alzò e dimenò la testa, come un baco da seta che cerchi la foglia.
subito a comperare della foglia. in un attimo le foglie sono completamente coperte e
di gelso che virgilio aveva visto in un cesto accuratamente scelta per i bachi da seta
. anguillara, 8-309: il radicchio in un raccoglie / con la sinistra man debile
e di molta cortesia, dicono avere apparecchiato un mangiar leggiero di foglia, e lavati
/ vo cinto il crine; e in un cadrà sepolto / il nome mio con
aretino, 1-193: si gettò in un letticciuolo di foglie. carducci, iii-26-15
buzzati, 3-211: il topo, attraverso un buco..., entrò nel
.., entrò nel materasso, facendo un gran fracasso tra le foglie di granturco
certamente spopolate ancora, speravo di trovare un poco di quella calma di cui avevo bisogno
5. petalo o corolla di un fiore. -anche per simil. e
fa [la cicoria] il gambo alto un palmo, tondo, liscio, rossiccio
sangue, / espresse queste note in un sorriso: / io credo al tuo bel
il tale rassomigliava i piaceri umani a un carcioffo, dicendo che conveniva roderne prima e
distendono a non credibile sottiglieze ed hanno un certoché del divino. garzoni, 1-239
grave, certamente, quanto è un granello di piombo. f. galiani,
i vascelli. volta, 2-i-1-253: un conduttore costrutto di molte verghe di legno
sotto foglia: alle qual parole, essendo un gioielliere insieme con il padrone del rubino
consumi, che di così fatto verrà un colore di grisopazio orientale di tutta bellezza
di poi si mette lo specchio da un capo e si va spingendo a poco a
languida, che v'apparisce, d'un lume o d'altro oggetto che vi
e di tutto il rimanente avevano fatto un gran banchetto nel bosco che durò tutto il
già notato, al primo passaggio, un vecchio caffè-pasticceria con vetrine dalle comici di
. 10. gioc. nome di un gioco fanciullesco, nel quale probabilmente si
il verde! 'presentando una foglia o un ramo. gr azzini, 4-199:
: / né prima dal suo gambo un se ne coglie, / ch'un altro
gambo un se ne coglie, / ch'un altro al ciel più lieto apre le
-cadere, cascare, levarsi le foglie da un albero: staccarsene naturalmente. -al cader
-cadere, spiccarsi le foglie da un fiore: staccarsi i petali, disfogliarsi
che deve conservarsi fra le foglie (un alimento). messisbugo, lxvi-1-269:
, / dopo eh'amor ne porge / un cotal dolce tra vergogna e doglia /
tramanda. serra, iii-461: sono un poco come la foglia che aspetta solo
... se non a tratti dietro un velo. -mangiare, beccare la
la foglia, e nel caso di un buon tratto di corda che gli avesse
fanciulla, che aveva mangiata la foglia da un pezzo, faceva le viste di niente
: germogliare, verdeggiare, frondeggiare (un albero). -anche al figur.
volge la foglia, / così 'n un dì ben mille volte il core / di
/ né il garrir pur si sente d'un augello. barilli, 3-23: del
pavese, 1-81: ero appoggiato a un albero e vedevo la strada. non si
foglia: cibarsi di erbaggi, seguire un regime vegetariano. m. ricci,
sono, / facendomi d'uom vivo un lauro verde, / che per fredda
tutte le foglie, e ora con un giocondo fremito di rigermogliamento estende i rami
proprie fatiche. -anche: desiderare invano un bene che altri otterrà in nostra vece
in un giorno altri mi toglie / il dolce frutto
spoglie / pel corso di molt'anni un magazzino / aveva empiuto, e a
. pascoli, 601: vedo tremare un poco le fogline / delle corolle al
ii-126: la camomilla... fa un fior giallo in mezzo di fogliuzze bianche
avea le trame / figurate a fogliaggi un bel lavoro / di porpora con oro.
simili. papini, 36-185: un gran fogliato di fascine ammontate.
da'rami / la parte genital, fanno un innesto. / fansi una specie istessa
, i-924: dietro la cupoletta saracina / un bel gruppo di palme apre il fogliame
di palme apre il fogliame / ampio come un ventaglio di cadina. saba, 399
gheri] all'ulivo, dal fogliame un po'più canuto, un po'più
, dal fogliame un po'più canuto, un po'più arruffato, ma hanno tronchi
iv-2-5: alla fara quella mattina c'era un fischiettio di merli, un'allegria di
intorno a lui, cominciò a sentire un rumore, un mormorio, un mormorio
lui, cominciò a sentire un rumore, un mormorio, un mormorio d'acqua corrente
a sentire un rumore, un mormorio, un mormorio d'acqua corrente. d'annunzio
, iii-2-377: se insanire intorno a un fèretro / vuoi, col fenicio naviga,
l'adonàia. viani, 14-198: un vento impetuoso... scerpa la boscaglia
inseguiti poi con le pinze, in un batticuore, dopo il cataclisma.
ch'uno acanto / sembra che sopr'un mur vada carponi. cellini, 1-5 (
fecie uno specchio, di diamitro di un braccio in circa, di osso e
/ ch'a fogliami di gitto ha un partimento / fatto d'or fino e
delle colonne, non è forse degno d'un racconto poetico? l. gualdo,
volta arrotondata quasi come la cupola d'un tempio, dipinta a colori delicatissimi e
tinte. levi, 2-153: era un grandissimo stanzone, con un pavimento di
2-153: era un grandissimo stanzone, con un pavimento di marmo giallo lucido, un
un pavimento di marmo giallo lucido, un soffitto alto a grandi travature dipinte di
se in tanto fogliame non ha raccolto un frutto di merito per l'eternità?
] dispersi a soverchi intervalli, tra un fogliame di freddi accessorii. tommaseo [
intuire le segrete intenzioni altrui, subodorare un intrigo; mangiare la foglia (cfr
pregassi di citofonare di sopra? sì un po'curioso sarebbe, lui di
agg. relig. religioso appartenente a un ramo dell'ordine cisterciense riformato da giovanni
i giacobini. gramsci, iv-151: un « fogliante » era nella rivoluzione francese
« fogliante » era nella rivoluzione francese un termidoriano in anticipo. = deriv
spento; e la cappa fiora come un albero da frutto in marzo, gli
processo filogenetico che consiste nell'appiattimento di un ramo op pure di assi
una merce che può essere contenuta in un foglio di carta; pacchetto, incarto
ii-1-925: c'era d'ogni cosa un po';... matassine di spago
soffici, iv-259: mangiavamo... un filoncino di pane, una fogliata di
di pane, una fogliata di salumi e un po'di frutta. cinelli, 11-273
frutta. cinelli, 11-273: intanto un altro metteva una fogliata di pepe sotto
piacer ch'i'porto immaginato / d'un arbore fogliato dilettoso, / m'à fatto
2. ant. con riferimento a un unguento composto di foglie di nardo,
testimonio di galeno per mettere egli in un medesimo medicamento l'unguento foliato ed il
. ridotto in foglia, in lamina (un metallo). m. palmieri,
5. ant. che riproduce foglie (un fregio architettonico). fr. martini
aggrati i sudditi della sede apostolica d'un quatrino per foglietta di vino, fu
foglietta di qualche buon vino romanesco e un boccal d'acqua fresca per temperarlo.
ordinano il vino, poca roba, un quarto, una foglietta. pioverle, 5-618
). leti, 5-v-431: un certo chiacchierone, che corre fogliet- tando
-in partic.: struttura granulare di un terreno coltivabile o di un determinato tipo
granulare di un terreno coltivabile o di un determinato tipo di terra (a grana
chiamarlo « grana ». grana è un nome generico, che comprende anche i prodotti
misura della finezza delle particelle taglienti di un abrasivo. 6. fotogr.
può imitare la grana naturale o assumere un aspetto fantasia (ed è ottenuto pressando
. -in tessitura, la consistenza di un tessuto dovuta alla rilevatura più o meno
, per cui il tessuto stesso assume un aspetto più o meno granuloso, ruvido
granire. baldinucci, 69: con un piccolo martellino, ed un cesel- letto
69: con un piccolo martellino, ed un cesel- letto sottile in punta, facendovi
ed altre parti dei loro lavori con un ceselletto sottile in punta, cosicché quella
e gettatosi con l'oro de'medezimi un piccolo lingottino, dopo raccolte e messe a
: tengo per fare acqua grana / un finissimo verzino. -che è ricco di
, 1-49: non posso al mio cappello un tuffo / più dare in grana.
. cassola, 2-444: basta avere un po'di grana, ci si diverte
, voce usata in contado a significare un miscuglio di grano, segale, orzo e
archi delle gre- nadiglie in fiore carpirono un grido di ammirazione a cecchina.
2. ant. grana; pezzatura di un minerale. c. bartoli, 1-58
immergerli, ridotti in granaglia, in un vaso di acquafòrte. 4. granaglie
permettono di far cadere il grano da un ripiano a quello sottostante. -granaio a
in uno granaio e 'l male in un altro. muratori, 7-v-115: il
furto, la rapina, le frodi erano un granaio ed erario inesausto. tommaseo,
noci; e lui li mena su un granaio. conciliatore, iii-84: visitarono
granaio. comisso, 12-142: di un granaio feci tre stanze. -il
28-21: le formiche hanno fatto del basamento un granaio. 2. figur
il granaio: gennaio senza piogge favorisce un buon raccolto. crusca [s.
[plinio], 8-44: fecero un decreto, che i granaiuoli non lo potessero
agg. che si ciba di grani (un animale). redi, 16-vi-314:
. ant. mettere i chicchi (un cereale) o i semi (una pianta
2. destinato a contenere il grano (un locale). bocchelli, i-80:
), legati insieme all'estremità di un bastone che funge da manico. -granata
da manico. -granata doppia: costituita da un maggior numero di mazzi che ne raddoppiano
al malmantile, 3-69: 'granata'. è un mazzetto di scope o d'altra cosa
dicono che tali streghe vadano cavalcando sopra un caprone al detto noce di benevento.
