, 2-101: sarebbe stato conveniente che un par mio si mostrasse così male educato
a tutto l'universo ch'io sono un falso filosofo, un ipocrita, un impostore
ch'io sono un falso filosofo, un ipocrita, un impostore, un cau-
sono un falso filosofo, un ipocrita, un impostore, un cau- pone, e
filosofo, un ipocrita, un impostore, un cau- pone, e quelle altre delizie
di scuola dottore e filosofo, egli era un asino bello e buono...
6. addestrato, ammaestrato (un animale). p. verri,
prima età sanno presentarsi composti, pronunziare un complimento, sedere decentemente e da creature
decentemente e da creature ben educate in un circolo, a me fanno tanta compassione,
tanta compassione, quanto i cani di un saltimbanco, educati non pel bene di essi
vi-488: mi chiedi fiori ed io da un clivo ascoso / li coglierò dove non
non ride aprile, / dalle aiuole d'un cor tardo e pensoso / educati dal
la mano folle, mi trae verso un rosaio educato su un alto stelo e
, mi trae verso un rosaio educato su un alto stelo e mi dice: «
società deve attendere dalla società, perché un giorno possa retribuirla coi suoi servigi.
virgilio e di orazio, spira sempre a un modo, sebbene le corde dello strumento
piovene, 5-151: sono andato a trovare un educatore di cani. 4
secco, tuttavia puro e corretto, era un ottimo educatore del secolo susseguente.
arici, ii-319: ma tu di lauri un giorno, / come al ciel piacque
, ii-18-119: mi si dice vada maturandosi un riordinamento... delle ispettrici per
. filangieri, ii-180: per formare un uomo io preferisco la domestica educazione;
preferisco la domestica educazione; per formare un popolo io preferisco la pubblica. galdi
concettosa frase che già conosciamo; ossia un tale rapporto tra educatore ed educando (
, collegio. colletta, iii-101: un decreto... prometteva in aversa
-essere in educazione: essere ospite di un collegio per compiervi la propria educazione.
l'armonico sviluppo, per fare di esso un più perfetto strumento dello spirito (in
etico-politica di una persona (soprattutto di un giovane), in modo che diventi cittadino
della vita sessuale, contemporaneamente guidandolo a un equilibrato e armonioso sviluppo di essa nel
e. cecchi, 6-225: proiettavano per un pubblico di soli uomini, cinematografie d'
. per estens. l'aver cura di un fanciullo, di un giovane; il
aver cura di un fanciullo, di un giovane; il provvedere ai suoi bisogni
, fossero creati per ogni dove a un medesimo tempo, e tutti bambini,
, e parvemi di non dover essere un zelante declamatore contro a quelli. mazzini
ed educazione artistica, non potea produrre che un mondo simile a sé, un mondo
che un mondo simile a sé, un mondo di pura immaginazione. carducci,
carducci, iii-6-35: oggi lo strimpellare un po'di piano fa parte d'ogni
quale pare che fosse di andarsi l'un l'altro imitando, senza aggiugnere mai
gadda, 6-230: ebbe come chi dicesse un invito nelle palpebre, il più stemperante
edulcorazione '. l'atto di dolcificare un cibo o un rimedio con mele, zucchero
l'atto di dolcificare un cibo o un rimedio con mele, zucchero o sciloppi.
di nasconderlo; ed anche addizione d'un corpo zuccherino ad una sostanza di cui si
rio castalio, / richiamar gode da un mendico esilio, / che d'ostro
sembra al vico la platonica, risalente a un principio metafisico, l'idea eterna che
nella pertinace evoluzione della discendenza, in un lor amore del meglio e poi del perfetto
cui si trova (e spesso ha un tono interrogativo per sottolineare maggiormente la propria
con sedili, e deve essere lunga un terzo più della larghezza. milizia, ii-344
ma perché dunque vitruvio la descrive come un quadrilungo pieno di sedili? =
iv-1-177: delfina correva innanzi, spingendo un suo cerchio; e le sue gambe diritte
diritte, strette nella calza nera, un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un
, un po'lunghe dell'affilata lunghezza d'un disegno efebico, si movevano con ritmica
prassitele, non ostante la sua scultura rappresenti un dio ermete, è in realtà impegnato
, è in realtà impegnato nel ritratto di un bell'efebo e pederasta alla moda.
. sorrideva candidissima e insieme appena appena un po'equivoca. -sf. efeba
di servire nell'esercito della città per un dato tempo, al termine del quale
uscito dagli efebi: non essere più un ragazzo (quindi avere la prudenza dell'uomo
quante volte, tiridate si chiama, un efebùccio che se lo trovassi al mercato
agg. medie. ant. che dura un giorno (cfr. effimero).
<; 'che ha la durata di un giorno '(comp. da ìttc '
. écp'fjii. epoc * che dura un giorno 'e trrepóv * ala ')
, a cui era consacrato nella città un famosissimo tempio. = voce dotta,
, ch'elle fossero, per passare da un poco di chiara d'uovo, ch'
specie, trovata nel picciol ventre d'un bianco gallo... poi raccontò averneli
: nel mestier della musica voi siete / un pezzo solennissimo di trave. /.
esempio delle ottiche ed acustiche, ad un dato numero e metro di vibrazione risponde una
/ ma perché una ferita / con un taglio attraverso / toccò in mezzo alla
correttori e stampatori e proti, / l'un più dell'altro stolti e disattenti
. fazio, ii-27-34: solo per un cagnuol, ch'è una beffe,
, / tra i quai di falterona un serpe corre, / che par che 'l
, farina e forca; indegna di un popolo libero e cosciente. 2.
. d'annunzio, v-1-393: ecco un vero poeta occulto. non lavora se
. speroni, 1-2-229: toccate un poco delle efemeridi e degli annali.
stea, come le altre; ma è un certo accidente che in tutte le altre
10-135: « visione celestiale », scrive un nipote di jules verne nella sua effemeride
, giornale. vallisneri, ii-248: un caso notabile è nelle efemeridi de'curiosi
crescenzio, 1-372: vi è ancora un altro modo non men facile..
veda sull'effeme- ridi per persuadermi che un mese appunto sia già passato. bocchelli
venerdì: cosa che potrebbe voler dire soltanto un cambiamento suh'effemeride; ma, più
epo <; 'che dura per un solo giorno '(da ènl 'sopra
di meno io spererei che dovessero annunziare un articoletto da me stesso collo spirito di
d'annunzio, iv-2-620: come a un rifugio benigno non vengono qui le anime
finale rinunzia, e quelle che effeminò un morbido amore, e quelle che non
(ti scioglie), quasi come un magico filtro. -figur.
: a indicare cura minuziosa e gusto un po'femminile nell'acconciatura e nell'abbigliamento
modo effeminato, che non si addice a un uomo; mollemente. boccaccio
fama stabilita di effemminato e seduttore in un uomo, anche stabilita sopra a delle
di pavidità, di sensibilità femminea (un atto, un modo di comportarsi e
di sensibilità femminea (un atto, un modo di comportarsi e di sentire)
e servili, la loro evasività arriva a un punto che vi scoraggia e disarma.
12-92: in quell'errante evasività, un sentimento di disgrazia infinita, di infinito
infinita, di infinito disonore si cautelava con un disimpegno che, simulato fino al sorriso
che rivela la tendenza a sottrarsi a un serio impegno, a nascondere il proprio
1 scappavia ', o volendo usare un adiettivo, dovremmo dire * risposta elusiva '
confortare l'ignoranza altrui onde credesse ad un quid di sua propria fattura: mito
mia modestia evasiva a sedermi davanti a un gelato, fra gente che parlava di
arte nuova e di versi liberi, con un tono che ritrovo oggi immutato. cardarelli
: vita furtiva, evasiva, e un po'maledetta, che pareva esente da ogni
, agg. uscito precipitosamente da un luogo; separato, segregato da un
un luogo; separato, segregato da un determinato ambiente. -con riferimento a esseri
della stanza evaso, / varcai d'un salto della corte il muro.
della morte? perché egli era veramente un antico, un evaso al passato, un
perché egli era veramente un antico, un evaso al passato, un superstite alla
un antico, un evaso al passato, un superstite alla rovina della poesia pagana.
d'asfalto liscia come il pavimento d'un salone; e poi, ecco, ci
fatate. 2. fuggito da un luogo di pena o di detenzione.
di anatomia umana, coperta da un medico evaso dal bagno penale. pavese,
, i-143: non ha sentimenti un evaso. dovunque vada, è
trae alle proprie responsabilità, a un impegno serio e costante, a
armata della repubblica e dell'eccellenza d'un tale consiglio, e della guerra non
/ e le disfatte: gli emuli d'un giorno / pugnan per loro. ferd
2. conclusione lieta o triste di un fatto, riuscita di un'impresa,
o male, / che questo è un fatto che bisogna fame / giudizio in
, fatalità. alfieri, i-169: un trono, a cui da sì gran tempo
-lieto, fausto evento: la nascita di un figlio. supposizione, congettura. -anche (
(meno prodotti, 39: è un bel vivere col provento / d'ospitali panzini
caso, occorrenza, congovernanti, / un bel viver coll'evento / dei depositi stica
dei depositi stica, 'la nascita di un regio infante '. (poi anche *
tingenza. negati? / so che un vivere in tal forma / non è viver
/ ma piuttosto seguir l'orma / d'un ladrone mandava perché la nascita di un bimbo
d'un ladrone mandava perché la nascita di un bimbo è chiamata finalmente uno che
. « lieto evento ». un tuffo a tutti i bianchi e a tutti
: adele passava la mattinata, e un paio d'ore del pomeriggio a letto
intenzione, quando dall'azione od omissione deriva un evento dannoso o pericoloso più grave di
in uno spazio così ristretto e in un tempo così breve da poterlo considerare caratterizzato
così breve da poterlo considerare caratterizzato da un punto dello spazio-tempo, cioè da quattro
evento. -essere o essere considerato un evento: assumere straordinaria importanza.
