, sì per gli ostacoli superati, un tal secolo letterario sarebbe certamente da pregiarsi
ècp ^ fiepot; 'che dura un solo giorno ', comp. da ènt
efflorescenza di minutissime bolle sulla pelle di un elefante. panzini, iii-623: il parto
. che scorre, che sgorga fuori da un luogo (contrario di affluente).
lo scorrere, il riversarsi (di un liquido, o anche di un gas o
(di un liquido, o anche di un gas o di particelle solide) da
delle acque. bocchelli, 1-ii-581: un argine traversagno divideva la vasca, unendo
modo da sostituire alle due bocche inferiori un canale d'efflusso praticato nel traversagno stesso
margini / di gemiti e sorrisi / un suon morbido frangono. praga, vi-881
porta socchiusa del forno chiarugi, esalava un effluvio caldo e gradito. -esalazione
effluvio / de'commossi bitumi, entro un immane / fendimento di rupi era disceso
/ ferve in mezzo e d'asfalti un bulicame. cattaneo, ii-2- 245
di virtute adorno / spargea di luce un largo effluvio immenso. goldoni, iv-41
i-1028: gli pareva ch'ella spandesse un caldo effluvio attorno, di salute,
l'indefinibile stampo di san carlo borromeo. un purpureo effluvio barocco si mescola altodorino stantio
di forze) che si separano da un corpo solido, liquido o aeriforme per perdersi
, dependere come da primaria cagione da un effluvio di minimi corpicciuoli, che,
... or come figurarsi staccati l'un dale. cecchi, 5-335: sui
, tinti di feel'altro e l'un sull'altro impotenti gli effetti di questi gran
efficacia? una suggestione che può anche avere un lieve accento 4. fis.
tributo. pascoli, 1202: l'un vino, austero per gli austeri, ed
il cielo. piovene, 5-122: un fazzoletto... effonde effluvi di
sotto alla siepe sforacchiata dal vento effondesi un profumo di viole più delizioso che mai
. pascoli, 258: è notte. un lampo ad or ad or s'effonde
or s'effonde, / e rileva in un gran soffio di neve / gente che
né donde. di giacomo, i-371: un alito odoroso s'effondeva dalla terra attorno
alito odoroso s'effondeva dalla terra attorno, un brivido, a volte a volte,
volte a volte, percorreva l'erba, un sospiro lievissimo parea che si partisse da
chiari che sembra vi si effonda / quasi un latte divino. montale, 1-133:
sembra / che attorno mi si effonda / un ronzio qual di sfere quando un'ora
poi, con leggera esitanza, scelse un biglietto, che lentamente aprì, incominciando dubbiosa
aprì, incominciando dubbiosa a compitarci su un nome... né molto inoltrossi,
per effondere un'idea, ha bisogno d'un circuito di mezzo miglio. tenca,
. b. croce, i-2-208: un filosofo, quando per davvero ha estinto
nelle manifestazioni di tenerezza sentimentale proprie a un innamorato alfine corrisposto. -diffondersi,
varano, 270: era il suo conoscersi un possente / effondimento della sua sostanza.
moti, e quel che possa / un effrenato di morir desire. buonafede,
per avvolgersi insieme nell'inebbriante turbine d'un 4 valz 'effrenato. d'annunzio
. e letter. senza freno (un cavallo). -al figur.: sfrenato
figur.: sfrenato, indomabile (un sentimento, una passione, o anche
né reputino o piglino alcuni, così un poco curiosi, questa mia risposta per uno
si troverebbe forte impacciato a trovare non un effugio, ma una risposta legittima alla domanda
.. non è effumazione, non è un salire o per leggerezza o per minore
lapis lazzuli; ma penso che sia un croco, o tintura, o, come
serve a determinare la densità di un gas, in base alla legge di
effondersi; versamento, spargimento (di un liquido). malispini, 1-154:
consistenza e sembrano spappolarsi alla luce come un monte di zucchero allo scirocco. bocchelli
nitida forma d'oliva, inseriti in un esiguo e lucido cerchio di bianco purissimo
talvolta, nel volto e nel contegno d'un uomo, un'espressione così immediata,
, il giudizio sopra quell'animo sarà un solo. giusti, i-412: ringrazio
trigento, mi rivolsero mille domande a un tempo. soffici, iii-158: mi
, agg. versato, sparso (un liquido). frezzi, iii-n-61
dalla bile, e qualche volta da un sangue sottile effuso per cerebro o da altra
-che soffia, che spira (un vento, una brezza). boccaccio
nuvola rinvolta ». -esalato (un profumo). camerario, vi-938:
passare, / come olibani effusi ad un altare, / grida e plausi, che
di profondi invisibili rosai / giunge tale un divino odore effuso / che atterra ogni
; alto, armonioso, vibrante (un suono, un discorso, un canto
, armonioso, vibrante (un suono, un discorso, un canto).
(un suono, un discorso, un canto). pascoli, 84:
nell'organo, tre sole, / in un istante effuse, / tre come tre
-che si svolge in ordine sparso (un movimento). livio volgar.,
comodo, che ha ampie pieghe (un abito). mamiani, 1-126:
in largo, effuso / camice, a un tetro monumento accosto / orava taciturno.
la bianca clamide senza forma, come un sudario. -cosparso, soffuso. -
e mesta / mi guardi effusa d'un pallore esangue, / tu pure, inconscia
altri [profumi] son pallidi come un chiarore / di luna, o mistici
slancio, esuberante (l'espressione di un sentimento). - anche: scomposto
annunzio, iv-1-934: ella rideva d'un riso effuso. -profondo (un
un riso effuso. -profondo (un sentimento). livio volgar.,
i-84: effusa / cupidità del petto un pianto evolve, / che forse al
poesia..., con quella esattezza un po'stentata, aggiungeva talora una evidenza
vitalità e di energia; rilassato in un dolce abbandono; assorto in un'atmosfera
, adesso, del polverone sollevato da un drappo gettato sul sofà. effusóre
, sembra di essere oppresso da un grave peso, e perciò in molti luoghi
cinge o serra al corpo. era un vestimento difuori d'un cubito di lunghezza,
corpo. era un vestimento difuori d'un cubito di lunghezza, od intorno:
4-306: la balia alzò a malapena un pezzetto di lembo della mantellina, e
sacerdote dall'efod e dalla tiara rovesciò un catino di acqua lustrale esclamando: « io
magistrati spartani, eletti dal popolo per un anno; sorvegliavano la condotta dei re
efori. mascardi, 1-250: perché un giovine di lor lignaggio in forastiere contrade
del loro seminario, sia degli alunni di un seminario che dimorino fuori del medesimo.
, ii-186: firenze divenuta possente ad un tratto... pigliava in italia
iv-12: la religiosità degli italiani ha un carattere strettamente politico, di egemonia internazionale
in modo da eser citare un potere egemonico. tommaseo [s
sono in genere inconsapevoli di star creando un impero. = voce dotta,
francesco da barberino, iii-15: un altro infermo o di membra carente
condotta di qualcuno (in specie di un uomo politico) o l'opera di
uomo politico) o l'opera di un artista. tassoni, ii-2-154:
ii-7- 232: a giudicarne da un amico o due, e da quel che
ministro (che mi piacerebbe chiamare piuttosto un « egerio porconero », come quel
troppo da magno, / d'aver un giorno a rimaner confuso / nell'egestà,
compì, predicativo può essere sostituito da un compì, (o anche da un avverbio
da un compì, (o anche da un avverbio) di qualità, di materia
fecemi, oimè lasso!, / d'un quasi vivo e sbigottito sasso. simintendi
. carducci, 774: il poeta è un gran artiere, / che al mestiere
: una grande luna faceva di madreperla un gregge di nuvolette ammonticchiate e leggere. piovene
. prendere una certa forma; disporsi in un dato modo; esercitare una funzione,
dato modo; esercitare una funzione, un compito particolare. - anche: formare
particolare. - anche: formare, costituire un tutto. - anche al figur.
tasso, 1-31: deh! fate un corpo sol di membri amici. dovila,
indi m'apparse, / senza materia in un istante appreso, / che sorse e
istante appreso, / che sorse e dilatando un muro farse / parve, e d'
parole: / -ben lo sappiamo: un pover uomo tu se'. deledda, iv-689
menarmi una nocca sul mento come a un cane. « fatti furbo » avrebbe detto
via ». 37. assumere un certo aspetto, un atteggiamento o un
37. assumere un certo aspetto, un atteggiamento o un contegno particolare; darsi
un certo aspetto, un atteggiamento o un contegno particolare; darsi una posa;
; e di tutta questa roba, tratteggiò un quadro di dormienti, di mummie e
neanche dirmi grazie. -comportarsi in un determinato modo; fingersi, sforzarsi di
di cane arrabbiato, / come già disse un nostro cittadino, / può dirsi a
, 9-346: vuoi lasciar vie / in un
sugli omicidi o sui furti o chiudevano un occhio o facevano a mezzo. de
: il dì appresso fui in casa di un tal don vincenzo, un giovane chirurgo
casa di un tal don vincenzo, un giovane chirurgo che mi faceva l'amico
38. conseguire (o causare) un effetto morale. -in partic.:
morale. -in partic.: raggiungere un intento; riportare un successo; porre
.: raggiungere un intento; riportare un successo; porre un rimedio; ottenere un
intento; riportare un successo; porre un rimedio; ottenere un risultato (sia
un successo; porre un rimedio; ottenere un risultato (sia buono sia cattivo)
. lanzi, i-5: egli sarà sempre un nome da fare epoca nella storia del
assoluta contro i classici, fino ad un certo punto cerca accordo e conciliazione con la
39. ottenere, procurarsi (un bene materiale o morale, un vantaggio
(un bene materiale o morale, un vantaggio, ecc.; ed è spesso
fiandra. giusti, i-486: e un giovinetto che si farà onore se vuole.
esempio di lui, fece guadagno d'un altro singolarissimo artefice, pure suo cittadino
-ricavare per sé o procurare ad altri un profitto, un utile, un guadagno
o procurare ad altri un profitto, un utile, un guadagno, una rendita;
altri un profitto, un utile, un guadagno, una rendita; impossessarsi di
guadagno, una rendita; impossessarsi di un bottino. - anche al figur.
scorticare uomini date del tutto, come un mercatante forestiere vi veggono, così dal
e il commerciante. -conseguire nel gioco un dato numero di punti; ottenere una
piglia a nerbate se fate di rizzarvi un momento. bilenchi, 69: per
mari / scorrean le terre ignote con un grido / straniero in bocca, a guadagnar
, a guadagnar danari / per farsi un campo, per rifarsi un nido.
