa un bellissimo bimbo. 4. bot
dì costumi possa dire d'aver assunto un carattere letterario abbastanza distinto. fogazzaro,
abbastanza distinto. fogazzaro, 5-148: un cuscino grigio e celeste, un aborto
: un cuscino grigio e celeste, un aborto di materasso. b. croce,
« come? ». « è un modo di dire. se ti dico ab
meglio? ». cioè: un buon poeta non comincia a raccontare la storia
appeso al collo con una cordicella, un fogliolino di carta, o una piccola piastrina
dppaizf;, con cui si designava un pesce del nilo. abrasióne, sf
in sé inintelligibile, cui veniva attribuito un significato numerico ottenuto sommando i valori che
intermedio '. le si attribuiva anche un potere magico e veniva incisa insieme
un'emo zione, a un impulso. = voce dotta,
. revo care, con un atto di autorità pubblica, ciò che
], e in su quella vinaccia far un buono acquato, aiutandolo con gli abrostini
l'assenzio... dicono che tenendosi un ramo d'esso sotto il piumaccio,
del duomo di firenze, si vede un tondo con una pecora o agnusdei
questa solo da una stradetta lastricata che pareva un cortile. ojetti, i-120: di
venuti una volta in uso e proposito d'un scrittore antico, ora de nuovo le
beltramelli, ii-215: egli vinse, ad un tratto, la sua lunga abulia e
passare senza reagire e senza soffrire, un po'come un indolente o un abulico
reagire e senza soffrire, un po'come un indolente o un abulico, gli sgarbi
, un po'come un indolente o un abulico, gli sgarbi e le ironie.
come tu dici, la parola è un segno imperfetto, non bisogna abusarne.
boccalini, i-i77: non sopportare che un titolo tanto segnalato, dai medici e
, i-33: il caricarsi troppo d'un cibo, è abusarlo, perché quel
maggior pregiudizio e pernicie alla religione che un concilio abusato per guadagni, per utilità
stella? io, da primo restai un po'abusato, ma poi dico: -
figura che ha luogo quando si adopera un vocabolo invece d'un altro più proprio
quando si adopera un vocabolo invece d'un altro più proprio. = lat
portasse abusivamente. bacchelli, i-185: un solo marinaio aveva passata la notte a
come angiolo, al momento della partenza un altro abusivo vi si aggrappa, poggiando sopra
abusivo vi si aggrappa, poggiando sopra un piede solo e reggendosi alla spalla d'un
un piede solo e reggendosi alla spalla d'un compagno. = lat. tardo
onde nascono; imperocché l'abuso, essendo un dilungarsi dall'indole genuina e sincera dell'
l'acacia, secondo dioscoride, è un arbuscello d'egitto, spinoso, di rami
iv-2-59: dalle grandi acacie fiorite pioveva un silenzio strano..., da quei
. sm. neol. chi usufruisce d'un vantaggio illeun'acacia folta, compatta,
è bella per sé, specialmente per un boschetto di acacie nane, denso e fronzuto
per la carta da lettere, ecco un astuccio d'acagiù che si può chiudere e
robusti che raggiungono spesso l'altezza d'un metro { acanthus mollis, detta anche
fra i tronchi come negli intercolumnii d'un portico di diaspro; gli acanti
orga nismo non accompagnato da un aumento pro porzionale nella formazione
, con addome e capo torace fusi in un solo pezzo: parassita di piante,
: e ben ti donerei più d'un capretto, / se mi apprendessi per due
gli apprendesse per qual cagione in commedia un poeta attico facesse versi di suon di
d'una ferita, / ti risponde un cadavere piagato. / indi l'egra
! le lettere / dell'alfabeto, un po'd'astronomia / perfino. baldini,
sua condanna che essi ritengono ingiusta o un suo benefizio che essi apprendono come malefizio
. la quale se gli oppose con un gran numero di contadini, acciocché egli non
trovati spesso avere appreso colle loro gambe un pedale d'olivo. bruno, 164:
straparola, proem.: quando in un modo e quando in uno altro il
ardore s'apprende ai capelli che divampano in un attimo come un fascio di stipule,
capelli che divampano in un attimo come un fascio di stipule, con un chiaro baleno
come un fascio di stipule, con un chiaro baleno. 12. intr.
superbo, all'anima / s'apprese un gran pensiero. prati, v-73: e
, viltade e miseria, e con un forte e profondo apprendimento di sua bassezza
. pasta, 1-244: ascriverei similmente a un vivo e gagliardo apprendimento la maggior parte
dei contraenti; niuno è astretto ad un dato numero di anni d'apprendizzaggio.
abusivamente usata fra noi per indicare rapprendere un mestiere o un'arte tecnica o commerciale
con le molle negli annunci economici d'un giornale; ridicola e inutile traduzione déh'apprentissage
com merciale (o presso un artigiano, un professio nista
merciale (o presso un artigiano, un professio nista), allo
apprendimento di un'arte, di un lavoro; chi fa il tirocinio in
carena, ii-13: apprendista, è un giovane, il quale, senza paga
1996: apprendista, colui che fa un certo tirocinio per rendersi abile a sostenere
certo tirocinio per rendersi abile a sostenere un impiego. principiante, colui che incomincia ad
con questo nome s'intende colui che in un pubblico uffizio è ammesso con decreto,
e prenderci pratica, aspettando che vachi un posto con provvisione, è di uso comune
qualche esercente, obbligandosi a lavorare per un dato tempo ed a certe determinate condizioni
condizione di chi compie il tirocinio in un determinato mestiere o professione in qualità di
]; ma non senza denunciare prima un apprendistato che abbiamo letto, nientemeno,
apprensione. ottimo, i-260: odio è un movimento d'appetito, che discende da
mio intendimento... può essere un pregiudizio di quelle prime apprensioni, le
considerata, non più come apprensione di un immobile concetto, ma come perpetua formazione
, 3-24: in verità, in un primo tempo si può dire che altro sia
sia l'apprensione altro l'interpretazione d'un fatto; ma quando si ha un
un fatto; ma quando si ha un po'di pazienza, e si attende che
amore. pirandello, 5-106: provava un turbamento nuovo, un incomprensibile timore,
5-106: provava un turbamento nuovo, un incomprensibile timore, una apprensione strana,
l'apprensione che potesse anche non esserci un ritorno. cassola, 2-300: ma dietro
o riprovatori, allargai le braccia in un gesto che trovava la domanda per lo meno
appresellaménto, sm. agric. divisione di un terreno in appezzamenti. =
). agric. dividere in appezzamenti un terreno. = deriv. da
, 3 (13): avvenne un giorno, che a questo signore fu
questo signore fu appresentato... un nobile destriere. g. villani, 6-24
. tassoni, 9-55: l'asino un par di calci gli appresenta. 3
le tempeste, / ch'una parte d'un monte o d'una valle / offende
. croce, 35: bene t'appresento un villano brutto e mostruoso sì, ma
avante / al cavallier che l'avea un tempo amata. vellutello [par.,
s'apparecchia a tarmi, / soletto ismeno un dì gli s'appresenta. tassoni,
arderò. manzoni, 293: sire, un legato è nella reggia, e chiede
dorderame nelle ortiche / allo dio bacco un surcio appresentato / innanzi alle raspanti sue
alla terra madre, come la figura d'un bassorilievo appresa al piano in cui è
bellezza m'appariva appresa alla morte come un di quei cammei intagliati nella vena bianca di
indi m'apparse, / senza materia in un istante appreso. salvini, v-404:
, iv-2-902: corse anelante, con un velo su gli occhi, come chi abbia
una passione, che è preda di un sentimento. abbracciavacca, 1-77: dunque
7. propagato, diffuso (un contagio). varchi, 18-ii-319:
di due gusci, ma continuazione d'un solo. -figur. ceffi
amati rami. idem, 214-9: era un tenero fior nato in quel bosco /
miraro, e corse lor per tossa / un tremor freddo, e strinse il sangue
corda grossa d'una viola, appressandogli un bicchiere di vetro sottile e pulito, quando
core. bracciolini, iii-261: pur d'un giorno / non fia dimora al tuo
: facendosi dietro al banco arrivò col braccio un involto e lo sciolse: io me
s'appressa. palazzeschi, ii-64: un cocchio lucente ancora lontano risplende, / s'
e insieme. tasso, 14-70: fonda un palagio appresso un lago; / ove
, 14-70: fonda un palagio appresso un lago; / ove in perpetuo aprii molle
in corte di cesare / là dove ha un amico di gran credito / appresso a
abbàs, appresso del quale sapeva ritrovarsi un altro veneziano, allora molto favorito, come
scrittore, di uno storico, di un filosofo. firenzuola, 537: ancora
si nieghi che la bellezza consista in un membro semplice. tesauro, 328:
8. tra, da, presso (un popolo, una nazione, con riferimento
appresso. 11. circa, a un di presso. m. villani,
andrea da barberino, 212: chiamò un suo donzello fidato, il quale ella aveva
anni sono, per roma solamente, per un loco particolare, e per occasione,
con giustizia. dcledda, ii-64: un fatto accaduto qualche anno appresso sconvolse però
appresso a poco: circa, a un di presso; press'a poco.
a poco. magalotti, 24-386: un diamante., appresso a poco della
le forze ed apprestàr le genti / in un momento. palladio, 1-6: io
maga amorosa, il passo altero / entro un circolo d'oro oggi m'arresti?
