l'uomo..., levatosi con un fodarone a dosso al buio, al
con li bendoni, si fece dare un fodarone e un cappello. = deverb
bendoni, si fece dare un fodarone e un cappello. = deverb. da foderare
al sovrano che si fossero recati in un paese per adempiere alle loro funzioni.
è la prima effusione dell'anima, un semplice abbozzo senza forme e contorni,
finiva sempre, piccolo o grande in un malestro. -di animali.
segno, / perché la foga l'un de l'altro insolla. buti, 2-105
buti, 2-105: 4 la foga l'un dell'altro '; cioè perché l'
59: a questo segnale si sentì un gran rumore di ali che volavano con
ardente / foga dei piedi temperava, un tratto / sentì da tergo un calpestìo
, un tratto / sentì da tergo un calpestìo discorde. svevo, 5-49: c'
. svevo, 5-49: c'era anche un ruscello, imponente per certi strati azzurri
uccelli); piombare sulla preda (un uccello rapace); inseguire furiosamente la
25-188: s'udì scoppiare per l'aria un tremendo tuono, poi si vide un
un tremendo tuono, poi si vide un gran vento passare fo- gando attraverso il
. fortini, ii-636: ruberto accostatoseli cor un atto villanesco come un falco si gettò
ruberto accostatoseli cor un atto villanesco come un falco si gettò fogandoseli a dosso.
e gli si foghi addosso / ogn'un di noi com'un porco ferito. pirandello
addosso / ogn'un di noi com'un porco ferito. pirandello, 7-581:
, che fogare è il vostro! un po'di respiro, un po'di sosta
vostro! un po'di respiro, un po'di sosta, un po'di tregua
di respiro, un po'di sosta, un po'di tregua a tanta foga di
fogata2, sf. venat. inseguimento di un animale durante la caccia.
m'è sì a noia, / pare un procurator di monasteri. 2.
quale una persona o una cosa o un sentimento si presenta, o con il
richiamo. buzzaii, 3-239: è un uomo alto, con un grande cappello
3-239: è un uomo alto, con un grande cappello nero, che conduce un
un grande cappello nero, che conduce un carro di foggia inusitata. 2
16-iii-259: questo animale... rassembra un pezzo di durissimo scoglio, fatto per
realtà, che snaturavano i resti di un remoto impenetrabile. 5. ant
taglia. velluti, 86: fu un fresco uomo e bello, bene fatto;
, di acconciarsi; maniera con cui un abito è confezionato; moda. m
ultima foggia, mi si presentò con un 4 bouquet 'galantissimo in petto.
di barbarie. carducci, iii-19-60: un ceto di monsignori e abati in mantelline
feci fare certi piccoli vasetti grandi come un pentolino di dua quattrini, d'argento,
di fronte all'altra, sull'orlo di un sofà, nella luce velata di una
: portava una foggia altissima, con un becchetto corto da lato, e largo che
.. con occhi e capelli grigi e un fazzoletto rosso attorcigliato intorno al capo alla
: non si vergognò chiedergli tutto ad un tratto un paio di scarpette gialle di
si vergognò chiedergli tutto ad un tratto un paio di scarpette gialle di quelle fatte
fàggio). dare forma, conferire un aspetto particolare; comporre, modellare. -
stessa mitologia vi è ricreata, è un materiale libero ch'egli [parini]
ci sono degli atei, che si foggiano un dio della loro dignità umana. linati
florida! -egli mi sussurrava, foggiandomi un bel canto modulato e ritmico. gozzano
-rifl. assumere una forma, un aspetto, un carattere, uno stile
. assumere una forma, un aspetto, un carattere, uno stile; modellarsi.
sopra nessun modello conosciuto, e presentava un nuovo genere di poesia semplice e popolare.
perché scritte in italiano o seguitate da un volgarizzamento dove lo sforzo che fa il dialetto
è facile foggiare una lettera per rovinare un uomo. b. croce, ii9-
fatto porre a'piè della sacra imagine un grande e ben foggiato incensiere, vi
città, mare e colli apparivano di un solo pezzo, la stessa materia foggiata
d'annunzio, iv-2-646: ella a un tratto era divenuta bellissima, creatura notturna
stamani in chiesa, io lo vagheggiai un pezzo, mentre che lui stava a guardare
peire vidal e malaspina foggiati con fretta un po'grossolana, peccano di buon gusto,
2. vestito, acconciato, disposto in un determinato modo. - anche al figur
: terminò di vestirsi in mezzo ad un crocchio di belle signorine foggiate da turiste
e dorica, che s'appicchi a un foggiato arpione. foggiatóre, agg
vivono anche durante l'inverno fino ad un massimo di tre anni; morfologicamente,
lamina delle foglie plagiotrope è costituita da un tessuto o pagina superiore rivestita di epidermide
, verso la pagina superiore, di un tessuto a palizzata ricco di cloroplasti e
, verso la pagina inferiore, di un tessuto spugnoso con spazi intercellulari per il
da siena, 219: in sur un prato, quando tu guardi d'inverno,
che vedemmo lungo il fiume / tutto un inverno nudi / hanno le foglie nuove
e lo / spino pungente, ed un fastel ne fa. tommaseo, i-426:
significato collettivo: tutte le foglie di un albero; grande quantità di foglie.
simile alla mortine ma minore ritratta come un ferro da giannetta, bene apuntata.
i-34: per lor vitto si contentavano di un poco di canna foglia e dell'acqua
canna foglia e dell'acqua, e con un tantino di crusca facevano il loro carnevale
sp., 4 (56): un venticello d'autunno, staccando da'rami
veste. montale, 2-21: ad un scrollo giù / foglie a èlice, a
uscito da sonora corda, / tale a un tempo disparvero l'infesto / stimolo atroce
erinni. pascoli, 654: un fine ha tutto. in ira a un
un fine ha tutto. in ira a un dio da tempo / io volo foglia
. moravia, iii-134: giacca di un completo color foglia morta. 3
carlo imperadore. michelangelo, i-31: un voler duo cor governa. dovila, 724
23-35: chi crederebbe che l'odor d'un pomo / sì governasse, generando brama
governare. -capitanare, comandare (un esercito). busini, 1-87:
sol. -moderare, reggere (un animale). -anche al figur.
, a te pon legge / un miser servo, e chi de'sensi è
-maneggiare, manovrare, far funzionare (un oggetto, uno strumento, una macchina
strada governa. -regolare (un corso d'acqua). d'annunzio
5. amministrare, dirigere (un ufficio, un ente, ecc.
. amministrare, dirigere (un ufficio, un ente, ecc.).
troppo giovane e troppo malato per governare un convento.
-curare 1'amministrazione (di un affare, di un patrimonio, ecc
amministrazione (di un affare, di un patrimonio, ecc.). cicerone
di giacomo, i-665: avea governato un negoziuccio di commestibili. -assol.
cocchiere. -tenere in ordine (un libro contabile). velluti, 311
proteggerla, educarla (in partic. un bambino); prestare le cure dovute
; prestare le cure dovute (a un malato); aver riguardo alla salute
60: fui dato a governare a un prete. -acconciare. dovila,
mentre lo governava. -comporre (un cadavere). meditazione sopra valbero della
e di mirra. -curare (un male). rovani, 1-481:
alla pulizia, sistemare il giaciglio (di un animale domestico). mazzei,
seminagioni scarse. -coltivare, concimare (un campo, una pianta); riporre
pianta); riporre, conservare (un raccolto). bartolomeo da s.
di averusti, e la dose è di un fiasco per barile. lastri, 1-4-208
infimo vino], governatelo a ragione d'un fiasco o due per barile con il
vassello. -fornire di combustibile (un lume). capitoli della compagnia della
comportarsi, condursi, agire, adottare un determinato atteggiamento. m. villani,
(416): era voluto entrare in un altro discorso, e darle una lunga
. -regolarsi secondo una norma, secondo un determinato principio. detto d'amore
che ti disse cristo. -seguire un metodo, un determinato procedimento (in
cristo. -seguire un metodo, un determinato procedimento (in una trattazione)
si governi. varthema, 27: sta un certo conducto d'acqua che descende abasso
indicare che le vicende umane seguono sempre un loro corso. proverbi toscani, 335
governativaménte, avv. raro. secondo un criterio direttivo. mazzini,
governativa agl'imperatori. gramsci, 4-70: un gruppo sociale può e anzi deve essere
che si riferisce, che è proprio di un governo o dello stato o, più
può ottenerli se non in cambio di un impiego governativo. -che sostiene o appoggia
direttive politiche; che è al potere (un partito). collodi, 634
è assegnato ai membri del governo (un settore del parlamento); che è sede
; che è sede del governo (un edificio). cipriani, ii-1-204:
è sottoposto a una determinata amministrazione (un territorio). cattaneo, iv-1-158:
metropolitico di milano. -burocratico (un linguaggio). leopardi, i-696:
. per estens. soggetto all'autorità di un sovrano o di uno stato; sottoposto
sottoposto alla direzione o all'amministrazione di un determinato organo o persona. sacchetti
come tu sei? pisacane, iii-81: un paese governato dispoticamente subisce una perenne conquista
contatto di governati e di governanti, ecco un risultato che si presenta subito con una
ragione. redi, 16-viii-23: egli è un poco bocchiduro... al cavezzone
, ii-442: la riputarono governata da un aiuto soprannaturale. sbarbaro, 1-246: mingherlino
governato da'seguaci suoi contrari, e riavutosi un poco il nobile cavaliere novello,.
di morte. -condotto, trattato in un determinato modo (una faccenda, un'
prigioni andasse. -capitanato (un esercito). m. villani,
base a una determinata norma, a un principio ispiratore. serao, i-551:
e frivolo, ma ancor governato da un lucido senso delle convenienze e delle proporzioni
agli aspetti d'una moda e d'un lusso. 4. assistito,
necessarie per vivere, crescere e produrre (un animale). 5. caterina
al sepolcro. -curato, pubblicato (un libro, un'edizione). carducci
libertina. -coltivato, concimato (un terreno, una pianta); riposto
, una pianta); riposto (un raccolto); preparato convenientemente (il
secchi rami. -pulito, spazzato (un luogo). sbarbaro, 1-215:
non fornisse alle guardie... anche un grosso orologio d'acciaio.