/ per farsi un campo, per rifarsi un nido. moravia, xi-149: umberto
. rubare. dossi, 507: un ladruncolo ha fatto il fazzoletto a un
: un ladruncolo ha fatto il fazzoletto a un alpinista sul monte bianco - addio sicurezza
... aveva di là portato un certo segreto ch'ei credette poter giovare
acconsentito che mi venga pagato in ancona un credito qui creato di seicento
lambruschini, 2-400: cosa giunge a scoprire un uomo isolato? a quanta ignoranza,
, 2-101: qualche frase pronunciata in un capannello di contadini a proposito della maniera con
'. -prescrivere, somministrare un rimedio; praticare una cura terapeutica.
direi che vostra signoria gli facesse de'serviziali un dì sì e un dì
serviziali un dì sì e un dì no. cicognani,. 9-4:
che quelle spese avea fatte per fare un altro fatto utile e diritto, cioè
a sangue oltremodo; perché diventerei dicerto un oggetto di curiosità, una bestia rara.
rara. de roberto, 485: un dubbio era sorto nella testa di quest'
vecchietti che subito si strinsero per fare un po'di posto anche a me. alvaro
alvaro, 7-79: ciò che distingue un trattato antico da uno moderno, è
il deuteronomio è più generoso: « se un forestiero abita nel vostro paese, e
44. impartire l'insegnamento; tenere un corso di lezioni scolastiche o accademiche;
da questa voga e volle anche lui scrivere un romanzo storico, frutto degli studii che
ginnasio ». 45. compiere un tirocinio; affrontare una prova; praticare
tirocinio; affrontare una prova; praticare un esercizio; eseguire un controllo, un
prova; praticare un esercizio; eseguire un controllo, un esperimento. fra
un esercizio; eseguire un controllo, un esperimento. fra giordano, 1-260:
prova che facesse, era di mangiarsi un castrone, duo paia di capponi e cento
capponi e cento ova a un pasto. tasso, aminta, 767:
395): vide l'innominato andar verso un canto, prender per la canna,
cigna con l'altra, e, con un movimento spedito, come se facesse l'
letteratura ottocentesca. -con riferimento a un determinato gioco. guarini, 106:
me ne stavo buttato per terra sotto un albero tremando tutto per la febbre.
e bevevo e cianciavo. -seguire un determinato tenore di vita; tenere una
prudenzani, ix-528: non spendìa mai un denaro, / ma facìa vita de cane
marito fa una bella vita, ti dimostra un grande amore. cicognani, 9-7:
e fare una ragione, che se un mercatante fosse. varchi, v-34:
, i-262: i seminati alti come un uomo, che i suoi mezzadri almeno
crescenzio, 1-76: ogni cento rotola fa un cantaro di napoli. montecuccoli, i-87
di una città, alle suddivisioni di un territorio, ecc.). stefani
tempi, quando erano tutte congiunte in un corpo solo, facevano il numero di
di diciassette provincie. -corrispondere a un determinato significato o valore cabalistico.
serao, i-119: il novanta è un numero estremamente simpatico: novanta fa la
davila, 302: è questo come un monte ch'era stato eretto dai re nelle
. -chiedere, esigere, praticare un certo prezzo (e anche proporlo,
che fa'tu quelli spagheri '? a un tratto / rispondo: 'tre carlini
sacchetti, 84-52: io ti farò un fardellino de'panni tuoi e metterògli in
strozzi, 1-213: di tutto potrai fare un fardello. fagiuoli, 1-5-124: è
cose da sbrigare in città. mancavo d'un equipaggiamento equatoriale. c'eran le formalità
, iii-1-5: non ha mai riposato un minuto. sono rimasta ore ed ore con
fila. 49. seguito da un agg., da un sost. o
. seguito da un agg., da un sost. o da un verbo sostant
., da un sost. o da un verbo sostant.: ottenere un effetto
da un verbo sostant.: ottenere un effetto; conferire un aspetto, far
sostant.: ottenere un effetto; conferire un aspetto, far sembrare o apparire;
, ii-549: qualche volta sì come un errore di gramatica è virtù e figura
fatto! provo / se mi fa bono un po'di farinata ». / «
più bono, o mamma, vi farebbe un ovo ». d'annunzio, iii-2-1052
disporre una sospensione, una proroga, un rinvio, un ritardo. guittone,
, una proroga, un rinvio, un ritardo. guittone, i-20-134: ma
o consecutiva esplicita: sforzarsi per conseguire un determinato intento; convincere qualcuno a compiere
data azione; indurlo a comportarsi in un certo modo. guittone, xii-8:
. nievo, 1-212: riunendo in un solo affetto tutte quelle anime malcontente e discordi
/ vani di cose in fondo a un roseo mare. piovene, 5-275: l'
druda, / la qual sia d'un altr'uomo 'nnamorata. bartolomeo da s.
che non ti costa / fanne ogn'un contento andare. ariosto, 44-76: senza
cercare, procurare, ottenere, conseguire un determinato risultato. giacomo da lentini,
., 26-139: della nova terra un turbo nacque, / e percosse del legno
saver che nel bel sen fecondo / un fortunato infante ha già concetto, /
colui che era conoscitore di monete come un borsaiuolo, non ebbe appena tra mano lo
, inf., 22-103: per un ch'io son, ne farò venir sette
): priegovi che voi facciate fare un buon fuoco, acciò che, come
in una riva / la qual ombrava un bel lauro ed un faggio. boccaccio
/ la qual ombrava un bel lauro ed un faggio. boccaccio, dee.,
vorrei, che una roba, ed un cavallo / guadagnar mi facessi, che
: dintorno alle quali oscure case corre un picciolo fiumicello chiamato lete, il quale esce
faccendo commovere le picciole pietre, fa un dolce mormorio, il quale invita i
con l'amore, / ché s'un promette, l'altro il fa mentire.
grido delle campane / fateci dunque piangere un poco. d'annunzio, i-654: l'
: il viso grassoccio portava con fierezza un naso aquilino e corto, che lo faceva
lo faceva assomigliare, vagamente, a un uccello da preda. -con valore
il cielo a redenzione della patria facevano un stimolare molto molesto. verga, i-30
, e 11 cuore che le faceva un gran battere in petto, e sgusciò
7-94: i libri degli antichi fanno un gran discorrere dei mali del corpo.
lui invece si era fatto prendere senza un soldo in tasca per non avere tentazioni
la fatica che bisogna sostenere per conseguire un dato intento. -in costruzione ellittica.
, conv., i-11-4: per levare un dubbio che qui surge, dico che
, / che tra camino a bada un pezzo il tenne. davila, 729:
, xxxii-1135: per me sarebbe certo un gran piacere, / se intendere potessi francamente
: qualche settimana fa dev'essere stato un bel da fare, per gli inservienti municipali
questo io mi fo a creder che fu un gioco, / un tranello, un
a creder che fu un gioco, / un tranello, un lavor / di quel
un gioco, / un tranello, un lavor / di quel malvagio tristo. baretti
baretti, 2-91: impara a epitetare un po'più peregrinamente, quando ti vuoi
beni ereditati da poco, portarsi dietro un figlio, e avventurarsi a tren- t'
nel dimostrare particolari capacità, nel conseguire un determinato risultato; gareggiare, competere.
., 33 (579): era un guazzabuglio di steli, che facevano a
procurare, ingegnarsi, sforzarsi per conseguire un determinato intento (e spesso ha valore
cellini, 632: farai di avere un fattoretto, che con un paio di molle
di avere un fattoretto, che con un paio di molle tenga che quello straccio
proposizione relativa collegata all'infinito sostantivato di un verbo, ha lo stesso significato del
egli faceva molte e molte giornate in un giardino di casa, diligentemente cercando scorpioni
giorno. pavese, 1-7: era un ridere con malizia, di quelli che si
di quelli che si fanno per aprire un discorso. 54. rifl. andare
, 8-32: dinanzi mi si fece un pien di fango. petrarca, i-3-95:
): al fin de le parole un salto pig ia: / ma si volse
fatti in qua, rispondi a me un poco, e lascia andare il pane
fece sotto la finestra di fausta e modulò un fischio leggero e mesto; un fischio
modulò un fischio leggero e mesto; un fischio da cacciatore. pavese, 6-20:
, e senza perderla d'occhio, buttò un foglio sulla tela del cavalletto e cominciò
11-12: allora se le fece inante / un pensier di tornarsene in levante. sassetti
dossi, 80: si fece alla soglia un villano, di que'sgrossati a falcetto
abile il giovanotto? -disse indicandomi con un cenno del capo. -è nuovo
persone o cose); accadere (un fatto); avverarsi (una circostanza
(una circostanza); manifestarsi (un fenomeno); infierire, imperversare (
fenomeno); infierire, imperversare (un malanno, una calamità). giamboni
sepulcro voto! / allor fu fatto un grande terremoto. savonarola, 5-i-4: è
, 1-65: le divisioni sono sopra un piano perfetto e il movimento si fa su
, l'orchestra intonava il preludio: un lungo gemito, suoni rotti in cadenza
. gramsci, 9-16: la storia è un continuo farsi. -allignare, prosperare
nelle suddette terre. -fruttificare (un albero). viaggi in terra santa
. -formarsi, trovarsi, abbondare in un dato luogo (minerali, giacimenti,
. (e quasi sempre accompagnato da un compì, di termine). giamboni
lui non fa lasciar venirsi addosso / un corpo così grande e così grosso. sassetti
far per lui; fece di tutto un fagotto, e se n'andò. carducci
-produrre il suo effetto, riuscire efficace (un farmaco, una cura, un veleno
(un farmaco, una cura, un veleno, ecc.); servire per
, ecc.); servire per un dato scopo (una cosa, uno strumento
i -e che mi fa? v'è un solo primogènito? / vedrai. ora
ama che chi non mangia possa bere un bicchiere. lo chiama ubriaco. ma
maraviglia / ch'una frittata già d'un uovo solo / facesse a una grossa
coll'arrosto. -avere relazione con un argomento. francesco da barberino, 4
doni, i-153: io favello d'un universale tristo, e non d'un particolare
d'un universale tristo, e non d'un particolare, che oltre il meritar il
. giacosa, 34: di qui un odio violentissimo contro le guardie, e
sostanza in un'altra; passare da un modo di essere a un altro;
; passare da un modo di essere a un altro; diventare, divenire.