parini, giorno, i-272: l'un di soavi essenze intrisa spugna / onde tergere
, purg., 12-79: vedi colà un angel, che s'appresta / per
[la donzellerà] in mano / un mazzolin di rose e di viole, /
sappa, v-377: ne l'aria un voi di rondini s'appresta / a la
caro, 1 * 339: fatto un appresto grande di vino, di farina,
fr. apprét 'apparecchiamento (per lavorare un oggetto) 'e poi * l'
, iii-395: l'opera storica di un popolo non costituito in nazione è non
dare il giusto prezzo, l'attribuire un pregio a una persona, a una
quanto sia dio meritevole per se stesso di un sommo apprezzamento, e di un sommo
di un sommo apprezzamento, e di un sommo amore, si sottoponga tutto a
calvino, 1-554: egli faceva seguire un suo filo di pensieri, per cui il
caduca, e fragilissima bellezza, / un vii impedimento è di natura. massini
, come potrebbe poi, senza premettere un commento a se medesimo, farle notare
, 2-40 (ii-31): io sono un di quelli a cui queste fumose grandezze
sarà dunque valevole... presso un dio infinitamente buono, infinitamente apprezzatóre di
si fa l'apprezzazione o la valutazione d'un quadro o d'una statua o d'
quadro o d'una statua o d'un libro, il cui valore dipende da
ma quando l'approccino, l'ossecreranno come un nume. 3. tr. milit
minuto di silenzio da parte vostra, tentate un approccio. risultato zero. fr occhia
né legar cavi, / ma gli approdanti un tempo attender, fino / che de'
. quella bella regina bionda illuminata da un sorriso inestinguibile. approdare1, intr.
dopo lungo solcar flutti e marosi, / un galeon di cento remi approda. g
pesca. deledda, 11-688: in un villaggio lontano, disegnato appena fra la nebbia
. figur. raggiungere uno scopo, ottenere un risultato. -non approdare a nulla:
. agric. costruire i ciglioni di un campo; piantare le viti lungo le
compagni, approdati [i missionari] in un altro mondo,... camminano
a una spiaggia straniera senta tutt'a un tratto parlare la propria lingua. appròdo
, ii-674: e noi gridammo, e un sùbito clamore / corse lungo le stoe
anima senza approdi. comisso, 7-234: un mare miracoloso di traffici, dove qualsiasi
traffici, dove qualsiasi idea semplice, come un rapido calcolo di rotta, portava ad
rado. verga, i-42: approfittarono di un giorno in cui il babbo di lei
rivelazione. papini, 20-130: è un impostore che approfitta della fede degli altri.
donne venali. comisso, 12-7: un autocarro partiva subito per udine e ne
approfittava della mia assenza per andare con un suo vecchio innamorato. -approfittare di
goldoni, iii-629: se fossi stato un uomo d'altro carattere, mi sarei
papi pensarono ad approfittarsi dell'angustie d'un popolo infelice. leopardi, iii-556: tutto
. rigutini-cappuccini, 15: talvolta è un approfittarsi illecito, ed equivale ad 4 abusarsi'
ceffo. lasciatelo stare! perché è un buon uomo, ve ne volete approfittare tutti
fare - la madre disse: d'un ragazzo tutti si vogliono approfittare. baldini
fatto. d'annunzio, iv-2-564: un gran sentimento confuso... mi travagliava
,... la fa errare d'un piacere in un altro, senza poterne
la fa errare d'un piacere in un altro, senza poterne approfondare nessuno.
-intr. leopardi, i-1238: un uomo di forte e viva immaginazione,
approfondirono, la pelle delle palpebre ebbe un tremolio leggero. idem, iv-2-322:
oltre allo sforzo dell'intelletto, anche un impegno morale); indagare, investigare
dicono approfondire) 1 una questione, un argomento, ecc., per studiarlo
a fondo ', la nuova crusca allega un es. del magalotti e uno del
mattina alla sera, ima strada è un mondo che non si finisce mai di
pazientemente aspettando coi gi nocchi un po'appoggiati allo scalino del focolare. fogazzaro
[torre], ma ancora in un grandissimo prato ch'è davanti ad essa
: importava a ferdinando l'impadronirsi di un posto... appropositìssimo per quartier
dirò piuttosto naturaleggia, nella descrizione d'un fanciullo con appropriaménto di circustanze naturalissime.
'l ciel si dorma, / s'un sol s'appropria quel ch'è dato a
: ma la tua volontà, come un fantasma / che appropriarsi non sa della persona
.. con la reclusione fino a un anno... chiunque, avendo trovato
tengo. masuccio, 93: abbattendose un dì con suoi compagni in la veneranda
veneranda chiesa de san lorenzo, dove un dottissimo frate, predicando, avia al
occorse al ditto ieronimo intorno a questo un faceto motto appropriare. savonarola, iii-436
di proprietà di qualcuno; annettere (un territorio a uno stato). g
1-5 (i-74): e gli ordinò un manicaretto appropriato e conveniente al flusso del
che si piglia il latte, raddolcirlo con un poco di zucchero, ovvero con qualche
loro poeti: una spada senz'elsa, un giardino chiuso, una torre d'avorio
gh capita,... sempre in un modo che potrebbe essere migliore e più
adatto alle circostanze, razionale, davvero un buon modo. -di un vocabolo
davvero un buon modo. -di un vocabolo: che risponde con esattezza all'
anima intellettiva] non è altro che un piccolo razzo de l'infinita chiarezza di
. che si appropria; si impadronisce di un oggetto. - anche al figur.
è tatto che alcuno fa di applicare un beneficio, che di sua natura è
per procurare a sé o ad altri un ingiusto profitto, si appropria il denaro
una delle tre persone della trinità di un attributo comune anche alle altre due,
. carducci, 1025: udite. un suon lontano discende, approssima, sale
voci confuse. arrestò il cavallo per un attimo. le voci si approssimavano. buzzati
soffocante. 3. matem. sostituire un ente matematico con un altro più semplice
matem. sostituire un ente matematico con un altro più semplice a studiarsi e insieme abbastanza
(si approssima, ad es., un breve tratto di una curva con la
tratto di una curva con la tangente in un suo punto). = lat
simativo, con approssimazione; a un dipresso; press'a poco.
: approssimativamente, invece di * a un di presso, quasi, circa, in
tutto questo nesso di pensieri appare ancora un po'torbido, ma mi importa appunto
approssimativamente,... apparire come un episodio politico connesso con la storia del marxismo
me... egli operò come un correttivo salutare... inculcandomi l'
primo esperimento, la democrazia approssimativa di un paese ancora selvaggio. sinisgalli, 6-143
denza non perfetta, avvicinamento a un dato non esattamente misurabile.
, la cui differenza sia inferiore a un numero anche minimo, a piacere.
. algarotti, 3-321: crescendo da un lato, e togliendo alcun poco dall'
avere una lunghezza eguale alla circonferenza d'un cerchio,... potrallo avere impiegando
salvini, 30-1-456: quasi quasi per un certo mio, se non del tutto
di lode, di incoraggiamento (con un sentimento di interesse, di partecipazione,
quel che iscordarvi non potete, che un assassino ragionevolmente possa essere ucciso. tasso,
popolo approvò [la costituzione] con un generale applauso di accettazione. 3
di un'attività, la realizzazione di un progetto, ecc.). g
, che accordava l'esercizio per tutto un quadrimestre. 4. ant. eleggere
la mia verità. castiglione, 371: un infelice marito dimanda licenzia al senato di
164: terminava [il dialogo di un pappagallo] con un rauco strido approvativo.
[il dialogo di un pappagallo] con un rauco strido approvativo. = lat.
maestri antichi. bruno, 54: eccovi un di compositor di libri bene meriti di
bene meriti di republica,... un approvator d'autori, un approvato autentico
.. un approvator d'autori, un approvato autentico, con epigrammi greci, ebrei
dottori, 189: si lasciò lusingar da un suo pensiero, / che vittima approvata
bonfadio, i-100: che in un giudicio, e in quel consiglio
iacopone, 56-16: lo sinistro scudato un diamant'è approvato; / nullo ferro
6. giudicato idoneo (in un esame), promosso. settembrini,
2. ant. giudice (chi sostiene un diritto). -in particolare: chi
. -in particolare: chi giudica in un concorso. novellino, 64 (107
migliorasse. bruno, 54: eccovi un di compositor di libri bene meriti di republica
meriti di republica,... un approvator d'autori, un approvato autentico.
... un approvator d'autori, un approvato autentico. vico, 3-438:
. imbriani, 2-36: e se un creatore non c'è, che rimuneri e
coscienza. svevo, 1-124: con un sorriso di approvazione gli disse: -ma benone
da approvazioni isolate, non scoppiava d'un colpo come da noi. 3
, di una disposizione precedentemente stabilita (un contratto, un de creto
disposizione precedentemente stabilita (un contratto, un de creto, una legge
5. scolast. giudizio positivo in un esame, in un'interrogazione, in
a fare noi altre poverette ad andare un po'ben vestitucce,... se
provvedute o da provvedersi pel consumo d'un popolo, d'una città, d'un
un popolo, d'una città, d'un esercito, d'una nave o d'
spiegava a rambaldo quali erano le incombenze d'un paladino nell'approvvigionamento del legname.
di viveri e munizioni una città, un esercito; vettovagliare. 3. marin
2. aeron. posizione di un aereo in picchiata. appruare, intr
. aeron. porsi in posizione picchiata (un idro volante). =
. fis. momento iniziale o finale di un fenomeno considerato in funzione del tempo (
tempo (come 1 * accelerazione di un proiettile, di una nave, la descrizione
la descrizione di un'orbita rispetto a un suo punto determinato). accolti,
fermata, arrivo'di una nave in un porto, o altra parte di lido,
10-924: così la tancia è di carne un bel pezzo, / e amore appuntamente
non passione corporea,... ma un accostamento o appuntamento dello intelletto nella somma
accordo fra due o più persone, in un luogo e in un'ora stabiliti.
passaggio della parola nell'uso moderno da un significato generico a un significato particolare.
uso moderno da un significato generico a un significato particolare. bontempelli, 9-127:
« mamma, devi scusarmi, ho un appuntamento importante e m'accorgo che sono
rimpiccioliva il desiderio nelle meschine proporzioni di un volgare appuntamento. deledda, ii-1027:
deledda, ii-1027: sono stata ad un appuntamento con lui, con quell'uomo.