-il territorio sottoposto alla giurisdizione di un governatore. bocchelli, 1-ii-152: si
, la concessione... di un banco da abbacchiar© nel mercato rionale.
né alfurss, ma fu organizzata in un governatorato generale per i territori polacchi
regni. genovesi, 2-29: la credo un rappresentante della sapienza divina ispettrice e govematrice
, amministrativi o militari, che governa un territorio o una città in nome della
: il governatore soleva ogni festa liberare un prigione alla moltitudine, quale ella voleva.
. testi, 3-175: il mettere un governatore a milano... sarebbe più
roma, mi ha regalato... un bellissimo cammeo. viani, 14-404:
14-404: fecero una convenzione mediante cui un tal tommaso jona, col consenso del
-che esercita il comando supremo di un esercito o di una fortezza o della
volere nissun governatore dell'arme, ma solo un maresciallo di campo. guerrazzi,
funzioni di governo come massima autorità di un territorio in stato di guerra o sottoposto
e salvò la govematrice, che ebbe un bel bambino. 3. che
governatore '. -amministratore (di un patrimonio, di un'azienda);
arricchissi. -rettore (di un istituto religioso, di una confraternita,
religioso, di una confraternita, di un convento, di un collegio, ecc.
confraternita, di un convento, di un collegio, ecc.).
a. cocchi, i-446: avendogli trovato un governatore, [il padre] lo
6. astrol. - governatore di un segno: dominatore, signore di un
un segno: dominatore, signore di un segno zodiacale. -governatore del tema di
a lui. landò, 119: ritrovatoci un solo garzone governatore della barca, stupì
grandemente. 8. che guida un animale. - anche al figur.
. che ha la funzione di guidare un animale (la briglia, il freno)
del governare cose materiali, accomodandole a un uso. 'governatura del vino '
. ramusio, iii-370: determinarono che un di loro andassi in spagnia, a farsi
in quella, / sotto il governo d'un sol galeoto. ariosto, 41-10:
albor, l'antenna, / solco un mar di miserie egro infelice.
-per estens.: la guida di un aeroplano o di un veicolo in genere
la guida di un aeroplano o di un veicolo in genere. d'annunzio,
funzione di guidare, dirigere, comandare un gruppo sociale (una comunità, un esercito
un gruppo sociale (una comunità, un esercito, un'istituzione, ecc.
o, in genere, di esercitare un potere sociale (in partic.: politico
2-13 (1-797): gli ungari prepararono un numeroso esercito sotto il governo del glorioso
leopardi, i-218: le api hanno anche un governo. -l'attività mediante la quale
della filosofia, noi non avremo mai un vocabolario guidato dalla ragione. scalvini,
: ondeggiava fra questo esaltamento baccante ed un attento, preciso governo dell'anima.
primieramente il governo nostro nelle mani di un uomo solo, ed alla monarchia dicevasi
durante il quale una persona (o un gruppo di persone) esercita la funzione
costretto... a ritirarsi in un suo castello. a. verri, ii-55
percorrere gli altri governi, per trovare un focolare sul quale soffiare. bocchelli, 12-
137: se i casisti si fossero arrogato un tale diritto, avrebbero alterata tutta l'
consigliava... vi si creasse un governo di loro, che riunisse insieme più
rappresentò la forma e l'apparenza d'un re benefico. beccaria, i-21: sentirà
. b. croce, iii-27-165: un governo liberale mentisce al proprio carattere e
viola la sua intima legge se non è un governo per l'acquisto di sempre maggiore
. dovesse nascere all'italia... un governo comunista. -governo legittimo o
rivoluzionario, che fa da intermediario fra un tipo di governo che è stato rovesciato
di governo che è stato rovesciato e un nuovo regime che si vuole instaurare.
quello che, non essendo caratterizzato da un programma ispirato a una determinata ideologia politica
amministrativi (ed è il risultato di un compromesso allo scopo di permettere la risoluzione
debiti suoi. savinio, 10-52: istituì un governo provvisorio. -governo militare
avviandosi nella piazza del governo si vide un foltissimo viale di forche cariche di freschissimi
governo, le stradette... in un batter d'occhio si vuotarono.
... convennero insieme di costituire un solo... al quale ognuno obedire
, ii-444: più acconcio ad amministrare un governo dispotico che civile. salvini,
le mani della nazione, rappresentata da un congresso diviso in tre corpi, in
franca. -amministrazione, gestione (di un patrimonio). seneca volgar.,
. stimò dovesse sentir obbligo di almeno un po'di gratitudine. -custodia.
5-12: sferzò gli augelli, e in un girar di ciglio / trovossi giunta a
quasi sempre preservarsi colle note pratiche di un buon governo. padula, 483:
piena fermentazione, allo scopo di conferirgli un sapore frizzante e la facoltà di maturare
-per estens. andamento, decorso (di un fenomeno). tolomei, i-49:
il verno. -funzionamento (di un congegno). sbarbaro, 1-14:
governo: avere una carica, un ufficio governativo. -mandare in governo
voglienze. -avere governo: avere un incarico, una mansione importante.
berni, 52: bisogna aver con essi un buon falerno, / o un
un buon falerno, / o un qualch'altro vin di condizione, / come
, tenere in governo: governare (un territorio); comandare, capitanare (
territorio); comandare, capitanare (un esercito); custodire (un oggetto)
capitanare (un esercito); custodire (un oggetto); moderare (un atteggiamento
(un oggetto); moderare (un atteggiamento). fazio, i-12-65:
). fazio, i-12-65: avendo un paese in governo / salva- tico,
. - fare governo a un animale: curarlo. bocchelli, 9-40
fai governo e scempio tale / d'un tal mio figlio. d. bartoli,
sanctis, i-60: sembra che ci sia un folletto che faccia mal governo delle vostre
quarantotti gambini, 6-88: è figlia di un imboscato, di quelli che si prendevano
governo qualcuno: affidarlo alle cure di un istitutore o di un collegio. macinghi
alle cure di un istitutore o di un collegio. macinghi strozzi, 1-215:
-perdere il governo: rinunciare a un affare proficuo. zeno, xxx-6-159
nei ducati e nelle romagne c'è un movimento straordinario, che i governini non
-governucciàccio. giusti, ii-295: un governucciàccio che non ha di suo nemmeno
stende in verso settentrione e levante come un braccio de la mano in verso lo
estens. tumore che ha la forma di un grande gozzo. 2. quantità
ce ne avrebbero ad essere; forse un cotal po'di gozzaia. -
sm. marin. marinaio che guida un gozzo. tommaseo [s. v
]: 'gozzante', marinaro che governa un gozzo. segnatamente chi trasporta rena, zavorra
una gozzata ne mandò giù più di un terzo. nieri, 346: «
. nieri, 346: « dammi un po'un bicchierino di rumme, gli fa
, 346: « dammi un po'un bicchierino di rumme, gli fa buono!
, agg. e sm. che produce un ingrossamento patologico della gola (un farmaco
produce un ingrossamento patologico della gola (un farmaco o una sostanza; in
. agg. che ha il gozzo (un animale). = dimin. di
/ tendo il gabbione a lato a un vivaio. = deriv. da
dell'esofago degli uccelli, ricoperta da un epitelio mucoso e dotata di una tonaca
cozo d'acqua e col becco si fa un cristero. ramusio, iii-36: si
sopra certi scogli infiniti uccelli grandi con un gozzo rosso avanti il petto tanto grande
tanto grande che vi poteva star dentro un staio di grano. nannini [olao magno
che di pesci ha nel gozzo sempre un bioccolo. note al malmantile, 2-784:
gola (di una persona, di un animale). dante, inf.
i diavoli mi versino pel gozzo / un paiolo di zolfo e piombo fuso. ghislanzoni
, i-158: i'ò già facto un gozo in questo stento, / come fa
beve. d'annunzio, iv-1-926: un altro aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo
annunzio, iv-1-926: un altro aveva un gran gozzo grinzoso e violaceo che gli
tozzi, iii- 103: aveva un gozzo duro e giallastro, come gli ci
il collo gonfio che accenna lievemente a un gozzo. -per estens. persona affetta
precedere quando una poca pustula, quando un tumoretto picciolo e duro, di color
: addì primo di giugno, puosi un pegno: una cioppa cilestrina con le maniche
come si può vedere nel detto libro in un ritratto dal vivo con abito corto e
giurò non aver presosi altro della preda che un gozzo di faggio per sacrificare agli iddìi
, orifizio; bocca, orlo (di un pozzo, di una buca, di
pozzo, di una buca, di un sacco, di un recipiente).
una buca, di un sacco, di un recipiente). forteguerri, 8 -arg
, 8 -arg.: orlando capitan ordina un pozzo, / che s'empie di
: malattia dell'erba medica provocata da un fungo ficomicete, yurophlyctis alfalfae; si
stati ventiquattr'ore digiuni per offrire a lui un pranzo dovizioso e si sarebbero sentiti pieni
qualcuno: essere sul punto di rivelare un segreto. goldoni, iv-473: -e
: inghiottire, deglutire, trangugiare (un cibo, una bevanda). -anche
che a muso duro / si può vendere un messia, / senza far la scioccheria
: non tollerare (un'ingiuria, un torto); non sopportare (una
ed aloè. -portare in gozzo un sentimento: covarlo dentro. nuccoli
molto duro da sopportare (un'ingiuria, un torto). nievo, 1-208:
n'esce, non costa attrezzata che un dugento dodici lire, o in quei
tomo. viani, 19-356: passa un gozzo, piccolo, tinto di verde
. ant. region. cucciolo (di un animale).