a tempi che i bei versi erano un evento, doveva probabilmente passare di bocca
: in una famiglia agiata la compera di un libro di cinquanta centesimi era considerata un
un libro di cinquanta centesimi era considerata un evento. -essere pari all evento
. 2. medie. di un organo esposto provvisoriamente, per trauma o
probabile, non impossibile, accidentale (un fatto). 0. rucellai
la pazienza sola e la costanza è un bene non conosciuto, che da tutti i
: a poppa faccio disporre tutto per un eventuale rimorchio. -subordinato a determinati patti
di ceder la savoia e il piemonte a un figliolo della contessa. balbo, ii-101
del conte si sarebbe potuto parlare di un eventuale diritto dei de luna.
essere eventuale; la particolare condizione di un fatto che può o non può accadere
non è più tale quando la usiamo in un senso concreto per * caso possibile '
: non era male di avere un arancio in tasca per l'eventualità di essere
inquieta, nervosa, sforzandosi di preparare un sistema di risposte che potessero in ogni
; ma è indispensabile al misuratore di un campo, e può eventualmente anche servire
campo, e può eventualmente anche servire a un pittore negli studi preparatori per un quadro
a un pittore negli studi preparatori per un quadro. levi, 1-82: ospedali,
uso figur.: che tende a un sovvertinento radicale d'istituzioni, idee,
enti rinnegò il suo principio e fabbricò un sistema ontologico, eversivo delle proprie basi
perché lo considerava (e giustamente) quale un movimento rivoluzionario, eversivo dell'ordine tradizionale
iii-2-229: tutte / le torri erano un solo ululo d'uomini / su l'eversore
dar a bere ai gonzi di non essere un egoista, cioè di non essere il
, innegabile, di pubblico dominio (un fatto, una circostanza, un'idea)
morte sua [di cristo], un essempio di vero vivere e del morire,
altri. -palese, noto (un segno, un indizio). - anche
-palese, noto (un segno, un indizio). - anche: sintomatico
. -autentico, provato, indubitabile (un miracolo). novellino, 69 (
: ma ove idio mediante ditte reliquie un evidente miraculo mostrar volesse, nui dovemo
-certo, prossimo, inevitabile (un pericolo). della porta, 1-62
e di s. giorgio apparsi ad un pescatore, al quale donarono un anello
ad un pescatore, al quale donarono un anello accioché gli fosse prestata fede da gli
molto chiaro, intelligibile, perspicuo (un vocabolo, un discorso, una forma
, intelligibile, perspicuo (un vocabolo, un discorso, una forma letteraria, una
correttezza grammaticale, e qua e là proponeva un qualche vocabolo tolto dallo slavo antico o
pimmediatezza del suo modo di esprimersi (un artista, uno scrittore). foscolo
, che li togliesse d'ogni magagna evidente un danaio di passaggio. a. pucci
. -sgargiante, caldo, intenso (un colore). leonardo, 2-200:
, dal lusso, dall'ostentazione (un tenore di vita). alvaro,
: è uno scrittore filantropo che con un racconto semplice e morale si propone di
dietro di lei, in disparte, camminava un uomo assai più anziano, con un
un uomo assai più anziano, con un panama in capo, una cravatta sgargiante,
rosa-acceso fiorata: evidentemente il marito, un antico emigrante, che faceva ritorno con
tutti uguali, ognuno credeva di compiere un atto diverso dagli altri, e tutti evidentemente
sensazione si presentano alla mente fornite di un così manifesto valore di verità da indurla
, iv-118: quanto sarebbe gran fallo in un matte- matico l'appagarsi, nelle sue
un'evidenza morale, tanto sarebbe in un morale aspirare a quell'evidenza che chiamasi
del tutto, nel primo libro con un breve discorso descrivere la grandezza e i
regioni d'italia sieno quelle che oggi per un sol nome regno di napoli son chiamate
, 7-17: né pure l'evidenza d'un acerbo e propinquo male futuro vale spesso
sulla terra. -inoppugnabilità (di un miracolo). d. battoli,
8-125: hanno [quelle novelle] un taglio e una evidenza scenica e potrebbero
disarmonica del palazzo giova- nelli, provammo un turbamento non esprimibile nel veder manifestato e
iv-7: erano schizzi e studi di un piglio e di un sapore nuovo, evocanti
e studi di un piglio e di un sapore nuovo, evocanti, per la sommarietà
intorno al mausoleo di adriano, da un mese all'altro è riemersa in
/ e il suo rombo non era che un sussurro. / nasceva dal fiotto la
l'accusa datami dall'amministrazione del reno un mese fa era falsa, io l'ho
dell'insegnamento stenografico sono ivi ridotte a un piccolo numero di precetti intelleggibili a
ogni residuo fantastico e mette in evidenza un ceppo annerito e freddo. manzini,
lisci, quasi specchianti, stretti in un nodo sulla nuca, mettevano in evidenza il
nel vigore del travaglio, turgide di un ragionevole accantonamento, gonfie di loro adempiute
quattrocento giovani nostri] erano caduti in un mucchio: erano stati scannati, stracciati
-rifl. papini, 8-150: ho un cuore pieno di sangue e non fui
drungarii. -simile a quella di un castrato (la voce di un cantante
di un castrato (la voce di un cantante, di un oratore, ecc.
la voce di un cantante, di un oratore, ecc.). mazzini
era esile come una fanciulla; aveva un volto femineo,... bellissima
a molti, l'impressione d'essere un di quegli uomini anfibi, eunuchi ed evirati
, 117: la castità de'pensieri parve un sentimento necessario nell'elevar 1'animo alle
quasi evirazione dello spirito muove fontalmente da un principio più recondito, che è l'
sarìa ragionevole,... sarebbe un resuscitare in tutto le s. v.
il privare delle viscere (o di un viscere). -in partic.: operazione
c. e. gadda, 2-120: un corpo d'uomo steso, col capo
steso, col capo celato come da un paravento, da un tettuccio bianco di
celato come da un paravento, da un tettuccio bianco di culla ma rivolto al
alle gabbie, sollevate dalla bocca di un pozzo, di battere contro le moiette
rosa, 150: or come può saper un barbagianni / che appena governar potria la
i salumi in genere, almeno per un po'di tempo. pavese, 6-97:
pavese, 6-97: oreste evitò con un salto il mio calcio. -con il
confronto col vero, d'entrare in un processo dialettico con la realtà.
nell'immaginazione, una facciata rossa in un vicolo evitato. alvaro, 11-39: si
del possesso o accertamento del diritto su un bene in favore di chi ha
sogli / deposti li orgogli / d'un evo incivil, / la man tu
ricchissima di torri. tale la rappresenta un antico affresco, nella basilica di san
morte. e che tale / essa rimanga un tempo interminato, / un lungo volger
essa rimanga un tempo interminato, / un lungo volger d'evi. -letter.
ulisse che evoca le ombre dei morti un re gli offrì 60 talenti,
alla curiosità di fulvia essa avrebbe dovuto opporre un nome, che non osava pronunciare,
come se temesse di evocare tra loro un terribile giustiziere. d'annunzio, v3-
mai... /... un grande amore / passato, un grande
.. un grande amore / passato, un grande lontano dolore. barilli, 2-99
guerra. gozzano, in7: evocate un pendio di rododendri, / coronato d'abeti
chiamata villa tarantola,... un sito misterioso, enigmatico, evocante,
spendere. moravia, i-673: soltanto un grande pino, a mezza costa, il
vagabondaggi evocativi c'è anche quello di un casetto burlesco. pea, 11-42:
alberi, uno specchio di fiume, un casolare nella distesa de'campi. bocchelli,
6-321: ebbe la forza evocativa di un profumo o d'una musica, che
rendere il sentimento e la sensazione di un essere, anche quando la sua persona non
immagine salire / come glauca fantasima da un pozzo. pratolini, 4-53: pensai che
s'avanzava lentamente una fulgida coppia, un giovanetto e una fanciulla, stretti l'uno
altro, come evocati dalla immaginazione d'un poeta. de roberto, 2-251:
morti evocati e invocati nelle epigrafi non un volto mi resta nella memoria. alvaro
una lastra fotografica rivela nel suo nero un paesaggio inciso come in un'atmosfera nervosa
uomo, anche l'incredulo, ha un istinto più guardingo. ha paura delle
. cecchi, 3-63: quelle figure hanno un potere evocatori © sulle * personae '
. -anche: il far uscire da un luogo, il chiamare all'esistenza. -in
antica terra non venga fatto di muovere un passo innanzi senza rivolgere uno sguardo airindietro
un'evocazione all'avvenire senza confortarla d'un richiamo al passato. de roberto,
: la nota più squisita è data da un gusto di evocazioni del passato, da
gusto di evocazioni del passato, da un po'di nostalgia settecentesca. alvaro,
memoria. comisso, 7-16: entrò un generale [peppino garibaldi] a capo
attorno al collo e in una mano teneva un orologio da tavolo, mentre tendendomi l'
bottiglia nelle onde del tevere, mandando un 'evoe 'di ringraziamento alla signora
quale la ragazza se l'era pensato; un essere di un mondo superiore, della
se l'era pensato; un essere di un mondo superiore, della razza di coloro
'evoluire ', e tutto giorno è un gran piacere a sentirli sbraitare, per
descritta una curva data, fingendo svolto un filo applicato alla prima, e descritta
faldella, 3-20: ogni lingua è un prodotto lento, evolutivo di tutta la
, evolutivo di tutta la vita di un popolo. bocchelli, 1-iii-212: benché
. alvaro, 7-82: c'è un forte dubbio che la mania collezionista sia
che godevano libertà illimitata per essere di un altro paese, e generalmente più evoluto in
bestie, così il linguaggio artistico è un linguaggio più evoluto, capace di mettere
evoluzionare ': tentativi sfortunati di foggiare un verbo corrispondente al sostantivato * evoluzione '
da * evolversi ', che ha già un proprio significato. = deriv.