servirmi di quell'avventuroso carteggio per darle un appuntamento, qualunque cosa potesse risultarne.
spingeva sulla scogliera col fare sospetto di un amante che va all'appuntamento d'una
da stella, non è altro che un a conto per i lavori letterarii che
delle persone impiegate dallo stato, da un capo d'impresa o da una casa
, fissare, unire, congiungere mediante un oggetto a punta (aghi, spilli,
. c. dati, 3-108: con un grosso spillo l'appuntò alla gonnella.
le vesti. borgese, 6-71: e un ramo s'era appuntato / di semprevivi
la natura d'intorno somiglia alla trama d'un ricamo a cui la primavera appunterà i
altezza delle tempie dove ci aveva appuntato un fiore rosso. dessi, 6-61: le
con le forcelline. -appuntare un ago, uno spillo: fermarlo introducendo
seguita ad appuntare uno spillo, a dare un buffetto a una piega, mentre la
buonarroti il giovane, 10-919: piglio un fuscel di sanguine, e l'appunto
l'appunto, / e poi v'infilzo un formicon con l'ale. baldinucci,
, e con essi era sempre un paggio che appuntava loro la matita.
per gallone / la ficcò più d'un palmo ne l'arcione. buonarroti il
le parti, se non che iddio appuntò un colpo d'artiglieria dalla fusta di giovanni
appuntava il mento, e sembrava che un gran lavorìo si stesse facendo nel suo
mi domandò..., con un gesto ingenuo appuntandomi l'indice tra l'
appunto, /... / un sospiroso e lagrimabil suono / da l'imo
lo sguardo, non giugnevano a vedersi un passo innanzi. leopardi, 34-167:
appunto, i ch'a lor sembrano un punto, / e sono immense, in
sono immense, in guisa / che un punto a petto a lor son terra e
salviati, 9-75: talmente che da un capo solo [del poema eroico] movendosi
e quindi nel mezzo aggruppandosi, eziandio in un fine solo tutte si vengano ad appuntare
la punta. gioberti, ii-139: un vero albero enciclopedico, in cui si appuntano
gli occhi: e ciascuno provava internamente un indefinibile brivido alla vista dell'altrui carne
bocchelli, 2-61: cominciò ad appuntare sopra un taccuino nuovo tutti i lavori più necessari
ascoltava quello che le chiedevano, mentre un segretario appuntava ogni cosa in un suo
mentre un segretario appuntava ogni cosa in un suo gran libro. 2.
censurare (nel senso di 'fare un appunto '). cavalca, 8-383
vede parlare. grazzini, 4-149: un mio pari come egli apre la bocca,
, ii-615: che faccia gran prodigi un altr'uomo, in cui si può
errori. b. croce, ii-9-219: un tempo si usava appuntare di grave imperfezione
. azione di punta, eseguita contro un avversario che, dopo aver parato un'azione
corse di dietro a tradimento, con un appuntato coltello, ed ucciselo. a.
: io vidi in siena... un giocatore di bagatelle a cavallo per ghiottornia
. cellini, 626: e'si piglia un ferro, fi quale è grosso un
un ferro, fi quale è grosso un dito... e appuntato. c
giudicate per picche. soderini, iii-163: un conio gobbo di fuori, piano dentro
camino. calandra, iii-223: tirò fuori un appuntato coltello per ferire quei due.
40-i-319: ne guarda il passo con un terribile filare d'artiglierie d'ottimo bronzo
sguardo: rivolto con estrema attenzione a un oggetto. d'annunzio, iv-2-1178:
attaccato, infilato (con uno spillo, un ago). boccaccio, 1-28:
spillo d'oro che pareva conficcato come un chiodo in mezzo della nuca. viani,
mezzo della nuca. viani, 14-449: un cra- vattino color rosa come appuntato con
. moravia, vii-129: sedemmo su un divano ricoperto di tela grigia, davanti ad
divano ricoperto di tela grigia, davanti ad un pianoforte avvolto in lenzuoli appuntati con le
licenziossi,... lasciando appuntato un nuovo congresso per un'altro giorno. a
, 3-332: l'appuntato fece chiamare un tizio, che doveva essere pratico di
incaricato di segnare le assenze (in un ufficio, in un'assemblea).
: sotto pena... di un mezzo scudo d'oro per ciascuno per
di toscana, 1-235: dovrà tenere un libro per l'appun- tature, e
, levando li puntelli, si fa in un masso tutta la pietra in un tratto
in un masso tutta la pietra in un tratto minare. f. negri, 254
una volta, o com'essi dicono un forno, e appuntellatala con alcuni pali
o, per dire la cosa proprio a un puntino, che pensasse a dimenticarla.
appuntino le cose pubbliche come fosse stato un confidente di cavour. panzini, iii-744:
vivanda si può desumere la storia di un popolo. e. cecchi, 6-50:
. e. cecchi, 6-50: un professore, un intellettuale americano, sa appuntino
cecchi, 6-50: un professore, un intellettuale americano, sa appuntino quante calorie
caro, i-65: voi ne vorreste un altro [confine], verso l'ale-
. e. cecchi, 1-36: un gozzo appuntito, con pochi peli di barba
: sopra questo libro, potresti pingere appunto un libro aperto, che ad altri insegna
essere è tale appunto perché generato da un pensiero. deledda, ii-154: badiamo
: dopo tutto, doveva essere proprio un buon figliolo serio e onesto, quale
per l'appunto, ma sicuramente più d'un anno dopo. leopardi, 1018:
per ricordare i punti più notevoli di un discorso, le modalità più significative di
discorso, le modalità più significative di un fatto; come promemoria, traccia per
o dire; anche come schema d'un disegno, di un quadro).
come schema d'un disegno, di un quadro). manzoni, 774
e di tanto in tanto prende con un lapis alcuni appunti sopra un pezzo di carta
prende con un lapis alcuni appunti sopra un pezzo di carta. panzini, ii-145
infinità di nomi e di titoli, un magazzino di appunti, ma i libri che
gramsci, 159: dovresti naturalmente fare un vero lavoro, e non solo scrivere
restano estranei, come fossero quelli di un altro. comisso, 12-95: frequentavo assiduamente
10-14: parve più che mai leggero: un disegno; qualcosa che aveva la fuggevolezza
che aveva la fuggevolezza e l'eleganza d'un appunto. moravia, xi-6: aveva
gli ha tolto gli occhi di dosso un solo istante, nel corso dell'interrogatorio:
il più piccolo consiglio, non muoveva un appunto alle loro acconciature, perché fossero
appunto alle loro acconciature, perché fossero un pochino meno buffe. 3.
il saldo o il bilancio d'un conto; dicesi, per esempio, che
', quando è tratta per saldare un conto attivo del traente. idem, i-172
si aggiunge alla grossa, per compiere un pagamento. 4. ant. esattezza
;... gli si richiede talvolta un poco del disordinato e dell'a caso
così una sanzione, che equivale ad un contratto fra le parti interessate.
; riconoscere, controllare la verità di un fatto. f. corsini,
ci voglia ad assicurarsi d'aver appurato un fatto succeduto in un'armata non più
carcerare. boccardo, i-172: quando un conto è * appurato 'il creditore
bencivenni [crusca] '. nasce un grande appuzzaménto in tutte le stanze.
non altrimenti che di mongibello, spira un fumo sulfureo sì fetido e sì spiacevole che
sedia dall'alto schienale, accanto a un tavolino apribile con oggetti da cucito.
st., 1-70: nel giogo un verde colle alza la fronte, / sotto
la fronte, / sotto esso aprico un lieto pratel siede. sannazaro, 11-187:
e scalda. bertola, 185: un ombreggiato sedile in fondo a vasto ed
venti / pe'larghi campi aprici, lungo un bel correr d'acque, / nasce
l'infinito. panzini, iii-311: un luogo breve, concluso fra le rocce
tutto giugno. tasso, 14-71: fonda un palagio appresso un lago, / ove
, 14-71: fonda un palagio appresso un lago, / ove in perpetuo aprii molle
16-15: così trapassa al trapassar d'un giorno / de la vita mortale il fiore
cordiale d'aprile. borgese, 6-93: un diafano pomeriggio di questo magro intirizzito aprile
in te sì trepidanti / che quasi un velo è l'anima. sinisgalli, 5-47
pasqua. pratolini, 9-105: era un aprile di gran luce, col sole che
dolce raggio / non spiega il sole in un fiorito maggio / di quel, che
dolce dormire; d'aprile ogni goccia un barile; d'aprile non ti scoprire.
dolce dormire... aprile ogni dì un barile. = voce dotta,
come la terra è disposta, basta un apriménto di mano. cattaneo, ii-2-340:
l'aumento di valore, che un territorio può ricevere dal- l'aprimento d'
territorio può ricevere dal- l'aprimento d'un canale, si valuta fino al 50 e
dell'esperienza, senza dedurre dai fatti un giudizio che si formula (cfr.
dicesi: arguire a priori, quando un fatto s'arguisce non da effetti o
analisi sintetica, una sintesi analitica, un aposteriori-apriori, o, se piace meglio
industr. macchina escavatrice (formata da un trattore cingolato che spinge una grossa lama
, apèrto). separare, in un corpo, una parte dall'altra; praticare
o coperto o nascosto nella compattezza di un corpo, di un oggetto, di
nella compattezza di un corpo, di un oggetto, di una materia). -anche
10 scudo aperse, / cui sette volte un duro cuoio aggira, / e 'l
di mattoni, gli sarebbe riuscito di aprire un pertugio. -per simil.: dell'
quasi a sommergere i continenti rimasti in un diluvio di fuoco. 2.
