fossi nella terra de'miei padri dove ho un abituro, io ti raccorrei meco per
sp., 8 (128): un piccolo abituro, un bugigattolo, dove
(128): un piccolo abituro, un bugigattolo, dove dormiva il sagrestano.
divisiamo di cominciare... col fabbricare un numero di casupole con recinti..
, iv-1-797: la casa confinava da un lato con un abituro basso dove stavano i
la casa confinava da un lato con un abituro basso dove stavano i contadini.
pietra, / sciogliere l'alito torbido d'un suo comignolo. ojetti, i-428:
suo abituro... vedo brillare un filo di rame che lo lega al mondo
dentro, pare il nudo abituro di un eremita. palazzeschi, 7-259: credo non
abituro / paulo di dono non finì un mazzocchio / ch'egli scortava. -figur
consolazione. 2. rinunciare a un principio; rinnegare. magalotti, 9-1-61
è abiurarla...) è un sacrifizio che il bon senso non può assolutamente
: costrutto sintattico latino (costituito da un participio e un sostantivo in caso ablativo
latino (costituito da un participio e un sostantivo in caso ablativo), sciolto
, entro cui ha l'ufficio di un inciso, a indicare una circostanza contemporanea
s. v.]: rimanere come un ablativo assoluto: sospeso, per cosa
sf. medie. asportazione chirurgica di un organo o di una parte del corpo umano
, sm. titolo con cui si designa un inviato del papa [ablegato apostolico)
e il parroco, attingendo l'acqua con un vàscolo, la versò tre volte su
abluzione è salutare ma non è che un principio. gozzano, 293: le donne
per generosa sottomissione): ed è un atto di schietta intimità spirituale.
fatica ci vuole ad alzar di terra un alto edilìzio spirituale, quanti atti di annegazione
mostruosa orchidea. marotta, 5-163: un abnorme costume dai pantaloni doppi.
. annullare d'autorità, revocare con un atto legislativo; abrogare; vietare.
dicesse che vanno abolite perché ogni tanto un torero vi muore per una cornata al
l'importante per me era di abolire un pochino me stesso. civinini, 1-265
silenzio: fare di me, socialmente, un essere inesistente. tozzi, i-293:
. borsi, 2-165: voglio adottare un altro stile per questi scritti, anzi
capire io solo. marotta, 2-13: un angelo curioso si affacciò nella stanza,
si affacciò nella stanza, ma con un impercettibile battito di ciglia il signore lo
gozzano, 964: ah, se bastasse un semplice atto della volontà per abolirci,
disperando dell'abolito governo, voleva farsi un merito col nuovo. manzoni, 355
: la lucidità talvolta s'accompagna a un orrore quasi animale che sembra il castigo
ovvero dalle forze vitali, l'abolizione d'un tal vizio, che l'arte non
cuoco, 1-139: il governo avea abolito un terzo della decima, ed avea fatta
agli occhi divini, che non è un ragno, anzi un rospo puzzolentissimo. giordani
che non è un ragno, anzi un rospo puzzolentissimo. giordani, 11-68:
fanno tante ribalderie, che sanza fallo è un orrore e abo- minamento di pensarle,
ed abbominato, quanto riverito ed adorato un tempo. svevo, 5-459: carina
. serao, ii-28: l'amore è un dolore, il matrimonio è un'abominazione
20 (343): non fu che un primo passo in una strada d'ab-
abominevole, né che peggio stia ad un gentiluomo. boccalini, i-278: la
era stato condannato. marino, 4-75: un mostro abominevole ed orrendo. d.
in fatti corrotto a segno da più di un secolo nella nostra italia il comico teatro
de sanctis, i-184: mirra ama di un amore abbominevole e lo sa. nievo
per far salir d'empi olocausti / un fumo abominevole a le stelle, / aggiunto
rattere abominevole che ha un'azione, un sen timento; senso di
14: ne la città di pavia fu un giovano religioso el quale era molto avvistato
che fusse stato più sozzo d'un asino, poi che sì bruttamente e sì
di questo, come si fosse rallegrato un altro che, dopo grande abbominio dato a
io te piango, e in un la mia sventura; / ché in tutta
crimontigiano, 175: l'abomiello è un arboscello colle stiani, che dapprima avevano manifestato
così redi, 16-ix-107: per un certo suo nativo aborrimento a'grande
aborrire. testare profondamente (con un senso di ripu aborrènte (
cose delle donne [crusca]: con un animo sperarla col dirle così ad un tratto
con un animo sperarla col dirle così ad un tratto di no. guicciardini, aborrentissimo
senza grandissimo fastidio. idem, 655: un frate e predicarti la castità e l'aborrire
. gioberti, ii-246: la monarchia un ingrato eccesso; / tinto di simil macchia
851: tessere abono su pietosa lira / un inno lordo di e più aborrente.
e onore. idem, iii-318: un amore sviscerato a tutto una gran
è buono e bello, e all'incontro un grande abbor 2. schivare
tedio] poi deriva, spesse volte, un abborrimento, gnanza). per tutta
sp., io (184): un ram abboneva il luogo rio
, che gioco tale abborre, / sopra un vuoto destrier borrimento vi giurai. leopardi
: il senso nostro monta d'un salto. lambruschini 1-85: bisogna risolvere
e abborrimento alla coraggiosamente di staccarsi un poco dalle cose esteriori, morte.
nimico. gretto e pettegolo era pure un sentimento nazionale bandello, 1-10 (i-134)
sp., 2 (36): un giovine schietto e nemico d'ogni insidia
[ediz. 1827 (34): un giovane schietto e abborritore d'ogni insidia
manuzzi]: talora le pedate di un lupo han fatto tutto a un tratto abortare
pedate di un lupo han fatto tutto a un tratto abortare una cavalla gravida.
le loro idee, piuttosto che servirsi d'un termine non registrato nelle tavole della lingua
ripudio di una dottrina, abbandono di un partito. giovanni dalle celle [crusca
: chi ripudia totalmente una dottrina, un partito, una posizione morale e politica
nostri genevra... si è fatta un ricettacolo ed un rifugio d'apostati.
. si è fatta un ricettacolo ed un rifugio d'apostati. mazzini, ii-232:
ispavento, come se da ogni lato sbucasse un nemico, un apostata, spuntasse un
se da ogni lato sbucasse un nemico, un apostata, spuntasse un pugnale. d'
un nemico, un apostata, spuntasse un pugnale. d'annunzio, iii-2-124:
propria religione, abbandonare una dottrina, un sistema morale. passavanti, 163
1-136: un'apostema sanguinea grossa come un ovo d'oca. sarpi, i-37:
dello apostolato, che già era dato ad un altro. 3. l'opera di
panzini, ii-433: si sentiva capace di un apostolato contro questo inverecondo giuoco dell'amore
giudicio di prelato, e proprio degno d'un nunzio apostolico consumato nei governi ecclesiastici.
ne assegnavano in ragione, esser questo un dir più proprio: avvenendo talora che
apostolica benedizione. 3. degno di un apostolo; simile agli apostoli (nell'
e riposato. beltramelli, iii-816: un compagno di apostolica dolcezza. fu appunto
è vestito [s. paolo] di un panno rosso roma, governata dai successori
santo arcivescovo... veemente come un apostolo, fiero come un tempiario.
veemente come un apostolo, fiero come un tempiario. deledda, ii-393: il
, ii-393: il sacerdote, assistito da un vecchio paesano che sembrava un apostolo,
assistito da un vecchio paesano che sembrava un apostolo, calvo come era e con
3. evangelizzatore di una regione, di un popolo; missionario. d.
quindi a una povertà assoluta, a un ascetismo estremo). cavalca, 9-5
e passione, interrompendo un'esposizione o un racconto. boccaccio, 3-2-261:
credo, « o bue! », un grido che loro emettevano come un muggito
, un grido che loro emettevano come un muggito, prolungando quella vocale mezza e
mezza e e mezza u, forse in un richiamo da pastori. = voce dotta
manca la lettera, in forma d'un piccolo c con la pancia,..
chiamato fu apostrofo,... quasi un rimovimento e slonta- namento di quella povera
plur. -i). matem. in un poligono regolare: la perpendicolare abbassata dal
altezza di una faccia laterale triangolare di un tronco di piramide regolare. -il segmento
-il segmento compreso fra il vertice e un punto della circonferenza base (in un
un punto della circonferenza base (in un tronco di cono circolare retto).
apoteòsi, sf. deificazione, elevazione di un mortale fra gli dei.
, esaltazione di una persona e di un evento. berchet, conc.,
, ii-580: ecco di che fu capace un principe a cui l'adulazione de'contemporanei
quasi tutta in ombra, è come un gran cannocchiale puntato su quell'apoteosi.
mei, 261: la dose sarà a un di presso quella mezza dramma
, tr. (appacchétto). fare un pic colo pacco, mettere
colo pacco, mettere in un pacchetto; impacchet tare.
si accostavano, lasciando aperta la scena con un grazioso dintorno appadiglionato. appadronare
appadróno). prendere possesso (di un fondo); esercitare il diritto di proprietà
2. che è stato assegnato a un padrone (un podere);
che è stato assegnato a un padrone (un podere); che è stato
); che è stato assunto da un padrone (un servo, un contadino
che è stato assunto da un padrone (un servo, un contadino).
da un padrone (un servo, un contadino). tommaseo [s.
a possederlo con ferma proprietà. 4 un servo ', segnatamente di campagna, 4
soddisfacimento (di un'aspirazione, di un desiderio); stato di soddisfazione fisica
curiosità sarebb'egli, se potessimo fare un viaggio nella gran stella di giove.