808: nella lunare atmosfera nereggia, un istante, un'immensa granata con su
men che le granate. -essere un manico di granata', aver inghiottito il
manico. -montare sulla granata: assumere un atteggiamento ostile. carducci, iii-25-337
decisamente, in malo modo, da un servizio, da una carica. pulci
lippi, 6-66: stanno i fanciulli un po'con osservanza, / mentre il maestro
nuova spazza bene tre giorni: chi assume un servizio, un impiego, da principio
giorni: chi assume un servizio, un impiego, da principio si dimostra zelante
venuta alla volta mia tutta arrabbiata còn un bastoncello... da granatoni di stalla
sotto certi melagrani e fra certe mortelle, un fan- ciulletto colle mani piene di coccole
comparire in chiesa con... un vezzo di granate intorno al collo. gemelli
(38): intorno al collo aveva un vezzo di granati. [ediz.
(36): intorno alla gola aveva un vezzo di granate]. negri,
]. negri, 2-71: portava un filo di granate color di sangue rappreso
xviii proiettile scoppiante d'artiglieria costituito da un involucro sferico di ghisa caricato con polvere
poi, prima dello scoppio, in un sibilo vibrato. = deriv.
scopino. biringuccio, 9-60: con un granatèllo vi sparge sopra una
spazza bene la casa: chi assume un incarico si dimostra da principio attivo e
; nei secoli successivi, soldato scelto di un corpo di fanteria o di un reggimento
di un corpo di fanteria o di un reggimento di guardie, che deve possedere
: prende tabacco e lo fuma come un granatiere. foscolo, xiv-329: ci sarebbe
. bocchelli, i-355: aitante come un granatiere prussiano. -sf. granatièra:
dice sabbia... * granatifera 'un ammasso di granate microscopiche. =
di saggina. corazzini, 3-37: un rosario di granatine / ai piedi del
1-215: fiatava a sbuffi e a colonne un fumo sanguigno, color granatina.
filato sia nel ritorto (e assume un caratteristico aspetto opaco e granuloso).
ii-99: si spruzzi... con un granatino minuto dell'acqua. lambruschini
dell'acqua. lambruschini, 5-115: con un granatino intinto si spazzano anco le
tommaseo, 1-258: mi dànno un granatino per la cenere. viani,
, 10-339: disegna, con un granatino di saggina, disegni semplici
antichi, 168: sette ispighe uscivano d'un cesto bellissime e granate. macinghi strozzi
. -ben formato, pieno (un seme). soderini, ii-23:
prova. -massiccio, resistente (un oggetto, un materiale, ecc.
-massiccio, resistente (un oggetto, un materiale, ecc.).
il granato. settembrini, 1-120: bevvi un decotto di radice di granato selvaggio.
, costituiti da miscele di silicati di un metallo trivalente (alluminio, ferro, cromo
cromo, titanio) e di un metallo bivalente (calcio, magnesio,
38): intorno al collo aveva un vezzo di granati. borgese, 1-219:
tiranti a vite; è sonato con un mazzuolo a semplice o doppia testa sferica
mentre è in corso l'espugnazione d'un fortilizio. 2. figur.
scarnite, abbiadate per quel giorno con un pastone intriso di vino ferrato, volavano
cafettèra. -mangiafranco! -udiva. e un fracasso di sedie. -sanguetta! -udiva.
di sedie. -sanguetta! -udiva. e un rovinio di stoviglie. -uomo di paglia
di stoviglie. -uomo di paglia! e un tonfo sordo della tavola colpita nel mezzo
grancassa: affermazione decisa, ricerca di un facile effetto plateale. e. cecchi
a tanta naturale discrezione; e mai un colpo sulla grancassa, mai un pennacchio
e mai un colpo sulla grancassa, mai un pennacchio sulla berretta. -sonare,
7-11: tutto questo ha dovuto produrre un gran movimento in italia, non già movimento
venuto direttamente da lui, essendo manzoni un uomo solitario, quieto, modesto,
è necessario fingere che qualcuno sappia portare un misero dentarello canino! = comp
vallisneri, i-379: una voglia di un granchio o granzéola. idem, iii-411:
alle granseole del- l'istria ma hanno un colore più scuro. landolfi, 7-184:
bellini, ii-19: dicean ch'egli è un gran che che i geni alteri /
: la gioventù e l'aspetto esteriore è un gran che per le moltitudini. carducci
e storici della poesia parve gran che un sonetto nel quale pieraccio seppe restringere come
135: a lui, che tenevasi per un gran che nelle guerre, metteva astio
guerre, metteva astio quel trovarsi soggetto ad un garzoncello che allora faceva le prime armi
, iii- 24-242: se non sono un gran che in poesia, di critica e
cattaneo, iii-4-47: bastava adunque fare un * consiglio di guerra ', di
grànchio), intr. attaccarsi come un granchio, abbrancarsi. francesco di
, 1-33: questo gran un cibo pregiato e possono essere cucinati bolliti,
sacchetti, 207-8: venendo per caso un giorno che questo mauro, essendo andato
malagevoli a tenerli, avea messo in un carniere di rete. scala del paradiso,
una cosa tonda..., d'un de lati gli escono quattro piedi e
undeci di giugno retrocede a guisa de un grancio. lalli, 4-64: pareva un'
retino di granchi. alvaro, 8-73: un enorme granchio, con le pinze lunghe
granchio, con le pinze lunghe quanto un braccio, una testa grande come il
una testa grande come il petto d'un uomo, si mise stupidamente a minacciare
lui. calvino, 1-30: c'era un brulicare di granchi ai margini dell'acqua
compresse e con macchie rosse sparse su un fondo bianco giallastro. -ant. granchio
il dir semplicemente che 'l poeta è un animale, sarebbe stato troppo generico; e
; e tanto si poteva intender d'un lombrico, o d'un granchio porro
poteva intender d'un lombrico, o d'un granchio porro, che tutti sono animali
per un poco, mentre a fianco camminavamo tra gli
poi che sì ad alto vien, ch'un picciol punto / lo può stimar chi
burchiello, 51: usa di ber con un bicchier di stagno / e gioveratti molto
quelli che veggon d'inghilterra che vagliono un carlino in circa. 8.
uscire qualcuno, trarre qualcosa fuori da un nascondiglio. proverbi toscani,
i'potrò dir d'aver per genero / un uomo sodo, e non un granchio
/ un uomo sodo, e non un granchio tenero. -fare un mazzo di
e non un granchio tenero. -fare un mazzo di granchi: commettere molti errori
nulla; ma perché noi non facciamo un mazzo di granchi, proviamo un po'
facciamo un mazzo di granchi, proviamo un po'qual è la vera. g.
cecchi, 5-32: -noi faremo un mazzo di granchi. -del resto vatti
masuccio, 200: vui me pareti un altro da poco tempo in qua,
il granchio alle mani. -non cavare un granchio dal buco: non ottenere alcun
granchi come balene. -parlare meglio di un granchio che ha due bocche: essere
sì, sì: tu parli me'ch'un granchio c'ha due bocche: fugghinsi
il torto a fuggirsene. -pigliare un granchio a qualcuno: pigliare un accidente
-pigliare un granchio a qualcuno: pigliare un accidente; essere colpito da un malanno.
pigliare un accidente; essere colpito da un malanno. podiani, 15: se
promettere. / su, su! ponete un po'da banda il granchio.
il granchio. -prendere, pigliare un granchio: commettere un errore, uno
-prendere, pigliare un granchio: commettere un errore, uno sproposito; incorrere in una
pare egli che questa tua madre pigli un granchio a non volere che clizia sia
ho obbligo, / ché i'ci pigliavo un granchio. alfieri, i-324: essendomisi
arrischiava più pronostici. -prendere un granchio alla lingua: diventare improvvisamente incapace
casa; e, se non mi prende un granchio alla lingua, spero di far
me e ad altri. -prendere un granchio a secco: rimanere col dito
morsa. -al figur.: commettere un grave errore. a. f
, / che al fin del giuoco un granchio a secco prese. moneti, 52
v.]: * pigliare o farsi un granchio a secco ': si dice
a secco ': si dice dello stringersi un dito tra due cose, come tra
terzo cortile della fattoria? -rimanere un granchio: rimanere scornato, non riuscire
a ciascuno; e lo dugie rimane un granchio. -sapere la buca del granchio
men che i granchi. -trarre fuori un granchio con le mani: risolvere un
un granchio con le mani: risolvere un problema difficile. caro, i-132:
gran- chietto di fosso ', è un piccolo granchio d'acqua dolce, a
, 20-50: era presso alla riva un granchiolino. landolfi, 8-128: un
riva un granchiolino. landolfi, 8-128: un granchiolino, ben visibile contro uno scoglio
e quanti se ne son cavati d'un sol bucolino di questo vostro sapere.
mutato in 4 o ', con un poco d'enfasi viene a dirsi 4 porro
-per lo più nella locuz. prendere un granciporro: commettere un errore, uno
locuz. prendere un granciporro: commettere un errore, uno sproposito. berni,
han detto che vergilio ha preso / un granciporro nel verso d'omero, / il
, e in questo con sua pace piglia un granciporro. gemelli careri, 2-ii-350:
abbaglio, che diremmo in toscano un granciporro. targioni tozzetti, 12-1-116: perdono
degnarsi di perdonare a me, se presi un tanto solenne granciporro. leopardi, i-651
straniere, appartenenti a lingua, fanno un arrosto di granciporri. faldella, 6-91
bene, 1-8: stu mi vedessi un giovenco aggiogare / con un bue vecchio
mi vedessi un giovenco aggiogare / con un bue vecchio, e l'aratro grancire,
il giovane, 9-788: me quante assalse un fier furor bestiale, / posto a
me penoso, / nudo in mano un pugnale: / io granarne un simile.