petrarca, 306-5: io son fatto un animai silvestro, / che co'pie'vaghi
al mondo, ch'è per me un deserto alpestro. marco polo volgar.
perché è fatto tutto continente. -assumere un compito, un incarico, un impegno
tutto continente. -assumere un compito, un incarico, un impegno; dimostrarsi o
-assumere un compito, un incarico, un impegno; dimostrarsi o considerarsi idoneo a
idoneo a una mansione, adatto a un fine; sottoporsi a un obbligo.
adatto a un fine; sottoporsi a un obbligo. bibbia volgar., v-419
fianco e petto. -seguito da un compì, predicativo formato da un agg
da un compì, predicativo formato da un agg., indica che il soggetto viene
ariosto, 13-33: l'altro, d'un colpo che gli aveva reciso / il
faceva già notte, e s'intravede un gabbione di legno, grosso come il
innestare arbori. -terminare, compiersi un periodo di tempo, determinato o indeterminato
indeterminato (e anche dà luogo a un costrutto sintattico nella 3 » persona sing.
cielo d'alcamo, 113: ora fa un anno, vitama, ch'entrata mi
così già fu capo del mondo, fu un giovane, poco tempo fa, chiamato
dato al bargello, ché l'esseguisse un pezzo fa. g. m. cecchi
imperò elle vorrebbono essere trattate con animo un poco più scarico che il mio non
moneti, 78: so ben che un tempo fa prete bricchino / da chierico chiamarmi
frammenti. nievo, 1-473: or fa un secolo, scriveva giangiacomo essere la corsica
. fogazzaro, 5-23: l'abbiamo visto un momento fa che remava come un barcaiuolo
visto un momento fa che remava come un barcaiuolo. d'annunzio, iii-2-1108:
, iii-2-1108: qualche ora fa, un assassinio vile era trasmutato in un sacrifizio
, un assassinio vile era trasmutato in un sacrifizio eroico. ed ecco, tu mi
braccia teneramente! ungaretti, i-iio: un velo di verde intenerirà domattina da questi
, preso prima da ciascun di loro un buon caldo, essi a seder si posero
/ avanti che osi dire: fa un bel giorno. de sanctis, 7-501:
giorno. de sanctis, 7-501: fa un bel chiaro di luna e corrono e
, 229: la funzione era ita un po'per le lunghe, e dopo vespro
si trattenne dell'altro in canonica a ricintellare un bicchieretto, tanto che si fece buio
: poi finita la battaglia, in un tempo cominciò a fare molto più acqua
). pavese, 5-30: fa un sole su questi bricchi, un riverbero
: fa un sole su questi bricchi, un riverbero di grillaia e di tufi che
ser giovanni, ii-150: avendo fatto un po'di collezione, se gli fece
(279): mi messi addosso un poco di vestaccia che io avevo, perché
fare o farla da (seguito da un sost. o agg.):
in quel dato modo; servire per un certo uso. - anche: farsi
soldani, 1-33: così sovente sotto un sacro ammanto / giuocan oggi di man
segretari i fiori. menzini, 5-6: un tempo fea da ermafrodito. batacchi,
in fondo in fondo io aveva sì un sentore d'avviarmi ad una solenne gabbata;
l'altare che abbiamo detto, c'è un rotone che fa da finestra. ungaretti
fessa! -cominciare un'azione da un dato punto di partenza; rifarsi,
, narrazioni, descrizioni, incominciando da un punto determinato. guidotto da bologna
. ma perché fu dato lor tempo un anno a giustificare, parve più breve farsi
. -fare di (seguito da un sost. o agg.): comportarsi
, / non muoverei, per aiutarti, un passo, / un dito, un
, per aiutarti, un passo, / un dito, un detto, una palpebra
un passo, / un dito, un detto, una palpebra sola. buonarroti il
servirsene a proprio piacimento, ricavarne un vantaggio. bartolomeo da s. c
altra volta vide filippo nel sogno che un dragone giacea presso alla sua moglie olimpiade,
, 2-347: condannata poscia essa ed un tal gianni di pro- cida al fuoco
, 4-154: in contratosi un giorno col console dell'arte della lana,
cuore. serao, i-872: era un pranzetto alla buona, in una casa
di lei era preziosa, lavorata come un gioiello, e non aveva nulla da
suo, quando e'non si ha un corpo di cinquanta o sessantamila scudi,
vittorini, 3-46: da muso-di-fumo giunge un altro scricchiolio dello sgabello. «
a visitar la partoriente, ne troverete un che poppa, un che fiotta,
, ne troverete un che poppa, un che fiotta, un che fa la piscia
che poppa, un che fiotta, un che fa la piscia, un che fa
fiotta, un che fa la piscia, un che fa la cacca. -fare alla
re] dare la figliuola sua a un suo scudiere, il quale ragionevolmente doveva
risultato. cassola, 2-366: -sarebbe un bel fatto, -disse pepo, -
voce né pensando ancora, / d'un altro vero andare a la radice. ariosto
che, mentre io fossi per berla, un di que'diavoli la rompesse cogli ugnoni
! baretti, 1-81: fa duopo attraversare un troppo vasto letame d'oscenità e di
buono (o buoni): saldare un debito; riscuotere un credito; trasferire
): saldare un debito; riscuotere un credito; trasferire a terzi una partita
carducci, iii-24-129: io avea seguitato un po'di tempo a far del mio
-fare fuori, farsi fuori: desistere da un proposito, abbandonare un'iniziativa, perdere
genovesi, 396: quale spettacolo per un filosofo... vedersi passar di
, xi-196: si sarebbe appostato con un mitra, avrebbe fatto fuori l'autista
una banca e poi sarebbe fuggito con un carico di lingotti d'oro. pavese,
dici? - fece poi. -è un bel po'che la guardo. che figliuola
il fare troppo per tempo è talvolta un non fare le cose a tempo; e
tuoi maestri ubbiditi; troppi denari ad un tratto hai spesi in dolcitudine. castiglione
, i-282: prese in mano invece un vecchio vaso da fiori, che io avevo
che io avevo sempre tenuto: era un ricordo della mia sorella. ma, accortosi
sa dove. guadagnoli, 1-ii-234: se un cibo mi fa mal, /.
, 1-258: quand'uno à avuto un colpo diventa così facile a piangere per nulla
a piangere per nulla -piange in un modo tutto speciale che fa tanto male a
in modo migliore (in relazione con un compì, di paragone espresso o sottinteso
. landolfi, 8-12: donde in me un turbamento, e insieme una gioia,
diventi. - ottenere un miglior risultato. cellini, 549:
non credo. -non riuscire in un intento, non concludere nulla di buono
questi uomini che non sanno reggere a un colpo di vento contrario, non se ne
deplorevole o estrema- mente deplorevole; recare un danno più grave o estremamente grave (
(ed è ordinariamente in relazione con un compì, di paragone, espresso o
diritta strada. - subire un danno più grave. b. davanzali
soave e pura, già fuori da un pezzo, gridavano sotto la sua finestra
volta, mi pare, che ti do un consiglio: fanne prò.
, e levandomi il cappello / vi dò un 4 buon prò vi faccia'riverente.
prò gli faccia, a mettere insieme un libro pieno zeppo di mille cose bellissime
avea basso, grosso e spesso; / un ceffo accomodato a far san marco.
facciam senza. giusti, 4-i-192: un popolo pieno / di tante fortune / può
moltissimo. fagiuoli, 3-4-264: quand'un vento di quei che fa per trenta
-farla, farcela: portare a termine un lavoro, un'iniziativa; spuntarla;
la fo più a nulla, da un po'a questa parte. c. e
6-51: pioveva e tirava vento: un grecale aspro e stizzoso che mandava ogni
l'abbiamo fatta ». -compiere un viaggio, percorrere una strada. s
farla in barba a qualcuno: giocargli un brutto tiro; recargli dispiacere, dispetto
farà delle maggiori, perché questo è un animo d'uomo troppo aldacissimo. g
bella o grossa a qualcuno: recargli un grave torto, giocargli un brutto tiro.