. vi possono essere molti piaceri in un uomo, ma non vi ha nello
non vi ha nello stesso uomo che un solo appagamento... uappagamento consiste
. soffici, v-1-638: c'è un istinto pittorico che porta a vedere il mondo
che porta a vedere il mondo come un tessuto di toni, di masse e di
ritmicamente distribuiti... chi a un quadro non chiede, anzitutto, questo
occhio e dell'intelletto per mezzo di un arabesco armonioso,... aspetta dalla
cosa di più appagante l'avidità d'un intelletto volenteroso d'intendacchiare. manzoni,
stabile, non abbiamo punto inteso d'opporgli un vizio suo particolare. d'annunzio,
; contentarsi; esaudirsi; estinguersi (un desiderio, la sete, la fame
ella ebbe vergogna. idem, 75-6: un sol dolce penser l'anima appaga.
i-380: se non vi riuscirà convincere un animo ostinato e disposto a negare qualunque
che scarmigliato e vago / i campi di un bel sen scorrea fastoso, / forma
fastoso, / forma con verde nastro un fren vezzoso / la bianca man per
alla prima; ma più che mai se un povero diavolo viene a esibire la sua
diavolo viene a esibire la sua servitù a un sì povero diavolo come io sono.
della sua indole -mi rizzai cresciuto d'un pollice per l'aggiustamento.
ora, dafni, pensa che tu sia un torello e che io sia ima giovenca
: è l'averani il brutto egli è un demonio, / che in quanto nel
rottami di tali nichi si pro- sume un tal sito essere spiaggia di mare, dove
appaiate ed uscite all'aria, sarà un altro discorso. foscolo, v-94:
che le lunghezze delle due aperture resultassero a un incirca le medesime. alvaro, 9-256
appalanchi). ant. piantare un terreno (o un fondo d'acqua)
ant. piantare un terreno (o un fondo d'acqua) a pali profondamente
la coesione, ma talora per ostruirlo con un impedimento). lettere e
. poliziano, 192: non si vuole un amadore / sempre mai tenere in gogna
non l'appalesar, ti scovrirei / un pensier che nel cor gran tempo ascondo
ria madrigna. mazzini, ii-115: e un ardore, una concordia mirabile s'appalesarono
: appallottolò una vecchia camicia per farsene un guanciale. 2. rifl. avvolgersi
.. non vi si distingue neppure un minimo moto di respirazione. gramsci, 168
] molto e così li potei addomesticare un poco; non si appallottolavano più quando
grasce. b. segni, 5-47: un tal modo, come io ho detto,
2-5-308: viveva nella città di roma un onorato uomo,... il
40: ci si abbuona al teatro per un corso di rappresentazioni; ci si abbuona
col parrucchiere; ci si appalta con un fabbro, con un manescalco, anche col
si appalta con un fabbro, con un manescalco, anche col medico: ci
col medico: ci si associa a un giornale, a un'opera in corso di
vuoti. magalotti, 9-1-173: venga un peripatetico ad appal tarmi con
conserva di pesci, e ne era appaltatore un ebreo. cattaneo, ii-2-181: gli
è d'interessare l'appaltatore a compiere un lavoro colla massima economia di tempo,
giorno, in una logica transazione con un appaltatore... era rimasto sul
era rimasto sul suo tavolo di capo ufficio un bel cadò, leggero leggero: mille
, 23 (382): costui è un appaltatore di delitti, un disperato,
: costui è un appaltatore di delitti, un disperato, che tiene corrispondenza co'disperati
s'impegna, nei confronti di un committente, al compimento a proprio rischio
a proprio rischio di un'opera o di un servizio ricevendone un corrispettivo in denaro.
un'opera o di un servizio ricevendone un corrispettivo in denaro. b.
relazioni, sono, intrinsecamente considerate, un vero appalto dato dai soscrit- tori (
giocondità. redi, 16-ii-95: per un grembo di bei fiori / mille amanti io
, credendosi per questo verso di farsi un partito favorevole. tommaseo- rigutini, 1638
; per ingannare, o per soddisfare un soverchio amor proprio... a certi
non v'appan- cacciate / cicisbeando sur un cimitero. = deriv. da pancaccio
. allegri, 63: l'un s'acconciò... su l'estrema
. allegri, 78: che mentr'un è colà fra due guanciali / appanciollato
francia, che almeno mi s'assegnasse un decente appannaggio. ojetti, i-560: solo
cosa ben più semplice:... un onesto appannaggio della vita. pasolini,
nostri giorni. popini, i-29: un mondo che non sai e non conosci,
del rinascimento. baldini, i-526: un treno in corsa è la naturale compagnia
la naturale compagnia, il naturale appannaggio di un fondovalle. penna, 1-139: la
macchia di colore oscuro paiono ricoperte di un velo formato di minutissime gocciole d'umore
sbarbaro, 1-197: appena... un appannamento negli innocenti occhi sbarrati.
per l'umidità dell'aria o di un alito); offuscare, rendere opaco.
velarsi. molza, 17: sovra un gran sasso, / cui verde musco
. campanella, 2-285: mirando in un specchio [le vecchie] l'appannano,
: io m'accosto a te come a un cristallo lucidissimo che si teme appannare col
la tua bellezza; / vi farebbe un pensiero quel che un alito / sullo
/ vi farebbe un pensiero quel che un alito / sullo specchio, che subito
infusovi dell'olio di tartaro, appannano un poco, cioè diventano albice. baretti
diventano albice. baretti, ii-9: un vetro che assiste la vista di tizio
: la piccola faccia era diventata d'un colore cinereo,... gli
povera creatura pareva sotto l'azione d'un veleno violento. panzini, iii-649:
. appannare nella ragna: cadere in un inganno. pulci, 22-40: rinaldo
, 10-104: là una falda porgeva un seggio erboso, o di verde muschio
: sostenendo con tutte due le mani un gran rinfrescatoio di cristallo tutto appannato e
.. è qua e là come un cristallo appannato da un alito. idem,
e là come un cristallo appannato da un alito. idem, iv-2-1299: passa
ascoltavano [le donne] trasognate in un soave abbandono, specialmente quelle mature come
, 1-107: ancora si distende / un dòmo celestino ed appannato / sul fitto
aperta davanti agli occhi, come schiarisse un vetro appannato. 2.
attutito, reso fioco (la voce, un rumore). oriani, vii-698:
. cennini, 121: togli un pezzo dell'oro, che sia ben
toccar de'morsi e de'calci quanti un ne voleva. = deriv.
e le braccia si piantarono nella rena, un demone parve le tirasse verso il profondo
. risposi che io era figliuola d'un gran gentile uomo. sacchetti, 5-44:
tale, onde vo'procurare di mortificarlo un po'poco. gioberti, ii-134:
stato dal sommo autore della natura fatto un cotanto apparato di radici, gambo,
5-41: benché avesse [il brunellesco] un grandissimo fondamento di geometria,..
fondamento di geometria,... fosse un eccellente disegnatore e scultore, e avesse
parve a chi v'entrò d'entrar in un paradiso, tanto era bello il luogo
sovente nelle stesse occasioni quasi altrettanto in un apparato funebre. praga, vii-341: il
pagherà. soffici, 11-66: avevo visto un bambino morto, disteso nella piccola bara
maggiore... fanno pensare a un duomo paesano. -figur.
vedere da vicino tutto l'apparato di un processo. d'annunzio, iv-1-837:
. d'annunzio, iv-1-837: in un attimo egli rivisse i più alti momenti lirici
mi pareva la trasformazione in architettura di un immenso apparato digerente. un apparato organico
architettura di un immenso apparato digerente. un apparato organico, vivente. idem,
6-139: i mobili hanno anch'essi un apparato polmonare e possono essere molto più pericolosi
e possono essere molto più pericolosi di un mazzo di fiori odorosi. 6
, della burocrazia). -apparato di un partito: l'insieme dei quadri dirigenti
che commentano e interpretano in modo continuato un testo giuridico. 8. filol.
correzioni e delle scelte di varianti in un testo letterario, accompagnate dalle note in
dei rilievi dovuti all'attività eruttiva di un vulcano. = fr. apparai
5-8 (71): e fatto fare un grande apparecchiamento, come se in francia
la natura apparecchiando ad una nobile anima un vii corpo, o la fortuna apparecchiando
corpo, o la fortuna apparecchiando ad un corpo dotato d'anima nobile vii mestiero
è presso. tassoni, 10-8: un mirabil legnetto apparecchiato / a la foce de
bar etti, ii-17: apparecchiami dunque un letto per due o tre notti; ché
suo bel labbro intanto / t'apparecchia un sorriso. foscolo, sep., 146
tavola per il pranzo; ammannire (un pranzo, le portate, le vivande)
è spianata, si è spianata tutta per un sorriso. non ero andato alla mensa
ora volendo loro apparecchiare, intendo fare un generale convivio di ciò ch'i'ho
il pane quotidiano apparecchiava non per tanto un suo nobile convito e partiva a tutto
: io mi feci al mostrato innanzi un poco, / e dissi ch'ai suo
non ben si ripente / de l'un mal chi de l'altro s'apparecchia.
un'impresa, l'esecuzione di un lavoro; apprestamento, preparativo.
che s'addossava alla torre; e un colpo dopo l'altro così alla sordina
l'altro così alla sordina fu fatto un bel buco. d'annunzio, iv-2-149:
che è procurato e opportunamente disposto per un particolare uso; corredo, attrezzatura;
corredo, attrezzatura; armatura (di un guerriero); finimenti (di una cavalcatura
il corpo di guardia al seguito di un gran personaggio. ugurgieri, 28:
g. m. cecchi, 22-25: un servitor nostro di casa ha avuto /
servitor nostro di casa ha avuto / un luogo a l'arte de gli speziali,
alle nozze / di qua, e vale un mondo per far uno / apparecchio.
, ne indovinò il motivo, e provò un leggier turbamento. nievo, 107:
e alle cameriere accorse pur esse, componeva un bellissimo apparecchio di assistenti alla mia passione
panzini, iii-96: viene lisetta. porta un bell'apparecchio: tovagliolini, rosoli gialli
di marmo, talmente ben connessi da formare un sol corpo monolitico. un giorno quando
da formare un sol corpo monolitico. un giorno quando si scoprì un'incrinatura in
di quelle virtù, che il mondo da un figliuolo di così savio genitore si prometteva
-ant. l'insieme dei ferri occorrenti per un intervento chirurgico. alghisi, 1-56
state è appresso. sannazaro, 4-85: un lieto fausto avventuroso giorno / s'apparecchia
s'apparecchia / al dolce assalto, un gran rumor che suona / dal vicin
luca pulci, 1-104: e sotto un alto robor ce n'andammo, / con
da parati a fiori, una credenza e un lume centrale sospeso sopra la tavola apparecchiata
a qualche grave evento: e indica un atteggiamento forte e attivo).
preparazione di una cosa in vista di un determinato uso; apprestamento del materiale che
apprestamento del materiale che deve servire a un lavoro. boccardo, i-167:
) coordinati in uno stesso complesso per un determinato servizio. sinisgalli, 6-120
e col capecchio. varchi, reggiato con un fiasco di vino. s. agostino volgar
, 4-379: fatto dunque con diligenze reiterate un = comp. di pareggiare (v.