2. aprire una strada, un canale: costruire, spianando il terreno
pedaggi. d'annunzio, iii-2-76: apriremo un cammino in mezzo all'acque / perché
tra una folla di persone, in un luogo intricato. -anche nelle forme pronominali
magagna. petrarca, iv-1-67: l'un decio e l'altro, che col petto
meglio. baldini 6-145: si sentì un gran rumore e s'apersero la strada a
: il cacciatore che cerca d'aprirsi un cammino attraverso un bosco di carpini foschi
che cerca d'aprirsi un cammino attraverso un bosco di carpini foschi non lascia soltanto
radici e dei tronchi. -aprire un luogo: penetrarvi con la forza.
4. scavare (un solco, una buca, un fosso,
scavare (un solco, una buca, un fosso, uua trincea, una cava
e contigua a questa, e riempila d'un altro conio simile. g. bentivoglio
, il quale con incredibil arte ferma un palagio, che, smossosi dai fondamenti
tremoto. prati, ii-331: è un profugo / del paradiso? od uno /
dinanzi si era, sdrucciolando, aperto un piede; onde poi raffreddato, la
suo più dolce riposo, egli con un pugnale l'aperse il petto e nel mezzo
colpì di striscio, sulla fronte, aprendogli un lungo taglio che subito si colorò di
colorò di sangue. -incidere (un ascesso). -intr. con la parti-
cella pronom.: giungere a maturazione (un ascesso, un bubbone).
giungere a maturazione (un ascesso, un bubbone). campana, 106:
il battito del mio cuore e ne svegliava un vago dolore intorno come se stesse per
dolore intorno come se stesse per aprirsi un bubbone. 7. sezionare un
un bubbone. 7. sezionare un cadavere. caro, 15-i-152: che
una porta, levando il coperchio a un vaso, a una scatola, tirando
a una scatola, tirando a sé un cassetto). - anche al figur.
par, quand'ella l'apre a un sorriso, / che s'apra il paradiso
prigionier. giocosa, 156: giugno in un sol giorno reca alle alture tutte gli
specchio. montale, 63: poi a un crocicchio / le anime, le bottiglie
sapeva né stare al volante né aprire un cofano. -intr. con la
la porta di una casa, di un appartamento. f. d'ambra,
. 9. per estens. aprire un luogo: rendervi possibile l'accesso.
iv-173): poiché il conflitto fu durato un poco, / e che la nebbia
... / a cui dà lume un picciolo pertugio, / che d'alto
per lo più aprirsi a valle in un basso orizzonte di cielo. cicognani, 6-15
di nuovo lontani, fra essi si apriva un vuoto. luzi, 9: il
le camere del noviziato aprivano tutte in un giardino. bonsanti, 2-39: per un
un giardino. bonsanti, 2-39: per un uscio nascosto da una portiera rossa si
2-21: le nostre camere davano su un corridoio stretto, lungo il quale,
corridoio stretto, lungo il quale, un tempo, si aprivano le celle dei frati
12. ant. far uscire da un ambiente chiuso. crescenzi volgar.,
tasso, 19-91: ella dal petto un gran sospir apriva, / e parlava
. fondare, istituire (una scuola, un negozio, una bottega, un'officina
prestare dieci ducati per aprire anch'io un poco di treccone in mercato vecchio.
camerali, di poter aprire in parnaso un pubblico fondaco della lor nazione..
un mio concittadino / d'aprir bottega là mi
pubblico (in una bottega, in un caffè, in una sala di spettacolo)
gadda, 7-90: le posizioni di tutto un aggruppamento simbolisti co vengono così risolvendosi,
vapore). pavese, 4-218: un caffè accanto aprì la radio e dopo molto
. 17. dissuggellare una lettera, un documento; svolgere, disfare un pacco
, un documento; svolgere, disfare un pacco. bonfadio, i-i: il
gozzi, ii-5: trovai nella mia casa un immenso let- terone a me diretto.
banco delle calze, cate fece aprire un pacco e gliene sciorinò una sulla mano
- gli disse. 18. aprire un libro, un giornale: spiegarne le
. 18. aprire un libro, un giornale: spiegarne le pagine.
. de amicis, v-267: apro un giornale, butto giù un sonetto,
v-267: apro un giornale, butto giù un sonetto, / sfoglio l'antologia,
sonetto, / sfoglio l'antologia, leggo un romanzo. baldini, 6-85: fu
di tre voluminose relazioni, accompagnate da un laconico biglietto. calvino, 1-528:
ma prima d'aprirlo dovevo strofinarlo con un cencio tutt'intomo. 19.
tutt'intomo. 19. aprire un abito: sbottonarlo. - anche rifl.
sangue, faticando suo braccio in aprire un arco. petrarca, 20-9: più volte
, i-13: in quella prima vista un profondo e largo respirar che mi s'
cuore, mi parve che mi portasse via un gran monte d'umori che fino allora
per fiamma estiva aureo, vivace, / un lampo aprì, pur come un occhio
/ un lampo aprì, pur come un occhio, il cielo. orsino, iii-288
orsino, iii-288: apria bocca vermiglia un vago riso, / occhio azzurro vibrava
occhiuta coda apria / guardando, e un rauco grido a te mettea. pascoli,
quanto apre una mano in circa, un palmo per ogni verso. galileo,
rogiada matutina / la rosa aprir d'un color sì infiamato, / che ogni luntan
ogni luntan aspetto avria stimato / che un foco ardesse ne la verde spina.
/ ma non aprono i fior tutti ad un tempo. della casa, 653:
delirante muta / sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa? montale,
lagrimare intenti / sparser di perle orientali un mare, / ma i labbri aprirò il
mondo. serra, i-37: è tutto un mondo nuovo che si apre: un
un mondo nuovo che si apre: un mondo instabile e misterioso, in cui le
de pisis, 54: s'apre a un tratto / un largo orizzonte di spiagge
54: s'apre a un tratto / un largo orizzonte di spiagge. montale,
mondiglia. bonsanti, 2-49: vide un viale passare accanto, fiancheggiato di giovani
. borghini, 4-358: per aprire un po'meglio quel ch'io vo *
: spendeva sovente due intere lezioni sopra un sonetto del petrarca o quattro terzine di
bene tra di loro, per aprirsi sur un tale argomento. rovani, i-19:
desiderio d'aprirmi e il timore di parergli un sac- centello. 29.
sì come in paradiso / vede l'un l'altro; in tal guisa s'aperse
repente fra i nuvoli del pianto / un soave sorriso apre e balena.
la calma stanchezza dell'alba / che apre un giorno di pioggia. calvino,
. 35. banc. aprire un conto corrente, un conto boiardo,
. banc. aprire un conto corrente, un conto boiardo, canz., 153
fiume de amo apre la foce, / un aspro scoglio ha il nome che me
ultimo ostello. beltramelli, i-65: un teodoro, che aveva vissuto sull'aprirsi
il passo, il varco, verso un dato luogo: riuscire a penetrarvi, superando
tenerissime avevano compiuto il prodigio di aprirsi un varco tra le zolle. -aprire
aprirti gli occhi che hai appiccicati come un gattino appena nato. -aprire gli
ii-163: del mio faticare ve ne recherò un saggio che vi farà aprire tanto d'
-aprire le braccia: allargarle in un gesto di rassegnazione. -aprire le
delle mani d'uno dei suoi compagni un dardo, correndo cominciò a seguitare,
; il tacere per lo contrario pare un volersi dimorare sconosciuto. salvini, 39-ii-147
, con metter loro sopra di ciò un altissimo segreto. -aprire il cuore:
.. il vettori veramente m'ha aperto un po'poco l'intelletto; e a
intelletto aprite. -aprire il volto a un sorriso: sorridere, dando al volto
panzini, ii-20: aprì il volto ad un sorriso pieno, sereno, quasi infantile
m'appressai sicuro. idem, 28: un tal divino riso, / con questi
ovvero sotto la coscia, e càviglisi un poco di sangue. redi, 16-vi-317
beltramelli, iii-1179: il nemico aveva aperto un fuoco d'inferno. tutti erano
apriva il fuoco contraereo. -aprire un problema: porlo in discussione.
problema della civiltà ellenica. -aprire un concorso: bandirlo. -esci.
una lama di tipo speciale innestata in un manico) che serve per aprire le scatole
la nave... fu percossa d'un grave colpo d'artiglieria, e le
g. gozzi, 3-1-100: da un luogo, dove appena si vede il
, s'è partito per sue faccende un villano. 4. gramm. iato
metamorfosi, attere, non parassite, con un sistema tracheale respiratorio molto semplice e con
sistema tracheale respiratorio molto semplice e con un apparato boccale masticatore. =
detto kiwi), della dimensione di un gallo domestico, con corpo tarchiato,
mano, / terra di luni, come un vaso etrusco! / in te amo
ne formano quiderni, cioè ne mettono un dentro l'altro, cinque o sei,
fiore suo aghiaccia l'acqua. item un bastone fatto di questo albero e gittato
aquila fulva o dorata, che raggiunge un metro di lunghezza e due metri d'apertura
testa e collo bianchi, è piuttosto un pigargo [haliaètus leucocephalus).
stretti / far di squame e di piume un sol viluppo. n. franco,
passo, come accompagnando la corsa con un crescente fremito di penne, si separa
fero il ren vermiglio, / portaro un dì, sotto tacciar sudanti. monti,
. foscolo, gr., ii-633: un mirto, / che suo dall'alto
, ma lei, caro commendatore, è un fringuello cieco. beltramelli, iii-442:
guardano in direzioni opposte (a indicare un duplice dominio: adottata nel sec.
austria). boccaccio, i-126: un fortissimo elmo rilucente é leggiero, ornato
vederne un'altra volta negl'intestini di un grossissimo pesce aquila. salvini, 20-225
. f. buonarroti, 1-127: un simil medaglione del re di francia,
p. de'bardi, 16-17: un aquilon rostruto / lo mira, e tosto
iv-2-8: bisognava vederlo buttarsi giù con un urlo dallo scoglio..., come
urlo dallo scoglio..., come un aquilastro ferito all'ala, e poi
. locchi, 42: avevo un paio d'ali / d'aquilastro italiano;
della famiglia ranuncolacee, che giungono a un metro di altezza, con foglie
, 510: una rosa, un tulipano, un anemone, un'aquilegia.