variante di guzzo * cagnolino ', usato un tempo in tutta l'italia merid
e di stoviglie, che proviene da un allegro banchetto. a. cattaneo,
da una capanna abbandonata sentì che usciva un buon odore: fattosi d'appresso, udì
7-55: per lui si fa quel giorno un berlingaccio, / con ogni pappalecco e
quell'ubriaco che, nel restituire in un canto deserto la gozzoviglia di tutta la
., 3 (52): un giorno... lo scapestrato aveva invitato
dio che le somministrasse... un suave alimento, e, gozovigliando,
con profumati gozzovigli la gola perché un aglio, quattro mela selvaggie la pro
... non lo tenete voi per un gran babuasso? p. f.
stava nel suo salotto tenendosi in collo un marmocchio. d'annunzio, iv-2-234:
2. che ha l'ingluvie prominente (un uccello). buonarroti il giovane,
orrendo di costor in mezzo / parea un dugo fra molte cornacchie, / quando
vi fate a credere che una gracchia e un corvo, gracidando e croci tando
. pulci, iv-24: or oltre un cavalluccio, / ch'io ti veggio,
gracchia, tuttavia / cavar di sotto un dì la cianfonia. graz- zini,
. aretino, 20-270: la vidde un gracchia-in-rima, e... scrisse
. ramazzini, 219: se nasceva un maschio al serenissimo nostro, come n'
), agg. che gracchia (un animale; in partic.: un corvo
(un animale; in partic.: un corvo, una rana).
voce gracchiante m'interruppe. -che emette un suono roco e fastidioso (uno strumento
roco e fastidioso (uno strumento, un apparecchio di trasmissione). g.
intr. (gràcchio). emettere un verso roco, breve e sgradevole (
che noi ci diciamo, è simile a un gracchiare di putte o a un cinguettare
a un gracchiare di putte o a un cinguettare di pappagalli. ramusioyiii-213: il gracciare
strepito che i nostri non si udivano l'un l'altro. d'annunzio, iv-1-325
corvi. comisso, 14-88: come un belato, come una voce umana rispose il
una voce umana rispose il gracchiare d'un corvo spaurito nel volare via. -raro
. tr. popini, 20-47: un corvo... gracchia sempre lo stesso
verso. -per estens. emettere un verso simile a quello dei corvi;
: prendono [le gru] nel rostro un sassolino, acciocché, con questo schivata
e così gracchia. pascoli, 171: un aio aveva questo reattino / nero,
frasche i grappoletti. -produrre un rumore stridente e fastidioso, scricchiolare (
rumore stridente e fastidioso, scricchiolare (un congegno, due corpi che fregano insieme
insieme, ecc.); emettere un suono roco e
basso (un campanello, un grammofono); produrre
basso (un campanello, un grammofono); produrre scoppi ripetuti e
d'automobili giù nella via, gracchiar d'un grammofono al piano di sotto. calvino
regi. padula, 243: è un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo
un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di
vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di calzoni agganciato ad una giubba,
] che par loro fatica di dire un paternostro o una orazione;..
mormorio, / che se fosse 'n un fiasco un calabrone. s. maffei,
/ che se fosse 'n un fiasco un calabrone. s. maffei, xxx-6-33
cantante famigliuola. brancoli, 4-20: un corvo entra ed esce dalle nuvole gettando,
bresciani, 1-ii-376: i villani hanno un cotal loro gioco singolare da acchiapparle [
(e anche di altri animali che emettono un suono rauco e breve).
'l gracchione vi darà più ciancie ch'un mercato. = acer, di
. per estens. che emette o produce un suono o un rumore intermittente, roco
che emette o produce un suono o un rumore intermittente, roco e fastidioso.
pascoli, 1038: i due trombetti un segno / dànno di tromba, e
intr. { gràcido). emettere un verso rauco e intermittente, ricco di
cavalcanti, 85: cacciò il ceffo in un piccolo rio d'acqua: con la
poeta. -per estens. emettere un verso roco, breve e sgradevole,
e sgradevole, come quello delle rane (un volatile). -in partic.:
.], c col gracidare fanno un gran romore. leopardi, 487:
giov. cavalcanti, 244: a un balconetto si fece, e con quelli che
-tr. monti, v-182: un superiore comando... mi ha sbalzato
gracidar preghiere. 3. emettere un rumore stridente, cigolare (due corpi
(due corpi che fregano insieme, un congegno meccanico, uno strumento, ecc
in fondo, al buio, come in un antro, tremolava gracidando il quadretto argenteo
caligine mattutina. -frusciare (un abito, ima stoffa). banti
comune. gracidio, sm. un gracidare continuo. pascoli, i-91
montale, 3-219: -sentii dall'altra parte un confuso gracidio. - mah? -
ma c'è più sforzo. è un verso più lungo, quasi penoso. beltramelli
magro, snello (una persona o un animale, o, anche, una
membra. redi, 16-vi-212: non sono un gigante di complessione, anzi ho una
. -che rivela una salute malferma e un temperamento malinconico (un atteggiamento,
salute malferma e un temperamento malinconico (un atteggiamento, l'espressione del volto,
situazioni sfavorevoli; languido, molle (un temperamento, un carattere).
languido, molle (un temperamento, un carattere). monti, x-2-436:
, iv-2-620: tuttavia, come a un rifugio benigno non vengono qui le anime gracili
fioco, poco intenso, dolce (un suono). mellini, 2-1:
nel cielo; e si sente un grido, lontanissimo e quasi vano, ripetuto
... di riudirne la voce un po'gracile, dalle inflessioni aspre.
è di recente formazione (uno stato, un governo, un partito, un'industria
(uno stato, un governo, un partito, un'industria). piovene
; povero, misero, arido (un artista o un'opera letteraria, musicale,
imo zingaro che ha fame può concepire un discorso musicale così striminzito, così gracile
7. sensibile, delicato (un artista, uno stile). -anche
volti. -slanciato, elegante (un elemento architettonico). serlio, 7-124
poco concimato, poco fertile, magro (un terreno).
assai. jahier, 151: era un gracilino che impensieriva, quando papà l'
e gentilezza di cosa appena nata dà un dolor di contrasto a vederle presso quegli
eleganza (di un'opera o di un elemento architettonico). alberti, ii-107
. -nettezza, secchezza (di un segno, di una linea).
sulle alpi lontane con la gracilità di un mesto ricamo. 4. inconsistenza
tutte si caricarono. pananti, ii-29: un gradinolo d'uva saporosa.
: del petrarca, che fu di senno un cumulo, / non ebbe punto la
racimolo; la g iniziale probabilmente per un incrocio con grappolo. gracinga, agg
grada avea tessuta / di bastoni ad un par tutti distinti. 2.
maestro rinucino, xvii-625-n: questo sarìa un giusto segnoragio, / che l'om
quelle ostie sagrate che sono piccoline come un grosso, e mettele in uno gradale di
ti grada, / veggio venir con un villano a piedi / per questa via
tozzi, iv-242: niccolò, con un tono da gradassata, insolente, rispose
4-39: alzossi allor a fille il core un braccio, / che se ben fa
, / affé gli sembra uscir d'un grand'impaccio, / se l'alto orror
questo gradasso ha caro che sia venuto un flagello così orribile per avere il pretesto
orribile per avere il pretesto di fare un po'di rimescolamento. foscolo, xiv-366
'feroce ', ch'era a un tempo agente di sicurezza pubblica, spia
. = da gradasso, nome di un personaggio dell'* orlando innamorato ',
4-286: il cielo dell'orizzonte era d'un rosa tenero che, per gradazioni delicatissime
che, per gradazioni delicatissime, sfumava in un verde impossibile a definire. sbarbaro,
rosa del crepuscolo. -intensità di un aroma. montano, 443: termini
di concetti e di espressioni disposti in un ordine di intensità crescente { gradazione ascendente
la gradazione. bocchelli, 9-157: un verso di piane sillabe rade affidato alla pura
da una situazione a un'altra, da un termine a un altro; svolgimento graduale
un'altra, da un termine a un altro; svolgimento graduale e progressivo di
altro; svolgimento graduale e progressivo di un atto, di un fenomeno, di un
e progressivo di un atto, di un fenomeno, di un evento.
un atto, di un fenomeno, di un evento. segneri, i-222:
, 2-188: che cosa troverete? un polverio indistinto: la dissoluzione delle idee
2. passaggio insensibile e graduale da un colore all'altro, da una sfumatura
tutte ancor sussistenti, ed accumulate in un medesimo secolo. g. capponi, ii-
cittadinanza, sarebbero stati la forza d'un popolo unito e concorde. carducci,
misture della quale gli inglesi, seduti a un piccolo tavolo con mille piccoli strumenti scintillanti
. enol. quantità di alcool contenuta in un liquido alcoolico (vino, birra,
abbondevole, magnifica, e sotto ad un solo re: le quali cose..
umile condizione. bonsanti, 2-248: un pensiero certamente lo preoccupava, ma doveva
gradevole memoria. -che ispira simpatia (un gesto, un modo di comportarsi)
-che ispira simpatia (un gesto, un modo di comportarsi). svévo
: l'ispettore si mise a ridere di un riso molto più gradevole di prima.
-sostant. milizia, iii-20: un insieme dolce, flessibile morbido e grazioso
gradevole. -dilettevole al gusto (un cibo, una bevanda); saporito
gradevole alle mense / de'regi e un tempo accetta al sommo giove.