. il significato del n. 2 è un -in particolare: schiera armata.
saracina, audace: / ben centomila sotto un gonapparentare, rifl. (m'apparènte
(m'apparènte). stringere pain un tratto disciolto. foscolo, v-351: in
erasi apparentata sedici in unione con un aggettivo che ne indica il parvolte.
mi è venuto in mente di comperargli un grammofono, o un apparecchio della radio
in mente di comperargli un grammofono, o un apparecchio della radio. idem, iii-726
giorno che l'abbiamo convinta a mettersi un apparecchio, ne restò spaventata, « ma
« fra poco le mettiamo le gambe. un apparecchio americano nuovo, perfetto. glielo
la loggia municipale, era stato issato un apparecchio radio, incoronato da un trofeo
issato un apparecchio radio, incoronato da un trofeo di bandiere. pavese, i-98:
di bandiere. pavese, i-98: dopo un po'che attendeva ascoltando il clamore di
bisogno di gridare. do un'occhiata a un apparecchio. sinisgalli, 6-118: l'
ho chiesto... di mandarmi con un apparecchio verso il polo e di lasciarmi
, due, quattro, sei. manca un apparecchio. ma a vienna ci sono
ci sono arrivati. pavese, 4-207: un apparecchio mitragliò inferocito una batteria antiaerea -si
(o di una tavola) con un trattamento a base di sostanze speciali.
prepara per ricevervi sopra il colorito d'un buon costume. 9. tess
nel significato di * aeroplano 'è un calco del fr. appareil. appareggiare
dove ha figurato dio, portato da un gruppo di angioli ignudi e di tenera età
diverse apparenti come ne'rapidi intervalli di un balenìo. -ant. cosa apparente
di tabacco, e lo inghiottiscono senza un minimo pregiudizio almeno apparente; e pure
, i-495: era un'ora e un quarto in circa dell'orologio comune, quando
sua faccia dall'abbondanza dei capelli castagni un poco rilasciati acquistava una finezza estrema,
piano piano per sparire senza voltarsi e senza un movimento apparente, quasi temesse di essere
e peregrino aspetto, mi fece nascere un incredibile desiderio. non corrispondono all'
trovarsi sempre questo poco di bagnamento in un luogo solo è assai apparente cagione di
chi due e chi tre compagni vestiti d'un panno divisato molto apparente. boccaccio,
chete. biringuccio, i-53: si scoperse un fìlonetto d'oro come un fil di
si scoperse un fìlonetto d'oro come un fil di spago grosso, il quale,
è autorizzato a ricevere il pagamento di un debito, con l'obbligo però di rimetterlo
apparente: che si può ridurre a un numero intero (essendo il numeratore multiplo
sostanzialmente incerte. mazzini, ii-52: un popolo virile e nobilmente altero, ma forzata-
. ojetti, ii-302: e in un mondo apparentemente governato dalla quantità è ancora
che era stato sostenuto nella lotta da un così fiero istinto di predominio, aveva
3. forma visibile con cui un essere invisibile si manifesta (ed esprime
, ix-11: come di sopra a un biblico disastro, / nelle apparenze, il
, il velario si leva / lungo un lido, che da quell'attimo / si
): amor sì non è altro ch'un desìo / criato sol ne la concupiscenza
, / e con volere e con un piacer rio / chiamato amor, non visto
avaro, / quando a l'iride un arco il sol colora. d'annunzio,
simulazione. - darsi vapparenza: ostentare un atteggiamento, per far concepire di sé
. manzoni, 1086: gli fece un interrogatorio in fretta in fretta, per
. palazzeschi, 4-320: non è un matrimonio perbene, sono tutte apparenze, è
matrimonio perbene, sono tutte apparenze, è un matrimonio d'interesse. boine,
in apparènza: a quanto risulta da un giudizio superficiale, che non coglie la sostanza
, 29-87: voi non andate giù per un sen- tero / filosofando; tanto vi
che si scorgono di sera in sera in un corso lunare. c. dati,
e si appariglia con la cornatura di un cervo e con la cervice di un cavallo
di un cervo e con la cervice di un cavallo. = deriv. da
agobbio, nel contado d'agobbio apparì un lupo grandissimo e terribile e feroce. leonardo
come del mese di giugno è apparito un gigante che vien di la diserta libia.
lacci a l'elmo suo, d'un salto / (mirabil colpo!) ei
, i-202: nella città non appariva un lume, non si udiva una voce
non si udiva una voce, pareva un sepolcro: era il silenzio della paura.
, 48: alla finestra appare / curioso un gentil viso di donna. d'annunzio
apparvero i sanculotti. deledda, ii-26: un gatto bianco le andava dietro, slanciandosi
in là per quella strada fu tutto un apparire e sparire, mettersi in sentinella,
e sparire sul crepuscolo, più veloce d'un pipistrello, non fermava alla mia stazione
mirò afflitti / travagliarci e adirati, un dì la santa / diva, all'uscir
: allor sentìo venir dal fin amore / un raggio che passò dentro dal core,
: la sua leggiadra vesta / è d'un drappo contesta / d'argento e seta
apparito; cangiava quel breve anelito in un respiro armonioso. ojetti, 112: deve
grandezza e nobiltà la esecuzione del mandato d'un signore adirato. tasso, 2-15:
. baldini, 4-43: solo in un secondo tempo t'accorgi quanta vera eleganza,
sole, ancor che tal reflessione passi per un foro così angusto, che dal luogo
le avversità gli appariscono come correzioni d'un dio che perdonerà. pellico, ii-78
, 1-435: quella pietà che ispira un colpevole senza che però cessi di apparire
, era proprio quello che si dice un tipo comune, da cartolina illustrata: formosa
illustrata: formosa, sgargiante, con un viso appariscente e i capelli neri.
dirittamente famiglio da dover esser caro ad un gentile uomo di questa terra..
ritrovarsi lassù all'apparita dell'alba è un bel piacere: vedesse, quanto mondo!
l'acconsolata / o l'apparita o un altro tra gli innumeri / di cui a
.. s'avessero a trarre a sorte un numero di cavalieri romani, i quali
ed apparitori. bruno, 54: eccovi un di com- positor di libri bene meriti
, apparitori con una grammatica nova, un dizionario novo. 2. chi precedeva
chi precedeva il carro degli appestati suonando un campanello di avvertimento. manzoni, pr
carri, avvertendo, col suono d'un campanello, i passeggieri, che si ritirassero
panzini, i-597: nell'atrio c'era un prete che parlava con l'apparitore.
, lat. appàritor -oris * cursore di un magistrato'. cfr. isidoro, 10-18
. verga, i-81: in quel momento un riflesso rossastro si disegnò come una apparizione
figura erta non sembrasse l'apparizione di un fantasma. 2. figur.
: comparire. viani, 14-241: un vassoio colmo di tortelli ripieni ha fatto
. il rendersi visibile, il sorgere di un corpo celeste. galileo, 452
novella da dioneo raccontata, prima con un poco di vergogna punse i cuori delle
delirante muta / sopra tre palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico
palmi d'un rotondo ciottolo / in un perfetto bilico / magicamente apparsa? c.
da letto, salotto e bagno in un albergo. c. bartoli [
sale con le stanze di sotto facciano un appartamento comune per la state. tasso
. magalotti, vi-154: entrate in un appartamento terreno, che dopo aver ricevuto
: appartamento, denominazione che suol darsi a un quartiere più grande e più sontuoso
cui siano maggiori comodità che non in un semplice quartiere. pellico, conc.
gli agi annessi alla mia nuova dignità; un sontuoso appartamento, portieri a bizzeffe,
in giro... per cercare un piccolo appartamento, per comprare il letto
vii-820: ricordava d'essersi smarrito in un appartamento sconosciuto, pieno d'ombra e di
la disgraziata vedova, costretta ad affittare un piccolo vano del suo modestissimo appartamento.
per racimolare una somma con cui comperarsi un appartamento di tre stanze. co- misso
fiacchi, 149: dopo aver roso [un tarlo] molti giorni in pace,
appartamenti dell'inferno parla de'lussuriosi ha un verso abbastanza melenso, e poco degno di
iii-566: qui ho tolto a pigione per un mese un appartamentino in casa di un'
ho tolto a pigione per un mese un appartamentino in casa di un'ottima..
ojetti, ii-352: alla finestra d'un appartamentino al terreno sta un operaio con
finestra d'un appartamentino al terreno sta un operaio con la moglie. dietro a loro
due camere con letto grande, bagno, un ingresso. alvaro, 9-354: avevano
ingresso. alvaro, 9-354: avevano preparato un appartamentino, e lo avevano mobiliato con
appartamentino, e lo avevano mobiliato con un letto novecento, una poltrona nuova tutta
luogo solitario (e di solito denota un senso d'isolamento, di distacco o
esempio villa borghese, e avremmo fatto un colpo con una di quelle coppie che si
: interrogarono l'antonia, cercandosi l'un l'altro al lavoro per le mine
, che questa maninconia de'soldati era un indicio certo di male. cellini, 2-54
papaveri, ed uno scettro appartato da un canto. campanella, 1078: dicono
lavoro. foscolo, v-371: essi fanno un mondo appartato che consistendo di pochi dev'
tolsero loro le armi e furono condotti in un luoguccio umido, appartato, e ben
, i-61: la sua compagna cercò un tavolino appartato e sedette di faccia a
mondi, ove non più risuoni / né un appartato gocciolìo di stille. serra,
raggiunge in una strada appartata, dove un muro costeggia una distesa di orti.