510: una rosa, un tulipano, un anemone, un'aquilegia. civinini,
, lat. scient. aquilegia, da un lat. aqui legium 1
vittorie che armavano il cielo / d'un fremito aquìleo, nube / di penne
dell'aquile stanno, prendano in mano un de'suoi aquilini, 'e quando gli
d'azeglio, 1-109: napoleone diede un passo indietro fissandola con le sue aquiline
sembra che l'anima si muti in un monte di rigido diamante e non lasci vivere
vivere sul suo culmine aguzzo se non un solo pensiero aquilino. deledda, ii-349
grossi occhi azzurri iniettati di sangue, in un viso nero, arso e aquilino d'
: tra questi vi era uno con un pizzo nero e grande chioma nera,
, vi-307: era la testa di un rapace, senza nulla di aquilino però,
maestà. g. gozzi, ii-222: un nasetto volto allo insù, uno con
di donna, mi piacquero sempre ad un modo. foscolo, xiv-12: di volto
.. dai grandi occhi espressivi, un profilo puro dal naso aquilino. d'
disegno, fronte pallida e alta, un naso asciutto tendente leggermente all'aquilino.
angiolieri, 45-4: sed i'avess'un sacco di fiorini, /...
vento austro e suoi collaterali essere di un moto contrario all'aquilone, cioè nascer
fruire di un'aura balsamica e di un raggio sereno di primavera. verga,
al vento, agli aquiloni, / come un leon ruggiva. pascoli, 50:
vedeva il vento aquilone, rappresentato come un arcangelo ricciuto, nell'atto di soffiare
et veni, auster *). è un pretto latinismo in c. e.
si lancia al vento per mezzo di un filo abbastanza forte che si va svolgendo via
pensato d'inviarvi, per mezzo di un certo aquilone da'vostri matematici inventato,
di monelli, dietro il volo d'un aquilone che prendeva vento beccheggiando. idem
: l'aquilone s'inalzava, come un uccello di paesi strani, in un cielo
come un uccello di paesi strani, in un cielo tutto rosato e soave. cicognani
rosato e soave. cicognani, 1-225: un lavoro meccanico che gli permetteva di mantenere
gli permetteva di mantenere l'anima sua come un aquilone indolente nell'empireo. papini,
innalzerei il fresco giocattolo / sforbiciato d'un aquilone / nel sobborgo di poveri dei sogni
di stoffa colorata che a me pareva un aquilone. bartolini, 15-174: sono bambini
bambine che recano, in spiaggia, un aquilone di velina verde e rossa,
. / poco basta al cuor di un poeta. / ho fissato l'aquilone
leggera la polvere lo coprirà, / un giorno il vento lo porterà via. comisso
una spiaggia, tenendo il filo di un aquilone. e l'aquilone saliva, saliva
: si innalza con gli scatti di un immenso aquilone, sale e rifulge, chi
quel ginepraio... aveva figura d'un gran nido di aquilotti. deledda,
levi. baldini, i-218: pareva un aquilotto dalle ali mozze divenuto da un momento
un aquilotto dalle ali mozze divenuto da un momento all'altro trastullo dei terrazzani.
un'altro ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena piumato..
ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena piumato... l'
del palazzo a l'aura / scoperto un grand'altare,... /.
, ii-112: scorge il buon vecchio un primo sguardo, un'ara, / una
ch'era stata accesa all'ara di un santuario. ojetti, ii-376: i ruderi
fronte, esile di lato che sembrava un muro non un'ara. baldini,
, giorno, ii-42: alfin velata d'un leggier zendado / è l'ara tutelar
: ardeva e splendeva l'ara di un vetraio, laggiù, in fondo
, laggiù, in fondo a un corridoio ingombro di legna. 4
sistema metrico, equivalente alla superficie d'un quadrato fatto sul lato di io metri
; e così il metro quadrato è un centiaro; ed un'ettara o un ettaro
è un centiaro; ed un'ettara o un ettaro fa 100 ara, o are
, la misura di superficie fu fissata con un decreto del 1793. ara3
, aperto il becco adunco, in un furore grottesco d'aquila fallita.
idem, 19-392: sulle braccia esili equilibrava un piattello di terracotta arabescato, una bottiglia
d'una patera etnisca o d'un pavimento romano non sarà mai ragione per negare
il suo dito disegnò arabeschi come con un antico stilo. 2. per estens
e andava a riflettersi sulla parete dipingendovi un fluido scompiglio d'arabeschi di luce continuamente
posizione del ballerino che si sostiene su un solo piede e protende l'altro in
. giordani, ii-202: ricevo un prezioso frutto de'suoi studi arabici
de'suoi studi arabici, e un segno carissimo della sua costante benevolenza
, 2-17: di questo botteghino è padrone un vecchietto... ritroso, arabico
figura arabica, un'arpia, / un om fuggito dalla notomia.
investigando. settembrini, 1-371: mandami un tre once di gomma arabica che mi
mando queste lettere: la farai comperare da un droghiere. 6. bot
danno il nome i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori /
seguir. d'annunzio, iv-1-61: un giovane maestro venuto dalle natali calabrie in
di fortuna, nero e crespo come un arabo. ojetti, ii-635: sui lati
, ii-635: sui lati per più di un miglio due file d'arabi picchiano su
due file d'arabi picchiano su tamburelli larghi un palmo. sbarbaro, 4-88: gli
, agg. nel mondo da un unico esemplare (che muore in un
un unico esemplare (che muore in un braciere d'aromi e rinasce dalle proprie ceneri
talvolta ridotti a uno stame e a un carpello, per lo più unisessuali
l'addome è per lo più di un solo pezzo, talvolta segmentato e diviso
da siena, 179: elli aragunò un monte di pece et uno monticello di sevo
robusta corazza irta di tubercoli a spina d'un bel colore mogano chiaro, orlato di
sottili cercando di capire: poi ad un tratto si impazientiscono e cominciano a picchiarsi
mogano chiaro. negri, 2-792: un ragazzone muscoloso, gambe e braccia nude
araldico sdrucito /... / traspariva un bulicame / d'illustrissimi e di dame
la potea reggere sul collo che ad un magnanimo o ad un pazzo. o così
collo che ad un magnanimo o ad un pazzo. o così o nulla.
il mare] tutto azzurro, d'un azzurro intenso, quasi direi araldico.
stesse di fronte al sole in cima a un campanile. beltramelli, i-431: era
, 9-354: nell'ingresso c'era un albero araldico con la discendenza del giovane
pratolini, 5-132: facesti il piazzista di un ufficio araldico: bussavi alle porte delle
non verrà, o ella si convertirà in un araldo, o simil persona. varchi
, 6-14: - va'- dice ad un araldo - or colà giuso; /
, 4-14: a loro venne di francia un araldo / con nuova acerba, dolorosa
piano. carducci, 432: a l'un vent'anni / schiudon, superbi araldi
, 6-106: sono gli araldi di un mondo che batte alle porte.
sole. rosa, 166: presi un sonno alla fin placido e saldo, /
invasioni arabe. bastasse per piantare in un picciol vaso un gelsomino, arancèra [
. bastasse per piantare in un picciol vaso un gelsomino, arancèra [arancièra),
coltivato ad aranci. settembrini, 1-711 un vastissimo terreno ondulato di colline che sono
. d'annunzio, iv-1-852: attraversarono un aranceto odoroso calpestando le zàgare sparse sul
ramoscello una arancia, e poco appresso un cedrato. deledda, ii-476: avevano
sapore dell'aria, stamani! / è un sapore d'erba e d'arancia,
arancia in mano, abita il prato / un fanciullo di luce e d'aria tenue
d'aria tenue. fracchia, 587: un giardino con aiuole, cespugli, fontanelle
giardini luccicanti d'arance d'oro sotto un sole giallo e rugoso come un'immensa
marotta, 6-193: l'edicola di un venditore di cocomeri e il banco di
venditore di cocomeri e il banco di un venditore di aranciate. pavese, i-97:
i capegli neri, fu messo in capo un velo giallo aranciato. fogazzaro, 2-34
tatuato di figure geometriche: sul petto un disco giallo aranciato, cerchiato di rosso
cui a cono folgoravano scintille violette sopra un serpente celeste che gli strisciava sul ventre.
copertina di quell'umile aranciato, colore un po'stinto degli studi oscuri e della
amarore arancino. vivanti, 7-29: un salotto crepuscolare tap
o seminarvi un arancino della cina. buonarroti il giovane,
, 3 -inir. (267): un prato di minutissima erba...
riguardo abbia in su 'l die / sopra un boschetto verde, ed odoroso / di
profumo che l'aria a intervalli assumeva un sapore dolce e possente come quel d'
sapore dolce e possente come quel d'un vino prelibato. ojetti, ii-294: tra
di legno, allineate in due file formavano un vialetto. moravia, viii-154: boschetti
panzini, ii-358: in testa aveva un velo fermato da una corona di fiori
inguantate di guanti glasè, e tenevano un mazzetto di fiori di arancio veri.
non è in tutti gli aranci di un medesimo sapore. buonarroti il giovane, 9-234
densa et agra. baretti, i-234: un valente medico me n'ha liberato facendomi
agli aranci: tirarsi aranci (secondo un costume carnevalesco). giannotti, 2-2-215
rosseggianti nel mezzo, dai lati gai d'un arancio delicato. d'annunzio, iv-1-480
]: sofà, cuscino arancione. d'un arancione acceso. negri, 2-973:
colorata, con l'occidente tutto d'un luminoso arancione. civinini, 1-270:
, qua e là si rafforza in un arancione ardente. e. cecchi, 1-127
con canti d'allegrezza. / dopo un lungo dolor, la mia dolcezza /
età e la passione, accoppiate sotto un giogo, continuano ad arare la faccia
lui. -arare il mare: fare un lavoro inutile. -arare col bue e
, 3-23: e de la frigia incontro un gran paese / da'traci arato.