. papi, 1-3-18: ordinavansi a un tempo stesso ed esercitavansi nelle guerresche evo
la divisione è una delle ripartizioni di un corpo di cavalli destinati alla riscossa,
e cento, al rauco grido d'un solo, hanno del meccanico e perciò
uomini. baldini, i-157: ceravamo un po'dati a credere che fosse definitivamente
la dritta e su la sinistra in un circolo del diametro di circa due volte
compiuti da una o più navi per un determinato scopo di manovra o tattico.
-aeron. ciascuno dei successivi movimenti di un aereo caratterizzati da cambiamenti della velocità in
spazio, per lo più ordinati a un fine determinato (come l'esercizio ginnastico
la fronte e poi col naso, un bastone sul quale sono posate tre bottiglie.
foglia tutta bolle, nervature e ricci di un cavolo tra i più grossi.
evoluzione, il corpo dell'uomo provava un sussulto, una specie di trafittura o
trafittura o di rottura interna e per. un pezzo il suo pensiero rimaneva così spezzato
graduale di una realtà da uno stato a un altro, per lo più migliore,
importanti elementi dai quali, quasi per un addentellato, o a dir meglio, per
, 3-130: si faceva a piedi un tratto del viale, poi ci si fermava
una nuova evoluzione dello stile di verdi, un passo verso ciò che si chiama «
del suono di una parola o di un gruppo di parole. -evoluzione semantica:
: quello che esprime la tendenza di un fenomeno a crescere 0 a diminuire nel
fondamentalisti, fu a dayton, tennessee, un processo che fece epoca: contro j
niente da fare con l'idea di un progresso uniforme verso un unico modello eterno
con l'idea di un progresso uniforme verso un unico modello eterno. gentile, 1-44
del dente della ruota è tracciato secondo un arco di evolvente. = part.
, ch'effusa / cupidità del petto un pianto evolve / che forse al mondo infra
a modular la voce aurea evolvendola come un nastro policromo nell'aria; ora parendo
purezza e, da parte mia, un sorriso di sorpresa al vedere il prodotto
volto... la seta pareva un elemento del suo corpo. 2
cresce o diminuisce; è una luce o un fuoco che è sempre quella luce e
a voce come dal materialismo paganeggiante d'un tempo io mi sia evoluto ad una
: una sorella di bice era stata un tempo seggiolaia prima di « evolversi »
oscure; i bachi vivono in un bozzolo sopra l'arbuscello detto evonimo.
celastracee comprendente circa centodieci specie; è un arbusto alto da uno a quattro metri
o cinque sporgenze, semi ricoperti da un arillodio arancione; in italia crescono spontanee
. l'evonimo... è un albero così grande come il melagrano. targioni
sur una panchina che l'invitò presso un folto cespuglio di oscuri evonimi. de pisis
fredda, volle rimanere in giardino sotto un evonimo. 2. evonimo del
rosacee (spirea tomentosa); è un arbusto alto circa due metri, con rami
del governo della città, perché l'un e l'altro lo fa assoluto signore del
gala, quando passo sotto le finestre d'un palazzo del sangallo, del mademo,
. de amicis, i-183: poi un agitar di berretti a dimostrazione di gioia
berretti a dimostrazione di gioia, e un battersi reciproco delle palme sul dorso,
reciproco delle palme sul dorso, e un gridare acuto e ringhioso: evviva la
bionda! con certi ghigni, con un certo scimiesco raggrinzar di naso, con
i matti. pananti, i-218: un dì venne un diluvio come quello /
pananti, i-218: un dì venne un diluvio come quello / che accadde al
; / non avevamo in tutti che un ombrello / che avea più buchi d'un
un ombrello / che avea più buchi d'un colom- baione, / e quanto larghi
/ fra que'boschi all'improvviso / sorse un alto evviva, un riso; /
improvviso / sorse un alto evviva, un riso; / e di cetra un grato
, un riso; / e di cetra un grato suono / si sentia tra quel
le mani sporche sollevano il gotto per un evviva alla vita. -con riferimento
parole fondamentali del sesso precedute ordinariamente da un lieto * evviva! 'e frammischiate alla
entrò anch'essa in guerra e da un caffè assistetti alla sfilata di un corteo
e da un caffè assistetti alla sfilata di un corteo con cartelloni di abbasso e di
. casti, ii-4-92: ecco a un tratto cangiar la prospettiva, / e
una persona che ha cessato di ricoprire un determinato incarico o di svolgere una determinata
nel palco dirimpetto. è... un ex colonnello di cavalleria. b.
le ore uguali alla sua campana e con un fischio di fabbrica, più esigente della
sono ex deputati e ministri che regalerebbero un occhio per iscriversi al fascio. pavese,
compiuto gli studi presso una scuola o un convitto. -associazione di ex-allievi: quella
quella che accoglie gli antichi allievi di un istituto scolastico o di un convitto.
allievi di un istituto scolastico o di un convitto. sbarbaro, 5-135: esco
cose che hanno cessato di servire per un determinato uso. d'azeglio, 1-335
uno de'capi veniva occupato dal camino, un paio di fornelli, ed il banco
. tutto fioriva, tutto era sereno. un chiaro d'acqua, nel cuor di
dirige il signor parrini, il proprietario, un ex della gali. -in partic
: per indicare la quotazione raggiunta da un titolo azionario dopo un'opzione.
ex-coupon ') per indicare il prezzo di un titolo, diminuito del valore della cedola
. aw. improvvisamente, tutto a un tratto, precipitosamente, senza por tempo
exabrupto 'il 'diventare 'non per un passaggio necessario di concetti, ma come
, locuz. avverb. lat. per un di più, in soprammercato.
americane che producono, per incisione, un latice dotato di proprietà irritanti; una
lat. aggett. finanz. privo (un titolo) della cedola di interesse
excèntro, sm. geom. centro di un cerchio exinscritto in un triangolo.
. centro di un cerchio exinscritto in un triangolo. = comp. dal
un'opera o di più opere di un autore pubblicati a parte. carducci
diritto civile) nel proprio territorio di un provvedimento (come una bolla, o
come una bolla, o la nomina di un prelato a un ufficio ecclesiastico) proveniente
o la nomina di un prelato a un ufficio ecclesiastico) proveniente da un'autorità
, sf. chirurg. asportazione di un organo (e può essere totale o parziale
. latin. che sta per finire (un periodo di tempo).
di legge (e si tratta di un rimedio eccezionale, limitato per lo più
agg. geom. che è tangente (un cerchio) a uno dei lati di
cerchio) a uno dei lati di un triangolo e ai prolungamenti degli altri due
dove uno sciaurato, che furtivamente invola un misero centinaio di scudi, s'
dei due angoli la cui somma è un angolo di 360°. = voce
tuzione della maggior parte del sangue di un soggetto con quella di vari donatori
vari donatori; si effettua mediante un prolungato salasso e la contem
tre, tipo quattro e via fino ad un gran tipo 'extra'. baldini,
battuta. una battuta che è sempre un * extra ', un'acrobazia fine a
. -danno extracontrattuale: quello derivante da un atto illecito diverso dalla violazione di obblighi
sf. tecn. corrente dovuta a un fenomeno transitorio che ha luogo all'aprirsi
luogo all'aprirsi e al chiudersi di un circuito elettrico a causa dell'autoinduzione del
. distanza di sicurezza della cabina di un ascensore. = = voce dotta,
universale cristiana e fino extracristiana, da un ambasciatore straordinario del sultano.
che non fa parte della dote (un bene della moglie, la quale ne
-dove i raggi franti si raccolgono in un solo punto. = voce dotta,
b. croce, ii-1-154: è un errore credere che per quella via il
fuori dell'europa (una nazione, un continente, ecc.). =
extrafino, agg. finissimo, sopraffino (un prodotto, una merce).
. che sta fuori dal fuoco di un sistema diottrico. -distanze extrafocali: quelle
. disus. che avviene fuori di un procedimento giudiziale (un provvedimento, un'
avviene fuori di un procedimento giudiziale (un provvedimento, un'attività della pubblica autorità
, i-489: con cedere un ugual numero di giorni al reo per giustificarsi
estragiudiziale, al di fuori di un procedimento giudiziale. caro
, 1-238: facendo le somme, su un bilancio totale di 301. 328
, per essere concepita e rappresentata, un organo che non sia quello del pensiero
, ossia produce i fatti, ma un organo extralogico (per esempio, un pensiero
ma un organo extralogico (per esempio, un pensiero che proceda astrattamente a priori:
si svolge fuori dell'ospedale (un controllo clinico, una terapia,
(un'intesa, una crisi ministeriale, un uomo poli tico, ecc
era, in realtà, sopraffatta da un potere extraparlamentare. gramsci, 7-25: così
scolari, affinché ne risulti un movimento perfetto, automatico, della massima
di dati, relativi all'andamento di un fenomeno, al di là dei
pare sia importante in questo esame di un punto essenziale di arte politica evitare sistematicamente
3-98: non vi ha... un potere sociale che extrarèddito (estrarèddito)
che avviene fuori dell'amministrazione di un sacramento (e si riferisce in partic
di una foglia (una gemma, un ramo, un'infiorescenza, un fiore
gemma, un ramo, un'infiorescenza, un fiore). = voce dotta
, sf. bot. qualità di un organo vegetale che si trova eccezionalmente fuori
stesso, per porre innanzi al soggetto un oggetto tutto puro, in quella estrasoggettività
,... il maestro infallibile di un credo che non potrà aver mai dei
cosa che vi metta una nota, un accento di vitalità sia pure fantastica e quasi
incendiato dal sole e che splende come un castello ario- stesco. =
che non appartiene al territorio di un determinato stato; che è sottratto alla
la guerra è una vocazione, non è un dovere. è infame che tutti siano
tutti siano tenuti ad uccidere animandosi d'un odio che non tutti hanno nell'anima.
privilegi di cui godono, nel territorio di un determinato stato, le sedi delle rappresentanze
: il loro arrivo significava già, in un certo senso, un riconoscimento di extraterritorialità
già, in un certo senso, un riconoscimento di extraterritorialità. dizionario di marina
(la vegetazione, il clima, un ciclone, ecc.). =
. de sanctis, 7-528: un esempio ve lo porge dante col conte
o estraumano, come la sublimità di un grande spettacolo di natura. gramsci,
. che sta fuori della città (un edificio, una strada); che esce
; che esce dalla cerchia urbana (un servizio di trasporto pubblico, ecc.)
b. croce, ii-4-70: un sopravalore è un extra valore, ed
. croce, ii-4-70: un sopravalore è un extra valore, ed esce fuori del
]: cantare l'exultet; ha cantato un bell'exultet. 2.