panzini, ii-382: se ne stava un po'appartato dalla gente mondana. viani
14-405: visse silenziosamente e appartato come un lebbroso nel suo casotto sulle mura.
quella somma dagli officiali del monte sur un libro appartato. tasso, i-63: de
altri nondimeno avrei caro che si tenesse un poco di memoria in una carta appartata
, spetta (a una persona, a un fatto, a un'istituzione, ecc
sedie. grazzini, 4-256: v'è un salotto onorevole con tutte l'appartenenze,
alla terra: esso è tuo per un poco soltanto. manzini, 10-21: e
alla fine convenimmo che gli avrei pagato un tanto per l'affitto di queste lenzuola.
non fu altri in una parola, che un uomo, ma tutto amabile, totus
etrusca. 3. far parte di un gruppo, di un complesso: in
. far parte di un gruppo, di un complesso: in particolare di un'associazione
di un'organizzazione; essere iscritti a un partito, a una società, a
., 2-8 (223): con un cavaliere d'un conte paesano per fante
223): con un cavaliere d'un conte paesano per fante si pose, tutte
si apparteneva. magalotti, 21-12: noi un tale artefice chiamiamo 'il gonfia '
crescenzi volgar., 4-18: ancora in un altro modo possono essere serbate l'uve
ella [la tancia] si strugge in un tratto e s'appassa. =
suscitarono in me per la prima volta un sembiante di appassionaménto politico. appassionare
d'annunzio, iv-2-414: d'improvviso un solo pensiero mi diveniva così intenso e
, 18-2-13: vi accordo che sia un onesto piacere l'ascoltar le vicende del
abborrire tanto appassionatamente la vita, sarebbe un odiare la propria natura. alfieri,
fare il tutto,... è un lasciare l'incendio in casa. tommaseo
e 'l disappassionato, ma si fanno a un tempo vedere malati di vanagloria, appassionati
e ad inspirar nel cuor degli amanti un non so ehe di appassionato e languido che
nessuna cosa al mondo ha per me un egual pregio, e nessun tesoro mai fu
, da qualche mese era venuta proponendo un partito, che definiva « miracoloso »
partita nella mia città, accanto a un vecchio appassionato giocatore. moravia, vii-324
appassionato giocatore. moravia, vii-324: un ragazzo appassionato, a quanto sembra,
ii-48: gruppi di paesani passavano cantando un coro melanconico ed appassionato. fracchia, 675
il cuore con le due mani congiunte in un gesto così doloroso da parere appassionato.
vasari, ii-151: una tavola d'un cristo che porta la croce,.
baldinucci, 1-6: v'è ancora un altro quadro di sua mano in tavola
e risplende qualora serva agli usi d'un popolo ingegnoso e colto. leopardi,
, iii-63: a sette anni ero già un vecchietto; il mio cuore appassiva,
paoletti, 1-2-55: se si voglia fare un vino scelto della massima perfezione, la
delle castagne, e particolarmente quando sono un poco appassite. i. nelli,
di questo mazzetto di fiori, benché un po'appassiti, che di cinquanta doppie
di schiuma. nievo, 125: un uomo lacero e grande con una barbacela
una barbacela grigia sperperata ai quattro venti e un cappellaccio appassito dalle pioggie che gli batteva
: la piccola faccia era diventata d'un colore cinereo,... gli
povera creatura pareva sotto l'azione d'un veleno violento. soffici, ii-194:
bella ragazza bionda, d'una bellezza un po'appassita e triste. appassitura
e fanno lume bello e chiaro, ma un fumo grande e nero, che,
, 14-459: l'autore era presente in un circolo di gente, appastata e satolla
porta madre e si accostava agli appellanti un uomo lungo e macilento. 2
, 14-95: « in mezzo mar siede un paese guasto » / diss'elli allora
: di borgogna avea la signoria / un duca, che guernieri era appellato,
più di tanto amor voler da voi che un sol bacio. paolo da certaldo,
fraporvi alcuno indugio, appella / secretamente un suo fedel scudiero. monti, 17-302
di papa innocenzio. cantari, ix-819: un cavaliere è qui venuto / e appella
, 599: fecero [i fiorentini] un concilio in firenze di tutti i prelati
popolo. giannotti, 2-1-278: ordinarono un capo universale, al quale s'appellasse
dal giudizio, forense a quello d'un privato: onde potrà dirsi: 4
appellava più direttamente alla memoria, implicava un rifiuto, un diniego, un non
alla memoria, implicava un rifiuto, un diniego, un non voler ricordare.
implicava un rifiuto, un diniego, un non voler ricordare. 10.
. boccaccio, i-382: quivi abita un arabo, da cui la torre è
, ma non già che debba cagionare un pregiudicio notabile all'appellato. appellatòrio
», non so se veramente sia un capriccio dell'arte o della natura.
non usciva mai dalle loro labbra senza un tuono esterno. cattaneo, ii-1-187: fu
e le appellazioni poi andavano generalmente ad un tribunale supremo. segneri, iii-3-116:
3-1-106: tre quattrocento capi raccolti in un luogo... formano un giudizio così
raccolti in un luogo... formano un giudizio così retto, che non v'
6-211: ebbono in arezzo alcuna preminenza d'un giudice d'appellazione. bisticci, 114
persone (per lo più iscritte in un elenco), per accertarne la presenza
col quale viene annunciata la morte di un soldato sul campo, o di persona
per nome di ciascun soldato appartenente ad un corpo. a questa chiamata il soldato dee
all'appello. pascoli, 29: un vegliardo austero mormora / dall'altar suoi
brevi appelli. d'annunzio, iv-1-310: un orologio suonò da presso, nel
suonò da presso, nel silenzio, con un suono chiaro e vibrante...
la cravattina impiccata. ojetti, ii-305: un lampo di fede nella fraternità umana,
lampo di fede nella fraternità umana, un sospiro alla bellezza, un sommesso appello
fraternità umana, un sospiro alla bellezza, un sommesso appello alla bontà. michelstaedter,
, 404: la voce sua come un appello / mi sonò in cor della mia
9-514: si pensò di fare appello a un giovane di buone speranze, che con
, 19-115: ed ecco di guerrier giunge un drappello. / conosce ei ben che
era. 8. ricorso a un giudice di grado superiore, diretto a
una sentenza diversa da quella emanata da un giudice di grado inferiore. g.
segni, 5-88: statuì ancora per legge un giudicio, che fusse il padrone universale
non per le cause che ascendono ad un valore determinato e di qualche riguardo. boine
panzini, i-752: per condannare a morte un cittadino romano, il voto del senato
: magistratura collegiale che ha competenza in un determinato distretto, e giudica in grado
. imitazione di cristo, i-19-2: un piccolo rilassamento de'nostri esercizi spirituali appena
idem, 18-60: egli sen va sovra un destrier ch'a pena / segna nel
una realtà, appena appena le si conceda un po'di posto accanto a una chimera
rappresentavano in tutto il regno appena appena un terzo dell'intera popolazione. pascoli,
sonare. idem, 287: ecco un rintocco, appena appena un breve /
287: ecco un rintocco, appena appena un breve / colpo. d'annunzio,
annunzio, iv-2-353: ella tace, per un poco. poi risponde, piano
tutto il corpo fremente le sarebbe scattato un grido acutissimo di ribrezzo. deledda,
fingeva di dormire, socchiuse appena appena un occhio e vide che chi l'aveva
ed in vita loro hanno appena tratto un bel parlare. dante, purg.,
si è innamorato d'una figliuola d'un sarto. idem, dee.,
dove non era vettovaglia dentro appena per un sol giorno. tasso, 1-42: fur
ella [del vino] appena gustato un sorso. d'annunzio, ii-338:
che corre tra spoleto e foligno, in un luogo dove appena era un'osteria di
1 gradini. pavese, 12: un profumo di terra e di vento ci
carlo re di francia... mandò un uomo suo al senato. tasso,
mattina, a pena aperte le imposte, un senso di sollievo incominciò di nuovo a
fretta che non appena alla soglia fa un passo celerissimo, un impercettibile salto.
appena alla soglia fa un passo celerissimo, un impercettibile salto. ungaretti, viii-18:
37-21: a pena spunta in oriente un raggio / di sol, ch'a l'
[l'altro] l'avesse preso per un mendicante e si chiese appenato se potesse
cantando / nel suo povero tetto educò un lauro / con lungo amore, e t'
nell'autunno guarì; e anò ad appendere un vóto. 5. figur. valutare
c. e. gadda, 3-285: un gingiliuccio, quasi una palletta di blu
da una calottina d'oro e da un pippolo: e tramite questo appendizie,
: era questo terreno « della vaseria » un appezzamento un tempo coltivato ad orto,
terreno « della vaseria » un appezzamento un tempo coltivato ad orto, annesso alla parte
, i-439: come semplice appendice a un vero e proprio vocabolario della lingua italiana
d'appendice intercalata fra i fogli di un calendario. govoni, i-61: ci
sotto il ventriglio pende dall'in- testino un altro intestino, o appendice cieca. panzini
. panzini, ii-280: proviamo con un purgante blando per non irritar l'appendice
entrano a far parte della redazione d'un giornale... il romanziere, l'
esterno, attraverso la quale viene introdotto un catetere di gomma, per poter provvedere
sulla rocca senza svolgerla, ma facendone un batuffoletto. = deriv. di
. marin. unire con una grippia un ancorotto a un'ancora (in modo
nudi sassi dello scabro apennino / a un campo verde che lontan sorrida / volge gli
è alta catena l'appennino. simile a un mare in tempesta, percorre con le
arte. compagni, 3-27: e un dì appensatamente richiesono loro amici, e
amici, e ricominciato l'odio, in un consiglio si svillaneg- giorono di parole.
i-1779: sie ben appensato, / s'un om molto pregiato / alcuna volta faccia
un'intensità dolorosa, come lo sguardo di un gatto morto. 4.