camerana, v-259: caldo di vita un alito / sale fumando dall'arato pian
valletta che aveva al centro la scriminatura di un torrente. ai due lati campi arati
ho il volto? slataper, 1-8: un solo blocco strati- forme, arato in
ancor eran, d'ottobre, / un viola gli arati, un silenzio ampio uguale
ottobre, / un viola gli arati, un silenzio ampio uguale. bontempelli, 9-83
gli rattenga [i buoi] un poco, e dimeni l'aratolo, sicché
aratolo: accingersi all'opera, iniziare un lavoro. bonciani, 2-9: non
261-29: il lor sommo tesoro è un arato / e 'l vomero è la gemma
obbligato... se mi mandasse un disegno in misura dell'aratro a taglietti,
, che mi viene premurosamente richiesto da un marchese. idem, ii-155: anche
, ii-155: anche maneggiando una zappa in un campo, o seguendo un aratro
in un campo, o seguendo un aratro, si può vivere la vita nella
sul carro, il vomero brillava con un tenue splendore d'argento nuovo. beltramelli,
iii-67: [ora] sono come un aratro arrugginito; chi gli bada? la
ancora avvampi. baldini, 4-182: un paio d'irsuti bufali al giogo d'
paio d'irsuti bufali al giogo d'un leggero aratro che gratta appena la terra.
la mano all'aratro: accingersi a un lavoro, a una missione. bibbia
aratrùccio. silone, 5-10: su un campicello dietro il cimitero, un vecchio
: su un campicello dietro il cimitero, un vecchio contadino, a capo scoperto,
capo scoperto, tracciava linee brune con un aratrùccio di legno tirato da due asini.
, famiglia araucariacee): è un albero di notevoli dimensioni, abbondante
: le araucarie sono grandi alberi d'un aspetto molto elegante, specialmente l'araucaria
araucaria del cunningham. pascoli, 1154: un vecchio alto e salcigno siede / in
rammenti delirante muta / sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa? montale
magicamente apparsa? montale, 2-36: un sole si bilancia / a stento nella
lume chiaro, e nascondila dietro ad un panno d'arazzo. berni, 58:
istava ritto da canto, appoggiato a un panno d'arazzo, e or si scontorceva
arazzo, e or si scontorceva insun un piè ed ora insun un altro. sarpi
scontorceva insun un piè ed ora insun un altro. sarpi, i-188: che
di panni arazzi, acciò non paresse un consesso di meccanici. magalotti, iii-112
] stava ascoltando pur anch'esso dietro ad un arazzo. cattaneo, ii-2-410: quei
fino a terra. idem, iv-1-238: un piccolo arazzo fiammingo, finissimo, intessuto
di lana gialla e nera ricamata come un arazzo. alvaro, 3-54: nei viali
. alvaro, 3-54: nei viali un cavallo, un cane, solitari come in
3-54: nei viali un cavallo, un cane, solitari come in un arazzo,
cavallo, un cane, solitari come in un arazzo, lasciavano pensare che tra gli
superfìcie piana com presa fra un semicerchio e i due semicerchi aventi per
sono chiamati a integrare il contenuto di un negozio giuridico fra due o più parti
fra due o più parti, determinando un elemento (o qualche elemento) del
, della via più conveniente per effettuare un acquisto, o una vendita, di
: i banchieri praticano sui cambi un traffico pari a quello che sulle mercanzie
banchiere che la eseguisce fa una scelta, un arbitrato. 4. sport.
la piazza più conveniente per effettuare un acquisto o una vendita. arbitrale
molti obbiettarono non essere giusto costringere un socio a nominare arbitri contro il
giudica a proprio arbitrio; che compie un calcolo d'arbitraggio; arbitraggista.
violente era già principiato, quasi a un tratto con la rivoluzione, a rattenere,
ii-2-276: né codesto valore dipenderà mai da un decreto arbitrario, ma dalla suprema legge
ii-126: tu non eri libero d'un atto arbitrario perché la tua vita,
silone, 5-90: forse mi sento un uomo fuori legge,... perché
ragioni. gli dispiaceva quella fiducia in un mezzo arbitrario. b. croce, i-3-33
ripudiata, e press'a poco come un ritrovato arbitrario, denigrante l'umana gentilezza
neol. posizione filosofica che consiste in un indeterminismo del tutto irragionevole e arbitrario.
: col concetto della libertà si tolgono a un colpo l'inerzia del determinismo e il
di aver già è gran tempo accettato un arbitrato per comporre differenze fra due fratelli
, agg. disus. stabilito da un arbitro o collegio arbitrale; deciso per
dalle parti a integrare il contenuto di un negozio giuridico (v. arbitraggio)
imperocché tra loro ora nuovamente è nato un litigamento, del quale hanno disposto di commettere
, mentre ch'io reputo cotal caso un certo volere di dio, farvi capaci del
mai disturbato o degnato di far sopra un tale arbitrio un picciolo cenno di lagnanza.
degnato di far sopra un tale arbitrio un picciolo cenno di lagnanza. foscolo,
il libero arbitrio, ma dico per un modo comune di parlare. machiavelli,
uomo sottintesa ogni volta ch'egli esprime un giudizio-piorale. lambruschini, 1-118: guai se
che si pagava ordinariamente de'beni, un quarto più, aggiu- gnendovi oltre di
ad arbitrio or d'uno or d'un altro. l. salviati, i-1-205:
.. che si fosse fatta vedere un attimo in pubblico a viso nudo.
a quel grado; né il prendersi un arbitrio così giustificato dal bisogno, e
grado gli conferiscono, per comporre amichevolmente un litigio, una baruffa. m
in fitta schiera »? -così mi chiese un bambino invocandomi come arbitro in una questione
coetanei. comisso, 12-81: aveva fatto un discorso dal quale appariva di voler assumere
magalotti, 9-1-4: penso di presentare un ricordo a monsignor marcellino, che oggi
ei si nomò: due secoli / l'un contro l'altro armato, / sommessi
a stento col bastoncello: fu già un alto magistrato, potente in corte, arbitro
nostra fortuna. baldini, 4-204: un parlamento uscito da una rivoluzione e solo
sia pure con date cautele, pronunciare un lodo il quale acquisterà di diritto efficacia
. d'annunzio, iv-2-1147: sopra un palco recinto di corde un bianco e
: sopra un palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'arbitro
palco recinto di corde un bianco e un negro combattevano assistiti dall'arbitro. marotta
marotta, 1-143: stava dettando a un gruppo di sportivi qualche nuovo e micidiale
lucca per soccorso; onde essendo in firenze un grande sforzo, furono fatti arbitri.
negli annali (xiv, 18), un raffinato, l'aristocratico petronio, identificato
aràbus (e si veda afro per un analogo sviluppo semantico). arbolare
i-163: una siepe arborata che dava un po'd'ombra. civinini, 1-267:
mano. sacchetti, ii-221: con un altro arbore e con frutti d'ogni sapore
acqua campeggiare, e se ci poni un vaso d'acqua sotto la pendente zucca
deledda, ii-1003: l'organo e un canto corale di monache riempirono l'atmosfera
terra. 2. ramoso come un albero. sannazaro, 8-119: offerendogli
l'insieme degli alberi che vegetano in un luogo. ungaretti, viii-17:
colore, / più d'ogni vita un arco, il sonno, teso. sinisgalli
fanerogama o felce, che cresce sopra un albero, con le radici nella terra
) in forme simili alle ramificazioni di un albero. 3. zool. macchia
eccellente amore, senza goderlo, è come un arboro sempre verde grande abbundante di rami
sotto a l'arboro stavano all'ombra un branco di bestie e di persone.
pulci, 4-69: essendo all'ombra sotto un arbo- retto / il qual da amore
cuore lo servono. petrarca, 148-8: un bel rio ch'ad ogni or meco
poliziano, st., 1-71: corona un muro d'or l'estreme sponde /
12-38 (i-311): pareva quel giardino un paradiso / pien d'arbuscei fioriti e
p. della valle, i-331: è un arboscello che cresce poco in alto,
panzini, i-394: vicino le sta un arboscello, fiorito nel maggio. ojetti,
, i-319: io m'attaccavo a un ramo qualunque del mio arboscello genealogico.
arboscelli, dal corpo sottile, mostrano un piede sanguinolento. strano, per questo
arbustàceo, agg. che si riferisce a un arbusto; costituito da arbusti.
alla mia destra ogni tanto ne strappavo un rametto, una volta con la mano
: strappai dai bassi arbusti di una siepe un par di fronde. pea, 5-134
a differenza delle viole, questo è un arbusto da fiore che fa anche da spalliera
i bottegai... furono lusingati un po'per volta di questo fiorellino vivo
di tali altri agresti rami / fatto un feretro. = voce dotta,
4-10 (454): la moglie d'un medico per morto mette un suo amante
la moglie d'un medico per morto mette un suo amante adoppiato in un'arca,
tavola di legno chiaro; davanti alla tavola un seggiolino; sotto, un'arca in
la sua biancheria e i libri e un astrolabio a quadrante e tante carte.
li eserciti... si faceano con un arca tra ambo le ruote.