, quel giorno lontano s'incamminò dietro un uomo vecchio, che poi gli dissero che
suo padrone. soldati, i-258: un sorso: ma neppure il più piccolo
più piccolo sospetto di sapore zuccherino: un asciutto, un amaro tutto amaro,
di sapore zuccherino: un asciutto, un amaro tutto amaro, di un amaro gradevolissimo
, un amaro tutto amaro, di un amaro gradevolissimo. -dilettevole all'udito (
amaro gradevolissimo. -dilettevole all'udito (un suono amabile, cordiale (un tono
(un suono amabile, cordiale (un tono di voce). gemelli careri
». -dilettevole all'olfatto (un odore, un profumo, un aroma
-dilettevole all'olfatto (un odore, un profumo, un aroma).
(un odore, un profumo, un aroma). paglini, 2-88:
-dilettevole alla vista; bello, leggiadro (un oggetto); ameno, pittoresco (
oggetto); ameno, pittoresco (un luogo). milizia, ili-io:
l'avevano appena appena arrotondata, d'un innocuo, e forse anzi gradevole e
svevo, 6-424: capirà che per un uomo serio come me non è mica
4. trascorso in gioiosa serenità (un periodo di tempo, un'età,
aveva addossato una specie di belvedere, un alto palco di legno, molto rustico
); divertente (uno spettacolo, un gioco). seneca volgar.,
la famiglia, come se fosse uscito un peso o un mezzo impedimento; e gli
come se fosse uscito un peso o un mezzo impedimento; e gli si mostrava più
anche i poveri sembrano recitare una parte in un mondo di assetto signorile. gradevolménte
5- 499: marsala ha ripreso un solido aspetto di città dedita all'industria
6-85: quando era gaia, cantava con un fil di voce gradevolmente stonata canzoni e
cesare volgar. [tommaseo]: fatto un gran numero di gradiccie, di scale
minuscola, tonda o corsiva, è un ritratto, è un simbolo, è
o corsiva, è un ritratto, è un simbolo, è un'immagine: ci
il carattere di una terra e di un popolo. 2. fis.
3. meteor. tasso di variazione di un elemento metereologico in rapporto con la distanza
non abbiamo colpa se il paese ha un così alto gradiente di umidità.
; disposizione di chi accetta con riconoscenza un dono, un omaggio, un invito
chi accetta con riconoscenza un dono, un omaggio, un invito; di chi
riconoscenza un dono, un omaggio, un invito; di chi ascolta con benignità una
non senza gradimento de'romani eleggere pontefice un suo cugino. settembrini, 1-46:
, v-3-229: entrò nella stanza con un passo alacre e lieve, ché la grande
, 3-130: si faceva a piedi un tratto del viale, poi ci si fermava
mediante la quale uno stato concede a un altro stato il proprio benestare per la
il proprio benestare per la nomina di un agente diplomatico in qualità di capo missione
calzolaio perché le restituisse il prezzo di un paio di scarpe non riuscite di suo
nome imposto il proprio gradimento, è un abuso d'autorità e talvolta un'infamia
, e gl'intaccano quando sono arruotati con un altro scarpello. e questa sorte di
baldinucci, 68: * gradina ', un ferro piano, a foggia di scarpello
scarpello. ojetti, i-476: allineate su un ripiano della roccia, giacciono subbie,
e subbioni d'acciaio, e in un angolo dentro una vasca abbozzata nel pieno macigno
una vasca abbozzata nel pieno macigno geme un filo d'acqua. 2.
intagliare gradini con la piccozza in un pendio di ghiaccio o di neve.
. corsini, 2-314: vi si alzò un altare, sulla gradinata del quale.
. 2. scalone che, in un edificio, porta dai piani inferiori ai
-scaletta (in partic.: di un veicolo). rovani, ii-402:
4-2-71: posata che fu la bara su un eminente catafalco, tutto intorno nelle quattro
luogo per la battaglia dei galli è un piccolo teatro, coperte le gradinate di
azzurri, cui corrisponde nell'aria tremante un salire di giovani suoni, bevuti poi dal
. per estens. accennato, schizzato (un disegno). vasari, ii-641:
detto di disegno vale disegno eseguito con un andar di tratti che rassomiglino a quel che
levando le gradicosa sarebbe a posto da un pezzo e non ci sarebbe più migliaia,
di secoli per salire questi nature con un ferro pulito; e, per dare perfezione
archit. elemento formato da in un terreno erto e scosceso; balza, terrazza
e scosceso; balza, terrazza un piano orizzontale (pedata) e da un
un piano orizzontale (pedata) e da un tratto (di un altipiano)
e da un tratto (di un altipiano). verticale (alzata
: con alzata e pedata formate da un unico blocco di marmo o pietra o
di trenta gradini, che mettevano in un terrazzo bislungo. grandi, i86: -si
bislungo. grandi, i86: -si riscontrò un segno della massima escrescenza di arno nel
, come se posassi i piedi su un ghiaccio mobile. brancoli, 3-19: le
praga, 2-84: io siedo a un gradino / ove devoti innumeri han pregato,
a una mantellina bisunta posata su di un fagotto di lavandaia. d'annunzio,
i fiori. segneri, ii-446: un frontale vergato a tutti i colori non
scala formata da sbarre rettangolari infisse in un muro; piuolo. -anche per simil
2. per estens. base di un complesso architettonico; piedistallo di una colonna
sui gradini del sepolcro, col risalto un po'crudo che hanno le cose nel candore
due magre colonne. -ripiano di un sedile. pirandello, 7-655: appena
assise,... cavò di tasca un ampio fazzoletto rosso di cotone a fiorami
, girò il fianco dell'edifizio, cercando un varco non difeso per penetrare nel sacrario
di tanta gente, che finiscono per offrire un buon ricovero. alvaro, 9-20:
una cascata d'acque, che, da un gradino all'altro scendendo, e d'
milizia, ii-44: l'anfiteatro era un edificio spazioso ordinariamente ovale, in cui
di una gente a cui porgeva acuto diletto un corpo mortalmente ferito. buzzi, 40
migliore) o avanza al raggiungimento di un fine. pallavicino, 1-80: essendo
però non sono... fuori che un altro gradino alla monarchia. mazzini,
ogni giorno che l'italia ha fatto un passo più giù per i gradini delle fatali
ciascuno degli elementi che concorrono a formare un ordine, una classificazione, una graduatoria,
. la poveretta [l'opale] rimarrà un gradino più abbasso. p. verri
nessun gradino della gerarchia ecclesiastica, imponeva un giogo pesante alle cervici dei sacerdoti.
l'uomo rappresenta nella scala degli esseri un gradino non molto elevato; dal
confluenza: formazione tipica delle valli alpine un tempo invase dai ghiacciai, i cui
, nella valle principale, si forma un gradino che è spesso sede di cascate
delle condizioni orografiche speciali. bisognerà che un bacino montuoso, un altipiano, dove
. bisognerà che un bacino montuoso, un altipiano, dove si raccolgono le acque
si raccolgono le acque pluviali per formare un torrente, termini bruscamente con un gradino
formare un torrente, termini bruscamente con un gradino a picco, o almeno con un
un gradino a picco, o almeno con un pendio molto scosceso. giunto il torrente
diciotto entro terra, nell'orto, con un suo strumento a ciò fatto, a
gradino per gradino, gradino dopo gradino, un gradino dopo l'altro: uno scalino
1-78: scese lentamente le scale, un gradino dopo l'altro. -figur
. metodicamente, a poco a poco, un passo dopo l'altro. segneri
, sm. strumento usato per misurare un gradiente (come i gradienti orizzontali della
con gratitudine, con amabile condiscendenza (un omaggio, un dono, un augurio
con amabile condiscendenza (un omaggio, un dono, un augurio, un invito
(un omaggio, un dono, un augurio, un invito, ecc.)
, un dono, un augurio, un invito, ecc.).
tarmi mi inviti, io lieto accetto / un tanto augurio, e lo gradisco e
500: nell'andarsene il giudice gradì un fascio di fiori dalle signore. alvaro
in tutti i modi ch'egli gradisse un bicchierino di vinsanto e se ne mescè
gradire? s'ella gradisce. beva un bicchierino almeno per gradire. venga a
sbarbaro, 1-190: l'offerta d'un bicchiere finisce di rabbonirlo. ma mentre,
gradire in tale stato, / in un burletto appresso di fiorenza / fu
apprezzare, approvare, aver caro (un atto, un comportamento, un sentimento
approvare, aver caro (un atto, un comportamento, un sentimento); compiacersene
(un atto, un comportamento, un sentimento); compiacersene; godere,
legge / di fallita beltà, ch'un sol gradisce, / perchè gradita esser
/ e che l'alme ci strugga un pari ardore. f. negri, 56
cesarotti, ii-298: le modeste sentenze di un giudice illuminato ed onesto devono gradirsi anche
(uno sfogo, una confidenza, un lamento); esaudire (una preghiera)
(una preghiera); accettare (un consiglio). dante, inf.
sospiri. magalotti, 7-116: per un puro genio di gentilezza, e di grandezza
non poteva non istimarlo. -appagare un desiderio, un'aspirazione. cino,
è una cosa come uva duracine, di un sapore non troppo dolce, acquoso,
più la chiesi. monte, ii-394: un sol punto di me fuor non è
28-6: io ne sento pur d'amore un poco / del suo incendore: tanto
, ii-98: al santo damigel graditte un puoco / furarsi da la madre.
; più gradisce di unire insieme in un quadro varie specie di rossi o di
gialli. -mal gradire: ricambiare un beneficio, un dono, un omaggio
-mal gradire: ricambiare un beneficio, un dono, un omaggio con l'ingratitudine
ricambiare un beneficio, un dono, un omaggio con l'ingratitudine, l'indifferenza,
ho delle veementi ragioni per non legarmi con un tal uomo, voi non ne avete
il bennassuti, il blanc accolgono gradire come un latinismo per gradi 'procedere, progredire
(ii-v-19 e 20) e in un luogo del de vulgari eloquentia: * est
onestà mai non morio, / l'un pasca il digiun vostro lungo e rio,
.. avrebbe la soddisfazione di esser un bel caso pei frenologi e un gradito ospite
esser un bel caso pei frenologi e un gradito ospite dei manicomi.