in mano un pugnale: / io granarne un simile. p. de'bardi
pur, signor, che men d'un paio, / granati qual pe'fianchi e
teneva grancito, onde gli ebbe a rimanere un tronco di collo in mano.
o grado fra i più insigni di un ordine cavalleresco (e grado supremo nell'
molto ampio l'angolo del campo (un tipo di obiettivo).
campanella, i-16: il mondo è un animai grande e perfetto, / statua di
la donna... / sopra un gran fardo superba sedea. montano, 3
/ saettano il raggio improvviso / che in un attimo svela / ciò che in grembo
: uno vede una grande spada allato a un altro e dice: « o poverello
le grandi. fr occhia, 22: un giovane vestito di nero, con una
feci fare certi piccoli vasetti grandi come un pentolino di dua quattrini, d'argento
era scoperta. bruno, 3-251: ordinò un crucifisso tanto grande, quanta era la
, 1-54: ad ogni gomito di strada un cristo grande al naturale, crepato dalle
l'altar grande. -maiuscolo (un carattere di scrittura o di stampa)
: da questo medesimo essere ogni periodo un tutto, ne seguirà il dover cominciare ciascun
carducci, ii-12-229: sarebbe uno scemarmi un po'di fatica ridurre a quella ortografia,
si riferisce a giovani nei quali a un accentuato sviluppo fisico non corrisponde un proporzionale
a un accentuato sviluppo fisico non corrisponde un proporzionale sviluppo intellettuale). marco
manovra comandata. moravia, vii-170: era un omaccione alto, grande, grosso,
alto, grande, grosso, con un nasone che pareva di quelli di cartone
, / calloso e nero e dinanzi d'un pezzo. ariosto, 6-18: quello
cellini, 1-52 (133): un cane peloso, grandissimo e bello. monti
x3- 219: l'ampio torace da un gran serpe è roso, / che
fuori dell'ordinario (la corporatura di un uomo, la statura, un membro
di un uomo, la statura, un membro particolare). simintendi, 3-77
tanto, vestita di seta, con un gran naso borbonico nel viso lungo e
, e facevano pensare a quelle di un ragazzo. landolfi, 2-16: aveva una
grandi occhi. alvaro, 8-73: un enorme granchio, con le pinze lunghe quanto
granchio, con le pinze lunghe quanto un braccio, una testa grande come il petto
, una testa grande come il petto d'un uomo, si mise stupidamente a minacciare
. che ha raggiunto una maggiore età e un notevole sviluppo; cresciuto, adulto,
, fronzuto, d'alto fusto (un albero); rigoglioso, fiorente (
i-85: non sentiva le foglie di un gran tiglio, sotto la finestra della
: nella sua scuola soleva tener appiccato un grandissimo specchio. carletti, io: godono
sul letto grande. -che ha un formato maggiore del mediano (un foglio
ha un formato maggiore del mediano (un foglio, un libro, un registro,
maggiore del mediano (un foglio, un libro, un registro, un album)
(un foglio, un libro, un registro, un album). bisticci
foglio, un libro, un registro, un album). bisticci, 3-519:
, 9-16: incominciò a scrivere su un foglio grande del « blocco ».
: omacci tarchiati e arcigni, con un gran ciuffo arrovesciato sul capo, e chiuso
. molto esteso, vasto, sconfinato (un territorio, uno spazio, una superficie
abbraccia molta estensione (una città, un edificio); spazioso; grandioso, imponente
1 -intr. (61): era un palagio con bello e gran cortile nel
ii (203): salito per un di que'valichi sul terreno più elevato
a una città, ma sorgesse in un deserto. cicognani, 2-167: a pietramala
sopra vaste regioni e moltissimi sudditi (un dominio). sacchetti, vi-106:
gran reame di valenza / e fu un tempo benigno signore, / largo, cortese
e quasi pezzi. -che circoscrive un vasto spazio (un confine, un
-che circoscrive un vasto spazio (un confine, un perimetro, una circonferenza
un vasto spazio (un confine, un perimetro, una circonferenza). malispini
: aver la città di cam- bray un ricinto di grandissimo giro e molto ben munito
quantità di liquidi o di solidi (un vaso, un recipiente); di
o di solidi (un vaso, un recipiente); di notevole capienza,
la mattina, nello svegliarsi dal sonno, un gran bicchiere di sei o di sette
piano o sul livello del mare (un monte, un colle, un edificio)
livello del mare (un monte, un colle, un edificio). dante
mare (un monte, un colle, un edificio). dante, purg.
gran basso, ch'è la vita d'un pecoraio, portarlo al maggior alto delle
acque; impetuoso, in piena (un fiume, un torrente); gonfio,
, in piena (un fiume, un torrente); gonfio, agitato,
3-71: vidi genti a la riva d'un gran fiume. ugurgieri, 81:
si distingue per una straordinaria violenza (un uragano, una bufera, il vento,
uragano, una bufera, il vento, un terremoto); veemente, impetuoso.
240: fummo travagliati in aleppo da un terremoto tanto grande che i muri fortissimi
ieri nevicò tutto il pomeriggio: oggi un gran vento. -torrenziale (la
vivo splendore; fulgido, intenso (un raggio, un astro, la luce)
fulgido, intenso (un raggio, un astro, la luce). -anche:
grande lume / di lor cagion m'accesero un disio / mai non sentito di cotanto
dossi, 347: grande illuminazione e un mucchio di gente. corazzini, 3-32:
giovinezze erranti per le vie / piene di un grande sole malinconico. tecchi, 3-46
essa [la medicina] tuttavia in un gran buio. pavese, 4-138: il
aria era limpidissima, cominciava a fare un gran caldo. -pungente, rigido (
so dir ch'io sono stato con un disagio del freddo de'piedi grandissimo.
. pananti, i-82: ora è un gran freddo, e i denti si batte
. 14. acuto (un odore, un profumo). francesco
14. acuto (un odore, un profumo). francesco da barberino,
15. forte, grave, vibrante (un suono, una voce); fragoroso
, una voce); fragoroso (un rumore). latini, i-1036:
, 25-372: ricordami d'avere udito un predicatore, uomo di grandissima voce,
adorò. verga, i-36: udì un gran cicaleccio per la strada. alvaro,
al liceo i giovani escono dalla classe facendo un gran chiasso. -sostant.
: cadeva la sera, smorta, in un gran silenzio. d'annunzio, iv-2-668
d'annunzio, iv-2-668: poi si fece un gran silenzio. si udì stridere la
qualche passo; poi si fece ancóra un gran silenzio. bar illi, 5-2:
-violento, veemente, gagliardo (un colpo, uno scoppio).
alzata ch'ebbe la spada, ferì d'un grandissimo colpo enea. boiardo, 1-21-30
: avendo avuta una gran percossa in un occhio, di sorte che in vero glielo
serafino. grazzini, 4-41: andate un di voi su, e pigliate una
su, e pigliate una pentola o un mezzo quarto, e venitevene in terreno
16. lungo, di notevole durata (un periodo di tempo, il giorno,
-inoltrato, trascorso in gran parte (un periodo di tempo, il giorno,
novellino, 22 (45): un melanese, vecchio di gran tempo,
): venne per alcuna sua bisogna un gentile uomo..., la cui
. gregorio magno volgar., 1-170: un padre di famiglia andò di gran mattino
decisivi, memorabili (ima giornata, un anno, un periodo storico)
(ima giornata, un anno, un periodo storico). ariosto,
: servono questi [fogliami] d'un ottimo cibo per mantenerle [le bestie]
bene che in quel subito si ristorino un poco, ma non passa l'ora
-diffuso, esteso, grave (un contagio, un'epidemia, una calamità
6-35: si tolse allora la benda con un gesto di grandissima stanchezza.
19. potente, energico, efficace (un rimedio, una medicina).
. -di alta gradazione alcoolica (un vino). sacchetti, 81-35:
si mangia ottimo pesce e si beve un gran vino. pavese, 4-147: era
gran vino. pavese, 4-147: era un po'come all'osteria quando si è
chiesto da bere: non si aspetta un gran vino, ma si sa che verrà
espanso. -lungo, disteso (un sospiro, un palpito, il respiro
-lungo, disteso (un sospiro, un palpito, il respiro).