-anche al figur. (ed esprime un senso sempre più greve di oppressione,
i-101: camminarono altre due ore per un sentiero più comodo e pianeggiante, ma,
appe- santiscono, ma sono anche stato un buon chirurgo. 5. figur
s'appesantì, si mostrò sul pallore con un rilievo quasi duro. piovene, 2-116
duro. piovene, 2-116: era un uomo massiccio, il viso pieno che
e si sentirono appesantiti come avessero fatto un grande pranzo. appesire,
. tasso, 17-58: veggiono a un grosso tronco armi novelle / in contra
marino, 248: ho visto in un bel quadro incorniciato / il tuo ritratto appeso
incorniciato / il tuo ritratto appeso per un chiodo, / ché 'l mastro, che
senza il minimo scrupolo, e senza curarsi un iota delle conseguenze.
s'accumulano molte nausee e schifi, e un giorno escono e ci appestano l'aria
segneri, iv-628: reca alla confessione un processo pieno d'immondizie, d'incesti
immediatamente agli appestati. muratori, 3-38: un solo appestato può successivamente ammorbar tutti gli
sia qualche maggiore appetenza, si approverebbe un poco di pane, o biscotto,
: mi domanderà taluno come nasca in un animo questa mattezza d'appetir sì avidamente
comunemente appetibile [la gloria], un favo di mele in una tazza d'oro
vengon dette perfezioni, non possono meritare un tal nome, se non relativamente all'
bianca di portugallo e pare, in un certo modo, che quel cielo inclini
le perfezioni dunque delle cose inanimate hanno un rapporto colla facoltà di sentire e d'
sieno fuori d'esse, cioè collocate in un altro essere. leopardi, 850:
. 3. sentire appetito per un cibo; provarne desiderio. -anche intr
, 10-15: alcune [aquile] in un certo modo ignobili e degeneranti, che
bandello, i-5 (i-67): un animale che di cotal cibo non si sazia
sua. leopardi, ii-661: che un animale si pasca del suo simile, e
e desideri naturali; che tende verso un fine naturale. passavanti, 237
l'elezione diciamo ch'ella sia o un intelletto appetitivo o un appetito intellettivo.
ch'ella sia o un intelletto appetitivo o un appetito intellettivo. baliano, i-339:
disordinato appetito, di presente fece armare un suo cone- stabile con la sua masnada
uomo dal principio della vita è acceso un fervore, che non si spegne mai.
carne e sapeva transformare in alto sentimento un basso appetito. panzini, iii-258: [
appetiti. ungaretti, 1-113: quando un appetito maligno mi spingeva negli / amori mortali
infiniti ce n'è per soddisfare a un suo appetito ruinerebbono iddio con tutto l'
è infinito, perché non gli basta un podere, né ima città, né un
un podere, né ima città, né un regno, né un mondo, poiché
ima città, né un regno, né un mondo, poiché alessandro si dolse di
sudditi di s. m.: se un giorno le viene appetito d'impiccarci tutti
di nuove bevande. faldella, vii-493: un odore fresco di verde da far nitrire
tale autorità, una tale iniziativa e un tale appetito che a noi italiani fa
. comisso, 12-120: preso da un appetito formidabile non avevo lasciato né una
disse: -lo credo, ma questo è un appetito che gli verrà nel mangiare.
incontro, tutta vestita di bianco, un po'grossa e bassa, ma giovane e
sospetti -pensava, -me ne rido. vorrei un po'sapere chi sarà quel voglioso che
(187):... vorrei un po'sapere chi sarà quell'appetitoso che
un'altra. magalotti, 20-78: andate un poco a pretendere di fare a un
un poco a pretendere di fare a un di costoro la burla che si fa in
non ci sono tanti starnotti che ne tocchi un per uno, d'appettargli sul piatto
per uno, d'appettargli sul piatto un pollastrello in maschera da starnotto.
5. intr. scherz. avere un bel petto (e far di tutto
rizzar, dianzi / ed accostarsi a un pagano appetto. 2. figur.
/ non è bel tempo che vaglia un danaio. magalotti, 9-1-77: questo però
vico, 3-347: il vero poetico è un vero metafisico, a petto del quale
. targioni tozzetti, 12-4-379: soffiava un libeccio così furioso e gelato, che
gelato, che la tramontana fiorentina è un soave zeffiro appetto a lui. leopardi
. giusti, i-182: io sono un miserabile di mente e più di cuore appetto
, ii-203: tutte codeste scoperte furono un nulla appetto a una che feci in
[s. v.]: appczzare un panno: cucirne insieme i pezzi
gabelle delle città, era piantata in un appczzato di cipolle ch'era davanti all'osteria
rucellai, 2-7-6-92: e's'è venuto un pezzo per via di comparazioni, appiacevolendo
le guardie, e ne'ripari entrò d'un salto: / di lacerate membra empiè
scabrosità. d'annunzio, iv-2-1309: un musaicista meccanico avrebbe tutto appianato e agguagliato
al dispotismo. giusti, iii-160: nasceva un dubbio, nasceva un ciarlìo, nasceva
iii-160: nasceva un dubbio, nasceva un ciarlìo, nasceva un sottosopra? una vostra
dubbio, nasceva un ciarlìo, nasceva un sottosopra? una vostra lettera appianava tutto
vette; e meglio co'pedali d'un piede, da ciascuna parte appianati e
intonaco, questa traccia della mano di un uomo, che rimarrà così fino a
fare; ben mi potrei io appiastrare un poco di cuoio al piede, e
12-1-347: la materia... è un denso gruppo di lamine o scagliette sottilissime
, di talco verde, impietrite in un mozzo, ed anche appiastrate alla falda
appiccicoso. caro, 6-41: fanno un cotale smalto appiastricciato per bocca, che
1-219: il capo calvo / da un tempo in qua sotto il cuffiotto appiatto.
menzini, 5-206: perché mi tocchi un po'di lode in sorte, /
: il giudice, cavato a forza da un nascondiglio del pretorio, dove s'era
ii-458: ratto corse a rinchiudersi in un segretissimo nascondiglio. anche il cagnolino vi
accontentano di andare dai possidenti a domandare un po'di roba; ma con le
socchiusi, intenti come quelli di un cane da preda. beltramelli, iii-141:
, appiattato nella macchia, spiava un cormorano in volo sul lago. pa
una colonia appiattata al piede di un masso. appiattiménto, sm.
il diametro polare e quello equatoriale di un pianeta. appiattire, tr. (
: era panciuta e ovale e sentendo un rumore non scappò, ma s'appiattì
ma s'appiattì per terra. era un coniglio. 2. figur.
anche rifl. beltramelli, iii-757: un borgo grigio... la vita delle
dire appiattita contro il colletto, se ad un colletto si poteva credere, finì di
.. modesta figura, appiattita contro un comunissimo sfondo domestico. appiatto, avv
di soppiatto. pascoli, 204: un grillo ora trillava, ora d'un tratto
: un grillo ora trillava, ora d'un tratto / taceva: come? come
in cima di questa tavola rimane un solco con vestigi d'impiombatura,
, appic catolo, è un gancio, o bracciuolo, o checchessia d'
tommaseo [s. v.]: un uomo sleale cerca appiccagnoli per iscusarsi dal
: gli stoici [nominarono il fato] un appiccaménto di cagioni, cioè ordine e
, 34 (603): e tra un nuovo scroscio di risa, s'attaccò
a veder l'effetto di quella paura in un animo come quello del loro padrone,
7-38: ma pure il fuoco in un lato appiccòe, / dove erano i destrier
familia solennemente deve appiccare il fuoco ad un ceppo sì fatto nel fuocolaio. collodi
nel fuocolaio. collodi, 54: raccolto un fastello di legna secche a piè del
. 5. ant. assestare (un colpo), imprimere, far penetrare
, 268: appiccando la battaglia con un solo, noi non avremmo difficultà ad espugnare
(492): oltre a questo un fermaglio gli fe'davanti appiccare, nel
finire il suo gioiello; e portatolo un giorno finito alla duchessa, lei stessa.
, / ch'io fui per appicarmi sovra un pia- tano. machiavelli, 596:
: piuttosto che appiccar per la gola un reo di morte, lo condannan quivi,
viani, 14-400: aveva investito violentemente un suo compagno fornito di una borsa di
di colpi, lo aveva appiccato ad un pino altissimo. e. cecchi, 6-83
donzello, / ed appiccò la nave a un albuscello. pulci, 4-27: una
ed appiccato a una sua caviglia / un cervio, e della pelle l'avea tratto
alle spalle della porta, che teneva un poco di parato in mentre che io le
1-165: fece... compilare un avviso, il quale sottoscritto dal prefetto di
con lo aiuto d'una scala salì sopra un muro, e poi d'in su
uomo dal principio della vita è acceso un fervore, che non si spegne mai
1-57: ponendo nel terreno divelto un pedale d'ulivo senza barba alcuna o
, se con elio non si può un sasso dividere, il quale sia tanto duro
. 15. locuz. -appiccare un colpo: darlo con forza, appiopparlo
gioia. -per simil. affibbiare un titolo, un'ingiuria. machiavelli,
s'appiccan di ma'fiaschi. -appiccare un bacio: darlo, scoccarlo. baretti
testimonio dello sposalizio, e d'appiccarle un cordiale bacio in fronte. foscolo, v-137
. foscolo, v-137: le appiccai un bacio sopra una guancia, e la scortai
-appiccarsi con uno: appiccicarglisi, attaccare un bottone. f. d'ambra,
: si lacerò nelle mie mani / un appiccaticcio ragnatelo. idem, 2-98:
latini chiamata scabies, e descritta per un male cutaneo appiccaticcio, non sia altro che
]: questa razza di scabbia è un male stranamente appiccativo. appiccato (part
in vermiglio sì acceso, che pareva un pezzetto d'ostia appiccato sul foglio. vallisneri
faldella, iv-155; desideravano nientemeno che un incendio appiccato al castelletto di riverenza.
copiosa, a ciascuna radice hanno appiccato un bisante d'oro. idem, v-256:
le quai istanno a ogni porta appiccato un pezzo. savonarola, iii- 155:
attorcigliata insieme o vero di cuoio, con un legacciuolo appiccato affi estremi delle due bande
marte, che vede l'armi a un chiodo / tutt'appiccate, malamente sbuffa
collo o a una coscia, o a un braccio. g. gozzi, 1-287
. gozzi, 1-287: videsi in un tratto molte di quelle infelici persone,
delle imposte, illuminò la taverna d'un rossore sudicio. ojetti, 11-666:
cucina vigilata dal gabbano nero che pareva un fantasma appiccato. viani, 19-280: le
... era raffigurato appiccato a un albero e trafitto da uno stile lungo
): egli nella corte smontato d'un suo pallafreno e quello appiccato ivi ad uno
diversissime, appiccato insieme colla cera d'un po'di fortuna. allegri, 3-1:
: quei benefizi che sono stati appiccati un pezzo fra le dita del donatore,.