; che riempie di gioia t animo (un sentimento, un pensiero).
gioia t animo (un sentimento, un pensiero). bonagiunta, lxiii-65:
, ii-326: anzi sperai / d'un improvviso arrivo / più gradito il piacer.
gusto, i desideri e le speranze (un evento, un atto, un gesto
desideri e le speranze (un evento, un atto, un gesto, un discorso
(un evento, un atto, un gesto, un discorso, una notizia,
, un atto, un gesto, un discorso, una notizia, una circostanza
, e son tornato a rivedere per un giorno questa bellissima ed elegantissima città.
, mi chiedi con molte gentili parole un consiglio sul nome da darsi al tuo
spensieratezza (la vita, un'età, un periodo di tempo). petrarca
aspetto ridente, ameno, pittoresco (un luogo, un fenomeno della natura)
ameno, pittoresco (un luogo, un fenomeno della natura). a
in voi,... / quasi un cielo, 0 poggio al ciel gradito
somigliar sovente / fate quest'umil villa un oriente. a. verri, i-15:
gradita. -dilettevole al gusto (un sapore); saporito, squisito (
sapore); saporito, squisito (un cibo, una bevanda). -anche al
. carducci, iii-15-87: fu subito un germogliare di canzoni, nelle quali il liquore
voce); armonioso, melodioso (un suono, un canto, un rumore
armonioso, melodioso (un suono, un canto, un rumore).
melodioso (un suono, un canto, un rumore). molza, 1-356
olezzante. pea, 7-440: per un poco sono dolci, queste ondate fragranti
porta socchiusa del forno chiarugi, esalava un effluvio caldo e gradito. -caro
cantari cavallereschi, 17: salamon ebbe un figlio sir pregiato / che lion si
care e gradite. bartolini, 16-166: un uomo che non è stato capace di
2. piacevole, dilettevole, spontaneo (un atto). guittone, i-20-9:
essa, di color diversi, / e un portier ch'ancor non facea motto.
scale non usarono né più grossi d'un quarto né più sottili che uno sesto,
uno piede e mezo né più d'un braccio. marino, 5-112: di
ogni grado,... salii a un terzo piano ove un po'di barlume
. salii a un terzo piano ove un po'di barlume usciva da un uscio semiaperto
piano ove un po'di barlume usciva da un uscio semiaperto. d'annunzio, i-335
sommità della quale [piramide] scendeva un altr'ordine di gradi, che,
sulla sommità della quale rilieva e si estolle un magnifico obelisco di marmo tebaico.
ariosto, 14-116: sono appoggiate a un tempo mille scale, / che non
per i sacri / facili gradi d'un superbo altare, / seppe con dolce sapienza
vi soprapposero talora [all'ancona] un fregio, e sopra il fregio dieder
sopra il fregio dieder luogo quasi a un fastigio con altre immagini. nel di
tutte erano reine) l'aveano fatta sedere un grado più bassa di loro. francesco
1-25: nella presente commedia... un medesimo carattere compartito in quattro uomini,
, tenga il mezzo, e sia quasi un grado e un anello fra le meridionali
, e sia quasi un grado e un anello fra le meridionali e le settentrionali
ciascuno dei punti attraverso i quali passa un movimento immaginario dall'imperfetto al perfetto,
viceversa. -in partic.: intensità di un sentimento, eccellenza (più o meno
che fra tutti gli altri legnami tiene un grado superiore di preziosità. p. verri
condursi in modo di non ricevere mai un affronto; perché, ricevuto che l'abbia
decrescente di una proprietà o di un fenomeno fìsico (come moto,
d'odore; ma vi si scuopre un sapore di sai marino e di amaro
di sai marino e di amaro a un grado non indifferente. pagano, 1-293:
. v.]: un'acido, un alcali, una soluzione di grado o
: le lingue straniere non sono tutte d'un grado e d'una uguale potenza in
, giove con gli altri pianeti furono un tempo altrettanti soli;... ma
abbassare l'opera poetica al grado di un prodotto d'industria. 11.
francesco da barberino, i-101: d'un grande et alto sire / che vada
grado e la nostra fortuna ti promettono un matrimonio comodo e decoroso. serao, i-
: tu hai guardato il figlio di un capraio,... un ragazzo corrotto
di un capraio,... un ragazzo corrotto, che non era della
persuasi che disconvenga assai al vostro grado un tale fratemizzamento. 14. dignità
ma come ministeri, carichi, detti con un altro nome da san paulo « opere
io abbia voluto offendere l'onore di un uomo, di cui venero sinceramente le virtù
suocero. s'era rassegnato a scendere di un grado nella gerarchia forense, e s'
che d'ostro luminoso / ti cinga un giorno il vatican le chiome; / nel
. palazzeschi, ii-6: fu sempre un adoratore fanatico di tutti i re,
allegrezza, come se fossero stati investiti di un gran principato. beltramelli, iii-161:
essere tutti uno, e abbiamo tutti un cuore ed uno spirito et uno amore
altezza della perfezione spirituale, ordinatamente componendo un grado sopra l'altro a modo di scala
dell * ipoteca: collocazione gerarchica di un privilegio o di un'ipoteca (al
(al fine di stabilire, quando su un medesimo bene vi sono privilegi o,
non risulta il grado di preferenza di un determinato privilegio speciale, esso prende grado
iscrizione, anche se è iscritta per un credito condizionale. -graduatoria.
di parentela o di consanguineità) oppure un coniuge e i consanguinei dell'altro coniuge
gioia, 1-ii-144: la cattiva scelta d'un funzionario non influisce ella più sulla società
ella più sulla società che la contrattazione d'un matrimonio entro i gradi proibiti? massaia
titoli). -anche: onorificenza di un ordine cavalleresco. paruta, ii-8:
nell'acqua, l'acqua lo scaccia un grado di moto, onde un grado
lo scaccia un grado di moto, onde un grado è entrato e un grado s'
, onde un grado è entrato e un grado s'è discostato dal suo per-
nella quale prova l'angolo dea esser solamente un grado e mezzo, se bene in
via via. rovani, ii-962: da un mese i cannoni alla pexens, collocati
de le dodici parti l'una d'un grado. idem, purg., 4-15
] fisse nello spazio di 72 anni corrono un grado in longitudine. viani, 14-479
giovanni da verazzano, lix-182: tanto vale un grado di longitudine, nel detto pararello
2-190: è [il monte argentaro] un promontorio in toscana nel dominio de senesi
.., il quale giace in venti un gradi, all'altro estremo del fine
l. cassola, 233: tu vedi un cerchio, che per mezzo parte /
matem. posto raggiunto od occupato in un ordine o serie di quantità e di valori
curva in coordinate cartesiane. -grado di un monomio intero rispetto a una variabile:
nel monomio considerato. -grado complessivo di un monomio intero: somma degli esponenti di
monomio considerato. - grado complessivo di un monomio fratto a termini razionali: differenza
denominatore del monomio considerato. -grado di un polinomio: grado complessivo del monomio di
che costituiscono il polinomio. -grado di un polinomio rispetto a una variabile: grado
come le dignità delle medesime contralleve d'un grado più alte. grandi, 6-83
punto della materia sottile, non è un circolo massimo della sfera, ma una
di doppia curvatura, la cui proiezione in un circolo massimo della sfera, si ritrova
che fanno gli esponenti delle incognite in un termine dell'equazione. 'grado d'
dell'atmosfera, dell'acqua, di un corpo vivente, di un oggetto,
, di un corpo vivente, di un oggetto, di cibi e di bevande.
. sarpi, i-315: passando da un gran freddo al caldo, si passa
freddo al caldo, si passa per un grado di freddo minore. galileo, 3-1-36
freddo minore. galileo, 3-1-36: un ferro infocato nel raffreddarsi prima passerà dai
: ogni volta... che avremmo un aggiustato stromento che possa mostrar all'occhio
calore in queste diverse parti, avremo un mezzo per sciogliere evidentemente con senso questa
ho lasciato a firenze il freddo di un grado sopra gelo; qui ho trovato tanto
: per cinque o sei giorni stette a un filo di voltar via anche lei,
di alcune erbe e di alcuni fiori hanno un profumo ben distinto; ma esso raduna
artesianismo: in una falda o in un pozzo artesiano rapporto fra il dislivello compreso
di tutti gli elementi di simmetria di un cristallo. -grado api: scala di
redi, 16-vi-51: qui in firenze quando un termometro di cinquanta gradi si ristrigne o
parti uguali, segnando le divisioni con un bottoncino di smalto bianco. poi si segneranno
; dalla sera precedente, più d'un grado. barilli, 5-184: siamo sotto
miscela. -grado di libertà: in un sistema meccanico, numero di parametri indipendenti
. 27. milit. posto che un soldato o ufficiale occupa nella gerarchia delle
eserciti francesi, essi furono ammessi perdendo un grado; il caporale tornò soldato. pisacane
titoli accademici che si possono conseguire dopo un determinato corso di studi (come baccellierato
data qualità la possiede per partecipazione a un ente al quale la qualità stessa inerisce
delitti] ancorché falsi, per avere un più mite grado di pena. verga
essere trattata in più stadi successivi di un medesimo processo, davanti
giurisdizionale che, in stadi diversi di un medesimo processo, sono esercitate dalle autorità
cui passa una controversia nel corso di un medesimo processo, ognuno dei quali si
ognuno dei quali si svolge avanti a un giudice diverso e si conclude con una
aspetti e decisa per la prima volta da un giudice; nel giudizio di secondo grado
il terzo grado corrisponde a quella che un tempo si chiamava la tortura).