, 10-4 (424): subitamente un fiero accidente la soprapprese, il quale
comparte ed affetto ai luoghi cari per un ricordo d'amore, cari eziandio per
vide eziandio se stesso in camicia con un formidabile bastone in mano. 2
; pognamo che tu gli veggia fare un peccato, eziandìo gravissimo, non è
gioberti, i-41: la civiltà è un patrimonio onde molti partecipano inegualmente, e
lo è eziandio se vien riguardato sotto un aspetto più generale. -seguito dal
, agg. cresciuto all'oscuro (un vegetale). -per estens.: sbiadito
acidi e degli alcali nella medica etiologia sia un mero romanzo pirotecnico. targioni tozzetti,
] disse molto lentamente: -credo sia un caso di paralisi della mandibola e delle
sm. farmac. attività terapeutica di un farmaco che colpisce l'agente causale di
: ferdinando borbone diceva che a tenere un popolo tre f bastano, farina,
, indica gli anni che cominciano con un lunedi. -nell'epigrafia latina f è
segnalazioni: è bianca, con inscritto un rettangolo rosso, con la diagonale verticale
se usi con uno cantore, e narrigli un tuo fatto, quando tu credi che
credi che t'oda, e'ti spicca un 'ut, re, mi,
secondo me, cercaron di riposo / con un confuso du, re, mi,
fa sol fa. montale, 3-16: un fischio rauco di sirena, un fa
: un fischio rauco di sirena, un fa leggermente calante, giungeva infatti dal
il settimo e l'ottavo (ha un bemolle in chiave e la sua cor
morte / mi parlavan le note? perché un gelido / presentimento m'opprimeva il cuore
denaro che occorre allo stato o a un altro ente pubblico per l'adempimento dei
a soddisfare le esigenze di tesoreria di un ente. -fabbisogno di scena: il
data gestione. einaudi, 1-182: un tempo quando l'italia si riforniva in
coltiva è quella di gelsomino... un quarto del fabbisogno mondiale viene da un
un quarto del fabbisogno mondiale viene da un piccolo comune sul litorale ionico.
, l'edificare, il costruire (un edificio, un insieme di edifici,
edificare, il costruire (un edificio, un insieme di edifici, una città,
. -anche: il modo in cui un edificio è costruito. -arnese, materiale
avevano queste povere monache della fabbrica di un coro. s. maffei, 5-2-
. fogazzaro, 7-319: ripararono in un deposito di materiali da fabbrica, cinto
di materiali da fabbrica, cinto di un assito. bocchelli, 1-i-121: scacemi
per una metà con lui nella fabbrica d'un mulino, e per l'altra metà
, costruire. -anche: lavorare artisticamente un metallo. bibbia volgar., i-409
apparecchi, e specialmente nella fabbrica d'un gran numero di smisurati vascelli, de'
. -al figur.: per indicare un lavoro che dura all'infinito (anche
: e con essi [scultori] un fanciullo di nove in dieci anni, angelo
. disposizione ordinata delle parti che compongono un insieme organico; struttura, composizione
organico; struttura, composizione di un componimento poetico, di un'opera artistica
dar colpa alla natura ch'ella pur un sol punto abbia lasciato indietro d'attomo
la quale per li poeti debbe essere un canone. sbarbaro, 1-197: fa paura
: congegno, meccanismo di funzionamento di un apparecchio, di una macchina. -per
307: sentendo a dire nel 1609 che un olandese avea fatto un occhiale che avvicinava
nel 1609 che un olandese avea fatto un occhiale che avvicinava gli oggetti all'occhio
subito la fabbrica, e ne fabbricò un altro il seguente giorno. -figur
, la quale studiasse una sistemazione e un regolamento per le strade, fabbriche e
della locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. moravia,
raggrupparsi timorose e avide di protezione come un tempo le case delle antiche città intorno
, si dà subito attorno per costruirne un altro, già incominciava a tirar su
di fabbrica: insieme di ambienti di un edificio, che può essere considerato isolatamente
può essere considerato isolatamente in quanto costituente un organismo strumentale autonomo definito da precise
villa. di giacomo, ii-566: un corpo di fabbrica avanzato separa dal fabbricato
la qual cosa quegli conoscendo, prese un ferro caldo, come 'l traeva della
di milano, me ne fu portato un gran sacco [di nichi] nella mia
chiamano * materia greggia ', convertita in un oggetto utile all'uomo.
ma di fabbrica privata, / d'un estratto / a montano ignoto affatto. lanzi
io dopo averne [di medaglie] veduto un buon numero... e dopo
, ch'era conoscitore di monete come un borsaiuolo, non ebbe appena tra mano lo
in punto di sera... un giovanotto allampanato incominciò timidaun granaio di noci
non ma 3-99: era un deserto quella terra, che fu fatta secondo
sono ben accorti, in questi un detto popolare dei luoghi, quando il signore
tutte le cose che nascono indicare un'azione un dell'appetito: per che o
, iii-231: sappia, eccellenza, che un certo intende fabbricar casa o palagio, forma
grandi ficine col cappello schiacciato sur un orecchio, la giacchetta opifici)
gettata a casaccio sopra una spalla, un mozzicone di sigaro fagiuoli, 3-3-243
orioni, x-19-199: a roma scende ad un quel certo vezzo sgarbato e vociando
vampa, parla con molti, ferma un giornalista, non cerca tari,
giornalista, non cerca tari, un rappresentante di fabbriche germaniche di pro
può fabbria mangiare affamato. care (un terreno). -area fabbricabile: destinata
esclusiruggiti di leone: i leoni di un circo che stava dando i vamente industri
-la chiusi nei carrozzoni, venivano portati in un recinto terra ai contadini e la fabbrica
: organizzazione produttiva industriale non concentrata in un edificio o teche per future costruzioni
teche per future costruzioni. in un complesso unitario di edifici, ma territorial
di ¦ fabbrica disseminata », che è un cominciamento di fornicazione; il trovare
gli oggetti prodotti da tura ugualmente correnti d'un fiume. l. bellini, 5-3-31:
segneri, iv-21: democrito riconosce in un fascio di -figur. dossi
legne ben ordinate l'ingegno d'un uomo: ed in questo abbastanza
: l'università mi ha incollato addosso un peso da sopportare: un marchio di fabbrica
incollato addosso un peso da sopportare: un marchio di fabbrica da tenere fabbricante
uscita della fabbrica. possiede una fabbrica, un opificio (ed è spesso contrapposto a
-prezzo di fabbrica: prezzo di un prodotto -per simil. e al figur
che o nel corso di una costruzione di un edificio, fosse semplice cultura delle attitudini
che consideravano il nuovo apparecchio come un veicolo alleggerito su tre sole rotelle
circense. viani, 13-367: un fabbricante di casse da morto, che fischiet
nostro accantona mento, fornì un pezzetto di rovere, sul quale fu incisa
e. gadda, 461: un amalgama di matrone, giureconsulti e fabbricanti di
c. e. gadda, 409: un dotto genealogista di pastru- fazio, a
richieste mi titillarono l'amor proprio, divenni un fabbricante di * chiuse ': chiuse
. erigere, innalzare, costruire (un muro, un edifìcio o parte di esso
innalzare, costruire (un muro, un edifìcio o parte di esso, ponti
). giamboni, 7-157: un piccolo castello tra 'l muro della cittade
ponte, ma di là dalla chiana, un bastione capacissimo d'alloggiarvi molta gente.
! non c'è più dove cuocere un uovo!... bisognerà fabbricarla di
far terra da pignatte, ho fabbricato un mulino di questa fatta e ho rivisto
ancora, com'è vero, che un gran felice ingegno possa arrivare a comprender
, ben hai fabbricato, / in un punto acquistato hai cielo e terra, /
mani, per gioco o per diletto (un oggetto, un giocattolo).
gioco o per diletto (un oggetto, un giocattolo). giamboni, 7-154
fabro, che ora fabrica una spada o un elmo, ora fa un chiovo,
spada o un elmo, ora fa un chiovo, or una cosa ora un'altra
. straparola, 7-5: arrivò ad un certo porto, dove si fabbricavano navi e
: m'applicai poi subito a fabbricarne un altro [telescopio] più perfetto, il
con mia grandissima fatica, per più d'un mese continovo. testi, i-57:
: ho pensato di fabbricarmi da me un bel burattino di legno. pascoli,
maggiore e celeste sole, come d'un padre suo. marino, vii-256:
liquefare le nuvole, e forse d'un vapore più che vile fabricare una stella che
. pirandello, 7-507: ma è un fatto che i maggiori stenti che ci avvenga
bocca, la qual si parte in un labbro di sopra piloso, dove i gioveni
potesse cucire per conto suo, fabbricandosi un grembiule, rammendando una camicetta o attaccando
grembiule, rammendando una camicetta o attaccando un bottone alla giacca del marito lumaio »
, 460: amor crudele / scherzava un giorno / a l'api intorno, /
i-373: egli aveva preparato pel commissario un unguento che fabbricava per preservarsi dal mal
con riferimento a uno stabilimento, a un opificio); formare, produrre in serie
qualità di tele. roberti, iii-13: un bel castigato e lieto poema latino sopra
gli altri, e fabbricai ottava per ottava un poema cavalleresco! rajberti, 2-25:
e storici della poesia parve gran che un sonetto nel quale pieraccio seppe restringere come
perché è il suo mestiere, come un altro farebbe dei bottoni; del resto
(570): forse voi vorreste un bortolo più ideale: non so che dire
può ben dire: -mi sta innanzi un mondo nuovo. dossi, 138: tosto
mappamondo. sbarbaro, 4-35: matematica: un mondo che l'uomo s'è fabbricato
la casa fratta ti conviene! -fabbricare un processo: istituirlo (e spesso vi
cento rei che venivano condannati, appena un sol processo poteva dirsi sincero ed appena un
un sol processo poteva dirsi sincero ed appena un sol delinquente era condannato ragionevolmente. guerrazzi
comporre, formare (una frase, un periodo, una metafora, un linguaggio
frase, un periodo, una metafora, un linguaggio letterario); comporre opere letterarie
b. cavalcanti, 2-270: potrebbe un periodo di quattro membra essere con tale
sì come egli è diffidi cosa il fabricare un tal periodo, così gli esempi di
procreare. lacopone, 22-28: aio un figlio ordenato, che deo l'ha
tanto che maggior gloria ti è il giustificare un sce- lerato che non ti fu il
aveva il difetto di esser piantato come un pilastro su quei pie- dacci che sembravano
capire. il padreterno li ha fabbricati in un modo che non possono, non debbono
se continuano a farci aspettare, si fabbrica un figliolo, vedrai che il permesso ce
; su cui si può fabbricare (un terreno); fabbricabile.