., 7-3 (167): gettato un gran sospiro, disse: -io il
, 5 (75): lucia fece un gran respiro, come se le avesser
respiro, come se le avesser levato un peso d'addosso. -ampio,
addosso. -ampio, esuberante (un gesto delle mani o delle braccia)
delle braccia); cordiale, espansivo (un saluto, una risata, una carezza
, dal corpo di statua, con un gran riso in fondo agli occhi neri
grandi risate. levi, 2-46: fece un gran segno di croce, e si
, xii-298: cercavo con gli occhi un luogo adatto, pur guidando a grande velocità
e, per lo più, faticoso (un viaggio); notevole, rilevante (
; notevole, rilevante (una distanza, un intervallo). marco polo volgar
aveva uccisi nella palude, convitasse ad un festino gargantuesco tutti gli amici suoi ed
di moltissimi. manzini, 12-10: un gran volo di piccioni bianchi, empiendo
latifondo. -alto, elevato (un prezzo, un valore); conveniente,
-alto, elevato (un prezzo, un valore); conveniente, redditizio (
valore); conveniente, redditizio (un profitto, un'entrata); gravoso,
entrata); gravoso, oneroso (un tributo, una spesa, un debito)
oneroso (un tributo, una spesa, un debito). compagni, 3-2:
e nobile. onde ima cosa d'un grande prezzo è grande cosa. s.
fin a la deità, pregiàn meno c'un ribaldo. dante, par.,
, il prestigio; che ha conseguito un alto grado di onore, di gloria,
-che occupa il primo posto o un posto molto distinto in una scala gerarchica
dice di averla consegnata all'anticamera a un 4 servitor grande '. -grande
134: il detto messere lapo fu un valentissimo uomo e fu grande cittadino e
stima per niente. ammirato, 1-62: un capitano non può mai chiamarsi gran capitano
elevato (tanimo, il carattere, un sentimento). malispini, 1-174:
donna di spirito grande, ed in un suo libro di memorie... viene
opere dell'ingegno e dell'arte (un letterato, uno scrittore, un artista
(un letterato, uno scrittore, un artista, ecc.). guittone
16-v- 375: il menzini è un gran letterato. lanzi, ii-100: disegnatore
vestito costa sui cinquantamila franchi. -con un compì, di limitazione. savonarola,
lingue. 27. premesso a un aggettivo o a un sostantivo, conferisce
27. premesso a un aggettivo o a un sostantivo, conferisce al concetto da essi
, conferisce al concetto da essi espresso un carattere di forte rilievo, il quale
e, per il sostantivo, a un significato particolarmente pregnante (come, per
, / perché eran due gran ghiotti a un taglieri. cellini, 1-72 (172
goldoni, iii-71: va, che sei un gran furbo. foscolo, xv-364:
che il sonetto all'accademia non è un grande bel sonettone. carducci, ii-10-
buzzati, 4-122: non era mai stato un gran bell'uomo. -grande invalido
: legato da stretti vincoli sentimentali (un amico, un seguace, un proselito)
stretti vincoli sentimentali (un amico, un seguace, un proselito); fedelissimo
(un amico, un seguace, un proselito); fedelissimo, fidatissimo,
, gran cattolico. salvini, 30-2-89: un mio grande amico, un mio amico
30-2-89: un mio grande amico, un mio amico grande, non si dice
guadagnoli, 1-i-313: dal mulin ritornava un certo maso, / grand'amico d'entrambi
-premesso all'infinito presente di un verbo, dà risalto all'azione espressa
, gli pareva che io avessi fatto un grande acquistare. manzoni, pr. sp
., 23 (396): è un gran dire... che i
loro la corte... con un gran passeggiare e sostare ore e ore sotto
nobile, ricco, autorevole, privilegiato (un casato, una famiglia, una condizione
sociale); onorevole, alto (un incarico, un ufficio, un titolo)
onorevole, alto (un incarico, un ufficio, un titolo). giacomo
alto (un incarico, un ufficio, un titolo). giacomo da lentini,
titolo. settembrini, 1-44: e un uomo che sa vivere, ricco, molti
); solido, forte, sicuro (un governo, un potere, un regime
, forte, sicuro (un governo, un potere, un regime o un partito
(un governo, un potere, un regime o un partito politico).
, un potere, un regime o un partito politico). compagni, 1-11
saldo in ordinanza, per avventarlo contro un gran nemico. de sanctis, ii-15-165
de sanctis, ii-15-165: vi è un grande partito, il quale prendeva nome
tiratura e gode di notevole prestigio (un giornale, una rivista). comisso
rivista). comisso, 12-166: un tempo i grandi quotidiani e le riviste
volte magari fallibile, ma sempre di un gusto individuale. piovene, 5-511:
lo sapesse... » mi diceva un tale nominando il direttore di un grande
diceva un tale nominando il direttore di un grande giornale lontano. -grandi potenze
; insolito, singolare, impressionante (un fatto, un avvenimento, un gesto
singolare, impressionante (un fatto, un avvenimento, un gesto, una circostanza
impressionante (un fatto, un avvenimento, un gesto, una circostanza, una notizia
, leggendario, virtuoso, meritorio (un atto, un'im —
presa); clamoroso, chiassoso (un gesto, un atteggiamento). giamboni
; clamoroso, chiassoso (un gesto, un atteggiamento). giamboni, 10-33:
fanno dipoi i più belli effetti e un gioco grandissimo all'occhio le scene vedute per
ancora è l'opinione della santità d'un bonzo, nomato nequiron, che si dice
v. s. illustriss. in un oceano di distinzioni, sillogismi e altri
, i-762: però, o in un modo o nell'altro, quella donna è
maestro sia il quadro che si proporrà un giovane per istudiarvi su il tingere,
diventare, come si suol dire, un pezzo grosso. -difficile da scrutarsi,
-difficile da scrutarsi, custodito gelosamente (un segreto). tozzi, i-78:
tozzi, i-78: avevano da dirle un gran segreto. landolfi, 8-47:
, un'idea, una dottrina, un argomento, ecc., anche una
ecc., anche una parola, un discorso). cavalca, ii-12:
, altissima, alla quale tuttavia manchi un senso del dolore. 35.
, i-92: scrisse [dante] un poema, per unità, per gusto,
sublime scoltura greca, per distinguere anche in un così timido lavoruccio di mestierante, il
. 37. molto amaro (un lamento); doloroso, straziante (
grande pianto. ariosto, 4-69: un gran pianto udir sonar vicino, / che
guisa. -insistente (una preghiera, un invito). guicciardini, 2-3-14:
38. molto favorevole, vantaggioso (un patto, una condizione, un'istituzione
condizione, un'istituzione); grandioso (un progetto); serio, conveniente (
progetto); serio, conveniente (un affare); sapiente, utile (
affare); sapiente, utile (un decreto, una decisione). g
grandi progetti. -generoso, solenne (un impegno, una promessa). serdonati
39. solenne, sfarzoso (un rito, una festa, una cerimonia
una funzione); sontuoso, lussuoso (un ricevimento, una cena, un regime
(un ricevimento, una cena, un regime di vita). giamboni,
/ si chiami. crudeli, 1-53: un bello e gran festino, / dove
bello e gran festino, / dove un certo perito bertuccione / dovea ballar vestito
risorto ad annunziar. faldella, 6-19: un pensiero la crucciava sopratutto: quello di
40. spietato, cruento, micidiale (un combattimento, una guerra, ima zuffa
zuffa); ostinato, accanito (un contrasto, una lite); violento.
); violento., clamoroso (un tumulto). - anche al figur.
. serio, spaventoso, imminente (un pericolo, un rischio); spiacevole
spaventoso, imminente (un pericolo, un rischio); spiacevole. giacomo da
più li agrata, / e via d'un passo è più dottata / che d'
-difficile da superare (una difficoltà, un ostacolo) o da sopportare (una
dagli svizzeri. foscolo, xiv-12: un viaggio da venezia a brescia o da
uscio. -urgente, impellente (un bisogno, una necessità). testi
(una forza fisica); che esercita un notevole influsso (una forza morale)
quando si abbia la sorte di possedere un telescopio di gran forza. alfieri,
43. impellente, grave (un motivo, una causa); persuasivo
; sicuro, certo, evidente (un segno, un indizio). giamboni
, certo, evidente (un segno, un indizio). giamboni, 90:
albizzi, ii-215: gli pare avere fatto un grande fondamento a'pensier suoi in su
23-236: il non potere mutarsi è un gran segno e argomento d'aver,
intenso, vivo, appassionato, ardente (un piacere, un godimento, un sentimento
appassionato, ardente (un piacere, un godimento, un sentimento, in partic.
(un piacere, un godimento, un sentimento, in partic. tamore)
1-24: gli avrei scagliato in capo un tomo in folio che avevo dinanzi,
felicità. comisso, 1-17: provava un grande piacere a insaponarsi sotto le ascelle
-acuto, pungente, straziante (un dolore, una sofferenza, l'ansia
sua. -molto vivo, sincero (un moto di gratitudine); cordiale (
moto di gratitudine); cordiale (un ringraziamento). cicerone volgar.,
fanno feste nel maritare una vitella con un toro, animale che questi popoli hanno in
speranza); vivo, ardente (un desiderio); impaziente (l'attesa)
. 46. grave, inescusabile (un difetto, un peccato, una colpa
. grave, inescusabile (un difetto, un peccato, una colpa, un misfatto
, un peccato, una colpa, un misfatto); irreparabile (un errore
colpa, un misfatto); irreparabile (un errore); detestabile (un vizio
(un errore); detestabile (un vizio). giacomo da lentini,
soggetti. canigiani, 1-76: inconstanz'è un vizio che dimostra / manifesti segna'di
obblivione. tomitano, 138: voi avete un gran torto a volere così tosto questa
g. bassani, 1-25: aveva commesso un grande peccato, un peccato mortale.
: aveva commesso un grande peccato, un peccato mortale. -accanito, sfrenato (
e vibrò la spada contro la testa d'un alare, quasi disfida alle parole del
, propizio, efficace, segnalato (un beneficio, un favore, un soccorso,
efficace, segnalato (un beneficio, un favore, un soccorso, un van-
(un beneficio, un favore, un soccorso, un van- taggio).
beneficio, un favore, un soccorso, un van- taggio). faba,
, 17-98: di quanta utilità sia un amico fedele, io lo provo al presente
acerbamente, che provoca funesti effetti (un danno, una calamità, un torto
effetti (un danno, una calamità, un torto, un'offesa).
di questo, come si fosse rallegrato un altro che, dopo grande abbominio dato a
sul petto e sulla schiena, con un sasso. de roberto, 7: venivano
disgrazia. -tremendo, impressionante (un timore, uno spavento).