di una malattia; forma specifica di un fatto morboso. c. mei,
accidente. a. cocchi, 4-1-35: un leggerissimo grado di vizio scorbutico universale negli
legno santo,... essendo un medicamento molto attivo, non si conviene
e il grado di lucidità necessarii a un asceta ambizioso. 34. ott.
occhiali / per conservar la vista a un certo grado. massaia, xi-47:
feci uso per parecchi anni, sostituendo un grado superiore ah'inferiore. 35
'grado ', distanza che passa da un suono all'altro suo vicino: vi
alla moneta maggiori gradi di facoltà in un stato che è l'aumentarne la valuta
58: -figlia mia -risposel padre senza perdere un grado della sua calma, -quando certe
. boccaccio, v-92: deh ferma un poco il grado a riguardare costoro.
altresì le loro grossezze, le quali da un carattere all'altro posson variare di tali
dell'oro, carato; purezza di un metallo. - anche al figur.
veggio ivi notato / ben altro che un sol grado d'orpello colorato.
certo, che non chiami la terra un luminare grande o piccolo e che tali
che 'l calore naturale, non potendo digerire un tale e sì grande mescuglio, fu
alfieri, 1-1071: io credo che un pubblico che si educherebbe a un teatro dove
che un pubblico che si educherebbe a un teatro dove in grado perfetto questa incalzante
del sostenuto. -in rapporto con un agg., gli conferisce il valore
ariosto, 7-28: venne avolta in un leggier zendado / che sopra una camicia
grado alcun con lui. -crescere un grado: diventare più perfetto, più
319: l'amor ciascun'ora cresce un grado. -dare, concedere,
, importante, influente, rispettabile (un personaggio). castiglione, 130:
antiche toscane. tasso, 12-450: un padre gesuita di gran merito, non
grado: di gradino in gradino, un passo dopo l'altro, con progressivo movimento
: sorgeva in fondo a grado a grado un colle, / o gremito di rosse
del monte corace che scintillava al sole come un elmetto. -con moto crescente o decrescente
1 travolti lumi al cielo e move / un parlar pien d'affanno e rotto a
-essere, stare, trovarsi in un dato grado: trovarsi in una data
una data condizione o situazione; occupare un certo ufficio. palladio volgar.,
palladio volgar., 7-2: puotene segare un metitore esperto e buono sei moggia il
nel minore e bassissimo grado, almeno un moggio. rinaldo degli albizzi, i-223
in cattivo grado. -ridursi in un determinato grado: venirsi a trovare in
, contrarre in gradi proibiti: stringere un matrimonio nonostante un impedimento di consanguineità o
gradi proibiti: stringere un matrimonio nonostante un impedimento di consanguineità o di affinità.
per congiungersi in matrimonio con parenti di un grado divietato dai canoni. -tenere
fugire i'possa, / se già l'un d'esti due l'altro non caccia
abborre / di regnar solo, e l'un fa grado all'altro? -in grado
dell'interesse e diventano riluttanza davanti a un ignoto, cosa che in grado maggiore
conc., ii-482: fu loro conceduto un vasto locale a generose condizione..
quale era rapita fin dai primi accordi d'un andante o d'un adagio la
accordi d'un andante o d'un adagio la poneva in grado di rivelarne l'
con persona. -tenere qualcuno in un dato grado: considerarlo dotato di determinate
il secondo posto (o, comunque, un posto molto importante). b
cesare..., passando per un villaggio delle alpi, dicesse che avrebbe
appagamento di un'aspirazione, compimento di un desiderio. -anche: cosa gradita
l'afflitto giovine, sol che con un grado sì tenero che ben mostrava di
di fratta] è nulla più d'un mucchio di rovine donde i contadini traggono
. pananti, ii-89: copre le grazie un trasparente velo / che delle aurette a
benvenuti, o il cavalier landi vi presentassero un quadro, dicendo: ben sapete quello
! / ho il marito che è un vecchiume: / non può correr dietro a
giustificatamente, e parte per averne grado in un certo modo, non meno da'fiorentini
. bandello, 1-3 (i-51): un dì invitò madonna eleonora a desinar seco
-farsi grado di qualcosa: procurarsene un merito, un onore, un vanto
di qualcosa: procurarsene un merito, un onore, un vanto; ricavarne vantaggio.
procurarsene un merito, un onore, un vanto; ricavarne vantaggio. machiavelli,
grado con menesteo, conducendo teseo sopra un monte del paese, come se volesse
/ che già del candellier hai ars'un poco; / a mal tuo grado rimarrai
di mala voglia, derare la cantatrice come un semplice strumento d'arte, come una
; ma, suo marcio grado, / un signor giusto e saggio...
doni, 3-14: io ho sfamato un gaglioffo due anni non me ne sapendo
, con benignità o con docilità (un omaggio, un consiglio); esaudire con
o con docilità (un omaggio, un consiglio); esaudire con generosità (
esaudire con generosità (una preghiera, un desiderio). petrarca, 366-130:
bontà. -render grado: contraccambiare (un beneficio, un favore).
grado: contraccambiare (un beneficio, un favore). c. ghiberti,
egli 11 presenti e rechi alcun'otta un canestro d'uve o di fichi;
terreno ricavata a mezza costa di un forte declivio e sostenuta da muri
successione più o meno uniforme lungo un pendio; largo gradino. iacopone
marte ed or su quei gradoni / saliva un fresco, or sen levava un fiacco
saliva un fresco, or sen levava un fiacco. bresciani, 1-ii-585: ogni cosa
, 466: a sinistra, su un gradone, i contrabbassi attendevano: di già
buzzati, 3-49: sono giunti a un grande anfiteatro. a sinistra, la cima
si possono scorgere i lastroni di mezzo e un pezzo della torre da cui partiva la
, 5-162: mi buttai giù per un canalone erboso ombreggiato da fìtti castagni e
, piccola leva imperniata su di un settore, serve a spostare in
mente. guadagnali, 1-ii-314: sarebbe un insensibil, graduale / abbassamento di temperatura
jovine, 363: egli ebbe con me un contegno misurato, cauto, graduale;
dalle teorie dei moti violenti nelle teorie di un progresso possibile e graduale, e più
lo stato non deve essere se non un instituto pefetta- mente adatto a favorire la
a costituire un'associazione, base di un futuro partito di riforme sociali, per arrivare
di riforme sociali, per arrivare ad un socialismo graduale, prudente, moderato, simile
latino, consistente in alcuni versetti di un salmo, che vengono cantati in forma
gradi; a poco a poco; con un moto progressivamente crescente o decrescente.
sia alto dalla caldaia al suo piano un mezzo braccio. crescenzio [tommaseo]:
falsificazione. ojetti, i-580: graduando un calorifero posto nella stanzetta dietro il muro,
: vi è [in dino compagni] un materiale crudo e accumulato e mescolato,
sia invece internamente sensibile: e in un inciso, nel risvolto d'una frase
. 3. disus. promuovere a un grado di dignità, di autorità,
. -in partic.: insignire di un grado accademico, addottorare, conferire la
qua, che ho graduato a ritiro un magazzino da grasce vicino alla mia villa
la particella pronom. ridursi gradatamente a un determinato stato, divenire a poco a
il quantitativo che ciascuno de'creditori di un debitor fallito dee ricevere a proporzione della
graduare (da gradus) 4 conferire un grado accademico'; cfr. fr. graduer
lo strumento a... è un idrostammo ordinario, graduato con migliamole o
penso dunque a farlo io pure [un elettrometro] a foggia di areometro o
cima alla sua asta graduata non già un piattello,... ma sibbene un'
dacché ve ne fu introdotta certa copia. un areometro perfettamente graduato può servire ad evitar
... nel canzoniere una storia, un andar graduato da un punto all'altro
una storia, un andar graduato da un punto all'altro. dossi, 991:
, 8-128: ho sentito... un « oh » più lungo di quello
la purità del suo fuoco nella materia di un petto sì scelerato. magalotti, 20-74
egli è rimaso graduato a vocabolo significativo d'un estremo giubbilo, gioia e gioioso essendo
, 1-ii-358: colui che parla non è un subalterno,... ma imo
dell'ordine. 4. insignito di un grado della milizia (o di un
un grado della milizia (o di un ordine cavalleresco); preposto a una formazione
. de'bardi, 1-2-45: quindi era un uterino mio fratello, / ch'è
, 1-99: non vogliamo già che un graduato, finito il suo triennio, possa
, 2-24: il graduato dei carabinieri, un faccione largo, rosso dal freddo,
baffetti arricciolati, si era avanzato di un passo. -non graduato: privo di
il sergente] come si chiede a un amico: « non si annoia lei,
cappellano non possedeva, per caso, un mazzo di carte? ».
5. disus. insignito di un grado accademico; laureato, addottorato.
: il serviva in ufficio d'aio un giovanni bilinski, giovane nobile e poscia
prender il portamento di supplica e non un maestoso contegno di chi comanda. romagnosi
gli vada a fare la sua filosofia in un altro stabilimento. migliorini [s.