5-185: abitava adesso alla periferia, dentro un antico podere sempre sul punto di
. edificato, costruito, innalzato (un muro, un monumento, un edificio,
costruito, innalzato (un muro, un monumento, un edificio, una città)
(un muro, un monumento, un edificio, una città).
una lunghissima strada traversa che conduceva a un piccolo paesetto fabbricato sulla spiaggia del mare
uguale sempre e dovunque alla casa d'un altro uomo, fabbricata in serie come
macchine. -costruito, formato con un certo tipo di materiale (un edifìcio
con un certo tipo di materiale (un edifìcio, un muro, ecc.)
tipo di materiale (un edifìcio, un muro, ecc.). malispini
costituito, composto (con riferimento a un complesso edilizio e anche alle parti che
, restò involta subito dentro alle fiamme d'un orribile incendio. p. della valle
(una macchina, una nave, un oggetto, ecc.); lavorato
, i-2-15: ricevei dalla haga, un mese è, il riporto che vostra signoria
. verri, i-18: la facilità d'un lungo uso nel commercio, ovvero la
, avvolto in carta da giornali. un fumo fetido e acre al quale solo i
prefabbricata: nave costruita collegando sullo scalo un insieme di elementi di notevole grandezza in
, e dopo trent'anni toman fuori con un viso di ieri. -ant.
dal sarsi l'essere ella fabbricata sopra un fondamento falso, cioè, che la superficie
è tale in effetto, ma è un bell'idolo fabbricato solamente dalla loro innamorata
fabbricate dalla giunta, instituita per fare un sistema placido e di sollievo. manzoni
in una fucina di sheffield, hanno un incontestabile diritto di cittadinanza appunto in questi
. michelstaedter, 569: c'è un mistico francese, un certo amiel, che
569: c'è un mistico francese, un certo amiel, che ha detto ingenuamente
che non ha bocca. -coniato (un vocabolo, un modo di dire).
bocca. -coniato (un vocabolo, un modo di dire). tolomei,
italia. -istituito, formato (un processo). g. bentivoglio,
di natura? epicuro, 25: un tempio di beltà eh'ogn'altro eccede
uomini, dal grande iddio fabbricati con un intelletto abile a sapere tutte le cose,
bellini, ii-40: bozzinininga è in india un serpentello / di tosco spaventoso il dente
, / ed ha dentro la coda un campanello / dalla natura in esso fabbricato,
natura in esso fabbricato, / d'un suon così squillantemente bello, / ch'ei
di tanto in tanto, s'incontrava un casolare, un gruppetto di fabbricati rustici
tanto, s'incontrava un casolare, un gruppetto di fabbricati rustici. soffici,
lo faceva tornare alle righe del libro, un fastidio che non sapeva bene neanche lui
il fumo della cucina, dal tetto di un corpo più basso di fabbricato, impregnava
di fabbricato, impregnava la nebbia d'un odore amaro e casalingo di fuoco di legne
colui che ha dato ordine di costruire un edificio. donato degli albanzani,
manifattori a produrre quelle merci che tirava un tempo dall'estero, e il sistema
miei libri passati e avvenire per essere un buon possidente di campagna, abbastanza ignorante
lavora il ferro, nella bottega di un fabbro. carena, 1-181: 'fabbricatore'
il saggio fabbricatore dell'universo ha stabilito un bellissimo ordine fra tutte le sue creature sulla
complesso di operazioni necessarie per fabbricare un determinato pro dotto; modo
non si possa tentare la fabbricazione di un pane di mistura che oltre all'essere
, e ad avviare in assisi, un giorno, anche la fabbricazione dei panni
metodi e di fini poteva parere superfluo un ateneo oltre quindici o sedici altri;
e dotissimi dalle istesse scritture hanno cavato un passo ove tengono che si descriva la
costruire edifici concessa nelle varie zone di un territorio. -fabbricazione intensiva: nella quale
figur. il formare, l'istituire (un processo). boccalini, ii-231:
portava [il tenore] con alterigia un bel paio di folti baffi neri ed
... indisse non è molto un concorso per decorare degnamente il gran tempio.
la setta sangallesca aveva ordinato contro michelagnolo un trattato, che il papa dovesse far
zelo dei buoni fabriceri ha divisato inalzarvi un nuovo aitar maggiore. de marchi,
quantità dispari, / quanto da mille un numero è lontano. = dal
fabbro fa più tosto con esso un coltello, col quale s'uccidono gli uomini
col quale s'uccidono gli uomini, che un bómere. ottimo, iii-27:
2. per estens. proprio di un qualsiasi artigiano, di un qualsiasi artefice
proprio di un qualsiasi artigiano, di un qualsiasi artefice, di una qualsiasi arte
non perfette. beccaria, i-550: un falegname, un calzolaio, un sarto o
beccaria, i-550: un falegname, un calzolaio, un sarto o un fabbroferraio
: un falegname, un calzolaio, un sarto o un fabbroferraio possono essere in
falegname, un calzolaio, un sarto o un fabbroferraio possono essere in solo loro danno
tranne improvvisamente, l'eco metallica d'un martello di fabbro ferraio, che batteva
noi, che questo è figliuolo d'un fabro e d'una che si chiama maria
è una feminella? burchiello, 62: un fabro, calzolaio, che fa le
guarini, 38: cingea popolo inerme / un muro d'innocenza e di virtute,
baliste. battista, vi-3-141: miracoli d'un fabro. ecco la pietra, /
e legnaiuoli. manzoni, 38: tacita un giorno a non so qual pendice /
non so qual pendice / salìa d'un fabbro nazaren la sposa: / salìa
indissolubile. -unito con un aggettivo, che denota la specifica attività
cattaneo, ii-1-56: l'autore è un fabbro-ottonaio e ferraio che da sé si dichiara
dovette in fretta far costruire dal fabbro-stagnaio un tubo di ferro. 3.
gr., ii-65: leggiadramente d'un ornato ostello, / che a lei,
è giunta a tale che se non un poeta, vi rivela un gran fabbro di
se non un poeta, vi rivela un gran fabbro di versi. carducci,
forteguerri, 16-4: qua [miri] un occhio brutto, un mostaccio sconfitto,
qua [miri] un occhio brutto, un mostaccio sconfitto, / di là begli
: la natura ha fatto ancora che un pesce in un luogo, e un altro
ha fatto ancora che un pesce in un luogo, e un altro altrove sia tenuto
che un pesce in un luogo, e un altro altrove sia tenuto in maggior pregio
e le foglie contengono la fabianina e un olio essenziale (il fabianolo) che
a costituire un'associazione, base di un futuro partito di riforme sociali, per arrivare
di riforme sociali, per arrivare ad un socialismo graduale, prudente, moderato, simile
dalle foglie della fabiana imbricata; è un liquido giallastro che bolle a 2750 c.
. ant. lavorare alla maniera di un fabbro; lavorare artisticamente, abilmente.
. ant. lavorato alla maniera di un fabbro, lavorato artisticamente.
al fumo '(della fornace di un fabbro), da faber -bri 1 fabbro
potian credere. castiglione, 202: fu un nobile istrione antico, il qual.
, i-571: ma io stavo parlando d'un certo tramonto alle cascine e d'una
dedicai il libro, rimunerandomi esso con un beneficio fabuloso situato nell'isola tile,
« voce »: ma al suo modo un poco infantile, allucinato e fabuloso.