. beltramelli, i-311: passò presso un gruppo di alberi chini su l'arca
di alberi chini su l'arca di un pozzo. idem, iii-255: il pozzo
che era gravissimo, sollevaron tanto quanto un uomo vi potesse entrare. sacchetti, 249
albergo e 'l doloroso ostello / d'un putrido sepolcro, arca e miniera.
dell'arca. d'annunzio, ii-754: un sar cofago eleggo, ov'
/ pieno è di terra, e porta un oleandro. / quivi masticherò la
: dentro non avrei voluto che un altare e una croce di pietra: lungo
di cipressi. savinio, 11-58: sotto un sole trion fante assistemmo allo
mondo allagò, riserbato solamente da dio un padre con tre figliuoli e con le loro
poppa de l'arca, per essere un animai più tosto di calci che di
arca di noè. viani, 4-77: un palloncino alla vene ziana nuovo
ziana nuovo fiammante che avevo legato a un trave con uno spago e dondolava
, che i pittori collocavano da un canto in una storia del diluvio. stuparich
31: la tempesta / primaverile scuote d'un latrato / di fedeltà la mia arca
; e david saltava appresso l'arca con un salterio alligato al braccio, e iubilava
tabernacolo. settembrini, 1-207: con un editto del 24 maggio il re diceva ai
, che cosa ci troverebbero dentro? un diploma di laurea. alvaro, 3-64
prendi uom rozzo e comun, fanne un monarca, / tosto il favor del ciel
un'arca di scienza e di erudizione, un mostro di spirito. nieri, 66
di geometri... non è un diploma d'arche di scienza, e i
19-413: la donna, sdraiata sopra un arcone di pietra, si duoleva e piangeva
distanza, respingere, contenere ', con un raccostamento già segnalato dagli antichi (varrone
greco, / alto- cinta, l'un piede ignudo in mano, / si riposava
d'uno speco / arcade, sotto un bel cielo pagano. 3.
della realtà, e rappresenta nella sua opera un convenzionale mondo idillico, contemplativo, dominato
tommaseo, iii-446: e'pareva in amore un coso tra il collegiale, l'arcade
; gridare che il pascoli è semplicemente un manierista, e anche, se invade il
se invade il campo del sentimento, un arcade, un posatore; ovvero che è
campo del sentimento, un arcade, un posatore; ovvero che è un poeta
arcade, un posatore; ovvero che è un poeta meraviglioso, il più nuovo di
alla quale il mondo letterario grecolatino attribuì un particolare carattere mitico e favoloso come luogo
astratta contemplazione (e vi è connesso un giudizio etico fortemente negativo).
non umile monte de la pastorale arcadia, un dilettevole piano, di ampiezza non molto
una vasta arcadia, e il genere umano un immenso gregge di pecorelle e di pecoroni
mi parve smarrirmi per le solitudini d'un paese pastorale, una terra d'aurora,
20-83: ma non bisogna immaginarlo come un nuovo paradiso di delizie, come un'
tutte le altre. essa rispose ad un bisogno naturale di riposo. -per
estens. accolta di letterati, vagheggianti un mondo idillico, lontano dalla realtà, occupati
di amore della natura, che sottintende un disdegno e una fuga dalla realtà,
santissime, se non vi fosse dentro un sentor d'arcadia. carducci, iii-18-147:
, in tanto gridare contro l'arcadia, un rinnovare l'arcadia: arcadia civile,
è vero che il ricantare di concerto un tema comune, sur una comune intonazione
sono arcadicamente azzimati come i contadinelli d'un altro frate da bene. ojetti,
realtà. baretti, i-201: troverete un libro pieno di vero sapere, e
panzini, ii-151: lo zanella mi diventò un poeta del settecento: e vicenza con
, arcaico e arcaicizzante, esso è un fotomontage di pregevoli atteggiamenti dello spirito,
(e indica la fase iniziale di un processo naturale, di un'èra storica
, di un'èra storica, di un ciclo artistico, letterario).
orbita. idem, iv-2-1308: un sorriso eguale s'indugiò nella bocca delle
degli animali, disegnate con uno stile un po'arcaico che ricordava quello de'musaici
che gli saliva fin sopra le mascelle, un gran nastro rossigno. 4
, arcaiche, sia per rievocare un dato ambiente storico, sia per
de'nomi stranieri per un'arcana armonia havvi un occulto rapporto tra talora. così arfasatto
piedi o capi di d'un vitale occulto; / di cui l'esterìor
od afrodite. manzoni, 18: ché un dio = deriv. da arca *
, qua scopro, e che varcare un giorno / io mi pensava,
, m'è tuttavia nievo, 179: un morto arcano. vive
nel vuoto, quale proprio di un arcangelo, che ha la virtù di un
un arcangelo, che ha la virtù di un / per gli silenzi de la notte arcana
più comun.: creatura celeste, di un grado supe qualche cosa d'
idem, iv-2-722: era in entrambi un sentimento arcano classificazione dello pseudo dionigi
... ragionevole il fremito arcano d'un ramo fiorito sul quale egli poteva
, mistero (e vi è inizialmente connesso un una volta, la quaresima di
stà non fosse stata ben consigliata a divulgar un tanto le corde d'uno strumento.
per passaggio, spiaaquilone, rappresentato come un arcangelo ricciuto, nati gli arcani più difficili
. de pisis, 99: ho scoperto un arcano, che m'ha data la vita
la pioggia, / è figlia d'un cavaliere di scozia. parini, giorno,
a te pratolini, 9-769: era un uomo alto e forte, allora, gli
io travviai col verso / breve parlando ad un mortai brillava negli occhi una lama di
iv-310: moto, era apparso come un arcangelo scatenato dal laboivi sedendo / si
muro, egli le aveva sollevate una per un braccio e portate delicati arcani. cesarotti,
sm. archit. nella copertura di un edificio, la trave disposta normalmente alla
arcàrio, sm. stor. custode di un tesoro. tommaseo [s.
una larga apertura rettangolare onde si scopre un vestibolo a tre arcate in vista d'un
un vestibolo a tre arcate in vista d'un giardino simmetrico. idem, iv-1-883:
le arcate vi si specchiavano bianche come un immane scheletro sopra un fiume d'averno.
specchiavano bianche come un immane scheletro sopra un fiume d'averno. civinini, 1-174
] è scivolata sotto le arcate basse di un ponte di pietra. soffici, v-1-632
sono semplici vedute di giganteschi acquedotti scavalcanti un burrone le cui arcate sode e taglienti
una vasta arcata buia come l'ingresso d'un traforo. viani, 14-288: un
un traforo. viani, 14-288: un arduo ponte sotto le cui arcate il serchio
vuoti / che saranno finestre. lavorano un po'i muratori, / fin che
2. ant. spazio, distanza di un tiro d'arco. m. villani
. villani, 10-101: i pisani levarono un castello di legname sotto la guardia di
3. ant. parabola ad arco di un tiro d'artiglieria, traiettoria di un
un tiro d'artiglieria, traiettoria di un proiettile. n. capponi, 1-45
pariarei giovani:... ultimo un pilota alto e biondo con una cicatrice a
e pronunzie schiette. ojetti, ii-648: un giorno, chi sa, tra un
un giorno, chi sa, tra un secolo o due, un gran re dell'
sa, tra un secolo o due, un gran re dell'archetto può tornare a
poterle passare. viani, 19-431: un portico arcato sosteneva l'edificio tagliato a pareti
ant. arciere. cantilena di un giullare, xxxv-1-6: li arcador ne
ch'adorano gl'idoli sono assimigliati a un uomo ch'era arcadore,..
. 3. intr. descrivere un arco, piegarsi ad arco. bertola
: il reno quasi limpido lago archeggia un poco appiè del borgo. 4
siti o quasi naturai conseguenza, come scrisse un architetto, in pareti archeggiate tutte dal
ojetti, i-436: la cattedrale è davvero un cadavere,... rotti
per ascoltare quelli archeggi e quei trilli d'un altro mondo, d'un mondo in
trilli d'un altro mondo, d'un mondo in pace. = deriv
nel mondo organico signoreggia sulle singole parti un archeo di vita. = voce dotta
abitazioni possono -io credo -fornire ad un archeologo elementi bastevoli per ricostruire al naturale
, anche sotto la tenda o in un casolare sperduto e, pioggia o sole,
nelle grotte, pur d'uscirne con un bronzetto piccolo quanto un'allodola. baldini,
allodola. baldini, i-648: [un] valentissimo archeologo romano, pieno fin
: il discorso esteriore non è che un ordine di segni sensibili, copiati dalle
. manzoni, 851: ma perché un tal tentativo... potesse produrre
non inferiore a nulla, ci volle un soggetto unico, come l'eneide, e
soggetto unico, come l'eneide, e un uomo unico, per trattarlo, come
in tutte le cose è fondamento, e un tal primo e archetipo elemento di loro
3. filol. nella tradizione di un testo, il manoscritto, non conservato
l'universo,... come un conserto di forze contemperate a legge di geometria
esprimono, 0 almeno debbono esprimere, un solo archetipo increato... questo
, risedente nel logo, suscettiva di un numero infinito di modificazioni, e applicabile
panzini, iii-160: facendo delle labbra un leggiadro archetto in su, domandò:
d'esser domandato. caro, i-268: un fanciullo bellissimo e superbo, con l'
ali in su gli omeri, con un archetto in mano ed un turcassetto al fianco
, con un archetto in mano ed un turcassetto al fianco. salvini, 34-115
fianco. salvini, 34-115: tiene un archetto e sopravi una freccia.
con archetti di mattoni fa sopra loro un palco di smalto. biringuccio, 1-42:
risolvette a girare in su i canti da un risalto all'altro certi archetti piccoli.