. v.]: 'graduato'. è un anglicismo l'uso di riferire 'graduato
è lo studente che ha già ottenuto un grado accademico (quello di baccelliere),
secondo la graduatoria fissata dalla legge (un credito o un creditore). cfr
fissata dalla legge (un credito o un creditore). cfr. graduazione,
milit. nella marina, il servente di un cannone o di una mitragliatrice incaricato di
introduceva progressivamente tutti i registri, permettendo un crescendo graduale dell'intensità del suono.
qualifiche. alvaro, 10-112: era un impegno d'onore del collegio mandare agli
non prova che sia necessario il darle un prezzo superiore alla quantità del metallo e
. -in partic.: conferimento di un grado accademico, addottoramento, laurea.
o da una procedura fallimentare) secondo un ordine decrescente di preferenza, in modo
dal versamento del prezzo, provvede a formare un progetto di distribuzione contenente la graduazione dei
(introdotta nel 1950) e consistente in un ricorso fatto dal proprietario (già munito
a una determinata condizione; innalzare a un grado, a una dignità; nobilitare.
graduire), agg. insignito di un grado, di una dignità, di una
. ling. segno che, in un sistema grafico (alfabetico, sillabico, ideografico
picciolo arco di battaglia e rubinosa come un pomino d'amore. 8.
graffétta, sf. fermaglio costituito da un sottile filo metallico opportunamente piegato, che
. una graffetta da dispiegare per fame un lungo spiedo. 2. piastrina
metallica di forma semicircolare, munita di un chiodo per il fissaggio al muro,
verzura, / a cui bastò graffiargli un poco il volto; / del resto lo
se casca la guazza, / e se un ramo le graffia il viso e il
terra. de marchi, ii-129: era un volumetto molto sciupato e gonfio..
penetra così che a dentro spinga / un palmo almeno la ferrata punta, / tienti
dentro il fiume / scaricarono tarma e un po'più avanti / graffiarono rabbiosamente il
con riferimento agli artigli o agli zoccoli di un animale o alle mani e alle unghie
e graffiava la terra e ruggiva che pareva un leone. cicognani, 13-310: a
con le mani. pavese, 6-342: un gatto..., miagolando
cellini, 590: ancora si usa un altro modo per la separazione de'campi
graffiando tutti li detti campi sempre per un verso cioè per il traverso, perché in
. tracciare, delineare, imprimere (un carattere, una lettera dell'alfabeto, ecc
di libri, graffiandovisi le lettere con un ago, e con l'istessa celerità
l'autore... si scaglia contro un certo gianni, e con questa sua
105: la società cura che sempre un eschimese incontri in questo modo un etiope
sempre un eschimese incontri in questo modo un etiope; e ottiene così che i suoi
, 346: avrei voluto graffiare un po'di zucchero, un po'di
avrei voluto graffiare un po'di zucchero, un po'di biscottini, un po'di
zucchero, un po'di biscottini, un po'di pane. 8. locuz
venduto, sotto la fede papale, un vescovado da un veniziano cardinale e un
sotto la fede papale, un vescovado da un veniziano cardinale e un romano da farnese
un vescovado da un veniziano cardinale e un romano da farnese, e'quali l'imo
meritava d'esser lapidato chi si graffiava un poco con l'ingratitudine la mano.
io tolsi in dar la caccia a un vetturale, / a cagion di quel tristo
di quel tristo graffiasanti, / in un tempo è versato e ito male. monti
. marcantonio era uno spacciato graffiasanti, un solennissimo picchiapetto. imbriani, 2-
ruzza e scherza, e l'intrattiene un po', / e la fatai graffiata alfin
(72): vide venire per un boschetto... una bellissima giovane ignuda
pieni di figure graffiate e campite di un colore solo in qualche parte o nero
pellico, conc., i-235: un povero graffiatóre di chitarra che nella sua
chitarra che nella sua gioventù aveva studiato un po'di legge diceva ai creditori che
pelle provocata da un'unghia o da un oggetto pungente; segno lasciato da un
un oggetto pungente; segno lasciato da un graffio. -anche: l'atto di
... posta a giacere in un rustico letticello, e mitigatole il dolore delle
di graffiature. faldella, iii-71: per un po'[i gatti] vi fanno
uscito con una graffiatura nel viso e un colpo di pietra nella schiena.
denti, ma nella parte di sopra un osso continuato, segnato solamente in punta
poco male a quello poteva essare, è un graficuzo. = variante di area senese
lo più di mezzo braccio, trapassato da un regoletto di forma quadra, nel quale
di forma quadra, nel quale è fermo un ferro a simiglianza d'un chiodo,
è fermo un ferro a simiglianza d'un chiodo, e il regoletto dalla parte del
di ferro si vedeva; e l'un galeone con l'altro incatenarsi, sì
poteva. leonardo, 2-622: rubò un graffio di valuta di 22 soldi a marco
scabbia] con lo strofinare la cotica con un grafio o con un punteruolo. diodati
la cotica con un grafio o con un punteruolo. diodati [bibbia], 1-79
serve per recuperare una secchia caduta in un pozzo. aretino, 8-89: era
della pelle prodotta dalle unghie o da un oggetto acuminato. -per estens.: ferita
parini, 247: la donna è un animale / che passa in un momento
è un animale / che passa in un momento / dai graffi alle carezze. collodi
gloriosamente ferito. roba da nulla. un graffio. palazzeschi, i-370: si
si batté chicco e col sangue, un graffio sopra il braccio, lavò quel
, vi facemmo delicatamente accennare all'intomo un graffio. ojetti, ii-14: era la
i margini segnati in qualche punto da un graffio sottile, ancora vivo dopo tre anni
contorni e i lineamenti delle figure sopra un intonaco appositamente preparato; graffito.
oro, / ch'è a piè d'un tempio, ch'è dipinto a graffio
graffio, sgraffio, o graffito, è un imprimer figure ec. con un ferro
è un imprimer figure ec. con un ferro acuto all'intonacatura fresca de'muri.
-fare ai graffi: graffiarsi l'un l'altro, accapigliarsi. - anche
lippi, 6-102: ei, ch'è un fastidioso, appunto avea / fatto a'
appunto avea / fatto a'graffi con un che gli era a lato.
. pulci, 22-156: mal condotti un giorno siàno, / e'ci convien
. biringuccio, 1-83: un ferro fatto a modo di scarpello over
, tracciare lievi incisioni sul fondo di un pezzo. = infinito rifatto su graffito
su graffito (v.), secondo un presunto verbo lat. * graphire (
edile che esegue, in base a un disegno prestabilito, decorazioni ornamentali su una
x-4-187: il graffito era forse ad un tempo l'infanzia della pittura e della
pareti di palazzi, consistente nel sovrapporre un intonaco bianco a uno scuro, che
che veniva scoperto dall'incisione praticata con un punteruolo. -per estens.: la
, sgraffio, o graffito, è un imprimer figure ec., con un ferro
è un imprimer figure ec., con un ferro acuto all'intonacatura fresca de'muri
ch'han su le porte / sculto un ignoto stemma. ojetti, iii-12: una
lettere incise male e, in cima, un timido fregetto nero a graffito che te
te la fa sembrare la tabella di un ex voto. 4. in
effetto di tratteggio ottenuto sul fondo di un pezzo d'argenteria per mezzo di lievi
industria della ceramica, consistente nel rivestire un manufatto con pasta bianca o colorata e
. = part. pass, di un presunto verbo lat. * graphire,
rappresentazione scritta di una parola o di un singolo carattere dell'alfabeto; ortografia.
professor palloni scoperto nell'ode tanto lodata un caso di grafia viziata, ossia una
in lingua francese. landolfi, 3-197: un errore d'ortografia, uno di grammatica
fogli di poliamolo. -struttura compositiva di un brano musicale, prescindendo dalla traduzione sonora
grafico. capuana, 4-124: stette un bel pezzo a osservare, dietro una
]: 'grafica', arte di descrivere in un piano gli oggetti che sono in alto
scritto; per mezzo della scrittura o di un disegno. soffici, v-1-735:
. soffici, v-1-735: dato un nucleo di sensazioni poetiche, fissarne graficamente
fluenti, in modo che, per un ravvicinamento inatteso, ne resulti un moto lirico
per un ravvicinamento inatteso, ne resulti un moto lirico. sinisgalli, 6-23:
primi anni di rovani, varrà per tutti un aneddoto, il
si riferisce alla scrittura, allo scrivere (un segno, un accento, una forma
, allo scrivere (un segno, un accento, una forma).
il suo mondo poetico consistesse tutto in un tritume impalpabile d'immagini labilmente accennate.
riferisce al disegno; che consiste in un disegno, che si esprime per mezzo
, che si esprime per mezzo di un disegno; che ha attitudine al disegno
: esame che prevede l'esecuzione di un disegno (in contrapposizione alla prova orale
mezzi medesimi minutamente descrisse, anessovi ancora un delineamento grafico de'luoghi. rajberti,
additarci che ella è proprio tratta da un dipinto settecentesco. d'annunzio, iii-1-1103
posizioni dei treni su una linea con un sistema di coordinate ortogonali che recano nell'
, 3-268: parole inscritte sulle righe di un grafico: uno di quegli orari-grafici internazionali
la realtà con immediatezza ed espressività (un artista). algarotti, 2-278:
8. sm. rappresentazione grafica di un fenomeno, espressa mediante uno schema o
fenomeno, espressa mediante uno schema o un disegno convenzionale; diagramma. -anche:
diagramma. -anche: disegno schematico di un oggetto, di una macchina, ecc
il quale mediante linee porge l'idea di un fenomeno, di un'azione e delle
si potrebbe credere d'esser capitati in un paese d'irrealtà e d'incubo. bocchelli
, la loira, che ci dà un grafico della vita francese e dei suoi diversi
a cui è affidata la realizzazione di un cartello, di un volume, ecc.
la realizzazione di un cartello, di un volume, ecc.: distribuzione delle
grandi città (ed era affiancato da un 'comes 'romano che svolgeva analoghi
in polvere sugli organi di trasmissione di un autoveicolo, allo scopo di agevolarne il
2. in galvanoplastica, spalmatura di un sottile strato di grafite su un oggetto
di un sottile strato di grafite su un oggetto per renderne la superficie conduttrice di
, con frattura granosa, che credesi un composto di ferro, e carbonio.