, ii-287: appicàgnolo, appicatoio, è un gancio, o bracciuolo, o
appiccature, mi venne fatto di cavare un senso da quel viluppo di lettere. d'
, aveva quella cadente grazia che è un segno d'aristocrazia fisica. ojetti,
,... e più piedi ch'un cento- gambe. = deriv.
cavato il fuoco, lo appicciò ad un pochettino de esca. aretino, 4-372
non sono spenti, il quarto d'un solfarello vi appiccia il lume. salvini
crescenzi volgar., 4-30: altri mettono un poco di mosto in mano e freganlo
collodi, 29: geppetto, con un po'di colla sciolta in un
, con un po'di colla sciolta in un guscio d'uovo, gli appiccicò
i due piedi. nieri, 418: un dottoricchio che non sarebbe stato degno
degno neanche d'appic cicare un impiastro a un guidalesco di ciuco.
appic cicare un impiastro a un guidalesco di ciuco. -figur.
le anime. panzini, iii-163: un personaggio che improvviso si presentò da una
dare, appiccare, affibbiare, appioppare (un pugno, uno schiaffo; qualcosa di
legale, ecc.); attribuire (un soprannome, una qualifica burlesca, negativa
in cima dell'acqua... un velo... di certa materia
-sm. jahier, 29: sopra un cucchiaino c'era l'appiccicaticcio della conserva
busone da gubbio, 102: un giorno lo re volendo leggiere lo detto
il petto singolarmente incavato, le gambe un po'curve, rassomigliava un cucchiaio a
le gambe un po'curve, rassomigliava un cucchiaio a doppio manico, su 'l
col volto atteggiato di schifo, stava un po'a mirar la vittima così appiccicata alla
ancora bambine. fracchia, 322: un ciuffetto di capelli ritti, che parevano
, una testa ispida e grigia, un corpo rosso mattone dai muscoli lunghi,
rosso mattone dai muscoli lunghi, aveva un sorriso lievemente triste, con una sigaretta appiccicata
s. v.]: gli è un appiccicoso, e non è possibile cavarselo
spesso ero costretto a dirgli di lasciarmi un poco solo. si sa, anche i
gozzi, 3-1-125: spuntava a'compagni miei un orecchio porcino, e ora s'appicciniva
molte sue novelle amici, e lasciato un appicco per rivedersi, se ne tornò
è fatto per altro, che per dare un po'd'appicco a quel concettino,
indifferente, da una circostanza momentanea, da un appicco soverchiamente lontano, da una opinione
la più leggiera lusinga, non era un pensiero che potesse fermarsi un momento nella
non era un pensiero che potesse fermarsi un momento nella testa di renzo. [ediz
lucia? che ella avesse dato a colui un menomo appicco, una più leggiera lusinga
molto volentieri scritta se io avessi pure un poco d'appicco d'amicizia o di
, 1-3-53: ed ecco appicciolirsi in un baleno / l'una e l'altra
, 33: e sono alcuni che vanno un poco appiede, ed essendo confortati e
adorno cavaliere avea per compagnia, e un altro cavaliere appiè che l'addestrava perché
pianto e dolor macero, / siede in un freddo sasso a piè d'un acero
in un freddo sasso a piè d'un acero. sannazaro, 3-74: vidi di
/ ornato e d'altre fronde / un pastor, che 'n su l'alba appiè
che 'n su l'alba appiè d'un orno / cantava. bertola, 102:
appiè del poggio,... giaceva un mucchietto di casupole. idem, pr
. nievo, 663: mi fermai un poco su questa parola di moglie, perché
nere elei maestose dava... un senso di freddo e quasi di sgomento
cavallo. alfieri, 4-78: affinché un egual pericolo vie più tutti i suoi
sua scienzia. sannazaro, 9-139: un serpe mirabilissimo, la cui natura
stigliani, iii-292: e gettonimi in ritrarsi un fior dal seno, / in atto
fatto appiètto. idem, 485: non un chicco, ch'è un chicco,
: non un chicco, ch'è un chicco, era rimasto! / aveano fatto
camera o in una casa o in un podere che ha preso a pigione,
che ha affittato la mia stanza ad un appigionante... ne aveva già
varchi, 23-281: io ho nel teatro un luogo tra'cavalieri, non ch'io
. alfieri, i-61: aveva appigionato un piccolo ma grazioso quartiere. 2
galanti del paese / appigiona la schiena a un tanto al mese. 3
il popolo possiede, fanno d'appigionasi un nome, e dicono: ci ha messo
caso, alzando gli occhi aveva scorto un cartello con l'appigionasi giusto lì,
anzi ragionasi / d'appiccargli alla testa un appigionasi. redi, 16-ii-105: l'
, che talor veggonsi zitte e chete sur un muricciolo per le pubbliche strade a sedere
pubbliche strade a sedere, lasciando che un epitaffio, formato con lettere d'appigionasi,
giuoco di una petulante salute e di un riottosissimo ingegno, gozzovigliava, impaludato nei
dante, inf., 25-51: e un serpente con sei piè si lancia /
19-382: sull'abbarbicamento delle liane, tra un palmizio e l'altro, s'appigliavano
di finissima seta al cui centro irradiava un bozzolo d'oro. palazzeschi, 4-329:
appigliava alla sua persona come il naufrago a un tronco che possa trovare, anche se
comisso, 12-84: ritrovai la ragazza con un bambino che le si appigliava alle sottane
alla mia. monti, iv-401: un forestiero... mi narrava essersi appigliata
annunzio, iv-2-1139: da quel viluppo un lento bene si generava come dall'innesto
sparge le vene con l'altra e un medesimo succo le addolcisce e nutre.
lui dimostra, / che amore a un cuor gentil ratto si appiglia. salvini,
148: certamente l'ambizione è un vizio splendido e da cuori grandi e
assai, pur che sian simili ad un grand'omo in qualche cosa; e
.. per la tua figlia / marte un impero a sterminar s'appiglia. torricelli
in fretta il consiglio d'appigliarsi a un tal partito. nido eritreo, i-124:
appigliarsi]. lambruschini, 1-44: un caso straordinario li coglie alla sprovvista; non
fra piacere e dovere; né io titubai un istante ad appigliarmi a quest'ultimo.
beltramelli, 1-57: pensò appigliarsi ad un partito sicuro rivolgendosi al buon cuore di
discordia. francesco da barberino, i-193: un altro è che s'appiglia / quasi
peggior s'appiglia, / glorioso francesco, un dì sarete. m. adriani
senza officio in gran famiglia, / l'un coll'altro s'appiglia. fiore di
cercare gli appigli e si calò puntando un piede contro la grondaia, afferrandosi a
piede contro la grondaia, afferrandosi a un gancio, poi alla cornice della finestra
appigli, nelle cui fessure s'è radicato un arbusto. buzzati, 1-165 '• gli
altro che un'occasione, una spinta, un avviamento qualunque. [ediz. 1827
(213): non mancava più che un appiglio, un avviamento, una spinta
non mancava più che un appiglio, un avviamento, una spinta qualunque]. tommaseo
e che non cercavo nulla di meglio che un appiglio qualunque per levarmela d'attomo.
quel giorno, con la fredda sottigliezza d'un mercante subdolo il quale cerchi un appiglio
d'un mercante subdolo il quale cerchi un appiglio per sottrarsi alla stipulazione di un
un appiglio per sottrarsi alla stipulazione di un contratto già concordato. beltramelli, ii-489
rideva cercando appigli su appigli per continuare un discorso illogico. bontempelli, 6-239: capì
la foiba e che non trovò nella vita un appiglio, un pretesto plausibile per giustificarla
non trovò nella vita un appiglio, un pretesto plausibile per giustificarla. comisso,
. appiccicarsi a qualcuno; piantarsi in un luogo. buonarroti il giovane, 9-611
. nomi, 11-53: altri in un palo arrossano i demoni, / appillottati
con pinzette larghe e taglienti, in un cappello rifinito, certi lunghi peluzzi bianchi
14-258: vicino a lui è seduto un signore obeso dal naso adunco giudaico
), agg. punto (da un insetto); pinzato. 2
, schegge ed ossa, arate da un erpice spietato e una cenciaia appinzata ai
anche mortali effetti non induce nell'uomo un semplice morso, o per dir meglio
dir meglio, una semplice appinzatura di un ragno velenoso? = deriv. da
in questo modo, sì come di bere un poco di seme d'appio in vino
selvaggia menta. carducci, iii-20-15 • un angelo femina, di forti e leggiadre
targioni tozzetti, n-1-122: in un medesimo vaso nasce la porcellana, che
panno lino fitto, e raddolcito con un poco di giulebbo di mele appiole.