. baretti, 1-85: il formarsi un buono stile in prosa è una faccenda
festa in maschera. quante faccende in un sol giorno! tozzi, i-48: fingeva
! tozzi, i-48: fingeva d'avere un sacco di faccende. vittorini, 1-11
, 24: appena entrato in casa un gentil uomo, / il nuovo pedagogo ricordato
come si condisca il risotto, con un garbo di uomo di popolo che ha
: tolsi / dalle faccende di vinegia un mio / giovane, il quale io
il quale io mi sono allevato / un tempo fa, molto amato da me.
il veneto. calvino, 1-496: un mondo di piccole ditte e tentativi e faccende
-ant. commissione, ordinazione (di un lavoro artigiano). cellini,
via d'istoria le faccende d'italia da un secolo in qua. vico, 296
monti, x-2-147: era ne'porti / un sob- buglio una pressa una faccenda /
, e fu accusato d'averla ammazzata un ufficiale. la faccenda andò su per
ti fa percuotere or qua or là in un turbido e profondo pelago di faccende e
stretta da uscio, una mala faccenda, un mal bucato. baretti, 1-69:
scacciata la moglie innocente, aveva contratto un matrimonio illecito, si fece monaco,
camera, lui ti scorge là in un canto quella personaccia che ghignava e gli
corpi in qualunque modo disposti, e un concerto di colore, una idea che
, 327: s'era messo in un prunaio per via di una ragazza, ma
dell'anima, ma per le vertenze di un beneficio di 'jus 'patronale.
ch'è costà dietro: egli è forse un gran salto! [sostituito da]
; controversia; discussione; argomento di un discorso, di una trattazione. guido
scapiglia a dirti villania, / dandoti un pezzo d'asino in commenda. redi,
operazione veniva ripetuta per le chiavi dentro un involucro somigliante, ma coi nastri un
un involucro somigliante, ma coi nastri un po'più corti. -notizia.
e fecciosi. arici, ii-153: un murmure diverso, una faccenda / ode intensa
6-210: antonio constata che non è un uomo è un trespolo una faccenda di
constata che non è un uomo è un trespolo una faccenda di legno un'ombra
, mi ho sempre in mano mettuto un guanto, accioché facendomi toccare quella facenda,
talvolta a visitare il capitano, o un altro che tiene conto delle cose del
assegnare, commettere una faccenda: conferire un incarico. livio volgar., 1-277
una controversia, trovare la soluzione di un problema. verga, 4-37: sentite
come doveva, mediante il verdetto di un giurì d'onore, composto, con il
definire questa faccenda di oriani, pensa un poco tu alle mie circostanze e poi
costei. g. gozzi, 1-55: un terzo giovane, il quale andava per
le truovo, con sustanza men ch'un fio. cicerone volgar., 1-517:
. berni, 57: se fossi un dottor di medicina / che le volessi
e là come se qualcuno ve li avesse un giorno dimenticati. -avere faccenda con qualcuno
perdonateci se per la via non ci daremo un bel tempo, e non aremo faccenda
-condurr e, spedire una faccenda: eseguire un ordine, portare a termine un incarico
eseguire un ordine, portare a termine un incarico. a. f. doni
da lavoro, adatto alle occupazioni (un indumento). baldini, i-763:
. baldini, 6-207: fosse stato un re di gran faccende o di gran
-dare faccenda o una faccenda: affidare un incarico. savonarola, iv-139:
de'fatti tuoi, che, se d'un non ti fidi, / gli dia faccenda
la guardia all'uscio di strada, sentono un calpestio di passini frettolosi, che s'
, ne tornava alle nove, con un appetito da lupo. -essere in
faccende, fare una faccenda: compiere un lavoro, disimpegnare una mansione, portare
l'estro si potesse imprestare, ne dimanderei un poco del vostro, farei bene la
arei fatto una faccenda a pormi con un tuo pari! che vuoi tu ch'io
questo villaggio! non ho venduto che un ventaglio fin ora, ed anche l'
, ed anche l'ho dato ad un prezzo... veramente per disfarmene.
sproposito. grazzini, 2-341: è un peccato, per certo, che rimanga
tempi remotissimi certe faccende. -soddisfare un bisogno fisiologico. c. dati,
come d'altrui, deliberò di far un viaggio in soria. cellini, 2-7 (
): faceva le faccende del cardinale un gentiluomo ferrarese, il quale si chiamava
che in quel punto è il nocciolo di un problema. alvaro, 7-89: la
; di essa, sarebbe difficile citare un dramma di amore. poiché la moda fa
ogni altra faccenda e occupazioni lascia da l'un lato. nardi, 6-44: carino
le faccende: eseguire fino in fondo un lavoro, adempiere compiuta- mentre i propri
compiuta- mentre i propri doveri, espletare un incarico, portare a termine una pratica
: io non t'ho punto per un farfarello, / un fìutafatti d'altri,
ho punto per un farfarello, / un fìutafatti d'altri, un ser faccenda
farfarello, / un fìutafatti d'altri, un ser faccenda, / di quei ch'
. pirandello, 7-577: pareva proprio un morto uscito di sotterra per attendere,
: plutarco, uomo gravissimo, compilò un trattato contra la curiosità, che egli intitolò
in milano nelle cose di governo un abate di chiaravalle. cattaneo,
richiedere ne'loro impegni l'opera d'un tanto ausiliario; per lui, tirarsene
si tenevano in disparte confidandosi reciprocamente in un cantuccio il segreto della propria toilette.
vi ha pratiche e conoscenza, che in un altro dove mai più stato non sia
finanzieri e faccendieri astutamente si giovano di un socialismo plutocratico. -anche come agg
questa e quella persona, e incaricato un certo faccendiere; avea promesso mance a
; niente! pea, 3-248: -con un centinaio di mila lire si può far
può far tutto, - gli aveva detto un faccendiere. 4. agricoltore;
fare le semente, affinché possano ricavare un maggiore ma insieme sicuro profitto della loro
., i-156: fu dapprima barbiere d'un cardinale e poi faccendiere d'un monastero
d'un cardinale e poi faccendiere d'un monastero di monache... e
... e poi direttore d'un pubblico appalto. e. cecchi, 5-174
più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser saccente, faccendino, accattabriga
. frugoni, vii-539: passò per là un faccendone tutto affannato, con la cintola
v-387: il padre... era un faccendone e un'autorità locale, la
e rubesto con una criniera arruffata sopra un capo da filosofo pitagorico. moravia, xi-283
i-167: ed ecco l'aia / fatta un vespaio, / una caldaia, /
vespaio, / una caldaia, / un formicaio, / dove bolle gente a iosa
dai capelli cascanti attraversa il cortile con un grosso mazzo di fiori, dono del fidanzato
quelle faccette sorridenti d'umiltà sparivano in un fiato, dietro il combaciare del pesante
era bruciata: e lo diceva con un piglio savonarolesco sulla faccetta puntuta.
2. ognuno dei piani che delimitano un poliedro, e, in partic.
poliedro, e, in partic. un cristallo o una gemma; sfaccettatura.
lavorazione di pietre di peso inferiore a un quindicesimo di carato ed hanno 16 faccette
bottone io legai in mezzo a esso un diamante in punta e faccette. pallavicino,
pallavicino, i-205: s'io guardo un oggetto per uno di questi vetri a
, ii-131: le cantonate [di un rubino] restarono smusse e tonde,
, dove prima era la metà d'un ottagono lavorato a faccette. carena, 2-19
, 24: ogni faccetta della vita chiama un osservatore che la indaghi per ogni molecola
tutta nervi, tutta a faccette, come un richiamo da allodole, è cosa piacevolissima
, vi scuote, vi fa vivere in un bagno caldo. -fare una faccetta
. f. frugoni, iv-371: fatto un inchino ritondo, si sbalzò con un
un inchino ritondo, si sbalzò con un capitombolo dalla tavola, il faccettino,
faccettina stretta e caschi sempre dal sonno come un gatto ch'è stato fuori tutta la
, certe immagini faccettate, certe figure un po'false, che pur si amerebbe
sottile e lungo che s'introduce in un foro accanto all'augello, ed a cui
. carducci, iii-24-129: è pure un vii facchinaggio quello di dovere o volere
: ma una volta mi dicesti che era un... dicevi una parolaccia curiosa
, sono persone civili, addette ad un corpo che chiamasi la magnifica badia.
fatica enorme, massacrante, propria di un facchino. berni, 7-2 (
/ che s'agguagli a la vita d'un tiranno. g. gozzi, 245:
villani, prima di veder a spuntare un gambo di lattuca. mamiani, 1-386:
, iii-i 1-224: cercare di levar via un errore, è sempre bene; e
facchineschi s'era spogliato e rimasto in un farsetto di raso morello.
(uno sforzo, una fatica, un lavoro); gagliardo, potente (il
-enorme, voluminoso, pesante (un oggetto). borsieri, corte.
. e muffatolo per la barba, con un ardir facchinesco e una forza da collerico
leonardo, 7-i-158: i moti di un re od altra dignità devono essere di
gravità e reverenza, che quelli di un facchino od altro vii uomo. ariosto,
... e simili, a chi un soldo, a chi 2. berni,
e di vesti. giocosa, 15: un facchino raccoglieva intorno gli scontrini del bagaglio
: / sbattendo i vetri sguscia fuori un vecchio / con una carta, in
montale, 3-50: -facchino? -chiese un uomo scalzo e abbronzato accostandosi all'unico
vece di cui portano sopra il collo un duro legno a traverso, che taglia loro
fusse la fronte crespa o le coscie d'un fachino. p. fortini, ii-244
p. fortini, ii-244: come un facchino carico se ne tornò a casa.
4-81: parole che non si direbbono a un facchino. g. m.
, / spala; tramuta sassi, fa un fracasso / com'un nabisso, dura
tramuta sassi, fa un fracasso / com'un nabisso, dura una fatica, /
ha le spalle grosse e larghe come un fachino, ed ha preso la foggia
boccalini, i-94: più vile di un facchino cominciai a riputarmi. latti, 2-3-25
istesso / sudato in guerra avea come un facchino, /... / messosi
, i-441: insolenze da fare arrossire un facchino. moravia, xi-17: era
facchino. moravia, xi-17: era un omaccione che sembrava un facchino, con
xi-17: era un omaccione che sembrava un facchino, con una faccia grossa,
. varchi, 18-i-338: auta da un facchino che veniva da firenze una lettera
e andare gridando solo per firenze come un pazzo? tassoni, viii-3-53: del
, viii-3-53: del corpo non ho un pensier al mondo; s'egli impedirà
segretamente e di notte; bastandomi di un prete e d'un facchino che mi
notte; bastandomi di un prete e d'un facchino che mi si lievi in collo
.. traeva di sotto il letto un facchino più sporco che non è un monte
letto un facchino più sporco che non è un monte di cenci. grazzini, 8
l-1-194: né dirò come già disse un bello ingegno, che michela- gnolo ha
generoso. i son stato vilipeso da un villano, / un facchino, un
son stato vilipeso da un villano, / un facchino, un briccone: / ora
da un villano, / un facchino, un briccone: / ora spada alla mano
allo stradino? giusti, 2-77: un mercantino, / che il paese ha
paese ha messo a rubba, / un vilissimo facchino / si nobilita la giubba
, 484: il principe diventò rosso come un gambero e, levatosi a sedere,
che era e non si batterebbe, per un lontano e oscuro scopo di vendetta.