: recargli un grave torto, giocargli un brutto tiro. nieri, 122:
era bella pulita e invece ci è un muro, c'è un muraglione e non
ci è un muro, c'è un muraglione e non si passa! baldini,
il passaggio nell'erba e gli tesero un fildiferro nascosto. -farla corta,
bar etti, 3-267: non conoscere un arlecchino in milano, dove n'ha
spiegherai certe difficoltà: e, in un modo o nell'altro, la faremo
a fare, ragazzi? questo è un guastasangue; non c'è altro che ingollar
è farla smessa per oggi, e tornarci un altro giorno. tozzi, i-530
rifl. de amicis, i-240: un giorno che il colèra aveva incrudelito oltre
, pulita: cavarsela, liberarsi da un impiccio; sottrarsi alle conseguenze d'una
alle conseguenze d'una colpa o di un errore. firenzuola, 757: io
trovarsi in una difficile situazione, soffrire un grave disagio (e si contrappone a
fatte di bestiali e forse dormiva tuttora in un fosso. -farsela: godersela,
giacomo, 449: forse mi sono scollata un po'troppo; 11 principino di tarsia
voi m'aveste letto questo sonetto con un po'di cera brusca, me la
. lassù 10 rividi vicino a lui un altro istante. de roberto, 18:
avanzi di vecchi quartieri, spesso soltanto un paio di case, un crocicchio, che
spesso soltanto un paio di case, un crocicchio, che non riescono a morire
. -non vedere l'ora che accada un fatto; desiderarlo ardentemente. boccaccio
nel letto. l'aveva capita da un pezzo e sapeva giocarci. anche stavolta
2-150: non faceva che ridere alle facezie un po'grosse del notaio scansi.
rassicurare una persona e, in genere, un bambino, o per indurla ad avvicinarsi
la pulizia è cosa odiosa, ma un governo non può fame a meno.
non poter più far di meno d'un paio d'occhiali. onofri, 73:
: -che vuoi tu che mi faccia d'un somaro zoppo? verga, ii-62:
obbligato a te, ma via, un po'per uno non fa male a
30. -fare e disfare è tutto un lavorare; fare e disfare è il
operazione, atto; adempimento (di un dovere), attuazione (di desideri,
], 159: egli è un compassionevole vedere che i mercatanti, per
compassionevole vedere che i mercatanti, per un poco di guadagno ponghino a sì gran risco
vita e l'avere, amazzandosi l'un l'altro e stando in su 'l
20-105: èva... adoperatasi un dì intorno a certo lavoro di gran fatica
, gravida di quell'umore, a un medesimo fare concepette e partorì canisso.
rajberti, 2-57: ma io mi avvedo un po'tardi che ho divagato in un
un po'tardi che ho divagato in un profluvio di ciarle inutili sul fare di
profluvio di ciarle inutili sul fare di un filosofo il quale, volendo provarvi che
, iv-12-248: la morte è anche essa un fare: è l'ultimo atto di
, 1-66: per il fare d'un pozzo o di una cisterna o fogna
4-4-212: rabbonacciato il mare, e con un loro ingegno, proveduto in parte al
: al quale atto gli era risposto con un più chiaro sorridere e parlare dell'uno
[ediz. 1827 (317): un far d'occhi che esprimeva: non
si gira per la mente / d'un concetto, che abbia / di questo fare
di gran fare non si formano a un tempo medesimo tutto intere, ma a
ebbe termine, tutte si volsero con un fare da schiaffi al disgraziato ballerino facendogli
, no: ha [la luna] un certo / fare, austero e materno,
, la sua bocca che tace, / un sorriso indicibile che toglie / ogni sua
sicuro di sé, e trinciava giudizi con un fare saputo che irritava.
valutati il doppio e il triplo d'un ordinario giordano. ve ne ha pur de'
evidente. 4. principio di un periodo di tempo (ora, giorno
: nel far della sera si mise un vento tempestoso. guicciardini, i-284: si
proverbi toscani, 11: vuoi riprendere un presuntuoso esprimendo la differenza che passa dal
. svevo, 5-80: assunse lui un farùccio di protezione e dichiarò: «
cui gli antichi favoleggiavano che avanzasse lasciando un solco per terra (era immaginato di
vuol dal coreggio / esser dipinto con un libro in mano, / com'un
un libro in mano, / com'un rabbino del sinedrio seggio. / me'gli
sinedrio seggio. / me'gli starebbe un vaso d'orvietano, / o un gruppo
un vaso d'orvietano, / o un gruppo di chelidri e di faree,
e di faree, / per dichiararlo un birbo, un cerretano. =
, / per dichiararlo un birbo, un cerretano. = voce dotta,
pende una faretra, / dal fianco un arco. tasso, 1-50: suonano al
chiese in prestito a lei per uccidere un suo nemico. carducci, 822: la
collo, a l'omero bianco / con un cinto vermiglio sta la faretra d'oro
cruda, / e veste sua persona d'un diaspro / tal che per lui,
, né procurar ch'io sia quasi un segno a le saette de la diabetica
i-805: la sua figura statuaria, forse un po'fredda, aveva linee piene e
17-33: venia [armida] sublime in un gran carro assisa, / succinta in
.. / ch'asconde in grembo un picciol ruscelletto, /... /
stellate svolazzavano fantasticamente per la camera con un sussurro leggero, mentre un moscone di fenomenale
camera con un sussurro leggero, mentre un moscone di fenomenale grossezza si divertiva a
/ stupendamente barbara, inquetante / come un gioiello d'oro e di smeraldo / foggiato
foggiato per la fronte tatuata / d'un principe, da un orafo papuaso. i
fronte tatuata / d'un principe, da un orafo papuaso. i... i
e sullo scialbo corse alle pareti / un fascio semovente di fili esili.
: po's'armava a guisa d'un scudiere, / é per le scale
nella stalla, / e sì montava sopra un buon destriere / sì di legier che
libro de'farfalloni registrati e copiati da un dottor barbagianni, che essendo una farfalla
essendo una farfalla a far nozze con un suo amante, fu sopraggiunta dal marito
alfin l'orrida valle, / vidi un chiaro splendor, di cui desiano /
la più buona creatura, della terra. un po'farfalla, un po'fiammifero,
della terra. un po'farfalla, un po'fiammifero, un po'agretta qualche
po'farfalla, un po'fiammifero, un po'agretta qualche volta, ma il
. cantoni, 25: sana come un pesce, gaia come un usignolo, spensierata
sana come un pesce, gaia come un usignolo, spensierata come una farfalla,
erano i prati, / queto fumava un bianco casolare, / sfogliava il mandorlo
ali di farfalle. alvaro, 12-152: un uccellino, passando su quel campo,
uccellino, passando su quel campo, con un volo ondeggiante di farfalla, si mise
si mise a pigolare e si posò su un albero scheletrito a tenere il suo balbettare
: eravamo appena oltre il sobborgo, che un ricordo si posò su di me,
essenza spirituale, un'anima volta a un fine trascendente (o, più semplicemente
intendevano di rappresentare non si poteva trovare un simbolo più adeguato di questo piccolo insetto
popolo, / di mie virtù pretese un premio postumo / sperando, mi stimassi una
/ farfalla o verme immondo, / sono un caduto cherubo / dannato a errar
dannato a errar sul mondo, / o un demone che sale, / affaticando l'
, / affaticando l'ale, / verso un lontano ciel. papini, 8-207
al suo solito modo vernacolo, sempre un po'volgare: « corrono incontro alla
scaglioso, e quel coperchio... un aggregato di diversi piani diversamente inclinati,
la farfalla di carta sospesavi dentro da un filo. ojetti, i-278: e poi
e. cecchi, 1-179: s'apriva un boccaporto, spuntava un cappellino, una
: s'apriva un boccaporto, spuntava un cappellino, una faccetta grassa e un po'
un cappellino, una faccetta grassa e un po'spaurita, una gran cravatta a
, una gran cravatta a farfalla, un vestitone a grossi dadi bianchi e neri
alla questura di milano, guardando in un piccolo specchio rotondo, si aggiustò il
g. gozzi, i-28-173: eravi un prete magherò e severo, / avea
eseguita come nel nuoto a rana, succede un balzo di tutto il corpo in alto
farfalla: valvola che ruota intorno a un asse centrale in modo da regolare l'
venendo giù percosse con il capo sopra un tronco d'un sambuco, e così
percosse con il capo sopra un tronco d'un sambuco, e così tutto il cervello
il vecchio vincenzo colla speranza di fare un gran partito. pea, 3-42: farfalle
per la testa non ne aveva da un pezzo. -cercare le farfalle sotto
lo speravo così! una gittata, un faro, dei barconi che si cullano:
dei barconi che si cullano: cotrone ha un porto. ma, per me che
quarant'anni, fosse riescito a guadagnarsi un quattrino, concluso un nulla, un quattrino
riescito a guadagnarsi un quattrino, concluso un nulla, un quattrino, quando dico
un quattrino, concluso un nulla, un quattrino, quando dico. pensate voi
-girare intorno a una persona o a un oggetto come la farfalla al lume:
spalla. -trovarsi con un pugno di farfalle in mano: non
, / e di grilli e farfalle un stormo in mano. 15.
: il golfo gridava istanotte, quando un farfallino volava per la camera, per quello
oh che pazzia è questa, fare un vestire schiccherato, pieno di farfallini, che
e bianca di cammino / e suvvi un farfallin di boccaccino, / e 'n
di boccaccino, / e 'n capo un berrettin rotto nel tetto. -pensiero
amman- tavancisi, awiluppavancisi dentro come in un ferraiolo. è farfallino questo, o
ne faccia di tre farfalline come voi? un pizzicotto, una spremutina; e sarebbero
baldini, 6-123: ne avevo conservato un ricordo abbastanza simpatico perché me lo ricordavo
per appunto giorgio, ch'era allora un gran farfallino, avesse bisogno d'un
allora un gran farfallino, avesse bisogno d'un amico serio e riservato come m'appariva
lippi, 4-7: è tra costoro un certo girellalo. /... /
chi vuol dir ch'ei dorma 'n un granaio, / perch'ha il mazzocchio
in somma; pur potrebbe ancora / un dì guarirne, perché il mal dà in
è questo, come dice palladio. un vasello di rame alto e stretto la
alveari allogheremo, e nel suo fondo un lume acceso porremo, e quivi i farfalloni
bozzolo]... e ne nacque un grandissimo farfallone intorno agli ultimi giorni d'
giorni d'aprile. barilli, 5-119: un farfallone giallo e bruno rimane all'altezza
e bruno rimane all'altezza del finestrino per un buon minuto. non sapevo che un
un buon minuto. non sapevo che un animaletto simile potesse raggiungere tanta velocità -vale
zig-zag capricciosi, il doppio di quella d'un treno diretto: 100 chilometri all'ora
, i-95: alla fine si stamperà un boccaccio a firenze, da quello originale,
ma veritiera in ciò che narro) era un omac- cino stravolto. vallisneri, iii-403
ii-37: chi non è modesto, è un farfallone, che farà ridere anche gli
lancellotti, 2-24: orsù, sia un farfalloncèllo su, un mezzo farfallone,
: orsù, sia un farfalloncèllo su, un mezzo farfallone, che mi contento.