., 16 (286): [un galantuomo] cercò d'un crocifisso,
: [un galantuomo] cercò d'un crocifisso, lo trovò, l'attaccò
archetto nella destra venne in mezzo a un coro di muse. grazzini, 4-565:
onde... si sentì in un momento... un mesto ma soavissimo
sentì in un momento... un mesto ma soavissimo e dolcissimo concento;
violoni. galileo, 199: trovò un fanciullo che andava con un archetto, ch'
: trovò un fanciullo che andava con un archetto, ch'ei teneva nella man
corda grossa d'una viola, appressandogli un bicchiere di vetro sottile e pulito,
confricandoli di tempo in tempo con un pezzo di resina, di quella che
vibrare. de roberto, 31: un clarino sospirava, gli archetti stridevano,
clarino sospirava, gli archetti stridevano, un contrabbasso borbottava. d'annunzio, iv-1-788:
prime note! ojetti, ii-647: un giorno, chi sa, tra un secolo
: un giorno, chi sa, tra un secolo o due, un gran re
sa, tra un secolo o due, un gran re dell'archetto può tornare a
lo spartito da sedercisi sopra per stare un po'più alto. titta rosa,
(sega ad archetto), oppure un filo che fa girare avanti e indietro il
cattura di uccelli arboricoli, consistente in un laccio teso all'estremità di una bacchetta
flessibile piegata ad arco, collocato su un ramo d'albero o su un arbusto,
collocato su un ramo d'albero o su un arbusto, e fornito di esca (
, si ficca fortemente da ogni parte un archetto molto piegato, presso al quale
questa billera / all'ingordo animai più d'un archetto. fogazzaro, 2-64: correva
a. adimari, 1-94: dimmi un poco come farai? -oh! in mo'
morte di lui v'è bisogno che operi un altro archiatra? = voce dotta
. { archibùgio). uccidere con un colpo di archibugio, fucilare. -
segneri, 3-33: avendo nell'istesso tempo un altro soldato spagnuolo scaricata per disprezzo una
archibugiati, come in segreto, sotto un arco di scala di castelnuovo. carena,
tratti insieme. manzoni, 1100: un signore fu... archibugiato dopo aver
al predicatore, uno il pugnale, un altro un'archibusata. boterò, ì-311
silenzio; solo gli urli di fuori e un lontano strepito d'archibugiate aggiungeva terrore a
. 2. ferita prodotta da un colpo d'archibugio. grazzini, 4-206
163): montai in su esso [un cavai morello] con uno archibuso a
ebbi l'elezione, non volsi altro che un archibuso da la man destra e una
degli archibusi, che usò ultimamente in un suo libro, molto spesso, un moderno
in un suo libro, molto spesso, un moderno. galileo, 539: aggiustano
croci, posti sopra l'alto d'un monte lontano dalla città un tiro d'archibugio
l'alto d'un monte lontano dalla città un tiro d'archibugio. olina, i-267
archibugio. olina, i-267: [un fagiano] pigliasi o co'lacciuoli di
inventato. f. negri, 216: un altro lago... è largo un
un altro lago... è largo un tiro d'archibuso, ma lungo assai
sasso. redi, 16-iv-22: costui favellando un giorno col serenissimo granduca si lasciò scappar
21-163: noi abbiamo fatto questa prova con un archibuso rigato. colletta, ii-47:
idem, 130: non era raro che un drappello intero si trovasse con quattro archibugi
lo tirava. verga, i-108: un bel giorno a caccia mise per distrazione
cucina. lombari, 1-32: c'era un rotolio di botti per l'aria e
rotolio di botti per l'aria e un poco l'odore fradicio di archibugi sparati.
arco, si lanciava una pallottola o un altro proiettile. ciriffo calvaneo, 1-27
tasso, iii-88: voi mi vedrete un giorno con un ar- chibugietto al fianco
iii-88: voi mi vedrete un giorno con un ar- chibugietto al fianco e con un
un ar- chibugietto al fianco e con un altro ne la bisacca. assedio di
tarma, pesante, si poggiava su un cavalletto); dall'oland. il fr
, sm. stor. sommo sacerdote di un tempio o di una città o di
come una prima donna, è stato sempre un martirio per me. cicognani, 2-136
egisto e alla signora zelinda una melanconia, un senso di struggimento. =
d'annunzio, ii-181: vedendo bagnare un bel velo, / non dell'irto
formato da una tetrapodia dattilica e da un itifallico, con dieresi fra i due
archimandrita, sm. superiore di un monastero greco; abate.
: dalla tavola degli esaminatori coperta d'un tappeto scarlatto un pallido archimandrita fissava sospettoso
degli esaminatori coperta d'un tappeto scarlatto un pallido archimandrita fissava sospettoso l'esaminando.
2. per estens. fondatore di un ordine religioso. dante, par.
3. figur. iniziatore, fondatore di un movimento letterario o artistico, caposcuola;
, 305: dunque uno scannapidocchi, un patriarca / degli asini da sesto,
4. ant. capo dei pastori di un gregge. pulci, ii-126: chi
l'orizzontalità di una retta o di un piano: consiste in una squadra
due aste congiunte ad angolo retto per un estremo (da cui parte un filo a
retto per un estremo (da cui parte un filo a piombo), e collegate
3-251: v'è il giudicio, un uomo ignudo, attempato, che si sta
i-99: l'idea della cena e d'un buon letto... eclissò in uno
per anima io? una squadra, un archipènzolo? nieri, 330: spiombettare poi
al suo * archi- poeta ', un improvvisatore di distici, quando il distico
. segneri, ii-13: fu pregato un dì cristo a voler degnarsi di andare a
{ architétto). progettare e realizzare un edificio, un'opera di architettura.
maffei, 5-5-16: convenne adunque architettare un edilìzio, che in assai minor giro.
tutte quelle che ingombrano lo studio d'un ingegnere. 2. per estens.
la fantasia, ideare, immaginare (un proposito, un disegno, un piano
ideare, immaginare (un proposito, un disegno, un piano di azione)
(un proposito, un disegno, un piano di azione).
che era donna di talento, trascorse un bel tratto innanzi coù'immaginazione, e
innanzi coù'immaginazione, e architettò di sbalzo un disegno che poteva togliere fra le due
iv-2-253: pensava alla discolpa, architettava un metodo di difesa, cercava nel suo cervello
cercava nel suo cervello di femmina astuta un mezzo artifizioso per provare l'innocenza. emanuelli
, agg. progettato, realizzato (un edifizio). v. borghini
tale è quel, che si legge in un arco di verona,...
parini, giorno, ii-599: già scote un d'essi / le architettate del bel
14-422: ella indossava, di consueto, un abito di trine di seta cruda,
abito di trine di seta cruda, un ricamo di travertino sopra un corpo bene
cruda, un ricamo di travertino sopra un corpo bene architettato. 4.
una fatale inclinazione del suo spirito che a un piano architettato e perseguito con costanza.
si sarebbe finito [il restauro di un ponte] allogando in cottimo a lui.
commette a'capimastri e manuali la fabbrica d'un teatro di tutti gli ordini in un
un teatro di tutti gli ordini in un bel composto? baretti, ii-140:
arte loro si identificano alla realtà d'un luogo, e nello stesso tempo vi
3-108: arriverò a dire che per essere un buon architetto bisogna essere un buon cittadino
per essere un buon architetto bisogna essere un buon cittadino, e aver anima profondamente
accorgimenti d'ingegno dentro il vassello d'un corpo iniquo. tasso, 8-1-286: folle
gli stili architettonici ebbero sempre origine da un elemento caratteristico e deciso. baldini,
a. f. doni, i-101: un architettore che vuol fare un palazzo,
i-101: un architettore che vuol fare un palazzo, subito si mette nel capo calcina
nella quale investigazione, si avvede essere un sapiente architettore del mondano edifizio, e
a confronto con nanni bigio, che era un architettorùcolo, e di più screditato dalla
carton pesto e di latta traforata da un architettorello girondino con pizzo al mento e svolazzo
maestro d'architettura del comune, riprendeva un disegno d'una pianta che aveva fatto
disegno d'una pianta che aveva fatto un maestro bellone fondatore. stelliola, 1-68:
vieta il credere non avessero per avventura un secreto di seccare a un bisogno, di
per avventura un secreto di seccare a un bisogno, di assodare, di condensare
17-41 (11-86): i'ho un libro là dove è dipinto / il giardin
nei tre ordini corintii che salivano con un ritmo di grazia e di forza al
ha il dovere di resistere più di un albero, più di una montagna, alle
opere architettoniche di una città, di un periodo storico. cardarelli, 6-82:
accorgimenti d'ingegno dentro il vassello d'un corpo iniquo. galileo, 3-1-20:
in cui natura / l'arte imitò d'un uom di carta pesta, / che
anche su gli archi, e quelli d'un portico architravato che sostengono veramente quanto è
. elemento costruttivo orizzontale (costituito da un parallelepipedo di pietra o da una trave
pezzi è più potente che quel d'un sol pezzo, essendo essi pezzi colle
sua mano sopra la porta di essa un architrave pieno di figure di quella gotica maniera
algarotti, 3-301: se altri cercasse un architrave spezzato dall'arco che dovria stargli
pola. verga, i-80: ad un tratto si udì un secondo colpo di fucile
i-80: ad un tratto si udì un secondo colpo di fucile, e dall'architrave
calcinacci. d'annunzio, iv-2-895: un fregio di grifi sovrastava all'architrave.
iii-364: dietro la pusterla si apre un atrio quadrato a colonnati con architravi.
ojetti, i-694: dall'architrave pende un drappo violetto con su una croce d'argento
d'argento. soffici, ii-70: un portone monumentale ai lati e dall'architrave
2-313: spalancò una porta della stalla e un sauro di criniera nera vi apparve alto
, / e formando all'ingresso un architrave, / nella fronte apparia liscio
oriente, culla dell'uman genere (un documento, un atto, precedentemente regiprima
dell'uman genere (un documento, un atto, precedentemente regiprima e dopo il
cinematografica, ho letto molto, ho un archivio di situatoria relativa a un reato
ho un archivio di situatoria relativa a un reato che è risultato inesistente. zioni drammatiche
registrate diligentemente 4. ant. autenticare un documento controllandai fatti di cronaca.
: all'osteria... aveva trovato un archivio mandate o daranno le copie autentiche