. 3. epiteto attribuito un tempo ai bergamaschi emigrati in altre regioni
. l'altro rappresentava molto al naturale un pergolato carico d'uve, con facchini
7. locuz. -essere pagato come un facchino: ricevere un salario o stipendio
-essere pagato come un facchino: ricevere un salario o stipendio irrisorio. rajberti,
pagano a misura di facchini, con un meschinissimo tozzo di pane; e quel
. m. leopardi, 1-85: un pulcinella sovrano avrà da fare il facchino per
non sarò io in istato da poter sollevare un centinaro? un sacco? verga,
istato da poter sollevare un centinaro? un sacco? verga, i-438: s'era
fare il facchino in una drogheria. un buon impiego, niente da fare, e
facchino! -lavorare, stancarsi come un facchino, più di un facchino:
stancarsi come un facchino, più di un facchino: indefessamente, senza riposarsi.
passeresti qualche giorno svagandoti e facendo svagare un po'anche me che da che son tornato
che son tornato ho lavorato più d'un facchino. pirandello, iii-125: così,
: così, ha lavorato come un facchino; non ha pensato che a
bcrni, 32-4 (iii-95): sarà un facchinaccio grande e grosso, / un
un facchinaccio grande e grosso, / un qualche contadin forte e robusto / da non
si posa, / di peggior condizion d'un facchinaccio. moravia, vii-414: in
teodoro, il padrone del locale, era un omaccione che manco un facchinaccio della stazione
locale, era un omaccione che manco un facchinaccio della stazione. -spreg.
facchinèllo. parini, 750: conducevano un numero di vaghe e leggiadre facchinelle,
canz., 77: veder me parve un giovenetto adorno, / che avea facia
lvi-20: era la fazza sua d'un cherubino, / melle suave erano sue parole
parole, / l'aspecto suo d'un sole. ariosto, 5-51: lo bacio
annunzio, i-451: poi smarrita in un sogno, alta levaste / la faccia ove
terrea, ch'egli era condannato da un male che non perdona. -fisionomia.
simiglianza. de amicis, i-187: un papà vecchiotto, arzillo, tarchiatello,
di fuor la pelle, / e d'un serpente tutto l'altro fusto. simintendi
braccia. garzoni, 3-169: con un corno ritorto prominente dalla fronte, con due
ecco verso noi venir si sceme / un uom con faccia raggricciata e smorta. alfieri
? foscolo, iv-299: sarà forse un bravo e buono giovine; ma la
con quella sua bella faccia serena come un maggio di lombardia. d'annunzio, i-594
fiorir de'ricci biondi, / in un colore angelico di perla. panzini,
gallina spaventata). non sarà mica un incendio, dio liberi? sbarbaro,
e la connotazione specifica risulta ordinariamente da un attributo o da un compì, di
risulta ordinariamente da un attributo o da un compì, di qualità). cfr
diss'ei, quante paure / voi dentro un bicchier d'acqua affoghereste. / -un
che seducevano i padri di famiglia con un po'di farina sul muso e un
un po'di farina sul muso e un po'di porcheria nel fazzoletto, e passavan
e passavan davanti alle mogli costumate con un certo ghigno da schiaffi, dandosi l'
le campagne. levi, 1-151: era un uomo enorme, grassissimo e grossissimo,
con una faccia da orco, con un gran naso, grandi occhi, grandi orecchie
e grandi guance che muoveva mangiando con un grande fracasso. pavese, 7-196: al
7-196: al registro mi diedero a un tale in borghese, una faccia da napoli
, per lo più piane, di un corpo; ciascuno dei limiti di uno
di grandezza, per ogni faccia, un sommesso; ben pulita e netta, cioè
il fluido elettrico sur una faccia d'un vetro, altrettanto ne perde l'opposta
. d'annunzio, v-1-393: ecco un vero poeta occulto. non lavora se non
luogo. ariosto, 2-15: trassene un libro, e mostrò grande effetto;
prima faccia, / ch'uscir fa un spirto in forma di valletto, / e
sei faccie di scrittura, trattandosi di un punto principalissimo. leopardi, 331:
facce. carducci, ii-16-19: dunque un articolo in prima faccia per 1'*
-il diritto o il rovescio di un tessuto. -a due facce, a
coniugale '. 5. facciata di un edificio. -in senso generico: parete
generico: parete, muro perimetrale; un lato qualsiasi di un complesso architettonico.
muro perimetrale; un lato qualsiasi di un complesso architettonico. g. villani,
vasta epirosi vulcanica... infuriò durante un certo periodo circa i tempi abramitici,
faccia della terra delirante / cuoce in un zolfo fùmido le piante / per poi
. d'annunzio, iii-2-67: appare un rialto di terra selvosa, raffermato dagli
faccia delle acque. -pendice di un monte; costa, declivio, versante.
per tedio e fatica a giacere sotto un ginepro nella solitudine, s'addormentò, e
s'addormentò, e a lui venne un angiolo e destollo, e dissegli: manuca
. e levandosi suso, si trovò un pane al capezzale. busone da gubbio,
egli solea; / con faccia tosta un giorno assai giocondo / in una terra disse
michele. baretti, 2-147: bisogna essere un uomo di faccia molto bronzina per aver
» di « valutare una persona, un costume, un paese, un'età col
valutare una persona, un costume, un paese, un'età col pigliarli in canzonella
. savinio, 458: dopo appena un mese dalla morte del mio povero vittorio
il significato o l'interpretazione particolare di un vocabolo, di un discorso. -
interpretazione particolare di un vocabolo, di un discorso. - anche: apparenza,
ire acchetate, quanti odi distrutti! un uomo solo, una sola parola detta
non fosse pigra a mostrarsegli sempre a un modo. rosa, 42: quando da
modo. rosa, 42: quando da un certo io predicar sentiva / che la
aver il vocabolo quando non si ha che un termine solo per un oggetto di molte
si ha che un termine solo per un oggetto di molte facce; non dee credersi
non dee credersi d'aver nella nostra un equivalente della straniera, quando l'idea
, le facce, le differenze di un medesimo gusto, e degli effetti suoi.
stampe per il giulio, quale era un san giovanni in profilo a sedere con
san giovanni in profilo a sedere con un libro in mano... a presso
vi feci una testa in faccia di un san giovannino. vasari, i-128:
, 2-5-186: è rappresentato nella faccia d'un vecchio che guarda chi il mira,
vecchio che guarda chi il mira, con un piccolo collarino, fra una testa in
veduta dalla parte di dietro, d'un uomo con mantello rosso. crusca
. scult. numism. rappresentazione di un volto umano; effigie, immagine, ritratto
misura, si divide in tre: un terzo della qual è dalla barba insino
molli sulla fronte; è considerata come un segno di degenerazione. -faccia febbrile:
una graduale diminuzione delle masse muscolari e un conseguente disturbo di motilità. -faccia mixedematosa
pseudobulbare. -faccia scarlattinosa: caratterizzata da un intenso arrossamento che compare intorno alla bocca
lembo / dell'orizzonte, pari ad un fuggiasco, / va circolando il sol per
larva de la faccia d'oro, / un incessante vespero scolora / tonda e le
faccia di vergine nella parte settentrionale è un dannoso caldo, ma la parte meridionale è
geom. ciascuna delle superfici che delimitano un poliedro; ciascuno dei lati che delimitano
ogne faccia. leonardo, 2-46: farai un dado di qualunque cosa vuoi sapere il
: figuratevi, p. es., un dado, un lato del quale sia
. es., un dado, un lato del quale sia, v. g
quadre. mascheroni, 8-6: a un regolar poligono equivale / descritto in esso
corsini, 2-194: fu necessario formare un piccolo battaglione di quattro facce, e pensar
minerai. ciascuno dei piani che delimitano un cristallo. -faccia possibile: ciascun piano
faccia di sfaldatura: superficie piana di un cristallo ottenuto per sfaldatura. -anche:
17. tipogr. ciascuna delle parti di un fusti- cino di qualsiasi carattere. -faccia
perché il vento è girato tutto ad un tratto, le vele gonfiano per di dietro
si dice del vento quando, per un salto o per cattivo governo, colpisce
aeron. faccia dell'elica, faccia di un profilo: superficie d'intradosso, linea
davvero quasi a faccia a faccia con un lontano accenno di terremoto. verga,
vuol ragionar con vostr'altezza / bisogna un memorial lungo due braccia. goldoni,
a faccia, ma dobbiamo spiarle sotto un velo. soffici, v-1-229: essi avevano
: serba nel sacrario del tuo animo gentile un pensiero di me... io
di parlare della dote: che siam 'n un bosco, eh? cantù, 310
, sembrare, apparire, presentarsi in un dato modo. bartolomeo da s
abbiano alcune celebrità capaci di guadagnare in un solo anno più denari di quanti io
mutare faccia o di faccia: assumere un nuovo aspetto, una nuova sembianza.
muta dunque faccia la città come in un minuto il mare colore. piovene,
valentissimi uomini, o vedere una volta un regno libero. boccalini, i-362: non
fronte alla plebe, come la nobilea un dì stava di faccia alla borghesia.
locanda, il cortile appariva chiuso da un muro alto e massiccio. vittorini, 2-28
bozzoli]. verga, i-26: un pettirosso, il freddoloso uccelletto del novembre
uscio. soffici, iii- 22: un getto d'acqua si slanciò dal tubo fin
angolo, alla parete di faccia, un uscio di comunicazione chiuso a catenaccio.
. -faccia a terra!: esprime un perentorio invito alla più completa sottomissione (
o dare una certa faccia: assumere un determinato atteggiamento.