-severo, duro, esemplare (un castigo, una pena); acerbo
pena); acerbo, aspro (un rimprovero). guittone, i-1-131:
crevascoldi! -su questo tema gli diede un grandissimo « cicchetto ». 49
ortiz. -una volta la fortezza bastiani era un grande onore. adesso dicono che è
154): solutosi subitamente nell'aere un groppo di vento e percosso nel mare,
altre, napoli vede grande, manifesta un umore, un gusto degli auto-doni fastosi
napoli vede grande, manifesta un umore, un gusto degli auto-doni fastosi, una visione
, 1-16: rappresentato in figura d'un giovane di vago aspetto,..
mangia con lusso. linati, 25-114: un po'per le ricche medicine che manipolava
po'per le ricche medicine che manipolava, un po'per quel trovarsi sempre a servir
casellari è fatto alla grande, come per un vasto commercio. -di grande:
g. bentivoglio, 6-3-384: sarebbe un rovinare il re, il far guisa sì
io ho di bisogno degli occhiali, avendone un paio non più usati né sperimentati,
fui messi, diedi di mano a un uccelletto (perocché gli occhiali mostravan grande
perocché gli occhiali mostravan grande) creduto un piccion grosso. -fare, spacciare
, l'avrebbe... chiamato un nobile sentimento? verga, i-2xi: i
a discernere i buoni metodi di valutare un oggetto, e di stimare un dato
valutare un oggetto, e di stimare un dato modo come utile e come nocivo.
: di poi fatto, bisogna metterlo in un vaso un poco grandetto. grazzini,
fatto, bisogna metterlo in un vaso un poco grandetto. grazzini, 4-375: ricordati
di fare... a suora nastasia un pan di ramerino un po'grandetto,
a suora nastasia un pan di ramerino un po'grandetto, intendi? bizoni, 74
: nell'istesso tempo che ella ha un figliuolo al petto, un altro più grandicello
che ella ha un figliuolo al petto, un altro più grandicello le siede su'piedi
gozzi, 490: ella ha due piedi un po'troppo grandicelli, per averli lasciati
lungo e per largo a modo loro in un paio di scar- pettacce. verga,
aretino, 8-29: il mulattiere era d'un venti anni o circa, sbarbato,
, 12-i-338: accertatevi che io vi porto un benone grandóne, poiché, oltre a
mantova in una publica udienza, vedendo un grandóne, alzò la voce dicendo 'venga
fanciulli che, in lor giochi, un inno / volean cantare a mo'dei grandi
, facendo così, diventerai da grande un bellissimo somaro e che tutti si piglieranno gioco
sfarzosamente. nievo, 1-551: vidi entrare un uomo colle pantofole dorate quali ne portano
trovato; / debbe esser sodo come un bon montone. linati, 16-119: il
: il giovine che mi parlava era un grandóne riccioluto e m'apostrofò con gran
cecchi, 30-59: ti si pari dinanzi un qualche grandonaccio indiscreto, accioché tu non
figurative, campeggiale, fortemente rilevato (un particolare, una figura).
, massiccio, imponente, grandioso (un corpo, un edificio, un luogo
imponente, grandioso (un corpo, un edificio, un luogo, una montagna
grandioso (un corpo, un edificio, un luogo, una montagna, un astro
, un luogo, una montagna, un astro, ecc.); sovrastare,
, i-49: già sta e grandeggia un teatro, che il domicilio si può appellare
estens. nelle arti figurative, assumere un particolare rilievo, risaltare in modo non
(una figura, un'immagine, un particolare). lanzi, ii-233
d'effondersi anche in ciò che parrebbe un semplice esercizio. invece di scadere in
grandeggiano e lievitano. -dare un forte risalto alle figure, farle campeggiare.
angiolieri, vi-440 (118-1): un mercennaio intende a grandeggiare, / e
medici, ii-278: io t'ho recato un mazzo di spruneggi / con coccole,
, 5-508: messisi a grandeggiare fra un popolo povero, od a far le spie
, od a far le spie fra un popolo sdegnato, accrescevano l'odio naturale dei
della persona fastoso e altiero, in un grandeggiare che soprafacesse ogni altro. c
, 178: di primavera, se un piccolo amore / grandeggiava nell'animo,
istantaneo d'una favella fu veduto emergere da un ratto e smisurato grandeggiar di possanza nazionale
ancora che i costumi de romani da un tempo ad un altro fossero grandemente mutati,
costumi de romani da un tempo ad un altro fossero grandemente mutati,...
o, eccezionalmente, posposto) a un aggettivo, gli conferisce il valore di superi
giovanili io non sono stato se non un gramo peccatore al modo di tant'altri,
160): fece grandemente apparecchiare a un suo luogo. testi fiorentini, 53:
cellini, 567: questo biagio aveva un carbonado bianco, di quella sorte bianco
di sopra; ma stava in sé un fulgente tanto piacevole che egli lucea *
incrudeliscono insieme, è bisogno grandemente d'un governatore che sia forte ed esercitato molti
alberto, 80: i rimedii, che un poco più agri esser dicevi, non
accenna a ben altro che non a un concetto matematico. -con riferimento a
221: dietro a quel villaggio nuotante viene un esercito di barchette: altre son cariche
. -l'insieme delle dimensioni di un corpo, non quale è nella realtà
, 1-269: la grandezza apparente di un oggetto dipende dalla grandezza della sua immagine
due figure artificiate, l'una rappresentante un pastore e l'altra una pastorella di
la tua ragazzina nella stessa attitudine guardando un mio ritratto... e la grandezza
. cassola, 1-36: non era un tavolo della grandezza regolamentare, ma insomma
de'caratteri della bellezza. imperocché, se un corpo fosse stato benissimo formato, e
grandezza ben formata della persona scompariva in un certo abbandono del portamento, o compariva
, il quale è poco meno d'un braccio alla nostra misura. equicola,
altro era stata sovrapposta la testa di un vecchio barbuto, strana par la sua grandezza
: se... si volgevano da un lato, quegli occhi, forse per
gli altri uomini, la persona sua un gomito o due più. boccaccio, v-172
. temanza, 177: v'è un bellissimo cortile nel mezzo, con colonnati
maggior fratello. alvaro, 5-253: voglio un piatto grande, una forchetta grande,
piatto grande, una forchetta grande, un cucchiaio grande. tutto deve essere grande
in partic.: capacità (di un recipiente). crescenzi volgar.,
diverse grandezze. -portata (di un corso d'acqua). -in partic.
vento favorevole, prima vogar contr'acqua in un fiume, che in grandezza poco la
aveva... fatto fare il capitano un cannone di bronzo di smisurata grandezza.
2-147: gli occhi mi caddero su un titolo di media grandezza. diceva:
, 2-284: empiè d'acqua un gran vaso insino al sommo, e poi
baruffaldi, 51: a chi abbia un animo / tutto magnanimo, / come
sua profondità. -intensità (di un sentimento); fermezza (di un
un sentimento); fermezza (di un proposito); eccellenza (di virtù,
. -gravità, serietà (di un pericolo, di una malattia, di
due estremità, men male è tesser un poco diminuito che ecceder la ragionevol misura
polso). redi, 16-viii-338: un fiero insulto di difficoltà di respirare.
incitare la lussuria. -durata (di un periodo di tempo). piazzi,
sarpi, vi-1-39: la pubblicazione d'un monitorio così severo, repentinamente fulminato contro
per esaltar un senatore a'gradi più supremi non la
uno scettro, a che mi mostri un trono? / e m'inviti a
mano. nievo, 537: successe un piccolo diverbio, nel quale il signor floriano
quale il signor floriano buscò per isbaglio un piccolo pugno in un occhio che lo
buscò per isbaglio un piccolo pugno in un occhio che lo obbligherà a rimaner a
, 2-86: questa mia gloria sarà un testimonio eterno della tua grandezza, o
delle sette uscivano quindi, come da un vivo e perpetuo fonte o seminario.
segno di prosperità e di floridezza (di un paese); pompa, fasto,
questa sicurezza di portare sempre seco in un anello al dito la propria libertà,
. magalotti, 23-208: di un pittore si darà più facilmente il caso,
una persona); somma perfezione (di un artista). -anche: consapevolezza della
2060): vi fu... un maestro da scuola, che insegnava grammatica
non uomo di leggier condizione, ma un non so che ripieno di divinità,
sovrumano o estraumano, come la sublimità di un grande spettacolo di natura. moravia,
, [quella tragedia] offrivasi come un episodio di domestiche querele, non aveva
al solenne spettacolo della storia l'efficacia d'un grande insegnamento. -prolissità, ridondanza
contenevano [i cataloghi]... un numero corrispondente
tragedie... del racine trionfa un amore tenero, semplice, vero, vivace
18. astron. intensità luminosa di un corpo celeste. leone ebreo,
incommensurabili a seconda che ammettano o no un sottomultiplo comune. -grandezza analogica: sistema
per lo più fornite da circuiti di un calcolatore analogico, impiegate nella trattazione di
si muta la proporzione qualunque volta l'un de'due termini si diminuisce, ancorché
quella grandezza; se la rappresentazione di un particolare triangolo vi si unisce neh'immaginazione
alternata: grandezza fisica periodica che in un periodo ha valore medio nullo. -grandezza
: grandezza fisica scelta come base in un determinato sistema di unità di misura.
dell'inaudito mostro, creato si direbbe in un delirio di grandezza. 22
l. bellini, ii-140: un semplice e solo barrito, / proprio
solo barrito, / proprio è d'un solo e semplice elefante, / e non
quel che s'è, / in un da più di sé / di valore,
forza di grandezzate s'era messa in un mare di guai. bocchelli, 6-86
poi a tal grandizia, / ed un gonfalonier della giustizia. boccaccio, viii-1-167:
: l'umiltà... evita ad un tempo 1 due eccessi sofistici della grandigia
grandi mandrie, gli armenti numerosi per un falso punto di onore e di grandigia.
dell'uomo che sa di aver compiuto un eroico beneficio a vantaggio della scienzia,
segno e indizio delle pompe o grandigie che un monarca circondano. giocosa, 119:
natale taceva. poi la grandigia di un monumento al padre, un monumento così
la grandigia di un monumento al padre, un monumento così sproporzionato ai loro mezzi di
guardinfante. giusti, 2-177: traspariva un bulicame / d'illustrissimi e di dame.
grande e grosso che si comporta come un bambino. tommaseo [s.
grave, ampolloso (uno stile, un vocabolo, uno scritto o un discorso
, un vocabolo, uno scritto o un discorso, un autore).