. io tocco con mano questo essere un farfallonissimo, essendo che trovo che roma
della zuffa: / e in pippo un tratto dà del castiglioni, / che
se non ti penti di aver detto un farfallone, e vuoi ritrattarti; e togliere
mezzo matto. dottori, 1-215: un de'sala è con lui, chiamato floro
... i e pirro mantoa, un giovane forbito / ch'avea 'l cervello
farfalloni, / tal spenditor, che per un suo prurito / gittati avrìa di creso
di creso i milioni. -prendere un farfallone: prendere un abbaglio, sbagliare
. -prendere un farfallone: prendere un abbaglio, sbagliare grossolanamente. muratori
rolandino, e però qui prende più d'un farfallone. f. galiani,
delle ali), da cui nasce un tipo * papilla. il secondo passo è
di cavallo '), da cui nasce un tipo * farfàla ». ma si
trasformazione, me tamorfosi di un bruco in farfalla. cestoni,
[farfalléggio). passare rapidamente da un luogo all'altro, svolazzare.
danzatrici minorenni, agucchiavano all'ombra di un cipresso di cartone. = deriv
ancona, sembra di trovarsi davanti a un vinea un po'meno scritto e farfallino
sembra di trovarsi davanti a un vinea un po'meno scritto e farfallino.
4. bot. papiglionaceo (un fiore, una corolla). o
fantastico. lancellotti, 2-143: veniamo un poco, se non v'è grave,
le farfalughe delle croniche? = da un incrocio di fanfaluca con farfalla. farfanìcchio
. padula, 242: sempronio è un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo
è un farfanicchio, una zucca vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di
vuota, un cedriuolo semen- zito, un paio di calzoni agganciato ad una giubba,
come se parlasse per conto suo « è un buon uomo, ma un *
suo « è un buon uomo, ma un * farfanicchio ', un *
ma un * farfanicchio ', un * volantino '». = adattamento
. = propriamente dimin. di un non attestato fàrfara, deriv. per
. pafini, 28-202: mi accompagnai un po'di tempo ai futuristi perché mi parve
me, ch'ero stato fin da principio un farfarello antiaccademico, quella non era conversione
1-1-109: io non t'ho punto per un farfarello, / un fiutafatti d'altri
ho punto per un farfarello, / un fiutafatti d'altri, un ser faccenda,
, / un fiutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'hanno
). = deriv. da un incrocio di fàrfara con farfugio. farfécchia
me 'n cote, / e con un truffo di vin misticato, / e non
farchia 1 veccia ', che postula un lat. provinciale * aphacula (la
me 'n cote, / e con un truffo di vin misticato, / e non
lo bono farfione. = da un anteriore farfeione, che postula un lat.
= da un anteriore farfeione, che postula un lat. * far ferió
da cena. = deriv. da un incrocio di farabutto con imbroglio. farfugio
ho rinunziato; » e poi, un po'farfugliando, perché mi rendevo conto che
poteva sembrare strana, soggiunsi: « di'un po', perché non stiamo a cena
piano, e dalla bocca gli usciva solo un soffio lento. feci per allontanarmi.
sottovoce nell'apocope dell'infinito, in un sempre meno benevolo farfugliare della lingua,
farfugliando. linati, 30-110: è un farfugliare, un ciciorare sempre più intenso e
, 30-110: è un farfugliare, un ciciorare sempre più intenso e vivo,
ciciorare sempre più intenso e vivo, un continuo provarsi in leggeri vocalizzi e gorgheggi e
primavera, che alla fine scoppia in un giubilìo generale, quasi d'orchestra che
anche questa miserabile parrocchia di vico abbia un vero parroco, un prete proprio suo
parrocchia di vico abbia un vero parroco, un prete proprio suo, non un semplice
, un prete proprio suo, non un semplice economo spirituale com'è quel povero
323: voleva darvi più che d'un cappone / un dì a cena o
voleva darvi più che d'un cappone / un dì a cena o a desinare,
pulci, 17-49: noi abbiam per un deserto camminato, / dove pan non
la stamegnia le mectirai a bollire in un vaso ben netto, agiongendovi doi once di
quel grano che resiste alla navigazione presenta un aspetto meschino, raggrinzato, di sapore
su del gomito, e infarinato come un fantasma da teatro reggeva il sacco ad
fantasma da teatro reggeva il sacco ad un uomo sui cinquanta, il quale veniva empiendolo
pensieri, piluccando di tanto in tanto un pizzico di pasta frolla e dicendole sbadatamente
, 16-v-52: la farina dalenosa è un mescuglio di cumino polverizzato, di fiengreco
farine lactée, nome commerciale dato ad un alimento per bambini. e.
proprio dei quadri che hanno figure di un bianco scialbo e opaco. milizia,
tutti i colori degli oggetti, che in un quadro debbono participare della luce, è
quadro debbono participare della luce, è un mezzo proprio d'imi- tarla; ma
naturale; -'farinoso 'dicesi di un quadro con carni troppo bianche o con
bello rinvestire colle armi terribili del dispregio un intero corpo accademico, in cui è pure
e. gadda, 15: un diffuso profumo di paste e di farine da
farine da tavoletta mi faceva pensare a un favoloso gineceo. 4. bot
schietta (di un'istituzione, di un fatto, in partic. della lingua
, secondo il mio mistiero, comincerò un poco a dimenarmivi intorno. e prima
mettessero gli accademici ed i non accademici in un frullone, ne sortirebb'egli più farina
o per meglio dire tanta semola, senza un grano di filosofia. 7. ciò
un'opera, gli elementi che compongono un fatto, gl'intimi sentimenti di un
un fatto, gl'intimi sentimenti di un uomo; sostanza, materia, ingrediente.
inchiostri, quando altri con la stamigna di un accurato studio avesse voluto stacciarli, sempre
avesse voluto stacciarli, sempre avrebbe cavato un poco di crusca. ma...
grandezza, / m'avrien soccorso con un certo fine; / ma non vo'dirti
, si fece avanti; e, dopo un po'di cerimonie e di scuse,
ella aveva traviato, era il nipote d'un mercante di vino col quale il pitone
': gli sposi si mangiavano insieme un piatto di polenta o di gnocchi, spargendone
falde a falde, / né l'un né l'altro è farina da cialde.
farina per terra: è naturale che in un grosso affare ci sia qualche perdita,
fatta, epicarmo corbino le commenta con un vecchio proverbio gastronomico napoletano: « a
chi ne ha imo, e chi un altro. -la farina del diavolo
gnocchi ci vuole la farina: perché un fatto si avveri occorre che ne esistano i
soffitto del piano nobile fosse tutto un barattolo di borotalco. = lat
farinaccio dei pellicciai. savinio, 1-122: un maggiore serbo... si
serbo... si sta pappando un caffelatte doppio, inzuppan dovi
, 1-3-15: si à dalla seconda lavorazione un genere che chiamiamo farinaccio, utile per
impaccio / se contar non si vuole un tavolino / che il tarlo l'ha
il facea senza farina o simile ad un farinaccio di pochi punti. a. casotti
si sgre tola facilmente (un terreno); friabile, farinoso.
. di color rosso fegatoso, tendente un poco al pavonazzo, di grana farinacea.
). vallisneri, i-207: in un altro capo, que'che le hanno
) / 'n una bugnola d'un farinaiolo. beccaria, ii-141: si può
fari- naiola, don gaetano, un viluppo di lazzaroni stati testi
e a cuocer non fuor lente / in un caldai'tal farinata. m. franco
esser negro. pascoli, i-660: d'un medimno di orzo ha bisogno, per
bisogno, per farsi la farinata, d'un paio di pantofole per i suoi piedi
vetrina? (qui, pierangelo, converrà un giorno dar fondo: tra la crosta
ferve / fin nel cor d'un plebeo, d'un farinello / d'aver
cor d'un plebeo, d'un farinello / d'aver le genti tributarie
e farinelli, / che a un girar d'occhio ti squademan tutto
velo avvolta / con cento pieghe ad un baston rimondo, / con un
un baston rimondo, / con un ferro tagliente incisa e sciolta, / da
stretta o all'occlusione orale si accompagna un restringimento della faringe; tali fenomeni sono
, 2-51: ebbe, allora, un momento di follia: strappò la bottiglietta e
o cronica, e si manifesta con un generale arrossamento accompagnato da piccoli rigonfiamenti grigio-rosei
savinio, 10-321: maggy e puck hanno un po'di faringite e son dovuti rimanere
mento è una lancetta nascosta entro un cannello o guaina d'argento,
coglie la farina prodotta in un molino. = deriv. da
me ne portarete su di peso a un grido. montale, 3-270: quando una
.). milizia, iii-13: un quadro insulso con carni ridotte al bianco
1-160: * farinoso 'dicesi di un quadro con carni troppo bianche o con ombre
il sole. il pavimento è d'un azzurro muto farinoso. e. cecchi,
d'un roseo un po'farinoso, dagli occhi castano
d'un roseo un po'farinoso, dagli occhi castano chiari e
tutte fossero vere, questo non sia un imitare quella enfiatura farisaica, che tanto
setta dei sadducei e farisaica, domandato un miracolo. massaia, i-156: contenti di
: « c'è da una parte un famoso sepolcro farisaico, imbiancato di fuori
da ogni influsso straniero: caratterizzato da un eccessivo formalismo giuridico, fu condannato da
i consigliò i farisei che convenia / porre un uom per 10 popolo a'martiri.