4-86: con la testa rialzata, come un muratore che mira l'appiombo di un
un muratore che mira l'appiombo di un muro, guardava ogni pianta dal disotto
ecc.). -l'appiombo di un vestito: caduta del vestito secondo la
punto, dove la leccava la gomma d'un pennello, dove l'attendeva un tranello
d'un pennello, dove l'attendeva un tranello, ed eccole appioppato l'elastico
preso da forte sonnolenza, addormentarsi di un sonno leggero (e per poco).
tommaseo-rigutini, 3205: appisolarsi adagiato sotto un albero, s'intende di sonno leggero ma
voce vive nella toscana e dicesi: fare un pisolo, ch'è più leggero del
.. ma può l'uomo appisolarsi un istante, cioè cominciare a entrare in quella
giardini pubblici, si appisolava seduto sotto un albero, all'ombra. silone,
appisolate), agg. addormentato di un sonno leggero. civinini, 1-76
vidi io alcuni figliuoli che avevano perduto un mantello, appizzar le forbici ad un crivello
un mantello, appizzar le forbici ad un crivello e dire: « per san
, ii-130: le moltitudini vi applaudiranno un momento e nel secondo grideranno contro di
citato questo tratto per applaudire a un sentimento di vendetta. pellico, ii-81:
applaude. e. cecchi, 1-40: un moderno, per riconoscersi più uomo,
d'applaudire. d'annunzio, iv-1-119: un applauso risonò per tutte le tribune,
da approvazioni isolate, non scoppiava d'un colpo come da noi. barilli, 3-12
applauso e guadagnati dei danari da caricarne un mulo. l'aurora, i-166:
francia fece e che il popolo approvò con un generale applauso di accettazione...
volgar., 74: lo studio è un applicaménto, cioè pensamento dell'animo,
si picchiò sulla natica. -applicare un colpo: affibbiarlo, darlo con tutte
grazia t'applico una nerbatina / vedremo un po'se sei di carne o d'aria
disporre opportunamente. galileo, 4-3-81: un fiasco di vetro assai capace e col
collo strozzato, al quale ho applicato un ditale di cuoio, legato bene stretto
altri, senza interrompere in fretta con un oibò. 4. figur.
, quantunque si tratti di applicarlo ad un traduttore di opere pressoché tutte romantiche.
intuizione, perché non esiste nemmeno per un attimo fuori dell'intuizione.
lambruschini, 1-168: il padre gli applicò un castigo più severo del primo; fu
a perpendicolo, si applichi a sollevarne un altro a sé eguale in resistenza, e'
glutine che tiene uniti i fili che formano un filamento. -applicare la messa:
figur. mettere in atto, attuare (un provvedimento, una legge); far
); far valere (una teoria, un principio). leonardo, 1-53
tribunale ha applicato il decreto del condono di un anno, a tre a quattro e
piovene, 2-107: senza avvedermene preparavo un piano d'azione; ed un giorno
preparavo un piano d'azione; ed un giorno mi alzai decisa ad applicarlo.
quella repubblica suol conferir questa carica ad un fiorentino; se nell'accademia fusse chi
arte, sentono il vantaggio di aver un vocabolo che fissi l'idea senza equivoco.
il significato del n. io è un latinismo di origine classica (ovidio, livio
: era applicato meco medesimo a rinvenire un metodo per isciogliere un problema venutomi nella
medesimo a rinvenire un metodo per isciogliere un problema venutomi nella mente. c.
torricelli, 193: si richiederebbe propriamente un aritmetico per numerare i benefizi che ella
contatto; impiego di una medicina, di un metodo di cura, di sostanze a
uso della lingua non è opera d'un uomo, o d'un corpo, o
è opera d'un uomo, o d'un corpo, o d'una città.
si applicano), deve aversi dunque un intermedio, che renda possibile l'applicazione
realizzazione (di una dottrina, di un principio); impiego, utilizzazione pratica
cura scrupolosa e precisa, dedizione a un lavoro, a un'occupazione, allo
ed applicazione: animo, perché in un campo vasto è opera vasta; e
, 4-120: della città, con un po'd'applicazione, potremmo anche diventar
: applicati a stampa, impressi su un tessuto per azione meccanica. 6.
che sarà affittata ovvero allogata, per un anno, al tesoro della religione.
perfette. varchi, 23-76: in un subito ci cadde della mente tutto quello
4-37: è ben ragion ch'a l'un germano / l'altro ti guidi,
7. nelle opere, negli scritti di un autore. boccaccio, 3-1-290 [inf
, le opinioni, i costumi di un popolo, di una nazione, di una
novellino, 44 (77): trovò un altro uomo di corte, lo quale
, 5-116: ne l'ampio tetto un ciel sereno è finto, / opra maggior
salvini, 16-9: ed io tenendo un premio e poco e caro, /
voglio, se posso, farmi un gabinetto de'ritratti de'miei amici
abitudine riscaldano appoco appoco, e mettono un tal incendio nei cuori che più
più aziende agrarie (poderi) di un vasto territorio coltivato o coltivabile, di
vasto territorio coltivato o coltivabile, di un latifondo. piovene, 5-222:
scopo di sfruttare le terre e di ricavarne un reddito. gli interessi, i bisogni
[appodero). ridurre a podere un terreno non lavorato; frazionare in più
lavorato; frazionare in più aziende agrarie un vasto territorio, un latifondo.
più aziende agrarie un vasto territorio, un latifondo. einaudi, 1-498:
. stabilirsi per la prima volta in un podere per lavorarlo. tommaseo [s
gattivi d'inferno, come siete appoderati per un giovancello? appoderazióne, sf. appoderamento
[appòdio). stor. aggregare a un dominio o ad altri beni feudali
, agg. stor. aggregato a un feudo. 2. sm.
sm. negli stati pontifici, frazione di un comune, retto da un priore locale
frazione di un comune, retto da un priore locale e godente di alcune autonomie
, in campagna, che formano parte di un comune; per es.: 4
stor. feudatario a cui si paga un tributo. tommaseo [s. v
a cui è dovuto e si paga un censo in ricognizione ed omaggio del suo
appodiazióne, sf. stor. annessione a un feudo. targioni tozzetti, 12-7-141
rovinante casa. buti, 1-749: l'un si parti dall'appog- giamento dell'altro
due pan- caccie vecchie / vidi posto un lettuccio, anzi un canile, /
vecchie / vidi posto un lettuccio, anzi un canile, / e dissi: quivi
capo stanco. idem, 12-58: l'un l'altro guarda, e del suo
bambino che perseguitava tutti manovrando nel sole un pezzo di specchio, ora appoggia contro
da dio per appoggiare le sue speranze ad un uomo. magalotti, ii-81: voi
davvero di che avvelenare la esistenza d'un ragazzo a vedere come la lista dei
me domine e appoggiava la preghiera con un gran segno di croce.
5. figur. dare, affidare un incarico, un'incombenza. segneri,
casa. 6. ant. costruire un edificio, addossandolo a un altro;
. costruire un edificio, addossandolo a un altro; posare le sovrastrutture sul corpo di
; posare le sovrastrutture sul corpo di un edificio. de luca, 1-4-1-122:
la cortina e vedeva i rami scarni d'un giardino sfumare nel bruno dell'aria tra
enormi e villose si appoggiavano entrambe sopra un bastone spaventevole. e. cecchi,
il collo e la guancia, facendole un poco piegare la testa. silone, 5-169
5-169: il prete vide da lontano un vecchio signore appoggiarsi a un lampione stradale
vide da lontano un vecchio signore appoggiarsi a un lampione stradale, come se fosse preso
. pavese, 4-76: lo sentì muoversi un poco, camminare; e poi lo
vetro. piovene, 2-60: a un balconcino della villa uscirono le due sorelle e
bene, perché sono come un bastoncello per appoggiarsi, per salire alle
certi suoi pensieri, sui quali appoggia un po'troppo fortemente, non possono essere
a questa coscienza si appoggiava come a un bastone, e se ne faceva quasi uno
che, per appoggiarsi all'autorità d'un libro, ci fosse bisogno di conoscerlo.
, che si appoggia alla supposizione d'un fatto vero. leopardi, 33-26: in
... ma pur c'e un modo di leggerli appoggiando la voce su certi
e lasciandone cadere altri. -appoggiare un ceffone, uno schiaffo, una bastonata:
proditorio; ma appoggiar quattro bastonate a un mascalzone! idem, pr. sp.
per vincasso: rimettere a una banca un effetto, per incassarlo. 19 —
aveva le sue pecore sotto l'ombra d'un altissimo faggio raccolte, e, diritto
faggio raccolte, e, diritto appoggiato ad un mirteo bastone, questa sua nuova sampogna
posto al rezzo, / appiè d'un moro gelso in su la strada,
. sannazaro, 3-70: et in un de'lati vi era apollo biondissimo, il
apollo biondissimo, il quale appoggiato ad un bastone di selvatica oliva guardava gli armenti
sull'erba, la schiena appoggiata ad un sasso. dossi, 490: nella tua
palme, i cupidi occhi su'un libro. deledda, ii-139: egli attese
ma presto, come riprendendosi, appoggiata a un albero, si fìnge stanca. buzzati
immobile, con le spalle appoggiate a un muro. pavese, 20: il mio
20: il mio vecchio appoggiato a un bastone nell'erba bagnata, / ha
idem, i-271: ero seduto a un tavolo grande sotto la finestra, appoggiato
. qualche cosa che finalmente rassomiglia a un paese, con le spalle appoggiate appunto
3. figur. conferito, imposto (un incarico, una incombenza).
che da due bande salgono per trovare un piano, per il quale s'entra
il suo nome. bellramelli, i-36: un fischio caldo e pieno che si espanse
danno. magalotti, 17-82: patirebbe un albero di nave, carico del doppio
, v-46: crescete o pargoletti; un dì sarete / tu forte appoggio de le
: a tre lati era necessario fare un appoggio, o sia parapetto, per impedire
, ii-264: né farebbe troppo bel vedere un vecchione co'capegli tutti bianchi traghettare per
leghe e le leghe senza l'appoggio d'un bastone. foscolo, v-124: vedendo
., 3 (44): un seggiolone a braccioli, con una spalliera alta
[ediz. 1827 (42): un seggiolone a bracciuoli, con un appoggio
: un seggiolone a bracciuoli, con un appoggio alto e quadrato]. nievo,
sua, fu costretta anzi a cercarvi un appoggio perché si sentiva venir meno d'
appoggio perché si sentiva venir meno d'un deliquio di piacere. giocosa, 138:
è simile a quello che può avere un uomo il quale, condannato a restare
il quale, condannato a restare su un piano di continuo ondeggiante e pericolante,
posi il piede. viani, 14-238: un cieco, un demonio incarnato,.