, uno scritto o un discorso, un autore). calmeta, 12
. a dimari, 2-615: pare in un certo modo, che nel grandinare,
, 1-415: per la eterea / vòlta un orrendo grandinar di stelle. carducci,
delle palle. valeri, 1-56: un grandinare di fogliette morte / su le mie
dodici, venti schioppettate grandinarono in un balenìo vibrante, una dopo l'altra
delle case. negri, 1-315: ad un tratto, da lungi, un sordo
ad un tratto, da lungi, un sordo rombo / di folla, e un
un sordo rombo / di folla, e un grandinar di fucilate. 6
il vincitore] grandinò sopra i fuggitivi un pezzo / frecce bastoni e ciottoli.
metallo, i tre fratelli / ch'un sol occhio hanno in fronte e son giganti
quando questa [carrozza] giunse, con un seguito di molte altre, lanciarono sopra
. tesauro, 3-539: grandinato da un folto nembo di spade ed aste.
demonio] cominciò a dargli a vedere un non so che somigliante a una lunga
; tempestato. marino, vii-182: un drappo di varie gemme grandinato. sempronio
: grandinato / di ricchissime gemme, un cinto d'oro / se gli vidde ben
variabile (comunemente simile a quella di un pisello, ma pari talora a quella
confetti. caporali, ii-124: dice un dottor che [i confetti] fur
è passata la grandine: per indicare un luogo devastato, rovinato (anche per
e squallido disordine. -anche: per indicare un consumo rapido e vorace di cibi,
spezzar rami con furia distruttrice, e un olmo frondoso in pochi istanti era ridotto
. -sentire la grandine: subire un grave danno. gli ingannati,
il giovinetto]: e, a un tratto, mi sentii percuotere non so che
le mani; né cognobbi se gli era un pestaglio o una carota o pur
grandine cade in sul far la raccolta: un buon affare sfuma proprio sul più bello
buon affare sfuma proprio sul più bello; un malanno improvviso rovina un'opera o un'
formarsi, e massime i grandinosi, un freddo capace di congelare l'acqua.
. che ha forma simile a quella di un chicco di grandine. ghiberti,
. b. croce, ii-14-172: un errore o un'ombra di errore è
un autore o un artista, un'opera artistica
un autore o un artista, un'opera artistica o letteraria
ebbe una certa grandiosità di fare e un colorito assai bello. alfieri, 1-1045
di grandiosità stilizzata, un'opera, un episodio, una pagina che si stacchi
veder bene la faccia di carducci attraverso un vetro del coperchio. era terrea,
vetro del coperchio. era terrea, un po'infossata alle tempie, un po'torta
, un po'infossata alle tempie, un po'torta dal cedimento della mascella inferiore
, 2-127: presenta [il louvre] un insieme di tanta grandiosità, maestà,
2-249: era [il paesaggio] di un pittoresco stupendo,... coi
, i valloni profondi a guisa di un parco immenso, con una grandiosità
g. raimondi, 3-114: in un delitto di una grandiosità terrificante, paragonabile
, elevato, forte, potente (un concetto, un'impressione); nobile,
originale, geniale (un'idea, un progetto); molto importante e interessante
); molto importante e interessante (un discorso, ima notizia); lusinghiero
, ima notizia); lusinghiero (un elogio, una lode).
: nella sua salvatica ruvidezza quello è un dei paesi d'europa che mi siano
malinconiche, ed anche grandiose, per un certo vasto indefinibile silenzio che regna in
grandi uomini che in lei nacquero, un molto nobile monumento; grandioso pensiero,
possibile in natura, li può sempre un autore giustificare col dire: è cesare
e grandiose nature di artisti io sono un pover uomo. -sostant.
negli attrezzi delle loro industrie, mostra un grandioso, affatto speciale a loro,
speciale a loro, una maestà, un far di padroni, che si cerca invano
grandioso! -nobile, illustre (un titolo). ranza, i-211:
di oggidì. milizia, xix-4-1044: un solo grandiosissimo ordine corintio di pilastri per
par di sentire tutta l'anima di un popolo che ride, che piange, che
le dimensioni imponenti o per sontuosità (un edificio, un monumento, anche un
o per sontuosità (un edificio, un monumento, anche un oggetto, ecc.
un edificio, un monumento, anche un oggetto, ecc.). redi
principali moschee grandiose, fabbricate con un certo loro particolare e bizzarro genere d'
, l'austerità, la maestà (un luogo, un paesaggio, un fenomeno
austerità, la maestà (un luogo, un paesaggio, un fenomeno naturale).
(un luogo, un paesaggio, un fenomeno naturale). alfieri, i-27
una grandiosa pianura lievemente ondulata, senza un tetto, senza un arbusto -una nevicata
ondulata, senza un tetto, senza un arbusto -una nevicata lunare. d'annunzio
lunare. d'annunzio, iv-2-446: un silenzio altissimo regnava i luoghi grandiosi e
, fuori dall'ordinario, entusiasmante (un evento, un fatto, una circostanza,
ordinario, entusiasmante (un evento, un fatto, una circostanza, un'impresa
, quando si consideri che venivano da un sol uomo e dai suoi mezzi. d'
. -molto duro, difficile (un ostacolo). landolfi, 3-45:
rajberti, 2-95: parigi è sempre un grandioso spettacolo a se stessa. cagna,
da parecchi giorni diramato gli inviti per un grandioso concerto vocale- strumentale di beneficenza.
fabbriche di lusso. beccaria, ii-712: un gran numero di nobili e civili famiglie
le strade. bartolini, 4-61: un uovo al giorno... significava,
. grandisonante, agg. che produce un suono armonioso, grandioso, solenne.
medesima materia molti n'avranno detto catuno un poco, e'loro detti sieno insieme
: il granduca di toscana era sopraffatto da un eccessivo desiderio che [il negozio]
. sm. e f. sostenitore di un granduca o del suo governo.
dizioni, lo stile, le leggi di un granducato. ojetti, iii-103:
al granducato di varsavia, e fattone un bel regno di polonia, egli l'
. moglie del granduca; sovrana di un granducato. s. caterina de'
), sm. chi, in un ordine cavalleresco, è insignito dell'onori
troppo di grosso. castiglione, 293: un prelato... si tenea tanto
. goldoni, iii-95: certo è un grand'uomo il signor dottore: è
. -in partic.: spicciolato (un acino d'uva). s
. l'insieme dei semi contenuti in un frutto. fr. colonna, 2-106
il corpo mole dell'animale formato di un ammasso granelloso..., co testa
ridotti fra gli amici granelleschi a far un po'di baldoria. granèllo, sm
): la calca era tale, che un granello di miglio, come si suol
: quanta, quanta pula / per un granello di grano. -al plur.
da barberino, 227: si pone in un vasello uno granello di cece e uno
: desiderò tanti zopiri quante granella ha un melo granato. carletti, 203: queste
regno di dio] è simile ad un granel di senape. marnioni, 8-14:
: tastavamo i grappoli immaturi per trovare un granello meno acerbo. -per simil
, al color sembra che sia / un maturo granel d'uva lambrusca. magalotti,
24- 362: mandai... un grappolo... d'otto melangoli di
, così serrati come le granella d'un grappolo d'uva la più serrata.
io ho nel terzo libro detto d'un granello d'oro che pesava 3600 castigliani.
3600 castigliani. caporali, ii-126: un granel di questa confezione / pender solca
iii-3-269: barattavano il loro diavolo per un granello di polvere. d'annunzio, iii-i-bibbia
. di giacomo, i-345: a un cantuccio dell'immenso foglio di carta.
. ho notato con piacere la bruciatura d'un granello di fuoco. pavese, 90
è seduto / a ima punta e un granello di fuoco gli brucia alla bocca.
-ciascuna delle minute particelle che costituiscono un corpo; molecola. d. bartoli
all'occhio, e pruovisi a vedere un di que'granelli d'acqua da sé
baruffaldi, 1-48: né ha l'aria un granel solo, a ciò che 'l
ii-135: volle... che prendesse un granello di zucchero tuffato nel rhum.
ogni picciol granello di vittoria per accendere un mongibello di nuovo coraggio. berchet,
, possessore sotto il cranio suo d'un granello di giudizio, se ne lascierà abbindolare
a quest'edificio, chi non porta un macigno porti un granello, purché tutti lavorino
, chi non porta un macigno porti un granello, purché tutti lavorino. de
le piaceva di più nel genero era un granello di nobiltà. betti, i-1454:
. locuz. a granello a granello: un granello dopo l'altro, un granello
: un granello dopo l'altro, un granello per volta. soderini, i-473
. -non aver veduto altro che un granello di miglio: essere affatto inesperto
-non si sazia meno una formica per un granello di grano, che un elefante per
per un granello di grano, che un elefante per dieci staia: per indicare
non si sazia meno una formica per un granel di grano, che si faccia un
un granel di grano, che si faccia un leofante per dieci staia.
esso si voglia, / se fosse bene un granellin di fico. baruffaldi, xxx-1-45
granelletti di rena. pananti, ii-7: un granelletto di civetteria / quanto la grazia
-granelluzzo. cennini, 26: togli un coltellino e va'col taglio fregando su
il corpo molle dell'animale formato di un ammasso granelloso. papini, i-206:
colore. -pieno di semi (un frutto). g. b.
come sentì l'odorino, saltò sopra un salame e co'denti e colle granfie lo
, iv-163: ti avverto che ho un paio di granfie da conciarti pel dì
. rampone. vicini, 13-50: un pezzo d'uomo dalle gambe un po'
13-50: un pezzo d'uomo dalle gambe un po'roncolite per essersi, egli,
il segno la sciato da un tale colpo. viani, 19-117:
trasformata in comunità monastica, governata da un rappresentante dell'abate, e in unità economica
, e in unità economica amministrata da un monaco detto gran- giere, da cui
è la grancia de'certosini dove sta un converso per fattore. bocchelli, 9-179
bocchelli, 9-179: il convento è un rudere; ma cascine e stalle d'
opporre una prima resistenza in caso di un assalto nemico; distaccamento. -anche:
ai piccoli posti, sì per opporsi ad un primo impeto del nemico. fracchia,
in una fortezza o città, o in un accampamento. * granguardia ',
.. minaccia d'essere travolta in un caos di barbarie senza precedenti.