. matem. ente matematico costituito da un insieme di punti (vertici) e da
an nunzio, 1-591: un fiorentino di reputazione arguto, egregio
rivelava certa sconnessione, certa agitazione: un grafòlogo vi avrebbe lucrato la perizia.
: il romanzo, la novella, persino un timido racconto per bambini pubblicato in una
la madreselva. gozzano, 356: sollevò un fascio di cartoline e di lettere.
quella canaglia che né meno sapeva storpiare un verso o sciancare un periodo, cominciò
meno sapeva storpiare un verso o sciancare un periodo, cominciò a sfrullare iscrizioni per nozze
. marin. strumento, costituito da un cerchio orizzontale graduato fornito di un regolo
da un cerchio orizzontale graduato fornito di un regolo diametrale ruotante intorno al centro,
[tommaseo]: il grafometro è un circolo od un semicircolo d'argento o d'
: il grafometro è un circolo od un semicircolo d'argento o d'ottone, esattamente
, esattamente diviso, ed accompagnato da un alidada o regola, che scorre sul
pianta e formar l'esatta descrizione d'un terreno. = voce dotta,
pavimento; e c'è piovuto: un croscio / d'acqua, un rovescio di
piovuto: un croscio / d'acqua, un rovescio di gragnuòla: ed ora /
di fresco nel bestiame, e d'un incendio nel fenile, e di dieci
se per avere occupato il trono vostro un momento ho ricevuto tante percosse, qual
gragnuòla di fucilate che stavolta hanno trovato un lago di sangue dove egli era stato.
famigliari, trovava nelle circostanze più futili un motivo di sfogarsi, di gridare, di
fitti e secchi come le beccate di un uccello infuriato. 5. disus
. pananti, i-29: s'io do un colpo al cerchio, uno alla botte
, che gragnolata è detta, che un osso solamente ha nel suo granello,
paolo, era entrare nel letto di un torrente coperto da graie. =
, xxx-n-31: io, che già manicavo un pan sì presto, / del manicare
, iv-2-926: i velivoli partivano l'un dopo l'altro a conquistare il cielo
sentivasi come abbandonata creatura in mezzo ad un gran tempio adob- bato a gramaglie.
si ornavano di gramaglie le porte di un sontuoso palazzo... giulia..
d'alberi si sporge / a riva d'un pallido stagno. d'annunzio, iv-2-833
2. nero, da lutto (un vestito). guerrazzi, 8-425:
petrarca, 105-34: un'umil donna grama un dolce amico. < = deriv
gramolatura a mano della canapa costituito da un cavalletto con ima fenditura nella quale si
baruffaldi, xxx-1-125: un de'già detti / fastelli sciolto,
non raffiguri se non il peccato d'un vecchietto che tenga stretti i lacciuoli della
serie unilaterali, ciascuna delle quali comprende un fiore ermafrodito inferiore e uno abortito superiore
gramigne attaccaticce de'nostri difetti se non un confessore? gigli, 91:
purg., 14-102: quando in bologna un fabbro si ralligna? / quando in
si ralligna? / quando in faenza un bernardin di fosco, / verga gentil
neppure la gramigna: essere infruttuoso (un terreno). - anche al figur.
dalla gramigna, coperto di gramigna (un terreno). palladio volgar.,
del graminaggio. = deriv. da un graminare (per gramignare2) non attestato
, che sono vissuti o vivono in un determinato spazio o in un dato tempo
vivono in un determinato spazio o in un dato tempo si sono attuate o si attuano
avere come oggetto anche la hngua di un singolo autore). -grammatica storica o
scolastico che descrive una hngua (o un dialetto) e ne insegna metodicamente la
, ii-549: qualche volta... un errore di gramatica è virtù e figura
princìpi: l'uno si è d'un vero verbo, molto lasciato dall'uso in
roberto, 155: gli aveva già fatto un piccolo corso di grammatica araldica.
regolano la regia e il montaggio di un film. -cultura, erudizione.
condotta. magalotti, 22-59: sarebbe un errore in grammatica da dame un cavallo
sarebbe un errore in grammatica da dame un cavallo allo scalco, e un altro al
da dame un cavallo allo scalco, e un altro al padrone. guerrazzi, iv-282
, più logica, meglio organizzata di un muro romano. 7. locuz
: sistemare grammaticalmente (una lingua, un dialetto). gioberti, iii-56:
era già stato messo in grammatica da un discepolo dell'ultimo budda. -parlare
della teoria. piovene, 5-89: un principio fondamentale della vita lombarda: vale
regole grammaticali. aretino, ii-24: un presuntuoso capestrulo osa irritare i gravissimi precettori
2. che tratta di grammatica (un testo). tommaseo, 1-345:
. tommaseo, 1-345: mi dona un suo trattateli grammaticale. -che
grammatica. chiabrera, 582: giungerei un nome sostantivo ad un aggettivo, parlando
, 582: giungerei un nome sostantivo ad un aggettivo, parlando come si parla in
3. ant. latino (un vocabolo); scritto in latino (
vocabolo); scritto in latino (un libro). buti, 2-62:
due modi può dall'autor suo deviare un traduttore... l'un modo
suo deviare un traduttore... l'un modo è grammaticalmente, poeticamente l'altro
decimo- settimo non uscì... un libro... scritto grammaticalmente.
voci... si posson prendere come un non so che neutro o mascolino,
1-178: io feci con me stesso un solenne giuramento: che non risparmierei oramai
e cadaverica non può soggettarsi se non un grammatico. tenca, 1-51: i gramatici
non... a mo'd'un industre grammatico o d'uno stilista.
vadino mescolando. caporali, ii-84: un certo audace / grammaticùccio... rubbar
/ grammaticùccio... rubbar volea / un barbarismo cotto su le brace. allegri
a favorino filosofo appresso gellio non bastò che un tal grammaticastro di roma sapesse le spezie
cattaneo, ii-2-288: dal peso d'un centimetro cubo d'acqua distillata e ridotta
di sale. buzzati, 1-131: un fucile aveva sparato -con la sua carica
sottili ceselli superava di poco quello d'un grammo d'oro grezzo. 2
cgs, equivalente alla millesima parte di un chilogrammo-massa (è detto anche grammo-massa)
vi fu... nelle sue parole un grammo di sincerità. deledda, 1-866
suo dolore non si sarebbe alleviato di un grammo. onofri, 50: ogni grammo
grammi-àtomo). chim. quantità di un elemento la cui massa, espressa in
grammoequivalènti). chim. quantità di un elemento la cui massa, misurata in
per il grammofono (una registrazione, un disco). = deriv.
). chim. la massa di un determinato composto rappresentata dalla sua formula.
equivalente: il rapporto fra la massa di un grammo-ione e il numero di cariche,
cole). chim. la quantità di un corpo semplice o composto la cui massa
che tace. viani, 19-393: un uomo abbeverato di sogni che fuggì gramo
io qui vivo nel fango, / sono un gramo rospo che sogna. saba,
saba, 4-19: gli fece, a un fondo / di fiasco, un nido
a un fondo / di fiasco, un nido; ritrovò quel gramo / rimbeccata e
e. gadda, 138: non sono un umile fante, ma un soldato d'
non sono un umile fante, ma un soldato d'italia a ora a ora buono
tribolato (il mondo, la vita, un periodo di tempo). pucciarello
a la mia engorda fame / donarne un poca, per cui veder lume /
angoscioso; funesto (una persona, un pensiero, un fatto, ecc.)
(una persona, un pensiero, un fatto, ecc.). l
ora. -ant. da lutto (un abito). boccaccio, iii-12-15:
gracile, macilento (il corpo, un membro). maestro alberto, 131
araldica; stupenda. -infruttuoso (un terreno); stentato (una pianta
. -secco (il letto di un fiume). magalotti, 2-4:
-fatiscente, cadente, squallido (un edificio, una città).
boriili, 3-29: si tratta di un vano,... nel centro della
6. figur. scarso, insufficiente (un raccolto, l'esito di un'attività
l'esito di un'attività, di un lavoro). nievo, 285:
in una specie di prigione a leticare un gramo pane. -che ha poca
. -che ha poco calore (un sentimento); mediocre (una colpa
. -confuso, poco comprensibile (un suono, una voce); vago
, una voce); vago (un ricordo). dante, inf.
udiamo venir dalle stive... un gramo strimpellìo di mandolini. e. cecchi
, da sole debole (una giornata, un momento del giorno). bocchelli
era composto da una stanga mossa da un argano). -attualmente, apparecchio usato
e dirompono la pasta per mezzo d'un adattato strumento che dicesi stanga e gramola
, usciva dalla bottega qualcheduno che portava un pezzo di cassone, o di madia
dà a gramolare, sia tenuto prima un poco all'umido perché regga meglio.
: il di più non è se non un gravame, per lo stomaco. e
dal borgo viene e poi s'arresta / un gramolare: fanno il pane / per
della natura [tommaseo]: ne distaccano un tocco [di ferro in pasta
): di etimo incerto, forse da un relitto prelatino * grama, di
: * gramolata ', è un sorbetto più acquoso, perché meno congelato
1-53: dirompono la pasta per mezzo d'un adattato strumento, che dicesi stanga e
gramola, e perciò... un pane così lavorato si chiama gramolato.
questa gramuffa non sapea / gli venne un tale ipocondriaco umore. =
gli affamati gramuffastronzoli ordinariamente pare di sapere un buon dato, ed abbacano il più
togli una poca di grana pesta e un poco di verzino. firenzuola, 572:
m. villani, 11-17: feciono correre un ricco palio di veluto in grana foderato
o grana. pascoli, 989: un altr'uomo che vestìa di grana, /
minore vicinanza, per cui la massa assume un aspetto più o meno compatto).
. galileo, 3-1-90: quel divenire [un vaso d'argento] oscuro non procede