. g. gozzi, 1-13: preso un tuono maestoso e fatta una faccia grave
faccie che facevano, a certi sgarbi un po'all'uso dei monatti, si
uso dei monatti, si dimostravano lontano un miglio poco propensi per noi. capuana
inanimati o a concetti astratti: conferire un certo aspetto, presentarsi, in una
. baldini, 7-45: l'inverno ha un bel fare la faccia feroce e contare
respingerla. -al figur.: rinfacciare un errore, una colpa. cavalca,
sua figlia. goldoni, viii-716: un uomo, per offeso che sia,
ai barbassori che se ne armano contro un celimi. moravia, xi-166: silvano,
intere, senza mai vedere in faccia né un libro, né una scuola. d'
, iii-564: il momento per fare un po'di conversazione, come si fa tra
soavemente una malia / nel petto e un abbandono fra i ginocchi, / e
, i-32: la costituzione ha fissato un grande eccitamento, quello della eguaglianza di
fronte (con partic. riferimento a un concetto di luogo, o anche di
che si passa / (informò) con un soldo di pedaggio. -scopertamente,
la faccia turbata; perocché, come dice un proverbio: come il vento aquilone impedisce
per la mia bella faccia? sarei un egoista. -ridere in faccia a
minore e l'abbiamo vista fiorire per un ventennio sulle labbra di coloro che né
6-250: in patria... / un dì verrà poscia a trovarvi; e
quando a quando, / me d'un fraterno riso illuminando,
facciale, ecc.). sumere un atteggiamento severo, ostile. bibbia
dolce lombarda. buzzati, 6-23: un faccino pallido, reso arguto dal naso dritto
era là tronfio e pettoruto, e con un faccione protervo e provocatore e ghignoso.
24: la donna nell'ombra / leva un ghigno atterrito al faccione di sangue /
,... fosco in viso come un indigeno dell'alto egitto, raso i
deledda, i-995: qui l'uomo tacque un momento e si fece pensieroso: la
e si fece pensieroso: la bocca un po'storta per la paralisi facciale parve
jovine, 2-47: era malato di un cancro facciale e non usciva più di casa
, esterna, della parete principale di un edifìcio, dove è in genere l'
costituiscono il complesso architettonico della fronte di un edifìcio; prospetto. bibbia
poteva esser colpita dall'artiglieria, con un gran monte di terra. vasari, ii-39
: il prospetto del lato principale di un edificio (così indicato per distinguerlo meglio
parete rivolta verso l'interno (di un edificio, di una galleria, di
edificio, di una galleria, di un muro, ecc.). marino
, la quale era coperta tutta da un oscuro paramento. serristori, cotte.
. -facciata posteriore: il lato di un edificio opposto al prospetto, che costituisce
) di una bottega o anche di un oggetto. carducci, ii-7-151: perché
, lato sia esterno sia interno di un edificio o di una parte di esso
l'uscio di questa si è largo un braccio e mezzo, alto quattro braccia
dir così, traforata: in ogni facciata un arco fra due intercolunni. serao,
intercolunni. serao, i-1035: uscì sopra un terrazzino che dava sul cortile, simile
dall'ombra e dal sole, sorgenti da un vastissimo grembo; che fa fronte da
posso ben contentarmi che ella mi tratti un po'manco bene con un ringraziamento di
mi tratti un po'manco bene con un ringraziamento di due facciate. baretti,
. quando abbiano a esser cagione a un povero leggitore di tanta seccaggine quanto lo
carica di stemmi come la facciata d'un comune toscano. -facciatèlla. pasolini
5-33: anch'io mi sedetti e rimasi un poco a guardare quella facciatóna pretensiosa della
in varie fogge e tessuti, costituirono un ornamento degli abiti maschili. batacchi
i messagi di plutone; / d'un gran cappuccio sulle spalle ornati / erano
sp., 7 (no): un altro antenato, magistrato, terrore de'
toga nera; tutto nero, fuorché un collare bianco, con due larghe facciole
ragion per cui non si troverà mai un ritratto di senatore vestito d'estate)
alle traverse delle brache, ch'era un affibbiamento universale. guerrazzi, ii-353:
alle grandi facciole bianche, si direbbe un pretone, un teologo. 2.
facciole bianche, si direbbe un pretone, un teologo. 2. un ottavo,
pretone, un teologo. 2. un ottavo, l'ottava parte di un foglio
. un ottavo, l'ottava parte di un foglio. -per estens.: pagina
e messe nel cappello; / tirane un fuora, e quello / che esce
una face ardente / lanciovvi da l'un fianco, ove s'apprese / con
chiarore di più fitti lumi, tra un rumor più alto di canti, sotto un
un rumor più alto di canti, sotto un ricco baldacchino, s'avanzava la cassa
piazza di san nicola parve trasformata in un salone, dalle tante faci accese per
tenebra. moravia, iii-242: era un carro funebre, come si dice, di
una sferza di serpi e vestita tutta d'un abito fregiato di vipere. forteguerri,
, 1-44: folgoron gli occhi d'un dolce sereno, / ove sue face
bruni emisferi, / che date all'ombre un gemino oriente: / faci, che
. la persona che ha acceso, provocato un sentimento (in partic., il
); chi è causa prima di un sentimento; persona che è esempio mirabile
t. tasso], per qual destino un misero avello ti chiude, mentre veggo
, 1- 1137: se avvien ch'un dì della civil discordia / per me
le facelle ardenti. alfieri, 1-1190: un lievissimo spirto, / che appena appena
tanto disforme, che non era più che un ammasso spaventevole di sangue, di fango
apprendere il fuoco di lontano, in un tratto ributtava le facelle e l'ardenti
. marino 3-35: che sol fra tanti un cor piaghe
ed ardi. parini, 303: deposta un giorno l'orrida facella, / e
amore in ispalla una bisaccia, / e un pugnitoio in cambio di quadrella.
cento facelle di magnesio si partivano da un centro allo zenith e cadevano lentamente in
e di piava, / si leva un colle, e non surge molt'alto,
già una facella / che fece alla contrada un grande assalto. 5.
/ con eterne facelle, / memoria d'un fallace e falso toro. moniglia,
orror fugato il velo, / teco un dì sul tosco cielo / splenderemo ancor
mettere a contatto le pericolose cause di un probabile dannoso evento. ariosto,
di secolo in secolo si trasmandarono l'un l'altro la inconsunta facella dell'aureo ed
862: potre'si amar di apelle anco un bel segno, / se in gentil
e1 mento aveva lungo aguzato, torto un poco'in su, dal quale pendeva un
un poco'in su, dal quale pendeva un poco di pelle che le adgiugneva infino
padella, e sotto quel braccio medesimo un fascetto di legne, e nella mano
fascetto di legne, e nella mano un treppiede, e nell'altra mano uno utel
una facellina in mano, che ardeva un monte di arme legate insieme a guisa
di arme legate insieme a guisa di un trofeo. g. gozzi, 1-426:
: io voglio che tu mi dipinga un garzoncello tutto grazia...: delle
/ fanno a l'ombre più cieche un chiaro oltraggio / e quasi di natura
, suscitando una reazione sentimentale o provocando un evento. giamboni, 4-345: della
, / e spesso avien che l'un l'altro saetti; / ma senz'ira
aggirò, faccente, con l'aria d'un furbo matricolato, in mezzo al traffico
più luoghi dal boccaccio in carattere d'un ser faccente, faccendino, accattabriga.
chi sostituisce, chi sta al posto di un altro; chi copre temporaneamente la carica
; chi copre temporaneamente la carica di un altro. - anche con funzione attributiva.
, 1-335: finito il pranzo, veniva un villanello del paese facente funzione di cameriere
il gomito sinistro sulla tavola, con un pezzo di gesso nella destra, scriveva sul
irragionevole, ma il pazzo umore d'un libertino non può operare sulla natura delle
scrivere. tassoni, 8-36: egli era un uom d'anni cinquan- tadui, /
2-ii-8: davami io buono tempo con un tale pietro strudi, dipintore dell'imperatore;
(l'indole di una persona, un detto, uno scritto, una battuta,
: per 10 subscritto processo intenderai de un facetissimo e animoso inganno per dui romani
animoso inganno per dui romani barri verso un sagacissimo dottore legista bolognese adoperato. castiglione
280: è ancora faceta cosa interporre un verso o più, pigliandolo in altro
riputazione il suzeno, uomo dotato d'un facetissimo ed acutissimo ingegno. baretti,
a scherzare a suo modo e accese in un angolo un primo focolaio di allegria.
suo modo e accese in un angolo un primo focolaio di allegria. 3.
/ piangea la moltitudine meschina: / un faceto, ch'a sorte era con essi
pancia leggera, cervello scarico, -volle dire un faceto, messo in vena, e
la guerra, e ci hai fatto un bel servizio! moravia, i-124: l'
f. f. frugoni, iii-566: un principe facetone di questa provincia, la
una venere scaltra che seppe approfittarsi d'un giove in apogeo, soleva dire che
, / d'ond'è forzato che un cristiano inghiozzi / la facezie dei mimi e
agg. raro. diventato simile a un fachiro; oltremodo dimagrito, assolutamente immobile
in quanto a religione questo principe aveva un misto di cristianesimo e d'islamismo;
, iii-179: lustro e grave come un fachiro, riceve nelle sue braccia di panno
, col viso rivolto al tramonto, come un vecchio fachiro in contemplazione. gozzano,
delusione per chi viene in india mendicando un po'd'inverosimile, di soprannaturale. ma
di soprannaturale. ma aggiungono al paesaggio un motivo pittoresco. e. cecchi,
2-81: san francesco non diventò impersonale come un fakiro, né astratto come un buddha
come un fakiro, né astratto come un buddha. govoni, 296: scopro
, 3-18: per tal virtù egli [un maliardo] entra invisibile per tutti i
.]: in quella casa c'è un gran facicchio. veggo un gran faciucchio
c'è un gran facicchio. veggo un gran faciucchio tra i capi della cricca.
l'insieme delle caratteristiche più appariscenti di un ambiente, di un luogo.
più appariscenti di un ambiente, di un luogo. 2. bot.
un'associazione di piante o fitocenosi in un determinato luogo, dovuto a particolari cause