; adatto alla produzione del grano (un terreno). = voce dotta
. che produce grano in abbondanza (un terreno). barbaro, 1-55:
.. che indicano come... un decimo della terra sia stata votata a
-caratterizzato dalla maturazione del grano (un mese). viani, 19-104:
0 lasciando cadere il metallo fuso in un recipiente pieno d'acqua immobile o agitata
(una pianta); maturare (un frutto). bonafè, xxxvii-103:
e deboli. luzi, i-147: un puro fuoco granisce nelle tenebre irrequiete.
luce,... facevano pensare a un miracoloso
c'è sull'azzurro che si sbianca, un granirsi rosso. -svilupparsi, maturare
, 19-367: aveva il volto maculato di un bulicame violetto, tutte le trivellature granivano
dette diademe. cellini, 590: un altro modo si usa ancora per dimostrare
figure ed altre parti de'loro lavori con un piccolo martellino ed un ceselletto sottile in
loro lavori con un piccolo martellino ed un ceselletto sottile in punta, cosicché quella
; nel che fare si servono d'un punteruolo d'osso e d'avorio dolcemente
avorio dolcemente appuntato, percuotendolo bellamente con un piccolo martello o legno.
-per estens. ant. tratteggiare (un disegno). arntenini, 1-56:
eseguire una serie di note rendendole con un suono ben distinto le une dalle altre
, che a prima vista pare un granito, o piuttosto una granitèlla.
. govoni, 487: pareva che un gigante martellasse / coi suoi pugni granitici i
gazometri. 3. dotato di un forte carattere, di una volontà ferma
suo turbamento al suo granitico concorrente tirò un sospiro. -saldo, incrollabile,
incrollabile, irremovibile (una virtù, un atteggiamento, anche un'istituzione, ecc.
1-68: tutto ciò non fece sorgere un dubbio... sul conto della
ha preoccupato pe'suoi grandiosi monumenti granitici un po'troppo di quella luce, che
; formato, giunto a maturazione (un grano, un seme).
giunto a maturazione (un grano, un seme). zanobi da strato
giunto a piena maturazione, polposo (un frutto). a. f.
. doni, 2-14: fu dato a un pappagallo... un bel pedal
fu dato a un pappagallo... un bel pedal di fichi bitontoni, di
pomodori]. -vegeto, robusto (un ramo, un tronco, una foglia
-vegeto, robusto (un ramo, un tronco, una foglia).
soderini, i-146: se si taglierà un albero di ragia nell'invernata,..
[i fogliami dei boschi] d'un ottimo cibo... quando appunto si
maritare. -robusto, grosso (un animale). a. m.
ricci, 3-44: presi... un avoltoio de'più graniti. -sodo,
. malvezzi, 8-247: potranno mandare un paio di senatori, di que'più
-nobile, sublime, profondo (un pensiero, l'ingegno); concettoso
ingegno); concettoso, eloquente (un discorso). g. m.
graniti. buonmattei, i-i: quest'è un dir sodo, polputo, granito,
quel maialone (e ce ne schiacciò un altro anco più granito). idem
-dato con violenza, ben assestata (un colpo, una percossa).
. j. neri, 8-65: un rovescio gli diè tanto granito, / che
, / che lo scudo gli aperse un braccio grosso. granito2 (part.
sua pelle... è granita come un segri tendente al verde. targioni tozzetti
... granite minutissimamente e tinte d'un non so qual bruno durevole.
-per estens. ant. tratteggiato (un disegno). lancellotti, 3-242:
questa stessa voce..., un granito perfetto trillo e mordente. rovani,
] ad una scala musicale o ad un vocalizzo in cui le note spiccansi nette e
questo i ancora appresso a noi ha un certo che più di quel noderoso e granito
ticolare d'intaglio o d'incisione, o un genere d'intaglio detto dagli oltramontani
, 4-82: vi s'entra per un bel portico, retto da gentili colonne
. barilli, 2-195: vicino a me un enorme obelisco egiziano di granito nero s'
. fogazzaro, 1-331: ho attraversato un granito di cui nessuno si accorgerà poi.
casa alla sera, calmo, ma con un aspetto indifferente, come di granito.
di una pietra litografica che deve ricevere un disegno da riprodurre. tramaler [
* granitore ', quell'operaio che con un particolare lavoro dà la grana alla
forma, dimensioni, densità reale) di un esplosivo impiegato come carica di lancio (
frammenti sono di granitura grossolana e di un tessuto spugnoso. negri, 2-345: la
e di cereali in genere (un uccello). = voce dotta
), sm. capo supremo di un ordine cavalleresco o di una società segreta
. giustinian, li-2-150: v'è un ordine militare in aragona, chiamato s
d'inscrivere nei fasti futuri della famiglia un grammaéstro di malta o un ammiraglio della
della famiglia un grammaéstro di malta o un ammiraglio della serenissima. pascoli, 1129
fama, la chiarezza e la felicità d'un gran maestro! berni, 35
, 9-21: al gallo parve che fussi un bel giuoco. / « gran mercé
. foscolo, xiv-221: certo che un cavalierino di malta, un nobile-repubblicano,
certo che un cavalierino di malta, un nobile-repubblicano, un militare dell'ultima guerra,
cavalierino di malta, un nobile-repubblicano, un militare dell'ultima guerra, troverebbe molte
base di due glume, inserite su un proprio asse o rachide, con fiori
una cariosside di forma ovoidale provvista di un piccolo embrione posto verso una delle estremità
verso una delle estremità, e di un endosperma molto ricco di amido e di
, 259: quasi tanti grani facciamo un solo pane di unione di fede.
. -grano trimestre: grano che ha un ciclo vegetativo di tre mesi.
guscio. arrighetti, ii-1-3-295: di un picciol grano veggiamo nascere l'altissimo abete
abete. f. negri, 70: un gran pane d'orzo...
'l suo seguace columella / vuol che un piè quadro di terren sia solo / da
d'uva, ove i molti grani compongono un tutto tondeggiante per figura. pascoli,
gnidio. 3. particella di un corpo di forma più o meno tondeggiante
mondo, che non trovar da porgliene / un grano in bocca. anguillara, 14-47
, i-756: portava appeso alla cintola un lungo rosario a grani neri. -pallino
: de lo mal tuo non ho grano un pesato. liburnio, 1-72: più
1-72: più veramente deve a noi valere un solo grano della dottrina. boccalini,
quella ottantesima parte... di un grano di ipocrisia,... fu
/ chi di virtù non tiene addosso un grano. monti, v-102: ha
per meglio dire tanta semola, senza un grano di filosofia. bocchelli, 13-160
13-160: nella sua serenità pazzerella c'era un grano di fede semplice ed imperterrita.
: marmi quanto più puri, e di un grano più fino, più duri sono
individuo cristallino che entra nella composizione di un aggregato policristallino (come un metallo allo
composizione di un aggregato policristallino (come un metallo allo stato di getto) e
getto) e si è formato partendo da un centro iniziale di cristallizzazione progressivamente ingrossatosi
che teoricamente corrisponde al peso medio di un chicco di frumento) usata per pesare
la bilancia... tira a un cinquantesimo di grano. f. galiani,
grano. f. galiani, 3-76: un diamante di dieci grani non vale quanto
, perchè quattro grani fanno la larghezza di un dito. 9. milit.
tubo di rame che veniva introdotto in un focone deformato per riportarlo alle dimensioni giuste
rigonfiamento (con forma e grandezza di un chicco d'orzo) del filo di
p. della valle, 1-i-456: un maidino vale poco più di tre grani di
, poi altre sette per moggio: un grano per rotolo alla gabella della carne
o in 2 tornesi... contavasi un tempo in onze da 30 tari da
di baily: fenomeno che appare come un complesso di punti luminosi e di punti
la quale per esser di figura simile ad un grano d'orzo, grano ordaceo è
; adatto alla coltura del frumento (un terreno). bibbia volgar.,
. ojetti, i-173: accompagna con un sospiro o un sorriso quel rosario di
i-173: accompagna con un sospiro o un sorriso quel rosario di memorie, grano
di grano? -non contenere più un grano di miglio: essere affollato,
essere affollato, stipato di persone (un luogo). fogazzaro, 1-354:
la minuscola viletta dei roi non conterrebbe un grano di miglio di più.
il grano per perdere il podere: da un beneficio subire uno scapito. foscolo
la pula dal grano. -tenere un grano nel cervello: essere giudizioso.
questo sol basterebbe a chi tenesse / un grano o due nel cervello.