. -immagine, figura dipinta di un fariseo. - viso di fariseo:
. vasari, ii-363: fece un numero di figure che accompagnano cristo alla
ignoranza. marino, i-22: evvi un branco di ladri farisei, / che,
. giovio, i-352: converrà imparar un lenguaggio de farlingoti. grazzini, 362:
averla. pascoli, 552: disse un uomo; disse: e l'udiva /
trista fin che fu viva, / un anno: -un nido, ve', di
non tralascia occasione per prescrivere medicine (un medico). tassoni, vii-300:
tavola l'impiegato delle entrate ricopiava in un quaderno le prescrizioni farmaceutiche. era l'
d'annunzio, iv-2-147: fra vittorio era un sessagenario invermigliato fortificato e letificato dal succo
pessima consuetudine che dà alla poesia d'un giardino esotico un sentore farmaceutico e tutta
dà alla poesia d'un giardino esotico un sentore farmaceutico e tutta la prosa d'una
. palazzeschi, i-195: viveva in un vasto magazzino nell'angolo di una corte
. che è costituito di sostanze medicinali (un rimedio, un miscuglio). -
di sostanze medicinali (un rimedio, un miscuglio). - anche al figur.
è da avvertire il pericolo medesimo in un altro, che è farmaceutico. beccaria,
di guardie non frugate, trattandosi di un ergastolano politico, reduce da una pas-
, temibilissimo e temutissimo, mi sa un po'di miscuglio farmaceutico. 3
è adibito alla preparazione dei farmaci (un laboratorio); che serve a contenere le
serve a contenere le sostanze medicinali (un flacone). carena, 2-77:
flacone). carena, 2-77: un 'laboratorio farmaceutico * o 'chimico 'nel
in farmacia. ojetti, i-208: un cartello annuncia: « laboratorio farmaceutico del
i malati; nella sua tenda esisteva un piccolo reparto farmaceutico. moravia, ii-321:
industria). comisso, 7-223: un mio amico americano che si occupa di
(i. axeòco 'somministro un medicamento '; cfr. fr. pharmaceutique
rinegare affatto la farmacia, perché senza un poco di medicamento si vivrebbe troppo dominati
azienda di prodotti chimici e stava in un negozio della ditta al banco della vendita
di una particolare attrezzatura e talvolta di un piccolo laboratorio chimico). beccaria,
governo. d'annunzio, iv-2-1147: un chiarore verdognolo, dalla vetrina d'una
non sia, nel migliore dei casi, un intruglio di polveri inerti.
pronto soccorso (per una famiglia, un collegio, una scuola). -anche:
farmacia. ojetti, i-286: su un tavolino, in rispondenza alla bilancia dello
, 2-230: il farmacista non è che un operaio meccanico. m. leopardi,
ferveano le ciarle intorno a'sospesi, un diario moderato di torino osò titolarmi di
sapere che dose di compatimento e disprezzo un farmacista di politica addensi, o addensasse
, o addensasse una volta, in tali un soggetto e un attributo.
volta, in tali un soggetto e un attributo. -pesare sulla bilancia del
= deriv. da farmacia: è un neologismo del settecento in sostituzione del termine
teneva dietro la infermità di cui andò un tempo fieramente travagliata, la quale,
il farmacista nella farmacia / m'elogiava un farmaco sagace: / « vedrà che dorme
le sue notti in pace: / un sonnifero d'oro, in fede mia!
mezzo capace di sanare una sofferenza, un male morale o spirituale, di riparare
. gadda, 10-37: questi farmachi hanno un nome nella farmacologia della realtà, della
f. f. frugoni, xxiv-1062: un balzanello giovinastro baldanzoso andava attorno a quei
il cioccolatte d'una chicchera rovesciata da un pappagallo sopra a un tondo d'argento
chicchera rovesciata da un pappagallo sopra a un tondo d'argento per portar via un
un tondo d'argento per portar via un biscottino di savoia, che v'era
cioccolatte medesimo dipignendone anche l'imbrodolatura d'un basso rilievo, sul quale posa il
come se il nastro fosse per lui un precipitato), aveva preso con onore l'
, 800: è tempo, con un unanime voto, di... lasciar
che le coma onora, / è un mal di moda che non reca smania,
/ non dubbiate ch'egli era un bel fameccio! = variante popol
l. bellini, v-226: un genio di questa sorte si deve poi
questa sorte si deve poi scomporre ad un farneticamento malvagio di un marsili, d'
poi scomporre ad un farneticamento malvagio di un marsili, d'uno sbaraglia?
peregrini, xxiv-143: capitatogli alle mani un libro di questi pargoleggiamenti soverchiamente dovizioso,
il resto, poi, era stato un affar di nulla. -sostant.
1151: gli amici sogghignano come ad un farneticante. alcuni accennano alle anfore di
, incollati palpebra a palpebra, in un sonno di fuoco e di febbre farneticante
come una lama nei fumi, insieme un che di teso e tenero, di farneticante
quand'io domando, e'guata come un matto / e non risponde, anco sta
: stamani in chiesa io lo vagheggiai un pezzo... parvemi...
contro l'altro... sarà come un fametichìo interno che verrà fuori con gli
cavalca, 9-331: leggesi ancora d'un grande avvocato, che, infermando e
farnetico mi è sembrato di sentir battere un orologio. -come personificazione. pulci
uno di quei prati che sono tutto un farnetico di ranuncoli. sinisgalli, 6-145:
volte la nostra fatica si è risolta in un vano farnetico di ghirigori, di enigmi
non farà altrimenti che 'l corpo d'un pazzo farnetico. s. caterina da siena
, 19-250: fra gli altri ci era un gran farnetico, lo quale ogni notte
i sensi, come spesso avviene in un farnetico, che li pare vedere quello
. 2. che nasce da un animo in preda al delirio; folle
diffuso in tutta l'europa; è un albero con foglie caduche, del gruppo
, sm. apparato destinato a costituire un punto fisso di riferimento, luminoso di
di solito a indicare l'ingresso di un porto o punti della costa particolarmente pericolosi
a fare nel porto suo anch'ella un faro per la salute de'naviganti.
del loro porto, e questa fu un gran faro o fanale nella scogliera della
volte / si dilatò e si spense in un altro oro. calvino, 1-139:
italia] nel buio notturno, come un faro inalberato a salute dei naviganti. d'
, e, in partic., di un aeroporto. 2. monumento terminante con
voglia far erigere anche, lassù, un faro votivo. pavese, 9
... si erano spenti ad un punto, e la notte già altissima,
notte già altissima, si era rivelata un momento nella sua più intensa oscurità.
fogazzaro, 4-187: la luce argentea di un faro elettrico batteva da lontano e oscillava
luce dei fari tagliò l'oscurità, un debole riverbero investì anche loro. 5
15-i-415: cariddi... è un luogo in questo faro,...
, elementi di vita e di forza di un popolo. 6. figur.
, i-154: [la natura] è un gran faro in mezzo alle tenebre
latina. oriani, i-236: parigi è un immenso faro, la gloria, la
sec. a. c., costruì un faro). cfr. isidoro,
disegno, in ogni modo a allontanarsi un poco coll'occhio, e guardarla dal
questa farragine di versi mostra in lui un ingegno tecnico di grande abbrivo, rotto
, così dirittamente la potrai definire: è un poema, che ha per suggetto la
dossi, 382: mi parea vedere dovùnque un confuso, cencioso, ammuffito farraginio di
, 5-233: nella farraginosa rivoluzione di un secolo irregolare, meglio alla pastorella con ragion
lenti, farraginosi. -voluminoso (un libro, un'opera). lettere
per forma, [il confessionario è] un farraginoso cassone in noce antica e massiccia
quando si preme il mosto, metti in un moggio di farricèllo una lagena,
, tante speranze, e sacrificarle a un idolo forestiero? sarebbe questa una follia
la sua propria vita avrebbe finito, un po'che continuassero, per diventare una
farsa. moravia, iii-24: in un tempo siffatto c'era il pericolo di
insieme alla meglio, senza vita, senza un attimo di comicità.
aveva del sudicio e del feroce a un tempo. gramsci, 6-328: situazioni
; oggi è il nome di un indumento, sia maschile, sia
6-2 (105): [aveva] un farsetto bianchissimo in dosso e un
un farsetto bianchissimo in dosso e un grambiule di bucato innanzi sempre,
solamente. marino, 16-114: d'un farsetto leggier, qual si costuma /
come sono usciti belli nelle loro divise! un farsetto e un berretto d'un azzurro
nelle loro divise! un farsetto e un berretto d'un azzurro delicato che rialza la
! un farsetto e un berretto d'un azzurro delicato che rialza la espressione di
di campagna; e non sapeva ch'era un giorno... in cui le
7-263: se mi fa bisogno d'un farsetto, è ben chiaro contrasegno,
farsetto. moravia, xi-206: finalmente venne un ometto basso, in farsetto e fascia
fìgur.: fare ogni sforzo per ottenere un determinato fine, per aiutare qualcuno.
tolta, quello sfondolarono, lui in un povero farsettino ritenendo. sacchetti, 85-24
pirandello, 5-590: trovò nello studiolo un giovinotto lungo lungo, smilzo smilzo,
capelli riccioluti indiavolati,... un farsettino nero inverdito, le cui maniche,
: presi i drappi suoi e datole un suo farsettaccio e un cappuccio, e lasciatile
suoi e datole un suo farsettaccio e un cappuccio, e lasciatile certi denari li
, uno lanciotto, uno farsettaccio con un coltello. tesauro, 3-155: bertarido
in quello stesso lato della città onde sotto un vii farsettaccio era fuggito, drizzò un
un vii farsettaccio era fuggito, drizzò un divoto chiostro. = etimo incerto
/ fatta gli fu, non direi per un farso. = lat. tardo farsus
, tre delle quali farzan- ghe fanno un giorno, misura antica de'persi, che
lasciarono nel piede delle colonne di marmo un collarino a similitudine d'una fascetta,
carattere pubblicitario, sovrapposta alla copertina di un libro in vendita. imbriani,
serra, iii-569: ho ricevuto, un quindici giorni fa, un numero della
ricevuto, un quindici giorni fa, un numero della 'stampa 'con un articolo
, un numero della 'stampa 'con un articolo segnato in bleu, di ambr
, 2-357: gli venne nelle mani un mazzetto di lettere tenuto insieme da una fascetta
la flessuosità che, insolita allora, era un fascino nuovo. soffici, v-2-338:
altra. su ciascuna delle fascette è saldato un occhio in cui passa una campanellina,
padella, e sotto quel braccio medesimo un fascétto di legne. capellano volgar.,
, facendone la rivista, ritrovai, in un fascétto d'alcune operucce legate assieme,
fascétto d'alcune operucce legate assieme, un manoscritto piuttosto bello e bastantemente pulito che
reti, quattro paia di sottocalzette e un fascétto di scapinelle. pirandello, 7-770
. deledda, i-158: aveva preso un fascétto di scope legato con un giunco
preso un fascétto di scope legato con un giunco e puliva il pavimento.