. viani, 14-238: un cieco, un demonio incarnato,... lo
... lo teneva a catena come un cane e lo battezzava tre o quattro
pubblico, desse alla fanciullezza di brittanico un appoggio. buommattei, 98: nome sustantivo
ollio... aveva l'appoggio d'un fiume navigabile. borsi, 69:
ira e pietade / a varie parti in un tempo l'affretta, / questa a
venirvi, sapevi pure che sarebbe andata a un dipresso così. manzoni, pr.
leopardi, iii-312: vissuto sempre in un piccolo paesuccio, non ho conoscenze, non
. verga, i-253: mi ha fatto un certo senso il vedere che a nessuno
: la morte della mamma mi ha lasciato un po'stordito: era lei il mio
4. tecn. condizione di vincolo tra un corpo e un altro, che ha
condizione di vincolo tra un corpo e un altro, che ha il compito di sostenerlo
. 5. archit. addossamento di un edificio a un altro. de
. archit. addossamento di un edificio a un altro. de luca, 1-4-1-113
leva è necessario, per agire, un punto d'appoggio. -milit.
certe oche che s'erano appollaiate in un fossato. buonarroti il giovane, 9-421
il verbo appollaiarsi in significato di posarsi in un luogo, donde riesca difficile il distaccarsene
giù per la scala rovinata, ove un gabbiano avrebbe paura ad appollaiarsi, quasi
appollaiarsi, quasi stesse camminando su di un bel tappeto turco. beltramelli, i-31
appoggiata una scala a ciascun colonnino; un soldato si appollaiò su ciascuna traversa.
: le pinzochere s'erano appollaiate a un tavolo, e tiravano la tombola. e
appollaiare), agg. accovacciato su un piolo, su un ramo.
. accovacciato su un piolo, su un ramo. collodi, 43:
ramo. collodi, 43: un merlo bianco... se ne stava
sulla quale stava appollaiato volteggiando e cinguettando un vecchio canarino. barilli, 2-111: grappoli
1-20: il corvo moralista appollaiato sopra un rovo. moravia, ix-123: stavano
lassù, come tanti uccelli appollaiati su un ramo durante un'inondazione, che aspettano il
appollaiato su, e di là in un atteggiamento che pare serio, guarda con
appollaiato sul taglio di una macina come un uccello, dormiva il fanciullo. panzini
è rimasta sola lassù, appollaiata come un uccello d'abisso che spia giù sulla
gruccia, il fedele palle, con un bel vestito blu. bocchelli, 2-78:
appollaiato su di uno e io su di un altro. lombari, 1-224: appollaiato
3. figur. situato sulla cima di un colle (una borgata, un gruppo
di un colle (una borgata, un gruppo di case, un castello).
borgata, un gruppo di case, un castello). carducci, 516:
altra finestra guarda la rocca appollaiata come un falco sul brullo subasio. bocchelli,
bocchelli, 9-339: una casa appollaiata sopra un dirupo. alvaro, 9-285: sotto
, il camion rombava come ima voce in un silenzio sordo, senza eco, inanimato
verghe di ferro la messi in su un gran letto di carboni. =
o per trasfigurazione come il bronzo in un simulacro si trasfigura, o per apponiménto
ponte di una portaerei (da parte di un aeroplano). = fr
. disporre a poppa di una nave un carico maggiore che a prua.
, cioè che l'una parte appone un nome a un fatto, e l'altra
l'una parte appone un nome a un fatto, e l'altra parte n'
, e l'altra parte n'appone un altro. dante, par., 16-8
per adornamento e vaghezza si apponesse ad un altra; come a'vasi di argento
ministro. 2. aggiungere a un documento (a un'ordinanza, a
li prega d'apporre la loro firma in un albo d'onore. leggi amministrative,
-appórre la sanzione a una legge, a un provvedimento: ratificarlo, approvarlo.
: fue uno accusato ch'avea morto un gallo et erali apposto che perciò dovea perdere
feciono tanto, che gli apposono colpa d'un trattato e di tradimento. dante,
era meretrice / qual duo figliuo'partoriva in un corpo, / secondo che la storia
cielo è chiaro / e ci promette un lieto carnovale: / ma chiunque crede
quanti erano i volontari, ora destinava un reggimento ora un altro. nieri,
i volontari, ora destinava un reggimento ora un altro. nieri, 113: lui
, ii-264: riguardo al mio tornare un altro tratto dalla vostra parte del globo
(588): e indovinava bene a un di presso ciò che lo sconosciuto aveva
): e s'apponeva bene a un dipresso dell'opinione che il borghese aveva
ognor con le bilance, bada a un ette, / è un che apporrebbe fino
, bada a un ette, / è un che apporrebbe fino alle pandette.
non sapersi rendere ragione della realtà di un fatto. pulci, 12-89: orlando
, 39-iii-42: e ciò sia detto per un fare a apporsi. - prov.
. segni, 9-70: è la misericordia un dolore, che nasce in noi per
che nasce in noi per cagione d'un male,... apportante danno a
tr. { appòrto). trasportare da un luogo a un altro; portare (
). trasportare da un luogo a un altro; portare (a qualcuno),
elezione. idem, 5-27: parve un tuono la voce, e 'l ferro un
un tuono la voce, e 'l ferro un lampo / che di folgor cadente annunzio
dossi, 24: staccate note di un canto, lontan lontano, flebile,
inganno et amorosa froda, / darmi un piacer che sol pena m'apporte. b
che, se fu vera, apportò un gran carico a cesare. palladio, 1-7
lontanameli to per lontananza; e apportavasene un solo esempio. a. cocchi
: or chi sveglia pel cielo / un venticel soave, / apportator di calma
2. commerc. capitale col quale un socio contribuisce alla fondazione di una società
ciò; convenientemente, opportunamente (per un dato scopo). botta,
la follia e che non trovò nella vita un appiglio, un pretesto plausibile per
trovò nella vita un appiglio, un pretesto plausibile per giustificarla. baldini,
e sopra il muro c'era un chiodo appositamente per sospendere la cartella.
nafta che brucia, e pregustare così un po'd'inferno, allora conviene armar l'
: azione con cui il proprietario di un fondo può costringere il vicino a contribuire
. 5. gramm. aggiunta di un sostantivo attributivo a un altro, per
. aggiunta di un sostantivo attributivo a un altro, per meglio determinarlo. p
. buonarroti il giovane, 9-664: un ministro, / qual è colui, racconta
te, ch'io stia / in un cantuccio, ma con te, nascosta.
che, cascando o buttandosi aposta un pezzo di ferro nel mare, quello
di ferro nel mare, quello in un medesimo tempo lasciandoseli dietro lo ripigliano tra
uno. baretti, ii-37: aspetto un amico che viene apposta... per
piccioletti ed uniti come i grani d'un rosario di cristallo. imbriani, 2-15:
per fomentarli. verga, i-145: avevate un vestitino grigio che sembrava fatto apposta per
nozze. deledda, ii-808: arrivò un carro nero lucido, decorato d'oro,
le zampe fatte al tornio, e un mazzolino di criniera sulla fronte. pea
fare apposta, una pipa grossa come un pugno. palazzeschi, 1-25: le stazioni
città fatta apposta per me, senza un palmo di salita o discesa. 3
tenga fedele e diligente registro, in un libro apposta, di tutti gl'infanti
, cerchiamo a questi una ragione ed un posto in cui collocarli nel gran complesso
, tr. { appósto). tendere un agguato a una persona o a un
un agguato a una persona o a un animale (celandosi in luogo opportuno)
l. adimari, 1-7: appostatolo un giorno sopra l'isola d'arno,.
che le appostavano a chiacchierare sottovoce in un cantuccio all'oscuro. montale, 90:
fuggono, e nascon- donsi dietro a un albero, che prima hanno appostato.
con l'occhio per giubbetta / un nespol ch'era aùa fonte dintorno. ariosto
ariosto, 17-98: ma quel con un lancion gli fa risposta, /..
, 9-360: e noi stessi appostato avemo un loco / da quella porta che riguarda
: e già meco medesimo ho appostato un luogo assai accomodato per tale osservazione.
intanto amore... / roventava un quadrel bene appuntato, / per servirsene
sp., 8 (130): un folto fico, sul quale aveva messo
per più attaccato di quel che richiedeva un certo decoro. 6. deliberare
nemico. botta, 5-88: collocato un grosso corpo nei contorni del dego per
toma dal teatro; m'apposto dopo un canto. palazzeschi, i-392: e
giusto. 2. appostare un colpo: vibrarlo. ariosto, 1-74
stato giù nella valle, per cacciare un cinghiale; appostato fra le macchie ha
ora dietro le canne, appostato come un brigantaccio. 2. fatto segno
, e che appostatoli sul fatto, d'un medesimo colpo occidesse ognun di loro.
,... sono titoli d'un giusto orgoglio, - chi n'ebbe di
: era addetto... a un cannoncino appostato lì sul mare.
, agg. disus. fermo in un luogo. targioni tozzetti, 12-11-260:
vittoria. 2. vibrato (un pugno, un calcio); bene assestato
2. vibrato (un pugno, un calcio); bene assestato. appostatóre
il contratto, avevo venduto tanima ad un diavolo, come tutti i diavoli, al
, messo a carico di qualcuno (un giudizio negativo, un'accusa, anche un
un giudizio negativo, un'accusa, anche un errore, una colpa).
proposito, ne avrebbe vergognato come d'un giudizio temerario e d'un pensiero disonesto
come d'un giudizio temerario e d'un pensiero disonesto e colpevole apposto senza ragione
quando si pianta mettasi rasente il gambo un fascetta di sermenti legati insieme che cavin
2. tr. ant. sommergere in un pozzo. = deriv. da pozzo
appratiménto, sm. agric. formazione di un prato (su un terreno precedentemente non
. formazione di un prato (su un terreno precedentemente non coltivato).
fili fuori del terreno (detto di un seme, del grano). targioni
, o scrissi, / or sento essere un nulla manifesto. / appresi io mai
che assuefarsi. settembrini, 1-8: un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o
virtù da un'ora di colloquio con un morto, che da tutta la mia convivenza
la lotta / sanguinosa del cor che un vero apprende / terribile a ridir. svevo
che il duca sposa la figliuola di un bottegaio. sinisgalli, 6-13: che la