-venire al grano: affrontare direttamente un argomento evitando divagazioni; venire al sodo
. oh n'ha uno ch'è un bel garzone. addio, comare, ogni
, ma non da biade; / ch'un bel morir non fa magnar più grano
-granino. dossi, 793: un granino d'ingegno lo ha e lo mostra
de'topi e de'ranocchi, 3-28: un stuol di cento ginocchioni e cento.
dal granone. calvino, 3-137: imbeccava un cigno con chicchi di granone.
se poste superiormente; l'infiorescenza è un racemo corimbiforme costituito da fiori ermafroditi con
5 esterni); il frutto è un achenio tipicamente trio- foro di colore bruno
il verno. targioni tozzetti. 12-6-130: un altro facilissimo e sostanzioso alimento si potrebbero
2. ricco, fertile di grano (un terreno). ariosto, 46-111:
quaglie] s'accolgon dentro / di un grato campicello / a un canneto guazzoso /
/ di un grato campicello / a un canneto guazzoso / per rossiccie panocchie alto
p. neri, 1-vii-274: un piccolissimo consumo di oro di grani diecisette
dei primi ufficiali di una magistratura, di un ordine cavalleresco; superiore di una comunità
abazia di cluny, gran priore d'un ordine cavalleresco. = comp.
. bar etti, 6-237: un prosciutto di lisbona... da muover
.. da muover l'appetito a un gran soldano che avesse perduta la gran-
le morti succedute in breve tempo d'un sommo pontefice,... d'un
un sommo pontefice,... d'un gran soldano de'turchi e di altri
potentati assai. baretti, 6-237: un prosciutto di lisbona... da muover
... da muover l'appetito a un gran soldano. periodici popolari, i-571
di saggina. cassola, 6-117: era un seguito di campi lavorati, di stoppie
tozzi, iv-396: vai a tagliare un poco di granturchétto. = dimin
d'indie. percoto, 108: un piovere ostinato aveva... guasti i
casuali dell'intensità di corrente anodica di un tubo termoelettronico a circuito chiuso, dovute
e irregolare (e si manifesta come un caratteristico rumore di fondo).
ridotto in granuli, composto di granuli (un corpo). -anche: coperto di
e viene alimentato con pietrisco preparato con un altro frantoio sgros- satore). -nella
antica, tecnica con cui veniva formato un motivo ornamentale saldando fra di loro su
cannocchiale, per cui essa appare come un insieme di piccole macchie brillanti (dette
dette granuli) che si stagliano su un fondo relativamente grigiastro a forma di reticolo
, poi da fibrille collagene e da un reticolo capillare formato da colloidi metaplasmatici e
molto ravvicinati gli uni agli altri, d'un colore molto simile a quello del tessuto
di colore, del volume d'un grano di miglio o di pisello,
non è sensibile al sapore pittorico di un frego di carbone fatto da un ragazzo sul
pittorico di un frego di carbone fatto da un ragazzo sul muro, al vellutato della
varie tensioni, fermenta nella granulazione d'un impasto coloristico. = deriv.
). miner. rocce che presentano un alto grado di metamorfismo: sono costituite
impalpabili granuli di polline / portati da un inconscio messaggero. calvino, 7-29: le
macchiette brillanti del diametro apparente di circa un secondo d'arco (e sono in agitazione
quantità di sostanza molto attiva racchiusa in un eccipiente di zucchero o lattosio. 8
anulare: malattia cutanea che consiste in un raggruppamento di vescicole o noduletti duri indolori
sviluppa intorno all'apice della radice di un dente cariato o colpito da gangrena della
di origine tubercolare, che consiste in un nodulo molto simile al tubercolo tubercolare,
notevole infiltrazione di leucociti eosinofili e da un cospicuo aumento degli eosinofili nel sangue circolante
misura delle dimensioni dei granuli che costituiscono un aggregato (come un terreno sciolto,
granuli che costituiscono un aggregato (come un terreno sciolto, una miscela pietrosa per
di diversa grossezza e forma che costituiscono un mucchio di materiale sciolto (come sabbia
far parte di una malta o di un calcestruzzo. = voce dotta, comp
ascisse riporta le dimensioni dei granuli di un aggregato, e nelle ordinate indica le
è formato da cellule nucleate disposte in un unico piano, che contengono nel protoplasma
quadroni di cotto: ed il cemento è un composto di calce e minutissima ghiaia,
nella stampa, segno grafico costituito da un tipo particolare di parentesi, più comunemente
che alle grappe, che quest'ancora è un vizio che rompe le carni nelle giunture
amore di costui e ne fecero per un tempo alla grappa, come i fanciulli delle
: noi mentovare invano, perché è un boccone che se ne fa alla grappa più
..., s'insinuava fra un tavolino e l'altro, mescendo grappa
. dossi, 788: continuando in un flebile tono (dovrei anche dire,
tono (dovrei anche dire, con un fiato di grappa, se in verità ci
cerimonie e senza scusa / chi grapava un fagian e chi un pavone. b
scusa / chi grapava un fagian e chi un pavone. b. corsini, 4-65
strappa. salvini, 16-335: ettor grappando un sasso nel portava, / che dinanzi
tuo dispetto; / e se ti grappo un dì per quel ciuffetto, / te
in ogni loco; / basta sol grapparsi un poco, / tanto siam lesti ed
17-7: nessun vien alle mani con un che si parta dalla grappiglia, nessuno cerca
abbordaggio): rampino che veniva usato un tempo per agganciare uria nave nemica in
. milit. ant. tenaglia, usata un tempo in artiglieria per introdurre le palle
dossi, ii-56: tu che scannavi un cristiano per guadagnarti un * grappino '
tu che scannavi un cristiano per guadagnarti un * grappino '. cinelli, 11-317:
grappino '. cinelli, 11-317: « un altro grappino » ordinò osvaldo, reciso
. lo buttò giù come l'altro di un fiato. pratolini, 10-299: entrai
e contrariamente alle mie abitudini, bevvi un grappino. = deriv. da
bonafè, xxxvii-166: voglio che facci un sagramento / de non insidire mai de
... in una mano stringeva un grappo di matura uva. chiabrera, 1-ii-348
. pindemonte, 212: per un orto, di maturi grappi / ricco e
/ gli diè di grappo presto come un gatto. aretino, 1-29: lo scalare
sm. marin. strumento composto di un lungo manico, una dentiera di ferro e
lungo manico, una dentiera di ferro e un recipiente di maglia, che si adopera
scavare sul fondo del mare o di un corso d'acqua, o,
d'infiorescenza e d'infruttescenza costituito da un asse centrale allungato (graspo) al
accostare alle labbra del suo divino fattore un bellissimo grappolo di datteri. bergantini, i-2-178
, ma bensì raggruppati a guisa d'un grappolo. 0. targioni tozzetti,
. cecchi, 24-2: colà abita / un che fu già senese, un dolce
/ un che fu già senese, un dolce grappolo, / il quale, benché
, dipinta, disegnata, ricamata di un grappolo o di fiori o frutti disposti
sedile, serrano tra banda e banda un grappolo di rose rosse e gialle a punto
o che si aggrappano tutte insieme a un sostegno (e, in partic.,
in partic., agli sportelli di un trasporto pubblico).
, i-565: grappoli umani, in un aggroviglio magnifico di membra, disposte quasi
. cicognani, 2-80: gli avevano messo un 'tàit 'sopra la camicia,
'tàit 'sopra la camicia, un tàit di roba lustra allumacato sporco di
. buzzati, 4-266: rimestava in un immenso calderone, mentre intorno grappoli fetidi
altri in modo da ricordare la forma di un grappolo; mazzetto. -in senso generico
deledda, i-277: suo marito prendeva un grappolo di bottoni, li pesava sul
ogni tinta. barilli, 5-208: un grappolo di perline colorate, attaccate a
grappolo di perline colorate, attaccate a un ciuffetto, ricade sulla loro fronte. tozzi
, come se la mia bocca fosse un grappolo di ciliege. -ricciolo.
osservazioni della stessa natura, che formano un insieme a sé stante e caratterizzato peculiarmente
milit. disus. sacchetto che conteneva, un tempo, l'esplosivo delle cariche di
. grappolo detonante: congegno composto da un numero variabile di petardi (da 20
lenta combustione, che, posto su un albero, o un palo, o
che, posto su un albero, o un palo, o un manichino, e
albero, o un palo, o un manichino, e acceso a un'estremità,
e scure, a grappoli, d'un nero quasi bluastro. -per estens
/ del suo panunto e d'uve un grappolétto / par ch'ad ogn'altro cibo
vi trovò. baretti, 3-392: un sermentuccio di vite... tanto fu
sua punta di molte foglie e d'un grappolino, che promette di farsi grappolo mangiabile
2-208: sulla terrazza, c'era un rosaio tutto grappolini. -grappolùccio.
api, sospeso all'estremità d'un ramo. c. e. gadda,
che si unisce in grappoli (un fiore, un frutto); che ha
in grappoli (un fiore, un frutto); che ha forma
una città, di una comunità, di un esercito soprattutto durante il medioevo.
... fralle altre grasce era un monte di molte staia di loglio. lastri
mette in piena camera; ma poi un chierico di essa..., il
, 25: ogni anno si conduca un cittadino, che si chiami massaio e ministro
biblioteca popolare circolante, una società operaia, un magazzino cooperativo, come lo chiamano,
carezza delle grasce, un'arena ginnastica e un coro d'orfeonisti. 4.
grascia. sbarbaro, 1-243: ha un parente occhialaio. provvedersi da lui,
di manzo. oriani, x-18-135: un puzzo di cenci sudanti, di scarpe unte
a. cattaneo, i-425: un omaccione... pingue, e tondo
andare in fumo, andare perduto (un guadagno, un affare). firenzuola
fumo, andare perduto (un guadagno, un affare). firenzuola, 677:
2-162: sarà meglio ch'io vadi per un magnano, e faccimi aprire; altrimenti
uffizio loro cioè andare attorno con un paro di bilance, pesando tutte le
subito il mosto dalle graspe e depositalo in un tino. vallisneri, iii-540: al
della letteratura italiana », spesseggiavano (un tempo) di rubrichette di 'quesiti '