, quanto si voglia sottile, è un fascétto di raggi rossi, dorè, gialli
dette fino a quel punto, in un picciolo fascétto si ristringano. beccaria,
. croce, iii-32-118: avendo messo insieme un fascétto d'idee storte e di fatti
, 4-92: si veste, e prende un fascétto, c'ha fatto, /
]: cogli la ruta, e fattone un fa scettino, legalo con
fasciano ben bene, formando come un fascettino, per dir così,
quattro i piedi a certi legni dispersi l'un dall'altro. celimi, 1-109 (
1-109 (254): di poi presi un capo di quelle mie fasce e 1'
quelle mie fasce e 1'accomodai a un pezzo di tegola antica... era
l'imperadore vuol fare una grazia straordinaria a un gran signore o mandarino condannato a morte
: in capo una acconciatura candidissima con un diadema, cioè fascia, piena di gioie
fianco stringe / gemmata fascia che da un lato scende. a. verri, i-30
una fascia larghissima di seta di cui un capo pendeva insanguinato. bontempelli, 7-23
al casati, e coll'altra imbrandito un pugnale. carducci, ii-9-239: mi devo
colori). pratolini, 4-33: un giorno arrivò il babbo, vestito da
babbo, vestito da soldato, di un panno grigio verde stinto e liso, aveva
4-285: si sta a vedere, -disse un altro dalle fasce grigioverdi. - se
. fascie bianche e nere / paion da un canto ricordare un lutto. d'annunzio
nere / paion da un canto ricordare un lutto. d'annunzio, iii-1-810: chi
la conocchia? pirandello, 5-481: su un battente del portone scorsi una fascia di
e piove / dalle sue piaghe esacerbate un rio. lippi, 9-59: perché
. / scuadema fuora, e tagliane un buon brano; / così alla donna
la ferità si farà a guisa d'un t maiuscolo; quella fascia che forma la
fu tornato in sé, si trovò in un letto del- i'infermeria, nelle mani
per le nostre strade, appoggiato a un rozzo bastone, trascinandosi dietro le sue
chi fa le fasce, chi fa un servizio, chi ne fa un altro.
fa un servizio, chi ne fa un altro. 3. ciascuna delle
tortuosa alle catene / dalla prigion d'un seno è l'uom dannato, /
all'espansiva forza del loro accrescimento pongono un limite. capuana, 4-40: le stanze
sur una fratta (o forse è un biancore d'ale?) / un corredino
è un biancore d'ale?) / un corredino ride in quel marame: /
marame: / fascie, bavagli, un piccolo guanciale. pirandello, 5-43:
/ e le mie fasce sì fùr d'un lenzuolo, / che volgarment'ha nome
che avvolge, circonda e tiene insieme un oggetto o una serie di oggetti.
, era una fascia di argento, un anello su cui stava scritto: 'la badessa'
. manzini, 12-52: sul collo un po'rientrato, giovanni crede di scorgere
di scorgere una breve fascia, simile a un anello più rilevato e più chiaro.
chi ardirà più profanarti l'udito con un solo libero motto, ora ch'io
leopardi, iii-1051: vi mando sotto fascia un esemplare del * t. tasso'di
pianoforte scriveva due parole sulla fascia di un giornale. de roberto, 4-101:
giornale. de roberto, 4-101: un giorno trovai una lettera nascosta dentro un
: un giorno trovai una lettera nascosta dentro un giornale di moda sotto fascia. tozzi
, ancora; / una striscia, un filo sottile, una chiarezza / indefinita,
, per richiamare la sua attenzione verso un angolo luminoso di mare, fra due
, 2-131: il muscolo che allontana, un solo si è, che è membranoso
. membra dell'architrave. la fascia è un membro piano, il quale ha poca
se non d'una fascia sola, con un che della nuda forma dorica. c
è così piccola che basta quasi un mese a percorrere la sua fascia equatoriale:
fasce. morando, iii-229: a pena un tuo desio tramonta e muore, /
desio tramonta e muore, / ch'un altro sorge e pargoleggia in fasce.
. loredano, 1-217: il sole in un sol giorno è in tomba, è
, donne care,... / un ben, che le più volte more
'. consolazione alle mamme che abbiano un bambino brutto: e al contrario le
iii-1-126: mettevano una fasciolina intorno a un piede della piccola, che piangeva perché l'
, che piangeva perché l'aveva pinzata un gamberello. morante, 2-99: là ci
lei... bianco, con un bel fascióne di seta nera in mezzo.
alla sua audacia i mascheroni biancastri di un fascióne graffito. = lat.
: tutte le ossa erano infrante: era un tritume senza più dolore dentro il fasciame
da dietro le rocce sbucarono... un uomo corpulento e una donna assai pingue
, stretta per altro nella ritenutezza d'un robusto fasciame cosparso di ve- truzzi.
19-112: ma non ha, fuor ch'un velo, onde gli fasce / le
che fasciava la mano non restava neppure un angolo bianco, e il sangue gocciolava
ii-89: lo fece sedere su di un tronco abbattuto; sedette accanto chinata..
., 5-4 (42): fàccialevisi un letto tale quale egli vi cape,
, / ne'regni dianzi ignoti un lago ondeggia. forteguerri, 29-44: mi-
carducci, 848: io veggo un fievole baglior che tremola / per l'umi-
, 5-46: la bianca voce di un bimbo, mio coetaneo, fasciò di candore
ma il libro era stato fasciato con un giornale. stuparich, 5-39: un vestito
con un giornale. stuparich, 5-39: un vestito azzurro di lana leggerissima le fasciava
lume con la mano per difenderlo da un riscontro. moravia, ix-203: avevamo lasciato
ix-203: avevamo lasciato la macchia per un bosco di elei che fasciava tutta la montagna
marin. eseguire una fasciatura intorno a un cavo; applicare il fasciame esterno sull'ossatura
una veglia. -avvoltolarsi (in un mantello, in una coperta, ecc
esservela rotta: non bisogna impensierirsi per un male non ancora venuto. proverbi
, vi-212: col viso tutto d'un panno fasciato, / e leggermente con le
. angiolini, xxiii- 272: un bambino appena nato è... coperto
6-10 (134): trovarono in un gran viluppo di zendado fasciata una piccola
deserto inconsolabile del proprio agro come da un immenso mantello luttuoso. d'annunzio,
di crudeltà e d'ira fredda, / un uomo fece guasto / senza pietà nei
destro avevo una siepe in cima ad un rialzo del terreno, sul sinistro una
cinge strettamente le membra, stretto (un indumento). fiorio, 541:
metanieri, con una fasciata camicia, e un cuoio cinto intorno a'lombi.
4. bot. che presenta fasciazione (un tronco, un ramo).
. che presenta fasciazione (un tronco, un ramo). 5. milit
unghie, sieno accorte / tue man con un coltello a aprire el male / tra
che milichio, suo liberto, facessi arrotare un suo pugnale vecchio e rugginoso, liberò
una capace apertura, dove metteva capo un ponte magnifico,... decoroso
, attendere alle dame, e a un bisogno correre sei miglia per dì, come
, agg. bot. riunito come in un fascio (e si riferisce a organi
robustezza la radice principale, riunendosi in un fascetto. -foglie fascicolate: foglie che
quelle radici le quali a guisa di un fastelletto sono suddivise in rametti corti e
unica cartella o legati insieme, concernenti un determinato argomento. - anche: mucchio
altra stanzetta ove tu seguiti, in un paese lontano dal mio, a innamorarti
tre corsi a casa a prendere un fascicolo di carta e mi precipitai a
sotto gli auspici superiori qui si stampa un giornale letterario intitolato biblioteca italiana, nel
dovrei, secondo te, pubblicarla in un giornale o in un fascicolo? alvaro
te, pubblicarla in un giornale o in un fascicolo? alvaro, 7-147: il
assai poco del documento. noi possiamo sfogliare un fascicolo intero di orrori di guerra,
. verga, 2-129: alberti tardò un istante a rispondere; ma ella,
: carlino andò a pescare nel portamusica un fascicolo di bach brontolandole che lei non
presentavamo, romualdi in testa, 10 un passo indietro e un po'di fianco,
testa, 10 un passo indietro e un po'di fianco, con atteggiamento subalterno
medesima pratica o procedura, raccolti secondo un certo ordine e contenuti in un'apposita
processuale: quello contenente gli atti di un determinato processo. pirandello, ii-2-608
delcdda, ii-640: spesso aveva in mano un fascicolo di carte d'affari con la
entra su due gambuccie... è un avvocato. tira fuori un fascicolo dalla
. è un avvocato. tira fuori un fascicolo dalla cartella spelacchiata che à sotto
ipocondri. galvani, 236: si prese un fascicolo muscolare, in mole e lunghezza
carte. saba, 215: nasca da un amor mio un fascicolétto / di versi
215: nasca da un amor mio un fascicolétto / di versi, io pago sono
io pago sono. / ho avuto un figlio tenero e diletto. gozzano, 1205
vi manderò (quando ci sia) un fascicolétto di cose mie. -acer
piccon si fa portare, / ed un numero grande di fascine. g
bentivoglio, 4-1427: fu risoluto di tirare un argine così avanti fra le dune e
, 1-332: mi permise di chiudere in un suo tinello la mia cavalcatura, che
, quando arriva qui carica, neppure un attimo riposa, ma getta la fascina per
taverna: andiam, ch'io vo'pagarti un boccale, e arderem due fascine.
fare andantemente una fossa larga più d'un braccio e piena che sia di stipa,
un fascinante / occhio di sfinge. soffici,
si lasci fascinar dalla voglia di parer un gran baccalare in politica ed in morale
fra picchetti di larice piantati a circa un metro l'uno dall'altro. -anche
questa fascinata ricoperti, si potrà venir un pezzo innanzi, cioè sino che si potrà
attendeva a farvi una fascinata, vide un capitano spagnuolo. f. corsini, 2-95
2-201: fascinata, abbagliata, a un coronato / drudo, di sé fe'
ghirigoro si spense nel sepolcro notturno, un raggio di speranza arrideva ai nostri cuori
, fascinatore, pio, austero; un santo per la calma esterna, uno spettro
, uno spettro per l'ascetismo, un demonio pel fuoco. aleardi, 1-72:
che la preterita fascinazione ti figurava per un terreno paradiso. giannone, ii-465:
es., mediante lo sguardo o fissando un oggetto brillante). bruno,
: fascinazione si fa per la virtù di un spirito lucido e sottile, dal calor
, iv-2-340: era qualche cosa come un fascino cattivo, assai cattivo, che
, velocissimo di pennello, coloritore di un fascino che incanta alla prima occhiata per
capite, non indovinate quanta grazia abbia un bell'incedere, e quanto fascino eserciti sul-
alla mia antica tentazione - per avere un pretesto di ripensarci...? pratolini
, 3-8 (345): sopra un fascio di paglia il posero e lascia-
man la cetta e de sei dardi un fasso. machiavelli, 884: levavomi
dì, impaniavo, andavone oltre con un fascio di gabbie addosso,...
rami strettamente giunti / e quasi in un tessuto, un fascio grande. redi
giunti / e quasi in un tessuto, un fascio grande. redi, 16-v-201:
grande. redi, 16-v-201: assaggi un poco questo claretto. è un claretto
assaggi un poco questo claretto. è un claretto della mia villa degli orti; ed
dell'erba, e reca in mano / un mazzolin di rose e viole. verga
: il fante ritorna a me con un fascio di pellicce macchiate di bruno, chiazzate
. pirandello, ii-2-92: appare con un gran fascio di fiori tra le braccia.
guardia municipale e il bidello giravano con un fascio di vecchie bandiere stinte per addobbarne
,... che credo avere un fascio di scritte, di memorie, di
tutti i miei pensieri, ma a un certo fascio de scritture solamente,.
per consiglio, ho volti gli occhi ad un cartaccio che avevo molte altre volte spreggiato
allo andarsene, diede al p. ricci un fascio di lettere da presentare in suo
mise l'ungnie addosso; gli trovarono un fascio di lettere; e lo menavano in
, vedendogli trarre da una cartella di cuoio un fascio di prospettini a stampa, protese
,... o allargava sopra un fascio d'armi un cappotto, e il
. o allargava sopra un fascio d'armi un cappotto, e il sole non mi
, 271: de le spoglie / sovra un letto di fior deposto il fascio,
colonne: composizione architettonica, costituita da un gruppo di quattro, sei o otto
quattro gran pilastri, ognuno dei quali è un fascio di colonne rotonde, il che
, 1-66: ci si era messo pure un treno, che passava fischiando sotto il
ch'io ci fui rinchiusa, feci quasi un fascio de'peccati miei, e abbogli
d. bartoli, 16-5-91: questi avea un fascio di malattie ciascuna delle quali bastava
: le ha detto [brighella] un fascio d'insolenze, una peggio dell'
altra. baretti, 1-76: ecco qui un libro pieno di vera moderna poesia,
vera moderna poesia, vale a dire un fascio di meschinissime adulazioni. marnioni,
: il cuore sente di star sotto a un fascio enorme di sensazioni. prati,
com'altro non si coglia / che un fascio d'ombre, e su la nostra
dossi, 77: credeva amore perfetto un fascio di desideri ardentissimi, di cui si
corpo sotto il fasce / stèro ad un cenno sol del re de'santi. b
della propria fralezza; aita porge / un grande oggetto all'alma afflitta e stanca
questori, dittatori); era costituito da un fascio di verghe di legno di olmo
.. è una figura nuda sopra un panno a giacere con la cintura della spada
involto di lauro sta fra una spiga e un caduceo. panzini, iv-253: 'fascio
sociali organizzati allo scopo di lottare per un fine comune, raggiungibile, per lo
dimenticato i timori, che avevano turbato un tempo i patrioti, di un'intromissione
avuto assicurazioni. ojetti, i-144: un signore, che è del fascio, domanda
, che è del fascio, domanda a un frenatore: -tu che fai? scioperi
stazione, andando a roma « a dare un governo all'italia », e poi
sa chi è? è il figlio di un brigante. jovine, 5-305: dopo
, unito (fin quasi a costituire un corpo solo); gran numero, insieme
prenda » / poi fece sì ch'un fascio era elli e io. bibbia volgar
tombola. tommaseo, 3-i-27: russia è un fascio di popoli: quando la forza
voluto sorprendere federico nel suo eremo portandogli un fascio di amici e conoscenti.
: il cono di luce, in un mezzo omogeneo, individuato da una sorgente
sia pure sensibilmente estesa, limitati da un diaframma. -anche per estens., con
tanto in tanto, l'organo gittava un gran fascio di suoni. bontempelli,
e svanivano. montale, 2-18: un negro / sonnecchiava in un fascio luminoso
, 2-18: un negro / sonnecchiava in un fascio luminoso / che tagliava la tenebra
nemmeno. egli non vuol rendere che un fascio di odori, con l'odor fradicio
tendini. cicognani, 1-152: non ero un colosso: tutta forza nervosa: fascio
in uno spettacolo di varietà, con un viso frusto, misera di corpo, un
un viso frusto, misera di corpo, un fascio di muscoli e di nervi.
di essi basta dare il valore di un solo parametro; è una forma fondamentale
il pennello elettronico, che, in un tubo da ripresa televisiva, compie l'
, ed il mondo andrebbe tutto in un fascio. dossi, 848: la letteratura
fascio. -far d'ogni erba un fascio: v. erba. -fare
questa cosa, or quell'altra, facendo un fascio di varie cose elette e scelte
tutte [le inquietudini] e fame un fascio, e gettarle tutte in quelle
: fatto accendere nel mezzo d'essa un gran fuoco, si cominciò a trar di
di ferro e fatto d'ogni cosa un fascio, il gittò in mezzo alle
ad ardere. -in fascio, in un fascio, in un sol fascio:
-in fascio, in un fascio, in un sol fascio: insieme, in gruppo
: insieme, in gruppo; in un unico viluppo, in un solo mucchio
gruppo; in un unico viluppo, in un solo mucchio; senza distinzione, confusamente
: re, cavai, cavallier sono in un fasso. tasso, 3-34: quegli
suolo, / e sos- sopra in un fascio il suo destriero. campanella, i-114
prese il bene e 'l male in un fascio per scherzo, e non vendette
si dee già confondere e mettere in un fascio chiunque fra i letterati fatica sulle
si lasciò cadere a terra tutto in un fascio con 'ntoni malavoglia. bocchelli, 6-12
non dispiacque all'italiano, quantunque avesse un mezzo dubbio d'esser messo in un
avesse un mezzo dubbio d'esser messo in un sol fascio coi cretini. moravia,
presenza, la quale poteva mandare a fascio un piano simile, chi, anche dei
? -stringere, raccogliere, epilogare in un fascio: esporre brevemente, concisamente;
. gozzi, i-77: epilogherò in un fascio tutti i meriti miei di quel tempo
mi pare luogo opportuno per riunire in un fascio molte idee, che mi venivano
padella, e sotto quel braccio medesimo un fascétto di legne, e nella mano un
un fascétto di legne, e nella mano un treppiede, e nell'altra mano uno
de'pazzi, i-211: egli fece un fasciuolo di tutta la suo passione,
12-145: si sedette alla scrivania, aprì un cassetto, tolse una piccola cassaforte.
, fotografie, ritagli di giornale, un fascétto di lettere. -acer.
tori furbi e cani / un certo guazzabuglio, un fascellóne / da
furbi e cani / un certo guazzabuglio, un fascellóne / da non separar più da
centro sta la bocca, l'altra un po'più grande, situata ventralmente dietro
ramificazioni; diversi canali escretori sboccano in un foro posto all'estremo posteriore; è
estremo posteriore; è ermafrodito e possiede un complicato apparato riproduttore, che si apre
, xliii-88: io per me fatto ho un gran fascione, / là dov'
, organizzò le forze di produzione in un ordinamento corporativo, rafforzò l'accentramento amministrativo
di propaganda e di censura, esaltando un ideale di vita irrazionalistico, attivistico e
7-226: il « centro » fa un servizio di informazione per chiunque su ogni
per una società dove la misura d'un uomo la dà la sua intelligenza e
mesi, con le elezioni fatte da un governo magari facta o da un governo giolitti
da un governo magari facta o da un governo giolitti con cinque o sei fascisti
è negata. pavese, 7-122: un mattino incontrai dei fascisti...
. b. croce, iv-n-180: un amico del cilento, il signor gugliucci
l'impudenza della nostra impotenza. a un popolo di dannunziani non si può chiedere
la salutano alla fascista come quella fosse un giovane generale della milizia. moravia, v-422
il saluto fascista », urlò indicando un cartello appeso sopra la sua testa.
. comisso, 7-24: « è un fascistóne », soggiunse « e bisogna